L'articolo di Paolo Mieli, pubblicato oggi sul Corriere della Sera, e dedicato ai rapporti esistenti tra i regimi totalitari e la realtà dei gay

Vogliamo parlargli è ancora una volta di Cuba ma allargando un po'il discorso lo spunto ce lo dà mieli che proprio nella sua rubrica delle lettere su quella sera oggi rispondendo a una sua tore che gli chiedeva appunto della
Diciamo così della persecuzione delle degli omosessuali in quel di Cuba si chiedeva appunto come poi possa essere diventato un
Corona per certa sinistra e quindi anche per una certa parte di di Gary Paolo Mieli usa appunto questo questo spunto per fare una serie di riflessioni che Van val la pena di è approfondite per esempio dice siamo sicuri che compilo l'Arcigay sia quello di esprimersi contro gli Stati Uniti a favore Gac che debba lanciarsi in spericolate analisi di politica internazionale Ventura stima visibili previsioni geopolitiche prodursi inutili auspici pacifisti queste sono le domande di Daniele scarica sul foglio che che Mieli riporta e ricorda che anche appunto in occasione dell'l'Iraq ci siano state e prese di posizione da parte dei movimenti organizzati gay contrari alla agli Stati Uniti e quindi piuttosto benevoli per quanto riguarda il regime iracheno sono una serie di riflessioni che vogliamo girare a Franco Grillini deputato DS presidente un'ora l'Arcigay una delle associazioni tirata in ballo anche da Mieli Franco
Ma
Purtroppo Mieli non conosce molte cose
Il attività
Ah dell'associazione nella lotta contro le dittature per esempio non sa che abbiamo fatto una manifestazione davanti all'ambasciata d'Egitto dove peraltro gli unici e compagni di strada diverse manifestazioni erano in pratica radicale c'era anche può Capezzone con noi e via dicendo noi abbiamo fatto manifestazioni spesso contro le dittature abbiamo contestato anche alcuni dittatori che sono venuti in Italia gli appalti coralmente brutali e soprattutto almeno per quanto mi riguarda non c'è mai stata corri vita nella dittatura cubana io sono decenni che mi batto contro la dittatura occupare soprattutto sono tra coloro che non hanno mai messo piede a Cuba perché ho sempre detto mettono piede occupavano ci sarà la democrazia non vado a finanziare le dittature la dittatura cubana e non vado a finanziare un regime violento che conculcare libertà USA su un controllo poliziesco e come è stato evidente anche negli ultimi tempi che usa la fucilazione la pena di morte
Come strumento di controllo del consenso attraverso la gestione del terrore francamente credo che Mieli avrebbe poi che è un po'più articolato e non c'è dubbio che anche dentro il movimento che lei c'è di tutto quindi ci sono posizioni che vanno da condivisione come la mia fino in fondo è in maniera coerente di una cultura liberale che si propone persino la teoria la cultura dell'ingerenza democratica nei Paesi autoritaria posizioni invece che si schierano acritica ben contro
Ma taglia diciamo così contro le dittature perché alcuni Paesi sono amici dei loro nemici invio questa Teoria francamente non l'ho mai condivisero sempre combattuta e io credo che bisogna batte
Da in tutte le parti del mondo e per i diritti individuali e qualunque sia il colore del regime che in quel momento vicino alle famiglie Comelli lo accennava
Che l'introduzione Mieli fa anche un esempio sta interessate assai recente peraltro quello relativo all'Iraq Paese descrive Mieli cito Mieli e paese che sotto il dispotico regime di Saddam Hussein materia di rapporti con gli omosessuali non ha fatto eccezione l'enunciato di cui sopra appunto le le persecuzioni e quant'altro
Cita anche il Consiglio nazionale l'Arcigay che sostanzialmente
Ha preso una una posizione chiaramente comparatista venite piuttosto benevolo nei confronti dell'Iraq di di cui sopra ecco come come la giustifichi come te la spieghi questa cosa ombre che
Quella mozione contenesse la posizione benevolo sulla gabbia totalmente falso una mozione che criticava i regimi alla Can ora dei tratturi massacri lo lascio Moffo Bihari via dicendo semplicemente diceva che c'erano dovevano esserci altri sistemi al di là della guerra e dell'intervento armato per per per favorire un ricambio democratico anagrafe quindi secondo me Mieli avrebbe fatto bene a leggerla quella mozione cui farà altro io non ho partecipato alla votazione infatti nell'articolo di Scalise venivo benevolmente presi in giro perché c'era il villino in quel momento ha avuto un bisognino aveva dato a Pescia devo dire che quando poi Pigi Battista sulla stampa ripreso questa cosa che i miei colleghi alla Camera mi hanno per un po'in giro ma insomma io personalmente non avrei impegnato per ore e ore come è successo in una discussione che ritengo un po'inutile per quanto riguarda la situazione com'è noto che si deve occupare di richiamo degli omosessuali
E associazioni che si occupano di diritti specifici finiscono poi per occuparsi di tutto diventano dei partiti e non dell'associazione ciò non toglie che in una libera associazione si possa per l'appunto discutere di tutto se la maggioranza dei membri erano in quel momento del Consiglio così nazionale lo ritenevo opportuno quindi prima di criticare una cosa ripeto bisognerebbe leggere l'azione critica fortissima sui regimi dittatoriali una critica fortissima sull'omofobia e qui vorrei anche dire che c'è stato un iniziativa dell'associazione che purtroppo non ha avuto grande eco sulla stampa quella cioè della consegnata recapito ed è stato un idea di Giampaolo Silvestri che è uno dei fondatori dell'Arcigay nonché responsabile nazionale diritti civili dei Verve
Ha partecipato in modo che è stato l'estensore della vi hanno consegnato carica di durante la sua vita in Italia dove si parlava esplicitamente via dei diritti delle minoranze degli omosessuali in particolare anche all'interno dell'Iraq e quindi questo dimostra che c'è una fusione molto forte contro qualsiasi dittatura contro qualsiasi regime autoritario soprattutto contro l'omofobia che se nel modo c'è una cosa che mi è lì
La posso dire atto che
è una cosa molto giusta che miri dice e che io vorrei sottolineare perché lo condivido in pieno in e nel mondo la maggior sta del due regimi sono autoritari questa è una cosa che molti non sanno all'ONU sono rappresentati cento e più di centonovanta per i filmografia sono una cinquantina se va bene la
Ieri sono aula quanto meno governati da regimi autoritari ma comunque sono Paesi dove non c'è né una società democratica me un regime democratico ecco il tratto comune di questi Paesi
Signora degli omosessuali non appena c'è una regime autoritario lì commenta la repressione degli omosessuali quindi questa repressione un po'la cartina al tornasole del tasso di democrazia che c'è in un paese
Grazie
Franco Dini deputato DS e presidente onorario dell'Arcigay