"Maxiprocesso: quale giustizia?"

Può accendere sì già allora diamo inizio signore e signori diamo inizio i nostri lavori che avrei gradito fossero iniziati anche prima per dare spazio al dibattito che io ritengo sia sempre necessaria nei convegni
Perché il dibattito è uno strumento utilissimo per mette in evidenza la comune se ce ne sono e non ce ne sono e pregi delle reazioni a dare un calcio di più vitale azionisti siamo già alla seconda tornata di relazioni su un tema così appassionante così problematico come quello al nostro esame del resto un proprio progetto esplicitato dei questo convegno nazionale lasciava intendere che la materia da trattare Revelli scottante e palpitante attualità viviamo in epoca di maxiprocessi
E non penso che il fenomeno sia transeunte o passeggero credo anzi che il nostro io e il nuovo codice di procedura penale debba pur fare i conti in qualche modo con questa realtà
Ed è qui che sarà messa alla prova non solo la capacità del legislatore di affrontare normativamente il problema
Ma altresì quella dell'operatore del diritto sia essa avvocato magistrato di gestirlo il fenomeno e dico rapinarlo
Del resto però magistrati avvocati stanno già legge cercando di gestire responsabilmente di governare questo proprio questo fenomeno che danneggia interessa le aule di giustizia
In fin dei conti il maxiprocesso e necessario naturale affetto
E la logica conseguenza dell'associazione operosa nel crimine della cooperazione attiva nel delitto della intrapresa criminosa dell'azienda delitto in tutte le sue articolazioni nella sua organizzazione
Di fronte al maxiprocesso e allora naturale logica la domanda ma quale giustizia
A significare che all'operatore del diritto
Non solo ma al cittadino alla gente comune
Cui ha fatto riferimento conferisce espressione sensibilità del presidente a Repubblica non sfugge non può sfuggire l'angoscioso e angosciante interrogativo
Nel maxiprocesso è possibile che venga fatta giustizia
Il maxiprocesso consente che si possa correttamente amministrare giustizia il maxiprocesso come realtà processuale è strumento idoneo a dare a ciascuno il suo secondo quanto egli ha commesso e giusta quanto e come
è risultato provato
In questo solco e in questa prospettiva a me sembra si sono articolate dedotte acute reazioni agli interventi autorevoli di ieri
Sia sotto il profilo tecnico scientifico sia sotto un profilo più prospera chiamati do i vita vissuta come reazione di colleghi Falcone eccetera
In questa ottica anche con l'ampio respiro che al tema può offrire da un lato il riferimento alla Carta costituzionale e dall'altro il riferimento alla normativa sovranazionale
Si muoveranno le reazioni di oggi ascoltiamole dunque attentamente a presenziare Chiavario la parola il professor Gian Mario è ordinario giustizia i sintomi costituzionale dall'ansia di ordine Torino Egitto atterra sul tema maxiprocesso e convenzioni europee all'inizio l'uomo
è stato affidato a una relazione che non vorrei annegare nella retorica
In effetti per molto tempo la Convenzione europea dei diritti dell'uomo è stata occasione se non proprio soltanto di vuote celebrazioni
Tutt'al più di speculazioni che quale che fosse la loro intrinseca credibilità non potevano non suonare un po'astratte e lontane dagli operatori dai problemi degli operatori
è vero sin dal mille novecentocinquantacinque la Convenzione europea risulta formalmente immessa nel nostro ordinamento con la legge di autorizzazione alla ratifica e di esecuzione
Ma fino al mille novecentosettantatré non operavano nei confronti del nostro Paese le due clausole più significative
Dell'impalcatura di garanzie costruito dalla convenzione
Non operava nella clausola che ammette
L'individuo
A proporre direttamente ricorsi davanti alle istanze europee non operava la clausola che agli Stati aderenti che accettino appunto questa clausola impone
La giurisdizione obbligatoria dell'arco europea dei diritti dell'uomo
Non solo dunque si riduceva hanno praticamente a zero le possibilità
Di vedere messi concretamente in discussione davanti agli organi di Strasburgo norme e parassiti
Della nostra vita sociale e giudiziaria
Ma restava praticamente quasi senza e Co
Quella giurisprudenza possiamo ben chiamarla così che più in generale veniva sviluppandosi da parte della stessa corte europea e della Commissione europea dei diritti dell'uomo
Finiva con essere se non giustificata almeno comprensibile
Una scarsa conoscenza
E lo stesso contenuto sostanziale della convenzione da parte degli operatori degli interpreti
E finiva con
La Vallassina
La convinzione parecchio diffusa che in fondo da queste norme da questi principi non potessero scaturire non potesse scaturire nulla di nuovo nulla vi significativamente nuovo
Il nostro diritto per la nostra vita giudiziaria e giuridica
Oggi le cose sono in larga parte diverso
La nostra stessa giurisprudenza possiamo rilevare una maggiore attenzione
Per il significato che possono avere alle norme della Convenzione una maggiore attenzione per nella loro inserzione tra le fonti di diritto Italia
Anche se a mio giudizio ce ne sono ancora troppe tendenze a minimizzare a mettere in parentesi
E anche se d'altronde tra le prese di posizione che sembrerebbero e in effetti
Giustamente sembrano denotare maggiore sensibilità
Non è sempre facile discernere
L'attenzione seria l'impegno reale e forse un po'l'innamoramento per il bello di queste cose
Ho le fughe in avanti
Comunque ciò che più conta è che la convenzione ormai un termine di riferimento una tavola di riferimento che può consentire
E ha già consentito
Ad una corte internazionale di procedere a sentenze di condanna
Di procedere ad accertamenti di violazioni dei diritti dell'uomo
Nei confronti del nostro come nei confronti degli altri paesi europei
Vorrei aggiungere subito con molta fermezza e con molta franchezza
Che a mio avviso la constatazione non legittima affatto certi atteggiamenti che non saprei definire più nichilisti ci ho masochisti ci che troviamo abbastanza diffusi almeno per lo spazio di qualche mattino
Non autorizzazione a gridare che l'Italia è diventata la patria dell'inciviltà giuridica
No si è trattato e si tratta di accertamenti di violazioni specifiche e concrete
Che non mettono in dubbio una tenuta di fondo del nostro sistema di libertà
Ma che se mai stimolano a renderlo più coerente più pieno più efficiente
Con tutti i limiti dell'istituzione e non è questa la sede per approfondirli
Abbiamo ormai una risorsa in più
Per ristabilire per cercare di ristabilire l'osservanza di diritti fondamentali la dove ce ne bisogna
Ed è significativo che la corte europea
Sia venuta svolgeva una funzione per così dire integrativa
Rispetto a quella della nostra corte costituzionale colpendo se vogliamo usare questa espressione in settori nei quali la nostra Corte costituzionale è rimasta
O è dovuta rimanere
Passiva
Vuoi per la logica intrinseca
Al tipi di giudizio che le competono
Giudizi di legittimità costituzionale di leggi
Non giudizi su comportamenti concreti se non quei casi credo conosciamo di conflitti che però o di giudizi sul referendum di giudizi penali che però fuoriescono da questa prima
Voi per dunque per questa logica intrinseca si spiega una certa passività su certi temi della corte costituzionale vuoi per una maggiore difficoltà di rinvenire
Nei parametri cui alla corte costituzionale tocca far riferimento
Indicazioni altrettanto stringenti di quelle che troviamo invece sotto certi aspetti nella Convenzione europea significativo che sentenze di accertamento di violazione vi siano state con riferimento al funzionamento della difesa d'ufficio ed è gratuito patrocinio
Significativo che senta che una sentenza recente vi sia stata con riferimento all'Istituto per la contumacia di quella contumacia
Che abbiamo imparato sui nostri manuali a considerare come regolata nel migliore dei modi possibile all'interno del nostro ordinamento
Sentenza che hanno
Colpito sulla durata dei processi
Questo punto qualcuno dirà va bene ma il maxiprocesso
Ebbene non c'è dubbio che nella Convenzione europea siano esplicitati
Taluni principi
Che seppure non dettati con specifico riguardo al maxiprocesso in
Sembrano poter essere messi
In più acuta discussione
Da una realtà o nell'ambito di una realtà
Come quella dei maxiprocessi
Per cercare di evitare doppioni rispetto a quanto già si è detto verrà detto in particolare dall'amico penso Scaparone
Mi limiterò a denunciare di tali principi alcuni denunciano per principio alcuni che nella nostra Costituzione
O non si trovano o non presentano la stessa fisionomia o non hanno lo stesso dettaglio di dettato
Anzitutto
Il diritto del detenuto
Anche quando è stato incarcerato
Su mandato giudiziario
Diritto ad un immediato contatto
Con l'autorità giudiziaria
Subito dopo il diritto del detenuto ma sia pure con una diversa intensità ovviamente diritto di qualsiasi imputato vedi diciamo pure di qualsiasi persona coinvolta in un processo
Ad avere una sentenza
In tempo ragionevoli
E poi il diritto al controesame
Dei testi a carico
Diritto usava l'espressione non certo nel suo tempo nel suo significato tecnico ma non credo in una significato espressivo e comprensibile anche da gente comune il diritto al confronto con il teste h
Infine ma è un po'il cuore di tutti di tutto
Il principio del necessario rapporto
Fra la decisione giudiziale
E una possibilità
Concretamente attuata concretamente attuabile
Di argomentata esposizione delle ragioni di qua
Se vogliamo una
Normativi trazione
Dei principi di concentrazione immediatezza
Che abbiamo studiato essere principi
Del dibattimento ma che forse non in con questa chiarezza si trovano esplicitati normativamente a livello di garanzie fondamentali
Soprattutto sotto i primi due aspetti
Nella giurisprudenza della corte e della Commissione europea dei diritti dell'uomo troviamo precisazioni non prive di interessi
Quanto al diritto ad un immediato contatto col magistrato non dobbiamo dimenticare proprio ad avallare mi pare sarà tra io spero un continuo contrappunto nelle mie parole
Per non dare l'impressione di quel nichilismo di quel masochismo che vorrei fosse lontanissimo da quello che sto per abbiamo avuto con la riforma dell'ottantaquattro se ricordo bene riforma del articolo tra centosessantacinque del Codice di procedura penale un grosso passo avanti
E direi una un riconoscimento dell'importanza di questo diritto
Con l'inserzione della norma per cui gli imputati in stato di custodia migliorare hanno la precedenza sugli altri e debbono essere interrogati comunque non oltre quindici giorni dall'arresto
E con diritto alla scarcerazione salvo il caso una formulazione forse non felicissima si dice di suo impedimento di impedimento cioè dell'imputato un impedimento assoluto ad essere interrogato
Indubbiamente c'è stato e c'è
Un impegno
Di larghissima parte della magistratura per far fronte anche in condizioni organizzativamente
Disastrose certe volte
A
L'osservanza di questo né in questo principio
Ricordiamoci però
E ripeto questo non vuol suonare acritica o polemica come oggi però del monito che rimane ritorna da una sentenza abbastanza recente un sentenza dello stesso ottantaquattro della corte europea
Ricordando una sit in caso a dire per un caso di di processo con unico imputato in questo non è da sottovalutare non è da sottovalutare caso in cui
Erano passati proprio quindici giorni
Tra l'incarcerazione dell'imputato a seguito di mandato giudiziale
E la sua comparizione davanti a un giudice per essere sentito
La Corte europea ha sottolineato questo termine non potrebbe passare per Breve non potrebbe rispondere a quella esigenza di immediatezza che il testo ufficiale della convenzione esprime con la parola ossidato
Certo certo questa decisione non può negare le ragioni di eccezione
Non e non si sogna di negare ragioni di eccezione che proprio dalla complessità del procedimento talora possono venire
Ma si dà un'indicazione di stretto rigore per la normalità
E quindi ci dà un'indicazione che serve anche per commisurare le eccezioni acque istotipo di normalità
In cui quindici giorni sono otto
E mi piace ricordare
Non solo per certa così affezione
Di chi ha lavorato lavora in un certo campo che ben più autorevolmente tra coloro che son qui al tavolo della dei relatori può
Essere condivisa da altre persone in particolare dal senatore caldo ma non solo per questo mi piace ricordare come nel l'ultimo testo di
Riforma della legge delega per il nuovo Codice procedura penale si sia spostato
Questo termine
Ripeto per i casi normali a sette giorni
Certo non è questione di giorno più giorno meno ma l'indicazione mi pare importante e mi pare anche importante
Che si sia invece
In qualche modo elasticizzato maggiormente la possibilità di eccezioni naturalmente sempre con una esigenza di motivazione
Riferimento non è soltanto alla impossibilità dell'imputato ma
L'impedimento può derivare da qualsiasi causa oggettiva si parla di assoluto impedimento che può effettivamente
Da ragione di una dilazione oltre questo termine di normali
Diritto al giudizio in tempo ragionevole
E forse l'aspetto che più porta in campo
Qualcosa di nuovo rispetto ai parametri a cui siamo abituati noi semmai vediamo questo aspetto indirettamente con riferimento a quell'istituto della scarcerazione automatica
Che è legato a questa tematica che è legato a questi valori ma Celegato per così dire dal punto di vista patologico
Dal punto di vista di un deterrente che in un sistema ben ordinato non dovrebbe funzionare male
Proprio con riferimento a un caso italiano al caso Foti
La corte europea
Ci ha ricordato che per esempio senza sottovalutare le difficoltà di un processo di massa concernente in questo caso cinquantaquattro imputati
La Corte considera che non potrebbero queste difficoltà privare un accusato delle garanzie
Dell'articolo sei numero uno della convenzione in particolare del suo diritto a un esame della causa in termini ragioni qui si faceva riferimento in particolare a delle difficoltà di notificazione che sono obiettive che sono
Sotto gli occhi di tutti
Questa è la premessa e però ecco il contrappunto
E però la corte europea non dimentica
Degli aspetti importanti nella valutazione della ragionevolezza dei termini non dimentica né la complessità oggettiva
Di certe situazioni
Prima potremmo dire sostanziali e probatorie che procedurali nel termine più
Vuol dare se vogliamo dell'espressione
La Corte non dimentica un aspetto che forse troppo poco vi suona in genere nei dibattiti sulla sui maxi processi e che qualche volta però il suo nome suonato anche ieri
A corte non dimentica l'esigenza potremmo dire di lealtà
Di tutti i protagonisti del processo e quindi l'esigenza
Di tener conto ai fini anche della ragionevolezza di durata del processo di eventuali fenomeni ostruzionistici da parte della difesa
Sentenza eccole ci ricorda
Che certo non si potrebbe rimproverare a una parte di usare dei mezzi di difesa anche dilatori che può avere a disposizione
E tuttavia il comportamento della parte in questo senso costituisce un fatto oggettivo non imputabile all'organizzazione dello stato e da qui e quindi da tenere in conto
Per rispondere alla questione di sapere se una procedura
Abbia o no varcato
I termini ragione
La Corte non dimentica neppure problemi di organizzazione ricordandoci che la convenzione certo
Impegna gli stati a organizzare le loro giurisdizioni in modo da permettere di rispondere alle esigenze dell'articolo sei numero uno della convenzione in particolare quanto al termine ragioni e tuttavia dei degli ingombri di ruoli qui si faccia riferimento a questo in questa sentenza Zimmermann e Steiner cioè riferimento questi ingombre di ruoli non impegnano la esposti non non comportano la responsabilità dello Stato purché purché ci sia un atteggiamento da parte dell'organizzazione giudiziaria
Volto a prendere misure adatte per superare le situazioni eccezionali che possano verificarsi
E del resto con riferimento a questa tematica non è neppure mancata del tutto qualche
Pronuncia
Che ha preso di specifica considerazione il fenomeno se non del maxiprocesso nelle dimensioni come le vediamo in questi tempi
Quanto meno nella dimensione della connessione della complessità tra imputazioni le imputate del per imputazioni della numero dell'imputato
E bisogna riconoscere che la corte ha da un lato ha avvertito i vantaggi che da questo punto di vista dal punto di vista dell'esigenza anche del termine ragionevole potrebbe comportare una tendenza alla scissione
Dei processi cumulativi in tanti processi con singoli imputati o con pochi imputati
Non senza soggiungere però che soluzioni come questa
O come quella che giustamente è stata ricordata ieri anche dell'affidamento delle indagini preliminari ha od un'équipe di magistrati
Anziché ad un solo magistrato
Possono talora rendersi impraticabili Odino opportune in quanto ne potrebbero soffrire le esigenze di completezza dell'accertamento
E la Corte ha anche ricordato come ci siano comunque delle
Esigenze di attenzione nella gestione dei processi cumulativi ripeto lei non non si parla di maxi processi ma il discorso credo possa utilmente ancor più essere portato quando il fenomeno assume certe dimensioni
E sia una pronunce della Corte europea proprio nell'acqua nella sentenza ecco le che ho citato prima
Sì giunge a consigliare un'autolimitazione nelle indagini da parte degli organi istruttori in certi casi con la rinunciato approfondimento in rapporto a quelli fra i fatti potenzialmente oggetto di indagini siano più qua più palesemente bagatellari
E però si è anche osservato che in certe situazioni la riunione di più procedimenti
Anche se è controproducente agli effetti dell'economia processuale può essere utile all'imputato per consentirgli di conseguire certi risultati
Non possiamo dimenticare che molte volte la riunione è chiesta
Dalla difesa va ad esempio per fruire di riduzioni di pena che una continuazione una disciplina della continuazione del reato come la nostra possa comportare a fronte della normativa in materia di concorso materie
Finire questa carrellata vorrei ricordare un altro caso italiano il caso Ventura qui non è andato davanti alla corte andato davanti alla Commissione caso che più degli altri forse sentiva già dei riflessi di una certa emergenza anche se forse un'emergenza diversa da quella che io non chiamo emergenza ma che certamente è un che
Anch'io ritengo
Esprima dei fenomeni con cui dovremmo abituarci a convivere
Ma a convivere non lasciandoli vivere
Caso Ventura che già
A che fare con un certo tipo di emergenza ricordando una vecchia sentenza della corte ducale nel caso noi ma noi Mancini noi magistrati la commissione ricorda
Che
In certe situazioni cammino dell'istruzione probabilmente sarebbe stato accelerato se la causa del singolo fosse stato disgiunta da quella di Decio incolpati
Ma nulla indica che una tale di giunzione in caso del genere
Era il caso della strage di piazza Fontana
Sarebbe stato compatibile nella specie con una buona amministrazione della giustizia
Questa sia pur breve bar panoramica ma forse già sufficientemente noiosa chi ascolta viene a mio giudizio ad avvalorare la correttezza di un certo approccio al problema dei maxiprocessi
Di un approccio che non può ignorare
Talune basi reali di fenomeni come il maxiprocesso
Approccio che quindi evita di demonizzare aprioristicamente certe soluzioni
Mi paiono innegabili due constatazioni soprattutto
Su cui non è mai male insisterà anche se anche qui sono state ricordate non forse da più
Soprattutto la complessità obiettiva di certe connessioni probatorie
Tra fatti specifici
Anche e non soltanto per la dimostrazione
Dei reati associativi
Più in radice
La complessità organizzativa
Formidabile mente organizzativa
Di certe strutture di criminalità
Con cui oggi e domani
Si devono fare i conti organizzazioni terroristiche mafia camorra altre associazioni segrete diciamo così di mutuo soccorso
Ma ci processo in certi casi
Può essere una risposta globalmente meno inadeguata Pia
Però anche per chi si riconosca in questo affermazioni ci sono quantomeno tra esigenze
Che devono andare subito da rispettare che devono andare subito dopo questa affermazione
Esigenza di consapevolezza della eccezionalità
Dello strumento
Esigenza di contenimento concreto dello strumento
Esigenza di gestione particolarmente attento
Da adesso
Esigenza di contenimento già adesso è possibile
Ma soprattutto io credo che si debba fare si debba portare contributi per cercare di ridurre
Da un punto di vista strutturale da un punto di vista normativo
Il treno
Da un lato sgomberando la strada da certi equivoci equivoci puro reali pure con marche che incidono realmente
Così proprio quello che ho già ricordato il vantaggio che il cumulo delle imputazioni può provoca
Ma intanto che molte volte deriva da una non buon coordinamento tra la fase della cognizione la fase dell'esecuzione
Ancora
Non mi dispiace ricordare punto da tempo acquisito già all'epoca del progetto preliminare ma adesso tradotto anche nel nuove versioni di legge delega
Il punto
Cui
Nel nuovo processo dovrebbe essere consentita
La possibilità di valutare anche in fase di esecuzione il concorso formale di reati la continuazione sempreché non siano stati prevede nominalmente esclusione giudice cognizione ferma restando certo ovviamente non applicabilità da continuazione quale strati di reati commessi prima di reati connessi dopo
La formazione del giudice
E poi il nodo del rapporto investigazione
Il giudizio
è stato detto bene ieri che il processo
Cumulativo a molto meno ragioni d'essere come Maxi dibattimento
Che come maxi indagine
E con soddisfazione l'ha già detto Dominioni abbiamo ascoltato parole del giudice Geraci e del resto io ricorda in un convegno di quattro cinque anni fa quando
Non erano anch'non si erano ancora riscoperti certi entusiasmi per il nuovo processo
Ricorderà sentito un altro giudice seriamente impegnato come Gerardo D'Ambrosio in un convegno milanese
Riconoscersi nella possibilità di gestire i processi delicati di gestire i processi contro la criminalità organizzata in un modello diverso da quello oggi operante in un modello
Che con tutti gli equilibri e tutte le compensazioni
Che si è cercato di introdurre si spire a un'alternativa rispetto all'inquisitoria
E poi c'è proprio dalla gestione di questi maxiprocessi
E anche da questo punto di vista mi paiono di attualità buona parte dei rilievi larga parte già risuonati in quest'aula che perciò non vorrei ripetere
E poi fossero affatto spogliati da ogni esasperazione poveri
Ieri proprio gelati ci diceva
Può suonare retorico il richiamo soltanto il richiamo alla professionalità e alla correttezza cento ha ragione può diventare una scappatoia retorica il luogo comune che che mette tutti d'accordo
E altro sono sono doti che che che vanno richieste che vanno verificate che vanno
Sottoposta a valutazioni anche dell'opinione pubblica
E al di là di quanto si chiede alle doti umane mi pare che queste esigenze possano anche colorarsi di maggiore oggettività
Soprattutto pensando a dei correttivi interni anche alla realtà del maxiprocesso su questo non voglio ripetere cose che già in altre occasioni ho detto il mio scopo di parlare già troppo
Ma mi pare che si siano e già sono tornati quello a cui forse son troppo affezionato e quello della quel che con espressione molto sintetica e spero che ha chiamo della precamera di consiglio
Alla luce del sole non non la camera di consiglio ma il fatto che ci sia a che che ha avuto delle sperimentazioni mi pare non non
Non prive di di riscontri non prive di di interesse e di consenso anche da parte di degli avvocati cioè la analisi delle posizioni dei singoli imputati per evitare il soltanto il calderone finale già durante il processo naturalmente riservando alla camera di consiglio finale
Quella ricapitolazione che deve esserci e quel momento giudiziale finale che solo può essere nel appunto alla fine dibattito
E poi l'aspetto scusate miseramente ma l'aspetto della della collaborazione certo non non si può non si deve chiedere all'avvocato diventare un collaboratore del giudice
Questo sarebbe veramente lo snaturamento più grosso del ruolo del delle parti nel processo
Ma si può si deve chiedere all'avvocato di collaborare ad una organizzazione efficiente della giustizia
Sono mozioni degli affetti
Non credo
Anche perché il discorso sulla gestione concreta
Può trovare proprio nel reperimento alla Convenzione europea nel riferimento ai modi di operare della corte europea un riscontro come ho già accennato il come penso tutti sappiano
La Corte europea di Trento della nostra corte costituzionale è giudice delle libertà e giudice dei diritti dei è come la nostra corte così sa giudice delle libertà e giudice dei diritti fondamentali ma lo è non tanto in quanto giudice delle leggi
Ma in quanto giudice dei comportamenti concreti
I perciò questa esigenza di concretezza può trovare lì più tangibili riscontri
In sé è un contributo lo può dare sul contenuto specifico
La consapevolezza della presenza di questo giudice europeo delle libertà e soprattutto nel senso di rafforzare la coscienza che una effettività di garanzie
Può essere valutata
Nella globalità e nella concretezza
Del confronto giudiziale
Dove effettività di garanzie vuole anche dire rifiuto del meno tuziorismo vuol anche dire rifiuto della strumentalizzazione delle garanzie contro l'efficienza della giustizia
Dove globalità di valutazioni non vuol dire necessariamente annegare i problemi reali
In una serie di bolle di sapone sempre più grandi come purtroppo qualche volta siamo abituati
A sentire quando si fa riferimento all'esigenza di di vedere le cose da un punto di vista globale
Dove concretezza
Non vuole essere necessariamente un'antitesi
Per sfuggire all'impatto con il principe
E se mi
Consentite di chiudere
Come riprendendo uno spunto che è tornato più volte
Della
Ridimensionamento
Della giurisdizione penale del ridimensionamento del giudice penale
Che lei proprio solo due minuti ancora per un ultimissimo rilievo
Che se non ha più a che fare direttamente con la Convenzione europea
Mi sembra avere parecchio a che fare con il contesto in cui si collocano riflessioni come quelle suggerite dal tema generale qui in discussione
Lui Evo farà sorridere credo originato da uno scambio di battute ieri sera a cena con un avvocato calabrese impegnato in uno dei tanti maxiprocessi di questo periodo con l'avvocato si lamentava penso giustamente
Non ho motivi non ho dati per verificare ma non non faccio difficoltà ad ammettere che si lamentasse giustamente
Delle condizioni disagevoli in cui era stato costretto a svolgere diciamo così anche fisicamente il suo lavoro
Per più di un anno l'aula giudiziaria era una palestra senza porte
D'inverno mi parlava di arringhe col cappotto
Mi son permesso appunto una battuta
Dicendo sì poveri voi ma
Poveri quegli studenti che sono in quella scuola
Perché non ci sono stati un anno probabilmente ma ci stanno cinque anni quantomeno
Ne stretti
Mi chiedo e vi chiedo
Ci si domanda abbastanza quanto della patologia della giustizia
E in particolare quanto della patologia dei maxiprocessi
è in realtà soltanto lecco
O il riflesso
Più o meno pallido
Di patologie più profonde
E che toccano ben più da vicino e con ben maggiore intensità
Beni o valori vitali per la gente comune
Quell'esigenza di ridimensionamento della giurisdizione penale
Che dà più profili sotto più profili e da diverse angolature sì anche qui sottolineare l'insieme quella presa di coscienza dei problemi più reali della nostra giustizia che anche l'impatto con una patologia del maxiprocesso ha fatto maturare
Credo debba tradursi anche e soprattutto inconsapevolezza di questo genere
Che non vuol dire auspicare
Per qualche protagonista o per tutti i protagonisti del processo penale una rinuncia alle loro responsabilità e alle loro dignità specifica
Ma vuol dire anche consapevolezza dei limiti della propria esperienza
E rinuncia ad atteggiamenti di esasperazione di punti di vista unilaterale altrimenti ancora una volta direttore nobili bandiere troveremo forse soltanto le liti tra comari
O forse peggio degli éscamotage
Di una guerra di posizione tra eserciti di mestiere
Che con i problemi della gente comune hanno in realtà poco a che fare
Ho che più ancora dei problemi della gente comune si servono soltanto appropri sì
Chiavario
Siamo stesso vecchia vario che ci deve lasciare purtroppo per la sua interessante relazione
Con la quale ha voluti individuare puntualizzare
Come debba essere riguardata l'attività giudiziaria nazionale alla luce della convenzione edilizia europei Sousa luce la giurisprudenza della Corte europea
La parola al senatore Vitalone
Che tratterà il tema
Pentitismo né la legislazione attuale e in prospettiva
Prego
è sicuramente stagione di riforme
Io credo che se i promotori del convegno avessero voluto scadenza più in maniera migliore probabilmente non sarebbero riusciti a cogliere una più puntuale Sintonia
Con una serie di avvenimenti rilevanti della vita parlamentare
Che proprio nella settimana che si va a concludere hanno visto la luce
Vorrei ricordare per un momento salvo a riparlarne fra breve
La nuova
Riforma
Dell'ordinamento penitenziario
Vorrei ricordare per un momento anche la nuova legge sui dissociati
Che sono state approvate da uno dei grandi del parlamento e si accinge a subire la verifica dell'autore
Io non so
Però è vero
Quanto sincera
O quanto scaramantica fosse e l'affermazione di Mino Martinazzoli
Sulla incapacità di sintesi della politica
Ma io credo non ottimistico bensì realistico il suo pensiero circa la possibilità che superando tante antiche vischiosità e nell'idea illuministica della perfezione degli ordinamenti giuridici penso sia non ottimistica la previsione che davvero la legge di delega per la riforma del codice di procedura penale Possa trovare alla fine il suo compimento prima che si concluda
Quest'anno solare
Dico stagione di riforme
E tuttavia debbo oppure a rilevare che il panorama della proposta legislativa
Sul tema delle prospettive premiali allargo un po'il discorso dal pentitismo perché mi sembra più vorrei sistematico non è particolarmente ricca
Numeri che tuttavia io credo che una sia pure sommaria ricognizione di ciò
Che è
Sul
Piatto delle proposte legislative
Può servire a comprendere un certo clima culturale che sta mutando
Mi sembra chi la ricognizione debba partire sostanzialmente
Da un
Da una proposta di legge
Avanzato il diciannove gennaio mille novecentottantaquattro dal Partito socialista
Che muovendo dalla idea di adeguare la normativa
Concernente la lotta alla criminalità organizzata con particolare riferimento ai sequestri di persona a scopo di estorsione
Formulava un suggerimento di principio che troveremo recuperato in un'altra sede fra Breve
Cerca la possibilità di organizzare una circostanza attenuante per i cosiddetti collaboratori ovvero per coloro che prima della sentenza primo grado prendessero piena confessione di tutti i reati commessi collaborando senza riserve o senza reticenze
Con l'autorità di polizia o giudiziaria per la raccolta di prove decisive Perrella cattura dei concorrenti
Ho fornissero comunque elementi di prova rilevanti per l'esatta ricostruzione dei fatti la scoperta con la cattura degli autori
è una norma che in larga misura riecheggia il principio dell'articolo quattro e la norma che ha un sapore di novità perché essi attaglia ad una fattispecie diversa pur già esplorata le altre iniziative legislative che ricorderò fra un momento
Altra proposta
Di legge
La numero mille centosessantaquattro dei deputati Rauti ed altri sempre mirata sulle se queste di persone tesa ad organizzare una attenuazione di pena
Per i concorrenti che di soci hanno sì dagli altri fanno riacquistare la libertà al soggetto passivo del reato collaborano con l'autorità in modo da determinare da scongiurare il verificarsi dell'evento proposta legislativa sostanzialmente simile a quella già presente nel sistema punitivo
Al gli articoli all'articolo seicentotrenta comma terzo e quarto del codice penale secondo la Novella del trenta dicembre del mille novecentottanta numero ottocento novantaquattro
Direi più originale per alcuni aspetti e la proposta del diciannove gennaio ottantaquattro del deputato
Genova
Che contiene suggerimenti di correzioni ed integrazioni normative alla legge
Ventinove maggio mille novecentottantadue numero trecentoquattro la cosiddetta legge sui pentiti
E che muove dal rilievo che gli incentivi alla dissociazione dal ravvedimento operoso
Abbiano agito in maniera efficace quali elementi di rottura nelle sostanziali unità del forum criminale
E come pur tuttavia sullo rovescio della medaglia disegnata con la legge trecentoquattro si iscriva all'impegno di molti magistrati ad organizzare dei trattamenti sanzionatori differenziati che tengono conto della rilevanza del contributo offerto da quanti hanno con la loro azione con la loro opera con loro confessione con il loro contributo
Aiutato le istituzioni a squarciare le fitte nebbie della solidarietà criminale che confinavano una sorta di anagrafe di ignoti le fitte schiere dell'eversione arma
Suggerisce il proponente che la normativa sul pentitismo deve tuttavia restare una normativa eccezionale ed irripetibile
Che questa normativa e mirata esclusivamente sul discorso del terrorismo
Che non deve essere tratta ad applicazioni estensive verso il mondo della criminalità organizzata
E ricordava un criterio differenziale sul quale sono tornati gli anche ieri alcuni dei relatori
Tra il il pentimento nel terrorismo e il pentimento nel fenomeno criminale
Rileva Genova come i pentiti da terrorismo si trovino oggi in una situazione angosciosa
Respinti per la loro scelta di regressione criminale dal mondo nel quale pure hanno invitato in maniera attiva non accolti
Dalla società che pur sempre a un conto da saldare tuttavia dice se noi vogliamo scongiurare le conseguenze
Di queste attese deluse
Se ne vogliamo davvero riattivare il circuito del ritorno non possiamo ignorare che esiste questa realtà alla quale bisogna prestare una adeguata attenzione qual è la proposta di contenuto
E il lavoro sostitutivo obbligatori ecco credo che questo sia un aspetto della novità
Della proposta legislativa
Vale a dire nei confronti di coloro pur condannati con sentenza irrevocabile per reati di eversione dell'ordine costituzionale quando siano riconosciute le attenuazioni di pena previste dagli articoli due e tre della legge ventinove maggio mille novecentottantadue numero trecentoquattro è il luogo della sanzione detentiva applicabile
La sanzione alternativa del lavoro sostitutivo obbligatorio
Una sanzione se volete
E di contenuto sociale
Una sanzione da svolgersi secondo dei moduli schematicamente indicati nelle norme del disegno
Altra
Proposta
Che ricordo perché anzitutto una proposta del governo
Ma è una proposta che a mio avviso troverà delle coerenti successioni in altri proposte legislative sempre l'iniziativa del Governo che riguarda sia i sequestri di persona a scopo di estorsione sia le associazioni rivolta al traffico di sostanze stupefacenti
E muovendo proprio dal rilievo che si tratta di fenomeni criminali che hanno degli imponenti riflessi sulla situazione sicurezza lei cittadini e si tratta di situazioni intimamente legate alle esperienze organizzatoria della grande criminalità
Comune
E ricordando ancora come l'efferatezza del sequestro di persona specie quando le vittime il minore inducono delle conseguenze estremamente gravi che non possono non meritare perentorie risposte sul piano legislativo organizza una serie
Di soluzioni che in parte ripercorrono gli antichi tragitti dell'inasprimento sanzionatoria
In parte
Estendono un principio già presente nel sistema credo che sia nell'articolo trecentosessantuno l'obbligo di denuncia
Che e oggi confinato dei reati puniti credo con l'ergastolo e che attengono alla personalità dello Stato obbligo di denuncia che viene esteso agli atti preparatori
Si dice i segmenti patrimoniale tutte le attività che comunque si connettono al sequestro di persone una scelta per più agile identificazione del giudice competente a conoscere del reato è una riformulazione sostanziale dell'articolo duecento ottantanove bis
Diminuzioni di pena attenuazione del regime sanzionatorio per coloro che secondo lo schema del seicentotrenta abbiano collaborato ad impedire la consumazione
Reato
La norma sostanzialmente crea un'equazione punitiva in favore del dell'autore che si dissocia assoggettando alla più tenue sanzione prevista dall'articolo seicentocinque dal Codice Penale
Un'altra norma viene proposta dal partito comunista siamo al nove marzo del mille novecentottantaquattro la proposta di legge mille quattrocento semper ritagliata sui sequestri di persona a scopo di estorsione
E nei confronti del concorrente lasciandosi dagli altri sia ad opera fuori dalla spuntando a Liberazione del soggetto passivo del reato per evitare che l'attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori o collabora per la raccolta delle prove tese alla identificazione dei concorrenti
La pena dell'ergastolo sostituita con quella da dodici a venti anni le altre pene sono diminuite da un terzo a due ter
Di segno polare mente opposto ma sempre in termini la proposta di legge tre mila e novantadue del ventisei luglio mille novecentottantacinque che reca il significativo titolo
Misure processuali e penali urgenti per la tutela dei cittadini da abusi nella conduzione del processo penale
E dalle calunnie dei cosiddetti
Venti
Un titolo molto così chiaro
Che naturalmente declina anche l'origine della proposta che del Partito Radicale
Proposta che nasce dalla convinzione che gli Effetti della legislazione dell'emergenza
Si siano manifestati ancor più gravi di quanto fosse dato immaginare e niente affatto ho risolto il contrasto
Con i principi della moderna legislazione penale alla quale pure il Parlamento sì è voluto richiama e sì afferma che non è tanto l'abolizione di questa legislazione eccezionale in particolare della cosiddetta legge sui pentiti che avrebbero già dovuto in larga parte hanno già esaurito la loro efficacia quanto la repressione degli abusi derivanti da una distorta applicazione di quella legge che merita l'attenzione del legislatori
E sostanzialmente si vuole con questa proposta legislativa vietare che attraverso lusinghe minacce promesse attraverso forme di inganno attraverso forme di millanteria si afferma testualmente nella relazione sia possibile indurre gli imputati alla dell'azione
Con la prospettiva di assicurarsi impunità o diminuzioni di pena rileggerò soltanto l'articolo uno di questo disegno di legge di questa proposta di legge
Che recita così è fatto divieto di promette o prospettare all'imputato benefici non espressamente previsti dalla legge a condizione che sono i veri le persone di complici o indichi le prove a carico di altre persone
In ogni caso è fatto divieto di promettere o prospettare tali benefici come
Compenso di specifiche forme di collaborazione di risposta determinate domande di notizie su determinate materie ho perso sono nulli gli atti compiuti e le dichiarazioni raccolte in violazione di questo
Credo che a questo punto sia giusto dare testimonianza di una iniziativa che non ancora
La veste formale di proposta legislativa neri di disegno di legge di iniziativa governativa e tuttavia io credo e assai più che un'intenzione
Ed è uno schema di proposta
Che il governo ha avanzato previo concerto tra il ministro di Grazia e Giustizia di ministro dell'interno
Alla speciale commissione bicamerale sulla mafia in occasione di una serie di suggerimenti
Migliorativi della legge Rognoni-La Torre la legge tredici settembre mille novecentottantadue numero seicentoquarantasei qui mi tocca dar subito conto che intorno a questa legge la commissione sulla mafia al lavoratore intensamente
E qui vorrei anche così contrastare l'incredulità che si affaccia a vari livelli di opinione attraverso polemiche non ritenendo infondate spesso gratuite o maliziose questa Commissione che io non difendo soltanto per onore di firma ma per un atto di doveroso rispetto della verità del lavoro compiuto avanzato una serie di proposte migliorative che toccano importanti istituti degli attuali meccanismi della prevenzione
Mi limiterò a dire che le proposte di uno speciale comitato della commissione
Nel quale sono rappresentate le varie agevolazioni politiche toccano l'istituto della diffida previsto dall'articolo uno della legge ventisette dicembre mille novecento cinquantasei numero mille quattrocento
Ventitré che viene sostanzialmente abrogata
è una iniziativa destinata probabilmente a provocare dibattito vivace poi sul piano parlamentare mai un'iniziativa che abbiamo medita talmente coscienziosamente assunto muovendo
C'era rivelazioni articolate e complesse ve ne citerò una soltanto nella sola Sicilia oltre quaranta mila
Diffidate
Con tutte le conseguenze che sul piano della disaffezione verso la regola democratica si può creare verso sul piano delle osservazioni circa l'incremento
E delle sacche di emarginazione all'interno delle quali il fenomeno criminale può attingere per infoltire le schiere disse cose
Dico che la proposta
Di prospettive di aperture premiali si lega a questo pacchetto di suggerimenti che il governo ha inteso rivolgere alla commissione la commissione ha fatto una sorta di estrapolazione al di là dell'istituto tra diffida si è occupata di modificare le norme sul soggiorno obbligato
Eliminando in quel distorsione contenuta negli attuali meccanismi della legge vigente che consente di trasferire i veicoli del contagio criminale da una all'altra Province
Operando l'opzione diversa quella di affermare che in linea generale il soggiorno deve essere eseguito nel comune di residenza
Della persona indiziata di appartenenza all'associazione
Mafiosa altre norme
Di cui ci siamo dati carico di affrontare la riforma riguardano la gestione dei beni sequestrati superando gli anacronismi degli attuali trattamenti diciamo normativi e retributivi che creano di fatto delle oggettive impossibilità
In una corretta amministrazione del patrimonio sequestrato ci siamo preoccupati anche di sfatare un certo un mito
Un che ha avuto delle testimonianze in manifestazioni singolari quali quelle di gruppi di lavoratori che in alzavano cartelli celebrativi
Della mafia occupazionale nasce nel senso produttrice di posti di lavoro abbiamo riaffermato il principio che quando il bene sequestrato
Fosse un'azienda
Il sequestro e quindi la confisca dovevano essere tesi alla salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso senza mortificare né le capacità produttive eventualmente e necessariamente tuttavia
E sottraendo quanto di inquinante l'accumulazione mafiosa indugia sul piano della impresa
Credo si tratti di iniziative non di poco conto ma delle quali forse sarà bene occuparsi in un'altra sede in un altro momento ma delle quali io credo sia giusto dare una pur succinta testimonianza per ricordare come non sia stagnante la proposta legislativa intorno a questi temi che comunque si affacciano sulle problematiche anche del maxiprocesso mi sembra che proprio ieri Falcone
E lo stesso Vincenzo Geraci ricordavano gli intrecci i rallentamenti gli appesantimenti le fatiche indotte dalla necessità di far convivere nel processo penale anche
Determinate iniziative che si appartengono invece al processo di prevenzione
Ma la proposta
Che il governo avanzate in questa sede proposta sulla quale debbo dire la commissione non ha assunto ancora
Una decisione né in un senso né nell'altro è una proposta che tocca da vicino il cosiddetto pentitismo
La proposta che recita la pena dell'ergastolo e sostituita da quella della reclusione da diciotto a ventiquattro anni e le altre pene sono diminuite di un terzo ma non possono in ogni caso superare due diciotto anni si detentive perché
Essendo concorso nel reato si dissocia dagli altri e prima del giudizio
Sì ad opera efficacemente per impedire che l'attività criminosa sia portata a conseguenze ulteriori fornisce l'autorità giudiziarie di polizia prove decisive per la individuazione e la cattura dei concorrenti
è una norma che operano scelte o per una scelta è la circostanza attenuante dovrebbe essere un centoquattordici bis nel nelle armonie del sistema sanzionatorio una scelta che vuole essere una risposta alle molte sollecitazioni che sono giunte anche dal livello giudiziario
Alle
Di direi provocazioni culturali di un dibattito attento a non eludere una tematica che purtroppo è una tematica che pulsa nella quotidianità della vita giudiziaria
Ma voglio dire senza nulla sottrarre a quello che assai più incisivamente dovrà dire
Conoscendo la materia
In maniera appassionata da maestro quale lui è Marcello Gallo che è stato anche relatore di questo disegno di legge
Le modifiche di ordinamento penitenziario
Ecco io qui debbo fare una piccola confessione
E credo che l'affettuosa consuetudine con Marcello Gallo ma anche con Mino Martinazzoli ad esempio ne è convinto che la legge non sempre o quasi mai forse
è una scelta ottima e la scelta del possibile
Chiunque avesse la convinzione che le cose che noi facciamo le cose che il Parlamento fa sono imperfette sicuramente ha ragione da vendere
Vorrei tuttavia dire e questo mi scarica la coscienza anche da certe rimeditazione mi
Così manifestate anche in dibattiti recenti
Nel Senato della Repubblica vorrei dire che ognuno di noi cerca di offrire il massimo del proprio contributo ma poi si deve collimare
Con le migliori idee degli altri ecco forse qui il significato del confronto parlamentare che realizza delle soluzioni realizza delle scelte non saranno sicuramente le scelte
Più perfette mi si passi questa bisticcio però sono lo
Le scelte possibili le migliori scelte possibili in un determinato contesto politico ebbene io credo che sia importante ricordare come il Parlamento
Abbia affrontato in questo momento cioè e qui è un po'la sintesi politica che gioca
E contraddice o dimostra
Non non del tutto sincera se tu scaramantica l'affermazione di Martinazzoli che non crede molto che dice di non credere molto
Alla felicità di questa sintesi politica la sintesi politica da spazio e respiro ad altre iniziative consentendo di aggredire su altri versanti un problema che poi sempre lo stesso che è un problema multiforme
è il problema degli adeguamenti dell'ordinamento penitenziario questa benedetta Lu legge del ventisei luglio settantacinque
Che è una legge nata con molte speranze e una legge che sicuramente una legge avanzata che è una legge di avanzata
Di avanzato recupero determinate garanzie e che tuttavia non
Non asfaltato
Quella tragica realtà più che un mito della vita penitenziaria come una vita di
Di un mondo di persone che certamente
Soffocano nel dolore nell'afflittività
Qualunque speranza di recupero sociale
Ecco io credo per antica esperienza per antica consuetudine fatto per lei quasi venti anni il magistrato di trincea
Il mondo per inerzia non è un mondo di dannati ma è un mondo nel quale purtroppo per tanto tempo hanno trovato spazio inesorabili gerarchia la gerarchia della violenza paradossalmente la gerarchia del danaro
La società carceraria cioè la Società di uguali nella quale pur sempre via il detenuto che urlava chi accudisce che cucina che sparsa che ramazza il detenuto che beneficia di tutte queste cose
E la società nella quale statisticamente il per Julio di ciascun detenuto si arricchisce di quel tanto che tranquillamente potrebbe consentire il gratuito il superfluo
Ed è in realtà una società nella quale ci sono detenuti che arricchiscono impingono il loro più curiosa nell'ordine di centinaia di migliaia di lire al giorno Hervé che non hanno
Niente di tutto questo
Ebbene io credo che le riforme
Approvate proprio questa settimana il quattro mi sembra appena tre giorni fa dall'aula di Palazzo Madama sono delle riforme importanti
Cioè sono delle riforme che nascono dalla consapevolezza che il reinserimento sociale non è conseguibile in virtù taumaturgica di meccanismi affettivi che produrrebbero un'adeguata controspinta alla disponibilità al delitto manifestata dal reo bensì e un itinerario progressivo da conquistare giorno dopo poche ore
E quindi gli strumenti del recupero devono essere i più ampi possibili devono allargare il ventaglio anche con fantasia
E sono sostanzialmente tre o quattro per i settori della disciplina nuova
E c'è una attenzione dedicata al regime della sorveglianza
C'è proprio muovendo dall'idea che all'interno degli stabilimenti penitenziari assai spesso
Non è praticabile alcun discorso pedagogico alcun discorso di recupero a causa della forte influenza esercitata da infine minoranze di violenti
Irriducibili a qualunque
Trattamento dissuasivo vi basti pensare i killer del carcere persone che girano da un penitenziario all'altro per eseguire dei Progetti omicidiari persone già gravate di più condanne a pene perpetue nei confronti dei quali sicuramente non è attivabile alcun ulteriore strumento meccanismo di dissuasione ebbene questa situazione è una di quelle particolarmente considerate dalla legge venti riforma
Che ha elaborato un nuovo meccanismo di sorveglianza particolare
Quei fatti a contrappunto per i soggetti che hanno mantenuto una regolare condotta una condotta l'osservante delle leggi e dei regolamenti dei principi della convivenza penitenziaria determinati e benefici non il rilevanti modifiche sono state apportate anche alla materia di lavoro all'esterno alla determinazione delle Mercedes
Si è provveduto ad applicare in maniera significativa l'ambito delle misure alternative alla detenzione
Si è pensato anche a ridisegnare i compiti e le funzioni della magistratura Fini sorveglianza
Una particolare attenzione è stata dedicata ai detenuti pericolosi anche qui erano a fronte
Le possibili scelte quelle di far rivivere i meccanismi dell'articolo novanta dell'ordinamento penitenziario ancora vigenti istituzionalizzando una sorta di risposta repressiva ovvero di battere altre strade questa seconda è stata l'opzione seguita
Dal Parlamento
Si è fatta un'ulteriore osservazione mirata sull'ergastolo sul trattamento
Dell'ergastolano un trattamento che si è sostanzialmente modificato già nel mille novecentosessantadue perfetto dalla legge mila seicentotrentaquattro ed è sembrato ragionevole alla Commissione quindi all'aula che ne ha approvato le conclusioni
Di introdurre una sorta di progressività nel recupero anche nei confronti del ergastolani
Ebbene io credo che l'ultima novità qualificante della legge che mi concerne peraltro diverse sia stata l'introduzione tra le misure alternative
Della detenzione domiciliare ecco il trasferimento di questo istituto dalla così dalla sua lettura istruttorio cautelare alla fase esecutiva la spedizione di una figura di arresto domiciliare come misura alternativa alla custodia in carcere e come possibile modalità di esecuzione della pena detective ecco credo che questa sia una risposta attenta ad indicazioni della due tre
Altre scelte importanti
Citavo l'esordio sicuramente sono contenute nella legge sulla dissociazione
Che ha assemblato disegni di legge su chi si dissocia dal terrorismo sulla criminalità organizzata di tipo eversivo
Ebbene amici io vorrei per un momento
Ripercorrere il cammino di questa legge
Cammino che tempo
Realmente riconoscere
E stato un cammino sofferto
Un cammino non facile
E anche qui credo non è piaggeria non mi appartiene
Ma si deve dare atto a Marcello Gallo
Di avere condotto con grande intelligente una azione mediatrice
Perché le aree la proposta legislativa fuori dalle secche in cui finivano per confinato una determinate contrapposizioni ebbene io proprio
Tre giorni fa
Annunciando il voto favorevole della Democrazia Cristiana
A questo disegno di legge
E tentavo di storicizzare
Le condizioni nelle quali era maturata la prima e più importante scelta di legislazione premiale quella compiuta con la legge ventinove maggio mille novecentottantadue numero trecento
Come ricordavo come allora fossero certamente due valori a confronto da un lato l'esigenza di riaffermare la invalicabili Rita
Della garanzia democratica mai nessuna misura rinunciata neppure quando più forte più aspro più acuto era l'attacco terroristico e dall'altro la consapevolezza che alle soglie
Della clandestinità e della lotta armata
Si era attestato lo spontaneismo di molti gruppi in particolare dei gruppi della cosiddetta Autonomia operaia organizzata i cui comportamenti
Sicuramente illegali sicuramente trasgressivi
Sicuramente
Violenti erano peraltro apprezzabilmente distanti dai sanguinosi bellicismo delle cosiddette avanguardie
Proletarie
Ricordavo come il punto di mediazione
La corretta
Soluzione il corretto bilanciamento di questi interessi in conflitto fosse stato proprio quella produzione legislativa questa legge trecentoquattro nella quale lo metteremo per fermo che l'inserimento nell'aria premiale era indissolubilmente legato ad una serie specifica
Di adempimenti comportamentali tale da garantire che la piena confessione dei reati commessi non fosse un espediente per conquistare traguardi di immeritate
Impunità eludendo la più difficile e sofferta opzione della collaborazione
Io non tentavo
Di riscattare sul piano
Diciamo morale
Quella scena
Nel sottolineavo
La plausibilità politiche
E ricordavo come proprio nei momenti più acuti della lotta alla barbarie terroristiche
Compimmo una scelta che era una scelta sicuramente lacerante soffre
Una scelta non condivisa da tutti
Vorrei dire una scelta osteggiata dei più almeno per una certa fase del procedimento legislativo
La scelta di saldare alla confessione alla collaborazione delle cospicue prospettive di giustizia premiale
Prospettive di giustizia premiale che finivano
Per beneficiare a
Per verificare anche coloro che si erano macchiati
Di spietati delitti di sangue ecco amico Marcello Gallo
Un po'la divaricazione che mi aveva indotto a manifestare come manifestai perplessità ed opposizione alla prima lettura del processo del progetto sulla dissociazione un progetto che si ancorava
Ad un approccio ingannevole della realtà terroristica quando si immaginava
Di poter elargire un trattamento premiale
A cosiddette aree omogenei di persone che responsabili di reati associativi non si erano rese responsabili
Di reati mezzo di reati di violenza specifica e io
Contra stavo questa impostazione perché attingendo alla mia specifica esperienza di magistrato chiamato per molti anni a combattere
Questo fenomeno
E ricordavo come l'aggregazione nelle file dell'eversione armata
Non fosse un un estemporaneità non fosse una una scelta così
Cogli arabica ma era il risultato di una rigida selezione
Legata a verifiche controlli spietati verifiche controlli
Che significavano esecuzioni omicidiari
Alle quali erano chiamati in officina proprio per garantirne la impermeabilità all'azione
Di polizia la fedeltà
Alla predicazione
Eversivo
In quei momenti e lo ricordavo pochi giorni fa nel nel mio intervento al Senato
Noi operammo delle scelte che erano credo sia onesto riconoscerlo governate dalla intensa drammaticità degli avvenimenti quando voci autorevoli certamente insospettabili
Di arrendevolezza
Nella tutela dei valori di garanzia custoditi nella Costituzione si levavano suggerire amici risposte omologhe alla brutalità dell'offesa ricordo per tutti
Il compianto con la madre
Che parlava di pena di morte
E credo che come me
Lo ricorderanno molti altri
Ebbene
Scelte politicamente plausibile scelte necessarie ma scelte sicuramente di forte rottura sistemati
Ogni trasposizione fuori da ogni lettura etica finiva per essere
Niente più che il prezzo
Della riduzione punitiva nel con testo di un sinallagma di un rapporto
Di natura mercantile molto
Ambiguo
Un rapporto che sicuramente ripugna alla coscienza civile
Ed era estraneo principi di legalità ai principi di obbligatorietà ai principi Ddr trattabilità
Dell'azione ecco quei confini e quali prendiamo sempre
Ad imbattersi quando immaginiamo di mutuare da altre esperienze di cultura giuridica avanzata determinati modelli
Ebbene io ricordavo ancora
Ed il discorso
Purtroppo non è molto dissimile
Per il maxiprocesso
Ricordavo come la stessa funzione di garanzia
Che il processo deve svolgere mozione di garanzia già fortemente insidiata dalle pratiche di violenza che il partito armato
Per solo indirizzare le sue
Predicazioni di odio contro i valori di singoli dello Stato democratico portava nelle aule di giustizia
Diverge parlava del processo di rottura ma credo che chi ha fatto quei processi
Mi abbia ricordo non delle dire
Ebbene la stessa funzione di garanzia del processo penale
Rischiamo di essere definitivamente
Compromessa
Perfino il sorgere delle nuove problematiche connesse
Al cosiddetto pentiti
L'ha ricordato Geraci
La ricordato Vincenzo Geraci scandendo quell'antitesi
Tra ideologismo
Sinonimo di generosità
E egoismo
Come sinonimo di interesse
Valori distintivi tra il pentimento da attività terroristiche
E il pentimento da attività criminali
Lo ricordava
Molto incisivamente Cordero
In un recente intervento
Parlando
Forse così anche in termini
Di non troppo felpata ironia
Dell'esorcismo del terrorista dell'esorcismo allestito dalla legge ventinove maggio mille novecentottantotto
Con quella abiura imposta dall'articolo
Diceva Cordero Chiesa e setta contendono sulle anime
Genuina
O simulata la conversione serve dominante
Equivale a una a un autodafé
Sul terreno della criminalità comune questi alloggi esaltano
Il business ignorano l'anima il vigore vi suonano male
L'auto da fé scade a farsa dialettale qua stando l'atto osceno
Mancano alternative politico occhio locali
Mafia e camorra non escludono lo Stato anzi lo presuppongono stando qui immersi
Da grassi parassiti è una simbiosi così incarnata sfida qualunque sonda inquisitori
Ecco io credo sia molto giusto
Quello che Cordero afferma
Credo che davvero bisogna accostare questi argomenti
Con grande prudenza
Evitando riduzioni semplificazioni e l'equazione
Credo che l'antitesi
Sia
Trasparente
Netta
E tuttavia io vorrei dire
Che questo argomento
Non deve essere affrontato
Mi pare ne parlasse anche
Giovanni Falcone con
Soffusa amarezze
Con la disinvoltura abituale con la quale si discute
Queste cose
Ecco
Sì forse e giusto tracciare delle rime distintivo
Ma
Non è giusto buttare perdonatemi la trasposizione forse arbitraria del pensiero ma o insita
Buttare il bambino anziché l'acqua
E con le uniche cose giuste che noi possiamo trarre da alcune scelte
Non debbono annegare
In opzioni culturali
Che sono sicuramente
Più proponibili più eleganti esteticamente più
Accettabili
Ma direi in larga misura il risolvendo
E quando Cordero dice
Il confidente intesse raccoglie adeguati alle arti
L'interrogante lo segue obolo rischiosa mente e siccome l'orribile meraviglioso è una categoria stilistica capitale non lo speri grossi compensi chi ha visto poco
O magari sa tutto ma è roba
Banale ecco io credo che bisognerebbe stare piuttosto accorre
Al gusto del paradosso
Decisorio è sarcastico nell'accostare una realtà complessa che soffra
Che difficile e ne parlo perché la mia sensazione
Che
Il discorso di Cornello di Cordero a vaste
Ecco culturale
E ricordava Mantovani padovani in
Nello stesso convegno di Courmayeur
Come in un periodo intermedio
Le pene potevano essere sostituite a discrezione del reo mediante il pagamento delle regine
Al quale
Vengono così per essere attribuiti
Funzioni caratteri di tassa di redenzione
Ma svariate forme di composizione erano in realtà piuttosto diffuse nell'età di mezzo e durante un signore l'articolo quarantasettesimo della riforma della legislazione criminale Toscana emanato dalla gran dunque Pietro Leopoldo nel mille settecentottantasei
Finiva per proibire
Qualunque convenzione col fisco mediante la quale il condannato posso ottenere con donazione minorazione e per mutazione di pena da afflittiva in pecuniaria
Concludeva
Padova ma i tempi del granduca sonoro mai fuggitiva e sul trono regnano i barbari
Ebbene io non mi sento Barbara
Io credo che il parlamento ha fatto
Con acuta attenzione acquisti
Problemi
Delle scelte che sicuramente non possono essere ritenute definitive ma delle scelte che hanno accostato le soluzioni praticabili ma
Se vogliamo per un istante così attingere ad un episodio di lettura anche
Con un'artistica incerti avvenimenti ma le tematiche della dissociazione
Certo che sono tematiche difficili
Caro Marcello ma ricordiamo abbiamo anche sentito in un'altra Commissione parlamentare
Le irrisolte obliquità di Morucci ad esempio di questo personaggio emblematico il cui nome iscritto lotta della eversione e quale non collabora se non per offrire una sua lettura degli anni di piombo ma intanto aggiunge e sottrae la dinamica dell'azione
Omicidiaria di via Fani personaggi
Protagonisti eludendo per la tipologia del suo ravvedimento che dissociazione pentimento qualunque obbligo di riscontrare la verità
Eccetto che per questa strada
Le fatiche da compiere
Sono molte forse sono
In certa misura anche
Interminabili
E io ricordavo le parole
Giovanni Falcone
Il quale cercava di rendere
Comprensibile
L'esperienza che lui ha vissuto
Da magistrato
E lui partiva dal discorso del maxiprocesso
Martinazzoli dice
Un'esperienza che non possiamo rimuovere poi
E tormentoso si interrogava ma la complessità che il fatto propone e sempre
La complessità del processo
A Falcone
Ricordava e credo correttamente
Come il maxiprocesso non nasce
Con il pentitismo
Ma il maxiprocesso è il risvolto di una realtà criminale assai più complessa di quella nella quale normalmente i magistrati si sono
Imbattuti maxiprocesso amici era anche il processo per terrorismo che noi abbiamo iniziato nel mille novecentosettantaquattro ad esempio sull'eversione nera
O addirittura nel mille novecentosettantuno mi pare di ricordare che e qui in quest'aula
Il giudice istruttore di quel processo vario rivolta Marcello De Lillo
Un affettuoso
Saluto ammirazione di stile
Per la sua alta professionalità
Ebbene mille novecentosettantuno sono quindici anni
è vero gli spaventosi processi cumulativi che l'indagine su gilet versione diffusa imponeva
Ma dice Falcone
Senza un saldo ancoraggio
Agli specifici reati
Commessi dall'organizzazione criminale
Il quadro probatorio basato esclusivamente sul dato sul fenomeno associativo e certamente un dato equivoco
E lui nella rovesciare il metodo della indagine
Dicevo dobbiamo partire dagli elementi di prova
Specifici
Intorno ai singoli reati commessi dai partecipi per derivarne in via
Indiretta ma sicura la prova della sussistenza del delitto di associazione per delinquere che ricordava come le indagini bancarie previste proprio dalla legge Rognoni Latorre avessero arricchito
L'arsenale degli strumenti offensivi
Che lo Stato ha organizzato per rispondere in maniera antagonista
Alla criminalità ma
E ricordava ancora Falcone come l'omogeneità di questo fenomeno questa realtà complessa con le sue compattezza
Imponesse
La ricerca del filo conduttore
Che lega tanti episodi distanti nello spazio e nel tempo
Tra loro
La guerra di mafia
Una guerra scandita da centinaia di imprese omicidiaria
Ha un tessuto una sua trama storico logica che non può essere letta se non con il sussidio
Dell'indagine
Cumulativa
Che il maxiprocesso consente e quindi
Una
Realtà ineludibile
Non una scelta di comodo non giova a nessuno fare questi processi
Ma
Una strada obbligata da percorrere
Una strada che sicuramente nell'interesse della giustizia
Una strada che talvolta e anche nell'interesse degli imputati qui ci sono anche avvocati illustri impegnati
In processi sulla mafia che forse sentiranno
Ma una strada che viene imposta dalla contestazione che se si vuole realmente comprendere
L'oggettiva dimensione
Determinati fenomeni non si può far finta che il traffico internazionale di stupefacenti si confini nelle nei perimetri della città di Palermo
E allora
Il maxiprocesso
No come
Risposta
Alla esigenza
Di adeguare gli strumenti della indagine processuale
Alla entità del fenomeno
Ma come prodotto di una realtà che si lega assai tardi
Con il pentitismo
Con
Le dissociazioni la mafia e consentitemi di ricordare qui con un
Una vena di civetteria
Che proprio nei giorni del settembre mille novecentottantadue che precedettero
L'approvazione della legge Rognoni-La Torre
Io mi meritarsi chiesto dagli atti di quel dibattito parlamentare
E il
Bene il ruolo ma deriso olio commenta o di un collega
E quale non era convinto
Della correttezza di una mia intuizione
Io parlai in quella sede della esigenza di allestire delle prospettive di giustizia premiale per il pentito di mafia
Questo collega siciliano profondo conoscitore d'ambiente Ciciliano mi oppose ma tu vuol dire che non conosci la mafia
Ecco credo che gli avvenimenti utili a qualche anno
Si siano dati carico ridarmi
E allora
Amici io
Concluderò
Brevemente
Ma costruttivamente
Perché non mi piace esaurire
Questa rassegna
Senza una proposta
E vorrei dire sì accarezzo Saint parente
L'idea
Chi si possa fare strada
Una certa scelte una certa scelta che molti colleghi del gruppo democristiano insieme a me avanzarono già in ottava legislatura proprio in occasione della elaborazione delle strategie premiale contro il terrorismo che oggi vedo proiettata su di una dimensione
Cooperativa diverso
E ed è un discorso che viene da lontano un discorso
Che probabilmente non deve neppure scomodare Francesco Carrara
Per
Sottolineare come nel processo penale
Maxi o mini
O meglio un processo che si
Esiste la possibilità di distinguere due momenti essenziali
Il momento di accertamento della responsabilità
Dal momento dalla scelta sanzionato
Carrara tratteggiando con una limpidezza i termini
Della autonomia
Della punibilità rispetto al reato ricordava che comunque certe circostanze
Applicare l'ordinario rigore della pena finisce per produrre un effetto antitetico a quello che si intende
A realizzare
E suggeriva l'esigenza che una rigorosa giustizia non disattende i disse una compiuta valutazione
Della dimensione umana
Nella quale il fatto criminale
Si va a collocare
Ebbene
Io credo che questi due momenti
Siano documenti
Profondamente diverso
Sono momenti che hanno caratteri distintivi ma che hanno soprattutto una finalizzazione
Ed è una diversità che va scandite
Sottraendo alla ricerca della verità tutti i possibili inquinamenti dalla prospettiva premiale se esatto quanto io leggevo in un recente arresto giurisprudenziale
Che la ratio delle agevolazioni accordate con la dissociazione ad esempio non risiede affatto
Nel recupero sociale del reo essendosi legislatore preoccupato soltanto di realizzare uno strumento idoneo a provocare la frattura record e se è vero come muto da un altro arresto interpretativo
Che il diritto al silenzio e alla menzogna non esclude una negativa valutazione del giudice allora io credo che la virata non soltanto necessaria ma è anche urgente perché altrimenti il processo penale
Rischia di venire meno alla sua essenziale funzionalità
Il maxiprocesso testimone l'imputato
Finiscono per fondere il loro ruolo
E le avanzate riformisti che della legge del mille novecentosessantanove ricordate l'articolo settantotto l'imputato il diritto di non rispondere finiscono per sbiadire all'impatto con confusi stanze
Repressive sulle
Naturali biologiche del processo finiscono per riemergere
Le torbide suggestioni
Della dell'azione
E si finisce per creare anche una sorta di disaffezione verso il successo giudice
Il quale potrebbe essere tentato ma non lo è mi auguro non lo sia mai
Di surrogare
Con quel modello
Cui Cordero riservava
Quelle sarcastiche espressioni
E surrogare
Lardo in convento larga la più incombente
Probatorio
Che il puntiglioso riscontro della prova gli impone
Con la violazione
Io credo che il rischio di regressione del sistema sia un rischio davvero forte sia un rischio che noi dobbiamo scontro
E credo che l'unica strada praticabile sia quella di confinare il discorso premiale
Nei suoi corretti ambiti
Senza nessun che sono in cambio delle esecuzioni
Senza nessun contabile sui delicatissimi meccanismi
Del giudizio
Di responsabilità
Io ricordo
Che
Se noi dobbiamo veramente
Realizzare
I contenuti percettivi dell'articolo ventisei
Se davvero le pene debbono tende nere alla rieducazione del condannato noi dobbiamo
Abbandonare il venti venti
I rigidi schematismi retributivi
E riaffermare quel sistema misto di valori
Al quale guardava con un squisita sensibilità il costituente
Nell'assegnare all'emenda un ruolo paradigmatico sul quale dovevano
Colli Marzi
Dissuasione cast un sistema misto un sistema flessibile omologato da tutta una serie di opzioni che sono già presenti nel sistema
Normativo
Dall'istituto della liberazione condizionale dalla sospensione condizionale della pena dalle misure alternative
Alla carcerazione preventiva al perdono giudiziale tutte le misure anche quelle recenti anche quelle che dovranno trovare tra breve rigore che si compendiano nella nozione di progressività
Dell'ordinamento penitenziario
E quindi deve essere una scelta amici di portata e di valore sistematico che valga a recuperare giuridicità vorrei dire Armonie al sistema
Spezzando la continuità della legislazione novellistica ed eccezionale sempre governata dalle urgenze
Del contingenti
Io credo che dobbiamo recuperare
Il significato il valore di quella opzione dell'articolo ventisette un'opzione che non è sicuramente ne esce etica né neutrale
E che tende
Al progetto di recupero
Di redenzione di riscatto sociale
Dell'invito
Scelta che risponde oltretutto alla sollecitazione ripetuta ancora ieri qui
Di incoraggiare
Ciò che già si avverte nei mutamenti nelle trasformazioni dei più gravi fenomeni di criminalità organizzata all'interno dei quali è dato cogliere dei segni di rottura
Che debbono essere
Sostenuti
Senza naturalmente accrescere il rischio di
Piegare il processo agli obliqui immaginabili intenti
Di rivalità criminale
Ecco ha ragione Falcone anche in questo
Il pentitismo non è un effimero
Non è il frutto di una stagione occasionale di successi legati ad una intelligente offensiva
Istituzionale ma stiamo attenti
Perché io credo che davvero siamo d'un crinale
La scelta sbagliata
Può indurci ad una
Regressione
Favore
Oralità immediatezza del nuovo processo che si affaccia sicuramente viaggiano
In quella direzione
Nella direzione di incoraggiare
Di rendere
E più apprezzabile l'apporto del testimone o dell'imputato cosiddetto pentito
Dobbiamo restringere
La cultura dell'omertà ma è la cultura della sottomissione
Della rassegnazione la cultura del Silenzio che per molti moltissimi anni fatto barriera intorno alla violenza
Criminali
Ebbene
Io
Credo che se noi sapremo
Operare in questa direzione
Le scelte giuste
Se noi sapremo almeno ritoccare modificare quei meccanismi dell'articolo ottanta
Del codice penale
Diverse sentenze che erogano distinte sanzioni o dell'articolo ottantuno sulla continuazione nel senso di rendere applicabile
Il cumulo giuridico anche nella fase della esecuzione rimuovendo qui limiti che sono definiti nell'articolo cinquecentottantadue del Codice di rito già faremo qualcosa
Sottrarremo anche una delle ragioni che spingono normalmente verso il processo cumulativo proprio la parte
Che
Finisce per
Soccombere nella parcellizzazione
E dei processi e nella moltiplicazione
Delle condanna
Amici io non credo
Che vi siano altre alternative
Mi pare fondamentale recuperare
Questo impegno
Perché fuori dalle corrette prospettive ogni esenzione o riduzione punitiva
Finirebbe per essere una scelta moralmente inaccettabile politicamente sbagliata
Idonea soltanto a provocare il consorzio civile
Rifiuto indignazione scorre
Ore Vitalone del magistrato e senatore di Cannone certamente interessante ed utile anche per questa rassegna completa le iniziative legislative
In questi ultimi anni anche con riferimento alle materie trattate che sparsero avventurismo aveva
Associazione alla dissociazione tra misure appena alla detenzione astrattamente detenuti prima di dare la parola al professore Scaparone
Ordinaria procedura penale del sia di Torino che troverà il tema maxiprocessi principi costituzionali
L'avvocato Mazzocca leggera un documento da Camera Penale di Roma di cui siamo ansiosi di conoscere il contenuto
Non richiedo pochissimi secondi
Per leggerli una mozione approvata ieri dalla Camera penale
La mozione è la seguente
Il Consiglio direttivo della Camera Penale di Roma
Riunitosi a Roma il sei giugno mille novecentottantasei
Avuta notizia
Dell'interrogazione che un gruppo di senatori del Partito Comunista Italiano
Ha rivolto al ministro
E letta l'intervista che impari data il senatore Sergio Flamigni
Ha rilasciato al quotidiano la Repubblica
Premesso che la critica dei provvedimenti giurisdizionali dalla magistratura
E un diritto inalienabile di ogni cittadino della Repubblica
Purché nei riguardi il merito e le motivazioni
Denunzia
Il tentativo mediante il richiesto intervista l'intervento del potere esecutivo di introdurre una supervisione politica finalizzata a decisioni di pre costituito gradimento
De prora
Primo
La preventiva censura di una sentenza della quale nessuno ancora conosce la motivazione
Secondo
Lei non ammissibili insinuazioni nei confronti dei componenti il collegio giudicante la cui decisione non si condivida
Terzo
L'allegazione a sospetto
Dell'esercizio del ministero difensivo svolto da un magistrato sempre del suddetto collegio
A favore di un proprio collega in sede disciplinare avanti al Consiglio superiore dalla magistratura utilizzando così così
L'inammissibile principio della identificazione ideologica e morale della persona del difensore con quella del difeso
Riafferma
La necessità e l'autonomia
Della funzione istituzionale di regolatrice del diritto della corte di cassazione quale che siano le parti la natura e l'importanza dei processi
Ai fini del fondamentale principio che la responsabilità penale è personale con la garanzia della più rigorosa verifica della prova ed è l'osservanza delle regole processuali grazie
La parola attraverso Scaparone
Uno
Per prendere in considerazione il problema dei rapporti tra il cosiddetto maxiprocesso
E i principi costituzionali individuerei due aspetti di questo fenomeno cosiddetto maxi progetto
Un aspetto estrinseco quantitativo
Per cui il maxiprocesso direbbe Ferrini lo dice la parola stessa è un processo grosso
E che quindi involge molti imputati molti fatti attribuiti a questi imputati e un aspetto direi più intrinseco qualitativo che attiene alla prova cioè al fatto che in questi in grossi processi
La prova e spesso imperniata sulle dichiarazioni o comunque sulla collaborazione di un qualche cui imputati in qualche imputato
Che fornisce questa collaborazione all'autorità inquirente in danno di cui imputa io è che questi due aspetti sono strettamente connessi e sono probabilmente ineluttabili
Nel senso che se il maxiprocesso nasce dalla lotta dal fatto che la grande criminalità associata tiene nel mirino dalla giustizia penale
E fatale che i processi sulla grande criminalità associata involgono molti imputati e molti fatti
E siccome le grandi associazioni criminali Cutolo omertà e rendono difficile l'individuazione e l'utilizzazione del testimone è fatale che la prova possano finire per essere per nascere da queste collaboratori che sono degli stessi con imputati i quali a un certo punto
Per esser stati individuati e catturati ritengono opportuno
Fornire questa collaborazione
Parliamo quindi dei rapporti tra il maxiprocesso e questi problemi costituzionali distinguendo questi due aspetti del maxiprocesso l'aspetto direi quantitativo e quello qualitativo
Segnalerò qualche inconveniente che il rapporto tra principi costituzionali e maxiprocesso
Pone segnala però devo dire che personalmente non sono in grado il nono maturato un'esperienza e una riflessione tale da dire che il maxiprocesso debba essere ostracizzato segnalerò dei problemi di costituzionalità che il maxiprocesso
Pone riconoscendo che poi mente questo maxiprocesso e di fatto nella realtà sociale attuale inevitabile e mi limiterò a segnalare alcuni profili
Incostituzionalità lo scopo solito di chiunque si occupa di procedura penale nella speranza che la disciplina legislativa
E la gestione giudiziaria di questo fenomeno ossa al più presto combinare la più efficiente repressione penale con una più scrupolosa tutela dei diritti individuali
Per quanto riguarda i problemi costituzionali posti dalla aspetto quantitativo del progetto casca il processo direi che questi punti aspetti sono notori evidenti e scontati
Per cui potrò limitarmi richiama
Intanto il maxiprocesso rende più difficile e più costosa la difesa più difficile per il difensore ovviamente che vere
Studiare i più atti processuali una massa volte sterminati atti processuali e presidiare lau la per un numero di udienze a volte indeterminati
E più costoso ovviamente per il difeso il quale deve tra l'altro sopperire economicamente al maggiore impegno del difensore e fornire tra l'altro elemento che credo non irrilevante
Accollarsi il costo dalla coppia di una mole non indifferente di atti processuali
Il maxiprocesso poi credo che renda al giudice più difficile la valutazione puntuale delle singole posizioni delle posizioni singoli imputati sia il punto di responsabilità sia di valutazione della personalità del Regno e quindi di individuazione della responsabilità della funzione rieducativa della pena
E rende al giudice probabilmente anche più difficile motivare adempiere al principio dell'articolo centoundici dal primo comma della Costituzione motivare sia in punto di responsabilità che il punto di determinazione del trattamento
Adeguato alle
Ma soprattutto l'aspetto quantitativo del maxiprocesso mi sembra che ponga in evidenza le lacune e le incertezze della disciplina della connessione che conta lacune e incertezze che venivano molto sottolineate negli anni Sessanta e che oggi riemergono anche se oggi la connessione viene vista sotto profili diversi da come li si vedeva negli anni Sessanta direi che intanto nella disciplina la nostra condanna la nostra disciplina della connessione emerge anzitutto dall'esperienza di queste ultimi anni la ambiguità delle della descrizione delle ipotesi di connessione
Penso soprattutto alla connessione soggettiva
Che quando in tempo la Cassazione ci diceva che la semplice connessione soggettiva di per se stessa non è sufficiente a giustificare la riunione di procedimenti lo spostamento dalla competenza il trasferimento dei coimputati nel procedimento all'altro da un giudice alla oggi invece mi sembra per quella che è la mia limitata esperienza
Di vedere che la presenza di un coimputato in più procedimenti è considerato elemento sufficiente a giustificare lo spostamento lasci lamento degli altri coimputati da un giudice
Per loro precostituito dalla legge ad un altro giudice che dovrà giudicare tutti i russi
Altra incertezza e mi sembra che emergano nella individuazione della connessione probatoria una volta si diceva che l'articolo quarantacinque qua numero quattro
Sussiste quando un reato una sua circostanza approvati
Dimostrino possono operare come prova di un altro reato o di una sua circostanza oggi invece si dice che basta la comunanza fra più procedimenti e di un elemento di prova un testimone che possa parlare qua e la in cui l'imputato come prima
Che può parlare né l'uno e l'altro processo questo giustifica la riunione ho visto anche in un caso giustificare la riunione di procedimenti
Relativi a fatti dello stesso tipo ma sconnessi fra di loro
Giustificata con l'opportunità di assicurare un razionale uniforme trattamento punitivo ai più imputati i fatti dello stesso tipo ripeto ma DiVersi cronologicamente fattualmente l'uno dall'altro
E poi la disciplina della connessione
Pone problemi nel momento dell'unione della separazione ci sono gli articoli quattrocentotredici quattrocentoquattordici conferiscono al giudice delle potere di fare delle lampade valutazioni discrezionali su di un unico neo separare i procedimenti a seconda che ciò possa giovare o non giovare alla spedita definizione dei processi
E a volte nata l'impressione che utilizzando queste norme si siano separate dei procedimenti per magari dare un pentito
La soddisfazione di dilazionare il momento in cui lui stesso dovrà render conto delle proprie sia pur diminuite responsabilità
E poi l'esperienza vorrei dire l'esperienza giudiziaria sarda mi ha permesso di constatare che esista il maxiprocesso decentrato che è una figura singolare che cola sia praticata negli ultimi tempi
Per cui i processi relativi a fatti diversi sconnessi ma dello stesso tipo
Alludo ai sequestri di persona vengono lasciati davanti ai singoli giudici all'i singoli uffici giudiziari naturalmente competenti ma poi vengono istruiti da uno stesso magistrato
Il quale magistrato volante si recati istruirli tutti qua la ora il sistema a senz'altro dato dei risultati sul piano investigativo anche perché questo magistrato itinerante ha realizzato un'esperienza che ha raccolto una massa di conoscenze durante tutta questa sua attività
Altamente apprezzato
Però non è che mi interessi la prassi in questo momento vorrei sottolineare la singolarità della norma che consente di fare ciò
De l'articolo tre di un decreto legislativo luogotenenziale tre maggio mille novecentoquarantacinque numero duecentotrentadue
Il quale dice che qualora sorga improvvise urgente necessità di sostituire magistrati mancanti assenti o impediti i capi delle corti possono in deroga alle vigenti norme in materia
Provvedere alla supplenza anche con magistrati di grado inferiore appartenenti allo stesso o ad un altro ufficio del distretto
Ora ripeto le applicazioni che di questa norma si sono fatte sono probabilmente state fruttuose né mi permetterei di sindacale
Sindaco la norma nel senso che una norma del genere che consente al presidente della corte d'appello di prendere i magistrati da un ufficio e mandarli all'altro così
Sopra al in deroga dice questa norma ad ogni disposizione vigente in materia
è una norma assolutamente eccezionale che infatti era stata dettata nel quarantacinque per consentire ai presenti ricorda l'appello di sopperire alle carenze che il lungo periodo bellico aveva fatto nascere negli organici degli uffici giudiziari
Oggi è una norma palesemente incostituzionale nel sessantatré la Corte costituzionale ha detto che andava bene in rapporto all'articolo venticinque primo comma mi chiedo un po'come si sia potuto affermare ciò mai
Sta provocazione volontà temo che si debba di
Ma certo c'è un contrasto clamoroso con l'articolo centootto della costituzione che dice che l'ordinamento giudiziario deve esser regolato dalla legge
Deve essere norme di ordinamento giudiziario non solo devono essere dettate dal Parlamento ma solo devono essere dettate dal Parlamento con sufficiente puntualità e stringatezza
Da non consentire il presidente di Corte d'Appello di spalle Storari giudici dall'uno all'altro punto del distretto secondo le esigenze anche di questo maxiprocesso
Decentrato spettano
Passerei poi ai problemi ho detto di costituzionalità posti dall'aspetto qualitativo della prova nel maxiprocesso cioè il fatto che nel pace processo la prova nasce spesso dalla presenza di un taluno
Cui imputato che collabora in danno vegliato
Ora qui problemi di costituzionalità sono parecchi ma
Si possono riassumere sostanzialmente a due
Intanto l'uso della carcerazione preventiva in funzione di acquisizione probatoria
Perché le le accuse ai coimputati sono sollecitate per quanto mi consta solo dall'articolo seicentotrenta comma quinto del Codice penale che assicura
Un congruo sconto di pena da un terzo a due terzi al Lirico imputato in al concorrente in un sequestro di persona a scopo di estorsione che Tissot Chandos dagli altri aiuta concretamente l'autorità giudiziaria o di polizia nell'individuazione dei compiti
Però mi sembra che ormai in ogni processo la collaborazione sia sollecitata non da norme sostanziali ma dalla consapevolezza dell'imputato che gli verrà trattato più o meno benevolmente dal giudice
Non solo più tardi in sede di determinazione la pena ma fin dall'istruzione in sede di concessione o non concessione della libertà provvisorio dagli arresti domiciliari a seconda del suo comportamento più o meno collaborativo
E ciò mi sembra che l'uso di questa custodia cautelare concessa la sua cessazione concesse in funzione alla collaborazione non vedo come possano conciliarsi con gli articoli tredici e ventisette la Costituzione
Che consentivano secondo una vecchia giurisprudenza alla Corte costituzionale di utilizzare la custodia cautelare
Solo per impedire la fuga dell'imputato per impedire da un impedire l'inquinamento della prova non per facilitare l'acquisizione della prova sotto forma di accusa i coimputati
E eventualmente per provvedere alle esigenze di tutela della collettività ma queste dichiarazioni dei coimputati in qualche processo mi sembra abbiano dato problemi di costituzionalità anche in rapporto al diritto di difesa
Perché mi sembra di aver constatato che l'imputato che collaborare che rende la chiamata in correità come spesso talvolta come lui stesso si aspettava fruisce della libertà provvisoria i discorsi
Dopodiché può succedere che sparisca che non compaia al dibattimento
E non c'è verso di farlo comparire perché mentre per il testimone c'è l'accompagnamento coattivo per l'imputato cioè
Il fatto che la giurisprudenza insegna che la contumacia come manifestazione come servizi l'esercizio del diritto di difesa non legittima la revoca della libertà provvisoria
E d'altro canto l'articolo quattrocentoventinove così così la penale consente al presidente di disporre l'accompagnamento coattivo all'udienza dell'imputato assente ma non dell'imputato contumace
Di conseguenza l'imputato che ha reso queste dichiarazioni accusatorie
Può rendesse as restare assente al dibattimento ripeto non c'è verso di farlo comparire mancano gli strumenti e del resto
Se anche comparisse potrebbe sottrarsi al contro interrogare le contestazioni dell'accusa pardon della difesa o del giudice
Invocando il suo sacrosanto diritto al silenzio che gli compete come imputato
Ma c'è il fatto che se lui non compare al dibattimento o se comparendo rifiuta di parlare
Possono essere lette in quella sede le sue dichiarazioni accusatorie
Dichiarazioni accusatorie che lui illo tempore in istruzione ha reso in assenza del difensore
Del coimputato che gli accusati perché è noto che l'articolo d'argento quattro bis
Non consente al difensore di assistere agli interrogatori dei coimputati né ai confronti
Tra questi alcuni imputati che accusano il proprio assistito al proprio assistito medesimo tutto ciò avviene clandestinamente rispetto al difensore
Il quale poi si trova al dibattimento a dover fronteggiare delle dichiara la lettura di dichiarazioni
Che possono essere poi usate ai fini di una condanna che sono state assunte in sua assenza
E che al dibattimento non vengono suffragate dalle qui affermazioni del cui imputato accusante vuoi perché questo non c'è spari Masto contumace o se c'è si avvale del diritto al silenzio
Io ne vende alla corte del settantadue si faceva molto scandalo del fatto che anche i testimoni che non sono sentiti a futura memoria vengono in istruzione sentiti in assenza del difensore
Dopodiché se il testimone non compare al dibattimento perché è irreperibile o altro queste dichiarazioni possono essere usate in danno dell'imputato senza che lui questo imputato suo difensore abbiano mai visto in faccia il testimone
Ora direi che il maxiprocesso dà luogo a questa violazione del diritto di difesa aggrava rispetto a ciò che si lamentava negli anni Sessanta rispetto al testimone
Perché testimone è pur sempre una persona salvo il caso che sia la persona offesa parte civile è pur sempre una persona di cui la legge presume l'indifferenza all'esito del processo
Ed è comunque può è anche una persona che può non compariva al dibattimento solo se è morto assente dalla Repubblica irreperibile o incapace a deporre per una qualsiasi causa come dice quattrocentosessantadue mentre il coimputato che accusa è qualcosa di peggio coltello testimone intanto perché è una persona che per definizione legislativa non avendo la capacità testimoniare è dalla legislatore presunto o come in fitto
E poi è uno che può non comparire per qualsiasi causa anche invece ha già anche per i pochi che invece non legittime o no l'assenza del cui l'imputato
Cioè pardon l'assenza del del testimone
Su questo punto siccome si parla tanto del processo all'inglese o all'americana o il processo di common law
Si può ricordare e lo stile si parla tanto di questi processi perché si dice che la l'uso del cosiddetto testimone della corona e diffuso sì e diffuso ed è fondamentale per l'amministrazione la giustizia in quei Paesi
Si tratta del coimputato che patteggia con l'accusa e non verrà accusato non verrà processato verrà processato per reati minori
A patto che compaia deporre a carico di un coimputato sì questo è vero però al dibattimento il cui imputato accusato dal testimone dalla corona al diritto all'altro OCSE trame Nation cioè al contro interrogatorio
Dice l'artista quinto emendamento alla Costituzione americana
In un processo penale nessuno è l'imputato avrà sempre il diritto di avere di fronte di vedere negli occhi i propri accusatori
E quindi sì il testimone della corona compare ma le sue dichiarazioni accusatorie rese in precedenza potranno essere utilizzate terrà sentenza solo in quanto si sottoponga al contro interrogatorio del difensore dell'accusato del coimputato che l'unico e quindi su questo punto diciamo sì imitazione del processo all'anglosassone ma imitazione totale sia nel momento in cui eventualmente relativo alle pattuizioni che si fa l'istruzione la poi imitazione anche dal modo con cui queste dichiarazioni ottenute pattizia avente in istruzione vengono poi riutilizzati al dibattimento
Cioè che il giudice inglese o americano non consente l'utilizzo di queste dichiarazioni se non sono state sottoposte al vaglio della cross che sorregge
Per concludere vorrei ancora accennare
Ad un tipo particolare di pentito che sembra emergere dalle cronache giornalistiche di questi ultimi giorni che è il pentito vorrei definirlo il pentito elettrificato
Il pentito elettricista cioè il pentito che non si limita a rendere la propria collaborazione sotto forma di dichiarazioni accusatorie dei coimputati Marche attrezzato con una Miccoli
Tecnici quelli che l'articolo seicentoquindici bis del Codice penale chiama gli strumenti di ripresa sonora avvicinai coi imputati vuoi Perrini intercetta registrarne le conversazioni fra di loro
Vuoi gli addirittura per indurli a dichiarazioni incriminate anti da registrare età
Poi utilizzare in giudizio nel processo
Beh qui se si parte dall'idea che al suo fondamento a una certa tradizione storica che il fine giustifica i mezzi non c'è che da applaudire a questa prassi
E anzi da sperare che gli apparati elettronici funzioni nove in modo da come mi sembra funzioni perfettamente questo qua
In modo da rendere risulta dare risultati anche tecnicamente attendibili che non sia poi la voce che raschia o che gracchia
Ma se invece si parte dal concetto che c'è una Costituzione ci sono delle leggi e che l'hai l'indagine giudiziaria dovrebbe adeguarsi sia la Costituzione dichiara eletti ci sono dei problemi di costituzionalità
Perché l'articolo quindici della Costituzione quando dice che inviolabile la segretezza non solo della corrispondenza ma di ogni altra forma di comunicazione garantisce la segretezza anche delle comunicazioni che si realizzano
Oralmente nelle conversazioni tra presenti se interlocutori manifestano in qualche modo l'intenzione di tenere segreto ai terzi il proprio con l'occhio e siccome nel nostro e non solo ma l'articolo quindici non solo tutela queste conversazioni la segretezza di queste conversazioni ma dice che la loro segretezza può essere limitata solo nei casi e nei modi stabiliti dalla legge ora una legge non c'è c'è seicentoquindici bische dieta come reato punisce a titolo
Di reato il fatto che qualcuno con strumenti di ripresa sonora acquisisca le notizie relative alla vita privata di nuovi diritti si svolga in luoghi di domicilio
Ma non c'è bisogno di arrivare a seicentoquindici la Corte Costituzionale ricordo nella sentenza trentaquattro del settantatré quella che precluse
Alla DC nuova disciplina delle intercettazioni telefoniche aveva detto che le dichiarazioni ottenute in violazione dell'articolo quindici della Costituzione cioè in violazione del segreto delle comunicazioni non possono essere utilizzate come prova nel processo e quindi fino a quando la legge che disciplini i casi e i modi per queste intercettazioni non ci sarà temo che queste prove non possano essere immesse nel progetto
Altro discorso e qui chiudo con soltanto con una notazione altro discorso mi sembra quello in cui il pentito elettrificato come ho detto contatta
Un eventuale coimputato per provocarne le dichiarazioni da registrare o da Radio trasmettere contestualmente a qualcuno che opportunamente appostato le registri
Qui non è violato l'articolo quindici perché effettivamente l'articolo quindici non tutela chi parla riservatamente con qualcuno contro il rischio che quel qualcuno
Nello stesso momento in cui parla si registri la conversazione per precostituirsi per esempio la prova della veridicità dei una rivelazione dal contenuto di questa dichiarazione che lui si accinge a fare poco dopo
Però c'è il problema che quando il cosiddetto pentito in questi casi opera su incarico dell'autorità giudiziaria o della polizia giudiziaria
Se non viola l'articolo quindici della Costituzione pone in essere un interrogatorio camuffato ma un interrogatorio di polizia giudiziaria
E quindi viola non vorrei esserti grottesco nell'arrivare a questi punti via funzionari ogni tanto eguale viola l'articolo ventiquattro secondo prova la costruzione sotto il profilo e il fatto che chi è interrogato dalla polizia o dal magistrato ha diritto a essere avvertito di tale sua qualità al diritto di avesse avvertito da la facoltà di non rispondere ha diritto alla presenza del difensore
Con questo paradosso vorrei chiudere bar mi sono limitato a segnalare un problema soffre
Grazie
Toccherà parole
Il tredici al meglio di questo convegno è quello di aver voluto riguardare il fenomeno al maxi processo sotto ogni aspetto giuridico quindi non poteva mancare il riferimento ai principi costituzionali quella fatta così depresso Scaparone
Denunciando del funzionamento del maxi processo alcuni profili anche l'anticostituzionalità grazie la parola al professor Coppi
Ordinari penale sì da
Il tema è maxiprocesso e valutazione della prova
Dico subito che nella mia relazione non mancheranno degli spunti polemici che qualcuno anche fortemente polemico e allora lo scopo di evitare Shakespeare dubbi ed incertezze dico subito
Che naturalmente è fuori di discussione
La correttezza l'onestà e la buona fede
Di coloro che con il loro operato suscitano poi inevitabilmente da parte di chi in vitro può contemplare il loro operato e muovere queste critiche e siccome processi di questo genere che hanno per oggetto determinati fenomeni nel momento in cui vengono studiati esigono comunque anche delle scelte di campo mi sia consentito proprio per il tono polemico che la mia relazione a
E sale però consentite dicevo
Di dedicare questa mia relazione modestissima peraltro a tutti coloro che combattono il fenomeno mafioso lo hanno combattuto e soprattutto coloro che il nome dalla giustizia sono caduti combattendo questo fenomeno
Io
Ho creduto di dover interpretare il tema di questa mia relazione ponendomi questa serie di interrogativi
Il primo essi il problema della valutazione della prova nel maxiprocesso presenti dei suoi profili particolari che lo distinguono dal problema in generale della valutazione dà la prova nel processo penale
E subito dopo ovviamente se si dovesse dare una risposta positiva a questo quesito se si debba riconoscere e quindi la valutazione dà la prova nel maxiprocesso è disciplinata da regole giuridiche da cannoni dodici diversi
Da quelli che presiedono alla valutazione della prova nel processo che per brevità chiameremo d'Olimpo il processo comune o processo normale
Se invece a questi quesiti come io ritengo si deve dare risposta negativa e se quindi si deve ritenere che il problema della valutazione della prova
E deve essere sempre lo stesso tanto nei maxi quanto nei minimi processi allora noi dobbiamo chiederci se quei mali che noi ravvisiamo nella valutazione della prova nel maxiprocesso non è derivino dalle caratteristiche che questo processo è andato a studio assumendo dalla sua struttura elefantiaca dall'oggetto che esso si pone e se è vera questa ultima proposizione dovremmo chiederci allora quali sono poi gli istituti di diritto penale sostanziale di diritto penale processuale che più risultano coinvolti e se mi consentite
Danneggiati
Da questa degenerazione nella valutazione dalla prova che noi ravvisiamo nel maxiprocesso già danneggiati o che comunque presumibilmente secondo ragionevoli interpretazione di quello che sta accadendo
Possono tenersi essere in futuro fortemente danneggiata se il tempo lo consentirà ma c'è anche un dibattito e quindi si tratterà più che altro di lanciare temi di discussione che non di doversi necessariamente qui risolvere
Quali sono le cause di questa generazione quali eventualmente i rimedi
Ora come dicevo come già anticipavo io non credo che ai primi quesiti che abbiamo posto e cioè se effettivamente la valutazione della prova nel maxiprocesso debba obbedire a regole diverse da quelle che presiedono alla valutazione dalla prova in genere
Si debba dare una risposta positiva io ritengo che il problema della valutazione dalla prova è sempre lo stesso in tutti i processi nella misura in cui la prova deve servire alla giudice per poter esprimere una certezza intorno al fatto che è stato ipotizzato nel capo di imputazione e alla responsabilità di colui che è stato indicato come Autore
Ora se questa enunciazione di principio è esatta e noi potremmo anche dire che allora il tema di questo mio intervento era in realtà uno pseudo problema perché potremmo concludere rapidamente il discorso dicendo appunto che la valutazione dalla prova non presenta nessun problema particolare e qui troncare ogni discussione
Ma il fatto stesso che ci troviamo riuniti qui a discutere di maxiprocesso e nel quadro di questo tema generale ci troviamo rinunci a discutere anche del problema della valutazione della prova
Ci rende avvertiti del fatto che probabilmente le cose nella realtà non stanno così come in linea di principio noi andiamo assumendo e che quindi nella realtà qualche cosa sta avvenendo che ci fa temere lo dico senza mezzi termini
Una sensibile erosione di alcuni particolari fondamentali irrinunciabili principi in tema di valutazione della prova
E a me sembra di avvertire che gli operatori del diritto di tale erosione siano portati a dare la colpa al maxiprocesso
Facendo la di scendere di volta in volta dall'oggetto abituale del maxiprocesso dalla sua struttura dalle proporzioni come dicevo elefantiaca che è andato assumendo
Dal suo proporsi come risposta talvolta volutamente polemica e talvolta addirittura dichiaratamente politica del sistema alla criminalità organizzata
Sembra a molti di noi insomma il maxiprocesso per le sue stesse caratteristiche porti a pericolosi sbandamenti e allontanamenti da e corretti principi della valutazione dà la prova nel processo penale
Ed è appunto su questo argomento che vorrei ora in trattenermi sia pure brevemente senza alcuna pretesa di originalità e di completezza e soprattutto senza aver la pretesa di possedere il monopolio della verità
Ora proprio per delle ragioni di brevità e per rimanere strettamente aderente ai temi della mia relazione io non tratterò sia pure a malincuore
Di un tema che a quello della valutazione della prova è strettamente connesso e che mi sembra egualmente importante da attuare nella prospettiva del maxiprocesso cioè il problema della formazione e della raccolta della prova
Mi limiterò soltanto a segnalare
Che a mio avviso almeno il maxiprocesso proprio in quanto è assai spesso un processo indiziario questo non dobbiamo dimenticarcela e si pone altrettanto spesso come processo inchiesta come maxi inchiesta e come risposta dichiaratamente polemica alla criminalità organizzata
Sembrava favorire direi quasi inevitabilmente quella corrente giurisprudenziale che negando che nel nostro sistema processuale dica il principio della tassatività dei mezzi di prova
Ritiene che il giudice penale nella ricerca dalla prova non sia vincolato alla osservanza di una tipologia tassativamente prefissata dalla legge
E che pertanto possono soltanto raccogliere qualsiasi dato ma possano accoglierlo in qualsiasi forma non avendo nella ricerca della prova nessun'altro limite se non quello eventualmente e solo esplicitamente posto dalla legge
Tendenza questa che tanto più è incline ad accentuarsi tanto più può sollecitare la raccolta di prove anche senza l'osservanza delle forme previste nel codice
E poi una volta introdotte queste prove nel processo
Favorire un il mantenimento così da renderle disponibili per le più varie utilizzazioni ed a prepararmi e poi inevitabilmente la loro valutazione da parte del giudice anche se sotto quella formuletta apparentemente salvatrice di tutto ma evidentemente ipocrita secondo cui il giudice non le utilizzerebbe direttamente male utilizzerebbe comunque in via indiretta
Io penso per esempio per dare concretezza al discorso e traendo spunto ovviamente dalle motivazioni delle sentenze che verifiche leggiamo dalle eccezioni che vengono respinte e via dicendo penso alle ricognizioni di persona irritualmente compiute
E sono ovviamente ricognizione di persone ritualmente e compiute quelle che mettono da riconoscere una persona alta due metri accanto una persona due persone alte un metro e venti evidentemente quando quella da riconoscere e segnatamente alla persona da due metri
Penso ai cosiddetti riconoscimenti fotografici
Penso alle registrazioni accennava poco fa Scaparone in violazione degli articoli duecentoventicinque quinquies e seicentoquindici bis del codice penale
Eppure riconosciute illegittime in alcune motivazioni di sentenza vengono peraltro mantenute nel processo si dice perché comunque sarebbero semplici mere informazioni che non vengono assunte come prova ma che peraltro hanno giustificato ed indotto gli inquirenti a compiere altre attività istruttorie queste invece ritenute valide ancorché abbiano preso le mosse da delle prove riconosciute illegittime
Penso ancora per rimanere in questo tema al salvataggio di notizie confidenziali nel caso in cui gli ufficiali gli agenti di polizia giudiziaria non abbiano voluto rivelare il nome del confidente
Con la tesi che queste notizie confidenziali non costituiscono prova dei fatti e però è utile rimangano nel processo e non vengano stralciate perché possono servire abbiamo letto a lumeggiare infatti sul piano storico
Penso altresì alla tentazione di superare il divieto di certe letture attraverso la tesi che il giudice può fondare il suo libero convincimento anche sul contenuto di atti di cui sia vietata la lettura al dibattimento o attraverso la tesi della utilizzabilità del contenuto di tali atti purché questo sia stato recepito nel rapporto di polizia giudiziaria ora certamente nessuno di noi disconosce la complessità e la difficoltà della raccolta delle prove nel maxiprocesso quali processo indiziario
E quale processo che opera come risposta alla criminalità organizzata
Nessuno di noi disconosce la necessità di superare le cortine della omertà del silenzio
Però sia consentito anche subito aggiungere che queste necessità e queste esigenze a noi operatori del diritto sembrano costituire una troppo forte tentazione al superamento di limiti legali nella formazione dalla prova
Ci sembra costituiscano una tentazione troppo forte su di un terreno che sempre più sta spingendo il giudice a consentire agli in nome di un malinteso ed un male impiegato principio del libero convincimento la utilizzazione di prove non consentite o irritualmente assunte credo che mai ed è questo molto pericoloso e nello stesso tempo sintomatico mai come in occasione di maxiprocessi si vada ormai parlando di principio del libero convincimento del giudice
E che il ricorso a questo principio sia motivato proprio dalla necessità di consentire al giudice la valutazione di qualsiasi dato comunque acquisito al processo
Così che da principio che dovrebbe esprimere la sovrana indipendenza della ragione
Da qualsiasi forma di regola legale di valutazione della prova quello del libero convincimento corre il rischio di divenire una specie di salvacondotto per le prove illegittime o irritualmente assunta
Tra lascerò anche in questa relazione sempre per ragioni di brevità di occuparmi di alcuni problemi che sono pur rilevanti dal punto di vista pratico e che qual mente coinvolgono il problema della valutazione dalla prova che mi sembrano essere strettamente attinenti alle caratteristiche del maxiprocesso
Così anche perché ne hanno già parlato altri non mi occuperò delle difficoltà che si incontrano evidentemente per il sol fatto delle norme mole di materiale che nel maxiprocesso e raccolto e non mi soffermerò
Di molto ad accennare e nel maxiprocesso ma questo è un punto sul quale comunque l'attenzione dovrebbe un istante soffermarsi che nel maxiprocesso a mio avviso almeno si stanno correndo due rischi
Contemporanea anche se paradossalmente sono contrapposti un rischio è quello rappresentato e noi difensori lo notiamo e lo paventiamo sempre
Dalla possibilità di un appiattimento delle posizioni dei singoli imputati
Il processo che presenta decine e decine di imputati corre il rischio di fare sparire su di un orizzonte pur ombre o era morto le posizioni di tutto
Al massimo spiccano le posizioni di quegli imputati eccellenti che hanno avuto la sfortuna di legare il loro nome a quel processo
Ma vi sono decine e decine di imputati che hanno diritto ad un processo giusto ad una soluzione
Ragionato del processo come tutti gli altri che vedono le loro posizioni annegate in questo orizzonte piatto piatto proprio per la enormità del materiale raccolto per il numero degli imputati
Ma vi è un altro rischio che forse come operatori del diritto dovremmo guardare operatori del diritto che svolgono un certo tipo di funzione dovremmo guardare con simpatia ma che come cittadini dobbiamo temere
Ed è quello che si possa ingenerare nel maxiprocesso se mi consentite la espressione una certa sazietà del giudice
Che può portare addirittura alla rinuncia della istanza punitiva quando la rete comunque colma
Quando vi sono numerosissimi imputati e di un buon numero sia comunque garantita la condanna
Quando vi sono molti reati e di molti di questi reati si è comunque raggiunto l'accertamento vi può essere si è notata lo si nota in molte frettolose
Requisitoria in molte frettolose ordinanza di rinvio a giudizio una caduta della istanza punitiva rispetto a fatti di reato per i quali noi stessi difensori ci meravigliamo ci sia consentito dirlo che l'istanza punitiva sia avvenuta meno
Ma tralasciando questi temi pure suggestivi che ci porterebbero troppo lontano e cercando di concentrare adesso l'attenzione su un tema che a me sta particolarmente a cuore su questo punto su questo argomento che quello poi più strettamente collegato alla mia relazione
Cerchiamo adesso di verificare come e per quali ragioni
Il più breve rapidamente possibile anche data loro ormai per quali ragioni il maxiprocesso in quanto tale influisce sul problema della valutazione della prova
Ora io sarei portato a trovare una delle ragioni
Di questo rapporto e di queste sue patologica degenerazione
Innanzitutto nella introduzione del nostro sistema penale di fattispecie che affondano le loro radici
In quello che con il compianto professor Nuvolone potremmo chiamare il diritto penale del sospetto anche qui io mi limito semplicemente a dei brevissimi cenni perché eventualmente poi in sede di dibattito si potrà ritornare sul punto
Certamente la introduzione del nostro sistema penale
Di norme come quelle previste nell'articolo quattrocentosedici bis del codice penale che costituisce poi una delle norme delle la cui applicazione più di sovente si parla in questi maxi processi certamente non aiuta il mantenimento della valutazione della prova in corretti binari
Voi sapete perfettamente che la norma nasce da una reclamata istanza volta a sottolineare le insufficienze dell'articolo quattrocentosedici a colpire i fenomeni della colonna della criminalità organizzata
E a sottolineare soprattutto presunte insuperabili difficoltà probatorie legate all'Enrico legamento all'articolo quattrocentosedici delle forme che più cospicue della criminalità organizzata
Però a fronte di questa istanza è stata creata una norma che sembra proprio obbedire
Alla esigenza di attenuare le necessità di una prova rigorosa di quelli che sono sempre stati considerati gli elementi strutturali classici dell'associazione per delinquere perché io continuo a ritenere senza voler ripetere ciò che ho detto
In una convegno di pochi giorni orsono e l'associazione per delinquere di stampo mafioso è un'associazione per delinquere qualificata dal modo di operare dei suoi partecipi ma l'articolo quattrocentosedici bis non crea
Una struttura di reato nuova rispetto per lo meno fondamentalmente nuova rispetto a quella prevista dall'articolo quattrocentosedici
E allora per quanto riguarda i riflessi sul piano probatorio della introduzione di norme di questo genere a me sembra che la norma voglia compiacere ad una richiesta di allentare il rigore nella valutazione della prova tanto più voi lo leggete perfettamente nella trasparenza dell'articolo quattrocentosedici bis che norme come questo genere di di questo genere sembrano ricalcare
I dettati di quelle fattispecie dettate in tema di misure di prevenzione che sono tutte quante intessute di materiale fatto di sospetti
Di congetture ed ipotesi e non certamente strettamente ancorato al mondo dei fatti
Io non ritengo che l'articolo quattrocentosedici bis e qui abbiamo poi l'autorevole controllo del professor Gallo che potrà smentirmi sul punto se cade in errore io non ritengo che l'articolo quattrocentosedici bis come pure si è sostenuto da parte di taluno abbia introdotto nel nostro sistema penale una figura di tipo d'autore
E non ritengo che si debba temere che in relazione all'articolo quattrocentosedici bis si possono incriminare i tipi d'Autore per lo meno se a questa dicitura dobbiamo riservare suo significato tecnico e tradizionale
Però certamente nella misura in cui la formulazione di questa norma e debitrice di quella giurisprudenza e per definire il fenomeno mafioso parlava di una atmosfera diffusa e sottile di intimidazione
Di omertà latente
Di subcultura non vi è dubbio che la valutazione della prova proprio per la vaghezza del tema probandum corre il rischio di scivolare più nel campo della rilevazione dell'accentuazione del sospetto e non di rimanere sul terreno solido dei fatti
Ed ancora una volta il pensiero corre alle possibilità di manipolazioni del principio del libero convincimento per giustificare la trasformazione surrettizia del sospetto in prova
Preoccupazioni queste accentuate dal fatto che il processo penale oggi e specialmente il maxiprocesso si svolge in parallelo con il procedimento per l'applicazione delle misure di prevenzione
Procedimento che è il segno e il trionfo del sospetto
Così che ci vien da chiedere se la qualifica di mafioso e l'applicazione di misure di prevenzione nel procedimento di prevenzione che normalmente per le sue caratteristiche precede
La decisione nel processo penale giurisdizionale non finisca poi per rifluire nel processo penale condizionando pesantemente ancora una volta la valutazione della prova nel processo penale
Altro punto che a me pare debba essere preso in e seri ed attenta considerazione per quanto riguarda il problema della valutazione della prova nelle maxiprocesso
E sempre muovendo dalla rilevazione che il maxiprocesso è normalmente un processo indiziario
E che a mio avviso la giurisprudenza che opera con il maxiprocesso oggi corre il rischio di trovare linfa ed incitamento i non orientamento giurisprudenziale che già si era formato prima della moda dei maxiprocesso e che ha introdotto delle pericolose affermazioni in tema di distinzione tra prova e di indizio
Nei termini che adesso cercherò di esprimere il più brevemente possibile ma anche il più cara chiaramente possibile
Parlando ad un uditorio di Esperti io mi riferirò semplicemente alle diciture tralascerò evidentemente di illustrarle
Mi limiterò a dire che io non riesco ad andare oltre nella individuazione delle prove
Nel sistema penale
I due poli segnati dalla Po dalla prova storica o diretta da un lato e dalla prova indiretta dall'altro ripeto parlo di un'editoria di Esperti e quindi non è necessario soffermarci sulla delucidazione di questi concetti
Ora certamente la prova indiretta o indizio che dir si voglia è un legittimo strumento a cui il giudice
Può far ricorso e deve fare ricorso ed anzi diciamo subito che la prova indiretta è quella cui più usualmente si fa riferimento perché il giudice raramente alla fortuna di aver a sua disposizione una prova diretta ed una prova storica
Ma su un punto mi pare ci si debba intendere con estrema chiarezza la prova indiretta
O indizio che dir si voglia così viene da noi chiamata solo per il rapporto in cui essa si pone con il fatto che deve essere provato
La differenza tra prova indiretta e prova diretta sta in ciò solo che mentre la prova di retta è una rappresentazione immediata del fatto da provare tant'è vero che si dice che la prova diventa coincide con l'oggetto della parola stessa
La prova indiretta è invece un fatto dal quale noi dobbiamo dedurre delle cognizioni in ordine poi ha fatto da provare
Ma non c'è dubbio e anche la prova indiretta deve essere provata piena del fatto che costituisce oggetto di quella prova cioè in altre parole è un filone della giurisprudenza lo ha sempre affermato con assoluta certezza l'indizio deve essere un fatto accertato con indiscutibile certezza
Il secondo punto che deve essere sottolineato e che da questo fatto accertato con indiscutibile certezza deve derivare una conclusione univoca intorno al tema probandum quindi come vedete
Graduatorie di prove di valore di prova tra la prova
Diretta e quella indiretta o tra la prova indizio non è possibile fare
Ed invece a me sembra che raccogliendo alcuni spunti di cui vi darò immediata testimonianza la giurisprudenza che opera attualmente con i maxi processi e che deve gestire i maxiprocessi stia cedendo alla tentazione
Di introdurre una graduazione nel valore delle prove e che da un lato rimanga come prova regina e come prova principe la prova storica la prova diretta
Di cui peraltro si dice temi processi indiziari di mafia né i processi contro la camorra e via dicendo non si può disporre perché è una prova che quasi mai esistente
E che quindi si debba ricorrere ad una prova indiziaria la quale badate peraltro è una prova incompleta è una prova meno piena è una prova di nonne identica dignità
Della prova storica una prova peraltro semi piena e può essere completata da che cosa può essere completata da libero convincimento del giudice ed allora quell'area affermazione
Ironica di un attento studioso del processo penale
Il quale ha detto che oggi né i maxiprocessi stiamo giungendo ad una pericolosa mistura rappresentata da una
Riduzione del concetto di prova indiretta quella di prova Simi piena
Di libero convincimento del giudice
E di malintesi male interpretate istanze di difesa sociale
Porta a mio avviso ad un vero e proprio tritura mento del concetto di prova la prova risulta schiantata da questa pericolosa mistura da questa esplosiva mistura
Perché nel momento in cui si ammette
Che si possa giungere ad un'affermazione intorno al tema probandum anche attraverso prove semi piene perché poi ciò che manca alla prova semi piena per renderla piena questo è il dato dalla libero convincimento del giudice a me sembra che non abbiamo abbandonato nella valutazione della prova quelli che dovrebbero essere invece i corretti capisaldi e corretti
E i criteri di operatività ci imbattiamo così per non rimaner nel vago e per far riferimento a puntuali motivazioni di sentenze ci imbattiamo cosine motivazioni di sentenze
Le quali appellandosi appunto da un lato al principio del libero convincimento del giudice
E dall'altro a quello di prove indiziarie intesa nel senso predetto
Nonché a declamate istanze di difesa sociale giungono ad affermare attraverso appunto la utilizzazione dello schema del libero convincimento del giudice che anche l'indizio inteso nel senso che abbiamo detto può assurgere
A livello di prova
E perché dubbi non possano esistere talvolta si aggiunge anche il semplice indizio può assurgere
A livello di prova
Dove evidentemente voi comprendete facilmente il fatto stesso che si parli di semplice indizio attraverso quel processo riduttivo di cui abbiamo detto dimostra poi in quanto il libero convincimento del giudice debba operare
Per completare quella prova semi piena di ciò che le manca per diventare prova
Leggiamo addirittura
Ina motivazioni di sentenze che la assoluta necessità di dare valore anche agli elementi indiziari
Discende dal fatto che si deve controllare in qualche modo si scrive in qualche modo le affermazioni dei testi degli imputati
E si aggiunge che è possibile attribuire qualificazione univoca alle varie attività criminose quando sussistano elementi di riscontro in circostanze ed episodi sia pur semplicemente indiziari
Ecco perché poi si può giungere ad altre motivazioni di sentenze
Le quali proprio utilizzando la introduzione dell'articolo quattrocentosedici bis nel sistema nei termini che io dicevo vi dicevo giungono ad affermare così
Se la prova del programma criminoso è indispensabile per la configurazione dell'associazione per delinquere nella fattispecie è semplice pre veduta dall'articolo quattrocentosedici CP
Poiché si tratta di vedere se tre o più persone si siano associate per commettere più delitti la stessa prova non appare necessaria in rapporto all'associazione mafiosa e vive per il delitto d'opera con il delitto
La prova dell'esistenza dell'associazione mafiosa quindi la prova del programma la prova della struttura la prova delle finalità e per ciò stesso approva del programma di delinquenza
A me pare
Dichiarando esplicitamente ovviamente la mia totale mancanza di simpatia per le associazioni mafiose dello stesso tipo che peraltro sul piano della prova non ci siamo
E se è vero come è vero che sul piano della intelligenza del costume della cultura giuridica
Delle affermazioni che possono essere dettate in momenti di emergenza e per combattere fenomeni gravissimi possono al limite trovare se non è giustificazione tuttavia comprensione noi non dobbiamo dimenticare però e gli esempi si possono moltiplicare e che da un'affermazione ne possono scaturire altre e quella che potrebbe sembrare una affermazione isolata e addirittura giustificabile in relazione al caso concreto può fare cultura
E può quindi poi alla fine determinare la formazione di un abito mentale per cui si finisce effettivamente con all'accettare
Questa idea
Del l'indizio come semi prova su cui peraltro si può egualmente fondare il convincimento del giudice nella misura in cui la libertà di apprezzamento può portare a colmare le lacune dell'indizio
Ed allora se io non sono stato eccessivamente
Diceva ieri il giudice Falcone si aspettava da parte mia una relazione faziosa ebbene se io non sono stato troppo fazioso
Nella lettura delle motivazioni che ci passano sotto gli occhi quotidianamente delle sentenze mi sia consentito di dire allora che questa rilevazione
Del che motivazioni delle sentenze di questi spunti nelle motivazioni di sentenze ci consentono di spiegare come mai venga dato ingresso nel processo e quando dico di processo ovviamente intendo sempre parlare di maxiprocesso addirittura fatti che non possono essere considerati né prove né indizi e la cui acquisizione sarebbe addirittura vietata come per le voci correnti nel pubblico o le soffiate di sconosciuti confidenti che peraltro talvolta troviamo descritti nei rapporti e troviamo riportati nelle ordinanze nelle requisitorie
Questo spiega come attraverso i paradigmi del libero convincimento della prova indiziaria del pretesto della difesa sociale vengono acquisite al processo attraverso il contrabbando dell'indizio
Situazioni che esulano dal concetto di prova
Si pensi ancora una volta alle ricognizioni fotografiche di cui ho detto alle ricognizioni senza l'osservanza delle formalità prescritte che con il pretesto del libero convincimento rientrano però a far parte pesantemente a far parte del convincimento del giudice
Si pensi agli accertamenti tecnici compiuti in sede amministrativa di cui si dice che non possono essere considerati evidentemente come perizie ma che peraltro vengono utilizzati nel loro contenuto ai fini del libero convincimento del giudice
Si pensi infine a tutte le prove legittimamente acquisite che non vengono stralciata dal processo ma vengono utilizzate Inés chiave di libero convincimento
Il pensiero in altre parole
Corre a quelle sentenze ma prima che le sentenze alle requisitorie alle ordinanze di rinvio a giudizio in cui vengono meticolosamente ricostruita e parentele
Matrimoni rapporti di amicizia
E si afferma esplicitamente del matrimonio è una prova dell'appartenenza all'associazione mafiosa perché in un certo ambiente si usa sposarsi per rinsaldare il vincolo ora io francamente non riesco a vedere in tutto ciò ne prova mente Ezio
Potrà andar bene per le misure di prevenzione nella misura in cui vogliamo continuare a servirci di misure di prevenzione della loro costituzionalità io dubito ma certamente in un processo penale
Francamente fa senso vedere in e provvedimenti giurisdizionali affermazioni di questo tipo
Tutte afferma tutti e situazioni dicevo alle quali sarebbe appunto difficile attribuire il valore di indizio nel senso tecnico della parola
Se non altro per la impossibilità di ricavare da essi conclusioni univoche e gravi intorno al fatto oggetto del processo e che peraltro vengono emotivamente caricate del significato negativo solo grazie alla reagente impersonato dal principio del libero convincimento e dalla correlativo se l'abbonamento delle significato e del valore indizio
In questo quadro e ormai se consentite
Sintetizzo al massimo quella che è una relazione che mi accorgo essere troppo lunga in questo quadro direi deve essere anche collocata la scoperta della prova logica
Adesso nelle sentenze rese i maxiprocessi troviamo frequentissimo il riferimento a questa famosa prova logica che io non ho capito che cosa sia
Perché se per prova logica
Si vuole indicare il ragionamento che si svolge
Intorno alle prove per ricavarne una conclusione allora è un ragionamento è un'argomentazione non è una prova
Se invece ancora una volta con la espressione prova logica si vuole fare riferimento all'artifizio attraverso il quale surrettiziamente si colmano le lacune delle prove mi sia consentito di ribadire che con la prova anche qui non ci siamo assolutamente
Sul piano delle diritto sostanziale e anche qui
Invoco poi il controllo del professor Gallo perché oltretutto tocco degli argomenti sui quali egli e maestro sul piano del diritto sostanziale poi a me sembra di dover rilevare
Lo Slam rammento di due istitutiva estremamente delicati
Ed è ancora più lo saranno in futuro se le cose continueranno in questo senso l'istituto del dolo eventuale e l'istituto del concorso di persone nel reato
Ci troviamo veramente di fronte a due scorciatoie probatorie c'è la strana trasformazione di istituti di diritto sostanziale Ina scorciatoie di natura probatoria
Ed è veramente singolare che il dolo eventuale sia diventato uno strumento per raggiungere più rapidamente all'affermazione della penale responsabilità degli imputati
Quasi che la prova del dolo eventuale possa considerarsi più semplice di quella della prova del proprio del dolo diretto quando è proprio il contrario come appunto
Il professor Gallo mi ricordava eccome soprattutto ci ricordano i suoi splendidi scritti in materia no non lascia perdere perché queste sono propri derubate al professor Gallo e poi utilizzate magari nell'economia del maxiprocesso
La prova del dolo eventuale
è una prova difficilissima perché si tratta di provare che un soggetto ha prevenuto o immaginato come possibile la verificazione di un evento quindi la prova di un fatto psicologico di estrema difficoltà e di estrema delicatezza
Ma oggi il dolo eventuale viene rappresentato così nella motivazione di molte sentenze
Tizio non poteva non prevedere quindi ha previsto quindi accettato quindi ha voluto quindi è responsabile
Perciò da una premessa del tutto gratuita si giunge poi ad un'affermazione di certezza intorno ad un principio psicologico il diritto ad essere cretini il diritto a non capire
E io rivendico in prima persona anche per la mia incolumità e così saltato a Pieri fa
L'altro l'altro istituto che a me pare stia correndo il rischio di pericolosi se labbra menti è quello del concorso di persone nel reato
Anche qui voi tutti sapete perfettamente quali sono le regole che governano questi istituti e quali sono le ragioni per le quali si può ritenere un individuo concorrente della reato
Ma oggi basta passare vicino ad una persona per essere considerati concorrenti nel reato una simpatia
Un'adesione anche soltanto di natura ideologica ad un certo programma molte volte noi troviamo elevato a motivo di affermazione di penale responsabilità per il concorso quella prova che invece dovrebbe essere rigorosissima
Di una confluenza delle volontà
Verso un evento e deve apparire come il risultato delle contributo causale di tutti anche causale sul piano psicologico questo sembra ormai sempre più allontanarsi da sentenze preoccupate soltanto di a fasciare
In un'unica affermazione di responsabilità il maggior numero possibile di imputati
La prova in tema di concorso di persone del reato mi pare che sia tutt'altra cosa
Terzo istituto e con questo veramente
Concludo facendovi regno di tutto il resto che avevo qui ammassato terzo istituto che a me sembra sia destinato ad una pericolosa
E ed immeritatamente ingloriosa fine nel nostro sistema e poi in quello delle presunzioni
Perché a me pare io sì consentito una parentesi avevo avuto l'onore di far parte di una commissione per la riforma degli studi della facoltà di giurisprudenza
E avevo proposto di introdurre anziché lo studio del diritto comparato per cui tutti adesso smania no di ripristinare le scuole di retorica che sono le scuole che servivano secoli orsono ad imparare l'arte della ragionamento e quindi anche l'arte della prova
Proprio sollecitato in questo dall'uso disinvolto delle presunzioni e delle regole di esperienza cui assistiamo da parte dalla nostra giurisprudenza
La regola di esperienza è uno strumento logico indispensabile per poter raggiungere da un fatto
Noto ad un fatto ignoto ma la regola di esperienza visto che ormai dopo millenni di civiltà siamo in grado di formulare rispetto a situazioni una regola di esperienza la regola opposta esige la capacità e l'abilità e soprattutto l'onestà intellettuale di chi la deve applicare di valutare e di controllare la congruità della regola alla materia da cui poi si deve trarre la deduzione mentre invece specialmente in tema di dove eventuale specialmente in tema di concorso di persone nel reato
L'accertamento rigoroso della prova sul piano dei fatti e superato attraverso il ricorso a delle presunzioni che sembrano tanto i buoni detti
Della vecchia nonna la quale ci insegnava una sapienza distillata al popolo senza preoccuparsi peraltro qua di stabilire se quel tipo di sapienza era quella necessaria per decifrare la situazione di cui si andava parlando
Rachel
Interessa sotto vari aspetti non poteva non interessarci sotto il profilo se poteva essere un humus favorevole all'inquinamento
Non tanto una prova quanto del sistema di raccolta di valutazione autonoma prego quest'aspetto delicatissimo del maxiprocesso chiuso eventuali Effetti più o meno buoni sono stati illustrati dal professor Coppi radicalmente ringrazio
La parola all'onorevole Peppino Gargani
Io credo che debbo cambiare un po'impostazione quello che mi frullava nella mente per portare solo questo congresso
Dopo aver ascoltato il professore Coppi
Mi faccio carico di una serie di questione di una serie di grandi questioni
Che insistono sul tappeto perché vorrei
Vorrei utilizzare per fare un ragionamento anch'io tentare di fare un ragionamento
E probabilmente senza risolvere il problema naturalmente cercare di darci ragione della situazione nella quale ci troviamo
Io comincio col dire che
Avendo ascoltato tutta la mattina questo bellissimo convegno se pensavo e dico ad alta voce
Che era tempo che gli avvocati si organizzassero facessero
Sentire la loro voce
Negli anni passati
Ho sempre sottolineato rilevato che un'assenza degli avvocati come tali come categorie nel discorso complessivo della giustizia nel Paese era un fatto che pesava
E probabilmente ha pesato
E oggi proprio perché la situazione credo che sia un livello di difficoltà
Secondo quello che dice il professore Coppi di insopportabilità Aia in qualche modo sono d'accordo
Credo che si risveglia la coscienza del cittadino da un lato e i partiti in qualche modo se ne fanno carico
Magari in maniera non completamente adeguata come quella della richiesta dal referendum se ne fanno carico gli avvocati perché credo che osservano fino in fondo che per una serie complessa di ragioni giurisprudenziali e legislative legislative e giurisprudenziali il diritto di difesa e intaccato nel nostro Paese
Questo a persone che pretendono di essere classe dirigente credo che debba suonare come un grande campanello d'allarme
E però noi ci dobbiamo interrogare
Fino in fondo facendo un discorso più generale io seguo questa strada veramente nei dieci minuti che mi prefiggo
Evitando di discutere del merito tanti professori stamattina si sono susseguiti le conclusioni e le per terra il professore Gallo io faccio un piccolo ragionamento politico non sociologi
Politico istituzionale
Per dare adito alle conclusioni di tener conto
Di queste mia osservazione che non sono giustificative né del Parlamento né della situazione nella quale ci troviamo ma in qualche modo sono indicative
Di una di un processo di una deformazione che è venuta fuori che probabilmente non era inevitabile ma il frutto di una situazione alla quale viviamo
E io provo a dire questo
Noi abbiamo avuto cosa che leggiamo tutti i giorni anche sui giornali e non solo sono libri più importanti abbiamo vissuto una
Situazione dal dopoguerra
Diverso
Diverso anche rispetto agli altri Paesi la tradizione del moto sostituzione
Dove la giurisdizione è diventata un fatto di grande importanza e di grande presenza nella società diversa dal passato
Dove il giudice avuto inevitabilmente una collocazione un ruolo diverso che non era quello indicato dalla Carta costituzionale
Due fenomeni
Che e hanno avuto un loro processo un loro divenire
Che la cultura giuridica in qualche modo negli anni Sessanta ha cominciato a capire
Ma che si è imbattuto immediatamente con un fenomeno nella società quello terroristico
Che non era probabilmente né previsto né aveva la possibilità di essere recepito dalla cultura
E dalla scienza giudice
Perché dico questo dico questo perché nel momento in cui ognuno di noi ripete con un pizzico di ipocrisia
Ma una cosa che in gran parte del proiettile
Che di fronte a questi fenomeni della società a questo grande fenomeno politico terroristico che ha attraversato il nostro Paese noi
Abbiamo fronteggiato nella legalità
è una cosa in parte vera ma che attorno a dire un pizzico di ipocrisia noi abbiamo determinato delle strutture al nostro ordinamento
Avendo forse la consapevolezza che facevamo delle storture perché dovevamo correggere un fenomeno altrimenti modificato cioè nessuna nazione
Che io conosca nessun Paese ha risolto problemi commessi così gravi come quello del terrorismo che avevamo
E senza
Una sterzata Parri
Predire Paroto Rita lasciato lo
Noi nell'ambito formale della legalità
Abbiamo costretto l'ordinamento a recepire
Questo fenomeno a capirlo e a recepire una possibile correzione facendo le leggi che voi conoscete per tenere le dieci minuti anch'io parla parlando a persone che conoscono bene i problemi molto più di me
Posso sanno che posso semplificare
E allora noi abbiamo avuto il fenomeno del cosiddetto pentitismo che non è naturalmente non è quello che prevedeva e prevede il Codice Rocco ma è ben altra cosa
E quel tipo di normativa che disciplina disciplinava quel fenomeno probabilmente poteva vera e una sua valenza ha una sua specificità perché ci trovavamo di fronte a un fenomeno politico
Ad una eccezione politiche
Rispetto alla quale una eccezione di ordine legislativo che teneva conto che c'era un problema ideologico presente in questo poteva in qualche modo giustificato
Io non parlo mai in prima persona ma quanto era al governo credo penne chini lo sa perché qualche modo ci confida ramo
Ho detto prima ancora che si verificassero tutti questi fenomeni che si sono verificati in questi anni che
Quello che andavamo a fare poteva sì in qualche modo corregge risolvono risolvere un problema di scomposizione di quella vecchia compagine di quella
Vecchia perché aveva i suoi precedenti compagine terroristica ma probabilmente e certamente avremmo avuto dei guasti su tutti gli altri sono
Così è oggi questo è il dato ineliminabile
Così io così è sia perché la norma come tale ha avuto la sua incidenza e non soltanto rispetto alle singole fattispecie che disciplina
Ma come mi pare il professore coprimi anche gli altri stamattina dicessero se ha avuto una specie di abitudine di educazione da parte del giudice nel modificare se mi consentite di deturpare il processo penale del mostro
E oggi maxi-processo o non maxiprocesso perché io credo che le cose che Coppi ci dice valgano in misura vistosa eclatante nel maxiprocesso o tutto sommato vale anche credito
O sentiamo le conseguenze anche nel piccolo processo in quello che definiamo comunque
Questo tipo di esame della prova questo tipo di indicazione questo tipo di interrogatorio questo tipo di concorso nel reato tutte queste cose di cui parla
E allora erogavano ci dobbiamo molto preoccupare io ricordò più ad alta voce che interrompendo lo ho detto ma che ci stiamo a fare in Parlamento dicevo il professore che hanno
Qual è la via che dobbiamo seguire
E il discorso è molto complessa
Perché io rispetto a questi fenomeni e credo che il professore
Le coppie
Debba esser d'accordo con me non mi sento pur essendo stato uno per il passato almeno così sono ritenuto critico nei confronti della magistratura che tutta la colpa sta nella magistratura dipenda dalla magistratura non mi sento di dirlo
Mi sento di dire invece che certi a fronte di alcune cose che abbiamo introdotto nel nostro ordinamento c'è stata una deformazione eccessiva vistoso da parte dei magistrati
Ma l'interrogativo vero quale e quindi il problema politico viene fuori anche rispetto alle cose di oggi proprio di oggi e di ieri
Nel passato e la cultura dominante non se n'è accorto noi abbiamo avuto una sorta di modo di Julio non di cultura che ha portato il magistrato essendo avendo un ruolo diverso come ho detto prima rispetto al passato
Il recitando una parte profondamente diversa quella che la carta costituzionale indicava abbiamo avuto praticamente l'idea che si è diffusa
Non solo all'interno dalla magistratura ma anche la cultura giuridica e che ci fosse una giurisdizione una giurisprudenza disco
Che il magistrato avesse una sua peculiare finalità
Non solo per farle sentenze ma nell'ambito dell'ordinamento per determinare fatti sociali
Io a questa intuizione sbagliata errata che ha portato una serie di problematiche nel nostro Paese
Do la grande importanza una grande importanza per le deformazioni di fronte alle quali noi assistiamo che valutiamo che vediamo ogni giorno
Oggi sento anche da parte delle punte estreme della magistratura riflettere su questo dato e al congresso di viareggio che l'anno scorso s'è fatto mi pare che un minimo di autocritica su questo la magistratura o l'ha fatto
Ma questo inciso profondamente ha inciso nella cultura giuridica nella cultura del processo nel modo come oggi il magistrato ritiene di dover fare processi all'interrogazione del Partito comunista se mi consentite risponda ancora oggi a quell'alloggio
Che è una logica deturpando e per la giustizia perché ha ragione il Titano dunque quando viene qui a leggere un ordine del giorno dicendo
Che si si osanna usi plaude alle sentenze e alle decisioni giudiziarie quando fa piacere quando fa comodo al nord questo è un dato deturpando e per la giustizia
E questo è il dato vero della crisi della giustizia di fronte alla quale noi ci troviamo
Che però e riflesso di questo modo di concepire degli anni passati di questo giudice impegnato nella lotta sociale a far la battaglia la mafia al terrorismo alla camorra cioè ad essere soggetto
Che si pone una finalità istituzionale molte volte in contrapposizione alle altre istituzioni che essendo più sordo
O facendo parte di una strategia di poteva diverso non possono avere una valenza reale nella società per cui
Questo stato etico nuovo diverso lo deve costruire la magistratura il magistrato povertà e non le altre istituzioni Nessenzia
Questo a mio modo di vedere l'origine perché rispetto ad ogni feromone ad ogni terapia terapia se non conosciamo a mio modestissimo avviso ovviamente o fino in fondo le ragioni per le quali noi
Possiamo risalire le ragioni che ci portano a far capire come noi diciamo a monte le situazioni non ne usciamo se non facciamo secondo me questo tipo di reati
E oggi e venuto fuori frutto di questa logica professore copie quattrocentosedici bis che lei secondo lei è stato abbastanza tenue nel non criticarlo finivo devono avere proprio tautologia
è una tautologia il quattrocentosedici bis che non individua una fattispecie nuove certamente ma che e dato in pasto alla magistratura per fare quel tipo di lotta sociale che
Secondo pur può sconfiggere la delinquenza organizzata che è un fenomeno diverso sconosciuto che può sconfiggere i fenomeni di delinquenza organizzata
L'errore è qua e qual è l'equilibrio
è vero quello che sta scritto qui mi pare che sia sembra lo stesso vittima Zucca che dice che nel maxiprocesso viene meno Coppi lo ha ripetuto
Le la la la fattispecie singola le questioni che riguardano il singolo imputato
Per cui venendo bene questo è tutto il processo e la cultura del processo a cui eravamo abituati ad viene meno e quindi si altera il rapporto tra la difesa che non esiste più perché povero avvocato che vuole mettere in evidenza le singole questioni che riguardano e la singola ricerca il travaglio dalla ricerca dalla prova del singolo
Imputato del suo difeso evidentemente tutto questo viene meno rispetto ad una visione molto più generale e più complessiva che ai magistrati
Il quale rispetto al fenomeno poi del pentitismo che è inevitabile nel maxiprocesso io dico
E consentitemi le che lo dica perde la sua indipendenza
Totalmente nel giudicare nell'accusare perché avendo determinato precedentemente un rapporto strettissimo tra la sua persona e il delatore così chiamato il pentito
Evidentemente ognuno resta soggiogata dall'altro ognuno è soggetto all'altro è la prova e la conclusione solo di questo rapporto che quindi anomalo
Che non esalta la indipendenza dalla magistratura ma semmai esalta la sua dipendenza da un fatto che se fosse fatto oggettivo se fosse prova reale nelle sue espressioni
E nelle sue varie accezioni ma comunque prova dovrebbe essere un fatto oggettivo fuori
Fuori dalla dalla coscienza del magistrato dalla coscienza del bandito fatto reale che quindi oggetto del processo
E questa però è una diagnosi
Io non vorrei che non è che un convegno non si può incaricare di trovare le soluzioni
Ebbene evidente che sul piano culturale un convegno come questo arricchisce enormemente però qualche punto di soluzione evidentemente noi dobbiamo pur trovare
Se la diagnosi è questa è chiaro che come cittadino come responsabile come parlamentare quindi come uno che assolve una funzione nella società
Non può non esser preoccupati
Io personalmente lo sono
Lo solo perché davvero ritengo che la giustizia se viene meno nella sua
Consentitemi anche anche nella sua immagine
Pertini aveva ragione quando diceva la impressione il esser tali mai apparire anche tale se viene meno in questi termini questi sensi c'è la disperazione da parte dalla società perché la politica si può criticare
Salva la democrazia i partiti possono cambiare ci può essere un rinnovamento totale che non altera le regole del gioco
Ma la giustizia se intesa in questo modo e alta la totalmente le regole del gioco e quindi la libertà del cittadino e messa in forse
Io perciò avvocato Pietro Paolo ho avuto una polemica piccolo colleghi ho paura del referendum è una scorciatoia una domanda molto semplificata rispetto a questi problemi non è la responsabilità civile del magistrato
Posso dire quel che penso mi interessa pochissimi perché non risolveremo questo complesso di problemi ecco dove la diversità
Non risolveremo nessuno di questi problemi
E forse hanno ragione i magistrati difendendosi in maniera perversa che dicono che sarebbero addirittura paralizzata perché non possono neanche decidere cosa che evidentemente mostra tutta la sua contraddizione rispetto alla responsabilità
Noi dobbiamo seguire un cammino diverso rispetto al passato
E dobbiamo recuperare due questioni molto importanti
Che la cultura degli anni passati a trascurare
Il laicismo imperante il l'individualismo
E certamente questa frattura all'interno dalla società ha fatto perdere due regole fondamentali una a cui in negativo già accennata che la Persia ritardo il giudice
La sua imparzialità il fatto che cui non è chiamato a fare crociate sul piano sociale
Ma ad applicare la legge a sforzarsi di applicare la legge perché io capisco
Che in un momento di crisi del diritto come quello che attraversiamo perché questo è un grande momento di crisi dalla norma non perché i deputati non le sanno scrivere ma perché è difficilissimo scriverne
Per tener conto di quello che avviene nella società c'è bisogno che il magistrato abbi Luria tutto la cultura che negli ultimi anni è stata del predominante anche al loro interno
E quindi anche dei partiti e i partiti di sinistra facendo quello che hanno fatto con quel tipo di interrogazione che solo intimidatorio non danno una mano a ricostruire questo cultura questa specificità del magistrato
E poi il problema delle regole del gioco
Perché se nel processo non solo nel processo all'interno delle istituzioni
Che
Io torno a ripetere questo concetto essendo in crisi
Più che la supplenza a cui non ho mai creduto hanno fatto sviluppare in maniera eccessiva una istituzione che si è sentita più in contrasto rispetto alle altro è capace
Di fare la battaglia di risolvere la questione morale del Paese di risolvere tutte le questioni che gli alle altre istituzioni non risolve
E quindi si è posta in maniera anomala di fronda alle regole istituzionali
Allora più che con la modifica della legge anche se qualche legge andrebbe modificata e io quando sento persone in libertà anche di grande responsabilità che dice che queste norme per il terrorismo ancora oggi dopo tanti anni dobbiamo estenderle alla mafia questo tipo di reati altre
Io inorridisco per non ridiamo insieme a me
Perché già hanno dato danno hanno fatto tutto il danno possibile immaginabile per queste cose che ho detto cioè per il tipo di educazione e di approccio al processo
Per cui oggi è la prove né cosa diversa rispetto a quella di vent'anni fa diciamocelo con molta chiarezza spetta quindici anni fa e il cinturino per le cose che Coppi diceva non è più libero non è più tranquillo perché se per caso le cose che si leggono dovrebbero e serve
Se il mio numero di telefono sta nell'agendina di qualcuno io posso sembra essere chiamato una bella mattina
E questo non è
Nel provare anticipo di prove non è indice non ha proprio niente e anch'io ho letto qualche sentenza dove la semplice trascrizione del numero telefonico ha portato a esser nominato nella sentenza almeno nella migliore delle ipotesi ad essere nominato nella sentenza di condanna via e allora
E qualche legge dobbiamo modificarlo non dobbiamo farne altre dobbiamo dire tutti però dando un significato non retorico demagogico alla frase che siamo fuori dall'emergenza
Non è che siamo fuori dall'emergenza probabilmente ce ne sarà anche un'emergenza maggiore
Però
Se quella era un'eccezione il terrorismo perché era un fatto ideologico ed era una battaglia politica
E allora anche lì scusatemi se vi dico una cosa che può non essere ortodossa il concorso morale poteva avere una sua logica
Viceversa nelle fattispecie concrete comune chiamato lo come volete io credo che quello provoca tutti i guasti di fronte ai quali ci troviamo
Allora altre leggi non farne qualcuno e correggerlo però siccome queste cose avvengono sempre con un tipo di educazione istituzionale
Che è complessiva non è fatto solo da parte dei magistrati ha fatto dal Consiglio superiore fatto al Parlamento è fatto dal governo
Io credo può esser poco alla mia piccola terapia che comincio ad anticipare ma credo che tutti ci dobbiamo sforzare gli avvocati facendo i loro mestieri parlamentare il Consiglio superiore il Presidente della Repubblica che è garante di questo
Beh
A cercare di rientrare tutti in un ambito istituzionale dove le regole
Devono essere preminente rispetto ai contenuti rispetto alla sostanza e le regole
Devono essere preziose perché quando un tutt'uno del giornale stamattina sentivo dire e mi pare che sia l'amico Boniface rilevante glielo dirò personalmente avendolo citato input
Che
Rispetto alla questione tra l'Antimafia Ciampi nelle governatore della Banca d'Italia deve aver prevalenza una cosa generica che il contenuto perché il segreto bancario non deve valere di fronte al fatto non si sa bene quale
Questo è una perversione delle regole
Questa è una perversione delle regole rispetto al quale ognuno essere chiamato a rispondere in questo caso il mio carissimo amico professor Bonifaci perché dicendo queste cose
E facendo capire al cittadino che pur di risolvere un problema le regole si possono mettere sotto i piedi io ricordo sempre un magistrato che è venuto da me quando stava al governo vende dopo un appuntamento la mattina prestissimo
E io capivo la sua grande tensione nel derby eravamo agli inizi terzo
C'è onorevole io son venuto da lei perché mi conosceva un po'per dirle che ho un detenuto che è pronto a parlare servito delle contropartite valori sa tutto
Io risolvo tutti i problemi e allora voi dovete fare lo dica al ministro lo faccia lei le che si occupa di questi problemi Minia subito una legge io devo dare qualcosa
Perché mi racconta tutto
Io guardavo con grande tenerezza l'esigenza di verità che poi un dato positivo il magistrato che cerca la verità
E oggi abituata ricercarli in maniera molto facile rispetto al primo perché si illude che la verità io ho letto
Una frase Quiché riportate con questo concludo nel libro in questa Rivista Delta che ha organizzato il convegno teme e che mi è stata data mi è stata regalata
Tra varie definizioni lapidaria del pentitismo ora non trovo la pagina mi pare dica il pentito aiuta la giustizia rendendola meno giusto
è una frase ad effetto evidentemente no ma tutte le frasi d'effetto a un suo contenuto o sua logica approfondito
Ah scorciatoia le scorciatoie non sono mai buone per nessuna cosa né per il referendum né per farla giustizia né per risolvere i problemi istituzione la via della prova come Coppi magistralmente credo che ci ha detto stamattina una via perversa
Per una via di come si dice una via difficile è una via ispida è una via complicata al mio paese dicono da via piena di pietre e allora se si deve raggiungere questa verità la prova nel processo le nostre verità a livello di legge le nostre verità legislative le verità complessiva sul piano istituzionale tutti dobbiamo sapere
Che la via è una via difficile una via molto ispido e piena i grandi sacrifici e piena di grande conquiste che si debbano fare il giorno prima
Ok
Con questo felicissima intervento Gargani chiudiamo la mattinata i lavori riprenderanno alle ore sedici con il dibattito e poi la reazione dei singoli professore senatore Marcello che altro sì
Va
Buon pomeriggio
No perché sicché non scherza
Iniziamo tra qualche
Minuto il dibattito
Sul tema sulle relazioni che abbiamo udito ieri pomeriggio questa mattina
Ma prima di iniziare questo dibattito
Poiché abbiamo avuto l'onore di avere la presenza del
Il nostro presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati e procuratori di Roma
Vogliamo dare la parola a luglio
Perché ci dica qualcosa
Grazie presidente
Io ringrazio
Il presidente per avermi concesso di porgere il saluto ai presenti
Del consiglio dell'ordine degli avvocati e procuratori di Roma e di tutti gli avvocati romani naturalmente oltre a quello mio personale
Assieme al saluto io intendo rendere merito per l'organizzazione di questo magnifico convegno
Sia alla rivista Delta e al suo dinamico e ottimo direttore avvocato Maurizio Di Pietro Paolo
Sia alla Camera penale così prestigiosa mentre presieduta dall'amico carissimo Titta Mazzuca al quale sono legato da molti anni di amicizia
Merito di questo convegno non solo e non soltanto per l'organizzazione
Che certo non va valutata
Per le presenze di questo momento perché ovviamente l'ora del pranzo ha portato lontano da qui molti convegni
Ma perché la organizzazione stamattina io ho potuto notare era perfetta
Oltre all'organizzazione naturalmente più che l'organizzazione la il merito maggiore del convegno per illesi l'oggetto del medesimo per il tema del convegno
Il tema del convegno che si pone in un quadro più ampio che la Camera penale di Roma sta offrendo ormai da tempo
Io quale presidente del Consiglio dell'Ordine di Roma sono particolarmente grato patita Mazzuca e tutti gli avvocati penalisti di Roma
Perché sono coloro i quali maggiormente in questo momento stanno dimostrando un dinamismo particolare e stanno contribuendo a dare al mondo non solo forense ma alla all'intero popolo italiano il senso di come gli avvocati intendono muoversi e di come gli avvocati sentendo i problemi di oggi e non solo e non soltanto quelli più strettamente forense
Intendano quindi porsi le più varie problematiche per dare un contributo valido alla soluzione dei medesimi sono grato quindi di questo alla Camera penale sono grato anche pre quella l'ordine del giorno mozione che ho sentito stamattina
E che condivido e sottoscrivo pienamente perché significa che gli avvocati non soltanto sono tesi a difendere quelli che sono le loro prerogative i loro diritti ma sono anche attenti ai problemi di carattere generale che vanno all'etere la funzione giurisdizionale tra parte la funzione difensiva dalla ho apprezzato molto la mozione
Di stamane perché ha saputo cogliere in un momento particolare quello che poteva significare può significare un'aggressione alla funzione giurisdizionale ha funzione difensiva nel momento in cui si sottolinea la la necessità di evitare la identificazione del difensore col difesa non è la prima volta che avviene in Italia tutto questo e quindi questo è un sintomo particolare contro il quale gli avvocati giusto che appuntino alla loro attenzione
E sottolineo come questo non debba essere questo potrebbe significare domani per il difensore per l'avvocato un fatto estremamente negativo che quindi va evita ecco perché
Io
Condivido in pieno quello che la mozione contiene dice sotto questo aspetto il mi farò portatore in seno al Consiglio dell'ordine tutto questo perché ritengo che anche esso debba assumere iniziative sotto questo profilo e per gli aspetti importanti che questo paese
Detto questo dicevo che il tema è un tema di particolare importanza perché perché il maxiprocesso secondo me Lete in buona parte quello che il ruolo e quella che è la funzione del difensore a parte gli aspetti negativi che sono stati sottolineati molto brillantemente dei magnifici relatori stamattina
Mi riferisco in particolare al polso Scaparone al professor Coppi
A prescindere da quelli che nostro qui a ripetere ma che ovviamente mi trovano perfettamente d'accordo
Io dicevo ritengo che nel maxiprocesso sì debba vedere anche una un offuscamento di quello che il ruolo e la funzione di uno dei protagonisti principali del processo
Tanto più una primizia vi dico che a settembre dell'ottantasette nel nuovo convegno giuridico congresso nel sacello forense si parla proprio dei protagonisti del processo sottolineando quindi la funzione e il ruolo nel processo naturalmente del magistrato dell'avvocato e dell'imputato a me sembra che nel maxiprocesso volendo restare qui nella mia veste di presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati attento a quello che il collo e della funzione del difensore a me pare che questo ruolo e questa funzione nel maxi processo vengano diminuite
Difensore relegato in un angolo di questa magnifica l'enorme sala il quale prende la parola magari alcuni mesi prima che la corte si riunisca in camera di consiglio
Si sente mortificato a mio avviso perché perché non ha più e non sente più quelle immediatezza che necessaria tra la fine dell'opera e la fatica dell'avvocato e la riflessione del magistrato nella nella camera di consiglio
Quindi questo mortifica e capisce l'opera dell'avvocato
E se anche l'avvocato si dovesse
Potesse dare alla ad una memoria quelle che sono livelli prove argomenti difensivi tutto questo non mortifica Rebbe ugualmente perché in fondo affiderebbe al freddo di uno scritto quello che normalmente invece e la espressione palpitante di quello che egli sente nel momento in cui offre la sua arringa difensiva alla corte
Quindi
Io direi che questo e mi fermerei qui considerato che sto parlando con voi data da presidente del consiglio dell'ordine mi fermerei qui
Direi che nel maxi processo tra le altre tra gli altri aspetti non secondari forse il principale continua per le l'avvocato c'è proprio questo questa questa svilimento della funzione e del ruolo dell'avvocato quindi io da qui voglio contare quanto meno offre un augurio che cioè nel momento in cui la necessità di questi maxi processi ammesso che di necessità si possa e si debba parlare finisca
Nel futuro si abbia ad evitare questo perpetuarsi che purtroppo negli ultimi anni c'è stato proprio per rivalutare quel ruolo e con la funzione del difensore che sono necessari ed indispensabili per il processo migliore fu un processo giusto grazie
Avete sentito che non è il prestigio soltanto per la carica ma anche per l'alta sensibilità di avvocato che pur non essendo un penalista accolto del maxiprocesso all'essenza
Di quello che morti circa l'avvocato appunto in questo procedimento strana
Adesso che mi chiamo luogo a gli interventi io devo pregare tenuto conto di quanti sono gli iscritti tutti quelli che interverranno di cercare di concentrare anche per la vivacità del dibattito questo gioverà moltissimo dice del dibattito di concentrarlo in diciamo cinque sei sette minuti accorso questo spererei che si possa fare
Chiamo quindi per primo il consigliere Giuseppe Pichetto che giudice presso il Tribunale di Vibo Valentia ed è anche direttore del centro studi il cammino
Grazie presidente
Anch'io come il presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati e procuratori di Roma cui sono lieto che rivolgere il mio saluto
Desidero esprimere il mio apprezzamento
Ai soggetti promotori di questo convegno
La Camera Penale di Roma
Per cui lustro e presidente avvocato Titta Mazzuca io conoscevo il valore professionale
E che in quest'occasione ho avuto modo di conoscere e di apprezzare anche per la sua amabilità
La rivista Delta con tanta competenza con tanta passione civile egregiamente Diretta dall'amico Maurizio Di Pietro Paulo
Il mio apprezzamento perché perché questo convegno non agita uno dei tanti problemi che da troppo tempo oramai applico nel processo penale nel nostro Paese
Ma vuole richiamare l'attenzione su un fatto che per molti versi e in taluni casi e la negazione stessa del processo penale e il non processo
Cos'è infatti il maxiprocesso
Non è qualcosa che possa essere caratterizzata da un alto numero di imputati
Perché di processi con elevati e numero di imputati se ne sono celebrate nel nostro Paese
Senza che mai si fosse pensato di trovarsi di fronte a qualcosa di nuovo e diverso rispetto al processo penale cui occorresse addirittura trovare un nome nuovo e diverso
Ciò che caratterizza il cosiddetto maxiprocesso
Che ne fa qualcosa di completamente originale rispetto alla nostra tradizione giuridica
E quell'insieme di fatti di realtà da cui esso nasce
Che sono il livello nuovo drammatico certamente preoccupante per la stabilità stessa delle istituzioni repubblicane che è stata ero giunto dall'odierna criminalità organizzata
Il fatto che nel ristabilimento della legalità di fronte al terrorismo fossero risultate di una qualche utilità le dichiarazioni dei cosiddetti pentiti
Lo spuntare e il diffondersi
Di tanti nuovi redenti sulla via di Damasco anche tra le fila della criminalità organizzata comune
E
Fatto ultimo ma solo nell'elencazione che io ne vado facendo l'utilizzazione non sempre sufficientemente controllata che se ne fece da parte dello Stato
Certo
Il modo di essere e di agire dall'odierna criminalità organizzata comune forse obiettivamente spingeva verso processi con un elevato numero di imputati
E Piero
E un fatto
Che molto spesso troppo spesso insopportabilmente spesso i maxiprocessi in nascono e si reggono prevalentemente sulle tante sulle troppe dichiarazioni dei tanti pentiti
Che sono troppi forse per restare tali
E qui chiesta il peccato originale del maxiprocesso
E qui la stortura profonda l'offesa che non si ripara allo stato di diritto
La giustizia
La sua amministrazione sono rispettivamente obiettivo e il compito esclusivi dello Stato
Che deve farvi fronte attraverso gli organi suoi propri
Nel rispetto delle regole i datteri nel rispetto dei principi costituzionali
Ma questa regola
Ha subito deroghe profonde quando addirittura non è stata ribaltata nei cosiddetti maxiprocessi
In cui l'approva tra virgolette viene fuori come dire per via anomale e molto spesso anche fallaci
Non dunque
Non è il processo con l'elevato numero di imputati che preoccupa non è questa prospettiva che ci fa oggi discutere perché del resto può essere una necessità il processo un elevato numero di imputati
A preoccuparci
A farci oggi discutere
Non è un processo ritualmente instaurato e celebrato mai il suo surrogato e il maxiprocesso che del processo abbia le sembianze soltanto
A parte ci temere per la sopravvivenza stessa dello Stato di diritto e quello che in definitiva non è del tutto un processo e dunque è un non processo
Responsabilità
Ve ne sono tante e di tanti
De alla base se ne è accennato
La mancata riforma del processo penale che rende possibili certi acquisizione probatoria anche qui tra virgolette di origine sospetta e per vie non sempre del tutto trasparente
E poi
Il fenomeno del pentitismo nell'ambito dalla criminalità organizzata comune
Data da più di quattro anni oramai
Eppure il potere politico il Governo il Parlamento della Repubblica non sono ancora intervenuti per regolamentare in sede legislativa siffatto fenomeno che per certi aspetti e al risultato devastante
Perché
Potrebbe ipotizzarsi
Un interesse del potere politico a non riconoscere attendibilità persone che nella foga del pentimento potrebbero tirar fuori nome che bene restino nell'ombra
Io riterrei siffatta interpretazione
Perché è un'interpretazione maliziosa
Perché io un malizioso non sono e soprattutto perché il potere legislativo avrebbe potuto intervenire nella materia delegittimando le dichiarazioni dei pentiti
Consigliere Falcone ieri sera
Diceva esprimeva le sue perplessità di fronte a certe proposte
Tra cui menzionava anche quella secondo cui le dichiarazioni dei pentiti dovrebbero essere poste sullo stesso piano degli scritti anonimi
Non ho remore
A riconoscere che in un mio articolo molto tempo fa gli avanzai questa ipotesi
Ma non è questo che conta
Conta May pare molto di più
Che su questa posizione abbia finito col convergere quell'altissima coscienza civile del nostro Paese che Alessandro Galante Garrone
Per che il potere legislativo non ha provveduto per inerzia
Ma esso sa essere sollecito quando vi abbia interesse
Avanzo un'ipotesi perciò
Che il potere politico si sia disinteressato dalla materia
Per scaricare la gestione del fenomeno sulla magistratura
Che dovendo gestire in mancanza di una legge a Pineto necessariamente e sia pure con nobiltà d'intenti che non può essere poste in dubbio come gestirlo tale fenomeno con metodi nome normativamente previsti
Con quali inevitabili conseguenze
Che i metodi sono stati ricercati trovati inventato in funzione del fine
E quale miglior fine può sentire come proprio un giudice che quello di far giustizia di combattere la criminalità di sconfiggerla
E però
Nel processo penale
Il fine non giustifica i mezzi
E neppure può sostituirlo
E ancora
Sconfiggere la criminalità non è compito del giudice è stato detto esattamente nel corso di questo convegno perché al giudice spetta soltanto il compito di applicare la legge nel caso concreto secondo le procedure adatte
Ecco perché
Se mi è consentito lo stringiamoci tutti insieme magistrati avvocati forse di palazzi di polizia parlamento e governo per combattere questo quella battaglia per nobile importante che questa sia
A me giudice dalla Repubblica questo stringiamoci assieme riesce stretto
E con umiltà certamente ma con la dignità che la funzione impone rispondo grazie non ci sto
Io al mio posto ognuno al suo non per rivendicare una sorta di superiorità morale del giudice che pure esiste ma per riaffermare l'esigenza del rispetto delle regole del gioco che significa rispetto dei principi
Principi rispetto a cui è meglio alla conclusione presidente
Si pone sostanzialmente in contrasto a me pare una legge che introducesse nel processo penale la figura del pentito per riconoscerli dignità e prego
Non solo e non tanto perché lo Stato verrebbe così a vendersi come è stato detto il diritto dovere di punire l'imputato pentito per palco imputato in più
No non è questo a me pare l'aspetto più grave
Che sarebbe invece individuabile nel fatto che si verrebbe all'introdurre il pentito il confidente nel processo
E la giurisdizione Lizza azione di queste figure a preoccuparmi
Perché non si avrebbe la giurisdizione in stazione del pentito cioè la regolamentazione nella dignità del processo di una nuova figura ma il declassamento dalla figura principale principe del processo
Perché a stabilire un contatto diretto un rapporto particolare tra confidente giudice il rapporto intimistico di cui parlava ieri il Consigliere Geraci
Non si nobilita e legittima il confidente Massi delegittima quanto meno moralmente il giudice stesso
Non sarebbe giusto però perché non rispondenti a verità chiamare responsabili di questo fenomeno soltanto i legislatori
Perché responsabilità né insistono e anche dei magistrati
Responsabilità che si chiamano anzitutto non sempre dei guanti adeguata professionalità e sorvolo
I magistrati sono responsabili altresì per una non sempre adeguata indifferenza Rispetto a obiettivi diversi dal luglio scoppia debbano essi avere di mira
L'applicazione dalla legge
E dunque quale ingiustizia attraverso il maxiprocesso
Nessuna io rispondo nella misura in cui esso processo non è
Perché cos'è mai la giustizia se disancorata dalla legge la sua applicazione
Perché la giustizia che conta che spetta al giudice perseguire e l'applicazione della legge
Ma la legge si applica attraverso la legge attraverso le regole procedurali che governano il processo dunque attraverso il processo
Il maxiprocesso in quanto non processo non è strumento idoneo all'applicazione dalla legge o certo
Io non trascuro il pericolo che per le istituzioni rappresenta l'odierna criminalità organizzata comune
Nel trascuro l'emergenza segnato dalla criminalità
No
Non è tutto ciò che trascura
Ma è che quanto più il conflitto si Fabio Venditto
Quanto più l'equilibrio rischia di saltare
Tanto più è necessario rimanere fedeli vincolati abbarbicati vorrei dire alle regole del gioco perché sta in ciò in questo rispetto la sostanza per la democrazia
Il cui significato profondo ineludibile caratterizzante stanno nel privilegiare l'individuo rispetto allo Stato
Le sue esigenze il suo diritto alla libertà rispetto a ogni altra esigenza
Rispetto a ogni altro interesse
E i individui non colpevoli travolti dai maxiprocessi non sono compatibili con la democrazia
Questa è la spina
La vera sfida posta dalla criminalità
Affrontarla e vincerla ma nel rispetto per la legalità che tale se tutto quanto il comportamento dallo Stato e due cioè gli organi e improntato al rispetto dalla legge
Senza eccezioni
Senza soluzione di continuità
Per nessuna ragione per nessun ideale
Questo l'obiettivo
Questa la via il resto sarà pure importante viene dopo però Grazia
Grazie al
Presentante del foro di Pannella avvocato Francesco
Io ringrazio Maurizio Di Pietro Paolo
è stato così cortese
Dati invitarli
Questo convegno nel corso del quale ho avuto modo senza ombra di dubbio di arricchire il mio bagaglio
E per la verità in materia sotto il profilo dottrinale era abbastanza
Devo confessarvi
Che dovrò leggere
Quello che sarà il mio intervento anche perché si svilupperà esclusivamente sul piano pratico
Abbiamo avuto modo unitamente alla
Di Pietro Paolo e ad altri colleghi del Foro di Roma
Di partecipare ad alcuni maxi processi
E quindi di comprendere
Forse
Sotto il profilo soggettivo
Quelle che sono alcune lacune macroscopiche
Che non possono oggi essere negate
La che però devono assolutamente essere colmati
Io ritengo che in questo periodo storico che può essere definito quello della seconda emergenza
L'avvento del maxiprocesso coincide con una crescente perdita della fiducia da parte del cittadino nei confronti dell'amministrazione della giustizia
Sentire l'assoluta necessità di confrontarsi sul tema attraverso dibattiti conferenze convegni
Fuori cioè dal ristretto ambito e habitat degli addetti ai lavori
Significa affermare che il problema esiste nella sua drammatica realtà
E che forse proprio dalla sua soluzione dipende
Il prossimo futuro
Dell'immagine della giustizia in termini di rinnovata serietà credibilità e certezza
Il maxiprocesso e in pratica diventato un problema nazionale
Poiché esso rappresenta
La cartina al tornasole attraverso la quale possibile oggettivamente comprendere verificare
L'esistenza di tutta una serie di patologie che affliggono il processo penale italiano
Sino a qualche tempo fa il maxiprocesso era un'eccezione
Ma oggi esso è divenuto la regola poiché lo si è scelto
Come rimedio alla istanza sociale
Che
Richiede un'attenta disamina e la successiva repressione di tutte le perverse forme di delinquenza organizzata
L'italiano medio si sta ormai abituando alla lettura di certa stampa
Che offre la notizia sul maxi blitz del giorno
Quasi come parecchi anni or sono venivano resi noti alcuni bollettini di guerra che parlavano di centinaia e centinaia di nemici soppressivo catturati
Ma oggi l'italiano è diventato diffidente anche alla luce degli eventi che seguirono quei bollettini di guerra e la diffidenza come si sa porta all'approfondimento di certi problemi e di certe realtà per cui il cittadino
Per dirla forse
Con il termine
Tradotto in italiano che viene dal tedesco lo spirito del popolo ha già scartato l'idea o l'ha trovata del maxiprocesso come strumento seriamente idoneo a contrastare e debellare certi fenomeni
E ciò è possibile
Senza tema di smentita desumerlo dal sondaggio reso pubblico da un autorevole quotidiano nei mesi scorsi
Il dato appare preoccupante poiché tradotto in volgare significa che il cittadino dimostra di non avere più quella percentuale di fiducia assolutamente necessaria e anzi indispensabile
I colori quali amministravano invece la giustizia il loro nome
Lo stesso dato appare invece allarmante
Se solo lo si vuol porre in diretta relazione con quella che può definirsi come la ragion d'essere del maxiprocesso
Consistente nella risposta dello Stato alla pressante richiesta da parte del cittadino della repressione della delinquenza organizzata
Sia essa mafia camorra un transito e ciò porta alla semplice considerazione che il popolo non accettato la scelta di politica giudiziaria
E cioè che non ritiene assolutamente il maxiprocesso il toccasana la soluzione ai problemi connessi all'esistenza sul territorio nazionale di potentissimi organizzazioni criminali
Implicitamente alla domanda maxiprocesso quale giustizia
Potrei dire di aver già dato una risposta ma non credo più una semplice risposta possa costituire l'oggetto di un modestissimo contributo
E più di un contributo la mia vuole essere una testimonianza
Mia ferma convinzione che a tale domanda occorra anche dare corpo e l'unico modo per farlo è certamente quello di offrire delle risposte tecnicamente valida che tengano ben presente il quadro che ci offrono i maxi processi già celebrati e quelli in corso presso i vari organi giudiziari d'Italia
Ciò che non può essere trascurato poiché direttamente connesso al tema principale del convegno è l'uso che viene fatto dei cosiddetti pentiti o dissociati
Poiché nella stragrande maggioranza dei casi proprio dalle dichiarazioni d'accusa di questi soggetti nasce il maxiprocesso
Sui cosiddetti pentiti esiste ormai una ricchissima bibliografia
Che però attesta quanto a volte siano difformi le posizioni di coloro i quali vengono a contatto contemporaneamente
Con lo stesso pentito non appare peregrino affermare che spesso le stesse dichiarazioni d'accusa vengono utilizzate da un giudice per la emissione di un provvedimento priva attivo nella libertà personale
Mentre le stesse dichiarazioni trasmesse magari ad altro giudice territorialmente competente vengono utilizzate
E ritenute valide
Solo per la emissione di una comunicazione giudiziaria
Ecco quasi sempre all'origine del maxiprocesso
Beh questo materiale ancora così discusso siccome vi è chi lo considera impuro e chi invece lo ritiene vangelo
Si crea spesso fra il giudice e il pentito un rapporto esclusivo circoscritto dal quale restano fuori sia la figura del difensore in quanto spesso il pentito si affida non si affida alla difesa d'ufficio
E se si affida rinuncia alla presenza del difensore poiché le sue sorti non dipendono dalla Valentina del difensore ma dal grave dalla percentuale di resa delle sue accuse
Che quella è la polizia giudiziaria alla quale eventuali indagini vengono affidate solo nella successiva fase della forma le istruttorie
E spesso solo per acquisire eventuali conferme
Alle dichiarazioni d'accusa
Non mancano casi abnormi di provvedimenti di cattura per reati gravissimi
Emessi solo ed esclusivamente sulla base delle dichiarazioni d'accusa di pentiti o dissociati nei confronti di centinaia di persone
Molte delle quali hanno riguadagnato la libertà solo offrendo inconfutabile prova del contrario e dopo mesi e in alcuni casi anni di ingiusta carcerazione senza alcun risarcimento
Viene la pratica giudiziaria una inversione dell'onere della prova
Può dirsi in stretta aderenza quella che la quotidiana realtà del nostro mondo giudiziario che il livello del garantismo in Italia si è notevolmente abbassato fino a raggiungere punte allarmanti
E da questa considerazione
Questa considerazione dovrebbe far riflettere soprattutto coloro i quali hanno la responsabilità di decidere in ordine alla libertà personale del cittadino il maxi processo deve diventare il problema di coscienza
E fin dalle prime sue battute
Anche in particolar modo per il magistrato che sovente affida il futuro della sua carriera all'esito di questo o quel blitz
Al numero di condannati al numero di ergastoli io Rovati ad uno stesso imputato con la medesima sentenza attraverso la negazione
Dell'istituto nel concorso Formula
Ma all'indiscriminata utilizzazione delle dichiarazioni dei cosiddetti pentiti o dissociati ha in ogni caso una polivalente efficacia dei maxiprocessi
Infatti nella stragrande maggioranza dei casi di realtà assolutamente diverse e disomogenee ed imputati assolutamente lontani diventano soggetti e oggetti dello stesso processo
Attraverso un disinvolto uso dell'istituto della connessione sul presupposto che le accuse provengono dalla medesima fonte e cioè dallo stesso pentito
Salvo poi ad irrogare undici ergastoli non applicando l'articolo ottantuno del Codice penale
Così come risulta corrispondente a verità che non esiste nel nostro codice di procedura penale norma alcuna
Che limiti il numero di soggetti che possono divenire imputati nel processo è bene non può negarsi che alcuni limiti di carattere pratico
Elementari si riscontrarono e si risolvono in una chiara in marcata violazione del diritto di difesa
Ad esempio basta leggere alcuni processi verbali di interrogatorio di imputati di un qualunque maxi blitz
Per rendersi conto di come e più che sovente il magistrato inquirente che ha disposto la cattura di centinaia e centinaia di persone riesca a coniugare il perentorio termine dei quindici giorni il Codice gli concede per gli interrogo per gli interrogatori
Con l'esecuzione degli stessi a totale discapito di imputati che nella maggior parte dei casi subiscono poi dei rinvii a giudizio senza più essere sentiti neppure dal magistrato istruttore nel corso della formale scritto
Nascono nella stare a grande maggioranza dei casi dei processi faraonici attorno ai quali ruotano interessi più disparati che vanno dal battage pubblicitario sulla figura del giudice o del pentito
Sino alla pubblicazione in chiave Pseudo letteraria della ordinanza di rinvio a giudizio e addirittura della sentenza dibattimentale non definitiva
Perché secondo alcuni su tali documenti deve svilupparsi un ampio dibattito
Ma questi sono forse gli aspetti più
Ma riscende
Il peggio
E però costituito dalle realtà sommerse poco conosciute che conoscibile
Cioè i deleteri riflessi sul tessuto sociale
E la caduta in verticale della credibilità del potere giudiziario che non gode più del consenso e così procedendo finirà per divenire l'esercizio di un potere formale svuotato
Del valore assoluto che lo pone come esercizio della sovranità del Po
Ci si oramai abituati ma non rassegnati investiti del ruolo di difensori al tentativo di navigazione nel mare dell'istruttoria formale dei maxi processi
Centinaia e centinaia di posizioni processuali affidate alla mente alla memoria lo studio alla sensibilità di un unico giudice in Calabria
O di un pool di magistrati istruttori come accaduto a Napoli o a Palermo
Il quadro e veramente desolante ed occorre viverlo per comprendere dal vivo quante e quali difficoltà
Oggi incontri un qualunque difensore che intenda e voglio onorare la sua toga la sua funzione
Istanze difensive che giacciono per me si è messo addirittura vengono date per disperse
Richieste di accertamenti
O di acquisizione di materiale probatorio utile per la difesa che vengono disinvoltamente ignorate nel corso
Dell'istruttoria formale sul presupposto che è sempre possibile ripeterle nel corso dell'istruttoria dibattimentale
Sottili avvertimenti nel caso di esplicite denunce in ordine alle irregolarità nelle quali più che sovente il giudice incorre nell'acquisito il materiale probatorio d'accusa
Accade in pratica che spessissimo il giudicante fermamente convinto di avere in mano prove certe dal momento che il cosiddetto pentito secondo molti deve essere considerato come una fonte di prova privilegiati
Nel Sud si sono già celebrati e sono attualmente in corso alcuni maxi processi uno dei quali è balzato agli onori della cronaca
A cagione della determinazione degli imputati
Di revocare tutti i difensori di fiducia per protesta nei confronti del presidente della corte sto parlando come avrete certamente compreso del cosiddetto processo Piromalli
Il processo
Si concluse egualmente con rabbia Alciati e disinformati difensori d'ufficio
Il presidente trattenne gli atti presso di sé per ben sette mesi per redigere la motivazione della sentenza
Nel mentre ai difensori per la redazione dei motivi vennero concessi solamente diciotto dei venti giorni
E il codice stabilisce dal momento che l'ufficiale giudiziario ricevette ordini in base ai quali dovette notificare l'avviso la sera del sabato
Il ventuno aprile scorso
Il processo che vede imputate ben settantasei persone iniziato in secondo grado davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Reggio Calabria deve concludersi entro il quattordici luglio per evitare che decorre il termine massimo di custodia cautelare
Gli imputati hanno persino dichiarato pubblicamente di rinunciare al loro diritto alla scarcerazione per decorrenza del termine massimo di custodia cautelare pur di ottenere un processo giusto e di avere la possibilità di dimostrare la loro innocenza o quanto meno di difendersi adeguatamente
Ecco questo è un aspetto singolare oserei dire quasi inedito di un maxiprocesso del quale in primo grado si è tanto parlato in termini di elementare disinformazione
In concomitanza con il celebrarsi di questo processo né iniziato un altro e comprende gli stessi imputati lo stesso pentito gli stessi difensori ma davanti a giudici diversi
Mi riferisco del processo a carico di oltre cento quaranta persone che iniziato il ventisette maggio ottantacinque davanti alla seconda sezione la corte d'assise di Parma
Dopo oltre un anno di intenso lavoro dibattimentale ignorato dalla grande stampa e dagli altri organi di informazione di massa si sono concluse le arringhe difensive la Corte si è ritirata in camera di consiglio per emettere la sentenza
Tutto ciò che non ha avuto ingresso nel cosiddetto processo Piromalli è stato invece acquisito il disposto dalla seconda sezione della Corte d'Assise di Palmi di talché si è delineato un quadro veramente desolante
Dal momento che fra i dati assolutamente pacifici del processo ve l'apprensione di somme diverse di danaro che il pentito ha ricevuto da carabinieri
Oltre a benefici diversi e di diversa natura e da clamorose smentite alle sue propalazioni d'accusa fino a giungere all'assunzione da parte sua di una posizione sostanzialmente ricattatoria nei confronti dello Stato e della stessa corte
La Corte ha dovuto rinunciare all'ormai impossibile una rossa verifica dibattimentale si e proseguiti nel pieno rispetto delle regole
Avendo anche il preso coscienza di questo ennesimo limite del maxiprocesso un limite che si è compreso in un'aula squallida e disadorna gelida d'inverno e torrida destato e su ciò lo Stato deve meditare in considerazione dei miliardi spesi per una coreografia simbolo spettacolo più che pomposa Palermo a Palmi si sta concludendo un processo verità prese le direi senza clamori senza onore
L'unico processo verità che sia celebrato nel corso del quale ognuno ha dato il meglio in condizioni certamente poco consone poco adatte a un solenne rito che il processo penale
L'alto processo quello cosiddetto Piromalli è stato un processo spettacolo i risultati sono ormai sotto gli occhi di tutti ed è impossibile negarlo
Un'unica realtà ambientale due processi a confronto due maxiprocessi ecco le loro diversità sono certamente dipese dal diverso grado di professionalità dei loro direttori divorò dei loro conduttori
Si tratta in sostanza di una scelta di fondo poiché il maxi processo può essere inteso come uno strumento apparentemente legale per l'epurazione di massa e in questo caso è sempre più processo spettacolo
Oppure può essere considerate dovrebbe sempre essere così uno strumento di ardua conduzione
Per valutare e decidere in ordine al responsabilità del singolo nell'ambito di attività illegali attribuite a realtà associative che si compongono di un numero elevato di soggetti sparsi sul territorio nazionale
Ma in questo caso raro scusa francesi indotto un maxi intervento nostro perfette
No
Io quasi finito
Grazie grazie grazie sale molto interessante purtroppo c'abbiamo finito alti molte altre volte sta metalliche RaiSat
Cioè volevo conclude dicendovi che la levata di scudi primo coi subirà delle battute d'arresto
Mi sembra questa la sede adatta per dirle si correrà il serio e concreto rischio di perdere tutto il lavoro che si è fatto anche quello serio e scrupoloso
Per cui appare urgente e necessario
Tralasciando ogni e qualunque forma di generalizzazione predisporre studiare gli opportuni correttivi che consentono l'applicazione corretta del diritto restituendo al processo il suo ruolo alla difesa del suo spazio vitale nel processo
E al giudice la serenità e l'obiettività che oggi anche a causa dei chiari tentativi di condizionamento e Esterni
Egli non ha concludendo può serenamente affermarsi sulla base dei dati obiettivi che emergono quotidianamente
Il maxiprocesso nella stragrande maggioranza dei casi finisce per trasformarsi in uno strumento perverso di repressione che mal si concilia anzi non si concilia affatto con la storia e la tradizione giuridica e giudiziaria del nostro Paese scusate
Grazie
Grazie all'avvocato vigna adesso forse dico forse una contro voce cioè un Pubblico ministero protagonista di alcuni maxi processi la dottoressa Margherita Gerunda sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma
Io ringrazio moltissimo gli organizzatori di questo congresso di avermi concesso la possibilità di parlare
E devo dire che mi trovo qui a parlare
Di fronte a persone che conosco da molti anni
Che mi conoscono con cui ho avuto consuetudine di lavoro che per me è stato un prezioso approfondimento e fonte Sempre di grandi apprendimenti
Pochissime parole perché quello che io volevo dirvi lo ha detto egregiamente splendidamente con una lucidità crudele ma cristallina il consigliere Petitto
Quindi mi però soltanto a due o tre
Frasi di contorno
Il maxiprocesso e qualcosa che
Sì con nota non soltanto per il numero di imputati perché processi con molti imputati ci sono sempre stati e sempre ci saranno
Ma
Soprattutto
Per l'utilizzo di alcuni personaggi che sono non certamente nuovi perché voi sapete di pentiti se n'è sempre parlato
Un pentito illustre giunta
Praticamente la giustizia ha vissuto di pentiti
Da Adamo ed Eva ad oggi
Perché adesso se ne parla che cosa è cambiato rispetto ai tempi di Giunta
è cambiato il rapporto che i pentiti hanno nel processo
Con il giudice
In questo senso che il pentito oggi parla con un giudice sia esso un pubblico ministero sia esso giudice istruttore mentre anticamente parlava con il poliziotto
Il quale poliziotto gli poteva permettere due tre quattro cose chiudere un occhio
Ma non più di questo
Oggigiorno il magistrato parla con nel suo pentito
E dico suo perché purtroppo così succede vi sono pentiti di proprietà di alcuni giudici
Io mi scuso
Il mio linguaggio politico mi sembra di parlare fa con amici quindi è forse un pochino
Troppo semplice non adeguato
Alla serietà dell'argomento vi dicevo il giudice ai suoi pentito parla col pentito il pentito parla col giudice a questo punto il pentito Sandia veri alcune possibilità concrete di ottenere benefici che non soltanto vengono offerti dal giudice certamente più di tanto non può ferire
Ma soprattutto dalla legge
Per cui la deposizione del pentito diventa sospetta nel momento in cui Luisa di avere dei benefici concreti
Dal trasformare alcune dichiarazioni
In dichiarazioni accusatorie verso qualcuno
Per cui succede
Che la persona
Che fa alcune dichiarazione nei confronti di altri correi
Ad un certo punto si rende conto che non sono sufficienti
Ad assicurare certi benefici perché non ha detto nulla di diverso di quello che altri ha già detto
E a questo punto succede io l'ho visto molte troppe tragiche a volte che si trova a riflettere se non sia più utile per l'UE inventare è diciamo la parola signori l'abbiamo vista tutti siamo tutti addetti ai lavori inventare reati io ho sentito pentiti inventare rapine che non sono mai avvenute
Sul mio onore ve lo giuro non sono mai avvenute
Inventare omicidi che sono risultati chiarissimamente reati colposi
Cosa ci vuole a dire io Tizio Caio e Sempronio abbiamo messo sotto con la macchina filano
Effettivamente è morto per un incidente automobilistico ad opera di un pirata probabilmente la cosa si eclissa
Il problema diventa immediatamente problema da maxiprocesso signori è un gravissimo pericolo io visto che l'ha crescere questi pericoli perché ho fatto uno dei primi maxiprocessi ho visto crescere
Il problema diventare un maxi problema
Oggi come oggi i signori io posso dirvi come magistrato come sostituto come cittadino
Bisogna stare attenti a questo pericolo non più tanto al pericolo del terrorismo quanto al pericolo che ci sia un inquinamento non più riparabile del nostro costume giudiziario
Per carità non estendiamo alla mafia
Le norme che sono servite bene male su questo punto non parlerò più perché già si è parlato abbastanza ma non estendiamo il perché sarebbe forse qualcosa di talmente inquinante da non poter più essere riparato
E poi signori un'ultima cosa e ho finito
Il momento principale del processo è sempre stato è sempre deve essere quello dibattimentale
Il giudice che conta non è il Pubblico ministero non è il giudice istruttore ma il giudice del dibattimento Tribunale o Corte d'Assise
Quello che è successo prima ha valore solo in quanto sarà verificato serenamente pubblicamente obiettivamente nel dibattimento quando ci sono contemporaneamente tutte le parti presenti
Non bisogna perdere di vista Cuesta verità che è quella che secondo me qualifica uno Stato di diritto non parla di democrazia dico uno Stato di diritto
E lo differenzia dallo stato di polizia dalla dittatura dalla morte del diritto vi ringrazio signora
Chiamato adesso prende la parola l'avvocato Nicola Bruni dell'Avvocatura dello Stato
Ringrazio sentitamente
Per l'invito ad intervenire a questo convegno
Ero tentato
Di rinunziare
Al mio intervento
In quanto
Ciò che intendevo dire
è stato dotta mente
Ed ampiamente detto
Nei precedenti interventi
Sento però
Il dovere
Di rappresentare
Il mio dissenso
In relazione atte a Luca talune affermazioni
Che ho sentito
Io
Nelle relazioni di ieri e nelle relazioni di oggi
Premetto subito
Che molti punti
Delle relazioni mi trovano
Consenziente come poi Breva membre veemente accennerò
Però quando sento dire ma
Che lo Stato di diritto è finito
E ha avuto inizio
Lo Stato della barbarie
Quando sento dire
Quando
Che quando lo Stato afferma
Di avere combattuto
No
Il grave fenomeno del terrorismo
No
In forma legale
Lo Stato nel momento in cui fa questa affermazione è uno Stato ipocrita
Questo punto
Una reazione
Assolutamente inevitabile
Assistere a degli inconvenienti
Assisterà della sfasature
Parla
Non significa assolutamente decesso dello stato di diritto avvocato non significa assolutamente avvento dello stato della barbarie
Significa
Necessità
Oggi particolarmente urgente ed impellente
Di intervenire
Per eliminare
Spazzature ed inconvenienti
Lo Stato
Deve esserci
è ovvio sensibile agli stimoli
Allora
Provenienti dai problemi
Della società della vita sociale pone
Ma dobbiamo anche stare attenti
Agendo sotto la spinta di impulsi emotivi
A non
Emettere provvedimenti
Che possano incidere negativamente
Sulla credibilità dello Stato
Tanto più in un momento come quello odierno in cui la diffusione capillare dei mezzi di informazione
Rende
Il cittadino
Più partecipe
Più consapevole e con immediatezza
Dei problemi della vita sociale e quindi dei problemi della giustizia
Ed il cittadino oltre ad essere maggiormente consapevole anche più critico
E quindi maggiore deve essere lo sforzo dello Stato
Per tutelare la sua credibilità
E per tutelare la sua immagino
Si è molto parlato
Anche qui
Della legge sui pentiti
E del fenomeno del pentitismo
Nove
A mio avviso
Una legge
La bontà o meno di una legge
Va valutata
Anche a posteriori
In relazione agli affetti
Che quella determinata legge ha prodotto
Lo Stato
Ha combattuto
Il grave fenomeno del terrorismo
Con la legge
Dell'ottantadue
Può andare
Chi può negare e quella legge dell'ottantadue
Sia stato
L'elemento determinante
Nella lotta
Al grave fenomeno
E non è ipocrita uno Stato che dice ho combattuto con una legge e quindi nei limiti della legalità
Il fenomeno criminale del terrorismo
Certo
Ed è nostro costume
Non restare arroccati
Fino all'estremo
Nella difesa insostenibile
Di certe posizioni
Se da un lato
Questa legge ha dato e spetti indubbiamente di indiscutibilmente positivi nella lotta al terrorismo
Dall'altra
Ha creato
Il fenomeno
Del pentitismo
Con tutte
Le relative conseguenza
E non possiamo assolutamente condividere
E in certi processi
L'amministrazione della giustizia
Sia devoluta
A certi individui
Che impersonano
Il fenomeno a cui abbiamo accennato
Venendo più vicino
All'argomento oggetto
Di questo convegno
Io ritengo che il sin qui si è detto molto totalmente lo ripeto
Però ritengo che
Da questo convegno debbano
Partire
Delle proposte
Su un piano di concretezza
Scendiamo dalle costruzioni teoriche
E scendiamo
Sul piano operativo
Chiediamo suggerimenti al legislatore
Nella speranza
Che il medesimo CDA ascolto
E il maxiprocesso
Una conseguenza
No
Delle nostre norme delle norme contenuto nel nostro sistema processuale sulla connessione
Ma il nostro sistema processuale nato nel mille e novecento trentuno
E poggiava
Sulla connessione
Che rappresentava il sistema
Mentre la separazione dei procedimenti rappresentava l'eccezione
Il sistema del mille novecentotrentuno
Ha subito modifiche con le leggi che tutti conosciamo del settantaquattro e del settantacinque
Ma mi sia consentito soffermarmi brevemente
Sulla legge
Cinquecento trentaquattro della settantasette
Che a mio avviso
E del resto risulta confermato dai relativi lavori parlamentari
La legge cinquecentotrentaquattro del settantasette
Ha voluto essere una legge
Nella scia
Della programmata
Innovazione
Tendente ad introdurre nel nostro sistema processuale
Il sistema accusatorio
Che vuole
Si è detto
Con una breve espressione un solo imputato
Per una sola imputazione
Ora non ho avuto la possibilità di leggere
Il disegno di legge
Sulla delega per la riforma del codice di procedura penale
Ma se questa riforma
Oggi a sulla introduzione nel nostro ordinamento del sistema accusatorio
La morte
Del maxiprocesso è a mio avviso una conseguenza automatiche
Per assoluta incompatibilità attesa tra i due sistemi
Però
La nuova disciplina
Richiederà tempo da quanti anni parliamo della riforma del Codice di procedura penale
E allora pensiamo
Ha dei rimedi a medio termine
Mi sembra e taluni inconvenienti del maxiprocesso
Non possono essere contestati
Inosservanza
Del principio della speditezza cui nell'attuale sistema su si ispirano i principi della riunione o della separazione dei giudizi
I principi della concentrazione dell'immediatezza del dibattimento
Il carattere personale della responsabilità
La funzione del difensore di fiducia avvocato Bruni vorrei uno penosi troppo è costretto a pentirsi insomma di aver notato dietro eccetera
Occorre soltanto vorrei dare il via a regalare a funzionare quasi acqua mi sembra nascosti
Mi sembra se lei mi invita no no no all'anno per carità al suo interno un pannolino non la si noi più di una è così interessante il suo intervento non se può sintetizzarlo ecco magari cercando in conclusione posso dire questo che tra le varie proposte
Mi sembra che quella
Improntata
Alla distinzione
Tra i investigazione
E dibattimento
Formulata dal Consigliere Geraci
Sia la strada
Che a medio termine
Possa essere seguite
Unitarietà
Della investigazione
E ove possibile pluralità
Dei dibattimenti
Però sono
Necessarie le relative strutture
E ritengo
Che questo rimedio suggerito a breve termine
Non possano trovare
Agevole applicazione
Per i reati associativi
In quanto a mio avviso
Promotori organizzatori e partecipanti
Di un'associazione sovversiva o di una banda armata vanno giudicati nello stesso dibattimento
Avrei altre cose da aggiungere ma il tempo concesso mi consente grazie controllori dell'Avvocatura dello Stato verso
Sulle maxi processi ma anche quindi inevitabilmente la maxi arringhe ma adesso ci darà il suo sintetico contributo di pensiero l'avvocato Mino Morning Monni Mormino del foro di Palermo
Ma mi devo
Confessare che
Nel primo sentimento di fronte
Alla manifestazione
Dei concetti dei principi delle formulazioni delle intenzioni
Alle quali abbiamo assistito di e oggi
Quello di riflette
Sui pericoli sulle difficoltà
Sulla Reale divaricazione
Che purtroppo sempre si verifica tra le parole in fatti
Perché tutto quanto si riesce tutto ragionevolmente apprezzabile
Più o meno condivisibile
Ma rischia e molto spesso
Anzi quasi sempre così
Di rimanere nell'ambito della formulazione ideale piuttosto per il trasferimento nella pratica concreta
Io sentivo poco fa parlare il rapporto tra il maxiprocesso delle convenzioni internazionali sul diritto degli uomini delle sulla libertà
E pensavo di ritrovarmi nella maxi aula
Del maxiprocesso di Palermo
A proporre per uno dei miei clienti magari tra i più noti il rispetto delle regole internazionali
Sulla libertà del cittadino
Nell'ambito di una situazione
Di pressione di sollecitazione
Di disattenzione
Al problema concreto immediato che quello della libertà del cittadino rispetto al processo stesso alla imputazione
Avrei ricevuto richiami molto più perentorie molto più pressanti di quelli che qui Di Pietro Paolo elargisce a chi interviene necessariamente con un certo spazio superiore a quello affidato e allora il problema diventa un problema di grande sensibilità e nello stesso tempo di grande angoscia
Perché ahimè
Tra le parole i fatti esiste un abisso
Di possibilità concrete di realizzare i desideri di fronte alle necessità che si avverte
E il problema relativo al maxiprocesso è una evidente dimostrazione di questa fondamentale difficoltà
Perché è un problema
Che e si pone intanto nell'ambito di una problematica più generale assai più vasto
Che è quella relativa
Alla funzione stessa
Del potere giudiziario
Al ruolo storico attuale del giudice
Ai contenuti e alle finalità del nostro processo inteso nella sua formulazione generale
Quindi professore bricolage sottolineava appunto questa problematica contraddittoria o contrastante o di diversità tra il ruolo storico sociale e quindi politico del giudice
Ovvero il ruolo istituzionale proprio che il nostro sistema gli assegna sottolineando questa sostanziale divaricazione
La anomalia fattuale che oggi osserviamo nell'impegno del magistrato rispetto al ruolo proprio ha un ruolo istituzionale e le invasione di un ruolo sicuramente politico sociale che gli spetta solo marginalmente e accessori a mente rispetto a quello fondamentale stazionale che il sistema gli assenti
Quindi la necessità
Di richiamarci
E di sottolineare che proprio quest'ultimo e il ruolo che il giudice deve avere
E secondo questo ruolo ripetibile muovere
Costruire realizzare il processo
Nell'ambito della specificità della sua funzione
Rispetto a questo problema relativa alla gestione di un processo che abbia una dimensione compatibile con la CISL con la necessità di una giustizia giusta e con le finalità stesse che il processo assegnate
Ed allora il ritorno alla riconsiderazione
Del processo al fatto del processo all'individuo qualunque sia il fatto e chiunque sia l'imputato
Senza distinzioni
Senza caricamenti di carattere psicologico
Neppure vorrei dire di carattere morale che possono sviare da questo contenuto tipico del processo
Certo un'attenzione al fatto reato
Rispetto a determinate situazioni criminali che oggi angosciano
Il cittadino la convivenza civile
La sensibilità
L'attenzione al fenomeno al problema sociale
Ma il rispetto comunque della funzione peculiare del processo cioè a dire la tutela della presunzione di innocenza del cittadino e semmai l'accertamento della sua responsabilità individuale
Anche rispetto all'esigenza di tutela della collettività
Termini tra i quali a mio parere non può cogliersi una contraddizione una incompatibilità
Perché ritengo che alla tutela della collettività si possa arrivare anzi si debba arrivare
Attraverso la garanzia
Della libertà del cittadino del singolo cittadino della singola persona che sia sottoposta a processo
E allora il processo l'imputato
O il processo al fenomeno
Perché a me pare che in questi termini e nella soluzione di questo dilemma
Stia la possibilità di una valutazione concreta
Del maxiprocesso
Della sua opportunità della sua giustezza della possibilità che si continui a percorrere una via simile
E il processo può essere davvero e può svolgere un ruolo
Riguardo al fenomeno cioè a dire il nostro processo può diventare e annesse sita di diventare realmente il processo al fenomeno piuttosto che il processo al fatto e all'individuo
Vi sono due aspetti che ho sentito qui segnalare ma che mi sembrano posti come falso problema
Cioè a dire il processo al fenomeno come risposta alla esigenza di rassicurazione dell'opinione pubblica del cittadino comune come esemplarità è manifestazione di volontà dello stato di perseguire il fenomeno criminale e quindi come esigenza di un coinvolgimento alla partecipazione del cittadino comune al processo stesso
è un altro aspetto
Cioè dire quello del processo come lotta alla criminalità come fatto di repressione istituzionale ebbene signori la esperienza l'esperienza che ciascuno di noi porta ma l'esperienza che portiamo soprattutto noi che ci troviamo involontariamente protagonisti
Nelle maxi chiesto nei maxi processi è quella di una risposta negativa
Il processo in questi termini cioè a dire il processo a fare al fenomeno non non raggiunge nell'uno o nell'altro risulta
Non raggiunge il primo risultato
Perché la dilatazione
Del processo la dimensione del processo
Del maxiprocesso i tempi
Costituiscono una remora una causa di allontanamento dell'attenzione dell'opinione pubblica dal processo stesso
E noi portiamo l'esperienza che un'esperienza drammatica è angosciante
Noi abbiamo nell'emblema di questo convegno la maxi aula del maxiprocesso di Palermo
Io mi farei assisterà la desolante
Rappresentazione scelto di questa situazione agghiacciante bella assoluta assenza della totale assenza
Di tutti quanti protagonisti del processo vi sembrerà paradossale ma nello stesso tempo anche dei giudici che sono lì seduti
Nella celebrazione di queste udienze
Non ci sono gli avvocati
Che non hanno la possibilità materiale di seguire di impegnarsi con costanza con presenza continua e con impegno per funzionale nel seguire la maxi dimensione di questo processo
Non ci sono i rappresentanti delle parti civili e ricordate
Quanto si è discusso sulla necessità del controllo politico del processo attraverso la partecipazione delle parti civili e quanto si è fatto per la raccolta di fonti quante polemiche contro gli avvocati che non assumevano la difesa della parte civile vi dico
Che nella prassi massima parte delle occasioni non è presente nessun difensore di parte civile
E questo dispiace anche la difesa
Perché crea la mancanza della dialettica processuale e quindi della vivacità e della vivezza del dibattimento attraverso solo la quale si può raggiungere un risultato giusto
Manca il pubblico
Noi abbiamo delle tribune predisposte con un grande preoccupazione per un numero di duecento di trecento di quattrocento spettatori
Ed è desolante girarsi indietro vederne due tre al massimo e per la massima parte parenti di imputati che accorcia
Cari amici
Marco cosa ancora più paradossale e sorprendente
Mancano gli imputati
Cioè a dire coloro stessi che sono attratti alla esigenza alla necessità della partecipazione al dibattimento non ci sono
C'è una caduta d'interesse tanto generale tanto totale da sottrarre alla celebrazione del dibattimento l'interlocutore primo del processo stesso cioè a dire l'imputato tutto ciò deve avere un suo significato
E però questo conferma che il processo come processo al fenomeno sotto il profilo della sensibilizzazione popolare della partecipazione collettiva è un fatto negativo da un risultato negativo
Non solo
Ma non lo è neppure come aspetto di lotta alla criminalità come di sviluppo scusa
Qui un accenno ci vorrebbe perché tu mantieni questa promessa di sintesi io sono costretto al tuo fianco tante volte nella sua a tirarti la giacca se stavolta accetto questa perché perché per la importanza del tuo intervento e per quest'ultime battute che hanno raggiunto una espressività incide veramente icastica su su maxiprocesso se tu potessi sintetizzare invece questo secondo aspetto ti saresti se essi Graziano cent lo faccio subito procedo proprio braccio
Neppure come lotta alla criminalità come fatto repressivo e qui una esperienza storica
Non posso che contestare la impostazione di Giovanni Falcone il quale finisce vedete abbiamo fatto un maxiprocesso che ha raggiunto l'effetto deterrente al punto che da trecento omicidi nell'ottantatré si è passata cinquanta omicidi dell'ottantaquattro
Ebbe questa una visione a breve termine direbbero gli economisti del problema
Mentre la visione a lungo termine ben diverso ricordate le inchieste del prefetto Mori
Ricordiamo i vecchi maxiprocessi centoquattordici Catanzaro o cose simili
Teniamo presente quello che è il momento di grande anzi a su quelli che sono gli sviluppi ulteriori della criminalità organizzata in Palermo nel territorio
Per renderci conto che neppure questa funzione il maxiprocesso ha potuto assorbe
E allora ritornare al processo all'individuo e a processo al fatto secondo criteri di specificità di pertinenza e secondo la utilizzazione delle regole che debbono essere usate
Trovando una compatibilità tra quello che il problema del processo al fatto che l'individuo è della sensibilità appunto alla problematica di carattere sociale
E su questo punto si pone tutta la problematica esposto a questa mattina dal professor Coppi in ordine ai problemi della prova
Laddove inserimento funzionale nel maxiprocesso del pentitismo acquisisce proprio questo aspetto
Cioè a dire quello della funzione probatoria e della valutazione probatoria del pentito nel maxi processo
Lasciamo stare la prova comune quella indiziaria per cui come è stato detto sono stati superati tutti i criteri logici i criteri di applicazione delle massime ed esperienza
Vorrei dire criteri della giuridici della notorietà aspetto che non è stato sottolineato ma che vi appare frequentemente quello degli elementi irrituali
Per renderci conto che la esperienza del maxiprocesso ci presenta una assoluta trascuratezza e il superamento dei criteri ordinari della valutazione dalla prova questo avveniva già nei processi cosiddetti di mafia
Ricorderà il professore Carlo un famoso processo che abbiamo trattato assieme quello dell'omicidio del capitano Basile
Laddove il giudice che applicò un corretto criterio logico della valutazione della prova indiziaria fu tacciato di tradimento la sua funzione
Per cui il giudice d'appello sguardo beve di non usare un criterio diverso condannando gli imputati che erano state assolte pure allora non si fece nessuna discussione che abbia una simile in quello che è avvenuto dal recente con la sentenza
Che riguarda l'omicidio finissima
Il pentitismo come fatto probatori all'interno del processo e chiudo su questo punto che mi pare importante che trascurato quello che il problema fondamentale da tutti avvertito lasciamo stare la qualità del pentito mafioso rispetto alla qualità del pentito terrorista
I problemi che attengono alla legislazione premiale e qui l'atteggiamento schizofrenico perché ho sentito il tutto e il contrario di tutto in questo convegno chi lo ha sostenuto dal punto di vista dell'opportunità giudiziaria etti come la dottoressa Gerundo poco fallo negato chi lo ha sostenuto dal punto di vista politico e chi lo ha contestato
Però
Basterebbe ritornare ai criteri corretti di valutazione della prova per cui da tutti si dice ecco qui le parole rispetto ai fatti e anche qui la dottoressa Gerunda mi perdoni se faccio questa osservazione
Io non frequento abitualmente il Tribunale di Roma quindi non so come si realizzi questo problema ma quando noi diciamo controlliamo le dichiarazioni del pentito e tutti siamo d'accordo su questo punto
Quando poi andiamo a realizzare in pratica questo concetto leggeremo nelle sentenze delle affermazioni assolutamente prevarica attori che dei criteri per cui si dirà
Ed è importato del maxiprocesso un aspetto assolutamente negativo che il pentito basta che sia riscontrato in un aspetto delle sue rivelazioni
Perché questo riscontro voi serba per l'apprezzamento generale delle sue accuse
Trascurando che il criterio del riscontro deve essere un criterio di carattere specifico individuale personale per cui il riscontro l'ho fatto per ciascun accusa e per ciascun accusato e non può essere di carattere generale allora problemi che ce ne ce ne sono e ce ne sarebbero altre esigenza del ritorno al dispetto dei ruoli e delle regole
Nella quale nelle quali ciascuno compia il suo dovere
Cominciando ed ecco enunciando lì a mio avviso i suggerimenti e i criteri che dovrebbero essere usati cominciando attribuire a ciascuno il suo ruolo
All'investigatore quello dell'investigatore
E se il giudice istruttore il Pubblico ministero sono diventati investigatori che lo siano non sostanzialmente ma anche formalmente
Cedere che venga sottratto loro il potere del giudizio sia pure interlocutorio che porta alla privazione della libertà che porta alla valutazione delle posizioni processuali
Cioè a dire restituire all'investigatore il suo ruolo di promozione dell'azione
Al giudice il suo ruolo di terzietà e di intermediazione già c'è nella legge sì e io dico
Poi veramente attendiamo una conclusione e cerca di offrire offrire con un aspetto un aspetto fondamentale non un po'degli altri che le parlo finito utilità gran e soprattutto e soprattutto e soprattutto
Nell'ambito di questa visione corretta del problema e della gestione del processo
Sono d'accordo con quanto detto dato milioni che il rimedio c'è ed è se vogliamo la maxi inchiesta rispetto al mini processo
E nell'ambito di questa situazione il rispetto per il ruolo dell'avvocato
Al quale non si chieda Nord rinunce e non si chiedano compromessi che mi suonano come invito al tradimento del ruolo della funzione ed è un dovere il rispetto della tutela degli interessi del cliente
Ringrazio vivamente l'avvocato Nino Mormino per le acutissime considerazioni ecco anche per la testimonianza che ci ha dato delle sue esperienze professionali
Prego di venire l'avvocato Domenico mora Marafioti di Roma
Marafioti
C'è una errata corrige
Ma
Può capitare insomma saranno delle Apps sempre un po'di anni
Io che sono un inguaribile polemista non riesco a capire
Perché tra il l'armamentario il bagaglio
Tecnologico di tutti i congressi
Non c'è la vecchia antica intramontabile clessidra
Ci sarebbe la possibilità visiva
A sia coloro che dirigono il dibattito sia coloro che parlano di rendersi conto di questo scorrere inesorabile del tempo
Perché è vero che illusione di poter all'inizio di poterli avere a meno poi dopo invece si vede che purtroppo bisogna rinvenirla se c'era Coppi far pervenire
Comunque la RAI tu la dimostrazione cresce la consapevolezza che diventa il capro espiatorio c'era non ce n'è bisogno però il capro espiatorio sono sicuramente interrotto invitato la conclusione comunque sarò
Il più sintetico possibile
Cari colleghi ed amici illustri magistrati
Io devo
Devo dire che avverto
Un senso profondo di scoramento di di frustrazione
Alcuni dei miei abituali detrattori antagonisti che sono in questa sala capeggiati
Dal solito onorevole Franco De Cataldo demone regolino potrebbero subito risponde mi scrisse solo affetto da frustrazione potrà evitare di parlare
Io rispondo Renata mente che proprio per cercare se non di vincere attenuare questo senso di frustrazione voglio avvalermi anch'io
Della possibilità di intervento nel dibattito
Perché ho questo senso di frustrazione
E di scoramento
Perché più interveniamo più parliamo di queste cose
Di questi nostri problemi più ci accorgiamo un certo punto
Che si svolge quello che in un celebre libro di Guglielmo Ferrero intitolato un discorso i sordi o un dialogo tra sordi se un dialogo tra sordi è possibile cioè e veniva convinzione ormai praticata da
Da questo passaggio dalla curva minore ormai della della mia vita
Sia biologica che professionale
E nella commissione che debba esserci un problema di cemento di fondo di un intesa
Sia pure parziale
Ed il discorso a questo punto per quanto mi concerne non è più un discorso
Che noi chiamiamo di culture
Perché se facciamo un discorso di cultura lo dovrei dire con la massima franchezza che qui c'è se non uno scontro un'antitesi tra due culture ma che non sono più solo e tanto culture quanto a mio parere sono delle Filosofia
Cioè dove in sostanza abbiamo due diverse filosofie del processo intesa come Klose del processo nel più quel senso
Che i tedeschi attribuiscono alla parola Weltanschauung o cioè come concezione come concezione del mondo e della società
Altrimenti non saremmo rimati arrivate queste strettoie
La cui siamo arrivati in questa fase della nostra vita sociale giudiziari
Perché io dico questo
Perché ho la sensazione
Che più che alla politica del diritto
Più che la Soge Sociologia del diritto
E accanto alla scienza del diritto su cui non mi guardo bene
Dall'interferire perché abbiamo avuto una schiera di così eminenti cultori dalla scienza
Del diritto penale del diritto processuale
è necessario
Per un Paese come il nostro che tra le sue grandi virtù c'ha il grandissimo difetto dalla corta memoria
Quando si arriva a livelli così drammatici
Del tentativo del dialogo bisogna rifarsi rifarsi alla storia non in senso di che anno buon senso crociano ma alla storia
Che la cronaca più distante che si è già fatto storia
Sotto questo aspetto
Io mi avvarrò di quello che è la mia la mia esperienza di uomo
La mia esperienza come si dice generazionale
Fino però dei maxiprocessi
In quella forma
Che addirittura oggetto così pregnante di un dibattito a dopo che la Camera penale beltà hanno voluto predisporre Teramo dei maxiprocessi
è un fenomeno ricorrente nella storia dell'uomo possono essere processi individuali
Così come sopra il sito collettivi processi per numero abnorme di di soggetti
Io ne ricordo
Per quella che è la mia modesta esperienza dura nell'immediato dopoguerra
Io ero giovanissimo praticante lo stuolo di Calabria e si celebrava la corte d'assise di Locri il processo per la Repubblica di là di Colonia
Per la rivolta di tavoloni
Premesso che la rivolta di colore fu un processo contro trecentocinquanta imputato
Nello stesso giro di anni si celebrò ad esempio nella zona in cui io vivevo il processo cosiddetto per la banda Vigneri che cos'era la banda Bindi e Labate ve ne era una banda
Con un maxiprocesso di circa centoventi centotrenta di individui che aveva addirittura conquistato un Paese Industry innalzando un proprio vessillo e ponendo delle dei nidi di mitragliatrici
Su quello che si chiamava municipio
Delle
Che cosa significa cielo
Questo significa che questa visione
Catastrofica che noi oggi abbiamo dall'emergenza
è una visione che deve essere analizzate inquadrata sotto problemi non soltanto di norme di strutture ma sotto problemi di mutamento di costume
Perché allora si celebrava il il maxiprocesso per quantità rilevante gli imputati per quantità rilevanti gli addebiti secondo quella che è una legge naturale una legge fisiologica del processo
Una legge ragionevole del processo
Erano processi per posizioni
Similari processo l'insurrezione di Caulonia ero un processo in cui si giudicano trecentocinquanta persone per un delitto omologo
Quando si fa un processo per una radunata sediziosa duecento persone quindi
Non ci si venga a dire che il fenomeno dei maxiprocessi è ignoto alla nostra storia giudiziaria
E non ci si venga a dire che il maxiprocesso è un male necessario queste sono cose che non abbiamo sentito in forma ricorrente nella nostra storia sia per il fenomeno giudiziario sia per altri fenomeni e allora il problema
Va inquadrato
Dal punto di vista
Della individuazione di queste che sono alcune costanti che poi si ripetono
Nella storia giudiziaria nel caso per quanto ci interessa per arrivare poi a questo sbocco irragionevole del maxiprocesso maxiprocesso
è un fenomeno adesso di ingrandimento e di dilatazione di certe disfunzioni ma noi avevamo avuto già dei segnali allarmanti
Di quello che è il problema di fondo
Della nostra vita giudiziaria come della nostra vita amministrativa cioè prevedeva con del controllo della discrezionalità del controllo dell'esercizio del potere che altro era se non questa tendenza
Alla discrezionalità incontrollata quell'uso di Scelta della sommaria
Nell'utilizzazione del trecentottantanove finché non non intervengono le sentenze
Della corte costituzionale
Anche allora noi già assistevamo a questi a problemi similari che sono problemi di prassi giudiziaria che dilata la norma
Per cui si faceva un uso sconsiderato da sommarie la sommaria si avviava a fare la maxi inchiesta o l'uso abnorme degli atti relativi con le perizie negli atti relativi
Che altro non erano se non questa metodologia strisciante di usare il processo per i suoi fini
No naturale
Che altro furono per segnala l'amante per cui in quei famosi discorsi inaugurale degli anni sessantacinque si introdusse il concetto del pre per legge almeno all'indagine del giudice penale
Quindi voglio dire e vi chiedo scusa per questa mio intervento che non può essere altro ripeto Uche una digressione e non lo quindi l'interpretazione tecnica di cose che ormai con il Congresso acquisito che troveranno coi nella sintesi finale
Del senatore Gallo la loro migliore collocazione
Debbo dire una cosa che io ieri come mia Lerner siccome mia come mio vissuto io ho ascoltato con grande interesse la relazione di uno dei due magistrati palermitani
Uno dei quali oggi mi pare che assurto a quello che io chiamerei laticlavio della magistratura giudici esserne ma debbo dire che stranamente per un accostamento assurdo
E giustificato da parte mia mentre parlava quel valoroso magistrato
Nella cui però io vedevo condensato una grande tradizione mediterranea che parte dai sofisti e arriva alla filosofia sulfurea di Pirandello io inconsciamente per quel fatto che che i surrealisti chiamo la scrittura automatica quando si scrive occupi il Proust chiamava il monologo interiore io pensavo con insistenza mentre parlava del valoroso magistrato pensava ad un personaggio che non è soltanto un personaggio perché un personaggio storico corposo che il Matranga del Della Morte dell'inquisitore
Che ha trovato nel nel impedimento di Sciascia
Una nuova una nuova vita io pensavo al Matranga uomo di tenace concetto come lo definiva il suo biografo del tempo che aveva resistito in maniera abnorme alla non alla furia
All'intervento certosino accanito dell'inquisitore del suo tempo perché dico questo
Perché di fronte all'ultimo all'ultimo di questa serie di correnti di fenomeni allarmanti
Di deviazione di quella che è l'essenza la nostra vita che le la funzione della difesa la funzione della giurisdizione che sta perdendo i suoi caratteri che completamente sfigurata ormai di Frodo tutto quanto sta avvenendo
Di fronte all'episodio il più recente che la Camera Penale di Roma voluto giorni orsono stigmatizzare e che Titta Mazzuca oggi
Amplificato attraverso il microfono di questo importante congresso io non pensavo non solo e non tanto all'attentato fazioso che veniva fatta fatta la funzione dalla Cassazione
Che in sostanza attraverso che la prima sezione svolgeva attraverso quel gruppo e sentenze quello che quello che la sua funzione istituzionale c'è una funzione di indirizzo interpretativo
Ma pensare coi piedi parlavo all'inizio del mio intervento
Di scoramento e frustrazione alla gravità di quanto dovuto leggere su uno dei giornali da parte di un giornalista peraltro valoroso e che stimo ma ma che a collocarlo col fenomeno dal maxiprocesso un rapporto quasi quasi Satie ma sadomaso Pistillo
Questo giornalista si allarmava perché la decisione della Cassazione udite
Caneva intempestivamente
In un momento in cui si diceva per il per voci per le voci incontrollate misteriose non so che di Radio Carcere di Radio concesso Ceron importanti imputato c'è un imputato pilastro perché ci sono i pilastri ormai gli imputati pilastri e di processi fenomeno
Pare che questi imputata avrebbe cominciato a parlare non dico la parola collaborare che mi ricorda tempi passati tempi passati del del
Delle del periodo che abbiamo vissuto capaci prima della guerra o con la guerra
Quindi praticamente ecco perché io pensavo e l'accostamento non sempre per nulla P arbitrario perché non ha niente a che fare con le cose egregie che ci diceva ieri il valoroso giudice palermitano che considera addirittura processo quasi comunque atto di amore ed odio il maxiprocesso lo considerano quasi come un'opera d'arte perché parlava per quelle che sono non più e la parola abusata discrasie di diciamo normale lacerazione devastanti parlava di sbavature inevitabili nell'opera
Nell'opera del maxiprocesso
Senza pensare che nel maxi processo ormai uno di quelli che essa che si chiama in i pilastri del processo penale che il giudice istruttore ha già completamente perduto la sua immagine in una spaventosa cado avuta in una crisi d'identità che lo porta ad essere addirittura l'accusatore non più il giudice istruttore
Ecco perché io pensavo al Matranga di
Di Sciascia
E a questa logica inesorabile Storia dell'Inquisizione ieri attraverso la tratturo la ruota della colonna infame o di Palermo oggi attraverso la tesa dei mass media con tutto il progresso tecnologico e la Santa democrazia posti costituzionale per cui questo valoroso giornalista diciamo a questa Cassazione
Viene a romperci le uova perché pare che ci fosse uno dei più importanti imputati
Del grande maxiprocesso che addirittura il quotidiano uno dei quotidiani più riletti dove il Corriere on le chiama collo con le maiuscole perché vogliamo Ingram del processo di Palermo con la G maiuscola la P maiuscola giorno
Quindi la situazione e concludo presidente ringraziando di perché mi inviti inviti a chiudere il mio non era altro che un intervento di solidarietà
Il sole dagli età per vincere questo questo di senso di frustrazione che forse da solitario indipendente avrò solo io io non lo so se se gli altri avranno anche momenti volevo portare questa non più questa testimonianza che ha portato il mio valoroso amico vigna volevo dirvi
Vinciamo lo scoramento vinciamo la prostrazione però convinciamo circa che spesso si ingrandiscono i fenomeni per creare dei falsi problemi
E dei e dal punto di vista sia giudiziario che sociale perché nella nel primo e immediato dopoguerra il paese era in pezzi c'era l'emergenza delle emergenze c'erano i maxi processi io iniziavo la mia professione in Calabria
E i processi più ricorrenti era non di banda armata Cosima di bande armate che scorrevano le pubblica campagne con i mezzi usuale della giustizia si facevano i processi arriva Orlando l'otto e il due avvocati italiani furono capaci di adattarsi anche per alcuni mesi al processo accusatorio non conoscendo una parola di inglese e non sapendo che cosa fosse una grossa esaminati sono Resta la realtà
Pensa oggi noi abbiamo questo mutamento che non è mutamento di costume o mutamento di cultura su cui molto spesso influisce più la volontà che la ragione quindi atto della volontà ma atto della ragione nel contempo nonostante il mio amico Ugolino Pia Fusi
Continuamente di TAR dovendolo illuminismo l'invocazione ai lumi più che mai per riguardare alla nostra storia giudiziaria più recente antica per dire anche con le armi della normalità che significano
Portare processare rispetto dei suoi dei suoi connotati fondamentali che così da Podestà manualistica ormai anche nelle scuole elementari possiamo dire che si chiamano giudice accusatore del difensore grazie
A Maurizio Di Pietropaolo mi ha lasciato una eredità pesante quasi la quadratura del cerchio perché quanti sono uno due tre quattro cinque sei e sette interventi ancora allora il problema è proprio quello della clessidra io pregherei chi verrà adesso al microfono di mantenersi dei cinque minuti massimo altrimenti non facciamo in tempo a sentire la relazione di sintesi del senatore
Gallo quindi prego prego dovuto prego prego così interessanti
Che veramente io ritengo di potere compensa quella che è una durata Annoni inutile anzi estremamente proficua degli interventi con io credo ai generi letterari e una conclusione di sintesi deve essere distinte
Non la riproduzione di un qualche cosa che spunta come sorta di deus ex machina all'ultimo momento quindi chiedo scusa Presidente ho preso ma stanziamenti va bene allora queste parole decisi camorra che sono del massimo spicca queste parole che indicano la ben nota genero Ciano davvero senatore Carlo dovranno incorre ancor di più credo io alla sintesi e soprattutto ha un congedo perché ci sono stati degli interventi veramente importanti ma con dei congedi difficili
Quindi andare al andare al centro del proprio intervento allora prego il dottor Vincenzo vitale vitale pretore a Berna
Ma non la brillantezza oratoria dell'oratore che mi ha preceduto però posso cercare di sottoporre all'attenzione dell'uditorio
Quello che ho potuto recepire fra le tante cose che ho provato del suo intervento quando egli ha parlato dell'esistenza di due filosofie contrapposta del processo penale e con grandi linee
Io credo che sia proprio in questa prospettiva concettuale che poi una prospettiva accessibili sì ma tutti che debba essere inquadrato il problema della legislazione premiale sui pentiti
A ben guardare introdurre un tipo di legislazione premiale sui pentiti nell'ordinamento processuale
Significa scardinare il sistema giuridico del processo per introdurre degli elementi di natura squisitamente politica
Eccoti lei che le due grandi filosofie del processo
Che si contendono il campo nel nostro tempo sono proprio queste da un lato i fautori di coloro che vogliono mantenere salvaguardare
Nella misura più pura possibile la giuridicità del processo dall'altro coloro che invece intendono politicizzare il processo vengo e mi spiego
Il processo giuridico si caratterizza per un fatto molto semplice
Per il fatto cioè che la legittimità dei mezzi istruttori e dei mezzi processuali che sono affidati al giudice perché li usi nella sua opera di controllo giudiziario sul fattispecie di reato dell'ipotesi accusatoria
E più importante di con la legittimità di questi mezzi istruttorie più importante e più decisiva viene in primo piano rispetto allo scopo dell'accertamento della verità
Ebbene nel processo politico accade esattamente il contrario
Cioè l'accertamento della verità e in primo piano e viene prima
Ed è più importante rispetto alla legittimità dei mezzi usati per arrivarvi e chiaro che siano esempi storici anche di questo basti pensare a come si svolgono certi tipi di processi in certi sistemi dittatoriali
Si parla di processo politico prove in questo senso perché non ha importanza che tipo di mezzo processuale di mezzo istruttorio venga adottato dal giudice l'importante e che si arrivi alla verità
Ebbene la legislazione premiale sui pentiti introduce questo gravissimo elemento di politicizzazione del processo proprio perché privilegia l'accertamento della verità rispetto alla legittimità dei mezzi
Ma perché il mezzo il meccanismo premiale all'interno del processo illegittimo
Non è difficile intendere perché e illegittimo a mio parere perché meno ma viola in una misura maggiore o minore a seconda dei singoli casi quella che la libertà processuale dei singoli soggetti
Che a vario titolo imputati testimoni e così via parte civili
Prendono parte al processo già Carmignani giurista napoletano il secolo scorso parificare in tutto e per tutto la legislazione premiale sussunta nel meccanismo processuale alla tortura
Specificava che l'unica differenza consiste in questo che la tortura si svolge sul piano fisico mentre la legislazione premiale opera attraverso un meccanismo molto più raffinato molto più sottile ma proprio per questo molto più pericoloso di condizionamento della volontà allora da un primo punto di vista il processo in cui si assume come meccanismo di base quello della legislazione premiale non è un processo giuridico e un processo politico e allora bisogna dire che oggi in Italia si fanno i processi politici
Bisogna avere il coraggio di dirlo con tutto il significato anche carico di stratificazioni storiche che la parola politico trae secco
Secondo osservazione Massimo portato paradigma direi immediato di facile recezione del processo politico attraverso messo in opera attraverso la legislazione premiale e propri maxiprocesso
Nell'ambito del quale oltre la già menzionata credo con sufficiente linearità e brevità
Politicità del processo che si sostituisce proprio il processo giuridico processo come si diceva da parte di una Toro di un oratore prima di me non v'è più c'è solo un simulacro di processo e con il maxi processo ci sono anche moltissime altre distorsioni
Mi limito perché moltissime è stato detto è molto meglio di me da quanti mi hanno preceduto ad una solo osservazione
Sembra oggi che i giudici ritengano che l'istituto della connessione che causa lo spostamento di competenza ex articolo quarantacinque e seguenti del Codice di rito penale
Sia un istituto obbligatorio
Ma quando mai
Io non so proprio dove ci sia scritto che lo spostamento di competenza degli articoli quarantacinque seguenti debba essere a tutti i costi operato
E tanto è vero che se andiamo a rivedere la novellistica che dal settantasette in poi
Fino a questi ultimi anni è stata emanata dal Parlamento ci si accorgerà che la tendenza è proprio in senso opposto ricordo per esempio l'articolo quarantotto bis la legge del settantasette che se può essere inteso in un certo modo indica proprio una una direzione opposta cioè la tendenza è quella della separazione dei processi già mai quella dell'unificazione
Esiste quindi una responsabilità certo della legislatore che ha fornito alla magistratura la legislazione premiale sui pentiti ma fornito anche moltissimi altri strumenti dichiaratamente politici e non giuridici mi limito a ricordare il quattrocentosedici bis
Che per molti aspetti e incostituzionale perché non sufficientemente determinato quanto all'ATP TZ alla tipizzazione della fattispecie non sono solo io a dirli a dire questo sono in molti e dall'altro punto di vista però c'è anche una precisa responsabilità della magistratura e ho finito perché responsabilità della magistratura perché convegni che si promuovono anche mentre noi stiamo qui a discutere hanno come titolo la magistratura e lotta contro la criminalità e allora mi accade di andare prender parte essere invitato a questi convegni e di dire signori scusatemi ma io non capisco ha fatto il significato il senso la prospettiva di questa espressione
Ebbene credo di essere il titolare di uno dei pochissimi uffici giudiziari d'Italia
Che abbia intrapreso una singolare iniziativa non per ragioni puramente estrinseco formali ma perché credo forse sono un illuso nella pesantezza e nella gravità nella forza simbolica se volete delle parole
Ebbene Nenni fascicoli processuali del mio ufficio là dove normalmente si legge il procedimento penale contro Tizio o contro Caio ho fatto sostituire alla parole tra contro un'altra espressione che mi sembra molto più aderente all'originario termine latino vs
Di cui la parola contro è una traduzione assolutamente destituita di qualunque fondamento assolutamente erronea sbagliata
E sì perché ho preso un buon dizionario latino ottimo lo garantisco sono andata a cercare vs e la produzione di verso se nei confronti di cioè indica la instaurazione di una relazione tra giudice imputato che di sapore assolutamente neutro giammai connotata in senso negativo in senso deteriore
E che però è suscettibile di colorarsi di bianco o di nero a seconda di come si di che tipo di svolgimento
Avrà il processo ebbene in questa prospettiva mi sono ricordato l'ora e credo che una parte della magistratura italiana anche coloro che hanno parlato qui ieri sera a quanto mi è dato di sentire ad altri che hanno assistito perché io purtroppo non ho potuto assistere personalmente
Invece non se lo ricordano
Si dovrebbero invece ricordare che quando un pretore un sostituto procuratore si siede alla propria scrivania e trovo un rapporto di polizia giudiziaria in cui Tizio filano Caio sono accusati di un determinato reato
Ebbene all'obbligo dico l'obbligo istituzionale costituzionale e concettuale di non prestare fede a questo rapporto
Tanto e nella misura in cui non vi presta fede fa il processo
Altrimenti che bisogna mai ci sarebbe del processo si potrebbe benissimo non fare anzi si potrebbe benissimo saltare a piè pari tutta la complicata costosa dispendiosa anche dal punto di vista del tempo fase processuale
E passare immediatamente all'esecuzione della pena
Ebbene queste sono così una interpretazione minimale che propongono vostra attenzione i guai cominciano dopo
Guai cominciano perché ad altri convegni a cui ho avuto modo di partecipare nel momento in cui e si è cercato di portare in chiaro queste problematiche nel momento in cui si è cercato di evidenziare questi problemi
E ci si è sentiti rispondere non dal primo venuto ma per esempio e mi duole che non sia qui presente ma avendolo
Citato glielo dirò poi di persone il ministro di Grazia e Giustizia mi ha detto che quello che io voglio e un giudice udite bene apolide
Perché veramente non lascia molto ben sperare per quello che sarà il futuro del sistema giudiziario italiano mi limito a un'ultima considerazione
Ciò che conta oltre le cose che si fanno
Più ancora delle cose che si fanno il modo come lei si fa ecco perché l'importanza del processo ecco perché le regole del gioco la forma a cui qualcuno ha fatto riferimento il più importante del contenuto
Gli animali mangiano e gli uomini mangiano anche ma solo gli uomini hanno elaborato un'arte della cucina e un Codice delle buone maniere per stare a tavola e ciò che ci differenzia dagli animali ci rende più
Ne stiamo a tavola el come cuciniamo i cibi vi ringrazio dell'attenzione
Allora ringraziando il dottor vitale anche per oltre che per la contezza per la brevità che ha potenziata ancora di più il suo intervento
E vorrei chiamare il dottor Gennaro Calabrese presidente che tutti conoscono presidente della nona sezione penale del Tribunale di Roma
Ringrazio il presidente sarò brevissimo
Tutto il problema del maxiprocesso a mio giudizio sta nell'assicurare agli imputati
Ai difensori
I dalle persone offese dai reati la par condicio che le stesse parti hanno in tutti gli altri processi che si svolgono in maniera normale in via ordinaria
In una parola la macchina della giustizia deve funzionare mi maxiprocessi allo stesso modo che negli altri casi
Perché ciò sia possibile occorre predisporre tutta una serie di misure a garanzia dei diritti della difesa
I DAR tutela della perfetta osservanza delle regole processuali
Il maxiprocesso e in linea di principio da escludere
Ma ove lo stesso è inevitabile
Per raggiungere il risultato che esso si propone occorre istituire delle sezioni specializzate
Presso i tribunali e li Corti di Assise
Con strutture e mezzi adeguati allo scopo con organici a ciò destinati
Senza altri aggravi di lavoro
Con una a un disponibili a tempo pieno personale di cancelleria ufficiali giudiziari dattilografia e gli uscieri da utilizzare per tale lavoro eccezionale senza altre incombenze
Il maxi dibattimento quale procedimento e ceci malissimo
Esige ove inevitabile e necessario a seguito di un provvedimento istruttorio di rinvii a giudizio
Il
Necessario
E
Obiettivo
Vai delle dichiarazioni dei pentiti
Solo
Come inizio di fonti di prova
Che deve essere sottoposto alla rigoroso controllo degli altri elementi del processo ed al riscontro Serino ed obiettivo
Scaturente dall'apporto probatorio fornito da tutte le parti
Alla luce delle testimonianze dei confronti delle ricognizioni
E di tutte le indagini di polizia giudiziaria effettuate nell'immediatezza dell'accadimento dei fatti che però loro gravità il clamore sociale suscitato impongono una risposta cumulativa pronta ed efficace
Le strutture attuali sono manifestamente inadeguate alla trattazione di massima processi
Sia in rapporto alla organizzazione giudiziaria comunque auguri tempi di definizione del processo personale a disposizione sia in relazione al rispetto delle regole procedurali alla disciplina corretta della valutazione della prova all'osservanza rigorosa di principi consacrati nella Costituzione
Ci pesce riguardo alla salvaguardia dei diritti della difesa e dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge
La teoria e cosa ben diversa dalla prassi
Pretendere completezza rapidità rispetto dei termini procedurali assoluta osservanza della forma di maxiprocessi contanti buttati
E numerosissimi capi d'imputazione e obiettivamente impossibile
La giustizia approfondimento delle singole posizioni è proporzioni e certezza e obiettività equilibrio e buon senso rispetto della procedura nell'acquisizione e nella valutazione della prova
La legge è difficile a scriverlo ma ancora più difficile ad applicare quando i maxi processi i giudici devono fronteggiare l'Abbé norme situazione processuale di trattazione del dibattimento
Nei confronti di numero ieri innumerevoli persone detenute non per fatti gravissimi nel pieno rispetto di tutte le regole procedurali e di diritto sostanziale
La via della prova deve essere uguale in tutti i processi siano essi mi medico o maxi
è facile discutere della difficoltà e delle irregolarità di maxi processi ma è ben più arduo definire
Non so sì al posto dei giudici per portarli al termine di fossimo i politici o i professori universitari simile a quali conclusioni essi approda libero sono certo comunque
Che litigherebbero meno l'operato della magistratura
Posti di fronte alla insuperabile asperità e alla loro definizione nell'assoluto ossequio delle norme procedurali
Nei tempi necessari
Per evitare la decorrenza dei termini di custodia cautelare egli limita con le attese dalla pubblica opinione della società civile che chiede una giustizia concreto efficace serio di fronte alla dilagante demagogia
Io non meno diffusa indifferenza
Adesso la superiore tutela della collettività che ha ragione pretende di essere garantita nelle integrità dei suoi beni senza mezzi termini è senza retorica
E per concludere
Mi corre l'obbligo di un brevissimo cenno alla solitudine del giudice
Lui faceva richiamo nel suo intervento il ministro di grazia e giustizia onorevole Mino Martinazzoli
Il quale puntualizzava anche che il giudice in un punto pretendere consensi nella sua terzietà
Certo è però che non puoi neppure quale rappresentante di uno dei poteri dello Stato
Che ha dignità pari agli altri
Essere tenuto a rinunziare
Al proprio bisticcio
Per evitare la sua delegittimazione
Tanto più che è chiamata ad emettere i le sue decisioni in nome di quel popolo italiano la cui sovranità
è assicurata proprio
Grazie al puntuale rispetto delle leggi e della Costituzione alla cui osservanza tutti i poteri dello Stato sono egualmente tenuti per la continuità delle istituzioni democratiche del Paese grazie
Ringrazio il presidente calabrese per questo suo appassionato intervento e prego l'avvocato Gabriele Niccolai
Siccome ogni convegno deve avere una conclusione
Vanno fatte alcune proposte
Io credo di avere captato
Negli interventi ultimi soprattutto anche negli alcuni interventi di ieri
Il serpeggiare di una proposta
Che mi ha particolarmente allarmato
E il serpeggiare di questa proposta sarebbe queste in sostanza
Il medio tempo
Attendendo cioè il nuovo processo penale
Che per la sua struttura distruggerà
Il maxiprocesso
Facciamo per ora delle maxi inchieste
E cerchiamo di non fare il maxiprocesso cioè il maxi dibattimento
Questa proposta è estremamente allarmante
Perché si vorrebbe con questo pannicello caldo e in sostanza uscire da quella che è una enorme preoccupazione di tutti quelli che gli operatori del diritto
Facendo un qualche cosa che ancor peggio è ancor più violerebbe violerà se dovesse essere attuata i diritti della difesa
Perché nell'attuale sistema perché prima che venga modificato il codice di procedura penale dobbiamo ragionare in termini di attuale sistema
Nell'attuale sistema nel momento istruttorio il difensore sente è quasi assente perché partecipa soltanto determinati anti e non partecipa agli atti più importanti quelli che sono proprio utili per l'acquisizione di determinate prove che poi costituiscono la base dell'accusa e la base della sentenza di rinvio a giudizio per l'ordinanza di rinvio a giudizio che sono le testimonianze confronti
è soprattutto in tema di terrorismo in tema di mafia camorra o o comunque di grandi associazioni terroristi che o comunque sia di altra natura è chiaro che proprio le testimonianze e i confronti sono quelle che danno una base della prova che poi sarà estremamente difficile poter contestare o Porter contraddire il dibattimento
E quindi ecco perché questa porta e questa proposta medio tempore mi trova assolutamente contraria e mi trova assolutamente distinti
Volevo poi fare un'altra notazione rapidissimamente cercando di rimanere nei termini che mi sono concessi dalla tirannia del tempo che se fin qui non si è parlato non si è detto un un qualche cosa che va sottolineato e grandi i maxiprocessi normalmente sono processi che si svolgevano innanzi alle corti di assise ora per dettato costituzionale che sono composte ovviamente anche di giudici propone ed è l'attuazione di un dettato costituzionale perché il popolo però dettato costituzionale deve partecipare all'amministrazione la giustizia secondo le norme di legge
E quindi non si può certamente evitare o pensare di distruggere le giurie popolari cioè la partecipazione del popolo all'amministrazione giusti
Vedete come può funzionare un maxiprocesso dinanzi a una Corte d'Assise
Composta di magistrati togati dei magistrati non togati i quali magistrati non togati debbono per magari un anno consecutivo partecipare ad un maxiprocesso nel
Tale non hanno preventivamente alcuna conoscenza non hanno quindi le capacità tecniche le possibilità che ha il magistrato togato
Direi di di viaggiare attraverso quelle molteplici carte che costituiscono il il ma anche le materiale del maxiprocesso di orientarsi attraversa attraverso tutte le prove in contrasto in conflitto fra loro
E che sono state raccolte in volumi e volumi volumi che riempiono di lettura Scanzi determinate cancellerie
E di orientarsi attraverso le discussioni dalla parte civile del Pubblico Ministero dei difensori che parlavano a mesi di distanza da quella che sarà poi la conclusione del processo la camera di consiglio
E allora ecco che il maxiprocesso a frustrato anche quella che ho diretto del cittadino di e partecipare all'amministrazione dalla giustizia ma vibrante Civardi dibatte Civardi utilmente di parteciparvi per dire veramente qual è la risposta del popolo determinati fermo
Mai poi di ancora da dire qualche altra cosa in relazione al maxiprocesso è meglio ahimè in relazione al diritti di difesa che sono tutelati dalla Costituzione
E mi piace ricordare quello che abbiamo tante volte ha sottolineato e intanto i progressi che ci non è l'articolo ventiquattro della CGIL a Costituzione l'unico che qualifica come inviolabile il diritto della difesa quindi è uno dei libri diretti privilegiati direi dalla Costituzione il diritto della difesa in ogni stato e grado del giudizio
E allora questo diritto della difesa che è così tutelato dalla Costituzione tanto da essere addirittura privilegiato il raffronto agli altri diretti come si possono esplicare in un maxiprocesso che dura Nesi alle volte addirittura ci sono processi sono durati un anno e anche più di una
Come può un difensore essere presente ad ogni udienza dovrebbe essere presente ad ogni udienza per potere veramente esplicare il suo mandato con piena coscienza e conviene a possibilità di risultati
Come è mai possibile che un a a un imputato possa permettersi tra l'altro questa presenza del suo difensore
Per centinaia di udienze ed ecco che esso viene un'altra violazione del diritto del cittadino in questi maxi processi e la violazione del suo diritto di avere un difensore di fiducia
Perché a un certo momento necessariamente gli si dovrà dare un difensore di ufficio
E io dico che non è possibile consentire che in un Paese nella con nel quale ancora non si è risolto il problema dal difendere a difesa dei non abbienti se possa consentire la celebrazione dei maxiprocessi
Ecco vedete come tante norme della nostra Costituzione vengono violate
Attraverso la celebrazione dei questi maschi si maxiprocessi che sono una negazione di quella che l'aspettativa aspettativa che il popolo che chiede
Alla magistratura cioè la la una giusta sentenza che risponda veramente alle richieste di giustizia queste sono le avventure notazioni
In più semplici che vuole che volevo fare che volevo sottolineare all'attenzione del del dei congressisti perché qualche cosa di più di quello che finora è stato detto tanto bene
In relazione per esempio a quella che è la funzione del processo a quella che è la funzione della pena abbiamo ascoltato la relazione del professor Nicola che veramente è stata estremamente importante su questo punto ma è inutile ripetere certe cose che non ormai abbiamo acquisito nelle nostre coscienze
è inutile ripetere che la lotta al terrorismo non si fa attraverso il processo è inutile dire che la lotta alla mafia non si paga tra verso il processo
E inutile a ripetere che il giudice deve verificare le prove per emettere una sentenza e non deve lottare contro nessuno
E non deve e quindi essere il protagonista di una battaglia che altri beve deve condurre queste cose le abbiamo sono state dette molto meglio di quel che posso avervi detto io sono cose che la nostra civiltà giuridica deve avere necessariamente recepito e allora non si parli più non lo si dica più che è una necessità il maxiprocesso perché marci presso una struttura che non possiamo più continuare a mettere e che comunque oltretutto visivo una questi diritti che sono stati attuati dalla Costituzione che invece mi pare che noi dobbiamo cercare
Sempre di ricordarci era del resto ultimamente proprio Presidente da Repubblica mi pare che abbia fatto un richiamo proprio ai valori della costituzione abbia fatto un richiamo a quelli che si che che che una giustizia giusta
Che pare sembra al suo bisticcio dire una giustizia giusta ma in fondo significa qualche cosa una giustizia che veramente risponda a quelle che sono le istanze più un paese veramente democratico grazie
Grazie a Gabriella Niccolai anche per Verre illustrato degli aspetti veramente inediti sino adesso del maxiprocesso con la riserva qua
Che repetita iuvant te e come diceva lei Linné
E forze vale la pena certe cose ripetere sul piano politico
Vorrei invitare l'avvocato Nando Ranalli
Non è l'iscritto e io c'ho un'iscrizione o comunque se non seri Luzzi avrai un applauso io ritengo dall'Assemblea se vuoi venire ci fai piacere
Comunque ti siamo particolarmente grati per questa tu hai rinunzia che agevola i lavori
L'avvocato Edoardo dei dei Giovanni Di Giovanni
Non rinuncia
Però
Voto
Io sarei tentato di fare questa è la stessa felice operazione che ha fatto Nando Ranalli anche perché le molto delle cose io volevo dire le ha dette Gabriella Nicola molto felicemente con una riserva da parte di quella che spesso anche nostro presidente detta bazooka e non è vero che non è necessario ripetere certe cose e necessari per fede
Certe cose fondamentali perché se non ci si trova
In quella situazione ben strana di sentir dire che i principi sono belle però ci sono situazioni l'ho sentito dire poco fa in cui non si possono applicare vede maxiprocesso
E addirittura si propone per risolvere i problemi
La istituzione di sezioni specializzate e così via che devo dire una cosa in nome ho sentito dire del superiore esigenze di tutela della collettività specie ma questa è la confusione fra lo Stato di diritto e lo Stato etico che sono due cose completamente diverse
La supervisione esigenza di tutelare la collettività cosa dello Stato etico che è ben lungi però da noi per fortuna
Grazie per fortuna noi viviamo vogliamo vivere in uno stato di diritto
E allora del maxiprocesso ci dobbiamo occupare da un punto di vista a questo punto anche per la filosofia del diritto e sociale
Come un fenomeno di aberrazione che è frutto di una cultura aberrante che si è detta è stata necessità da dalla presenza di certi fenomeni storici io nego che questo sia dobbiamo negare che questo sia perché quei fenomeni storici
Cosiddetti dell'emergenza che hanno
Hanno dato questo frutto velenoso della cultura dell'emergenza
In realtà emergenza lo sono non sono sono fenomeni gravissimi col terrorismo la la criminalità organizzata che non sono nuovi non sono emergenti
Non sono stati risolti con le leggi speciali occorra speciale applicazione delle leggi ma si sono risolti quando si sono risolti per ragioni storiche che vanno combattuti non in forma direi una specie di amministrazione attiva informa giurisdizionale della polizia
Quel fenomeno che c'è nel diritto amministrativo cioè i magistrati che devono fare ancora un certo punto opera che di polizia o di politica la famosa supplenze
E che secondo me e a non solo inutile non pagante perché il problema della mafia della criminalità organizzata mafia camorra come si chiama che è ancora vivo e il vecchio non fu risolto dal prefetto Mori che faceva però il prefetto
Non il magistrato
Non fu risolto da altri perché fu combattuta Ford gradita la piccola tra le frange del come e noto storicamente vanno risolti vanno risolti in termini sociali politici culturali
Intesa il termine cultura nel senso più ampio e più pregnante
I magistrati
Devono fare il loro mestiere di magistrato devono giudicare e punire se accertano delle responsabilità penali parliamo della non devono lottare come Stato felicemente detto che è compito di altri
Lottare
La funzione della magistratura il processo
Deve essere strumento di amministrazione della giustizia non strumento di risoluzione anche di grandi problemi quali quello della per criminalità organizzata
E se questo è vero
Come vero
Allora questo frutto velenoso
Deve essere abolito e non può essere in alcun modo non ne queste in alcun modo invocata giustificazione
D'altronde è stato introdotto a proposito della connessione che si imbocca
è stato introdotto con le leggi degli anni settanta direi lo strumento dello stralcio selvaggio perché per il quale quando si vuole si può stralciare tutto anche le posizioni le più intimamente connesse
Tuttavia è invalsa la moda
Del maxiprocesso come strumento di lotta ripeto quindi con una deformazione della funzione essenziale del processo che quella di amministrazione della giustizia e non di lotta
Allora se questo è vero Luigi signori bisogna
Uscire
Da questo vicolo cieco
Che fa
Della di uno stop di quello che dovrebbe essere uno strumento di giustizia
Una negazione della giustizia si dice necessitata primo sentito dire mai i principi son belli però poi nei maxi processi non si possono applicare allora i maxiprocessi si devono abolire perché certi principi vanno essenzialmente rispettati
Perché ci sono le esigenze di tutela della collettività ma ci sono delle esigenze dei principi
A danno dei quali non potrà mai essere utilmente tutelata la collettività
Insomma voglio dire noi viviamo in uno Stato di diritto
Viviamo in uno Stato democratico nascita democratiche questo diritto non possiamo difendere
Questo stato di diritto questo stato democratico negando il diritto e la democrazia negando il diritto anche di un solo individuo anche di un solo individuo perché così elimineremmo
Le fondamenta stesse morali le ragioni dello Stato che pretendiamo di tutelare della collettività che pretendiamo titolare
Queste sono le mie modeste considerazioni che affido quando si parla di proposte ci ma bisogna avrebbe arrivare alle proposte concrete e le proposte concrete noi non le possiamo fare in questa sede il nostro è un convegno un convegno nel quale abbiamo cercato di sentire tante voci su un tema che evidentemente di grande pregnanza
E il legislatore a cui compete
Questo compito
Da noi possono avere delle indicazioni
Soprattutto in senso culturale perché il problema ripeto e culturale e morale empi stermini noi ce lo dobbiamo porre in questi termini lo dobbiamo proporre fuori
Come uomini rilegge il proprio diritto come cittadini
Che devono essere gelosi
Della tutela di quelli che sono i principi essenziali del nostro sistema di rito grazie
Ringrazio Edoardo Di Giovanni anche per questo richiamo ai principi perché intanto i principi possono avere una certa validità e una certa applicazione
In quanto richiedono un corto un prezzo non vi è principio sembra senza la possibilità e la necessità di pagare un prezzo
Io prego di intervenire il senatore avvocato Franco De Cataldo il quale il quale oltretutto ha dato alla organizzazione diciamo così scientifica abbia preso un convegno il la dei suggerimenti preziosi durante le riunioni che abbiamo avuto e nella preparazione
Ma varie relazioni emiliana indicazione anche del relatore magari scienziato
Fare concorrenza Marcello Carli carissimi presidenti signore e signori cari amici
Che il tema del convegno sia estremamente importante ed attuale lo dimostra il fatto
Che in quest'aula
Oltre a colleghi qualificatissime
Oltre a magistrati
Che comunque dobbiamo ringraziare perché hanno impegnato parte del loro riposo in questo convegno c'è un numero rilevante ed attento
Di colleghi e di magistrati calabresi e siciliani
Tutti a livello estremamente elevato
Perché costoro sentono più di tutti
Sulle loro carni
Il problema del maxi processo e quando dico sulle loro carni
Allorché parlo degli avvocati parlo effettivamente loro carni perché parlo delle comunicazioni giudiziarie ai colleghi per favoreggiamento e l'altro parlo
Delle degli ordine dei mandati di comparizione
Quindi tema estremamente attuale importante
Beh per la verità caro Marcello
Devo dire che la latitanza dei politici e desolante
E avvilente
E triste
Salvo il ministro
Con l'ha fatto un discorso sul quale non potrebbero non potrebbero disperdersi dieci minuti di considerazioni ce ne vorrebbero molte di più
Salvo
Marcello Gallo che
Marcello Gallo
Che
Oltre ad essere un fine politico spesso non siamo d'accordo uno sulla violenza sessuale
Però non vi è dubbio che un finissimo politico
Ma è anche un grande giurista quindi ora ha detto per evitare gli equivoci date certo io sono contrario qui relazione certe sono sono non sono contrario non sono reazionario non solo reazionario voce
Certo certo oltre a diciamo Claudio Vitalone ma questi sono tutti addetti ai lavori esempio andava dall'organo geranio localizzarlo visto caricare i media lo dirò
Di altro non ci stavano
Probabilmente diverte di più lo sport di sparare a palle su qualche magistrato su qualche sezione del giudice di legittimità eccetera piuttosto che occuparsi
Della patologia giudiziaria nel nostro Paese
Ed ecco che
I grandi rappresentanti dei grandi
Ho dei grossi partiti
Sono assenti
Ecco grossi partiti così come i maxiprocessi sono dei grossi processi non dei grandi
Processi
E devo dire che questo è estremamente grave
Perché non vi è dubbio
Che ai politici
E ha affidato il compito di fare presto di fare in fretta quante volte
Siamo intervenuti
In nome della emergenza tra virgolette
Quante volte abbiamo lasciato passare vogliamo la colpa ai magistrati
Voi lo sapete io non sono mai stato tenero coi magistrati
Ma quante volte abbiamo lasciato passare col contrabbando della emergenza leggi liberticide ricordate
Le perquisizioni a blocchi di edifici
Le abbiamo lasciate passare di contrabbando
Le leggi
Cossiga colonne senza K con tutto l'affetto con tutta l'ammirazione per il nostro Presidente della Repubblica il quale si sta dimostrando un eccezionale presidente col messaggio Pardo
Quel quel discorso celebrativo non sembrava un messaggio
Dell'altro giorno a Montecitorio sui problemi della giustizia che hanno occupato la maggior parte dello spazio è stato puntuale
Non formale ha detto a tutti hanno voi legislatori hanno voi operatori del diritto muovetevi
E consegnate al Paese degli anni novanta una legislazione civile
Una legislazione aggiornata
Una legislazione la quale tenga presente ed ecco
Quello cui sono affezionati
L'insegnamento della nostra Costituzione perché questo il problema
Io sono stato lieto ed onorato personalmente ma credo che abbia onorato l'intero Congresso
Giovanni Conso con la sua presenza
Perché
Ecco rappresentava il momento
Sintomatico perché vivente
Della collegamento dalla congiunzione
Del problema costituzionale col problema processuale penale
Ecco fino a che punto
I precetti costituzionali Eli diciamo sì a ventiquattro venticinque ventisette ma paranormale numero al lotto
Sono forse
Quei pochi articoli della Costituzione
Che ripetiamo conoscendo vagamente loro contenuto che poi gli altri ripetiamo ma non sappiamo neppure che cosa dicano in realtà
E dicevo
Giovanni Conso era qua
Come studioso
Di diritto processuale penale come maestro se mi consentono i colleghi e gli amici
Il diritto processuale penale ma è anche come giudice autorevole giudice dalla Corte costituzionale il quale vuole sentire da voi
Se effettivamente il nuovo processo penale che sia andato realizzando del nostro Paese ha ragione vigna sono stato al suo fianco
Molto modestamente a palme
Questo nuovo processo penale che si sta realizzando nel nostro Paese risponde
Alle esigenze della ai precetti della costituzione di OP dico subito di no per quanto mi riguarda
Io tutte le volte in cui
Concludo un discorso
Con qualche cliente o qualche collega che ha la bontà di uffici armi
In un processo che abbia più di quindici venti dite detenute non parlo
Dei maxiprocessi a maggior ragione quando superano i cinquanta e i sessanta come fa
Presidente Marvasi
Un giudice a giudicare
Dopo mesi di dibattimento
Cinquanta sessanta settanta e cento seicento importante non la voglio una risposta
Quando percepisco il fondo specie perché
Noi facciamo gli avvocati perché
E il nostro mestiere inteso in senso di ministeri un mamma perché e il nostro modo di vivere
Di guadagnare di portare avanti la famiglia quando ricevo quando percepiscono onorario
Beh aspetto da un momento all'altro i carabinieri che ma restano
Perché in quel momento
Io sia pure con il silenzio
E anche qualche volta è vero Sante con le mie timide obiezioni dicendo che in definitiva è inutile che io vada perché il processo è lungo sono tanti imputati non conosco l'imputato eccetera eccetera sia pure con il silenzio
Commette un reato di truffa
Perché esso di non potere fare nulla per questo imputato diciamocelo chiaramente
Diciamocelo chiaramente quando noi decidiamo di assistere vero Marafioti
Di assistere un'imputata Palmi insieme ad altri trecento o a Vibo o a Palermo o dove volete sappiamo in partenza di non potere assolvere
Al mandato che ci viene affidato e non per nostra responsabilità
Perché l'onorario quale che esso possa essere e quindi consentito una parentesi
Io non ho molto apprezzato le iniziative
Di alcuni miei colleghi da Rovereto a Palermo i quali sono corsi in soccorso delle parti civili hanno fatto il loro dovere per carità
Che erano impossibilitate
A sovvenire alle necessità di una difesa
Che sono stati giustamente esaltati dalla stampa
Mi sono chiesto per la verità se tutti quei quattrocento trecentocinquanta o cinquecento imputati
Avesse ribelli di fortuna
Dei fratelli Salvo o di grandi proprietario di grandi finanzieri che sono in quel processo
Ma io credo che gli qualche diecina un qualche centinaio o la maggior parte di quei processi romantico i detenuti si trovano anche loro
Nelle condizioni di non poter sì procurare un avvocato non avendo i mezzi per farlo un avvocato che stia alla
Mesi
Eppure nei confronti di costoro non solo non si è sollevata nel suo lavoro
Però qualche collega il quale timidamente ha ritenuto di dover accettare qualche difesa
Si è visto sospettato quasi che si chiamasse Carnevali
Di connivenza o di complicità mafiose
Va
E quello che succede da allora ecco rapidissimamente sarà il presidente giustamente
Mi interrompe io non amo di essere interrotto primo problema
Rispetta il precetto costituzionale del diritto alla difesa ha detto una difesa quale che sia
Gabriele è stata bravissima il costituente per quarantasei
Quante torna difesa come esplicazione piena del diritto che ha ogni cittadino di opporre le ogni cittadino inquisito quindi imputato di opporre le sue ragioni
A quelle dell'accusa in una dialettica processuale
Che il momento in cui manca fa crollare
Il processo garantista
Ma dico ecco il primo dei problemi reali
Del maxiprocesso
Il primo dei casi di coscienza nei quali di fronte quali si trova l'avvocato il quale un po'per
Per desiderio di guadagna un po'per debolezza
Un po'per
Per
Per compiacenza nei confronti di se stesso perché gli fa piacere
Essere chiamato a collaborare nei grossi processi dice di sì sapendo di non potere fare
Il proprio dovere perché neppure salvo credo
E potrebbe prendersi il lusso di pagare un avvocato e stia presente per tutta la durata
E poi con quali risultati
Con questi di essere a malapena tollerati
Dai Presidenti i quali ad un certo momento
Sentono le eccezioni le obiezioni le istanze con il fastidio che deriva o da una superiorità intellettuale incredibile o da una ignoranza altrettanto incredibile questa è la realtà
Di questi processi di questi processi nei quali non sapendo che esistono gli strumenti legislativi si discute intorno alle ferie degli avvocati
Ma dico
Il legislatore che è un semianalfabeta però qualche cosa la fa ha detto
E se necessario fare i processi durante le ferie si possono fare
Si possono fare
E qua si dice che noi vogliamo insabbiare arrivare alla gara scadenza dei termini fare tutto come se poi non facessimo il nostro dovere
Facendo queste cose
Rivendicando
Il periodo feriale
Ma dico siamo al di là di ogni più
Più divertente rappresentazione
Della dialettica processuale queste il primo problema chiuso non posso andare avanti secondo problema maxi processo pentiti
Paolo Paolo
è diventato un grande mafioso Buscetta
Che non era nessuno
Io non non non da da da da da tantissimi anni ma sono molti anni e tu lo sai che mi occupo di processi di mafia
Ho avuto l'onore e il piacere di collaborare contee con Carmelo Cordaro con gli altri tanti e tanti anni fa
Sono stato ospite anche all'a casa tua e non al favoloso ricevimento ti do atto della tua
Signorilità
Spagnola anzi palermitana
No per
Bene bene tra questi questi pentiti
I quali sono sollecitati a collaborare con la giustizia
E che raccontano tutto questo mondo quest'altro
Vi assicuro
Erano uomini di quarta e quinta sesta fila nel conta
Della mafia dalla camorra della della 'ndrangheta che c'è e un agente cattivi scarsissimo valore che faceva i bassi servigi
Buscetta
Scelte non era nessuno adesso i giornalisti più attenti gli esegeti più intelligenti cominciano a scrivere queste cose potessi sono stati elevati a dignità di fornitori di prova
Adamantina pura
A ventiquattro carati
E allora Buscetta racconta
Tutto quello che deve raccontare e tutto va bene dopodiché ma vi ricordate quando
Parlavamo della necessità del riscontro della verifica della fonte accusatoria dell'onere della prova
Beh tutto questo non esiste più nel maxiprocesso
Perché Buscetta
Il quale deve essere più garantito di quanto non sia l'avvocato che è stato ammazzato a Messina di quanto non sia il magistrato che ogni giorno corre il rischio di essere ammazzato no Buscetta dovessero maggiormente garantito e quindi non appena conclude
E la sua deposizione poi come si chiama posizione io non so neppure come si chiama penoso più neppure come si chiama se ne va se ne va perché al di là
Del male al di là dell'oceano cioè la famiglia la casa lo stipendio la il il chirurgo estetico e la cittadinanza
Il riscontro ma io mi vergogno di avere detto ai miei colleghi ai miei collaboratori mi raccomando
Sul problema dell'onere della prova non dovete mai transigere però presidente Marvasi
Quanti ricordi
E adesso no
E adesso la prova o è creduta tout-court
Quando investe la gente comune
Con non è creduto tout-court
Quando investe politici magistrati siamo chiare anche su questo
Marcello
Quanti ne abbiamo avuti
Di uomini
Politici a tutti i livelli persino di parlamentari
Perfino di senatori della Repubblica presidenti di commissioni
Nei confronti dei quali è stata chiesta l'autorizzazione
A procedere ed anche l'autorizzazione alla cattura
Sulle parole del signor scriva il signor Tizio o del signor Caio
E quello stesso magistrato che ha chiesto l'autorizzazione a procedere
Che l'autorizzazione alla cattura dopo un po'
Ha chiesto il proscioglimento
Con formula piena
Di quel politico
Beh non è che si debba essere maliziosi
Per dire che quel politico se invece di chiamarsi De Cataldo si fosse chiamato Tizio e Caio un poveraccio
Che non aveva la fortuna l'avventura e non so come dirlo il di essere tutelato dall'articolo sessantotto della Costituzione probabilmente stava in galera
Che molto probabilmente neppure con la sentenza del giudice di merito avrebbe avuto il riconoscimento ai giudici
E i giudici
Io ho fatto un maxiprocesso
Con un giudice il quale era stato denunciato
Dal pentito che poi è comparso davanti a lui come giudice
Per accusare una serie di persone
Ma guardate a che punto
Siamo
Guardate che cosa è successo al presidente della corte preparare i quali sono le scrissi no faccio presti solo quel no io avevo levato Franco del fatto che io parli dopodiché il pm che faccia una cattiva fine certamente
Ma non è l'Oliver tanto è vero io posso dire questo ed altro e da allora che talora impressionante è che il problema del maxiprocesso è un problema di tutela
Della società del cittadino di rispetto di quel principio fondamentale che viene chiesto a voi ogni giorno
Nell'esercizio della funzione giurisdizionale quando mi si chiede
Che dovete fare una sentenza nel nome
Della società che voi rappresentate
E voi vi servite di quegli strumenti sentite io un'esperienza terribile di un pentito un certo Sandalo
Il quale comparve innanzi alla commissione inquirente
A Palazzo Montecitorio e disse che un ministro degli Interni tu non c'eri Marcello allora
Che è un ministro degli interni
Aveva favorito
Prima la mancata denuncia
Poi la sottrazione alla denuncia poi la sottrazione all'arresto ed infine la latitanza del figlio di un noto uomo politico
Ebbene questo ragazzo sì
Questo ragazzo venticinque ventisei anni pavesi chiamata Sondalo Salsano tanto con una franchezza
Uniche
Fece una serie di accuse pesantissime nei confronti di quel politico indicando i giorni e le ore delle telefonate e delle visite
Nello studio
La estranee classista navigazione scusatemi ideologismo del figlio dell'altro uomo politico
Questo signore
Questo ministro degli interni
Che poi ha fatto carriera
è diventato presidente del Consiglio poi non so che cosa sia diventato ha fatto carriera
Andò a finire davanti alle Camere riunite
Che io partecipai vivamente vivacemente molti di voi ho quasi tutti mi conoscono essa con una puntualità
Anzi con una pignola incinerazione tutte le emergenze probatorie
Fu costretto a concludere con gli altri
Che quelle accuse erano calunniose
E i confronti di cui l'uomo politico il quale altro che delitto Moro
In quei mesi
Invece è in Canuti poi invece si incarna Pierfrancesco invecchio dei tanti anni e trovò un Parlamento attento
Non connivente attento
Data anche la personalità
Per il soggetto che concluse in quel modo rubare accusa di sandalo erano terribili erano ma chi di fuoco con una freddezza vi assicuro impressionante
Il pentito il maxi processo gli altri dobbiamo la prova nel maxi processa ragione
La dottoressa Gio non titolo ammirata moltissime ma quante volte si scivola perché sì alla tentazione sempre di far nella tentazione
Di accogliere acriticamente
L'accusa specialmente quando è un'altra cosa che si estende agli altri
Altro che Altavilla altrove Niceforo
Perotti fascino verrà Jamal proficuo lasciamo perdere e poi e poi voi ci avete insegnato che vedo che non è niente di nuovo
Ci avete insegnato come deve essere
L'accusa l'autoaccusa era estensione dell'accusa quella che si chiama
Chiamata di correo tutto questo
Però non è nuovo
Sta per uscire il
Vi prego di leggerlo
Un libro di un autore inglese con la prefazione di Mack Smith sulla mafia
Che dedica una capitolo importantissimo i processi di mafia
E ricorda quando Mussolini e concludo signor Presidente vede signor presidente unico per Finarte ormai son problemi manipolazione sono l'unica e ricorda quando Mussolini si recò in Sicilia all'inizio della suo lungo purtroppo mandato negli anni ventiquattro venticinque si recò in Sicilia per la prima volta e venne ricevuto dal segretario federale
Di una città di Caltanissetta
Il quale dopo averlo ricevuto che tre c'è il momento in cui stava per partire di fronte alla gente che era raccolta disse
Il Duce
E amico mi chiedo
E basta
Mussolini rimase molto impressionato da queste
Parole
Ed è allora tornato a Roma chiamò un vecchio prefetto antifascista
Il quale era stato prefetto a Bologna
Quando impazzava
Nel Ferrarese
Italo Balbo con le sue squadracce era stato molto duro
Tant'è vero che da Bologna poi era stato preso che mandato a Bari
La mia Keita come prefetto era stato quarantotto accantonare l'azione accantonato
Richiamo morì che lo mando in Sicilia
E morì riuscì
Con la complicità
Complicità dell'allora procuratore generale presso la corte del re presso la Corte di appello
Di Palermo ad imbastire un processo a Termini Imerese
Di circa duecento imputati niente di nuovo sotto il sole fra niente di nuovo sotto il sole
Processo che si svolse
Abbastanza rapidamente
Nel corso del quale un imputato si chiamava albanese me lo ricordo perché
Sul nome ricorrente tra gli imputati del maxiprocesso l'imputato si suicido
E questo processo si risolse con condanne esemplari tra virgolette tutti i giornali
Sottolinearono il nuovo corso che aveva dato il fascismo alla giustizia perché non consentiva
Alla mafia imperversare lungo le strade della nobile Sicilia bla bla bla bla bla
Signori
Tra questi imputati a Termini Imerese quarant'anni quaranta
Sessant'anni fa cita il ventisette o ventotto
C'erano due personaggi
E dopo poco andarono a casa
E che hanno riempito
Le cronache degli anni quarantacinque cinquanta
Si chiamavano
Calogero Vizzini e Genco Russo buono
Ringrazio ringrazio Franco De Cataldo
Perché da par suo io credo di poter dire che ha messo il dito nella piaga
Certo fa dolore
Ma io credo che nel non è colpa del diritto è colpa della piaga
Ed ora la parola a Emanuele volino
Che non ha bisogno di presentazioni
Ma per la verità Ficarra vorreste dal
Prima di Giovanni Marafioti e la Nicolai hanno bruciato completamente gli spazi i miei di cultura dell'ideologia e quindi venuta a dire microfono ben fatto direi non si può rifare
Poiché il tempo che incalza e nonostante l'amabilità e non solo l'attività dell'arrivo Marcello Gallo
E non solo l'amabilità di Marcello Gallo che non ha voluto motivare questo dibattito ormai e tempo rimettere e infine a questa faccenda io sono grato mi pare che sia l'ultimo intervenire io no io sono grato lo dirò che sono grato a te Titta a Di Pietro Paolo perché queste giornate laboriose mi sembrano assai e cariche di frutti ne mi lascio prendere dallo sconforto come fa Domenico Marafioti
Perché penso che in fondo questo lavoro osserva qualche cosa che la speranza debba essere nell'opera in sé stessi
Come ci suggerisce guarda caso un poeta siciliano forse anche lui mafioso ma non coperto
Le riflessioni sono state tante
E gli umori per la verità
Sia pure sottesi sono astri ed è bene che vengano fuori
Aspramente forse soltanto Franco Coppi offesi
Esploso
In un momento
Diramava benissimo
Perché noi siamo innanzi a confronti essenziali siamo innanzi ad uno scontro di ideologie
Siamo soprattutto innanzi a due diversi sentimenti del processo
Ora che cosa dovrei dire io mi ero preparato una scaletta che ha come punti di riferimento mi sentite Sino come punti di riferimento alcune proposizioni la prima e così non mi attardo
Liquidò il tutto in cinque minuti e questa io non mi riconosco
Nel balletto dei pentiti e del pentimento e netta atteggiamenti più o meno infausti che ne conseguono non mi riconosco nei nuovi confini del libero convincimento del giudice
Nel mille seicentoventidue c'è un'ordinanza del cardinale il vicario o di Napoli in cui si dice che il giudice il quale non abbia raggiunta la prova può egualmente
Condannare
Purché abbia un personale convincimento forte e quindi non c'è proprio niente di nuovo in quello che sta succedendo in Italia
E non mi riconosco in una cultura dell'emergenza che è partita dal terrorismo e che poi tra barricati questi confini a il naso un po'tutto il processo
Penale e non mi riconosco neppure in questo nuovo metodo in questa nuova nomenklatura della prova
E non soltanto perché il capovolgimento dei criteri tradizionali della prova
Provoca Colucci e rischi gravi ma perché non credo che sia possibile superare una tradizione probatoria che si inserisce nel mondo moderno nella civiltà
E infine
Tanto più virgola come dicevano i vecchi penalisti di Corte d'Assise con una parola che concluda sul punto
Non mi riconosco in tutto il nuovo processo penale il materiale come sia andato il turno dando soprattutto dal mille novecentosettantaquattro fino ad oggi
Certo
I tempi sono difficilissimo i nodi non si sorgono ma tendono a intrecciarsi e segnali sono estremamente pericolosi
Oggi della sorte di uno solo in tema di maxi ring in epoca di maxi processi e io direi meglio di processi di massa si sarebbe forse più coerenti e linguisticamente e più precisi ma il ricordo di certi processi di massa di parte di massa e disturbante
E certo la sorte del magistrato della corte aggredita non può preoccupare non deve preoccupare eccessivamente
Ha fatto bene a corte
E la Camera Penale di Roma apprendere quella decisa posizione a quello che preoccupa non è più la sorte del personaggio singolo Carnevale che io conosco è persona né
Anche in questi tempi al di sopra di ogni sospetto non preoccupa questo è un segnale fortemente destabilizzante destabilizzante del Paese
Perché nel rapporto tra giudici ed avvocati si consuma gran parte di quella con una nomenclatura alla quale io sono affezionato chiamerei il rapporto dei giudici e la salute dalle
La verità
E che io sono oramai persuaso
Che il problema questo biochimico motivo anti punto sei che il problema della giustizia travalica i confini dello stesso problema della giustizia deve essere problema di quale Stato quale Repubblica quale democrazia e questa la scelta che bisogna fare e non è stata inopportuno il richiamo da parte di Giovanni a quello stato che andava contrabbandato come Stato etico di hegeliana e memoria e i cui epigoni ed epifenomeno sono il nazismo
Poi un'altra constatazione tipiche veramente e mi affligge senza mortificare come dicevo ma la mia strada
Vedete che certi principi
Che erano diventati principi di carattere conservativo conservatore pigro
Dico che se che erano diventati noi avvocati aboliamo tutti col come sapete meglio di me erano diventati principi di carattere conservativo conservatore siano diventati e principi di carattere rivoluzionari ci si presenta quasi dicono certe cose si fa la rivoluzione si è contro lo Stato questa è un'altra constatazione e che mi accorsi
E punta alta del rito inquisitorio il cosiddetto maxiprocesso in effetti non ha una fase accusato
Ma come potete chiamare farsi accusatoria quella di un dibattimento
Nella quale manca la immediatezza la concentrazione persino l'oralità perché vedete nel campione che abbiamo sussunto come fattispecie noi vediamo giornalmente lo spettacolo
Piuttosto preoccupante dei verbali i che rimangono l'unica cosa alla quale ci sia ancora come punto di riferimento nel processo
Io penso
Che
Nel maxiprocesso comunque si paghino Prezzi assai alti
In questa
E prospettiva
Chi è una prospettiva di processo che deve essere nomenclatore come processo di giustizia e processo di libertà in questa prospettiva
Io non sono d'accordo con quello che ha detto Bertinotti su
Non sono per niente d'accordo con quello che ha detto Martinazzoli
Nessuna difficoltà ad ammettere il forte impegno la forte passione civile e di Martinazzoli nessuna sarebbe giusto come
Nessuna difficoltà anzi sono convinto di una forte cultura composto
Però
Evidentemente questa cultura composita diventa con con combinatoria perché tormentata e poi l'obbligo non più governo c'ha delle responsabilità da una istanza continuamente
E mediatrice e moderatrice
A come si fa a suggerire a non gli avvocati il gioco vi ricordate il gioco delle convenienze
Non tirate troppo la corda
Perché potrebbe avversi il rovesciamento ed book
In tempi così gli aspetti così di approcci così giretti e di i conflitti così precisi
E la verità e che io ho l'impressione
E che siano un po'dominato da una giusta preoccupazione quella di salvare il salva
Il problema di un Guardasigilli può anche essere questo salvare insomma
C'è stato
Un accenno alla storia
In questo dibattito
Un accenno alla storia che partito da bricolage il giudice e lo storico
Che è stato ricevuto da Martinazzoli
E che poi stasera è stato coltivato in Mario maniera
Ne ha parlato Mormino a proposito dei vecchi processi Marafioti Di Giovanni infine De Cataldo ricordando Termini Imerese io a mezza voce ti ho detto Franco anche Jacques Palermo piccola maxiprocessi
Questo accenno alla storia che meriterebbe di essere
Seriamente colti traccia
Un gruppo assai numerosi e di liberali e democratici giuristi di altissimo ordine Santi Romano
Francesco Carnelutti ed altri si fossero servizio del fascismo anche allora la spinta e che di muoveva ed a salvare il salvabile
Cos'è successo c'è stato il tribunale speciale
Per la difesa dello Stato ci sono state le perché del ventisei c'è stata la legge Rocco che perlomeno diciamocelo chiaramente diciamocelo chiaramente perlomeno c'era una forte coerenza una forza trainante in questo sistema Di Rocco che aveva racchiuso in un cerchio di ferro una ideologia autoritaria magari il nostro legislatore sapesse fare nella nel tomo capovolto quello che Rocco e compari ecco se è d'accordo Marcello arrivato altissima raffinatissima cultura sette non aveva comunicato sotto il fascismo ecco questa è la differenza
Questa è la ora
E questo questa propensione del Guardasigilli a me non mi sembra verso l'emergenza a me non mi sembra addirittura condivisibile anzi va combattuto
Perché il concetto di emergenza credo che sia uno pseudo concetti è un concetto spurio è un concetto per il verso e un concetto soprattutto e che contrasta con la nozione che delle cose ci dalla storia oggi si scoprono sulla mafia tutte queste cose ma io
Avevo già letto parecchia roba in materia ma nella vigilia di questo nostro incontro ho letto l'ultimo Libero di un uno studio su palermitano proprio la scuola di Spadolini l'opposizione mafiosa in Sicilia
Ma si ramifica
La mafia che poi cambierà sembianza
A secondo delle circostanze si ramifica implacabile negli anni in una combinazione che non comprende soltanto sotto lo stesso tetto garibaldini e borbonici reazionari e progressisti Marisa a immagine
Il terreno dei fasci siciliani vi è una minoranza di circa cento parte compartecipi dei tratti siciliani che appartiene araba
E quindi non è un problema nuovo
Che va affrontato con quello che si dice sia un sistema processuale nuovo cioè il maxiprocesso in F sì è vecchio e presso tutti i Paesi tutti il popolo i popoli ha dato risultati deludenti
Contro una giustizia sostanziale e che ha marcato le contrassegnato
Lo stampo della giustizia e politica
La verità quindi e chi la risposta giudiziaria e solo in parte una risposta
Principale la risposta deve essere sociale deve essere politica deve essere economica la risposta giudiziaria l'accessorio
E il maggiore dei mali possibili in una situazione nella quale si tende alla guarigione
Qui il discorso diventerebbe poi amplissimo perché potremmo incominciare a dire se partiamo dal campione della Sicilia la conquista regia alla conquista piemontese invasione regia e tutte quelle cose che superano i confini di questo processo
Io credo concludendo che dimenticare quelle che oramai passano che voi teorici chiamate Marcello con regole naturali del processo sia un grosso errore
Non sigla paganti distorta la vita ordinata dello Stato nocciola alla comunità
La mia speranza e che il Paese abbia dei giudici
Nel passando ai materiali soggettivi dopo materiale oggettivo abbia dei giudici neutri è strettissimo
Come scrive alcuni che la passione l'impegno e in un certo qual modo la tracotanza sia riservata agli avvocati io a pubblici ministeri che distaccati
Dei giudici vengo al tuo punto dolente siano veramente dei pubblici ministeri
Ed è in questo tracciato che noi avvocati
Rivendichiamo un nostro ruolo costituzionale è anche politica
Noi sappiamo che il territorio da attraversare per raggiungere recuperare un processo accusatorio puro è un territorio assai lungo e difficile non amiamo le scorciatoie
Grazie
Grazie ringrazio Manuela Collino fare questo ultimo intervento che a anche allargato la prospettiva del tema in discussione e vorrei dare la parola a Marcello Gallo
Senza però non esprimere a Luís una gratitudine per le un debito direi di riconoscenza che le Camere Penali hanno per Marcello Gallo
Che nel mille novecentottantatré è stato a quel primo congresso delle Camere parare anzi dell'Unione delle camere penali preceduta
Da Pietro D'Ovidio e che affrontato dei termini che guarda caso proprio del processo penale
E volevo dire l'avvocato professor Re
E senatore Marcello Gallo perché queste sono in ordine di tempo credo le tue esperienze professionali ma forze qualcuno non sa anche Marcello Gallo
A anche uno esperienza ed il magistrato vorrei dire magistrato tra virgolette perché è stato ha sostenuto l'accusa nel processo Lockheed e mi sembra che sia stato o componente della cassazione del giudice unico giudice unico della Repubblica di San Marino quindi questa nostra quadruplice questa ugualmente tema questa questa quattro vince esperienza lo porterà senza dubbio
Ha delle angolazioni e di Venezia e quindi più profonde del problema in discussione all'Hui la parola non soggetto preferisci seguita preferisce la così seguita ad Arbasino
Parimenti se puoi mandare in seduta chiedo scusa è una civetteria di vecchio professore chi
E in quest'aula scene qualcuno ha seguito le mie lezioni sa che amo parlare in piedi il più delle volte anche
Deambula Ando e signor Presidente cari amici o devo ringraziarvi per l'altissimo onore che mi è stato fatto di chiudere queste due giornate di lavoro che sono state così intensa e così proficue
E che tutto la lasciata a loro dire
Milan sono profondamente confortato
Profondamente confortato perché al di sotto di quelle che possono essere delle tensioni anche a sprechi ed io poi perché ritengo che le tensioni debbano esserci
E debbano essere anche energicamente espresse guai se ci trovassimo tutti quanti in una barca guai se ci trovassimo tutti quanti in una comuni sopiti io che non tollera se alcun movimento dialettico
Da una parte o dall'altra amici miei la libertà sarebbe finita è sepolta io credo che un discutere francamente una divenire a
Riunioni ad occasioni come queste per convincere ma anche per essere convinti rappresenta un momento ineliminabile di civiltà a quale profondamente credo e al quale non posso rinunciare e vorrei dire proprio per non lasciare equivoci su quanto verrò poi esponendo che sono profondamente convinto con chi sostiene e qualcuno che mi ha preceduto lo ha fatto con parole particolarmente eloquenti
Che
Le regole fondamentali della giustizia penale vengono a rappresentare la Costituzione sostanziale materiale reale di una nazione rappresentano il momento di verità dei la democraticità o meno di un certo Paese
Non posso dimenticare e questo mi sembra esemplare
Che un paese come il Regno Unito non possiede una costituzione scritta ma costruito a elevato quello che si definisce l'edificio delle libertà degli inglesi
Dei cittadini del Regno Unito muovendo da due regole che sono guarda caso di ordine processuale penale
L'habeas corpus e il dovuto processo vigente e proprio lo sviluppo da queste due fondamentali norme sostanziali che ha coronato ciò che rappresenta uno dei modelli di democrazia
In senso pieno più felicemente attuato nel nostro tempo
Ancora un'altra moralità
Voglio
Esternare
L'amico Titta Mazzuca ha ricordato per primo la qualifica di avvocato
Dico che è una qualifica alla quale tengo
E tengo molto per una ragione
Non soltanto personale non soltanto per quella gratificazione
Ho sempre pensato che e due cose che mi piacessero di più fossero una buona lezione quando vi riusciva è una buona difesa quando vi riuscì
Ma per una motivazione di carattere estremamente più pali dai generale
Sono profondamente convinto che quando si parla o si incomincia a parlar male degli avvocati o dell'esercizio dell'avvocatura battono tempi tristi per la democrazia tutti i dittatori da Cesare in poi
E ci sono
Dei documenti scritti che sono interessantissimi a riguardo hanno sempre dimostrato di a vere in un già l'avvocato e ciò che l'avvocato rappresenta
Di tutto questo noi dobbiamo tener conto in un quadro composito nel quale non per arrivare a operazioni combinatoria che non avrebbero senso
Dobbiamo affrontare il problema che oggi sul tavolo della nostra discussione dei maxiprocessi
è stato ricordato da parecchi
Di coloro che mi hanno così bene preceduto che il maxiprocesso non costituisce una novità assoluta nella nostra storia giudiziaria essendo ma gli esempi che risalgono ai primi anni del regno e che si sono Mammano perpetua
Cioè però
Vorrei dire che ciascuno dei precedenti a costituito e rappresentato un momento e il coronamento la definizione di questo momento circoscritto nel tempo e nello spazio
La novità in presenza della quale ci siamo trovati a partire dalla fine degli anni sessanta I dai primi anni settanta è stata questa sorta di
Diffusione di tutto ciò che
Alla base del così detto maxiprocesso diffusione nel tempo e nello spazio sicché non era più questa o quella Regione ma
L'insieme del corpo del paese che doveva reagire in un modo o nell'altro
A quello che rappresenta e vedremo subito che l'annotazione ha una sua grossa importanza
A quello che rappresenta il fratello cattivo
Dello sviluppo della grande impresa capitalistica o di Stato non mi interessa ma della grande impresa questo fratello cattivo è rappresentato dalla delinquenza organizzato e la delinquenza organizzata si è sviluppata in modi ieri forme costa l'ateneo oltretutto dalla
Decina di Carate decine e decine di cadaveri che per un motivo o per l'altro per ragioni di delinquenza comune o per ragioni cosiddette politiche venivano a costellate le strade e le piazze di questo nostro paese questo a determina determinato la necessità di una risposta che passando attraverso le persone dei singoli affrontasse il problema la questione dell'organizzazione rispetto alla quale lo Stato doveva opporre una congrua reazione
E sono pienamente d'accordo che la reazione avrebbe dovuto in primo luogo non esser era reazione razione giudiziaria
Doveva essere una reazione di carattere politico di carattere di prevenzione di carattere di difesa istituzionale di determinate
Forse di determinati organismi di Presa di posizione coraggiosa
E prudente da parte del legislatore Amici miei questa reazione questa risposta non c'è stata
E siccome non è soltanto la natura ma anche la società civile che aborre il vuoto a un certo momento è stato necessario che qualcuno si prendesse
L'amaro calice di provvedere di fronteggiare quello che veniva minacciosamente
Turbando proprio la nostra esistenza di comunità democratica e tutto questo è stato fatto
Attraverso
Un meccanismo giudiziario tralascio per il momento ci ritornerò tra breve la legislazione sul pentitismo che ha una matrice squisitamente politica
E che non mi augurerei assolutamente fosse estesa alla delinquenza comune tutto ciò è stato fatto attraverso un meccanismo giudiziario che affrontando ripeto in ultima analisi da organizzazione vedeva sul banco degli imputati decine e vede sul banco degli imputati decine centinaia qualche volta assai spesso degli imputati
Ci domandiamo
Ed è stata la domanda che uno dei relatori si è posta con precisa lucidità ma era veramente necessario ricorrere a questo strumento nel momento in cui esso è stato adottato e io dico che la storia non si può fare
Con ciò che si sarebbe potuto verificare noi dobbiamo prendere atto e fare i conti con la circostanza che di fatto ciò che la delinquenza organizzata si è trovata davanti a mo'di contrasto
è stato il maxiprocesso quindi il discorso se fosse effettivamente o no necessario è un discorso che sul piano di una ricostruzione storica meglio di una valutazione in termini storici spicci
Rischia di perdere completamente ogni senso
Di fatto le cose sono andate in un certo senso e se così è questo dimostra che non c'erano altre forze altre condizioni di natura politico sociale che potessero in quel momento condurre in un'altra direzione
Amici miei siamo sufficientemente adulti per renderci conto che le idee non cadono dal cielo
Le idee nascono perché c'è un complesso di condizioni che portano alla produzione di una determinata visione del mondo sociale e se queste
Idem e forse conducono ad un certo risultato
Noi potremo soltanto operare per rimuovere le forze che sono a base non preoccuparci invece e soprattutto dove i vertici del risultato a cui queste forze hanno portato
Più sottile invece è l'altro interrogativo che mi pare si debba subito porre in tema di maxiprocesso
Ma il maxiprocesso risponde a quelle che sono le condizioni di legittimità
Il nostro ordinamento giuridico risponde a quei criteri in base ai quali noi possiamo parlare di un processo penale
Che
Per segua e sia in grado di perseguire il risultato
Dell'accertamento della verità
Ai fini non della tutela della collettività non della tutela del singolo dialetticamente contrapposti ma
Del singolo che fa parte della comunità e della comunità che è fatta di tanti singoli
Perché se contrapponiamo
Come due sistemi di valori tra di loro inconciliabili e in continua attenzione
L'esigenza sociale comunitaria e quella individuale rischiamo di creare dei falsi problemi e soprattutto di
Riposarti su schemi culturali privi assolutamente di fondamento io sono convinto che veramente per ripetere un vecchio luogo comune che risale ai danni di primissima giovinezza subito dopo la Liberazione quando è mi avvicinai a quel mitico leader libro che era per chi suona la campana ne avevamo sentito vagamente parlare qualcuno di noi anche in montagna da qualche
Soldato americano inglese
E lessi quella bellissima poesia di John donne che ne costituisce l'epigrafe nessun uomo è un'isola e quando qualche cosa succede un uomo questa qualche cosa succede all'intera società la stessa cosa capita per il processo la stessa cosa capita per il processo
Allora dobbiamo domandarci questo procedimento si è svolto attraverso il rispetto di quella che sono dicevo le regole fondamentali
Qui si è parlato di due culture in contrasto tanto
Le può confessare una mia sorta di riluttanza ad utilizzare
Questo termine cultura cultura del sospetto cultura accusatoria cultura dell'Inquisizione che mi pare che sappiamo abbastanza
Di è fasi inutile è molto più facile parlare di punti di vista di angoli
Di approccio ad una determinata realtà
E il vero è che qui si incontrano si scontrano due punti di vista che sempre hanno pervaso dei loro contenuti l'esperienza giuridica
Giustizia sostanziale giustizia formale
Faccio mestiere di
Studioso di diritto penale sostanziale
E non posso dimenticare la lunga contesa sulla natura sostanziale o formare dell'antigiuridicità
Se antigiuridico ciò che viola un dovere imposto da una norma incriminatrice in quanto corrispondente ad uno schema delineato dalla fattispecie incriminatrice o se
E anche giuridico ciò che contrasta con gli interessi
Di una determinata società giuridicamente organizzato Moro
Questo contrasto
Che non può essere risolto perché in realtà noi possiamo tendere spendere e sottolineo la parola ad una composizione ideale fa parte
Dell'esperienza giuridica perché fa parte della natura degli uomini
Cioè chi guarda al risultato cioè chi guarda al come il risultato viene raggiunto e personalmente io non esito a dichiarare che mi schiero tra coloro che all'evento preferiscono la condotta cioè il rispetto delle regole attraverso le quali il risultato deve essere raggiunto
Ma non è
E questo mi pare molto importante che
Venga comunicato da chi a ciò crede profondamente un qualche cosa che contrassegna in maniera
Tragica la nostra situazione di pensiero in questi particolari
Momenti più giorni è una costante dell'esperienza giuridica Nannicini trovatemi un'epoca in cui Kia operato sia pensato chi ha immaginato inventato
Sulle cose giuridiche non sia stato pervaso dall'uno o dall'altro dei due afflati poi provvidenzialmente tutto viene composto e l'umanità
Grazie a Dio va avanti e dalla tortura passa a forme che senza dubbio conservano il loro contenuto di
In ammissibilità di orribile ma cento costituiscono un passo avanti rispetto alla ruota o alla gogna
Allora la prima delle istanze alle quali noi dobbiamo rapportare il maxiprocesso mi pare che sia quella della Costituzione
Della costituzione che ha una norma
L'articolo ventisette giustamente diceva
Panico De Cataldo ci siamo ormai abituati a citare questi numeri che sembra che gli diamo all'otto
Ma
è bello che ciò sia
è bello che parlando di articolo ventisette o di articolo ventiquattro non soltanto gli addetti al lavoro ma l'agente la gente capisca subito che cosa si fa riferimento cioè questa norma dell'articolo ventisette che pone un principio
Che noi non abbiamo ancora esplorato fino a tutte le estreme conseguenze ed è quello della natura personale della responsabilità penale
Vedete questo è un principio che ha avuto tutta una serie di interpretazioni e io ricordo quando autorevolissimi giuristi pensavano che ci si limitasse con questa regola puramente e semplicemente a sancire l'impossibilità di una responsabilità per fatto altrui
Che poi era un principio che gli stessi fascisti salvo la norma abbastanza controversa dell'articolo cinquantasette la responsabilità del direttore per i reati commessi col mezzo della stampa
Avevamo rispettato
Si è fatto un passo avanti e si è detto no ci vuole un collegamento di natura psicologica che quello che costituisce il fondamento della colpevolezza l'attribuibilità la vera sui tasti del patto in ordine ad un certo autore
Poi si è fatto ancora un passo avanti e si è detto ma responsabilità personale significa responsabilità per come un uomo concretamente eh per come esso si presenta per tutte le sue caratteristiche e d'ordine psicologico e anche d'ordine sociale
Ma responsabilità personale sia giunto proprio in un recentissimo disse provvedimento che è stato varato dal Senato
L'altro ieri vuol dire anche seguire la carriera umana di quest'uomo attraverso tutti quelli che sono
I misteri usi Corridori del tempo un uomo che viene trasformando siete dieci quindici anni dopo non è più lo spesso che ha ricevuto una certa sanzione quindi vedete questo principio della natura personale della
Responsabilità penale
Si arricchisce Mammano che noi ci arricchiamo di nuove consapevolezze di nuove assunzioni di responsabilità nei confronti dei nostri simili e sul piano processuale
Ecco la messa in crisi da prima violenta messa in crisi del così detto maxiprocesso
Se misurato al metro che è molto severo dell'articolo ventisette maxiprocesso è per sua natura destinato e lo è stato
Ed è stato già detto molto bene a appiattire a sbiadire a impedire che di ciascuna
Figura di ciascun protagonista del processo si faccia con il dovuto conto che
Prima ancora che la legge morale e carità e giustizia impongono
Amici miei cosiddette posizioni secondarie ma nei così detti grossi Processi ha ragione De Cataldo
Molto spesso le cosiddette posizioni secondarie corrispondono a posizioni processuali che se non si fosse in un ambito di cento centocinquanta duecento
Imputati darebbero vita ad un processo di tutto rispetto di tutto rispetto e ce ne vediamo invece
Tramutate in qualche cosa di nega meramente bagatellare di accessorio fino al punto che come è stato benissimo ricordato
Si rischia quasi di smarrire il ricordo di queste posizioni dunque cioè
Un contrasto profondo ineludibile
Tra questo strumento processuale che nasce da una esigenza alla quale storicamente si è provveduto a come si è provveduto e questo tutto sommato mi basta
E l'istanza costituzionale
Ma evidentemente
Dobbiamo combinare
L'assetto normativo con il principio costituzionale
E non c'è dubbio
Perché
Sarà pur vero che il principio e io sono un grande sostenitore di questo pensiero già prima enunciato
Da Pitta Mazzuca che ogni principio giuridico che effettivamente si rispetti esige un costo però è necessario anche che il principio giuridico al quale non si può rinunciare non si può assolutamente rinunciare Simone Belli su quella che
Non vi stupite un odore per cui malgrado la triste fine io ho una grande ammirazione se frusti amava la forza delle cose
Questo giovanissimo giacobino
Che invocava la forza delle cose come stringente non dominante ma motivante la realizzazione giuridica
Prego
Suo ammirare M&A salvo Rino e e il non essere azionario no non certo e non certo non c'entrano certe
Recepisce scattato da parte del cattolico prendere il proprio bene dovunque lo trovi va bene
Ringrazio
Ma volevo dire
Bisogna bisogna che il principio costituzionale sia
Armonizzato a queste risultanze che nascono dalla forza delle cose
E la forza delle cose
Ci insegna che
Col fenomeno della criminalità organizzata
Noi non dico che dobbiamo imparare a convivere
Non dico che dobbiamo ad essa assume farci come a qualche cosa
Che ci perseguita era
Nei secoli tese ma cento allo stato attuale dello sviluppo della società ripeto
Al fratello cattivo della lievitazione della grande impresa della grande organizzazione pubblica o privata che sia non mi interessa
Occorre dare una congrua risposta
E qui i primi dubbi nascono proprio sul terreno del diritto penale sostanziale
Perché non c'è
Perplessità sul fatto che alle basi di questo meccanismo giudiziario c'è una certa configurazione e nel concorso di persone nel reato e dei reati associativi
Concorso di persona nel reato
Tutti sappiamo che la formula dell'articolo centodieci del codice penale e quanto più tautologica e inutilmente ripetitiva si possa immaginare
Perché dovendo il legislatore dettare quelle che sono le condizioni gli elementi costitutivi di una fattispecie di concorso di persona nel reato
Si limita in tutto e per tutto a dire che se più persone concorrono il reato e quindi da per definito proprio ciò che dovrebbe definire ciascuna di esse risponde eccetera eccetera
E di questa elasticità di questa mancanza di sufficiente tipicità dell'istituto del concorso di reato
Ray sentono tutte le figure associative che su un tronco dell'articolo centodieci nascono dall'articolo quattrocentosedici che segna per così dire il prototipo dei reati associativi a quello dell'articolo settantacinque sulla legge degli stupefacenti al quattrocentosedici bis e così via dicendo
Intendiamoci c'è stata
Una dottrina una interpretazione che ha come tante volte accade rappresentato un momento di regresso rispetto
Alla realtà della norma che forse era più avanzata di come è stata intesa
Per esempio a proposito dell'articolo quattrocentosedici l'associazione per delinquere si è detto e ripetuto che essa rappresenta una norma in deroga a quella dell'articolo centoquindici per cui l'accordo per realizzare un reato none
Non è vero non è affatto vero
Perché associazione non equivale all'accordo nel nostro sistema penale basta pensare che abbiamo due norme la cospirazione politica mediante accordo
E la cospirazione politica mediante associazione la seconda delle quali è corredata da sanzioni molto più robusta
Più robuste dalla prima il che vuol dire
Che associazione rappresenta qualche cosa di più
Di cui semmai da lamentare che il legislatore non abbia
Dettato gli elementi costitutivi si sia Lina limitato ad una sorta di suggerimento allusivo
Con la scappatoia che molto spesso si incontra nei lavori preparatori dei codici che ancora ci reggono e che non condivido assolutamente ma questo
Compito il definire questo concetto della dottrina o della giurisprudenza no
Compito è compito del legislatore il quale deve precisare e non scaricare sulla dottrina o sulla giurisprudenza quello che qualche volta può rappresentare
Un risultato di pigrizia mentale
E poi abbiamo avuto queste forme queste varianti
Ipo l'articolo quattrocento sedici bis
Su quale amico Coppi ha fatto con il vigore il rigore che gli sono consueti una requisitoria
Considerandola una norma tutto sommato ripetitiva del quattrocentosedici che non è
E scusate che non è
Che nel momento in cui si esige la partecipazione ad una associazione la quale si avvalga di un certo prestigio di intimidazione eccetera eccetera per realizzare certi fini si esige attraverso quel gerundio avvalendosi avvalendosi
Non puramente e semplicemente il momento associativo ma un momento associativo che divenga effettivamente operativo
Cioè si esige una condotta plurima come diciamo nel nostro tempo la prima che consiste nell'associarsi la seconda che consiste nella Barezzi attraverso l'associazione di una certa Forsythe imitatrice e allora vedete come il disegno di una tipizzazione viene a per seguirsi e a completarsi in un discorso del quale non si può fare carico legislatore semmai alla dottrina e anche alla giurisprudenza che si sono adagiate sulla continuità di questa norma a quella che prevede l'associazione per delinquere tout-court
Ma dicevo tutto questo però
Non spiega
Due fenomeni ai quali abbiamo assistito che si sono svolti sotto i nostri occhi in questi ultimi anni il primo è stato la utilizzazione del quattrocentosedici
Associazione per delinquere
è un reato autonomo rispetto a quelli eventualmente posti ne eventualmente perché non è necessario siano posti in essere
In realtà il re i in esecuzione del dolo specifico la utilizzazione del quattrocentosedici come
Spiegazione di un concorso di persone nel reato laddove rispetto ai fatti specifici risultava particolarmente difficile arrivare alla
Spiegazione e all'accertamento delle condizioni per cui si potesse parlare di una loro realizzazione in regime di concorso di persone si è fatto ricorso a un'imputazione a monte in quanto associati non possono non rispondere eccetera eccetera che evidentemente una utilizzazione perversa la quale non è assolutamente implicita nel sistema
A seconda considerazione che dobbiamo fare assistendo proprio a quello che si è sotto i nostri occhi sviluppato è questo la carenza di tipicità delle figure incriminatrici associative
A facilitato evidentemente
Il prodursi di maxiprocesso
Perché nel momento in cui
La condotta gliene tipici Zanta in modo estremamente generico sia pure con quelle precisazioni di cui ho fatto cenno a proposito dell'articolo quattrocentosedici bis
Su quale basterebbe rileggere i lavori preparatori e alcuni eccellenti lavori che sono usciti negli ultimi tempi per tutti mi riferisco a quello del professor Spagnolo che rappresenta un modello di indagine su un singolo reato
Ma nel momento in cui ci si trova di fronte ad incriminazioni così ampie così generiche ecco che proprio quella immagine speculare che la criminalità organizzata dovrebbe rappresentare
Nei confronti dell'impresa dell'impresa pubblica o privata viene a cadere
Perché questa specularità del fratello cattivo nei confronti del fratello buono o comunque socialmente adeguato
Che cosa avrebbe dovuto richiedere che nell'ambito dell'associante associazionismo
Criminoso si procedesse a delle distinzioni molto più precise e capillari di quanto non avvenga attraverso la solita menzione dei promotori e organizzatori caro
Nel momento in cui si distinguesse a seconda del tipo di attività cui si partecipa delle modalità attraverso le quali questa partecipazione sì
Consuma si renderebbe possibile frantumare quella che oggi per necessità di cose non può essere che una
Imputazione di carattere unitario in tante imputazioni quante sono le figure di diritto penale sostanziale ad essa corrispondenti mi rendo perfettamente conto che il compito non è facile ma
La mattina ci si è chiesto
Beh che cosa deve fare il Parlamento a mio avviso il Parlamento deve procedere e muovono inadempimento di una regola che nasce dalla Costituzione ad una descrizione in termini di maggior rispetto del principio di tassatività di queste figure associative il che rende possibile
Lo spezzettamento per gruppi omogenei imputati di quella che oggi è una schiera una moltitudine si potrebbe dire con il Vangelo assolutamente
Non identificata non identificabile per connotati caratteristici ma ovviamente
La soluzione la risposta di diritto penale sostanziale presuppone poi l'adeguato strumento processuale e l'adeguato strumento processuale
Deve essere innanzitutto una rilettura profonda attenta meditata di quelle che sono le norme sulla connessione norme sulla connessione delle quali oggi si fa un uso e un abuso assolutamente indiscriminato e eccessivo proprio rendendosi conto che il Processo a una cosa tremendamente seria che non poco
Ridursi a quel momento Cordero dice e lo ricordava bricolage
Barocco a quel momento degli autodafé no no no no credo che in nessuno dei protagonisti anche dei maxiprocessi ci sia una volontà una deliberata volontà
Di partecipare ad una sacra rappresentazione in chiave punitiva
Però il processo è una cosa seria e per essere serio deve permettere lo scandagliare delle singole posizioni
E allora ecco dicevo un'attenuazione una rilettura una rivisitazione delle regole sulla connessione
Sul piano sempre procedurale scusate se guardo l'orologio ma non voglio approfittare del vostro tempo
Sempre sul piano procedurale
La pesa
Del nuovo Codice
Di cui si è detto che per il suo sistema accusatorio verrebbe a tagliare alle radici la possibilità dei maxiprocessi
Questo è da vedere
Qui posso soltanto dire due cose la prima è di carattere meramente informativo comitato ristretto della Commissione giustizia del Senato e pervenuto
Praticamente alla rilettura di tutte le direttive che ci sono pervenute dai colleghi della Camera
Dei deputati che costituiscono il nucleo essenziale della legge delega noi ci auguriamo che entro luglio la legge deve Ca'così come varata dalla Commissione giustizia del Senato possano essere portata in auto
Il che vuol dire che se non ci sono sorprese in ordine alla durata della legislatura e se non c'è un avvilente U comunque se non c'è un gioco di rinvio da parte della Camera dei deputati si potrebbe sperare nel varo del nuovo Codice
Entro il mille novecentottantasette o nei primi mesi dell'ottantotto
Soprattutto tenendo conto del fatto che la benemerita Commissione presieduta
Da Giandomenico Pisapia Stack continuando i propri lavori tenendo conto di quelli a che sono le varie versioni che man mano si susseguono da delle direttive
Contenute nella legge delega
Voi dalla Camera dei deputati voi dal Senato
Però detto questo che particolarmente particolarmente confortante per chi crede che per chi crede che il nuovo sistema processuale penale
Verrebbe a costituire la barriera più salda nei confronti dei maxiprocessi debbo subito
Richiamare un argomento che ieri è stato sfiorato con estrema
Abilità e intelligenza dal Consigliere Geraci
Quello dei cosiddetti incidenti istruttorio
Perché amici miei non giochiamo con i concetti che peggio ancora che giocare con le parole
Possiamo parlare di volontaria adozione del rito accusatorio
Ma volontà di adozione del rito accusatorio significa una cosa fondamentale cioè che alla formazione della prova
Assistano i soggetti interessati che la formazione della prova avvenga in un regime di effettivo contraddittorio
Se così non è
Badate bene se attraverso il rimedio dell'incidente istruttorio a questa esigenza si rinuncia noi avremo un processo di tipo accusatorio
Per i reati che non interessano nessuno per quelli che i tedeschi definivano bagatellari
Quando si incomincia a parlare sul serio c'è il ritorno camuffato da parole apparentemente con solo attrici ad una istruzione formale di natura inquisitoria inquisitoria
Quindi è questo momento dell'incidente istruttorio che va tenuto presente prego piccoli indizi che va tenuto presente anche Marina Vacca anche qui vedete perché per favore
Io non voglio rendermi
Espressione di cahier de doléances non voglio riflettere i momenti di crisi esistenziale perché questo è profondamente contrario a chi pensa che il lavoro del giurista sia un lavoro estremamente umile artigianale dicevo poc'anzi a qualche amico come fabbricare un buon paio di scarpe
E nessuno si affiderebbe ad un calzolaio hegeliano
Che persegue l'idea delle scarpe a valle le scarpe che siano delle buone scarpe che funzionino lo stesso accade per le leggi ma per capire questo
Per arrivare a questo bisogna non essere manichei e allora ecco che quando da parte di non poche voci si sollevano delle perplessità
Rispetto alla direttiva che ci è pervenuta dalla Camera dei deputati su un incidente istruttorio e si dice ma badate che nei grossi processi e soprattutto nei processi in cui c'è
L'apporto del pentito questa sarebbe
Procedura impraticabile e si solleva una realtà di natura contingente ma voglio dire che appartiene alla forza delle cose che non possiamo pretermettere non possiamo permettere ma alla quale non dobbiamo arrenderci e non dobbiamo arrenderci studiando un qualche correttivo che permetta una forma di contraddittorio attuale sia pure non esteso a tutte le parti ma a taluno che si assuma la rappresentanza di tutte le parti oltre naturalmente la difesa del soggetto immediatamente e direttamente interessato
E che funga accanto al giudice da garante della legittimità del procedimento
Cioè del fatto che al teste a futura memoria
Che al portatore di quella prova che non può essere rinviata al dibattimento
Non siano state con domande suggestive con domande né insinuanti o altro
Sud Geri tele risposte
Che ci sia una forma di controllo non sui contenuti di ciò che viene raccolto ma sulle modalità con cui tutto questo è stato raccolto altrimenti
Se si ammette quella possibilità che nascerebbe dalla re realizzazione senza contraddittorio di questi mezzi probatori che costituiscono l'oggetto la cui assunzione costituisce l'oggetto dell'incidente istruttorio
Si perviene alla negazione torno a dire del sistema accusatorio in quanto ci si rifugia
Puramente dietro una prova alla cui formazione non ha partecipato l'interessato
Giudice del giudizio si vedrà di nuovo di fronte ad una situazione che lo pone diametralmente in antitesi a quella che giù che quella del giudice del procedimento
Accusatorio non è il giudice che controlla forma la prova ma è un giudice che riceve un materiale precostituito
Quindi per sono
Norme e queste che debbono sul piano procedurale essere attentamente inseguita e dico seguite perché siamo proprio in un momento di formazione
Della nuova legge per non deluderà le speranze che in esse riponiamo
E qui e mi avvio alla fine ci si riannoda alla esperienza del pentitismo
Ecco
Da un punto di vista astratto
Si dovrebbe dire che
Il fenomeno del pentitismo
Non dovrebbe esigere una
Revisione o meglio ancora
Una sorta di nuovo dettato legislativo perché le cose si potrebbero risolvere sulla base di quelli che sono i principi
Quelli che sono i principi giustamente ieri il presidente Santiapichi è uscito in una una conversazione privata in una proposizione che mi ha trovato del tutto d'accordo il pentitismo non è chiamata in correità
Però deve essere ridotto agli schemi della chiamata in correità ecco qui vedete veramente una delle funzioni umidi artigianali
Ma tanto utili
Del pensiero giuridico
Afferrare una realtà che è così complessa e sfuggente come quella della dichiarazione del pentito e ricondurla ad una figura che si presta storicamente ad una utilizzazione ad una utilizzazione
Purché non siano rispettate tutte le condizioni di legittimità
E qui debbo dire che la nostra giurisprudenza a seguito in tema di chiamata in correità
Alla quale figura dobbiamo riportare la dichiarazione del pentito una serie di oscillazioni perché dopo un lavoro mirabile in cui era venuta dettando le condizioni di
Validità validità approvato validità probatoria no no no non si accontentava della validità intrinseca della dichiarazione del chiamante in correità ma esigeva in più i cosiddetti riscontri uno dei quali si legge in una memorabile
E bellissima sentenza
Di qualche decennio orsono deve essere di per sé è sicuro e oggettivo perché è una debolezza non può essere appoggiata ad altre debolezza e non v'è dubbio amici miei che la chiamata
In correità del coimputato nasce intrisa
Di elementi che ne giustificano la più ampia diffidenza sono i nostri classici rileggiamo Mario Pagano le parole con cui bolla la chiamata in correità e pur dichiarandola
Degna di cittadinanza nel sistema probatorio la sottopone però a quelle che sono le regole precise poi individuate con grande nitore dalla Corte Suprema e dalla giurisprudenza di merito
Poi c'è stato un passo indietro
Perché si è detto che basta la dichiarazione in correità da solo quando appaia sicura e affidabile
Ma quis custodi
Dove troviamo come trovare il metro di controllo dell'affidabilità di una dichiarazione la quale può rispondere alle motivazioni più diverse e più sbagliata
E allora e allora la necessità dei riscontri che badiamo bene non nasce soltanto da un ragionamento in
Chiave di riflessione
Sull'ordinamento positivo ma in chiave di riflessione
Dall'ordinamento positivo
Perché è la nostra legislazione che improntata alla maggiore diffidenza nei confronti delle dichiarazioni del coimputato cioè uno studio recentissimo di una finezza estrema del mio amico Gil Berto Lozzi
Quanto sono vecchio me lo ricordo ragazzino sui banchi di scuola vedere adesso un vero maestro di procedure ed è veramente un maestranze un maestro di procedura penale
Che ha dimostrato come
Dal divieto dell'articolo trecentoquarantotto del codice di procedura penale per cui
Il coimputato non può mai assumere veste di testimone
Si deve ridurre dedurre
La diffidenza dell'ordinamento nei confronti di questo mezzo di prova
Perché giustamente si è osservato non banale dire che non si vuole esporre
Il coimputato a dichiarazioni che potrebbero essere poi ritorte contro di lui perché a questo punto non si capirebbe la salvezza
Per la quale se egli è stato assolto in giudizio con le formule che tutti conosciamo può assumere qualità di testimone
Come se in questo caso egli non fosse della eventualità di profferire cose di dire parole che potrebbero suonare ci gravemente pregiudizievoli per la sua posizione no il fatto è che il legislatore
Ha voluto ammettere questa forma di testimonianza puramente e semplicemente quando consacrata da una sentenza passata in giudicato ci fosse l'accertamento
Della maggiore estraneità del soggetto che era stato coimputato al patto rispetto al quale e viene ha chiamato a deporre o del reato connesso
E questa posizione
A ben guardare non è stata nemmeno superata dall'articolo trecentoquarantotto bis
Che tante volte viene invece imboccato proprio per dimostrare il contrario ma non è vero perché l'articolo trecentoquarantotto bis da alcuni dato puramente e semplicemente lei garanzia del teste ma non lo assume come teste tant'è che gli può venire in giudizio
Assistito da un difensore e così via dicendo
Quindi sono i dati normativi i quali comprovano la diffidenza che il nostro ordinamento a nei confronti delle dichiarazioni del coimputato dal che segue la necessità del ritorno che già però segnato da alcune recenti pregevolissimo pronunce della Corte Suprema del ritorno
Alla chiamata in correità vestita come dicevano i nostri classici dalle connotazioni rappresentate dai riscontri
E arrivati a questo punto noi possiamo anche ritenere che la dichiarazione del coi imputato pentito sia o non sia accettabile sia o non sia da seguire
Ci sono soltanto e ho finito le motivazioni che conducono a questa specifica forma di chiamata in correità
Per i delitti contro l'ordine democratico democratico a giocato fortemente una legislazione che è stata giustamente definita premiale
Chi vi parla si è trovato
Nel primo processo Moro a dovere sostenere una raffica di eccezioni di legittimità costituzionale e a difeso era parte civile
Per il partito della Democrazia Cristiana ha difeso la legittimità costituzionale la difesa in perfetta buona fede
No no però assolutamente alcuna disposizione favorevole annullai estensione di questo particolare regime bravo alla delinquenza alla criminalità organizzata comune
Sono profondamente convinto che il mare di fango che verrebbe a sommergere il nostro Paese
Non soltanto nei confronti di imputati di possibili con imputati ma anche nei confronti di magistrati procedenti sarebbe tale da portare
La nostra attuale situazione giuridica ad uno stato di inciviltà che di inammissibilità assolutamente eccezionale
Ci sono già
Ci sono già
Devi negli strumenti nel diritto penale positivo la condotta susseguente sia come circostanza attenuante specificamente prevista
Sia come elemento di valutazione ai sensi dell'articolo centotrentatré in quella normale la quale ci dimentichiamo che oltretutto consente una discrezionalità nella determinazione in concreto della pena di Rovetta irrogare quanto mai vasta
Ci sono dicevo tali strumenti per i quali
Non è il caso di indulgere a nuove configurazioni del quali
è vero quello che sta alla base della ricerca ed è la richiesta di una estensione che per esempio i connota
Dati della mafia giovane sono profondamente diversi da quella che è la malattia contro la quale si è trovato a battersi morì
Morì poteva anche avere dei sentimenti di umana simpatia
Per il vecchio mafioso che tutto sommato poteva rappresentare un motivo di ordine in una determinata circostanza storica tutto ciò invece completamente
Defunto di fronte a un fenomeno mafioso che è diventato essenzialmente un patto di quattrini allora l'essere è un fatto di quattrini che cosa
Determina
La reazione soprattutto del giovane il quale si vede privato di quella che poteva essere una facile
Strada di grossi guadagni che si vede di fronte al pericolo di lunghi anni di detenzione e che reagisce cercando ci sono queste motivazioni
Ci sono
Sono assolutamente assolutamente
Da tenere in considerazione da tenere in considerazione la guerra per bande
Ma veramente vogliamo trasformare la nostra giustizia
Nello strumento al quale si ricorra per liquidare il rivale che fa particolarmente
Fastidio
E cioè l'ultimo argomento
E qui veramente presidente ho finito
Che è quello che si vuole ricavare
Anche a sostegno di questa estensione della legislazione alla delinquenza organizzata comune
Dal fatto che da quando sono in atto certi processi non mi piace mai fare riferimento a processi in corso l'argomento può valere in linea generale da quando sono in atti in atto certi procedimenti
Gli eventi letali i fenomeni delinquenziali sembrano essersi arrestarsi qualcuno ha detto qualcuno ha detto bisogna però guardare non ai tempi belli ma i tempi lunghi
Siamo d'accordo
Io sono ancora più maligno
Ma ottanta
E mi domando
Ma
Se i responsabili non fossero tutti e soltanto non fossero stati qui affatto quelli che vengono chiamati come imputati
Ma lei condotta ragionevolmente razionale mentre dovrebbero tenere i veri responsabili che non sono chiamati sul proscenio ma
C'è un vecchissimo quindi basta Metropolis ve lo ricordate tutte murder è un altro film di pasta in cui
è la delinquenza organizzata quando il dito viene puntato contro una persona che in realtà è innocente si astiene c'è proprio la regola di scuderia l'ordine di scuderia tutti fermi stiamo buoni perché tanto
E tanto la giustizia si è messa lungo un determinato cammini
Con il che non voglio assolutamente dire che le cose stanno in questo modo dico soltanto certi dati di fatto che vogliono essere presi come indici particolarmente eloquenti dell'utilità in chiave sociale di un sistema
Appaiono suscettibili dei maggiori dubbi e appaiono se non altro controvertibili
Io vi ringrazio del cortesia ascolto soprattutto data l'ora
E mi dispiace di avere superato quelli che erano i limiti di tempo che Niero riproposto
Voglio soltanto concludere
Con un invito che anche un augurio e una certezza
Per favore non drammatizza siamo quindi so che sono i contrasti di avvengono tra magistrati
Ed avvocati
Rendiamoci conto che ci muoviamo sul piano di una dialettica che non può essere superata ma rendiamoci conto che tutti collaboriamo non tra di noi
Che sarebbe connivenza ma collaboriamo alla giustizia
Alla realizzazione della giustizia
E che in questa veste
Per chi ci crede spera eremo di presentarci quando sarà l'ora più tardi possibile ma allora deve venire dicendo abbiamo tentato tentato di essere operatori di giustizia grazie
Non vi prego prego Portis
Pochissimi secondi prima di alzarvi Maurizio prima di alzate di dare questo cattivo esempio pochissimi secondi
Per una parola di congedo e una notizia che debbo dardi naturalmente non traggo nessuna concussione dopo questa magnifica relazione di sintesi di Marcello Carlo che si è abbassata ecco l'unica battuta che vorrei fare non solo sulla forza delle corse
Che mi sembra di capire soprattutto nel momento con il conoscitivo ma anche sulla Ford già della speranza che deve incidere sulle consente alla base della evoluzione degli uomini
Io voglio solo dire che appunto non essendovi concussioni questo convegno vi sono come qualcuno ha detto delle indicazioni indicazioni
E sono certo è vero Maurizio Pietropaolo che gli atti del convegno saranno pubblicati integralmente sulla rivista Delta e inviati a tutti i partecipanti e quindi non mi rimane che interpretando il sentimento dei soci della camera penale porgere un vivissimo ringraziamento
Alla rivista Delta che ha concorso
Sul piano ideale intellettuale all'organizzazione del convegno all'Ente Fiuggi che ha prestato la proprio organizzazione per mi sembra perfetta per la riuscita di questo convegno ai valorosi relatori
Da Bricolo ai primo a Coppi che ha chiuso le relazioni a tutti coloro che sono intervenuti in maniera così difficile per la gravità e complessità del tema e il letto di procura stelle del tempo che legge sarebbe ente ha tagliato lì i loro interventi che hanno però contribuito secondo me in maniera importante a dare tutte le sfaccettature
Del tema
E vorrei dire a tutti i presenti perché sì è sembrato di udire vorrei vorrei usare questo termine l'intelligenza degli ascoltatori mi nelle loro silenti ma convergenti presenze al di là di quelle disperazioni che in molti convegni
Avvengono
Quindi un un arrivederci
Perché il Camillo in realtà e lungo ma noi non accettiamo l'intelligente provocazione del pessimismo di Domenico Marafioti
Perché quale che sia il traguardo a noi piace camminare
E penso che la Camera penale così come la rivista avverta darà vi daranno altri appuntamenti e quindi vi dico un sentito caloroso arrivederci voi troverete all'ingresso dei cartelli che indicheranno dove avverrà questa riunione conviviale credo che sia alla fonte di Bonifacio grazie