"Quale ambiente" rubrica a cura di Giorgio Spadaccia - (Il problema delle scorie nucleari)

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale oggi parleremo
Di un problema che attuale da tempo ma ci vorrà ancora molto tempo probabilmente e per risolvere il problema delle delle scorie nucleari che abbiamo in Italy la dovuta agli impianti nucleari apparire cosa che poi adesso che vedremo ne parliamo con l'ingegnere Ugo Spezia che è responsabile della comunicazione delle relazioni e la società Sogin
Perché la società Sogin la società Sogin e la società di gestione diciamo degli impianti nucleari e in le verrà appare attribuito male su questo chiediamo subito all'ingegnere Spezia un importante ruolo per quanto riguarda l'individuazione diciamo del sito per lo stoccaggio di queste due
Scorie nucleari e con la Loren Cigna spezie che con sé la SOGIN che cos'è attualmente
E che cosa è previsto che dovrà fare nei prossimi tempi appunto la sua oggi né per quanto riguarda questo problema sull'accaduto cordialmente potranno in realtà è proprio questa opportunità
La storia di un la Società gestione impianti nucleari come ha ricordato lei una società che incorpora le strutture nucleari scorporate dalle nell'atto della privatizzazione
Ed è attualmente una Società di proprietà del Ministero dell'economia e delle finanze
Quindi abbiamo un solo azionista che il ministro dell'economia delle finanze
SOGIN ha acquisito la proprietà di tutti gli impianti elettronucleari esistente in Italia quelli che furono fermati dopo il ritirarli Cernobyl per effetto del cambiamento degli indirizzi di politica energetica seguiti al
L'esito referendario dell'ottantasette sì quindi specifichiamo parliamo sicuramente di Trino Vercellese Vittorio Caorso latina e Garigliano sì sono le quattro centrali nucleari che erano in funzione all'epoca in cui
Capito il disastro di Cernobyl e che quindi oggi noi abbiamo il mandato specifico ed esclusivo tengo a chiarirlo questo siamo una società di ingegneria nucleare ma abbiamo il mandato specie tipo di esclusivo di procedere allo smantellamento delle centrali alla messa in sicurezza del combustibile nucleare che ancora esiste in Italia alla messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi che derivano dal pregherei
L'esercito delle centrali e che deriveranno anche in futuro della dall'attività di smantellamento delle centrali quindi diciamo che questo è il grosso diciamo scorie nucleari ma ne esistono anche altre cioè e e ecco quel problema di verrà affrontato il secco
Le fonti di produzione dei rifiuti nucleari e sono riversa oltre le centrali nucleari esistono anche gli impianti del ciclo del combustibile nucleare re rinviati prototipi tali che furono realizzati dall'Enea e sono anche quelli attualmente in fase di smantellamento poi ci sono parliamo di rotonde
Parliamo di dei dei centri Enea riassunse in cui furono realizzati con gli impianti che sono il centro di Saluggia incestuosi Casaccia vicino Roma il centro di Rotondella la Trisaia in provincia di Matera sì ecco oltre a questi e poi le altre fonti di materiali radioattivi sono le applicazioni biomediche le applicazioni di medicina e diagnostica nucleare
Per esempio le sorgenti utilizzate per fare decreti operative replica insomma e quindi che sono quantitativi notevoli poi uno non pensa a queste cose ma in in realtà sono sono cose molto grossa sono effettivamente un problema oltre a queste e poi ci sono le applicazioni industriali delle tecnologie nucleari
E anche le le scorie che poi derivano del dalla ricerca in ambito nucleare ci sono ancora in Italia le attività di ricerca nel settore nucleare che finiscono in pianti nucleari reattori di ricerca che producono a loro volta delle scorie di materiali radioattivi tutti questi materiali devono essere messi in sicurezza noi siamo purtroppo allo stato attuale l'unico paese delle G otto che non si è ancora dotato di un deposito nazionale per toccare questi materiali radioattivi in modo da allontanarli in via definitiva per la biosfera insomma ecco ecco
Vediamo un attimo che tipo di pericolosità
Che tipo di durata diciamo hanno queste varie scorie nucleari che sono molto diversi tra di loro si e quali anche che tipo di di tecnologia che tipo di stoccaggio sale sarà uguale per tutti diverso unico
Chiaramente non sono un tecnico appunto ma e quindi
Pongo questo problema ecco sì certo è il il nocciolo del problema questo perché in materiali nucleari sono divisi in tre categorie sonde si parla di materiali a bassa a media o ad altre attività a seconda del della categoria di appartenenza devono essere gestiti in modo diverso perché hanno un diverso grado di pericolosità specialmente i in materia lì a bassa e media attività vengono condizionati c'avevano i feriti contenitori certi i campi vengono trattati in un certo modo perché siano fissati e non sia più possibile la loro dispersione nell'ambiente i contenitori in cui sono Stich ma di questi materiali poi vengono stoccati in un deposito temporaneo che è tipicamente un deposito superficiale una struttura ingegneristica
Di non grandi dimensioni e di non notevole impatto paesaggistico diciamo così devono star mare in questo deposito per alcune decine di anni in modo tale da perdere gradualmente e natura che la loro radioattività dopodiché diventano dei materiali dei rifiuti ordinari che possono essere gestiti al market per via ordinaria
Sì penso al discorso per i materiali ad alta attività parliamo in questo caso tipicamente delle combustibile nucleare irraggiato delle scorie nucleari derivanti dal processo di ritrattamento del combustibile e delle sorgenti radioattive usate in medicina allora in questi casi i rifiuti devono essere toccati
Dentro contenitori di forte spessore quindi son contenitori che si chiamano Kafka e che Pisano diverse decine di tonnellate vanno chiusi ermeticamente in questi contenitori e a secco e questi contenitori devono essere poi toccati estemporaneamente per qualche centinaio di anni perché perdano la parte preponderante della loro attività e poi devono essere dislocati in depositi profondi i depositi geologici in grado di garantire l'integrità del del degli dei ritardi e dei contenitori in cui sono stoccati i rifiuti per qualche centinaio qualche migliaio di anni
Ecco ben SOGIN è stata individuata diciamo come il soggetto che dovrà gestire tutta la problematica e già definitiva la cosa OC o ancora diciamo il provvedimento all'esame dei
Del parlamento ancora in itinere ecco evidentemente
Al disegno di legge Marzano intensiva dell'articolo ventisette del disegno di legge mancano ecco qui dovrei fare una precisazione noi siamo stati individuati come il soggetto che deve gestire lo smantellamento delle centrali la messa in sicurezza del combustibile
Sì la messa in sicurezza dei rifiuti relativi alla attività elettronucleare c'è poi un altra componente da aggiungere che manca ancora in questo Paese ed è la localizzazione la progettazione la realizzazione del deposito sempre su cui sto Carimate dalle rettifiche ecco la il DDL Marzano attualmente in discussione in Parlamento parla di un soggetto idoneo ma non fa nome e cognome di questo soggetto idoneo quindi non stiamo citati nell'articolo in questione come soggetto a cui sarà affidato anche l'incarico di progettare dare poi gestire il il deposito nazionale
Quindi questo è ancora attualmente è materia di discussione in parlamento ci sono state delle autorevoli prese di posizione da parte di ministro Matteoli persino Matteoli per esempio
Chiaramente che secondo lui soggetto idoneo va individuata in SocGen però questa è ancora materia di discussione in ambito politico noi diciamo chiaramente a disposizione del governo
Come il nostro mandato richiede siamo a disposizione del governo per dare supporto in queste fasi comunque la decisione compete arriva al sistema politico accordarsi valori dell'Imu
Quali saranno
Però questa scelta sarà fatta in tempi brevi credono comunque sia milioni il giro in in un paio di mesi al massimo penso guardi non so dirle quali potranno essere i tempi della discussione parlamentare il ministro Matteoli
Ha detto esplicitamente che entro un anno dovrà localizzata
La zona in cui realizzare questo deposita quindi presumo che il i tempi discussione in Parlamento saranno molto contenuti ecco vediamo un attimo allora appunto il problema casa da un grosso
Un grosso Brema già si sa insomma quello dell'individuazione del sito
Aveva praticamente dato un'indicazione addirittura di Poddi possibili chiaramente possibile che ha fatto una mappatura diciamo in tutt'Italia addirittura di duecentoquattordici siti
No possibili ecco quindi realtà però io credo che
Ci saranno grandi problemi sulla con gli enti locali quindi parliamo di regioni province e comuni perché poi quando Sandra a questo tipo di scelta si può già immaginare che tipo di problemi sorgeranno insomma perché non credo che nessuno
All'accoglierà con molto piacere insomma diciamocelo francamente il ministro quasi in linea in via di principio posso concordare con lei sulla difficoltà di proporre
A una realtà locale il ferimento di un impianto di questo genere perché certamente non è una fabbrica di caramelle insomma ecco quindi dal punto di vista dell'immagine sarà molto complesso la l'attività di di di di di inserimento nel territorio credo che saranno necessari provvedimenti di accompagnamento abbastanza presiede e forse anche onerosi dal punto di vista economico quello che posso dirle però è che questo problema è stato risolto positivamente praticamente in tutta Europa dove tutti i Paesi che hanno avuto esperienze nel settore nucleare ne sono riusciti ad oggi da realizzare lei loro deposito noi siamo purtroppo Lusi come ecco vediamo un po'
Questa situazione presepe con in Francia dove ricetta
Esiste già un depositi e
E hanno già realizzato il loro deposito così come in in Spagna in Germania in Svezia in Inghilterra vede dal punto di vista tecnico non si tratta di un grosso problema perché come le dicevo poc'anche fidati di realizzare una struttura ingegneristica di superficie non ha un non presenta grosse problematiche costruttiva citata semplicemente di fare un deposito di tipo modulare tre sul quale sia possibile stoccare questi contenitori temporaneamente ecco è un deposito temporaneo che è destinato ad avere una vita utile nella misura in cui la per ospitare determinati quantitativi di rifiuti esaurita questa sua funzione potrà tranquillamente sparire al territorio insomma ci sono anche delle soluzioni realizzative che
Non lasciano vedere all'esterno nulla e per quanto riguarda il discorso invece del vero e proprio sito
Per lo stoccaggio dei materiali che hanno bisogno appunto di qualche centinaio d'anni
Ecco lì ci sono stati avviati le dell'iniziativa a livello europeo perché perché l'Unione europea si sta orientando sulla realizzazione di un deposito geologico che possono servire alle necessità di più paesi
Sì quindi probabilmente nel prossimo futuro saranno unificate le esperienze che ci sono attualmente in corso presso alcuni Paesi fra l'altro anche il nostro fatto delle degli studi in materia perché si ritiene più produttivo è più utile e meno dannoso per l'ambiente realizzare pochi depositi piuttosto che dei un numero di depositi uguale numero di paesi che devono stoccare i loro materiali senza quindi e attualmente allo studio delle europee ci sono due direttive allo studio che consentono di pensare che nel futuro il deposito definitivo di materiale nucleare ride potrà essere un deposito di grande area non più un deposito nazionale e c'è a latere di questa possibilità anche la possibilità che è stata finalmente garantita nel nel deriva concezione mode Bernardelli al problema da parte europea ai Paesi che hanno quantitativi limitati di materiali radioattivi del martire di portarle in paese che invece avevano gestire in quantità maggiore noi abbiamo un quantitativo di materiali radioattivi in Italia in questo momento in totale per tutto il Paese che corrisponde a quelli che la Francia produce in un anno ecco tanto per darne però scherza quindi non è fuori dal novero delle cose possibili pensare che in futuro i nostri marinai nucleari possono essere ospitati presso un altro paese laddove sarà realizzato il deposito regionale diciamo così di grande area che potrà servire per più paesi niente limitrofi ha parlato
In un certo momento anche della Russia con che pur essendo fuori dal all'Unione europea sembrava essere diciamo disponibili disponibile un'operazione di questo genere che certamente e così tanto che
Già ora è possibile limitatamente ad alcune categorie di materiali ad alcune tipologie di materiali pensare a un'esportazione verso la Russia ovviamente questa non è un'operazione che costa poco è un'operazione che costa molto perché certe cose non si fanno gratis dica se per la Russia quel la gestione dei materiali radioattivi negli anni futuri è vista come un grosso business sul quale l'ex industria di Stato sovietica potrebbe utilmente intervenire
Parliamo una dei costi ritenuti e i costi saranno appunto bucava il pur essendo l'Italia un Paese di voi che a quantitativi tutto sommato limitati
Però si parla io non non ho idea ma comunque denti molto e migliaia di miliardi allora dunque Emiliano i mille e i corpi categorie ecco vediamo cyclette loro io proprio no
Ho un'idea così molto generale per sentito dire insomma bene non sono dati che vengono molto pubblicizzati quelli perché come sta
Si parla più del problema tutto suo della soluzione il costo della soluzione fa parte della soluzione se ne parla un poco ecco dunque lo smantellamento delle quattro centrali nucleari e il conferimento al deposito dei materiali radioattivi che ne risulteranno compreso il combustibile compresi tutti i rifiuti di esercizio e quant'altro il costo complessivo stimato da SOGIN e sulla dei propri programmi di attività che hanno un'estensione ventennale si concluderanno nel due mila venti
E e esamina a chi dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas portano a quantificare il costo in due virgola settantacinque miliardi di euro sono circa cinque mila miliardi di vecchie lire insomma scherzo e questo è il il il lato centrali nucleari soluzione del problema centrale nucleare poi c'è il problema legato ai la agli impianti del ciclo del combustibile che attualmente sono i proprietari viene sì degli siamo nell'ordine di grandezza dei mille cinquecento miliardi come costo costo tutto compreso cioè compreso il trattamento il confine il conferimento del dei rifiuti al deposito nazionale
Quindi la dimensione del problema se lei pensa che questi sono costi che si spalmano su un arco ventennale non è un un un un costo eccessivamente elevato fino a questo momento questi costi sono finanziati attraverso le tariffe elettriche si fanno parte degli oneri di sistema cosiddetti ed è in Ono addebitati su sulla componente ardue della tariffa elettrica attualmente gli italiani stanno pagando circa una lira al chilowattora
E serve a finanziare dei prossimi vent'anni questa questa operazione
Ecco quindi diciamo che in tutti in tutta Europa per una soluzione per
Si è trovata praticamente o ci sono Paesi che sono ancora in condizioni analoghe diciamo le nostre no diciamo che noi purtroppo in questo in questo caso abbiamo avuto continui coda insomma siamo chiamati oggi tra l'altro
Vede questa situazione deriva dal fatto che una volta deciso di fermare l'incredibile le centrali nucleari diciamo che anche in ambito politico si riteneva che il problema fosse risolto si spengono centrali dopodiché provvederemo faremo vedremo ecco sono stati troppo molti anni da allora sono passati quindici anni sedici anni ormai e durante questi sedici anni il problema era stato considerato già risolto mentre invece si trattava di cominciare a porre mano alla demolizione di quello che si era deciso di demolire
Anche perché appunto abbiamo visto che potrebbero esserci dei problemi
Non so poi pare non sia successo niente ma a Trino praticamente era stato un allagamento mi pare un paio di anni fa o l'altra hanno adesso non ricordo invece stanno dai foulard
Rubens vinta dall'alluvione che in quel caso però non ha interessato l'impianto nucleare il la centrale nucleare di Trino ha interessato invece sito Enea di Saluggia Ruggero ecco altri no non ci sono stati allagamenti perché la centrale estratta su un piattaforma rilevata di qualche metro rispetto alla pianura quindi nel Po pur e sondando il rompendo gli argini ha lasciato quest'isola praticamente isolata da tutto il resto però l'acqua non è andata all'impianto viceversa a Saluggia là dove c'è il centro dell'Enea e dove c'è
Il impianto Avogadro apre sul quale toccato parte anche del combustibile alle centrali nucleari italiane lì c'è stato l'esondazione della Dora di purtroppo alcune zone dell'impianto sono state allagate all'infarto
Non comunque in termini tali da portare a una discussione nell'ambiente delle sostanze radioattive stoccate perché i criteri di sicurezza
Sono sono tali sono talmente elevati che nessuno approva anche Rifondazione d'accordo è però chiaramente appunto il problema
Ha dato la neanche troppo tranquilla non va trovata una soluzione perché ci potrebbero essere situazioni di emergenze ancora più più pericolose diciamo e quindi comunque il problema va risolto una volta per tutte sei ecco la la cosa che preoccupa in questo momento autorità preposte
Alla sicurezza sono lei la possibilità ad esempio che ci siano degli attentati ciò che tipo che
Che si prendano di Mila questi questi impianti che purtroppo ospitano materiali che non devono assolutamente andare nell'ambiente certo va bene ingegnere spezza io direi fermiamoci qui poi magari vedremo più in là
A questo come andrà questo iter in Parlamento i appunto se sarà affidato alla sua oggi ma diciamo addirittura tutto il problema
Complessivo diciamo
Delle scorie nucleari e sarà una bella gatta da pelare le patate ecco sì ma certamente non non saranno
Ecco informerà comunque andrà affrontato io la ringrazio molto da noi siamo nel genere Ugo Spezia che il responsabile della della comunicazione delle relazioni della della SOGIN
A rivederle un saluto agli ascoltatori di radio radicale tratteremo buonasera
Qua
Tutto
Tre
Via
Qui