"Federalismo, il decentramento dei poteri e delle funzioni" - incontro in occasione della presentazione dell'ultimo numero di Economia Italiana, rivista quadrimestrale della Banca di Roma (presso la Sala del Cenacolo, vicolo Valdina 3a)

Bene buongiorno a tutti
Iniziamo questa riunione purtroppo c'erano molti eventi concomitanti tra cui la celebrazione di La Malfa evidentemente attira molto pubblico
Quindi dobbiamo limitarci a questo pubblico di eletti diciamo così prima di dare inizio i lavori io desidero ringraziare anche a nome del comitato scientifico di economia italiana la Camera dei deputati
Che ha consentito alla rivista di presentare in una sede così prestigiosa recente fascicolo dedicato prevalentemente al tema federalismo il decentramento dei poteri e delle funzioni
Un ringraziamento caloroso agli illustri ospiti che hanno accettato l'invito a partecipare all'incontro la rivista e riconoscente soprattutto poi ai relatori che commenteranno i saggi riportati nella pubblicazione
Economia italiana nel suo piano editoriale ha inserito tra i temi prescelti dal comitato scientifico
Ogni numero determinato dal comitato scientifico che voi vedete nella prima pagina della rivista
Quello della federalismo in Italia consapevole dell'importanza del tema sul quale si sta sviluppando un serrato confronto politico e istituzionale
Non credo di esagerare dicendo che trattasi di una riforma davvero epocale per le conseguenze che essa tra in molti settori
Come ha ricordato il governatore Fazio nella sua audizione al Senato della Repubblica del dicembre dello scorso anno
Un'occasione per ammodernare il comparto pubblico per avvicinarlo alle esigenze dei cittadini
Per renderlo più efficiente per accrescere il contributo alla crescita in un quadro di progressiva riduzione degli squilibri territoriali
Il contenuto del fascicolo non può naturalmente affrontare tutti gli aspetti della rilevante ed ampia riforma
La rivista ha cercato di focalizzare il discorso su alcuni aspetti più rilevanti per il futuro sviluppo del decentramento e su quei tratti marcati di federalismo
Che pur si rinvengono dalle modifiche del Titolo quinto della Costituzione
La rivista ha quindi incentrato il discorso su tre principali aspetti con relativi studi su riforme costituzionali e decentramento fiscale federalismo e politica del lavoro
Decentramento dei poteri e questione territoriale in Italia decentramento fiscale politiche del lavoro questione territoriale non possono essere ben compresi senza la trattazione del più generale aspetto amministrativo e costituzionale conseguenti alle riforme
Che e sono state affrontate negli ultimi anni e di cui una nuova è in itinere
Trattazione affidata al saggio il vecchio e il nuovo regionalismo nell'esperienze italiane che introduce il dibattito è un che pare di Clare dice che è un esperto appunto di questioni amministrative in effetti come viene illustrato nel primo dei saggi riportati dalla rivista e vi illustro qui a grandi linee il contenuto per facilitare la comprensione e il dibattito quindi mi scuserete se un poco prendo qualche tempo
Claret ce e e Pisa Meskhi dunque Clary CP Gianneschi hanno valutato in modo in quale modo viene modificato il vecchio il vecchio modello regionale iniziato iniziano la loro analisi dalle origini della formazione tutte le regioni un esame necessario non solo per capire il superamento di una visione restrittiva dell'autonomia regionale
Dei primi anni settanta
Si allontanava lente dagli utenti
Quanto soprattutto valutare l'entità dei cambiamenti conseguenti alle riforme amministrative
Che si sono susseguite nel corso dell'ultimo decennio del ventesimo secolo e alle riforme costituzionali
Che approvate successivamente con leggi costituzionali del novantanove del due mila e del due mila uno riforme tutte che hanno cambiato il modello delle autonomie regionali di fronte a questo modello che rivoluziona quello precedente nel quale il potere regolamentare delle regioni e potenzialmente dirompente gli autori esprimono dubbi sulla capacità attuativa della riforma
Sì teme il rischio di una sorta di congelamento istituzionale
Sia per quanto riguarda la difficoltà di applicazione ma anche il raccordo a livello costituzionale in quanto non esiste la Camera delle Regioni
Sia per la sostanziale impreparazione di molte regioni a reggere l'impatto della riforma
Si è infine per la presentazione della nuova riforma a seguito del nuovo progetto di legge governativo di ulteriore devolution il Progetto di Bossi che è silente per gli aspetti finanziari difficoltà quest'ultima che può rendere ancora più complesse il problema della futura struttura finanziaria delle finanze degli enti territoriali
Per questo motivo risulta di grande interesse
L'esercizio condotto da Bordignon Cerniglia teso a quantificare l'entità delle risorse che dovranno essere devolute per sostenere la nuova architettura dei poteri
Vi anticipo qualche dato si tratta in sostanza di circa duecento quaranta mila miliardi che andranno trasferiti alle regioni a per il momento senza contare l'ultimo progetto di riforma
Di cui sessanta mila però sono già stati trasferiti nei fatti
E una posta importante da importante sarà il così detto
Conto perequativo per circa ottanta mila miliardi quindi si tratta grosso modo del cinquanta per cento del totale delle entrate fiscali e del sessanta per cento dell'IVA dell'IRAP tenga e dell'IRPEF quindi potete immaginare il cambiamento fondamentale che è in corso e le difficoltà di attuare questo passaggio se non gradualmente
L'esercizio condotto da Bordignon Cerniglia è teso a quantificare l'entità delle risorse che dovranno essere devolute per sostenere la nuova architettura dei Poteri
Un esercizio non fine a se stesso in quanto mostra la rilevante entità delle somme e quindi indirettamente conferma un decentramento di poteri molto marcato in effetti la dovizia di dati forniti dalla ricerca quantitativa e l'articolazione delle analisi confermano l'estrema cautela nel determinare i passaggi e i meccanismi con i quali queste risorse dovranno essere devolute alle Regioni data la dimensione delle cifre in gioco
Oltre al fatto che per gli schemi previsti dal fondo perequativo che per inciso rappresenta un'innovazione rispetto al precedente testo costituzionale
Il decentramento implicherà il trasferimento alle regioni di quelle cifre di cui poco fa di esprimevo grosso modo ma dimensione gli autori non mancano inoltre di trascurare l'aspetto strutturale legato alla grossa questione della stabilità finanziaria e quindi macroeconomica
E pongono la questione della regionalizzazione parziale o totale del debito pubblico
La metà delle risorse tributarie dello Stato come vi avevo detto che avrebbero attribuite alle Regioni
Mentre sullo Stato centrale resterebbero per intero la totalità del debito pubblico e del debito previdenziale nonché i costi servitù il che è abbastanza logico dal momento che gran parte delle funzioni sono trasferite alle regioni e quindi il compito dello Stato viene abbastanza limitato per chi è a il testo consiglierei la tabella
A pagina
Quando si tratta di trovare del padre per le pagelle
Cinque o sei
Va bene
Cinquecento g
Ecco a pagina cinquecento sessantadue
Sono incluse le competenze attualmente i vari tipi di competenze prima della riforma riforma dell'articolo centodiciassette e proposta di Bossi sono ammesse in fila per cui vedete quali sono i cambiamenti che verranno apportati nel caso passi anche l'ultima
Riforma che è già stata peraltro mi pare fatta dalla Camera credo no non ancora dalla commissione
No
Nel caso passi questa proposta avremmo la situazione dell'ultima colonna
Della tabella a pagina cinquecento sessantadue quindi lo Stato manterrebbe i servizi le competenze essenziali che caratterizzano lo stato e in più dovrebbe accollarsi il servizio del debito pubblico
L'altro aspetto fondamentale e qui io a fianco Brunetta appunto
è legato alla svolta federale per le leggi sul lavoro
Siccome Brunetta a una vastissima competenze al riguardo e ci illustrerà ogni cosa direi che mi limito a dire che c'è questo un grosso problema
E si deve analizzare quali sono le conseguenze sul funzionamento del sistema economico
Infine
C'è l'aspetto territoriale che ha affrontato soprattutto nel saggio di Viesti
E in particolare le conseguenze sui vantaggi per l'intero Paese e in particolare per il Mezzogiorno e sui rischi che il processo di decentramento può comportare
Vantaggi e rischi hanno a che fare con i tempi e le modalità con cui viene realizzato il decentramento ancora una volta i che chiamano in causa gli aspetti del citato fondo perequativo
Per i territori con minore capacità fisica fiscale c'era abitante
Il ruolo della perequazione sembra giocare un ruolo decisivo in presenza di una delicata situazione in cui mentre sono definite le responsabilità regionali
Non sono simultaneamente determinate le allocazioni delle risorse
Prima di cedere la parola vorrei anche ricordare che nel fascicolo attuale di economia italiana vi è un interessante saggio di Francario su un argomento di grande interesse che riguardano il ruolo dei fondi pensione nel riassetto del sistema previdenziale ma è un tema che meriterebbe di per sé nautico approfondito dibattito
Nel rinnovare il mio ringraziamento agli autori dei saggi agli studiosi e a coloro alle autorità che commenteranno il contenuto della pubblicazione
Cedo la parola per il primo intervento che abbiamo convenuto si svolga esattamente come da invito quindi al professor Mariano da Antonio
Sì grazie io mi aspetto Couperin gli aspetti territoriale che sono toccate soprattutto
Nel saggio di visti come diceva il corso Vercelli ma anche quello di Dell'Aringa e ovviamente nel primo lavoro di cura recepisce Nijinsky
La la mia tesi che espongo preliminarmente precedettero di giustificare
E che nel discutere del trasferimento di poteri e di risorse
Dalle amministrazioni centrali a quelle periferiche locale
Nel caso del Mezzogiorno delle amministrazioni locali del Mezzogiorno si sottovaluta
Un problema mentre se ne sopravvalutato un po'altri il problema che si sottovalutò e quello
La funzionalità delle istituzioni locali del Mezzogiorno
Mentre la discussione si svolge su questioni di carattere più ampio più generale come appunto l'entità del fondo perequativo
E quindi sull'ammontare delle risorse da trasferire io credo che questo problema che anima la disputa sul federalismo cosiddetto di cui Chicco contro il federalismo cosiddetto solidale
Credo che questo tema della trasferimento delle risorse l'amministrazione locale me soggiorno sia un tema deviante
Mentre al centro dell'attenzione dovrebbe essere portata la capacità di spendere di spendere bene ed esercitare bene le due funzioni trasferite da parte degli enti locali del Mezzogiorno
E qui le amministrazioni locali e Mezzogiorno
Finora hanno dato cattiva prova di sé
Ci sono tre
Esperienze che convalidano questa mia affermazione dalla quale discende che se non si affronta parcometro del deficit funzionale delle amministrazioni nota nel Mezzogiorno
E vanno a parlare di federalismo nelle sue varie accezioni di decentramento di poteri anche di decentramento di risorse
Alle tre esperienze a quei mi riferisco sono la prima quella della riforma dei servizi per l'impiego
Promette che ha più competenza di me
Tratterà meglio questa argomenti
E insomma è dal mille novecentonovantasette con il decreto legislativo numero quattrocentosessantanove che è scomparso il vecchio Collocamento quest'le funzioni sono state riformate e trasferite alle Regioni
E al tempo stesso si è tanto spazio alla intermediazione da parte dei privati nei rapporti fra imprese
E i lavoratori
Ora la riforma che da una competenza alle regioni e questi a loro volta trasferivano le proprie competenze alle Province
Per la formazione i nuovi servizi per l'impiego questa riforma
Finora stenta a decollare ad affermarsi soprattutto nel Mezzogiorno ed è paradossale la situazione perché nel Sud come tutti sappiamo e come documenta Dell'Aringa nel suo saggio
Il tasso di disoccupazione di gran lunga più elevato che nel resto del Paese
Inoltre la disoccupazione meridionale risolte disoccupazione di lunga durata
Coinvolge fasce di lavoratori con basso livello d'istruzione di professionalità
E dunque i servizi per l'impiego cioè per l'avviamento al lavoro ma anche per l'orientamento
Ma anche i servizi per dare maggiore qualificazione dei lavoratori in cerca di impiego questi servizi sarebbero particolarmente utili e necessari proprio nel Mezzogiorno
E proprio in mezzo c'erano questi servizi invece fanno cilecca
Documentazione il questa affermazione di porto molto rapidamente vi chiedo di osservare due grafici che ho estratto
Da un recente rapporto di monitoraggio condotto dall'Isfol
L'istituto
Per la formazione l'orientamento professionale dei lavoratori che è un organo emanazione del credo del ministero del welfare e del lavoro
Rivisto l'ha condotto un monitoraggio per il primo semestre del mille tutte l'anno scorso presso novantanove centri per l'impiego distribuiti su tutto il territorio
Italiano non sono stati scelti con un criterio statistico cioè non sono un campione rappresentativo
Però è significativo che chi questi centri per l'impiego ventitré tra quelli prescelti per il mondo monitoraggio siano collocati nelle province
Dell'Italia
Nord Ovest Venturoni evitare a nord teste venti dell'Italia centrale e mentre tre cinque nell'Italia meridionale e insulare
Allora il primo grafico che vi chiedo di osservare riguarda un'attività che i centri per l'impiego sono chiamati a svolgere cioè diffondere
La domanda di lavoro espressa dalle imprese presso la popolazione cioè dare informazioni sul i fabbisogni che le imprese manifestano per occupare persone c'è qualcuno e quanti lavoratori intendono occupare
L'ISFOL ha elaborato un indicatore composito di qualità di questi servizi nelle quattro circoscrizioni
Nel nostro Paese
è quello che sconcerta il questo grafico e che la percentuale dei centri che hanno manifestato maggiore qualità nel diffondere alla popolazione dei lavoratori interessati
Dati informazioni notizie sui fabbisogni ti lavoro espressi dalle imprese questa percentuale
Nel caso del assunte cioè l'Italia
Meridionale e insulare
Particolarmente bassa rispetto alla percentuale che sia nelle altre circoscrizioni
I centri per l'impiego più efficace per più più attivi in proposito di migliore qualità sono quelli dell'Italia centrale
Ben la metà
Dei servizi che questi svolgono ti diffusione di tali informazioni è di alta qualità
La barra bianca rappresenta la qualità elevata la barra
Bassa quella strisciata bassa qualità va barra intermedia a strisce verticali media qualità
E qui si vede chiaramente che la qualità
Bassa molto bassa laddove dovrebbe essere alta cioè nell'Italia meridionale e insulare
Il secondo grafica ancora più inquietante
Sempre a che fare con i servizi che gli sfugge entri per l'impiego erogano e questa volta i servizi sono l'avviamento al lavoro avviamento al lavoro che di cui più significativi sono il tirocinio
E anche i cosiddetti programmi
L'inserimento professionale ma ci sono anche altre azioni di avviamento al lavoro che vengono condotte
Da i centri per l'impiego centri provinciali per l'impiego anche qui
L'ultima barra quella bianca rappresenta ma percentuali
Di questi servizi definite di alta qualità e ancora ripetiamo che nel Mezzogiorno questa percentuale
è inferiore al tre per cento del totale dei servizi erogati
E invece nelle altre circoscrizioni e ancora unitario centrale
è molto più alta nettare centrale un quarto dei servizi di avviamento al lavoro che i centri per l'impiego però qua no ai disoccupati ET alta qualità
Ovviamente le percentuali ti basse di media qualità solo nel Mezzogiorno molto più alta che nel resto d'Italia
E quindi qui ci troviamo di fronte al caso di un fallimento istituzionale
Di un decentramento di funzioni possiamo spegne pretese non interessa più vedere
Ci siamo di fronte a casi di un decentramento delle funzioni dato dal ministero del lavoro a Riccione
E Province
E chi un risultato particolarmente insoddisfacente ma dunque questi tipi di servizi
Ripeto nel Mezzogiorno dovrebbero essere e più attivi più efficienti di più alta qualità nel secondo caso la seconda esperienza che mi riferisco è quella della cosiddetta programmazione negoziata
Cioè quegli interventi Kay puntavano allo sviluppo locale attraverso strumenti come i patti territoriali e contratti d'area anche qui non riporto le cifre ma il panorama le Casse del Mezzogiorno è particolarmente desolante cioè non ci troviamo di fronte ad una moltiplicazione di iniziative di sviluppo locale
Le quali però a distanza che cinque sei sette anni dal loro avvio non sono riusciti a spendere più di un quarto delle risorse loro assegnate dal Ministero
Il terzo caso
Una terza esperienza deludente quella della gestione dei fondi strutturali dell'Unione europea
Non solo le regioni meridionali ma anche alcuni ministeri per la verità hanno avuto difficoltà hanno arrancato a spendere le risorse del vecchio ciclo dei fondi strutturali che si è concluso
Termino centonovantanove ma la proroga per la spesa è stata concessa fino alla fine dell'anno scorso ma per quanto riguarda i nuovi fondi strutturali
Quelli che hanno probabilmente sono l'ultima occasione per ce ne meridionali dopo l'adesione di altri Paesi all'Unione Europea per quanto riguarda i nuovi fondi strutturali dicevo che copriranno il periodo due mila due mila sei
Ci troviamo di fronte a impegna specie particolarmente deludenti
Nel caso delle amministrazioni pubbliche del Mezzogiorno
Quindi in questo caso noi andiamo verso la verifica
Che a fine di quest'anno riunione europea compirà
E che porterà a un disimpegno automatico dei fondi non utilizzati
Se le amministrazioni non riusciranno a spendere in media il quattordici per cento delle risorse assegnate l'Unione europea revocherà le risorse assegnate
E i i dati che abbiamo sul ritmo della spesa sono particolarmente inquietanti
Ecco allora e problema che si pone a mio sommesso avviso di fronte a questi esempi vistosi che i deficit istituzionale
Non è tanto quello di disputare
Sulla quantità di risorse che vengono assegnate e sull'ampiezza dei compiti che sono trasferiti alle amministrazioni alle Autonomie locali
Non è tanto questo quanto è quello di affrontare il problema della funzionalità
Delle amministrazioni locali laddove più è necessario intense siano poste in grado di funzionare cioè nell'aria mezzogiorno allora qui sorgono molti problemi alle una prima posizione potrebbe essere quella molto drastica di dire
Probabilmente meno risorse sono trasferite è forse più pungolo visitando agli amministratori locali
Perché restringendo sì l'ammontare delle risorse loro saranno costretti a operare in maniera più con maggiore solerzia
è questa la posizione la posizione invece più interessante che interessa soprattutto noi economisti
è quella di individuare che disegnate
Un insieme di incentivi e di sanzioni a carico delle amministrazioni
Incentivi per le amministrazioni virtuose e sanzioni per quelle inadempienti
Un tentativo in questa direzione il primo per fortuna è stato affidato dal dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione del ministero dell'economia e delle finanze
Perché il dipartimento molto saggiamente ha introdotto un premio aggiuntivo
Del sei per cento delle risorse complessivamente assegnate
Il conto fondi strutturali
Questo sei per cento si aggiunge a un quattro per cento che la commissione europea aveva già individuato come ammontare di risorse premiali per positive
Per cui le amministrazioni virtuose tessuto secondo una lista di parametri accuratamente individua di funzionalità possono aspirare ad ottenere il dieci per cento più un delta che sarà quello sottratto leasing alle amministrazioni
Invece viziose cioè in aventi ecco questo meccanismo di premi echi sanzioni è il primo esempio secondo me di grande interesse poco conosciuto che andrebbe valorizzato
Di cui occorrerebbe dare ampia informazione soprattutto ai cittadini
Tra i cittadini perché
Altrimenti noi arriviamo a casa siti
Inadempienze editi disimpegno cioè di perdita delle risorse europee
Senza che i cittadini siano pienamente consapevoli e informati
è qui vale a dire un'ultima opinione e chiudo
Si possono anche affinare gli interventi di incentivi e ti sanzioni
Però probabilmente questi interventi andrebbero accompagnati con altri interventi di ausilio tecnico alle amministrazioni meridionali che sono funzionalmente molto Dettori
Cioè gli uffici
L'organizzazione del lavoro in queste amministrazioni altamente insoddisfacente
Per diversi motivi
Che si possono comprendere che sono i motivi ereditate dalla storia passata
E qui ci troviamo di fronte al solito dilemma degli economisti dello sviluppo
Cioè quello che si chiama la dipendenza dal sentiero passato
Cioè la storia ci consegna un'eredità questa eredità riflette sia le disfunzioni istituzionali e sia la bassa domanda di qualità che i cittadini esprimono verso restituzione conosciamo da questa trappola
Uno dei modi e quello degli incentivi e delle sanzioni in altro modo e quello di erogare dal centro quali amministrazione servizi di sostegno di ausilio
Anche questa è un'attività che il dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione sta tentando di svolgere devo dire che risultati visibili non se ne non se ne hanno ancora però dipartimento ha messo in piedi dei nuclei di valutazione
Ha imposto alle regioni meridionali chi appunto a cogliere questi nuclei o di creare questi nuclei di valutazione finanziati sui fondi strutturali questi vincoli ovviamente devono valutare
I progetti
Soprattutto di opere infrastrutturali che stenta no
Tra tutti sono quelli che più si sentono a partire nell'aria mezzo ciò il Dipartimento ha creato una unità di valutazione centrale negli interventi dell'amministrazione
E così figlia è probabile come questa attività debba essere intensificati io sono molto stupito del fatto che questa attività si svolga soltanto dal ministero o dai ministeri al vertice nel
E non ci siano ancora esempi in Italia di cooperazione interregionale Petra Recchioni erezione regioni forti e regioni dei pori
Dico sotto il profilo della funzionalità tecnico amministrativa
Secondo me più che battere il tasto
Su l'egoismo fiscale delle Regioni forti che intendono tratte nere perse il gran parte del gettito raccolto
Forse il volto più utile sarebbe sollevare il problema della collaborazione
Tra regioni che non costa molto non costrette morto alle regioni forti
Ma ad esempio la diffusione di buone pratiche nelle regioni sorride del Centro-Nord
La diffusione di queste buone pratiche come pratica esemplari anche per altre regioni
Sarebbe un'operazione che costa poco tutto sommato e che darebbe qualche risultato sensibile
Per le amministrazioni locali debitorio appunto quelle del Mezzogiorno
Però in definitiva il discorso che noi svolgiamo
Premi e sanzioni
Ausilio tecnico dai ministeri alle Autonomie locali de collaborazione interregionale tutto questo secondo me è certamente utile necessario possiamo discuterli intensità dell'uno dell'altra azione
Ma poi al cuore del problema mio viso a mio sommesso avviso rimane il comportamento della cittadinanza
Cioè Neu
Se vogliamo evocare alcune categorie trent'anni fa Albertini Shipman in un bellissimo libro che ha dato luogo a grande discussione
Sostenne che di fronte alle inadempienze alle inefficienze di impresa istituzioni e partiti politici la cittadinanza
La gente comune a tre atteggiamenti possibilità sempre quello della lealtà
Quello della voice cioè della protesta
è quello della defezione dell'exit
La defezione
A noi nel Mezzogiorno abbiamo avuto finora molto alle alta ma passiva da parte la cittadinanza nei confronti di amministratori locali nei Chittò Rossi e dissipatori
Abbiamo avuto abbiamo avuto l'exit si incerto cioè uscita la perfezione che si manifesta nella forma duplice
Dell'astensione elettorale
E della emigrazione dei migliori talenti
Dal Mezzogiorno
Non abbiamo più immigrazione tumultuoso come negli anni sessanta e settanta abbiamo l'emigrazione soprattutto chi lavoratori altamente qualificati
Quello che non abbiamo ancora avuto nel nel soggiorno
è appunto la voice cioè la protesta
Resta intesa come organizzazione
Pubblica opinione di complimenti quali possano e qualche modo far sentire la loro voce appunto nei confronti dei gestori della cosa pur
Ora sono persuaso che tutti gli interventi tecnico progettuali incentivi premi sanzioni collaborazione assistenza ausilio tecnico sono chili utilissimi
Però a mio sommesso avviso se non cresce nel sud d'Italia
Un movimento civico
Una coscienza civica che si manifesti si faccia sentire e questi poi alla fine questi interventi queste misure rischiano di essere dei pannicelli caldi grazie
Grazie Antonio
Sono punti di vista estremamente stimolanti adesso darei la parola al professor Giarda che ha retto con delega teso la finanza pubblica per quattro cinque anni quanti no sei
Serve maggiore solo governi
Uno persino sostenuto da Pagliarini quindi sono altri temi
Gliel'ho consultato il con il professor Pedone
Prima di venire qui oggi ci siamo visti a pranzo gli ho dato un consiglio che disattento
Perché
Per prepararmi a questo intervento
Stamattina ero a Roma mi sono ricordato di un evento che dottor Barbato farebbe dovuto ricordarmi
E cioè che esattamente dieci anni fa
Sulla sua sulla rivista nell'economia italiana è uscito un lungo saggio a firma mia ed il Gianfranco Cerea
Dal titolo i contenuti finanziari di recente e proposte di riforma dell'ordinamento regionale
Perché questo articolo era il risultato di un lungo articolo i quasi cinquanta pagine era il risultato di un invito che mi fece non sono sicuro sono sicuro di uno dei due uno del professor Celli che l'altro il dottor Cipolletta
E che sono quasi sicuro avevano avuto l'imbeccata
Da
Da allora ministro del Tesoro Tito Carle
Il quale nella notturno del novantuno stava firmando definendo il Trattato di Maastricht
Io di mi ricordo che gli mandai un appuntino di una pagina ricevo caro ministro ero presidente la commissione tecnica la spesa pubblica dice guardi un po'che cosa sta succedendo mentre lei cerca di introdurre regole g rigore fiscale attraverso il Trattato c'è una commissione bicamerale che sta predisponendo la riforma del titolo quinto della Costituzione guardi un po'che cosa fanno
Egli mi ricordo che gli feci un conticino dicendo che trasferendo sanità istruzione e polizia eccetera eccetera ci sono di mezzo quasi cento tanta mila miliardi di spese che vengano trasferite alle Regioni
Non so se che carrier parlo con Mario con Innocenzo Cipolletta So che da uno di loro due divenne l'invito scrivere coso e allora ecco non Gianfranco Cerea abbiamo scritto in un lungo articolo
Stamattina mi sono fatto mandare in fotocopia meno ero dimenticato
Sono rimasto commosso a leggerlo perché allatta manca e l'avevo quasi indovinata friulana
Al
Naturalmente c'erano dentro le stime
Molto simili praticamente erano delle stime fotocopia adesso io non so se Bordignon Kering sta in Cattolica insieme a me se accoppiate senza citarmi ma insomma
Tutte quelle volte tutte quelle valutazioni presso non lo sa ancora che lo menzionò ma insomma c'era tutta una stima regione per regione dei costi delle conseguenze anche di critiche e suggerimenti
Su che cosa c'era che non andava in quelle proposte della commissione che credo fosse presieduta dall'onorevole Iotti però nel novantuno
Forse no non so era ancora antecedente
Il problema della riforma del titolo quinto
Una riforma straordinariamente rilevante
Molto ambiziosa
Troppo ambiziosa
Un grandi paesi in periodo di pace
Non hanno bisogno delle grandi riforme
Hanno bisogno di piccole correzioni del loro cammino
Questa che è stata fatta è una grande riforma un cambiamento straordinario potenziale naturalmente sul fronte dei poteri distesa
IRI
Veramente di di rilevanza molto molto molto significativa
Approvata in prima lettura dalla Camera
Credo nel settembre nell'Est prima dell'estate del due mila che poi delle Giata attraverso i voti successivi senza ulteriore dibattito che include disposizioni di rilevanza veramente epocale delle quali non ci siamo divisi ancora esattamente conto ivi incluso il principio per esempio che i poteri di amministrazione
Di tutte le leggi sia quelle regionali che quelle statali sarebbero attribuiti in via prioritaria gli enti locali ai comuni in primis
Una norma che è copiata
Fondamentalmente dall'articolo ottantatré della Costituzione tedesca con una piccola differenza
Nella legge fondamentale tedesca il i depositari del potere amministrativo generale sono i lender
Che sono una ventina nella Repubblica Federale di Germania mentre in Italia sono più di otto mila comuni che sarebbero i depositari primi del potere di amministrazione
Conga riforme dell'articolo centodiciassette che introduce sempre prendendoli dalla dalla pronta la legge fondamentale tedesca il principio che le regioni su molte materie hanno competenza concorrente con lo Stato su altre materie che hanno competenza esclusiva
Competenza esclusiva significa che possono legiferare
Solo nel rispetto delle principi della Costituzione
Non devono fare riferimento nessuna legislazione di principi mentre per tutte le materie a competenza concorrente possono legiferare
Nell'ambito dei principi fondamentali che saranno definiti da leggi statali specifiche per singoli settori
E di le materie come scritto nel saggio di Bordignon le materie attribuite alla competenza concorrente sono la parte prevalente
Cioè la scuola e l'università
Che l'unica vera differenza rispetto alle proposte della commissione del novantuno dove l'università invece era mantenuta nella competenza dello Stato qui ci hanno messo per distanza diciamo di decentramento anche le università in data la competenza concorrente delle Regioni
E poi c'è un blocco di materie come competenza esclusiva
Queste la riforma della Costituzione figlia
No degl'inglesi cosiddetti provvedimenti Bassanini no alle spalle questa stessa visione
Che è la visione che nasce
Non dagli economisti ma nasce dagli scienziati dell'amministrazione
Che è legata al principio che quando ci si occupa di Cosa pubblica
Si segue la sequenza prima ci sono le funzioni e si discute di quelle
Poi dalle funzioni nasce la spesa e poi dopo la spesa
Come la fanteria segue la finanza no c'è questa proprio stretto principio di subordinazione logica
Che è propria dei provvedimenti diciamo di tutto il sistema di legislazione che va sotto il nome diciamo dei provvedimenti Bassanini
Hanno tanti meriti ma incorporano diciamo dei germi cancerogeni micidiale no
Perché perché come è stato dimostrato nella penultima legge finanziaria il trasferimento di funzioni
Alle a Regioni e gli enti locali è un'operazione costosa
Non si riesce a farla a invarianza di risorse pronti il il trasferimenti fatti nel corso del dell'anno due mila sono costate la finanza pubblica una cifra ingente che nell'ordine quella compresa tra i cinque e i dieci mila miliardi di lire
Ma io avevo dedicato un apposito articolo della fine dell'ultima finanziaria che ho concorso a fare intitolato il costo sociale del ministro Bassanini
Coi mi hanno cambiato il titolo e gli hanno messo un titolo più aulico di uno no no
E meno diciamo così evidenza
Il trasferimento di funzioni costa perché c'è un non è chiaro che cosa sia il principio della legislazione vigente
Queste sembra un tema tecnico ma è cruciale per i problemi del trasferimento di funzioni dal centro alla periferia
Ora questa nuova costituzione ed io mi rifaccio in parte anche l'articolo di Viesti che si tratta in modo ci siamo abbastanza dettagliato alcuni dei problemi finanziari
Il il il testo dell'articolo centodiciannove
Un testo come molti dei testi costituzionali
Che non è precettivo
Ma ha un carattere che io ho definito evocativo
Le costituzioni non si sa bene a chi parlino no a volte parlano i giuristi a volte parlano al popolo siamo gli estremi possibili dalla del ranch e dell'audience no
Quindi e usano parole che che servono a determinare o ad esprimere sentimenti e situazioni politiche da un lato e dall'altro lato in qualche caso fissano principi giuridici che sono poi la guida
Della legislazione ma in molti casi hanno un carattere evocativo di valori
L'articolo centodiciannove non si sottrae a questa logica
Perché è un articolo che si presta ad essere ben interpretato ma anche potrebbe essere utilizzato per cambiare poco la situazione attuale
Il primo punto che è il punto cruciale se questa riforma
Fatta significa che se il l'assetto della produzione pubblica nel nostro Paese deve diventare meno uniforme di come attualmente io sempre mi sono chiesto me lo sono ritrovato anche in quell'articolo del novantadue se a che ragione c'è per fare una riforma costituzionale tutta ispirata questo stranissimo nome che è il federalismo
Se questo non comporta che si crea un po'devi fare
Chi vi delle regioni che in via di principio attribuisce i poteri di amministrazione agli Enti locali significa che è una riforma che vuole differenziati
Rispetto alla situazione attuale
Nel nostro Paese come Mariano D'Antonio ci ha ricordato c'è questa straordinaria dicotomia tra i valori iscritti nelle leggi e i i valori che sono nella realtà
Noi abbiamo leggi che sono sostanzialmente ispirato a un principio di uniformità
La realtà è un po'meno uniforme di come dicono le leggi grosso modo questa divergenza tra la legge e la realtà fa a sfavore del poveretto no che le le regioni benché in materia sanitaria e dintorni che hanno speso pro capite più bassa
Sono le regioni più povere per le ragioni culturali che Mariano messi in evidenza però la realtà oggettiva del nostro paese fatto di un ordinamento giuridico ispirato rigorosamente i principi di uniformità una realtà che è un po'meno uniforme di come la vorrebbe la legge ma sostanzialmente siamo in presenza di uniformità nei livelli di spesa fare abitante a fronte di profonde differenze nelle capacità fiscale
Capacità fiscale della Lombardia tre volte per abitante è quella della Calabria o della Campania in termini di uniformità invece siamo più più o meno pareggiati qualche cosa si vuole fare con questa riforma
Si vuole introdurre un po'di differenza
Io penso di sì penso che la la riforma nuovo Titolo quinto della Costituzione vuole
Un po'più differenza tra i
Le regioni
E lo dico non perché ci sia scritto perché la nostra Costituzione diversamente dalla costituzione tedesca non dà un parametro quantitativo per le differenze
Cosa che invece nella costituzione tedesca c'è indicazione quantitativa delle differenze che in termini di valore sono ritenuti ammissibili nella nuova costituzione italiana questa indicazione non c'è però insomma se si deve darne un'interpretazione da lettore esterno non può essere che una riforma che vuole fare un po'di differenza interregionali
Non a caso viene introdotto il principio che su alcune materie le regioni hanno competenza esclusiva
Che cosa significa avere competenza esclusiva per esempio in materia di assistenza no che è una delle materie o in materia di trasporti locali competenza legislativa esclusiva
E significa che Lombardia e Campania sono tre
Da questo particolare punto di vista per questi particolari tipi di intervento sono degli Stati sovrani
Sono l'equivalente di Stati sovrani che si devono solamente rispettare principi generali della carta costituzionale
In sopraffini e ci bisogna interrogarsi su che cosa significa questo fortissimo straordinario principio innovatore che su alcune materie le regioni hanno competenza esclusiva
Competenze esclusi
A naturalmente le sue altre materie quelle più importanti dalla scuola alla sanità eccetera le regioni operano in regime di competenza concorrente
Per cui devono riscopre ebbero dovranno nel fare la loro legislazione rispettare i principi fondamentali che saranno fissati da future leggi oppure di principi fondamentali che sono già incorporati nelle leggi vigenti
Per la sanità non c'è bisogno
Di ricostruire i principi fondamentali della diciamo della prestazione sanitaria il rispetto dell'articolo ventotto la tutela della salute eccetera eccetera i principi fondamentali ci sono già nella legislazione statale di gente
Naturalmente abbiamo una legislazione statale che fissa non solo i principi fondamentali ma fissa anche le regole pratiche in minute dell'esercizio dell'attività pubblica
Quindi abbiamo leggi che incorporano principi fondamentali regole minute dell'intervento pubblico
E allora
Dobbiamo chiederci che quali regole finanziarie ci sono nella nostra Costituzione se queste regole finanziarie sono tali da salvaguardare i principi che Mariano D'Antonio ricordava della
Gli incentivi da responsabilità gli stimoli a fare bene a ben operare
Est che è l'interesse del cittadino e gli interessi del del chiamo richiamo il ministro del tesoro ed è lo stato italiano che dovrebbe essere in grado di governare i flussi di finanza pubblica nel rispetto del vincoli a cui è sottoposto dalla principi dell'integrazione europea al Trattato di Maastricht quindi abbiamo regole per la responsabilità e l'efficienza
Fu obiettivi e vincoli da rispettare a livello su Internazionale
L'articolo centodiciannove risponde ad alcuni di questi interrogativi consente di costruire un sistema di finanza adeguato per soddisfare questi principi
Risposte eh sì
Nel senso che si possono costruire dei un si può così potrebbe costruire un buon sistema
Di relazioni finanziaria tra centro e periferia che soddisfi diciamo a questi requisiti
Naturalmente i sistemi di finanza pubblica richiedono di espressione di giudizi di valore no e allora la questione di fondo è qual è il livello di diversità ammissibile
No
Il nuovo articolo centodiciannove che cambia radicalmente le regole della perequazione
Perché introduce il principio che si per Recoba
Le differenze nelle capacità fiscali la nuova costituzione la vecchia Costituzione Pere qua va in vista dei bisogni
No questa è una dicotomia che è presente proprio da libro di testo no c'è la
Professore di scienza delle finanze sanno che c'è dai tempi dei loro primissimi studi che la perequazione a questi due criteri fondamentali
Correggere gli effetti della diversità delle capacità fiscali oppure darsi dei target di bisogni che devono essere soddisfatti nei singoli livelli nei singoli livelli di governo la vecchia Costituzione era tutto Nizzoli entra ed è la nuova Costituzione introduce il per il costo principio della perequazione capacità fiscale
Non è un principio nuovo nella nostra legislazione
Era stato introdotto con la legge delega fiscale del la legge centotrentatré collegato fiscale del ministro Visco
Che era l'allora stato fortemente contestato per sotto il principio dell'anticostituzionalità essere non costituzionale perché la nostra Costituzione non ammetteva la perequazione sulla base della perequazione capacità fiscale la nuova costituzione è in pratica nell'articolo centotré diciannove copia il testo dell'articolo dieci della legge centotrentatré lo adatta diciamo alle la nuova fattispecie
Quindi cambiano i principi nel cambio dei principi in una parte dell'articolo centodiciannove nell'altra parte dell'articolo vengono richiamati ancora inizia Actors vengono
In verità la lettura del quarto quinto comma dell'articolo centodiciannove la parte più illuminante di tutta la riforma del Titolo quinto perché
Dà una spiegazione delle ragioni economico allocative del perché è stata fatta la riforma non c'entra niente però è molto interessante trovasse l'ha spiegata lì dentro
E poi e quindi dentro questo si legge questo doppio binario delle regole di finanziamento
Viesti nel suo articolo
Mi fa un po'di critiche
So che in in parte un comune amico Giuliano Amato gliela un po'corrette perché li aveva ritenuti immotivate ma insomma rimangono un po'il Po di critiche
Dove mi dice che io sono un differenziato ore eccessivo no non è che io sono troppo a favore dell'ipotesi che questa riforma debba differenziare tra poveri e ricchi
Non sono un modesto moderato differenzi attore io ho sempre sostenuto che le differenze ammissibili dal legislatore no tra poveri e ricchi non dovrebbero mai superare il dieci per cento
Rispetto alla media dei valori pro-capite quindi fatto centodieci spending power dei ritmi quello dei poveri non dovrebbe essere inferiore a novanta
Ricordo che i tedeschi ci hanno più o meno il cinque per cento grossomodo quindi tedeschi fanno differenza massima ammissibile centocinque novantacinque
Con l'articolo dieci della legge centotrentatré abbiamo fatto anche noi novanta cinquecentocinque fra ricchi e poveri le differenze ammissibile insomma sia come sia il punto di fondo e che cosa ci facciamo
Della competenza esclusiva delle Regioni
Non è
Io penso che dare delle ma di competenza legislativa esclusiva alle Regioni in materie come l'assistenza ai trasporti locali sia stato un errore no
Tal però questa è un'opinione personale ci sono altri che pensano e che so Bossi preoccupa alcuni pezzi della Lega penso perché era delle Regioni dovrebbe avere competenza esclusiva anche in materia sanitaria
Naturalmente bisogna rendersi conto che qual è il valore come dire comunicativo della parola competenza esclusiva
Ecco un Petenzi esclusive un principio di sovranità
Ah va da sé è un principio di sovranità sul fronte della spesa per avere un corrispondente sulle entrate
Le in grado di perequazione tra l'Italia e la Germania è molto modesto perché sono due Stati sovrani
E l'Unione europea fa pochissimo per correggere i differenziali di reddito tra Italia e Germania
Ora questa nozione della competenza esclusiva il il il più più drammatico interpretativo
Del nuovo testo diciamo della della della riforma del Titolo quinto su cui bisogna molto riflettere sul come atteggiarsi
Che atteggiamenti assumere la mia propensione intellettuale e quella di dire che sulle materie a competenza esclusiva dovrebbe essere consentito un grado di deferenza azione più ampio
Di quello che si consentirà sulle materie a competenza concorrente
Me
E dobbiamo anche chiederci in tempi in materia di scuola
Qual è il grado di differenziazione nei livelli di spesa pro capite che dobbiamo consentire tra le regioni ricche e regioni povere in materia di sanità qual è il grado di differenziazione dei livelli di spesa pro capite
è un peccato diciamo che la Costituzione non abbia messo dei paletti
Di tipo quantitativo perché date le indicazioni di natura qualitativa però sostanzialmente non risoluzione di questo drammatico problema politico che è il problema
Del trattamento dell'eventuale trattamento differenziato di livelli di governo nelle diverse parti del Paese lasciato al legislatore ordinario lasciato al legislatore ordinario che dovrà barcamenarsi se la tra e questi enunciati di principi che sono tra di loro abbastanza contraddittori quindi ci sarà un sacco di lavoro da fare un sacco di lavoro da fare
E anche poi chiudo un consiglio da dare all'onorevole Pagliarini che lasci perdere che la storia della competenza esclusiva
In materia di sanità e di scuola le regioni cioè è una cosa che non ha né capo né coda perché io non ho difficoltà ad esprimere diciamo giudizi e valutazioni su questi temi perché sono sta
Questioni così rilevanti
Che si si può ammettere diciamo un qualche grado di differenziazione tra reti ricche aree povere insomma deve essere una realtà che deve essere tenuta sotto
Un forte controllo un forte interesse da parte del governo da parte del governo centrale
La il principio della competenza esclusiva competenza legislativa esclusiva su queste materie naturalmente richiamerebbe che il il principio di corrispondenza Einaudi hanno che ciascuno paghi
E per questi servizi con i soldi che riesce a tirar fuori dai propri manda i propri cittadini che una cosa improponibile per materia di quel tipo
Quindi io adesso mi fermerei qui perché c'è un sacco di cose da dire su alcuni dei temi che Viesti solleva
Però insomma la questione del PD di questi riforme nel senso federalista insomma del nostro Paese avrebbero meritato maggiore cautela
Una minore imitazione di principi che stanno scritti nella legge fondamentale tedesca
Questo errore macroscopico di attribuire in via di principio i poteri di esecuzione dei poteri di amministrazione ai comuni
Comuni sono una cosa a te diverte molto diversa dai Länder o no pochettino più più numerosi e molto più piccoli come dimensione quindi insomma propri compiti di amministrazione generale
Ma comuni di quattro cinquecento due mila abitanti sono un assurdo logico
E poi c'è il problema del
Disegno di regole finanziarie
Che richiederà settanta tanta cautela tanta tanto prudenza ma intanto tanta prudenza per compensare questi due principi che sono i principi di autonomia di responsabilità
Di decentramento e i principi delle regole di nelle regole di diciamo di solidarietà sulle quali poi c'è si inserisce la questione che Mariano D'Antonio ha ricordato ripetutamente la questione degli incentivi però il problema politico di fondo è quello di capire se il Paese è in grado di esprimere un giudizio
Su qual è il grado di differenza accettabile in testa ai governi regionali per non parlare poi del grado di differenze accettabili che sono accettabili in testa ai cittadini ma questa è una questione di cui la riforma del Titolo quinto non si non si occupa grazie
Ringrazio il professor Giarda per questa ampia esposizione adesso avremo botta e risposta perché il prossimo Pagliarini deve andare a votare il Trattato di Nizza hanno appunto sia Lo Cicero che Brunetta gli hanno dato la precedenza ricordo così tra parentesi che devono essere perché professor Pagliarini è stato sia ministro del Bilancio e quindi vedeva le cose dal cento
E oggi è assessore demaniale al Comune di Milano quindi vede le cose dall'alto dei Comuni ma non voglio sottrarre tempo fece
Io ringrazio e mi spiace non poter sentire due Cecere Brunetta che veramente se eravate a livello lo siete senz'altro i due che li ha preceduti una cosa è veramente interessantissima
Intanto questo questo numero dell'economia italiana secondo me è una è una miniera veramente mi complimento oltre per il contenuto anche per aver individuato l'argomento cioè secondo me
Oggi come oggi è qui a alle Camere ci sono quattro cose importanti da dibattere no uno e la legge
Sull'immigrazione che già passata senatore so bene alla Camera ed è sicuramente importante
L'altra non riformare dei tributi statali che adesso è in Commissione in sesta Commissione
Alla alla Camera poi c'è questa legge sulla devoluzione di Bossi di cui si dice si fa un gran dire da e poi c'è una legge di cui non parla nessuno
Però se voi prendete le i verbali delle riunioni del Consiglio i ministri la trovate sempre da due o tre volte
Ed è vi leggo l'ultima no il consiglio ha inoltre proseguito l'esame del disegno di legge che prevede ad adeguare l'ordinamento della Repubblica le modifiche costituzionali e la modifica del Titolo quinto questa è una legge
E siccome è importantissima veramente perché bisogna vedere come si recepisce per me lì dentro la cosa più importante come si recepisce l'articolo centodiciannove sentiamo vederle borse c'è scritto che si parla di tutto meno che di un articolo centodiciannove e questo è rinviato
Perché rileverà fuori tutti i colori
Le sue proprio dare qualche contributo non è un botta e risposta con Giarda però tenete presente che anche un orologio rotto con le molle che escono due volte al giorno dall'ora esatta al secondo quindi magari anche Pagliarini qualcosa è giusto la De Cecco no
Fermo restando che se credo che dice d'erbe lo considero sempre un minestrone un maestro ora
Beh niente la modifica il Titolo quinto secondo me la prima va a dire è importante è cominciato nel novantadue quando le Regioni e i di finanza proprio aprono se nord tre o quattro per cento
Però secondo me non è il frutto di idee di di di voi virtù
In questo modifica venuto fuori queste riforme subito fuori per necessità nel novantadue stravolgano pagare gli stipendi e quindi voglio dire
Quindi se fatta di necessità virtù lo dico perché
Vedo delle fughe in avanti e delle fughe indietro cioè i vari legislatori molti non lo sentono come cosa proprio non è il riflesso di un io non l'ho sentito quindi ecco perché cedente un pochino di tutto in questa questa riforma
Simulacro voglio dire abbiamo cominciato discute ma qui a Montecitorio il dodici novembre
E io queste ebbero capogruppo e ho detto io la voto molto favore sta roba a una condizione
Cambiato il titolo
Cioè il titolo era ordinamento federale della Repubblica quindi si pensava di dare un ordinamento federale è una Repubblica che però non era una repubblica federale il che è abbastanza ridicolo no siamo Repubblica federale è ovvio che abbiamo l'ordinamento federale
Invece noi non eravamo alla Repubblica federale però chiediamo l'ordinamento federale cioè era una presa in giro infatti poi il titolo è stato cambiato perché il federalismo tutta un'altra roba
Federalismo sono stati che si mettono assieme hanno un pasto federale eccetera purtroppo qui vedo che né anche nella richiesta si parla di federalismo non c'entra niente dovremmo parlare di sussidiarietà ecco chiederemmo è un'altra cosa se come
Per me è una roba seria io mi piacerebbe che non si usasse ma il nome federalismo impropriamente perché è stato fatto poi va be'insomma
Mille motivi sussidiarietà seicento infatti l'articolo centodiciotto tolto centodiciannove quello perché mi piace più procederemo è un'altra cosa ecco questo vorrei vorrei dirlo muore anche ricordare che in quell'occasione
Avevamo avevamo detto che c'erano molte cose da inserire per questo una prima discussione quelle dodici novembre no
Non ho fatto un elenco di cose che secondo me è importante mettere nella nuova Costituzione su sei che abbiamo elencato una entrata e della sussidiarietà purtroppo entrata male adesso la vediamo
Le altre cinque non sono entrate però ricordo perché poi giusto che rimangono no metterà costituzione dei principi che inquadri un uomo il summit sul potere della tassazione
è chiaro che poi parlamentare non lo farà mai no perché il potere di tassazione e potrebbe politico tutto da fare nella Costituzione limiti il tuo potere quindi nome tre mai però se la vedendo che se la Costituzione e per i cittadini e non per i gestori del potere che ci fosse questo principio
Dei principi che riconoscono che tutelino l'impresa imprese completamente sconosciuta alla Costituzione italiana adesso mi ha fatto una riforma basata importante però c'è l'impresa sì contro una a non parlarne da nessuna parte no cioè
Che sia dell'imprenditore o degli utenti è un fatto sociale l'impresa indipendentemente da chi è l'azionista al padrone però
è un'illustre sconosciuta
E poi un principio che limiti la presenza dello Stato nell'economia questo sarebbe un punto da mettere nella Costituzione per fortuna adesso le regioni possono farsi i loro statuti spero che regione più oculate metteranno questi principi nei loro statuti ecco
Un principio che reggono il diritto di sciopero poi è stata fatta una legge ma questo poi effettua e dei principi che garantiscono la concorrenza vale a dire la legge antitrust alla mettere già nella Costituzione come principio poi da lì può venire fuori una buona legge no
E poi in ultimo chiamo detto quel il primo nella prima discussione dodici novembre era in applicazione principi di sussidiarietà e questo per fortuna è stato preso ce ne sono ancora cinque però da quindi del lavoro a fare cento
Io avevo detto che avrei votato a favore di questo testo se cambiavano il tipo l'hanno cambiato poi ahimè non ho potuto votare a favore perché la Casa delle Libertà aveva detto votiamo a favore se vengono recepite cinque emendamenti non sei o sette cinque
Lo ripiglia ricordo solo ecco poi non è stato recepito
Praticamente mi sono i primi a quello della sussidiarietà però dopo vi leggo il testo che avrà in mente che erano in mente noia il testo che è stato recepito che ha detto qualcosa di medievale anche se di Bono e che c'è il nome sussidiarietà nell'articolo centodiciotto
Poi la Camera delle Autonomie in questo nelle nella rivista due autore dicono che ma anche a ragione infetti settori a far qualcosa di serio
Bisogna farla camere sono via si elimina o la Camera o Senato per me è uguale però Camera delle Autonomie che una rotellina importante che mancano
Eh sì certo poi
Be'avevamo modificato una parte dell'elenco dove c'era la sovranità esclusiva dello Stato
Perché secondo noi c'era troppo per esempio c'era dentro la la come si chiama la la il principio della perequazione delle risorse finanziarie quello va be'non è né centodiciannove dove si parla di tasse di bilanci perequazione socio finanziaria mettiamo Cerri e non c'è problema però invece metterà nei principi generali
Va bene mi sembra un pochino un pochino pochino troppo ecco voglio dire Brunetta guadagna cento diretto ne guadagna venti io guadagno zero principio costituzionale del signor perequare cento più venti più zero centoventi diviso tre fa quaranta Testa
Cioè mi sta bene dove si parla di tasse ed imposte di quello che volete voi ma come principio
Della della della Repubblica mi sembra un po'esagerato
Non nuovi criteri di nomina dei membri della Corte costituzionale questo adesso se ne parla sempre
E poi un un testo diverso dell'articolo centodiciannove quello che riguarda le tasse beh questo non solo per la storia ecco avevamo proposto di fare queste cinque modifiche non sono stati accettati così non abbiamo potuto votare a favore in realtà però già dato lo sai
Passi in avanti se ne sono fatti che come quindi ben venga ben venga questo testo testo vediamo un pochino però come come recepirlo
Ecco sul punto della della legislazione concorrente
Per me la cosa da da recepire veramente è che lo Stato può fare solo leggi cornice grandissimi principi invece purtroppo
Fino a oggi allo stato quando fa delle leggi quadro ci mette dentro il tutti i dettagli di questo mondo invece secondo me dovrebbe fare proprio il principio non so tipo la proprietà non è un furto ecco tipo la sanità i tratturi East istruzione gratuita
è obbligatoria fino a x anni cioè principi
Ecco e dopo però ognuno qui principi se li deve recepire come vuole lui
Allora perché abbiamo questi idea perché su questo vale la pena di
Secondo secondo me
La concorrenza genera sempre efficienza allora se abbiamo un principio che abbiamo in teoria venti modi diversi di recepire quel principio che ci sarà quelli un pochino stupri Dini ci sarà quelli così così e ci sarà quelli molto buoni
E a questo punto se non verso non è sciocco copia quali molto buoni no e magari li migliora
Cioè il punto base del del del del mio ragionamento sulla legislazione concorrente esattamente questo possiamo mettere anche in politica il principio della concorrenza
In modo che si possono vedere esperienze diverse e questo genera per forza di cose più efficienza e quanto sei più efficiente la quale la qualità della vita per forza di cose secondo secondo me migliora questo è
Il motivo per cui sono
Assolutamente a favore dell'idea della sovranità la gestione concorrente ed è il fatto che però lo Stato non deve entrare nei dettagli sentono il nei dettagli non è più solo Litta concorrente io dir e per fortuna questorile boarding ed era della del nuovo Titolo quinto am
Abbastanza buono ecco
Incidentalmente questo secondo me adesso spara il Trattato di Nizza dovrebbe essere anche il modo di frutti in cui dovrebbe funzionare l'Unione europea domani
Cioè tu a Bruxelles a proprie dei grandi principi condivisi da tutti che sono linguaggio comune di tutti i cittadini europei
Poi però ognuno a casa sua per per quel quei principi che recepisce come vuole lui come vuole la sua gente il problema è
Qui chi è questo ognuno cioè Terme questo ognuno va bene la Catalogna la Sicilia alla Lombardia alla Baviera eccetera ma in realtà con il principio di sussidiarietà nel mosto Costituzione va bene anche che questo ognuno sia la Francia la Spagna la Germania
Che fanno amministrativamente da passacarte trasferiscono i principi e la loro regione
Questo è un punto su cui magari si potrebbe discutere discutere a lungo però io per Barreto così e quindi non posso non dirlo questo per quanto riguarda la legislazione concorrente
Dicevo prima della sussidiarietà lì la storia è andata così nel testo originale di sussidiarietà proprio non se ne parla nemmeno
Abbiamo proposto un testo che è stato bocciato però uno dice come adesso che facciamo una riforma del titolo quinto senza sussidiarietà anti allora
A maggioranza da loro ha trovato un testo che però debbono a nome sussidiarietà e basta perché invece le funzioni amministrative sul attribuite ai Comuni fin qui va bene
Salvo che per assicurare l'esercizio unitario si cresce e con questa frase salvo che per assicurarne l'esercizio unitario porti tutto sua lo Stato ce lo Stato evidente no cioè una cosa troppo aperta
E ancora qui e questa è la solita solidarietà e la sussidiarietà verticale ancora peggio il Bordin della sussidiarietà orizzontale perché Amber momento dice che Regioni e Stato eccetera eccetera favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati c'è come favoriscono
Tu mi sei simpatico tetti favoriscono tetti puzzola alito non te favorisco mica cioè non ha senso mettono la roba del genere ci vuole un pochino più di rigore
Testo che
Io avevo proposto che però era stato accertato in realtà da da molti era Camp
Comuni province regioni e Stato esercito non solo le attività che non possono essere svolte in modo più efficace dell'iniziativa autonoma dei privati punto
Questo sarà di un principio rigoroso e allora poi da qui si possono fare tutte le leggi che vogliamo però e questo principio è descritto come il termine favoriscono cogliere favoriscono dire niente no tu già da tre mai parlato delle caratteristiche delle costituzioni aspetta me lo sono segnato vediamo se ce ne sarà valsa dove trovano
Va bene insomma hai detto che le costituzioni non non sono mai tanto precise ho capito comprese le precise però se metti dentro dei principi così aperti
Può succedere tutto il contrario di tutto
Ecco poi per quanto riguarda il centodiciannove
Giarda ha detto Casera che non è precettivo Edison cattivo no in effetti anche De Mita me lo sono segnato ha fatto pubblicato sul Sole ventiquattro l'articolo dove lo faceva un po'fettine questo articolo centodiciannove
è abbastanza ragione diceva al capitolo finanza nuova previsione costituzionale rimane pressoché invariato cambia poco o niente no
Con noi De Mita con la differenza che il precedente testo euro modello di tecnica legislativa chiaro rigoroso mentre il nuovo governo infatti col tecnicamente fatto da genitori che nome programmatiche
E in parte stanza abbastanza vero quello che comunque secondo me bisognerebbe fare credo che però ormai siamo tutti abbastanza d'accordo bisogna eliminare la finanza derivata e i trasferimenti nel testo che non amo proposto le regioni per loro compiti sì finanziarono con loro tasse lo Stato per i suoi compiti si finanziava consultarsi
Eliminando la finanza derivata cioè non ha senso che da Milano si mandano i soldi a Roma Roma demanda Milano piuttosto che da Palermo sì ma delle
Noi e questo è citato in uno dei degli articoli quanti noi che cosa penseranno
Abbiamo pensato ma solo come esercitazione
Che circa il settanta per cento delle imposte dovrebbe rimanere in a livello territoriale
Il quindici per cento viene trasferito allo stato per le spese
Caratteristiche dello Stato quelle che deve sopportare lui vale a dire l'esercito la politica estera eccetera
E quindici per cento invece per la solidarietà quello è una finanza derivata di tipo particolare
Stato si danno dei soldi delle trasferisce alle regioni più povere però detto questo ne esercita azione in realtà a me va bene anche l'uno per cento
Che rimane sul territorio trenta per cento dello Stato tutto resto sul senso di solidarietà il punto non è questo quello che manca è la trasparenza il principio dalla trasparenza qui forse si deve
Nebbie che origine del revisore dei conti se volete però secondo me quello che sarà importante avere un sistema che garantisce la trasparenza in modo che ogni cittadino sa che cento le tasse che paga tanto vanno agli amministratori locali quindi Comune Provincia Regione e poi eventualmente sa con chi prendersela tanto allo stato per le compiti dello Stato e tanto per la solidarietà me va bene anche il novantanove per cento e solidarietà non è il punto del quanto ma il principio quello che manca è la trasparenza dei conti ENI
Sì c'è gente che dice che i numeri poi tirare come vuoi però con i numeri si acquista sempre più consapevolezza se più consapevolezza e i cittadini
Informatiche se sono più informati intanto no hanno la Costituzione migliore no
Le cose dovrebbero funzionare meglio adesso la polemica terribile che c'è in questi giorni è sull'articolo diciotto ne è un esempio
Certo prende cento persone premette novantacinque non sanno che cosa c'è nel testo del governo dopodiché si può dire tutto per carità no però manca proprio la la la comunicazione la trasparenza non casto poi questo è il compito delle del mio amico allora per quanto riguarda la per quanto riguarda le tasse il punto è questo processo del punto che tue toccato che vorrei il problema delle dei debito pubblico tra il debito pensionistico che prima
Se ricordo bene hai detto questi crescono allo stato ma mica detto
Secondo me il debito pubblico può benissimo essere ripartito alle regioni e si può fare ecco con un sistema capitario oppure in percentuale al tiro al prodotto interno lordo ecco non c'è problema
Tutto questo però sempre per raggiungere l'obiettivo di responsabilizzare di più
Cioè quello che non anca nella col ma non dico nella quello che manca nella vita civile del nostro Paese secondo me è il principio della responsabilità
E questo suo verrà sistemato resoconto responsabilizzare non c'è dubbio quanto alle alle pensioni ebbe è stata proprio economia italiana che ha pubblicato una cosa che secondo me storica cioè quello studio che era stato fatto
Da da Brambilla
Perché tutti dicevano accusa che vi lamentate per le tensioni li spende di più soltanto nel Veneto spente tanto la Lombardia eccetera e ho capito ma nessuno aveva mai abbinato
Le pensioni pagate con i contributi sociali incassati ora questo Brambilla ha lavorato ma un malato ha rifatto tutto sulla rifatto i bilanci delle dall'ottanta novantotto abbinando regione per regione
Contributi versati
E pensioni pagate
E interessante quello studio perché si vede che da lì viene fuori il debito pubblico c'è poi ha ricostruito un milione settecento mila miliardi di debito pubblico che viene fuori come differenza tra contributi sociali versatile pensioni pagate
E ha individuato in quali regioni succedeva
Ma sempre per il problema della trasparenza della responsabilità non per fare campanilismo che non ha più senso ecco
Beh no sempre in queste cose qui però
Nero chiamato in un in uno di questi cosa mi hanno chiamato un pochino in ballo per una mia dichiarazione dove dicevo che l'Italia non aveva una possibilità su un milione di rispettare i parametri di Maastricht
Lo dicevo e lo confermo cioè l'Italia parametro uno dei parametri di Maastricht importante è quello che dice
Se uno facciamo l'esempio una persona fisica se una persona fisica guadagna cento lire se i debiti che ha accumulato nella sua vita superano le sessanta lire il sessanta per cento
Questa persona magari ha dei problemi pagare interessi da rimborsare il debito e a pagare l'affitto a mangiare eccetera no quindi diventa un pericolo
Noi verso questo sessanta per cento a quei tempi eravamo al doppio centoventi che adesso siamo poco sotto il doppio centosei centosette e quindi non cioè non non lo rispettiamo nemmeno il problema poi è sempre qui contabile il debito pubblico queste debito pubblico terribile del nostro Paese che sono due milioni e seicento mila miliardi Monica tutto questo diritto pubblico finanziario cioè la somma dei Bot e dei CCT
Però c'è il debito pubblico per le pensioni che non è scritto da nessuna parte nel bilancio dello Stato cioè se non si muore verso i contributi sociali per tutta la sua vita lavorativa
E poi va in pensione col finché incanta ha un credito verso qualcuno perché finché campa in casa la tensione no se lui ha un credito qualcuno debito
Questo debito e dello Stato questo debito non è contabilizzato da nessuna parte e il valore attuale il presidente Elio attualizzato di questo debito è poco meno di cinque milioni miliardi quindi dico questo perché siamo che non è che siamo messi proprio molto bene ecco questo era ed ecco perché è necessario questa riforma sentirla veramente dentro come obiettivo di dare alla nostra società più responsabilità
E anche un obbligo di maggiore trasparenza in modo che non nessun campo si possono contare
Cose mica vero ecco perché alla fine questo fa degenerare fa generale sistema
Ma io direi che che le cose importanti per vincere una cosa però sono segnate sentendo che son Mariano D'Antonio con quello d'accordo hanno quando scusi parlavamo di fondi strutturali è una cosa che mi aveva colpito terribilmente veramente è stata nel dibattito dove c'è da Bassolino ai candidati presidente delle Regione Mezzogiorno no che dicevano santo cielo adesso nel due mila e sei il ci sarà un allargamento dell'Unione Europea
E quindi riceveremo meno fondi e quindi non ci impegniamo se eletti a cambiare parametri per il calcolo dei fondi passando dal pilota il numero dei disoccupati così noi riceveremo Prandelli non so se tutti lo ricordano e mi ha colpito in una maniera The Reader a questa mentre c'è assolutamente giusto vede che si torna sempre la necessità di avere più responsabilità no quando mi parlava di incentivi ai sensi di sanzioni giustissimo giusto incentivi e sanzioni alle mini Stati dell'oca amministrazione locale inno
Invece si cerca sempre di fare fughe in avanti o indietro e non si affronta mai il problema della della responsabilità
La comunque siamo qui a lavorare specie speriamo che le cose migliorino vi ringrazio
Pagliarini è stato molto interessante la sua esposizione mi consenta semplicemente una piccola riflessione il sessanta per cento cento utenti
E adesso centosette
Non è che debba essere raggiunto dall'oggi al domani
Io ho fatto e anche il Tesoro aveva delle simulazioni
Tredici anni
Gio e quindi il Belgio aveva grosso modo il nostro debito
No non è una cosa al certo richiede responsi questo sicura
Avanzi primari rilevanti e bisogna passare in un surplus di bilancio
Grazie
No
è evidente che si vede
Diremo poiché
Cambia
Faccio
Va provocato
Parlano ecco allora grazie anch'io mi mi associo ai complimenti
Per questo numero della rivista
Fortemente tempestiva
E per talune cose che cercherò di dire anche tragicamente tempestive
Mi antico maestro Arcelli mia passato un articolo che avevo letto il cinque agosto
Lo scorso anno di di Marco Biagi
E che poi è in gran parte riassunto nel articolo di Carlo Dell'Aringa che qui dentro perché ho ben venga letto e riletto anche perché Carlo assieme a Marco
Aveva lavorato libro bianco e di pro Bianco sul mercato del lavoro è stato
Alla base della dell'elaborazione del dibattito successivo da ottobre in poi sulle cosiddette riforme del mercato del mercato del lavoro ero preparato uno schemino però dopo la splendida
L'azione di Giarda mi è venuto un un ragionamento un po'metafisico
Ed è il seguente
Questo strano uno strano Paese differenzia laddove non ce n'è bisogno
Non differenzia laddove ce ne sarà
Diviso
Io faccio riferimento al tema del lavoro al tema del lavoro in questa particolare congiuntura storica in Europa mi sono segnato oca
O cavolo perché essere locale e anche la sigla del
Orti mancare insidiare stramberie di tutto il tema è la teoria dell'ente aree monetarie ottimali
Ma l'interno
Euro
Europa
L'Europa non è un'area monetaria ottimale
In un'area monetaria ottimale si può stabilire una moneta unica a patto che
Che si è mobilitato i fattori e ci sia una spesa pubblica redistributiva
Se il trenta o
L'Europa ha bisogno quindi di mobilità dei fattori
L'Europa avrebbe bisogno di una Spesal
Federale redistributiva forte
La spesa federale redistributiva in Europa non è affatto forte lo zero l'uno virgola zero ventisette per cento del prodotto interno lordo redistribuito cui la metà
Eh data per
L'agricoltura l'altra metà vale a dire zero cinque
Legata ai fondi strutturali e funzionamento al netto del funzionamento i fondi di cui tanto si parla sono
Il professor Giarda correggimi zero tre zero due otto zero tre quindi la potenzialità redistributiva dell'Unione europea è zero tre percento sul tema è un
Questo è il punto quindi da quel lato al fine di evitare sciocca simmetrie chiese e ottenne eccetera eccetera il potente il potenziale nell'Europa è molto molto basso quasi quasi inesistente laddove invece come dire la spesa redistributiva forte pesante eccetera e ancora saldamente negli Stati i quali se lo difendono col e con i denti
Mobilità dei fattori capitare sì
Anche se è in corso una ondata di le direttive faticose ci sto ci stavo ci stiamo lavorando sul sulla sulla
E a e regole comuni sulla finanza europea quindi sul sulle società finanziarie sulle OPA sappiamo tutti cos'è successo recentemente sull'OPA cioè sulla sul modo di di di fare finanziata finanza in Europa
Mobilità flessibilità nel mercato del lavoro molto
Quasi niente
Allora per reggere la moneta unica al netto di quello che succederà nel trasferimento di sovranità trasferimento di
Di di spesa pubblica e di tassazione prestati all'Europa se non vogliamo come dire aggiungere l'Europa
Come dire fisco e Spesal che ci porterebbe ASP ad aumentare il livello della pressione fiscale complessivo cosa che ovviamente non è possibile né auspicabile abbiamo un estremo totale fondamentale bisogno di
Flessibilità mobilità differenziazione
Nel fattore la punto centrale
All'interno di un'ottica dire couperose
Strategico di efficienza dell'Europa nei confronti
Di altri sistemi Stati Uniti per parlare per in maniera gergale come nelle barzellette dei marchi
Lisbona
Lisbona primavera due mila quindi due anni fa si è data alle strategie
Di sviluppo competitivo dell'Europa
Su
Tante materie in particolare su quella del lavoro dal punto di vista Marco
Aumentare descritta il tasso di scolarizzazione aumentare i tassi di occupazione aumentare di e così via
Questo come grande obiettivo macro che doveva poi da Lisbona tradusse
Anche qui gergo secondo il processo di Lussemburgo vale a dire secondo i meccanismi di benchmarking secondo i meccanismi di sussidiarietà nei vari Paesi in termini di
In termini di flessibilità
Quello che si doveva fare autrice benissimo arrivò il dunque la mia affermazione Titolo quinto
Riforma del titolo quinto prendiamo solo quello vecchio
Lo scrive sui referendum un errore materiale se lo sono ritrovati con il loro materiale disconosciuto del Polesine disconosciuto e e questa è la realtà secche disconosciuto dalla cultura politica e sindacali di tutte e due le parti datoriale e sindacale perché la cultura politica e sindacali per via in tema di lavoro è totalmente centrali
E secondo anche secondo me l'errore di aver concluso l'inserimento o il troppo e lo leggo
Del mercato del lavoro nella riforma costituzionale del Titolo quinto è secondo me un errore vado da parte di qualcuno che non è il prodotto di un movimento culturale di elaborazione e così via ma non so come ci sia
Esatto uno dice bene c'è arrivato adesso ce lo teniamo lo usiamo
Quello che è successo da settembre ottobre info
E sul quale tra l'altro
Ma sbiadita recettore
Esattamente il rifiuto
Culturale prima che politico del federalismo
Sul mercato del un federalismo che per tante ragioni
E necessario perché ce lo chiede l'Europa e necessario perché ce lo chiede la moneta unica è necessario perché questo Paese e al proprio interno molto differenzia
ATO in termini di produttività basi economiche danesi basi umane capitale umano incertezze da quindi avrebbe bisogno di quella differenza all'interno viene inserito incipit quadro generali eccetera eccetera nessuno
Poi differenziazione addirittura Marco i ha fatto bene Maria Cervi a indicarmelo arrivava
Arriva a fatica e mi aveva poi detto in un convegno arrivava a dire che volendo lo stesso articolo diciotto dello Statuto
Poteva essere come dire modulati a livello regionale prendendo come bar e lo scrive qui e non non interpreto abbia cinque agosto due mila euro all'interno del principio base contenuto nel trattato di Nizza
Che all'articolo trenta questo me lo ricordo all'articolo trenta trattato di Nizza si riafferma litri licenziabilità senza più spacca
Tra dire non è possibile licenziata senza giusta causa chi licenzia sul senza giusta causa deve avere un risarcimento il risarcimento e qui si ferma trattato di Nizza deve essere come dire congeniale alle singole
Oppure nazionali la tipologia del risarcimento quindi la quantità alla qualità la tipologia del risarcimento fino all'intero ovviamente ora intendo una
Fallita un'annualità dentro due novità in ragione della seniority tutte le cose che che conosciamo per cui prendendo Nizza che diventa costituzione europea
Poi parlerò anche dirò qualcosa di questo e prendendo la nuova Costituzione italiana
Ripeto sarebbe possibile differenziate
Anche su questo punto che viaggia citava invero quasi in maniera paradossale paradigmatica
Così come in tutte le altre aree di cui parla cartellonistica prendendo devi fare il passo dal libro bianco che viene citato evocato fino alle differenziazioni salariali o meglio come Dell'Aringa poi spiega
Un po'tecnicamente del Portello Moro mi pare il prodotto differenziando tanto il numeratore quanto il denominatore quindi al numeratore costo del lavoro vuol dire salario e Cuneo
Salari e contributi denominatore vuol dire produttività la proprietà totale dei fattori che contribuisce quindi tutti gli elementi di cui ha parlato Mariano D'Antonio prima tanto per riunificare riunificare il codice
Benigni tutto questo
Il dibattito sul federalismo è stato carente estremamente carente nessuno detto oh che bello adesso abbiamo una Costituzione federale l'applichiamo felicemente al mercato del lavoro e la trattativa tra governo e parti sociali che si è realizzata da ottobre in poi
Non tenuto conto che in maniera molto limitate
Questo è il paradosso spaventoso c'è l'antico la riforma dell'articolo quel del titolo quinto devo dire articolo cui doveva di propri attraverso fanno questo errore cioè la riforma del titolo quinto
Quindi abbiamo un testo costituzionale
Ce lo chiede l'Europa ce lo chiederei loro ce lo chiede Mandelli
Senza se non parte d'Europa riprendano però che le manda
Lo dobbiamo far
Non lo vogliono fare le parti sociali perché
Perché le parti sociali hanno ancora o meglio quelle che sono le
Presentate in maniera prevalente hanno ancora una cultura centralista tanto Confindustria quanto gran parte di essi a differenza
Come hanno interesse
Hanno interessi centrali di tiro al la la loro legittimazione la loro di legittimazione evidentemente viale dell'astronomia corso di tali no corso Italia meno sì corso d'Italia eccetera eccetera di via Po o meno via Po meno perché la cultura del vino di tipo che poi CISL a colture di tipo
Il tipo cattolico eccetera permette personalistica l'approccio personalistico quindi di matrice cattolica che che è diverso però il nucleo forte e il centralismo
Il centralismo nelle relazioni industriali
Che si poteva un ruolo e una funzione
Nel secondo dopoguerra che era quello di di forte spinta omogeneizzando infetti il contratto nazionale di lavoro il boom economico e così via
In questa fase dello sviluppo economico non ha più al consenso a questo è quindi probabilmente un una passa
E attualizza un po'anche la discussione un ANPAS che ci troviamo a vivere oggi nei nei Deep
Attenti a anche feroci di queste ore è proprio questo
L'Europa va verso
Un sistema di doppia devoluzione direbbe paglierino devoluzione verso l'alto in un concordo con le cose eterne devoluzione verso l'alto verso alcune funzioni io dico Patto di stabilità e io dico Antitrust io dico Utility essere e io dico immigrazione nel senso del battello venerare che sono come dire non solo principi generali ma devono essere la governance di scala europea perché lì ci sono le economie di scala e di ci deve essere il controllo penso che controlli l'energia a livello europeo non puoi pensare di controllarla in quindici Stati separati se tu non fai il patto di stabilità e crescita a livello europeo cambia con abbiamo dato alle regioni sì sì appunto
Se tu non fai patto di la bidella eccetera eccetera quindi non solamente principi generali no no funzioni verso cui dell'Idi la la la sovranità piena il resto è una devoluzione verso il basso delle se certamente
Uno punto può Nomentana quello sul mercato del lavoro la flessibilità all'interno ovviamente di principi di zoccoli minimali di garanzie eccetera che sono da contenuti nel trattato di
Questo è il punto
Allora ed è veramente paradossale che abbiamo l'impianto normativo ce l'abbia a diciamo la riforma costituzionale non abbiamo la cultura
Delle relazioni industriali perché i maggiori soggetti maggiori attori relazioni industriali non hanno questa mentalità
Questo è un punto veramente paradossale gravissimo a mio modo a mio modo di vedere che ci porta ad essere deviante divergenti rispetto all'Europa e rispetto ai nostri gap strutturali Dell'Aringa qui dentro le richiama sono già richiamate nel libro nel
Libro bianco che sono tasso di occupazione il tasso di scolarità il tasso di formazione professionale il tasso di partecipazione femminile classi di età eccetera eccetera avremmo cioè c'era ne abbiamo bisogno
Di flessibilità differenziazione avrà bisogno di un upgrading generale all'interno di una strategia unica univoca abbiamo gli strumenti normativi per cambiare
Come dire la la la cultura la soggettività degli attori degli attori sociali prevalenti Loris
Su questo è veramente
Il grande paradosso oggi
Gran parte del sindacato cibo rifugge dalla contrattazione decentrata tariffe rifugge dall'una riforma dei
Sistemi di contrattazione che sposterà il baricentro dal centro alla periferia come tutti andiamo dicendo da sempre come la scienza economica dice da sempre quando tu hai un sistema produttività differenziate se tutti la centralizzazione della contrattazione attuale inefficienza di dei livelli contrattuali queste cose si dicono da sempre
Io credo che per toccare settore credo per avere se volete un altro tabù come quello dell'articolo diciotto basta dire superamenti per contratto nazionale
A favore dei contratti decentrati abbiamo un'attribuzione cinque milioni in piazza non non non tre milioni non previsioni
Con tre milioni piazza allora questo Paese che deve darsi una regolata da questo punto di vista scusate mi dà un Baggio poco poco
Recante poco fornito deve darsi una regolata da produrre perché le analisi sono perfetti le conferme cosciente le consapevolezze la letteratura i numeri bellissimi delle riviste ci sono
Gli analisti ci sono da sempre
Perché Marco Biagi queste cose diceva da venticinque anni Carlo Dell'Aringa che è un po'più vecchio le dice da trentacinque Mario Arcelli che il nostro Papa tre lei dice eccetera eccetera tutti deve sapere dove dove i maestri maestri e amici
Pedone e ed altri eccetera eccetera dopodiché non abbiamo la capacità forse è anche colpa nostra evidentemente non abbiamo la capacità di far diventare questo futuro del Paese questo il punto di a di di grande di gran che amarezza leggendo questi indicazioni lettino poi e sentendo boy le le ironiche battute dipinti di estrema eleganza di Est
è una competenza di Giarda si differenzia o se lo si cerca di differenziare facendo pasticci laddove non non ce ne sarebbe affatto bisogno
Non si differenza là dove ce ne sarebbe bisogno
è stato chiarissimo e adesso lo sprint finale Paccanaro Cicerone veramente autore stamattina
Grazie
Grazie per il Celli grazie soprattutto a questo numero della rivista dicono all'italiana che mi ha permesso di fare un po'i conti con questo problema del federalismo che considerata anche la natura tipica degli interessi professionali avevo sempre osservato come un cittadino già in maniera tutto sommato molto distante Attilia interessi appunto come diciamo si sa riguardano in genere l'impresa e l'economia dei mercati finanziari quindi le mie categorie mentali tenderà ad essere più quella dello scambio e del diritto privato che non quella della sussidiarietà e del diritto pubblico però guardando questi temi del federalismo esaminati mai era così puntuale precisa e guardano anche tutti i problemi che dall'esame di questi temi emerge vengono fuori una serie di considerazioni interessanti applicando come dire il mio paradiso sta mentale a questo modo di ragionare
Allora cominciamo dovrò spiegare questo paradigma mentale perché e l'unica cosa che mi sono ritrovato diciamo come una possibile chiave di accesso alle domande che uno si deve porre
Dicono gli economisti che l'impresa nasce già per catturare i vantaggi che invece sono dispersi nel mercato una frammentazione degli scambi impresa dice un grande cono visse un'isola di socialismo nel mercato e nel mare degli scambi
Ora lo Stato è un'altra isola di socialismo perché lo Stato perché nasce perché nascono le istituzioni nascono per produrre beni pubblici regole infrastrutture servizi di rete nascono per produrre quelle cose che diciamo il mercato da solo non riuscirebbe mai a produrre
Naturalmente però nel momento in cui nasce un'organizzazione gerarchica sia essa l'impresa o lo Stato nascono enormi problemi di controllo e rendicontazione come diceva giustamente l'onorevole Pagliarini e come dicono gli economisti di principale agente si deve capire queste persone a cui viene delegata una funzione dentro che spazio ha devono esercitare e in quale regime possono raggiungere come diceva appunto prima Renato risultati ottimali
E il caso della moneta unica è una tipica applicazione di questo principio si può fare la moneta unica europea nonostante il quindici Paesi non siano un'area monetaria ottimale a condizione che cioè con dei caveat si può provare ad avere un bel
Il pubblico in comune l'ammonita e cercare da questo punto di vista di catturare i vantaggi di questa condivisione qual è l'afflizione che si oppone voi alla nascita di uno Stato mondiale probabilmente perché se fosse vero che c'è una deriva inesorabile
A produrre in comune tutti i beni pubblici sarebbero stato mondiale beh c'è una frizione sicuramente che nasce e nel rapporto tra mandanti e mandatari tra principale da gente a un certo punto si perde il
Controllo di quello che sta agendo per produrre questi beni pubblici nel tuo interesse e c'è anche probabilmente un'altra frizione che molta letteratura economica riconosce e che quella della eterogeneità dei gusti
Soluzione confezionato al centro potrebbe non corrispondere ai gusti dei tanti destinatari locali diciamo e quindi e come dice qualcuno il federalismo è un difficile equilibrio perché è un equilibrio tra l'ottimizzazione delle economie di scala lo diciamo una cosa ma che serva per il maggior numero di utenti possibili fatte che gli utenti sono diversi cioè rivolgiamo dare a tutti la stessa cosa Lamonica va benissimo perché in fondo lavori da si può dare a tutti con delle diciamo cautele che anche la moneta poi in fondo non si può dare a tutti
Se tutti sono così diversi da non poter usare la moneta in termini ottimali però la cosa più delicata io credo che emerga in questo caso diciamo che stiamo discutendo sulle dell'applicazione del federalismo al caso italiano e proprio la circostanza che noi stiamo agendo sulla base di un'esperienza che possiamo osservare ma che è andata esattamente in direzione opposta cioè in tutto il mondo va detta anche Pagliarini a un certo punto di Skin Bishop in tutto il mondo il federalismo sia usato per mettere insieme delle cose il caso dell'euro è tipico il caso degli Stati Uniti anche il caso della Germania anche alle in qualche modo comunità ognuna delle quali ritrovava delle convenienze a gestire come dire con un mandato a un'auto a un livello superiore i propri problemi aderito a una soluzione federale qui nel nostro caso ne stiamo cercando di fare un'altra operazione mi sembra di aver capito tutto quello che ho sentito oggetto letto nella rivista versiamo cercando di evitare di fare quello che è successo credo l'unica cosa che vedo simile il caso della Repubblica Ceca della Repubblica Slovacca cioè di un paese che decide di farne due cioè di dire noi siamo i cechi voi sì volanti qua il problema era che noi non potevamo decide di farne due sarebbe discutibile che ne facciamo venti sarebbe abbastanza demenziale che ne facciamo otto mila cioè non poteva immaginare che l'Italie sì una confederazione di otto mila comuni e che l'Italia sembra solo per definire che cosa è l'impresa eco della competizione e altri tre quattro valori baltici gli ha evidentemente noi ci poniamo un problema oggi di riordino di queste funzioni dello Stato italiano e quindi va passeggiavano federalismo un po'troppo e crea un po'diciamo di accesso di ambiguità Serveto procediamo verso il riordino delle funzioni mi vediamo che non c'è solo il federalismo ma infatti diciamo le parole d'ordine in qualche modo che hanno accompagnato questa discussione sono tre sono di minuti uno del debito pubblico riduzione dell'aria di intervento pubblico dello Stato privatizzazioni per dirla con una prova più brutale e poi anche sussidiarietà e federalismo cioè ridistribuzione delle funzioni centrali perché bisogna mettere insieme queste tre cose e Pia
E a mettere insieme primo perché ci sono questi enormi problemi fiscali che sono stati ricordati e qui non c'è solo il problema di ridistribuire la spinta sia un problema anche di distribuire le entrate e per dirla come dice un attimo fa Pagliarini c'è un problema di redistribuire ma come punto di domanda sia il debito pubblico cartolarizzato cioè quello che si vive Viotti e CCT e sia il debito pubblico inteso come promessa del trattamento futuro previdenziale però non riesca a capire questo mi spiace Pagliarini sia nel
Quando lui poi propone come re distribuirlo che sta proponendo di redistribuire il credito del debito che sulle pensioni ho avuto quasi la tentazione chiudesse redistribuite la gestione del credito cioè la gestione degli interessi di coloro che sono destinatari in futuro di questo vitalizio e che in qualche modo diciamo vedono compromesso il loro vitalizio perché c'è un gestore unico di cui non si fidano
La seconda questione
Che volevo sollevare una goccia di carattere operativo quando si va a fare questa ridistribuzione qui la parola magica è sempre sussidiarietà ma già abbiamo diciamo tre sussidiarietà perlomeno che vedo io una è una sussidiarietà pubblico pubblico cioè appunto la scuola attiva in Congo minio tra un'autorità nazionale l'educazione arriva in condominio tra un'autorità nazionale delle autorità locali pace abbiamo una sussidiarietà però che non è necessariamente stato regioni potrebbe esserci una sussidiarietà Regioni Comuni e Regioni Comuni e Province cioè la prima tentazione da evitare secondo me e riproporre un modello gerarchico cioè lo Stato dentro lo Stato le isole delle regioni dei Tories delle regioni isolotti delle province e poi gli scogli costituiti dai comuni cioè c'è qualcosa che deve spingere a immaginare un'integrazione e quindi in qualche modo non una punto gerarchia ma una complementarietà c'è poi una sussidiarietà pubblico privato di cui non si parla mai e può darsi che invece e l'educazione appunto professor Arcelli è una testimonianza vivente esistano le università private obiettore di si arriva ci sono alcuni beni pubblici si possano produrre Marinazzo sfida tra pubblico e privato telefoni dall'immaginari conclusi nella gabbia del settore viene il Pubblico bene ed era e rimane pubblico già alcun dubbio infatti come si vede dallo spillover Renato diciamo riguardava delle conoscenze Perrazzelli
Sconti Infanti i suoi vediamo allievi di tante generazioni di tanti anni di insegnamento e e poi c'è anche un'altra forma di diciamo di ragionamento io vogliamo ho colto nel rileggere tutto questo c'è una sussidiarietà che non è operativa mai finanzia riapre dentro come ricorda Mariano la CEE cioè la cioè scusate l'Unione europea con i fondi strutturali vi dà una lira per ogni lira che gli Stati nazionali impegnati in un progetto questo potrebbe anche valere diciamo per lo Stato nazionale che potrebbe decidere di dare la linea alla Regione
Tosse dalla Lombardia sulla base di uno screening oggettivo di quello che quelle regioni stanno proponendo e c'è poi un'attività che da oggi diciamo viene sottovalutata ma che secondo me invece comunque fa parte di questo ragionamento che la ridistribuzione tra virgolette d'i vantaggi esistenti in ragione della privatizzazione delle attività creditizie le fondazioni che sono nient'altro che il tentativo bancarie nate la legge Galli avanza che sono nient'altro che il tentativo di distribuire un dividendo sociale alla comuni
Agli ha consentito la nascita di questa attività bancaria sia essa la comunità di Siena piuttosto che quella di Milano o quella di altre località e quelle fondazioni che devono fare devono produrre appunto beni pubblici intervenendo con la comunità locale o dei valori grazie a essere sportelli redistributivi incassa il San Paolo incassa il dividendo dalla banca lo distribuisce a tutti coloro che ne fanno una domanda anche questa è una forma di sussidiarietà rientrava operativo e il redistributivo che forse andrebbe studiata e questo ragionamento però di ragionare in termini di sussidiarietà mi porta diciamo a ragionare anche in termini di ottima vita di ambito che non è solo la questione dell'area monetaria europea l'ultimo punto che vi volevo sottoporre perché è vero che c'è un problema di ottima Alitalia ambito per la moneta o per altre diciamo macro politiche c'è un problema di ottimali da di ambito secondo lui che è stato regolarmente sottovalutato per le infrastrutture a rete perché io continua il sito dell'opinione nonostante credo di esser rimasto tra i pochi in sto partito diciamo che il Mezzogiorno nel suo complesso sia una Regione omogeneamente depressa o comunque con un divario di crescita nei confronti del centro nord tra l'altro si vede una cosa molto interessante nelle ultime analisi della Svimez che la peggior e performances facendone quattro di regioni c'era il nord-ovest cioè i veri poveri sono quelli del nord-ovest che sono quelle c'era anche la massima rappresentanza politica questo che sarebbe interessante in questo momento diciamo esplodere questo concetto subito meglio del nord-ovest e mezzogiorno subito medio del Mezzogiorno sono il centro di nord est quindi non c'è dubbio che dentro l'Italia come dice Renata ci siano un sacco di divisioni ma queste sono macro divisioni ora per stabilire se bisogna aumentare l'infrastruttura di trasporto nel Sud percorse dire che ci sia un mercato locale di dimensioni più ampie che faccia crescere le dimensioni unitaria dell'impresa e metà quindi l'impresa in grado di competere alla scala europea chi si occupa diciamo di implementare questa infrastruttura dice di trasporto che appunto non riguarderà la V
Vania o la Calabria o la Campania deve riguardare la Lucania la Puglia la Calabria Lucania messe insieme perché se no non funziona per costruire questo mercato locale del Mezzogiorno io ho l'impressione che l'ho sparato paradossalmente sia troppo grande le regioni troppo ricco c'è un problema di ottima Lita
L'ambito infrastrutturale che appunto per veniva fuori sulla questione dell'Energia dove paradossalmente la soluzione necessaria della privatizzazione dell'ENEL e della vendita delle centrali ha impoverito lasciatemelo dire patriottica mente vista siamo a questo il Mezzogiorno perché quando io non c'ero ma c'era mio nonno il Mezzogiorno allora la società meridionale elettrica e il Piemonte c'aveva la società elettrica piemontese e oggi invece non c'è niente perché il potere di dirigere la produzione di energie non è attribuito a nessun attore economico del Mezzogiorno perché concentrato invece in altri luoghi del paritetico di A B ma tu che vuoi l'importante è che ci sia un'economia di scala nella produzione di energia elettrica che tu parli meno quel servizio unitariamente somministrato mi va benissimo sono dell'opinione che tutti devono possedere tutto però non c'è dubbio che nelle infrastrutture di rete sia andiamo a osservare la questione il Mezzogiorno c'era diciamo meno nel senso che controlla meno la decisione di potersene in qualche modo servire come leva per la crescita
E c'è però e concludo su questo un problema gigantesco quando andiamo a un'ottima ritardi ambito di mandato di rappresentanza e di reputazione facciamo un caso plateale non c'è dubbio che il sindaco di Napoli che voglia proporre un assetto urbano diciamo metropolitano della tua città
Che voglio produrre appunto beni pubblici arretra e per far crescere e migliorare la città abbina l'imputazione è una capacità di incidenza politica molto più alto del presidente dalla Provincia però non c'è dubbio che la città di Napoli coincide piuttosto con l'ambito amministrativo della Provincia in termini fisici che non con quello del Comune allora ne abbiamo una legislazione che in qualche modo diciamo è troppo rigida nell'adattarsi a quello che deve fare perché il sindaco avrebbe la forza di dire Progetto la nuova Napoli ma in effetti la Roma-Napoli si trova nella provincia di Napoli non si trova nel comune di Napoli quindi il sindaco non ha nemmeno titolo per occuparsi di questo problema questo è un esempio banale esame provocatorio ma serve a riproporre a mio giudizio e concludo la questione da cui sono partito cioè è vero che noi stiamo usando tutto questo per ridistribuire una ma
Ma è anche vero che nella ridistribuzione di questa macchina non confondiamo due piani anzi più piani noi abbiamo il piano della sovranità popolare il piano della rappresentanza parlamentare il piano del governo e il piano dell'apparato di mi si userebbe il Governo per realizzare le proprie politiche la burocrazia come si suol dire io non capisco ma agli e capisco che ci sono molti problemi ancora da risolvere se ne parliamo di ridare rappresentanza e capacità di controllo al popolo di consentì dal popolo di usare dei Parlamenti a una scala diciamo più congeniale con il modo in cui chi deve controllare di ridistribuire diciamo agli esecutivi del corrispondere a quei parlamenti alcune funzioni senza dargli nessuna diciamo però dignità statale perché non capisco la politica e se era della Regione Campania piuttosto che la politica della difesa del Friuli evidentemente e soprattutto poi dobbiamo immaginare che noi Spezia ma anche la macchina ecco questa è la cosa che mi fa più paura io sarei terrorizzato di un federalismo che lasciando in al
è nata la quale macchina dello Stato produce tante altre macchinette a disposizione diciamo dei livelli intermedi questa sarebbe una moltiplicazione di costi una soluzione sicuramente inefficiente dal punto di vista locativo e credo che sarebbe assoluta
è incompatibile con la riduzione vuoi del debito pubblico cartolarizzato che con come dire il dovere onorare come si dovrà fare la cambiale in bianco che abbiamo firmato ai pensionati che aspettano appunto quel reddito via
Grazie molto Lo Cicero è stata un'esposizione molto accumulate pertinenti viene un momento nella tavola rotonda aveva il dubbio che gli economisti si fossero trasformati sottili giuristi
E costituzionalisti
Direi che Cicero ha bilanciato che sembrava anche anche per carità Mariano D'Antonio e Brunetta ma in minore misura perché occupandosi certi problemi di alto livello chiaramente non può trascurare questi aspetti amministrativi costituzionale mi pare che la giornata sia stata densa e ringrazio soprattutto in pubblico che ha avuto la pazienza di ascoltarci fino adesso
Monti
Che
Tra
Oggi