Registrazione audio di ""Giustizia e ambiente"", registrato martedì 13 maggio 1986 alle 00:00.
Tra gli argomenti discussi: Ambiente, Giustizia, Magistratura.
La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 30 minuti.
Rubrica
09:30
19:00 - CAMERA
14:00 - Roma
18:30 - Roma
9:00 - Verona
17:00 - Cosenza
14:00 - Brescia
L'Accademia dei Lincei ha promosso ed ospitato negli scorsi giorni un forum internazionale su giustizia in ambiente ovvero sia sul diritto all'ambiente sull'entità del danno ecologico inteso come danno pubblico
In questi giorni vi è una moderata euforia per l'istituendo Ministero dell'Ambiente che sostituirà quello dell'ecologia
Quest'ultimo è nato nel mille novecento ottanta ettari con il primo gabinetto Craxi ma esso rappresentava e rappresenta un dicastero senza una vera autonomia
Senza alcuna risorsa finanziaria che di permette a un incisivo intervento Menna degradata realtà ambientali italiana
Per tali ragioni al convegno ha partecipato il ministro dell'ecologia Valerio Zanone liberale che allo scorso anno sostituito il suo collega di partito Alfredo Biondi
Il ministro ha quindi illustrato le direttrici ma anche le difficoltà che hanno permesso di cogliere un rilevante risultato atteso ormai da anni dagli ecologisti gli ambientalisti del Paese
Romano Prodi presidente dei vivi attenuto una relazione incentrata sulle gravi ripercussioni
Che un danno ambientale arreca all'economia nazionale ascolteremo poi l'intervento di Antonio Tamburrino Presidente del Sesia
E quello del dottore Adalberto Albamonte preture di Roma particolarmente impegnato sul fronte degli abusi edilizi
Infine sentiremo il professore Mario P. Van dell'università di previa ascoltiamo innanzitutto l'intervento di Valerio Zanone
O no
Particolarmente lieto di poter il TAR ferire il valore di questo importante convegno internazionale
Sui rapporti fra ambiente e giustizia
Dopo la votazione di ieri sera in cui come il Consigliere Postiglione al teste già ricordato
Dopo per la verità
Un lungo e travagliato dibattito parlamentare
Che ha impegnato la commissione degli Affari costituzionali del Senato e poi l'Assemblea del Senato otto mesi
è stata finalmente approvata un botto unanime raro nel Parlamento italiano perciò tanto più significativo la legge che istituisce il ministero dell'Ambiente
Detta norme del tutto nuovo nuove in materia di risarcimento del danno ambientale
Pur essendo caduto su questo convegno un poco
Come un missile non avendo quindi ho avuto modo di orientarmi con molte esattezza circa il grado di svolgimento
Dei lavori io riterrei del presidente novelle mi conforta dalla sua approvazione
Dare forse il contributo che meglio può servire ai vostri lavori con una informazione riassuntiva circa il contenuto di questa legge che ieri il Senato ha approvato
Dicendo anzitutto una parola sulla perché in questo nuovo ministero
Io credo commetteremmo un errore molto grave
Per parte mia ho cercato di evitarlo
Se intendessimo questa legge
Soltanto come
La dizione di un anello in più nella lunga catena dei ministeri che compongono il governo della nostra Repubblica
Un pubblico di giuristi come questo sarà troppo bene come fra le riforme istituzionali che sono il tema saliente della legislatura in corso
Dio
Mi consento di immaginare anche nella successiva
Una delle riforme istituzionali
Più importanti concerne proprio il riordinamento del governo del suo insieme in modo da dare finalmente attuazione dopo quarant'anni all'articolo novantacinque della Costituzione
Di provvedere quindi ad una aggiornata definizione non soltanto dalla competenza della Presidenza del Consiglio come si sta facendo
Ma anche al numero e dalle attribuzioni dei ministeri
Loro aumentandone il numero e immagino ma semmai riducendolo affrontando quindi il problema di quei ministeri tradizionali
Che sono stati in larga parte svuotati ad esempio dal processo di decentramento verso le Regioni
Provvedendo invece a ricomporre riordinare in base a nuove criteri di individuazione delle competenze
Organizzazione dei ministeri in modo da meglio rispondere al sistema dei bisogni sociali così come è venuto emergendo in questi anni
D'altra parte una riforma
Istituzionale anche senza
Senza proclamarlo è già avvenuta perché negli ultimi dieci anni proprio come risposta ha domande sociali
Magari non vuole ma che si manifestavano in termini nuovi di vivacità e di intensità sono nati nuovi ministeri è nato all'inizio degli anni settanta il ministero dei Beni
Culturali ed ambientale di cui il ministero dell'ambiente una sorta di di fare di congiunto col quale spero varranno quindi quella buone norme di armonia che sono difficili fra i parenti qualche cercare di procurarsi può è nato sia pure senza una sua struttura di dicastero autonomo ma con funzioni molto significative con compiti devo dire che nessun altro ministero possiede intermedi capacità di decisioni rapide
E di grande come dire il grande efficacia immediata il Ministero della protezione civile o il Dipartimento della Protezione civile presso la Presidenza del Consiglio
Ed ora questo ministero dell'ambiente in cui anche nel dibattito di ieri arrivati conclusivo del Senato
Emerso l'orientamento che consente di vedere questo nuovo ministero così come la legge lo configura come un primo passo verso una più completa attuazione dell'indicazione contenuta nei lavori
Della commissione
Nominato dal Presidente del Consiglio proprio in questa materia che ha individuato da tempo una nuova grande funzione di governo che dovrebbe riguardare tanto il governo dell'ambiente quanto quello del territorio
Quello che andiamo facendo con questa legge non è il ministero del territorio
Però è un ministero dell'ambiente che cerca di introdurre in alcune materie particolarmente significative penso al Servizio geologico precluso alla disciplina del attività in materia di casa
Penso a determinati strumenti giuridici di cui dirò la parola fra poco anche competenze che conciliano come d'altra parte mi sembra assolutamente inevitabile la tutela dell'ambiente con la tutela del territorio allora perché questo nuovo ministero
Perché anzitutto noi dobbiamo essere credo chiari nell'idea di ciò che intendiamo come governo dell'ambiente dobbiamo escludere per questa nuova funzione di governo una interpretazione settoriale
Il governo dall'ambiente non è un nuovo settore che cerca di aprirsi un varco e di forzare un cuneo fra gli altri settori tradizionali funzioni di governo
è un vincolo complessivo
E questo nuovo ministero deve badare questo vincolo complessivo esercitante o in parte competenze proprie
Ed in parte stabilendo invece forme di coordinamento con i ministeri tradizionale che conservano la pienezza delle loro attribuzione della loro responsabilità
Da questo punto di vista la legge istitutiva
Va anzitutto guardata a mio avviso in relazione all'ordinamento italiano in materia ambientale
Mi piace segnalare in proposito il parere che mi è sembrato particolarmente importante anche nella a Espresso
Con uno studio in cui ha trovato molti elementi pregevoli molte indicazioni utili proprio circa il modo in cui è stratificato l'ordinamento sull'ambiente di vita
Una specie di sistema tre strati in cui tutto sommato il fondamento più ampio e più consistente sono le vecchie leggi che non hanno destinazione ambientale ma sono specificamente indirizzati a risolvere altri bisogni le leggi sanitarie leggi urbanistiche le leggi paesaggistiche le leggi in materia di opere pubbliche e così via
Che di fronte all'emergenza del problema ambientale ora noi rileggiamo in chiave ambientale e le rileggiamo al prezzo che la concertazione con i ministeri tradizionale perché porrà un coordinamento
Soltanto un un ingenuo potrebbe presumere fatine ma che indispensabile Stefano politica mentale sette da parte delle varie funzioni di governo questa disponibilità a collaborare
Il secondo strato sono le leggi ecologiche
Degli anni sessanta e seguenti la legge sull'inquinamento atmosferico ormai palesemente invecchiata dopo vent'anni dalla sua approvazione e dopo importanti apporti che ha portato soprattutto l'attività della comunità europea nel campo della protezione della qualità della nostra era
La legge sulle acque
è stato oggetto di infinite proroghe trauma
Sono riuscito precedenti soltanto di pochi minuti
è stata una gara vinta quadri
Sarà caso da parte ogni
Questa legge sulle acque che ha compiuto dieci anni non si riesce ad applicare ieri è caduto alla Camera dopo invece l'approvazione del Senato un decreto ponte che ne arrestava provvisoriamente
Alcuni effetti io vorrei anticipare qui che non sono assolutamente intenzionato a presentare nuovi decreti di proroga ho già presentato questo decreto ponte molto di malavoglia e non ha voglia di farne un altro o invece provveduto quello che mi pareva indispensabile cioè a presentare un disegno di legge che ha da settimane all'esame del Consiglio dei ministri
E che droga ancora ritenuto di volerla provare per un problema di copertura finanziaria da parte del Tesoro
Ma penso che il modo giusto di rispondere questo problema della piena applicazione della legge per la tutela delle acque sia ormai appunto quello di affrontare con un disegno di legge e non con un altro provvedimento proroga torio
I nodi che dieci anni di esperienza in materia hanno lasciato insoluti
E poi c'è il decreto sullo smaltimento dei rifiuti con tutte le questioni amministrative e gli aspetti di emergenza che ne derivano perché assumono in alcuni casi caratteristiche tanto calamitoso da chiamare in causa il Ministero della protezione civile M. questo preoccupa un poco perché io non vorrei che l'emergenza diventasse un sistema che quindi a forza di misure di emergenza noi Finizio ritenere che il sistema a provvedere in termini di emergenza
Proprio quando tutta la cultura ambientale si orienta così dichiaratamente invece in favore della politica delle azioni preventive ed infine terzo strato c'è appunto la politica delle azioni preventive che a mio avviso è il lato più
Interessante nuovo della legislazione ambientale dell'ordinamento in materia ambientale
E che troverà la sua maggiore sperimentazione nel disegno di recepimento nell'ordinamento italiano dalla direttiva europea sulla valutazione dell'impatto ambientale
Circa la quale la legge istitutiva approvata ieri dal Senato stabilisce una disciplina transitoria ma Congo l'impegno al governo di presentare la legge di recepimento entro sei mesi
Termine che io credo possa essere soddisfatto anche con molto anticipo perché un poco diciamo il quadro dell'ordinamento in cui si inserisce il ministero
Dell'ambiente
Questa legge viene quindi a corrispondere a tre esigenze che mi sembrano essenziale primo riordinare le funzioni statali nella materia che oggi sono incredibilmente frammentate e disperse
Secondo consentire con la funzione di indirizzo e di coordinamento che anche in un sistema in cui la responsabilità legislative in parte amministrative quasi totalmente sono voli ampiamente centrato sul sistema delle regioni degli enti locali lo Stato
La sua espressione unitaria deve comunque mantenere ed esercitare Terzo e ciò differenzia forse questo ministero da da altri
Stabilire anche congrua alcuni raccordi di carattere istituzionale una collaborazione diurna positiva
E e particolarmente connessa proprio al carattere diffuso dell'interesse ambientale la la funzione pubblica da un lato tanto centrale quanto decentrata le espressioni del volontariato le associazioni i gruppi la comunità scientifica il mondo della formazione il sistema dei grandi enti economici e delle imprese pubbliche e private credo che se non c'è questo coordinamento fra funzione pubblica volontariato comunità scientifica quando la formazione sistema della produzione
Una azione coordinata per la tutela dell'ambiente sarebbe impossibile
Di qui le caratteristiche che assume la legge istitutiva del ministero
Che il cane quale io voglio indicare per non sottrarre troppo tempo i lavori del convegno soltanto quelle che hanno un carattere specificamente innovativo tralasciamo tutte le competenze l'attribuzione degli uffici
E le altre questioni che la legge comprende che sono state oggetto di un esame accuratissimo e minuzioso da parte del Senato ma indichiamo soltanto ciò che con questa legge viene di nuovo
Le cose che prima non c'erano allora per quanto riguarda anzitutto la funzione di governo mi pare che questa legge introduca principalmente cinque innovazioni importanti la prima la relazione periodica sullo stato dell'ambiente Italia e oggi tutti hanno quantità di dati in materia dell'ambiente molti di coloro che li posseggono ne sono anche particolarmente gelosi ma una rapporto ufficiale che dia le indicazioni ciò che si sa e magari anche ciò che non si sa che fissa in forma dubbiosa sullo stato dell'ambiente l'Italia non non c'è un compito di governo fornire questo essenziale documento di informazione alla cittadinanza al Parlamento ai soggetti politici e sociale questo ci farà naturalmente ricorrendo poi nel tempo ad un adeguato servizio di informazione ad una banca di dati a tutto quello strumentario nel quale avrà anche grande importanza all'utilizzazione ad esempio della sicuramente ammirevole
Centro di documentazione che la Corte di Cassazione I istituito a Roma sotto la direzione del presidente Lorenzo
Seconda innovazione
Mi che mi sembra importante la possibilità di fare una mappa
Delle aree di maggiore rischio ambientale e di individuare con delibere consimili stile are di elevato rischio ambientale per varare in queste aree
Prodotto progetti e procedure amministrative di urgenza
Terza innovazione
L'intervento cautelare in caso di inadempienza degli organi locali
Che in fondo lo strumento cui questo ministero farà ricorso per compensare la propria voluta
Mancanza di organi periferici si è compiuta una scelta che non mancherà di porre problemi operativi
Abbastanza complesse ma di fronte alla ipotesi di diramare sul territorio questo ministero attraverso una serie di uffici per i feriti sia voluto un poco per ragioni di economia di bilancio un poco per evitare ogni sospetto d'imputazione di ipertrofia burocratica rinunciare
A dare al ministero all'Ambiente un'organizzazione locale
Chi si avvarrà di quello che c'è Corpo forestale
Le capitanerie per quanto riguarda la difesa del mare le soprintendenze sotto altri profili l'organizzazione periferica lo stato e poi naturalmente il sistema delle regioni dell'autonomia che come dicevo ha una competenza saliente
E allora il lo strumento che il Parlamento ha
Affidato al Ministero per essere certo di poter procedere secondo questo metodo è questa possibilità di intervento che non chiamerò sostitutivo ma cautelare
Ho sollecitatorio qualora gli organi locali tanto dello Stato quanto delle Autonomie
Si rendessero inadempienti rispetto agli obblighi previsti dalle leggi in materia ambientale
Gli altri due strumenti che volevo aggiungere innovativi anche essi sono i due organi che
Non so se a dire circo circondano accompagnano assistono sostengono questo ministero che sono da un lato il comitato scientifico e dall'altro il Consiglio nazionale dell'ambiente
Il comitato Scientifico Auna crea ha una chiara fisionomia nel senso che raccoglie la le massime espressioni
Del amministrazioni statali competenti in materia ambientale quindi la rappresentanza di ben dieci ministeri e di altrettanti consigli superiori in cui si esercitano funzioni di sono importanti esperienze e professionalità
Di carattere ambientale
Da valorizzare e dall'altra il mondo della università della ricerca ed egli Esperti il ecologia in cui ci è sembrato di fare buona cosa
Quando oltre ai rappresentanti della università dell'istituzione ufficiale della ricerca prevedendo anche la presenza di esperte di ecologia dizione che potrebbe dare l'impressione di qualche genericità abbiamo provveduto a cautelarsi contro ogni rischio di
Spartizione politica di queste tipi di esperienza prevedendo che la loro nomina venga sentita l'Accademia dei Lincei che mi sembra anche un dovuto atto di ossequio nei confronti della nostra più alta istituzione
Culturale
Dunque il comitato scientifico un lato il Consiglio nazionale dell'ambiente dall'altro che ha invece una natura più chiaramente rappresentativa allora li raccoglie le istituzioni o l'organizzazione ora per ora responsabilità istituzionale appunto come le regioni degli enti locali
Hanno più diretta vigilanza sull'assetto del territorio operare loro finalità statutaria perseguono dichiaratamente fini esclusivi di protezione ambientale come le associazioni e socio la discussione politica è stata vivacissima perché sia dovuto affrontare e risolvere il problema della connessione fra queste istituzioni che perseguono finalità di protezione ambientale e il sistema economico e produttivo
Va be'è sembrato opportuno il criterio che alla fine poi è prevalso vale a dire che sulle materie che saranno trattate dal consiglio nazionale
Di volta in volta si sentano i rappresentanti delle forze produttive dell'impresa del lavoro degli ordini professionali molto importanti in questo campo
Re lasciando però la composizione del Consiglio Nazionale configurata appunto fra quelle organizzazione anche del volontariato che perseguono una esplicita ed esclusiva finalità di protezione ambientale
Non mi trattengo perché mi accorgo che come ogni qual volta non si ha riflettuto a sufficienza sullo che si intende dire sto prendendomi troppo tempo e vengo allora alla secondo aspetto del in questa legge che per conto mio non è meno importante del primo questa legge è importante non soltanto per questo ministero che si configura come sommariamente ha cercato di descrivere
Ma anche per gli strumenti per l'esercizio del diritto ambientale che la legge contiene
E che sono
Sostanzialmente riconducibili a tre
Categorie primo
Prima categoria di strumenti per l'esercizio del diritto ambientale previste in questa legge sa il riconoscimento del fenomeno associativo
Che ha avuto in materia ecologica naturalistica protezionistica
Grandi benemerenze nel nostro Paese e le conserva ci prevede perciò il riconoscimento della giudice protezioni ambientali
Che il Senato emendando il testo un poco
Un poco troppo sintetico che era stato fatto alla Camera ha voluto meglio precisare stabilendo i criteri con i quali si individueranno le associazioni che devono far parte consiglio nazionale vale a dire il carattere chiaramente ambientale della loro finalità statutaria la offre quella continuità dell'azione svolta e la sua rilevanza Esterna
Il secondo la seconda categoria di strumenti per l'esercizio del diritto all'ambiente riguarda l'accesso all'informazione in materia ambientale
Credo che casi anche recenti è particolarmente drammatici si dimostrano come dove non vi sia libertà d'informazione diritto d'informazione non c'è nemmeno diritto all'ambiente
Noi vogliamo nel nostro ordinamento provvedere invece a estendere l'esercizio concreto di questo diritto all'ambiente
E qui i lavori del Senato hanno ulteriormente ampliato questo diritto nel senso che attraverso una serie di emendamenti approvati dall'Assemblea
Prima la commissione ha ad esempio stabilito un regolamento che che conferisce garantisce una larga pubblicità agli atti alle deliberazioni di questo Consiglio nazionale in cui ci saranno i rappresentanti delle associazioni e poi ancora in aula è stato approvato un emendamento che con norma
E credo avrà effettive all'ambiente
Serve al sesto speriamo non troppo dirompenti ma certamente di Bolt pervicacia
Stabilisce il diritto tartàre concittadino
Di accedere ai dati ambientale disponibili presso le amministrazioni pubbliche in conformità alle leggi vigenti modo va parlare magari qualche segreto militare industriale
Che sia debba essere oggetto di qualche salvaguardia ma istituendo tuttavia un principio che poi sarà ora oggetto di un regolamento da parte del ministro
O il primo problema e ultima questione che ha anche rappresentato per la verità il punto più aspro della discussione politica è più difficile coordinamento legislativo del testo questa nuova figura del danno ambientale credo che questo è un tema proprio specialistico del convegno
E non commetto perciò l'errore che sarebbe disastroso da parte mia di avventurarmi sul conformazioni tecniche di questo di questa complessa questione devo però dire che il testo che era stato approvato dalla Camera
Totalmente ribaltato nella commissione degli Affari costituzionali del Senato pervenuto ieri in Assemblea ad una formula definitiva che a me sembra molto equilibrata ed importante in cui innanzitutto si definisce il danno ambientale e si stabilisce con chiarezza il soggetto che deve essere risarcito nel senso che qualunque fatto doloso o colposo leggo la ultima
Definizione cui siamo pervenuti in violazione di disposizioni di legge o di provvedimenti adottati in base alla legge
Che comprometta l'ambiente adesso recando danno alterando la deteriorando lo danno o distruggendolo in tutto in parte obbliga l'autore del fatto al risarcimento nei confronti dello Stato con questo primo comma sia quindi è finito che cos'è
Il danno ambientale e qual è il soggetto che deve esserne risarcito
Il secondo comma affronta la materia della giurisdizione stabilendo che la giurisdizione in materia di danno ambientale appartiene al giudice ordinario
Ferma la giurisdizione della Corte dei Conti di cui all'articolo ventidue del decreto cinquantasette numero tre vale a dire la responsabilità degli impiegati e dei pubblici amministratori sia concio trovata una una soluzione di ravvicinamento fra il testo della Camera che affidava una giurisdizione esclusiva alla corte dei conti il testo alla commissione che abitava giurisdizione esclusiva al giudice ordinario stabilendo che
La competenza è del giudice ordinario va la Corte dei Conti continuerà a svolgere la funzione per la verità meritoria che ha finora avviato e continua a esercitare in materia di comportamenti omissivi o commissivi delle parte degli amministratori ed è di per e dei dipendenti pubblici
Il terzo comma
Stabilisce il soggetto che promuove l'azione
E afferma che l'azione di risarcimento del danno ambientale anche se esercitata in sede penale è promossa dallo Stato nonché dagli enti territoriali sui quali incidano i beni oggetto del fatto lesivo il quarto comma aggiunge a questa azione dello Stato o della pubblica amministrazione in generale la possibilità di intervento delle associazioni che possono intervenire dei giudizi
Elemento che è stato aggiunto proprio alla fine dopo una animato dibattito politico
Ricorrere in sede di giurisdizione amministrativa per l'annullamento di atti illegittimi con ciò anche l'importante opera che le associazioni ambientali hanno svolto negli anni nei confronti Deja della degli atti amministrativi per ottenere sospensione annullamenti di atti pregiudizievoli viene riconosciuta instabilità nella legge
Ho voluto signori darvi lettura
Di del testo proprio perché si tratta di una
Di un inedito assoluto nel senso che siamo arrivati un po'prima della tipografia del Senato
Completo perciò l'informazione con l'ultimo comma che riguarda la quantificazione del danno ove si dice che se se non è possibile precisarla il giudice la determina in via equitativa tenendo comunque conto della gravità della colpa individuale
Del costo del ripristino del profitto conseguito dal trasgressore
E stabilendo in tutti i casi ove ciò sia possibile il ripristino dello stato dei luoghi a spese della responsabile io credo che con questo davvero si compie nell'ordinamento italiano una riforma innovativa qualificante
Desidero
Esprimere in questa sede tanto autorevole il mio apprezzamento per questo sia per coloro che hanno approvato queste nuove norme
I senatori il presidente dalla primo Commissione del Senato Bonifacio relatore sul provvedimento senatore Ruffilli
Oltre a quelli che l'hanno provata anche quelli che l'hanno studiata evoluta come i valorosi magistrati che mi hanno assistito nella discussione di questa legge ancora in capo di gabinetto consigliere Elefante
Il nostro bravissimo consigliere Postiglione il consigliere della Corte dei Conti Maddalena che sono certamente fra i più esperti giuristi che essi hanno introdotto in questa nuova e significativa
Dottrina di carattere ambientale dico nuova e significativa perché
Mi è accaduto una
L'esperienza imprevista
Prego presidente
Vale a dire mi è caduto da liberale come io sono nelle discussioni lunga di questi mesi
Di trovarmi a sostenere la difesa degli interessi
Generali collettivi o diffusi come si vuole chiamarli
Nei confronti di posizioni più conservatrici da parte dei soggetti politici che ritenevo dovessero avere una grande attenzione ho trovato invece una concessione come dire privatistica nella di difesa degli degli interessi in taluni mentre pareva a me e fare che proprio questa legge si qualifichi anche per il difficile tentativo che essa compie cioè di avvicinare i principi costituzionali della libertà della solidarietà di armonizzare quindi meglio il diritto individuale con l'interesse diffuso ecco è ciò che mi sembra queste norme sono riuscite conseguire come risultato
Ed è quindi un primo passo importante verso l'attuazione dei profili contenuti
Nella relazione della commissione bicamerale per la riforma istituzionale io sono particolarmente lieto di poter quindi ora constatare che proprio in materia di tutela dell'ambiente questo grande tema rischia il coordinamento fra i diritti dell'individuo
L'interesse diffuso della collettività trova ora una sua espressione legislativa di così grande significato vi ringrazio
Dopo l'intervento che abbiamo ascoltato il ministro dell'ecologia Valerio Zanone ascoltiamo la relazione su danno ambientale come danno economico del professor Romano Prodi Presidente del Lirico
Io
Ringrazio molto del marito ha festa
E a questo convegno perché
Mi hanno dato modo di pensare in questi giorni in cui il problema estremamente
Estremamente traumatico direi alla agli aspetti
A tutti gli aspetti della protezione dell'ambiente dell'agosto del nostro patrimonio naturale
Debbo dire però che
L'attenzione a questi temi non nasce certo dalla gravità dei danni di questi giorni
Verrebbe quasi da pensare come gli efori stato organizzato dopo quegli eventi ma voi sapete bene come queste cose devono essere programmate in anticipo e direi che gli organizzatori hanno dimostrato di aver preveggenza dei di capire come
Questi aspetti abbiano delle possibilità di venti drammatici gli abbiano preceduti nella loro organizzazioni come io nasce secondo me da un profondo poter mutamento culturale
E e questo primo il primo aspetto che li dobbiamo esaminare e vedete nata contrariamente a quanto si pensa la devastazione dell'ambiente in dell'ambiente in paesi di antichissima
Di antichissimi seriamente come l'Italia non è assolutamente una prerogativa di questa generazione
Se noi prendiamo il nostro Paese il disboscamento dell'Appennino
Che uno dei dei problemi più drammatici che dovremo affrontare in termini economici è un fatto della grande fame dell'Ottocento tecniche frutto credo che le popolazioni non trovavano cibo e quindi il discostavano i monti senza ovviamente curarsi delle conseguenze che ne derivano né d'altra parte si poteva pretendere che chi aveva fame stesse del collare se l'abbattimento di una pianta costituisse un aspetto nocivo al paesaggio il primo paesaggio era la sopravvivenza e
Quindi la il fatto importante è che ora siamo in una situazione economica finanziaria e di maturità culturale tale da poter esaminare questi problemi e da poter affrontare questo ripeto è importantissimo perché altrimenti noi faremmo una battaglia una battaglia assolutamente assolutamente vana è assolutamente inutili
Dovevamo prima rendersi conto che l'ambiente non è una risorsa illimitata dovranno rendersi conto di fare la possibilità di affrontare questi problemi dovevamo renderci conto che proseguendo nello sfruttamento e nella della stazione di l'ambiente avremmo poi ha avuto dei problemi economici e dei problemi sociali dei problemi anche vitali assolutamente in affronta questo è avvenuto è mutato l'ambiente culturale e d'altra parte le parole del ministro Zanoni prima c'erano chiara dimostrazione di una profondo mutamento
Della sensibilità anche riguardo le strutture istituzionali riguardo a questo problema
E adesso quindi dove abbiamo la necessità di agire con vigore di fronte a questo fatto cioè queste mie parole ho voluto dire che il titolo in relazione problemi economici che l'azione dell'ambiente ma bisogna confessare con estrema onestà
Questi problemi economici che arrivano
Profondamente da una mutamento di sensibilità politica e sociale
Cioè io credo che riguarda l'ambiente noi ci troviamo in una situazione identica a quello che è stato il sono stati gli ultimi decenni dell'Ottocento riguardo alla politica sociale c'è una rivoluzione industriale si comincia con l'ala perché fra comincerà a crescere i prodotti nazionali la gente si rende conto che occorrono condizioni di vita e di lavoro migliori
Cominciano le battaglie sociali
Se noi trasferiamo quest'oggi il paragone è identico quindi prima di una convinzione di carattere politica e poi una convinzione di carattere economico
La battaglia d'ambiente nasce da ideali politici prima che da ideali ideali economici e mi sembra strano che un economista dica questo ma mi sembra assolutamente indubitabile che questo fatto a una importanza determinante eccetto che il discorso
Si fa anche delicato lo vedremo poi perché se è vero questo aspetto significa una battaglia sociale che attraversa tutta la nostra società
Che crea gruppi e di volontà dei gruppi di pressione che crei interessi che creava Grupa venti politici che crea tutto un movimento nell'ambito non accetta e il paragone quando viene fatto non viene fatto in termini puramente astratti scolastici
Almeno io lo faccio in termini molto molto realistici no ritengo che veramente vi siano delle analogiche estremamente simili
E che quindi la legislazione dell'ambiente finirà con l'avere una struttura un'importanza simile a quella che è stata la storia
Dell'ultimo secolo la legislazione la legislazione sociale
Ecco questo è un primo problema da tenere da tenere profondamente in mente ed è un aspetto credo di vivi di enorme importanza al riguardo alla interpretazione di quelli che saranno di quelli che saranno i miei eventi gli eventi futuri
E quindi e anche un metro
Per renderci meno timorosi mini inquieti meno paurosi di fronte al tipo degli avvenimenti che ci stanno circondando
Proprio perché abbiamo già vissuto un passo in avanti della nostra storia no
Prima i bisogni individuali poi la premeditazione sociale e poi una fatto molto più corale molto più collettivo molto più importante che il nostro posizionamento con l'ambiente con la natura con i luoghi in cui siamo con la nostra stessa storia
Quindi è un gradino di quelli progresso dell'umanità
Che appartiene ai nostri compiti cioè partivano i nostri doveri certamente ha una valenza economica importantissima
Anche se oggi proprio come dalla prima legislazione sociale degli ultimi addolciti difficilissimo fare i conti sulla e valenze economiche di questi aspetti
Proprio perché prenderà della vie e prenderà delle articolazioni che noi ancora oggi non sappiamo prevedere in modo precisissimo la se ci ha indicato nel suoi ultimi rapporti una cifra che come tutte le cifre
Rotonde sono cifre magiche no ha indicato l'un per cento della spesa del prodotto nazionale lordo Terna professor grandi
Quando si parte verso una nuova sperimentazione anche le cifre magiche ci serve offrono quindi prendiamo questo un per cento come come base come base anche se poi l'un per cento dell'OCSE riferito più al passato che al presente o futuro e nelle proiezioni future
Gli osservatori del degli ultimi mesi
Fanno una raddoppio di Pirlo cioè dicono si va si deve andare dall'uno al due per cento non avete l'affetto
Quando studiano l'Italia
Ritengono che nel passato vi sia stato una spesa poco inferiore all'un per cento quindi non molto fuori linea con la la media dei paesi più più sviluppati però delle analisi credo più rigorosa e più approfonditi più interni diciamo così cioè quelle fatte dal professor Tirelli
Parla determinano le cifre spesi dal nostro Paese nel decennio settantacinque ottantacinque a un livello molto inferiore a questo a scegliere le parla di zero virgola zero tredici e non di zero uno rispetto alla non dell'un per cento ma di poco più di un decimo dell'un per cento rispetto alla alla alla prodotto nazionale lordo e quindi la necessità fortissima di una accumulo di risorse verso questo tipo di iniziative emerge in modo in assolutamente inequivocabili inequivocabile
Ma se noi volessimo porre un obiettivo in termini quantitativi io è chiaro che vedendo le cifre il prodotto nazionale lordo vedendo le risorse del Paese vedendo la grande responsabilità che abbiamo dato il fortissimo fortissima intensità abitativa che per l'Italia i dati patrimonio anche non solo naturale sia naturale che artistico che in fondo fa parte delle risorse naturali in modo globale si potrebbe dire che Italia deve avvicinarsi al più presto a una cifra di spesa e di dieci mila miliardi anni
Che rispetto alle risorse del Paese non è un livello distesa eccessivo è un livello di Stella estremamente realistico e che serve lo ripeto per un regime minimo
Non per un regime di rapido recupero rispetto alla degradazione avvenuto nel passato ma rispetto ma un regime minimo cioè per evitare la aggravamento della situazione e per recuperare alcuni punti assolutamente recuperati
E quindi ci dobbiamo collocare fra l'uno e il due per cento della prodotto nazionale lordo nel breve nel breve nel più breve tempo possibile
Vi dicevo l'un per cento per l'Italia non può assolutamente bastare perché il paese a delle strutture diverso dagli altri come intestati corporazioni e come patrimonio da culturale dello studio più elevato concentrazioni patrimonio culturale dell'Occidente da salvaguardare può essere retorica questo ma tutte le ricerche dell'OCSE
Danno una tale concentrazione di patrimonio artistico nell'Italia da sbalordire gli osservatori italiani stessi cioè siamo anche le quote su tutto il patrimonio artistico
Mondiale estremamente elevate non certo proporzionali a quella che è la nostra dimensione fisica la nostra dimensione fisica territoriale
E quindi in prospettiva sia chiaro che la la sua che abbiamo definito prima deve essere assai più elevato altrimenti via un deterioramento reale di questo nostro patrimonio estremamente preoccupante
è chiaro che una
Una cifra di questo genere è già una cifra significativa
è chiaro come dicevo prima facendo il paragone con la politica sociale che non possiamo determinare a che livelli potrà poi arrivare in futuro ma come cifra di partenza andiamo se in se stesso una una sua significatività con gli aspetti positivi e negativi di questi interventi nuovi della spesa aspetti negativi sono chiare
Occorre per reperire risorse in una situazione di tensione della spesa pubblica in una situazione di tensione inflazionistica e è chiaro anche che diventerò come è stato detto adesso
Da prendevo diventerò diventa molto difficile misurare in termini di mercato
Il pagamento di queste spese aggiuntive bisogna farlo il più possibile i casi ma abbia studio a Treviso che non sempre è utile e non sempre possibile questa corrispondenza dirette
Quindi una grossa parte di questi di queste risorse deve essere prese dalle risorse pubbliche dalle scuse pubbliche generale se mi è permesso li può fare un confronto come la politica sociale
Sì è partita contributi dei singoli interessati e dà un contributo pubblico generale identico è il discorso di questi temi che sono beni singoli ma che sono beni e nello stesso tempo collettiva e quindi è chiaro che questo è l'aspetto più preoccupante
Più preoccupante della
Del della nuova strategia che bisogna fare in materia a cui bisogna aggiungere un altro abbastanza
Interessante e io credo che non è stato molto approfonditi in questa analisi cioè la tutela dell'ambiente a differenza della politica sociale non trova
Socialmente la appoggio più generalizzato nelle nelle classi più povere
Però è interposi il di Trento o addirittura trova una maggior sensibilità a un più elevato livello di scolarizzazione che spesso corrisponde a un più elevato livello di richieste
Quindi certamente una politica importante risorge tra ma che corre il rischio di a vere una conseguenze di redistribuzione inique nel reddito
Cioè di premio per la categorie sociali più elevate che non per le categorie sociali più basse per tutta una serie di motivi
E più facili che queste ne fruiscono quindi queste l'unica anomalia di sotto l'aspetto economico che val la pena di essere profondamente meditata per evitare che una forte politica di intervento economico sull'ambiente finisca con la vera una redistribuzione dei redditi con influire in modo inverso alla redistribuzione dei redditi perché è chiaro che questo un aspetto estremamente possibili di fatto il problema statisticamente sentito più dalle classi
Più elevate ma questo appartiene alla naturalità tre cose proprio perché il rapporto con la cultura con la sensibilizzazione con la capacità di afferrare in modo prioritario questi problemi
Naturalmente la l'aspetto economico corvi anche un aspetto economico positivo
Diremmo così di moltiplicazione di tipo keynesiana per lo sviluppo e per l'occupazione
E per l'Italia per le caratteristiche dicevamo prima
Vi è anche un fortissimo aspetto di possibilità di introduzione di Novi notavo e di nuovi modelli intellettuali di nuovi modelli organizzativi
Che possono essere anche anzi che sono e che possono essere oggetto di di attività di esportazione
E certamente
Vi è una aspetti economico molto più immediato è molto più volgare
Che viene messo in rilievo dalla da quanto è successo recentemente il nostro Paese a Casale Monferrato evidentemente una politica di pulizie successivo la politica intervento successivo estremamente più costosa che non una politica preventiva
Quindi il grande vantaggio economico difficilmente misurabile che in questo caso la politica per l'ambiente e di evitare una situazione di degrado
Che rincorre le poi diventato assolutamente impossibile
La vicenda di Casale Monferrato ha portato uno dei quasi provvidenzialmente una situazione di di di di preoccupazione di paura
è la prima volta è la prima volta che una comunità gli di ampio livello si trovò di fronte a una non a una violenza della natura non non fatto improvviso come il cedimento di una diga come fa di questo genere ma a una violenza più raffinata una violenza
Più insidiosa potremmo dire che l'inquinamento delle falde sotterranee date proprio da un intervento specifico dell'uomo
Di fronte al quale di qui estremamente estremamente interessante di fronte alla quale il problema non è tanto quello delle risorse finanziarie immediate che è chiaro che è un ambo i Paesi come l'Italia nel senso di emergenza la città compresa nel Monferrato erano facilmente reperibile
Ma delle risorse tecniche e amministrative che non si sappia i fattori e in qual modo immediatamente mettere in in in azione
E questo è un problema che su cui rifletteremo fra un attimo anche per il discorso di Chernobyl
E la l'aspetto economico va in secondo piano
Rispetto alla aspetti intellettuale l'esperto di di di capacità di prevedere il fenomeno di gestirlo di manovrare Miro che diventano d'diventano dominanti nell'ambito della nostro del nostro paese
E quindi
Allora ritorniamo a fare un passo indietro le risorse finanziarie sono condizione necessaria però il vero problema sono o le risorse temporali e umani per fare le analisi
Acquisire costruire in auto formare il personale progettati interventi realizzare nuovi sistemi e nuove strutture e modificare la cultura degli operatori pubblici e privati e qui il
L'aspetto ma aspetto è importantissimo questo culturale proprio perché solo attraverso questo si può saranno più facilmente evitare le manomissioni a monte
Che portano poi la necessità di interventi costosissimi e affannosi avanti
Evidentemente il caso di Casale Monferrato dimostra che mancava proprio la cultura del problema l'analisi di capire che poteva succedere
E quindi pur in presenza di buona fede fu ripresa di strutture normali il fenomeno è accaduto è accaduto ugualmente
Certamente non dobbiamo acquisire questa cultura questi poteri organizzativi ma nello stesso tempo noi dobbiamo vivere insomma per per fare un discorso paradossale è chiaro che se anche noi dove avessimo come compito quello di depurare tutta l'aria del nostro pianeta intanto però dobbiamo respirare
E quindi è un processo interattivo che esige una Cangrande capacità organizzative che intellettuale che noi dobbiamo mobilità
Ecco il quale in cui ci riferiamo che evidentemente io sono stato chiamato qui a riflettere sui problemi economici ma non posso dimenticare quindi attuale ruolo di presidente dell'IRI e
La il fatto che noi
Proprio proprio in conseguenza della vicenda di Casale Monferrato abbiamo affrettato una ma programma organizzativo di amplissimi dimensioni che già avevamo in corso di organizzazioni ma che proprio ieri ha dato luogo a una grossa società che raggruppa tutte le competenze professionali tecniche progettuali e gestionali Tel gruppo IRI che a questa compito queste norme vastità di interessi no chiama come ho detto altre volte ha un'enorme responsabilità
Anche nei confronti del territorio responsabilità perché avendo la responsabilità dei siti molto stradale del sistema telefonico di tutta una serie di sistemi degli industriali con industrie pesanti come la si dirige i cantieri evidentemente che
Noi siamo siamo responsabili per il bene per rimane nel rossa parte dei di questi problemi di gestione del del del territorio e proprio perché nessun gruppo italiano c'è tanta confusione di esperienza abbiamo dato vita a una società che comprende
Tutte le nostre finanziare imprese interessate in materia nota
Greta state imprese di costruzione
L'Italimpianti per le progettazioni Ansaldo
Pezzi tre imprese elettroniche per tutte la costruzione di sistemi di difensori e di rilevamenti proprio per questo costituire un'interfaccia tecnicamente tecnicamente elevato che possano servire al ministero
Costituendo che posso servire ai comuni a alle regioni che in questo breve tempo si trovano veramente di fronte a un nuovo fenomeno che non riescono a padroneggia e quindi il è chiaro che anche noi dobbiamo accumulare nelle nostre stesse attività una grossissima esperienza e e lo facciamo con fatica con errori con ma ho visitato col presentare tutto il scorse settimane lo stadio Friuli
E Anat impostazione del problema ecologico non ha nulla a che fare con le autostrade e abbiam fatto trent'anni fa
Ma non perché siamo più bravi adesso dialoga perché finalmente una sensibilità è venuta e dovrà venire ancora io insomma andato stadio Friuli vi sono tutte le gallerie coperte cioè strade sarebbe stati superfici ma che quando attraverso le foreste fino artificialmente coperta
Per non interrompere le grandi foreste demaniali per tutte queste queste e certamente sono costate sono portate in una in un'autostrada che avrà una una struttura di traffico abbastanza limitate quindi avrà una profittabilità
Solo fra quindici o vent'anni quindi però è un grandissimo sacrificio questo del territorio ma sapevamo che sappiamo
Che sono provenienti che debbono essere sperimentati perché devono essere estesi estesi a tutto il territorio ecco perché e faccio il paragone con ottocento no perché stiamo acquisendo conoscenze e dobbiamo assolutamente portare avanti certamente però i più deve essere ancora fatto
è chiaro che il discorso del del ministro che non è stato di estremo interesse perché
Quello può essere un perno veramente di coordinamento anzi deve per il coordinamento perché
Che che da alla nuova politica del territorio
Una un aspetto assolutamente assolutamente innovativo però io credo profondamente che le responsabilità non possono essere solo affidate allo Stato in una situazione provvisti di patrimonio ambientale
E culturale appartiene all'intera umanità e poi soprattutto
Questo ce lo insegna a Chernobyl il ruolo della pubblica opinione il ruolo degli interessi contrapposti ancora più importanti o per lo meno ugualmente importante alle capacità organizzative che ero stato credo che qui prima fare dei paragoni con la teoria economica con le teorie guida al prezzo di interessi contrapposti quiz progresso viene fatto soltanto quando vi sono dei reali interessi contrapposti che portano avanti il problema
E come nel caso delle leggi sociali abbiamo divergenze d'interessi
Fra l'energia a basso costo e la sicurezza dei cittadini e queste diversi interessi devono essere composte possono essere composte solo con un dibattito appena fatto pubblico ampio e generale
E io direi che ancora una volta realizzando quanto e avvenuti in questi giorni
Potrà sembra un paradosso ma emerge giorno adagio adagio che io pur in Russia non mancavano certo le tecnologie non mancavano certo ricco le capacità economiche organizzative per lo meno per da quel poco che si possono che si può leggere
Ma mancavano le espressione degli interessi contrapposti
Cioè si può dire con paradosso che c'è nubili dimostra che in Russia mancavano i Verdi cioè mancavano coloro che come delle di sociali
Quelli che possono essere che c'è una parte possono se parte dell'establishment parte anche non delle stabilisce prima cioè il grande movimento di una società che non pro che non troverete non costruisce il proprio progresso
Per un disegno illuminata o no queste queste cose accadono soltanto nelle favole lo costruisce con un duro avanzamento giorno per giorno e ancora una volta il richiamo all'Ottocento
E alle lotte sociali mi sembra una richiamo assolutamente per mine
Pertini
E quindi da un lato abbiamo bisogno di un grosso nello vento delle strutture statuali da un lato abbiamo bisogno di un approfondimento della coscienza civile e anche delle delle sue espressioni di di presenze
In un ambito ovviamente di lotta democratica e come ho detto prima di interessi contrapposti
Interessi contrapposti significa la civiltà della lotta democratiche significa l'espressione che avrà gli Obiettivi significhi dibattito pubblico significa la convinzione significa l'allungo il lungo sforzo di miglioramento e il difficile cammino che hanno le democrazie in questi casi ecco perché e siamo di fronte a un periodo in cui il problema ambientale
Diventa un problema di importanza fondamentale
Perché non possiamo dimenticare che si gioca
Su questo e con questo il modello di sviluppo dell'umanità e non dobbiamo dimenticare che ne abbiamo come dicevo prima l'interesse di produrre resi a basso costo interesse reale per l'umanità così come l'interesse e la produzione del bar devi del processo dalla posizione dell'ambiente e non possiamo far finta che uno dei due corni del problema non esiste
Perché allora e non affrontare il problema
Questa dunque la relazione di Romano Prodi presidente dell'IRI suo danno ambientale considerato come danno economico ascoltiamo ora l'intervento di Antonio Tamburrino vicepresidente del Chelsea
Purtroppo abbiamo constatato tutti quanti con dolorosa evidenza un fatto che si impone ormai all'attenzione l'uomo ha raggiunto una capacità di sviluppo tecnologico una capacità di incidere sul suo ambiente che enormemente superiore invece all'evoluzione culturale
Per cui si è oggi avuta una grossa frattura
Fra quello che l'uomo fa guidato da meccanismi per buona parte inconsci e quello che l'uomo come evoluzione culturale e in grado di controllare è questo spiega
Alla radice
E tutte le incongruenze ed anche tutti i disastri che noi oggi stiamo vivendo quindi del i problemi si possono risolvere solo se noi ritorniamo alla base c'è ritorniamo alla radice di questa divaricazione fra la capacità tecnologica e l'evoluzione culturale
Dell'uomo
Questo essenzialmente il il contributo che noi abbiamo voluto dare a questo forum ed è per questo motivo noi abbiamo chiesto la collaborazione di tutti questi nostri amici stranieri perché il processo di evoluzione si fa con l'apporto del maggior numero possibile di forze non è un'evoluzione che può essere fatto solo in un ambito chiuso neppure in un ambito nazionale sono ormai sono problemi a livello internazionale quindi solo a questo livello noi dobbiamo affrontarlo
Ritengo fra l'altro che questa divaricazione tra capacità dell'uomo che ha basita di elaborazione culturale
E in Italia sia ancora maggiore se possibile rispetto ad altri paesi a ancora da noi tarda a farsi strada il concetto che il rapporto fra l'uomo e l'ambiente non ha più bisogno di essere discusso è un rapporto ormai inscindibile abbiamo già capito ormai da da un decennio
Attraverso l'interpretazione dei processi di trasmissione genetica che l'uomo non è altro che parte del grande processo della vita e il processo della vita a sua volta non è che una parte dell'evoluzione
Della terra quindi non c'è nessun motivo per cui l'uomo dei vari debba essere diviso
Dall'evoluzione del suo ambiente ecco questa questo concetto che sembra astratto invece concretissimo da noi tarda a a farsi ancora strada
E lo possiamo constatare in in molti modi noi possiamo far riferimento a una legislazione americana sull'ambiente che data al mille novecentosettanta e da quella data la legislazione americana prevede un un rapporto imprescindibile fra l'uomo e il la flora e la fauna e prevede l'obiettivo di un'evoluzione congiunta
Di tutti questi elementi ecco noi in Italia non siamo arrivati ancora a questa concezione alla nel nostro intervento sull'ambiente e ancora estremamente settoriale ed estremamente sporadico
Questa mattina avete sentito molti riferimenti alla situazione di di Casale Monferrato per esempio ma quella non è una situazione che si è verificata Percussion
è una situazione che è statisticamente doveva verificarsi e purtroppo ce ne sono tantissime altre ancora in atto che non son hanno voi notte e e pian piano verranno fuori
Ecco cito solo alcuni dati che ho riportato anche nella mia relazione hanno in Italia
Abbiamo annualmente una disponibilità di risorse idriche di centosessanta miliardi di metri cubi
L'utilizzazione che ne facciamo oggi ammonta a cinquantacinque miliardi e questo non vuol dire che noi abbiamo già un terzo delle nostre risorse idriche utilizzate
E in qualche modo contaminate dall'uso che ne fa l'uomo non solo ma se andiamo a esaminare il rapporto delle delle acque di falda delle acque sotterranee noi crediamo che su una disponibilità totale di circa cinquanta miglia miliardi di metri cubi noi già oggi ne utilizziamo dodici miliardi cioè circa il venticinque per cento di queste falde e noi abbiamo attinto a piene mani nella nostra riserva di acque sotterranee
E questa utilizzazione così alta rende l'approvvigionamento idrico in particolare quello potabile in Italia estremamente forte e fragile
Però non c'è ancora a livello nazionale la percezione di questa fragilità lo stato italiano attraverso il servizio idrografico tiene in osservazione queste risorse idriche
Semplicemente misurando il livello dell'acqua in alcuni pozzi per l'esattezza cena in osservazione quattrocentocinquanta per buona parte della superficie italiana quindi è una situazione estremamente irrisoria
Per cui e è chiaro che Casale Monferrato non è un fatto isolato di Casale Monferrato in atto Cina sono chissà quanti ecco noi non abbiamo in conclusione a livello nazionale ancora la concezione che la risorsa idrica è un bene che interessa tutti va gestito insieme a tutte le altre
Risorse dell'uomo
Il problema non è che non facciamo investimenti adesso è difficile quantificare messe serviranno dieci mila o quindici mila miliardi però il il dato preoccupante è che non sappiamo neppure quanto abbiamo già speso in questo settore prendiamo per esempio il caso che si è verificato nei territori della Cassa per il Mezzogiorno e fra breve avremo una ricerca dettagliata su questa situazione attualmente noi non sappiamo ancora
Quanto è stato speso per questi impianti ma certamente sono stati spesi migliaia di miliardi una stima approssimativa che mi raccontava poco fa l'amico dottor Sacco parlava dai quattro agli otto mila miliardi
Per impianti di depurazione ecco
Siccome questi impianti riguardano perlomeno al novanta per cento
Dei comuni al di sotto di dieci mila abitanti e quindi si può presumere che con tutte le carenze pettine amministrativa
Questi impianti hanno una gestione estremamente carente o pressoché nulla allora noi veniamo alla conclusione che migliaia di miliardi sono spesi sono stati spesi praticamente inutilmente
Ecco questo risale ancora questa nostra incapacità intellettuale di affrontare questo problema dell'ambiente alla sua radice io penso che qui dobbiamo concentrare i nostri sforzi
Ed ecco perché noi riteniamo che l'apporto che ci danno tutti questi nostri amici relatori stranieri potrà essere per per noi di di grande ausilio per aiutare a maturare questa coscienza e arrivare poi ha una visione di controllo e di progettazione dell'ambiente noi dobbiamo renderci conto che il problema è non è quello di non fare certe cose povera non è quello di non fare Cernobyl il problema non è quello di non inquinare l'aria in qualche modo l'uomo essendo parte integrante dell'ambiente fin dal suo primo apparire ne ha sempre condiviso leggo l'evoluzione così lo sarà anche in futuro il problema è vedere invece quale tipo di evoluzione siccome noi oggi siamo dotati di coscienza noi abbiamo il dovere di essere cosciente dell'evoluzione alla quale vogliamo mirare come uomo e come ambiente allo stesso tempo ecco il contributo dev'essere essenzialmente in questo senso che era
Dopo quello del professor Tamburrino ascoltiamo l'intervento del dottor Adalberto Albamonte
Danni impegnato sul fronte degli abusi edilizi ed insieme al suo collega Amendola per la salvaguardia del territorio
Ma in questi giorni siamo preoccupatissimi
Per questa nube nucleare siamo cioè preoccupati da un pericolo che ci viene dall'aria
In realtà noi stiamo ormai convivendo una numerosi anni conviviamo attualmente convive Remo in futuro purtroppo con me un pericolo e viene al suolo dal territorio
Cioè io mi riferisco all'inquinamento urbanistico che poiché la causa dell'inquinamento dell'acqua e dell'aria
Per quanto riguarda l'habitat e dell'uomo
Cioè cos'è questo inquinamento si esaurisce questo inquinamento urbanistico esclusivamente l'abusivismo edilizio me no io direi di no
E che cos'è l'abusivismo edilizio non so se gli amici e non italiani conoscono cos'è l'abusivismo edilizio e non è altro che la crescita edilizia
Fuori dalle regole fuori dalla legalità fuori dalle controllo e dall'assenso dell'autorità pubblica
E la linea ma questa prima componente di inquinamento urbanistico che trova la propria causa nell'abusivismo edilizio
Secondo andiamo subito ai dati secondo una proiezione del settimanale il Mondo economico pubblicato in Italia ovviamente mi alla fine del mille novecentottantacinque su dati forniti dal Cresme che un centro studi edilizi e dalle Istituto Nazionale urbanistica ne abbiano i seguenti dati
Sono state costruite negli Periodo dieci anni dal settantadue all'ottantuno
Uno in meno di due milioni e settecento mila appartamenti cioè in conclusione noi abbiamo
Sei casi su dieci abusive in Italia
Per non parlare poi degli edifici
Destinati non ha la residenza cioè destinati all'attività industriale e commerciale senza tenere presente gli edifici o i manufatti destinati ad accessorio a destinazione cioè non residenziale
E questo per un monte rendendo conto la sollecitazione che ha avuto sull'abusivismo edilizio il dibattito nel Parlamento italiano sulla legge di sanatoria edilizia legge per i nostri amici non italiani che ha visto sanare tutto l'abusivismo che è stato realizzato fino al primo ottobre del mille novecento ottantatré
Ne abbiamo i dati dell'abusivismo cioè di questa crescita edilizia fuori legge nel periodo ottantuno ottantatré tuttavia si può prendere questo dato come buono e cioè che solamente a Roma il fenomeno dell'abusivismo edilizio in questa fascia temporale si è triplicato
Poi abbiamo l'abusivismo dall'ottantatré all'ottantacinque rimasto fuori dalla sanatoria voluta dal Parlamento pari a settecento mila vani cioè a duecento mila alloggi
Abbiamo poi l'ulteriore abusivismo cioè produzione illegale di case dal dal diciassette marzo ottantacinque data di entrata in vigore di una legge più rigorosa
Ad oggi e si tratta di altre cento Milla cento mila appartamenti
Per non parlare poi delle ristrutturazioni abusive sono le trasformazioni dell'edilizia esistente che si calcolano in dieci anni di circa due milioni per non parlare delle al degli altri interventi abusivi
Sempre sottratti quindi al controllo pubblico pari a cinque milioni in dieci anni
La classifica delle regioni abbiamo la Calabria che è in testa alla classifica con il novantuno virgola cinquanta per cento del totale edificato
Cioè il nove case su dieci sono abusive in Calabria abbiamo il Friuli-Venezia Giulia che costituisce il fanalino di coda
Dove l'abusivismo e del quindici virgola sessantasette per cento con riferimento a totale edificato vedendo alla divisione per aree geografiche abbiamo il Sud con l'ottantadue virgola quarantanove per cento
Di edilizia abusiva rispetto edilizia complessiva edificata legalizzata abbiamo il centro con il cinquantanove virgola quarantuno per cento il Nord col quarantuno settantasei per cento beh a questo punto parlare di impatto ambientale di Bilancio di impatto ambientale di direttiva CEE mi sembra pericoloso se non credibile perché con tasso tardi disobbedienza e di in legalità sul territorio è impossibile
Venire abbia controllare lo sviluppo dell'edilizia sul territorio spesso se detto fino a qualche anno fa fino a dieci anni fa
Che l'abusivismo era determinato da un bisogno di casa e questa è stata una motivazione trainante che ha fornito l'alibi per una copertura di compiacenza
Ebbene negli ultimi quindici anni ne abbiamo l'abusivismo esclusivamente speculativo che è determinato da una creda un sfruttamento della rendita di posizioni delle aree attraverso una gestione irrazionale a urbanistica del territorio da parte delle amministrazioni pubbliche quali sono stati i danni al territorio di questo tipo di inquinamento urbanistico il solo se il trasformato in una grande cava di laterizi perdita di risorse naturali e riproducibili
Il territorio è stato trasformato di un serbatoio di rifiuti
Vi è stata la devastazione delle coste dei beni ambientali basti pensare a della stazione di zone agricole belle zone apprezzabili culturalmente
Abbiamo avuto un'orgia di cemento che dilagando sul territorio ha trasformato
Sovente e ha costretto sovente i squali Righetti milioni di persone abbiamo visto le amministrazioni pubbliche sopportare un rilevantissimo costo per dotare delle minime infrastrutture pubbliche
Questi diritti che pur sono rimasti tali abbiamo visto soprattutto nel centro del Meridione interessarsi al fenomeno dell'abusivismo edilizio essendo ovviamente una una una forma di economia emergente forte compatta che dava luogo a un vero e proprio business abbia visto in questo circuito finanziario introdusse il denaro malavitoso
Proveniente dal traffico della droga e dei traffici illeciti della malavita organizzate
Ma evidente che l'abusivismo non nasce da solo non nasce se non ci fossero dei grossi errori per dirla in termini eufemistici della gestione pubblica del territorio e passiamo all'altra parte altra componente l'inquinamento urbanistico
Cioè la gestione pubblica del territorio
Chi ha comportato che cosa ha comportato un dilagare
Delle cemento sul territorio con perdita di risorse naturali con una sproporzione e consumistica del dell'aggregato urbano delle infrastrutture serventi rispetto agli altri usi del territorio
Abbiamo sentito prima l'architetto Pera parlare di quaranta mila miliardi che dovrebbero essere investiti delle opere più Piquet Pecci saldi guardi Iddio
Quaranta mila miliardi vuol dire altra cementificazione vuol dire altra porre altri stimoli a una crescita di senz'dissennata edilizia sul territorio con una
Piedi dazione delle aree anche non ne edilizie con un'espansione della rendita urbana che solleciterà investimenti edilizi e investirà abusivismo e determina abusivismo edilizio
L'ultimo intervento che ascoltiamo e del professor Mario Pavan dell'università di Pavia
è una situazione imprevista questa quindi non ma un testo da passare agli interpreti
Cercherò di riassumere e di essere chiaro quando citerò dei numeri in modo da consentire un'interpretazione
Essi hanno
Siamo quattro miliardi e ottocento milioni
Di cui un miliardo
E duecento milioni tecnologicamente sviluppati e aumenti ammonti circa duecento mila persone ogni anno
Ciò vuol dire settanta milioni all'anno di persone in più sulla faccia della terra
Evidentemente queste persone
E si affollano sulla terra che aumentano sempre di più non possono passare senza lasciare tracce profonde
I centodieci centoventi miliardi di esseri umani che son passati sulla faccia della terra infatti hanno lasciato tracce profonde della loro esistenza
Per esempio abbiamo distrutto i due terzi delle foreste del mondo
Abbiamo distrutto il novanta per cento della fauna selvatica del mondo
Negli ultimi trent'anni abbiamo ridotto di almeno il trenta per cento la fauna di tutti i mariti tutti gli oceani
Trasformiamo i mari e gli oceani indolore un deposito di prodotti chimici d'ogni genere velenosi di cui non sappiamo come ti spacci in altro modo
L'abbiamo bisogno di acqua molto di più di quella che disponibile senza potere alterare le risorse
Le distruzioni e le alterazioni continuano in tutti i campi distruggiamo trenta ettari di foreste tropicali al minuto
Ciò significa almeno cento e sessanta mila chilometri quadrati di foresta tropicale distrutti ogni anno senza ricostituzione è una perdita gravissima per il mondo
Adesso si aggiunge la gravissima cara calamità del deperimento e moria delle foreste fu causato dagli inquinamenti Atmospheric
Diamo quarantaquattro ettari di terreno fare dire al minuto
Sono sessantatré mila ettari al giorno duecentotrentuno mila chilometri quadrati all'anno di territorio fertile che viene distrutto in tutto il mondo
La desertificazione s'allarga sempre di più il deserto del Sahara aumentar in larghezza da dieci a cinquanta chilometri ogni anno
Non si sa come fermare la desertificazione che interessa almeno il diciassette per cento della popolazione umana
Perdiamo ogni anno fra cinquanta mila e settanta mila chilometri quadrati di terre per la Desert fissazione il costo in dollari di questa perdita di almeno
Quindici miliardi di dollari all'anno
Noi italiani che viviamo immersi nel bacino del Mediterraneo dobbiamo dovremmo essere particolarmente attenti a questi problemi della desertificazione
Perché bisogna tener presente che nel mille novecentotrentasei nel bacino del Mediterraneo vivevano cento e trentasei milioni di abitanti
Ora
Ve ne sono più del doppio e si è calcolato che nei prossimi quindici anni diventeranno trecento e cinquantacinque milioni
Ho settantacinque al Duemila si perderanno trecento milioni di ettari per desertificazione altre cause
Altrettanto territorio sarà occupato dall'urbanizzazione che procede in modo selvaggio ovunque
Mentre in compenso trecento milioni di ettari
Saranno conquistati all'agricoltura però questo a scapito delle foreste
Calcolando potenzialmente al Duemila una popolazione umana di sei miliardi e duecentocinquanta milioni
Ne deriva
Che le terre coltivate per persona saranno
Nel due mila la metà di quello che erano nel mille novecentosettantacinque
E cioè in media zero quindici ettari pro capite nel due mila in luogo dei zero trentuno ettari del mille novecentosettantacinque il problema della fame del mondo che
Aumenta sempre di più queste non interessa tanto noi che mangiamo il trenta per cento di più del necessario e mangeremo sempre di più ma questo significa che una gran parte dell'umanità
Che è già alla fame o alla denutrizione dovrà dovrà diminuire ulteriormente la propria relazione
Si parla tanto di inquinamento in questi giorni ieri questa mattina ma in realtà l'inquinamento non ne la principale causa della degradazione dell'ambiente in generale dobbiamo tenere presente anche gli altri fattori di degradazione
E l'incidenza che hanno in tanti altri ecosistemi per esempio l'ecosistema favolistico le così stemma
Floristico e vegetazionale un esempio nel complesso del novecento e una specie di vertebrati
Ricordo i vertebrati sono gli anfibi rettili mammiferi di uccelli
E lì nel Complesso del novecento in una specie di vertebrati dell'Europa ben trecento specie cioè il trentatré per cento sono minacciate di distruzione
Se vogliamo guardare la situazione italiana ecco che su quattrocento e settantadue specie di vertebrati italiani centocinquantacinque che rappresentano pure il trentatré per cento delle specie esistenti
Sono minacciate di estinzione
Presentazione
Clone vegetazione ebbene un dato riassuntivo dagli studi fatti fare dal Consiglio d'Europa e dalla Unione Internazionale per la conservazione della natura
Risulta che sulle undici mila specie i vegetali dell'Europa
Ben due mila trecento e settantacinque specie sono minacciate di estinzione
Ciò rappresenta il ventidue per cento della flora europea
Esclusa la Russia che non ci vuole fornire i dati
In Italia su sei mila cento e novanta specie di vegetali
Cinquecentotrentasette sono minacciate di estinzione ciò rappresenta ben il nove per cento della vegetazione della flora italiana
Non abbiamo mai sentito parlare della
Fa una degli invertebrati quel complesso di animali che è rappresentato da un milione e duecento mila specie conosciute scientificamente di descritte
In confronto alle cinquantuno mila specie dei vertebrati
Allora chi sogna pure dire una parola sull'importanza anche di questo Complesso faunistico-ambientali essenziale per la sopravvivenza dell'umanità
Citiamo un caso che forse potrà far sorridere le formiche del gruppo Formica rufa quelle che formano quei grandi ex a Cervi che loro trovano nelle foreste di conifere delle Alpi italiane
Sono rappresentate sulle sole alte italiane da oltre un milione di un di nidi che con una popolazione di trecento mila formiche operaie per ogni nido
Dando una popolazione globale di trecento miliardi di formiche operaie nelle sole foreste
Di conifere delle Alpi italiane ebbene queste formiche distruggono ogni anno duecento giorni di attività il resto lo passano in ibernazione
Ogni anno distruggono quattordici milioni di chilogrammi di insetti che altrimenti vivrebbero a spese della vegetazione forestale
Un altro esempio l'avifauna insettivora gli uccelli canori
Che noi distruggiamo continuamente in tutti i modi alterando l'abitato con gli insetticidi con gli anticrittogamici con la caccia diretta col bracconaggio
L'avifauna insettivora nel solo territorio italiano distrugge ogni anno tre cento milioni di chilogrammi di insetti che altrimenti vivrebbero a spese dell'uomo i succhi attori di sangue i punti tori
I verdeoro a spese delle foreste dell'agricoltura della zootecnia
Eppure la vi fa un insettivora e oggetto di caccia di distruzione senza remissione
Calcoliamo i gli uccelli rapaci
Gli uccelli rapaci in Italia è calcolato che siano circa normalmente quattrocentocinquanta mila individui
Ebbene questi distruggono annualmente due milioni e cinquecento mila chilogrammi di piccoli riproduttori topi radiare o piccole che vivrebbero a spese
A spese della vegetazione e dell'agricoltura
Ricordiamo che il novantotto novantanove per cento della
Degli insetti potenzialmente dannosi all'agricoltura e all'uomo è tenuto a freno da altri insetti loro predatori ricordiamo anche che l'ottanta per cento delle specie vegetali coltivate dall'uomo per gli alimenti per li medicinali per le fibre tessili eccetera
Impollinatore reso fecondo dalle Alpi dalle api
E noi distruggiamo
Una Complesso favolistico interessantissimo per l'uomo che noi dovremmo tutelare in tutti i modi da un punto di vista economico va bene contabile allora finiamo no no no no e se sì sì l'abbiamo così come non voglio sottrarre tempo da da un punto di vista economico in Italia alcuni dati
In Italia per la salute umana secondo i dati dell'ENI dell'ISMETT riportati al giorno d'oggi noi abbiamo danni provocati dall'inquinamento in seicentoquaranta miliardi di lire
Annualmente
Il danno economico generale provocato dall'inquinamento atmosferico nel mille novecento ottantatré
Era di due mila duecento e quaranta miliardi annui cioè ognuno di noi pagava nell'ottantatré quaranta mila lire all'anno per i danni
Subiti dall'inquinamento atmosferico
Ebbene io penso che in questa situazione il credo il nostro
Di naturalisti di biologi ma anche di amministratori e di giuristi dovrebbe essere di attuare le tre R leggi fondamentali della ecologia operativa prima o salvare il salvabile
Secondo frenare i danni attuali e impedire che altri danni si verifichino
Terzo ricostituire ecologicamente gli ambienti danneggiati o degradati
In questa situazione
Pericolosa precaria
L'amministrazione della giustizia ha un ruolo fondamentale da svolge nel per la tutela dell'ambiente e della vita umana
Io penso dopo aver dato tanti elementi e altri li consegnerò nel rapporto derivati dalla letteratura scientificamente dimostrata
Penso di poter esprimere un parere mio personale con una mentalità molto semplice dell'uomo che vive con i piedi sulla terra
Io dico che nell'attuale clima mondiale di irresponsabilità bisognerebbe rischio ripristinare far valere il sano principio del chi rompe paga
Era questo l'ultimo intervento tratto dal convegno organizzato dall'Accademia dei Lincei su giustizia ed ambiente precedentemente avete ascoltato quello di Valerio Zanone
Ministro dell'ecologia del presidente dell'IRI professore Romano Prodi del professore Antonio Tamburrino Presidente del Censis e del dottor Adalberto Albamonte pretore in Roma
Grazie per l'ascolto e buon proseguimento con i programmi di radio radicale
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