"Mezzogiorno e programmazione negoziata, esperienze a confronto" - organizzato da CISL Puglia-Calabria-Campania, nell'ambito della 66° Fiera del Levante di Bari (presso la Sala del Tridente del Palazzo del Mezzogiorno)

Pare un po'più comodo seduto pregare un po'di silenzio così abbiamo i lavori
Della programmazione della programmazione negoziata si parla spessissimo in Italia soprattutto negli ultimi tempi sono pare che le occasioni in cui si rifà un bilancio ma raramente
Si è potuto creare un'occasione per fare un bilancio così diciamo approfondito come quella come quello che avverrà stamattina dall'incontro organizzato dalla cinismo regionale
Chi critica la programmazione negoziata spesso ad opera degli slogan uno dei più riusciti è quello secondo cui i posti non sono stati creati ma i costi sono aumentati
E poco di qualche giorno fa anche una relazione dalla Corte dei Conti che di fatto ha bocciato Galli intesa stagione della programmazione negoziata in particolare i contratti d'area ma anche i patti territoriali un po'meglio
Il tutto un po'migliore il giudizio sulla sui contratti di programma stamattina ce ne occuperemo in maniera molto odio approfondita anche perché ci sono tra i relatori alcuni protagonisti di questa stagione alcuni padri dalla contrattazione negoziata ed è inutile che io ve li presento io vorrei subito
Dare la parola al dottor Luigi Lo Buono presidente dalla Fiera del Levante anche perché però qualche minuto o è appeso pero la firma di un importante documento vale a dire il rilancio del corridoio cedo la parola a luglio
Buongiorno a tutti buongiorno a tutti
Signor presidente dalla Regione Fitto presidenti rappresentanti
Segretario della CISL
Signore e signori anzitutto io devo porgere
Le scuse
Viene ed alla Fiera del levante dovuto spostare in questa sala
E mi in un'altra sala in teleconferenza giù
Questo importantissimo convegno purtroppo abbiamo un impegno
Internazionale la firma del memorandum sul corridoio otto nel pomeriggio alle quindici
Non si faceva in tempo purtroppo ad allestire la sala
Sono certo che comprenderete
E ci giustificherete
E con vivo piacere quindi che la Fiera del levante ospita questo convegno che giunge a poco più di due mesi dall'accordo tra governo e parti sociali
Un accordo che tra i punti di maggiore qualità vede dominare il tema del Mezzogiorno
La Fiera del levante
Attenta ai processi di crescita del Mezzogiorno del sud
Accoglie con soddisfazione le novità dell'intesa che permette alle nostre regioni di interagire con tutte le scelte strategiche del Paese a partire dagli strumenti ordinari di intervento
La programmazione negoziata costituisce uno strumento di estrema importanza anche per l'evoluzione dell'apparato amministrativo pubblico in quanto tende ad integrare
Le tradizionali procedure autorizzative con innovative procedure negoziali
E auspicabile che l'intesa raggiunta
Divenga il punto di partenza per una valorizzazione dei sistemi locali rafforzando la competitività delle iniziative imprenditoriali a prescindere dalle agevolazioni pubbliche
E l'augurio che rivolgo particolarmente a tutto il nostro Sud lasciando quindi la parola agli illustri ospiti per avviare questo importantissimo incontro grazie a tutti
Passo la parola adesso Mary Rina segretario regionale da Vacis pugliese pregandola di contenere un po'intervento credo che le sarà possibile perché tutti conosciamo la sua capacità di sintesi perché sono numerosi i relatori grazie
L'avvocato
Tra
Gentili ospiti e autorità
Io non voglio partire col ringraziare prima di tutto i limiti partecipanti diciamo a questo dibattito
A partire dal presidente Fitto da Isaia Sales Sergio D'Antoni
Il Presidente Chiaravalloti ci dovrebbe aggiungere lo stesso onorevole Galati ringrazio ovviamente anche Dario scarrella della Confapi della Campania Filippo Callipo della Calabria di Confindustria Chiarelli di Confcommercio Genco per la Coldiretti della Puglia
Ringrazio vivamente anche gli ospiti il l'assessore Mazzaracchio assessore alla sanità regionale
Gli amici poi della segreteria confederale non non mi si voglia essere omesso qualche qualcuno gli amici la segreteria confederale
Raffaele Bonanni Giorgio Santini
Anche Chiarillo il presidente della oggi ci nostra
Ovviamente il mio segretario generale della CISL Savino Pezzotta che ho lasciato per ultimo perché appunto siamo in casa in famiglia ma che ringrazio
Chiaramente per aver voluto partecipare questa iniziativa e ringrazio quei miei colleghi
Che saranno correlatori con me su questo importante tema Pietro Cerrito segretario generale della campagna
Paolo Mezio segretario generale della Sicilia e Luigi sbarra segretario generale della CISL Calabria ovviamente ringrazio poi tutti voi che partecipate appunto a questo convegno che spero possa tracciare qualche linea nuova di politica economica appunto per il Sud
Negli ultimi giorni la questione del Mezzogiorno infatti è tornata alla ribalta su alcuni quotidiani meridionali abbiamo assistito a proposte scambi fra presidenti
Delle regioni per riposizionare ha detto qualcuno di loro al centro dell'agenda del governo il Mezzogiorno
Facendo un'alleanza forte fra regioni meridionali e fra tutti gli amministratori di destra e di sinistra e parlamentari di Polo e Ulivo meridionali
Il proponente questa strategia il presidente Bassolino al quale io però chiederei di approfondire il Patto per l'Italia
Ed in particolare la parte dedicata al Mezzogiorno e suggerirei quindi un'alleanza di tutte le istituzioni meridionali per la realizzazione e l'attuazione delle linee di politica economica
Che sono tracciate in questo patto per lo sviluppo del Sud di concerto con il governo e le parti sociali
All'inaugurazione di avantieri
Il Patto per l'Italia è stato molto esaltato dalla presidente Berlusconi il quale ha dato anche assicurazioni
Di attuarlo e ha dato anche assicurazioni sulla presenza nella finanziaria delle risorse necessarie per le parti appunto che abbisognano di finanziamenti come la parte relativa al mercato del lavoro gli ammortizzatori sociali le infrastrutture
Il l'agevolazione fiscale che è prevista appunto per il solo Mezzogiorno nel Patto per l'Italia
Noi che siamo firmatari noi della CISL e siamo firmatari ma che abbiamo anche tanto voluto appunto questo nuovo patto per lo sviluppo dell'Italia saremo estremamente vigili
Ci teniamo tantissimo perché questo patto per l'appunto venga realizzato realmente e sappiamo che il primo banco di prova sarà per l'appunto la finanziaria
Del due mila e tre
Di cui già si comincia a parlare ma della quale ovviamente vorremmo vedere contenuti prima di esprimere giudizi
Finalmente con il Patto per l'Italia dopo anni il Mezzogiorno torna al centro della politica economica italiana e ci torna grazie alla concertazione e devo dire grazie alla CISL la che ha posto questa questione come priorità assoluta da oltre dieci anni
Nel Patto per l'Italia governo e parti sociali condividono l'obiettivo di raggiungere al Sud un tasso di crescita superiore a quello del resto del Paese
Dopo per incrementare l'occupazione raggiungendo un tasso di attività del sessanta per cento entro il due mila otto
Il governo poi si impegna a questa assegnare risorse aggiuntive ad assicurare risorse aggiuntive per lo sviluppo del Mezzogiorno
Finanziamenti per le aree depresse a garantire che tutta la spesa pubblica in conto capitale fino al due mila otto sia rivolta al Mezzogiorno almeno nella misura del quarantacinque per cento
A garantire che almeno il trenta per cento della spesa del settore pubblico allargato comprendendo quindi anche Anas Ferrovie sia orientata alle regioni meridionali
Ancora una richiesta appunto antica della CISL viene previsto un vantaggio fiscale per il solo mezzo giorno per attuare investimenti al Sud do
Il cumulo del credito di imposta con la Tremonti bis è una nostra vecchia rivendicazione che finalmente vediamo sottoscritta in un patto individuata in un patto certo su questo c'è qualche problema il Presidente Fitto nel suo discorso
All'apertura della Fiera del levante a sottolineato rivolgendosi al Presidente Berlusconi che il credito di imposta e privo di finanziamenti in questo momento
E ha chiesto fortemente certezza
Che su queste o appunto ci fosse un impegno
Il presidente Berlusconi ha assicurato che nella prossima Finanziaria
Ci sarà il finanziamento per il credito d'imposta noi ci associamo fortemente a questa richiesta perché vogliamo il rispetto del patto di quanto è contenuto nel patto
E soprattutto vogliamo finalmente sperimentare questo vantaggio fiscale per le regioni dell'obiettivo uno
Il patto poi prevede la guerra l'adeguamento della dotazione infrastrutturale del Mezzogiorno ai livelli del resto del Paese
Le infrastrutture vengono individuate come l'ossatura portante di interventi che dovranno avere però una cornice adeguata e cioè le intese istituzionali di programma
E appunto può rivaluta moltissimo la programmazione negoziata infatti sancisce l'impegno comune
A favorire attraverso lo strumento dell'accordo di programma quadro una regionalizzazione dei patti territoriali che salvaguardi i criteri dell'efficacia economica dell'occupazione del partenariato economico e sociale
E peraltro si impegna a finanziare undici patti territoriali già approvati ma non ancora coperti da risorse
Viene poi individuata una strategia di attrazione degli investimenti nel Mezzogiorno e di delocalizzazione dal Nord al Sud ispirata sempre criteri della contrattazione negoziata
Attraverso lo strumento del contratto di programma con il coinvolgimento costante delle parti sociali in tutte le fasi delle organizzazioni socio economiche
La novità e questa che il contratto di programma viene aperto al parte Nagato sociale e in particolari al sindacato che fino ad oggi in Iraq escluso
Poi formazione professionale ricerca innovazione tecnologica accesso agevolato al credito legalità e sicurezza costituiscono nella strategia del Patto per l'Italia dei principali condizioni di contesto da rafforzare
Dunque il patto riporta al centro della politica economica il Mezzogiorno perché traccia una strategia per lo sviluppo di quest'area del Paese
Non soltanto attraverso risorse risorse aggiuntive ma in arrivando tutte le scelte strategiche del Paese dell'la priorità mezzogiorno a partire dagli strumenti ordinari di intervento in tutti i livelli istituzionali interessati
Da qui deriva la centralità che il patto dal coordinamento Stato-Regioni alla luce edere delle recenti riforme istituzionali e l'interesse primario che ha che incentra sulle intese istituzionali di programma e gli accordi di programma quadro strada principale per la cooperazione istituzionale chiatte appunto lo sviluppo economico oggi è di questo che vogliamo parlare mettendo a confronto l'esperienza di quattro regioni meridionali in particolare sulla programmazione negoziata
L'esperienza della programmazione negoziata ormai una storia che ci consente certamente di tracciare un bilancio e di indicare anche le prospettive in ambito regionale
E vogliamo riferirci in particolari a patti territoriali a contratti di programma
I patti territoriali nascono nel novantaquattro e comincia ad essere finanziati nel novantotto
E secondo le più recenti rilevazioni sono complessivamente duecentotrentuno ai diversi stati di avanzamento
Sono stati assegnati per essi undici mila miliardi di vecchie lire a patti di tutte le tipologie
Di prima generazione comunitari di seconda generazione riferite ai vari bandi a patti specialistici agricoli turistici eccetera
Questi patti fino allo scorso aprile hanno già generato erogazioni pari a due mila duecento miliardi di vecchie lire il Puglia i patti ufficialmente riconosciute a livello nazionale sono ventisette
Per la precisione però non ci troviamo di fronte a ventisette diverse agglomerati territoriali ma a ventisette proprio protocolli parecchi dei quali si aggiungono appresi stenti patiti quindi possiamo identificare quindici batti
Concretamente intesi come sistemi locali di sviluppo consolidati considerando appunto i protocolli con il medesimo proponente
Alla fine dello scorso mese di aprile solo alcuni di questi patti risultavano attivi dal punto di vista delle erogazioni
Per l'esattezza su ventisette protocolli hanno ricevuto erogazioni tredici protocolli di dodici Patti
E sono stati erogati duecentottanta miliardi di vecchie lire su una disponibilità per questi tredici protocolli di settecentocinquanta miliardi di vecchie lire
Quindi circa un terzo delle risorse disponibili risulta erogato e c'è da sottolineare poiché i due patti pugliesi di prima generazione i primi proprio Brindisi e Lecce sono fra quelli con il maggior numero di rinunce e di revoca
Balza dunque immediatamente la caratteristica dei ritardi per questi strumenti da se consideriamo appunto la data di avvio e di finanziamento
Quali sono i problemi che ritardano in maniera così rilevante questi strumenti l'attuazione di essi una prima valutazione effettuata dal ministero del Tesoro fa ripartire problemi per tipologie di Patti infatti per i patti di prima generazione si individuano rinuncia o esclusioni
Progetti ancora in istruttoria dopo tre anni dall'approvazione iniziative ancora con il decreto provvisorio di concessione
La lentezza operativa e dovuta largamente alla normativa originaria che poi successivamente però è stata semplificata
Ci sono molte rinunce abbiamo detto le principali cause sono l'indisponibilità del sole dell'immobile dove realizzare l'intervento l'incompatibilità degli strumenti urbanistici il ricorso a forme di agevolazione con i tempi più rapidi per esempio la legge quattro otto otto del novantadue la caduta di interesse spesso dell'imprenditore parzialmente migliore la situazione invece per i patti di seconda generazione dovere le rinunce sono minori anche grazie alla semplificazione della procedura e dell'istruttoria
Il problema operativo in questo caso riscontrato è la lentezza nei flussi di finanziamento unitamente al mancato o ritardato rilascio delle autorizzazioni o alla indisponibilità del sito degli immobili
La redazione o l'approvazione di perizie di variante
Le difficoltà incontrate nell'esecuzione dei lavori dal punto di vista geologico e archeologico
E il non ottimale funzionamento del sistema di istruttoria bancaria
Quindi evidente che i problemi sono equamente divisi sono divisi fra livello nazionale il livello amministrativo locale le imprese coinvolte e soggetti terzi soprattutto nella fase istruttoria
Se il bilancio dei patti territoriali però annovera per l'appunto questi problemi a anche degli elementi positivi uno di questi è la concertazione
Se è vero infatti che il UCS Obiettivo uno due mila due mila e sei considera il partenariato sociale che ha dato origine ai patti territoriali come una risorsa del territorio
Al pari delle vie di comunicazione del credito e del capitale umano tutti gli studi concordano anche che laddove la concertazione locale ha funzionato si sono avuti patti buoni laddove non ha funzionato si sono avuti Patti cattivi
Questo è stato messo in evidenza non solo da uno studio di Sviluppo Italia per conto del ministero del Tesoro ma anche le indagini condotte sul campo dall'unità di verifica degli investimenti pubblici nel corso del due mila
Mostrano che il un vantaggio competitivo si rileva a favore di quelle iniziative in cui l'individuazione del Progetto di patto e avvenuto a seguito di un'ampia partecipazione di tutti i soggetti più rilevanti in particolare il rapporto segnala che per l'attuazione del patto hanno avuto rilievo particolare le modalità con cui è stata effettuata la concertazione locale
Nel caso cioè in cura coinvolto i soggetti interessati lì dove maggiore è stato l'approfondimento delle problematiche dove più puntuale è stata l'assunzione di impegni reciproci appunto fra questi soggetti minori risultano le difficoltà insorte in fase di realizzazione
A questo proposito è opportuno ricordare che la legge che appunto definiva i patti espansione del principio del partenariato sociale
Era in pratica prodromo in qualche maniera di quanto poi abbiamo verificato infatti anche risultati oltre che i giudizi riportati dimostrano che solo i patti espressione vera del principio del partenariato sociale sono stati veri patti territoriali e hanno ottenuto i migliori risultati
Per converso c'è da dire
Che non tutta la concertazione locale però ha funzionato e e può esser messa all'attivo dettati infatti non pochi sono stati i casi di concertazione vuota cioè priva di impegni o di concertazione asimmetrica che ha visto il protagonismo di un solo soggetto e non degli altri
O di concertazione tutta istituzionale con esclusione delle parti sociali
O di concertazione collusiva come viene chiamata dalla letteratura specialistica cioè quella concertazione che Ennahda ed è stata caratterizzata da coalizioni messe in piedi principalmente per drenare risorse pubbliche
Certo è che i patti con una insufficiente concertazione hanno mediamente ha avuto risultati peggiori
L'esperienza pugliese coerente con quella generale infatti patti generalisti hanno funzionato poco sono stati limitati dalla mancanza di infrastrutture e di aree attrezzate
E sono stati limitati dalla concertazione limitata laddove è stata così invece hanno funzionato da quella dove la concertazione ha funzionato
La concertazione ha funzionato laddove c'è stato il coinvolgimento di tutti i soggetti protagonisti e soprattutto laddove hanno avuto un ruolo positivo e rappresentativo i soggetti responsabili
Ci sono altri due elementi di criticità che hanno caratterizzato i patti fino ad oggi il primo i patti hanno sempre fatto fatica a superare la caratteristica
Di stretta connotazione produttiva che ha fatto sì che spesso gli stessi fossero dei semplici
Contenitori di progetti imprenditoriali non sempre collegati fra loro con scarso livello di integrazione fra iniziativa imprenditoriale infrastrutture
Spesso con iniziative collaterali di contesto non particolarmente numerose e significative o funzionali
Queste elemento di criticità è strettamente correlato anche ad una concertazione locale debole
Addirittura in alcuni di questi casi i patti hanno avuto più risorse per le infrastrutture che non per le iniziative imprenditoriali
Il secondo elemento di criticità nell'esperienza dettate senza dubbio il rapporto con la Regione
Il contesto infatti nel quale è maturata la nascita dettati dopo la fine dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno spiaggia spiega parzialmente alcune caratteristiche di questo rapporto
L'elezione diretta dei sindaci per esempio e il conseguente rafforzamento dei poteri degli enti locali prima di quello delle regioni
La frantumazione delle competenze sulle politiche di sviluppo e l'impreparazione delle regioni a gestire immediatamente questo passaggio
Un'impronta culturale prevalente è favorevole al localismo
Una maggiore facilità di rapporto a livello territoriale fra gli attori socio economici e quelli istituzionali
La scarsa competenza attribuita dalla legge che appunto
Disegna i patti alle regioni nei patti stessi infatti S avevano anzi hanno solo un parere consultivo secondo quella legge
Sono tutti questi motivi che spiegano perché le Regioni nella maggior parte dei casi non hanno mai amato i patti territoriali
Peraltro nella stragrande maggioranza è rimasto risolto anche il problema di armonizzare gli strumenti della programmazione negoziata attivati sul territorio con gli indirizzi programmatici adottati dalla Regione
E con questa situazione quindi che deve fare i conti il processo di regionalizzazione dei patti territoriali avviato con il documento del Ministero del Tesoro prima di Natale del due mila
Il percorso e subito difficoltoso perché il documento prospetta un cammino nel quale l'amministrazione centrale non solo trasferisce competenza senza trasferire risorse alle Regioni
Ma mette in carico a quest'ultime un sostanzioso Elenco di Progetti senza risorse e senza prospettare neo il tipo di contributo né alcun contributo a me è un sistema premiale
Tutto questo rischia evidentemente di ipotecare da subito non solo la fase transitoria ma anche e soprattutto l'interesse delle regioni per lo strumento del patto territoriale
Carla infatti il Silenzio la svolta è arrivata finalmente con un atto di indirizzo del CIPE è dell'aprile due mila e uno reso pubblico prima dell'estate però
Con esso si propone un processo di regionalizzazione della contrattazione programmata attraverso appositi accordi di programma di programma quadro stipulati tra il Ministero e le singole regioni
Il documento specifica inoltre che se le Regioni non firmano appunto questo accordo quadro rimane sostanzialmente in capo alla competenza del ministero tutti i patti territoriali ma anche i contratti d'area approvati
La Regione Puglia e fra le prime se non la prima ad essersi mossa in tal senso il cinque aprile scorso infatti è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra il ministero delle Attività produttive il presidente della Regione Puglia
Relativo alla predisposizione di un accordo di programma quadro sullo sviluppo locale che è stato sottoscritto poi il trentuno l'Oglio Skoglund gli ho scosso
Un mese fa quindi più o meno alcune importanti misure sono state adottate da questa intesa
Ministero e Regione stabiliscono di costituire un comitato di coordinamento misto per accompagnare l'attuazione dell'accordo di programma quadro
In particolare sarà questo comitato a fare il punto sullo stato di attuazione dei patti in essere
E di quelli presentati ma non ancora approvati
A coordinare e monitorare le fasi distruttore di valutazione a definire il programma di finanziamento di ciascun patto territoriale
A definire le modalità operative di raccordo tra Ministero e Regione circa le attività di gestione e monitoraggio e di controllo dei patti
L'intesa e l'accordo di programma quadro realizzano poi un'importante operazione molto importante dal nostro punto di vista
Cioè fanno la stima del fabbisogno delle opere infrastrutturali riferita ai patti approvati che non erano state finanziate all'atto dell'approvazione dei patti stessi
E le mettono a carico delle risorse destinate alle aree depresse dalla degli dalle delibere CIPE del novantanove del due mila quindi vengono finanziate le infrastrutture di questi patti approvati
Dal punto di vista finanziario però noi dobbiamo vogliamo sottolineare evidenziare due elementi
In primo luogo vengo un elemento positivo cioè vengono tratte risorse dall'asse di sviluppo locale del POR per finanziare azioni per le risorse umane
Allo scopo di rafforzare la strategia appunto di sviluppo locale
In secondo luogo nel piano finanziario del accordo di programma quadro ed è il secondo elemento che vogliamo sottolineare non compaiono per lo sviluppo locale e le risorse per le aree depresse riferite alla Finanziaria due mila e due
La cui delibera di riparto CIPE destina la maggior parte delle risorse alle Regioni veicolando le proprie attraverso lo strumento dell'accordo di programma quadro
Quindi io qui mi rivolgo al mio Presidente della Regione il Presidente Fitto lo sollecito
Attraverso appunto la concertazione con le parti sociali a recuperare destinare a finalizzare evidentemente anche queste risorse decideremo insieme verso quale direzione
La cisti Puglia quindi se questo lo scenario in questo confrontarsi ritiene di poter fare alcune proposte sia di metodo che di merito sui patti territoriali
In primo luogo necessario ripristinare rafforzare il valore della concertazione locale come fondamento dello sviluppo locale nella regione e per questo che proponiamo
Al Presidente Fitto che l'accordo di programma quadro sia esteso a tutti i soggetti interessati sia istituzionali
Sia di rappresentanza come i soggetti responsabili locali sia i soggetti economici e sociali di priest ripristinando cioè la caratteristica della programmazione negoziata come espressione del principio del partenariato sociale
A tale proposito riteniamo infatti particolarmente opportuna la realizzazione di un sistema di monitoraggio strategico e operativo sul sistema patti in Puglia
Dal nostro punto di vista infatti è fondamentale garantire anche attraverso una sede permanente di parte la rigato a livello regionale il monitoraggio socio economico sugli strumenti dello sviluppo locale
Che sia appunto monitoraggio che sia in grado di verificare l'andamento della concertazione locale l'impatto sociale degli interventi previsti per esempio l'impatto occupazionale
Il rispetto del partenariato mi pare né process nei passaggi procedurali e via discorrendo
Questa esperienza d'altro canto sullo sviluppo locale che potrebbe costituire una sperimentazione
Potrebbe essere per l'appunto essere potrebbe essere prodromo
Di una più generale monitorare un di un più generale monitoraggio Patna viale sull'andamento dell'intesa istituzionale di programma
E quindi dei diversi accordi di programma quadro che dovranno per l'appunto accompagnarla nell'attuazione
Riaffermare il valore della concertazione significa però dover procedere ad una semplificazione del sistema della rappresentanza locale e qui c'è la nostra seconda proposta cioè quella di una selezione che venga svolta oltre che in base ai criteri dell'efficienza e della e dell'efficacia dell'attuazione del programma
Prima di tutto sull'effettiva rappresentatività del soggetto responsabile rispetta al partenariato locale
Vale a dire il soggetto responsabile rappresenta la concertazione locale solo se tutte le parti economiche sociali ed istituzionali vi si riconoscono dunque il futuro dei patti passa attraverso una revisione del ruolo della figura del soggetto responsabile delle sue forme di governo e questo in sintonia con quanto prevedono i patti comunitari la cui impostazione ne fa in prospettiva un vero e proprio rappresentante del territorio capace di interlocuzione e di programmazione
Ma anche aggiungo in seguito alla novità del finanziamento pubblico della Rete di questi soggetti responsabili che costituisce il presupposto della loro autonomia e la base di una possibile valutazione
A nostro parere al criterio di selezione di questa effettiva rappresentatività
Per il soggetto responsabile va affiancato il criterio altrettanto importante poi della capacità di garantire una gestione concertata del Progetto di sviluppo attraverso appunto un corretto rapporto con la Regione
Ritorna dunque forte e centrale la necessità di aprire l'accordo di programma quadro al partenariato locale
Vorrei sottolineare al tale proposito infatti che se da un lato il protocollo d'intesa è relativo accordo di programma quadro firmato in Puglia presidente è è sicuramente un passo importante e positivo dall'altro però entrambi cancellano dalla scena dello sviluppo locale il sindacato se gli altri e le altre parti sociali che sono invece per le cose evidenziate garanzia di qualità nell'esperienza appunto del partenariato locale
Analoga caratteristica poi a nostro parere dovrà avere l'altra gamba sulla quale immaginiamo la futura politica di sviluppo locale Poggi nella nostra regione cioè IPT cosiddetti patti integrati territoriali
è per questo che riteniamo in generale
Che in tutti i territori interessati dai pit Presidente Fitto vada abbigliata dalla Regione una sessione di concertazione con i soggetti istituzionali interessati Province e Comuni so che la già avviata questa questo tipo di dialogo e con il partenariato economico e sociale che territorio per territorio faccia il punto su programmazione dipinta
Responsabilità gestionali amministrative rapporti e integrazioni possibili con l'esperienza della programmazione negoziata già funzionante o in fase di progettazione
E che porti ad un accordo fra tutte le parti che accanto al programma di intervento indichi anche il cronogramma di attivazione delle varie fasi
Il piano finanziario di dettaglio e gli impegni di ciascuno dei sottoscrittori
Ora secondo noi secondo la CISL l'impegno dev'essere quello dico in di cogliere il meglio dell'esperienza dei patti territoriali evitandone gli errori e le debolezze
Per dare appunto ai Pitta quella forza concertativa che la sola capace di trasformare un accordo in un progetto di sviluppo d'altro canto noi vediamo la nuova fase dei patti territoriali
Che può appunto consentire di superare la caratteristica per quest'ultimi prevalentemente imprenditoriale che la la connotazione precedente
Quindi in senso tradizionale avuta finora per costruire invece per i veri e propri progetti di sviluppo concertati integrati e con priorità e i tassi di intervento diversificati
Anche nel caso dei contratti di programma il protocollo e l'accordo di programma quadro pugliesi
Rappresentano un vero fatto nuovo finalizzato ad un coordinamento più efficiente legato alle diverse tipologie di contratti quelli in essere e quelli nuovi
Per quanto riguarda quelli in essere infatti la Regione valuta l'opportunità e l'ammissibilità dei Progetti al cofinanziamento attraverso il POR Puglia
Per quanto riguarda i nuovi contratti di volta in volta insieme regioni ministero stabiliranno l'ammontare della rispettiva partecipazione al finanziamento
Prima di tutto in relazione alla corrispondenza del progetto in questione agli indirizzi della programmazione regionale che un fatto importantissimo
Quindi la novità dell'accordo sta nel fatto che la Regione contribuisce finanziariamente Progetti alla condizione di poter però partecipare con un'appropriazione di valutazione e selezione controllo
Delle iniziative nell'ambito del procedimento svolto dal ministero senza però appesantire appunto l'iter del procedimento attuale
Si tratta quindi di un fatto certamente positivo in quanto si comincia a dare risposta ad una delle nostre critiche all'impostazione che fino ad ora avevano avuto i contratti di programma
Infatti
Importante che si è siano state introdotte queste forme di conto di coordinamento che limitano la discrezionalità dell'amministrazione centrale nella individuazione nella selezione del finanziamento dei progetti
Ed è fondamentale anche che il contratto di programma da oggetto di contrattazione bilaterale tra impresa e ministero
Si apra per diventare parte di una strategia dello sviluppo locale finalizzata a qualificare il territorio in questo caso quello che manca e la concertazione socio economica che permetta di inserire il progetto di investimento
Nella strategia regionale nel confronto più generale su programmazione e sviluppo nella regione che in qualche maniera per l'appunto viene recuperata
Ritorna quindi la necessità comunque di aprire l'accordo di programma quadro al patto variato socio economico in Puglia
Infatti rafforzare l'elemento si concertativo servirebbe anche a dare maggiore concretezza la costruzione di un pacchetto integrato di Offerta
Nel quale troverebbero posto oltre che l'incentivo in conto capitale anche servizi anche la formazione la contrattazione da ciò l'importanza del sindacato
Ed è delle parti datoriali e quindi sarebbe in del che l'accesso al credito il marketing territoriale
Quindi un pacchetto che consentirebbe di utilizzare lo strumento del contratto di programma come via privilegiata per l'attrazione degli investimenti dall'esterno nella regione
Sia dalle altre regioni del Paese sia dall'estero e quaestor lasciatemelo dire in profonda sintonia con quanto è delineato nel Patto per l'Italia a proposito del contratto di programma l'ho detto nell'avvio della relazione
Quindi tutto ciò che abbiamo proposto sulla programmazione negoziata e del tutto coerente con il Patto per l'Italia che assegna per lo sviluppo del Mezzogiorno un ruolo strategico la programmazione negoziata la regionalizzazione della stessa
Alle intese istituzionali di programma gli accordi di programma quadro I patte contratti di programma al partenariato economico e sociale
Dunque concludo dicendo che bisogna semplificare progettare ma soprattutto concertare
Ringraziamo Mary Rina per la sua relazione sulla situazione della programmazione negoziata in Puglia
Meno o burocrazia più concertazione mi sembra sia diciamo la sintesi del suo intervento adesso
Chiedo Appierto Circuito segretario regionale della CISL a Campana qual è stata l'esperienza della programmazione negoziata in Campania se effettivamente i risultati sono stati deludenti così come è accaduto per le altre regioni e che cosa pensa anche della proposta
Della di Mary Rina
Bah cari amici io ringrazio Mary per il l'opportunità di questa discussione di stamattina ringrazio voi
L'intervento
La storia che ripercorso Merini consente di tagliare anche perché poi diventerebbe troppo pesante
Io nel raccontare l'esperienza Campana vorrei un po'problematico Zare a mio avviso quello che sulla base dell'esperienza di questa nostra Regione di questa mia regione
E lo Stato nella programmazione negoziata e quali le le strade i percorsi da costruire per uscire da questa condizione di difficoltà
Mi mi corre l'obbligo di ricordare che la Campania ha avuto una straordinaria vitalità nel momento in cui ancora più l'intervento straordinario si è aperta la stagione dei patti credo se non ricordo male che sia stata la regione che ne ha prodotti di più
Diciassette in tutto i patti prodotti dalla Regione e e su questa forma diffusissima di concertazione che negli anni novantadue novantatré novantaquattro abbiamo avuto ha sicuramente pesato
E quello che è successo nella politica la forte caduta di tensione di attenzione questo strumento è stato visto dal sindacato in particolare con uno strumento che sostituì vecchie riprendeva in mano lo sviluppo
Non ho alcuna esitazione a gridare a gran voce che in quella fase il sindacato ha avuto un ruolo proprio di sostituzione del ruolo dell'ente locale abbiamo avuto dei processi diffusi larghi importanti che hanno che in volto comuni amministrazioni e hanno visto molto molto distratta la Regione Campania in quella fase ma comunque io credo che quelli quei quattro anni siano stati caratterizzati da una grande volontà di rifare impresa di ricostruire lo sviluppo quindi un po'più avanti di quanto la politica locale e regionale
Ci proponeva ci siamo scontrati come in Puglia lo ricordava Mary con i dati che ha riportato a sostegno delle sue argomentazioni
Con il cambio delle procedure date dal dal Governo nazionale con la lentezza e la scarsità dei finanziamenti che sono stati erogati alle regioni abbiamo vissuto pare la parallelamente a voi
La stessa cosa allora io sulla base di questo che sinteticamente ho tracciato
Vorrei come dire Hope problema attizzare la nostra esperienza e proporre qualche cosa in più approfittando anche della presenza di Isaia Sales che essendo stato all'epoca anche sottosegretario ha vissuto campano attualmente Luís è il consulente economico del presidente Bassolino regione Campania quindi sa che le cose che dico sono hanno riferimenti molto precisi
Questa fase di grande costruzione dal basso di progetti di sviluppo non ha significato costruire programmi di sviluppo territoriale
Prevalentemente Progetti non è un caso che la stragrande maggioranza dei nostri patti territoriali si sia abbia funzionato per la parte InfoStud infrastrutturale molto meno per la parte produttiva e qui credo che siamo in linea con l'andamento delle altre regioni
Sin dal novantaquattro avevamo un altro presidente della Regione per quattro anni non abbiamo sollecitato l'istituzione Regione e questo mi sembra un punto delicato
Nella costruzione di un osservatorio regionale della programmazione negoziata che legasse l'esigenza di programmazione più generale con i singoli programmi di sviluppo che si venivano delineando dei nei patti
Stata una fase molto complicata nella quale la Regione
Proprio perché veniva fuori il nuovo modello elettorale quindi nuovi poteri alle Regioni molto impegnata su se stessa poco attenta alla lettura del territorio
Nel novantanove con l'ultima elezione regionale abbiamo una svolta lo ha punto di vista dell'impostazione proprio rispetto allo sviluppo che cambia direttrice profondamente si privilegia in Campania la definizione del contratto di programma
Non è un caso che la regione tra il novantanove e il due mila abbia praticamente esaurito tutti i fondi a propria disposizione perché concentra la propria attività e la propria iniziativa
Sul contratto di programma che per definizione un contratto che consente un rapporto diretto sistema di impresa istituzione regionale
Salta la concertazione quindi annulla il peso allenta il peso della concertazione sociale con le forze produttive e quindi si costruisce un modello nel quale l'istituzione per appropriarsi
Del governo del territorio e del del Governo dello sviluppo sceglie una strada che è molto molto diverso
Fino a prima del Patto per l'Italia dove abbiamo avuto i cambiamenti che diceva Mary che ricorda opportunamente Mary
E quindi si avvia questa fase
Nel frattempo con agendo Dino nasce lo strumento la programmazione orizzontale il pit
Il Piano integrato territoriale o il Progetto integrato quali sono a mio avviso i pro i problemi nei quali e sui quali bisognerà misurarsi parlo della mia Regione ma non credo che ci siano fatti molto diversa dalle altre
Il primo
E che molti patti territoriali sono svuotati però alcune parti della loro costruzione produttive di sviluppo perché i pit sostituiscono nella loro impostazione pezzi del patto il pizzo si sovrappone al patto questo pone dei problemi i Pitt hanno al loro interno un'impostazione nella quale prevale la concertazione istituzionale non prevale la concertazione sociale
Nel nostro complemento di programmazione non c'è l'obbligo della concertazione sociale per il Tibet il tetto e diventa uno strumento che svuota il patto lo allarga lo smembramento
Lo
Morì considera
Riformula un progetto di sviluppo assieme ai soggetti locali taglia fortemente fuori quel processo importante che ha funzionato da collante anche sociale che avevamo costruito col patto
E questa fase di accentuazione dell'attenzione che stiamo registrando in campagna sul Pitt eh parallela si integra perfettamente con questo forte un ruolo dirigista e centralista che la Regione manifesta in questa in questa cosa
Secondo problema nelle difficoltà che abbiamo avuto accanto alla lentezza e alla difficoltà e alla grande incertezza di finanziamenti che il governo nazionale ha dato sì i patti
Ci scontriamo con quello che veniva evidenziato in termini percentuali da Mary ma che in campagna avuto aspetti drammatici o fare un solo esempio concreto che manca la destinazione manca l'utilizzo delle aree c'è molto spesso in tutti i patti che abbiamo costruito i fatto viaggiava con programmi di sviluppo separati dall'utilizzo delle aree nelle quali puoi andare ad innestare questo programma di sviluppo allora io
Abbiamo il caso dei dei primi tre patti di prima generazione approvato il Miglio d'Oro che perde la sua capacità di impatto ambientale perché non trova le aree non trova proprio i contenitori nei quali collocare lo sviluppo ed è un credo sia stato un ahimè negativamente un emblema simbolo negativamente allora negativi io credo che nella stipula dell'accordo di programma quadro che pure uno strumento importanti e sono d'accordo con merito che va ripristinato bisogna introdurre il principio che le Regioni si dotino di un censimento di una mappatura delle aree disponibili affinché si lei in questa fase di definizione di recupero della programmazione negoziata
Quella che si può recuperare concerto con un vincolo certo di destinazione delle
Il la funzionalità dei Consorzi ASI oggi
La Regione Campania non è nelle condizioni di leggere il proprio territorio di conoscere la consistenza e la fruibilità delle proprie aree ed è un tema sul quale da tempo con la regione noi siamo impegnati
A discutere terza questione
Ci ci vuole un vincolo forte che leghi la programmazione regionale con la programmazione negoziata tanto più che nel frattempo Agenda due mila mette in campo strumenti finanziari interessantissimi
Che possono contribuire e fare da corollario da contesto con quanto recuperata la programmazione negoziata noi dobbiamo in sostanza costruire in questo accordo quadro una cornice nella quale collocare le direttrici di sviluppo non è un caso che in Campania guardando un po'a questo noi abbiamo pattuito un anno e mezzo fa con la regione con l'attuale presidente
Un protocollo nel quale costruire una conferenza sullo sviluppo produttivo della regione proprio per costruire direttrici di sviluppo
E all'interno di queste collocare gli strumenti che poi facciano decollare lo sviluppo e ci metto quindi dentro
Pitt la nuova versione di contratti e programma è quanto recuperabile della esperienza dei patti che non significa pianificare lo sviluppo perché sappiamo che lo sviluppo non si pianifica ma coordinare un lavoro necessario che non era stato fatto nella prima versione nell'enfasi che c'era accompagnato e no alla costruzione dei patti
Questo elemento a mio avviso è tanto più urgente perché quello che cinque sei sette anni fa non era prevedibile
Questo aspetto della globalizzazione che ci impone la costruzione di sistemi locali di puntare ad aree attrezzate a specializzazione produttivo esalta ancora di più la necessità di un tavolo di coordinamento
Che non può che essere governato la Regione con i territori per governare questa fase complicata mettendo assieme le risorse che ci dovrà dare lo Stato centrale
Con le risorse che ci diverrà ci verranno da agenda due mila tanto più urgente se sono vere come credo
Le notizie date il commissario Prodi che nel due mila e quattro e si allarga agli altri Paesi europei le nostre regioni perderanno consistenti finanziamento per cui veramente questi quattro anni e mezzo sono gli unici nei quali ne possiamo almeno riavviare le prospettive dello sviluppo e Prodi c'è una Regione che a differenza la vostra dagli indicatori
Forse sono più vicino fai Calabria
Arranca sul piano della perdita di specializzazioni di profili produttivi allora per essere ah per arrivare alla conclusione utilizzando la presenza di Sales che so essere molto sensibile a questi temi molto più del sistema politico locale noi dobbiamo costruire questo tavolo regionale che Mary proponeva anche nella regione Campania affinché si proceda alla stipula
Dell'accordo col governo rispettando queste priorità e questi vincoli possibilmente individuato
Che questo tavolo c'è anche un tavolo dove si verifichi risultato ma che soprattutto ed è questo l'elemento di concertazione forte
Che io credo debba essere rilanciato
Che questo tavolo si occupi anche della verifica su e che si occupi dei criteri con i quali ne andiamo a finanziare gli strumenti di sviluppo mi pare di leggere nella mia regione non so né le altre ma parlo della mia e lo dico con preoccupazione non per fare politica
Che prevale una logica di erogazione del finanziamento a scapito della selezione non siamo nelle condizioni di poter erogare indiscriminatamente
E di privilegiare il Pitta guida regionale anziché quella vita doverne dobbiamo creare una condizione a quali soggetti locali
Le istituzioni e le forze sociali si parlino stabiliscano le priorità e che insieme alla politica si definisca lo sviluppo e la strategia del Mezzogiorno affinché poi la ripartizione delle risorse avvenga su un credere nel quale sia possibile vedere
L'oggi e il domani possibilmente il dopodomani grazie
Ridare la parola Paolo mezzi io segretario generale della CISL siciliana
Saluto l'assessore regionale ai lavori pubblici felice Amodio il consigliere regionale dei DS Mario Ruiz o il segretario generale nazionale della Fisascat Gianni Baratta è il presidente del Cenacolo catturarlo bis
E se cedo la parola sino al dottor Menzio chiedendogli appunto dimostrare la situazione siciliana novanta deve anche se e possibile programmate con un'interfaccia come quello dalla pubblica amministrazione che come diceva Ernesto Rossi a Giorgio Ruffolo durante la fase iniziale della programmazione agli inizi degli anni sessanta
è praticamente impossibile come si fa si fa a programmare con una pubblica amministrazione inefficiente
Una domanda da cento milioni di euro questa è la
Per noi io vorrei intanto che fanno tutti
Come dire aiutato dalla relazione di Mary dall'intervento di Pietro contenere ridurre all'essenziale quello che sarà il contributo che tentano di dare all'incontro di stamattina un incontro che dato ognuno di noi l'opportunità di ragionare su una sulla questione che sembra essere rimossa dal dal dibattito politico istituzionale di questo Paese
Perché se no non inquadriamo la l'esperienza dei patti che sono stati l'esperienza della concertazione che dobbiamo avviare una nuova stagione in un contesto più complessivo quindi rispetta quale scenario probabilmente noi corriamo il rischio di isolare questa questa esperienza importante soprattutto per il Mezzogiorno da un contesto più complessi perché poi possiamo anche cambiare discorso e parlare d'altro
Ma il vero problema di questo Paese e che il Sud pure in presenza di tutte le specificità che lo caratterizzano
E ancora periferia di questo Paese periferia per quanto riguarda le questioni dell'economia e periferia per quanto riguarda le questioni dello dello sviluppo e quindi rispetto a questo oggi si privilegia più la questione settentrionale che non la questione meridionale no è davanti agli occhi di tutti che il patto scellerato Bossi Tremonti sta condizionando di fatto questo governo nelle scelte che sta facendo il Patto per l'Italia attentato è stata intanto di rimettere al centro delle questioni
I nostri i nostri problemi
Quindi ha tentato di rimettere al CED dell'attenzione delle che sole quaestor delle delle del sottosviluppo
Ora devo dire onestamente rispetto a queste per l'importanza che ha per l'impatto che ha avuto per l'inversione di tendenza che sta tentando di mettere in moto non mi sembra di aver colto anche da parte del dei presidenti delle delle nostre regioni una tensione una sensibilità rispetto ai contenuto dello stesso fatto
Perché il cumulo credito d'imposta Tremonti bis non è un capriccio della Cina
è il punto deve essere il punto di partenza per rilanciare il il Mezzogiorno utilizzando quegli strumenti che lo stesso Patto per l'Italia ci mette a disposizione c'è il gli strumenti della della concertazione e della e della programmazione io credo che abbiamo il dovere a partire da oggi di vedere quello che il nostro approccio partendo dal sindacato partendo dalla CISL
Partendo dalle regioni del Meridione qual è l'approccio che abbiamo rispetto alla vecchia questione degli orale chiede ecco corre il rischio diventare un'altra un'altra cosa perché probabilmente nonostante le affermazioni di principio io credo che questo è che lo scenario entro cui noi dobbiamo poi calare quelli che sono i contenuti e il merito della nostra della nostra discussione nonostante le dichiarazioni di buona volontà anche da parte del Presidente Consiglio all'inaugurazione della Fiera del levante
Ieri la l'altro ieri la questione meridionale non riesce a diventare questione nazionale questo e il questo è il vero il vero tema quindi io credo che la programmazione negoziata lo strumento in quanto tale può senta secondo me dare una sterzata importante alla ai problemi che di cui stiamo parlando ora non Bobo non possiamo attardati rispetto a questi il Presidente della Repubblica Ciampi
Alla Fiera del levante del mille novecentonovantanove ebbe a dire proprio qua che la questione meridionale questo del soggiorno il soggiorno era una questione incardinata e la soluzione era vicina
Per quello che c'è attorno a noi la soluzione non mi sembra né vicina ma probabilmente andiamo incontro a una stagione estremamente difficoltose e pericolosa per noi allora dobbiamo individuare quale tipo di sviluppo dobbiamo dare alle nostre reggere norme una un intervento l'intervento comunque sia e dobbiamo Ka avere la capacità di selezionare quelli che sono quelli che sono gli gli interventi e soprattutto imporre il coinvolgimento da parte delle delle forze sociali io per quanto riguarda per quanto riguarda la mia regione che corre il rischio di avere un triste primato quello di non poter utilizzare i fondi di Agenda Duemila del Quadro comunitario di sostegno perché ha fatto la scelta ha fatto una scelta Secondo me scellerata sbagliata di affidare ai tecnici che hanno una concezione burocratica dello sviluppo quelli che devono essere i presupposti perché i fondi di Agenda due mila non non rappresentano lo sviluppo rappresento il presupposto essenziale per per lo sviluppo perché è sostanzialmente ha fatto cadere quelle che erano i presupposti che all'interno dello stesso ragionamento
Di programmazione dovrà fare cioè il coinvolgimento delle delle forze delle delle forze sociali e parlo di una regione come la Sicilia
Una realtà complessa complicata che è stata capace di produrre nonostante tutte tra mille contraddizioni a proposito di programmazione negoziata qualcosa come cinquantatré patti territoriali
Due cinque paté di prima generazione quindi passa operativa
Dodici parte avviati con le nuove procedure tre varati in base alle direttive comunitarie otto avviati prima debbo del blocco all'istituzione delle parti venticinque batte sono specifici per quanto riguarda il settore settore agricolo e tre contratti da certi nonostante questo sforzo che è stato fatto cosa accade poi nella realtà che le società di gestione dobbiamo parlare anche di fatti concreti dipendono altra cosa rispetto all'impostazione che è stata data che il Comune di Messina presenti un piano regolatore che di fatto impedirà al contratto d'area di Messina di potesse avviare perché manca quel coordinamento che ci deve essere tra i diversi aspetti e riferimenti istituzionali e a può avvenire che il contratto d'aria di Gela una realtà vi posso assicurare caldissima
Per cui il contratto d'area nord non diventa compatibile con le esigenze di crescita e di sviluppo di quell'aria perché mentre l'ENI se ne va il contratto dare ancora deve partire
Questo è il tema che se noi crediamo veramente fortemente che lo strumento della programmazione negoziata rappresenta la chiave di volta per rideterminare riposizionare il Mezzogiorno nel contesto nazionale probabilmente abbiamo bisogno di avere una visione meno burocratica delle vicende perché non si può concertare al centro trovare le soluzioni e poi tutto si viene impantanata ritornata in periferia è potuto gliene impantanato al centro
Io credo che le spetta questo dobbiamo rivedere riposizionare
Quelle che sono le nostre le nostre condizioni certo che il vice ministro dell'economia amici che preferisce la quattrocentottantotto la quattrocentottantotto che è una legge che ha funzionato però esclude quelle che ha posto in essere quello che poi è
Era una visione d'insieme delle resta dello sviluppo perché i meccanismi sono sono automatici quindi c'è un approccio anche culturale rispetto alle esigenze che noi da noi abbiamo nelle nostre nelle nelle nostre realtà allora abbiamo l'esigenza come diceva Mary di rivedere quello che una legge quadro sulle regole sui tempi sui controlli sul coordinamento sul finanziamento e sulla e sulla gestione io credo che questo e urgente e necessario anche perché ce lo dobbiamo dire vista la situazione che c'è le finzioni
La prova la concertazione finta non serve a nessuno la concertazione virtuale non serva a nessuno tanto meno può servire al al al sindacato anche da parte nostra anche da da parte della CISL e più di altri dovremmo avvertire la necessità per il Paese di rimettere in movimento le le regioni del Mezzogiorno e le ragioni del Mezzogiorno spesse volte abbiamo un approccio un approccio sbagliato ordinario di ordinaria amministrazione
Io credo che la nostra organizzazione che ha fatto del Patto per l'Italia diciamo si è impegnata fortemente per di determinare un rapporto con Coni questa parte importante del di stiamo parlando di ventuno milioni di cittadini
Per noi abbiamo il dovere di trascinare di coinvolge di condizionare maggiormente anche il resto del mondo sindacale
E quindi partendo da quelli che sono i nostri problemi
Il dibattito interno al sindacato anche a interno alla CISL a volte certamente è un un è un dibattito che non fa giustizia delle vere necessità delle vere dinamiche delle vere sensibilità che ci sono nel nostro paese del Mezzogiorno
Sulla questione per esempio che riguardano il mercato del lavoro le sue dinamiche le sue contraddizioni questa è stato se questo è il punto di partenza per di predeterminare il tutto io credo che continua a sostenere o dico qua me ne assumo la responsabilità
Che il mercato del lavoro il punto di snodo fondamentale
Nella ricerca di soluzioni complessiva alle questioni che riguardano il nostro Mezzogiorno la patina del sommerso del lavoro nero un sommesso dovuto bisogno a volte a disperazione
Le donne il sommesso e significa terzo o secondo o secondo lavoro continua ad essere qua nel Mezzogiorno
Per cui anche per questo ma non solo per questo i livelli di disoccupazione continuano ad essere davanti agli occhi di tutti mi sembra sbagliato ostinarsi alla della ricerca di regole per il mercato del lavoro
Regole uguali per realtà per realtà diverse certo che ci vuole coraggio rispetto a questo siamo qua per questo ma mi pare che la condivisione che noi abbiamo riscontrato al di là del titoli dei giornali nelle nostre assemblee quando li abbiamo fatti rispetto all'impostazione che il Patto per l'Italia nel Italia dato io credo che fa giustizia anche tutte le polemiche le divisione che ci sono state è stato presente all'interno all'interno del del sindacato
Noi abbiamo il dovere di offrire un'ipotesi di lavoro e quindi io credo che rispetto a questo non non posso come dire non voglia non dobbiamo affrontare il tema della programmazione negoziata con una sorta di atteggiamento lo starci
E all'ordine del giorno deve essere all'ordine del giorno anche perché il Patto per l'Italia sia su ci basta una delle delle delle responsabilità
E allora la programmazione negoziata a livello decentrato da sola non basta poi abbiamo un problema in più la capacità delle regioni Miridi per i denari di fare parte
Perché si parte da lì perché crea un attimo spera crea diciamo tutto quel presupposto che deve portare poi alle scelte importanti che dobbiamo portare avanti allora se noi abbiamo proposto in Sicilia per esempio
Al governo regionale al governo Coffa un patto per per lo sviluppo
E proprio perché vogliamo offrire un'opportunità agli anziani che non trovano probabilmente un'assistenza adeguata ai nostri figli studenti che non riescono ad avere una scuola dignitosa ai disoccupati che non riescono a trovare delle ore questo non lo può fare nella sua grande solitudine il potere costituito in questo caso il potere politico e potere amministrativo c'è bisogno di allarga
E quindi a tre attraverso Lapo lago concertazioni coinvolgimento la responsabilità dei soggetti in campo noi possiamo mettere al centro delle questioni di questo Paese le questioni del del meridionale probabilmente rispetto a questo Illasi Iside deve tracciare un percorso un percorso diverso ecco la vera la vera scommessa è questa la dobbiamo dare fiducia ai nostri ero scriccioli perché per esempio anche del rapporto è un argomento che poche volte viene affrontato nel rapporto anche con me istituti bancari in Sicilia
La raccolta bancaria aumentata nell'ultimo anno del cinque virgola cinque per cento
Chiedo solo delle cifre astronomiche però il risparmio dei siciliani che a volte dei meridionali a volte dei petali serve a finanziare probabilmente processi di ristrutturazione delle delle delle grandi aziende del Nord
Perché ancora nel nel nostro nel nostro territorio ecco perché manca la fiducia che i sordi si danno a chi ha già i soldi
Le idee la fantasia la possibilità la voglia di investire diventare imprenditori diventa un'altra cosa ecco possiamo ben immaginare come sindacato Conde l'ausilio forte determinando dei nostri il governatore depresse delle Regioni delle istituzioni un patto di fiducia nei confronti dei giovani che si vogliono scommettere ogni anno ogni anno decine di migliaia di nostri giovani se ne vanno al Nord
E quindi non sono mai veglia veniamo espropriati da quelle che sono le nostre necessità le nostre urgenze le nostre ragioni
Ma si impedisce anche le nostre regioni in futuro perché quando trenta mila al giorno ogni anno di promoter Leo laureati trasferiscono la loro residenza al nord CIPE viene spogliata
Ha la Sicilia la Campania al Meridione i Cosplay dell'istruzione i benefici al nord io credo che abbiamo bisogno non di ordinaria amministrazione allora la programmazione negoziata può rappresentare tutto questo
Può essere come dire la chiave di volta per rimettere in moto un meccanismo per fare per dare la possibilità agli atti ai nostri giovani di avere una di avere una prospettiva quindi certo le le grandi ricette la la infrastrutturazione del territorio che deve essere come dice qualcuno pesante e pensare
La scuola la formazione la pubblica amministrazione che è il vero nodo il punto vero del dal delle pre problemi che noi abbiamo e questo rapporto difficile con la pubblica amministrazione una pubblica amministrazione che corre il rischio di essere veramente la palla al piede a tutte le aspirazioni
Di sviluppo che riguardano le nostre le le nostre ragioni ecco io credo che noi abbiamo il dovere di contribuire a di deve a rideterminare il vostro approccio il nostro rapporto rispetto alle alla questione ma non perché il è un problema che riguarda i meridionali
Ma non si tratta più della vecchia questione meridionale perché è con allargamento a Est
Della Comunità economica europea l'intera Italia corre il rischio di diventare una grande questione meridionale per l'Europa
Quindi il problema non è del di un meridionalismo straccione che non riesce a ma c'è il problema di un equilibrio dell'intero Paese nel rapporto nel rapporto con il Colle Oropa ecco io credo che rispetto a queste se la programmazione negoziata con i meccanismi che sono ancora come dire troppo complicati che favoriscono altre altre strade che non quella del del coinvolgimento se la i patti territoriali che vanno rivalutati contratti Dari ci tutto quelle quegli strumenti che attraverso il Patto per l'Italia oggi diventano come dire appunto punto di riferimento io credo che noi possiamo essere in condizione di affidare al alle nostre regioni una prospettiva diversa rispetto a quanto non non abbiamo fatto fino ad oggi certa si apre per noi una una stagione come cinese come sindacato volto molto molto difficile
Ma come sempre e io credo che rispetto a questo la CISL lasci deciso meridionali Vacis complessivamente come sempre farà il proprio lavoro per offrire come dice come dice qualcuno un nel sentiero di speranze di certezza ai nostri giovani alle vostre famiglie
Ringraziamo Paolo Menzio abbiamo visto che ha riconosciuto che la pubblica amministrazione la palla al piede dalla programmazione negoziata quindi ha risposto alla domanda che gli avevamo posto salutiamo anche il dottor Mimmo Mele capogruppo del CCD alla Regione Puglia il dottor Nicola Tagliente consigliere regionale di Forza Italia sempre in Puglia fa Paola penso a Luigi sbarra segretario generale della Cisl calabrese
Buongiorno a tutti grazie
La CISL di Puglia per l'invito e per la possibilità che ci offre riportare diciamo un contributo sulla base dell'esperienza maturata anche nella regione Calabria rispetto a un tema importante centrale anche nella iniziativa della CISL e del sindacato soprattutto nelle aree del Mezzogiorno qual è quello legata al programmazione negoziata
Solo tre considerazioni permettere in evidenza il lavoro svolto dallo in Calabria
Il quadro attuale alcune indicazioni per il futuro
L'esperienza della programmazione negoziata nella nostra regione può essere descritta come
Una storia travagliata è difficile ma al tempo stesso se guardata nel suo complesso come a un caso di autentica innovazione rispetto al passato
La Calabria per molti versi è una terra strane
Negli anni si sono susseguiti diversi interventi di sviluppo economico con una storia lunga travagliata difficile che non è il caso di ripercorrere oggi
Il modello di intervento è però noto il circuito politica economia
Ha prodotto alcuni fatti importanti
Che hanno determinato una sostanziale crescita della regione
Penso agli interventi della Cassa per il Mezzogiorno e ad alcune iniziative per la verità molto limitate a causa Della sua sostanziale improduttività connesse all'intervento straordinario nel Mezzogiorno chiuso nel novantadue
Ma hanno anche prodotto distorsioni pesanti nella individuazione delle priorità di intervento e nei meccanismi di assegnazione delle risorse
In questi meccanismi sono cresciuti per molti anni il malaffare la malapolitica alimentando anche le note connessioni tra politica economia e mafia
Non tutto il modello di intervento nelle aree meridionali del passato è fallito ma certo alla metà degli anni novanta la cosiddetta nuova repubblica sotto la spinta del processo di integrazione europea
Approvato a innovare oltre agli uomini e agli schieramenti anche i meccanismi dell'amministrazione pubblica sia dall'atto organizzativo il processo di decentramento che assegna sempre più competenze poté responsabilità agli enti locali che anche dal lato dei processi specifici della spesa pubblica è stato secondo noi un segnale importante
Perché con difficoltà ma anche con efficacia si sono determinati interventi sui processi decisionali
Gli esiti sono contrastanti ma le innovazioni ci sono state proprio in quel periodo proprio in quegli anni la Calabria perde il contatto con il centro Cambiano i partiti di riferimento
Saltano le cinghia di trasmissione tradizionali tra Roma e Catanzaro la Regione si mostra inadeguata
Ad assumere la sfida del decentramento tanto che solo con grande fatica si porta a termine il periodo di programmazione del Quadro comunitario di sostegno e dell'utilizzo dei fondi strutturali del periodo mille novecentonovantaquattro mille novecentonovantanove
Con risultati tutt'altro che brillanti
Inoltre ancora oggi
Il bilancio regionale e uno strumento incerto di programmazione economica e si caratterizza per una sostanziale non penso sia solo la Calabria l'esperienza tipica in questo senso però una incapacità di spendere nella regione
Tanti e tantissimi sono i famosi residui passivi di risorse assegnate che le regioni non riescono puntualmente a spendere nel corso degli anni l'incapacità di spendere e anche generata dalla incapacità di programmare e proprio su queste basi si apre nella nostra regione la seconda parte degli anni novanta
Nel mille novecentonovantacinque
Arriva a Gioia Tauro la prima nave ad inaugurare il porto di transhipment un prodotto della Prima Repubblica opera controversa molti soldi tanti appetiti ai clan mafiosi un progetto io incerto una cattedrale nel deserto così veniva definito quella mega e infrastruttura portuale un giorno arrivò un imprenditore ligure di grande esperienza coglie l'involontario opportunità
Trova un governo sveglio ed una Commissione europea disponibile si definisce attraverso una intesa di concertazione un accordo di programma che mette in sinergia una straordinaria collaborazione
Pubblico privato nasce così un terminal che si avvia
Grazie ad un grande Patto per il lavoro concertato tra impresa e sindacato che scambia flessibilità con occupazione ognuno in quella fase in Calabria ha fatto la sua parte compreso il sindacato
Ed oggi grazie a quell'accordo di programma che creava le premesse per l'utilizzo
Diciamo della strumentazione legata alla programmazione negoziata nella nostra regione grazie a quel progetto a Gioia Tauro lavorano due mila e cinquecento giovani tra attività diretta e attività indoor
Proprio in quel momento come CISL in Calabria abbiamo intuito che la concertazione non è solo un metodo di lavoro
Ma è una strategia efficace di politica economica
Porta posti di lavoro se utilizzata con grande intelligenza
Proprio sulla base di quell'esperienza abbiamo cominciato a chiederla sosteneva a praticarla con un intento preciso
Partirà dal basso per negoziare lo sviluppo il lavoro l'occupazione nella nostra regione
Il partirà dal basso vuole dire rivendicare la centralità decisionale alle comunità locali alle regioni ai territori in un processo in cui la individuazione delle di priorità e un meccanismo in cui devono partecipare una pluralità di soggetti e la trasparenza deve essere assunta regola
Gioia Tauro è però il rapporto con una singola azienda
La sfida vera il territorio nel suo complesso
Ecco perché la partita si sposta sum nuovi piani le arie locali ed il livello regionale
Si tratta anche in questo caso di assumere la concertazione a strategia per una nuova politica di sviluppo della regione Calabria non sono stati quelli anni facile la Commissione europea spingeva per la promozione di iniziative di sviluppo integrato in aria limitate con obiettivi specifici e sistemi di controllo innovativi si pensi per esempio
Ai programmi hub Urban ai progetti i leader molto utilizzati nella nostra regione
E che hanno come dire consentito con discreto successo di mettere in campo iniziative imprenditoriali e anche ricadute occupazionali
Proprio in quegli anni il governo sotto
La spinta forte del sindacato
Della CISL
In maniera particolare avvia l'esperienza come dire della programmazione negoziata e si impegna a innovare la strumentazione di sostegno per la crescita economica produttiva occupazionale delle aree svantaggiate del Paese
Proprio rispetta questa iniziativa parte della esperienza dei patti territoriali
Nella nostra regione sono dodici i patti territoriali avviati nel corso di questi anni
Tra quelli legati alla prima generazione ai patti territoriali della Comunità europea quelli più specialistici sul turismo e sul sull'agricoltura queste esperienza dei patti territoriali con grande vitalità con grande interesse cresce si allarga viene sostenuta da tutte come dire le componenti sociali economiche e produttive istituzionali nella regione Calabria da quello di Vibo Valentia appartenenti alla prima generazione ed in qualche modo legato alla vocazione turistica di quel territorio
Crescono patti più integrati e meno specialistici come quello della Locride dell'alto Tirreno cosentino dell'aria di Lamezia Catanzaro le esperienze sono molteplici si avvia concretamente un diverso protagonismo
Delle classi dirigenti locali
Il nostro territorio grazie a questa politica grazie a questa pratica viene interessato a politiche nuove di sviluppo endogeno
Ma il dato di maggiore importanza che finalmente si dà valore ad una politica di sviluppo pensata costruita condivisa localmente rifiutando la pratica dei pacchetti di sviluppo pensati al centro e non tarati sue effettive esigenze vocazione dei nostri territori
Accanto ai patti territoriali ci sono poi i contratti d'aria quello di Crotone e quello di Gioia tant'ho visto come dire che è arrivato e c'è la presenza dell'amico Sottosegretario Galati io penso che anche da questa come dire
Da quest'incontro da questo seminario non possiamo come CISL e calabrese rinnovare ancora all'invito al sottosegretario Galati di mettere in atto un riunione presso il suo ministero perché
Non è comprensibile il fatto che dai contratti d'aria firmati in Calabria
Quello di Crotone è partito e comincia a dare qualche risultato nessuno ci riesce a spiegare come mai il contratto d'aria di Gioia Tauro
Firmato a Palazzo Chigi nel marzo del mille novecentonovantanove sotto la spinta forte della CISL a causa dei veti incrociati della CGIL
E in quella fase del solo segretario generale Cofferati è l'unico contratto d'aria firmato in Italia a non essere stato mai finanziato
Noi vorremmo capire quali sono le ragioni del suo mancato finanziamento essere vale di più
Una infetto della CGIL anzi c'è il concorso attivo di tutte le istituzioni locali della Regione dal Governo dai sindaci delle imprese
Del sindacato e tradendo lo e avevano fatto una scommessa su quella su quel contratto orario
Ecco perché sulla base
Di qua e sta esperienze patti territoriali accordi di programma
Contratti d'aria
Senta il contratto di programma sono stati approvati nella nostra regione proprio tutto questo segnala quanto sia stato importante sostenere ed avviare nella nostra regione
Lo strumento della programmazione negoziata per invertire come dire le prospettive del mancato sviluppo e per dare una prospettiva ai giovani disoccupati su questo versante e forte di questa esperienza
Parte
Nella primavera del mille novecentonovantanove in Calabria anche la ipotesi di concertare
Agenda due mila un lavoro importante frutto di un'intensa attività di concertazione che ha contribuito a scrivere il POR Calabria
E che come dire è stato considerato come uno dei strumenti di programmazione economica e finanziaria più importanti per la nostra Regione guardate non è stata una regolazione
Ma si è trattato di una innovazione perché per i calabresi incontrarsi per programmare lo sviluppo è un'esperienza nuova e grazie a questa pratica noi l'abbiamo realizzato solo qualche considerazione veloce questa esperienza maturata nella nostra dal regione ci ha insegnato qualcosa anche sul piano della tecnica della programmazione negoziata
I problemi sono tappeto sono a nostro parere diverso i soggetti intanto ovvero chi si occupa di gestire il processo di concertazione di negoziazione per lo sviluppo
Si assiste ad una crescente decentramento anche noi chiediamo la possibilità dire centrare il più possibile il sistema degli incentivi sia quelli automatici come la quattro otto otto sia quelle legate alle iniziative di programmazione concertata
Tutto ciò pone un problema di ruolo
Nel giocano entro l'anno in realtà sia l'Europa sia il governo nazionale regionale che le comunità locali si pensi alla complessità gestionale lo dicevano i miei colleghi che riguarda la vicenda lei pizze nei porri regionali per avere una misura concreta della complessità di questo problema la seconda questione riguarda come dire il piano come sistema concertato di scelte sul territorio oggi noi abbiamo un quadro comunitario di sostegno ebbe a riporre regionali che sono uno strumento autentico di programmazione concertata
In quello momenti non ci sono nostalgiche di pianificazioni cervellotiche ma ci sono scelte di individuazione di priorità se la Calabria ha scelto come ha fatto
Di individuare nello strumento di Agenda due mila alcune e proiezioni per quanto riguarda punti di eccellenza come il porto di Gioia Tauro o come le potenzialità dei singoli
Territorio delle comunità locali occorre partire da questa dimensione specifica per costruire strumenti capaci di dare gambe a queste scelte
Certo si potrà e si dovrà correggere il tiro
Allorché i risultati emergeranno ma è necessario che quello strumento di programmazione venga riconosciuto come il quadro all'interno del quale le Regioni devono organizzare i propri interventi
Lo diceva Cerrito
Noi forse per noi la vicenda dei fondi strutturali comincia a volgere al termine
Non possiamo disperdere tantissime risorse non possiamo sprecare attraverso come dire difficoltoso individuazioni di progetti
Una opportunità forse l'ultima che l'Unione
Come dire presente verso il Mezzogiorno l'altra questione riguarda gli strumenti a questo livello vi sono due possibili alternative
La prima è quella di preferire strumenti di incentivazione alle imprese quasi automatici intorno ai quali costruire i piani di promozione infrastrutturale
Quasi
Come dire necessariamente coordinate dal livello centrale la seconda invece quella di preferire strumenti capaci di promuovere le potenzialità vocali di territori che sul modello dei patti
Concerto in un proprio modello di sviluppo e su questo promuovono l'imprenditoria locale
Proprio per quelle esterne ai sistemi di connessione con le reti infrastrutturali
Allo stesso modo sempre sul piano degli strumenti è stato una nostra esplicita richiesta
Contenute recepita nel Patto per l'Italia il Governo sembra preferire decisamente lo strumento del contratto di programma in cui si sostituiscono ai sistemi le aziende proprio per i toni utilizzare eventuali processi
Di delocalizzazione produttiva da nord a sud l'altro aspetto riguarda le risorse mentre i contratti di programma sembra non avere una dimensione definita nella prospettiva meno si sa sul resto degli interventi da un lato appare ridimensionata nella sostanza la pista dei patti e dei contratti d'area sebbene in teoria alcuni interessanti modifiche siano state apportate al processo di assimilazione
Delle risorse per concludere alcune brevissime indicazioni per il futuro l'esperienza passate del quadro e attuale ci inducono almeno per l'esperienza maturata nella nostra regione a indicare alcune prospettive per il futuro
Primo il sistema degli strumenti della programmazione negoziata del passato non ha avuto sempre un esito felice ma ha avuto il merito di avviare nelle regioni un processo di concertazione ampio
In cui i soggetti coinvolti sono stati numerosi ed in cui è stato possibile fare un'esperienza di confronto
è intenzione della CISL almeno nella nostra regione di non disperdere proprio valorizzare al massimo quello che noi consideriamo un grande capitale sociale
Della nostra Regione cresciuto attraverso l'esperienza della programmazione negoziata la seconda questione
Riteniamo utile una riforma degli strumenti pensiamo sia necessario che anche il nuovo quadro di riferimento sia caratterizzato da un continuo riferimento agli strumenti di programmazione de regionale
Le correzioni come detto sono possibili ma il quadro di riferimento deve essere comune in una regione
In cui per anni ognuno ha marciato per suo conto è necessario che tutti si parli lo stesso linguaggio ecco perché pensiamo che il POR e a nostro parere uno strumento adatto a questo scopo
Siamo consapevoli che per ottenere questo risultato occorre superare uno scoglio politico
Nella programmazione economica la politica deve fare la sua parte
Ma deve crescere uno spirito istituzionale alto
è chiaro che la programmazione economica componente emessi
E che Agenda due mila e un programma per il futuro e nel futuro ci possono essere governi di diverso colore politico
Ma diventa urgente liberarsi nel Mezzogiorno da questa ristrettezza operativa e darsi un linguaggio comune sulle priorità di sviluppo del Mezzogiorno e delle nostre regioni
Del resto siamo anche obbligati a farlo
L'Unione Europea in queste un vincolo in questo caso un vincolo di quelli utili questo punto e di enorme importanza le priorità sono importanti
Ma lo sono anche gli strumenti e di assegnazione delle risorse se nella individuazione delle priorità
E necessario assegnare una forte accentuazione al processo decisionale locale sull'assegnazione delle risorse la faccenda decisamente più complicato
Sì è un posto di recente un modello di scelta dei progetti molto rigido basato sostanzialmente sull'esperienza maturata con la legge quattro otto si tratta di una buona cosa anche se ancora non è chiaro quanto abbiano quanto abbiamo perso per strada
E quanti progetti promessi non sono stati realizzati proprio perché anche gli imprenditori non si sono abituati in realtà alle nuove condizioni di funzionamento del sistema resta il fatto che sarebbe particolarmente interessante
Lavorare su queste nuove ipotesi di sviluppo
Noi pensiamo infine raccogliendo anche l'input è la proposta
Fatta da Mary Rina nella sua de
Nella sua relazione che è importante in ogni regione
Io lo chiedo al mio presidente della Giunta regionale
Che sulla vicenda della programmazione negoziata si attivino viabilità e di regia a livello regionale
Per un'azione costante di verifica di coordinamento per verificare se quelle risorse stanziate sono state in utilizzate in coerenza con i programmi industriali esse hanno come dire trasferito è maturato ricadute occupazionali per quanto riguarda
L'impatto
Nel mercato del lavoro queste un processo estremamente importante perché abbiamo una giungla di iniziative e di strumenti
Dai quarti ai contratti agli accordi di programma ai progetti leader dai progetti urbani ai Pitti occorre una sede per fare una verifica
è un costante monitoraggio e anche perché questa
Della cabina di regia di una task force a livello regionale
Può essere anche la sede naturale per cominciare a sviluppare
Attraverso la concertazione una nostra idea come Calabria
Una nostra proposta che possa poi sfociare nella intesa con il governo di quell'accordo di programma quadro che consente di dare fiato e di dare gambe
Alla vicenda della programmazione economica programmata nella nostra regione ecco perché noi pensiamo e questa esperienza
Così come sostenuto dagli altri colleghi è importante
Ha dato come dire una inversione di tendenza forte anche in Calabria
E necessario continuare a sostenerla come CISL per una chiara e concreta inversione di tendenza rispetto alle dinamiche di sviluppo economico produttivo e occupazionale del Mezzogiorno grazie
Ringraziamo Luigi barca Spada segretario generale della Cisl calabrese prima di cedere la parola al presidente dalla Regione Puglia Raffaele Fitto saluto l'assessore al lavoro alla formazione professionale dalla Regione Puglia Andrea Silvestri
Ecco Presidente
La reputazione dei patti territoriali e della della dei contratti d'area fosse era persino o è tuttora persino in feluca quella di Cecchi Gori come presidente della dalla Fiorentina non ci sto sono pochissime le persone che ne parlano bene
Anche coloro che sono stati gli artefici della programmazione negoziata diciamo vi conoscono ammettono un certo pentimento nel senso che oltre all'eccesso di burocratizzazione sia anche diciamo aggiunto anche un eccesso di politicizzazione quindi un eccesso di clientelismo
Ecco secondo lei che lezione bisogna trarre anche alla luce dall'esperienza pugliese che lezione bisogna trarre dalla dalla stagione della programmazione negoziata se non ritiene che in fondo la ricetta diciamo migliore per il Mezzogiorno non debba essere un Minx di influssi infrastrutturazione e defiscalizzazione con una dose diciamo importante di innovazione e il resto probabilmente è un fatto puramente la seconda
Grazie rivolgo anch'io un saluto a tutti gli intervenuti in modo particolare gli amici della CISL e che ringrazio
Perché anche quest'anno creano un'occasione importante di confronto all'interno della vetrina della cioè Levante e penso che questo sia un elemento positivo ed importante
Sia per il tema che quest'anno viene affrontato essi anche per il momento che complessivamente viviamo io darò una risposta alla domanda rivoltami dal moderatore
Intendendo la però non solamente o non esclusivamente come una risposta
Di analisi di ciò che è accaduto fino ad oggi ma una risposta più complessiva anche per guardare al futuro in un'ottica differente
Io penso che l'analisi sulla programmazione negoziata debba essere compiuta
In modo asettico dalle considerazioni di carattere politico
Debba essere fatta lasciando da parte le valutazioni sui colori politici dei governi sulle eventuali possibilità di costruire azioni pro o contro e debba essere fanta fatta sulla scorta dei risultati
Oggi dopo alcuni anni
Possiamo tirare dei bilanci sulla programmazione negoziata io ho ascoltato gli interventi di chi mi ha preceduto e devo dire che gli spunti ci sono sono moltissimi dal punto di vista della possibilità di individuare forme di collaborazione di comprendere suggerimenti utili
Di avviare e mantenere solo soprattutto un dato che mi sembra emergere e chi viene fortemente valorizzato all'interno della programmazione negoziata quella della concertazione quella del confronto quello che parte dall'analisi del territorio dalla volontà di ribadire questo meccanismo io penso che partendo da questa considerazione per non essere frainteso e confermando le ribadendo la penso che sia necessario costruire un percorso differente
Rispetto a quello con il quale ci siamo confrontati fino ad oggi
I patti territoriali i contratti d'aria i contratti di programma hanno costituito Lab l'asse portante della programmazione negoziata
Penso che sia un errore generalizzare
Perché se noi qui dicessimo che tutti i patti territoriali sono sbagliati che tutti hanno prodotto effetti negativi che tutti e sono stati avviati con ritardo sbaglieremmo
Però allo stesso modo commetteremmo un grosso errore se noi si avventura a Simoni una considerazione questa mattina che è quella di esprimere un giudizio con
Un salto alle risorse assegnate quelle realmente spese
La divisione delle risorse per posto occupato per ogni posto di lavoro tornato con questo strumento e quindi la percentuale di costo di ogni singolo posto di lavoro
C'ha consegnato anche una tempistica che ci dovrebbe far rabbrividire se noi parliamo di Europa
Perché non è che possiamo parlare di Europa solamente quando parliamo dei fondi comunitari e siamo pronti a dare sulle la bacchettata sulle mani alle regioni che c'hanno il ritardo perché il tema dei fondi europei penso che voglia dire questo
I fondi vogliono di vuol dire stare in Europa vuol dire avere la capacità di spendere anche di risorse nazionali
Con la stessa dentista che l'Europa ci impone e cercare di sviluppare un ragionamento coordinato fra le risorse nazionali quelle comunitarie che si è impostato sui tempi e su un percorso complessivo differente
Io penso che da una lettura attenta delle risorse e del meccanismo della programmazione negoziata ci sono molti punti interrogativi che devono essere visti con un attenzione con un'ottica differente
Questo dobbiamo farlo anche perché al di là delle singole esperienze è rispetto al dato della Puglia penso che ci siano esperienze positive ed esperienze negative perché anche qui mi sembrerebbe un errore generalizzare e importante però cercare di tirare delle conclusioni anche rispetto alle previsioni e contenuti del Patto per l'Italia
Cercare di capire incontra cosa stiamo andando ma soprattutto a cercare di capire quali sono gli strumenti che possono consentire al Mezzogiorno di avere nella una operatività completamente differente e qui io voglio riproporre alcuni concetti che condivido e che ho ascoltato in qualche caso rispetto a come il Mezzogiorno deve porsi rispetto al governo
Ognuno può fare le riflessioni di carattere politico ed è giusto che le faccia io non le faccio in questo contesto io penso che il Mezzogiorno debba svolge un'analisi che anche quello di una capacità di rendere l'azione reciproca
Non possiamo pensare di avere ancora una volta una logica unilaterale
Se noi chiediamo come nel soggiorno come regioni del sud sarebbero stando poiché noi abbiamo tutto a posto le carte in regola non dobbiamo fare nulla e quindi chiediamo solamente venti debbano inserire in un contesto che non è in condizione di recepirli perché umiliante del critiche serie che dobbiamo fare noi stessi e quella rivolta anche in riferimento a programmazione negoziata eh
Se quelle risorse che sono giunte negli anni del Mezzogiorno fossero giunte in un contesto nel quale il sistema complessivo avesse avuto una maggiore capacità di recepirle e la stagione dei cambiamenti che il Mezzogiorno devono essere attivati
Fosse realmente stava attivata avrebbero prodotto maggiori effetti secondo me sì
E non solamente quelle risorse anche quelle del vecchio programma operativo plurifondo perché non è che abbiamo solamente il Por Programma operativo regionale sul quale giustamente discutiamo
Ma abbiamo il precedente programma che aveva la stessa entità di risorse finanziarie assegnate che aveva le stesse opportunità per il Mezzogiorno che avevo una diversa programmazione siamo d'accordo
Perché sono prevalse logiche di frammentazione minore concertazione una zia un'azione diversa rispetto a quella positiva che io riconosco che si avviano in tutte le regioni sorgendo a due mila però dobbiamo anche dire che a fronte di migliaia di miliardi di vecchie lire spese con il precedente programma
I risultati non mi sembra che siano risultati positivi se dobbiamo ancora legge degli indicatori economici e delle percentuali di disoccupazione Mezzogiorno che sono quelle negli anni scorsi e allora una sana e serena critica visto che non abbiamo di fronte peraltro per un poco di tempo
Elezione a nessun livello io penso che dobbiamo al di là degli schieramenti rivolgerci a in modo molto serio
Cercare di capire come mai per esempio un contratto d'aria viene realizzato Dean attivato e ha un tempo di realizzazione e ancora non è ipotizzata nemmeno il cinquanta per cento e la sua realizzazione dopo
Almeno otto anni al momento in cui è partito il primo protocollo che ne prevedeva la realizzazione
Dobbiamo chiederci perché quando parliamo di questi temi abbiamo realizzato realizziamo una serie di interventi che magari si fondono in un contesto nel quale non c'è la strada non ce la fogna non c'è il servizio non c'è l'area industriale gas asservita così come dovrebbe era solo questi temi
Che secondo me devono sviluppare un ragionamento coordinato rispetto al percorso da compiere e questo ragionamento coordinato penso che
Possa trarre spunto reale all'interno dello sforzo realizzato
Nei mesi scorsi nell'ambito del Patto per l'Italia per quanto riguarda l'azione rivolta al Mezzogiorno e soprattutto cercare di individuarne gli strumenti che possono mettere in condizione il sistema Paese c'è il livello nazionale il livello regionale e quindi
Gli enti locali e l'intero sistema del Mezzogiorno di poter svolge una funzione per fare incontrare quello che l'intervento che nasce dall'alto con quelle che sono le risorse che invece lei iniziative devono essere cioè dal basso per questo io penso che sia
Necessaria indispensabile una riflessione
Attenta sulla operatività e la incisività di questi strumenti
Bisogna anche cercare di capire come e perché alcuni interventi non hanno prodotto quegli affetti e soprattutto monitorare gli interventi perché
Non c'è solamente un problema collegato alla considerazione abbiamo speso solamente una percentuale minima delle risorse assegnate sui patti territoriali no ma dobbiamo andare a verificare
A distanza di anni dall'avvio ossee c'è quel numero di posti di lavoro previsti e soprattutto che c'è una tenuta del meccanismo
Perché se noi dovessimo scoprirlo col tempo negli anni successivi ci saremmo di fronte ad una serie di difficoltà che appartengono al passato e che purtroppo hanno costituito la pagina nera dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno e penso che su questo ci sia bisogno di un'attenta riflessione che va sviluppata anche su un altro livello quello di una programmazione regionale che non è solamente Agenda due mila
Ma che deve essere accompagnata da riforme strutturali settoriali e tenere giungere alla creazione e alla impostazione di piani regionali di sviluppo che siano in condizione di coordinare le risorse a livello nazionale a livello comunitario e a livello regionale autonomo per poterle finalizzare ai migliori risultati in questo senso io ritengo che sia necessario
Giungere alla definizione di questi strumenti e soprattutto lo dico non per voler necessariamente voltare pagina
Io penso che anche i termini nella comunicazione e nel dibattito politico hanno la loro importanza la programmazione negoziata i patti territoriali contratti Daria il contratto di programma
Con tutti gli aspetti positivi ma anche con i tanti aspetti negativi che ci sono stati oggi meritano una riflessione che ci deve portare anche alla condivisione e quindi io accetto con piacere anche
Il invito rivoltomi all'inizio condividendolo da parte di Mary Rina rispetto al percorso da compiere su questo dato di
Concerto con le parti sociali ma penso che sia importante salvaguardando il metodo entrare nel merito e costruire un percorso nel merito che sia differente
Allora se la chiariamo che nessuno vuole mettere in discussione il metodo
Il coinvolgimento la lettura del territorio il far partire dal territorio quelle che sono le prospettive che voi
Nei Pit e se vogliamo fare un riferimento al programma operativo regionale si individuano i pittore visse parte in questo modo il meccanismo è quello è un meccanismo che deve essere tutelato ribadito salvaguardato
Però penso che sia altrettanto necessario cercare di capire come salvaguardando
La metodologia sia necessario intervenire
Per modificare degli strumenti che non ci hanno portato quei risultati
C'erano ospitati che qualcuno pensava
E questo ritengo che sia un dato che si colleghi ad una strategia più complessiva che deve agevolare quel percorso di riforme sul quale io personalmente ho insistito insisto molto in questi giorni e penso che sia uno degli elementi fondamentali le regioni del Mezzogiorno
Se vogliamo agevolare un percorso di attrazione di investimenti e giusto e legittimo e doveroso che questo governo nella prossima legge finanziaria metta riparo alla questione del bonus sull'occupazione riferimento a titolo di imposta questo è un dato che deve essere assolutamente garantito
E sul quale sul quale non bisogna e non si deve fare sconti a nessuno ma detto questo e necessario però che ci possa essere contemporaneamente anche un'azione che tesa a liberare risorse per investirle meglio
Perché la visione del tagliò a tutti i costi non è la visione giusta ma la lettura seria di una considerazione è quella che nel Mezzogiorno d'Italia c'è da riconvertire strutturalmente settori importanti e fondamentali
Perché costituiscono una spesa passiva che grava su quello che lo sviluppo del nostro territorio un'altra grande verità che dobbiamo dirci
E allora non possiamo non intervenire su questo
Non possiamo pensare di attivare gli strumenti e la trazione dei nuovi incentivi lasciando la formazione professionale così come è sempre stato nel Mezzogiorno
D Italia perché questo non agevola non può creare un ulteriore strumento di affiancamento rispetto a questo allora facendo un riferimento preciso
All'accordo sottoscritto con il ministro Marzano che richiamava Mary Rina nell'ambito del suo intervento iniziale mi piace sottolineare come all'interno di quell'accordo
Una delle misure che ne abbiamo messo a nostra disposizione del programma operativo regionale per la formazione professionale avendo attivato una una riforma seria
Che si è completato definitivamente che consentirà realmente andare incontro a quella che è la domanda che proviene dal mondo del lavoro della nostra regione per evitare di fornire una risposta del tutto inadeguata rispetto ad esigenze completamente differenti allora mettere insieme un pacchetto che possa rendere allettante
La l'offerta della dell'investimento del Mezzogiorno diventa fondamentale anche se guardiamo in prospettiva
Perché perché è stato toccato da qualcuno degli interventi il tema anche dell'ampliamento
Il tema del dopo due mila e sei c'è un tema che ci deve preoccupare ma che ci deve vedere anche pronti eccome secondo il mio punto di vista questo tema ci deve der pronti con un'analisi che parta
Per tempo e che costruisca una prospettiva seria per quella data
Lei mesi scorsi
Insieme ai colleghi presidenti regioni del dell'Obiettivo uno con il commissario Barnier col viceministro Miccichè abbiamo avuto a Bari momento di riflessione seria per tirare un po'le somme se quello che è stato l'azione del programma operativo regionale per cercare di capire quali sono gli scenari i criteri di scelta di modifica per il dopo due mila cinque due mila e sei
Ora al di là di quelle considerazioni e dei pur rassicuranti i degli elementi che sono emersi in quel contesto rispetto al dopo io penso che sia necessario fare un'altra considerazione vogliamo costruire un sistema nel quale le regioni del Mezzogiorno siano in grado poi di camminare
Fra qualche anno con le proprie gambe o dobbiamo sempre pensare che l'intervento deve costituire o debba costituire un'occasione o una possibilità esclusivamente per richiede un intervento aggiuntivo quelle intenti quell'intervento
Perequativo perché questo è il termine esatto vedere intervenire per realmente creare le condizioni per rendere uguali territori per superare quelle che sono le difficoltà complessive spetta al Governo centrale e si articola su due livelli il livello della defiscalizzazione e dell'infrastruttura
Per questo serve un'attenzione concreta e forte da parte del Mezzogiorno e allora qui le alleanze per qualcosa perché per quanto mi riguarda le alleanze sono sempre per fare qualcosa e mai contro qualcuno
Lì c'è la possibilità di esprimere una considerazione per andare a verificare come si possa costruire un'azione comune nel Mezzogiorno d'Italia Chievo Hardy agli esigenze allora credito d'imposta bonus occupazione
Verificare monitorare avremo oggi pomeriggio il ministro Lunardi e Loira incontreremo
Giovedì come presidenti e il sud e qui in Fiera verificare quella che lo stato di attuazione gareggia obiettivo degli interventi sulle infrastrutture e queste sono le cose che dobbiamo non chiedere pretendere perché sono veramente ciò che costituisce la differenza fra le due aree del paese
Fatto questo abbiamo la necessità di costruire nostri strumenti di sviluppo che siano in grado di concertare coinvolge l'intero sistema regionale
Che possono far ritrovare all'interno di questo strumento di programmazione regionale
La capacità da un lato di far accordi farveli vedere all'interno quelle che sono le esigenze dell'intero sistema regionale e dall'altro individuare gli strumenti che per esempio sulle infrastrutture sono fondamentali
Per costruire interrelazionali vedo regionali perché due temi fondamentali sulle infrastrutture
Non li può affrontare nessuno da solo acqua e strade meritano una momento di riflessione di coordinamento fra tutte le regioni del Mezzogiorno Italia non so perché sono problemi comuni
Che non vengono affrontati da decenni ma perché sono problemi che hanno bisogno di un momento di confronto per poter rendere credibili richieste soprattutto per poter costruire anche un livello di progettazione adeguata su questo io penso che si giochi una partita importante e soprattutto bisogna cercare anche di comprendere molto serenamente come utilizzare le risorse perché anche qui io non mi sento di chiedere tutto anche perché in passato non mi sembra che ci siano stati governi che abbiamo dato tutto
E allora quando si fanno le richieste bisogna sempre guardare indietro ricordarsi in posizione differenti cosa si è chiesto cosa si è fatto perché se no diventa anche molto difficile o molto demagogico poter richiedere tutt'oggi quando magari non si è chiesto quasi nulla negli anni scorsi o se chiesto qualcosa senza avere nulla oggi abbiamo invece la necessità non di scontrarci ma di ragionare
Da aggiornare vuol dire individuare gli elementi gli argomenti del dialogo vuol dire cercare di arricchirlo con quel percorso della concertazione vuol dire costruire degli strumenti che vadano incontro alle opportunità la non possiamo non tenere presente oggi di alcune situazioni oggettive
Che sono il riferimento al patto di stabilità ad una congiuntura internazionale sfavorevole
Ad un contesto che non è che riguarda questo governo o questo momento uno schieramento l'altro ma che riguarda una riflessione più ampia e generale che se noi oggi non vogliamo fare facciamo prevalere una un aggiornamento prettamente di parte e non un ragionamento sereno
E allora da queste considerazioni che sono oggettive
Parte lo sforzo di rendere attuabile quello che il livello previsto all'interno degli accordi ed intese tanto a livello nazionale quanto divergono calerà su questo
Io penso che sia importante individuare le priorità sulle risorse
Il credito di imposta come dicevo prima il bonus occupazione è una priorità per la quale questo governo deve sforzarsi deve impegnarsi sia per evitare di interrompere un meccanismo in corsa perché non va bene questo quando ci sono state le imprese che hanno organizzato i loro interventi facendo riferimento ad uno strumento esistente
E soprattutto cercando di capire in che direzione puntare quando andiamo a verificare anche l'efficacia perché se ne abbiamo una coperta più stretta dobbiamo intervenire con le minori risorse
Cerchiamo di evitare di andare in direzione di strumenti che magari non abbiano poi l'efficacia di cui oggi noi abbiamo bisogno o la capacità di incidere positivamente così come e necessario costruito questo penso che sia il dato di fondo sul quale sviluppare una riflessione nel contesto del Mezzogiorno e dimostrare soprattutto lo dico
All'amico segretario della CISL e la Sicilia se non sbaglio che la migliore risposta alle perplessità sull'asse Bossi Tremonti non la possiamo dare
Polemizzando la dobbiamo dare facendo
E allora io penso che la migliore risposta se si dovesse esistere un asse sulla quale io esprimo le mie perplessità perché non l'ho ancora verificata
Nella sua attuazione concreta ma se dovesse realmente esserci un asse di qualcuno contro il Sud
Io voglio aggiungere a quel momento non rivendicando ma avendo le mie carte in regola per poter Confort sa pretendere ciò che spetta al Mezzogiorno questo penso che sia l'impostazione nuova che differente sulla quale noi dobbiamo costruire un Mezzogiorno e dobbiamo soprattutto alimentare pretende le nostre richieste perché questo penso che avvicini
La diverse aree del Paese questo dà forza alle nostre legittime aspettative e ci consente soprattutto di poter realmente dimostrare che esiste una parte del Paese che oggi è consapevolmente responsabile di quello che deve essere il percorso da portare avanti su questi temi e sono convinto che avremo tempo e modo nei prossimi mesi di verificare concretamente questi risultati sabato mattina sono stati posti dei degli argomenti precisi da parte di chi è intervenuto io ho posto una serie di questione Presidente del Consiglio le sue risposte mi sono sembrate rassicuranti rispetto ai temi sollevati ma non vuol dire essere necessariamente soddisfatti
La rassicurazione va verificata come soddisfazione quando con l'approvazione della prossima legge finanziaria troveremo le risposte precise su quelli che sono i temi proprio proposti e questo penso che sia un ragionamento che debba appartenere serenamente
A tutto il sistema del nostro Paese perché se poi dobbiamo invece privilegiare la posizione politica preconcetta e la contrarietà a priori al di là di ciò che si viene che si deve fare io penso che questo non agevoli nessuno ma soprattutto io temo e penso che questa sia la strategia peggiore per dare una un futuro al nostro Mezzogiorno e soprattutto per dare risposte che noi oggi realmente chiediamo e per le quali ci stiamo battendo e stiamo lavorando in questo contesto entro quest'anno la Puglia avrà il suo piano regionale di sviluppo un piano regionale di sviluppo che sarà un momento di confronto con tutti i soggetti protagonisti del sistema regionale pugliese
Che sarà fasi di attuazione delle riforme approvate che sarà la con la condizione preliminare per far sì che ci possa essere in questa regione
Un miglioramento netto dei servizi uno sforzo serio sulle infrastrutture e una capacità per poter attrarre realmente nuovi investimenti utilizzando al meglio le risorse disponibili e dico l'ultima faccio un'ultima considerazione
Il bonus sull'occupazione il credito di imposta complessivamente è uno strumento fondamentale non solamente
Per il meccanismo che è stato richiamato da più parti in questi giorni ma perché è uno strumento fondamentale per affiancarsi all'utilizzo delle risorse comunitarie
Gli investimenti che possono essere attivati soprattutto in termini di attrazione degli investimenti da altre parti del Paese e dal resto del mondo possono solo essere agevolati in modo forte mettendo insieme in modo coordinato i diversi strumenti allora oggi quello che si deve chiedere e costruire una politica che possa mettere insieme in modo anche coordinato le diverse risorse e io ritengo che su questo al di là delle giuste
Valutazioni del confronto in atto
Sulle reali competenze
Che la Costituzione assegna o meno a livello centrale a livello regionale e al di là di quello che la stagione del federalismo che vada necessariamente una ridiscussione complessiva delle attuali formula organizzativa a livello istituzionale io penso che sia necessario su questi temi
Confrontarci e io mi auguro
Visto che questo è l'appuntamento annuale nel quale ci troviamo sempre
Che lavorando insieme e con la CISL e certamente questo lavoro io lavoro positivo si possano costruire quegli obiettivi per i quali oggi insieme stiamo facendo dei riferimenti concreti che vanno messi a verifica
Vanno messi a verifica perché in questo contesto in questo Paese io penso che sia un errore
Individuare un preconcetto rispetto alle scelte alle cose dette ma si altrettanto una donna andare a verificare poi gli impegni assunti e non abbiamo
I prossimi mesi che serviranno per dimostrare se le cose che il governo centrale del governo regionale o coloro i quali si confrontano e si impegnano saranno realmente mantenuta o se invece abbiamo ascoltato nell'enunciazione di principio
E lì sicuramente ognuno potrà liberamente giustamente prendere già posizioni ed esprimere il suo eventuale dissenso grazie
Ringraziamo il Presidente Fitto salutiamo pilota ad Albino Gorini segretario nazionale della Fai essa cedo la parola alla a Dario Scannella presidente dalla Confapi Campania al quale vorrei chiedere se da uomo dell'impresa si ritiene in così soddisfatto di della discussione di oggi nel senso che è stata allargata al di là a della dall'aspetto legato alla programmazione negoziata mi sembra che il tema si è molto molto più sviluppato
è che ci sia da parte delle istituzioni meridionali una precisa diciamo in richiesta al governo a mantenere gli impegni che erano stati prospettati in in questi mesi
Innanzitutto
Intendo ricambiare l'invito che ho avuto oggi qui per lui piccole e medie imprese molto molto importante con l'intervento quanto più possibile sintetico ma che
Porti un contributo qui a questa riunione da
Dal punto di vista semplicemente le piccole e medie imprese
Devo dire che questo questo mio venire qui non non è stato loro casuale con questa regione con le piccole medie imprese di questa regione la Campania scambiato tantissimo
Io devo ringraziare l'assessore Silvestri
Che ha dato in questa Regione concretezza una esperienza importantissima che assieme alla CISL abbiamo fatto in Regione Campania Pietro Cerrito
Sa bene quanto abbiamo costruito un meccanismo come dice il Presidente Fitto che metta a contatto le impresse con la formazione se ne è parlato sempre ci sono due luoghi comunitaria tipici le piccole medie imprese
E che sono la spina dorsale del tessuto produttivo e la formazione serve solo ai formatori ecco qui in Puglia abbiamo cercato come in Campania di lavorare acquisto accanto a questo dei suffragato diciamo dalle Dacourt peccati stampa che partono alla Puglia cioè il trentuno luglio si è parlato Queen Puglia in una conferenza stampa di una risistemazione del sistema la formazione professionale in funzione delle imprese
L'altro elemento molto importante che ha colto questa Regione nostro punto di vista è quello relativo ai problemi dell'emigrazione e dell'immigrazione
Non a caso dobbiamo rendere omaggio a quello che il primo osservatorio sulla immigrazione e sulla emigrazione le Regioni mediorientale
Cosa che ricordo le stesse piccole e medie imprese proposero in Campania
Facendo una piccolissima considerazione propedeutica a qualsiasi condizione di sviluppo senza le persone senza il saper fare senza le persone formate non c'è sviluppo
E quindi in un momento in cui il federalismo fiscale avrebbe portato via alla Campania
Circa seicento milioni di euro e alla Puglia circa quattrocento milioni di euro sono dati del Sole ventiquattro Ore ecco fare un ragionamento su quanto possano le risorse che si spostano da una parte all'altra d'Italia era fondamentale
Ma il mio essere breve è anche condizionato al fatto che gli interventi precedenti hanno messo a fuoco in maniera evidente quali sono i grossi problemi alla contrattazione
Programmata e qual è lo stato di avanzamento di questa quindi opponga soltanto ripercorre Rita rapidamente ricordare che l'elemento fondamentale era la programmazione dal basso ma Cerrito per la Campania ha ricordato l'abbiamo curato per quattro anni per costruire i presupposti perché la programmazione negoziata fosse qualcosa
E ovviamente gli imprenditori all'inizio credevano che realmente la programmazione negoziata servisse avere tempi certi per i propri investimenti
Benissimo oggi credo che tutti chi più chi meno ha messo in evidenza come il primo elemento che può interessare a un imprenditore o lavoratore cioè quando iniziò a lavorare o quando investo la prefazione mozzata non riusciva a salvarlo c'è un paradosso il paradosso è quello che lo le procedure particolarmente pesanti portano a un tempo tra i ventiquattro e i trenta mesi per l'aggiudicazione con qualche eccezione
Quando ci sono motivazioni serie la regione Sicilia per esempio questa è stata
L'unica che nel mille novecentonovantanove in sei mesi approvato i contratti di programma sui fondi residui della gente a precedente e ha fatto partire quelli che erano in grossi temi della programmazione negoziata locale
Il patto di Enna le Madonia e via dicendo quindi qualche esempio che insegni alle amministrazioni che si può andare un tantino più veloci c'è e soprattutto accanto questione come imprenditore vorrei distinguere profondamente Franco contrattazione programmata
Che è quella che per esempio ha visto una grande quantità di progetti attuati ce l'ha con quelli tipici per contratti di programma in cui sostanzialmente la programmazione e come diciamo noi resa immune dalle fibrillazioni politica in cui l'investimento è definito e portato avanti quei tempi dell'impresa
E invece invece qui tanti altri strumenti tra cui appunto sicuramente il i pit per esempio soprattutto in questo momento che risentivano delle vicissitudini politiche locali e che hanno dato l'impossibilità di aderire effettivamente Investimenti ora in Campania si sta lavorando alacremente a una proposta che quella della agenzia unica di supervisione dei patti
Manca infatti una banca dati delle eccellenze oppio sentivo un po'le cifre date dei singoli progetti portati avanti era un'attrazione programmata ognuno ha dato cifre più o meno differenti perché effettivamente non mi manca una acclarata banca unica di esperienze
E soprattutto siccome è stato ricordato bene qui che il la lo sviluppo non non si programma si asseconda si segue ecco che diciamo quello che è diventato fondamentale e legare a qualcosa di concreto la programmazione negoziata è una proposta congiunta quella che abbiamo fatto
Dell'analisi delle aree di insediamento produttivo perché le nostre due regioni sono accomunate da
Un punto
Non esistono insediamenti in cui in tempi da impresa si possa fare investimento e soprattutto non esiste un vincolo fra programmazione negoziata e necessità di utilizzo delle aree in alcuni casi e addirittura una fonte di rallentamento nella zona flegrea per esempio una zona penso famosa anche qui il l'interesse del patto territoriale dei vari campi lei è stato addirittura un elemento di rallentamento
Ma in un momento in cui i dati visto che siamo nella nuova riprogrammazione di fine anno corrono rapidi è bene ricordare che entro fine di quest'anno
Siamo a rischio di perdita di settecentocinquanta milioni di euro mille cinquecento dei vecchi miliardi legati proprio direttamente la formazione consigliata
E quindi urgente e io in questo colgo pienamente l'elemento andiamo a vedere che cosa verrà scritto in finanziaria perché le risposte ci arriveranno da lì è urgente
Modificare per razionalizzare i meccanismi di attuazione la programmazione negoziata
Parlo della finanziaria perché è lì che noi attendiamo tutte le risposte a quanto viene detto
Io ricordo questa è una fonte te non Confapi ma confindustriale Averna delegato al Mezzogiorno
Che è una conference call o dopo inaugurazione di sabato diceva tutti gli strumenti necessari allo sviluppo del Sud in questo momento non hanno copertura economica questo è un dato di fatto
è un dato di fatto che lo stesso segretario generale della CISL e Pezzotta sull'Ansa esce con una necessità di chiarezza della politica del Governo è necessario perché sono dichiarazioni di luglio di quest'anno il sottosegretario Galati ha rilanciato in maniera forte la fiducia del governo sulla sui contratti di programma e subito dopo c'è stato un coro
Poco convinto in alcuni casi addirittura di smentite in questa direzione e col Sottosegretario
Sicuramente noi piccole e medie imprese chiediamo se la conta dei contratti di programma effettivamente dopo questo dibattito e questa polemica avranno visto che la delega è sua è soltanto sua avranno effettivamente quel rilancio nella politica di governo e conseguentemente nella programmazione ecco quindi una realtà su cui attendiamo una risposta a Tremonti subito la quattro otto otto impressione ore il bonus occupazione non hanno copertura finanziaria e attendiamo
Che la Sicilia ma per concludere io credo che le piccole e medie imprese del Mezzogiorno
Vogliono sfuggire soprattutto in questo momento e queste voci in comune io sento da tutti gli imprenditori allo stereotipo del sud assistito che diciamo la vera la grande il durante il luogo comune che impedisce di fare una politica di programmazione economica seria ne chiediamo non di essere assistiti ma almeno di competere ad armi pari
E questa compensi ad armi pari non c'è data
E della scorsa settimana una ricerca della Camera di Commercio quella italiana non quella del Sud non una persona
Del sud in cui parla di costi di gestione delle piccole e medie imprese fino al venticinque per cento superiori tra piccole e medie imprese del Sud e del nord
E questi costi vengono ospitati relativamente a infrastrutture a difesa Enrico a me di impresa ma le imprese in generale devono a realizzare contro la criminalità e a una serie di voci che non esistono né i paritariamente nei bilanci dei nostri colleghi del Nord e soprattutto se vogliamo parlare di programmazione non c'è cosa peggiore per un imprenditore se non quella di veder
Una determinata somma messa in bilancio ripresi richiesta ed è il caso ovviamente al credito di imposta siamo a un paradosso italiano ed europeo
Vengo alla proposta finale legare come è stato detto la contrattazione di programma alle aree di sviluppo e di insediamento ma soprattutto e qui riprendendo ancora un intervento del Presidente Fitto relativamente al Banco di Napoli quindi questione tipicamente campana è necessario è fondamentale che il grande potere che le Regioni hanno in questo momento di gestire i fondi della agenda due mila due mila sei sia legata relativamente agli istituti di credito
A quegli istituti di credito che fanno più raccolta ma che fanno anche più utilizzo al Sud quindi andando correttamente evita mercato a influenzare gli istituti di credito
Ecco quali sono i due temi reali in questo momento che interessano le piccole e medie imprese la possibilità di fare contrattazione dal basso quindi di interagire
Come stiamo facendo continuamente con il sindacato e contemporaneamente la possibilità che i programmi di sviluppo abbiano le opportune righe di credito
Diciamo che a noi interessa sempre parlare di qualcosa fa quando facciamo investimenti che sia in qualche maniera coperta finanziariamente e questa è un'abitudine
Che io credo il mondo della politica dovrebbe assumere prendere probabilmente di più dal mondo del lavoro
Che c'è in questo caso momento parti datoriali e sindacali sicuramente rappresentano grazie
Una previsto l'intervento del presidente della Regione
In Calabria Giuseppe Chiaravalloti ci il così illustrerà la situazione in Calabria ma chi può richiedere Bondi vorrei porre questa domanda non è che diciamo il presunto asse posti Tremonti così ostile nei confronti del Mezzogiorno
Non consideri come alibi il fatto che la programmazione negoziata non abbia sortito risultati positivi e che quindi diventi un pretesto una scusa per una politica complessivamente diciamo filone hobbistica probabile diciamo dico certamente
Poco meridionalistica
Rivolgo anch'io un saluto tutti ringrazio gli amici della CISL e per l'invito poi raccolgo subito la Pieve provocazione del moderatore e io non credo che nessuno possa dare pagelle a un a un territorio come il maggio giorno se ci ha saputo fare o non ci ha saputo fare
Posto che i i tempi non sono ancora abbastanza lunghi per esaminare i risultati di certo tipo d'azione che sono state avviate il mezzogiorno e comunque io credo dovere ineludibile di uno Stato risponderà a tutte le istanze che provengono dal suo territorio
Comunque motivate quali che siano le possibili ragioni di certe Costa tate o ritenute mancate risposte
Quindi il Mezzogiorno è un problema naturale dello stato e direi che prima di visitare le inadempienze le responsabilità delle classi dirigenti
E delle popolazioni del mezzogiorno e e lo Stato deve fare un ex un esame di coscienza e valutare sei assolto tutti i suoi compiti nei confronti dei nostri territori io ritengo che nei
Cento quarant'anni di governo unitario il Mezzogiorno abbia maturato un credito storico verso lo Stato perché le risorse sono state chiamate date soprattutto verso altri territori
Quando
è nato lo Stato unitario Napoli era una città che aveva un tenore di vita e uno sfarzo non inferiore a quello delle città del Nord
Accento quarant'anni dati qualcosa è cambiato il peggio quello Mezzogiorno bisogna allora chieder sente arrogarsi se mezzogiorno se lo Stato ha fatto quello che doveva fare notti con Prodi prima di accusare dovrebbe accusare se stesso
La dotazione infrastrutturale della mia regione la Calabria e almeno del quaranta per cento inferiore alla media nazionale
Percentuali simili anche se meno penalizzanti così pochi colleghi e le ha chiesto a Berlusconi queste cose che le ha risposto
Io le ho dette in presenza di Berlusconi con voce alta e forte
E ho avuto la consolazione
Di sentire che il Governo conveniva su queste posizioni
Persino esponenti de la Vega ministro Pagliarini allora
è che se il ministro Pagliarini in un convegno tenuto a Crotone sulla condizione mezzogiorno accettato la dottrina del credito storico del mezzogiorno e del debito dello Stato verso le regioni meridionali
Quindi non la cultura del pietismo e dell'assistenzialismo e del chiedere come al solito col cappello in mano ma la fermai dignitosa pretesa che alle regioni del Sud venga dato quello che finora è stato negato
Senza recriminazioni essenza odio o senza nessun atteggiamento negativamente polemico ma con la consapevolezza che assurdo reclama il suo diritto
Questa è la posizione che noi abbiamo e mi pare l'ho sentita che Giare anche nelle parole di Fitto e questo discorso va bene
Anche il rapporto alla ventilata santa crociata delle regioni del Sud controllasse Bossi Tremonti è stato logora Bassolino mi pare che ha lanciato un indotto ne avevamo parlato in conferenza dei presidenti per fare un fronte comune regione del Sud
E siamo senz'altro d'accordo a questo fondo comune ma come diceva Fitto un fronte non per combattere non per contrastare ma un fronte per portare avanti le legittime esigenze dei nostri territori
è un fronte che sia capace di ancorare alle leggi dell'economia e della tecnica alle leggi Frette
Obiettivi che sanno dare certe ragioni più che a quelle delle politiche le proprie frustrazioni e questa la posizione che noi riteniamo questa la posizione che non troviamo i governatori pardon i presidenti delle regioni del Sud debbano riuscire a portare avanti nell'interlocuzione col Governo
Senza manicheismi di destra o di sinistra è senza manicheismi di nord o sud non conviene al Mezzogiorno
Rinfocolare una polemica o creare steccati tra il nord e il sud esisterà Società italiana che nella sua nel suo progetto di sviluppo ha necessariamente bisogno dell'apporto delle regioni meridionali
Il problema del Sud o non è mai stato un problema del sud è stato sempre un problema nazionale i grossi meridionalisti l'avevano capito a suo tempo forse oggi è interna coscienza popolare quindi credo che sia questa la posizione venendo più specificamente al tema di oggi io devo dire che la regione Calabria ha mostrato di credere nella contrattazione programmata
Ha mostrato di crederci attraverso una serie di azione che vado rapidissimamente apre numerare
La Regione Calabria ha concorso con circa settanta ottanta miliardi nel finanziamento dei sette contratti di programma che sono stati finora stipulati col Governo e che promettono un investimento globale di oltre mille miliardi quindi se l'operazione dovesse riuscire uno autentico volano per lo sviluppo dell'economia regionale
La regione Calabria arte ha offerto
Prima colletta l'offerta e poi con delibera già assunta dalla Giunta regionale di
Trasferire alla contrattazione programmata cento miliardi di vecchie lire
Risorse da assumere dal POR Calabria onde consentire l'ulteriore sviluppo di questo tipo di accordo ha stipulato con lo Stato
Un accordo di programma quadro sui sistemi di sviluppo locale che prevede di impiegare oltre duecento miliardi prelevate dai fondi per le aree depresse nella direzione della programmazione
Della carne cotte programmazione cotte della pardon
Della programmazione negoziata e ciò attraverso l'infrastrutturazione delle aree si interessate sia dei patti territoriale sia dai contratti di programma sia dai i i contratti d'area
Quindi c'è stata questa a atteggiamento diciamo di sostanziale fiducia in un sistema anche se come rilevava segretario regionale Cisnetto
Sbarra le difficoltà e i ritardi sono notevoli
Difficoltà imputabili anche ne faccio ammenda per quel che mi riguarda per quel che riguarda i miei predecessori a negligenza o inefficienze delle istituzioni che non ha ancora completamente attrezzata per affrontare problemi di questo genere
Condivido collo Colaprico sbarra che è stata la felice intuizione di un imprenditore di un imprenditore straniero dunque il vettore settentrionale a creare il primo
In tutto per la costruzione di quella meravigliosa magnifica realtà che si sta rivelato a Gioia Tauro la realtà economica più significativa che si sia determinata in Calabria a forza dall'inizio dalla dalla fondazione dello Stato dazio
Va anche là realizzazione di Gioia Tauro dimostra il successo dalla contrattazione programmata perché nasce e si sviluppa attraverso un accordo
La cultura sindacale esalta il valore della concertazione siamo qui in fondo per dire questo anch'io credo che la istituzione abbia ineludibile il dovere sacrosanto dell'ascolto
Il dovere di praticare la cultura di ascoltare le voci che provengono dal territorio dalle organizzazioni dalle aree e soprattutto da quelle la voce estremamente più qualificata che quella del mondo del lavoro espressa Taranta Conte
Dal sindaco espressa essenzialmente dal sindacato quindi su questo non c'è dubbio e sinergie fra l'istituzione del mondo del lavoro possono preludere a risultati certamente positivo
Credo anche che istituzione debba mantenere debba riservare assistenza siccome ne alla responsabilità dei risultati dell'azione Debian riservare l'indipendenza e la capacità d'eccezione non debba delegare o abrogare alla cultura di al dovere di ascoltare poi decidere questo tuttavia nell'ottica di una prospettiva di crescita globale complessiva di tutte
Le componenti della società che possa portare effettivamente a una concertazione quando però tutti i soggetti avranno raggiunto un grado di autodisciplina e di capacità di autoregolamentazione che Viduka a sentire il peggio per lei responsabilità più Perez gestione del potere e questo la la la posizione che noi cerchiamo di tenere e raccolgo in quest'ottica anche l'importo dal segretario sbarra per una cabina di regia che posso a monitorare col controllo effettivo
Contro le ineliminabile col contro le forze del lavoro
L'attuazione del POR Calabria e l'andamento della dell'uso dei fondi
Io dico che da troppo tempo
La Calabria Sutu del sud
Aspetta e perciò siccome su tutto il sugo condizioni emblematica
Fra tutte le regioni del Mezzogiorno attende nuovo equilibrio fra tutti i territori dallo Stato
Bene quel dopo equilibrio che lo Stato ha il dovere di procurare attraverso la il risarcimento storico in termini per esempio di concessione di infrastrutture i termini di maggiore attenzione alle condizioni di sicurezza del sud
Dotazione infrastrutturale
E sicurezza credo che siano le precondizioni per lo sviluppo sono non so non non tanto non ancora duetti attore di sviluppo ma essenzialmente tre condizioni perché possano spartito allo sviluppo in tutte le direzioni
Io ricordando ricordo qui il pensiero mio maestro il quale diceva che il positivo dei tempi avversi
Sta in ciò
Perché gli uomini capiscono finalmente che il loro destino affidato al romanziere che dall'alto quanto meno dal soffitto terreno ma giungere all'avanguardia ed è nella direzione di questo impegno nella direzione di questa foglia delle regione del Sud di guidare il proprio sviluppo che io credo si raggiunga anche un momento alto
Concertazione di siderurgia e di identità di posizione Nigra
Ringraziamo il Presidente Chiaravalloti restiamo in Calabria
Cedo la parola a Filippo Callipo della Confindustria alla crederci testimonierà la sua esperienza ormai riempì i patti territoriali vi chiederei se investirebbe ancora su questo strumento
Autorità signore e signori buongiorno
Puro proceduto a mo'di produttori che vorrei sostenuto porgere un corteo pro soluto a tutti procedente del micio bottiglie a nome di tutti gli imprenditori
Del mezzogiorno
Per me più che nel primo di Antonio Morleo ventuno il convegno limoni Prost l'Osservatorio non sono dopo ci sotto
Il più grave quello recente di Pisa
Anche a noi anche noi condanniamo chi pensa di intimidire un sindacato riformista e che vuole contribuire al cambiamento del nostro Paese e al suo sviluppo
Dottor Pezzotta signor Segretario regionale amico Luigi sbarra noi che siamo vicini ed incoraggiamo continuare a lavorare in questa direzione
Dopo gli interventi qualificante
Sia per la signora Rina che negli altri segretari mi è un po'difficile però il mio intervento è una testimonianza che anche dal punto di vista degli imprenditori
Praticamente condividono quelle che sono le criticità e le difficoltà che hanno messo in evidenza che mia
Preceduto
Il seminario sullo stato di attuazione sul futuro dalla programmazione negoziata organizzato da Vacis pugliese ripropone con forza l'importanza di questo strumento del gruppo vocale nel panorama delle politiche pubbliche di sostegno all'economia
Dopo diversi anni di attuazione oltre duecento territori sono impegnate nella realizzazione di queste esperienze con le loro diverse specializzazioni e modalità
Si tratta di strumenti che interessano quasi un terzo dalla popolazione italiana e più della metà del Mezzogiorno
Oltre dieci mila miliardi di vecchie lire migliaia di posti di lavoro che sono attesi che si stanno creando che si vanno consolidando grazie ai progetti finanziati
La qualità della partecipazione al seminario morto che l'aspettativa locale intorno a questo strumento non sono sopite nonostante le difficoltà attuative che diverse le belle ne hanno ostacolato la realizzazione
A distanza di quasi cinquant'anni dall'avvio dall'intervento straordinario del Mezzogiorno il permanere di elevati squilibri territoriali
Nere editi nelle condizioni di vita nella dotazione di infrastrutture moderne e nell'opportunità di lavoro continuano a rappresentare uno dei principale problemi del nostro Paese
Nonostante tutto nessuno parla più oggi di un Mezzogiorno miserabile come si poteva fare presentarsi agli osservatori degli anni Cinquanta
Il Mezzogiorno è un prezzo dall'Europa occidentale ritardi dei vari economici disoccupazione legalità non devono far dimenticare questo dato di fondo
è innegabile tuttavia in questo contesto è facile poter individuare alcune cause che ostacola il processo di crescita del sud
Il mal funzionamento delle istituzioni che in realtà dovrebbero essere in grado di realizzare funzione di trasformazione sviluppo
Il modello di industrializzazione che nel Meridione è stato calato dall'alto e quindi non ha creato un tessuto industriale locale
Non ha avviato c'è uno sviluppo che fosse capace di sostenersi da solo
Il clientelismo politico che ha fatto sì che il rafforzamento del consenso elettorale si accompagnasse ad un indebolimento dalla fiducia nelle istituzioni
Questi tre elementi hanno reso problematico qualunque tipo di approccio lo sviluppo rischiando determinare Circuit che non sempre positivi ed imponenza andò come cercherò di dimostrare a breve anche lesto per i nuovi strumenti della programmazione negoziata
Se questo che ho sinteticamente tracciato il contesto nel quale operiamo noi uomini dal sud se questo è stato anche lo scenario nel quale si è cercato di innestare la programmazione negoziata
è facile intuire che la risposta economica che si è prodotta dall'attuazione dei vari strumenti non ha originato sviluppo endogeno ma è riuscito soltanto a rispondere all'esigenza posta dal centro
Mi permettono di portare nel corso della mia relazione l'esperienza diretta di chi come il sottoscritto nell'ormai lontano novantasei e stato Vibo Valentia un attore locale del patto territoriale
In qualità di Presidente la situazione degli industriale vibonese in parte sono stato uno degli artefici del tavolo di concertazione
Come imprenditore ho presentato un piccolo progetto di ampliamento dalla mia azienda all'interno del patto
Sono stato infine presidente dall'arrivo sviluppo soggetto gestore del patto territoriale
E così che avendo loro recitato tutti i diversi ruoli
In uno degli strumenti alla programmazione negoziata
Ho scelto oggi di parlare dei patti territoriali ed è soffermarmi nella mia relazione ad analizzare alcune delle quali città che ho riscontrato individuare il modello futuro ovvero posto dalla programmazione che negoziata
Va salvato pensando di avviare uno sviluppo endogeno alle aree depresse del Paese
Sono quattro le criticità che ritengo di dovervi sottoporre
L'incertezza normativa anche se in modo diverso impatto influito sui processi di attuazione degli strumenti e specialmente nelle fasi iniziali
L'esperienza delibata scempio essendo tra le prime in Italia è stata caratterizzato dall'aver operato quasi in una situazione di vuoto normativo
Posso affermare quindi senza alcun timore di essere smentito che i tempi ristretti dei numerosi cambiamenti delle delibere in corso d'opera hanno cresciuto la difficoltà dei promotore degli strumenti previsti dalla programmazione negoziata
I tempi ristretti l'impressione che ho avuto leggendo documenti ufficiali anche degli altri patti territoriali è stata che la preoccupazione principale degli estensori sia stata la redazione materiale del progetto piuttosto che l'individuazione delle esigenze effettive dall'aria
Le tematiche affrontate sono state solitamente generiche indicative dei problemi inerenti allo sviluppo locale
La fase iniziale è stata caratterizzato dunque dall'incertezza anche sui ciò che il patto doveva essere
In definitiva in un territorio che ha sperimentato per la prima volta la possibilità dei negoziare lo sviluppo ci si è solamente posto il problema di individuare le linee di fondo su cui far convergere un'ipotesi di sviluppo
La mancanza di esperienza dei soggetti pubblici locali e la scarsa qualità dalla progettazione espresso dagli imprenditori
Lo sviluppo dal basso ha incontrato resistenze iniziali che nascevano dalla diffidenza e dall'impreparazione della pubblica amministrazione a gestire nove strumenti la chiusura iniziale si è reso visibile con la modesta qualità della programmazione espresse va aggiunto che onor del vero che non con i casi la maggior parte delle imprese finanziata dagli strumenti sono piccole il più delle volte a carattere familiare è alla prima esperienza imprenditoriale
La partecipazione è stata così stimolata da consulente finanziaria a volte poco responsabile piuttosto che essere sintomo di vivacità imprenditoriale
Elementi questi che non danno grossi margini di garanzia rispetto all'effettiva possibilità che lede progettuale si trasformano in aziende operanti sul territorio
A conferma di ciò che sostengo vi ricordo che per un periodo abbiamo avuto il prezzo al mare di patti territoriali spesso pochi chilometri l'uno dall'altro sullo stesso territorio
Una mancanza di crescita socioculturale
La concertazione è stata fatto sulla base delle intenzioni ma non si è ancora tradotta in azione
L'esperienza dei patti territoriali rischia di vanificarsi perché non è riuscita ad innescare un processo di apprendimento sul territorio un atteggiamento diverso dei soggetti locali ronde verso un modo di rapportarsi tra loro
Quando presenta il progetto di ampliamento dalla mia azienda con il patto territoriale di Vibo
Avevo immaginato che essendo collocato all'interno di un progetto comune che prevedevano sviluppo per filiera oltre all'agevolazione previste
Potessi beneficiano dei vantaggi derivanti dalla cooperazione dall'integrazione dalla creazione di un sistema imprenditoriale
Testimonianza questa che il parto ha rappresentato uno dei tanti strumenti di finanziamento piuttosto che essere un'occasione per interazione di interazione per le imprese
Se quelle che ho appena elencato sono alcuni degli aspetti critici che è stato facile riscontrare negli strumenti della programmazione negoziata del passato
Mi sono anche ho dovuto chiedere se fosse stato possibile individuare con altrettanta facilità un modello vincente da proporre per il futuro
Non potrei non collocare la concertazione locale quale primo elemento da salvaguardare e da rafforzare
Avendo come ho detto ha partecipato al patto territoriale di Vibo infatti e cresciuta in me la convinzione secondo la quale il vero primo risultato della programmazione negoziata deve essere la crescita culturale delle classi dirigenti locali esce a vari livelli
La concertazione
Come modo di interazione tra le parti stimola la reciprocità avvio momenti di mobilitazione rappresenta un'opportunità per la realizzazione di un sistema locale del funzionamento sociale economico e istituzionale stabile
Emerge così l'importanza del contesto socio economiche politico istituzionale nella definizione realizzazione della politica di sviluppo
Nel concreto dall'esperienza dei patti essere parte del contesto socio economica significato nel passato soltanto parlasse reciprocamente
Nel nuovo millennio il parlare dovrà lasciare il posto magico il contesto socio economico che si è creato con l'esperienza concertativa dovrà cioè avviare una fase espansiva reciproca nel nostro Mezzogiorno resto del Paese
E sicuramente o spiegabile che l'esperienza locale di programmazione negoziata abbiamo l'opportunità se basata sul risultati convincenti di trovare sbocco e sviluppo nell'ambito dei Pitti
Essendo i fondi strutturali comunitari lo strumento naturale di finanziamento di progetti di sviluppo locale
In tale logica
Dovrebbe essere visto anche il destino dei soggetti responsabili per i quali anche alla luce dalla recente approvazione del disciplinare
Va innanzitutto risolto il problema dei promessi finanziamenti per il ruolo finora svolto risorse che potrebbero rappresentare il mezzo con cui proseguire stabilmente l'esperienza maturata possibilmente come agenti locali per lo sviluppo
Infine per essere artefici del proprio destino con la regionalizzazione dei patti ovvero con trasferimento delle competenze delle risorse alle Regioni
Sarà necessario che le parti economiche e sociali siano messe nelle condizione di salvaguardare il principio del partenariato sociale
In particolare dovremmo pensare insieme sindacato ed imprenditori a predisporre fra i soggetti citati uno schema di accordo di programma quadro all'interno del quale dare una soluzione condivisa
Al rapporto fra vecchi piante Patti ed amministrazione regionale
Emergeva la mia esposizione delle criticità incontrate dalla individuazione dei necessari aggiustamenti da seguire per il futuro che non sempre i principi normativi espressi a livello centrale possono trovano attuazione nella realtà in cui sono applicate
Eppure non il Meridione abbiamo grandi potenzialità che ci permettono dentro prendono la via dello sviluppo anche culturale
Giovane disposti a impegnarsi per un lavoro produttivo risorse ambientali e culturali che tutto il mondo ci invidia
Nuove tecnologie che annullano storiche per e veridicità imprenditori disponibile autorizzare al di utilizzare al meglio queste risorse è un sindacato maturo e disponibile al dialogo costruttivo ci sono insomma gli ingredienti per dare forza e concreta a questa crescita e concludo
L'analisi che ho condotto oggi vorrebbe dimostrare che la programmazione negoziata non è riuscito a mutare il contesto locale del Meridione nel quale ha operato in quanto riproposto attraverso i suoi molteplici strumenti le condizioni preesistenti
In contesti deboli patti territoriali non hanno finora mostrato in sé la capacità di produrre un sistema né sembra che possono farlo in un immediato futuro
Questo non vuol dire che si è esaurito l'esigenza di far affluire considerevole risorse però accelerare lo sviluppo del Mezzogiorno
Non si tratta tanto di scegliere il settore o tecnologie né di programmare dirigistica mente sentiero voluti
Occorre piuttosto in un ottica di sviluppo integrato ed equilibrato creare un habitat che assecondi in ogni modo la crescita del cambiamento l'innovazione
Assai più che nel passato se sostegno pubblico dovrebbe indirizzarsi a promuovere lo sviluppo di reti i servizi alle imprese marketing commercializzazione nove strumenti finanziari
Così come occorre migliorare i meccanismi di diffusione delle nuove tecnologie creando quei rapporti tra università e d'impresa piogge sono inesistenti
I patti territoriale stanno dimostrando che numerose zone del sud le imprese e le forze sociali l'amministrazione hanno saputo abbandonare la retorica di un Mezzogiorno fece trascurato che so usare solo l'arma della rivendicazione
Auspicherei sia si affermasse adesso uno nuovo cultura dello sviluppo e della progettualità sostenuto da tutte le parti sociali
Queste forme di intervento dal basso proprio perché fortemente senz'
I tre protagonisti dello sviluppo sul territorio possono aiutare a prendere decisioni coraggiose capaci di recuperare le regione meridionale ad una cultura di governo
Di portarla fino al mento a pieno titolo tra le regioni dell'Europa grazie
Prima di passare alla Isaia Sales rappresentate dalla Regione campana saluto vicepresidente la Regione Puglia Giovanni Copertino
Sotto Consales nel nell'ultimo libro Ricciardi
E l'ultimo libro di Nicola Cossiga
E Riformisti per forza a proposito dei patti territoriali per i contratti d'area proprio si legge una vera e propria requisitoria rotoli viene citato come uno dei padri e dei patti territoriali come uno dei possibili pentiti di questo strumento a proposito della poi dalla contrattazione negoziata del il
Nicola costi ritiene che si è persa una grande occasione si potevano introdurre dei correttivi di degli ammortizzatori sociali di tipo europeo anziché spendere soldi della comunità nazionale per fatti per contratti d'area
Per diciamo un un prodotto per un risultato che poi ha deluso in maniera molto molto evidente ha deluso le attese come diciamo il documento dalla Corte dei conti dell'altro giorno ha confermato a citando lei così ripropone la questione della dell'eccessiva cliente Rizza visione poiché si è verificata nella così nella nebbia nel prosieguo di questo strumento è che probabilmente i criteri politici riescono ad avere la meglio sui criteri tecnici nella definizione non delle iniziative ecco lei si ritiene un pentito dei patti territoriali
No assolutamente ritengo che l'osservazione di Nicola Rossi sono banali superficiali e non degno di un consigliere
Di un ex presidente del Consiglio e quindi
Ritengo che il libro di Rossi sia un libro tra i più superficiali tra quelle scritte negli ultimi anni sul Mezzogiorno
Vorrei partire proprio da qui per
Ricordare perché tanta ostilità perché tanta rabbia contro i patti territoriali e Nicola Rossi
E è uno di questi dotto ma mi scusi ma nel merito condivide le no come no assolutamente poi dirò anche perché sono sbagliati i dati della Corte dei Conti
Dicevo perché tanta ostilità nei confronti dei patti anche perché diciamo tanta passione io sono contentissimo di stare a questo convegno della CISL i sindacati nel loro complesso
Tengono in mano la partita dalla programmazione negoziata assi al di là del giudizio che si può dare sul patto per l'Italia e credo che questo punto sia tra i più interessanti quello sottoscritto con il governo
Ecco perché c'è tanta ostilità nei confronti da Pati al punto da falsificare i dati
Perché i patti appartengono a una stagione che si vorrà mettere in soffitta appartengono alla stagione della concertazione e alla stagione dell'elezione diretta dei sindaci
Venuta meno meno quella stagione avendo spremuto il sindacato sul Risanamento per la finanza pubblica si è ritenuto che la concertazione dovesse finire
E dunque tutto ciò che ha a che fare con la concertazione e quindi quando l'impresa e debbono concertare anche con i sindacati degli obiettivi viene considerata una mala parola viene considerata una cattiva parola
E costa venendo avanti un'idea che io non accetto
L'idea cioè che l'impresa di per sé civili tra il territorio e per cui basta dare i soldi alle imprese è di per sé ben prese danno quel miglioramento ai territori che dove ci auguriamo poiché ho studiato un po'la storia dell'intervento straordinario la fine che hanno fatto gli incentivi pubblici se questo ragionamento fosse vero
Noi avremmo dovuto danni risolverà la questione meridionale perché il perno fondamentale
Soprattutto negli anni settanta ottanta dell'intervento straordinario è stato il sostegno all'impresa
Gli abbiamo dato gli incentivi più alti del mondo gli abbiamo dato gli sconti fiscali per dieci anni
Abbiano pagato la manodopera nel sud in media con il venti per cento in meno rispetto alle altre due parti del Paese insomma la soluzione non è alle porte dunque no no non voglio fare il difensore di Rossi però mi sembra che costi nel libro insista su gli automatismi sì sì sì da Roma per lui non è un imponente non e cioè quello che lui mi ero preparato Suazo sì e noi no noi critica il fatto che debba essere la pubblica amministrazione decidere il progetto che va a fine aprile via però io non ebbi l'onore di no
Ci verrà
E dunque io penso che questo ostilità è dovuta a questa idea
Della centralità dell'impresa nella Sarti rizzare il territorio io non sono convinto
E vorrei che tutti quanti insieme poi farò una proposta discutessimo anche su questi meccanismi dell'incentivazione automatica
Cioè incentivo automatico vuol dire che un imprenditore non debba dire nel suo piano industriale quali obiettivi occupazionali avrà
Cioè l'incentivo è automatico fai l'investimento etero sconti sulle tasse
Ecco in una situazione di questo tipo nel sud con un tasso di disoccupazione così alto non ci possiamo consentire che l'impresa non è sottoposta a nessun parametro di riferimento sull'occupazione
Nella quattro ottantotto il parametro occupazionale cioè è discutibile ma c'è
Per cui in graduatoria un'impresa va prima con scarsità di risorse va prima un'impresa che rinuncia a una parte del contributo e a un altro parametro sulla base del tasso di occupati che farà in più
Nell'incentivo automatico tutto ciò non c'è
Ora voglio fare un esempio relativo ai soldi del due mila uno il sottosegretario Galati mi potrà smentire
Penso di no perché sono dati che ho preso dal rapporto Svimez
Con i fondi degli incentivi automatici l'anno scorso il cinquanta per cento dei soldi sono andati ad attività commerciali
E solo il venticinque per cento da attività industriali
Io mi chiedo in un Paese che ha risorse così scarse
E poniamo che la contingenza economica quella che è anche per ragioni indipendenti dal governo e da comportamenti
Non ci possiamo consentire su incentivi scarsi meccanismi di questo tipo
Ecco quando si dice poi che l'incentivo automatico non sottostà a un controllo politico mentre la programmazione negoziata si si dice una bugia grossa quanto una casa
Perché nella programmazione negoziata dei patti territoriali il meccanismo che è stato scelto è stato quello della quattro ottantotto cioè si fa un vanto quindi non c'è nessun politico che può incidere nella graduatoria perché quella graduatoria viene fatta dalle banche
Quindi dove strada che parte Rossi o chi altro ha trovato che l'incentivo automatico
Ci sottrae dalla clientela politica e mentre tutte le altre forme di incentivazione e ci sottopongono alla clientela politica i dati stanno smentire perché Bossi forse non sa neanche come funziona un patto territoriale
E allora qui è il punto
Io sono d'accordo con il Presidente Fitto io sono tra quelli che difenda la programmazione negoziata ma so che per difenderla bisogna essere severi
Bisogna essere severi sui risultati e bisogna dire i dati chiedo scusa alla relatrice di non aver sentito integralmente alla sua relazione forse i dati che io darò sono stati già da lei
Da lei forniti però è opportuno che tutti quanti noi
Partiamo dai dati
Anche se la programmazione negoziata in particolare i patti territoriali e difficile selezionarlo indicarlo come un incentivo all'impresa è altra cosa però anche giudichiamo lo come incentivo alle imprese
Perché in tutti i gorghi convegno a cui nel futuro parteciperemo ciascuno di noi ripeto potremo avere la stessa opinione sui patti territoriali però almeno partiamo dai dati
Ora chi ha inventato questa storia che i patti in Italia sarebbero duecentoquaranta
Non è vero
I patti in Italia
Non solo duecentoquaranta perché ne duecentoquaranta si inseriscono novantuno patti agricoli che non ci sono patti territoriali tradizionali
E chi ha detto che i patti hanno i costi che la Corte dei Conti dice la Corte dei Conti per esempio mette
Tra i costi alle imprese la mancata erogazione all'impresa i contributi dei patti agricoli cioè la corte dei conti fa esattamente questo errore considerati tutti i patti territoriali compresi quelli agricoli
Allora forse è bene ricordare solo i dati che ci vengono da studi allora io cito lo studio di Cersosimo vuole
Cito lo studio della Svimez cito lo studio del ministero dell'industria cito la relazione del Sottosegretario Miccichè al Parlamento nell'aprile due mila credo Suso nell'aprile due mila
Quindi sono dati ufficiali del Governo e da istituzioni di ricerca
Allo stato attuale noi possiamo dare un giudizio unicamente su sessantuno patti territoriali
Perché per tutti gli altri quelli
Per esempio per i quali la presenza di un comune alluvionato ha consentito l'erogazione sono stati erogate le risorse pochi mesi fa
Escludo i patti
Che
Sono stati
Escludo nel senso che non si può ancora materialmente verificare perché un giudizio si deve dare quando il meccanismo è completato c'è stato presentato è stato erogato il finanziamento e vediamo da quel momento in poi
Allora io cito questi sessantuno
Allora su questi cinque
Su questi cinque sessantuno patti di cui cinquantuno nazionali e
Dieci europei
Dieci di questi hanno raggiunto il cento per cento dello Spesal sono quelli europei
In appena due anni dal decreto di approvazione del loro programma quindi si dimostra che con un meccanismo diverso i patti in due anni possono erogare il cento per cento delle risorse e quindi non è un problema del patto è il problema del meccanismo che si esce
Diciassette patti hanno raggiunto più del settanta per cento della spesa per investimenti all'impresa
Solo in sette parti la spesa inferiore al quaranta per per cento per le iniziative imprenditoriali
Più della metà ampiamente superato la spesa del cinquanta per cento per iniziative imprenditoriali
Per quanto riguarda poi
Quanto costa un posto di lavoro in un patto territoriale
Vorrei ricordare che se
Ecco il dato del ministero centotrentasette milioni di lire
Il contratto Daria un posto di lavoro a costa trecento milioni di lire nei contratti di programma costa quattrocentoventi milioni di lire quindi il patto territoriale lo strumento di agevolazione all'impresa per ogni occupato che costa di meno lo Stato di meno costoso ma il prestito d'onore
Se poi vogliamo vedere un'indagine della del Loverre che sarebbe L'Unità di verifica sugli investimenti pubblici del ministero che ha fatto un'indagine sugli imprenditori
Per capire gli imprenditori che stanno nei patti che cosa ne pensano
Ebbene il novantatré per cento di essi dà un giudizio estremamente positivo pur segnalando le difficoltà di attuazione
Come è stato possibile invece che da questi dati
Sì è venuto fuori invece un giudizio catastrofico sull'esperienza e la programmazione negozi
Ripeto le cose che ho sentito qui che sento in altri convegni potrebbero essere altrettanto valide senza motivarle sui i problemi di erogazione all'impresa
Perché ci sono altri meccanismi noi non sappiamo lo stato attuale la quattro ottantotto esattamente che effetti ha prodotto perché l'investimento viene calcolato in tre anni e qualche volta in quattro cinque
Lecito una richiesta una mi una ricerca del professor Moro dell'Università di Cagliari
Il professor Moro parte da questa premessa io voglio vedere un investimento se quell'impresa lo avrebbe comunque fatto anche in assenza di finanziamento
Il professor Moro segnala che nell'ottanta per cento delle imprese finanziate con la quattro ottantotto avrebbero fatto lo stesso l'investimento anche senza sostegno
E allora mi chiedo in difficoltà di risorse pubbliche per l'Italia per le imprese per il Mezzogiorno noi possiamo consentirci meccanismi di finanziamento che non abbiano un vincolo sociale
Che non abbiano nessun vincolo
Cioè noi ci possiamo consentire di finanziari prese che casomai avrebbero fatto l'investimento anche senza presenza di sostegno pubblico a questo punto il sostegno pubblico riduce i costi dell'impresa non favorisce l'investimento
Per cui tutta la politica di incentivazione nel sud non sarebbe una riduzione dei costi per le imprese io credo che questo non sia accettabile
E allora vengo ad alcune proposte approfitto qui dalla presenza presidente Fitto rappresenta Chiaravalloti che
Sanno l'iniziativa che è partita dal presidente dalla Regione Campania
Non contro ma un accordo per poter verificare che cosa fare nei prossimi mesi
Perché il suo
Allora la prima cosa da fare secondo me e
Togliere questa terminologia di in Italia di aree depresse
Questa terminologia è stata fatta dopo la fine dell'intervento straordinario
Da terminologia aree depresse una terminologia comunitaria che mette insieme arie di destrutturare ritardo e aree che hanno una difficoltà congiunturale
Nelle aree depresse può capitare domani mattina che ci sia pure Milano c'è una parte di Torino
E ha la stessa possibilità di accedere a finanziamenti pubblici di pubblici di Bari o di Napoli
Ora è ancora consentita una cosa del genere i sindacati giustamente hanno fatto la polemica sulla Tremonti bis sulla cumulabilità col credo di posta
E c'è tutta questa polemica ancora aperta se ricrea l'imposta e la cumulabilità vale per il Sud per le aree depresse
Ecco
Possiamo noi invece nella prossima Finanziaria metterci d'accordo che sono agevolabili solo le aree in cui c'è un tasso di disoccupazione superiore per esempio di cinque punti alla media nazionale
C'è possiamo vincolare l'incentivazione pubblica alla lotta alla disoccupazione
A questo punto se c'è un'aria della Sicilia poniamo Ragusa
Che ha il diciassette il quindici per cento di disoccupazione non agevoliamo Ragusa e se c'è a Torino un'aria che ha il ventidue per cento di disoccupazione agevoliamo Torino la cosa assurda però Edi poteva agevolare are
Che hanno una difficoltà temporanea
Quindi la prima unità chiede regioni meridionali potrebbero mettere in piedi e attorno a questo punto cambiamo la terminologia aree depresse cambiamo la terminologia questione meridionale
Io non voglio essere considerato diverso perché sto in un territorio voglio essere considerata eventualmente riverso perché è un problema sociale da risolvere e se questo problema sociale c'è voglio che tutti gli incentivi pubblici vadano in questa direzione
Poniamo il bollo su sulle assunzione
Anche qui il Bar Rosso sulle assunzioni ma sapete quante assunzioni sono state fatte nel corso
Di del primo anno di applicazione
Sapete che il bonus fiscale sull'occupazione e per tutto il Paese con la differenza per il sud di quattrocento mila lire in più ma nel de minimis sono state fatto ottantanove mila assoluzioni di cui diciannove mila nessuno
Quindi guardate con i soldi per sostenere la lotta alla disoccupazione si sono finanziate assunzione a Milano
A Venezia a Treviso a Verona dove non c'è nessun problema di questo tipo lo Stato può finanziare territori dove la disoccupazione al tre quattro e cinque per cento
Allora togliamo questa cosa cominciamo a riservare il i sostegni all'occupazione
Alle imprese unicamente ad una questione sociale
Ecco questa è per me la proposta e termino
E insomma il Sottosegretario Galati e qui ha un compito ogni qual volta va incontro a un convegno so essendo mio troncato nella sua condizione quanto è complicato e difficile
Risponde alla fine su temi di questo tipo
So che è una persona che ha seguito e crede nella programmazione dei corsi noi abbiamo intanto una questione sospesa che riguarda il finanziamento degli ultimi patti territoriali sospese
I sedici che sono
Se i campani e cinque Sicilia
Mi fa piacere sapere che la Puglia ha sottoscritto l'accordo col ministero sottosegretario ne stiamo da gennaio a cercare di sottoscrivere un accordo per quanto riguarda la regionalizzazione siamo pronti affermare in qualsiasi momento
Ecco che cosa deve prevedere la regionalizzazione
La regionalizzazione deve poter vedere un approdo della programmazione negoziata qualche altro libro Io non sono affezionato
Al titolo patto territoriale io sono affezionato che in un territorio se finanziamo l'impresa contemporaneamente dobbiamo finanziare la riduzione contemporaneamente dobbiamo finanziare
La la formazione professionale e contemporaneamente possibilmente finanziare anche qualcosa che renda migliore la vita in quel territorio
Se siamo d'accordo che nel futuro le risorse le dobbiamo dare vincolate s'
Ti finanzio l'impresa di finanza dall'industriale che finanzia la formazione ti finanzia il miglioramento del contesto questo metodo lo possiamo chiamare patto territoriale lo possiamo chiamare in mille modi
Sarebbe però opportuno che non ci inventiamo terminologie diverse ogni volta adesso parleremo di Pitt mai Pete non è altro che un patto territoriale dentro la programmazione
Comunitarie possiamo trovare un modo perché tutte queste esperienze approdino in un unico luogo io le chiamo agenzie locali di sì
E questo è un terreno regionale e mi auguro che il Ministero ci possa aiutare a vincolare negli accordi che si sottoscrivono per questo che cos'è l'agenzia locale come si può formare un'agenzia solo un minuto e ho terminato scuse
Allora è così utile che ci siano patti e contratti nello stesso territorio
L'agenzia locale può diventare agenzia locale di sviluppo quel territorio che unifica gli strumenti di programmazione negoziata
Può diventare agenzia locale di sviluppo quel territorio che ha speso almeno il settanta per cento dei fondi assegnati così abbiamo la certezza che ha speso
Può diventare agenzia locale di sviluppo un'agenzia che allo sportello unico per le imprese e per cui è documentato che in un mese può dare l'autorizzazione
Può diventare agenzia locale di sviluppo quel territorio che ha una Società di trasformazione urbana
La campagna domani mattina
C'è il rito lo sa
Comunicherà gli imprenditori al sindacato questa proposta cioè di fare le agenzie locali di sviluppo con legge regionale
Resta il grande problema delle ASI ne abbiamo parlato per anni di programmazione negoziata di Peter ma nessuno sa esattamente che cosa fanno le aste del Mezzogiorno è venuto no il momento di fare il punto su questa vicenda delle aste
Io sono perché le agenzie
Bene mi fa piacere Presidente cioè la cosa importante troviamo un luogo dove le aree ho a disposizione o da fare siano in connessione con i luoghi del finanziamento della formazione perché non non ha senso allora non nelle agenzie regionali di sviluppo prevediamo che o si concorda con le ASI o l'agenzia assume le caratteristiche di
Di aria di sviluppo industriale
Ecco se noi portiamo a questo approdo la programmazione negoziata forse la salviamo se lo ripeto al di là di qualsiasi idea che ciascuno di noi ha su questi strumenti la cosa importante è partire dai fatti i fatti ci dicono che la programmazione negoziata è stata una bella esperienza che ha prodotto anche dei risultati
Di meno delle nostre aspettative sicuramente però diciamo l'esame che ha subito la programmazione negoziata non ha subito nessun altro strumento perché perché prima eravamo abituati a una spesa noi abbiamo chiamato in tutti i modi ma tutto sommato una spesa che partiva dalla centralità dell'impresa io credo che nel Sud bisogna partire dalla centralità dei problemi del territorio di quell'impresa è una componente importante ma non quelli esclusi
Favola adesso a Sergio D'Antoni non ha bisogno di presentazioni vogliamo chiede di Seclì intanto se non condivide l'analisi tutto sommato assoluto latte ha fatto Sales sui i patti territoriali ha poi diciamo lanciato una nuova diciamo un nuovo traguardo
Per la la programmazione negoziata e ampi così messo il territorio al centro dell'iniziativa del dei poteri pubblici anziché diciamo l'attenzione alla centralità dell'impresa
Ma io
Ringrazio il nostro coordinatore rispondano dentro il mio ragionamento è questa
Questa domanda come ringrazio
Gli organizzatori di questa iniziativa per l'invito che mi hanno rivolto meneghina per la impostazione molto puntuale molto corretti gli ho dato questo tema inquadrando lo stesso tema in una questione giustamente come si è visto nel corso del di questo dibattito in una questione più ampia più complessiva se questo strumento quello alla programmazione
Concordata o negoziata sia ancora valido Dalì do dentro uno schema complessivo di intervento per lo sviluppo
Io sono convinto che lo dirò in un brevissimo perché il tempo l'orario quelli che debbono parlare dopo di me
Ottanta esperienza da sapere che è meglio lasciare alcuno spazio pergolato evitare che sino che si ricorda poi al problema dei succhi gastrici importante
Solo per assoluta certezza che siamo davanti ad uno scenario totalmente nuovo rispetto a quello che avevamo solo qualche anno fa
Ora qui non abbiamo il tempo ma non c'è dubbio che a vere
Le vicende esaminate dopo del l'undici settembre l'anno scorso cioè siamo ad un anniversario significativo se la lista discutendo tanto perché siamo dentro anniversario non si discute
Delle conseguenze che quella vicenda ha determinato complessivamente nei rapporti internazionali ma anche nelle questioni economiche d'intervento sull'economia è finita veramente è una farsa
Il liberismo una parte il dirigismo all'altro non sono più le risposte
Che come dire
Erano tradizionalmente affidate agli schieramenti ormai a un ministro visto continua
E questo ministro si vede anche nelle interpretazioni più incredibile cioè se è un governo come l'attuale fa il blocco per Breva è utile o inutile non lo so utile sicuramente delle tariffe non si vede rispondere guardate che dovevate farlo più o lungo dall'altra parte secondo una certa impostazione no sì vera risponda non si doveva fare perché perché così massacrata il mercato
Cioè che la sinistra usi al contrario termini tradizionali danno il segno complessivo ormai di una nuova vicenda entro cui siamo immersi dentro cui questa nostra discussione sugli interventi per lo sviluppo e pienamente inserita e andrebbe ricollocata interamente così come hanno fatto sia la relazione sia diversi interventi per fare questo
Mi ha fatto piacere che va recuperato Sales la cosa fondamentale da cui partiva se vogliamo fare un intervento mesto continuamente visto in cui non ci sono visioni di appartenenza assoluta
La prima cosa da fare riconquistare una pienezza della concertazione a livello europeo nazionale e locale
Perché senza quello strumento qualunque iniziativa avesse le caratteristiche dello sviluppo è affidato a qualche altro
O mercato impresa e cioè non c'è la sintesi che solo la concertazione può garantire io non è perché sono in casa cinque troppo facile per me
Ma per ACSM io do atto qui pubblicamente al suo segretario generale a tutti voi a tutti i dirigenti aveva mai conquistato la concertazione è l'unico strumento per puntare allo sviluppo non fare questi
Non capire questo non ancora attardarsi su un vecchio schema e siccome la questione la concertazione è una questione che apparteneva l'addetto Sales quindi
Se lo dice lui non ci sono dubbi diciamo data la fonte
Che i nemici erano da una parte o dall'altra cioè non non c'erano nemici come dire o avversari pregustando il documento già precostituiti erano trasversali e sono trasversali
Ecco perché bisogna riconquistarla interamente e avendo varie conquistato sul piano nazionale oggi va riconquistata interamente a tutti i livelli bisogna accompagnare il Patto per l'Italia compatti regionali locali che portino quel tipo di indicazione l'unica oggi valida per misurare il rapporto tra gli interventi sul reddito tra gli interventi sullo sviluppo tra il rapporto tra questo e le risorse necessarie
Certa dando alla questione meridionale ora non è un problema di etichetta di nomenclatura secondo me ci sono già questa definizione sono le aree di Obiettivo Orsi sono state definite
Quelle per me sono le aree oggi che merita un intervento forte per la ripresa dello sviluppo se entriamo in questa diatriba di considerare quali nuove aree quale mai chiare quali sono meritevole quale non sono l'eterno ne siamo più
C'è una lite furibonda che chissà dove ci porta
Abbiamo una definizione precisa
L'ha fatta l'Europa l'Italia va accettata le aree Obiettivo uno esse corrispondono per la grandissima maggioranza quasi tutte alleare che abbiamo considerato quelle meridionali benissimo gli interventi di sostengono se no non vanno fatte ecco quindi il vero problema trasversale è esclusivamente alleare di Obiettivo o no questua informato politico politico poi io venni ed è qui non è sviluppo per tempo quali sono questi interventi una per tutte la fiscalità di vantaggio
Perché dunque mettere insieme interventi selettivi di programmazione di concertazione con interventi automatici e le due cose insieme a danno il massimo delle potenzialità perché se un'azienda oggi americana ovunque
Come dire o europea deve decidere dove andare ad investire deve sapere dove andrà ad investire che trova un territorio accogliente che trova le strade i porti gli aeroporti va be'tutte le cose che sappiamo ma deve sapere anche a quanto pagherà dettasse che rapporto c'è tra questo
E il salario quali sono i suoi costi Legoland ha superato l'Irlanda era come noi anzi era peggio di noi
Negli anni Sessanta e Settanta quello stiamo parlando di cose avveniristiche
Stiamo parlando di cose avvenute l'Irlanda attraverso una politica di fiscalità di vantaggio oggi è trovare ragioni dai Paesi più sviluppati d'Europa alla disco pazzia al tre per cento a una crescita di tre quattro punti cioè a una condizione incredibile se può fare come l'ha fatto con la fiscalità di vantaggio per attrarre gli investimenti e con le infrastrutture che accompagnavano in Italia si è sempre detto non si può fare perché perché l'Europa sarebbe difficile era una grande menzogna tant'è vero che finalmente una parziale sperimentazione di fiscalità di vantaggio come il bonus come il credito di imposta sommato alla Tremonti che ha provocato ha provocato un tale funzionamento la parte che le risorse quindi non era bello che l'Europa ce lo impediva era vero il fatto che l'Italia non muove per sottrarmi a questo alle scale tale vantaggio questo è il problema ma letale a tutta oggi è facile prendersela con una parte perché appunto si è fatto qui Bossi ma l'Italia ha una sua concezione nel suo rapporto nella sua cultura
Nella sua immagine questo è il nostro sforzo certo che ci vuole avere le carte in regola per non dare alibi a nessuno l'Italia andata in Europa perché ha capito che quello era un compito del paese tutto
E tutti ci siamo assunti la responsabilità per arrivarci l'Italia non capisce attualmente perché deve fare una certa politica per sviluppare le aree non sviluppata nel suo Paese
Fin quando non riusciremo con le carte in regola con le battaglie coerenti con la concertazione a convincere tutti di questa bontà non ci saranno Bossi che tengano
Perché gli avendo questa capacità noi riusciremo a determinare in quel clima
Quell'attenzione quella maturazione che