"La sfida riformista. L'opposizione al centrodestra, il governo degli enti locali" - organizzato dalla Fondazione Italianieuropei, dall'Associazione Nuova economia nuova società e da Legautonomie (presso il Centro Studi I Cappuccini, 12 -14 luglio 2002)

L'area della Regione di Londra
Che si trova ad avere fino a duecento venti cito queste cose perché danno l'idea
Del perché accanto alla scelta della moneta unica si è deciso a livello europeo è un grande impegno finanziario per cercare di ridurre il divario tra aree che avrebbero e avranno la stessa moneta
In alcuni casi già oggi è così in altri casi penso la regione di Londra sarà così ci auguriamo in tempo breve ma che si trovano ad avere dei livelli pensate rapporto trentotto duecentoventi che cosa vuol dire ma anche soltanto oggi tra regioni che hanno già la stessa moneta trentotto centosessanta barriere Grecia è un rapporto né molto molto impressionante e
E la valutazione di tutti e che una stessa moneta all'interno di un'area geografica che abbia delle differenze così rilevanti rischia di essere non un elemento positivo anzi rischia del suo movimento
Addirittura addirittura negativo
L'inizio ma quindi i primi due cc ottantanove novantanove sono due cicli che hanno avuto un forte impatto oltre che dal punto di vista della quantità delle risorse che in verità è stata nettamente inferiore a quella dell'ultimo ciclo cioè quello in corso Nuto un forte impatto in termini soprattutto di metodo
Parlo di tutte le materie parlo del fondo europeo di sviluppo regionale del fondo sociale europeo del fondo europeo
Di orientamento e garanzia CRI colà sono sigle penso note il FESR il FS il FEOGA sono le le le sigle che si sentono si sono sentiti perché poi sono cambiati nel corso del tempo
Maggiormente utilizzate per l'utilizzo dei fondi strutturali stessi
Qual è
L'elemento più importante a mio avviso ancor prima che l'elemento quantitativo di risorse economiche perché poi elemento quantitativo di risorsa importante ma in la maggior parte dei casi ha finito per sostituire risorse nazionali che comunque venivano trasferiti a quella a quelle aree l'elemento più importante è l'elemento di metodo
L'elemento di metodo forse principale è quello di aver pubblicato le diverse regioni le amministrazioni regionali a una europeizzazione
Del dei propri metodo metodi di incentivazione allo sviluppo e all'obbligo di applicare quelle regole di rapporto pubblico privato quale poi verremo in seguito che in alcuni casi sono state subite in altri casi sono state applicate le seconde lande e stimolo e laddove sono state applicate con stimolo andato risultati molto molto maggiori
Alcune cifre credo siano importanti vi dicevo siamo al terzo ciclo il primo ciclo il primo Cucci S quindi avuto un impegno complessivo dell'unione europea ti settantuno miliardi di ECU
Il secondo UCS a praticamente raddoppiato
Quindi un ciclo che ha visto centoquarantasei miliardi di euro
Il Cucci S. di cui stiamo parlando adesso che è più lungo nei tempi vi dicevo
Questo circo CS un processo che va dal due mila al due mila e sei quindi dura sette anni nel suo complesso il primo cinque il secondo sei
Il terzo sette quindi una allungamento anche dei periodi dei quadri comunitari di sostegno ottantanove novantatré novantaquattro novantanove
Due mila due mila e sei quest'ultimo periodo una locazione di duecentodieci miliardi
Siamo entrato l'euro quindi di euro in questo caso
Quando a Berlino si decise nella giugno del mille novecentonovantanove questa quantità di duecentodieci miliardi di euro questa quantità teneva già di conto il fatto che vi era il tema dell'allargamento di fronte
Agli occhi di tutti e che quindi probabilmente una parte di queste risorse sarebbe dovuta essere
Diciamo messa da una parte per essere applicata nella fase finale di questo per i sette anni a favore dei Paesi candidati così è stato perché una quota abbastanza rilevante è stata messa da parte e verrà utilizzata per
Il
L'allargamento dell'unione europea e quindi un allargamento che poi vedremo rapidamente in conclusione che cosa comporterà ma credo
Comporterà soprattutto un una modifica quantitativa oltre che qualitativa dell'utilizzo dei fondi strutturali europea
L'elemento chiave dicevo prima questo rapporto pubblico privato che ovviamente ha dato negli anni un forte una forte innovazione del modo di essere delle pubbliche amministrazioni locali
In un primo tempo nella materia dell'incentivo pubblico allo sviluppo era una materia quasi completamente legata all'intervento del settore pubblico almeno al settore pubblico dominante il grosso cambiamento che interviene con di con il primo il palco secondo ciclo dei fondi strutturali europei è invece
L'obiettivo di fondo che non è quello di trasferire risorse perché queste risorse generino occupazione e crescita ma l'obiettivo della crescita e dell'occupazione è successivo rispetto all'obiettivo primario intermedio
Del trasferimento di fondi pubblici
Che è quello di moltiplicare risorse
Private per lo sviluppo quindi la ragionamento dal quale parte tutta la rivoluzione perché per il nostro Paese soprattutto di rivoluzione si è trattato dei fondi strutturali europei sta proprio in questo non si ha come obiettivo immediato
Attraverso i fondi strutturali europei la l'obiettivo dell'aumento della crescita dell'aumento dell'occupazione questo l'obiettivo che viene posposto in una seconda
Una seconda tappa dando come obiettivo primario la moltiplicazione di Investimenti privati cioè
E sarà sempre di più così nell'arco di questi tre cicli di programmazione la quota di fondo pubblico
è sempre più finalizzata a far
Nascere a far venire fuori una parte di finanziamento privato che consenta quindi a questo meccanismo di moltiplicare risorse private e di conseguenza di arrivare a risultato poi finale come vi potete immaginare
Per un Paese sputo come l'Italia questa è stata la la la vera rivoluzione e che oggi a distanza di tredici anni ha dato dei risultati sicuramente rilevanti perché a questa logica ci sono poi adattati per forza o per volontà tutte le politiche pubbliche di incentivazione sul territorio che
Hanno applicato hanno deciso un anno portati in parte obbligata applicare questo metodo
Rispetto invece ai metodi precedentemente
Utilizzati
Sei maggio mille novecentonovantanove è appunto la data
Dell'accordo interistituzionale che viene siglato tra Parlamento europeo Commissione Consiglio per l'obiettivo del finanziamento e di questo quadro comunitario di sostegno
Cito la cifra complessiva dicevo duecentodieci miliardi
Di euro ma cito soprattutto la percentuale che questa cifra
Vuol dire detto ci vuol dire lo zero quarantasei per cento della
PIL dell'unione europea zero quarantasei per cento può sembrare una cifra rilevante dopo sembra scusate una cifra non particolarmente rilevante
è una cifra enorme se consideriamo il fatto che l'Unione europea si trova ad avere un tetto per il suo proprio Bilancio che l'uno virgola ventisette del PIL comunitaria cioè il Bilancio europeo
Le risorse che a livello europeo
Brussel direttamente destina USA gestisce sono risorse che non possono per trattato quindi per atto pattizio tra gli stati membri superare l'uno virgola ventisette per cento del bilancio comunitari che è una cifra importante ma comunque anche percentualmente abbastanza ridotto
è importante dire che questo zero quarantasei sta all'interno di questo uno virgola ventisette cioè lo zero quarantasei e quindi la parte politica di coesione rappresenta una cifra superiore un po'superiore a un terzo di tutto il bilancio comunitario quindi per le politiche di coesione e per la crescita delle aree più meno sviluppate dell'europea viene usato più di un terzo dell'intero bilancio comunitario dico per inciso questo
Per informazione generale
Che un altro terzo del bilancio comunitario qualcosa di più viene usato per la politica agricola comune da questa coppia di voci viene quindi assorbito all'incirca settantacinque settantotto per cento dell'intero bilancio comunitario il che lo dico per inciso a mio avviso rappresenta una delle più grandi storture della costruzione europea l'idea che la costruzione europea e il quadro istituzionale europeo si trovi ad a vere
Quasi l'ottanta per cento del suo bilancio assorbito da due voci
Fondi alle aree meno sviluppate e agricoltura
La dice lunga sullo squilibrio del modo con il quale l'Unione operative il suo rapporto con le politiche perché se voi prendete quanto in un bilancio nazionale queste stesse due voci incidono in percentuale questa voce forse
Pari a un un sesto
Un quinto un sesto un settimo di quanto vale invece per l'intera
Unione Europea e questo sicuramente sarà uno dei temi chiave
Delle prossime decisioni che a livello europeo verranno assunte perché è evidente che un'unione che si trova ad avere caricata sulle spalle sempre maggiore responsabilità su temi delicati come la sicurezza interna la sicurezza Esterna il coordinamento delle politiche
Economiche che non ha niente a che fare con le materico stiamo parlando coordinamento le politiche economiche non c'entra niente con la
Lo sviluppo delle aree punto meno sviluppate dell'unione ecco che tutto questo finisca per essere all'interno di un venti venticinque per cento del bilancio
Comunitario rappresenta sicuramente uno dei temi di maggiore credo di maggiore complicazione dell'intera
Dell'intera vicenda
Secondo elemento dicevo rapporto pubblico-privato moltiplicazione degli investimenti privati il secondo elemento importante che introduce la
La la metodologia dei fondi strutturali europei è quello della programmazione secondo elemento credo anch'esso abbastanza rivoluzionario programmazione vuol dire
Quello che tutte le amministrazioni partiva e regionali oggi hanno imparato a fare e che però c'è voluto appunto tre cicli di fondi strutturali per rendere omogeneo su tutto il territorio nazionale programmazione vuol dire essere in condizione attraverso un percorso partecipativo quindi concertato concertato con gli attori dello sviluppo e quindi i territori sub regionali
Le parti sociali le impresa i distretti eccetera
La definizione dei cosiddetti assi di sviluppo e quindi delle priorità sulle quali ogni singolo territorio decide di investire e decide di in utilizzare i fondi strutturali quanto moltiplicatore appunto di investimenti per quell'area
Questo tipo di programmazione una programmazione condivisa tra i tre livelli quindi è condivisa tra livello regionale quello nazionale e livello comunitario
è una programmazione complessa ovviamente perché livello regionale deve farsi carico di una programmazione che tiene conto del livello subregionale complessa a livello nazionale perché ovviamente c'è un problema Poirier riequilibrio
E e di coordinamento degli impegni per sperare perché se si immagina per esempio l'utilizzo dei fondi strutturali per grandi iniziative infrastrutturali o per vicende legate a fabbisogni
Penso alla alla vicenda idrica per esempio di queste ore sono vicende che non toccano una singola Regione ma vanno coordinate tra Regioni differenze differenti tra di loro e
Questo secondo elemento di novità ha rappresentato una grande fatica per le nostre amministrazioni locali e centrali
Nel tempo
Si è creato un amministrazione centrale al ministero dell'economia oggi quindi che ha visto diversi apporti di ministeri precedentemente
Diversi ma credo che di queste cose Vincenzo possa parlare molto meglio di me e che ovviamente poi ha trovato soprattutto nei livelli regionali un grande problema di assuefazione a queste logiche è evidente lo dico per inciso un'attività di programmazione su periodi così lunghi cinque anni sei anni sette anni di utilizzo dei fondi strutturali
Necessità di stabilità istituzionale delle giunte regionali e delle strutture di governo delle regioni regioni che penso ai casi più estremi
Delle regioni che hanno mantenuto per esempio nonostante il cambio dalla legge regionale avvenuto a livello nazionale delle leggi elettorali proporzionali
Le regioni a statuto speciale che hanno deciso di fare questo penso la Sicilia la Sardegna Friuli-Venezia Giulia che negli anni
Durante tutti gli anni novanta puntate governate da leggi elettorali proporzionali e che quindi hanno avuto una fortissima mortalità disgiunte
Regionali con un fortissimo turnover mediamente una giunta all'anno sia succeduto in queste regioni soprattutto nelle due isole e questa voluto dire ha una forte discontinuità è una incapacità spesso e volentieri di gestire invece attività programmatorie che avevano bisogno di una stabilità lunga nel tempo Laterza metodologia che a mio avviso rappresenta l'altro elemento fondamentale elemento credo molto importante nel nostro Paese la metodologia che potremmo definire anche essa può alla fine applicata dal dal privato
All'amministrazione pubblica la misurazione dell'impatto finale
Cioè la verifica anche essa una non strumento una metodologia abbastanza ovvia perché essi avvicina alle attività economiche alle attività di investimento privato
La necessità di destinare una parte piccola però comunque già prevista nel Bilancio di qualunque iniziativa alla verifica intermedia e poi finale dell'impatto che l'utilizzo di quelle risorse e comporta sugli obiettivi che si vogliono raggiungere lo cito può sembrare una cosa assolutamente banale questa ma non lo è assolutamente io stesso nella mia esperienza amministrativa mi son trovato a vedere applicato solamente negli ultimi anni un percorso di allocazione di risorse per la verifica dell'impatto finale penso allo strumento che l'abbiamo preso
Nuovi governi di centro sinistra Bersani prima di me lo strumento principale di incentivazione alle imprese
Nelle aree Obiettivo uno e nelle aree di tipo due che la legge quattro otto otto bene questo strumento solamente negli ultimi anni di applicazione
Ha visto una percentuale di risorse applicata a uno
Verifica sull'impatto complessivo della degli strumenti appunto che essi e decidevano di applicare la cosa non è secondaria perché è evidente che dalla utilizzo di questa parte di risorse si stabilisce poi la capacità di riutilizzo successivo o la capacità di deviare di modificare di mixare in modo diverso i diversi le diverse forme di incentivo che si sono
Che si sono verificate cosa appunto ripeto tutt'altro è che semplice proprio che
Precedentemente invece una materia di questo genere non non vi era stato
Ho citato prima nei nei tre passaggi appunto cura della programmazione ne cito quindi quarto secondo me livello importante di modifica dell'intera vicenda dei fondi strutturali rispetto allo sviluppo locale che a mio avviso è rappresentato dalla tendenza alla modifica della direttrice decisionale
Non dall'alto in basso ma tentativo di riportare dal basso in alto è una frase abbastanza ovvia quella che dico non è assolutamente ovvio quello che ha rappresentato sui territori cioè
La verifica
Che nel tempo in questi tredici anni di programmazione si è avuta tiella migliore efficienza
Una volta applicati alcuni criteri molto stringenti di una percorso di programmazione e di approfondimento degli assi di sviluppo e delle priorità che ogni territorio di civili darsi a partire da una consultazione
Diciamo che parta dal basso e che arrivi poi a decisioni in alto che è un esatto rovesciamento
Anche qui dico una cosa ovvia di come è stato
Nel nostro Paese per tutti i decenni precedenti lo sviluppo dei territori stato uno sviluppo di trasferimenti di risorse dall'alto e legato a questo trasferimento di risorse anche il trasferimento di indirizzi di strategie che venivano comunque
Assunte a livello centrale
Credo che questo altro punto c'è sicuramente un altro punto che ha una sua notevole importanza rispetto ai sonetti che si facevano come sono stati raccolti dalle nostre amministrazioni questi
Grandi cambiamenti
Non sta raccolti in forme assolutamente assolutamente diverse
Io ci le userei tre parole che a me sembrano che che che possono dare l'idea di tre diversi approcci un primo approccio è stato quello della negazione
Un secondo approccio è stato quello dell'adattamento alle innovazioni un terzo approccio invece e quello dell'apprendimento vere e proprie del metodo
Un approccio di negazione è stato
Dato da alcune regioni che rispetta queste materie hanno negato l'evidenza fino alla fine cioè hanno cercato
Di evitare
Le quattro nuove metodologie di cui parlavo prima l'applicazione di quelle nuove metodologie fino finché gli è stato possibile
E non è un caso che sono state le regioni che hanno usato peggio i fondi strutturali europei soprattutto nella prima parte della programmazione
Adattamento alle innovazioni
Il minimo indispensabile per ottenere i fondi cosa vuol dire minimo spin dispensato telefoni vuol dire che l'Unione europea non ha mai dato i fondi al ai singoli Paesi e quelle regioni
In in modo completo e senza verifiche i fondi sono sempre stati dati
Parzialmente dati completamente una volta verificate
Diciamo l'utilizzo di quei fondi stessi e in alcuni casi deviati su altri Paesi il caso italiano del primo UCS è un caso emblematico del non utilizzo della di una buona parte delle risorse
Che dovevano andare al nostro paese e della deviazione di quelle risorse su altri
Paesi europee sull'utilizzo dei fondi di altri paesi europei stessa cosa anche se in parte molto più ridotte avvenuta sul secondo Cucci S. ma il caso della prima è emblematico e in particolare è stata un paese come l'Irlanda
Che si è avvantaggiato moltissimo facendo una specie di chiamiamo di di overbooking cioè presentando una quantità di progetti doppia rispetto ai fondi che dovevano a quel paese per Tavano a quel paese si è avvantaggiata dal fatto che Paesi come l'Italia come altri paesi europei in quel primo cui CS
E stiamo parlando appunto di ottantanove novantatré
Non hanno poi utilizzata che siccome non nell'unione penalità a fondo perduto Lida sulla base dell'effettivo utilizzo può sono stati deviati su altri paesi quindi quando dico negazione negazione non è un concetto astratto negazione vuol dire che quei fondi sono andati poi da altre parti come voi sapete questo è uno del penso degli scandali maggiori del nostro Paese perché quei fondi strutturali europei sono in parte soldi italiani se li vogliamo se ho voglia mettere così nel senso che l'Italia è contributore netto
All'Unione europea o negli anni è stato pario netto all'europea è evidente che mette delle risorse in paniere comunitario se non usa le risorse che l'Europa Lida vita diventa contributore molto netto al bilancio comunitario e anzi è stato contributore allo sviluppo di alcune aree
Ulteriore diciamo lo sviluppo di alcune aree dicevo adattamento all'innovazione il minimo
E apprendimento invece cioè alcune regioni che hanno deciso fin dall'inizio per scelte tra virgolette illuminate di adattarsi completamente cioè di cambiare il loro modello di
Di di programmazione di sviluppo locale di adattare totalmente il modello europeo con quei criteri che dicevo prima il caso emblematico
Del nostro Paese citato sempre a a Brussel come un caso clamoroso chissà perché palette perché non considerano Italia in grado di fare così questo generica sulla Basilicata una regione che è riuscita
Decidendo di farsi tra virgolette intermedi metodo commissariare dal metodo europeo ad applicare immediatamente il metodo
Comunitario per l'utilizzo dei fondi per le aree
Depresso e la Basilicata tale
E è riuscita da questo punto di vista diventare modello quindi a utilizzare tutti i fondi qualcosa di più di quello che poteva fare e a moltiplicare poi quindi riuscendo a raggiungere quel risultato che dicevo prima
I finanziamenti privati rispetto alla dotazione pubblica
Vi dicevo prima dell'utilizzo del primo Cucci S la cifra la cifra drammatica l'Italia nel primo Cinquini nei primi cinque anni ha
Aveva speso solamente il diciassette virgola cinque per cento delle allocazioni all'Italia stessi questa non è
Una cifra totale con la cifra leggermente cresciuta perché c'è un trascinamento nel tempo ma comunque è una cifra che
Dall'idea credo tasse di di di di che cosa questo di che cosa questo vuol dire e della necessità poi di interventi particolari che sono stati necessari inseguite Anna comportato invece la possibilità successivamente di ridurre questi di ritardi anzi in certi casi delle Minazzi
Ho citato il caso la Basilicata complessivamente i casi che normalmente sono portati come casi
Scuola a livello europeo sono i casi
Dell'Irlanda del Portogallo
Delle telai Lanza e delle isole scozzesi e Italia caso della Basilicata dell'Abruzzo del Molise ovviamente due regioni che grazie all'utilizzo dei fondi strutturali europei sono uscite a uscire dalla da quel livello del settantacinque per cento che appunto rappresentava il
Che rappresenta ancora oggi il livello sotto il quale si sta nell'Obiettivo uno e sopra
Che cosa comporterà l'allargamento ritengo la fase rapidamente alla fase finale dell'intervento
Il due mila e sei vorrà dire ragionare su un nuovo Cucci essere su un nuovo Quadro comunitario di sostegno con un Europa appunto allargata a venticinque Paesi
E quindi con cambiamenti
Non da poco
Se assumiamo che non ci siano cambiamenti nei dati del PIL pro-capite tra adesso il due mila e cinque
La proiezione che si può fare che sessanta sessantotto regione dell'Unione europea allargata si qualificheranno per l'Obiettivo uno
E che di queste sessantotto solamente trentadue saranno localizzate nel territorio degli attuali Stati membri
Oggi le regioni Obiettivo uno sono cinquantanove
Quindi questo solo dato è un dato dal quale partire per riflettere ci sarà un passaggio da cinquantanove a trentadue
E ci sarà un ingresso di trenta sei nuove regioni europee che saranno regioni
Obiettivo uno
Credo che questo punto insieme all'altra macro cifra che la macro cifra che spesso e volentieri viene citata per definire l'allargamento
Trenta per cento di popolazione in più
Sette per cento di PIL in più
Con quindi uno scarto abbastanza evidente che comporterà dico anche qui cose abbastanza ovvio ma che sono secondo me è importante da ricordare il fatto che quella percentuale del settantacinque per cento over rimanesse
è una percentuale e ovviamente si modifica perché si cambia l'universo al quale si la percentuale stessa del settantacinque per cento viene
Lo scenario che è stato fatto per adesso dal miope ricopre adesso perché sono cose ripeto come ho detto all'inizio molto
Molto in fieri e che hanno bisogno di della verifica di molti elementi
Sembrerebbe appunto che
Per quanto riguarda l'Italia
Questo comporterebbe l'uscita della Basilicata della Sardegna dalle regioni Obiettivo uno e invece il rimanere dentro anche se ormai con livelli molto prossimi alla cifra
Limite della Campania della Puglia della Calabria e della Sicilia
Per quanto riguarda gli altri Paesi il Portogallo perderebbe le regioni dell'Algarve di Matera e manterrebbe invece il tutta la del nord la dal centro l'Alentejo che le Azzorre quindi Portogallo sostanzialmente si manterrebbe quasi tutto dentro
L'obiettivo uno cosa che invece non
Varrebbe per la Spagna che perderebbe tutte le Asturie tutta la regione di Valencia e tutta la regione di Castiglia
Leon
Il caso più clamoroso ecco dell'Irlanda che uscirebbe tutta
Invece dall'Obiettivo uno proprio l'Irlanda che maggiormente è stato il paese che nel suo complesso
A invece utilizzato il
Per quanto riguarda la Gran Bretagna altra regione che ha utilizzato abbastanza
Bene l'obiettivo legge Obiettivo uno rimarrebbero solamente a una parte della Cornovaglia e alcune isole ma in modo molto rigido molto molto ridotti
Stessa cosa vale per la Germania la Germania ha già vissuto nel due mila l'uscita di Berlino Est che era
Invece dentro l'Obiettivo uno precedentemente si troverà ad avere un numero molto ridotto Magdeburgo e pochissime altre
La Grecia si troverebbe ad avere sostanzialmente dimezzato il proprio territorio perché perderebbe molte regioni dell'Attica perderebbe creta molte altre isole dell'Egeo meridionale si dovrebbe sostanzialmente dimezzato il il proprio territorio legato
Quali potrebbero o dovrebbero essere le modifiche principali oltre a queste quantitative oltre a queste modifiche quantitative che riguardano l'utilizzo dei fondi strutturali europei
L'impressione però anche qui ripeto sono previsioni che lascio anche alla vostra analisi è che l'Unione europea abbia la volontà di continuare sul percorso di concentrazione
Della dei fondi strutturali
Questo percorso di concentrazione è stata una delle caratteristiche principali di Agenda due mila concentrazione vuol dire concentrazione tematica e concentrazione geografica cioè rispetto ai primi due UCS
Quadri comunitari di sostegno che sono stati quadri comunitari di sostegno che hanno usato un approccio un po'troppo
Generale sul territorio e sui temi di utilizzo dei fondi strutturali europei
Agenda due mila invece a scelto la strada della concentrazione sia per temi cioè i fondi strutturali per non si possono usare per tutto si possono usare per alcune cose
Programmate predefinite e contrattate Colli europea
E si possono usare in aree concentrate geograficamente
Per l'Italia per esempio il passaggio dal Cucci S novantaquattro novantanove ad Agenda due mila è stato un un un passaggio abbastanza drammatico penso alla Regione l'attuale siamo la Toscana che è una regione che ha visto passare all'incirca da un milione e trecento cinquanta mila cittadini eleggibili
A alle attuali settecentocinquanta mila cittadini eleggibili cioè cittadini di quei territori che facevano parte delle aree per le quali si potevano utilizzare i fondi strutturali europei
Perché questo perché la scelta comunitaria e la scelta che il governo D'Alema del novantanove decise di applicare alla programmazione italiana
è stata una scelta che ha rafforzato questo concetto di concentrazione cioè e con l'idea che non avesse senso spargere sul su tutto il territorio nazionale una briscola di ogni risorsa sanitaria possibile e che questo portasse un effetto moltiplicatore sostanzialmente ridotto là dove c'era veramente bisogno è desse dei contributi sostanzialmente inutili laddove invece non ce n'era bisogno la scelta è stata quella concentrazione concentrazione vuol dire che l'Italia ha messo più della media comunitaria
E e ha raggiunto il massimo della forchetta possibile per le regioni Obiettivo uno quindi facendo una scelta di concentrazione del massimo possibile di risorse sulle regioni Obiettivo uno
E ha scelto di restringere al massimo le aree delle regioni Obiettivo due Peugeot Obiettivo due come sapete sono are con indicatori molto precisi di de industrializzazione di difficoltà economiche
Sono territori comunali
Scelti da una contrattazione tra Comuni Province e Regioni all'interno delle singole regioni penso la provincia nella quale siamo la provincia di Pisa che aveva un tempo ce l'aveva nel precedente quadri comunitari di sostegno un all'incirca un terzo del suo territorio e che oggi con Agenda due mila si trova ad avere come aree Obiettivo due solamente alcuni comuni Grandi ma sostanzialmente disabitate o almeno scarsamente abitati della bassa Val di Cecina quindi nella zona
Di Pomarancio e Cassano al di Cecina eccetera
E una piccola zona attorno alla città di Pisa una zona di antica industrializzazione oggi ma molto molto ridotta quindi una drastica riduzione
Perché si è deciso si è deciso che
L'impatto quantitativo e qualitativo dei fondi strutturali dovesse dare una colpo molto significativo a quelle situazioni di difficoltà partendo dalla considerazione del fatto che quello che sta per accadere sarebbe accaduto cioè l'allargamento in Europea avrebbe e inciderà fortemente sull'utilizzo e sulla quantità di fondi dispone nel nostro Paese quindi concentrazione geografica e concentrazione tematica
Un utilizzo di fondi strutturali europei non per tutto ma per indicazione tematiche più precise soprattutto contrattate
Precedentemente sulla base di dati chiari
Cioè il concetto è che non è che con i fondi strutturali europei si si devono coprire cose che invece dovrebbero essere fatte normalmente con i fondi trasferite all'ente locale o con fondi nazionali di altro genere fondo strutturato però non è una sostitutivo è uno strumento che ha degli obiettivi di carattere comunitario e generale
Quello che sembra certo che questo percorso di concentrazione sia tematiche che geografica sarà un percorso che verrà ulteriormente
Approfondito e che quindi il
Percorso dei prossimi nella prossima contrattazione comporterà presumibilmente oltre come abbiamo già visto a restringimento della rete tv uno porterà personalmente anche un restringimento delle aree Obiettivo due
O meglio restringimento dei criteri per i quali era del tipo due il che a mio avviso come io son sempre stato partigiano della logico nella concentrazione rappresenta una scelta positiva
Perché ho mi è capitato negli anni di di verificare che per una serie di indicatori
Troppo flessibili e per una sede contrattazioni politiche
Aveva finito per entrare nell'area di tipo due comuni sinceramente non avevano nessuno motivo di togliere risorse a Comuni invece veramente are veramente in difficoltà
Cito un caso per tutti Busto Arsizio precedente quadro unità di sostegno era area Obiettivo due l'area diciamo sotto Varese che è una delle aree più industrializzate del nostro Paese che certo avuto fenomeni di deindustrializzazione ma non ho avuto nessuna difficoltà a sostituire e e invece are
Significativamente in difficoltà del nostro territorio si sono trovate per questi meccanismi di concentrazione e anche perché troppo
Troppo influente nel periodo precedente è stata una capaci di una discrezionalità politica delle amministrazioni regionali nell'individuare chi premiare
E chi togliere dalle aree Obiettivo due credo e questo punto sia un punto sul quale anche a livello naz europeo oltre che a livello nazionale la necessità di far sì che questo meccanismo sia un meccanismo che trova degli elementi di revisione e degli elementi invece più oggettivi sia una necessità
Assolutamente assolutamente fondamentale e credo che questo punto sia
Uno dei punti sui quali si allocheranno concretamente il futuro dei fondi strutturali europei assieme ai ragionamenti che di facevo prima e ha fatto soprattutto e la la logica dell'addizionalità
Sia una logica premiata e rafforzata nel tempo quindi fra logica di dell'addizionalità vuol dire che
Più ottiene chi più riesce a moltiplicare e credo che questo meccanismo concorrenziale tra le amministrazioni e soprattutto tra i soggetti privati sul territorio sia uno degli strumenti uno dei modi da
Da valorizzare
In conclusione in estrema sintesi
Io ritengo oltre a dare un giudizio molto positivo sull'impatto che tutta questa materia avuto sullo sviluppo sulle capacità di sviluppo dei nostri territori e sulla modernizzazione delle nostre amministrazione sia nazionali che locali
Ritengo che
L'approccio sul futuro devo essere un approccio che ci vede molto molto equilibrati fondi strutturali l'open non finiranno
Fortemente sbagliato anche culturalmente l'approccio che si sente dire rispetto alla necessità
O al timore di perdere fondi strutturali per via dell'allargamento dell'Unione Europea lo dico perché
L'assistenza attuale c'è una sede cifre che lo dimostra l'attuale assistenza che l'Unione europea da ai Paesi candidati all'adesione
è oggi superiore rispetta quanto costeranno quei Paesi intermedi fondi strutturali europei domani che saranno Paesi già membri dell'Unione per cui il ragionamento che tante volte anche nel nostro mondo
Culturale o industriale o anche politico si è sentito fare che l'allargamento bisogna temerlo
Da questo punto di vista poi altro discorso ma questo ci vorrebbe Giuliano Amato è cosa comporterà l'allargamento sulla Convenzione europea sulle rive sulle istituzioni europee eccetera eccetera ma da questo punto di vista il costo per noi se volessimo fare un discorso molto secco e metodi
Costi-benefici è un costo maggiore oggi in termini di politiche di assistenza che tutti i Paesi candidati ricevo dall'Unione che quindi comunque sono prese poi la fine dei paesi membri perché questo il finanziamento dell'Unione rispetto a quanto poi ci costeranno i tempi intermedi fondi
Strutturali europei credo che questo ragionamento c'è un ragionamento fondamentale l'ho messo volutamente al termine di queste forse troppo lunghe
Riflessione perché a me sembra che parlare di queste cose del futuro dei fondi strutturali europei nel nostro Paese della sua applicazione sia metodologia qualitativa che quantitativa è una delle partite più grosse e aggiungo anche
E una delle partite sulle quali gli anni di governo di centrosinistra io ho voluto fare un ragionamento il più possibile
Tecnico diciamo però fatemi concludersi ecco una valutazione politica
Gli anni diceva di governo di centro sinistra gli anni di governo
Dell'Ulivo hanno dato una accelerazione un cambio di marcia un voltare pagina su materie che ho citato alcuni alcuni dati che sono abbastanza indicative che hanno comportato un'accelerazione sui territori un'accelerazione a livello nazionale l'uscita di una serie di ragioni dalle aree obiettivo uno e credo quindi anche la possibilità di guardare con un maggiore ottimismo all'utilizzo all'applicazione di questa materia grazie
Se ci sono delle domande
Sono
Perché tutti residenti nelle zone l'obiettivo uno dovevo fare domande
Togliendo la
Se se non ci sono domande penso che possiamo
Raccomando presentata
Disco diceva partiamo dall'Obiettivo uno io perché partire dall'Obiettivo due visto che sono in un comune di Garbagnate Milanese
Vicino a rese Alfa Romeo
Zona a declino industriale
Quindi mi riconosco pienamente nell'analisi nelle nelle valutazione che ha fatto l'oratore il relatore prima
Descrivendo appunto maniera puntuale le le le
Distorsione che ci sono nell'utilizzo dei fondi
E anche
Noi soffriamo di una malattia che era quella di rimanere di una di una non non capacità progettuale rispetto ad essere pronti a recepire finanziamenti
Europee in alcuni casi per l'Obiettivo due è successo probabilmente contrario ad avere né avere incluso anche bisogni che non erano bisogni
E comunque queste la io volevo dire appunto
Rispetto a quest'area quali potranno essere le prospettive come potranno essere quali possono essere gli gli sviluppi gli scenari futuri dal momento che è un'area ancora che tende e stata delimitata come declino industriale al di là del del fabbricato diciamo
Alfa Romeo ex Alfa Romeo
Che in un'area più vasta che comprende tutto il tutta la zona che collega questa fabbrica con le Ferrovie Nord per il trasporto perché perché serviva per il trasporto delle automobili e così via
Si sono imprese private si sono mosse subito per ottenere finanziamenti previsto l'Obiettivo due perché sono collocate all'interno degli di quest'area
E si sono mosse anche con consulenze
Tipo privata perché non sempre pubblico è stato nel
I proprietari che sono subentrati vogliono
Probabilmente hanno degli obiettivi diversi dalla reindustrializzazione che rimane l'obiettivo dei comuni un che diciamo insistono intorno a quella a quella reale l'obiettivo si vuole portare avanti è sempre quello della reindustrializzazione
Per ai poteri forti che non resistano morendo si muovono un pr
Funzioni diverse di quell'area c'è un un braccio di ferro ancora nulle
E che non conosce concluso e che vede la Regione Lombardia schierata dalla parte del dei dei dei poteri forti diciamo così non tanto per a favore della reindustrializzazione quindi si ci sono
Voglio dire che gli l'analisi fatta per Busto Arsizio per per altre zone
Un'analisi corretta che corrisponde alla la verità dei fatti
E che
La la il punto diciamo in cui ci troviamo punto di difficoltà
Annaspiamo perché non non non non si deve non si riesce ancora a intravedere
La prospettiva
Di di di queste di queste zone
Pur essendo inserite nell'Obiettivo due pur essendo pur avendo il supporto
Finanziario per la reindustrializzazione
Quindi si intrecciano un po'
Sì
Spinte e controspinte si intreccerà un po'interessi
Divergenti che ancora non non lascia intravedere uno sbocco uno sbocco per per detenevo da questa un'area di pregio enorme perché si trova a due passi dall'autostrada le passa dall'aeroporto della Malpensa
Cioè è una REM potentissima
In questo momento proprietarie sono proprietarie
Sale io invece vengo da Verona quindi sarebbe l'obiettivo tra e volevo quindi che non ha e di cui non hai parlato e quello praticamente dove sì di punta la lotta alla disoccupazione di lunga durata e all'inserimento del professionale dei giovani
Perché è una ricerca recente della Fondazione Nord Est è quella di diamanti invece rispetto agli Obiettivo nel due di cui praticamente sì arrivavano le stesse conclusioni in cui sostanzialmente c'era possibilità sostanzialmente di un mantenimento per quanto riguarda l'obiettivo tra invece c'erano delle forti propri sita vista la Regione Veneto è una delle principali fruitore da questo punto di vista della possibilità di mantenerlo a breve-medio termine ecco volevo sapere qualcosa in più nel merito se potevi approfondire la questione grazie
Sì vengo da Frosinone e quindi è quell'area che più o meno sarà definita cuscinetto sostanzialmente tra diciamo così la parte alta del Lazio e quindi poi il il Mezzogiorno un'area riconosciuto un certo sviluppo industriale soprattutto per la per l'intervento e la Cassa del Mezzogiorno e che adesso sostanzialmente sa vivendo una crisi più o meno non grave cioè nel senso un processo di adesso de de industrializzazione che c'ha delle difficoltà
A riconvertire gli stabilimenti a riconvertire le industrie che sostanzialmente si stanno spostando verso aree a più basso mosso e quindi cioè si stanno allargando sia a sud che anche all'Est ecco come potrebbe che tipo di analisi si potrebbe fare per cercare di favorire insomma una riconversione industriale naturalmente che deve sfociare in un maggior maggiore competitività nei confronti diciamo così de queste aree che stanno più a sud dell'Italia e più e naturalmente anche all'estero quindi il caso della Grecia come il caso della della Romania cioè ripeto donare abbastanza è stato abbastanza forte con degli stabilimenti più o meno di multinazionali che adesso stanno emigrando verso aree più a più basso costo sostanzialmente
Le le le domande mi consentono di completare alcune riflessioni solo abbozzate quindi
Parto dalla vicenda all'Obiettivo tre perché credo che sia un un punto importante interessante
La previsione che io faccio la faccio non ho il tempo per svilupparla troppo da una previsione per cui
Secondo me l'Obiettivo tre troverà un investimento è una scelta prioritaria in futuro da parte di un europea percentualmente forse maggiore degli altri due
Nel senso che è una materia
Che nel passato ha avuto alterne vicende nel passato erano diciamo alla somma di interventi altri e diversi che poi ha trovato una unità nell'Obiettivo tre
Che in Italia è stata sempre applicata male stata una delle degli strumenti comunitari peggio utilizzati
Macché soprattutto per il suo legame con le vicende lavoro
Che rappresenteranno lo rappresento non solamente mini in Italia ma a livello europeo uno degli elementi chiave soprattutto formazione formazione al reinserimento al lavoro
Se Spinetta e per la possibilità di re ingressi sulla base di
Ecco ritengo che questo che ci sia un tutte le condizioni perché il l'Obiettivo tre trovi invece all'interno della riformulazione dell'equilibri comunitari un investimento serio da parte di Brussel dei paesi membri secondo me ci sono le condizioni politiche innanzitutto
Perché è una cosa che in tutti i dibattiti che in ogni Paese non solamente di testa nove già vendendo si stanno scusate sviluppando sul tema del lavoro della formazione eccetera questa è una materia che rappresenta una risposta concreta si vende quindi bene anche alle opinioni pubbliche
E può essere se applicate in modo efficace uno strumento sicuramente molto molto utile quindi molto sintetico meeting sinteticamente ma la mia risposta è
Previsione che sarà sicuramente smentita ma che se un'amministrazione locale se un privato decide di investire sul tema dell'Obiettivo tre secondo me non sbaglia
E in previsione un tipo di investimento che troverà probabilmente una continuità è una continuità abbastanza diffusa sul territorio giacché le best practice su questo punto sono tutto sommato per adesso ridotte quindi non non è un un intervento complessivamente pioggia che avviene per quanto riguarda invece io sono stato abbastanza colpito dalla vicenda spicchi più piccole parallela
Della delle aree ex Gilera di Arcore
Che sono simili
Dal punto di vista della anche se in piccolo rispetto alla vicenda fare o meno
In quel caso un utilizzo intelligente di risorse sia nazionali sia regionali sia comunitarie ha consentito un riutilizzo di quelle aree
Che oggi dà sta dando buoni buoni risultati cosa voglio dire questo voglio dire che quando si sceglie in modo abbastanza netto con un concorso di amministrazioni locali regionali e di privati soprattutto che è necessario voltare pagina di un'area io credo che la fortuna in futuro di quell'area dipende dalla drastici tacco la quale si volta pagina dal tempismo con la quale si volta pagina troppe volte in Italia si sono trascinate
Situazioni che per voler diciamo salvaguardarle e si è impedito che si sviluppasse qualche cosa che potesse dare invece un futuro tale alle volte da creare sviluppo maggiore rispetto a quello che c'era prima le scelte
Lombarda su questi temi sono state scelte spesso e volentieri non non felici come in quel caso lì
Dimostra e quindi ritengo che anche in questo la metodologia comunitaria fosse debba insegnare qualche cosa perché è una metodologia rapida ma che obbliga alla rapidità che obbliga la rapidità e troppe volte invece la la tendenza attenere aperte situazioni che non non tengono più dal punto di vista della dello stare sui mercati finisce per impedire che quelle stesse risorse che vengono utilizzate per tenere in piedi cose che non stanno più in piedi potrebbero essere utilizzate per moltiplicare risorse occupazione tale da poter assorbire quelle stesse
Quantitativi di occupazione che invece trovano sofferenza difficoltà sulle situazioni di crisi precedente
Sulla questione invece molto più delicata delle delle frontiere diciamo delle frontiere dello sviluppo
è una materia che vede oggi accapigliarsi sia i gli addetti ai lavori sia gli enti e gli studiosi sia anche gli imprenditori io ho sempre pensato che andare sempre più lontano finisce per essere andare sempre più a est cercando condizioni sempre più basse di costo del lavoro finisce per essere una scelta
Di di di troppo breve periodo per dare risultati complessivamente buoni
Lo dico perché l'Italia oggi approfitta moltissimo della condizione di paese in pre-adesione della Romania per esempio
Io sono rimasto letteralmente esterrefatto quando andando all'Assemblea ricevendo l'invito dell'Assemblea annuale dell'Unione industriali di Treviso mi sono reso conto che l'assemblea annuale del ventisei Treviso nell'anno
Nel due mila e uno alla quale avevo detto che sarei andato non si svolgeva Treviso bensì svolgeva Timisoara e che a Timisoara ci sono fisicamente
Nove mila imprese della Provincia
Di Treviso il problema è che questo vale oggi perché lì c'è una fase di tre adesione che consente di utilizzare tutti i vantaggi della fase di pre-adesione
Ma questa fase terminerà con l'adesione perché l'adesione comporterà una innalzamento degli standard e anche quindi dei posti di lavoro e quindi la domanda che io faccio sempre
Fra cinque anni si andrà si farà con Marco Polo sembra sempre di più verso Este se andrà in Ucraina poi dopo se andrà un altro po'più onesta ecco non mi sembra la risposta vincente tra l'altro
Secondo me non dobbiamo nemmeno come sistema Italia
Farci condizionare solamente da questi fenomeni perché quello che sta accadendo nel nostro Paese sono per adesso fenomeni di nicchia ma come spesso succede se non si tappano le falle subito diventano devastanti
Quello che potrebbe essere devastante per il nostro futuro dato per scontato che è un fenomeno di migrazione verso le aree a costo del lavoro basso è fisiologico sta avvenendo
Quello che io trovo molto preoccupante la percezione che che mi che mi arriva e che sta potenzialmente iniziando una migrazione verso
Regioni simili alle nostre verso la Baviera verso Ron altro eccetera che però trovano strumentazione
Rapporti con amministrazioni locali infrastrutture che consentono una mobilità molto più ridotta una cosa andare in Ucraina altra cosa andare a Lionello o altre cose andare a Monaco ma che consentono non il guadagno sul costo del lavoro ma il guadagno su una serie di altri aspetti di natura per l'appunto ambientale che finiscono per essere competitivi io ho l'impressione che per non siamo molto peggio in termini di futuro non tappare subito questa falla creando invece le condizioni perché nelle nostre Area C si attrazione di investimenti piuttosto che
Voglio dire da questo punto di vista che le politiche fatte sul Mezzogiorno hanno dati risulta hanno dato risultati li difendo
Perché non sarebbe stato possibile
Raggiungere nel due mila e nel due mila uno per la prima volta nella storia italiana
Per la prima volta nella storia italiana nel due mila e nel due mila e uno le regioni Obiettivo uno hanno marciato a un ritmo di crescita
Non parlo della solita cifra che si dice che anche per il due mila e due valida il numero di imprese nate perché è evidente che questa è la cifra che soltanto parzialmente indicativa per una serie di motivi
Ma il tasso di crescita e il tasso di crescita di delle esportazioni
è rappresenta invece un elemento indicativo bene nel due mila nel due mila e uno per la prima volta una sola italiana alle Regioni abiti uno anno superato le regioni del Nord
E quanto a tasso di crescita e tasso di esportazione le previsioni che abbiamo sul due mila due ci dicono che questo sorpasso invece verrà modificato al contrario io credo non
Ho dubbi che questo sia in parte anche dovuto alle politiche sulle regioni Obiettivo uno che in questo primo anno di governo il
Tremonti ammesso ha messo in piedi che sono politiche
Sono non politiche lo dico molto banalmente qua quando voi trovate sulla Finanziaria ultima
Che vengono messi x mila miliardi diciamo sette mila miliardi sulla Tremonti e vengono
Passati da dieci mila
A cinque mila Pato di lire ancora miliardi gli stanziamenti sulla quattro otto otto l'ottanta per cento di quello cinque miliardi di cinque mila miliardi di di riduzione della quattro otto otto vuol dire soldi
Destinati alle regioni Obiettivo uno che vengono spostate sulle altre aree del Paese perché la quattro otto otto ha una sua concentrazione territoriale sulle regioni
Obiettivo uno all'ottanta per cento all'incirca mentre la Tremonti come noto tutti uno strumento di incentivazione che non
Richiede
Una destinazione geografica e che quindi l'altra volta quando fu fatta fu utilizzata le cifre di scordano tra l'ottanta e l'ottantacinque per cento le regioni Obiettivo due regioni non obiettivo uno e se tanto mi dà tanto sarà comunque una cifra simile anche questa volta quindi già una scelta di questo genere è una riallocazione di risorse molto mette molto chiara sbagliata perché non è che chi vive nelle regioni del Nord deve essere contento una roba di questo genere sono roba che vi ha larghe il divario è quindi ricrea un problema che è nazionale non è soltanto delle regioni Obiettivo uno e che quindi deve vederci sicuramente
Impegnati al massimo
Adesso c'è un la pausa delle cose il break riprendiamo venti minuti con Giovanelli
Pongo
Gli anni europea e con Nance
Non tutti ci conoscono
Come legautonomie
E quindi posso
Dire che
Siamo un'associazione che ha qualche annetto sulle spalle siamo nati nel mille novecentosedici
Qua c'entriamo qualcosa con il riformismo perché
Tra i fondatori c'era una persona che si chiamava Giacomo Matteotti
E forse c'entriamo anche con
Qualcosa con l'esperienza riformista che in anche nei decenni del dopoguerra care ha caratterizzato la vita di tanti
Enti locali
E credo che proprio l'esperienza di tante autonomie locali possono rappresentare
Un filo per rintracciare
Un percorso riformista che non era inventare ex novo ma che ha le sue radici proprio nel nell'esperienze spesso eccellenti di governo che hanno caratterizzato tanti Comuni tanti Province tante Regioni che si sono misurati con i problemi che diano saputi risolvere
Che l'hanno saputo fare dentro un contesto di valori i principi dando un grande contributo di civiltà al nostro al nostro Paese
La caratteristica della nostra associazione rispetto alle altre sezioni dell'autonomia e che è un'associazione
Che era cerca di rappresentare il sistema delle autonomie e quindi non nei comuni di province le comunità montane ma il sistema delle autonomie
E forse quindi siamo anche un po'avvantaggiati rispetto alle altre nel nel riflettere in modo aperto e disincantato sui nuovi modelli di governance sui quali cercherò di dire
Qualche cosa che che proprio perché sono nuovi chiedono a tutti diversi livelli delle istituzioni
Di rimettersi profondamente in discussione non è che come abbiamo sentito ieri qui in discussione ci sia lo Stato nazionale che non ha più la sua funzione rimesse
In discussione dai livelli sovranazionale visione ma siamo tutti in discussione tutti i livelli istituzionali se si chiudono dentro la loro funzione tradizionale rischiano di non essere adeguati alle nuove domande ai nuovi bisogni che i territori
Esprimono
Anche nelle recenti esperienze dell'ultimo decennio
Io credo che si possa dire che
Nelle amministrazioni locali sia la sinistra che il centro sinistra
Ha saputo esprimere una capacità di innovazione forte
Anche coerente
Forse non omogenea su tutto il territorio nazionale questo è un dato che quando si parla di autonomia bisogna sempre tener presente che partiamo da realtà
Così
Così tanto differenziate tra loro rispetto alle quali a fare un'affermazione può sembrare
Qualche volta
Astratto perché poi appunto le condizioni di partenza le condizioni locali sono talmente diversificate fra di loro che condizione ovviamente anche la
Individuazione di soluzioni a problemi ha ha necessità
Però non c'è dubbio insomma che tutti tutto il decennio degli anni novanta
Ha trovato proprio nelle autonomie io credo una capacità di risposta di innovazione di di adeguamento alle ai cambiamenti che
Che si sono presentati davanti che rappresenta credo un'esperienza straordinaria che quindi
Dovremmo dovremmo valorizzare in qualche modo anche diciamo così
Trasmetterci per avere anche un pochino di ottimismo nell'affrontare nell'affrontare le sfide che ci aspettano
Queste novità di quest'ultimo decennio non credo che siano state rappresentate solo
Dal simbolo e dell'elezione diretta del
Del sindaco
C'è stato poi nel merito un Gronchi grande sforzo di cambiamento
Ad esempio è stato il decennio in cui anche grazie alle leggi di riforma nazionali si è messo mano
Proprio con spirito riformista direi combattendo anche certe incrostazioni
Ideologiche certi punti di vista un po'statici si è rimesso mano a tutti gli assetti organizzativi interni all'amministrazione
La figura simbolica ma anche qui non c'è solo quello è senz'altro quella del city manager ma faremmo un errore un errore a ridurre solo a quella sua madre
Le novità che si sono strette ci sono che ci sono rappresentate
Abbiamo snellito la burocrazia abbiamo cercato di snellire la burocrazia gran in tanti casi in giro per l'Italia ci siamo riusciti
Abbiamo aperto fronti nuovi di collaborazione fra pubblico e privato senza
Avere
Particolari timori nella convinzione che ci sono diverse modalità di affrontare l'interesse pubblico
Quello che tradizionalmente abbiamo ereditato e che l'interesse pubblico lo fanno delle strutture completamente pubbliche quello che abbiamo cercato di dimostrare nei fatti tante volte ci siamo riusciti che l'interesse pubblico invece può essere fatto anche con la convergenza di di strutture pubbliche di strutture private
E e questo ha rappresentato sicuramente un
Un'apertura di una di scenari anche nuovi della possibilità di di dare nuovi servizi di dare nome opportunità ai nostri cittadini e nello stesso tempo anche di accendere nuove forme di imprenditorialità pensate al terzo settore la cooperazione sociale
Cose che sono cresciute in modo molto significativo nel giorno in negli ultimi anni poi è stato un decennio in cui
Si è affrontato anche il tema delle nuove progettualità cioè di un comune che proprio
In conseguenza i grandi cambiamenti di cui qui si è parlato ieri anche stamattina l'intervento Diletta insomma gli enti locali tanti enti locali
Ci sono interrogati se la loro dimensione se il loro ruolo fosse quello di a ripetere
Tradizionalmente quello dell'erogazione di servizi
Ai cittadini io non avessero anche un altro compito da giocare
Nel territorio sul quale poi magari parlerò anzi senz'altro fardello in modo più diffuso no
Gli ostacoli che questo riformismo concreto che abbiamo prodotto in questo decennio
Hanno incontrato
Ha incontrato
Corrispondono abbastanza credo
Alle difficoltà generali che il dibattito sul sulla cultura riformista sta
Sta attraversando
Non c'è dubbio che nel momento in cui ci siamo trovati ad esempio
A ad affrontare il tema della
Del dare servizi a minor costo possibile il più qualificati possibili ai nostri cittadini ci siamo trovati ancora dentro anche la cultura del centrosinistra
Residui di statalismo diciamola tutta esili di statalismo che hanno rappresentato un freno al pieno dispiegarsi di questo le potenzialità
Ma anche quando abbiamo messo abbiamo messo mano a processi di riorganizzazione delle strutture organizzative e quindi abbiamo cominciato a affrontare il problema del premiare le professionalità
Del valorizzare le professionalità del formare i nostri dipendenti per adeguarli a sfide nuove e ci siamo ci siamo dovuti scontrare con una cultura egualitaria
Una cultura egualitaria che sicuramente nella storicamente nella pubblica amministrazione Ara ha livellato verso il basso la qualità della pubblica amministrazione
Nella nella
Pessima convinzione
Che appunto il pubblico le istituzioni pubbliche la pubblica amministrazione
Non non possano affrontare con un'ottima con un'ottica progressiva temi come economicità efficienza managerialità che non sono concetti destra
Di destra può essere l'uso che se ne fa e le finalità per le quali vengono vengono vengono prodotti ma non non non sono concetti di destra
Eppure in tante discussioni in tanti consigli comunali in tante riunioni di maggioranza immagini mi collega ministro tori come me avranno avuto tante difficoltà
Per superare questo tipo di di impaccio ad affrontare una nuova dimensione del riformismo perché
In particolare in tante parti del Mezzogiorno questa è ancora una realtà molto diffusa sia l'idea della pubblica amministrazione con una sorta di supplenza alla penuria di posti di occupazione
Al fatto di dare uno sbocco al potere al potere nei confronti dei cittadini piuttosto che al servizio nei confronti
Nei confronti di cittadini
Ciò nonostante
Quello che quello che è stato prodotto io credo che
Un patrimonio immenso certamente diseguale frammentario quello che vuole e che spesso rimane nel patrimonio proprio del singolo ente che non viene condiviso che non viene questo patrimonio non viene portato diciamo così alla alla possibile fruizione da parte di tutti e su questo un una piccola responsabilità io credo che ce l'abbiano anche
I partiti
L'esperienza di governo anche nazionali del centrosinistra che non sempre hanno accentuato quanto di buono si stava facendo
E concretamente in tante regioni province e comuni e che poteva essere un impulso verso una maturazione della della dell'esperienza riformista anche a livello nazionale
Queste esperienze innovative sono fortemente correlate alle forti novità di cui si è parlato ieri se ne è parlato così bene così diffusamente
Per gli assetti istituzionali la crisi dello Stato nazionali forme di spostamento delle decisioni politiche a livelli più alti i temi del risanamento economico col quale anche gli enti locali hanno dovuto fare i conti
La fuoriuscita dal circolo vizioso di cui ci ha parlato Visco
Debito inflazione svalutazione
I cambiamenti nelle strutture produttive che ci hanno coinvolto di cui ci ha parlato
Bersani gli affetti i locali della globalizzazione ecco tutto questo non ha attraversato solo e ci tengo a dirlo per dare proprio il senso della concretezza anche nel lavoro
Che è stato fatto insomma tutto questo non attraversato solo le pagine degli studi degli e Sperti dei consulenti libri saggi l'elezioni universitarie
Tutto questo ha materialmente attraversato in questo ultimo decennio la vita dei nostri concittadini delle persone i nostri territori
E quindi credo che possiamo dare con una lettura locale delle cose che abbiamo sentito ieri proprio dare una dimensione materiale ente i cambiamenti che
Che ci sono stati e che
Appunto abbiamo affrontato in
Ed ecco quindi che di fronte a queste novità ci si comincia ad interrogare
Lo faccio io molto onestamente stamattina insomma credo che sia non ho la presunzione di essere assolutamente il solo che lo fa
Ci si comincia ad interrogare anche se non tutti hanno raggiunto livelli di efficienza di efficacia di managerialità netto troppi enti adeguati sì ci si comincia a interrogare se sia sufficiente fermarsi solo quella soglia
Cioè se il problema principale dei nostri comuni o le nostre autonomie sia soltanto quello di mettere ordine in casa e fare in modo che quello che riuscivamo a produrre il servizio
Educativo piuttosto che il servizio sociale piuttosto che e la pianificazione urbanistica piuttosto che i servizi all'impresa riusciamo larghi meglio più rapidi i meno costosi se questo sia sufficiente
Ci cominciamo a chiedere se questo ci è sufficiente e di fronte a questi grandi cambiamenti credo che la risposta che ci dobbiamo dare e che no non è sufficiente limitarsi a mettere ordine in casa nostra
Migliorare le nostre perno performance come amministrazioni locali non è sufficiente per interpretare il ruolo che i grandi cambiamenti di cui si è detto
Ci quindi ricchi
E si badi bene
Che voler spostare
Il ruolo nel campo di intervento di un comune da quello tradizionale appunto
A un ruolo nuovo che è quello che poi dirò cambia
Tutto
Cambia tutto in termini di ruolo del sindaco
Il ruolo dei consigli comunali quindi della democrazia cambia tutto in termini di managerialità necessarie
Perché se io ho bisogno di efficientare la mio Comune di renderlo meno costoso e più capaci di rispondere ai bisogni dei cittadini
Ho bisogno di alcune figure professionali se voglio affrontare i problemi della della destrutturazione industriale che in atto piuttosto che della delocalizzazione piuttosto che dei grandi progetti europei di cui già parlato letta prima ho bisogno di altre figure professionali
E non Leo e non ci sono vedevo costruirle devo formare
Quindi entrare dentro una nuova dimensione della governance e quello di cui voglio parlare significa cambiare radicalmente ancora una volta il modo di essere i nostri dei nostri i nostri enti locali
E quindi fare un passo avanti è rispetto alla cultura riformista espressa nell'ultimo decennio a fare un passo avanti che comporta molto cambiamenti ad esempio comporta una forte proiezione verso l'esterno
Perché non costruisco le risposte ai ai bisogni nuovi stando dentro le stanze del mio Comune ma relazionando dicono impresa consultazioni con altre istituzioni con l'Europa e quindi ho bisogno di
Una capacità politica
Che abbia questo bernoccolo della progettualità rivolta all'esterno ma abbia anche alle spalle o a fianco delle managerialità capaci di sostenere le abbia anche la capacità di interrogarsi su cos'era
La partecipazione democratica rispetto a questi processi si allarga o si restringe il ruolo del consiglio comunale si stringe o si allarga rispetto a questi poi processi che collocano fuori dalla dimensione municipale molte delle risposte ai problemi
Questo è un po'nodo su cui cercherò di di ragionare nella mia
Nel nella mia relazione e proprio a partire da questa consapevolezza qualche cosa di importante si sta muovendo nel nostro Paese
C'è un nuovo contributo ma la cultura riformista che sta venendo avanti sono diversi ormai le realtà locali che stanno
Lavorando su una riflessione strategica è usiamo queste ma rifusione strategica
Del del proprio comune delle imprese che lavoro nel proprio territorio dei dei cittadini che che dia
E anche qui bisognerà sempre a vere presente la diversità di partenza dei singoli
Territorio
Perché le diversità stanno nella natura dei nostri territori allora se la la la riflessione deve essere strategica ed efficace bisogna che dentro questa riflessione ci sia una forte
Conoscenza una forte capacità di analisi delle diverse situazioni di partenza ciò che però rende omogenei questi sforzi i pro di riflessione strategica sul ruolo degli enti locali e la convinzione
Che
Non non servirà a nulla in futuro sempre meno servirà appellarsi eh fare appelli di dolore gridi di dolore rivolte allo Stato perché non sarà in grado di rispondere
E
Invece servirà molto cercare di dare una forma venti da una formula definizione a questa ansia di futuro che i nostri territori spreco
Nel nel testo scritto che rischia di stato diffuso io cerco di di far capire anche chi cosa voglio dire quando parlo di diversità di partenza un conto è l'Area Nord Milano che ha saputo con un grande progetto strategico ripensare la vocazione che era tradizionalmente industriale di quel territorio con un grande ruolo dei dei comuni per riconvertirla in una dimensione nuova di nuove tecnologie di nuove opportunità
Di sviluppo è già diverso a quel lavoro fatto dai Comuni Cinisello Balsamo Sesto San Giovanni rispetto a e quello che si troverà affare sta già facendo il Comune di Torino
Perché a Torino non c'è solo il collasso produttivo della FIAT ma Torino e messe in discussione rispetto a tutto l'indotto terziario ad esempio che ruota attorno l'Asia ripensare il ruolo strategico di Torino non sarà semplice
Ma sarà comunque diverso dalla riflessione strategica che hanno fatto i comuni dell'area nord Milano e ancora ripensare il futuro strategico di una di un comune come il mio o del centro Italia come Prato come come un comune dell'Emilia Romagna che è caratterizzata da questa presenza dei distretti
Dei distretti produttivi significa ragionare su un'area completamente diversa rispetto a quella torinese o dell'area nord Mina è ancora di più sul se scendiamo sulle realtà delle del Mezzogiorno solo per parlare dei delle dei dei tratti macro economici che caratterizzano i nostri territori
Pensiamo ai distretti i distretti sono sono vissuti in collisione
Quasi
Direi filiale con il con il territorio con le istituzioni del territorio oggi sono ne parlava ieri molto bene anche Bersani sono sono chiamati a a dei grandi sfide
Il intermedi stretti passaggi di generazionali il fatto di dover
Fare i conti con un livello infrastrutturale
Basso il tema della della diffusione delle delle tecnologie
Ma anche sono messi in discussione da fattori esterni molto potenti l'allargamento a Est di cui si è parlato stamattina
Dell'Europa
Le politiche di stabilizzazione delle monete che hanno tolto quel margine di flessibilità legata alla svalutazione l'inflazione sul quale nostre piccole imprese hanno giocato alla grande nei decenni
Nei decenni scorsi ecco tutte queste cose rendono quindi le condizioni di partenza di una riflessione strategica dei territori completamente diverse
E la capacità quindi nostra sarà quella di supportare questi enti chiamati a fare questo questo ruolo svolgere questa funzione supportarli non dando ricette uguale per tutti ma offrendo un metodo casomai che però ha bisogno di essere
Calato nella concreta realtà nella diversità
Ma se proviamo ad alzare lo sguardo e non guardare soltanto ai fattori economici che trasformano in modo differenziato in altri territori proviamo a a interrogarci su altri aspetti non meno significativi
Per avere un'altra dimensione della diversità sulla quale siamo chiamati a lavorare pensiamo a riflettere su
I piccoli comuni
Di cui si parla sempre pochissimo
I piccoli Comuni piccoli comuni montani in particolare per questi l'Europa la modernità la competitività hanno la faccia di una scuola che si chiude l'ufficio postale che si trasferisce di un ospedale che diventa il punto di riferimento del non della salute ma dell'identità del del luogo questo il volto concreto con il quale quei sindaci con gli assessori sono chiamati a a fare i conti con con l'innovazione
O con la modernità ma anche nelle città medie dove lo sviluppo quantitativo ha creato grande soddisfazione è in questo Paese sicuramente l'Italia di Mezzo quello che sta le città medie quella che sta sostanzialmente meglio bene cominciamo avere problemi con la conurbazione il traffico la chiusura del traffico legata alla all'inquinamento le polveri sottili non solo nelle metropoli me anche nelle nelle città medie
E ed è più difficile far capire che bisogna cambiare passo che la crescita quantitativa che tante soddisfazioni ha dato
Non dico che va accantonata amava quanto meno accompagnata da una crescita qualitativa è che tenga conto della variabile ambientale del quale si è tenuto invece molto poco conto
E di tante altre questioni per non dire della metropoli che ha come tratto differenziale rispetto agli altri il fatto che sia qualche volta me lo chiedo io stesso insomma pressoché ingovernabile sanno governare una metropoli per definizione quasi quasi una
Conto senso eppure qualcuno è chiamato a fare ecco ho voluto dare questo quadro
Del delle diversità perché perché e questa è la realtà che viviamo noi non viviamo in un astratto dibattito sull'innovazione sulla modernizzazione e sulla globalizzazione noi viviamo tutti i giorni queste realtà
E dobbiamo provare se vogliamo avere appunto un approccio riformista e di governo che metti infido i progetti le risorse i risultati dobbiamo risolvere queste contraddizioni
E non basta semplicemente rappresentarle o
Declama
Ed è su questo tentativo che nascono
Delle esperienze sul quale vorrei chiamare l'altro la vostra la vostra attenzione
Che sono passate l'attenzione anche della cronaca qualche volta come Stati generali delle città pianificazione strategica patti territoriali cioè quelle esperienze che appunto hanno cercato di riflettere strategicamente sui punti di debolezza di una realtà territoriale per cercare di fotografarmi e risolverli e dall'alto sui punti di forza su cui far convergere risorse pubbliche risorse private progettualità pubblica progettualità privata per sostenere questi punti di forza e quindi essere più competitivi di fronte al mondo che cambia
Da dove vengono queste esperienze di riflessione strategica vengono ad esempio da città come Barcellona
I piani strategici di Barcellona hanno l'appalto sport è ormai saremo credo la quinta edizione però una città che usciva da una una situazione sicuramente tragica come quella della dittatura oggi è uno dei punti di riferimento in Europa per capacità di utilizzare le risorse europee
Modernità spinta nel Cornel saper prendere al volo l'occasione delle Olimpiadi per trasformare la vocazione della città
La pianificazione strategica di Barcellona è qualcosa di molto concreto come quella di Lionello la città che si è posta il tema della sua adeguatezza rispetto ai grandi ai grandi cambiamenti grandi flussi che le giravano attorno a chi ha cominciato a progettare un'area metropolitana molto più grande rispetto a quella
Che rione stessa rappresentava per essere adeguata alla
Alla sfida
Oggi leggevo sulla stampa non oggi recentemente leggevo sui giornali e mi ha fatto anche un po'sorridere che anche il nuovo sindaco di di Londra
Così detto ottenne il rosso giusto che
è stato interpretato anche da certa nostra stampa di sinistra come l'anti Blair quello che no rovesciava il punto di vista rispetto all'approccio riformista alle a ai problemi del governo la città che cosa sta lanciando sta lanciando un piano strategico per per Londra nel quale sostanzialmente l'obiettivo quale di fare di Londra la più grande metropoli vivibile del mondo
Con qualche scelta secondo me così riportava il Giornale anche un po'discutibile
La sostituzione della della bella urbanistica diffusa del territorio di Londra con tanti grattacieli
E però per interpretare che cosa per interpretare che cosa fare di Londra molto di più di quanto non c'è sia la capitale mondiale della grande finanza
Poi uno può essere più o meno diciamo così orientato a sinistra però alla fine fa i conti con la vocazione della propria città e sui punti di forza della sua città cerca di costruire il futuro così lunghi costretto a fare la vocazione di Londra è senz'altro quella di essere la città per antonomasia
Punto di riferimento della grande finanza mondiale e e anche Ken il rosso se vuole progettare il futuro di Londra divide le passare e deve costruire su quelle su quella caratteristica della sua città il punto di forza su quale costruire poi la vivibilità e servizi resta per carità però
E da Lippi delle parti
Cosa cosa
Cosa diciamo così caratterizza questi questi questi sforzi di progettazione strategica Stati generali piani strategici patti territoriali
La convinzione che sicuramente
Una parte fondamentale del destino materiale dei nostri territori sono felicissimo di aver parlato dopo letta perché e come sia mi avesse aperto la porta
La la la la condizione materiale dei nostri territori si gioca sempre di più sulla dimensione europea sulla capacità di stare dei nostri territori dentro dimensione europea
Ma in gran parte la capacità di giocare quella partita che è lì che si gioca dipende da noi e quindi dalla capacità di organizzarci nei territori
E in modo diverso per poter essere in grado di giocare quella partita cosa mi fa dire questo mi fa dire che ad esempio
Lo scritto anche nel testo che è stato distribuito che il contributo che certa politica adatto in passato pensate Remo Gaspari che ha praticamente identificato il suo aiuto alla al suo territorio costo facendo costruire un ospedale cadeva più posti letto di quanto non fossero gli abitanti del paese in cui noi dove è stato costruito più posti letto l'ospedale di quanto non fossero gli abitanti del paese ecco quello è temporalmente mica tanto lontani perché parliamo di dieci quindici anni fa ma dal punto di vista di questi problemi della capacità di affrontarne siamo allontanata lontananze siderali che siamo chiamati a ad approcci completamenti diversi anche della politica rispetto
Ai
Ai problemi ma anche le aree industriali attrezzate vuote dopo il terremoto dell'Irpinia
Che non so se nel frattempo sono state riempite però insomma che erano un po'il simbolo di un di uno Stato che attrezza mette a disposizione una risorsa senza creare le condizioni
Poi perché ci sia qualcuno che in grado di di sfruttarla quella risorsa quindi spende denaro pubblico per fare
Bisogna partire da qualche parte per affrontare questa pianificazione strategica questo nuovo sguardo da cosa bisogna partire secondo me bisogna partire dalla centralità del territorio
Che cosa che cosa significa questo
Significa ad esempio definire uno spazio
Uno spazio
Che
è qualcosa di diverso dalla dimensione municipale
Che è lo spazio ottimale dentro il quale si collocano i nostri servizi circolo con i nostri cittadini le loro relazioni umane di luglio con le loro relazioni professionali si collocano le nostre in paese
Non sempre noi abbiamo amministratori locali politica partiti
Che percepiscono
E si mettono a disposizione di un progetto che metta al centro il territorio
Perché porre al centro il territorio significa ad esempio superare
Dialetticamente con forme di concertazione e di partecipazione diverso superare che cosa i confini amministrativi
Confini amministrativi e dov'è che ormai si gioca il destino di un'area industriale o di un di un polo di sviluppo non si gioca più dentro i confini di un singolo Comune ci gioca nelle relazioni territoriali di più comuni
Qualche volta di provincia qualche volta anche di più regioni e allora bisogna avere un sistema pianificatorio appunto
Per istigazione strategiche quello di cui ho parlato che abbia quella flessibilità nell'approccio con il territorio che non sta dentro
I vincoli amministrativi o comunque dentro un approccio duramente amministrativo del
Delle questioni
Ci spinge ad esempio verso le forme di unioni tra i Comuni ma non è neanche sufficiente questo intanto s'serve molto spingere verso le Unioni dei comuni cioè fare in modo che i piccoli comuni per affrontare queste sfide si mettono insieme aiuta molto
Ma neanche la città metropolitana può evitare di fare i conti con i comuni del suo hinterland
E neanche peso Rocco Falco evitare di fare i conti con i Comuni del del distretto voglio dire che il territorio non può essere chiuso dentro una predefinizione amministrativa il territorio è quello che concretamente
Le aziende occupano nelle loro relazioni industriali cittadini utilizzano per le loro relazioni umane per cercarli soddisfacimento dei loro bisogni
Che istituzionalmente bisogna cercare di interpretare con politiche concertative con una pianificazione che in qualche modo è aperta con politiche di relazione
All'interno dei territorio
L'altro elemento di questa dimensione nuova della governance è senz'altro la
Condivisione quindi oltre la centralità del PD del territorio c'è il tema della condivisione
Cosa così cosa voglio dire non è la consultazione ad esempio queste forme di pianificazione
Che visto cercando di descrivere
Non ci pongono il problema di e lavorare all'interno dell'amministrazione pubblica un progetto sul quale chiamare poi i cittadini le associazioni le categorie a esprimere un parere
Ci pongono l'obiettivo di condividere condividere in modo tale che sia palese all'industriale al sindacalista l'operatore sociale al sindaco e al presidente della Provincia
Che il punto di forza di un territorio e quello ed è quello che dobbiamo utilizzare dell'interesse dell'operatore sociale dell'industriale del sindaco del presidente la Provincia che il punto di debolezza del di un territorio e quello e quello dobbiamo risolvere
E superare nell'interesse di tutti gli attori
Questo intendo per condivisione quindi di un lavoro che si costruisce con la partecipazione dal basso
Con la partecipazione dal basso degli di chi di quella grande realtà che caratterizza il territorio del nostro Paese che sono i corpi intermedi
Molto spesso si discute
Di Porto allegre
Non tenendo conto che parliamo di cose
Storicamente diverso io io sono affascinato dei percorsi di Porto Alegre sia chiaro percorsi partecipativi dai bilanci sociali ai bilanci ambientali ma parliamo di storie diverse da noi esistono i corpi intermedi che svolgono una funzione sociale che possono determinare il successo o il fallimento di strategie di pianificazione che non sempre vengono valorizzati come dovremmo
Che spesso svolgono puramente alla funzione corporativa di rivendicazione verso l'istituzione questo tipo di pianificazioni invece richiamato ha tutto un altro atteggiamento ad un atteggiamento di condivisione di copianificazione
In modo tale che costruiamo insieme la maglia alla griglia strategica dentro il quale ognuno di noi svolge la propria vita e quindi cura anche i propri
Interessi
O l'ente locale entra
Dentro qui dentro questa nuova dimensione della pianificazione che fatta appunto di territorio e di condivisione oppure il suo rischio il rischio concreto che alla lunga sì troverà a pianificare soltanto la propria impotenza
Rispetto ai processi che vi passano attorno perché comunque voglio dire
Gli attori sociali se non sono organizzati dall'istituzione locale da soli cercheranno di fare i conti con con le novità e quindi ci sarà soltanto una perdita di peso di ruolo e quindi anche democratica della istituzione
Locale
Quindi una pianificazione che sappia mettere in comune tutte le risorse intellettuali economiche funzionali che un territorio può esprimere nella convinzione che ci sia un interesse collettivo da perseguire che sovrasta e contiene gli interessi settoriali o di categoria
E che consiste nell'individuazione di una missione di una vocazione di un territorio che questo sia il frutto di un'analisi condivisa
Che attraversa trasversalmente tutti gli attori
Sociali le diverse autonomie funzionali che sempre di più hanno un grande ruolo i nostri territori le università le camere di commercio le Public Utilities oggi si chiamano così no le ex municipalizzate
Le istituzioni
Si tratta quindi di porre su basi nuove
Quel concetto di coesione
Si tratta di porre su basi nuove
E su uno scenario completamente nuovo quello di cui abbiamo discusso in questi giorni quel concetto di coesione che chi viene dalle realtà distrettuali come messa benissimo essere stato uno strumento straordinario della crescita cioè la coesione
Sociale fra i diversi tra i diversi attori
Quindi in questo contesto le istituzioni sono chiamate non direi ad abbandonare
Ma sicuramente ad integrare un potere normativo prescrittivo tipicamente proprio delle amministrazioni
Con la capacità di essere riferimento stimolo costi di costruzione di percorsi che non si esauriscono dentro le stanze del Comune
E che hanno come fine una serie di regole non una serie di regole ma una serie di obiettivi cui concorrere assieme
Ad altri
Quindi portatori di interessi dentro questo scenario sono chiamati superare una dimensione puramente rivendicativa e settoriale riconoscendo il valore trasversale di beni collettivi come web farla cultura all'ambiente la conoscenza i servizi
Che non rappresentano in questo contesto
Un costo per la collettività ma rappresentano un fattore di sicurezza e quindi anche di competitività dei territori e dei soggetti che all'interno di questi territori
Ci operano il terzo tema di questa di questa pianificazione strategica e definire la missione strategie
Mi riferisco al fatto che
Dobbiamo rendere diciamo così aggiornato
Che la funzione nostra delle Autonomie locali non è più soltanto quella tradizionale di normativa ma non è neanche più soltanto quella pianificatoria di tipo tradizionale ma è quella di riproporre in uno scenario nuovo le virtù civiche dei nostri territori
Cioè acquisire una volta per sempre che non c'è competitività se un territorio è un concetto che ho già espresso non è sicuro non è dotato di servizi non c'era una forte struttura della conoscenza ma infrastrutture non a servizio
I nostri territori sono fortemente diciamo così sollecita a dei cambiamenti strategici almeno da tre da da tre fattori ed è per questo che questa pianificazione oggi Sire si rende comunque particolarmente urgente
Li voglio descrivere questi tre fattori il primo fattore e la riduzione delle risorse pubbliche a disposizione il secondo
Piuttosto diciamo così
Curioso magari risulterà nella nella descrizione e l'innalzamento
Dal territorio di determinati fattori che invece nel passato sono stati determinanti per la sua crescita e il terzo sono i flussi così li definisce potessero Aldo Bonomi che caratterizzano oggi la società globalizzata
Sulle restrizioni ad amministratori locali ma anche singoli cittadini ho poco da dire nel senso che si tratta senz'altro di condividere con territori con soggetti Diversi il fatto che oggi non siamo chiamati ad affrontare domande bisogni con una penuria di risorse molto alta detta molto schematicamente anche per recuperare terreno che mi sembra giusto Nando lungo
E il tema
Della sussidiarietà
Non solo sussidiarietà verticale bisogna che con con con coraggio se vogliamo affrontare il tema dell'adeguatezza delle risorse rispetto ai bisogni che si moltiplicano e si diversifica nel nostro territorio
Dobbiamo affrontare il tema della sussidiarietà orizzontale cioè della responsabilità dei soggetti sociali rispetto a Benigni d'interesse Polito
L'esempio sul quale non mi dilungherò però è davvero paradigmatico secondo me impositivo e tutta la legislazione sociale che porta la firma almeno del ministro Livia Turco
Dalla legge due otto cinque sui giovani gli adolescenti dalla legge tre due otto sul la riforma dell'assistenza
Prendete quelle leggi provate a capire lo spirito che le anima nella definizione dei bisogni ma anche nell'organizzazione delle risposte e ci troverete un Indirizzo su come il tema della sussidiarietà orizzontale
Reclamato da chi vuole qualche volta
Destrutturare il sistema di protezione sociale può essere invece utilizzato per a rafforzare il sistema di protezione sociale dentro griglia dentro indirizzi dentro funzioni che il sistema pubblico può svolge questo è un nodo centrale perché riguarda appunto il tema
Delle delle risorse un altro tema perché Supa resistette sempre molto poco secondo me è appunto quello dell'innalzamento un altro fattore di sconquasso io lo chiamo
Dei nostri territori sono i fenomeni di innalzamento dal territorio di soggetti che invece hanno rappresentato storicamente dei punti di riferimento fondamentali per la crescita per la costruzione della crescita di un territorio
Pensiamo al credito
Nella
Diffusione dell'impresa piccole-medie nella crescita economica di interi territori ormai cresciuti ricordava
Ieri Bersani ma insomma del centro nord Italia saremmo in modo particolare il credito ha svolto una funzione fondamentale e che dimensione aveva il credito il credito avevo la dimensione locale
Quindi Bill operatore del credito
Era un interlocutore normale
Del sindaco delle
Dell'imprenditore ed era un uno di quei pezzi della coesione di un territorio
Che cosa sta accadendo al credito
Oggi attraverso processi di riorganizzazione diffusione è e come si sollevasse dal nostro territorio
Per andare dove
Nel mondo
I flussi finanziari si muovono al di là delle dei territori delle nazioni e questi processi di accorpamento spesso così da ci danno dei servizi più competitiva la sì di servizi bancari oggi grazie questo processo costino meno
Però ci viene a mancare un soggetto della coesione cioè ci viene a mancare un interlocutore e questo cambia lo scenario
Pensate analogamente alle è vero che rimangono le fondazioni ma ci pensa Tremonti
E non vi illudete sul sarebbe lungo sul
Soffermarmi su questo non vi illudete sulla cosa che avranno più ruolo le autonomie locali non è così stanno portando avanti un disegno che praticamente metterà le fondazioni Cassa di Risparmio al servizio della politica del governo appunto
Questo il disegno a Cannes in testa non hanno in testa il ruolo degli Enti locali dentro le fondazioni
Una cosa analoga sta accadendo
Per
Ad esempio per le il
Il cui il mondo del commercio
Anche qui vediamo c'è un fenomeno di innalzamento del territorio perché i processi di concentrazione
Delle grandi strutture commerciali è vero che aiutano tener bassa l'inflazione è vero che rappresentano uno strumento perché l'offerta sia più accessibile da parte della massa dei cittadini ma è altrettanto vero che impoverisce la struttura imprenditoriale dei nostri territori
Tante piccole imprese non ci sono più vengono meno interlocutori che erano parte di una coesione che storicamente si era si era caratterizzata nei nostri territori
Pensate alle municipalizzate i territori più avanzati dal punto di vista industriale nel nostro Paese sono quelli che alle spalle hanno avuto la storia importante dissero e società di servizi municipalizzate
Che sono preoccupati di portare il gas di portare dell'acqua di smaltire i rifiuti
Oggi sono soggetto di grandi trasformazioni è vero si possono governare questi processi
Ma quanti saranno nel nostro Paese che riusciranno a governare questi processi invece quanti saranno che li subiranno questi processi di riorganizzazione dei servizi pubblici locali e quindi verranno ma meno dei nostri territori altri interlocutori importi e sono stati determinanti nel
Nello sviluppo
Ma un altro esempio ancora più clamoroso di realtà importanti che hanno caratterizzato il territorio e che oggi s'innalzano eccome se perdessero contatto con con il territorio sono le in paese
Alcune imprese distrettuali sono diventati imprese simbolo
La la Merloni distretto il distretto del del
Degli elettrodomestici la Scavolini appeso alla Parmalat a
O la Barilla a parte
E voglio dire sono realtà che ormai sono in un territorio ma giocano i loro destini non più nella nelle reti corte
Del distretto industriale giocano i loro destini nelle reti lunghe i mercati globali
E se e perdono in qualche modo un un rapporto diretto con il territorio e anche questo per il sindaco per l'amministratore che chiamato a pianificare lo sviluppo del suo territorio
Gli cambia significativamente perché gli vengono meno quelle quegli interessi comuni che li legava e che in qualche modo contribuivano appunto a fare
Coesione
Questo è proprio e ripeto è
Un vero e proprio sconquasso delle nostre realtà territoriali e questo processo di elevazione c'è rischio che ci porti via tutti fattori competitivi le industrie migliori il credito la cultura del industriale che ci porti via tutti i fattori
Più forti dal punto di visto competitivi o competitivo e ci lascino solo i problemi
E che quindi noi siamo chiamati a risolvere tanti piccoli problemi senza avere poi vere invece la possibilità di interloquire con soggetti forti per provare a dare risposta inganno e rimangono gli anziani da curare l'ambiente da risanare
Questo il rischio se non riusciamo governare questi processi di
Di di cambiamento e se in qualche modo non riusciamo anche a mantenere il legame con questo fenomeno di innalzamento che se ne va
Un altro fenomeno interessanti un po'l'altra faccia della medaglia di quello che ho detto io adesso è quello dei flussi
Questo rappresenta
Un fenomeno ambivalente
I flussi di cui ha parlato stamattina letta i flussi delle finanze europea
Sono nello stesso tempo una grande opportunità se gli stessi se si sanno cogliere ma sono una grande perdita di competitività se non si sanno raccogliere quindi è un flusso mobile che tu o sai raccogliere e quindi catalizzare per farlo scendere sul tuo territorio con i suoi effetti perché positivi oppure si sposta sic si localizzano in Irlanda e mette in difficoltà la tua capacità di comprendere lo scenario nuovo questo vale anche
Per i grandi canali se che un altro flusso il grandissimo in canali del del dello sviluppo i così detti Corridori ed Europa con chi
Definì non si sa sicuramente non come non con tanti di voi insomma definisce i grandi corridoi di sviluppo
Possono essere una grande opportunità di crescita per alcune regioni interne per tanti territori possono essere una una mazzata mortale per tanti altri territori
Quindi come si sta dentro questi nuovi flussi come come si gioca la partita per cercare di attivare i fattori positivi di questi flussi che nel mercato globale si muovono e farli calare nei nostri nei nostri
Territorio
Un altro flusso straordinario è senz'altro quello delle persone su questo siamo un po'più attrezzati d'Italia penso al grande mercato turistico piuttosto mica Jack diciamo un po'più arretrati degli atti ma le risorse ne abbiamo ancora tante ma penso anche al flusso migratori è
Come come noi ci attrezziamo per governare la restante ristrettezza delle risorse
Lo sconquasso di alcuni grandi cambiamenti se rappresentati dall'innalzamento di di fenomeni che invece erano interlocutori concreti del nostro territorio
E come noi con come se avessimo dei magneti riusciamo a farà calare sul nostro territorio dei flussi
Positivi che nella società globale si muovono ecco questo è il tema
Il dei contenuti della della pianificazione strategica cioè sono i temi della progettualità che caratterizza la pianificazione
Strategica
Dove sta la sua forza sta nella trasversalità di questi di questi progetti e quindi nel superamento di un'ottica settoriale non più la politica per l'artigiano la politica per l'industriale la politica per il turismo la politica per il commerciante ma una griglia di progettualità che in qualche modo tengano insieme l'interesse industriale del commerciante il turista e della città per avere una progettualità capace di concorrere o comunque di attirare quei flussi che vi dicevo e in qualche modo di
Limitare bene ivi gli effetti dello sconquasso dei grandi cambiamenti ineguali siamo coinvolti
Quindi si tratta attraverso questo questa progetto progettualità trasversale di dare corpo alla nuova missione dei nostri territori che quella che appunto il terzo fattore sul quale mi sono soffermato una aspetto
Secondo me è importante che gli voglio dire
E che riguarda il flusso migratorio
E che parte fondamentale della della coesione e quindi anche della del mantenimento della competitività competitività dei nostri territori credo che vada un po'esplicitato
Noi ovviamente diamo a flusso migratorio una valenza positiva io mi riconosco perfettamente nel
Nella delle considerazioni di chi dicono che
Di chi dice che i i migranti vanno dove ci sono delle opportunità se ci sono dell'opportunità vuol dire che quel quel luogo e vivace non è che vanno dove sono talmente mobili che altrimenti non andrebbero in un posto se non sa capacità di risposta quindi sono un indicatore positivo non solo indicatore negativo
L'altro elemento è che sicuramente sono una un elemento di svecchiamento ce mettono in moto processi innovativi
Attenti però
La coesione la coesione di un territorio e quindi la capacità di progettare
Un fenomeno complessa non è un fenomeno semplice
Sotto valuteremmo
Gli affetti
Non dobbiamo essere facile unica ecco nell'affrontare le novità che comunque il fenomeno dell'immigrazione metti in moto nei nostri territori pensate ai distretti dove si insediano le industrie gestite da cinesi
Qui siamo in un di quelle di quelle zone formalmente sono dentro la logica distrettuale perché producono lo di solito lo stesso prodotto che si produce nel distretto
Sì complessive insomma quindi non c'è niente di sembrano integrati nel distretto in verità sono un fattore
Molto altera ante la vita del distretto perché hanno un'altra idea della del lavoro minorile perché hanno un'altra idea delle relazioni familiari perché hanno un'altra idea del lavoro
Del lavoro della sua sicurezza e così via quindi apparentemente sono un elemento che sta
In modo indisturbato dentro la catena del distretto della sua coesione invece concretamente sono un fattore di forte alterazione di questo equilibrio di questa coesione
Il rischio è che ci siano fenomeni di rigetto che non sono semplicemente quelli della microcriminalità
Che sono molto più profonde
E che dov'dovremo in qualche modo saper percepire non con l'atteggiamento Facci lune del vogliamoci bene ma nel anche con delle politiche che in qualche modo
Stabiliscono delle regole o comunque facciano svolge una funzione regolatrice anche nei confronti di questi di questi processi
Vado verso la conclusione sostanzialmente queste questa pianificazione strategica il il compito di definire
La centralità del territorio la missione strategica di questo territorio attraverso una pianificazione condiviso penso che ci sia capito che non si possono gestire con un approccio tradizionale del pubblico amministratore della pubblica amministrazione tutta giocata dietro la scrivania
A a far regolamenti io a fare
A fare norme
E qualcosa di più
Articolato che comporta una nuova cultura un nuovo precoce l'approccio cosa produce adesso soltanto se ecco produce una cosa del genere questo è il dossier protetti
Del piano strategico del Comune di peso ma non c'è questo che
Che è il frutto della pianificazione strategica produce situazioni come Torino Internazionale
C'è una realtà che sta cercando di disegnare un futuro nuovo a quella città fortemente dismessa in discussione cosa produce il piano strategico di la Spezia
Una città che aveva i cantieri
Coi colleghi soldi pubblici delle partecipazioni statali sono stati chiusi è stata chiamata a ridisegnare il proprio futuro ha prodotto una pianificazione sta pentita individuando una nuova missione una missione condivisa e quindi ha un suo piano strategico quindi non sto parlando di teoria parlo di cose concrete dossier progetti del Comune di peso nel piano strategico del Comune di la Spezia sia detto Rino internazionale il piano sociale del comune di Trento
Per citare soltanto quattro esperienze già in atto in questo Paese ma tanti Firenze sta cominciando a ragionare sul sul piano strategico
è inevitabile che sia così
E quindi quello che di voglio dire e che
Cerchiamo di portare la nostra cultura del riformismo del governo locale che pure così avanzati così qualificata cerchiamo di portarla dentro queste nuove dimensioni
Ci aiuta la riforma del titolo quinto ne parleranno altri relatori io non non l'accenno solo per dire che tutto questo questa impostazione
Tutto questo lavoro che è molto finalizzato a concertare a costruire in modo condiviso funzioni e scenari
Dei nostri delle nostre realtà locali Stade entro alla filosofia del nuovo Titolo quinto della Costituzione ci aiuta e quindi ci sono due cose che bisogna assolutamente fare uno combattere contro il pericolosissimo ritorno centralistico che questo governo sta rappresentando su tutto
Altro che devono uscire questi hanno in mente di ritornare peggio di prima ad una centralità dello stato
Che proprio perché inefficace dentro questi grandi scenari di cambiamento rischierà di farci fare a tutti un passo indietro rispetto al nostro livello di adeguatezza
Rispetto le novità che stiamo vivendo il secondo è che questo titolo quinto va applicato integralmente
Non si possono portare avanti questi per percorsi concertativi se le regioni rimangono come sono o peggiore
Se non c'è un un una nuova camera che dia a livello nazionale una voce a questi territori
Se non c'è un consiglio regionale delle Autonomie che affianchi le regioni che non hanno più funzione gestionale ma che hanno funzione di pianificazione di legittimità e di legiferazione
Abbiamo bisogno infine che il centro articolo centodiciannove cioè tutto quello che riguarda le risorse di questo nuovo modello di Repubblica
Secondo me corrispondenti più corrispondente non sarà perfetto ma sicuramente più corrispondente agli scenari che ho cercato di di illustrare nella mia relazione ecco l'articolo centodiciannove che riguarda le risorse venga affronta e non continuamente rinviato perché ce l'abbiamo lo stesso stato di prima anche peggio che spende come prima e più di prima e nello stesso tempo a meno competenze l'abbiamo noi siamo chiamati a fare questi
Questi questi lavori piuttosto complicati per cercare di garantire ai nostri cittadini un futuro dignitoso
Doverlo fare senza risorse o dover spremere i nostri cittadini come dei limoni significa mettere in moto
Dei cortocircuiti che alla fine vanificare hanno tutto il lavoro che abbiamo fatto grazie per l'attenzione
Alla domanda
è un po'
Tra l'altro ci sono molti amministratori locali molti giovanissimi in sala quindi creata
Si sente sempre più che una domanda questa è una considerazione perché l'intervento è stato molto stimolante e soprattutto dimostra che in atto un processo di riflessione da parte degli amministratori locali sul loro agire
Cioè se fino ad oggi una caratteristica importante ma credo da un certo punto di vista limitativa dell'essere amministratore locale era fare molto accumulare cose operare prassi
è importante che l'amministratore rifletta sul proprio agire e produca quella che può essere una risposta la sfida riformista come diceva lei allora un paio di considerazioni un po'sconnesse rispetto quaestor
Lei è espressione e presidente della Lega delle Autonomie Locali espressione di una comunità locale che stiamo a Pesaro che uno degli esempi migliori di quelli Thalia centrale in cui siamo ospitati adesso che va più o meno dall'Emilia Romagna
All'Umbria che tiene perché tiene una tradizione di questione sociale di forza dei corpi intermedi come diceva lei di dimensione comunitari in qualche modo che ha una storia lunghissima
E che oggi dimostra però di avere qualche problema di sciatto lungo nel senso che la globalizzazione di cui per citarne uno parla Aldo Bonomi nelle sue ricadute locali mostra che ci sono delle difficoltà
Allora il punto è
E in realtà il un pezzo della riflessione che lei conduceva di un cammino che si deve avviare come possiamo reagire a questo come possiamo far sì che i nuovi strumenti del vivere locale dalle pubbliche dalle Public Utilities
Alle università siano in grado di rispondere ad una trasformazione della società che il vero problema e rispetto cui tutti coloro che si dichiarano riformisti devono cominciare a pensare
Questo è un aspetto un secondo riguarda i corpi intermedi nel senso che la ricchezza dei corpi intermedi è un pezzo ripeto di un frammento dell'Italia non accade naturalmente Milano è molto difficile a Roma e drammaticamente complicata al Sud dove pure ci sono delle tradizioni civiche senza questo tessuto di virtù civile come direbbero gli anglosassoni Silvio giù
Come è possibile reagire a questo
Ultimissima cose queste davvero credo la sfida politica
Stamattina come dire su e giù che andò come molti di voi avranno fatto donna di Repubblica tra una cosa sul ritorno della moda indiana per l'estate e il viaggio dove andare al mare c'è un articolo divertente ma significativo credo sul felicità pubblica
Allora felicità pubblica cosa significa
Credo che questo sia davvero un tema che ci dobbiamo porre la coesione sociale cioè il far sì che i sindacalisti insieme all'imprenditore che la cosa più difficile oggi più ancora di più richiede un minimo diciamo così di felicità pubblica
Che detta così può sembrare una Cazzato in realtà è che città prive di anima tra virgolette prive di tessuto comunitario prive dell'appartenenza ideale rischiano di essere luoghi come le periferie metropolitane di Londra piuttosto che quelli di Milano in cui non solo non si fa politica ma non si vive una vita decente
Temi come la felicità la dignità la decenza del vivere credo dovrebbero entrare probabilmente interno ma dobbiamo trovare il modo affinché lo facciano sempre di più anche nei nostri piani per le città
Si presenta delle sono Stefano Donelli sindaco di Luzzara Reggio Emilia
Io credo che
Tema importante delle fondamentale della governance locale ma il titolo del l'intervento in senso riformista sia il gioco di squadra
Gioco di squadra sia in senso orizzontale che in senso verticale
Orizzontale nel senso che quando si pianifica Progetto di sviluppo
Intercomunale ed è evidente che ci deve essere un'alleanza un coordinamento ma in senso anche verticale rispetto all'istituzione sovraordinate
Si citavano prima esempi di norme e leggi che hanno introdotto degli elementi innovativi etica né prospettiva tratta due quattro due otto cinque assimilati strumenti pianificatori il pericolo per i comuni piccoli come come il mio
E che vi sia una moltiplicazione dei tavoli di concertazione
E che i diversi progetti messi in campo con le competenze che a volte non ci sono volte poi occorre improvvisare
Sì e non può i inevitabilmente giocate al ribasso perché non c'è la capacità la possibilità di riunire un progetto coordinato e articolato
Io sono assolutamente d'accordo che il futuro gli enti locali quello della pianificazione strategica
Abbiamo costituito un'associazione intercomunale nel lo spirito e la legge regionale tre dell'Emilia Romagna
Che in questo senso favorisce l'associazione unioni di Comuni
Il pericolo autentico di queste normative come dire formalismo
Cioè nello specifico nel concreto si danno contributi alle società intercomunale per unificare associare servizi
Non ponendo sistema proprietario di qual è l'obiettivo
In forza del quale si fanno questi servizi
La pianificazione strategica del procedere la associazione dei servizi perché ne questa situazione è il la conseguenza
Se non è chiaro qual è lo sviluppo che si vuole del territorio diventa anche difficile
Ora io credo che gli strumenti regionali informative rese debbono incoraggiare invece il processo preventivo
E non semplicemente servizi non si arriva al paradosso per cui si fanno i servizi si cerca di fare servizi associati perché c'è il contributo che credo sia la sconfitta del diverso intercomunale di collaborazione
Quando si cerca di fare quindi strategici come stiamo cercando di fare noi
O se visti da qualcuno come dei visionari
Non parlo delle canne città Torino Pesaro evidente che nelle competenze del certo ma non credo che esistano in Italia o nel Nord Italia degli esempi mo'molti esempi di pezza tesi sì
Sì visti quindi come dei e poi c'è il problema di come si inseriscono su altri temi per il nostro territorio che la Bassa Reggiana sul Po
La Regione Emilia-Romagna approvato il Piano speciale da Rea comunque l'inizio di un percorso come si armonizza questo piano speciale che tiene conto di altri territori
Delle province vicine Parma e Piacenza
Con un piano strategico distrettuale ora è evidente che il territorio concetto relativo dove comincia dove finisce quanti Comuni fanno parte del distretto
Qual è il confine come se la porta con la Provincia e la Regione però anche chiaro e ci deve essere era capace di tenere insieme questi questi strumenti questa opportunità
Io credo che sia questo lo si importante non si può enunciare che è importante chiudo
Fare per i strategici e credo che lo sia senza dare per le possibilità perché Serra qualcuno servono competenze che si mettano sul territorio Luna listino producano dei risultati gli amministratori pubblici debbono accompagnare questo percorso e determinarne sceglierne
Le dimissioni pedine di fondi fondamento di sviluppo
Questo per portare a questo concetto e chiudo che l'innovazione dopodiché mi stazione importantissima la qualità dei servizi che il proprio tutto questo dei quel prodotto non è il punto di partenza
Credo che sia importante per un riformismo il cittadino per l'esperienza che se ne ha è molto attento a questo
Era inganni e temi della globalizzazione del dell'integrazione ne abbiamo molti extracomunitari possono essere usati anche attraverso l'efficienza dopodiché mi sa che dai servizi
Che non discrimina nel senso che come dire cara dimensioni sfavorevole di accesso la pubblica amministrazione che questo sia in termini da mettere insieme da coordinare trovare il il punto fondamentale è stata al circo
Signor colgo l'occasione della presenza del sindaco di Pesaro per fra gli alcune domande più diciamo di fondo un magari qualcheduna molto specifica allora c'è un paradosso in questa nostra Italia che un messaggio della destra che vince la sinistra statalista e invece poi un fare un agire nostro dalla nostra tradizione localistica io sono di una generazione che viene da insediamenti di Kobe scriva insomma c'ho fatto somma
Settantacinque ciò va bene quindi però qui permane questa roba qua siamo accusati dei ciellini lombari a voi siete noi siamo in sette dopo che la sinistra riformista dia un messaggio un pochettino più forte corrisponde la somma all'altezza delle sue tradizioni
Mi pare che abbiamo un po'tralasciato no lo dico anche per qualche breve aspetti esperienza di amministratore insomma che una certa età in questa sala sarà stato il consigliere assessore il sindaco voglio dire la riforma del titolo quinto veramente una nato direi
Rivoluzionario ma mi pare che lo lasciavo di ciò la mancata attuazione ci abbiamo vinto anche un referendum c'abbiamo vinto anche un referendum però non se ne parla più e anche molti nostri amministratori si arrabattano nella quotidianità non diciamo sottolineando questo aspetto
Sull'Unione dei Comuni
Potrei raccontare deve dire qualche aneddoti insomma su due comuni confinanti che essi accapigliano sulla strada o sulla tangenziale
No e quindi credo che l'esperienza dei Consorzi non lo so se standard anche un socio dei comuni non so Pirlo dense piuttosto che il sud di Milano attrito sappia è importantissima che è evidente che con la voli viabilità ne cito uno
Ma anche con la la demenza Rita di costruire due piscine su due comuni di tre mila abitanti che sono magari due piscine olimpionica
Cerchiamo un po'di ragionare su ecco per perché vogliamo fare veramente sono cose e magari anche governati dal centrosinistra ma chiudo
Invece la una domanda molto concrete specifica nella foto io sono convinto che al di là di queste problematiche di fondo no ma poi siamo c'è anche una problematica quotidiana che quella dell'inadeguatezza del personale
Cioè io sindaco che ce la faccio uno sforzo di acculturamento di aggiornamento mentali su queste tematiche che non è diffuso quindi stiamo lavorando insieme cerchiamo di capire cosa sta accadendo nel mondo poi mi trovo
Con un dirigente con un funzionario con la struttura mia che alla fine gli mette la griglia quando va a dare lezioni non è che l'incapacità del funzionario ma il sindaco non è stato ti puniscono
Mi piacerebbe capire come vive un sindaco della città ha preteso questo problema dell'incentivazione del personale o delle figure professionali che non ci sono
Va va
Sì sono Nicola ministra del Comune come soggetti in provincia di Livorno
Ma premetto che condivido quasi totalmente l'impostazione che ha dato perché colto Asperti all'interno del quale si possono riconoscere penso quasi la totalità del Comune
Su alcune affermazioni che ha fatto così Panza andrà
Non condivido pienamente diciamo che io sono un folklore che il comune si deve convocare all'interno di una resi per realizzare i propri obiettivi una rete in Rete con gli altri Comuni in rete con la Provincia in rete con la regione in rete con lo Stato
Quando si dice però che dallo Stato con le aspettarci sempre meno e qui c'è anche una nota di pessimismo particolar modo da questo tipo di Stato ho l'impressione che si vada a decidere una parte importante dei vari questo perché su un territorio prendo a caso mio territorio dove c'è una vocazione logistica quindi al trasporto delle merci al trasporto di persone noi stiamo realizzando perché in Toscana il fatto di ma centralità del territorio hanno fatto che è stato portata avanti con normative come esempi ci sono i server sistemi economici vocale a Toscana sta ragionando di area vasta
Quindi c'è un rapporto tra i comuni e per la centralità del territorio e per una progettualità di quel territorio il problema anche se poi si individua un settore specifico come quello lì a logistica
E occorre realizzare infrastrutture viarie
Dare vita alle autostrade del mare
Infrastrutture informatiche e non si può che essi ragionando tra di noi realizzare questi obiettivi si pensi alla discussione
Sul corridoio tirrenico per il proseguimento dell'autostrada da Rosignano
A Roma a Civitavecchia e allora in questa lente occorre che ci sia anche un ostacolo è un Governo che si fa carico di quelle che sono le progettualità locali e questo allenamento dito di estrema preoccupazione ma allo stesso tempo di dire che confronto bisogna che ci sia anche alleviarlo a livello nazionale
Ma non solo sulla prescelto sulla progettualità ma anche sulla vita di tutti i giorni
Per colto ha fatto un esempio significativo rispetto al comunismo montani ecco non ci sono solo comunità montane diciamo che in Italia ci sono otto mila comuni il cui grandissima quarte sono circa cinque mila sei mila sono piccole e medie comune io un comune che si deve da una parte occupare di queste cose strategiche diciamo per lo sviluppo di un territorio dall'altra avendo dieci frazioni c'erano cinque sulle colline di trecento quattro quattrocento abitanti Luna dove con uno sforzo di programmazione si tende da una parte a farsi che le piccole botteghe che hanno anche una funzione sociale su queste frazione rimandano avverte magari con sgravi fiscali e quant'altro e dall'altro se c'è un ufficio postale viene e di recente le può se che dici caro Sindaco non rientro più nei conti bisogna che te lo chiuda e allora si va in due direzioni opposte
Detto questo e detto anche che non è a caso che i piani strategici ghetti enunciarlo sono stati fatti da Pesaro la Spezia torinese Trento che guarda caso sono comuni capoluogo
Io un appunto che faccio spesso anche all'ANCI regionale è che molto spesso se non quasi sempre tutte le normative che riguardano comuni sono ritagliate sui comuni capoluogo spesso i piccoli e medi comuni subiscono certe impostazioni perché poi non solo al tavolo della discussione al tavolo della partecipazione
E qui ritorno avvicinamento che faceva l'amico prima
Cioè poiché i piccoli medi Comuni hanno problemi anche con il personale va a dover affrontare se non si studia un meccanismo per cui anche le normative
Mo'anno incontro a queste necessità
E diventa difficile dire che poi il Sindaco è responsabile di tutto il Sindaco ad grande autonomia può fare questo può fare questo quando può e lega hai le mani legate da strutture interne cioè la il caso emblematico che un chiudo chiudo è quello del confronto fra un Comune capoluogo è un piccolo comune COMU comune capoluogo a quaranta cinquanta dirigenti se uno non va bene
Un il meglio dell'hinterland fiorentino Pontassieve
Io la domanda che volevo rivolgerti era questa
Partendo dalla constatazione che le risorse sono sempre meno
Però oggi la sfida riformista sul governo locale
Può essere anche il pensare strumenti innovativi per mettere in Rete più risorse e qui mi rendo conto che i punti successivi possono essere anche troppo complesse prove piacere di sapere la Fox riunione
Per quanto riguarda la finanza di progetto il progetto finanze
Elemento e può essere secondo me il punto di vista uno strumento interessante
L'elemento che piace una somma che mi rendo conto Complesso sulle fondazioni bancarie
O sulla banca del territorio spesso qui in Toscana esistono banche del territorio che possono essere elemento di sviluppo
Noi stiamo lavorando a un progetto definito città delle colline che vede l'associazione
No non è nella prospettiva di un unico comuni
Ma l'associazione disservizi diciamo perché tre comuni di medie dimensioni che possono aprire l'entità di un capoluogo di provincia non vedo il motivo per cui la gestione del personale un possesso unificata
L'ultimo
Traspariva anche la dalla sua relazione al sei nel nel rilievo delle public Utility
Può essere un ulteriore sviluppo
Per la gestione dei servizi
Campi ma nella quale la gestione dei servizi abbiamo anche una qualità
E anche un ritorno economico che possa essere utile al Comune per gestire servizi non economicamente sostenibile
Ma
Come dicevo alle all'inizio il
Il rischio quando si parla delle delle amministrazioni locali si cerca di dare
Un quadro generale una risposta siderale i progressi sono avanti scritte sempre di di peccare di semplificazione nel senso che le delle realtà sono talmente diversificate articolate
E difficile
Costruire un vestito su misura se non punto stando sul posto dove dove si poi si opera
La prima domanda
E vero
Anche l'Italia di centro
A comincia ad avere il fiato lungo io ho cercato nella mia relazione di mettere in evidenza quali sono i punti sui quali uno sviluppo che sembrava diciamo così
Abbastanza consolidato oggi viene messo in discussione ora non c'è dubbio che tutto il sistema comunque di quest'Italia
Di mezzo è senz'altro un sistema che sta dimostrando anche rispetto alle sfide nuove maggiore flessibilità maggiore capacità di adattamento di competitività quindi ed è ed è interessante proprio questo rispetto anche l'esperienza di pianificazione strategica della mia città
Come
Noi cerchiamo di fare un piano strategico che non parte da da un crollo
Non è la Spezia che ha visto le sue industrie chiudere chemisier statali non è Barcellona che aveva un suo futuro da reinventare
Non è neanche Torino insomma che sicuramente con la crisi della FIAT a ma cigno davanti a sé
Noi siamo una città che va e sta abbastanza bene il punto è che siamo convinti che appunto l'i cambiamenti che si abbiamo intorno ci coinvolgono se non ci coinvolgono adesso ci coinvolgeranno e quindi si tratta di prepararsi a questo scenario mi si chiedeva che tipo di contributo possono dare innovativo le public utility comunque le università c'è questo mondo importante dei corpi intermedi
Ma io credo straordinario
Io credo straordinario
Innanzitutto per quanto riguarda le public utilities il processo e di grande riaggregazione di grande cambiamento no
Finiscono le gestioni dirette da parte dei comuni si va ad una certa gestione aziendale dove c'era una gestione aziendale ci saranno delle trasformazioni legati al fatto che si aprono dei mercati quindi c'è ci sarà una concorrenza da sostenere
Io credo che stando dentro un gioco di squadra qualcuno ha parlato di gioco di squadra quindi non chiudendosi dentro la dimensione del proprio comune perché alla fine la dimensione del singolo Comune sarà come la pera sull'albero
Passera qualcuno che la raccoglierà per terra quando sarà caduta da sola quindi uscendo da questa sorta di trincea Noemi chiudo dentro quello che ho e mi difendo ma giocando in campo aperto mettendo le proprie risorse proprie disponibilità quello che sia dentro uno scenario diverso partecipando con altri anche con città più grandi a disegnare un futuro del proprio Comune
E quello che dovrebbero fargli atto ma non sempre fanno relativamente ad esempio le risorse idriche
Ecco io credo che alla fine si ridà dignità al proprio al proprio Comune
Se pur piccolo gli si ridà dignità e non si subisce una trasformazione ma ci si sta dentro che cosa può portare un'innovazione Repubblica utilissimo un'innovazione repubbliche divisi SPÖ portare ad esempio l'apertura di nuovi servizi di nuovi mercati
Mi riferisco le nuove tecnologie io sono mi Lutero ma credo che le nuove tecnologie ci aiuteranno mantenere questa ricchezza della diversità italiana di non perderla totalmente e nello stesso tempo di poter continuare a garantire dei servizi di ritorsione alle persone che ci abitano dentro questa con riferimento in questa grande ricchezza territoriale che è vitale
Bene oggi se non sono le regioni lo stato e le public utilities che si mettono in testa di portare le nuove tecnologie un po'dappertutto chi lo fa in privato da solo secondo me non ci pensa neanche perché la sbornia delle delle nuove tecnologie mi sembra che sia passata nuove bolle della Borsa che sembrava che tutto quello che toccava diventava oro
Però ne abbiamo bisogno come come ha avremmo invece in passato delle scuole in ogni in ogni luogo e del gasolio dell'acqua quindi penso che le Public Utilities possono svolgere se governate nel processo di trasformazione non subite possono svolgere un ruolo straordinario per cercare di corrispondere ai bisogni moderni della nostra realtà altrettanto l'università
Io penso io credo a questo processo riformatore delle università
Mi sembra non mi sembra sbagliato questo delle lauree di primo livello del fatto che ci siano dei processi di decentramento delle università che le università in qualche modo si mettano in relazione alle vocazioni del territorio per cercare di di
Diciamo così di orientare gli studi a quella che è e può essere la vocazione di quel territorio non genericamente in astratto e come fanno di università public utilities ma perché no le camere di commercio ne fanno degli interlocutori straordinari dentro la pianificazione strategica quello che bisogna superare e che le università si giocano il loro futuro
Tassone le Public Utilities sono un fenomeno che si gestiscono solo le grandi compagnie multinazionali un azionario perché c'hanno la forza di farlo e bisogna evitare che le Camere di commercio siano soltanto un posto dove si scarica il corporativismo dei commercianti degli artigiani e degli industriali
Ecco la pianificazione strategica cerca di mettere questi soggetti nuove dentro le committente una condizione di partecipazione nuova dove sta il prestigio del Comune il prestigio del Comune sta nel nel fare a credere a questi soggetti che si può giocare una partita in modo diverso senza negare le proprie identità e quindi è un prestigio molto importante quello che il Comune del Comune ci gioca
Dove non ci sono questi corpi intermedi certo le cose sono più complesse perché evidente che nel Sud tutti in particolare nel Sud
Tutto il sistema dei servizi pubblici locali
E più a rischio e rispetto ai fenomeni della del della mafia del dell'Inter la criminalità che gestisce certi servizi certi servizi come quelli delle discariche o così via abbiam visto il gli scempi no anche negli anni scorsi delle delle situazioni drammatiche della Campania o adesso il problema della sete in Sicilia che sarà sicuramente interroga oggi col problema marcia anche altri tipi di problemi
Ecco è senz'altro più complesso nel sud però è anche vero che ci sono state delle realtà del sud che hanno saputo utilizzare bene con un'ottica strategica Risorse europea si facesse parlava di me del video della Basilicata Mattei era ad esempio è un esempio positivo in questo senso ci sono distretti che sono nati quindi c'è un un movimento anche nel sud allora io credo che vadano aiutati quelle amministrazioni locali che hanno il coraggio di buttarsi anche in quella dimensione sicuramente più complicata su fronti innovativi
Capisco che faranno molta più fatica di quante ne fanno le realtà del centro ma bisogna aiutarli e premiarli quelli del sud che si spendono su questo fronte innovativo io credo che non non andranno da nessuna parte
Le amministrazioni del Sud che ripeteranno stanche
Pratiche riempie Lario di estensione del Pubblico impiego come risposta ai bisogni del loro territorio anche loro dovranno farsi carico di una di una dimensione nuova sulla felicità pubblica
è un bel tema insomma è io credo che
Non dobbiamo chiedere al sindacato di non fare il sindacato l'imprenditore di non fare il prenditore abbiamo chiaro dobbiamo chiedere che facciano bene il loro mestiere
Quello che possiamo chiedergli e di verificare insieme a noi se appunto esiste una vocazione del nostro territorio sul quale si possa contare su su quale si posso concordare se si può se si può concordare ad esempio sul fatto che quando io difendo la sicurezza di un territorio
Non solo dal punto di vista dell'ordine pubblico ma anche la sicurezza sociale anche la sicurezza nei luoghi di lavoro io sto facendo un favore a quell'impresa perché se entrano nell'ottica de del prezzo più basso di produzione ci sarà sempre qualcuno in qualche angolo del Sud-Est asiatico che che letti costerà meno se entro invece nell'ottica della qualità e del quindi di un valore aggiunto che viene dall'ambiente nel quale anche che l'impresa si colloca forse gli dà una mano per qualificarsi rispetto al mondo né anche nella produzione e anche nel commercializzazione di suo e dei suoi prodotti è un po'questo il gioco di squadra fare la felicità pubblica sta in questo nel riconoscersi valore è nel riconoscersi una funzione nel riconoscersi dei dei diciamo così delle come risorse positive insomma tra l'uno con l'altro
Reggio Emilia ma io penso che il tema della moltiplicazione dei Luzzara no il fermo il tema della moltiplicazione dei tavoli di concertazione
Secondo me da una parte valorizza l'idea del piano strategico cioè e proprio la frammentazione nel quale il singolo ente si trova oggi a svolgere il proprio ruolo che valorizza un un momento in cui diamo una visione di insieme quindi senza ammettere Prati al mondo cerchiamo di far convergere questi diversi tavoli strategici su una griglia di obiettivi condivisi
L'altro è l'altro tema che tu che che tu hai toccato sempre nella moltiplicazione dei tavoli di concertazione l'altro problema non altro tema che che che apre è la democrazia secondo io non mi metto solo nei panni del sindaco che si che vive tra
Ma tirato da un tavolo all'altro se poi un piccolo comune con maggiore difficoltà
Mi metto nei panni di quel Consiglio comunale
Perché la la sorte di quel comune sempre di più si gioca fuori e si gioca nel tavolo dell'atto piuttosto che nel tavolo della società dei servizi piuttosto che nel tavolo di concertazione regionale o provinciale
Bisogna che troviamo il modo di far sentire chi fa politica eh dentro i consigli comunali
Che hanno un ruolo da svolge ecco allora che il piano strategico di Rita quel ruolo perché gli ridà la visione d'insieme ti dà la possibilità di qualche modo di di poter dibattere dell'indirizzo e quella loro funzione verso il quale spingere i diversi pezzi del mosaico e quindi secondo me devastata ipogee dà anche un grande contributo democratico ecco alla al ruolo d'al al ruolo delle
I istituzioni
Sinistra statalista dicono da destra
Invece nei processi di cambiamento della pubblica amministrazione chi dimostra di avere un atteggiamento tradizionalmente statalista corporativo è senz'altro la testa
La destra che noi abbiamo di fronte non dico venti nuove sia stato detto ampiamente ieri ieri negli interventi sia di D'Alema che di che di Bersani
L'immagine che io in giro per l'Italia ma anche anche nella mia città senz'altro della destra e la destra che da una parte cavalca l'ultra liberismo dicendo privato il privato il privato in pubblico un disastro private bravo un bel po'
Dall'altro in tutte le volte che tu apri è uno scenario nuovo che mette in discussione
Situazioni anche porpora attive del Pubblico impiego ecco subito che si scatenano di nuovo a difesa di quella dimensione corporativa è statalista quindi
Siccome sono convinto invece che questo linguaggio riformista delle cose della progettualità delle soluzioni realistiche poi alla fine parla a un
A una ragionevolezza che c'è nostro nel nostro territorio che sta sta sia nell'impresa che nel sindacato che
Che tra le persone comuni penso che questo approccio possa essere vincente e ne vieni chiedo non è qui forse anche la Radu la ragione che nella parte più avanzata no
Del paese nel quale avevamo avuto delle sconfitte elettorali come centro sinistra nel passato
Il centro nord Italia no nord in particolare nelle ultime elezioni amministrative torniamo a vincere non è forse perché nel golf Arno concreto delle realtà locali ci dimostriamo meno ideologici più capaci di quanto non lo siano quelli del centrodestra secondo me
è questa la chiave di volta della
Come si legge questa vittoria di dell'ultima tornata amministrativa insomma poi ci sarà un fattore nazionali movimenti per carità però e i che noi dimostriamo sul sul lavoro quotidiano di avere un approccio pieno di valori
Pieno di valori ma anche di grande capacità di merito di pragmatica di costruzione di soluzioni di apertura al dialogo col tra pubblico e privato e questo premia
Rispetto a un atteggiamento demagogico an del centrodestra ma poi operativamente disastroso molto spesso perché non hanno questa nostra duttilità e questa nostra capacità
Lo Stato gioca un ruolo importante il ceo banalizzato ovviamente come si è costretti a fare spesso nelle nelle relazioni che non possono parlare di tutto non lo Stato il gioco ancora un ruolo importanti fondamentali sintomi gioca uno pericolosissimo cioè può far saltare tutto quello che stiamo facendo no queste queste ruolo più pesante che poche perché può giocare e e sono attivamente impegnati perché la Lunardi
Proprio per è l'esempio classico la legge Lunardi su grandi infrastrutture ed esempio classico di come non si vuole ragionare
In termini di vocazione dei territori di pianificazione strategica proprio qui in Toscana non avete l'asse che dovrebbe passare in un tracciato concordato con la Regione con le autonomie locali e che loro vogliono passare sul sistema collinare a sprecare tutto alla faccia dei centri storici delle vocazioni ambientali dell'agricoltura di qualità del turismo ecco questa è la visione strategica quell'altra e la Lunardi
Ecco allora la la lo stato sicuramente può fare molto nel bene e nel male e hai ragione assolutamente quando dici ma non non saremo un po'troppo
Diciamo così restino nel portare avanti a livello nazionale una battaglia perché questo titolo quinto venga assunto in tutta la sua importanza al nostro non saremo come centro sinistra un po'troppo impegnati a discutere di cose che non sempre hanno diciamo così un riscontro con la vita che che stiamo vivendo sulla quale ci accapigliamo comunque non hanno riscontro molto
Grande è invece trascuriamo un pezzo che è Costituzione già di per sé dovrebbe essere una specie di di Santo e quindi dovrebbe essere semplicemente rispettato invece non lo è
Ma se lo si sta svuotando passo passo forse il caso è il caso sollecitiamo
Le forze del centrosinistra a livello nazionale
Di non ritenersi appagate dal fatto che il Titolo quinto è stato approvato Titolo quinto è oggi fra coloro che son sospesi nel senso che è lì lo abbiamo provato ma si sta facendo nulla per applicarlo e quindi un richiamo forte al centro sinistra perché riprenda di iniziativa sulla Camera delle regioni dell'autonomia
Perché riprenda l'iniziativa su statuti nuovi delle regioni che disegnino delle regioni nuove non ben neocentralismi regionali
Che disegni un una politica dell'autonomia fiscale e finanziaria degli enti locali vera e non fittizia già dalla prossima legge finanziaria questo è una cosa che dobbiamo chiedere con grande forza
A tutti i partiti del centro per quanto riguarda i piccoli comuni e le loro risorse umane io credo molto già di per sé all'associazionismo dei comuni è vero che anche l'associazionismo dei Comuni dovrebbe far seguito ad una visione strategica
Con gradualismo procediamo intanto diciamo che l'associazionismo dei comuni e buono già da solo rispetto alla frammentazione che c'è l'associazionismo e buono già da solo
Quindi tutto quello che si può fare nel nostro Paese
Per associare di piccoli e piccolissimi comuni per mettere insieme servizi per mettere insieme capacità di risposte ai bisogni dei cittadini va bene vai incentivato ma aiuta
Dobbiamo spingere comporta su questa strada allora può anche essere possibile affrontare in modo più adeguato il tema delle managerialità necessarie delle delle risorse umane necessarie fuori da questo contesto evidente che siamo
A assolutamente fuori gioco e quindi bisogna anche i piccoli comuni montani o di o di di di Valle perché poi ci sono non soltanto in montagna come avete detto giustamente se ne facciano carico
Sono molto interessato ne discuteremo a viareggio come Lega delle Autonomie il tre quattro ottobre a tutto il tema della finanza innovativa
Cioè io credo molto al fatto che nel momento in cui ci dobbiamo porre il problema delle risorse dobbiamo anche ragionare sul tema della finanza innovativa
Ora non voglio essere creativo come Tremonti perché non porta bene secondo me però
Credo che un minimo di riflessione su che tipo di finanza in comune una realtà territoriale deve mettere in campo rispetto alle tradizionali le fonti di finanziamento credo che vada fatto per due ragioni ad esempio la prima viene richiamato spesso secondo me è vero le le finanze proprie dei Comuni oggi sono una nemiche dell'ambiente
Perché sono vicino vede in fuori gli oneri di urbanizzazione tutto quello che ha a che fare con la trasformazione spesso diciamo così invasiva del territorio non parliamo poi delle della fiscalità proprie delle Province che legata al Pubblico Registro Automobilistico se non sbaglio gran parte quindi al numero all'aumento del numero dell'automobile facciamo tombola dentro questo disegno della fiscalità locale ad esempio sono penalizzati i piccoli comuni collinari e montani che non possono alleviare industriali che non possono avere dei grandi sviluppi urbanistici ma che sono comuni risorsa
Perché mantengono un patrimonio naturale perché mantengono un patrimonio ambientale come le risorse idriche perché mantengono un patrimonio storico-culturale valido per il turismo Pisoni Castelli straordinari come San Miniato ecco
Allora dentro la pianificazione strategica ad esempio si possono studiare dei fenomeni compensativi
E cioè che io considero il Comune di San Miniato un comune risorsa del comune di Prato
E quindi dentro la pianificazione strategica una quota delle risorse che Prato metti in moto ma Sanja questo è la logica con la quale si deve anche cominciare a riflettere dentro la pianificazione strategica e quando parlo di finanza innovativa parlo anche di questo se ci tengo a ad avere queste risorse tutelare e non voglio impiccare mi sono ad una visione di crescita quantitativa altrimenti non se ne esce
Finanza innovativa e anche la finanza di progetto
Va da sé dentro la progettualità strategica di un piano strategico si possono trovare quelle sinergie pubblico privato che motivano l'investimento privato sapendo che oggi ancora
E e più teorica che pratica è la la finanza di progetto
Nel nostro Paese sia per ragioni burocratiche in passato oggi forse un pochino qualche passo avanti si è fatto sia perché molto spesso abbiamo a che fare con una sistema imprenditori
Che non percepisce è il valore e l'interesse di certi investimenti allora la partecipazione e la condivisione di un disegno strategico può accendere queste
Aspettative
Sulle fondazioni bancarie so che la la Lega delle Autonomie della Toscana
Vorrà fare un seminario quindi non dico nient'altro
Se non quello che ho detto prima attenti a non prendere lucciole per lanterne la proposta di aumentare il potere degli enti locali nelle fondazioni è fittizia
Il disegno di Tremonti e di portare i soldi delle fondazioni bancarie dentro i disegni per le grandi infrastrutture di Lunardi questo è
La dallo grazie
Alcuna comunicazione prima della pausa pranzo i lavori dovranno riprendere tassativamente alle quindici perché per un impegno del primo relatore del pomeriggio che Marco Causi e deve rientrare in sede quindi alle quindici riprendono i lavori nei
Ve la sentite
Cominciamo lunedì
Sì allora è scusate iniziamo i lavori del pomeriggio la prima relazione dell'assessore Marco Causi
Del comune di Roma il bilancio come strumento di governo prego
Allora vorrei cominciare con una critica gli organizzatori perché imporre la programmazione del bilancio alle tre del pomeriggio del sabato
Neanche nelle scuole di formazione più agguerrite più più monastiche quindi sarà durissima sarà molto dura
Per voi e anche per me
Allora
Io cercherò di fare un intervento che sta in bilico fra
Le mie attuali funzioni potrà imporre
Di Assessore al Bilancio del Comune di Roma
E il mio normale mestiere che invece quello di insegnare micro economia ed economia pubblica
All'università degli studi di Roma Tre
Da questo mi hanno chiesto agli organizzatori Enzo Visco mi ha chiesto un intervento che diciamo
Stesse fra la scintilla dell'esperienza amministrativa la Cariddi della
Dell'approccio scientifico o comunque diciamo di guardare lo alcuni problemi di fondo
Che stanno dentro
Le questioni finanziarie degli Enti locali italiani allora ho intitolato questo intervento programmazione Bilanci ai comuni italiani in bilico fra innovazione crisi strutturale
E l'inizio di questo intervento è terribile collocandosi alle tre del pomeriggio perché vi avevo preparato un diciamo
Velocissima rassegna di qual è il processo di formazione del bilancio previsto dagli ordinamenti dalle leggi e in alcuni casi anche da da alcune scelte politiche
All'interno dell'amministrazione gli Enti locali
Quindi farlo entro il pomeriggio molto dura lo faccio molto velocemente poi se qualcuno di voi in fase di dibattito scusa vuole tornare sugli aspetti di come dire strumentazione della programmazione ci possiamo ritornare processo di bilancio in estremissima sintesi si compone di tre
Di tre grandi processi interconnessi fra loro
Il primo è la vera e propria pianificazione strategica
Pianificazione strategica del bilancio secondo l'attuale ordinamento
Sì interconnette condannò nuovo il nuovo ruolo dei sindaci in base alla legge di inizio Nicola
Quindi si ritiene sempre più frequentemente che il bilancio strategico di un ente locale debba avere qualche collegamento anche formale e quindi anche dei documenti con il programma
Del sindaco o del prezzo
Quindi un bilancio di mandato
Naturalmente dire che ancoriamo la nostra programmazione strategica a un bilancio di mandato è un atto politico
è un atto politico
Non esiste negli allegati al vostro bilancio un documento che sia bilancio di mandar
Ma
Come dire nella
Dinamica che sempre esista nelle nostre amministrazioni fra
So che va avanti per continuità talvolta anche per inerzia
E ciò che invece il decisore politico che ha il mandato preferenze dei cittadini vuole introdurre come innovazione discontinuità
Diciamo aver chiaro in testa che dei documenti triennali che di anno in anno andiamo a fare approvare in consiglio come dire c'è una dimensione temporale connessa mandato politico
Del sindaco del presidente e ritengo fatto molto importante di come dire
Ricaduta sul processo di formazione del bilancio del innovazioni legislative
Che abbiamo introdotto negli Enti locali nell'arco degli ultimi dieci anni
Sì scusate
Il documento di programmazione strategica invece da legge quello che la ragioneria generale ci prepara ogni anno e la relazione previsionale e programmatica
Quindi nell'ambito di un bilancio di mandato una buona norma pianificatori è quella di avere una relazione pesare pragmatica che tenga conto degli obiettivi che nell'arco del mandato intendiamo raggiungere
Alla relazione cioè pragmatiche allegato ovviamente il bilancio pluriennale tre anni tre anni
E il piano degli investimenti anche esso triennale a scorrimento annuale
Che in base alle più recenti modificazioni della legge Merloni terre alcune recenti modificazioni son passate in Parlamento nei primi mesi di quest'anno o nel marzo del due mila due
Piano degli investimenti che rispetto al passato richiede un di più di capacità programmatoria
Quindi richiede un di più di capacità di previsione sia finanziaria e sia di attuazione degli interventi d'investimento in particolare
Secondo la nuova legge il piano degli investimenti va fatto con un po'di anticipo rispetto al piano al bilancio della spesa corrente
In modo da dare sessanta giorni due mesi di pubblicità partecipazione e discussione condivisione sulle scelte delle amministrazioni in merito al piano degli investimenti e inoltre al suo interno deve essere graduato in classifica c'è bisogna esprimere un ordinamento dei progetti di investimento inseriti nel piano
Questa parte del processo
Di tipo strategico ha come controparte del sistema dei controlli dell'ente locale il controllo che viene chiamato controllo strategico il controllo strategico è qualcosa che in diretta connessione con il mio responsabile politico quindi col sindaco col presidente la Provincia e la Regione
E quindi come dire non do con la responsabilità che sta sotto chi fa il processo di programmazione con una diciamo come contro strategico il consulente del sindaco sull'attuazione del programma o il consulente del presente provincia per l'attuazione del programma
Il secondo livello quello diciamo Ceraolo così annuale e il livello della programmazione finanziaria
Annualmente dentro il quadro strategico
Scoprire fissato bilancio di mandato e cristallizzato dei documenti triennali ogni anno uno deve fare poi i conti
Con come fare il bilancio di previsione annuale
E deve fare anche i conti su come modificare i documenti di programmazione strategica all'uso di quello che accade giorno per giorno
Viviamo in una società in una economia molto più complesse dinamiche
Flessibili
Di quanto non fosse quaranta cinquanta anni fa
Non esiste nessun documento neanche triennale che possa come dire rimanere immutato nel tempo quindi era alta nell'ambito della programmazione finanziaria annuale ma dobbiamo modificare anche tener conto delle modifiche di scenario che comporta perfetti sulla nostre politiche economiche finanziarie
Com'è che ne teniamo conto cioè qual è il documento che io personalmente ritengo fondamentale
Per
Tener conto Anne operando di come si modifica lo scenario strategico
E il documento di programmazione finanziaria
Il documento di bronzo finanziaria non è un obbligo per i Comuni
è un obbligo per lo Stato
Infatti lo Stato avvia il suo processo di bilancio annuale con il cosiddetto DP e f documento di programmazione economica e finanziaria
Che secondo la legge andrebbe presentato entro il trenta giugno di ogni anno ma ormai già da qualche anno che ci siamo resi conto che è impossibile presentarlo entro il trenta giugno dondola l'afflusso dei dati e delle informazioni rilevanti per capire cosa succede l'anno dopo
Per cui obbliga di fatto qua
Spendere il mese di luglio per questo lavoro
Infatti ad esempio il DPEF è stato presentato quello diciamo la più il il bambino appena nato è stato presentato qualche giorno fa ma anche ad esempio due anni fa l'ultimo DPEF firmato dal ministro Visco fu presentato coi decina di giorni di ritardo non vi dico l'opposizione al Parlamento che cosa disse di cosa terrificante per questi giorni di targhe in realtà
La confessione fra ascellari nazionali scenari europei decisioni comunitarie processo di
Bilancio obbliga a obbligherà a rivisitare l'attuale normativa il documento di produzione comica finanziaria dovrebbe impegnare i mesi di luglio più che quello di giugno così come oggi previsto per legge
Tornando ai comuni per i Comuni non è un obbligo
Nel caso del Comune di Roma noi abbiamo fatto mettere in Statuto l'obbligo al documento di bronzo finanziaria quindi il Comune di Roma ogni anno
Mentre procede diciamo così alla revisione Nord alla normale revisione del bilancio annuale
Però entro il mese di luglio porta in Consiglio un documento in relazione finanziaria in cui si esplicitano lei linee
Di modificazione delle politiche esistenti
Necessarie per far quadrare poi i conti dell'anno dopo esattamente come fa lo Stato quindi un bilancio a politiche invariate e gli aggiustamenti necessari perché se il Bilancio Politiche varate non funziona e in generale purtroppo non funziona bisogna fin da un documento di Palazzo finanziare fissare i paletti delle politiche economiche si vanno a modificare e l'atto con cui le si modificherà sarà il bilancio di previsione che si porta poi in Consiglio qualche mese dopo
Collegato al bilancio di previsione annuale cioè il piano esecutivo di gestione
Che come sapete chi di voi fa l'amministratore sa che il Peck il piano di gestione altro non è che anzi direi che è il contrario il bilancio di presero annuale la parte finanziaria del Pecchia perché poi Peggy
Sono definite tutte le risorse non solo quelle finanziarie ma anche quelle umane organizzative e tecnologiche e quant'altro necessarie a de giovato a perseguire gli obiettivi definiti dall'amministrazione la controparte di tutta questa seconda diciamo sera della programmazione e quello che si chiama il controllo di gestione
Quindi diversamente o al controllo strategico che in qualche modo è un cioè e e e la sede che ridà al decisore politico diciamo investito della rappresentanza cittadini dal presidente della Provincia oltre alla Regione o al sindaco
Gli dà il monitoraggio sull'attuazione dei macro obiettivi programmatici nell'ambito del bilancio di mandato
Il controllo di gestione
E la sede in cui si verifica
E si aiutano anche gli uffici
A realizzare il Peck a verificare cosa dentro il peggio sta funzionando costano
Diciamo a
In generale
Valutare tutti i parametri gestionali di costo efficienza di costo efficacia e quant'altro
Infine c'è un terzo livello di
Diciamo programmazione importante è che il livello di budgeting
Dato il peggio a ciascun ufficio deve definire il suo piano dettagliato degli Obiettivi
Lei terminologie son diverse si può parlare di piano operativo di piano dettagliato ma in sostanza questa terza fase la fase che compete alla piena sfera di autonomia dei dirigenti
Fissati
Nel pecche condizione di Giunta e nel Bilancio bisogno di consiglio
Le risorse esistenti gli obiettivi da raggiungere ciascun ufficio diciamo ha il suo Budget e deve in modo molto dettagliato definire gli obiettivi dell'attività dell'ufficio per il prossimo anno caso
Vado quanti quante pratiche di esproprio con quali risorse quante pratiche di
Contravvenzioni con quante risorse eccetera
Quindi processo di budgeting processo che non compete alla sfera politica né alla sfera consiliare è un processo che compete alla sfera amministrativa costerà diciamo dell'autonomia amministrativa tant'è vero che e a a questo processo che poi sono collegati
I
Alcuni però i i più importanti in fondo parametri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi da parte dei dirigenti dell'Amministrazione poi è chiaro anche che nella verifica quindi la valutazione dei dirigenti
Entrano anche qualcuno entrano anche elementi che nascono da qui e da qui
Se
Se c'è un progetto molto rilevante per il programma di mandato che non viene fatto perché un dirigente attardato a fare una gara questo un buon motivo per Mazzola Harlow diciamo così va però in generale il grosso della valutazione
Come dire ordinaria quotidiana del lavoro degli uffici e quindi della valutazione dei reggenti ai finiani
Della corresponsione delle indennità di risultato deriva dalla valutazione al processo di budgeting
E quindi connesso a questo dall'Odette diciamo dall'otite della verifica gestionale dell'attività degli uffici
Se non siete ancora
Totalmente morti
Passo a una
Rassegna
Di quelli che ritengo gli attuali punti di crisi
Nella situazione finanziaria dei gli enti locali territoriali italiani mi perdonerete se poi diciamo
Mi riferirò più spesso e più frequentemente all'esperienza dei comuni piuttosto di tutti gli Enti locali perché naturalmente per ora sono molto sono distratto da questioni comunali
I punti di crisi li riassumo in uno due tre in quattro quindi quattro punti di crisi esistenti strutturali non non nati negli ultimi giorni
Alla il primo è legato al fatto che
Diciamo
Il finanziamento degli enti locali italiani e in particolare dei comuni e ancorato a basi tributarie
Fortemente rigide
La base tributaria fondamentale dei Comuni e Licci l'imposta comunale sugli immobili
E per la natura stessa di questa imposta si tratta di un'imposta che non hanno nessuna elasticità
All'evoluzione del prodotto interno lordo dell'economia è un'imposta patrimoniale
Il suo valore
Il valore de il valore dell'imponibile e legato ai valori catastali che non variano di anno in anno
E l'ammontare del gettito quindi un ammontare sostanzialmente stabile di hanno ed hanno
Licci ha molti altri problemi
Diciamo quello che ci preoccupa di più quando dobbiamo fare il bilancio e ovviamente che rigida per esempio nel caso in cui Roma e circa mille ottocento miliardi rimane sempre mille ottocento miliardi
Può un può aumentare certo con la lotta all'evasione adesso quest'anno forse riusciamo a fare venti trenta milioni di euro in più però non c'è una elasticità di questa base all'evoluzione del PIL mentre invece per esempio le spese per il personale questa elasticità celando perché ogni due anni c'è il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e la spesa per presa cresce del tre quattro per cento Licci invece più o meno costante
Ci sono altri problemi connessi all'ICI L'ICI un'imposta
Diciamo politicamente poco amata uno strumento difficile per i sindaci
Dal punto di vista politico
A e un'imposta
Chiara enormi problemi gestionali per i Comuni perché la valutazione della base imponibile non è nelle mani dei Comuni
Ma è nelle mani del catasto
Il catasto ha iniziato un percorso di riforma diciamo con una legge del novantotto molto importante ma questo processo di riforma del catasto sta andando avanti molto lentamente troppo lentamente
E i valori catastali in cui è cristallizzata quella base imponibile
Sono in moltissimi casi in troppi casi molto distanti dall'evoluzione effettiva
Del rendite che l'ICI vorrebbe colpire
In tutti i Comuni italiani ci sono questi esempi Roma un caso clamoroso proprio caso clamoroso perché ad esempio il diciotto per cento faccio un esempio il diciotto per cento degli immobili di piazza Navona
Sono ancora accatastati a cinque quindi casse popolari senza bagno
Piccolo è semplice
Viceversa se andiamo a
A Spinaceto quartiere costruito affini sono durante gli anni ottanta
Dove quindi il catasto già funzionale quindi metteva valori catastali più o meno vicini a ai valori di mercato
Dato che poi valore di mercato delle degli immobili sono caduti durante la crisi degli anni Novanta no perché gli anni Ottanta successo che un momento di diciamo così eccesso al rialzo devono immobiliari noi oggi abbiamo che a Spinaceto abbiamo valori catastali che sono inferiori agli stessi valori di mercato quindi ecco il paradosso redistributivo ed equitativo di un'imposta come l'ICI senza un catasto che funzioni e che in una città come Roma
Nel centro storico
A be facciamo pagare come se fossero cinque tutti appartamenti che ormai sono stati ampiamente ristrutturati e invece poi a Spinaceto faccio pagare più del valore di mercato quindi voi capite qual è la difficoltà politica del di un sindaco nel manovrare lì c'è questo problema della inadeguatezza
Del catasto sia storica sia poi nella della sua capacità di di seguire l'effettiva evoluzione delle rendite urbane che si vorrebbero colpire con lisci eh
Un problema molto grave per tutti i Comuni italiani non non è soltanto un caso Roma doveva molto gravi preture italiane
C'è poi un terzo problema
C'è poi un terzo problema che connesso al fatto che questa base
Diciamo a a una differenziazione territoriale fra diversi territori italiani
Molto accentuata
Cioè se noi guardiamo ad esempio poi ci torneremo eccetera ed anche più tardi con Paolo De Ioanna
Se noi pensiamo al problema di come fare un federalismo fiscale in mora sapete che il problema di fondo perché e si sono forti sperequazioni di diciamo di reddito e di ricchezza fra fra i territori italiani e quindi basi tributarie totalmente autonome crea povere amplificare ebbero questo queste sperequazioni beh le basi patrimoniali sono quelle che la spreco di più
Cioè il valore degli imbraccia se ne facciamo il differenziale fra il valore il mobile ammirato
è il valore degli immobili a insomma Piazza Armerina o Caltanissetta questo differenziale superiore al differenza del reddito pro capite
Quindi diciamo se dovessimo diciamo fidarci dell'ICI e in un processo di
Di a rafforzamento dell'autonomia tributaria dei comuni sarebbero dolori gravissimi
Molto di più di quelli che provocherebbe l'IRPEF che pure li provoca perché la differenza per reddito pro capite di Mila del Colle colta in sette molto elevata
E ancora problemi non sarebbero dolori se usassimo altre basi tributaria su cui lascio l'incertezza che poi
Per tutti gli Enti locali e regionali che diciamo così una contrazione dei trasferimenti erariali a parità di servizi da offrire non fa altro che spostare il cerino degli incrementi fiscali dallo stato qualcun altro
E in questo momento il questo Cerino o o cetriolo se volete
Sta molto vicino al Comune l'anno scorso vai a Roma abbiamo bevuto l'amaro calice ma ci siamo anche preso responsabilità su questo perché in effetti se al tempo stesso diciamo così proponiamo un programma di welfare allora rafforzare l'autonomia finanziaria dell'amministrazione comunale era coerente con queste
Abbiamo poi da diciamo una storica rivendicazione sul riconoscimento dei costi della capitale
Perché naturalmente la città di Roma e e l'amministratore comunale sopporta
Enormi costi dal fatto di essere capitale che quindi noi chiediamo che vengano riconosciuti come tali potrei soltanto citare lo straordinario da polizia municipale l'occasione di tutti quanti gli eventi manifestazione ciò son cose di centinaia di miliardi
Abbiamo cominciato a fare un po'di innovazione delle politiche tariffarie concludendo per quanto riguarda il servizio idrico il percorso verso l'ambito territoriale ottimale
E adesso in questo prossimo bilancio nel bilancio due mila tre
Stiamo ragionando ma siamo molto vicini a concludere positivamente per il passaggio dalla Tarsu la tariffa dei servizi ambientali quindi per dicevo il passaggio da tassa a tariffa
Stiamo cercando di contenere le spese correnti e soprattutto ciò facendo leva
Sul sugli acquisti di beni e servizi siamo anche in una fase di elaborazione di un progetto Consip regionale diciamo così
Quindi una piattaforma di acquisto beni e servizi insieme all'Anci regionale quindi con tutti gli altri comuni del Lazio alle aziende partecipate dal Comune qui una bella piattaforma che potrebbe essere competitiva
Concorsi più razionale a meno che della Finanziaria il governo non ci stia preparando come io temo il piattino di obbligare i Comuni ad aderire accorsi frazionale
Abbiamo da poco tempo da poche settimane varato una innovazione amministrativa interessante e istituendo presso il comune una direzione investimenti e finanza diffuso direzione investimenti e finanza in tutte le aziende negli ultimi anni come Sacchi viene dal mondo aziendale
La tradizione il tradizione presidio del bilancio quindi la ragioneria dei Comuni oppure diciamo gli uffici bilancio nelle aziende
A poco a poco sono stati invasi e compagni entrati dalle competenze di finanza e quindi in qualche modo per abbiamo messo accanto a Roger generale un ufficio Spello
L'ufficio di staff opinion Ufficio di procedure
Che
Deve fare un po'di innovazione finanziaria nell'ambito di un bilancio di un ente locale così rilevante o quello del Comune intrecciando questa finanza nuova
Alla per programmazione degli investimenti
Perché diciamo se e la finanza innovativa e creativa come creativa non dipende in sé dalla finanza innovativa
Dom il mutuo nuove di destra o di sinistra
Il bond in sé va be'né di destra né di sinistra un contratto di swap in sé va be né di destra dei sinistri
Il problema è a che cosa di fai a fare
Se tu fai un mutuo o un contratto di swap o un botto per come dire sommergere spesa corrente
Quello in generale delle sprizza solitaria né di destra tranne per la destra storica di fine Ottocento senso che e irresponsabilità finanziaria
Esclusa la il compagno Quintino Sella dice giustamente Giorgio
Invece se tu il mutuo il bond doloso uopo o qualsiasi altro marchingegno lo fai per finanza la metropolitana o per finanziare l'investimento infrastrutturale e allora quello è come dire
Fare fiere e poi dimostrare che ti conviene fare una cosa rispetto un'altra perché ti costa meno sul mercato perché il piano di ammortamento e più lungo perché e più conveniente finanziariamente e allora è chiaro che quello è una buona gestione
E quindi per cercare di introdurre questi meccanismi gestione abbiamo scelto di internalizzare nella macchina comunale una direzione finanziaria
I piccoli comuni possono fare cose simili mettendosi insieme la raccomandazione se volete poi riparliamo la raccomandazione di avere qualche filtro dei rapporti con le banche perché diciamo
Il il catalogo dei prodotti finanziari che le banche offrono all'amministrazione locali ormai talmente vasto e complicato che quando poi noi cerchiamo di capire
Abbiamo una simmetria informativa molto grave e molto forte e può capitare è capitato è capitato a nostri enti locali regionali di entrare in contratti non buoni
Ha fatto bene a secondo me in questo caso ne parlo
Il ministero dell'economia a barare il recente Regolamento per l'accesso dei comuni e degli enti locali agli strumenti di finanza derivata
Perché in effetti gli enti locali hanno troppa simmetria informativa rispetto sistema finanziario per capire di che si tratta quando per firmare questo contratto
E quindi dotarsi di filtri
Per un grande comune come Roma stiamo provando con un ufficio di commenti internalizzazione per comuni più piccoli conta mettendosi assieme va dotarsi di una consulenza che sia dalla tua parte diciamo così va non fidarsi mai pienamente della consulenza che viene dall'altra parte che ovviamente questo una cosa che credo dobbiamo su cui dobbiamo riflettere
Stiamo procedendo sempre grazie a questi strumenti ad una ristrutturazione del debito
Noi abbiamo alcune Roma pur abbiamo avuto in eredità un debito molto pesante
Stiamo cercando di ristrutturarlo allungarlo e migliorare la migliorare la gestione dell'attivo e del passivo
Stiamo proseguendo con una politica di alienazioni patrimoniali tutte finalizzate ovviamente Investimenti
Stiamo quindi anche diversificando le fonti finanziarie per gli investimenti un po'di project finance iniziava a venir fuori un po'di Prost fare senza avere fuori se si è interessati possiamo anche trovarci dentro troppo il problema
Dell'applicazione del project finance e che bisogna evitare che prevalga l'interesse del costruttore c'ho le leggi italiane sono stati fatti modale che non si capisce bene chi è che diciamo primeggia della cordata dei presentatori
I costruttori lo vedono con loro Prina Torrealta
Una vera operazione di project finance dovrebbe avere come leader e quindi come responsabile dell'intera architettura non tanto il costo a meno che non sia un costruttore capace anche di gestire che processo
Ma diciamo non soltanto il costo le ditta di costruzione ma qualcuno che si prenda la responsabilità dell'intero ciclo del Progetto quindi non soltanto la costruzione ma anche della futura gestione e infine appunto l'organizzazione delle aziende partecipate vado alla fine vado alla fine poi diciamo solo pronto a rispondere a domande su quelli che sono i vostri interessi diciamo più specifici o su qualcuna delle tante cose che abbiamo messo in questo carabiniere
Vado alla fine vi dico quali sono secondo il mio punto di vista i tre i tre punti le tre questioni in cui si concentra nella battaglia politica dei prossimi mesi
Anche dei prossimi anni diciamo
La sfida
Riformista
Sul federalismo solidale
Alla il primo terreo
L'ho già detto prima è quello del documento di promozione economica finanziaria attualmente in discussione al Parlamento
Perché è un DPEF che per quanto riguarda Comuni e Province
Ci mette veramente in mano il cerino turbolento un brutto DPEF adesso io non voglio qui entrare nel merito di
Diciamo di questioni di altre questioni relative all'impianto di politica economica del DPEF ma
Diciamo
Il trentuno maggio come sapete era stato firmato un accordo interistituzionale
Stato Regioni Province e Comuni sul percorso del Titolo quinto beh il documento di prova un secolo che finanziaria di questo accordo interistituzionale vada neanche una parola
Ci sono il il il il il la parola comune in tutto il DPEF viene citato settantuno a volta nel capitolo sull'e-government
In relazione al risparmio della spesa per l'acquisto di beni e servizi c'è un paragrafo sulla devoluzione del DPEF in questo parametro devoluzione si parla solo di Regione
E si dice anche trasferimento alle Regioni di competenze legislative e amministrative e delle commesse basi tributarie punto
Quindi il DPEF sposa una diciamo versione
Fortemente regionalistica dei processi Titolo quinto e Futurismo fiscale
E in qualche modo interrompe umbra anche una interlocuzione che fra Comuni e Governo c'era stata nel corso di quest'inverno ha che sembrava stessa approdando a qualcosa in questo momento i comuni sono diciamo così
Stati rimessi nell'angolo
Non sappiamo che fine farà il processo già avviato sulla compartecipazione all'IRPEF non sappiamo che fine farà il patto di stabilità
E poi ci sono tanti ritagli e frattaglie chiamate perché poi e voi lo sapete gli amministratori chi meglio io me seriosa ci sono anche moltissimi particolari si nascondono cose velenose quindi l'assenza del DPEF di tantissime altre anche magari piccole cose non messe tutte assieme
L'Iva sui servizi esternalizzati rivolse trasporti pubblici locali gli incentivi alle fusioni comunali incentivi alla all'associazionismo fra piccoli comuni tante altre cose che hanno portato come saprete lanci a esprimere un giudizio non favorevole confronti del DPEF e a chiedere un urgente incontro col presidente del Consiglio dei ministri
E anche e quindi anche con un cambiamento che l'anno scorso di fronte al DPEF lanci accettò l'interpretazione del Governo che
Caravà sono appena riusciamo appena arrivato l'abbia avuto il tempo il DPEF provvisorio e poi si mobilitò dopo in una fase successiva quindi ci fu una mobilitazione dei sindaci
Fra novembre e dicembre non a luglio agosto tardi probabilmente tra
E invece io credo credo che diciamo quest'anno bisogna mobilitarci da subito soprattutto penso ai Comuni e alle Province
Secondo
Tema diciamo e quello ovviamente del titolo quinto
De parlerete della seconda parte di questo pomeriggio
Questo grande problema del rapporto fra Regioni ed enti territoriali
Anche DDL la Loggia che pure più avanzato per i comuni di quanto sia il DPEF
E e diciamo a qualche rischio e perché il DDL la Loggia reintroduce il controllo della Corte dei conti quando poco fa abbiamo visto che il controllo di gestione secondo il divieto alloggio al controllo di gestione dovrebbe farlo corte dei conti
Non dico niente diciamo e quindi diciamo anche lo stesso DDL la Loggia a dei rischi più in generale ma non c'è il tempo adesso di parlare
Diciamo ma c'è una riflessione che la sinistra democratica deve fare ora sul dissesto lo suo cultura perché c'è dove tante tante cose e tante aree culturali in questa fase fanno interrogare su di sé la sinistra democratica
Quindi tanti elementi riflessioni abbiamo per ora in corso una è altrettanto importante quello fra regionalismo e municipio e municipalismo
Ma la sinistra che Coccia come si sente di più la sinistra leggiamo come dire qual è per la sinistra il ruolo del municipalismo Euro del regionalismo è un discorso complicato molto complicato perché ne abbiamo diciamo così entrambe le radici Lamberto per il processo di autonomia regionale in Italia storicamente fino settanta è stato fortemente connotato da un'iniziativa politica della Sinistra democratica per il decentramento e la l'aumento la democrazia quindi diciamo così le regioni storicamente nascono con un posto a forte impronta a livello locale sto altrettanto storicamente il municipalismo ma insomma alcune delle grandi tradizioni anche politiche del
E anche alcuni pensate soltanto le imprese di proprietà allocare le vecchie municipalizzate Vasco Da Ponte partiti secondo come alcune pietre miliari del socialismo riformista di questo Paese Nando Radice unici pali oggi siamo a a come di rado
Forse oggi forse di fronte anche allo stato confusionale del Governo in merito a questa partita
Se noi riuscissimo e di fronte al conflitto fra Regioni e Comuni se non riuscissimo a giocare un ruolo culturale e politico
Nella nell'Intek dell'ente nell'intreccio fra comuni o regioni con solo potremmo fare un favore comune regioni ma anche recuperare un terreno di iniziativa politica infine terzo punto quello sul federalismo fiscale
Dove al di là dell'incertezza su come fare i prossimi bilanci che sarà l'incertezza dei prossimi mesi ci stando alcuni problemi di fondo che pone il nuovo Titolo quinto
Il problema degli standard minimi
Gli standard minimi del servizio
Solo definitiva lo stato e quindi finanziati dallo Stato
A questo punto in qualche modo di grado di centralismo che resterà della pubblica amministrazione in futuro invaso Titolo quinto dipenderà essenzialmente da che livello definiamo perché sa darmi
Perché se definiamo degli standard minimi molto bassi
Allora avremo pochissimo stato ma anche pochissimo welfare universalistico
Se definiamo gli Stati Uniti un po'più alte
Allora avremo un po'meno di federalismo ma avremo quindi diciamo la formulazione del titolo quinto e purtroppo dico io sottolineo purtroppo
Una formulazione che ci sta proprio facendo imboccare una brutta strada in cui
Sì come dire sembra che se vogliamo più federalismo dobbiamo ridurre il welfare
E questo è proprio un difetto del testo del titolo quinto quindi che instaurò una sorta di alternativa vuoi per il federalismo non abbassa chissà dove mi perché se invece vuoi standomi molto alti allora sei un mondo romano trovo da il centralista dirigista eccetera
E fra queste due cose con tutta franchezza invece una relazione così poco cioè anzi sì
Sì storicamente se anche andiamo a guardare l'esperienza di altri Paesi in generale le spinte federalisti che sono spinte quel foreste che ma anche da noi anche da noi il disagio fiscale dei cittadini del Nord Italia
Diciamo iniziato all'inizio degli anni Novanta è un disagio che ha a che fare con la con l'obiettivo di sì o di mantenere gli standard di quel frenati
Eccolo preoccupazione che questo livello di standard di quel fra abbastanza elevati raggiunti in quei territori fosse messo a rischio da altri processi
E quindi con la idea di fuga che isolandosi localistica mente si potrà quindi ma questo è stato se guardiamo presento il dibattito fra risse in Canada o o in Belgio sono giovamento le regioni più ricche che voglio uscire non le più povere
Quindi avere introdotto del Titolo quinto a sorta di trade-off di alternativa
O o UE il foro federalismo a come dire in strada questo dibattito purtroppo su diciamo terreni che saranno difficili porno da gestire politicamente
E poi va bene ma qui andremmo diciamo ad altre discussioni
Continuare con la partecipazione quante compartecipazioni quanti tributi propri quali tributi propri avevo lanciato una cosa all'inizio la riprendo verso la fine
Il percorso attuale iniziato del novantanove due mila sulle compartecipazioni
E totalmente centrato sull'IRPEF
Io ritengo e su questo solo confortato anche da alcuni recenti pareri dal carrello il suo inizio un po'ha ragione al sette su questo che dovremmo cominciare a parlare anche di IVA e dovremmo cominciare a parlare anche di IVA per un motivo politico
Semplicissimo e automatico perché l'Iva
L'imposta il tributo dell'imposta
Meno sperequata
A livello territoriale l'Iva l'imposta sui consumi
Allora se prendiamo sempre Milano Caltanissetta il massimo di sperequazione basi imponibili patrimoniale
La base imponibile legati al reddito foto ancora molto sperequato eh
Le basi imponibili legate ai consumi sono le meno sperequato è possibile cioè i consumi pro capite la differenza fra i consumi pro capite di Milano di Caltanissetta
Pur essendo rilevante e meno forte della differenza fra redditi pro-capite mirato il reticolo di fortezze
E quindi se noi vogliamo pensare ad un imposta che
Minimizza la fatica della perequazione e minimizza lodare poteva perequazione dobbiamo pensare all'IVA e credo che in questo caso solidalmente Regioni Comuni e Province dovrebbero smetterla
Di litigare e avanzare questa proposta prima di tutto ci dai IVA e poi ci ragioniamo poi vediamo le funzioni cosa costoro
Cosa ciascun pezzo costa ma intanto c'è da deriva e perché perché è quella che riduce al minimo i problemi successivi di perequazione perché fa riferimento la base imponibile meno sperequato possibile
Perciò Roma
Allora un po'se c'è qualche domanda un paio di domande volto sintetica perché raccoglie è dovuto un attimino
Se soltanto una domanda anzitutto sapere se l'introduzione di schemi di contabilità economica supporto della contabilità finanziaria tradizionale possono essere un oscuro strumento ulteriore per la valutazione dell'efficacia dell'aggressione dell'ente locale
Questa è la prima la seconda di carattere molto tecnico e con connotazioni molto localistiche se c'è compatibilità tra la carica di consigliere comunale o provinciale e la presidenza di un ente a partecipazione
Delle a partecipazione maggioritaria dell'ente locale
Sì
La seconda
Se c'è la compatibilità tra la carica di consigliere comunale e presidente non c'è compatibilità pasta
Mi ha interessato molto il discorso relativo alla questione delle municipalizzate discorso trasparenza al Codice Preda
Io ho fatto l'amministratore municipalizzata lungo
Allora vedendo diciamo l'evoluzione delle cose mi pongo la domanda la pongo in particolare all'assessore del Comune
Di Roma cioè adesso te le municipalizzate son diventate public utilities sono aziende di forma privata e questo consente loro diciamo una grande elasticità
Consente di funzionare in maniera più agile di quanto non fosse possibile alle municipalizzate cosa che non era diciamo obiettivamente possibilità che continuasse perché consentiva di funzionare in maniera il in maniera imprenditoriale però cosa succede succede che gli amministratori
Come dire la discrezionalità degli amministratori che è il fatto che consente loro di operare in questa agilità
è peraltro anche una discrezionalità che ricorda un po'quella degli amministratori le partecipazioni statali
Cioè mi spiego te è un'azienda governa un'azienda che non loro quindi mentre prima l'amministratore delle aziende municipalizzate rispondeva come posso dire delle proprie azioni in maniera farraginosa che impediva di governare però come dire la responsabile in prima persona adesso l'amministratore di
Di una mini di una public utilities si muove nella agilità in una discrezionalità piena di un'azienda e quindi può diciamo in qualche maniera anche esorbitare da quello che il compito allora la mia domanda è al di là del discorso il Codice Preda che dà delle garanzie di carattere formale immagino nella sostanza da un punto di vista strategico sul controllo delle strategie delle decisioni
Degli amministratori qual è diciamo a prassi del comune di Roma faccio questa domanda chiudete chiudendo diciamo con l'esempio sta succedendo a te nel Paese si sta pubblicizzando liberalizzando le nel notte proprio
A Genova c'è una grande municipalizzata che produce Energia e che nel suo territorio naturalmente in regime di seminuovo polio per questa azienda si sta sviluppando in una cordata che partecipa all'acquisizione
Di una setta dell'ENEL no quindi sia questo paradosso della parte il sistema elettrico e il sistema delle partecipazioni statali dall'altra parte diciamo sì c'è bisogna
Passare a un sistema privatizzato Gina responsabilizzare e dall'altra c'è una tendenza in qualche maniera a rendere partecipazioni statali
Le date municipalizzate non so se sono stato chiaro
Sì router Cause scusi matrigna incuriosito la sua affermazione quando dice che la Lombardia è capofila nell'elaborazione di norme a sostegno o di un federalismo insomma nell'interesse dei comuni francamente io sono sindaco di un Comune lombardo questo non lo vedo anzi vedo che la Lombardia sta patrimonializzare andò tutto quanto può espropriando i Comuni anche realtà loro sia sotto il profilo del patrimonio della sanità
E sia sotto quello delle Aler eccetera l'ultima quella forza che è passata Piero l'altro ieri ho purtroppo ero qui
Che con un colpo di mano porta in sostanza ruba quella che può essere anche una conduzione dove abbiamo una maggioranza di centrosinistra appunto delle Aler locali ma fa ancor di più cioè in sostanza dimenticarono dei comuni e se è vero che contribuisce a qualche a qualcuno contribuisce in questo caso le famiglie lo vediamo nel supporto dei buoni scuola lo vediamo nei supporti della disabilità lo vediamo in quello che è il contributo sugli affitti cioè il Comune qui si trova solo ed esclusivamente a far da passacarte
E quindi a dichiarare con un timbro è una firma del sindaco
Che il buono è stato erogato piuttosto che non è stato possibile farlo capi e quindi non vedo questo su quanto riguarda Licci
Il quale si è soffermato più alte
Io non sono mi trovo in difficoltà io proprio entrano in forte dissenso sul fatto che questo sia un tributo giusto nei confronti voglio dire delle famiglie che magari appunto sottoposti per anni a mutui eccetera sono comunque costretti a pagare una tassa in tal senso ai comuni
Certo non sono consapevole che abbiamo necessità di avere entrate proprie
Ama i prezzi sapere da lei se ci sono altre possibilità in sostanza che magari il centrosinistra sta elaborando sta pensando in un programma futuro grazie
Allora introduzione di schema di contabilità economica politica
La risposta è sì diciamo però
Dunque c'è già uno schema di contabilità economica analitica molto imperfetto poi ci sono due scuole di pensiero con la scuola di pensiero sostiene che diciamo approfondendo la Conta prego rinvia questo buco come migliore allo strumento migliora il controllo di gestione io le possibilità di controllo di gestione io son d'accordo l'altra scuola che però diciamo dice anche un pizzico di verità dice anche che naturalmente la valutazione economica di tante cose prodotte con l'amministrazione del pubblico di tanti cespiti patrimoniali che una cosa complicata quanto vedo quindi
Non ci si può neanche
Non si può neanche pensare che la semplice adozione di strumenti di questo tipo posta a risolvere un problema il problema del controllo di gestione l'amministrazione pubblica
La in cui la valutazione dei cespiti delle entrate e le uscite a è una valutazione molto diverso da quello che viene impaziente
A per quanto riguarda le aziende partecipate dal Comune
Dunque io ho detto il Codice Preda realtà
Quello che noi stiamo discutendo Roma è un progetto molto più vaste ambizioso volte non avevo il tempo di dirlo tutto ma è un progetto che va proprio cerca di rispondere alla questione che lei ha posto all'inizio del suo intervento
Noi abbiamo trasformato tutte queste aziende in S.p.A. quindi ormai non ci sono più le municipalizzate tenderanno a scomparire anche le aziende speciali e perché in base all'articolo trentacinque anche la diciamo l'area grigia delle aziende speciali tenderà a scomparire quindi i servizi diciamo quello che dedotta in servizio il fatto di essere diciamo così messe a gara o di essere contrattualizzati e poi dall'altra parte c'è il percorso di queste aziende che erano una volta le municipalizzate le aziende a partecipazione comunale che un percorso verso il mercato verso fusioni incorporazioni alleanze e quant'altro
In questa diciamo situazioni in cui i Comuni sempre più solo clienti
Prima ancora che azionisti no perché compagno servizi vedevano comprare al costo minimo e alla qualità migliore per i loro cittadini che fine fanno le vecchie parte le partecipate dei comuni
In questa diciamo questione i manager delle partecipate dei comuni naturalmente atto delle politiche auto conservative ma non soltanto i Madan c'era anche l'organizzazione sindacale di quelle aziende esosi
è un po'un blocco che tende all'autoconservazione allora vai stiamo ragionando sulla possibilità di collocare queste partecipazioni azionarie del comune di Roma in una diciamo società e se come dire che ci faccia pulita gestore delle partecipazioni la holding finanziaria
Cioè l'idea è di mettere il portafoglio azionario del Comune in una holding financo holding finanziarie non industriale quindi ma i figli non puniti
In modo da affiancare al Comune un gestore professionale di queste partecipazioni azionarie che poi introduca nei confronti di queste aziende un miglior controllo di gestione e un Miglio processo di budgeting il Codice Preda eccetera
Naturalmente con un occhio soprattutto volto alla gente con quotate perché invece per quanto riguarda Acea che l'azienda a cui lei si riferiva quelle un'azienda che come dire è la punta di diamante tutte quante le altre
Devi o dopo partecipa nel legare io su questo ho una visione un po'diversa anche rispetto Enzo Visco lo sa perché abbia ne abbiamo discusso spesso di questo
Di io ritengo che tutte queste aziende devono andare sul mercato
Va be'come dire questo è l'obiettivo che dobbiamo porci
Ma non è un obiettivo che dobbiamo porci
Come dire costringendo all'interno di periodi temporali che ci rendono troppo deboli del momento la dismissione
E quindi e quindi sei tramite queste aziende si può fare un po'di politica industriale
Aiutandole a crescere e crescono soprattutto alleandosi fra di loro in modo tale che poi il loro percorso verso il mercato si un percorso anche di Craig come dire che avviene anche tramite una crescita dimensionale
E quindi che poi in futuro dovranno soltanto come dire scalate da qualcuno o facilmente comprate da qualche grande colosso ma potranno giocare un loro ruolo autonomo come public company in una rete di alleanze
Io questo forse lo preferisco cioè dal punto di vista del cittadino di Roma non me la sentirei di dire io adesso c'era la prendo agli attuali valori tra l'altro sono come sapete molto più basse di quelle di due anni fa e la vendo al primo che passa insomma perché molte questo vale a credo anche per la M di Torino c'è solo società che Aldo anche un marchio cittadino
Che non si deve dar l'impressione di volere spendere quindi se dobbiamo prenderci una pausa questa pausa onde soltanto una pausa però difensiva
Può essere anche una pausa di costruzione di politica industriale
Per quanto riguarda la Lombardia allora avevo informazioni sbagliate vuol dire che anche Lombardia si comporta come il Lazio questo non può questo non può farmi piacere naturalmente
E per quanto riguarda l'ICI sono così totalmente d'accordo con lei che si tratta di una imposta iniqua e difficilmente gestibile che coprono concluso poco fa ritengo che i comuni farebbero bene ad avviarlo repressione sull'Iva
Comuni Regioni e Province versione sull'IVA e poi magari delle come dire riducendo l'ICI
Mantenendo soltanto quella parte dell'ICI che potrebbe servire ai fini in senso stretto della della tassazione della rendita fondiaria trarre di torba
Ci renderemmo venti minuti di di pausa se siete d'accordo è un caffè cercando di rispettare i venti minuti e poi passiamo all'ultima
Va bene
Sì
E negherà che l'orologio per favore
Cause sì scrivono in un con suo di cui si parlerà adesso Paolo De Ioanna odorosi incarichi istituzionali cassette occupato di finanza pubblica soprattutto passo dalla fase di avvicinamento all'integrazione vuole dare euro per
Il tema della relazione
L'impatto della riforma del titolo quinto della Costituzione
Sì io temo che oltre l'ora diciamo la complessità delle questioni che le domande che l'amico Carosi ha girato alla mia relazione se notare perché alla fine diciamo questo mi semplifica il compito perché la quantità di problemi è tale per cui ogni risposta saranno necessariamente molto
Sintetiche questo oltre che per una ragione di tempo perché obiettivamente diciamo le le questioni aperte dal nuovo titolo quinto dalla Costituzione
Rappresenta una tale matassa
Di problemi che e obiettivamente come dire c'è un problema ordinario problemi dare una gerarchia e cercare di capire qual è la linea più logica di attuazione di questa importante riforma costituzionale
Dunque io come dire seguirò un po'una traccia di sintesi e e vi dico subito che fondamentalmente mi fermerò su due questioni che sono e due questioni sulle quali sto lavorando
In questo periodo sto cercando di riflettere si si inseriscono in poco no
Attività che ho svolto in passato e sono due questioni abbastanza specifiche partendo dalle quali possiamo dal particolare tentare di sciogliere alcuni problemi interpretativi del Titolo quinto il nuovo Titolo quinto
Le due questioni sono in sostanza come si deve interpretare l'articolo centodiciannove della Costituzione
Ed in particolare il problema del rapporto che si deve instaurare
Tra il terzo comma lo potremmo insieme le fonti lo schema di finanziamento ordinario
Che il nuovo Titolo quinto prevede per regioni comuni
Città metropolitani province
E il comma successivo che prevede degli interventi aggiuntivi straordinari
Finalizzati a carico del bilancio dello Stato per le regioni le zone i territori economicamente svantaggiati è un punto molto specifico ma il punto a mio modo di vedere sul quale in questo momento tra corrette gli specialisti in fretta nel Satyricon si comunque diciamo compartecipe in qualche modo a questa discussione c'è un dibattito ed è un dibattito trasversale obiettivamente unite è un dibattito che non divide soltanto centrodestra e centrosinistra ma passa anche attraverso le due foto i due poli e quindi a maggior ragione forse non è male chiarirci i termini di questa di questo punto perché a mio modo di vedere e cruciale
E qui proporrò quella che il mio punto di vista naturalmente sono in compagnia non è il mio pure Bovisa più aderisco forse ho dato qualche piccolo contributo
Piccolissimo di carattere come dire teorico ma diciamo e il punto di vista che in questo momento è molto bene Espresso dalla dal Formez dal gruppo degli economisti che ha lavorato al rapporto redatto dal Formez
Professor grano
Fausto domenica Antonio Federico Pica ed altri
Siamo arrivati a a conclusioni abbastanza simili Burda esperienze sensibilità diverse il secondo punto sul quale mi fermerò
E quello del Patto di stabilità infatti sostanzioso pongo due domande a me stesso semplice come si interpreta
Articolo centodiciannove e dove sta il patto di stabilità come dove e due domande che rinviano il dove è un luogo naturalmente non è un luogo fisico nuovo è un luogo normativo e una piano normativo un livello normativo il come e come si interpreta la Costituzione
Ecco il naturalmente
Diciamo
Queste due domande
Presupporrebbe una quantità abita di messi a fuoco di problemi posti dalla dall'ente presso il titolo quinto su quali avremmo avremo modo strada facendo di dire qualche cosa naturalmente in questo approccio non c'è credo che bisogna natura così ovvia insomma evitare qualsiasi atteggiamento come dire inutilmente critico nei confronti di ciò che in questo momento noi dobbiamo cercare di gestire queste norme questo titolo quinto certamente presenta elementi di e di complessità di incoerenza tutto prosegue ma ha ha visto che ha passato anche il Baglioni uno di un referendum popolare rappresenta un punto di arrivo e quindi sarebbe saggio da parte delle forze politiche
Questo è uno dei difendendo i temi di quelli di Bob partigiana sedili intorno ai tempi che vedremo ci fosse perlomeno alla definizione di una terreno comune di linguaggio di di definizione delle questioni e poi dividersi finanziamenti
Su quelle che possono essere le prospettive per lo chiare partiamo un attimo la questione del Patto di stabilità che e più analitiche più esterna ma ci porta ci conclude porci porta poi al discorso d'articolo centodiciannove sulla base del Sec novantacinque che il sistema dei conti europea i voi sapete che le amministrazioni pubbliche costituiscono uno blocco di soggetti i considerati amministrazioni pubbliche in quanto non vendono beni e servizi fa in quanto si finanziano attraverso risorse prelevate in parte o in tutto coattivamente dalla collettività non vendono servizi e quando anche vendono qualcosa
E un criterio convenzionale quello del secco ma viene applicata da tutti gli istituti statistici
Europee e i non coprono con le risorse che ottengono dalla vendita dei servizi il cinquanta per cento dei propri costi quindi la convergenza di questi elementi
Trasferimenti dal quarti Vidal dei cittadini definizione di standard per leggi non copertura dei costi o comunque copertura dei costi a tutto ciò che davvero concorre a definire insieme di soggetti che si considerano pubblica amministrazione
Secondo il settantacinque le pubbliche amministrazioni voi queste classificazioni le trovate in tutte le contabilità nazionale dei Paesi europei siti di sì fissi
Dividono i tre grossi blocchi l'amministrazione è stata amministrazione dello Stato questo vale per tutti i Paesi europei amministrazioni locali enti mutuo previdenziale
Questi tre Grossi blocchi presentano conti con entrate e uscite conti finanziari conti patrimoniali
In base alle i criteri di convergenza europea
Il governo di ciascun paesi europeo e responsabile quindi i governi sono responsabili nei confronti della Commissione europea nei confronti del del diritto agli obblighi comunitari assunti del mantenimento dei vincoli di convergenza che voi ben conoscete il tre per cento debito e PIL che deve scendere verso il sessanta eccetera
E i i gli obblighi di convergenza si riferiscono non allo stato non è è fuori comunicano le regioni ma si riferiscono a questi tre blocchi di amministrazioni pubbliche dunque tutte le volte che si parla di indebitamento netto dalle amministrazioni pubbliche disavanzo delle amministrazioni pubbliche a stock del debito questo vale per tutti e quindici i Paesi europei ci si riferisce
A lì al consolidamento
Del delle entrate e delle uscite di tutti e di tutti gli elementi che la compongono il settore pubblica amministrazione
Nel settore pubblica migrazioni sono enti istituzionali come quelli che era con lui
Le pensioni l'INPS e l'Inpdap eccetera ci sono enti territoriali rappresentativi di comunità le regioni i comuni e questo è il punto
Con cui intendo come dire entrare nel discorso del Titolo quinto perché poi un discorso che trova un'evidenza costituzionale
Nell'articolazione Titolo quinto
Sono come dire compare PCP
Degli obblighi che il sistema economico italiano assunto nei confronti della comunità europea
Tante grazie Tura l'articolo tre centoventi prevede poteri sostitutivi dello Stato per mantenere l'unità giuridica ed economica dice la Costituzione della dell'ordinamento
Ora questo approccio
Serve sostanzialmente a dire che tutti i Paesi europei
Sia quelli a struttura federale si accoglie struttura decentrata si sono trovati di fronte alla necessità di inventarsi degli strumenti che consentissero al Governo nazionale di mantenere la rotta di mantenere gli impegni che aveva assunto nei confronti grosse del nei confronti della Commissione europea degli obblighi comunitaria
Quindi un po'tutti i paesi prima la Germania è un Paese federale
Poi anche la Francia il Belgio e tutti gli altri hanno inventato e anche noi hanno messo a punto degli strumenti che il nome patto di stabilità interno è una nome diciamo inventarlo ai tedeschi
Cioè degli strumenti che convertono all'interno gli obblighi assunti verso l'Europa
Allora il problema del patto di stabilità interno sentiremo alcune cose per passeremo al centodiciannove così torniamo alla fine è un po'quando dico dove sta il patto di stabilità interno
Se voi vedete
Lei e il quelle note che vi ho fatto distribuire alla fine
In fondo
Il problema è che
Il il rispetto del patto pone il problema della del rispetto di non pro numerosi piani normativi cioè il patto di stabilità si articola in una pluralità di piani normativi
Abbiamo i criteri di convergenza fissati a livello europeo
Abbiamo i principi costituzionali possibile la prima nell'articolo ottantuno dalla costituzione con principio diciamo di stabilita complessiva annuale intertemporale dei bilanci pubblici quindi nel clip in equilibrio statico e dinamico
Abbiamo la legge cornice dello stato che la legge quali nel caso dello Stato la legge quattro sei otto del mille novecentosettantotto e successive modificazioni
Abbiamo gli statuti regionali abbiamo le leggi cornici regionali in materia di bilancio ci sono abbiamo le leggi finanziarie dello Stato abbiamo le leggi finanziarie delle regioni e allora la domanda dove sta il patto di stabilità fino adesso il patto di stabilità è stato nella legge finanziaria dello Stato il abbiamo posto qualche indicazione
Di merito e di metodo nel Documento di programmazione economico-finanziaria del quale gli ha parlato Causi nella prima parte strumento tra cui si riparte tutto il processo di formazione finanziata dallo Stato e poi lo strumento normativo alla legge finanziaria
La domanda che io pongo poi passiamo al centodiciannove e daremo una risposta alla fine cercheremo di avere a quali Io donna risposta alla fine è una domanda abbastanza tranchant ma si può mettere il patto di stabilità interno la legge finanziaria direttamente punto interrogativo oggi dopo il titolo quinto la mia risposta
No
Naturalmente so bene che con questa risposta creo problemi molto gravi
Sia a qualsiasi governo so benissimo che evidentemente da e sembra quasi come dire una sorta di di
Rieti di di atteggiamento un po'snobistico colei che richiede che fa premio esigenze di costituzionale naturalmente da un no di principio quasi può articolare una risposta un po'più sfumata ma quello che voglio dire
Cercherò di motivarlo e che se aveva un senso aveva una possibilità giuridico giuridico istituzionale a collocare il patto di stabilità tra DPEF e Finanziaria prima del Titolo quinto
Quando la materia del coordinamento contabile tra Regioni è stato era materia fondamentalmente rimessa la legge statale ma nel momento in cui il nuovo Titolo quinto definisce il coordinamento contabile
Materie di competenza concorrente chiaro
Il patto di stabilità è chiaramente un elemento di una sua articolazione che sta sul terreno la materia concorrente e perlomeno azzardato sostenere che io posso mettere il patto di stabilità direttamente legge finanziaria
Detto questo perché naturalmente l'ordinamento giuridico deve vivere di principi del si devono calare nella realtà fattuale è impossibile dobbiamo trovare delle soluzioni e io sono perfettamente consapevole che non dico noi perché ha avuto qualche diciamo mi mi considero aver dato il mio piccolo granello di sabbia come diceva lo scrittore che hanno molto alla all'azione di risanamento del centrosinistra
Evidentemente so bene poi bisogna affrontare le cose nella concretezza quindi capisco bene che non si può direi a questo Governo di centrodestra tu non puoi fare questo però e qui io dico sono molto d'accordo con le cose qua ascoltarla causa il problema e che tra sapere di non poter fare e presentarsi al confronto alla concertazione con le regioni e comuni con la consapevolezza che stiamo costruendo una fase di un percorso concede divo diverso e dire invece sapete si fa così punto e basta ce ne passa molto ecco questo fa questo ha molto a che fare con una come dire quello che chiamo le tecniche e metodi del governo compartecipativo dovevo penso
Mista
Ma robe e straordinariamente più capace di interpretare le complessità
Di un mercato con le regole
Perché e apre una parentesi e poi se posso un argomento che mi è particolarmente caro il mercato non esiste in con un dato naturale sono le regole che fanno il mercato non le se le regole sono complicati sbagliate pesanti mercati non funziona se le regole sono che ha semplice rispettate e fatte rispettare i mercati funzioni e marcate sono un fatto storico non sono un'invenzione dello Spirito Santo dunque questo in un certo senso voglio dire
Mi aspetto non l'ho la sensazione qui mi spingo su un terreno amo mio se volete un po'di valutazione politica
Ho la sensazione che paradossalmente proprio quelle forze che più richiamo il mercato in modo ossessivo sono le le meno capaci prendi confrontarsi con quelle duttilità quelle soppresso che che in questo caso il mercato istituzionale richiede perché al momento in cui sono una una una una carta costituzionale che costituzionalizza un principio di competenza concorrente in materia di coordinamento dei bilanci pubblici
Che addirittura assegna e lo vedremo sul passiamo per centodiciannove come fonti di finanziamento ordinario
Alle regioni ai comuni alle province e alle regioni e qui e a lei è uscita e metropolitane qui c'è un altro un altro elemento che viene poco
Sottolineata una discussione che visti il nuovo Titolo quinto e ci sposiamo piano piano verso centodiciannove fissa un metodo di finanziamento omogeneo cioè non distingue
Tra Regioni e Comuni Città metropolitane Province ma dice esattamente che tutti questi enti si devono finanziare devono coprire integralmente le funzioni ad essi attribuite dall'ordinamento giuridico con tre fonti
E queste tre fonti devono valere per sono una specie di modulo che ritorna sempre questo è un punto molto importante dal punto di vista pratico e le altre fonti sono entrate proprie
Compartecipazione a tributi erariali fondo perequativo allora introduco la seconda parte del ragionamento confermando il centodiciannove tutto il ragionamento passa
Intorno all'ora
Diciamo chiave interpretativa
Che lei funzioni
Il che in via normale
Le regioni i comuni le Province le Città ma come facevo solo c'erano resiste funzioneranno insomma
Devono devono esercitare sulla base delle leggi le funzioni in via che devono tramite normale devono essere in via normale qui le parole purtroppo nel mondo del diritto nel mondo delle parole anche un peso devono essere finite agli indiani normale da entrate proprie compartecipazioni e fondo perequativo questo significa che
I trasferimenti finalizzati di cui parla l'articolo il comma quinto l'articolo centodiciannove destinati alle aree del paese
Economicamente svantaggiate diciamo così superminimo delitti con una formulazione ladri valore portar approvata in un testo naturalmente sono un plus sono un'aggiunta
Questo come vedremo sembra un particolare ma una ha un significato con affannose di vedere determinante per come si interpreta il sistema del federalismo possibile perché il federalismo anche questo non esiste in natura e si si giustifica e vive sulla base dell'assetto dei poteri fiscali cioè non esistono i federalismi per il già nel nascono per unire paesi o regioni divise ne hanno fatto un una specie di di di di percorso diverso ma insomma
In qualche modo ogni paese proprio trovare sì la sua ragione dalla sua storia nacque non è questo il punto il problema è che avere molto chiaro noto nel modo di vedere che la chiave di di di di interpretazione di quattro del del cerchio sta in queste in queste norme naturalmente
E qui metto da parte un attimo
Se me lo consentite il discorso del Patto di stabilità
In sul discorso del centodiciannove
E poi alla fine cercheremo di come dire unire queste due questi due
Filoni
Ora
L'altro punto essenziale e che il titolo quinto anche questo può sembrare banale ma per me è importante ma ma qui Tom per tutta la sinistra riformista
Non è una una specie di monade isolata solo insegnano i giuristi ci sono
Trent'anni di giusto e di giurisprudenza della Corte costituzionale cioè non possiamo accettare io direi dal punto di vista giuridico ma anche da un punto di vista come dire di valori e cioè non possiamo accettare interpretazioni che tendono a
Come dire isolare il titolo quinto dal resto la Costituzione non ha nessun senso questo lo per noi questo dovrebbe essere permettendo tutti non è un grande valore ma anche da un punto di vista come l'interpretazione costituzionale non ha nessun senso
Il Titolo quinto va come dire vanno fatte tutte le cesure i rapporti va inserito nella Costituzione dalla Costituzione diciamo Titolo primo
Cioè un decalogo di diritti
Sociali ed economici molto robusto
Cia un articolo ottantuno che rappresenta un po'la il la norma sulla produzione di norme che garantisce l'equilibrio dei bilanci pubblici e c'è anche il titolo quinto ora qui c'è un problema a mio modo lo dico per esteso nel testo lungo periodo distribuito se avete voglia pazienza di guardarlo
Vi rendete conto il ragionamento che cerco di fare io vedo un grande pericolo ve lo dico con grande franchezza quello che oggi ed è stato anche scritto da chi sostiene queste cose in fondo ne abbiamo avuto un lungo periodo di giurisprudenza costituzionale
Almeno all'inizio lungo per i bimbi chiedo scusa di assenza dalla Corte costituzionale alla quale la Corte di Cassazione i giuristi ci spiegavano
Negli anni cinquanta nei primi dieci anni diciamo il tratto di vita costituzionale prima che entrasse in vigore la Costituzione che in fondo la Costituzione il per il titolo prima era un insieme di norme programmatiche di norme di principio ma dal punto di vista dall'attività giurisdizionale di quello che poi entra nel patrimonio giuridico dei cittadini
Salvo un po'di quello che riguardano i diritti di libertà che dovrà effettivamente come dire hanno demolito quello che era l'impianto dalla dittatura fascista il resto era tutto molto discutibile si diritto al lavoro diritto alla salute ma ma ma che cos'è Po
Erano norme cosiddetti programmatiche
Poi a corte costituzionale entrata in campo con un lavoro lungo e lento ha strutturato un patrimonio di diritti sociali ed economici per i cittadini contribuenti
Che che ha un suo valore giuridico precettivo immediato naturalmente si tratta molte volte i diritti che devono essere mediante l'attività del legislatore le risorse non sono comici di secchi e insomma si crea si distruggono quindi evidentemente diventa cruciale la funzione di mediazione articolo ottantuno l'equilibrio finanziario pubblico tutte cose delle quali forse in certe fasi della nostra vita politica
Ci siamo dalle quali siamo un po'allontanati ma però fondamentalmente ad una che abbiamo a che fare con un patrimonio di diritti sociali ed economici strutturati
Pensiamo alla scuola pensiamo alla sanità pensiamo alla previdenza perché è un tema io sono molto sostituito la previdenza pubblica pavido anche non c'entra col tema mi ritiro qualche mia come dire riflessione in questi giorni grandi fondi di previdenza americani stanno facendo in silenzio senza che nessuno lo sa texano difendo tutti i conti delle pedine posizioni pensionistiche l'ordine dei centodieci milioni di anni cittadini americani
La cui pensioni affidabilità
Alle vicende dei corsi azionari che dobbiamo guardare con con molto simpatica la borsa la trasparenza dalla Borsa però dobbiamo commettere il come dire l'illusione un po'come dire di dovrebbe rinunciare a quello per il grande patrimonio riformismo europeo le pensioni pubbliche il principio diciamo neri
Di ripartizione non è un non è un'invenzione massimalista nasce non avessi come dire obiettiva del fatto che quando è finita la seconda guerra mondiale
Le Borse erano le condizioni in cui erano e non ci non si potevano pagare nessuna pensione con i fondi azionari questa è la realtà e dunque fatica a dire non siamo finiti fino alla seconda guerra mondiale però diciamo la scelta del sistema la ripartizione è una scelta che ha una sua saggezza profonda comunque scusate verde la divagazione che nasce così mia passione personale di tutte le passioni personali non sono sempre molto unilaterali pericolosa
Anche se poi ci fanno ridere un po'voglio dire
Articolo Torno l'articolo centodiciannove allora
Il costituente ha fatto un'operazione molto in diciamo neppur nella si può discutere su alcune norme su alcune formulazioni però alla fine il filo di interpretazione cioè è molto chiaro
C'è un pacchetto di compete Dino di materie che di competenza esclusiva dello Stato
Allora hanno un bel dire i giuristi molto comodi che padani adesso c'è anche il diritto badano che non c'è più l'interesse nazionale nessuno le stasera lo sosterrebbe ma comunque è vero che non si fa l'interesse nazionale ma si parla di più c'è una tipizzazione normativa di un fascio di materie di punti di vista che sono di competenza esclusiva dello Stato
Dunque l'interesse nazionale che era una cosa un po'vagamente Fields può Actis può essere soggetta anche interpretazioni come dire un po'discutibili trova adesso invece in Costituzione una tipizzazione analitica bensì è palese del centodiciassette ci sono le materie di competenza esclusiva
Cioè materie nelle quali lo Stato che fa le norme definisce le posizioni giuridiche stabilisce se si limita a fare la legge o se fa il Regolamento l'ordinanza e arriva fino al all'ultimo trainati da Roma che oppure può fare solo la norma e poi delegare
Ma attività normativa secondaria le regioni al comune a chi vuole tra queste materie
Cioè la perequazione finanziaria
C'è
La tutela dei livelli essenziali di diritti sociali di cittadinanza
L'articolo centoventi dice che allorché in pericolo unità economica e giuridica dell'ordinamento lo Stato esercita poteri sostitutivi
L'articolo centodiciannove dice che i livelli e s'
Sensi ha e le funzioni attribuiti ai Comuni Regione Provincia sono finanziati con
Entrate proprie compartecipazioni e fondo perequativo bene
Cerco di farla bene insomma è la questione non è mi rendo conto che non è ovvia e può avere una sua opinione Benita ma insomma secondo me importante
A mio modo di vedere si questo significa che nel sistema articolo centodiciannove
Queste tre fonti
Devono in modo ordinario coprire tutte le specie le funzioni diciamo del del di Regioni Province e Comuni comprese quelle che si riferiscono
Ha competenze che si che si intrecciano con competenza esclusiva dello Stato visti come se la come se e nella competenza delle Regioni dei Comuni delle Province
Per un certo pezzo setto garantire un un elemento del livello essenziale di cittadinanza sociale e quindi parliamo dalla sanità Chaparral nell'assistenza possiamo parlare di di quelli che lo Stato asso assunto
E sulla base della Costituzione
Dei livelli essenziali cui spetterà il fonti devono insieme garantire il finanziamento ordinario
Voi mi direte ma perché tutta quella è ovvio questo non è molto
Perché se noi diamo uno sguardo alla struttura
Concreta pratica che in questo momento presenta la finanza pubblica italiana capiamo perché questo perché è oggetto di dibattito di discussione non solo nel centrodestra ma anche nel centrosinistra
Se prendete diciamo il secondo sette di carta di carte di sono state distribuite
Fotocopie di documenti c'è una tabella sei riferita al mille novecentonovantanove
Che vita l'analisi della regionalizzazione dei tre principali tributi italiani
IVA i tempi di per far
Ora questa tabella stando al sette
Ulteriori ritardi
Titolo
Questa tabella fa vedere facilissimo tra bitto bionda bella riferita al novantanove quindi sono dati son cambiate ma la proporzionale molto cambiata che questi tre tributi danno circa trecentosessantaquattro mila miliardi di vecchie lire
La parte del leone la fa l'IRPEF ma si vede con una certa chiarezza
Che la parte del leone circa il ventidue per al ventiquattro venticinque per cento del totale di questi entrate vada da solo la Lombardia
Il livello di divaricazione tra la regione più ricca la regione più povera vedete diciamo meno fortunate pensiamo lite la Lombardia da sola nel novantanove dalla cinquantuno univa cinquecentosettantotto miliardi di IRPEF la prese prendiamo il a parte il discorso naturalmente della sono frapposti che vanno matti poi pro capite ce l'abbiamo anche noi non cioè in un'altra tabella anche programmi ci sono regioni come la Basilicata che era punto mille duecentosettantuno miliardi se non importa facciamo lo stesso liceo vediamo gli gli stessi elementi riferiti alla
A un discorso pro capite che non posso una tavola disposizione che più seri che più significativo il più più diciamo ecco abbiamo la conferma di quello che diceva prima causa cioè come troviamo una via di di Vieri che azioni meno forti sull'IVA perché naturalmente l'Iva rifletta la capacità di consumo
E l'Iva pro-capite di gli stessi dati diciamo assoluti esplosi programmi una Lombardia ci danno un valore dell'IVA di due milioni settecentoventi mila lire non mille novecentonovantanove invece programmi della Basilicata da un milione seicentocinquanta no quindi come vedete sono valori meno sperequati mentre se andiamo a vedere l'IRPEF la sua il rapporto il più largo Lombardia a un'IRPEF pro capite novantanove di cinque milioni settantotto mila lire la Basilicata di due milioni quindi più del doppio ora se riprendiamo i dati complessivi del novantanove vediamo che abbiamo una spesa di trecentosessantaquattro mila miliardi di lire
è abbastanza facile rendersi conto che questa spezza
Queste entrate a scusante aggregata deve servire a che cosa innanzitutto in queste entrate non c'è non c'è non c'è l'IRAP quindi non c'è la parte della spesa sanitaria circa cinquanta mila miliardi che sono coperti con l'Iraq l'altra parte della spesa sanitaria e coperta
Da trasferimenti statali che adesso avvengono sempre attraverso il fondo sanitario nazionale quindi dobbiamo diciamo spezzare al netto del
Che l'IRAP che sta fuori
Dobbiamo spezzare con queste trecentosessanta poniamo che stiamo ragionando da politico lirico nei conti del novantanove dobbiamo s'trovare i fondi per pagare circa cinquanta mila miliardi di
Fondo sanitario di parte corrente
Dobbiamo dare alla previdenza e alla assiste frutto alla previdenza come integrazione da parte dello Stato intrighi pensioni integrate al minimo e quant'altro una circa venti trenta mila miliardi
E ottanta mila miliardi solo per la scuola solo queste tre voci messe insieme fanno centottanta mila miliardi se voi prendete preti trecentosessanta mila miliardi
E ci togliete
Trecentosessanta mila miliardi i cinquanta mila miliardi di compartecipazione Iva che comunque già in atto servano a finanziare le regioni per le funzioni trasferite sentiamo trecento gli e ci togliete centottanta mila miliardi che devono servire a finanziare il fondo sanitario nazionale
Trasferimenti alla previdenza e scuro centottanta trecentodieci meno centottanta rimangono centotrenta mila miliardi parliamo di lire mille novecentonovantanove
Nel novantanove la spesa per interessi era circa settanta mila miliardi centotrenta almeno settanta
Mi pare rimangono circa cinquanta mila miliardi comunque cinquanta mila miliardi bisogna pagare la giustizia
Tutte le spese organizzazione centrale dello Stato bisogna fare andare avanti le funzioni di cittadinanza allora purtroppo l'Inter la diversità di interpretazione dico purtroppo dico sì spie si capisce perché
Perché in realtà diciamo a prescindere dal problema interpretativo sul piano pratico i regionalisti spinti il diciamo la le posizioni scusi facciamo stare in questo quadro prescindiamo dalle dalle posizioni
Estreme che
Pippo diremo due parole che chiedono verso la devolution anche della sanità come competenze esclusive della scuola
Ma anche all'interno del centrosinistra e centrodestra ci sono posizioni di noi dobbiamo dare il segno del cambiamento cioè dobbiamo dire in fondo se hanno fatto questa riforma non per tornare posizioni centraliste per dare più autonomia per far spendere di più e meglio
Gli enti locali le regioni le come
Allora questa posizione però si scontra con i numeri
Allora questo sta a significare che se io in te e qui era esattamente quello mi lego credo abbastanza ben un ragionamento che faceva Marco Causi
Se io come dire
E l'Europa tengo piuttosto elevati livelli essenziali di cittadinanza
Fisso degli standard sanitari di pubblica istruzione
Di di di
Di previdenza piuttosto alti o di o li mantengo appalti
Con le risorse che abbiamo il livello di risorse come dire che rimane a disposizione
Delle regioni dei comuni piuttosto piccolo
Allora da qui l'interpretazione ed è un trade-off effettivamente un po'perverso pubblico bisognerebbe cercare di uscire
Ho che dice teniamo bassi i livelli essenziali cioè a finanza ma mi sembrerebbe per una sinistra riformista ma esprime sul punto di vista un suicidio
Ho addirittura dice ma no noi possiamo interpretare vengo all'altra interpretazione riferite vi faccio vedere quella cioè con la tabellina dove c'è il centodiciannove
Vecchio e nuovo e avrebbe linea presa da uno studio di un un economista ecco stimo moltissimo
Il quale sostiene la tesi opposta questa mia però per sostenere questa tesi segue vetrate Bellina li deve mettere dei fa capire che tra le funzioni
Diciamo essenziali se vedete se guardate la tabellina riusciamo a destra
Lui in a fronte dove dice il vecchio articolo centodiciannove che diceva che in relazione ai bisogni delle regioni per le spese necessari ad adempiere le loro funzioni normali mette dall'altra parte sia l'attuale terzo comma
E il quarto comma risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite mai ci aggiunge anche questa parte questa fatta a questa questa specie di estrapolazione dal quinto comma
Per provvedere al normale semplice loro funzioni questione un'estrapolazione interpretativa in realtà quinto comma undici e mi il quinto comma dice esattamente l'opposto
Che i trasferimenti finalizzati
Da uno stato alle regioni svantaggiate servono esattamente a coprire non sembrano non devono servire a coprire le funzioni ordinarie devono servire a coprire situazioni sardina per sostenere i fatti per sostenere diciamo la tesi che il quinto comma le risorse finalizzato ulteriori concorrono a finanziare i livelli i le funzioni ordinarie fa questa sorta di interpretazione di cui lui stesso è consapevole poi lo spiega
Perché dico questo adesso non perché non voglio polemizzare anche non cioè sarebbe anche di quelli buongusto ma voglio dire che questa forzatura si capisce il perché
Perché facendo in questo modo è come se si dicesse
La i tre tre entrate proprie compartecipazioni e perequazione come dire sono una questione
Che non si deve fare carico completamente dei livelli essenziali perché perché dei livelli essenziali
Se ne fa carico in quanto può e poi se ne occupa lo Stato con i trasferimenti finalizzati ecco ma se noi accettiamo questa logica che e dal punto di vista costituzionale
Modestamente mi sentii dire Duncan nessun fondamento la curva bocceremo ma nessun fondamento anche a mio modo di vedere qui esprimo il mio punto di vista
Così un po'politico tra virgolette non ha nessun fondamento angolosa politico che ne a questo punto accettiamo l'idea che il vincolo di cittadinanza che fondamentalmente un vincolo di solidarietà
Territoriale che in un certo senso accetta i trasferimenti tra regioni ricche regioni meno fortunate proprio per costituire un demo su comune di appartenenza di tendenza si rompe si spezza perché come se si dicesse
Il il processo fiscale a una fase di attribuzione quasi a titolo originario nei confronti delle regioni più ricche effettivamente c'è un elemento interpretativo può andare in questo senso perché si parla di capacità fiscali ma
Alletto va interpretato
E dunque tutto quello che non si riesce a coprire
Di livelli essenziali colle come se tre fonti de deve essere
Provveduto dallo Stato
Naturalmente questo ha una ricaduta indiretta sulla struttura del fondo perequativo perché se si accetta questa tesi è chiaro che il fondo perequativo non deve servire a perequare le capacità fiscale attendere a renderle guardi se non proprio del tutto uguali ma in fondo deve fare un'opera un po'di eliminazione delle delle delle delle discriminazioni più grave ora tutto questo non è teoria perché cioè e pratica perché già noi adesso i guardando i numeri della spesa sanitaria guardando la spesa pro-capite
Come Santa disaggregate ci sono studi che molto interessante infatti dal formazione ma non solo la formazione si dimostra che con l'attuale sistema
Di finanziamento dalla spesa sanitaria
Dalla spesa capita e con l'attuale fondo perequativo nella nel nella in capo a quattro cinque sei anni le regioni del centro sud non copriranno gli attuali livelli rispettosa dei non sono più in condizioni di Coppa Italia attiva livelli standard rispetto dunque questo tutto quello che sta avvenendo anche sulle le muto di cui si parla cedere solo la il primo tentativo di di di uscire di rompere il sistema perché perché se il sistema viene mantenuto nella sua compattezza
E deve deve avere un notevole grado di centralizzazione
Ma il notevole grado decentralizzazione ricostruendo punto di vista e funzionale è una scelta della Costituzione che non è una scelta come dire astratta è una scelta in altri termini che dice si può accettare
Una divaricazione
Del
Degli standard di sanità
Il previdenze quando impedì livelli essenziali ma solo dopo che ne abbiamo fissato quello che io riferiscono Demos di cittadinanza comune non è una questione solo come dire etica una questione pratica perché ciò che fra i cittadini
Comuni qui non voglio invadere il campo delle dei politici che sono molto più è esattamente pagano le tasse allora se noi cominciamo
Come dire a pagare le tasse in modo molto diverso dal Sud al Nord soprattutto cominciamo a pagare l'avere servizi molto diversi dal suo vanno si rompe
Un po'di di quei principi molto semplice sono scritti in Costituzione Costituzione dice articolo ventitré e guerre non sono cose campate in aria sono principi che si fa in tutti i Paesi diversi rappresentative
Che le se ci vuole una legge per pagare le tasse le imposte il sistema fiscale deve essere progressivo che tutti i cittadini contribuiscono alle spese pubbliche in ragione quindi sia guadagnò un miliardo da lavoro dipendente o guadagnò un miliardo da impresa guadagnò un miliardo da rendite finanziarie posso anche pensare immaginare lasciato forme semplificate ma fondamentalmente il principio è che su quel miliardo si applica la stessa prestazione al nord al centro al sud
Allora se io diciamo comincia a divaricare troppo il sistema fiscale e soprattutto ad avere prestazioni dall'altra parte molto divaricate
Diciamo che si apre una prospettiva che per una a mio modo di vedere per una sinistra che dovrebbe essere molto preoccupata abiti non di difendere ma di valorizzare i diritti di cittadinanza
Come dire il
Dirli può diventare una situazione non facilmente gestibile
Io mi rendo conto che come dire forse capisco su un po'troppo generico ma il pre faceva dieci voleva in sostanza richiamare un polpo alla vostra attenzione su questo punto che è un punto
A mio modo di vedere preliminare perché
Non è un caso che se ne parla poco non è un caso del quelli in questo governo ne parla affatto ma evidentemente non ne parla affatto
C'è da parte dell'interno Cia
In questo diverbio non abbiamo uno sfogo in una delle frecce al nostro arco formidabili questo un governo dal proprio interno cioè una visione centralista vecchia maniera
Che si si legge molto bene delle posizioni diciamo anche ufficiali ufficiosi di alcuni esponenti di questo governo
Centro diciamo che cerca di risolvere le cose in una chiave come dire
Etico religiosa che a me personalmente la lascia profondamente perplesso ma io rispetto le idee di tutti ma insomma che non sono non sono questioni che si possono risolvere con la teoria
Diciamo corporativa ritornò o quant'altro hanno risolto sulla base della dell'economia di mercato oggi o o sulla base dei conti di un'economia compassionevole abbiamo questa posizione della lega la quale diciamo non fa mistero del fatto che dice che io voglio la sanità voglio la scuola
E poi lasciamo sei tre parlamenti che fa colore però il punto qual è e che
Si fa un disegno di legge che parla di sanità e scuola devo vengono devolute e alla domanda ma scusate questo con questi numeri che significa
Bassa se io non sono molto bravo nei numeri roba sarà prendere quanto costa la sanità la scuola avete tutta l'acqua dello significa che il settanta per cento dell'IRPEF si lascia alle Regioni e si lascia le regioni del centro nord
Ora francamente a mio modo di vedere questo una prospettiva preoccupante bene in nessun testo e nessun disegno di nelle relazioni tecniche documenti di accompagnamento del dei documenti normativi del governo dosi pari devolution c'è un briciolo di analisi su questo punto va be'l'ha fatta il mese l'hanno fatta altri centristi comincia a fare una cosa assolutamente questa non è una cosa vede che la dice lunga sul livello di difficoltà
Che se questo governo ad Asti metterà le mani in questa materia
Ma assorbono e mi avvio alla conclusione voglio è chiaro invece non abbiamo tutto l'interesse a valorizzare tutto questo perché è una diciamo
è ovvio insomma la riforma federale decentramento dei figli sussidiarietà sono un elemento che ci avvicina quella gestione compartecipata complessa violo ascoltato abbiamo ascoltato insieme cose estremamente
Interessanti sulla nostra maggiore capacità di gestire situazione di integrazione tra pubblico e privato e di valorizzazione del pubblico attraverso il concorso di risorse private tra fare anche una quantità di elementi di fili che si dipartono i da questa nuova fase tutto questo va benissimo però e qui torno po'aveva ragionamento precedente va bene se il quadro di regole sale quando Prodi riferimento generale posto e chiaro
E allora
Probabilmente su questo punto sulla questa chiave interpretativa dell'articolo centodiciannove dove la perequazione livelli essenziali unita la prima parte della Costituzione
Sono il filo che riporta ad unità in tutto io credo che noi abbiamo degli strumenti diciamo per in cui noi diciamo comuni regioni per incalzare il discorso con il con con il governo
Metto da parte questa suo tema ritorno al patto perché le due cose non loro una loro
Vicinanza numero coerenza
Perché dicevo
Il patto non si può fare in finanziaria perché tutte le volte poiché la Costituzione è vigente
Tutte le volte che il Governo qualsiasi governo se avessi vinto il centrosinistra in esattamente lo stesso interviene in aree normative coperte
Dal principio dramma della tre dalla materia concorrente immediatamente scatta un quello che
Viene definito l'obbligo di con di collaborazione leale ed è un obbligo costituzionale questo cioè bisogna coinvolgere concertare
Far partecipare al processo di produzione normativa le regioni i comuni e le province
Questo sistema c'è un buco enorme e la camera del manca pagano alle regioni era una cosa su cui si potrebbe io mi auguro almeno questo in questa legislatura lavorare
Come dire in spirito bipartisan con questa con questa maggioranza la Camera regionali e matura mi pare nella sensibilità trasformare il Senato non sarebbe una soluzione sonoramente sensata ma lasciamo stare queste prospettive de iure
Condendo non c'è dubbio che a bocce ferme oggi il governo attuale vede
Se intende mettere mano a patto di stabilità
Deve muoversi con una metodologia diversa
Qual è questa metodologia
Vi dico subito il pericolo che vedo e perché si stanno facendo alcune cose
Chi governa è molto preoccupato del fatto che le regioni stanno facendo una serie di ricorsi alla Corte costituzionale
Per violazione della del titolo quinto glielo consente il nuovo articolo centoventi
Il Governo pensa che scrivendo da qualche parte in una legge statale che il coordinamento ex articolo centodiciannove si fa con la legge finanziaria la missione chiusa la pensa che basta con la la maggioranza prescrivere questo ce l'ha scrivere questo da qualche parte dunque una legge dice che il coordinamento di cui si parla in Costituzione si fa con la finanziaria con la Finanziaria faccio il patto di stabilità arrivederci e grazie
Io mi son permesso di sconsigliare
Tutti o qualche persona che in passato in Parlamento ha lavorato come su questi temi amichevolmente da fare
Da alcune da seguire questa tesi ma mi non vedo che definì la discussione anche questo è un è un'arte che richiede capacità di ascolto forza Service dovrebbe essere in questo è forse un po'più brava non sette ma insomma
A volte abbiamo più capacità di ascolto l'arresto se non c'è discussione non non si forma il consenso in modo critico
L'illusione che facendo questa piccola norma
Tutti i ricorsi che le Regioni fanno la corte così marcato no perché in fondo la Corte costituzionale dicevano
Cioè il luogo del coordinamento
A mio modo di vedere questo è molto pericoloso io non credo che se la Corte costituzionale fosse investita della giudizio di legittimità di una norma siffatta darebbe ragione al governo
Ma quand'anche lo facesse
La corte abbastanza sensibile agli orientamenti politici nell'atterraggio di tutto via
Crebbe comunque un pasticcio del rugby perché in realtà c'è un menu io non credo che lo comunque lo farebbe perché perché c'è un'elusione diffonde di quello che
E lo spirito e il senso della del nuovo articolo centodiciannove ed centodiciassette
Il patto di stabilità oggi proprio perché si articola in cui piani normativi che abbiamo visto prima
Può anche trovare nella Finanziaria State lo Stato la definizione di alcuni elementi mobili perché oggi oggettivamente siamo in una fase di transizione ma non tutto è molto chiaro punti fermi vanno messi
Diremo poi alcune cose dopo sul su come si calcola l'indebitamento delle regioni degli enti locali ai fini del Patto di stabilità
E poi mi avvio alla conclusione
Perché come voi sapete la Costituzione previsto diversamente che l'articolo ottantuno delle regioni prevede una sorta di golden rule cioè dice che le regioni possono utilizzare il debito per fare spese di investimento si tratta di una
Come dire di un principio che di fatto è stato seguito negli ultimi anni nei patti di stabilità
Fatti dal novantadue in poi dal novantasei in poi scusate è un principio che tende a valorizzare la capacità di investimento degli enti locali
Ora se tutto questo è vero
Il
In questa fase un'applicazione
Come dire corretta
E il patto di stabilità riversato nel nuovo Titolo quinto imporrebbe a mio modo di vedere innanzitutto una collaborazione leale nella fase di formazione del DPEF esattamente quel confronto di cui parlava Causi e che non c'è stato
Point niente richiederebbe subito di mettere mano
Alle leggi cornici dello Stato cioè fare una legge cornice o modificare la legge quattro sei otto nel titolo quarto e quinto dove si occupa di queste cosa legge quattro G otto dalla legge cornice sulla contabilità statale fra due Titoli quarto e il quinto che si occupano esattamente di coordinamento dei conti pubblici furono scritte nel settantotto naturalmente dal settantotto ad oggi il mondo è cambiato quindi andrebbero resistono Just sono state modificate in parte per gli ha spezzato la tesoreria unica
C'è ripensare tutto il sistema s'è unito alla luce della
Del del Patto di stabilità degli obblighi
Europee ed è scusa del titolo quinto dunque
Azione nel DPF per definire un percorso di avvicinamento un lavoro legislativo da concordare con la Commissione con la la conferenza unificata Stato-Regioni e me lo sono sotto il suo tempo avviare questo famosa bicamerale rafforzata di cui parla
La Costituzione mette non abbiamo la Camera delle Regioni ma abbiamo questa bicamerale pare che adesso
Sanno mettendo d'accordo multe Camera e Senato per definire il Regolamento di questa bicamerale a cui partecipano i rappresentanti delle regioni questa bicamerale rafforzata quando dai il parere su testi che riguardano materie di competenza concorrente Ilia dà un parere che ha una particolare forza una particolare capacità di resistenza perché l'aula il Senato la Camera può superare quel parente soltanto con la maggioranza assoluta dei propri componenti mi una sorta di procedimento rinforzato costruito per via surrettizia un po'queste cose italiane che ci lamentiamo ma comunque può essere inatteso allagare le regioni può essere già qualcosa allora DPEF definiamo un percorso di modifica la quattro sei otto
Abbiamo la commissione bicamerale rafforziamo la conferenza unificata Stato-Regioni e come abbiamo fatto cedesse realistica di questo governo del fare il patto di stabilità
Fissiamo insieme diciamo un percorso provvisorio transitorio contingente nel nella legge finanziaria
E affrontiamo mi avvio alla conclusione poi ha letto quello che è il punto
Cruciale
Se le regioni i comuni possono fare debito
Per le spese di investimento
E noi abbiamo assunto come Paese un vincolo a fare debito nei confronti dell'Europa quindi è come se avessimo una dote dei debiti che possiamo fare
La ragione per cui si sono inventate tutte queste gambo le infrastrutture Spata rimane alta
Senza voler è semplice esattamente quella come dire di tentare di fare uscire dal bilancio dello Stato un po'di spese di investimento statale
Le spese di investimento di Regione Comune possono bastare ad essere finanziate con il debito però idee questo debito per le cose che abbiamo detto all'inizio che il settore
Degli enti locali compone il settore pubblica amministrazione quindi il debito degli enti locali si compatta col debito dello stato e quello del dell'INPS degli Enti muto previdenziale e questo debito bisogno distribuirlo allora poniamo che il sistema delle regioni e degli enti locali possa fare due per cento di debito sul PIL per spese di investimento circa cinquanta mila miliardi di vecchie lire come si distribuisce cioè perché lo deve fare mirano e non Palermo o Palermo e non Marco Bonato c'era stato un criterio
Abbiamo stabilito
Presso criterio traspare con le regole è un c'è una specie di mercato mercato sì struttura con devono essere regole semplici che ha premiamo i comuni che hanno i bilanci
Più equilibrata
Finte
Premiamo i comuni con i bilanci equilibrati oppure i comuni più di diciamo che presentano situazioni territoriali più grandi devono investire ogni miti siamo quelli che possiamo trovare una quantità di i criteri ma questo è un problema cioè fino adesso noi siamo andati avanti in modo molto empirico
Chi prima arriva primo fa
Ci sono regioni a statuto speciale che sono un po'Finzi sento adesso non sono più tanto fuori perché sono anche se dentro il sistema dei conti pubblici e tuttavia essendo sullo speciale pensano che possono fare quello che vogliono ci sono allora questo è un problema che andrebbe affrontato
Andrebbe migliorato
C'è il problema della spesa sanitaria
E se e di limiti sulla spesa degli enti locali non c'è dubbio ha detto benissimo Marco Causi prima di me che il
Diciamo questo governo che ha un'ala ultra federale applica o intende applicare alle Regioni ai Comuni soprattutto dei vincoli di tipo quantitativo per tipo di specie
Il che esattamente l'opposto esattamente l'opposto di una visione autonomista e regionalista
Perché se io fisso un target sui disavanzi poi un Comuna pompo giostrare su mix di entrate e spese e quindi arrivare a quella quel disavanzo se vi dico che non può aumentare la spesa corrente più del due per cento beccato dobbiamo vincere a fare un ragionamento dentro la
La tipologia delle stesse
Addirittura mi sembra di capire forse qui da Causi ha ragione che questo governo andrà più in là
Chiederà a tutti gli enti locali di approvvigionare i propri acquisti di beni e servizi ad un'unica centrale è stata se fosse questo saremo sicuramente in una sì a prescindere dalla se è una misura che condividiamo mica siamo sicuramente di un terreno di assolutamente incostituzionale
Quindi poi che
Le regioni i Comuni comincia a essere consapevole di tutto questo e hanno uno strumento di immediato ricorso alla Corte costituzionale si capisce bene perché in questo momento il governo cerca di far passare il principio in una legge ordinaria
Che il coordinamento di cui l'articolo centodiciannove si fa con la finanziaria perché che vuol fare una specie di di di corazza di di difesa
Su una volta abbiamo pagato questa legge io voto la Finanziaria poi voi andate pure avanti alla Corte costituzionale sperando che la corte glielo faccio io penso invece che la corte
Che le Regioni attaccheranno questa norma la corte fa cadere questa siamo punto e daccapo ma comunque siamo al campo come dire della dei dei giochi virtuali il punto vero è che
Non si può più fare il patto di stabilità come prima
E dunque Gino sentire un altro parco
Dell'indebitamento che potrebbe essere una oggetto del
Della della del del futuro Patto abbiamo detto i copioni avere diciamo alla conclusione durante le cose ebbe a dire sono molte chiedo scusa se moltissime pronunciate
Però fondamentalmente torna un po'a quella che è la mia ispirazione iniziale di questo ragionamento
Che
Quello di
Legarli interpretazione del centodiciannove apre sulla Costituzione dovremmo da un punto di vista giuridico e da un punto di vista anche preferire culturale politica essere molto rigorosi su questo
Cioè non consentire a questo governo e la discussione a un'interpretazione che cominci a mettere in discussione i diritti la prima parte della Costituzione
Perché di questo si tratta
Perché io non hanno scritto soci dove ci sono scritti diciamo che vanno in questa direzione De Sio comincia a sostenere
Che in fondo la i livelli essenziali possono tutto sommato essere quelli che cominciano a intravedersi a livello europeo come standard minimi di difesa di cittadinanza ora capite bene che a livello europeo è il minimo comune denominatore che si pone al livello più basso ma ogni Paese immenso per la Francia e la Germania noi hanno una storia storia di lotta una storia di di di di conquiste strutturate
Tant'è che i francesi tedeschi hanno detto non se ne parla proprio sì poi svoltano tenersi ebbe stretti i però non parliamo dei dei pro e dei dei dei dei danesi degli dei nordici quali non non è che non voglio sono europeisti più di noi ma temo avvenivano LoveGame abbiamo un sistema di quel fine che vogliamo pagare le tasse pagare a
Alte tasse imposte e contributi vere buoni servizi pubblica dobbiamo perdere questa in questo non è una una domanda banale perché chiama in gioco tutta la teoria dalla finanza pubblica
Perché c'è una ragione di fondo usate torno un po'alle mie passioni
C'era un intervento molto diversa dico apprezzato molto stamattina parlava di felicità pubblica
Potrebbe sembrare una cosa non litiga ma non è affatto una mitica perché la felicità pubblica che abbiamo realizzato lo spazio per una felicità pubblica realizzata in Europa soprattutto è il frutto anche e non solo l'euro come in altri Paesi di tradizione democratica e il frutto di una lunga storia di tasse imposte e contributi
Ci sono degli studi recenti francesi che dimostrano che le insomma il buon funzionamento di alcuni servizi pubblici e il frutto di un investimento lungo de di decenni e decenni di risorse a cui abbiamo contribuito noi come cittadini
La felicità pubbliche anche modesto avere metropolitane che funzionano scuole uguali per i nostri figli
Quell'anonimato dalla democrazia di cui parlava l'ultimo magari c'è un settore che amo molto che è una cosa molto delicata
Se noi cominciamo a pensare che questo tipo di ferita non ci interessa molto che la progressività tutto sommato può andare a quel paese paghiamo due aliquote infami proprio cioè e poi poi che tutto sommato il fatto che ci siano luoghi di eguaglianza come può essere la scuola delle pensioni basse per tutti sono tutto a sanità sono tutto sommato dalle cose a cui possiamo rinunciare in nome dell'efficienza
E guardate che esca in questa direzione può darsi che si possono anche avere dei risultati nel breve ma io son convinto che nel medio-lungo periodo
Questo tipo di assetto sociale comica e tenderà a diventare non vivibile
è un discorso complicato non lo voglia può iniziare perché non poi Enzo Ciconte treno non ma volevo semplicemente dire che
La progressività del sistema fiscale i livelli essenziali e la perequazione sono diciamo la chiave conclude dobbiamo affrontare leggere il centodiciannove
Naturalmente sappiamo bene che le imposte sono queste
E non possiamo inventarne delle altre sono molto d'accordo con Marco Causi quando diceva che dovendo immaginare compartecipazioni
Per il dirigenti locali probabilmente meglio lavorare più sull'Iva
Che non sulle altre imposte
Ma questo però diciamo va fatto tenendo conto di quello che la struttura reale di quella che è l'attuale capacità fiscale pro capite e di quelli che sono gli attuali divari di servizi
Questo con questo approccio io credo che probabilmente si può comica e trovare una soluzione
Che costruisce gradualmente questo passo del Titolo quinto promette mi faccio Beninati tutta una quantità di altre questioni
Non banali ma che possono essere tutte risolte se abbiamo come dire una visione realistica delle cose mi limito a dire semplicemente ripeto la conclusione pensata tutto il problema
Di far giocare intrecciare questi tre blocchi di competenza esclusiva dello Stato concorrente residua esclusiva delle regioni con i piani normativi di leggi regolamenti e capacità regolamentare qui c'è un problema delicato Roma che si può aversi se non ci infiliamo ragionamenti astrusi ma ci stiamo temerlo
Agganciato questioni chiare la questione chiara e torno al mio pallino e che ci sono due venti
Ha rilevanza politica che hanno potestà legislativa
Lo Stato e le regioni
Sono i soli due enti che possono mettere tasse imposte e contributi io ho chiarissimo ma potrei sbagliarmi che le Regioni non possono metterne tasse e le imposte se prima non risolviamo i problemi della perequazione
E se il sistema fiscale dello Stato non garantisce i diritti di cittadinanza di cui ho parlato e diritti essenziali e quindi e questo è un principio diciamo che sta in tutti i sistemi federali
Naturalmente c'è anche ampio spazio regolamentare per l'autonomia impositiva dei comuni e tuttavia dobbiamo avere abbastanza chiaro
Che
Nel livello dove si impone per legge
Principio della rappresentanza democratica no taxation nessuna tassa senza rappresentanze a quel livello che deve essere trasparente lo scambio tra prelievo fiscale e i benefici annunciati dai politici deve essere in modo trasparente e in questo si fa a livello di stanco e di Regione con legge di comune contro l'Olanda voglio dire son tutti i problemi che possono essere risolti ma richiedono