"Il Nuovo Continente. Dalla Russia al Mediterraneo, l'Europa che sarà" - organizzato dall'Osservatorio Parlamentare nell'ambito del VI Meeting giovanile di Vallombrosa (presso l'Abbazia di Vallombrosa, 5-7 luglio 2002)

Ci sono tante si ricorda una parola verso l'interno
Si parla tanto della società multiculturale
Qualcuno è convinto che sia il Paradiso qualcuno è convinto che sia l'inferno io vi dico che la società multiculturale come il matrimonio
Se sposate la persona giusta assomiglia molto al papà di spostate quello sbagliato può anche somigliare all'inferno
Bisogna vedere quali sono le culture che si mettono insieme ci sono culture che si incontrano facilmente perché hanno basi comuni e che e quindi si integrano con facilità
E ci sono culture le quali si integrano con difficoltà quindi è più difficile
Dovendo comporre e noi dobbiamo comporre una società multiculturale
Perché ahimè i nostri tassi di natalità solo tali che noi nei prossimi vent'anni se adesso cambiamo attitudine verso la procreazione verso la famiglia se iniziamo adesso delle politiche di sostegno della famiglia che inducono gli italiani ad amare di più i bambini ad avere più bambini sul mercato del lavoro di assetti quando ci saranno intuitivo fra vent'anni domani qui abbiamo nel migliore dei casi i punti a scusate un vuoto da colmare di venti anni nel migliore dei casi e allora è ovvio che l'immigrazione ci sarà e sarà anche numericamente consistente
E cerchiamo da dove farla venire come fare a venire come prepararla perché si possa integrare culturalmente con noi e qui ci sono credo tre pilastri
Forse quattro
Di una politica un pilastro naturalmente il sostegno a questi Paesi di origine perché si possono creare lì
Investimenti italiani si possono creare delocalizzazioni di posti di lavoro italiani si possono creare sinergie col sistema produttivo italiano il sistema produttivo italiano sta più dentro i confini dell'Italia
E anche fuori questi confini allora se noi sappiamo gestire intelligentemente questa delocalizzazione del sistema produttivo italiano
Noi possiamo integrare nel nostro sistema produttivo elementi che però rimangono fuori dei nostri confini attraverso una collaborazione con questi Paesi che fa crescere loro
E fa anche il nostro bene
I Paesi che collaborano con noi nella lotta contro l'immigrazione clandestina devono essere paesi che si oggetto prioritario
Di questa nostra questo suo sforzo questa nostra attenzione il ministro Urso lodevolmente già persegue questa attività in tutti i contatti che stai avendo in giro per il mondo
Anche rafforzando gli investimenti italiani adesso perché l'Italia è un Paese che ha che esporta tanto ma non investe tanto come sarebbe desiderate
Secondo pilastro aprire i canali della immigrazione legale visto che ha bisogno di immigrazione facciamo immigrazione legale scegliendo da dove vengono
Sappiamo che alcuni gruppi si integrano facilmente
Hanno tassi di criminalità persino più bassi di quelli dell'Italia altri si integrano con difficoltà hanno tassi di criminalità molto più alti degli italiani mi sembra ragionevole far venire di più quelli che hanno i tassi di criminalità più bassi
Terzo la repressione della immigrazione clandestina
Attraverso di nuovo un accordo mediterranea coinvolgendo ai Paesi di origine o di transito
Di questi flussi migratori noi non staremo mai a le barche di disperati che vengono verso ritardi non lasceremo mai affogare davanti alle nostre coste nessuno se abbiamo la possibilità di impedirlo
Però vogliamo e possiamo stringere accordi con i Paesi da cui partono queste navi a perché collaborino a non fare parte
Perché si assumano la responsabilità del controllo delle loro frontiere un po'come facevano i romani con i regni che stavano ai confini dell'intero questa e la politica della immigrazione di questo governo chi viene per lavorare deve poter venire
Chi fuori venire senza avere il consenso degli italiani senza avere il permesso degli italiani questo non deve venire
Dobbiamo essere generosi nell'aprire le porte di casa nostra ma nessuno deve entrare a casa nostra contro la nostra volontà cioè mi sembra che sia insieme una posizione severa ma anche giusta umana e Cristiano
C'è un problema che riguarda l'identità perché vedete davanti all'immigrazione ci sono giuste ragioni di preoccupazione ma la ragione prima
Della temperatura emotiva sul tema dell'immigrazione che c'è in Italia non sono le giuste preoccupazioni e che ci sentiamo minacciati nella nostra identità
Perché la nostra è un'identità debole
Perché per molto tempo ne abbiamo dimenticato le radici culturali della nostra identità abbiamo pensato che vivere fosse soltanto consumare abbiamo subito una duplice offensiva marxista e neo capitalista materialista in ambedue i casi la quale ci ha fatto considerare la cultura l'identità la religione la storia la nazione e così via
Come cos'è di scarso rilievo provvidamente sia messi davanti al fatto che no la storia è fatta da identità
Altri hanno un'identità ci scopriamo poco capaci di storia e con una identità debole
Perché chi ha un'identità forte non ha paura di confrontarsi con altre identità chi ha un'identità forte cerca il dialogo
Non ha paura del dialogo allora c'è un problema forte di recupero al rafforzamento della nostra identità essere come nazione dentro l'Europa
E quindi recuperare le ragioni dell'Europa l'Europa come progetto alto il progetto della pace e della difesa dei diritti della persona umana ma recupererà anche il fatto che sia europee perché sia una nazione perché si parla una lingua perché si ha una cultura perché sia una storia religiosa che la si condivida interamente o no che la si riprenda nella forma secolarizzata che induceva Croce a dire che lui non poteva non dichiararsi cristiano o che se la si vive invece come membro disciplinato il sedere dalla comunità parrocchiale questo è meno importante
Ma è importante avere il sentimento e l'orgoglio di queste identità di questa storia del sistema di valori che costituisce la specifica identità nazionale italiana per poter stare in Europa per poter non avere paura di chi viene in mezzo a noi per questo e importante
In generale la politica di riforme che stiamo facendo può esserci riforma della educazione la quale non metta questo tema della formazione dell'autocoscienza del cittadino italiano al centro del progetto formativo
Non è possibile non si va a scuola soltanto per imparare delle attitudini che domani verranno utilizzate per lavorare perché per studiare bisogna avere una motivazione
Se si vuole che la scuola e la scure tranne in condizioni gravi il rapporto Pisa e preoccupante ci dice che la scuola italiana
Ahimè entra de peggiori delle scuole che sono state oggetto di questo rapporto tra le peggio invece un forte recupero da fare ma uno non si mette a studiare sul serio se non ha una personalità
Ricca formata che evita la motivazione per cui vale la pena ristudiare di prendere l'abito su se era questa motivazione d'identità
Non c'è motivazione senza identità quindi io sono preoccupato quanto volte vedo che anche fra di noi quando si parla della questione scolastica tutto importante tranne la cosa più importante di tutta la formazione delle persone
Dopo viene l'inglese dopo che l'informatica dopo prima deve dire quello che forma la persona venire l'educazione morale e civile
E religiosa perché no per quelli che scelgono questa forma prima deve dire l'italiano
Chi non parla bene l'italiano non ha una testa strutturata
Non imparerà pene mai neanche l'inglese e neanche la matematica allora la questione scolastica
E poi c'è un problema di punire questo Paese quello che abbiamo fatto con i sindacati è una cosa di grandissima importanza perché questo Paese si andava spaccando
E in due parti
Una parte che era dentro le mura della città una parte che stava fuori le mura della città
E i giovani erano per lo più fuori delle mura della città il mercato del lavoro era spaccato è spaccato non è che la firma messa sotto un documento Lodi unifica però per la prima volta e qui voglio rendere omaggio alla memoria di Marco Biagi che questo ha intuito e di questo fatto il perno fondamentale
Amici miei qual era l'idea di Marco Biagi qual è l'accusa che lo ha scosso
Che in Italia il mercato delle ore diviso in due i giovani non hanno l'accesso al lavoro protetto esiste un'area protetta ad un'area totalmente non protetta e scoperta e in quest'area si va a inserire poi per di più il lavoro immigrato che generali fenomeni ulteriori di concorrenza e di debilitazione vi ricordate quando studiavamo la storia romana
No come comincia la grande divisione tra di Patrizi e i plebei
Inizia quando la società romana vede un'affluenza di gente che viene da fuori la quale non partecipa
Delle dei diritti primari allora diritto primario era la terra perché si lavorava la terra oggi il diritto primario del diritto al lavoro
Per la prima volta un governo italiano mette a tema con la questione nazionale fondamentale la riunificazione del mercato del lavoro
In Italia e la costruzione di un sistema dei diritti del lavoro di cui tutti i cittadini italiani possono partecipare mentre c'era resistenza
Di una parte che somiglia ai patrizi romani i quali vorrebbero mantenere i diritti ma dentro un'area delimitata da cui si nuovi arrivati immigrati o giovani che siano rimangono fuori
Ditemi voi quale qui la battaglia per i diritti e qual è la battaglia invece contro un principio fondamentale di umanità ma questo si spiega
Perché Cofferati e convinto che Lassini no e convinto e vero ha visto una verità che altri non hanno visto nel corso di questi ultimi anni
I poveri hanno smesso di votare a sinistra a sinistra foto micetti che hanno redditi medio-alti non è una rivendicazione politica sono dati statistici che sono oggettive inconfutabili e perché questo perché i poveri hanno scoperto che la sinistra difende di diritti dei suoi poveri che sono già diventati ricchi però che lo stanno bene mentre i diritti dei poveri che sono poveri oggi la sinistra non li difende e ha guardato a noi per avere una difesa di questi diritti
Per quello stiamo attenti anche quando parliamo del tema delle riforme o quando parliamo di liberismo la nostra coalizione non può essere liberista
O almeno non può essere solo liberista perché una gran parte del nostro voto
Oltre che le mie personali convinzioni morali e politiche ci dicono che il Paese ha bisogno di nuove garanzie le garanzie vecchie non vanno più bene ma non è che noi a patti possiamo abbattere le vecchie garanzia per avere un mercato che cammina senza garanzie no ci vogliono le nuove garanzie che sono adeguate a un mondo che cambia
E che ha bisogno di sistemi di garanzia diversi ma ne ha bisogno
Ma ne ha bisogno di qui l'importanza di evitare lo scontro con il sindacato e di aprire il dialogo con il sindacato salvo quella parte la quale ha un progetto politico perché avendo visto questa verità Cofferati pensa
Di poter fondare un nuovo partito operaio o assumere la guida della sinistra riportandola indietro
Rispetto alla al passaggio dal partito comunista ai DS perché il Partito Comunista aveva il voto dei poveri i DS invece no o se non di tutti poi almeno era prevalente nei ceti popolari nella classe operaia PDS invece no
Quello che Cofferati non capisce e che questa evoluzione dei DS e il risultato del fatto che con le vecchie parole d'ordine e con i vecchi sistemi comunque quel mondo del lavoro non si può ad esempio siamo davanti a un passaggio epocale che incide profondamente dentro la società italiana in un'altra occasione proprio qui io vi ho detto che la Società italiana non si aspetta da noi un semplice cambiamento
Di governo si aspetta che era introduciamo in una fase storica nuova e questo comporta una dislocazione profonda dei sentimenti degli equilibri sociali degli equilibri politici riunificare il mercato del lavoro dare la possibilità di riacquisire cittadinanza al mondo dei poveri che dalla cittadinanza reale erano stati esclusi conciliare le ragioni del progresso economico
Meno tasse con le ragioni Stella attenzione
Per chi fa fatica a sopravvivere
Aumento delle pensioni minime meno tasse ma meno tasse per i poveri cominciamo con i poveri quello padre ma di Taranto con i turchi quindi la scelta che abbiamo fatto con il sindacato applicare la riforma fiscale cominciando dei redditi sotto i venticinque mila euro
Che sono i poveri e quelli che non sono proprio poveri ma certamente non solo neanche ricchi tutto questo
A una portata straordinaria
E in qualche modo l'inizio nei fatti di una nuova vitali c'è bisogno di una quello che Gramsci chiamerebbe un nuovo blocco sociale non stiamo lavorando a costruire un nuovo blocco sociale
L'impresa attiva le piccole e medie imprese
Quanto si può recuperare convertire una logica di effettivo sviluppo democratico del sistema dalla grande impresa di cui abbiamo bisogno ma che troviamo in condizioni disastrate
E che andrà profondamente riformato
Il sindacato che vuol fare il sindacato
I lavoratori che vogliono lavorare e che vogliono avere le protezioni del lavoro la dignità del lavoro con modalità adeguate al secolo ventunesimo se noi facciamo questo noi diamo coesione all'Italia
E un Italia coesa è un'Italia che non ha paura di confrontarsi con le altre realtà del Mediterraneo
Coesione materiale sociale coesione culturale il recupero della propria dimensione culturale unitaria così può essere il traino dell'Europa per una politica di pace
E di sviluppo comune verso l'altro Europa e verso il Mediterraneo non c'è per l'Italia futuro fuori dall'Europa
Ma perché l'Europa sia il futuro dell'Italia l'Italia deve stare in Europa con forza con dignità con la testa alta e con la capacità di dare un contributo determinante le formulazioni per le politiche dell'Europa in tutti gli ambiti
Ma in modo particolare in questi due che toccano direttamente il nostro interesse nazionale più profondo questo il lavoro che abbiamo cominciato che la Provvidenza ci accompagni ci dia forza per portarlo a compimento
Grazie ministro Buttiglione
Ex ministro Cortiglione per una serie spunti dall'Italia alla questione culturale al Mediterraneo concetto di alterità nell'Europa all'apertura dei nuovi mercati
Proprio su questo punto io passerei la parola ad Adolfo Urso per l'intervento conclusivo di questa sesta edizione ma l'ombrosa prego Adolfo sì grazie a Michele innanzitutto condotto questo
Ultima sessione sesta Panionios andargli a coloro che in questa tavola rotonda finale
Ci sono
Hanno fatto delle riflessioni credo molto importante istituzione culturale politica innanzitutto
Come Rocco Buttiglione questo è un duetto che proseguì da sei anni perché da sei anni poi ci ritroviamo insieme a chiudere questa Vallombrosa in questi anni tante cose sono accadute e la prima cosa devo dire che siamo cresciuti insieme all'abbazia di Vallombrosa perché si anni fa quando qui venimmo la struttura dell'abbazia era molto diverso dall'attuale poi una serie di iniziative di ristrutturazione hanno reso più confortevole
E quest'anno addirittura è nata una parte residenziale qui all'esterno
In questi anni abbiamo fatto un percorso che erano quelle se la casa è libertà
Quando nel novantasette per la prima volta venimmo qui
Era appena nata la legislatura dell'Ulivo
Oggi siamo qui ed è al primo anno del governo del Polo abbiamo fatto un percorso comune un percorso culturale e certamente ci ritroviamo alcuni dico tra noi ogni anno e siamo cresciuti insieme
E siamo cresciuti anche a coloro che qui ci ospito io credo che la prima cosa da fare e ringraziare i benedettini Palomba si anni Picciano spesato per sei anni e quindi l'Abate padre Lorenzo padre Giustino sorella media tutti coloro che qui ci hanno reso più confortevole la nostra permanenza che concluderemo anche oggi con il solito pranzo insieme a loro
E devo dire a conclusione che questa è la prima Palombo rossa in cui io non abbia fatto assolutamente nulla completamente nulla ed è un anno pieno in cui l'Osservatorio parlamentare è stato governato da alcuni giovani
Assolutamente soltanto da loro ed è la cosa più bella credo che Rocco Buttiglione le posso dare atto essendo lui un docente universitario la cosa più bella che possa creare chi in qualche modo alla presunzione di insegnare e che poi coloro che sono stati suoi allievi o almeno così sono apparsi abbiano imparato così bene
Da poter essi stessi realizzare meglio di chi l'aveva fatto in precedenza
La loro attività culturale e debbo dire che in questo anno
L'Osservatorio parlamentare ha funzionato meglio dei cinque anni precedenti e questa Vallombrosa sia stato dal punto di vista della qualità
Degli interventi sicuramente migliore di tutte quelle che l'hanno preceduta e quindi grazie ai giovani che hanno organizzato questa Vallombrosa e quindi a Valerio Federico a Francesco a Federico
A Michele a Marcello a Manuela a tutti voi che giustamente omessi la classe dirigente della casa e libertà non più soltanto la classe dirigente giovanile dalla Casa delle Libertà
Questa Vallombrosa è un momento importante distacco lo dicevo prima rispetto ai sei anni precedenti e l'avallo grosso del Governo
E poi vorrei soffermarmi su quello che a mio avviso potrete fare in questo anno da qui alla prossima vanno partendo da quello che il tema in atto che quello del Nuovo Continente
Il nuovo continente avete messo dalla Russia al Mediterraneo l'Europa che sarà dalla Russia al Mediterraneo percosse l'Europa e sicuramente non è sicuramente un continente geografico
Anzi credo che sia l'unico tra i vari componenti che non sia in qualche misura delimitato dalla geografia
La Russia Europa ma è anche ansia
E Laura e la Confederazione di Stati indipendenti e lei curarsi allo specchio vantaggi distante
Il Kazakistan
Perché l'Europa non ha una delimitazione non è circondata alta immani
Le Americhe sappiamo cos'è l'Oceania sappiamo cos'è l'Africa sappiamo cos'è l'Europa in qualche misura non sappiamo cosa sia geograficamente
Dove finisce
Il suo confine orientale
E qui c'è il problema del rapporto con la Russia e con la conferenza degli Stati indipendenti che il tramite tra l'Europa e l'Asia
L'Europa non è una continente geografico
E un continente culturale
E qui il fondamento dell'Europa per cui l'Europa e anche in Mediterraneo e anche la Russia perché è un continente culturale
E quindi essendo un continente culturale
Al punto tale che la
Le reale Digione europea quella cristiana cattolica
Protestante ortodossa e nata a Gerusalemme fuori dai confini geografici
Dell'Europa e la cultura europea e nata fuori dal continente europea e NATO nel Mediterraneo
Che parte d'Europa ma è anche Africa ma è anche assai Medioriente
Quindi
Questo non può non essere tenuto conto nella costituente europea e nella Carta europea
Perché il fondamento dell'Europa della nuova Europa che stiamo costruendo non può che essere culturale
Essendo l'Europa nato intorno a un'idea culturale
Non intorno a un confine geografico
E buona parte di essa di questi tre culturale io direi anche etnica razziale dei popoli europei e nata fuori dal continente geografico dalle migrazioni di popoli asiatici
Quindi nella carta costituzionale europea nei lavori della composizioni in quello che nacque da Nietzsche in poi non può che esserci un riferimento fondante alla cultura e alla religione europea
Ai valori europei altrimenti non si capisce cosa sarà l'Europa non potendo essere a differenza degli altri continenti un continente geografico ma soltanto un continente culturale
Per questo credo che sia importante che nella in quelli che saranno gli atti fondanti della nuova OPA ci sia molto più di quanto ci sia stato dei Trattati di Roma
Una valenza culturale sulle radici culturali religiosi dell'Europa
Altrimenti non ci sarebbe una definizione di quello che il continente europeo di quello che la nuova Europa
D'altra parte io ho preso la cartina la cartolina che avete rappresentato sul percorso europeo ed è significativo l'Europa nacque nel cinquantasette da sei Stati
Anzi cerco di nascere in precedenza
Come confederazione come coltelli difesa europea comunità di difesa europea perché doveva nascere come un'alleanza militare o energetica di difesa rispetto a un'altra cosa
Di difesa rispetto a un'altra Europa
Perché la comunità di difesa europea era la difesa rispetta un'altra Europa che minacciava questa Europa all'Europa comunista che era comunque parte dell'Europa
Può invece loro parate con Comunità economica e nel frattempo si costituì in maniera più compito alleanza atlantica alleanza occidentale
Mi due pilastri quello militare e quello economico le due alternative
Rispetto assisteva comunista aveva come comma alternativa economica e il patto dei Lazzari alternativa militare
L'Europa che noi abbiamo costruito era un'OPA di difesa economica e militare rispetto all'altra Europa
Per cui il sentimento che portava all'Europa il sentimento di coloro che volevano difendersi rispetto a un altro contesto lo dicevo prima elenco ci pensi bene pensare a un continente europeo annuo continente perché per tutto il Novecento l'Europa si è divisa lo dicevo ieri in tre grandi guerre civili l'ultima quella della guerra fredda
Ma perché tutto il dibattito del Novecento all'interno di ciascun continente era un dibattito bipolare tra due modelli diversi accadeva questi maniere emblematiche in Europa chiarissime d'Europa geograficamente tagliata in due ma cadeva questo in Asia portavo l'esempio dei duetti mamma delle due Coree che ancora oggi esistono
Questo confronto epocale tra mondo libero e mondo comunista e accadeva nelle Americhe non solo tra Cuba e gli Stati Uniti ma nel Sud America per trent'anni c'è stato questo percorso nel Centro e Sud America dal Di Corato all'Honduras c'era un taglio tra due culture tra due mondi che si contrapponevano in ogni continente questo era il bipolarismo in ogni continente dire un bipolarismo militare culturale economico sociale che si confrontano
L'Europa se costiero su questo l'Europa dei sei poi dei nove poi dieci dei dodici e qui c'è la prima riflessione vuole fare gli anni Ottanta l'Europa si allarga rispetto a tre Paesi Grecia Portogallo e Spagna
Che è ah devono un diverso sistema
Che era un sistema autoritaria
Ma non è un sistema culturalmente diverso dal nostro anche dal punto di vista della struttura sociale di mercato perché Spagna in Grecia in Portogallo
Piano sistemi autoritari militari che una volta caduti permettono a quel paese l'ingresso in Europa ma solo Paesi comunque che vi avevano un sistema sociale di libero mercato
L'ingresso tra loro OPA è diverso molto diverso
Passa attraverso un'altra fase in cui negli anni novanta dopo la caduta del muro di Berlino entro in Europa i Paesi neutrali
L'Austria la Finlandia innanzitutto con asprezza che cos'è la delimitazione della guerra fredda ero dovevo restare neutrale
Si parla di civile abitazione quando s'intende un Paese che non si doveva stare da una parte né dall'altra con la caduta del muro di Berlino i Paesi neutrali entro l'Europa neutrale finalizzati
Quelli che non potevano scegliere non dovevano scegliere secondo le dimissioni della guerra fredda
Infine inizia il percorso attuale che è molto diverso perché entro in Europa Paesi che pertanto lungo tempo per mezzo secolo hanno avuto sistemi sociali militari del tutto diversi
L'ingresso della Romania non è paragonabile all'ingresso della Spagna
Perché la Spagna aveva una struttura sociale ed economica di libero mercato di proprietà privata che la Romania non ha avuto per mezzo secolo
L'ingresso degli altri paesi comunisti non può essere prorogata al Portogallo e alla Grecia in termini culturali e un'altra cosa come dimostra la riunificazione tedesca che il primo atto della riunificazione europea
L'altra metà della Germania ancora oggi dopo oltre dieci anni soffre dal fatto che ha avuto per oltre mezzo secolo un sistema politico economico culturale diversa
Per cui è così difficile più difficile ovviamente
Ma questa è la nascita della nuova Europa della riunificazione ingiustamente europea perché molti di questi Paesi è un davvero il centro dell'Europa Praga Budapest la stesso per le gravi passare
I Paesi baltici erano sicuramente Europa
E qui pongo una riflessione forse della Cassa di libertà
Per tutto il Novecento
La forza la spinta alla globalizzazione alla internazionalizzazione
E provveduto e provenuta dalla sinistra e soprattutto dalla sinistra comunista
Mentre la destra o comunque coloro che vi si opponevano erano per loro natura
Forse nazionali
Chiuse
Non potevano sviluppare una propria internazionale perché in qualche modo difendevano il proprio contesto
Le forze di destra erano usualmente isolazioniste
Quelle di sinistra internazionalista
Questo è accaduto per tutto il Novecento perché la forza propulsione della globalizzazione del Novecento era quello che la rivoluzione sovietica
Che annullava
Le identità
Anche le religioni e le libertà individuali
De qui il fatto che per tutto il Novecento la contrapposizione è stata tra chi difendeva questo nel proprio contesto nazionale rispetto a una forza dirompente sicuramente internazionalista che ha fatto della globalizzazione il suo momento come rivoluzione permanente che doveva annullare le identità e le libertà
Nel Novecento si chiude Collatino Doria delle libertà e delle identità e il crollo del sistema sovietico avviene sulla libertà e sull'identità e rinascono in azioni
Esattamente il contrario di quello che si pensava dovesse avvenire Comes espansione di una forza rivoluzionaria internazionale permanente riduzione di qui il cambio del fronte
La nuova globalizzazione e contrastato dalle forze di sinistra
Perché ha come suoi pilastri i due valori che la sinistra comunista ha sempre cercato di annullare per tutto l'arco del Novecento perdendo la sua battaglia che sono i valori delle identità e delle libertà che noi dobbiamo coniugare insieme nel governare la globalizzazione
Ciò e accade con chiarezza perché dall'anno novantuno in poi quante nazioni sono risolte tantissime e con loro all'interno loro le libertà nelle nazioni
Quindi i principi della nuova globalizzazione non possono che essere quello delle libertà individuali o di popolo e quindi anche delle libertà economiche ma non solo e delle identità
Così come queste non i principi e i valori su cui l'Occidente l'Europa l'Alleanza Atlantica l'europea si era arroccata a difesa rispetto al principio dell'internazionalizzazione comunista oggi devono essere visti i punti cardini
A cui tratte verso cui noi governare la globalizzazione e dobbiamo farlo noi
Le forze di centrodestra
è emblematico certamente non è casuale che negli ultimi due tre anni ovunque si sia votato in Europa e nelle Americhe abbiano vinto le forze di centrodestra
Oggi la gran parte delle Americhe dagli Stati Uniti al Messico ma anche l'America meridionale prevalgono le forze di centrodestra
Oggi in Europa a differenza di tre anni fa quando D'Alema Firenze Rimini i vertici dell'Ulivo mondiale e allora il vertice dell'Ulivo mondiale era al governo dalla maggior parte dei Paesi dell'Occidente dagli Stati Uniti ammessi con l'Argentina
A tredici Paesi dell'europea su quindici governati dal centrosinistra tre anni dopo se dovesse essere convocato lo stesso vertice mondiale
La stragrande maggioranza di te paesi sono governate dal centrodestra soprattutto e non solo nelle Americhe in Europa
In Europa già nove governi su quindici sono coalizione di centrodestra altri sono governi non definibili la sinistra e ancora per qualche mese al governo della Germania della Grecia della gran Bretagna
Significa che il governo di questi anni nell'Unione europea del processo continentale dell'unificazione europea in Occidente è un governo che può realizzarsi intorno a questi due principi che prima enucleare e certamente non è un caso che oggi il governo della globalizzazione dobbiamo realizzarlo nove in questi due anni decisivi
Non affermavo ieri io vedo questi due anni due da questa parte del due mila e due mila e tre coreani importanti e decisivi
Sia perché si sta realizzando
Vado soltanto per accenno il nuovo round negoziale del da Buttiglione che stavolta è l'unico vero round mondiale da Buttiglione perché dopo l'adesione della Cina e la prossima adesione della Russia il da parecchio
E chi vi ha fatto diventato un'organizzazione internazionale come non era stato il gatto
E quindi il nuovo round negoziale sede due regole del commercio dell'economia degli investimenti nel mondo che si realizzerà in questi due anni
Tre anni ma la parte centrale della seconda parte del due mila tre quando si svolgerà la quinta Conferenza mondiale ministeriali da Buttiglione
Ma in questi due anni si configura la nuova Europa si configura come processo di adesione dei Paesi candidati
E processo che dovrebbe concludersi alla fine del due mila e tre per permetterà al nuovo Parlamento eletto nella primavera del due mila e quattro ieri un Parlamento con venticinque Stati verosimilmente poi via via con ventisette ventotto nazioni che nel frattempo si concluderanno i lavori della Convenzione prima si diceva nel marzo del prossimo anno
Quindi prossima nel due mila e tre è l'anno decisivo della nuova Europa i lavori della convinzione che si chiudono il processo lesione che si compie
E nel frattempo si configurano lineare di libero scambio che era faranno parte del Macro continente euromediterranea
Laura di libero scambio dei Balcani che si sta realizzando e che a cui parteciperanno settanta milioni i cittadini parte dei quali entreranno regione europea da qui nei prossimi anni parte dei quali la maggior parte dei quali resteranno fuori dell'uno per ma facenti parte del continente europeo nei Balcani circondati dall'Unione europea così come essa si configura da qui al due mila sette due mila otto
L'area dei Balcani sarà un'enclave economica dell'Unione Europea per lungo tempo entrava economico di grande prioritario e strategico interesse del nostro Paese così come l'aria del libero scambio nel Mediterraneo con i paesi che s'affaccia sulla sponda sud del Mediterraneo
Che hanno partecipato nei millenni alla costruzione culturale dell'Europa
Perché anche essi come lavorazione culturale se pensiamo prima si diceva alla Biblioteca d'Alessandria ma se pensiamo ai numeri a
Se pensiamo a quello che si è configurato all'interno dell'Italia grazie all'immigrazione
Storiche Cartaginesi definirci di quant'altro ancora su questa terra in mediterranea ha partecipato alla sezione Europa
Quindi ma cosa continente commerciale delineata a Barcellona che si realizza da qui al due mila dieci euromediterraneo e in qualche misura il confine naturale forse
Potrebbe esserlo in futuro anche della cultura europea
A questo noi dobbiamo partecipare nel prossimo anno in quello che sarà l'anno decisivo di questa costruzione europea di queste nuove regole del mondo che vedranno un mondo non più bipolare
All'interno di ogni continente monco molto che si organizza per continenti e che sarà inevitabilmente un mondo multipolare
L'Europa si sta realizzando il nuovo continente dal Mediterraneo la Russia ma un nuovo continente in qualche misura sta realizzando nelle Americhe il processo di allargamento al Nafta
Attraverso l'altra è comunque col Mercosur configura uno dei continenti economici che presto saranno dei continenti verosimilmente politici
Così sta avvenendo certamente in Asia circo realizzano dei vari continenti così è avvenuto con la Confederazione di Stati indipendenti
Che è un continente eurasiatico che serve da collegamento tra l'Unione europea allargata sino ai confini della virus dell'Ucraina
E della Russia e il continente asiatico
Questi continenti svilupperà buona politica multipolare dei prossimi pesce
Differente dalla politica bipolare e mai continentale che noi abbiamo vissuto nell'ultimo secolo
Il secolo che già lasciamo alle spalle che ha visto le tre grandi quelle civili europei ma in ogni continente sviluppate le guerre civili continentali
è stato un secolo bipolare di continenti divisi al loro interno il secolo che abbiamo davanti probabilmente sarà un secolo in cui continenti Siri unificano che apre e animeranno il dibattito planetario multi continentale
E quindi multipolare e certamente l'Europa è più avanti di altri perché il processo che sta in che si è innescato da lungo tempo non è meramente commerciale ed economico
E monetario con l'euro ma è sicuramente un processo istituzionale chi altri continenti per il momento non hanno e che questa globalizzazione debba avere un'anima europea lo dimostra dal fatto che senza davvero si fonda sui principi della libertà delle libertà e dell'identità noi possiamo dire questi principi sono nati in Europa
Nel loro lato positivo e negativo ma le libertà individuale così come non li concepiamo sono nate in Europa
Del continente culturale europeo
E l'identità nazionale così come si noi la concepiamo e come poi si è propagato nel mondo e natanti in Europa con gli Stati nazionali
Anche se questa ha portato a tanti enormi conflitti sanguinosi in Europa
E quindi la difficoltà culturale e costituzionale di realizzare una federazione ho una unione degli Stati nazionali europee
Che sicuramente un processo importanti difficile perché una nuova scoperta che non esisteva in precedenza
Perché le altre forme di unione confederazione federazioni non sono nate lui unito Stati nazionali questa è la prima volta che accada e HD ed Europa laddove gli Stati nazionali sono esistiti con le loro sovranità nazionale
è un processo quindi del tutto nuovo che noi dobbiamo realizzare preservando e rafforzando gli elementi che hanno fatto forti in Europa e che hanno permesso di realizzare una globalizzazione in cui si espande ovunque
Il principio della identità e il principio delle libertà e quindi l'Europa che deve nascere non può che nascere su questi fondamentali principi che essa deve riconoscere evolvere al proprio interno di un architrave costituzionale che riconosca
La sovranità anche dei singoli stati nazionali
E che permetta di realizzare un esercizio congiunto della sovranità nazionale
Che non significa l'annullamento delle proprie sovranità ma significa l'esercizio congiunto delle proprie sovranità come già accaduto con la realizzazione dell'euro che l'esercizio congiunto della sovranità monetaria come l'ha definita presenta la Repubblica Ciampi questo il processo a mio avviso in cui dovremmo in questi anni contribuire a realizzare anche nella Convenzione europea
Per realizzare un modello istituzionale del tutto nuovo che non può che nascere in Europa che la parte più avanzata del pianeta all'interno e riconoscendo riaffermando questi principi che sono i principi della nuova globalizzazione
Noi dobbiamo lavorare a questo lavoro e l'Italia più di altri
Prima Buttiglione diceva una cosa molto bella l'Ungheria faceva parte della Repubblica Veneta
Perché l'altra Europa
Si realizzava nell'altra Italia
Non a caso i Romani chiamavano l'Italia le due Italie
Italia tirrenica elitaria adriatica fin d'allora erano due culture
Due europei che si unificarono nella penisola ma erano due Italie
Tra l'altro non a caso le siamo stato l'unica nazione europea ad essere avere un partito comunista così forte in Italia perché non le due Europa e che si confrontavano nelle due Italie
L'Italia a tirreniche quello che ha costruito all'unità del Paese tutte le capitali italiane sono nella dorsale tirrenica da Torino a Firenze
A Roma a Napoli a Palermo e l'Italia che essi e
Difesa e che si è allargarsi espansa nella seconda metà del Novecento è stata quella tirrenica perché guardava soltanto ad occidente perché Legnone europea fondante era l'Unione Europea Occidentale
E quella Italia che vi ha partecipato è stata l'Italia occidentale
Ma ora che entra l'altra metà l'Europa e non a caso l'Italia si muove verso Oriente e non a caso le esportazioni italiane l'ultimo anno sono cresciute soltanto a oriente
Nei confronti della Russia della Cina dell'Europa centrale e orientale e del Medioriente non a caso gli investimenti italiani stanno crescendo soltanto verso Oriente
Come se l'Italia adriatica abbia ripreso il suo cammino fortissimamente e sia trainando il nostro Paese verso Oriente
L'altra Italia e l'altra Europa la Repubblica veneta a differenza la Repubblica di Genova o quella di Amalfi era l'Italia adriatica era l'altra Europa
E peraltro queste pero sia nei confronti dell'altra metà ad Europa che sta ad esterni sia nei confronti del sud del Mediterraneo
Prima si faceva riferimento all'impero bizantino
Che le due metà dell'impero romano che era anche in Italia
Che in qualche misura le due Italie e si sono poi diventati i due imperi romano
Quello d'Occidente quello d'Oriente che però vi devono anche in Italia perché anche in Italia di era l'impero bizantino
Quindi questo processo di un continente euromediterranea che si ricostituisce culturalmente per noi e ricostituire le due metà d'Italia
Le due Italie quella tirrenica e quelle degli atti che ha ed è ricostruire le due metà di quello che era l'impero romano
Non a caso il ma con il continente euromediterranea avrà in termini commerciali di stessi confini dell'impero romano
Dall'Italia dalle in Portogallo fino alla Russia fino ai confini della Russia fino alla parte sud del Mediterraneo
è un processo certamente di natura commerciale economica
Certamente i natura politica istituzionale per noi italiani e un processo di natura culturale che riafferma dopo secoli dopo millenni il ruolo centrale dell'Italia
Nel processo culturale del continente euromediterranea
Centrale dell'Italia che li unifica le due metà disse in questo processo continentale ad in questo certamente si inserisce ruolo che il nostro Paese può e deve svolgere nel semestre di presidenza europea che porta a compimento questo processo tra virgolette rivoluzionario continentale
Nei sei mesi seconda metà del due mila e tre visiono gli atti decisivi di questo processo continentale
Viene la quinta Conferenza mondiale del capo e giochi ispirati a Cancun nel Messico nel settembre del due mila e tre per Alitalia presiedere luglio europea in questo processo importante di ridefinizione delle regole del commercio dell'economia del mondo
Chi è la conclusione della Convenzione europea quindi attivare istituzionale europea e il processo di allargamento di vinificazione confronto i Paesi candidati che la costituzionale libero scambio mi libera del verticali tiene il processo di Barcellona che piano va rilanciato questo nel semestre europeo
Questo nel semestre di presidenza italiana dell'Europa nella seconda parte del due mila e tre per questo gli succede io mi permetto di suggerire che il prossimo a Vallombrosa desidera all'inizio del semestre italiano
All'inizio del processo decisivo della riunificazione europea abbia la forza di diventare una Vallombrosa europea con la partecipazione di tutti i rappresentanti delle nazioni che da lì a poco formeranno la nuova Europa
Sarebbe una cosa straordinariamente importante se tutto il processo di quest'anno sino alla Palo grosso il due mila e tre di questo anno costituente
Dell'Europa portasse alla riunificare qui il prossimo anno in questo che è un emblema della cultura europea il monastero delle radici culturali dell'Europa romani cristiana e tutti i rappresentanti delle venticinque nazioni che di lì a poco grazie anche a quello che farà l'Italia nel semestre europeo comporranno la nuova Europa e questo deve vederci partecipe e concludo anche nel ruolo che noi abbiamo di governo ruolo di governo nazionale quello che è stato fatto in queste ultima settimana con la sottoscrizione del patto per l'Italia e più a fondo e di fondamentale importanza perché apre una nuova fase
E la nella governo della cassa in libertà
Do che Berlusconi diceva un blocco sociale io dico permette di realizzare un blocco riformatore nel Paese
E su questo blocco riformatore del Paese sarà possibile sviluppare una politica più incisiva nei prossimi mesi nei prossimi anni di questa legislatura
Un blocco sociale riformatore che intende modernizzare il nostro Paese
Che intende dare alle proprie imprese ma anche ai propri lavoratori disoccupati una prospettiva diversa attraverso quello che potrebbe essere che Teresa sere un riformismo solidale
Una processo dei riforme che sono necessarie al nostro Paese in termini sociali ed economici per permettere alle nostre imprese di competere nello scacchiere mondiale
Ma che sia un riformismo solidale capace di distribuire questi benefici a chi più ne ha bisogno come dell'accordo del Patto per l'Italia che nel dare un occasione uno Pussycat Trinità alle imprese pensa soprattutto a ridurre le tasse sui meno abbienti
Questo è un riformismo solidale che può rimettere in moto la macchina italiane consentire di aprire davvero un ruolo da protagonista in questo anno perché quelle Garda il mio dicastero per quel che riguarda l'internazionalizzazione sistema economico io vado soltanto con un flash che per me emblematico italiano è stato il Paese che ha vissuto dall'Unità d'Italia ad oggi
Le fasi tutte le fasi della globalizzazione
La prima fase della globalizzazione è stata dei primi decenni dell'Unità d'Italia quella della esportazione della manodopera noi abbiamo esportato per tanti decenni manodopera come stanno facendo i Paesi che cominciano a entrare nella fase della globalizzazione i Paesi del Sud del mondo non l'abbiamo fatto prima di loro la prima fase dell'unità d'Italia noi abbiamo esportato manodopera abbiamo esportato persone e quindi sappiamo cosa significa questo processo per i Paesi che lo stanno subendo oggi oggi che loro entrano nella prima fase della globalizzazione
La seconda fase la globalizzazione c'ha reso forti nel mondo sa da quella degli anni del miracolo economico degli anni cinquanta sessanta settanta e la fase dell'esportazione dei prodotti non più delle persone
Ma delle merci del nostro made in Italy cosa che abbiamo potuto fare agevolmente con una lira debole utilizzando la valutazione competitiva
La terza fase della globalizzazione e noi stiamo della terza fase e non possiamo non essere una terza fase altrimenti saremo condannati ad essere un Paese isteria dei la terza fase dell'internazionalizzazione non è più quella dell'esportazione
Di persone né quella dell'esportazione di prodotti e lo sarà sempre meno
Anche grazie alla rivoluzione scientifica di pongo un esempio soltanto che permette di fare di produrre il vino in ogni latitudine in ogni altitudine perché oggi il pino si produce da un più del bacino del Mediterraneo
Ma si produce in California convincano
Si produce in Cile come in Sudafrica si produce nello Yemen come in Australia la rivoluzione scientifica strategica
E permette di realizzare prodotti industriali ma anche ai piccoli in ogni parte del mondo e quindi la competizione non può più essere passarsi solamente sull'esportazione di prodotti e in più il fatto stesso che questi Paesi sono aperti alle regole Idro peccato obbliga la competizione in ogni Paese non più soltanto nel proprio Paese oggi per qualunque imprenditore tedesco italiano e possibile investire in Cina comminata a noi come a Mosca
Cosa che era ovviamente impossibile fino a dodici tredici anni fa
E che quindi si deve passare dall'esportazione delle gli uomini all'esportazione delle merci e dei prodotti alle esportazioni delle impresse
Per permettere al non sistema di internazionalizzarsi e di competere su scala mondiale
Le esportazioni dell'impresa e per quel che ci riguarda di Avvenire innanzitutto soprattutto delle due aree strategiche d Italia che sono l'aria dell'Europa centrale e orientale dai Balcani ad oriente e l'aria delle del Mediterraneo e solari dall'altro otto a cui prima no dei grandi flussi di migrazione noi dobbiamo esportare impresa nei confronti di queste due anime
Ed è questo quello che il governo deve consentire di fare supportando le imprese una fase di internazionalizzazione in questi anni decisivi in cui si riscrivono gli assetti e le gerarchie delle nazioni in cui si riscrivono le cornici legislative e istituzionali mi vari organismi internazionali per questo concludendo il percorso che dobbiamo fare insieme che voi dovete fare insieme chiesti
In questo anno a mio avviso mi permetto di suggerirle il percorso che può condurre il nostro Paese a svolgerle meno il ruolo importante decisivo che dovrà svolgere nel semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea affinché quel semestre sia il semestre in cui l'Europa gli affermi le proprie radici culturali
Che sono europee e mediterranea
E affinché in qualche misura il processo di costituzione del nuovo continente tenga conto dei valori e degli interessi di quell'Europa che si è costituita tanti millenni fa
Quindi al Mediterraneo e che oggi sta riemergendo dopo il secolo dei grandi conflitti il Novecento che sta riemergendo soprattutto lo dicevo prima grazie all'affermazione dei principi che per tutta la seconda metà del Novecento sono stati difesi strenuamente al confine dell'Italia dove vi erano le basi di Aviano e di Comiso ed oggi oggi devono permettere di poter su di essi
Affermare i principi del continente europeo e in qualche misura governare il nuovo fascinoso processo di globalizzazione mondiale
Grazie confuso grazie
Io credo che a questo punto padre Giustino visto che passava e ripassava più volte credo che potremo andare tutti a pranzo con pranzo alla prossima Vallombrosa