"Italia più moderna per un'Europa più forte" - organizzato da Confindustria nei giorni 12 e 13 aprile 2002 (presso il Palacassa di Fiere di Parma, via Rizzi 67/a, Baganzola)

Lei di Benvenuti a Parma
Ci ritroviamo un anno di distanza dalle assistere orali ancora qui per un appuntamento altrettanto importante
Anche se sono passati pochi mesi molte cose sono cambiate da allora in particolare il quadro politico che vede oggi un governo nella pienezza dei suoi poteri potendo contare per la prima volta da molto tempo su un'ampia maggioranza parlamentare
Un anno fa invece alla vigilia di importante consultazione
Elettorale abbiamo ospitato i protagonisti dei due schieramenti politici e ne abbiamo ascoltato i rispettivi programmi formulando le nostre proposte
E i nostri suggerimenti per una maggiore competitività del sistema Paese
Alcune cose importanti sono state fatte
Ma altre
Devono ancora cambiare per raggiungere quegli obiettivi che abbiamo illustrato nel documento Azioni per la competitività
Oggi siamo quindi chiamati
Ad un'attenta analisi di quanto è stato realizzato di ciò che deve ancora essere fatto per creare condizioni di crescita che garantiscano all'Italia il ruolo che riteniamo meriti in Europa
In quella nuova Europa che l'avvento dell'euro ha unito maggiormente ma che appare ancora carenti di competitività complessiva e di peso politico globale
Stiamo attraversando un momento contrassegnato da fattore di grande preoccupazione
Sia per le forti tensioni nel contesto internazionale dopo i criminali attentati dell'undici settembre negli Stati Uniti sia per il violento scontro politico innescato si nel Paese
Ma se il ruolo internazionale dell'Italia compete al governo
Tocca invece a tutti noi impegnarsi per ristabilire un clima diverso nel nostro Paese
Infatti se lo scontro attuale non sarà presto ricondotto nell'ambito della corretti fisiologica dialettica fra maggioranza e opposizione
Metterà a rischio la stabilità politica che rappresentando un requisito importanti in tempi normali appare essenziale oggi che si persegue l'ambizioso traguardo di un'Italia più moderna
Per un'Europa più forte
Per raggiungere questo obiettivo sono infatti necessarie quelle riforme che tutti riconoscono perlomeno a parole così importanti ma che pertanto troppo tempo sono state rinviate
Oggi non è più il tempo dei rinvii
I problemi che quotidianamente affrontiamo sono infatti aggravati dei numerosi ritardi accumulati su aspetti essenziali per la competitività
Dalla ricerca scientifica alle infrastrutture
Dalla pubblica amministrazione alla scuola dalla sanità al sociale
Sono tutti settori che necessitano di un'opera di modernizzazione
E se sulla modernizzazione c'è oggi nel Paese un vasto consenso le divisioni nascono sugli strumenti da adottare e sulle modalità con cui perseguirla
Serve quindi un grande sforzo da parte di tutti
Delle forze politiche sia di maggioranza che di opposizione delle forze sociali di tutte le componenti della società italiana perché il nostro Paese
Libero finalmente da pregiudizi e condizionamenti prosegua sulla strada dello sviluppo
Il convegno di oggi affronta giustamente questi problemi in un ideale linea di continuità e di sviluppo delle idee delle proposte avanzate nelle assise lo scorso anno mi fa piacere che Parma
Ancora una volta lei di proprio nome ad un appuntamento così importante poiché si prefigge di aiutare il Paese a superare le difficoltà della congiuntura per meglio affrontare la crescente concorrenza dei mercati
Sono certo che come sempre anche questa volta gli imprenditori faranno con impegno e compassione la loro parte auguro a tutti buon lavoro grazie
Io adesso chiederei a tutti
Un momento di silenzio per onorare il professor Marco Biagi un uomo libero che è caduto sotto i colpi di chi di idee non ne aveva
E che comunque ha avuto un martirio assolutamente fuori misura
Io
Noi abbiamo cominciato nel quarantacinque abbiamo scoperto che le case italiane nelle case non solo italiane non esistevano elettrodomestici ed ha cominciato a entrare in questo settore facendo lavatrici
E devo dire che le promesse è una strana macchina perché non esce mai dalle mani bisogna inventarla bisogna produrla pubblicizzarla venderla e infine assisterla
La visione strategica al lungo periodo comproprietà sulla alta qualità del prodotto sullo sviluppo dei mercati internazionali sia quelli avanzati di questa tiene del Giappone Germania che quelli in via di sviluppo vedi cita nessun controllo di tutta la filiera produttiva sulla politica di marchio forte farmaci efficaci e sicuri
Con un'informazione al medico un rigidamente documenta
Personale cultural selezionato e motivo e pochissimo acquisizione di volta in volta della massa critica per andare ad una conquista dei mercati internazionali
Fatto nessun cenno del nostro gruppo sono stati sin dall'inizio una visione che non si confinata ad un mercato nazionale ma che ha guardato un consumatore virtuale globale quindi l'espansione geografica già nel cinquantasei eravamo presenti in Germania e poi soprattutto la qualità e l'esclusività dei nostri prodotti abbiamo certo a pensare all'estero perché il padre era troppo piccola per noi non ce l'avevo lumi necessari ed era pensato all'esportazione quindi in ogni Paese importante abbiamo creato le nostre filiali i fattori di successo per la sua azienda sono stati il design italiano
I giusti prezzi e la qualità del prodotto
Ottica effettivo di aumentare le quote di mercato in tutti i Paesi cercavo di affrontare al meglio la competitività dei paesi dove i produttori hanno costi più bassi del lavoro del Paese Italia noi cresciamo da cinquant'anni scusate se mi ripeto continuiamo a pensare di crescere puntando sugli elementi che hanno caratterizzato questo nostro sviluppo che sono la qualità e l'innovazione aggiungendo evidentemente la presenza non soltanto su mercati europei anche paneuropeo secondo ridiamo ma sui mercati del mondo
Noi guardiamo soprattutto alla nostra prodotto pensiamo di poter allargare d'avere un maggiore successo se dedichiamo riprodotta la massima attenzione ci sono milioni di elettrodomestici che funziona in giro per il mondo Italia e questo consumo continua inerzia è uno dei problemi grossi dobbiamo risolta
Quindi efficienza nella dei prodotti soprattutto fiscale credere nei giovani
Formarli a livello internazionale vogliamo ampliare la gamma di prodotti dal settore del tessile
Al settore della pelle di scarpe e pelletteria abbigliamento in pelle e continuare con la politica di sviluppo dei punti Zegna nelle principale capitale mondiale i fattori di crescita sono la ricerca e lo sviluppo si identificò la cooperazione internazionale con aziende ad alta intensità di dicembre per andare allora conquistino di tutti i mercati mondiali dove abbiamo già delle forti tensioni
Sistema paese che va visto con estrema attenzione sistema e deve dare molto di più di quello che è andata a fargli en passant la strategia di sviluppo del nostro gruppo è stata sin dall'inizio
Improntata ad essere vicini ai mercati di sbocco questo ci ha portato ad essere presenti con siti produttivi in molti Paesi ed oggi con un po'di orgoglio devo dire in quasi tutti i continenti questa situazione ci ha reso meno esposti alle rigidità e anche le inefficienze del sistema Paese
Di flessibilità
è meglio non parlarne
Non esiste sicuramente l'avete italiano favorevoli grazie a suo al savoir faire a tutta l'artigianalità
Nel dare lustro al prodotto e i marchi e sfavorevole se consideriamo l'abitazione era lei in quanto ci sono carenze dei servizi carenze
Ancora delle infrastrutture c'è una ancora una certa rigidità del costo del lavoro il sistema Paese Italia
Colorato Vantaggiato sortita
Potrebbe solo dal svantaggi in futuro sistema Paese non migliora l'industria italiana deve essere deve essere difesa
Nella propria competitività ho l'impressione che qualora in stazione il sindacato stia cercando di bloccare l'attività del governo per raggiungere questo obiettivo che il governo aveva promesso all'industriale io son convinto in questo momento fa un po'di flessibilità ecco la credibilità della quelli italiani formiamo una miscela dice
Sale sul podio a Giampaolo Galli sì secco miss Confindustria
Buon pomeriggio a tutti beh questo filmato lo considero un incoraggiamento a fare il nostro lavoro proprio quello di dare imprenditori Successo come quelli che abbiamo
Visto qui a tanti altri come loro a tutti voi condizioni di competitività
Del sistema Paese condizione che ora mancano per questo facciamo questo convegno
Per questo l'anno scorso qui a Parma
Presentammo un documento Azioni per la competitività
Che inaugurava il metodo del benchmarking competitivo
E conteneva proposte di riforma
Sulle questioni che ci sembravano essenziali per la competitività del nostro sistema per fare dell'Italia un Paese più moderno capace quindi anche di svolgere un ruolo più rilevante nello scenario internazionale e in particolare in un'Europa la quale siamo sempre più legati era una lista assai lunga come vedete e la sua stessa lunghezza testimonia
In qualche modo dell'ampiezza della Speed della sfida che proponevamo hanno gli stessi e al Paese
Oggi presentiamo un aggiornamento di quell'esercizio
Di benchmarking è una ricerca fatta con studiosi autorevoli che cerca di capire le cause di fondo dei nostri svantaggi competitivi
Illustrerò qui i punti più rilevanti di quella ricerca e cosa a nostro avviso è cambiato dall'anno scorso
Nelle classifiche internazionali di competitività ne vedete qui proiettati due fra le molte disponibile
L'Italia stava agli ultimi posti nell'anno due mila
Nel due mila e uno non siamo migliorarci
Queste statistiche si sa guardano un po'indietro fotografano la situazione di un anno fa di due anni fa
Ci chiediamo in ogni caso se fra un anno o due anni
Vedremo dei miglioramenti in queste classifiche invero piuttosto Schopp sconfortanti
La domanda non è una domanda retorica
In questa successiva Sly vedete dei dati più aggiornati
Negli anni novanta il nostro tasso di crescita è stato fra i più bassi al mondo
Nel due mila e uno è andata piuttosto male a quasi tutti i Paesi ma l'Italia ha fatto un po'meglio di molti concorrenti
E meglio come vedete qui della media europea
Anche l'occupazione è andata bene negli ultimi anni e soprattutto nel due mila e uno
Quanto meno non siamo più gli ultimi in Europa
Un po'per merito nostro un po'anche per demerito altrui in particolare della Germania che sta in difficoltà
Su molti dei punti che avevamo sollevato l'anno scorso a Parma
Il governo ha fatto delle proposte
Alcune di queste proposte poche sono già leggi
Pochissime sono operative
Il Paese non poteva cambiare in pochi mesi
E non è cambiato
Ricordiamo dunque alcuni dei motivi principali per i quali d'Italia è tanto in basso nelle classifiche internazionali di competitività
Questo ci dà un indicazione
Delle cose volpino di alcune delle cozze
Che rimangono da fare
La pressione fiscale
In Italia il gettito fiscale effettivo sulle impresa ciò che le imprese effettivamente pagano dello stato effettivamente incassano incassa dati reali è fra i più alti in Europa
La faccenda ci sembrava piuttosto se c'è un progetto Tremonti che va nella direzione di semplificare ma non chiarisce
Tempi modi entità della riduzione fiscale
Il punto di fondo è che occorre trovare le risorse
L'anno scorso nel Documento di programmazione economica e finanziaria si disse che la spesa corrente
Doveva essere ridotto
Ciò non è accaduto in rapporto al prodotto interno lordo con l'ultima finanziaria
C'è stato l'undici settembre
Riponeva amo qualche speranza nella delega previdenziale a proposito della quale avevamo formulato delle proposte
Che ci sembravano ragionevoli
Volte a ridurre la spesa pensionistica specie nel medio termine
Anche e soprattutto per far fronte al problema dell'invecchiamento dalla popolazione
Su questa questione indubbiamente dedicata il governo ha fatto scelte diverso
L'Europa
A Barcellona
Ricordiamolo ci ha chiesto di innalzare di cinque anni
L'età effettiva di pensionamento
Anche sul contratto del pubblico impiego sono state fatte scelte che non vanno nella direzione di ridurre la spesa anzi la aumentano
Il ministro Tremonti
Autore di moltissimi provvedimenti per lo sviluppo nei primi cento giorni di questo governo a dir la verità anche successivamente
Immagino qui questo pomeriggio ci spiegherà
I progetti che ha per reperire le risorse che sono necessarie per ridurre la pressione fiscale ma anche per fare in molti investimenti di cui abbiamo bisogno
Ricordo tre punti su cui registriamo i maggiori divari rispetto all'Europa
La ricerca scientifica per la quale le risorse quest'anno sono state ridotta
Le infrastrutture un tema sul quale invece c'è un fortissimo impegno del Governo il Mezzogiorno
Pressione fiscale efficienza della pubblica amministrazione
L'Italia rimane uno dei Paesi in cui come dice questa tabellina il rette il per l'impresa la burocrazia per le impresa è più pesante
Ci sono progetti che apprezziamo specie per quello che riguarda l'introduzione di internet e delle nuove tecnologie
Vanno realizzati
Ricordando che non basta dare un computer ad ogni dipendente occorre cambiare organizzazione modo di lavorare cultura ed è per questo non per mancanza di buone idee che i tentativi fatti nel passato per almeno un decennio
Non hanno dato i risultati sperati
Sarebbe a nostro avviso sbagliato abbandonare alcuni dei progetti che erano stati avviati nella scorsa legislatura
La semplificazione in particolare deve riprendere vigore
Il federalismo
Può e deve essere a nostro avviso una grande occasione per fare efficienza e per avvicinare l'amministrazione e cittadini
Ma è un processo che va governato
Per ora lo diciamo chiaramente ha generato molta confusione
E sta generando rischi di sconfinamento della spesa
Il federalismo non deve essere di ostacolo alla realizzazione delle opere pubbliche di interesse nazionale
Non deve essere di ostacolo a privatizzazioni e liberalizzazione
Temi sui quali
Non possiamo non registrare lentezze
E in alcuni casi a livello nazionale o locale arretramenti per quanto riguarda il settore dell'Energia i servizi pubblici locali
Gli ordini professionali e il commercio
Efficienza
Del giustizia questo è uno degli altri grandi motivi per cui siamo molto in basso nella graduatoria internazionale mediamente secondo questa valutazione della Commissione europea
In Italia un processo civile con tre gradi di giudizio dura oltre dieci anni
Molto più che in Europa è un peso insopportabile per l'impresa per tutti i cittadini
Di questo vorremmo che si parlasse principalmente nel Paese quando si affronta il tema giustizia
Il governo ha avanzato delle proposte alcune delle quali ci sembrano ispirate a criteri di efficienza c'è un formidabile problema di consenso fra le categorie interessate
Proseguo brevemente nella lista e vado al sistema formativo che è un altro punto a nostro avviso cruciale
Siamo uno dei Paesi con il più alto numero di insegnanti per alunno al mondo abbiamo però un numero basso di diplomati e laureati
Una qualità modesta della ricerca scientifica
E quasi inesistente la formazione per adulti
Nelle università proliferano i corsi di laurea e le cattedre facili
Il mondo della scuola e dell'università Air refrattario al cambiamento sentiremo dal ministro Moratti come pensa di sciogliere questi noti
Il mercato del lavoro
Malgrado qualche indubbio progresso negli ultimi anni abbiamo come diceva Marco Biagi
Il peggior mercato del lavoro d'Europa
Su questo punto nella nostra ricerca proponiamo qualche ragionamento che sintetizzo brevemente
Primo
La flessibilità c'entra con l'occupazione anche se ovviamente non è l'unica determinante il Paese con mercato del lavoro più rigidi che sono quelli sulla destra di questo grafico come
La Grecia e l'Italia tendono ad a vere tassi di occupazione più bassi
Noi siamo il Paese come vedete qui con il tasso di occupazione più basso tra tutti i paesi europei principali paesi del mondo
Secondo
Nel confronto con gli Stati Uniti i bassi tassi di occupazione europea dei e soprattutto italiani
Sono in larga misura dovuto al dovuti al fatto che le in prese per rimanere competitive hanno dovuto sostituire le macchine al posto del lavoro
La tabella successiva
Mostra che abbiamo automatizzato i processi produttivi
Tutto ciò che può essere fatto da una macchina in Europa viene fatto da una macchina e non dalle persone questi sono dati OCSE sul rapporto fra capitale fisso sia stock investimenti produttivi essenzialmente macchinari e numero di lavoratori nel settore privato
Fatto cento l'inizio degli anni settanta gli Stati Uniti sono a centotrentasei già con un aumento solo del trentasei per cento di quel rapporto la Germania e a duecentoundici dettaglia il record di duecento trentotto
Questi dati sono l'altra faccia della disoccupazione europea e a maggior ragione di quella italiana
Noi usiamo le macchine per eliminare il lavoro umano negli Stati Uniti le persone fanno funzionare la nuova economia
Risultato abbiamo meno occupazione e meno benessere
E abbiamo come mostra
La il grafico che viene proiettato
Una
Redditività relativamente più bassa del nelle nostre aziende
Il rendimento sugli investimenti questo su un ampio campione di imprese medio grandi
E molto più alto negli Stati Uniti che in Europa
Il grafico in alto a sinistra
E molto e soste più basso in Italia che negli altri Paesi europea la distanza fra Europa e Stati Uniti era già notevole negli anni ottanta
è aumentata negli ultimi anni
Le macchine consentono di evitare le rigidità del lavoro ma rappresentano per certi versi
Una soluzione di ripiego sia pure molto efficiente per la singola azienda e introducono a loro volta una rigidità rappresentata dal tempo necessario per l'ammortamento dei beni capitali
L'innovazione
è difficile da realizzare con la doppia rigidità quella del poco lavoro rigido e quella del molto capitale fisso
Per questo l'Europa in ritardo sulle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione non tanto perché la ricerca sia stata fatta anche questo un po'conta negli Stati Uniti
Teniamo conto che i nuovi prodotti
Dell'information technology si sono rese disponibili contemporaneamente e apprezzi rapidamente decrescenti per imprese e consumatori in Europa e negli Stati Uniti
Per rinnovare ci vuole dunque flessibilità
è improprio
Contrapporre come alcuni fanno
Innovazione e flessibilità fra questi due termini vi è complementarietà non contrapposizione nel senso che le imprese fanno più ricerca innovazione dove il lavoro è più flessibile
Non solo innovano di più ma come spiega questo grafico tendono a spendere di più
In ricerca con l'eccezione di paesi in cui lo Stato un piccolo gruppo di grandi imprese multinazionali svolgono un ruolo chiave
Svezia Finlandia Giappone
Si fa ricerca in un ambiente dinamico reattivo un'azienda non investe
In ricerca che è un'attività rischiosa con rendimenti che arrivano se arrivano dopo molti anni se sassi fin dall'inizio che per rendere operativa l'innovazione dovrà introdurre cambiamenti organizzativi
Che verranno ostacolati da norme prassi cultura diffusa
Organizzazione di rappresentanti
C'è un'obiezione diffusa
A questi questo insieme di ragionamenti in Italia si dice c'è già molta flessibilità
E c'è innovazione
Basta pensare all'Italia delle piccole imprese dei distretti delle straordinarie innovazioni della moda nel sistema casa nelle macchine utensili e altri settori in cui siamo leader mondiali
Ne abbiamo riflettuto che la nostra ricerca su questa apparente contraddizione
è vero c'è un'Italia flessibile c'è un'Italia molto flessibile e c'è un'Italia che innocua
In larga misura l'Italia flessibile
è l'Italia che in un modo o nell'altro
Molto più che negli altri paesi anche negli altri paesi europei
è riuscita a sfuggire alle rigidità del mercato
Ufficiale per così dire soggetto a tutte le tutele che il sindacato vorrebbe
Innanzitutto ma non solo
L'Italia di coloro che non sono coperti dall'articolo diciotto
Si tratta di quattordici milioni e mezzo di persone su ventitré milioni di occupati quasi due terzi
Tre milioni e mezzo di lavoratori irregolari
Quasi tre milioni di lavoratori dipendenti nelle imprese che stanno sotto la soglia dello Statuto dei lavoratori un milione e mezzo di lavoratori a termine
Sei milioni e mezzo di lavoratori autonomi che rappresenta il ventisette per cento degli occupati doppio che nel resto d'Europa il doppio dei lavoratori autonomi che nel resto da un d'Europa
Lavorato lavoro autonomo è ovviamente un segno di vitalità dell'economia della società
Ma è anche un modo per sottrarsi alle rigidità perché un'impresa può fare in in casa con propri dipendenti molte cose che oppure può affidarsi a persone Esterne artigiani consulenti e così via
L'Italia flessibile dicevo non è solo l'Italia
Dei lavoratori autonomi o delle aziende sotto i quindici dipendenti per essere flessibili
Basta per certi versi essere piccoli anche se sopra la soglia dei quindici dipendenti
Dieci in prese da cento dipendenti costituiscono un sistema più flessibile di un'impresa da mille qualunque imprenditore capisce questo concetto ma sembra che nella pubblicistica corrente sia un po'difficile da far capire con l'outsourcing colate Pertica liberazione si acquisisce flessibilità ciò anche per il fatto che per una media impresa ridurre il personale di tre ore in più persone molto difficile e talvolta impossibile
Ma se fallisce un'impresa di venti dipendenti il che accade tutti i giorni e venti persone vanno per strada nessuno in Italia versa una lacrima
Questo grafico
Lo dimostra questo grafico che abbiamo di fronte
Qui s'è riportata la quota di occupati nelle piccole imprese manifatturiere che per motivi di comparazione internazionale qui era presente sono rappresentate diciamo dalla soglia dei cento addetti
Anni settanta anni novanta quota dell'occupazione nelle piccole imprese sull'occupazione complessiva
Italia Germania Stati Uniti in Italia eravamo già negli anni all'inizio degli anni Settanta livelli molto elevati circa il cinquanta per cento
Da allora stiamo aumentate di venti punti siam passati dal cinquanta al settanta sancì che anziché convergere verso i livelli venti per cento degli altri Paesi siamo aumentati ancora di più negli Stati Uniti e in Germania la quota di piccole imprese è rimasta invariata e del tutto evidente che c'è un'anomalia italiana
è del tutto evidente che questa anomalia si è aggravata partire dagli anni Settanta
Come dicemmo l'anno scorso qui a Parma la piccola impresa fatto il successo di questo Paese ma non c'è dubbio che oggi fa fatica uno a fare grande ricerca ne parleremo nel corso di questo pomeriggio di qui anche la nostra difficoltà ad entrare nei settori ad alta tecnologia
A internazionalizzarsi di qui talune difficoltà nostre sui mercati esteri
E fa fatica ad accedere al capitale di rischio di qui i ritardi dell'Italia in parte anche di quindi vengono i ritardi dell'Italia sul piano della finanza
Per questo insieme di motivi
La flessibilità centra e c'entra moltissimo con la crescita economica e con l'occupazione
E c'entra ovviamente con l'equità
La cosiddetta difesa dei diritti sembrerebbe riguardare pochi ed escludere la maggioranza specie ma non solo nel Mezzogiorno
Per entrambi questi profili crescita economica da un lato equità dall'altra questa non ci sembra un'Italia moderna
Non ha certamente torto
Chi dice che flessibilità si coniuga con ammortizzatori sociali ossia sostegni eredi chi di chi perde il lavoro
E formazione continua vedete in questo grafico che almeno nell'Europa continentale
C'è una relazione negativa fra i due strumenti
Nei paesi in cui è più debole la protezione sulla coloro
Tende ad essere
Sedute nei paesi in cui è più debole la protezione sul mercato tende a essere più debole più forte la protezione sul lavoro si è più difficile interrompere il rapporto di lavoro Paesi come Italia Grecia hanno una forte protezione sul lavoro e hanno pochi ammortizzatori sociali o meglio meglio vedere relazione all'incontrario Paesi più flessibili che stanno a sinistra di questo grafico
Tendono ad avere più ammortizzatori sociali qui c'è una grande eccezione sono due grandi eccezioni che sono il Regno Unito negli Stati Uniti in cui la protezione vera
è data dal mercato sia dal fatto che chi perde il lavoro tipicamente in media lo trova nel giro di poche settimane
Ho citato un gran numero di cose mio saltate molte altre non meno importanti per i problemi della finanza dei fondi pensione dalla valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico del Paese della difesa del territorio dell'ambiente e così via altri ne parleranno nel corso di questo convegno domani parleremo dell'Europa e del nostro ruolo in Europa
Non so quale di queste molte cose sia più importante se l'articolo diciotto o gli ammortizzatori sociali in sella infrastruttura o la scuola se la riforma della pubblica amministrazione o quella della giustizia o le liberalizzazioni
Sono tutte questioni da affrontare sono tutte questioni essenziali come abbiamo visto per ridurre le nostre distanze dai principali Paesi europei
Lo sappiamo bene
Sono quasi tutte questioni difficili sul piano del consenso sociale o delle interazioni fra diversi livelli istituzionali
Ma non ci scoraggiano siamo all'inizio di una fase di ripresa dell'economia internazionale ed italiana l'occasione a nostro avviso propizia per dare un forte impulso al processo riformatore
Molti Paesi hanno fatto ciò che era necessario in condizioni non più
Facili delle nostre crediamo in questo Paese e crediamo che anche noi saremo in grado di fare ciò che è necessario grazie
Chiamo il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli che coordinerà le tavole rotonde di questo pomeriggio
Buon pomeriggio
Spero che sentiate buon pomeriggio a tutti
Abbiamo ascoltato una interessante è chiara sintetica ed efficiente efficace relazione introduttiva del professor Giampaolo Galli
Ma adesso ascoltiamo la prima delle relazioni che introducono i nostri il panel e io chiamerei il professore Alberto Quadrio Curzio che preside della facoltà di scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano
Per la relazione introduttiva al panel scienza ricerca e innovazione prego professore
Scienza ricerca e innovazione è stata dai tre autori del volume introdotta con un termine concetto un paradosso
Infatti considerando la situazione italiana su ricerche sviluppo nota come RS e innovazione
Si rileva che per il passato gli indicatori DRS posizionano l'Italia in svantaggio rispetto agli altri paesi avanzati
Eppure abbiamo posizioni di leadership e rilevanti quote di mercato internazionale in numerose produzioni del made in Italy
E godiamo di alto apprezzamento per varie delle nostre professionalità scientifiche che anche competono all'estero
Il paradosso è spiegato dalle carenze del sistema di RSA inserite in quelle più generali delle politiche pubbliche italiane
Che hanno avuto ben poca strategia ma che sono state però parzialmente suppliche dalla forte innovazione informale the Mall attiva delle imprese
E dalla diffusione delle università sul territorio unità all'elevata qualità di alcune delle stesse
Il futuro richiede però strategia perché la RS influenza la produttività totale dei fattori che in Italia dal mille novecentottanta cresce assai meno che nell'area della Unione economica e monetaria
Ma che centrale per la competitività e per la crescita
Guardiamo alcuni indicatori considerando innanzitutto la spesa in ricerche e sviluppo
L'Italia essendo il quinto Paese industrializzato al mondo spende troppo poco in ricerca e sviluppo sia come quota sul prodotto interno lordo con un uno virgola zero cinque per cento
Contro i due ventitré dell'OCSE sia pro capite con duecento quarantun dollari contro i quattrocentonovantotto dell'OCSE
Per esemplificare paradossalmente all'Italia per raggiungere la percentuale di spesi ricerche sviluppo sul PIL del Regno Unito servirebbero circa dieci miliardi di dollari annui in più in parità di potere d'acquisto
Tuttavia è difficile dire quanto sia l'entità non cifrata della ricerca informale delle imprese che consistente
Guardando alle risorse umane occupate in ricerche sviluppo
L'Italia ne ha sei in termini di occupati equivalenti a tempo pieno ogni mille unità di forza lavoro contro il nove virgola cinque per mille della UE la ripartizione evidenzia inoltre una prevalenza delle risorse umane nelle università trentaquattro il sei per cento contro il ventinove virgola uno della UE e nel settore pubblico il ventidue contro il sedici virgola uno della UE
Rispetto a quelle impegnate nel settore privato il quarantatré per cento contro il cinquantatré dell'Unione Europea
Tuttavia anche qui è difficile dire quanta sia l'entità non cifrata delle risorse umane di impresa informalmente impiegate e sono tante in ricerca e sviluppo
Infine la produttività diretta della ricerca e sviluppo l'Italia appare in svantaggio sui brevetti con il cinquantasette per cento di quelli inglesi il cinquantadue per cento di quelli francesi il ventiquattro per cento di quelli tedeschi
Anche il numero delle pubblicazioni scientifiche basso in assoluto quattrocentocinquantasette per milioni di abitanti contro le seicento tredici dell'Europa e le novecento quarantanove del Regno Unito
Ma il divario si riduce di molto rispetto agli altri grandi paesi europei se si considerano le pubblicazioni in rapporto la spesa in ricerca e sviluppo
E lo stesso dicasi per le citazioni internazionali inoltre il tasso di crescita di queste grandezze negli ultimi anni ha manifestato notevole riprese
Prima di analizzare il passato italiano e di tracciare qualche strategia per il futuro vogliamo mettere sullo sfondo sei modelli di successo innovativo scientifico tecnico imprenditoriale nelle hi-tech
Si tratta di casi internazionalmente molto citati collocati in sei diversi Paesi Regno Unito Stati Uniti Tai Wan Francia Germania Finlandia
Pur nella difficoltà di tessitura dei fattori di successo sembra che oltre ovviamente all'imprenditorialità di elementi specifici determinanti siano stati la creazione di istituti di ricerca e incubatori i legami pur con differenti modalità tra imprese ed università
Vediamo le peculiarità della situazione italiana abbiamo mostrato quei casi non per esterofilia ma per enfatizzare che in Italia
Pure in assenza di Zachary dei fattori d'impulso citati vi sono molti casi emblematici di successi internazionale delle piccole e medie imprese soprattutto ma non solo nei cosiddetti settori maturi
La ragione è che molte piccole e medie imprese italiane atto all'ottanta innovazioni implicite ed informale non rilevata nei dati di ricerche e sviluppo ma tale da contribuire alle loro leadership internazionali
Sono soprattutto quelle del made in Italy espresso dalla rete dei distretti e da un attivo commerciale che recenti periodi ha raggiunto circa settantacinque miliardi di euro anni
Adesso sembra che vi sia anche una vivacità emergente specie in virtù delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni di grandi imprese nel settore in particolare delle telecomunicazioni e dell'Energia
Questi possono diventare a nostro avviso dei pilastri industriali con effetti di trascinamento su grandi filoni di ricerca e sviluppo
Grazie anche a fatturati di gruppo superiori a venti miliardi di euro e quindi di dimensioni internazionale
Quali le criticità della situazione italiana in termini di ricerca e sviluppo molti sono i fattori negativi senza i quali avremmo raggiunto ben maggiori risultati
Ricordiamo né alcuni oltre a quelli che Paolo Galli la prima città le rigidità del sistema che impediscono certamente alle imprese di crescere e sappiamo che tra queste rigidità quella dei mercati dei fattori produttivi la pesante fiscalità sono tra le più imponenti
E invece accertata la correlazione positiva laddove esiste la dimetta la dimensione invece
Contezza di una strategia pubblica che riconosca la ricerca e sviluppo la natura di infrastruttura generatrice di competitività e di crescita
In terzo luogo la eccesso di regole burocratico procedurali
Pure in fase di riduzione nelle università e nei centri di ricerca pubblica rispetto ad un sistema di concorrenza selezione e premiazione dei risultati
Per valorizzare davvero le elevate qualificazioni esistenti nella ricerca universitaria ed extra universitaria Italia ed infine la carenza di grande impresa in molti dei settori ad alta intensità di ricerche sviluppo cito elettroniche chimica
Pressoché abbandonati dall'Italia che si stima abbia circa trecentocinquanta mila occupati in meno nei settori hi-tech rispetto a Paesi comparato
Riflettiamo al suo alcune strategie scientifico tecnologiche italiane possibili consideriamo né al alcune per il sistema universitario la riforma così detta del tre più due deve essere portata al successo evitando la frammentazione dei corsi di laurea riducendo gli abbandoni e i fuoricorso
Perché oggi il sessanta per cento circa degli studenti iscritti all'università abbandona gli studi senza conseguire un titolo e il sessanta per cento dei laureati a tre o più anni di fuori corso
Chiaramente una situazione patologica inaccettabile
Bisogna anche connettere formazione e professioni ed attuare una crescente selezione specie ai livelli specialistici garantendo però nel contempo le libertà economiche di Scelta degli studenti meritevoli
Infine l'autonomia universitaria va potenziata collegando sempre più i finanziamenti a valutazioni di efficienza e di efficacia degli atenei
Non meno importante a nostro avviso l'interazione tra distretti industriali e università sul territorio
Per sostenere la formazione di risorse umane preparate anche per le economie locali e per il trasferimento tecnologico a tal fine valorizzando e diffondendo gli accordi tra associazioni settoriali e di categoria su base territoriale con università ed enti locali
Già oggi sono in atto almeno trecentocinquanta esperienze significative di collaborazione
Per quanto riguarda infine gli enti e la ricerca pubblica in permanente ristrutturazione andrebbe a nostro avviso accentuata la connessione della ricerca di base con le università
E della ricerca applicata con le imprese
Con trentun mila dipendenti pari al ventidue per cento del totale occupati in Italia in ricerca e sviluppo
Il settore pubblico potrebbe davvero un ruolo ben diverso e ben maggiore anche nei progetti europei di ricerca
Dove misurare davvero la propria competitività
Ma alla fine la ricerca tecnologica deve innestarsi nel sistema produttivo
A questo proposito vorrei enfatizzare due possibili interazione l'interazione tra pilastri industriali e investimenti pubblici e nella ricerca
Le grandi imprese italiane private ma anche pubbliche semi pubbliche specie nelle telecomunicazioni e nell'energia sono cruciali per la nostra competitività e per il nostro posizionamento europeo
Un patto scientifico innovativo nel rispetto naturalmente delle regole della concorrenza
Tra le politiche pubbliche alcune centri di ricerca ed universitari e questi gruppi potrebbe generare una concentrazione di fattori di eccellenza anche in nuove aree di ricerca
Information communication technologies avanzate nanotecnologie energie rinnovabili e pulite una seconda interazione è quella tra i distretti industriali i pilastri industriali e l'università
Il successo dei sistemi territoriali aperti che in Italia è stato molto grande si basa come visto anche su una complessa interdipendenza tra imprese innovative ambiente locale contesti istituzionale
L'interazione tra grandi imprese piccole e medie imprese istituzioni locali secondo modalità non dirigistiche
Ha dato risultati importanti anche in altri contesti europei non troppo dissimili da alcune realtà italiane
Ma in quei contesti europei le rigidità istituzionali ed infrastrutturali sono molto minori di quelle italiane
Speriamo che la devoluzione riduca le nostre rigidità e non e aumenti
Per concludere
Bisogna avere una strategia della ricerca come investimento infrastrutturale che crea competitività che crea sviluppo che crea occupazione
Ho letto con molto interesse d'apprezzamento l'articolo del ministro Moratti questa mattina sul Sole ventiquattro Ore che parla di cura tecnologica le linee strategiche da lei proposte sono ampiamente condivisibile bisogna però sempre evitare il dirigismo promuovendo concorrenza e cooperazione anche nella ricerca e sviluppo secondo i criteri della sussidiarietà economica ed organizzativa di impronta europea
Dove alla fine e l'impresa il motore delle applicazioni della ricerca per la crescita
Bisogna favorire anche la sussidiarietà istituzionale con la massima europeizzazione della ricerca sia con una forte partecipazione al sesto programma quadro due mila due due mila sei allo spazio europeo della ricerca sia Risi nanizzati eventualmente a ciò ministeri esistenti ma spesso silenti
Bisogna infine attuare un'operazione di convincimento degli attori e di finalizzazione delle politiche pubbliche
Per permettere davvero le ottime potenzialità innovative italiane d'impresa e di università di esplicarsi pienamente nella competizione internazionale
Tutti dobbiamo infine lamentarci che l'Italia ha avuto sì tre miracoli economici quello della ricostruzione quello del made in Italy e quello dell'Europa dell'euro
Ma dobbiamo anche segnalare che l'Italia spetta il quarto miracolo quello scientifico tecnologico grazie
Bene grazie al professor Quadrio Curzio e allora io inviterei
Il panel che prende spunto dalle sue
Interessanti considerazioni Diana Bracco che il Consigliere incaricato di Confindustria per l'innovazione e lo sviluppo tecnologico prego
Procediamo De Maio che Rettore del Politecnico di Milano il professor Carlo Rubbia che commissario straordinario
Dell'Enea e il ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca Letizia Moratti
Anzi
E ne abbiamo bisogno soltanto di qualche secondo per
Applicare i microfoni
La relazione fosse ora Quadrio Curzio è ricchissima di spunti poi cominceremo con e il professor De Maio sul rapporto fra settaria c'è situazioni pubbliche empolese e ha colpito particolarmente questo dato dei trecentocinquanta mila occupati in meno che la nostra scarsa presenza settori hi-tech comporta come peso è evidente che il nostro Paese sopporta per questo ritardo
Allora io credo che possiamo cominciare
Il pre fare gli interventi potevi siamo nati meditata rispetto alla nostra tabella di marcia
Sono De Maio rappresenta il Politecnico che è un'istituzione che qualche anno fa regole sperimentò con successo prima di altri paesi questa integrazione positiva fra università impresa e territorio ecco dal gli spunti che ci offre il professor Quadrio Curzio lei professor De Maio che considerazioni fatte che proposte
Ma io penso che
Sia dalla relazione ampia e molto puntuale del professor Quadrio Curzio sia dalla
Articolo del ministro Moratti di stamattina sul Sole ventiquattro Ore si possono ricevere e ricavare una serie di stimoli
E quindi io mi permetto di soltanto per flash di cercare di puntualizzare alcuni problemi e alcune proposte
Allora i primi problemi sono
A mio avviso
Legati a due aspetti uno su cui ci siamo intrattenuti molto
Anche la disponibilità di risorse le infrastrutture per la ricerca
E altri problemi di rapporto fra università centri di ricerca ricerca statale ho pagata meglio dal pubblico e industria
Ma l'altra ancora su cui vorrei spendere proprio un minuto e il fatto che l'altra risorsa fondamentale per la ricerca sono le persone
Su questo ci si dimentica talvolta e non si va a verificare che il punto nodale e il sistema formativo
Perché se noi non curiamo sufficienza del sistema formativo
I ricercatori non ci sono e chi li fa ricerca anche ammesso di avere un sacco di risorse a disposizione finanziario di infrastrutture allora il problema è questo
Il primo è questo per cui noi dobbiamo sì impostare una e migliorare tutto il nostro sistema formativo tale da permetterci non soltanto di gestire o di consumare innovazione che quello che stiamo sempre di più facendo ma di progettare e produrre innovazione
E allora tutta la filiera formativa
A partire da qualche cosa che pochi dicono io faccio riferimento prevalentemente alla ricerca e allo sviluppo di natura tecnologica noi abbiamo bisogno di una maggiore formazione scientifica fina dalle scuole pre universitaria
E in cui noi abbiamo un decadimento continua
In termini di formazione e di preparazione di tipo scientifico
E quando ad esempio abbiamo una sempre minore quantità quantomeno quantità sulla qualità non entro Dini
Docenti alle scuole medie inferiori e superiori che sono dei docenti delle materie scientifico tecnologiche come noi pensiamo di poter avere con lo sviluppo intermedio ricercatori
L'altro elemento è quello legato alla alla riforma dell'università su cui non voglio dire niente se non col fatto che il l'obiettivo a mio avviso è quello di contemperare una ricerca di quantità è una ricerca di élite abbia bisogno di entrambe
Non sono in contraddizione non sono in contrapposizione abbiamo bisogno di entrambi allora come riusciamo a contemperare queste due elementi perché entrambe sono necessarie per l'innovazione
Allora secondo e ultimo punto e viceversa quello che chiamava il direttore che richiamava il direttore de Bortoli termiche esperienza esperienza estremamente positiva e allora voglio soltanto proporre alcuni elementi di alcuni altri ipotesi che possano essere fatte
Laboratori congiunti
I laboratori congiunti fra ricerche università fra università e industria sono uno degli elementi fondamentali
Laboratori congiunti vuol dire che l'università sfrutta una sua proprietà
Strutturale non legata alla strategia che abbiamo un continuo ricambio di ricercatori e la età giovane e quella che permette di produrre il più possibile ricerca che non lo si voglia o no abbiamo una continuazione di contributi di ragazzi giovani
Abbiamo l'altro elemento e che poco usato in Italia io ho la fortuna di avere un esempio in nel mia nella mia università con un imprenditore che è qui presente non voglio fargli
Troppa reclama ma se la meriterebbe e quello che per le cattedre convenzionate
E catene come Cenate sono una una iniziativa che a poco ancora adesso Presa in Italia e viceversa in altre parti del mondo c'è ed è un elemento fondamentale di connessione fra mondo industriale
E modo all'università perché attraverso questo si crea prima di tutto un finanziamento da parte dell'industria dall'altro lato una connessione molto stretto dal punto di vista di ricerca
Cioè l'altro elemento viceversa che a mio avviso
Manca
Che facilita e tutto l'intervento di natura fiscale
Per quanto riguarda gli investimenti bella industria del mondo della ricerca pubblica in questo momento interpreto la ricerca pubblica come un elemento fondamentale e che in altre parti del mondo cioè l'ultimissima elemento è quello che tocca anche a noi a noi come università eccome ricerca pubblica
Occorre finalmente selezionare i campi
Cioè non è più pensabile una distribuzione a pioggia delle risorse una mancanza di valutazione sui risultati non sui progetti non siamo abituati adesso a ragionare sulla ex ante sui progetti dovremmo ragionare anche sui risultati ottenuti e quindi concentrare le risorse le prospettive che sono state avanzate nel programma di ricerca presentato dal ministro vanno in questa direzione
Nella regione in cui io opero che la Regione Lombardia si sta operando in questa direzione
Che vuol dire non eliminare la ricerca di base la ricerca curiosità vuol dire però dedicare parecchie energie concentrando e quindi ultimo elemento attraendo
Attraendo risorsa che sono risorse di persone una delle grosse carenze italiane e la mancanza e dell'università e della ricerche la mancanza di attrattività di risorse provenienti da altre parti che sono uno delle punti fondamentali in termini di sviluppo
Attrazione di vicedirettore si economiche finanziarie da altri Paesi basterebbe citare alcuni paesi come Svezia Finlandia che cosa sono riusciti a ottenere in questo modo
Ed è grazie al professor De Maio
Ringraziamo perché per fare uscire considerazioni per le sue proposte a Diana Bracco chiederei come abbiamo visto ci sono Monte molti luoghi di vincerle di eccellenza nella ricerca molti esempi straordinariamente positivi ma non riusciamo a fare sistema perché
Ma
Intanto io comincerei a dire che il compito dell'imprenditore di costruire e quindi ebrei
Il discorso della costruzione di questo sistema moto positivo questo un tavolo lo ideale è un tavolo ideale ed è un tavolo progettuale perché abbiamo innanzi tutto il governo ma poi abbiamo i grandi enti di ricerca pubblici abbiamo necessità
E abbiamo l'impresa io credo che
Senza addentrarci nei numeri e negli indicatori però noi siamo questo momento in una al momento di snodo molto importante in un momento snodo importante e delicato abbiamo visto dalle relazioni che sono state presentate che i paesi più sviluppati e più dinamici hanno al centro delle loro priorità la priorità ricerca e innovazione questore la base sulla quale noi dobbiamo costruire noi chiediamo che questo governo perché io finora così non è stato metta al centro delle priorità il discorso ricerca innovazione perché sono il motore vitella crescita e quindi l'unico modo di recuperare e di crescere in competitività e banale ricordare che la ricerca innovazione crea qualità della vita ma crea anche qualità dell'occupazione
I Paesi che sono ricchi a ricerca e innovazione crea nuova impresa e profittevoli e le imprese profittevoli attireranno cervelli e qualità di lavoro quindi
Fondamentale questo concetto di base su questo concetto di base noi con grande piacere abbiamo letto
E abbiamo riletto poi anche questa mattina che il ministro Moratti agli stress presso la volontà di aumentare
La l'investimento in una ricerca innovazione per il pubblico addirittura raddoppiando lo entro il due mila e sei
è ben vero che questa accelerazione di investimento noi la vediamo non in quest'anno il forse inizia dal prossimo ma soprattutto si accumula
Dal ogni sera dal due mila e quattro però questa è una volontà fortissima che è stata espressa e che se si traduce infatti da un cambiamento
Fondamentale alla situazione io ricordo e mi dispiace ricordarlo che in questo momento ci sono si sono accumulati una quantità di progetti presso ossia il ministero delle Attività produttive sia presso quello della dell'IPSIA presso il mio ora una si è arrivati Progetti valutate positivamente anche da parte di piccola e media impresa e questo va detto e che mancano approssimativamente oggi
Tre mila miliardi di vecchie lire per coprirli circa mille cinquecento milioni di euro quindi io voglio dare un idea delle dimensioni
Ora abbia detto il governo ha espresso questa volontà cos'hanno fatto e cosa fanno le imprese beh io devo dire che ci sono gli indicatori vendicatore un indicatore scatta dal novantacinque l'impresa italiana a parte le considerazioni giustissime che ha fatto prima il professor Quadrio Curzio sulla ricerca innovazione sommersa impresa italiana ha avuto la più forte accelerazione
Meriti paesi europei nell'investimento in ricerca e sviluppo e noi siamo cresciuti del venti per cento in questi cinque anni e questo è un indicatore molto importante
Ma questi indicatori sia quello dato dal governo sia quello dato dalle imprese rischiano poi di disperderci se il Paese non diventa più attrattivo
E deve diventare più attrattivo per l'investimento e la ricerca sia fatto dall'impresa italiana o che sia fatto dall'investitore straniero
E quindi procedure snelle tempi certi infrastrutture moderne flessibilità e velocità
Prima è stato parlato di flessibilità nessun nessun settore in ogni azienda abbisogna aggressività come quello di ricerca e sviluppo professor De Maio
L'ha detto cerotto e lo confermiamo sì
Allora perché perché è assurdo che noi parliamo di start up IBI Bank sul capitolo se non abbiamo un'idea della flessibilità una cosa veramente un controsenso i progetti di ricerca si aprono si sviluppano e si devono poter anche chiudere alta motivazione questa è proprio davanti a tutti ente addirittura banale c'è un altro punto che volevo ricordare per lo snodo ed è quello dello spazio europeo il professore dal citato noi abbiamo adesso
Stiamo costruendo uno spazio europeo della ricerca vogliamo costruirlo quindi per ricerca e innovazione è uno dei temi unificanti dell'Europa è uno dei temi che costruisce l'Europa teniamo presente e dato che fa soprattutto questo spazio per Grandi Progetti e Perret d'eccellenza noi siamo più deboli però se c'è una volontà comune di costruire io credo che noi avremo solo beneficio dal discorso europeo perché saremmo costretti a lavorare interni
Di cultura di crescerli far crescere la cultura della qualità la cultura della selezione e la cultura la collaborazione e della multidisciplinarietà
Ecco questo era lo snodo che volevo dire poi se ci sarà un registro tirò le proposte
Grazie a Diana Bracco io passerei subito la parola d'uno scienziato Nobel naturalmente qui anche in veste istituzionale come commissario straordinario dell'Enea ascoltare il suo commento alla relazione
Quadrio Curzio ma anche questo sospetto grazie allora io credo che oggi la prima
Stanno vedendo questi le positive per favore la vita non abbia abbia fiducia perché io ci sono ci sono lei sono ma ci sono sì però dovrei vederlo anche se non so di che cosa parla questo l'esercizio dell'asilo tutto bene allora s'è positivo numero due per favore
Ecco benissimo allora io credo che oggi l'economia si sta orientando verso un'economia basata sulla conoscenza
E questo è particolarmente importante nel caso abolizione dei paesi avanzati
E la conoscenza che diventa il principale motore
Dell'innovazione
Della competitività economica
Diciamolo pure anche dell'occupazione
Quindi la ricerca e sviluppo diventa uno strumento estinte essenziale per aumentare l'esempio con l'occupazione
Alcuni cifre
La massa lavorativa impiegato oggi in Europa su con l'uso intensivo della conoscenza
E pari al trentadue per cento del totale
Queste attività producono ad esempio in Germania
Il quarantadue per cento del prodotto interno lordo
Di cui l'undici per cento dovuto le più a specifiche attività di high tech che che anche se credono circa l'undici per cento di posti di lavoro
Prossimo di è positivo focalizzato
Ora al fine di acquisire questo risultato dobbiamo costruire un grande ponte tra ricerca industria
E perché questo perché l'innovazione oggi dipende sempre di più dall'effetto combinato di sorgenti diversificate di conoscenze e di esperienze e non tutte esse possono essere acquisite all'interno dell'industria
Hanno bisogno di un utilizzo della ricerca pubblica attraverso legami tra industrie diverse e soprattutto con università e istituti dice
Mentre il sistema produttivo
Fa una ricerca e sviluppo determinata dal ritorno necessariamente breve termine al mercato diciamo meno di cinque anni numero di questo genere
La ricerca applicata sostenuta da fondi pubblici e necessaria
Al fine di stabilire appunto questo ponte tra la ricerca fondamentale una parte il busto e dall'altra
E vorrei lavorare su questo concetto di ponte che mi sembra importante l'agire come ponte richiede simultaneamente posizioni forti sul mercato
E sul sistema delle cerca fondamentale con competenze ed esperienze riconosciuto da ambedue i settori
Prossimo trasparente per favore
Purtroppo qui non lo vediamo ma chiuse
Sì verso sud allora
Dei tempi recenti o sono cominciati ad apparire istituti
Di ricerca specificamente applicata
Questo evidenziato da questo grafico che vedete in alto
Dove si mette da una parte sul Sissi spiega la destinazione del ricerche sviluppo si comincia con la ricerca di base Sibari cerca di base con applicabilità ricerca applicata sviluppi impianti per Totti prototipi eccetera
E sugli ordinate ci definanziamento cento per cento pubblico sulla sinistra cento per cento privato sulla destra
Quello che avviene che i grandi enti di ricerca europei si concentra in due gruppi in due grappoli di gol Kostoris dalla parte c'è cenere se il Max Planck Gesellschaft che si occupa di ricerca fondamentale con un supporto soltanto pubblico
A questa categoria certamente appartiene anche cene Erwin FN rinata MPA altre cose tempo esiste una seconda zona di di di istituti che sono pesantemente cofinanziati industrie privato che fanno da ricerca applicata e qui abbiamo otto ad esempio il pieno serietà pensano offre Gesellschaft e lì è nuovo che noi dobbiamo pensare essere quello dell'Enea quindi esistono una chiare funzionalità diversi dei campi poi l'industria evidentemente fa la sua ricerca per conto suo
Permettetemi brevissimamente dimensionare la struttura del modello tedesco farlo Fraunhofer Institut ruandese prossima ecco il TAR va bene
Ah no otto mila persone cinquantasei centri grande autonomia organizzativa
E hanno dei bilanci esplosivi vedete che il Fraunhofer per esempio al settantasei al novantasei e cresciuto in maniera straordinaria
I finanziamenti di questo sistema vengono dai contratti con l'industria che accresce escono estrema rapidità da finanziamenti pubblici di progetti anche essi crescono con grande rapidità da finanziamenti di base che sostengono quindi la ricetta pre competitiva ed altri finanziamenti Comunità europea
è importante sottolineare che questi centri grandi centri europei hanno una struttura industriale con le che e risultati d'asta tedesche svela indipendente e chi si inserisce il mondo industriale direttamente nella gestione dell'istituzione cosa che non è esempio il caso nostro ritardi
Lo stato giuridico della fede AGS detiene o e quello di organizzazione affidi
Di lucro
Permettetemi quindi brevissimamente passare albo se il Pubblico più trasparente
Ha un nuovo equilibrio
Tra pubblico e privato che dovrebbe essere inserito passi ma trasparente per favore
Ora se da una parte e necessario che col che col finanziamento pubblico sia garantito nel senso che esso è ineludibile
E vorrei sottolineare le ragioni per cui è necessario mantenere un cofinanziamento pubblico il ricerca applicata se sono tre primo
Sostenere la ricerca pre competitiva quella che ancora induce che non dà ancora un risultato
Veramente utilizzabile direttamente dal dal mercato secondo garantire che la ricerca si sviluppi in maniera aperta
Disponibile tutti e non determinata da interessi specifici settoriali e guidata invece verso obiettivi reali e a beneficio di tutti i cittadini
Quindi la garanzia della libertà della ricerca che solo lo Stato può dare e terzo punto sostenere la creazione di grandi infrastrutture si parla di grandi infrastrutture del Paese baci vuole anche dall'Istituto da ricerche che permettono la ricerca di affrontare e risolvere problemi complessi e di alta tecnologia
Infine gli enti di ricerca applicata non possono essere esclusivamente indirizzate da organismi ministeriali ma devono aprirsi alla cogestione del mondo imprenditoriale
Affinché l'esigenza di quest'ultimo possono terminare le principali linee guida dei programmi attraverso uno sviluppo competitivo
Infine può traendo beneficio delle cadute tecnologiche
E si devono essere strutture senza fini di lucro
In quanto la loro missione non deve essere competitiva con quella del mondo produttivo
Ma al servizio di Aix
Credo fermo qui a questo grazie perfetto
Grazie al professor Rubbia perché è riuscito ad essere sintetico pur avendo cercato moltissime informazione soprattutto per aver fatto un bel Sparky molto interessante rispetto all'esperienza degli altri Paesi il ponte di cui parla ovviamente come il patto scientifico che proponeva l'inizio il professor Quadrio Curzio naturalmente sono molte le domande che sono state poste ovviamente
Al ministro letizia Moratti prego
Sì sono molte le domande quindi è difficile iniziare ma io direi proprio per aprire questa riflessioni che sono tutte condivisibili le osservazioni che sono state fatte
E lo scenario è stato illustrato sia nelle relazioni del professor Quadrio Curzio sia nella dibattito che si è svolto adesso nella tavola rotonda allora invece rischi mi stacco ribadire quello che appunto è il il l'assenso su quanto è stato detto io penso che potrebbe essere più utile darvi un'idea in un quadro di come il governo si è mosso e si sta muovendo in questi primi mesi nell'ambito della ricerca
E mi soffermerei su tre punti
Primo punto è
L'approccio organizzativo che il Governo sta a prendendo sul tema della ricerca secondo punto è l'approccio tipo politico-strategico
E vorrei fare anche un richiamo alla parte internazionale che scatta quanto sta mente toccata
Allora chiaro qui come detto prima
Noi possiamo partire
Dall'analisi di tutti i punti di debolezza del nostro sistema di ricerca ed è giusto farlo quindi è giusto prendere atto
Beh il basso livello di spesa che noi abbiamo è giusto prendere atto della basso numero di brevetti bella basso numero di Ricciardi dottorati di ricerca
è giusto
Vedere quali sono queste debolezze del sistema ma credo sia anche giusto cercare di analizzare quali sono i punti di forza nel Paese perché su quelli che poi bisogna agire io credo che al di là delle
Diciamo difficoltà che il Governo ha voluto in questi primi mesi difficoltà date da un disavanzo pubblico più elevato di quanto non fosse stato ipotizzato all'insediamento del Governo e difficoltà date da uno scenario da un quadro economico internazionale
Diverso è più difficile è sempre più difficile nei mesi
Sono sono stati cinesi da settembre dall'undici settembre ecco al di là quindi di queste difficoltà noi abbiamo cercato di operare proprio cercando di lavorare sui punti di forza del sistema
E uno dei punti di forza che sono stati qui ricordati è
Dato dalle dai distretti industriali distretti industriali però nel nostro Paese hanno sempre avuto una connotazione di distretti industriali tradizionali allora noi invece abbiamo cercato di fare leva
Su a alcuni Progetti e ne cito uno in particolare perché è un modello che poi lo intendiamo a allargare ampliare ed è il modello di questo distretto industriale di information communication technology che abbiamo
Costruito a Torino a Torino abbiamo
Lavorato con gli enti locali e quindi con tutte gli enti locali con la regione con la Provincia col Comune
Abbiamo lavorato con tutte le Università di Torino abbiamo lavorato con le fondazioni bancarie abbiamo lavorato con tutto il mondo dell'impresa delle
Torinesi italiane e multinazionali
E abbiamo costruito un accordo di programma per dar vita a un distretto che è un vero e proprio incubatore di ricerca
Che darà poi vita a a star pappa quindi a nuove aziende a nuove impresa nelle quali nel quale attraverso questo accordo di programma ministero partecipa partecipa organizzativamente partecipa finanziariamente
Quindi abbiamo individuato un nuovo modello che è un modello di partecipazione del pubblico col privato
Che noi pensiamo possa essere un modello estremamente interessante perché è un modello che aggrega
A risorse risorse diverse risorse appunto pubbliche e private
Il ministero sotto il caso svolge un ruolo di facilitatore di aggregatore di risorse ma anche un ruolo di investitore quindi noi riteniamo che la scelta di questo modello possa essere esportabile e riteniamo che la ricchezza dei distretti industriali soprattutto di quei distretti industriali dove è già presente ed è già forte interazione tra Hondo universitario Hondo delle imprese
Sì è possibile quindi vorremmo sviluppare questo modello torinese in altri settori mi riferisco in particolare al settore
Delle nanotecnologie delle micro tecnologie del genoma delle biotecnologie per la salute
Della sicurezza alimentare quindi settori nei quali in molte realtà locali del nostro Paese sono attrezzate e hanno tutte le possibilità
Di aggregare di costruire un modello che crea un volano positivo attraverso l'investimento pubblico che crea ricadute maggiori rispetto agli investimenti solo pubblici attraendo investimenti privati
Certamente è stato toccato il tema della la fiscalità ci sono sicuramente Paesi che prevedono per questi tipi di modelli dei modelli fiscali migliori rispetto ai nostri stiamo lavorando col ministero dell'Economia
Per trovare degli strumenti che consentano anche a noi di utilizzare di fare di avere una leva fiscale che possano venire meglio utilizzata per dare più sviluppo a a questo tipo di modello
Secondo punto
Più di tipo politico di tipo strategico
Allora certamente il tema della ricerca che va posto io credo d'averlo fatto quindi poi giustamente viene detto bisognerà poi vedere i risultati sono d'accordo quindi ci giudicherete alla fine però io credo che il tema
Non sia solo un tema di risorse c'è un tema di allocazione di risorse c'è un tema di concentrazione di risorse in quei settori in quelle aree nelle quali noi pensiamo e sappiamo di poter eccellere noi abbiamo vissuto troppo tempo in un sistema di ricerca e parlo di ricerca
Sia a livello di enti di ricerca e a livello di ricerca universitaria
In un sistema che ha disperso a pioggia le risorse questo non è più possibile il governo non intende farlo quindi intende scegliere delle aree prioritarie e su quelle aree prioritarie concentrare le risorse
Intende concentrare le risorse e intende verificare i risultati
Abbiamo gli strumenti
Per la
Primo anno è in fase di elaborazione
La a l'analisi del comitato di valutazione della ricerca che ci darà un primo quadro Rispetto ai tutti diversi fattori che sono fattori che che creano lei diciamo la competitività la successi della ricerca
Intendiamo proseguire su questa strada quindi lavorare focalizzando le risorse sulle aree nelle quali possiamo eccellere e misurare i risultati perché le risorse verranno date a quelle a quei progetti che ha avranno dimostrato di creare risultati e questo intendiamo far no
Sia per quanto riguarda naturalmente esclusa quella che giustamente Prina rossoblù Rubbia ricordava come la scienza la ricerca di base e la ricerca
Di per sé allarga al sistema della conoscenza che gli sta la frontiera della conoscenza sia umanistica che scientifica e quindi quella non è misurabile ma per le altre ricerche quindi sia quella di medio periodo Lecce la ricerca di basarsi alla ricerca
Applicata intendiamo misurare i risultati di questo è credo un punto importante non disperdere Emo risorse e misureremo i risultati
Il terzo punto
Che volevo toccare il punto della ricerca internazionale io credo che su questo punto il nostro Paese
Abbia in queste in questi mesi portato a casa dei risultati concreti importanti quando abbiamo iniziato a esaminare il Sesto programma quadro del sesto programma quadro che allora era in bozza era il mese di luglio erano praticamente escluse le medie e piccole imprese quindi la ricerca per il settore delle medie piccole imprese era praticamente esclusa dal sesto programma quadro
Era escluso il settore dei trasporti era il escluso il settore agroalimentare e altri settori erano esclusi i settori dei beni culturali quindi erano esclusi dei settori che per il nostro Paese sono settori di grandissimo rilievo di grandissima importanza dico questo perché di nuovo il tema non è solo un tema di risorse è anche un tema di far valere la nostra capacità a livello internazionale
Io credo che questo l'abbiamo fatto credo che abbiamo portato a casa dei risultati concreti molte delle aree che ho citato sono adesso comprese nel sesto programma quadro quindi le medie piccole imprese hanno un'area
A sé stante per loro così come i settori che ho citato prima
Abbiamo portato a casa ed un altro risultato importante questo naturalmente è un risultato che è stato portato a casa
Grazie a alla collaborazione con il ministero dei Trasporti e Infrastrutture grazie all'impulso che la commissione vedo il commissario Prodi qua ha dato a questo progetto e del progetto Galileo
Progetto importantissimo per il nostro Paese Progetto sul quale abbiamo avevamo avuto nei mesi scorsi fortissime resistenze internazionali voglio solo ricordare che gli inglesi erano contrari al progetto Galileo
E avevano creato contro il progetto Galileo una a aggregazione di Paesi significativa a siamo riusciti a a svolgere un'azione politica credo significativa
Galileo
Diventa una realtà con ricadute sicuramente estremamente positive per la nostre
Per il nostro sistema imprenditoriale non abbiamo chiesto di avere la leadership nei confronti de questo Progetto e stiamo vedendo con la Germania se riusciremo ad averla
Ultimo punto credo nel settore aerospaziale altro punto importante per la prima volta siamo riusciti a ottenere investimenti
In reciprocità noi avevamo sempre finanziato gli investimenti francesi quindi l'Italia investiva nelle infrastrutture negli investimenti degli altri paesi una lira investiva è una lira veniva ricavata quindi praticamente il risultato per la nostra bilancia era nullo
Quest'anno per la prima volta siamo riusciti a inserirci in una accordo con i francesi per cui noi abbiamo accettato di investire nei loro progetti quindi cito in maniera specifica al progetto dei lanciatori Arianna solo in funzione dell'investimento francese nei nostri piccoli medi lanciatori nei lanciatori Vega
Ecco quindi questo solo per dire che il tema è un tema come dire complessa un tema che attiene a diverse azioni a a un modo di affrontare la ricerca sicuramente più proattivo
E poi e concludo mi ricollego a quanto diceva il professor De Maio sicuramente non si può pensare
Di avere una buona ricerca se non si creano le condizioni per avere dei buoni ricercatori quindi e dalle scuole dell'infanzia che bisogna partire e quello che faticosamente stiamo cercando di fare non abbiate dubbi che ci impegneremo per dare una scuola e università di qualità
In modo tale che attraverso una scuola di qualità è un'università di qualità si possa avere una ricerca di qualità perché la ricerca è sicuramente fattore di sviluppo
E di competitivi tale per il nostro Paese Ca'grazie al ministro allora noi abbiamo
Pochissimo tempo perché io vi proporrei una domanda con una risposta telegrafica in modo che e naturalmente concludiamo nei tempi il il nostro dibattito che è stato interessante che ha toccato e ha toccato molte idee
Io voto utile a questo gennaio
Ma è una mia sensazione oppure nelle università italiane non tutte c'è ancora una forte diffidenza ad avere dei rapporti con le aziende come se il mondo dell'impresa in qualche modo contaminarsi e quello accademico sì
A differenza c'è ed è una diffidenza reciproca però c'era diffidenza dell'Università nei confronti dell'impresa esce la diffidenza delle imprese compiute l'università la universitari e contano di essere
Diciamo indotti in errore
Rispetta una verginità dell'università d'altra parte le imprese ritengono che l'Università faccia soltanto delle ricerche astratte prive di senso per il significato entrambi a
Sono nel vero entrambi sono nel falso il problema come al solito e che questo sistema è un sistema che chiameremo in termini tecnici a Fibak
Non si cioè chiese si innesca un certo modo di procedere migliorerà sempre di più
Se viceversa si innesca un altro modo di procedere peggiorerà sempre di più
Allora il problema in questo momento è avere un taglio molto forte intermedi innescare un circolo virtuoso con tutto il sistema non soltanto di rapporto università impresa ma con un progetto d'innovazione che riguarda il Paese
Ci crediamo o no
Vogliamo produrre innovazione o vogliamo consumare innovazione perfetto
Allora gli hanno placche ok la cosa più urgente che il mondo dell'impresa e chiede
Diciamo quale il messaggio forte di questo tavolo sono in grandissima sintesi alcune proposte prima però voglio sottolineare perché ha ragione il ministro Moratti l'impegno che hanno Tim ha dimostrato sul discorso del Programma Quadro è fondamentale perché effettivamente aiuterà l'impresa italiana a migliorare intacca s'provinciali Zarzis diciamo uccidere
Comunque sì come Confindustria noi abbiamo dei punti che vogliamo sottolineare il primo lo sappiamo sono più risorse ma più risorse date con criteri di selezione basate sulla qualità e poi senza dubbio una riduzione della pressione fiscale ma non solo per i casi che sono stati citati ma per tutti c'è da abbiamo la e a rendere attrattivo per l'impresa di fare ricerca e innovazione di investire in quello e per aiutare le piccole e medie imprese introdurre una maniera di accedere agli alle agevolazioni in maniera automatica per quell'anno avevamo chiesto e continuiamo a chiedere perché nonna prendete in considerazione
Anche le spesi e di ricerca e sviluppo evidentemente documentate nella maniera
Da concordare terra ammetterle alla trattamento visto da Tremonti
E poi una politica brevettuale forte ricordiamoci che non c'è ancora un brevetto europeo
Ricordiamoci che in Italia non abbiamo ancora recepito il brevetto sulle dirette che io tecnologie e infine e a me sembra molto importante
Il discorso di più comunicazione per far passare questo messaggio che deve essere corale che deve essere del Paese la ricerca porta l'innovazione ente las un asset strategico per il Paese
In questa ottica noi siamo in contatto col ministero del ministro Moratti per mettere insieme sarà anche bellissimo una giornata della ricerca che vogliamo rendere evento annuale e che secondo noi può essere una finito molto bello qualcosa che si snoda passa al futuro bene grazie Diana Bracco professor Murgia
Una sensazione è quella che lo scienziato e ricercatore in Italia sia meno apprezzato di quello che avviene negli altri Paesi e diciamo in un'ipotetica scala
Della riconoscibilità sociale magari venga dopo qualche pur rispettabile esponente dello spettacolo dello sport una sensazione sbagliata
Ma direi che questo sensazione può darsi che esisto pure ma non credo che sia fondamentale
Se mi permette uno scienziato uno scienziato ovvero e soprattutto interessato a quello più vuol scoprire quindi guarda la ricerca la curiosità che lo guida come elementi fondamentali
Del psicologie della giustificazione del giudice quindi cosa pensano gli altri
Francamente a un uno scienziato uno che fa una bella ricerca interessato non gli interessa assolutamente
Che glielo lasciano fare toccherà lasciano fare e vorrei dire che e se mi permette visto ed è occasione di parlare proprio di questa cosa
Io sono forse una delle poche persone che
In questa sala ha fatto uno studio in Italia ha vissuto per vent'anni in America aveva di diverso tipo e ha fatto il ricercatore al Cern ha portato avanti grandi progetti industriali anche con con ricerca e oggi mi trovo qui in Italia servire il nostro nuovo Governo lo faccio con grande piacere
Questo quadro e posso dire che io non mi sono mai sentito come italiano diciamo in inferiorità
Né dal punto di vista della formazione che ho ricevuto all'università
Gli ho avuto la fortuna di fare la Scuola Normale una gran bella università certa però francamente io non ho trovato difficoltà vi posso dire una cosa come insegnante universitaria americano vi posso dire
Che il primo mese di un italiano che viene in America a conoscenza dieci per cento di quello che conosce l'americano che è stato allevato con la vitamina C e tutto quello che vogliamo
Però tre mesi dopo comincia ad essere certo Gualdi
E sei mesi un anno dopo si vede che la motivazione che ben più forte dell'emigrante di chi va in America che nel
Indigeno e la veramente la cosa più importante che esiste oggi nel giudice credo che mantenere la motivazione e il desiderio di da prendere
E molto più importante del bagaglio di conoscenze Sting le
Si provvide britannica che molte volte sono considerati come modo per misura le qualità del gioco perfetto grazie
Grazie professor Rubbia ultima considerazione del del ministero Moratti
Anche nella nell'azione corruttiva del professor Quadrio Curzio che quello che diceva presso De Maio
Sembra quasi che la cultura scientifica a volte non sia considerata per il peso che deve avere qualche volta di Possa criticata totalmente lei avendo altre responsabilità
Ed essendo poi autore di una riforma che è in fieri e chiedo se poi c'è un problema anche di formazione e di formazione degli stessi insegnanti di stress professionista
Sì c'è sicuramente la cultura scientifica nel nostro Paese a non è considerata come in altri Paesi e quindi credo che ci sia un problema che debba essere considerato giustamente come è stato sottolineato
Nella sua a complessità in ordine in tutta la mia e parka in aula formazione nell'insegnante è arriva fino all'anno anni nell'apprendimento dei giovani per arrivare una poiana ai ai ricercatori
Il livello di apprendimento nelle materie scientifiche nelle materie matematica dei nostri ragazzi è sicuramente inferiore rispetto alle nebbie dei paesi europee di i grandi paesi industrializzati quindi c'è sicuramente un recupero da fare su questo bisogna lavorare nessuno una migliore formazione degli insegnanti e una a migliora Hill anche nella ricerca scientifica perché io credo che la matematica
Può essere apprezzata sei insegna Khamenei impegnata con amore essa insegnata con passione è vero quello che dice al prossimo gennaio Arezzo sente le persone che fanno le cose
Bene mi sembra la migliore conclusione ringraziamo i nostri relatori l'invito a prendere il posto
In platea
E anzi insomma
Per i a questo punto invito il professor da Luigi Pagano etto
Che il preside della facoltà di economia dell'università di Tor Vergata a Roma per la collezione introduttiva su competitività occupazione e crescita delle imprese che introduce secondo Pannella prego professore
Grazie
Come diceva Giampaolo Rugarli si tratta di un esame editti poi benchmarking quello che è stato condotto sul sistema Italia
Che in quest'ottica noi abbiamo concentrato l'attenzione su un punto che ci è sembrata molto importante e cioè guardare al referente più avanzato gli Stati Uniti come punto di
Confronto
E guardare quali sono i motivi delle differenze tra Stati Uniti Europa Italia
Per fare questo
Abbiamo
Cominciate a esaminare
Il differenziale di efficienza complessiva del sistema delle imprese USA rispetto a quelle europee
E abbiamo trovato
Che certamente conta ha contato l'investimento una nuove tecnologie
Conta
Però di più e ha contato l'investimento in lui organizzazione produttiva conta il cambiamento che si è sviluppato nei servizi nel terziario
Il cambiamento è imponente ma il cambiamento riguarda soprattutto i rapporti tra servizi e produzione piuttosto che non semplicemente l'introduzione di nuove tecnologie questo
è un fatto che noi riteniamo importante
Ma lo riteniamo tale perché
Questa cambiamento dell'organizzazione produttiva ha prodotto una efficienza complessiva misurata nel due virgola quattro per cento in più per anno negli ultimi cinque anni
Contro uno zero virgola otto dell'Italia
Un po'di più in Europa
Per questo
è un cambiamento è una modifica più importante che non quella che è avvenuto per il tasso di crescita ecco noto che il tasso di crescita del reddito nazionale degli stati Nuti è stato del quattro virgola cinque per cento fino al momento della recessione
Ma è anche vero che questo cambiamento di cui sto parlando ci sembra di grande rilievo perché
Perché guardando ai due modelli Europa
E Stati Uniti è come se fossero emerso in due diverse configurazioni
Della crescita
Un modello in cui
Quello degli Stati Uniti se creata molta occupazione negli anni Venti
Dove
C'è una elevata produttivo un elevato prodotto pro-capite
è una produttività del lavoro che è abbastanza apparente confrontabile con quella europea e italiana anzi la produttività italiana è più elevata lavorano molti
Con una produttività media allineata a quella europea producono complessivamente di più
Da noi lavorano in pochi producono molti
E il risultato e che
I capitali continuano a essere attirati dagli Stati Uniti dove i rendimenti sono maggiori
E quello che dice Greenspan attenzione
E che continueranno andare da quella parte capitali l'ha dichiarato qualche giorno fa
Ha detto Greenspan ai ci aspettiamo che il divario di redditività che assicuriamo i capitali senso del rendimento sugli investimenti sia tale da consentire il finanziamento del deficit di parte corrente della bilancia dei pagamenti
Io credo che questo sia un punto importante un punto che ci deve far riflettere su due questioni
La prima
E che certamente c'è una finanza più efficiente negli Stati Uniti che riesce a convogliare i capitali nella direzione più capace di produrre rendimenti ma anche che qui ci si trova ci troviamo di fronte a un rapporto tra regolamentazione del mercato dei prodotti e regolamentazione del mercato dei fattori produttivi in particolare del lavoro che e diversa un grafico lo slide successivo consente di vedere
Questa nell'attuale di cui parlavo prima è anche questa
Quella successiva mette in evidenza che se vedete il circolo in basso gli Stati Uniti mettono insieme è minore regolamentazione del mercato del lavoro minore regolamentazione del mercato dei prodotti
Questo non solo e non tanto perché c'è più concorrenza ma perché c'è più capacità riportare sui mercati di prodotti nuovi
E il cambiamento continuo delle posizioni compiuti negli Stati Uniti la dice lunga rispetto alla capacità di quel mercato di consentire il successo di imprese e di prodotti nuovi
Il punto successivo e che noi ci troviamo di fronte
A una situazione in cui questo modello Cona
Occupazione che nel nostro Paese solo il cinquantatré virgola a
Cinque per cento delle forze di lavoro nell'Europa del sessantatré per cento mentre negli Stati Uniti e del settantaquattro per cento questo modello ci dice e questi sono i risultati della ricerca che se mettiamo da una parte
La regolamentazione dei prodotti del mercato dei prodotti
E la regolamentazione del mercato del lavoro e dall'altra occupazione e efficienza delle combinazioni produttive vediamo che c'è una relazione per cui più
Efficienza significa meno regolamentazione del mercato dei prodotti meno regolamentazione del mercato del lavoro queste sono i risultati della ricerca ma c'è un altro elemento importante che io vorrei sottolineare qua
L'importanza della finanza rispetto ai risultati della crescita e dell'efficienza produttiva ne parlerò dopo ma intanto vorrei dire che se è vero che ci vuole più liberalizzazione noi dobbiamo continuare con forza a perseguire un Progetto di liberalizzazione dei mercati
In particolare sono importanti quelle delle public utilities e in primis l'energia
Naturalmente la misura simmetrica coi concorrenti europei questo è chiaro ma anche chiaro che noi dobbiamo continuare
In questo processo
Sia per quanto attiene ai servizi pubblici locali che per quanto attiene le professioni che per quanto attiene all'applicazione della riforma sulla distribuzione commerciale son tutti punte di rilievo per consentire un'apertura
E l'Europa ne ha bisogno e l'Italia anche di più
E soprattutto c'è bisogno di vedere insieme a questo aspetto la flessibilità dell'altro corno e cioè quella del mercato del lavoro qui è stato già ricordato
Che flessibilità del mercato del lavoro è un tema Complesso
Devo dire che
Il governo ha fatto uno sforzo notevole nel elaborare
Una analisi di grande rilievo che quella fatta nel Libro bianco sul mercato del lavoro e non è una proposta che è seguita
Di riforma complessiva del mercato del lavoro
Credo anche che sì è importante dire che flessibilità
Si deve accompagnare ha più ammortizzatori sociali
E naturalmente
Questi ammortizzatori devono essere capaci poi di assorbire come dice l'espressione il tempo in cui si può passare o ci si accompagna verso un nuovo lavoro
Bene
La ricerca ha messo in evidenza che noi ci troviamo di fronte a
Casi in cui né principali paesi europei un anno è il tempo in cui si assicura
Il reimpiego a colui che lo ha perduto e questo sia in termini di lavoro che in termini di formazione laddove non ci sia l'immediata disunita del lavoro questo è importante un'altra questione che emerge sempre la ricerca che c'è un modo diverso e altrettanto importante di intervenire sul mercato del lavoro che è quello di guardare al cuneo fiscale sulle qualifiche
Più basse
E intervenire per far sì che ci sia una specie di sovvenzione
A la occupazione questo è stato fatto e secondo noi va fatto ancora di più
Naturalmente
Nasce una questione la questione qual è la questione è quella delle risorse non bisogna
Dimenticare che tutto questo non si fa senza risorse e in questa prospettiva quella delle risorse
Non solo per questo essenziale parlare
Di lotta al sommerso che oggi secondo le stime arriva in Italia una situazione
Assolutamente patologica pari a quasi il trenta per cento
Un ben diverso da quello di altri Paesi
è importante
Lizzani e con tempestività
Una riforma pensionistica che risponda a quei criteri europei di uscita e innalzamento del momento dell'abbandono del lavoro
Che sia flessibile ma che avvenga in termini più compatibili con le medie europea
Ovviamente tutto questo
Si potrebbe dire in una maniera più sintetica dicendo che serve una riduzione della spesa corrente questo è un tema di cui in passato se molte volte parlato consentitemi di ribadirlo di dire che questo è un punto importante altrimenti non parliamo di politica economica parliamo di così desiderata
Ecco permettetemi adesso di dire che ci sono tre
Punto importante
Che mi sembra necessario ricordare perché
Il la tavola
E la discussione di questa sezione e dedicata alla competitività e all'occupazione per la competitività
è necessario guardare
A tre cose crede a mia moglie l'internazionalizzazione produttiva
E questo significa che c'è un problema riguarda la dimensione d'impresa in Italia
Alla finanza e i suoi rapporti con la crescita al Mezzogiorno vediamo in questi pochi minuti di toccare questi punti così al complesse intanto
C'è da dire che guardando all'export e all'internazionalizzazione produttiva delle nostre imprese non ci accorgiamo che come dice la tabella
Le quote
Dell'export
Dei principali paesi europei degli Stati Uniti sono diminuiti sul totale mondiale negli ultimi anni
Gli Stati Uniti hanno guadagnato scusate i Paesi europei hanno perduto quote tranne la Spagna
E
Gli Stati Uniti
L'hanno perduta lo dico a tutti vanno guadagnata e hanno guadagnato quote anche i Paesi emergenti nel Sud-Est asiatico
L'Italia ne ha perduto e questo è un problema che segnala una questione importante
Anche perché
L'Europa e l'Italia si sono mosse in direzione che sono verso are
Del mondo a basso tasso di crescita
Verso settori a basso contenuto di tecnologia entrambe le condizioni fanno sì che poi riguardo finale siamo aperti dalla quota di mercato
Ma questo come si rimedia è si rimedia col fatto che l'internazionalizzazione produttiva richiede una dimensione i nostri dati
Mettono in evidenza intanto che le piccole imprese esportano solo per il cinquantasei per cento
Mentre s'è l'ottantaquattro per cento del totale l'export che fanno le grandi imprese questo già dice quello che è ovvio l'internazionalizzazione richiede investimento in organizzazione richiede come è stato ricordato poc'anzi era
Un impegno all'investimento nella ricerca
Richiede che ci sia un ma accesso ai capitali
Che altrimenti là dove non ci sia la dimensione non si raggiunge dunque la dimensione strategica rispetto a un mondo che diventa sempre più integrato
A un mondo di cui parliamo continuamente quando parliamo di globalizzazione ma che dimentichiamo quando parliamo del sistema impresa aggiungo
Che se guardiamo all'Europa
Negli ultimi anni si è prodotto un processo di concentrazione
In un nucleo di grandi imprese a cui l'Italia parteciperà partecipato molto poco questo è una questione rilevante
Perché nel momento stesso che questo avviene sarebbe molto importante per il nostro Paese a partecipare del nucleo delle grandi imprese che si va costituendo in Europa nei settori strategici
Che saranno nel futuro dominanti decrescita importanza strategica sui mercati
Dunque occorre dal punto di vista della proposta accompagnare
I processi di internazionalizzazione dunque occorre
Ristabilire le condizioni di convenienza per le la crescita dell'impresa io devo dire qui che c'è un punto che mi pare essenziale
Da economista mi sembra che vada riaffermato un punto cioè che se c'è poca crescita
Delle imprese se lei che imprese grandi menzionano sta difficoltà a rafforzarsi è possibile che le convenienze non siano quelle giuste
Non è possibile immaginare una non razionalizzare economica dei comportamenti degli attori economici io credo che esse siano razionali
E allora guardiamo
Che ruolo può giocare la finanza
Vedo che il ministro Tremonti è andato in aula quindi
C'è modo
Di rivolgere a lui un tema che è quello del privatizzazione ulteriore del sistema finanziario italiano
Del rilievo
Degli azionisti nei meccanismi
Della finanza degli assetti proprietari e gli assetti proprietari anche nella legge della fondazione né leggeri nella legge delle fondazioni recente sono il punto importante e centrale
E ancora una volta il tema degli investitori istituzionali senza maggiore privatizzazione senza maggiore
Articolazione degli assetti proprietari e investitori istituzionali il nostro stemma finanziario stenta a tenere il passo di quello che è necessario per la crescita
Un punto è emerso che emerge da questa rappresentazione che è stata adesso Pres proiettata
Ed è il punto che mi pare
Va detto il va sottolineato con forza
E con forza va ricordato
In la crescita differenziale dei paesi piano una finanza più articolata e qui Luna Kingdom negli Stati Uniti
Nasce secondo le stime delle ricerche che sono disponibili da una maggiore capacità di selezione degli investimenti a elevato rischio anche recentemente in uno studio della
Unione europea si mostra come nel prossimo futuro sarà decisivo il ruolo
Degli investimenti che hanno elevato rischio perché vanno sui mercati nuovi perché sono prodotti nuovi e hanno una capacità di rendimenti grandi ma anche di rischi grandi ci vogliono investitori adatti si vede dal grafico che differenza ci sia tra Giappone unione europea e Stati Uniti
L'Unione europea è una condizione molto meno agevole di quella gli Stati Uniti che hanno una posizione dominante l'Italia è una condizione ancora di maggior difficoltà ecco quello che questo sia un punto importante se guardiamo alla crescita come importante il Sud e finisco col sudore
Per dire che il Sud lo sappiamo tutti ha bisogno e ha un disperato bisogno di mercato
Ha bisogno di infrastrutture ma
Non nella stessa maniera misura di quello che accade
Per il Nord che ha congestionato ha bisogno di essere dei congestionato con di infrastrutture che gli consentono di sviluppare il suo potenziale il Sud ha bisogno di crescere e ha bisogno di quelle infrastrutture che sono domandato
Dal la crescita che si pone in essere devono essere quelle che sono necessari alla crescita e non altre
Questo è un dato che emerge dalla nostra ricerca
Così come il Sud a un enorme risorsa il capitale umano
Io credo che tutti si affannano a ripetere il capitale umano è importante
Tutti ci dicono che nel futuro la conoscenza al capitale umano sono decisivi
Bene io credo che il Sud
A una patrimonio di conoscenze ed intelligenze che può costituire elemento decisivo nello sviluppo vorrei solo dare un dato negli Stati Uniti
Gli occupati
Con più istituzione cioè a più alto livello istruzione rappresentano il trentasei per cento del totale degli occupanti
L'Europa soltanto il venti ventuno per cento del totale degli occupati con più elevata istruzione l'Italia ancor meno
Credo che questo è una opportunità aperta in particolare nel Mezzogiorno che con la sua cultura ampiamente umanistica una ricerca mostrato differenziale delle lauree umanistiche rispetto a quelle tecniche tra nord e sud
Una ricerca che abbiamo fatto a Tor Vergata
Beh il sud
Può contribuire alla crescita perché perché normalmente si ritiene che siamo al periodo la tecnologia dell'innovazione e il cambiamento decano di cosa che è vera
Ma è anche vero che il cambiamento impone adattabilità
L'adattabilità esige capacità
Non solo tecnologica ma di cogliere le interazioni tra le cose la cultura umanistica sembra da ricerche fatte rispondere più direttamente a queste esigenze io credo più assoluta ha di fronte ostile una grande opportunità
E tutti noi l'abbiamo se sapremo utilizzarla concludo
Conciliare equità e crescita rispondere alla domanda di innovazione utilizzare tutte le potenzialità presente nel Paese
è un modo per realizzare un progetto non solo economicamente valido ma anche politicamente vincente vi ringrazio
Bene grazie al professor ora appagamento allora io chiamerei
Qui il
Guidalberto Guidi che al consigliere incaricato di Confindustria
Per le relazioni industriali affari sociali tenga zio Enrico Letta che responsabile economico della Margherita coperto Maroni che ministro del lavoro e delle politiche sociali
Enrico Morando senatore della Repubblica Ets il ministero Economia Giulio Tremonti
Dopo
Comoda deve abbiamo dei tempi un po'e qui stretti
Ma acconto ecco perfetto
Allora un attimo soltanto che ti aspettiamo queste formalità tecniche gli spunti che il professor pagamento su competitività occupazione crescita dell'impresa e ci ha offerto sono stati numerosi io ovviamente vi devo chiedere interventi più possibile asciutti ecco perché
Abbiamo dei tempi piuttosto complesse ma siete assolutamente tutti ai contratti
Di consumata esperienza a Guidalberto Guidi il tema della dimensione
Delle dell'impresa è stato sottolineato con forza dalla relazione
Per professor paga netta sostanzialmente noi soffriamo il fatto di avere poche inglese di grandi dimensioni
Però nello stesso tempo assistiamo ad una scarsa disponibili le nostre imprese a quotarsi hanno andare sul mercato e a sciogliere quello che è uno dei principali temi della nostra economia quella legame che a volte non è sempre virtuoso tra famiglia e impresa
Per Torino cioè
Ma io credo che si
Il problema del nanismo delle imprese italiane è un problema che è stato esaminato più di una volta noi ci siamo permessi e anche di indicare alcune ragione io credo potrei a memoria quelle indicare dieci mila i fornitori o clienti che hanno centocinquanta dipendenti suddivisi in preda di nove dipendenti
Non lo so perché succeda io qualche spiegazione potrei anche tentare di darla però naturalmente questo non è il modo migliore per competere non è il modo migliore per raggiungere quello zoccolo minimo che consenta poi intendesse derivazione andare sui mercati ricerca che inevitabilmente comporta ritorni investimento tempi lunghi
Io negli Stati Uniti conosco bellissime aziende familiari non trovo che la la proprietà in mano la famiglia la crescita l'agenda siano due cose che non possono coesistere
Credo che vadano accompagnate che vanno accompagnate con regole del mercato
Una struttura finanziaria diciamo un contesto sociale non ultimo mi permetto di dire anche così molto sommessamente
Anche magari una un'opinione pubblica che non consideri gli imprenditori e le famiglie di imprenditori come soggetti con una forte propensione a delinquere ecco questo potrebbe essere qualcosa seriamente
Grazie a Guidalberto Guidi che ringrazio anche perché l'intervento efficace ma voi ben a questo punto chiederei ad Enrico letta
Sono molti gli spunti credo tutti assolutamente condivisibili sia per dal centrodestra sia dal centrosinistra francamente della relazione di pagamento la sensazione che abbiamo noi e che credo abbia gran parte della platea e che poi nella politica economica le scelte sono lì quelle da fare e che non ci sia poi una grande differenza fra quello che può fare un governo di centrosinistra quello che poi fa dunque nel centrodestra però le ultime polemiche sembra invece che ci sia un abisso fra i due modelli
Perché perché io penso che effettivamente molte delle questioni sono lì sono quelle e le soluzioni sono abbastanza vicine
La differenza secondo me
Nell'agenda delle priorità che si mettono ed è stato tali la differenza
Senso che pervenire alle questioni calde di questi giorni se si decide che si vuole affrontare il tema di un mercato del lavoro più efficace più efficiente
Che dia la possibilità agli imprenditori di avere più opportunità e ai lavoratori di avere più occasioni
Quindi complessivamente al Paese di crescere io credo che bisogna affrontare il tema se mi permetto comma lo affrontammo ai tempi del governo Prodi col pacchetto Treu quello fu una riforma importante che fu fatta con il consenso benché ci fossero molte opposizioni ma fu fatta con alla fine evitando scioperi generali
Dette più flessibilità
Il milione e mezzo di nuovi posti di lavoro che dal novantasette a oggi sono stati fatti nel nostro Paese sono in gran parte dovute a quella riforma
è stata fatta perché è stata fatta nel suo complesso perché le riforme non si fanno a costo zero e in quella riforma c'era un complesso di interventi positive importanti
Io credo che qui sta la differenza con l'impianto riformatore che è stato proposto oggi che ha un impianto riformatore che ha creato tensioni sociali crea una situazione di sciopero generale
E secondo me non è la soluzione perché la soluzione è quella di una riforma innanzitutto non a costo zero
E poi di una riforma che tenga conto delle novità il lavoro oggi non è più il lavoro di cinque o di dieci anni fa il lavoro oggi lo sappiamo tutti
Entra nel mercato del lavoro uno con il posto fisso è uno con il posto atipico
Tante rigidità nel nostro paese hanno fatto usare il contratto di collaborazione coordinata e continuativa come una specie di via d'ingresso nel mercato del lavoro questo ha ovviamente creato un sacco di scompensi lo sappiamo tutti chi non ha garanzie non ha diritti
Lavora
Ma si trova in una situazione di precarietà guarda al futuro con grande incertezza allora in una parola quello che cambia è l'agenda e Qwest e le priorità e la differenza è forte
Perché io mi chiedo come si faccia a proporre
A un mercato del lavoro come quelle italiane all'opinione pubblica italiana e ai lavoratori italiani ma io voglio dire anche agli imprenditori italiani una riforma
Che si fa costo zero che ha come impatto immediato una situazione che da sei mesi ci stiamo trascinando in cui nonostante che due sindacati su tre vogliano a tutti i costi
Trovare intese dialogare e arrivare a fare delle riforme in cui l'opposizione ha avuto fin dall'inizio un atteggiamento molto molto aperto a partire dal libro bianco sul quale non abbiamo fin dal primo giorno dato un messaggio positivo positiva che poi ha immediatamente scomparso
Dal terreno di discussione perché il governo non l'opposizione l'ha tolto dal tavolo proponendo una cosa che ovviamente poi ha creato grandi io l'ho detto ripartiamo da quel libro bianco ripartiamo da lì c'erano un sacco di soluzioni utili il Governo metta le risorse necessarie
Perché per dare alcune garanzie a chi non ce le ha sono necessarie alcune risorse io son convinto che quella possesso è una soluzione positiva ovviamente il giorno dopo lo sciopero generale però bisogna che il Governo capisca che se c'è stato uno sciopero generale vuol dire
Che il vicolo cieco nel quale si era infilato ha bisogno di un passo avanti e io credo che dal nostro punto di vista siccome noi le riforme vogliamo che si facciano perché non siamo un'opposizione che all'atteggiamento del tanto peggio tanto meglio noi crediamo che il nostro Paese abbia bisogno di riforme e saremo i primi a lavorare perché queste riforme si compiono
Bene grazie Enrico Letta ovviamente alcune per le considerazioni che Enrico Letta fa io nel giro poi al ministro Maroni certamente le dibatterà e le concluderà faccio una piccolissima considerazione che sull'articolo diciotto si è consumato un paradosso del tutto italiano senso siamo tutti d'accordo e anche due sindacati
Incide poco che ha un aspetto diciamo di apertura nei confronti dell'innovazione meno Cofferati abbiamo visto invece una divisione netta apparente del Paese in due parti che è uno dei paradossi in questo momento Ministro Maroni
Beh
La ampia e articolata relazione di Paolo Galli
All'inizio del pomeriggio a
Indicato alle riforme che il governo ha messo in cantiere dicendo sul quali di queste riforme Confindustria d'accordo o no
Dedicate tutte tranne una quella che il governo ha approvato per prima e cioè la riforma del mercato del lavoro il libro bianco Di Biase la riforma del mercato del lavoro immagino che non ne abbia parlato perché la data ha dato per scontato l'ha considerata una riforma implicitamente
Accettata o comunque guardata con particolare attenzione
E in effetti questo è stato noi siamo partiti con l'esperienza di governo a metà giugno
Abbiamo lavorato per tutta l'estate il gruppo guidato da Marco Biagi per fare ciò che nessun Governo prima di noi aveva fatto e cioè una fotografia della situazione del mercato del lavoro Italia l'individuazione delle criticità e un progetto un programma di riforme di legislatura il libro bianco prevedeva due fasi
La prima fase con individuazione delle cose più urgenti e la seconda fase della riforma complessiva
Tutto dei lavoratori chiamato Statuto dai lavori
La prima fase la fase uno che comprende le cose che a giudizio di Marco Biagi e di molti commentatori erano e sono le più urgenti sono state quelle riflesse
Nella proposta di riforma del mercato del lavoro la delega che il governo ha approvato il quindici novembre non ieri o l'altro ieri il quindici novembre
Che è composta da tredici articoli in cui si parla di riforma del Collocamento pubblico di riforma del collocamento privato di riforma del sistema degli ammortizzatori sociali di riforma della formazione di introduzione di nuove tipologie contrattuali il job on call il job sharing il buono lavoro di una serie di altri provvedimenti tra cui anche la modifica per tre casi limitati dell'articolo diciotto
Per tre casi di lavoratori a cui non si applica l'articolo diciotto e quindi non c'è nessuna lesione di diritti
In fondo alla delega penultimo articolo tanto per dire quanto poco importante fosse per il governo rispetto al resto del contenuto della delega
A me pare che la proposta che il governo ha fatto altro non sia appunto che la trasposizione del libro bianco di Biagi fase uno in una proposta di legge ora mi viene un po'da essere perplesso quando sento bisogna accantonare la riforma e ripartire dal Libro Bianco questa riforma proposta di riforma è il Libro Bianco di Biagi non so di che cosa stiamo parlando
è il libro bianco è la parte più urgente è la parte più urgente del libro bianco
Il cantiere di riforma del mercato del lavoro sia per per il giorno dopo l'insediamento del governo
E continua vorrei ricordare solo i più distratti e a me spesso che ieri il Consiglio dei ministri su proposta mia approvato un decreto legislativo di riforma del Collocamento dei servizi
Pubblici del Collocamento con l'abolizione delle liste di collocamento l'abolizione del libretto di lavoro l'estensione a tutti del metodo della chiamata diretta
Per arrivare a raggiungere un obiettivo molto semplice
Rendere competitivo il collocamento pubblico non come qualcuno ha detto ho cancellato lo chiuderlo renderlo competitivo
Assieme ad un sistema di collocamento privato non pubblicò che sta nella delega perché oggi il sistema di collocamento pubblico colloca solo quattro lavoratori su cento impiegando risorse che dovrebbero consentirne di collocare novantaquattro su cento non solo quattro socie questo è il vero scandalo allora in conclusione capisco
Capisco che la politica e la politica figuratevi se non capisco queste cose capisco che c'è bisogno di contrastare in ogni modo il Governo capisco che si debbano si possano o si vogliano usare tutti gli argomenti e tutti gli strumenti ma dire che la riforma che il governo proposto dal mercato del lavoro eh
I licenziamenti ex articolo diciotto significa come minimo non avere letto ciò che il Governo ha fatto dopodiché
Dopodiché
Lo scontro sociale il governo non lo vuole abbiamo chiesto e ribadito che ne siamo pronti al dialogo siamo pronti a discutere abbiamo chiesto ai sindacati
E a Confindustria sedetevi attorno a un tavolo diteci voi che formulazione volete dell'articolo diciotto se quella del governo se quell'elaborata dal Governo
D'Alema
No perché anche il governo D'Alema propose l'eliminazione dell'articolo diciotto per le imprese con meno di quindici dipendenti copia dei quindici le pene
Se quella proposta dalla UIL cioè la sospensione dell'articolo diciotto per il Sud se quella proposta dalla CISNAL o quale qualunque altra proposta se la risposta che ci viene data è noi siamo pronti a dialogare a condizione che il dialogo non ci sia perché viene tolto di mezzo quell'argomento mi pare che non si possa parlare di dialogo sciopero generale chiudo
Noi non temiamo abbiamo un grandissimo rispetto del ruolo e della funzione dei sindacati ci mancherebbe altro non possiamo però perché siamo un governo eletto per realizzare un programma accettare la il ricatto più o meno velato di chi ci dice se non ritirate le vostre proposte facciamo lo sciopero generale persino Ciampi subì uno sciopero generale me lo disse quando andai da lui
Ci sarà lo sciopero generale dopodiché io mi auguro che il dialogo possa ripartire perché ci sono nella proposta del governo cose molto più importanti la riforma degli ammortizzatori sociali collocamento e formazione eccetera eccetera
Dell'articolo dodici che la delega della delega che la sospensione dell'articolo diciotto per lavoratori che ripeto oggi non hanno alcuna tutela
Bene
Quello che vince Maroni sostanzialmente lo possiamo girare ad Enrico Morando cioè Maroni dice anche la sinistra per ragioni politiche fa finta magari di non vedere alcune cose che magari se fosse al governo condividere
Ma io voglio venire a questo problema tuttavia credo che dobbiamo un po'prendere sul serio lo studio che qui ci è stato presentato è uno studio comparativo sulle capacità competitive del sistema Italia delle imprese italiane
Che a un certo punto
Conclude con precisione l'analisi dicendo ci
In generale
Quindi io penso che le questioni di finanza pubblica
Che sono decisive
Per garantire che il merito di credito del nostro Paese per quello che incide sugli andamenti di finanza pubblica e quindi sul differenziale di inflazione
Diciamo
Vengano a quanta io penso che su questo punto bisogna avere una una particolare attenzione da questo punto di vista so che Tremonti spiegherà che non è una manovra correttiva luglio è molto più bravo di me io diventavo nomi ma io considero un atto di responsabilità positivo al di là del merito quello che il governo ha deciso ieri è un tentativo di segnalare un'attenzione una vigilanza del Governo su questo tema degli andamenti di finanza pubblica
Perché vorrei che fosse chiaro che se ci riparte un significativo differenziale del tasso d'inflazione tra Italia e gli altri Paesi
Tutto lo sforzo che noi facciamo negli altri campi per recuperare competitività viene immediatamente divorato
Detto questo
Vorrei venire a quei tre fattori molto rapidamente liberalizzazione
Costi TTT qui significa si legge costi più elevati dei servizi a rete
è stato fatto è stato sia realizzato un processo molto significativo di privatizzazione un processo significativo ma non altrettanto forte di liberalizzazione dobbiamo accelerare il cammino del Paese su questo versante
Dobbiamo chiedere all'Europa il vero di poterlo fare in un sistema in una condizione di reciprocità ma dobbiamo accelerare il passo ora su questo punto io vorrei dire
Pochissime parole servizi pubblici locali nella legge finanziaria di quest'anno in vigore c'è un articolo l'articolo trentacinque che da questo punto di vista cioè nel realizzare un processo di liberalizzazione è un disastro
Badate questo è l'unico articolo su cui sulla nella finanziaria al Senato maggioranza ed opposizione avevano votato assieme scrivendo assieme un articolo che liberalizzava
Alla Camera la maggioranza e il Governo hanno stravolto tutto
Dico
Siccome lo studio ci dice che il problema della liberalizzazione è cruciale è disponibile la maggioranza e al governo noi lo siamo da domani mattina
A rivedere l'articolo trentacinque che peraltro mi risulta anche inattuabile della legge finanziaria sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali
è Commodo secondo me per prendere sul serio le indicazioni che Confindustria con il suo studio qui cita altra cosa salto il secondo fattore e vengo al terzo eccesso di capitale fisso
Professore pagamento e ma anche anche Galli hanno spiegato benissimo di che cosa si tratta
Penso che il problema esista intendiamoci qui questa una platea di imprenditori e e io vorrei dire che nel nostro Paese certo
A determinare un eccesso di capitale fisso induce anche la rigidità la rigidità del sistema è ancora acerba quota di rigidità del mercato del lavoro non l'ho mai negato non capisco perché dovrei venirlo a negare proprio qua il problema è un altro però
C'è un sistema Paese che ha caratteristiche rigide faccio un esempio un po'troppo ignorati secondo me dallo studio faccio un esempio il fatto positivo che la stragrande maggioranza comparativamente molto più grande
Di quanto non accada in Germania in Francia di lavoratori italiani possegga la casa abbia la casa in proprietà è o no un fattore che nasce nella società e non nel rapporto d'impresa di rigidità per il fenomeno della mobilità e della flessibilità della prestazione di lavoro lo è ma non credo che ci sia nessuno disposto a giocarsi il vantaggio che al Paese da aviere lavoratori che sono proprietarie di casa in funzione è vero del del venir meno di questo fattore di questo fattore di rigidità quindi siamo l'Italia abbiamo certe caratteristiche tra tra queste caratteristiche c'è anche un fatto culturale
L'idea dell'imprenditore italiano qualcuno lo conosco anch'io
Diciamo che insomma se c'è una macchina nuova e migliore che produce quello che fa quel lavoro beh insomma
E meglio prenderla prima che dopo ecco mettiamola mettiamola così ora tuttavia anche a questo proposito anche a questo proposito mi chiedo ma scusate se l'analisi che condividiamo
Se l'analisi che condividiamo è che ci sia un eccesso di capitale fisso i fattori sono un po'più ampia a mio giudizio di quelli che richiama lo studio ma prendo per buono anche quel su questo punto lo studio ma allora voi mi spiegate la priorità della priorità assicurata alla legge Tremonti
Voi me lo dovete spiegare perché se c'è un eccesso di capitale fisso noia assegnando priorità delle priorità alla legge Tremonti cosa abbiamo fatto abbiamo rincarato questo eccesso aggravato questo eccesso tra l'altro vedete io non sono credo uno dei pochi chi a sinistra ha sempre detto io penso che la legge Tremonti grosso modo così come Clint certe circostanze temporali e di andamento congiunturale è una legge necessaria buona
Peccato che il governo me l'abbia approfondì prima promessa e poi approvata in una fase di ciclo alto degli investimenti
Con un risultato a mio giudizio particolarmente negativo e cioè ha bloccato gli investimenti che ci sarebbero stati comunque ora si impone a mio avviso vi prego di credere non è soltanto il mio avviso la legge Tremonti può essere una buona legge e adesso speriamo che funzioni davvero perché il il ciclo degli investimenti nel frattempo è diventato disastroso
Siccome la legge Tremonti costa è una ha questa caratteristica è una buona legge per una certa fase congiunturale ma costa
Allora io dico ma all'ora in primavera abbiamo fatto bene a consentire che alla legge Tremonti fosse riconosciuta questa priorità non era meglio Ministro Maroni
Partire su quel versante assieme al decreto sul tempo determinato che è stato fatto e sul quale io dò sostanziale giudizio positivo lode quanto allora non lo dico soltanto adesso
Lo dico l'ho detto anche allora bene ma non era meglio allora e ho terminato direttore prendere sul serio immediatamente la priorità dell'intervento sul mercato del lavoro rimandare la Tremonti ad una fase di ciclo basso degli investimenti siccome costa utilizzare quelle risorse per cominciare a offrire risorse il sostegno all'ipotesi della riforma del mercato del lavoro in particolare degli ammortizzatori sociali introducendo uno strumento universale di tutela del reddito per i lavoratori inoccupati e disoccupati
E non era meglio fare il contributivo pro rata per tutti nelle pensioni immediatamente che non c'è nel vostro disegno di legge che non c'è nel vostro disegno di legge e che invece ci dovrebbe stare serve sta a cuore una riforma vera del sistema previdenziale
Da questi due interventi derivavano risorse poche poche nel medio periodo quel mille cinquecento due mila miliardi di lire
Che avrebbero potuto consentire al ministro Maroni di partire facendo la riforma degli ammortizzatori sociali seguire con lo Statuto dei lavoratori dei lavori
In quel contesto secondo me anche questo l'ho detto fuori da qui anche in contesti un po'più difficili e non vedo perché non dovrei ripeto lo in quel contesto si può e si deve discutere anche di articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Per grazie a Morando io credo che alcuni degli spunti per lui ha sollevato possano introdurre l'intervento del Ministro Tremonti
Data le esigenze vi fu
Veneto
Asciutto
Grazie no
Risposte
Anche cercherò di evitare risposte a alle polemiche formulate dal relatore che mi ha preceduto invece di dire o di dimostrare che lui dice cose sbagliate cercherò di dimostrare che le cose che dico io sono abbastanza giuste
Venendo qua mi hanno detto è un esame un esame severo preparati
Il clima è thatcheriano e quindi devi essere all'altezza della sfida
E mi sono letto la più recente autorevole biografia della Thatcher
La lezione che si può trarre da un analisi del decennio thatcheriano è molto chiara una combinazione di principi chiari e di estremo pragmatismo
Il legame tra i due il principe pragmatismo sulla direzione verso la quale si voleva andare chi non capire qual era la strategia della Thatcher all'inizio l'accuso specialmente durante il primo mandato di incoerenza e di passi indietro o di falsi cambiamenti oggi è chiaro a tutti che avevano torto
Quello che cerco di dire e che i meccanismi democratici occupano a differenza de delle rivoluzioni o dei meccanismi non democratici occupano necessaria spazio di tempo per essere chiari e per dirla in italiano la Thatcher nel primo mandato non ha fatto un tubo
Non solo ha invitato la sconfitta elettorale con la guerra nelle fatto tante
La attività per cui la Thatcher passa alla storia non percepita all'inizio mai era fondamentale già la direzione e la scelta di marcia
Avviene solo nel secondo mandato la prima simbolica riduzione delle imposte avviene nel secondo mandato alle privatizzazioni avvengono nel secondo mandato
Il grande sciopero contro i minatori che marca ideologicamente o politicamente
L'età della Thatcher avviene nel mille novecentottantaquattro essendo la Thatcher stata eletta nel mille novecentosettantanove
Quello che vorrei direi chiudendo questi riferimenti eh
è stata bravissima la Thatcher cerchiamo di essere abbastanza bravini anche noi ma dateci un po'di tempo per che esiste anche un problema di tempo
Questo non vuol dire che faremo le riforme nel prossimo mandato ne faremo nel prossimo anno ma francamente non considerate a otto mesi di tempo agosto incluso come il tempo nel quale uno fa il bilancio definitivo
Valutate la direzione di marcia
Nella intervento del dottor Galli leggo sono stati fatti nei primi cento giorni alcuni provvedimenti bene probabilmente è noioso a fare una indicazione sommaria di petto avvenimenti
Il contratto di lavoro a tempo determinato
La legge per le infrastrutture la legge per il rimpatrio dei capitali l'eliminazione di una tassa sulle successioni che non interessa ai ricchi ma la piccola e media impresa io no mai capita perché una che ha cento miliardi dovrebbe essere esente è una che aveva umiliato in un capannone Mathas
Fatto
La legge sulle fondazioni bancarie la legge sui fondi immobiliari la legge per vendere pezzi di patrimonio immobiliare
La legge per scendere la proprietà dalla gestione delle infrastrutture mi fa piacere sentire che il testo o la scelta è giusta ebbene perché non l'ha fatta loro nei primi anni
E giuste andremo avanti e ci sarà un regolamento molto buona ed efficace
L'elenco delle cose fatte occupa ventiquattro caselle legislative e non credo siano marginali tra queste anche la legge Tremonti che detassati gli utili la facoltà della sinistra di prevedere l'undici settembre a chiaramente del miracoloso
Comunque ci si è posto un problema di della vita cerco di essere molto chiaro per loro la priorità era la rottamazione per noi e la detassazione per tutti
E a proposito di costi
Gli onorevoli qui presenti i presidenti qui presenti devono a spiegarne com'è che la detassazione dei consumi Patta gettito e la detassazione degli investimenti e lo fa perdere quando me lo spiegate mi prendo sul serio
è evidente che gli effetti di un cambiamento io non ho titolo per valutare la qualità dei cambiamenti ma la quantità assi e sono ventiquattro interventi che modificano strutturalmente intensamente
L'architettura politica ed economica di questo Paese
è evidente che non tocchiamo i loro effetti
Ma colleghi firmerò la bozza di regolamento sulle fondazioni bancarie c'è voluto tempo per farlo ma eliminerà una scandalosa e non trasparente ma non morta su una quota di ricchezza del Paese e non di alcuni
I fondi immobiliari i fondi immobiliari non ci sono ancora è vero stiamo aspettando dalle autorità competenti
Il parere tecnico per varare regolamento operativo ma sarà un passaggio fondamentale nella costruzione di un mercato finanziario in questo Paese
E poi avemmo le grandi deleghe
A Barcellona
Abbiamo verificato l'assoluta coerenza tra le deleghe impostate da questo governo e il fitte dura del impianto che è liberale e sociale insieme di Lisbona prima e di Barcellona Lisbona è un manifesto per Barcellona inizia e si a configurarsi come un'agenda
Ebbene l'idea che le riforme previdenziali debba hanno basarsi sugli incentivi alla permanenza nel mercato del lavoro degli anziani
Cito testualmente il secondo pilastro somma le basi della nostra riforma i l'avevamo fatta questa scelta prima di Barcellona
L'idea che le riforme fiscali partono dal basso
Per i redditi delle persone fisiche ciò dispiacerà tremendamente la sinistra ma partiranno dal basso dalla povera gente quando ci saranno i soldi non partiranno dall'alto ma dal basso
Per
Quanto riguarda la riforma fondamentale che quella del mercato del lavoro
La riflessione che ho fatto a Barcellona discutendo con un capo di Stato straniero è stata questa non si riduce il livello della garanzia si sposta l'asse della garanzia dall'impresa alla società la garanzia sul posto di lavoro non te la può dare il piccolo imprenditore bloccato da una legge
Che gli chiede l'impossibile te lo deve dare la società con un meccanismo di formazione
Di ammortizzatori con un mercato del lavoro più efficiente che non quello prodotto dall'anti mercato come gli uffici di collocamento
Con tasse che si riducono dal basso verso l'alto con
Investimenti nell'educazione
Cerco di finire noi faremo le riforme faremo nell'arco di tempo giusto le riforme per le quali ci siamo impegnati
Abbiamo avuto un anno difficile abbiamo avuto una notevole criticità nei conti pubblici senatore Morando dice due mila due mila uno lo dice benissimo ha una notevole esperienza a proposito di dissesto dei conti pubblici
Per essere chiari
Tra tra tra dire che c'era il buco e fare la riforma vi assicuro avrei preferito a fare la riforma ma bisogna essere cretini fa una polemica una riforma qualsiasi politico sceglie la riforma e se siamo stati costretti deve evidentissimo tra l'altro anche nei dati di Confindustria se siamo stati costretti a correggere gli andamenti in quattro mesi per trentasette mila miliardi cifra di allora con le difficoltà connesse beh questo non l'abbiamo fatto per fra uno spot elettorale l'abbiamo fatti perché era un vincolo che ci veniva imposto dal adempimenti comunitari e dalla ragione
Faremo le riforme ieri abbiamo varato due provvedimenti fondamentali lascia stare la politica la polemica spicciola del non senza al quale si è iscritta dura
L'opposizione
Saremo due provvedimenti uno riguarda la immissione progressiva del patrimonio pubblico in una società noi abbiamo un enorme passivo
Ma abbiamo anche un e norme più grandi attivo il passivo è spesso in titoli e sta sul mercato
L'attivo è fuori dal mercato e deve essere gestito e valorizzato e noi siamo convinti di riuscire a estrarre una quantità notevole di flussi di ricchezza e di capital gain
Per finanziare le riforme
La secondo strumento è una società che raccoglie mezzi finanziari
Sul mercato per finanziare le infrastrutture e le riforme in questo modo liberando e poi verrà la ripresa liberando le risorse necessarie per una riforma fiscale che dal due mila tre riguarderà le imprese e i redditi più bassi
Per le imprese noi garantiamo la base imponibile migliore che c'è in Europa l'aliquota media europea e un principio di riduzione dell'Iva acqua sul lavoro per l'IRPEF finiamo
Di fare i conti e partiremo comunque anche con la riforma dell'IRPEF chiudo tornando all'origine ho cominciato con la Tercera e finisco con la Tecce nel senso delle citazioni di allora allora diceva hanno in RAI non può sbagliare e fu aggiunto non può sbagliare neanche il sindacato tutti possiamo sbagliare può sbagliare anche sindacato grazie sarebbe interessante poi un secondo giro ma non ce lo possiamo più permettere perché i tempi sono scivolati davanti per cui io vi ringrazio tutti i partecipanti al nostro pane grazie ministro
Maggio
A questo punto siccome dobbiamo recuperare alcuni minuti perché poi consentire alla al presidente Prodi di tenere la sua relazione io questo punto invito al podio Orazio Maria Petracca
Per la relazione introduttiva su riforme e sviluppo ed equità
E lo ringrazio se riuscirà ad asciugare seppure di qualche secondo la sua relazione
Certo
Cercherò in pochi minuti
Di introdurre la trattazione spero anche la spiegazione di quello che definirei un paradosso se non fosse che qui di paradosso già si è parlato più volte dal Quadrio Curzio fino allo stesso De Bortoli poco fa diciamo allora la stranezza del fatto che una volta fino a poco tempo fa neanche tanto tempo fa a parlare di riforme di riformismo a dichiararsi riformisti era uno solo certe forze le politiche allora c'erano i conservatori e riformisti appunto il il rivoluzionario
Oggi tutti quanti siamo ex conservatori ex reazionaria ex
Rivoluzionari e tutti quanti ci dichiariamo riformisti
Non solo ma specificamente il progetto di riforma di struttura
Che è stato il concetto sul quale o lo slogan se volete dipende dal giudizio politico che serve da col quale la sinistra socialista e comunista ha gestito la propria tattica la propria strategia di politica economica dall'immediato dopoguerra fino agli anni Sessanta
Era un concetto che appunto caratterizzava queste forze politiche oggi quello che più di tutti parla di riforme di struttura è il presidente di Confindustria
Ma il paradosso non è questo il paradosso è che mentre tutti quanti parliamo di riforme tutti ci dichiariamo riformisti di riforma adesso dato permettervi stormo che ha appena finito di dire il contrario ma insomma
Di riforme se ne facciano pochi mi ha fatte poche il precedente governo di centrosinistra ha difficoltà a farne questo nuovo governo che pure a
Ha un vasto programma di riforme anzi si è caratterizzato come un Governo che giocava la carta della modernizzazione
Allora dobbiamo qual è la perché così difficile per fare questo dove stanno i nodi da sciogliere le strozzature i fattori ostativi diceva moderno ricorrere a tante metafore io credo che per essere molto breve
Si possono individuare almeno tre livelli di risposto tre livelli sui quali bisogna riflette un primo livello riguarda direttamente la struttura del sistema sociale
La struttura della società
E avesse avuto lo sappiamo tutti quanti che ci siamo lasciati alle spalle ormai da tempo
Quella che era una struttura della stratificazione sociale che era in sostanza una struttura di crassa una società in cui il paradigma del conflitto sociale era la lotta di classe
Oggi al posto di quella vecchia struttura che cosa c'è qual è la bassa dominante la massa dominante oggi una
Congerie di una ammontare a morte fu di ceti
Ma questi ceti medi da che cosa sono caratterizzate sostanzialmente qual è
La logica dei loro rapporti la logica dei loro corpi è sostanzialmente una logica corporativa oggi è questa la logica dominante nella società italiana è questo che rende molto difficile la gestione del cambiamento di vita
Ora
Fin qui non c'è proprio niente di nuovo per la verità sono analisi largamente scontato della sociologia negli ultimi dieci quindici anni quello che vi propongo come un dato che mi pare invece valga la pena di essere valorizzabili perlomeno valga la pena di di una riflessione è che questo dato si ritrova pari pari poi nella situazione in cui la cura il sistema politico italiano vedete noi usciamo da un decennio anzi non siamo usciti in realtà stiamo da da dieci dodici anni dicendo che il consociativismo era il vizio tipico della Prima Repubblica
Il peso perché un soggettivismo il fatto che maggioranza e opposizione votavano insieme perché questa era la logica dei rapporti fra Democrazia Cristiana il Partito comunista
E che poi finalmente siamo usciti da questa logica ebbene della ricerca che abbiamo fatto che ha fatto per la verità Marco Giuliani in questo caso specifico
Escono queste cifre
Se fate il conto di tutte le leggi approvate durante la tredicesima legislatura quella governata dal centrosinistra con il Polo all'opposizione
Ebbene trovate qui i due terzi delle leggi due terzi sono stati approvati da una maggioranza che raccoglieva oltre il novanta per cento cinque per cento dei deputati
E un altro dodici per cento è stato approvato quindi tutto falso arriviamo già settantotto è stato approvato guarda maggioranza che stavano Taranto ottantacinque il novantacinque per cento solo l'undici per cento di Lecce o questi non sono dati del quale scandalizzarsi secondo me
Ci sono anche dati che si spiegano con il fatto che viviamo in un Paese dove c'è un eccesso di leggi e allora c'è una quantità infinita di norme che non hanno sapienza politica ma hanno soltanto una valenza tecnica per cui non c'è motivo che diventino ragione scontri però questo dice anche come ci troviamo di fronte a una situazione in cui ci sono grandi gruppi corporativi che sono trasversali rispetto al sistema politico che si trovano sul versante del centrodestra come sul versante di centrosinistra
E che vanno rimossi io credo che non sia impossibile farlo poi lo dirò in un attimo sul Cermis
E basta basta del resto a fare una considerazione elementare tanto vale farla subito se è vero che la società moderne frequentata in gruppi corporativi allora è anche vero che ciascuno di voi perché voi non neppure siamo dentro questo processo bis
Ciascuno di noi è al tempo stesso membro di più corporazioni e cioè in qualche modo racchiude in se stesse una forma di interesse generale perché avendo contemporaneamente più interessi può configurarsi come tedesca l'importante è che il sistema politico faccia
Per un anno su quest'aspetto e non soltanto e mi pare che oggi facciamo questo per quanto riguarda il livello del sistema sociale
A livello di sistema politico abbiamo
Un altro secondo me fatture ostativo rispetto alla politica delle riforme lasciamo perdere qui le polemiche sul meccanismo elettorale sei buono sette attivo
In realtà a me pare che il meccanismo elettorale uscito dalla riforma del novantatré sia meglio di quanto comunemente si legge
E comunque un meccanismo elettorale che per tre volte di seguito ha fatto l'unica cosa che possono fare i meccanismi elettorali e cioè ha fornito risultati tali da poter informare direttamente una maggioranza di governo senza mediazioni politiche
Lo ha fatto nel novantaquattro ha fatto nel novantasei e ancor meglio l'ha fatto nel due mila uno
Perché è stato questo sistema elettorale che ha permesso di trasformare in una maggioranza larga ma non di voti larga ma non larghissima in una larghissima maggioranza seggi come è nella logica dei sistemi maggioritari a questo servono i sistemi di Pacciani
Però agli effetti della governabilità e qui degli effetti di fare le riforme non basta che ci sia una maggioranza di governo occorre che una maggioranza sia poison nel suo programma
Compatta nel suo indirizzo politico stabile nel tempo è stabile il tempo non vuol dire soltanto che capace di durare a lungo vuol dire anche senza conflitti interni che la rendano precaria seppure duratura c'è una maggioranza che non deve giorno per giorno discutere alla propria sopravvivenza
Ora questo effetto non serve a niente il sistema può fare poco il sistema elettorale la variabile decisiva è il sistema dei vertici e noi stiamo pagando una situazione abbiamo pagato perde due legislature precedenti
E in parte ancora adesso
Questo è un fattore di cui non si può sottovalutare il peso stiamo pagando una situazione in cui si è destrutturato il vecchio sistema dei partiti e ancora non si è consolidato un nuovo sistema soprattutto sul versante di sinistra e per la verità
Soprattutto sul versante sinistro il vecchio sistema è andato a per aria Nuccio e quando un sistema dei partiti è frutto non c'è meccanismo elettorale che possa garantire la governabilità e non ci sono condizioni stabili quindi di non ci sono le condizioni strutturali per poter dei Fab Four
Naturalmente però si può far sono tali interventi anche qui è facile indicare qua se per esempio si va verso una forma di valorizzazione io personalmente perché vede a capo del governo altre di come presente a Repubblica mi sembra una via da che don però qui per esempio c'è l'onorevole Fini fautore di questa crisi
Ma se si vanno verso se si va verso meccanismi di questo genere probabilmente si può garantire una maggiore coesione anche al di là di quella che è la il formato del sistema dei partiti io già del novantuno presentato una proposta
Ragionata per la elezione diretta del capo del governo
Proprio qui in questa sede non veniva bastardo vizio di costituzionalità organo dove certe regioni proibito terzo livello sul quale dobbiamo riflettere ancora un attimo
Che è il livello cosiddetto test del sistema cosiddetto istituzionali
Noi abbiamo un sistema in cui
La posizione del governo nell'arena legislativa la posizione del governo rispetto al Parlamento il rispetto alla sua stessa maggioranza è estremamente debole
Non dico questo governo un qualsiasi governo io dico il governo come istituzione
Tante vi ricordo che qualche anno fa ormai parecchi anni fa Cassese Sabino Cassese pubblicò un saggio
Che portava questo titolo c'è esiste un governo in Italia
Sapevo vive qua e da questo punto di vista la situazione non è cambiata minimamente in questi anni non c'è stato nessun intervento in questo e anche qui dalla ricerca che abbiamo svolto che criteri fa parte di questo complesso di studi promosso dal Centro Studi Confindustria c'è un dato che mi pare significativo ce ne sono veramente decide da me bene vede propongo soltanto uno
Quale
In tutti i Paesi le leggi di origine governativa cioè quelle che sono attuazione di proposte presentate dal governo sono più numerose le leggi
Che invece sono attuazione di proposte presentate dai parlamentari e questo succede anche in Italia come è ovvio per ragioni che adesso non sto a spiegare solo che in Italia il tasso di successo delle iniziative governative e del quarantanove per cento nella maggior parte dei Paesi OCSE e del novanta per cento
I Paesi vicino a noi il Canada con cinquantasei per cento la Francia settantuno il Portogallo con settanta
Tutto questo che vuol dire che non si possono fare riforme in questo Paese io non credo
Io credo però che ci voglia un forte investimento di volontà politica
E noi abbiamo un esempio anche abbastanza recente che quindi viene facile citare anche a titolo di conclusione di questa breve introduzione dato che c'è proprio c'è il Presidente però
Come diceva
Quadrio Curzio della sua introduzione
Quello che fu il terzo miracolo italiano l'ingresso nell'area dell'euro quella fu una grande riforma e fu realizzata grazie a che cosa grazie ad una grande determinazione politica grazie un grande investimento di volontà politica
Alla fine è la volontà politica quella che
è decisiva gli effetti della riforma grazie
Grazie grazie Petrarca
A questo punto invito a salire sul palco per l'ultima nostra tavola rotonda Piero Fassino del segretario dei DS che viene sostituito
Tra Pier Luigi Bersani ringraziamo
Gianfranco Fini vicepresidente del Consiglio dei ministeri
Luciano Petracchi presidente della Confartigianato Nicola Tognana vicepresidente della Confindustria
Allora nel secondo
Che ci sistemiamo
Gli spunti sono numerosi e si parte ovviamente dalla domanda di fondo
Io vivo già lei prima ad un rappresentante
Dell'opposizione
Pier Luigi Bersani che è stato ministro dell'industria il ministro dei Trasporti nella precedente
Legislatura governata dal centrosinistra
Vi chiedo se ci sia una qualche possibilità di arrivare a disegnare un percorso di riforma istituzionale in una situazione come quella politica attuale
Di contrapposizione molto forte fino al punto anche di una reciproca e legittimazione
Ma attivamente come se fossero Petracca noi stiamo ormai con tutti e due i piedi e dentro non ho singolarità abbiamo avuto una riforma elettorale
Importante certo non compiuta per molti versi non abbiamo avuto altro e quindi
Diciamo che ho avuto degli affetti un po'anche di di torsione del sistema istituzionale cioè abbiamo vissuto una condizione di fatto sta avendo con sé ma di fatto che è già diciamo riformati implicitamente
Dall'atto d'esempio del ruolo del del Presidente del Consiglio
Questa diciamo configurazione implicito una sorta di elezione diretta del capo del governo senza che però ci sia il quadro relativo Presidente Consiglio che diventa capo della maggioranza con effetti secondo me piuttosto seri a volte drammatici sulla logica di funzionamento del Parlamento
E così via e quindi da questo negoziato grave metterci le mani
Non c'è dubbio
E bisognerebbe che si creassero condizioni perché ci si potesse mettere a un tavolo maggioranza e opposizione
Per trovare nuove regole non siamo sempre stati siamo di quest'idea
E dopodiché ci sono i fatti le cose reali che è inutile nascondersi
Gli sforzi che sono stati
Fatti
Negli ultimi anni o più o meno recentemente ormai sono tutti datati della verità
Si sono incagliati attorno alcuni punti
Sui quali non si può discutere con sufficiente distacco io lo dico così poi qualcun altro lo vedrà in un altro modo
Ma se si parla di giustizia
O se si parla di conflitto di interesse e non si riesce a discutere con sufficiente distacco e distanza
E serenità
E questo io francamente non riesco a vedere come posso essere un tema sormontabile
Se non con un'assunzione assunzione di responsabilità di fronte a questi temi
Da parte di chi maggiormente deve prendere
E voglio anche dire attenzione
Se noi oltre passeremo la vicenda del conflitto le interessa con uno sconto
Come quello che si delinea fra maggioranza e opposizione le prossime settimane
Noi potremo non so per quanto tempo dare l'addio a una discussione di riforma quaranta che questo non è un è una costatazione della profondità del problema che abbiamo di fronte
E non si dica badate potevate risolverlo prima questo tema lasciatelo questo questa discussione da siamo la al dibattito interno ai DS che si sono appassionati di questo tema lasciamo la lì perché ci sono Paesi al mondo che non hanno bisogno di leggi per sapere cos'è il buon senso perché nessuno occhiale a che governa le affissioni a Parma potrebbe fare il sindaco di Parma
E non lo sentirebbe come un'offesa sentirsi dire guarda se vuoi fare il sindaco non puoi fare le affissioni
Né come una limitazione
E quindi chi ha questo problema deve risolverlo
Deve risolverlo
Altrimenti il paese si mette in un'impasse
Io credo che se non c'è questo francamente non vedo come noi possiamo migliorare la situazione e ne avremo dei problemi perché adesso
Voglio dire non so mi fermo qui io
Poi c'è un prossimo c'è un secondo scusa se lei prende esempio Régis Debray riusciamo a fare un secondo
Ah volevo no luogo fermo quest'uomo su Vendola Palombaro opere notte ove il restituiamo la parola per perché le cose mi sembra che lei abbia in qualche modo posto una pregiudiziale anche una domanda molto seria
Al vicepresidente
E del Consiglio onorevole Fini c'è una pregiudiziale computer intese c'è
Un
Must macigno da rimuovere
Quindi mi sembra che questo sia tema sul quale possiamo in qualche modo discutevano
Sì io prendo atto ovviamente di quello che dice un autorevole esponente della sinistra quale l'onorevole Bersani ma ne prendo atto e non faccio nulla di più
Nel senso che l'opposizione o la sinistra è padronissima di dire c'è una pregiudiziale come dice il direttore de Bortoli ma si dà il caso che la maggioranza che ha legittimamente il diritto dovere di governare abbia già presentato tenendo fede all'impegno preso con gli elettori un disegno di legge per regolare la materia
Definita conflitto d'interessi poi è pienamente legittimo giudicarlo debole giudicarlo non sufficiente è altrettanto legittimo e direi doveroso per chi lo ha presentato dire è un intervento legislativo che risolve il problema o comunque ci situata all'interno di una legislazione che ha altri precedenti in sede comunitaria quel che considero grave da un punto di vista politico è dire be sia ben chiaro che c'è la pregiudiziale c'è il macigno sulla strada c'è un problema che ho viene risolto come pare a noi perché questo poiché sostanzialmente quel che ha detto il l'onorevole Bersani oppure
Oppure siamo disponibili
Siamo disponibili a dialogare per le riforme devo anche dire che sì ne prendo atto ma procediamo tranquillamente sulla nostra strada in che senso
Nel senso che è verissimo che le riforme soprattutto quando sono riforme istituzionali sarebbe molto bello riuscire a scrivere le con una larga maggioranza
Personalmente credo di poter anche dire c'ho provato ai tempi della Bicamerale ricordo a me stesso come si dice in queste circostanze
Che diventa meno credibile la nobile affermazione le riforme istituzionali scriviamo le insieme
Se si rappresenta come nel caso dell'onorevole Bersani una parte che non ha esitato a fare una riforma quella del capo quinto della Costituzione il federalismo a fine legislatura con quattro voti di maggioranza e lasciando quindi di fatto alla governo successivo una situazione predeterminata
Aggiungo che non mi sfugge che quella referendum
E costituzionalmente era previsto abbia poi approvato il capo quinto della Costituzione così come era stato concepito dal centrosinistra ma ecco richiamo soltanto a un minimo di coerenza in che senso nel senso che se le riforme istituzionali bisogna cercare di farle in una logica che by partisan b e allora non si può auspicare questa logica quando si è all'opposizione e poi dimenticarla quando si va in maggioranza quando al centrosinistra è stato maggioranza ha fatto quel che ha voluto verificato l'impossibilità di farla Polo previsti quanto alla possibilità di dialogare per il futuro solo a condizione che
Questo è un atteggiamento che noi non consideriamo costruttivo il Governo e mi assumo la responsabilità di quel che dico ovviamente non può nel momento in cui si confronta con l'opposizione
Partire dal presupposto che o si accetta la condizione che l'opposizione pone che può essere conflitto di interessi risolto solo in un certo modo oppure può essere lo stralcio dell'articolo diciotto oppure può essere un intervento di una madre natura tipo piuttosto che un'altra o in caso contrario l'opposizione alza i toni del confronto e dello scontro
Questo è un governo che non ha timore l'opposizione risponde al pari della maggioranza al corpo elettorale quando torneremo a votare noi abbiamo il diritto dovere di governare l'opposizione al diritto dovere di controllare facciamolo nel rispetto dei ruoli ma senza pregiudiziali
Grazie onorevole infine
Crac me sembra che poi la spessa spinta dell'inglese nei confronti diciamo del del mondo politico perché si facesse con queste riforme è un po'venuta meno negli ultimi anni
Sì venuta meno ma voi ci auguriamo che sia solo una pausa che non si vada avanti invece su questa azione riformatrice che
Assolutamente indispensabile per il nostro sistema economico un sistema economico qui è stato ripetuto
Più volte che ha strutturato in un certo modo
E quindi tutta una serie di riforme finalizzate al
Al
Al diciamo a creare sviluppo sono dal sistema delle delle imperiese
Non solo richieste ma sollecitate in qualche modo
Fare in modo che appunto pagano realizzate
Tenendo conto una cosa fondamentale che è rappresentata dal fatto che se è vero il nostro sistema economico strutturato con il novantasei per cento delle in prese che hanno meno di dieci dipendenti tutte le riforme che devono essere fatte
Devono tener conto di questo particolarità
Perché altrimenti si farebbe legislazione per qualcosa
Il reato diventa irrazionale
Se posso in qualche modo fare una brevissima elencazione delle cose alle quali noi diamo ordinando importanza vorrei dire
Elencando solo le riforme che noi consideriamo fondamentali
Vorrei partire proprio da la riforma del mercato del lavoro
Perché se è stato fatto qualcosa negli ultimi anni da questo punto di vista credo che altre cose debbano essere fatte
Perché il nostro Paese a un'impresa ogni quattordici abitanti
Compresi neonati bambini e bambine nonni e nonne
E quindi ha un alto tasso di imprenditorialità
Ma al tempo stesso anche il più basso tasso di occupazione
Nonostante che ci sia una fortissima componente di lavoro indipendente che un'anomalia rispetto a tutti gli altri sistemi economici
Allora vuol dire che qualcosa non va ancora per cui sul mercato del lavoro certe rigidità possono essere allentate
Poi
Ci auguriamo che ci aspettiamo sicuramente corde rapidità da viale della riforma fiscale
Che ovviamente
Di una pesantezza la pressione notevole non fai sviluppo non crea sviluppo se c'è lo sviluppo probabilmente avremo la minore pressione fiscale
Altra riforma che ci attendiamo è quella relativa alla previdenza
Due terzi
Della spesa sociale italiana sono imprevidenza
è chiaro che uno squilibrio notevole rispetto altre tutele la spesa sociale non può essere aumentata ma forse può essere riequilibrata a questo riguardo è possibile
Togliere il divieto di cumulo che crea problema scritte facilitazioni in altro senso che ne molti lavoratori dipendenti possono andare in pensione e magari rimanere al loro posto di lavoro invece che andare a cercare gli extracomunitari
E
Un'altra cosa per noi importante e la burocrazia anche su questo versante il precedente governo aveva fatto cose importanti ma la burocrazia difficile a sedere combattuta come l'acqua penetra dappertutto i costi che potremmo limitare con una Lucrezia di livello inferiore hanno co.co.pro. crebbero un vantaggio competitivo per il nostro sistema d'impresa benissimo grazie legati
Tornando al tema più squisitamente legato alle riforme istituzionali ecco io chiederei a Nicola Tognana che vicepresidente da Confindustria
Quale a questo punto la scala delle vostre priorità cioè
Che tipo di suggerimento al mondo politico sperando naturalmente che i rapporti milioni non in futuro voi date perché ricominci questo questo percorso di riforma istituzionale che la stessa Confindustria al momento a di appoggiare dei referendum in qualche modo da promosso certo
Prima però di parlare di riforme istituzionali io credo che un impegno importante che ha il Governo e il Parlamento è quello di portare a termine la riforma federalista perché la modifica del Titolo quinto
Un'apertura importante una grande opportunità per il nostro Paese
Perché consentirà di finalmente smontare la logica di uno Stato centralista e che programmatorio per andare invece in una logica di regionale che tenga conto e valorizzi quelle che sono le peculiarità del territorio
Due esempi per spiegarmi le regioni del Nord devono avere una grande capacità
Di spingere le imprese soprattutto a quelle a basso valore aggiunto verso una delocalizzazione
E insieme devono avere capacità di attrarre manodopera perché risulta una delle cose fondamentali mentre le regioni a più basso tasso di sviluppo devono avere una grande capacità di fare del marketing territoriale per attrarre investimenti nelle loro con nelle loro regioni dei loro territori
Ed ecco quindi che questa modifica può della del Titolo quinto può dare un contributo importante spostando la politica industriale
Nelle regioni però abbiamo dall'altra parte la necessità di fare imparare rapidamente alle regioni la gestione di una serie di materie che fino ad oggi non avevano gestito e su questo versante riuscire a completare la riforma non soltanto definendo bene i contorni delle leggi cornici e delle leggi di dettaglio a livello di materia concorrente ma anche dando veramente corpo alla Camera delle Regioni credo siano dei passaggi che ribadisco il Governo e il Parlamento
Debbono darsi un'altra cosa assolutamente fondamentale nella logica di rafforzare l'istituzione
Governo è quella di riuscire a trovare delle regole che per esempio dicano nel momento in cui il Governo si sta occupando di un certo Progetto
Evitare che il Parlamento Possa anche Luís andare a fare delle proposte per in altri Paesi europei questo succede per evitare proprio la contrapposizione e il come posso dire la proliferazione
Di iniziative credo che più su questo ci si debba concentrare perché aprire oggi temi come quelli di presidenzialismo il vicepremier Fini ha proposto nel medio termine nella sua Assemblea potrebbero andare a aumentare un po'le attività che già abbiamo in maniera consistente prima che mi toglie la parola io volevo aggiungere però sempre rapidissimamente sul tema del modernizzazione che noi abbiamo bisogno che il Governo spinga veramente sul versante delle liberalizzazioni dove negli anni passati si è cercato di fare qualcosa
Che poi però ha trovato un sacco di difficoltà nell'applicazione
Pensando al mercato dell'energia
A me piacerebbe che la determinazione che il Governo ha avuto ieri nella ridurre il prezzo dei farmaci venisse applicato rapidamente anche al prezzo dell'energia e al prezzo del gas non so cosa ne pensi la platea
Ma io ne sono convinto
Grazie Tognana poi gireremo questa domanda al al presidente Fini Kandor restituisco scusandomi per interruzione di prima la parola l'onorevole Bersani io voglio post voglio chiarire che
Credo d'aver mai usati vitamina la parola pregiudiziale non ho detto questo
Io ho detto voi state mettendo se tutto va così nelle prossime settimane un carico da novanta sul sistema
Tutto qua
Avete la forza per farlo fatto una legge che santifica lo stato delle cose così come l'ho descritto ne indiscutibile
Prendiamo atto che noi vogliamo essere americani nella scuola e nella ricerca nel mercato del lavoro eccetera eccetera ma non nel conflitto d'interesse
Siamo americani a come siamo Cometa americani alla Caruso quando quando si si piazze una cosa la prendiamo e questo sarà un fatto grave non dico pregiudiziale sarà un fatto molto molto molto seria
Voglio però adesso andare oltre queste cose per una considerazione brevissima Somma uno degli effetti del questo bipolarismo diciamo imperfetto secondo me
è stato anche quello di creare una spesi costituzione materiale dove se a partire campagne elettorali ma certo estremizzazione sa
E questa è la ragione di molti guai che abbiamo adesso
Cioè la retorica del nuovo inizio del cambiamo tutto del partiamo da zero
Il Paese fermo c'è il deserto non c'è niente bisogna darli la partenza la svolta e quindi la ricerca anche di fatti emblematici
Di nodi Gordiani da tagliare
E in questo Paese quando io voglio dire io sono l'ultimo rivendicare che l'ho vissuti abbiam perso le elezioni quindi c'è dentro tutto no nostro non non accetto la critica state zitti perché avete perso le elezioni
Ho perso le elezioni dico tuttavia razionalmente che questo Paese per gli ultimi tre anni
Cresceva a ritmi superiori a quelle europee andava a colpi di trecentocinquanta mila occupati l'anno
Aveva fatto un certo numero di riformisti sufficienti finché si vuole riforme anche dura perché le tre uno nella semplicissima trota così daccapo intendiamo
Così come il risanamento di posto ferrovie piuttosto e liberalizzazioni piuttosto che ritocca le pensioni del pubblico impiego e così via ma che fosse un semplicissimo
E poi si è detto non si è fatto nulla ripartiamo
E lo si è detto per me devi dire non scegliendo il criterio intanto qual è il criterio che Terri al dialogo rockettari alla Thatcher
Abbiamo sentito dalla tasse però non bisogna dichiarare la guerra qualche parte
è una scelta voglio dire è una scelta è una scelta che questa qua
Mi sembra un po'alterna come scelta perché le manifestazioni milioni di lavoratori eccetera sono passeggiate e non spaventa nessuno l'annuncio sulla manifestazione il pubblico impiego ha fatto fare uno splendido contratto e quindi siamo thatcheriani a fasi alterne e invece bisogna prendersi una linea io credo e questo è importante
E secondo bisogna anche cercare di
Secondo me di avere sul temi del delle riforme un minimo di sguardo questo convegno qui ha messo in fila venti cose trenta i nostri Dezzi competitivi
Ma pensiamo davvero uno di allargare la base produttiva lavorando sempre solo sul tema mercato del lavoro e lì dentro magari su articoli SOGAS parliamoci molto chiavi ho visto quelle bellissime tabelle che dicono la base occupazionale è più stretta da noi
Perché ci sono e il diretti in diretta connessione con le rigidità del mercato del lavoro eccetera ci sarà un elemento per i questo per l'amor di Dio ma se andate a vedere dove la differenziale della Baia del numero degli occupati sugli abitanti con la Francia con la Germania
Per esempio scoprite che sono i servizi
E quindi vuol dir qualcosa se noi facciamo l'acqua nel Mezzogiorno e la gestiamo in modo industriale se vogliamo fare occupazione
Guardate il commercio negli ultimi due tre anni il commercio l'ultima rilevazione all'otto virgola cinque per cento di occupati in più
E il commercio ha avuto due cose una contrattazione intelligente che ha creato flessibilità e una riforma e quindi bisogna pensare la riforma del mercato dei prodotti tornare al busto per i problemi industriali tornare a metterla priorità sui problemi dello sviluppo vero e affiancare il tema della flessibilità del lavoro se no non si è se questa cosa non cariche Erebo sulle spalle di operai che guadagna un milione ottocento mila lire al mese tutto il problema dello sviluppo di questo Paese qua
Queste chiaro
Rispetto
Bene
Calze Bersani presidente io spunti sono senza alcun ironia
Apprezzo molto l'onorevole Bersani quando difende con passione quello che il centrosinistra ha fatto negli anni in cui è stato al governo
Lo capisco molto meno quando dice come ha detto è ma poi viene qualcuno e dice non si è fatto nulla viene qualcuna di gesso bisogna ripartire da zero
Io credo che la sinistra permettimi lo si dovrebbe interrogare sulla ragione per la quale la maggioranza degli italiani ha dato fiducia a quel qualcuno che diceva avete governato male la colpa non è degli elettori se avete perso le elezioni perché e da qualche tempo a questa parte le sente il ritornello e lo dico con rispetto è giusto rivendicare ciò che si fa a mi sembra abbastanza evidente che a fronte forse delle aspettative il giudizio che gli elettori hanno dato qualche mese fa è stato il giudizio
Noto e che adesso carica noi di responsabilità
A tale riguardo perché altrimenti non ha senso che poi polemizziamo su quel che è stato a tale riguardo
Io voglio riprendere un concetto che è stato espresso molto bene dal ministro Tremonti e sul quale giustamente facendo il suo mestiere di oppositore l'onorevole Bersani ironizza
Il riferimento all'esperienza inglese alla Thatcher vogliamo far la guerra qualcuno ci mancherebbe altro
Non c'è ombra di dubbio però che se c'è la volontà di incidere in profondità c'è una fisiologia anche nei tempi di attuazione delle riforme la differenza direi più importanti in questa fase rispetto alla fase precedente è che questo governo ha la ragionevole presunzione coi saranno i fatti a dimostrarlo di durare una legislatura
Perché con l'unica eccezione del governo Prodi nel novantasei questo un governo che dispone
Di una maggioranza parlamentare indicata chiaramente come tali dai cittadini
E in ragione anche del fatto che una maggioranza ampia alla ragionevole presunzione di poter durare la legislatura e di poter assorbire le dinamiche interne onorare il programma
Lo dico perché e lo ricordava anche il Ministro Maroni bisogna guardare in questa fase dopo otto dieci mesi di governo si è votato a maggio
Il giuramento è stato aggiunto siamo ad aprile togliete ovviamente il mese d'agosto Natale l'undici settembre sono nove mesi di governo reali
In questa fase non si può giudicare in base a quello che il buon imprenditore considera il fatturato bisogna giudicare secondo me se la linea di marcia che il Governo ha dato a se stesso corrisponde o meno agli impegni o se al contrario siamo andati su un'altra strada e allora qual era l'impegno sicuramente quello non è il nuovo inizio Bersani ma quello di accelerare una certa pratica riformista che il centrosinistra aveva tentato timidamente di inserire timidamente per le contraddizioni politiche timidamente per le resistenze di una parte del sindacato timidamente per le resistenze
Quando era in maggioranza di Bertinotti che non a caso fece cadere il governo Prodi timidamente per la difficoltà anche di maggioranza parlamentare noi abbiamo preso l'impegno di accelerare di dar vita ad una serie di interventi strutturali tali da garantire maggiore competitività al sistema Paese
E allora è vero non è vero che in questi mesi
Le tre delle che per le riforme strutturali sono stati impostate e presentata quando si dice riforma strutturale polvere riforma del sistema previdenziale riforma del sistema fiscale riforma del mercato del lavoro
Fermo restando che si può e si deve discutere nel merito delle tra riforme fermo restando che si possono e si devono migliorare ma è un dato innegabile
Primi otto mesi di azione del Governo le tre delle che per le riforme strutturali sono state pensate approvate dal Consiglio dei ministri presentata in Parlamento è iniziata la discussione
Come se non bastasse va ricordato che sempre in quest'arco di tempo Breve se misurato nel corso di una legislatura è stata pensata approvata e presentata in Parlamento una riforma non da poco come la riforma della scuola
Ministro Moratti ne ha illustrato le linee guida qualche tempo fa
Va ricordato che in questi mesi è stata pensata approvate presentato in Parlamento una riforma certamente non lieve
Come quella che noi chiamiamo Legge Obiettivo per le grandi opere pubbliche
Va ricordato che è stata pensata approvate presentato in Parlamento una riforma la cosiddetta devoluzione che va con un po'nella direzione indicata da Tognana capo quinto della Costituzione applicare noi diciamo correggere a riformare alcune delle materne compete di concorrenza tra Stato e regioni a nostro modo di vedere vanno disegnati in modo diverso alla devoluzione ma in questa direzione
Va ricordato che in questi otto mesi come se non bastasse tutto ciò che c'è stato abbiamo anche pensato approvato e portato in Parlamento una riforma tutt'altro che lieve
Quale il nuovo testo unico sull'immigrazione e allora senza tirarla troppo per le lunghe
è giusto
Essere
Severi nei confronti del governo e quindi direi come ogni cittadino ha il diritto dovere di dire cosa state facendo
E altrettanto giusto però valutare l'operato del governo non in base all'impegno che ha preso perché l'impegno sarà onorato al termine della legislatura ma valutare l'operato del governo in base uno all'arco di tempo che è passato
Due agli eventi nazionali e internazionali del Periodo perché davvero prescindere dall'undici settembre mi sembra opera abbastanza improvvida e tre ed è l'elemento secondo me più significativo valutare l'azione del governo in base alla sua decisione perché quando il direttore nel passato si discuteva anche in Confindustria
Delle riforme necessarie da un punto di vista istituzionale tutti erano concordi nel dire servono riforme che diano stabilita la stabilità in questo momento c'è ed è derivante dalla scelta degli elettori
Credo che vada messo accanto al valore stabilità che è un dato il valore non quantificabile ma reale
Che nella società sì avverte nello stesso momento in cui sia secondo me la certezza secondo qualcuno solo l'impressione di avere un governo che deciso fermamente a governare
Con una la ricerca com'è naturale de il più largo consenso possibile in Parlamento e nella società il minimo costo possibile ma al tempo stesso con l'assoluta consapevolezza che ho questa volta
Per le condizioni irripetibili che gli elettori ci hanno dato
Maggioranza numericamente ampia governo di registro e pur di legislatura
Leggi in qualche modo che possono essere fatte anche per il maggior grado di libertà di questa maggioranza rispetto a quelle precedenti o questa volta le riforme si fanno per davvero oppure si rischia di non farle più noi e questa è la scommessa
Al di là del giudizio che si dà a giorno dopo giorno pensiamo e sentiamo di poterlo fare e di poter presentare a termine legislatura un biglietto da visita in cui le tre grandi riforme siano state fatte il rilancio economico sia una realtà e vi sia anche una maggior giustizia sociale perché chiudo con questa osservazione
Limitare tutto il dibattito tra chi dice
Consenso sociale e chi dice riforme per lo sviluppo è a mio modo di vedere profondamente sbagliato
Perché queste una fase in cui se si determina una ripresa dello sviluppo se ci sia cannuccia alla situazione europea
E allora è possibile successivamente dar vita riforme che garantiscano maggior giustizia sociale se ci fermiamo come troppe volte è accaduto nel passato alla ricerca di un impossibile quasi oneri
Come coniugare lo sviluppo con una maggior giustizia sociale rischiamo di perdere un'occasione che forse è irripetibile il governo
Ci gioca la faccia ma governo farà di tutto sciopero o non sciopero perché l'occasione possono essere
Grazie
Volevo chiedere a finisse risponde alla sollecitazione vittoriana sa perché glielo chiede
Alla sollecitazione di Tognana sulla liberalizzazione
Lo chiedo anche perché gravitanti aspetti umoristici delle cronache economiche nei giorni scusi ho visto un monopolista dell'energia è entrato in un altro mercato regolato e lamentarsi perché lì non c'è concorrenza gravissimo fra i se il direttore mi ha posto la domanda ha dato anche la risposta perché quel che riserva indiana e giustissime verissimo dobbiamo accelerare anche lì però presidente Prodi l'Europa da questo punto di vista è una grande opportunità una grande sfida ma deve garantire condizioni paritarie di mercato
Quando ci sono delle asimmetrie nel mercato dell'energia così evidenti tra l'Italia e gli altri Paesi d'Europa
Ognuno si carichi delle proprie responsabilità l'Italia avrà qualche responsabilità ma sicuramente meno rispetto alla responsabilità che hanno grandi paesi come la Francia e la Germania grazie ai fini
Allora abbiamo pochissimi minuti a parità di genere
Un anno fa a Parma un'apertura di credito poi credo che di questo si cupe neanche Tognana stato un'apertura di credito di tutto il mondo dell'impresa al nuovo governo sono passati il tempo effettivo è inferiore quello quello globale però questa apertura di credito ancora incondizionata c'è qualche elemento di soddisfazione oppure emerge qualche preoccupazione
Sicuramente anche fatti internazionali grandi come l'undici settembre almeno così necessario data una spiegazione hanno rallentato
L'attività di governo quanto meno
C'erano preoccupazioni che quelle grave evento avesse delle ripercussioni sulla economia credo che possiamo dire
Che il catastrofismo previsto in quel momento non me risultato reale e quindi quelle pause quelle sorte nell'attività di governo che ci sono state credo che siano una cosa che vada rapidamente superata e che
Noi quanto meno speriamo che ancora il il Governo mantenga le promesse che ha fatto in in campagna elettorale
Grazie per Kakà che l'unica l'ultima l'ultimo intervento è del vicepresidente a Confindustria Tognana quale chiedo anche un po'di riassumere questa questa nostra tavola rotonda e anche di dare un po'il così il il clima che gli imprenditori da Parma Parma hanno l'atteggiamento che hanno nei confronti del Governo di centrodestra
Ma nessuno di noi pretendeva anche passati questi otto nove mesi
Le cose fossero fatte per intero ogni volta che sento parlare l'onorevole Fini mi convinco che la spinta riformista di cui questo governo è portatore c'è e darà dei risultati lui ha ragione a dire che dobbiamo vederla
Nell'arco del quinquennio però io vorrei
Sollecitare la sua attenzione l'attenzione del Governo
Sull'importanza che questo Paese recuperi il ritardo marcato che ha rispetto agli altri Paesi europei
Allora fare più in fretta dei cinque anni recuperare semestri o anni nella politica di modernizzazione potrebbe darci quell'opportunità di scalare molte posizioni
Verso i paesi più competitivi non abbiamo parlato e concludo perché è tardi o l'abbiamo soltanto accennato alla vera sfida che è quella della pubblica amministrazione
Io credo che sia una sfida che ha soprattutto costi organizzativi e costi di intelligenza per saper cambiare
Bassanini ha provato a cambiare le cose
Abbiamo avuto grandi aspettative poi però la macchina non ha funzionato
Io credo che ci debba essere una particolare attenzione
Su questo fronte
Perché in un sistema come quello italiano fatto di piccole imprese avere una pubblica amministrazione che sia partner e non nemica delle imprese può fare la differenza per creare più benessere e di conseguenza di equità sociale
Allora io ringrazio tutti cedo la parola al presidente dell'Unione Europea Romano Prodi grazie a tutti
Signor Presidente la Confindustria signor vicepresidente del Consiglio
Signori ministri
Carissimi amici mi fa molto piacere essere qui con voi
A discutere
Su un argomento un'Italia più moderna per un'Europa più forte
Che mi sembra al centro mi sembra dover essere al centro delle nostre attenzione è un titolo giusto è un titolo che correttamente inserisce le sfide di fronte alle quali si trova l'Italia nella grande prospettiva europea
E
Questo convegno cade anche in un momento giusto cade in questo anno che è un anno straordinario per l'Europa
Il due mila e due può esser davvero l'anno magico dell'Europa è cominciato con il lancio dell'euro
E proseguito con l'avvio della convenzione
Credo che prepara la grande riforma delle istituzioni europee
Spero si concluderà a dicembre con la storica decisione dell'allargamento dell'Unione fino a dirci dove il Paese ora la prima osservazione che viene
Qual è la istituzione in questo momento al mondo che sta facendo
Uno sforzo di cambiamento enti rinnovamento come sta facendo l'Unione europea oggi
E vorrei semplicemente fare alcune osservazioni su questi temi partendo dall'euro non il primo gennaio ne abbiamo festeggiato il lancio oggi a cento giorni da quell'Ance non ci ricordiamo quasi più delle preoccupazione che l'avevano accompagnata
L'euro è entrato
Con naturalezza nella vita di tutti i giorni tutti pensavano che avrebbe portato problemi tranne mi è venuto da sorridere quando constatavo in questi giorni
Cioè
Nessun Primo ministro europeo
Ha fatto alcuna pubblica dichiarazione
In favore dell'euro prima del due gennaio
Hanno tutti aspettato prudentemente che l'esperimento adesso successe questi riti si è lanciato in questa gioia comune pro perché nei loro è stato una grande fiducia nel futuro per ora è stato l'idea di un Europa che cambia è stata un esperimento a grandezza naturale
Dell'europeismo di cittadini europei e il risultato di questo testo conferma il desiderio d'Europa che alla gente conferma che c'è una grande domanda di un'Europa forte e unità
E quindi noi dobbiamo andare avanti su questa linea dell'euro per andare avanti con alcune decisioni economiche conseguenti e alcune decisioni economiche indispensabile
Tre tutto questo vuol dire aprire e liberalizzare i mercati proprio come si è sentito tutto il pomeriggio oggi di qui in questa auguro
Non ci può essere
Europa senza mercati aperti non ci può essere un mercato unico senza regole comuni e qui occorre ed è nostro dovere procedere in questa direzione
E proprio per risponde all'interrogativo che veniva
Guarda questa stessa nulla
A Barcellona noi non siamo riusciti a liberava a liberalizzare tutto il mercato l'energia
Ma ha liberalizzato nel sessanta per cento che non è un passo picco a liberalizzare cioè tutto quello che si poteva fare prima delle elezioni francesi
E quindi avere quel consenso che era necessario per poter andare avanti ma ora voi imprenditori
Siete tale quella sessanta per cento di consumatori di energia parco i consumatori del sessanta per cento di energia che godranno di queste decisioni che sono state prese dalla Unione Europea
Io vorrei ricordare a questo proposito
E considerare tutte queste azioni fatte riconsiderare anche
Qualcosa mi molto serio che dietro a chi critica l'Europa la Commissione
Per gli standard per le dimensioni delle banane o degli zecchini dietro a costoro si è sempre la difesa di un mercato chiuso c'è sempre la difesa di piccoli interessi vorrei ricordare che per sfruttare i vantaggi per la moneta unica noi dobbiamo completare la costruzione del mercato unico in tutti i settori in cui ancora questo non è stato completato
Le telecomunicazioni le energie i trasporti e i mercati finanziari
è un cammino che lo dobbiamo compiere
E
A partire l'abbiamo fatto dei progressi dei passi in avanti commentando Barcellona se giustamente sottolineato e il tappezziere che lo abbia fatto di ministeri Istruzione anche oggi qui il grande successo avuto per Galileo
Sì ed ha sottolineato il discorso Energia
Ma io vorrei ricordare qui che la decisione più importante interne di conseguenza dell'impresa e interni di efficienza del sistema e quella di cui poco si è parlato della creazione del mercato unico finanziaria europea
L'assenza di un autentico unico mercato finanziario è una delle debolezze maggiori dell'euro
è uno dei punti critici e non ci siamo avviati finalmente verso la creazione del mercato finanziario
Per cui
Noi abbiamo ora non solo mercato delle merci e dei servizi ma anche abbiamo un mercato unico del denaro abbiamo un mercato unico anche dell'acquisto e la vendita di impresa abbiamo un mercato unico finanziario che stiamo realizzando in conseguenza delle decisioni prese
Ecco queste sono liberalizzazioni questi sono decisioni che ci permette di no e ci permetteranno di crescere di più nel futuro
Naturalmente noi abbiamo
Bisogna anche di altre liberalizzazioni dobbiamo andare avanti per
Alcuni aspetti da lì dentro il mercato del lavoro comincia ripetutamente ricordato Marco Biagi
Ma anche
E non solo un mercato del lavoro ma liberazione dei servizi soprattutto dei servizi di pubblica utilità rispetto ai quali si trovano i stentano enormi e ibridazioni anche del mercato delle professioni
Che è uno dei mercati più incartate coliti più rigidi che noi diamo in Italia credendo in Europa e su quale non vedo la stessa volontà di cambiamento che io vedo per la liberazione di altri mercati
Ecco
Trarre le conseguenze economiche dell'euro vuol dire
Questo vuol dire liberalizzare i mercati ma vuol dire anche trarre le conseguenze
Riguardo al definitivo risanamento delle finanze pubbliche
Ci sono alcuni Paesi in Europa è tra questi anche l'Italia
Che hanno ancora un debito troppo alto e che non hanno ancora raggiunto l'equilibrio di bilancio
Troppo spesso
Gli errori di politica economica
Sono venuto si sono fatte negli anni buoni
Quando i conti sembravano aggiustarsi da sola
Adesso noi possiamo avere di fronte a livello europeo un periodo di buona ripresa economica i segnali che noi riceviamo dalla congiuntura sono confortanti
Credo che la ripresa sì
Presenti come buona
Ma
Su questo però vorrei
Forse
Un po'di prudenza che non si esagera assai perché
Un topo io li accumulo di scorte io penso che la situazione dei bilanci delle aziende americane difficilmente consentirà una ripresa ai ritmi che si leggono comunemente sui giornali o nei commenti di questi giorni ricordiamoci che la crescita americana al quattro virgola cinque cinque per cento il passato era fatto sì i buoni andamento dei consumi ma era fatto anche di un'espansione del dieci per cento degli investimenti
Questi riti di rivestimenti è quasi impossibile che si ripetono nel prossimo futuro
Quindi il
Profilo della crescita europea in corso dovrebbe riflettere con un po'di ritardo un po'più di ritmo volatilità il profilo americano
Cioè possiamo dire per un riassunto molto semplice stiamo meglio di quanto ci aspettavamo sei mesi fa
Ma un poco di cautela nelle nostre previsioni di oggi non guasta perché avremo una ripresa ma no
Un grandissimo boh
Quali sono le conseguenze quindi già trarre da questa situazione
Che le difficoltà congiunturale dei bilanci pubblici andranno attenuando sì
E che di conseguenze ci saranno meno ragioni per giustificare
Gli scostamenti dei programmi di stabilità concordati
Dopo la pausa del processo di riduzione del disavanzo complessivo dei bilanci dei Paesi dell'Unione europea nel corso del due mila uno il due mila e due dovrà cioè segnale
L'avvio della fase finale dell'azzeramento di questi deficit di bilancio dobbiamo dunque migliora la qualità delle finanze e soprattutto delle spese pubbliche dobbiamo infine migliorare il coordinamento delle politiche economiche nazionali
Noi dobbiamo incentivare politiche coordinate fra di loro e che si rafforzano a vicenda
Sono tutte cose queste liberalizzazioni coordinamento e misure economiche che noi dobbiamo fare assente
Perché senza mercati liberi e uniti non riusciremo a sfruttare i benefici la ripresa perché non porteremo a compimento il risanamento dei conti pubblici e metteremo a a repentaglio le nostre economie
Perché se non ha problemi nostri mercati e non manterremo i bilanci pubblici sani non riusciremmo ad avere le risorse necessarie per adattare ti necessari sistemi di protezione sociale alle nuove esigenze
Mercati aperti finanze pubbliche di serate solide solidarietà sociali rafforzata sono gli elementi essenziali non rinunciabili del modello europeo
L'America amici imprenditori ci insegna che le nostre economie possono crescere a ritmo sostenuto anche per tanti anni in seguito è una lezione che noi dobbiamo imparare ma è una lezione che dobbiamo imparare proteggendo e difendendo i valori più profondi della nostra società europea
Perché c'è in Europa un'attenzione alla coesione sociale e allora giustizia sociale che noi non dobbiamo dimenticare
Nelle nostre società europee
E questa è un'esperienza che mi si è fortemente rafforzata Bruxelles il cambiamento si può realizzare solo attraverso il dialogo
Conflitto sociale
Diventa impossibile avere sviluppo duraturo
Chi cercasse e chi puntasse su conflitto sociale si metterebbe sulla strada diversa da quella che l'intera Europa vuole percorrere
E noi vogliamo che
Solidarietà ed efficienza non si contrasti la vicenda ma si rafforza
E certo
Che noi non vogliamo che il cambiamento e lo sviluppo siano pagati con una maggiore ingiustizia e con un aumento delle disuguaglianze
Faccio questo riferimento che può sembrare anche se vogliamo forzato in un momento in cui si può parlare di ripresa
Perché o di fronte a me i dati dell'economia europea
Degli ultimi quindici anni vedo che le differenze di reddito in quasi tutti i Paesi europei c'è sostanzialmente eccetto uno sono sensibilmente aumento
E io penso
Che questo sia a lungo andare un rischio che porta a problemi crescenti nella gestione delle colonie stesse
Infatti sono convinto che stabilità finanze sane emolinfa unica non siano Fini a se stesso
Ma siano solo un mezzo per raggiungere l'obiettivo vero della nostra politica economica che è quello di creare condizioni migliori per i nostri cittadini
Questo è il quadro economico in cui ci riferiamo dicevo prima abbiamo
Altre due stili oltre al completamento della politica dell'euro e abbiamo l'allargamento
La convenzione
L'allargamento è la nuova dimensione d'Europa a dicembre noi prenderemo la decisione finale
Solo dieci i Paesi che potrebbero aveva il semaforo verde al vertice di Copenhagen a dicembre
E che quindi dopo la necessaria ratifica potrebbero entrare nell'Unione Europea fra due anni e quindi partecipare alle elezioni europee del giugno del due mila e quattro
Sono tre Paesi Baltici Estonia Lettonia lituana
Quattro Paesi d'Europa centrale Ungheria Polonia Repubblica Ceca e Slovacchia e poi a pochi chilometri di qui la Slovenia e quindi le due isole mediterranee Malta e Cicchitto per Romania e Bulgaria che sono parti di condizioni più difficili nell'adattarsi agli stand europee ci vorrà ancora un poco più di tempo
L'allargamento è la grande sfida dell'Europa ne potrei parlare per ore per giorni non posso in questa sede ma è la estese definitiva dell'area di pace e di sicurezza europea è la figlia della tragedia dalla cortina di ferro
La fine di un'Europa passata
Che
Vedete l'allargamento a un altro aspetto
Che noi non consideriamo viene fatto
Con la partecipazione democratica di tutti i Paesi è in questo momento ci sono dodici parlamenti che giorno e notte
Lavorano in modo concorde per adattare al loro distrazione ai grandi principi la democrazia del rispetto dell'ignoranza della parità del trattamento dei sessi cioè della costruzione dell'amministrazione locale cioè tutto quelli grandi cambiamenti che sono necessari per l'essere in un'unica comunità questo è un altro esperimento prende mai stato fatto nella storia
E
Noi però per garantire
I nostri paesi mentre per garantire noi stessi stiamo facendo
Queste negoziazioni in modo serio rigoroso capitolo per capitolo in mano che non vi siano sorprese anche se è chiaro che stiamo tentando ripeto quello che non è mai stato fatto
Per dare l'idea corposa di due dati dell'allargamento significa trenta per cento in più di popolazione e sull'otto nove per cento in più diretti
Quindi pensate regista di adattamento pensate questo ma abbiamo con noi un'esperienza del passato
Quando è stato fatto l'allargamento alla Spagna Portogallo Irlanda si dice con le stesse cose eppure proprio per gli strumenti cui siti di solidarietà dell'Unione Europea i paesi periferici anomalia nella dottrina economica sono cresciuti più dei paesi centrali
Abbiamo un simbolo
E il reddito pro-capite dell'Irlanda è superiore a quello che la Gran Bretagna vuol dire che si sono rovesciati sei secoli di storia
Ecco che cos'è l'Unione europea ecco perché l'allargamento e veramente una grandissima esperienze e vorrei però dire a voi imprenditori italiani che cosa significa l'allargamento per l'Italia
Non è solo allargarsi a un mercato
Di cinquecento mila gli abitanti in più ricco è grande mercato del mondo
Ma vuol dire
Completare una strategia economica italiana che è diversa da quella che è stata negli ultimi decenni l'Italia ha sempre avuto lo sguardo est è uno sguardo a Ovest
Ricordavo sempre con una certa impressione che nell'anno in cui sono nato nel mille novecentotrentanove la società Generali di Trieste fatturava
E il cinquanta per cento a est di Trieste e cinquanta per cento a ovest Italia compresa
Pensate cosa era
Cos'era l'ho all'Est per noi ecco improvvisamente si apre un nuovo orizzonte
è già oggi
E questi sono cose che nessuno sa nella maggior parte dei pesi allargamento l'Italia esporta come la Gran Bretagna la Francia messe assieme
Ecco che cosa significa
Allora io vi chiedo di prender questa largamente con entusiasmo con capacità di intrapresa col senso di lavorare in un mercato veramente UniCredit chiedo anche di appoggiare questo processo oggi politicamente domani con le vostre decisioni di imprenditori
Chi ti chiedo anche di evitarli vostro governo di realizzare le infrastrutture che dovranno necessariamente legare l'Italia con questi Paesi
Parlo con in modo specifico con i corridori numero cinque che lega il nord è il corridoio numero otto
Che lega la Puglia al porto di Durazzo e arriva fino al Mar Nero
Ci sono due vie fondamentali
Per la nostra imprenditoria sono vie che debbano segnare la presenza dell'inchiesta italiana nei nuovi Paesi in modo da aiutare se stessa ed aiutare questi paesi ma
L'allargamento
Significa anche nuove regole
Con i nuovi vicini sì perché ormai cominciava ad avere un'idea di quelli che sono i confini Europa del suo completamento e allora importare e abbiamo cominciato
Una o
Con Luca
E con i Paesi del Mediterraneo
Con la Russia
Abbiamo tre progetti collaborazioni ergetica operare in euro
Tra medio-grande realtà economiche infine creare un a reali cooperazione economica che politica
Cioè una cooperazione profonda con la Russia ed è interessante perché nel penultimo vertice tra Unione europea e la Russia re perché iniziato con una dichiarazione da parte russa dice anche noi facciamo gli opinion poll s'e il cinquantotto per cento dei russi può entrare nell'Unione Europea
Gli ho chiesto cosa le pesa siamo europei possiamo asiatici
Io ho risposto credo nel modo più onesto che si potesse rispondere cioè dico sì europei ma siete troppo grossi
E cioè cambierebbe le istituzioni o strutture del Parlamento cambierebbe tutto la nostra visione nostro concerto Europa quindi dobbiamo metterci al lavoro per realizzarli insieme tutte le operazioni unitarie escluso l'appartenenza alle stesse istituzioni
Che verrà quando Dio vorrà
Va in un quadro nuovo a questo è nella nostro di tipo di dar sicurezza di energie di economia all'Europa e di aiutare la Russia nella grande passo un'azione che la Russia deve compiere fine c'è l'Ucraina grande dimenticata anche perché prima deve risolve i suoi problemi politici interni la che ne dobbiamo tenere con grande attenzione
E infine c'è il Mediterraneo
Luogo di dolore ma anche
Unica speranza per il nostro Mezzogiorno
Una
La zona che esige
Una grande attenzione alla cura più di quella che non abbia dedicato adesso l'Europa fino ad ora
E qui io chiedo che l'Italia si impegni forti ammende
è chiaro che sul Mediterraneo non possiamo pretendere lo stesso impegno da Francia Italia Spagna o Grecia di quello che non ci sia dei Paesi nordici
L'ho avuto recentemente esperienze con quanta fatica
Ho tentato per ora ancora con successo misto deve una grande banca per il Mediterraneo in cui insieme operino gli italiani e gli spagnoli tedeschi con
I cittadini a sponda sud del Mediterraneo
Non è stato ancora possibile ma dobbiamo andare in questa direzione perché è chiaro
Che di lì passa la pace la guerra dei passi il futuro dei nostri figli Magri passa anche la ricchezza del nostro Mezzogiorno
Perché se fino a poco tempo fa per andare da Palermo Tunisi dicevamo sempre andare a Roma e si si dica che qualcosa si è rotto significa l'abbiamo capito qual è il nostro compito non avevo capito quale la realtà del mondo in cui noi viviamo
Ecco allora questa è la politica che noi dobbiamo avere nell'anno dell'allargamento ma allargamento implica anche alcuni adattamenti di strategia industriale
Non voglio fare il professore un mestiere che ho finito da un po'ma visto che ho insegnato questa materia per
Trent'anni più o meno
E vorrei fare alcune riflessioni e vedete
Ho parlato prima andare verso est ci sono esempi straordinari esempio di Timisoara
In cui abbiamo migliaia di imprese italiane che hanno creato il cespuglio il distretto nella zona e che stanno facendo fermentare
Una regione da Romania in modo del tutto diverso dalle altre dando un esempio che cosa significa questo
Io credo che
Questo sì è un bell'esempio dell'Italia però vedo anche che nei Paesi dell'allargamento non sono presente che in modo scarsissimo le grandi italiana le banche le imprese di servizi
Cioè io vorrei che questa presenza fosse altrettanto forte e vigorosa come quella delle piccole e medie imprese la flessibilità la rapidità di reazione
La capacità di cambiamento il predominio in prese è motivo di legittimo orgoglio ma non possiamo e non dobbiamo dimenticare
Che l'Italia sta approfondendo la propria debolezza di fronte all'oligopolio delle grandi imprese europee è una casta costatazione che io faccio quotidianamente
Ma la devo trasferire perché non sarei onesto a non trasferire una debolezza evidente quando ci sono grandi progetti abbiamo l'immediata risposta abbiamo rimediato proposta da parte di altri paesi grande paese europeo
Abbiamo una lentezza di reazione da parte dell'Italia
Ma vorrei fare un'altra riflessione sull'allargamento
Ho visto dalle
Ricerche preparatorie questo convegno con quanto
Interessi puliti
Quanto i trespoli applicate e con quanta profondità di occupati del tema del decentramento produttivo
Ma come stessi voi stessi scrivete attenzione il decentramento produttivo implica per sua natura di moltiplicare l'impegno per l'innovazione per la ricerca
Non ci può essere un decentramento in altri Paesi se non sia mentre aumentano in casa la ricerca l'innovazione e la produttività il decentramento senza assalire nella qualità produttivi Interna significa un suicidio industriale
Questa è la preoccupazione di fissità che oggi alla Germania con cui ha discusso anche recentemente a lungo con il cancelliere questa deve essere a preoccupazione dell'Italia un altro grande paese industriale dell'Europa che ha un valore aggiunto industriale per test di ammissione di quello britannico e che non ha alcuna pochissime grandi imprese ma che ha ugualmente
Potere industriale e no ecco allora il compito dell'elevazione del sistema produttivo che non riguarda solo o per l'Italia riguarda meno il sistema delle imprese di punta ma riguarda anche e soprattutto il rinnovamento continua nei prodotti e nei metodi produttivi dei settori tradizionali
Signor riserviamo nella fascia di prezzo nella fase di qualità noi faremo un decentramento senza alcun Success
Ecco quindi la ricerca e l'innovazione motore d'Europa che deve essere soprattutto poter dell'Italia
Due parole infine sulla Convenzione
L'Europa
Gli ho parlato oggi le riforme di cambiamento voi avete parla delle forme di cambiamento è elvetico come li stiamo facendo però nel nostro piccolo
L'Europa
Cresciuto in questi cinquant'anni è diventato una realtà sto al veramente importante
Ma è nata
Come una gradevole Europa sei con sei amici che parlavano fra di loro in tedesco
Che decidevano in modo informale e quindi sempre all'unanimità poi dall'Europa sei diventata nove poi a undici poi a quindici e adesso con l'unanimità non si riesce più a lavorare
Quando arriverà presto a venticinque membri diventerà impossibile nemmeno cedere fissando i e le riunioni decisionali il veicolo di unanimità ci porta all'impotenza per questo abbiamo allora lanciato la straordinaria assemblea che la convenzione la convenzione e qualcosa di straordinario lo è davvero quando gli ho parlato alla notte Divizia dopo il fallimento di quella trattativa in cui
La chiude una stanza sicure non cambia le cose in dieci minuti e tutto è andato in confusione quando ne ho parlato sembravo insieme a a trenta del Parlamento sembrava irrealistico impossibile
E adesso che è partito da sempre che avrà un enorme spazio e a nostro avviso perché vedete
Sono stati messi in questa assemblea centocinque politici
Sia dei Paesi membri
Che dei Paesi dell'allargamento e questo è un fatto straordinario
Nominati dai Parlamenti e dai governi è stata tratta adesso ad essi una non dico carta bianca con compito amplissimo
E ci vorrà c'è
Qualcuno ci son parecchi Stati membri che vorrebbero che questa assemblea si limitasse alcune generiche affermazioni ma ormai ha preso la sua
Non se ne non si mettono centocinque primedonne senza impedire che queste cantino
E quindi io mi aspetto un coro nuovo mi aspetto qualcosa di straordinario da questa da questa convenzione
Per la prima volta infatti le riforme europea non saranno più oggetto di negoziati segreti
Saranno contenuto in un dibattito aperto democratico e trasparente
Ecco quindi il grande momento dell'Europa che chiude questo hanno due mila e due con io penso qualcosa che sarà una costituzione europea
Perché è venuto il momento di darci una Costituzione
Una Costituzione che ti finisca i valori comuni d'Europa i suoi poteri le sue responsabilità del suo istituzioni e lo dobbiamo fare prima del due mila quattro in cui l'opinione allargata diverrà una realtà ecco questo quello che dobbiamo fare lo dobbiamo fare nel campo delle politica economica come ho detto lo dobbiamo fare anche nel campo della politica estera
Nessun Paese europeo
Sì Luda
Di contare nella vicenda internazionale agendo basso nessun Paese europea
Però pochi giorni fa a Venezia
Ho visitato l'arsenale di Venezia che
Era meglio dalle industrie belliche del Pentagono
Produceva nei bei tempi una nave al giorno
Non è stato uguagliato una produzione così per tanti secoli ebbene
è cambiato con la prima globalizzazione il mondo son diventate più grandi le navi se scoperta l'America e le economie di scala l'ha fatto un salto in avanti Venezia è sparita dalla carta geografica
E così è stato per tutti gli Stati italiani
è stato per Firenze è stato per la grande
Capitale del capitale che era a Genova noi non siamo più esistiti e abbiamo faticosamente ritrovato una nostra unità dopo troppi secco e questo lascia tracce anche oggi ecco in questo momento la Germania la Francia la Gran Bretagna si trovano nella stessa situazione degli Stati italiani del Cinquecento
Se non si uniscono se noi non ci uniamo scompaiano dalla strada dalla carta geografica
Solo l'Europa
Solo l'Europa unita può essere una protagonista Dida nella scena internazionale gli avvenimenti del Medioriente dimostrano
Questa realtà
Sono un'Europa unita può diventare un attore su scala mondiale comparabile agli Stati Uniti
Noi siamo stati criticati fortemente
Per un'azione troppo debole si è detto nel Medioriente
Ora io vorrei ricordare a voi tutti che in tutti i campi in cui la Commissione europea aveva il potere di decidere abbiamo deciso infette fortemente lo abbiamo fatto per l'acciaio a difesa degli interessi dei produttori europei lo abbiamo fatto per il commercio e l'abbiamo fatto in tutti i campi e temo capacità di decidere non l'abbiamo potuto fare con le stesse del gene in Medioriente proprio perché non abbiamo potere in politica estera eppure è successo qualcosa di nuovo
Nella crisi dei Balcani
Tutti ci si sono chiesti dove la Francia cosa fa la Francia cosa fa la Germania cosa farà l'Italia oggi tutti si chiedono solo che cosa fa l'euro
Questo è un grande cambiamento perché abbiamo il sentimento profondo
Abbiamo il sentimento profondo che questa è già nel vostro animo nel nostro animo la nuova realtà che il nostro buonsenso sa che se non siamo uniti noi non contiamo nulla
Ecco
E anche da affermare che
Anche delle soluzioni concreti e da mesi che ripeto in modo anche noioso
La nostra linea
Non solo la cessazione di tutti gli atti di violenza non solo cessazione degli atti di terrorismo non solo la garanzia assoluta che deve essere uno Stato sicuro per Israele
E uno stato per i palestinesi ma anche che attorno al tavolo non possono esserci solo gli Stati Uniti non sono capaci da soli di fare la fa
Tornò al tavolo per avere la pace
Sì che potesse negli Stati Uniti ci deve essere l'Unione europea ci deve essere la Russia ci devono essere gli Stati arabi moderati oltre ai due contendenti questa e la nuova realtà del mondo ma se questa realtà
Che pure non è ancora espressa delle diplomazie la si sente così profondamente nella realtà delle cose è perché in questi anni adagio adagio abbiamo costruito la nostra euro
Ecco questi sono le osservazione che io volevo fare
Questi sono osservazioni mi sembra dicono anche la giustizia riguardo
Ma tante delle obiezioni che sono state fatte nei nostri confronti queste sono osservazioni per dire
Apriamo il nostro futuro con coerenza
Cerchiamo di capire che
Stiamo creando qualcosa di mai visto al mondo ci vorrà molto tempo ci vorranno due c'è
Ci vorrà un grande equilibrio fra il potere europeo e con gli Stati nazionali cifra impreciso senso che questa Europa non sarà mai come gli Stati Uniti sarà un'unione di popoli e di stampa non di popoli soltanto di popoli distanti e ogni Stato porterà la propria originalità ogni Stato regole aveva al suo interno alla propria ditta ogni Stato deciderà il suo livello di autonomia regionale il suo rivale decentramento e Francia e Germania non saranno mai le stesse
La dovremo mettere assieme le energie che ci potranno essere e ci potranno fare presenti nella la sfida che noi abbiamo da svolgere nel
Ecco della pace
Per aver pace e sicurezza che diceva d'Europa pazzi sicurezza senza l'Europa non vengono costruite e quindi è timido a voi di aiutarci dopo la moneta unica
Dopo questo grande redazione del mercato a compiere gli sforzi successive necessarie che sono soprattutto sforzo di persuasione e di convinzione politica vi chiediamo di aiutarci a Tampere ancora ciao di convincere la nostra gente che solo contro il cambiamento possiamo raggiungere gli obiettivi di cui noi abbiamo bisogno di chiedo di aiutarci annuncia fare questi grandi obiettivi con la miopia poco gli egoismi nazionali noi abbiamo tutti dicevo io di euro ne abbiamo bisogno per noi ma ne abbiamo soprattutto bisogno per i nostri figli grazie
Indiano o o rimane
Da rilievi
In domani
Continuare a ma
Fa
Permetta
Tutto
Sì
Niente tutto