Presentazione dell'Annuariodei Giornalisti, edizione 2001 realizzato dall'Istituto di servizi per l'editoria e l'informazione.- org. dall'Ordine Nazionale dei Giornalisti (c/o sede dell'Ordine dei Giornalisti in Lungotevere de'Cenci 8)

Diamo inizio
Ai lavori
Di presentazione
Del codice dell'informazione in Italia
E nel cogliere l'informazione in Campania
Io do il benvenuto a tutti
Sono il presidente ordinanza ai giornalisti
Do il benvenuto alla casa dei giornalisti che è questa
E sono onorato della presenza stamane
Quindi all'ordine
Da la
Ministro Maccanico
Sempre così sensibile
Ai al mondo dell'informazione lavori dell'ordine giornalisti
E atteso il ministro Cardinale
Do il grazie per la presenza e benvenuto a tutte le autorità
E non sedici dell'arma
Le forze dell'ordine
Ai colleghi a sua Eccellenza l'ambasciatore vicina della Repubblica Popolare cinese in Italia nostro caro amico
Da tanto tempo
Così sensibile anche ai buoni rapporti culturali
Fra l'Italia il suo Paese e suo grande paese
E dico che non è potuto essere presente perché in questo momento impegnato a Napoli
Nei lavori dell'Authority per le telecomunicazioni
Il presidente che che ci ha fatto pervenire comunque
Un suo messaggio affettuosissimo un augurio di buon lavoro
Ringrazio anche numerosi consigliere nazionale dell'ordine presenti ai colleghi tutti
Delle agenzie di stampa e dell'informazione nel nostro Paese
Il mio compito è soltanto quello di portare uno
Breve saluto come sottacendo tutti voi ringrazio anche il presidente deputati di Alleanza Nazionale onorevole Gustavo Selva nostro collega di grandissima qualità lago amicizia mi onoro
Tutti gli altri chiedo scusa dimentico qualcuno
E
Il collega Gianni Ambrosino che stanno a fianco consigliere se dall'ordine poi gestirà un po'i lavori e gli interventi il mio saluto non può che essere grato a tutti
In un momento particolare
Dell'informazione nel nostro Paese
E per primo io ho il dovere da presidente
Dell'ordine dei giornalisti
Ritenere i nervi saldi
Di osservare
La possibilità per tutti i cittadini ai giornalisti di essere garantiti
Nel nostro Paese
Con non molta semplicità cercheremo di
Darà la possibilità ciò che ci riguarda come ordine giornalisti a tutti i colleghi
Ausiliari svolge al meglio nel modo più garantito il lavoro
A seconda dei rispettivi punti di vista
Stamane noi presentiamo
Ma bella iniziativa
Che come ordine dei giornalisti dobbiamo per legge ai giornalisti italiani tra leggi dell'ordine prescrive
Sempre che ogni anno si aggiorni il l'annuario dell'ordine dei giornalisti
E quest'anno l'edizione accurata
Che diverrà presentata assume un tono importante perché e più completa di sempre direi completa
E ringrazio io
L'istituto di servizi per l'editoria e l'informazione di sei per aver voluto fare un lavoro che è costato sicuramente molta fatica
E che però sarà utile
A tanti e non soltanto ai giornalisti ma a coloro che rappresentano le istituzioni e che quindi hanno necessità la possibilità così di avere una possibilità di rapida consultazione
Quest'anno si è affiancata alcolici o di informazioni in Italia si è affiancato il così dell'informazione in Campania
Una Regione così cara a tutti
Così in prima linea
Nella quale i colleghi svolgono un lavoro durissimo
Per informare ogni giorno gli ambienti non facili
Così come non facile l'ambiente a volte che si trova ad affrontare anche i giornalisti di altre zone d'Italia come la mia Sicilia
E quindi io sono grato agli autori
Della nostra pubblicazione
Sono grato a coloro che hanno consentito che si potesse fare questo lavoro a questo modo con questa completezza che in termine tecnico si chiamano sponsor
Non ne nomino alcuno ma ci hanno sorretto e quindi e corretto
Ringraziare
Io sono anche perché nel nostro Paese Possa rafforzarsi l'istituto della
Defiscalizzazione per ciò che concerne le iniziative benefiche o comunque l'iniziativa che portano utilità sociale
E sono convinto che sia la strada giusta da percorrere
Per dare la possibilità di avere maggiori forze per il volontariato e per coloro che intendono svolgere lavoro di grande civiltà e lavoro culturale
Perché se noi riusciremo come giornalisti
E quindi una preghiera anche agli editori
Alla forza del tasso d'informazione culturale e di dibattito
Sui nostri giornali ho detto rafforzarlo questo tasso culturale
Creeremo maggior dibattito maggiore civiltà di rapporti maggiore estrinsecazione della mondo culturale è il nostro è un mondo culturale fervido in tutte le direzioni
Quindi io vi ringrazio
E sono convinto che apprezzerete presa questa iniziativa
Se qualche sbaglio
Facciamo abbiamo fatto io le chiedo scusa ovviamente ai colleghi ma qualcuno diceva nessuno è perfetto
E allora grazie al contempo che attendiamo il ministro cardinale io darei la parola al consigliere segretario dell'ordine giornalisti il collega Gianni Ambrosino non prima di non aver ringraziato anche alcuni presidenti di ordine dei giornalisti importantissimi più importanti come numero sicuramente il presidente Franco Abruzzo presente all'ordine regionale della Lombardia
E il presidente dell'ordine interregionale Lazio e Molise il collega Bruno Tucci che sta qui assieme al presidente La Stampa parlamentare il collega Enzo Iacopino e ovviamente il presente alla campagna corde una campagna il collega Armando Corsi un caro amico oltre consiglio nazionale con l'ha già detto quindi un grazie a tutti
Tocca a me quindi essere un po'il regista di questa di questa giornata che ragione aveva detto il presidente che e Bella perché ci vede riuniti vede riuniti i giornalisti nella casa dei giornalisti in un in un periodo che non è stato facile
E quindi questa è la dimostrazione che la nostra categoria quando c'è il momento di quando aggiunge momento di compattarsi una categoria unita che supera qualunque tipo di di problema per
Per cercare di lanciare un messaggio all'esterno
Presente vi ringrazio di avermi consentito di coordinare questo dibattito anche perché credo che sia importante in questa in questa sede dare un segnale preciso all'esterno cioè noi siamo qui a casa nostra sottolinea a casa nostra
Contanti illustrissimi importantissimi amici che ci danno affetto quotidianamente
E appunto al di là del ministro Maccanico che appunto ringrazio anch'io perché è venuto negli anni scorsi anche a Napoli quando presentavo il codice dell'informazione in Campania il ministro Maccanico è veramente un carissimo amico che c'era sempre sostenuto con la sua presenza e quindi pare un altro caso particolare perché che è sempre stato vicino è un ministro della Campania quindi lasciatemi anche questo vezzo di ricordarlo anche per un fatto diciamo di territoriale
Allora io credo che sia importante appunto oggi iniziare questo questo in questa giornata di lavori
Vorrei fare un ringraziamento se il presidente mi consente alle sei anche a un giovane delli sei Stefano Toma che e poi il due che merita una plauso perché lui che e porta avanti queste iniziative si nasconde perché sta molto usurata emozionato e qui non si fa vedere ma sta lì
Ma a lui che dobbiamo questa questa giornate questa iniziativa del le cose l'informazione dell'Annuario dei giornalisti
Io credo che sia importante partire dall'intervento del ministro Maccanico perché chi più di lui in questo momento delicato diciamo su tutti i punti di vista tutti gli aspetti
Quindi cogliamo l'occasione per avere al ministro Maccanico un intervento che nella casa dei giornalisti potrà assumere un rilievo ancora maggiore di quelli già sempre così importanti che svolge ogni giorno grazie ministro
Ma sono veramente molto grato all'ordine dei giornalisti e in particolare all'ordine dei giornalisti napoletane
Campane per
Questo terzo invito che mi è stato fatto cogliere l'occasione della presentazione del Codice dell'informazione
Per fare alcune considerazioni sul nostro sistema dell'informazione
Sono molto grato questo mi pare che sia la terza volta che io sono invitato a questa a questa cerimonia molto importante molto significativo
E che il sistema dell'informazione abbia una forte influenza sulla politica
E ovvio
è noto a tutti e i fatti di questi ultimi giorni lo dimostrano ampiamente che poi questo influenza sia considerata ancora più marcato in Italia
La causa della partecipazione alla vita politica e istituzionale del Paese di un imprenditore della maggiore concentrazione televisiva europea è una circostanza altrettanto noto appare invece un fenomeno poco considerato quello relativo ai riflessi che lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione
Nel loro complesso stava vento non solo sulle modalità di formazione del consenso politico
Ma anche sullo stesso concetto di democrazia rappresentativa
La possibilità di influenzare attraverso l'uso delle tecnologie il modo di pensare del cittadino
E di riflesso la possibilità per quest'ultimo di esprimere mediante una partecipazione diretta e continua
Attraverso la interattività che si diffonde sempre di più
Una forte pressione sugli istituti di democrazia rappresenti figura
Finiscono infatti per determinare una tendenza della società
Ad essere guidata da umori occasionali
Per lo più formati proprio da poteri forti in grado di influenzare l'opinione pubblica
Non è un fenomeno di poco conto
Tanto è vero che negli Stati Uniti il tema del rapporto tra società dell'informazione e democrazia
Comincerà ad essere attentamente esatto esaminato
è evidente che non si può fermare l'innovazione e che anzi essa costituisce un valore assolutamente straordinario
Per lo sviluppo non solo economico di un Paese ma per lo sviluppo sviluppo anche civile
Ma questo non vuol dire che tutto si debba realizzare in assenza di regole soprattutto con riferimento alla convergenza dei tradizionali mass media con le telecomunicazioni
Molti commentatori vivevano come le attività che già si svolgono su internet non abbiano un contesto di riferimento
Di cui siano definiti almeno i limiti essenziale
Si parla sempre più spesso di new economy senza regole
Se non me la questura tono detto in quest'ultimo che non ha riflessi soltanto nel sulle attività propriamente economiche
Ma che si riflette sullo stesso sistema politico dei singoli Paesi
Stiamo infatti attraversando una fase della storia
Dopo il crollo della ideologia
Nella quale l'economia un'influenza dominante sull'organizzazione della società
A ben vedere quindi oggi si pone non tanto il problema della separazione tra proprietà dei mezzi dell'informazione attività politica e di governo
Quanto la questione di come va assicurato uno sviluppo armonico della democrazia in presenza di tecnologie che possono determinare fenomeni e influenze così forti
Le regole sul cosiddetto conflitto di interessi infatti non sono più sufficienti in quanto la forza dei soggetti che dominano il sistema informativo e tale che non necessariamente essi debbano partecipare al governo per influenzare la vita di un Paese
Il tema è invece quello della stessa proprietà dei mezzi d'informazione
Qualcuno parla in proposito Della necessità che nella futura società dell'informazione
Tale proprietà sia distribuito in modo diffuso tra gli stessi utenti delle tecnologie cosicché i cittadini siano proprietari delle azioni delle grandi imprese di comunicazione
E che questa non sia un'idea
Pellegrino
è dimostrato dal fatto che uno degli elementi salienti della new economy
Vi siete proprio nello sviluppo diffuso della partecipazione alla proprietà delle imprese
Negli Stati Uniti cinquantacinque milioni di salariati partecipano già mediante i meccanismi integrativi della pensione
Alla capitalizzazione delle proprie imprese
Settantasei milioni di americani sono poi proprietari di azione
Questo significa che sta si sta andando progressivamente nessuna forma di capitalismo patrimoniale diffuso
A cui non potranno sottrarsi dei grandi imprese di comunicazione
E poi altrettanto importante anche il tema della qualità del prodotto della comunicazione
Come esso si forma
Quali sono i suoi contenuti sono questi aspetti che possono avere grande rilievo sulle istituzioni e sulla politica
Si tratta di un fenomeno che tende ad acquistare sempre più importanza
Man mano che poco poco progredisce la tecnologia digitale
Con la vorticosa crescita dell'offesa dell'offerta tecnologica conseguente all'introduzione del digitale terrestre
La merce prepotentemente il problema dello sviluppo dei contenuti
In un contesto nel quale si va affermando
La netta differenza tra i soggetti che si occupano delle reti i cosiddetti network provider
E coloro che si occupano dei prodotti content providers
E in effetti un'altra caratteristica dell'economia elettronica
è proprio quello di aver innescato un ciclo
Dove all'innovazione dell'offerta si associa la creazione di nuovi prodotti le quinte di nuova domanda
Si tratta di un ciclo virtuoso a condizione che sullo stesso non agiscono fenomeni manipolativo i o distorsivi
Determinati da interessi estranei all'ambito economico
Si pensi ad esempio alla creazione di bisogni e sono certe stanze politiche tendono poi a corrispondere paradigmatico il recente dibattito che c'è stato sul tema della sicurezza
Dove i dati del miglioramento delle condizioni dell'ordine pubblico non sono stati percepiti da parte dell'opinione pubblica a causa di un certo tipo di informazione carenza Rizzato taluni avvenimenti criminosi
è un tema quindi più ampio di quello che tradizionalmente viene collocato sotto l'egida della pubblicità
Soprattutto di carattere politico si tratta invece di forme più sottili di formazione del consenso più in generale si può dire che stanno scomparendo i vecchi blocchi sociali e ciò rappresenta certamente un fatto positivo
Ma speriamo pensiamo a caso del sindacato
Il suo ruolo oggi viene messo in discussione in quanto non sarebbe più in grado di rappresentare i bisogni dei lavoratori soprattutto di quelli che si con la con la filiera produttiva della new economy
Dodici milioni di persone in Italia che svolgono attività corrispondenti a nuove figure professionali mai definite questo fatto sarebbe poi aggravato dalla globalizzazione così che non avrebbe più senso tutelare posizioni che per la loro natura sono trasferibili nei più diversi contesti internazionali
Il nomadismo internazionale di certe professioni noto tuttavia l'assenza di regole di organizzazioni forti preposto a formulare stanze di carattere generale in contrapposizione ai grandi operatori economici finisce per determinare una situazione nella quale più facilmente si sviluppino i fenomeni di influenza dei cosiddetti poteri forti quali saranno allora le stanze di compensazione del futuro
Chi si occuperà dei temi della partecipazione politica della tutela del lavoro dopo la crisi dei partiti e del sindacato
Chi si farà carico della nuova emarginazione costituito da coloro che non avranno accesso per ragioni economico culturale e nuove tecnologie
Epoca dell'accesso è stata definita la nostra epoca
Ma chi rimane fuori
Non sarà per caso la nuova categoria dei paria
Viviamo ormai in un contesto nel quale si afferma costantemente il valore della libertà economica
E ciò in linea di principio è giusto e corretto
Ma cosa c'è dietro questo concetto che esso certamente erano è un valore darne di per sé continua a sussistere la necessità che vi sia nel signor rafforzate le istituzioni destituzione le quali devono affermare affrancare principi più importanti quale quello dell'uguaglianza della libertà di espressione del pluralismo
Tale istituzione non devono scomparire ma affrontare un profondo processo di riforma
L'errore che si coglieva invece quello di una conversione assolutorie i valori della libertà economica in sé senza che la stessa si è riempita di un minimo di ragioni civili
Senza che sia tenuto sempre presente la sua funzionalità all'avanzamento civile e culturale degli individui e della collettività
Una soluzione certamente quelle di dotarsi di un contesto di regole semplici cioè quanto più uniformi possibile anche a livello interno colpevole di internazionali
Un impegno che potrebbe portare in prospettiva anche alla creazione di organizzazioni internazionali che colpevolmente si occupino di questi prodotti che si è parlato in proposto di una sorta di otto reti mondiale delle comunicazione per parte sua letale ha compiuto uno sforzo considerevole
Ha colto in anticipo rispetto agli altri Paesi ad economia avanzata il problema della convergenza e dell'evoluzione etologiche e e con tecnologica in un'ottica di garanzia
Ha perciò restituito un'autorità unica per le televisioni e le telecomunicazioni articolata tra competenze sulle infrastrutture sui prodotti improntata alla salvaguardia dei principi fondamentali l'occasione della presentazione di questo Codice dell'informazione quindi può costituire un momento importante
Per svolgere un'auto rigore ricognizioni riflessione su più strumenti giuridici presenti nell'ordinamento e sulla vera effettiva funzionalità
L'ordine dei giornalisti napoletane e in genere l'ordine dei giornalisti hanno dimostrato una particolare sensibilità per queste tematiche
E l'appunto annuale di presentazione dell'edizione aggiornata del Codice che le così una più propizio per approfondirle del valutarne l'importanza sono perciò do di petto
Particolarmente grato dell'invito e delle occasioni che mi è stata offerta di trattare nel brevemente in questo intervento grazie
No Maccanico
Senta grazie dobbiamo
Colgo l'occasione della presenza dell'onorevole collega Gustavo Selva per pregarli un breve intervento su questi che sono un po'i temi della
Della causato la nostra professione quindi se
Buongiorno colleghi e amici veramente vengo preso
Colto di sorpresa come si dice perché in effetti io ero qui per ascoltare ho ascoltato con grande attenzione
Quello che ha detto su principi di carattere generale e azioni concrete il ministro Maccanico
Io non sono certo io ho cominciato a fare questa professione all'età di vent'anni con strumenti tecnici ben diversi da quelli che oggi sono a disposizione dei colleghi
Allora non dico che avevamo all'epoca della penna d'oca ma per lo meno eravamo la lettera vent'eravamo la lettera ventidue di montagna indiano ricordo era da noi telefoniche qualche volta funzionavano e non funzionavano oggi invece abbiamo a disposizione queste tecnologie che secondo quanto ha detto il ministro Maccanico sono anche capaci di condizionare il contenuto la forma delle delle informazioni
Io però su un punto vorrei porre al ministro Maccanico che ha sollevato il problema della tema della proprietà
Dei mezzi di comunicazione
Ha posto il tema
Non ci ha offerto la risposta la posta in termini problematici
Io a mia volta lo pongo
E nella situazione italiana
Mi pongo la domanda alla quale cercherò di dare risposta
è davvero la proprietà pubblica del sistema radiotelevisivo
Quella che dà la maggiore garanzia per quanto riguarda la completezza il pluralismo la obiettività
Io come sanno i colleghi sono stato in questa azienda dell'azienda RAI per trentadue anni
Ne ho svolto tutte le funzioni si può dire oltre le maggiori funzioni
Il corrispondente dall'estero di presentatore commentatore del telegiornale di direttore di un importante testata radiofonica il GR due e nella mia mi dispiace di intrattenermi momento sulla mia Autobiografia che non interessa a nessuno probabilmente mai per inquadrare il discorso che sto pensare qui abbiamo un maestro presente
Emilio Rossi che ha diretto nello stesso periodo
E più a lungo di me l'altra importante testata giornalistica giornalistica della RAI il TG uno
Però
Da allora
Da quando io
Faceva quel mestiere oggi ne faccio un altro vedo le cose sotto il profilo politico tante cose sono cambiate
C'è stata la concorrenza c'è la concorrenza fra il pubblico e il privato
Ora è davvero
Necessario porre il problema della proprietà dei mezzi di comunicazione se questo è
Bisogna porre il problema della proprietà per il pubblico e per il privato
Per quanto riguarda la RAI in particolare
Abbiamo avuto una pronuncia
Del popolo italiano
Che è andata nella direzione non di rafforzare la proprietà pubblica ma di ridurla
Di privatizzato
Gli eventi di questi giorni
Nato a toccare un punto che non so sensibilissimo
Ed è credo che mettendo il proprietario gli orari
In una condizione alquanto difficile delicate
E qui vorrei con la miti con gli amici e colleghi in particolare con il Presidente Petrina
Ma questa professione del giornalista
Può essere fatto da tutti U invece
C'è un ordine il quale a non dico una funzione censoria
E limitativa ma un compito
Che di vigilare perché una tribuna televisiva come è accaduto l'altro giorno che è affidata lo dice il nome alla satira
Si trasforma invece in un tribunale del popolo
Che da
Ed emette
Di fronte a milioni di telespettatori
E mette una condanna
Nel
Mettendo i virgolette fatti
Che poi erano fatti puramente inquisitoria mettendoli in una tale scansione dei tempi e dei modi da fare risultare che il capo dello posizione
Che era un mafioso responsabile forse della sì sì assassinio di due magistrati e gli altri attentati succede che sono succeduti nel mille novecento novantatré
Per concludere questo mio intervento chiedo al ministro Maccanico
Ma è davvero la divisione
Della propria il tema della proprietà dei mezzi di comunicazione perché se è questo tema
Noi dobbiamo cominciare a pensare all'esercizio della proprietà pubblica che ripeto in questo episodio
E ne cito soltanto un altro che mi riguarda anche personalmente
Io
Fui mandato via dalla direzione del GR due
Per delle ragioni che non avevano niente a che fare con la professione ma che avevano molto a che fare con la politica
Con accuse
Fra l'altro che tribune accuse fra virgolette
E
Furono smantellate nella verità dei fatti
Guarda caso era membro del consiglio d'amministrazione
Professor Zaccaria attuale presidente della RAI
Mi rendo conto che io ho toccato aspetti delicatissimi
Però caro al ministro Maccanico il problema dalla proprietà credo che vada posto nei due sensi
La proprietà pubblica ha dei doveri ancora maggiori
E il presidente della Camera Violante
Non ha mancato di ricordare che forse nell'interesse del pluralismo è meglio dare vita il più rapidamente possibile alla pronuncia che il popolo italiano ha fatto vale a dire che in un concorso pluralistico il contributo dalla proprietà privata non è secondo a nessuno nel mantenimento dell'obiettività della completezza
Perché questo ce lo insegna un grande paese gli Stati Uniti d'America dove i giornalisti fanno i giornalisti non ci sono i gli intrattenitori che fanno i i giornalisti ci sono persone che debbono rispondere ad un certo pubblico
Il pubblico che guarda quelli ai programmi liberamente secondo una scelta libera e pluralistica attraverso una scelta possibile per numerosi soggetti
Questo mi sembra che sia il problema più importante almeno io la vedo così
Poi
Se ci sono delle idee discordanti riverse ma il mio contributo quello che è stato sollecitato poteva andare solo in questa direzione
Cogliendo da giornalista un fatto che si è verificato la settimana scorsa e che ha molti altri esempi in quella direzione vi ringrazio
Va be conservabile al posto dei quesiti
Sollecitate dal mio intervento vorrei intanto chiarire che
Io ho posto il problema della proprietà ma l'unica difesa la proprietà pubblica io ho parlato
Della necessità di valutare tipi di proprietà diversa cioè di proprietà diffuso degli utenti discuto discussione che in corso negli Stati Uniti d'America
In un mondo uno fatto la difesa della proprietà appunto
Ma anche a questo riguardo
Devo far presente che
Nel corso di questa legislatura c'è stato alla camera
Al Senato
Il tentativo sulla legge mille centotrentotto che fu da me presentato
Di rivedere l'assetto della proprietà pubblica della RAI c'è stato il tentativo
C'è stato il tentativo verso purtroppo quella
Via del cosiddetto privatizzazione della RAI ieri è stata sbarrata e stata sbarrata anche dove forse di opposizione
Quindi non è questo il problema quando io parlo di proprietà visto l'influenza che dei prezzi di comunicazione di massa
Visti i processi che sono di concentrazione sempre maggiore su un livello internazionale non solo sul livello nazionale
Ho sollevato il problema
Che non si di vedere se non esista una possibilità particolare di privatizzazione dei mezzi di comunicazione di massa che dia voce alla sonorità altro diffuso degli utenti questo il tema non è non è altro credo che una riflessione su questo siano opportuno quanto alle o dei punti con gli spunti polemici che osserva voluto avanzare dei quali io non avevo parlato
Io non vorrei che in questa riunione cominciassimo a fare polemica su su Satyricon sui dati della della Osservatorio di Pavia che sono anche quelli abbastanza allarmante io vorrei tenere fuori
Questo questa riunione riunendosi
Vorrei invece che fosse concentrato l'attenzione sui problemi veri
Su come si garantisce una informazione pluralistica
Sono d'accordo che la RAI in questo modo finisce presto come è stato fino adesso un Mancini più delle forze politiche dominanti io questo sono assolutamente d'accordo su questo come si fa superare come si fa a superare questa situazione senza cadere in un altro un'altra brace e cioè quella di le grandi concentrazioni
Di potere economico che possono condizionare l'informazione è questo il tema su quale noi dobbiamo dobbiamo confrontarci e questo è il tema che ho voluto indicare con il mio intervento
Non è il problema proprio della proprietà pubblica o privata si pone in un altri termine cioè vedere privato si pluralismo sì ma come
Come si contrasta la tendenza al concentrazione dei poteri nel campo dell'informazione questo il tema che io ho sollevato e non altro
Sì presidente vetrina
Ma io così intervengono attiva perché il l'onorevole Selva il collega se la mia posto una domanda e condivido il tono estremamente grande non poteva essere diversa dei grande civiltà assolute delle ministro Maccanico dallo stesso onorevole Sesa questo e molto bello ecco la parlarne anche questa in un'altra occasione però non posso esimermi da una risposta alla collega sembra quando dice possono fare a tutti la professione se non ho capito male larga il compito di vigilare credo che Gustavo Selva e colpisca nel giusto chiedendo tutto ciò all'ordine io a mia volta oggetto in in questi giorni e di una qualche riflessione approfondita sui giornali chiamiamola così
Non intendo e in questa fase in questa occasione dire alcunché io Massimo se no no confermare il massimo rispetto per tutti i colleghi giornalisti pregandoli tutti i colleghi giornalisti sempre me per primo
Di svolgere il loro ruolo secondo coscienza e secondo le regole non ho altro da aggiungere perché non è nel momento nell'occasione però è chiaro che l'ordine non può o non osservare a volte
Comunque ho detto osservare dico osservare
I comportamenti che accaddero senza giudicare alcuno ma osservare perché attiene all'ordine chiunque possa a presiederlo oggi domani visto che siamo tutti
Pro tempore io presidente pro tempore il direttore di un importante giornale direttore pro tempore
Il con la delegazione di un giornale
Pro tempore
E il presidente durano tre anni
I CDR cambiano molto più di prima molti meno mesi e direttori a volte cambiano pure non è un problema
Detto questo non voglio fare alcun tipo di polemica però garantire il massimo di garantismo a tutti fino a quando presidiano l'ordine giornalisti era una precisazione dovuta
Anche alla domanda che mi aveva posto il presidente vivo a Vienna e collega e amico Gustavo Selva grazie
Allora esauriti questi interventi io inizio a un dibattito su i vuole intervenire chiesto di intervenire collega presidente dell'ordine della Campania Ermanno Corsi cui compiacere do la parola
Molto molto rapidamente
Per ringrazio per ringraziare dell'occasione che consente all'ordine a un ordine regionale
Quello della Campania di essere qui
E di inserirsi nella presentazione dell'Annuario nazionale dei giornalisti
Con una propria pubblico pubblicazione che si chiama codice dell'informazione naturalmente riferito alla Regione Campania
E debbo innanzitutto ringraziare ancora una volta il ministro Antonio Maccanico per la sensibilità la prontezza e devo dire per l'apporto che da alla riflessione che noi cerchiamo di fare raccogliendo ci intorno a quelli che sono i nostri strumenti di riferimento cioè le leggi allora molto rapidamente
Noi abbiamo strutturato il codice dell'informazione in campagna così come se parlassimo di un grande quotidiano nazionale che alla sua edizione nazionale
Accompagnata però da quelle che una volta erano le cronache locali le edizioni regionali e che oggi invece sono dei veri e propri supplementi cioè giornali nei giorni del giornale allora ecco noi siamo un po'il giornale dentro il grande giornale nazionale
E offriamo quattro sezioni ben distinte la legislazione sul giornalismo la legislazione primaria
Partendo dall'articolo ventuno della costituzione alla prima legge generale sulla stampa del quarantotto fino alle ultime il trattamento dei dati personali la riservatezza e ancora la legge che istituisce ufficializza la comunicazione pubblica la comunicazione istituzionale
Che la legge del giugno due mila questo per dimostrare che il percorso legislativo una produzione legislativa c'è
Qualche volta si è ritenuto di ravvisare in questo percorso il connotato un po'della estemporaneità
Delle leggi troppo legate a determinate circostanze però hanno quello che interessa cogliere è il filo conduttore ed è un filo conduttore che va comunque
Nella fornire le più ampie garanzie al cittadino poi si tratta di vedere se le riforme
Che appunto attengono al potere esecutivo sono sempre andate in quella direzione o c'è stato qualche momento di di contrasto quindi questa parte la produzione legislativa
Poi la parte più strettamente collegata alla professione con la propria legge professionale il Regolamento di attuazione
Il contratto di lavoro e la struttura dell'editoria partendo dalle agenzie di stampa i periodici ai quotidiani alle radio e televisioni e ai collegamenti con internet perché c'è ormai la produzione multimediale che comincia ad essere rilevante anche nel nostro Paese
E poi la parte che potremmo definire della rete istituzionale per far capire non soltanto a chi lavora nella professione ma anche a chi da fuori vuole a vere e oggi ha bisogno di collegamenti organici con questa professione quale la Rete
Nella quale
La nostra vicenda la a inserirsi
Offriamo per questo settanta mila tattica che sono delle vere e proprie voci di riferimento quindi per dimostrare che la Regione ha una sua ricchezza un suo patrimonio che va Conte che diciamo un punto di riferimento ben preciso
Naturalmente a questo una rapidissima riflessione proprio prendendo spunto dal dibattito dall'intervento
Del ministro Maccanico al alle considerazioni che faceva il collega Gustavo vedi Selva
Ecco il giornalismo certamente si conferma in ogni epoca come un potere un potere però sempre conteso e contrastato da altri poteri che poi sono i veri poteri forti perché sono quelli che molte volte agiscono ammonta e della produzione
Giornalistica e allora torna come problema centrale il problema della proprietà
Inattesa che si definiscano i compiti e i ruoli del pubblico e del privato
Noi vogliamo con i riferimenti legislativi che riproponiamo cercare di vedere se ci sono margini e possibilità e riferimenti per l'autonomia del giornalista di chi produce informazione nel nostro Paese
Considerato che la nostra professione è un servizio pubblico qualunque sia la struttura editoriale in cui questa attività viene svolta
è un servizio pubblico e si propone si ripropone sempre come in uno dei principali strumenti della dialettica sociale
Allora in attesa che la questione della proprietà venga definita lo facciamo un'altra considerazione e con questo concludo ringraziando della ospitalità certo noi partiamo dall'articolo ventuno della Costituzione
Che a tutti i cittadini garantisce il diritto di esprimere liberamente le proprie idee le proprie opinioni però a nessun cittadino vengono forniti i mezzi per l'accesso ai mezzi il cittadino deve fare i conti con questa struttura dell'editoria dove c'è il polo pubblico cioè il polo privato ci sono network nazionali network regionali ci sono grandi giornali centoventi testate che escono tutti i giorni nel nostro Paese quindi il problema dell'accesso attiene ancora
Alla iniziativa del riformatore bidelli del legislatore io concluderei su questo che venendo fuori sì un panorama sempre più articolato in cui le tecnologie della comunicazione oggi hanno un ruolo preponderante
Noi vorremmo attestarci su questa linea le tecnologie sono una grande risorsa un grande mezzo non vanno demonizzate
Non vanno esorcizzata e dopo la demonizzazione vanno utilizzate
Con riferimenti precisi Conti le le le leggi le regole e con la cultura del giornalista ecco perché forniamo anche un ampio panorama delle scuole di formazione al giornalismo ecco il nostro Codice
Va nel senso di richiamarci alle leggi alle regole e alla cultura del giornalista
Grazie ma ringrazio presso cioè c'è qualcuno al microfono inutilmente
Bestie microfoni per piacere allora volevo sapere se ci sono interventi o di colleghi o di chiunque vuole intervenire su questi temi su altri prego Romano collega Romano Bartoloni e presidente dei cronisti Roma
Va be'mi sono sentito chiamato in causa come come cronista
Da riferimenti molto esplicite che sono state fatte sia del ministro Maccanico si anche dal collega serva
C'abbiamo due aspetti
Cercherò di
Gira voce più forte sono due aspetti che sono state sottolineate l'invadenza dei poteri forti
E la responsabilità della comunicazione istituzionale
Quest'ultimo aspetto secondo me è da qualche tempo ha preso un certo verso una una certa una certa qualcuno locazione che chiama io credo tutti quanti a una riflessione diversa un po'di Nino pochino che avanzava perché dico questo
Perché è vero che molte affidato alla responsabilità la capacità professionale del giornalista
Al problema la collocazione e al responsabile alla capacità delli dell'impresa giornalistica
E delle della testata ma c'è anche secondo me una grossa responsabilità in tempi di tecnologie così forte così così potenti c'è anche la responsabilità delle fonti di informazioni e le fonti di informazione si identificano sempre più nella comunicazione istituzionale la quale ha imparato appare il fai da te e della comunicazione
A cercare di imporre la propria comunicazione quella che un tempo si chiamava la cosiddetta velina
Quest'aspetto che non è un aspetto secondario perché è un aspetto che coincide con la valenza è la responsabilità di Poteri e dalla loro capacità di penetrazione ora laddove io parlo
Delude fuori questi aspetti soprattutto nel mondo dell'informazione giudiziaria che ha la sua valenza la sua delicatezza venne anche nel mondo della cosiddetta forze di polizia
E mi dispiace che alcuni rappresentanti non siano più presenti perché da qualche tempo non solo non c'è più una garanzia di imparzialità Dine tra unità di affidabilità
Ma c'è anche un tentativo di ognuno di fare il grande comunicatore alla Berlusconi questo ovale anche per il re per piccolo comando
Dei carabinieri di una regione o d'un Paese che di fronte alla possibilità di apparire alla meglio sia in televisione sia sulla stampa
Tende a montare quello che una volta con pregio la rissa cioè ammontare l'informazione
E questo portato alle estreme conseguenze dicasi anche clamorose che sono accaduti in questi ultimi tempi
Comporta un gravissimo rischio prima di tutto perché si fan cattivo servizio pubblico
Al cittadino ma dall'altra parte si crea anche un grave rischio per il cittadino si compri si comprime anzitutto la sua autonomia di giudizio ma si può si mette anche a continuo rischio di cause
Di querele e di e di richiesta di risarcimento danni
Ora io credo che questo aspetto vada un tantinello di più approfondito io lavoro lavoro lo porterà recentemente de del coazione preme il cronista di sottoporlo questa questione al capo era stato recentemente anche dal corso la conferenza stampa della Corte costituzionale ma soprattutto ha avuto la possibilità di farne un incontro ravvicinato con l'Authority della comunicazione del professor che si è si è comporre Udo sullo portina di studiare anch'una qualcosa che assomiglia a un organismo di garanzia un osservatorio sulla comunicazione istituzionale sì proprio sulla comunicazione istituzionale sulle nostre fonti di informazione
Per vedere se è possibile avere un controllo sulla correttezza l'imparzialità e largo Ravizza della comunicazione istituzionale dove sulle fonti
Perché in genere possiamo dire ci danno notizie esatte scrupolose ma tante volte si insinua nella comunicazione grazie anche alla forza la capacità della comunicazione delle tecnologie si insinua il pericolo della formazione e della montatura dall'audizione grazie
Ringrazio il collega Romano Bartoloni presidente se mi consente un ringraziamento ancora più forte al ministro Maccanico che è andato via e all'onorevole Gustavo Selva perché dico questo perché c'è chi rispetta gli impegni chi agisce con classe e chi invece fa spostare anche di un giorno la data della presentazione dell'annuale del Codice
Per comunicarci pochi minuti fa il fermo del traffico che deve andare allo SMAU
Io ringrazio quindi l'onorevole Selva ringrazio Maccanico purtroppo non posso ringraziare il ministro Cardinale che ha preferito evidentemente altri impegni ma vorrei che la che la i presenti ai quali ringrazio venti di essere qui sappiano regolarsi stabili chi rispetta veramente gli impegni e Tino la casa dei giornalisti si è consentito anche Caro Gustavo Selva di codeste un po'polemici il pane del nostro mestiere ti sembra quindi io ti ringrazio della presente ringrazio onorevole Maccanico c'erano altri interventi USA sapevo che c'erano alcune interventi rispose che voleva fare un saluto se vogliono siamo qui e possiamo accogliere i i loro interventi
Ok allora non ci sono altri interventi noi ringraziamo tutti i presenti della della della sensibilità che ci hanno dimostrato grazie