"Non profit: la scelta mondiale. Niente per noi, senza di noi" - organizzato dal Summit della Solidarietà in collaborazione con l'Università Liuc Carlo Cattaneo di Castellanza (Varese) - (presso il Centro Congressi Cariplo, via Romagnosi 6)

Dove io vivisezionare corrispondente soprattutto di chi è presente perché l'attenzione di chi non è presente in genere comunque un danno che si fa occhi riuscito nonostante il maltempo rende conta non tardiva milanese che peraltro non credo che sia in modalità in assoluto ad essere presente Times conta a a questo appuntamento attento crediamo che sia doveroso rispettare le presenze nell'auspicio che nel frattempo evidenti
Altre persone anche che abbiamo davvero oggi l'opportunità di aggiornare assieme in memoria serena e pacata ma molto serrata attorno al termine che ci riguardano che ci riguardano da vicino alla CIA riguardano come cittadini pubblici riguardano alcune persone quando mi è stato chiesto dai nove ai proponenti presidente del summit la solidarietà che al momento fortemente questo collega con le caratteristiche guardi serviva moderatore il giornalista non ha detto
Senso introdurre così fosse muore travolto da questa discussione nel senso che evidentemente sono in buona misura addetto ai lavori l'altra Santa per come dire perdonare l'esigenza al personale di testimonianza di quanto sia importante nel nostro Paese occuparsi occuparsi deriva sociale stanno cercando di risolvere anche il problema dei interruzione mi scuso perché armonica avevamo riconversione
Dove mantiene anche perché non sapevo assolutamente capace di dire lo stesso inglese quindi il
Ammetto che
Preferibile senza adeguato alla calma è stato chiesto questo ho pensato fortemente alle migliaia di famiglie che livella ogni giorno
Mancanza di qualcosa che non sanno esattamente che cosa manchi non manca probabilmente ad alcune leggi non mancava la la buona volontà del Medio Oriente
Manca sicuramente no ammissione tra Manhattan leader bisogna intrecciare in questo Paese competenze non legge nemmeno a volontà
Per guardate un circuito virtuoso in cui negli buona volontà disposizione d'animo possano consentirebbe a loro anche agli italiani di fare quello che sanno già fare
Mi domando se ad esempio per bubboni donatori
Ma non sanno come fare per farlo meglio celato performativo hanno pochi strumenti perché la loro buona disposizione si tramuti per in atti concreti di questo anche oggi parleremo
Tra l'altro proposto dirà duetti come quello lunare alberi il tempo della presentazione per essere sicuramente molto stringati buon sottotitolo niente per noi senza di lui
Che
Ottantuno all'esperienza del bagno dei disabili proprio allora in inglese Lazio in banca scuri vantarsi nasceva proprio da un congresso internazionale
Del movimento ad esempio l'International che abbia ben più di un anno fa si è riunito per esaminare Milano genetica e quindi nelle scelte riguardanti riguardanti direttamente il futuro della specie umana e della spedizione malattia genetica
Giustamente dal movimento delle persone disabili
Ma questo desiderio questa rivendicazione culturale mondi asserisce decidere che sarebbe sbagliato ma devono essere esclusi da una decisione cioè di essere comunque principi
Abbiamo visto che questo tipo di logica si attaglia perfettamente al terzo settore
Ma in Borsa del terzo settore Antonella Mansi a decidere tutto da solo ma esserci decisione serio importante che riguarda il terzo settore che venne presa senza avete sentito le ragioni del terzo settore
Ed è con questo spirito imminente per me senza di noi possono essere un punto di partenza sul quale ragionare in maniera nuova sul quale far ragionare in un momento in cui non dimentichiamoci
Siamo all'origine di comunque i cambiamenti di continuità ma certamente di scelte politiche che interesseranno tutti quanti
Devono esistere alcuni punti fermi che non possono avere bandire che devono essere davvero fortemente condivisi da tutti
Nel mirino in paese si fanno crudo
Tipica di chi governa
Aperitivi o di chi si oppone
Ma comunque molto più facilmente per una grande pressione sociale che spinge
Prima di
Noi dobbiamo dire nell'altro settore tutti quanti a tutti coloro che ne sono protagonisti che devono essere forse ancor più che mai
Protagonisti nelle proprie battaglie perché soltanto questo potrà spingere chiunque governi tenersi conto di quanto importante sia e chiamiamo venga questo messaggio e non è un caso in questa città credo io non solo milanese notato nulla né ha deciso di vivere al Milan
Cambiamento che questa città abbia insegnato al mondo cosa ben dieci manto empirismo abbia insegnato al mondo per le vendite coniugale
Il cattolicesimo liberale azioni un solidarismo socialista cosa vuol dire sarei d'accordo anche essendo su sponde diverse quando si vuol fare del bene
Possibile insolvenza non si capisce perché ai primi anni del due mila tutto questo debba essere improvvisamente troppo complicato
Io credo che anche di questo oggi si potrebbe parlare nella tavola rotonda soprattutto il finale abbia un grande confronto di questo
Veneto del Summit della solidarietà all'università di Castellanza ed hanno avuto un incontro ma va quindi sicuramente più risolutivi usuali alla diretti a Francesco significa
Buffon si sente no si sente adesso
Sto cercando disperatamente di far abbassare questi fare i prima di essere completamente cieca
Dunque vorrei prima di tutto a dare il benvenuto a ricordare grazie al professor finiscano cortesemente accettato l'invito della Iuc Università di Castellanza e del Summit della solidarietà
Vorrei ringraziare partecipanti al dibattito che seguirà
Franco Bomprezzi che ha accettato di coordinare gli interventi la Fondazione Cariplo che ci ha concesso questo sì ben Renata scacciati Marco Piazza del massimo Ferruzzi che hanno collaborato per l'organizzazione di questa giornata
Il salone della solidarietà un'associazione di secondo livello che contraffatto messo fra i suoi soci tra le più importanti associazioni socio sanitarie assistenziali e della ricerca in Italia
Tra i suoi scopi si propone anche quello di promuovere una nuova cultura del terzo settore
Cosa che le nostre associazioni fanno abitualmente lavorando sul campo lavorando per l'utilità collettiva e lavorando in una situazione di totale trasparenza
Due anni fa esattamente due anni fa
Cicchitto associazioni ed enti non profit italiani di vario genere non solo sanitari hanno sottoscritto un manifesto in dodici punti per la riforma del terzo settore
Questa è la richiesta indicava le linee principali del di quello che sarebbe stata liberale riforma del terzo settore in Italia
Sono passati due anni purtroppo mi pare che la situazione finalmente che la situazione sia cambiata la legge quattrocentosessanta è tuttora una legge Pier nell'incipit tanti in GP due a far sì che molti enti non profit abbiano deciso di non essere un lusso
L'autore che è rimasta sulla carta
Non è un ricco piccolo passo avanti è stato fatto suonerà detassazione delle donazioni per quello che riguarda i beni artistici e la ricerca scientifica
Però sì prima in una situazione in cui lo Stato che decide fino a quanto e per chi quindi cosa significa che anche e nonostante ci siano state queste due passi avanti quello che non è cambiato ed è quello che questo manifesto spiccava
E la cultura del terzo settore si continua a non capire in Italia che il terzo settore è una straordinaria risorse per la società
Soprattutto dopo la crisi di un modello che è stato assistenziale
Ma deve essere un terzo settore ricco io resources bimensile che oggi esce in maniera trasparente nell'interesse collettivo
Purtroppo questo salto che implica l'abbandono di una vecchia mentalità statalista che permane in Italia non è ancora stato dalle nostre istituzioni fatto
Noi rispondiamo attraverso la presenza di persone illustri quali il Dahrendorf protetto dal professor finisca
Di riportare questo torna all'attenzione pubblica soprattutto come dice Franco emendamenti in quella campagna elettorale in funivia e non posso dire sempre in un modo molto attraente
Senta rinnova oggi risultati di una ricerca commissionata dal de Charity Aid Foundation da potenti riconosciuta organizzazione delle chiamiamo la Confindustria del terzo settore che dal mille novecentoventinove pensate dal mille novecentoventinove opere Gran Bretagna
E quindi quando Hillary consigliere Sandro dico sempre durante questi consigli che vorrei che il summit diventasse come il Caf
Per un giorno ha detto la strada del Caf ho capito che ci metterà a centodue anni perché questo avvenga comunque il mio obiettivo è quella queste ricerche molto interessante da primario circa che dimostri ma che lo dimostra quel mulino
Che triste evento nel terzo settore rende cioè che qualche nello stampato a Pinuccia a delle entrate a favore del Terzo settore
Queste entrate ritornano alla comunità sotto forma di servizi il cui valore supera di un altro l'investimento fatto e questo è molto importante perché abbatte duetti una barriera che qualche volta avviene diciamo strombazzata da alcune istituzioni che lo Stato non può muoversi a favore della detrazione per quello che riguarda le donazioni al non profit lo Stato vanno del sì non solo ma è un investimento che rende quindi concludo questa mia Brehme presentazione
Ricordando adesso mi spiace che così che non si passa mai parlare
Anche in sede elettorale di questo ma quando sento parlare di ora lotta dura lotta Europa della manetta Europa delle istituzioni finanziarie europee della cultura
Si dimentica troppo spesso la grandissima Europa della solidarietà e credo anche se l'Italia vuole entrare in questa Europa debba fare i conti anche col cuore in gola il che fanno di questo mondo efficienti e un utile per la comunità europea grazie
è senz'altro la parola Francesco Silva rettore dell'università Carla Cattaneo
Garanzie beh io vorrei dire alcune belle parole che spiegano il motivo per cui la nostra università e in genere il sistema universitario
Coinvolto e deve essere coinvolto nella a supporto di questo di queste attività del terzo settore
Ma ridotte negli ultimi anni abbiamo visto o no sviluppo crescente dell'attività del terzo settore e anche una crescente interesse collettivo nei confronti dell'organizzazione che operano senza fini di lucro fornendo servizi sociali
E si è manifestata la potenzialità di questo settore
Questo sviluppo come già faceva cioè dentro la signora Bonometti alta non ha corrisposto fino ad oggi a nostro avviso un'adeguata attenzione da parte del Parlamento e del Governo
E quando c'è stata e nata soprattutto dalla percezione della crisi fiscale dello Stato però l'emersione delegazione non profit non è connessa soltanto alla crisi del Welfare State vi sono servizi sociali educativi sanitari culturali che hanno la caratteristica per usare una parola di cerco di beh mi fiduciari corsia
Presuppongono la futura fiducia degli utenti
Nei riguardi di che le fornisce perché non solo i beni nei nei confronti dei quali gli utenti sono in grado di conoscere il contenuto qualitativo la forma ben pesa che Comerio ovviare a tali problemi
E realizzare la relazione di fiducia tra i beneficiari del bene produttori è quella in cui il vincolo alla non distribuzione dei dividendi caratteristico
Delle non profit rassicura circa l'impossibilità di appropriazione dei private delle risorse
Nella compostezza la fiducia dei donatori deficitari sostenuta dal fatto che non si possono creare conflitti d'interesse nella cooperazione delle risorse
Questo è un elemento importante ma di per sé non è sufficiente dal momento che anche nel non profit ci possono essere protezioni manageriali in una forma diversa dai dirigenti donatori e beneficiario si fidano del non profit perché oltre al vincolo giuridico esiste una affidabilità intrinseca dell'imprenditore che discende dal modo con il quale l'imprenditore segnale sul mercato la propria posizione ideologica filosofia di servizio
Ci riferiamo aggressione dei principi generali che stabiliscono che cosa sarà lecito aspettarsi dall'imprenditore
Che richiedono che egli stesso sia coerente affinché bene si possa discendere la reputazione e la fiducia
Dell'Empoli dell'imprenditore e quindi la possibilità di ottenere il concorso il consenso degli utenti e la collaborazione dei donatori
Quindi l'imprenditore non profit ha successo perché l'ideologia ossia l'impegno e il vincolo autoimposto sì
A contenuto informativo estetico tuttavia se tale vincolo morale resta soltanto implicito non efficace occorre esplicitando
E partendo da questa considerazione che la nostra università sta a Catania ha voluto concentrare l'attenzione per il settore non profit
Sia attraverso ricerche attraverso la promozione e sostegno di iniziative forte allo sviluppo alla autocoscienza della socialismo e del volontariato
In particolare ricordo due iniziative molto brevemente non abbiamo attivato in corso di efficacia efficienza e trasparenza nella raccolta dei fondi dello sviluppo delle organizzazioni non profit
Che ha un progetto formativo abituato rilevato dalla dalla destra di Castellanza in collaborazione con Sodalitas Telethon Forum Permanente del Terzo Settore summit che ha come scopo formare una nuova figura professionale di tecnico esperto definanziamento della gestione corte valutazione dei progetti realizzati attraverso la raccolta di fondi e dell'organizzazione non profit
Inoltre abbia partecipato sempre insieme la stessa istituzione a sviluppare il progetto carattere della donazione
Il primo codice tagliando di autoregolamentazione raccolte di fondi nel non profit promosso dalle organizzazioni del terzo settore
Con tale carattere l'organizzazione aderenti si assumono di fronte ai cittadini dei donatori ai destinatari dell'attività sociali
Ai loro collaboratori alla comunità l'impegno di consolidare un contesto di fiducia
E di trasparenza in cui possano moltiplicarsi le opportunità di donazione
Ci aspettiamo che tale progetto passa rapidamente concretizzarsi diventando un importante strumento di sviluppo del terzo settore
Desidero quindi e concludo dopo avere indicato queste queste iniziative intendo che soprattutto la sera prima ma anche la seconda entra in questo spirito di importante elemento dello sviluppo del terzo settore che quello di e Confidi rappresentarsi di presentarsi con alcune caratteristiche essere quindi un soggetto che può ricevere fondi e può opposto offrire servizi il rapporto di trasparenza e al rapporto di eticità
Desidero quindi ringraziare la presidente del summit assoluta Ilaria Borletti per avere promosso insieme a voi questa importanti iniziative io ringrazio naturalmente gli illustri relatori per aver dato la loro disponibilità io mi auguro che da questa discussione che emergano delle per tutti delle idee più creare su questa su quel sullo sviluppo sulle caratteristiche questo settore soprattutto come dire
Un ulteriore slancio
Qualcosa che è molto importante e che richiede credo e concludo a questo momento certamente una maggiore attenzione da parte degli organi di governo grazie
Che finora
Sicuramente di questa maggiore slancio che noi oggi vorremmo essere testimoni i promotori abbiamo due saluti di autorità pervenuti do la parola senz'altro hai l'aria Borletti
Uno Dio ad essa rivela
Un è una lettera lunghissima del presidente Formigoni che non leggo tutta perché sennò stiamo qui fino alle quattro però leggo una frase che mi sembra potrebbe essere interessante e quindi come dire lo prendiamo in parola
Ed è quindi contrario all'interesse pubblico il tentativo di non valorizzare i soggetti sociali e il terzo tre del settore come produttori del welfare state
E questi infatti secondo nuovi settori in cui è più forte la necessità di definire il ruolo del non profit in un contesto di regole che fissino standard di professionalità e di qualità
Quindi oltre che al suo saluto ci fa pervenire al suo pensiero che noi ricorderemo bene nel futuro
C'è poi una lettera del professor Sirchia del Comune di Milano che augura
Buon lavoro
Grazie a amo questo punto e davvero vuol dire per me uno dei momenti più emozionanti oggi poter dare la parola Aldo ad una persona credo veramente a tutti nota a tutti coloro che da tanti anni seguono tanti anni mi mi scuso ma anch'io non sono più giovanissimo quindi
Riferito proprio alla qualità e al vastità degli interessi dimostrati Darold Ralf Dahrendorf nel corso dei di questi decenni prima in Germania e poi nel Regno Unito
Halloween compito proprio noi credo che abbiamo a volte in Italia questo vizio di essere sempre un po'esterofilo di a vuoto no su cose rispetto alle quali probabilmente abbiamo risorse in casa assolutamente degna della massima
Stima però questo è una di quelle eccezioni nelle quali non per esterofilia ma perché sappiamo che abbiamo ancora molto da imparare vogliamo ascoltare e quindi credo che oggi la presenza all'aver accolto con grande prontezza
L'invito rivolto dal summit oltre a essere una una cosa che ci ha profondamente onorato credo una una dimostrazione in più di come questa cultura vissuta profondamente risulta sia un patrimonio del quale è davvero un'opportunità notevole potere oggi coglierne e l'essenza a lei ronda Bardo
Ma il Tibet Bacci
Anche Bernard Cines chiocciola manco
Con gli occhi alle scuole
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Verso il cucciolo Franca recenti
Può conoscere antica altro polacchi prologo in quella ENI o non inquisendo i vuoti spetta anche
Grazie ma a valutare dal dell'incoraggiamento anche a seguire una via italiana
Ora avendo un'esperienza così forte non viene imporla come un modello e credo che questo sia un ragionamento rispetto al quale noi tutti dovremmo fare
Qualche riflessione poi nel corso della tavola rotonda finale perché effettivamente il problema italiano a volte quello di non riuscire a costruire sulla base della propria specificità nazionale delle regole che tardano il meglio dall'esperienza internazionale ma tengano conto del fatto che siamo italiani
Non solo per carattere ma evidentemente anche per cultura legislativa per abitudini per sovrapposizioni per stratificazioni di generazione io penso quanto la burocrazia incide ad esempio nel modello culturale italiano perfino nelle associazioni di volontariato
Che spesso si strutturano
Scimmiottando in qualche maniera modelli fortemente burocratici e quindi annientando sì da sole facendosi del male che spesso rappresenta uno dei problemi più importanti ho annotato un'altra cosa ma li tengo proprio solo come temi poi da utilizzare nel corso della tavola rotonda la necessità di una grande campagna di informazione
Di una grande campagna di comunicazione ora questo credo che sia uno dei temi su cui in Italia noi dovremmo comunque
Per fare tesoro perché senza questo grande sforzo di diffusione di valori indipendentemente poi dalle soluzioni di ingegneria legislativa senza questo grande sforzo di diffusione complessiva del valore del terzo settore e del volontariato delle dalla cultura della donazione sicuramente non c'è legge che tenga non c'è alchimia giuridica non c'è detassazione che basti nulla può risolvere i nostri problemi ma andiamo a vedere un po'più nel dettaglio dell'esperienza inglese grazie al contributo di Richard Francis direttore del centro della società civile per lambrusco pidocchio Max
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Esemplare del suo ragionamento che si è dipanato attraverso tutti gli aspetti che poi sono negli ultimi anni stati l'oggetto di molte discussioni in Italia di molto lavoro
Ce ne accorgeremo poi quando rivedremo dei punti di un convegno che si è svolto due anni fa l'Istituto Kaspar Hauser
E ascoltando l'intervento di ricerca di sul sembrava proprio di rivedere molte delle cose che venivano proposte allora
Come questioni rinunciabili sottolineerei quest'ultimo proprio come annotazione ripeto per il dibattito successivo la grande differenza esistente tra grandi associazioni e piccole associazioni di volontariato e quindi la necessità di dare regole estremamente semplici non sofisticate a chi è piccolo perché se non si scoraggia sicuramente non è in grado di reggere il confronto con normative anche di trasparenza
Estremamente complesse applicabili solo ad organismi che per il ruolo che svolgono hanno evidentemente degli obblighi maggiori e la necessità di essere meglio strutturate e l'altro aspetto fondamentale in tutto il suo ragionamento
Questa parola indipendenza che io ho sentito ripetere
Talmente tante volte che credo che noi tutti abbiamo capito bene che tipo di messaggio volesse rappresentare ed è sicuramente forse una delle cose che nel nostro Paese
E molto difficile da far apprezzare come un valore fondamentale ecco fondante ecco sono solo degli spunti ci riteniamo magari a mente per il dibattito successivo siamo in leggero ritardo ma siamo partiti in effetti con una mezz'ora
Di ritardo rispetto all'orario d'inizio quindi io manterrei direi il programma che ci siamo dati dando la parola alla ricercatore a Luca fattacci per che ci permetterà proprio di arrivare alla pausa necessaria del caffè credo dopo dei contributi così
Utile e poderosi con degli elementi di riflessione estremamente concreti basati sulla sua ricerca sullo schermo vedrete correre delle sintesi degli le slide che accompagneranno il suo ragionamento
A te e dopo la parola grazie
Innanzitutto
Cercherò di non prendere più di un quarto d'ora così che possiamo arrivare
Al corsi preti indenne credo che abbiamo ascoltato tutti con dei sentimenti contrastanti gli interventi che mi hanno preceduto perché come ricordava anche adesso Franco Bomprezzi
Da un lato questi principi e questa descrizione del modello inglese
Ci conforta in una battaglia che portiamo avanti da anni quindi vediamo i riascoltiamo nelle loro parole dei principi che come appunto vedremo più diffusamente in seguito da un paio d'anni fanno parte di una battaglia di tutti noi
D'altra parte proprio perché il tempo passa e si fa fatica a cambiare c'è anche un un senso di scoramento comunque dovuto al fatto di misurare sempre questa distanza fra l'Italia e l'Inghilterra distanza che loro ci insegnano non può essere colmata semplicemente per emulazione
Quindi credo che si tratti di misurarla in tutta la sua estensione e quello che io voglio fare adesso è sulla scorta di questa della ricerca del caso fa voglio cercare di misurare la distanza fra l'Italia e l'Inghilterra per quanto riguarda un aspetto certamente molto particolare e molto parziale che però ha un'importanza decisiva perché è stato se vogliamo uno dei baluardi a cui più si è attaccata anche il dibattito politico per non concedere agevolazioni in particolari fiscali al terzo settore il fatto che questo avesse dei costi per lo Stato in termini di minori entrate
Allora quello che voglio fare innanzitutto descrivervi questo metodo e gli obiettivi innovativi che si è posto il caso in questa ricerca e poi le stime che sulla base delle ricerche inglese sono state fatte per l'Italia
Allora innanzitutto
Qual era l'obiettivo della ricerca quella di fornire una misura del valore sociale
Delle organizzazioni non profit
Per valore sociale si intende non semplicemente la dimensione del non profit ma proprio il suo impatto sociale il suo contributo al benessere collettivo
L'intento era quello di valutare innanzitutto quanto rende il terzo settore in termini di benessere sociale
In secondo luogo di misurare eventualmente la sua efficienza nel fornire determinati servizi rispetto allo stato il mercato laddove questo confronto sia possibile
In terzo luogo vedere come le politiche sociali e le politiche fiscali incidono sulla produttività e sulle dimensioni del terzo settore e poi eventualmente appunto vedere anche delle differenze fra diversi paesi
Il summit a recepito immediatamente questa ricerca e ha fatto in prima approssimazione delle estive per l'Italia buttando il metodo e soprattutto chiedendosi come sia possibile promuovere lo sviluppo del terzo settore della sua produttività queste un inizio di una ricerca e che il summit si ripromette di portare avanti nei prossimi mesi
Sullo schermo già vedete diciamo una bozza di del metodo che è stato seguito
Prego di andare avanti allora il valore sociale e giunto come viene misurato in sostanza il tentativo è questo di vedere i rapporti fra il terzo settore e tutti gli attori con cui interagisce e di calcolare il valore sociale se volete semplicemente con una differenza fra i benefici alla società che derivano dal terzo settore e i costi del terzo settore per la società cioè quanto costa sostenere tutte le organizzazioni non profit allora qua vedete già i costi del terzo settore corrispondono
Essenzialmente le sue entrate tutte le risorse di cui ha bisogno
I contributi dallo Stato le donazioni che arrivano dai Tornatore
Il volontariato anche qua inevitabilmente trattandosi di una ricerche che cerca di dare un dimensione economica si contravviene a in qualche misura all'indicazione di Lord Dahrendorf prima per cui non è opportuno dare una misurazione monetaria al lavoro dei volontari ma qua si è dovuto fare e e poi c'è il prezzo che eventualmente viene pagato dei destinatari
Per i servizi forniti quaglia o i benefici
I benefici sono innanzitutto ai servizi erogati a favore dei destinatari
In secondo luogo la gratificazione
Che né ricevano i donatori e i volontari e questo certamente va in direzione di quello che sottolineava prima Lord Dahrendorf
E da ultimo il benessere
Che ridonda beneficio della società sia per il fatto che il Terzo settore esista sia per il fatto che si occupi di determinati disagio disperati settori di interesse collettivo quindi valore sociale definito come benefici meno costi
Allora sulla base di questo vediamo quali sono stati i risultati
Della ricerca
Che è stata condotta in Inghilterra
I calcoli prego di andare avanti i calcoli per l'Inghilterra hanno dato questi risultati tradotti in lire
Un costo complessivo del terzo settore di quarantacinque mila miliardi
E
A fronte di benefici di oltre sessantacinque mila miliardi quindi con un valore sociale ha aggiunto del quarantacinque per cento
Abbiamo fatto delle stime per l'Italia io devo precisare che in Italia ma credo che tutti gli operatori lo sappiamo molto bene i dati sono molto scarsi sono spesso incompleti e ormai
Datati stiamo aspettando un censimento dell'Istat che ci consente per lo meno di aggiornarli io per il momento ho fatto semplicemente delle stime sulla base gli unici dati completi che mi risulti no
Sono quelli pubblicati da Barbetta nel novantasei con dati prevalentemente del novantuno quindi tenete conto del fatto che i numeri sono indicativi però ci danno un'idea di che cosa succede vedi cosa succede che i costi complessivi del terzo settore italiano cioè le risorse che arrivano al terzo settore
Solo pari a trenta mila miliardi
E
I benefici che ne derivano
Raggiungono e superano di poco quaranta mila miliardi allo due osservazioni a partire da questo innanzitutto il fatto che in Italia come in Inghilterra
C'è uno valore sociale aggiunto del terzo settore non indifferente che cosa significa poi in concreto questo valore sociale aggiunto significa che
Poniamo per l'esempio dell'Inghilterra mille lire investite nel terzo settore rendono in termini di valore sociale di benessere sociali mille quattrocentocinquanta lire quindi con un quarantacinque per cento in più di valore
Incremento è lievemente inferiore per l'Italia però esiste e questo dice l'importanza di un investimento nel terzo settore la seconda osservazione riguarda me proprio la differenza fra l'Italia e il Regno Unito allora ci chiediamo quali sono i motivi di questa differenza
E come sia possibile colmare il divario
Per quanto riguarda i motivi della differenza
Mi sono limitato quattro atteggiare diciamo un uno schema dei rapporti fra il terzo settore e il contesto sociale italiano che mettono in luce un dato noto
Ma effettivamente
Che che salta all'occhio nel confronto con l'Inghilterra cioè il fatto che il rapporto diretto fra il terzo settore e i privati su cui insisteva prima anche il professor Frisch in Italia molto debole
Questa non è soltanto la questione economica la questione anche culturale che non può essere risolta
Semplicemente sul piano legislativo evidentemente però si misura anche in termini economici se volete proprio per il volume delle donazioni che arrivano al terzo settore che rappresentano soltanto il quattro per cento delle sue entrate
Mentre il terzo settore si basa come sappiamo in Italia prevalentemente sui contributi pubblici su fondi che arrivano dallo Stato e che rappresentano invece il trenta sette per cento dei costi complessivi del terzo settore quindi c'è questa forte attività di intermediazione dello Stato
Che si manifesta anche sotto forma di appunto imposte sulla donazioni ne sappiamo che con la legge quattro e sessanta qualche esenzione è stata introdotta ma con ancora delle forti restrizioni che impediscono
Un uno sviluppo
Ulteriore della delle donazioni dirette verso il terzo settore confrontiamo la con la situazione nel Regno Unito
Ecco vediamo subito che il rapporto fra i privati e il terzo settore è molto più forte
Questo si misura appunto anche in termini economici tre da un dato che è significativo il novanta per cento delle risorse delle charities provengono dei privati in Inghilterra rispetto appunto il quattro per cento di donazioni che arrivano in Italia
E viceversa il ruolo dello Stato
Molto più limitato da un lato appunto ci sono forti esenzioni sulle donazioni si citavano anche prima delle esperienze che in effetti per noi in Italia sembrano un po'delle favole cioè il fatto che aggirando appunto gli ostacoli oggettivi che ci sono nel nostro sistema fiscale
Lo Stato stesso concede alle sei tese un bonus rispetto alle donazioni che vengono effettuate Dalì privati quindi non soltanto c'è
Sostanzialmente una detrazione
A favore delle charities ma c'è una percentuale in più che lo stato d'una proprio per incentivare le donazioni
Sull'altro versante c'è effettivamente la necessità l'opportunità di questo ruolo di regolamentazione di controllo
Su cui
Che che descriveva prima il professor Fise su cui insisteva anche chiaramente il documento dell'Istituto Kaspar Hauser come corrispettivo diciamo così delle richieste che vengono fatti in termini di detrazioni di agevolazioni fiscali
Allora l'ultima cosa che
Vi faccio vedere adesso è il risultato di una simulazione
Che abbiamo fatto per l'Italia
Sulla base sostanzialmente di tre ipotesi
Allora si è ipotizzato di introdurre sulle donazioni che vanno al terzo settore una detrazione
Per il trenta per cento senza restrizioni
Si è ipotizzato che in conseguenza di questo le donazioni dirette al terzo settore arrivino in Italia un livello pari a quello inglese voglio sottolineare che tutti questi confronti sono legittimati rafforzati dal fatto che l'Italia l'Inghilterra sono assolutamente assimilabili dal punto di vista di dimensioni delle economie di dimensioni della popolazione e anche di partecipazione al terzo settore in termini di volontariato quindi sono confronti da questo punto di vista significative
Allora abbiamo ipotizzato che le donazioni arrivino a livello inglese soprattutto abbiamo ipotizzato che questo nonostante le esenzioni non abbia un costo per lo Stato perché riduciamo i contributi pubblici a favore del Terzo Settore di una misura corrispondente alle minori entrate per lo Stato quindi la simulazione che vedete a costo zero per lo Stato
Che cosa succede lo vediamo
Il prego Dent ecco grazie ancora
It le risorse troppo se possiamo tornare
Grazie le risorse che arrivano al terzo settore aumenta no evidentemente sono risorse che arrivano per lo più dai privati mentre diminuiscono le risorse che arrivano direttamente dallo Stato e raggiungono trentasette mila miliardi
I benefici aumentano ancora più significativamente del quaranta per cento e arrivano a cinquantasette mila miliardi con un valore aggiunto che è addirittura superiore a quello inglese
Che supera il cinquanta per cento ora al di là dei numeri che appunto verranno approfonditi nei prossimi mesi con una ricerca più accurate con l'aggiornamento dei dati però la cosa significativa che volevamo mettere in evidenza che il passaggio ad un rapporto più diretto e più significativo
Fra il fra i privati il terzo settore è possibile auspicabile senza alcun costo per lo Stato è chiaro che perché anche soltanto il livello delle donazioni taglia arrivi a livelli paragonabili con Inghilterra ci vorranno anni se mai sarà possibile
La cosa significative che però ogni piccolo passo in questa direzione Lola un costo come finora spesso si è preteso che sostenere per le finanze pubbliche questi sono passaggi che possono essere fatti da questo punto di vista
Senza una grate
Con appunto la prospettiva attraverso le esenzioni fiscali sulle donazioni di far crescere il terzo settore il suo valore aggiunto e quindi benefici per la società grazie
Grazie per la sinteticità davvero eccellente dell'esposizione ma credo che abbia messo molta molta carne al fuoco per il dibattito successivo
Sottolinea un aspetto proprio finale del del del tuo lavoro cioè il fatto che in una riduzione possibile di in cui intervento dello Stato diretto sulle chiamiamole charities
Commentando il termine inglese
Probabilmente davvero si favorirebbe quella crescita di indipendenza
Che che manca proprio lui proprio per questo aspetto fondamentalmente il fatto che la voce autorevole del consumatore che appartiene al terzo settore non è così forte perché ogni volta è contrastata dal fatto che vede in qualche maniera auto moderare il sì perché il vero committente quello che comunque fornisce le risorse andare avanti ma anche per svolgere te questo compito di sussidiarietà in realtà poi il potere pubblico quindi è un gatto che si morde la coda ma questo lo sappiamo bene
Ne riparleremo al termine della pausa per il caffè che avevo annunciato vedendo subito dei sorrisi
In in sala però mitico subito solido perché io vorrei poter recuperare in parte il ritardo che abbiamo accumulato pregherei tutti di rientrare
Alle undici e trenta subito di non lasciarci perché la tavola rotonda della seconda parte vedrà presenti
I nostri autorevoli ospiti stranieri assieme ad altrettanto autorevoli interlocutori italiani e quindi credo che sarà davvero molto molto interessante a tutti un po'caffè e arrivederci fra venti minuti quelli grazie
O
Siamo di nuovo
Allora siamo stati Bravi e ringrazio anche i colleghi della stampa che hanno approfittato
Molto sobriamente del
Ottima disponibilità dei nostri ospiti stranieri essere sottoposti ad una raffica serrata di domande
Che poi erano le domande
Sulle cose che ci siamo già detti nella prima parte di questa mattinata molto densa e ricca di suggestioni ecco adesso
Voi vedrete colore mentre apriamo
Il dibattito vedrete correre quello che ricordavo prima cioè un convegno di due anni fa
Dell'Istituto Kaspar Hauser molti dei qui presenti credo fossero presenti anche lui
Dico anche questo perché è una cosa curiosa come quando si parla di quel convegno tutti lo ricordano lo ricordano con grande chiarezza nettezza
Era un bel convegno era fatto bene ma non è solo questo
Era anche vivaci c'erano anche i violini
Mi ricordo
Musica non abbiamo pensato alla musica
Signora volle che la prossima volta
Ma non erano i violini essere ricordati credo che quello che tutti ricordiamo fu la tensione morale
Che emergeva da quel convegno una grande unità d'intenti
E idee chiare
Ieri chieste precise fattibili molto fattibili
Ecco purtroppo son passati due anni e quelle cose sola
E non sono qua cioè non stiamo parlando bene abbiamo fatto due anni fa qua avete fatto due anni fa a quel convegno I quindi e quindi giustamente le autorità politiche al governo l'opposizione tutti
Lì come un solo uomo in Parlamento son balzati hanno detto a caspita ci siamo dimenticati del terzo settore perché non facciamo qualcosa non è successo
L'ultima notizia che abbiamo è oggi sul Sole ventiquattro Ore e l'aveva anticipata dal settimanale vita in edicola peraltro lo stesso in questi giorni cioè il fatto che il Consiglio di Stato abbia di fatto bloccato l'Authority ora il giudizio sull'Authority emergerà credo anche dagli interventi di questo tavolo
Nessuno si è stracciato le vesti e nessuno si è messo a gridare però è un fatto grave comunque
Perché significa che non ci siamo ci siamo per niente
E bisogna ricominciare daccapo va bene inizia una nuova legislatura questo in teoria potrebbe essere l'unico elemento che ci può far pensare ottimisticamente al futuro perché comunque la tabula rasa spesso potrebbe per lo meno nel primo anno essere la condizione ideale i famosi cento giorni non i quali si vede se c'è la volontà di fare cose
E come o notavo dall'abilità con la quale Ralf Dahrendorf durante l'intervallo evitava di esprimere giudizi di schieramento politico rispetto al terzo settore
E non crea
Non deve poter essere tirato per la giacca da una parte o dall'altra perché portatore di valori
Universali e generali con questo spirito credo che sia legittimo e doveroso che ognuno dei partecipanti a questa tavola rotonda dica in assoluta libertà quel che pensa ma che tutto ciò non venga frainteso come una specie di
Dichiarazione di schieramento ma come una valutazione seria della gravità dei problemi e della assoluta necessità che ci sia consapevolezza che questi problemi vanno affrontati e risolti una volta per tutte
Dando dei segnali io ero presente all'intervista adesso di tardare Dorf diceva a chi gli ha chiesto adesso ma la prima cosa da fare poi dopo sarà lui stesso vere
Che potrebbe fare un governo interno dare un segnale nel campo della detassazione un segnale non vuol dire abolire tutto cambiare tutto passa
Dare un segnale perché questo darebbe la fiducia ai cittadini
Nei confronti delle associazione di volontariato darebbe la fiducia nelle donazioni cioè creerebbe quel circuito virtuoso del quale da questa mattina stiamo parlando mi fermo qui proprio perché non voglio togliere spazio a relatori molto ma molto più autorevole di me per cui io chiedo a loro solo
Di tenere questo possibili sposi mente questo taglio quello della discussione
E la discussione che da quindi per scontato che almeno alcune delle riflessioni generali sono note a chi partecipa e che quindi siano dei contributi
Poi attivi diciamo rispetto al tema
Di oggi sono qui in ordine vedo rigorosamente alfabetico ma io ma anche perché no proviamo a da a lavorare con questo ordine che tra l'altro sicuramente in atti inappuntabile quindi ho qui accanto a me Enrico Bellezza docente di strumenti di gestione del da un profit Luís la parola
Grazie
Grazie
Buongiorno ma certo sentendo interventi ricordare inoltre di mister Freeze sembrava di essere un po'su un altro pianeta faccio riferimento all'Authority alla alla ceti cominciamo indubbiamente i ruoli il modo di agire della Charity Commission ma di in un mondo anglosassone soprattutto il Regno Unito in questo ci è maestro da centinaia d'anni
Avendo letto ora proposta di Regolamento oggi fermata dal Consiglio di Stato dell'Authority italiana ci fanno sembrare di essere veramente su un altro pianeta
Direi che quel famoso convegno del Kaspar Hauser e non ci fanno volare
Indubbiamente ha mosso qualcosa non è non sono proprio totalmente d'accordo con il nostro relatore d'altronde se fossimo tutti d'accordo non ci sarebbe dibattito
Ma qualcosa si è mosso ci siamo mossi in tanti forse separatamente forse allora vero Presidente Barbetti ci sono sognavamo di creare un grande movimento unito che facesse sentire alta e forte la voce del terzo settore
Questo non è avvenuto del tutto non è avvenuto per niente però ci siamo mossi in tanti qualche segnale c'è stato
Forse perché è una Finanziaria elettorale ma di questo non voglio poi togliere argomenti che credo verranno trattati da un tributarista ben più competente di me l'avvocato Pettinato
Nella finanziaria due mila uno nel collegato alla Finanziaria due mila alcuni segnali ci sono stati vi ricordo solo brevemente ma molto interessano la cultura i beni culturali
Per la sanità l'articolo novantaquattro sulla deducibilità totale delle erogazioni liberali per la ricerca sanitaria
L'articolo cinquantanove numero tre per le fondazioni universitarie l'articolo novanta che abbiamo scritto al Ministero della Sanità e che agevolare in modo totale la partecipazione delle in prese mediante contribuzioni in denaro beni aziende immobili alle sperimentazioni gestionali nella sanità
E introduce questa è una delle Trappolino e che si fanno in queste leggi siamo riuscite introdurre tre parole cioè agevola anche di accordi alle forme associative
Per i beni culturali per la valenza dei beni culturali con il ministero dei beni culturali anche se non c'entrava nulla con la sanità ma si sa che le finanziarie non sono mai leggi logiche ecco quindi qualche piccolo segnale c'è stato non come avremmo voluto
Sono segnali che giocano sempre sul campo della deducibilità delle erogazioni liberali
Quasi nulla di deducibilità per i privati
Qualcosa in più quella in particolare per i beni culturali lo spettacolo la norma più aperta che ci sia in Europa oggi così perlomeno ci è stata presentata percorreva appunto i beni culturali e lo spettacolo
Ma quello che soprattutto su cui vorrei soffermarmi per qualche minuto con voi oggi e questo partendo proprio dai ragionamenti del convegno del Kaspar Hauser beh non ci fanno volare
E partendo da tutto quello che era la nostra protesta di operatori di persone che danno una buona parte del proprio tempo al volontariato non profit che era quella di smetterla di di vederci considerati enti non commerciali dismetterla in con questo sistema per cui in Italia non esiste una definizione civilistica del non profit
Ma esiste una una definizione solo ai fini tributari solo negativa non commerciali solo legata alle attività dove il ministero
Delle finanze ha dovuto scrivere in una ben nota Risoluzione del mille novecentonovantotto sulla quattro e sessanta sulla sul decreto Zamagni ha dovuto scrivere non non conta alcunché
E lente persegua finalità superiori di utilità sociale non conta alcunché che l'ente non posso distribuire utili ciò che conta è l'attività effettivamente esercitate se esse commerciale le intese commerciali none vero
Non è assolutamente vero perché ciò che conta e l'abbiamo visto dalla ricerca presentata da Luca vantarci ciò che conta e che l'ente abbia finalità superiori di interesse generale di utilità sociale
E ciò che conta è che non possano distribuire utili che ha ben detto
Il professor frese e che lo scopo di questo ente sia una missione e non distribuire profitti accumulare profitti distribuire
Allora sulla base di questo bisogna arrivare a una definizione civilistica ce lo dicevamo nel novantanove sulla base di questo abbiamo lavorato nel Comitato per l'impresa culturale
Proprio un grazie io credo vada detto assolutamente ad Assolombarda che già costituito Sodalitas ma che ha fatto anche di più nel Comitato impresa culturale all'Abi all'ANIA Confindustria abbiamo spinto abbiamo tirato
Abbiamo convinto il ministro Fassino a inserire nella legge delega di riforma del diritto societario la famosa bozza Mirone
Nel mese di gennaio di quest'anno un emendamento un emendamento che abbiamo scritto e proprio per trovare qualcosa di molto simile a una cosa già conosciuta le Onlus da conosciuta non sul piano civilistico sul piano tributario abbiamo inventato la in Lux cioè l'impresa non lucrativa di utilità sociale
Partendo da un concetto perdonatemi se torno indietro un attimo dal concetto che ci può essere impresa anche nel non profit
Dal concetto che impresa non vuol dire né Chasse necessariamente il fine di lucro soggettivo cioè volontà di portarsi a casa di utili
Ma impresa vuol dire attività organizzata continuativa professionale diretta un lucro oggettivo cioè a non perdere a creare ricchezza ricchezza che può essere economica può essere anche di crescita del Paese
Senza poterla poi distribuire tra quelli che vi partecipano
Partendo da questo concetto abbiamo definito in questo emendamento l'impresa non lucrativa di utilità sociale io porterò a maggio a Stoccolma all'assemblea annuale dell'European Foundation Center proprio questa proposta
E a una tavola di discussione in cui si discuteranno le più avanzate proposte per in tema di non profit che in questo momento si stanno muovendo in Europa
Cosa abbiamo detto anzitutto che quest'impresa non lucrativa di utilità sociale deve essere esercitata da una persona giuridica del libro primo del Codice civile quindi non può essere una società ma deve essere una fondazione un'associazione un comitato questo proprio per mantenere quelle figure tipiche del non profit
Gli scopi e l'attività l'oggetto di questa impresa deve sono attività organizzata in modo professionale e continuativa diretta a perseguire finalità in tutti quegli scoppi
Gli obiettivi della filantropia educativi scientifici sociali umanitari sportivi culturali artistici di sanità di difesa del cultura delle conoscenze scientifiche ecco
In generale il la definizione più vasta di quella che Laura migliore della nostra sfera di attività umana
Prevedere e questo è la rivoluzione è stata accettata dal ministro di Giustizia Fassino è stata accettata dall'attuale maggioranza parlamentare ed è stata già accettata anche da quella che potrebbe essere se cambiasse maggioranza dal professor Giulio Tremonti di conseguenza
Ecco che non siamo schierati ecco che però cioè una trasversalità già dimostrata da una parte e già dichiarata dall'altra e quindi a questo da questo punto di vista le elezioni dovrebbero esserci indifferenti se non fossero cadute non fossero state sciolte le Camere questo decreto e questo emendamento sarebbe già passato con la riforma del diritto societario purtroppo con lo scioglimento delle Camere non è passato ma per ognuno dei due schieramenti
La riforma diritto societario che non può più aspettare soprattutto per il mondo dell'impresa italiana che non sono competitive con le altre imprese
Straniere cito soltanto un esempio in Italia ci sono quattrocento mila società di capitali in Francia ce ne sono un milione cento mila in Germania un milione trecento mila perché perché la nostra S.r.l.
Quella la piccola società di capitali è troppo complicato tondo è stata scritta nel quarantadue
Ma torniamo alla nostra indusse
La rivoluzione prevedere che l'attività d'impresa esercitata dal impulso
Strumentalmente agli scopi istituzionali non costituisce attività commerciale non comporta la decadenza dell'industria essere ente non commerciale
Questo cosa vuol dire vuol dire dare a tutte le organizzazioni del non profit la possibilità di autofinanziarsi esercitando attività la possibilità di non dovere sempre andare col cappello in mano cosa che abbiamo sentito da giustamente questa mattina poi crea la dipendenza dal potere politico la dipendenza dal potere economico allora se il non profit diventa può diventare adulto se ci lasciano volare
Signora Borletti
Questa norma è una di quelle che ci cominciano fa spuntare reali
Se passerà così
Perché poter esercitare attività commerciale vuol dire potere vendere
Prodotti servizi senza che questo ci faccia diventare enti commerciali e quindi senza perdere la qualifica perché finalmente con una norma di questo genere in considerazione son prese non più le attività mai fini superiori e non distribuire utili
Bisogna essere celeri fissa
Poi però si chiedono delle norme di trasparenza in questa legge cioè si prevede ovviamente il divieto di distribuire utili non solo ai partecipanti ma anche ad amministratori collaboratori e dipendenti
Tre retribuzioni compensi ma commisurati a una logica questi strumenti non devono essere utilizzati dal finto non profit e noi che ci occupiamo del vero non profit siamo i primi a volere la trasparenza prevedere un'altra cosa molto importante
Che secondo me è fondamentale
Una responsabilità per gli amministratori di questi enti delle inclusa pari a quella degli amministratori società per azioni
Non il fallimento perché non investono capitali di rischio ma una responsabilità perché oggi noi abbiamo fondazioni o associazioni che hanno volumi d'affari e gestiscono patrimoni
Donati di centinaia di miliardi in Italia e secondo il nostro codice civile del mille novecentoquarantadue hanno solo la responsabilità del procuratore cioè una responsabilità praticamente nulla
Bene e giusto che questi amministratori abbiano una responsabilità nei confronti dei donatori nei confronti degli utenti nei confronti dei terzi che sia pari a quella degli amministratori società per azioni
Prevedere i poteri dei revisori dei conti deve induce pari ai Poteri di ispezione dei membri dei collegi sindacali delle società per azioni
Tre vedere la redazione di un bilancio con l'abbandono della contabilità doppia che impone giusto quello che ho sentito dire stamattina dai rappresentanti del Regno Unito
Il questa complessità burocratica che viene imposta anche a piccole realtà
Allora prevedere che il bilancio delle industrie essendo in prese sia redatto con i criteri del Bilancio delle società per azioni ci sono i software costa molto meno che fare la contabilità doppia richiesta oggi dalla legge quattro e sessanta
Se si avverano tutte queste realtà
Finalmente attuare quella cosa che io trovo inconcepibile
Attuare una sezione speciale presso il Registro imprese delle camere di commercio dedicata alle imprese non profit
Ma perché dopo tanti anni sia modificato il procedimento
Per la la la vista l'attribuzione della personalità giuridica alle fondazioni alle associazioni per la la approvazione delle modifiche statutarie
E laddove vi erano dei registri delle persone giuridiche presso tutti i tribunali italiani invece di istituire un registro unico informatizzato presso le Camere di commercio che già sono attrezzate per farlo
Sì sono istituiti i registri presso ogni Prefettura e registri presso ogni regione e così continueremo a non riuscirà a fare un censimento quello che stanno che è stato fatto anche e l'abbiamo sentito questa mattina è stato fatto in Inghilterra un censimento degli enti non profit noi non sappiamo quanti sono
Ma abbiamo uno strumento le camere di commercio ci si collega via internet da qualunque
Computer con le Camere di commercio e con i registri e si vedono queste imprese non profit benissimo non possiamo averlo perché registro impresa presso le prefetture quelli delle regioni saranno disuniti l'uno dall'altro non è previsto un collegamento queste sono cose incomprensibili e e a me piace mettere mettere l'accento su queste cose
In sostanza e concludo anche per non togliere tempo agli altri amici questa quest'idea questa disciplina della della in lusso io credo che possa trovare applicazione per un'infinità di realtà
Del terzo settore o meglio mi piace di più
Mi sarebbe piaciuto chiamarlo invece di inclusi impresa civile
Visto che il professor Friel parlava di Società Civile
Molto più bello ma bisognava cercare di dare una definizione un vecchio principio che viene insegnato chi si occupa di diritto fin dagli anni dell'università nel professori più saggi quando devi illustrare o inserire qualcosa di nuovo e più facile farlo capire se lo illustri in un modo che si affina qualcosa di già conosciuto ormai le ONLUS se non fosse altro per gli accidenti
Che gli abbiamo tirato perché questa legge veramente penosa però ormai era sono entrate nel linguaggio una conoscenza comune allora passare dall'Onlus alla industrie una cosa che potrebbe andare
Ecco non deve far pensare che avendo debba essere un ente di particolare grandi dimensioni cioè l'impresa non lucrative utilità sociale può essere anche una piccola associazione perché queste regole che vengono dettate in questa norma
Non sono regole di complicazione sono sono regole che tendono a semplificare l'esercizio dell'attività
Vi ringrazio e lascio parola agli altri
Grazie
Grazie adesso cominciamo a falsità nell'orecchio in Lux
Immaginava cioè giusto il ragionamento rende più semplice
E inserirsi in un meccanismo anche di definizione esistente tra l'altro questo è estremamente chiaro furbescamente sintetico
A prima impressione è proprio la soluzione di molti dei problemi delle medie grandi e non solo delle piccole associazioni che fanno volontariato nel nostro Paese che veramente sono nei guai e ogni qual volta devono avviare sostenere di fatto devono farlo delle attività che in qualche modo si configurano come attività di impresa e quindi poi si ricorre ad éscamotage soluzioni pasticciate
A bilanci che davvero sono inguardabili ma non per mancanza di onestà
Per l'impossibilità pratica i venire a capo del problema in termini corretti quindi credo che questo sia davvero un contributo importante vedo qui una segnalazione del fatto che e Tiziano Vecchiato che il direttore scientifico dalla fondazione Zancan
Deve lasciarsi assolutamente alle dodici e trenta
Allora credo col consenso
Di vide gli altri amici della tavola rotonda i diamo subito la parola pregandolo però di pagare pegno questo senso rimanere ben al di sotto delle dodici e trenta come orario di termine del suo intervento in maniera poi da proseguire il nostro giro grazie
Grazie per questo cambio anche di organizzazione oltre che per l'invito mi fa molto piacere essere qui
Perché ho proprio la sensazione che in questo convegno non si stia percorrendo come dire dei discorsi
Un po'usurati che caratterizzano anche nel dibattito sul volontariato sulla solidarietà e sul terzo settore in Italia ma che in questa occasione si stiano anche rompendo alcuni equilibri che fanno ristagnare purtroppo il nostro dibattiti e quindi anche la ricerca di soluzioni
Particolare mi ha mi è molto piaciuto la provocazione della presidente la signora Borletti che auspicavano i parametri di convergenza sociale
Non soltanto dei parametri di convergenza economica su scala europea è uno dei parametri forti di convergenza sociale sono alcuni indicatori che sono stati presentati sia all'interno delle ricerche sia che poi sono oggetto anche del nostro
Dibattito
E è un dibattito che purtroppo tenuto anche fermo
Dal fatto che le università alcune diversità che si stanno occupando di questo stanno vendendo dei prodotti da banco
Cioè in sostanza propongono al terzo settore agli organismi di volontariato eccetera delle formazioni che sono in senso nobile del termine ma molto tarate sulle tecniche di gestione e Suguru aspetti che sono strumentali a strategie di solidarietà
Però bisogna anche che si produca cultura rispetto a come sviluppare strategie di solidarietà e in questo senso mi anche piaciuto l'intervento del rettore
L'università Carlo Cattaneo che ha detto che ha come università ecco state investendo in questa direzione allora secondo me per investire oggi in questa direzione bisogna produrre cultura che sia legata alle strumentazioni ma cultura che sia legata alle strategie altrimenti terzo settore il mondo della solidarietà non cresce
E poi sì ripiega su simulazioni di impresa e che non sono il modello da imitare proprio perché dobbiamo produrre solidarietà ecco quindi in questo senso trovo molto stimolante anche l'incontro
Di oggi perché in un certo senso ci sollecita tutti gli a capire cosa dare per promuovere lo sviluppo di una rea che e a me piace molto la definizione che
Si adattò il summit novello summit del terzo settore Summit della solidarietà
è una cosa che va molto oltre
Perché oggi in Italia si sono molte confusioni nella definizione stessa di terzo settore
Perché ci sono delle organizzazioni di volontariato quindi altruista e per definizione per missione
Ci sono le organizzazioni di tipo associativo che si danno degli obiettivi di promozione sociale e ci sono delle organizzazione che nascono per vendere servizi
E non necessariamente per produrre delle utilità che vanno oltre la vendita dei servizi anche se loro sostengono ha ragione e in molti casi gli altri calino che questi servizi siano dei valori aggiunti
Legati proprio alla motivazione ricchi riprodusse
Però è una è una motivazione direi
Non sempre sostenibile comunque debole perché la solidarietà invece e anche la ricerca sta cercando di dimostrarla
Deve produrre dei valori che vanno oltre il valore del servizio che viene poi erogato alle persone
Ecco perché il mondo della solidarietà oltre che funzioni di produzione ha funzione di promozione e ha funzioni fondamentali di tutela di tutela soprattutto dei soggetti deboli cioè quelli che con le loro forze da soli
Non ce la fanno a far valere i loro bisogni prima linea e in seconda linea i loro diritti
Quindi queste funzioni di promozione di tutela e il mondo della solidarietà ecco è un po'la l'la l'elemento che accredita di più il mondo della solidarietà rispetto anche alle interlocuzioni con le amministrazioni pubbliche
E rispetto anche alla interlocuzione con la società che più attenta poi a al valore che viene garantito tramite investimenti in solidarietà non a caso il piano sanitario novantotto del Mila del faceva un punto di strategia che il sottotitolo del piano era un patto di solidarietà per la salute
E proprio si rompeva un equilibrio e c'è da un sistema servizio sanitario produttore di servizi si proponeva una strategia invece di un servizio che nasce e si sviluppa con il concorso di un incontro di responsabilità
Istituzionali sociali solidaristiche accetta solo così noi riusciamo a produrre risorse aggiuntive e quindi anche incrementare quei risultati di salute che ci vengono riconosciuti su scala internazionale perché anche l'ultimo o rapporto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità si mette al secondo posto per Outokumpu per risultati di salute se guardiamo ai ai fattori produttivi si mette imposti un po'più più bassi
Ma siamo al secondo posto e non è solo la dieta mediterranea e proprio anche una capacità che a nostro sistema di welfare proprio perché vuole essere universalistico solidaristico
Di produrre ecco dei risultati pur sapendo che ci sono molte incongruenze molte rigidità molte cose da superare
Che quindi si resta molta strada a
E
Il la misura di quanta strada c'è da fare noi ce l'abbiamo rispetto a uno degli obiettivi qualificanti anche del piano sanitario novantotto due mila cioè ridurre le disuguaglianze nell'accesso credo che servissero funzionano son tutti disuguali svantaggiati
Ma dove i servizi comincerà a funzionare e lì che si vede proprio l'allargamento della forbice rispetto alle disuguaglianze nell'accesso e chi sono poi più disuguali
E tutta l'area dei soggetti più deboli cioè quelli che hanno bisogno di interventi integrati socio sanitari
Quindi l'area ad esempio delle non autosufficienza Lario materno infantile della disabilità della salute mentale eccetera aree che conoscete benissimo perché molte delle vostre organizzazioni sono impegnate in frontiera in prima linea proprio per risolvere questi problemi al punto che è più evidente in chi si occupa di queste cose che non sono problemi risolvibili solo con l'apporto di singoli professionisti o di singoli servizi
Sono problemi che hanno risposte efficaci nella misura in cui c'è una presa in carico comunitaria
Del problema e poi della responsabilità per dare risposta garantendo continuità assistenziale anche nel lungo periodo
Eccetera
Eccetera quindi e queste son queste le leve che vanno messe in evidenza ovviamente oltre a una grande e nuova
Capacità anche gestionale strategica nel gestire poi le risorse per fare queste
Queste cose
E io sto anche sperimentando con Silvana Biasutti che una dei componenti del vostro consiglio direttivo quanto difficile sia però tradurre in pratica queste cose perché in Toscana c'è una specie di esperimento naturale che si chiama promozione della cittadinanza sociale
Ed è già da tre anni che stiamo lavorando insieme ad altri per realizzare questo dove l'idea alla base di questa
Titolo promozione della cittadinanza sociale e che noi dobbiamo superare la logica
Diciamo così vecchia di una erogazione per linee parallele di servizi centralistica eccetera eccetera rende la comunitaria renderla partecipate ma non è assolutamente facile
E non solo o non tanto perché le amministrazioni far fanno fatica a cambiare la loro logica anzi in certi casi sono più rapide certe amministrazioni nel cambiare la loro logica
E anche il mondo della solidarietà che fa molta fatica a reggere il passo perché corporativo perché settoriale perché è chiuso in se stesso
E allora quando c'è da fare la programmazione partecipata su scala locale cosa succede succede che si fa il progetto di Fitch uno a ognuno arriva lì col il suo progettino sperando che venga inserito nei piani di zona Cheney piani regolatori dei servizi alle persone ma con questo metodo non è che produciamo beni pubblici beni sociali
Con questo metodo alimentiamo una cultura che è trasversale in senso vecchio sia all'interno delle amministrazioni pubbliche sia all'interno di un certo mondo della solidarietà
Che per esistere poi
Sì appiattisce anche su strategie di di prete periodo
Ecco mi è molto piaciuta la sottolineatura anche del professor Frisch quando diceva lo dico col con un linguaggio italiano non non inglese non è rilevante il la natura del soggetto ma è rilevante la natura della funzione che quel soggetto esercita
Quindi
Proprio una serie di organizzazioni sociali dandosi degli obiettivi
Qualificanti diventano
Titolari di funzioni pubbliche
E
Si organizzano per produrre ed esercitare funzioni di pubblica utilità è questo il salto di qualità clima ancora culturale e poi ovviamente tecnico e operativo e questo è riconosciuto dalla legislazione anche la più recente la legge di riforma dei servizi sociali si spreca nel dire che bisogna che la solidarietà partecipi alla programmazione che partecipi alla valutazione eccetera però bisogna farle poi queste cose
Ed è molto difficile io lo vedo proprio in varie regioni come questa cosa sia estremamente difficile perché non basta essere chiamati bisogna anche a intervenire autorevolmente con competenze nuove grazie
La chiarezza
Richiamo ai valori i valori della solidarietà perché effettivamente il tecnicismo è uno dei pericoli insiti nella in qualsiasi
Scienza che si strutturi attorno a dei saperi nuovi no e quindi il pensare che si possa risolvere tutto in termini di tecniche indubbiamente necessario a volte perché comunque la strumentazione serve ma non può sostituirsi al fine è un mezzo diciamo bisogna ricordarsi che è un mezzo e non è un fine e il richiamo all'ultima legge
Dell'assistenza mi permetterete durato un altro elemento di valutazione
La necessità e l'attenzione che dobbiamo porre tutti nei prossimi anni alla non discriminazione territoriale come ulteriore elemento che potrebbe configurare disparità tra i cittadini a seconda della residenza in una regione più o meno attenta alle modalità di
Gestione dei rapporti con il terzo settore non parlo soltanto di erogazione i servizi tout-court ma anche proprio di capacità di gestire la parola sussidiarietà in termini attivi dinamici flessibili e attenti proprio a quelli che sono i valori che vengono al terzo settore
Bisogna anche tener conto di un altro rischio
Quello che appunto dalle tecniche dalle strumentazioni nascono figure all'interno di alcune associazioni estremamente abili nel porsi nei confronti dell'ente pubblico e che l'erogatore comunque dei mezzi per gestire i servizi
E magari si rischia di perdere di vista la qualità della mission
Dell'associazione di appartenenza quindi l'abilità del managed perché può diventare del meglio del non profit rischiavamo applicare dei mostri
Nel senso che riusciamo a dare poteri forti a persone che poi in realtà rappresentano associazioni che sono sicuramente lodevoli probabilmente ma non altrettanto lodevoli come altre che ben sappiamo fanno da tempo da tanto tempo
Attività meritorie ma magari ci sono leggermente scura lottizzate nell'ordine l'organizzazione sono temi complessi ovviamente non le troviamo oggi ma credo che stiamo centrando quelli che sono i i veri i veri problemi aperti in Italia
E continuiamo quindi con Giuliano Cazzola
A lei lasciato
Ma io io occupo da autodidatta e di modelli di welfare
E dedico un particolare interesse all'ai sistemi pubblici
Per diciamo ragioni professionali nel senso che lavoro in un ente previdenziale se volete anche per formazione culturale
Vorrei quindi diciamo mettere a frutto questa questa mia esperienza questo mio angolo di visuale
Toccando un aspetto che mi pare non sia stato affrontato nella nella discussione molto interessante nella relazione di oggi
E cioè il collegamento tra il terzo settore settore non profit e aspetti importanti comparti importanti del sistema pubblico
Cioè c'è un processo di integrazione che va sollecitato che va ampliato che è essenziale credo soprattutto per il sistemi pubblici
Soprattutto c'è una un comparto della dello stato sociale di mano pubblica dallo stato sociale tout-court diciamo che quello dall'assistenza
Che è quello quindi dei servizi essenzialmente dei servizi oltre a una serie di trasferimenti monetari che sono quelli a tutti noti che nel nostro Paese è riuscito a ad avere un ruolo è riuscito a viaggiare insieme ai comparti più solidi tradizionali e più ricchi anche della previdenza della sanità grazie al terzo settore
Questo è un dato di fatto
E e è un dato che diciamo dovrebbe essere riconosciuto a tutti anche perché
Tra virgolette tollerato anche dei più accaniti anche dai più accesi statalisti
C'è stato in qualche modo uno uno stato di necessità
Che ha fatto sì che in questo Paese si sia sviluppato
Soprattutto in modo decentrato soprattutto con un fiorire dal basso ad opera degli Enti locali perché da questo punto di vista non è mai riuscito a decollare poi vedremo cosa succede con l'ultima legge un un sistema un modo anche ci si è provato e anche un un modello verticale
Dell'assistenza
Del tipo servizio sanitario nazionale in buona sostanza
E quindi in questi decenni gli enti locali hanno provato a far fronte alle esigenze delle popolazioni amministrate
Con loro risorse sfruttando interventi settoriali cercando appunto di fare il possibile e il ovviamente con una serie differenziata che al proprio interno Cioni vediamo la divisione della spesa assistenziale ci rendiamo conto delle grandissime differenze che esistono nel territorio nazionale
E per quella sfera esistenziale riferita ai servizi non i trasferimenti monetari tante però che anche i più accaniti statalisti hanno dovuto fare di necessità virtù
Senza un rapporto
Diciamo strutture pubbliche terzo settore che poi ha voluto significare in concreto un rapporto fecondo fra pubblico e privato
Noi non avremmo avuto il quel livello ancorché modesto dei servizi che oggi questo Paese può vanta
Diciamo la la pochezza delle risorse ha fatto sì che i il rapporto fra strutture pubbliche e e il il mondo privato non profit abbia
Sì è diventato in qualche modo un un un mezzo normale una forma normale di gestione di certi servizi
E questo è molto importante molto importante perché ancorché il settore assistenza sia la Cenerentola dello stato sociale
Le risorse a disposizione per considerazione anche per considerazioni politiche
è comunque il settore che ha le maggiori potenzialità innovative
Gli altri settori sono costretti a ridimensionarsi
Da la crisi fiscale degli stante le volevo salire che oggi sono sostanzialmente soffocati dalla tutela di interessi tradizionali
Interessi stupendi solca ancora previdenza Omar se si vuole anche il campo una sanità che si sta sempre più riducendo sulla cura delle delle delle delle fasi acute o delle malattie
Telematica acute che a abbandonato l'idea dell'integrazione socio sanitaria come elemento istituzionale
Da ormai da circa da circa vent'anni no ecco non c'è dubbio che e il l'la capacità di fronteggiare i nuovi bisogni nuove emergenze sociali può venire appunto da questa capacità innovativa da questa potenzialità innovativa che l'assistenza soprattutto se
La nuova legge la legge che in qualche modo dà anche una cornice a queste problematiche e riuscirà a decollare questo nuova legge promette dei diritti
Però non si sa dove saranno nel dove dove si trovino le risorse per far fronte a questi diritti
Quanto meno però un un elemento di razionalità un elemento di ordine queste leggero introduce ma è molto importante che ci sia una tradizione che ci sia una battaglia vinta se mi può essere consentita affermazione c'è una battaglia vinta in questo settore per un
Perché tutti sostanzialmente diceva i servizi assistenziali viaggeranno come dato normale come problema che c'è alle spalle attraverso un rapporto integrato migliore tra e una capacità programmatoria di indirizzo e di controllo del pubblico invece una gestioni sostanzialmente una capacità di gestione una un'attuazione gestionale in mano a le organizzazioni private
E soprattutto di un di un privato con forti caratteristiche non profit
Questo però non toglie e lasciatemelo dire anche perché credo che come ci ha chiesto il nostro presidente dobbiamo cercare anche di mettere i piedi nel piatto
Questo non toglie che il mondo del terzo settore sia circondato mio viso da una cultura del sospetto
C'è circondato da una diciamo una considerazione quali se fosse figlio di un dio minore in buona sostanza che fa sì che una serie anche di appuntamenti non sono stati rispettati
Badate
è duro a morire una cultura per la quale è buono solo ciò che viene dallo Stato
E soprattutto al di là di questo dura a morire una cultura che sostanzialmente corrisponde a taluni canoni organizzative e culturali
Come si lavora nel non profit in buona sostanza
Un per forza di cose per tante ragioni lo si fa in modo diverso da come si lavora visti nelle nelle strutture pubbliche nelle strutture tradizionali e questo presente un problema che non è risolto
è un problema per il padrone risolto con l'ordinazione sindacale
Credo che questo è una cosa che che va detta nel senso che sembra essere solo quello che lavoro dipendente subordinato
L'angelo sostanzialmente meritevole di volare in cielo in buona sostanza pensate che in questi giorni è uscita una legge sui patronati sindacali
Che hanno un'altra funzione ha una storia lunghissima e così via nota comunque patronati sindacali bene in questa legge sta scritto che chi lavora ai patronati sindacali salvo chi fa delle cose diciamo alla sposta sostanzialmente nuovo legate a qualche campagna qualche cosa che ormai si vede nell'interno dei patronati sindacali si era assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato
E c'è un problema a
Di di delicato che noi troviamo in col proviamo vini in tutte le cifre
Cioè il prendiamo il costo di un'ora di lavoro
Di un dipendente pubblico impiegato nel settore dei servizi
Parlo di costo complessivo arriviamo sulle ottanta mila lire l'ora
Ce lo prendiamo un costo il costo di un di un ora di lavoro riconosciuto in una convenzione di un di un comune con una cooperativa sociale e così via sappiamo benissimo che siamo sulle trenta quaranta mila lire l'organo
Ecco se invece prendiamo altre possibilità altre forme
Tipo pro tempore corporazione coordinata e continuativa in Italia ormai sono e centinaia di migliaia di persone che lavorano con questo rapporto
Ecco il costo si riduce a venti mila lire
Costo complessivo luce venti mila lire e e non c'è dubbio che ci sono ci sono delle risposte maggiori che si possono dare se c'è una riduzione se la riduzione dei costi
Cosa però che apre tutta una serie di altri problemi su altri versanti
E però questi queste questioni queste queste mentalità questi queste considerazioni questi visioni del mondo che si visione dei rapporti sociali si trovano poi anche alla base di questa di questa considerazione
Della di queste difficoltà poiché il terzo settore incontra nell'affermarsi nel nel vedere nel vedersi riconosciuto anche a livello delle delle delle leggi a livello anche della di tutte le cose che ci siamo detti questa mattina da questo punto di vista per esempio
Sì sì io arrivo subito chiudere in un minuto chiudo
Per esempio io trovo che la del Consiglio di Stato abbia ragione
Quando ha fatto le critiche che ha fatto ha
A al Regolamento
Perché sono critiche pesanti
In quanto sono critiche ineriscono
Ai requisiti soggettivi dell'Authority mi riferiscono arricchiti soggettivi ineriscono alla possibilità di conflitto di interessi ineriscono al alla alle alle conoscenze alla cappella elencare dice professionale dei componenti
Ecco io per esempio
Non sono un esperto del settore e quindi non voglio Mickey chiedo scusa se se le non voglio non vorrei che poi posso prese male ma per esempio io non capisco ho sentito con molto interesse le le le considerazione qua c'è il professor bellezza
Quando si dice che queste organizzazioni queste queste società devono vera alcuna particolare configurazione a tutela dei terzi
Mi pare che ci ho chiuso per dare tutte le considerazioni tutte le garanzie di trasparenza possibile però voglio ricordare che in Italia per esempio
C'è un regime dei fondi pensione
I fondi pensione in Italia
Amministrano poco è perché in realtà anche questi si fanno fatica a crescere ma ministro cinquanta mila miliardi oggi
Bene i fondi pensione possono essere in regime dell'articolo trentasei del Codice del Codice civile
O al massimo ci sono grandi cioè fondi categorie possono essere in regime l'articolo dodici del codicillo ciò che era la personalità giuridica
Sono inseriti in un contesto ovviamente sono inserite in un contesto di regole e governati da un'autorità
Però ecco non capisco per quale ragione si debba chiedere a strutture che in fondo probabilmente hanno anche una consistenza e con inferiore
No come queste una diciamo una maggiore riconoscibilità dal punto di vista giuridico io trovo che ci sia in questo forse un pochino di con la cultura del sospetto che per esempio animato i regolamenti soprattutto il la prima stesura del Regolamento
Quando l'Authority sembrava che dovessi vigilare un soggetto libertà vigilata Grassi
Grazie anche Hernan
Giuliano Cazzola e curiosa perché a parlato della cultura del sospetto è una delle domande fatte oggi da uno dei giornalisti a non dare dare non sarà proprio questa mance
Non c'era non c'era mai fate curiosa perché interessante questa cosa
Dice ma lei lo sa che in Italia sostanzialmente sembra che i governi non si fidi ma dei cittadini
E giustamente non dare Dorf ha risposto ma di solito succede il contrario che sono i cittadini che non si fidano dei governi no questa è una delle IPAB
Me lo permetterà perché credo che riportino anche il suo pensiero nel vivo di quella che è la nostra a conversazione a questo tavolo alla la jeep per rispettare l'ordine alfabetico doveva esserci Guidalberto Guidi vicepresidente della Confindustria e non c'è personale se viene prima della GT io almeno ancora adesso così e quindi darei volentieri la parola a Giorgio Fiorentini che in questo periodo a me piace davvero dirlo insomma ci sta dando sul dalle pagine quelle della sera dei pezzi nella proprio in apertura quindi ben collocati nelle pagine milanesi del Corriere della Sera
E che mi fanno molto piacere perché mi sembra un po'come quando si legge lunedì Alberoni
A piede del Corriere e donne mi mi perdoni il paragone perché forse mai del tutto un complimento ma voleva essere l'oggetto voleva essere elogiativo volevo dire riesce a spiegare con grande chiarezza cose
Che fanno parte della nostra cultura a un pubblico che probabilmente si è dimenticato alcune cose che è giusto che le conosca perciò intanto insista per carità
E poi è importante che il il giornale di Milano abbia avuto questa intuizione di dare uno spazio sistematico molto da Catone Uticense che ricorda ogni volta qualcosa e penso che dall'esperienza di oggi lei anche a questo punto da giornalista
Del del cronista dell'evoluzione del terzo settore avrà qualche spunto da portare sull'iniziativa del summit e quindi le chiedo anche una valutazione di queste
Bene io vi ringrazio ringrazio aveva invitato
Dunque io insegno in Bocconi
E devo dire che ha incominciato a trattare del non profit in tempi non sospetti
Con altre persone che sono qui davanti anni novecentottantacinque
Quando si era effettivamente dire abbastanza dei pionieri voglio dire rispetto ad alcuni temi che oggi vengono vengono posti
Allora cominciamo dire che primo
Questo terzo settore come è stato giustamente detto non è né di destra né di sinistra ma è della società civile
Però per essere della cecità civile deve essere riconosciuto
E per essere riconosciuto non si può soltanto essere riconosciuti con gli albi ma si deve essere riconosciuti per il valore che sia
E il valore che sia deve essere dimostrato abbiamo visto oggi
Il collega ha fatto vedere un questa questa questa ricerca questo inizio di ricerca e il valore quindi che ha il terzo settore il valore di tipo di sistema e quindi un valore economico ed è un valore economico finanziario che
Il quale dal quale non può prescindere sistema Paese in termini competitivi
Dietro queste cose qui insomma dietro queste affermazioni
Ci sta il fatto che effettivamente queste le nostre organizzazioni devono avere una capacità aziendale
Decisamente oppure operativa e di risultato cioè voglio dire che noi non possiamo più permetterci di fare solo dei discorsi di tipo fra virgolette sentimentali visti cit
Possiamo fare Visco sentimentali
Questo concetto ci permettete non l'ho detto io voi prendete le lettere di Kadima Martini ce n'è uno in cui c'è proprio chiarissimo questo discorso vicino non possiamo più permetterci di pensare al terzo settore solo in termini sentì mentalisti Cimmino metterci nella dimensione del sussidiarietà vista in una logica di efficienza e di efficacia operativa
Vi devo dire e io non ho approfondito il discorso però vi devo dire che c'erano già dei grandi problemi a fare accettare
Il concetto di azienda
Chi attenzione azienda vuol dire che è uno strumento operativo
Di una organizzazione che ha dei fini e e si avvale dell'azienda per raggiungere quei Fini
Il mio maestro son Masini diceva che questi fini sono dettati da chi ero peraltro un economista cattolico
Un economista aziendale cattolici siccome c'è questo sì il così distinguiamo subito
Economista aziendale cattolico no
Chi quale diceva guarda che a monte c'è l'istituto e poi diceva guarda che c'è una cosa che si chiama azienda
Che poi vuol dire mettere insieme se mi permettete le persone i soldi lo spazio il tempo queste è l'azienda quello che fa di tutti i giorni insomma
Allora scusatemi ma non mi sembra scandaloso e scandalistico pensare voglio dire al fatto che una non profit è un'azienda
Ma questo lo dico perché quando poi bellezza giustamente mi parla dell'impresa
Penso che sia un un bel problema riuscire poi a dimostra a dimostrare che si può essere impresa no senza vero la distribuzione essenzialmente della di quelli che sono e di quello che il differenziale positivo che si chiama profitto no perché io credo evidentemente nel profitto e nel parcheggio delle vostre che io qualifichiamo aziende il punto è Lori investiamo e quindi come tale somma siamo un qualche cosa il suo diario nominalismo e che comunque boh chiamiamolo che si può chiamare azienda e che si può forse anche chiamare impresa ma di questo devo dire onestamente bisogna un po'ragionarci
Però è chiaro che dietro questi temi e questi temi vogliono dire che se vogliamo mediamente passare dal quattro al novanta per cento della della capacità di recuperare finanziamenti dal privato
Questo era quello stato detto stamattina
Forse magari in termini forse eccessivi ma perché qui o ci si mette nella dimensione di creare delle funzioni ad hoc all'interno di queste aziende per fare questi tipi di attività
E quindi vuol dire ancora una volta entrare in quella dimensione della Creazzo preparazione di persone che hanno una loro capacità operativi più professionale
Con alcune persone che sono qui davanti parlare di far Racing voglio dire un tempo era sporcare la sacralità di queste non profit
Che si diceva che tutto sommato bisognava doveva essere così dovesse o qualche cosa che nasceva voglio dire spontaneamente dalle persone che vivono in contatto con la tua organizzazione il fatto che uno da guardare i quattrini oggi ne sappiamo benissimo che tutto questo non avviene se non sei se non vai a sollecitare il parzialmente queste no le donazioni
Allora insomma il concetto è che ho noi accettiamo questo ragionamento
Del fatto che noi siamo il tela che dobbiamo sviluppare fortemente a rafforzare questo telaio e le ruote di questa automobile che ha una splendida carrozzeria ma che rischia di non andare da mal da Milano a Pavia perché sostanzialmente non ha un telaio sufficientemente forte
Intendo dire quindi tutte le funzioni di tipo aziendale o altrimenti
Ecco ripeto il rischio e quello che noi
Facciamo questi notevoli e bellissimi convegni ma non abbiamo mai un posto a tavola
Non ci invita mai nessuno
O ci invitano in pochi
Allora quest'altro fatto ne parlavo prima con durante Inter insomma questo fatto che il Terzo settore deve essere sempre e comunque con le pezze voglio dire sul sedere è un fatto sostanzialmente che nel l'immaginario collettivo
Invece il concetto è che ormai questo terzo settore qui non sono d'accordo sul fatto ecco a una serie di chi temette di a una serie di
Interessi
A voglio dire interessi suo positivo
è oggetto di interesse di università a questo diciamocelo francamente già io sono in università che tutto avrebbe pensato meno che interessati vuol dire del non profit
No perché mi sembra che la Bocconi possa essere voglio dire considerato il tempio del profitto
Siamo riusciti a far passare voglio dire questo tipo di concetto che il non profit
è voglio dire solo che le che nel non può che ci sono delle aziende e quindi come tale esiste questa possibilità di studiare queste aziende
Dico questo perché poi tutto il tema della comunicazione della dell'immagine
Allora qui forse vale la pena io ringrazio il presidente di questa cosa insomma del decoder forse vale la pena che sul giornale di Venezia
Gazzettino di Venezia è piuttosto che voglio dire su la Gazzetta del Mezzogiorno piuttosto che da altre parti vengano fuori tante persone che riescono a fare questi fondini non so se rendo l'idea
Perché è chiaro voglio dire che a questo punto le cose no diventano di dominio di dominio pubblico chiudo perché ovviamente allora riassumendo il concetto è le vostre d'elezione sono delle aziende non vergogniamoci di essere del che di essere delle aziende perché sia delle vuol dire mettere insieme le porte risorse secondo punto il terzo settore fa parte del sistema Paese ed è elemento di distintivo in termini concorrenziali del sistema Paese
In generale e di sistemi territoriali ricordo che molti patti territoriali hanno al loro interno delle aziende di tipo non può questo per dare un esempio del della veridicità delle cose che dico terzo punto non possiamo più essere i parenti poveri del sistema economico
Al di là del fatto che abbiamo ingegneria di costi che ci permetta densamente di erogare servizi e beni a prezzi inferiori rispetto a quelle che sono le aziende di tipo profitti cioè le in paese
Allora c'è una domanda che io pongo non è che per caso il terzo settore viene bloccato forse proprio dalle aziende di tipo cioè dall'impresa e cioè dal pro dal profitto
Che è sostanzialmente si ritrova in alcuni momenti con un concorrente il quale potrebbe recuperare delle aree disservizi che altrimenti potrebbero essere fatte dico dico ha un costo inferiore io la butto le però insomma
Che come non è che le cose nascoste per Carlo autore che vanno via avvengono voglio dire ci sono le situazioni e dico non è che poi sono le cose che nascono così io ci credo a queste cose
E quarto punto dico che non esiste il principio di sussidiarietà quindi che l'iter federalismo e
Che non esiste federalismo Pino i sistemi chimici di sussidiarietà se non esiste
Una sussidiarietà aziendale che consiste il fatto di mettere insieme l'azienda pubblica con l'azienda privata non profit
E la sussidiarietà aziendale si espliciterà tramite una filiera sussidiaria
E questo aumenterà il livello di risultato della sussidiarietà caso in altri sino invece non facciamo in questo modo secondo me rischiamo ancora una volta di così aver detto è vero
Preso di principi che dovrebbero aumentare il livello di welfare in termini di risultato ma che poi vuole sulla salita poi sull'assist
Pensiamo e su altri settori rischiamo potenzialmente di avere sprecato delle risorse
Benissimo allora
Che poi quando parla di telaio di ruote e mi sono sempre particolarmente attento ovviamente
Perché è sempre meglio averle al loro posto
Perlomeno per andare avanti ma anche questa valutazione sul fatto che in termini di comunicazione il terzo settore in generale io lo vivo molto nel mondo della disabilità in particolare venga visto proprio come povero
è una cosa tremenda perché oltretutto crea una serie di situazioni di impossibilità di comunicare in contesti normali
Perché i tutto il mondo che domina il mercato e mondo della pubblicità non associa volentieri
Il nome e la Marche l'immagine se non quando proprio ne ha bisogno per sponsorizzare cause che tanto in qualche maniera poi alla fine le sono totalmente indifferenti e quindi dovremmo probabilmente fare uno sforzo anche di analisi proprio in termini di messaggio e di comunicazione pubblicitaria io tra l'altro sfiderei esiste il festiva della comunicazione sociale tra l'altro meritorio si è svolto anche di recente a Milano ma un incentivo vero ai creativi che sono così bravi a fare campagna magari come quelle in paradiso per i Caffé
A fare delle campagne molto creative sul terzo settore io credo che noi ne avremmo davvero bisogno e forse questa è una delle cose che come il summit noi potremmo cercare in qualche maniera di spingere la parola ad Andrea Petrucci
Docente di fratelli che segretario Sab
Grazie
Io ho dato lo spessore delle relazioni precedenti anche di quello che deve arrivare molto tecnica presumo sugli aspetti tributari vorrei legarmi molto rapidamente a quanto è stato detto da Lord Dahrendorf la fresa in particolare è stato sottolineato un aspetto che avevo già notato nel in altre vostre relazioni che è quello del della capacità della unicità del no profit
Da un punto di vista del caos creativo piace anche secondo me un termine anche molto bello affascinante Che cosa fa il no profit di diverso rispetto allo Stato dall'impresa privata si occupa di rilevare i bisogni dal basso in questo è unico lo Stato non può neanche a livello teorico attrezzarsi
Per riuscire a individuare i bisogni come invece hanno profeta in grado di fare questo perché perché no profit molto semplicemente
Nasce dal basso cioè nasce da cittadini che rilevando un problema non si sentono di non affrontarlo
Questo parer mio unisce in maniera assoluta il non profit italiano hanno proprietà anglosassone cioè da questo punto di vista come dire della genesi degli enti non vedo grosse differenze
Noi funzioniamo un po'come l'inglese esiste il problema ci attrezziamo in assenza di altre soluzioni
Per affrontarlo e risolverlo
Purtroppo nella secondo passaggio che nascono le differenze serie anche gravi cioè abbiamo visto da questa interessantissima inizio di di ricerca finalmente in campo socio economico non solo
Quelli genericamente sociale che abbiamo la distanza enorme danno proprietà anglosassone inglese proprio sul punto dell'origine della provenienza delle risorse è curioso che a fronte di tanti altri parametri così simili
Si appropri invertito quello dell'origine della risorsa economica che hanno profili deve utilizzare per erogare servizi e qui appunto ritengo stia tutta la differenza di fondo
Per quanto noi abbiamo l'articolo dodici della Costituzione che sostanzialmente introduce il principio vero della sussidiarietà cioè proprio dei cittadini che hanno il diritto-dovere di organizzare dal basso la soluzione ai problemi sociali
In realtà abbiamo storicamente una situazione sicuramente nasce da molto prima
Nel dopoguerra ma che si è consolidata nel dopoguerra che quella di avere uno stato che utilizza il terzo settore come strumento economico di erogazione di servizi trasformandole in realtà in una sorta di parastato
Questa è la vera differenza
La ragione secondo me per cui non riusciamo avere normative fiscali decenti
Presenta una ricerca comparata sul trattamento fiscale delle donazioni proprio l'occasione dell'interessante anzi interessantissimo incontro di Kaspar Hauser
Vedemmo che in realtà l'Italia ai peggior trattamento fiscale delle donazioni d'Europa direi dei paesi occidentali
Qui dove forse non sono d'accordo con gli altri operatori è che non vedo solo un limite di tipo culturale
Cioè secondo me esiste un disegno vero e proprio se noi trasferiamo direttamente ai cittadino la possibilità di decidere dove porre le risorse ci applicassimo completamente l'articolo due della Costituzione
Dovremmo immediatamente introdurre norme fiscali corrispondenti perché a quel punto il cittadino in quanto interviene nella soluzione di problemi sociali abbiamo visto con che valore aggiunto che non è consentito al Profeta al pubblico
Acquisisce questo cittadino anche il diritto di non partire partecipare alle spese generali gestite dallo Stato
Ma è qui che l'operazione diventa pericolosa questo vuol dire pericolosa se è valida questa ipotesi
Perdere il controllo sull'erogazione dei servizi sociali
C'è forse oltre che un aspetto culturale c'è un aspetto poco dichiarabile non molto discusso per i media ma sicuramente molto rilevante cioè di mancanza di volontà se pensiamo che nella predisposizione del decreto legislativo quattro incessante a tutto quello che a livello ministeriale è stato fatto è stato calcolare semplicemente l'impatto negativo sulle entrate
Che tra l'altro assommavano già a livello di calcolo preventivo ve lo dico a poche decine di miliardi perché tutto quello che è venuto fuori che sarebbe costato cinquanta sessanta miliardi di mancate entrate
E non ci si preoccupa di cercare di creare modelli di studio che poi applicarli utilizzarli forse non è solo un fatto culturale su questo mi sento di avere qualche riserva
Ovviamente i cittadini donatori resi autonomi dalla normativa fiscale e indipendenti probabilmente potrebbero privilegiare degli interventi sociali diversi potrebbero rapidamente spostare equilibri anche delicati e questo forse è la cosa che dovremmo tenere presente
Solo un altro punto invece positivo per annunciare che in Italia visto che i nostri relatori inglesi ci hanno ricordato che l'Autore la regolamentazione giustamente
Sottolinea la volontà di indipendenza e di autonomia di un terzo settore sana che vuole crescere
Finalmente dopo tanti anni di attese di battaglie non da una struttura
Pubblica dal Parlamento dal governo ma dal dal dal lavoro di un gruppo di esperte grazie
All'impegno del Consiglio nazionale dell'ordine dei commercialisti
è praticamente pronto il primo modello di Bilancio per il no profit che verrà presto presentato
Al pubblico dopo parecchi mesi di discussioni per fortuna è prevalso il modello della quarta direttiva comunitaria cioè della legge centoventisette novantuno cioè il libro quinto del Codice civile detto il termine
Comprensibili
Prevalso il modello che si richiama al modello utilizzato dalle società commerciali
Cioè tutte le società quotate in Borsa o meno ma che sostanzialmente costituiscono un rischio un pericolo per i terzi
Perché un sistema molto testato molto rodato utilizzato di ora in tutta Europa si può dire in tutti i Paesi occidentali dopo Cristo della predisposizione
E pubblicazione dei bilanci
Non siamo ancora stati in grado di probabilmente promuovere un modello che possa essere direttamente accettato tutto al terzo settore
Ci siamo per tranquilizzare perché molti sono espresse in questo senso limitati a proporre il modello per un utilizzo da parte di enti che gestiscono Budget oltre determinati importi perché non si pensa di imporre una impostazione rigida a piccoli enti e sta per partire questo interessa tutti noi una fase come dire di pestaggio di discussione all'anglosassone cioè il testo la bozza che è già stato approvato dal Consiglio nazionale verrà proposta soprattutto al pubblico diciamo degli operatori
Per una fase di valutazione dalla poi valutato ovviamente opportunamente il fibra che verrà poi predisposta la bozza definitiva che noi ci auguriamo verrà utilizzata dagli organismi competenti pubblici per quello
Che sarà il risultato nato in questo modo e non come purtroppo spesso succede e qui nasce la differenza del nostro no profit a volte secondo modelli che sono imposti dall'alto attorno proprio credo quando si arrangia molto più produttivo dirottati sociali utili molto più efficace e molto più efficiente abbiamo qui tra noi presenti delle associazioni che diciamo hanno tutta la loro storia fatta in questo modo
Nel senso che hanno costruito dei modelli di intervento dei modelli di protocollo su tematiche che lo Stato sta per la prima volta affrontando oggi dopo trent'anni che sono invece dal basso sentite
Grazie
Astratte
E veramente prima Petrucci per preannunciando l'interessato avrebbe già aperto tanto sarà un intervento molto tecnico molto no io mi auguro di no per noi tutti
Conosco Salvatore Pettinato una persona vice capace di essere estremamente chiara e coinvolgente mi auguro che anche oggi non non ci smentisca anche perché l'una meno dieci e stiamo riuscendo ad arrivare all'una
Che era l'ora che pensavo di proporre per la figura dei nostri lavori non prima di aver chiesto Ilaria Borletti al termine di questo tavolo di trarre qualche riflessione
Grazie presidente sì tecnici si Massari vicino uno e e un'altra cosa vorrei dire
Anche se partirò subito con una considerazione per l'appunto continuiamo a chiamare tecnica perché mi richiamo a un a un passaggio del notaio bellezza
Mi davvero bene dall'insistere sul De Pisis può perché la filosofia che mi piacerebbe uscisse dalle considerazioni che mettano insieme è una filosofia che cerco di di di di proporre da tempo in tutte le occasioni in cui insomma o son sono chiamato a cioè c'è qualcuno interessato ad Avio allarghiamo Picchioni in materia fiscale è proprio quella della Dec tecnici inflazione urgente della materia
Perché in generale chiunque sia il contribuente
E poco corretto importi l'obbligo di concorrere attraverso i versamenti in denaro alle spese pubbliche attraverso una norma difficile
Ma questo nel campo del no profit e due volte e due volte grave uno perché solitamente si presume che dietro lo proprio che non ci siano le risorse
Valide per poter approfondire tecnicamente le problematiche ma poi anche perché il nostro sistema non è statico in questa materia ma è addirittura perverso
Perché non è difficile e o non è duro o non ne peggiore degli altri nel senso che ti fa dedurre di meno di tassa di più le donazioni vuole più soldi Onno
Troppo facile e difficile terribilmente difficile come lo dimostra il fatto che da vent'anni o venticinque si discute di questa materia addirittura nel fornire il conto
Il concetto di ente no-profit valido in sede fiscale risultato dicevo e che lente e per dire lente diciamo anche il presidente del Bordeaux che lo dice
Molte volte
Opera per anni senza conoscere la corretta qualificazione fiscale del suo ente al che
Continuo un po'sadico lo sono lo riconosco
Non c'è una sanzione per avere sbagliato la qualificazione
Non c'è una una tirata d'orecchi doveri studiare meglio la qualificazione no no no
Le sanzioni sono uguali sono le stesse che si applicherebbero all'affiliato alla Postbank no a qualunque altro soggetto cioè tutte le sanzioni fiscali
Si riducono nella quantificazione delle imposte che io fisco dico che tu non mi hai pagato
E nella moltiplicazione sulle imposte che io finisco dico che tu mi hai pagato per due o quattro volte conseguentemente anche la graduazione della sanzione fiscale
Di fronte a un soggetto che vive una realtà di di qualificazione di impostazione molto delicata era stessa e la stessa invece delle imprese
Questo è l'equivoco che va veramente combattuto prestissimo con le riforme quando ci saranno se ci saranno
Togliere di mezzo il piede che l'ente no profit a del nell'ambito dell'area dell'imposizione sull'impresa studiare un sistema fiscale completamente alternativo
Introdurre al limite si delle sanzioni gravi ma le sanzioni gravi devono essere applicate ai casi in cui
Sì e disonesti nel qualificarsi sia i disonesti nel travestirsi da ente no-profit quello è un campo in cui il comportamento Hee
Designa determina allarme sociale e quindi Ban gravemente sanzionato ma le sanzioni non devono invece essere calibrate per equivalenza sul mondo dell'impresa
Come avvocato suo difendendo ben due Onlus da accertamenti fatti dalla Guardia di Finanza nel corso degli ultimi tre mesi ho appena fatto i ricorsi perché scadevano diciamo così con la fine dell'anno scorso
In un caso era una Onlus sicura volontariato nel Sud Italia volontariato per il soccorso ai malati va bene
E la contestazione che viene fatta dalla Guardia di Finanza
è che il sistema contabile secondo la Guardia di Finanza non era con logico e non era sistematico dire che un sistema contabile e o non è sistematico è un tema da cinque mesi di lezioni all'università
E alla fine Oberon capisce lo stesso perché tutto è sistematico e tutto non lo è a seconda di chi governa il sistema
Però nel caso nel caso di questa contestazione della guardia di finanza la legge Zamagni che insieme a tanti fiorellini a tanti ghirlande a tanti festeggiamenti all'hawaiana va bene
Contiene anche delle vere e proprie bombe ananas nascoste dove non si vedono anche perché chi l'ha scritta non è che dei detenuti prevedeva tutto
Ma una norma che prevede che si decade dalle agevolazioni fiscali se non sei in regola con la contabilità
Guardate questo è il sequestro sì questo che si che sadismo sadismo totale di che ha mandato
Sarebbe da chiedersi chi ha mandato la finanza la finanza non è che viene mandata signori la finanza la finanza va talvolta anche soltanto per gli accertamenti incrociati questo è un al Prodi Lemme un altro dramma italiano latitanza in Italia già ho letto sui giornali diede notizie politiche che si ipotizza che il nuovo ministro delle Finanze ha già minacciato di Mata
Basta con questa finanza che si manda la finanza deve lavorare bene i carabinieri polizia non si manda sono loro che devono andare dove è necessario che vadano perché se no allora il discorso diventa un altro
E il l'altro discorso diventa questo che se il sistema è nel suo complesso così gravemente compromesso nelle valvole di funzionamento dei centri allora veramente comincio a ritenere che i i nostri autorevoli esperti compia entreranno i nostri sforzi perché diranno come sono bravi queste persone studiano si applicano tantissimo
Per studiare delle tematiche così sofisticate ma in realtà sotto le tematiche così sofisticate hanno dei vuoti e dei problemi da colmare che sono enormemente più grossi
Io devo essere Breve quando poc'anzi dicevo che voleva intervenire sull'intervento di bellezza e non volevo essere sadico era proprio quando vi disse guarda che il ministero delle Finanze ha santificato che non contano niente i fini ma conta quello che fai quindi se fai attività commerciale io ti tasso in questo modo piuttosto che in quell'altro volevo aggiungere una precisazione perché notaio bellezza
Da gran signore non è stato non non si è spinto quindi ha lasciato a me il compito di sembrare sembrare meno signore
E il vero signore non solo perché e quando misero ha detto se commerciale a implicitamente detto che quello che o che non è commerciale non è scritto nella legge ma dipende dalla mia interpretazioni
Questo aree a mio parere veramente tirannia al quadrato tirannia al quadrato non solo io ti tasso perché le regole sono che hai violato sono queste ma le regole per le ho fatte io proprio il giorno prima
Due parole per non andare fuori dai tempi a proposito dell'authority
Devo dire che io avevo scritto recentemente cose di collaborando con vita in situazioni del genere avevo scritto parole tipo o rischio di UFO amministrativo ma erano pure dimenticato questa piccoletto
Quindi ero il primo a essere preoccupato
Di che cosa si poteva mettere insieme con l'Authority perché è già con la Tavani che ho visto vivere una una specie di di di grande illusione cioè si è partiti per fare una legge che doveva servire a certe cose
Sì è pompato moltissimo si è promesso sia dato ad intendere che quella scampagnata era invece una festa di nozze
Dopodiché molti in buona fede si aspettava una festa di nozze e la torta non l'ha portata mai nessuno e quindi la gente ha detto è il matrimonio allora non c'era la torta audacia salisse un discorso in matrimonio prevede che ci sia la porta
Risultato in parole povere colata ragni si è si è
Simulata nei comportamenti si è
Sì ci si è comportati così recensisce sceneggiata
Una riforma dello profit ma non era una riforma del no profit
Doveva essere semplicemente un coordinamento di norme fiscali quindi tutto quello che veniva in testa in sede tra ragni non poteva che essere fortemente permeato dal natura fiscale
Lo so bene che questo non ci piace
Perché tutti vorremmo io il primo sento come come tutti i cittadini e non come come tecnico
Il bisogno di una vera e propria riforma su base larga della legislazione e del no profit con grande sforzo civilistico e con un altro sforzo come quello che vi ho detto prima fiscale non di dettaglio ma proprio inserimento in un canale di tassazione completamente alternativa visto che quello che accade dietro un ente no profit dal punto di vista della del resto della produzione del riparto della ricchezza e diverso son d'accordo col mio amico feriti
Che i consumi amico che ha intimato che non c'è differenza sotto il profilo dell'organizzazione delle attività e della capacità di essere efficaci nel produrre dei risultati sono d'accordissimo
Dico però che altra cosa è produrre risultati di utilità sociale
E cosa diversa invece produrre del reddito che viene invece letteralmente intascato perché una cosa è evadere le imposte laddove laddove grazie all'evasione le tue tasche si sono ingrossate
Una cosa è pagare meno imposte in una situazione in cui grazie all'evasione le tue le erogazioni si sono ingrossate
E una per lo meno logica completamente diverso a che implicate in pensione sulla mentalità e può esserci dietro eventuali errori di quel tipo la Guardia di Finanza e non si sogna di fare la libera
Sa per cui chiama evasori tutti coloro che non sono lì pronti sull'attenti e in ginocchio ad accettare i diktat che vengono dall'amministrazione centrale e che spesso non sono neanche capiti
Dicevo sull'Authority
La anch'io non sono affatto meravigliato proprio perché P. dicevo prima lo sbaglio di fondo sulla Zamagni
Credo che si è ripetuto uno sbaglio di fondo sull'Authority cioè su una seggiola che ha una gamba che la legge Zamagni che ha che ha una gamba che non funziona quindi ne ha tre il tre buone e una loro
Era impossibile era impossibile immaginare che venisse fuori con quella origine un vero e proprio ente capace della del respiro che tutti desideriamo allora io dico questo per Vito che però di fatto
Ci hanno fatto fare la bocca buona se ne è parlato
Ci sono stati riunioni ci sono stati i convegni c'è stata una parte una parte diciamo così qualificata dell'opinione pubblica italiana degli operatori italiani che si è mobilitata in questi anni
Non ne abbiamo abbastanza per potere pretendere con decisione
Dal potere politico l'avvio di un serissimo di un serissimo lavoro di preparazione di un Acciari ti Commission che tenga ricco fatta
No un sulla base dello zoccolo della Gambarotta della sedia della Zamagni ma su una base più generale io credo che proprio ne abbiamo il diritto perché se continuiamo a camminare
Con su strumenti e su veicoli che non hanno abbastanza ruote o abbastanza piedi concordiamo il rischio appunto uno di avere sempre dei risultati imparziali
E nello stesso tempo quando avremo dei reggenti il dati parziali quando avremo quei risultati parziali ci troveremo
Anche la beffa del sentirci dire a tutti coloro che hanno lavorato contro la vostra voglia di innovazione e la nostra volontà di cambiare sentirci dire con la con la con l'atteggiamento di chi aveva ragione perché l'aveva capito prima
Che i nostri erano desideri non abbastanza meritati
Vi ringrazio per l'attenzione
Dato estremamente efficace io vorrei solo dire una cosa prima di dare la parola Ilaria Borletti
Ricordo Benigni ne la vita è bella no
Lo ricorderete tutti come è costretto per tutto il film a dire al bambino
Un sacco di bugie
A raccontare di una una realtà che nasce dalla sua fantasia per cercare di renderli tollerabile il vivere in condizioni estremamente disagevoli e arriva fino a scomparire nel momento in cui sarà poi ucciso ecco noi nelle nostre associazioni le nostre realtà
Ogni giorno dobbiamo dire ai nostri associati che la vita è bella
Ed è vero che la vita è bella e dobbiamo dirlo nonostante tutto perché se manca l'entusiasmo si dovesse venire meno quella molla che fa del volontariato
Una grande risorsa del nostro Paese a questo punto il film è finito
E c'è la sigla
Le conclusioni saranno brevissime perché molto tardi
Chi si occupa di terzo settore qualche volta si sente come don Chisciotte cose che combatto una battaglia contro i mulini a vento io oltre che al summit mi occupo
Di un'associazione che opera in Africa e più immaginate come mi sento quando penso che bisogna aiutare l'Africa
Oggi però mi sono sentita meno don Chisciotte perché ho pensato che se tante persone con questa competenza con questa serietà con questa passione difendono i diritti del terzo settore io credo che ci sia un grosso motivo di speranza al di là dei piccoli passi che le nostre istituzioni hanno fatto se in Italia sciopero un piccolo sindacato minore dei controllori di volo di Caserta faccio un esempio i giornali vi dedicano la prima pagina
Se in Italia sciopera se il terzo settore il paese si ferma è che io credo che questa coscienza questa forza politica grazie all'appoggio e al sostegno delle persone che sono a questo tavolo grazie al lavoro straordinario che fanno le associazioni e le fondazioni che si occupano i non profit in Italia
Tutto questo deve tradursi in un peso politico perché il peso c'è ma dobbiamo essere in grado di gridarlo di dirlo di affermarlo in modo che non dico se noi ci fermassimo perché noi non ci fermiamo Nike ma se non ci fermeremo avremmo anche noi le prime pagine di tutti i giornali io vi ringrazio molto per il vostro intervento ringrazio ancora i relatori di questo dibattito e ancora Lord Dahrendorf il professor Fritz per aver accettato il nostro invito grazie