XIII Congresso Federale della UIL (presso il Centro Congressi Lingotto, 4 - 5 - 6 marzo 2002)

La sessione della mattina
Do la parola Silvestri segretario regionale dell'Umbria grazie per l'attenzione dalla platea
Ah scusa sequestri sì indicativamente si fermavamo come te a Bossi otto dieci minuti
Meglio otto che dieci Massarotto Lara sarò sicuramente nel tempo
Perché Allo stato attuale dopo il dibattito di questi giorni credo che solo per dare una testimonianza sul piano politico della nostra struttura io intervengo a questo congresso
Che con la relazione di Luigi sicuramente si sono individuate tutte le problematiche che noi avremo di fronte oggi e nel prossimo futuro io condivido pienamente questa relazione perché questo è un congresso
Ma non solo in questa fase ma anche quella che ha preceduto
La fase congressuale si sono evidenziate nel dibattito la voglia di fare emergere di farne riemergere le nostre radici quelle di un sindacato laico e riformista un sindacato che sicuramente ha un ruolo in questa nostra realtà ne abbiamo dato la prova con il nostro dibattito e con la fase congressuale che si sta completando
Credo che ci sia un rinnovato orgoglio da parte di tutti noi
Di appartenere alla nostra organizzazione alla UIL
La relazione di Angeletti ha il pregio
Di rappresentare le problematiche
E deve formulare le proposte con le quali dovremo affrontare i problemi ma principalmente le questioni che sono sul tappeto con il governo
Se ci sono le proposte sicuramente c'è anche un ruolo della nostra organizzazione nove non l'abbia non dobbiamo avere timori di confrontarci con nelle altre organizzazioni sindacali e con il Governo in quest'occasione abbiamo le idee chiare e questo credo che sia stato evidenziato fortemente nel dibattito che si è
Sviluppato in questi giorni
Va innanzitutto cogliendo
La fase iniziale della relazione va innanzitutto secondo me rilanciato un forte ruolo del sindacato europeo nell'era della globalizzazione
Registriamo sempre di più la presenza di aziende multinazionali in quasi tutti i settori
Nella mia regione dell'Umbria
Questa questa presenza presenta una percentuale maggiore di numero di multinazionali in rapporto alle dimensioni territoriali
Riguardano queste presenze oltre dieci mila addetti nell'intera regione
Con gli Effetti che si possono immaginare sul territorio e sull'occupazione quando esse decidono di abbandonare i siti produttivi come sta accadendo
Occorre quindi la possibilità di governare queste dinamiche laddove le specificità del processo produttivo le colgo consentono con una integrazione con il sistema locale che può essere perseguita attraverso lo sviluppo dell'indotto la terziarizzazione di parte dei processi di trasformazione industriale e l'attenzione costante processo di creazione d'impresa di piccole unità produttive favorite dalla stessa azienda dalla stessa aziende multinazionali
In questo quadro secondo me è opportuno che cresca il ruolo del sindacato europeo come soggetto in grado di intervenire su tutti gli aspetti della politica comunitaria perché esso può raccogliere queste sfide
Ponendosi come nuovo soggetto politico e sociale che assume su di sé il compito di recuperare un equilibrio sul terreno dei diritti sociali e delle differenze fra i redditi dei cittadini europei
Un altro problema che pone la relazione riguarda i lavori atipici indeterminazione ai giovani loro sicuramente sono il nostro futuro è la nostra speranza
Dobbiamo parlare la loro stessa lingua e dibattere con competenze i loro problemi
La scolarità dei giovani è molto superiore rispetto ad un passato recente i valori di riferimento universali lavoro famiglia società assumono oggi un significato diverso rispetto al loro significato tradizionale e nuovi riferimenti sembrano prevalere i global i no global i new global sono etichette delle quali si fregia hanno i giovani le nuove tecnologie consentono loro di raggiungere in tempo reale interlocutori in realtà che spesso hanno il sapore del virtuale
Il lavoro fisso che ha rappresentato per tutti noi un obiettivo da raggiungere e sul quale si è incentrata con forza l'azione sindacale oggi ha assunto come diceva Angeletti forme cosiddette atipiche
Che non lasciano più al sindacato gli spazi tradizionali della contrattazione collettiva
è con questi giovani che usano il linguaggio moderno che rifuggono dei mestieri tradizionali che il sindacato deve fare i conti dobbiamo adeguare la nostra azione e avvicinare i giovani sul loro terreno sulle loro problematiche sulle loro tutele creando occasioni di incontro
Penso a tavole rotonde sui temi di attualità che coinvolgono fortemente le nuove generazioni
Quanti conoscono cosa significa la decontribuzione in una fase in cui il sindacato nel suo insieme e stati battendo anche questo problema
Che intende con il suo ruolo cercare di attenuare gli affetti nei prossimi anni che si avranno nei loro confronti
E quali di questi offerti essa produrrebbe produrrebbe nei prossimi anni come dicevo penso a pubblicazioni tematiche da distribuire sui luoghi di lavoro penso all'organizzazione di incontri nelle scuole al termine dell'obbligo scolastico pensa momenti di incontro all'interno della formazione professionale
Penso ai lavori tradizionali che vengono quasi totalmente ignorati dai giovani che abbandonano la scuola affascinati in certe realtà
Del nostro del nostro territorio dalle nuove tecnologie e dalle lusinghe di una newco mio economiche non offre quanto invece promette
Condivido inoltre seguendo lo schema della relazione l'esigenza di rilanciare la concertazione sappiamo quello che ha significato non lo ripeto
O c'è la concertazione o c'è il conflitto sociale
Perché il sindacato alla necessità di rappresentare gli interessi dei lavoratori e dei pensionati
Credo che da questo punto di vista la regionalizzazione degli strumenti di programmazione negoziata
Penso a un discorso relativo all'applicazione dell'IRPEF cioè nelle varie realtà territoriali
Penso a quello che deve essere lo Stato sociale nelle varie Province e nei vari Comuni se non c'è concertazione si lascia spazio
Evidentemente a ruolo esclusivo
Di chi non intende perseguire questi obiettivi creando problemi per ciò che ci riguarda e noi dovremmo essere attenti a valutarne gli affetti e a contrastarli
Penso alla trasferimento verso le Regioni della concertazione e della politica dei redditi che non può camminare e disgiunta l'una dall'altra
E qui dobbiamo attrezzarci perché avremo grosse responsabilità lo dicevo prima io credo che raccogliendo una sottolineatura che Luigi che Luigi Angeletti faceva
In una serie di Rella di relazioni nelle direzioni Luís ha posto un problema molto importante sul quale noi dobbiamo essere attenti cioè che dobbiamo
è attrezzarci ad affrontare questa sfida del decentramento verso i territori verso la periferia
Di questioni che oggi invece attengono a ruolo istituzionale e nazionali la UIL si deve preparare a fare questo salto di qualità
Abbiamo la necessità da questo punto di vista di stare lì al tavolo della concertazione anche quella periferica per affermare le nostre posizioni e i nostri intendimenti
L'ultimo punto che intendo bloccare quello della questione scottante delle belle che
Angeletti nella sua relazione ha evidenziato la posizione della UIL
La evidenziata nei confronti del governo con chiarezza
La evidenziata nei confronti della Confindustria
La evidenziata nei confronti della CISL e e principalmente nei confronti della CGIL
Anche io dopo una grande importanza all'unità d'azione costruita sino ad ora
Ma le nostre ragioni e la nostra posizione
E le nostre posizioni non possono essere di leggiate nei territori all'interno delle fabbriche e negli uffici
Perché c'è questo scontro e questa mancanza di rispetto anche nei confronti della nostra posizione e l'abbiamo visto in varie occasioni in questa ultima fase in questo ultimo periodo
Cofferati ieri ha detto che rispetta le nostre posizione così come noi
Dobbiamo rispettare quelle della CGIL siamo d'accordo
Però non lo dica solo al nostro congresso lo dica anch'esso ai delegati e ai suoi dirigenti attivisti grazie
Grazie Roberto sei stato perfettamente nei tempi d'altronde umbro concreto di cadetti
Ti ringrazio
Dell'intervento a nome
Dei delegati e delegati si prepari Luca Visentini
Care delegate e cari delegati non vi nascondo che la relazione di Luigi mi è piaciuta
Mi è piaciuta per l'ho trovata equilibrata
L'ho trovata capace di creare uno spartiacque
Importante
In termini di autonomia
In termini di identità di organizzazione
E anche in termini di proposta
Se me lo consentite secondo me è una vera piattaforma riformista
Se chiudiamo il nostro congresso
Approvando quella relazione oltre il documento finale secondo me abbiamo spazio per svolgere una politica attenta attiva
In tutto il territorio italiano questo secondo me è la dice lunga rispetto alla qualità della relazione
Quello che mi preoccupa è che questa relazione non trova assonanza alcuna
Nostra controparte in Confindustria
Che continua
A pretendere a volere sforzi e sacrifici
Non solo dalla nostra organizzazione ma da tutto il Paese attraverso i lavoratori e le lavoratrici di questo Paese questo diventa oggettivamente una delle questioni che saranno dirimenti ancora e per molto tempo in questo Paese
Mi è piaciuta la relazione dire Angeletti perché parte da
Un concetto nuovo tra quella che in futuro sarà sicuramente la differenza che una volta nell'Ottocento nel Novecento
Era quella tra conservatori riformisti oggi se volete innovatori
E noi siamo oggettivamente ci vogliamo credere su questa questione vogliamo credere fortemente che sia così noi rappresentiamo l'innovatori
Dobbiamo credere fortemente perché nell'agganciarsi all'Europa nel fare gli sforzi che abbiamo fatto
Nel vedere come si deve governare attraverso i principi della concertazione attraverso i principi della politica dei redditi attraverso le garanzie che devono essere sempre e comunque bilaterali
E rispetto a questo noi siamo fortemente innovatore
E allora
Proprio parlando di Europa è bene sapere una cosa
Il nostro
è un Paese che ha affrontato in maniera diversa quello che invece è avvenuto in altri Paesi europei
La crisi della meccanica della siderurgia del tessile e poi via via più modernamente parlando dell'informatica delle comunicazioni
Oggi della finanza ultimo traguardo
Gli altri Paesi l'hanno affrontato in termini coesi era queste alla questione che poneva nella relazione noi non siamo ancora un Paese normale io di questo sono non solo profondamente convinto ma sono convinto altresì che questa è l'organizzazione che può dire
Oggettivamente che cosa bisogna fare
è l'organizzazione che fissa in è in grado di rendere tutti noi liberi anche come cittadini patate
Nel brevissimo tempo che ho io non voglio perdere questo passaggio importante io sono e mi ritengo uno di quei cittadini
Che ha trovato e trova sbagliata le leggi sui falso in bilancio trova sbagliata la posizione sulle rogatorie trova sbagliata la posizione
Sulle questioni che molto spesso come dire politicamente possono essere state lette in Europa in maniera
Diversa
Altalenante
E come cittadino sono in grado di poterlo dire partendo da questo da questa situazione da questa organizzazione altresì questa è l'organizzazione che è in grado in termini reali di fare un ragionamento vero che riguarda le questioni concrete siamo sindacalisti ed è giusto andare a verificare a vedere che cosa succede che cosa c'è sul tavolo della trattativa
Il vero problema è sapere a che gioco si gioca e soprattutto con che carte
Io non voglio parta parlar dell'articolo diciotto e dintorni credo che abbiamo una posizione abbiamo assunto una posizione non solo dare relazione l'avevamo anche prima e mi pare del tutto confermata quindi non mi dilungherò sull'articolo diciotto e per me è una questione estremamente chiara in termini di comportamento ho la fortuna di parlare dopo aver sentito praticamente anche gli altri leader delle altre due organizzazioni devo dire che è una cosa mi è sembrato importante di Pezzotta
Ed è questa
Nella buona sostanza Luís alludeva a un fatto diceva che non abbiamo non siamo ancora riusciti come sindacato ma non era solo per la CISL ha badato guardava anche a noi anche la CGIL non siamo ancora riusciti a fare un esame vero e proprio delle questioni che sono sul tappeto
E del progresso e delle proposte che dobbiamo fare evidentemente non abbiamo ancora soppesato fino in fondo quali sono i cambiamenti epocali che non riguardano solo l'Europa riguardano soprattutto in questo momento anche il nostro Paese
Dall'altro
Cofferati io devo essere molto onesto
Un uomo che dovrà sempre rispettato molto da questo punto di vista rispettando anche la sua organizzazione non mi è piaciuto molto
Non è riuscito io credo a dare quel
Quei tratti riformisti che io mi aspettavo mi bastava un passaggio importante che delineasse questo tipo di percorso beh forse proprio questa differenza fra la nostra organizzazione e la CGIL
Io ho avuto un po'di delusione da questo punto di vista
Gli altri minuti che ho disposizioni voglio riservare una cosa che io ritengo estremamente importante i cambiamenti di questo Paese passano attraverso il Titolo quinto della Costituzione
Passano attraverso delle che sempre più ampie sempre più profonde che riguardano le regioni riguardo il nostro ruolo come sindacato nelle regioni ebbene qui è bene essere estremamente chiari
La tutela e lo sviluppo e il progresso e la sicurezza delle nostre regioni delle nostre comunità passano attraverso scelte determinate e passano attraverso scelte anche che questa organizzazione deve fare anche qui con molta onestà io credo che così come siamo strutturati non ce la facciamo non ce la facciamo a reggere il confronto con le altre due organizzazioni sul territorio non ce la facciamo a Reggio nei confronti delle novità
Che vengono avanti non se la facciamo
Ah dessert e parte importante dei processi di rinnovamento di questo Paese se noi non facciamo un radicale cambiamento anche strutturale della nostra organizzazione lo dico perché questa è una cosa che io conosco e penso di conoscere profondamente rispetto a questa questione è bene sapere che se io sono convinto che così non ce la facciamo noi dobbiamo e sono convinto che non possiamo aspettare una conferenza di organizzazione che delinea un nuovo percorso io credo che noi da questo congresso dobbiamo dare un ampio mandato mi finisco un ampio mandato alla
Al comitato centrale all'organizzazione che quella di rapportarsi subito sistematicamente le novità che avvengono nel Paese noi dobbiamo riuscire a essere intelligenti a capire questo processo e soprattutto dobbiamo essere in grado di determinare la progressione sistematica che avverrà nelle città metropolitane nelle nostre
Nelle nostre regioni
Che avranno titolo di fare in futuro fisco sanità
Cablaggio delle città innovazioni tecnologiche parchi scientifici e quant'altre cose si inventeranno se noi non siamo all'altezza di stare a quei tavoli beh noi corriamo un rischio grande che quello di non conoscere in profondità
Le realtà di quei posti e soprattutto non difendere quello che il nostro bene primario i nostri iscritti
Mi scuso perché avevo dovevo dare la parola Luca ma sta lavorando in Commissione se c'è marchiani dare la parola a marchiani altrimenti Tonino Regazzi
Marchiani è presente
Non vedo cenni Tonino
Poiché
Intervenire grazie
Grazie Tonino per la cortesia ma stiamo lavorando sul filo dei secondi quindi
Care delegate e cari delegati
Ieri
Alcuni nostri amici e compagni hanno avuto modo di esprimere
Un plauso a questo beh il congresso
Io non so se più bello più buio troppo più brutto dagli altri mi pare diverso
Mi pare diverso perché questo congresso
Ho visto una nuova organizzazione una nuova organizzazione capace di confrontarsi sui problemi del momento
Di reggere il confronto con la politica e anche di sostenere le tesi
Nostre nei confronti dei nostri partner del percorso sia con la CISL e e con lui
Questo di questo ne fa una organizzazione diverso
Io non so come leggere un bellissimo passaggio che ha fatto Cofferati si può leggere in due modi per la verità
Voi disse e giusto
Che questo organizzazione che la vostra organizzazione
Si dia il carattere
Pari alla sua storia
I costi Momoa si può leggere in due modi diversi questo passaggio però a me è piaciuto abbia tenuto perché Luís son convinto che ha letto nel piglio dalla relazione
E nel piglio degli interventi che ci sono stati che c'è una regola un'organizzazione che si sta misurando concretamente sui problemi che ci sono
Il primo problema che voglio affrontare del perché noi ci troviamo in questo momento particolarmente difficile complicato
A mio avviso noi siamo in un cambio di fase vasto e profondo eccome in tutte le occasioni come questo i problemi del sindacato sono notevoli
Riesco a paragonare la fase che stiamo attraversando tornando indietro nel tempo in qualche modo simile a quella dell'inizio degli anni ottanta diversa profondamente diverso ma altrettanto intenso però il movimento sindacale
Basterebbe ricordare che qui in questa sede si costruivano ancora automobili e oggi invece ci facciamo un bel congresso della UIL basterebbe ricordare che in quel momento in quell'occasione in quelle circostanze la formoso ormai vertenza FIAT la in la concludemmo con una eccedenza di manodopera non solo solo automobili di ventitré mila unità e nel giro di tre anni sempre sull'automobile siamo passati ad un'eccedenza di sessanta mila unità quindi queste uno del centinaia di stabilimenti che hanno subito questa sorte
E quindi se noi l'anno arriviamo ritroviamo come dire una fase un cambiamento di fase analoga sia pure profondamente diverso a quella in quell'occasione in quella circostanza
Noi
Abbiamo avuto il coraggio di affrontare quei drammatici momenti e abbiamo avuto il coraggio di inventare gli strumenti del governo di quell'occasione
Avevamo sì qualche cosa come una cassa integrazione ordinaria abbiamo in dovuto inventare quello speciale abbiamo dovuto inventare i contratti di solidarietà
Abbiamo rincorso la riduzione di orario col tempo la mobilità e via di questo passo
Quindi tutti gli strumenti che noi abbiamo inventando agli inventata che fino a questo punto a quel momento non avevamo perché siamo passati da un lungo periodo di rigidità della conservazione del posto di lavoro a una fase necessariamente rivolto verso le flessibilità e per garantire e tutelare i lavoratori abbiamo dovuto strumentale ci darci nuovi strumenti che fino a quel momento non conoscevamo per poter
Dover governare quella fase
Ecco quindi che adesso in un club dopo vent'anni in un cambiamento di fase dicevo analoga come importanza
Ma profondamente diverso
Siamo passata da profonda ristrutturazione ad una riorganizzazione continua del ciclo di lavorazione di tutti i posti di lavoro dall'ufficio
Alla produzione ai servizi e quant'altri quindi siamo di fronte ad una riorganizzazione continua
Ed ecco quindi la diversità che allora si incideva
Come dire fu il posto di lavoro adesso siamo costretti in qualche modo di rincorrere un Progetto un processo continuo
Che tutti i giorni mette il sindacato di fronte alla necessità i due era difendere e tutelare i lavoratori
E qui è il punto qui è la discussione che noi dobbiamo fare oggi queste il punto di difficoltà del nostro confronto con Cgil Cisl questo difficile confronto che noi abbiamo con la politica e badate
Se noi ci attardarsi no a ricercare il colpevole di questa situazione
E cita bassi ma Giancarlo in luoghi più o meno nostrani noi avremmo sbagliato tutto il problema è un problema di globalizzazione e quindi ed è per questo che inevitabile
E da questo punto di vista da questo punto di vista io credo che in un dibattito così confuso difficile dentro il sindacato era assolutamente necessario fare un momento di chiarezza
Da questo punto di vista credo che la relazione che ha svolto Angeletti l'abbia fatto
Fare un'affermazione di questo genere come dire e importante comunque impegnativa l'ha fatto perché l'ha fatto ecco quindi
La prima questione che dice la relazione
Io l'ho ascoltata attentamente e come tutti voi mi pare che dica quindi immaginando questo processo di globalizzazione che in ha ricadute sul nostro sistema in in maniera molto forte la flessibilità e inevitabile e noi con questa ci dobbiamo misurare e qui è il primo punto che noi abbiamo di fronte
Si rende conto la relazione che misurandosi con i problemi della flessibilità metti in gioco i diritti acquisiti
E consapevole che non sia sufficiente
Sostenere Lennon modifiche all'articolo diciotto che pur fatto con puntigliosità e con chiarezza quindi non è sufficiente difendere solamente quello che abbiamo fare la trattativa sviluppare un negoziato per estendere le tutele a coloro i quali non le hanno e questo mi pare che sia il punto che noi abbiamo di fronte
Ce ne rendiamo conto che
I difetti diritti che abbiamo le tutele che abbiamo che hanno in qualche modo sono state la strumentazione
Per governare questa fase
Va be'in tane a questa parte che questi non sono più sufficienti non ci sono più i doni e quindi come tale ne dobbiamo inventare dagli altri
Abbiamo inventato come gestire la flessibilità siamo arrivati agli interinali questo mette in discussione i diritti dobbiamo inventare il modo con il quale dobbiamo tutelare tutelare i diritti
Io son concordo quello che dicevo ieri Franco Lotito quando diceva
Siamo alla fine abbiamo esaurito nostro progetto
Io lo chiamo più semplicemente strumentazione che avevamo per governare questa fase e quindi come tale la dobbiamo ricercare degli altri dobbiamo cercare nuovi diritti e nuove tutele se non vogliamo soffermarci sul momento a difendere i diritti non saremo in grado di estendere agli altri lavoratori ciò che oggi non hanno a me è piaciuto molto l'intervento che ha fatto con grande semplicità il ministro del lavoro svedese ricordo solamente una frase bellissima dice noi siamo di fronte
Aletti e domande domanda che ci ponevamo dieci anni fa vent'anni fa trent'anni fa che sono quelle di tutelare i lavoratori che son quelle della ricerca del posto di lavoro
E noi dobbiamo dare risposte nuove quindi domande vecchie risposte nuove bellissimo aperto a questo concetto per far capire che cosa siamo
Voi abbiamo sempre dei problemi ma dobbiamo gli stessi problemi che sono quelle del Po del lavoro
Abbiamo però bisogno la necessità di ricercare nuovi strumenti per riuscire a tutelare i lavoratori da ciò che viene avanti dal nuovo che c'è
E quindi trattativa bisogna fare se noi vogliamo sostenere la nostra aperti attraverso la quale riuscire estendere le
Le tutele i diritti dei lavoratori
A tutti i lavoratori che ora oggi non ce l'hanno e quando le flessibilità si estenderanno ancora di più
Ce ne renderemo conto che le tutele e diritti andavano anche investire la parte del salario quindi la sopravvivenza per i lavoratori e quindi in quanto tale
Abbiamo assolutamente bisogno di sapere come ci vogliamo io vedo due cose che nel corso di un confronto con il Governo e con la Confindustria almeno due ci devono stare poi ne rendo conto che sono due primi re da una parte de ne devo uscire
Una un contratto che dia il sindacato l'ente bilaterale come strumento di governo di questi problemi
E dall'altra una indennità di disoccupazione se non vogliamo che i lavoratori respiro senza quel minimo di salario di sopra i venti e quindi accompagnare da un lavoro a un altro lavoro con degli strumenti che non lasciano sulla strada nel sul lavoratore
Vado rapidamente alla conclusione
E quindi una trattativa che estenda le tutele ma che in modo particolare
L'Ente bilaterale esserlo al sindacato come strumento di governo l'indennità di disoccupazione deve servire ai lavoratori per trasferirsi non lavoro a un altro lavoro de infine se noi vogliamo non ragionare solo sul momento dobbiamo anche pensare che il tavolo che abbiamo aperto oggi è un tavolo che deve anche recuperare la riforma del sistema contrattuale sono un tutt'uno ormai poi possiamo avere anche tempi dilazionati per Como affrontarlo perché ci devo arrivare tutto il sindacato non è possibile andare avanti da solo di questo ma da sole e di questo me ne rendo conto però questo è
E in questo due indicazioni primo
La difesa dell'accordo del ventitré luglio e questo ci dice due cose la concertazione e i due livelli di contrattazione quindi riaffermando oppure essendo io uno che dice
Che l'accordo del ventitré luglio ha esaurito la sua funzione primaria però va confermato perché in questo modo si conservi da un lato il modello del sindacato
E dall'altra si conserva il problema dei due livelli di contrattazione
La seconda questione è quello che dobbiamo estendere la contrattazione di secondo livello a tutti i lavoratori perché dobbiamo ritornare ad avere una rappresentanza più vasto nel mondo del lavoro e dare Soldi a quei lavoratori che oggi non lo percepiscono terzo
Un nuovo inquadramento professionale anche qui o una parte di chi serve grigi consenta di ripartire la nuova ricchezza prodotto e quindi rilanciare da questo punto di vista lavoro riduzione del lavoro
E dall'altra l'alto dia potere al sindacato all'interno dalla fabbrica non lasci
Solamente le aziende di governare il fattore salario che oggi almeno per quanto riguarda la nostra categoria ha superato il quindici per cento mai successo questo almeno da che mi ricordo io
Quindi diventa un problema di soggetto salariale diventa un problema Yoshiro ripartirà richiesta infine l'ultima cosa ma la devi consentire poiché esistono era anche un appello alla sala rifare meno positivo per cortesia l'ultima cosa e questo
Io me ne rendo conto che abbiamo anche un problema politico
Di come arriviamo noi
Come affrontiamo i prossimi giorni quindi per me
Il problema per la trattativa è uno spartiacque per la nostra politica e quindi come tale devo restare perché solo alla trattativa sono in grado di affidare il compito di ripartire diritti dare tutela di estendere le tutele a tutti i lavoratori che non ce l'hanno e che questo problema si allargherà anche di più
Dobbiamo sostenerlo con la Lotto aprono questa farsa dobbiamo sostenerla con la lotta il giorno sedici per noi da evento giorno fondamentale l'organizzazione ci deve stare su questi argomenti
Non può pensare che siano gli altri a organizzare l'iniziativa di lotta quindi per me il giorno sedici diventa un giorno fondamentali così come lo è stato in questi giorni che per quanto riguarda la nostra categoria la categoria dei metalmeccanici
Abbiamo già detto cari compagni organizzato iniziativa di lotta a sostegno della trattativa e contro le modifiche dell'articolo diciotto questo l'abbiamo già fatto però non basta
Però non basta a quei compagni che facilmente si lasciano trascinare e hanno paura del giorno cinque non riescono a realizzare queste giornate di lotta a sostegno della trattativa però non c'è dubbio
Noi non possiamo trascinare
Troppo a lungo questa posizione ed ecco che qui i tempi per fare una trattativa stringente che ci consenta di capire
Se siamo in grado di uscirne positivamente quindi portare tutto il sindacato verso un negoziato più ampio più completo esteso anche nel tempo o se pure questo condizione non ci dovessero essere ossia
Se dovessero permanere nei confronti della Confindustria del governo
Questi problemi sulla le modifiche all'articolo diciotto ebbene allora noi non dobbiamo aspettare il giorno ventisei o ventisette o ventotto dobbiamo uscire con l'opposizione e dire che anche a noi andiamo verso a quell'impostazione però è fondamentale che oggi l'organizzazione sostenga che la trattativa e lo spartiacque della politica che ha fatto fino a questo momento grazie Tonino prima di dare la parola
A Barone
è pervenuto alla presidenza un loro una richiesta di modifica dei calendario dei lavori
Alcune strutture nazionali di categoria territoriali hanno chiesto se è possibile vista la situazione il pacchetto di interventi di andare a sessione unica senza l'interruzione
Io quindi ecco prima l'applauso ecco vorrei in votazione delegati questa diciamo necessitati cambiare l'ordine dei lavori e quindi di andare ad oltranza senza interruzione dei lavori quindi esaurire gli interventi tra l'altro colgo l'occasione dell'interruzione alle undici e trenta
Avremo il collegamento con l'Afghanistan e quindi è un momento anche importante per tutto il congresso
E quindi ecco per evidenziare anche questi momenti che rappresentano un fatto politicamente e umanamente centrale anche per la nostra Wille quindi ecco pongo in votazione per i delegati questa possibilità ho necessità di andare ad oltranza e quindi non interrompere i lavori fra mattinate pomeriggio che ad accordo alzi la delega o la mano
Chi è contrari
Astenuti
Quindi all'unanimità come presidente della sezione allora lungo approvo quindi l'indicazione del congresso e quindi andiamo ad oltranza vi ringrazio e do la parola Barone prego
Si prepari conte Agostino
Ricordo
E per minuti e mezzo
Vediamo di essere sintetici
Anche se abbiamo approvato una mozione di andare a oltranza io non voglio rubare niente alle conclusioni che varato leggi tra poco una cosa però credo che la possiamo dire meglio di come è andata probabilmente non poteva andare
è un bel congresso quello che stiamo celebrando ha avuto una grande visibilità in Emilia
Ha avuto degli scopi importanti come quello del ministro Maroni ma voglio dire che al di là di queste grandi positività un altro grande merito questo congresso
Il grande merito di offrire a tutti la visione di un paese diverso da quello che era stato rappresentato in questi mesi
Di dimostrare che è falsa una rappresentazione dell'Italia divisa da un lato tra un pensiero liberista e dall'altro lato fra una piazza massimalista questo non è vero
Io non so io sono siciliano non so se gli imprenditori del Nord Est e quelle che hanno
Prosperato in questi anni copre svaluta azioni la sera dormono con i testi di Adamo smette sotto il cuscino
So di sicuro che gli imprenditori siciliani gli imprenditori meridionali liberisti noto sono stati mai quelli che chiedono più di tutti con forza il partito forcaiolo della modifica dell'articolo diciotto quelli che saranno che nel Mezzogiorno molto di più che nel nord Italia minacciare un padre di famiglia di essere licenziato senza nemmeno spiegargli perché è una minaccia terribile noi abbiamo la maggior parte dei lavoratori che sono famiglie monoreddito e la speranza di trovare un reimpiego del Mezzogiorno è pressoché nulla Cuesta è una cosa che chiedono bene questa gente
Non è sicuramente portatrice di ideali di liberismo economico solo gli imprenditori assistiti sono gli imprenditori legati al piccolo mercato locale Cuesta
Non è un'affermazione gratuita i dati sulle esportazioni tende regioni del Mezzogiorno dando contezza di questa fisionomia dell'imprenditoria rappresentata da D'Amato qual è stato il loro orizzonte culturale
Sono gli imprenditori
Come il cavaliere patti di Trapani
Che sono riusciti a spiegare a un mondo la differenza fra lavoro sommerso e lavoro nero
Nel senso che il cavalier patti che faceva i cablaggi non per una piccola fabbrichetta ma per la FIAT di Torino quando la magistratura avrà beccato con migliaia di lavoratori non messi in regola è riuscito a far emergere dal sommerso e portarli mi si passi la battuta al nero nel senso che le lavorazioni
Dalla da Trapani sono passate al Nordafrica questo e il tipo di emersione che viene che viene prospettata bene
Noi diciamo che a questa falsa immagine di un'imprenditoria liberista che non esiste non possiamo accettare la contrapposizione di una rivolta di tipo massimalista
In Sicilia come in tutta Italia le manifestazioni regionali io pago della siccità perché la conosco
Contro la modifica dell'articolo diciotto sono state manifestazioni che hanno visto una grande mobilitazione una grande presenza ma dicono questo palco
Che a quelle manifestazioni l'atteggiamento delle frange più massimalista del sindacato era estremamente tiepido
Nella Sicilia del sessantuno a zero sessantuno deputati eletti nel Polo contro niente per la sinistra a quelle manifestazioni hanno partecipato decine di migliaia di persone hanno partecipato Medicina e migliaia di persone come non avveniva da vent'anni il popolo siciliano è un popolo che ha badato a destra ma è sceso in piazza compatto malgrado il sindacato massimalista non si fosse impegnato bene a questi noi diciamo
Che noi intendiamo andare avanti su questa strada intendiamo fare capire alla gente le ragioni per cui ci andiamo in piazza e non serve
Oggi lanciare cortine fumogene noi abbiamo visto nelle aziende nelle poste lavoro circolano venti edizioni che sono una cosa nuova da questo punto di vista petizioni in cui si chiede di aderire tout-court la deposizione ma CGIL ed è una guardia e chiesto di specificare
Il tipo di appartenenza sindacale per dimostrare se c'è qualche scritto quindi è d'accordo con la CGIL bene
Questi giochini non pagano come non paga il fatto che a Catania da CGIL ha deciso per giorno sedici rispetto alla manifestazione che stiamo organizzando in quella città di organizzare una contromanifestazione
West anima massimalista è un'anima che non dava risposte che non ci aiuta ad andare avanti noi dobbiamo fare uno sforzo per dare risposte diverse non dobbiamo dare risposte
Ai giovani e lavoratori di blu che oggi ci chiedono se possono scioperare per difendere il loro posto di lavoro da prospettive Josè rischia il licenziamento non dobbiamo dare risposte
Ai tanti e tanti laureati ingegneri fisici matematici che escono fuori dal università nel Mezzogiorno a Chioggia hanno come unica prospettiva un'emigrazione non come quella dei loro padri per andare a lavorare nelle fabbriche ma per andare all'estero a dare lavoro qualificazione professionale
Noi dobbiamo chiedere a i produttori i produttori che in Sicilia hanno fatto il miracolo del vino non mi riferisco a quello di tramutare l'acqua in vino che un Birago
Che oltre ad avere riferimenti evangelici
Era praticato anche da altri ma che hanno portato in pochi anni quello che era un prodotto scadente destinato soltanto al taglio sui mercati francesi quando le autobotti regista invalido siciliano venivano rovesciate i confini dagli antesignani dei no global e mi si passi la battuta bene in pochi anni noi oggi siamo riusciti ad inventare un prodotto che ha varcato i confini nazionali oggi questa qui sono produttori che cercano
è l'uovo oggi cerchiamo gente qualificata noi chiediamo
Agli imprenditori dell'Etna Valley a quelli che hanno portato in pochi anni gli stabilimenti della Magyar Tronics a concorrere dapprima con Gong oggi ad produzione più qualificate
Chiediamo a tutti questi di che cosa serve a parlare per parlare di sviluppo
Serve a parlare di licenziamenti o serve parlare
Dei rapporti fra la produzione e l'università serve a parlare del sistema scolastico serve a parlare del sistema formativo su queste cose non scriviamo vado all'industria noi siamo consapevoli che questo sindacato non vince solo dicendo no
Noi chiediamo un confronto chiediamo di parlare
Da M. elasticità si ma della siccità buona di quella gazzarra pare che lei cita adeguata grazie alla quale sviluppo noi non abbiamo preoccupazioni entrare nel merito delle cose che servono ma devono essere cosa che servono che servono per andare avanti
Oggi è una situazione complessa in queste ore
Si sta consumando a Gela una tragedia
Il Petrolchimico chiuda chiuda una città rischia di chiudere la chimica siciliana anche qui la UIL sta dando un grande contributo per dire che non servono da impostazioni massimaliste
è è strano che quelli che oggi sono i massimalisti da una parte a Gela solo quelli che sono schierati a testa bassa contro i magistrati e contro gli ambientalisti questo è sbagliato
Noi dobbiamo riuscire a coniugare l'esigenza di difendere un importante sito produttivo l'esigenza di difendere il padre di quelle famiglie come esigenza forte di essere noi come sindacato a intestarci o a Pattaya della tutela ambientale no della carità
Questo è possibile questo voi donne voi facciamo per questo nella UIL siamo riconosciuti come rappresentanti dei un'idea giusta di un Paese reale
Questo è un grande merito di questo congresso questo è un grande periodo di questa relazione e di questo ringrazio tutti io
Grazie valore Agostino Conte
Grazie questo capito
è stato già detto molti compagni
Questo è stato un compromesso bello
Vero secondo me perché è stato introdotto da una situazione appassionata precisa
Che ha avuto Reggio
Che ho avuto un pareggio
Questa relazione
Quella di ancorare una lettura della qualità Poli
O sciopero generale
Io credo tra l'altro che quando
Richiamiamo la situazione noi dobbiamo riflettere su una stranezza
La stranezza è quello che è successo
Per due congressi di seguito nella CGIL
L'ultimo congresso della CGIL compagni ha sostanzialmente discusso come fosse un normale comitato centrale che non avesse davanti una prospettiva lunga ho discusso se fare o meno lo sciopero generale da soli
Ma voi ricordate che il Congresso precedente quello del novantotto aveva sostanzialmente discusso se recuperare o meno l'inflazione reale rispetto ai tassi di inflazione
Cioè io voglio dire che c'è qualcosa probabilmente di strano su con noi dobbiamo riflettere
Cioè come un ring sentimento una incapacità della più grossa delle organizzazioni sindacali alleggerire la situazione politica sociale economica del paese
E questo è per noi un rischio mortale
è un rischio che perché cioè la possibilità che questa loro incapacità in qualche maniera civici su chi in una posizione che io vedo come un grande pericolo
Il pericolo di essere sostanzialmente un'interpretazione per così dire moderata tattica della linea della Gigi così come nel passato quando il Partito comunista era un grande partito comunista ci fu un lungo periodo in cui altri partiti della sinistra venivano visti semplicemente come una versione tattica moderata della stessa linea pulito
Questo sarebbe davvero un bel rischio mortale
Ieri il compagno benvenuto in un intervento bello conosciamo il compagno pervenuto c'ha detto una cosa con forza c'ha detto guardate noi siamo vassoi di ferro fra vasi di ferro
Assolutamente ed era la cosa curiosa e che questa affermazione oggi la possiamo fare con più forza per un motivo su cui forse non si ha riflettuto abbastanza e qual è il motivo compagni dal Congresso precedente a questo congresso per due volte si è votato in una platea immensa di lavoratori
E per due volte la villa di mostrato di essere una grandissima organizzazione
Noi dobbiamo ringraziare quei compagni e penso al compagno Foccillo che hanno a suo tempo ho accettato questa sfida guardate che dentro il Comitato centrale dentro la pancia della nostra organizzazione non cerca la convinzione di fare questo noi purtroppo ci siamo portati troppo lungo una maledizione
Quella per così dire di essere considerati un po'com'era considerato Giorgio Ugo la Malfa una mente lucida ma sostanzialmente destinata a una forma di eterno minorati minori lirismo
C'è una una posizione che dava bella eterna era sostanzialmente un idea maglie germogli
Dove votazioni di seguito e ricordate che quella precedente avvenuta quattro mesi dopo il nostro congresso il Congresso avvenne in marzo più o meno il si votò nel novantotto non si votò in autunno
Adesso sia rivotato per due volte il risultato è stato formidabile
Compagni voi nella vostra nella vostra borsa avete avuto i dati i dati dei risultati
Dappertutto non c'è nessuna partendo la CGIL abbia una posizione per cui possa fare Cassola convinciamo uscì una volta persa eviterei di queste noi che questa cosa eravamo contenti più politicamente che per via empirica oggi dati dimostrano questa realtà e noi dobbiamo smetterla una volta per sempre di doverci dire
Che siamo forti tanto quanto oramai quello che noi abbiamo abbiamo una vera e propria lotta in questa fase sulla lettura della situazione del Paese questo è il vero problema e ad esempio all'intervento altrettanto bello del compagno Bugs Bunny di ieri
Io dico soltanto una questione carpita talvolta nelle organizzazioni e questo non significa dividersi fra unitari e anti unitari
Ma capita talvolta nelle organizzazioni che bisogna interrogarsi sempre parente il tema dell'unità
Josè prevalente il problema della rappresentatività perché guardate io sono convinto di una questione la posizione della Gigi alle oggi è un'opposizione debole
è una posizione che ci porterebbe tutti e tre i sindacati
Appare bere di rappresentatività poi devi minuti sono pochissimi voglio ricordare solo alcuni si tre compagni non dimentichiamo che oggi lavorano ventuno milioni di persone
Benissimo Soro nove milioni sono lavoratori dipendenti classici
E che ha vissuto a dismisura il cosiddetto lavoro interinale cosiddetti Coco Rocco le cooperative il terzo settore
E le partite Iva che in realtà sono lavoro subordinato tutto questo sono così in cui noi non ci stiamo e queste sono le cose dei giovani
Pensate che nel settore della sanità compagna a fronte di settecento mila dipendenti classici ce ne sono oramai gli altrettanti che lavorano nella sanità e che stanno in quell'altro tipo di organismi e sono tutti i giovani
Questo è il problema che noi abbiamo sulla rappresentatività allora questa cosa che perché significa significa quello che ha detto il compagno Lotito significa che c'è un problema oggi di rilancerà il panorama sociale
Che si è determinato alla fine di una lunga fase di imposta fordismo lo diceva benissimo Regazzi
è una cosa che è alle nostre spalle oramai qui il il problema sia consumato il Lingotto non è più il posto dove lavoravano su due turni undici mila persone
Con tre mila con tre mila operai il Lingotto è questo mai l'Italia è piena di lingotti come questi e ciò nonostante noi rimaniamo una grande potenza economica industriale
Perché anche questo la UIL deve ricordare noi non possiamo accettare questo gioco facile della grande contrapposizione fra noi
Il mondo industriale perché noi per esempio dobbiamo ricordarci un problema delicatissimo compagni
Che ci riguarda tutti e lo diceva bene Angeletti il problema ad esempio della tassazione
Compagni non sappiamo perfettamente che il quarantasette virgola otto per cento del PIL del nostro Paese il quarantasette virgola otto per cento del PIL
Del nostro Paese
è rastrellare o dallo Stato
Benissimo a questa cosa comporta dei problemi enormi problema più grande che il lavoro dipendente costa tre volte in quello che è un lavoratore prenda in tasca
E questo spiega perché il lavoro autonomo in Italia è il doppio di quello che c'è in Germania in Francia perché lavoro autonomo in Italia posta uno a uno uno a uno virgola due quindi noi abbiamo un panorama sociale completamente diverso non su questo panorama sociale dobbiamo interrogarci e dobbiamo ricostruire una nostra capacità di lettura
La Georgia e l'ha dimostrato nella vicenda del lavoro interinale nella vicenda del part-time in tutte le vicende di non essere capace di leggere queste novità
Per questo noi oggi abbiamo un problema delicato di lotta per l'egemonia fra noi e la CGIL sulla lettura della fase e per finire ringrazio i compagni per avermi ascoltato
L'intervento del compagno Larizza straordinario come sempre il compagno Larizza e noi siamo convinti perché fra di noi non ci sono più ripeto chi è per l'unità e chi non è per l'unità il problema esattamente nell'ultima frase del compagno Larizza ha detto
C'è un problema per andare in montagna di cordata
Oggi quello che noi dobbiamo riuscire a determinare è che il capocordata quello cioè che decide chi va in montagna lo sa qual è la strada giusta è vigente freddezza e lucidità il capocordata deve essere la UIL è il compagno Angeletti
Grazie Agostino rimasto perfettamente nei tempi io recupero marchiani Piero ai lavori in Commissione quindi lo pregherei di venire alla podio e poi si prepari a un'area agli amici è
Anna contrariamente a quello che ci eravamo detti se ci sei
Do la parola amare grazie
Avendo
Scolari
Diamo la precedenza
Buongiorno
A me e alla relazione di Luigi è piaciuta tantissimo
La considero una relazione importante per la nostra organizzazione sindacale lucida efficace
Basta e strategica
La situazione contingente ci ab obbligato a mettere al centro del dibattito il problema dell'articolo diciotto
A me la parte più importante di questa del relazione quella che si riferisce alla necessità di costruire in Italia nel nostro Paese per i lavoratori italiani
Un nuovo patto per la valorizzazione del lavoro
Io vorrei che mesto emergesse da questo nostro congresso perché questo patto
Ah bene a mente un valore strategico per la qualità dell'iniziativa politica della nostra organizzazione sindacale
L'Italia è un Oropa bisogna costruire condizioni europee per i lavoratori italiani
Quindi
Dobbiamo dare quel respiro sufficiente affinché la nostra organizzazione sindacale non soltanto a Roma ma nelle categorie e nelle regioni nelle camere sindacali abbia lavoro da fare materia da discutere per
I prossimi anni
L'articolo diciotto è diventato un simbolo una cosa importantissima
Tocca la legge trecento chi ha lavorato prima del sessantanove sa quali erano le condizioni in fabbrica ecco perché c'è un atteggiamento tenace di difesa del valore di questo articolo
Che al di là del suo significato economico riguarda la dignità della persona la possibilità che il lavoratore resti cittadino anche all'interno del luogo di lavoro politicamente è un punto importante
Ma dobbiamo anche sapere consapevolmente che su questo punto al di là della vicenda e indipendentemente dai desideri ciascuno di noi che sono quelli che il Governo ritiri la delega
Noi però sappiamo con chiarezza che a settembre il dibattito politico del sull'articolo diciotto sarà terminato
E quindi il lavoro che noi dobbiamo fare riguarda certamente altre cose
Ieri nel dibattito che c'è stato con gli interventi di Pezzotta e Cofferati non sia chiarito bene che cosa succederà da oggi al cinque di aprile
Ho letto una timida bio apertura ma timidissima
Però
Nessuno di noi sa che cosa potrebbe succedere in questi giorni che cosa potrebbe accadere il cinque di aprile il giorno successivo
Noi abbiamo delle idee precise chiare Angeletti le ha ricordate credo per gli applausi che ha ricevuto sono state condivise da tutto il congresso ecco perché noi dobbiamo fare in modo che quelle idee che quelle cose che Angeletti ha detto siano discusse in tutte le realtà della nostra organizzazione sindacale nei luoghi di lavoro con i lavoratori ho sentito che da parte di alcune categorie c'è il timore che qualche nostro iscritto scioperi il cinque di aprile insieme alla CGIL bene tutta l'organizzazione si deve fare carico di questi timori e tutti dobbiamo essere disponibili per andare a spiegare in quelle categorie a quei lavoratori a cui i nostri iscritti l'importanza di difendere la posizione della nostra organizzazione sindacale
E quella paura deve essere vinta non deve costringerci a subire la prepotenza di qualcuno che per il momento in cui l'ha usata è stato certamente un atteggiamento di prepotenza
Nei confronti della nostra organizzazione sindacale ma dobbiamo dire ai nostri iscritti ai lavoratori che cosa dobbiamo fare domani quali sono le iniziative che noi dobbiamo mettere in piedi
Giustamente Luigi
In altra occasione ha ricordato e non solo lui che ci sono state vittorie importanti del sindacato prodotto della lotta
Ma anche qualche sconfitta
Per eccesso come dire di incomunicabilità o di atteggiamenti eccessivamente rigidi
Sappiamo quanto ci sono costate
Quelle situazioni proprio in questa città in anni addietro io mi auguro che la divisione del sindacato non comporti situazioni di questo genere io sono d'accordo con la Rizza
Quando dice che bisogna fare di tutto per recuperare i rapporti unitari
Con piena dignità e pieno Rispetto io ho applaudito Cofferati
Quando ha detto che anche Luis pretende rispetto ma rispetto per averlo bisogna anche darlo nei confronti degli altri così come mi sta bene
La battuta ripetuto da Giorgio Benvenuto
Ieri per dire che la UIL è un vaso di ferro
Non è un vaso di coccio e quindi l'ovile ha una sua dignità un suo potere una sua forza e questa forza deve essere certamente tenuta in seria considerazione
Maroni secondo me ha fatto aperture importanti non sull'articolo diciotto che è stato ambiguo ma sulle altre cose bisognerà vedere se poi ci avrà i soldi per poterle fare ma sono risposte concrete a contenuti precisi della relazione
Di Luigi Angeli gli angeli
Sono cose che noi dobbiamo affrontare sono problemi che noi dobbiamo risolvere e non dobbiamo dimenticarci un'altra cosa
Che è quello dell'atteggiamento del sindacato verso il governo perché i lavoratori guardano con attenzione ciò che noi facciamo non dimentichiamoci che nel novantaquattro
Attraverso le manifestazioni nazionali ma non soltanto per merito nostro
Soprattutto per merito di Bossi il governo di centrodestra è caduto
Ma dopo il centrodestra c'è stato Dini c'è stato Prodi sia stato D'Alema e lavoratori hanno avuto il sospetto che le organizzazioni sindacali durante quei governi avessero deposto le armi avessero smesso di tutelare con forza i lavoratori
Quindi il nostro atteggiamento deve essere coerente preciso e non dobbiamo mai più ripetere quell'errore per cui dobbiamo fare il sindacato puro
Non un sindacato subordinato alla politica di maggioranza e di opposizione sono d'accordo con le cose che ha detto Angeletti
Bipolarismo durata dei governi rispetto del voto dei cittadini
La UIL e non è il sindacato che cerca ribaltoni a un sindacato che vuole affermare le sui denti questa fase molto difficile per la vita del Paese e dei lavoratori italiani
Nel concludere questo mio intervento vuole toccare un altro punto che secondo me è molto importante
è un punto di lavoro che Luigi ha toccato nella sua relazione che è quello della riforma del titolo quinto della Costituzione italiana è una cosa che ci impegnerà tutti
Al centro così come alla periferia nelle Regioni nelle Province e nei Comuni
Perché questa riforma del titolo quinto è una riforma che riguarda tutti
Riguarda un nuovo aspetto non soltanto del decentramento delle funzioni ma del decentramento dei poteri per cui ho noi in quella realtà chi siamo con dignità cori Sperto oppure corriamo il rischio di essere tagliati fuori da un dibattito esclusivamente istituzionale perché non dimentichiamocelo bene
Il governo di centro destra non ammala concertazione quella concertazione che rispetta le organizzazioni sindacali ma anche nello governi locali anche in quelli di centro sinistra ci sono sindaci presidenti della Provincia presidenti della Regione che non hanno né una politica di concertazione efficace
Ecco perché noi dobbiamo avere spazio ruolo rivendicazione importanza della nostra organizzazione su questi problemi
Perdurare nel tempo per essere Sempre più forti sempre più importanti nel panorama sindacale politico del nostro Paese grazie a Luigi grazie a tutti voi per questo bel congresso che ci avete regalato
Grazie aveva
Ci siamo interrogati in questi mesi lunghi di dibattito congressuale
Come in un mondo globale che andava governato per avere i diritti globali come in un'Europa che non era più solo un sogno ma la realtà di popoli da sostenere come in un mondo del lavoro che è cambiato non più solo terroristi comma uno un mondo del lavoro di informazione con comportamenti e bisogni DiVersi ci siamo interrogati come il nostro modello sindacale
Ormai in crisi
Bisognava che si adeguava tutto questo che cambiava che si adeguasse rispondesse al nuovo in una crisi di rappresentatività che però portava e porta tutti i bisogni di rappresentanza dell'insieme dei lavoratori
Basta interrogarsi come abbiamo fatto anche in questo congresso sullo scarto tra i nostri iscritti e i tantissimi voti che invece riceviamo nelle elezioni delle Rsu
Ci siamo anche chiesti come soprattutto dopo i delittuosi avvenire avvenimenti del terrorismo internazionale
Ci impegnassimo come ieri e più di ieri per l'affermazione della pace nel mondo per l'autodeterminazione dei popoli
E proprio in queste ore ed è una proposta che voglio fare
Alla presidenza credo per tutti noi sconvolti per lo stillicidio di questi due popoli quello palestinese e quello israeliano per gli atti continui ormai solo atti terroristici
Dobbiamo credo unirci e sostenere con forza l'appello che ha fatto proprio ieri il presidente Ciampi il Presidente della Repubblica Italiana
Perché si riprenda al più presto il dialogo in questa parte del mondo perché si affermi con un ruolo protagonista anche da parte dell'Europa la pace nel mondo che parte essenzialmente perché ci sia la risoluzione di questo conflitto ormai un conflitto antico nel popolo tra il popolo palestinese e quello israeliano
Siamo arrivati a questo congresso nazionale carichi di tensione
E quello vissuto in questi tre giorni aveva ragione e Pietro ieri è stato proprio un bel congresso questo della UIL
E qui io credo che dobbiamo ringraziare senza infingimenti proprio Luigi Luigi Angeletti che sai il segretario generale di tutta la UIL prima ancora che lo voteremo più tutti tra qualche minuto
Ed è ringraziare anche la segreteria confederale
è stato un congresso partecipato con momenti di esaltazione ma anche di critica un congresso vero la relazione prima gli interventi ma io credo che soprattutto la platea
E stata all'altezza del compito che veniva affidato a questo congresso
Non una platea stanca come di solito capita nei dibattiti congressuali o impegnata in discussioni nei corridoi magari sugli organismi discussioni che pure facciano ma invece una platea molto attenta
E chiedo leva con l'applauso sia all'applausometro misurare se eravamo come ha detto Parisi in maniera molto semplificando anche da organizzazioni sindacali
Da accordi con la CGIL o come da più tempo vagheggia il sotto segretario Sacconi d'accordo con la sinistra è stato smentito nei fatti
I nostri applausi ma anche le nostre critiche civili perché anche quelle hanno un valore sono state per la UIL le con la UIL
Non con la CGIL ha in mente con la scintilla
E come senta re
Ancora qui
Perché non avesse voluto capire o sforzarsi a interpreterà Arci inutilmente
La nostra posizione è stata inequivocabile anche sul tema dell'articolo diciotto siamo andati oltre la cronaca
E la nostra posizione ed entro il solco della nostra tradizione nelle nostre radici profonde
Ebbene radicate di un sindacalismo riformista laico come ieri abilmente appassionatamente ci hanno ricordato prima Vanni e poi Giorgio Benvenuto
Un sindacato fatto di uomini e donne lì veri e libertari che ci battiamo da sempre per un modello di società giusta e democratica e abbiamo fatto dell'autonomia sindacale compagni
Non uno slogan vuoto come ieri qualcuno ha tentato di riaffermare per affermarlo e mai praticarlo purtroppo ma il nostro è stato un modo di essere
Indipendentemente dai governi che si sono succeduti ieri con la Prima Repubblica e con il bipolarismo imperfetto negli ultimi anni
Ed è quello che ha portato molti di noi conta essere diverse tra di noi o addirittura senza tessere
A scegliere la UIL perché è un'organizzazione pluralista e riformista Lauriello come Luigi ha ricordato ieri non aspira ad essere né con l'opposizione né con il governo
Ma rappresentare sempre più e sempre meglio i nostri iscritti io ad esercitare la rappresentanza generale
Di tutti i lavoratori nel solco della sinistra e del riformismo sociale la nostra autonomia quindi non l'abbiamo mai intesa come neutralità
La nostra pratica politiche premiata di valori di ideali per un modello di società moderna giuste coesa
E che ha facciamo del lavoro la nostra vera ricchezza un lavoro come recita il nostro slogan un valore
Un valore morale un valore civile ha un valore economico un valore politico e per questo così come chiediamo est ci stiamo dibattendo in questo congresso chiediamo più lavoro
Ma più lavoro qualificato la nostra sfida è sulla qualità sulla tecnologia sulla ricerca
Ma chiediamo anche in maniera chiara più valorizzazione al lavoro nella redistribuzione della ricchezza che si prende finalmente il lavoro e non solo il capitale
Ma il valore civile e sociale del lavoro non è soltanto nel chiuso delle fabbriche nel chiuso dei luoghi di lavoro la nostra peculiarità riconosciuta anche dal sindaco di Torino
E quella di rappresentare il lavoratore come i cittadini no offrire una cittadinanza ad Herat tutti ai giovani ai meno giovani alle donne agli anziani agli immigrati a chi un lavoro non ce la soprattutto nel Mezzogiorno
E per questo dobbiamo rilanciare anche i nostri servizi compagni dal Castaldi dall'Alda Alba tocca al CPO
Dobbiamo dare risposte ai lavoratori ai disoccupati ai cittadini che lo chiedono al sindacato ma dobbiamo offrire delle risposte qualificate
Delle risposte efficienti e quaestor riuscendo però ad ampliare la nostra iniziativa sul fronte della politica sociale
Eguale Italia e per i diritti essenziali di uno Stato democratico dalla scuola alla sanità
Senza discriminazione di sesso diretta e senza discriminazioni di origini territoriali una politica sociale capace di offrire strumenti per una maggiore competenza e professionalità
Attraverso una formazione continua
Tutti e per tutto l'arco della vita
Riforme vere che necessitano di idee e proposte ma anche e soprattutto di risorse non mi pare che le politiche del governo vanno in questa direzione né quelle prospettate qui da Maroni il Governo ha indicato certo dei punti
Ma non ha l'operato proposte chiare di riforma ma soprattutto non ha indicato risorse
Ebbene compagni credo che da qui la nostra sfida deve essere alta siamo perché le riforme si facciano ma soprattutto quelle sul mercato del lavoro non si fanno a costo zero
Questa è la sfida che noi dobbiamo lanciare con forza
Per dare delle risposte a quel mondo che è cambiato
Che necessita di riforme vere quel bisogno di rappresentanza oggi inevaso su cui tutti ci interroghiamo pensando anche ai tantissimi lavoratori atipici
Ma che non troviamo ancora le forme e contenuti per rappresentarlo
Iniziamo però a trattare il sindacato ha bisogno di dare risposte sul lavoro per i tanti giovani per chi vive nell'incertezza e nella paura della precarietà ma noi dobbiamo anche dire affermare
Anche per quei tanti giovani che vogliono fare della flessibilità una vera opportunità
Luigi ha proposto un patto per il lavoro non mi pare che sia stato colto da tutti anche dai nostri ospiti un patto per un modello di sviluppo diverso o del Paese che passa per il Sud o come risorsa a terra
Con il Paese un sotto e cancellato dalle politiche degli ultimi governi il quale nonostante sia cambiato questo Mezzogiorno non è più uguale
Necessità di politica ancora di investimento che guardano alla qualità e non solo la la bassa
Manovalanza un sotto che non è più soltanto non può essere pensato solo come meta turistica o manodopera a basso costo super flessibile
Guardate attenzione che quest'idea del Mezzogiorno che è presente il tutto dentro il governo e soprattutto dentro la Confindustria
è perché c'è un'assenza totale di politiche di sviluppo e di investimento del Paese
E questo è una politica prima ancora che è sbagliata una politica miope
E la politica del sommerso condivido molto una proposta concreta di Luigi deve essere una cosa immediata concreta è la nostra sfida che dobbiamo lanciare la politica del governo da questo punto di vista con la proposta Tremonti
è inutile e lo dimostra il fatto che soltanto cento aziende nonostante una sanatoria è un condono solo per le aziende hanno aderito a questo tipo di domanda di sanatoria
E anche la Confindustria non venga a farci delle elezioni certo ha un merito
Luigi l'ha detto concretamente taccia con noi un patto vero sul sommerso alle condizioni concrete e non faccia lezione al sindacato che abbiamo fatto da sempre del sommerso
Una vera battaglia di democrazia e di civiltà
La valorizzazione però della contrattazione credo su questo noi dobbiamo valorizzare il territorio Luigi l'ha detto in maniera molto chiara i prossimi anni il federalismo e la nostra grande sfida
Ed è una sfida soprattutto per il Mezzogiorno
E su questo noi dobbiamo lanciare la contrattazione quadrangolare per il Mezzogiorno con un ruolo delle regioni
Le cui regioni devono riscrivere termino nei propri statuti la il ruolo del sindacato in una concertazione che va rilanciata al centro
E soprattutto in periferia come noi dobbiamo avere meno timore compagni il ruolo dei territori dei luoghi di lavoro la contrattazione di secondo livello
è una contrattazione che ci aiuta a recuperare rappresentatività a essere più vicino ai luoghi di lavoro
Ecco abbiamo bisogno di trattare di discutere di portare nelle risposte ai nostri lavoratori ai tanti giovani e lavoratori che non vedono nel sindacato
Un riferimento ma qui avevano ragione anche i compagni è stato segnato in questo congresso dei passi importanti e questi passi sono stati dati proprio per il merito e la forza della nostra proposta
E mi riferisco al passo indietro all'ulteriore passo indietro del governo ma abbiamo bisogno di chiarezza però compagni attenti alle conclusioni noi dobbiamo trattare
Dobbiamo rigettare Chirico delle posizioni speculari per altri tra di loro sono pregiudiziali
Sia perché i discendono a prescindere anche quando siamo di fronte a dei passi concreti in avanti
Ma anche per chi dice sì a tutti i costi
Noi dobbiamo trattare per avere dei risultati concreti e su questo io credo che proprio da parte nostra non con l'arroganza di chi pensa di avere una sola verità
Ma di chi
Ha voluto sempre fare della ricerca della verità di uomini liberi anche attraverso il dialogo il confronto trovare la sintesi giusta ecco io credo con la forza della nostra delle nostre idee con l'Unità che in un bene indispensabile ma è un bene indispensabile per tutti guardate io concordo molto con l'appello che ha fatto Pietro a questo congresso
E credo che noi dovremmo muoverci in queste ore perché tutte le condizioni che si possono creare per ritrovare anche nel disaccordo dei punti di unità
Dobbiamo fare ma io credo che chi deve fare la sua parte chi si è assunto la responsabilità di uno sciopero senta separato che porterà ineluttabilmente a creare un solco tra di noi
è la CGIL
E tocca la CGIL insieme al lavoro da parte di tutti noi di fare un grande sforzo per creare un un passo unitario un po'un percorso unitario
Io voglio soltanto fare una battuta finale guardate io credo che noi con la forza che abbiamo anche in questo congresso segnato
E lo dico soprattutto a Luigi sapendo che
Non è musica per anche per i suoi no per le sue orecchie del molto da questo punto di vista molto molto sensibile io credo che Luís ma tutta la segreteria che verrà fuori da questo congresso
Dobbiamo a maggior ragione per le cose che ci siamo detti qua
Per il risultato anche dal punto di vista politico che noi abbiamo ottenuto
Sia in questi in queste settimane ed è un risultato che nessuno se ne può approva appropriare è un risultato delle lotte unitarie di tutti ma soprattutto i risultati che non abbiamo ottenuto in questo congresso
è indispensabile Luigi sostenere quei germi che sono presenti nell'organizzazione e nei territori nelle categorie di un danno rinnovamento di questo organizzazione noi tocchiamo
Sicuro che la pizza civile dobbiamo superare le ingessatura che ci sono nella Confederazione al centro come in periferia come molte categorie dobbiamo essere un'organizzazione più flessibile
Più piscina e luoghi di lavoro più radicata sui territori e più veloce nelle scelte e nelle decisioni certo nel rispetto della democrazia e del pluralismo
Un'organizzazione insomma che valorizziamo il territorio che valorizziamo la risorsa degli anziani al di là delle singole categorie ma che guardiamo guardate con più attenzione ai giovani e alle donne
Che devono diventare protagonisti dirigenti di quest'organizzazione
Ecco
Sono questi giovani queste donne il mondo che noi vogliamo rappresentare io credo il dare un futuro di un'organizzazione di massa
Quelle organizzazioni che non hanno il compito Bebo gli diamo averlo di resistere
Ma di aumentare il nostro consenso la nostra rappresentatività per convincere convincere ma per vincere
Grazie Anna
Le donne vanno osservate solo color rosso io sono costretto ritrovo però o Luca presente ieri
Cari amici e compagni
E care amiche e compagne perché credo che sia giusto dire così le donne hanno diritto che si rivolta ci si rivolga loro direttamente sempre
Io sono d'accordo con tutti coloro che hanno detto in questo congresso che il nostro congresso ha realizzato una svolta importante mettendo la UIL al centro dello scenario politico e sindacale
Molti Dinoi erano venuti a questo congresso domenica preoccupati
Preoccupati innanzitutto per la sua fuga in avanti sbagliata della CGIL nel proclamare lo sciopero generale da sola
Ma preoccupati anche non bisogna sottacere l'ho per le difficoltà nelle quali questo sciopero generale unilaterale ci mette nel rapporto con i nostri lavoratori e con i nostri delegati molti dei quali purtroppo tentati dallo sciopero generale
Io credo che la relazione di Luigi abbia fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti coloro che fra Dinoi erano preoccupati questo è accaduto perché Luigi ha fatto una bella relazione ma soprattutto perché nella sua relazione è stata detta una parola chiara e incontrovertibile sulla posizione che la UIL deve avere nel confronto con il governo
Luigi ha parlato di indisponibilità assoluta a mediare e a discutere sull'articolo diciotto e sul tema della decontribuzione
Accanto a questa indisponibilità e grazie a questa indisponibilità il ministro Maroni è venuto in questo congresso e non da un'altra parte in questo congresso a fare quell'apertura del Governo rispetto alle posizioni che precedentemente il governo aveva assunto
Non ci serve Cofferati
Per capire che quella del ministro Maroni è un'apertura dimezzata ed avvelenata
Tuttavia è importante che sia stato il nostro congresso a portare a questo a questa svolta a questa modificazione nella politica del governo adesso però dobbiamo prestare una grande attenzione a quello che succede
Ha ragione Pietro Larizza il tempo lavora contro di noi
Noi dobbiamo far sì che venga sventato l'inghippo che c'è la proposta di Maroni
Quando Maroni dice che alla fine della trattativa fra due mesi se non addirittura oltre il governo si riserverà di valutare se ripresentare o meno le modifiche all'articolo diciotto
Questo inghippo è un inghippo molto pericoloso
Che noi possiamo disinnescare soltanto nella misura in cui pretende Remo all'apertura della trattativa che immediatamente venga chiarito se il Governo intende stralciare l'articolo diciotto o mantenerlo magari nascosto sotto il tavolo per tirarlo fuori all'ultimo minuto
Questo è il chiarimento fondamentale ma non è l'unico chiarimento perché è vero che l'articolo diciotto è importante
è vero che ha un valore simbolico essenziale ma è altrettanto vero che il punto centrale di questa trattativa non è l'articolo diciotto il punto centrale della trattativa è il libro bianco
Perché il libro bianco e il covo di vipere all'interno del quale contenuto il Progetto di questo governo per smantellare il nostro mercato del lavoro
All'interno di quella libro bianco esiste un progetto alternativo di società rispetto al nostro
E quindi ha ragione chi dice che un minuto dopo la conclusione del nostro congresso gli organismi della UIL si devono riunire e devono discutere come la UIL si presenta al confronto sul libro bianco perché lì ci giochiamo il futuro del sindacato in questo Paese
Da questo punto di vista io credo che l'investimento sui contenuti sì al punto centrale aggregante della proposta della UIL
La UIL da sempre ha fatto della ricerca di un punto di caduta sui contenuti delle proposte concrete sui contenuti in termini innovativi la questione centrale della propria elaborazione politica
Cofferati e Pezzotta sono venuti a questo congresso e ci hanno detto cose anche interessanti ma c'è un nodo che loro non hanno sciolto
Pezzotta venuto qui e ci ha detto che lui e la sua organizzazione sono disponibili a trattare col governo quasi su qualsiasi su qualsiasi cosa ma non ci ha detto che cosa vogliono fare
Cofferati è venuto qui a dirci che la lui e la sua organizzazione non sono disponibile a trattare quasi su nulla ma anche lui non si ha detto che cosa in alternativa la CGIL propone all'interno di questo vuoto di proposta si inserisce la possibilità della UIL di essere al centro dello schieramento sindacale
Noi dobbiamo essere quelli che dicono che cosa si deve fare con il governo e che cosa ha viceversa non si deve fare i contenuti
E non i tatticismi sulle date delle manifestazioni o degli scioperi devono essere l'elemento sul quale noi tentiamo di incardinare una nuova proposta di unità
Perché la UIL non mediatrice per l'unità
La UIL in questo congresso
Sia dimostrata la vera paladina del processo di unità di azione tra CGIL CISL e UIL più degli altri come sempre e proprio perché pone le proposte al centro della propria azione
Ma guardate io credo che la vera svolta di questo congresso non sia soprattutto sulla questione dell'articolo diciotto
Io credo che la sveglia la vera svolta il congresso si concentra nella prima parte della relazione di Luigi Angeletti la parte che è passata quasi in sordina nel nostro dibattito congressuale
Lo dico perché nella prima parte della relazione Luigi attentato secondo me riuscendoci
Di individuare di articolare e di elaborare un possibile modello di società e quindi di sindacato che la UIL intende proporre nei prossimi quattro anni della vita dell'organizzazione e del Paese
La relazione di Luigi da questo punto di vista ha recepito il dibattito dei congressi dei congressi delle camere sindacali delle Unioni regionali delle categorie nazionali
Ha recepito questo dibattito e ha arricchito in alcuni casi secondo me positivamente corretto
Alcuni elementi di debolezza che esistevano all'interno delle tesi preparatoria e con le quali noi ci siamo avvicinati al percorso congressuale
Lo dico perché la relazione dice parole chiare
Sulla globalizzazione sull'Europa sul terrorismo ma in particolare sulla flessibilità sulla contrattazione sul nostro modello di mercato del lavoro e di stato sociale
Quindi è molto positivo il fatto che la Wiley esca da questo congresso il documento finale sono convinto che lo dirà avendo individuato in maniera precisa quali sono i principi e le proposte che la UIL intende portare al dibattito sindacale di questo Paese
C'è un'avvertenza però
Noi dobbiamo stare molto attenti quando diciamo che giustamente il bipolarismo si è consolidato in questo Paese
Questa cosa è vera di questa cosa dobbiamo prendere atto dobbiamo rallegrarci del fatto che i governi da adesso in avanti saranno governi stabili in grado di governare ma attenzione questo non elimina il ruolo del sindacato
A bere un bipolarismo una stabilità di governo non significa che per cinque anni di legislatura il sindacato deve stare silenzioso
Significa semmai che il sindacato ancora di più
Deve valorizzare il suo ruolo di intermediazione sociale ed essere attore dello sviluppo e della tutela dei diritti nel rapporto con i governi proprio perché sono stabili proprio perché sono indicati direttamente dai cittadini
Da questo punto di vista la nostra visione alternativa a quella della signora Margaret Thatcher e viceversa sostiene che la società è un termine astruso che indica una cosa che non esiste
Sostiene che la società è semplicemente una somma di individui ognuno di fronte alle proprie responsabilità
Noi non crediamo che sia questa la strada per il domani in Europa perché questo significa lasciare sole le persone di fronte alle proprie responsabilità e non dargli nessun tipo di coesione rispetto a coloro che gli stanno vicino
Nella loro vita quotidiana
Il Governo qualcuno pensava che la UIL potesse essere incasellato all'interno di questi nuovi schemi di falsa innovazione il ministro Maroni è venuto a questo congresso a delinearsi un'ipotesi inquietante per il futuro del mercato del lavoro in questo Paese
Voi al ministro Maroni dobbiamo dire parole chiare
Caro ministro è vero che la UIL è un sindacato di frontiera ma un sindacato di frontiera verso l'Europa e non verso la precarietà come lei vorrebbe che fossimo
è vero che la UIL è un sindacato pragmatico
Come lei dice ma essere pragmatici per noi non significherà mai rinunciare ai valori che informano il nostro pragmatismo
L'innovazione per noi non è la flessibilità l'innovazione per noi è la partecipazione sono le opportunità e le qualità del lavoro il valore del lavoro come dice lo slogan del nostro congresso
Gli applausi e anche i fischi perché non bisogna demonizzare i fischi
Gli applausi e i fischi scientifici intelligenti che questo congresso ha saputo tributare ai donatori che si sono succeduti da questo palco e mi piace soprattutto sottolineare gli applausi quando Luigi ha parlato di scuola e distruzione come elemento di formazione del cittadino
Ebbene gli applausi e fischi hanno dimostrato che la UIL non è un'organizzazione agnostica la UIL è un'organizzazione radicata nel solco e nella tradizione ma anche nel futuro del riformismo europeo
Da questo punto di vista però c'è un'altra vertenza che dobbiamo tenere sempre presente
è importante che noi ribadiamo la nostra tradizione ho sforato anche un miracolo abbondantemente concludo concludo voglio dire solo questo dobbiamo declinare questo riformismo
Sulle nuove forme della Società alle donne ai giovani
I nuovi lavori gli immigrati sostenere i nuovi diritti del cittadino a tutto a tutto tondo per realizzare lo slogan del sindacato dei cittadini voglio dire solo un'ultima cosa per concludere secondo me è l'intervento più intenso e più commovente di questo congresso lo ha fatto una gomma la ministra svedese che qui rappresentava un sistema sociale avanzato
Quello di un palese più ha saputo proprio in queste settimane varare una legge che dice
Che i lavoratori precari nei periodi di non lavoro hanno i contributi figurativi se noi fossimo in grado di fare la stessa cosa nel nostro Paese
Probabilmente avremmo risolto il problema almeno in parte deve dare garanzie lo slogan di Einstein che questa finora ci ha detto
è lo slogan aggiuntivo del nostro congresso noi dobbiamo dire che le domande sono sempre le stesse ma la UIL e quella che darà le nuove risposte perché la UIL è sempre un passo più avanti agli organi fuga
Dando la parola ossido nitrico che la ministra Parlato sei minuti ho detto cose importanti e intelligenti anche questa è una lezione da raccogliere aprirò speculare
Non era ma per sono stanco
Beh ci potrei provare ma a me pare difficile costi occulti
Con la l'Afghanistan quindi ore sull'intervento
Allora va bene
Allora mi pare evidente che si faccia fatica a non essere d'accordo
Con una relazione che mette al centro tre concetti che sono la concertazione come strumento indispensabile per la coesione sociale
Finalizzata l'affermazione dei diritti di cittadinanza
Perché credo che in questo stia poi in modo estremamente sintetico il senso
Della relazione di Luigi il senso del Progetto
Che sta nella relazione del segretario generale
Progetto leggibile riconoscibile di valore
Di valore perché certamente definisce quello che vogliamo ci sia in questo Paese
Quello che vogliamo non ci sia o non ci sia più
E tutto questo partendo da un dato
Dalla riaffermazione del valore per la nostra organizzazione della laicità intesa non in senso tradizionale nel senso che c'è più familiare di organizzazione laica riformista socialista
Ma nel senso più alto della organizzazione che vuole l'affermazione delle regole per il riconoscimento della libertà dei soggetti più deboli
In questo sta io credo il valore vero e profondo della nostra battaglia per l'articolo diciotto
Proprio perché noi vogliamo che le lavoratrici e i lavoratori siano per usare una frase che ci è familiare
Liberati attraverso il lavoro e non siano schiavi del lavoro e stiamo attenti l'abolizione dell'articolo diciotto proprio questo porterebbe renderebbe lavoratrice di lavoratori Scriabin
Della loro situazione
Darebbe alle nostre controparti un potere totale ed assoluto proprio su coloro che noi rappresentiamo
Da questo punto di vista quindi dall'affermazione del valore della libertà che appartiene
Questo sì alla tradizione socialista alla quale tarda la quale tanti di noi vengono e nella quale tanti di noi si riconoscono Porter percorse per strade diverse
Sta io credo la novità vera
Della relazione che Luigi ha posto a questo congresso
Perché dentro questo stanno i temi della scuola pubblica della sanità misura di persone e giusta per ciascuno istruì mille da ciascuno
Di un sistema di Welfare che accompagni le persone che aiuti i soggetti più deboli che sia funzionale a chi lavora a chi non lavora chi rimane senza lavoro
Una politica del Mezzogiorno funzionale non ha residualità ma la valorizzazione in tutto questo è tutto questo cosa significa affermazione del valore della libertà dell'individuo della libertà della persona del rispetto delle regole
Della consapevolezza di chi noi siamo e di chi noi rappresentiamo che è un altro passaggio fondamentale
E si lega col nostro essere un'organizzazione autonoma ma non un'organizzazione neutrale
Proprio perché è vero che noi rappresentiamo interessi particolari
Amiamo dire gli interessi di chi lavora di chi vorrebbe lavorare di chi ha lavorato
Ma proprio perché rappresentiamo questi interessi noi ci riconosciamo in alcuni valori che per noi sono prevalenti e rispetto ai quali non possiamo essere neutrali
Noi siamo autonomi dalle formule di governo giudichiamo i governi per quello che ci propongono ma non dobbiamo essere autonomi dai valori che noi rappresentiamo dai valori di cui noi siamo portatori
E allora certamente rispetto a questo governo i nostri valori sono valori diverso
Sono valori assolutamente in alcuni casi in contrapposizione perché davvero noi siamo portatori di interesse diverso
E il nostro ruolo sta tutto nella nostra capacità di far sì che questi valori vengano affermati c'è tutto questo nella relazione di Luigi non c'è dubbio
C'è bisogno che i contenuti di quella relazione si traducano in una coerenza di tutto il gruppo dirigente
Perché il Progetto che viene definito nella relazione un progetto ambizioso
è un progetto non facile
è un progetto che certamente punta ad una modificazione sostanziale di quello che è oggi il nostro Paese per fare questo c'è bisogno di una Willa
Capace di essere coerente
A Roma come sul territorio come nelle categorie
Creando un elemento di unificazione una sorta di filo rosso che ci lega un filo azzurro se qualcuno preferisce non me ne frega niente importante che ci sia
Che consenta la riconoscibilità delle nostre politiche
La nostra capacità di dare coerenza e continuità
A loro
La nostra capacità di modificare noi stessi in funzione del federalismo e della riforma del titolo quinto della Costituzione
Noi abbiamo bisogno di adattare la nostra organizzazione ai cambiamenti strutturali che si realizzeranno che non significa soltanto avere un'organizzazione più flessibile
Non significa soltanto aver un'organizzazione dentro la quale i diritti di cittadinanza Luca Visentini prima parlava delle donne come soggetti nuovi insieme agli immigrati non è vero le donne non sono un soggetto nuovo del sindacato per piacere
Le donne sono uno dei due soggetti che compongono un sindacato questa organizzazione fatta da donne e uomini smettiamola di dire che ci sono le donne gli handicappati eccetera eccetera eccetera perché francamente siamo un po'stante da questo punto di vista e anche da altri
Diciamo che questa organizzazione deve essere flessibile anche nel momento in cui effettivamente afferma il diritto di rappresentatività di tutti i soggetti che la compongono
Ma deve essere anche capace di investire sui territori
Di investire in termini di competenze ma anche in termini economici perché la territorializzazione non sia una parola vuota
E perché a un certo punto ci sia una macchina nazionale meno burocratica e territori siano messi nelle condizioni di operare in coerenza con quello che le nuove leggi dello Stato attribuiscono ai governi regionali e locali
Pretendendo dai territori
L'affermazione delle competenze e l'affermazione di gruppi dirigenti coesi
E capaci di affrontare davvero la sfida quella vera che ci aspetta
Quella di essere protagonisti non soltanto perché facciamo un bel congresso ma perché questo congresso si traduce in politiche in comportamenti
Che nei territori nelle categorie nelle camere sindacali nelle Unioni regionali danno il senso della confederali ITA
La confederali ITA e l'unità della UIL sono un valore che va coltivato ma per coltivarlo bisogna praticarlo per praticarlo bisogna mettere ciascuno nelle condizioni di poterlo fare grazie
Grazie a Stefania sarei stata correttissima e ti ringraziamo Foccillo
Cari compagni care compagne e cari delegati care delegate
Io credo che Luigi nella sua bella relazione
Abbia fatto bene a precisare con nettezza chiarezza la posizione della UIL
Ricordando giustamente l'intreccio
Fra i valori che sono stati la tradizione della UIL con la sua naturale collocazione un'organizzazione che sa coniugare la sua storia passata con il suo presente cercando di mantenere il suo tradizionale filone di pensiero laico riformista socialista socialdemocratico che difende la sua indipendenza e che ha soprattutto memoria storica
Però quello che mi colpisce
E che noi l'abbiamo tutti applaudita
Abbiamo tutti condivisa proprio in questa parte quando ha collocato la UIL nella sua forma di indipendenza di autonomia rivendicando la sua tradizione la sua storia e poi in qualche modo ci hanno considerato dall'esterno e abbiamo commesso anche qualche peccato nostro abbiamo tifato per una vicinanza piuttosto che in un'altra io credo che noi non dobbiamo ne dividerci nel ragionare né accettare ragionamenti sulla nostra collocazione noi siamo una grande organizzazione
Lo abbiamo dimostrato in questi anni quando siamo stati in grado di cambiare il modello sindacale
La strategia sindacale l'azione sindacale
Non abbiamo bisogno di vicinanze siamo in grado di camminare da soli e siamo in grado di imporre al movimento sindacale la nostra strategia quindi credo che sia sbagliato
Cercare di avvicinarsi all'uno come all'altro non c'è bisogno non abbiamo dall'essere legittimati siamo la UIL con tutti i suoi difetti con tutti i suoi pregi e col suo grande valore di un grande sindacato Italia
Voglio anche dire
Che noi dobbiamo cogliere dentro questo congresso anche le sfide che ci sono state fatte
Cercando di apprezzare le cose positive che sono venute non solo per come l'abbiamo gestite congresso ma anche per i riconoscimenti che sono venuti dentro al nostro congresso dalle streghe
La prima questione guardate ieri
In un congresso di una grande organizzazione CGIL CISL non hanno colto l'occasione sulla base delle cose che anche Luigi aveva detto nella sua relazione per cercare di fermarsi un attimo e ragionare
Fare il punto fare un passo indietro vedremo vedremo può vedere come ricostruire un'unità d'azione su contenuti comuni ma ognuna ha ribadito la sua proposta
E allora anche qui credo che Luigi lo farà nella sua nelle sue conclusioni io credo che a CGIL CISL dobbiamo porre un problema di lealtà
E di rispetto come si diceva cercando di sfidarli sul piano dei contenuti alti se noi non usciamo dal quotidiano restiamo ancora divisi
Allora sui contenuti alti sul ruolo che il sindacato deve giocare da oggi in avanti sulla strategia che il sindacato deve svolgere siamo un sindacato antagonista o siamo un sindacato propositivo
Ci interessa la piazzola ci interessano i contenuti ci interessa lo scontro ci interessa la costruzione di una società in cui noi ci siamo
Come soggetti autorevoli presenti è in grado di giocare la nostra partita e di compartecipare questo è il discorso
E su temi che sono poi unici di tutto il movimento sindacale
Si ricordava in questa tribù una per esempio le questioni internazionali ma sul conflitto israelo palestinese
Quanti
Dinoi hanno mosso in questi giorni in questi mesi una parola ma quando mai il sindacato è stato fermo come in questo momento
è stata a guardare noi dobbiamo agire noi dobbiamo proporre qualcosa al sindacato internazionale ai sindacati palestinese israeliani cioè di rimettere sì a discutere di creare quella cultura di confronto di pace di venir meno le diffidenze cioè quello che abbiamo sempre fatto risse non c'è qualcuno che mette a fare
Un freno alla divisione alle diffidenze allo scontro non si sa dove andrà allora questo è un tema caro al sindacato possiamo lavorare su questo seconda questione all'Europa
L'abbiamo ragionata in tutti i sensi
Ce la siamo posta in tutte le occasioni ma un tema comune anche qui lo possiamo trovare
L'Europa è quella economica e quella della moneta e quella che ha passione cittadina lo farà e far rendere l'Europa la patria o l'Europa deve fare qualche passo in avanti in questa conoscenza e in questa riconoscenza del cittadino allora il sindacato
Che ha sempre cercato di fare una battaglia affinché alla politica economica
Ci fosse un controllo democratico dei cittadini con un'istituzione governo che fosse in grado di indirizzare l'economia la politica a favore di tutti gli stati e di non far prevalere negli interessi dei singoli Stati nelle lobby
Che tutti i giorni tirano il Parlamento queste è un'operazione che possiamo fare si è avviata una costituente stanno cercando di ragionare su quale modello istituzionale
Vediamo quali sono le condizioni mentre Amati con la discussione e chiediamo che ci sia un'armonizzazione sociale che ci siano pari diritti per tutti i cittadini che possono muoversi liberamente
Ma che ci siano un controllo dell'economia e la possibilità di investire in tutto il continente creare benessere in tutto i contenente quindi creare sviluppo e occupazione terza questione Alitalia
Guardate
Io credo che in questo momento a molti Dinoi e chiaro quello che sta avvenendo ma non tutti abbiamo percepito e parlo come movimento sindacale
Il disequilibrio di poteri che si sta determinando per le leggi elettorali per i poteri che si sono presi i governatori fra virgolette
Per i poteri legislativi che gli vengono trasmessi noi rischiamo di disarticolare questa società diviso articolarla non solo fra nord e sud che sarà sempre più ampia se non ci sarà un controllo e una partecipazione diretta dei cittadini ma addirittura nelle stesse regioni fra regioni che sono in grado di imporre ad alcune realtà le grandi realtà le grandi città alcuni servizi
Ed altri invece che le renderanno marginali soprattutto quando saranno accompagnati da privatizzazione da sternale Ytzhak signori di servizi essenziali e tutelati dalla Costituzione allora queste un modello di società che va bene
Che crea coesione OPEC crea disarticolazione frammentazione e divisione allora su questa che su questo i sindacati italiano che cosa fa
Come organizza la sua strategia qui si parlava addirittura di passare all'articolo diciotto alle regioni ma lo sappiamo che c'è un codice civile ci sono alcuni diritti tutelati dalla Costituzione il diritto del lavoro è qualcosa di fondamentale di unificante che addirittura si tratta si tratta di trasferire fuori e non vogliamo disarticolare anche questi pezzi
Della nostra vita nostro Plinio allora su questo siamo in grado tutte e tre di lavorare
Quarta questione e le dico velocemente
Questo paese ha vissuto questo momento di democrazia di libertà per due ordini di motivi
Uno perché c'era una struttura partecipata
Ramificata nel territorio che era una struttura democratica fatta dai partiti fatta dai sindacati fatta da tanti livelli istituzionali di partecipazione badate bene oggi c'è rimasto solo il sindacato
è l'unico elemento di partecipazione di coesione è l'unico elemento che mette insieme le idee che far ragionare le persone con diverse posizioni che vanno salvaguardate in quando pluralismo di idee
Che si confronta che si costruisce una valutazione una coscienza civile una coscienza anche politica ed economica attraverso il dibattito attraverso la discussione
Fuori di questo soggetto non c'è altro in questa società allora anche qui una società che cerca di ridimensionarsi
Al due mila e uno alla terzo millennio è una società che deve puntare ancora sulla partecipazione alla sulla costruzione
Di idee e di valori collettivi attraverso un dibattito o una società che attraverso la televisione o attraverso l'imbuto del telecomando riesce a determinare i suoi orientamenti le sue filosofie per i suoi valori
Quarta questione quella della coesione dei diritti e delle tutele dentro e fuori mercato del lavoro dentro il lavoro a tempo indeterminato e fuori da questo e allora è chiaro che su queste questioni non solo non ci si divide come lui ma non ci si divide Como movimento sindacale se siamo in grado di farla questa battaglia
E vengo a una questione che io considero abbastanza importante nel rapporto col Governo io credo e lo dobbiamo dire con forza lo ha detto Luigi quindi non ribadisco la posizione che Luigi bene Espresso non siamo ne uno nell'altro noi rispettiamo le istituzioni ma chiediamo alle istituzioni dispetto e democrazia guardate Tocqueville un po'di tempo fa diceva
Che la maggioranza la democrazia può correre se non ha un equilibrio di potere partecipazione diretta della gente un solo rischio
Quello della tirannide della maggioranza e allora questi signori noi dobbiamo spiegare
Che è un governo eletto non deve rispondere alla sua maggioranza e solo al suo programma ma deve rispondere a tutti i cittadini italiani rispettando tutti i cittadini italiani seconda considerazione
Si parla tanto di modificare le relazioni sindacali io credo che questo sindacato italiano abbia diritto ad avere rispetto
Per quello che ha fatto in questi anni se voi andate a guardare questo sindacata mantenuti in piedi le fabbriche via difese nei momenti difficili era ricostruite ha mantenuto in piedi
Quando c'era quella famosa si diceva utopia al potere ha mantenuto in piedi quei valori che c'erano quei fermenti dentro la società via incanalati sia rinnovate ha prodotto una delle più grandi battaglie di riforma
Basta andare negli anni settanta quando di riforme hanno segnato in termini positivi questo paese grazie a quella maggioranza di quel centrosinistra e grazie a questo sindacato italiano Piera saputi portare avanti
Terza questione nel momento del terrorismo chi è che si è messo in piazza tutti i giorni a dire no alle barbarie
Del i dei lutti e della violenza che le Brigate Rosse stavano cercato di portare in questo Paese gli uomini e le donne del sindacato con le loro bandiere accettato tutti i rischi sono andati lì a difendere le istituzioni democratiche
Questo sindacato merita rispetto anche perché nei momenti più difficili
Ha saputo imporre ai propri iscritti
Controllo sulle rivendicazioni
Abbattimento se volete dell'arrivo dinamica remunerativa
Qualche sacrificio immediato per visioni molto più grandi quelle del risanamento quello dello sviluppo quello dell'occupazione è soprattutto quello di fare entrare questo Paese a pieno titolo in Italia e allora le relazioni sindacali sono relazioni
Industriali sindacali relazioni questo Paese
Che sono direttamente democratiche per il rispetto che ci meritiamo non possono che essere fatte con riconoscimento della rappresentanza delle organizzazioni dei lavoratori e con loro diritto
Ad essere presenti e partecipe nella gestione e nella distribuzione della ricchezza e dell'economia
Io voglio aggiungere un'altra cosa che forse si è poco sottolineato guardate si è aperta una discussione anche sui giornali
Maroni ha fatto un passo avanti ha fatto un passo indietro
Io credo che l'unica cosa che noi dobbiamo sottolineare con forza che Maroni non si è preoccupato della piazza quando è venuto qua
Quando ha visto l'intransigenza di un'organizzazione come la nostra che è sempre stata un'organizzazione per il confronto
E quindi quando un'organizzazione fissa i suoi paletti su cui vuole discutere su cui non vuole discutere ha dovuto prendere atto per non ci sono le condizioni per andare avanti io non so se è un grande o un piccolo passo ma facciamoci orgoglio di quello che noi siamo andati stati a produrre ce l'hanno riconosciuto anche agli atti
Vi siamo riusciti a dimostrare che un'organizzazione come la nostra al di là dei numeri o come ci collocano e in grado di far cambiare idea e posizioni anche a quelli che la pensano diversamente rispetto a noi
E la l'altra questione che io considero ma non ovviamente per importanza di lavoro è quella dell'accordo sul pubblico impiego a due grandissime valenza una il riconoscimento
Del sindacato
E due abbiamo dimostrato anche al popolo italiano non solo che attraverso l'Unità portiamo a casa risultati ma anche che siamo un sindacato di protesta quando è necessario pensiamo un sindacato di fare accordo quando non ci sono non è necessario
E allora anche qui
Io su questo vorrei ragionare
Vi pigliamoci la nostra iniziativa cediamo nelle piazze ribadiamo quelli che sono i concetti noi vogliamo una società più giusta e più equa
Al di là di quelle che sono i rapporti politici o che il Governo in questo momento noi ci battiamo per vecchie e nuovi diritti
Noi ci battiamo per quella che è stata la nostra tradizione nel pieno rispetto degli interlocutori
Nel pieno confronto con di unghie non abbiamo nemici da abbattere non abbiamo nemici da mettere a bando non è questo il nostro modo di ragionare
Noi ci siamo sempre confrontati con tutti a prescindere dal loro modo di ragionare ma la nostra forza è stata una ed è stata capiti accettata non solo nel paese ma anche nel mondo del lavoro che abbiamo rispettato di più quelli che la pensavano diversamente da noi è la storia della UIL è una storia di pluralismo
Di diversità di possibilità di parlare di essere liberi dietro questa organizzazione queste la nostra storia questa la nostra cultura è questa che noi
Dobbiamo continuare guardate è successo
Di tutto
Ci hanno collocato ci hanno diviso
Anche sul piano personale hanno detto chi stava con queste chi stava con l'altro
Allora io credo consentitemi e chiudo questa piccola digressioni io credo che la UIL e lo dico con forza non ha bisogno né di padrini
Ma né di padroni ma quella è un'organizzazione che sa camminare con le proprie gambe
Non deve essere indirizzata dall'esterno
Siamo abbastanza in grado di capire cosa stiamo facendo l'abbiamo dimostrato nei momenti migliori di questa organizzazione quando gli attici volevano dare lezioni o quando gli atti ci volevano imporre le loro scelte di campo
Noi ci siamo sempre schierati a favore delle nostre idee e in piena unità io credo che noi non bisogna accettarlo questo atteggiamento che ognuno ci vuole orientare e ognuno ci vuole imporre le sue scelte
Noi non abbiamo da vere lezioni non abbiamo da vere ricatti non abbiamo da avere consigli e allora anche qui siamo pro o siamo contro guardate non l'abbiamo scelto noi di dividerci questo movimento sindacale Angeletti la segreteria la UIL la proposta in più di un'occasione di trovare più le forme di unità che le forme di divisione
Ma la lotta dei metalmeccanici con quelle parole d'ordine con quell'emarginazione del pensiero e non riconoscimenti al rispetto delle altre organizzazioni e non l'abbiamo fatta noi
La divisione nella scuola non l'abbiamo fatta noi la divisione oggi se fare o non fare oggi in questo momento uno sciopero non l'abbiamo fatto noi quindi anche qui sì si faccia autocritica di deve farsi autocritica non siamo né organizzazione che non vogliamo a vere lezioni N appunto imposizioni da nessuno
E voglio chiudere
Con una
Piccola considerazione vi chiedo scusa personale
Io credo che ognuno di noi
Può pensarla come lo vuole sul piano politico
Io non ho bisogno che mi dicono i giornali dove sto ero sono è resto quello che è vero un socialista
Sul piano politico
E anche un laico che riesce a capire che non deve imporre dogmi e non vuole imposti dogmi
Ma resto formalmente un uomo libero
Che vive e che si sente parte soltanto di questa grande organizzazione e io la difenderò da qualsiasi ingerenza Esterna dovunque essa venga viva la UIL
Grazie Antonio sospendiamo un attimo il dibattito che chiamo credo la presidenza Giulio Pergola caporedattore centrale dell'Ansa che condurrà il l'incontro con
Il generale
Colonna Battisti responsabilità missioni tra via il Cornello Battistini in Afghanistan
Io pregherei
Giulio pecora di accomodarsi capo relatore centrato il Lanza una presentazione brevissima
A seguito
Carlo organizzazione Pallanza esperienza nelle Paesi asiatici nel Cile di Pinochet
Vorrei prima di dare via Pola soltanto credo ripetere un obiettivo pochi aggettivi tanti fatti molte cifre qualche sensazione e la presentazione di un migliore
E quindi ti cedo volentieri la parola Rachele Grazia grazie buongiorno iniettata partendo grazie al mio lavoro di cronista e approfitto della vostra ospitalità perché in realtà finora solo andando personalmente in Afghanistan che si è riusciti a parlare con i capi della nostra missione lì ma vorrei dire questo è un congresso sindacale in realtà stiamo parlando di trecentocinquanta circa militari italiani professionisti veri professionisti anche questa è una forma di lavoro lavoro per la pace naturalmente ma è una forma mi pare proprio di lavoro che va rispettata
Aumentata il più possibile le ultime notizie vere porto io insomma non sono belle notizie dall'Afghanistan avete letto i giornali anche stamane ci sono notizie di combattimenti
La guerra si trascina anche in malo modo devo dire questo non riguarda però la citati Kabul la capitale dove sono impegnati i i nostri militari io se siete d'accordo andrei subito me di arresto e vorrei sentire se è collegato con noi colonnello Battisti
Incrociamo le dita
Sono eccolo qua buongiorno buongiorno sono un
Buongiorno a lei buongiorno a lei buongiorno a lei
Le dico io proprio buon lavoro perché mi pare che ce ne sia bisogno innanzitutto
Come state come state tutti voi come stanno i nostri soldati
Parte il tipo di devo personale tutti noi stiamo bene ormai il prete
I tempi il nostro peggior nemico alle condizioni un po'precari edito tra la città dica pure ormai sono sono sono aumenti superati siamo entrati nella stagione io direi calda insomma perché comunque ci siamo anche sistemati
L'ambasciata n considerati gli standard posso tornare indietro sotto la replica punto fondamentale di guerra quindi devo dire che i nostri soldati
Stanno bene
Stagione calda in termine meteorologico spero oppure anche in altri termini
No no solo il termine mettere dall'oggi quindi citazione da poi da quando siamo arrivati qua
è assolutamente tranquilla la popolazione ci ha accolto con con grande affetto non abbiamo ancora trovato una persona che abbia mostrato segni contrari alla nostra per esempio in città devo dire proprio con l'affetto
Con entusiasmo che a volte ci stupiscono bene vedono i porta subito a una domanda di questo tipo colonnello voi siete circa trecentocinquanta se non sbagliano genieri carabinieri ce n'è un po'l'accento un po'male
Siete circa trecentocinquanta credo no tra genieri carabinieri insomma professionisti molto specializzati avete mi pare mediamente tutti fatto almeno altre tre missioni in scacchieri diversissimi Somalia
Libano e soprattutto Balcani qual è la differenza principale tra diciamo l'Afghanistan questo lembo di Asia un po'estremo è per esempio i Balcani dove pure tuttora ci sono circa mi pare sette mila militari italiani impegnati
Sì
La differenza ritengo che la differenza principale si adatta proprio dalle condizioni ambientali ed è la posizione Giove geografica del Paese in cui restiamo assolvendo il nostro compito nel senso che Beckham stancamente sono attaccati all'Italia sono un'ora di volo Alitalia quindi perché si vede gente di supporto al contingente improvvisa si riesce a risolvere in poco tempo nell'arco di uno o due giorni
L'Afghanistan pista circa cinque mila chilometri oltre cinque mila chilometri Kabul cinque mila duecento chilometri circa dall'Italia quindi il problema e la differenza è stato lo schieramento del nostro contingente che si è fatto solo come com'era e fieri commerciale affittati per l'occasione e con aerei militari invece per questa è stata la grande differenza che qualsiasi
Trasportato tutto è stato evitato dalla virgolette in modo tale che fosse arrivassero pacchetti di forte completamente autonomi
Perché è il Paese cresciuto Kabul non offriva nessuna risorsa locale su cui appoggiarsi e quindi tutto quello che ci è servito spiega molto specialmente nei primi giorni dei primi tempi
Lasciamo poteri dall'Italia se avessimo sbagliato a fare i calcoli a fare delle previsioni sbagliate avremmo avremmo incontrato grosse difficoltà il pavimento diciamo
Quindi però accettò concreto una difficoltà senz'altro logistica però c'è anche una differenza mi pare tra il tipo di popolazione civile che voi incontrate nei avete incontrato nei Balcani e quella che incontrate lì si parla di Afghanistan come un Paese difficile difficilissimo va diviso difficile entrare nei costumi locali bene avete qualche rapporto con loro e
Devo dire che io ritengo che i contingenti che perché svolgono questo immissione di gestione delle crisi di pacificazione si comportano in modo corretto sono appena colti da tutte le parti
è chiaro che tutti i nostri soldati sono stati come come del resto per i Balcani sono stati indoor primati sul sugli usi e sui costumi locali quindi ci siamo comportati di conseguenza
Siamo stiamo sempre molto attenti a ma queste tradizioni per cercare di non di non offendere le persone anche involontariamente che incontriamo per strada contatti con popolazione non sono molti
Perché svolgiamo un tipo di di attività che non ci porta che non porta quantomeno tutti i nostri trecentocinquanta circa soldati
A contatto quotidiano con con la popolazione devo dire però che buona parte
Eh me compreso nei contatti abbiamo avuto che siamo sempre stati accolti come dicevo prima come non con con un grande affetto che a volte ci commuove esattamente cosa fate esattamente però in breve cercherà di essere dunque noi abbiamo cinque o sei
F capacità operative
Un gruppo di i nostri soldati
Garantisce la sicurezza nel comando della forza internazionale perché multinazionale comando ISAF
Con incarico molto particolare perché è un po'il il cervello il cuore di questa audizione che organizza sviluppa la missione quindi un incarico delicato basti pensare che prima nei nostri soldati questo compito era affidato ai Roger Maris inglesi e quello che invece indica inglese che poi hanno hanno chiesto che gli italiani svolgessero questo compito dire che aveva una grande fiducia in noi
Cos'è una componente del genio che nel della prima fase
Ha realizzato le strutture capitati le gli accantonamenti in cui i nostri soldati si sono sistemati successivamente hanno operato a favore di altri contingenti che sono arrivate rispettivamente in terzo luogo ci stiamo operando a favore della cura e della comunità locale arcana con attività umanitarie di ricostruzione abbiamo un'altra componente che una componente il bonifico ordigni esplosivi che prima operato come il genio a favore del nostro contingente per bonificare tutta l'area da ordini inesplosi ce ne sono tantissimi qua vent'anni di guerra non avevano lasciato tantissimi ordini un Paese imminente dici nucleare biologica e chimica spaventare ci ascolta con questi termini qua ed entra solo per verificare le condizioni ambientali dovuti soprattutto all'inquinamento ci può essere tappeti di far pressioni che possono subite le industrie su tutto quelle chimiche le altre attività lavorativa
Posso dire che finora dalle analisi che vengono fatte sia dell'acqua che del terreno che dell'aria tutti i risultati sono pienamente soddisfacenti essendo stati negativo abbia una componente trasmissione che ci permette di collegamenti sia tra di noi che con la madrepatria è una componente ci dica per il supporto i nostri soldati
Va bene che siete tutti professionisti colonnello però dell'Italia e dell'Europa in generale cosa vi manca di più ora che siete così distanti
Ma guardi noi siamo ormai sull'esperienza di tipo circa dieci anni di di operazioni al di fuori dei confini nazionale diciamo abbastanza organizzati ci siamo portati con noi i televisori alcuni li abbiamo comprati qua siamo usciti in poco tempo non a realizzare i collegamenti telefonici con le famiglie
Quindi quello che manca di più dall'Italia dall'Europa dopo forse il nostro nostro stile di vita il nostro modello di vita insomma chiaramente anche le nostre famiglie ma insomma non più di tanto perché siamo siamo tutti professionisti che quando abbiamo scelto questa ditta sapevamo diciamo cosa andavamo incontro quello che potevamo aspettarci posso dire su un tono un po'scherzoso ci mancano le partite della domenica
Mancano le partite della domenica
Sente come le rispondono e per
Sul calcio
Però una partita l'avete anche organizzata li so e l'avete anche di recente giocata devo dire è stata anche una partita definita per la pace che mi pare molto importante quindi insomma il calciatore una cosa molto simpatica che hanno che la che l'associazione
Di calcio afgana chiamiamola così come ha chiesto di poter disputare questa partita che ha avuto luogo verso la metà di febbraio
Con con una grande quantità di Polla commi dello stesso dello stesso livello rimasti stabili perché tabulazione di Kabul soprattutto ha una grande voglia di ritornare alla normalità
E gli incontri di calcio sono dei sono delle attività che di aggregazione che diciamo che fanno superare tutte queste le barriere interetniche o comunque questioni di che ci possano essere qua in questo Paese dove dove diversi sono i gruppi etnici che che lo popola è stato un grande momento io direi di pace dove proprio prevista questa popolazione faceva un tipo chiaramente il Senato gli afgani però
è stato molto belle sembra quasi di essere a casa abbiamo vinto tre a uno devo dire il primo volto fatto dall'Italia avete quindi è meglio le pallonate che le cannonate allora h adesso dire fatta sicuramente guardi se questi applausi dissente da un credo che siano ben quasi mille cinquecento delegati sindacalisti anche abbastanza agguerriti mi pare
Bella domanda gliela devo fare perché mi pare proprio in questa Assemblea un'portante siete professionisti ma insomma siete pagati bene o no
Guardi devo dire che per queste missioni al all'estero ritengo che quanto ci viene dato in più rispetto al nostro stipendio in patria
Sia adeguato al rischio è anche alle condizioni di vita che che incontriamo del resto professionista nero scritta moderna viene anche viene anche riconosciuto per quanto per per la missione riceve io ritengo che comunque diciamo sicuramente ben pagati questo non posso lamentarmi ritengo così che anche per i nostri soldati
Va bene non le manderemo nessun sindacalista allora aspetta KKK colonnello
Probabilmente credo che voglio rivolgere perlomeno un saluto qui del segretario generale della UIL Angeletti convenuto tutti i contenuti
Al congresso del lui soprattutto per l'attenzione neanche con questa intervista hanno dimostrato nei confronti di dei nostri soldati che naturalmente oltre che anche con tutte le altre interviste con l'avvento dei dei giornalisti sentono un po'più vicini a casa e e devo dire che sono contenuti siano proprio contenti che dannazione ci segua insomma perché uno la cosa forse che potrebbe magari più noti soldati essere dimenticati dal dal proprio paese non si è mai verificato da quando usciamo dei nostri confini ma anche prima insomma perfettamente non si non si è proprio verificato in questa missione nel identifichiamo sempre molto seguiti da casa da tutte le parti sociali per usare un termine per crescere il tema
Colonnello io sono Luigi Angeletti e il segretario della UIL la volevo ringraziare ma non solo come sindacalisti la volevamo ringraziare come cittadini italiani per ciò che voi state facendo
Chiudere le
L'Italia
Cattiva insomma stia dando un'ottima impressione di di dignità di professionalità e anche di rispetto delle tradizioni altrui
Grazie all'altro grazie grazie a voi tutti
Buon lavoro colonnello rivederla grazie
Ringraziamo no Giulio perdurava perché credo rappresenta una realtà democratica importante per il Paese Lanza dove c'è la notizia di informazione
Cioè democrazia e quindi circolazione ride grazie soprattutto questo collegamento che ha permesso alla tecnologia di creare una grande emozione credo e parlo a nome di tutti i delegati e della UIL nuovamente grazie
La parola adesso apriranno i
Si prepari presti Leo
Care compagnie cari compagni
Molti si interrogavano nei giorni scorsi
Su dove stavamo con che stavamo come ciascuno di noi era schierato
Io credo che questo congresso abbia dato due risposte
La prima risposta
Nella centralità della UIL nel dibattito sindacale
Con un primo evidente successo
L'altra risposta è stata la qualità della nostra unità
Noi siamo uniti non perché la pensiamo tutti allo stesso modo
E nella UIL non ci sono solo due pensieri
Ci sono un milione ottocento mila pensieri
Noi siamo uniti perché ci riconosciamo in alcuni valori fondamentali
La nostra idea di società
La nostra idea
Di dignità della persona umana come lavoratore come cittadino
Il nostro concetto di giustizia sociale
Molti negli interventi che mi hanno preceduto lo stesso Luigi nella sua relazione
Hanno
Fatto richiami e citazioni
Io vorrei partire da una citazione
Di un grande personaggio di una grande personalità del nostro Paese della storia del nostro Paese
Che pur non appartenendo
Alla mia tradizione culturale come si dice adesso
Che come quella di forse lo per quanto mi riguarda e la tradizione culturale socialista
Eppure ha rappresentato un pensiero ed è oggi una delle ragioni del perché la UIL è unita
E mi riferisco ad una citazione di Giuseppe Mazzini
Sulla
Questione del conflitto di interessi
Supponiamo che i diritti di un individuo
Siano temporaneamente opposti a quelli di un altro
Come potete Rin consigliarli se non appellando via qualcosa di superiore a tali diritti
Consideriamo il diritto riconosciuto a tutti di accrescere le proprie ricchezze come risolverete senza appellare abbia un altro principio il grande permanente conflitto di interesse tra l'operaio e il suo datore di lavoro
Se il fine della società e di assicurare a ciascun uomo i suoi diritti senza porre la questione dei doveri
La delusione può essere tremenda
La borghesia
Ci ricorda Mazzini ha combattuto solamente per i diritti ed è rimasta fedele al suo
Diritti per quelli che non hanno il potere di esercitarli che cosa diventa la libertà di istruzione per chi non ha tempo di apprendere
Che cosa è il libero commercio per chi non ammette abitale nel credito
Per evitare che la dottrina dei diritti non divenisse una mare di morire ivi ironia per questo uomo e sono milioni la classe media avrebbe dovuto pensare a diminuire le ore di lavoro
Ad aumentare i salari a dare uniforme gratuita educazione alle moltitudini
A mettere gli strumenti di lavoro alla portata di tutti
Essi non hanno però pensato a tutto ciò e perché avrebbero dovuto limitare l'esercizio dei loro diritti a beneficio degli altri legare sono aperte che ciascuno corra quanto può la verità
E che i diritti senza e doveri portano al baratro Giuseppe Mazzini lettere dall'Inghilterra
E cosa sono questi doveri che richiamava Mazzini
Se non le regole
Se non il principio di legalità che fa della maggioranza un governo che fa della maggioranza la capacità di rappresentare gli interessi dell'insieme della cittadinanza
è giunto io credo il tempo dell'intelligenza politica
Del coraggio innovativo il tempo di capire i processi più profondi
Allude alla difficoltà reale del sistema italiano come organismo complessivo di reggere alla prova dell'integrazione europea restando nel gruppo di comando
La sfida dell'integrazione europea richiede una risposta più adeguata
Alla grandezza e alla difficoltà di questo passaggio il quale da un lato vede le conseguenze dell'euro che saranno e sono già grandissime dall'altro l'avvento di una nuova costituzione
L'agenda europea sia spostata dei problemi economici mercato unico euro li penalizzazione al terreno più proprio della politica difesa giustizia immigrazione affari esteri
L'euro ci ha imposto privatizzazioni disciplina fiscale taglio delle risorse finanziarie assorbite dello Stato
Le direttive comunitarie hanno scandito tempi e modi dei processi di liberalizzazione dell'elettricità del gas dei trasporti delle telecomunicazione
Dobbiamo a Bruxelles a fine del monopolio pubblico dei servizi di collocamento al lavoro
E i limiti ai poteri speciali dello Stato nel sistema dell'impresa
Oggi il governo vuole ristabilire giustamente il primato della politica
Ma la sua base non è il partito del mercato e della concorrenza
Si ferma no alle liberalizzazioni si strizza l'occhio al protezionismo in nome degli interessi nazionali si stanno aprendo una serie di fratture
La prima potenziale frattura evocata dalla cosiddetta devolution
Rivendicata con determinazione dalla lega e con il sostegno del superministro dell'economia Giulio Tremonti
La cui strategia peraltro privilegia l'uso della leva fiscale mentre concede poco spazio alle linee tradizionali della politica economica proiettate sui grandi aggregati investimenti dello Stato
Il liberismo fiscale di Tremonti e il percorso di devolution di Bossi condividono invece l'idea di uno Stato minimo che dia più potere agli attori del mercato ed in primo luogo all'impresa e più autonomia ai contesti locali
I destinatari di tale naturali di tale politiche sono i ceti medi produttivi del Nord
Tuttavia e per le stesse ragioni che lo ispira questo disegno suscita inquietudine presso ampi settori sociali del Mezzogiorno
D'altra parte critiche aperte al progetto di devolution sono state espresse senza mezzi termini da presidenti di Regioni importanti come la Puglia la Calabria e Lazio
Nel Mezzogiorno invece c'è aspettativa per le grandi opere promesse dal governo è affidata dal ministro Lunardi
Anche se non sarà facile dati i tempi attingere mobilitare risorse finanziarie dei privati vista l'assenza totale dalle scelte della finanziaria di investimenti pubblici da ciò il potenziale contrasto fra tendenza alla minimizzazione e tendenza all'accentuazione dello Stato fra domanda dei ceti medi del Nord e quelli dei settori leghe più legate allo stato del Mezzogiorno
Inseriti in secondo luogo è opportuno riflettere sulla vocazione del Governo a scavalcare gli attori di rappresentanza sociale ed economica l'azione di Tremonti in materia di fisco quella di Maroni su pensioni e mercato del lavoro
Si fondavano sullo strumento della delega al governo
Garantita da una larga maggioranza in Parlamento limitando al limite indispensabile la contrattazione e a maggior ragione la concertazione
Da ciò una conflittualità ormai endemica che ha contagiato molti settori della nostra società oggi Assores assistiamo a riemergere mai sopito
Di pulsioni protezionistiche e di Nostalgia per un'economia mista da parte di un capitalismo che nonostante molte modernizzazione resta in gran parte un capitalismo straccione
E l'insieme di queste forze che spingono l'Italia a diffidare del grande disegno politico dell'unificazione europea e le prime pagine dei giornali di questi giorni questo stanno a dimostrare questo
è il segno del vero scontro politico sociale
Esistente nel nostro Paese
Questa la sostanza dello scontro la mondanità azione che richiede la formazione di un soggetto politico più forte dei singoli Stati europei
Che sia in grado di misurarsi con il economie continentali e con le grandi multinazionali solo così la quota di vecchia sovranità che si cede può ritornare in termini di maggior forza e competitività
A condizione naturalmente che l'Italia resti nel gruppo dirigente della Europa del Europa comunitari
Sì ogni Stato va per conto suo l'Italia sarà soltanto un vaso di coccio tra vasi di ferro
Un'altra scelta un'altra scelta
Quella cioè di una distribuzione della spesa pubblica dallo stato sociale a forme dirette e di indirette di sostegno alle imprese
Meno tasse per i ricchi e più sussidi e di più libertà di licenziamento queste la ricetta che viene proposta una sorta di protezionismo nascosto che cerca di scaricare il prezzo sui lavoratori e di sottrarsi alle regole europee
Di qui una deriva che purtroppo è già in atto
Si è creato un vuoto molto pericoloso
Un po'è un Paese che è governato certamente da una larga maggioranza parlamentare
Ma che incapace di guidarlo a fronte di queste nuove sfide cori il risultato ormai molto visibile che si accentuano fratture senza sempre più profonde
La grande industria italiana sta scomparendo si sta trasformando in sé insediamenti di reti altrui non potete non è un caso che persino Agnelli Tronchetti Provera
Si buttino sui servizi e sulla finanza non è un caso il ritorno della Libia all'interno del capitale FIAT e il segno di una grande difficoltà del capitalismo italiano
Non a caso le banche vengono poste di nuovo sotto il controllo del potere politico e quindi tagliate fuori dallo scenario mondiale
Con l'avvento dell'euro si è radicalizzato il grande dilemma italiana la scelta cioè se competere sulla qualità e l'innovazione oppure su bassi prezzi e sulle capacità mercantili
Una scelta che non riguarda interessi settoriali ma coinvolge il Paese come ruolo come destino come comunità come futuro
Giovanni difesa di un lavoro moderno difesa della cultura
Difesa di sviluppo del Mezzogiorno questi sono i grandi temi su cui noi dobbiamo sviluppare il confronto e dobbiamo dimostrarci all'altezza dell'aspettativa del Paese di chi hanno riguardato il congresso di Bologna il Congresso precedente a questo aveva all'ingresso della sala
Un modellino un ponte era il ponte sullo stretto
Tra Messina e Reggio Calabria
Un modellino ma una speranza
Una speranza non solo di un'opera pubblica
Dare alle Zarate e che il precedente governo non ha avuto la capacità e la volontà di realizzare ed è una delle colpe tra le molte che vanno a quelle esperienze governative
Ma era anche un simbolo un simbolo di coesione cose il sindacato confederale se non un ponte un ponte tra il nord e il sud un ponte tra le generazioni un ponte tra le idee un ponte che fa coesione che unisce e non divide
Io credo che questo ponte che noi indicammo nel congresso di Bologna un congruo è un ponte che ancora presente tra di noi e questo ponte noi vogliamo percorrerlo tutto e vogliamo vederlo realizzare tutto
Io
Care amiche e cari amici
Credo
Che vada sottolineato un fatto
Noi non eravamo e non siamo divisi sulle questioni dell'articolo diciotto
Mi pare che la relazione di Luigi abbia ribadito forse con maggior vigore ma quella che era una posizione assolutamente e unanimemente condivisa dalla nostra organizzazione
Gli altri ne hanno dovuto prendere atto ne hanno dovuto prendere atto il governo ne ha dovuto prendere atto la CGIL e la CISL
Noi siamo un sindacato di valori
Per noi non ci sono nemici tra i lavoratori
Noi non contribuiremo ad erigere steccati
Noi contribuiremo ad abbattere gli steccati
Questo è il compito io credo che spetta a questo congresso e al gruppo dirigente che uscirà da questo congresso
Non so se riusciremo ad avere la forza e la capacità né se ci saranno le condizioni di recuperare un rapporto con gli altri sindacati confederali
Io sono certa o che questo rapporto e questa idea di un'unità del mondo del lavoro resta però l'idea fondante dell'Unione dell'Unione Italiana del lavoro grazie
Grazie Paolo chimica poi Musi
A nome dei delegati del congresso ringrazio il senatore De Benedetti che sta seguendo i nostri lavori è che è garantito ospite prego Silvia
Grazie
Mi è concesso di parlare
Io credo che a questo punto del dibattito
Sulla questione
Più attuale e quella dell'articolo diciotto si sia ormai detto tutto quello no che si poteva dire è stato analizzato da tutti i punti di vista
Credo che
In monopolio che questa questione ha avuto nel dibattito all'interno e all'esterno di questo congresso
Abbia però ha valorizzato la relazione di Luigi perché su questa questione era più facile sbagliare e spiazzare la UIL piuttosto che centrare no
E portare la UIL al centro del dibattito
Quindi l'apprezzamento no
Che si aggiunge il mio a quello dei tanti che lo hanno che lo hanno già fatto l'unica considerazione che vorrei portare per l'esperienza che abbiamo che ho vissuto e che vivo quotidianamente nel pubblico impiego nel rapporto con CGIL
Sì signora
è che probabilmente lo l'articolo diciotto è stata l'occasione di un problema tra le organizzazioni sindacali che ha probabilmente altri origini noi abbiamo una CISL UIL che comunque è sempre stata e ha sempre tentato di essere un po'più ancella degli altri rispetto a tutti i governi che si sono succeduti compreso questo
E abbiamo una CGIL nella per la quale io ho l'impressione che il problema in questo momento sia quello di darsi una identità di riconoscersi per dopo quattro anni in cui ha conteso il ruolo di ancella alla CGD alla CISL
Mentre annoierà dato il compito e ruolo di continuare a mantenere un'azione sindacale anche quando la parola d'ordine che passava era quella di non disturbare il manovratore
E noi questo l'abbiamo fatto tutti i giorni
E credo che sia questa azione quella che ieri no giustamente e orgogliosamente rivendicava Bosco credo che sia stata questo è il più grande riconoscimento e una delle ragioni della vittoria nelle RSU nel pubblico impiego avuto quello di tenere sempre costantemente il rapporto fermo sull'azione sindacale indipendentemente da chi c'era
Ieri eravamo fastidiosi perché davamo fastidio al governo di di centrosinistra oggi siamo fastidiosi perché continuiamo ad essere a ragionare a dare fastidio al Governo di centrodestra
Ma detto questo e passato il problema dell'articolo diciotto ci sarà la questione del giorno dopo
E il giorno dopo sarà fatto probabilmente dallo stesso governo e da un confronto su quegli stessi temi di oggi
E allora io vorrei semplicemente tentare di spendere qualche parola di più
Su questioni che vengono costantemente citati vengono costantemente evocate come si era no di Bersezio ricevette il fatto di dirlo no porti a una qualche conclusione
E per farlo senza avventurarmi in analisi no che potrebbero rischiano soltanto la sommarietà e quindi di essere imprecise prenderò spunto quello che nella relazione è stato detto e che è stato ripreso anche da altri compagni e da de e dagli da CGIL CISL
Il fatto che il terreno della competitività non può essere quello del basso salario
Il terreno e la competitività si fa no se si riesce attraverso la ricerca e l'innovazione a tentare di aumentare no la qualità del prodotto la qualità del lavoro la competitività
Ma ricerca innovazione
Non sono due termini che basta citarli e da solo una bisogna prendere atto che su ricerca e innovazione il dibattito in questo Paese è assente si dice ricerche innovazioni in ogni occasione ma non si approfondisce mai questi cosa significa bene in questo Paese la ricerca e l'innovazione non si fanno
Quel poco di ricerca pubblica che ancora esiste questo governo a differenza del passato che approvata di formare a riformarla e non c'è riuscito questo sta pensando di darla di di uscire dalla ricerca credo che sia fin troppo banale fare una considerazione che come nel passato così del futuro chi avrà in mano la ricerca di investita e ricerca chi avrà in mano le leve dell'innovazione tecnologica probabilmente controllerà i mercati e pure su questo non si dice nulla
La Moratti continua a parlare di scuola che è un fatto importante forse perché riguarda un milione di dipendenti probabilmente da ricerche dell'Università che riguarda cento mila detti la questione meno interessante
Ma guardate se la scuola forma le coscienze il quadro dirigente del futuro lo formano le università e sulla riforma dell'Università non si dice niente
Noi rischiamo di avere un'università che sarà ancora più il parcheggio dei giovani che ancora di più
Permarranno dentro l'università e usciranno con un titolo che dopo la riforma è un titolo che rispetto a quello precedente e di qualificato
E pure su questo non si spende una parola
Sul problema della ricerca che ormai in questo Paese ha come immagine soltanto il fatto che giocando sulla capacità sulle emozioni che il nostro Paese non mancano mai no sì dal contributo a Telethon
Ormai di della ricerca c'è solo quella immagine eppure se oggi si è potuto fare un collegamento come quello che si è fatto questo è dovuto al fatto che c'è dietro ricerca innovazione che da probabilmente no la immagini anche della qualità dello sviluppo di un Paese e allora il mio intervento più che essere un intervento è un appello è un appello al sindacato confederale è un appello in particolare alla UIL di rimettere al centro del dibattito il problema dell'università e della ricerca
Perché guardate senza università e senza ricerca noi probabilmente non riusciremo a fare quello che lo slogan ci dice più valore al lavoro
Noi saremo costretti e continueremo a contendersi
Il lavoro con quelli che dando la colpa agli immigrati che ce lo portano via non è quello il terreno sul quale ci dobbiamo confrontare ma è quello della lavoro qualificato e quello della capacità di produrre innovazione di produrre lavoro qualificato
Questa è la richiesta che io faccia questo sindacato se non lo fa la UIL
Se non lo fa un sindacato laico come il nostro
Se non lo fa un sindacato capace di confrontarsi che anche su questa argomento riesce a capire qual è la differenza del controllo democratico che si può avere sulla ricerca e pubblica o privata
Se il problema è che la UIL non si fa carico lei per prima di capire di spiegare quali sono i rischi che si possono correre se il problema della mappa genetica diventa la proprietà il brevetto di qualche società privata
Se la UIL non l che si fa carico di questo problema guardare il rischio no e che non la categoria il settore università ricerca
Esca dal dibattito sindacale
Il rischio è che questo settore esca dalla vita di questo Paese e i rischi che si corrono sono enormi e questo lo diciamo il senso del mio intervento questa è l'appello che rivolgo al quadro dirigente che uscirà da questo congresso grazie
Grazie civica delegate e delegati Adriano Musi
Vi ringrazio vi ringrazio e c'è voglio essere molto breve perché credo che molte cose
Sono state dette
Se volete il mio intervento lo potrei titolare così un motivo in più un motivo in più
Siamo qui un motivo in più del nostro impegno un motivo che esce che qualifica la nostra scelta di vita che qualificherà il nostro impegno che qualifica il perché di una militanza
Un motivo in più con i propri valori
I valori della solidarietà contrapposti all'egoismo
I valori dell'equità
Contrapposti alla profitto
Ed è un motivo in più
Un motivo in più che cerca di identificare i cittadini contrapposti alli individualismo
Il diritto di essere uguali e la certezza di essere uguali davanti alla legge
Per ed io credo che la UIL grandi di impegni che l'attendono nei prossimi quattro anni
Ha grandi impegni che l'attendono a livello internazionale
Con un rapporto forte con il resto del sindacato al mondo
E c'è un motivo in più
C'è un motivo in più perché quando duecento cinquanta milioni di bambini e bambine vivono e lavorano sotto i cinque anni
E quando tre milioni di bambini muoiono perché l'ambiente inquinato c'è un motivo in più per impegnarci
Vede c'è un motivo in più
Perché indubbiamente noi abbiamo la necessità di fare capire che dobbiamo far prevalere la politica rispetto alla burocrazia rispetto al tecnicismo
Abbiamo lasciato troppo e troppo Shiori gli organismi internazionali a decidere a cominciare dal Fondo monetario internazionale
Organismi che sopravvivono loro stessi si sono reinventati ogni ruolo e che hanno creato grandi crisi economiche sociali in tanti Paesi del mondo ultima in ordine di tempo l'Argentina
Ecco perché credo che bisogna fare una grande impegno per vedere come i diritti siano vissuti in tutto il mondo la stessa maniera avendo la certezza della redistribuzione della ricchezza che c'è nel mondo
E solo così riusciremo a fare capire a quei duecentocinquanta milioni di bambini che lottiamo per loro non per lender lì più poveri perché non vogliamo la competizione dei loro prodotti
Ma vogliamo far sì che possono gioire il tempo dell'infanzia
E che possono vivere la loro vita dentro la società di uomini liberi di bambini che possono vivere in libertà la loro vita
Ecco perché abbiamo un impegno diverso è un motivo in più
E se volete abbiamo un motivo in più per l'Europa
Un motivo in più dettata dal fatto che l'allargamento deve essere un'occasione di crescita di tutta l'Europa
Allargare a trentadue Paesi significa estendere i diritti a trentadue Paesi significa essere tutti un po'più ricchi no un po'più poveri
Significa competere in alto per i diritti non abbassare le tutele sociali del nostro Paese
Ecco perché abbiamo un motivo in più
E quando diciamo che vanno difesi questi cittadini abbiamo motivi in più anche quando ripensiamo in Italia
Vedete
Io leggevo poc'anzi una
Una bella citazione
Che dava il senso e il valore alto della politica della politica quella con la P maiuscola
E diceva chi prende le decisioni non deve pensare al proprio tornaconto ma al bene comune
La ricerca dell'interesse individuale
E del profitto mal si concilia con lo svolgimento di funzioni pubbliche
La politica si raccorda con l'etica
Con le grandi scelte sociali con i valori e con gli ideali
Non sono parole mie
Sono parole di Fazio il governatore della Banca d'Italia e le diceva
Il dodici marzo del due mila oggi ci ha ripensato
Ma quando
Dicevamo anche problemi nazionali
E giustamente veniva ricordato da Luigi nella relazione
Che siamo un Paese normale perché
Finalmente si è realizzata e compiuto un sistema bipolare della politica
Io dico che noi abbiamo motivo in più
Perché fortunatamente ancora quel sistema bipolare non funziona nella sua interezza proprie che lo vediamo nelle contraddizioni
Che emergono dentro la maggioranza pro perché sono tante anime solo una coalizione fatta di tante storie di tanta cultura politica quando ce l'hanno
E sono indubbiamente fatti di tante personalità
E noi incidiamo li cerchiamo quel consenso per incidere lì
Cerchiamo quel consenso per fare capire cosa vuol dire uno stato fatto di valori e di ideali
E quindi è certamente un Paese che deve essere fatto di regole di regole elettorali che consentano di governare
E di avere governi stabili
Ma dobbiamo avere anche alcune altre certezze oltre quella delle regole elettorali
Dobbiamo avere dai cittadini la certezza del diritto
Dobbiamo avere dati da cittadini la certezza della trasparenza e delle finalità delle leggi dobbiamo avere dati cittadini la certezza del bilanciamento dei poteri
Dobbiamo avere dai cittadini la certezza della difesa degli interessi generali
Perché solo così si realizza lo Stato democratico solo così si realizza un Paese che diventa normale
E se volete diceva
Andreotti
Che quando uno pensa male fa peccato
Ma molte volte va vicino alla verità
E allora discutiamo nel merito
Discutiamo nel merito alcuni dei problemi che abbiamo davanti oltre l'articolo diciotto
Discutiamo lì per capire
Per capire come facciamo diventare questo Paese normale e quale ruolo ci attende nei prossimi quattro anni non si in in un Paese che dovesse diventare pienamente bipolare
E abbiamo un problema
Delle successioni
L'eliminazione delle successioni era una priorità
Quando poi in conto non i pensionati e dei pensionati si dice che non ci sono le risorse per finanziare la legge sull'assistenza
Do perché credo
Che poi
Pensare che fosse una legge che difende gli interessi generali
Penso male e faccio peccato
Sul sommerso
Il pavimento del sommerso che si dice non funzionerà
Non decolla e non va avanti
Ma quel provvedimento
Era fatto realmente
Per legalizzare quei tanti lavoratori e lavoratrici sfruttati dal proprio lavoro datore di lavoro quella fatta per condonare posizioni legali
Perché vedete quando si dice che si condona con certezza al datore di lavoro la propria evasione contributiva e la propria ragione fiscale
E al dato e al lavoratore si riconosce il suo diritto previdenziale
Solo se ci sono i soldi diventa difficile
Pensare che sia una legge fatta per gli interessi generali
E faccio peccato
E pensiamo allo scudo fiscale
Non voglio discuterlo se è giusto o non è giusto
Ma quel provvedimento
è stato fatto
Realmente per reperire risorse per poterle utilizzare per la collettività
O è stato fatto solo per legalizzare i capitali portati illegalmente all'estero
E faccio vedere bene
E faccio peccato a pensare che non siano diversi interessi generali perché se li se li su quel provvedimento ci fosse soltanto aumentata quella ricorda rispondono
E la ricorda di condono dal due e mezzo al cinque per cento
Si sarebbero recuperati altri tre mila miliardi e forse non avremmo dovuto pagare i ticket per la sanità
Ecco perché vedete faccio difficoltà a pensare che siano provvedimenti fatti per gli interessi generali
E parliamo della delega fiscale
La delega fiscale è stata fatta realmente per ridurre la pressione fiscale per le famiglie per i cittadini o è stata fatta per legalizzare l'evasione e per ridurre le tasse a quelli che hanno di più
Vedete io
Mi sono divertito a leggerlo aveva delega fiscale e vi leggo un passo
Che credo sia importante conoscere e capire fino in fondo
Per capire come dentro ci siano gli interessi generali
Recita così questa relazione d'accompagnamento alla delega
La possibilità dell'auto sosta interamente o e di conseguenza prioritaria rispetto all'assistenzialismo statale
Perché le risorse ricevute dallo Stato non comunicano lo stesso grado di libertà nell'uso delle risorse autonomamente guadagnati
Nella concezione paternalistica si trasforma un cittadino che senza la pressione fiscale disporrebbe di risorse proprie in un assistito
In questo modo è anche ridotta soprattutto per le classi meno abbienti
La libertà di scelta tra servizi pubblici e servizi privati perché le risorse restituite spesso non possono più essere utilizzate o destinate senza vincoli imposti dall'alto
E lo abbiamo fatto un po'di Conti
E ho fatto un po'di conti per vedere come questo principio si trasformasse in una reale vantaggio degli interessi generali
E abbiamo preso i dati dell'azione tecnica e l'abbiamo messo in fila per vedere come lei detrazioni in deduzioni come si
Aumentano la famiglia come si tenesse conto del fatto che le due deduzioni però date fino a un certo livello di reddito
A quel punto abbiamo fatto i conti abbiamo visto così
Che quelli che hanno una pressione fiscale Ondrej edito fino a trenta milioni e ci sono tante collaborazioni coordinate e continuative tanto tempo determinato e tanti contratti di partecipazione
Pagano ottocento mila lire in più all'anno di tasse
Quelle che guadagnano trecento milioni all'anno ci sono poche collaborazioni coordinate e continuative poco Partanna e poco tempo determinato risparmiano diciannove milioni di tasse
Ora credo è questo il modo con cui questo meno abbiente avrebbe la possibilità di scegliere tra un servizio pubblico e un servizio privato
Credo che la risposta la potremo dare anche
Da soli
Ma vogliamo evitare che
Che ci possa essere una noi sì un errore quello di non tenere insieme tutto il mondo e lavoro a dare questa risposta
Io credo che sia
Importante che noi Cimbaro di sempre con attenzione tutti i Progetti e tutte le finalità che abbiamo davanti
E non valutiamo solo nel singolo caso nel singolo argomento
Perché diceva giustamente alga Bright e un altro che degli economisti del amministrazione Clinton diceva quando mancano il pensiero la politica il progetto e la strategia allora sia il dominio dei poteri forti
Ed ecco per cui non gara vera strategia il progetto e la politica e dietro risposte che di un anno esserci a questi quesiti che vi sto facendo ci deve essere il nostro progetto
E ci piace nostra Progetto sul federalismo
Per capire se finalmente viene fatto per esaltare i diritti dei cittadini per esaltare il controllo dei cittadini sull'uso delle loro risorse OSCE viene viene fatto per esaltare gli egoismi per frantumare i profitti i diritti
E dobbiamo discutere insieme
Se quando parliamo di università dei diritti come diceva Carlo fondati
Carlo Fiordaliso fondati sull'efficienza sulla qualità e che il Governo lo interpretano lo Station modo un magari lo interpreta solo per privatizzare anche quei diritti
Ecco perché credono abbiamo tante risposte da dare
E io faccio le ultime due con cui le ultime valutazioni conclusive
Io credo che noi dobbiamo comunque attentamente e valutare le cose che ieri qui hanno detto Pezzotta e Cofferati
Dobbiamo saper prendere il merito dei problemi
Dobbiamo lasciarci dietro le spalle
Delle polemiche
Perché vedete io sono convinto che solo se il mondo del lavoro è unito non riusciamo a difendere il e a difendersi rispetto al disegno che viene avanti
Vedete soltanto se si è uniti il mondo del lavoro riesce a difendere se stesso e diventa anche luglio a sua volta potere forte
Ecco perché dobbiamo sfidarli così Pezzotta e col fratellone sfidarli sul merito
E dobbiamo dirglielo prima del ventitré
Prima del ventitré dobbiamo degli una prima da questo congresso
E dobbiamo ragionare insieme
E l'ultima sulla UIL ieri giustamente Larizza facevo una battuta
Diceva mi ha fermato un delegate mi voleva raccontare la UIL gli è venuto da ridere
Poi è accaduto lo stesso errore
Perché ci ha raccontato la UIL m'è venuto da sorridere
Ecco perché credo
Ecco perché credo
Che noi dobbiamo teneva sempre così la UIL
Ci piace dire la nostra
Ci piace poteva essere anche un po'anarchici rispetto al modo di rapportarci anche con chi viene qui a dirci cosa che non condividiamo
Ci piace anche fischiare quando non ci piacciono le cose che vengono dette non siamo per questi maleducati siamo solo fieri delle nostre idee è un'altra cosa ecco perché credo che la UIL
Ecco perché credo che la UIL
è bella così
è bello credere in un sogno
è bello credere in un progetto è bello credere in un paese normale
E i risultati che voi avete portato in questi quattro anni di lavoro il grande consenso la grande crescita
Di consensi tornava qui che voi avete realizzato
In questi quattro anni ci fanno sperare che questo sogno di un Paese normale e di un grande Paese in cui tutti i cittadini siano liberi davanti alla legge sia un sogno che si possa realizzare
Grazie Adriano
Grazie Adriano la parola presti Leo
Poi i punti
Se ero molto breve ma volevo fare alcune considerazioni riprendendo scusa un attimo Presidente dopo l'intervento i punti porterà il saluto e rappresentante internazionale il sindacato forza sindacale poi daremo la parola al segretario generale gli anni Luigi Angeletti
Volevo riprendere un punto della relazione di Luigi relativo ai nuovi lavori un punto che Luigi ha dato nella sua relazione che è stato ripreso in molti interventi e voglio parlare proprio di quel gran numero di lavoratori quindi atipici
Di collaboratori quelli che lavorano con contratti di collaborazione coordinata e continuativa
Dei lavoratori temporanei lavoratori temporanei che sono iscritti alla UIL che sono iscritti al CPO UIL e lavoratori che stanno veramente in una frontiera completamente a anomala nel mondo del lavoro sono lavoratori che lavorano con l'incertezza del reddito e nella speranza di una stabilizzazione dei loro rapporti di lavoro
Lavoratori che lavorano nella precarietà e nell'incertezza
Sono moltissimi perché badate delle le ultime rilevazioni parlano di due milioni duecentoventisei mila collaboratori iscritti al fondo gestione parasubordinati abbiamo ormai centottanta mila lavoratori giovanissimi di ventisette anni coinvolti e interessati dal lavoro quindi temporanea
Sono lavoratori come anche i collaboratori che non hanno committenza soltanto nel privato anche nella pubblica amministrazione e anche quando i loro committente la pubblica amministrazione non hanno certezza di quando gli venne data
La loro i loro corrispettivo la loro retribuzione non hanno certezze tutela della malattia non hanno certezza e tutela di periodi di riposo e quindi di ferie
E allora è chiaro che ha dominato il nostro congresso l'attualità dell'articolo diciotto ma per questi lavoratori i problemi sono oltre l'articolo diciotto sono lavoratori che hanno problemi nell'esigere nel rendere operativi e concreti i loro diritti sindacali
Sono lavoratori che lavorano con un rischio quindi maggiore
Vorrei a tutti quanti sottolineare che ne per esempio sono morti
Tre lavoratori temporanei gli ultimi due mesi giovani lavoratori interessati da contratti di lavoratori precari e che nella precarietà hanno trovato la morte purtroppo e che hanno lasciato giovani famiglie
Sono lavoratori che come dicevo hanno dal difficoltà anche nei loro diritti sindacali non so quanti di voi hanno per esempio visto quanto quando sono stati intervistati molti lavoratori attivi in fabbrica spese sull'articolo quindi diciotto per dire come la pensavano i lavoratori a tempo indeterminato e si sono sentite un po'più tranquilli e quindi sono esposti durante l'intervista dicevano come veramente la pensavano ai lavoratori temporanei interinali quando gli è stato chiesto di dire il loro pensiero hanno avuto paura di manifestare il loro pensiero e lo hanno così dichiarato ingenuamente anche a di fronte comunque giornalistiche l'interessavano e questo perché perché spesso a fronte del loro comportamento quindi in azienda del loro modo di comportarsi e forse anche dei dietro non esigibilità dei loro diritti sindacali trovano poi la riconferma in un posto di lavoro
Alcuni lo scoprono soltanto alla fine quando ormai tutto quanto è perduto solo coi lavoratori di cui ho sentito parlare che sono partiti dal Sud della del nostro Paese sono venuti a lavorare in Piemonte in Veneto il Lombardia
E lavoratori che non possono permettersi nemmeno quando hanno una busta paga di pagare comunque un affitto e che quindi sono rimessi anche nei datori di lavoro per trovarli e comunque alloggio io questo anche perché e chiaro il nostro congresso vorrei dire di fronte tutti dobbiamo essere consapevoli che la UIL la nostra UIL stando davanti a tutti sicuramente ha posto un problema
Un problema quindi forte ha chiesto la costituito la costruzione la costituzione di un fondo di garanzia
Per dare a questi lavoratori pari dignità per accedere al credito per non essere sottoposte sottomessi ai loro datori di lavoro per pagarsi quindi un affitto o per comprare un bene di consumo
E allora è questo che dobbiamo comunque essere sicuramente anche certi di una cosa che anche la UIL proprio su un principio su una questione di principio quale quello dell'eguaglianza di trattamento ha avuto il coraggio più della CGIL più della CISL
Di interrompere era rompere il dialogo sociale europeo
Perché abbiamo interrotto e rotto il dialogo sociale europeo perché è una parte da la parte datoriale voleva che questi lavoratori venissero pagati in ragione di diversità di contratto con retribuzione diverso
Abbiamo resistito abbiamo resistito dobbiamo continuare sicuramente a resistere dobbiamo costruire un nuovo sistema di garanzie e di tutele che valga anche per questi lavoratori e questo comincia chiaramente anche dalla resistenza sui principi che sono consolidati
Io voglio essere breve perché molte molte cose sono state sicura sono state già dette e non voglio tirarla per la lunga sono sicuro che è arrivato il momento di agire in maniera nuova in maniera più concreta
Per portare anche questi lavoratori a partecipare quanto più possibile alla vita dell'organizzazione lo ripeto sono giovani lavoratori lavoratori temporanei hanno ventisette anni di età in media e i collaboratori si attestano intorno ai trenta
Con questo lo chiudo io sono sicuramente d'accordo con una cosa che ha detto
Miniati quando ha detto che la difesa di alcuni principi che sono costate
Lotte Sacrifice di tantissimi lavoratori la dobbiamo sicuramente a questi lavoratori anziani oggi pensionati che hanno fatto con il loro lavoro e nel loro lavoro tante battaglie sindacali
Ma sono sicuro anche di una cosa che per un'organizzazione che come ha detto Luigi e come abbiamo detto tutti quanti noi guarda al futuro la certezza di questi diritti la dobbiamo quanto più agli anziani tanto più ai giovani lavoratori e a quelli che entreranno nel futuro nel mondo del lavoro grazie
Grazie Carmelo ponti
Ce n'è unita
Colleghe delegate colleghi delegati Mifed mite compagni compagnia
Vorrei affidargli alcune brevi considerazioni prendendo le mosse dal taglio dato da Luigi Angeletti alla sua relazione nella quale ha inteso giustamente non limitare al solo articolo diciotto il panorama delle tante preoccupazioni con le quali siamo chiamati a misurarci
Ce ne sono altre tantissime altre sulle quali dobbiamo coinvolgere i lavoratori e cittadini e che messe tutte insieme meriterebbero la programmazione non di un solo sciopero generale
Mi ricordo velocemente alcune la flessibilità questo termine fin troppo abusato viene oggi presentato come una parola magica in grado di risolvere tutti i problemi del Paese
Ma troppi industriali dietro questa magia fra virgolette
Non vedono che la chiave non di modernizzare il Paese stesso ma il tentativo di far sparire diritti e tutele
E avvalendosi anche di cortine fumogene del tipo la casa del Grande fraterno
Lavoro precario
Vita precaria
Provate infatti a cercare un appartamento in affitto a chiedere un mutuo un prestito Ossola comprare una macchina o motorino a rate senza un contratto di lavoro a tempo indeterminato
E poi capire e capirete pure che dietro la vita precaria ci sono diritti precari dignità precaria e libertà ancora più precaria
Altra preoccupazione da condividere con i lavoratori e quella del fisco lo ricordava musi un attimo fa meno aliquote non significa meno tasse almeno per la maggioranza dei cittadini lavoratori
Certo meno tasse ci potranno anche essere ma per i soliti noti
Gli altri noi saremo invece chiamati ancora una volta a farci carico delle esigenze che comunque il Paese dovrà affrontare comprese quelle derivanti dal rispetto del patto di stabilità
Tutto ciò nel mentre il concetto di lotta all'evasione fiscale sparisce dal vocabolario dei nostri governanti forse è morto per sempre o forse solo in coma irreversibile
E siamo preoccupati per la scuola
Non perché temiamo una moderna gestione delle risorse ma perché siamo terrorizzati dal fin troppo evidente obiettivo
Che attraversa il finanziamento delle scuole private tende arrendere confessionali stavamo per dire clericali
La cultura facendo leva sul pericolosissimo binomio Storace Ruini che già nel Lazio ha portato a riconoscere alcuni benefici sociali solo ed esclusivamente ai figli di coppie regolarmente sposati
E per il futuro potremmo anche prevedere di arrivare a riservarli solo a quelli sposati in chiesa
E siamo preoccupati dalle prime Taz de alle privatizzazioni
Che come ricordava Adriano Musi tendono a privatizzare non tanto gli enti pubblici quanto i diritti dei cittadini
E guai a considerarci soddisfatti perché grazie al sindacato dal testo della Finanziaria sono stati sottratti gli enti previdenziali il tentativo dietro il quale si nasconde la volontà di gestire privatamente le immense risorse
E il core business degli enti
Tende a far sì che allo Stato resti il corpo e ai privati va del business
E cosa dire poi dei continui interventi nella sanità
A tale proposito bisognerà ricordare sempre che la salute non è solo assenza di malattia ma bene essere completo e complessivo della persona
Ma su quale benessere potremo contare più se tutte le conquiste sociali degli ultimi trenta o quarant'anni
Verranno di colpo messa in discussioni all'interno di un fin troppo chiaro Progetto di smantellamento del Welfare State e del metodo che ne ha consentito la sua crescita
Cioè quello della concertazione e della politica dei redditi che proprio il nostro sindacato volle tanto tanto tanto
Ecco allora affermarsi la volontà che la UIL il dei cittadini
Combatta con la stessa forza e con lo stesso impegno giustamente utilizzati per contrastare l'attacco all'articolo diciotto
Le ragioni di tutte queste altre preoccupazioni che impediscono ai lavoratori di poter godere di un certe significativo livello di qualità della vita
Rimettendo nel contempo al centro della nostra attenzione non solo e non tanto gli interessi valori materiali
Ma soprattutto la persona e la qualità della vite
Mi piace ricordare a tale proposito una frase che la sua verità Montalcini ebbe a pronunciare in occasione proprio di una manifestazione organizzata dalla UIL
Non diamo giorni alla vita ma vita ai giorni
E ritorna così il concetto della qualità della vita
Ma torniamo pure purtroppo alle preoccupazioni ce n'è un'altra che forse lei comprende e le sintetizza tutte moltiplicando le in maniera esponenziale
Sono sotto gli occhi di tutti noi i subdoli tentativi non solo di riscrivere i libri di storia ma di mano metter nella stessa verità e la stessa essenza
Non si può infatti accettare di mettere sullo stesso piano cosa che stanno facendo in questi giorni la Resistenza è la Repubblica di Salò le Brigate Rosse le Brigate Garibaldi e la Decima Mas è un'offesa alla nostra cultura alle nostre radici
Il rispetto per l'eroismo delle vittime di è l'allarme in non può nascondere il tentativo di riabilitare anche l'ideologia e le persone che quei giovani mandarono a morire
Ma se qualcuno pensa di poterlo fare
Evidentemente convinto di poter contare su condizioni e alleanze politiche propizia
E dopo cos'altro vorranno proporci o imporci i cuochi di questa cucina oltre a cambiarci ogni giorno il menu tentando di spacciarsi per gradevoli pietanze disgusto osé
O piatti assolutamente inaccettabili
O altro s'qualificandoci anche all'estero
Dove fino a tempo fa l'Italia era considerata un Paese affidabile il rispetto delle regole e dell'UPI europeismo che invece vengono giorno dopo giorno rimessi in discussione
Da personaggi tanto ignoranti quanto pericolosi per il potere di cui dispongono
Attenzione allora ad accettare questi percorsi
Accettare il tentativo di riabilitare un certo passato significa riconoscerne la sua validità affidandogli una patente per riproporsi oggi e in futuro
Attualizzando né obiettivi strumenti e linguaggi
Della sua Pseudo cultura
E mi riferisco al razzismo mi riferisco alla xenofobia all'intolleranza alla limitazione dei diritti civili caratteristiche di un passato che non vogliamo che torni
Ecco allora forte il bisogno che la UIL condivida questi fermenti che stanno tornando a vivacizzare un mondo che vuole esprimere tutte le sue idee e tutte le sue potenzialità
A difesa della libertà e della democrazia un mondo al quale la UIL deve guardare con attenzione evitando il rischio che sia curato solo dal il lavoro e l'impegno che ci aspettano sono allora evidentemente notevoli e tutt'altro che agevolati da un quadro politico che in molte delle sue componenti in maniera più o meno dichiarata
Tenta di annullare equilibri e rapporti consolidati ha lo scopo di mettere all'angolo il sindacato
Alcuni per disporre di una controparte più fragile altri per gestire direttamente il dissenso il consenso in chiave di esclusivo supporto a questo o a quel partito relegando il sindacato solo alla contrattazione
Questo non lo consentiremo mai
Sappiano questi integralisti della specie più infide pericolosa che i lavoratori sono in grado di riconoscerli ovunque si annidino a destra come a sinistra
Sappiano questi fondamentalisti che le conquiste ottenute in decenni di lotte non potranno essere messe in discussione per far piacere alla Confindustria e i suoi alleati
E sappiano infine questi talebani della politica che per quanti sforzi facciano non riusciranno né ora né mai a mettere il burqa al sindacato confederale
E la UIL sarà come sempre in prima fila in queste battaglie con la forza della sua coerenza delle sue idee delle sue sempre attuali idealità a partire dalla solidarietà
E abbassati i toni
E alzato il livello riusciremo anche a far capire a tutti
Che la legittimazione del sindacato non viene dalla politica ma dal consenso dei lavoratori
I quali non solo non apprezzano il livello dei rapporti fra CGIL CISL e UIL così come qualcuno lo ha voluto far precipitare ma non lo capiscono e soprattutto non lo meritano l'insieme
Ancora una volta riusciremo in questo impegno per dimostrare a tutti che la UIL continuerà come sempre più di sempre a rappresentare il futuro del nuovo grazie record
No no parola per un saluto gradito a Herbert Passos rappresentante del sindacato brasiliano forza sindacale poi daremo la parola al segretario generale Angeletti prego Paz
Però del se
O pubblici cumulo brulle delegate e delegati della Williams voglio ringraziarvi dell'invito della UIL che ci ha permesso di essere presente di parlare i delegati del tredicesimo Congresso
A nome del presidente di Forza Senna cult Paolo per evadere Silva
Che non ha potuto essere presente a questo importante evento porto il saluto fraterno della mia organizzazione è bello stare in Italia
è bello stare a Torino
è bello stare al congresso della UIL una delle maggiori intatta organizzazioni rappresentative dei lavoratori italiani
è bello perché noi brasiliani conosciamo l'importanza che hanno avuto i lavoratori italiani nella costruzione del sindacalismo nel nostro Paese
All'inizio del secolo scorso quando molti emigranti italiani sedi scegliendo di andare a vivere in Brasile
Aiutarono nella costruzione di molte organizzazioni sindacali
Sono molti i nomi italiani tra i fondatori del sindacalismo brasiliano
E questo scambio di esperienza continua Fossa sindacale la nostra centrale che conta attualmente mille seicentocinquantadue sindacalisti era presente a quattordici milioni di lavoratori
Ha realizzato insieme alla UIL varie iniziative di cooperazione con il fine di rendere più vicini lavoratori italiani lavoratori brasiliani
Esempi come il sindacato
Nazionale dei però pensionati la formazione sindacale l'aiuto all'infanzia abbandonata
La formazione alla creazione di impiego li cita come Osasco San Paolo e Salvator de Bahia e ancora programmi di sviluppo in Amazzonia e la creazione dell'Istituto Brasile Italia oggi con l'avvento della globalizzazione
L'interdipendenza sempre maggiore la formazione dei blocchi economici c'è bisogno anche tra i lavoratori di una maggiore integrazione e collaborazione
Se in determinati momenti storici queste avvenuto per ragioni ideologiche oggi vediamo svilupparsi sempre più l'articolazione di azioni integrate
Nell'azione politica in difesa dei diritti minacciati dalla flessibilità selvaggia nel mercato del lavoro
Nel Brasile stiamo passando attraverso una fase di grandi cambiamenti
E questo investe anche la legislazione del lavoro nel senso di permettere maggiori azioni dei sindacati
E dar valore ad accordi collettivi che vadano oltre la consolidazione delle leggi del lavoro un blocco normativo che dal mille novecentoquaranta legge regge il destino del sindacato della negoziazione collettiva questi cambiamenti esigono da parte dei sindacati brasiliani una maggiore articolazione tra la propria struttura l'organizzazione nei nuovi nei luoghi di lavoro
Che ancora non c'è legalmente permessa
Ho visto che in Italia il governo avanzato una proposta per modificare la legislazione del lavoro e rendere possibili licenziamenti immotivati ho visto anche qual è stata la reazione del movimento dei lavoratori
Con L'Unità che si sbarra il passo a questo tipo di azione del Governo
L'esempio del passato
La nostra esperienza ci ha dimostrato che è possibile lavorare con solidarietà è possibile unificare le nostre azioni e possibile evincere auguro successo a questo congresso
Auguro Successo al lavoro di tutte le delegate e delegati di unità dei lavoratori è possibile dobbiamo costruirla grazie
Grazie Roberto
A nome del del Congresso per il tuo saluto
Ringrazio anche cogliendo l'occasione Donatella Vercesi
Canapa
Barbagallo gli altri amici la segreteria già Giuliani Zambelli che hanno rinunciato allora interventi
Con gioia do la parola all'origine Angeletti Segretario Generale UIL
L'abbiamo fatto una un buon congresso
Molti di voi e anche molti fuori da noi
Hanno riconosciuto che il nostro dibattito è stato un buon dibattito
All'altezza non solo della nostra storia ma soprattutto della nostra
Tradizione migliore di essere un'organizzazione capace di guardare al futuro di vincere le sfide di affrontare le sfide
Che il futuro ci propone
Ma io non sono rimasto sorpreso credo come molti di voi non sono rimasti sorpresi
Dal fatto che abbiamo fatto un buon congresso
Io non sono sorpreso come molti di voi perché penso che
Noi siamo una grande organizzazione
Un'organizzazione fatta da
Uomini e donne
Che credono
Molto fermamente
Ha dei valori fondanti della nostra società
E siamo anche forti
Da un punto di vista sindacale
Spesso sottovalutiamo
La nostra forza cioè la capacità di influire
Di modificare le scelte le decisioni che lei in prese le nostre controparti e i governi pensano di fare senza Dinoi
E molto spesso sono costrette a ravvedersi
Noi siamo diventati negli anni un'organizzazione influente
Nella società
Condizionante in moltissimi luoghi di lavoro
E tutto ciò è stato possibile
Probabilmente soprattutto ad una delle qualità
Che noi
Ci riconosciamo
Dei calarmi amo
Ma
Abbiamo forse smarrito il senso profondo di questa qualità
Che è la nostra laicità
Cioè la capacità di costruire la politica
Il progetto le idee le proposte la nostra azione sindacale ascoltando e ascoltandoci
I avere questa grandissima capacità di costruire le nostre idee di verificare le nostre opinioni
Con quella laicità che ci permette alla fine di costruire la politica
Di delineare un progetto
Sapendo che a questo progetto
Ha partecipato una gran parte della nostra organizzazione hanno partecipato degli uomini e donne libere
Che hanno così potuto imprimere a questo progetto tutta la loro intelligenza tutta la loro passione per questo
Noi certe volte ci sono prendiamo del perché molte delle nostre idee delle nostre proposte diventano vincenti
Ma diventano vincenti per questo
Per questa vera e profonda percezione che noi abbiamo della l'essere laici
E del fatto che le diversità come diceva Pirani una bellissima battuta
Noi abbiamo un milione ottocento mila idee
Un milione ottocento mila pari
La forza sta nel fatto che tutti questi pareri
Tutte queste opinioni tutte queste passioni alla fine convergono nella creazione di una proposta di una linea politica dell'organizzazione ed è questa
La nostra vera porta
Ed è ciò ed è questo che
Spiega quando noi diciamo che il nostro pluralismo è una ricchezza
Ed è questo che ci ha permesso di ci permetterà agli in un lungo futuro che abbiamo davanti
Di poter essere veramente invulnerabili a tutte le pressioni i tentativi di divisione di riduzione della nostra sovranità di condizionamento delle nostre scelte che dobbiamo dare per scontato che ci saranno perché è giusto che sia così
Che la lotta politica è fatta anche in questo modo ma ciò che è finora ci ha reso imbattibili e ci renderà imbattibili nel futuro è proprio questa
Convincimento di fondo che la UIL non appartiene a nessuno se non ai propri iscritti ai propri militanti questo sentimento
Questo sentimento profondamente radicato nella coscienza nostra che fa sì che quando diciamo che la UIL è un patrimonio di tutti i circa vediamo profondamente ed è veramente sentito questo sentimento
Ma questo è il nostro ovvero valore aggiunto
Vedete voi ovviamente adesso ci dovremo assumere moltissime responsabilità perché non si può essere una grande organizzazione non si possono avere delle ambizioni forti
Se non si è nel contempo consapevoli della necessità di assumersi delle responsabilità
E quindi farlo con il necessario coraggio la necessaria determinazione
Al termine di questo congresso
Noi invieremo
Una lettera la CISL è una la CGIL
Per far riflettere
Farci riflettere
Tutte e tre insieme
Su una semplice constatazione
Abbiamo in comune
Non da adesso
Degli obiettivi che comunemente abbiamo convenuto modificare la delega
Sul sistema previdenziale eliminare la cosiddetta decontribuzione abbiamo convenuto che era nostro comune obiettivo eliminare dalla delega sul lavoro l'articolo dieci
Quello che riguarda il famigerato articolo diciotto le moto famigerate modifiche all'articolo diciotto
E il sistema di arbitrato
Questo è stato il patto che abbiamo fatto all'inizio
Insieme insieme abbiamo
Organizzato tutta questa importante campagna di lotte di assemblee di manifestazioni per avere il consenso dei nostri iscritti e dei cittadini dei lavoratori
Perché attraverso questo consenso avevamo stabilito e convenuto di riuscire a vincere questa battaglia
Non abbiamo cambiato opinione
L'obiettivo è sempre lì
Non l'ho raggiunto anche se adesso è un po'più vicino
Ed è
Obiettivamente difficile
Comprendere anche i sindacalisti
Immagino
Quanto posso esserlo difficile per i nostri lavoratori per l'opinione pubblica del perché
Non si Possa concludere insieme questa vertenza che abbiamo aperti
Non è
Un generoso
O più o meno accorato appello all'unità sindacale
No è un pensiero politico
A cui credo che sia difficile sottrarsi un pensiero politico una riflessione politica
Questo obiettivo tutti quanti non possono non sapere che può essere raggiunto molto più facilmente molto più sicuramente se CGIL CISL e UIL sono uniti
Ma l'unità di Cgil Cisl UIL è importante non di per sé
è importante di per sé e per noi per i sindacalisti
è importante di per sé per chi è illusoria ogni altra prospettiva di tenere insieme gli Unido e il mondo del lavoro i lavoratori
La percezione che abbiamo potuto constatare in questi mesi
Ancora una volta
Con maggior forza
La percezione che hanno i lavoratori è assolutamente normale cioè che se siamo tutti uniti come lavoratori e quindi come i loro rappresentanti questo obiettivo e certo noi possiamo vincere sicuramente e sarebbe
Criminale da un punto di vista politico
Invitare questa unità
Allontanarla pur con tutte le motivazioni che possono essere comprensibili perché il rischio di perdere sarebbe elevato e io penso che noi dobbiamo sempre pensare
A domani
E dobbiamo sempre
Sapere che oggi i lavoratori possono spremere un giudizio un'opinione su come stiamo conducendo questa battaglie
Il giudicare
I sindacati e sindacalisti per come la stanno svolgendo se efficace sono efficace
Se corrisponda la loro idea di efficacia o meno
Ma non dobbiamo e non possiamo dimenticare che
Fra qualche mese
I lavoratori non ci potranno perdonare
Sì grazie alle nostre divisioni
Noi avremmo fatto alla fine passare un progetto del governo che non condividiamo e che danneggerebbe la gente che rappresentiamo questo non ci verrebbe perdonato e non verrebbe perdonato a nessuno
E non credo che sia una bella illusione quella che qualcuno potrebbe avere tra CGIL CISL UIL e di dire io cercherò di salvarmi da questa condanna perché credo che non sarà possibile per nessuno
Noi sopisce mente questa valutazione vorremmo porre ai nostri amici e compagni dell'ascesa della CGIL
Questa semplicissima valutazione
Sappiamo che abbiamo molte differenze
Non facilmente risolvibili
Non dipende nemmeno da noi risolverlo non si fa nelle nostre forze ma neanche nelle nostre possibilità di risolvere
Noi peraltro in questi problemi noi dobbiamo semplicemente svolgeva il compito che ci è
Che ci siamo dati ai quali crediamo che un in grande movimento sindacale in questo Paese un grande movimento sindacale unitario che rappresenta milioni di persone la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti e dei pensionati un obiettivo importante per il gente che rappresentiamo
Che questo obiettivo possibile
Ragionevolmente possibile perseguire a partire dalla constatazione che siamo diversi che abbiamo delle opinioni diverse che proveniamo da storie e culture diverse ma tutta questa diversità non ha mai impedito
A CGIL CISL UIL nel corso della storia che abbiamo alle spalle di scrivere le parti migliore della nostra reciproca storia solo quando abbiamo potuto e saputo superare le diversità e costruire un progetto comune allora questo sindacato ha costruito le parti migliore della propria storia
E ha influito in maniera decisiva sulle sorti di questo Paese
Questa è una costatazione non è un'opinione
Ed è difficile per i gruppi dirigenti che vogliono
Definirsi tale
Il Viminale questa responsabilità
Non si può e io credo che questa deve dovrebbe essere la nostra riflessione che portiamo alla CISL e CGIL i gruppi dirigenti non possono
Sfuggire alle responsabilità anche quando gli piacerebbe farlo
E quello di minare un meno una prospettiva o unitaria è una responsabilità che sta sulla testa sulla spalla di gruppi dirigenti attuali di CGIL CISL UIL in nessuno si può sottrarre
Un'altra lettera la invieremo al governo
Sarà una lettera
Che cercherà
Di
Convincere
Il governo che è opportuno giusto
Normale
Che non rappresenta nessuna sconfitta per nessuno
Che non rappresenta nessun passo indietro nessuna forma di vittoria da Paddy una parte sull'altra
Farla una cosa di buonsenso
E di coerenza
Le loro proposte
Sulle modifiche dell'articolo diciotto
Non hanno il consenso della stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti e dei cittadini di questo Paese
Quindi devono essere ritirare
Devono essere ritirati noi chiediamo al governo
Nonché lire debbano ritirare perché glielo chiedono i sindacati
Noi non ieri noi vorremmo che il corpo hanno comprendesse questa che forse appare una sfumatura
Noi non chiediamo al governo di ritirarle perché CGIL CISL e UIL glielo chiedono
Uno peggio glielo vogliono imporre con la forza
No
Noi chiediamo al governo di fare esattamente ciò che deve fare un governo
Verificare se la sua idea sì le sue proposte sono convenute
Ragionevolmente accettabile e apprezzate da una parte dei cittadini cioè di coloro che sono gli oggetto i soggetti verso i quali si rivolgono queste proposte
Noi in tutti questi mesi abbiamo fatto questo lavoro
Per ripetere una affermazione che diceva mi sembra Walter Galbusera ieri sera
Convincere convincere convincere per vincere
Questo è ciò che bisogna
Dire al governo
E io credo
Che il governo abbia già cominciato a riflettere su questa realtà
Ciò che ha detto ieri il ministro del lavoro o dell'Uefa è stata la prima riflessione positiva
Ad una nostra osservazione
Banale
Noi non siamo disponibili a discutere a trattare a modificare l'articolo diciotto il Governo ne ha preso atto giustamente ragionevolmente
Adesso deve fare un ultimo gesto deve rendersi conto che questa impossibilità non è solo per oggi
Ma per mala anche nei prossimi mesi e quindi perché attendere due mesi
Per prendere una decisione ragionevole
Sapendo un'ultima cosa
Che la nostra
Opinione
E molto convinta
E noi non vogliamo imporre delle soluzioni al governo ma il governo ammetterà che non possiamo nemmeno
Accettare
Delle decisioni del governo che noi non condividiamo anziché consideriamo lesive fortemente lesive della gente dei diritti e la gente che rappresentiamo e che quindi è il governo
E che quindi
La dichiarazione di uno sciopero generale non è una forma attraverso la quale noi vogliamo imporre una soluzione al governo
è un atto di legittima difesa
Il governo
Sì costringerà se lo vorrà
A fare uno sciopero generale e noi che siamo delle persone serie
E di
Aperte avvertiamo ora il governo che se al termine di quella moratoria non avrà tolto quelle belle che la UIL gli provocò PD prolungherà uno sciopero generale
Noi
Convocheremo il comitato centrale
Che verrà eletto
Da questo congresso
E il la prima riunione che farà il comitato centrale nei prossimi giorni
Farà due cose
La prima assumerà la decisione di proporre alla cifra CGIL una data per lo sciopero generale
Che sia coerente
Sia ovviamente coerente con con un ragionamento logico
Così penso che non ci saranno più alibi
Non si potrà sostenere
Non si potrà sostenere
O non potranno più sostenere i nostri complicare i compagni della CGIL che sono costretti ad andare da soli per indisponibilità altrui questa indisponibilità non c'è mai stata
Noi siamo assolutamente rispettosi
Delle altre organizzazioni
Non ci non siamo per nulla preoccupati neanche del problema della reciprocità
Noi siamo rispettosi perché siamo così convinti e così delle nostre ragioni e così presuntuosi che non chiediamo neanche rispetto alle nostre idee perché ne siamo già
Da soli con super convinti che non abbiamo neanche bisogno di avere conferme noi siamo rispettosi
Delle difficoltà e dei travagli che altre organizzazioni c'hanno perché essere rispettosi non è un problema di buona educazione o di buona politica
Il primo passo fondamentale per coloro che pensano che con questi amici e con questi compagni V vorremmo costruire un grande futuro per questo siamo rispettosi
Quindi possiamo convenire capire che hanno dei problemi di recuperare un'idea di se stessi
Una qualche forma di identità in fondo le dure lezioni della storia hanno prorogato molto più danni alle loro identità che alle nostre
E quindi
Per questo lo possiamo di possiamo capire però qui non stiamo parlando
Sul di problemi che attengono a relazioni tra CGIL CISL UIL perché se fossero solo questi problemi cioè solo attinenti ai nostri rapporti con la CISL
E la CGIL noi non saremmo preoccupati noi siamo preoccupati del fatto che si possono fare degli errori grave che lasceranno nel profondo noi nei rapporti tra i segretari generali
Che come è noto sono tutti pro tempore
Ma lasciamo nel profondo i rapporti tra milioni di persone e tra centinaia di migliaia di militanti
Ed è cruento è molto più difficile è molto più grave da recuperare
Ecco perché
Vorremmo cogliere l'Antonio un ulteriore ennesima occasione come questa del nostro congresso per dire che la UIL come abbiamo ascoltato anche la CISL è assolutamente disponibile a discutere
Quali sono i modi e i tempi per tutte le iniziative più dure e più efficaci e decideremo di fare ivi compreso uno sciopero generale che nessuno non può non sapere
Essere efficace solo se è unitario
Perché solo se è unitario non si deve continuamente a spiegare che le sue motivazioni sono sindacali e non politiche perché se no devono sempre spiegare che non ci sono motivazioni spritz politiche essi lo spiegano significhi a chi essi stessi avvertono la necessità dello ska
De di questa spiegazione
Ecco perché
Noi siamo così
Attenti a ciò che fanno
Perché siamo profondamente convinti che la responsabilità di non perdere questa battaglia
è una responsabilità importante per movimento sindacale italiano
Milioni di persone neanche fra cinque anni
Ci perdoneranno
Di aver perso una battaglia contro cui provvedimenti che che lasciano la coscienza delle persone ancor prima degli interessi
Questa è la responsabilità a cui non ci possiamo sottrarre e neanche la legittimo orgoglio d'organizzazione la legittima forma di autotutela di ogni organizzazione
Può essere una motivazione sufficiente per impedire di vincere questa battaglia
Questo è ciò che noi vorremmo fare
Io credo che
Non so se per eccesso di ottimismo
Ma io sono convinto che quella delega che si sono messi in tasca
Che poi avevano ripreso per cercarla ridarci la non risultavano da trattativa adesso che sta così che c'hanno in mano se la sono ripresa in mano adesso l'unico posto dove la posso mettere un cestino
Noi
Nel
Nel nostro comitato centrale ovviamente dovremo discutere
Anche di come
Andiamo a questa trattativa
E come pensiamo di preparare una vera e propria piattaforme
Sul temi vitali
Vitali
Per milioni di persone
Che riguardano effettivamente la possibilità
Che in questo Paese si possano fare
Un passo avanti significativo non dico di civiltà ma un passo avanti significativo sulla strada di una società un po'più coesa che riduca un po'più le ingiustizie di quanto siamo stati capaci di produrre sinora
E che quindi sia in grado di aiutare milioni di persone
Che oggi sono senza aiuto
Milioni di persone che sono senza tutele e guardate cari amici e compagni noi da molto tempo che diciamo queste cose
In tutti i dibattiti convegni sindacali ogni volta si parla di questo tema e ci ricordiamo di questo tema ma è arrivata allora
Per il quale questo sindacato non basta più
Che faccia un'opera di
Manifestazione dei disastri e dei disagi sociali che ci sono
Ma è arrivata l'ora per il quale questo sindacato impegni concretamente la propria forza per risolvere questi problemi
Questo e di quello di cui noi abbiamo bisogno perché per quanti decenni dovremo continuare a parlare del lavoro nero
Per quanti decenni dovremo assistere parlare semplicemente di milioni crescenti di lavoratori che non hanno diritti
Che in un anno tutela che non hanno sindacato
Quand'è che diciamo basta
Quand'è che pensiamo al primo punto della nostra Genta del nostro lavoro del nostro impegno questi problemi allora sì che cesseremo di essere un sindacato che si vuole rinchiudere magari non dicendolo nel propria riserva
E guardate che questa riserva diventerà ineluttabilmente più piccola
E anche se ancora oggi ci appare l'universo
Visibile conosciuto
Una riserva che ineluttabilmente vera cancellata
Voi abbiamo un dovere politico ma aggiungo morale
Di mettere gli occhi al di là del recinto
E e sul serio a vere come priorità quella di rappresentare uno strumento per milioni di persone che questa
Possibilità ancora non ce l'hanno
Ecco perché ci sono temi importanti che non possono essere illum di Tbilisi
Non possiamo pensare che non ci che non è ancora la condizione
Che non ci sono ancora le condizioni che le nostre controparti sono infide
Lo sappiamo tutti che le nostre controparti non sono esattamente quelle che noi desidereremmo avere
Ma quand'è che ha un'organizzazione sindacale
Gli è stato concesso ho avuto la presunzione di scegliersi con comodi dai propri
Le proprie controparti ma
Il sindacato non è forte
Perché a delle controparti accondiscendenti
Questa è un'illusione
Quando non è peggio
Un pretesto
Una mancanza di coraggio
Un sindacato è forte perché sa perfettamente cosa vuole
Perché sa perfettamente qual è la soluzione migliore per difendere i propri interessi
E sa valutare i risultati anche in proporzione ai propri rapporti di forza alla propria capacità di convincere di mobilitare
Di mediare
E di spostare potere e consensi nella società questua è un sindacato
Un sindacato che riesce a cambiare le opinioni a mobilitare le coscienze e quindi a cambiare i rapporti di forza
Vedete è una delle cose più importanti che
Io considero veramente innovative nella storia politica di questo Paese e quindi noi stessi
Che come è noto facciamo politica
Sta nel fatto che un numero crescente di milioni di i cittadini e anche di lavoratori dipendenti
Non giudica più
Le sigle
E ascolta attenta mente guarda cerca di valutare di avere un'opinione infatti è l'opinione di farsi un giudizio vedendo che cosa concretamente i partiti ma anche i sindacati fa
Questa è la straordinaria
Possibilità opportunità lo straordinario cambiamento che è intervenuto nella nostra società
Finalmente
La cultura laica anche se così non viene percepita sta facendo proseliti a milioni
Questo è ciò che noi abbiamo davanti
Tutti i nuovi italiani
Cioè tutti i giovani
Non giudicano CGIL CISL UIL nel loro insieme o separatamente
Per quello che sono stati
Ci giudicano per quello che diciamo per quello che facciamo per i fatti che produciamo per i cambiamenti che siamo in grado di produrre
Questa è una cosa rischiosa
Sicuramente è scomoda
Ma è un eccezionale opportunità perché consente anche un sindacato come il nostro
A un sindacato come il nostro di spostare consensi di influire sull'opinione di milioni di persone e quindi di cambiare i rapporti di forza
E di ottenere risultati
Apparentemente impossibili
Apparentemente difficili
Se si guarda al passato
Ecco perché noi abbiamo delle grandi opportunità ecco perché la nostra capacità
Di costruire un Progetto
La nostra capacità di pro costruire una strategia una politica sindacale
Non è
Semplicemente uno sforzo che dobbiamo fare per avere un'identità
Come temo che altri cerchino di fare
L'ordine nostro sforzo di costruire un progetto di costruire una strategia di costruire la politica sindacale lo sforzo decisivo perché attraverso questo noi saremmo in grado sul serio di produrre cambiamenti
Di spostare il potere di far sì che le soluzioni che vengono prese dai poteri economici dei poteri politici vanno sempre di più nella direzione che noi vogliamo
Che sul serio riusciamo a concretamente a difendere gli interessi delle persone non era noi rappresentiamo questo lo sforzo diverso il maggiore che dobbiamo fare nei prossimi mesi nei prossimi anni
Proprio perché il giudizio
Di parte cospicua è sempre maggiore
Della dei lavoratori che ci guardano dipenderà da quale dalla qualità di queste pensieri di queste proposte della qualità aerostazioni vedete ne dico una conferma della di quanto io sia profondamente convinto di questo di questo fatto
Noi abbiamo molto più consenso
In certe realtà addirittura il doppio
Dei nostri iscritti
Gli iscritti a CGIL CISL UIL sono il frutto del lavoro della storia dell'ideologia i cinquant'anni non l'abbiamo fatti nessuno l'ha fatti dal Tosco l'anno scorso
I voti
Sono in parte frutto
Delle nostre storie
Ma in parte frutto di ciò che noi siamo e di ciò che noi diciamo di voler essere
Per questo i nostri consensi crescono perché noi abbiamo la forza di costruire un futuro che è molto migliore del nostro passato
Il c'è la possibilità concreta che su questo noi avremo consensi crescenti
Quindi noi dobbiamo avere questa responsabilità questa forza cominciare a discutere a definire una vera e propria piattaforma modesta
Temporalmente parlando sulle cose che dovremmo fare nei prossimi mesi
Ma ambiziosa rispetto al tipo di società che vogliamo poter costruire in questo Paese
Molti di voi hanno giustamente sostenuto
Che per
Costruire un progetto
Costruire una politica
Anche parlando di questioni di leggi di norme di contratti tipicamente sindacali
Bisogna vedere un'idea della società
Che si vuole costruire
Io penso che noi abbiamo sempre avuto un'idea della Società che vogliamo costruire
Aggiungo che oggi
In questo secolo che si è appena aperto
Le possibilità concrete
Che le nostri sogni le nostre ambizioni le nostre idee prevalgano siano condizioni molto migliori di quelle che abbiamo avuto nel passato
Per anni il movimento operaio
E nato
Perché
La contraddizione
Tra il capitale e lavoro era una contraddizione insopportabile
Perché le forme di accumulazione capitalistica
Sono sempre state forme che hanno prodotto gravissimi disastri sociali
Per milioni di persone hanno rappresentato
Lo sradicamento dalle loro radici cambiamenti del loro loro culture cambiamenti materiali
Sacrifici in certi Paesi anche sangue
Non di qualcuno ma di molti
E il sindacato è nato
Per cercare di ridurre questa contraddizione
Per cercare di difendere tutte le vittime
Di questo
Processo di accumulazione della ricchezza di produzione della ricchezza
E ci sono stati per molti tempo
Varie opinioni su come il movimento operaio il movimento sindacale avesse potuto risolvere questo problema ci sono state anche le grandi illusioni come è stato il comunismo
Che come tutte le grandi illusioni si è tramutato in una grande di tragedia pensando che
Nella guerra tra il capitale e lavoro non ci sarebbe stata nessun'altra soluzione
Se non quella della vittoria del lavoro sul capitale con lo sterminio dei capitalisti
Quella che si è dimostrata che è stata per una grande illusione che ha coinvolto milioni centinaia di milioni di di persone si è tramutata storicamente grandissima tragedia
Ma noi che apparteniamo ad un'altra storia un'altra cultura
Abbiamo sempre pensato che la cosa più importante cioè la nostra vera missione
I l'ammissione di tutti coloro che ci hanno preceduto
Era quella di far sì che le persone
Anche i lavoratori dipendenti diventassero degli uomini liberi
Bisognava liberarli dalla miseria
Dall'affanno
Dallo sfruttamento non solo materiale
Non liberali dallo sfruttamento del padrone che li faceva lavorare tanto e li pagava poco
Ma dal padrone che pensava di impadronirsi della propria della sua loro stessa vita
Bisognava liberarli da una condizione di lavorare la loro dignità di gli essere umani veniva messa in discussione
Che la cosa più importante era per noi fare una società di uomini liberi
Liberi Sempre
Anche dentro i posti di lavoro
La lotta per la libertà demodé politica per la democrazia politica per noi non è mai stata separata per la battaglia molto più difficile
Molto più lunga perché ci fosse anche una forma di democrazia economica
Che non è uno slogan di modernità
Buono per i Paesi socialdemocratici nordeuropei
Ho è una questione all'ordine del giorno per tutte le società democratiche in qualunque continente esse siano la democrazia
E quindi la libertà dei delle persone significa e l'equilibrio di potere in
Significa che ad ogni potere esiste un contropotere che impedisce a quel potere di diventare Dominioni
Non ci può essere in nessuna società democratica un potere incontrollato incontrollabile insindacabile
Noi oggi abbiamo di fronte a noi la possibilità di fare esattamente ciò non è sufficiente la democrazia politica cioè il fatto che ognuno di noi è libero di votare
E che ha un governo corrisponda uno opposizione che hai strumenti i diritti le possibilità di contrastare il potere politico legittimo
Maggioritario e di premio poter prepararsi alla sua successione eventuale no delle società
Del ventunesimo secolo questa forma di democrazia essenziale non è più sufficiente occorre che i cittadini
Diventino tali anche nei posti di lavoro e che quindi anche dei posti di lavoro non ci siano dei sudditi
Ci siano delle persone in grado di essere ne messe nelle condizioni di discutere di verificare di valutare
Se le scelte che le imprese fanno sono scelte che vanno negli interessi della società e dei propri dipendenti non solo negli interessi degli azionisti
Qual è il sito è una questione fondamentale
Non è una moda culturale
Non è come si può dire una specie di come spesso viene vissuta
E rappresentare
Di carta d'identità di un'organizzazione
Cioè noi siamo per la democrazia economica
è una bellissima utopia
Fa parte della nostra elaborazione culturale e quant'altro no
Guardate che noi stiamo affrontando magari lo abbiamo fatto troppo presto come spesso ci è capitato ma noi stiamo affrontando uno dei temi fondamentali per là sopra
Immensa delle società democratiche nei prossimi secoli
Le società democratiche o diventano sul serio delle società avverte
Democratiche fino in fondo che consentano di
Per far percepire ai propri cittadini gli esseri di cittadini anche quando fanno a lavorare
Oppure la loro sopravvivenza a questo modello limpidi di democrazia liberale rischierà di essere messo fortemente in discussione
Perché abbiamo gli effetti politici non solo sociali o ed economici della globalizzazione
Le società devono essere capace di includere non di escludere
Includere significa essere soci l'avverte che diffondono i voti di
Il potere deve essere diffuso
Perché se non c'è diffusione dei poderi per un po'di tempo basta apparentemente basta
Dare un po'più di pane
Ma le società ricche come le nostre
Non è una questione solo di redistribuzione di reddito è una questione di redistribuzione del potere la democrazia non è solo un fatto
Di come abbiamo finalmente un fisco giusto e come attraverso gli strumenti democratici si faccia una opera di redistribuzione
Equa delle risorse del Paese
Questo era buono
Quando i bisogni erano primari le società opulente le società ricche
Devono essere delle società democratiche nelle società democratiche il potere deve essere diffuso
E deve essere diffuso e tutti i cittadini e tutte le persone non devono sentirsi escluse devono avere la chiara percezione che questo
Potere è disponibile che basta potersi organizzare per poterlo esercitare e che quindi si possono influire sui destini sulle decisioni del sistema imprenditoriale
Questo è uno dei nostre
Più importanti scoprì nei prossimi anni e guardate che apparentemente può sembrare
Una rinnovata utopia
Ma i modelli sociali che noi abbiamo davanti i anche i modelli economici saranno modelli che funzioneranno solo se fossi fonderanno sulle persone
Noi abbiamo cercato di capire
Discutere dispiegare
Del perché abbiamo fatto questo slogan
Apparentemente
Andava bene cento anni fa anche cento anni fa
Ma solo apparentemente
La differenza tra
Tra noi e quelli che avrebbero potuto dire cento anni fa sta in questo
Che oggi e nel futuro
Il lavoro sul serio
E la cosa più importante delle società i le società devono imparare
Non noi che ovviamente lo abbiamo appreso da da sempre devono imparare che solo valorizzando il lavoro i lavoratori le società avranno un futuro
Il che la cosa più importante sono le persone solo risiede che la conoscenza quella che viene detto
Essere la la vera sfida la vera opportunità la vera in regia ancora illimitata
La conoscenza risiede nelle persone e nelle teste del cuore delle persone ecco perché le persone diventeranno sempre più importanti
Per questi motivi di ordine politico sociale e anche economico
La potenza di una nazione la potenza che economica si baserà si fonderà sul fatto che ci saranno ci milioni di cittadini di quella nazione che possedeva hanno conoscenza
Posti verranno diritti e avranno la certezza la percezione di poter utilizzare queste conoscenze questi diritti avendo voluto tutto tutte le catini
Che per sei pollici hanno tenuto inchiodato Juanito tenuto prigioniero le classi subalterne
Ecco perché noi siamo profondamente convinti
Che il nostro modello di società non è un modello di società
Che risponde solo alle esigenze di giustizia sociale
Quando noi affermiamo che è una società coesa l'unica forma di società competitiva
Affermiamo esattamente questo concetto
La possibilità di competere di accumulare ricchezza di produrre ricchezza di produrre servizi
Una illusione se si basa sulla esclusione dei propri cittadini o sull'inclusione di una minoranza
Tutte le politiche fiscali sociali economiche che essi fondato alla fine sull'idea sciocca
Oltre che Barbara
Ed è sciocca perché Barbara
Che in fondo dette società basta che sia che ci sia il consenso dei più forti dei più ricchi
E tutto funziona e la società si può farla funzionare è un'idea sciocca sciocca perché Barbara perché parte dall'idea che ci siano milioni di serbi
E che quindi si può fare una politica familiare per la famiglia
Che è familiare cioè aiuta solo di famiglie di Pau dei pochi
Ho una politica fiscale che come diceva
Prima li hanno
è una Puglia fiscale a vantaggio di pochi dei più ricchi che come noto solo che poi su Lippi isola minoranza
Queste sono politiche destinate a fallire
E falliranno più velocemente quanto più forte sarà la nostra lucidità e capacità di dimora strade l'infondatezza di inutilità evitando che queste politiche provocare un per lo sviluppo e per la stessa competitività della società
Quando noi ci battiamo per il Mezzogiorno
Quando noi ci battiamo del Mezzogiorno normalmente la cosa viene rappresentata così
Siccome i sindacati legittimamente svolgono il ruolo di sostenere le parti più deboli dalla società il Sud come nodo è più debole del de altre aree Società quindi il sindacato fa legittimamente un'opera di solidarietà
No perché molto spesso anche noi usiamo a sproposito certi termini
Questo non c'entra nulla
Col ciò che noi vogliamo fare noi vogliamo sviluppare il Mezzogiorno non perché per un sentimento di solidarietà
Perché se non si sviluppa il Mezzogiorno cioè sente le risorse che esistono lì non vengono messe in gioco
Non vengono messe in condizioni di contribuire il paese è più povero Noah rivolgeremo mai ad avere il tre per cento e quattro per cento di sviluppo se il Paese se pensiamo di Contri centra lo è meno in metà dell'area territoriale non escludendo venti milioni di cittadini
è un'idea sciocca razzista ma nel senso deteriore del termine razziste sciocca
Perché non è in grado di far funzionare questo Paese e allora quando sentiamo termini come o che appaiono delle sfide
Ma noi vogliamo modernizzare non di questo oggetti perché li conosciamo tutti
Noi vogliamo vederli Zare il sindacato
Non ha nessuna voglia di modernizzare c'ha paura conservatore noi vogliamo innovare noi siamo per lo sviluppo e il sindacato frena
Il sindacato ha paura pensa solo ai propri iscritti non è in grado di accettare una sfida
Noi non dobbiamo avere paura perché stanno dicendo delle sciocchezze noi abbiamo ragione noi siamo l'unica forza in questo Paese capace sul serio di avere un'idea di come si fa una società moderna di come sul serio si fa sì che questo Paese si sviluppi e la storia adesso lo ha sempre dimostrato suolo quando questa cultura politica è prevalsa il Paese ha fatto dei salti avanti quando questa cultura è stata abbattuta il Paese ha fatto dei passi indietro
Questo è la realtà
Con cui noi ci dobbiamo cimentare ecco perché non dobbiamo averi paura noi di gruppo dobbiamo preoccuparci ma non di avere paura di affrontare
Apertamente questi dibattiti questi discussioni questi confronti queste trattative
Non dobbiamo avere paura perché non è vero
Come spesso anche noi
Pensiamo di avere di fronte di noi dei giganti
Che hanno un grande potere sicuramente a un sacco di soldi
Però è l'unica cosa forse che hanno non dobbiamo avere paura
Perché noi abbiamo un modello di società che ha un modello di società che non risponde solo alla nostra
Al nostro recinto ai nostri iscritti non lo abbiamo mai fatto anzi degli ultimi anni siamo molto migliorati abbiamo sempre pensato in grande che cosa è stata la Poli eredi la concertazione se non un'idea grande
Ed è prevalsa Pertini era grande il perché era giusta
Anche se noi sappiamo
Che quella era un'idea di una minoranza
Oggi abbiamo la possibilità abbiamo la possibilità che non ci sono nemmeno le maggioranze precostituite
Che l'opinione pubblica ci guarda e ci giudica non sulla base di preconcetti
Questo è solo una minoranza ormai ci Giulio quelli nuovi ci giudicano per ciò che diciamo per quante credibile per quanto siamo convincenti per quanto siamo capaci di fare delle battaglie ecco perché non dobbiamo avere paura
E non dobbiamo nemmeno
Firma
E non dobbiamo
Nemmeno essere incerti
Vedete
Quando un una persona un
Cammina per una strada
Se non è convinta non sa
Qual è la meta che vuole raggiungere e non conosce nemmeno il percorso
Ha un atteggiamento come dire curioso si guarda ai lati della strada
Per vedere se da da destra o da sinistra
Può avere qualche punto di riferimento
Qualche suggerimento qualche indicazione su doveva andare Duso dove mettere il prossimo passo
Noi non siamo così
Noemi la strada la metà e la strada per arrivarci
La discutiamo
La verifichiamo
Siamo laici per questo ascoltiamo DCA ascoltiamo
Ma dopo dobbiamo essere convinti
Convinti che la strada che alla fine di tutto questo lungo percorso di Ungaro discussione elaborazione di aver assorbito tutti li contributi
Possibili quella strada che pensiamo che sia giusta la dobbiamo percorrere senza tentennamenti altrimenti la metà sarà sempre più lontana
Noi invece vogliamo essere un'organizzazione
Capace di pensare di progettare ma anche capace di camminare
E non dobbiamo guarda gettare troppo spesso lo sguardo a destra sinistra per capire se abbiamo la strada se stiamo facendo la strada giusta
Io penso che noi abbiamo bisogno quindi di fare
Un sindacato
Che abbia queste caratteristiche che abbia queste capacità
E che abbia anche questa forza
Noi dobbiamo fare un sindacato
Che guarda al futuro
Un sindacato che
In questo permettetemi un po'di presunzione
Un sindacato che riflettendo
Capisce che
Nei prossimi anni
IMI in Europa e di conseguenza anche in Italia
Ci saranno
Solo due culture
Che si confronteranno
Il liberismo e il riformismo
Dicevo nella relazione che noi siamo
Figli di un'organizzazione che ha avuto sempre coscienza che la sua cultura politica
è stata per il cinquant'anni che abbiamo alle spalle un'idea politica minoritaria anche se era la migliore
E infatti quando si affermava i risultati si sono visti
Adesso abbiamo un futuro
Nel quale
Il riformismo
La cultura politica
Che poteva fare
Che l'unica vera alternativa a una cultura di difficile importazione come quella del liberismo anglosassone del nostro continente ha un solo realistico avversario competitore siamo noi
Questo è il nostro futuro
Da questo credo che ne discende il fatto che noi non abbiamo un problema
Di ridisegnare un'identità di confermare un'identità di preoccuparci di avere un'identità
Questa è una battaglia che abbiamo vinto non so se solo del marito nostro per nella storia non ha nessunissima importanza
Ma questa è una battaglia che abbiamo vinto intorno a noi nel nostro campo
Nel campo che noi a cui noi apparteniamo
I appurino e a parte il remo
Nel nostro campo la unica Bur cultura che ci sarà starà alla nostra
Ecco perché questo è un problema che non ci dovremo più porre
Noi invece ci dovremmo porre un altro problema
Che è come questa cultura vince infine come si coniuga con i problemi che ci sono quotidianamente come sia in grado di declinare questa cultura
Come può fare un sindacato a far sì che questa cultura sia sul serio in grado di produrre delle politiche
Delle politiche buone delle politiche che siano in grado di essere vissute come tali
Dalle persone che vogliamo rappresentare
E questo retta e questo è il nostro scopo
Noi veniva detto abbiamo sacco di problemi di carattere organizzativo o quant'altro io credo che tutti questi problemi organizzativi che pure abbiamo un po'di burocratismo
Non trovi o efficienti come vorremmo e come dovremmo solo questioni che verranno tutte gradatamente lentamente risolte cercheremo di avvenuti Zare perché alla essere un'organizzazione significa anche quello lì in ordine
Di velocizzare i processi
Però
Dobbiamo avere un'idea guida su che cose un sindacato
Che cos'è lo strumento sindacale
Noi sappiamo fare bene il compito
Di difendere i nostri iscritti
Di difendere le persone che sappiamo organizzare quelle che sappiamo che conosciamo con le quali parliamo
E con le quali sappiamo come discutere
E conosciamo esattamente quali sono le loro idee le loro critiche i loro suggerimenti e sappiamo anche realisticamente bene cosa dobbiamo concretamente fare per rappresentarle
Ma in una società come quella che noi abbiamo e che avremo anche in futuro
Il pericolo più importante più minaccioso quel il rischio reale che noi abbiamo
E quello di avere uno strumento che non sia percepito cioè lo strumento sindacale l'organizzazione sindacale uno strumento percepito Cusi dalla maggioranza
Cioè da tutti tutte le persone lavoratori pensionati che stanno al di fuori
Noi abbiamo avuto una grande intuizione no il sindacato dei cittadini quest'idea della cittadinanza anche sui posti di lavoro
Però ci dobbiamo porre complemento un un problema ci sono milioni di persone che si sentono sole
Si sentono emarginate
Si sentono fuori
Escluse
E non sono solo i nuovi poveri
Gli immigrati
No sono persone insieme a noi che incontriamo tutti i nostri giorni anzi ci sono molti i nostri figli
Che hanno questa percezione
Di essere soli
Di non sapere di avere l'ansia l'angoscia
Di come si affrontano le sfide che vedono intravedono sul loro cammino come si trovò un lavoro come sia in grado di far sì che questo lavoro corrisponda più o meno alle loro aspettative al loro legittimo senso di autovalori trazione
Che gli consenta di costruire una vita
Che consideri gradevole
Una vita accettabile
Questo è il problema che noi abbiamo ed quello che io vedo è il fatto che voi gli ioni di queste persone non intravedono nel sindacato uno strumento utile
Per risolvere questi problemi
Questo un rischio mortale
Per un sindacato confederale
Per cui il sindacato che abbiamo declinato in questi tre giorni
Che sta nella società che alla forza di cambiarla
Noi prima
Di porci questi obiettivi dobbiamo risolvere questo problema
Il sindacato
Deve essere agli occhi di questi milioni di persone uno strumento magari uno strumento potente per non farli sentire soli
Noi non ci possiamo rinchiudere
Non ci possiamo rinchiudere dentro le nostre certezze INEA anche dentro la nostra forza
Noi dobbiamo avere un sindacato che sappia parlare che sia aperto che sia
In grado di assorbire e di rispondere di ascoltare di rado risposte a tutti questi nuovi italiani a tutti questi giovani
Che a differenza della propaganda
Non sono ostili al sindacato non è vero che sono degni Giovanni
Che vendono nell'individuo nell'individualismo
Nell'amico o nella famiglia l'unica forma di socializzazione
Se lo fanno i perché nessuno è in grado di offrirgli ed è una un livello di partecipazione di socializzazione e più grande
è un ripiego
è un atto non di disperazione perché spero che non siano tutti a questo livello ma è un atto di difesa
Cioè noi stiamo allevando milioni di persone che hanno un sentimento prevalente la paura il timore del futuro
Vedete una grande forza sociale come noi che si pone quegli obiettivi grandiosi che prima ho cercato semplicemente di riassumere
Si deve porre questo problema come un problema fondamentale discutere
Di come si organizza il mercato del lavoro
Di come si estendono delle certezze di come si estende le tutele sindacali
Di come il sindacato è uno strumento viene vissuto come tale uno strumento per ridurre le ansie per dare qualche certezza in più
Per ridurre la paura
Questo è un compito importante e decisivo a cui ci dobbiamo accingere
Nel mondo
Il sentimento fondamentale per dominare le persone e la paura
Non ci sono altri sentimenti più efficaci della paura per dominare le persone i popoli di singoli individui
Noi possiamo avere un progetto di liberazione di libertà divinità delle persone che rappresentiamo se non ci comprendiamo che dobbiamo essere un sindacato che riduce la paura perché solo questo riducendo le incertezze dimore la paura noi faremo un grande lavoro Noè sul serio allora potremmo dire di aver dato un grande contributo per ridare un po'contribuì agenziale perché la democrazia dei valori ai quali noi crediamo
Vincano
Ecco questo è ciò che noi dobbiamo fare
Se lo faremo come io credo che lo faremo
Noi non dobbiamo a nostra volta avere paura perché non ci sarà una società a sindacare
Non ci sarà un sindacato
Che sarà prigioniero
Del proprio orticello non ci sarà un sindacato ci ha timore di guardare a come sarà fra dieci anni perché pensavo teme
Che i giovani non entreranno le proprie figlie non sarà non lo faranno più forte perché accadrà esattamente il contrario
Ma come vedete
Non dipende nei dai giovani della Società anni dai nostri avversari dipende da noi la nostra forza la nostra laminazione sono gli elementi fondamentali il nostro coraggio per costruire il nostro futuro
Che sta tutto delle nostre mani e io credo che questa è un'organizzazione che sul serio costruirà un grande futuro
Grazie all'origine a nome del congresso
Ringraziando i delegati le delegate per il lavoro e per l'aiuto che ci hanno dato comunico che i lavori proseguono come abbiamo deciso e passa un attimo il microfono a Carmelo Barbagallo
Io vi prego
Gare delegati e cari delegati di darmi una mano
Per fare in modo che i nostri lavori proseguano rapidamente ed efficacemente
Quindi se ci accomodiamo
Vediamo se possiamo andare avanti
Così come avevamo deciso ad oltranza per arrivare alle conclusione dal nostro tredicesimo congresso
Allora
Io chiedo
A D'Ascenzi presidente dalla commissione elettorale di
Fare
Posizionare la Commissione per potere dei gesticolare i voti che verranno espressi sulle singole
Questione di apporre mo'dal punto di vista è stato