XIII Congresso Federale della UIL (presso il Centro Congressi Lingotto, 4 - 5 - 6 marzo 2002)

Poi la fuga
La UIL nella società del ventunesimo secolo
è tempo che un grande protagonista sociale quale il sindacato confederale
Che voglia conservare ed espandere la sua rappresentanza ed il suo ruolo politico metta in chiaro il problema del suo rapporto con i cambiamenti in atto nella società nella politica e nell'economia a partire da quelli che investono il lavoro
Ed è dalla coscienza di ciò che siamo dalle nostre radici che non vogliamo prescindere proprio ora che l'intera società sembra muoversi in modo più dinamico e libero
Crediamo ci sia oggi lo spazio per crescere come organizzazione serbando la memoria delle nostre origini non perdendo il senso del nostro futuro
Il problema principale rimane quello della qualità del processo di modernizzazione delle strutture della società
Dell'economia e dello Stato è innegabile che le forze liberiste abbiano posto una cospicua ipoteca sui processi di ristrutturazione dell'economia e della società
La riorganizzazione delle strutture dello Stato viene invocata non solo per provocarne un indispensabile sburocratizzazione per migliorarne l'efficienza per avvicinarla il più possibile ai cittadini
Ma anche per confutare il carattere universalistico del diritto
Partendo da simili premesse è possibile allestire una linea di efficace contrasto delle teorie liberiste solo se il sindacalismo confederale torna al più presto a guidare i processi di cambiamento e non ha subito ma per farlo efficacemente il sindacato confederale deve rompere ogni indugio deve forzare i limiti meramente difensivi sedici in cui spesso rinchiude la sua azione compromettersi se sa riserve con l'aspettativa di modernizzazione solo così esso rientra da protagonista nel processo dialettico tra società ed economia tra coesione sociale ed individuali tra localismo e globalizzazione
Tra democrazia ed efficienza dunque e la democrazia fondata sulla partecipazione attiva la sostanza stessa dell'efficienza in campo economico sociale e politico e non solo come formalismo normativo questa deve essere la sfida alta che il sindacalismo confederale pone a se stesso e dall'insieme della società così come è naturale la collocazione di un sindaco come il nostro nell'ambito della sinistra sociale cioè laddove viene riconosciuto il valore della solidarietà e della partecipazione
L'attuale fase della globalizzazione sembra evidenziare un divario sempre più ampio tra le condizioni sociali e le opportunità offerte ai popoli del pianeta le nuove tecnologie dell'informatica se da un lato garantiscono nuove forme di sviluppo ricchezza e stabilità dall'altro sembrano generare tensioni e squilibri sociali nazionali e sovranazionali che finiscono per coinvolgere i diversi soggetti delle relazioni internazionali
Il mondo si sta modificando con un ritmo mai conosciuto potere e ricchezza si fondano sempre più sulle conoscenze e non più solo sul possesso dei beni tradizionali gli Stati che non si adeguano implode uno o esplodono come già avvenuto per la Jugoslavia e l'Unione Sovietica e come forse sta già avvenendo in Indonesia India russo il sindacato dovrebbe accertarne la sfida cercando di comprendere e non solo di percepire il senso del cambiamento in atto per provare ad interpretarlo garantendo nuove forme di tutela e sicurezza per i soggetti che rappresenta per quelli in particolare i giovani donne emigranti ai quali vuole offrire forme anche innovative di rappresentanza
La UIL e il sindacato mondiale
La Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi deve divenire lo strumento primo di rappresentanza rivendicazione delle istanze dei lavoratori del mondo nei confronti dell'ONU del Fondo monetario internazionale
Della banca mondiale così come dell'OCSE e dell'OIM e delle istituzioni politiche sovranazionali
Per il raggiungimento di un tale obiettivo è fondamentale il rapporto e la collaborazione con le organizzazioni regionali dei Paesi industrializzati con i paesi in via di sviluppo i Paesi sottosviluppati
La Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi dovrà mantenere un costante confronto con l'OMC il Fondo Monetario Internazionale e la Banca mondiale soprattutto per le politiche di sviluppo in Africa e nelle zone di povertà del mondo per governare la globalizzazione e diffondere la democrazia
Globalizzazione europea e moneta unica
Con la sottoscrizione dell'atto unico europeo del mille novecentottantasei inizia il percorso che porterà al Trattato di Maastricht del mille novecentonovantuno che ha definito i tempi e le modalità di realizzazione dell'euro
Molti i temi del dibattito di politica economica dell'Unione Europea sono proprio legati alla nuova situazione che vede di fatto la presenza di tre aree valutarie forti in grado di modificare sostanzialmente gli equilibri internazionali
L'area del dollaro l'euro e l'area dello yen
Democrazia economica e forme di partecipazione
Poter utilizzare l'euro quale moneta nella quale stipulare i contratti internazionali ha molti vantaggi Isola all'Unione Europea dagli sciocca derivanti dall'andamento dell'economia degli Stati Uniti in termini di rivalutazione del dollaro
Riduce i movimenti di capitali speculativi sui futures delle materie prime in dollari elimina gran parte dell'inflazione importata e libera risorse per le politiche fiscali espansive all'interno dell'Unione Europea
Vista la leadership degli Stati Uniti una soluzione peraltro possibile senza innescare conflitti è quella di promuovere una stabilizzazione concertata del cambio tra Euro e dollaro che possa preludere ad un nuovo sistema monetario internazionale di cambi stabili tra le principali valute
L'aspetto principale del concetto di democrazia economica riguarda la partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali i contenuti fin qui definite dall'Unione Europea
Alla proprio modello sociale di riferimento sono d'altro canto divenuti patrimonio comune del movimento sindacale mondiale in particolare si tratta di promuovere la diffusione a livello mondiale dei comitati d'impresa di avere osservatori e delegazioni di lavoratori presso l'OMC
Di accrescere il ruolo del tu H verso l'OCSE di favorire la domanda di concertazione con il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale il ruolo della UIL non può essere quello di spettatore in un mondo del lavoro e del capitale che si globalizzato compito dell'organizzazione delle sue categorie e quello di difendere e diffondere il modello della concertazione e della partecipazione
Europa nuova frontiera della democrazia
L'avanzamento del processo di costruzione europea deve costituire un'occasione un'opportunità per tutti i Paesi europei per fare avanzare anche il processo di democrazia economica e nell'interesse dei cittadini e delle forze di progresso
Per un sindacato europeo protagonista occorre dare a tutto il sindacato europeo gli strumenti che lo mettano in grado di raccogliere le sfide del cambiamento e che lo rendano capaci di rappresentare contemporaneamente
I nuovi soggetti del lavoro le nuove funzioni sia quelle maggiormente professionalizzate ed autonomia
Che quelle maggiormente penalizzate dallo sviluppo tecnologico
Qualità opportunità nel sistema paese il Mezzogiorno al centro dello sviluppo
Il sistema economico italiano figlio di un modello produttivo tradizionale risulta essere sempre meno competitivo
Il nostro Paese rischia di non cogliere le occasioni di sviluppo se non si avvia una lunga stagione di investimenti in nuove tecnologie formazione necessari a qualificare il nostro sistema economico spetta proprio al sindacato sviluppare e realizzare un cambiamento culturale una flessibilità organizzativa e di rappresentanza in grado di aprire un vero percorso di comunicazione
Si tratta di creare cioè un contatto tra vecchio e nuovo mondo del lavoro offrendo a questo diritti e nuove forme di tutela e di rappresentanza esaltando i valori della nostra storia e tradizione sindacale tale strategia va misurata a partire dal Mezzogiorno su cui occorre agire rapidamente
Nell'ambito di un rilancio della programmazione negoziata la sfida e quindi quella di trasformare il sud in una grande occasione di modernizzazione del nostro Paese
Pubblica amministrazione istruzione sanità Autonomie locali e innovazione contrattuale
Negli ultimi anni la pubblica amministrazione ha conosciuto una stagione di rinnovamento e di innovazione senza precedenti
La struttura organizzativa dello Stato è stata snellita dal decentramento amministrativo che ha dato agli enti locali nuove funzioni
Questi ultimi ne hanno cedute a loro volta esternalizzando molti servizi
La scuola ha vissuto un gran fermento di trasformazione l'autonomia la riforma dell'amministrazione centrale e periferica che ha trasferito alla Direzione regionale diverse competenze e responsabilità attribuite prima al ministero ed ai provveditorati agli studi la riforma dei cicli la trasformazione dei provveditorati
Ciò ha prodotto conseguentemente la necessità di mantenere una forte scuola pubblica ed un corpo insegnante sempre più qualificato valorizzandone la professionalità allo stesso modo le università hanno visto rafforzare la propria autonomia
Apre verso la riforma dei cicli di studio e della didattica
Le ASL sono state trasformate in vere e proprie aziende dovendo rispondere anche a criteri di concorrenzialità del mercato la stessa struttura del governo centrale è stata modificata e snellita
L'amministrazione diretta dello Stato è infatti il settore pubblica amministrazione nel quale il cambiamento ha inciso più profondamente
Positivo appare il mantenimento dell'unità nazionale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco dovuto all'energica azione del sindacato che ha contrastato il processo governativo di decentramento uno dei problemi più importanti con i quali il sindacato dovrà confrontarsi e quello relativo alla salvaguardia dei diritti universali
Garantiti soltanto da un sistema pubblico nazionale la volontà di accrescere sempre più le privatizzazioni dei servizi può produrre fenomeni di emarginazione sociale di povertà e di ulteriori sperequazioni tra cittadini e fra il nord e il sud del Paese
Il valore lavoro concertazione e contrattazione in un contesto economico produttivo in costante evoluzione noi ritorniamo centrale il riconoscimento e la tutela del valore lavoro
La UIL ritiene che nell'attuale contesto che vede bassa inflazione e crescita della produttività ci siano le condizioni per un forte rilancio delle politiche salariali che premino il lavoro e la ridistribuzione della ricchezza
A tal proposito la UIL ritiene che una svolta nella politica economica ed industriale del nostro Paese autenticamente concertativa
Deve mettere al centro della sua azione cinque obiettivi il valore del lavoro sia quello stabile che quello flessibile una lotta ancora più determinata all'evasione fiscale e all'elusione contributiva in ciò proseguendo l'azione positiva avviata in questi anni
La trasformazione di una parte del cuneo fiscale in spazi di contrattazione un'ampia defiscalizzazione dei salari più bassi insieme a misure di incentivazione all'emersione del lavoro nero la ridistribuzione della ricchezza valorizzando i risultati della contrattazione di secondo livello
Realizzare tali obiettivi la UIL senza che il sindacalismo confederale deve ridefinire un nuovo patto in grado di riqualificare i contenuti della politica dei redditi della concertazione e della partecipazione
Nuove regole e prospettiva unitaria sulla base di questi principi e valori va impostata la discussione sull'affermazione di un'organizzazione dello Stato unitario basata su un sistema federale che a partire dalla riforma fiscale garantisca il diritto dovere alla cittadinanza sociale dei lavoratori nella sua più corretta accezione il federalismo fiscale non è la negazione del solidarismo come invece sembra venir talora concepito
L'interpretazione della UIL è quella che vede nella redistribuzione delle risorse forme di garanzia per tutti i cittadini senza discriminazioni di appartenenza geografica né di dialetto parlato
Abbiamo la ragionevole ambizione di immaginare un modello di società su cui invitare la CISL e la CGIL ad una riflessione
Per riaprire in modo serio e concreto il tema dell'unità
C'è insomma anche tra le organizzazioni la necessità di ridefinire un patto nuove regole e certezze rispetto alle decisioni che coinvolgono l'insieme dei lavoratori
Su questo terreno siamo stati e saremo sempre pronti alla costruzione di un sindacato unitario pluralista e rispettoso delle diverse identità
E con orgoglio ed emozione che mi accingo ad aprire questa già
E con orgoglio ed emozione che mi accingo ad aprire questa giornata di lavori congressuali
Sono la giovani iscritta e per conseguenza di recente ma convinta militanza
Il mio ingresso nel mondo del lavoro è stata complessa faticoso
Per anni sono passata da un contratto a termine all'altro e sempre a part-time
Ora finalmente un contratto a tempo indeterminato
Mi sono iscritta la UIL quando ancora aveva un lavoro a termine
Pregando l'organizzazione di inviare la delega di iscrizione all'azienda dopo l'eventuale mio passaggio a tempo indeterminato per evitarne impedimenti pur volendomi contare già nelle file dell'organizzazione
Voglio testimoniare la mia storia testimoniati è falsa l'indifferenza dei giovani verso l'associazionismo sociale e il precariato unito alla primaria esigenza di ottenere qualche certezza per il futuro che consegna il giovane all'imprenditore impedendogli di esigere diritti ed esercitare le libertà democratiche
Appoggi in pieno per questi motivi la fermezza nella UIL nel dichiarare intangibile l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Con la stessa fermezza e per gli stessi motivi occorre contenere alle reali esigenze di lavoro precario o quel lavoro precario che disconosce i diritti libertà e che rimette gran parte dei destini delle persone nelle mani di altre persone
In un rapporto di incivile sudditanza
L'equivalenza tra lo lo sviluppo è diritti tutele benessere collettivo libertà dignità e l'obiettivo la flessibilità è un'altra cosa
Mi sono iscritta alla Wind non per ragioni ascrivibile alla storia ma perché oggi credo sia l'organizzazione culturalmente più attrezzata per cogliere tale obiettivo
L'organizzazione più libera da condizionamenti e suggestioni politiche e quindi la più votata ad agire però obiettivi esclusivamente sociali
L'organizzazione più attenta alla persona con l'idea che la collettività non sia un soggetto in Saint ma la risultanza di un insieme di singoli soggetti
Io in questa organizzazione mi sento a mio agio partecipò discuto liberamente mai mi sono stata progettata nel pensiero e nell'azione questo l'organizzazione e la sento mia
Quindi recuperando la mia prima emozione che per tutta la vita ricorderò con orgoglio approvi i lavori congressuali della UIL la mia organizzazione
Un pezzo importante giornata chiamando la presidenza del tredicesimo congresso della UIL Luigi Angeletti segretario generale della UIL
Musiche Adriano segretario generale aggiunto
Barbagallo Carmelo segretario organizzativo
Campana Carlo Fabio segretario confederale
Foccillo Antonio segretario confederale
Noi Guglielmo segretario confederale
Lotito Franco segretario confederale
Pirani Paolon segretario confederale
Santini Lamberto segretario confederale
Bene senesi Donatella segretaria confederale
Rossetto Giorgio Segretario Generale UIL Piemonte
Taran ante Rocco tesoriera
Cofferati Sergio segretario generale CGIL
Pezzotta Savino segretario regionale CISL
Miniati Silvano Segretario Generale UIL pensionati
Fiordaliso Carlo Segretario Generale UIL Fpl
Mantegazza Stefano segretario generale è un William
Galbusera Walter Segretario Generale UIL Lombardia
Pugliese Aldo segretario generale UIL Puglia
Merloni Dennis il segretario generale è un vile Emilia Romagna
Bellissimi Anna cheerleading iscritte immigrata
Affidiamo la presidenza effettiva ad Adriano Musi
Un uomo un uno
Uno avevamo
Uno
Un
Un
Del
Però
Nuovo
Delle tematiche legate
Prevede la più degli altri
Privilegiate
Pregiati
Da legati delegate grazie di essere qui grazie a tutti i delegati a tutte le regate grazie agli invitati alle invitate grazie ai nostri ospiti che ci hanno voluto onorare con la loro presenza
Sono ospiti era di rappresentanza delle istituzioni in rappresentanza dei partiti e fondazioni in rappresentanza delle organizzazioni sindacali ed ebrei coriali prime fra tutte i nostri colleghi di CGIL e CISL
Insieme alloro vogliamo ringraziare le delegazioni estere che sono presenti insieme conducono corri settantasette rappresentanti esterni di sindacati esteri in rappresentanza di cinquantasei Paesi
Abbiamo con noi inoltre i segretari generali della Confederazione europea dei sindacati della Conf
Della Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi del tu anche inoltre ventuno delegazioni di ambasciate ed enti degli Stati esteri
Aprendo il nostro tredicesimo congresso proprio oggi non possiamo non riandare con la memoria ai nostri cinquantadue anni di storia
Il nostro primo congresso recitava nei loro slogan così un sindacato indipendente nell'azione democratico nel modo socialista nei fini
La programmazione la democrazia economica la partecipazione la triangolarità sono state le nostre proposte
Un sindacato soggetto politico che si fa carico non solo degli interessi corporativi ma dell'interesse generale il nostro manifesto L'Unità dei lavoratori l'obiettivo irrinunciabile
E da oggi a cinquantadue anni dal nostro primo giorno di vita
Sono più rapidi cambiamenti dell'economia ma i suoi vantaggi hanno un prezzo più incertezza più dice uguaglianza più selezione una concorrenza più accese
E le risposte dipendono dai valori che è una società professa dalla importanza che si attribuisce alla solidarietà alla prosperità e dalla tradizione
Ma a mano che la cultura curò le sue risposte a queste domande la Società crea la sua versione del mercato
Come possiamo raccogliere i vantaggi la nuova economia impedendone al contempo gli eccessi e annullandone le ingiustizie
Stanno voi
Al nostro congresso
Discutere su quali combinazioni dinamismo economico e pace sociale vogliamo per noi stessi per le nostre famiglie per la nostra società
E sulle scelte pubbliche che dobbiamo sollecitare per raggiungere questo equilibrio
Qual è il giusto criterio di valutazione del sul sesso nell'era delle grandi opportunità
Noi non possiamo essere semplici strumenti della nuova economia schiavi delle sue tendenze tecnologiche
Come lavoratori e cittadini abbiamo il potere di corregge a Nuova Economia perché risponda ai nostri desideri determinando così la forma di civiltà ogni società ha l'obbligo di fare queste scelte le famiglie le collettività funzionano secondo queste scelte i cittadini
I cittadini e lavoratori bilanciano le loro vite sulla base di queste scelte
E attraverso di loro che una società definisce se stesse
Le scelte in un modo o nell'altro si faranno non possono essere evitate il punto essere faremo insieme concertando e responsabilizzando istituzioni ed associazioni rappresentative alla luce del sole
O se invece ci dibatteremo da soli al buio
Robert Reich il ministro del lavoro dell'amministrazione Clinton visto che in molti utilizzano i riferimenti americani amava affermare durante il suo mandato
Il valore della nostra vita non si identifica con il nostro patrimonio
La società è una cosa diversa dal prodotto interno lordo possiamo se vogliamo portare per una vita più piena ed equilibrata così come più equilibrata può essere una scelta in cui viviamo
La domanda è lo vogliamo davvero
E la risposta sta noi darla in questo congresso
Ed ora prima di dare la parola al primo degli interventi previsti vi leggo il messaggio eccome UIL nel nostro tredicesimo Congresso vogliamo mandare al Presidente della Repubblica
Signor presidente il congresso della UIL si celebra in un momento storico per il nostro Paese per l'Europa tutta dopodiché giorno lei euro e la nuova ed unica moneta per i dodici Paesi del Vecchio Continente
E oggi l'idea di un'Europa unita assume un valore concreta e trovo il riferimento tangibile per oltre trecento milioni di cittadini
Siamo davvero ad una svolta decisiva dunque destinata ad avere ripercussioni sulla nostra quotidianità
E a influenzare positivamente il processo di sviluppo di modernizzazione dell'economia e della società
Siamo certi per altri che raggiungimento di questo obiettivo alla cui realizzazione signor Presidente lei ha dato un decisivo contributo non costituisca un punto di arrivo conclusivo
L'Europa non è solo una realtà economica e finanziaria nell'adozione di una moneta unica può costituire da sola l'elemento aggregante dei popoli culture l'esperienza tra loro talvolta molto diversi
Tanta strada ancora occorre fare non sono né la direzione dell'unità politica ma anche e forse soprattutto lungo il cammino per un'Europa sociale basata sul lavoro che nonostante gli impegni di Maastricht stenta ancora a decollare
Noi crediamo che il lavoro sia il motore dello sviluppo e che una società che non si fondi su di esso sia destinata a frantumarsi a non esistere
Questo principio signor Presidente e suggellato proprio nel primo articolo dalla Costituzione italiana in cui i padri fondatori hanno scolpito a chiare lettere che la nostra Repubblica è una Repubblica fondata sul lavoro
Ebbene la UIL continua a credere autoritari questo principio inteso come elemento fondante dinamico del vivere civile
Al centro della nostra attenzione dei nostri impegni deve perciò esserci il valore del lavoro quale elemento di esaltazione aridità dalla persona e quale fatture per la crescita e l'armonizzazione del Paese
Da queste basi bisogna partire per costruire un'Europa che faccia del sociale il suo riferimento principale di aggregazione
La UIL così come l'intera nazione tutta signor Presidente lei riconosce i meriti di un'azione incisiva e di un impegno convinto lungo la strada che ha condotto alla scelta europeista e che si è concretizzata con l'adozione dell'euro
Ora tutti i delegati e le delegate di questa organizzazione sindacale fanno appello la sua comprovata sensibilità affinché la continua ad adoperarsi per il consolidamento di quel processo e per la conseguente costruzione di un modello sociale giusto ed efficiente basato sulla valorizzazione del lavoro
Perché ciò si realizzi a partire dai singoli Stati membri dell'Unione occorre però una condizione essenziale il consenso e la partecipazione lei signor Presidente è considerata a ragion veduta uno dei padri nobili della concertazione
Proprio questa politica condivisa per lungo tempo dalla stragrande maggioranza degli attori sociali ed economici del nostro Paese ha costituito uno dei pilastri su cui si è andata costruendo la stessa scelta dell'euro
Ebbene la politica della concertazione ancora attualissima perché essa oggi può e deve rappresentare lo strumento con cui costruire lo sviluppo e la polverizzazione del Paese
Senza dialogo senza consenso sociale non c'è crescita non c'è futuro e se noi tendiamo a essere in Europa un Paese capace di reggere vince la competizione con le economie forti dobbiamo recuperare e rivitalizzare proprio quei valori
Bisogna coinvolgere il mondo del lavoro e bisogna investire sul lavoro se vogliamo che il nostro sia un Paese solido in grado di restare roba a pieno titolo
Non è solo ospizio questo per la guida un impegno è un impegno che i delegati e le delegata di questa organizzazione sindacale intendono assumere come obiettivo dalla propria azione rivendicazione sindacale con questo spirito i delegati al tredicesimo congresso della UIL le rivolgono i più cordiali saluti
Ed ora il primo dei degli interventi previsti siamo ospiti della città di Torino in questa bella struttura e crediamo che sia doveroso
Potere sentire il saluto che volevo già tutti i delegati Giorgio Rossetto segretario generale della UIL Piemonte
Autorità gentili ospiti carissimi amici congressisti
Mio gradito compito trasmettervi un caloroso benvenuto della UIL Piemonte al tredicesimo congresso confederale
Il Lingotto una struttura bellissima in progressiva evoluzione riporta alla memoria una stagione intensa Della sua nostra storia sindacale e della storia sociale di questo Paese
Dentro queste mura tempio della produzione si è sviluppato un intero periodo storico
E si sono manifestati i primi elementi di quella modernità con cui ancora oggi stiamo facendo i conti
Oggi come ieri questo luogo testimonia in modo esemplare il lavoro
Il valore del lavoro e la necessità di difenderne la sua dignità sue garanzie come gli avvenimenti che incalzano in questi giorni stanno a dimostrare
Il futuro sta nella nostra capacità e in quelle dell'intero sistema Piemonte
Di cogliere le opportunità che derivano dalle profonde trasformazioni in corso finalizzando le verso un nuovo percorso di diversificazione di sviluppo all'interno della modernità tecnologica ed economica nazionale
Ed internazionale
A distanza di venti anni questo processo è ancora in atto e si manifestano a intermittenza forti contraddizioni
La cancellazione del Salone dell'auto non apre soltanto un buco nel calendario delle manifestazioni e fiere
Ma è la spia del profondo malessere di immagine di sostanza che investe nel settore dell'automobile e del suo indotto
A ciò si accompagnano scelte negative emblematiche
Come quella della Telecom di trasferire a Milano la sede legale del gruppo e la preoccupazione antica per le sorti del Centro regionale di produzione RAI
Voglio dire che in questo contesto risulta incomprensibile
E colpevole il silenzio della FIAT e troppo debole la voce che sia elevata dalla città e dalle istituzioni
Mi sembra infatti molto riduttivo lo slogan corrente Torino non guardi a cosa perduto ma che cosa gli rimane
Il nostro vuole essere un invito all'intero sistema piemontese sul piano industriale politico-sindacale
A sapersi inserire in modo coeso e duraturo all'interno dei velocissimi processi di riorganizzazione riallocazione dell'impresa per cogliere interessanti opportunità produttive e occupazionali
La nostra comunità
Deve sapere rispondere in tempo reale
Alle nuove sfide
In sette nei processi di internazionalizzazione e globalizzazione dei mercati dotandosi di tutti quegli strumenti di accompagnamento infrastrutture
Politiche formative e di ricerca supporti fiscali che la portata di questi processi richiede
La rapidità e la qualità di questa risposta e altre sei funzionale alla competizione permanente esercitata
Dalle aree transfrontalieri francesi nei confronti del nostro territorio
La capacità di attrarre allocazione di impresa e di Investimenti da poche ore da pochi giorni sventola sul Palazzo Civico la bandiera olimpica del due mila sei
Queste saranno le prime Olimpiadi della nuova Europa
Torino e il Piemonte hanno il compito e l'opportunità di progettare una parte importante del loro futuro di sviluppo e di nuovo occupazione costruendo tutti i presupposti per una crescita con un respiro che sappia andare oltre la cultura dell'evento
E metta stabilmente in relazione una città una regione con il resto d'Europa così come hanno saputo fare altre grandi metropoli europee
L'evento olimpico la realizzazione delle grandi opere l'apertura oggi spesso dei cantieri per l'alta velocità l'impiego di decine di migliaia di lavoratori tra cui molti extracomunitari
Richiama il sindacato le parti sociali
E le istituzioni ha un ruolo concertativo e di governo di tutti i fenomeni e strumenti normativi e contrattuali connessi
Occorre garantire in senso lato il massimo di trasparenza e legalità
Sicurezza contro gli infortuni
Tutela sui diritti e sugli orari di lavoro e sul salario un sistema formativo mirato alle esigenze professionali delle persone dell'impresa carissimi amici gentili ospiti questo palcoscenico questa platea la presenza delle autorità locali e nazionali
Ci offrono l'opportunità di fare un consuntivo purtroppo assai avaro di risultati delle prime prove di federalismo in Piemonte
Il piano socio sanitario regionale
La legge sul diritto allo studio gli aumenti indiscriminati delle tariffe anche a livello comunale
Trasmettono un messaggio federalista punitivo e inquietante
Nel metodo il rifiuto di riconoscere il sindacato quale legittimo rappresentante e portatore di interessi generali dei lavoratori e dei cittadini sul territorio
Nel merito il rischio di abbassare oltre la soglia di guardia
Dei livelli di i livelli di tutela i livelli di prevenzione di assistenza particolarmente nei confronti dei soggetti più deboli
In Piemonte
L'attualità emergente di questi temi
Nel Paese il tentativo di Governo e Confindustria di alienare o ridurre i diritti contrattuali e civili delle persone
Richiedono che il buon senso prevalga nelle nostre controparti
E prevalga nel sindacato L'Unità e lo spirito di servizio verso i lavoratori che rappresentiamo
Il sedici marzo sarà per la UIL del Piemonte
Era progressivamente se sarà necessario fino allo sciopero generale
L'identità dalla nostra organizzazione
L'originalità della nostra proposta stanno nella naturale coincidenza
Con gli interessi
Del lavoro
Ho fiducia che il nostro congresso cari amici e compagni gentili ospiti saprà trasmettere all'intero mondo del lavoro il nostro alto messaggio
Più valore al lavoro
Più un valore ai diritti diamo più valore cari amici e compagni al mezzo secolo di storia di cultura laico socialista e di rotte dell'Unione italiana del lavoro
Buon congresso buona permanenza a Torino a tutti voi un fraterno abbraccio
Grazie a Giorgio da tutti i compagni dalla struttura del della UIL di Torino e del Piemonte che hanno organizzato questa accoglienza e questa giornate di intenso lavoro per il congresso li ringraziamo
Fin d'ora e ora diamo la parola alle istituzioni
Sergio Chiamparino sindaco di Torino non può vedere questa mattina per impegni istituzionali ma ha preferito non delegare ci tiene ad essere con voi e quindi sarà qui oggi pomeriggio per portarci il suo saluto il saluto della città
Il saluto invece della Regione che ci ospita della regione chi serie di Torino ce lo porta l'assessore al lavoro della Regione Piemonte lo assessore Gilberto Pichetto Fratin accudiamo lettere la parola
Un grazie
A nome del presidente giunta regionale Presidente della conferenza delle regioni italiane onorevole Enzo Ghigo saluto tutti i congressisti
Le autorità presenti e porto l'augurio di buon lavoro questo congresso che si inserisce nell'ambito di un grande dibattito nazionale che vede da un lato il cambiamento di quello che è il nostro modello di Stato vede il cambiamento della nostra Costituzione le prime prove di equilibrio tra le regioni e lo Stato centrale con un grande impegno da parte del governo nazionale e da parte regioni nel provare i meccanismi che le forme più opportune più confacenti
Creare le condizioni affinché questo Paese posso affacciarsi al futuro con la speranza di una continua e grande crescita
E con naturalmente i meccanismi più adeguati a un'economia che stare bollendo in una realtà come la regione Piemonte che può dire di avere un quarto del protocollo prodotto interno lordo destinato le esportazioni
E quindi al di là del dibattito globalizzazione o globalizzazione può dire che un quarto delle proprie condizioni di benessere
Ed è la diminuzione dei tassi di disoccupazione al di sotto del cinque per cento sono legati comunque ha un rapporto con il mondo all'internazionalizzazione o globalizzazione che sia e che questo è il percorso con la capacità naturalmente di innovare continuamente di essere più moderni di essere all'avanguardia delle infrastrutture e ed auguro azione proprio questa mattina concomitante con questo congresso della prima rata di alta capacità Torino-Milano con la presenza del presidente Berlusconi alla quale partecipò anche il presidente Ghigo sindaco Chiamparino né prova significa darsi tutte le condizioni perché la nostra economia possa davvero affrontare quelle che sono i nuovi mercati anche al legati al tutto fuorché le armi dell'Unione Europea contro le condizioni migliori per vincere e queste condizione migliore sono date anche dalla o la creazione queste condizioni migliori sono date anche dalla velocità con cui noi riusciremo ad adeguare i nostri meccanismi nostre meccanismi di rapporto i nostri meccanismi di relazione ma anche dalla nostra capacità nel creare le condizioni migliori di
Mercato del lavoro nel creare né le condizioni migliori di rapporto con il fattore umano la tecnologia l'internazionalizzazione
I meccanismi tecnici e giuridici
Passano in second'ordine rispetto a quella che una grande necessità che ebbe in questo Paese è quello di farà crescere culturalmente il Paese e il passaggio della crescita culturale significa una crescita
Con un nuovo modello di istruzione significa una crescita con un nuovo modello di formazione significa riuscire a creare una forza lavoro ma una forza della gente quindi dei consumatori in grado di accompagnare continua mentre quello che il cambiamento che stiamo vivendo e la velocità di cambiamento che stiamo vivendo
Il confronto con il Governo e con le parti sociali anche sull'esperienza che le regioni dal novantasette vivono di mediazione detti ruolo attivo comunque in quella che è la politica
Del del lavoro e ed ora anche con competenze molto maggiore nella nella politica industriale e concorrenti e di concorrenza nella degli altri settori ci pongono in prima fila nella responsabilità di cambiare questo Paese di aver reggente con maggiore competenze dia vere un rapporto più forte più moderno più flessibile anche del sistema del lavoro ma che questa flessibilità
Sia quello che la grande forza dell'Europa dobbiam parlare d'Europa nei confronti del resto del mondo la grande forza dall'Europa nei confronti del del resto del mondo è il non venir meno a quelli che sono i valori e le conquiste sociali che caratterizzano questi territori negli ultimi due almeno a partire dagli ultimi due secoli e questo che Torino che anche culla del confronto e delle crescite anche contrattuali tra le parti sociali
Spero sia foriera di buoni auspici per il vostro congresso e quindi per un un sereno e serio dibattito che crea il tutte le condizioni per debba e crede basi per un futuro di rapporti forte nell'interesse della realtà nazionale grazie buon lavoro
Ringraziamo l'assessore lo preghiamo di Ostenda ringraziamento anche al Presidente della regione dico per i suoi saluti dell'ospitalità fiduciosi anche la continuazione di questo rapporto positivo con la realtà sindacale piemontese
Ora abbiamo altri due interventi altrettanto significativi per la UIL per il suo impegno in Europa e all'interno del sindacato internazionale
Il primo dei gli interventi accogliamo volentieri è quello del ministro del lavoro svedese la signora Mona sale in che ha svolto
Lei ha svolto un ruolo importante durante la prima presidenza dell'europea da parte della Svezia per sostenere le politiche sociali
E dell'occupazione che stanno a cuore al sindacato oltre che un esempio concreto nel suo impegno politico e sociale
Crediamo che con il suo contributo sia anche fondamentale il ruolo che emerge da quel Paese rispetto alle pari opportunità altrettanto importante è fondamentale
Diamo volentieri la parola a lei per il suo contributo sui temi del lavoro europeo del sociale europeo
E anche grazie
Album live triste a questo punto desidero dire che sono molto orgogliosa di poter essere qui oggi
Per mostrare solidarietà voi nelle vostre notte
Quindi più posti di lavoro e migliori posti di lavoro
Queste sono parole che nel modo migliore descrivono la mia visione dell'occupazione e delle politiche sociali europee future
Quindi abbiamo bisogno di posti di lavoro
Ma non abbiamo semplicemente bisogno di posti di lavoro abbiamo bisogno di più persone che lavorino i posti di lavoro migliore
Quindi è un diritto di ogni persona guadagnarsi la vita quindi contribuire con il proprio lavoro e le proprie conoscenze
In una vita attiva che sviluppi stimoli piuttosto che stanchi e per qualità del lavoro che cosa intendo intendo dire creare un buon ambiente lavorativo per tutti incluse pari opportunità per i disabili
Uguaglianza fra i sessi
L'organizzazione del lavoro che sia buone flessibile
E quindi una migliore riconciliazione fra dritta personale e lavorativa apprendimento continuo sicurezza sul posto di lavoro coinvolgimento dei dipendenti e diversità nella vita attiva la Europa ha una popolazione che invecchia e quindi ci troviamo di fronte alla sfida di ordine demografico e il numero di coloro che vanno in pensione continua ad aumentare e entro il due mila dieci
La percentuale della popolazione attiva incomincerà a diminuire
E quindi questo commenterà la pressione sulle pensioni sull'assistenza sanitaria
E anche la cura che deve essere data agli anziani
Ma dobbiamo ricordare il motivo per cui questo un problema una popolazione che invecchia che cosa significa significa che viviamo più a lungo e questo è positivo
Ma anche se nel contempo mi chiama la luce meno bambini a quel posto punto escludiamo più a lungo
E andiamo in pensione prima allora ci sarà un problema un problema per noi che vogliamo
Tutelare lo stato assistenziale
La qualità sul posto di lavoro è una delle aree politiche fondamentali su cui ci dobbiamo concentrare
Proprio così come fate voi fa la vostra organizzazione oggi spesso si sente parlare e dire che bisogna passare dalla quali quanto qualità la quantità del lavoro e durante il periodo di chi passa espansione dell'occupazione è facile che ci si scordi della qualità e si cerchi quindi di creare posti di lavoro ad ogni costo e questo errato estremamente pericoloso
Quindi trovare un compromesso per la qualità veramente manca di segnare il punto fondamentale
Per l'individuo è importante poter competere con competenze conoscenze e non attraverso l'abbassamento dei salari
I cambiamenti che riscontriamo nel nel mercato del lavoro adesso
Effettivamente potrebbero essere positivi e potrebbero essere riscontrati come delle opportunità e quindi potrebbero
Portare più lavoro all'individuo
Ma soltanto
Se facciamo di questo appunto un punto all'ordine del giorno in seno all'Unione Europea
Al tempo stesso
Dobbiamo dobbiamo affrontare altri problemi
Nuovi problemi come quello dello stress
E inoltre dobbiamo affrontare vecchi problemi come quelli dei il rumorosità sul posto di lavoro l'utilizzo di amianto che causano ancora tanti problemi tante malattie ai lavoratori di tutta Europa
Quindi una delle mie domande
E incardinati in flop l'influsso sul proprio lavoro è importante per gestire tutti questi problemi i lavoratori d'Europa hanno bisogno di più potere non meno potere
Impianti e in particolare
Vorrei sottolineare un aspetto importante della qualità sulla pure
Perché
Io sono una donna come potete vedere
Ho tre figli
Io ho lavorato per tutta la mia vita
Il diritto di mia figlia
Di non dover scegliere fra figli e lavoro
Deve essere qualcosa per cui tutti noi dobbiamo combattere
E
Se vogliamo
Che vi sia forza lavoro nel due mila ventidue allora devo dire
Che ci dovranno si dovranno fare figli oggi
Noi donne possiamo fare davvero molto
Ma non possiamo
Far nascere dei figli già di vent'anni e già competenti nel lavoro
Bisogna prima Farrar nascere e crescere i figli
Sono orgogliosa di essere stata coinvolta nell'adozione storie cartella direttiva su un'informazione consultazione
Sono stata contenta quando il Parlamento e Consiglio è solo hanno raggiunto un accordo su questo su questa norma perché è stata petto Tata
So che molti di voi pensano che questa direttiva
Non sia abbastanza estesa
Tuttavia
Vorrei dire una cosa
Per un mondo globale ci vogliono diritti globali dei lavoratori
Quindi l'informazione la consulenza di supporto sono solo l'inizio non sono la fine del percorso
Vorrei concludere
Con un quesito il più importante forse
Cioè il quesito che forse tutti i governi d'Europa i sindacati europei dovrebbero tenere in considerazione cioè la lotta contro il razzismo e la discriminazione
Nient'te fa più male di quanto non ci si riesce a inserire
Per come si è per quello che si è
Sì sì è neri se si è omosessuali
Se si è donne
Se si e disabili
Se si è troppo giovani se si è troppo vecchi
Chi è normale a questo punto
La democrazia richiede una lotta attiva contro tutte le strutture che diminuiscono il nostro valore in quanto esseri umani
E noi siamo diversi
Ecco perché il mercato del lavoro deve
Lavorare verso la diversità e contro la discriminazione
I sindacati europei possono fare di più
Anche i governi possono fare di più
Appunto tutte le entità gli enti possono fare di più le unioni europee nazionali
Quindi facciamo di più
Vorrei concludere con una cosa un po'difficile
E cioè cercando di raccontando la storia un po'divertente
è utile tante volte
A Albert Einstein era molto intelligente
Ma un po'confuso
Doveva sottoporre un esame i propri studenti
Sì
E ha consegnato le domande d'esame alla segretaria e che le avrebbe poi passate agli studenti
Ma la segretari subito tornata da lei cita in
Più dicendo professore
Ma
Queste sono le stesse domande che ha sottoposto gli studenti settimana scorsa
Non può fare lo stesso teste sulle stesse domande
Ma il professor Einstein rispose
Ho cambiato le risposte
Quindi
Vorrei terminare dicendo
Te
Gli europei
Di oggi hanno le stesse domande che avevano i nostri genitori voglio anch'io le stesse richieste vogliono lavoro vogliono giustizia solidarietà
Dobbiamo fornire nuove risposte per i tempi moderni buon lavoro
Ringraziamo il ministro Mona salire in
Ce la metteremo tutta come sindacati
Europee per fare di più
Che i governi debbano fare di più cercheremo di sollecitarli di realizzare questo Obiettivo sapendo che purtroppo punto tanti cambiano le risposte
Adesso passiamo al secondo intervento altrettanto importante però perché testimonia l'impegno della UIL nel sindacato internazionale abbiamo con noi e lo salutiamo GAI Ryder segretario generale dalla Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi
è stato eletto a settembre nuovo segretario generale è un incarico delicato e pieno di responsabilizzare di facciamo i nostri auguri ai dice diamo la parola sui l'impegno dalla CISL Internazionale
Lo faccio dal signor Presidente
Segretario generale
Ospiti delegati
Sorelle fratelli sono molto lieto di avere questa opportunità di portare i saluti fraterni al tredicesimo congresso nazionale UIL i saluti fraterni della intima sono Confederation affliggere i tiene non sa e dei suoi centocinquantasette milioni di membri in tutto il mondo
è un gran piacere
E tre per cento è un gran piacere per me
Essere qui a Torino
Una città che ha ricoperto un ruolo molto importante a livello storico nell'ambito del movimento sindacale italiano e che attraverso il centro di formazione internazionale The noia l contribuisce così generosamente allo sviluppo del movimento sindacale internazionale
Desidero anche esprimerti il mio impegno personale
A rafforzare la relazione dell'ICF TV con la UIL
Così come gli altri affiliati italiani la CISL e la CGIL
Insieme ricoprite un ruolo importante a livello centrale e un fondo di leadership nella società italiana e questa realtà si rispecchia negli eventi attuali del vostro Paese
Beh desidero dire semplicemente che stiamo seguendo questi eventi con profondo interesse
E con un elevato grado di solidarietà
E chiunque chiunque possa avere dubbi sul ruolo dei sindacati
E sul loro futuro e sul loro ruolo nella società
Non potrebbe far cosa migliore che venire in Italia e vedere direttamente
No lei colleghi
In seno all'ICI effettivo abbiamo sempre guardato ai nostri affiliati italiani affinché a portassero nello scenario internazionale l'impegno l'Energia
E la solidarietà che voi dimostrate internamente
E non siamo stati delusi
Ora questo dibattito oggi
Pone l'enfasi sull'Europa
E io rappresento una confederazione che prettamente Grompi globale nella sua portata considerate che più della metà dei nostri membri sono in questa Regione
Se e consideriamo anche i paesi del ex Unione Sovietica quindi per noi la relazione fra l'Europa
E le altre regioni del mondo
Si pone con particolare vigore frasi
Fin dall'inizio
I sindacati hanno lottato sordo proprio per assicurare una vera e propria dimensione sociale all'integrazione europea
E l'avete fatto durante conferenze
E l'avete fatto nelle strade
Indubbiamente si deve fare di più mal fatto e che in tutto il mondo
Il successo europeo viene riconosciuto come un successo storico
Il mondo certamente può prendere una lezione dall'esperienza europea
Ma io Rutelli
Non potrebbero
Rivolgersi al sesto del mondo in qualità di insegnante
Gli europei ha ragione si sentono orgogliosi della loro identità comune rafforzata
Ma un'identità europea non deve allontanare dal concetto e dall'irresponsabilità della comunità globale
E la casa europea l'edificio europeo dovrebbe essere Prospero e sicuro ma non dovrebbe essere cinto da un elevato muro
E deve
Essere libero da xenofobia ed in discriminazione
Colleghi in condizioni complesse
Di globalizzazione in crescita
Processi multipli di integrazione regionale che qui esistono in tutto il mondo me ritengo che il movimento sindacale europeo
E il movimento sindacale mondiale
De da e in effetti lo è in totale accordo
Su due punti di base
Prima di tutto
I principi fondamentali sottostanti il modello sociale europeo in effetti sono universali
Non dovremmo essere restia a cercare di esportare i valori europei perché in realtà
Si deve ottenere rispetto ovunque
Dei diritti e di base dei lavoratori di cui ha parlato il ministro
E quindi dobbiamo esprimere un impegno nei confronti del dialogo sociale tutela sociale
Piena occupazione
Eppure tutto questo al centro della presa decisionale politica ovunque
Questi sono in mattoni portanti di un'Europa decente ma anche di un mondo recente il secondo punto essere un cittadino europeo significa anche essere un cittadino del mondo
E essere un sindacalista europeo significa essere un membro di un movimento mondiale
Eh sì
In effetti c'è un imperativo della solidarietà
Che significa che non possiamo mai essere indifferenti adesso in soffitta alle sofferenze ingiustizia agita sugli esseri umani ovunque
Sia che sia in Kosovo in Colombia per esempio in Corea
O nel Medioriente
Giovedì allo spargimento di sangue che dei fece portare indignazione a condanna e nel contempo
I legami multipli dell'economia globalizzata
Vincolano i diritti e gli interessi dei lavoratori ovunque in un unico e sempre più stretto nesso
Presidente in questo contesto in cui ci troviamo ad affrontare i problemi più urgenti del nostro tempo
E dove appunto Licci F due TV cerca il coinvolgimento dei propri affiliati in Europa così come ovunque
Quale deve essere il ruolo dell'Europa nella lotta contro la povertà
Nella sua lotta a favore dello sviluppo
La povertà continua le Giare nella nostra propria regione
E comunque spavalda in altre regioni
La globalizzazione non ha posto fine e mia ridotto modo significativo la tragedia della povertà mondiale
Changes pari
E almeno che qualcosa non cambi rapidamente la comunità internazionale correrà il rischio di perdere ennesimo opportunità
Quando si riunirà alla fine di questo mese in Messico per la Conferenza delle Nazioni Unite sui finanziamenti per lo sviluppo
E l'Europa può permettersi di non considerare la regione mediterranea quando discute del proprio sviluppo sociale ed economico
E l'Europa
Può distogliere l'attenzione dal titanico compito di costruire il proprio futuro impegnarsi per creare quell'architettura di governance dell'economia globale
Che ormai tanto urgente
Tutte le sorelle il dibattito che si sta spostando
Si sta spostando dalla globalizzazione stessi o no al tipo di globalizzazione
Da attuare che vogliamo attuare
E al genere di quadri istituzionali che si può realizzare a questo scopo
Visti i suoi precedenti
L'Europa può essere considerata ragionevole esperta è un punto di riferimento in quest'area
Non è una questione di cercare semplicemente di replicare gli schemi europei ma e necessario gettare delle fondamenta in fretta
Nei negoziati
Si continua a dar la priorità la tutela dei diritti di proprietà
E a liquidare la tutela dei diritti dei lavoratori come qualcosa che interessa solo gli altri
Il Fondo monetario internazionale
A continua a spacciarla propri ticket di ortodossia economica
Con il risultato che oggi il cinquanta per cento degli argentini dite in povertà
E in un Paese che è sull'orlo dell'abisso sociale
Se lo vuole l'Europa può svolgere un ruolo di punta
Nella
Nel l'infusione di giustizia ed equità nell'economia globale
Senza un impegno da parte dell'Europa
Tutto questo difficilmente si realizzerà
Con un impegno preciso in questo senso
Molto sì potrebbe fare
Queste sono sfide che l'Europa condivide con lui certi voti
Vorrei anche dire che
Sarebbe ragionevole che dice fiuta parte sua soddisfi le aspettative dei suoi affiliati europei e stiamo tentando di farlo naturalmente
Ci stiamo impegnando in questo senso e per
Massimizzare la complementarità ciò che facciamo
Ci siamo impegnati in un importante processo di discussione riflessione sul nostro futuro
Ora il dibattito che era stata avviata all'inizio del millennio è stato pensato proprio per consentirci di affrontare le sfide del prossimo secolo infine
Penso che fondamentale per il nostro futuro
Sia proprio quello di portare l'azione sindacale internazionale
Più vicino al lavoro dei sindacati nazionali
E questo ponte in gran parte già stato costruite all'Europa
Posso i membri di Brescia
Sanno bene perché è ciò che accade a Bruxelles è importante per loro
Ma condividono lo stesso modo ciò che accade in Brasile o in Bangladesh
Questo è tutto lavoro che dobbiamo fare insieme
Grazie quindi per avermi dato l'opportunità di essere qui con voi
Grazie per la costruttiva partecipazione della UIL lavoro dell'ICEF T uno
Contiamo su di voi nell'affrontare la sfida della globalizzazione della giustizia sociale
Siamo solidali con voi nella vostra difesa di un'Italia sociale grazie
Ringraziamo il presidente dalla Cisl internazionale per il suo contributo sia intervento
Ora mi competono incombenza un po'complessa perché dobbiamo solitari tanti e tanti ospiti che sono giunti al nostro congresso
E che Ciano l'oratorio presenza per altri versi chiedo scusa fin da adesso se qualcuno
Non mi è stato segnalato da Seveso lesione
Chiedo scusa comunque vi vi salutiamo tutti con un grande applauso insieme
Per evitare le dimenticanze così tutti quanti sono ricompresi
Però nel frattempo ci tengo a dire abbiamo e medita fare un unico applauso a alla fine senza senza dove ne sapete fare uno uno no spelling nove per nove che vieterebbe molto lungo e molto compresso scopato anche il delegato so che poi uno si stanca
Ad abolire poi alla fine con il rischio di perdere il senso d'applauso allora facciamo uno alla fine leggo i dove tranne che per tre persone consentitemi tre eccezioni perché sono tre persone che fanno parte della nostra famiglia potrebbero stare tranquillamente qui con noi alla presidenza e quindi credo che sia dovuto a loro un attenzione particolare un atteggiamento particolare parlo di Giorgio Benvenuto
Parlo
Del presidente del che nel Pietro Larizza
E parlo di un affetto particolare che come lui il abbiamo per la signora degli arnesi che la non dite piegata compagna del nostro grande segretario generale
Dicevo all'inizio ci sono delle presenze istituzionali le leggo
Cioè con noi il sottosegretaria Presidenza del Consiglio l'avevo letta cioè il ministro del lavoro Maroni cioè ministro industria Marzano c'era sottosegretario voleva bene Boniver
Ci sono i duecento c'era lavoro Sacconi e Brambilla e salutiamo così tutta la delegazione del governo
Per le delegazioni dei partiti abbiamo l'onorevole Rutelli notevole Fassino l'onorevole pregano sicario l'onorevole Boselli
L'onorevole Nucara l'onorevole letta l'onorevole Bobo Craxi l'onorevole Volontè l'onorevole Taborelli asta pane Craxi nella Fondazione Craxi
Abbiamo poi per i sindacati li avete già visti Cofferati Pezzotta che sono con noi qui al tavolo
Sono con loro per quanto riguarda la CGIL il vice segretario generale Epifani casa di io e Patta
Per quanto
Per quanto riguarda la CISL sono ci sono Baretta Bonfanti Lia Ghisani interi Santini
Per quanto attiene la Confindustria abbiamo il direttore generale Stefano Parisi ieri salutiamo
Non abbiamo altri abbiamo qualche messaggio che vi leggo certi
Ma c'è un pensiero io sì
Ecco il
Vi ringrazio l'incoraggiamento
Abbiamo questo primo messaggio rivolto a Luigi che dice Gentile segretario generale la ringrazio per il cortese invito a partecipare a tre diversi mobile c'è un'azione della UIL
Previsto dal tre al sei marzo prossimi a Torino
Purtroppo devo comunicarle che concomitanti impegni non mi consentiranno di essere presente l'occasione mi è gradita per inviare a lei e agli intervenuti tutti i miei più cordiali saluti è un augurio di buon lavoro Marcello Pera presidente del Senato della Repubblica
Il secondo messaggio
Del dice recita così e per Luigi Angeletti dice Gentile segretario generale purtroppo il giorno quattro marzo nomi sarà possibile partecipare ai lavori del tredicesimo presso l'azione della UIL per precedenti impegni presi me ne dispiaccio moltissimo perché Torino sarebbe stata una sua ideale per una sede ideale per confrontare le idee le proposte
Sarei felicissimo se la foce così gentile da fare venire copia della relazione che svolgerà senz'altro invieremo
Porgo allora io a tutti i lavoratori appartenente alla sua confederazione gli auguri più affettuosi di buon lavoro l'interesse degli associati ma soprattutto dell'Italia il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini
L'ultimo testo che vi leggo
Dice di così caro Luigi intendo rivolgere un caloroso buon lavoro al congresso della UIL che terrà nei prossimi giorni a Torino impegni precedenti non mi permetterei se presente non Rossi lavori punto
Nella difficile congiuntura internazionale dopo i drammatici avvenimenti dell'undici settembre avvertiamo tutti la responsabilità di un delicato ordine mondiale che si Parri definendo
I comuni italiani rappresentano la spina dorsale dello Stato
In questi cinquant'anni di vita repubblicana anche grazie all'impegno delle amministrazioni locali è stato possibile costruire un Welfare moderno attento ai cittadini per migliorare la qualità della vita e servizi offerti
Dopo la modifica costituzionale del Titolo quinto la Costituzione i comuni si trovano ad affrontare una fase di inedito prodismo investiti nuovi compiti e funzioni
Siamo però in una fase di stallo la riforma costituzionale rischia di non trovare concrete piena attuazione
Le associazioni delle Autonomie si stanno impegnando perché i Comuni e le Province le Città metropolitane e le Regioni siano protagonisti la nuova fase di vita repubblicana apertasi con la modifica costituzionale approvata abbiamo bisogno in questo percorso che non sarà facile di tutte le energie le intelligenze che vivono nella società civile di cui la UIL è sempre stata ricca anche se spesso nella contrattazione sindacale siamo soggetti contrapposti controparti in questa fase credo possa essere utile Alitalia che tutti gli sforzi dell'autonomia
E della diversità dei ruoli tendono per dare al nostro Paese un futuro più moderna e più giusta
Alla luce apertura della contrattazione per il comparto degli enti locali anche se siamo controparte
Sono convinte che a fronte di una finanziaria che penalizza fortemente i Comuni devono farsi carico ragioni complessive dato delle dei cittadini anche IG da oratori degli enti locali
Soprattutto alla posizione dell'ANCI e contesta i vincoli d'autonomia dei comuni anche in materia di spesa
Con quest'auspicio sincero viagra a nome mio personale di associazione che ho l'onore di presiedere un sincero buon lavoro Leonardo Dominici il presidente la sua azione nazionale dei comuni d'Italia
Vi leggo l'ultimo messaggio alla presidenza del tre io son presso l'azione della UIL Torino
Il mio vivo ringraziamento ai convenuti a Torino per il tredici mo'congresso nazionale della UILM per il caloroso messaggio di saluto denso di considerazioni di idee
Un messaggio che conferma l'importanza del ruolo di uno dei maggiori sindacati italiani pienamente consapevole delle nuove tematiche della produzione della Società italiana in un contesto europeo sempre più integrata
Il lavoro come da voi ricordato e motore dello sviluppo e insieme elemento costitutivo della dignità dalla persona è giusto pertanto i richiama l'esigenza che sia sempre tenuto al primo posto nella scala dei valori istituzionali e sociali così come detta l'articolo uno del nostra costituzione
Il principio del dialogo tra le forze sociali al quale il Congresso fa riferimento è essenziale per lo sviluppo e la modernizzazione del nostro Paese necessari in una realtà mondiale che rende sempre più impegnative il confronto con gli altri sistemi economici a tutti i convenuti il più fervido augurio di buon lavoro Carlo Azeglio chant
A porgere i saluti arresto che meno così riusciamo a vedere tutte le presenze nel caveau dimenticato vedico onorevole Gianni De Michelis e meriti e lei chiedo scusa
Bene a questo punto o ancora un ringraziamento uniche solo perché abbiamo ringraziato tanta gente tante persone tante invitati e tanti ospiti che sono con noi
Ma credo che un applauso partito abbiamo farlo anche ai tanti giornalisti che sono e giornaliste che sono con noi che sarà no nostra voce all'esterno di questa sala li ringraziamo per il loro lavoro di chiediamo scusa se qualcosa non va comunque buon lavoro
E adesso credo che si
Siamo giunti al momento del più importante al nostro congresso di apertura al nostro congresso il momento più atteso nel momento in dovete più delicato per tutta l'organizzazione propri che è la prima volta
Che tiene la sua relazione ai nostri congressi diamo la parola a Luigi Angeletti segretario generale della UIL
Creare
Delegati
Grazie grazie ringrazio
Non raggiungiamo emozioni a emozioni
Creare delegate cari delegati
Ospiti i graditissimi
Giungiamo al termine di una stagione congressuale durata circa sei mesi
Nel corso della quale l'intero corpo dell'organizzazione dagli iscritti ai dirigenti nazionali
Ha potuto riflettere discutere confrontarsi
Col
E anche
Anche dai
Questo passo coinvolgendo direttamente
Quindi sul spinto qua accelerazioni con Arafat esattamente di fianco al suo deputata ad Ostia una scommessa più ardite con cui i Paesi del Vecchio Continente ed in particolare
Prende la parola all'interno dell'Unione Europea che dati a due lustri si sarebbe poi contro l'entrata nella moneta unica
Il sindacato i lavoratori accettano questa sfida diventando protagonisti di fallimento ed al rinnovamento del Paese
Tra i grandi del mondo occidentale c'è anche l'Italia
In merito e anche dei lavoratori il sindacato
Fatica quotazione finale
Il interessati della UIL quindi ritornare prestati nei luoghi di lavoro e del quotidiano svolgimento dell'azione sindacale gli attori convinti di questo critico
Ora il tempo di raccogliere i frutti ora il tempo di vedere crescere il valore del proprio lavoro in una sola parola ora il tempo dello sviluppo
Cioè l'Europa ma adesso dobbiamo starci e dobbiamo esserci di una condizione di parità economica e sociale
E questa è una buona parte dei protagonisti perché non è pensabile che si possa avere aderito e che poi altri a prescindere
Tuttavia
La credibilità e legittimità di essere un soggetto autorevole che indica la direzione da percorrere perché diverse crescita non veniva d'America eserciti di autoreferenzialità
Per contare di proporre un sistema politico ed economico forti
La guida pronta a dare il suo contributo ad un progetto che consenta al nostro Paese di modernizzarsi completamente e di crescere come punto di riferimento nel nuovo contesto continentale
Questa è la nostra scelta di campo perché è quella che risponde alla realtà dei fatti tecnico e ci consente di difendere concretamente di costruire il futuro del nostro Paese
Bisogna sconfiggere quella cultura che vorrebbe un modello la nostra azione da collocare nel tempo per far e poi un quarto l'analisi progettualità farete ingannevole se non tenesse conto di questa trasformazione della tappa storica
Così come sarebbe incompleta la nostra analisi se non si tenesse conto dell'aspetto del mutamento istituzionale con cui il nostro Paese deve fare i conti cioè l'affermarsi del federalismo lo stesso linguaggio si adegua dolcemente cambiamenti che il termine governatore attribuito attribuito dai presidenti delle giunte regionali condensa il significato e il valore di questa volta di carattere istituzionale ratificata peraltro dall'esito di un recente referendum
Peggiori hanno una vastissima ed esclusiva competenza su molte materie relative alle attività economiche e sociali compresa quella sul lavoro
Anche con questa dimensione territoriale sarà necessario confrontarsi
Si prospetta un contratto di
All'interno del parco sarà necessario individuare le giuste coordinate per delineare conseguire gli obiettivi del nostro stesso progetto sindacale
Ma non finiscono qui le novità con cui bisognerà confrontarsi
Con il risultato elettorale del tredici maggio il popolo italiano unico sovrano in democrazia assai ha sancito il consolidamento del bipolarismo
E questa nuova condizione ha modificato radicalmente non solo il quadro politico ma lo stesso rapporto che con la politica possiamo e dobbiamo avere come parti sociali
Per anni si è votato per deterrà presenta delle proprie idee ai singoli partiti
Spesso si generava anche una vera e propria fidelizzazione che legava l'elettore al partito e che spesso veniva votato turandosi il naso
Oggi non è più così quel mondo non esiste più da un pezzo se non nella mente di chi continua a soffrire della sindrome dell'OLAF
Oggi la maggior parte delle persone vota per essere governata questo è un cambiamento profondo nel nostro sistema politico tutti noi dobbiamo prenderne atto e confrontarci con questo cambiamento
Questi scenari sordo sovrasta
Dal processo di globalizzazione
Anche qui un'analisi non ideologica del fenomeno permette di coglierne tutti gli aspetti nella loro reale senza Pezzuto attribuisce grande valore alle istanze riformiste di quel movimento che ha avuto il merito di attrarre l'attenzione dell'opinione pubblica su queste tematiche
I sindacati
Nel suo insieme ha sempre combattuto le disuguaglianze generate dalla globalizzazione
La povertà lo sfruttamento la crescita senza democrazia e giustizia sociale
Tuttavia
Demonizzando diverse fenomeno della globalizzazione rischiamo di metterci in una condizione antistorica
Che a nulla giova e che per di più potrebbe cancellare anche di quel poco di buono che questo processo è stato comunque in grado di degenerare
Occorre allora coraggio e d'azione da parte dei governi per definire regole globali che governino i mercati con equità e giustizia che riducano gli effetti speculativi e i condizionamenti sulla politica derivanti dai poteri economici
Il problema quindi è creare le condizioni
Per il governo politico della globalizzazione
Impegnandosi ad allargare i diritti aumentare la giustizia sociale ridurre la povertà diffondere la democrazia con l'intento di rendere veramente globale il bilancio il bilancio
In una parola globalizzare le opportunità
Un progetto ambizioso che richiede una forte capacità di interlocuzione di partecipazione
In grado di superare la fase di della protesta per produrre cambiamenti reali e qui il ruolo che potranno giocare le organizzazioni internazionali sindacali
Può essere davvero decisivo
Con il passare del tempo il con il progredire di un percorso che porterà alla definizione di un progetto di Europa politica
Sarà inevitabile prevedeva un rafforzamento del ruolo e delle funzioni degli organismi sindacali europei
Sarà indispensabile stabilire rapporti più intensi anche di carattere organizzativo tra di noi indaga ride divertito paesi della continente bisognerà attrezzarsi per un nuovo modo di essere e di fare indagato ricercando insieme alle altre confederazioni italiani e all'accesso dei soluzioni concrete da adottare
La nuova realtà europea costringerà tutti noi a modificare molti dei parametri sindacali ai quali siamo stati abituati da decenni
Ed è tempo ormai
Che nel dare più spazio all'Europa ci sia più spazio in Europa anche per il sindacato nella prospettiva della costruzione di una politica sociale che abbia pari dignità sì al progetto finanziario sì al progetto politico in Europa
Bisogna costruire quindi è un'Europa sociale che attraverso la partecipazione dei lavoratori alle decisioni dell'impresa affermi concrete forme di democrazia economica
Ma poiché cambiano anche i riferimenti mondiali e si va consolidando nel contempo il processo di globalizzazione diventa necessario anche un rinnovamento organizzativo e politico dell'organismo sindacale internazionale
Bisogna perciò che la cifra internazionale venga considerata non solo dalle istituzioni ma anche dall'opinione pubblica nel suo insieme quale soggetto contrattuale credibile visibile
Incisivo rispetto alle grandi sfide con cui dovremo confrontarci
Riteniamo che il lancio di un vero e proprio formo sindacale mondiale rappresenti uno strumento efficace per raggiungere questi obiettivi
Europa è uno federalismo nuovo sistema politico governo della globalizzazione
Costituiscono insomma i quattro lati di una cornice in cui si deve collocare l'azione del sindacato per tutelare con efficacia i diritti e gli interessi dei lavoratori
Un quadro questo un quadro questo che deve restare un punto di riferimento nonostante le ombre e le macchie che su di esso ha gettato il gravissimo attentato dell'undici settembre
Quel tragico evento ha scosso la coscienza di ognuno di noi ha fatto traballare le nostre certezze ha generato dal panico
Il terrorismo si prefigge innanzitutto di colpire la società civile le persone comuni noi
Vuole condizionare la normale attività quotidiana il suo obiettivo e quello di paralizzare la società attraverso lo strumento del terrore
A questa minaccia bisogna rispondere restando nella normalità di una città
Di una società aperta libera e democratica
Bisogna cioè continuare a svolgere la propria attività il proprio lavoro i propri impegni nel sociale nella politica e nell'economia
Otterremo così una vittoria contro ogni forma di terrorismo
Che va ovviamente combattuto non solo sul fronte militare
Ma anche con una politica internazionale capace di risolvere pacificamente i conflitti tra i popoli a partire da quello drammatico tra gli israeliani e i palestinesi
L'ANCI l'accentuarsi della congiuntura negativa
Dopo l'undici settembre
Ha reso ancora più duro il dibattito sulle condizioni per la ripresa economica e sulla competitività del nostro sistema
Una parte consistente delle nostre imprese non ha fatto altro che confermare una vera o presunta condizione di difficoltà adducendo come sempre
L'argomentazione dell'eccessivo costo del lavoro come giustificazione all'incapacità di vincere la sfida sulla competitività
Ritorna così la richiesta di una vera riforma della previdenza
Che significa tagliare le pensioni
Ritorna la richiesta della riduzione dei costi dello stato sociale
Di un aumento della precarietà
Prospettano quindi ancora una volta una società più povera precaria e ingiusta
Questa politica
Non è ingiusta solo da un punto di vista sociale
Ma sarebbe disastrosa per le stesse prospettive economiche del nostro Paese
Questa teoria nella competizione sui bassi costi
Di per sé già perdente quando l'economia era protetta e la competizione avveniva in sistemi chiusi oggi è del tutto priva di ogni prospettiva
Con l'avvento dell'euro e collaborò globalizzazione e infatti mutato lo scenario di riferimento
E se volessimo oggi seguire quella teoria ci troveremmo a competere con realtà esistenti dove il costo del lavoro e a livelli così bassi da rendere impossibile quasi in quel confronto
C'è bisogno invece di una società più competitiva ma per essere più competitiva la nostalgia società deve essere più coerenza
Uno Stato sociale non è
è una risorsa
I diritti dei cittadini non solo dei lacci dai dai limitare ma fondamenti che fanno percepire alle persone di essere dei cittadini full obiettivi comuni
Lo sviluppo economico non può derivare da una politica che ridurre che riduca i costi dello stato sociale i salari che peggiori le condizioni di lavoro che punti ad una competizione con i Paesi più deboli dal nostro
Bisogna invece fare l'esatto contrario investire sui lavoratori e sulla qualità del lavoro
Ecco
Perché è inaccettabile che il nostro sistema industriale sia rassegnato ad una competizione sui bassi costi con le economie più deboli
Destinando ci così ad una sicura sconfitta invece di puntare ad un confronto con i Paesi poveri economicamente più avanzati basato sull'innalzamento del livello qualitativo e tecnologico dei prodotti e dei servizi
E solo su questo terreno che si vince quella sfida e se mai ce ne fosse bisogno sono i fatti a dimostrarlo
La Germania ad esempio e il Paese con il costo del lavoro tra i più alti del mondo eppure è il Paese più ricco d'Europa e con un livello eccezionale le esportazioni
Quindi quel budello funziona
Diventa decisiva la volontà politica e una cultura d'impresa capace di dare impulso alla formazione e alla ricerca all'innovazione tecnologica gli investimenti produttivi
Perché è su questi pilastri che si può fondare un sistema industriale ed economico ed una società forte in grado di affrontare le sfide della globalizzazione
Cioè questa dunque
E la condizione complessiva con cui il sindacato italiano deve muoversi se questo è lo scenario interno ed internazionale con cui ci si deve confrontare
Il ruolo di un rapporto sociale come sindacato non può che accrescere si è consolidata
Noi abbiamo il dovere di realizzare le condizioni per rafforzare la nostra capacità di rappresentare il mondo del lavoro
Che oggi più di prima è la risorsa principale del nostro Paese
Per tutto ciò bisogna porre al centro il valore del lavoro elemento di coesione tra le generazioni
Nei processi di cambiamento del mondo del lavoro le donne i giovani migranti
Vanno assumendo un ruolo sempre più qualitativamente significativo
Il sindacato deve creare un canale di comunicazione tra le diverse appartenenze di genere e tra le generazioni presenti nel mondo del lavoro
Solo una forte coesione tra generazioni tra uomini e donne giovani e anziani sarà in grado di valorizzare la persona nella sua totalità
In questo contesto sugli anziani va modificata la stesso opinione comune
Non sono come molti li definiscono un peso ma rappresenta una società che cambia una risorsa a disposizione della collettività
Gli anziani sono espressione di saggezza ed esperienza che sono questi gli elementi che la UIL vuole valorizzare
La necessità di ricollocare al centro dello scenario economico e politico il fattore lavoro non è il frutto di una scelta ideologica
Né tanto meno una scelta sindacale
Bensì il segno caratteristico del ventunesimo secolo
La forza intrinseca del lavoro sarà l'elemento di una nuova rivoluzione culturale che riproporrà la persona al centro dell'evoluzione del sistema sociale ed economico
Oggi lo sviluppo materiale e morale di un Paese non è più intanto in funzione del numero di acciaierie ubicate nel proprio territorio né dalla quantità di ricchezza materiale che ha già accumulato
Ma essa dipende dal livello di conoscenza e dei saperi che i cittadini sapranno esprimere
Riteniamo insomma che il futuro di un Paese nel ventunesimo secolo dipenderà dal patrimonio culturale e dalla capacità professionali i singoli lavoratori
Siamo del mondo della conoscenza
Il lavoro
In quanto espressione di conoscenze avrà più valore del capitale
La creazione di ricchezza sarà determinata più dall'accumulo d'azione delle conoscenze che da quella dei capitali
In occasione del tragico attentato di cui otto
Qualche commentatore
Rischiando di scivolare trovare nelle più duro cinismo
Ha espresso la preoccupazione per la perdita di un patrimonio culturale di conoscenze custodito nella mente di chi in quelle torri gemelle ha perso la vita
Una testimonianza terribile
Ma reale di come il concetto del valore del lavoro sia ormai radicato nell'immaginario collettivo di una delle nazioni tecnologicamente ed economicamente più avanzati del mondo
Peraltro
Anche l'altissima richiesta di manodopera qualificata che proviene in particolare dalle imprese di avanzate e quindi più competitive è il segno evidente di un processo che andrà inevitabilmente in una direzione che abbiamo indicato
Il lavoro è dunque la vera risorsa del futuro
Non la politica non l'economia né tanto meno la finanza devono servire questo lavoro ma è il lavoratore con il suo lavoro e le sue conoscenze che deve diventare il fondamento il fine di questa realtà
Per troppo tempo siamo stati in molti a disconoscere il fatto che lavoro rappresenta la vera risorsa del nostro Paese
Le stesse politiche sul mercato del lavoro si sono basate sul falso assunto che esso sarebbe una variabile secondaria del nostro sistema economico
Anzi sia sostenuta
La tesi che meno portava più se ne sarebbe trova
Queste è un'idea del lavoro è ancora largamente presente nel nostro paese pur essendo profondamente sbagliata vecchia
E assolutamente inutile
Ma il concetto del lavoro come fattore esclusivamente materiale della produzione e la sua riduzione delle mento merceologico appartengono ad un'altra e poca
Oggi non è più quel tempo
E gli esempi della rivalutazione della sua componente il materiale solo sotto i nostri occhi tant'è che oggi lavoro e persona sono sempre più
Questo allora è il momento di fare un passo in avanti perché questo è il momento dello sviluppo e della crescita
La UIL dunque propone a tutte le forze sociali economiche e politiche un patto per la valorizzazione del lavoro
E perché questo patto possa produrre quel risultato il sindacato è chiamato ad uscire da una logica tutta difensiva
Dobbiamo in primo luogo fare appello al nostro coraggio e alla nostra determinazione per capovolgere gli attuali schemi e per riproporsi sezionali in una funzione della riconosciuta centralità del lavoro
Ecco perché non possiamo non dobbiamo non vogliamo restati ancorati all'idea difensiva del lavoro
Ma essere nella condizione di promuovere nuovi diritti di far valere gli inverni interessi e di far crescere le opportunità
Sindacati l'impresa è il governo
Devono allora accettare questa sfida per realizzare un patto forte che guardi davvero allo sviluppo del Paese fondando questo progetto su alcuni capisaldi
Nel ventunesimo secolo il lavoro e l'intelligenza delle persone conteranno più di quanto contano i capitali
Una società in cui un lavoratore viene frustrato
E la sua dignità messa in discussione non ha alcun traguardo non produce conoscenza non resta coesa non diventerà mai competitiva
Un Paese che funziona infatti è un Paese in cui un alto livello quantitativo e qualitativo del lavoro una diffusione capillare della conoscenza
E lunedì vado grado di tecnologia applicata è in grado di generare efficienza e ricchezza
La formazione e il motore dello sviluppo
Non c'è progresso non c'è modernizzazione se non si alimentano i processi della conoscenza
E in un'epoca in cui i beni materiali rappresentano la vera risorsa la ricchezza di una relazione risiede proprio nella capacità di mettere a frutto il valore delle persone
Oggi non vengono adeguatamente sfruttare tutte le opportunità
Che pur
Ci sono per dar vita ad un percorso normativo e contrattuale in grado di sostenere il singolo lavoratore nel corso di tutta la sua attività lavorativa
In un mondo del lavoro sempre più precario è segmentato la formazione può diventare un elemento di certezza ed una garanzia per la permanenza nel circuito occupazionale molto più efficace delle vecchie soluzioni meramente assistenziale
Bisogna dunque dar corso ad un processo che consentiva in tutti i luoghi di lavoro
Di associare la vita lavorativa ad un'idea iter formativo sostanzialmente puntino
I dati statistici confermano un incremento del tasso di occupazione per i giovani dei nuovi lavori e conforme di tipologia contrattuale d'assunzione
Completamente diversa
Ho vendano così forme di inserimento nel mondo del lavoro non precario ma con bassi salari le condizioni minime di tutela e nel contempo si vanno affermando professionalità del tutto nuove le forme di assunzione sempre più atipiche con conseguenti diversificate regolamentazioni contrattuale
Sempre più frequenti sono dunque i casi di lavoro interinale di collaborazione coordinata e continuativa e soprattutto di contratti per attività di lavoro autonomo
In questi sedimenti c'è in sostanza una fase di espansione occupazionale
Che vede però il rapporto fra le parti svilupparsi fra le parti lavoratori e in paese svilupparsi prevalentemente secondo mercato non regolare
Eppure anche da quei lavoratori giunge una richiesta sempre più crescente di garanzie tutela e rappresentanza a cui dobbiamo dare delle risposte adeguato
Come si è detto a fare i conti con questo mercato sregolato sono soprattutto i giovani e le donne
Da qui la necessità di litigare ai nuovi soggetti che continua ad essere l'anello debole della catena sociale una maggiore attenzione
La situazione di sostanziale precarietà
Con la quale essi di fatto convivono ingenera in questa nuova classe lavoratrice una condizione di paura
Passano così messaggi falsi che rendono difficile un confronto diretto tra i giovani lavoratori e il sindacato
Ed è proprio al Nuovo Olimpia spetta il compito di consolidare ed allargare l'esperienza di rappresentanza anche in queste nuove realtà
Occorre insomma che il sindacato si offra i giovani in una dimensione più moderna
In una logica di servizio di sostegni spogliandosi di quelle residue impone un poco incrostazioni ideologiche che appaiono poco comprensibili alle nuove generazioni
Sono più familiari
Ai giovani i valori che le ideologie le forti speranze che le illusorie certezze la proposta di impegno concreto alle altisonanti e vuoti prospettive politiche
Ed è innanzitutto una sfida culturale quella la quale il sindacato chiamato nei processi
In atto
Come un soggetto veramente rappresentativo anche di questo mondo
Che ancora oggi poco sindacalizzata ma non ha nemmeno bisogno di tutele degli altri
Dobbiamo dare voce a quanti oggi Nunzio Alagna
Questo è il nostro nuovo lavoro la nostra nuova frontiera per la UIL dunque
Attribuire più valore al lavoro dei giovani diventa un impegno che va perseguito con determinazione
Facendo ricorso a tutti gli strumenti di cui il sindacato dispone e creandone gli uomini
Nell'attuale contesto economico la flessibilità è una condizione oggettiva ed ineliminabile che deriva da una diversa organizzazione a cui il mercato si è adattato negli ultimi decenni
Sino ad alcuni anni fa il sistema economico era dominato dai produttori
Oggi al contrario il mercato e dominato dai consumatori
Dunque non si vende più ciò che si produce
Ma al contrario si produce ciò che si vende
Questa autentica rivoluzione che ha interessato il sistema produttivo ed economico negli ultimi decenni ha generato anche la fine del terrorismo con tutto quello che ne è conseguito anche in termini di organizzazione del lavoro e del lavoro del sindacato nella nelle imprese
Noi abbiamo dunque il compito di evitare che si continui a confondere erroneamente la flessibilità con la precarietà
Deve essere chiaro per tutti che mentre la prima è una condizione che può generare opportunità
La seconda la precarietà la conseguenza della mancanza di certezze frutto di uno squilibrio nei rapporti di forza tra imprese il lavoratore
Il problema perciò resta quello del governo della flessibilità
In forza della quale è possibile evitare le degenerazioni e avviare una stagione nuova capace di conciliare le tutele con lo sviluppo i diritti con la crescita
Un patto per il lavoro è soprattutto un patto per lo sviluppo del Mezzogiorno
La questione occupazionale in Italia riguarda in prevalenza del sud del nostro Paese
Abbiamo chiesto con forza e doppio e abbiamo ottenuto dall'attuale Governo l'avvio di un confronto proprio su questi temi siamo ancora in una fase iniziale ma noi attribuiamo un grande valore a tale negoziato
Decisivo per il rilancio del nostro Mezzogiorno
Il punto centrale e la definizione di una politica per gli investimenti e per le infrastrutture che possa favorire la ripresa economica e le opportunità di crescita di lavoro
Il problema è ridurre il gap con le altre aree del Paese rendendo più efficiente il sistema dei trasporti
Diario e ferroviario la produzione e la distribuzione dell'energia elettrica l'erogazione dell'acqua il meccanismo delle concessioni di credito la pubblica amministrazione e in alcune zone garantire sul serio la sicurezza dei cittadini
Bisogna inoltre operare per incentivare investimenti di qualità dei prodotti e sulla ricerca sull'innovazione e sulla formazione
Evitando invece l'utilizzo generalizzato di sistemi automatici di aiuto alle imprese che al contrario finirebbero per favorire inutilmente investimenti al più basso valore aggiunto
Al tavolo con il governo vogliamo dunque ridiscutere organicamente l'insieme degli strumenti di intervento per questa realtà
E per le altre aree depresse del Paese
Per accelerare l'utilizzo dei fondi strutturali del mezzogiorno e per riproporre un'efficace programmazione negoziata
Occorre insomma creare le condizione per attrarre nel Sud grandi investimenti
Perché infatti laddove ci fosse realizzato e il sud non è tutto uguale
Si è dimostrata la possibilità concreta di raggiungere i livelli di qualità e di eccellenze gli Aminta di aumentarle sul serio la quantità e la qualità dell'occupazione del Mezzogiorno
Sono queste le leve su cui bisogna occorre ed occorre agire
Per ridurre il divario tra il Nord e il Sud del Paese
Altre soluzioni rischiano di essere solo inconsistenti ed inutili palliativi
Riproporre le gabbie salariali e inaccettabile
Parlare solo ed esclusivamente di una flessibilità del lavoro è inutile
Non ci si può infatti essere nessun differenziale salariale né nessuna flessibilità che sia in grado di recuperare gli storici ritardi strutturali
Così come altrettanto illusorio pensare di poter ridurre lo scempio sociale ed economico
Va presentato a lavoro nero e dall'economia sommersa riducendo le tasse e i contributi o proponendo sanatorie a favore di tassi di coloro
Che tasse e contributi non le pagano affatto
è evidente che per costoro restare nella illegalità sarà comunque sempre più redditizio sino a quando non si prospetterà un ragionevole rischio di essere scoperti e puniti
Ebbene
La Confindustria che proprio sotto l'attuale presidenza affatto dell'emersione del lavoro nero una delle sue principali battaglie e di ciò gliene rendiamo merito
Non può non sapere che quell'attività prosperano perché molte aziende legali alimentano questo fenomeno per ridurre i propri
Maggiori controlli e imprese che si assumono le proprie responsabilità sono le cose che mancano per rendere finalmente efficace la legge sull'emersione
Sulla strada della modernizzazione del Paese e dell'efficienza della pubblica amministrazione sono stati fatti dei passi in avanti
Gli abbiamo assistito ad una stagione di rinnovamento che ha già prodotto alcuni frutti
Ora dobbiamo creare le condizioni perché la pubblica amministrazione diventi sul serio
Il volano di un progetto di sviluppo che si radica nella nuova dimensione federalista e nella nuova dimensione europea
Anche in questo caso molto dipende dalla capacità che il sistema a di restituire il valore al lavoro
Noi vogliamo e dobbiamo fare una battaglia culturale e politica per sconfiggere l'idea che i dipendenti pubblici siano i responsabili dell'inefficienza dello Stato e del suo bonus legati
Non è vero
Anzi è esattamente vero il contrario
Solo i lavoratori pubblici le prime vittime dell'inefficienza della pubblica amministrazione
Bisogna quindi
Proseguire lungo la strada della costruzione di un modello di servizi amministrativi
Che mette i lavoratori nella condizione di operare bene ed è in sintonia con tutti gli altri cittadini
Perché insieme bisogna creare i presupposti di una società normale e di un Paese che funzioni
A questo stesso spirito noi crediamo che debba rispondere alla logica della privatizzazione e del decentramento di alcune funzioni statali
Non si possono accampare motivazioni astrattamente ideologiche per giustificare quella che ormai è diventata una sorta di moda
Ci sono settori in cui l'après-midi privatizzazione o il decentramento produrrebbero solo danni e costi ai cittadini e all'amministrazione
Il prioritario insomma deve essere quello della maggiore efficienza ed è il maggior vantaggio per i lavoratori e per la collettività
E solo adesso occorre far riferimento per realizzare esce e in cui può da cui può dipendere lo stesso destino e lo stesso futuro del nostro Paese
Questi ragionamenti
Sul pubblica amministrazione sui servizi
Finiscono per interagire con interesse primario della collettività
E vanno a toccare i nervi scoperti del nostro corpo sociale
Si pensi per tutti alla sanità e alla scuola
La sanità pubblica che noi vogliamo
Deve dare a tutti i cittadini la ragionevole certezza di essere curati ed assistiti nel miglior modo possibile
E con la massima efficacia a prescindere dal proprio reddito ed è la propria residenza
Era analoghe
Per analoghe ragioni
Noi sosteniamo anche la necessità di una scuola pubblica nazionale e laica
In un Paese come il nostro
In un Paese come il nostro
Forse per due o tre generazioni avremo ancora bisogno di una scuola che abbia queste precise caratteristiche
Perché infondendo il senso di cittadinanza e di appartenenza essa potrà rappresentare il migliore e più potente strumento per far crescere e sviluppare moralmente e materialmente questo Paese
La valorizzazione del lavoro non potrà non influenzare la nostra stessa politica contrattuale
Una delle prime conseguenze dell'introduzione della moneta unica
Sarà infatti in mediana
Si potranno confrontare tra di loro con tutta evidenza i salari dei diversi Paesi dell'Unione
Sarà molto difficile veramente molto difficile giudica giustificare
In presenza di un tasso di produttività sostanzialmente analogo della stessa articolo tecnologia impiegata
L'esistenza di un differenziale salariale fa un lavoratore dell'industria manifatturiera italiana e quella di un collega tedesco che supera spesso il cinquanta per cento cioè noi guadagniamo la metà
Per la UIL questa condizione non sarà più sostenibile
Bisogna costruire quindi una politica salariale giusta che ponendo i lavoratori
Peraltro il rapporto tra reddito da capitale salari si è modificato a svantaggio di questi ultimi
Noi riteniamo che siano maturi i tempi per una modifica della politica contrattuale
Poiché si è conclusa una fase economica che richiedeva politiche difensive e se ne è aperta un'altra
In cui l'obiettivo primario
Quello di redistribuire la maggiore ricchezza prodotta
L'aumento
Un qualunque economista liberale potrebbe sostenere la stessa pensi
L'aumento di produttività deve essere ridistribuito in aumento dei redditi per milioni di persone perché solo si aumentano i redditi milioni di persone
Aumento dei consumi e si avvia un circuito virtuoso
Come vedete questa è una tesi non da sindacalista
è una tesi che in qualunque testo di economia liberale viene citata raccontata ISPI calda e insegnata in tutte le università del mondo capitalistico
L'autrice considera necessario rinegoziare quindi per fare una nuova politica
Contrattuali salariale bisogna rinegoziare un nuovo modello contrattuale
Che riconfermando il ruolo centrale del comitato del scusate del contratto nazionale come strumento per definire diritti omogenee e per determinare la tutela del salario reale
Valorizzi la contrattazione di secondo livello per consentire così un'effettiva ripartizione della produttività e che sia quindi in grado di adattarsi alle diverse realtà differenti situazioni
Ma paradossalmente questa necessaria non solo per noi riforma rischia di essere contraddetta dalla scelta del governo
Di sostituire la concertazione con un non meglio definito dialogo sociale che ha come sospetto pressoché automatico quello di annullare la politica dei redditi
Noi crediamo invece
Che il governo abbia commesso un errore un errore di valutazione nel cancellare la prospettiva della concertazione
L'omelia continua a ritenere che la concertazione sia alla politica bus
Ma
Con un ripudio qui
Tutto qua
Prima di tutto quindi
Ma
E cioè
Qua
Grazie
Mentre
Questa e quella più visibile e quella da noi a tutti quanti percepita come la vera
Novità
Ma il cambiamento stato rappresentato soprattutto dal consolidarsi del bipolarismo
E da una maggioranza stabile
Nessuno Dinoi possiede la cosiddetta sfera di cristallo
In grado di vedere il futuro
Ma una riflessione razionale ci fa dire che questo governo a tutti
Le carte per durare per l'intera legislatura
In questa una novità a cui noi ma anche molti altri non siamo abituati
Ci sono due schieramenti credo che nella nostra storia cinquantadue Nale forse il numero dei governi sia stato superiore al nostro
Delle vostre dei nostri anni ricorrenza comuni
Ci sono due schieri me schieramenti che si fronteggiano
C'è una stabilità dei governi forse stiamo diventando un paese normale
In un Paese normale i governi non cadono nelle piazze
Ma vengono eletti nelle urne e nelle urne devono cambiare
Perché se così non fosse
Il nostro fondamentali diritto di cittadini
Cioè quello di eleggere i nostri governanti verrebbe cancellato
E allora sì che la democrazia sarebbe in pericolo
Dobbiamo imparare
Faticosamente ma dobbiamo imparare che nel confronto con i governi e a partire da questo governo si vince con il consenso non si vince con le spallate
Si vince se si è capaci di dimostrare argomentare le nostre ragioni convincere la maggioranza dei lavoratori e dei cittadini
Noi oggi abbiamo uno scontro con il governo
Su due aspetti da decontribuzione e la modifica dell'articolo diciotto
La delega previdenziale ha colto molto delle nostre indicazione la conferma della legge Dini la salvaguardia delle pensioni di anzianità gli incentivi a coloro che volontariamente decidono di restare al lavoro lo smobilizzo del TFR per l'avvio speriamo veramente finalmente della cosiddetta previdenza integrativa
Tutto ciò
Non è avvenuto per caso e non non è stata nemmeno una gentile concessione
Tutto ciò è avvenuto perché siamo riusciti a dimostrare che il sistema previdenziale è in sostanziale equilibrio e la spesa previdenziale in questo Paese e sostenibili anche nel futuro
Perché e avevamo ragione per questo abbiamo avuto ragione
Il governo poi forse si è preoccupato di aver fatto finalmente una cosa giusta
E allora spinto da questa preoccupazione e forse per non scontentare la Confindustria ha ipotizzato la decontribuzione da tre a cinque punti
Per tutti i nuovi assunti
La decontribuzione è una scelta sbagliata
Perché negli anni si rischia di ridurre significativamente le entrate degli enti previdenziali e quindi di rimettere in discussione le Escher certezze pensionistiche per questo è sbagliata non perché lo diciamo noi
Ma certamente
Il livello più alto di scontro c'è stato sulla delega sul lavoro
Soprattutto in merito alle modifiche dell'articolo diciotto in essa previsti
Dada
Data la durezza
Dello scontro
E i crescenti consensi alle nostre posizioni
Il governo ha fatto un passo indietro e ha deciso di sospendere la votazione nella Commissione parlamentare e di riaprire una tavola
Un tavolo di trattativa con le parti sociali
Abbiamo risposto responsabilmente all'invito del governo di riprendere un confronto usi i temi del lavoro che ovviamente ci interessano il suono temi vitali per le persone che rappresentiamo per lavoratori e per la stessa crescita del Paese
Voglio qui fare un esempio il collocamento oggi solo il quattro per cento dei disoccupati trova un'occupazione
Tramite gli uffici pubblici
Non esiste una struttura diffusa efficiente e trasparente che faccia incontrare la domanda e l'offerta di lavoro
Tante che chi ha bisogno di trovare un lavoro cerca piuttosto una raccomandazione una conoscenza
Questa è una prassi comune
Quasi un costume
Ma non di meno è una cosa immorale e incivile inaccettabile e che contribuisce a farci sentire cittadini senza diritti
Ci sono temi che risolti cambierebbero veramente profondamente il mercato del lavoro e le stesse relazioni industriali nel nostro Paese
A cui siamo interessati come la partecipazione la riforma degli ammortizzatori sociali la formazione
Il comitato centrale
Che verrà eletto
Come primo compito avrà quello di definire una piattaforma della UIL sui temi del lavoro su cui ci confronteremo con le altre organizzazioni sindacali e poi con le controparti
Noi abbiamo bisogno di una riforma profonda dei temi che riguardano il lavoro
Per estendere le tutele e soprattutto offrire nuove opportunità
Ma a quel tavolo
Per quanto ci riguarda non si parlerà mai di articolo diciotto
Riteniamo
Riteniamo
Che le modifiche
Riteniamo che le modifiche
Scusate
Riteniamo che le modifiche abbiate ancora pazienza
Riteniamo che le modifiche prospettati dal governo siano inutili e dannose
Inutili perché non hanno nulla a che vedere con una riforma del mercato del lavoro
E non rappresentano nemmeno una maggiore flessibilità
Non è credibile lo slogan più facile licenziare più facile assumere
Con cui testardamente vengono motivate le modifiche all'articolo diciotto
Ma sono
Ma nel contempo solo anche idee pericolose
Perché rappresenterebbero un indebolimento dei lavoratori
Un inaccettabili squilibrio di potere a vantaggio dell'impresa
Un aumento del sentimento di paura di dimore del lavoratore un colpo alla sua dignità per questo abbiamo detto di no è diciamo di no
Vogliamo ribadire
Lo vogliamo ribadire con chiarezza la UIL ha detto di no ad una trattativa sull'articolo diciotto perché su questo argomento non abbiamo nulla da discutere
Noi non abbiamo cambiato idea
Nella cambieremo perché non vi è alcun valido motivo per sostenere la tesi sulla modifica dell'articolo diciotto o che riguarda lo scudo di ti lavoratori
Le modifiche all'articolo diciotto per quanto ci riguarda non saranno oggetto del negoziato
E se alla fine della moratoria
Quella che il governo
C'ha proposto di due mesi
Il governo spesso dovesse ripresentare quelle modifiche lo sciopero generale stava la nostra risposta inevitabile a
Voi
Noi
Proporremo
Al nuovo comitato centrale
Di proporre una data
E se anche questa scelta dovesse rivelarsi insufficiente
Per ottenere il risultato che noi vogliamo ottenere non fermeremo comunque la nostra iniziativa di mobilitazione
Fino a quando non vedremo cancellata quella eventuale leggi anche con un referendum abrogativo
Al governo
Al governo dunque chiediamo semplicemente di essere coerente con se stesso
E con quello che ha detto nel programma di governo con quello che ha promesso ai suoi elettori
Che sono anche iscritti a CGIL CISL UIL
Dica di no alle insistenze della Confindustria ed elimini dalla Genta questo tema
Abbiamo
Abbiamo cominciato questa battaglia insieme alla CISL e alla CGIL
E i grandi consensi che abbiamo ottenuto sono stati determinati dalle nostre ragioni
Ma sicuramente c'è stato anche un valore aggiunto rappresentato dall'unità di CGIL CISL UIL
E ha reso più credibili che ha reso il più credibili agli occhi dei lavoratori la possibilità di vincere
Cari compagni della CGIL
La decisione che avete preso da soli di fissare la data della manifestazione dello sciopero generale per noi è un errore
Perché ha oggettivamente diviso del sindacato
Forse
Forse avete bisogno
Forse avete bisogno di recuperare un'identità nelle piazze
Ma non vorremmo però che ripercorrere la strada della FIOM che in realtà invece di scioperare contro la Federmeccanica ha finito di scioperare contro la FIM e la UILM
Lo scontro
Lo scontro tra le organizzazioni sindacali
Porta solo alla sconfitta del movimento dei lavoratori
Una strada che ripercorre le vecchie illusioni
Il massimalismo ha sempre prodotto brucianti sconfitte per i lavoratori
In questi giorni
Siamo stati oggetto di tanti posto in consiglio ci permettiamo ora di darmene uno noi non fare troppi danni
Magari
Magari
Aiutando inconsapevolmente chi cerca di affermare nel Paese l'idea che un di un sindacato confederale non ce n'è bisogno
Tuttavia noi abbiamo un obiettivo comune da raggiungere e gli stessi intere
Sì da tutelare
Vogliamo dunque che prevalga un pensiero lungo è positivo
E che sappia guardare oltre le attuali divisioni
Il mondo del lavoro attende da tutti noi un atto di responsabilità abbiamo il dovere di provarci
Abbiamo il dovere di dare una risposta
Abbiamo il dovere di provare a chiudere questa vertenza che insiemi abbiamo appena
Sarebbe un segnale importante per il Paese
Per i lavoratori e per tutti quei delegati visti che credono l'importanza nel valore dell'unità sindacale
A tutti questi dovremmo cercare di dare una risposta
Forse si può partire e l'utile ripartire dalle regole
Forse è utile individuate forme di rappresentatività alla stregua di quelle realizzate vita pubblica amministrazione regole insomma ed è quello che a noi interessa che ci evitino di incontrare ogni tanto il bivio tra la paralisi o la divisione
Questo è ciò che per il quale noi pensiamo che si possa tornare a discutere
Tra CGIL Cil lui
Caro Savino e caro
Sergio noi abbiamo
Iniziato questa vertenza questa battaglia sulla articolo diciotto e sulla decontribuzione
Abbiamo suscitato speranze attese e anche un rinnovato credibilità del sindacato COMU un soggetto forte
Credo che dovremmo fare tutti gli sforzi per non deludere questa credibilità e costa forza del sindacato
Quello
Però ci sembra importante fare un'altra riflessione
Molto meno contingente probabilmente molto più necessaria
Ci sembra evidente che in questa crisi del modello unitario si intrecci in qualche misura anche il controverso rapporto che si va costruendo
Tra il sociale la politica
Quello che non sembra più riproponibile
Il vecchio rapporto tra il sindacato e la politica
Da show discende che la legittimazione all'azione sindacale deriva solo dalla capacità di rappresentare e gli Inti difendere gli interessi dei lavoratori
La UIL
Un sindacato orgoglioso
Della sua tradizione laica e socialista
Non è e non sarà
Un'ancella del governo ne una stampella dell'opposizione
Dalle nostre
Dalle nostre categorie mentali
Dobbiamo dunque fare emergere ed affermare
Un principio nuovo
La UIL non è della politica ma è nella politica
La politica non ci è affatto indifferente
Ma il nostro giudizio e la nostra azione nei confronti degli esecutivi dipenderà sempre dalle scelte che essi concretamente compiono
E a quanti pensosi molti troppi
Si interrogano da che parte sta la UIL noi vogliamo rispondere in un modo molto semplice sta dalla parte dei propri iscritti sta dalla parte dei lavoratori
Ma se questo
Ma se questo cambiamento profondo
Tra
La società organizzate la politica è vero si spiega si motiva
Ancora di più
Perché l'obiettivo centrale della battaglia sindacale deve diventare la conquista del consenso
Non solo dei nostri iscritti ma anche della maggioranza dei cittadini
Che è l'unico del Reno su cui governi sono stati e sempre più saranno sensibili e quindi vulnerabili
Tutte le armi a disposizione del sindacato dunque
Compreso lo sciopero compreso lo sciopero generale
Diventano efficaci e possono indurre i governi a cambiare le proprie posizioni se ad esse si fa ricorso secondo quella logica e questa prospettiva
Nel mille novecentoquarantasei quando erano già stati gettati i semi
Che avrebbero di lì a poco
Fatto nascere la UIL il segretario
Del Partito d'Azione
Riccardo Lombardi ebbe a dire
Noi vogliamo
Che la Confederazione divenga il massimo e più autorevole organo di opinione pubblica
Le cui decisioni ed iniziative siano capaci di suscitare il consenso della grande maggioranza degli italiani e di influire perciò in modo decisivo sulla politica del governo talché questa sia effettivamente rispondente ai bisogni e agli interessi dei cd lavoratori
Interessi e bisogni che per noi coincidono con quelli dell'intera nazione
A questi valori la UIL si richiama e in essi si riconosce
Quello che accade invece in una parte del movimento sindacale della sinistra
E il consolidarsi di una cultura antagonista e della semplice volontà di rappresentare e testimoniare il dissenso
Una posizione legittima a nei cui confronti nutriamo persino rispetto
Ma non sono questi i valori della sinistra laica e riformista ai quali ci richiama la nostra tradizione
In uno
In uno dei suoi iscritti nel mille novecento lontanissimo veramente dell'altro secolo
Nel mille novecentotrentadue
Intitolato il solo modo di combattere per i lavoratori in polemica con Giorgio Amendola
Carlo Rosselli indicava
In alternativa al Progetto di Amendola
Questo discorso che vi proprio Rolla benissimo sintesi ovviamente
Giustizia e libertà intende servire il proletariato sviluppando in esso il senso della dignità dell'autonomia della libertà
Provocando lo alle lotte al sacrificio senza pane lusinghe ed umilianti adulazioni
Per fare di ogni proletario un nuovo nel senso più alto e nobile della parola libero nell'officina ma anche nella vita
Nel senso che sia padrone di fronte a se stesso e la propria coscienza
Paragonando queste due concezioni della emancipazione proletaria
Prosegue Rosselli la sua analisi balza evidente che non hanno voi
Ma ad Amendola può muoversi rimprovero di aver abbandonato le posizioni della nostra comune giovinezza
Anche se non con un linguaggio datato
Questi principi questi obiettivi
Solo per noi sempre stati una lezione
L'Aquila contributo dal sei ha contribuito da sempre con le proprie scelte e le proprie azioni a realizzare una parte della storia del nostro Paese
Esserci per esserci
Non è mai stata la nostra più alta aspirazione
La storia e la cronaca sono lì a dimostrarlo
E noi vogliamo coerentemente proseguire su questa strada
Una strada lungo la quale vogliamo costruire l'unità di tutto il movimento sindacale e che porti a sintesi i contributi diversi
Pur in una prospettiva autenticamente riformista
Siamo perfettamente consapevoli
Che nel corso di questi decenni
Le culture prevalenti sono state ostili a quella cui la UIL fa riferimento
Ma quando è prevalsa la nostra opinione
Il Paese ha segnato un passo in avanti
Noi perciò non dobbiamo avere paura di affermare le nostre idee con il coraggio e la determinazione di chi sa di avere ragione e di essere dalla parte giusta
La UIL
Il luogo in cui democrazia libertà giustizia sociale si incontrano
Noi siamo gli eredi
Di donne e di uomini che hanno sempre creduto che la libertà e la giustizia sociale fossero indivisibili
La libertà senza giustizia sociale tende ad essere una prerogativa di pochi
E quando hanno cercato di raggiungere un maggior giustizia sociale
Sacrificando un po'della libertà
Hanno prima perso la libertà e non hanno neanche ottenuto la giustizia sociale
Noi
Siamo gli eredi del riformismo
Di quella cultura politica che ha rappresentato il tratto migliore della storia sociale di questo Paese
Abbiamo un dovere ed una grande responsabilità
Perpetuare nel tempo questi valori e consegnarli a coloro che verranno dopo di noi così come essi ci sono stati tramandati
Dobbiamo continuare a coniugare la forza dei nostri valori colli coraggio delle nostre scelte
Questi e la nostra storia
Questa storia un futuro e il futuro siamo noi io lavo e
Scusate un attimo solo ringraziamo e aspettiamo che Luigi diceva ai suoi giusti riconoscimenti rispetto a una relazione puntuale precisa ricca di contenuti che sarà indubbiamente attenta mente valutata dagli interventi delegati io voglio dire ci sono aggiunti alcuni ospiti che credo siano doverosamente necessità dello bel vostro applauso c'è il segretario generale dell'UGL Cetica Stefano
Cioè Serventi Longhi il segretario generale nazionale della stampa italiana che salutiamo con molto affetto cioè mercante lì dietro a una soluzione nazionale dei mutilati e invalidi del lavoro
Poi abbiamo il professor Gianni biliare il presidente lineari Fantoni Guido presidente dell'Aran e Bobba Luigi a presidente dell'Academy
Oltre che ci eredi Fausto presidente dell'Alitalia e Consorte Giovanni presidente dell'Unipol che salutiamo tutti con un coro da proprio un applauso
Vi ricordo che il ministro del lavoro ci ha chiesto di poter anticipare il proprio intervento questo pomeriggio e quindi vedi mediava essere puntuali alle ore quindici alle ripresa dei lavori
Grazie e buon buon pranzo abbiamo vari interventi di ospiti presente
E naturalmente
Dato che inizia anche il dibattito dei delegati al congresso vorremmo fissare
Il tempo per dei per gli interventi per evitare
Il solito metodo che i primi parlano molto più a lungo di quelli che poi vengono dopo
La proposta della segreteria se siete d'accordo
E di dare ogni intervento dieci minuti di tempo
Quindi
Credo che sia stata approvato però per alzata di mano chi è d'accordo per i dieci minuti ha pregato di alzare la mano
Grazie a giochi si astiene
E chi vota contro e approvata all'unanimità il presidente avrà lo sgradito compito di sollecitare chi sta parlando quando arriveremo ai nove minuti a chiudere l'intervento
Il primo intervento previsto
Ladislao
Cina rio Cynar ieri della fine è alta
Ex Linari un come è scritto
E poi Luigi toccare il segretario generale di Modena
Binari
Ma amici e compagni io veramente sono
Onorato di poter intervenire come primo delegato a questo nostro tredicesimo congresso
Io quando sono partito dalla mia realtà avevo un grosso
Dubbio se questa organizzazione
Fosse stata capace di mettere la prua al centro è tentare di dare un contributo che rilancia asse veramente l'iniziativa di questo movimento sindacale
Io credo che questa mattina con la relazione che ha fatto il segretario generale Angeletti abbiamo tentato di dare questo contributo abbiamo altresì cercato di fare delle proposte
Che tentino di rilanciare quello che è sempre stata una proposta che cercava di coniugare quelle che erano le problematiche più complessivo del movimento sindacale italiano certamente la stampa e i mass media in questi mesi non ci hanno aiutato
Perché è vero che nel nostro Paese ormai si era fatto il sunto del però
E dei contro dell'articolo diciotto pre cui avevamo la CGIL da una parte che era il controllo avevamo la CISL è la proposta della UIL che era diciamo sostanzialmente e correttamente
Legata ai principi sindacali che veniva in qualche circostanza sicuramente scavalcata dicevo da quella che era la stampa l'opinione pubblica del nostro dal nostro Paese
è evidente che era difficile è tuttora difficile fare capire al movimento sindacale ai lavoratori in questa società che è la nostra proposta anch'io ritengo sia quella vincente ma che solo può essere tale se noi sapremo fino in fondo esprimere quello che il nostro mestiere cioè quello di un sindacato che vuole contrattare che vuole discutere che vuole definire delle regole che siano tali per tutti i lavoratori per il movimento e per il venti e il movimento sindacale
Certamente noi nelle prossime settimane sia spetterà un impegno fondamentale non solo per fare emergere nella società nei posti di lavoro quella che è la posizione della nostra organizzazione ma cercare di dialogare e dei confrontarti non solo
Con i parlamentari
E le istituzioni ai vari livelli ma confrontarsi anche con i lavoratori iscritti
Alle altre organizzazioni e cercare di spiegare a loro
Che è la nostra posizione non è quella di andare a fare i ricconi accordi al al ribasso ma è quella di definire delle tutele per tutto il movimento certamente che bisogna definire le regole per i nuovi lavori determinare dei nuovi diritti dare delle certezze
Altresì importante come diceva come veniva detto questa mattina andare a dialogare con i ribelli o istituzionali per vedere
Se siamo in grado di far camminare quella politica della concertazione che in tanti anni abbiamo voluto abbiamo portata avanti abbiamo discusso è evidente che è residente che il Governo ha fatto
è evidente che anche i livelli regionali o provinciali con le loro sente che stanno facendo stanno sempre di più emarginando quello che è il concetto
Della partecipazione del confronto sui temi che interessa non solo tutti i lavoratori ma anche i cittadini
Perché quando parliamo di tariffe quando parliamo
Di
Sanità quando parliamo
Dei diritti anche a quei livelli noia in molti momenti ci troviamo di fronte a degli interlocutori che sempre di più sono sordi a questi nostri richiamo
Dicevo che evidente ed è problematico sempre di più per che intende tutelare i diritti sacrosanti dei lavoratori far sì che il confronto anche a livello delle singole aziende trovi percorsi concreti sulla secondo livello di contrattazione
A te che noi dobbiamo con attenzione analizzare qual è oggi lo stato della contrattazione di secondo livello che portiamo avanti
Noi abbiamo negli impianti fissi negli stabilimenti una copertura che non supera il venti per cento della contrattazione di secondo livello abbiamo invece alcune categoria vedi in modo particolare quella che seguo io che è quella della delizia che riesce a farle di un livello di contrattazione
Una generalità all'interno
Del Paese in quanto gli integrativi provinciali
Che noi abbiamo sottoscritto in questi anni hanno coperto tutta tutto il settore pare che sono stati rinnovati in tutte le cento e nove province
Del nostro Paese è evidente che questi elementi
Si devono far riflettere e devono far sì
Che
Quel percorso venga portata avanti a tutti i livelli così come dobbiamo e non possiamo trascurare tutto il mondo del dell'artigianato che oggi rappresenta
Nel sistema paese è sicuramente una grossa fetta occupazionale è in questi settori che abbiamo una diffusa
Mancanza di tutele abbiamo una diffusa mancanza di contrattazione e come tale credo che
Il lavoro a tutti noi a tutti noi non manchi
è evidente e su questo voglio anch'io terminale dicevo è evidente che il richiamo che ha fatto stamattina Angeletti
Nera conclusione della sua relazione rivolgendosi alla Cgil alla Cisl
Dicendo auspichiamo che almeno non si facciano molti guasti
Credo che a chi opera a livello dei singoli territori come facciamo noi sia un elemento fondamentale importantissimo noi sappiamo quali sono e quante sono le difficoltà di rapportarci
Con le altre organizzazioni in modo particolare con la CGIL in questo momento resa dall'esigenza di portare avanti le proprie iniziative
I propri siamo pari lavorando e operando per far sì che il proprio si operò del cinque di aprile dimostri
Dimostri che è quella è l'organizzazione più forte nel Paese a volte essere forte non vuol dire essere giusti
Noi dobbiamo tentare invece di far capire alle altre organizzazioni
Che noi la nostra volontà la nostra forza sono le idee e come tali e la vogliamo metterà a disposizione pare uniti una unità sindacale che porti veramente il il Paese ad avere un unico sindacato unitario ma che ciò avvenga nella chiarezza e nel rispetto non solo dei più forti ma anche delle minoranze con questo di termino e vi ringrazio
Grazie Alinari che è stato perfettamente nei tempi
Io invito i compagni gli amici delegati e delegate in sala di ascoltare gli interventi di evitare un po'il brusio che si sente ovviamente chi parla fa un po'di fatica
Do la parola al segretario generale di Modena Luigi toccarli
Tolla Hayward o quasi sono scritti tutti male
E poi
L'intervento di Luigi Scardaone segretario generale avuto corso Lazio
Anche lui è rimasto molto nei tempi io volevo ricordare alla sala che erano presenti e sono ancora presenti fra Dinoi l'avvocato Guido Fantoni che presidente dell'Aran è che la controparte
Per le categorie del pubblico impiego
Il dottore Alberigo Ricciotti direttore generale dell'INAIL che vedo
Grazie il dottor Reed va lindo vicepresidente Consiglio regionale Piemonte
Ed è presente ancora con noi Daniele Tommasi presidente dell'Unione italiana ciechi tra parola
Halloween agisca Ardone Segretario Generale UIL Tux Lazio
Scardaone
Scarta
Ma io
è la prima volta che mi capita
Di presentare una richiesta d'intervento e che nel giro di dieci minuti mi viene data la parola
Ho deciso di di prender la parola
Perché nel sentire la relazione di Angeletti di questa mattina
Che è ampiamente condivisibile per certi aspetti
Ho avuto una sensazione
Che determinati passaggi
Anche sfumati
Anche verificati
Risentano
Di un eccessivo senso dell'equilibrio
Io molto modestamente vengo qui in rappresentanza di quella che potrei definire radio prima linea ossia di quelli che stanno giornalmente in mezzo alla gente a confrontarsi con la gente con la nostra gente
Anche perché penso perché alcuni passaggi anche del dibattito nostro interno secondo me sono stati fatti anche un pochettino prescindendo da quello che è il comune sentire del nostro popolo
Io sono stato sabato alla manifestazione ad una manifestazione che si è tenuta a Roma
E in mezzo a quelle centinaia di migliaia di persone ho visto anche tantissimi volti amici
Tantissime nostre verso
E vengo qui a portare la difficoltà
Di un territorio che non solo si dovrà confrontare con la CGIL per lo sciopero unilateralmente programmato per il cinque via prima
Ma si troverà anche a dover programmare
Delle assemblee di difesa in quanto è noto che la CGIL programmi era a livello romano per riempire la piazza
Per le categorie che lavorano di sabato anche lo sciopero in occasione della manifestazione del ventitré
E allora
Io non so
è questo che lo dice ripeto
Un rappresentante di radio prima linea io non so quanto e se
Riusciremo attenere i nostri rispetto a queste iniziative di piazza e lo dico con perfetta coscienza
Lo dico con perfetta conoscenza perché quando si assumono delle posizioni
Possono posizioni facilmente traducibili e facilmente comprensibili altrimenti dico che è molto comodo fare il vescovo in diocesi
Sì venga nelle parrocchie laddove si combatte giornalmente
E se c'è una cosa
Che io profondamente condiviso in quello che ha detto Angeletti questa mattina
La condivido profondamente perché sembra che la nostra organizzazione per come si va sviluppando il dibattito sia un'organizzazione senza valori
Ha ragione Angeletti quando dice
Non era un minuto gli ostacoli gli altri
Devono essere gli altri a stare con la UIL con i valori della UIL e allora la UIL da sempre ha avuto la barra al centro nel movimento sindacale
Portando avanti un rapporto equilibrato
E allora si è dalla CGIL
Ci divide lo sciopero unilateralmente proclamato io dico che dalla CISL ci divide anche il concetto che quell'organizzazione è disponibile a mandare all'aria il il doppio livello di contrattazione
E allora rispetto a questo quando si fanno le politica di alleanza se di politica di alleanza si fa non facciamo la solamente sul terreno per gli altri
Ma facciamolo anche su quel terreno nostro
E se non li abbiamo ragione nel dire agli amici udiamo la posizione preconcetta della CGIL perché da sempre e questo è un altro passaggio delicato gli ha fatto bene Angeletti a sottolineare noi da sempre siamo stati abituati a giudicare i governi per quello che facevano non per quello che dicevano di voler fare e lo abbiamo fatto con governi che ci stavano anche più amici di quello che appena scaduto
E allora rispetto a questo
Io rivolgo un accorato appello
A chi ha in mano le sorti di questo congresso
Noi stiamo tenendo alta la bandiera dell'organizzazione in periferia e vi prego di credere non è assolutamente facile
Vi prego di credere non è assolutamente facile
Che da questo congresso
Da questo congresso
Venga una parola chiara e non equivoca che consenta che consenta a chi è in terra di missione
Di non perdere consensi
Ma chi attorno alle nostre posizioni SIGO angoli un sempre maggior consenso in tal modo da esaltare sempre e comunque quelli che sono i nostri valori perché la UIL è la UIL lo ricordava giustamente Luigi è un'organizzazione laica riformista socialista ma che ha un DNA ben preciso ed è in cui i casi di destro Cardia sono dei casi dovuti al disco genetico grazie
Grazie trattato
Sono
Sono presenti in sala anche dottor Roberto Maria Radice presidente della Confapi che ringraziamo per la sua presenza
E l'onorevole Carlo Tognoli
La parola a Gianfranco Martelli segretario generale di Bologna si prepari fioretto tre fioretti Graziano
Compagni compagni colleghi la vera è collocato questo tredicesimo congresso dal tre al sei marzo credo sia stato una giusta senta in quanto fa assumere un valore simbolico particolarmente significativo e coglie la duplice valenza politica
Di riflettere su giustamente sul futuro ma anche sulle motivazioni che ci portano direttamente alle nostre radici storiche
In una fase del Paese in cui molti non hanno più un passato e tanti altri cercano di dimenticarlo
Noi della UIL con giuste e certificati erosione dei siamo orgogliosi dalla nostra storia
Va sempre ricordato ai giovani e io aggiungo anche i meno giovani
Che il cinque marzo del mille novecentocinquanta molti falsi profeti per ristoro e giudicare uno un episodio del tutto marginale
La nascita dalla UE
Dal punto di vista ideologico
E dai colori certamente noi oggi possiamo affermare con certezza documentabile
Che la storia ci ha dato ragione
E questo è un giusto riconoscimento alle lotte ed ai tanti sacrifici fatti dai nostri padri fondatori che ebbero l'intuizione
Ma soprattutto il coraggio e a quei tempi ce lo voleva tanto di rompere con un sistema sindacale
Estremamente appiattito su una determinata forza politica che si andava consolidando nel Paese
E che aveva come punto di riferimento ideologico le Utopie importate dall'Unione Sovietica
Proprio per queste ragioni che i nostri mobili fondatori
Lottarono
E il tra mille difficoltà fecero nascere la UIL allo scopo altamente significativo di potere affermare e di potere determinare una campus a comune
Per tutti i lavoratori laici riformisti e democratici in grado di contribuire e da affrontare non in termini dogmatici ma con capacità e responsabilità i vari processi evolutivi dalla società al fine di una crescita reale delle condizioni di vita dei cittadini questi valori sono sempre stati ferocemente ostacolati combattuti perché da sempre rappresentano elementi di certezza ed equilibrio fortemente radicati ed è ancora oggi una prospettiva per passato l'attuale fase di frammentazione e e di culture confuse che ci stanno di fronte
Questa è la fase a ci ci porta con le prime vittime
Lo stato sociale e la condizione di vita dei lavoratori ed è proprio per queste ragioni che il nostro impegno i nostri ideali debbano essere mantenuti alti non abbiamo bisogno di importare ideologia devianti ma viceversa
Dobbiamo operare concretamente per esportare i nostri valori al fine di salvaguardare le nostre giuste aspirazioni
Che sono poi gli interessi di milioni di lavoratori e pensionati di tutti quei soggetti che rischino di rimanere emarginati dalla società
Ma al di là di queste considerazioni credo che nessuno sfugga che stiamo attraversando una fase di difficile transizione certamente in questi decenni insieme ai muri sono Qatar caduti anche tante utopie ma ciò nonostante viviamo in un'epoca denso di incognite in cui home intorno
Disagi e preoccupazioni
L'accaduto ideologica la confusione tra le forze politiche il conflitto di interessi i problemi dalla giustizia i processi di globalizzazione
I provvedimenti governativi che non sempre rispondono criteri di equità e di solito Delta
Il progressivo smantellamento dello Stato sociale io roso tentativo di limitare le tutele i diritti tutto ciò sommato ad una Confindustria sempre più determinate ad aggressiva alla ricerca di meno vincoli più flessibilità maggiore efficienza meno regole più profitti in questo contesto mi pare del tutto evidente
Che per il sindacato confederale sia aperti una fase di grandi sfide in con l'unità d'azione sarebbe determinante per gestire al meglio queste deficit la situazione
Ma per fare questo vie l'esigenza di avere chiarezza sugli obiettivi
Ed una forte autonomia dalle forze politiche inoltre di avere il coraggio di portare fino in fondo le tre attive
Il sindacato è collocato naturalmente nella sinistra reale ma non può a vere preclusione raggiungere accordi seri con governi o enti locali
A maggioranza di centro destra il nostro mestiere fare sindacato tutelare i lavoratori ed esprimere con imparzialità
Giudizi e valutazioni fermo restando che il risultato deve essere ed intende rimanere il vero obiettivo
Per quanto riguarda il confronto in atto tra le forze sociali il Governo con le leggi delega suo articolo diciotto previdenza fisco stato sociale
Se le avesse portate all'approvazione del Parlamento avrebbe compiuto un atto di arroganza e di contrapposizione netta ai lavoratori
Per questo abbiamo iniziato un percorso di lotte unitarie articolate nel territorio chiedendo al governo che modificasse la propria impostazione politica sia nel metodo che nel merito aprendo un vero tavolo di confronto
Io sono convinto che un primo se pure risultato parziale l'abbiamo ottenuto il rinnovo del contratto del pubblico impiego
è di successivo congelamento per due mesi dell'iter parlamentare possono consentire di rilanciare il confronto tra le parti sociali al fine di modificare i contenuti delle leggi delega
Al di là dei ladri ogni strumentalizzazione
Sulla dei regola all'articolo diciotto la posizione della UIL è la più seria e più coerente dal punto di vista dall'impostazione sindacale
Io condivido completamente la tesi della nostra segreteria di utilizzare questo spazio temporale
Per esplorare eventuali margini e per trovare un'eventuale soluzione non legislativa ma in grado di mantenere i diritti e le tutele dei lavoratori
Pur dichiarando fin da ora che se il governo al termine del confronto intendesse riproporre le stesse modifiche all'articolo diciotto
La risposta del movimento sindacale non potrebbe che prevederlo si oppure generale e come diceva giustamente Angeletti stamattina anche l'attivazione delle procedure per arrivare ad un referendum abrogativo
Sono fermamente convinto che la CGIL così come sbagliava cinquantadue anni fa ancora oggi sta sbagliando con le sue decisioni unilaterali
Un sindacato confederale non può dare l'impressione di una così forte politicizzazione che la porta a confondere i ruoli responsabilità invadendo campi che non gli competono come ad esempio il tentativo maldestro
Di porsi a guida di una corrente dentro un partito politico
Certamente la sconfitta elettorale del centrosinistra ha prodotto profondi lacerazione edotto un grande travaglio all'interno dalla sinistra
Di conseguenza anche nel sindacato italiano che rischia anziché di andare avanti di tornare a Praga al passato poiché è una parte importante
Del sindacato dimostra di non avere metabolizzato la politica di concertazione e di averla sopportata soltanto i momenti in contingenti e funzionali a specifiche esigenze del Paese
Queste in definitiva esatto allo negazione dell'autonomia
Il recente congresso della CGIL
Più che affronta le sfide future tenendo conto anche del parere delle altre confederazioni
Si è posto l'obiettivo di recuperare al proprio interno quell'area culturale che il dopo il tredici di maggio si sente come liberato da un incubo e si considera svincolata dalla maledizione il dovere governare
Per tornare finalmente all'opposizione antagonista che non si farà mai carico di gestire i processi di trasformazione dalla Società essendo incapace di fare quelle scelte tipiche di culture riformiste
Presenti in Europa io credo
Che pur guardando con rispetto al dibattito dentro la CGIL la UIL deve rimanere rigore rigorosamente autonoma
La Cines sembra seguire altre strade che non condivido
Però io ritengo anche perché mi pare che il mi abbiano dato il segnale di chiusura che la UE oggi è una grande organizzazione fortemente radicata nel territorio l'ente questione che ha avuto in questi anni ci sono
Diventate patrimonio dell'insieme del movimento e per questa ragione con questo Consiglio e poi resta io ritengo che noi oggi come in passato ci sentiamo in grado di affrontare l'attuale di delicata fase di transizione del Paese
In grado di fare il di fronte alle sfide future con la forza immutata delle nostre idee senza mai rinunciare all'interesse complessivo dei lavoratori
Grazie Martelli
La parola a Fioretti Graziano Segretario Generale UIL Marche si prepari gli anni
Cari delegati delegate
Un intervento
Il mio per il tempo a disposizione
Che intende
Evidenziare
Alcuni aspetti della relazione
Che indubbiamente poneva
All'esterno della UIL
Una tesa rispetto appunto ai contenuti non indifferente io
Penso anche che questa tesa c'era anche nel gruppo né quadri né delegati dell'intera nostra organizzazione
Possiamo dire e penso di poter dire con soddisfazione con convinzione
Che la relazione del segretario generale è stata una relazione molto importante
Molto importante nei contenuti precisi e chiari
Perché colloca la UIL in una posizione centrale equilibrata e dico centrale equilibrata non come posizione
Geografiche o geometrica ma che ma perché basata appunto sui contenuti
Sulla forza dei contenuti e sulla necessità appunto che attraversa i contenuti si debba ricercare soluzioni ai problemi perché questo appunto è il nostro mestiere il nostro lavoro ma soprattutto
Perché colloca la quelle nel suo percorso storico
Laico riformista fatto di identità di autonomia e soprattutto di una concezione della tutela dei diritti dei lavoratori dipendenti in sintonia con gli interessi generali del Paese
Che noi comunemente chiamiamo politica dei redditi che noi comunemente chiamiamo concertazione quindi una chiara posizione
Una chiara posizione anche sull'articolo diciotto tanto per l'appunto
Sgombrare il campo
Da facili demagogie
Che hanno quando il confronto si fa più aspro diventano più facili da corpo le da comprendere
Quindi una posizione chiara
Dio papilla e la forza
La stessa posizione che va più in là dicevo appunto lo sciopero generale
Che a dimostrazione della serietà un cui sosteniamo l'intangibilità dall'articolo diciotto fino ad arrivare appunto
Al referendum
Ma detto questo la relazione guarda più in là
La relazione guarda anche ad un modello di Società modello che sindacato perché l'obiettivo che abbiamo di fronte a governare la modernità
Queste è il nostro obiettivo
Sappiamo che le vie che di esistono diverse visioni
Diverse visioni culturali diverse visioni del mondo politico ma soprattutto anche diverse visioni all'interno
Del movimento sindacale che sicuramente allorquando verrà rimosso perché verrà rimosso l'articolo diciotto
E c'erano fuori con la loro forza
Usciranno fuori con la loro con tutta loro forze metteranno a nudo
Le posizioni degli altri sindacati in particolar modo della CGIL ma anche della CISNAL su appunto quale risposte dare concrete a questi contenuti per modernità quale risposte dare a al mercato del lavoro al nuovo che avanza
Quale risposte dare alla flessibilità intesa nella sua Regolamento nelle sue re forme di regolamentazione ma soprattutto nella ricerca di nuovi e adeguati ammortizzatori sociali a nuove forme di flessibilità
Quindi attestarci più su nuove forme via molte già attori sociali che coprono elementi di negatività che che comunque portano
Che porta in sé gli aspetti alcuni aspetti della flessibilità
Io volevo dimensionare due questioni particolari su cui il movimento sindacale a grandi enorme responsabilità
La questione in particolar modo della previdenza integrativa noi su questo argomento dobbiamo esercitare il massimo dalla nostra azione oserei dire di più che dell'articolo diciotto
Nel senso che la previdenza integrativa e fonte sarà fonte di sostegno per tutti coloro i giovani che andranno in pensione fra dieci quindici venti trent'anni
Che in assenza di questa forma di pensione riceveranno tutti sappiamo perché abbiamo tutti sottoscritto e firmato l'accordo che ha prodotto la riforma Dini avranno pensioni molto basse ogni giorno ogni mese ogni che passeranno da oggi in avanti da ieri oggi in avanti avremo pensionati senza appunto questa copertura importante quindi abbiamo una grande responsabilità da questo punto di vista la relazione poi si evidenzia l'ultimo aspetto che volevo appunto
Su cui che mi preme ricordare conferma
E dice di potenziare il ruolo della politica dei redditi della concertazione
Confermare e potenziare a livello territoriale nel territorio
La UIL sindacato e la UIL si gioca
Circa la metà della suo ruolo contrariamente al passato il decentramento istituzionale e con tutte le sue componenti comporta e porta un ruolo molto preciso del sindacato
Un ruolo importante nel dare risposte reale concreta ai problemi che ieri non c'erano che oggi sappiamo che sono tutti sul tappeto in particolare questioni fondamentali essenziali
Per la nostra attività per il vostro credo e per il nostro ruolo che si che si chiamano appunto
Politiche sociali
E pulite Fieschi fiscali
Quindi anche a livello locale con forza quindi il problema il richiamo al gruppo dirigente non è solamente a livello nazionale ma deve essere anche a livello locale perché in questa sede si gioca appunto una parte importante della difesa
Degli interessi soprattutto della difesa dei salari e delle pensioni dei servizi dei lavoratori che non possono e sappiamo essere difese se non in minima parte a livello nazionale quindi soprattutto in un quadro politico istituzionale a livello locale che tutti sappiamo molto
Arretrato rispetto alle novità
Un quadro politico a livello locale impegnato è molto sensibile alle spinte molto spesso comunali fino arrivare al liceo Scotti dizioni quindi al alla difficoltà di questo quadro politico
Dei territori che appunto
A mancanza di una visione completa di una revisione complessiva dello sviluppo della propria comunità questo perlomeno è quello che noi vediamo nella nostra regione ma per quello che leggo perché ascolto negli interventi è un male diffuso in tutto il nostro Paese quindi questo vuole un ruolo estremamente importante che la relazione riprende che dobbiamo nelle sedi opportune e fare in modo di poter concretizzare lo sappiamo che la sera e comune
Lasciare importante e qualificante sarà appunto la discussione degli Statuti regionali
In quell'occasione in quello schema e in quell'occasione quello sarà lo strumento con cui noi dovremo far valere nei modi che vive dovremo nelle maniere che individueremo nei ruoli che individueremo
Lo spazio Paul poter esercitare con forza
Questo ruolo che per la UIL e non può essere solo un ruolo di contrasto i conti di contrapposizione ma deve essere anche un ruolo che disegna appunto dal punto di vista istituzionale uno spazio molto preciso io penso che noi abbiamo
Abbiamo molto da dire molto da fare
Molto da dire molto da fare questo congresso che il punto finale appunto di un percorso che ci ha visto rito rinnovare e riconfermare il gruppo dirigente in tutta Italia e quindi abbiamo la possibilità abbiamo le proposte abbiamo i valori abbiamo gli uomini abbiamo le donne all'altezza per poter svolgere questo ruolo per ruolo molto importante che nelle Rsu abbiamo visto nelle votazioni avevo il suo abbiamo visto che c'è molto bisogno
Di che porta avanti questo posizioni quindi dalla UIL equilibrio noi tutti buon lavoro
Grazie Fioretti la parola atti anni Giuseppe il segretario generale del Siap
Non potendo si scriverà la UIL sapete che c'è una legge che è avviata ai poliziotti di iscriversi a organizzazioni sindacali confederali comunque nel suo congresso ha aderito alla nostra impostazione ideologica fa parte
Della nostra famiglia grazie
Un saluto nella mia categoria del sia pur quello all'asta per appartenente non però autonome
Così ci conosciamo io no primo congresso
A livello confederale la presento il terzo grande sindacato della Polizia di Stato che ha una quantificazione numerica consistente intorno al dieci per cento sono fiero di essere qua la scelta confederale
è una scelta che non abbandona il mondo autonomo perché noi non siamo mai stati autonomi voglio dire che ci sono tutti i delegati così ci conosciamo il mio sindacato nasce come movimento di base
Per combattere l'oscurantismo dei sistemi corporativi di alcuni settori del mondo del lavoro e voi sapete bene che chi indossa una divisa quindi ha dei doveri istituzionali di regole un po'più restrittive ha difficoltà a fare sindacato però dopo vent'anni dalla riforma
Grazie
Grazie al mondo sindacale perché la scelta di liberare la voce dei poliziotti in favore dei lavoratori poliziotti è una scelta che fecero soprattutto le confederazioni vent'anni fa il nome di questo vi ringraziamo
Il nostro percorso in seno alla UIL condividendo appieno quanto ha detto Luigi stamattina su due punti essenziali
La laicità del sindacato il riformismo del sindacato io facevo una riflessione al congresso Willa della Regione Puglia perché io sono pugliese e dicevo sento stranamente
Da più parti che il sindacato si pone oggi no come colui il quale frena lo sviluppo come se il sindacato fosse l'oscurantismo ma allora io mi dico ma il sindacato non è nato come lotta all'oscurantismo dei palloni da allora se oggi noi siamo qua
Una volta i poliziotti in un contesto del mondo del lavoro insieme i metalmeccanici fino a non moltissimi anni fa era impensabile
Questo
Questo di oggi va presenza di organizzazione come la nostra convinta nel contesto del mondo del lavoro fuori dalla logica corporativa è una conquista del sindacato è una riforma del sindacato e noi questo lo apprezziamo la scelta della UIL va in questa direzione
Però
Luigi
Hai detto bene stamattina il richiamo all'unità sindacale noi siamo un po'e da un po'di anni che frequentiamo la UIL che siamo Uyl solo quest'anno è stata sancita l'ufficialità siamo usciti allo scoperto per una serie di corse
Abbiamo avuto dei segnali positivi dal Governo però colgo l'occasione per il ministro Maroni
I segnali sono in controtendenza è solo l'inizio parlo del mio settore della mia categoria questo è ovviamente insufficiente in Foti ma non sta piattaforma contrattuale sarà in quella direzione perché il valore dell'uomo nel nostro ambiente e ancora compresso quindi più valore al lavoro del poliziotto più lavoro alla sicurezza dei cittadini quindi la qualità
Del lavoro
Del fattore umano è essenziale per qualsiasi forma di sviluppo per qualsiasi forma di investimento
Sulle contrattazioni di secondo livello spendo due parole
Anche noi abbiamo delle contrattazioni di secondo livello ma non di livello territoriale di livello di amministrazione perché voi sapete che noi non trattiamo con l'Aran ma li trattiamo direttamente con il governo perché siamo comparto sicurezza e questo governo va di va riconosciuto ci ha dato un segnale chiaro non avete fatto la legge per l'avete scorporato le risorse da quelle del pubblico impiego né questo apprezziamo
è un solo è solo l'inizio è chiaro che le infrastrutture così come lo sviluppo la De Cola la decolonizzazione
Della grande industria al Sud passa attraverso una sicurezza vera del controllo del territorio su questo è un problema
Però il mutato quadro istituzionale signor ministro di tipo della devoluzione ha molti vantaggi per il nostro lavoro ha dei rischi seri la polizia l'ordine pubblico al di là delle altre forme di sicurezza delle altre forme di sicurezza deve essere una e ordinamento civile ed è questo e per la democrazia
Vende la nostra posizione
E Cuesta molto chiara di apertura discussione sui temi no di far parte integrante del mondo del lavoro di non essere una corporazione e io sono uno di quelli che pensa che è arrivato il momento anche di abbattere alcune limitazioni dalla centoventuno come la libera iscrizione alle confederazioni
Perché il problema del pluralismo sindacale della frammentazione sindacale si combatte così non si può combattere facendo l'accordo con due sindacati più grossi perché dall'altra parte c'è il quarantanove per cento quindi comunque c'è una separazione allora liberalizziamo l'iscrizione il mondo del lavoro ad una sua composizione di più categorie noi siamo uno di queste categorie una categoria particolare no
Una delle grazie che rappresenta le istituzioni che noi rispettiamo però solo per questo non possiamo no comprimere la nostra qualità di vita del lavoro di garanzia dei cittadini grazie viva la UE diversi a
Grazie a Giuseppe
Delegati e delegate compagnie compagni amici e amiche
Stamattina Angeletti nella sua relazione
Ricordato la storia i valori della UIL
è una storia di laicità di tolleranza di rispetto del pensiero altrui e io credo che anche oggi dobbiamo far prevalere questi nostri valori
Dobbiamo non solo per dovere di ospitalità
Ma anche per ringraziarlo per la sua presenza accoglierei col nostro solito modo di fare il ministro Maroni che parlerà al nostro congresso è un ministro che ha dimostrato Sempre di rispettare confronto legati a delle case non facciamo atti che non sono per la nostra organizzazione il ministro ha sempre rispettato e confronto
E noi crediamo porne le diverse posizioni che la democrazia è fatta di confronto anche a però è con questo spirito la vogliamo al nostro congresso
Piace Drawing nell'organizzazione che rispetta i suoi alti è sempre stata questa è un'altra storia possiamo avere posizioni diresse ma seppur esperto dopo otto
Segretario Angeletti delegate e delegati
Vi ringrazio per l'invito a partecipare ai vostri lavori
Anche per aver cambiato l'agenda consentendo medi intervenire oggi anziché domani
E modificando quindi i vostri lavori
Lavori di un sindacato che forse prima degli altri ha considerato il lavoratore quale cittadino
Del quale rappresentare e tutelare il complesso dei bisogni delle aspirazioni delle opportunità
E perché no anche dei meriti individuali
Il sindacato dei cittadini è stata la felice intuizione della UILM che le ha permesso di svolgerà un ruolo specifico nella modernizzazione delle relazioni industriali e della società nel suo complesso
Anche in momenti difficili per la decisione sindacale come quali conclusisi con gli accordi del mille novecentottantaquattro del mille novecentonovantadue
E a quell'intuizione che oggi all'alba del terzo millennio intendo riferirmi affinché la UIL possa continuare a rappresentare un sindacato moderno di frontiera
Capace di negoziare con il governo e le altre parti sociali le condizioni per il raggiungimento di due nuovi grandi obiettivi
La crescita rapida e significativa del tasso di occupazione da un lato lo sviluppo di un modello di relazioni industriali cooperativo e partecipativo dall'altro
Per affrontare le complesse sfide che l'Europa e l'Italia saranno chiamati ad affrontare nei prossimi anni il ruolo delle relazioni industriali è strategico
La globalizzazione l'allargamento dell'Unione Europea
L'innovazione tecnologica la transizione un'economia basata sulla conoscenza il mutamento del mercato del lavoro l'andamento demografico i grandi flussi migratori
I nuovi equilibri tra famiglia lavoro istruzione tutti questi cambiamenti impongono che le parti sociali coppe Reno per raggiungere un equilibrio delle diverse esigenze qualitativamente più alto
La crescita dell'occupazione la prevenzione dell'esclusione sociale che deriva dalla perdita di un lavoro
La garanzia di una occupabilità continua nel tempo la capacità di competizione sui mercati internazionali sono preoccupazioni che appartengono a tutte le forze politiche sociali della comunità nazionale
I mercati del lavoro Europee sono caratterizzati da proprio da problemi strutturali
Il raggiungimento degli obiettivi concordati al Consiglio europeo di Lisbona settanta per cento del TAR tasso di occupazione generale dipende anche dall'attuazione di riforme strutturali
Che consentano una maggiore efficienza del mercato del lavoro nonché la sua piena accessibilità
La progressiva introduzione di una maggiore a dal PD adattabilità dei lavoratori e delle imprese l'attuazione di politiche attive del lavoro nonché una fase congiunturale favorevole hanno contribuito a rendere l'Europa più competitiva e a creare nuovi sani posti di lavoro
Tuttavia il cosiddetto spirito di Lisbona quello che doveva costruire l'economia più competitiva dinamica ed inclusiva appare oggi subire una flessione
La crisi congiunturale che ha attraversato l'Europa sembra indebolire gli sforzi per riforme strutturali dei mercati dei prodotti e del lavoro che devono essere necessariamente attuate
Per questo motivo nelle scorse settimane abbiamo siglato un'alleanza con il Regno Unito con il laburista Tony Blair per dare nuovo vigore al Processo di Lisbona
Un'alleanza che non si limita soltanto a questi due Paesi ma che ne comprende anche altri come Spagna Grecia Olanda e che supera le tradizionali divisioni ideologiche
Per unire tutti coloro che sono portatore di progetti di modernità nel nome di una società più giusta perché più attiva nello scorso anno la Commissione europea per la quarta volta ha espresso un giudizio fortemente critico verso il nostro Paese
Le raccomandazioni rivolte all'Italia dall'Unione Europea hanno sottolineato l'insufficienza delle politiche fin qui attuate
E la mancanza di interventi in grado di migliorare sostanzialmente le caratteristiche del mercato del lavoro in Italia
Le criticità del mercato del lavoro italiano il più basso tasso di occupazione in Europa il più basso tasso di occupazione femminile il più alto livello di disoccupazione di lungo periodo il più marcato divario territoriale
Evidenziano come resti da compiere ancora una forte azione di governo come sia necessario adottare rapidamente politiche del lavoro attive
Per questo motivo partendo proprio dagli orientamenti europei il ministero del Welfare rappresentati in autunno a pochi mesi dal suo insediamento un programma di azioni di legislatura orientate alla promozione di una società attiva ove maggiori siano le possibilità di occupazioni per tutti
Migliore sia la qualità complessiva dei lavori più moderna e le regole che presiedono all'organizzazione dei rapporti e dei mercati del lavoro
Tali azioni devono migliorare sostanzialmente nell'arco del prossimo quinquennio l'intensità e la qualità occupazionale della crescita
E questi obiettivi devono essere raggiunti dal mutuo combinarsi di vari fattori
Dalla più intensa partecipazione dei giovani delle donne degli anziani al mercato del lavoro
All'ulteriore diffusione del lavoro autonomo e di ogni forma di auto impiego all'emersione di tutte le forme di lavoro irregolare con particolare attenzione la situazione del Mezzogiorno
Certamente non è solo con le politiche del lavoro che potremo garantire maggiore occupazione per tutti
Il Governo intende promuovere in parte lo ha già fatto con i provvedimenti dei primi cento giorni
Tutti quegli strumenti di politica economica fiscale industriale volti a garantire un sentiero di crescita sostenuta pure nel rispetto delle compatibilità di finanza pubblica
E in coerenza con l'obiettivo di una progressiva riduzione riduzione degli oneri fiscali e contributivi che gravano sul lavoro
Lo sviluppo soprattutto nelle aree del Mezzogiorno rimane lo strumento principale attraverso cui raggiungere obiettivi sostanziali di espansione dell'occupazione
Il disegno di legge delega del governo sul mercato del lavoro e dialogo sociale finora attuati si muovono in questa prospettiva unitamente alla riforma del sistema previdenziale il Governo e concretamente impegnata in una complessa riforma dei servizi all'impiego del sistema degli incentivi e degli ammortizzatori sociali
Nel rilancio della formazione per tutto l'arco della vita nella rimodulazione dei rapporti di lavoro
Tutto ciò è volto a rendere più trasparente funzionante il mercato del lavoro affinché chi cerca un lavoro non sia lasciato a se stesso
Una legislazione che ha certamente protetto una parte dei lavoratori particolarmente nei periodi di crisi
Evitando traumi sociali
Ma che proprio per queste o anche rafforzato la posizione di coloro che sono occupati nella grande impresa
E beneficiano di tutte le protezioni
Mentre coloro che si trovano in altre tipologie produttive e quelli che sono fuori da un rapporto di lavoro regolare hanno visto aumentare la durata della loro disoccupazione e non si vedono riconosciuto alcun diritto né alcuna protezione
Con il disegno di legge presentato al Parlamento il Governo intende quindi intervenire per un immediato ampliamenti o dei servizi preposti all'incontro tra domanda e offerta
In modo da evitare che occasioni di lavoro regolare vengano a disperdersi nel mercato del lavoro non istituzionale e irregolare
L'effettivo avvio di un mercato competitivo del Collocamento potrà garantire al contraente debole una ben più efficace conoscenza delle opportunità
Ed insieme stimolare l'adeguamento dei servizi pubblici dell'impiego nelle aree ove più sono necessari
Occorre orientare con maggior decisione i servizi per l'impiego verso logiche preventive al fine di ridurre i flussi e le permanenze nella disoccupazione
E a questo fine la riforma del Collocamento varata nei giorni scorsi con un attivo coinvolgimento delle parti sociali ne rappresenta un primo sostanziale risultato
In questa prospettiva il governo già nel disegno di legge delega ha disegnato un primo riordino del sistema di ammortizzatori sociali e di incentivi all'occupazione
In modo da portare a razionalizzazione e semplificare un quadro normativo diventato inefficace insufficiente mentre orientato su politiche attive del lavoro
Un'opera di rivisitazione del complesso sistema delle tutele non può prescindere da un'attenta e complessa riforma del sistema di ammortizzatori sociali che si incentra e su alcuni principi fondamentali
Primo innalzamento del livello di protezione sociale contro la disoccupazione
Secondo introduzione di sussidi erogati condizionalmente
Inserimento al lavoro
Quarto verifica dell'eventuale introduzione di sistemi di tassazione favorevole alla favorevoli all'attivazione all'impiego dei lavoratori a bassa qualificazione
Quinto conferma delle già previste misure di incentivazione fiscale e contributiva in caso di assunzione di disoccupati crediti d'imposta riduzione dei contributi sociali
Sono assolutamente consapevole che una tale riforma necessita di risorse finanziarie consistenti che solo in parte possono derivare da una sostituzione razionalizzazione degli attuali strumenti peraltro questo è stato l'ostacolo principale ma non l'unico del fallimento dei precedenti governi quando hanno lasciato decadere la relativa delega per carenza di risorse ed è quanto meno singolare che ora sia proprio l'opposizione a presentare emendamenti di riforma che necessitano di finanziamenti aggiuntivi
Il governo ha l'obiettivo di ridisegnare i sistemi di sostegno la disoccupazione
Spostandoli da i tradizionali supporti passivi per pochi ad una tutela nel mercato di tutti i disoccupati ottenuta attraverso orientamento formazione incentivi per il rientro nel mercato e al tempo stesso un coinvolgimento attivo del beneficiario
Dobbiamo in altre parole trasporre in Italia la buona pratica del welfare to work inglese
L'attuale regolamentazione del mercato riflette forme di organizzazione del lavoro ormai obsolete
L'eccesso di regolamentazione del mercato del lavoro italiano non consente una piena utilizzazione delle risorse umane
Come testimoniano i tassi di occupazione
Ne consegue che il quadro legislativo e contrattuale deve essere adattato alle nuove situazioni
Infatti a seguito dei profondi mutamenti intercorsi nell'organizzazione del rapporti dei mercati del lavoro appare ormai superato il tradizionale approccio regolatorio
Che contrappone il lavoro dipendente al lavoro autonomo il lavoro nella grande impresa lavora in quella minore il lavoro tutelato al lavoro non tutelato
è vero piuttosto che alcuni diritti fondamentali devono trovare applicazione al di là della loro qualificazione giuridica a tutte le forme di lavoro rese a favore di terzi
Si pensi alla tutela della condizione di salute e sicurezza sul lavoro
Alla tutela della libertà e della dignità del prestatore di lavoro all'eliminazione di ogni forma di discriminazione nell'accesso al lavoro al diritto un compenso equo al diritto di libertà sindacale
Questi devono costituire uno zoccolo duro e inderogabile di diritti fondamentali
Il loro riconoscimento rappresenta oggi più che nel passato anche una garanzia dei regimi di concorrenza tra i soggetti economici arginando forme di competizione basate su fenomeni di dumping sociale
Mi spiace ma non ho capito
Un assetto
Un assetto più flessibile comporta un maggiore livello di coinvolgimento dei lavoratori ciò che costituisce uno degli elementi principali che determinano la qualità del sistema delle relazioni industriali
E la capacità di adattamento delle impresa e dei loro dipendenti al nuovo ambiente
Il sistema di relazioni industriali che caratterizza il nostro Paese deve progressivamente modificarsi valorizzando un modello di sistema imperniato sul territorio e sull'azienda
Nel modello di imprese di piccole dimensioni che caratterizza l'Italia l'intesa tra associazioni del territorio ha sicuramente una valenza superiore
Perché alcuni problemi non possono essere definiti individualmente ma necessitano di una risposta comune
In tale senso la pratica cooperativa basata fortemente sull'istituto della bilateralità rappresenta il metodo per affrontare consensualmente questioni strategiche del lavoro
Come la formazione professionale le politiche attive del lavoro i servizi all'impiego le flessibilità dei rapporti di lavoro
Agli stessi enti bilaterali può anche essere assegnato una funzione certificatorio utile a prevenire con traverse giudiziali sulla qualificazione del rapporto di lavoro
In questo modo si potrebbe sperimentare una procedura di certificazione cioè di validazione anticipata della volontà delle parti interessate all'utilizzazione di una certa tipologia contrattuale
Un sistema di relazioni industriali cooperativo e partecipativo facili terrà Giungi mento dell'Obiettivo COMU comune di governo e parti sociali di trovare un nuovo equilibrio tra il bisogno di flessibilità delle aziende
E la necessità di sicurezza e di occupabilità dei lavoratori
Contribuendo al contempo garantire una maggiore efficienza e trasparenza nel mercato del lavoro
Al contempo esso permette di governare in maniera virtuosa le variabili macro economiche prezzi salari finanza pubblica garantendo garantendo un sentiero di sviluppo
In Europa gli assetti regolative i dei sistemi di relazioni industriali si sono caratterizzati nel corso dell'ultimo decennio in termini sempre più collaborativi e partecipativi
Come chiaramente indicato dal primo rapporto della Commissione europea sulle relazioni industriali del marzo due mila in tutta Europa i rapporti tra datori di lavoro e lavoratore risultano oggi più partecipativi anche solo di un decennio fa in ogni caso molto meno conflittuali rispetto al passato
Abbiamo voluto non a caso recepire la direttiva comunitaria sui comitati aziendali europei
Il governo ha poi avviato la scorsa settimana il confronto sulla società europea in vista di un'impegnativa fase di trust di trasposizione che dovrà avvenire nel corso di questa legislatura
L'obiettivo è quello di evitare i ritardi della direttiva care
Sarebbe estremamente opportuno che le parti sociali esprimessero un avviso comune che permettesse di sperimentare sulla base di intese contrattuali forme avanzate di partecipazione dei lavoratori
Appartiene alla primaria responsabilità e competenza delle parti sociali creare le condizioni favorevoli allo sviluppo di intese partecipative fra le parti stesse
Nella convinzione che ciò possa contribuire ed ha ad accrescere la competitività del nostro sistema economico segretario Angeletti delegati delegati
Per affrontare le sfide del cambiamento e contribuire a disegnare il futuro del lavoro e delle relazioni industriali le parti sociali sono chiamate a nuovi e più complessi compiti di tutela di rappresentanza e anche di gestione
Il futuro e la qualità delle relazioni industriali e nella logica del servizio della cooperazione
La UIL si è sempre distinta per un forte pragmatismo di queste dovremmo tutti bisogno per condurre il dialogo sociale in modo utile
Sulle numerose questioni contenute nelle tele che Collocamento formazione ammortizzatori sociali nuove tipologie contrattuali part-time ma c'è la reale possibilità di un'intesa
Così come lo ha ricordato questa mattina segretario Angeletti i fondamentali della riforma della previdenza pensione di anzianità incentivi a rimanere al lavoro previdenza complementare smobilizzo del TFR corrispondono alle richieste sindacali di un percorso graduale senza alcun trauma per tutte le generazioni già al lavoro
Rimane un forte dissenso su alcuni circoscritti punti da parte del sindacato l'articolo diciotto la decontribuzione e da parte degli imprenditori l'estensione di maggiori tutele per i collaboratori coordinati e continuativi el le pensioni di anzianità
Rispetto al contenuto complessivo delle riforme i punti contestati rappresentano una parte minore in termini di contenuto anche se essi hanno assunto un valore simbolico
Che va ben al di là degli effetti che ci aspettiamo in termini di aumento dell'occupazione
Se n'è fatta una bandiera da parte di tutti ed è sempre difficile pretendere che qualcuno Maini la sua bandiera
Con le modifiche all'articolo diciotto il governo non ha mai inteso ridurre i diritti dei lavoratori ma il contrario
Ma il contrario
Ma il contrario
Ha voluto verificare la possibilità per piacere dico qual è l'opinione del Governo poi
Scusi
Io voglio ricordare ai militari che hanno gli stessi doveri vede legati noi siamo l'organizzazione dove dicevo prima rispettoso prima del pensiero degli altri grazie
Dicevo che il governo non ha mai inteso ridurre i diritti dei lavoratori ma al contrario ha voluto verificare la possibilità di incrementare l'emersione e favorire la crescita delle imprese con meno di quindici dipendenti
Concedetemi almeno
Che è quella quelle del governo non sono tesi particolarmente originali né tanto meno così lesive dei diritti fondamentali dei lavoratori se consideriamo che si tratta di norme già vigenti in Italia per moltissime categorie di lavoratori applicate in quasi tutti i Paesi dell'Unione europea
Condivise tra gli altri dal premio Nobel Modigliani e ipotizzati addirittura almeno in parte proprio dal dibattito sindacale
Come ha detto il segretario Angeletti questa maggioranza e questo governo sono destinati a durare per l'intera legislatura
Una situazione di conflitto permanente non giova alle parti non piace al governo e certo non è utile addormentare l'occupazione
Se ci mettiamo tutti nella prospettiva di un cammino riformista volto a rimodulare ed estendere le tutele ai molti che ne sono privi
Fino alla definizione del nuovo Statuto dei lavori dobbiamo creare le condizioni politiche per consentire il dialogo dobbiamo ricreare il clima giusto che oggi purtroppo non c'è soprattutto un governo responsabile destinato a durare non teme le spallate massa di dover fare ogni sforzo per evitare che una riforma seria e in linea con ero chieste dell'Unione europea venga percepita dai lavoratori dai cittadini come una forzatura che mette a repentaglio i loro diritti
Prendo atto
Prendo atto che il passo indietro che responsabilmente il governo ha compiuto non servirà a sbloccarli negoziato sull'articolo diciotto
Ciò significa quindi che l'iniziativa su questo punto torna nelle mani del governo che valuterà con attenzione i margini se ci sono
Che sono concessi dalle posizioni del sindacato e degli imprenditori
Su questo punto
Il che significa
Sulle altre questioni invito le parti sociali a continuare il dialogo per cercare un avviso comune
In conclusione segretario delegati delega nonostante tutto io rimango caparbiamente ottimista sull'esito del confronto duro ma leale con un sindacato la UIL che positivamente afferma di non avere pregiudizi nell'affrontare con questo governo la sfida per la modernizzazione del Paese grazie
Grazie
Un grazie al Ministro Maroni anche per le disponibilità messa nello ultima parte del suo intervento io credo che Angeletti abbia definito bene
La possibilità di discutere e anche gli ambiti entro cui la discussione si possa fare grazie di nuovo al ministro la parola a Gianfranco di Ludovico segretario UIL che a Roma
I
Il congresso continua
La parola di Ludovico
Da
In un momento di marasma generale normale da
Lo sto
Che alcune affermazioni chiare dal
Per piacere quando mi sono del lavoro
Grazie
Se cortesemente io non è che chiedo l'attenzione ci mancherebbe altro
Sta uscendo il ministro del lavoro ha fatto un intervento che a mio avviso ci deve far riflettere come dirigenti sindacali
E allo stesso tempo credo che sia doveroso da parte mia scusa Jabra velocità fibre per piacere
Vi invito a sedervi congresso continua ci sono numerosi ancora interventi tutti importanti degne di essere seguiti per piacere
Io sono in attesa del via
Ci mancherebbe altro io lascio adesso sta uscendo
Il ministero del lavoro vi chiedo scusa und aspettiamo un attimo
Erano tutti i fans del ministro del lavoro indubbiamente è uscita dal ministro del lavoro sottotipi ceduti fante del ministero
Va be erano tutti i fan mi sia consentito fare alcune riflessioni con i delegati anche in relazione ad alcune affermazioni fatte
Non più di cinque minuti fa da parte del ministro del lavoro
Io credo che come dirigenti sindacali
Certamente alterate le posizioni assunte dal governo in un accordo che recentissimamente i mass media hanno riportato l'opinione pubblica
Relativo a un
Momento di riflessioni di accordo tra il governo italiano e il governo inglese
Credo che vada ricordata al ministro del lavoro che gli atteggiamenti tenuti da parte
Dei governanti
Del
Inglesi che siano essi o riformisti o laboristi sul piano della tenuta occupazionale indubbiamente il nostro Paese non ho nulla da imparare
Perché all'interno di questo Paese si producono effetti dirompenti sul piano occupazionale e dei tagli sulla tenuta dei livelli occupazionali che comunque per rivedere Mino preoccupazione da parte del movimento sindacale
Fatta questa riflessione io volevo
Portarvi alcune manipolazioni che oggi gli ho vissuto attraverso
La visione del per il giornale
E dove una riflessione va fatta da parte del quadro sindacale
Perché il telegiornale ha riportato una per la platea una presenza numerosa di di dirigenti sindacali di delegati al congresso tredicesimo congresso della UIL
Ma poi ha riportato alcune frasi che facevano parte dell'intervento di Luigi ma dove del significato che veniva trasmesso all'opinione pubblica
Non era lo stesso significato che Luigi aveva riportato nella sua lunga relazione
E dove alcuni passaggi che hanno fondamentali per quanto riguarda la vita della nostra organizzazione sindacale nel rispetto dell'uomo e dell'avvocato e per il telegiornale si è soffermato sull'ed esclusivamente portando a conoscenza
Un episodio che caratterizzano atteggiamento e la presa di posizione della nostra organizzazioni sindacali relativo a una tirata di orecchie nei confronti di organizzazioni sindacali che in barba ad altre due organizzazioni sindacali intende procedere a una mobilitazione da sola nei confronti di un atteggiamento tenuto da parte del board
Ebbene su queste espressioni su questa manipolazione da parte dei mass media io credo che ci dovremo fare una riflessione perché l'elemento che predeterminato l'atteggiamento delle organizzazioni sindacali la posizione assunta dalla nostra organizzazione sindacale dal nostro segretario generale
Non salva e non salvaguarda alcune posizioni assunte da questo governo che indubbiamente ha inteso minare le posizioni assunte dalle organizzazioni sindacali a difesa tutela de del i dispositivi di leggi nei confronti dei i lavoratori che noi rappresentiamo
Cioè quello che io oggi ho un racconto come
L'avvocato ore come cittadino attraverso una trasmissione televisiva sembrava quasi che ci fosse stata una dichiarazione di guerra da parte della nostra organizzazione sindacale nei confronti di un'altra organizzazione confederale
Quando la verità vera è che noi carichiamo di responsabilità un Governo che in una capacità di rapportarsi e di concertare nei confronti per il movimento sindacale
Su questo credo che il sindacato deve dare una risposta precisa puntuale certo dicendo alcune cose ai nostri amici e compagni della CGIL
Dobbiamo farle capire che abbiamo sofferto nei posti di lavoro quando ha inteso mobilità lavoratori nel settore metalmeccanico
Quando abbiamo visto l'avvocato di scendere in piazza senza una giustificazione politica e contrattuale Mantova e allo stesso tempo dobbiamo affermare con estrema forza che c'è una volontà politica da parte del nostro iniziazione discernere il fronte unitario per poter sconfiggere la posizione che viene assunta da un governo che a mio avviso alle tele con Fusi
Il ministro del lavoro ci ha rappresentato uno scritto che è stato già letto da parte delle i dirigenti sindacali e che non mostra sensibilità le posizioni che noi abbiamo assunto come movimento sindacale
è troppo facile dire che riconsegna la delega all'epoca erano il governo ha una posizione che indubbiamente istante nei confronti del movimento sindacale ma allo stesso tempo il ministro non si è presa la responsabilità di comunicare a chi vuole realisticamente una modifica dell'articolo diciotto e mi riferisco alla Confindustria
Di comunicarli che i lavoratori che l'organizzazioni sindacali non sono intenzionate a modificare nessun punto che caratterizza lo Stato dell'articolo
Della legge trecento del nostro Paese e su questo credo
Che la posizione che è stata assunta dalla relazione di Luigi e la posizione che credo ogni rappresentante della nostra organizzazione sindacale con forza sta rappresentando nei confronti di questo governo
Beh guardate io sabato ho partecipato alla manifestazione di Roma
E anche su quella manifestazione c'è stata una manipolazione da parte del ministro
E del ministero della
Del
Da parte delle i mass media e da parte
Dei rappresentanti del Polo
La manifestazione è stata oceaniche
Moltissimi compagni io ho partecipato alla manifestazione con alcuni compagni della UIL
Con Miniati con Giorgio Benvenuto credetemi in piazza San Giovanni centinaia e centinaia di lavoratori
Salutavano vincevo una mano riconoscevano in Giorgio Benvenuto come elemento di spicco di organizzazioni sindacali ha sempre difeso gli interessi dei lavoratori grazie
Grazie a te
Anche per lo sforzo che è dovuto fare io invito al congresso a rispettare ovviamente tutti gli interventi
Vorrei che
Forse ha colto con tutto Rispetto
Un rappresentante di un partito capogruppo di quel partito alla Camera
Che nella maggioranza ha sempre sostenuto la tesi di dialogare col sindacato e di eliminare dalla deroga l'articolo diciotto i capogruppo del CCD CDU Volonté
Vi ringrazio molto dopo i fischi di ieri spero di raccogliere qualche applauso
Ringrazio
La UIL suo segretario Angeletti
Per la disponibilità dimostrate in questi mesi a non chiudere la porta del dialogo
Nei confronti non solo del governo ma anche dalla maggioranza
Noi partiamo da origini diverse
A nostra provenienza la provenienza più vicino alla dottrina sociale della Chiesa meno vicina al mondo socialista
Però i movimenti operai sono nati contestualmente l'origine socialiste l'origine bianca hanno avuto la stessa ragione difendere il mondo del lavoro davanti capitalismo
Allora ho apprezzato molto alcune
Alcune parole oltre a alla complessa dalla relazione del segretario Angeletti alcune parole che io ritrovo in un'antica enciclica ormai diventarne del Santo Padre il lavoro e per l'uomo
In ciò è per mezzo del lavoro nuovo inazione prende coscienza dei propri limiti capacità responsabilità e quindi è necessario che il lavoro abbia dei diritti anche lavoratore abbia dei diritti
Abbiamo da sempre appoggiato
La necessità del dialogo io diversamente l'amica chi mi ha preceduto apprezzo le importanti parole dette qua dal ministro Maroni
Finalmente il ministro Maroni dopo mesi in cui anche noi all'interno dalla maggioranza abbiamo tentato di far presente
Non per iniziativa personale ma di dar voce ancor più di quello che non ne avevano Angeletti Pezzotta in un certo punto anche Cofferati
Ha preso atto che tre sindacati su tre presenti nel nostro Paese non vogliono discutere di quell'articolo diciotto che non faceva parte neanche nel programma di governo
Sempre
Sempre meglio che ci si è arrivati piuttosto che non esserci mai arrivati
Noi riteniamo che in questo dialogo sociale ma anche un ruolo non del governo della maggioranza
Perché del nostro impegno a stralciare l'articolo diciotto sappiate che non sono le parole di Fini di chiunque altro dell'impegno l'abbiamo preso con Angeletti e Pezzotta la manterremo quando provvedimento arriverà alla Camera
Ma manca il ruolo del che nel
Un organo costituzionale
Che ha il compito di mettere insieme imprenditori e sindacati ruolo del mondo sociale a discutere di questi grandi temi e di queste grandi riforme
Allora il passo indietro del governo per essere un passo indietro che mette nelle condizioni questo organo
Di discutere liberamente apertamente cogliendo quelle grandi disponibilità che vengono non solo permettimi Luigi per la tua relazione di oggi
Ma i tuoi commenti che arrivano dal mese di agosto a oggi
La tua passione la passione del tuo sindacato nei confronti della flessibilità e anche della qualità del lavoro del valore del lavoro in Italia nei confronti della globalizzazione
Non è oggi oggi ricordi a noi una cosa che dici da mesi ed è per questo che merita più di quanto lo meriti io un applauso scrosciante da questa platea
Perché è avuto il coraggio
Non in questa circostanza ma anche durante il periodo di lo scorso anno in cui sembrava impossibile discutere dell'ammodernamento del sistema
Sembrava impopolare discutere
Della flessibilità rispetto al mercato europeo che vuol dire più valore è uguale diritti anzi se possibile ancor più diritti rispetto al part-time
è un aspetto del lavoro atipico tutti insieme a Pezzotta l'avete detto altri invece
Hanno fatto finta o di non ascoltare o di non volerlo dire
Allora è questo che io voglio per questo ho chiesto di intervenire per rendere testimonianza alla verità
E la verità è che la guida e l'accisa hanno sempre detto discutiamo di tutto vogliamo riformare per il valore che ha il lavoro e non per i diritti in meno per i lavoratori
Vogliamo farci carico della responsabilità dei lavoratori italiani come è stato per l'entrata nell'Euro ma vogliamo farlo con grande dignità e con grande schiettezza nei confronti di un nuovo governo di una nuova maggioranza e del paese a cui vogliamo bene
Hai aperto un tema fondamentale nella tua relazione di oggi un tema
Che io forse non avevo sentito dire perché i fischi mi hanno assordato
Il tema che una riforma strutturale del lavoro una riforma di qualità una competizione qualitativa del lavoro italiano non può non passare dalla formazione
E allora al di là dell'impegno che tu sai tu hai delegati sanno le confermo non solo loro pazienza nei miei confronti sull'articolo diciotto e sulla compagnia che ne facciamo al sindacato in questa battaglia
Io ti riconfermo la volontà di un impegno serio per guardare dentro la delega della riforma della pubblica istruzione per riempire il secondo canale della formazione professionale
Della qualità di qua bisogna il lavoro dell'impresa nel nostro Paese
Perché se educhi amo persone che sappiano entrare nel mondo del lavoro secondo caratteristiche di qualità allora il valore del lavoro sarà la caratteristica del lavoro italiano
Del mercato del lavoro italiana del sindacato italiano
In ogni nazione democratica
Lo dico per tradizione e per conoscenza e anche per amicizia
In ogni elezione democratica si può governare
Secondo tante caratteristiche per la forza dei numeri per la forza parlamentare per la forza del consenso popolare
Nel preferiamo governare con tutto questo
Ma procediamo governare ancor di più con il consenso di un ruolo di una organizzazione delle organizzazioni che fanno parte della struttura civile di una nazione è tra questi il sindacato è la parte fondamentale io vi ringrazio
Dell'attenzione
Ringrazio l'occasione che mi ha dato Luigi di salutarvi di testimoniare viene la nostra vicinanza che è una vicinanza di democrazia di concetto di democrazia nel Governo del nostro Paese
E ringrazio anche senza ironia le parole che ha detto il ministro Maroni
Il riprende risse da parte del governo l'articolo dieci e cioè l'articolo diciotto
Vuol dire aver preso atto meglio tardi che mai non solo di ciò che dicono i sindacati ma di ciò che dice anche una maggioranza del una parte della maggioranza di governo
E anche di quello che dicono la maggioranza dei cittadini italiani auguri e buon lavoro
Grazie all'onorevole Luca Volonté
Io vorrei ringraziare per la loro presenza Patrick Venturini che segretario generale del Comitato economico e sociale un amico della UIL dei sindacati italiani
Franco Siddi presidente della Federazione nazionale della stampa il sindacato dei giornalisti italiani
Che parlerà nel corso del dei lavori di oggi è presente una delegazione anche dell'Udeur
Adesso vorremmo cercare proprio per dimostrare quell'intreccio di problemi
E non la separazione fra problemi italiani
E problemi europei di intrecciare nell'arco della discussione gli interventi dei colleghi compagni e amici dei sindacati europei che dovevano parlare nella tavola rotonda quindi tenendo strettamente legati aspetti italiani con aspetti europei la prima a parlare e la segretaria generale prossimo presidente della Federazione ha già del lavoro belga in cui milita da molti anni avendo percorso tutte le tappe della carriera
E oggi nella stampa belga viene considerata la donna più importante è forte del Regno è un'amica carissima della UIL la parola a mia De Vitis
Se va be Sciacca alle
O non dalla federazioni sale e colleghi
La cari amici e colleghi a nome della Federazione
Generale dei lavoratori del Belgio
Che io vi ringrazio
Vi ringrazio di avermi invitata
E di avermi fatto partecipare al vostro congresso
è innanzitutto un messaggio di ringraziamento il mio ma anche un messaggio di solidarietà
Che vogliono esprimervi oggi
Quando il movimento sindacale italiano
Combatte combatte per difendere i diritti dei lavoratori
E anche se intravedo che vi sono ancora delle discussioni e dei dibattiti relative alle strategie ebbene tengo in particolar modo a dirmi
Che siamo al vostro fianco
Tutti i sindacati e dei lavoratori europei sono al vostro fianco
Sappiamo
Che l'Italia sta attraversando un momento difficile l'affitto Berlusconi vittoria di Berlusconi
Rappresenta per noi
Per noi che siamo la sinistra una sconfitta
Credo che questa vittoria sì obblighi a rimetterci in discussione
Per non confina Ricci
In un atteggiamento difensivo
Ma piuttosto per
Continuare per portare avanti la nostra lotta per le libertà
La nostra lotta soprattutto per l'uguaglianza
E per la giustizia sociale ovunque in Europa
Quello che voi subite quotidianamente dalla parte del vostro governo ebbene noi
Abbiamo avuto l'occasione di viverlo di viverla concretamente ma fortunatamente in modo meno continuato nei contesti negli ambiti europei
Abbiamo vissuto durante la presidenza belga dell'Unione Europea
In particolar modo con la questione del mandato d'arresto europeo
Ed oggi Lovigi diamo Colosi sviluppo
Di un asse Asmara
Blair era Berlusconi
All'interno degli stati membri dell'Unione europea
Questo asse
In vista del summit europeo che avrà luogo a Barcellona fra dieci giorni nera a rafforzare la flessibilità del mercato del lavoro
Senza però ottenere nel dovuto conto la qualità del lavoro
Che mi era
Alla liberalizzazione dei mercati dei prodotti e dei capitali
Senza alcuna preoccupazione
Per le conseguenze sociali di una tale liberalizzazione
E questo
è un approccio che non pone non ci pone nulla di nuovo davanti
Per far progredire l'Europa sociale
E quindi un discorso si tratta di una strategia che in realtà non fa altro che favorire le diseguaglianze favorisce anche le ingiustizie
è una vera e propria ideologia che punta alla creazione di una società cosiddetta dei due terzi
Una ideologia ultrà libera lista
Peggio per il terzo che rimane
Peggio per le categorie economicamente e socialmente più deboli
E il vostro governo ha mostrato e dimostrato all'insieme dell'Europa
Ciò che può rappresentare una destra che assicura di sì
E in quanto progressista europea e progressisti europei noi dobbiamo far sì che questa nuova destra che non fa altro che conquistare terreno non trasformi l'Europa
E che l'Europa sociale
Non venga distrutta
Noi vogliamo un'Europa in cui tutti abbiano un posto di lavoro di qualità
Altrimenti arriveremo ad uno Europa duramente ed unicamente economica e finanziaria
Parla presi Dons español de il mio ho fatto degli anni musa anch'io
E le protesi don S-Bahn quassù
E italiani e italiana
Non saranno probabilmente migliori
Sfortunatamente non possiamo contare su Berlusconi
Perché riproponga quello che Aznar non è riuscito ad ottenere
Ritengo dunque che esiste un asse neo liberale
Che sembra essersi stabilito in Europa
Assisteremo nuovo dunque al lento dispacci del disfacimento dei progressi sociali
Che siamo riusciti ad ottenere
Sotto la presidenza portoghese svedese francese e belga
Il deficit democratico e sociale dell'Europa
Ricomincerà ad aumentare
La difficile strada
Che abbiamo intrapreso tutti con coraggio
In seno alla Confederazione europea dei sindacati
Per dire dissi all'Europa
Ma ad un'Europa più sociale
Deve continuare
Se non vogliamo vedere progredire anche tra le nostre fila idee antieuropeiste
E il populismo predicato da alcuni lo abbiamo ricordato tutti insieme
Siamo stati in cento mila nelle strade di Bruxelles
E ricca ringrazio il sindacato italiano che era presente anche a Bruxelles
Spero
Che potremo ricominciare tutti insieme a Barcellona
Ma credo che dobbiamo anche riflettere
In seno alla Confederazione europea dei sindacati
Su altri tipi di azioni da svolgere in futuro
Per fare sentire la voce del mondo del lavoro
In seno alla costruzione europea
Per questo motivo vorrei anche sottolineare il mio sostegno e complimentarmi con voi per la vostra proposta di modificare
Gli statuti che da ora in poi vuole riconsiderare i rappresentanti della Confederazione europea dei sindacati e delle confederazioni a estere presenti
Al congresso come In the legati a pieno titolo e non solo più come invitati
è un segnale forte da parte nostra
Che dimostra il vostro attaccamento è il nostro attaccamento a tutti acquista solidarietà
Che non può più essere considerata soltanto come una solidarietà internazionale
Ma piuttosto una solidarietà tra membri di una stessa famiglia credo che questo sia un buon esempio che merita di essere seguito da altre confederazioni
Vi auguro ancora una volta un proficuo congresso grazie
Grazie a mia
Adesso
Diamo la parola aggiorno Evans segretario generale del tu a competeranno dei nostri congressi oltre che un amico personale di tanti di noi
Friends piccole X
Gli amici e colleghi
Dal punto di vista
Dei sindacati nei Paesi industrializzati
Nell'ambito della tua
Ci si trova parlare di alcuni messaggi che vogliamo comunicare all'Europa
Un messaggio
Per le istituzioni europee
Riguardante la costruzione interno dell'Europa
Un messaggio sul ruolo esterno dell'Europa nell'ambito dell'economia globale
C'è un messaggio per noi stessi in qualità di stand sindacalisti europei
Che facciamo comunque parte G uno il movimento sindacale molto più ampio
Per quanto riguarda la costruzione europea interna
E fondamentale che l'Europa
Città
Dell'economia mondiale
La Banca centrale europea
Agito troppo poco e troppo tardi per ridurre i tassi di interesse
Ma anche con tassi di interesse più bassi bene
Questo non è sufficiente per Christie mollare la crescita
E necessario un'espansione fiscale
E il denaro deve essere messo nelle mani di coloro che lo spenderanno
Vale a dire coloro che hanno i redditi più bassi e che sono di più in uno stato di bisogno
L'Europa è da troppo tempo che aspetta che altre regioni fungano da motore di crescita nell'ambito della domanda
Con il North America il Giappone bloccati nella recessione
A questo punto effettivamente è giunto il momento di agire
Senza una crescita più rapida
Le pressioni aumenteranno
Fino a accusare uno sbandamento della tutela sociale e delle istituzioni del mercato del lavoro
E i sindacati della tua desiderano comunicare un messaggio molto chiaro il signor Blair dal signor Berlusconi
Quando imboccano l'americanizzazione del mercato del lavoro in Oropa
Ciò
Non è accettabile un future accettabile per PD lavoratori europei
Il secondo messaggio e che l'Europa deve ricoprire il proprio ruolo nel sancire tutte quelle regole internazionali che governano la globalizzazione
Come contrappeso alle forze non governa tette in mercati globali
Un esempio attesi e l'applicazione delle direttive dell'OCSE sulle società multinazionali
E direttivi sono state riviste takeover metterla OCSE nel due mila ed è ora ci giungono informazioni su casi visti abusi dei diritti sindacali
Dal Guatemala le Filippine
Tuttavia traffico Terni europei
Restano inattivi
E fanno tempo con per creare punti di contatto a livello nazionale
Qui in Italia il profilo dei punti di contatto nazionali idonea alla luce del sole
Se l'Europa non prende l'iniziativa che applicare le direttive
Non ci si aspetti che l'amministrazione Bush in Giappone lo facciano
European a una spia Europa scusate a una finestra di opportunità d'azione
Il tuo h a preparato una guida con una serie di utili indicazioni
E mia terza messaggi e parla Estensi in quanto sindacalisti europei che si accingono a realizzare un Montella europea unitari dinamico di sindacalismo basato sull'etica con le tocca al centro
A lungo termine questo potrà prosperare solo come partiti una crescita dinamica del sindacalismo a livello internazionale
Nel rafforzare le nostre strutture in ambito europeo dobbiamo svolgere un ruolo chiave o meglio essere il principale autore del movimento sindacale globale
E di fatto abbiamo partecipato come tu H con entusiasmo alla revisione che il inizio millennio promossa Tandy certi io il messaggio di quel processo è semplice possiamo tenere di più la gente insieme invece che da soli
Un principio sindacale di vecchia data
Ma che oggi fa più che mai ha ripartito
Sì io condivido l'iniziativa dell'anguilla
Sono felici che sarà questa conferenza dobbiamo opporre i sindacati al centro dell'Europa ed Europa il centro del movimento sindacale globale grazie e mi auguro che prossimi giorni siano
La struttura grazie
Io invito del servizio d'ordine a far rientrare in sala i delegati gli invitati mi sembra che l'attenzione dopo interventi non sia proprio nello spirito di una organizzazione come la nostra
Do la parola Franco Siddi presidente della Federazione nazionale della stampa
Grazie a un po'forse una novità che la Federazione della stampa parli al vostro congresso generale
Ma nel tempo che viviamo
Ci è sembrato significativo utile testimoniare una solidarietà dei giornalisti organizzate nel loro sindacato unitario la Federazione sa della stampa italiana
Con tutto il mondo del lavoro particolarmente con i sindacati confederali
Ricordando il patto di alleanza che lega la Federazione della stampa i sindacati confederali ormai dal mille novecentoquarantotto
Quando i sindacati confederali riconobbero alla Federazione della stampa
Che già operava
Da più di quarant'anni la rappresentanza e la titolarità
Contrattuale del mondo dei giornalisti in nome del valore universale dell'informazione non sistema democratico che si andava costruendo formando e che doveva rafforzare le sue gambe
E il sindacato confederale tutto allora diviso nuovamente diviso dopo la Parenti solitaria
Riconobbe l'esigenza che i giornalisti
Operassero attraverso la loro rappresentanza sindacale unica unitaria
Registrando nel contempo una partecipazione diretta del sindacato confederale alla vita della Federazione nazionale della stampa e per tanti anni così è stato
Per decenni CGIL CISL e UIL hanno fatto parte del nostro Consiglio nazionale in maniera attiva addirittura fino all'inizio degli anni settanta
Le rappresentanze di CGIL CISL e UIL partecipavano alla fase finale della contrattazione di lavoro dei giornalisti
Una pratica che si è andata perdendo negli anni e per oltre vent'anni non abbiamo visto nel nostro consiglio nazionale il dirigente sindacale di CGIL CISL e UIL
Dopo questo nostro congresso il nostro non l'abbiamo fatto a novembre
Abbiamo rilanciato a CGIL CISL e UIL l'esigenza di rinnovare questo patto
Alla luce anche delle difficoltà del tempo che viviamo e che vedono tutte le categorie del mondo del lavoro
Non più il lavoro manuale di un tempo in maniera classica ma tutte le categorie ad anche del lavoro intellettuale comprese quelle giornalisti vivere i problemi drammatici
Di una modernizzazione che sembra voler mettere da parte la socialità gli abbiamo chiesto a CGIL CISL e UIL di partecipare di nuovo al nostro Consiglio siamo stati gli Enti di registrare che per primo il segretario Angeletti ha risposto a questi inghippi ha deciso di rappresentare gli spesso nel nostro Consiglio la Wind
Quindi al segretario Angeletti mi rivolgo
Anche
Non solo con un atto di omaggio doveroso per il lavoro che fa per tutta la UIL e per tutto il mondo del lavoro ma anche quale nostro consigliere nazionale lo saluto voi metterete questo saluto affettuoso
Al segretario al quale vogliamo anche
Dare assieme a tutta la nostra organizzazione all'intero robot Straw organizzazione
ATO
Di un impegno di grande valore che abbiamo visto oggi dispiegarsi nella relazione in particolare ma mi pare anche nei primi punti di dibattito che stiamo ascoltando io credo che
L'attenzione la tensione morale posta intorno ai temi dei diritti
Dei diritti e da allargare intorno ai valori delle dei capitali umani sopra tutti ai fini dello sviluppo reale di qualsiasi società
Oltre che di qualsiasi impresa
Siano dei temi sui quali la convergenza di interessi di lavoratori che esprimono diversi tè anche specificità grande come quella dei giornalisti è totale
Così pure come chiedo che sia totale
La vostra affermazione che non si può confondere flessibilità con precarietà
Io credo che qui occorre dire con forza lo diciamo anche noi alla luce delle difficoltà che viviamo nel nostro piccolo mondo che pure alla sua rilevanza
Oggi nello sviluppo della società soprattutto in dei termini democratici bio della nostra società
Che se la flessibilità viene vissuta come condizione di ricatto
Come condizione per generare l'espulsione permanente dal lavoro dei lavoratori tutti i ai fini di una precarietà permanente che sostituisca alla stabilità io credo che noi ci troviamo di fronte a un fenomeno che mette a repentaglio i riferimenti stabili di ogni società
Della vita di ogni uomo il riferimento alla persona io credo non sia un riferimento indistinto quello che abbiamo sentito nella relazione di stamattina
Così pure come credo che e crediamo che la modernità non si possa invocare in maniera indistinta
Per abbassare o eliminare peggio le tutele dei lavoratori las la modernità ha un valore pieno in termini di sviluppo se le tutele
Crescono per i lavoratori e per chi è più debole in primo luogo crescono anche i salari non bisogna avere paura avete fatto bene a dirlo oggi che vanno rimessi in discussione
Le politiche salariali da questo punto di vista vale per tutti ci stiamo arrivando anche noi certamente voi mi direte ma nei giornali non capita questo
Nei giornali leggiamo altro leggiamoli inviti a mettere da parte per esempio l'articolo diciotto e offre carcere a pensare ad altro poi si vedrà
E nel frattempo flessibili siamo poi si vedrà l'articolo diciotto vedrete sarà una cosa inutile ma no io credo che tutto il mondo del lavoro giornalisti compresi alla luce del grande patto del novantatré e sui salari
Hanno fatto grandi passi che hanno preso da questo Paese di viene fuori da un momento difficile a tutti i sistemi d'impresa compreso quello del informazione del ritrovare l'economicità
Delle del del delle imprese stesse ma credo che oggi la modernità
Vada applicata più verso la questione dei diritti verso la questione delle tutele anche verso quella del salario è un problema che ci riguarda certamente nei giornali non sempre questo si legge
Voglio già mette applaudito ai colleghi che qua daranno notizia correttamente dei vostri lavori eppure ammette la preoccupazione di come appariva il vostro congresso nei giornali e nelle televisioni di come appariva il vostro lavoro faticose prezioso fatto nel giorno accanto e per il lavoratore
Perché in effetti il sistema dell'informazione è scosso oggi da nuovi fenomeni deconcentrazione di nuovo omologazione silenziosa non si urla più su questo
Si urla magari ancora sulla vicenda RAI che pure una vicenda emblematica e di grande precarietà su cui ho porno non smetteremo mai di ragionare di invitare tutti al ragionamento ma non si presta sufficiente attenzione a cosa accada nel sistema dell'informazione nel suo complesso
Quello della carta stampata e quello dei new media
L'omologazione la concentrazione in in particolare delle imprese in particolare del sistema della pubblicità rischia di diventare soffocante
è un allarme che lanciamo
Lo facciamo
Apertamente a tutto il mondo del lavoro con i sindacati della comunicazione sindacati vostre di settore vedo qui Di Cola
è lo salutò con particolare affetto abbiamo aperto un ragionamento su questo abbiamo anche ipotizzato di svolgere azione comune
Nelle prossime settimane se non nei prossimi mesi intorno a questi temi perché sono temi decisivi non solo per lo sviluppo ma anche per la salvezza dalla nostra
Democrazia però nostra capacità di esserci e di essere soggetti sociali e rappresentativi e visibile
In una società che tende sempre più a detenere la democrazia in democrazia televisiva io credo che questo sia un compito che ci appartiene che dobbiamo svolgere in pieno tutti insieme rispettando le dici le diversità le specifici paia assumendole
Come una ricchezza
Avete proposto un patto per il lavoro se io posso dire una piccola cosa dal nostro piccolo versante dico pensando a certi temi comuni
Immaginiamo di lavorare per un patto per l'informazione democratica e libera nel nostro Paese credo che è un lavoro che va abbiamo fare dobbiamo fare insieme
E se non abbiamo al momento interlocutori istituzionali all'altezza della situazione volenterosi Dio fare questo lavoro cominciamo a fare un patto tra loro a rinnovare un patto tra noi un patto delle regole
Il patto sulle regole del gioco
Mettiamola al centro abbiamo la capacità di farlo nella consapevolezza che questa è una delle strade
Che ci può consentire di andare avanti di uscire anche dai tunnel delle situazioni difficili sull'articolo diciotto invece mi consentirebbe prima di concludere solo una una battuta sull'articolo diciotto io credo che noi siamo fermamente
A attardati sulla linea che l'anche il vortice però ha ribadito sulla P diciotto non si tratta
Sull'articolo diciotto non si tratta ci devono spiegare perché si teme trattare la modernità partirà dall'articolo diciotto e non ha punto fermo articolo diciotto da lì si parte con l'articolo diciotto che è lì
Cosa fare rispetto a questo punto anche dal nostro sistema che un sistema di giornalisti unitari c'è molta discussione
C'è la tentazione di andare per frange noi abbiamo realizzato un'unità interna difficile
Abbiamo anche alla nostra dialettica le nostre maggioranza dello sterminato ma ci sono tutti ci sono tutte le anime se vogliamo dire dello store redazione sull'articolo diciotto abbiamo detto non possiamo scioperare
Con una sola fetta del mondo del lavoro se sciopero saranno faremo con tutti in ogni caso con tutti vogliamo dire no l'articolo diciotto non si tocca
Ecco questo detto questo io quindi posso concludere rapidamente
Per dire
Che dobbiamo proseguire più che riprendere un cammino che altri ci hanno preparato con grande lungimiranza oggi dobbiamo avere la capacità di declinare questo in termini moderni aggiornati nel senso però di un aggiornamento che serva a tutti i lavoratori e a tutta la società buon lavoro a tutti voi grazie
Ringraziamo il possibili per il bell'intervento che ci ha offerto per l'affetto che ha dimostrato nei confronti della nostra organizzazione
Io chiedo ancora al servizio d'ordine di invitare ma invitare caldamente come si dice tutti coloro che stanno fuori a rientrare nella sala perché dobbiamo farlo qui il Congresso quindi davvero un invito pressante al servizio d'ordine perché svolga questa necessaria funzione
Dobbiamo raccomandare a tutti di essere presenti questo pomeriggio perché noi abbiamo cercato di caratterizzare la sessione pomeridiana incentrando la sulle tematiche dell'Europa
Dio solo sa quanto la vicenda europea e destinata a pesare sulla vita nazionale sulle scelte che noi dobbiamo compiere abbiamo già ascoltato
Gli altri interventi ed ora proseguiremo prima però di annunciare il prossimo intervento io voglio ricordare che sono qui fra di noi Francesca Santoro vicepresidente del CNEL ed Andrea Zampagna consigliere del CNEL che noi salutiamo con affetto
Dicevo che il tema su cui vogliamo centrare la nostra discussione pomeridiana e l'euro per farlo noi abbiamo coordino voi
Uno dei più significativi scrittori Pivetti
Ha offerto pagine bellissime
Io lo scrittore vicino a noi
Vicino alla UIL ma quello che conta in questo momento e sapere che noi siamo di fronte ad una delle personalità del mondo della cultura che più di tante altre
L'ha saputo
Trasferire tramite i suoi scritti questo profondo sentimento per l'Europa
Mi riferisco a Stanislao Nievo che ora prenderà la parola ci
Dirà
Le sue parole lo invitiamo ad intervenire
Buonasera sono due ore che voi vi sentite un convegno estremamente animato con dei commenti quasi parossistici ma così deve essere l'animo nostro
Se in qualche modo dobbiamo portare a soluzione i problemi che ci toccano
Guai se fossimo già tutti d'accordo per carità non dobbiamo a a batterci a vicenda né combatterci in maniera feroce ma guai a non avere più vite macché Europa volete che tiriamo fuori se tutti già pensassimo dello stesso modo sarebbe un bellissimo Tomba e che ci porta a traverso alcuni anni ho molti anni in una forma dove probabilmente tout va très bien madama la marchesa
Ma al di là di questo l'animo umano la nostra intelligenza andrebbe un po'a farsi benedire
Anche perché solleveremo dal fondo di noi quello che è la malattia moderna
Forse non me lo dia più ricca che noi dobbiamo combattere la noia
Noi dobbiamo avere delle motivazioni diverse io ringrazio molto la UIL il suo segretario generale perché la prima confederazione che ha accolto dei lavoratori
Della fantasia dell'immaginazione cioè nonché qualche cosa di bende stabile ma qualcosa di molto variato naturalmente non pretendo che questo interessi tutti è giustissimo che dei gruppi si continua a parlare fra di loro di ma in maniera diversa
Ma io voglio dire che nei pochi minuti che ho vorrei dirvi quanto apprezzato che la UIL si sia rivolto a degli scrittori
E a degli artisti io qui sono rappresento
Rappresento l'Unione Nazionale scrittori che ha proprio nella sede della UIL da adesso a nella UIL
La sua base perché il cittadino d'Europa ha bisogno che la sua immaginazione la sua fantasia naturalmente fino che non lede la libertà degli altri ma ancora prima
Di esprimerà la propria debba rispettare pacificamente tutte le idee anche in una maniera vocalmente e qualche volta molto forte
E anche se poi devo alcuni vogliono parlare di cose diverse benissimo questa è la vera libertà che noi vogliamo al tempo stesso noi dobbiamo immaginare ogni volta che scriviamo un libro o facciamo un quadro qualcosa di nuovo
Noi non possiamo essere ripetitivi e in questo io apprezzo che la guida abbia capito che c'è un salto salto forse per ora modesto
Perché ancora siamo in una fase di sistemazione della sopravvivenza europea benché la gran parte dell'Europa occidentale sia già in condizioni da potersi permettere
Delle serate
Delle motivazioni completamente nuove guai se tutti liberi fossero particolarmente precisi sapete che gli scrittori forse sono fra lei e poche categorie di lavoratori che se scrive descrivono un crimine perfetto ma lo fanno con molto gusto con perfezione
Gli danno anche un premio
Dico questo è il massimo della libertà che si può richiedere e vi dico subito qual è il minimo della libertà
E che molto spesso gli editori non ci ascoltano affatto e specialmente una volta che il libro esce non lo aiutano anche perché perché Nietzsche si interessa di altre cose lo vediamo anche qui mentre parlo gruppi intensa parlano fra di loro va benissimo io sono per questa libertà
Ma questo ebbe lo dico non per fare un minimo ora approcciato a questo che il sistema di attenzione ma soltanto per dirmi quanto è difficile avere nella nostra nazione
Un linguaggio che tradotto nel libro che è forse la più grande istituzione che l'Occidente ha portato al mondo
Trasportato in un libro questo diventi una maniera di suggerire non certo non insegnare qualche cosa noi non vogliamo ante porci o metterci a fianco della
Pubblica istruzione che deve dare l'insediamento a tutti noi quando nasciamo perché lasciamo ignorò altissimi
E spesso nasciamo molto istintivi
E noi sappiamo che è continuamente in qualche maniera qualche insediamento dobbiamo a prenderlo per cambiare questo
Viva di nuovo la UIL che ha capito che anche una così un gruppo di lavoratori così eterogenea io dicevo quando mi hanno fatto presidente onorario dell'Unione nazionale scrittori che è come condurre un Carlo dovrei i quattro cavalli sono un leone un delfino una cinghia una zanzara come fate
A condurli dovete lasciarli liberi e al tempo stesso trovare un in una maniera per cui la sferzata dell'uno provochi l'appeal pizzico dell'altro o il salto
A fuori del mare di qualche cosa e questa è la vita la vita delle sue forme nuove noi in Europa siamo arrivati finalmente a non dover in gran parte subire più la fame
Subire più là sopra lo l'oppressione degli istinti primari ma proprio per questo questa qualità deve è sarà affitta a affidata a senz'altro de delle dei gruppi che rappresenterò questo tipo idee accanto però abbiamo bisogno di fratelli che sappiano che anche l'immaginazione la fantasia
Hanno bisogno di una categoria sindacale che in qualche modo discuta come discutano contribuente adesso intorno e chiedeva questo
è viva questa libertà
Che al tempo stesso però mi permette anche per l'attenzione che ha il segretario generale di sapere che queste parole arrivano a molti di voi
Ospitalità bisogna alzare la voce di fatti tutti si volta per carità io mi scuso di avermi interrotto
Però noi abbiamo bisogno per i cinque sono guardi
Dieci minuti ed è parlo del giorno Mehmet me ne devo andare vi dico soltanto grazie alla UIL che ci ha invitato noi faremo al di fuori delle ai beni culturali e della Pubblica istruzione i ministeri che di solito si occupano di queste cose
Noi faremo delle proposte perché sia immaginazione i pittori gli scultori gli gli scrittori abbiamo delle rappresentanze per cui non sono schiacciati dagli editori più ricchi
Ho qualche volta dalle gallerie più importanti ma quanti giovani o anche meno giovani qualche volta nella terza età non di non dipendono delle cose straordinarie a volte forse saranno un po'folli a volte saranno ripetitive molte volte sono straordinarie capacità
Di creatività che se l'Europa perde non dico solo qui in Italia ma in tutte le nazioni che formano l'Unione europea secondo Matteo della miniera più forte che abbia cosa volete bene o male
Tutti questi dissidi saranno piano piano governo si governano sindacato SIB Sindacato no sistematico ma la creatività
L'originalità la capacità di pensare in maniera diversa
è una cosa che se non la perdiamo probabilmente la prendiamo come alla fine del del dell'Impero romano d'Occidente per alcuni secoli hanno perso gli italiani cioè sono stati dominati da una barbarie comoda forse non sempre faticosa
Un postumo piena
Ecco io ringrazio l'aiuto che possiamo avere dalla UIL per non cadere in una monotona ripetizione di programmi ma con il loro aiuto di potere anche essere ascoltati molto spesso dei ministeri che quando ho fatto le proposte dei parchi letterari
Dell'WWF o o Fondo Mondiale della natura della foresta ideale vi vi racconto alcune delle imprese della mia vita ho sentito per anni belle parole nient'altro
Spero adesso di avere trovato qualche amico grazie
Naturalmente siamo noi che ringraziamo Stanislao Nievo per l'intervento appassionato e bello che ci ha consegnato noi vogliamo assicurare la UIL sarà sempre un luogo accogliente
Per l'Unione Nazionale scrittori ed in generale per tutte le espressioni di libera cultura
Di questo ce ne facciamo un vanto e vogliamo mantenere ben salda questa nostra volontà di presidiare la libertà per quanto ci è possibile si intende quindi
Lo ascolteremo sempre con grande passione insieme a tutti i componenti dell'Unione Nazionale scrittori Dora la parola a Silvano Miniati dopo Silvano
Proseguiremo proseguiremo il dibattito intorno ai temi dell'Europa con l'intervento della personalità sindacale europea più importante il nome ve lo dico dopo
Io vorrei
Se possibile non alzare la voce
Sperando di
Cioè recapito
Nell'affermare che faccio fatica
Affidarmi
Del ministro Maroni e tuttavia e tuttavia considero estremamente importante quello che il ministro Maroni ha detto
In questa sede
Faccio fatica a fermarmi affidarmi per una ragione molto semplice
Perché in questi giorni
Abbiamo avuto la dimostrazione chiara della disinvoltura con la quale si possono cambiare le carte in tavola
Voi vi ricordate la campagna elettorale il milione a tutti
Vi ricordate anche uno studio fatto da me personalmente fatto circolare nel quale si diceva guardate raccontano balle non bastano quattro cinque mila miliardi ce ne vogliono ventidue mila
Vi ricordate anche una volta insediato il governo come i tre sindacati dei pensionati hanno chiesto ripetutamente a Maroni di essere ricevuti
Hanno denunciato in anticipo
Il mancato rispetto degli accordi elettorali delle impegni elettorali perché era chiaro che con quattro mila trecento miliardi e si potevano coprire soltanto due milioni di pensionati lasciandone fuori altre quattro milioni
E abbiamo anche denunciato in anticipo quando ha incominciato a circolare la bozza della legge
Il fatto che quella legge oltre che ingiusta perché discriminava quattro milioni di pensionati era anche di difficilissima applicazione
Abbiamo incontrato un giorno Maroni anzi diciamo francamente Maroni ha dovuto sbattere la faccia in un picchetto dei pensionati che aveva assediato il suo ministero ci ha promesso tanti incontri e non è affatto e non è affatto I uno
Abbiamo finalmente incontrato il sottosegretario Brambilla
Con il quale abbiamo discusso e avevamo anche individuato un metodo di verifica purtroppo lo hanno licenziato e quindi non ci possiamo non è certo colpa nostra
Improvvisamente quando viene fuori che avevamo detto tutto denunciato tutto previsto tutto Maroni si sveglia una mattina dice la colpa è dell'INPS ha fatto la commissione d'inchiesta
Beh ecco io credo che non si possa sinceramente comportarsi in questo modo
E ripeto quindi
Il mio giudizio è in qualche modo reso diffidente da questa esperienza è tuttavia ritengo che quando Maroni viene qui
E ci dice che per quanto riguarda l'articolo diciotto il governo prende atto
Nella indoor punibilità a discutere noi segniamo due risultati
Il fatto che in queste settimane avendo precisato meglio la nostra posizione
Avendo fatto fallire una dietro l'altra l'illusione che ci potessimo prestare a tutta una serie di manovre di divisione del movimento sindacale
Avendo detto con chiarezza
Che la lotta l'avremmo fatta e l'avremmo fatta fino in fondo
Qualche risultato l'abbiamo ottenuto
Be se le parole hanno un senso e ripeto non sempre i discorsi che si fanno dalle tribune corrispondono con le sintesi che si danno all'agenzia che a sua volta non corrispondono con le cose che si dicono il giorno dopo e tuttavia malgrado tutto questo credo che se le parole hanno un senso
Maroni ci ha detto che il Governo che riprende possesso dei destini dell'articolo diciotto
E che quindi a questo punto noi possiamo dire che il problema dello stralcio lo possiamo riproporre come pregiudiziale a qualsiasi sviluppo della iniziative risultato ripeto importante e vorrei
Dire anche
Importante in un momento nel quale non abbiamo
Solo
L'articolo diciotto di fronte hanno
Ma vorrei a qualche compagnia amico disattento
Spiegare il perché tra i pensionati i nostri come del resto tra quelli della CGIL della CISL e c'è tanta passione attorno all'articolo diciotto qualcuno ci dice ma come non vi riguarda
Beh io vorrei che ci ricordassimo in questo Paese lo ricordassimo anche a quelli che hanno la memoria corta che quelli che sanno oggi nei pressi indagati dei pensionati appartengono a quelle generazioni che hanno lasciato nella lotta per Amber Lola articolo diciotto
Perché non possiamo dimenticare che
Mentre ci battiamo oggi per impedire che tornino i licenziamenti per ottenere quel risultato migliaia di lavoratori sono stati licenziati discriminati hanno pagate da hanno pagato duramente
Questa è la nostra passione in questa battaglia
E vincere questa battaglia è importante per noi anche perché veramente in questo periodo soprattutto i pensionati
Sono sottoposti a un attacco molto duro
Basta pensare al ritorno dei ticket delle addizionali
Al cambiamento della qualità dei servizi che colpisce soprattutto le persone anziane
Io non voglio fare di ogni erba un fascio
Ma non c'è dubbio
Che ogni giorno che passa appare sempre più chiaro il contrasto netto
Fra due ipotesi di società quella per la quale ci battiamo quella per la quale lui ci ha detto una cosa importante nella sua reato relazione
Una società chi vince
In quanto si basa sull'inclusione sociale sulla coesione
Ebbene se uniamo questa affermazione di Luis
All'altra altrettanto importante
Sugli anziani come risorsa
Beh noi abbiamo la risposta ad un dibattito che ha animato la nostra organizzazione seppure in maniera disordinata nelle ultime settimane
Coesione sociale anziani come risorsa vuol dire che gli anziani non sono una categoria che gli anziani sono un pezzo di società
Che gli anziani non sono misurabili per quello che sono stati come ex metalmeccanici ex elettrice difetti sia chimici che gli anziani vanno giudicati per quello che sono oggi
Per la gente quello che vogliono essere domani ed allora anche pensare soltanto di riportarli all'ovile come si potrebbe anche dire cioè di di classificarli per categoria di provenienza sarebbe un errore tragico ma hanno da un punto di vista delle tessere guardate qui non sono in ballo questioni di potere
Qui è in ballo una concezione della società
è in ballo la consapevolezza che a un certo punto quando si è anziani
Si è di fronte a problemi che riguardano la qualità della vita che si chiamano certo anche la pensione ma che si chiamano la salute
Che si chiama la vivibilità delle città che si chiamano i servizi
Che sono problemi eguali per tutti che non discriminano sui dati di provenienza discriminano semmai sul fatto se sei sano se sei ammalato serviva solo osservino in famiglia cioè è una visione trasversale dei problemi e sarebbe davvero mini opere se per questioni che nascono magari anche da queste da nostri errori e da nostre sottovalutazioni o in qualche caso dall'esigenza di contare un tantino di più all'interno della confederazione noi perdessimo di vista questa che è una grande operazione la perdessimo soprattutto quando la stessa Europa lo stesso movimento sindacale europeo
Sta praticando seppure lentamente la scelta che in Italia i sindacati CGIL CISL e UIL li hanno fatto e hanno fatto negli anni precedenti
E l'ultima considerazione che vorrei fare riguarda il problema dell'unità sindacale
Io credo
Che anche su questo
Dobbiamo
Avere
Molto chiaro
Il percorso che dobbiamo
Compiere
Le difficoltà che abbiamo
Davanti a loro
Dobbiamo intanto diciamocelo francamente
Recuperare
Un rispetto maggiore tra Annoni
E quando parlo cannoli parlo
Tra i gruppi dirigenti delle tre confederazioni
E anche un'alta considerazione di noi stessi
Te io ho letto fra le tante dichiarazioni ne ho lette una
Di Parisi
Che veramente
Non so
Che cosa si sia messo in testa
Parisi
Non dice chi è in disaccordo con Angeletti che sarebbe perfettamente legittimo
Non dice che le proposte di Angeletti sono inaccettabili Shaat perfettamente legittimo l'arma che usa contro Angeletti un'altra quella di dire come Angeletti
Sbaglia perché dice le stesse cose di Cofferati ma chi ha stabilito che dire le stesse cose di comperati su determinati problemi è un peccato è una sciagura è una cosa della quale ci dovremmo ci dovremmo vergognare Iva cioè questi che hanno in testa
Il problema della come obiettivo la divisione del sindacato noi gli dobbiamo deludere ma non perché dobbiamo smettere di litigare
Confronto quando le posizioni sono diverse ma affatto va fatto fino in fondo
E io credo che noi
Abbiamo un modo solo per esempio
Di dimostrare con chiarezza
Che rifiutiamo
Gli atti preordinati della CGIL ma che non ci sottraiamo alla iniziativa e alla loro ed è intanto quella di irrobustire di rendere più preciso di spiegare a tutti con grande chiarezza che cos'è per noi la manifestazione nazionale del sedici di marzo da qui dobbiamo uscire con le idee chiare dobbiamo dire a tutto il nostro quadro dirigente lo dobbiamo dire
Soprattutto a coloro che insistono più di altri per dire lo sciopero generale lo sciopero generale che non siamo di fronte al tutto o niente
Che lo sciopero generale se necessario si prepara anche facendo bene in tutti i collegi le manifestazioni del sedici facendone una grande iniziativa di poco dopodiché lavorare lavorare seriamente Pere
Superare come dice Luigi le difficoltà del momento ricostruire un livello unitario e io vorrei dire da questo punto di vista se potessi dare Consiglio fraterno non voglio essere frainteso a Luigi
Che forse qualche parola meno forte non nei contenuti ma nell'atteggiamento nei confronti della CGIL e qualche parolina
Anche nei confronti della CISL e Cirri collocherebbe nella nostra posizione naturale che non è una posizione di mezzo
Che non è un voler stare nel mezzo per mediare per forza è quella di mantenere fede ad un impegno che abbiamo come forza con coerenza
Cercato di sviluppare in questi anni e quello dell'unità sindacale che ha un valore in sé ma che è soprattutto una scelta che dobbiamo ai lavoratori perché altrimenti in una situazione difficile come quella italiana europea e mondiale che abbiamo oggetti avremo nei prossimi anni tutti capiscono che divisi non andremo da nessuna parte grazie
Bene
Allora
Il nome
Il nome
E quello di un nostro caro amico
Ma oltre che essere nostro caro amico qui anche il presidente la Chess europea Emilio Gabba
Cari amici e compagni della UIL
Innanzitutto vi ringrazio di avermi invitato
A dividere convogli oggi alcune riflessioni sull'Europa e sul movimento sindacale in Europa
Riflessione alle quale avete voluto dedicare tanta parte
Dei vostri lavori
Una riflessione
Che trovo quanto mai necessaria nel momento che l'unione europea come sapete si interroga sul suo futuro
è di questi giorni l'inaugurazione della convenzione che dovrà nel giro di un anno avanzare delle proposte per una riforma ulteriore trattati male l'ottico ormai di una vera e propria costituzione europea
Riflessione necessaria nel momento in cui l'Unione europea prepara attivamente
Il suo allargamento ad altri Paesi soprattutto le nuove democrazie dell'Europa centrale e orientale realizzando un vera e propria riunificazione dell'Europa dopo tante innaturali divisioni
Riflessione ultimamente
Se mi permettete anche in Italia
Dove il dibattito sull'Europa chi io vedo soprattutto da fuori da Brussel ha preso orientamenti e Toni quanto mai discutibili e che occorre riportare a razionalità di analisi critica e di proposta
Riflessione ancora indispensabile
Perché come movimento sindacale europeo
Abbiamo molto da dire
In questi nuovi scenari che si vanno determinando nel nostro continente
Perché molte delle aspirazioni e degli interessi che rappresentiamo possono avere uno o l'altro esito a secondo delle scelte che saranno compiute
Mi limiterò schematicamente
A questo punto del dibattito a quattro osservazioni
Quali sono le quattro sfide principali
Le quali siamo confrontati
La prima è quello del Governo futuro dell'economia europea per lo sviluppo
Sono stati raggiunti risultati importanti
I cancelletti questa mattina lo ha detto nella sua relazione ha risultati a cui il movimento sì indicare in Italia ma in Europa in generale ha largamente contribuito
Abbiamo oggi non solo un'economia integrata a una moneta unica
Abbiamo creato sorelle condizioni di base per una nuova fase di più avanzato lo sviluppo dell'economia europea
E dell'occupazione di una buona occupazione di maggiore coesione sociale in Europa
Manca però un passaggio fondamentale
Il governo della moneta è assicurato
La Banca centrale europea e addirittura l'unico potere totalmente federale in Europa
A fronte di questo potere forte certo necessario nella sua indipendenza non c'è
The Economic complessive capace di indicare gli obiettivi di sviluppo di crescita di innovazione trasformazione produttiva e di piena occupazione che sono necessarie possibili nella nuova condizione
Cioè l'Unione Europea ha ormai raggiunto un livello di potenziale di sviluppo che non viene ancora pienamente utilizzato
Perché mancano le capacità di un coordinamento effettivo delle politiche economiche di Bilancio disinvestimento e perché no fiscale che possono permettere sulla base dei risultati raggiunti di innescare una fase di sviluppo
Che porti alla piena occupazione a una migliore occupazione e a maggiore coesione sociale ho sentito oggi pomeriggio parlare qui a questa Tibur autorevolmente di spirito di Lisbona
Con riferimento alle decisioni che proprio a Lisbona due anni fa il Consiglio europeo ha fatto per delineare una strategia
Per un'Europa sia detto all'ora che sia alla fine del decennio l'area più competitiva più innovativa dell'economia mondiale fondata sulla conoscenza
Ma anche capace di condurre alla piena occupazione
E al superamento degli squilibri sociali ad una migliore inclusione sociale spirito di Lisbona
Io non so anzi per essere franco con voi non credo che questo spirito sia confortato
Da un certo numero di dichiarazioni bilaterali e multilaterali di cui si è detto anche oggi a questa tribù una che mi sembra dirlo di quello spirito un'interpretazione perlomeno parziale e unilaterale
Quando si tende a dire
Che il futuro sviluppo dell'Europa dipende essenzialmente da nuove liberalizzazione di mercato senza garanzie di riforme strutturali e di Piero dall'azione ulteriore al mercato del lavoro si dice una parte per la verità e forse nemmeno tutta quella parte
Si perde di vista che lo spirito di tempo una era è e deve restare
Complessivo dove competitività che certo anche voi vogliamo ricercare
Perché dove andrebbero i vostri associati della UIL dei lavoratori europei se non avessero occasione di lavoro di crescita e di sviluppo noi non abbiamo altre destinazioni possibili ma allo stesso tempo questa competitività deve essere basata su una piena garanzia dei diritti sociali di solidarietà
E di piena occupazione
Certo noi vogliamo che lo spirito di Lisbona sia quello di Lisbona non quello del venticello di Roma di recenti incontri per esempio o di altre spiagge paio
E per questo saremo al lirismo a Barcellona
Il quattordici marzo
Dove il movimento sindacale europeo in una grande manifestazione a quale sono sicuro anche CGIL CISL UIL parteciperanno con una loro delegazione come hanno fatto sempre in passato ad altre manifestazioni per dire nulla di più ma anche nulla di nero
Lo spirito di virgola ci va bene se resta tale se le ragioni dell'impresa e della competitività vanno insieme mano nella mano con le ragioni dei diritti dei lavoratori
E del lavoro
La seconda considerazione riguarda è la seconda sfida il destino del nostro modello sociale
Per welfare
Europeo
Qui la linea divisoria non è tanto tra coloro che intendono conservare senza nulla toccare questo modello
E coloro che intendono invece semplicemente abbandonarlo ritenendolo troppo costoso soletto ritenendo l'ostacolo
Il dibattito mi pare quello più serio almeno sì svolge sul come
Confermare questo modello riscrivendo né i contorni e le regole
Noi abbiamo fatto come movimento sindacale europeo mi pare una scelta chiara
Sappiamo bene che riforme sono necessarie
Sappiamo bene che il mercato del lavoro e oggi Deaver
Da quello del passato
Del resto il vostro il nostro lavoro quotidiano
Ci mette a contatto con questa nuova realtà non ci sono ignote
Anzi ci interpellano svelando anche alcuni nostri limiti perché non dirlo
Ma noi abbiamo detto che qualsiasi riforma
Non poteva rimettere in discussione i diritti fondamentali dei lavoratori doveva casomai puntare estendere questi diritti ad altri lavoratori oggi non garantiti non protetti non tutelati
E che ogni riforma anche del mercato del lavoro
Doveva essere realizzata attraverso la contrattazione collettiva il dialogo sociale la concertazione sociale
Non può essere imposta con atti unilaterali
Ne dalle imprese né dai governi in questo senso
Desidero dirvi che nelle ultime settimane c'è stato una grande attenzione del movimento sindacale europeo per la lotta vostra
Intorno all'articolo diciotto
Ho anch'io ho sentito parole oggi che mi sembrano
Una presa d'atto che occorre mutare indirizzo
Spero come voi tutti immagino che questo venga confermato da atti concreti nelle prossime ai prossimi giorni
Se così fosse sarebbe un risultato della determinazione del movimento sindacale italiano
Tutto anche se non mi sfuggono le diversità gli orientamenti e di posizione
Di questo il movimento sindacale europeo vi sarebbe grato
Perché al di là della questione propria dell'articolo diciotto o della realtà italiana sarebbe un segnale preciso indirizzato a tutte quelle forze imprenditoriali in primis e poi anche di governo che penso che invece che il momento è avvenuto in cui si può in definitiva a fare a meno del sindacato ridurre la contrattazione limitare i diritti dei lavoratori voglio dire
Che è la vostra battaglia è stata e resta perché deve andare fino all'esito finale
Non solo italiana ma europeo
Terza osservazione e che questa Europa
Per lo sviluppo del lavoro della piena occupazione
Dei diritti sociali di una più forte inclusione sociale
Non sarà possibile senza un'Europa più democratica
In fondo come movimento sindacale
Potremmo anche non occuparci di questioni più strettamente politico istituzionale
Ma sarebbe un errore
Perché gli obiettivi che sono i nostri del movimento sindacale
Non sarebbero raggiungibili non sarebbero pienamente raggiunti non gli piace
Se non fossimo in grado di poter contare sull'Unione europea
Dotata di istituzioni
Più efficaci nella loro prese di decisione
Occorre uscire dalla logica dei veti adottare in generale meccanismo di voto alla maggioranza qualificata su tutte le questioni che attengono i diritti le libertà l'occupazione l'ambiente dei diritti ciò lasciti sociale in generale occorre evitare di cadere nella logica di metodo di metodi di governo il gigione puramente intergovernativi se l'Unione europea ha permesso di avanzare pur con i limiti che conosciamo anche sul terreno sociale ciò è dovuto al fatto che c'era uno spirito comunitario un approccio comune non s'la pura e semplice mediazione di interessi intestatarie intergovernativi
Ma anche istituzioni più aperte più partecipate più democrazia
Insomma l'Europa sociale il rovescio della medaglia anche di un'Europa più democratica di un'Europa che si di un profilo politico
Chi sia identificata come propria come Progetto proprio dai cittadini Européenne
Da qui la nostra rivendicazione fondamentale che la Carta dei diritti di Nizza che comprende anche i diritti sociali e sindacali ancora da approfondire ma di già oggi significativi
Anche per i dibattiti di questi mesi di quel settimana fra di voi in Italia venga inclusa nel trattato costituente dell'Unione Europea
Per permettere ai cittadini di identificarsi pienamente in questo progetto e di godere di questi diritti
Ma questa Unione europea che non è il solo mercato moneta
Ma anche lavoro
Diritti sociali
Democrazia più partecipata
E anche un'Unione Europea che può e deve giocare un ruolo di vero show sulla scena mondiale
Anche questo ci interessa come movimento sindacale non è solo questione
Dei politici o della politica
Quando l'Unione europea agisce su scala internazionale intorno alle questioni del commercio internazionale
O sulle questioni dell'ambiente come nel caso del protocollo di Kyoto Oddo dello sviluppo sostenibile come sarà fra qualche mese nel vertice di Johannes ruoli non è indifferente che questi Unione Europea sia animata da quei principi non solo democratici bene del suo modello sociale che noi vogliamo confermare o no e sia semplicemente un'altra entità un'altra istituzione che non apporta nulla alla sfida de i oggi centrale vera regolazione dei processi di globalizzazione
Noi pensiamo che un'Europa sociale Oropa
Democratica Noro acqua che abbia una politica sua forte indipendente sulla scena mondiale è il migliore contributo che noi possiamo dare anche come movimento sindacale europeo
Alla necessità di fronte a una globalizzazione inaccettabile nei suoi esiti e nei suoi impatti come ben sappiamo
Un'alternativa affermare un'alternativa di democratizzazione dir regolazione dei processi di mondializzazione
Come diciamo con uno slogan
Globalizzati mercati occorre globalizzare la giustizia sociale e i diritti e chi se non l'Europa può essere questo modello di riferimento in questa grande sfida
L'ultima considerazione riguarda noi riguarda il movimento sindacale
I sinti calibro europeo
Abbiamo compiuto dei passi avanti in questi ultimi anni mi pare di poter dire
Grazie alla spinta tra l'altro e in prima
Mila
CGIL CISL UIL
Abbiamo creato una confederazione sindacale europea unitaria
Tutti coloro e se ne è parlato oggi qui con accenti che condivido
Che sono convinti che l'unità sindacale è importante
Dei singoli Paesi apprezzeranno che per la prima volta nella sua storia
La sua storia il movimento sindacale europeo è riunito nella Confederazione europea dei sindacati
Non è tutto ma è una premessa
Abbiamo poi costruito degli strumenti
Indi
Consigli
Di fabbrica europea
Una rete di delegati
Che forse non siamo ancora in grado di attivare pienamente
Ma che per molto tempo avremmo sognato di poter riavere
Abbiamo oggi quasi settecento consigli d'impresa europei nelle grandi multinazionali
E più di diciannove mila delegati in Rete
è una grande forza del movimento sindacale
Europeo ed Eric categoria
Anche se organizzati a livello europeo che oggi occorrerà mettere a maggior profitto
Abbiamo
Ha aperto la strada ha una capacità di negoziazione europea
Di accordi quadro
Con le organizzazioni imprenditoriali europee nel momento in cui l'integrazione dei mercati
E dell'economia e la riorganizzazione dell'impresa e dello spazio europeo obbligare un salto qualitativo anche nel rapporto della definizione delle regole e delle condizioni di lavoro
Se vogliamo una armonizzazione
Che prevenga ogni distorsione ogni possibile dumping sociale
Dobbiamo sforzarci di praticare di più attraverso il dialogo sociale europeo
Questa forma di contrattazione di accordi quadro
E penso che in questo stia largamente il futuro del movimento sindacale europeo a livello interprofessionale cioè confederale ma anche a livello di categoria
Direi forse prima a livello di categoria dove esistono condizioni di maggiore omogeneità
Di maggiore capacità
Di coesione e di sintesi insomma abbiamo creato strumenti premesse aperto spazi a quell'azione sindacale sovranazionale in Europa senza l'attuale anche la nostra azione a livello dei singoli Paesi sarebbe più debole
Perché al punto in cui siamo
Non esiste più
Una politica europea come politica estera
A una politica europea che allo stesso tempo europea è interna e nazionale
Angeletti questa mattina
Ha aperto un altro capitolo ha detto la realizzazione della moneta unica
Imporrà una maggiore capacità di coordinamento anche delle politiche rivendicativa e contrattuale
Sono pienamente d'accordo
Può apparire oggi un orizzonte lontano
Permettetemi di ricordarvi che forse quindici anni fa a un congresso della CES i sindacati italiani CGIL CISL UIL furono i soli a proporre l'idea di questa negoziazione di accordi quadro europei di cui vi ho parlato che oggi è diventata realtà
Niente ci impedisce di pensare che in futuro anche questo coordinamento delle politiche rivendicativa e contrattuali
Si imporrà
Come una necessità per un movimento sindacale che voglia con continuare a esercitare il suo potere di autorità salariale di controllo del mercato del lavoro e la sua influenza sociale
Cari amici e compagni della UE
Ho sentito ricordare con orgoglio questa mattina
I vostri cinquantadue anni di vita
Io so
Che nel vostro DNA ci sono valori che voi avete ricordato
E che anch'io che vengo da altri orizzonti rispetto e condivisi
Ma nel vostro DNA c'è sempre stato fin dall'inizio una chiara scelta europeista
Non mi sorprendo quindi che questo congresso sia oggi in larga parte non tutto vive interamente dedicato a una riflessione sull'Europa
La vostra storia la storia dei sindacati italiani del sindacalismo europeo ci dice che solo un'organizzazione sindacale autonoma democratica rappresentativa e forte è una garanzia
Per ottenere il raggiungimento dei nostri obiettivi
Che solo oggi quello di un'Europa per lavoro di un'Europa sociale di un'Europa della solidarietà
Grazie
Grazie davvero Emilio il belle parole il contributo che tu hai offerto a tutti quanti noi di cui nove riterremo assolutamente contro
Io voglio ringraziare anche
Interno corretti che questa mattina e questo pomeriggio hanno fatto un importante lavoro per far funzionare bene
La comprensione per aiutare la comprensione per gli interventi dei nostri ospiti e naturalmente ringrazio le delegazioni straniere ai nostri ospiti che sono state con noi fino a questo momento che sono parteciperanno ancora anche domani al nostro lavoro però le volevo ringraziare naturalmente insieme a tutti quanti voi per essere stati qui con noi
Ad ascoltare il nostro dibattito ora noi andiamo avanti
Naturalmente raccomandando ai prossimi interventi di tenere conto del tempo che noi abbiamo stabilito do la parola te sei della UIL penitenziarie poi si prepari Giovanni Sgambati
Buonasera
Nonostante che siano dieci anni che merito nel sindacato permettetemi un po'di emozione
Un mese fa
Abbiamo tagliato un traguardo importante nella nostra unione
è stato riconosciuto a pieno titolo il comparto contrattuale a cui noi appartenga
Debbo dare atto all'Unione
Alla nostra testardaggine
Alla boom di bosco che ha capito che la nostra categoria all'interno della Pubblico impiego della pubblica amministrazione
Abbisognava di un riconoscimento più particolare per le sue tematiche
Oggi
Dopo dieci anni che noi ci impegniamo e siamo l'unica forza di polizia a pieno titolo legittimata a militare nel sindacato
Vediamo un ulteriore spiraglio un ulteriore speranza di progresso
La presenza qui di Giuseppe Viani con cui abbiamo condiviso tante speranze e battaglie
Ci dà un obiettivo in più
Quello di affermare pienamente il diritto degli operatori delle forze di polizia
A
Esercitare liberamente a pieno titolo l'attività sindacale
Noi da dieci anni
Senza nessuno stravolgimento in una struttura chiusa gerarchica
Che rende impossibile l'esercizio dei propri diritti riusciamo a garantire la tutela e la dignità delle istituzioni e dello Stato
Dopo cinque anni siamo riusciti ad esercitare il primo passaggio della nostra contrattuali tant'e lo abbiamo fatto pagando un prezzo altissimo rispetta una legge che ci riconosceva
Piena libertà sindacale
Lo abbiamo fatto lo abbiamo digerito e metabolizzato nella speranza che quel passaggio che toglieva nuovi per dare poco agli altri un giorno realizzasse un obiettivo più grande che tutti gli operatori della sicurezza avessero pari dignità e libertà
E noi questo all'interno della nostra unione
Lo svolgeremo fino in fondo questo ruolo
E cercheremo fino in fondo di affermare il valore di tanti nostri
Rappresentanti che sui posti di lavoro non riescono a tutelare gli iscritti non riescono a tutelare le propria dignità la propria professionalità eppure insistono insistono e abbiamo un quadro sempre più convinto nella UIL
Perché
Anche in prospettiva europea quei valori a cui noi ci richiamiamo e che sono stati ricordati da tutti
In primis da Angeletti e da chi ha seguito poi quei valori noi intendiamo che siano affermati non solo in Italia ma è un Oropa vi ringrazio
Bravissimo tese bravissimi ora scampati si prepari crisi è un problema
Cari amici e cari compagni penso che l'hanno fatto
Stamattina probabilmente con maggiore enfasi di me ma il fatto stesso di aver scelto credo il Lingotto un luogo simbolo nostro del mondo del lavoro
E anche credo anche questo un modo di ragionare dentro questo Paese
E soprattutto ragionare in termini positivi
Perché non c'è solo deserto non c'è solo dei muscoli trazione e io credo che ancora con maggior convinzione la UIL quattro ori no in questo luogo e come ha fatto giustamente Luigi ma non poteva essere diversamente
A ribadire con forza il valore dell'industria e il valore della sua trasformazione e soprattutto per minori se vogliamo tutelare il lavoro di avere questo come elemento fondante della nostra iniziativa
Perché noi sappiamo molto bene e non vi è possibilità di tutelare i lavoratori se innanzitutto non siamo in grado di tutelare il lavoro ma di tutelare lo sviluppo del lavoro e allora ancora con maggior forza questo congresso
Credo che faccia bene
Se ragioni innanzitutto di meriti e di contenuti sindacali
Perché sono importanti quelle innanzitutto per segnare e segnare anche il nostro modo di appartenere e il nostro modo anche di differenziarsi non solo esclusivamente per un totem politico che pure è importante ma soprattutto se insieme a dei saldi principi ne sappiamo indicare una prospettiva la prospettiva di sviluppo positiva e soprattutto in questa realtà
Che è una delle realtà più importanti
Da un punto di vista anche dove si son misurate storie e contenuti
DiVersi del mondo del lavoro ma in questa città simbolo in questo luogo simbolo io credo anche in questa realtà avevamo visto giusto e aoristo molto bene anche diversi anni fa
Dove la scelta l'ipotesi solo esclusivamente massimalista ha portato anche a grandi sconfitte
E noi qua dobbiamo ribadirlo con forza proprio in questa realtà
L'importanza di come la UIL e la UIL volgar dare al mondo dell'industria ma soprattutto all'incapacità che c'è e questi sono gli elementi di critica che dobbiamo sollevare maggiormente anche nel rapporto col Governo
La incapacità di pensare che se la maggiore industria nazionale al nostro Paese ha difficoltà molto spesso anche nella nostra discussione
Questo segna quasi un fastidio
Segna quasi come a dire so sempre loro ma come si fa Annoni interrogarsi su questi problemi se vogliamo tutelare il lavoro e tutelarlo fortemente la nostra capacità nel rappresentare anche un cambiamento ecco che allora credo che bene ha fatto Luigi ma noi dobbiamo ribadirlo con maggior convinzione con forza anche perché
Credo
Che se vogliamo rappresentare questa necessità di tutelare il lavoro e di tutelare i lavori ancora con maggior forza io credo in queste realtà dobbiamo intervenire dobbiamo intervenire guardando anche sicuramente a come si è modificato il blocco dei lavoratori dentro i nuovi prodotti
Di come fortemente sempre di più non possiamo lasciare alle controparti le questioni della formazione dell'innovazione di come dobbiamo essere fortemente motivati nella nostra azione sindacale
Come ricordava poc'anzi
L'amico che abbaglio sempre di più
Di avere una visione non puramente nazionale ma un'idea di guardare anche a questi processi industriali con una visione è una logica che deve essere coinvolgente dentro il Continente
E proprio da ciò io credo ne portiamo un'esperienza positiva
Perché probabilmente anche come anche da noi nella nostra categoria dove il divario
Tra massimalismo e riformismo è molto forte e in questi ultimi mesi e sotto gli occhi di tutti ciò che è accaduto io credo che quando andiamo dentro un contesto anche più largo le nostre idee
Le le idee riformiste l'idea è che guardano ha sempre più a misurarsi sul merito hanno la possibilità di avere successo perché sono quelle
Che anche il resto del momento sindacale europea sira e anche il resto dei lavoratori in questo continente vuole portare un processo positivo
Io credo non dobbiamo aver dubbi l'ha detto già Luigi questa mattina
Anche nel nostro modo di pensare
A dare una risposta concreta alle modifiche contrattuali ai gli assetti contrattuali per poter rispondere seriamente celermente e non a parole ma anche nei fatti perché non si può essere per il decentramento per accettare una logica di regionalismo e poi siamo noi i primi come molto spesso della nostra discussione a non voler a non voler favorire in modo più convinto più diffuso anche ne ha capacità di concertare e di e di andare della contrattazione articolata a guardarle necessita di un territorio
Ecco che allora anche da questo punto di vista credo che questo congresso possa fare dei salti in avanti ceppo ossari confermare una linea positiva io credo che questo modo di far sindacato che non è un modo di accettare le cose el delle cose del nuovo quasi supinamente perché un pareggio noi della UIL abbiamo quello che diciamo così quando siamo convinti
E su molte cose quando non siamo convinti il nostrano è uno forte me è un no motivato
E se ciò è vero
Se ciò e il dato prevalente io penso non dobbiamo aver timori lui ha citato un grande riformista liberale io credo ancor di più
Questo weekend sempre di più potrà avere la grande convinzione come diceva un altro grande riformista
Perché le buone idee camminano sulle gambe degli uomini e la UIL
è la gamba degli uomini di un patrimonio riformista che vogliamo tutelare e difendere grazie
Christian troverà
Guida spicca Bolzano
Si prepari Marcello Casale
Cioè cristiani
Invertiamo l'ordine
Casati
Ma ringrazio la presidenza grazie
Di avermi dato questa opportunità perché
Per uno come me che fino al tre anni fa era un fabbrica
Credo sia importante poté parlare al Congresso la propria organizzazione
Vede io ho partecipato a diversi congressi ognuno aveva il suo slogan
Io credo che forse era meglio scrivere
Articolo diciotto momento discussione che qui non si fa solamente che parlare dell'articolo diciotto giustamente varate ve lo dice un metalmeccanico
Tempo abbia queste cose sì soffro si dibattono tutti i giorni
Voi non vorrei che una volta poi che il governo abbiamo sentito il ministro
Oggi
Ci togliesse questo peso dallo stomaco
Voci di miti e quindi Casimo anche di altre cose importanti
Io
Accompagna una disamina lo so ricorda
Dissi che non ero
Continuo
La flessibilità d'ingresso
Conte cosiddetto precariato
E che a me faceva paura e timore
Come Confindustria
E gli industriali dopo nelle fabbriche
Potevano gestire il tutto
E la mia progressiva tassando i casse avverata
Lei non solo contro
All'ingresso in fabbrica con contratti a termine
Con lavoro interinale ormai è una realtà dei nostri giorni
Io però penso che se il sindacato non mette delle regole a queste cose qua
Non lasciamo i giovani alla Mercede le aziende che tutti i sogni sono limitati dati questo è il problema
Queste parola forte allora e credo che veramente il sindacato Lauri que viva Dio non è condizionata
Né dal centrodestra e né dal centro sinistra
Deve far propria questa garanzia
Vedete
Noi per esempio la nostra realtà
Per cerca di togliere i contratti a termine perché sono vi ripeto un momento di ricatto
Stiamo sperimentando altre soluzioni part-time verticale per esempio cioè permettiamo l'ingresso per sette mesi
Il fabbrica
Con contratto a tempo indeterminato ciclico
Ma anche qui c'è un problema e gli altri cinque mesi come si garantiscono ai giovani
Che vogliono mettere su famiglia
Che voglio vivere in un mondo dignitoso
Licci risponde
Che noi poi dare la copertura
Perché non è compatibile con le regole di oggi
E vi chiedo a voi
Potenti della UIL
Dateci una mano affinché queste regole ci siano
Affinché i nostri figli
A De Luna garanzia per vivere per sposarsi
E per i stare in un Paese in un modo dignitoso diceva stamani mattina credo
Il ministro svedese che ha dato il figli e ci incentivava anche a fare a settantanove
Speriamo che l'Italia in questo frangente diventi come la Svezia come garanzia per metter su famiglia e Pelé
Stare insieme
Vedete io non voglio fare polemiche o
Ma ho sentito per esempio
Alcuni minuti fa
Un richiamo anche alla Willy rispetto anche a momenti di lotta perché no allo sciopero generale
Vede io credo che la categoria dei metalmeccanici
Non abbia problemi a scendere in piazza anzi qualche volta siamo andati anche troppo credo
Però vorrei che si facesse un pochino mente locale rispetto a questo è l'unità del sindacato
Ed è il mio segretario generale Regazzi
Mi addita sempre come colui che a Bologna
Ha fatto scoppiare la sommossa contro a quel tempo
I dirigenti metalmeccanici ma perché
Perché la nostra impressione che poi non era un'impressione
Era che c'era paura il timore andare a Roma a richiedere giustamente quello che volevamo perché Dida
C'era un governo amico
Beh allora io credo che su questo i compagni della però mi mi deve un po'spiegare per quale motivo presente a Bologna
Ci decide che ci vogliono due mesi ammettesse uno sciopero generale e ponderatezza Bologna in un minuto hanno dichiarato dal seggiolino ciò perseverare ma me lo spieghi compagno Sabatini che
Flessibilità mentale a per fare questo tipo di esercitazioni
Vedete noi siamo per l'unità
Credo che FNM
Qualche volta è stata che troppo forte
Quindi nel nostro DNA di sindacalisti e di metalmeccanici si è questa volontà
Ma sapete cosa è successo di recente tanto per far vedere da che parte ma nostra delle sono il torto alcune considerazioni
L'ho detto anche al Congresso della mia organizzazione noi non siamo andati
Come
Metalmeccanici a dire ai lavoratori non superate non l'abbiamo fatto eh
Pur sapendo che lo sciopero indetto dalla FIOM era sicuramente sbagliato perché come ha detto Angeletti giustamente non erano sopra contro Federmeccanica Mara contro il sindacato però non abbiamo detto non superate
Perché credo che lo sciopero
Me lo dite voi l'avete sempre detto quando sono cresciute del sindacato è un patrimonio di lavoratori e non va sminuito per in
I compagni della piove
Sono andati a dire all'indomani della firma separata del contratto dei metalmeccanici di non partecipare alle assemblee
Nido ma partecipare a un confronto
E perché sono andati a dire per esempio di non pagare il contributo al sindacato all'indomani del contratto nazionale questa è l'unità chiedo io che si vuole mettere su
Ho sentito anche
Volentieri credo perché quando si manifesta sempre la cosa importante Letterio voce vagliando lo so Susana Ca'Genova quel giorno maledetto sulla strada per USA che si crede incerte
Cosa in certe spinte
Cerco di Rivara conclusione che non vuole portare via molto tempo ho ascoltato presenta un compagno che ha detto
Che sabato scorso era a Roma e ha partecipato alla manifestazione dell'Ulivo
Io
Credo sia andato via almeno mi sembra la vedetta questo compagno forse era meglio stare poco in sala e meno sabato alla manifestazione
Perché qui credo al nostro posto prima di tutto e poi forse alle manifestazioni ecco forse al manifestazioni perché anche qui anche qui io
Qualche dubbio ce l'ho
Quando io dico e lo dico spesso
Che probabilmente noi qui
Si confonde qualche cosa o non sono parte qui la nota che logico quindi potesse neanche ascoltato
Perché io sostengo e lo dico sempre
Che non so se avete con il Governo Berlusconi ossia ce l'ho anch'io se volete
Ma io credo che Berlusconi e il suo governo
Guaccero di interessi bene o male di chi l'ha votato
Io sostengo da tempo che sono i nostri quando se ne abbiamo mandati che non hanno fatto i nostri interessi questo è il problema che nessuno ha il coraggio di dire
Vedete io
Forse per questo mi conosce anche Pietro
Tre anni fa
Con la UMD Pisa
Abbiamo il permesso una battaglia
Difficile se volete perché meticci nel nostro Paese contro gli onorevoli ma è una cosa facile
Ed è la nostra battaglia nasceva da parole povere semplici da quella gente che in fabbrica
E che gli si fa spiegare che bene o male
Centoventi mila lire al mese di aumento sono una cosa giusta
Perché compatibile con inflazione
E noi cosa si chiedeva
E cosa si andò a dire
Che anche da parte dei nostri parlamentari se fossimo più coerenza
Nel darsi gli aumenti chiesti erano dati e credo che anche Pietro lascia una dichiarazione del giornale anche sì giustamente in modo diverso da un un rozzo Pisano come incassati però io apprezzai quella dichiarazione
Ma anche lì questo è quello che vi volevo dire
Fummo soli
Come utile e UILM a portare avanti questa battaglia la vincemmo
Ma la CGIL e la FIOM si tirarono fuori anche se può alla fine cercano di recuperare sempre perché dall'altra parte c'era un governo amico io credo che e veramente mi accingo
Alle conclusioni
I governi amici e nemici
Si devono a mio avviso valutare nel campo di vedete
E lo dico senza
Confessione perché poi perché mi conosce
Io non ho votato questo governo e credo che un governo così non lo voterò mai
Ma io credo vorrei che la UIL permettesse di parlare per esempio quando vengono qui i ministri siamo dell'una o dell'altra parte posti vengono qui si criticano ingiustamente però credo che la democrazia non ho altre idee organizzazioni diversi importa
Quindi per finire
Vedere una platea così come dire è un pochino sconcertante se volete
Io credo che poi alla fine passerà anche il congresso
Credo che
Spero quantomeno questi a congresso utile a tutti
E chi ce l'ha forse tutti quanti
è chiaro che però il giorno dopo bisogna di continuare a lavorare vedete chi vi parla in questo momento e qualcuno li conosce
è uno che ha fatto il segretario stando in fabbrica e che oggi anche se endo
In pensione alle sette e mezzo mattina in ufficio e ci sta fino all'otto chi solo qualche volta con una fetta di quale un'amica
Questo lo faccio per lavori
Perché io come ho detto in altre circostanze noi bisogna andare a dire tiella ovile nelle fabbriche
E quindi alzare un pochino il culetto dalle scrivanie non mandarci altri perché il vero messaggio della UIL io credo che dobbiamo dare loro grazie nemmeno
Diamo ora la parola affrancò Giancarlo che segretari dei vigili dei nostri vigili del fuoco
Nazionale dei nostri vigili del fuoco
Allora buonasera a tutti
Io non volevo intervenire dico la verità
Perché ero soddisfatto della relazione ero soddisfatto l'organizzazione di tutto quello Di Bello che abbiamo vissuto in questa prima parte di questo congresso
Poi ho sentito in qualche maniera l'intervento del ministro Maroni e allora anch'io vorrei fare una testimonianza da questo varco non perché
Qualcuno ce l'abbia bisogno però a volte testimonianza servono per magari favorire quei percorsi d'esperienza che ci troviamo ad affrontare
Perché io nel novantaquattro l'ho avuto come ministro dell'Interno
E quindi c'è stato un confronto ed è stato un dialogo e mi dispiace che è andato via chiaramente avrà il suo impegno
è una delle principali posizione che espresse nell'ambito del dicastero
Fu quella dei processi di privatizzazione
Dei porti io ero porti e della prevenzione incendi ciò significa traducendo dieci mila vigili del fuoco dieci mila ripeto vigili del fuoco oggi non sarebbero in servizio questo è un dato inconfutabile e quei ragazzi che vedete lì che fanno i servizi di vigilanza se noi non avessimo fatto quelle battaglie
E consequenzialmente non ci fosse stata quella
Questa è una
Perché è giusto che sia così
E questo può servire
Conoscere dall'altra parte le persone con
Ci si va
L'altra testimonial
E Lippi
Senza averci
La solerte
E guarda caso siamo di
Siamo soci da gara
Del Corpo nazionale e dall'altro
La CGIL
Ad assumere una posizione diciamo che ci abbiamo
Di mediazione ma
La terza riflessione
Non siamo poi
Polizia ci stanno io
Questo inserimento
Quei processi di
Sindacalizzazione
E ma certamente ci metteremo a disposizione con esperienze
Tu la cosa più importante
E che spesso e volentieri poi noi non Rino la riflettiamo
Tra verso questo nuovo
Perché no
Io ero al cittadino perché paludi tant'è questa qua dai vizio migliore al cittadino
E con l'esperienza
Giorno crescono ogni giorno
Ogni giorno anch'
Io sono con
Questa UIL con lo sforzo di tutti di chi c'era prima di diciott'
Chiaramente sta facendo
Rotte sono convinto
A poco tempo si tradurre
E i lavori si sospendono a quest'ora occorre sapere che Noemi sospendiamo perché gli interventi essi
Vogliono collocare tutti quanti in una romo mento sia chiaro
Se questa sera avessimo avuto interventi avremmo proseguito
E domani sera se sarà necessario proseguiremo deve essere chiaro
Tutto stasera i lavori silos non è si riprendono domani mattina
Ore nove puntualmente buona sera