"Vivere alla grande... nella scuola si può! Gli studenti incontrano il Ministro" - Incontro del ciclo "Compagnia delle Opere. La prima questione morale è l'educazione" organizzato nell'ambito del Meeting per l'amicizia fra i popoli "Tutta la vita chiede l'eternità" del 2001 (presso il Palacongressi - Auditorium, 19 - 25 agosto 2001)

Abbiamo scelto di cominciare l'incontro di oggi in un in un modo che spero risulterà gradito anche al ministro cioè come è nostra consuetudine con un paio di canti che facciamo insieme
Abbiamo scelto
Abbiamo scelto due canti
Particolarmente significativi
Uno e povera voce
Il canto che ha dato per certi versi inizio alla tradizione anche canoro e musicale del nostro movimento e che ha dato il titolo come molti di voi sanno dato il titolo a questo meeting tutta la vita chiede l'eternità lo riproponiamo
Lo riproponiamo introducendo questo incontro proprio perché come diranno poi anche le testimonianze e le domande insomma il dialogo dei ragazzi con il ministro siamo convinti che in questo grido di felicità in questa appesa di un bene per la vita
Stia il motore che muove tutte le nostre azioni tutte le nostre aspirazioni tutti i nostri tentativi di costruire un mondo più bello e più giusto
Insieme a povera voce canteremo poi il popolo canta è un po'un nostro un nostro manifesto che dice che questo cammino verso il vero è possibile a condizione di avere una compagnia di amici che ci accompagna e ci custodisce
Chi li sa li canta insieme con noi
La
Ma
Ma della
E mai
Ma
L'
INAIL
Una bene unanime finali a di
Ma
Vero un ma
Mi neanche
Ma ma
Una
Una ma
Da qualsiasi parte arrivi attesi tengo a dirlo e quindi da qualsiasi citati Italia proventi proveniente e anche da qualsiasi universo culturale ideologico politico o religioso facciate riferimento
Questa povera voce questa tensione questa voglia di esser felici nella vita e che tutto contribuisca ad aiutarci a diventare grandi è proprio la Regione molti di voi ce lo hanno già testimoniato proprio la ragione decidete radunati qui
Il popolo
Eliminando il vasto ma avvenuta
Nel tesi
Ma arruolati
Guarda la gallese voi rotta embargo ora
Cantina quando grave
La
Del popolo locali la la residua neve era
Nel volontà la adesso aveva era
E
Nel caso la amministra doveva
Il teste ma amministra giovarsi
E se ritrova la vena non rimane quale
Camerino avevo quando trarre camminare
Del popolo organica adesso deve era
Il modulo lunare la verso altri era
Io
Entrando
Entrando nel vivo dei lavori saluto di nuovo il ministro Letizia Moratti che ringraziamo calorosamente per aver accettato
Per aver accettato un invito che è anche una sfida a dialogare direttamente e concretamente con i ragazzi della scuola con gli studenti
La ringrazio perché questa scelta evidentemente anche il segno che l'intenzione del ministro l'intenzione di questo Governo come del resto ha già anticipato anche nel nell'articolo nell'interessante articolo di ieri
L'intenzione di questo governo è quello di avere una ci verrà poi confermato di avere una attenzione vera ai bisogni di chi nella scuola concretamente vive e lavora e quindi prima di tutto gli insegnanti e gli studenti e le loro famiglie
Saluto insieme al ministro Andrea Muccioli responsabile della comunità
Responsabile
Dalla comunità di San Patrignano un amico storico del meeting che abbiamo voluto oggi qui con noi a dialogare con il ministro di educazione di passione per l'uomo e per i suoi bisogni a parlare con noi del fascino della bellezza di un compito quello appunto educativo che ha o dovrebbe avere nella scuola la sua istituzione privilegiata risoluto
Insieme a loro don Giorgio Pontiggia
Gol Giorgio
Don Giorgio Pontiggia
Rettore rettore dell'Istituto Sacro Cuore di Milano che è responsabile nazionale della realtà di presenza degli studenti medi superiori di Comunione e Liberazione e che in qualche modo è amico e padre di tantissimi tra noi giovani e meno giovane
Allora
L'incontro di oggi prende lo spunto dalla pubblicazione di un libro che si intitola che troverete naturalmente agli stende della del meeting che si intitola vivere alla grande lettere dalla scuola della editrice Marietti
Un libro in cui è testimoniato che contro ogni apparenza
La vita della scuola la vita degli studenti della scuola li può vedere ancora e lo testimoniate voi così in tanti oggi ancora decisamente protagonisti anzi lasciatemi citare una delle sei domande
Che sono state poste da dei ragazzi di Gioventù studentesca a don Giussani che chiudono punto il libro in una di queste domande
Uno di voi ha chiesto don Giussani in riferimento ad un articolo apparso su un noto quotidiano italiano a firma di un noto giornalista
Questo articolo di questo giornalista faceva questa affermazione la cosa più terribile che si può dire dei giovani d'oggi è che vedendo un giovane oggi non mi viene in mente niente
Don Giussani risponde invece a me invece viene in mente tutto perché la giovinezza e l'inizio di tutto questo mi pare che sia in qualche modo il contenuto che vogliamo dare che vogliamo dare al dialogo di oggi
Abbiamo cominciato abbiamo cominciato ad esserci dentro la scuola lo ricordiamo sempre
Quando cinquant'anni fa quest'uomo
Salendo per la prima volta i tre gradini del liceo Berchet di Milano dove entrava come insegnante di religione
Dava inizio un movimento di giovani che si è chiamato poi per quasi vent'anni Gioventù studentesca GS come usiamo ancora oggi chiamare la nostra realtà di presenza nelle scuole medie superiori
Fin da allora il nostro movimento coniò lo slogan
Fateci andare in giro nudi ma lasciateci la libertà di educare
Ben sapendo che la maturità di una società e giudicata dal livello della qualità della sua scuola
E che questa qualità è proporzionale al grado di libertà che è in grado di esprimere di valorizzare senza libertà non c'è educazione anzi l'educazione può essere solo educazione della libertà educazione nella libertà fin da allora abbiamo fatto tutte le nostre battaglie dentro la scuola compresa quella naturalmente per una vera parità scolastica
Perché per noi parlare di libertà di educazione ha sempre voluto dire parlare di libertà di tutta la scuola e di tutte le scuole
Come quando nei primi anni Sessanta si lottò contro le associazioni uniche d'istituto allora GS che era maggioritaria nelle scuole milanesi un alto dirigente della scuola
Della regione Lombardia di allora che se don Giussani ma perché siete contro le associazioni uniche d'istituto voi che se voleste potreste conquistare la maggioranza in tutte le scuole Giussani rispose
Perché se in una scuola ci fosse anche solo un ebreo deve avere il diritto di esprimere la sua identità e di perseguire i propri ideale
Oggi esattamente come allora anzi per certi versi più drammaticamente di allora
Si pone lo stesso problema al nostro sistema scolastico che la scuola sia davvero libera davvero libera per tutti in modo che ciascuno vi possa verificare liberamente e criticamente i propri valori ideali siamo qui per un dialogo con il ministro proprio su questo per capire se la scuola possa tornare ad essere un luogo di educazione con quali strumenti magari con quali tempi
Le loro le domande che abbiamo raccolto evidentemente siccome poi è successo che quando voi studenti avete saputo della cosa
Siamo stati inondati da faida il Mele che entravano nel merito delle questioni ponevano problemi pone con urgenza e abbiamo dovuto per dare ordine ai lavori di oggi fare la scelta di ritrovarci abbiamo fatto poche ore fa con un gruppetto di un gruppetto di voi e abbiamo cercato di sintetizzarle in modo da renderle da rendere il lavori di oggi il più ordinati possibile
A questo punto passerei la parola don Giorgio al quale abbiamo chiesto di illustrarci sinteticamente ragioni scopo e contenuti ideali del nostro della nostra posizione sull'educazione
Volevo solo accennare le ragioni
Di questo incontro
E ciò che ci interessa di più
A noi interessa molto la scuola signor ministro
Ma ci interessa
In quanto ci interessa la persona in quanto ci interessa l'educazione
Dalla persona
Perché per noi l'educazione
La possibilità di del compiersi
Di ciò che è generato
L'uomo non è un animale
L'uomo è un essere che ha un fine uno scontro dissi genera per compiere per noi l'educazione
è la continuazione della generazione
E per questo l'educazione non è riducibile
Alla scuola e non è monopolio di nessuno
Ma è responsabilità di tutti
E quindi per lui l'educazione e la possibilità di rendersi conto
Chi si è ma perché cosa sia e cos'è il mondo che abbiamo attorno e come dicevo a don Giussani nell'articolo del Corriere di oggi che vi prego di leggere tutti
è l'aspirazione a un significato che tutto spiega e compie
Tutta la vita a chiedere l'eternità l'eternità e il complimento tutta la vita chiede il compimento
A noi interessa la scuola perché nella scuola
Possa essere possa rendersi sempre più possibile questa scoperta della persone disse
Sto vivendo un momento
Difficile
In cui in cui una disgrazia ha portato alla morte di un ragazzo
A cui ero molto legato affezionato un mio alunno
E che cosa
Può
Rendere possibile
Continuare per stare in mezzo i ragazzi se non la consapevolezza che nella scuola si scopre qualcosa che è più grande della scuola e che vive per l'eternità
Altrimenti la scuola sarebbe solamente una manipolazione dell'uomo in funzione di un progetto
Che il progetto
Di chi ha più potere nella società
La scuola è un altro come dico spesso anche Merloni ha una convenzione sociale
E una convenzione sociale è utile in quanto sviluppa l'uomo
Non in quanto chiedo all'uomo alla sua convenzionalità
Ma questo l'ha detto benissimo lei
In quel in quel lettera articolo che lei ha scritto ieri sul Corriere che io sottoscriverei in tutti i punti quando ha detto suo subito all'inizio è sempre più evidente
Che l'educazione e non l'ha diffuso io la diffusione della ricchezza e oggi al cento dei processi di crescita
A noi interessa la scuola
Perché può favorire o non favorire il ritrovarsi e lo svilupparsi
Delle persone della singola persona non delle persone in senso astratto
Ma ed è la seconda cosa
Vorrei suggerire anche questa presente in quel che ha detto lei nel nell'intervista anomia cristiana
Ma dove una persona comincia a trovare il senso disse
Dove comincerà indefessi conto di chi è
Non è mai in un incontro con l'istituto una istituzione io sono rettore di una scuola cattolica neanche la scuola cattolica come istituzione
La possibilità Derrida scarsi della persona
Una persona si ridesta in un incontro con altre persone
Con altre persone che portano un sei che vivono in sé un'ipotesi positiva dissenso di scopo dalla vita
Non è l'istituzione noi non vogliamo signor ministro che sia la scuola che tutti questo lo voleva Berlinguer
Tanto che lo voleva Berlinguer che aveva pensato a una riforma in cui la scuola e era piena zeppa partire educazione dall'educazione alla salute all'educazione al alla alla al al pronto intervento alla educazione alla alla sessualità
Noi non vogliamo una scuola che educa noi vogliamo una scuola in cui sia possibile educare
Vogliamo una scuola in cui sia possibile incontrare
Delle personalità delle persone e verificare quell'ipotesi disse il russo che queste persone vivono e comunicano
Lei ha scritto in un modo anche anche se se mi permette anche da un punto di vista letterario
Affascinante
Nella intervista allora alla a famiglia Cristiana ha detto questa cosa in un modo che poetico quando ha parlato la sua maestra
Signorina Rossi
La sua professoressa di matematica delle medie Anna Marchetti ed è la famosa professoressa di storia dell'arte del liceo Cogliati che ripeteva sempre uno un un pezzo di storia dell'arte
Ma che probabilmente come mi diceva prima mentre aspettavamo
In quella ripetizione gli ha comunicato
Un una muore un desiderio alla conoscenza
E la conoscenza è un'esigenza
Costitutiva della vita dell'uomo l'uomo non adesso l'esigenza come come come la mentalità dominante oggi o forfora chiedere di soddisfare un istinto
Ma di pompiere di rispondere al delle esigenze profonde fra cui l'esigenza della conoscenza e della verità
E da ultimo
Vorrei dirle
Che noi siamo molto d'accordo con la sua provocazione e nella scuola si impari
Una un metodo come ha scritto sempre in quell'intervista
Un metodo per insegnare
A ragionare criticamente
Ma come può uno essere critico se in una coscienza di chi è di che cosa al mondo pare il quale il suo destino e criticità
Sarebbe la critica la criticità banale
Voluta dall'esame di maturità odierno cioè la capacità di collegare semplicemente dei contenuti imparati a memoria
Oppure sarebbe una criticità ideologica di paragonare Pollux si studia a una scelta del campo
Invece per voi la criticità è un paragone con la realtà quindi anche il buon contenuto scolastici con la propria vita
Con le esigenze della propria natura umana
Perché essere critici vuol dire guardano tutto vagliare il tutto come noi diciamo ai nostri studenti et attenere ciò che vale ciò che varia che ciò che vale allo sviluppo all'approfondimento alla consapevolezza disse come persona
Non disse semplicemente come studente o peggio ancora come cittadino
Tanto è vero che e questo e questa è la crescita che fa crescere
Che più uno
Convince rendersi conto vecchie e ha il coraggio di paragonarsi con tutto allora la sua persona cresce
Come Rita
Questo libro che ha fatto dagli i vostri interventi per il Davide dalle lettere come avete scritto questo libro ne è una testimonianza siete critici cioè sapete valutare
Perché sapete ridere tutti gli interessi della vita però paragonandoli
Hanno coscienza che nell'incontro con qualche maestro dice ride è stata e ha superato la vostra persona
E questo che chiediamo che la scuola renda possibile tutto questo
E su questo noi sicuramente saremo do aiuto
Le saremmo vicina vicini alla fatica
Avrà da fare e che per la quale mi permetto di di non solo il bar di fargli gli umori ma di non spaventarsi perché la verità ha sempre un prezzo da pagare
Grazie
Grazie don Giorgio
Il ministro è pronto partiremo con il fuoco di fila delle domande dei ragazzi Elisabetta
Se l'Elisabetta di Sesto San Giovanni per parlare a nome di un gruppo di studentesse dell'istituto Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni dov'è stata uccisa Monica dal suo compagno di classe
Stando con i nostri compagni in quei giorni dolore abbiamo capito che la domanda di significato è viventi e che questa domanda caratterizza la struttura dell'uomo
Una nostra compagna in Consiglio d'istituto rivolte dall'azienda
Agli adulti ha concluso il suo intervento dicendo aiutateci a capire quello che è accaduto
In quei giorni i rapporti tra studenti e professori essendo uniti dalla ricerca di una risposta sono stati più veri e più belli
Ben presto però avvenuta notato in molte persone la negazione di questa domanda
Ad esempio alcuni professori entrando in classe dicevano ragazzi questo fatto ha sconvolto tutti ma bisogna andare avanti
Hanno ricominciato quindi a fare lezione come se niente fosse successo
La morte di Monica c'ha aperto gli occhi ci ha fatto capire quanto siamo importanti l'uno per l'altro ci siamo aiutate a guardare in faccia la realtà e a cercare il positivo dentro di essa
Questo per noi fondamentali
Assieme alcune nostre compagne abbiamo preparato una lettera che è stata approvata in tutte le classi e l'abbia fatta girare molte scuole e in l'abbiamo invitata in inviata al Presidente della Repubblica e al ministro la pubblica istruzione per chiedere che la scuola sia un luogo in cui sia possibile affrontare dentro l'impegno di ogni giorno le grandi domande della vita
Non abbiamo chiesto che lo Stato dia una risposta a queste domande ma che ci siano le condizioni dentro il nostro sistema scolastico perché questo possa accadere
A questa lettera e alla nostra richiesta ve ne è stata data una risposta oggi vorremmo riproporla a lei grazie
Prego
Ma ragazzi intanto vorrei ringraziarvi tantissimo per la l'accoglienza che avete fatto
Devo dire che sono commossa emozionata
Perché c'è tutto perché non me l'aspettavo e poi perché avendo scelto questa formula di rispondere alle domande
Sento proprio la responsabilità di cercare di capire quali sono le nostre esigenze quali sono
Le vostre problematiche io quando accettato di
Questo ministero
C'ho scelto
Ho avuto chiaro che non non avrei fatto la mia riforma ore non avrei fatto una scuola che era la scuola che volevo io ma era ebbene la ricerca di fare una scuola nella quale tutti si possano riconoscere una scuola che permetta a tutti di sviluppare la propria identità
La propria personalità
Come persone come diceva giustamente prima monsignor Pontiggia prima come persone poi come studenti e poi ancora come cittadini
Io credo che questa sia la funzione più importante della scuola e di una scuola
Che io mi auguro che possa essere vissuta sempre meno come istituzione astratta ma sempre di più come luogo concreto di incontro l'incontro fra persone
Sarà i giovani e gli studi gli studenti e i professori e anche fra i giovani
Un luogo che non sia fatto di aule
Sarebbe nelle quali sì da sola lezione ma sia un luogo nel quale torni a essere centrale la funzione educativa la funzione educativa che naturalmente deve essere di supporto alle famiglie non in sostituzione alle famiglie che sono e che hanno il ruolo primario nell'educazione dei figli ma di supporto
Ma di supporto e di sostegno nel difficile compito
Di essere genitori
In una società nella quale purtroppo gli adulti sono sempre ci presi da ritmi frenetici da una ditta nella quale a volte i problemi e gli affanni materiali
Prendono il sopravvento sulle domande di fondo che tutti dovremmo porci non solo i giovani studenti anche noi
Però viviamo in una società che molto spesso una società fatta di l'indifferenza fatta di superficialità fatta dico Isma'e allora
Non ci si può non chiedere
Perché non siamo capaci di aiutare i ragazzi a trovare le risposte di fondo che vogliono trovare alla propria vita
E la domanda che ha fatto gol Elisabetta una domanda giusta
Gli adulti non possono sottrarsi a questa responsabilità che è la responsabilità di aiutare i giovani a capire a capire il senso più profondo della propria vita
Come farlo
è difficile dirlo
Io non credo che nessuno possa avere una ricetta magica io penso che il ruolo che la scuola può a vere e quella di aiutare i giovani attraverso una maggiore ascolto
Una scuola che non capisce il disagio dei ragazzi momenti di angosciati tristezza che tutti i ragazzi hanno è una scuola che dovrebbe interrogarsi sulla propria capacità di essere a scuola
E ripeto senza sottrarre niente alla responsabilità dei genitori però io credo che la funzione educativa debba tornare a essere centrale nella scuola uno scuola che lasci ai docenti uno spazio maggiore
Di di insegnare di trasmettere il sapere un sapere che non può essere fatto solo di nozioni di fatti ma è un sapere che fatto dell'amore per la conoscenza per la scoperta attraverso la conoscenza di se stessi del proprio passato delle proprie tradizioni della propria storia la scoperta di se stessi come persona una scuola che aiuti i ragazzi a che aiuti voi
A ragionare criticamente a a decidere poi liberamente chi volete estere e poi cosa volete fare ma prima di tutto chi volete essere io al penso che nella scuola
Penso che nella scuola ci sono docenti straordinari e penso che sempre di più si debba parlare della scuola come
Un luogo di dove dove ci sono delle persone non come un'istituzione allora i docenti
Che hanno un nome che hanno un cognome si relazionano con i loro ragazzi in un rapporto diverso perché solo attraverso un rapporto Xing ci si conosce e si impara a crescere e si scopre il se stessi troppi interessi che si è poi in grado liberamente di costruire il proprio progetto di vita
L'impegno nostro sarà quello di aiutare la scuola liberarsi da tutte quelle pastoie
Burocratiche tutti quegli adempimenti che vincolano in questo momento molto pesantemente anche i docenti perché possano recuperare quella libertà di insegnare intendendo per l'insegnamento la capacità di trasmettere conoscenza e amore per le cose che che trasmettono ecco io credo che così forse si potrà aiutare la crisi aiutare voi a a trovare le vostre risposte
Saranno diverse ognuno di voi avrà una risposta ma sarà la risposta che vi aiuterà a a crescere a costruire la vostra personalità e a dare quelle risposte di fondo alle domande della vita che certamente non possono ridursi alla al potere al successo
Alla al fatto di appartenere
Alla a una società in modo indistinto io non credo che esista
La società indistinta la società è fatta di persone ognuno di noi e parte della società e lo è e deve esserlo in maniera individualmente responsabile io credo che sia questo il ruolo della scuola e questo è l'impegno nostro di aiutare la scuola a ritrovare le energie che ha per poter aiutare ragazzi aiutare tutti voi a costruire il miglior progetto di vita per voi stessi e quindi per la società
Grazie ministro
Giulio che l'americano
Mi chiamo Giulio vengo da Milano e ho fatto il liceo classico come altri miei compagni ho avuto modo l'anno scorso di frequentare un anno in un liceo americano
Fin da subito ho notato come vi sono delle forti differenze tra la scuola italiana e quella americana
Per esempio il metodo educativo ed insegnamento ho notato come in America il l'ottenimento di un risultato
Proprio in campo scolastico sia molto più importante sia del contenuto che del procedimento con cui si ottiene tale risultato
Per esempio un mio amico anch'esso italiano era in in America anche lui
Weekend doveva fare un stanchissimi i compiti di matematica e
Trenta esercizi i suoi compagni di classe americani impiegano mediamente mezz'ora fare questi esercizi applicando una semplice formula lo invece ha voluto andare un po'più a fondo dell'esercizio applicando un metodo che va imparato in Italia
Non è riuscito per motivi di tempo finire compiti e il professore sarà dato molto ma quando ha visto poi il lavoro che questo micro va svolto rimasto così affascinato dal mito ci ha voluto conoscere la sua professoressa di matematica italiana
Appunto manca il procedimento matto un contenuto è tutto a favore del risultato ma così facendo si toglie tutto quel gusto che channel nel conoscere nel nell'applicare un ragionamento un'altra differenza importante come è proprio la struttura della scuola medica americana da quello che ho visto io sia fatta per vedere e concepire lo studente da solo per esempio il fatto che non vi sia una classe il fatto che in ogni bisogna cambiare sempre Laura e bisogna tornare all'armadietto prendere libri così che non ci siano anche quei due minuti per approfondire qui rapporti così importante gli studenti nella scuola
Crea una solitudine fra i ragazzi in solitudine che oltretutto io accentuata dal fatto che questa che attestano tutti in competizione fra loro
Competizioni in cui ognuno vuole prevalere in vista di una collocazione sociale futura
Ma questa solitudine fa sì che tutti Agazzi sino ripiegati sul loro sforzo e così chi vince ce la fa e chi perde si sente un fallito
Ecco ora da quello che dalla mia esperienza è venuto fuori come la scuola italiana sia ancora più corrispondente rimise jeans di studenti di quella americana ma mi sembra anche che con la nuova riforma
La scuola italiana si stia avvicinando agli obiettivi della scuola americana la vecchia riforma certa
La agli obiettivi da
Obiettivi come la distruzione del gruppo classe oppure il sminuire le materie a una semplice applicazione di tecniche oppure la sulla svedese svalutare la figura degli insegnanti con cui è sempre più vere è sempre più difficile per un vero rapporto e volevo sapere cosa ne pensa lei di questa strada che sia imboccata
A loro intanto penso che i paragoni sono sempre difficili però vediamo di farle
Io credo che la scuola americana sia nata a attorno a questo modello di di Commons Kurt che prevedeva una identità di progetto formativo
E quindi si ritrovava attorno a un certo modello formativo man mano che la Società americana è diventata più complessa più articolata
Questa comunanza si è persa quindi è diventato più difficile per la scuola americana trovare delle nuove formule di aggregazioni motivazionali e quindi progressivamente la scuola americana si è spostata effettivamente verso un modello che molto orientato all'efficienza
E alla competenza tecnica la competenza specialistica
E questo sicuramente non è positivo
Però nella scuola americana ci sono luci e ombre non sono solo non ci sono solo aspetti negativi
C'è una sicuramente una
Partecipazione anche se io mi rendo conto che ci possono essere belli esempi singoli che non danno questa fra impressione però c'è una partecipazione dello studente americano alla vita scolastica che è diverso rispetto alla alla vita nostra e alla partecipazione nostra ma è un modello
Che da allo studente la possibilità di vivere la scuola forse un pochino di più di quanto non è vissuta la scuola da noi
Ad esempio tutta la possibilità che gli studenti americani hanno di utilizzare le le aule le biblioteche gli strumenti didattici al di là di quelle che sono i momenti di insegnamento quindi una scuola nella quale si vive di più la scuola come luogo
Di partecipazione ci possono essere degli esempi che sul sono diversi rispetto a questo però se voi andate a visitare o andate a stare per qualche tempo in un campus americano vedete una partecipazione alla vita scolastica
Che a volte superiore rispetto alla partecipazione alla vita scolastica nostra anche attraverso attività sportivi attività musicali attività ricreative che sono tipiche di una del del mondo americano che non sempre si ritrovano nel nostro mondo e questo io credo sia un aspetto positivo
Più in generale io credo che ci sia un altro aspetto che positivo della scuola americana che una maggiore responsabilizzazione degli studenti
I programmi nella scuola italiana sono programmi
Imposti imposti dalla ministero imposti dalla scuola non sono programmi che lo studente può scegliere neppure per una piccola parte nella scuola americana c'è una maggiore responsabilizzazione da parte non studente nel poter scegliere una parte dei propri programmi
Sicuramente c'è una parte obbligatoria quindi ci sono c'è una una parte di curi quello che è un curricolo nazionale un curricolo obbligatorio
è uno studente che non ha superato prove di matematica non può no come peraltro invece avviene da noi recuperare con altre materie trovarsi poi ad avere a poter accedere a a università di tipo matematico avendo non avendo passato gli esami di matematica però c'è una parte di programma
Nella quale lo studente può scegliere può decidere e allora io credo che si arrivi a un risultato positivo che una responsabilizzazione dello studente
E una maggior possibilità di successo perché lo studente a una maggiore libertà di scegliere il proprio percorso e questi sono secondo me gli aspetti positivi
Poi ci sono sicuramente gli aspetti negativi la per lo meno fino alle alle università quindi fino al collegio la qualità dell'insegnamento nella scuola americana è una qualità sicuramente inferiore alla nostra
I programmi sono dei programmi
Frammentari non sono programmi sono programmi che tendono effettivamente a trasmettere lozioni
Che non tendono a formare e a un criticamente la capacità degli allievi
Attraverso un metodo quindi è molto giusta l'osservazione che veniva fatta prima è una scuola che non non forma a al alla capacità critica di dandogli agli studenti una metodologia per poter
Appunto criticamente argomentare e questo è un lato sicuramente negativo della scuola americana ecco quindi ripeto ci sono mi sembra veramente Lucia e ombre nella nella in questi due differenti sistemi io però penso che sia sbagliato pensare di risolvere i problemi della scuola di un Paese importando dei modelli di di di di altri paesi quindi
Io credo che in in questo senso la scuola italiana
Ha dei vantaggi rispetto alla scuola americana
La scuola italiana ancora delle grandi tradizioni mi riferisco ad esempio alla liceo classico per una scuola con delle tradizioni
Che è una scuola con delle tradizioni straordinarie che non credo possa essere relegata a
Semplicemente a chi vorrà approfondire gli studi Stream classici in modo specialistico
Io credo che alcuni dei più illuminati fisici o matematici del nostro Paese che poi magari vanno in America e si distinguono in America riconoscono nell'insegnamento della scuola classica
Del liceo classico un riconoscono all'insegnamento del liceo classico un ruolo fondamentale nella capacità
Nella capacità che che il liceo insegna di ragionare in maniera logica ripeto in maniera critica allora io credo che non si tratta di fare delle difese del passato ma non è neppure giusto rinnegare il passato quando al passato è un passato
Quando è passata a un passato che ha un senso
Tutta la tradizione classica nel nostro Paese
Da dove veniamo quali sono le nostre radici qual è la nostra storia
Quali sono le nostre tradizioni allora si tratta di innestare il nuovo sulla sull'esistente quindi certamente andando verso una scuola capace
Di
Innovarsi ma neppure essendo uno proponendo una scuola che diventi una scuola dell'ultima moda quindi la scuola nella quale si deve insegnare
Quello che di di di più recente si è scoperta ossia inventato si è trovato perché credo che facendo così non aiutiamo i nostri ragazzi a capire non non voi non non non avrei non avreste poi gli strumenti che sono gli strumenti della dell'analisi di strumenti
Della
Della Geometria gli strumenti e sono quelli anche di Sermonti vi serviranno poi a capire le ultime innovazioni le ultime invenzioni ma è solo avendo la capacità di sperimentare attraverso teorie conosciute che si può capire il nuovo non certamente pretendendo di a arrivare ad annullare nell'ansia della novità tutto quanto c'è di positivo nella nostra storia nella nostra tradizione
Pier Giacomo
Dunque io in questi ultimi due anni sono stato eletto presidente dalla Consulta dei vini
Il giudizio che ho ricavato da questa esperienza
è che la Consulta di fatto un organo formale ovvero dove anziché sostenere e va valorizzare esperienze le iniziative degli studenti quest'organo si si rivelava si è rivelato
Lo strumento attraverso il quale il ministro faceva passare le sue decisioni e anche uno strumento grazie al quale riuscirà a controllare la realtà studentesca e porta un esempio in particolare
Nel febbraio dall'anno scorso sono stato invitato insomma prorettore mi ha chiesto di fare un intervento per un incontro con la Thema la consulta degli studenti dov'era presente il presidente della Regione il presidente del Senato Nicola Mancino
Nell'intervento che io avevo scritto
Il provveditore pensò bene di tagliare tutte quelle osservazioni critiche sulla Consulta
Perché sosteneva che io dovevo rappresentare tutti gli studenti
E che quindi io in quel modo esprimeva un giudizio di parte sostanzialmente lei addirittura mia de era una provveditore donna le addirittura mi ha detto
Domani non parla Pier Giacomo domani parlano tutti gli studenti di Rimini sostanzialmente mi veniva chiesto di rappresentare tutti gli studenti tranne me stesso
Altro per cose piccolissime quest'anno era stato organizzato da un gruppo fuori dalla Consulta un corso maturandi o per una serie di incontri
Tenuti da docenti qualificati dove tramite grazie ad approfondimenti eccetera venivano aiutati gli studenti che dovevano sostenere l'esame di maturità la Consulta non lavora non ha soste non non ha potuto sostenere economicamente questo
Questa iniziativa perché la Consulta può finanziare soltanto iniziative che vengono dalla Consulta stessa punto parole parole delle del provveditore specie che ci ha impedito il finanziamento
Un'altra cosa piccolissima un esempio
Ad esempio l'ultima modalità di elezioni che ha introdotto De Mauro lezioni dalla Consulta che ha fatto eleggere irritati dalla Consulta maggio
Facendo votare ai ragazzi delle terze medie per corrispondenza votando delle persone sconosciute
Le a questo punto l'esperienza che io ho vinto e ho vissuto e vivo mi insegna che un luogo in cui non vengono rispettate le esigenze di una minoranza anche se è costituito da una sola persona da un solo studente non potesse assolutamente un un organo autenticamente democratico
E quindi a questo punto mi viene da chiedere del signor ministro come intendeva lei rapportarci con studenti e quale funzione voleva attribuire alla Consulta grazie
Quando io ho iniziato il io lavoro al ministero o richiesta al Parlamento di poter presentare delle mie linee programmatiche dopo avverrà
Preso conoscenza del mondo della scuola e credo di aver fatto qualcosa come settanta incontri tra associazioni di docenti sindacati
E ovviamente un contratto anche le associazioni degli studenti e devo dire che ho ricavato una
Una
Come dire un un qualche cosa di di di
Contraddittorio da questo incontro
Perché gli studenti mi chiedevano che tipo di scuola che tipo di riforma
Ma io volevo fare io ho spiegato che
L'obiettivo dell'incontro non era quello di andare a dire cosa volevo fare io ma quello di cercare di capire
Quali erano i problemi che gli studenti incontravano scuola che i ragazzi incontrano scuola quindi quali erano le criticità cosa loro si aspettavano dal ministero dal dal dal dal ministro quindi con una logica un pochino rovesciata rispetto alla
All'incontro culturalmente loro si aspettavano
E
Su questo e in questo io vorrei continuare in questo in questo modo quindi io posso avere una mia opinione sulla sulle consulte magari adesso tradirò perché non mi voglio sottrarre alla risposta però poi io mi aspetto di costruire con voi il ruolo delle consulte io non voglio farli calare
Io non voglio farli calare sulla testa colloca il ruolo delle delle consulte studentesche certo poi non mi sottrarrò neppure alla responsabilità finale di trarre delle conclusioni e di decidere però il processo e il mezzo che voglio seguire lo voglio fare
Su questo argomento come noi intendo farlo su tutti gli altri è quello di costruire la scuola con la scuola
Quindi un Progetto che sia per gli studenti e per le famiglie e per i docenti perché siete voi protagonisti della scuola l'amministrazione e al servizio
Allora detto questo le consulte
A me sembrano
A me sembra che il che nelle consulte così come sono strutturate adesso ricalchino un pochino delle vecchie formule politico burocratiche dove
Dove mi sembra che sia meno evidente la dimensione della partecipazione
Civica della partecipazione educativa formativa della creazione di Progetti ecco io vorrei recuperare queste insieme a voi progetti concreti le consulte non come un un ruolo e come un luogo dove si dei legami si butta e dove quindi la dimensione della responsabilità individuale
Ridotta ma un luogo dove si costruisce insieme per la scuola questo quello che vorrei fare
Penso di farlo insieme a voi
Sotto a chi tocca avete parlato umana
Io vorrei parlare Giulio di Bologna e frequentò liceo scientifico volevo parlare
Voglio parlare col signor Muccioli
Andrea ma nel sentire più vecchio di quello che sono
Nel gennaio di quest'anno il ministro Veronesi a ammesso che il cinquanta per cento degli studenti si fuma gli spinelli
Come l'ha fatto lo fa tuttora
Certi insegnanti
Allora questa affermazione ha creato molti scalpore però è anche vero che per gli studenti da oggi
è normale Massimo spinali dalla maggior parte
Quindi da molto tempo da qualche tempo nelle scuole SIAN affidato il problema della soluzione da tossicodipendenza delle associazione a delle dagli progetti come Leduc educazione alla salute
Si fermano all'aspetto psicanalista tossicologico o sociologico o magari sono alla stata forme informativo della cosa e non si chiedono il perché
Dei perché perché è un ragazzo fumi tempo di questo problema
E quindi
Questo infatti le persone che vengono negli istituti a spiegare appunto
Questo per questi problemi
Pochi capi capiscono che il problema del dell'alcol come la droga
è dovuto all'assenza
Di una proposta che renda appassionante la vita e quindi volevo chiedere lei che ne pensa di questo argomento
Ma io credo che nel tutte le volte che
Che qualsiasi ragazzo ovunque lo faccia
A qualunque età
Decide di provare una droga o decide di usare una droga non importa con le droghe sia lo fa con un Progetto chiaro in testa quello di alterare il suo rapporto con la realtà con se stesso lo fa in qualche modo per dimenticarsi che esistono dei problemi o delle angosce o delle paura lo fa per
Per un senso di fuga di necessità di fuga
Lo fa magari a volte per noia ma in questo senso credo che una noia essa stessa sia una forma di disagio
Se la guardiamo bene credo e penso
Che tanti ragazzi
Abbiano tante ragioni per farlo oggi
Perché nel momento in cui dei ragazzi non si sentono considerati capiti sentono svuotato di senso il mondo in cui vivono
Sentono svuotato di senso la loro stessa formazione personale professionale e scolastica non si sentono in qualche modo ascoltati dalla società in cui vivono e di cui fanno parte hanno
Hanno la spinta molto spesso approvare droga ora il vero
è verissimo che non tutti i ragazzi che provano lo spinello che inizieranno a approvare droga
Necessariamente fiera finiranno su una panchina con dieci anni di eroina sulle spalle è vero
Ma non dimentichiamoci che quelle un inizio la manifestazione sono i primi segni e segnali importanti di una forma di disagio di un di un se non se stiamo abbastanza bene con noi stessi
Siamo soddisfatti di quello che siamo se sappiamo che siamo se sappiamo cosa vogliamo costruire nella nostra vita assai soddisfacente del nostro rapporto con gli altri con i nostri amici coetanei la famiglia
Se stiamo costruendo il nostro futuro non abbiamo bisogno di sballare
Ci basta quello che siamo ci costa ci basta il mondo nel quale nel quale ci sentiamo vivi e dal quale ci sentiamo partecipati
Nel momento in cui tutto questo non avviene dobbiamo chiederci perché non avviene ora io non so anche se frequento le scuole di tutta Italia che vada incontrare i ragazzi un po'in tutta Italia
Non so esattamente se sia il cinquanta per cento il sessantuno quaranta ma è sicuramente una percentuale enormemente più alta rispetto a solo pochi anni fa allora l'interrogativo vero
Perché tanti ragazzi sentono questa questa spinta questa necessità
Ma drogarsi
Nel momento in cui non troveranno dei punti di riferimento nel momento in cui non troveranno delle sicurezze nel momento in cui non troveranno qualcuno che li capisce
Chi li ama che li sente partecipi li vuole vuole partecipare alla loro vita questi ragazzi continueranno a provare droghe più forti e poi più forti e poi più forte il tossicodipendente è una persona per un uomo è un essere umano come tale va capito va seguito va affrontato la scoperta
Questo essere umano a delle esigenze ha delle difficoltà
Se noi non gli diamo il modo gli strumenti per
A sfidare se stesso e la propria vita non a uno strumento di fuga di sballo ma uno strumento di crescita individuale interiore questa corsa non la finiremo mai la finiremo troppo tardi la finiremo in su quella panchina alla finiremo in qualche comunità
Quando sarà ben più difficile più arduo tirarli fuori quello che dentro secchiata dare ma sarà più difficile allora
Pensiamo perché interroghiamoci sul sulle ragioni che portano tantissimi ragazzi oggi più di ieri sempre più giovani perché oggi latta media di iniziazione a questo ritrova questo rapporto con le droghe scesa sotto i quattordici anni chiediamoci che cosa noi da adulti non siamo più capaci di fare nei loro confronti nei vostri confronti perché qua c'è una società intera che ha delle responsabilità gravissime se succede questo per me per l'esperienza che io
Ho e mi sono fatto vivo tutti i giorni
Il motivo vero principale il nodo profondo che noi non siamo più capaci di educare non siamo più capace di ascoltare non siamo più capaci di raggiungervi non siamo più capaci di coltivare un rapporto di ascolto con voi ci facciamo Belli di tutte di tutti gli strumenti inutili che spesso regaliamo ai giovani per regalare un po'più di tempo noi stessi
E allora vai con internet e allora vai con i soldi e allora vai con qualsiasi cosa possa servire per delegare le nostre responsabilità di adulti a qualcun altro è sempre qualcun altro che deve pensarci non siamo mai più noi come adulti come genitori come fratelli maggiori
Come educatori come insegnanti perché alla fine ognuno di queste
Ognuno di queste figure ha un ruolo a una e a una scelta che deve fare necessariamente con cui si deve confrontare perché che sia genitore che sia un fratello un amico che sia un insegnante ognuno di noi
E a un certo punto della sua vita responsabile anche per la vita di qualcun altro nel momento in cui noi vogliamo abbandonare questa responsabilità e lasciarle
Sempre a qualcuno che non siamo mai noi noi stessi allora nasce il senso dell'abbandono secondo mai della sala della solitudine in cui si sentono moltissimi ragazzi di oggi io
Vi ringrazio molto di avermi invitato questo per me è un è un momento di in cui veramente mirate forza mirate coraggio mi date una grande serenità perché vedo
Non solo qui ho fatto un giro per i padiglioni fuori
E vedo tantissimi di voi così consapevole di così Sereni così determinato in quello che fate
Voi sì sapete chi siete date un senso la vostra vita avete un impegno avete una responsabilità la villette
Allora se questo succede se questo è successo è perché voi avete siete stati fortunati ragazzi voi siete stati e siete fortunati voi avete trovato dei punti di riferimento con cui confrontarmi nostra mostra detta
Voi avete trovato
Voi avete trovato una famiglia voi l'avete trovato una casa in cui cresce voi avete trovato un senso dei principi dei valori che vi sono stati trasmessi credo con pazienza credo con la possibilità di lasciarvi dire la vostra di confrontarmi con quello che viene divenire ha trasmesso e detto
Penso che questi punti di riferimento siano quelli che vi hanno fatto scegliere di non aver bisogno di nessuna droga Vian abbiamo fatto scegliere i facciamo scegliere oggi di rimanere lucidi
Che la la vita vera la vita bella la libertà vera è quella che si vive da lucidi e quella che si sceglie tutti i giorni confrontandosi con la realtà e con noi stessi e credo che se questo successo
Voi avete avuto la fortuna di avere questi punti di riferimento perché nessuno basta a se stesso mai ognuno ha bisogno del confronto con qualcun altro quella comprensione di qualcun altro
Io vi ringrazio perché oggi veramente porto con me
Tanta tanta gioia tanta forza che mi servirà anzi nei nei mesi e negli anni a seguire
Mi capita purtroppo di vedere
Tanto spesso tanti ragazzi
Che non sono quelle che non hanno questo sguardo limpido
Ne nelle loro facce che non hanno questo su questa questo passo deciso nel nel fare la loro vita nella loro quotidianità allora guardate io
Ho avuto l'onore la fortuna il il incredibile nella mia vita di di poter crescere insieme a sedici mila a ragazze che non sono stati fortunati come voi
Io ogni volta che vedo uno di questi ragazzi che viene a bussare alla porta di casa nostra
Non non vedo mai il in nessuno di loro una persona diversa da da quello che Silvio detto che che per me siete voi oggi per me
Una persona e un essere umano
Ma non è un essere umano come purtroppo oggi piace a molti vederli questi ragazzi non è un essere umano semplicemente deviato deviante non è un essere umano non è
Una persona che per quote per quello che facciamo per lui per quanto possiamo fare sarà sempre e comunque una in una sorta di emarginato Litta
Non dovrà portare Laglio marchio di ex tossicodipendente per tutta la vita non dovrà portare per come lo vedo io il il il il fardello di vero di essere una persona che è caduta che ha dimostrato fragilità e debolezze e quindi va in qualche modo non gli vanno dati strumenti di crescita per cui possa realizzare appieno se stesso la propria libertà ma una stampella con cui cercare
Dopo di andare avanti nella vita da ex tossicodipendente io mi rifiuto di vedere in queste per ragazzi delle persone
Migliorate
Perché la mia vita
La mia esperienza personale mensa né segnato
Che dentro ognuna di queste persone ci sono dei tesori inimmaginabili da tirare fuori da esprimere bisogna aiutare spira Gatti affiancarli perché riescano veramente esprimere se stessi e il proprio valore
Se
San Patrignano e tantissime altre comunità in Italia hanno avuto la forza di riconsegnare alla vita una società in modo libero e autonomo decine di migliaia di vite questo è successo per un unico per un'unica ragione di fondo perché nessuno di noi ha visto in quelle persone dei minorati ognuno di noi ha visto la ricchezza inestimabile il valore unico di un essere umano con tutte le potenzialità le richieste che ogni essere umano ha se se trova la fortuna di essere ascoltato nella sua vita
Per completare la domanda e mi scuso se prendo tanto tempo
Vi lascio solamente così un senso di disagio e di di amarezza
Perché
E vi chiedo di non lasciarmi ingannare Agazio vi chiedo di non lasciarmi ingannare mai da chi li propone una schiavitù con una libertà perché quella è una finta libertà diffidate da queste la questi da questi giochetti diffidate da queste truffe
Soprattutto voi che siete svegli voi che siete liberi voi che vi state costruendo un'autonomia solida fatta di principi nella vita per cui lottare militare
E spendete la vostra mano ad abbracciare a raggiungere quelli che di voi oggi così lucide così autonomi non sono e e spiegate li trovate il tempo e la forza di spiegarli
Anche se magari non vi vogliono stare a sentire in quel momento che quello che gli stanno proponendo con una libertà è in realtà una schiavitù quell'epoca astrarre per tutta la vita e allora e allora io la la la costatazione amare Cuesta io veramente non riesco
A spiega Armen come delle persone
Adulte con grandi doveri mandati di responsabilità
E con dei compiti istituzionali che valgono per tutti delle persone che hanno passato la vita a estirpare cancri dalle dalle dalle dalle viscere umane delle persone che passano la vita a
Così a lanciarsi in dei grandi proclami di difesa dei diritti degli ultimi
Delle persone che sono così impegnate a difendere l'ambiente a salvare una pianta possano scientemente in buona fede
Difendere e proporre di inserire un cancro allucinante devastante come la droga come una libertà
Andrea
Andreas
Quello
Quello che hai detto
Di cui ti ringrazio tantissimo credo a nome di tutti e nello stesso tempo la presenza del ministro mi mi mi mi urgono farti un'altra domanda seri se rispondere brevemente io sono stato là con i miei amici
Insieme ad Andrea in visita alla comunità di San Patrignano l'altra mattina e ne sono venuto via
Sconvolto sconvolto dallo spettacolo di di bellezza di di di ordine di di affezione di intelligenza che si respira in quel luogo la cosa che mi ha colpito di più
Che come mi faceva notare Luís in quel luogo si sia raggiunto un livello di eccellenza straordinaria sapete che sabato rinato e per esempio famosissima per l'allevamento dei cavalli dei cavalli da da da competizione
Si sia raggiunto dei livelli di eccellenza nella produzione nella formazione nelle competenze professionali delle persone avendo come materie con come come insomma avendo a che fare con le persone che invece la società ricchi ritiene lo scarto
Questo mi ha assolutamente impressionato allora ma ragionando né con la con Andrea poi mi ha portato in quel avete questi saloni bellissimi assolutamente belli e io le ho fatto la battuta un po'un po'stupida devo dire
Levato la battuta ma più avete perfino esagerato sono cose strutture assolutamente straordinariamente belle e lui serissimo mi ha risposto caro Miglio queste gente che viene dal degrado più assoluto e il primo diritto che ha e alla bellezza
Allora mi pare
Gliela dovevo rendere come testimonianza perché è un'affermazione che mi ha colpito tantissimo allora io volevo chiedere ad Andrea se in una battuta una cosa così con sedici mila ragazze che ti passano davanti vent'anni con mille ottocento ragazzi che vivono lì dentro in questo modo
C'è evidentemente una genialità educativa una questione educativa
Forte e importante che non può mi pare
Ti ripeto sia pure in una partita in una battuta non può non aveva qualcosa da dire a un ministro dalla Pubblica istruzione o comunque a tutti noi che in qualche modo siamo qui a ragionare di scuole di educazione se voi
Beh sia al ministro evocazione Andrea fonti non devo dire niente di particolare perché lo sa benissimo da sola che credo che cosa sia San Patrignano aprendola frequentata come come parte presto dalla sua famiglia per tanti anni
Per quanto riguarda quel il metodo educativo e molto ma molto semplice è una è una è una famiglia che si è allargata e come tale ha deciso di di includere di accogliere
Quelli che più avevano bisogno senza nessuna condizione senza nessun termine
Io ho avuto la fortuna di esso veramente l'onore
Ma la fortuna straordinaria di cui ringrazio il Signore tutte le mattine che mi sveglio e tutte le sere che vado a letto quella di di poter veramente crescere
In una famiglia così quel a un certo punto la mia vita i i confini si sono allargati le barriere son venute giù e quella che era una famiglia di quattro persone diventato una famiglia allargata a un numero imprecisato di individui
Arrivavano e io dovevo accettare il fatto che i miei genitori erano veramente pronti ad amarli esattamente come amavano me mio fratello e quindi a questo punto io gli ho dovuto accettare come fratelli non ho avuto altre alternative
Però a quello a quello quello che mi ha regalato è stato è stato veramente una famiglia talmente grande talmente bella talmente ricca di problemi e talmente straordinaria in cui si potevano risolvere questi problemi difficilissimi
Che è
L'unica cosa che possiamo così rovinare e questo e questa identità di famiglia allargata ha un posto come San Patrignano e in una famiglia assai Tura gallese i sentimenti regali te stesso
Con i tuoi limiti Coletto imperfezioni ma se ci credi essa è il cuore e l'anima la passione di ascoltare soprattutto perché io credo che l'educazione sia soprattutto esempio e ascolta ascolta non tante parole non tanto tante lezioni di vita
Ma se vuoi segnare la responsabilità rispetto a un ragazzo che non li ha mai conosciuti devi essere pronto tu a rischiare per primo adesso è pronto tu a dimostrare
Con le tue azioni quotidiane
Sorgendo non se ne ha bisogno e poi lasciando andare con le sue gambe che cosa significa essere responsabili che cosa significa essere onesti che cosa significa essere leale che cosa significa avere equilibrio rispettare queste persone
Le persone la persona in generale se tu fai questo tu sei un educatore sempre con enormi limiti e difetti ma perlomeno può aver detto di certi di aver cercato seriamente di aiutare qualcuno
E in una famiglia se fai questo se regali questo tu non puoi far pagare tutti tocca ti tocca a un un figlio non si aspetta di pagare una retta nella famiglia in cui in cui nasce una famiglia in cui cresce
Si aspetta di ricevere attenzione di ricevere amore di ricevere rispetta e questo che deve fare una famiglia e se per quanto sia difficile organizzare una famiglia grande che si pone in questo tipo di di scelta la la la gratuità sotto solo avuta non non e la e la dedizione assoluta credo che se si riesce a organizzarla portarla avanti risultato sia quello infinitamente prezioso e unico di tante vite abbandonate a se stesse sole marginata riconquistata una dignità vera perché poi quello che è importante che ragazzi arrivino facciano la loro esperienza
Si creino un'ossatura una personalità una forza un'autonomia reale e poi vadano con le loro gambe nel mondo a conquistarsi la loro vita e a rispettare sempre se stessi e le persone che incontreranno
Siamo verso la chiusura le ultime le ultime domande al ministro tocca a Claudio
Salve ministro io sono Claudio e sto per presentare il quinto anno dell'Istituto tecnico industriale a Firenze
In questi anni la difficoltà maggiore che ho visto in me e né i miei compagni l'assenza di una motivazione cioè entriamo in classe la mattina e non capiamo perché ci siamo andati a fare perché è evidente e anche i professori ce lo dicono che molto la maggioranza delle cose che studiamo ci serviranno solo per la prossima interrogazione e non hanno non ci preparano realmente al mondo del lavoro cioè da un lato la scuola non ci fornisce delle conoscenze
In grado di farci entrare come soggetti attivi nel mondo del lavoro e ciò che è peggio non cita neanche gli strumenti un metodo di apprendimento che ci permetta di aggiornarci soprattutto in questo mondo tecnologico così che si sta evolvendosi velocemente
Inoltre io quest'anno son passate in quinta e quindi inizia anche a preoccuparmi per l'esame perché vedo che vedendo l'esperienza dei nemici quei l'esame così come fatto favorisce questa assenza di motivazioni
In quanto le però cioè il l'esame fornisce un numero che riduce lo studente è un numero che non dà né una reale
Cenno non descrive nel realmente la sua e non ostile sono scienza e la sua preparazione e questo numero poi non è neanche non ha neanche una verifica reale nel mondo del lavoro e nell'università io dico questo perché al ad esempio Scuola mia vedo che appunto questa assenza totale di motivazioni di capire cosa studiamo appare porta più del cinquanta per cento nel caso di scuola mia
Di studenti e dal dal primo al quinto anno ripetono molti anni si ritirano abbandonano lo studio quindi volevo chiederle lei come pensa di affrontare il il problema della preparazione rispetto al mondo del lavoro e se pensa di cambiare qualcosa in questo esame grazie
Io se se non ho capito male
Clare frequenta un istituto tecnico quindi il problema è quello della formazione professionale
Che credo nel nostro Paese è un'emergenza ed è un problema io credo che la nostra scuola
Dovrebbe essere costruita sui due sottosistemi quindi su sotto col sotto sistema diciamo formativo quindi la scuola che per preparava nel sistema scuola il sistema l'istruzione preparazione professionale da noi l'istruzione professionale io credo in maniera molto sbagliata considerata un sistema di classe di quindi non un un sistema ha che ha una sua validità culturale
è frequentata da da da pochissimi ragazzi che non siamo intorno a un cinque per cento rispetto a una media europea che è intorno al quaranta per cento quindi io credo che la grande sfida che noi abbiamo è anche quella
Di costruire un canale di formazione professionale
Continuativo dai quattordici ai ventun anni quindi iniziale secondario terziario che sia un canale culturalmente elevato che sia un canale di formazione professionale vera che dia quindi agli studenti la possibilità reale di scegliere siamo di nuovo un problema di scelta
Lo studente italiano non ha la possibilità di scegliere una una preparazione professionale qualitativa perché non c'è molto ridotta e costretto quindi a scegliere la scuola quando magari la propria vocazione le proprie attitudini sono diverse e questo è sbagliato
I gli studenti devono poter scegliere la formazione scolastica quando quella è quella che sentono come più adatta alle loro alle proprie capacità le proprie detrazione alle proprie attitudini e la formazione professionale quando sentono che quella quella più adatta e certamente vanno creati dei collegamenti tra i due sottosistemi perché ci sia una possibilità di passaggio da un sistema all'altro se lo studente lo lo lo vuole cerca lo richiede
Se ha dei ripensamenti se non ritiene più adatto il sistema che ha scelto però la motivazione la va va trovata nella consapevolezza da parte della scuola prima di tutto degli insegnanti che insegnano una formazione professionale che la formazione professionale è un canale importante può dare degli sbocchi che poi sono degli sbocchi reali di occupazione che sono importanti per i ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro e stiamo tutti quanto è difficile entrare nel mondo del lavoro soprattutto per il per voi ragazzi soprattutto per i giovani
Io credo che le motivazioni vadano ricercate sicuramente da parte negli degli insegnanti nel saper trasmettere entusiasmo passione per all'insegnamento e forse con un pochino di sforzo e l'impegno anche da parte vostra non date tutto sempre per garantito per scontato
A volte la scuola lo studio è anche fatica ma spesso anche attraverso la fatica e l'impegno poiché quando si ottengono i risultati si gioisce di questi risultati che si ottengono quindi non vedete
La di nuovo la motivazione come qualche cosa che mi deve venire da atto cercata l'anche dentro voi stessi ragazzi avete voi dovete sicuramente chiedere ai vostri docenti di aiutarmi
Dovete chiedere alle vostre famiglie di aiutarmi dovete chiedere di essere ascoltati di essere capiti perché cercare la propria strada non è facile uno può non trovarla al subito all'inizio può dovere magari avere dei passaggi DiVersi può dover fare percorsi e ricerche che non necessariamente lo possono portare immediatamente a trovarla propria strada però ricercate la sempre anche dentro voi stessi
E non cercate la in solitudine non cercate alla cercate l'all'interno di voi stessi ma in un rapporto con gli altri perché attraverso il rapporto con gli altri che ci si riesce a costruire e a volte certi dubbi certe angosce certe incertezze che tutti noi abbiamo avuto e abbiamo le sciogliamo quando siamo capaci di parlare con gli altri quando siamo capaci
Di aprirci un rapporto con gli altri in un rapporto di ascolto che diventa poi un rapporto di comprensione reciproca e di aiuto che ci si può dare e questa credo che sia la strada migliore per vivere quella di vivere insieme agli altri
E per quanto riguarda l'esame
L'esame di l'esame di Stato adesso stiamo Esame di Stato messe a me piace più il termine esame di maturità ma insomma adesso questo è la
Allora
Beh vediamo un attimo perché io penso che io me lo son posto questo problema dell'esame di Stato quindi è una riflessione che sto facendo non non ho una risposta non ci sto pensando però vedo alcuni lati positivi di questo esame l'esame arriva in un momento che è un momento un po'conclusivo della dell'adolescenza
è una quindi la conclusione di una fase della vostra vita quindi in qualche modo è una tappa è una tappa
è un traguardo che poi preparando un futuro
Poi a degli altri aspetti che sono aspetti positivi obbliga in qualche modo a gestire il proprio tempo a darsi degli obiettivi a programmarsi a organizzarsi e quindi a a gestire il proprio tempo
Obbliga anche a ricercare
Di darsi avendo l'obiettivo dell'esame di darsi di avere concentrazione su quell'obiettivo questo è un è un allenamento importante
E poi c'è l'aspetto ansia l'aspetto paura l'aspetto angosciate all'esame allora io non credo che non non sia giusto dare a questo aspetto un valore positivo perché le ansie le angosce non sono mai
Positive per se stesse però possono essere positive quando si impara a gestirle e le ansie le angosce nella vita
Le avrete le abbiamo tutti quindi imparare a gestire l'ansia l'incertezza del risultato
è positivo certamente tutto questo non deve essere sovraccaricato di una significato eccessivo perché sei sovraccaricato di un di un risulta di un di di un eccessivo significato può essere negativo per chi è più debole per chi ha ha ha problemi e allora forse avendo così essendoci dei lati positivi ma essendoci sicuramente anche dei lati nonché negativi sono un po'quelle che che che avete detto insomma l'aspetto di un esame che purtroppo ancora un esame di molto nozionistico che è un esame ancora molto me Monico anche perché ci sono troppe materie sono non so diciassette discipline quindi è un esame che è caricato
E caricato di una quantità di di di materie che indubbiamente non può portare a quella a quello che voleva essere il risultato della riforma che è stata fatta nel novantasette cara un esame basato sulle competenze basato quindi sulla valutazione delle della qualità della della prestazione delle proprie capacità quindi questo in qualche modo quindi non non non ha funzionato e non funzionando ha obbligato anche a strutturare l'esame con probabilmente delle delle valutazioni e dei dei giudizi che diventano troppo soggettivi che si collegano al valore del dei curricoli piuttosto che non al valore del risultato dell'esame stesso che si collegano al giudizio del collegio degli insegnanti e quindi in realtà togliendo all'esame
Così come avrebbe voluto essere riformato nella nell'ultima riforma quel rigore e quella serietà che in realtà l'esame non ha perché poi se guardiamo i dati di quest'anno
Sono stati promossi novantasette per cento dei ragazzi e quindi il risultato più alto credo da quando l'esame è stato sostituito pene dal ventitré
Oltretutto con un costo dell'esame che ha un costo piuttosto elevato sono trecento miliardi all'anno il costo per l'esame di di Stato allora una riforma va va va fatta va pensata probabilmente un primo passo potrebbe essere quello di a vere come commissione di esame il collegio degli insegnanti con
Con un presidente esterno quindi che garantisca la correttezza delle procedure e e quindi sulla base diciamo del modello della dell'esame dell'attuale esame di della media ecco questa è una prima riflessione
Però sicuramente quegli aspetti
Positivi dell'esame in questo modo rimarrebbero e si annullerebbero quegli effetti negativi
Che poi possono indurvi a pensare che nell'esame c'è c'è ingiustizia perché in realtà vedette delle valutazioni che dovrebbero essere oggettive oggettive non sono e quindi questo non vi aiuta ad avere quella fiducia nel nella scuola e nell'Est
E nelle istituzioni che invece la scuola deve cercare di darne
Federica
Mi chiamo Federica appena finita la terza media fino a qualche tempo fa eliche Tamara sparati in accade non pensi di sia e riteniamo una squadra per ricchi
Vedendo il cambiamento non sarà scolastica di mia sorella questa veneti iniziai a cambiare squadra per gli scarsi risultati e a frequentare un istituto attivata ha capito che in quella squadra sentenze in particolare alla persona
Ha chiesto i mezzi distilla nel liceo classico di quella squadra
Quello che mi interessa è che non è farmi capire è che è una casacca di David importante per la crescita di un anno non può kafkiana la fattibilità economica manca il teste umane
Ma anche gli anziani panchine analisi ideali per i graffiti una squadra che probabilmente non hanno mai perché questa possibilità non è nata a tutti
Io credo che il il dibattito tra nascono scuola pubblica la scuola privata sia un dibattito che innanzitutto cioè cioè in tutti i Paesi non non solo da noi
Ed è un po'attiene al alle due sfere quindi quella della Libia delle famiglie che giustamente vogliono a bere per i propri figli la libertà di scegliere il modello educativo che ritengono più consono alle
Tradizione e il problema di uno Stato che in qualche modo ha bisogno di avere una scuola che garantisca
Dei valori comuni per poter gestire la a la la la Società vanno la società civile con la complessità che in questi che nella società civile c'è
Però credo anche che questo dibattito
In Europa ormai sia superato mentre ecco nel nostro Paese è ancora molto al centro e in una maniera forse un pochino
Superata allora vediamo un magari negli altri paesi ormai in tutti i Paesi europei non esiste più il monopolio del sistema pubblico siamo gli unici insieme alla Grecia
Se guardiamo tutti
I Paesi poi ci possono essere differenze gli non sono i Paesi Bassi sì il addirittura il finanziamento alle agli istituti privati che sono gestiti dalle Autonomie locali e che sono in maggioranza RIS per gli istituti pubblici il finanziamento è al cento per cento dal CNEL se non erro dal mille novecentodiciassette quindi da tanto tempo
Negli stati nel Regno Unito ci sono quattro categorie di scuole ci sono le public schools che sono autogestite autofinanziate ci sono le e degli Skull e Controls pool quindi si scuole che hanno una diversa gradualità di Arras rapporto con il pubblico quindi sono finanziate maggiormente omino armeni Omar in maniera maggiore o minore a seconda della rispondenza a criteri che il Pubblico stabilisce ma se guardiamo in Irlanda lo genitore stabilisce liberamente può addirittura educare i figli a casa
In ma anche negli Stati centralisti guardiamo ad esempio in Francia che ha alla Francia uno stato che è sempre stato centralista dal mille novecentocinquantanove la Costituzione francese prevede la possibilità che ci siano scuole pù che private quindi finanziate scuole private finanziate dal pubblico con contratti Diversi anche qui a seconda del grado di rispondenza che la scuola privata a rispetto ai criteri stabiliti dal pubblico
Ma vorrei aggiungere altre due considerazioni se voi guardate anche le costituzioni di tutti i Paesi postcomunisti e quindi la costituzione croata quella bulgara quella estone quella a ungherese tutte le costituzioni fatte dal novantotto al al novantadue tutte prevedono la libertà di scelta per i genitori dice di scegliere il modello educativo
Per feriscono
E la legge sulla scuola della Russia quella del luglio del novantadue prevede senza limiti i finanziamenti pubblici
Sì per le scuole private questa è la situazione dell'Europa in questo l'Italia è un'anomalia quindi io credo che quando noi
Agganciare ci agganciamo alla parola Europa e siamo europeisti più di di forse di di tanti altri però non possiamo essere europeisti per le cose che ci vanno bene quelle che
Ma io credo che noi dobbiamo superare probabilmente un problema anche nel in Italia si è caricato
Di una
Connotazione che probabilmente deriva dalla nostra storia quindi dalla storia di uno stato che laico che ha dovuto difendere la propria laicità rispetta uno Stato confessionale quindi questo però fa parte del passato cerchiamo di guardare al presente e al futuro quindi cerchiamo di guardare a amministrazione che deve semplicemente essere al servizio del cittadino e dare al cittadino delle risposte che siano
Le più confacenti alle libere scelte che ogni cittadino deve poter fare sulla scuola come in altri
Quindi è un problema che va contatto
Sì ma concludiamo con l'ultima domanda di Andrea
Sono Andrea
Frequento un liceo scientifico a Taranto
Volevo chiederle cosa mi devo aspettare dall'inizio del prossimo anno scolastico visto che sì rispetto a quanto riguarda il problema degli insegnanti visto che mi è capitato di non trovare a settembre
Insegnanti che ho lasciato a giugno o di cominciare quando i professori che poi ho lasciato a dicembre o anche a marzo nel mio caso
Avevamo finito prima ancora di aver capito di aver cominciato e quindi
Ho chiede alle visto che nessun ministro finora riuscito a porre rimedio cosa accade già nel prossimo inizio grazie
Ma ragazzi quando io sono arrivato al ministero qui questo è il primo problema che ho trovato l'urgenza bella
Dell'avvio dell'anno scolastico per la verità questo urgenza mi era stata giustamente prospettata come l'urgenza di capire come far fronte a sentenze esecutive che noi avevamo avuto da alcuni TAR
Rispetto al immissione in ruolo di precari che quindi andavano questi sentenza andavano erano esecutive quindi andavano
Entrate però poi hanno cercando di capire con l'aiuto dei miei collaboratori Valentina Aprea che qua è tutti con lavoratori
Che mi hanno aiutato addentrarmi in questo difficile Splendido mondo della scuola
Che il problema non era solo quello dei precari ma il problema era un problema che ci trascina ramo da trenta quaranta ed era un problema che derivava da una a me a me sembra da una visione dell'amministrazione più concentrata a gestire la complessità del procedimento che è complesso perché gestire più di settecento mila docenti non è sistema ma semplice Protti un preoccupato ha di questo piuttosto che non del problema di del dell'avvio dell'anno scolastico quindi il problema era si può pensare si può cercare di risolvere questo problema
Allora io credo che tutti i problemi si possono risolvere
Non non esistono problemi che non si possono risolvere quello che io mi sono opposta come come problema centrale era ma
è giusto lo dobbiamo risolvere la risposta è stata sì lo dobbiamo risolvere perché gli studenti sono if
Fine l'amministrazione deve essere di nuovo lo ripeto al servizio degli studenti quindi non è pensabile
Ci sia
Ci sia
Ma un'amministrazione che pensa a
Proprie prerogative a proprie rivendicazioni a proprie problematiche rispetto a quella che è priorità aria che dare la possibilità agli studenti di a vere tutti i docenti in classe dal primo giorno e questo vale anche per i docenti
Perché non è giusto che i docenti non abbiano la possibilità di iniziare
Serenamente un anno scolastico insieme ai propri allievi perché è sbagliato anche per loro non riescono ad avere poi quel rapporto che è necessario che e che devono avere con i propri studenti
Allora abbiamo detto va bene proviamo è una grande sfida c'è possibilità che non ci riusciamo ma ci proviamo io devo dirvi a oggi che l'amministrazione ha reagito nella maniera splendida io Rolling
L'amministrazione centrale e periferica per l'impegno strano Mario che ha dimostrato in questo periodo se noi avessi
Se noi avessimo accettato la logica che c'era prima noi avremmo immesso in ruolo gli stili i docenti del Duemila quindi non quelli del due mila e uno due mila e due quelli che stiamo immettendo ruolo adesso ma quelli del due mila due mila uno
Con il trend che avevamo gli avremmo immessi in ruolo nel due mila e sei
Gli abbiamo immessi ne abbiamo immessi in ruolo a oggi rispetto al contingente che avevamo di trentacinque mila a oggi ne abbiamo immessi in ruolo trentuno mila e passa
La prova che l'amministrazione ha reagito in maniera estremamente positiva quindi le possibilità ci sono probabilmente non sarà tutto perfetto da questo primo anno perché è il primo anno è un avvio ci saranno delle difficoltà
L'obiettivo nostro è quello comunque di risolverne perché quello che vogliamo fare è garantire a tutti voi di poter verrà mere veramente cominciare serenamente le elezioni dal primo giorno di scuola
Senza avere la pretesa di fare alcuna sintesi di un incontro così ricco così articolato come quello di oggi mi permetto però di prende la parola almeno per due parole una una parola di ringraziamento sentito cordiale al ministro per essere voluto stare con noi per aver accettato
Ad aver accettato
Sta a questa
Del fuoco di fila di queste domande
Per la testimonianza che ci ha dato l'incoraggiamento
E la seconda parola con cui voglio chiudere invece una promessa uso le parole di Andrea siamo siamo quindici mila anni rappresentiamo tanti altri grazie a Dio e grazie agli incontri che abbiamo fatto nella vita Lucidi come dice lui consapevoli da le ragioni per cui andremo a scuola dal prossimo settembre consapevoli di quello che chiediamo la scuola la vita che facciamo le nostre for se le energie la creatività che abbiamo usato fino nel finora la accompagnamolo offriamo al ministro come spunto di una collaborazione anche dialettica quando fosse il caso ma di una collaborazione leale cordiale perché insieme si possa costruire una scuola migliore grazie