Un bilancio del II congresso nazionale dei Democratici di sinistra a Pesaro

Radio radicale siamo in collegamento con Gianfranco Pasquino ex senatore dei democratici di sinistra politologo per parlare del congresso dei Democratici di sinistra che oggi si è chiuso a Pesaro
Che impressione ha avuto di questo congresso di cui si è parlato alla vigilia come di una congresso che probabilmente avrebbe visto anche una una possibile diciamo scissione ma che si è concluso al diciamo nel nel segno del dell'unità del partito
Ma non credo anzitutto che la scissione sia stato un ipotesi davvero preso in considerazione qualcuno perché era comunque un'ipotesi suicida e mi parrebbe assolutamente incredibile che se si perde in un convegno se si debba abbandonare il partito nel quale si è fatto parte a lungo non credo però neanche che il congresso del sia chiuso al all'insegna della sostanziale unità perché le dico pensate che esistono tra a la mozione e i sostenitori non è che i discorsi e sostenitore di Fassino e la mozione e i sostenitori di Giovanni Berlinguer mi pare che continua sul
Chissà perché non ho visto in questo senso un passo avanti
Ecco
Che cosa visto lei un partito ancora una volta diviso quale con quale stato diciamo l'elemento che ancora una volta fa uscire questo questo partito
Da da da un congresso che non risolve sostanzialmente alcuni problemi del di di unità interne di coesione
è vero che provvedevano ritenta la della coesione erano riportati risolti ma probabile
Mente qualcosa è cambiato perché ci ora un segretario che ha comunque ottenuto in un dibattito abbastanza aperto più del sessanta per cento dei consensi è anche vero che come ha detto opportunamente Giuliano Amato c'è stato un bel passava anti nel senso del riconoscimento della esigenza di diventa un partito riformista secondo i modelli commento rottura alle dei partiti riformisti socialdemocratici europei qui però sia per il il vero punto trenta da discutere da approfondire e in fondo è è il punto su quale si gioca il successo della segreteria Fassino cioè su che cosa voglio dire infatti veramente partito riformista la risposta di Fassino mi pare piuttosto che a ha ragione innova rapper cambia ore sostenere
Uno sforzo internazionale contro il terrorismo cercare di dialogare ma dopo aver è finito una linea con con i no global la risposta alla sinistra su queste posizione in una risposta sostanzialmente non riformista e credo che purtroppo la risposta no
Meno riformista di tutte sia quella di di Cofferati che lascia aperti tutti questi problemi ecco però Cofferati si è beccato un sacco di applausi a questo congresso questo infatti è il punto perché copre
Abbia un suo prestigio personale a una forzatura non solo di leader sindacale ma di interlocutore politico molto alta e pertanto è intesa una posizione nella quale può impedire alcune trasformazioni di cui democratici sta hanno assolutamente bisogno una delle quali naturalmente consiste nelle modalità di come hanno delle relazioni Reali e cioè il tutto quello che riguarda il lavoro chi comincia ovviamente come si dice a monte con il sistema educati
Ivo e che prosegue con una certa definizione dello stato sociale e quindi per esempio con le pensioni oggi partito
Dove pende dalla dalla parte di Cofferati o da quella di ieri di Amato io credo che se il partito dove si esce
Tra due posizioni in queste avrebbe una qualche difficoltà ma se il partito vuole tornare a governare non poter scegliere un'opposizione che che sia vicinissima a quella dice all'amato riamato non ha sempre ragione ma certamente alla prospettiva di chi intende governare le contraddizioni e e intende viale alla Società in maniera cut-off graduale Cofferati per il ruolo che ha e per le posizione che il pre sulla Altan non è in questo momento su una strada
Ricorrere senta la corrente liberal come esce da questo scusi se utilizzato il termine corrente però se ha un altro termine lei o politologo qui
Di però potrebbe utilizzare un termine migliore di quello che ho usato io ecco i liberal dei DS come come escono da da questo congresso ma purtroppo il per
Corrente lontano alle quattro perché se la corrente significa che sono posizioni che si sono costituite età lirica rimangono anche dopo l'esito del congresso evidentemente queste sono corrente la corrente liberale che era e la corrente avanzata sulla riformismo forse persino troppo avanzata perché vuole conseguire una sorta di unione più stretta con la Margherita e quindi un Ulivo che sia un soggetto politico vero e proprio e la posizione che io credo sia nostro come farebbe qualsiasi società ma o occidentale contro né ci sono posizioni diverse che forse vale la pena di mantenere diverse anche per ragioni degli elettori alcuni dei quali di fronte ad un unico soggetto politico potrebbero sfuggire un po'da una parte un po'da altra e quindi a quante liberale esce bene da questo punto di vista perché interpretavano in Meglio alcune pulsioni alcune esigenze del della sede italiana e dal punto di vista dell'hardware la sua forza organizzato ovviamente
La piccola prima e piccolo rimane ecco dalle banche che ruolo avrà avrà il ruolo di di di di supervisore della segreteria
No non è stato confermato alla presidenza con un discreto margine di di di di vantaggio lei pensa che continuerà ad avere un ruolo importante nel partito male ma
A un ruolo importante comunque perché come dimostra tutte le volte che parla ai congressi a un'altra nelle capacità di argomentazione i spiegazione cioè una ha una gran le intelligenza politica se poi riesce a far e anche quello che mi è parso abbia fatto a Pesaro e che un minimo di autocritica consistono soltanto nel riconoscere i suoi Lori che ci sono stati ma anche le riconosce che qualcuno era in grado di di limitare i suoi errori se lui avesse ascoltato questo è un grosso passo avanti cioè se d'Alema diventa proprio con quello che può essere cioè pensatore politico e lo dico senza ombra di ironia dice uno che elabora o contribuisce delle vorranno una strategia e poi lei interprete in pubblico dalle ma uno stop stato del capacità e posso dire di tutto rilettura fascino per raggiunge il rettore che altrimenti non verrebbero
Rompe senta Amato che cosa vuole in realtà dai Democratici di sinistra non è abbiamo visto che Amato intervenuto qualche due settimane fa se non ricordo lo stesso sabato in cui si era svolta la manifestazione pro usavano manifestazione dei soci rischi democratici italiani in cui senza mezzi termini lo stia aveva chiesto insomma aveva auspicato un la nascita di un partito riformista ma anche quindi una scissione dei Democratici di sinistra lo stesso Morando era andata quella punta in top mentre in tutta Italia si svolgevano i congressi regionali e locali dei democratici di sinistra e la la posizione di Amato si capisce bene oggi ha detto voglio un parto comuni di un partito
Unito ma in realtà e che cosa vorrebbe Amato lei riuscirà a capire in qualche modo sono Pammatone quello che ha
Rettore ce l'ho io lo prendo sulla par ho lavorato per un partito riformista che si unito ma che si ovviamente unito su posizioni riformiste che non non esistono in astratto devono essere costruito di invece deve uno di volta in volta a fronte delle sfide appunto dei problemi però deve esserci uno un comune orizzonte riformista da questo punto di vista credo che Amato sia ancora ente il fatto che qualche tempo fa ci sono state riunioni varie luoghi vari era semplicemente dovuto alle spalle circostante e forse anche la cifra simbolica di ricordare a tutti che ci sono anche degli eredi dei socialisti e tentativi di successi è difficile fare un grande partito riformista non solo quelli che si erano Napoli sotto la guida di di Boselli ma ce ne sono altri dispersi variamente ce ne sono alcune dirittura confluiti in Forza Italia luogo dove io credo spero mi auguro per loro che stiano molto male
Quanta quanta retorica c'è stata in questo congresso lei ascoltato contendenti chiusura di di di di Fassino e comunque dei limiti che altri esponenti del partito c'era stata troppa secondo lei come no proprio
Vitale per fortuna si possono ascoltare i congressi di partito in diretta il tasso standosene comodi a casa e quindi cous tali senza farsi trascinare degli applausi no penso che questa volta il Congresso avvenuto piuttosto basso il libro di retorica tuttora od mettere Toriko eccessivamente retorico e alla fine in maniera controproducente mentre retorica realtà del congresso di Torino mentre questo è per un congresso consapevole fatto che stava in fondo e lavorando il lutto di una sconfitta vera che è quella del tredici maggio del due mila uno e che doveva pare una strada che immagino abbia trovato però non vorrei a questo punto sì scuri sfuggire la retorica cioè la spalletta lavoro trovata però bisogna anzitutto imboccarlo a bene e poi bisogna proseguirla con una certa labilità perché non è che la politica italiana aspetta un progetto riformista per l'anno due mila dieci lo aspetta
Molto rapidamente la la retorica di cui parla il congresso di Torino a che cosa era dovuta dall'immagine di Veltroni Ventrone certamente aveva dato un potente contributo ma anche il tunnel l'allora tanto celebrato duello Cofferati
Non era un dove duello per davvero lettori con torneo oratorio avrebbero detto i reduci del sessantotto non era
Un modo per fare crescere una cultura riformista del partito nella società senta lo scontro sulla flessibilità tra D'Alema Cofferati stavolta non c'è stato però si è parlato dell'articolo diciotto
Su cui loro sembra che il il il segretario non non voglia
Non voglia neanche discutere non non si modifica e che basta un approccio giusto secondo secondo lei un approccio riformista credo che l'approccio di povertà non consiste nel dire non si discute
Neanche non girano si riformano Chicane però la procedura questa è per definizione un approccio che ha aperto a una pluralità di di posizioni e di contributi e che è aperto alla possibilità di cambiare le cose e infatti all'interno dei DS c'è un approccio di provvista che quello di Morando e del senatore Pedretti che hanno presentato una un disegno di legge che non tocca solo l'articolo diciotto ma che riguarda tutta una serie di aspetti che concernono le lei aveva reale e il tipo di occupazione e quindi anche la protezione del lavoro non come dire industriale tra virgolette del lavoro del posto fisso ma che proteggono chi ancora il posto non ce la e e chi c'era ma che ce l'ha in maniera temporanea
E Kharja questo è l'approccio riformista ecco e quindi lei direbbe che Fassino quest'approccio non l'ha dimostrato in questo caso persino ha detto delle cose che non sono adeguatamente riformiste io sono un però molto più di
Allora il fatto che rapidamente incombe si aprirà un dibattito vero e che bisogna trovare un punto nidi di incontro tra coloro che vogliono semplicemente abolire l'articolo diciotto e coloro invece che hanno visone molto più ampia
Che consente di tutelare meglio tutti i lavoratori non soltanto quelli occupanti in un posto fisso si sta bene non Hillary Graziano Graziani Gianfranco Pasquino grazie a voi arrivederci