"Conferenza nazionale delle autonomie locali"

Però qua all'imputato mediche che hanno preso parte queste molto significativo non soltanto reato di quell'anno promosso anche per la nostra città che ha ospitato un tale vostro convenire
E addio proprio il nome della Chiesa locale palermitana della quale sono vescovo
Che aggiungo neo
Gesto di accoglienza nei vostri riguardi di quanti venite dalle diverse provenienze d'Italia e anche della nostra regione di Sicilia
Il mio ad essere qui è quello di un saluto del club di un augurio io non posso entrare nel tema del vostro convegno dei vostri dibattiti delle vostre discussioni che appena appena superficialmente boh ho attinto ma penso che tutto quello che sì discute tra cristiani debba avere la profonda impronta cristiana che è quella di disporsi tutti veramente al servizio degli altri
Una lettura superficiale del tema stesso del vostro incontro se non identifica sebbene che questa moltiplicazione dei centri di potere deve significare una moltiplicazione dei centri di servizio potrebbe anche essere malintesi
Mentre bisogna molto sottolineare ogni partecipazione al potere chiunque esso sia significa partecipazione al servizio e deve essere intese nel senso cristiano
Di quel Cristo il quale venuto non per soggiogare gli altri al proprio servizio ma per mettere se stesso al servizio degli altri non per essere servito ma per servire questo diventa poi la divisa
Di ogni cristiano qualunque cosa faccia
Dai sommi vertici di un potere che pure nella società ci deve essere deve essere quindi anche partecipato e con partito perché non diventi assoluto
Ma che sempre deve rimanere servizio e quindi disponibilità verso gli altri e per gli atti in questo senso la moltiplicazione
Dei centri di potere allora amplia anche la sfera dei servizi e deve anche aumentare la disponibilità di quei posti di lavoro che sono per ora il motivo di afflizione per tutti quanti quelli che si occupano e voi vi occupate di questo aspetto della della Società della cosa pubblica moltiplicare i posti di lavoro
Impegnando proprio questi centri dove si esercita il potere a quella inventiva a quella creatività di cose utili evidentemente che però sia tale da chiamare a questa nobile attività del lavoro quanti più persone soprattutto giovani perché possano accedere dignitosamente alla costruzione della società e poi condividerne anche il benessere
Ecco perché io auguro al vostro convegno di potere agitare e discutere questi problemi e questi temi con questo spirito cristiano faccia sì che dalla vostra azione ne ne scordi una luce
Che sia illumina attrice e purificatrice
Di quanto nella società ci possano essere e qualche volta c'è di meno chiaro dei meno limpido in quello che l'esercizio del potere da parte di chiunque sia un servizio sia il benvenuto per tutti grazie
Allora ma
Sì
Cari amici
Giunti alla conclusione di questa nostra conferenza
Si può senz'altro confermare che l'obiettivo che si voleva raggiungere
E cioè l'auspicata attimo spera di partecipazione e di consapevolezza dell'importanza delle questioni trattate e stato pienamente centrato il linea con le aspettative e le premesse di questa iniziativa e stato un intenso scambio di vedute di opinioni di esperienze che si sono intrecciate al di là dei momenti formali pur necessari
Per lo svolgimento dei nostri lavori e che si può tratto anche negli spazi di riposo quasi a sottolineare l'avvertito impegno della passione dovuti all'estremo interesse
Adesso un problema mai sopito che oggi ritorna la ribalta con una rinnovata presta di coscienza nel più ampio contesto della riforma istituzionale pendenti Democrazia Diretta connesso altresì alla riforma urgente imprescindibile degli apparati burocratici
Strutture burocratiche che non dimentichiamolo costituiscono il braccio operativo
Dell'intervento pubblico che si vorrebbero è sempre più impegnato e sensibile alla soluzione dei problemi degli amministrati
Non ci siamo mai illusi di essere depositari di soluzioni miracolistiche
I problemi sul tappeto sono tanti complicati interagiscono tra loro in uno scenario spesso caratterizzato da incertezze e perplessità
Ne abbiamo mai voluto ho ritenuto di assurgerà solitari i protagonisti di un impegno sempre più urgente dovuto alla necessità di dare risposta
Ha rapito evolversi spesso convulso della dinamica dei rapporti sociali
Però di una cosa siamo convinti
Del nostro sincero impegno ed è la nostra ferma volontà di tentare la traccia di un disegno di sviluppo di giustizia sociale da sempre sollecitato e capace non solo di dare speranze per un futuro migliore ma anche e soprattutto per indicare soluzioni di possibile realizzazione soluzioni concrete
Capaci di comporsi in un unico disegno concimi Anto
Necessarie esigenze di coordinamento ma altrettante le necessarie esigenze di autonomia e distensione dei poteri decentrati e ancora richieste di crescita dell'occupazione
Non più a sud ostilità
Ma giustificata dalla quantità e qualità dei servizi socialmente utili che è possibile erogare pesi mentire la diffusa convinzione che tutto ciò che viene gestito dalla pubblica amministrazione debba necessariamente dissolversi in un ricorrente fallimento
Una precisazione sembra opportuna riguardo il rilancio delle potenzialità delle strutture pubbliche non può andare disgiunto da una seria politica di programmazione e di selezione degli obiettivi da perseguire con coerenza
Mettendo al bando inutile assistenziali qui e creando le premesse per uno sviluppo mirato
Per una concorrenza qualificata da contrapporre hanno strapotere dell'iniziativa privata a volte incontrollata spesso poco sensibile ai bisogni sociali
è molto più attenta alla massimizzazione del profitto
L'efficienza e l'efficacia dell'azione della pubblica amministrazione non debbono considerarsi necessariamente un'utopia
Ma possono realizzarsi innovando i metodi della gestione dei pubblici poteri con la consapevolezza di dovere ritenere chiuso un capitolo sperimentato e critico
E cioè quello di riduzione dell'assistenzialismo indiscriminato fini a se stesse
Che certamente si risolve in uno spreco di energie umane e di preziose risorse
Che concorrono ai quarti dell'inflazione e alla creazione di nuove povertà in un processo che finisce con l'esaurirsi in un meccanico in un meccanismo perverso
Che oltre a produrre danni e guasti sociali
Delusioni e attenzioni non più governabili finisce anche collo sterilizzare i più nobili propositi razionalizzazione della spesa pubblica e di programmazione dell'intervento pubblico
Noi ci battiamo danni per questi temi
E forse dovremmo essere più numerose
Ed in ogni caso convinti della esigenza di un più ampio coinvolgimento di energie sane schierate per il progresso e miglioramento sociale
Nel tentativo di creare nuovi spazi per una collaborazione fruttuosa fra tutte quelle forze democratiche a cui stanno a cuore i veri interessi della comunità nazionale regionale nei diversi livelli
Non gli acquisti avvertiamo il peso della drammaticità dei gravi problemi che oggi più che mai assilla la nostra società
Conosciamo le ansie di larghi strati della popolazione specie nelle regioni meno sviluppate della Sicilia e del Meridione
La deduzione la disperazione di tanti giovani in cerca di lavoro
E questo ci spinge a spendere tutte le nostre energie il nostro impegno nel cercare nuove soluzioni che puntino ad una politica di investimenti qualificati
Di chiusura gli sprechi ad una politica di formazione professionale seriamente orientata che non conferisca vecchie e nove qualifiche
Ma una preparazione una specializzazione professionale all'altezza del continuo divenire del processo economico tenendo conto di quello che l'esperienza insegna
Per evitare che nuove qualificazioni non navigano nell'impatto inesorabile con gli effetti del fenomeno della obsolescenza
Problemi non facili e non facilmente risolvibili facendo ricorso alla magica parola della progettualità però in qualche modo piogge arrendersi bisogna fare qualcosa
Con la nostra fantasia
Dalla stessa salute della democrazia
Perché se è vero che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro e che lavoro costituisce un diritto dovere allora è pure vero che la mostra Repubblica è malata da un male costituito da migliaia e migliaia di disoccupati
La vere immeditato su questi e altri temi è un passo molto importante
è stato un momento di ricarica per un nuovo slancio per un maggiore impegno
Che guardando ai vari problemi discussi della pace delle Autonomie del lavoro della programmazione della democrazia delle riforme colloca la consapevolezza di una elementare verità
E cioè che tutto questo costituisce presupposto e mezzo per realizzarsi della vera libertà del cittadino dell'uomo che il vero
Centro motore e il destinatario della democrazia dell'autonomia in definitiva di ogni strumento politico
Sappiamo
Che al termine di convegni del genere
Specie di quelli dai temi così vasti e impegnativi e la relazione di Bosio è stato il pregevole biglietto di presentazione resta la convinzione
Del permanere di dubbi e perplessità
E che lavoro svolto altro non può considerarsi che modesto punto di partenza
Ma io credo io avvertire un fatto importante
E cioè mi pare che tra noi e accanto a noi si respiri un'aria nuova e si avverte da più parti in più circostanze una nuova considerazione
Nella consapevolezza che del nostro movimento villa cresciuto rispetto e di interesse
Verso
Una nuova realtà della società italiana
Un impegno
Che guarda in maniera inequivocabile il progresso la cultura la democrazia la libertà e la pace
Con l'obiettivo di liberalizzare dal bisogno ed ogni degrado la Società Italia
Agli amici e simpatizzanti presenti
Volgiamo un caloroso grazie
E l'invito a continuare ad ascoltarci e a servizi
Se vogliono anche criticarci quando lo meritiamo
Convinti come siamo al di là di ogni barriera ideologica o di schieramenti che nessun ostacolo può impedire agli uomini di buona volontà di concorrere insieme per quelle scelte quelle battaglie che tendinite non costituiscono Menippo di schieramento ma patrimonio comune della gente
Delle nostre giovani generazioni patrimonio comune di progresso e di civiltà
Penso a questo proposito
Le riforme istituzionali pure importantissime non bastano se non torrette da un impegno forte ribasso che coinvolga tutte le forze sane e democratiche presenti nella nostra società
Per affrontare problemi gravissimi e a superare resistenze ostacoli e difficoltà risorto
L'importanza de più bar passetto relatore mi locali della migliore funzionalità
Della loro efficienza operativa del ruolo propulsivo di partecipazione democratica Estate sempre colta nella sua notevole portata dalla parte più sensibile e consapevole la cultura politica del nostro Paese
Però oggi non può non andarsi al di là della ristretta cerchia degli addetti ai lavori lo impongono esigenza di forza e anche collettiva partecipazione democratica tante
Che lo stesso presidente della Repubblica ha voluto richiamare nei giorni scorsi la sensibilità di tutti i cittadini oltre che degli operatori politici e sociali
Perché ci si impegni con maggiore vigore nella rigenerazione del sistema delle Autonomie locali
Le quali non costituiscono un semplice mezzo di organizzazione ma il modo di essere della stessa essenza dello Stato democratico ed in sintesi
Lo strumento operativo attraverso il quale si esprime una società veramente aperta alle esigenze e alle istanze del consorzio civile
Siamo estremamente grati
Ma i rappresentanti delle forze politiche per avere voluto accettare l'invito alla partecipazione ai lavori del convegno che stiamo per chiudere per avere voluto arricchire le tematiche svolto svolte con le loro qualificato contributo
Desidero per questo ringraziare lodevole protratto per la DC valevole Zancle per il PC il senatore covata per il PSI
Per la loro gradita partecipazione che spero possa costituire il segno della volontà convergente
Di tutte le forze democratiche di accettare
La sollecitazione e la proposta di un Comune porti impegno per accelerare gli indispensabili processi di riforma per la realizzazione degli obiettivi che sono stati oggetto del nostro dibattito grazie anche al presidente Zani della provincia di Bologna
Il quale si è fatto interprete della necessità e della utilità di un positivo confronto delle esperienze maturate nelle diverse e importanti realtà amministrative delle regioni italiane
Cari amici
I lavori di questa conferenza volgono al termine
Non è stata una piccola parentesi di un discorso ed un impegno da portare avanti corso l'utenza fino ai traguardi auspicati
E per noi una tappa di lavoro
Del nostro movimento e allo stesso tempo un invito a uno sforzo comune vasto un momento di tensione ideale per la costruzione di una società migliore
Desidero ancora ringraziare oltre che tutti gli intervenuti anche i nostri giovani acquisti per il loro prezioso apporto
Tutte le incombenze Asti date espletate con lodevole impegno e che ha costituito un indispensabile presupposto per l'ordinato svolgersi degli impegni da lavoro dei nostri lavori io non credo che avere localizzata Palermo questa iniziativa sia privo di implicazione di significato anche politico
Che le ACLI intendono dare anche a questa conferenza
Alla tavola rotonda di ieri
Si è fatto un felice accenno alla originalità delle ACLI
Alla loro particolare di entità di movimento l'educazione l'azione sociale cristianamente ispirata per affermare che non si capirebbe un impegno delle acque nella società civile se non come vocazione primaria a primeggiare rappresentante di ceti gruppi espressioni di società civile
Che meno sono protetti e garantiti
Ed allora la scelta di Palermo vuole significare la cura e l'attenzione particolare e posso dire anche l'impegno che le ACLI intendono spiegare a tutela salvaguardia e promozione delle distanze
Degli interessi
Degli stessi ceti e dei gruppi localizzate non che le compresso societario nazionale si identificano e fanno parte di queste colare risolto problema del Mezzogiorno
Che da un secolo a questa parte e fonte di studi e di ricerche dibattiti dialettica tra studiosi e politici d'ogni ceto e di ogni tendenza da Salvemini a Fortunato al tutto ad amici prima del caso
E questo non tanto e non solo per una sorta di rivendicazione piagnone e questo ante retaggio di superati De Donatis
Ma per collegare ipotizzi e prospettive di sviluppo del tutto al più generale progresso coinvolgimento
Dell'intera società civile siciliana nella convinzione che il problema meridionale condiziona pesantemente ogni possibilità di progresso ed equilibrato sviluppo di tutta la società italiana
Ma oggi la prospettiva
Mi si consenta la brutta parola tattica e totalmente cambia non è una richiesta di maggiore o più efficace autonomia per gli enti locali che emerge dagli studi e dall'elaborazione del movimento
O dalle esperienze che migliaia di attivisti andiamo compiendo a tutti i livelli delle istituzioni locali
Ma è la ricerca dei modi e delle forme migliori per associare ai processi decisionali più periferici i gruppi i ceti le esperienze più meno dinamiche
Che si manifestano sempre più al di fuori dei consulti i canali della istituzione locale
Non sapevo
Certamente allegare la urgente necessità di profonde revisione nella legislazione che regola la vita il fenomeno degli Enti locali
Dalla riforma della legge comunale e provinciale e qui voglio ricordare la legge percepito la Provincia regionale approvata recentemente l'assemblea regionale siciliana
Alla riforma sulla finanza locale da una più ordinata gestione delle urne ad una maggiore e più chiedere efficienza operatività delle regioni e delle altre istituzioni
Ma sono convinto che senza una condivisione nell'ampia e articolata
Fase dei potenti delle facoltà e delle modalità di formazione della volontà degli organi decisionali dei destinatari dell'azione degli Enti locali ogni riforma rischia di cadere in terreno non tetti
Come seme evangelico lasciato cadere sulla strada e tra le spine e per mancanza di un mutuo non potrà dare alcun frutto
Né può trattarsi di un mero adeguamento di norme e di strutture come conseguenza del moltiplicarsi dei bisogni ed è l'istante della gente
Si deve invece puntare al reale mutamento nella cultura certamente cultura politica e soprattutto nella prassi delle Autonomie
Perché tutto questo
Non certamente perché alle ACLI si è perdutamente innamorati delle novità
E per una sorta di cupidigia dei cambiamenti ma perché
Nell'analisi impietosa così come un giornale ha definito la relazione Bosio sul contenimento delle autonomie locali incoerenza con la storia e la vita del movimento
Si parte dalla crisi economica e dalla ristrutturazione selvaggia per rilevare che l'una e l'altra non incidono solo sui livelli dell'occupazione
Ma richiedono la instaurazione di nuovi rapporti tra istituzioni e società civile di cui forze produttive potere economico sono anche essi espressioni non marginale
Ed allora lo snodo delle Autonomie locali
Si dipana a partire dai bisogni o meglio si scioglie sulla capacità di fornire risposte adeguate alle domande crescenti espresse dalle realtà presenti nella società italiana
Ma una forza come le ACLI che si richiama la storia del movimento
E che affonda le sue radici anche nell'esperienza democratico popolare del nostro Paese non può non coniugare la risposta ai bisogni con il processo di sviluppo della democrazia
Sullo sviluppo della democrazia bisogna stare attenti a non creare dentro il quadro della società civile nuovi miti e nuove utopie
Le autonomie locali con particolare riguardo a quelle non istituzionali non sono generatrici di società
Ma sono strutture che della società e di taluni suoi ambiti intere Pantano bisogni dando loro forma organizzata e quindi valore e significato politico
Ecco perché non posso non concordare con il vicepresidente Aldo De Matteo
Che motiva l'impegno delle ACLI nella società civile per la riforma della politica perché acquisire i valori che significato politico delle esperienze della società
Significa senza leggi e leggine riformare la politica
Le autonomie locali
Anche quando non sono soli strumenti di produzione concorrono a modificare poi cessi e rapporti
Che fin qui erano esclusiva appannaggio della produzione e di tutto ciò che su di essa insiste concorre
Non per niente Giorgio Benvenuto può inventare sulle brume della crisi del sindacato il sindacato dei cittadini
Se non si parte dalla società civile e dalle sue forme di presenza fin nelle più remote minute esperienze istituzionali
Tutto diceva Bianchi al seminario preparatorio di questo convegno e lo ha ripetuto
Ribadito ieri sera ricade sotto il patrocinio dello Stato ed è quindi costretto a subirne le crisi e i fallimenti
E da questo punto non è sufficiente dire ai partiti toglietevi di mezzo
Che vediamo noi
Occorre che le esperienze di Società Civile costringono mi si scusi la parola forte al confronto le istituzioni su concrete progettualità operative
Perché sono soltanto queste ultime a legittimare rappresentanza il potere di intervento e quindi capacità di coinvolgimento nei processi
Decisionale
Nasce da qui l'esigenza di un apporto inedito tra autonomia istituzione locale e società civile
Un rapporto non facile piuttosto complicato a motivo della barricata complessità del civile moderno
Fare i conti con questo problema la complessività la complessità
Significa porre fine al distacco tra istituzione e cittadino tra comunità ed enti locali tra società civile è stato perché da questo rinnovato rapporto può emergere una salutare simbiosi tra ente locale
Espressivo di interessi generati una comunità data e comunità nazionale nel suo complesso
Perché da questo rapporto auspichiamo che nasca il governo
Anzi l'autogoverno delle comunità locali
Abbandonando per sempre tentazioni centralistiche maldestramente camuffate sotto le mentite spoglie del decentramento della delega e di altri marchingegni più o meno istituzionalmente corretta
A conclusione
Dei lavori di questa conferenza delle ACLI sulle autonomie locali e prima di dare la parola al presidente della Regione onorevole Rino Nicolosi al relatore delle cinque commissione di studio al presidente Rosati
Che tirerà le somme di tre giorni di intenso dibattito mi piace fare un riferimento storico anche a comprova dei mutamenti avvenuti delle novità sopraggiunte e delle difficoltà che abbiamo superato e che restano da superare
A Viareggio sono passati sedici anni
Un'analoga iniziativa delle ACLI sugli enti locali si concludeva con una formula che fece scalpore si facevano le elezioni amministrative e si leggeva una la prima volta i Consigli regionali della penisola
Le arterie Simeone istanze richieste avanzavano proposte ma si disse e il ricordo non appanna
Ha fatto la mia fantasia le ACLI si ferma no sulla soglia degli Enti locali
Qui a Palermo oggi
Sedici anni dopo le ACLI con oltre mille cinquecento attivisti impegnati nelle amministrazioni locali provinciali e regionali
Ribadiscono il loro interesse al governo delle comunità locali e si impegnò a lavorare nella società civile affinché gli enti locali da istituzioni locali diventi no auto-governo delle comunità amministrate ed espressioni dirette distanze di bisogni che i cittadini esprimono emotivo no in modi e forme che non si possono codificare da ogni abito della società di cui fanno parte ed è la cui valenza politica sono reati i rappresentanti e portatori di autentici e genuini
Diamo la parola al presidente della Regione onorevole Rino Nicolosi
Grazie alleati cari amici
Grazie alle ACLI per avere
Scelto Palermo
Per avere scelto questa così tormentata terra di Sicilia
Come luogo
Per una riflessione profonda
Che si pone oggi al centro di un dibattito che riguarda tutto il Paese
Alla ricerca di una ridefinizione della strumentazione istituzionale
Che all'interno dei valori di riferimento dalla Costituzione italiana
Riesca a dare risposte e spazzi via autentica democrazia
A una società che cresce che si modifica nelle sue urgenze e nei suoi bisogni
Grazie per avere scelto la Sicilia
Una terra che oggi non si arrende
Di fronte
A fenomeni di violenza diffusa che l'attraversano
E che acquistano insegni della criminalità diffusa
Ma sono anche caratterizzate da forme di ingiustizia sociale che in maniera troppo stretta e troppo consequenziale
Si legano con i fenomeni della mafia o della piccola criminalità contro la quale noi vogliamo con decisione comma
E noi
Riteniamo che la vostra presenza qui
Di tutti i giovani a Christie
Che abbiamo sempre incontrato sulle piazze di Sicilia
Quando c'è stato da portare avanti
Grande battaglie
Dei riscatto economico
Grandi battaglie di libertà civile
Grandi battaglie per la pace
A conferma che la tradizione genuina dei cattolici impegnati in politica e nella società
Ha sempre scelto di stare dalla parte dalle forze del cambiamento del progresso senso che questo debba per forza significare una strumentalizzazione di tipo ideologico e politico
A questi giovani artisti
Che noi abbiamo sempre visto accanto hanno unito in tutti i momenti nei quali il Governo regionale
E stato impegnato in battaglie per riaffermare la dignità di tutti i siciliani
Noi vogliamo oggi riconfermare la nostra stima il nostro ringraziamento e il nostro impegno più deciso
Perché questa Sicilia e stiamo fuori da questa fase
Tormentata perché si affranchi dal bisogno e affrancando sì dal bisogno possa dispiegare
Lei normi grandi potenzialità che le generazioni dei giovani siciliani possono offrire non solo la Sicilia ma noi diciamo a tutto il paese
A Natale cari amici ad Acireale io fui
Testimoni
La circostanza mi onorò di un incontro di un collegamento che le ACLI di Milano hanno realizzato con le ACLI
Siciliani
Con le ACLI dalla Provincia di Catania
E io dissi allora che era emblematico che un movimento come le ACLI che aveva accompagnato e scandito in questi quarant'anni di vita democratica del nostro Paese
Tutti gli avanzamenti
Della dei lavoratori
In direzione di spazi nuovi da conquistare all'interno dalla struttura democratica del nostro paese per un avanzamento di giustizia sociale
Avessero oggi colto la dimensione nuova civile nella quale si gioca il futuro del Paese
E che innanzitutto la riscoperta di un grande valore di solidarietà Kerry aggredì una società quella nazionale alla luce di valori di grande comunità nazionale una società nostra
Quella del nostro Paese che rischia invece di frammentarsi
Di rompersi sempre di più attraverso la prevalenza degli interessi particolari e corporativi
Attraverso la prevalenza degli interessi della forza della economia che non viene sempre coniugata alla luce del riferimento della giustizia sociale
Noi siamo molto preoccupati perché in questi ultimi mesi abbiamo visto ecco prevalere la logica quasi razzista dalla divisione nel nostro Paese
Tutto ciò che invece alla luce dei valori cristiani Ria de Vega riunisce la comunità nazionale atti di grande solidarietà come quelli che hanno fatto le ACLI di Milano
Sono da noi accolti come un segno di grande speranza che ci dà fiducia nel futuro
E certamente
Il ripensamento la riflessione che avete svolto in questi giorni qui a Palermo sulle autonomie locali
Sì ricolloca su questa frontiera del dibattito politico nazionale
Perché cari amici dopo tanti anni di speranza di fase espansiva dei valori della partecipazione dei rapporti più ravvicinati con i bisogni della gente Valitutti avvertiamo il rischio di un riflusso
E questo certamente avviene dobbiamo dirlo con franchezza perché non sempre il valore della partecipazione che è un valore in sé ha raggiunto infetti di una più autentica più profonda democrazia
Ha raggiunto gli effetti di una reale diffusione
Del potere inteso come diffusione dei momenti di scelte e di decisione politica che poi dovrà intendessero a un reale avanzamento dello sviluppo della comunità interno e certo un ripensamento va oggi fatto perché tutti noi comprendiamo che diminuire o restringere gli spazi per la partecipazione significa respingere diminuire restringere gli spazi per la democrazia ma al tempo stesso si impone a tutti noi un dovere
Quello di rivitalizzare gli spazi della partecipazione riuscendo a dare ad essi anche il carattere della efficienza non possiamo correre il rischio che
Si possa intendere
L'autonomia locale come un momento di ratifica di una divisione nel Paese rispetto alla quale nel Sud nelle nostre realtà autonomia locale significa gestione di bisogni ai quali non si riesce assolutamente a dare una risposta coerente
Significa marginalizzazione delle risorse che vengono attribuite a queste are significa sostanzialmente la gestione affidata solo a noi del nostro sottosviluppo
Quasi che ci sia una grande divisione
Tra l'area dall'assistenza e l'aria della produttività che può essere descritta
Con la efficienza di una struttura di partecipazione di democrazia che è di livello diverso di quella che invece viene affidata a un'economia di retroguardia
Che riesce che finisce con l'avvilupparci su se stessa senza avere più la capacità di incontrarsi con i bisogni della gente come diceva giustamente capito meno dando risposte ai bisogni della gente
Perché l'autonomia locale che non dare risposte finisce col diventare solo un effimero paravento di una democrazia che tradisce la profondità dei suoi contenuti e dei suoi valore e per questo cari amici che noi riteniamo
Che dobbiamo rivalutare le autonomie locali
Gli enti locali della Sicilia
L'ente intermedio che abbiamo approvato per legge
Ma non consentendo a nessuno di ritenere che ci possa essere uno stacco quasi una contrapposizione tra i vari livelli di governo
Riteniamo che anzi i rapporti tra il livello nazionale e quello regionale quello delle autonomie locali si debba sempre più intensificare esiste un modo unico e solo di governare i problemi dalla gente
Richiamando i vari livelli di governo alle responsabilità coerenti per dare risposte ai problemi della gente
Ed è per questo cari amici
Che noi diciamo in maniera forte che se le nostre Autonomie locali non sono messe in condizioni di governare
Sì sappi che difficilmente sarà possibile Venere sul versante della credibilità delle istituzioni democratica
Noi diciamo con forza che se non ci sarà consentito di potenziare quantitativamente e qualitativamente le strutture locali di governo nessuno quo ritenere che si possa avere un rapporto di fiducia da parte della gente che si vede tradita nella erogazione dei servizi fondamentali che sono demandati alle autonomie locali se è a monte nel Paese non prevale la linea di riconoscere spazi di agibilità economica alla realtà del Mezzogiorno e per quello che ci riguarda della Sicilia
Non si comprende come poi siamo accusati i sindaci siciliani di andare a guidare gli eserciti degli straccioni degli abusivi o dei disoccupati questo non ci onora
Ma vogliamo essere messi nelle condizioni di non essere costretti a fare battaglie di retroguardia vogliamo che il quadro economico generale
Il vero trasferimento di quote di potere che dal centro devono andare alle realtà locali che non sono solo le forme del potere
Cioè quelle delle strutture autonomistiche sono anche il contenuto i meccanismi economici le scelte strategiche che devono essere affidate alle varie realtà locali
Se non siamo messi nelle condizioni di gestire economia e quindi di gestire consenso
Come ci si può contemporaneamente accusare di non essere all'altezza dalla modernizzazione del Paese delle grandi battaglie di collegamento con l'Europa
Noi ci sentiamo e vogliamo essere parte dalla comunità nazionale ma vogliamo essere riconosciuti come tale comprendiamo che dobbiamo superare dei vizi antichi sui quali probabilmente abbiamo indugiato nel passato
Vogliamo portare avanti una politica dà le carte in regola rischiando perché la politica il rischio perché il cambiamento non può essere non è un un proclama e non può neanche essere una specie di copertura camaleontica o gattopardesca
Il cambiamento vedere incidere nell'interesse di una società che troppi torti ha avuto nel passato per essere superficialmente semplicisticamente liquidata come una società che ormai estrapolata dalla comunità nazionale
Ecco noi crediamo che parlare delle Autonomie locali oggi in Sicilia significa aria affrontare tutte le questioni delle quali ho sentito eco nelle parole dall'amico capi turni
Le questioni dalla scelta di un nuovo meridionalismo
Che parte ecco da alcuni dati precisi che io voglio qui ribadire trasferimento nel Mezzogiorno di quote di reale potere nel passato il potere sino ad oggi è stato il potere dei grandi
Complesse di produzione industriale
E in Sicilia nel Mezzogiorno no e ne abbiamo avuto solo la diramazione periferie abbiamo quindi contato poco all'interno del paese
Nel prossimo futuro potere significa informazioni chi alla informazione Chiaia i mezzi della telematica della informatica conterrà sulle scelte e sulle decisioni dal paese
Noi chiediamo lo abbiamo chiesto ai ministri con i quali abbiamo interloquito ieri di sapere quale spazio non antagonista con il resto del Paese
Ma concorrente funzionale alla crescita complessiva dalla comunità nazionale ci viene riservata non vogliamo comprendere qual è processo di informatizzazione e di modernizzazione c'è per le realtà del mezzogiorno e in particolare per la Sicilia
Per l'autonomia locali noi chiediamo quali spazi ci sono per riempire le piante organiche dei nostri comuni e non tanto e non solo per dare occupazione che è anche un problema grave che noi abbiamo ma per consentire a queste autonomie locali di erogare servizi in maniera efficiente e visibile
E questo significa cari amici non pretendere una solidarietà particolare significa arrivare semplicemente credo che sarà stato detto in questi giorni a quella che è la media nazionale del rapporto tra dipendenti dell'amministrazione pubblica e cittadini spesso noi siamo a un livello che quasi la metà di quello delle aree più avanzate
Del nostro Paese come si può parlare di autonomia locale ad eguale livello di efficienza e di risposta democratica quando c'è una strutturazione amministrativa che e così diseguale e disomogenea nel nostro Paesi ecco questi sono gli interrogativi che con forza noi riproponiamo in termini politici
All'interno di un dibattito che so io essere stato un ricco di argomentazioni non solo di natura giuridica istituzionale ma anche di grandi valenze
Di ordine politico e proprio perché siamo convinti
Che non si può essere contrapposizione tra politica ed amministrazione
Troppo spesso sentiamo oggi dire che bisogna andare avanti sul piano appunto della efficienza sul piano della concezione dalla struttura pubblica con la mentalità produttivistica concorrenziale del sistema produttivo private
E certamente sforzi in questa direzione vanno compiuti ma guaio mi permetto dire contrapporre la politica come valore
A una strutturazione ad una gestione istituzionale della delle comunità locali e quindi di tutto il Paese che sia priva di un'anima politica
Riteniamo che sia profondamente diverso
Parlare delle deformazioni di ordine partitico che certamente la politica a nel passato subito rispetto ai grandi valori invece dalla politica come riferimento generale al bene comune e come riferimento particolare al valore che ogni persona una la per noi del
Un disegno
Certamente di avanzamento economico di modernizzazione
Che nel Paese ci deve essere ma noi sosteniamo con forza deve sempre essere al servizio di tutta la comunità del bene comune e mi permetto di dire soprattutto di coloro che hanno più bisogna e allora cari amici
Con questo riferimento
Con questa tensione morale che ci ha accomunato in questi mesi difficili della vita politica e civile della nostra regione
Che io rinnovo il mio ringraziamento affettuoso fraterno mi si consenta
A tutti voi al presidente Rosati
All'amico capi Tumino che come condivide
A stretto contatto di gomito come mio più vicino collaboratore
Le ansie e i tormenti di una gestione del Governo regionale
Che è fatta certamente anche di momenti di scoraggiamento di difficoltà gravi alle quali a volte si ha la sensazione di non riuscire a dare risposte sufficienti
E valga per tutte un grande problema che qui è stato ripetutamente ribadì
La il problema ecco di riuscire a governare attenere una realtà siciliana con tutte le sue contraddizioni interne e che oltretutto a quattrocento mila giovani disoccupato Signori
Su questa linea è corsa deve essere estremamente chiaro
Che se non riusciamo insieme con uno sforzo convergente che attiri l'attenzione non di circostanza ma profonda e sostanziale di tutto il Paese
Sia chiaro che e difficile ricondurre la Sicilia la sua gente all'interno di un disegno di crescita e di sviluppo della democrazia nel nostro Paese
In questa fatica giornaliera che noi affrontiamo con uno spirito che vuole essere di servizio e quindi di riqualificazione della politica noi speriamo di riuscire ad avere grandi alleanze
E consideriamo le anche le ACLI nazionali per la loro storia per il loro presente per come vogliono articolarsi per il futuro della vita del nostro Paese come alleati privilegiati
Alleati che per comunanza di tradizione culturale e di formazione alla luce di valori
Meglio di altri meglio di altri centri che contano e che decidono nel Paese
Possono comprendere le ragioni profonde di una regione quella siciliana
Che vuole fermamente contribuire alla crescita del Paese ma vuole riconosciuto il proprio diritto a continuare ad essere una Regione del nostro Paese a pieno titolo via piena dignità
Ringraziamo il presidente Nicolosi per il suo intervento ricco di spunti e contenuti collegati ai temi del nostro convegno lo ringraziamo anche per l'attenzione e la sensibilità dimostrata nei confronti il nostro lavoro anche dell'ospitalità in cui a nome del governo
Regionale ha voluto accogliere tutti gli amici venuti in Italia ha favorito anche i nostri lavori ringraziamo anche per questi
Abbiamo la favola ora al sindaco di Assisi Pietro profumi che relazionerà sui lavori della prima commissione
Che si è impegnato a sul tema il problema della pace nella vita della gente impegni e irresponsabilità nell'ambito delle autonomie locali
Grazie
Cercherò di essere sintetico nell'ambito del tempo che mi è stato assegnato anche se il tema per importanza
Che
Ha visto una partecipazione così spontanea da parte di tutto i tutti i convegnisti ma soprattutto di quelli che hanno partecipato al gruppo di lavoro
Richiederebbe un approfondimento
Importante il tema dalla pace perché abbiamo rilevato alcune coincidenze ritrovarci quest'anno nel mille novecento ottantasei hanno dedicato alla pace il trovarci qui solidali con le problematiche da la città di Palermo il trovarci come associazioni impegnati fortemente su questo problema
La commissione è stata interessata da un serrato dibattito che ha affrontato il tema nella sua più ampia problematicità
Il tema è stato affrontato sotto due particolari aspetti il primo la pace nella vita della gente cercato di vedere fino a che punto questa problematica sentite
E poi una focalizzazione particolare sugli impegni e le responsabilità nell'ambito delle autonomie locali
Per quanto riguarda il primo aspetto è stato specificato che con la parola pace non si indica un concetto vuoto ma piuttosto un aspetto importante della vita di tutta la gente in quanto implica la parola pace e si fonda sulla giustizia sociale l'occupazione massima
L'eliminazione dell'emarginazione il raggiungimento di condizioni di tranquillità
Inoltre questi contenuti non vanno visti è stato sottolineato in una prospettiva esclusivamente localistica ma il più possibile ampia e con prospettive di universalità la problematica quindi assume un ruolo ed è pregnante significativa nella misura in cui si pone veramente come prospettiva di guardare al vicino ma senza eliminare prospettive di più ampio respiro e di più ampia portata io mi soffermo soprattutto sulle proposte che sono molte sono state elaborate una serie di proposte quindici proposte alcune di loro collegate
Che noi sottoponiamo alla riflessione dell'associazione alla riflessione degli acquisti dei giovani
Delle autonomie locali soprattutto degli enti locali perché possono essere in parte o totalmente comunque iniziato ad affrontare nel corso di quest'anno che ci deve vedere anche come enti locali mobilitati sul tema della pace
è importante
L'impegno dell'amministrazione degli enti locali nell'ottica della pace certamente sostenute da più alti livelli amministrativi centrali per non rischiare in alcuni a spettina Phil Cuneo scelte di essere
Di perdere il contatto con la gente di rischiare impopolarità e la non efficacia delle proprie elaborazione
Con questo la commissione ha voluto significare che non è possibile che gli enti locali da soli affrontino queste argomenti che i Comuni che le Province che le regioni ma su questa progettualità e importante che abbiano come interlocutore in una se attività sinergica anche la il potere centrale dello Stato perché solo in questo caso si potrà avere veramente soddisfazione e la possibilità che alcuni di questi proposte possono essere analizzati
Come proposta abbiamo fatto le seguenti
Rapporti con le scuole ai vari livelli scolari studenti genitori e docenti organi di partecipazione democratica per impostare progetti legati alla pace
Curricoli specifici di educazione alla pace e allo sviluppo
Iniziative di informazione proposta dibattiti convegni mostre spettacoli Films sui temi del disarmo e della pace sviluppo
Iniziative varie di sensibilizzazione dell'opinione pubblica anche con gesti esteriori macché questo è bene sottolinearlo
Non siano questi gesti aspetti esteriori marce e manifestazioni fine a se stessi ma come momento per partire e per continuare una riflessione un impegno concreto
Siano momenti di sensibilizzazione dell'opinione pubblica ma per continuare in un impegno concreto a favore degli emarginati dei poveri siano essi vicini e lontani
Le amministrazioni locali notte potrebbero dichiarare
Da parte del consiglio comunale come massimo organo di espresso di governo cittadino del proprio territorio il proprio territorio denuclearizzato
Che sia anche questa scelta visibile per provocare interesse con cartelle da apporre all'inizio del territorio comunale spesso ciò deve essere poi trasmesso per conoscenza il Governo centrale ad altri enti locali viciniori perché facciano altrettanto
Vi siano poi iniziative
Per limitare la promozione il commercio delle armi anche attraverso il coinvolgimento dei parlamentari che su questa linea sono disponibili a camminare insieme alle ACLI per proporre una legislazione in questo senso e noi allora li sosterremo con la nostra mobilitazione la nostra presenza
Promuovere e rilanciare progetti ed iniziative con città è peggiore di tutto il mondo
Senza distinzione di barriere o di frontiere di nessun genere
Che abbiano come centro l'impegno per la denuclearizzazione la pace e altre iniziative di sostegno per lo sviluppo reciproco e la solidarietà reciproca
Dare quindi un preciso significato un preciso valore un particolare contenuto a quelli che oggi sono i gemellaggi tra città
Che devono essere si continua a tema riempite di una valenza maggiore di un significato maggiore nel tema nella prospettiva della pace
Destinare poi una quota si è parlato di un uno per cento dello zero cinquanta per cento anche dell'uno per mille
Del bilancio comunale per un capitolo che sia così intestato diritto alla pace
E per la realizzazione di strutture diverse attive permanenti per la pace
Individuare poi spazi nell'ambito della realtà locale della città
Da destinare alla creazione di case per la pace
Che siano aperti a chiunque voglia impegnarsi sul Progetto Pace solidarietà e che siano punti di riferimento occasioni veramente sensibili per questi impegni
Istituire nell'ambito anche di queste strutture o al di fuori di questi collegati alle biblioteche e alle strutture già organizzate biblioteche archivi di documentazione pubblicazioni periodiche materiale audiovisivo attinenti ai temi connessi alla Pro
Azione e divulgazione di una cultura di pace e di sviluppo
Creare un Arsenale della pace come è stato fatto in varie in varie parti anche della nostra nazione con l'impegno diretto dei giovani
E gioventù acquista in questo potrebbe fare certamente come in passato come ha sempre dimostrato molto in queste iniziative evitare certamente che l'ente locale il Comune abbia il monopolio per coinvolgere invece il maggior numero possibile di volontari
Per dare un significato più tangibile e anche più valido all'iniziativa
Promuovere un'indagine ai vari livelli dal nazionale al regionale il provinciale al Comunale
Per conoscere la presenza di attività militari nei territori con il relativo esame dei riflessi e questi comportò nel producono in ambito territoriale locale
Realizzare poi e promuovere una convenzione con il ministero della difesa come del resto previsto dalla legge
Per l'impiego di obiettori di coscienza nel servizio civile sollecitare di conseguenza una corretta utilizzazione di queste obiettori da parte degli enti locali
Dal momento che hanno scelto l'obiezione non devono certo essere dagli enti locali utilizzati come in lavori piuttosto de ordinari ma impegnati come mobilità attori e sensibilizzato ori a livelli ampio di contatto con la base per impegno diretto a favore della pace dello sviluppo
è necessario poiché ribadiscono anche gli enti locali seppure ora un loro compito istituzionale un impegno per la promozione anche dell'obiezione fiscale promuovere incontri tra i partiti per la predisposizione al momento delle consultazioni elettorali di programmi che contenga noi pegni comuni per la pace
è importante che su questo poi siano giudicati partiti dall'opinione pubblica che su questo abbiamo il consenso e che su questo poi siano in grado di vedere
Nel confronto con gli elettori che li hanno eletti come riescono a portare avanti queste problematiche
Promuovere presso le regioni impegni precisi per l'approvazione di leggi specifiche finalizzate al sostegno demolì Chimenti impegnati sul tema della pace
Ed infine ci siamo resi conto che pace vuol dire anche salvaguardia di tutto l'ambiente di tutto ciò che è bello intorno a noi tutto ciò che costituisce l'equilibrio ecologico
Dell'ambiente perché in un ambiente sano e se è sì è maturata la pace dentro se stessi si può poi essere anche operatori di pace e con convinzione portare avanti queste iniziative quindi come ultima proposta abbiamo elaborato la seguente un impegno
Per il rispetto dell'ambiente e delle risorse del territorio in quanto siamo responsabili nei confronti delle generazioni future tale impegno deve intendersi come un non oltraggio nei confronti della natura nelle sue molteplici espressioni il dibattito è stato ricchissime sarebbe interessante riproporre alcune altre tematiche di tale portata di tale levatura ma ci sembra che questa possa essere la sintesi che lasciamo alleati della sua presidenza a tutti noi per continuare in questo nostro impegno
Con una prospettiva che certamente siamo sicuri sarà colta di impegnarci tutti coralmente su questo che diremo è un problema unificatore dei lavori del convegno e permettetemi
Di chiudere ringraziando tutti e l'ospitalità dalla Carr amica grandissima Sicilia che ci ha accolto con con un calore così in mezzo
Come primo cittadino la città di Francesco augurare a tutti voi a tutti gli acquisti pace ebbene
L'attore della seconda Commissione il presidente provinciale delle ACLI di Napoli Aldo Miglietta riferirà sul tema
Il lavoro nella dimensione locale strumenti Poteri e politiche per una programmazione che valorizzi le risorse umane e del territorio
La mia è una sintesi dell'articolato più vasto frutto dell'impegno o del lavoro che hanno svolto parecchi membri della Commissione e che abbiamo consegnato alla segreteria del convegno
La seconda commissione ritiene prioritario e fondamentale ai fini dello sviluppo
Il rilancio della programmazione in cui un ruolo centrale deve essere svolto dalle autonomie locali soggetti importanti per le politiche di riequilibrio sociale e territoriale
La Commissione e del parere che oggi si possono creare opportunità nuove per il rilancio delle politiche di riequilibrio per effetto della caduta del dollaro e del calo del prezzo del petrolio
La commissione a questo proposito propone che le anche lui si pronuncino acché le risorse risparmiate siano destinate al sostegno degli interventi regionali e locali
Pendenti al riequilibrio sociale attraverso progetti integrati e finalizzati
Inoltre spingano
Per il rilancio dell'impiego opportuno delle risorse del Fondo di solidarietà
Obiettivi a questo proposito debbono essere la promozione dello sviluppo endogeno delle economie locali
Opere di risanamento e difesa del territorio dell'ambiente
La valorizzazione e la tutela del patrimonio storico-culturale
Una equilibrata politica di assetto del territorio con particolare riferimento al risanamento recupero e valorizzazione dei centri storici lo sviluppo delle aree interne
Il metodo da utilizzare quello della programmazione contrattata da parte dei poteri locali con quello centrale tra gli stessi poteri locali tra le forze tra le formazioni sociali e i poteri locali
In questo quadro assume rilievo il problema dell'alleanza dei poteri periferici deboli per potersi confrontare con quello centrale forte
Importanza strategica a questo fine assumerà poi riassume la convenzione tra forze sociali ed enti locali costruita su progetti mirati in particolare al lavoro e alla cooperazione
La Commissione sostiene che il ruolo delle autonomie locali
Deve essere prevale deve essere prevalentemente
Di Indirizzo promozione coordinamento controllo lasciando spazi di gestione ad esperienze di privato sociale in una logica di partecipazione e che consenta il controllo sociale
La Commissione indica alcune proposte e progetti di impegno
Primo la valorizzazione e il sostegno della cooperazione come opportunità per nuova occupazione attraverso l'utilizzo pieno è corretto della normativa vigente a livello comunitario nazionale e regionale
Particolare significato per il Sud giù riveste la legge De Vito che costituisce il primo intervento legislativo o entrato al sostegno dell'offerta di lavoro invece che alla domanda che ha prodotto più assistenza che invece opportunità di lavoro
I progetti integrati finalizzati al sostegno dello sviluppo dell'economia locale
La creazione di servizi reali all'aziende per iniziative sia orientati ai profitti che no-profit
La riforma e ristrutturazione della macchina amministrativa dei governi locali e regionale valorizzando meglio il fattore umano creando professionalità e recuperando efficienza
La creazione di impiego il coordinamento degli strumenti di promozione controllo del mercato del lavoro l'Osservatorio l'agenzia per l'impiego agenzie di gioco crescione tanto
In questo quadro la commissione ritiene che il movimento debba valorizzare da attivare tutte le proprietà tutte le proprie capacità progettuali ed operative in un'ottica coordinata per Primo sostenere il Movimento primo lavoro che deve entrare in un disegno strategico delle ACLI dire impegno sui temi del lavoro realizzando un'azione di informazione e sensibilizzazione collegamento sui temi del lavoro
Costruire una banca dati sui temi del lavoro da offrire anche come sussidio agli attivisti impegnati nelle amministrazioni locali
Realizzare iniziative per le fasce emarginate con o come cooperative di lavoro di assistenza domiciliare ma anche la proposta di una legislazione di sostegno del tipo missione locale il francese
Rafforzare l'azione delle varie articolazione delle ACLI Mirandola su progetti interrati gestiti in modo coordinato per risposte concrete e nuove ai bisogni della gente
Costruire iniziative di formazione in un'ottica di educazione permanente per gli operatori sociali interni ed esterni al movimento sui temi del lavoro infine il sostegno alla com'era alla cooperazione vista
Per la terza commissione che ha lavorato sul tema la dimensione locale della democrazia
Partecipazione al governo delle realtà locali soggetti ambiti funzioni relazionerà Marco appoggi presidente regionale degli atti del Veneto
La terza commissione ha individuato nelle realtà territoriali di base dell'associazionismo e perciò anche delle ACLI il luogo prioritario in cui si esprimono la partecipazione e le domande sociali collettive
Un luogo quindi carico di esperienze umane che permette di trovare anche a costi di fatica ma senza sopraffazioni il bene comune a partire dalla dimensione della società civile
Da questa premessa la commissione ha individuato una efficace di presenza legata alla capacità di portare questa presenza nelle istituzioni assumere così il compito di saldare incivile con le autonomie locali
Forti quindi di questa presenza occorre costruire un movimento che abbia la capacità di organizzare i nuovi soggetti
Tradurre quindi il Progetto in programma di iniziative
Per far rientrare nelle istituzioni i giovani che con la loro carica di creatività voglio riconoscimento gli anziani che con il loro bisogno della comunità vogliono sconfiggere la solitudine
Fornire quindi risposte collettive le domande sociali e darne organicità
Essere punto di riferimento visibile moderno trasformare i nostri Ciro ecco le i luoghi operativi questa secondo la Commissione e la parte più importante del lavoro che ci deve vedere impegnati nella realizzazione concreto del più del Progetto a Christa
Sulla diffusione dei poteri
La commissione però riflettuto anche sul ruolo
Della movimento che insiste sul territorio e lo programma non solo dal punto di vista della promozione della formazione sociale ma anche sul versante più propriamente politico
Il ruolo delle ACLI nel contempo si esplica come controllo politico delle decisioni assunte dalle autonomie locali perché per nove il dato più importante e quello istituzionale
All'interno di questa valutazione due sono state le proposte più significative che qui riporto
Il ruolo dell'ente locale deve essere garantito anche nel momento elettorale
Evitando di inserire le consultazioni nazionali o regionali in quelle locali per evitare di mortificare il nascere di momenti aggregativi diversi che vogliono consolidare sia rispetto alla gestione del Comune del quartiere Secondo sostenere la riforma amministrativa dei piccoli comuni affinché le difficoltà le complessità nell'attuazione delle decisioni non siano reca relegate nello stesso contesto in cui vengono affrontati i problemi dei grandi centri metropolitani
Poiché è stato aggiunto nella Commissione non è sufficiente essere buoni amministratori di una società che muta rapidamente
La condizione deve essere anche necessaria rispetto alle competenze e alla professionalità
Si propongono quindi scuole di formazione regionali o interprovinciale per amministratori non tanto per costruire leadership ma dare linee dirette e concrete d'azione a partire dalle grande proposte di elaborazione delle arti ciò significa anche sostenere aiutare e collaborare con tutti quegli amministratori che ha antepongono le scelte dalla pace della tutela sociale di autogestione di difesa dell'ambiente di animazione del territorio alle logiche di mediazioni non trasparenti e spesso care che sono delle ambiguità del potere
Certamente
Tutto questo pone il problema del rapporto fra ACLI amministratori presente nelle istituzioni in modo diversificato e con compiti diversi all'interno le stesse delle istituzioni
Pensiamo alle liste delle ACLI liste civiche presenze di amministratori come indipendente né i partiti eccetera
E qui occorre perciò riscrivere se no riaffermare la grammatica e la sintassi del pluralismo in un contesto di gestione della politica e questo è un compito importante e irrinunciabile del movimento
Molti attivisti hanno scelto accanto alla militanza sociale un coinvolgimento diretto nelle autonomie locali
La complessità delle istituzioni pone loro il problema di vivere la loro esperienza senza abbandonare la militanza e nel contempo viene richiesto anche alleati un supporto progettuale
Gli amministratori possono così divenire cinghia di trasmissione fra istituzioni società civile e molte all'interno della Commissione sono state le testimonianze portate in tal senso da Belluno a Catania
E in questo senso quindi che noi riteniamo che l'impegno delle istituzioni a favore della riforma dello Stato lo diviene così esercizio meramente intellettuale o pedagogico
Ma un modo per tradurre la nostra testimonianza ricca di oltre quarant'anni di esperienza democratica dell'agire politico delle cose
è un modo per capire il senso della nostra testimonianza e superare la stanchezza della partecipazione
Per la quarta Commissione che ha lavorato sul tema la dimensione locale della democrazia le prospettive delle riforme istituzionali differita Vito Lupo presidente provinciale delle ACLI di Catania
La quarta commissione sul tema generale della Conferenza
Sono emersi i seguenti punti
Forte consapevolezza dell'importanza del tema di un rilancio delle autonomie locali nella cultura e nella prassi del movimento
Recuperando il ritardo degli ultimi anni e aprendo la strada ad un impegno completo del movimento stesso
Degli amministratori locali acquisti sulle coordinate delle diffusioni dei poteri inoltre il movimento dovrà sviluppare un'azione di pressione sulle forze politiche perché pongano nuovamente all'ordine del giorno
La questione contro tentazioni centralistiche e perché siano approvate quelle necessarie riforme legislative che consentono effettivamente di parlare di un potere locale da diffonde in particolare dovrà riprendere in Senato il cammino del disegno di legge su un nuovo ordinamento delle Autonomie locale e dovranno trovare adeguate sistemazione normative le questioni delle finanza e dei servizi pubblici locali
In questo cammino le ACLI devono sforzarsi maggiormente di cogliere il nuovo nell'esperienze degli enti locali di questi ultimi quindici anni senza ripetere giudizi datati e senza assumere a criticamente un dibattito tecnico Esterno al movimento
La riflessione sul tema dell'autonomia locale dell'invece partire da un'analisi sulle esperienze del movimento
Con particolare riguardo al tema della società civile partiti istituzioni per sviluppare così l'azione volta ad espandere spazi di partecipazione e di gestione sociale per servizio
Le attuali devono guardare alla prospettiva della riforma istituzionale sapendo bene che il loro mestiere è innanzitutto quello di costruire un movimento della società civile per la riforma della politica
Senza il quale ogni riforma rischia di presentarsi come un evento puramente ingegneristico
Solo nell'ambito di tale opera può acquistare senso per il movimento porsi in un'ottica di riforme istituzionali con particolare riguardo alle Autonomie
Avendo però ben chiara la direzione di marcia dare al cittadino responsabilmente e più e per controllare gli effetti delle decisione palese da questo punto di vista una pista da approfondire maggiormente e quella di espandere le occasioni di democrazia Diretta su base locale
Non solo attraverso
Un uso mirato del referendum ma anche studiando altri strumenti ad esempio interrogazione petizione popolare eccetera
Nell'ottica della riforma istituzionale ci sono quindi approntate le seguente questione
Autonomia impositiva si evidenzia in questo il legame forte tra uno un'autonomia impositiva autonomia finanziaria autonomia
Politica l'autonomia impositiva pone problemi e consensi nel Sud ove le risorse le necessità di adottare con idonei strumenti perequativi si è comunque rilevata la necessità di approfondire il problema soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra autonomia impositiva la definizione di ostando il minimo di servizi uguale per tutti
La funzione perequativa e dei trasferimenti dello Stato il contemporaneo fiordo del più generale sistema fiscale
Elezione diretta del sindaco la Commissione ha colpito un senso positivamente provocatorio della proposta nell'intento di trovare le soluzioni che si avvicinano maggiormente i rappresentanti ai rappresentati
Ma ritiene che debba essere valutata con attenzione nei suoi Sos
Aspetti più concreti e operativi d'altra parte a livello di piccole medie comuni l'esigenza di stabilità potrebbe essere forse meglio soddisfatta dall'adozione di sistemi maggioritari
In ogni caso le armi devono mantenere alto il tiro sulla riforma dei partiti per denunciare il continuo ripetersi di fenomeni di lottizzazione e per spingere i partiti stessi a scegliere candidati più onesti e competenti
Richiamandosi a quella valenza estinte etica dell'impegno professionale degli amministratori
Circoscrizioni
Si è rilevata la necessità di rilanciare le funzioni di sostegno alla partecipazione popolare da parte delle circoscrizioni
Approfondendo così le cause della loro crisi attuale
Occorre quindi individuare idonee soluzioni per azioni efficaci in tale ambito per la presenza effettiva dei cittadini dell'associazionismo nonché premier per una delega di poteri reale da parte del Comune
Le aprì all'associazionismo devono poi sviluppare un'azione forte per incidere su alti istituzione quale le uso di distretti scolastici eccetera le aree metropolitane si è convenuto sull'opportunità di elaborare una proposta per il governo di queste aree nevralgiche per il Paese
Si sono inoltre nella Commissione stessa toccati altre questioni su cui è stato sollecitato un approfondimento è un'attenzione da parte del movimento
E schematicamente noi diciamo che sono le Autonomie statutaria il problema le prospettive intermedi sulla Provincia
Le funzioni l'assetto istituzionale e le modalità di operare all'ente intermedio il rilancio della regione che soffra interessa
Della finanza derivata e che deve recuperare il suo ruolo di ente di programmazione sforzandosi diaspore serie verifiche di ciò che si effettivamente realizzato
Il tema dei controlli che dovrebbe essere analizzato più a fondo da un lato si è rilevata in amarezza del sistema attuale troppo politicizzato
Dall'altro si evidenziato come il vero controllo di merito sugli Enti locali dovrebbe contare gli elettori e poi infine il tema dello status e della formazione degli amministratori locali grazie
Prima di dare la parola al vice presidente provinciale delle ACLI di Milano Marisa Marchetti
Che relazionerà sul tema la dimensione locale dello stato sociale tra intervento pubblico e pronta gli ATO voglio salutare monsignor Carcione vicario episcopale presente qua in sala fra di noi un saluto
Allora nella nostra Commissione la che era la quinta c'era una presenza di attivisti impegnati nelle istituzioni comuni giusto giusto circoscrizioni utile e di altri artisti di cui alcuni impegnati del patronato ACLI
All'inizio del dibattito si è fatto riferimento al documento di Bosio che alcuni lo condividono e altri no la parte direi che riguarda il problema della lo stato sociale
C'è ma
Un punto un punto è stato da tutti sottolineato e rifiutato che seguente ma a questo punto si tratterà di stabilire per esempio se sia più importante nel campo della salute la prevenzione o la cura dalla malattia
Tutti sottolineavano che non si può scegliere alla prevenzione o la cura della malattia ma avanti
Ma anche nudo livello dell'assistenza alla malattia fino a quando investimenti finalizzati alla realizzazione di prestiti di prevenzione non facciano di fatto diminuire la domanda di assistenza
Ci ribadisce il concetto che la cura non è sempre l'ospedale o il sussidio
Ma è anche l'occupazione la riforma della legge sul collocamento delle dita patì nel mondo del lavoro l'abolizione delle barriere architettoniche i progetti di valorizzazione degli anziani nella società il recupero dell'emarginazione a monte del problema
Ci sono poi toccati i vari argomenti come la riforma sanitaria
La legge centottanta le leggi Treu la legge tre otto due il DPR seicentosedici c'è rilevato che sono delle belle leggi ma vengono attuate tutti in tu in tutti gli articoli
Nei principi fondale non vengono attuati in tutti gli articoli e i principi fondamentali e ne consegue una serie di disagi e di drammi nella fase di abbandono della vecchia legislazione e la nuova non è pronta per dare alla gente un servizio serio e adeguato nel bisogno
Abbiamo riflettuto sul concetto dall'assistenza
Servizio pubblico o servizio privato sì è Consip continua a parlare di servizio pubblico che non va bene che è meglio il privato si può pensare che le istituzioni tendono a scaricare il problema i cittadini con le leggi che promuovono per convenzioni
Noi non siamo d'accordo le istituzioni possono avvalersi dell'aiuto di enti privati ma con una precisa programmazione e un controllo da parte degli enti degli enti preposti
La parte la partecipazione dell'utenza e la salvaguardia dell'uguaglianza del cittadino e non formare ancora le classi di seriali si riempie di sé Ricci
Si è dibattuto sul concetto di volontariato tema che ricorre molto in questi tempi regolarizzare il volontariato dare contributo ad associazioni di volontariato ciò crea confusione nelle nostre teste infatti anche nel nostro gruppo si riempie emerso che non è questo
Scusate
Anche nel nostro gruppo subito emerso che non è giusto proporre il volontariato ai giovani che sono senza lavoro
Di volontariato non a questo concetto ma è quello che noi attivisti conosciamo molto bene essere disponibili a servizio degli altri che non ha niente a che fare con il lavoro che noi promuoviamo sia nella socio Nisi sia nella società un sasso
Scusate dell'associazionismo sia nelle formiche di cooperative o anche in altri anni
Un po'commossa
Il volontariato non può essere regolamentato perché altrimenti diventa altro abbiamo parlato del patronato ACLI
Settore che ci riguarda più da vicino e pur sentendo detti sociali un po'disorientati dalle nuove proposte come la costituzione del segretariato del popolo polivalente è una trasformazione è una trasformazione che ci riguarda tutti noi delle ACLI
Emerso che fare servizio la gente non può essere limitato ad alcune prestazioni o ad altre e ad altre no la gente chiede alle ACLI
Al la gente chiede alle ACLI e di riflesso al patronato ribadisco solo una cosa che sono una cosa sola di aiutarli nelle varie pratiche e per noi delle ACLI ogni pratica deve essere un atto politico
Ecco l'intervento nella sanità nella previdenza nel settore dalla casa e nelle questioni fiscali
Ribadisco l'atto politico e il collegamento Acri patronato affinché ai nostri servizi non siano solo dei distaccamenti degli uffici dell'INPS dell'INAIL e della finanza
Ma siano anche sede di elaborazione di proposte e di confronti nella difesa del cittadino
Parlando delle ACLI in senso nazionale si è detto che gioco non poi in casa d'altri che hanno perso lo smalto originale e che è molto importante a riprendere a fare proposte nostre
Che valorizzino l'esperienza pluralista del movimento si chiede di avere degli strumenti formativi e informativi sia per gli acquisti indie che per gli attivisti impegnati con le istituzioni locali sia per gli amministratori attivisti
Di avanzare proposte di qualificazione di tipo attivo e anche il modo per non lasciare che si impegnino
E anche il modo di lasciare che si è impegno non da soli negli enti locali ma proporre cose ma che non propongono cose di tipo personale perché il movimento non gli davo rientra menti
Potrebbe esserci il rischio di perdere tutti gli amministratori perché gli orientamenti del movimento non coincidono con quelle del partito di appartenenza
Le ACLI non devono fermarsi ma devono continuare ad essere cerniera tra le istituzioni e la gente avere quindi un cammino profetico storico progressivo
Per concludere chiediamo che questo cammino insieme che abbiamo iniziato a Palermo oltre che a un grazie ai palermitani di quanto hanno fatto in questi giorni
Possa continuare in altri momenti momenti arricchenti nei contenuti e in grado di darci strumenti di lavoro per le nostre realtà alle locali
Vorrei concludere con un piccolo appello non discusso
Né le commissioni ma come rappresentante dalla Commissione donne provinciali milanesi delle ACLI ritengo importante fare in questa giornata un buon augurio per l'otto marzo festa della donna è una proposta
è una proposta tutte le donne impegnate negli enti locali di trovarci per un confronto e per formulare delle proposte sui temi che ci riguardano
Noi donne al fianco degli uomini non possiamo stare in silenzio su tutte le cose dette ma siamo in grado di dare un buon contributo per migliorare la nostra società
Diamo ora la parola al non so Presidente nazionale Domenico Rosati per la relazione conclusiva da nostra conferenza
Sono io cari amici debbo ringraziare voi per il lavoro di questi tre giorni
Lo avete già fatto voi lo ha fatto con parole che non si possono ripetere il sindaco di Assisi
L'ha fatto anche la rappresentante della Lombardia il primo pensiero la prima intenzione di questo intervento sono di ringraziamento sincero fraterno agli amici della Sicilia tutti insieme
Tutti insieme dalle istituzioni alle ACLI tutti insieme sino ad Angelo capi Tumino per quello che hanno fatto per rendere
Questa nostra iniziativa sul cui significato mi intratterrò
Sapendo che a questa Assemblea questa mattina
Partecipano sia coloro che hanno seguito per tutti e tre i giorni la iniziativa sia altri che sono venuti perché interessati alle e conclusioni quindi cercando di colmare lo scarto di informazione che cioè sperando di poter fare non solo un discorso ma anche se è possibile come stile delle ACLI un al ragionamento
E quindi un ringraziamento sincero agli amici di della presidenza provincia di Palermo regionale ai giovani alla alle istituzioni come dicevo che hanno reso possibile questa iniziativa
Ma me lo consentite un ringraziamento anche agli amici e colleghi della presidenza nazionale che più di me anni
Ho lavorato perché questa iniziativa si facesse e riuscisse bene e tutti li accomunò nella figura di lino Bosio che ha
Il Loparco
Dopo la relazione
Il presidente Nicolosi nel suo intervento ha chiesto solidarietà per il Mezzogiorno e per la Sicilia
Io credo che sia per il nostro movimento una solidarietà dovuta
Alla Sicilia in particolare
Nella sua lotta per la giustizia contro la mafia per la trasparenza delle gestioni per la pace e per una diversa dislocazione delle risorse nello spirito appunto nel suo intervento
Anche per questo ci siamo incontrati
Il nostro desiderio di venire a Palermo e la disponibilità degli amici di Palermo ospitare questa iniziativa per dare anche con la nostra presenza questa solidarietà che naturalmente continuerà
Lei prossimi mesi nei prossimi anni secondo le linee della nostra organizzazione
Io credo di dover fare una riflessione su quello che a me pare il senso di questa conferenza delle Autonomie dei poteri locali nell'esperienza delle ali
E voglio ringraziare qui non solo per l'ospitalità e per l'amicizia l'amico capito o meno ma anche per un riferimento di merito del suo intervento concludendo il suo intervento capito Milo giustamente
Ha evocato un passaggio della vita nelle ACLI
Nel quale un presidente delle ACLI D'Amico Gabba aglio fece una dichiarazione a proposito del rapporto attivi Autonomie locali affermando che le ACLI si fermano sulla soglia delle Autonomie locali affermazione corretta per un verso nel senso che le ACLI come tali non presentano liste non sono evidentemente attori
Per un altro verso interpretabile nel senso di una tirarsi indietro anche delle persone anche delle idee anche delle proposte d'area
Questo non è mai avvenuto le idee le persone le proposte delle ACLI hanno sempre marcato la soglia delle istituzioni locali
Che l'abbia detto no un presidente voglio dire che la vitalità della storia la vitalità della presenza supera anche gli errori e comunque su questi abbiamo fatto il fatto tutti insieme un'autocritica profonda
E valida alla quale io voglio associare qui il nome di un presidente delle ACLI di un altro presidente delle ACLI che era particolarmente caro alla Sicilia che la Sicilia profondamente amava l'amico Marino Carboni
Con i congressi di Firenze Bologna Bari e Roma abbiamo Ri presentato le direttive per un rilancio della nostra presenza nelle autonomie locali ma come ha detto Bossi o nella sua relazione non eravamo stati in grado finora di riprendere operativamente questo terreno
E forse per alcuni di noi si ha come l'impressione in queste giornate non so se la condividete
Di essere come dei cercatori d'Oro che camminano su un terreno e non si sono accorti che sotto c'è un giacimento nascosto
Abbiamo scavato un po'e abbiamo trovato che c'è un filone ricco mille e cinquecento amministratori dislocati
Quante altre forse ce lo invidia Ribeiro di quelle che si gonfiano i muscoli per apparire forti e forti realtà sono solo a parole
Io credo che dobbiamo fare una riflessione ponderata e seria anche sulla realtà di questa forza che non è niente in confronto ai duecento mila amministratori che ai vari livelli costellano la realtà locale italiana ma può essere un nucleo un sei m un punto di riferimento un punto di proposta se riusciamo appunto a valorizzare questo giacimento ammetterlo in produzione
A
Trafficare questo talento che abbiamo dissotterrato che c'era già
Ma oggi lo possiamo mettere il valore rilanciando e sviluppando allora questa risorsa della nostra presenza nelle autonomie locali
Quale il messaggio che da questa conferenza le arti rilanciano al Paese se così mi posso esprimere io credo che sia innanzitutto una constatazione
Le istituzioni locali non raggiungono non raggiungono ancora i fini per cui sono state concepite le istituzioni sono strumenti per raggiungere dei pini dei fini sociali che la collettività condivide
Nel senso che in Italia non esiste o non esiste ancora pienamente un sistema vitale di autonomi
Il rilancio dell'autonomia lo stesso delle Autonomie locali
E la seconda constatazione eh viceversa indispensabile per rivitalizzare la nostra democrazia e il terzo punto è che il rilancio delle Autonomie locali
La vera repubblica delle autonomie si possono realizzare solo sì e si espande alla base quell'intreccio di Autonomie locali e autonomia e sociali di istituzione
Le formazioni sociali Soggetti gruppi vivi e attivi che garantiscono insieme il conseguimento dei primi delle istituzioni e il controllo sulla trasparenza delle loro gestito come si colloca questo ragionamento che stiamo tentando di fare come ACLI sulle autonomie locali dentro lo stato della democrazia nel nostro paese
Siamo a quarant'anni dalla
Nascita della Repubblica il due giugno mille novecento e quarantasei le massime autorità dello Stato ci dicono che
Ci sarà una grande festa
Altri propongono e suggeriscono che ci sia una qualche amnistia
Su cui si discute ieri parlando a una grande Assemblea e portando il saluto delle ACLI alla congresso della CGIL
Io mi sono permesso di dire che il miglior modo di festeggiare il quarantesimo anniversario dalla Repubblica è quello di ricordarsi e di ricordarsi davvero che questa Repubblica dice di essere fondata sul lavoro
Vuole essere fondata sul lavoro esige la voto per essere Repubblica
Così come l'hanno voluta ai padri costituenti
E questo è una proposta che abbiamo lanciato al sindacato alle altre forze
Perché intorno al due giugno si realizzi un momento che metta insieme tutte le idee tutte le risorse tutte le competenze per affrontare questo problema per dare risposta a quell'esigenza che anche da una commissione veniva di come utilizzare
Questa improvvisa risorsa che ci viene dallo sconto degli sceicchi sulla bolletta petrolifera e dal calo del prezzo del dollaro è una risorsa intenzionata
Dove la destiniamo tutta profitti tutta consumi o la destiniamo investimenti per l'occupazione che significa per il Mezzogiorno e per le donne
Questo è l'interrogativo che noi dobbiamo proporre
Ma se c'è un senso in questa Repubblica nel quarantesimo anniversario noi dobbiamo anche riscoprire ecco il collegamento la sua fisionomia di repubblica delle autonomia
Lavoro e Autonomie di gestione lavoro è Poteri locali e io credo che
Collegando questi due aspetti noi possiamo situare anche il contributo di questa conferenza dentro l'analisi dello stato della democrazia nel nostro paese
Per dare il nostro contributo per cambiare le cose
Cambiare amici perché c'è bisogno di autocritica anche da parte nostra e da parte dei partiti da parte delle istituzioni
Noi abbiamo la fortuna ma è anche un paradosso vedete in questi giorni tutti ammirano l'autocritica di Gorbaciov fu e il fatto che Gorbaciov predice nell'Unione Sovietica bisogna cambiare le cose perché prima sono state sbagliate
Sia chiaro io non sono per lasciare le cose come stanno in Unione Sovietica
Però mi resta un po'difficile capire come e perché per cambiare le cose per fare l'autocritica bisogna sempre aspettare che il predecessore sia morto
Questo noi non lo possiamo accettare
è l'autocritica del giorno dopo il sistema della democrazia in cui noi viviamo che abbiamo costruito che i nostri giovani debbono arriva da noi migliore di come noi abbiamo approvato le cose esige che si possa farla utopistica anche in presenza degli interessati
E questo è
Il dovere che noi
Abbiamo se no ammiriamo gli altri e non riusciamo a capire che abbiamo gli strumenti per poter fare qualcosa e per poter fare qualcosa dobbiamo dire fuori alcune cose e dirci alcune cose
Io mi limito ad alcune considerazioni che riguardano quello che a mio giudizio da questa conferenza può emergere come messaggio alle forze politiche alle forze sociali e culturali
Agli uomini e alle donne delle ACLI impegnati nelle amministrazioni locali e alle acque stesse nel loro complesso alle forze politiche tutte e pro-quota ciascuno si prende poi quello che gli interessa di più
Io dico una cosa
Che a me sembra che esse siano nei confronti del tema delle autonomie locali troppo prodiga e troppo avare insieme
Troppo prodiga perché non c'è personaggio politico che non faccia in premessa l'elogio delle Autonomie locali della sua indispensabilità
Del suo valore per la salvaguardia e lo sviluppo della democrazia quindi troppo prodiga di elogi ma ahimè troppo avare di spazi
Perché quando si tratta di
Ecco verificare quali sono gli spazi effettivi di autogoverno c'è
La logica del guinzaglio la logica del tirare
Le cose in modo che l'autonomia ci sia sì mattino a un certo punto qui lo sta facendo una critica
Antisistema sto semplicemente ragionando dentro uno schema che prevede la possibilità di cambiare la possibilità di
Migliorare le cose la possibilità di verificare anche la fondatezza unno delle affermazioni che sto facendo singolarmente quindi c'è una propensione per valorizzare le autonomie
Ma forse quando poi le forze politiche si trovano insieme non riescono a trovare una via locale
Che non percorra lo stesso tracciato di quelle nazionali questo è un impaccio che noi abbiamo tante volte denunciato e qui io non so se si debba trovare una qualche forzatura ma è è indispensabile che questo schema venga in qualche modo modifica
Io credo che la Conferenza dica ai partiti tutti e ciascuno
Dovete avere il coraggio di non sovrapporre le vostre propensioni di schieramento di maggioranza o di opposizione alle dinamiche locali
Che più aderiscono alla vita della gente e alle propensioni delle
Comunità dei cittadini
Non lo abbiamo detto dal mille novecentosettanta in poi
Prima di tutte le elezioni regionali provinciali comunali
Siamo sempre stati sconfitti su questo punto dobbiamo riconoscerlo ma non è una buona Regione per arrenderci e per cambiare registro è un punto di principio che si collega alla stessa figura della Costituzione repubblicana
Le autonomie non sono i terminali di un cervellone elettronico che star Roma
Le Autonomie dovrebbero essere i punti sensibili di rilevazione e di risposta ai bisogni che poi mandano impulsi all'Roma perché Roma campi e perché a Roma adegui il suo governo alle esigenze della gente a livello locale
Ma non possiamo ignorare il dato reale di una situazione che e rimane bloccata
Io penso
Che finché non si riapre a tutto campo il discorso del quadro politico finché ogni forza politica non viene considerata per quello che rappresenta e non solo per il dove sta
è difficile supporre che il tema locale possa svilupparsi per un impulso dall'alto
Ma è anche vero che se non si producono a scala locale situazioni e movimenti che rompano la rigidità imposta sarà difficile pensare a uno sblocco della situazione
Noi penso chi chiediamo ai partiti
Una nuova flessibilità costruttiva l'espressione non è mia
L'espressione fu usata da Moro in una occasione che precedeva di poco
La tragedia ma dobbiamo essere disposti a concorrere a sbloccare la situazione
Di base laddove è utile e necessario anche con qualche passo più coraggioso dove ne esistono le condizioni
Si parla di riforma istituzionale
Io credo che una certa riforma istituzionale sia già avvenuta anche se non ce ne siamo Accord
Una riforma strisciante per cui la funzione di governo in definitiva per le scelte decisive si concentra sui partiti
La funzione legislativa
Va al governo
E il Parlamento quando ci riesce svolge una funzione di controllo
E il popolo il popolo consente
Quando consente
Io credo che sia una tendenza rispetto alla quale noi delle anche lì ma non solo noi se c'è questa tendenza se ne ravvisiamo la pericolosità dobbiamo sentirci imposizione di contrasto
Di alternativa positiva
Ma occorre una proposta un disegno diverso che siano davvero in grado di contrastare questa tendenza
La proposta di fondo lo spirito della conferenza a me pare che siano in grado di presentare una linea di contrasto a questa tendenza
Ed è questo spirito di fondo quello per cui
La democrazia va riformata partendo dal basso mi correggo è un modo di dire che dobbiamo togliere dal nostro in guardo non esiste nella Repubblica delle Autonomie il basso e l'altro il livello superiore e il livello inferiore
Le Regioni le Province i Comuni non sono sotto sono affianco e allora diciamo non partendo dal basso ma partendo dalla parte delle Autonomie locali
è una correzione di linguaggio che è anche una correzione di cultura perché noi siamo abituati a ragionare così
è la nostra storia è il diritto napoleonico poi piemontese ma non voglio rifare la
Anche Garibaldi c'ha messo la sua ecco io credo che ci sia un lavoro culturale da fare su questo punto anche la parte delle per riacquisire tutta la portata
Del significato che diamo che c'era nella relazione di Bosio al concetto di autonomia statutaria la possibilità cioè per i singoli livelli di operare degli ordinamenti istituzionali aderenti
Alle esigenze delle comunità e autonomia finanziaria
Come recupero effettivo di sovranità a livello locale è appunto per formare dei governi più aderenti e per dare a questi governi le risorse necessarie per governare
Io credo
Che ci sia un altra esigenza che vorrei qui mettere come frutto anche delle cose che ho sentito perché le conclusioni delle commissioni vanno in questa direzione si parla si è parlato anche in questi giorni in sede politica
Di riforma dello stato sociale
Io credo sono tra quelli che ritengono che dentro la riforma dello Stato sociale che indilazionabile perché così come tutti siamo d'accordo nel considerare che non va
C'è bisogno di un recupero di mutualità
Mutualità intesa come aiuto reciproco come partecipazione reciproca ad affrontare bisogni riconosciuti comuni dall'insieme della società
Mutualità però anche come trasparenza rapporto diretto e immediato
Per cui si realizza una
Una un collegamento diretto tra il pagamento di un contributo e l'ottenimento di una prestazione questo per evitare questo distacco burocratico
Che si è creato e anche per eliminare questa irresponsabilità nel governo della sicurezza sociale io sono però convinto che questa mutualità
Vada
Recuperata e magari inventata ex novo non tanto nell'ambito dei gruppi delle categorie che allora sarebbe mutualità di corporazione e darebbe il via libera
Alla legge del più forte
La mutua più forte ma anche a quella più debole la categoria più forte è protetta la categoria meno forte è lasciata allo sbando ma possa diventare mutualità di territorio nel senso che la comunità
Riesce a trovare al proprio interno le risorse e i modi naturalmente questo presuppone un'autonomia fiscale che attualmente non c'è
Con una possibilità vera di decidere
Di rispondere di quello che ha deciso e quindi di responsabilità e di controllare le scelte che fa nel campo della salute nel campo dei servizi sociali soprattutto
Questo è
Un punto
Che può dare significato a quel movimento delle Autonomie locali
Un sistema di poteri autonomi una corrente Nuova che introduca nelle vene della Repubblica un flusso diverso in controtendenza
Per imporre cambiamenti per rovesciare schemi
Ecco io credo che questo possa essere un segnale ancora confuso che parte da questa conferenza ma un segnale netto almeno per la direzione da cui proviene e per la direzione verso la quale va
Ha senso
Questo solo nel quadro di un movimento per la diffusione di poteri come momenti di convenzione di coalizione di poteri diffusi quei poteri che ce lo ricordava stamattina il cardinale per noi per noi cristiani hanno senso solo se sono espressione di un servizio in più non è la ricerca del potere per il potere ma la ricerca del potere in quanto possibilità e opportunità di rendere servizio alle comunità
Qualcuno dice voi immaginate una repubblica al limite del federalismo io non lo so può darsi
Ma penso che la sostanza sia quella che conta e interessa che su questo nelle ACLI e Poli delle ACLI riprende si sviluppi il ragionamento
Che cosa
Che cosa può venir fuori da questa conferenza in direzione delle forze sociali e culturali
Io credo che posso venire fuori
Un appello perché c'è il versante delle Autonomie sociali da attivare non possiamo immaginare che le Autonomie locali sia
O delle istituzioni a Modena principe che deve trattare bene i cittadini sono anche i cittadini che si devono muovere attivarsi
Per avere una risposta adeguata per creare un sistema dialettico nel quale ognuno fa la sua parte ma ognuno evidentemente assume le responsabilità
Da questa conferenza per le forze sociali e culturali emerge una domanda di più presenza più responsabilità più iniziativa più rischio meno conformismo meno opportunismo lasciatemelo dire
Io sono convinto che sia la situazione quello descritta la domanda a cui dobbiamo rispondere e qui sta e quindi esige anche una
Più forte connessione associativa e forme più strette di collegamento e di unità tra le forze che vogliono andare in questa direzione non basta io credo registrare le tante vitalità che esistono sul territorio bisogna che queste vitalità si incontrino per dare luogo a una vita nuova tanti mondi vitali chiusi ed egoistici non fanno nuovo edittale il mondo che invece noi vogliamo costruire
Qui c'è tutto l'impegno da lei a
Un impegno di tessitura
Del livello civico locale
Una rete di presenze politiche il circolo anche lì è una presenza politica
E una Rete disservizi sociali come punto di rilevazione di una domanda che può trovare deve trovare sbocco coerente nelle gestioni civiche
Ma anche una Rete promozionale e di collegamenti e di iniziativa
Ci troviamo di fronte a un fatto anche qui relativamente nuovo il sindacato anche il congresso della CGIL dichiarati entrare nella società
Ieri la logica era quella un po'ideologica
Della fabbrica che si esportava sulla società di Coutts
Consigli unitari di zona adesso la logica non è quella di esportare sulla territorio
L'ideologia del sindacato dei consigli ma piuttosto i servizi a favore della popolazione
Del sindacato io mi sono permesso di interloquire ieri al congresso della CGIL su questo punto e credo che sia collegato anche al tema di oggi
Avanzando due cautele
La prima è che
La credibilità del sindacato anche sul territorio si misura non solo dalla qualità dei suoi servizi ma anche dal modo con cui il sindacato
Affronta i problemi che sono il suo proprio ed in particolare al modo con cui il sindacato si impegna a non si impegna sulla battaglia per l'occupazione
è una credibilità a Munthe che io credo debba essere debba essere
Ricorda
E la seconda cautela e qui sta che per uscire dall'isolamento in cui si trova nella crisi generale dell'economia e della società il sindacato ha bisogno di farsi degli amici anche sul territorio
E non può operare contro o senza le presenze che sono già consolidata sul territorio
Sommessamente io dico la presenza delle antiche resta ancora in tutto il territorio della Repubblica italiana una delle più capillarmente diffuse con radici più profonde sul territorio del nostro è un'offerta di collaborazione nella distinzione della quale io mi auguro che il movimento sindacale sappia e Possa approfitta e c'è un teste comunque sulla credibilità delle reciproche propensioni autonomistiche che noi
Vogliamo effettuare
è il test della legge Bassanini ed altri e io sono lieto che sia qui presente in sala l'Onorevole Piersanti Mattarella che di questa legge se
è stato un modo un volontario involontario ma
Spontaneo credetemi di ricordare un evento triste una tragedia umana e politica e un punto che richiama continuamente la nostra riflessiva
Sergio Mattarella dicevo è relatore di questa proposta di legge Bassanini ed altri e tra gli altri ci sono Bodrato Scotti parlamentari comunisti socialisti eccetera che
Innova profondamente il rapporto tra stato e associazionismo consentendo a condizioni determinate ai cittadini di non pagare le tasse su somme che
Possono versare ad associazioni Oppenheim per alcune di queste associazioni anche di prelevare da un fondo che viene costituito su questo in partenza c'è un consenso generale
Io credo però che quando andremo al dunque ci saranno dei distinguo non so da che parte verranno perché ad
Esso per ora mi pare che si manifesti non solo alcune diffidenze repubblicane non da la Repubblica del due giugno ma di quella dell'edera
E altre poiché altre poi ne acquisiremo io ho chiesto che anche il sindacato si pronunci su questa
Legge perché anche il sindacato avrà da dire e non so esattamente che cosa dirà
è un teste un teste fra chi pensa una società civile ricca
Complessa non dobbiamo aver paura della complessità anche se a volte diciamo complesso perché non riusciamo a capire allora
Siamo noi che non abbiamo gli strumenti per capire e non tanto la società che è complessa ma una sonda ricca non può non essere complessa
Non può non avere una pluralità di cose che anche non si capiscono e coloro invece che pensano piuttosto ad una società che io chiamo a fa una limitati
Solo nella quale solo ad alcune specie animali è consentito di vivere in ambiti recintati preferenzialmente i partiti sindacati
Qualche altra associazione più o meno riconosciuta e non importa che tra questi siano pure le ACLI se questo dovesse essere un confine oltre il quale non si va perché sarebbe un impoverimento del tessuto democratico
Agli eletti a vario titolo a vario livello nelle varie liste
Che cosa dice questa conferenza io credo che innanzitutto questa conferenza ha dato loro l'occasione di percepire la forza che hanno che possono avere
Probabilmente tanti e tanti insieme così non si erano mai trovati
Credo
Che abbia poi messo loro in contatto questa è stata una prepara una preoccupazione della fase preparatoria alla conferenza
Vi ha messo in contatto direttamente con il carattere esigente del messaggio delle ACLI
E da parte vostra Espresso l'esigenza di un collegamenti nuovo e diverso ma efficace questo mi pare che si possa dire io credo che fare l'amministratore medi netti in ACLI
Oggi in epoca di pluralismo è stato ricordato dalle Commissioni in epoca di voto libero può essere o potrebbe essere persino più facile che farlo in regime
Vetero testamentari o di collateralismo
Allora alleati avevano bisogno degli amministratori anche come massa di manovra dentro il partito di referenza che era la democrazia cristiana e quindi erano prodighi di direttivi di
Impulsi talora stringenti qui si può andare qua non si può andare questo si può fare questo non si può fare
Oggi le ACLI non si pongono più questi problemi e constatano
Con distacco e senza complessi di inferiorità
I paradossi ai quali portano certe spread giudica Tezze
Formigoniani
Che giocano
Beh giocano le presenze amministrative peraltro modeste in funzione del Congresso dalla Democrazia cristiana e lasciatemelo
Ma questa facilità
Di fare l'amministratore ma di nanetti oggi rispetto a ieri è solo apparente non pensate che io faccia le cose pagine prendo mai le scorciatoie
Perché il messaggio delle ACLI oggi per tutti per noi a cominciare dal presidente e molto più esigente di ieri proprio sul terreno dei contenuti delle discriminanti etiche politiche che se vissute con coerenza queste discriminanti impongono le scelte della pace del lavoro della democrazia in tutte le direzioni e sono filtri
A maglie talmente strette che è difficile passare dall'altra parte senza pagare un pedaggio soprattutto si impone la scelta di costruzione di una nuova società
Che in ostaggio dentro alcuno degli schemi consolidati del passato
Allora lo status di amministratore di estrazione anche lì e oggi probabilmente più difficile proprio perché la
Coerenza non è indotta da vincoli esterni ma dalla volontaria adesione al vincolo associativo e programmatico delle anche
E allora lasciatemi dire
Di non
Di non
è un disastro qui perché non c'è la luce da questa parte
Allora
Io devo essere sincero non riesco più a capire quello che ho scritto
Perché scrivo male e per giunta non c'è la luce e adesso mi tocca buttar via il foglio e cercare di ricordarmi vi chiedo scusa voglio dire
Che a queste esigenze di coerenza profonda
Gli amministratori espressi collegati con le ACLI sono stati fedeli anche quando le ACLI facevano anche quando non c'era un'indicazione anche quando sembrava prevalere la linea che rivoleva fuori dalla porta e io di questo deve votare atto
E sono tra quelli che ritengono che anche la tenuta a questo livello ha salvato le ACLI da un tracollo e da una crisi di portata ineluttabile
Che è stata forse in passato non più recente la tentazione e forse la necessità
Dopo la crisi
Distende rare dentro qualche placenta protettrice si tratti del partito o della parrocchia il problema di una identità che faceva problema per altri
Qualche volta qualche candidato
è stato eletto come dire malgrado fosse delle ACLI
Qualcun altro si è dato volontariamente in ostaggio per garantire alle ACLI
Io mi sento di dire però
Che gradualmente ma mano che uscivamo dal tunnel della crisi Mammano che si realizzava dei nostri circoli in poi il miracolo di una ripresa l'identità storica e di prestigio politico
Che molti e io per primo possono spiegare solo con l'intervento della Provvidenza ma mano che questa catena
è cresciuto in tutti in tutti gli amministratori espressi la reati il gusto di sentirsi e di proclamarsi Aki di ritrovarsi come ACLI anche per fare harakiri cioè promozione del sociale anche nella vita degli enti locali i due processi
Vivono sono con vissuti non c'è stato un prima e un po'voi e mamma hanno che abbiamo ripreso questo prestigio di cui oggi siamo fieri
Anche l'esigenza di questa conferenza si è fatta più forte prima forse non sarebbe stato così
Competenza e coerenza degli eletti e coscienza e prestigio politico delle anche lì si sono dati appuntamento a Palermo ed hanno celebrato una unione che io credo sia ormai indissolubile
Stanno insieme o insieme campano
Solo dentro queste coordinate è possibile spiegare all'esterno
Una condizione che noi consideriamo privilegiata e che dobbiamo assolutamente garantire non solo con un patrimonio storico ma con un requisito e la vitalità e del ruolo di frontiera di un'organizzazione come leali intendo parlare della condizione del pluralismo delle scelte politiche dei nostri associati
Per cui qui in questi giorni hanno interloquito sui temi della conferenza persone impegnate ed eletti in liste riverse e ciò è potuto a cadere
Perché c'è stato un tema di confronto è una proposta delle arti e su questo si è discusso c'è chi ha scritto che le armi sono state storicamente e sono una struttura come dire a oggetto debole
E ha compiti flessibili ha confini flessibili non hanno infatti un ruolo istituzionale definito e se restano anche lì non potranno mai averlo
Ma
Per superare questa loro condizione possono superare questa loro condizione Sensi costituiscono proprio per avere un oggetto debole come soggetto forte capace di
Proposta di iniziativa di impulso di provocazione a tutti i livelli e in tutte le direzioni se c'è questo non c'è il pericolo di importare altro dentro le ACLI
Ma si possono esportare anche lì in ogni direzione
E il pluralismo
Non è un ostacolo ma un veicolo che amplia le possibilità di influenza e di efficacia oltre che offrire occasioni per esperienze culturali ed ecclesiali lasciatemelo dire inedita
Che cosa dice allora in conclusione
Questa conferenza alleati gli alleati tutti insieme le distinzioni amministratori e a chi sono di di di pura matrice logica per dividere meglio gli argomenti ma qui siamo tutta un'organizzazione
Io credo che vince una cosa
Sola questa conferenza una cosa sola divisa in due capitoli capitolo primo
Che dobbiamo far meglio tutte le ACLI le ACLI del congresso di Bologna congresso di Bari del congresso di Roma e soprattutto far meglio i circoli come centro della iniziativa sociale sul territorio come autentici
Vari siti di autonomia
Dal circolo al Comune
La linea corretta segni si dicesse dai comune al circolo sarei meno d'accordo
Fare le anche lì come scuola
E quindi sapere di più studiare di più alimentare di più processi culturali
Come scudo tutela e servizi sul territorio come forza capacità di produzione l'iniziativa di alleanza come una forza autenticamente popolare
Capitolo secondo dice questa conferenza che ero mai non possiamo più tirarci indietro sul tema dei governi locali
Dobbiamo cioè metterci
In grado di dar vita e iniziative concreti
Riprendo le conclusioni di ieri sera di Giovanni Bianchi sul piano della formazione alla vita e dalla responsabilità delle gestioni locali formazione per tutti gli attivisti e formazione e sostegno per gli acquisti eletti
E sul piano del collegamento strategico dico collegamento strategico non tattico perché non penso che la forza degli nove i nostri amministratori debba essere estesa suo operazioni a breve respiro di cabotaggio politico
Per garantire le condizioni minime di operatività
Su cui incentivare la coerenza ideale e pratica degli a Cristo
Più
Autonomie
Sociali più autonomie locali lo ha detto efficacemente Demattè una riproduzione la tavola rotonda mi pare che possa essere questo lo slogan conclusivo di questa nostra conferenza
Si tratta di due compiti tremendamente difficili se commisurati all'attuale condizione delle nostre elaborazioni
Che però escono enormemente arricchita da questa conferenza c'è dunque una base su cui gli organi delle ACLI potranno prendere le responsabili decisioni operative
Io so che comincia a circolare dentro l'organizzazione una polemica o un dibattito bellissimo sul vecchio e sul nuovo vale il vecchio qual è il nuovo io non lo so non so se quella che stiamo proponendo è una cosa vecchia una cosa nuova
è una cosa giusta e necessaria qui e adesso e allora dobbiamo impegnarci a fare
Lasciatemi
Lasciar
Di l'occupazione e di una speranza
La preoccupazione che non nascondo ormai da tempo e che chiedo soltanto venga discussa è questa
Che la nostra democrazia sta attraversando una condizione di stagnazione e di blocco di prospettive
Non tanto e non solo perché non ci sono meccanismi che facilitino ricambio politico di schieramento di classe dirigente
Quanto perché si pente si perdono di vista i fini dello stare insieme come Repubblica come comune come società civile cioè ai fini trasformazione sociale e di edificazione della giustizia che identificano anche il compito cristiano di umanizzare la vittima
E la speranza è questa
Che come sempre è avvenuto nelle fasi meno luminose della storia
Quando la ragione cede il passo alla emotività delle passioni o alla lista degli interessi in governati
Come sempre avvenuto maturano anche oggi nel profondo della società ma anche dentro le istituzioni sindacati partiti le forze morali e religiose
Condizioni
Nuove ed energie diverse e limpide
Capaci di rilevare il testimone delle classi dirigenti che hanno prodotto storia e spesso storia gloriosa ma che la storia ha lasciato indietro vale per tutti vale anche per noi
In questa conferenza si è citato più volte non credo solo per ragioni di ospitalità don Luigi Sturzo
La cui opera culturale politica e l'influsso che ha avuto nella storia del movimento civile dei cattolici e non solo dei cattolici
Va approfondita anche in sede a
Ebbene in un periodo non lieto della nostra vita nazionale don Luigi Sturzo usava rincuorare
Gli sfiduciati dei dubbiosi ricorrendo ad un'espressione contadina sotto la neve pane
Lasciatemi dire cari amici e soprattutto voi amici e giovani della Sicilia di Palermo che in questi giorni in questa conferenza
Noi abbiamo scoperto ho avuto conferma e questa è la vera speranza
Che sotto la crosta gelida di una situazione bloccata germinano seminuovi e copiose sta a tutti noi coltivarli
Perché la nostra Repubblica conosca una nuova stagione della democrazia
Alla Cala Rossa puntuale relazione conclusiva nel nostro presidente nazionale Rossato naturale corollario dei nostri lavori dichiaro conclusa la prima Conferenza nazionale delle autonomie locali per la diffusione dei poteri ringraziandovi ancora una volta della vostra partecipazione ed esteri impegno manifestata chiedendomi scusa per qualche errore che inconsciamente abbiamo commesso qui da Palermo un tornante nuovo nella storia delle attuali il nostro futuro sempre più nell'autonomia e poteri locali buon viaggio com'è evidente a tutti