"Lavoro e stato sociale alle soglie del terzo millennio" Assemblea Nazionale della Uil nell'ambito della 63ª Fiera del Levante (presso la Fiera del Levante)

Il come possibile benvenuti a tutti quanti Bongiorno
Stiamo per dare iniziò al compendio della UIL
Abbiamo già
Il ministro dei nostri tempi passo la parola non ancora ben attimo di pazienza
Allora
Per gentilezza
Per cortesia
Il brusio in sala se possibile ridurlo al massimo per evitare che gli oratori possono perdere il filo del discorso
Allora diamo inizio a questa manifestazione della UIL di quest'oggi dando la parola al segretario generale della Fiera del levante dottor Tursi
Grazie buongiorno buongiorno signor ministro autorità signore e signori cari amici
Devo ringraziare in primo luogo tutti gli organizzatori locali regionali e nazionali della UIL
Per avere consolidato questa manifestazione che entra ormai nel calendario degli incontri di primo piano in programma in occasione della Campionaria di settembre
E infatti il quinto anno consecutivo che la UIL convoca a Bari il massimo organismo statutario
L'Assemblea nazionale per celebrare una giornata del sindacato dei cittadini facendone quindi non un solo momento centrale della vita organizzativa ma la cassa di risonanza di un dibattito di più vasto respiro
E quello di oggi lo è già che si parla di lavoro è stato sociale alle soglie del terzo millennio
A tutti i massimi organi delle parti sociali qui presenti porgo il saluto mio personale del commissario divenne della Fiera ben consapevoli che queste presenze e il dibattito che ne nascerà convoglierà hanno i riflettori su Bari
Grandi questioni sono sul tappeto Ettore questioni che toccano il destino di questo Paese la competitività del lavoro ma anche il significato stesso di civiltà del lavoro
Così come i rapporti futuri tra generazioni tra giovani e meno giovani tra lavoratori non lavoratori
Non è nostro compito entrare nello specifico alla presenza di un uditorio così qualificato
Eppure ci piace testimoniare la trepidazione l'interesse con cui seguiremo questo dibattito
Ci conforta che le posizioni si articolano essi modificano si arricchiscono e si diversificano a garanzia di un pluralismo di voci e quindi di una vitalità della democrazia
Una precondizione per ogni progetto di sviluppo e di benessere con questo spiccio cedo la parola rinnovando ancora il mio benvenuto
Ringraziamo il seppero arginare la fiera dottor Turci che ha aperto i lavori di questa nostra Assemblea
Un'Assemblea che ormai hanno è entrata a tutto titolo il calendario degli impegni l'inizio d'autunno apre il confronto con il governo su decisioni importanti quali quelli della finanziaria e fa confrontare le parti sociali con il Governo rispetto ai tematiche più attuali
Si ripete nell'ambito della fiera quest'anno ripetiamo questa iniziativa questa assemblea rabbia con un magari un sapore un po'più piccante ma comunque sempre utile il dialogo e il confronto per capire i problemi per cercare le soluzioni interesse dei lavoratori vedete che abbiamo già al tavolo la presidenza alcuni degli ospiti che parteciperanno alla nostra iniziativa Ofcom me e alla mia sinistra il ministro delle tesoro Giuliano Amato in rappresentanza del governo che salutiamo con simpatia visto che è stato uno dei nostri più grande amici
Abbiamo Sergio D'Antoni che c'era giunta da prove tra è fautore variare
Capitolino con lo stesso con lo stesso calore avevo farà arrivandoci raggiungerà al tavolo della Presidenza
Con tutte le ed anche il dottor Callieri pure riguardo si aggiungeranno salutare il piccolo valga Corrado colore analoga simpatia diamo ora la parola per il saluto della struttura che da sempre ci ospita in questa iniziativa la UIL Puglia diamo l'approvazione da ragionare Aldo Pugliese per l'apertura di questi lavori
Compagni ed amici la consuetudine di rivederci qui ogni anno rafforza il dovere di sottolineare come tutta l'aumento di Puglia e lieta di ospitare l'Assemblea nazionale che la segreteria confederale ha deciso di convocare a Bari è che apre tra l'altro il calendario delle iniziative programmate per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della fondazione della UE fraternamente ringraziamo dunque Pietro Larizza e l'intera segreteria confederale
Per questa conferma mentre un caro saluto l'Hornet volgiamo all'intero quadro dirigente della UIL rappresentato dalle colleghe ed ai colleghi delle regioni delle province ed alle categorie nazionali se oggi sono qui presenti
Così come salutiamo e ringraziamo il segretario generale della CISL l'amico Sergio D'Antoni
E quando verrà anche il compagno Sergio Cofferati segretario generale della CGIL sempre disponibili a questo appuntamento così come quando arriverà saluteremo anche il vicepresidente della Confindustria al dottor Carlo Callieri né con puntualità ogni anno offre il proprio contributo di idee al nostro convegno un cordiale trattarlo saluto lo rivolgiamo al ministro del Tesoro professor Giuliano Amato che pur tra mille importanti impegni oggi è qui con noi nella nostra assemblea nazionale
Ma se le presenze sommano la testimonianza di un concreto impegno sulle posizioni in discussione
Legate all'attualità noi auspichiamo anche che questo dibattito sia meno virtuale e che possano dare soluzioni eque e giuste che scomparvero dal nostro Paese privilegi di tipo frugale
E condizioni di vita da terzo mondo
E questo aspetto la guida appunto intende porre in evidenza perché i problemi economici e sociali che attanaglia l'Italia non possono chiudersi nel dilemma pensionistico Ezio Dino personalmente non credo che questo appuntamento servirà a stabilire una divaricazione delle posizioni
Ma allo stesso tempo quest'oggi non può nemmeno essere producente filosofeggia nave sull'argomento previdenza
Anche perché penso che il primo obiettivo del sindacato sia quello di giungere all'integrale applicazione erga la riforma delle pensioni sottoscritte in due tranche dapprima con il governo Dini del Nobel nel mille novecentonovantacinque
E successivamente con il governo Prodi due anni dopo
A questo proposito vale ricordare che sono anni ormai che a caratteri cubitali chiediamo l'attuazione di Edward corti che prevedono intorno alla separazione della spesa previdenziale da quell'assistenziale
è il risultato di questa separazione sì che sarebbe una rivoluzione anzi una scissione che noi auspichiamo purtroppo ancora oggi deficitario bilancio da previdenza comprende di tutto e di più a partire dalle ristrutturazioni aziendali industriali verso le quali imprenditori ricorrono sempre a mani basse
Vale la pena ricordare come a tutt'oggi i lavoratori dell'industria vengono estromessi dai cicli produttivi a quarantott'anni come dimostrato dal decreto del Ministero del lavoro dello scorso giugno
Che ha collocato a riposo sei mila ottocento lavoratori che sono stati messi in mobilità i quali poi saranno agganciati al prepensionamento
Non solo da parte sua il ministro dell'industria in cambio offre la piena ed incondizionata disponibilità a concedere tutte le variegate formule provviste dagli ammortizzatori sociali
All'azienda pure essendo molte volte illegali del loro contesto della concessione che si traducono in sottrazione di danaro allo stato esempi soffermiamoci per un attimo di casa nostra qui in Puglia nonostante sia trascorso oltre un anno dall'avvio una vertenza aziendale all'Ilva a quest'ultima il ministero ha offerto anticipatamente
La disponibilità ad espellere a Taranto mille quattrocento lavoratori dei quali settecento dovrebbero essere collocati subito in mobilità per poi andare ingrassare la fila dei prepensionati
Contestualmente Central il barbiere concessa è sempre anticipatamente la disponibilità ad assumere personale con contratti di formazione lavoro
Non è certamente la prima volta che vengono fatte vedevo le concessioni è che molto probabilmente al Fondo monetario internazionale l'Unione europea
E quant'altri ignorano e anche questo poi compongono il Bilancio previdenziale
Con questo meccanismo sarà cileno che ci ritroveremo una gobba maledetta dei conti imprese nel due mila e cinque
Perché ciò sarà causato quasi esclusivamente come rileva la Ragioneria dello Stato e non noi comuni mortali da prestazioni troppo generose
Da uscite dal lavoro delle generazioni del boom economico ma è una ragione in più per non far cessare di lavorare chi ancora lunga o compiuto di anche detta di cinquant'anni
Noi riteniamo che il governo debba agire con maggiore oculatezza
E di conseguenza distribuire con raziocinio moralità l'uso degli ammortizzatori sociali perché gli incentivi per l'occupazione
Di cui dispone perché ad esempio è assurdo che si continua a concedere i contratti di formazione lavoro a tutti nessuno escluso comprese le bimbe le baby sitter e i parcheggiatori dall'Aci
In questo modo si mortificano le finalità degli specifici ammortizzatori sociali e delle politiche attive per il lavoro con l'unico risultato finale che è quello che si aumenta la spesa
Pur continuando a rimanere incolta in Oropa alle politiche attive al lavoro assieme a Belgio e Grecia
è evidente che procedendo su questa strada e cioè quella delle concessioni dei benefici dei privilegi
Come ci si può definire li si definisca si appesantisce la spesa previdenziale
Ritrovandoci in una detta contraddizione rispetto alle scelte di economia che lo stesso governo intende realizzare anche noi vogliamo riformare lo Stato sociale ma per noi riformisti ciò può significare migliorare
E quindi aumentar e non tagliare come vorrebbero fare i modernisti quando parlano di riforme d'altronde l'Italia e al decimo posto nell'Europa dei quindici nella spesa complessiva per lo stato sociale
Con lui il ventiquattro e otto per cento sul prodotto intorno lordo e quindi al di sotto della media europea che è del ventotto virgola sette per cento
E dalle spade noi abbiamo soltanto la Grecia della Spagna della Guala Cernobbio sono state decantate le sale le gesta socio non tutte
A buona ragione ed infine al Portogallo ed Irlanda e anche vero però che abbiamo il costo delle tensioni tra i più elevati in Europa
Motivo per cui si renderebbe necessario un intervento di carattere strutturale
Per ridurne l'uscite ma l'intervento di carattere strutturale non si può fare innanzitutto anche sul fronte delle entrate
Andando a recuperare i contributi previdenziali del lavoro nero e sommerso illegale
Che si è sempre più consolidato sino al punto di essere stato tenuto nel conto per rientrare nei parametri di Maastricht se si riuscisse a recuperare l'evasione contributiva e previdenziale
Della sola Puglia avremmo dato copertura all'intera legge finanziaria del due mila
Come tutte le questioni poi quando vanno avanti per troppo anni assumono una natura di carattere strutturale ed in questo secondo caso ci riferiamo ai crediti accertati dall'INPS
Nella sola Puglia e per il solo settore dell'agricoltura si debbono recuperare crediti per due mila miliardi
Che è suppergiù è la cifra che era stata preventivata da governo che avrebbero voluto recuperare sulla spesa previdenziale all'interno della finanziaria
Se poi nel computo vogliamo aggiungere le rilevazioni fatte dall'Istat e che ci dicono che in tutti Italia solo tre milioni duecentottantadue mila gli occupanti irregolari distribuiti tra il il più settori quali commercio gli alberghi pubblici esercizi trasporti
E le comunicazioni molto probabilmente si risolverebbero le finanziarie per più di qualche anno
E si badi bene e in questi casi non vengono considerate le attività illegali e minori massoni lavoro che sfugge a fisco e previdenza
Semmai per il governo si impone l'attenzione al piano di stabilità
Per evitare di contribuire ad eventuali perdite
Del valore dell'euro della moneta unica già lungo già a luglio l'Italia ha ricevuti in tal senso un richiamo ufficiale da parte dell'Unione Europea
E guardate che su questa vicenda siamo preoccupati anche noi perché un'inflazione
All'uno virgola sette per cento erode il potere di acquisto dei salari e la competitività delle nostre imprese nel mercato mondiale
Ancora oggi ogni compagnia petrolifera va avanti con aumenti senza essere messe in discussione o peggio senza rendere conto a nessuno dei propri comportamenti
E la benzina quest'anno si aggiunge ai sistematici aumenti che le assicurazioni attuano sui premi delle polizze aumenti percentuali di gran lunga superiori all'inflazione
Di fronte a questi comportamenti irresponsabile non si è ancora registrato un intervento forte deciso risolutivo affinché impedisse il girovagare
Di questa mina vagante
Che fa pagare all'intero Paese Prezzi e rischi così alti
Per soddisfare gli interessi egoistici dei petrolieri nonostante questi dimostrino a loro volta immaturità deve saper gestire la liberalizzazione dei prezzi delle benzine
In quanto anziché farsi concorrenza al ribasso sono molto bravi vecchi concordare unanimemente il rialzo
E siccome della benzina non se ne può fare a meno così come obbligatoria l'assicurazione sulla responsabilità civile delle auto
è doveroso da parte nostra pretendere ritorna regime dei prezzi amministrati è controllata
C'è poi il problema che Mediobanca e non la Willow la CGIL la CISL elaborando i bilanci di mille settecentocinquantacinque società italiane del settore industriale e del terziario oltre cinquecento addetti in
è rappresentative del quarantadue per cento del fatturato complessivo dell'azienda Italia
Dell'azienda Italia evidenzia che
Praticamente sono stati
Di ventidue mila miliardi cinquantatré per cento dell'anno precedente allora con questi dati notifica sicuramente agli addetti ai lavori riteniamo che la questione primaria del lavoro che noi attuazione non sia la flessibilità pensi Investimenti all'ordine del giorno devono essere forse è questione relativa uno operative e distribuzione ai salari e della spesa sociale
Nel primo caso sono stati investiti all'estero quaranta mila miliardi
Del secondo tre mila e trecento evasori erano totalmente sconosciuti al fisco
Ragionare in questi termini significa essere conservatori illiberali
Corporativi garantistiche dipendono gli occupanti senza offrire sesso opportunità e disoccupati le tre riforme in cinque anni sulle pensioni servono poche perché perché nessuno ci può venire a dire che in Italia circola gente o personaggi liberali
A meno che come scrive Massimo Giannini
Non parliamo di liberarmi all'amatriciana di Silvio Berlusconi
è Delay Vieri visti all'arrabbiata di Emma Bonino siamo gli unici ancora credere
Ad un'inversione di cultura perché dal novantadue che stiamo lavorando con abnegazione
Nell'attesa di un miracolo che attendiamo venga espresso e trasformato di un disegno politico con il senso della polis delle istituzioni del patto sociale
Di una classe dirigente rappresentativa realmente capace di fare queste cose
Sono dello stesso parere di Eugenio Scalfari quando ci chiede
Dov'è finito quel futuro migliore che volevamo costruirsi da soli e stabilire invece che lo slogan lasciateci fare in pace
è diventato più un segno di egoismo te non una richiesta di libertà e di moda essere coatto e ci si vide sopra però stiamo attenti quello è il nostro specchio ed è di noi che tristemente ridiamo
Ringraziamo Aldo per il suo contributo di apertura per la sua passionalità anche per i contenuti del suo intervento nel frattempo mentre interveniva c'hanno raggiunto il dottor Carlo Callieri vicepresidente della Confindustria con le corna nel nostro saluto
Sergio Cofferati se da oggi CGIL
Una raccomandazione prima di dare la parola Piero c'è si sente un brusio molto forte dalla sana che nella presidenza diventa un rimbombo oltremodo fastidioso
Quindi se fosse possibile eliminare questo brusio e se fosse possibile all'inglese processati parlare di via Pola Sivori forse riusciamo a consentire a tutti di ascoltare i colossi sa tensioni contenuti degli interventi diamo ora la parola a Pietro Larizza se no generali per la relazione di apertura di questa Assemblea
Considerato
Considerato il livello della polemica sindacale degli ultimi tempi
Qualcuno temeva e forse qualcuno anche sperava che il tradizionale appuntamento di Bari della UIL potesse perdere il carattere unitario che ha sempre mantenuto negli anni
Fuori dal sindacato mi sono stata attribuite funzioni di mediatore
Che sono quanto di più lontano non si posto ci possa essere dal mio carattere soprattutto dal ruolo dell'autovettura
Mediare tra chi perché cosa
Tra Serbia e Sergio
Voi sapete bene come lo so io che sono dirigenti sindacali che conoscono benissimo
La differenza tra il momento delle divergenze quello dell'azione unitaria
Mediare tra le diverse tesi sociali e assurdo
La UIL composta da giocatori non da arbitri
Non è un sindacato neutrale e sostiene le proprie tesi che ha sempre reso note ben prima che nascessero le divergenze
Divergenze che riguardano le tre confederazioni sono serie e motivate
Ma sono materia fuori dalla prossima agenda per il confronto con il governo che sicuramente registrerà più unità che dissensi tra di noi
Non so se all'esterno del sindacato sarà considerata una buona o una cattiva notizia ma le cose non stanno così
Continueremo ad avere molti dei diverse ma oggi non possiamo e non saremmo divisi sulle risposte da dare al Governo
Anche se viviamo nell'epoca delle immagini
Io personalmente ero e resto convinto che il sindacato debba ritrovare i pregi antichi della sobrietà e della pacatezza
Ed assumere comportamenti che contrastano questa sovraesposizione dell'immagine che poi alla fine toglie forza e anche consenso ai patti di sindacato
Il corpo sociale del nostro paese sommerso di parole che spesso hanno il tono della minaccia e sotto stress da troppi anni sta perciò cominciando una lenta e crescente operazione di rigetto
Non con la rivoluzione
Non contestando ma allontanandosi gradatamente dalla partecipazione attiva alla vita politica e sociale
E non è solo frutto della caduta delle ideologia c'è una progressiva che decadenza di interesse e di partecipazione perché c'è una caduta di credibilità meglio obiettiva annunciati e sempre più spesso sulle persone
C'è un tutta un salto troppo vistoso tra gli annunci e di fatti
Tra la stressante comunicazione e la realtà
Questa situazione la considerasse ai pericolosa assai pericolosa anche per la qualità della nostra democrazia
Dobbiamo essere tutti preoccupati anche nel sindacato
Che è rimasto l'unico ed oggi forse l'ultimo soggetto ancora capace di aggregare consensi e realizzare partecipazione
Se però non cambiano i comportamenti secondo me arriverà anche per noi il momento della verità
Io mi ricorda la grande famiglia della UIL
Sapendo che mi ascoltano amici e compagni con i quali è possibile una riflessione comune sul bene prezioso della democrazia partecipata
Non sono uno studioso delle comunicazione degli imprenditori e non credo che loro negano tutte le nostre relazioni
Ho voluto però leggere per intero l'intervento dell'avvocato Agnelli a Cernobbio perché tra molti dissensi
Mi aveva colpito una specie di invito che aveva formulato
Siamo in ritardo però Sendi pigliamo gli obiettivi che ci uniscono siamo in condizione di farcela
Questo è un concetto che in altri modi gli anche in tempi precedenti aveva espressioni esprime da tempo anche il presidente del Consiglio D'Alema
Ecco il pubblico tenere unito il Paese per la grande sfida dello sviluppo che non consente riposi oltre tenerlo unito nel rigore e nei doveri ma anche nella sicurezza e nelle prospettive di crescita
Loro gli imprenditori puntano sempre i fatti concreti e immediati
Perché hanno un metro di misura solido che sono i profitti senza il quale non c'è impresa
La politica dovrebbe invece indicarci in modo convincente credibile il domani
Perché quello il suo dividendo politico per il governo
Noi siamo spesso obbligata del giri in difesa o di rimessa per garantire un'equa distribuzione della ricchezza che si produce e quando non si produce per ridurre i danni il sindacato è stato perciò accusato per queste ragione di essere conservatore
Anche quando i suoi dirigenti Herne sono riformatori di lungo corso con ampia facoltà di prova e riforme realizzate
Certamente ci sono state certamente ci saranno atteggiamenti di chiusura
E tuttavia queste un'accusa ingiusta oltreché indimostrabile
Gli accusatori infatti non spiegano mai che la conservazione non è altro che un atto di legittima difesa
Quando un interesse di parte usala forse dice mezzi prevalere sull'altra
Una persona che si iscrive al sindacato
Questo non ci sono non lo fa perché gli affida la missione di cambiare l'Italia
Il mandato che conferisce al sindacato e molto più limitate anche molto più chiaro difendere il lavoro difenderla nel lavoro nei suoi diritti nelle sue attese e nelle sue condizioni di vita per cercare di migliorare
Il sindacato
Si operasse con una lettura rigida del mandato ricevuto dovrebbe essere naturalmente neanche doverosamente conservatore
Il suo spazio di riformismo sarebbe circoscritta la tesi alla crescita del benessere delle condizione di vita civile
E materiale dell'amore per il sedici e dei lavoratori
Perciò il riformismo sindacale lo dico con grande chiarezza
Non sarà mai prevalenti in forma stabile sul massimalismo e sulla conservazione
Se non potrà muoversi d'anticipo come dovrebbe se il campo di azione del riformismo politico continuerà a muoversi in un perimetro ristretto
Al cui interno resta la tendenza alla riduzione dei diritti
Con i nostri imprenditori c'erano e restano grossi contrasti di fondo
Intervenire ancora sui deboli che fanno massa
Questo il loro riformismo moderno chiedono al sindacato di allentano la tutela del lavoro ed accettare la perdita di credibilità chiamandola atto di coraggio
Mobile dei loro professori par dimostrare che bisogna dividere meglio la mela
Che ha una fetta di queste attribuita al lavoro deve essere restituita all'impresa con la promessa che dopo staremo tutti meglio
Dietro tante parole queste l'obiettivo dell'impresa e sulle pensioni
Ogni lira in meno una probabilità in più per la riduzione del loro contributo
Questo riformismo che io chiamo della povertà
Ha come premessa alla vittoria del più forte sul più deboli e come condizione una visione della politica alle tesi dell'impresa
Il riformismo sindacale
Riformismo sindacale sarà vincente sarà un grande vantaggio per il mondo del lavoro e un punto di forza per le imprese di governo sono se discutiamo insieme se insieme lavoriamo anche con le imprese non per affettare meglio la mela ma per cercare di piantare un albero
Fino a quando questo elemento non sarà ben chiaro e fino a quando non si capirà che solo in questo modo ci potranno essere modelli concertativi per grandi obiettivi avranno ancora ruolo di treni conservatori contestatori massimalisti
Ci saranno poche riforme e vedremo in mezzo a molte tensioni
E quel che è peggio
Proseguiremo nell'equivoco della concertazione
Che se non cresce e si sviluppa e si diffonde e destinata amori non ci saranno strappi violenti finirà per mancanza di anima e di progetto
La politica dei redditi
E nata con il socialista Amato qui presente nel novantadue
Su questo tronco nel novantatré con il laico Ciampi è nata la concertazione
è stata poi gettata da tutti sia a sinistra che gli avversari
Il che dimostra che resta un grosso equivoco
La concertazione non è uno strumento di lavoro
E un modello economico e politico della sinistra socialdemocratica sempre osteggiati in Europa sia dalla destra che dalla sinistra massimalista
La concertazione per nuovi e la soglia di accesso al modello di democrazia economica della sinistra europea
Per essere chiari la concertazione e patrimonio della sinistra è solo della sinistra
Da noi sembra terra di nessuno
La si accetta a destra e a sinistra purché resti così come
Che significa sottoporlo ad una lenta auto ne sia politica per paura del cambiamento per vecchi vizi ideologici governare perché per crescere con la concertazione non significa eliminare il conflitto
Ma re negarla le seconde file evitando rotture Prat omaccione sociale che sono la vera sconfitta di una sinistra che vuole vincere e governare
La mancanza di un sindacato unitario
O la divisione tra le confederazioni non sono scelte politicamente neutrali
Se la nostra ricchezza è costituita dal pluralismo delle idee
Allora dobbiamo maneggiava con cura per evitare che l'indispensabile dialettica democratica dei generi nella rottura
Creando interessi molto forti su questa rottura negli schieramenti politici
Riformismo e concertazione
Questa è la cultura politica della sinistra di governo prevalenti in Europa
E questo è e resta il punto non chiarito in Italia
So bene
Che ci sono altre culture riformiste c'è anche un riformismo di centro e c'è persino di destra che poi sarà essere forti come dimostra la recente storia inglese
Ma il riformismo Colaci concertazione la Demetrio e la democrazia economica sono patrimonio genetico dalla sinistra europea anche quando e poi gestito dal centro come avvenuto in Germania
Per questo insisto in questa fase politica
Dobbiamo ricercare tutte le opportunità
Insieme unitariamente ricercare tutte le opportunità per consolidare e per pesce la concertazione
Oggi e non domani dobbiamo arricchirla estenderla valorizza il centrosinistra questo centro sinistra
Devo avvertire la responsabilità di sottrarlo ai rischi della variabile politica
Mediante una legge di sostegno
La UIL chiede con forza il passaggio al riformismo della crescita
Una stagione politica il tempo residuo di questa legislatura in cui parlare di riforme non sia più considerata una minaccia per il lavoro
Sono certo capire del mio spirito di appartenenza
C'è ricorda voce alta che parla rappresenta un'organizzazione nata riformista quando il riformismo non mi va di moda
Ed anzi era considerato una forma di decadenza politiche intellettuali al limite del tradimento verso la classe lavoratrice
Mi ricorda una utile che da molto tempo assunto il riformismo laico e socialista il rigore economico il modello concertativo la partecipazione la democrazia economica
Quale connotati strategici gli obiettivi programmatici per esprimere al meglio la propria cultura sociale
La nostra scelta
La nostra strategia la nostra cultura sono quelle della responsabilità con la democrazia economica e della partecipazione ai destini delle imprese mediante il sistema duale
Il che vuol dire che il sindacato dovrà essere presente per nomina diretta solo dei consigli di indirizzo e vigilanza
Nei consigli d'amministrazione ci debbano andare i dipendenti azionisti
E quando ci saranno ci candideremo a rappresentarli se ci daranno il loro voto
Su alcuni di questi punti ci sono divergenze ma c'è anche un patrimonio unitario
Che potrà diventare azione politica vincenti in tempi ragionevoli Soro se avremo le condizioni dare per questi scopi
In sala questa sala ciò pezzi importanti di questa storia dalla UE e la presidenza di questa Assemblea e composta da riformisti dichiarati
Tutti noi abbiamo sperimentato direttamente cosa vuol dire in Italia passare dal di pormi Isma'alle riforme
Essere riformatori e non solo riformisti e una delle più difficile avventure politiche esistente nel nostro Paese
Scusate la citazione personale
Ma per dare un esempio Giuliano Amato forse si ricorda una parentesi del nostro passato politico e le difficoltà che abbiamo incontrato insieme quando abbiamo cercato di essere riformatori pure essendo circondati da riformisti
Pongo una domanda
Qualcuno pensa che esistano le condizioni
Per avviare una stagione di riforme per crescere mantenendo il rigore
Con una divisione di obiettivi tra governo sindacati imprese
Quando le nostre tre confederazioni hanno sostenuto che i processi di riforma si fanno con il consenso e che senza il consenso e la partecipazione convinta del mondo lavoro non si fanno riforme i benpensanti i conservatori i liberisti dalla domenica e quelli che hanno scoperto l'America leggendo Topolino hanno accusato il governo di mollezza nei nostri confronti e noi di prepotenza sociale verso il Paese
Mai vista tanta violenza verbale e mai registrata tanta presenza negli organi di informazione di commentatori ignoranti e spesso in malafede
Penso sia compito del Governo
Sicuramente voi dal sindacato
E spero anche dell'impresa
Compiere un'opera quasi pedagogica per spiegare che il consenso non è un attentato alle prerogative degli organi costituzionali
Che è il consenso e la premessa liberamente assunta nelle democrazie in cui non si governa
Con i decreti pretori
E che agirà a prescindere dal consenso obbliga il mondo del lavoro ed è un obbligo di legittima difesa
A chiudersi in se stesso ed a lottare contro atti e sarebbero considerate il simbolo di ostilità del Governo questo vale a maggior ragione quando si parla di temi come la previdenza su cui c'è un enorme sensibilità sociale interesse diffuso in tutto il mondo del lavoro
Guardate io non considero un peccato parlare delle soluzioni possibili per gli eventuali squilibri dalla spesa sociale
E non Consip che considero un elemento fisiologico avere idee sindacali riverse sulle future soluzioni o invece considerate considera un grave errore dal Governo aver parlato di tensione in vista della Finanziaria
Avere cioè introdotti nel tema dei conti pensionistici pur sapendo che tutto il sindacato era resta vincolata al patto di verifica del due mila uno
Grazie alla nostra iniziativa unitaria e solo per la nostra opposizione non è più all'ordine del giorno della finanziaria
E tuttavia gli effetti dannosi delle polemiche che ha generato si avvertono ancora
Allora allora
Allora per mi amo c'è a questo punto non dividiamoci su materie che non sono più all'ordine del giorno di domani
Abbiamo le condizioni
Ah perché il confronto tra di noi e noi con il governo si incentra sulle cose non solo possibile ma anche necessario urgenti
A cominciare dal lavoro
Il presidente consiglia poi rivendicazione corretti sul nome il posto di lavoro creati in Italia
è stata una buona notizia con un particolare interno molto meno buono
L'ottanta per cento di questo nuovo lavoro e localizzato al Centro-Nord
Cioè il massimo del lavoro dove c'è il minimo bisogno
E poiché questo
L'amore è quasi totalmente collegato alle norme di flessibilità varate con il nostro sostegno
Questi elementi fornisco una duplice dimostrazione
Che le norme sulla flessibilità già esistenti sono idonea a produrli sul risultati e che norme uguale in un sistema disuguale danneggiano i più deboli che stanno nel Mezzogiorno
Allora è bene essere chiari sulle disponibilità di ciascuno
La UIL non è disponibile per studiare nuove forme di flessibilità generali
Viceversa siamo pronti a discutere ogni ipotesi utile a convogliare facilitare incentivare la creazione d'impresa nel Mezzogiorno
Prima di tutto facendo finalmente decollare ciò che già deciso e parlo dei contratti dare dei patti territoriale
Poi disponibile a considerare le altre proposte se esistono meno l'improponibile libertà di licenziamento purché riguardi non solo il Mezzogiorno
Il presidente di Confindustria patto la proposta di sperimentare flessibilità in entrata per tre anni nel Mezzogiorno
Non conosca esattamente la proposta ma esprimono spesso il mio parere
Se riguarda solo il Mezzogiorno si è collegata al lavoro aggiuntivo e non sostitutivo
E soprattutto se questa flessibilità ha come punto centrale il negoziato sindacato imprecisi per ogni nuova attività produttiva e cioè collegata patti concrete verificabili allora noi della UIL siamo pronti a discutere
Se viceversa
Se viceversa fosse una specie di moratoria nella tutela dei diritti di chi lavora e di chi vuole lavorare
Facciamo finta di non aver sentito
Sia ben chiaro
Possiamo discutere sul valore del negoziato diretto dove non c'è la legge o viceversa non possiamo nemmeno avviato la discussione se la base fosse quella di cancellare l'uno e l'altro
Lo dico con tanta tranquillità ed amicizia
Spero che non si parli anche oggi visto che ho parlato di flessibilità per mezzogiorno
Delle flessibilità di Milano come simbolo di contraddizione rispetto alla esclusività contano per il Mezzogiorno
La UIL conosce l'accordo che soltanto una intesa quadro che prevede il rispetto dei contratti e delle ci se nei protocolli attuativi questo rispetto non ci dovesse essere non ci sarà più l'accordo che abbiamo sottoscritto
La questione per noi è chiara eterno ETI anche chiusa
Siamo peccatori negli accordi separati
Chiediamo anche questo capitolo siamo pronti a decidere formalmente per evitare a condizione e ci siano delle regole unitarie che impediscono sia il diritto di veto di un'organizzazione sia la eliminazione delle libertà di ciascuno dove manca l'accordo
Per noi
Fare noi
E spero per tutti anche questo è un problema archiviato
Pensiamo al lavoro comune
Su cui non dovrebbe esserci alcuna difficoltà insuperabile per esprimere una posizione unitaria
Mi riferisco alla trasparenza dei bilanci previdenziali e dalla metà separato non a separazione tra assistenza e previdenza
All'abolizione dei privilegi con l'unificazione delle regole nel sistema pensionistico e l'attuazione di una sola posizione vent'pensionistica per ogni cittadino
Partendo dal buon lavoro preparato dai capigruppi Mussi e Angius
All'accelerazione in pochi anni dell'incremento contributivo dal dodici al venti per cento per il lavoro su parasubordinato
Alla unificazione presso l'INPS dei controlli della certamente della concessione delle pensione d'invalidità
Ed infine a discutere tra di noi
Innanzitutto in via preventiva solo tra di noi
Dei possibili scenari di ordine economico e finanziario connessi alla verifica dei conti pensionistici programmata per il due mila uno
Alcuni di questi punti probabilmente saranno considerati all'interno della finanziaria altri ci riguarderanno comunque nell'immediato futuro
Per il prossimo confronto dovremo discutere anche perché per maturando
Credo che saremo perfettamente d'accordo su un punto
Il TFR maturando potrà essere trasferito dalle imprese al lavoro solo se a tassazione zero è solo per la previdenza integrativa
Ci sono poi
Ci sono poi i venti referendum di Pannella
Alcune di queste ci riguardano
Nel senso che veniamo indicati come obiettivo mentre nella realtà siamo solo uno schermo per occultare il vero bersaglio che sono i cittadini italiani in particolare i più deboli
Ed il mondo del lavoro
Io escludo che il governo possa subordinare i suoi destini a questi reperendo
E se lo facesse sarebbe un danno ed anche un errore
Proprio la violenza la prepotenza la riorganizzazione parlavi vince ad avere delle forze anti sociali
Deve indurre il governo a rafforzare e non indebolire il suo ruolo io sono innanzitutto curioso di conoscere il parere di costituzionalità
Su alcuni referendum a cominciare da quello se lo della sanità
Che dà diritto costituzionale per la tutela della salute diventerebbe un privilegio selezionato secondo il livello di benessere delle persone
Ma anche altri quesiti sono accompagnati da molti dubbi sulla loro gusto costituzionalità
Il sindacato deve decidere cosa fare
Ad un'offensiva sociale di tale portata e tale violenza noi crediamo si debba rispondere con il massimo di unità e il massimo di determinazione
Dovremo rispondere ma soprattutto dovranno rispondere lavoratore di cittadini direttamente ed in forma organizzata
Perché loro soprattutto a loro i loro diritti alla loro condizione sociale
Sono i bersagli degli eurodeputati Pannella e Bonino
Di alcuni autorevoli imprenditori e di politici di destra che stanno con loro
Le associazioni d'impresa al momento stanno defilati non si pronunciano non aderiscono e non critica
Tocca a loro decidere come sempre in autonomia
Mi sembra però difficile pensare che anche in futuro possano continuare a stare zitti
Ne credo si possa rispondere con un invito alla libertà di coscienza
I approfitto della presenza di Carlo Callieri per fare una precisa domanda per avere se è possibile una precisa risposta
Uno di quei siti e quello che punta la libertà di licenziamento prima dalla campagna referendaria quando al presidente di Confindustria Fossa è stato chiesto se per flessibilità non intendeva la libertà di licenziamento lo dispose no non è quello che ci interessa è che chiediamo
Ora non sarebbe un comportamento molto schietto nei nostri confronti non chiedere non parlare non rifiutare ed attendere una eventuale anche se assai improbabile omaggio reazionario
Io non sollecito un parere personale che penso di conoscere ma chiedo se esiste quello dico Confindustria che ci interessa molto
Evita altre critiche che potrei rivolgermi imprese con molto materiale di supporto faccio una constatazione ampiamente documentato
Per ciascun anno che trascorriamo in questo lungo difficile e controverso percorso di riforme di trasformazione c'è Confindustria che spiega che c'è sempre un'altra cosa tema
Capisco che bisogna contrattare ed ancora contrattare
Ma ho avute mantengo la sgradevole sensazione che la base industriale del nostro Paese si senta Sempre in credito verso gli altri a cominciare dal Governo per passare al sindacato
Dal novantadue anno di avvio del superamento la scala mobile i governi con il nostro sostegno con la nostra collaborazione hanno realizzato riforme in tutti i campi sempre per sostenere lo sviluppo dell'impresa
Nove modelli contrattuali nazionali e integrativi
Per riformare la previdenza
La preside da normativa le flessibilità salariale la riduzione dei contributi sanitari dell'IRAP per le imprese
Le normative speciale per il Sud la legge quattro otto otto vi sorse dall'impresa e lo sportello unico la semplificazione normativa all'inflazione programmata per salari e stipendi
Siamo entrati in Europa con il contributo determinante del lavoro
E con l'aggiunta dell'eurotassa
Ci sono risparmiati sessanta mila miliardi ricorso al debito pubblico per ogni anno ed il corso al danaro ascesa al livello più basso degli ultimi trent'anni
Abbiamo un'inflazione dell'uno e sette per cento anche se dobbiamo scendere
Un paese in Europa
E nel mondo che ha fatto così intanto in così poco tempo
Qualcuno conosce un sindacato tutto il mondo che si è assunto tante responsabilità che ha accettato tanti costi e che se sta nudo e concordato tante scelte
Rivolgo una domanda
Al governo ma anche all'impresa
Vogliamo cercare spazi nuovi di concertazione per crescere oppure dobbiamo metterci al netto dello sconto
Riparto al discorso iniziale dell'avvocato Agnelli che assicurano è diventato nel proprio per la UIL nel mio personale
Ha indicato alcune necessità che si dà il caso anche la UIL le indica da molto tempo esempio i costi della burocrazia
Un costo improprio per le imprese quantificato in oltre ventidue mila miliardi in ragione d'anno
Demolire quest'impianto burocratico può essere una priorità per la modernizzazione del Paese
Per rendere veramente liberi cittadini alle imprese
Riforme che non costano producono risparmi consistenti e rendono più civile il Paese
Ci sono dissensi cosa lo impedisce è possibile una grande azione unitaria
è vero che il Governo ha già compiuto passi in avanti con alcune riforme importanti allo sportello unico
Ma siamo ancora nella fase in cui una bicicletta trascina un autocarro con le ruote sgonfie
Ce l'ha detto al minimo sono veri e per me lo sono ogni anno sulle imprese e sul lavoro su ciascuno di noi grava una Finanziaria occulta e pesante che limita fortemente la nostra capacità competitiva
Ed è veramente strana che sulla previdenza intervengono Saccenti da tutto il mondo non solo l'Alitalia
E su questo mostro legislativo e burocratico
Sal colto e non soltanto autorevoli lamentele
Altro capitolo le infrastrutture civile di servizio la produzione dei cittadini
Il sindacato italiano questo sindacato unitario ha dovuto fare una guerra di trincea metro per metro per strappare i finanziamenti per le infrastrutture soprattutto nel Mezzogiorno che denuncia dimenticanze storiche
Qual è la ragione per cui l'Italia e l'utilitaria è l'unico Paese al mondo Tino costruisce ponti
Perché forse l'unico Paese al mondo che non ha un piano almeno decennale per la programmazione delle infrastrutture
Parliamo del più importante capitolo del libro bianco di dolore
Per rilanciare il lavoro in Europa
Se il governo D'Alema vuole essere apprezzato per la sua capacità riformatrice
Queste sono le materie buone
Strategie di valore europeo che si possono definire programmare nella logica concertativa
Anche per dare risposta alle attese dei giovani del Mezzogiorno
Posso continuare sulla formazione sulla scuola sull'università e la ricerca che sono i veri parametri di riferimento al nostro futuro
Saranno infatti queste scelte e questi settori la vera discriminante che ci collocherà nelle zone alte o basse degli indici di ricchezza dei Paesi progrediti
Se questi sono i termini reale del problema
Mi faccio e pace a voce alta una domanda
Non sembra un po'grottesco
Essere costretto ad impegnarci BN al venti in guerre di religione
Perché se non si parla di pensioni sembra quasi che ci sia un'omissione di atti d'ufficio da parte del governo in carica
Quando parlo
Mondo del lavoro stressato non uso parole a caso
Forse preferiamo dimenticarlo
Ma stiamo mangiando ad anni alterni con una perenne spada di Damocle sulla testa del mondo del lavoro
Nel novantuno la fino alla scala mobile nel novantadue le pensioni contratti l'addizionale fiscale nel novantatré tregua previdenziale nel novantaquattro riforma contestata e poi conclusa al novantacinque
Nel novantasei tregua nel novantasette nove intervento nel novantotto tregua nel novantanove non riproducibili interne
Ancora una volta nel novantanove queste sono le priorità economiche e sociali e di crescita del Paese
Onestamente non credo
Che il governo si giochi l'onore o le possibilità di crescita di crescita economica se non attua la quarta riforma delle pensioni
I temi del confronto li decide il governo
Noi ci arriveremo all'ordine dei lavori esprimendo liberamente consensi e dissensi
Quanto indicato l'orizzonte di riferimento in cui vorrebbe collocarsi la UIL ed in cui secondo noi dovrebbe collocarsi riformismo moderno
Quello della crescita della ricchezza e del lavoro del rigore della civiltà del consenso del gradualismo
Il riformismo del sapere del progetto e della speranza
Un progetto per il nuovo secolo che dovrebbe fare sognare anche il sindacato
Una prospettiva di sviluppo economico e civile capace di bilanciare la durezza dei problemi di ogni giorno
Abbiamo letto proposi vede di progetto per i prossimi cinque cento giorni del governo
Ci interessa molto perché si parla di azione politica finalizzato alla crescita dal progresso sociale
Ha fatto bene D'Alema sollecitano l'impresa da vere coraggio e di investire lui da Presidente del Consiglio noi possiamo essere più chiari
Se i profitti
Dirottano dagli investimenti ed accrescono i beni di famiglia sarà inevitabile ricordare del primo componente la famiglia generale e proprio il lavoro
D'Alema
Sollecito il sindacato esprimere più coraggio per sostenere riforme sviluppo
Non mi risulta ci manca il coraggio certamente non ci manca l'impegno né per le riforme e meno ancora per lo sviluppo
In ogni caso se questi sono i temi il presidente consiglio può essere certo che il sindacato non si tirerà indietro
è però necessario che non si tiri indietro il governo
Di fronte alle sue dirette
E immediate responsabilità
La politica la politica fiscale
In linea di massima va bene
E deve essere rafforzata su questo percorso
La politica da ritardare paria va molto meno bene
E poi mettere in crisi tutto l'impianto la politica dei
Se il signore delle tariffe e il cartello petrolifero rispondono solo alla loro autonoma legge del mercato
Faranno lo stesso i prezzi e poi seguiranno i salari
Ed insieme a loro si muoverà l'inflazione
Insomma dal novantadue ad oggi abbiamo scherzato
Noi segnalando i pericoli e cerchiamo di evitare le loro conseguenze
Ci sono delle soglie di guardia che non possano essere superate e la responsabilità decisionale sono del Governo e del Parlamento
Sono arrivato alle conclusioni ho riepilogato l'essenziale come vedete senza un ordine prestabilito
E non ho detto tante i corsi di cui si potrebbe parlare perché fanno parte del nostro lavoro quotidiano
Ero anche tentato di concluderà l'approvazione con un appello all'unità o quanto meno a ricordare un tema che non si può archiviare in via definitiva
Non lo faccio
Perché non vorrei che mi si rispondesse disunita siamo tutti d'accordo si prenderebbero per pazzi che hanno recitato a soggetto
Invece non c'è alcuna recita
Sappiamo tutti per conoscenza diretta che dissensi sono reale profondi ma sappiamo anche che sotto la superficie c'è ancora quella parola
E prima o poi né vi parleremo insieme
Concludo quindi con una riflessione a voce alta
All'assemblea nazionale della
Va detta ne riceve confermo non non mediante non sapendo in meno fa la UIL gioca le partite con i suoi programmi e la nostra storia dimostra che non giochiamo male
Se poi una partita giocata sulle idee quello e non so terreno preferito
Ma queste per domani e dopodomani
Oggi dobbiamo fermarci alle cose che ci uniscono
Questo è l'unico modo per essere forti con il governo
E con la nostra agguerrita controparte queste l'unica condizione per essere capiti e sostenuti dal mondo del lavoro e non solo dalle rispettive tifoserie
A costo di apparire troppo silenziose quasi tre missili siamo rimasti fuori dalle palle
Perché non ci rassegniamo l'idea che le divergenze manifestatesi siano destinate a restare tali nel tempo
Ai compagni ai cari compagni e cari amici della CGIL della CISL e faccio una proposta
Per niente oggi l'orologio sulle tante cose che ci uniscono
E prima di arrivare alle fasi delle cose che ci possano dividere discutiamo un allungo e innanzitutto tra di noi
Il nostro passato
Il nostro passato ci dice che possibile il presente politiche sociale ci dice che assolutamente necessario tra l'altro sarebbe anche piacevole dare una grossa delusione ai tanti che ormai si attrezzano a lucrare sulla divisione del sindacato
Credo proprio che sia arrivato il momento di dare una delusione a tante persone
E oggi possiamo cominciare a dimostrarlo se proprio vogliamo siringa
Io ringrazio Pietro della precisa puntuale ricca di contenuti relazione ricca di provocazioni ci sono riflessioni e spunti per tutti gli interlocutori sono domande precise ad alcuni di questi interlocutori che sono al tavolo con noi e al primo a cui diamo la parola volentieri cadavere siano esondazioni sia la risposta del possibile il presidente il vicepresidente della Confindustria dottor Carlo Callieri a cui diamo volentieri la parola
Mi piace
Aggiungere un aggettivo se posso ma credo mi sarà consentito al carattere di questa l'Assemblea
L'incidente partecipare oltre che unitaria cosa che sicuramente di vostro interesse anche la caratteristica di essere attenta nel senso che è una delle poche manifestazioni in campo sindacale che istituzionalmente aperta la voce di controparte
E questo è una bellissima cosa ogni volta che siamo venuti qui abbiamo ottenuto attenzione a dispetto e questo è un grande esempio di quella esigenza di ricerca di equilibrio di compostezza e di razionalità che Pietro Larizza
Ha invocato in un momento di grande concitazione
In una situazione in cui la concitazione sicuramente non gioca
E io credo che debba essere rimarcato come i momenti e importanti per il Paese quali e quelli che stiamo attraversando nella fase del dopo euro
Non serva concitazione non serva alzare i toni serva molta ragionevolezza per affrontare in grossi problemi che ancora abbiamo di fronte
Perché dice Larizza
Perché ben prese continuano a chiedere le imprese continua a chiedere non sono mai appagate
Eppure in questo nostro Paese si son fatti progressi importanti quale altro Paese ha fatto progressi come i nostri innanzitutto occorre misurare da dove siamo partiti
Qui son presenti molti dei protagonisti del grande cambiamento italiano che è partito tardi
è partito sull'orlo del baratro questa è una delle grandi pessime caratteristiche di questo Paese
Riesce a trovare la forza per dare il colpo di reni e salvarsi quando è sull'orlo del baratro occorrerebbe avere la capacità di non arrivare sull'orlo del baratro e muoversi prima
E alla capacità di mobilitarsi sui grandi obiettivi quando raggiunge questi obiettivi la spinta si spegne e il processo di modernizzazione del nostro Paese
Credo sia il ritardo nel processo di modernizzazione come le grandissime cause della perdita di competitività che le imprese italiane hanno lamentato delle valutazioni che ha fatto l'avvocato Agnelli a Cernobbio che credo non si possono non condividere la di aspetti di fondo della mancata modernizzazione del Paese sono tutti pesi gravi sulla competitività e tra questi aspetti i problemi di risorse dal bilancio finalmente migliore equilibrio nel rapporto tra Investimenti estesa perché è ancora un problema fortissimo
E il nostro Paese investe poco non solo quello che investe riesce difficilmente a portarlo ad attuazione a completamento ancora una volta problemi di modernizzazione come sempre
Ma io vorrei evitare di fare discorsi di carattere generale vorrei entrare invece nel merito di alcune questioni che stanno avvelenando il il clima di rapporti a me sembra in modo del tutto assolutamente ingiustificata
Ogni tanto Larizza con con ironia sarcasmo e un po'di cattiveria dice che noi usiamo il problema pensioni come una clava
Oppure il problema flessibilità come un tema d'assalto a mano armata
Io credo che su questi temi che sono i temi presenti nel del dibattito politico-sindacale
Che troveranno
Le soluzioni mi auguro più appropriate dei tempi nei tempi necessari io credo che debba esser fatta qualche chiarezza
E rifiuto qualsiasi strumentalizzazione su questi temi in particolare sul tema della flessibilità in particolare sul tema delle proposte fatte da Giorgio Fossa Crotone sabato
Che non sono assolutamente e chi volesse dirlo lo dice
Lasciatemelo dire in malafede perché o non le ha lette oppure le strumentalizza proposte di sospensione dei diritti fondamentali dei lavoratori o di conquista del lavoro in alcun modo
Solo tre proposte molto semplici e molto specifiche che passano attraverso accordo legge perché e l'una e l'altra
Sono necessarie su queste materie riguardano il contratto a termine per cui si chiede per il Mezzogiorno e per tre anni di poter avere libertà di causale
E non specificità di causarne
Per tre anni
Il lavoro interinale per cui si chiede coerentemente con il dibattito attorno che ha accompagnato l'introduzione di questo strumento che nasce con l'accordo di luglio e si realizza poi con una legge lungamente osteggiata
La possibilità di aprirsi alle basse qualifiche voi sapete che nel Mezzogiorno il lavoro interinale non sta a te che è vivo
Mentre sta sviluppandosi con forza nel centro nord e perché perché evidentemente c'è scarsa disponibilità di risorse professionali qualificate
E mentre sarebbe molto utile portarlo sul terreno alle basse qualifiche con un sistema di garanzie di trasparenza che si è visto funzionare tranquillamente su cui non c'è ragione di abuso
Il terzo problema la flessibilità d'orario della di lavoro del part-time
Il part-time come sapete a una gabbia orari rigida che non è modificabile se non attraverso accordi sindacali
Immaginate che cosa significhi lavorazione Corradi part-time per il singolo soggetto se ci fosse se c'è accordo tra l'esigenza delle persone l'esigenza delle imprese che bisogno c'è di un accordo sindacale se c'è contrasto tra le esigenze della persona ed esigenza dell'impresa
Io credo che le esigenze del presa in questo caso come e spessissimo avviene in termini di orario o in termini di sede produttiva le esigenze d'impresa certe
Condizioni date debba prevalere questi sono i i cosiddetti attentati ai diritti fondamentali ora chiunque parli
Su temi di questo tipo di attentati e diritti fondamentali dimostra due cose a non capisce niente B non ha letto oppure si capisce e ha letto fa della strumentalizzazione questo tipo di strumentalizzazione non giova la pacatezza non giova al mantenimento di un clima sereno orientato alla ricerca di soluzioni perché chiunque neghi che il problema dell'occupazione in questo Paese ha trovato beneficia presso l'utilizzo di strumenti di di flessibilità nega il vero dice il falso gli strumenti di flessibilità hanno dato benefici questi benefici possono essere incrementati e possono trovare un testo che il terreno di prova efficace proprio nel Mezzogiorno
Dove esiste un eccesso di offerta di lavoro e una
Carenza di lavoro di occasioni e di opportunità di lavoro
L'altro tema su cui c'è discussione dibattito e ogni tanto posizioni che vanno oltre le righe e qui si capisce
Di più perché sono in effetti gioco esigenze di prospettiva esigenze di stabilità esigenze di certezza per la fase finale della vita di ciascuno
E gioco quindi una serie di valori di principi molto importanti perché il tema lasciate negli album accomunare pensioni e TFR
Lasciatemele accomunare perché pensioni e TFR sono andati di conserva estero evidenti ragioni essendo TF
La base sulla quale meglio si può sviluppare il sistema di previdenza integrativa essendo il TFR nell'origine
Una forma di risparmio obbligato che aveva finalità insieme e di ammortizzatore sociale e di surrogato previdenziale
E su questo come sapete ci sono fatti passi avanti gli ultimi contratti di lavoro del volgono
Il quaranta per cento del TFR maturando a previdenza integrativa su questo voglio dire non c'è questione non c'è contrapposizione c'è soltanto una questione di come dire principio se si son sempre respinte le politiche dei due tempi sui diversi fronti non si vede perché gli imprenditori dovrebbero accettare una politica dei due tempi consentendo
Al legislatore di operare sul Tfr che tra l'altro è anche
Importante materia contrattuale in anticipo rispetto agli ulteriori passi di riforma previdenziale che verrebbero agevolati dall'intervento sul TFR noi per cortesia vorremmo vedere svilupparsi svolgersi le due cose insieme perché non ha senso l'intervento sull'una se non c'è in parallelo l'intervento sull'altra le cose sì leggano
E non c'è nessuna opposizione come ben sanno
I segretari generali delle confederazioni da parte nostra a un'ipotesi di rivoluzione l'intero TFR maturando a fondi pensione integrativi gliel'abbia detto due anni fa quando con il presidente Prodi si cercano di affrontare questi problemi e poi si rinuncio affronta questi problemi noi già in allora hanno messo la nostra disponibilità a discutere di questa materia sul tavolo la previdenza
Dopodiché vorrei dire ancora una volta i termini non terroristici ma molto pacati e sommessi perché a mio giudizio a nostro giudizio è necessario intervenire sui temi delle pensioni insite nella previdenza in modo
Se possibile conclusivo perché è vero hanno ragione
I segretari generali ha ragione del sindacato a dire che non è molto civile rimettere in discussione ogni due anni il problema si è rimesso indiscusso io durante il problema in parte perché si è voluto andare a rate
Questo per cercare di addolcire in qualche modo i colpi perché i di subirla e in parte perché sono state compiute anche alcune deviazioni sulla strada delle riforme ricorderò per tutti che almeno per quel che ci riguarda noi preferiamo largamente proseguire sulla strada del miglioramento dalla riforma Amato non passando al sistema contributivo il sistema contributivo l'abbiam detto attraverso l'illusione della capitalizzazione perché è puramente illusoria il sistema di lana ripartizione
Ognuno a obbligo oggi di contribuire alla solidarietà e alla speranza domani di utilizzare la solidarietà da parte da parte di chi dovrà sostenerlo e quindi insiste solidaristico mutualistico che conta allora con la capitalizzazione non c'è niente a che fare ripeto
Al di là del sistema contributivo noi preferiamo largamente il ceppo dalla riforma Amato sulla quale come alcuni completamenti si andava molto più rapidamente all'equilibrio ad una soluzione di equità rispetto al contributivo stesso
Comunque è inutile piangere sul latte versato il contributivo all'inviato
Vorrei che tutti fossero consapevoli e noi come classe dirigente non solo imprenditori che loro classe dirigente sindacale dicesse ai lavoratori ogni giorno che la pressione si basa non su un diritto in funzione dei contributi versati si basa su un'aspettativa di solidarietà dalle generazioni future così come oggi e che pensione
Ottiene la sua pensione la sua rendita pensionistica per solidarietà per chi lavora
E che questo è il meccanismo fondamentale e che il diritto è una illusione non c'è un capitale versato che garantisca garantisca la rendita pensionistica
Conduce mancano
Prego USA seguite seguite ragionamento non c'è una garanzia di nessun tipo rispetto a ciò che ciascuno in pensione a c'è soltanto il passaggio attraverso la solidarietà di un sistema a ripartizione continua ad essere così
La seconda la seconda cosa quindi noi preferiamo largamente un'accelerazione della riforma Amato si è andato su questo sistema questo sistema ha una caratteristica
Di andare in equilibrio cioè pareggiare l'aliquota contributiva
Con la spesa quindi le entrate sua aliquota contributiva con la spesa del due mila tre
Fino al due mila trenta è in squilibrio
Questo lo si sapeva allora non si sa oggi le differenze del sapere allora sapere oggi sono sull'entità della gonna che peraltro in funzione proiezioni demografiche
Era largamente vendibile anche allora senza bisogno di essere statistici raffinati
E e in funzione delle ipotesi di crescita del PIL di crescita dell'occupazione di decrescita della popolazione erano altrettanto visibili allora come sono intraday di di di oggi qui non c'è bisogno di fare i conti alla ragioniera fare i conti attraverso sofisticati modelli di simulazione
Sono valutazioni che attraverso il buonsenso chiunque è in grado di capire
Il problema è che in allora con la riforma Dini l'Europa era ancora lontana
Il processo di creazione di moneta unica il processo di integrazione dell'economia era ancora una variabile su cui i tempi non si conoscevano
Non si era preparati
Su quella strada e allora si ritenne di poter operare con una certa con una certa elasticità definendo poi uno al momento di verifica
Distanti
Ci troviamo nella condizione di essere in piena integrazione europea ci troviamo nella condizione di essere in regime e di moneta unica di Banca centrale ci troviamo nella condizione in cui il nostro debito cioè che il trenta per cento del debito europeo
Quando la nostra economia pesa per il quindici sull'economia europea
è un debito rilevantissimo
Esposto al rischio del vento dei tassi di interesse esposto a rischio delle crisi finanziarie
Su cui
I nostri partner ci dicono per cortesia ridurre perché una parte del suo debito lo sopporto io
Una delle diciamo così testimonianza di volontà di riduzione
E deve consistere anche nell'allineamento del nostro sistema pensionistico a standard
Simili a quelli di altri Paesi e comunque siccome il sistema non è in equilibrio accelerare il recupero di equilibrio
Come si può far questo lo sapete meglio di me si può
Si può si può per favore
Senza grandi attentati passare al contributivo per tutti e lavorare sulle pensioni di anzianità non per ucciderle ma per creare un'equità fondamentale
Ma non si capisce perché e chi va a in pensione a cinquantacinque cinquantasette cinquantotto anni debba lucrare sull'aspettativa di vita
Più alta rispetto a chi dea sessantaquattro sessantacinque e quindi debba costare di più alla collettività
Cioè a chi paga i contributi rispetto agli atti
Perché ha cominciato ha cominciato a lavorare prima si dice perché ha cominciato a lavorare prima Cesare Pavese diceva lavorare stanca
Ma chi lavora più tardi che però entrata nel mercato del lavoro più tardi probabilmente ha studiato probabilmente si è affannato probabilmente ha lavorato
Invero non credo che non abbia fatto nulla quindi al di là delle condizioni di chi
Fa lavori disagiati usuranti che una categoria si non si vede per quale ragione egli unire bassa S. portati in un modo gli altri dell'altro si vuol lasciare libertà di andare in pensione prima
E si deve di proporzionale la rendita pensionistica all'attesa di vita media se si vuole fare una prova una una operazione di equità altrimenti si deve conservare un privilegio atti a certe caratteristiche perché c'era prima
E questo mi sembra francamente non accettabile
Vorrei ricordare ancora uno dei temi su cui
C'è dibattito rischia di essere ragione di scontro obiettivamente e non gradirei non vorrei che lo fosse il disegno di legge sulle rappresentanze sindacali unitarie che sta procedendo il Parlamento il disegno di legge sulle rappresentanze sindacali unitarie è un gravissimo strappo all'accordo Di Natale
L'accordo di Natale conferma livelli di contrattazione del sistema di rappresentanza e questo è noto
Perché se ne è discusso lungamente a quel tavolo si voleva muovere verso nuovi livelli di contrattazione ci abbiamo rinunciato abbiamo confermato sistema di contrattazione sistema di rappresentanza dell'accordo di luglio
Bene il disegno di legge perché sta impestata in parte approvata alla Camera butta tutto per aria butta tutto per aria e questo francamente non è per noi inaccettabile se qualcuno vuol conoscere più analiticamente le motivazioni per cui butta per aria tutto dedico molto semplicemente
Istituisce un doppio canale di rappresentanza il sistema dell'accordo di luglio istituisce un sistema di rappresentanza mista non doppio canale è cosa ben diversa e l'abbia voluto così per evidenti chiare serie ragioni seconda cosa passare alla rappresentanza sindacale unitaria territoriale per le piccole imprese con i meccanismi previsti dalla legge è salvo l'ipotesi di accordo sindacale che però poi può essere se non c'è supplito dal ministro con decreto significa istituire un livello di rappresentanza obbligatorio ciò che non avviene per le aziende oltre i quindici dipendenti le aziende oltre quindici dipendenti
Il sindacato ci arriva se se lo merita se è capace di guadagnarsi spazio utilizzando gli strumenti di garanzia
Al di sotto delle quindici dei dei quindici dipendenti il sindacato arriverebbe come dire per diritto divino con un rappresentante territoriale e con ore permessi e con una evidente disparità di condizioni tra l'azienda sopra i quindici l'azienda sotto i quindici e in più con l'istituzione a quel punto attraverso la rappresentanza territoriale del livello territoriale di contrattazione mi sembra veramente
Il meglio della vita
Chi l'ha fatta la pensata proprio bene
Come buttare per aria l'accordo di luglio i livelli contrattuali il sistema di concertazione e credo però che di eccessi di furbizia qualche volta si rischia di morire
Se questi sono coltelli come dire di attualità io credo che si debba poi riflettere su un tema di fondo perché Larizza sollevato
Tutto tutti i nostri miglioramenti per così dire di strumenti passano attraverso la legge passano attraverso le leggi perché nulla si fa in questo Paese senza leggi
E poi è inutile lamentarsi se tutto passando attraverso le leggi tutto passa poi ancora attraverso provvedimenti amministrativi e attraverso
Una incapacità cronica della pubblica amministrazione ma alcuni difetti genetici genetici del sistema pubblica amministrazione di tradurre poi le leggi infatti concreti cioè e in provvedimenti in azioni e che vadano incontro all'interesse generale e alle esigenze del cittadino questo nostro Paese a un grave problema
Il nostro in parte anche altri Paesi europei di equilibrio tra libertà e leggi
E di orientamento di fondo dello Stato dell'amministrazione pubblica e dei diversi livelli di governo
Interne il rapporto con il cittadino
Un sindacato come il vostro a più volte sollevato il problema
Della centralità dei cittadini dei cento della centralità delle persone in nel sistema dello Stato lo Stato al servizio dei cittadini
Ma come è pensabile che il servizio nei confronti dei cittadini sia attraverso mare di leggi e di regolamenti che essendo come dire comportamenti astratti
Riescono a incidere se va bene sull'arte in generale ritardi questioni e non certamente in termini di favore per l'esigenza di ciascuno un riequilibrio in questo Paese tra la libertà e la legge io credo che sia fondamentale per consentire modernizzazione sviluppo capacità di stare nel mercato globale di creare benessere occupazione e di
Contribuire a gestire gli equilibri grazie
Ringraziamo
Dal ieri anche perché sempre con lui lo ascoltiamo volentieri sapendo che è una controparte abile incontrati vista molte volte anche duro
Del resto fa la sua parte se ne approfitta dell'eventuali tentennamenti e debolezze approfondendo la diversità stanno voi mantenere i nervi saldi continuare a discutere dei problemi di oggi e certamente quando affronteremo i problemi all'ordine del giorno che lui ha evidenziato il suo intervento sicuramente ci auguriamo ritroveremo quella unità del boom del lavoro nella unità del sindacato di saper dare le adeguate puntuale risposta anche sui temi che lui ha toccato
Ringraziamo ancora Camolese intervento diamo ora la parola Sergio D'Antoni segretario generale della CISL
Io ringrazio la UIL ringrazio Pietro per
Questa occasione che cita
Ormai annualmente
Di serio confronto
Di dibattito
Aperti spassionato
Fuori da ritualità
Capace quindi di concentrarsi
Sulle grandi questioni aperte nel nostro paese
In particolare sulla questione decisiva dello sviluppo e del lavoro
Cercherò di ascoltare le sue raccomandazioni
A Pietro mi lega una profonda serie amicizia
Difficile non ascoltarlo
Neanche difficile non dire come la si pensa sempre e comunque
Io penso che le cose che diceva Pietro
Rispetto al compito che noi in questi anni abbiamo assolto in questo Paese siano giustissime
Che noi ci siamo assunti responsabilità importanti significative
Chi abbiamo cercato attraverso via nuove e diverse
Di vero cambiamento
De La sette delle relazioni sindacali
La partecipazione dei lavoratori alle scelte fondamentali del Paese
Dell'assunzione di responsabilità per raggiungere grandi obiettivi che questo Paese aveva e cui nessuno credeva
La conquista del gruppo di testa la moneta unica
Il protagonismo all'interno la costruzione di una nuova Europa
La capacità di portare avanti un rapporto diverso dal passato di Risanamento di equità di capacità forti
Mettendo al meglio
Le caratteristiche di questo nostro Paese dei lavoratori e delle lavoratrici dell'insieme di uno sforzo complessivo che tutti che tutti i cittadini hanno fatto
Questa partita non è chiusa
Il cambiamento è sempre con noi
Il cambiamento non si ferma
Il cambiamento è una caratteristica di questa stagione
Guai a noi se pensassimo che tutto abbiamo risolto e che proprio per questa ragione oggi possiamo stare tranquilli voi a noi
Se non ci rendessimo conto che dentro questo schema
Si chiedono a noi nuove responsabilità noi capacità nuove priorità
E io penso che il contributo che qui ha dato Pietro sia in linea
Con questa evoluzione sulla democrazia economica sul bilancio la concertazione sulle questioni aperte dello sviluppo e dell'equità
Siamo in una fase nella quale competere dobbiamo ma la vera discriminante dalla competizione la sua equità
Se si compete distribuendo equamente la ricchezza del sapere il potere noi potremo avere un Paese migliore capace quindi di affrontare le sfide ma anche di distribuire appunto la ricchezza del sapere il potere adeguatamente purtroppo le forze in campo l'ispirazione di fondo spesso perde di vista questa condizione perde di vista che le questioni aperte si risolvono se c'è sempre vita perde di vista se non trova una linea coerente perché la ricchezza sia via via distribuita a tutti il sapere entra in tutti le teste il potere sia alla portata di tutti purtroppo quello che avviene invece spinge al contrario
Spinge per finalizzare la ricchezza pochissime il sapere in poche menti il potere in pochi centri decisionali e su questo che noi dobbiamo avere la forza la capacità e anche l'insieme di una serie di proposte nuove che siano in grado di spostare in avanti questo meccanismo
E che riguarda l'insieme di questo Paese che invece ha una tendenza formidabile a parlare sempre di cambiamento ma dei cambiamenti degli altri
Fa sembra grande fatica a parlare ciascuno dei propri cambiamenti l'esempio più clamoroso sono le pensioni
Cioè ognuno che parla di cambiare le pensioni pensa sembra che sta parlando alla pensione di un altro ma anche la sua e ogni volta
Che ogni volta
Che ogni volta che scopre che c'è un problema per la sua dice io che al centro per favore lo deve schiavi
Cioè non noi abbiamo imparato in questi anni che non funziona più
O le cose riguardano l'insieme di un Paese o non si va avanti su questo terreno
E quando abbiamo affrontato sfide reali come abbattere l'inflazione
Come risanare la finanza pubblica come rilanciare lo sviluppo ci siamo assunti la responsabilità perché eravamo convinti che questa era l'unica vera strada per ottenere i risultati possibili non è stato facile
Ci siamo confrontati con le persone in maniera adeguata abbiamo portato argomenti forza rapporti perché questo avvenisse
Ecco perché oggi siamo quindi abbiamo le carte in regola per puntare più avanti
Per determinare un vero controllo che tenga
Le grandi questioni sotto osservazione l'inflazione che devo ulteriormente calare la capacità di mettere su questo un rapporto di vera competizione che ponga il Paese a riprendere un serio sviluppo
Qui si fa fatica grande fatica Totti sono bravissimi a parlare di mercato trovate uno che non parla di mercato il problema è che poi questo mercato deve funzionare perché se non funziona è un mercato a senso unico che la gente rifiuta quello che avviene sulla benzina è clamoroso non ora che il petrolio aumenta di allora giustificato l'aumento alla benzina ma dieci mesi fa quando il petrolio diminuiva
E non diminuiva il prezzo alla benzina guasto allo scandalo lo scandalo è che quando verrà divennero è diminuito e siccome non è diminuito oggi l'incremento non avviene su una cosa che è diminuita avviene su una cosa che la rimasta alla stessa altezza equity oggi Noventa inaccettabile
Il ministro Amato ha chiesto una verifica europea
Io sono contento Giuliano che ci sia questa verifica europea io e che era qualcosa di più
Io chiedo che anche il prezzo la benzina non ritorni al passato
Ma sia sottoposto al monitoraggio e al controllo dell'autorità per l'Energia
Che ha tutti gli strumenti per poter verificare quello che avviene e per poterci dire finalmente qual è il rapporto perché se no continua a parlare del mercato e alla fine e solo cartello si mette alla corda fanno quello che vogliono
E quindi è un mercato che non funziona in questo senso siccome poi tutto questo deriva la cosa che ci riguardano
Perché la dinamica salariale perché l'insieme dei prezzi e delle tariffe perché quel comportamento che ha ispirato noi stessi
Che siamo stati protagonisti in questi anni di questi passaggi noi non possiamo consentire a nessuno che questa politica né si sa venga messa in crisi per comportamenti dei pochi e per rami Chimenti di questi stessi pochi questa questione
E in questo senso io penso che ci vuole coerenza rapporti e in questo senso io credo che l'impegno vero di tutti dal governo per impresse del sindacato deve essere oggi concentrato sulla questione autentica di questo Paese
Perché quello che è successo nel positivo pestato un avanzamento forte di questa capacità di risanamento di protagonismo il reale esistenza di un Paese oggi credibile
Ma purtroppo questo non si accompagna con uno sviluppo adeguato equilibrato del nostro Paese purtroppo questa situazione ha determinato una incredibile e continua costante differenza tra le aree del Paese un'incredibile costanza costante e il notevole discriminazione allungamento alle istanze
Determinazione di un percorso che francamente inaccettabile
Il problema che abbiamo davanti a un problema incredibile lungo lungo secolare ma oggi più che mai
Fortissimo noi abbiamo una parte del Paese che si sviluppa che è sempre più forte e che non può più svilupparsi perché non ha un disoccupato
E abbiamo una parte del Paese che a me sta condannata con milioni dei disoccupati questa è la vera questione del Paese per questa lasciamo poco perché in questo Paese
Si investe pochissimo Aldo perché non ci sono i disoccupati
E si investe pochissimo al soldo perché si dice non ci sono le condizioni per affrontare gli investimenti come dovrebbero il risultato è un Paese che non cresce e le aziende vanno investire all'estero
E siccome vanno nessuno glielo può impedire e siccome c'è un rapporto di convenienza il problema vero perché avviene
Perché noi perdiamo dieci quindici mila miliardi l'anno di investimenti che potrebbero restare in Italia invece vanno fuori avviene perché secondo me non c'è fino in fondo una presa di coscienza una politica capace di affrontare questo tema siccome noi non possiamo condannare nel condanna i nostri giovani del nuove generazioni ad un percorso già conosciuto dai loro padri dai loro norme di andare a trovare il lavoro dove c'è noi dobbiamo attenere a una cosa rivoluzionari in questo Paese rivoluzionaria che non si spostino innovatori ma che si spostino le impresse ad investire dopo estrarre i lavoratori
Questa cosa come dire siccome non non la si fa con decreto la Silvana isolandosi la si fa con le con colle giuste
Politiche in grado di ottenerla e allora affrontiamo queste polizze
Allora entriamo in questo concentriamoci questi affrontiamo perché questo non avviene
Qual è la ragione che oggi impedisce questo questa specie di collo di bottiglia a non aprirsi qui qui io penso io sono convinto che ci sono solo tre strade
E questa tra strada vanno battute con forza con determinazione e con capacità di fare non una questione meridionale nuova di fare una questione nazionale nuova perché il rischio per questo Paese
E che se non cresce al Nord perché non ha disoccupati e se non cresce al Sud perché ne ho troppi e quindi non riesce ad attrarre gli investimenti
E il Paese intero che cresce poco hai voglia di Spagna ma che a me interessa dalla Spagna che alla metà del Credito Italiano il dice perse diciassette per cento della disoccupazione
Io voglio Brescia che al tre per cento adesso occupazione io voglio che a Bari diventa ancora Brescia nulla diventa dalla Spagna questa è una sfida di un Paese serio che c'era quindi e le regole sono uguali le condizioni sono uguali come si fa a differenziale come si fa affrontiamola affrontiamo questo una bella mattinata si può decidere che chi va a investire nel Mezzogiorno
è una cosa talmente assurda
Per quale ragione le domandavo può fare
E l'italiano
L'Irlanda lo può fare dice la Commissione europea perché è un Paese e quindi lo può fare perché fa una politica per tutti
L'Italia non lo può fare perché se lo fa solo per alcune regioni queste misure sarebbero le sino alla concorrenza
Io trovo questa interpretazione assurda
Ignominiosa condanne al Mezzogiorno alle sue condizioni non sfonda su un terreno che è l'unico su cui dovremmo sfondare e vero c'è questa interpretazione io dico il governo italiano
I sindacati italiani l'insieme delle forze politiche italiane l'insieme delle imprese italiane deve poter sostenere in Europa che questa fiscalità di vantaggio è un vantaggio per tutto il Paese per tutta l'Europa ed era vincere questa battaglia
E se non lo farò che a Monti commissario alla concorrenza
E Prodi presidente della Commissione europea è quando lo farà più
E quando
Ma c'è questa battaglia in questo momento si sente qualcuno che ne parla c'è un dibattito nel Paese manco per idea
Manco per sogno perché bisogna dire cose scomode
Alla parte del Paese bisogna dire cosa scontate a chi appunto deve subire poi queste conseguenze io penso che su questo terreno sia indispensabile invece impegnarsi
Su questo terreno si è indispensabile portare avanti una vera nuova politica in grado di attivare gli investimenti e insieme a queste la questione la flessibilità la questione che il PPE proposto siccome a posto secondo me in maniera inequivoca
E di una chiarezza infinita anche rispetto all'attuale dibattito io non ho bisogno di ripetere quanto lui ha detto sulle flessibilità insomma perfettamente d'accordo con Larizza non so se questo aumenta le polemiche non aumenta ma il sindacato sono d'accordo con lui se ne diminuisce meglio ancora cioè non c'è problema
Perché perché da quel punto di vista le cose che lei ha detto in risposta la produco alla proposta di di Comindustria mi sta bene vorrei più chiarezza da parte del governo perché è un'esigenza questa non si può andare avanti così la mattina il presidente dice che è finita l'epoca del posto fisso il pomeriggio il ministro lavoro dice che non si può caliente mettetevi d'accordo
Cioè non si può continuare non è possibile o c'è o non c'è questa cosa se c'è affrontiamola seriamente adattiamo alle regole facciamo in modo che l'occupazione sia centrale in questo Paese portiamo il lavoro dove ci sono i disoccupati e facciamolo in maniera trasparente davanti a tutti Donno come avviene in questa fase in cui tutto avviene nascosto sommerso in questa fase il lavoro nero e al Sud e frutto del fatto che le imprese pagano meno i lavoratori e il lavoro nero e al nord per il fatto che le imprese pagano più i lavoratori e il risultato finale
E che abbiamo una montagna di lavoro nero per ragioni opposte e non affrontiamo le questioni in trasparenza in assetto serio con grande rapporto con tutti i lavoratori ma chiaramente l'ha detto Pietro Quintilio per favore se no poi dice che sono l'ha detto lui
Quindi
E lui non ha problemi cui lui e la moglie di Cesare quindi non c'è problema cioè quindi non non è il disco Alò non è il disco L'Aquila questo il re del quiz ci siamo terza questione terza questione nella struttura
Io penso lo dico qui al ministro ma non è un problema solo del ministro un problema complessivo io penso che questa storia non può continuare
Io penso che quando un Paese invece le strutture per l'intero ed è in deficit soprattutto in quest'aria come siamo nell'area meridionale
Ha bisogno di una capacità oggi si usa tanto di task force cioè di una capacità di intervento spavento
Io vedo due sale sedi perché inutile fare ogni volta venendo alla procedura risponde la goccia che è una cosa avvilente dico solo che così o Ciriaco Lazio alcuna svolta Totti o così non può continuare
I due esempi sono uno nei giornali di oggi però corto Veba
Voi lo sapete che noi ci impegniamo nel mille novecentonovantasei
Nell'accordo con l'allora governo Prodi per fare in modo che gli ha rapporti di Bari di Catania di Cagliari avessero duecento miliardi di stanziamento ciascuno per adeguare le proprie strutture alla competizione che negli aeroporti si determinano ad oggi di quelle somme non è stata spesa una lira ad oggi apprendiamo che forse fra tre mesi davvero l'avvio della questione e la lo porto di Bari è tollerabile questo io penso che non sia più tollerare
Di fronte a una sfilata la competizione dei tempi io penso che qui quando ci sono questioni che riguardano le varie amministrazioni il Comune la ragione va ci vuole la capacità conferenza di servizio di un giorno si mettono dotata una tavola e decidono e se ora non vuole decidere un altro ad avere il potere di sostituirlo nella decisione non possiamo aspettare anni anni
Altro esempio la cattedrale di Noto
Voi sapete che la cattedrale di Noto a un certo punto tre anni fa è caduta
Da quel giorno è successo un fenomeno incredibile sono aumentati i turisti che vanno hanno delle due l'una
Cadendo hanno appreso che la cattedrale sistema
Perché prima non lo sapeva probabilmente oppure l'altra
Dice prima che cade tutto è meglio andarci così e vediamo
Il risultato è che dopo tre anni dopo tre anni finalmente si fa la gara
Finalmente un'azienda ma Wenger per fare i lavori a ripristinare le condizioni alla cattedrale arriva un ricorso al TAR il tardava sospensiva sei sì va bene gennaio e febbraio avremo qualche notizia su quando riprendono i lavori io dico un Paese serio
Non può
Assistere a tutto questo e restare ad indicare su altro io dico che è un Paese serio ha il diritto il dovere di intervenire di trovare le soluzioni che risolvano queste questioni e qui mi fermo e perché se no l'elenco sarebbe come dire noioso per voi e incredibile è frustrante
Questi due esempi danno l'idea su come se riuscissimo sulla fiscalità di vantaggio sulla flessibilità seria così come qui è stata descritta estese sulle infrastrutture avessi una task force questa cosa possiamo ottenere risultati immediati invertirà la tendenza avere più investimenti darò l'equilibrio fondamentale a questo Paese
Secondo me si può bisogna farlo bisogna insistere il Mezzogiorno oggi Englaro il Mezzogiorno ha avviato una fase nuova vera esce dalla logica passato l'assistenza del clientelismo vuole entrare una logica nuova
Per entrare in questa logica nuova deve avere su queste tre questioni una risposta immediata e il lavoro bisogna darlo subito se no il rischio delle torna l'assistenza clientelismo o peggio a forme di devianza è un rischio che notiamo ogni giorno e quindi oggi diamo come paese una vera capacità di svolta su questi argomenti o il rischio che poi registriamo
Non c'è meraviglia il risultato una mancata capacità di intervento su misura di questa natura ed è per questo che io credo il nostro sindacato noi in questi anni abbiamo fatto una battaglia che aveva queste caratteristiche senza rifiutarsi
La responsabilità senza rifiutarsi
Di fare il proprio compito
Ci siamo comportati sul fisco come nessun altro al mondo nessun altro abbiamo accertato una linea sul testo che è una linea secondo me veramente di un grande sindacato di responsabilità ci vanno pure la demagogia se voi notate
Ci vanno pure un referendum assumeva degli dei radicali verrà
La la cancellazione dal sostituto d'imposta fanno i libertari con la demagogia più vieta nei confronti dei lavoratori perché stanno che su questo terreno com'è stato indagato tanto criticato e in grado di stabilire una linea di coerenza la linea ricorrenza quale questa strana situato cosa che dice che se tu abbassi la pressione fiscale ti possono mancava delle risorse basta abbassare la spesa e il problema si risolve
Che in questa strana teoria che circola orale per la spesa e consiste in Italia in tre questioni scuola sanità pensioni
Noi
Noi le tasse si dei me ne sto a tutti c'è una strana concezione noi portiamo la croce e loro canta
E non hanno capito una cosa semplicissima che otto decantiamo e tutti portiamo la croce o nessuno canta nessuna porta la croce mancante è una specie nei
E allora se tutti lo abbiamo cantare tutti dobbiamo portare la croce c'è un indiretto
Più evasione recuperiamo meno tasse pagheremo la parola d'ordine pagare meno pagare tutti perché così
Avremo più equità e che equilibrio se sapremo i dati dal ministro alle Finanze perché non era fatto raccorda Natale in cui c'è scritto questo
Ora si dà il caso che finalmente finalmente qualche amico Prodi evasione fiscale di c'è anche qualcuno dice consiste il ministro alle Finanze si guarda bene dal dircelo
Cioè lo tiene speriamo abbiamo dopo lo dice perché però dice i dati ancora vedremo l'esatto utili vedremo perché perché se lo dice ce ne deve restituire
Cioè non non c'è niente da fare cioè come è scritto nell'accordo
Sembra mente abbiamo svoltato finalmente in questa condizione bisogna che ci sia la capacità di essere coerenti con le cose che abbiamo detto
Sulle famiglie su il sul lavoro sulla questione un abbassamento dalla pressione fiscale se questo è vero
Allora la questione la spesa non c'entra
La questione alla spesa riguardo un rapporto un equilibrio un'efficienza di questo spesso la questione la Spesal riguardo alla nostra responsabilità a partire dalle pensioni
Noi abbiamo fatto tre riforme
Qualcuno dice mezze riforme
Allora è una riforma e mezza così siamo d'accordo
Cioè quindi siamo in grado di difendere le nostre ragioni
E siamo convinti che questo sistema era in quelli siamo pronti a qualsiasi confronto siccome la prima questione prima di parlare di nuove possibilità di intervento e mettersi d'accordo se e c'è o non c'è nuotano Bobba se siamo in equilibrio mettiamoci d'accordo se non veri e poi possiamo discutere
Allora facciamo un confronto serio sui numeri
Per quel che mi riguarda sei entriamo nel merito scopriremo che a mio giudizio può essere che mi sbagli le cose non stanno in quel modo
Perché questi calcoli bisogna stabilire come si fanno con quale aumento al prodotto interno lordo
Con quale livelli occupazionali
Con quale perché è un sistema basato sulla solidarietà tra le generazioni
Con quale rapporto tra questo e l'insieme dalla crescita del rapporto deve dalla lotta all'evasione contributiva cioè tutte cose apertissima facciamo un confronto serio sui numeri ci accorgeremmo se esiste o non esiste
E se non esiste per favore
Lo dico a Callieri che qui si esercitate in maniera cioè per favore evitiamo di fare scandalismo inutile cioè per cortesia cioè non è che perché su questa storia vittima priva di chi non va prima
è bello diciamo la verità queste servito a risolvere uno dei problemi enormi alla situazione italiana cioè nessuna questo otturazione industriali perché abbiamo fermato insieme accordi né prepensionamento perché cinquecento mila persone cioè quindi per favore almeno evitiamo di fare lo scandalo tra di noi come dire c'è un modo per evitare l'uscita prima che le aziende sane tengano
Ma se fanno il turnover sola pensione anzianità eccome se può fare e poi si dicevano ma se non l'avessimo lo faremo sì ma va là spiega quel lavoratore che se invece non avesse né quello né quello seduto e in mezzo alla strada c'è qualche problema cono
Però io dico ne siamo responsabili
Se c'è c'è se non c'è mi dispiace la riforma l'abbiamo fatta il Fondo monetario sarà scontento vedremo la commedia Commissione europea avrà qualche problema probabilmente se si occupasse anche dagli altri con intensità di cui si occupa del noi
Se curasse i problemi alla Germania alla Francia così come lo fa come a noi ho scoperto che anche l'Inghilterra emessa maluccio e anche dopo la cura la Thatcher ma non lo dice nessuno interna in Germania non riescono a fare quello che noi facemmo nel novantadue noi che siamo il sindacato dei pensionati e che difendiamo solo i pensionati
Abbiamo fatto una cosa che in Germania che sono invece moderne non riescono a fare
Abbiamo agganciato l'equazione all'inflazione programmatica cioè con una criterio di vero equilibrio tra lavoro e pensione perché si era ora coristi e pensionati si agganciano insieme all'inflazione programmata
In Germania ancora c'è il doppio aggancio c'è l'inflazione programmata che la dinamica salariale non riescono ad uscirne
Siccome noi siamo il sindacato dei pensionati sarebbe il caso che si consulta solo col nome di qualche indicazione gliela possiamo
Cioè o no e così eviteremo questa specie di tutti questi grandi predicatori
Ecco perché su questo io penso che sia giusto come dire a dire le cose come una presenza e se è una proposta sbagliata per affrontare questa vicenda l'estensione del sistema contributivo a tutti e sembra sbagliata chiunque la faccia essenziale decidemmo nel novantacinque novantasette che era sbagliata nel novantanove resta sbaglia io chiedo scusa Pietro se lo dico V cioè ma superò perché non si senta ma l'errore è lo striscione non è che cambia
Rimane un grande errore
Aprire un versante di questa natura con una proposta che io ritengo non sia adeguata e dei va per l'insieme dei lavoratori italiani del punto
E siccome noi dobbiamo invece andare avanti io penso che sia opportuno avere una linea tale da garantire che chiunque se ne inventi
Di volta in volta secondo le circostanze qualcosa di incredibile di nuovo sappia sappia che c'è qualcuno è in grado di dare risposte un poco più efficienti e più garantite su questo TFR ma che è materia dalle parti ma si può assistere al fatto che due Consiglieri non sta bene i perché venisse dicono che non c'entrano presidente dice che non c'è due consiglieri
La mattina si alzano e dei guardata la novità mettiamo un poco il TFR in busta paga risolveremmo tanti problemi
Che entra cioè più tasse
Che entrate contributive più contributi
E qualche lira arresta i lavoratori che grande scoperta
E da quarant'anni che ne discutiamo
E da quarant'anni abbiamo ritenuto che era una errore mette il TFR in busta paga
Perché facciano aumentare la pressione fiscale la pressione contributiva e non dava nessun contributo vero all'allargamento agli investimenti al lavoro allora l'unica via percorribile è la trasformazione di uguale
Venti è ferma da maturare in pensione integrativa perché questa è la strada giusta degli accordi
Perché queste invenzioni
A che servono ausiliare io penso che sarebbe meglio che va dalla conclusione che sarebbe meglio invece avere una una certezza
Una forza una capacità autentica di dire le cose soprattutto su questi terreni che riguardano milioni di persone di rare parole chiare certe la cosa di cui soffriamo più di tutti è questo sentimento complessivo di apatia l'incertezza sul futuro di mancanza di una prospettiva si fa un'operazione che è un'operazione sbagliata
Per consumare bisogna avere fiducia nel futuro gli Stati Uniti in questo momento crescono tanto perché la gente consuma s'indebita in Italia da un po'di tempo la gente preoccupatissima su quello che gli avverrà
Perché ogni giorno che raccontano una ogni giorno gli dicono cose terribili e anche le cose buone e trasformarle in cose negative in Italia se campa di più se garbate più c'è questa bella notizia è arrivata questa bella notizia se campa di più le donne ottantatré anni egli opera settantotto
Siamo il Paese al mondo che campa di più non si capisce perché però è così cioè il clima non si sa Lanzetta il clima le cose per facile fare una battuta vediamo che come si campa tanto è la sanità non funziona è se funzionasse la Madonna mia cioè che sale allora file questa cosa questa cosa questa casa che è positiva cioè come dire che è positiva e forte no no no già mai no perché se no c'è una cosa buona no no allora come fare avremo troppo anziani come insalatone saranno le cose cioè tutti preoccupati sì certo
Io dico che gli anziani come dicono i giovani possono trovare il loro equilibrio se si campa di più e possono trovare la loro prospettiva se gli si dà una prospettiva positiva di fiducia se non gli si dice continuamente che il figlio sta peggio dal padre e l'unica speranza che a questo figlio per a stare meglio l'unica vera star peggio suo padre che è una visione asfittica terribile Della questione che che tu hai davanti trent'anni fa quaranta anni fa cioè quando eravamo giovani noi l'altro ieri e quindi ci si diceva
Studia lavora impegna rivedrà mai come cambia Rai vedrà io vengo da una terra siciliana in cui le questioni era veramente dura
Ed era durissimo eppure non c'era giorno non c'era luogo scuola parrocchia dovunque circolo dovunque andava in cui non ti dicevano guarda che ti devi impegnare tanto guarda che de se vuoi avere un futuro studia il lavora Bernabei che cambierà i stai meglio avrai una prospettiva la Marotta perché non glielo diciamo oggi che li dobbiamo dire esattamente il contrario perché poi così diciamo che il mondo cambia ma solo a danno
Ma come il mondo cambia cresce
E fa più ricchezza la può distribuire allora bisogna cambiare allora bisogna cambiare aspetto il sindacato a questa grande possibilità mettere in pista una grande rapporto di fiducia anche né scontento anche aspramente se ci sono la differenza la gente avere saperne
Perché questa è la garanzia di avere un sindacato vivo forte in grado però di offrire a tutti una prospettiva di crescita di fiducia e di lavoro noi possiamo intraprendere portare questo Paese in questa direzione non ce lo deve
Come dire non ce lo deve dire nessuno è in questa possibilità se con serietà impegno discutendo discutendo discutendo possiamo fare avanzare una prospettiva di sviluppo di lavoro del milione di persone che guardano a noi con grande fiducia e grande interesse grazie
Grazie a D'Antoni
Volendo continuare a discutere cone quella franchezza e con quella necessaria comprensione dei problemi e con un grado di attenzione fino adesso seguito con la Mapei da sulla strada più cattiva alle mie spalle a Piacenza ove non il Nubo venisse dal fatto che voi parlavate in sala
E in base Djedovic dietro che danno fastidio di buon manciata quindi adesso vediamo come riequilibrare il messaggio diamo la parola Cofferati segretario generale della CGIL
Io credo che ogni occasione di discussione sia importante non debba mai essere
Né sottovalutata né svilita
Queste oramai diventata tradizionalmente un'occasione
Un appuntamento quasi
Quasi storico della discussione tra le organizzazioni confederali taglia
Pietro ci ha invitato alla franchezza la pacatezza
Credo abbia ragione
è giusto che vengano esplicitate opinioni valutazioni che poi
Si cerchi
Come sempre abbiamo fatto la sintesi unitaria anche tra opinioni diverse
Per questa ragione
Vi chiedo scusa anticipatamente esce dedicherò
Qualsiasi tentativo di dare un minimo di organicità alle cose che vi dico
E nel tempo che mi è stato indicato
Provo
A sottolineare alcuni aspetti del
Interessante introduzione di Pietro
Credo anch'io come lui che non abbiano di fronte noi come Paese ognuno per la parte che rappresenta
Le organizzazioni sindacali governo
Le forze politiche sia quelle che il governo che quelli che stanno loro all'opposizione
Quando ragioniamo del futuro
Abbiamo una priorità che c'è stata consegnata dai lunghi decenni che abbiamo alle spalle questa priorità
Sintetizzabile
Nell'esigenza di completare un lungo processo di risanamento che si è avviato in anni lontani e che ancora non è concluso
Avendo noi il peso e il vincolo di un debito che ci fa diverso da altri Paesi europei
è stato un processo lungo faticoso che ha conosciuto contributi importanti dei pensionati dei lavoratori dipendenti
Delle loro organizzazioni di rappresentanza
Molte cose sono alle nostre spalle abbiamo rinunciato quelli che potevano essere miglioramenti a volte
Facili da indicare
Perché sapevamo non esistere le condizioni oggettive per realizzare
Abbiamo dato per questo
Un contributo all'ingresso del paese in Europa ma vorrei dire ancor di più al risanamento del Paese che altre categorie sociali non sono state in grado con la stessa coerenza di mettere in campo
è importante entrare in Europa ma paradossalmente se anche non ci fosse stato mastri
Noi dovevamo in ogni caso contribuire a un risanamento che rendeva competitivo il sistema economico italiano
Come il ministro del Tesoro ricorda forse meglio di tutti noi
Nella seconda metà del mille novecentonovantadue
Dopo un accordo sindacale particolarmente sofferto questo Paese edito il tracollo finanziario
Anche ricorrendo ad una scelta dolorosa come fu quella della svalutazione della nostra moneta
Essere nel gruppo di testa che opera importante ma se anche non ci fosse stato Maastricht gran parte delle cose che abbiamo fatto ha contribuito a fare in questi anni sarebbero state necessarie
Bisogna avere consapevolezza del lungo percorso che abbiam fatto ma anche dell'esigenza di contemperare le politiche che ci sollecitano con il permanere
Un elemento di difficoltà qual è il debito che ritagli ancora
E chiedere per questo a maggior ragione a chi governa di considerare la crescita e lo sviluppo come il terreno fondamentale della sua iniziativa
Senza crescita e senza sviluppo non soltanto non avremo a disposizione la quota di lavoro che ci serve a partire dal Mezzogiorno ma gli effetti di quel debito si riverbera ebbero in maniera negativa soprattutto sulla parte più debole del Paese
E gli interessi che noi rappresentiamo verrebbero messi seriamente in difficoltà allora sviluppo in primo luogo sviluppo per
Creare le condizioni per completare il risanamento e per creare le condizioni pari tempo per avere una risposta positiva quello che resta il problema fondamentale per tantissime famiglie
E per tantissimi ragazzi quello di una certezza nel loro futuro che sia basata sul lavoro e sulla realizzazione che deriva da un impiego da un'occupazione
Crescita necessaria e un modello per competere nel mercato globale che sia coerente con la crescita che si rivendica ma io aggiungo anche rispettoso di esigenze importanti per i più deboli
Non è astrazione discutere di qual è il modello competitivo che un paese scende
Una parte consistente della nostra economia del sistema delle imprese negli anni passati
Ha tratto vantaggi dalla svalutazione ed alla flessibilità dei cambi quei vantaggi sono stati tradotti anche in occupazione non sono stati semplicemente vantaggi per le imprese
In molte parti del Paese andato vantaggi anche a noi
Quella strada è preclusa per sempre una volta entrati in Europa
Ed è indispensabile che il sistema dell'impresa si orienti verso una competizione che ha al suo centro ha come fondamento quella della qualità di quel che si produce di come lo si produce
Io credo che alla qualità debba essere sempre aggiunto
Un'idea di lavoro che permette la realizzazione delle persone partendo dal rispetto dei loro diritti fondamentali
Io non mi rassegnerò mai
Ad accettare come unico approdo possibile quello che sento ripetere ancora in queste ore con una qualche insistenza un lavoro purché sia lo considero sbagliato soprattutto per organizzazioni sindacali
Che hanno sempre fatto del valore sociale del lavoro uno dei loro terreni fondamentali iniziative
La qualità è un problema per l'economia italiana ed è un problema ancor più delicato ma risolutivo per il Mezzogiorno
Io credo che sia stato giusto l'allarme è stato più volte ricordato qui anche da Pietro lanciato dall'avvocato Agnelli qualche giorno fa a Cernobbio che il sistema italiano rischi di perdere capacità competitive fuor di dubbio
Occorre però verificare se abbiamo la stessa idea la stessa opinione sul come recuperare questa capacità competitiva e fare di questo recupero il fondamento per il lavoro e l'occupazione
Dicevo che la qualità importante in assoluto ma ancor di più per il Mezzogiorno
Noi non possiamo dire alle ragazze e ragazzi meridionali che il loro futuro è legato ad un'attività precaria mal pagata e senza diritti come qualcuno
Sembra voler sollecitare quando appunto pone in campo l'idea che è meglio
Un impiego qualsiasi piuttosto che la disoccupazione detta così è una straordinaria banalità
Noi dobbiamo impegnarci perché anche
L'attività futura che si creerà nel Mezzogiorno d'Italia sia sempre legata alla qualità peraltro se si vuole che questi territori siano in grado di competere adeguatamente in un mercato sempre più difficile
Come quello globale se non vogliamo che si accentui questa divisione tra il nord e il sud l'insistenza sulla qualità nel Mezzogiorno fin dall'inizio è indispensabile
Io credo che questo debba essere il centro del nostro confronto con il Governo a partire da quello che riprenderà nelle prossime ore sui temi della finanziaria due cose chiediamo al governo
Da un lato di applicare coerentemente integralmente quanto convenuto con noi nel Patto di Natale perché lì ci sono elementi di trasformazione importante se attuati del sistema economiche taglia
A partire dal come si può creare occupazione nel Mezzogiorno per arrivare a come si dà un'idea di valore al lavoro
Utilizzando gli strumenti che abbiamo predisposto insieme a partire dalla riforma della scuola dalla formazione come base per il futuro di qualsiasi persona
Che vive in questo Paese che vuole ambire ad avere un lavoro com'è nel suo diritto fino al carattere degli interventi che si possono realizzare nel Mezzogiorno per far sì che i territori meridionali siano attrattivi i nuovi investimenti esattamente come quelli del Nord
Io penso che per questo la flessibilità sia uno strumento utile non credo che sia l'elemento fondamentale
Sul quale concentrare l'attenzione oggi per le realtà meridionali per delle ragioni che vorrei dirvi brevemente
Io credo che la priorità sia nella disposizione di risorse materiali nella semplificazione dei processi amministrativi e nella qualità delle infrastrutture
C'è da chiedersi per quale ragione alcune aree meridionali che sono state adottate in questi mesi di strumenti forti di flessibilità non siano ancora in grado di attrarre gli investimenti necessari
Io credo che debba essere confermato non voglia indurre sospetti dei dubbi
La pratica della programmazione territoriale che insieme abbiamo individuato i patti territoriali e contratti dare i contratti Daria servono a indicare quali sono le realtà meridionali nelle quali concentrare i vantaggi fiscali contributivi e quelli contrattuali con forme di flessibilità negoziate come insieme abbiamo scritto
E se però gli investimenti tardano a venire una qualche ragione ci deve pure essere io credo che queste regioni siano in sostanza due
Da un lato l'atteggiamento molto pigro rinunciatario di una parte del sistema delle imprese italiane
E dall'altra il fatto che le diseconomie esterne non sono state ancora adeguatamente affrontate e abbattute
Io credo che fin quando il livello dell'infrastrutturazione di molti territori meridionali resterà quello di oggi difficilmente si potranno avere lì non soltanto quote consistenti di Investimenti ma anche un salto nella vita civile
Perché quando mancano infrastrutture di base è del tutto evidente che forse non si hanno le condizioni per investire ma si vive anche male
E c'è un problema visibile che riguarda le persone
Allora bisogna a partire dei confronti che avremo nei prossimi giorni io credo
Affrontare con determinazione tutte quelle parti dell'accordo sottoscritto ancora non attuate e della legge finanziaria che posti molare sostenere attraverso investimenti aggiuntivi che abbiano il tratto dalla qualità
Questa mutazione possibile oggi possibile perché
Abbiamo di fronte dei mesi a mio parere sensibilmente diversi rispetto a quelli più recenti il mille novecentonovantotto da parte del novantanove sono stati mesi nei quali la crescita economica è stata più contenuta rispetto al passato
Per le ragioni che conoscete le difficoltà finanziarie di Paesi lontani del mercato globale hanno creato difficoltà anche l'economia europea e a quelle italiana quando gli interscambi sono liberi e hanno il peso la dimensione che sappiamo è inevitabile che ciò accada
La seconda metà del mille novecentonovantanove essi prefigura qualche elemento di novità positiva anche per il due mila
Le cose stanno andando a questo punto meglio del passato si tratta di cogliere questa occasione
Accelerando gli interventi che erano stati previsti e puntando ad una testa uno sviluppo più consistente di quello che forse era stato addirittura prefigurato nel Documento di programmazione economiche finanziarie
Questo io considero dovrebbe essere il centro del confronto della discussione tra di noi
E il governo nelle prossime settimane
Tutto ciò ovviamente le politiche strutturali di crescita economica quelle che sono state indicate comunemente come priorità per il Mezzogiorno
Sono accompagnate anche dagli elementi di novità che abbiamo introdotto nel mercato del lavoro
Ci sono alcuni dati confortanti che nessuno per la verità
Affronta con lo spirito polemico di un tempo
Io considero ad esempio mille duecentottantaquattro mila posizioni di lavoro nuove che l'Istat dice e se si create nel corso dei mesi passati un elemento di novità da non sottovalutare
Che smentisce anche alcune teorie
Ricorderete come alcuni economisti
Sostengono a lungo che senza una crescita superava il tre per cento non ci sarebbero stati nuovi posti di lavoro
L'effetto combinato congiunto di politiche flessibili ed interventi mirati anche a stimolare la regolarizzazione di alcune attività lavorative ha smentito quella tesi
Io non credo che quelle centottantaquattro mila posti siano tutti i posti fissi
Penso che una parte di quel lavoro sia un lavoro intermittente
Credo anche che una parte di quel lavoro sia lavoro preesistente lavoro sommerso che sia regolarizzato
E però l'elemento di novità che mi preme sottolineare è che anche con una crescita più contenuta di quello che avevamo sperato e auspicato si possano avere risultati di qualche consiste e penso che occorra riflettere seriamente intorno a questo aspetto
La polemica di questi giorni intorno al posto fisso
Io credo che
Non non non debba essere simili caricata di intenzioni sotto se mai ce ne sono strumentali netti valutazioni eccessive e naturale che nel futuro di un'economia come la nostra e di un Paese come il nostro
La parte di attività legata a condizioni transitorie
Quelli che vengono chiamati con un termine
Efficace ma non bellissimo lavori atipici sono destinati a crescere
La mobilità dovrebbe essere considerata addirittura un fenomeno fisiologico un elemento positivo che consente a tante persone di fare esperienze diverso
Qual è il problema che quando queste persone viene negata la possibilità di scegliere
E di conseguenza di decidere come arricchirsi professionalmente anche passando da un'attività all'altra la mobilità acquista il significato negativo della migrazione costretta quella che ha penalizzato intere generazioni del Mezzogiorno
Noi oggi siamo in questa condizione
Dobbiamo considerare un'articolazione del mondo dei lavori come un elemento di potenziale ricchezze vantaggio anche delle persone bisogna registrare
Con realismo che non siamo in questa condizione ed operare perché questa condizione si determina
Allora parliamo serenamente di tutto quello che ruota intorno ad un'idea di mobilità da lavoro a lavoro
E a forme di flessibilità che possono sostenere le politiche strutturali le politiche economiche per lo sviluppo perché soltanto da una crescita dell'economia nascono le risorse per fare investimenti per aver occupazione
Invita Carlo Callieri anche lui alla pacatezza
Io credo che le cose che sono state dette
Nella discussione di questi giorni ha proposto dei temi dalla flessibilità meritino un minimo di attenzione
Consentitemi
Per questo
Una qualche precisione
Le parole pesa
Soprattutto sul piano della comunicazione e della determinazione di sensazioni e reazione
Se il presidente di Confindustria
Parla a Crotone di sospensione delle leggi
Se ripete questo termine in un'intervista come quella oggi pubblicata dalla Stampa di Torino induce l'idea di rivendicare mano libera nell'attivare o nel far cessare rapporti di lavoro io trovo questa
Un errore
Peraltro dovremmo insieme evitare sempre di introdurre anche la sua la sensazione che si vogliono mettere in discussione quelli che solo per le persone che lavorano
Difese non solo naturali ma indispensabile quelle che riguardano i diritti fondamentali che riguardano il riconoscimento della loro dignità di lavoratrici o di lavoratori
Per questo bisogna evitare credo introdurre nel mercato del lavoro ipotesi di doppio mercato
Dove ci sono condizioni per quelli che oggi lavorano e condizioni radicalmente diverse per quelli che verranno magari deciso chi oggi in grado di esercitare
Una pratica contrattuale perché questo apre
Una differenza drammatica tra le vecchie e le nuove generazioni
Quando ci sono problemi vanno affrontati con lo spirito di chi esercitando solidarietà di vuole risolvere allo stesso modo per quelli che ci sono o per quelli che verranno è troppo semplice
Parla di flessibilità pensando sempre a quelli che non ci sono e che per questa ragione non hanno nemmeno la possibilità di dir la loro su quello che decidiamo noi oggi per il loro futuro
Se ci sono difficoltà vanno affrontate serenamente discutendo con tutti con il coraggio di dire la verità io vedo in troppe circostanze prefigurare doppi mercati che garantiscono gli attuali occupati e scaricano le diseconomie di sistema di azienda su coloro che non ci sono
Penso poi che alcuni temi debbano essere oggetto di confronto
Ma io sono molto sorpreso
Quando si prefigurano sospensione di leggi laddove invece le leggi hanno una funzione addirittura dovrebbero essere semmai integrate arricchite
Carlo che viene fatto qui degli esempi
Dice discutiamo di lavoro interinale oppure di part-time
Discutiamo ma ne stiamo già discutendo
Ci sono confronti aperti con il governo su questi temi che coinvolgono noi esattamente come coinvolgono l'impresa non so dire se un incontro sull'interinale previsto per oggi pomeriggio o per domani comunque ci sono delle discussioni iniziate nelle settimane passate
E che proseguiranno perché credo sia giusto cercare le soluzioni più adeguate sul piano della nuova strumentazione
Ma sono soluzioni che hanno bisogno di risultati contrattuali e di norme legislative perché non si gestiscono questi strumenti semplicemente attraverso i patti tra le parti allora non la sospensione o la cancellazione di una legge
Ma se mai l'arricchimento e l'ha resa più funzionale di una legge sono due messaggi radicalmente diverso
Io poi considero un'idea come quella che qui è stata prospettata con franchezza di togliere dai contratti a termine la causale
Una scelta dal non assecondare
Né al Nord né al Sud perché se si toglie la causale da una forma di rapporto di lavoro come quella è evidente che diventa sostitutiva di qualsiasi forma di rapporto a tempo indeterminato
E non serve più a introdurre
Una modalità flessibile ma ad alterare un mercato del lavoro già eccessivamente esposto dico sommessamente poiché questa somma di strumenti a me francamente col Mezzogiorno pare abbia poca attinenza
Di lavoro interinale il lavoro part-time sono strumenti tipici di un mercato saturo
Di un mercato ricco dove serve a vere alcune articolazioni che sono il frutto di un mutamento dei modelli organizzativi al Mezzogiorno serve altro
Al Mezzogiorno servono gli investimenti e le forme di flessibilità che sono pattuite contenute nei contratti d'area
E per le quali in verità risposte non vengo
Io credo sia importante discutere così
Avendo chiaro e definito fin dall'inizio quali sono le priorità per il Mezzogiorno io non credo che le priorità possono essere indicate
Nella somma di strumenti dei quali pure stiamo discutendo e che appunto si chiamano part-time con lavoro interinale
L'interinale dove dove non ci sono attività diffuse
Dove non esistono in prese dove non esistono imprese che hanno una struttura che consente attraverso i mutamenti di modello organizzativo di avere anche spazi diversi per persone che possono avere in funzione della loro professione l'esigenza di più rapporti di lavoro in un arco di tempo da
Io credo che questo sia un potenziale possibile
Errore
Distoglie l'attenzione da quelle che sono le priorità e il centro della discussione che dovremo fare io non sono pentito rispetto a quanto abbiamo firmato soltanto qualche mese fa prima di Natale
E credo si debba dare impulso a partire da Manfredonia per arrivare a Crotone e per completare tutti gli altri contratti d'area alla loro attivazione alla loro attuazione ci sono ritardi si ma allora affrontiamo i temi del ritardo
E non indichiamo diversivi tali diventerebbero oggettivamente oppure temi strumentali rispetto ai bisogni del Mezzogiorno
Io penso che questo tema
Del lavoro delle caratteristiche del rapporto di lavoro e dei diritti che sono insiti nel lavoro sia un grandissimo tema per organizzazioni confederali
Ho apprezzato molto le cose che Pietro detto qui a proposito di Milano
Io penso che il sindaco di Milano la Giunta di Milano vogliono produrre forzature
Verso le associazioni imprenditoriali e quelle di rappresentanza sociale che hanno come fondamento la modifica delle leggi nazionali e dei contratti nazionali di lavoro
Ne sono convinto
Ho apprezzato per questo quello che ha detto Pietro
Credo d'aver capito bene lui pensa esattamente come me che norme di legge o norme di contratto nazionale non debbono essere cambiato
Se i problemi di Milano si possono affrontare utilizzando gli strumenti oggi in atto combinando lì tra di loro a partire da una grande valorizzazione della professionalità indispensabile per dare prospettiva le fasce più deboli troverete la CGIL sempre d'accordo
Se invece ciò non è o ciò non sarà avrete il dispari re della mia organizzazione come abbiamo esplicitamente detto
Per questo considero importante l'affermazione che ha fatto qui Pietro relativa all'applicazione futura
Di quell'accordo anche per chi come noi non l'ha firmato vedremo sul campo quali sono le reali intenzioni del Comune di Milano io credo siano quelle poi con lo stesso spirito credo sia giusto affrontare il resto dei temi delicati restano di fronte a noi tra di noi e nel rapporto con il Governo
Io credo che lo Stato sociale ha bisogno di profonde trasformazioni come quelle che abbiamo avviato insieme
A partire da anni non lontani
Ma che comunque non sono
Nemmeno così vicini dall'annebbiano per cancellare le trasformazioni che abbiamo stimolato e sollecita molte delle cose che abbiamo pattuito con i governi precedenti sono diventate norme di legge in qualche caso sono disegni di legge in discussione in Parlamento
Sapete quante alta l'affezione ad esempio non solo delle ordinazioni dei pensionati ma anche nostra ad un tema come quello della riforma della legge sull'assistenza che è in discussione in Parlamento non è un'idea astratta quella non nasce dal nulla
è il frutto di tante iniziative e di un accordo sindacale come una parte delle politiche che riguardano la famiglia e soprattutto la famiglia povera con una parte delle politiche che riguardano il diritto allo studio la formazione due processi di conseguenza quello contrattuale quello legislativo di pari passo che hanno come obiettivo quello di cambiare il sistema delle protezioni
Il mondo che ci è stato consegnato quello al quale dobbiamo una risposta e mondo molto più articolato di quello delle generazioni precedenti
Io considero questi processi processi positivi
Che si viva più a lungo e che questo implichi qualche aggiustamento del sistema delle protezioni a partire dalle pensioni che si sia in una società nella quale pur in presenza di tante contraddizioni
Sono più articolate le condizioni le prospettive di tante persone
Lo stato sociale non può essere concepito come un blocco di norme di regole che rimane immutato nel tempo
I primi ad avere interessa che si riorganizzi e risponde ai bisogni nuovi siamo noi
Chi faceva il sindacalista qualche decennio fa non aveva il problema acuto degli anziani che vivono da soli come l'abbiamo noi oppure non aveva il problema dei bimbi che hanno bisogno di andare a scuola di essere
Bisogna per questo di essere orientate sorvegliate promosse e qualche volta quando la sperimentazione sul campo dimostra che non bastano anche corrette
Io spero che ci sia volontà da parte del governo ma lo dirà
Il ministro del tesoro di considerare questi temi con lo stesso spirito
E per questa ragione noi dovremo affrontare
E
Verificare in corso d'opera che gli accordi fatti in precedenza diventati norme di legge oppure disegni di legge in discussione arrivi la loro naturale compimento e che per quanto riguarda il resto sì
Faccia quel che sempre abbiamo preteso un controllo sistematico per determinare se le condizioni che avevamo immaginato sono giuste e saremo i primi ad esserne contenti oppure se servono delle novità e dei cambiamenti
Questo deve valere per tutti i temi dello Stato sociale compreso quello previdenziale
Io credo che poche volte
In Paesi dell'Europa ci si è trovati di fronte a delle ordinazioni sindacale che si sono assunte la responsabilità che abbiamo assunto da voi soltanto qualche anno fa io penso che la riforma del novantacinque sia la riforma del sistema previdenziale
Credo che sia indispensabile completarla credo che ad esempio dare consistenza alla previdenza complementare quando si parla di questo tema sia fondamentale soprattutto per i più giovani
Che se non messi in condizioni di avere anche quella protezione possono trovarsi tra qualche decennio esposti a rischio di avere una tutela troppo bassa
E che sia compito nostro affrontare oggi il tema utilizzando tutti gli strumenti a partire da una finalizzazione diversa dei trattamenti di fine rapporto che anche secondo me non devono essere mirati liberandoli dalle imprese e destinandoli ad altro fine i consumi bensì a irrobustire la previdenza complementare
Passando da un'adesione volontaria ad una soluzione che valga per tutti con la possibilità per il singolo di recedere da una protezione che però gli deve essere offerta contrattualmente
Senza cioè vincolare alcuno ma dando anche ai più deboli la possibilità di avere la stessa protezione e lo dobbiamo fare adesso in questi mesi prescindendo da quelli che potranno essere poi gli effetti delle verifiche successive
Poi io credo che esista da quella riforma
Permanga un problema ho detto secondo me che quel problema è in larga misura irrisolvibile con gli strumenti di cui oggi disponiamo come ovvio nessuno di noi può spicca su un rallentamento nella crescita anzi
Proprio per tutte le ragioni che ci uniscono e che riguardano il lavoro è auspicabile che la crescita si è più consistente ma non sarà sufficiente presumo a modificare delle condizioni che sono date da un andamento demografico che oramai sta alle nostre spalle
è così non è così io credo che un sindacato responsabile debba fare i conti con la realtà verifichiamo se il problema esiste io ne sono convinto pronto a ricredermi semi si dimostra l'opposto
Ma se il problema esiste e bisogna essere in grado di indicare per tempo
Qual è l'ipotesi di soluzione che si prospetta la più equa la più efficace
Guardate che tutte le volte che siamo arrivati prescelta nostra o perché indotti dai comportamenti degli altri a fare i conti con una realtà che si è trasformata in emergenza abbiamo sempre avuto danni
Perché a quel punto il nostro potere negoziale e oggettivamente più debole
Io credo che un sindacato debba comportarsi così non nascondersi la realtà se mai verificare in concreto qual è il carattere dalla realtà qual è la dimensione e dire prima come vuole affrontare e risolvere anche quando un'eventuale ipotesi sia un'ipotesi che mettendo in discussione delle aspettative può apparire non gradita per una parte del sistema di interessi che lui rappresenta
L'emergenza ci penalizzerebbe io spero ci sia voglia e interesse a procedere così
Un'opinione in merito
L'ho espressa pronto a confrontarmi con qualsiasi altro opinione avendo come obiettivo da parte mia soltanto quello di aver se possibile insieme
La messa in campo di un ipotesi che sia contemporaneamente efficace a risolvere il problema ed equa la più equa possibile l'equità astratta non esiste ci sono condizioni di diversità del sistema che rendono impraticabile la bella ma appunto astratta idea di un intervento che non scontenti nessuno
Se questo dovrà essere fatto quello che chiedo agli interlocutori di governo è di creare in ogni caso le condizioni perché anche gli interventi efficace ed è qui abbiano il consenso che serve non è utile per nessuno
Una bella riforma che non ha il consenso delle persone alle quali destinare il consenso non è parte scindibile da un'idea di riorganizzazione di un Paese
Di riforma dello stato sociale di aggiornamento e di resa più efficace
Delle protezioni che si offrono a dei cittadini
è importante per il sindacato io credo sia importante per tutti coloro che vogliono aspirare a governare un Paese e soprattutto governarlo a lungo
Da ultimo consentitemi una rapidissima
Considerazione
Sulle questioni dell'unità sindacale anche più apprezzato il garbo col quale Pietro a posto il tema io credo che un rapporto unitario tra le persone che lavorano che tra loro e le loro organizzazioni sia già di per sé un potere negoziale molto alto
Quando ci si presenta in ordine sparso di fronte al proprio interlocutore
Si è inevitabilmente più deboli
Si consente tra l'altro al proprio interlocutore di scegliere nel campo avverso non è mai cosa gradevole
Per questo bisogna fare tutti gli sforzi che servono per arrivare con uno orientamento comune non dobbiamo avere paura neanche delle differenze tra di noi
Io credo che le diversità di opinioni siano il sale della democrazia
Diffido di chi la pensa sempre allo stesso modo che non cambia mai idea
Diffido di chi è sempre d'accordo a prescindere io credo che diversità come quelle che ci sono debbano essere per questa ragione esplicitate con franchezza
Con l'intenzione di arrivare ad un punto conclusivo se possibile unitario
Io sono per dire un sì incondizionato all'ipotesi metodologica che ha prospettato qui Pietro
Quando tra di noi abbiamo opinioni diverse è giusto discutere
Verificare queste opinioni diverse
Se questi si compongono in una scelta unitaria
Saremo tutti più contenti te cosa fare quando ciò non è possibile per ragioni che legittimamente ogni organizzazione può mettere in campo
Stabilire una regola
Pietro dice sediamoci e decidiamo assieme quale questa regola io credo che sia indispensabile non solo giusto perché la democrazia che vive sul confronto delle idee non deve tradursi in mai in accordi separati
Io non credo che sia possibile
Io non credo che sia possibile né giusto esercitare da parte di chicchessia diritti di veto ma c'è un arco di tempo uno spazio tra il misurare delle opinioni diverse e arrivare ad un accordo separato
Io penso che occorra lavorare in questo spazio in questo arco di tempo fissiamo insieme chi eccome deve risolvere gli eventuali Visparelli tra le confederazioni così non avremo più nessuno che pensa se mai l'ha pensato in qualunque punto della struttura ampia delle nostre redazioni di esercitare condizionamenti sugli altri
Ma finalmente non avremo più nemmeno chi fa accordi separati magari senza essersi reso conto che esisteva un'altra strada per poterlo evitare
Grazie Iaco Farhati la parola ora al ministro del tesoro onorevole Giuliano Amato
Scusate
Sì prego
No io sono particolarmente grato a Pietro credo più degli altri che gli hanno espresso pure gratitudine per aver organizzato questa mattinata che vedete che comincia a dare qualche frutto
Si comincia col metodologico e poi si arriva alla sostanza perché se non ci si arrivasse metodologico dal solo serve a poco
E
Per gli sono particolarmente grato perché mi ritrovo davanti ad una platea largamente fatta dai miei compagni
La trovo inizialmente tiepidi in aula
Perché un'altra volta nella mia vita mi trovo nella condizione di dover dimostrare che io non sono nemico né del sindacato né della concertazione
Perché evidentemente in questo Paese mancano i parafulmini e ogni tanto se ne trova uno
Del mille novecentonovantadue questo tentativo fu fatto si cercò di farmi passare per quello che facevo per un nemico del mondo del lavoro e del sindacato
Nel mille novecentonovantanove vedo unanimemente i segretari delle confederazioni ricordare quello che allora fu fatto dal mio governo come il frutto di un lavoro comune come frutto di concertazione allora capite io sto invecchiando
Ormai si vive di più
Ormai si vive di più ed è un'antica tradizione italiana questo forse Sergio dato D'Antoni che va ricordato che si vive di più anche perché il sistema sanitario non funziona molto bene
Cioè se voi insomma c'è un grande storico dell'economia italiano che si è il professor Cipolla che tra i tanti libri che ha scritto sul quattrocento cinquecento italiano
Racconta in un ok in occasione delle grandi epidemie una delle fortune dei poveri che sopravvivevano di più all'epidemia era che non avevano i soldi per farsi curare dai medici
Per non voglio con questo creare problemi con i medici attuali terrà martedì e allora in effetti la medicina era disciplina assai più rozza di quella attuale qui da risorse naturali cioè così vive di più
Ma io non vorrei che passassero altri sette anni perché poi si dica dopo quello che si è cercato di di non dire ora
Io non sono entrato in questo governo per dare una stangata né i pensionati né al sindacato non ne avevo l'intenzione non ho fatto atti che questo significasse ero non intendo fare atti che questo significhi anzi non solo
La mia cultura
Non solo la mia esperienza
Ma le mie aspettative del futuro mi dicono che ha ha ragione Pietro ancora una volta che il ruolo della concertazione un ruolo cruciale non soltanto per i temi economiche sociali ma per la tenuta del tessuto sociale in una fase futura
Che ha difficoltà che noi dovremo affrontare e noi andiamo in ragione e ci tornerò
Del tipo di cambiamento storico epocale al quale la nostra società Edge è andata incontro andiamo verso un assetto sociale che tende all'atomizzazione
Tende alla frammentazione tende alla separazione di individui e di pezzi di società se noi affronti una società del genere rinunciando o mettendo a repentaglio i fattori di coesione di cui oggi disponiamo
Noi andiamo nella direzione sbagliata
è per questo che io mi permisi di ricordare e questo mi è stato rimproverato scusate la polemica
Che c'erano dei referendum contro il sindacato che erano stati lanciati e chi era un nostro problema organizzare le cose in modo tale che questi referendum non avessero a passa ce lo dobbiamo porre come problema
E domandarci anche perché la politica dei veti indicare il domani domandarci anche per chi è possibile che referendum del genere abbiano delle adesioni
Per chi è possibile che partitiche o gruppi politici che hanno lanciato quei referendum abbiano una buona parte del voto giovanile
Cioè queste sono domande che io pongo non contro il sindacato ma dalla parte del sindacato
E io queste domande che ho sempre poste nella mia vita
Ha ragione Pietro ancora una volta quando dice che è giusto che il sindacato tiri a conservare deve conservare il suo tessuto non teme Nese radicarlo né vedere era di sradicato da altri mai il problema come diceva la puliti
Chiara di aprirsi al nuovo di essere in condizioni di accogliere raccogliere metabolizzare anche il nuovo questo è il tema che tutti abbiamo davanti io mi ricordo che lo venni apporre ad un'Assemblea proprio della UIL credo già nell'autunno del mille novecentonovantatré i costruttori questo problema perché perché noi avremo davanti un mondo del lavoro che sarà largamente diverso
Avremo davanti opportunità di lavoro che saranno diverse avremo davanti tensioni competitive che saranno di Venezia
Io sono profondamente d'accordo con quello che diceva Sergio D'Antoni che il futuro vennero se lo si guarda con pessimismo e può cambiare colore se lo si guarda con fiducia
E dobbiamo guardarlo con fiducia perché ci sono le ragioni per guardarlo con fiducia ma guardando con fiducia non significa guardarlo coi paraocchi
Guardarlo con fiducia non significa guardarlo con occhiali ispirati esclusivamente al passato e non a quello che abbiamo davanti
Perché quello che abbiamo davanti a un sì è un sistema complessivo mondiale ed europeo
Nel quale noi tutti dobbiamo rendere l'Italia più competitiva di quanto oggi non sia altrimenti non ci sarà benessere da distribuire per nessuno
Più competitiva di quanto non sia e siccome dovrà essere più competitiva di quanto non sia dovrà adeguare le sue coperture sociali
Ad una competitività cresciuta non sono due capitoli separati sono due facce della stessa medaglia il problema
Della riforma dello Stato sociale non la pone nella verifica dei conti né quello che questo o quello pensa la pone il fatto che senza
Un adeguamento delle coperture sociali la nuova competitività rischia di dilaniare la nostra società
E vive per moltiplicare gli esclusi che non sono quelle di cinquant'anni fa ma sono quelli dei cinquanta anni prossimi
Ed è questo il vero tema che abbiamo davanti
Ed è per questo che porsi il problema di questi adeguamenti non è essere nemici di qualcuno ma è essere riformisti e il sindacato Pds è riformista
La sinistra diessina riformista
Il sindacato è una delle grandi istituzioni attraverso cui il riformismo si è forgiato si è plasmato ed è cresciuto il sindacato deve rimanere questo
Deve anche sull'insieme alla politica guardare al domani allora le nostre domande ovviamente sono come si fa ad essere più competitivi nell'Europa dell'euro
Come si fa ad essere più competitivi nell'economia globale come si fa ad essere più competitivi nell'economia dei saperi e non più nell'economia dei lavori manuali
Ecco questi sono i temi
Ora quando io vedo lo confesso che questo insieme di temi si riducono a parlare di flessibilità del lavoro e di pensioni io dico ma qui stiamo scherzando
Qui stiamo guardando da un angolo di una piccola serratura un mondo gigantesco che abbiamo davanti dentro il quale dobbiamo entrare passando dalla porta principale
E certo che la flessibilità del lavoro ne fa parte ma qui ecco se io fossi sindacato
Siccome è giusto che il sindacato dia ma tiri la corda
Ed è di Ray nell'ambito di quali altri flessibilità tanto per cominciare
Perché non è soltanto il lavoro che deve essere più flessibile l'impresa che deve essere più flessibile sono le professioni che devono essere più flessibili al mercato dei capitali che deve essere più flessibile
E allora discutiamo della flessibilità di un'economia competitiva discutiamole tutte queste flessibilità
Mi dovete spiegare perché ogni volta per in cui persone come me
Pongono un problema in relazione alla chiusura attuale di molte attività di servizi e di molte professioni
Rimaniamo completamente abbandonati a noi stessi e non c'è nessuna voce sindacale che si alza per sostenere se c'è questa flessibilità comincia a discutere anche delle mie perché non ho fatto
Perché non lo fate
Molti giovani troverebbero lavoro no non se ci fosse più flessibilità del lavoro interinale
Ma se avendo preso una laurea in giurisprudenza il Mezzogiorno è pieno di giovani che hanno la laurea in giurisprudenza potessero mettersi su uno studio notarile senza trovarsi davanti ad un numero chiuso che è medievale protegge forza
E allora parliamo anche di queste
E parliamo anche di queste
Perché ci sono leggi di questa Repubblica che hanno previsto che ci deve essere un numero minimo di fornitori di servizi a disposizione dell'utenza è il nome era veri ma è diventato il numero massimo
Eh che diavolo c'entra con la tutela dell'utente numero massimo
Allora discutiamo anche di queste cose
A quel punto si si può discutere anche di flessibilità
Io devo dire centro incidentalmente
Io punto
Insomma penso che a livello tecnologico al quale siamo se lavoriamo intensamente sulla formazione migliorandone la qualità soprattutto nel Mezzogiorno
E guardate nel Mezzogiorno la sensazione di uno che lo vede
è che le strutture della formazione siano fatte più per assicurare
Il posto di lavoro ai formatori che non una buona formazione a
Io me lo ricordo ancora ero ragazzo Allocca le esperienze riversa quindi faccio esempi solo allusivi perché mi sono portato dietro il ministro del tesoro anche se con un certo disagio stamani perché qui tra di voi preferivo essere io e basta
Insomma c'è un conservatorio a Lucca chiede che città Musicale Puccini allora me lo ricordo c'era un un professore di fagotto
Il quale girava terranno i ragazzi della scuola media perché almeno in tre andassimo a prendere lezioni di fagotto da lui perché se no perdeva il posto
Ora io sono ero pieno di comprensione per questo brav'uomo perché se non aveva almeno tre studenti perdeva il posto ma capisco che insomma il futuro della musica come il futuro del Mezzogiorno non possono essere affidati a questo tipo di meccanismo va be se si lavora su queste su queste cose
Ma e una delle caratteristiche del cambiamento epocale che sta intervenendo e che questo cambiamento consente il salto
Cioè l'arretratezza storica del Mezzogiorno non gli impedisce affatto di agganciarsi al futuro tecnologico
Come altre parti del mondo ci sono direttamente aggancia
L'importante è che vi siano le infrastrutture le strutture e le capacità dai educazione che permettono di fare
Mi dovete spiegare il perché il software di buona parte delle multinazionali del mondo è finito in Pakistan
Non mi direte che il Pakistan che è più sviluppato del Mezzogiorno
Eppure è così
Perché ci sono state delle possibilità legate principalmente ai processi formativi dei giovani che hanno portato lui
Perché noi dobbiamo avere e questo questo è il tema in questo ambito
Allargare le flessibilità anche del lavoro acquista un senso perché non determina quel tipo di situazione in mancanza di meglio il poco ma perché crea
Quel tipo di situazioni di cui giustamente parlava Sergio Cofferati in cui in una torta che sta lievitando le forme molteplici di flessibilità del lavoro acquistano un loro significato
E allora certo che si può discutere anche dei secondo me scusate l'intrusione
Di una richiesta di rendere meno rigido e l'orario di lavoro del part-time perché no se lo si può rendere lui meno rigido anche negozialmente ma comunque lo si può rendere meno rigido
Io mi ricordo che me lo raccontò l'anno scorso
Un mio vecchio amico che aveva lavorato come della CGIL
Che c'era McDonald che stava assumendo alcune centinaia o migliaia di giovani
E che il sindacato
Visse alta queste assunzioni
Perché la proposta di McDonald era che avrebbe regolato l'orario di lavoro con ciascuno degli assunti il sindacato ci si mise di mezzo egli assumendo i si rivoltarono contro il sindacato
Perché in realtà desideravano ciascuno CC aveva bambini da andare a prendere chi non ce l'aveva chi era maschio chi era femmina desideravano avere una maggiore flessibilità di orario
Ora queste sono situazioni in una situazione abbastanza solida di cui evidentemente bisogna tener conto
Ma certo ecco bisogna metterci tutto bisogna metterci le infrastrutture
Bisogna mettersi Patti e gli accordi guardate che qui ecco questo governo qualcosa sta facendo
Noi stiamo ora rivedendo in sede di governo e dovrebbe uscire tra poco
Una nuova disciplina delle benedette conferenze di servizi proprio per evitare che ci sia questa eterno circolo vizioso che non si chiude mai e siamo arrivati ad un punto positivo
Come ben sapete qui ci sono questioni delicatissime i i i ministri dell'Ambiente
Tendono a ritenere che l'interesse ambientale non è assolutamente fungibile con nessun altro e che quindi nessuna conferenza dei servizi possa sostituirsi all'esclusivo apprezzamento del ministero dell'Ambiente sull'impatto ambientale tuttavia siamo riusciti lavorando collegialmente ad arrivare ad una soluzione che comunque quando l'interesse nazionale lo richieda è il Presidente del Consiglio che adotta la decisione che taglia il nodo Gordiano
I patti territoriali hanno cominciato a funzionare c'è stata una lunga incubazione forse è più lunga di quanto sarebbe stato auspicabile e necessario per ora hanno cominciato a funzionare e anch'io sono d'accordo con Sergio ottiene nell'ambito
Dei patti territoriali che si può sperimentare il meglio un rapporto
Negoziale che abbia ad oggetto tutto ciò che all'impresa può essere ritenuto necessario
La faccio breve anche perché se no perdo l'aereo e voi siete stati in quest'ambiente ultra freddo il secondo me in nome di Pietro prendersi la polmonite è una prova di solidarietà incessante che io amo immatricolata
Ma è chiaro vi dicevo che il riformismo della crescita e anche il riformismo dello stato sociale sono le due facce di una stessa medaglia
La ragioneria riformare lo Stato sociale
è fondamentalmente caratterizzata da queste due cose
La presenza di un numero crescente di lavoratori che comunque sono e saranno atipici rispetto a quello che chiamiamo tipico in relazione ad una fase storica che è quella da cui stiamo uscendo
Sono ormai nell'ordine di milioni
Sono lavoratori che hanno cicli di reddito fluttuante
Sono lavoratori che sono richiamiamo parasubordinati li potremmo chiamare para autonomi
Sono lavoratori che offrono i loro servizi spesso a più imprese contemporaneamente per cui non si capisce bene se hanno più datori di lavoro o se in realtà hanno più clienti
Questi che coperture hanno come organizziamo la previdenza Perlo
Come garantiamo il fatto che abbiano una copertura sanitaria continua come assicuriamo Cassidy si comprano una casa siano in condizioni di pagare ogni sei mesi errati o del mutuo
Ecco queste domande no tale devono trovare una risposta
E a me è capitato di dire informalmente mela proponga al sindacato la risposta io no no non voglio imporre la mia ma questo è un tema che abbiamo in comune se non lo affrontiamo
E se non dimostriamo il centrosinistra politico che io quali rappresento e le il sociale rappresentato dal sindacato che ce ne occupiamo pezzi conteranno le espande si rivolgeranno a qualcun altro ecco il tema impellente che abbiamo dato
La ragione di affrontare la previdenza al di là della verifica dei conti
Al di là delle questioni di equità più immediata sulle quali è anche la finanziaria può fare qualcosa sono fondamentalmente due esattamente queste nuove forme di lavoro di cui ora parliamo e l'appena detta
Comunque di trattamento che contributivo per sul quale siamo andati e continueremo ad andare determina alla fine del percorso
Perché noi auspichiamo tutti sindacato compreso
Che l'incidenza della spesa previdenziale sul PIL passi dal quindici all'undici per cento alla fine del perito
Ma cari amici e compagni quando stasera arrivata all'undici per cento vorrei dire che c'è stata una caduta media del quattro per cento dei trattamenti
Che ai livelli dei trattamenti alti sia sorprendente ai livelli di chi ha un milione e due un milione cinque di di salario e su questo si vede parametrata alla pensione incide di più allora come vogliamo tempestivamente intervenire perché quando tutti costoro se ne accorgeranno non esplodano contro tutti noi che gli abbiamo preparato questo piattino
Anche se qui se questo accadrà tra trent'anni
è l'unico vantaggio di gente come me che probabilmente non ci sarà più
Ma vedo molti di voi ci saranno ancora ecco c'è un rapporto diverso tra previdenza obbligatoria la previdenza complementare
Si mette a prospettare il cambiamento che interviene come dico io da tempo
L'obiettivo della riforma non deve essere ridurre i trattamenti ma garantire che i trattamenti saranno uguali da solo che il mix delle fonti di finanziamento sarà diverso
Sarà di meno da parte della previdenza obbligatoria e in ragione della capacità di accantonare risparmio che deriva al lavoratore dall'interno del suo reddito sarà crescente accrescerebbe il suo reddito una parte che verrà dalla previdenza complementare ma è questo quello che dobbiamo fare
E questo è il tipo di riforma che io ho nella testa
Che io ho dichiarato da due anni ormai di di di di a vere nella testa ed è questo il tipo di riforma a cui porteranno le attuali proposte volte ad introdurre dei tetti
Senta si ritorna al tetto per le tensioni altri
Ovviamente non si può non anche aggiungere che i contributi non potranno andare molto al di sopra di quel tetto altrimenti diventerebbe il tutto incostituzionale
E io vedo in questo tentò la porta aperta per far passare la mia idea di riforma perché questo determina proprio quello che dici
Dove naturalmente deve essere chiaro il reddito alto per non sottrarsi alla essenziale solidarietà della previdenza pubblica
Dovrà versare secondo me un contributo corrispondente al livello di pensione che avrà una quota che vanno a solidarietà del sistema il resto siano ancora versare in un fondo integrativo io a parità di
Versamento avrà il doppio di rendimento e questo lo compenserà ampiamente del del del tetto chiarito ecco questo è il tipo di riforma su cui dobbiamo lavorare e questa è una riforma che serve a generare anche quella fiducia di cui parlava Sergio D'Antoni basta parlare di riforma delle pensioni come un fatto terroristico siamo nella condizione mixando le risorse e per la solidarietà con le risorse del mercato di fare dell'ultima riforma delle pensioni un'occasione per irrobustire negli orari trattamenti non per farli cadere
Perché tutto questo accada mi permetto ancora l'intrusione occorre che questi tre signori o quelli che in un futuro li seguiranno
Sappiano rappresentare con adeguata unità di intenti il mondo sindacale
Nulla è peggio questo lo dico che la possibilità offerta da altri degli accordi separati
Questa è una brutta cosa che indebolisce comunque tutti questo io l'ho sempre pensato io ho sempre pensato che ma lui se ne dovesse profitta vi racconto e poi me ne vado una cosa che non tutti sanno io avevo fatto l'accordo del novantadue e mi ero messo a lavorare intensamente con loro c'era Bruno allora e non Sergio Sergio era al fianco era il delfino e quindi stava seduto al fianco di Bruno Trentin a nero messo a lavorare con loro sull'accordo quello più generale quello che riguardava la ristrutturazione dei contratti quello che riguardava la politica dei redditi la concertazione annuale sì
Gli avevamo fatto già dei passi notevoli ad aprile ne avevamo definito un significativa per poi il mio governo si dimise
Nei insomma dopo avesse le dimissioni del mio Governo si era determinata anche la possibilità che dopo un giro di fallimenti si ritornasse su di me
Io ho capito proprio in quel giro che è una cosa di sicuro sarebbe accaduto
Che la CGIL come sbagliando profondamente la CGIL con me non avrebbe firmato quell'accordo che stavamo costruendo insieme
Capì che così sarebbe andato
Chiamai il Presidente della Repubblica glielo dissi e gli dissi chi ama Carboncella
Era un lunedì mattina alle dieci due mi rispose Giuliano sono contento che tu me lo dica perché ho già deciso appunto di chiamare Carlucci e alle undici e mezzo ci incontrammo a casa di Scalfaro Scalfaro io e cioè così comincio una brillante carriera politica e forse definì un'altra così si garantiti così si garantì il Successo di quell'accordo che poi fu fatto ed ebbe la firma di tutti e tre
Ecco chiunque credo lo dico senza umiltà dovrebbe ragionare come quella volta io fui capace di ragionare
Perché pensai che fosse più giusto garantire L'Unità e l'accordo dei tre sindacati sull'accordo che non qualche altro mese di governo il signor Giuliano Amato che poi mi aveva già abbastanza
Ringraziamo Giuliano l'Assemblea finisce qui vi ringrazio al ponte ricordo ai membri del Comitato centrale che l'avvio del Comitato centrale alle ore quindici e trenta appella Materazzi
A far dopo Romanazzi guarda Madrassi catalasi priva questa da Palazzo
Grazie
Caravà
Era