Cerimonia inaugurale della 64ª Fiera del Levante (presso la Fiera del Levante)

Alla cerimonia inaugurale della sessantaquattresima Fiera del Levante
Quando quando mi quando non ho fatto i salti
La parola alla sindaco dei vari
Dottor Simeone Di Cagno Abbrescia
Porgo il benvenuto della città il mio personale
Al Presidente del Consiglio Giuliano Amato e da tutte le autorità italiane ed estere
Il saluto della città di Bari alla Fiera di questo anno due mila deve essere un richiamo alle origini di una manifestazione economica di respiro mediterraneo ed europeo
Che la Bari seria e severa volle con le sue classi dirigenti come sigillo negli anni Venti ad un percorso straordinario che aveva visto la città in pochi decenni diventare città guida del mezzogiorno è un richiamo quindi alle maggiori responsabilità che competono a quanti come noi sono alla guida di un progetto ambizioso
Per attrezzare la nuova città metropoli perché sia fattore trainante della Puglia dalle molte vite che dalle molte anime il contesto internazionale e caratterizzato dalla globalizzazione che cambia le regole del gioco della competizione esalta proprio il ruolo dei sistemi regionali e locali
Ad accedere ai dividendi della globalizzazione sono soprattutto quelle aree capaci di valorizzare la propria identità di tenere i piedi die impiantati in un passato di culture saperi saper fare
La lezione dei Paesi di nuova industrializzazione dell'Estremo Oriente ma anche nel nostro Paese della cosiddetta terza Italia e da questo punto di vista esemplare
Le prospettive del mutamento dell'innovazione non giustificano resistenze
Bari e la Puglia vogliono un poderoso scatto in avanti bari in particolare ritrova lentamente ma costantemente il suo orgoglio e vive una rinascita che culturale economica civile abbiamo lavorato tutti intensamente in questi anni e la rinascita e nelle cose
E nelle ristrutturazioni dell'Ing di interi pezzi della città degli oltre cinquecento cantieri fra grandi e piccoli aperti nei grandi progetti che riguardano le infrastrutture e la mobilità urbana come quelli del nuovo re Oporto del nodo ferroviario del porto dell'interporto e anche del nuovo palazzo comunale
E negli investimenti di importanti multinazionali pietra Gibbons Biffi inviate e DS che hanno scelto questa città attratte da un'offerta di forza di lavoro altamente qualificata il soprattutto giovani dalla presenza di una rete densa di subfornitori da una atto mostrerà industriale che ha pochi riscontri in altre aree del Mediterraneo
Da una concreta disponibilità della Regione e degli enti locali in materia di semplificazione delle procedure
E anche in tassi di natalità imprenditoriale che hanno pochi confronti con il resto d'Italia
In realtà mai come in questo momento siamo davanti a un bivio decisivo
Da una parte prospettive di stagnazione economica e sociale dall'altra scenari di crescita
Imparare da altri inseguire adattare morte modelli virtuosi siano essi gallesi o californiani è utile
Ma nessun processo imitativo porta esiti positivi senza che siano individuate specificità su cui puntare le risorse locali magari nascoste da valorizzare
Le prospettive sono incoraggianti per Bari e per l'intera Puglia
Tanto per quel che riguarda l'anima la dinamica del valore aggiunto quanto per quel che riguarda la occupazione
Si pensi ma è solo un esempio al tasso di disoccupazione che su base regionale e già oggi di quasi cinque punti percentuali inferiori a quello del medio dell'Italia meridionale
Va da sé che questi risultati devo essere incoraggiati con politiche strutturali che valorizzino i punti di forza dell'area che comunque resta parte del Mezzogiorno liberandola dai vincoli e dalle anomalie
L'incidenza della componente sommersa delle cose dell'economia è un esempio fra i tanti che ne condizionano negativamente il futuro
Localizzazione di impianti in Puglia nell'aria barese sono nell'agenda gli imprenditori italiani e stranieri e alla Puglia guarda con crescente favore anche la domanda turistica interna ed estera come testimoniano i primi dati e stime di cui disponiamo
Non siamo più alla serie periferia d'Europa e del mondo
Il prossimo passaggio sta nel rafforzare e rendere duraturi questi risultati per riuscirci
Abbiamo bisogno di decidere i vincoli entro cui la burocrazia dello Stato centrale avviluppato le forze sane della società e dell'economia
Decisivo il nodo del federalismo un obiettivo da inseguire conseguire ma come ha ricordato più volte il Presidente Fitto in una logica che preveda criteri perequativi e redistributivi
La prospettiva federalista non può essere solo un affare a breve termine per le Regione che attualmente sono da attrici nette
Due parole infine sulla Puglia esita
Con tutto ciò che ha di positivo ma anche di negativo da correggere abbiamo risorse come intraprendenza e genialità ma dobbiamo imparare meglio a fare squadra
Ce lo impone lo stesso processo di globalizzazione che sancisce che a vincere sono quelle realtà locali in cui si fa sistema per costruire economie di aria forte sono necessari leadership forti impegnate su obiettivi condivisi sono indispensabili centri di raccordo e istituzioni capaci di autonomia se per Bari parliamo di città metropolitana di corridoio otto di infrastrutture per la mobilità urbana ed extraurbana di sostegno al turismo e perché stiamo costruendo
Fatti che fanno della città la capoluogo capoluogo la città regione
L'elemento trainante in positivo per tutta la Puglia
Alla Fiera pensiamo come a un ente che deve porsi come punto di riferimento ambire a essere propulsiva anch'essa trainante creativa e agile nel sistema Puglia capace di muoversi nei nuovi settori dell'economia e dell'impresa
Per reggere la concorrenza proprio il nuovo ruolo della città metropolitana di Bari ancora di più deve esaltare la piena autonomia funzionale della Fiera patrimonio dell'intera regione pugliese
Così come patrimonio della Puglia e l'Acquedotto pugliese
Cogliamo anche anzi l'occasione per affermare che l'autonomia di questo ente deve essere salvaguardata in modo che resti non solo acquedotto ma che ha ma anche e soprattutto pugliese
Sui tempi e i modi di realizzazione della città metropolitana il confronto ed il dibattito è aperto e vivace non si sviluppano disegni e confini sulle carte bollate
Vanno individuati nuovi territori ove possano saldarsi un nuovo rapporto fiduciario e umano
Ed è questo l'impegno di questa amministrazione come dello stesso coordinamento dei sindaci delle città metropolitane
Come ha detto lo stesso presidente della Fiera Francesco Divella ancora una volta la bussola della Fiera assegna all'Est europeo come suo punto di riferimento non solo geografico ma anche storico politico ed economico bari guarda i mercati europei nordamericano con i quali intrattiene rapporti sempre più interessanti proficui ma i mercati più vicini del Sud Est europeo sebbene più difficili sono da considerare e da sperimentare di più
Al sud est del continente non guardiamo solo come a un mercato di sbocco ma anche come un luogo dove effettuare investimenti diretti intensificare scambi culturali al quale offrire collaborazione nei processi di ricostruzione materiale ma anche di pacificazione e di rinascita della società civile
Dal governo centrale esigiamo due cose
Maggiore determinazione e chiarezza nell'affrontare i dossier balcanici il riconoscimento di un ruolo per Bari e la Puglia che corrisponda alle responsabilità che le ha geografia e la storia hanno loro assegnato
Il che significa anche in prospettiva puntare a localizzare istituzioni della cooperazione internazionale che dovranno scaturire dal lavoro del patto di stabilità per il sud est dell'Europa la città di Bari e comunque in prima linea in una strategia di diplomazia transfrontaliera che guarda lontano e vedrà i suoi frutti nei prossimi decenni ancora benvenuto signor Presidente
Prende la parola il presidente dell'amministrazione provinciale di Bari avvocato Marcello Vernola
Signor Presidente del Consiglio autorità quest'anno fatidico questo due mila atteso come segno forte di cambiamento e di discontinuità sta mantenendo le sue promesse
Il segno forte che sta imprimendo alla vita della nostra comunità nazionale e regionale sta nel passaggio dalla grigia con Trinità degli anni che hanno preparato la straordinaria realizzazione delle euro a questo clima che noi tutti viviamo
Di grande accelerazione delle dinamiche economiche culturali politica di moltiplicazione dei soggetti in gioco molti dei quali nuovi di ricerca spesso aggressiva di competitività
Come amministratori locali come presidente di una provincia chiave nel quadro dello sviluppo del Mezzogiorno stiamo vivendo questo clima di grande fervore operativo impegnati su due fronti
Quello dello sviluppo concreto dell'assetto federale dei poteri locali pur con il vincolo dettato dalla fissità della cornice costituzionale
E quello dell'interpretazione e della promozione del nuovo modello di sviluppo locale in un quadro di maggiore autonomia
Di maggiore responsabilità ma anche di maggiore rischio
In una parola stiamo costruendo i nuovi strumenti di governo e contemporaneamente definendo quotidianamente le scelte di governo in termini metaforici siamo nelle condizioni di un imprenditore che è costretto a realizzare contemporaneamente gli impianti e il prodotto che quegli impianti sono destinati a costruire
Qui a Bari e nella nostra regione questa situazione e particolarmente delicata che presenta dei rischi che è bene segnalare immediatamente in sede pubblica
Sappiamo tutti che questa nostra terra ha potenzialità di sviluppo significative ma vediamo concretamente il rischio che una attuazione il mio del decentramento amministrativo e conseguentemente una visione miope dello sviluppo non ci consentano di sviluppare i potenziali di cui disponiamo
Partiamo dal primo punto quello del decentramento amministrativo
L'obiettivo della riforma è quello di assegnare al territorio una piena responsabilità nella gestione del proprio futuro
Per fare ciò è necessario che questa responsabilità sia condivisa ed esercitata in modo equilibrato da tutto il territorio ciò che invece sta avvenendo nella nostra regione contraddice almeno in parte questo obiettivo
Da un lato infatti le Province stanno lavorando attivamente nella costruzione di sistemi di alleanze interne ed esterne ai confini regionali
Finalizzate alla gestione di sistemi territoriali integrati e coerenti rispetto agli obiettivi di sviluppo economico e sociale
Dall'altro si registrano ritardi non più ammissibile nell'attribuzione delle deleghe dalla Regione alle Province
E si assiste ad un tentativo di frammentazione amministrativa del territorio che non risponde affatto alloggi che di sviluppo ma assomiglia piuttosto ad un ridisegno dei collegi elettorali se a questi fatti si somma la decisione del governo ne condivisa mi ammissibile di attribuire alla sola Presidenza della Giunta regionale un ruolo commissariale nella gestione dell'emergenza socioambientale delle relative risorse economiche
Non possiamo non segnalare il rischio che nell'attuazione del decentramento amministrativo si generino fenomeni di neo centralismo regionale e specularmente di egoismo localistico che vanno in netto contrasto con lo spirito della riforma
Queste difficoltà nel decollo di un moderno assetto amministrativo che crediamo che speriamo superabili nel breve hanno una conseguenza immediata nella capacità che il nostro sistema amministrativo dimostra nell'interpretare e gestire lo sviluppo
Prendiamo ad esempio solo il tema delle infrastrutture
La tendenza a cui assistiamo è quella di una gestione i singoli progetti infrastrutturali come risposta a bisogni locali delle comunità e dell'impresa
Nulla di sbagliato in tutto ciò ma questo approccio non affronta il tema della posizione strategica della Puglia come elemento fondamentale per la realizzazione più una piattaforma logistica nazionale di valore internazionale
In quanto capace di intercettare gestire traffici fallico ai Paesi del Sud-Est asiatico loro così come il nuovo piano nazionale dei trasporti prevede lo stesso tema dell'interporto Dell'Aglio porto di Bari o della superstrada Bari Matera quanto vale il collegamento ferroviario potenza Ferrandina Matera Bari con come l'autostrada Bari-Taranto Reggio Calabria
Assumono una prospettiva radicalmente diversa se visti come esclusivo supporto al sistema economico locale piuttosto che invece come elemento integrato in un progetto di logistica macro regionale
In sostanza ciò che ci manca una visione delle infrastrutture come asset strategico e non semplicemente come servizio locale
Questa visione e le decisioni di governo che ne derivano saranno possibili solo se potremo disporre
In un sistema di governo capace di integrare le visioni locali con una spiccata sensibilità al ruolo strategico del nostro territorio
Un sistema di governo che pratichi l'innovazione favorendo la sua diffusione quale fattore di ripensamento di una identità mediterranea
Che non può essere solo e vocazione e suggestione ma forte e concreta consapevolezza del proprio ruolo
Una rinnovata identità capace di azionare dello sviluppo facendo leva sulla Rete territoriale delle giovani risorse imprenditoriali professionali e scientifiche
Sottolineammo le criticità perché siamo consapevoli che la partita che vale la Puglia stanno giocando e densa di promesse positive e che le potremo giocare se metteremo in campo una squadra fatta di tanti protagonisti
Che non si Ubi no la palla tra loro ma guardino tutti assieme al risultato
Una squadra che giochi una partita aperta
Che guardi oltre i propri confini che punti alla concreta realizzazione di una macroregione del sud est capace di affrontare la competizione internazionale con un progetto forte e da una posizione di forza e in questa direzione che come Provincia di Bali abbiamo siglato un protocollo d'intesa con la provincia di Matera e stiamo ancora dialogando con la provincia di Potenza
Per prepararci insieme agli altri sistemi di sviluppo quello ionico salentino quello promosso dalla Capitanata con il Molise il Sannio di Spinea
Ad affrontare la scommessa di un mercato europeo in una grande Europa di un mercato aperto in una grande Europa che guidi processi di sviluppo e di pace al servizio della comunità internazionale grazie
Prende la parola il presidente della Regione Puglia non so onorevole Raffaele Fitto
Signor presidente autorità signore e signori come ogni anno la Fiera del Levante offre alla Puglia e al Mezzogiorno una ribalta di eccezionale rilevanza alla quale quest'anno vogliamo attribuire particolare significato di testimonianza delle cose buone da fare una testimonianza delle nuove energie
Delle capacità e della buona volontà anche a questo territorio e che consideriamo le migliori risorse per promuovere il sistema Puglia
Il futuro che la Regione intende riservare alla Fiera del levante non è quello di una Campionaria delle promesse mancate
Ma di una vetrina di un olezzo giorno in grado di proporsi ai mercati e capace di attrarre nuove iniziative
Non solo
La Fiera del levante a Bari perché la Puglia per tradizione cultura e collocazione geografica e naturalmente l'interlocutore privilegiato dei nuovi mercati
Di popoli che con i pugliesi condividono speranze vocazioni ma anche tante difficoltà
Il Mediterraneo ha bisogno di avere un momento di confronto e di aggregazione che possa costituire un punto di riferimento autorevole per un bacino sociopolitico di milioni di abitanti
Dai Balcani al Nord Africa e ai Paesi dell'Est del Mediterraneo
Sono certo che non sfuggiranno
Però agli operatori le possibilità cioè questo mercato può riservare potenzialità ancora in gran parte inesplorate
Signor presidente in questi primi mesi di attività del governo regionale abbiamo verificato che il sistema Puglia inizia ad avere forma e sostanza
Grazie anche alla partecipazione consapevole di quei soggetti che meglio e prima di altri hanno saputo adeguarsi al nuovo le imprese i sindacati le università hanno già dimostrato di avere capacità e volontà per affermare le ragioni di una concertazione reale e non formale una concertazione che e negli obiettivi comuni e nelle cose da fare
Il compito che l'istituzione regionale sia riservato e quello di favorire e promuovere una crescita economica i cui attori principali siano coloro che con il lavoro l'impegno quotidiano costituiscono la spina dorsale del Paese
Abbiamo già individuato le sedi istituzionali per alimentare il confronto per stimolare nuove iniziative per verificare l'adesione dell'azione di governo all'obiettivo comune dello sviluppo e della crescita economica
Oggi possiamo dire di aver attivato un sistema nel quale le istituzioni propongo di accompagnare ed incoraggiare la complementarità delle azioni che ciascuno dei protagonisti svolge nel complesso nel complesso processo dello sviluppo economico
La Regione è pronta ad affrontare l'eccezionale sforzo di ammodernamento di riorganizzazione necessario per recuperare efficienza per formare nuove professionalità ed acquisire nuove competenze
Dobbiamo lavorare per restituire all'amministrazione regionale entusiasmo voglia di fare per implementare una nuova mentalità votata alla rapida risoluzione dei problemi che produca un mutamento genetico delle istituzioni locali
Questa e la partita di tale per il futuro delle regioni del Mezzogiorno
I territori sono oggi al centro di una sfida competitiva
Il cui successo si fonda non solo sulla capacità di mantenere valorizzare accrescere le risorse disponibili ma anche sulla tempestività e capacità di attrarre nuovi investimenti e nuove risorse
In tal senso il federalismo va considerato come lo strumento più efficace per promuovere una sana competizione per aprirsi all'esterno e non invece per favorire un'economia chiusa e localistica
Ma oggi siamo chiamati ad affrontare questo eccezionale sforzo di riorganizzazione di ammodernamento strutturale culturale in un regime di federalismo imperfetto di autonomia condizionata
Il sistema Puglia si sta attrezzando per affrontare questa sfida
Ma è necessario intendersi sulle regole per avere una competizione sana e virtuosa
La regola principale e che tutti devono essere messi in condizione di giungere quanto meno alla linea di partenza
Il Mezzogiorno partecipa invece alla gara con un coefficiente di difficoltà amplificato danni di indecisioni di ritardi e di efficienza
Abbiamo vissuto la stagione dei grandi interventi infrastrutturali della programmazione negoziata di Sviluppo Italia abbiamo promosso la politica degli annunci dimenticando quella dei fatti concreti
Abbiamo prodotto una quantità spaventosa di studio di prefattibilità di fattibilità idea progetto linee di programmazione che resta solo da chiedersi quale sia il limite della fantasia istituzionale
E lontano da me signor Presidente ogni volontà di polemica politica
Ho avuto occasione di riscontrare nei fatti negli incontri avuti con gli operatori interessati a promuovere nuove iniziative nel Sud che l'effetto prodotto dalla politica degli annunci è stato devastante
Per un verso abbiamo mi sia consentito generato aspettative creato illusioni ed oggi dobbiamo fare i conti con una sfiducia diffusa con un gap di credibilità che il Mezzogiorno non merita
Per altro verso abbiamo alimentato un circuito perverso che definisco questa volta di complicità istituzionale a tutti i livelli
Avviando strumenti persi poi della complessità delle procedure nei ritardi in una girandola di miliardi mai spesi e forse purtroppo sempre gli stessi
In questo quadro si segnalano poche eccezioni quali contratti di programma che la Regione ha sostenuto e sostiene quali strumenti in grado di creare immediatamente risposte occupazionali
E di soddisfare le esigenze le tempistiche dell'impresa in raccordo con il territorio
Lo snellimento delle procedure la recente approvazione del regolamento della legge sui lavori pubblici e la riforma del processo amministrativo sono segnali di grande rilevanza ma sarebbe ad esempio opportuno verificare intervenire tempestivamente
Sui fattori che determinano i ritardi che rendono di fatto incompatibili le realizzazioni degli interventi e le esigenze e la tempistica dispensa dettati da programmi comunitari
L'impiego di risorse sufficienti per favorire il recupero occupazionale e la crescita di competitività non può subire ulteriori ritardi
La spesa pro capite dello Stato per ogni cittadino pugliese consegna nostra regione all'amara consapevolezza di essere ai margini delle attenzioni istituzionali
Consapevolezza amplificata da altre circostanze l'emergenza immigrazione la questione sicurezza e non ultima la vendita dell'acquedotto pugliese sono questioni c'è la Puglia ha già avuto modo di portata alla sua cortese attenzione
La Puglia non ha avuto alcun sostegno affrontando da sola in questi anni il problema della immigrazione clandestina la dignità la generosità e il grande slancio di solidarietà delle genti di Puglia
L'azione coraggiosa sostenuta dalle associazioni di volontariato Dalla Chiesa non può e non deve rappresentare l'alibi per archiviare velocemente il problema con una manifestazione ufficiale seppure autorevole pacca sulla spalla
Il governo e soprattutto l'unione europea
Devono farsi carico non solo delle tragedie che quasi quotidianamente segnano le nostre giornate ma devono farsi carico anche di testimoniare concretamente pugliesi la loro attenzione
Ci saremmo aspettati un intervento forte ed autorevole negli anni scorsi in sede comunitaria quando si decise l'istituzione della sede amministrativa per la ricostruzione del Kosovo
Ma si è ritenuto c'è la Grecia avesse maggiori meriti e potesse offrire migliori condizioni
Così come avremmo atteso un segnale un riconoscimento per la individuazione della sede per l'Authority per il volontariato
La mia non vuole essere un'alimentazione rivendico fortemente per la Puglia per la nostra gente per gli operatori economici danneggiati per la sicurezza di quanti vivono in questo territorio un minimo di attenzione di fatti concreti che ci facciano riappropriare delle nostre prerogative dei cittadini di questo Paese
Lunedì avremo l'occasione di ospitare qui il presidente Prodi al quale con il sostegno dei miei colleghi presenti potrò rilanciare la richiesta per le istituzioni in Puglia dell'Osservatorio sulle politiche migratorie
La cui costituzione per primi abbiamo promosso con il sostegno unanime del Comitato delle Regioni
Sarà quella l'occasione anche per ricordare all'Unione europea gli impegni assunti primo tra questi l'attuazione del corridoio paneuropeo numero otto
Veicolo di integrazione e sviluppo per tutta l'area balcanica
Qua muto personalmente l'occasione di verificare l'attenzione con la quale lei guarda alla Puglia e sono certo che vorrà sostenere queste legittime richieste
Abbiamo sollecitato la sua attenzione anche su un'altra grande questione l'Acquedotto pugliese
In un regime di federalismo imperfetto può accadere che si prova Ichino seppure in buona fede conflitti di attribuzioni divergenze istituzionali
Ma ho colto nelle sue parole la testimonianza di una volontà sincera di restituire alla Puglia il ruolo e il prestigio sino ad ora negato
Parlavamo della necessità di valorizzare al meglio le nostre risorse
L'acquedotto e la nostra azienda più prestigiosa che ritengo del tutto legittimo che i pugliesi si interroghino sul futuro e sui ritorni che questa risorsa potrà dare al nostro territorio
Perché signor Presidente per dirla tutta
Se la Puglia non è la California i pugliesi sanno bene cioè l'ENEL non è la General Electric
La Puglia
La Puglia è qui signor presidente e chiede di essere messa alla pari degli altri al nastro di partenza siamo pronti a recuperare lo svantaggio accumulato ma siamo forti delle nostre ragioni e delle nostre risorse
Nella Conferenza Stato-Regioni la sede più opportuna la Puglia sosterrà e promuoverà con forza ogni iniziativa che possa restituire a questo federalismo imperfetto i connotati della solidarietà
Chiederemo la correzione dei meccanismi previsti dai decreti legislativi centotrentatré del novantanove e cinquantasei del due mila che producono per alcune regioni un'autonomia condizionata dalle risorse disponibili
Concorderemo responsabilmente alla definizione delle intese istituzionale e ci auguriamo di poter riscontrate l'effettivo coinvolgimento delle Regioni nella definizione delle nuove politiche per il Mezzogiorno
Oggi vogliamo consegnare a tutti voi la realtà della nostra regione la ricchezza delle nostre risorse la caparbia intelligenza delle nostre imprese
Senza nascondere le difficoltà ma offrendo di la disponibilità di chi ha buona volontà e voglia di fare
La Puglia può rappresentare per il Paese il vettore nel Mediterraneo la chiave per aprire nuovi e promettenti mercati non solo la Puglia è in grado di offrire un contesto socio economico di primo ordine un mondo giovanile ricco di valori e di professionalità
Abbiamo verificato in questi pochi mesi la sua sensibilità e la sua disponibilità signor Presidente nei confronti della nostra regione ed anche questo alimenta le nostre speranze l'anno prossimo saremo qui
Non per lamentarci saremo qui per raccontarvi dove è arrivata la Puglia in questo anno con una sincera speranza poter dire che la Puglia non è andata avanti da sola grazie
Parla il presidente del commissario straordinario raffinata elegante Francesco Divella
Signor presidente
Grazie
Per aver accolto l'invito ad inaugurare questa edizione della Fiera del levante
Che ella trova ancora più ampia e dinamica di quella del lei stessa inaugurata otto anni orsono
La sua attenzione per il Mezzogiorno passa anche attraverso questo appuntamento nel qual è l'ha voluto sottolineare l'importanza del significato nel contesto politico economico e geografico in cui si colloca saluto e ringrazio insieme alleni quanti onorano con la loro presenza questa cerimonia inaugurale
Esponenti del mondo diplomatico politico religioso economico e scientifico amministrativo tecnico sociale della comunicazione
Signor presidente la pista era fra poco una edizione particolarmente felice dalla nostra rassegna
Che ha recuperato e cancellato i segnali incerti di una congiuntura interna ed internazionale che si rifletteva anche sulla dimensione degli spazi espositivi
Lo scorso anno l'intraprendenza pugliese sette rapidamente cancellare i postumi di una guerra combattuta pochi a poche miglia dalle nostre coste
Quest'anno la fiera dà testimonianza di recuperati aperture mediterranee
In particolare attraverso il ritorno di un partner importante anche per noi come la Libia e la presenza di quaranta Paesi molti dei quali provengono da quell'area e dal Sud-Est europeo
Tutto questo conferma che la strada intrapresa sei anni orsono era quella giusta perché lo sviluppo del Sud est italiano le sono ancor più profondamente convinto dovrà coincidere nei prossimi dieci anni
Con quello di tutto il Sud-Est europeo dalla Serbia alla Turchia
E dovranno conseguentemente finalmente cadere le residue barriere che frenano la cooperazione fra le due sponde a cominciare da quella relativa alla sofferta vicenda
Della concessione dei visti agli operatori di tutta questa area
L'obiettivo resta non solo quello di attrarre su questo mercato l'interesse di impresa investimenti esteri ma anche quello di proiettare l'impresa meridionale sui mercati esterni favorendo il contatto ed il confronto con la realtà economica internazionale
Le vicende di questi ultimi anni dimostrano ampiamente che l'antica vocazione a levante degli operatori meridionali
Prova ben più radicati opportunità sugli scenari che si vanno consolidando do oltre l'Adriatico
Ma anche qui vi sono ancora ostacoli e incomprensioni da superare
Il nostro Sud Est rifiuta perciò di essere interlocutori passivo di un rapporto senza dialogo
Che deve essere invece alimentato da ben più condivise forme di cooperazione transnazionali e non dagli sbarchi di clandestini senza speranza
E senza quel mitico visto ripeto talvolta negato anche a chi mi avrebbe ben diritto
La Fiera del Levante dal varia la cui terza edizione si svolgerà dal quattordici al diciassette dicembre ne sarà ancora la testimonianza vincente
Signor presidente
Questa edizione della Fiera si tiene una fase delicata e difficile del processo di ammodernamento dell'assetto istituzionale dell'intero Paese
Tutto questo porta ribadire ancora una volta
Che la riforma dei comportamenti resta la più importante come riforma di fondo decisiva linee eludibile
Tale consapevolezza si fonda sulla circostanza
Che non ha ancora si riescono a percepire segni positivi nel senso auspicato su tutto il fronte operativo
Non mancano certo decisioni non trascurabili né dichiarazioni d'intento significative
Ma le une e le altre sono spessi avvolte dalle nubi del dialogare confuso delle palesi contraddizioni che ingenerano purtroppo perplessità e dubbi
La fase delicata e difficile cui si fa riferimento perché si è evidenziata nel recente rinnovo del conte Ponsillo delle regioni a statuto ordinario
Si andrà ahimè accentuando con l'approssimarsi della consultazione politica per il rinnovo del Parlamento e che riguarderanno un poco le grandi scelte e il Paese attende da tempo
Il meccanismo delle riforme in moto le cosiddette leggi Bassanini puntano federale federalismo amministrativo ma l'impegno di tutti deve essere quello misurato misurarlo con altrettanto forte riferimento unitario
E anche da un punto di osservazione come quello offerto dalla Fiera del levante appare chiaro che è questo il tempo di passare con decisione dal che cosa fare atti e al come
Per oltre cinquant'anni anche da questo tavolo sono partite pressanti richieste di ciò che occorre dagli incentivi finanziari servizi reale dalle grandi alle piccole imprese infrastrutture materiali e immateriali
Dalla semplificazione delle procedure agli interventi sulla formazione sistematicamente tutti hanno indirizzato richieste a tutti comuni comunità montane Province Regioni Stato punta europea sempre si è avuta la contestazione da parte del rappresentante di un soggetto nei confronti di tutti gli altri in una sorta di gioco assurdo e perverso in ogni caso mai serio
Dovunque comportamenti con colazione uguale tonalità diverse nel Sud più accentuate meno marcate dallo
Ed è proprio a questo modo di essere cavallo collegati certi comportamenti che si sono registrati all'indomani delle recenti elezioni regionali con il tentativo di costituzione addirittura di botti istituzionali contrapposte
Mi sia consentito di dare atto al Presidente Fitto di non essersi prestato a questa operazione
Le regioni non sono stati ma sono anche esserlo stato in quanto tali dovrebbero essere impegnati a promuovere e a consolidare lo sviluppo
Dei rispettivi territori in maniera da realizzare contestualmente la crescita ordinata e di quelli bravata di tutto il Paese
E noto che i lavoratori i lavori preparatori del documento programmatici contenenti la politica regionale europea due mila due mila sei
Sono iniziati nel dicembre novantotto con il convegno di Catania
Vennero esaminate Cento idee per lo sviluppo del Mezzogiorno
Più di cento ce ne saranno certamente per quello delle aree più sviluppate del Paese
Mentre quasi altrettante idee interessano la riforma istituzionale e poi quella elettorale e non poche idee si avvicendano sul bilancio e la rinite o riguardi rivitalizzazione dalla politica
Ma quando vide ha una sola idea seria
Si farà concreta per la crescita complessiva del Paese attraverso varie strategie differenziate
Che costituiscono il fondo almeno fondamento non solo economico delle politiche regionali
Se poi dal campo del che cosa fare e passiamo a quello del Kyrie sul come la questione sembra ancor meno definita in quale direzione precisa si ci si deve muovere nella direzione di un vero e proprio federalismo in quello di un regionalismo spinto l'una e l'altra sono scelte possibili come sono possibili tanti altre scende del per me ma una scelta chiara e definitiva deve essere comunque fatta in particolare nell'interesse del Mezzogiorno
E soprattutto a questo ci si riferisce quando le cento le mille le dieci mila lire che riguardano ogni questione se ne invoca una di fondo seria e definitiva ma da realizzare concretamente dall'inizio di agosto è stata riproposta la questione di un nuovo patto sociale di un rilancio dalla concertazione metodi di lavoro senza dubbio importanti anche perché hanno consentito di conseguire sin qui traguardi non trascurabile
Occorre però far tesoro della lezione che consegni il passato perché prima di richiedere ristabilire il concerto con le forze sociali ed economiche
è necessario che si realizzi prima la concertazione tra tutti i soggetti dello stiramento dallo Stato alle Regioni alle Province ed ai Comuni
Ma deve trattarsi di una concertazione vera visibile e credibile
Ciò che lo Stato unitario non ha potuto non ha saputo ora l'ha voluto realizzare e affidato loro ai soggetti delle Autonomie che sono chiamati a far da sé non per accentuare i divari ma per crescere meglio tutti insieme
Per tutti valga qui solo il richiamo al flusso continuo di profughi e clandestini
Quelle del Salento di siberiano di Crotone non sono le rive del mare dalla Puglia o della Calabria sono le coste dell'intera Italia e dell'Unione Europea
Quella che ha già una moneta unica ma non ancora una politica unica che sia segno sostegni o per forza dalla volontà popolare oltre che dalla moneta
Signor presidente
Mi sia consentito e due considerazioni finali brevissime
Una riguarda la concretezza del fare
Torno perciò su quella che considero qua principale fra tutte le riforme
Ho detto prima che siamo cento mille idee su determinate questioni
Non sempre se sono valide ma spesso il loro avvicendamento nasce dalla voglia di non apparire monotoni ripetitivi
Voglia pericolosa questa perché ci si può insinuare la convinzione che quelle precedenti si siano tradotte in realtà mentre così non è
Le conseguenze sono facilmente immaginabili e come fare migliaia di chilometri ma sulla bicicletta da camera ci si affanna sì anzi ma ma si è sempre al punto di prima
La seconda considerazione che siamo tutti alla ricerca di un filo di Arianna per uscire dal labirinto in cui ci troviamo
Labirinto di leggi regolamenti procedure con un numero non trascurabile di leggi regolamenti procedure varate per distruggere il labirinto
Più legge è meno leggi sollecitava anni fa qualcuno autorevole e tuttavia ancora inascoltato
Aver fatto è continuare a far poco e male in tal senso è stato un vero peccato un grande peccato sociale
Non volevo spingermi su questo percorso signor Presidente
Ma la passione dell'imprenditore che vorrebbe vedere sempre la strada spianata per tutti purtroppo mi ha preso ancora una volta qua la mano dinnanzi alle attese di migliaia di operatori che affollano la Fiera cella sta per i inaugurare e ai quali va il mio saluto affettuoso e riconoscente
E a quanti altri hanno voluto intervenire a questa cerimonia per ascoltare spero finalmente parole nuove
Fanno del presidente del consiglio professor Giuliano Amato
Signor sindaco signor Presidente della Provincia presidente della Regione amico Divella autorità amici italiani e non italiani
L'occasione è quella che ogni anno si presenta per fare il punto sulle nostre cose ed in particolare su quelle dell'economia
Non c'è dubbio che se il nostro principale problema è quello di creare una società e di un'economia più competitive
Gli interventi che ho ascoltato hanno tutta la verve di chi si sente competitivo e questo comunque bene
Ricordiamoci che i protagonisti dell'economia sono gli operatori economici dobbiamo mettere loro in condizioni di irrobustire una forte economia competitiva
E dobbiamo vivere le nostre vicende istituzionali in funzione della nostra capacità di promuovere le loro idee più che non dei nostri
Da questo punto di vista le cose hanno cominciato a cambiare
Dobbiamo avere tutta l'attenzione necessaria a cambiarle sempre di più ma insomma io ricordo che sono stato qui in un'altra occasione nella stessa veste
Esattamente otto anni fa
E l'Italia era in una condizione diversa
Il giorno dopo svalutavamo la lira io naturalmente asserì in questa sala che mai lo avremmo fatto
Ma era una doverosa bugia di Stato e di Europa
Certo si è che dal giorno dopo comincio una stagione la stagione era già cominciata in realtà ma dovemmo prendere atto che vivevano una stagione talmente difficile
Che furono necessari sacrifici pesanti per uscirne
Vedo tanti problemi nell'Italia di oggi ma la vedo i migliori saluti rispetto all'Italia di cui ebbi modo di parlare qui davanti a molti di voi otto anni fa
è unitaria saldamente inserita in Europa B e allora pochi giorni dopo la Fiera del Levante di quel settembre noi venivamo insieme alla sterlina non lo dimentico mai anzi preceduti dalla sterlina tengo a sottolinearlo uscimmo dal allora sistema monetario
Dovemmo affrontare una difficile stagione di risanamento e indiscutibilmente questa difficile stagione di Risanamento ha pesato sul tasso di sviluppo del Paese negli anni successivi
Perché quando c'è qualcuno e quel qualcuno fui io
Che toglie circa cento mila miliardi al così ad un Paese e che aveva bisogno di questo sacrificio ed è è chiaro che questi cento mila miliardi tolti riducono il tasso di sviluppo
Decisione necessaria ma con conseguenze sull'economia
Ricordo questo perché quando oggi finalmente da parte di tutti si è preso atto che la crescita è in atto e la crescita è in atto
Chiedi caduta del tasso di sviluppo era influenzata dalle politiche che io stesso avevo adottato affini di risanamento finanziario Allo stesso modo le politiche adottate in questi ultimi anni hanno fatto la loro parte nulla più che la loro parte ma hanno fatto la loro parte nel consentire all'Italia di agganciare una fase di ripresa che certo era nelle cose del mondo
Nella grande tenuta dell'economia americana nel superamento da parte delle economie asiatiche della crisi che le aveva colpito e tre due anni fa nella crescita complessiva che ha cominciato a determinarsi in Europa
Problema italiano ve lo ricordate usiamo sempre questo verbo abbia annunciare la ripresa usiamo sempre questo verbo agganciare perché abbiamo sempre vissuto nel rischio che un andamento migliore delle cose economiche lasciasse fuori il nostro Paese bene ai fini di questo aggancio dobbiamo dare atto ai governi di questi anni
Se vogliamo ragionare pacatamente e serenamente che il loro apporto è servito attira aggancio avvenisse
Perché con quali che siano le attuali vicissitudini della moneta unica europea
L'Italia se non si fosse agganciata alla moneta unica europea e se fosse stata assunta dal punto di vista monetario negli anni scorsi avrebbe avuto molte maggiori difficoltà
A tenere il passo con
Perché se la Francia oggi giustamente sottolinea con orgoglio
Il l'apporto delle misure che sono state adottate in Francia per la flessibilizzazione del mercato del lavoro in questi anni alla riduzione del tasso di disoccupazione è bene l'Italia e da questo punto di vista nella condizione di dire lo stesso
Hanno contribuito le misure adottate in questi anni per la flessibilizzazione del mercato del lavoro
Alla riduzione del tasso di disoccupazione che ora comunque intorno al dieci e sette un tasso molto alto che nel Mezzogiorno delle punte che sono addirittura il doppio che tuttavia manifesta i segni di una discesa era poco tempo fa al di sopra dell'undici per cento
C'è stata una riduzione del costo del lavoro
Costo del lavoro rappresenta ancora oggi un problema ma c'è stata in questi due ultimi anni una riduzione costante del costo del lavoro
E nel Mezzogiorno vi sono aree nelle quali lavoratori qualificati e lavoratori non qualificati costano molto meno che nomina altre parti del Paese e che le similmente i in altre parti d'Europa
Abbiamo introdotto maggior concorrenza
E sebbene le imprese risentano ancora oggi
Di costi più elevati di quanto non potrebbero essere rispetto ad impulsi essenziali per la loro attività eppure il costi di diversi input sono diminuiti e sono diminuiti in ragione della maggiore concorrenza che abbiamo introdotto
I costi burocratici hanno cominciato a diminuire
Siamo sempre sotto accusa per i costi burocratici
Ce ne abbiamo ancora molti
Ma anche qui guardiamo ai dati
Guardiamo alla collocazione dell'Italia nelle classifiche che fa all'OCSE rispetto appunto a questa voce allettante sotto voci in cui si articola ci accorgiamo che oggi di terzi servizi di provenienza burocratica riescono ad essere acquisiti in tempi che sono inferiori a quelli di qualche anno fa
E per diversi servizi addirittura c'è il fai da te che è ormai intervenuto
Quindi
Io ritengo che possiamo guardare con fiducia al futuro in gara jeune anche della credibilità di ciò che si è fatto in questi anni
La politica fa sempre più annunci di quanti riesca a mantenere
Da questo punto di vista avete ragione
Ma a ritenere che siano stati fatti soltanto annunci e che non vi siano state realizzazioni concrete sarebbe un ritennero cose che non corrispondono a verità non è così non è così
Cose concrete mi sono state fatte c'è sempre il rammarico di non averne fatti abbastanza c'è sempre il rammarico della differenza che rimane spesso a questo mondo tra propositi aspettative realizzazioni
Ma questa differenza non cancella il le realizzazioni che ci sono state partiamo tutti serenamente da questo perché ciascuno di noi quando assume un impegno istituzionale giustamente teso verso la realizzazione del massimo ma si possono incontrare tutti quanti delle difficoltà che poi riducono in parte ciò che si è stati capaci di fare
Certo si è che ora noi is facciamo saldamente parte di un contesto europeo che finalmente in una condizione di sviluppo che va anche se non così forte come potremmo desiderare in taluni Paesi su ritmi che sono il doppio rispetto a quelli del decennio scorso
Con alcune incognite congiunturali che abbiamo davanti
Lo sappiamo tutti che ci sono da una parte le euro con suo valore singolarmente basso dall'altro il prezzo del petrolio con il suo valore singolarmente auto
Che rappresentano una minaccia
Che come giustamente più volte ci ha fatto notare in questi mesi Banca d'Italia sono già probabilmente un vorrei no rispetto a quello sviluppo che in queste settimane in questi mesi saremmo in grado di realizzare non c'è dubbio
Che stiamo pagando al petrolio una tassa petrolifera di alcune decine di migliaia di miliardi che vengono sottratti al circuito virtuoso di consumi e investimenti
Questo segnala Banca d'Italia e fa bene
Ma infatti noi governo non stiamo modificando nelle previsioni dello sviluppo italiano per quest'anno e per il prossimo anno
Verso l'alto così come altri stanno facendo anche parlando di notte
Noi stiamo mantenendo una previsione due mila due punto due punto otto una previsione due mila uno due punto nove non non mettiamo l'aspettativa che altri istituti hanno sottolineato che la nostra crescita possano essere superiore ma facciamo nostra la cautela chi punto della quale parlavo prima
Il che ci porta a dire che questa tassa che noi paghiamo al petrolio non dovrebbe essere in grado di incidere sullo sviluppo che noi abbiamo previsto può incidere sulla possibilità di crescere di più di quanto noi abbiamo previsto ma ci teniamo così surrealisti
Sul soffitto
Ed è un realistico solido che comunque segnata una capacità di crescita e una prospettiva di crescita dell'economia italiana
Che viaggia sul doppio comunque di quella dell'anno scorso e della media degli anni precedenti e i risultati già si vedono intorno a noi
Capisco che buona parte degli italiani ancora non siano in grado di percepire e questo per me è un problema perché capisco che in una fase iniziale di ripresa
Chi vive con una bassa retribuzione percepisce soltanto che la sua retribuzione continua ad essere bassa
Chi ancora non ha trovato lavoro percepisce di non aver trovato ancora lavoro
E questo porta a tutti noi deve portare tutti noi a fare il possibile perché questa fase di crescita duri il più a lungo possibile
In modo da mettere in condizioni coloro che ancora non hanno percepito i benefici e non perché sono sordi ma perché questi benefici devono entrare nell'aula nella vita lavoro e delle loro famiglie
Possano arrivare al punto che la vita loro e delle loro famiglie ne sia positivamente influenza e tuttavia gli effetti cominciano a percepirsi nella vitalità delle iniziative che anche qui nel Mezzogiorno in questa fase più che non in passato si stanno insediando basta verificare il tasso di nascita
Di nuove impresa che è sempre stato particolarmente vivace nel Mezzogiorno anche in anni più bui ma che quest'anno sta prendendo un ritmo particolarmente intenso basta vedere tuttora riduzione del tasso di disoccupazione basta vedere
La mobilità che sia venuta creando sul mercato del lavoro nel suo insieme con l'elevatissimo numero di assunzioni di spostamenti di cambiamenti di collocazione di tanti lavoratori che sono tipici di una fase in cui l'economia in un forte rispetto io allora
Lasciamo per un momento la congiuntura
Non fermiamoci soltanto dell'acconto sulla congiuntura il nostro difetto casomai in passato è stato quello di soffermarci troppo sulla congiuntura di non cogliere a sufficienza la necessità di concentrare l'attenzione impegno emigrazioni sui fattori che ci servono di più perché la congiuntura diventi crescita sta
Io credo a non insistere umani abbastanza su questo punto gira e rigira al di là delle tante vicende che suscitano le nostre polemiche i nostri dibattiti i nostri dissensi
Le difficoltà dell'economia italiana e le difficoltà del mercato del lavoro italiane sono al fondo legate ad un fattore base
Troppo Brevi sono stati nella storia degli ultimi vent'anni i cicli positivi dell'economia
E troppo lunghi sono stati gli intervalli tra l'uno e l'altro
Di caduta del tasso di sviluppo e in questo andamento ciclico la ragione per la quale noi comunichiamo disoccupazione che poi non siamo in grado di assorbire
L'assorbimento della disoccupazione richiede crescita stabile richiede tempi lunghi e richiede continuità dello sviluppo dare continuità allo sviluppo è il
Zia maestra per assorbire progressivamente uno ad oggi disoccupazione che altrimenti non ha il tempo di essere assorbita anzi si si riforma
E allora
Io allora il nostro vero tema è questo qua
Come fare a dare stabilità questa crescita quali sono le chiavi per farlo in una fase di profondo cambiamento dell'economia che probabilmente comporta per questa stabilità interventi
Politiche comportamenti privati
Distribuzione delle responsabilità che sono diverse da quelle del
Passa
Si lavora per il futuro si sia in grado di cogliere i segni importanti del futuro nella nostra vita quotidiana
Vi si sia in grado di vedere dove porta no dove utilmente possono portare
Che cosa noi possiamo fare per accompagnare questo percorso e per vincere eliminare mettere da parte gli ostacoli che lo possono fermare in un punto nell'altro questo è il nostro lavoro
Non dimenticando mai e lo ridico che lo sviluppo viene dall'impresa
E che il nostro compito e promuovere questo sviluppo e rimuovere gli ostacoli che lo rendono difficile
Ora qui il cambiamento diciamo viviamo
Io viviamo nell'economia come lo vediamo negli assetti istituzionali quali sono i punti che dobbiamo secondo me tener presente insomma
Intanto parliamo d'impresa ma il modo di fare impresa è già cambiata
è già cambiato in una direzione che è probabilmente la direzione del futuro se penso dieci anni fa che cosa voleva dire impresa multinazionale ecco evocava alcuni pochi grandi giganti che come piombo resti di stendevano sull'economia di tutto il mondo
Rischiando di soffocarla e di farla propria nonché le grandi imprese dominanti del mercato globale siano venute meno questi esistano ancora ma sul mercato globale oggi multinazionale sono tantissimi altri
Tante imprese che sono multinazionali senza esercitare il potere il concetto di multinazionale oggi norme il simmetrico al concetto di potere e espressivo di un allargamento e norme non soltanto dei mercati del distribuzione ma dei mercati della produzione
Dei vari pezzi che vengono a comporre il prodotto industriale e questo tante impresa è ormai hanno raggiunto questa dimensione
Articolata e quindi come giustamente avete notato voi giustamente i territori nazionali valgono non tanto come radicamenti Id produzioni complessive ma come radicamenti di produzioni che concorrono però a prodotti o a servizi che nella loro espressione finale
Non sono necessariamente tutti collocati su quel territorio
Una volta noi eravamo orgogliosi come italiani di a vere inventato un modello di impresa
Che era poi tra modello Adriatico e altri sotto prodotti nazionali ecco caratterizzata dal fatto che nasceva un'impresa dal decentramento di un'altra impresa
Che un'impresa tessile collocava una macchina per
Produrre lana tessuto nella casa di un contadino dove la moglie del contadino si metteva lì a lavorare poi consegnato ad essere era era un modello italiano
Poi abbiamo cominciato a chiamarlo in inglese abbiamo cominciato a chiamarlo outsourcing e ci siamo accorti che non era più il modello adriatica
Era diventato un modello diffuso di produzione industriale
Che ha portato componente dopo componente al di fuori dell'impresa madre che ha generato la subfornitura
Creando una figura sociale inizialmente vista come la figura di un subordinato che veniva messo in condizioni di precarietà al di fuori della sicurezza del suo iniziale il posto di lavoro subordinato
E che poi ha visto questa figura sociale diventare imprenditore
Al servizio non più soltanto del suo iniziata il fornitore ma al servizio di un mercato più ampio
I tanti espulsi dalla figlia attivi sì al mente subfornitori della FIAT nella cintura torinese ore
Hanno per clienti l'industria automobilistica tedesca e non soltanto il loro iniziale fornitore sono nate delle nuove impresa
L'outsourcing
Testimonianza di un modo corale di fare impresa in cui si creano convenienze muoversi creano mercatismo per non parlare dell'apporto delle tecnologie al nuovo modo di fare impresa
E quindi dello stare in Rete
Stare in Rete con i propri fornitori stare in Rete con i propri clienti
E qui cari signori mentre noi ci discutiamo con competenze nazionali e sub nazionali l'economia sta già volando al di fuori dei nostri confini non riconosce più
E finisce per operare in ambiti che comunque noi per il momento non siamo in grado di raggiungere né a livello statale né regionale né provinciale
E questa è una grande direttrice del futuro e questo casomai pone un problema istituzionale
Per il futuro ma di questo noi
Dobbiamo essere consapevoli e questo porta non soltanto un modo diverso di fare impresa ma anche a un modo diverso di stare nell'impresa
Perché nell'impresa che si sta trasformando così
Si sta creando una organizzazione del lavoro che è totalmente diversa
Un'organizzazione dalla quale escono progressivamente in molti ambiti le mansioni ripetitive esecutive manuali e vengono sostituite da mansioni di controllo
Già professionalità che valgono in quanto tali all'interno dell'organizzazione d'impresa
E mentre da una parte
Noi dobbiamo giustamente difendere lavoratori non qualificati da forme di flessibilità che rappresentano per loro un indebolimento ed un essere messi alla mercé di altri
Noi ci troviamo dall'altra in presenza dei lavoratori che chiedono la flessibilità garanzia della propria professionalità e del proprio modo di organizzare se stessi all'interno dell'impresa
Sono sempre più numerosi da questo punto di vista i lavoratori in condizioni di licenziare il proprio datore di lavoro
Quando decidono di cambiare oggi nelle zone più sviluppate
Questo è un problema che hanno i datori di lavoro come tra attenere
I loro lavoratori più qualificati e migliori in un sistema concorrenziale in cui il ma il manico del coltello il passato dalla parte di la tensione a non confondere a sovrapporre i due fenomeni
Ma certo mi capitava di dirlo l'altro giorno dove ero a Vallombrosa questo porta anche il sindacato a porsi il problema di diventare sindacato di o al mondo come i telefonini
Perché deve difendere dalla flessibilità ma deve anche imparare a saper difendere la flessibilità
A beneficio di coloro che se non l'hanno si trovano essi lesi nei propri diritti e anche nel ruolo che possono esercitare all'interno dell'impresa
è cambiato l'assetto delle responsabilità pubbliche per passare al pubblico
Sta cambiando per quanto ci riguarda
C'è più decentramento ce n'è comunque dei più siamo in quella fase il Presidente Fitto potrebbe essere mio figlio in qualche modo come tra i quindi giustamente vede le cose no è troppo alto per poter essere ammessi essere
Però però cometa ci siamo e appunto
Le cose le ha tutte davanti diciamo no no io io io vedo anche quello che è successo
Dove lo sento di più uno anche lui non lo sappia ma lo sento di più dentro di me perché e parte della mia esperienza ovviamente quindi mi rendo conto che siamo in una fase di conflittualità istituzionale che fa parte di quella dinamica che è necessaria quando ci sono dei trasferimenti in corso
E io sono contento che ci sia questa conflittualità
Perché io è trent'anni che vivo la vicenda
Della capacità altro che clonazione biotecnologiche delle burocrazie centrali di rigenerare i tessuti del proprio corpo anche quando tagliamo le funzioni e poi si rigenera come
In quei film americani che sono sconsigliati ai bambini perché hanno anche così di horribilis quando quando vi si guarda equini e quindi è giusto e utile che ci sia questa vostra attenzione per evitare che questo fenomeno di riproduzione di tessuti burocratici continui
Ad aver luogo e però
Rispetto alla situazione che ho vissuto alcuni anni fa oggi c'è già un assetto significativamente diverso di responsabilità
Non solo non c'è più l'intervento straordinario nel Mezzogiorno
Ma nelle nuove modalità in cui si sono definiti ittiti definite le allocazioni alle destinazioni di spesa delle risorse pubbliche disponibili per per il Mezzogiorno
Sono ormai nelle vostre mani
E quest'anno lo sapete
Abbiamo definito un sistema di destinazione delle risorse del quadro comunitario
Al quale si adattano le risorse nazionali che per il venti per cento sono statale per il settanta per cento regionale per il dieci per cento smilitarizzato
La quattro otto otto l'abbiamo definita così una fascia diciamo dirigeva intende scegliere fra Stato e regioni ma anche qua i criteri sono vostri
Questo è un mondo diverso diversissimo da quello di dieci quindici anni fa
Così come è diverso
Il mondo dei rapporti tra istituzioni pubbliche attività economiche mercato che ormai solcato più dalle autorità indipendenti che dai ministeri e dalle autorità di governo
è un dato di fatto che le tariffe delle quali più si preoccupano le famiglie italiane sono tariffe che non vengono più fissate da organi di governo ma d'autorità indipendenti ed è giusto che sia così
Perché le autorità indipendenti corrispondono meglio alle esigenze di una regolazione pur necessaria delle attività di mercato che deve essere una regolazione non ispirata da politiche di governo delle ragioni di una maggioranza o dell'altra ma che deve essere ispirata esclusivamente
Dalla finalità di fare essere la regolazione e la più efficiente possibile in vista delle esigenze di economicità che sono quelle proprie dei settori regolati
E infatti l'intervento diretto dello Stato nell'economia e comunque fortissimamente ridotto
è cambiato il rapporto tra noi e l'Europa
Io vi voglio ricordare soltanto un fatto
Ed è cambiato per mille ragioni ora non ci vado sopra
Ma ancora negli anni ottanta
Nei limiti in cui l'Europa veniva vissuta come un vincolo
Era nell'Europa allora con monete Deaver se tuttavia caratterizzata da una moneta dominante che era il Deutsche Mark e quindi
Dalle posizioni che rispetto ad esso aveva una banca dominante che era la Bundesbank erano in Europa nella quale non era consentita una politica espansiva in un solo Paese
Chi non l'ha vissuto lo avrà letto chi lo ha vissuto se lo ricorda
La Francia pagò un prezzo a questo la Francia degli iniziali anni ottanta
In quell'Europa il tasso di espansione consentito era quello dettato dalle ragioni della moneta più forte
E quindi tentare di fare politiche più espansive significava collocarsi fuori dalla rete di sicurezza e quindi esporsi a spirali inflazionistiche poi fermate dai tassi di interesse oggi
Nel clima creato dalla moneta unica non è più consentito il sottosviluppo e non solo Paese
Esattamente l'inverso
Oggi il nostro problema che noi danneggiamo la moneta unica e veniamo percepiti dagli altri come un danno noi chiunque non dico noi italiani noi
Stati membri noi comunità economiche nazionali se
Teniamo un ritmo più basso di quelli degli altri perché si diventa una palla al piede
Questo è un cambiamento importante ora
Qual è il senso di tutto questo
è chiaro che il senso di tutto questo è che noi dopo diamo stiamo andando
Verso società più competitive dove più competitive non riguarda soltanto l'astratto delle condizioni del mercato ma riguarda in concreto a società nelle quali di vengono fuori le individualità nelle quali bisogna promuovere la crescita delle individualità
Perché competizione è questo
Competizione che competitività tra impresa individuali tra individui che affermano se stessi che hanno crescenti responsabilità ciascuno della vicenda in cui si trovano impegnati
Uno Stato con più autonomia
Uno Stato che diventa sempre più plurale esso stesso i due fenomeni nell'economia nelle istituzioni sono in qualche modo simmetrici l'uno all'altro
Anche perché poi tra l'altro
Questa è bene saperlo e tenerlo presente più federalismo vuol dire più concorrenza interistituzionale a questo ci dobbiamo abituare insito
Nel meccanismo federale che vi sia una concorrenza interistituzionale anch'anzi il meccanismo conta
Su questa concorrenza quindi ha anche un potenziale di conflitti come potenziale di conflitti è il mercato quando è un mercato dinamico
Dobbiamo far crescere questo su entrambi i versanti e perché su entrambi i versanti cresca dobbiamo però sta per garantire che il tessuto tenga ecco questo non dimentichiamolo mai
Dobbiamo garantire che il tessuto tenga
Un mercato funziona
Se dura necessaria concorrenza tra gli operatori a un quadro di regole che la definisce che riesce ad arbitrare i conflitti che riesce a mantenere la cui visione complessiva
Si potrebbe si potrebbe dire individualità senza eccessi di individualismo lo stesso padre nel tessuto istituzionale
Occorre che
Poi ci siano dei punti comuni
Vediamo altrimenti quali sono le conseguenze
Molte volte le opere non si fanno non si concludono
Non perché tutti i protagonisti sono avvolti nelle spire di una burocrazia centrale ma per che a volte invece sono avvolti nei loro conflitti e non sanno come uscirne
Ho sentito dire che si vogliono fare tutte le pedemontane
Io non ho obiezioni a che si facciano tutte le pedemontane le obiezioni le hanno i Comuni locali che in genere non sono d'accordo sui percorsi delle pedemontane e questo pone un problema diverso un problema nuovo
La necessità appunto di mantenere un quadro e di mantenere istituzioni che siano in grado di far funzionare l'insieme come un quarto
In questo lo Stato
Manterrà un suo ruolo diversissimo da quello del passato
Diverso già oggi è diverso
I presidenti delle Regioni con i quali ho lavorato già prima
Che con il Presidente Fitto c'è qua il presidente Ghigo sanno
Come io personalmente da tempo mi stessi adoprando anche da ministro del Tesoro per far capire alle amministrazioni centrali
Che il loro ruolo rispetto a imporre e a gli interventi regionali non era più quello di cercare di impedire l'io di sostituirli
Ma quello di fare tessuto
Quello di temere i punti di coordinamento quello di stimolare perché assi interregionali che oggi lo Stato non è più in grado di concepire progettare ed eseguire da solo
Escano tuttavia dalla combinazione auto coordinata dei piani di intervento regionali
Questo è un cambiamento
Ma il cambiamento è più generale
Ormai evidente che allo stato si chiede in primo luogo di costare di meno
Che a volte la sensazione della intrusi vita dello Stato ci nasce
Meno da ciò che fa e più da quanto ci costa quello che fa
E quindi costare di meno
Fare il suo stesso sorpassi
Garantire il massimo disse nelle funzioni in cui gli è insostituibile la sicurezza
Il massimo di sé nella sicurezza
Ma per il resto è più promuovere che fare e più mettere altre in condizioni che non mettere se stesso stato al posto degli altri
E questo
Dobbiamo ricostruire molte delle sue funzioni in questa prospettiva
Costare di meno
Permettetemi di scendere per un secondo da questa quota concordarla quale amo muovermi anche perché i concordano ha cominciato a volere di meno
Ma serve questa quota per capire le cose e per capire le direzioni di marcia
Costare di meno vuol dire anche ridurre le tasse
Cosa che noi dobbiamo continuare a fare con maggior lena anche questa
E qui alla Fiera di Bari
Ecco permettetemi di osservare
Che
Per me se la Finanziaria si poteva fare il quindici agosto era per certi versi meglio perché siccome i giornali si fanno i cui il quindici agosto e le finanziaria no si può avere l'impressione attraverso i giornali che ci sia un caos finanziario
Quando ancora c'è una preparazione in corso
Naturalmente quando vi sono più bocche che parlano raramente sono tutte bocche della verità
Il test non è evidentemente possibile contrasta con la verità all'idea che troppe bocche la possono pronunciare quando dicono cose diverse
C'è inesorabilmente una fase di confusione mediatico politica nella preparazione di una finanziaria
Che viene poi abilmente sfruttata per mettere in contrapposizione l'una con l'altra osservazioni che a volte sono semplicemente complementari e non reciprocamente esclusivi
Ma è chiaro che sia le famiglie sia le imprese
Hanno carichi fiscali Da Rin vedere
Ed è chiaro che se noi la mettessimo nel senso che il bonus fiscale
è una specie di leprotto inseguito da più cacciatori è il primo che gli spara e se lo porta a casa ecco ci metteremmo in una condizione di distrutti vietato tale rispetto alle esigenze sociali ed economiche del Paese con equilibrio
Cercando di fare cose che incidono e non come ho detto che oggi era in linea di marzo che cadono su tutti e che non bagnano nessuno e ritengo
Che dovremo preoccuparci sia delle famiglie sia dell'impresa
Che sarebbe un errore da parte delle famiglie e dire no alle imprese non dovete dare nulla perché loro sono i padroni e noi siamo le famiglie questo è una sciocchezza
Le imprese sono la fonte del lavoro di tutti
Sarebbe d'altra parte è sbagliato da parte delle imprese e dire tutto alle impresa e nulla alle famiglie perché non voglio arrivare a Lafuenti society di Gul Bright e non è non è non è questo il punto ma insomma parte esigenze sociali che sono irrinunciabili
C'è anche l'esigenza di consentire ai consumi interni di avvenire un loro tono in un Paese il cui tasso di sviluppo non è quello dell'Irlanda ma è pur sempre ai livelli non alti delle medie europee
Io lo sento il problema di chi guadagnando un milione al mese ha da pagare un affitto a un bambino da mandare a scuola o a volte due e ha un datore di lavoro che a volte pagando un'IRPEG cresciuta rispetto all'anno precedente dice che la concorrenza internazionale non gli danno margini per il contratto a questo punto capisco
Che aumentare sia pure di poco come si può attraverso le detrazioni fiscali villa il reddito disponibile di queste persone di queste famiglie è una cosa che a me pare prioritario ma al di là di questo esiste proprio un problema di tenuta dei redditi disponibili delle famiglie anche a fini economici generali anche a fini macro economici e non soltanto a fini sociali ma c'è certo anche l'impresa
Cioè cerchiamo di di non mettere le cose in questo modo i i in alternativa insomma
Bartali Coppi Amato Rutelli impresa famiglia dico a volte si possono anche mettere insieme le cose insomma
Bartali e Coppi ci sono riusciti anche lo ci sono riusciti anche a loro anche loro ci sono riusciti
In certi momenti non si
Io solo che alcuni problemi dell'impresa di affronta il collegato fiscale che ancora non è stata approvata
Massimo che esiste il problema che è comunque Dario da da continuare a risolvere del cuneo fiscale e contributivo esiste
Noi non disponiamo quest'anno della carbon tax per affrontarlo ma questa non è una ragione per non affrontare per non continuare ad affrontare
Esiste un problema tirato e soprattutto per le piccole e medie imprese la totale non deducibilità dell'IRAP emerso come un problema esiste un problema generale io le pecche anche sul quale qualcosa è bene che venga avviato
Esistono gli incentivi che comunque per via di fiscale in particolare per il Mezzogiorno noi dobbiamo mantenere in campo o addirittura irrobustire
Si tratti degli incentivi che riguardano i nuovi investimenti si tratti degli incentivi che servono ad assumere disoccupati ovvero o anche a fare emergere il lavoro nero
E di medesimi incentivi fiscali possono essere utilizzati sia per fare emergere il lavoro nero ossia per fare assumere chi effettivamente non avesse lavoro nell'anno o nei due anni precedenti
Dobbiamo favorire la nascita dell'impresa
E costi minori per il cosiddetto start-up per la nascita dell'impresa abbiamo il tema di renderli possibili
Ecco c'è questo ventaglio di questioni ma figuratevi se il governo non ha davanti questo ventaglio di questioni al di là di quelle che riguardano le famiglie
E se non dovremo trovare un giusto equilibrio che ci permetta di tener conto di queste esigenze oltre che di quelle delle famiglie
Ma minori costi
Significa migliori servizi a minor costo
Guardate proseguendo su una strada che abbiamo già intrapreso
Noi italiani due cose sappiamo di che tutto quello che c'è in Italia non funziona a differenza di quello che c'è in altri Paesi e che in particolare non funzionano nelle ferrovie nelle Poste
Tant'è vero che la scusa ufficiale di tutti noi per giustificare con un altro è il fatto che non abbiamo letto una lettera che lui ci ha mandato a dire ma l'hai mandata per posta
Verdina grave è ovvio che non è arrivata non è così nel giro di questi anni le Poste italiane sono entrati nelle classifiche europee e stanno nella media europea per quanto riguarda i tempi di consegna
Il servizio postale migliorato
Quasi vi dispiace
State lì dispiaciuti di questa cose sperate che non sia vera perché vi impedisce di protestare applaudono solo quei tre quattro delle Poste che sono presenti perché almeno loro voi no perché volete continuare a dire che le cosche non funzionano ma non è giusto non è giusto ha cominciato a cadere come ha cominciato ad accadere che funzionano meglio le ferrovie non in tutti i servizi no in tutti gli ambiti c'è una pur piccola placca anche per le ferrovie dispiace ingegner Cimoli ma insomma ci vuole tempo nelle terre di missione per affermare le nuove verità ci vuole tempo
No no ma
Noi lo stiamo facendo accettando anche per i servizi pubblici le regole della concorrenza
Costringendo le nostre in prese a usare prima la contabilità industriale che in precedenza ignoravano e poi il confronto con altri che stanno entrando sui loro mercati
Le amministrazioni cominciano a fare i loro acquisti on line e hanno imparato a risparmiare
A servirsi dei mercati concorrenziali per risparmiare e per fornire servizi migliori
Il lavoro che è stato avviato per il così detto i governanti ante il Governo attraverso l'elettronica e l'informatica è un lavoro che riguarda tutti noi non riguarda solo lo Stato riguarda le Regioni le Province e i Comuni
Ma è un lavoro dal quale già stanno uscendo servizi per i nostri cittadini che possono via via che accedono a questi mezzi ad Harry con una facilità molto superiore a quella con cui gli avevano in passato
E questo tema delle tecnologie e uno dei temi su cui di più
Dobbiamo svolgere questo lavoro promozionale perché qui davvero l'Italia e l'Italia
Perché l'Italia è un Paese nel quale il mercato delle tecnologie a un mercato meno affermato che in altri Paesi e il pubblico può esercitare un ruolo ma non sostitutivo
Qui io vedo soprattutto un ruolo degli enti locali
I portatili messi a disposizione delle imprese sono un qualcosa che gli enti locali possono fare hanno cominciato a fare più ancora che non lo Stato
Fornendo insieme ai servizi amministrativi dei comuni e canali di incontro tra le imprese attraverso la Rete
Questo è uno sforzo nel quale siamo impegnati pensate un compito del quale dieci anni fa nessuno avrebbe addirittura potuto immaginare né l'esistenza né i contenuti
Ma oggi è uno dei compiti maggiori nei quali ci sentiamo impegnati così come è cruciale tra questi compiti promozionali quello che riguarda la formazione
Questo è bene tenerlo presente in una società più competitiva
O mettiamo in condizioni tutti
Dissangua dire sulla scala sociale e quindi di a vere occasioni di promozioni sociali o ci credi diamo una bomba che a orologeria che alla fine esplode RAI Due esploderebbe in conflitti assolutamente ingestibili
E questo lo dico a coloro per i quali possono essere meno importanti dei ragioni di equità e le ragioni morali che già basterebbero da soli
Per volere al di sopra di ogni altra cosa che ciascuno sia nelle condizioni di tutti gli altri nel nostro mercato interno e nel mondo intero
Al di là di queste ragioni cioè il fatto che così come il mondo non sopravviverà
Se i cinque miliardi di poveri dovranno convivere con un miliardo diritti
Allo stesso modo le nostre economie nazionali e le nostre società non sopravviveranno
Se quelli che sono oggi a un milione e mezzo o addirittura no un lavoro non avranno la prospettiva di crescere sulla scala sociale
Credo che tutti abbiamo imparato anche i più testardi
Che non possiamo chiedere ad un'impresa di dare tre milioni ad una mansione che economicamente vale un milione e mezzo
Ma dobbiamo chiedere all'impresa e a noi stessi di creare le condizioni per cui chiunque è un milione e mezzo posso avere la formazione e la qualificazione che gli permettano di arrivare ai tre milioni ad oltre perché è così che si tiene una società è così che si fa tessuto ed è così anche che si fa economia
Perché il lavoro ci sarà
Per le mansioni anche superiori perché già oggi noi ci accorgiamo che abbiamo vuoti nel nostro mercato del lavoro che dipendono a volte più dall'offerta che manda la domanda di lavoro
E perché quindi allargare i polmoni alla società e all'economia e fonte di maggiore equità e di maggiore giustizia è anche fonte di maggiore ricchezza questo
Sta diventando uno dei compiti promozionali cruciali dello Stato
Insieme ai privati non da solo insieme ai privati
Ma promuovere tecnologie promuovere formazione promuovere mobilità sociale promuovere concorrenza diventano i grandi compiti dello Stato del futuro
Aiutare collaborare con Regioni ed enti locali per dotare il paese delle infrastrutture di cui ha bisogno
Sapremo svolgere un ruolo coordina ante ed autorevole
Per evitare che le mille strozzature ora burocratiche ora democratiche
Che impediscono alle procedure attinenti alle infrastrutture di arrivare in fondo vengano rimossi che le procedure riescano ad arrivare in fondo vedete come diverso ed è diverso anche per il Mezzogiorno e mi avvio a concludere
Dove
Io sono forse più attento ancora di altri
A quel Mezzogiorno vitale che in questi anni si è affermato
E pur consapevole delle difficoltà una qualche insofferenza ve lo devo dire verso chi spesso meridionale quando parla del Mezzogiorno mette lì nell'idea
La povertà di infrastrutture la debolezza del ceto imprenditoriale il questo noi lo dobbiamo vincere ma non siamo nel deserto i segni del futuro già ci sono in questa regione ce ne sono tantissimi e sono segni
Per questo dicevo io sono a volte più attento di altri
Che si sono venuti forma
Do negli anni successivi alla fine dell'intervento straordinario in qualche modo mi è stata attribuita come una responsabilità che io ho ho assunto quella di aver abolito l'intervento straordinario
Che aveva esaurito il suo ciclo vitale uno store
Mario ciclo vitale negli anni Cinquanta e Sessanta chi aveva acconsentito a tecnici di grande
Ore di dare al Mezzogiorno infrastrutture essenziali per il Mezzogiorno ma che poi era diventato una girandola di soldi e di incentivi che avevano creato ceti di accetti di intermediari non ceti di imprenditori nel Mezzogiorno e quindi fu giusto secondo me chiudere questo ciclo ma avvertivo tutta la responsabilità di questa chiusura che accadrà dopo
Ebbene dopo
Applicando le stesse regole che abbiamo applicato al resto del territorio nazionale facendo circolare più concorrenza anche nel Mezzogiorno
USA usando incentivi più trasparenti ancorché spesso giustamente specifici per il Mezzogiorno ma più trasparente
Più automatici più aperti più rispondenti alle regole del mercato noi qui abbiamo portato nuova imprenditorialità c'è avvenuta non è che ce l'abbiamo portata accetta
C'è e apre si è cominciato a sfruttare le grandi risorse di questo nostro Mezzogiorno e ce ne sono tante perché ci sono creati centri logistici nuovi ecco qua TAR tutto era ok Europa di questi mesi ma eccola lì la prospettiva di Taranto come un centro logistico che si apre all'intero Mediterraneo flussi turistici che sono venuti aumento tanto aumentando con percentuali enormi rispetto a quelle del resto del territorio nazionale il che significa che sono stati assorbiti che ha cominciato ad esserci una capacità ricettiva che in precedenza non c'era stato
Nome di che non ha
No paragone nel resto d'Italia di auto imprenditorialità soprattutto giovanile tanti meno di quanti serve ma attenti il che significa che qui ci sono i cervelli qui ci sono le risorse culturali le risorse tecniche
Anche quella cosa che è stata zitta
Tutte volte detta che nel Mezzogiorno impresa non si può fare perché i meridionali non amano il rischio mamma non solo il posto pubblico questa non è vera
Perché molti giovani meridionali stanno oggi insegnando ad altri
Cultura del rischio dell'auto impresa le tecnologie e quindi i poli tecnologici che sono venuti crescente
Fattura tradizionale che c'è in tanti settori
E non voglio citare i soliti tre esempi che sono sempre i soliti tre mi rattrista non perché uno dice beh ce ne sarà un quarto nel Mezzogiorno ma ce n'è ben più di un quarto a quei tre sono meritori
Ma ci sono tanti altri e collaboriamo su questo
Il nostro vero proprio
Gare presto farlo crescere
E qui oggi ci sono le grandi responsabilità che abbiamo tutti che hanno le Regioni che allo stato che all'Europa
Contiamo sull'economia non contiamo su noi stessi il nostro lavoro non è produrre
Chiare le aspettative di coloro che producono creare inchino un lago aspettativa favorevole all'investimento nel Mezzogiorno
Era incerto le condizioni di sicurezza e di infrastrutture ma in un modo e con una prospettiva e con uno slancio che attirino di altri noi possiamo fare molto meglio che altri
L'impresa settentrionale già oggi molto meglio venire nel Mezzogiorno a fare il secondo stabilimento piuttosto che andare in Romania mi dispiace per gli amici rumeni
Ma è così è in realtà molto meglio mettiamoli in condizioni anche psicologiche di fare
Le regioni stanno cambiando esse stesse c'hanno il bene e il male
Come tutti sanno bene ma
Ma regioni dalle quali voi non te lo aspetteresti e non faccio nomi stanno mettendo su una capacità progettuale con i fiocchi in termini di professionalità per mettersi in condizione di fare dei piani in
Ah vedi utilizzazione delle risorse del quadro comunitario che possano funzionare
E magari a volte sono le stesse regioni che non riescono a chiudere i lavori di adduzione d'acqua e che ma
Tengono a due ore a notte i loro cittadini con l'acqua pur avendone in quantità pari alle regioni settentrionali o di altri Paesi
E quindi
Bisogna che tutto sia all'altezza dello standard migliore che queste responsabilità siano esercitati almeno
Io allo stato in questa fase mi assegnò due in particolare tre in particolare per il Mezzogiorno al di là di quelle di cui già o parla
E per le infrastrutture dobbiamo saper lavorare insieme
La sicurezza che è un compito primario del nostro
La sicurezza e la gestione di tutto ciò che ha di intorno qui la Regione Puglia ha ragione lo Stato ha motivi di gratitudine nei confronti della Regione Puglia per quello che su questo terreno ha fa
Anche noi abbiamo fatto qualcosa anche noi abbiamo ridotto molto i flussi e questo è stato un impegno per lo Stato mostro come degli amici albanesi che stanno là molto meglio di quanto accadesse prima in termini di collaborazione con noi per ridurre i flussi questo anche fa parte della sicurezza non per i poveracci che vengono portati ma per i delinquenti che riporta e questo è un fenomeno di criminalità che dobbiamo saper combattere come gli altri che abbiamo più che insediati qui
E che tra qui e taluni Paesi dell'altra sponda dell'Adriatico rischiano di uscire rafforzati a volte anziché indeboliti al di là di questo lo Stato deve contribuire all'emersione
Il Mezzogiorno mai è in condizioni di diventare un'economia aperta e trasparente
Ci sono più cose che dobbiamo fare
è finalmente partito il lavoro che Spallanzani ma aveva suggerito così ma hanno detto Presidente Spallanzani se non è vero mi castighi subito
Ma è partito finalmente il lavoro di recupero delle aree dismesse per consentire a migliaia di imprese artigianali di avere locali che permettano loro di emergere al di là dei profili fiscali e contributivi
Dobbiamo insistere sul cuneo fiscale e contributivo
Dobbiamo concorda
Anche tra le parti sociali questo io lo considero un aspetto importante presidente D'Amato ne ha parlato io mi trovo d'accordo con lui
In modo che l'emersione di venti una delle nostre priorità sottolineo che non sono necessariamente d'accordo con le condizioni toh con tutte le condizioni del presidente D'Amato ritiene necessarie per affrontare l'emersione
Ma a me interessa che la si affronti e poi vediamo su che cosa riusciamo a trovarci d'accordo infine è compito dello Stato questo proprio suo
Creare la cornice di una politica mediterranea
Funziona
Per creare ciò che il Mezzogiorno ha a portata di mano
Le condizioni di farne il
Di una politica economica e di una politica di scambi del Mediterraneo
Alcuni progetti dei quali noi parliamo da tempo
Una logistica per l'ortofrutticolo una logistica per i prodotti aranci e agrumi
A me interessa soprattutto nei suoi risvolti anche infrastrutturali piattaforme miglioramento degli Area opporre refrigeratore Yet quant'altro perché permette non solo di convogliare verso il mercato europeo la nostra straordinaria nostra qui produzioni agricole
Nei più del mezzogiorno c'è una produzione agricola di avanguardia rispetto al resto d'Europa che spesso rimane confinata da noi
La nostra incapacità organizzativa nel portarla fuori dai nostri confini mi interessa questa logistica per portarla fuori dei nostri confini ma a quel punto per offrirla
Anche ai produttori delle altre sponde dei nostri mari
Fare quindi del Mezzogiorno proprio la piattaforma logistica del Mediterraneo in funzione del mercato europeo e dei mercati extra europea
Di qui la giusta rivendicazione del Corridoio otto che qualcuno di voi ha fatto lei Presidente Fitto mi pare ne ha parlato che è proprio per noi essenziale in direzione Ester
E di qui quello che dobbiamo costruire con la sponda sud
Io so che il presidente Prodi profondamente d'accordo su tutto questo e mi auguro che l'incontro che i presidenti delle Regioni avranno lui tra due giorni sia un incontro che ci aiuti ad andare avanti
In in questa direzione insomma
Voi lo sapete i io non amo fare il cantastorie
Non amo fare i Charlatans
Mi piacciono le cose concrete
Mi piace vederle in prospettiva mi piace riuscire a che mi piace ritengo doveroso riuscire a capire dove stiamo andando
L'anno di grazia due mila
L'anno di migliore sviluppo rispetto ai precedenti
Stiamo ad
Tanto per sulla possibilità
E un maggiore sviluppo e verso la possibilità di realizzare in termini di radicamento imprenditoriale di posti di lavoro obiettivi che vanno la ovviamente al di là di quelli che ci potevamo porre alcuni anni fa stanno o
Ogni a tutti noi al senso di responsabilità che avremmo e alle forze che avremo far sì che questa possibilità
A breve nei prossimi anni si realizzi buon lavoro