Sono intervenuti: Salvatore Rea.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Banca D'italia, Economia.
Rubrica
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I fuochi del dissidio tra i partiti della maggioranza governativa vanno accendendosi uno dopo l'altro
E ancora spento anzi se rinfocolato sempre più quello sulla RAI dopo la rinuncia di Pierre Carniti alla candidatura per la presidenza e già si litiga sulla trasferta americana ma è la Carrà
Che starebbe per far spendere per le sue cinque apparizioni sui teleschermi di oltre Atlantico ben sette miliardi
Radiotelevisivo italiano dove la non lo una controfigura per accusare il vertice delle
Nella persona del direttore generale viaggio agli
Di Ciriaco De Mita
Uno sprecone ma il litigio più sostanzioso sta per scoppiare anche se lo si nega in verità con non molta convinzione sulla Banca d'Italia lo casi come si sa e quella della trattativa delle trattative sindacali
Novo del contratto dei dipendenti della Banca centrale trattative che si trascinano da molti mesi che hanno dato luogo a qualche sciopero e che sono ormai giunte a un punto morto
Il vertice della Banca d'Italia ha puntato i piedi facendo delle proposte e ponendo al sindacato una volta prendere o lasciare
Il sindacato ha ritenuto inaccettabili quelle proposte
E non a alcuni in intenzione di soggiacere al diktat del governatore di via nazionale
Ma più inaccettabili ancora quelle proposte le uno ritenute è un paio di sindacati autonomi e il sindacato bancarie de
Quest'ultimo ha anzi scritto una lettera al governatore dalla Banca in cui gli si contesta il diritto di dettare leggi e imporre diktat senza aver prima messo ordine in casa propria cioè all'interno del direttorio che gestisce la banca
Centrale
Su questa lettera Enna da una polemica che abbraccia ora mai quasi tutti i quotidiani nazionali la Banca d'Italia è stata sempre ritenuta una specie di santuario intoccabile se qualcuno ha usato questo molto di rado a
Bene è stato sempre accusato di vilipendio alla santità del governatore e del suo direttorio come se una volta seduti sulla poltrona di governatore
Il banchiere o il burocrate di banca per bravo che sia diventasse infallibile una specie di pontefice della sponda sinistra del Tevere
E accettava tesi del genere bisogna ingoiare anche il dogma del governatore come vorrebbe Eugenio Scalfari che ha sempre adorato assieme a Giorgio la Malfa i numi della Banca d'Italia e dire
Ieri è sceso lancia il re a difenderne la causa i sindacalisti dei bancari UIL sembrano decisi a rigettare questo dogma
E hanno lanciato delle accuse che naturalmente dovranno essere provate se ha hanno qualche consistenza e se non si tratti invece di una mossa che cela un soltanto un disegno politico è stata infatti avanzata l'ipotesi che dietro i sindacalisti audacemente saliti sul podio dell'accusa ci sia qualche ispiratore di marca socialista
Una marca che almeno da quando a Palazzo Chigi siede come presidente del Consiglio Bettino Craxi
Sembra non abbia mai visto di buon occhio il governatore Carlo Azeglio Ciampi
Marca che potrebbe aver trovato l'appiglio del sindacalismo dei bancari socialisti della UIL permettere indiscussi ora i poteri e la gestione del governatore cosa che indigna repubblicani e democristiani qualche liberale
La lobby giornalistica Paola bancaria e persino qualche senatore del Psi male informato
Eppure discutere sulla Banca d'Italia il sui poteri del Governatore lasciando da parte le persona è necessario e probabilmente utile per il Paese
Perché il problema esili non lo si può accantona aree per timore di urta are la suscettibilità degli altri siano essi i partiti o potentati economici l'autonomia della Banca d'Italia o meglio del vertice della Banca d'Italia che nessuno vuole Dem negare non può giungere però è questo il nodo fino al punto di portare la politica monetaria della Banca centrale in una direzione diversa se non addirittura opposta a quella indicata dalla politica economica seguita dal governo del Paese
In altri Paesi occidentali e in primo luogo in Gran Bretagna
Dove pare che di banche si intendano se il governatore dalla Banca d'Inghilterra e il primo ministro britannico marciano su strade conflittuali quello che all o la poltrona non è certo il primo ministro
Perché l'adesso è una lei che guida la politica economica inglese e non l'altro insomma il governo italiano a che cosa serve se oltre a non potere nulla nella vicenda RAI ai non può neppure dire alla banca di tali
Dare contro le sue direttive
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