Incontro tra parlamentari italiani e deputati europei italiani presso la Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio

I piccioni viaggiatori
Questa medici furono ancora c'è anche un problema
Usasse
E allora passiamo a cominciare innanzitutto ringrazio tutti per la presenza qui così
Numerosa
A questo incontro credo che sia un confronto importante
Deputati italiani al Parlamento europeo nel Parlamento italiano
Perché questo incontro può servire a focalizzare l'attenzione sulle questioni essenziali legati Alberti cioè di Nizza e al suo seguito
Cioè sposare forniranno il tutti l'opportunità di riflessioni che siano alla base del dibattito in Assemblea sulle comunicazioni del governo su consiglio europeo di Nizza che come sapete in calendario per il prossimo ventotto novembre ora in preparazione di tale dibattito
Le presidenze delle commissioni Affari Esteri politiche dell'Unione Europea hanno previsto di procedere allo svolgimento di un percorso di approfondimento dei temi essenziali
Che ha fra l'altro visto la realizzazione di un seminario tecnico a carattere interno organizzato dagli uffici della Camera
Al quale hanno preso parte rappresentanti dei principali istituti di ricerca esterni specializzati in politica
Ne abbiamo tra l'altro importanti precedenti è la seconda volta in un anno che il Parlamento italiano e gli europarlamentari italiani si incontrano per fare il punto sulla situazione europea
Inoltre membri della Commissione esteri della commissione Politiche dell'Unione Europea
Hanno costantemente seguito i lavori della conferenza intergovernativa partecipando alle riunioni della Commissione affari istituzionali del Parlamento europeo presieduta dal presidente Napolitano
Quindi l'opportunità del dibattito in aula ci pone problemi sia del dibattito spesso che degli scenari dopo Nizza in vista del Consiglio europeo di Nizza il Parlamento ha preso con decisione
L'iniziativa per contribuire con un ruolo il più possibile propulsivo
Al dibattito sulle questioni europee non soltanto in relazione a questo vorrei sottolinearlo all'agenda del vertice ma anche per riflettere sugli scenari che si aprono oltre si tratta in questo quadro di capire quali possano essere gli interessi dell'Italia alla partecipazione al processo di integrazione europea e quale ruolo di indirizzo di proposta possa svolgere in questo campo il Parlamento il vertice di Nizza può costituire un'occasione decisiva per valutare il modo in cui l'Italia pensa assistenza e alla sua collocazione nel contesto geopolitico europea inizia poi infatti nel segnare il momento del passaggio dall'attuale fase di progettazione ideale alla costruzione europea ad una nuova fase di tipo propositivo di concreta realizzazione degli obiettivi di lungo periodo
E quindi io ritengo che bisogna dividere il problema del futuro dell'Europa in due parti visti
Agenda del vertice di Nizza e strategie del dopo
Per ciò che riguarda la prima parte
Credo che la conferenza intergovernativa preparatorio del vertice di Nizza ha trovato l'accordo almeno così sembra ma noi avremo anche informazioni per questi qui l'importanza di questo incontro soltanto su alcune questioni marginali e tecniche che prevedono soluzioni di compromesso
Su due soli punti di rilievo
Ossia la composizione della Commissione e il voto a maggioranza qualificata
Qualche passo in avanti potrebbe esserci sulle cooperazione sulla cooperazioni rafforzate
Tuttavia a Lipsia c'è il il rischio che non si decida nulla di veramente significativo e io credo che qui può essere il tutto il valore della presenza decisa dell'Italia in quella occasione
Per ciò che riguarda oltre lui sarà appare indispensabile che già in quell'incontro vi sia l'impegno per la definizione di un nuovo percorso negoziale
Basato su meccanismi diversi da quelli intergovernativi e sottolineo molto questo aspetto
Che consenta di affrontare le questioni di lungo periodo che non saranno risolte del contesto dall'attuale conferenza interna
E infatti l'ineludibile necessità di affrontare due sfide essenziali
L'allargamento dell'Europa e l'adozione di una serie di valori fondamentali che stiano alla base dell'integrazione tra i popoli dei diversi Paesi europea
Queste due sfide costituiscono per lui per l'Unione una irripetibile occasione per avanzare nella costruzione di un'Europa libera e solidale sulla base di regole di impegni comuni
Il tema dell'allargamento quindi va affrontato con chiarezza in futuro bisognerà affrontare con chiarezza i termini e le prospettive a questo proposito individuando gli elementi più o meno problematici che stanno alla base delle prospettive di un'Europa a ventisette Paesi
In questo contesto si potrà valutare se vi sia l'intenzione di andare verso la creazione di un sistema europeo di tipo federale secondo il modello lanciato dal ministro degli Esteri tedesco Fischer perché sembra ripreso con accenti simili dallo stesso Presidente Ciampi in cui l'ipotesi di un nucleo europeo di stati leaders potrebbe contribuire a risolvere i nodi finora insoluti del processo di allargamento il tema dell'allargamento ha di recente rilanciato il dibattito sui costi che tale allargamento avrà per l'Italia sui benefici che il Paese potrà trarre dall'Europa allargare il rischio paventato da molte questo l'abbiamo visto nel seminario che abbiamo fatto in particolare quello di una penalizzazione delle regioni del Mezzogiorno tuttavia dal punto di vista politico l'allargamento è una straordinaria opportunità di crescita e di integrazione per l'Europa
Recenti sondaggi dimostrano un calo di consensi dei cittadini verso l'Europa
Anche in Italia tradizionalmente paese a forte vocazione europeista scende la percentuale dei cittadini che pensano che dall'appartenenza all'Unione Europea derivino più benefici che svantaggio
Quindi si pone la questione di rimediare a un deficit democratico dell'Unione
Al momento infatti non è chiaro che stia guidando il processo di integrazione europea tanto che si sta facendo largo la vecchia idea di un'Europa dei tecnocrati ossia di un governo burocratico che procede senza effettivo controllo democratico
Il punto cruciale dunque quello di restituire l'Europa ai città l'allargamento se si farà non potrà peraltro risolvere di per sé i problemi di legittimazione democratica
Andrà infatti verificata la possibilità di dare vita a un patto costituzionale
Fondatore che promuova una profonda riforma delle regole costitutive dell'Unione europea stessa e posso ulteriormente sviluppare una identità di coesione politica la Costituzione europea infatti un passaggio ineludibile per lo sviluppo di una dimensione realmente politica dell'unione
Per potere procedere nella direzione indicata bisogna fare in modo che la Costituzione europea non giunga dall'alto ma nasca da un processo di stabilizzazione delle evoluzioni in atto appare pertanto necessario dopo Nizza superare il modello intergovernativo ritengo che il modello intergovernativo si è aggiunto al capo la possibile soluzione quindi quella del coinvolgimento dei Parlamenti
Un ruolo di ampio rilievo devono avere oltre naturalmente al Parlamento europeo anche i parlamenti nazionali soprattutto nelle fase negoziale di revisione dei trattati
Deve essere attribuito ai Parlamenti nazionali e alle istituzioni rappresentative
Compiti di grande rilievo nell'esercizio delle loro funzioni democratiche essi possono contribuire alla realizzazione degli obiettivi di lungo periodo
Un consolidamento del ruolo dei Parlamenti nazionali passa in primo luogo attraverso una sostanziale revisione come dicevo del metodo intergovernativo esso non può prescindere dal contributo fondamentale del parlamento europeo il cui rafforzamento indispensabile per potere coniugare nella nuova Europa allargata il principio della efficacia decisionale con quello della legittimità democratica delle istituzioni questi sono alcuni dei temi che sono alla nostra discussione adesso presidente Berlinguer sottoporrà anche altri
Io voglio prima di cede la parola fatto dieci nove minuti mi manca un minuto sottolineare un dato politico rilevante
Io credo che noi dobbiamo lavorare per una soluzione unitaria
Il più possibile unita del parlamento italiani certo questo può essere difficile perché non possiamo nasconderci che se andiamo nei particolari di tutti gli aspetti che ci stanno di fronte ci sono differenze fra differenze non solo tra maggioranza e opposizione anche all'interno dalla maggioranza e anche all'interno della opposizione io credo che in questo momento noi dobbiamo privilegiare l'essenziale
L'ossatura fondamentale per le nostre scelte
E noi abbiamo dietro alle spalle una metodologia by partenza è quella che ha rappresentato la forza dell'Italia in Europa
Cioè di nel grande dibattito che divide l'Europa e lo dico alla carlona nel poco tempo che mi rimane cioè tra una visione prevalentemente da libero scambio una visione dell'Europa politica l'Italia
Ha avuto una funzione essenziale in questa seconda direzione noi abbiamo dietro alle spalle un voto del Parlamento italiano il quale dopo Amsterdam ha votato con tutti i gruppi maggioranza e opposizione una adesione critica ad Amsterdam perché tutti i gruppi volevano spingere con maggiore forza nella direzione dell'Europa e non è questa ossatura fondamentale dobbiamo mantenerla sarebbe un peccato lo voglio dire
Sarebbe un grave peccato perdersi in particolare
Perdersi nei ghirigori classici del dibattito parlamentare io credo che andare alla sostanza di una decisione che collochi l'Italia a Nizza come motore
In una direzione precisa e dare al governo italiano questa forza e un interesse generale è un interesse
Della nazione e e dico questo che forse qui sono pessimista perché vedo gravi rischi sul finale Diniz
Diciamo i risultati non sono affatto acquisiti e quindi avere a Nizza un governo che si presente con un sostegno forte il più ampio possibile del Parlamento in una direzione
Che la direzione che noi tutti tutte le forze politiche il fondo hanno voluto è un fatto a mio avviso rilevante
Naturalmente non voglio qui anticipare la discussione che avremo in Aula è un auspicio per questo penso che sia stato un bene anche sottoporlo come auspicio con come motivo necessaria di prese di posizioni definitive in questa mia introduzione do senz'altro la parola al presidente
Ringrazio anch'io tutti gli intervenuti in particolare i colleghi europarlamentari che abbiamo scomodato in questo creazione
Perché abbiamo voluto continuare una pratica che tuttavia non ha avuto finora
Eccezioni e cioè quella di stabilire una collaborazione tra il Parlamento italiano al Parlamento europeo
Come del resto è stata significata anche in recenti occasioni per esempio quando i rappresentanti del Parlamento europeo presso lavori della CIG sono venuti a riferire noi desideriamo che continui questo rapporto
Per quanto difficile spesso organizzare mettere insieme orari
Ragioniere anche materiale
La seconda ragione del nostro incontro odierno
Che è stata detta ampiamente da presidente Occhetto
All'ambizione di fornire materiali colti al dibattito in aula
Materiali consapevoli
Perché l'occasione di un dibattito parlamentare in aula
Prima della scadenza del vertice europeo
è un'occasione che o amplificare la tematica
Per farla giungere più facilmente ai cittadini
In quanto non avvenga nel solo lavoro delle cancellerie
E come attirare colti nel senso e questo è stato fatto anche dagli uffici della Camera che io ringrazio restano a disposizione presenti
Che nascano dal contributo delle forze consapevoli che operano in questo campo e per questo ringrazio io ero parlamentare
Di questo contributo
Sono anch'io molto convinto
Della necessità che il dibattito dell'Aula
Orchi ad uno schieramento delle forze politiche il più possibile by Pati
Alle ragioni che
Adduceva il presidente Occhetto voglio aggiungerne
Una minore se volete particolare ma credo importante
Alcuni dei governi che costituiscono in questo momento
Uno delle le posizioni meno
A favore del processo d'integrazione
Questo fanno per via di un condizionamento delle opinioni pubbliche dei loro Paesi e spesso di una divisione politica interna tra maggioranza e opposizione
E se ne è stato il ruolo peculiare dell'Italia nel suo complesso un ruolo
Fortemente propositivo a favore dell'integrazione
Volendo noi che continui questo ruolo
Perché governo posso svolgere a Nizza autorevolmente
Il suo compito di pressione
Per sciogliere dei nodi che ancora si rivelano di difficile se non di impossibile soluzione
Sapete che cosa alludo
Il consenso
Di un ampio schieramento costituisce una condizione migliore di altri paesi
E quindi c'è una ragione perché l'interesse generale del Paese sia rappresentata a Nizza in un modo unitario
Secondo il solco della nostra tradizione anche se questo poi è stato in qualche misura incrinato in recenti dibattiti parlamentari ma noi ci auguriamo che non si ripetano
In quelle circostanze
Il modo nel in cui noi chiediamo di contribuire a questo dibattito
In questo incontro è proprio quello di tentare di coniugare
L'ottica con la quale noi possiamo uscendo anche dalla il dettaglio delle singole questioni del vertice di Nizza che tutti i
Conosciamo qui più o meno ricco tra i presenti
Con una prospettazione
Del fatto che e interesse dell'Italia avere più Europa
è interesse del sistema Paese è interesse dei cittadini italiani
Quindi noi non siamo europeisti soltanto ancorché fondamentalmente per ragioni ideali non siamo per ragioni anche materiali di interesse legittimo materiale
Forse si può dire di più più di altri paesi l'Italia ha bisogno dell'Europa
Senza l'Europa noi non avremmo raggiunto grandi successi di modernizzazione che sono in corso
Di equilibrio virtuoso del nostro bilancio
Del nostro sistema economico
Del tasso d'inflazione del costo del danaro
E quindi c'è una coincidenza dell'Inter e questo per parlare degli aspetti macroeconomici
Poi ci sono anche gli aspetti della l'interesse del singolo cittadino
Noi abbiamo
Possiamo contribuire ad una presenza italiana consapevole
Fuori dalla retorica post risorgimentale
Della presenza europea coniugando insieme questi due componenti
Ora non si tratta naturalmente di convenienza nel senso piatto del termine ma di opportunità che si offrono alla nostra società
Anche nei temi più delicati
Come quello del Mib dell'immigrazione dell'ambiente della politica della sicurezza della difesa comune
Che non sono direttamente oggetto specifico dell'agenda
E che tuttavia sarebbero fortemente influenzati da un successo dell'agenda
Intanto in quanto
Questa può assicurare
La sensazione delle due esigenze di fondo della riforma
Del sistema e l'Unione europea
Coniugando democrazia rappresentatività rapporto con i cittadini da un lato e efficienza e funzionalità dall'organizzazione istituzionale
Perché anche l'efficienza e la funzionalità avvicinano le istituzioni ai cittadini
Ora per queste ragioni
Dobbiamo essere consapevoli che esistono preoccupazioni di un asse
Dico tra virgolette sindrome danese
Che ci siano rischi
Nonostante i successi conseguiti di un distacco
Occhetto citava la questione della del dell'anno
Allargamento possono essere citati anche esempi che riguardano la politica della sicurezza alimentare o le politiche concernenti complessivamente funzionamento dalla moneta
Sono tutti esempi per i quali
Non si può restare a metà del guado le istituzioni europee hanno bisogno di compiere un passo avanti
Penso che noi abbiamo bisogno
Di prospettare e ci auguriamo che il dibattito d'Aula lo faccia ai cittadini la tematica europea non soltanto dietro
La fredda ingegneria istituzionale
Il risultato di un'estensione la maggioranza qualificata delle cooperazioni rafforzate o della ponderazione del voto che sono argomenti ostici
Non comprensibile
C'erano gli addetti ai lavori
Può avere effetto se se ne comprende la funzionalità
Perché l'Europa diventi l'Europa dei cittadini
Ma a favore dei cittadini io ritengo questo un punto essenziale credo come si debba svolgere un dibattito parlamentare non certo il lavoro delle cancellerie o degli uffici che prepara ma il modo in cui Parlamento si rapporta
Al grosso dell'opinione pubblica
E forse
è giusto che noi chiediamo al governo che nell'insieme dell'agenda dove tutti i punti hanno rilevanza
Il tema delle cooperazioni rafforzate come del resto è stato dimostrato da iniziativa insieme tedeschi
Quindi con un'impronta particolarmente italiana
E il tema della maggioranza quali dell'estensione
A vari argomenti della maggioranza qualificata comunque di tassi che in qualche misura in avanti dovrebbero essere raggiunti in questo campo per avviare un processo di rapporto diverso fra Stato e Unione che fra Stato e Stato membro
E siano due elementi dei quali abbiamo interessa che l'opinione pubblica si renda consapevole
C'è poi il tema della Carta non trascura Erei della Carta dei diritti
Anche se esso è nell'agenda
Con un obiettivo che in parte è stato già realizzato fino a questo punto cosa la proclamazione e forse come sento si discute della menzione anche se con difficoltà articolo si era trattato
Ritengo tuttavia che assicurare solennità
All'acquisizione la Carta dei diritti
Come messaggio di Nizza ai cittadini europei abbia un peso rilevante
Non può essere sminuito alla luce delle considerazioni di stretta giudizi alita o pregiudizi abilità del testo
Che pure sono importanti com'è ovvio
Ma ancora in questa fase
Il problema principale è quello che i cittadini europei sentano importanza dell'esistenza tra carte e quindi dell'apertura di una fase in cui dalla prevalenza della tematica monetario economica si passi ad una fase che apre la strada alla costituzionalizzazione dei Trattati
Noi ci auguriamo quindi che il dibattito
Ascolteremo e che registreremo con molta attenzione e che poi trasferiremo ai deputati per l'occasione del dibattito in aula produca questi risultati
Anche per quanto riguarda l'allargamento oltre agli elementi squisitamente
Di convenienza o di costo ed il rischio di corte di cui ho accennato non si può trascurare il problema della pace della stabilità
Di quello che rappresenta un'operazione come dire dirle moderazione del passato che e uno dei significati fondamentali sul piano politico
Della misura di cui stiamo discutendo anche lo spostamento del baricentro
Europeo geograficamente da una prevalenza del Nord Ovest in direzione più ampia può assegnare all'Italia una funzione geopolitica un certo rilievo sarà bene che i cittadini italiani sentano anche un aspetto e questa è una io ringrazio ancora una volta tutti presenti penso che si possa procedere direttamente a seguire l'agenda dell'incontro
Il interventi ma intervento o
Primi interventi l'onorevole Guido Podestà vicepresidente al Parlamento europeo
Ringrazio credo che il fatto che Lorenzin beni e io ci troviamo qua di fianco poi ci vedete siamo quasi uguali coi baffi no ci hanno scelto in qualche modo come due gemelli ma due gemelle che ormai da quattro anni e mezzo insieme lavorano nel gelo di presidenza del Parlamento europeo perché dico questo perché forse in Europa siamo più abituati a essere by partenza ma non solo la rappresentanza italiana per la verità è qualcosa che evidentemente e nella realtà europea e nelle istituzioni europee
Ecco credo che sia necessario che affrontando questo momento che un momento di passaggio importante
E mi riferisco alla chiusura dei lavori della Conferenza intergovernativa e mi riferisco alla pagina dell'allargamento il nostro Paese davvero arrivi con una posizione il più possibile comune
Perché è importante questo passaggio già molto è stato detto io credo però che ci si debba rendere conto
Che a Nizza rischiamo di non avere quei momenti di obiettivo che conosciamo e che uso le parole di Prodi ieri
Ci siamo incontrati a Bruxelles sembravano in fondo dei Alitalia rispetto alla trattato di Amsterdam pareva quasi che fossero deve degli obiettivi raggiungibili già allora bene son passati tre anni forse abbiamo perso tre anni in realtà di cose
I fatti si sono complicati
I fatti sono complicati e tutti ci rendiamo conto che si alcuni passaggi non saranno raggiunti io credo di sì qua non è scontato
Ad esempio quello della maggioranza qualificata e quello della cooperazione rafforzata be'allora veramente dovremo interrogarci su quello che sarà un futuro possibile per l'Unione
Perché in effetti con queste manovre la nave non si riesce più a governare
Per lo meno andiamo avanti di inerzia non è che andiamo avanti ma sicuramente ma anche un progetto politico si sente questa mancanza la si sente profondamente tanto più in un momento nel quale noi stiamo vivendo due aspetti fondamentali una l'integrazione di cui l'euro ed esperto forse più dolorosa ma sicuramente più evidente e dall'altra parte questa grande sfida questa nuova frontiera dell'allargamento ecco io vorrei soffermarmi su due punti particolarmente uno è quello della necessità nel dopo Amsterdam di non ripercorrere una pista intergovernativa soltanto ma di riassumere come Parlamenti nazionali in forza anche di quello che Amsterdam adatto come ruolo ai Parlamenti nazionali insieme al Parlamento europeo
Una pista interparlamentare e lo dico in senso ampio questo che affianchi che vivi fichi una apolitiche intergovernativa che al di là della buona volontà di molti adatto segno dei propri limiti
Partecipando ai lavori della COSAC insieme a tanti amici ormai da alcune alcuni se veste questa parte partecipando ai lavori per l'assemblea dei presidenti dei Parlamenti dei Paesi membri
Avendo anche sentito buon risultato che nella convenzione si è avuto per quanto riguarda la Carta dei diritti bene credo che ci debba essere una nuova rivisitazione io devo dire che finalmente si sente parlare anche di momento costituente per la nuova Europa dobbiamo avere il coraggio di comprendere che ciò che era valido quarant'anni fa sia pure nelle trasformazioni che i trattati da attori che trattati hanno portato oggi vari medita
Oggi vari meditato prima che si avveri e qui passo alla seconda parte
Nella questo fatto importante allargamento tra l'altro come vice presidente io due deleghe una è proprio quella dei rapporti con i Parlamenti nazionali e l'altra con i tredici Paesi dell'allargamento
Sarò a Cipro da domenica a martedì
Bene noi abbiamo una situazione dell'allargamento perché è una situazione che per certi aspetti a una tensione di attesa straordinari in alcuni di questi Paesi
Per certi versi cominciano anche a essere presenti momenti di riflessione laddove i cittadini si chiedono se tutto questo vale la candela non c'è anche lo stimolo di una data certa
C'è una volontà precisa che
Anche però Ikenna riconfermato recentemente ma sicuramente non c'è lo stimolo di una data sicura
Bene io credo che noi dobbiamo essere come paese qui è importante
Che il nostro governo ora quelli che saranno le importanza possa veramente rappresentare uno spettro più ampio possibile di forze politiche
Sia né protagonista perché dico questo perché vedete l'allargamento sposta il baricentro in maniera straordinaria di questa nostra unione perso l'Ovest della verso l'Est del nostro continente
Vi è una necessità di riequilibrio della politica mediterranea della politica balcanica non perdo tempo tutti sappiamo perfettamente quanto in termini di stabilità e di pace ancora si giochi in queste armi
Ecco domandate di quale può essere il Paese europeo che si fa carico come storicamente si è sempre fatto carico di quello che è un momento di coordinamento di di funzione principe
In questo spettro
Di politica mediterranea e di politica balcanica ecco il credo veramente che tutto questo debba impegnarci perché l'allargamento di per sé è un passaggio storico ne possiamo anche perderlo come nella storia dell'uomo sano per te tante opportunità non ha detto che si ripresenti ormai viviamo un momento di poli di accumulazione per cui non è più possibile per Paesi di vecchia grandezza restare isolati perché il confronto globale lo sappiamo
E dobbiamo chiederci la responsabilità che avremo dal punto di vista storico se i nostri figli non dessimo una casa comune a trenta Paesi per un'Europa riunificata ma in qualche modo un momento di disaggregazione perché non è scritto nella Bibbia e che debba essere questo percorso che fosse dentro di noi vivendo da quarant'anni questa realtà diamo per scontato che sia l'ultimo punto che vorrei sottolineare
è che tutto questo passa attraverso un consenso ampio e profondo dei cittadini non solo perché ogni paese che entra deve avere l'approvazione oltre del Parlamento europeo dei parlamenti dei Paesi membri che del Parlamento del Paese naturalmente
Ma perché non si può obiettivamente a pensare di affrontare questa tematica senza una comprensione delle scelte che sono a monte di queste politiche di allargamento
Consenso che dobbiamo stimolare sia all'interno dei quindici ridere soprattutto all'interno dei quindici ma sicuramente anche all'interno dei Paesi candidati ecco su questo credo che dibattiti come questi momenti di confronto siano necessarie
Chiudo nel dire solo una cosa è una considerazione che faccio anche se leggermente fuori tema perché proprio il cd è questa ricerca di presenza by partisan in ambito europeo ecco stiamo tutti attenti veramente tutti attenti a non utilizzare le istituzioni europee
Per farne luogo di battaglie nazionali non è una realtà che riguarda solo il nostro Paese riguarda a volte anche altri Paesi però credo che sia importante che noi diamo un'immagine diversa rispetto a quella che qualche volta forse inavvertitamente andiamo a dare fuori laddove forse la sede propria e quella all'interno del Paese per certi dibattiti mentre la dobbiamo affrontare temi europei così come è giusto che sia
Complimenti preside della Scuola europea oltre che per le colpe
Pro quindi la parola a onorevole l'onorevole Renzo indelebile
Del parlamento europeo come si sapeva
Grazie ringrazio molto per l'invito
Tenta un'operazione impossibile quella di evitare di ripeterci
Vorrei partire dalla richiamo che presenta Occhetto fatto sulla difficoltà dell'idea di Europa
Si citavano sondaggi basta prendere il quello che si è manifestato le ultime elezioni europee per la prima volta nella storia delle elezioni europee ha partecipato meno del cinquanta per cento degli aventi diritto con un rafforzamento delle idee
Di formazione di gruppi anti europei
Come si può correggere questa tendenza già qualche consiglio venuto
Io penso che sia necessario un modifica del messaggio che viene mandato ai cittadini dell'Unione Europea
Per quanto riguarda il la sostanza del suo progetto
La mia opinione e che
C'è una convergenza di anti europeisti e anche di europeisti
Nell'inviare un messaggio che di un'Europa che si deve essere un potere politico che è un una forza economica
Ma che non è un progetto ricco dal punto di vista del rispetto delle tante identità delle tante differenze che ci sono in questa nostra unione
Ho l'impressione che a volte ci sia una presentazione molto povero di questo progetto
Che si sottovaluti il fatto che noi siamo e rimarremo diversi come nazioni come Stati come popoli che tende anche diciamo in buona fede anche da un punto di vista delle volte di federalismo estremo
A presentare
L'Europa come una realtà che dovrebbe concentrare i poteri che tradizionalmente si sono affermati a livello nazionale secondo me sbaglia Pamir
C'è un gruppo al Parlamento europeo che ha secondo me probabilmente il nome più bello
Si chiama Europa delle differenze delle diversità
E però è formato da tanti europei ecco questa è la contraddizione che dovremmo superare
Perché chi sostiene le differenze e le diversità dovrebbe essere proprio il maggior sostenitore del progetto di Unione europea
Mi sia permesso un codicillo questo ragionamento
Ci sono diverse forze che guardano con molto sospetto con paura alla globalizzazione
E c'è chi presenta l'Europa come un agente
In negativo di questa globalizzazione
Io ritengo che dal punto di vista istituzionale che dal punto di vista politico dal punto di vista dei diritti se c'è un non luogo un progetto un'istituzione un complesso di istituzioni
Che può garantire
La difesa di queste identità e di queste differenze contro la globalizzazione e proprio l'Unione europea
Ecco questa è la correzione che secondo me bisognerebbe in un qualche modo apportare
Poi tre punti legati a un po'i temi in discussione l'allargamento
Io ritengo che sarà difficile evitare un errore
Un errore una tendenza forse una una strada obbligata in parte evitare che la discussione si concentri molto su costi benefici di natura economica e allora se sarà così si discuterà solo dei costi
Credo che
Ci siano già delle pubblicazioni io ne ho lette qualchedun
Con l'eco attraverso le quali si dimostra che ad esempio l'Italia dal punto di vista economico
Nei tempi non solo medio-lunghi ma anche brevi ci guadagnerà
Terzo se tutto il ragionamento ristretto ai fondi strutturali o i fondi di coesione allora non c'è non c'è scampo ma se guardiamo all'insieme del Paese all'insieme della sua economia l'insieme dei suoi interessi ci sarà anche un guadagno dal punto di vista economico ma ritengo che le forze politiche le istituzioni democratiche si prenderebbero una brutta e grave responsabilità se portassero il dibattito il confronto su questo terreno
Senza sottolineare l'importanza enorme dal punto di vista strategico e storico di che cosa potrà costituire questa allargamento che ruolo per l'Italia in vista di Nizza e dopo Occhetto diceva Nizza e dopo Nizza
Io ritengo che noi dovremmo sostenere come Paese con chiarezza e possibilmente con un grande sostegno politico parlamentare l'idea che i primi ingressi dovrebbero avvenire
Prima delle elezioni europee del due mila e quattro
Per dare la possibilità agli elettori dei primi Paesi che entrano di votare per il nuovo Parlamento europeo nel due mila quattro
Natura
Naturalmente non si tratta di fare sconti nessuno
Ma dato che come Unione europea abbiamo detto dobbiamo essere pronti a ricevere
Il trentuno dicembre del due mila e due
E allora bisogna mandare un messaggio equamente chiaro i Paesi che avranno risposto alle condizioni economiche
E politiche che abbiamo che sono stati chiaramente indica
Da parte dell'Unione dovrebbero poter entrare nell'Unione in quella data penso che l'Italia dovrebbe essere tra i paesi che più spingono in questa direzione
Secondo punto
La politica di difesa la politica di difesa penso che il Presidente Napolitano parlando di cooperazioni rafforzate forse farà riferimento a questo tema
Vorrei raccontarvi una brevissima esperienza sono stato in inviato dalla Presidente alla conferenza ministeriale di Marsiglia
Del sul partenariato euromediterraneo
I ministri
I ministri degli esteri dei paesi terzi
Quasi tutti con l'eccezione dell'intervento provocatorio della Libia quasi tutti
Era un coro unanime dicevano abbiamo bisogno dell'Europa e parlavano soprattutto del Medioriente
Il giorno dopo in un altro
Momento di lavoro si parlava del della proposta di Solana della costituzione di questo gruppo il pronto intervento da parte dell'Unione europea che si è costituito proprio in questi giorni
Dopo il abbiamo milioni di euro dell'Europa è seguito un ma
C'era quasi un timore rispetto alla costituzione di questa forza
Europea che può essere a disposizione di ogni decisione delle Nazioni Unite
E di conseguenza senza limiti territoriali
Di interessarsi anche di territori che sono extra europei
Significativamente il solo intervento che si è differenziata è stato quello del rappresentante dell'Autorità palestinese
E qui siamo però l'attuale all'attualità a mio avviso sarebbe importante che la maggioranza e l'opposizione delle forze politiche italiane
Trovasse una sua vita per sostenere anche ma Nizza dove si parlerà probabilmente in Medioriente di nuovo
L'idea di una presenza europea che se non vuole essere soltanto contributi finanziari ed economici deve avere anche altri aspetti di natura politica e non solo ultimo punto la sottolineatura che è già stata fatta sia dal mio collega potestà che e dai presidenti Berlinguer e Occhetto la partecipazione e il sostegno ai progetti costituzionali la Carta dei diritti di cui ha già parlato Luigi Berlinguer
Noi abbiamo un'occasione abbiamo una scadenza
Sono già convocate le elezioni
Politiche in Italia per il prossimo anno
Come fare in modo che vi sia un non m'interessa che non sia soltanto dovuto ad una campagna di informazione
Sì presente se il presidente Selva
C'è una scadenza così comprendo comprendo che la correzione dal punto di vista lessicale dovuta ma appena
Seguirà il mio ragionamento credo che la sua attenzione sarà tratto da qualcos'altro da qualcos'altro certo meno meno
Ecco come facciamo a fare della discussione sulla carta di diritto a discussione vera che non sia una campagna di informazione che qualcheduno sostiene qualchedun altro non sostiene secondo me abbiamo uno strumento che è quello di distribuire un'altra scheda quando ci saranno le elezioni politiche
Con referendum nel quale si chiede ai cittadini che cosa pensano se un quesito semplice della Carta dei diritti fondamentali promulgata Panizza non sarà naturalmente
Quello sito giuridicamente vincolante ma sarebbe davvero politicamente istituzionalmente molto fortemente impegnativo grazie
Onorevole ma Napolitano presidente dalla Commissione per gli affari costituzionale del Parlamento
Piazza
Il presidente Occhetto ha detto la vogliamo intendiamo lavorare per uno sbocco unitario del dibattito alla Camera dei deputati e a questo fine
Bisogna stare all'essenziale
Che cos'è l'essenziale
Mi pare che il punto dada da chiarire io darò un contributo anche lui lo definirebbe Bellini Duomo marginale tecnico
Sullo stato dei lavori della Conferenza intende avere nativa
Dobbiamo tener conto
Dell'agenda del vertice
Dobbiamo guardare all'oltre Nizza che comincerà anni sa
Perché io la conclusione minimalista della Conferenza intergovernativa getterebbe un'ombra sulle prospettive ulteriori debiti contrario all'inizio si possono porre alcune premesse
L'altro ieri la Commissione affari costituzionali ha adottato una proposta di risoluzione che sarà portata in plenaria la prossima settimana il ventinove trenta Blixer e abbiamo cercato di scandire alcune priorità ma più in generale che cos'è l'essenziale
A cui possiamo tutti ispirarci io credo che in termini generali
Sia una visione coerente col ruolo storicamente assolto da abitare in cinquant'anni di costruzione europea
Un ruolo di punta lo ha già detto appunto
Onorevole Occhetto per la costruzione di un'Europa politica di un'Europa democratica di un'Europa dei cittadini e non si tratta di espressioni scontate perché questa visione
Si confronta e non si incontra con l'altra
Più specificamente oggi essenziale una riforma delle istituzioni Commissione Consiglio e Parlamento e dei meccanismi decisionali dell'Unione
Che ne rafforzi l'efficacia e la democraticità nella prospettiva ormai vicina del grande allargamento scongiurando la paralisi o la diluizione del processo l'integrazione mi pare che l'essenziale sia questo e su ciò poi bisogna misurare e i risultati del negoziato
Nell'agenda di Nizza due punti sono molto importanti per permettere la continuità e lo sviluppo del processo di integrazione in Europa venti a venticinque a ventisette
Il passaggio al voto a maggioranza qualificata nei campi a un cura un qui ancora vige la regola dei romani della unanimità
E l'alleggerimento delle disposizioni oggi troppo rigide che consentono il ricorso da parte di Paesi che vogliamo o possano andare più avanti i nuovi campi di integrazione esercizi di cooperazione rafforzata
Su questo secondo punto si è abbastanza vicini ad una intesa poi vedremo quanto pienamente soddisfacente è stato rilevante il contributo italotedesco tradotto si in una proposta molto specifica ed esauriente
Che ancora non sappiamo se integralmente o mondi faranno ascoltare le conclusioni di Nizza per quello che riguarda il passaggio
In molti campi se ne sono esclusi venticinque che dovrebbero riguardare ma secondo della classificazione un po'troppo Estensi
Gli Stati nazionali per quello che riguarda gli altri quarantasei articoli o basi giuridiche
Di cui si discute il passaggio alla maggioranza qualificata può dire forse ancora meglio il sottosegretario Ranieri che ha partecipato al cosiddetto conclavi domenica come rimangano bloccate
Divergenti e ancora bloccate le posizioni su campi molto sensibili fiscalità visti asilo immigrazione politica commerciale comune politica sociale politiche di coesione
E la difficoltà risulta anche dal testo che è appena giunto documento aggiornato alla giornata di oggi di sintesi della presidenza francese
Da questo documento presidente Occhetto presidente delle guerre risulta anche un altro dato piuttosto inquietante cioè c'è ancora una pagina bianca per ciò che concerne le tre istituzioni
Si dice chiaramente che sono temi sui quali potrà intervenire solo un compromesso globale affidato in extremis ai capi di Stato e di governo e cioè il peso degli stati nelle decisioni del Consiglio certamente ci sono tecnicalità ma il rilievo politico evidente e può essere terreno di scontro tra grandi e piccoli Paesi la composizione della Commissione se un commissario per Stato membro ed eventualmente in questa ipotesi che non è quella di partenza né del Parlamento né della Commissione stessa con quali accorgimenti per rendere funzionale una commissione sempre più larga fissando magari per una data più lontana un numero bloccato il Parlamento europeo non solo la questione spinosa
Di come ripartire i seggi in un Parlamento che non debba superare il plafond di settecento membri e che si allarghi all'altri dodici Paesi ma poi i poteri del Parlamento europeo
Potere di codecisione legislativa che deve scattare in tutti i campi in cui si passi dall'unanimità alla maggioranza qualificata ma anche questo è il punto tutt'altro che risolto e poi questione che addirittura rimane nello sfondo ma che non per noi è importante e cioè i poteri del Parlamento poteri di controllo
Nella sfera dell'unione economica e monetaria e nella sfera della politica estera e di sicurezza comune
A proposito di quest'ultimo punto che io debbo solo dire che il Parlamento aveva con forza richiesto che le implicazioni istituzionali
Degli accordi che stanno per definirsi che si sono in linea generale già definiti saranno siglati a Nizza per un embrione di sui saturi fossero oggetto
Di revisione del trattato di nuova di nuova normativa di nuova normativa del trattato
Quindi c'è ancora molta nebbia su Nizza
Noi siamo convinti che sia particolarmente importante sancire poteri adeguati al Parlamento europeo se vogliamo istituzioni che siano democraticamente controllabili in misura crescente e non in misura sempre più ridotta e dico soltanto dato che si è fatto cenno a questo aspetto molto importante io uso un'espressione che ovviamente va specificata
Abbiamo bisogno di un vero e proprio sistema di relazioni tra il Parlamento europeo i parlamenti nazionali
E un sistema di relazioni che vada al di là di quanto ha sancito il protocollo di Amsterdam sul ruolo dei Parlamenti nazionali
E che naturalmente proiettino avanti l'esperienza che per esempio abbiamo fatto nel corso di quest'anno come Commissione affari costituzionali è stato già ricordando associando i rappresentanti dei Parlamenti nazionali nel corso di tutto l'anno alle nostre discussioni mese per mese sullo stato dei lavori della conferenza intergovernativa infine last but not least
Per una unione è più vicina ai cittadini non dobbiamo parlare solo di funzionamento di efficacia
Dei meccanismi decisionali e delle istituzioni ma di democraticità
Dobbiamo parlare
Di sviluppi che consentano ai cittadini di riconoscersi nelle istituzioni e nelle politiche dell'unione trasparenza dei meccanismi decisionali è stato molto importante l'esempio della convenzione non solo perché mi hanno fatto parte affini di elaborazione della casa diritti fondamentali
Le tre componenti governi nazionali parlamenti nazionali Parlamento europeo ma perché i cittadini hanno potuto seguire almeno cittadini più attenti via via anche
Su internet il progresso della elaborazione della carta non è piovuto
Dal cielo alla fine un testo Carta dei diritti che noi non crediamo ci sia alcuna possibilità di vedere integrata nei trattati a Nizza ma che a Nizza noi vorremmo vedere esplicitamente menzionata nell'articolo sei del trattato dell'unione al comma due consideriamo paradossale che ci siano governi nazionali tra Three e sei in questo momento che continuano a opporsi a questo riferimento consideriamo paradossale che rimanga menzionata nella nel nell'articolo sei del trattato dell'unione europea
Il rispetto dei diritti che si sono il rispetto dei diritti che sono sanciti nella convenzione del mille novecentocinquanta documento non comunitario ignorando la Carta dei diritti fondamentali che negli stessi giorni di Nizza sarà adottata io sono davvero persuaso
Signori presidenti onorevoli colleghi che questa sia una strada obbligata
Sia una strada obbligata e dopo Nizza sia una strada obbligata il processo di costituzionalizzazione che avrà nella Carta dei diritti e nel suo riconoscimento il primo passo
La strada obbligata per superare una crisi di legittimazione democratica e di consenso
Che già è stata segnalata e il cui superamento però non può essere affidato soltanto alla bontà delle politiche da praticare nel futuro e il dopo Nizza sono d'accordo col presidente o che ti ho concluso
Non deve essere secondo il punto di vista del Parlamento europeo affidato ad una nuova conferenza intergovernativa la sui la cui sola evocazione non può che far rabbrividire
Visto che cosa è stato questo percorso adesso di più di nove misi
Uno continuo prestare l'acqua nel mortaio con discussioni
Inconcludenti nonostante la bravura dei diplomatici che hanno rappresentato i governi ma senza riuscire a portare mai nel corso di Cook così lungo periodo a livello politico il negoziato col rischio
Che tutto venga affidato l'esito di questa conferenza al miracolo dell'Ultima notte a Nizza grazie
Sono no abbiamo in questa prima fase l'intervento che l'onorevole Umberto Ranieri sottosegretario di Stato
Per gli affari esteri
Grazie grazie presidente siamo ormai a due settimane dal consiglio europeo di Nizza
Il dibattito sui quattro punti principali dell'agenda della conferenza composizione della Commissione rifondazione del voto
Estensione della maggioranza qualificata ai cooperazione rafforzata ha consentito io direi alcuni progressi
E tuttavia come è stato ricordato persiste una situazione stallo su alcuni aspetti che al Consiglio europeo di di Biarritz non è stato possibile superare
In materia di cooperazione rafforzata il negoziato è andato avanti il principio ormai accettato da tutti
Sia pure con alcune determinate condizioni
Procede il dibattito sull'estensione del voto a maggioranza qualificata
Tra luci ed ombre credo si possa dire
Alcuni avanzamenti si registrano in materia di composizione della Commissione che andranno però perfezionati nell'ambito di un compromesso globale
Meno incoraggiante appare lo stato del negoziato sulla rifondazione del voto
Su tale tema il dibattito conferma
Un contrasto non semplice da
Da superare tra Stati membri più o meno popolare
In materia di estensione del voto a maggioranza qualificata nelle decisioni del consiglio che abbiamo considerato l'elemento essenziale del negoziato
Esiste ormai un consenso di principio sulla opportunità di prevedere per una quarantina di disposizioni l'abbandono della regola dell'unanimità
E per le materie di carattere generale il ricorso alla codecisione con il Parlamento europea
Il negoziato si concentrerà ora su alcune tematiche cruciali quali
Lo ricordava il Presidente Napolitano la politica sociale la fiscalità
La politica commerciale comune la giustizia e gli affari interni e l'ambiente
Abbia Rizzo si sono aperte come affermò in quell'occasione il presidente Chirac alcune piste di riflessione che ci consentono di intravedere delle possibili aperture
Non intendiamo passare sotto silenzio dei problemi esistenti che sono emersi con tutta evidenza a livello tecnico dopo Biarritz
Restano forti le Riserve soprattutto britanniche e irlandesi in parte anche danese lussemburghesi in tema di fiscalità di fiscalità ambientale e di sicurezza sociale
Suo assillo ed immigrazione e la presidenza francese per prima ad avere difficoltà
La Francia ricorda la difficile ratifica del trattato di Amsterdam e le polemiche che ne scaturisce sulla politica commerciale ancora la Francia insieme alla Danimarca
E tra le cautele di altri stati membri ad opporsi alla proposta
Di estendere l'annotazione di politica commerciale oltre gli aspetti tradizionali dello scambio fisico di beni per ricomprendere di servizi e di investimenti
Nel timore che ciò possa comportare la fine delle eccezione culturale
Su questi punti essenziali per una effettiva estensione del voto a maggioranza qualificata che tra i servi le capacità decisionali dell'Unione allargata occorrerà pervenire a delle soluzioni di compromesso che non siano meramente di facciata ma che comportino qualche sia pur parziale passo in avanti in materia di politica commerciale a questo siamo vicini
Uno dei risultati più positivi giunti fin qui registrato riguarda la cooperazione rafforzata
Ciò è avvenuto in larga misura grazie all'azione condotta dal governo italiano sin dalla fase preparatoria del negoziato
Al sostegno avuto dal Parlamento europeo
Soltanto qualche mese fa eravamo in pochi
A credere nella necessità di rivedere i reni nella prospettiva dell'allargamento il meccanismo della flessibilità
Oggi attorno al documento italo tedesco presentato alla Conferenza intergovernativa si è coagulato un interesse generale
E ormai emerso che non sussistono preclusioni di principio nei confronti di una revisione della cooperazione rafforzata anche se
Continua a rimanere diverso il grado di convinzione su tale ipotesi e differenti permangono la sensibilità le sensibilità dei singoli stati membri
Su un principio considerato da taluni una garanzia del dinamismo della costruzione europea la flessibilità e da altri un rischio di di frammentazione del quadro istituzionale
Vi è comunque un consenso di fondo su alcune condizioni della riforma del meccanismo della cooperazione rafforzata quest'ultimo deve essere aperto non deve avere carattere discriminatorio nei confronti di quello di quell'altro stato membro deve favorire l'integrazione rispettare il quadro istituzionale dell'Unione non alterare nei principi del mercato interno né la chi comunitario
Come è noto l'estensione della flessibilità al secondo pilastro suscita ancora delle Riserve soprattutto in materia di difesa comunque anche su questo il negoziato procede
Restano inoltre alcune questioni relative alle condizioni di autorizzazione sia per quanto riguarda il numero minimo degli Stati membri i partecipanti a una cooperazione
Sia per la clausola di ultima istanza e la facoltà concessa a uno o più Stati membri di manifestare opposizione alla cooperazione si tratta di aspetti non secondari che
Sanno essere affrontati in questa fase finale del negoziato
Sulla composizione della Commissione si va consolidando un consenso intorno alla proposta di una commissione con un tetto di commissari inferiore a quello degli Stati Uniti
Un tetto che terrò non verrebbe applicato fin da subito ma a partire da un dato momento che potrebbe essere il due mila e i dieci anni
Allargamento in grande misura realizzato anche perché i Paesi dell'allargamento non vedono di buon occhio l'idea di entrare nell'Unione e di non poter riavere commissario
Fino ad allora ogni Stato membro potrà esprimere non più di un commissario
L'intesa potrà essere raggiunta da un lato se verranno data ai Paesi più piccoli tutte le garanzie per una rotazione assolutamente paritaria senza elementi di gerarchizzazione
E dall'altro se si raggiungerà un compromesso sull'altro punto del negoziato negata una più equilibrata ripartizione dei poteri decisionali che concorrono alla formazione della volontà comunitaria lari ponderazione del voto
Ed è l'ultimo punto che vorrei trattare la rifondere azione è il punto più difficile del negoziato
I Paesi meno popolati sostengono con qualche eccezione il sistema della doppia maggioranza degli Stati e della popolazione
I quattro Paesi più grandi più la Spagna sostengono una Rifondazione sostanziale sulla falsariga della proposta italiana
La Germania ritiene necessario ritiene guarda positivamente alla ripone interazione
Alla proposta italiana in sostanza ma ove non è possibile ove non le venisse riconosciuto uno sganciamento dal Regno Unito dalla Francia e dell'Italia in termini di voti considerato la la la di nel la situazione demografica della Germania essa potrebbe passare a sostenere invece la linea della doppia maggioranza
Su questo punto quello di consentire alla Germania una una diversa rifondere azione più sì che le porti a un uno uno uno status più avanti rispetto a Francia Italia il Regno Unito la Francia è fortemente perplessa mentre il Regno Unito sembra disponibili la Spagna a sua volta rivendica uno Stato su uguale a quello degli altri quattro Paesi più popolati se non nel numero dei voti almeno ai fini della formazione di una minoranza di blocco insomma
Materia tecnicamente complessa ardua tuttavia un compromesso potrebbe delinearsi a partire dalla proposta
Italiana che è stata nella discussione di domenica dagli stati più più grandi ma anche da Stati con minore popolazione accolto come una prospettiva per la quale per la quale
Lavora
Evidente che su questo punto come su quello della composizione della Commissione occorrerà impegnare nella scelta definitiva i capi di governo i campi di Stato per la delicatezza della Matteo a Nizza verrà proclamato dal consiglio insieme al Parlamento europeo la Commissione la Carta dei diritti fondamentali
Questo momento solenne nell'ottica del governo italiano e del Parlamento europeo non rappresenta che una tappa per quanto importante una volta proclamata la carta avrà un valore non soltanto politico e culturale come base di una identità dell'Europa nei confronti dei suoi cittadini e dei paesi terzi avrà altre sia attraverso la giurisprudenza della Corte di giustizia che guarderà la carta come un punto di riferimento un valore giuridico indubitabile tutto ciò non basta a partire da Nizza
Ci si impegnerà perché venga identificato un percorso negoziale che consenta di collocare la carta in un processo
Volto a dare un contenuto compiuto all'integrazione economica e politica del continente europee una nuova pagina di quel processo
Costituzionale che resta ancora da scrivere per il quale sarà indispensabile proseguire in un confronto per arricchire la stessa carta a Nizza ho concluso occorrerà gettare le basi per il futuro
La riorganizzazione e semplificazione dei trattati le modifiche istituzionali in materia di politica di difesa per recepire i progressi compiuti in questo campo il concreto
Impiego della cooperazione rafforzata la la modernizzazione dell'economia non sarà facile ma da parte italiana
Cercheremo sulle linee della risoluzione del parlamento europeo del dodici ottobre scorso con il sostegno di qualche altro stato membro di prevedere la convocazione
Di un gruppo di saggi già al Consiglio europeo di Göteborg del giugno del due mila e uno
E in occasione del Consiglio europeo di Bruxelles del dicembre del due mila e uno di una convenzione sul modello di quella che ha redatto ed approvato la Carta dei diritti fondamentali
Cammino fino a Nietzsche ancora in salita
La posta in gioco è alta la riforma istituzionale dovrà tradursi a Nizza in un accordo
Di elevato profilo che ci permetterà di accogliere già i primi candidati nel migliore dei modi in un'unione dalle istituzioni rafforzate
Io vorrei sottolineare che la costruzione europea è un processo un processo cui è connaturato alla gradualità
Ha conosciuto anche fasi di Stanca lentezze ma nel complesso è andata avanti risolvendo le questioni ardue
Che una tale impresa apposto nel corso dei decenni la stessa discussione intorno alle prospettive più di lungo periodo dell'edificio europeo non si esaurisce nel dilemma tra formule federalismo intergovernativi Isma'
La costruzione europea questo è un altro tratto suo specifico procede anche con un approccio pragmatico con soluzioni che maturano sul campo rispetto all'urgenza dei nudi io sottolineo per esempio il balzo in avanti compiuto nel dotare l'Unione Europea di un'autonoma capacità nel settore della politica estera e nel settore della difesa chi l'avrebbe detto che saremmo giunti ai passi avanti compiuti si chiede lo diceva presidente Occhetto che occorre consolidare il carattere politico della costruzione europea ma guardi menti carenti
Monete a difesa costituiscono i tratti essenziali della costruzione politica dell'Europa il Governo italiano ha sostenuto una linea durante i lavori della Conferenza intergovernativa di coraggiosi innovazione l'ha fatto
Convinto di sostenere in questo modo gli interessi nazionali che si tutela non solo in un quadro multilaterale nel mondo di oggi lo ha fatto convinto di muoversi in sintonia
Con una ispirazione di fondo l'europeismo della cultura politica italiana in cui il Parlamento italiano nel suo complesso sì riconosce in nome di ciò non di un rituale omaggio alla bipartisanship il governo guarda al dibattito parlamentare
Sì
Persuaso di poter ritrovare lì un sostegno ampio convinto vi sono le condizioni perché a questo si possa giungere grazie
Gli interventi coloro che si sono cioè iscritti a parlare il tempo passa dai dieci minuti e cinque
Sono molti gli iscritti a parlare adesso ci sarebbe il professor Rodotà prego onorevole Selva
Io ringrazio una Camera dei deputati alla quale sono ovviamente molto affezionato per questo invito ho avuto la fortuna di partecipare ai lavori
Della convenzione che ha elaborato il Progetto di carte sono qui ovviamente a disposizione
E di tutti i parlamentari se Serra ritenuto utile qualche chiarimento su punti riguardanti proprio il lavoro della convenzione non
Mi permetterò di entrare nel merito della discussione in corso sulla carta vorrei dare qualche elemento di valutazione facendo una sola considerazione generale
Che comunque chi si pronuncia in materia di diritti fondamentali afferma e rivendica una soggettività costituzionale questo mi pare
Un elemento di grande rilevanza nel processo di costruzione europea naturalmente proprio per la qualità del momento rappresentato dalla Carta dei diritti questa è stata caricata di molte attese nella Carta dei diritti delle carte dei diritti nelle dichiarazioni dei diritti
Si riflettono valori e quindi sono poi inevitabili discussioni non voglio dire conflitti ma certamente la discussione benefica
Le attese le attese sono state molte ma credo che mi limito a ricordare un dato di comune e conoscenza
Che il lavoro della convenzione era condizionato doppiamente dal mandato di Colonia il mandato di Colonia da una parte circoscriverlo alle possibilità di azione indicando nella carta un documento che doveva rifarsi ad alcune fonti specificamente individuate la convenzione
Europea dei diritti dell'uomo le due carte sociali principi che potevano essere tratti dalle tradizioni costituzionali degli Stati
Quindi una serie di richieste che sono state poi sottolineate anche direi una serie di critiche rispecchiano punti di vista assolutamente rispettabili
Ma si scontrano un po'con i vincoli che alla Convenzione ha incontrato proprio nel mandato di Colonia non poteva come dire andare aldilà
Dei poteri che erano stati attribuiti nello stesso tempo una serie di contenuti che hanno anch'essi determinato critiche alla Carta dei diritti erano in qualche misura obbligati i contenuti riguardanti per esempio i diritti
Sociali riguardano la Carta sociale europea la carta e diritti dei lavoratori europea nella sua versione più recente
Rivista che anch'essa imponeva alla convenzione di muoversi su questo terreno che non lo posso ovviamente
Nascondere ha costituito il terreno più difficile di discussione nell'ambito della convenzione al tempo stesso il mandato di Colonia
Faceva salire molto il tono del delle impresa affidata alla convenzione dal momento che si diceva che è una carta dei diritti fondamentali diventava uno strumento necessario per la legittimazione democratica dell'Unione
Questo mi sembra un altro elemento di informazione che naturalmente può anche stimolare valutazioni critiche ma che deve essere venuto presente
Una seconda considerazione riguarda e su questo termino
Il raffronto continuo che è stato fatto non solo nel dibattito italiano
Con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo del cinquanta interrogandosi se poi questa convenzione non rappresentasse già un terreno tale da rendere superfluo il passo della Carta dei diritti fondamentali
Ora io devo dire molto sinceramente che questo è un argomento che ci ha molto travagliato
Nei lavori incerto riduzionismo istituzionale è stato un robustamente proposto in sede di convenzione ma evidentemente alla Carta dei diritti e alla Convenzione europea del cinquanta non si poteva restare sia per ragioni di mandato sia per ragioni di contenuti perché i contenuti dalla Convenzione europea che ha avuto un ruolo fondamentale di cui io
Riconosca i grandi meriti compreso quello alla Corte di Strasburgo sono stato dieci anni dall'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e quindi sono anche su questo tema molto vicino alle preoccupazioni della corte
Di Strasburgo e tuttavia la Convenzione europea non considera i diritti sociali e quindi il mandato ci obbligava ad andare oltre
La Convenzione europea la Convenzione europea è povera sul terreno dei cosiddetti nuovi diritti tant'è che nell'ambito stesso del Consiglio d'Europa si sta avviando una procedura di revisione della convenzione
Del cinquanta riconoscendosi quindi già nel luogo d'origine la inadeguatezza di un testo che a mezzo secolo di storia
E quale storia dietro le spalle e in questo senso la risposta ripeto non entro nel merito delle scelte ma mi limito a indicare le teste di capitolo la risposta della carta e significativa integrandosi
In una dichiarazione dei diritti i più significativi tra quelli che si chiamano diritti di quarta di quinta generazione quelli riguardanti la bioetica la protezione dei dati l'ambiente e anche questo mi pare che sia un punto significativo aggiungo poi e chiudo su questo che se si guarda il protocollo dodici aggiuntivo alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo firmato proprio a Roma pochi giorni fa in materia di discriminazioni noi possiamo immediatamente vedere come il contesto indicato
Dalla carta dei diritti sia più ricco di quello che e oggi si può ritrovare in sede di Convenzione europea
In questo senso credo che l'argomento che io ho voluto portare con questo frettoloso paragone e che ha una sua autonomia istituzionale la carta dei diritti che deriva Dalli suoi stessi contenuti cioè rappresenta indubbiamente un passo oltre la dimensione che la Convenzione europea
Aveva individuato e che appunto l'esperienza di questi anni aveva dimostrato non più adeguata ai tempi che stiamo vivendo grazie
Se l'onorevole Selva poi
Grazie presidente
Una delle parole delle espressioni che ho sentito più aleggiare in riunione in modo particolare del Parlamento europeo e quella del deficit democratico delle istituzioni e delle decisioni di carattere europeo
Noi parliamo quasi sempre di Europa dei cittadini
I versetti l'Europa così come sia andato strutturando nelle sue istituzione appare molto spesso al cittadino l'Europa dei burocrati
Quindi credo che lo sforzo maggiore
Dovrebbe essere compiuto in quella direzione
E purtroppo non vedo previsioni ottimistiche anche in vista del della vertice di Nizza
Piede vorrei dire al professor Rodotà
Più una delle critiche più serrate che noi abbiamo fatto alla Carta dei diritti fondamentali quando si ne è venuto in discussione qui il testo alla Camera dei deputati
è stato il carattere mi permette di esplorare questo l'espressione elitario
Della istituzione la convention che ha determinato questa carta saluto quindi con grande piacere naturalmente quello che ha detto Renzo indenni
Che sarà opportuno cominciare a interrogare di più il il i cittadini dell'Europa in nome dei quali presumiamo sempre di parlare senza averne magari il mandato
Quello referendum del quale egli ha parlato sia pure in modo informale perché le istituzioni comunitarie non lo riconosceranno sulla carta dei diritti dei diritti fondamentali
Anche nel rapporto onorevoli colleghi fra il Parlamento europeo e il Parlamento nazionale avendo io ho avuto la fortuna di fare entrambe
Le cose entrambe le entrambe queste funzioni beh un po'la nostra riunione di oggi dimostra in effetti quanto percorso ci sia ancora da percorrere comincia naturalmente a criticare
I deputati europei di Alleanza nazionale dei quali siano dato bene uno sguardo in giro non ne vedo dirittura nessuno quindi come vedete non sono qui ad esprimere dei giudizi critici nei confronti degli altri
Ma anche dei componenti dieci borse c'è un'attenuante che ai saloni menomante che non cessa insieme residente ma questa è solo proprio una leggera attenuante per cui qualche volta mi viene addirittura la tentazione che non sia meglio il doppio mandato gli affetti dalla collaborazione
O che non sia addirittura meglio il ritorno a quell'elezione di secondo grado che assicurava una maggiore interferenza interconnessione fra Parlamenti nazionali
E Parlamenti Parlamento europeo perché francamente credo che ci sia una specie di muro di Berlino sicuramente nei partiti sicuramente questo nei partiti e lo provo l'ho provato in prima persona fra Strasburgo
E i e e Roma
Detto questo detto questo
Dico pochissime cose sui temi caldi della che mucca pazza permettendo
Saranno affrontati al vertice di Nizza
Mi pare che in vista della conclusione dalla Conferenza intergovernativa di dicembre il confronto si gioca su un doppio fronte da un lato la contrarietà della commissione
Di della Commissione europea a quella che il suo presidente Romano Prodi ha definito la deriva intergovernativa su un punto il Presidente Napolitano ci ha dato un'assicurazione che non ci saranno più Conferenze intergovernative e di questo ne prendiamo atto con grande piacere
Dall'altra il muro contro muro fra paesi piccoli e Paesi grandi in materia di in materia di distribuzione dei diritti di rappresentanza
Io credo ormai mi pare lo abbiamo detto tutti che miracoli a Nizza da Nizza non dobbiamo attendere
E che comunque nel due mila quattro verso il due mila quattro ci sarà ancora da incontrarsi con la speranza che veramente parlamenti europei e Parlamenti nazionali
Possono svolgere un ruolo più determinante agli effetti della costruzione dell'Europa l'Europa in questo momento prendiamone atto con molta chiarezza non è popolare
L'Europa ha perduto
Per la sua spinta che noi giovani ventenni avevamo quando andavamo ad abbattere la barriera che c'era a Strasburgo fra la Francia e la Germania
L'Europa è diventato una costruzione troppo burocratica quando non sia dominata da Monopoli o oligopoli mondiali quindi di questo bisogna che noi ne prendiamo sicuramente atto una considerazione sulla cooperazione rafforzata
La cooperazione rafforzata
Non ha ha prodotto abbia risse dei grandi passi dei grandi passi avanti in questo campo sappiamo che in Italia Germania hanno prodotto una proposta comune attorno alla quale si sono svolte delle discussioni
Ci può essere una possibilità di intesa con la Francia mi pare però che per quanto riguarda invece la Gran Bretagna
Il Consiglio europeo dovrà forse prendere atto della posizione di do Toni Blair che sancisse un'apertura solo a parziale
E molto modesta in materia di cooperazione rafforzata
Per quanto riguarda l'allargamento ma chi non vede l'importanza storica dell'allargamento come è stato detto dei presidenti Occhetto e Berlinguer
Nei confronti di quella parte che è ritornata alla democrazia e dalla libertà dopo essere stata sotto il giogo comunista chi non vede l'importanza di questo bah ma sappiamo che anche questo e per ragioni politiche e per ragioni tecniche
è il punto più difficile Dio mi ricordo allora facevo il corrispondente della RAI da Bruxelles mi ricordo di avere seguito
Tutti i punti e le battaglie che ci furono
Per l'ingresso del Regno Unito nell'Unione Europea ed era la prima apertura che facevano i sei ricordo il vento del generale de Gaulle ricordo però anche quanto fosse forte
Ed unitaria la posizione del nucleo fondante dell'Unione Europea
Oggi mi pare che tutto questo venga visto essenzialmente sotto l'angolo visuale degli interessi economici e commerciali
Se invece non alziamo di più lo sguardo
Se non ci poniamo il traguardo che deve rispondere a quell'obiettivo di cui parliamo formare l'Europa dei cittadini
Che hanno una comune storia ma comune tradizione molto spesso perfino una comune base religiosa
Questo io credo che sia il nostro dovere se vogliamo davvero guardare
Ai diritti nuovi ai problemi nuovi penso per esempio all'ambiente penso a tutto questo di questo io francamente sento poco riflesso
Nei lavori
Il presidente i vertici dei Consigli europei delle e dallo stesso Parlamento europeo che pure rappresenta sempre l'unica speranza quindi come Sila
Sita con ciascuno di noi ci dà un po'con la teoria del bicchiere gli ottimisti vedono il bicchiere mezzo pieno i pessimisti vedono il bicchiere mezzo vuoto
Io mi auguro che questo bicchiere sia almeno mezzo mezzo pieno e in questo pur mantenendo ripeto molte perplessità su ciò che la stessa carta dei diritti dei diritti fondamentali esprime pur valutando pienamente l'importanza che ha all'allargamento e l'importanza che ha la il voto ponderato l'importanza che ha ho l'impressione che i grandi passi avanti non saranno fatti e che quindi noi dovremo ancora lavorare
Noi italiani siamo molto spesso
Europei della domenica nei discorsi e poi ci dimentichiamo di essere all'ultimo dal lunedì al venerdì quando francesi tedeschi e olandesi ed altri magari lavorano per l'Europa questo lo dovremmo ricordare un po'tutti
La mia nota non vuole essere pessimistica mi auguro che si possa arrivare anche ad un documento comune per quanto riguarda il nostro il nostro Parlamento ma la direzione che dobbiamo prendere e quella di guardare di più al cittadino dell'Europa e un po'di meno agli affari dei grandi interessi che forse qualche volta
Contraddicono le aspirazioni del popolo verso una vera unione politica
Ma io adesso darei la parola data dall'alba
All'onorevole Pivetti poi farei il coffee break
Diciotto
Facciamo dell'alba raramente
Si sono deputato europeo della lista Bonino Red ingraziare presidente Occhetto e Berlinguer per aver organizzato questa questo seminario gli al diciamo questo incontro anche se effettivamente siamo pochi parlamentari europei
Soprattutto perché era finalizzato al finalizzato alla alla delibera che il Parlamento italiano che la camera intende prendere in occasione appunto del vertice di Nizza
Dico questo perché noi noi paravento europeo siamo molto frustrato in genere quando elaboriamo delle delle risoluzioni molto molto rotonde molto puntuali su tutto quello che si dovrebbe fare e che poi in realtà non si fa mai invece è indubbio che
La forza diciamo con il mandato che potete dare al Governo può avere un impatto maggiore in una situazione che abbiamo visto essere molto difficile forse la più difficile dai ricordi diciamo che almeno io ho di di fasi negoziali
Precedenti a a quelli che poi sono stati trattati di Maastricht
O di Amsterdam o persino dell'atto unico europeo mi pare che il quadro delineato dal sottosegretario Ranieri sia anzi forse un pochino troppo abbellito diciamo ingentilito rispetto a a quella che può essere una realtà più brutale presente e brutale
Rendersi conto che di questa famosa Carta fondamentale dei diritti la maggioranza intende farne cosa che non abbia nulla a che fare con un processo
Almeno immediato di inserzione nei trattati
è brutale e che sui tre punti diciamo che erano quelli qualificanti
A dare inizio allora questo processo di di di Conferenza intergovernativa cioè le riforme delle istituzioni e in particolare appunto la ponderazione dei voti
L'estensione della maggioranza qualificata la composizione della Commissione si sia così in alto mare da vere delle pagine bianche
Fa paura per essere chiari il la prospettiva ad esempio di una commissione a trenta membri
Cioè di un organo che non solo perderebbe qualsiasi funzione proprio nel momento in cui diciamolo pure e guidato da da un italiano
E noi sappiamo il ruolo che la commissione ha ha potuto giocare
Almeno in altri negoziati nell'atto unico e nel Trattato di Maastricht e quindi misuriamo un po'la differenza
Che purtroppo in questi anni ha preso la costruzione europea è vero che un processo evolutivo la stazione carabinieri però è anche vero che
Si può anche aver l'impressione che sia involutivo e che sia sempre di più Inter dove erano in tale certamente lo diventerà se una commissione di trenta membri diventa a questo punto il se il Segretariato esecutivo tecnico esecutivo del del Consiglio
Quindi di fronte a questo e di fronte viceversa una posizione forte coraggiosa del governo italiano almeno sui principali punti di maggiore impulso che poi non trova non trova adesione sufficiente io mi limitavo a questa considerazione ecco mi mi domandavo se a livello del Parlamento italiano conto tutte le forze politiche che appunto come è stato detto sostengono sostanzialmente una posizione forte di di cioè di necessità
Di non prenderci in giro cioè inizia doveva essere il il preliminare per un processo di allargamento se deve avere come unico scopo reale quello di fissare le tappe per una successiva eventuale e non si sa perché
Diciamo vantaggioso vittoriosa
Nuova revisione dei trattati quando le le posizioni in campo sono così ahimè così lontane in tutti questi mesi ecco la mia domanda era questa se dal Parlamento italiano non potesse venire con forza una sorta di di
Di mandato al governo a non accettare qualsiasi conclusione anche la più minimalista di Nizza a volte uno un insuccesso diciamo una battuta di arresto che metta luce i problemi che diciamo anche all'opinione pubblica espliciti dove sono i punti di discordia e che magari rinvii
Non diciamo mettendo insieme qualche altro
Come un po'è successo ammessa da qualche altro compromesso che noi sappiamo essere poi alla fine
Uno statu quo o forse addirittura un rafforzamento del consiglio
Per poi appunto andare a un processo magari tra quattro anni eccetera ma proprio chiaramente dicendo al Governo anche perché forti della sua posizione non abbiamo tema di di scoprirlo
In qualche modo di dire beh non non è accettabile tutto quello che esce a Nizza se ci sono dei veti su qualsiasi pro progresso tra virgolette potrebbero esserci dei riti anche su un cosiddetto regresso o un fallimento sostanziale del vertice
Vestito da
Mezzo successo grazie
Vale più
Sì grazie presidente
Volevo soltanto fare un paio di osservazioni su questa carta che senza alcun dubbio riflette lo Stato un po'generale di salute del dell'unione europea una buona fotografia dell'esistente e il che significa che ha le attuali luci ma anche le attuali ombre della dell'Europa sicuramente in questa carta si vede che l'Europa di gode relativamente di buona salute quanto all'integrazione economica perché sono molti gli articoli che sono dedicati
Anche in maniera molto analitica alla tutela dei diritti che attengono all'ingrosso la sfera economica della persona
C'è una buona come coscienza comune che ha chiesto
Da i diritti individuali sicuramente frutto di quel di un retaggio comune a cui si fa riferimento esplicito nel preambolo
Indicandolo come patrimonio spirituale e morale di cui l'Europa assume desse
Consapevole in particolare questi diritti vengono molto acutamente anche molto modernamente declinati per quello che riguarda l'integrità della persona la sua integrità fisica e psichica
Persino con attenzione puntuale sintetica di necessità vista la natura del documento con molto puntuale sulle via tecnologie che sono una delle frontiere estreme
Sulle quali si gioca la si giocano i diritti di oggi ma soprattutto di domani la prima si siamo in questo sicuramente il leader in Europa per la capacità di analisi anche di proposta
Nella tutela di questi delicatissimi diritti sempre più delicati più si progredisce più progrediscono le tecnologie dell'informazione infine buona buono l'approfondimento buonissima l'attenzione su quell'insieme
Di previdenza di carattere sociale venti intero capo quarto dedicato alla solidarietà certo tutto è perfettibile ma nei limiti ristretti in cui una carta come questa
Consente di di spingersi questo oli e qui è stato fatto un un buon lavoro come anche è evidente la forte volontà che emerge da questa carta
Di procedere ad un rafforzamento istituzionale anche in senso democratico per quello che riguarda l'Europa come dire siamo coscienti che c'è del lavoro da fare ma ci dotiamo degli strumenti i presupposti giuridici o che ambiscono a diventare giuridici
Di un'azione comune in questo senso mi sentirei di rincuorare il collega sento mi sembra che la carta contenga la volontà di procedere in quel su questo terreno persino facendo un po'di confusione tra i diritti di cittadinanza e diritti di giustizia spesso scambiando i piani ma insomma si sente che c'è
Una forte volontà e con le manifestazioni volontà in questo senso è rincuora
Io trovo però e credo che di questo dovremo tenere conto nel momento in cui redigere un documento che faremo votare al Parlamento e si spera con il più grande consenso io trovo però in questa carta due grandi lacune
Che voglio attribuire come dire a due aspetti diversi di una medesima crisi d'identità dell'Europa
Adolescenziale non solo Europa non è più piccola piccola appena nata ma certamente non è ancora nella sua piena maturità
Su due fronti l'uno quello della cultura
La cultura in questa carta eccitata soltanto molto vagamente per riconoscere ciò che è lapalissiano che l'arte e la scienza sono libere non ci vuole un documento ma anche la nostra Costituzione contiene questo equivoco non ci vuole una carta giuridica per dimostrare che ciò che esiste semmai il problema è garantire l'esercizio dell'uno e dell'altro l'arte la scienza come la pioggia cioè fanno quello che vuole in se stesse fanno quello che vuoi
Il problema è esercitarle tuttavia ma a parte questo che sarebbe un dettaglio non vi è un articolo uno che riguardi il mo'le modalità se si prevede che l'Europa si faccia carico come invece la nostra Costituzione nazionale prevede si faccia carico
Di quei cittadini che sono svantaggiati che non hanno possibilità di accesso alla scienza in particolare alla cultura se non per il riconoscere il diritto alla gratuità dell'istruzione obbligatoria che francamente è un livello un po'un po'al di sotto io credo di dove si va a situare la coscienza comune europea su questo
Fronte dei diritti quell'articolo quattordici che troppo minimalista per il nostro palato io credo che questo lo è al di là degli schieramenti politici
Quindi questo credo sia un treno su quale noi dobbiamo fare una proposta di approfondimento l'altro e forse qui sarò prevedibile ma e proprio evidente anche questa come carenza la famiglia
La famiglia non è un soggetto di diritti in quanto famiglia mentre lo è nella nostra costituzione nazionale la famiglia è un ambito nel quale si esercitano diritti individuali che vengano rispettati e questo vale per l'articolo nove dell'articolo sette chiedo scusa
Non è essa un soggetto di diritti viceversa e nessuno si preoccupa di tutelarla se non in maniera molto vaga
Nel nell'articolo mi pare trentatré dove si dice che ha diritto a una tutela giuridica economica ma come si svolse esplicita questa tutela
Si esplicita come indica la Costituzione italiana nella rimozione degli ostacoli alla piena realizzazione di questo che avvertito con un bene sociale della famiglia oppure si articola favorendo l'interazione a livello di corpi sociali perché si aiutino a vicenda e cura invocando un principio di sussidiarietà non lo so insomma qui
è un altro
Del terreno fortemente lacunoso tanto lacunoso che la carta è costretta a riconoscere la propria impotenza
Rinviando alle legislazioni nazionali in due punti assolutamente fondamentale della famiglia il diritto ad esistere il delitto a riprodursi di prodursi in questo caso non riproduzione fisica la generazione ma riprodursi come
Cultura educazione dei cigni
Il per l'uno e per l'altro punto per il diritto sposasse contrarre matrimoni per il diritto di educare i figli la carta dice in questo indirizzo si esercita nei modi in cui le rispettive legislazioni nazionali e riconosco io credo che noi non possiamo essere soddisfatti
Di questo che oggettivamente gettare la spugna li consideriamo non gettare la spugna provvisorio ma se un Europa va costruita e siccome questo è sicuramente la volontà di tutti questa Europa non può dire
In un senso o nell'altro mascella non può non dire nulla su che tipo di famiglia vuole
Se la vuole
E se vuole che queste famiglie duchi o no i figli e in che modo questa è dunque diritti si interagiscono cioè con quelle di altri soggetti e se vi sono altri soggetti che esercitano i medesimi diritti
Qui è tutto un terreno che è rimasto del tutto inesplorato io credo che siano due aspetti quello della cultura e quello della famiglia
Che noi non possiamo esimerci dal da rilevare nel momento in cui diamo anche un mandato ma il governo
Per per pronunciarsi in sede europea e credo anche di cui facciamo faranno senza anzi credo sono sicuro che faranno da stimolo al lavoro di tutti noi parlamentari nazionali credo anche europei perché trovino al più presto una risposta
Che riprenderemo alle diciotto e quindici volevano ai
Ora all'onorevole Paissan segue
Il presidente Garagnani è un pericolo che io saluto per essere arrivate dal nostro seminario può ricordare esenzioni
Grazie presidente
In questo nostro incontro in carattere più di approfondimento un carattere seminariale non non propriamente non direttamente non impegna attivamente politico
Però penso che ci ho creduto come capogruppo parlamentare della Camera non possiamo
Esimerci dal delle interloquire con l'auspicio
Formulato da tutti i relatori su quella che è stata definita una soluzione unitaria by partisan del dibattito parlamentare che avremmo martedì pomeriggio qui
Alla Camera dei deputati
Per quanto mi riguarda per quanto riguarda mio gruppo parlamentare ovviamente
Non ci non ci metteremo certo di traverso a Renzi
Ospitiamo anche noi una soluzione
Unitaria che dia forza alla delegazione italiana governo italiano per diventare come diceva prima presente Occhetto motore del rilancio politico e democratico dell'Unione
E anche vero però è inutile che ce lo nascondiamo che abbiamo alle spalle proprio qui come capo dei deputati un dibattito sulla Carta dei diritti assai poco beneaugurante da questo punto di vista
Una soluzione unitaria deve essere tale non desse un'operazione di ipocrisia politica
E perciò all'esito auspicabile senso unitario devi dovrà avvenire sulla base di un dibattito che tale
Dovrà
Essere per per per coerenza
è vero che nel frattempo mi paiono maturate nuove consapevolezze politiche
Il quale che prudenza politica anche in più rispetto alla tematica europea
E forse anche qualche urgenza in più stimolata da degli avvenimenti dei fatti
Ad esempio lo spettacolo che i paesi europei i singoli Paesi europei e l'Unione europea
Hanno dato e stanno dando sul tema della sicurezza lì alimentare
Forse dovrebbe sottolineare la necessità di un salto di qualità
Di
Funzionamento del dell'unione pena il fallimento sul versante più delicato
Che è quello del rapporto con l'opinione pubblica
E con la credibilità presso l'opinione pubblica di tutta la costruzione europea io mi domando se in questi giorni il cittadino consumatore europeo
Sì senta più tutelato dalle scelte e decisioni di singoli stati nazionali rispetta la decisione del l'Unione europea
Temo che si sente più nella protetto dalle singole contraddittorie decisioni dei dei governi nazionali e questo secondo me è un grave passo indietro un grave regresso
Per chi ha creduto e crede nel nell'Unione nell'Unione Europea perciò ripeto per quanto detto succederà politicamente martedì vedremo anche sulla base del della concretezza del dibattito politico che si svolgerà in auto sull'agenda di Nietzsche alcune brevi osservazioni visto che abbiamo pochissimi minuti a disposizione
Il il benessere che la tutela sociale di cittadino europeo così come la difesa dell'ambiente che un tema che non sta praticamente a cuore non non sono tutelati dal diritto di veto dei singoli stati membri
Sono assai più tutelati
Dai poteri dei loro rappresentanti eletti al Parlamento europeo
E dà la possibilità dei parlamenti nazionali e regionali di partecipare la formulazione delle politiche dell'Unione Europea
Un tema questa integrazione prima richiamato anche dal presidente Napolitano
Le riforme dell'unione europea
In discussione dovrebbero rafforzare le istituzioni europee il loro carattere democratico e da questo punto di vista io
Ritengo assai poco condivisibile se non proprio inaccettabili
Il rafforzamento proposto per la Conferenza intergovernativa dalla presidenza francese
Dei Poteri degli Stati membri a scapito della Commissione e del Parlamento europeo
E così poco altrettanto poco accettabile accettabile il mantenimento del diritto di veto di singoli stati membri su materia di primaria importanza per il nostro futuro
Gli altrettanto poco inaccettabile per noi è la mancata adeguata attenzione alle problematiche ambientali Galli Stuppo sostenibile che c'è in tutti queste documenti preparato
Riguardo al processo costituente europeo sottolineo
Rapidamente rapidissimamente quattro aspetti
Primo per trasformare l'unione europea in una vera democrazia europea anche in previsione dell'allargamento
è necessario avviare a Nizza un vero e proprio processo costituente europea
Che abbia come scopo l'approvazione di una Breve solenne costituzione
Che include i principi fondanti gli obiettivi e l'assetto istituzionale dell'Unione
Con la tutela delle ambiente e della salute cittadine fra le sue priorità
Secondo
Per rendere più compiuta la democrazia nell'Unione gli organismi legislativi elettivi degli stati membri devono trovare riconoscimento specifico nei loro rapporti con le istituzioni europee
Terzo
Soluzioni adeguate alle questioni dell'arresto delle distribuzione e del numero dei seggi nel Parlamento europeo
E della redistribuzione dei voti degli stati membri nel Consiglio possono essere affrontate solo all'interno di un processo realmente costituente quarto infine la nuova ripartizione dei seggi al Parlamento europeo
Deve permettere la rappresentanza equa dei popoli e dei movimenti politici dell'unione anche dopo l'allargamento in questo senso il numero massimo di settecento seggi proposto con la metodologia di calcolo presenta la presenza francese
Poco accettabile perché penalizza le forze numericamente meno rappresentate
Il numero appunto ai settecento seggi non dovrebbe essere una soglia massima intoccabile
Infine conservazione sulla Carta dei diritti
A Nizza va presa la decisione di inserire nei trattati
La carta e il diritto dei singoli cittadini dell'Unione di poter ricorrere alla Corte europea di giustizia perché ne garantisca l'applicazione questo per dare la carta alcun valore vincolante
E il vertice di Nizza dovrebbe anche approvare le procedure per il futuro miglioramento della carta
Approvare l'insediamento del riferimento alla Carta nell'articolo sei del Presidente Napolitano cioè ricordato in base al suo professore tali presente assemblea il comma secondo articolo sei del trattato dell'Unione e poi decidere la pubblicazione da parte della commissione
Di un rapporto annuale sull'attuazione della carta stessa
Infine davvero infine su un'attenzione particolare che qui non ha il tempo di di poter sviluppare sulla politica comune di sicurezza e di difesa che è un terreno svizzera sempre più importante e che dovrà
A quale dovrà essere riservata particolare attenzione in termini per l'appunto di trasparenza e di democrazia quote di partecipazione grazie
Per una ragione particolare
Abbiamo
Dare la parola all'onorevole Pasqualina Napoletano
Subito dopo il presidente Gargani
La ringrazio signor presidente credo che molte cose sono state ormai dette quindi conviene non ripetersi e io intanto mi associo ringraziamento per questa occasione che ci è data di confronto
Anche per come è stata organizzata
La presenza del Governo
La presenza appunto delle due Commissioni che ci dà l'opportunità di uno scambio di De utile a questo punto
Io vorrei riprendere un interrogativo sollevato dal collega dell'alba
Dando per scontato che sui contenuti lustrarsi dal Presidente Napolitano
Ma comunque presentati anche dai due presidenti Occhetto Berlinguer ci sia un accordo anche perché noi veniamo da una tradizione come Italia Covers no nei cambiamenti di governo e che ci sono stati naturalmente e nel col ruolo del Parlamento italiano oltre che nel ruolo del parlamento europeo che è stato sempre il più avanzato quando si trattò di Maastricht quando si trattò di Amsterdam e oggi mi sa noi siamo credo abbastanza pessimisti per come Sisto sono le cose oggi rispetto alla conclusione la conferenza quindi io credo e noi dovremo cominciare a ragionare su quali sono le condizioni minime affinché il trattato e le riforme di Nizza possano essere adeguate all'allargamento attenzione perché il passaggio riforme allargamento è un nodo
Delicatissimo e noi dobbiamo dire che anni essa deve uscire un trattato che consenta l'allargamento dell'Unione
La presidenza francese ad un certo punto ha detto meglio nessun trattato che un pessimo trattato io credo che noi dovremmo metterci d'accordo e non è difficile farlo su quale il trattato che consenta
Il processo di allargamento e credo che questo dovremo cominciarlo apprendere in considerazione visto che le scadenze sono molto ravvicinate
Io vorrei soffermarmi su questo nesso allargamento riforme perché la scorsa settimana è venuto al Parlamento europeo a parlare solennemente il presidente Kusturica
E ha detto io sono un altissimo di parlare di fronte a questo Parlamento che rappresenta solo ancora solo pochi Paesi dell'Unione cioè dal su un punto di vista che forse è quello giusto quindi si sono una parte ancora piccola dice ancora che ho provato
Io vorrei sottolinearli anche il fatto che a Zagabria in questi giorni vi sarà un'accelerazione la politica sui Balcani che immagino che come italiano dovremo sostenere e cioè non solo offrirà Moshe Mario ma cominciare ad offrire una assistenza a questi Paesi affinché la possibilità di ingresso del nell'Unione non sia appunto per i posteri ma sia qualcosa di concreto visti i cambiamenti determinate sì in Croazia e poi nella Serbia
Quindi io credo che noi abbiamo il dovere di rispondere a questo in questo momento è mi pare che nella discussione che abbiamo fatto oggi ci siano i presupposti perché l'Italia possa continuare a giocare un ruolo di punta
Cercando di ottenere che la presidenza francese non sia troppo impacciata
Da farsi carico per esempio di mediazioni al ribasso già all'apertura del vertice
Credo che noi dovremo cracker della presidenza francese di portare alla responsabilità dei capi di Stato e di governo alcune decisioni avverte
Meglio questo che decisioni chiuse
Magari concertate insedi dove non sono i capi di Stato e di governo ad assumere responsabilità delle decisioni credo questo sia un punto che noi dobbiamo mantenere infine sul rapporto allargamento io credo che noi dovremo continuare a fare un lavoro su questo e io propongo ai presidenti se non ritengano utile
Visto che in uscita il secondo rapporto europeo sulla coesione commentarlo insieme
Anche perché noi volontariamente abbiamo messo in piedi un gruppo di lavoro by partisan pensiamo parlamentari di tutti i gruppi politici al Parlamento europeo che sta lavorando
Sul rapporto allargamento coesione
E soprattutto sud del nostro Paese
Io l'idea che mi sono fatta e che a certe condizioni a certe condizioni l'allargamento è un'opportunità per il Sud a certe condizioni ribadisco
Nel senso che se noi avremo un'economia del sud ma anche nel resto del Paese che punta più sulla qualità e non si mette in concorrenza con i Balcani e con il Mediterraneo noi avremo grandissima opportunità
Se invece caveremo una tipo di economia d'impresa che naturalmente a un basso valore aggiunto noi avremo in collisione avremo tutte le ripercussioni quindi si tratta
Di lavorare oggi su questi nodi visto che l'Agenda due mila aveva già previsto il raddoppio dei fondi strutturali
Nelle regioni del Sud e noi stiamo lavorando già a Brussel per vedere come prepararci al futuro dibattito sugli strumenti di coesione e quindi io mi permetto di proporvi se la prossima incontrò il prossimo incontro possano essere più concentrato
Anche avendo tutte le valide i rapporti documentazioni su questo punto
Se mi posso permettere un commento a quello che ha detto Paris en paesane io non sono affatto d'accordo con te su questo
Perché non voglio polemizzare però vi voglio ricordare che il Parlamento europeo fece la commissione d'inchiesta su mucca pazza nel novantaquattro e fu a un passo da chiedere la censura la Commissione ma perché perché aveva coperto la responsabilità di alcuni Stati membri vedi Regno Unito questi sono gli stati membri che hanno la responsabilità ora noi oggi abbiamo il riconoscimento da Brussel dell'autoproduzione ma perché perché alcuni Stati membri non hanno seguito le indicazioni che venivano dal Parlamento europeo da quella Commissione e poi dalla Commissione europea quindi attenzione attenzione ha ragione la presidente Fontaine quando commentando l'altro giorno
Diceva ai cittadini e consumatori di tutela non molto di più istituzioni
Di tipo federale Parlamento Commissione che non gli stati membri che in questo caso hanno ragionato a rischio della pelle dei cittadini con il calcolo del loro interessa poi assolutamente allora concordiamo ecco
Allora la parola al presidente Gargani
Grazie onorevole Berlinguer grazie saluto dispiace di essere arrivato in ritardo perché vengo da Bruxelles
Io sottolineo anch'io l'hanno fatto un po'tutti quelle che ho ascoltato la bontà la preziosità dell'iniziativa c'è un dibattito al Parlamento nazionale
Ci si prepara
Se mi posso permettere di dare un suggerimento a me stesso naturalmente nella impostazione che nelle breve osservazioni euro e quella di
Guardare di porci di fronte a questo dibattito vuoi il parlamentare di fronte a questi patti in ognuno di noi di fronte a questo problema
Con una mentalità che non tiene conto delle vicende nazionali che non tiene conto di una problematica odiano cultura che si esaurisce nell'ambito nazionale
Si tratta di una carta europea che ha una complessità una validità a uno processualità completamente diverso
Io sono personalmente l'ottimista e ho parlato in tutti questi mesi di queste cose Presidente Napolitano i colleghi presidenti ci hanno illuminato le cose che hanno portata avanti con molta diligenza
L'orientamento che in tutta la prima fase dei cinquant'anni ha costituito io dico una premessa per l'avvio di una costituzione effettiva di Europa ha portato a questa seconda fase che se vede una carta non inserite nel trattato ma valida già sul piano politico
Impegnativa stabilire già dei principi che possono essere in luce quelli che devono poi organizzare attraverso una costituente attraverso un processo laborioso davvero una carta di diritti e di doveri una carta di organizzazione di un nuovo ordinamento che va pigliando in qualche modo una identità sul piano europeo credo che già questo è una cosa importante sulla quale noi dobbiamo essere aperti
Non possiamo
Fare una critica rispetto ai singoli istituti o i singoli articoli o le singole previsioni con la mentalità di una tal qual compiutezza che hanno inevitabilmente per fortuna abbiamo scattò la nostra Costituzione rispetto all'acquisizione che abbiamo di diritti e di doveri quando sentivo la Pivetti
Criticare
Giustamente la limitatezza per quanto riguarda il problema dalla famiglia con montavamo col presidente Napolitano per quanto riguarda la cultura evidentemente tutto ciò non può che essere valido però se teniamo conto della particolare complessa cultura che questa parte del mondo a Europa più piccola rispetto a tante altre dal mondo ma tanto più ricca di cultore di tradizioni di provenienza gli rendiamo conto che la cultura a quella complessità è quella diversità e sul piano della famiglia credo che oggi sarebbe completamente illusorio immaginare di poter addirittura avere una disciplina comune
Quindi io ritengo che il lavoro importante che è stato fatto nell'ambito del Parlamento il governo la Commissione europea quella che ha fatto non costituisce soltanto oggi una carta di una promessa europea ma qualcosa di più
Qualcosa occhio vincono de che
Porta avanti una procedura secondo me è inevitabile quella trattati internazionali che vanno per acquisizioni che vanno per stanchi
Noi sappiamo che la Germania vuole un federalismo
Lo appuntato le parole che in un articolo Dahrendorf aveva scritto qualche qualche settimana fa ho qualche giorno fa sulla la Germania Fischer in particolare volo federalismo con un po'di Stato nazione girato con lo Stato nazione con un po'di federalismo e Blair non vuole niente di tutto questo certamente non vuole il federalismo se in tutto questo procediamo con una indicazione di punti che solo tutti da sviluppare che sono tutti da orientare che costituiscono secondo me la vera premesso la quale si entra nella seconda fase delle cammino europeo la fase concreta torno a dire di una costituente
Che deve portare poi ad una possibilità di istituti vincolanti d'istituto piatti hanno una loro valida su tutto il territorio
Non è un miraggio è una cosa concreta è una cosa però che ha un suo itinerario per cui io personalmente fosse posso scandalizzare qualcuno ma credo che io penso che si debba avere una valutazione del di questa di questo di queste ditte di Rizza di quello che Nietzsche poi dovrà determinare che è legata alle cose possibili è legata alla possibilità concreta anche di accontentarci rispetto ad una fase che se pone premesse valide ore premesse per poter andare avanti e per poter arrivare al nero a quello che effettivamente si muove ai cittadini
All'Europa dei cittadini su un piano dalla cultura io per dire una mia esperienza entusiasmante che porto avanti io sono convinto lo dico in tutti i miei discorsi lo dico all'interno della commissione che la organizzazione culturale e la premessa per una costituzione per ordinamento per un per diritti e doveri
Forse è vero che la cosa che questa bozza di carta una compiutezza maggiore sul piano economico
Un po'perché è più facile un po'perché siamo partiti più facile sul piano delle indicazione poi più complesso evidentemente sul piano del rendimento economico ma per la valutazione o per una indicazione generale
Certamente un po'più facile che stabilire diritti doveri che stabilire dati cultura stabilire un'organizzazione più complessa quindi questo è vero ma noi nell'azione che ogni commissione fa perché nell'interno del parlamento europeo io credo per valutazioni che i più anziani come Napolitano e altri sanno perché hanno esperienze precedenti alla mia credo che in questa fase il Parlamento europeo abbia un'incidenza maggiore abbia un lavoro più concreto abbiano la possibilità di programmare di organizzare Commissione cultura organizza abbiamo avuto proprio stamattina è una grande vittoria per Media Plus abbiamo avuto quattrocento milioni di euro cosa che era insperato per cui il Consiglio si è dovuto piegare ad una forte presa di posizione del parlamento avevamo fatto anche con sorde riunioni solo quelle notturne che si fanno nell'ambito parlamentare solo credo punti fermi che servono per
Organizzare
La cultura a livello del consapevolezza del cittadino europeo del giovane europeo dei programmi che portiamo avanti per giorni per gli studenti tutto questo credo che sia una premessa che cementa poi anche il diritto che dobbiamo andare a indicare naturalmente tutto questo ha ragione Pasqualina Napolitano è legata ad un'Europa che sarà diverso che il problema dall'allargamento credo che pone immediatamente un problema del dopo dell'euro
Non può essere un allargamento sine die e né può essere un allargamento che non abbia davvero lo voglio ripetere ci credo profondamente una ragione in riforme che noi dobbiamo fare ora se mezza cita questa questa carta come valore politico forte
E porta acconto e questo come corollario come premessa determina se possibile non so se si potrà fare Napolitano il più informato di me arrivare ad una decisione
Che consenso delle la possibilità di delibere a maggioranza noi risentiamo di questa difficoltà dell'unanimità che non fa andare avanti molte volte l'Europa su tanti aspetti anche concreto
E se c'è comunque la collaborazione rafforzata che porti anche a una soluzione a traguardi diversi tutto questo servizio ha in qualche modo lo modella rispetto alle attese che ne abbiamo io credo che c'è non è da criticare e Meda essere ovviamente come dire
Convinto compiuti e completi rispetto alle cose che si sono tenute perché cessa c'è altro da ricercare
E c'è tanto da dover elaborare attraverso tutta una fase di evoluzione che sta andando avanti però credo che tutto questo costituisca una premessa perché l'Italia si senta non rappresentata fino in fondo le sui diritti e non le sue
Certezze costituzionali che hanno la possibilità di poter collaborare di poter orientare sul piano europeo una Costituzione che un giorno vedrà certamente la sua luce quando tutta la cultura in quanto l'economia e quando una organizzazione di un nuovo ordinamento comunitario avrà portato ad una completezza di una certezza maggio
Grazie allora
Ora ha la parola l'onorevole Pagliarini seguendo Saonara
Sì grazie allora premesso che sono assolutamente d'accordo con quello che ha detto Selva prima sull'Europa dei burocrati e l'Europa allontanate cittadine e l'Europa dei monopoli assolutamente d'accordo
Qui vorrei fare sei Fletcher molto veloce il primo ente sull'allargamento d'accordo con con Renzo in beni di non fare regali a nessuno cioè questo è ha importanza storica assolutamente però non dobbiamo fare regali a nessuno quindi assoluto rispetto mi auguro mi si venga dichiarato Nizza dei criteri politici ed economici per l'ammissione dei dei nuovi candidati quindi tanto per fare un esempio concreto finché le truppe d'occupazione turche non vanno via da Cipro
Finché turche non ammettono genocidio degli armeni i turchi e l'Unione europea non possono assolutamente entrare come è stato deciso qui dal Parlamento italiano con una prima decisione by partisan che abbiamo chiesto in questa legislatura
Nel rispetto di quello che verrà deciso il il Parlamento europeo
Per la sussidiarietà ecco vorrei chiarire che io personalmente ma penso tutto il mio gruppo è a favore di una Europa federale cioè Europa federale cosa vuol dire
Stressare di molto il principio della sussidiarietà
Cioè a Brussel sì approvano i grandi principi e poi giugno uno a casa sua recepisce questi principi come fu un principio secondo le tradizioni la cultura eccetera quando dico ognuno ovviamente intendo
Catalogna Lombardia Provenza Sicilia Baviera Lazio ecco quindi è chiaro che in presenza di questo principio di sussidiarietà che secondo noi è molto importante
Gli Stati nazioni vedo in un ridotto in modo significativo i loro compiti politici ed amministrativi ecco
Secondo me solo così si può fare in Europa altrimenti non se ne separa mai una vera Oropa e come piacerebbe magari sentire dei commenti e da dai colleghi e poi da Occhetto Berlinguer Rilke dal ministro
Su questi derivati euro ottanta il terzo punto più legato a questo io qui ho sentito Berlinguer che ha parlato dell'interesse ginnastica generale del Paese Occhetto parlato degli interessi dell'Italia
E questo viene ripetuto in maniera ossessiva pura colui che voi capite che se tutti vogliono tutelare i loro interessi tuteliamo i nostri tre sì ma l'Europa non si fa più
Quindi il mandato da dare al governo ai varie Nietzsche lavora per l'Europa una ricognizione lavora per tutelare gli interessi nazionali su due cose diverse dobbiamo rendercene conto e magari approfondire questo argomento perché secondo me sono due cose diverse
So che va detto bisogna alzare lo sguardo ore lutti colpirono ecco questo mi sembra un punto importante
Sul Parlamento
Non è giusto che il Parlamento abbia più diritto di proporre di fare iniziative ecco al momento non non può proporre no e poi il principio della codecisione deve essere estesa a tutte le mattine alimento in questo momento è molte troppo limitata secondo me il Consiglio al momento forse il voto all'unanimità può restare perché ripeto grosse difficoltà
L'ultimo punto sulla Carta dei diritti Rodotà ha detto che il testo di cinquanta e non considera i diritti sociali e però qui la maggioranza approvato una risoluzione dove per l'appunto di ricette
Bisogna favorire l'apertura della carta dei territori nell'ottica il pieno riconoscimento di diritti fondamentali connesse le tutele sociali quindi è vero
Lei l'ha detto sulla carta e cinquanta il Parlamento e tagli alla Camera i deputati l'ha detto sulla carta di cui stiamo parlando
Napolitano vorrebbe inserirla nell'articolo sei Berlinguer ha detto di dare solennità la carta però io vorrei ricordare che Montecitorio quando ha trovato la soluzione della maggioranza ha impegnato il governo a fare tre cose ma la seconda cosa era
Caro amato vai lì e individua una procedura di revisione della Carta dei diritti fondamentali tale da assumere forse in forme diverse eccetera eccetera quindi sulla base del del sì
Nella risoluzione che ha adottato altrove l'altro ieri prevede la procedura di revisione torrette prima bisogna adottarla la carta poi richiederla e la e indica nel modello della convenzione
Cioè a vere se necessario in quella sede col la la partecipazione di tutte le componenti compresi i parlamenti nazionali una revisione la strada più di prospettiva e la carta rientro i trattati dopodiché la revisione e quella prevista per i trattati
Il punto è che qui a Montecitorio la maggioranza ha individuato cinque ordini di problemi nella carta proprio nel documento approvato no ha detto che un compromesso
Che bisogna prevedere dei miglioramenti che mancano delle cose tipo ripudio della guerra come strumento di risoluzione giustissimo che manca alle tutele sociali no
Quello che voglio solo dire è che siccome tutti son d'accordo che deve essere migliorata perché deve essere migliorata il mio suggerimento a alla maggioranza Berlinguer eccetera sarebbe per coerenza con quello che abbiamo provato Montecitorio e di fare tre cose primo un approccio più di basso profilo ecco io non stare lì a fare tanta solennità se deve essere migliorata vuol dire che non va bene quindi approviamola Terracciano tutto quello che volete ma non stiamo Lia
A esagerare perché tutti siamo d'accordo che è un compromesso che deve essere migliorata e c'è una cosa da sé migliorato vuol dire che finché non è il massimo no
Quindi per questo motivo aspetterei ad inserirla nell'articolo sei una volta che l'abbiamo migliorata poi magari si può anche procedere
Al referendum o che so io poi la inseriamo articolo sei comma due ma finché non è migliorata perché inserire una cosa che è migliorabile cioè cerchiamo di fare e poi mi fa piacere quello che ha detto Napolitano perché è il terzo punto verande clonare Amato perché lui a Biarritz non ha fatto quello che era camere deputate che ha detto di fare perché è andato lì che non aprono non ha almeno dai testi da resoconti che ho avuto io non ha fatto non ha non è partito con la procedura di revisione se adesso non è più necessario
Sono solo contento non ho visto il testo so che qui la maggioranza della della Camera i deputati gli aveva detto di tracce di input far partire una certa procedura di revisione più rispettosa dei parlamenti nazionali eccetera
Se Napolitano conferma che è stato fatto così bene essere stato fatto perché si è mosso amato bene altrimenti in futuro Amato dovrebbe seguire di più quello che gli dice di fare la Camera dei deputati
Allora ora
Il onorevole Saonara dopo il presidente Bedini
Sì grazie presidente io mi limito come è stato chiesto all'essenziale partendo però mi si consenta da un
Al netto otto
Qualche mese fa non pochi mesi fa un amico mi chiese
Lo stato dell'arte di un certa decisione che dovrà essere presa a Bruxelles ma una delle rinnovate direzioni
Presi informazioni dissi che la cosa doveva essere studiata
Mi chiese di nuovo qualche settimana fa
E io ritelefonai all'altra persona che mi aiuta lassù
E poi l'ho visto domenica e io ho detto ma a me avevano detto che la cosa era sulla fase della decisione in effetti venerdì lui era andato sul sito alle nove di mattina aveva visto che era in fase di decisione alla sera la cosa era decisa
Ecco
Perché ho raccontato questo micron è indetto perché
Mi sembra che è molto di quanto l'Europa va decidendo sì effettivamente diventato a Simon trasparente assai agibile per i cittadini europei dovremmo anche noi credo no spogliarci di una certa rettori cavillo lontananza
Le cose che si vogliono sapere se sanno e in effetti il cammino che è stato fatto nell'ultimo biennio è significativo ma dovremo anche sforzarci di
Far sì che anche il vertice di Nizza sia riconoscibile dai cittadini europei
Perché dico questo perché è stato ricordato in più interventi non non mi ripeto
Evidentemente non è solo un problema di comunicazione anzi
E anzi
Soprattutto un problema di consenso rispetto alle istituzioni europee
Il consenso la riconoscibilità la capacità di comprendere la centralità dell'Europa
Come entità politiche decisionale non solo come incita economica
Questo è un interesse essenziale per il nostro Paese
Che io devo dire che le posizioni italiane che sono state inviate
Mammano progressivamente mi riferisco alle posizioni che sono state ricordate in uno dei tanti
Utilissime documentazione che ci sono posti a disposizione
Che sono state ricordate anche in questa seduta dal sottosegretario Ranieri
Appaiono davvero condivisibile
Sia per tutta l'agenda di Nizza sia per il proseguo dopo Nizza
Non mi sembra del tutto condivisibile lo dico al ministro Mattioli
Presentare inizia come premessa per un'altra conferenza ecco perché altrimenti veramente sembra quasi di assistere a un cantiere autoreferenziale
E mai concluso no ma ecco non vorremmo che i cittadini fosse presentato che a Nizza dopo un anno di lavoro si mettono le premesse per fare altri due anni di lavoro è vero
Certo ma la la comunicazione questo tallone d'Achille tipico di tutte le maggioranze non parlo solo dalla nostra ma anche di quella
Francese spagnola o portoghese Hobeika evidentemente deve essere
Assai accurata
Credo che allora
L'appuntamento di Nizza Possa confeziona secondo quello che
è un po'le liste il
L'apporto italiano una serie di decisioni su quella che è l'agenda e questa agenda e perfezionata perché l'allargamento eh centrale per come interesse italiano su questo io credo che vada detto una parola di chiarezza anche perché nelle scorse settimane abbiamo assistito a una qualche confusione anche a qualche caduta di stile molto pesanti su questo termine
E su questa dimensione quasi che l'allargamento fosse come dire una condizione negoziabili dei governi si ottengono questo quella deliberazione magari in politica economico in politica fiscale
Ma queste istituzioni rinnovate devono essere anche riconosciute e qui lo dico al presidente Berlinguer al ministro manchevole ma anche ai nostri colleghi europarlamentari l'ha commissionata dodicesimo
Per intuizione del presidente Ruberti non solo sua ha fatto un importante indagine conoscitiva sulle modalità di recepimento e di anche il nostro apporto cosiddetta fase ascendente
E la riconoscibilità delle istituzioni europee queste e quelle future credo che passi per un rafforzamento forte non solo ripeto della comunicazione ma anche delle logiche della condivisione e della concertazione
Al termine del decennio della concertazione io mi sento di dire avendo seguito questa indagine conoscitiva
Un po'da vicino che questo termine non è affatto tramontato per quel che riguarda le politiche dell'Unione Europea quelle da recepire e soprattutto quelle
Da definire
Infine vorrei segnalare all'attenzione del ministro Matteoli del presidente Berlinguer il fatto che
Se è vero che l'allargamento il la riconoscibilità di nuove istituzioni europee fanno parte decisiva del nostro interesse nazionale
E altrettanto vero come è stato ricordato per esempio da palissandro qualche un altro poco poco fa che ci sono una serie di ragioni di snodi sui quali forse dico forse
Anche le trattative per Nizza non hanno affatto sufficiente attenzione
E questo non per arricchire l'agenda ma semplicemente per segnalare fatti che accadono di fronte ai nostri occhi
E cioè vi sono delle situazioni di ostilità di diffidenza di scetticismo che nascono da quello che io potrei definire è stato definito in tanta letteratura
Non la new economy ma la old economy cioè valori essenziali
Della popolazione della popolazione italiana
In particolare della popolazione che conosce
Flussi migratori che paiono poco sorvegliati
E situazioni di regioni che paiono troppo esposte
Questo lo dico perché venendo da Padova dalla Regione Veneto dal Nord Est
Metto evidentemente
A faccio molta attenzione a quelli che possono essere sentimenti di timore di ostilità di paura di diffidenza di scetticismo
E di contestazione là dove è in gioco la sicurezza non solo né i bisogni primari ma anche in quelli potremmo dire di compatibilità economica di competizione economica
Ecco io credo che su questo il governo dopo Nizza dovrà essere molto attento
Anche giocando un suolo più dinamico in quello che io e ho terminato
Definisco il patto di corresponsabilità europea tra enti locali è stato il ministro Mattioli sa che questo è un argomento nell'agenda italiana
Ma è altrettanto vero che se noi incoraggiano
Una avversi una versione delle cose che spinge gli enti locali e le Regioni
A porsi di fronte alla Comunità europea in termini di contrattazione di contratto all'ISMU solo di contrattazione e di contrattuali ISMU probabilmente ci sfugge il la cornice della corresponsabilità
E allora io mi auguro che dopo Nizza su questo si ritorni di nuovo e
Ed è insegue Calleri
Sì presidente io ringrazio anche a nome del Senato di questa iniziativa
Che consente al Parlamento di assumerebbe informazioni
Riflessioni
Posso anche anticipare presidente Rigone
Ed io abbiamo l'ente di fare al Senato una iniziativa dopo Nizza questo proprio in uno spirito di collaborazione
Bicamerale positiva e non concorrenziali
Per essere schematico evidentemente farò dei titoli di
E di alcune delle questioni che mi sembrano rilevanti
Innanzitutto anche in vista del dibattito e quindi del mandato da affidare alla nostro governo
Innanzitutto quale secondo me l'obiettivo politico principale da ottenere Panizza
Io lo farei con un titolo cioè il passaggio dai parametri di Maastricht ai principi di Nizza cioè se alla fine questo consiglio i cittadini dell'Unione avranno davanti a loro non più e non solo delle
Delle indicazioni
Economiche ma soprattutto dei principi
Io credo che possa cominciare una storia diversa come necessario come è emerso anche oggi mi pare che questo sia il primo impegno ad affidare nostro come cioè che la carta dei diritti non sappiamo che non verrà inserita nei Trattati ma che comunque essa debba essere proclamata nella maniera più solenne possibile in modo da essere affidata ai cittadini dell'Unione europea è accompagnata da un documento che indichi la strada successiva alla alla evoluzione della carta stessa notare che essa progressivamente difendi venti parte del diritto europeo
Accenno solo brevemente perché se no si aprirebbe un tema più rilevante io credo che alla fine di questo percorso cioè alla fine di delle di della strada che ha compiuto una convenzione
Sulla base come ha ricordato il volo sono dotati di un mandato preciso quello offerto a Nizza era un mandato limitato ma anche un mandato proiettato oltre
La proclamazione dei del della carta
Ecco io credo che probabilmente è un bene che questo non che ha ricca carta non sia inserita nei Trattati perché consentirà ai cittadini dell'Unione di farla propria ogni Costituzione figlia di un popolo la Costituzione non è la moneta unica
La dobbiamo costruire insieme alla ai popoli del resto
Il protagonismo dei popoli dell'unione affermato nel preambolo della Carta dei diritti e le affermato nel trattato dell'Unione
E il riferimento ai popoli io credo che un'altra impegno da prendere con i metal ma il Parlamento ma da offrire al governo come elemento di discussione anche di forza potrà essere nel nostro dibattito un'affermazione e cioè che siccome in questo momento a rappresentare i popoli i popoli di unione già il Parlamento europeo il Parlamento italiano ratificherà
Il trattato di Nizza solo dopo la ratifica da parte del parlamento dell'Unione sembra questa una posizione che da un lato afferma il principio che il parlamento europeo che certamente è stato è stato coinvolto nella Conferenza intergovernativa
A questo ruolo di suo diritto ma anche per affermare con un atto politico
Che la storia della trattativa intergovernativi tal moderni è finita e che comincia la storia nuova quella di una trattativa
Non dico interparlamentare nella quale essendo l'Unione Europea materia di politica interna i parlamenti in prima persona devono essere protagonisti perché mi sembrano due indicazioni da offrire al governo un altro tema quello dell'allargamento
In fondo noi stiamo facendo la Conferenza intergovernativa sia perché Italia Francia
Belgio alla fine della trattato Dini di Amsterdam a avevano chiesto che di questo si discutesse però alla fine cammin facendo secondo quello spirito costruttivo che il sottosegretario Ranieri ricordava l'Europa poi arricchito
Questa prospettiva mettendo a in in funzione dell'allargamento
In questo periodo noi abbiamo discusso dell'allargamento prevalentemente dalla parte delle istituzioni sono come è giusto da da dei rappresentanti istituzionali dei popoli dell'unione e dal punto di vista dei dei popoli candidati perché ci siamo assunti almeno noi italiani spesso le preoccupazioni di questi popoli dei loro governi a mantenere alta l'attesa del loro opinioni pubbliche
Io credo che da Nizza sul tema dell'allargamento vada detta come è stato detto parole definitive dal punto di vista delle date
Ma ed è questo il suggerimento che mi permetto di offrire questa sera anche parole rivolte alle opinioni pubbliche interni dell'unione di uno
Con una considerazione guardate lo citava stamattina un convegno due settimane fa il maggior quotidiano del Nord Est e quindi non del sud
Quindi il maggior quotidiano di una Regione che diventerà centrale in Europa con l'allargamento metà dei suoi periferica a pubblicato un sondaggio non non banale un sondaggio scientifico nel quale dal quale emerge che un terzo solo degli abitanti di questa parte dell'Europa è favorevole allargamento di questo ha perso metà favorevole politicamente metà lo accetta come un male necessario un altro terzo è contrario e l'altro terzo aspetta solo di essere convinto di essere contrario
Questo avviene
Nella in una parte dell'Europa che diventerà centrale con l'allargamento e questo avviene non per ragioni ci sono dopo non solo per le ragioni che qui sono emerse tre per la paura che la l'ampliamento del mercato che ci siano delle parti per esempio della del Basso Veneto che non avranno sui fondi strutturali c'è anche questo
Ma io credo ed è l'interrogativo che dobbiamo porci
Cominciare a porci qui si per il dopo Nizza credo che il tema della del deficit di democrazia che noi rappresentanti abbiamo affrontato anche con entusiasmo e cercato di risolvere con le riforme istituzionali l'opinione pubblica non stabilendo perché essa avverte che con l'Unione europea non ha possibilità di Baltimora
Oggi di fatto il cittadino italiano francese può rivolgersi ai propri parlamentari nazionali può rivolgersi ai consiglieri nazionali ma quando ha deciso a Bruxelles non sa complica incasserà
Questo è il dato un negativo cioè siamo popoli abituati alla democrazia e non avendo con possibilità di confrontarsi con il potere finiamo per temere questo potere e quanto più grande diventerà l'Europa tanto più lontano
E e difficile e diventerebbe il dialogo questo è il tema vero lo dobbiamo offrire una sponda democratica una capacità ai cittadini di interlocuzione
E vengo brevissimamente al terzo tema legato a questo allora qual è lo strumento uno dei temi affrontati dei degli Stati dei temi proposti dal presidente Berlinguer per la nostra riflessione ha per titolo il ruolo dei Parlamenti Massimo
Credo che anche qui senza nessuna concorrenza con il Parlamento europeo anziché stretta collaborazione con il Parlamento europeo dobbiamo innanzitutto chiedere che a Nizza il nostro governo inizi un discorso che faccia progredire il protocollo sulla i Parlamenti nazionali annesso all'attuale Trattato quello di Amsterdam in vista di un potenziamento ma e qui la riflessione e tutta interna al sistema
Parlamentare italiano occorre modificare le regole del nostro funzionamento nazione nella prossima legislatura probabilmente ci sarà una revisione delle commissioni parlamentari in conseguenza della revisione della struttura del governo
Io credo che dobbiamo cominciare a dare il suo in modo tale che non si arrivi poi a metà della prossima legislatura
Alle soluzioni a interrogarci su come su come l'Italia il fra i rappresentanti eletti degli italiani partecipano alle decisioni dell'Unione europea sapendo che già ora il trenta per cento della nostra normativa nazionale e di derivazione comunitaria
Nei tempi che sembrano remoti simile la bicamerale siamo permessi con alcuni colleghi senatori di presentare alla Bicamerale l'ipotesi di trasformare il Senato nella Camera europea nazionale
Era un'idea probabilmente stravagante dato non travagliate crea da approfondire poi niente non è questo che ci aspetta davanti abbiamo degli esempi come la grande commissione del parlamento finlandese che potremmo studiare e approfondire ma è certo che studiandola adesso però prima la prossima legislatura questo e è uno strumento indispensabile in questa e in questi anni Parlamento europeo ha tirato la volata ai Parlamenti nazionali dobbiamo dare atto al Parlamento di unione alla Presidente contea al presidente Napolitano di averlo fatto
Credo che insieme dobbiamo adesso trovare gli strumenti perché il Parlamento italiano insieme con gli altri di rielaborata di questa cooperazione che è indispensabile per garantire ai cittadini di poter parlare con l'Unione europea
Allora vi informa perché a parlare l'onorevole Caveri poi io altre tra iscritti e poi il ministro Mattioli
Scritti sono Pezzoni Bova Schumi
E poi e concludiamo
Rachele presidente colleghi pochi punti l'attenzione dei presenti sulla base dell'antica tradizione federalista della mia Valle d'Aosta
Per quel che degli argomenti di attualità il credo che tutti sappiano che mio evento politico fa parte del gruppo dei liberali democratici europei
Che hanno in queste ore depositato al Parlamento un nuovo documento molto significativo dal punto di vista federalista in cui vengono elencate tutte le priorità in vista dell'ampliamento e non solo su temi concreti il numero dei commissari il sistema di votazione in seno al Consiglio
Il numero di rappresentanti da eleggere al Parlamento europeo
L'allargamento del principio di dico decisione che naturalmente Cuccia le per il Parlamento europeo
E poi anche i temi della cooperazione rafforzata della sicurezza della difesa
Ma c'è questo è il tema per me più importante la questione della Carta dei diritti fondamentali e quindi la ricerca in qualche modo di una natura giuridica che sia vincolante per le istituzioni
Vede Presidente ne abbiamo molto apprezzato il fatto che nella Carta fra i principi del capo terzo uguaglianza ci sia questa definizione minoranza nazionale si riesce cioè dalla strettoia della vecchia definizione di minoranza linguistica anche se poi all'articolo ventidue si parla nuovamente della diversità culturale e linguistica come elemento forte in Europa
Perché dico che per noi parte importante un carattere giuridico vincolante perché in realtà se oggi la tutela o meglio l'appartenenza ad una minoranza nazionale umore mento fondativo di questo processo pre costituente allora questo significa in qualche maniera che se ci sarà un reale fondamento cogente che ci possa portare anche fino a dei ricorsi alla Corte europea di giustizia
Questo vuol dire avere per le minoranze nazionali in Europa come quella valdostana un'autentica garanzia internazionale per me questo avrebbe un aspetto politico molto importante quindi naturalmente la speranza è che in qualche maniera sì arrivi inserire la carta all'interno dei trattati come protocollo poi si vedrà per naturalmente c'è poi la fase successiva c'è quella di una vera e propria Costituzione riduzione ma questo sappiamo che un tema di medio e lungo periodo
Però io vorrei concludere Presidente perché volevo essere molto breve
Pensando che cosa invece dovremmo scrivere dell'eventuale documento conclusivo del Di
Tito dalla prossima settimana riguarda invece gli impegni che il Parlamento italiano deve prendere con sé stesso
E ce ne sono a mio avviso due il primo è in vista dell'allargamento bisogna rivedere la legge elettorale per il Parlamento europeo
Questo è assolutamente cruciale nel nostro documento diciamo a livello comunitario ci deve insomma rappresentanza equilibrata di tutte le nazionalità e tutti e di tutte le regioni basta vedere il fatto che fra gli ottantasette europarlamentari ci sono grandi regioni italiane che non hanno un proprio rappresentante e quindi questo è significativo del fatto che il sistema proporzionale attualmente vigente diventa ancora più come dire non adatto a un eventuale allargamento che porterebbero ad una riduzione dei parlamentari europei da ottantasette settantacinque a ricordo questo dato
Ma l'altra questione ancora più cruciale dal punto di vista politico e riguarda irreale ruolo delle regioni che è un tema Tato molto caro ai lender tedeschi che vogliono contare di più in Europa
Quando si è incominciato usare questa sorta di confronto che è nato un po'in Germania cui si dice che l'unione europea deve essere come la Svizzera
Ma se la Confederazione sta l'Unione come i cantoni stando agli Stati nazionali allora le Regioni devono essere forti come lo sono i Comuni del federalismo elvetico sulla base del principio di sussidiarietà
Questo lo dico perché il famoso rigurgito antieuropeo che sembra manifestarsi nel Nord Est potrebbe essere caratteristico delle popolazioni alpine nel momento in cui tradizionali metodi tradizionali appartenenze
Di autogoverno che nel caso dalla valle da otto si sono espresse in un'autonomia speciale venissero in qualche modo scomodo spazzate via
Vede Presidente io le cito un esempio concreto oggi governi regionali
Delle regioni in materia di concorrenza vanno a trattare con i funzionari a Bruxelles
Prima ancora che le leggi siano approvati dal Consiglio regionale
Per cui i Consigli regionali che in quelle materie sono in alcune materie sono assemblee legislative con con forti poteri talvolta primari si trovano di fronte alle giunte regionali che dicono prendere o lasciare perché questo è quanto ci hanno detto a Bruxelles
E quindi è evidente che questa ancora più grave come dire dei deficit democratici rispetto alla fase ascendente la fase discendente allora probabilmente in futuro un vero impegno sarà quello di avere un Senato delle Regioni che si troverà Isover alcuni problemi
Legate la politica comunitaria
Pezzoni
Sì grazie presidente colleghi io credo sia davvero importante oggi come preparazione del dibattito di martedì
Noi martedì credo dobbiamo dare un mandato forte unitario il più possibile come Camera dei deputati al presidente del Consiglio Amato
Perché questo appunto permette al Governo italiano e soprattutto ad Amato a Nizza disomogenee quel gioco delicato per utilizzare i margini ancora aperti
E e migliorare
Il livello chi compromesso accettabile che a Nizza si sta profilando quindi dobbiamo evitare l'errore che si è compiuto sul voto e la carta i diritti fondamentali cittadini europei
E dobbiamo davvero intenderà come ha detto il vice presidente Podestà qui oggi
L'idea del di partisan non come più documenti che poi convergono in una sala sorta di ecumenismo eclettico ma invece con un forte documento strategico e unitario
Quindi io invito un po'tutti a concentrarci su queste modalità di lavoro che del resto c'ha visto non vedo più il collega Pagliarini uniti per esempio in un'unica risoluzione sulla questione integrazione Turchia questione armena
Diceva
Il vicepresidente indegni forse uno dei motivi debolezza è il Progetto povero dell'Unione europea e allora io vorrei proprio come rappresentante la Commissione sta della Camera sottolineare alcune cose il primo è questo
C'è anche una Punto di vista mondiale
Che ha spetta all'Europa e l'Europa politica come nuovo soggetto a livello internazionale
Oggi questo non è stato sufficientemente sviluppato io qui lo richiamo ne ha parlato in parte Occhetto in parte in beni ma è fondamentale capire
Che non solo per ragioni interne ma per ragioni ormai dei nuovi equilibri mondiali la globalizzazione la questione la prevenzione dei conflitti richiede l'Europa politica sullo scacchiere mondiale
Ce lo chiedono non solo i Balcani non solo in Medio Oriente ce lo chiede l'Africa l'America Latina Cina tutti chiedono questo nuovo soggetto di politica mondiale la seconda riflessione sempre molto politica come possibile che tutte le forze politiche italiane anche europea abbiano così enfatizzato giustamente
La dimensione politica dell'Europa
E oggi anche qui cari colleghi non si riflette nemmeno livello intergovernativo del come mai c'è una svaluta azione continua una sottovalutazione delle euro a fronte di un'economia europea che tutto sommato a tassi di sviluppo assolutamente accettabili
E allora questa questione dell'altra parte mancante del governo politico economico e quindi dell'altra parte delle riforme istituzionali richiamo alla questione che lei è uno è stato un grande fatto
Monetario politico unificante ma a maggior ragione richiede il completamente alle riforme istituzionali
E anche qui una questione una visione complessiva non solo dicevo su scacchiere mondiale ma anche sulle questioni di una politica economica unitaria e di una cominciare accedere sovranità sulle questioni del governo delle politiche economiche
Allora Nizza diventa questo diventa come rilanciare l'euro diventa come essere questo soggetto di politica mondiale perché io penso di fare qui una facile profezia non è vero che la questione della Forza di rapido intervento non diventerà di grande urgenza appena dopo Nizza nei prossimi mesi se cambia la strategia di presenza europea
Degli Stati Uniti se la Forza di rapido intervento entrerà in funzione al più presto l'Italia TAC circa venti mila diciannove mila militare ed è siamo i secondi a a a offrire come quantità di tutto rispetto alle altri Paesi europei
Sta è facile prevederne gli analisti prevedono che non solo e corso più avanti il livello di integrazione economica e finanziaria in Europa
Ma correrà più rapidamente persino come di fatto dimostrato allargamento NATO il livello militari e ancora sarà più arretrato ancora una volta il livello politico istituzionale
Che è il vero punto debole quindi inizia diventa invece un passaggio cruciale per recuperare questa dimensione
Di governo politico dei processi sia a livello mondiale globali sia a livello di governo dell'euro sia a livello anche di governo delle questioni di peacekeeping di prevenzione di conflitti di utilizzo delle forze politiche difesa
Allora concludendo la questione è questa la vera e unica innovazione
Lo dico a rappresentante il Governo è proprio questa
A Nizza al di là dei compromessi al di là del gioco che dovrà avvenire il nostro presidente del Consiglio per incidere su una conclusione più alta rispetto a quella più bassa
E qui lancio un punti domanda ma Chirac
Il presidente Chirac si accontenterà di un livello così basso credo di no quindi prepariamoci anche a giocare politicamente un ruolo anche Nizza poi c'è il secondo punto le tappe successive di prospettiva altrettanto importante
Qui il Governo deve dare un segnale il governo italiano
Vedi ha richiamato una cosa importante il fatto che ci sia un coinvolgimento diverso del Parlamento italiano nelle decisioni successive a Nizza
La Camera i deputati lo ha già buttato in un'apposita risoluzione che io richiamo
Noi abbiamo votato otto mesi fa
Che l'accordo di Nizza sarà sottoposto a un parere conforme del parlamento europeo e che l'Italia lo approverà solo dopo il previo parere conforme del Parlamento europeo quindi noi questa scelta la procedurale l'abbiamo fatta
Ma la novità lo dico al governo è questa
Il governo e Amato si faccia carico a Nizza non solo del quadro rispetta ristretto delle mediazioni tra i quindici governi ma comincia a rappresentare a Nizza già l'esigenza e il modello di andare oltre
Perché qui non è possibile che la riunione di oggi tutti i parlamentari europei di centrodestra e di centrosinistra il presidente Berlinguer il presidente Occhetto tutti siamo intervenuti su questa direzione
E cioè che il modello intergovernativo lo ha detto il presidente gli affari istituzionali europei Napolitano si deve considerare esaurito va affiancato un nuovo modello questo il governo italiano lo deve proporre a Nizza
Deve proporre di rispettare il Parlamento europeo associarlo nella fase nuova costituente che si apre dopo Nizza
C'è e chiudo su questo Pagliarini la questione della costituzionalizzazione dei trattati ed è l'inserimento nei trattati da costituzionalizzare della Carta dei diritti
Qui c'è un punto da chiarire quando noi abbiamo votato
E ha adottato la Carta dei diritti fondamentali cittadini europei non è vero che abbiamo detto che la volevamo cambiare
Ma abbiamo detto proprio rispetto al Polo guardate che i vostri voi non lo sapete hanno un atteggiamento diverso al Parlamento europeo perché il Parlamento europeo ha scelto
Di non modificare e di None nel dare la carta i diritti fondamentali perché per procedura l'unico che è stato deputato a cambiare successivamente e lo stesso modello dalla convenzione c'è scritto nelle modalità stesse di procedura della convenzione
Dunque noi l'abbiamo approvato con questa indicazione che successivamente va rafforzato come ha detto anche il Presidente Napolitano
Dopo un inizio e una volta adottato la Carta dei diritti fondamentali e inseriti nei trattati a quel punto si apre la procedura anche di miglioramento ma questo è quello che abbiamo votato come capo dei deputati
L'onorevole Bova
Onorevole presidente onorevoli colleghi la discussione è stata molto ricca ed ampia e affrontato tantissimi temi i tantissimi temi che sono sul sul proprio sul tappeto io mi limiterò brevemente a porre alcuni questioni alcuni temi delle pensioni
Primo fra tutti quello dell'allargamento che credo rappresenta una responsabilità fra politica ed una opportunità storica per
L'Europa
Per l'Italia in particolare l'allargamento
Ne accrescerà l'importanza strategica
Con effetti positivi
Io penso soprattutto oltre che al resto del Paese nel Mezzogiorno determinando uno spostamento del baricentro dell'unione del Centro-Nord al centro sud dell'Europa io credo quindi che l'allargamento può influire positivamente sullo sviluppo economico e civile di quell'area
Perché mentre da una parte che impone agli Stati di riformare l'assetto economico distruzione all'interno
Dall'altra dà vita ad un mercato più vasto di cinquecento trenta milioni di persone in cui aumenteranno le opportunità di investimento di crescita e di occupazione
L'altro tema che mi preme sottolineare che è stato affrontato e quello relativo alle riforme istituzionali
Che io credo devono necessariamente precedere l'allargamento essenziale infatti che siano predisposte le riforme necessarie a garantire che l'allargamento si realizzi in condizioni ottimali senza compromettere il le dinamismo e il buon funzionamento della Costituzione europea
Si tratta di riscrivere le regole del governo nell'Europa allargata in modo da salvaguardare l'efficienza e la democraticità dell'apparato decisionale dell'Unione
E garantire il buon funzionamento e il dinamismo della costruzione europea io credo che bisogna evitare che l'allargamento sia realizzato a discapito dell'approfondimento
E al costo della paralisi dell'apparato decisionale comunitario
Ai fini dell'approfondimento
Considerando che i nove Stati non saranno subito nelle condizioni di adattarsi Arlacchi comunitari si rende necessario accettare la prospettiva di un'Europa a più velocità io credo che in questo penso debba essere sottolineata del dibattito
Parlamentare come già detto il presidente napoletano
Un'Europa a più velocità
Di cui le cooperazioni rafforzate costituiscono lo strumento l'utilizzo dello cooperazioni rafforzate può garantire il dinamismo e l'efficienza del sistema comunitario ed evitare pericolose paralisi dell'apparato decisionali vanno a mio giudizio pertanto superati i timori che le cooperazioni rafforzate possono portare alla frammentazione del sistema istituzionale al contrario la possibilità che due o più Stati membri assumono iniziative che consentono loro di avviare forme più profondi di cooperazioni rappresenta un modo per accelerare
Il processo di integrazione fornendo anche quegli Stati che momentaneamente non possono uno stimolo a superare gli ostacoli l'eremo le le incertezza
Al fine di garantire l'efficienza e l'efficacia dell'apparato decisionale
Io credo che nel dibatto parlamentare deve essere sottolineato che il governo deve impegnarsi perché al Consiglio europeo di inizia siano adottate le decisioni procedurali che consentano di avviare un processo di riforma che porti come avete più detto lo dico per i titoli alla riduzione del numero dei commissari all'estensione del voto a maggioranza qualificata
Alla riponendo reazione semplice del voto in seno al Consiglio altro tema che voglio porre la vostra attenzione
E l'Europa politica i prossimi anni saranno dovranno essere caratterizzate ritengo all'impegno comune della vita un'Europa dei cittadini e dei popoli che non sia più solo un'Europa economica ma che sempre più diventi un Europa politica la relazione e quindi della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea che codifiche un insieme di diritti e di valori comuni a tutti gli stati membri
Segna una tappa importante e anche se sappiamo che all'inizio non ci saranno miracoli l'Italia deve adoperarsi perché essa possa voler avere valore giuridico vincolante
Essa apre la strada ad un'Europa dei cittadini e dei diritti
E costituisce il primo passo verso l'ambizioso progetto di una costituzione europea che faccia la struttura portante è un Europa unità fondata su valori democratici la Costituzione una parte e la carta dei diritti dall'altra rappresenta
Lei momenti essenziali per la creazione del grande Europa unita che assicura a tutti i cittadini un'aria integrata di panche di sicurezza accanto ad un livello di uniforme
Di civiltà di democrazia di garanzia dei diritti individuali ultimo tema
Che voglio porre alla vostra cortese attenzione e la Costituzione d'Europa sociale
Che dedichi particolari attenzioni alle strategie
Della crescita e della
Occupazione nella nell'aria europea per questa via si realizza una coesione europea
Sì separano quelle distanze che tutti voi avete denunciato tra il popolo e le istituzioni europea si crea una forte unità politica in Europa infine io credo che l'Europa non può prescindere
Colleghi da una comune dimensione di sicurezza e di difesa voglio che sviluppare brevissimamente un punto lo impone il cambiamento dello scenario internazionale che caratterizzato dopo la fine della guerra fredda la forti rischi di tensione regionali
L'ambizione dell'unione di porsi come soggetto politico forte sulla scena internazionale
E anche la necessità di soddisfare esigenza di sicurezza all'interno del continente europea
Pertanto bisogna adoperarsi perché il tavolo negoziale inizia venga posta e si preveda la revisione dei Trattati maniere in materia di politica comune di sicurezza e di difesa
I trattati dovrebbero recepire devono secondo me recepire i progressi compiuti in materia e definire una serie di parametri comuni
Che corrisposte rispondono alla nuova natura delle spire della sicurezza con particolare riguardo ai compiti
Di mantenimento di ristabilimento della pace e della gestione delle crisi come è stato definito apertis verbis
Concludendo
All'Europa spetta perseguire il rafforzamento dell'unione economica
Monetaria e non mi pare che qui si è stato affrontato questo tema ma io penso che sia importante
Essenziale che alla unificazione monetaria corrisponda un vero e proprio governo dell'economia basato sul maggiore coordinamento delle politiche economiche degli undici state dell'Unione europea monetaria sarebbe inoltre auspicabile la creazione di un pilastro politico capace di affrontare la banca centrale europea alla difesa dell'euro la sua mancanza
Da molti studiosi e considerato infatti una delle ragioni della debolezza una delle ragioni della debolezza
Del del
Il primo intervento poi si visto non tanto l'ora ma le presenze sparò
Molto sintetico però non ho voluto rinunciare ad esprimere qualche mia riflessione rispetto a questa discussione propositiva che mi sembra molto simile
La prima mi sembra
Nacque la prima considerazione che potrebbe apparire banale ma non lo è
è quella proprio sulla convergenza del fatto che il nostro paese
Come ha già esercitato storicamente in maniera particolare in tutti questi in questi in questi anni
E ancora in maniera più particolare per quanto riguarda la costruzione della conferenza introdotti intergovernativa
Proprio atteggiamento sulla Carta dei diritti dei diritti si è sempre dimostrato un paese estremamente
Avanzato insomma propositivo mi pare che ci sia un riconoscimento un po'generale da questo punto di vista voglio ricordare che sulla carta dei diritti non a caso avevamo valorizzato per esempio
Non solo lavoro che era stato fatto sotto la presidenza di Napolitano la Commissione affari costituzionali ma il lavoro svolto dai componenti dei della delegazione italiana all'interno della convenzione che hanno dimostrato di essere estremamente propositivi incisivi rispetto agli obiettivi più avanzati nella costruzione del dell'unione europea
E e quindi è bene evidente che in questi giorni che ci separano dall'appuntamento di Nizza il nostro Paese
Deve e può esercitare ancora un ruolo che io credo molto significativo
E questo ruolo significativo sarà anche molto più forte se sarà sostenuto così come avremmo voluto
Fosse stato con un voto convergente di tutta la Val di tutto il nostro Parlamento sulla risoluzione la Carta dei diritti non sarà almeno per quanto riguarda le indicazioni da dare il sostegno da dare questa fase conclusiva
Che riguarda Nizza
Quindi lavoriamo in questa direzione purché ci sia chiarezza anche nei contenuti è stato già detto da data diversi anche da Paissan
Mi pare che la confusione se ancora abbastanza alta da quel questo punto di vista io quando sento parlare per esempio da Pagliarini che si dice Bari imbocco il massimo di sussidiarie e sono d'accordo io sono tra quelli che punta a a un futuro di Europa federale
Deve uno Europa delle Regioni anche se sono convinto che se arriverà quando sarà non s'arriverà quella se non si fa prima anche o in parallelo l'Europa negli strati per dopo dire ma tutto sommato però
Il mantenimento del vincolo del voto unitario insomma tutto sommato va insomma sono due cose che si contrastano a vicenda
Ed allora bisogna essere estremamente chiari sui alcuni punti
Ecco questo volevo dire
Io non sono d'accordo
Sull'osservazione che aveva fatto collega Selva prima dice ma siamo quasi una fase
Di dove l'Europa ha perso sta perdendo la propria spinta propulsiva stiamo tornando indietro siamo una fase regressiva io non credo che sia così
L'Europa sta esprimendo una fase di avanza mento e di realizzazioni molto significative per quanto riguarda la costruzione europea
E sta secondo me anche ancora nel proprio seno una forte carica di capacità propulsiva
Il punto invece di crisi è un altro è proprio perché stiamo acquisendo dei punti molto avanzati
Dal punto di vista delle nuove acquisizione europea penso al discorso della moneta Schengen penso anche l'acquisizione che aveva fatto in materia di difesa sempre di più va in crisi
Proprio il fatto che si apra una
Forbice ormai non più compatibile con questo avanzamento sul piano economico e su altre posizione conclavi tesa che data dalla insufficienza dell'Europa politica
Uno e dall'altro e dall'altro
Ecco credo che questo sia un sentire invece molto più
Pericoloso sul quale è un fenomeno perché su quando devo essere molto attenti sulla crisi del rapporto
Democratico fra avanzamento decisioni acquisizione dell'Europa unita e il sentire comune della gente qua mi pare che si apra veramente un
Fosso che va colmato
Che per un verso e di democrazia istituzionale
Il rapporto e il ruolo che io considero centrale del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali e dall'altro quello del coinvolgimento della popolazione della gente io nel dibattito nella relazione che ho fatto in aula
Sulla carta dei diritti avevo anche buttato lì una proposta abbiamo sentito la proposta
Che ci veniva
Fatta da indegni diceva ecco le diamo il voto al referendum io avevo fatto un'altra proposta dopo la proclamazione della Carta dei diritti facciamo in modo che in tutte le nostre scuole d Italia con un'adeguata
Anche preparazione e formazione
Del degli istituti del del dei dei docenti si possa aprire una informazione di massa sui nostri giovani era una idea
E allora per
Concludere mi pare che questa sia la la questione grossa da colmare
E un'altra cosa che ho sentito proprio l'altro giorno nel dibattito dalla Commissione affari costituzionali avverrà a Brussel
Mi pare che nostro governo nostro peso dovrebbe essere quello di tentare di strappare al meglio ancora questa fase di trattativa
In seno al dibattito che si sarà su Nizza
Io ero fra quelli che pensava fino in fondo di fare una battaglia lo sono ancora convinto che la Carta dei diritti entrasse nei trattati
Che in subordine fosse in qualche maniera
Menzionata nella nella nella nell'articolo
Sei comma due del trattato all'ormai diventato una cosa così però ho sentito l'altro giorno come l'ha sentito e il Presidente Napolitano per voce del
Del presidente francese insomma no
Piero moscoviti
So se si pronuncia bene così che dice non fa niente che anche per quanto riguarda questo aspetto ci sarebbero sei Paesi contrari di cui uno importante sappiamo chi che metterebbe il veto alla proclamazione della Carta se passasse anche questo
Non è indifferente il fatto che inizia e si concluda
In una maniera diciamo così
Non
Non significativa rispetto a un risultato questo per quanto riguarda proprio il futuro
Quindi credo che questa battaglia questo peso del nostro Paese a mister sia molto importante per costruire anche poi la fase due io più che una bar dopodiché non non si per la carta dei diritti credo che non si apra più un discorso se questa deve essere sentita i trattati o no ma il discorso fondamentale sarà quello se si riesce aprire una fa un processo di costituzionalizzazione
Dopo la
Dopo l'iniziale per concludere veramente c'è questo conflitto fra piccoli e grandi paesi
Un conflitto molto forte io credo che su questo l'Italia può giocare un grosso
Ruolo perché non credo che questo conflitto si possa risolvere con il veto ma con la valorizzazione della codecisione
La risoluzione maggioranza e valorizzazione dell'insieme del Parlamento europeo che dovrebbe garantire
In termini generali il dibattito la partecipazione di tutti e quindi compare diritto e compare il peso anche da parte dei piccoli grazie
Dulcis in fundo il ministro Martino
Se il presidente
Ente
Tu mi consentirai con la osservazione
Di partenza Camp
Gran parte delle cariche istituzionali e hanno un loro loro
Costituzionale antologica metafisica per cui
Che ci siano non ci siano noi possiamo prescinderne e quindi con un a valorizzazione di quelli che oltre ad avere questa consistenza metafisica l'hanno anche fisica
Io farò come se questo dialogo
Avesse pieno significato con la osservazione che invece ai funzionari della Camera riservate invece un ruolo di esistenza fisica sulla ecco devono essere qui Dio li benedica
Voglio anche partire dalla apprezzamento della lavoro preparatorio che è stato fatto e io spero che qualche deputato possa utilizzare i ricchi dossi e che si trovano nella cartella
Con una unica osservazione
Se si scorrono gli argomenti presenti nei dossier manca l'energia
E questo mi colpisce non solo professionalmente ma anche per il fatto che mi colpisce da due punti di vista da una parte perché è giusto che ma anche perché l'Europa non ha una politica energetica
E dall'altro è male che manchi perché invece l'Europa deve avere una politica energetica in una in un settore che così drammaticamente urgente proprio giorno per giorno sugli esiti della dell'inflazione
No no io guarda mi riferisco al al dossier a quello quello che si trova nella almeno nella cartella che io ricevuto
Non per carità io non sto qui a ripetere tutto quello che sarà stato è stato già detto
Sulla stagione importante per l'Europa di grande accelerazione noi tutti auspichiamo che sia un'accelerazione verso il punto d'approdo quello indicato
Da tanti i nostri maestri
Uno per tutti Spinelli l'approdo di il passaggio da una somma di mercati a un approdo un sistema federale
E devo dire che il ruolo dell'Italia soprattutto in questi ultimi due anni è stato uno ruolo
Che ci viene fortemente riconosciuto appena si esce dai mezzi di comunicazione italiani un ruolo fortemente protagonista Alitalia è stato riconosciuto il ruolo della concretezza e della prudenza laddove alcuni miei riferisco all'ormai celeberrimo discorso di Fischer avrebbero voluto bruciare le tappe
Il l'Italia è stata quella che si è preoccupata che nel percorso fossero perché non si perdesse nessuno per strada in particolare paesi di grande importanza in particolare come non è stato nominato dalla collega
Schmitt la la Gran Bretagna tirarsi dietro tutti questo è stato il ruolo che il nostro Paese
Ha giocato con molta considerazioni certi aspetti anche gratitudine perché era da parte degli altri Paesi perché era uno ruolo difficile e non Smart come altri Paesi potevano permettersi di giocare e poi uno ruolo decisivo l'ha giocato il nostro Paese
Proprio sul terreno della carta
Otto luglio alla testo del quattordici settembre io ho raccolto loro ripetuto in qualche occasione in giro per l'Europa un riconoscimento è è stato in gran parte dovuto a quella pattuglia italiana Rodotà Paciotti Melograni Manzella
Questa se uno confronta i due testi sono testi non confrontabili il l'insieme di tutto quello che è stato inserito né testo del quattordici settembre ne fanno veramente un testo che rappresenta quello che è oggi l'insieme dei fondamenti di tutta l'Europa ho trovato a volte ingenuo a volte nelle mi esimo da dare aggettivi era da parte di chi dice ma questa è una una fotografia sbiadita dell'esistente più arretrata di quello che è nella costituzione tedesca o italiana quasi che questori io lo vorrei dire con molta amicizia in particolare alla l'onorevole Saonara non cadiamo in questo come in altro nella illusione delle scorciatoie che uno possa ottenne aeree per via per via istituzionale su un pezzo di carta per quanto nobile importante quello che non ha ottenuto nel suo Paese attraverso la crescita delle istituzioni dei rapporti sociali nel suo paese l'Italia poi si è battuta nel terreno delle riforme istituzionali tutto quello che è più virtuoso per accelerare la coesione e l'integrazione l'abbandono generalizzato del del diritto di veto la riduzione del numero dei commissari illa rimodellazione del significato del del valore ponderato del voto la semplificazione delle cooperazioni rinforzate questo in tutto questo nel nostro Paese con accordo quasi sempre con la Germania con altri Paesi questo è stato il loro ruolo del nostro Paese anche questo vorrei che spesso siamo Arezzo quando si legge nei giornali l'Italia faccia sentire che esista e appena si esce da il nostro paese invece questo è molto riconosciuto il ruolo del nostro Paese ed fino alle situazioni più delicate avrei voluto per ricordare qui l'accordo ad alcuni che sono intervenuti l'accordo Amato Schroeder Aznar proprio sul controllo delle frontiere proprio siamo intervenuti costruendo anche gli elementi che sono che toccano i punti più sensibili della costruzione dell'Europa
Dunque l'Italia ha le carte in regola oggi per giocare il suo ruolo nell'Europa però attenzione queste carte oggi sono in regola il lo scorporo da
Silent che noi facciamo come ministero delle politiche comunitarie cha ha visto crescere
Salire nella classifica il nostro Paese da quel Paese che era proprio alla fine della classifica nel recepimento delle direttive con la procedura d'infrazione nostro paese è salito il
Molte cose che sono state qui chieste sono già state approvate dal Consiglio dei ministri nella riforma della legge La Pergola questo è stato un prezioso lavoro della quattordicesima commissione per come la quattordicesima commissione istruì il dibattito in aula sulla legge comunitaria in Aula alla Camera ne è uscito con un accordo di tutti i gruppi i parlamentari alla camera di una rapidissimo iter adesso quel disegno di legge approvato dal dal consiglio dei ministri di fronte alla Conferenza Stato-Regioni appena la Conferenza Stato Regioni il sei dicembre lo licenzierà io chiederò al presidente Berlinguer di attivarsi in tutti i modi perché appunto c'è questa promessa di tutti i gruppi parlamentari di una rapidissima approvazione perché quel testo recepì proprio gli ordini del giorno noi dicevamo ai gruppi parlamentari togliete emendamenti perché è incongrua la presentazione di emendamenti dell'altro la legge comunitaria non è questa la sede organica mettiamo tutto in un disegno di legge i gruppi parlamentari hanno accettato questo e i il la struttura di questo disegno di legge propri il risultato di quegli emendamenti e da vedere come per noi la l'ordine del giorno non sia carta straccia un ordine del giorno non si nega a nessuno quegli ordini del giorno hanno partorito un disegno io di legge che vede in particolare due istituti importantissimi la riserva parlamentare il nostro Paese dunque
Sanziona in un modo così significativo il rapporto con il Parlamento che rende de disponibile all'azione del negoziatore l'interruzione del negoziato per sentire il Parlamento una cosa di i grande innovazione molto voluttà anzi in forme ancora più e impegnative da parte del presidente Ruberti e poi sanziona attraverso quella iniziativa che prima era una iniziativa annuale al nella sede del CNEL l'incontro tra Commissione parti sociali regioni oggi noi già pratichiamo ma l'abbiamo messo poi nel disegno di legge l'abitudine la continuità permanente di gruppi di lavoro che istruiscono i dossier e forniscono le indicazioni al il negoziatore italiano io credo che tutto questo per quando tutto questo diventerà legge del parlamento ma il governo lo ha fatto difficilmente si potrà dire che il Italia non ha precostituito per la fase ascendente e di conseguenza anche per la fase discendente le condizioni migliori attenzione che questa fase protagoniste bella del nostro Paese si può perdere si può si possono fare degli scivoloni io spero che si rifletta il Governo è stato leale con il Parlamento e il Parlamento che è a chiedeva forze di maggioranza forze di opposizione che il Governo si attivasse per la questione IRPEG e il Governo lo ha atto presentando fedelmente quello che il Parlamento aveva presentato anche se era motivo di stupro ore per il parlarne per il governo no che aveva o tutto alla baionetta e questa baionetta si chiama Visco Salvi Micheli aveva ottenuto uni intervento per il Mezzogiorno attraverso quello che che Monti chiama il trittico il credito d'imposta per la nuova occupazione il credito di imposta prima nuovi investimenti i provvedimenti per l'emersione dal nero il governo aveva ottenuto undici mila miliardi di agevolazioni per per il Mezzogiorno si è voluto e si è richiesto al governo di farsi parte attiva di un'iniziativa che significa quattrocento miliardi il gov erano adempiuto alla richiesta del parlamento il la risposta della commissione è stata una risposta molto meditata perché era una sposta che veniva data Alitalia ma valeva anche per altri Paesi attenzione però perché quando si sa che c'è una un disegno mio della commissione ripetuto sanzionato in tante occasioni e si va a forzare nuovamente questo disegno si comincia a perdere credibilità come vorrei dire al l'onorevole Pagliarini ieri noi abbiamo per era solo un'intera giornata al Senato della Repubblica per l'ostruzionismo su che cosa sulla legge comunitaria un ostruzionismo della lega
Che non era legato a elementi di merito della legge comunitaria nel pomeriggio poi all'ostruzionismo o della lega sia stata giunto anche l'ostruzionismo di Forza Italia e di Alleanza Nazionale per la legge elettorale e per il conflitto di interessi Juan do il presidente Berlusconi aveva detto solennemente che mai la politica interna italiana avrebbe interferito con la politica comunitaria allora si fa presto a perdere questa in Maggi né che abbiamo con conquistato se si dovessero ripetere questi scivoloni che sono lo scivoloni molto gravi
Ci avviamo dunque e qui concludo Presidente c'abbiamo dunque ora a una fase come dicevo a una fase Imp ante dell'Europa che sarà il prosieguo di quanto è stato sin qui portato avanti
Quale Europa per costruire quale Europa ancora io vorrei dire io sono sta stato convinto ma mano che entravo in questo ruolo di ministero delle politiche comunitarie dall'ottica del governo hanno del Presidente del Consiglio del ministro degli Esteri l'ottica dei piccoli passi ma che sono dei passi conquistati e sicuri e dunque noi porteremo a casa da Nizza un la proclamazione della Carta dei diritti questo farà partire questo percorso non è importante
Oggi lo possiamo dire in un seminario di studio non è importante quello che si possa strappare di inserimento dei trattarne trattati o nell'articolo sei
Se prima questa questo abbia ed è tutto che il risultato del lavoro di sessantadue persone come non è stato metabolizzato digerito fatto proprio dai singoli Paesi e dai singoli parlamenti non noi siamo l'unico Paese che nei giorni di settembre ha istituito delle audizioni in cui sono stati sentiti tutti i cittadini organizzati gli altri paesi non lo hanno fatto questo processo dove dopo la proclamazione della Carta la rimeditazione ridiscussione da parte dei Parlamenti perché poi questo porti alla scrittura della carta costituzionale è un po'accesso che non può che avvenire attraverso passi che siano passi veri perché dietro ci sono state occasioni vere e allora noi potremo poi andare avanti su un percorso che vuole attuato ONU ore voli Pagliarini certamente il principio di sussidiarietà che punta a una Europa della solidarietà stamattina presidente io sono i mass io voglio dirlo emozionato a tour alla conferenza promossa dalla presidenza francese sulla economia della solidarietà Hossein il titolo nella relazione d'apertura del governo francese ho sentito di una dopo il venti tutto del modello europeo il vento forte che differenzia l'Europa da altre situazioni dagli Stati Uniti da altre situazioni il forte senso della Soria solidarietà dell'approdo tensione del lavoro stiamo per l'Europa della pace e dunque dentro la cooperazione rinforzata io devo uno dei primi capitoli non potrà che essere quello della della politica estera della politica della pace attenzione quando si parla di carta dei diritti quando si rimpiange l'assenza dell'articolo dieci della Costituzione italiana e chi non lo vorrebbe però io credo che quando al dunque
Sì vorrei riscrivere quel punto della Carta dei diritti e si tenterà di mettere insieme l'articolo dieci undici chiedo scusa della Costituzione italiana il ripudio della guerra con la situazione nuova della interposizione umanitaria non sarà così semplice prendere l'articolo undici emetterlo si vedrà quanto compresso s'sia il tener conto dell'una ed è l'altra cosa siamo per una te un forte accelerazione per le questioni della della sicurezza alimentare nel terreno della scienza condivido il punto di vista d'l'onorevole Pivetti avremmo voluto che nella carta fosse riconosciuto ai cittadini oltre all'assoluta libertà della ricerca scientifica c'certo però anche il diritto dei cittadini europei di esprimersi poi sugli indirizzi e le applicazioni della ricerca siamo è stato detto per aprire con forza il capitolo della immigrazione se sì sta lavorando per realizzare una conferenza europea dell'immigrazione e e poi certamente le tematiche della qualità della vita dell'ambiente e dell'Energia saranno quelle che caratterizzeranno queste politiche di coesione dell'Europa mi pare do un in quel che all'attenzione del il parlamento sia una proposta di politica sull'Europa Rick di contenuti io auspico certamente un voto unitario del Parlamento Marche sia un voto che non viene meno a questa ricchezza di contenuti e che per trovare l'unità dovesse in qualche modo immiserire lì grazie
Io non farò un discorso metafisico né devo solo dire due parole
Perché mi competono dal programma il nostro compito era quello di elaborare materiale
Per il dibattito in aula quindi una funzione servente Isserlis penso che in qualche misura abbiamo raggiunto questo obiettivo sia pure come dire in un'articolazione cronologica
Con un alto tasso di fluttuazione come si addice ad assemblee politiche che mi pare che non abbiano come dato genetico questo tuttavia abbiamo preparato del materiale per quanto riguarda i contenuti con una certa eterogeneità di opinioni ma
Molto posso permettermi civiltà TV elaborazione
E
Da tutte le parti è stato ribadito uno dei dei temi disperazione del nostro incontro che a quello di
Giungere attraverso l'elaborazione di materiali
Ad un arricchimento del dibattito da una
E al tentativo di una convergenza politica e intorno alla decisione finale
Le posizioni che sono state assunte
Su questa parte
Sono state comuni io credo che questo sia di a buon auspicio sia importante
Resta agli atti di questo nostro lavoro il fatto che le forze politiche hanno detto che il punto di partenza dell'atteggiamento ora non dei mesi passati
E analogo a quello che su queste questioni si sta verificando per la parte degli europarlamentari italiani
Nel Parlamento europeo
E questo dovuto risultato qui a Roma anche al concorso dei colleghi che gli amici della qui nel ringraziare europarlamentari ci hanno portato a punto un'esperienza di convergenza
Seconda considerazione e che abbiamo tutti chiesto al governo di essere per a
Che grazie a questo mandato molto
Determinato nel proseguire l'opera di sollecitazione e di stimolo che ci viene riconosciuta
Perché oggi potrà essere portata anche nella negoziazione delle ultime ore a Nizza con autorevolezza ed Energia
Perché l'Italia continua a rappresentare un punto di vista molto europeista nel senso dell'integrazione
Qualcuno ha detto
Preferibile che non si chiudono su con basso profilo le negoziazioni prima che si vada a Nizza con
Una posizione aperta
E forse qui c'è stato un leggero di senso che taluno ma io vorrei ribadire questo concetto rappresentando il fatto che può non esserci conflitto fra interesse nazionale interesse europeo può esserci
E cioè spesso però può non esserci conflitto e nel caso italiano lo dobbiamo tentare di far coincidere i due interessi
Perché solo così noi possiamo spingere quando convinto e con l'adesione di consenso popolare nella direzione dell'integrazione
I colleghi hanno poi ribadito questa sul concetto che io ritengo molto importante che occorre in qualche modo ma cambiare messa ciò che corre sempre di più uscire dal il messaggio criptico delle discussioni un po'politicista e che è un po'istituzionali visti che e parlare dei problemi dei contenuti e questi sono quelle che convincono la gente
Io credo che noi dobbiamo chiedere a Laura
Di parlare ai cittadini anche perché poi c'è una parte di discussione che sarà trasmessa in diretta e quindi sarà un'occasione di attenzione
Su questo arcano che Nizza per i più
C'è un vento sulle tematiche concrete
Della posta in gioco di cui la riforma istituzionale quindi quattro punti per dell'agenda sono strumento
Certamente sono anche fine però sono prevalentemente insieme strumento l'ultima considerazione la che mi viene da una giusta affermazione emergenza del presidente la commissione
Nel costituire costituzionale del Parlamento europeo Napolitano
La democratizzazione passa attraverso un ruolo dei parlamenti nazionali e del Parlamento europeo anzi attraverso un sistema di relazioni questore qualcosa che va certamente ottenuto in sede normativa
Può anche diventare contributo di Prà
Tv una collaborazione effettuale
E noi abbiamo i primi dati i primi segni di questo cammino diciamolo noi ci siamo parlamentari facciamo anche al governo
E chiediamo che la normativa revisione trattati
Preveda un equilibrio diverso nelle procedure di decisione nell'assetto degli organi costituzionali come si direbbe in diritto interno ma intanto facciamo nella nostra pratica qualcosa che
Preveda un itinerario
In cui parlamenti nazionali al Parlamento europeo dialoghino in modo più stretto in varie forme poi si inseriscano in qualche modo con l'autorevolezza ne deriva poi la decisione adottati dentro agenda sia nella fase ascendente e non soltanto in quella che la ratifica
L'osservazione che è stata detta di di richiedere che la ratifica di Nizza passi attraverso una forma di
Preventivo parere conflitto tramite il parere conforme ecco
Dei due organi nazionali europeo è un altro e uno dei modi in cui intanto sede pratica
O andini operati eccetera questo volevo dire niente di più una battuta Schmidt stiamo studiando un protocollo un accordo col ministro la pubblica istruzione
Utilizzando anche le nostre biografie perché si abbia un'ampia diffusione della carta nelle scuole primo modo di far conoscere gli italiani cose di questo genere il vero veicolo sono i ragazzi
Trattandosi di qualcosa che riguarda soprattutto il futuro e quindi questa è una cosa che penso che sarebbe molto giusto e se era giusto che si faccia ringrazio infinitamente chi assenti perché hanno meritato nel senso che sono in forse un po'più presenti riserve