"Piazza Fontana: Milano ricorda" org. dal Comune di Milano presso Palazzo Marino, Sala Alessi

Poi prendere posto
Saluto il ministro Scognamiglio
Che ci onora della sua presenza quale rappresentante del Governo a questo convegno con il quale il consiglio comunale ha deciso di affrontare nel trentesimo anniversario della strage di piazza Fontana
Una materia di estrema complessità ed ancora oggi scottante saluto alle autorità i parlamentari rappresentanti delle forze politiche e tutti i presenti
Trent'anni fa Milano è stata ferita nel profondo con una strage che uccise sedici persone nursery ottanta
Ma che produsse danni che vanno al di là del pool terribile costo pagato dalla città in termini di vite umane
Evento centrale non solo cronologicamente della storia di Milano dopoguerra io la strage si è infatti ricollegarlo dalle tensioni agli eventi spesso oscuri e di segno diverso che hanno accompagnato per lunghi anni la vita dei milanesi e degli italiani
è forse necessario ricordare le dimensioni di quanto è accaduto
Ottocento vittime in Italia negli anni di piombo un numero molto più alto di quello delle vittime dell'Occidente in tutte le guerre di settore combattute negli ultimi trent'anni dal Libano al Kosovo
La gravità dell'evento e la complessità di quanto intorno ad essi è ruotato discende tuttavia in gran parte occorre dirlo dalla perdurante incertezza sugli atti sugli autori materiali
Sui mandanti sugli obiettivi della strage
Sì ci sono coloro che hanno sono convinti di avere una loro verità l'enorme ritardo nell'accertamento della verità
La lentezza della contraddire contraddittorietà dei procedimenti giudiziari i depistaggi delle indagini
Il coinvolgimento in un modo o nell'altro dei più delicati servizi dello Stato
Hanno innescato come se una mente diabolica avesse sapientemente previsto questo risultato
Un meccanismo politico sul quale ci è sembrata necessaria una riflessione profonda
La strage irrisolta ha fornito infatti lo abbiamo visto fino ad oggi e ancora ieri Piazza Fontana
Ad ogni parte che volesse approfittarne nessuna esclusa
Il modo di proporre le proprie ragioni buone o cattive che fossero per demonizzare gli avversari o lo Stato
Per combattere le proprie battaglie ignorando talvolta altre volte mistificando oppure proclamando come verità
Assolute i faticosi brandelli di verità che sono andati emergendo
Mi emersa una tesi inquietante
E del tutto priva di riscontri l'esistenza di un filo comune tra le trame e i misteri del dopoguerra di un grande complotto di un unico disegno contro la democrazia
è stato autorevolmente affermato in questi giorni e probabilmente è vero
Che non può essere ci riconciliazione senza giustizia
Per questo Milano ha bisogno di ricordare come oggi cerchiamo di fare attingendo alle nostre risorse di lucidità e di freddezza
Ma soprattutto Mila no ha bisogno di giustizia
La parola al ministro Carlo Scognamiglio rappresentante del Governo
Signor Presidente del Consiglio comunale autorità signori consiglieri città
Pare a me milanese cinquantenne
Di sentire ancora
Lecco di quelle esplosioni
E invece sono passati trenta
Trent'anni da quando la nostra città
è stata teatro dei uno dei gesti terroristici più feroci della storia erano state
Che era il dodici dicembre mille novecentosessantanove
Alle quattro e trenta
Del pomeriggio convennero di lo ricordiamo tutti molto bene a quell'ora la banca avrebbe dovuto essere chiuso
Sedici innocenti furono dilaniati da un ordigno esplosivo che era stato collocato della sede della Banca dell'agricoltura di piazza
Fontana
Decine furono i feriti
I mutilati che ancora ricordano con o quei terribili momenti
Come lo ricordano per la verità anche coloro che riportarono ferite soltanto molto
Milano non dimentica l'Italia inutilmente
Ed io a nome del governo rivolgo innanzitutto un commosso estremo ricordo a chi ha perso la vita in cui il vile atto di terrore
Ai familiari delle vittime
Va un sincero sentimento di cordoglio
Per un dolore tanto grande che il tempo ha potuto forse il migliore ma certo non cancella
Alla città di Milano un rinnovo la solidarietà del governo che poi la solidarietà del Paese vero dei cittadini di ogni regione di ogni cultura del ceto sociale di umile estrazione politica
Tutta l'Italia in quel dodici dicembre mille novecentosessantanove si trovò risposta alla sfida di un terrorismo oscuro
Che scosse la società civile il mondo politico
Aprendo una stagione di grandi incertezze e di forti tensioni seguita da strascichi polemiche sospetti in cui ancora fatichiamo liberarci
L'Italia
Già a quel tempo stava vivendo momenti di forti contrasti politici i contrasti sociali
Che peraltro erano esplose nel mille novecentosessantotto un po'in tutto il mondo occidentale dell'Università di Berkeley negli Stati Uniti alla Sorbona in Francia la brutale repressione sì sovietica in Cecoslovacchia nell'estate del mille novecentosessantotto aveva fra l'altro accentuato i contrasti tra i sostenitori delle esperienze delle democrazie liberali e chi invece guarda
Le contrapposizioni nel nostro Paese erano forti
I radicali
E estremismi contrapposti animavano una continua e crescente violenza
E in Italia l'estremismo eversivo di destra era più virulento che negli altri Paesi occidentali e animato un circuito di simpatizzanti non certo estranei a forme di lotta politica went
In quegli ultimi anni del decennio Sessanta stava esplodendo
In tutte le contraddizioni più profonde
La vicenda della rinascita che aveva portato alla rinascita economica del paese e alla grande trasmigrazione di popolazioni all'interno del Paese
E in quel clima
Di aggravamento della tensione sociale che iniziarono ad esplodere le a Padova nell'aprile mille novecentosessantanove nello studio del rettore dell'università e il venticinque aprile anniversario della liberazione un'altra bomba esplose la Fiera di Milano ferendo venti persone
Tre ore dopo un'altra bomba ancora danneggiò l'edificio della Banca Nazionale delle Comunicazioni presso la Stazione Centrale di Milano
Attentati per i quali anni dopo saranno condanna alcuni tra i massimi esponenti della destra eversiva
In questo clima di grave tensione all'avvio di quel periodo che sarà poi ricordato come autunno caldo e che il diciannove novembre mille novecentosessantanove dite la morte dell'agente di polizia Annarumma
Si inseriscono drammaticamente i fatti di piazza Ford
Cioè la pedina più sanguinosa ben più vasto Rosario di dolore
Pochi minuti dopo poco minuti prima dell'esplosione alla Banca Nazionale dell'Agricoltura un altro ordigno era stato ritrovato nella sede della Banca commerciale Viacard
Nella stessa giornata fra le sedici e quarantacinque le diciassette e trenta altre tre bombe esplosero a Roma sede bancaria all'Altare della Patria al Museo del Risorgimento
L'ondata stragista che colpì Milano generò sgomento doloroso in sicurezza
La nostra capitale morale era stata colpita deferire il cuore delle nostre stesse memorie sto
La Milano del Risorgimento quella delle quattro giornate
La Milano della Resistenza la Milano di sempre solita operose capace in quegli anni di ospitare migliaia decine di migliaia o centinaia di migliaia i cittadini del nostro Meridione in cerca di migliori condizioni di vita di là
Non possiamo dimenticare
Io non lo dimentico
La folla immensa
Muta
Che si raccolse ai funerali delle vittime in piazza del Duomo
Milano cercava di capire
Volete la giustizia
Purtroppo
Altre ferite ancora dovranno lacerare la città il Paese
Altre folle composte attonite si traduca raduneranno ancora in tante altre città d'Italia per salutare altrettanto
E tanto dolore altri lutti saranno il prezzo da pagare de chiudere una stagione di violenza che con Piazza Fontana
Purtroppo questo lo sapemmo poi ed è soltanto agli inizi
Sì di sia avviata dunque quel buio periodo distrarci
Scadenzato dopo Piazza Fontana appassionato nel mille novecentosettantadue dall'attentato alla questura di Milano nel mille novecentosettantatré dalla bomba di Brescia che colpiva una manifestazione antifascista
All'attentato al treno Italicus non sempre
Sarà possibile assicurare alla giustizia mandanti ed esecutori di questo cosa
Nel mille novecentosettantadue devo ricordarlo l'uccisione del commissario Calabresi segno una ulteriore recrudescenza della violenza politica con una dolorosa acuta che ancora colpisce ematologa le nostre coscienze
Chi ha vissuto quegli anni non poche rivolgersi
A quel tempo con loro
Per un periodo di terribili contrasti e inaudita violenza le contrapposizioni politiche mascheravano la gravità
Delle formazioni estremistiche di ogni colore e la loro trasformazione graduale in vere e proprie colonnette cronisti ma cosa più grave di tutte l'impennata della violenza del dicembre del mille novecentosessantanove non trovò subito la strada dell'unità
Per far fronte alle nuove minacce con la forza di istituzioni democratiche trasparenti ed efficace
Un grande giornalista nostro concittadino di attuazione Indro Montanelli a proposito della strage di piazza Fontana
E delle conseguenti indagine non esita a scrivere
Questa è una citazione di una pubblicazione del mille novecentonovantuno
Cioè del suo libro l'Italia negli anni di piombo cito vi furono errori e leggerezze della polizia
Che giustificarono diffidenze di chi si chiede di chi chiedeva soltanto di conoscere la verità e di conoscerla bocca delle autorità legittime
E c'è
Che errori e leggerezze rifiuto
Ma vi fu anche Bennati
Come i lavori della magistratura e della Commissione stragi hanno messo in luce soprattutto in merito alle deviazioni di importanti apparati dello Stato e alle protezioni godute
Prima e dopo gli eventi di piazza Fontana da esponenti della destra extraparlamentare
Signor presidente del Consiglio comunale autorità Signori Consiglieri
Con cinque
A trent'anni di distanza da piazza Fontana nonostante l'impegno scrupoloso e costante di tanti magistrati
I responsabili di quella strage non hanno un po'
E anche con riferimento alle altre stragi seguenti sono pochi i mandanti e gli esecutori assicurati alla giustizia e la piena chiarezza circa le cause e le circostanze di quelle che ci
Io non esito a dire che la mancata individuazione dei responsabili di questi atti criminali costituisce ancora oggi un macigno che pesa sulla nostra storia sulla nostra coscienza
Un peso inaccettabile per una democrazia occidentale
Certamente un prezzo questo macigno Loggia lo ha già presa
Questa mancata individuazione ha pesato nell'animo di molti giovani di quelle generazioni di mezzo che si trovavano all'aveva vent'anni nel pieno di quella violenta epocale di lotta e di cambiamento
La sfiducia nello Stato
è questa la cosa terribile alimento ideologiche politiche che auspicavano cambiamenti radicali del sistema sociale ed istituzionale
La mala pianta del terrorismo trovò terreno fertile in tanti angoli della società
Anche per questa diffusa sfiducia verso un sistema politico istituzionale che si dimostrava incapace di mutamento e di governo di una società sempre più completi
Il contesto internazionale non dimentichiamolo ampi tipo le contrapposizioni interno secondo un gioco di appoggi e di complicità che con il passare degli anni
Si va dia via meglio delineando vecchia
Oggi pur
Considera inaccettabile che le responsabilità di quei fatti restino ancora sconosciute
Su piazza Fontana
Sulle stragi non possiamo più dividerci
Le stagioni dell'odio e delle contrapposizioni le abbiamo per sempre io mi auguro alle nostre spalle
Il Parlamento fortemente impegnata
Autorevoli membri del Parlamento credo daranno conto delle attività che oggi impegnano le nostre commissioni assente
Il governo ha approvato lo scorso quindici settembre
Le riforme
Disegni di legge delega
Riguardo alla riforma dei servizi segreti
E la riforma della disciplina del segreto di Stato
Il governo chiede al Parlamento questo disegno di legge sia sollecitamente esaminato e se condiviso dal Parlamento a ricordo queste circostanze non per insinuare il sospetto che dietro questa formula del segreto di Stato vi siano delle verità finora negate che portino all'accertamento di precise responsabilità la vicenda in
Se personalmente avessi questo socio
Sarebbe il sospetto che investe un'intera generazione di responsabilità politica e istituzionale non potete stare neppure per un attimo non dico in questo governo dico questo Parlamento ma neppure in questo bar io non credo che il segreto di Stato nasconda delle verità
Sulla vicenda il credo invece che sia uno spot uno strumento antiquato
Che vada riformato che va Renato e che non
Debba consentire che possano nascere il sospetto e attraverso questa formula chi ha avuto la responsabilità della gestione dello Stato abbia potuto e soprattutto voluto delle responsabilità così
Signor presidente del Consiglio Comune Mila no e l'Italia si inchinano al ricordo delle vittime del Bardaro Accent che fu a piazza for
Tutti rinnoviamo l'impegno per la ricerca della verità una speranza che non abbiamo deposto neanche dopo trenta
Noi confermiamo la nostra massima fiducia alla magistratura
E la solidarietà per un difficile paziente lavoro di indagine di ricostruzione gli eventi
Sono lo
Purtroppo per inutilmente trascorso all'accertamento delle responsabilità e
Con forte desiderio di verità e sincero spirito di concordia ci volgiamo perso le vicende degli anni passati periodo quello che va dai primi anni stessa che dagli anni sessanta ai primi anni ottanta
Che c'è ancora vicino nel tempo ma che è segnato da una concezione della lotta politica
Fondata su presupposti di violenza e Intel e intolleranze che oggi
Diffusamente sono rifiuta
Noi guardiamo a quegli anni
E non possiamo non essere consapevoli del durante il percorso di di libertà e di civiltà i di tolleranza che il nostro Paese a
La sorte
Cari concittadini mi ha portato ad essere ministro della difesa in questo fine di millennio che vede l'Italia con dieci mila
Soldati fuori dai propri confini dare un appoggio straordinario agli sforzi di pace della comunità internazionale
Ho davanti ai miei occhi
La Sarajevo martoriata dalle bombe campi di profughi in Albania e Macedonia
Le fosse comuni del Kosovo
Le devastazioni di Timor ex
Sono questi i luoghi di dolore e di morte che ho potuto visitare portando la solidarietà del governo del paese ai nostri soldati innanzitutto impegnati i nobili missioni di pace
Sono testimone diretto testimone dell'amaro pezzo che altri uomini nostri fratelli hanno pagato alla violenza
Ho visto gli amari frutti dell'odio che altri terrorismi estremismi ideologici etnici talvolta venirci religiosi hanno lasciato nel mondo
Ma questa rocca lui abbiamo saputo agire e reagire
Insieme ai nostri alleati e alla comunità internazionale anche con la forza quando è stato
Abbiamo fermato la mano assassina con la consapevolezza che oggi è nostro dovere essere uniti porti e solidali perché siamo chiamati come grande democrazia occidentale a difendere e a considerare la libertà il diritto la democrazia anche al di fuori dei nostri confini
Per far sì che anche altri popoli e altri Paesi possano godere dei frutti della pace del benessere della scuola
Piero Ostellino direttore del Corriere della Sera negli anni speriamo attraversata
Ma quando sono stato invitato a partecipare a questo convegno mi sono chiesto che cosa avrei potuto dire io su Piazza Fontana che già non sia stato detto meglio da altri è un esempio l'abbiamo avuto ora con il discorso del ministro della giustizia
Così ho deciso sia di non entrare nel merito delle responsabilità
Che spetta alla magistratura appurare sia di evitare per quanto possibile interpretazioni di natura ideologica
Nelle quali eccellono le forze politiche e gli intellettuali al loro servizio
Mi limiterò quindi ad un'analisi politologi che sociologica diciamo di filosofia della politica
Del fenomeno terroristico
E alla sua naturale condanna
Il nome dei valori e dei principi di tolleranza e di libertà che mi sono cari
Il metodo nell'analisi e i valori e i principi sono quelli che ho appreso dai miei maestri di università e di vita
Norberto Bobbio Alessandro Passerin d'Entrèves Giovanni Sartori
L'attentatore dell'arciduca Ferdinando non aveva previsto che a seguito del suo attentato sarebbe scoppiata la guerra
Se avessi potuto prevedere che cosa ne sarebbe derivato disse un altro degli attentatori che peraltro aveva Fitz fallito l'obiettivo mi sarei seduto io stesso su quella bomba per farmi a pezzi
Io non so se gli attentatori di Piazza Fontana siano giunti alle stesse conclusioni
Ma una cosa è certa
La loro azione terroristica è fallita
Rispetto ai fini che si era preposto
Non c'è stata la svolta autoritaria che essi forse perseguirono con lo stragismo
Così come non c'è stata la rivoluzione che altri auspicavano con l'assassinio di uomini politici di intellettuali di magistrati
Durante quella lunga notte della ragione che sono stati gli anni dello stragismo e del terrorismo
L'etica dei principi e l'etica della responsabilità portate entrambe alle estreme conseguenze e separati disgiunte l'una dall'altra
Hanno prodotto una profonda ferita nella coscienza civile del Paese che non sia ancora rimarginata
L'etica dei principi rivoluzionari
Conferendo alla violenza il ruolo di levatrice della storia ha tramutato in fanatici assassini molti militanti dei movimenti di destra che di sinistra
L'etica della responsabilità politica
Inducendo le istituzioni a includere nel segreto di Stato il reato di strage e a mantenerlo ha tramutato quanto meno agli occhi di molti la classe politica incompiuto così ancora oggi i terroristi sordi all'etica della responsabilità
Si dichiarano pentiti
Non per aver violato quella suprema legge morale che il rispetto della vita umana
Bensì per aver adottato mezzi che si sono rivelati sbagliati rispetta i figli che si erano preposti così ancora oggi la classe politica sorda all'etica dei principi impedisce la ricerca della verità o quanto meno la rallenta non per senso di responsabilità
Bensì o per civica ragion di Stato o quel che sarebbe ancora peggio per stupidità
Con la sua dichiarazione che tanto scandalo aveva allora suscitato di non voler stare né dalla parte delle Brigate Rosse metà quella dello Stato
Sciascia aveva condannato proprio questo
L'elevazione da un lato della rivoluzione e dall'altro dello Stato a etico assoluto
Che è la negazione stessa dei valori di una società autenticamente liberale
Chieda la sponda della rivoluzione condanno le parole di Sciascia
Non capì che l'antinomia fra rivoluzionari Lismore riformismo
Può essere superata solo se sarà possibile distinguere e separare il concetto di rivoluzione come Effetto il cambiamento perseguito con mezzi pacifici
Da quello di rivoluzione come casa il cambiamento perseguito con mezzi violenti
Chieda la sponda della classe politica condanno le parole di Sciascia non capii che ero stato non è un buon padre che sa quello che è il bene dei propri cittadini e decidere il loro destino senza neppure interpellare
Ma lo Stato è l'insieme delle istituzioni che regolano la convivenza civile istituzioni legittimate dalla diretta partecipazione di tutti i cittadini a qualche forma di contratto sociale
Ritengo perciò
Che sarebbe un errore ridurre il fenomeno terroristico a una semplice guerra fra buoni la classe politica democratica uscita vincitrice e cattivi
I terroristi usciti sconfitti
Prescindendo dal sistema di relazioni e contro le relazioni fra movimenti di destra e di sinistra e fra questi e lo Stato che ha caratterizzato sociologicamente politicamente quel periodo
L'analisi sistemica consente infatti l'individuazione di quegli elementi che non sono attribuibili alla sola volontà degli attori ma appartengono alle proprietà dinamiche del sistema stesso
Evidentemente non per giustificare un polmone in alcun modo la violenza come strumento di lotta politica e tanto meno chi la perpetrata
Ma unicamente per cercare di capire meglio ciò che è accaduto e per evitare che si ripete
Se dunque dal lato ideologico il fascino delle teorie rivoluzionarie di destra come di sinistra
Per molti giovani consistette in una interpretazione iper semplificata della storia in base alla quale ogni transizione è stata prodotta dalla violenza
Dall'altro è un fatto che il ricorso alla violenza terroristica si auto giustifico in modo assai più complesso
Nei confronti dello Stato
Con la diffusa convinzione da parte della sinistra che esso non avesse rispettato le regole del gioco democratico con i caroselli e le cariche della polizia in occasione delle dimostrazioni di piazza
Con l'altrettanto diffusa convinzione da parte della destra che esso non fosse sufficientemente attrezzato a difendersi contro la sinistra
A sinistra la sfiducia nella classe politica al potere si trasformò
Nella paranoica paura del colpo di Stato e nella conseguente sindrome cospiratori via allo scopo di opporsi all'eversione nera
A destra la stessa sfiducia si tradusse nell'altrettanto paranoica paura della rivoluzione comunista e nella conseguente sindrome del colpo di Stato allo scopo di opporsi alla sua versione russa
L'assenza di una cultura liberale della tolleranza fece il resto
Incapaci di riconoscere legittimità politica e persino dignità morale a chi non la pensava come loro
Molti giovani coltivarono il mito che ricorsero all'uso della violenza nelle battaglie quotidiane fra bande delle opposte fazioni
Il tributo di sangue che finirono così
Colpa dare furono molti i molti omicidi inutili e oggi dimenticati di adolescenti del Luna e dell'altra parte
In realtà la democrazia italiana era più solida di quanto da destra e da sinistra non si pensasse e non pensasse la sua stessa classe dirigente che aveva interpretato la nascita dei movimenti giovanili protesta non come una fonte di arricchimento per la stessa democrazia com'era accaduto nel resto d'Europa bensì come un Mina una minaccia alla sua sopravvivenza
La soppressione anticipata del segreto di Stato sulle stragi non sarebbe un pericolo per la stabilità della nostra democrazia ma al contrario un contributo al suo rafforzamento sul passaggio dall'assolutismo dell'istituto alla monarchia costituzionale di Guglielmo d'Orange
Lo storico inglese prevediamo ha scritto
La vera gloria della rivoluzione non sta nel fatto che per il suo successo non fu quasi necessaria la violenza
Ma nel modo che il regime rivoluzionario escogitò per le future generazioni inglesi di fare a meno della violenza
Volesse Dio che la notte della ragione fosse servita insegnarci che il metodo tra democrazia con il ripudio di ogni forma di violenza anche la costante ricerca della verità comprese quelle scomodi
Grazie
La parola al professor Aldo Giannuli consulente della Commissione parlamentare per il terrorismo e le stragi
All'indomani della strage le procure di Milano e di Roma avviarono parallelamente due inchieste sui rispettivi attentati del dodici dicembre
In entrambe i procedimenti concentrano l'attenzione sul gruppo anarchico raccolto intorno a Pietro Valpreda
Dopo poco assunta l'unicità del disegno criminoso l'istruttoria avvenuta unificata incardinando la Roma nonostante fosse già evidente che la competenza è naturale sarebbe più stata piuttosto quella milanese
Perché lì era esploso il primo lui ordigno perché lì era avvenuto l'evento più grave
Il suo fisico ragionamento giuridico Porto invece a sceglierla più confortevole procura romana
Tale sofisma tuttavia non resse alle prime udienze del processo iniziato nel febbraio del settantadue quando la corte riconobbe le ragioni della difesa e si chiaro incompetente per territorio inviando gli atti
Dell'istruttoria del dottor Occorsio a Milano
Nel frattempo numerosi depistaggi venivano messe in opera parecchi testimoni trovarono la morte gli incidenti stradali suicidio e altre cause mai perfettamente chiari
Al punto che già nel gennaio settantadue il presidente della corte d'assise di Roma dottor Falco sollecitata dal presidente del tribunale romano la fissazione del processo dichiarandosi preoccupato per la moglie dei testimoni
L'inchiesta tornava dunque a Milano
Dove peraltro già si preparava il terreno per il suo ulteriore trasferimento
Il motivo comitato anticomunista cittadino meglio noto come maggioranza silenziosa che raccoglieva dalla dell'anticomunismo radicale e militante della città
Scatenava una virulenta campagna contro le forze impegnate nella difesa degli anarchici
Perché oggi sappiamo certamente innocenti
Facendo da supporto in qualche modo al rapporto al Governo
Nel quale il prefetto Massa favoleggiava di venti mila guerriglieri pronti a liberare manu militari imputati sulla base di questi elementi e in questo clima il procuratore generale milanese de Peppo chiedeva il trasferimento ad altra sede del processo per legittima suspicione
Il tredici ottobre mille centosettantadue la Cassazione accoglieva tale richiesta inviando il processo a Catanzaro
Da parte sua il procuratore generale di Catanzaro declinava la propria competenza ricorrendo alla Cassazione chiedendo un nuovo rinvio a Milano
Nel novembre settantadue la cassazione
Risolveva definitivamente il conflitto
Fissando la sede a Catanzaro
Si tratta di un punto cruciale della vicenda lo spostamento del processo dalla sua sede naturale si chiede si rivelerà un condizionamento destinato a pesare per il resto della vicenda e per più motivi
Innanzitutto per la considerevole perdita di tempo che la complessa questione competenza
Produrrà
In secondo luogo perché sarà la premessa a molti altri incidenti procedurali che contribuiranno allora entrare preferisce
In terzo luogo perché nonostante l'encomiabile impegno della procura di Catanzaro quell'ufficio giudiziario per la distanza dal luogo del fatto per la scarsezza degli organici dei mezzi a disposizione
Per Latteri felicità determinata dell'infelice posizione geografica
Potrà procedere solo fra mille difficoltà ed inevitabilmente con lentezza sommando ritardi a ritardi
Il tutto in un'inchiesta che già si allontanava pericolosamente dall'epoca dei santi
Mentre le pestaggi scomparse i testimoni soppressione di prove e sublime dati si moltiplicavano
Naturalmente quell'improvvida decisione forzosamente regolare nel senso che fu il frutto di una serie di atti formalmente ineccepibili
Ma si sa allora come oggi
Che di atti formalmente corretti e lastricata la via dell'insabbiamento
Altri problemi verranno dal modo con cui sarà affrontato l'accavallarsi delle varie piste infatti la pista anarchica quell'istruttori Occorsio
Veniva affiancata nel marzo del settantadue dal sorgere della cosiddetta pista nera
Infatti dal dicembre mille centosessantanove il professor Lorenzo segretario della Democrazia cristiana di un paese in provincia di Treviso aveva riferito all'autorità giudiziaria ecco il capoluogo delle responsabilità di un gruppo di destra nella strage
Facendo il nome di Giovanni Ventura gli accertamenti confermeranno alcuni aspetti di quella deposizione ed è la questione veniva investite all'autorità giudiziaria dinanzi
Nasceva così la seconda pista che porterà
Al lavoro inquisitorio direttori Fiasconaro Alessandrini da Moggi
Nella quale emergeva il nome di Guido Giannettini di cui si profilo ben presto il doppio profilo di militanti di estrema destra e di uomo del Sid
Il governo negherà all'autorità giudiziaria la conferma l'appartenenza di genetica al sito avendo sia il segreto di Stato
Si tratterà solo della prima occasione in cui ciò accadrà
E questo sarebbe il secondo decisivo elemento dell'insuccesso delle prime inchieste
Il sistematico ricorso al segreto di Stato sarà infatti il muro invalicabile che impediva l'accertamento della verità
La questione Giannettini tuttavia venne riaperta il giugno il settantaquattro con una clamorosa intervista dell'allora ministro della Difesa Andreotti
Che ammise che Giannettini era stato informato che essi e che la decisione Presa d'alto livello
Di coprirlo con il segreto di Stato era stato un grave errore
Ma nel frattempo Giannettini contro il quale è stato emesso mandati di cattura riaprire settantatré era riparato all'estero
Andreotti rumor che si succedettero nella carica di presidente del consiglio dal mille novecentosettantatré e Tana sinistra difesa vennero coinvolti nella vicenda l'apposizione del segreto di Stato sul caso chiariti
Beh non ipotizzati euro casi in cui i reati di favoreggiamento e falsa testimonianza
L'istruttoria infatti l'ex Presidente Consiglio Como negò di aver presieduto il Consiglio dei ministri per decidere a quale segreto di Stato politico-militari sul caso Giuntini con una frase che abbiamo ancora nelle orecchie
Quella riunione non ci sei e s'è visto parlammo d'altro
I generali Miceli sostenne esattamente contrario accuso rumor di mentire
Nel marzo del mille centottantadue il Parlamento discusse decise sui reati ministeriali abitativo Moro Andreotti Tanassi non ritenendo che gli stessi dovessero essere sottoposti al giudizio della Corte costituzionale
Altro colpo di piccone al tentativo di approfondire la ricerca della verità
Nasceva così la terza pista accanto a quella macchina quella nera la pista della strage di Stato che portava agli apparati di sicurezza militare
Esultanza istruttori evitando di Roma veniva successivamente inviata a Catanzaro dove le tre piste significavano in un unico procedure
Tali istruttoria trovava sbocco
Nel dibattimento davanti alla Corte d'Assise di Catanzaro che metteva sentenza del ventitré febbraio mille centosettantatré
Tale sentenza assolveva in gruppo degli anarchici delle imputazioni
Di strage
Condannandoli per alcuni reati minori condannava all'ergastolo Freda Ventura e Giannettini e possano quali responsabile del reato di strage
Con la nuova appena è fra i due e i quattro anni
Ufficiali del sito e quali generale Maletti il capitano la Bruna
Per favoreggiamento nella fuga di germi
Andreotti rumore Tanassi venivano rinviati a giudizio per i reati ministeriali ma si è già detto quale sarà l'esito di queste iniziative
Tale sentenza veniva poi riformata in secondo grado sempre davanti alla Corte sì se di Catanzaro con sentenza del venti marzo mille centottantuno
Che assolveva per insufficienza di prove Giannettini Freda e Ventura che il reato di strage
Ma lettiera Brunate reato di falsità ideologica
E confermava la soluzione per Diana
La Corte di Cassazione con sentenza del dieci giugno mille centottantadue
Confermava per intero la sentenza di secondo grado
Che diventava quindi diversificata salvo che per la soluzione Giannettini che deriva rinviato alla Corte d'Assise d'appello di Bari la Corte d'Assise d'appello di Bari primo agosto mille centottantacinque concludeva questa nuova fase dibattimentale assolvendo Gianni
La Corte di Cassazione nel gennaio mille centottantasette confermava la sentenza barese
Chiudendo definitivamente questo ciclo inchieste
Prestava all'esterno un solo ramo uno stralcio
Che darà vita alla qualche istruttoria sui fatti in piazza Fontana adoperarli dal giudice istruttore le donne sempre di Catanzaro
Relativa alla posizione di Stefano Delle Chiaie invece nei in ordine alla verifica
Delle connivenze del Delle Chiaie con apparati statuali da altri Paesi e consente i poteri occulti del nostro per individuare il ruolo svolto l'imputato né a destra eversiva fine precisare i suoi rapporti con altri inquisiti al procedimento storico dica
Questo processo non avrà migliore fortuna perché il venticinque luglio del mille centottantanove la Corte di Assise di Catanzaro
Decideva la soluzione sia del Delle Chiaie che ditta Chini ettari orientamento verrà poi confermato con la sentenza di secondo grado del cinque luglio mille novecentonovantuno insediata
Si concludeva così definitivamente il primo ciclo delle inchieste su Piazza Fontana
Una quinta una quinta istruttoria prendeva le mosse successivamente molti anni dopo
Dalla confluenza di quattrini istintivo inchiesta
Quattordici gennaio centottantaquattro il giudice sultano l'istruttore Roberto Napolitano si dichiara incompetente per territorio e trasmetteva l'autorità giudiziaria milanese atti relativi all'inchiesta sull'attività eversive di ordine nello stesso periodo le dichiarazioni alcuni collaboratori di giustizia calore Izzo
Davanti all'autorità giudiziaria di Firenze e di Roma
Portavano al chiarimento sulla vicenda relativa alla cessione di trentasei bombe a mano a mano moderno esercito R. CM già appartenuto al gruppo milanese della Fenice da parte del professor Paolo Signorelli noto esponenti di ordine Nuovo
Sempre nel mi novecentottantacinque nel quadro di un'inchiesta c'è un caso ben diverso l'omicidio del giovane estremista di destra Sergio Ramelli veniva casualmente rinvenuto a Milano in viale Bligny l'archivio appartenuto organizzazione se non esista avanguardie plenaria
I dati sono comprese le confidenze neofascista di qua sia propose l'attività del gruppo lo si dice
Infine l'autorità giudiziaria milanese
Indiziata del reato di favoreggiamento aggravato neofascista Ettore mancanti per aver ospitato latitanti quali Cristiano Fioravanti Paolo Belsito altri intanto denaro
Queste quattro inchieste confluivano nel procedimento settecentoventuno barra ottantotto affidato al dottor Salvini
Le indagini successivamente svolte in particolare l'approfondimento del materiale rinvenuto in viale Bligny
Portavano ricostruire un fitto intreccio di rapporti e circostanze che si connettono direttamente la vicenda di Piazza Fontana
Originando due distinti procedimenti
Il primo del dottor Salvini che proseguiva sulle attività eversive di ordine nuovo in Lombardia e Veneto negli anni settanta
Il secondo in qui atti venivano trasmessi a Procura Repubblica di Milano che affidava narrativi istruttorio dottoressa Grazia Pradella
E poco dopo al dottor né anche al dottor Meroni relativo alla strage di piazza Fontana
Dopo una serrata istruttoria i due magistrati richiedevano ed otteneva nel rinvio a giudizio di un gruppo di strati e come è noto nel prossimo febbraio avrà inizio il dibattimento
Dell'ultimo processo in ordine di tempo per piazza Fontana
Alcune considerazioni finali
Su questa rapida ricostruzione della vicenda giudiziaria
E soprattutto in ordine allo sfortunato esito
DS
Mi riferisco ovviamente alla prima fase
Credo che le ragioni del mancato funzionamento della giustizia siano diverse di diverso ordine
Innanzitutto
Constatiamo che si tratta di vicende di per sé straordinariamente complesse intricati di ardua decifrazione
Rispetto alle quali le procedure ordinarie si mostrano scarsamente adeguati
A questa difficoltà
Per così dire costi Keita
Connaturata a questo genere di inchieste
Si sono aggiunte specifiche componenti
Che hanno ulteriormente ostacolato il progresso e la ricerca della verità
Penso all'infelice soluzione della questione della competenza territoriale penso alla sistematica apposizione del segreto di Stato
Penso all'altrettanto sistematica presenza depistaggi operati da settori degli stessi organi di polizia degli apparati di sicurezza che avrei voluto invece cooperare alla ricerca della verità
Da ultimo mi sembra che abbia pesato l'assenza di un centro d'impulso il coordinamento delle indagini a livello nazionale qualcosa di simile alla Procura nazionale antimafia
Se il forno ciò fosse stato fatto i risultati sarebbero stati probabilmente della
Ma
E soprattutto sarebbe stato possibile
Forse
Evitare una parte dell'incomprensione delle polemiche sono uffici giudiziari che hanno pesato negativamente sulla vicenda credo comunque che l'esperienza dei processi strage possa servirci come insegnamento in futuro
Per una più adeguata legislazione in materia di difesa dell'ordine pubblicano e contro l'eversione
La parola è ora ai rappresentanti delle forze politiche che do di dover sottolineare anche se la cosa appare anni spesso singola che è la prima volta trent'anni che in una unica occasione ed atto di a vere
L'esposizione e le ragioni lei opinioni le posizioni di dell'intero schieramento politico e quindi anche sotto questo profilo il convegno che abbiamo
Pensato e voluto offre un contributo di comprensione che non ha precedenti
Dal primo da interventi senatore Livio Caputo
Sottosegretario agli esteri nella dodicesima legislatura e attualmente anche consigliere comunale di Mina
Buongiorno
Aveva ragione il presidente della Camera Luciano Violante quando in uno dei suoi momenti ecumenici ha affermato che se questo Paese vuole superare i traumi del passato se vuole ritrovare una sua uno unità deve anzitutto mettersi d'accordo sulla propria storia
Sulla realtà
L'azione dei fatti perché la mancanza di certezze
Ha offerto alle parti politiche l'opportunità per colpevolizzare gli avversari e cercare di riscrivere in base a tecniche ben collaudate gli eventi per metterli al proprio servizio
Fu nel tentativo di porre fine a questa anomala situazione
Che venne istituita la Commissione d'inchiesta sul terrorismo sulle stragi presieduta dal senatore Pellegrino
Ed è proprio per questo che ora le forze politiche stanno discutendo l'opportunità di rivisitare con un nuovo spirito e nuovi mezzi gli avvenimenti che hanno dato luogo ai maggiori contrasti
La stessa esperienza della Commissione stragi
Che nonostante un paziente lavoro è riuscita soltanto in pochissimi casi a stabilire la verità con la P maiuscola non incoraggia sperare che ci si possa riuscire in futuro ne ha vinte ma il tentativo va senz'altro fatto con l'augurio che la fine della contrapposizione Est Ovest che nel bene e nel male
Fu all'origine di tante tragedie italiane aiuti a ripulire le ricostruzioni dei fatti dalle scorie della partigianeria
La tragica vicenda di piazza Fontana deve essere Sanza senz'altro compresa nella lista di quelle su cui va fatta chiarezza
Tutti sappiamo che purtroppo a trent'anni di distanza non esiste ancora una verità giudiziaria
I vari mostri arrestati nel corso degli anni per avere deposto la bomba sono state prosciolti
Come l'anarchico Valpreda dopo due poco cessi o assolti per ultima proprio a lucro insufficienze di prove in ultima istanza
Al termine di un iter giudiziario lunghissimo e sotto moltissimi versi sconcertante
Dopo essere stati in un primo tempo con andata condannati all'ergastolo come Freda e Ventura
Molti altri loschi personaggi sono entrati e usciti dall'inchiesta senza che si riuscisse a raccogliere nei loro confronti elementi decisivi
E da altri sono stati condannati per favoreggiamento dei terroristi neri ma non per il reato principale
Adesso siamo alla vigilia di un nuovo accesso conto esponenti della sezione
Veneta di ordine Nuovo che ci rassicurò non sarà definitivo
Anche se il principale imputato si trova da molti anni all'estero e non Estrada abile
è un dato sembra ormai più di là che di l'accusa a quanto ci risulta si baserà soprattutto sulle rivelazioni di due pentiti
Una categoria sulla cui attendibilità
E ormai riaperto un serio dibattito e sembra anche un po'inficiata dal fatto che il magistrato che ha portato avanti l'inchiesta
è stato sottoposto a ben quattro procedimenti due giudiziario due disciplinari perimetro di USA è vero che è stato prosciolto ma all'ultimo assoluta assoluzione che è stata impugnata dal procuratore generale della Cassazione con l'avallo dello stesso ministro di grazia e giustizia Oliviero Diliberto
Che ieri ha presieduto alle manifestazioni commemorative di Milano de figura in prima linea tra coloro che vogliono alzare il velo del mistero
Siamo perciò autorizzati a sperare tempo concesso stavolta arrivi a delle certezze ma non dobbiamo farci troppe illusioni
Anche perché trent'anni sono moltissimi probabilmente troppi per stabilire una verità che per una generazione intera chiesa tutti
Senza contare il fatto che una sentenza di primo grado è soltanto una sentenza di primo grado e che prima di poter affermare con certezza sono stati loro bisognerà aspettare l'appello e la Cassazione
E magari anche di più perché is caso Sofri ci ha insegnato che quando una verità giudiziaria e politicamente controverso perché la vita si può andare avanti quasi all'infinito
Il pericolo a mio avviso e che molti guardino a questo nuovo processo come a un mezzo per tentare in qualche modo dignità di verità giuridica a quella che finora è stata soltanto una per così dire verità politica e così indirettamente avallare altre verità politica come quella del grande complotto internazionale contro l'Italia con la partecipazione della CIA del Mossad o dell'uccisione in questura per l'anarchico Pinelli negata contante distinte sentenza da Gerardo D'Ambrosio che per questo si è preso anche del venduto dagli anarchici
Maria fermata da una lapide proprio Posta in piazza Fontana e mai rimossa anche se in questa stessa aula il Comune di Milano ha conferito pochi giorni fa una Medaglia d'Oro alla medaglia alla memoria del commissario Luigi Calabresi
Le contraddizioni come si può vedere sono state fortissime favore a verbale
Se è stato sono tantissime tali da sollevare dubbi su qualsiasi tesi
La verità politica costruita dalla sinistra per l'attentato di piazza Fontana sulla base di quelle che il senatore Pellegrino chiama schegge di verità e che io preferirei chiamare indizi e non sempre può dare probanti che purtroppo solo in parte è accettabile hanno il resto degli italiani
Questa verità si basa sull'assunto che con l'attentato di piazza Fontana sia partita in Italia alla ad altissimo livello la strategia dell'attenzione
Cioè un piano concordato con la perduti partecipazione di eminenti personaggi dell'allora governo di centrosinistra dell'apparato dello Stato per seminare il panico nel Paese e arrivare alla proclamazione dello stato di emergenza
Naturalmente al fine di spaccare l'Italia colpire i movimenti popolari e democratici bloccare il progresso verso la democrazia
Fermare la lotta per una società più libera e più giusta eccetera
Sono concetti che ho sentito
A ripetere ancora sabato in quest'Aula e che anch'sono stati ribaditi con anche maggiore e violenza nella comizio di ieri e che io francamente non mi sento di condividere in base alle poche certezze che abbia se poi approfondiamo questa cosiddetta verità politica con la lettura di libri e articoli sull'argomento o magari navigando tra i siti internet
Scopriamo che nel complotto sarebbe stato implicato addirittura il presidente Saragat
Il ministro degli interni dell'epoca altissimi ufficiali della polizia dei carabinieri la NATO con complicità nella chiesa nella magistratura nelle forze armate
Se gli elementi raccolti dalla Magistratura nei confronti dell'estrema destra eversiva sono molti e importanti se le complicità e le coccole coperture
Da parte di un certo numero di uomini delle forze dell'ordine e soprattutto dei servizi segreti possono essere dati per scontati per alcuni ci sono stati anche processi e condanne
Non si può dire altrettanto per il grande disegno controrivoluzionario
Qui non siamo neppure in presenza di schegge di verità
Ma solo di quello che gli inglesi chiamano io sei sentito dire anzi siamo di fronte a una ricostruzione di parte dei fatti che con il passare del tempo e una martellante opera di propaganda è stata impiantata nell'immaginario collettivo più in là non si va
Ancora sabato in quest'aula ieri da parte del ministro Diliberto sentito dire e per trovare questa ricostruzione sarebbe sufficiente togliere il segreto di Stato a documenti che dovrebbero ancora trovarsi negli archivi del ministero dell'Interno nessuno ha obiezione da parte mia neppure di Forza Italia come ha detto ieri assai più autorevolmente di me l'onorevole Frattini
Ma è legittimo chiedersi perché
Visto che la sinistra ormai al potere a Roma da quasi quattro anni e che il Viminale è stato sotto il controllo di un grande onorevolissimo personaggio proveniente dal vecchio Pci per due anni e mezzo
Questo non è stato ancora fatto
Se davvero potesse portare a una verità così dirompente
Dobbiamo forse pensare che anche l'onorevole Napolitano fosse parte della strategia della tensione e che adesso abbia interesse a coprire le tue pomata cosa comunisti evidentemente ridicolo
Nel Corriere della sera di ieri Corrado Stajano
E poi fu con me in Senato nella dodicesima legislatura come parlamentare allora PDS ha citato un articolo di Pasolini apparso su quel giornale nel settantaquattro in cui lo scrittore affermava testualmente
Io conosco il raìs
Consalvi della strage di Milano
Conosco alle verità ma non hanno nelle prove negli indizi e si domandava perché gli uomini del PC non fanno questi idiomi visto che possiedono strumenti superiori a quelli di un intellettuale
Perché rispondeva distinguono verità politica e pratica politica io avrei un'altra risposta
Gli elementi per provare la verità politica
Che la sinistra è ormai soprattutto l'estrema sinistra ha cercato di trasformare in dopo va in tutti questi anni in realtà non esistono e quindi ed è quindi più conveniente
Se si vuole continuare a sfruttare iterati ci ha veni menti di allora sul piano della propaganda
Lasciare le cose come stanno in realtà questa verità politica urlata nelle piazze sulla stampa
Ha avuto amplissime ricadute sulla storia del nostro Paese e non certo nel senso produttori ipotetici padrone della strategia della tensione
Come scrivono Montanelli e Cervi nera Loris all'Italia degli anni di piombo già citata dal ministro Scognamiglio
Il dodici dicembre mille novecentosessantanove segno una sullo spartiacque nella vita italiana degli ultimi quattro dei decenni la strage della Banca dell'Agricoltura non fu più atto voce tra cultura la più alta voce tra quelle che insanguinarono il Paese ma fu per che diede l'avvio a questi gesti circa per forza
E perché le indagini ebbe un andamento zigzagante grossolanamente contraddittorio una sorta di timidezza avvelenata nel corpo della società italiana
Dei tossici che entrano in circolo il Paese non riuscì a liberarsi per lungo tempo
E si attizzare uno tutte le polemiche consentirono tutte le recriminazioni alimentavano la mala pianta del terrorismo
La teoria della strage di Stato Fulco dello stucco sforzo di strumentalizzazione avuto punto APO conseguenze nefaste per la nostra città
Nel senso di delitti stimare questo spesso stato a cosa accusato con insistenza di assassinare i suoi stessi cittadini
E di conseguenza di legittimare le azioni eversive
Per dirla sempre con Montanelli Piazza Fontana fu anche il macigno che copriva ogni tentativo di indicare l'esistenza di un terrorismo corso e la sua crescente pericolosità
Contribuì cioè al fatto che quello stesso Ministro degli Interni Restivo
Che viene accusato di aver ordinato il depistaggio verso gli anarchici
Archiviasse un anno dopo senza prendere provvedimenti famoso rapporto del prefetto Mazza
E paesaggi Libia eventi gravi e deprecabili cito testualmente per il progressivo rafforzamento del Politeama azione delle formazioni e estremista extra parlamentari
Come movimento studentesco Lotta continua Avanguardia o operaia nonché dei movimenti Anna Miccichè di estrema destra con circa venti miglia aderenti
Con quell'accordo Mazza dava per la prima volta sostanza alla teoria fino a quel momento negate considerata addirittura eretica degli opposti estremismi ed è quello grava sulle casse il lassismo con cui la situazione veniva affrontata con queste parole
Anche un comportamento di cauta e prudente fermezza
Non è sopportato e viene qualificato dalla dilagante democratico demagogia come repressione provocazione e sopraffazione poliziesca attentato alle libertà costituzionali fascisti quando il rapporto fu pubblicato in seguito un'indiscrezione giornalistica
L'unità la bolo bollo come se ha avuto un rapporto nel quale siffatta medita di fantomatiche organizzazioni pagamento paramilitari e di sinistra adesso con il senno di poi credo che tutte le persone di per buonsenso debbano riconoscere che Mazza aveva ragione nella sua analisi come abbiamo visto nei dodici anni successivi quando al terrorismo di destra che privilegiava le bombe sia a fianco quello di sinistra che preferiva la P trentotto e con conseguenze altrettanto porporati non solo nella nostra città
Se guardiamo inviando a quegli anni con gli occhi di oggi
Non possiamo non vedere a quali ha subito rotto da un lato la incapacità dello Stato
A fare subito chiarezza Piazza Fontana e dall'altro alla campagna PPE legittimazione dello Stato spesso che l'accompagnò
In un crescendo di violenze Anarchia
Dalla richiesta della della piazza ma ripresa anche da autorevoli politici di disarmo della polizia
Pensate a che cosa servirebbe oggi una polizia disarmata all'accusa di potere politico al potere politico e ai suoi alleati di avere assassinato Giangiacomo Feltrinelli
Dal dall'assioma che la sola presenza di agenti e carabinieri a un certo tipo di manifestazioni costituiva una provocazione all'isolamento in cui venne condannato chiunque
Con le migliori intenzioni di un cittadino italiano rispettoso della legge
Cercava di opporsi a questo andazzo
Concludo se anche come tutto lascia pensare l'attentato della Banca Nazionale dell'Agricoltura fluo opera di fanatici della suprema dell'estrema destra
Se anche nell'apparato statale del tempo ci furono complicità e coperture
Ritengo che sia sbagliato da parte della sinistra o meglio di una parte estrema della sinistra
Di usare le commemorazioni per obiettivi politici trasformarle in manifestazioni di parte o addirittura in bowling gardesane guidate dai reduci del sessantotto per demonizzare gli avversari sulla base di semplici teorie i morti di piazza Fontana sono fratelli di noi tutti e tutti dobbiamo poterci inchinare alla loro memoria allo stesso modo con la stessa sincera commozione
Come accade per le vittime del terrorismo osso che oggi sono ricordate
Con la stessa sincerità anche da persone che allora in quegli anni contrassegnati dall'odio lese grave
E giusto non dimenticare è giusto pretendere nei limiti ancora consentiti dalla lontananza temporale
Giustizia e soprattutto è necessario anche oggi far sì che i parenti delle vittime e i feriti che sono sopravvissuti all'attentato
Ricevano dallo Stato e dal Comune tutta l'attenzione di cui hanno bidoni
I motti di piazza Fontana non appartengono a nessuno appartengono a tutt'smettiamo dunque di di lagnarsi su delle ipotesi di smettiamola di seminare veleni
Mettiamo di colpevolizzare come è accaduto ieri in maniera intollerabile persone che non c'entrano per nulla con con Piazza Fontana
Bisogna contrastare con fermezza queste incipiente tentativo condotto per fortuna davo una piccola anche se rumorosa minoranza di riportare indietro l'orologio della storia ai tempi più buio buio della repubblica smettiamola di fare di ogni erba un fascio
Attribuendo alla stessa matrice tragedie che non hanno nulla a che vedere l'una con l'altra come piazza Fontana Ustica o le stragi di mafia
E se vogliamo viva la Manta Manta mantenere viva la memoria di quel periodo nelle giovani generazioni facciamolo in maniera accettabile a tutti gli italiani grazie
Senatore Alfredo Mantica nella Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo e le stragi
Signor presidente signor ministro io non ho preparato niente di scritto
Perché credo
Di provare una grande emozione
Per me che sono stato vent'anni in questo palazzo come consigliere comunale proprio negli anni dopo Piazza Fontana
A rivivere momenti
Ma anche cercare di dare una interpretazione politica oggi che sono passati trent'anni
Io non mi soffermerò sulla ricostruzione storica che peraltro Giannuli da un certo punto di vista fatto in maniera molto precise
Tenterò di dire quello che la mia parte politica pensa oggi di queste vicende ma soprattutto quello ch'io credo la politica oggi debba cominciare a fare
Noi diciamo tutti è stato detto anche questa sera che dopo Piazza Fontana Milano d'Italia non è stata più come prima
Se questo è vero in termini
Di dibattito politico o di terrorismo
Per altri versi non è vero perché non è cambiato nulla
Le stragi non ci hanno insegnato nulla
Lo diceva bene Giannuli e lo ripeto
Il fatto che ancora trent'anni dalla strage di piazza Fontana inservibile ottavo dibattimento processuale
Ancora non sapendo quale sarà il suo iter
Con molti distinguo con molti
Situazione anche interne alla magistratura non facili ricordo anche le controquerele transalpini e Casson sempre per l'indagine in piazza Fontana
Non ci hanno insegnato ad attrezzare la magistratura di fronte ad eventi che superano la competenza del luogo dove avviene il fatto di ad affrontare l'argomento su un piano più generale
Magari consentendo ai pubblici ministeri
Di fare un lavoro meno faticoso di quello che fanno visto che ormai scrivono sentenze
Ho preparano istruttorie che sono di cinque mila cinquecento pagine come Casson per Argo sedici o di cinque mila e quattrocento pagine come quelle del giudice Priore per Ustica dove cioè il giudice va a riscrivere la storia ognuno andando le proprie fonti ognuno andando a cercare le proprie verità
E quando qualcuno urla sulla piazza di Milano togliamo il segreto di Stato io sono d'accordissimo signor ministro dobbiamo togliere il segreto di Stato
Ma vorrei che le autorità il governo rispondesse a questa banale domanda
La Commissione stragi è in grado di inviare consulenti al KGB per consultare gli archivi del KGB e in grado di mandare consulenti alla CIA per consultare gli archivi della CIA
Vuole dire il governo dove mandiamo un consulente a consultare gli archivi dei servizi segreti italiani
Che sono dispersi nelle cantine ogni tanto se ne trova qualcuno la commissione Stragi riceve qualche papera e non si sa se intera o in parte
Qualche volta dice nel trasloco si è trovato qualche altra troviamo ufficiali delle varie forze armate che dicono durante il trasloco per esigenze di spazio abbiamo distrutto
Vedasi il caso dei carabinieri di Torino che hanno distrutto tutto l'archivio delle Brigate Rosse trovate nel covo di Robbiano di Mediglia dove peraltro ad esempio di era il contro interrogatorio fatto dalle Brigate Rosse
Sui fatti di piazza Fontana
Cioè voglio dire
Qualcosa ci dovevano insegnare
Ce lo dice anche a livello politico questo è un Paese lo ricordo nel quale un ex presidente del Consiglio attuale presidente della Commissione europea ancora sostiene a ventidue anni dai fatti che il nome di via Gradoli l'ha saputo da un tavolino che ballava e nella villa di un suo amico sull'Appennino
Vorremmo sapere da questo ministro se prima o poi ci vuole raccontare la verità magari la più banale del mondo che essendo professore universitario in università molto frequentata da uomini di autonomia operaia
Che ricordo agli memoria era attratta attivista nella vicenda dell'affare Moro magari ha avuto qualche informazione che oggi sarebbe anche opportuno sapere chi a ventidue anni di distanza ripeto
Gli ha dato quell'informazione per capire meglio anche che cosa è avvenuto durante la faremo
E sempre per restare in materia voglio dire presepio sulla strage di Ustica al di là che ci sono voluti diciannove anni per arrivare la prima ordinanza di rinvio a giudizio
Abbiamo imparato tutti drammaticamente che quando esiste un incidente aereo
Tutti i Paesi civili del mondo hanno una struttura un'agenzia apposita
Che prevale sulla magistratura la polizia perché ha delle sue competenze specifiche una tragedia aerea visoni un procedimento una metodologia un'istruttoria diversa da un incidente stradale sembrerà strano ma è così
L'Italia dopo diciannove anni dalla tragedia di Ustica
E tutte le complicate questioni ricordo il recupero del relitto dell'aereo anni discussioni lacerazioni nona ancora oggi ripeto una struttura
In grado di fronte a una tragedia aerea di affrontare come fanno gli altri paesi la questione di per se stesse forse se avessimo imparato qualcosa da Ustica saremmo più attrezzati o forse se l'avessimo avuto ai tempi di Ustica avremo qualche verità in più del quasi missile che dice il giudice Priore al di là se credere o meno alla battaglia così come quando parliamo di ricerca della verità al di là della demagogia
E facendo un po'di attualità come possiamo noi continuare a vivere in un paese nel quale pochi giorni fa l'ammiraglio Battelli capo dei servizi segreti dichiara di aver mantenuto segreto al governo e al suo ministro di riferimento i documenti del missile Mitrokhin
Che non erano stati comprati all'edicola ne erano stati inviati da lei nei cinque cioè dal servizio segreto inglese
Nel corso di alcuni anni con accompagnatori e specifiche con nomi giusti o sbagliati non è questo il merito che comunque appartengono nomenclatura politica di questo Paese col quale certamente qualche problema ce io non so se ammiraglio Battelli ha detto il vero
Se ha detto il vero perché così si è comportato credo che in uno Stato serio qualche provvedimento vada presa
Se come io personalmente penso assumendomi la responsabilità l'ammiraglio Battelli si offre come capro espiatorio di una vicenda beh io credo che il governo italiano su questa vicenda avrebbe potuto trovare altri metodi altri sistemi visto che ha mandato il vicepresidente del Consiglio Mattarella alla Commissione stragi a giurare che quello era la verità cioè che quelli erano i documenti che al di là di quei documenti non c'era niente che il governo era stato informa
Allora da queste vicende noi non abbiamo per molti versi imparato niente
Magari nemmeno imparato a valutare quello che è successo in questi anni
Con un'ottica dal punto di vista politico un po'più serena perché vedete io su questo argomento non accetto discorso delle bande perché non erano banditi
Hanno sbagliato
Ma non credo che tutto questo si possa ridurre a una faccenda di Ragazzi della via pal
Perché quelle vicende iniziate con la strage di piazza Fontana nel sessantotto e forse terminate nell'ottantaquattro
Ma l'omicidio D'Antona da parte delle Brigate Rosse e questione di pochi mesi fa ma dicevo supponendo anche che fossero finita nell'ottantaquattro
Hanno stravolto il distrutto un'intera generazione di giovani italiani di destra o di sinistra
Sia attivando illusione l'utopia
Della violenza armata
Sia emarginando le rispetto alla società civile
Sia allontanandoli dalla politica e questo è un altro prezzo che questo Paese paga sì come esponente di quella generazione io chiedo
Mi consentano i presenti incerto anche la giustizia e quindi la verità giudiziaria ma io credo che sia venuto il momento di pretendere la verità dal punto di vista politico
E quando dico questo dico ad esempio che la teoria del doppio Stato avanzata dal Partito comunista da l'onorevole Violante in primis tipo e dal senatore Pellegrino che si ritrova peraltro nelle se nel definitivo documento della Commissione antimafia allora diretta da Violante nella quale si illustra un'ipotesi un'ipotesi che a livello storico quali quello culturale qualcuno può anche perseguire per cui in Italia vi era uno stato fatto dalle sue istituzioni democratiche
Retto dai partiti nei quali tutti i partiti giocavano un ruolo corretto soprattutto il Partito Comunista che difendeva la libertà la democrazia di questo Paese
Vi era un secondo Stato
Più o meno definito partito amerikano con la Kappa oltranzisti atlantici in un altro modo ognuno può dare il nome che vuole dove vi era una commistione tra P due e mafia CIA Mossad
Pedofilia non so tutto quello che può venire in mente la criminalizzazione
Del secondo Stato da cui tutto una serie di process
O di tentativi di verità giudiziaria
Per spiegare come e perché in questo Paese non si sia sviluppata la democrazia
Peccato che in questa teoria del doppio Stato ci si sia dimenticato come dice oggi il dossier Mitrokhin che in Italia Givenchy che crede ed eravamo in una situazione certamente di tensione e di conflitto qui forse il ragionamento un po'più complesso
E questa teoria del doppio Stato
Occorre che il Partito Comunista occorre che la sinistra oggi Laridae la ridiscuterà perché se dobbiamo andare a cercare la verità e dobbiamo andarci sul serio cercare la verità
Non possiamo partire
Con delle ipotesi precostituite che servono a una parte la verità non fa sconti a nessuno né a sinistra né a destra nemmeno a quelli che hanno governato certamente secondo un principio che io definisco di sovranità limitata rispetto a doppia lealtà
Che alcuni rapporti internazionali ci imponevano
Ma certamente in questo quadro noi dobbiamo andare a ricostruire una storia comune
Dobbiamo convenire questo è lo sforzo che sta facendo la commissione Stragi credo molto lontani dal raggiungere l'obiettivo di capire quale verità
Di un'Italia che era tra Est e Ovest ma chi era alta anche tra nord e sud
Io prendo atto avendo scritto una relazione di minoranza su Ustica peraltro molto contestata dalla maggioranza in Commissione stragi in quanto difendeva la forza aeronautica dall'altra parte vi è però una una sintonia con il giudice Priore che fa l'ordinanza di rinvio a giudizio
Non si può capire Ustica se non si capiscono i rapporti fra l'Italia e la Libia che non erano tutti i rapporti corretti e trasparenti alla luce del sole
Perché vi erano realtà nei rapporti fra nord e sud in cui l'Italia era la moglie della alleato americano ma aveva anche un'amante che stava in Libia e molte volte di uscire mettere d'accordo la moglie l'amante molto difficile
Priore fa un elenco infinito di situazioni nelle quali
E nelle quali non vi è chiarezza e non vi è trasparenza
Perché al di là di chi ha messo la bomba sull'aereo o ha sparato il missile o ha sparato il quasi mistica o c'è stata la battaglia aerea vorremmo sapere quanto è trasparente che un Presidente del Consiglio riceva di notte in un albergo di Roma il capo di un Paese ufficialmente nemico o di capire come mai sui cieli d'Italia potessero polari MiG libici essendo l'Italia alleata nel inserita nel sistema nato ed essendo la Libia un Paese in quel momento non amico della
Quindi la verità è una verità difficile dolorosa che va affrontata da tutti
Con il desiderio ovvero di ricostruire questa storia comuni
Di ridare a questo Paese una sua identità nazionale per riprendersi la sua piena ed ampia autonomia e sovranità
Chiunque affronti questo problema e ogni tanto qualcuno mi dice come si può immaginare o fare io voglio dire e chiudo che non so se noi dobbiamo imparare da un Paese che normalmente non è citato nelle cronache come un Paese di alta civiltà giuridica
Ma io voglio ricordare che un Paese come il Sudafrica
E uscito da un periodo di lagnanze come è stato quello dell'apartheid di ciò che ha provocato in termini di terrorismo di scontri di morti di deviazione
Con una commissione chiamata di verità e di pacificazione
Ha lavorato solo due anni
Ha fatto un rapporto di quattro mila pagine
Ha certamente operato in senso straordinario forse perché in Sudafrica non viene obbligatorietà dell'azione penale
Ma è certo che un paese come il Sudafrica ci ha insegnato che da alcuni periodi non so se definire di guerra civile di guerra fredda di tensione di opposti estremismi ognuno quando e come vuole ma certamente periodi che hanno dilaniato questo Paese si esce solo al cercando la verità e cercando la pacificazione grazie
Senatore Carlo Smuraglia presidente della undicesima Commissione permanente del Senato
Siamo qui a parlare
La strage di piazza Fontana trent'anni di distanza
Qualche volta
Sembra negli interventi questa strage terribilmente lontana anzi mi sembra che addirittura qualche volta parliamo d'altro
Torniamo alla strage
Di piazza forza
E torniamo al suo significato
Non perché non si debbano affrontare tutti i temi della vita politica di questi anni
Che sono tutti rilevanti tutti da capire
Ma ognuno ha una sua spiegazione e pensare di immaginarli tutti collegati in una sorta di universo indistinto
Non giova alla chiarezza e non giova alla verità
Figurarsi se io non ritengo che si debba ancora approfondire il fenomeno di un altro terrorismo
Nel quale le forze di sinistra sono state in prima linea ci hanno lasciato dei caduti e sono state in prima linea a difendere i Paesi per cui non hanno nessun problema a dire presidente del Consiglio comunali Milano organizzi quando vuole una discussione un convegno su questo tema e lo affronteremo con la stessa serenità con cui affrontiamo questo ma stasera dobbiamo parlare distretti
E dobbiamo stare ai fatti
Qualche volta i fatti sembrano lontani e trent'anni servono anche per questo purtroppo perché trent'anni significano intanto il pericolo dell'oblio
E bisogna dire con chiarezza che se non ci fossero state alcune forze in Italia se non ci fosse stato a Milano un Comitato permanente antifascista che ogni anno con maggior fatica ha cercato di mettere insieme un ricordo di Piazza Fontana
L'oblio sarebbe davvero calato
Perché gli anni passano
Il magma indistinto tende a coprire tutto e allora sì che mentre e allora non nuove generazioni non conoscono
Io ricordo sempre l'esempio di quell'insegnante di Trezzo data che dette qualche anno fa nel novantadue un tema scuola sulla strage di piazza Fontana
Ed ebbe una quantità di pagine bianche i ragazzi non sapevano niente quelli che erano più informati dissero per esempio che uno degli autori era stato Vallanzasca
Questo è il pericolo dell'oblio
Accanto al quale c'è il pericolo della mistificazione del mettere insieme tutto per nascondere niente allora io voglio a un certo punto ritornare un pochino
La strage di piazza Fontana come strage
è stata la prima lo si è detto non è nemmeno se si può dire quando termina la più grave in termini numerici ce ne sono state altre ancora peggiori
Però non può essere isolata dal contesto delle stragi che vi sono state successivamente perché c'è un unico filo non inventato dalla sinistra
Se lo ricordino tutti ma esistente nei fatti e creato dal sangue che è stato inutilmente versato e tutto sangue di persone innocente
Che alla strage di piazza Fontana verranno fatte seguire una quantità di altre e già la strage di piazza Fontana era stata preceduta nel solo anno sessantanove da circa cento attentati di cui gran parte sui treni italiani poi c'è piazza Fontana poi il trentuno maggio del settantadue certe Teano
Per i carabinieri uccisi in un appalto proditorio poi ventotto maggio del settantaquattro c'è un altro salto di qualità
Una bomba in un cestino in Piazza della Loggia a Brescia questa volta non solo nei confronti di gente inerme nei confronti di persone che stanno manifestando in termini antifascisti che sono gente di ogni provenienti
Di ogni cultura e di ogni ideologia poiché il quattro agosto del settantaquattro ce la strage dell'Italicus dodici morti e decine di feriti poi il due agosto dello tanta ce la strage alla stazione di Bologna ottanta morti e decine e decine di feriti
Poi il ventiquattro febbraio ventiquattro dicembre per ottantaquattro c'è il treno novecentoquattro dalla vigilia di Natale sedici morti e oltre cento feriti
C'è un filo che collega tutti tutto questo che non può essere dimenticato e non può essere contestato perché la caratteristica comune di questi fatti e appunto la strage
La condanna a morte di una quantità di persone innocenti che si trovano in quel posto a Bresciano c'erano andate negli altri posti c'erano per caso
Per ragioni civili per ragioni familiari
Per mille ragioni possibili e che si vuole colpire
Già solo questo
Da una prima indicazione una prima spiegazione non è un'invenzione ma non è possibile che qualche sconsiderato crei un simile figlio di sangue soltanto perché ha sconsiderato soltanto perché
Pensa di cambiare qualche cosa ma solo in parte magari non rendendosi conto io credo che sia criminale la strage ma sia anche criminale minimizzare
Sì anche criminali a ridurre tutto a una sorta di tragico errore come quelli che ancora sostengono che
Piazza Fontana
Chi compri l'attentato e mise la bomba sbaglio sull'ora non sapeva che io allora era quella che la banca era ancora aperti
Perché questo significa perdere la visione reale delle cose non tener conto dei dei fatti
Se i fatti si mettono tutti insieme allora e si guardano i documenti e si guardano negli atti giudiziari allora la strategia dell'attenzione
Non è un'invenzione stabilire l'attenzione l'unica spiegazione che è stata data in mille atti e che può dare il senso
Ha un simile linearità di fatti che hanno in comune la tragedia ma non posso non avere in comune anche la matrice e la volontà eversiva
E la matrice in comune ce l'hanno perché questi fatti tutti questi fatti hanno alla base una matrice nera
Di persone appartenenti a organizzazioni estremiste di destra
Questo dato che è corrispondente a una quantità di ispezioni giudiziari e consacrato anche in atti giudiziari ormai definitivi e non può essere seriamente contestato perché Freda e Ventura
Riescono a cavarsela con una sentenza assolutoria per insufficienza di prove dal reato principale ma vengono condannate a quattordici quindici anni in primo grado e poi definitivamente la sentenza prescindere appena viene confermata
Per aver partecipato quei organizzato diciassette attentati tra il quindici aprile e il nove agosto sessantanove
Non erano dei ragazzi non erano degli sprovveduti sapevano quello che facevano e così nuovo erano neanch'Fioravanti e la Mambro che hanno una sentenza di condanna per la strage di Bologna definitiva passata in giudicato ed è di ergastolo per aver commesso la strage e per il
La tragedia del Treno novecentoquattro la vigilia di Natale
Non bisogna dimenticare che mi è stata una condanna di alcuni estremisti di destra insieme a un noto esponente della mafia che contribuiva in quel momento Pippo Calò contribuire in quel momento alla creazione di quel strategia che condivideva e nella quale ammetteva una propria importanza dunque non è una favola l'idea che c'è ci sia stato chi
Con questo strumento ha cercato in quegli anni
Di cambiare il corso della storia del nostro Paese impedirgli un progresso democratico di farlo rifluire
In un riforma reazionaria e conservatrice e autoritari
è un dato che risulta dalle carte che non può essere seriamente contestato e che è confermato dal secondo dato che pure sarebbe difficile contestare io mi indigno quando sento dire c'è stata qualche deviazione
Qualche depistaggio
C'è stata una serie ininterrotta di deviazioni depistaggi di menzogne e di falsità un crescendo del quale non si deve accusare tutto lo Stato per carità sarebbe un errore brutale stupido presto
Perché laddove ci sono stati atti inconsulti e della magistratura in cambio ci sono stati atti di magistrati che per anni e anni si sono battuti seriamente per la ricerca del della verità vuol dire che non possiamo allora accusare nel bene e nel male un intero organo ma dobbiamo saper distinguere
Così non possiamo nemmeno dire tutti gli organismi dei servizi segreti erano tutti implicati però non possiamo nascondere che sistematicamente
In tutti i procedimenti per strage esce fuori in un determinato momento che vi è stato un depistaggio una deviazione un intervento e anche questo è stato chiaramente corroborato anche da atti giudiziari che sono incontestabili
Poi mi si venga a dire
Mi si venga a dimostrare che c'è in mezzo anche della stupidità
E della incapacità in tutto questo è possibile però quando la stupidità consiste nell'eliminare uno degli oggetti di confronto con reato come è accaduto a Mila
Con una nota borsa io comincio a dubitare quando la strage di Piazza della Loggia
Poco dopo in questa piazza piena di frammenti di corpo ma e ma anche di altri poteva servire per la prova si provvede al lavaggio io mi chiedo se sia ancora lecito parlare di incapacità o se non si deve pensare a qualche cosa di diverso quando dopo due mesi
Dalla tragedia di Roma sul treno Taranto mila di Bologna Taranto volano viene trovata una valigie viene fatta trovare una valigia piena di un esplosivo uguale a quello mi era stato usato per la bomba nella storia nella stazione ancora una volta bisogna chiedersi chi ce lo ha messo ma c'è una risposta anche su questo piano e c'è anche una condanna giudiziaria passata in giudicato su quel
Su questo punto quando
Alla fine si sequestra al Viminale l'archivio dell'Ufficio affari riservati
Non si riesce a trovare nessuna relazione nemmeno frammentaria su nessuna delle stragi che ci sono state in Italia anche questo è un fatto occasionale
Ed è occasionale anche il fatto che alcuni appunti un po'disordinati nemmeno messi in ordine vengono trovati in una specie di cartina sulla via Appiah
Ed è occasionale e anche il fatto che si spiega opposto in un momento culminante culminante delle indagini
Sì sì opposto il segreto di Stato ed è occasionale anche il fatto che ad un certo punto si sia riusciti a togliere le indagini
Per la strage di piazza Fontana due volte con due diversi tentativi da Mila no
E la seconda volta con un provvedimento al quale io non voglio aggiungere aggettivi ma che alla coscienza comune suggerisce degli aggettivi perché il provvedimento della Corte di Cassazione
Che
Decide per la legittima suspicione è un provvedimento in generale che può essere fatto rientra nei suoi poteri ma se si sceglie non di mandarlo in una località vicina Mann mille centoventiquattro chilometri di distanza allora bisogna pensare che anche in questo caso la casualità non può giocare questo ruolo e questo non significa affatto
Deve essere ben chiaro non significa ben fatto mescolare tutto in una accusa indistinta significa prendere atto che a Bologna
Musumeci e Belmonte ambedue appartenenti ai servizi segreti con sentenza passata in giudicato vengono condannati per calunnia aggravato
E che a Catanzaro la Corte d'Assise condanna per favoreggiamento e falsa testimonianza Maletti e la bruna del sì due con una sentenza poi confermata è passato in giudicato anche se poi vengono
O ridotte ridotte le pene che vuol dire che c'è anche una verità giudiziaria su questo punto una verità giudiziaria parliamoci chiaro singolare
Perché non ci ha detto alla fine perché mai Musumeci e Belmonte avrebbero compiuto questa calunnia aggravata me perché Maletti elaborò una avrebbero si sarebbero resi colpevoli di fare favoreggiamento e falsa testimonianza
Anche loro giocavano
Era un divertissement oppure c'era in qualche modo la condivisione di una linea generale che in quel momento si riteneva opportuno che fosse protetta c'era cioè una linea secondo la quale se quelle bombe
Rimanevano misteriose era bene per l'intera collettività vuol dire che nel disegno complessivo si inseriva a pieno titolo anche chi invece aveva il dovere di combattere fino in fondo quel tentativo di eversione
E allora
Da questo punto di vista queste verità che si intravedono anche attraverso atti giudiziari ormai passati in giudicato e non più discutibile sono verità che debbono far riflettere e devono far riflettere seriamente perché non è il solo il fatto che a un certo punto ai alcuni pezzi dello Stato che si comportano in questo modo generano sfiducia non è soltanto questo
E che alcuni pezzi dello Stato che si comportano in questo modo non ci lasciano tranquilli fino a che non saremo sicuri che questo non possa mai più accadere perché questo
Quando andiamo cercando verità e insistiamo perché gli sia verità e giustizia a tutti i costi fino alla fine continueremo a sperarlo fino all'ultimo momento anche se l'ultimo momento potrà anche essere perfino deludente ma continueremo a batterci fino in fondo è perché il miglior antidoto contro la possibilità che certi fatti i fatti si ripetano è il riuscire ad avere un Paese che nelle sue strutture è così democratico così convintamente democratico che certi IPEX nel passato hanno dato così cattiva prova di sé non possono trovare il posto
E non possono compiere atti come quelli che poi sono stati giudicati anche dalla magistratura questo è un punto fondamentale perché se no mettiamo tutto insieme la Cassazione che manda un processo a Catanzaro e D'Ambrosio a cui hanno posto il segreto di visto
Al nostro dal nostro Paese allora la ricerca della verità se non vogliamo confondere tutto deve essere prima di tutto una ricerca di creare degli anticorpi che agiscano positivamente nel nostro Paese
Perché se noi riusciamo a comprendere tutto questo agitarsi di pezzi di servizi segreti e ora quanto apprendiamo dagli atti più recenti non solo italiani ma anche stranieri che si agitano intorno all'Italia condividendo un disegno generale che non vuol dire andare a mettere le bombe come banalmente qualcuno pensa ma vuol dire condividere un disegno generale in qualche modo poi protegge per cercare di scoprirlo
Tutto questo agitarsi dovrebbe in un Paese democratico esterni veramente impossibile e finché non ci metteremo in questo ordine di idee tutti ma davvero tutti che non ci possono essere segreti non ci possono essere cose riservate che l'amministrazione deve essere trasparente non riusciremmo a impedire che di quando in quando dei pazzi si mettono in testa di sovvertire l'ordine democratico del del Paese di pazzi devono sapere che c'è un ordine moderati o che resiste non solo perché come accadde quel dodici dicembre a Milano di cui molti ricordano i funerali silenziosi e l'impegno di un'intera cittadinanza a cercare di impedire infatti potessero accadere ma è lo Stato che per primo
Deve essere in prima linea e deve rendere impossibile che queste cose accadrà fino a che non ci convinciamo tutti di questo avremo ancora
Dei problemi da questo punto di vista vedo che c'è questa richiesta insistente da anni peraltro viene ripetuta ogni anno se non altro il due agosto a Bologna quando si ricorda la strage del segreto di Stato al segreto di Stato è stato messo mano già due volte nel mille novecentosettantasette e col nuovo codice di procedura penale ci dovrebbero essere già oggi degli antidoti abbastanza sufficienti per dire che il segreto di Stato con ciò che Sivo con ciò che stragi non può essere opposto e non può entrarci nel Codice di procedura penale c'è anche una norma che dice
Che la valutazione della natura del reato quando viene opposto segreto di Stato spetta al magistrato quindi c'è una garanzia da questo punto di vista se pensiamo che non sia ancora sufficientemente chiaro tutto ci possono essere dubbi interpretativi
Mettiamo mano ancora per la terza volta segreto di Stato e facciamo in modo che questo non sia uno degli ostacoli ancora proponibili sulla via dell'accertamento della verità io credo che però la strada principale sia ancora una volta quello dell'accessibilità almeno per tutti gli organismi competenti degli archivi e dia un'accessibilità è che non sia soltanto formale ma si era ha ragione Pellegrino quando dice se io chiedo una cosa come presidente la commissione Stragi certo che l'ufficio x o y non possono negare nella perché questo è il nipote ieri previsti dalla dalla legge a Pellegrino aggiunge però o sotto tutto prima o mi danno quello che chiedo e la utilizzabilità degli strumenti e degli archivi è che quell'arte gli organismi democratici istituzionali del Paese devono avere tutto ciò che c'è a disposizione su quel piano naturalmente può un vincoli normali alla segretezza quando entrano in gioco altri elementi ma devono avere questa questa possibilità perché questo è un elemento fondamentale che può aiutarci finalmente a capire in definitiva quello che scriveva molti anni fa a Thomas Mann il pericolo peggiore quello che non conosciamo e per non conosce lo sappiamo combattere è ancora vero ancora oggi noi abbiamo bisogno di sapere per combattere ogni potenzialità eversiva abbiamo bisogno di strutturarsi organizzarci perché sia impossibile che accade ancora anche una sola volta quello che è accaduto in quei tragici anni nel nostro Paese abbiamo bisogno di conoscere anche per una ragione umana voglio dire
Lo dobbiamo oggi che ricordiamo trentennale della strage di piazza Fontana io credo che lo dobbiamo alle vittime alle loro famiglie a quelli per i quali se per noi la strage sembra oggi così lontana la strage continua a sembrare un fatto di qualche minuto fa di qualche ora fa perché ce l'hanno nella carne nella loro famiglia nella loro vita allora prima il tu lo dobbiamo alloro perché un tributo di verità certo non fa ritornare invita chi è defunto è deceduto
Però almeno dà la sensazione che in qualche modo una giustizia ci sia e qualche cosa si ricomponga lo dobbiamo a loro ma dobbiamo o anche hanno gli stessi ed ecco perché l'impegno che non possiamo non assumere in questa occasione è quello di continuare a ricercare andare avanti io non so che cosa potrà venir fuori a trent'anni di distanza
Da un processo che si apre ora con degli imputati all'estero altri che sono considerate correi ma non possono più essere giudicati e così via non lo so spero sempre che in un dibattimento emergano degli elementi può The inizialmente utilizzabili per la verità e so comunque che un dibattimento se si riesce a fare sempre un contributo per la chiarezza perché molti di noi forse i meno giovani ricordano il contributo che ci ha dato la televisione quando trasmise il processo di Catanzaro e vedemmo alcuni personaggi balbettanti e ci facemmo una ragione allora che se c'era quel balbettio ci doveva essere una ragione ci deve essere almeno un imbarazzo perché allora alcune cose si possono capire io spero che almeno questo ci sia questo barlume di verità possono uscire anche da questo processo continuando peraltro non la ricerca ininterrotta in un'ansia che non è fatta solo di ricerca di verità ma anche e soprattutto di giustizia e di prevenzione per il futuro
Senatore Fausto Accornero della Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo e le stragi
Vorrei davvero che questo nostro incontro uscisse dai canoni della ritualità e cercasse di dare un contributo reale
Al lavoro che la commissione Stragi sta conducendo alcuni mesi fa
Vi fu una polemica io ritengo una polemica costruttiva tra il presidente della Commissione stragi delle fino
E il politologo Ernesto Galli della Loggia sulla utilità della commissione stragi
E sulla utilità del lavoro compiuto dalla Commissione Stragi
Il dottor Priore venne indicato da entrambi come arbitro di questa polemica di questo scontro culturale
E il dottor Priore con grande equilibrio
Disse che ogni organismo istituzionale doveva fare la sua parte la magistratura individuare i responsabili penali
Delle stragi la commissione doveva individuare i responsabili politici soprattutto quel mondo politico che per tanti anni aveva impedito
Con depistaggi collusioni interferenze gravi la ricerca della verità anche della verità giudiziale
Io credo che dobbiamo oggi dare un riconoscimento formale io lo faccio con estrema chiarezza all'operato di quei magistrati che hanno consentito oggi di portare al dibattito
Tutto a giudizio alcuni che vengono individuati come i responsabili materiali di quella strage
Noi come uomini politici credo che dobbiamo avere altrettanto coraggio politico per dire qual è la verità
La verità politiche sulla strage di piazza Fontana e io voglio qui dare un contributo esprimendo quella che la nostra valutazione la nostra verità su quella strage
Lo dico perché solo facendo questa opera di onestà intellettuale noi possiamo oggi dire agli italiani
Verificate ciò che diciamo confrontate la con la realtà storica fatte di un'idea vostra di quali sono state le responsabilità politiche della mancata individuazione dei responsabili delle stesse
Io vorrei qui ricordare ho visto che questo è stato un elemento che sfuggito all'intervento dei più qual era il contesto politico-sociale in cui si collocò la strage di piazza Fontana
E mi limito a fare un'analisi su quella strage
Perché pur condividendo alcuni elementi del senatore Smuraglia il quale ha parlato di Barga strati certamente la strage di piazza Fontana ha avuto una sua peculiarità
Io vorrei dire qui con estrema onestà
Che il termine strategia della tensione non è stato inventato imita
Ma all'indomani della strage l'Observer un giornale londinese
Parlo esplicitamente di strategia della tensione
All'estero avevano visto molto meglio che in Italia quali erano gli obiettivi della strage di piazza Fontana
Qual era il quadro
Il contesto nel quale si inserì quella strage vi era un'ondata di protesta soprattutto studentesca
Che aveva invaso diciamo così non soltanto il nostro Paese
Ma aveva invaso molti paesi dell'Europa occidentale ma aveva anche coinvolto almeno un paese dell'area comunista e cioè la Cecoslovacchia investita anch'essa da un'ondata di proteste che non era soltanto studentesca ma era anche vasta di intellettuali e che metteva anche in crisi in discussione gli assetti politico-istituzionali di quel Paese
Ora questo protesta ebbe nel nostro Paese
Alcune caratteristiche assolutamente peculiari di alcune specificità politico-sociali che non possono essere dimenticate
Ci trovavamo di fronte al fallimento del centro sinistra l'ingresso dei socialisti al governo non aveva prodotto quelle auspicate riforme di struttura
Che avevano generato nel Paese grandi aspettative delle masse popolari
Non era cambiata la gestione dell'economia
E neppure il modello delle relazioni industriali
E il miracolo economico italiano vorrei ricordarlo faceva sì che il prodotto interno lordo crescesse nell'ordine del sei sette per cento all'hanno era fondamentalmente basato su una politica di bassi salari che rappresentavano l'ingrediente principale
Di questo miracolo economico
Questi i bassi salari non erano controbilanciati dalla disponibilità di servizi efficienti in settori come la sanità l'istruzione
La casa bene che diventava sempre più indispensabile in presenza di una enorme migrazione interna dovuta allo sviluppo industriale
Il potere politico era ancora saldamente in mano ai vecchi gruppi dirigenti
Come aveva dimostrato qualche anno prima la vicenda del Sifar
La vicenda del Piano Solo del generale De Lorenzo ove si era registrata l'incapacità ovvero l'assenza di volontà di punire adeguatamente un gruppo di Generali indegni
La protesta
Nacque in Italia ancor prima che negli altri Paesi perché già nel mille novecentosessantasette vi furono cupa azione della Cattolica qui a Milano e poi nel mille novecento
Sessantanove entrava sulla scena politica e sociale la classe operaia
Gli operai sostenuti dal sindacato e da un partito comunista sostanzialmente non ostile alle grandi lotte e mobilitazioni di massa che si verificarono in quel periodo
Si trattò di rivendicazioni basate non soltanto sul tentativo di migliorare le proprie condizioni di lavoro
Di aumentare i salari creare nuove forme di egualitarismo ma poi anche di rivendicazioni che uscivano fuori dalla fabbrica
Si rivendicava il diritto alla salute l'istituzione di un servizio sanitario nazionale uguale per tutti il diritto allo studio alla casa ai trasporti
In sintesi a servizi pubblici efficienti
L'Italia ebbe in quel periodo i più alti indici di conflitto
Rispetto a tutti gli altri Paesi europei in termini di numero di azioni di protesta numero di giornate di sciopero e numero anche di partecipanti
Si era creata una istituzione
Che tanta antipatia diciamo così aveva generato nei settori moderati dell'opinione pubblica i consigli di fabbrica
I consigli di fabbrica avevano un chiaro intento di ridisegnare le relazioni aziendali
Volevano rendere protagonisti i lavoratori delle scelte sulle modalità produttive e quindi rappresentavano uno strumento reale di controllo forme evocative
Quasi di un autentico contropotere induce e in molti settori dell'opinione pubblica
E moderata questi consigli ricordavano molto i consigli operai del mille novecentoventuno
Vi fu quindi
Un allarme vero della classe dirigente moderata questo allarme fu enorme fortissimo
E la stampa moderata fu un indicatore dello stato d'animo vero di settori consistenti della borghesia moderata nel nostro Paese
Vorrei ricordare alcuni pezzi
In cui si contraddistinsero il giornale per esempio improprietà della catena Monti quando nell'estate del mille novecentosessantanove la corrente di destra del partito socialista
Riunificato dette vita al partito socialdemocratico italiano il Giornale d'Italia dell'editore Monti uscì
Con un titolo significativo di quegli umori disse sventato il complotto contro lo Stato
è stato osservato da molti storici e io condivido questa valutazione che il comportamento di settori cruciali delle classi dirigenti italiane
Di fronte alla prospettiva di un accesso anche marginale al potere delle classi lavoratrici assume un atteggiamento di chiusura netta
Che può anche prevede il ricorso a mezzi extra parlamentari e anche extra legale
Queste vicende non era estranea al passato italiano
Lo dimostra la vicenda del governo tran Broni quando il Governo
Andò ad una forzatura
I di termini normativi sulla legge elettorale contro il parere della maggioranza del Parlamento
Bene la strategia della tensione così lucidamente individuata dagli osservatori politici inglesi si colloca in questa prospettiva chi vide lucidamente questa prospettiva fu Aldo Moro
Che dalla prigione delle Brigate Rosse disse testualmente
La cosiddetta strategia delle tensione ebbe la finalità anche se fortunatamente non conseguì il suo obiettivo
Di rimettere l'Italia nei binari della normalità dopo le vicende del sessantotto e del cosiddetto autunno caldo
è doveroso alla fine a rilevare prosegue Moro
Che quello della strategia della tensione fu un periodo di autentica e alta pericolosità
Con il rischio di una deviazione costituzionale che la vigilanza delle masse popolari del nostro Paese fortunatamente non permise
Bisogna qui ricordare che alla fine degli anni sessanta
L'ipotesi di spingere a destra il quadro politico per vie legali non aveva alcuna possibilità di esplicarsi per mancanza da un lato di una maggioranza parlamentare ma anche dall'altro della inesistenza di un movimento di massa di stampo controrivoluzionario semmai vi era un movimento che andava in senso diametralmente opposto
L'intento della strategia della tensione fu quello appunto di provocare una svolta autoritaria in questo Paese
Tramite l'intervento delle forze armate anche se non necessariamente con la repressione dei diritti civili la sospensione delle libertà costituzionali il drastico ridimensionamento dei poteri del Parlamento e delle assemblee elettive
Solo una situazione di disordine sociale generalizzato di cui si potesse attribuire la responsabilità alla sinistra avrebbe potuto giustificare questa svolta autorità
Di qui la necessità di provocare scontri di piazza incidenti sanguinosi e attentati affine di commettere delle stragi
Questa e non altro fu la strategia della tensione
Ma quello che voglio qui sottolineare
è che questi risultati se non nel loro obiettivo finale comunque furono raggiunti
Perché gli effetti della strategia della tensione non si fecero attendere si scatenò nel Paese una caccia ai rossi agli studenti contestatori
Agli operare sempre pronti a scioperare
Fu messa in campo questa caccia da alte cariche dello Stato dalla classe di governo dalle stesse forze dell'ordine
Ogni forma di dissenso era criminalizzata come anticipazione del terrorismo e la stampa ripropose senza incrinature queste immagini il movimento dei lavoratori nel suo insieme fu gravemente indebolito e vorrei qui ricordare che i sindacati
Impegnati nelle difficili trattative contrattuali conseguente l'autunno caldo furono costretti a siglare accordi insoddisfacenti l'obiettivo era quindi raggiunto
I settori progressisti del nostro Paese per respingere l'accusa di corresponsabilità nella violenza e nel conflitto sociale o
Addirittura nel terrorismo avevano moderato le proprie rivendicazioni e avevano frenato la spinta in crescita delle classi lavoratrici
Io credo che questa sia la lettura più corretta da dare al significato della strage di piazza Fontana
Oggi
Noi sappiamo chi sono stati gli esecutori materiali
è stata la destra eversiva sappiamo che vi furono complicità consistenti rilevanti in termini quantitativi e qualitativi di settori ed apparati dello Stato e che i depistaggi furono compiuti appunto per non disvelare la verità perché la responsabilità di quella strage doveva ricadere unicamente contro e sulle forze di sinistra
Bisogna aggiungere e credo che questo sia un elemento di riflessione
Ancora attuale
Che questi servizi segreti non operarono da soli
Vi furono coperture e complicità indicazioni dei servizi segreti militari della NATO
Questo ha rivelato l'indagine del dottor Salvini noi non possiamo dimenticato
Possiamo riflettere fare delle riflessioni politiche dire la nostra e dire che in quel periodo fu bloccata sul nascere la possibilità dell'espansione democratica del nostro Paese
Bloccata sul nascere la possibilità di un miglioramento delle condizioni di vita delle masse lavoratrici
Fu bloccata un progetto di avanzamento democratico della nostra società anche sul terreno istituzionale l'obiettivo fu raggiunto certo non fu raggiunto l'obiettivo finale
Quello di instaurare un regime autoritario nel nostro Paese ma risultati consistenti furono raggiunti in questo senso noi dobbiamo dire che qui vi è un elemento di verità
E in politica i politici sono chiamati a dirle questa verità perché il Paese sa
Concludendo intervenne l'allora è vero Berto Maroni ministro degli interni nella dodicesima legislatura interno e armarsi
Concludo brevemente perché dopo più gli interventi di coloro che mi hanno preceduto credo che non ci sia molto da aggiungere
Io no no ricordi diretti della strage di piazza Fontana
E non ricordo neppure in che modo l'eco di quell'avvenimento signor così duramente nella vita del generazione del sessantotto che ancora non era la mia
Giunse in quel lontano giorno nel mondo riparato della provincia lombarda in cui vivevano
Eppure tanti anni dopo sedotto per un insolito destino dietro la scrivania che fu di De Gasperi e di chi dopo di lui e prima di me
Certamente conosceva molti dei segreti del escalation stragista tanti anni dopo quel tragico scoppio
Credetti di essere nella condizione di togliere il velo ai misteri dolorosi degli ultimi decenni della storia italiana
Cercai a lungo negli archivi riservati del Viminale quelle prove invocate da Pasolini nei suoi scritti corsari
A suffragare la certezza che egli già aveva di conoscere i nomi dei colpevoli delle stragi
Mi resi conto ben presto che la possibilità che in quegli archivi quelli disponibili quelli raggiungibili fosse rimasto qualcosa di decisivo per le indagini dopo tanti anni
Era la stessa che ha chi vuol vincere la lotteria senza neppure comprare il biglietto
Faldoni lacunosi vuoti o addirittura mancanti erano la fisica evidenza di una verità tenacemente negata per decenni e ormai inesorabilmente rimossa da quelli armati
Ciononostante qualcosa immerse dalle mie ricerche
Emerso il contorno di un mondo torvo cupo abitato da nostalgici del Ventennio e da Giovanni senza memoria storica allevati alla violenza come metodo di lotta politica
Non fanatici
Ma freddi calcolatori delle versione neonaziste
I nomi c'erano già tutti quelli storici e quelli che più di recente hanno avuto il disonore della cronaca giudiziaria
Non rinvenni mai tuttavia una benché minima associazione tra quei nomi nelle strade
Si trattava di personaggi già noti per le loro frequentazioni con ambienti dell'estremismo neonazista e semplicemente diciamo così sottoposti a costante controllo da parte dei servizi
Oggi anche alla luce delle più recenti indagini possiamo dire che in molti casi non di controllo si trattò ma di una vera e propria protezione
Una convinzione che si ricava senza mezzi termini dalle dichiarazioni di uno dei magistrati che hanno tentato negli ultimi anni di scrivere la storia vera della strage di piazza Fontana
La strategia degli attentati vieni dai vertici militari italiani rivela il giudice Salvini in una recente intervista che a loro volta sono ispirati da settori importanti del mondo politico di allora
La manovalanza il ruolo operativo lo svolge Ordine Nuovo a Milano e avanguardia nazionale a Roma sostenuti dei servizi segreti italiani che Silvia non le indagini sugli anarchici
E dei servizi delle basi NATO che supportano i neonazisti nell'organizzazione logistica e pratica degli attentati
Un disegno criminale che secondo il magistrato affonda la sua ispirazione in una strategia geopolitica ben precisa che aveva nell'Italia un punto chiave in quanto paese di confine con il mondo comunista
Una sorta di globalizzazione politica ante litteram
In quegli anni uno spostamento a sinistra anche modesto dell'Italia veniva giudicato pericolosissimo
Da molti ambienti politici occidentali ed ogni sforzo dei servizi italiani e americani era dunque concentrato nell'impedire qualsiasi scivolamento su questo crinale
E proprio quella fase storica ha creato le condizioni perché è un gruppo di estrema destra eversivo e stragisti sa potesse agire sotto la protezione e l'aiuto e l'impulso di chi aveva il compito istituzionale di fermarlo
Già la commissione Stragi dell'undicesima legislatura nella sua relazione conclusiva indicò nella sistematica presenza di gravi errori omissioni Jesi via menti delle indagini da parte di organi di polizia una delle cause maggiori della mancata individuazione dei responsabili delle stragi
Ma l'atto di accusa le istituzioni italiane dell'epoca che emerge dalle ultime inchieste giudiziarie ben più pesante non si è trattato di servizi deviati sono stati i vertici a dare le direttive
Questo emerge queste l'accusa che verrà sostenuta credo al prossimo processo il processo
Dei primi mesi del prossimo anno
E questa una versione aggiornata della strategia della tensione qui da un cupo spessore gli slogan sulla strage di Stato gridati con rabbia nelle piazze da migliaia di giovani manifestanti all'epoca
Rispetto alla realtà però che si delinea nelle carte giudiziarie milanesi quale intuizione giovanile appare oggi persino approssimata per difetto
Può non esser vero che tutte le stragi sono state opera di una sola centrale
Può non osserverà o che sono state ispirate da un medesimo progetto politico e hanno goduto della copertura di un unico blocco sociale istituzionale
E pur tuttavia è innegabile che quelle parole d'ordine ultra evidenti carenze inevitabili ingenuità avevano colto nel segno
Oggi dunque dopo trent'anni cinque istruttorie otto processi e nessuna condanna definitiva per gli autori della strage di piazza Fontana
Grazie alla tenacia dei magistrati milanesi forse siamo finalmente nella condizione di scrivere la vera storia di quell'avvenimento
Per la memoria delle vittime per la memoria di un Paese che ancora oggi non sa che cosa è realmente accaduto in tanti episodi eversivi degli ultimi trent'anni auguriamoci di qualunque parte politica siamo che finito il tempo dei silenzi arrivi finalmente quello della verità
Non spetta a noi entrare delle conclusioni la nostra speranza era spera credo ci accomuna
è che le conclusioni letteraria ormai rapidamente dopo trent'anni
Che sono trascorsi forse inutilmente la magistratura vi ringrazio per la partecipazione