"Questioni di bioetica" argomento: eutanasia

Quella sera gli ascoltatori di radio radicale in questo spazio di bioetica del venerdì sera ci occupiamo di Onna tema importante che compare finalmente anche nelle prime pagine con indiani e cioè quello dell'eutanasia
è un termine carico di negatività ma in pratica significa la possibilità di autodeterminarsi in modo per l'appunto autonomo nelle fasi finali della propria vita
L'occasione è data da un incontro conferenza stampa organizzato dalla senatore verde Luigi Manconi
Per la presentazione di tre disegni di legge che sono raggruppati sotto la dizione sulla diritto ad una morte dignitosa
Non è tre disegni di legge che riguardava singolarmente la terapia del dolore il testamento di vita o living will o testamento biologico
E poi l'eutanasia il primo disegno di legge dai tempi di Loris Fortuna che viene presentato su questo argomento specifico
è un argomento davvero sempre trascurato l'argomento tabù che però come dice il ministro della sanità Veronesi non dovrà essere più un tabù il quattro per cento dei malattie terminali
Ottiene l'eutanasia e ben il quaranta per cento dei pazienti sofferenti nelle fasi terminali della propria esistenza richiedono l'eutanasia al proprio medico
Curante un argomento che non ha avuto diritto di cittadinanza ben poco è stato fatto dalla precedente Ministro della Sanità che si è limitato a stanziare a istituire una Commissione per le cure palliative mai diventata poi operativa nei fatti poi ha stanziato in alcuni miliardi per la costruzione di hospice molto risente il trattamento delle fasi terminali della vita delle legislazioni proibizionista presenti nel nostro Paese che non consentono l'utilizzo di aver genetici per esempio di borsina come in altri paesi occidentali siamo praticamente agli ultimi due posti rispetto a un argomento e una questione evidentemente di grande importanza per chi soffre noi questa sera ascolteremo
Una parte di questa conferenza stampa incontro il primo a prendere la parola e per l'appunto il senatore Luigi Manconi
Buongiorno ringrazio presenti
Io sono Luigi Manconi alla mia sinistra al professor Carlo Alberto Defanti primario neurologo dell'ospedale Niguarda di Milano
La dottoressa Simona Argentieri medico psicanalista alla mia destra del senatore Francesco Carella presidente della Commissione sanità
Del Senna e il professor Eligio resta
Questo incontro e e al tempo stesso una conferenza stampa e un'occasione di riflessione
Capisco che utilizzare le due formule conferenza stampa occasione
Di riflessione possono sembrare una sorta di ossimoro mai solo apparente
La notizia infatti c'è nel senso che oggi presentiamo tre disegni di legge che abbiamo un muretto sotto la formula sul diritto a una morte dignitosa
Uno sulle terapie contro il dolore uno sul testamento biologico uno sull'interruzione volontaria della propria sopravvivenza ovvero sull'eutanasia
Quest'ultimo è il primo disegno di legge sull'argomento
Presentato nel nostro Parlamento dopo quello del lontano mille novecentottantaquattro
Di Loris Fortuna da allora su questo tema non c'è stata alcuna iniziativa parlamentare
Dicevo dunque la notizia c'è ma non vogliamo che si riduce si riduca a una sorta di gesto scomodo o a un atto scandaloso
Vogliamo al contrario che si collochi boh aiuterò una discussione pubblica
Questo è lo scopo prioritario della nostra iniziativa una discussione pubblica sul diritto a una morte dignitosa
Credo che infatti ci sia e sia evidente a tutti un paradosso
La discussione pubblica su questi temi in realtà c'è c'è e da tempo in alcuni ambienti scientifici medici biologici
Giuridici e filosofici
è anche c'è eccome in alcuni ambiti culturali e religiosi
Ma direi che la discussione pubblica soprattutto c'è un quello che appunto viene definito il discorso pubblico nei luoghi cioè dove si forma il senso comune la morale condivisa
Questo perché fatti di cronaca recenti di intenso impatto emotivo la vicenda detta di Eluana e l'ultimo di questi episodi
Sono suscettibili di coinvolgere in profondità all'opinione pubblica
Di indurla interrogarsi
E a cercare risposte addirittura iniziare faticosamente a la Boralevi
Prime approssimative proprie risposte
E in presenza di ciò l'unico luogo dove questa discussione non si sviluppa o meglio non è nemmeno iniziata e proprio la sede parlamentare
Questo io ritengo sia un ritardo assai grave non solo perché in altri Paesi
Su questi temi si dibatte e si legifera ma perché direi soprattutto perché l'assenza di riflessione
Di dibattito di conflitto
Nelle sedi politico istituzionali
Io ritengo danneggi danneggi i cittadini
Comunque non li aiuta li lascia più show e impedisce oltretutto questa assenza di dibattito nelle sedi politico istituzionali impedisce che e la discussione scientifica giuridica morale procede
Perché io credo che questo sia il punto è questo nell'intento anche di questo nostro primo incontro
Abbiamo tutti bisogno tutti che il dibattito si apre si sviluppi con serietà e con libertà
Con libertà dire
Lo sappiamo bene lo sanno tutti presenti e ci sono opposizioni di ispirazione religiosa e non solo di ispirazione religiosa che esprimono un atteggiamento di intransigente incondizionata chiusura su questi temi
Noi non solo rispettiamo queste posizioni ma con lesse ci vogliamo ostinatamente confrontare con franchezza e ripeto in piena libertà dunque senza rimozioni e senza censure
Sappiamo bene
Sappiamo bene perlomeno quanto i nostri interlocutori anche coloro che si nega no come interlocutori sappiamo bene che le questioni che chiamiamo del diritto a una morte dignitosa sollevano Coluccia Ali e drammatici di legni
E ottici e giuridici oltre che medico scientifici quelli che i filosofi del diritto americani chiamano scelte tragiche
Ma proprio perché si tratta di dilemmi fondamentali e necessario urgente porli nelle sedi istituzionali adeguate
E questa è una di quelle sì abbiamo voluto farlo e questo è un punto che voglio sia tenuto ben presente
In modo non frammentato
Dunque la questione che chiamiamo dell'interruzione volontaria la sopravvivenza
E collocata all'interno di un ragionamento complessivo e di un complesso
Di leggi quelle appunto
Sulle terapie contro il dolore sul testamento biologico
Perché riteniamo che non possono essere considerate l'una isolatamente indipendentemente dall'altra
Questa problema quelle
Appunto del diritto alla morte dignitosa noi intendiamo porre a partire dal concetto di autodeterminazione
Dall'assunto che
Era stato di Stuart femminile poi di quanti hanno lavorato su quel solco teorico
Ovvero l'assunto della sovranità
Dell'individuo sul proprio corpo
Su
I disegni di legge nel loro
Comunque retto articolato
Noi oggi li presentiamo sono aperti non solo alle decisioni di altri parlamentari evidentemente ma
Li presentiamo dichiarando voli emendabili integrabili era riformabile
E tuttavia riteniamo urgente presentarli proprio come atto politico istituzionale
Vi presentiamo anche in una forma che per molti versi sappiamo essere imperfetta
Nella nostra discussione li abbiamo chiamati Bozza
Ovvero
In particolare quello sull'interruzione volontaria della propria sopravvivenza una cornice all'interno della quale ancora lavora
Il primo di questi disegni di legge quello sul testamento biologico riprende quello presentato alla Camera dei deputati dar Grignaffini ed altri e si è valso del lavoro della riflessione della consulta bioetica di bioetica di Milano il secondo
Quello
Sulle cure contro il dolore
Diciamo così è parallelo e coincide con quello annunciato che in questo giorni
Attendiamo sia presentato
Dal ministro della sanità
Il terzo quell'appunto sull'interruzione volontaria dalla propria sopravvivenza
Deve molto al lavoro dell'associazione esiti Italia si tratta
Lo ribadisco ancora di
Disegni di legge emendabili integrabili riformabile aperti non solo all'adesione ma appunto alla critica al contributo
Bozze di discussione non più però differibili
Questo il senso dell'iniziativa di oggi
Per quanto riguarda lo svolgimento dei lavori come avete avuto modo di vedere
E si saranno introdotti da un intervento del professor De Fanti
Che ha indicato il titolo così pertinente della sua relazione perché oggi e difficile morire bene tra le persone
Date per presenti per ragioni di salute
Non ne abbiamo
Il teologo Filippo Gentiloni del quale prova un breve intervento sul tema nella cartella che avete ricevuto
Ancora una volta devo ringraziare la collaborazione anche a questa iniziativa la Consulta di bioetica di Milano d'ora la parola al professor beffa
Io tenterò de di rivolgere mio argomento in tempi molto breve e ciò che non è facile
E comunque mi sembra che il mio ruolo possano essere quello più di vedendo delineare la cornice in cui poi queste iniziative
La cornice il punto di partenza del mio discorso è il progresso della medicina ha creato tutta una serie di situazione in cui il morire è diventato più difficile più lungo più doloroso
Il motivo di questo quale molto semplicemente è accaduto che dei dei due tradizionali scopi della medicina allo scopo di guarire di sanare come si diceva in latino e quello di sedare dolore cioè di curare la sofferenza il primo è diventato di gran lunga prevalente
Sul secondo
In passato i due obiettivi erano perseguibili contemporaneamente anche bisogna dire che il primo quello di guarire ira relativamente poco perseguibile perché gli strumenti della medicina erano molto povere
Da quando la medicina ha cominciato a intervenire a potere intervenire attivamente sui processi morbosi il l'obiettivo di guarire di stanare è diventato così prevalente che qualche volta intera in contrasto con l'altro che è quello di sedare dolore
E in effetti e questa la radice io della situazione che diceva la situazione per cui alcuni ammalati affetti da malattie progressive incurabili anziché morire abbastanza in fretta non bene necessariamente ma abbastanza in fretta come accadeva una volta adesso vivono prolungate Carboni e estensione nel
Soffre
Queste questo fenomeno si è verificato
Intorno agli anni ha cominciato a verificarsi intorno agli anni cinquanta inizio anni Sessanta ed è cominciato a diventare palese pressappoco a metà degli anni se
E per lottare per rimediare questo effetto secondario diciamo dello sviluppo della medicina
Sono andate
Nella medicina spezza nella società
Alcune tensioni alcune alcuni movimenti che bene ricca ricordare in modo prego
Nell'ambito della medicina del corpo medico spesso anche se al di fuori della medicina ufficiale e nato nel nel Regno Unito del movimento cosiddetto delle cure palliative
Si fa risalire simbolicamente alla fondazione dell'ospedale di dei nostri San Cristoforo
Sul finire degli anni
Le cure palliative che cosa sono sono secondo
La definizione più generalmente accolta la cura attiva globale multidisciplinare dei pazienti la cui malattia non non risponde più ai trattamenti specifici e di quella morte e diretta conseguenza
Il controllo del dolore di altri sintomi e dei problemi psicologici sociali e spirituali e di fondamentale importanza lo scopo delle cure palliative e il raggiungimento della migliore qualità di vita per i fatti che per le loro famiglie così suona un inizio non è completa di una delle definizioni più accreditate
Le cure palliative sono una qualche cosa di nuovo
Nel senso che cioè riscoprono l'antico obiettivo sanare dolore ma e però cercano di affrontarlo in maniera diverso dal passato cioè coinvolgendo
Non solo medici e infermieri personale di cura coinvolgendo famiglie coinvolgendo volontari con pochi coinvolgendo figure nuove come enti sociali assortenti spirituali cercando di Q occuparsi dell'uomo nella sua globalità
Con lo scopo unico di migliorare la qualità di vita in aula sopravvive
Il movimento delle cure palliative sia fatto strada piuttosto faticosamente perché nato al di fuori della medicina accademica
E però finalmente dopo un circa venti vent'anni e che ha cominciato a diffondersi gradualmente tutto il mondo e anche nel nostro Paese
Che anche dire e proprio di recente bisogna dire sotto l'impulso lungimirante del ministro Bindi dell'ex ministro Bindi ha trovato ha cominciato a trovare un riconoscimento anche legislativo con l'attribuzione di fondi
Ebbene le cure palliative sono sicuramente una risposta utile ha dimostrato di esserlo
Però non sono l'unica risposta poi
Anche se i sostenitori delle cure palliative dicono che la larga applicazione allarga il puntuale applicazione delle cure palliative praticamente rende superfluo
Altre renderlo superflue altre forme di intervento come quelle nel cui parleremo per ultime cioè l'eutanasia e il suicidio assistito sicuramente non è così
Ma
Faccia un passo indietro ho parlato di delle cure palliative come un primo movimento nato in seno al corpo medico in seno alla medicina
Intesa a migliorare questa situazione di difficoltà del morire
Però
Contemporaneamente allo sviluppo delle cure palliative sono accadute altre cose
Queste cose sono accadute non all'interno della medicina ma al di fuori della medicina il sonno il graduale nel viluppo impetuoso sviluppo del movimento di rivendicazione dell'autonomia del malato
Alla cui base c'è poi nient'altro che lo sviluppo della democrazia della democrazia liberale
La rivendicazione del proprio diritto a disporre
Questo movimento
Ha prodotto importanti movimento che come tutte queste cose è nato essenzialmente in ambiente anglosassone in questo per quanto riguarda il movimento autonomistico diciamo soprattutto americano
Ha prodotto alcune importante risulta un primo risultato e che si è largamente affermato almeno a parole nessuno contesta più anche se poi nella pratica le cose non vanno ancora così bene
Il principio del consenso informato alle cure
Sono
Qualsiasi cura deve essere conosciuta al malato che deve consentire avvezza il correlato negativo del consenso informato che il rifiuto informato delle cure per
Questo principio ormai dicevo a livello teorico si è diffuso e viene sostenuto praticamente da tutti però si scontra contro la vecchia tradizione autoritaria paternalistica del mondo medico
Io che sono tra coloro che sostengono questo questo movimento essendo vecchio medico
Ho vissuto immune uno scontro tra il viso il la più vecchio atteggiamento che con cui ho cominciato a lavorare sono io
E decido che cosa è il del malato
E questo cambiamento radicale l'autorità decisionale
Non è più del medico l'autorità decisionale e del malato
Ma il rifiuto informato del trattamento
Oggi è ammesso anche nella legislazione italiana ha un limite che molte malattie soprattutto queste malattie progressive incurabili di cui parlo portano nelle fasi avanzate alla perdita delle capacità a tal alla perdita della capacità nel tour naturale della di deliberare del malato
Quindi può cadere che una persona che avrebbero rifiutato un certo trattamento a un certo punto non è più in grado di farlo semplicemente perché non è più in grado di intendere e di volere o per lo meno di deliberare allora per ovviare a Quetta difficoltà sempre nei paesi anglosassoni essenzialmente negli Stati Uniti
Già da oltre vent'anni sono stati messi a punto degli strumenti giuridici che sono le cosiddette direttive anticipate un reading UIL in cui malato esprime il malato all'inizio della malattia ma anche il sanno prima di essere ammalato esprimere voto conobbe sue volontà
Su come deliberanti
Essere curato non essere curato nelle fasi avanzate della sua vita quando non sarà più in grado di partecipare al processo decisionale
Questo strumenti giuridici sono ormai largamente diffusi praticamente tutti gli Stati americani in Europa sono diventati prassi anche se non mente
Nel Regno Unito sono leggere in Danimarca e credo ignorando
E però il movimento autonomistico per così dire non si accontenta di questo se il principio dell'autodeterminazione e impeto fino in fondo questo principio va anche al di là e questo principio
Rende inevitabile che alcuni ammalati posta da un certo punto ha non solo rifiutare determinati trattamenti ma chiedere
Che la loro vita sia terminati
Sia attivamente da parte del medico e questa è l'eutanasia attiva volontaria
Sia da parte di loro stessi con l'aiuto del medico ed è questo il cosiddetto suicidio assistito
Queste sono le due proposte
Scandalo diciamo come diceva il senatore Manconi prima sono quelle che dividono maggiormente l'opinione pubblica anche se forse meno all'opinione pubblica che
Il suo era presente
E sono proposte che hanno comunque trovato già applicazione che realtà in almeno due Paesi in Olanda dove l'eutanasia non è legalizzata mai depenalizzata vale a dire se i medici si attengono a una serie di condizioni a rigorose previste dalla legge
Olanda una circolare ministeriale olandese che si possono praticare l'eutanasia e questo avviene ed è largamente accettato dalla società olandese ormai da oltre dieci anni
Oppure ne dica che l'altro Stato in cui la registrazione di questo genere in vigore nello Stato dell'Oregon dove invece non
Legge non de penali dove ed legiferato
C'è normato il suicidio altri detto questo per legge da due anni e mezzo circa
Su entrambi sulla situazione di entrambi questo Paesi esistono dei dati empirici consegnate alla letteratura scientifica che dimostrano fra l'altro che non c'è questa temuta deriva queste temute orribili conseguenze che gli avversari del movimento dell'eutanasia
Sostengono che ci siano allora vedete abbiamo di fronte alla difficoltà del morire
Si sono storicamente sono state date due tipi di risposte con all'interno del mondo medico che è quella di occuparsi meglio e diversamente del malato una al di fuori che però si impone al mondo medico che è quello di sottolineare il diritto del malato alla decisione sulle sue cure anche anticipata e anche il diritto del malato avrebbero por fine
Queste due movimenti sono incompatibili fra di loro
Anche se alcuni lo sostengano io penso che non sia così penso che anzi l'obiettivo di una buona morte per tutti i cittadini alto obiettivo che credo che la classe politica italiana debba oggi porsi poi non possa essere raggiunto che grazie alla
Applicazione allora viluppo di entrambe queste cose le cure palliative sono buone sono utili vanno sostenute che sono sicuramente in grado di alleviare gran parte dell'équipe ma non basta ci sono situazioni in cui le cure palliative falliscono
E allora per questi fallimenti e non solo per questi ma più in generale per evitare quelle introduzione di misure di sostegno vitale che per che poi portano il cosiddetto accanimento terapeutico necessario che il cittadino possa disporre di strumenti più giuridici adeguati cioè del consenso informato delle direttive anticipate
Io lo vedo un po'più avanti nel tempo anche dell'eutanasia che io nel suicidio
Io ho esaurito i tempi del mio intervento e vi ringrazio per l'attenzione
Fin qui il professor Carlo Alberto Defanti primario neurologo all'Ospedale Niguarda di Milano già presidente della Consulta di bioetica scontiamo però nessun giurista anche il professor Pietro Rescigno
Grazie
L'invito io
Sono gruista positivo che ha avuto occasione di occuparsi ormai da anni lontani di questi temi
Di recente in un convegno torinese indetto dalla consulta di Torino e da quella di Milano
Che prendeva in esame è uno dei progetti
Ricordati all'inizio del nostro dibattito di oggi
Quello Grignaffini
Qui trovo tre testi
Senza prendere posizione su quello relativo alla promozione delle terapie antalgiche abbiamo contatto
Da
Indicazioni utili preziose soprattutto per il profano per ciò che riguarda questo aspetto
Direi che degli altri due progetti il giurista positivo invitato tra l'altro a dare anche suggerimenti ai fini di un miglioramento eventuale di una integrazione dei testi
Deve fermare la sua attenzione soprattutto sul primo questo relativo al consenso informato te alle direttive anticipate o testamento biologico che sono i termini più usati nelle esperienze straniere alle quali guardiamo del resto sono esperienze che erano state opportunamente evocate
Mentre quest'ultimo testo che non so se sia stato già presentato relativo al disposizioni a garanzia della libertà di scelta in materia di interruzione volontaria della propria sopravvivenza
Oltre a essere forse quello c'è il consenso più pericoloso perché può dare l'idea di una regolamentazione che tocchi appunto quei punti estremi della eutanasia delle dalla si attiva del suicidio assistito
Forse può essere intanto come materia trattata
Assorbito
Affermando sia un limite meno avanzato dal primo progetto che punto riguarda le direttive anticipate testamento biologico
Che appare anche meno eversivo meno sconvolgente di fronte a problemi certamente suscitano
Inquietudini
Contrasti di coscienza e anche questi sono stati sia pure brevemente passate in classe
Il concetto di dignità della morte è un concetto che comunque è presente sia in questo terzo progetto che io almeno al momento
Terrei ai margini del discorso concentrando la mia attenzione sul primo
Ed è concetto che è stato elaborato nella pratica oltre che nella disciplina legislativa lì dove il legislatore ha ritenuto il legislatore statuale in alcuni Stati americani e poi lo stesso legislatore federale che oggi ha assorbito
Alcune disposizioni in regole che riguardano il trattamento generale dei pazienti
E quindi rendendo forse anche superfluo oggi quella corsa al Regolamento e con la competizione nel regolamento dalla materia che si era verificata dopo per esempio dalla California primo modello tra gli Stati americani
Opportunità delle intese dell'intervento legislativo
Io ritengo che l'istituto del testamento biologico almeno per ciò che mi riguarda
Talune conseguenze possa ritenersi anche un istituto di formazione extra legislativa ammissibile anche lì dove il legislatore non sia ancora intervenuto naturalmente una disciplina positiva significa arrivare a delle conseguenze
Sul piano pratico sul piano operativo sul piano soprattutto della immunità o della irresponsabilità del medico quale prende assume determinate decisioni ritengo che l'intervento legislativo posso avere una sua utilità
Ritengo tuttavia che questo ritardo che quello che denunciamo in Italia del legislatore possono essere almeno in parte supplito da una considerazione della validità dell'istituto della validità del testamento che chiamiamo biologico
Anche prima che il legislatore via ma questo è un discorso che impegna il giurista impegna anche la comune sensibilità che non è questo il luogo
Per affrontare in tutta la sua pienezza e con questa nozione dignità poiché era stato indicato provocato a dare particolare rilievo a questo istituto intanto è stato richiamato l'altro aspetto della revocabilità
Di questa dichiarazione di questa direttiva anticipata che mi pare risulti sufficientemente garantito nel Progetto il l'aspetto della revocabilità di qualsiasi determinazione che riguarda il proprio corpo la propria vita la propria sopravvivenza con riguardo a condizioni di vita che mettono in dubbio la presenza di una vita unificati o pieno qualificato qui
Subentrano anche mozioni che risentono di una certa relatività delle idee attorno alla vita
La vita umana
Ecco dicevo il punto della revocabilità mi sembra che sia certamente importante che debba ricevere una garanzia è un punto che del resto legislatore avverte anche per le disposizioni che tocchino non la persona ma il patrimonio il testamento nel significato comune del termine giuridico del termine un atto per sua natura revocabile
Si comprende ancora più agevolmente come debba essere per sua natura necessariamente revocabile un atto Candy disposizione non delle proprie sostanze non dei propri beni ma del proprio corpo
Il progetto si occupa e anche questo forse un altro problema che merita rapidissima
Carrellata sui temi di essere ricordato
Si occupa anche della possibilità e questo forse supera anche la lune delle riserve delle obiezioni circa anche se sposta su altro soggetto la decisione del da assumere relativamente alla vita della persona si occupa anche della possibilità di rimettersi a un soggetto
Investito della fiducia dell'interessato di colui cioè che dispone di Sesto
Nella nel Progetto così come in quello precedente ricorre questa formula della capacità ma attuale della persona che poi e da far coincidere con la capacità di intendere e di volere
Che probabilmente anche in relazione a una non costante rigorosa terminologia nel nostro sistema legislativo forse meriterebbe qualche ulteriore precisazione chiarimento qui si vuol dire
Ed è evidente da una lettura non muova che non sia sulla quale non pesino o pregiudizi che si vuol dire che è un soggetto maggiore di età pienamente capace autore di queste regole e che non le abbia revocate
Le mantiene in vita sostanzialmente anche quando venga ad essere addivenire privo di questa capacità di intendere e di volere
Capacità di intendere e di volere rispetto alla quale il quorum esercitare un'utile funzione di supplenza anche questo fiduciario ecco io direi che anche da questo punto di vista il progetto interessante perché probabilmente può portare ad una figura ad una prefigurazione anzi di un istituto giuridico che altri sistemi conoscono e che non riguarda soltanto le decisioni che attengono alla determinazioni da assumere nella fase terminale della vita o in una condizione che rientri nel quadro normativo che voi prendete in considerazione
Noi siamo fermi ancora nella disciplina della capacità della persona pochi istituti dall'interdizione alla inabilitazione probabilmente potremmo introdurre come è avvenuto in altri ordinamenti anche figure ulteriori difficoltà proprio di soggetti fiduciari
Penso all'istituto tedesco dell'Abbé trovi uno che può significare sia il rimettere ad altri decisioni che toccano il patrimonio della persona sia decisioni queste ancora più rilevanti che tocchino invece deliberazioni da assumere in ordine alla
Per concludere relativamente a questa mozione di dignità in verità in la mozione
L'artiglio a cominciare dal testo cardine per la Costituzione
Si pensi per esempio al limite che nel rispetto della dignità umana deve trovare l'esercizio della libertà di iniziativa economica
O alla pari dignità dei soggetti che nozione che viene usata con riguardo all'eguaglianza ai con speciale riguardo all'eguaglianza in talune comunità vinciamo la famiglia
Rispetto ecco della persona in termini di dignità e chiudo devo confessare che la ricerca specifica di questa formula che in America è stata conosciuta dalla pratica prima che va al legislatore perché sono stati proprio i modelli di testamento biologico che hanno usato questa formula non temo
La morte temo piuttosto la indennità del morire queste alcune delle formule consolidate nella prassi americana prima di diventare poi materia del modello legislativo perché ci dovrebbe passare poi però formule di prassi a formule che rientrino in un modello legislativo
Emozione difficile
Talvolta mi sembrato di poteva addirittura dire che forse noi
Comprendiamo più facilmente certi atteggiamenti e purtroppo l'esperienza vissuta
Nel nostro tempo
Decenni non lontani ma che forse si rinnova in alcune parti del mondo di comportamenti che siano da qualificare come indegni per ciò che riguarda sia il trattamento delle persone
Sia la costrizione della persona a persistere in vita in una posizione che appunto ci appaia lontano estranea confliggente con questa Regione invita può sembrare una maniera ecco e anzi forse è probabilmente un'illusione della domanda posta questo di
Essere convinti e di esprimere l'idea che sia più facile
Mettere in luce le condizioni di indennità per costruire poi da queste un'eventuale emozioni positive divinità ma abbiamo questa esperienza anche di modulistica
Perché Progetto si preoccupa anche di una formalizzazione di questa volontà del soggetto una formalizzazione che però non dovrebbe portare
Un altro consiglio da dare legislatore non dovrebbe portare a uno standardizzazione di significhi poi la sottoscrizione e di questi però conferimento di potere analoga come
Spesso avviene amavo ciò che si verifica spesso per ciò che riguarda l'informazione e la attestazione di aver ricevuto una adeguata informazione dei dati ecco il formalismo è necessario in questa materia revocabilità va assicurata necessaria assicurata immaginare che non si passi dal formalismo ha una standardizzazione che significhi poi che con una adesione spesso non adeguatamente consapevole il soggetto entri in questi meccanismi che riguardano sia le informazioni da ricevere il consenso la pista sì per ciò che riguarda la dignitario ribadire l'idea che forse oggi siamo più in grado di ricostruire in negativo vita da campi forme di mortificazione ecco della dignità umana che l'esperienza
La cultura baby in cultura conosciute
Che trarre già una mozione positive limitata ai testi e anche dal teste primo di riferimento
Io sono medico psicoanalista e non meno del filosofo aspetta impaziente
Ma
Dicevo che sono medico psicoanalista e sono questo consapevole che non meno del filosofo devo stare molto attenta perché potrei introdurre delle complicazioni e tutte affascinanti ma dunque
Qualità dei livelli incosciente che possono condurre alla paralisi un discorso che in precedenza deve essere estremamente concreto e condurre a qualche cosa di propositivo
E dunque ottocento prometto che cercherò di fare attenzione all'uso dei miei strumenti in un contesto così diverso quali quello nel quale ci muoviamo più credo che qualcosa
Di utile posso dire però a proposito delle resistenze
Che ci sono i i ai ad ampio di quello collettivo non soltanto con resistenze che non hanno finora consentito di a vere una solida base giuridica per i problemi di fine vita e l'interruzione di vita
Ma anche a parlarne in qualunque contesto e pensava pensate solamente alla sproporzione enorme che c'entra l'ampiezza del dibattito che hanno avuto le questioni di devo etica rispetto alle gravitante tecnologiche alle prospettazioni
Problemi sicuramente importanti ma che comunque riguardano delle minoranze rispetto invece è un problema come quello del morire che ci riguarda tutti rispetto al quale non c'è invece alcuna illusione diffusa
E se appunto possiamo vedere altri temi importanti della nostra convivenza civile
Frequentatissimo in quelli belli più nobili e alti del dibattito tono politico giuridico filosofico fino alla chiacchiera spicciola in questo caso c'è prevalentemente elusione e silenzio
E su questo credo che la diagnosi era potete fare agevolmente anche voi parlare degnissimo punta interruzione di Tanzi consentitemi di parlare proprio di morte è sgradevole in quanto che nota in ciascuno di noi quelle che sono le angosce basilari degli umani
Quello che appunto a che fare con ciò che per il pm alla nostra ma forte
Non lo rispetto a questo c'è uno spot volantini difese di vario ordine ci sono le difese tradizionale differire tradizionali sono quelle della sublimazione dell'idealizzazione del morire
E soprattutto le antichissime illusioni religiose
Credo che oggi in un'epoca come questa ci sono delle difese nove ancora a mio parere più pericolose perché sono le difese de la negazione della scissione e della rimozione del problema
D'altronde a mio parere viviamo in un'epoca di molti patologici in tutti i sensi che una delle caratteristiche per lo meno nella cultura occidentale avanzata la caratteristiche appunto di coniugare un pensiero apparentemente positivista tecnologico con il massimo dell'irrazionale
E questo credo che sia qualcosa forse anche più dell'irrazionale dal magico che si coniugano benissimo positivismo e magia con esiti a mio parere estremamente rischiosi e deludenti
Quello che io posso dire e qui veramente faccio ricorso agli strumenti del mio mestiere che le difese sono sempre un cattivo affare e poi dopo il gol per lui ci consentono di evitare cito nel porto di sofferenza male non può andare
E proprio sofferenze possano diventare invece ancora più alte si paga con gli interessi e in particolare e credo che per ogni tipo di difesa anti psicologica sì
Accompagna sempre a un sacrificio di quote di pensiero a livello di consapevolezza maturata di capacità di pensare e anche a quote di libertà
E quindi il mio punto di vista in questo contesto seppure marginale e della contentezza di avere un'occasione devo parlare con tutti i nuovi rispetto a rimetterci a confronto con problemi come questi in un modo serio
In un modo onesto
E la possibilità di dire di quelli che possono essere due mila e i punti di vista
Come medico psicoanalista che sono innanzi tutto quello del rivendicare il diritto a dispetto degli ideali laici che come altre volte ho avuto occasione di dire sono così sacrificati e mortificati attualmente anche nel linguaggio corrente si parla della laicità molto spesso con una qualità negativa privativa produttiva come se fosse un pensiero senza invece io che sono convinta formula importante
Non essere timidi nel rivendicare il diritto Rispetto di un un certo tipo di ideali laici e il mio modo di intendere la dignità del quale parlava il professor Rescigno l'autostima quella che colma linguaggio chiamo l'ideale dell'Io e lo viale De Lillo autostima non coincidere con la pura sopravvivenza biologica
E mi sembra che questo possa essere uno dei punti base per poterci sentire mi tranquilli in diritto
Di potere continuare a sviluppare questo tipo di discorso l'altro punto forte perché almeno per me quello diciamo corpo nel quale sono d'accordo con me stessa
E quello che nella psicoanalisi io un vantaggio che etica e tecnica coincidano
Fin dalle origini della psicoanalisi noi pensiamo che ciò che è utile anche ciò che è buono
E concetto se lo vogliamo ridurre all'osso e quello del riconoscimento dell'alterità cioè a dire che uno psicoanalista deve essere sempre molto attento a sapere che lui al servizio dell'altro nel senso che non devono diventare i nostri pazienti
La nostra immagine due iniziamo il loro genio ma siamo soltanto coloro che si fanno garanti evitare
Arrivare alla coscienza tutte le loro parti in modo da rende il più possibile ampio i margini di libertà e di differenza
E mi è sembrato molto importante quello che sottolineava il professor Defanti a proposito di quello che è il crollo del
Del del rapporto confronto medico-paziente chi è che deve stabilire che cosa è bene noi stessi un talvolta il medico
E credo che rispetto a questo c'è di nuovo l'insidia di una grossa illusione perché credo che la maggior parte degli umani abbiano bisogno di conservare un certo tipo di iper illusioni che la vita sia comunque un bene
Che guarire si porta sempre quelle onnipotenza e consolatorie che io posso accettare anche con tenerezza rispetto a qualcuno che ne abbia bisogno purché il bisogno di illusioni di qualcuno non diventi poi un obbligo un minimo di farmi io carico di conservare le illusioni altrui
E in questo senso credo che veramente il computo il vostro che dovette poi tradurre tutto questo in qualche cosa di concreto sia proprio quello di far convivere il diritto a illudersi di chi desidera
E neanche il diritto di chi come me come credo la maggior parte di voi qui presenti invece preferisce fare a meno dell'illusione trova molto più consolante avere la tranquillità di sapere di potere decidere per se stesso
E quindi a me sembra che queste proposte che sono state qui presentate a tutti noi abbiano dei grandissimi meriti anche se per la verità sono ancora molto lontane da quello che io mi augurerei per me stessa cioè rispettare la la famosa aprirebbe del lasciarmi morire aiutami a morire fammi morire
Più o meno ci muoviamo soprattutto nella direzione lasciami morire e con il minor tipo di sofferenza possibile io vorrei di più però sono anche abbastanza realistica per sapere che se ci possiamo arrivare ci vorrà molto molto tempo
Quello che invece mi sembra che sia grande merito che sono proposte chiare
Lineari civili oneste
Non difficili dal punto di vista tecnico da mettere in atto non dispendiose per la collettività
Che non è poco
E soprattutto sono punti di vista che non coinvolgono terzi riguardano soltanto la singola persona non coinvolgono terzi tranne né ideologia altrui e qua io credo che troveremo i maggiori scogli
Il tempo ma nettamente in una direzione a nostro favore perché mi pare che l'antica antinomia della concezione che conta tra organico individualistico sacralità della vita qualità della vita istituzione autodeterminazione va in questa del direzione e tempo quindi è maturo
L'unico limite come dicevo è la libertà altrui
La libertà dell'ideologia altrui e quello che io penso sia la trappola più grossa il fatto che nella maggior parte dei casi deve essere coinvolto un medico
Un medico che per motivi suoi etici e politici filosofici nevrotici può essere il parere opposto
E quindi credo che l'unico modo per muoversi in queste ore terrena lo scoglio uso e come quindi
Tu sei uno che vista io meno mastodonte io bisogna più ecco
è possibile Lantella meno normativamente
Insomma la miei l'ipotesi è che di conciliazione è meglio non parlare non è possibile parliamo di convivenza tra un'auto del del data la presentazione di sintesi per la riconciliazione convivenza io rinuncerei alla conciliazione e mirare alla convivenza al pluralismo che sarebbe già moltissimo se potessimo ritagliare qualche cosa che in cui ci riconosciamo
La resistenza del medico e io sono medico sono credo dell'est della stessa allieva del professor De Fanti
Noi nasciamo con quella che una volta si chiamava la vocazione che in realtà è molto spesso un compromesso di livelli inconsci lo dico per una volta sola inconscio prometto che hanno detto a più abbiamo bisogno di salvare per cui metterci di fronte a diventare colui che è portatore di morte per un medico essi non per motivi magari anche nevrotici e per cui quello che credo sia l'unico tipo di strategia possibile e sganciare il più possibile
La il diritto andrebbe dall'intervento del medico
Sul per sé e poi ci fosse tempo potremo parlare di questo però a me pare che la cosa è fondamentale che debba essere ridotta al minimo la scelta del dell'altro cioè di colui che interviene compresa quella del tutor su culture o molti ho molti dubbi
Credo che mi sono consumata in mente esce minuti posso brevemente no una malignità me la Melato perché consentire credo che Payne oste i maggiori oppositori ci sono tutte le ideologie religiose e lì credo che le contraddizioni veramente sono massime nel senso che a mio parere la chiesa
A tante contraddizioni quante se ne può avere la società laica ma ciò che vuole non è davvero essere sempre dalla parte della vita vuole il controllo della vita della morte nella sessualità ciò che a loro interessa e lo sanno bene perché poi altrimenti non si potrà non avrei più niente da fare ma il sito analista e di creare un costo un conflitto esercitando il controllo non del volere assuma questa è raramente una maternità che mi voleva togliere non ma è una constatazione
Questa mia passione della quale ultimamente mi stavo veramente molto occupando che ha a che fare con il diritto di morire ciascuno secondo i suoi valori
La sento come qualcosa di molto importante ci tengo molto a non essere considerata una dark lady
A me pare che il diritto a morire e la tranquillità del sapere che quando fosse il momento uno può morire a modo suo con la dignità così come ciascuno di noi intende secondo me aiuta a vivere morire bene aiuta a vivere bene lì poi o un esempio veramente nobilita citare quella di sicuro fra noi perché appunto una vita è ricchissima
Piena di passioni ma quando ha sentito che la sofferenza il dolore avete raggiunto certe soglie ha avuto la fortuna di avere accanto un allievo del voto al quale ha potuto dire è tempo per il sipario cali su di me grazie
Fin qui la psicoanalista Simona Argentieri ascoltiamo adesso il giurista all'altro sussurra Guido Alpa
Io ringrazio gli amici che mi hanno invitato a partecipare a questo seminario di presentazione dei tre project che credo che dopo le parole
Così precise nell'analisi giuridica e così condivisibili dal punto di vista dell'equilibrio delle degli interessi delle valutazioni complessivi di Pietro Rescigno
Per i giuristi che abbiano a cuore la dignità della persona ne sia poco ancora da raggiungere
Come così premessa
Molto sintetica e semplicistica direi che questi tre disegni di legge sono espressione di un'alta civiltà e di una profonda moralità
Anch'io però distinguerei nel senso che mentre il terzo sulle terapie antalgiche potrebbe aprire la sua sua il suo percorso autonomo perché riguarda in fin dei conti le terapie
Finali che tutto sommato non dovrebbe implicare particolari valutazioni di carattere giuridico
Anch'io suggerirei di assorbire il solo il secondo nel primo anche perché tenendo conto delle condizioni tra virgolette ambientali e culturali il secondo potrebbe avere un impatto eccessivo sull'opinione pubblica e potrebbe diventare dirimente o danneggiare il dei risultati che si potrebbe invece tenere
Proponendo con forza il primo da questo punto di vista per raggiungere ancora qualcosa quello che già vice dal pittore vicino che mi sembrava esaustivo e costruttori nere e questo
Il punto importante di questo disegno di legge le parole del primo dicevo appunto di grande civiltà e di profonda moralità e che finalmente fa riappropriare la persona della sua vita
In altri termini minimi da qualsiasi forma di abdicazione a medici parenti o a terzi rispetto ad una scelta fondamentale che è appunto quella di sapere
E quindi poi decidere sul modo nel quale si possa
Mettere un termine alla
Mi chiedevo
Mi chiedevo se l'espressione dati sanitari di cui fa riferimento l'articolo uno
Possa implicare un connessione con la disciplina sui dati personali di cui alla legge
Istitutiva del Garante dei dati personali perché in quella disciplina si è fatta una scelta diversa e cioè che i dati medici considerato inoltre sensibili
Non possono essere svelati rivelati direttamente al paziente ma al medico curante quale valuterà se il paziente sia in grado di capire di sopportare i contenuti di quei dati io credo che questa sia una scelta migliore rispetto a quell'altra che ho sempre considerato un po'paternalistica
E quindi se l'espressione dati sanitari rimane così com'è questa dovrebbe essere una disposizione che deroga e quindi e a breve senza implicitamente l'altra contenuta della legge seicento settantacinque del novantasei ma se lo si volesse negare e questa disposizione solo ai dati sanitari perché questo presupporrebbe mi pare che già la situazione sia nota sia stata tradotta in dati e questi dati devono essere comunicati allenta la persona
Mi chiedevo se una formula alternativa potesse essere più comprensiva e cioè ogni persona capace al diritto di conoscere le condizioni figlio psichiche in cui versa e il proprio codice genetico e di esserne informato in modo completo e comprensibile in modo che conoscendo anche il Codice di critico si possa sapere quello che ci attenderà quello che la persona
Dovrà attendersi dal futuro e quindi possano assumere le sue precauzioni
Il punto è un altro punto
L'importante Gallo sottolineava il professore ci ignora il fatto di a vere individuato la persona di fiducia la quale ovviamente proprio perché nella sua genericità viene così espressa può prescindere da qualsiasi qualificazioni di status persone di fiducia può
Non essere il coniuge può non essere genitore può non essere efficace
Un punto delicato che certamente
Ferrari
Sì è una garanzia anzi una garanzia certa un punto delicato sul quale forse val la pena di riflettere
Qui si parla di persona capace in che situazione si debba trovare i minori e i malati di mente
Avrebbero gli stessi diritti
Delle persone capaci che ovviamente qui prendiamo in considerazione solo come possano esprimere in quel momento una volontà efficace e e per il futuro nel momento nel quale non possono più esprimere designata la persona di fiducia la quale debba decidere se revocare o meno
Originariamente manifestata
Mi chiedo se non sia il caso di affrontare anche questo problema oppure se
Affrontati
Situazione per gradi eventualmente rinviarlo al futuro ecco ma anche qui mi chiedo allora per quanto riguarda il minore col malato di mente si debbano essere sempre o i medici ohi i congiunti o il giudice coloro che debbono assumere le vedono le determinazioni il luogo della persona che in questo caso meritevoli particolarmente meritevole di tutela di
E di protezione
Non ho altro da aggiungere perché mi sembra che il disegno di legge da questo punto di vista sia encomiabile e e quindi mi associo presso il proprio
Poi
Grazie per opportunità che mi è data di affrontare questo tema nome
Della Fondazione Floriani che rappresento noi da vent'anni seguiamo
I malati terminali prevalentemente di cancro
E direi che uno delle degli obiettivi principali è sempre stato quello
Riportare queste persone ad una morte
Nella quale si presentassero le sofferenze con il minimo livello di di allora è possibile
Questo risponda dei principi etici credo fondamentale tra cui quello di beneficenza che c'ha sempre ispirato e devo dire che l'esperienza che nelle mo'cumulate vent'anni
Ha portato a testimonianze di medici e di pazienti che oramai assommano ad alcune migliaia
Per questo
Noi possiamo dire che esistono i sistemi sicuramente distano del degli strumenti
Non solamente farmacologici per ridurre la sofferenza le persone sono strumenti che riguardano la capacità di avvicinare il problema con una mentalità assolutamente differente che il medico oggi in una ancora pur
E su questo punto vorrei soffermarmi
Indubbiamente io sono d'accordo col
Si è parlato precedentemente questo è un atto una segno di grandissima civiltà e debbo dire di progressione anche culturale in un Paese come il nostro poter presentare delle proposte di questo genere però non siamo ancora molto indietro
Moltissimi campi come questo col delle cure palliative in cui la cultura la conoscenza del medico e degli strumenti cui potrebbe vere ma non solamente il medico le persone che stanno intorno a queste persone che stanno morendo pervenire loro sofferenze ancora veramente molto molto scadente abbiamo avuto diverse possibilità recentemente di sviluppare i concetti e le cure palliative ad ogni livello con i decreti ministeriali che sono stati fatti prima
Rosi Bindi e poi hanno un loro seguito adesso con il ministro Umberto Veronesi che molto sensibile a queste problematiche ma i dati ancora in nostro possesso dicono che moltissimi sono ancora i casi e questo appunto va a favore capirei di proposte che riguardano le eccezioni perché sono eccezioni per almeno quale arriva da un altro lavoro che sfuggono alla possibilità di dare comunque sollievo completa e totale alle persone che stanno morendo
E per quanto riguarda le necessità e le esigenze la popolazione spesso abbiamo fatto delle indagini che hanno dato dei risultati piuttosto interessanti adesso da
Sulla gli atteggiamenti che alla nostra popolazione riguardi questi problemi sulla sulla morte nell'ottantotto abbiamo seguito un indagine a queste nel l'anno scorso quindici anni di distanza il cinquantasei per cento degli italiani un campione significativo di mille persone
Diceva di temere la malattia e la sofferenza fisica
E il quarantaquattro per cento tuttavia non voleva sapere non vorrebbe sapere che sta per morire o di avere una malattia mortale solo chi a chi si dice
Se tu ad essi una malattia mortale con sofferenze vorresti saperlo risponde di sì di quaranta il quarantotto per cento per poter decidere qualche cosa
E il trentotto per cento per una malattia guaribile vorrebbero dei trattamenti che riducono fondamentalmente la sofferenza e solo l'otto per cento un dato confermato dall'indagine mi ha fatto la l'anno scorso opterebbe per un prolungamento della vita ad ogni costo anche a prezzo della sofferenza
Un'altra indagine molto importante mi ha fatto novantaquattro sui medici che si oppone esclusivamente di malati terminali e che erano non solamente onco altri medici cure palliative ma anche i medici di medicina generale iscritti o accettata mi alle cure palliative ha dato dei dati altrettanto interessanti perché abbiamo richiesto questi medici quanti avessero avuto domanda di eutanasia ebbene su trecentocinquantanove che hanno risposto
Il trentanove per cento ha dichiarato evoluto del ribelle richieste dirette di eutanasia cioè praticamente sono centotrentanove pazienti
Solo sedici hanno dato seguito a queste a queste proposte cioè il quattro per cento e sessanta per cento ha risposto in modo negativo e il trenta per cento di questi medici ritiene che il problema possa sussistere anche con buone cure palliative ecco questo ci ha fatto molto pensare
Le risposte possono essere due o appunto che la cultura ancora delle cure palliative non sia correttamente perfettamente inserita nella mentalità dei medici oppure che ci sia come pensiamo anche un un livello di è una quercia in quale di pazienti che possono sfuggire alle cure palliative cure preventive non sono una medicina infallibile se no ripeteremo nel delirio d'onnipotenza che ha sempre avuto la malattia di fronte alla morte che la possibilità di guarire
Personalmente credo che comunque pervennero tenersi aperta visto a tre livelli un livello medico sul quale io son d'accordo su quello che ha detto la collega psicanalista forse meglio tenere lontano il problema della legalizzazione o di una possibilità di dare delle regole tutta l'Asia
Tener lontano il mondo medico c'è un problema di tipo sociale per cui sicuramente
Bisogna dare una risposta una società che chiede sempre più insistentemente che vengono mantenute determinati tipi per di principi come quello dell'autonomia da le persone e poi c'è un problema etico che è quello della legittimità ed Eli citati aiutare chi muoveva aiutare a morire
Noi aiutiamo a morire aiutare chi muore può avere qualche implicazione etica piuttosto grazie
Grazie grazie
Fin qui il dottor Di Nola medico della Fondazione Floriani la prima fondazione italiana il primo gruppo italiano che si è occupato delle decisioni mediche di fine vita e comunque dell'assistenza ai morenti con lei a criteri sicuramente di autonomia mia della paziente di consenso informato di cure palliativi e quant'altro reso quote o le conclusioni ogni del senatore Luigi Manconi e anche quelle del ex ministro per le pari opportunità Laura Balbo professore universitario impegnata sua questi temi durante la sua o ministero sul primo ministro che etologo delle iniziative conoscitive anche riguardo alle tematiche dell'eutanasia
Io do la parola per una brevissima conclusione all'aura Balbo
Conoscete che è stata splendida Ministro delle pari opportunità e che anche su questo tema ha determinato un impulso
Significativo al dibattito e all'iniziativa
Prima di darle la parola per questa conclusione che imposta dalle circostanze da allora terribilmente tarda che abbiamo raggiunto e dal fatto che comprensibilmente i presenti si sono ridotti dunque noi non vogliamo concludere da soli
Tre cose rapidissime
In parte ho già anticipato per noi questo davvero estratto
La prova generale di un convegno
Che
Vogliamo fare in autunno e che ciascuno dei Polini oggi qui appena sfiorata e ciascuna delle discipline coinvolte in questa discussione
Potranno mettere a fuoco con più spazio più tranquillità anche più ampio confronto la seconda considerazione è questa
Avevo detto prima che il dibattito iniziasse presentandolo che i noi siamo mossi da due esigenze la prima è quella di
Fare un atto pubblico cioè con Murray dentro la sede politico istituzionale e parlamentare questo discorso
Per fare questo è necessaria appunto presentare i disegni di legge che oggi abbiamo offerto al confronto ma questi disegni di legge ciascuno di essi
Per le ragioni che sono state così ampiamente dette
Sono per noi bozza di disegni di legge che dovremo tutti precisare meglio articolare meglio definire ad esempio da più di un intervenuto è venuto fuori un suggerimento che Remo in grandissimo conto non posso dire accoglierò perché non è mia la sola responsabilità quello di inserire le disposizioni in materia di ottone Asia dentro
L'articolato del testamento biologico cosa che prendiamo davvero in serissima considerazione non per la ragione se permettete virgolette opportunistica che sembra palco e per avesse maliziosamente suggerito cioè perché l'impatto il minore perché non c'è appunto attacca non è così guardate il Parlamento è fatto di azzeccagarbugli che il più occultato dei codicilli sono in grado di farla emergere soprattutto l'esatto opposto delle nostre intenzioni vogliamo su questo attivare
Non solo la convivenza aggiungo un termine più forte ma il conflitto perché esso
E salutare terza considerazione qui si sono anche incontrate tre associazioni ciascuna della quale opera in termini assai diverso
La Consulta di bioetica di Milano
L'associazione esiti Italia la Fondazione Floriani
Aver messo insieme queste tre associazioni anche nei limiti di questo dibattito per me rappresenta un fatto è estremamente positivo perché si tratta di organismi che con attenzioni e preoccupazioni diverse tutte lavorano su quello che abbiamo usata come formula
E che però è densa di significati appunto morali e giuridici ovvero sul diritto a una morte dignitosa e ora Laura Balbo
Grazie ma siccome amico
C'è una frase in realtà oppure sottolineare un punto anch'io credo che in questi giorni
Noi cerchiamo di dire che non accettiamo che ci siano dei temi esclusi dal discorso pubblico anziché vogliamo che temi come questi facciano parte dell'agenda
Legislativa e politica queste sono le cose di cui appunto insiste in questi giorni ci stiamo accorgendo alla marcia dell'altro giorno per le strade di Roma ci ha dato nel senso che c'è un'opinione pubblica attenta ci sono moltissimi giovani attenti io vorrei proiettare i temi di cui stiamo discutendo su una società che cambia più
Educata più informata più consapevole credo che alcuni di questi problemi il rapporto medico paziente la consapevolezza del paziente il rapporto quei parenti forse possano modificarsi in mano a mano
Che cominciammo presto nella vita porci problemi di questo tipo
E che diventa possibile parlarne insomma io credo che le iniziative sia legislativa ma di comunicazione come questa sono cose di cui abbiamo bisogno di queste cose si parla soggetti diversi si confrontano e fanno delle scelte diverse
La parola al riferimento che a me sembra più utile dire vogliamo a vere il controllo sul proprio progetto di vita sul nostro territorio fino alla fine allora certo dignità
Certo attenzione alla sofferenza lenire la sofferenza nel senso ampio che qui è stato richiamato ma insomma quello che a ciascuno di noi strumento molto bene interessa è poter immaginare che come controlliamo la nostra vita le nostre scelte in altre fasi questa particolarmente importante diventa un tema di una società moderna è ovvio che in passato la cosa era diversa è ovvio
Il peso del Rispetto e il significato dei riferimenti religiosi che esistono però appunto le ragioni mie di laica voglio che abbiano spazio in una
Prospettiva accettabili di questa società e questi sono è stato detto molto bene agli atti in particolare Simona Argentieri per questa penso che nell'occasione dell'autunno sia utile proprio per sottolineare un'ampia attenzione in un Paese che cambia ecco mettiamola così
Da qui con queste parole di Laura Balbo già ministro per le pari opportunità l'appuntamento di questa sera di bioetica abbiamo parlato di eutanasia in particolare i tre disegni di legge che sono stati presentati dalla senatore Luigi Manconi dei Verdi le altre firme sono anche quelle la senatore Carella del senatore e pettinato lei i disegni di legge riguardano le terapie del dolore il testamento di vita e appunto il suicidio assistito e l'eutanasia alla prossima volta una saluto buon ascolto da Cinzia Caporale