"A quando la ripresa?" Quarto rapporto sull'economia globale e l'Italia org. dal Centro Studi Luigi Einaudi, Assolombarda, Lazard Vitale & Borghesi presso l'Auditorium di Assolombarda, via Pantano 9

Ci sono oltre al professor va be'almeno quattro la illustri Customs
Rinuncio di rilascio quattro parole di circostanza che di solito dicevo negli anni precedenti accederà ai subito la parola al professor Deaglio perché illustri il suo apporto
Nove per risparmiare
Professore
A questo rapporto giunge quest'anno alla sua quarta edizione e penso però che sia appropriato dire una cosa brevissima sulle sue premesse
Questo nasce da una convinzione e che è questa che oggi sempre più difficile fare qualunque tipo di analisi sull'economia italiana senza un quadro sufficientemente completo degli andamenti dell'economia globale
E cioè di questa realtà fatta di barriere sempre più ridotto di compenetrazione sempre più accentuate sostanzialmente tra tutte le economie del pianeta
Venuta fuori negli ultimi dieci anni
Che troppo spesso tendiamo a trascurare o a conoscere per luoghi comuni troppe volte per esempio alle leggi finanziarie in passato sono state costruite su ipotesi di variabili internazionali che si sono poi rivelate affrettate ma che a un'analisi attenta potevano sembrare già vecchie o invecchiate nel periodo che va tra giugno quando vengono sostanzialmente messe a punto e settembre ottobre quando poi si finalizza la legge finanziaria
Ed è a questa facile fragilità sono poi venute necessità di manovre aggiunti
Quindi il concetto è guardare al mondo per capire come va l'Italia guardare al mondo stando a cavallo
Tra la macroeconomia l'economia d'impresa cioè superando quella barriera concettuale che molto utile per certi tipi di analisi ma che poi può rivelarsi un impedimento a capire qualcosa d'importante della realtà quindi guardate come va il PIL ma guardare anche come vanno le borse guardare l'occupazione ma guardare anche i bilanci dell'impero quindi il rapporto tende a muoversi in quest'area
Visto che Guido Roberto vitale non ha voluto dire niente ci tengo a dire
Che su questo tipo di impostazione generale ci siamo trovati come centro Einaudi in sintonia con vitale Borghesi successivamente persa vitale Borghesi
I quali vivono questa realtà da un altro punto di vista cioè in maniera operativa e complementari a questa pur essendo ovviamente il rapporto soltanto responsabilità del Centro Einaudi
è importante per noi a vere questo contatto con con un'altra faccia della Luna se vogliamo un po'diverse volte all'anno scambiarsi delle idee e scoprire delle angolazioni che non ci sarebbero immediatamente eviterei
Lo scopo tutto questo di costituire un momento di riscossione direi quasi di meditazione su dove va il mondo e su dove va il Paese
Commento di riflessione e meditazione che sembra particolarmente appropriato il day asta di queste elezioni europee anche poi guardate in questo mese dove è successo proprio di tutto dal Kosovo i metalmeccanici a tutto quanto e soprattutto si affastella tutto si concentra in queste poche frenetiche settima
Allora che cosa dice questo questo rapporto ma in estrema sintesi ci sono tre punti
Su come va il mondo che influenzano l'Italia
Il primo che che in parte molto noto ma sempre sottovalutato che la crisi asiatica è stata molto più seria del previsto
E a innescato una serie di reazioni negative che contrariamente alle previsioni hanno colpito stanno colpendo molto più l'Europa che la metrica queste poi una delle realtà non dette dietro questa stagnazione europea
Il venir meno della domanda asiatica ha colpito sta colpendo soprattutto noi fatto sta compromettendo in misura non piccola l'industria italiana
Il rapporto ipotizza una sorta di percorso logico che vorrei illustrare se
Un aspetto
Funziona
Una specie di semplificata chiave di lettura in questo labirinto
Per cui noi sappiamo la crisi asiatica che interagisce qui non stiamo a vedere perché è venuta fuori perché c'è la debolezza giapponese perché se non ci porterebbe molto lontano queste tue interagiscono tra di loro
A cominciare sostanzialmente dal settembre del novantasette
Beh questa è un anello che non viene spesso colto interagiscono nel determinare una aggravamento del trenta negativo della caduta dei prezzi delle materie prime il petrolio crollati palestra eccetera eccetera
Questo toglie potere d'acquisto all'economia che producono le materie prime in particolare toglie potere d'acquisto alla Russia
Quando il governo russo all'incirca un anno fa si trova senza i soldi per pagare di Ferrovie questo fa precipitare la crisi e perché esporta meno petrolio questo petrolio viene pagato il quaranta per cento in meno di un anno poi non ci sono i soldi la Russia va sostanzialmente interforze ci si trova in questa situazione terribile di settembre dove in un giorno particolare Eltsin ha un malore del presidente Tritone sotto impeachment
Ci sono il parlamento americano che non sembra voler approvare la Finanziaria e il parlamento giapponese che non vuole approvare la legge sul pack
Poi i governi a Ipanema non situazione la cosa si rimette in sesto c'è poi una fettina che doveva fuori tratteggiata da soltanto una delle cause la crisi russa poi e tutto
Calo di materie prime si riflette anche sul malessere giapponese che ha anche altre cause
Quindi in sostanza qui ci ritroviamo con una crisi grave che ha dimezzato la crescita mondiale
La perdita di crescita nel novantotto novantanove e pari al prodotto dall'economia canadese
Il numero di abitanti di questo pianeta che vivono in Paesi in cui la edito per abitante sta scendendo raddoppiato adesso sono uno su quattro prima erano uno suo
Un terzo di questa situazione è attribuibile alla caduta dei prezzi e materie ne abbiamo una situazione non assestata che si sta adesso stabilizzando
Le cose cominciano a dare qualche segno di ripresa ma ricordiamoci sempre questa grave caduta e questa caduta caduta in gran parte addosso agli europee secondo punto di questo rapporto a seguito di tutto questo il mondo come un aereo che vola con un motore solo voi sapete che i moderni di motori possono con la con Motor Show ma che non è molto consigliati che si può Hitchens Chieppa anche quello le cose vanno veramente male
Quindi avete questo motore che è un bellissimo motore che l'economia americana
A quale
Il sogno degli economisti cioè fa tutto nello stesso tempo aumenta l'occupazione aumenta la produzione i prezzi stanno almeno fino a due mesi fa
Freddissimo insomma sembra che tutto sia il migliore dei mondi possibili
E gli ultimi due mesi questo motore che gira da solo comincia a dare qualche segnale dibattere in testa
E segnali che vengono attentissima mentre studiati dal governatore della banca centrale americana il quale una specie di oracolo del capitalismo per cui il solo fatto che lui parli e dica attenzione che qui c'è qualche qualche sintomo di surriscaldamento del motore è sufficiente a creare una serie di effetti sui tassi
Per i quali un governatore normale ha bisogno di fare una manovra finanziaria quindi non sappiamo di sicuro cosa fa tra due giorni governatore Greenspan
Qualunque cosa faccia alcuni degli effetti che voleva raggiungere sono già stati raggiunti in questi giorni sui mercati
In tutto questo vi è la speranza che gli altri due motori che sono in panne della cioè Europa e il Giappone ricomincino in qualche modo gira è una speranza credibile oggi dopo le elezioni europee che l'Europa si rimetta gira ma qualche segno che in qualche modo la la macchina non è totalmente ferma comincia ad arrivare
Non tanto in Italia di questo parleremo tra un momento ma sicuramente a livello continentale l'ultimo di oggi mi pare abbiamo le immatricolazioni di auto che hanno avuto questo aumento considerevole le proiezioni
Sembrano sostanzialmente indicare una solidità di fondo dell'economia europea questo economica si ferma ma difficilmente difficilmente affonda e quindi ha maggiori possibilità di riprendere troppo
Quindi qualche ripresa è senz'altro possibile se andate a vedere l'aritmetica delle cifre vedete però che anche se c'è un inversione adesso le cifre dell'anno saranno sicuramente molto debole quello che si può sperare e che questa ripresa
Parta con delle prospettive
Diverso e migliori per le riprese del passato e possa quindi avere una una sua notevole notevole sviluppo e quindi mentre il motore americano smette di surriscaldarsi il motore europeo e anche il motore giapponese ricomincino a girare medio
Il terzo punto che va tenuto presente a livello mondiale riguarda invece le imprese noi stiamo assistendo a una straordinaria concentrazione imprenditoriale
Insomma venti venticinque anni fa qualcuno parlava dello Stato imperialista delle multinazionali e diceva delle cose che non erano vere
Attenzione però che qui una concentrazione come questa nella storia del capitalismo fosse non si è mai vista forse qualche riflessione dovremo anche farla
Questa concentrazione si aggiunge soprattutto mediante le fusioni per il momento non crea ancora problemi i poteri forti a difesa dei mercati finanziari mondiali
Però indubbiamente questi mercati devono essere tenuti sotto controllo io vi faccio vedere soltanto una
Un insieme di cifre su cui vi invito a riflettere il valore mondiale
Fusioni
Dal novanta a oggi in miliardi di dollari quindi che che mentre stanno stazionarie fino al novantaquattro poi hanno questo aumento incredibile oggi sono cinque volte livello dal novantaquattro
Queste fusioni avvengono ebbene Thierry per motivi cantare però poi esaminati in dettaglio che sono in parte dei motivi di logica industriale qualche volta non solo di logica industriale qualche volta si possono essere utili proprio di messa in evidenza ti situazioni finanziarie che poi recano beneficio anche in maniera considerevole alle élites dirigenti del rimpasto anche quest'opera è una cosa che va tenuta presente quando tutti esaminano queste
A a seguito di tutto questo
Il potere finanziario nel mondo sta cambiando rapidamente
Una delle cose che questo rapporto e cerca di misurare e proprio il potere di mercato dei singoli Paesi
Secondo un indice che abbiamo elaborato ma che sostanzialmente la differenza tra il peso finanziario e il peso produttivo dei diversi Paesi quindi tener conto sinteticamente negli indici di Borse dei tassi di cambio
Allora che cosa vediamo noi vediamo che in negli ultimi tre anni
Il potere di mercato degli Stati Uniti comprensibilmente e molto e molto è molto aumentata
Gli Stati Uniti
Pesano per circa il cinquantatré per cento sulla capitalizzazione complessiva dei mercati finanziari
E per il trentadue trentatré per cento sulla produzione mondiale il resto della loro e il loro essere bravi e la loro capacità di attirare capitali da altrove e la loro capacità di prendere decisioni a fare dei Progetti
A fronte
Di questa sanità americana avete la caduta giapponese il mondo è scandito da questi due grandi avvenimenti
Comune Europa e tutti gli altri che stanno un po'in mezzo cioè migliorando un pochino delle situazioni che sono positive tra Regno Unito Svizzera Paesi Bassi
E sono quindi dei centri di aggregazione finanziaria e negative sia pure il miglioramento per Francia Italia Germania questa è un po'l'immagine che noi abbiamo del capitalismo Dio
E a questo punto veniamo all'Italia che cosa abbiamo in Italia ma abbiamo
Sicuramente una fatica di crescere come abbiamo intitolato il capitolo sull'Italia
Ce un deficit di crescita rispetto agli altri paesi dell'unione europea
Se noi scorporiamo i dati dell'Italia ricalcoliamo Unione Europea troviamo che negli anni novanta l'Italia è cresciuta appena lo zero il cinquantotto per cento del di quello che hanno fatto gli altri come interpretare questo
è questo un un pezzo che stiamo pagando perché stiamo rimettendo le cose a posto oppure una conseguenza negativa del fatto che le cose non sono a posto questo un po'l'interrogativo che abbiamo davanti e c'è una fondamentale ambivalenza sulla quale è difficile arrivare a una conclusione noi qui ci limitiamo apporre il problema a far vedere questo Paese sospeso tra una grossa volontà di riforme una grossa
Alle volte li hai quasi disperata voglia di fare le riforme e poi legge le zavorre le resistenze occulte o meno che queste riforme si trovano davanti ricordiamo la fortissima voglia di riforme ricordiamo la riforma da Pubblica amministrazione questa resistenza degli uffici a non accettare le firme dei cittadini a volere i documenti è un esempio tipico a ci sono anche le riforme che sono state fatte
Il ministro Andreatta per esempio responsabile di una riforma di cui si parla poco ma che è stata fatta e che la riforma delle forze armate che non è affatto una cosa da poco e come questo l'anno scorso avevamo indicato diciassette riforme diverse che erano in corso
Molte di queste stanno andando in porto quindi è veramente un Paese che sta facendo tutte queste queste difficoltà queste cose si trova e in mezzo al guado non solo per una dieta
Immagine
Ma perché deve combattere contro se stesso in questa in questa voglia di di migliorare
Quindi a quando la ripresa ma sino ai prescindiamo dai sussulti congiunturali che speriamo favorevoli a questo punto insomma anche per questo e se il clima va bene c'abbiamo tutta una serie di grosse difficoltà ma se c'è la schiarita a livello mondiale noi dovremo sicuramente avere un secondo
Semestre migliore del primo dovremmo avere una capacità di forse anche di riavvicinarsi a questa media europea
Ma quello che l'apporto vuole dire che le riprese di una volta non ci saranno più
Cioè la ripresa fatta col cambio debole e col deficit pubblico non ci può più essa intanto perché il cambio non c'è più o non lo controlliamo più e poi perché il deficit è ingabbiato dai patti di stabilità quindi anche le possibilità tecniche dei governi di fare queste cose sono molto ma molto ridotto
La vera ripresa eh quindi qualche cosa che coincide con le riforme
Quali riforme noi qui ne indichiamo due che secondo noi sono importanti un po'a livello sintetico una quello che viene definito qui eliminazione del blocco decisionale
In Italia tutto è bloccato c'è una specie di cultura per cui non si decide mai niente in maniera definitiva
Dal festival di Sanremo in avanti voi avete padre decretare chi è quello che canta meglio ce la giuria poi c'era contro giuria poi si fanno ripescare quelli che hanno e questo modo di fare è un poco tipico della realtà italiana bisogna riuscire in qualche modo a uscire da questo blocco decisionale che sta la mente frenando una grande quantità di progetti
La seconda cosa è la struttura salariale
La struttura salariale costituisce un elemento frenante nei suoi due aspetti
Quello Esterno che può essere indicato col cuneo fiscale che quello più noto per cui per ogni lira che si dà un dipendente bisogna pagarne un'altra e questo questo frena indubbiamente l'occupazione frena tutta una serie di iniziative
La seconda però è anche quella interni noi ci troviamo con una struttura salariale che quando uno riesce a essere assunto in questa condizione una lira
Contro un'altra via
Se è un singolo che sta a casa dei genitori ha un sacco di soldi da spendere
Se invece poi passano pochi anni ed è un genitore unico che perché i guadagni in una famiglia con due figli è sull'orlo della povertà
Quindi e probabilmente necessaria anche una correzione di questa struttura che deriva da tutta una serie di spinte e controspinte del passato
E che dovrebbe essere migliorato ecco se noi riusciamo in qualche modo a procedere nella direzione di rimuovere il blocco decisionale e di fare qualcosa nell'ambito della struttura salariale
Allora una ripresa che non è più basata sull'effimero
Già alla nostra porta
Grazie professore ordinario
Ci dovrebbe sentirsi grazie professor operario cedere la parola aveva dottor Romiti
E poi al professor Andrea trafori dottor Benedini e poi professor Giavazzi
Lettere anzitutto che ringrazio di aver invitato oggi alla presentazione del quarto rapporto sull'economia globale e l'Italia
Che comma ha ricordato poco fa il professor De agli occhi è il frutto di un lavoro accurato e che trova per la quarta volta visione nel nostro Paese
Lo dicevo prima quando sono arrivato al professor Galli of ho trovato anche questo rapporto commi tre precedenti ma parlo di questi in particolare
Un studio di grande respiro scritto molto bene e con alcune peculiarità notevoli
E quindi la presentazione di questo studio può essere anche girevole può essere facile
Anche perché per esempio rispetto ad altri lavori analoghi
Questo studio offre il vantaggio di affrontare un orizzonte non soltanto nazionale ma internazionale e internazionale completo in modo da fornire inquadrature visioni da tutti i punti cardinali
E di poter effettuare dei confronti
E rilevare quanto della situazione economica italiana si rispecchia o si differenzia da quelle degli altri Paesi quindi potendo fare effettivamente un'operazione di benchmarking con piena cognizione di causa
Quindi incosciente felici dell'Italia non molte
Errori dell'Italia purtroppo di più trovano quindi il confronto dell'esperienza e delle ripeto il senza visione di quello che è avvenuto che avviene negli altri paesi
In secondo luogo espone questo rapporto tutti i dati necessari per avere un quadro molto ragionato della situazione e li analizza sotto prospettive anche di grande stimolo mi riferisco per esempio alle riflessioni che nel rapporto sono contenute sulle condizioni sulle intuizioni Chu cosiddetto potere del mercato sul ritorno agli oligopoli
Quello che citava poc'anzi il professor Deaglio di questa concentrazione e sulle tendenze a una specie di oligopolio planetario sono non tanto affermazioni ma quanto dati che potrebbe Alia agitato giù nel rapporto e che sono temi dovrebbero essere temi di grande riflessione
Tutto questo
Procedere nel mondo di queste trasformazioni certamente obbligheranno noi per primi ma tutto il mondo a ragionare concettualmente in maniera diversa da come eravamo abituati a ragionare poco tempo fa quando perlomeno a uomini della mia generazione da ancora un certo senso di fastidio di preoccupazione o di qualcosa che non si riesce ad afferrare quando si si parla per esempio del prodotto interno lordo che una volta era un prodotto interno lordo costituito da un peso fisico di prodotti tessili costruivano che si immettevano sul mercato
E oggi riesce difficile pensare che i beni materiali nella costruzione del prodotto interno lordo raggiungono a stento una quota del venticinque per cento
E tutto il resto il settantacinque per cento riguarda beni immateriali riguarda servizi riguarda come dicevo beni materiali di diversa natura
Ora questo ripeto è di difficile cognizione un giovane oggi forse ci arriva prima ma è difficile pensare che quello che costituisce il prodotto interno lordo e poi molto più il materiale che non materiale
E poi c'è
Una componente notevole di ideazione di tecnologia che oggi sta in tutti i prodotti sa nell'abbigliamento negli elettrodomestici naturalmente dall'informatica alle telecomunicazioni
E corrisponde in termini di valore aggiunto ha una quota molto più elevata è molto più grande di quanto fino a poco tempo fa potessimo immaginare poi se consideriamo per esempio questo fatto del prodotto interno lordo non più materiale se consideriamo questa smaterializzazione dell'economia
Che è rappresentata anche dalla dematerializzazione per esempio dei titoli finanziari che con l'arrivo dell'euro oramai è diffuso in tutti non solo i Paesi anglosassoni ma anche nei Paesi europei
Pur essendo in questa era di grande liberismo e di grandi trasformazioni dobbiamo ricordarci alcune cose essenziali che qualche volta ci dimentichiamo per esempio
Che il peso delle pubbliche in amministrazioni in tutti i Paesi maggiormente industrializzati penso che era all'inizio di questo secolo appena del cinque per cento
Ha raggiunto un'incidenza che è compresa fra il trentacinque per cento di Stati Uniti e Giappone
E del cinquanta per cento dell'Europa sul totale del prodotto
E questo è un dato che appunto in questa era di liberalizzazione nessuno ha ben chiaro l'Europa è ancora penso è ancora del cinquanta per cento
Nel libero nei liberi Stati Uniti è ancora del trentacinque per cento fra l'altro fra le conseguenze non secondarie di questo fenomeno
Figura il contributo alla stabilizzazione degli equilibri monetari e finanziari di tante economie occidentali
Meno soggette rispetto al passato alle speculazioni grazie a questa quota fissa di attività che accertamenti impermeabile alle spinte speculative
Poi vi vorrei richiamare al terzo capitolo di questo rapporto quello che il titolo sviluppi del mercato globale dove c'è una premonizione abbastanza interessante quasi provocatoria
Dice questo capitolo dopo aver dato conto di alcuni fenomeni distorsivi negli Stati Uniti questo capitolo parla dei mezzi legali e illegali cui ricorrono i movimenti di opinione proprio mezzi legali e illegali
E al riguardo questo capitolo ricorda per esempio gli accordi sui risarcimenti per le vittime dell'Olocausto
La città il caso recentissimo dei panettoni al veleno recapitati nell'inverno scorso a Bologna
E quindi dice Deaglio si tratta siamo immersi in una realtà complessivamente molto fragile
Con le cui lacerazioni della nell'attuale contesto potrebbero produrre dei tanti dei danni immensi proprio anche senza fare nulla anche proprio non facendo
E quindi riprendendo quello che ho detto proprio all'inizio questo è un rapporto molto istruttivo e mi sono domandato quanti di quelli che si definiscono che si ritengono di essere DC signor May che opinion maker si sono procurati di averne una copia e poi avendo la quanti leggono veramente questo rapporto allora il presentarlo e illustrarlo momentino chi dicevo sembrava essere facile per queste ragioni diventa invece disse
Perché questo rapporto ed è agli adesso l'ha citato nel parlare non c'è produzione ha per titolo una domanda a quando la ripresa è un interrogativo retorico che Deaglio ci rivolge oppure no
Che cosa si vuole dare per scontato non tanto con il titolo ma quanto con il contenuto del rapporto che la ripresa ci sarà senz'altro e si tratta soltanto di vedere quando o piuttosto ci si rassegna al fatto che la ripresa non ci sarà mai
Deaglio ha dato la risposta poc'anzi ha detto che non ci saranno più le riprese di un passato e questo questa domanda che ci si pone rileggendolo e perché non è lo stesso rapporto a rispondere la risposta l'ha data adesso Deaglio qui dice no non saranno più ripetere il passato ma nel rapporto a quest'interrogativo non risponde
Io non è che voglia rispondere al posto di Deaglio perché l'UE più qualificato enormemente più qualificato di mia a dare queste risposte
Ma vorrei invece cercare di arrivare ad alcune considerazioni ad alcune ulteriori riflessioni se mi è consentito e ci sarà in grado di fare
Io credo che quando orde al dodici due punti importanti uno dei quali è il decisionismo c'è la possibilità parliamo del nostro paese in particolare l'Italia di prendere decisioni mette il dito nella piaga più dolorosa che noi abbiamo
Io recentemente ho detto
Una volta che per fare una frittata occorre avere il coraggio di rompere le uova
Ma per ora nessuno è intenzionato qui nel nostro Paese
Veramente non tanto a voler fare la frittata in senso tecnico una frittata è una una cosa rovinata ma volere correre il rischio di rompere le uova per fare qualcosa che sia meglio delle uova stesso
Il stessa autore quando parla di queste cose
Dopo aver dato atto dei dibattiti e dei giudizi ci sono più diffusi sulla globalizzazione del mercato sulla liberalizzazione sul Welfare State che sulle privatizzazioni
Sulle terze vie da proseguire nuove strade da battere analisi ripensamenti osa usa una frase significativa
Che è riportata nel rapporto a pagina sessantatré dice Deaglio
L'effetto invecchiamento si fa sentire anche in politica in quanto oramai siamo di fronte a una letteratura elettorato anziano che sia di destra o di sinistra non ha importanza
Che ha una forte propensione a conservare i meccanismi fondamentali della ridistribuzione hanno modificarli e si oppone quindi a riforme radicali del sistema del welfare e in generale si oppone alle riforme
Tutto ciò dice Deaglio classiche in eurolandia ci siano e compresso tu e che l'Eurolandia sia nel Complesso decorosa e perbene sono due aggettivi che vi prego di ricordare
Decorose perbene ma anche scarsamente innovativa Eurolandia sul piano economico come su quello istituzionale
Per questo continua il rapporto negli anni novanta il sospiro opere il suo sviluppo è risultato più discontinuo
Meno consistente di quello americano anche se per quei fatti che Deaglio ha ricordato superiore a quello giapponese
Le difficoltà effettuare le riforme e il basso sviluppo si riflettono quindi nella mancanza di sviluppo e soprattutto nell'elevato tasso di disoccupazione in cui vive l'Europa El Pibe in particolare il nostro Paese ecco la definizione di Deaglio un'Europa e quindi un'Italia decorose perbene si adatta anche e soprattutto alla realtà italiana
Dirò fra poco
Che l'essere decorosi e perbene in un mondo in questo movimento significa correre il rischio non non tanto di perire ma certamente di rimanere estremamente indietro
Oggi non si può essere soltanto decorosi e perbene
Decorose perbene sono le persone delle classi sociali che sono anziane per età ma insieme soprattutto per concezioni del loro cervello allora detto questo vorrei aggiungere due considerazioni che nel rapporto non ci sono ma che io delle faccio a voi non so se troverò per la la l'adesione di Deaglio imposta questa sfida quella sfida che Deaglio ha così chiaramente detto anche nel breve intervento si pone a una classe politica che rappresenta non l'Italia
Rappresenta una certa Italia non rappresenta questa classe politica una società la società italiana Mara presenta una certa società italiana quindi un qualche cosa che non è l'intero nostro paese
Vi ricordo vi dico il perché secondo il mio parere
In parlamento oggi la categoria più rappresentata e quella dei politici di professione sono circa il dieci per cento
A questa categoria dei politici di professione seguono quella di Bush docenti universitari dei colletti bianchi che sono dirigenti e impiegati pubblici
Degli avvocati dei medici dei sindacalisti dei giornalisti e degli intenzioni anti tutta questa categoria rappresenta all'incirca il cinquanta per cento del Parlamento più i dieci dei politici di professione
Se poi con gli avvocati circo ammettiamo anche gli altri liberi professionisti abbracciamo l'ottanta per cento fra deputy tutti i deputati e di tutti i senatori
Poi il sette per cento di pensionati
Gli imprenditori che nel novantaquattro erano il nove per cento oggi sono appena il cinque nel Parlamento
E quindi insieme ai colletti bianchi privati quelli prima erano pubblici
I di imprenditori con i colletti bianchi privati rappresentano il dieci per cento complessivo cui si aggiunge un tre per cento di commercianti e di Arce gli artigiani
Quindi quando si
Il Parlamento è chiamato a mettere mano al sistema Paese alle riforme a cui giustamente Deaglio dice noi abbiamo fame di riforme si trova una una composizione del Parlamento e sesso che rappresenta solo queste categorie di persone e non rappresenta certamente la società italiana
Secondo rilievo
Il sindacato il sindacato è una forza in Italia giustamente una forza che è una libera democrazia ma non solo rispettata ma va alimentata
Ecco il sindacato oggi secondo le ultime statistiche a dieci milioni arrotondo le cifre dieci milioni e settecento mila iscritti
Di questi dieci milioni e settecento mila iscritti cinque milioni e due sono pensionati e cinque milioni e quattro sono lavoratori attivi nella metà è pensionato
La il la UIL ha un saldo positivo perché c'è un milione cento mila lavoratori con appena quattrocentodiciotto mila pensionati
Ma la CISL a un milione novecentosessantacinque mila attivi e un milione novecentonove mila pensionati
E la CGIL quella che sta peggio di tutti sotto questo profilo perché a due milioni e quattrocento mila lavoratori
Direi oppone non va a due milioni e quattrocento mila lavoratori attivi ventidue milioni e novecento mila pensionati
Questa analisi allora va per esempio completata con l'ulteriore considerazione in queste tre confederazioni circa il quaranta per cento dei lavoratori attivi
Lavora nel campo della scuola delle municipalizzate e della funzione pubblica inciso le e UIL in base agli ultimi dati disponibili questi superano il cinquanta per cento
Tutti voi
Poi ricordate e la meraviglia che ciascuno prova come la provo io ma certamente la provate anche voi quando guardate la quantità di sigle che firmano i patti sindacali nell'ultimo Patto di Natale quello siglato a Palazzo Chigi Natale novantotto
Erano trentadue organizzazioni imprenditoriali e dei lavoratori che rappresentavano speciali quelle dei libri e delle categorie dei lavoratori per la quasi totalità dei dipendenti
Allora in sostanza il settantacinque per cento degli iscritti alle sigle sindacali consiste in pensionati e dipendenti pubblici
E fa appello a che cosa fa appello alle finanze statali non puoi è legittimo che faccia appello alle finanze statali alle spese del bilancio dello Stato alle sovvenzioni che possono arrivare da per la pasta
E quindi queste realtà queste una realtà italiana
Sì va tenuta presente quando quando come prima ho detto ci sono si raffigura uno queste fiere resistenze
Che ad affrontare discorsi di riforma e quando si fa giustamente appello a queste modifiche che nel Paese debba intervenire
Ma nel bene e nel male
Anche se più che legittima questa è una peculiarità italiana il segno distintivo nazionale e quindi di questo più che di lamentarci noi dobbiamo tener conto e risalire alle radici del perché le riforme non si fanno
Occorre quindi porsi allora una questione
Fino a che punto la rappresentanza diffusa degli interessi premia la qualità la quantità degli interventi e e ne deprime la qualità
Fino a quale livello l'attenzione al presente ai bisogni urgenti al domani
Vanifica il futuro di tutti il futuro delle nuove generazioni e offusca l'importanza cogente delle prospettive di medio e lungo periodo
Il rapporto del Centro Einaudi
Fa attraverso il confronto internazionale fa delle considerazioni molto punto punto dovrebbe puntuali e arriva a una conclusione che continuando così il domani ci riserva soltanto una cosa ci riserva la resa dei conti
E nel clima
Competitivo che tutti oggi vediamo con grande favore che si è instaurato in tutte le aree geografiche nel mondo
Non ci saranno per i ritardatari dei treni di ripescaggi deve fasciarci non ci sarà nulla i ritardatari saranno i perdenti e arretrerà hanno nella nel non tanto nelle classifiche mondiali che poi ognuno non sa cosa farsene preside mondiali ma si rispecchierà hanno in quello che lo sviluppo o il non sviluppo di un Paese Hollande inadeguato sviluppo risatine Roma Napoli e parlavo dei giovani dell'Università di Napoli
E gli ho detto a ragazzi non pensate che lo sviluppo di una parola che voi trovate sui libri dell'economia lo sviluppo ognuno di voi se lo trova addosso perché rappresenta
Quella che il la possibilità di di del della qualità della vita inteso in senso materiale e in senso manca anche non materiale che ciascuno di voi addosso cioè più
Che lo sviluppo
Non c'è e più avete meno possibilità di andare avanti
Più sullo sviluppo ritarda avvenire o è inadeguato e più voi che state per uscire fra poco da essere laureati con Livolsi tantissimi colleghi specialmente qui nel Sud che entrano nell'età di lavoro non trovano il lavoro
Quindi il problema è un problema non tanto da economia politica come si studia all'università quanto da economia delle famiglie ed economia degli individui da economia delle persone
Dice Deaglio che già successo una cosa del genere tra la fine del quattrocento e la fine e il seicento in Italia
Ed è una citazione storica che ho trovato preziosa
Perché serve a ricordarci che la globalizzazione non è un fenomeno recente di nuova formazione formulazione anche se oggi ci riempiamo molto la bocca
E la globalizzazione al traino dei l'accumulo dei Dardenne una maggiore rapidità delle comunicazioni
Non voglio fare lo storico ma voglio ricordarvi che lo sto a uno storico romano Polibio ha scritto una storia universale dal del secondo secolo avanti Cristo dopo la nascita dell'impero romano e dice
In passato le cose che accadevano nel mondo non avevano connessione da detta la di loro
Ma da allora tutti gli eventi che si sono uniti in un unico fascio e siamo al secondo secolo avanti Cristo
E per fare un riferimento hanno i più vicino che ci riguarda più direttamente volevo per esempio farvi riflettere su un altro punto in una proiezione dipinta tra pochi anni dell'Italia pensate che nel mille novecentocinquanta due terzi della popolazione mediterranea vivevano sulla costa settentrionale del Mediterraneo stesso un terzo sulla costa africana
Oggi siamo all'equilibrio ma si calcola che fra venticinque anni quindi praticamente domani da un punto di vista storico
La citazione sarà esattamente capovolta la popolazione complessiva sarà più che raddoppiata e si concentrerà per due terzi sulla costa meridionale sulla costa africana
E soltanto per un terzo sulla costa europea
Allora quando si fanno questi ragionamenti ci si pone di fronte a queste realtà anche così corposamente violente si deve constatare che non si tratta qui di essere più o meno intelligenti
Non si tratta di dire bisogna avere la conoscenza dei problemi perché oramai il mondo e non in Italia ma ne facciamo parte del mondo questa conoscenza dei problemi ce l'abbiamo e l'abbiamo pesce la conosciamo bene
Così come siamo dei grandi campioni nel discutere dei problemi stessi precisamente noi italiani sotto l'insegna sotto gli utilizzando su ogni aspetto diverso e peculiare del problema
E non è nemmeno sufficiente porli con determinazione denunciarli con forza perché e sempre parlare e non è tanto necessità del parlare quanto c'è la necessità del fare il problema quindi è un altro
E quello
Di assumersi questo coraggio di esprimersi questo coraggio di affrontare le scadenze e restituzione di crisi non rimandando ma ponendovi mano o oggi e non domani
Enumerare per esempio come alcuni politici e l'abbiamo visto anche in questi ultimi anni Novanta politici di varia estrazione enumerare indicare con le dita di una mano e lamentarsi degli squilibri lamentarsi dei mali più gravi dell'economia italiana e con l'altra fare un gesto di rassicurazione alla platea degli interlocutori facendo intendere che non vi preoccupate perché tanto non verranno intaccati d'interessi acquisiti
E che non ci saranno problemi traumatici quindi da un fan da una parte lamentarsi e dall'altra
Dare cenni di rassicurazione significa non risolvere i problemi
Perché perché questo pone la opinione pubblica non di fronte alla drammaticità di affrontare
Consapevolmente anche delle liste dei sacrifici notevoli proprio perché attraversi sacrifici si possono poi Arci si può arrivare poi la situazione di equilibrio
Significa non volere fare le riforme non educare la gente a che le riforme sono sacrifici e sono difficoltà
Il quindi il coraggio che manca secondo me è quasi un ma mancanza di senza di responsabilità
Oggi
Come dice il rapporto di certo l'Italia negli anni passati non solo non è stata ferma ma si è mossa molto più incisivamente di quanto ci si potesse aspettare ancora alcuni due o tre anni or sono
E abbiamo anche dei sintomi di reazioni vivaci il paziente non solo dà segni di vita ma lascia bene sperare per esempio l'OPA Telecom è una delle più grandi in Europa e ieri nelle più grandi nel mondo
Ne è una testimonianza di questa capacità del tessuto italiano di reagire di muoversi
Però e queste non sono parole mie ma di Deaglio però la prognosi rimane riservata molto riservata
E allora non agire diventa solo o
Dorma diventa pericoloso
Tutti gli interventi che sono quasi finito Ruggeri interventi che si sono succeduti in questi ultimi anni hanno una sola caratteristica comune è quella di non aver cambiato i termini della questione che si intendeva affrontare e allora le premesse di sviluppo sono rimaste promesse
A dimostrazione che i titoli delle leggi e le intestazioni dei programmi erano titoli e intestazioni e non c'erano poi il la concretezza dell'operare ed ottenere dei risultati diario dice
Questi piani che sono stati predisposti
Sono parole del rapporto oltre a essere farraginose Complessi riassumono allori interno misure di stimolo precedenti e non alterano le lentissimo e procedure di decisione della spesa
Con un procedimento non ignoro però la realtà italiana tendono a produrre più un accumulo di residui passivi che un genuino aumento della spesa
In questi ultimi tre anni è accaduto molto spesso
Che dal mondo delle imprese gettato Belts appello alla responsabilità di Gardel di governo della classe politica dell'opinione pubblica affinché si avviasse il confronto sulle scelte economiche
E sociali da assumere proprio per far fronte alla mancanza di crescita e di sviluppo
E ed è rimasto un dialogo fra sordi un'accusa un rimbalzo di accuse dell'egoismo della classe imprenditoriale del non ottenimento diceva dicevano gli imprenditori della non comprensione da parte della della classe politica dei veri fabbisogni del Paese in poco parole poi in realtà si è fatto non voglio dire
Niente
Ma si è fatto troppo poco in un solo giorno una situazione peculiare come quella italiana rispetto anche agli altri paesi europei dopo che siamo entrati nella moneta
è inutile che vi ricordi quanto è l'Italia per certi aspetti lontana dai cosiddetti parametri di Maastricht ma ne cito solo uno e cioè il debito pubblico che dovrebbe essere secondo quei parametri
Del sessanta per cento è uguale al sessanta per cento del PIL e che in Italia praticamente il talk
Allora i rapporti nautico dimostranti gli occhi e ho finito
Che questi giudizi e questi inviti espressi a nome della società civile sono caduti nel vuoto sono anche Satie rimbalzati i gli imprenditori sono degli egoisti le premesse per lei gli investimenti ci sono state dovete perlomeno dimostrare di avere fiducia dovete investire
Io
Sono sempre del parere che a queste affermazioni così si deve rispondere in un'altra maniera che l'imprenditore che rischia del proprio che non investe
E che stizzito si invita a investire sulla base di una fede di una qualche cosa che non è il la possibilità di un ritorno
E in un certo senso cinico perché se così non fosse debba fare un altro mestiere e non l'imprenditore e allora tenuto conto di tutto questo poi leggiamo sui dati congiunturali frasi come un piccolo progresso del PC c'è comunque forse è stagnazione no ma non è stata mia azione ma non è neanche lieve recessione
La ripresa è dietro l'angolo ancora adesso tutti noi aspettiamo si figuri noi di chi vi parla in particolare ma tutti voi aspettiamo che questo secondo semestre del mille novecentonovantanove
Sia risulti essere migliore del primo non abbiamo di che dati concreti perché questo si possa dire avvenga abbiamo solo abbiamo solo delle speranze oppure quando sentiamo dire che i conti del sistema previdenziale se ogni linea ma chi può dire di linea se la linea è sbagliata è una linea che ci porta fuori rotta
Allora quando si sentono queste formazioni chi viene in mente quello che così che lo che diceva Oscar Wilde che diceva tutte scontato fuorché l'ovvietà
Io ho finito e potrei a questo punto nel finire ricordarvi le due pagine finali del rapporto di Deaglio le pagine centocinquantasei e centocinquantasette
Che lui ha citato non leggendo le ma che ha citato poc'anzi e cioè quello del fatto
Che i due punti fondamentali che rapporto vede la ristrutturazione salariale indispensabili in Italia e il fenomeno della decisione che il Paese decisa
Lui mi ha accennato io non ve ne leggo ma se non le avete lette vi invito a leggerle perché succo del ragionamento del rapporto del quarto rapporto che Deaglio ammessi
Grazie
Grazie dottor Leonetti la sua presentazione è stata veramente molto interessante mi consenta un solo commento
Sull'ultima parte del suo intervento dove si riferisce alle qualità degli imprenditori io sono completamente d'accordo con lei che l'imprenditore debba essere quasi cinico
Ma io un po'di senso di colpa come ce l'hanno nel mondo anglosassone non guasterebbe e il senso di colpa
Del mondo anglosassone quindi del capitalismo luterano se vogliamo
L'equivalente del volemose bene italiana quindi le gli appelli di D'Alema gli imprenditori non sono molto diversi
Da dal senso di colpa che invece hanno gli imprenditori nel mondo anglosassone che è un senso di colpa interiorizzato
E quindi forte sentito e di cui vediamo tutti i benefici grazie chiedo adesso la parola al professor Andreatta
Che il recensore di un libro invisi a leggerlo fa parte del suo mestiere
E tuttavia
Leggendo per prepararmi a questo intervento il libro
Ho
I numerosi punti sentito
Come dire al mio ha saputo presentare una materia che frutto di centinaia e centinaia di rapporti
Nella maniera quasi del gossip di una compilation comunque
Dieci banchieri d'affari intelligenti come sono quelli che hanno patrocinato assistita la redazione di questo libro
Cominciamo dall'inizio
E cioè il discorso sulla globalizzazione
Siamo tornati con un lungo giro
I vicende
Della capitalismo nazionale dagli anni trenta agli anni cinquanta e la liquidazione del capitalismo nazionale tra gli anni cinquanta e gli anni Settanta siamo tornati all'inizio del secolo liberalizzazione e prodotta dalla liberalizzazione globalizzazione
Ci portano anche problemi che il sistema dell'economia mondiale Habib all'inizio del secolo molta efficienza ma contemporaneamente parecchia instabilità
Gli uomini che hanno costruito negli anni Trenta
La legge bancaria italiana
Provvedimenti del new deal di Roosevelt erano preoccupati della instabilità del sistema e buttarlo via la efficienza
E naturalmente in un mondo pacifico il costo dell'efficienza il costo delle banche centrali il costo delle burocrazie pubbliche bancarie
Alla fine ecco elevato ma qui troviamo di fronte a un costo della instabilità del sistema
Novecento miliardi di dollari si è detto probabilmente sessanta ottanta mila miliardi in termini di mancata crescita dell'economia italiana tra la seconda metà del novantasette e diciamo tutto il novantanove
Naturalmente il capitalismo globale è una macchina che si auto correggi
E molte cose in questi due anni sono state corrette
I sistemi di vigilanza prudenziale
Dei Paesi
Dell'Asia
Meridionale
Le leggi fallimentari che mancavano o che non venivano applicate
La privatizzazione di banche che spesso rimane ai familiari i Suardi uno o gli altri potentati locali
Tutto questo e avvenuto ospita avvenente
E la ragione della ripresa questi Paesi e anche collegate ad una volontà di riforma che tocca quella connessione tra tribalismo familismo Polito politica locale e mutuo degli a far
Ma ci domandiamo
Sì i miglioramenti balli come il costo della crisi che abbiamo
Perché di fatto non si è trattato come nel caso della ultima crisi quella della per violazione russa di una crisi di insolvenza
Si è trattato di crisi di liquidità
Quelle particolari crisi di ricordi il di liquidità che oggi sono frequenti che negli anni Novanta sono stati frequenti e in cui la crisi di liquidità
Valutaria reagisce sulla liquidità delle banche o viceversa la crisi della liquidità delle banche reagisce sul liquidità monetaria
E allora ci si può domandare essi la paura del moral hazard questa visione un poco pessimistica della economia per cui è bene che ci siano alti costi
La paura del muro rosa
Basti a giustificare una certa riluttanza ad intervenire in una maniera
Più ampia più spregiudicata da parte delle istituzioni monetarie
Internazionali forse noi italiani avremmo volentieri imprestato
Alla banca di Bangkok alla banca centrale il TAR della Thailandia
O della Corea
Qualche miliardo di dollari e non ha vere ottanta o sessanta mila miliardi di mancato reddito prodotto nel corso di ventiquattro mesi
Certo c'è in parrocchia lirismo dei governi delle dei parlamenti
Parlamento americano è molto parrocchiale ogni volta si parli i trasferimenti finanziari nei confronti di altri paesi è ben lontano
Da quella élite della costa atlantica che volle a suo tempo il Piano Marshall
E sollecito
La
Organizzazione
Sovranazionale della euro
Ecco in qualche modo
La frequenza di queste crisi dalla crisi europee prima
Nell'ambito della sistema monetario Inghilterra e Italia poi dei paesi nordici tra il novantadue novantatré
E poi mi all'o novanta quattro a dicembre la crisi messicane e poi
Alla a luglio del novantasette quella della Thailandia che si estese ai cinque Paesi vicini
Poiché rimbalzo coi sulla Russia ed ebbe conseguenze successive sulla Brasile
E ha provocato un problema di illiquidità dei mercati finanziari americani nel momento della crisi degli agenti Fante
Che qualche una diede l'impressione che sui mercati non si trovava la contropartita e obbligò la riserva federale a iniezioni monetarie l'abbassamento probabilmente non opportuno tre quarti di punto in tre momenti diversi nella ottobre di quest'anno
Ecco proprio perché il mondo si tiene forse quella funzione di prestatore di ultima istanza che nell'ambito nazionale hanno le banche centrali qualcuno in qualche modo deve poterla sostitutivo
E proprio la capacità di
Correggersi
Richiede
Che siano prese anche decisioni che non sono solo quelle delle corporazioni degli analisti dei
Dei funzionari delle società di rating
Dei funzionari delle banche centrali che il gruppo di Basilea che fissa i criteri di valutazione del rischio e di capitalizzazione delle banche
Ma in qualche modo siano prese delle decisioni di grande respiro per quanto riguarda il sistema
Ciò che è avvenuto negli anni novanta
Ciò che è accaduto negli anni ottanta quando dopo l'iniziale aumento dei flussi di capitali internazionali
La crisi delle banche dei paesi in via di sviluppo portato per otto anni praticamente il blocco dei trasferimenti di capitale tra Paese e Paese
Nonostante la liberalizzazione e la globalizzazione
Poi nel corso degli anni novanta si è passati da venti trenta la qualche decina di miliardi di prestiti internazionali ai due o trecento miliardi del novantasei cinque novantasei e poi è caduta di nuovo
La mannaia della crisi
Ecco tutto questo a mio parere
Spinge a immaginare soluzioni certo che non coprono gli errori ma soluzioni che almeno di fronte alle crisi di liquidità
Il mondo deve trovare reti di sicurezza
Che permettano di evitare crisi sistemiche che
Si trasmettono in una forma di contare giù più o meno
Diretta
Dell'intero sistema dei mercati finanziari
Romiti ha attratto
Pongo in qualche pennellate di umore nero
Una valutazione
Molto
Bella letterariamente
Perché il pessimismo è sempre una buona materia pietra la eleganza letteraria
Delle classi dirigenti di questo nostro Paese
E tuttavia
Magari forzate
Dalla presentazione
Di decreti legislativi che costringono il Parlamento ad accettare
Le proposte del governo
Non appena nell'operazione europea
Sì è fondamentalmente concluso era conclusa nelle sue premesse
In pochi mesi
Furono portati all'approvazione almeno qualche fase dell'approvazione
La legge sulla distribuzione commerciale
La legge Draghi il trattamento fiscale dei redditi di capitale il regolamento
Dei mercati Consob il tentativo di
Regolare in modo più liberale che le professioni la libertà d'entrata
Ma esistenza di accordi per le tariffe minime
Si sono applicate
Anche qui con qualche prudenza di troppo le direttive europee in materia di telefoni energia gas trasporti
Lo ricordo bene Deaglio
C'è stata
Una
Vigna una strategia rivolta abita ampliare l'ambito della concorrenza nel mercato italiano
In qualche maniera
Ad affrontare in pieno il Conti dopo sessanta anni in cui la costituzione economica del paese non era sostanzialmente cambiata con le idee cattive o buone che fossero ma comunque inadatte
Che hanno dato forma dagli anni trenta in poi al ministro attivismo della governo dell'economia nel nostro Paese
In fondo dei provvedimenti di Guido Carli in poi
Il nove anni fa
Cioè stonata
Anche con governi
Di diversa provenienza
Di varia debolezza
Una direzione
Per
Rendere il nostro sistema
Adatto alla concorrenza globale
Sono venuti sempre certo c'è una continua insistenza sui temi
Dell'uso
Nella leva finanziario di quella monetaria per condizionare la congiuntura ma mi pare che progressivamente anche se possono portare molti guasti queste interi come governare l'economia progressivamente l'attenzione sia concentrata
Su riformare i mercati
Togliere di mezzo quegli elementi che determinano potere sui mercati ostacoli all'entrata sui mercati
Protezione indebita
Estensione
Di responsabilità amministrative che non hanno
Non proteggono interessi che meritano di essere protetti
L'Italia si è progressivamente liberati
E vorrei dire che quei mesi
Subito
Vicini alla alla conclusione della vicenda della unione monetaria
Hanno visto un accentuarsi di questa linea di liberalizzazione mercato per mercato talvolta per piccoli passi
Ma che tutto assieme
Rimette in moto
In molti settori il meccanismo dell'economia
C'era tutto non sempre abbiamo tratto vantaggio dall'essere gli ultimi arrivati
Vorrei citare il caso della legge Draghi
Sulla protezione delle minoranze
Giorno alla politiche a letto non mi del l'ultimo numero dell'anno scorso
Esaminato il problema economico della protezione delle minoranze
E cerca di classificare i sistemi
In relazione agli standard più avanzati
E stabilisce un punteggio da
Uno
Asse sei l'ottimale uno il più negativo
I sistemi di diritti common law si classificano tra quattro e cinque
Qualche Stato americano a leggi un qualche nuovo s'stati come il Nuova Zelanda hanno leggi che raggiungono il sei
Distanti
La Germania e tra il tre e il quattro tutti gli Stati di diritto latino Francia Italia si collocano tra uno
E tre
Un esperto ha fatto l'esame di come si collocherebbe l'Italia dopo la legge trenta
Passa dall'uno al tre
Il che significa che in molte delle antiche consuetudini
Delle stelle Michelin politico e finanziario italiano nei confronti della protezione delle minoranze hanno in qualche misura
Operato per una legge che non si colloca negli anni novantotto ma che in qualche maniera porta il peso della nostra tradizione della nostra distribuzioni di interesse
E questo naturalmente vale per una serie di altre carenze della legislazione che ho
Indicato
Ma quello che mi pare importante e questo movimento
Per cui non sono le masse della spesa pubblica o degli degli investimenti pubblici
Ma
è lavorare sul mercato per renderlo più rapido nelle sue risposte la buona politica economica
E su questo punto
Credo che abbiamo fatto
Un lavoro che anche in relazione ad altri Paesi certamente
Abbiamo fatto molto di più della Germania federale
In questi anni su questo punto
Sulla questione sulla
Crescita
Mi pare di poter osservare che
Il costo come si chiamava il il precedente rapporto si chiamava
L'Italia paga il conto
Avere pagato il conto accostato
Per quattro anni tra il novantacinque e il novantotto il reddito disponibile degli italiani
Tenuto conto della moderazione salariale quando l'inflazione non è si era ancora del tutto aggiusta
Tenuto conto degli incrementi di imposta della riduzione dei trasferimenti
Il prezzo è stato per quattro anni che il reddito disponibile non è aumentato tutto il consumo
Tutta l'aumento modesto del consumo
E il peso dalla riduzione della propensione a risparmiare
è il fatto nuovo dell'Italia in cui senza
Organizzazione del credito
Al consumo efficiente e gli altri Paesi vede tuttavia ridursi la propensione alla secessione abbiamo potuto presentare qualche tasso di crescita dell'economia perché c'è stata questa riduzione del risparmi
Il prezzo è stato pagato
E quindi d'ora innanzi
Il reddito disponibile crescerà uno e mezzo due per cento
Perché sostanzialmente
Il la finanza pubblica ha trovato il suo assetto la distribuzione del reddito ha trovato il suo assetto e quindi
Non vi è più questa blocco della dinamica del reddito disponibile il consumo rappresenta una parte importante per le prospettive dei prossimi anni
Dal novantanove il reddito disponibile comincia a crescere in maniera non amplissima ma sull'ordine dell'uno e mezzo o due per cento
La situazione finanziaria dell'impresa
Che
Tre quattro anni fa vedeva
Nella
Mi riferisco un aggregato che Lundy comune lettura
Un certo bilancio consolidato delle industrie manifatturiere
Che
Vedeva Roè o negativi o del due tre per cento
Da qualche da un anno è passata al sei sette per cento quello medio di tutta l'industria piccola grande eccetera e tende a crescere verso l'otto per cento nella
Con l'anno prossimo
L'effetto degli interessi sarà un affetto che potrà richiedere un anno un anno e mezzo certo la cattiva
Capacità dell'amministrazione delle amministrazioni locali nella politica delle licenze edilizie potrà rendere ancora più lunga questa tempi di reazione
Ma non è pensabile che la caduta degli interessi che certamente è un fattore che ha ridotto il reddito disponibile
Oggi abbiamo solo gli aspetti in qualche misura negativi della riduzione degli interessi la riduzione del reddito disponibile ma è chiaro che gli interessi come elemento di costo giocheranno la loro partita nella spinta degli degli investimenti
Le modifiche della tassazione
Comprese quelle io non amo mai le tassazioni congiunturali anche perché determina o no
Per l'affanno di potersi mantenere nei tempi
Penetrazioni non dovute
Di importazioni dall'estero che tendono poi a consolidarsi la storia dei provvedimenti congiunturali si collega a penetrazioni sia come il provvedimento Tremonti sia con quelli sulla rottamazione sia forse anche con quelli di Visco sugli investimenti perché limitati a due anni
Finiscono con l'aprire effetti di induzione di una eccesso di esportazioni di altri paesi da noi in cui il c'è una responsabilità amministrativa di questo
Le esportazioni sono
Evento essenziale di questa situazione di attese indice nell'ultimo trimestre dell'anno abbia avuto una caduta
Rilevante delle esportazioni tessili ricche si riflette anche con un'ulteriore caduta avvenuta nel corso del rimosse trimestre di quest'anno
Ma il quadro internazionale lo dice il dottore ma dicono tante altre fonti
Tende a muoversi nel senso di un allineamento
Su ritmi di sviluppo del due e mezzo tre per cento della maggior parte dei paesi probabilmente con un sorpasso da parte dell'Europa dell'America che sarà il momento anche della inversione dell'Eur
Naturalmente su tutta questo quadro accade un grande rischio
Ed è che la operazione
La grande magia
Del presidente della fetta
Nell'esercizio finale
Nel triplice salto mortale nei circoli di fornitura mi cerchi di fuoco non riesca
L'America possa
Aprire
Una ammaraggio un lending che anziché essere soft sia fare credo che sarà opportuno che i provvedimenti di aumento dei tassi di interesse avvengano avvengano presto in misura limitata piuttosto che siano rinviati e siano presi sotto la tensione ma è certo che questo
Un altro aspetto della globalizzazione
Il problema del passaggio di ritmo Pallotta assegni eccezionali degli anni passati dall'eccezionali aumenti della Borsa dagli eccezionali caduti dei risparmi estrogeni autentico relativi dei consumi e l'aspetto è il grande rischio che non riguarda solo l'Italia ma riguarda quello che accadrà alla economia del mondo
Oggi la maggioranza
Propende per una capacità ancora una volta di fare
Il grande opera di magia e di controllare questo sistema
E veniamo da ultimo
Ai temi
Delle riforme antagonistiche
Che il nostro Paese si trova di fronte abbiamo inventato varie figure per rendere flessibile il mercato del lavoro
Part-time a tempo determinato
Leasing di lavoro
Mestieri classificati come lavoro parasubordinato
Ma tutti con un forte limitazione
Praticamente una impresa nuova
Che abbia alterato
Possibilità di fallire
E che dalla rapidità con cui chiude i contratti di lavoro significa fare una liquidazione o un fallimento
Un'impresa nuova non può utilizzare queste figure in modo che la sua mano porterà abbia per il settanta ottanta per cento la possibilità di essere rapidamente licenzia
C'è stato un eccesso di prudenza
è stato sono state operazioni fatte in qualche modo di mala Volja
E fatte con il metodo della concertazione quindi negli interstizi dove si trovava la volontà comune
Credo che per le nuove imprese
Permettere che queste figure arrivino all'ottanta novanta per cento della forza di lavoro sia essenziale
Perché accanto un problema demografico che riguarda le nostre famiglie esiste un problema demografico che riguarda anche la natalità dell'impresa
Sul piano della previdenza
è chiaro che quelle cifre che dalla prima Romiti sulla importanza come contribuenti e come base per il sindacato
Dei lavoratori anziani in pensione o non ancora arrivati alla pensione determina una sensibilità
Per la
Età pensionabile
Che
è difficile tacco da spiegare
Capisco la
La difesa dei livelli di tensione storicamente raggiunti che peraltro anche il sindacato accettato che non sono sostenibili nel lungo periodo e accettato nel lungo periodo con uno sconto
Ampio ma perché i tempi erano lontani di modificare
Ma l'età pensionabile IVA pensioni di anzianità non si riesce a capire ma al di là di questo
C'è un problema quasi di natura sì di natura finanziaria
Il sistema pubblico delle pensioni
Ha il tasso di crescita
Delle quote che sono state accumulate che corrisponde alla quota
Di crescita del monte salari
E comunque ha vitale che venga investito
Al tasso di crescita del monte salari
Se la manodopera come probabile nei prossimi anni diminuisce questo significa che il tasso è uguale alla produttività meno la riduzione del monte salari
I tassi di interesse
Che in un'economia chiusa corrispondono al tasso di crescita della economia in condizioni di equilibrio
In economia aperte sono dominati da ciò che accade alla media mondiale
Per un Paese Vecchio per un Paese maturo come l'Italia il suo tasso di crescita inferiore al tasso di crescita dell'economia mondiale
Ma i tassi di rendimento che si ottengono in Italia sono livellati a quelli dell'economia mondiale o debbono alla fine essere Divella
E quindi mentre nel sistema pubblico il tasso di accrescimento delle tensioni dipende dalla produttività del lavoro meno la riduzione del lavoro
I tassi in cui si investono i capitali dipendono dal tasso di crescita della economia mondiale più eventuali redistribuzione a favore dei profitti eccetera che si determinano nell'ambito delle componenti questo rapporto è circa di uno a due
Quindi è chiaro
Che con un sistema pubblico noi abbiamo bisogno del trentadue trentaquattro per cento di contribuzioni
Per dare ai figli delle attuali lavoratori il cinquantacinque sessanta per cento dell'ultimo salario
è chiaro anche che
Non considerando il tassi di incremento della Borsa i tassi di rendimento della Borsa italiana negli ultimi vent'anni
Ma immaginando tassi di rendimento del cinque sei per cento
Con il venti per cento investito nei mercati finanziari si pagano pensioni che corrispondono al settanta settantacinque per cento dell'ultimo stipendio a naturalmente come tutti sanno c'è il problema del passaggio
Perché abbia abbia abbiamo in qualche modo paghiamo le pensioni sui contributi del futuro
E tuttavia credo
Che
La il il più rapido trasferte quello che può essere fatto tenuto conto delle necessità di autofinanziamento delle imprese ma quanto più
Rapidamente
Tenuto conto di tutte e gli interessi in gioco riusciamo a trasformare la
Indennità
Per fine del rapporto di lavoro TFR in contributo al Fondo ai fondi pensione
Cominciamo a mettere in moto un meccanismo
Ma che
Non faccia reggere l'intero sistema su
Il meccanismo pubblico che di per sé è un meccanismo inferiore che comporta un costo maggiore quindi un maggiore gap tra il costo del lavoro e il salario distribuiti
Da ultimo è stato detto molto bene il costo del diritto italiano
Il costo intellettuale della concezione del diritto di cui la burocrazia e nient'altro che la coppia no al teste
Dietro cioè un problema del diritto
Cioè la invidiosa mentalità di Silvio Spaventa quando nell'ottantatré fece il discorso ai comizi elettorali di Bergamo
Invocando insieme dei controlli del Consiglio di Stato compreso
Quel controllo dall'eccesso di potere
Che tende a dare un giudice
La discrezionalità di un amministratore di controllare fino a sostituire la discrezionalità di una ministro
Duramente est è possibile vincere sul diritto e sulla amministrazione
Personalmente ho ridotto da venticinque a dieci le direzioni generali
Del mio ministero nonostante la capacità dei sindacati di collegarsi alla corte dei conti al Consiglio di Stato per rendermi le operazioni fino
Un grumo di determinazione permette anche di fare questa operazione
Ma vorrei dire che il nostro sistema il nostro Paese
Manca di senso del ritmo del tempo
Sarà colpa delle banche
Sarà colpa della famiglia
La gente si impiega ventott'anni a trent'anni
In tutti gli altri Paesi la gente chiude l'università in tre anni quel che durano gli studi e va sul mercato del lavoro
Le imprese crescono non come
Titoli di nobiltà di una famiglia valgono vendute
E ricomprato
C'è qualche cosa su questo ritmo se volete il fatto che solo di recente sembra che si sia impennata la distribuzione i collegamenti via internet in Italia
Rava un paese a bassa diffusione
Tre volte meno della Germania degli apparecchi di internet forse la scuola italiana non insegna l'inglese e la gente viene
Allontana forse manchiamo di doti di manualità
Ma c'è questo problema del ritmo
C'è questo problema che nel corso di dieci o quindici anni difficili in Italia costruire una impresa che spunti
Certo abbiamo imprese che sono collocate nella lista delle prime mille impresa venute create da questa generazione ma sono in Italia l'eccezione
Ecco credo che il problema della politica e dell'amministrazione siano uno degli aspetti di quel conservatorismo della Società italiana che tende a non giocare in anticipo sui tempi che tende in tutte le professioni
Aperta a venire a privilegiare forme che garantiscono i produttori pensiamo di studi professionali associati una qualche tranquillità
La violenza
La determinazione necessaria per vivere in un sistema non musulmane
Ma occidentale del tempo in qualche modo in Italia offuscata età diminuendo grazie
Grazie al professor alta come sempre assunta durante il sonno
Molto stimolanti purtroppo tempo stringe adesso la parola a
Grazie
Ma professor Deaglio illustri personaggi che mi hanno preceduto hanno già detto tutto sul suo rapporto con tutti i rifornimenti riferimenti possibili immaginabili
Allora io farai un taglio di tipo diverso vorrei mette un po'in relazione questo suo rapporto che io ho letto non tuttora non tutta visti segna anche
Con anche quello che facciamo noi imprese che facciamo noi qui in questa percezione che vi ospitiamo questa sera
Perché per le strategie delle imprese milanesi interrogativo che lei pone a quando la ripresa è assolutamente centrale
Ecco quindi nel cercare di dare una risposta noi ci serviamo tra l'altro di un sistema diretto che svolgiamo periodicamente con le nostre imprese associate
E proprio perché noi siamo un osservatorio molto particolare ricordatevi che qui rappresentiamo il venticinque per cento del turnover nazionale quindici per cento del valore aggiunto
Un terzo dell'export
Ecco quindi è uno spaccato dell'Italia molto importante e queste nostre inchieste on line ci danno in anticipo rispetta l'Istat ma in anticipo rispetto anche ad altri centri studi l'andamento dell'economia almeno se se non altro supreme
Ecco che
L'analisi della situazione congiunturale io dico milanese perché è quella che hanno interesse in questo momento e sembra sostanzialmente in fase con quella nazionale
E quindi ha registrato il punto di minima tra il dicembre novantotto gennaio novantanove
In febbraio e marzo c'è stato qualche segnale di inversione di tendenza
Prima per quanto riguarda la produzione fatturato ma anche per quanto riguarda gli ordini in portafoglio che sono quelle importanti per un imprenditore
Ma questo miglioramento congiunturale che ci aveva fatto sperare diciamo nella svolta ciclica
Ho in un avvio a breve della ripresa non ha trovato conferma nel mese successivo quindi aprile la produzione gli ordini fatturato hanno segnato un arretramento un arretramento deciso
Ci sono accumulate scorte di prodotti finiti e l'occupazione si è contratta per il quinto mese
Consecutiva
Quindi un deterioramento del quadro congiunturale su cui certamente ha pesato conflitto balcanico ma che ha riguardato purtroppo sia le piccole che le grandi imprese
Allora per avere una prospettiva dell'industria milanese a metà maggio abbiam fatto un'indagine
Abbiamo fatto un'indagine lampo chiedendo a un campione importante di imprese manifatturiere sopra i cento addetti le loro previsioni sul livello di produzione domande interno domanda estera
Professor Deaglio purtroppo i nostri dati
Non corrispondono le sue speranze
Sono emerse aspettative di un secondo quadrimestre del novantanove sostanzialmente simile al primo e quindi ancora su livelli bassi
A una previsione di ripresa che se tutto va bene partirà nel terzo nell'ultimo trimestre
Cioè in pratica il protrarsi della situazione della debolezza congiunturale europea e la crisi nei Balcani
Hanno determinato uno spostamento nel tempo almeno di un altro semestre
Della ripresa che noi attendevamo a primavera
Ecco quindi
Naturalmente è chiaro che non si può legge soltanto nei dati congiunturali ha risposto alla sua domanda perché ci si perché ci sia una vera ripresa io penso che è necessario superare le criticità strutturali di questo Paese
Nel suo libro suo rapporto c'è un dato in proposito molto importante lei dice a un certo punto una crescita media nel periodo novanta o novantotto pari al cinquantasette per cento di quella europea
Si è tradotto in Italia per l'Italia in una perdita del sei per cento del prodotto
Ecco con le attuali condizioni di sistema
Le nostre prospettive a medio termine non sembrano assolutamente brillante
In assenza di riforme strutturali promette ad esempio ipotizza per l'Italia una crescita non mai superiore al tre per cento fino al due mila dieci quindi è necessario è urgente avviare un processo che sappia davvero impegna nel nostro Paese
E non soltanto il nostro Paese
Tutta l'intera Europa che da troppo tempo più lenta degli Stati Uniti penso ha detto i miei colleghi in un disegno intenso di sviluppo economico e sociale quindi un progetto fondato su una politica economica per la crescita e la flessibilità dei mercati
è che questo quello che noi abbiamo suggerito tra l'altro qui proprio in questa sala una settimana fa al presidente del Consiglio dandogli un documento ad hoc
Dove appunto si parla di quello che si dovrebbe fare nell'ambito europeo vale a dire una politica per promuovere l'imprenditorialità stimolare la concorrenza e soprattutto migliorare le regole ecco cioè mettere in atto
Azioni per la crescita e la creazione di impresa
Facendo leva su quei meccanismi e sulle regole che ci possono spingere in questa direzione a partire naturalmente da quelle che servono a combattere la scarsa mobilità del lavoro
Ecco questa scarsa mobilità lo diciamo lo diciamo sempre penalizza le imprese e la sua poca flessibilità sicuramente ostacolo alla crescita dell'occupazione
Ecco se a questo dettaglio anche professor De agli attribuisce uno spazio proprio nel paragrafo dedicato alle chiavi della ripresa europea non è un caso i Paesi dove c'è un mercato del lavoro più libero sia in entrata che in uscita diciamolo con una certa anche coraggio
Noi vogliamo più libertà sia in entrata che in uscita
Cofferati in poco tempo la chiedeva cos'è e cosa vuol dire flessibilità bene flessibilità vuol dire libertà più libertà in in entrata e in uscita
Perché dove è stato fatto questi Paesi attirano più investimenti
E resistono quindi ricadute positive
Sul fronte dell'occupazione è un dato di fatto
Stati Uniti Gran Bretagna e Stati Uniti Gran Bretagna e Olanda in Europa
Hanno diminuito grazie a questa maggior flessibilità questa maggior libertà annuito in modo essenziale la loro il loro tasso di disoccupazione Stati Uniti ricordiamocelo sono passate dal cinque al dodici per cento come la mondanità come abbiamo noi in Italia a oggi
Circa il quattro per cento
Ovviamente quando parliamo di risorse in Italia bisogna sempre ahimè precisare che nord a una una misurazioni circa quella statunitense naturalmente il problema è e nel Sud comunque il il problema vero eh bisogna stimolare la concorrenza sui diversi piani
Compreso quello degli aiuti di Stato questo vuol dire per prima cosa sottoporre al regime competitivi monopoli pubblici
Il settore delle public utilities dove molto ancora al di là di quanto ha fatto la politico europea della concorrenza si gioca certamente a livello nazionale
Ecco non a caso che i Paesi che hanno fatto più strane in questa direzione la qualità dei servizi è migliorata
I prezzi sono scesi sicuramente c'è stato un impatto positivo sui consumatori sull'impresa sul sistema soprattutto d'impresa ecco mentre in Italia ancora le distorsioni
Indotte da privilegi consolidati restano forte il cammino della liberalizzazione delle privatizzazioni e ancora a lungo anche a livello locale
Quindi bisogna migliorare anche le regole né accennavano accennava Andreatta
Le regole questa burocrazia sei anni che mi batto contro questo burocrazia speravo molto del ministro Bassanini ha dato un importante notevole contributo purtroppo oggi ci troviamo che c'è un rallentamento nell'esecuzione delle cosiddette leggi Bassanini quarto per noi è un è un problema di sopravvivenza
Il il avere regole chiare regole certe ma soprattutto regole semplici è un problema per l'impresa è un costo enorme più del costo del lavoro lasciatemi dire in questo senso abbiamo fatto anche lì un'indagine
Per un'impresa media
Per un'impresa media il costo della burocrazia si aggira sui cento centocinquanta milioni annui e credetemi non è poco
Ecco ma torniamo alla situazione di oggi
Tra pochi giorni sarà varato il DPEF
E sicuramente un'occasione da non perdere
Per dare soprattutto risposte alle esigenze di sviluppo e ammodernamento di questo Paese
E speriamo che
Amato voglia veramente come ha detto rimuovere i vincoli strutturali che pesano come macigni sono parole sue sulla crescita del paese
Non so se una primizia per voi
Amato oggi ha presentato le linee generali del DPEF a Montecitorio
Bene
Sembra che vada nel senso che noi vogliamo perché parla di una manovra di sedici mila miliardi
E soprattutto perseguita con la riduzione dei tagli di spesa soprattutto scusate soprattutto con i tagli di spesa
Sembra troppo bello
Speriamo che quindi riduzione di spesa politica fiscale parla di liberalizzazione dei servizi
Vale a dire quindi non solo l'attività produttive ma anche anche la liberalizzazione di servizi questa è una cosa molto importante parla della flessibilità è la prima volta bisogna fare di più in Italia ha detto Amato spiegando come la flessibilità si sta rilevando in Europa un mezzo potente per produrre posti di lavoro
Impresa ha ricordato naturalmente il nostro sistema industriale che imprese di medie e piccole dimensioni devono crescere ecco e una cosa e poi di quindici progetti per il Sud progetti per migliorare infrastrutture e quant'altro una cosa