Assemblea Generale di Assolombarda org. da Assolombarda presso l'Auditorium di Assolombarda, via Pantano 9

Collocare il sistema economico milanese cui stamane si è parlato cui voi avete dedicato però
La vostra attenzione in termini propositivi e in termini di valorizzazione delle grandi potenzialità
Si tratta di un caso certamente importanti assai avanzato nel panorama italiano di stretta integrazione fra industria e servizi
Un esempio sotto i profili della diversificazione settoriale
Del livello di internazionalizzazione e più in generale della valorizzazione dell'impresa
Gli oltre duecento mila imprese industriali lombarde rappresentano oltre un quinto del potenziale industriale del Paese oltre un quarto dei suoi addetti
Del sistema produttivo italiano esse condividono molte delle principali caratteristiche a partire dalle ridotte dimensioni medie così come condividono in misura spesso anche più accentuata le più recenti tendenze
Noi abbiamo assistito tra il novantuno al novantasei ad un ridursi di circa il sei per cento del numero degli addetti all'industria e in Lombardia questo
Ha comportato una riduzione ancora maggiore in termini percentuali intorno all'otto per cento
Per converso se nello stesso periodo il sistema produttivo italiano ha perso oltre il dodici per cento delle proprie imprese quello lì Lombardo ha limitato le sue perdite all'otto per cento
In Lombardia come nel resto del Paese
La contrazione ha riguardato per lo più insediamenti industriali non organizzati sotto la forma del distretto
Il vostro sistema produttivo dunque si è andato trasformando e ristrutturando profondamente nel corso degli ultimi anni e come l'intera economia italiana ha sofferto del rallentamento produttivo in atto negli ultimi mesi
La sua componente milanese pur mantenendo performances rilevanti è rimasta indietro rispetto alle più dinamiche are europee
Come quella di Bruxelles nel Belgio
Ho alcune regioni inglesi o la Regione occidentale olandese o quelle di Stoccolma
Queste difficoltà sono testimoniate dal tono preoccupato della relazione del presidente Benedini di cui si deve settori Near e lo faccio con piacere il respiro europeo
Ed apprezzare il tono costruttivo e condividere non poche proposte
Parto dunque anch'io da una valutazione non propagandistica non ottimistica ma preoccupata
Perché ritengo che si debba insieme ricercare una risposta
Ricercare le condizioni di un rilancio di una crescita di una rinnovata capacità competitiva
Che sicuramente non è legata soltanto alla capacità di innovazione degli imprenditori pure noi non ci siamo di incoraggiare diciamo con un riferimenti che non vogliono essere polemici in alcun modo
Ma è legata anche ad un allevamento delle capacità competitive dell'intero sistema ITA
Questo naturalmente
Io vorrei voglio dirlo chi mi corre l'obbligo di dirlo
Nel quadro dei limiti e dei problemi di fondo strutturali della nostra economia che non possono essere dimenticati di cui diciamo né noi né voi sentiamo di portare la responsabilità almeno per quanto attiene ad alcuni dati che hanno oramai la natura di dati storici
Io credo cioè che ogni discussione che noi facciamo
Sui temi pure cruciali come quello della spesa pubblica
Della fiscalità
Debbano muoversi nel quadro di una considerazione sui grandi dati macro economici Italia
Il governatore della Banca d'Italia quindi una fonte che
Non è sospettabili in alcun modo di parzialità e che assolutamente affidabile sotto il profilo della serietà
Ci ha ricordato pochi giorni fa che la pressione fiscale nel nostro Paese dopo avere raggiunto un massimo del quarantaquattro virgola otto per cento rispetto al prodotto interno lordo del mille novecentonovantasette
è scesa nello scorso anno al quarantatré virgola sei abbiamo ragione di ritenere che questa tendenza Conti
C'è altresì ricordato che la media della pressione fiscale negli altri paesi europei e la comunità di cui noi siamo parte è il quarantatré virgola cinque
E che dunque non esiste una anomalia italiana nel quadro europeo sotto il profilo della accentuazione della pressione fiscale
Rete si può ritenere che questo sia un grande problema europeo e io sono portato a ritenere che questo giudizio
Pone
Ha una base di serietà ma vorrei sottolineare questo punto
Lo stesso governatore o proprio sott'occhio la sua relazione la cito non la cito a memoria
Leggo il perché quelle cifre ci si può anche sbagliare anche chi abbia memoria lo stesso governatore ci ha ricordato che ma la spesa pubblica italiana la spesa pubblica al netto degli interessi poi però questo grande problema
Cioè quella spesa pubblica attraverso la quale noi finanziamo lo stato sociale i servizi e la pubblica amministrazione
La spesa pubblica italiana anche qui dopo avere raggiunto un tetto del quarantacinque virgola sette per cento del PIL nel mille novecentonovantatré
E oggi
Poco al di sopra del quarantadue per cento
Rispetto agli altri Paesi europei penso a Paesi che hanno ottenuto performances più rilevanti di noi penso alla Francia paese che cresciuto nel corso degli ultimi anni
Quando io penso agli uomini che governano la Francia penso con quella invidiabile consentire giudice
Di chi sa che il governo francese quando decide di finanziare la ricerca o di finanziare la scuola cioè dispone di una spesa pubblica primaria al netto degli interessi che quasi otto punti rispetto al PIL maggiore di quelle italiane
E come se noi potessimo sostenere l'impresa i vostri programmi di ricerca eccetera potendo spendere ogni anno circa cento ottanta mila miliardi in più che sarebbe
Per me raccogliere un sacco di applausi ma penso che anche per voi sarebbe un motivo di sostegni
Dunque anche qui noi ci confrontiamo in Europa con Paesi nei quali la pressione fiscale analoga noi
E la spesa pubblica primaria al netto della spesa per interessi e assai spesso mediamente superiore a quell'Italia
Dove esistono anche apparati pubblici forti che hanno un alto grado di efficienza anche questo in una certa misura è il prodotto di una vicenda storica
Io non traggo da queste cose queste considerazioni come voi capite a direte non hanno in alcun modo un carattere consolatorio
Per certi aspetti io spargono il sale sulle ferite
Perché richiamo l'attenzione su una condizione data dell'economia italiana
Che è quella di dovere di fare i conti con il fardello con il peso
Di un debito pubblico accumulato che rimane con quello del Belgio il più alto d'Europa certamente di gran lunga il più alto tra i maggiori Paesi europei
Di un livello di efficienza della pubblica amministrazione che è mediamente più basso rispetto a quello degli altri Paesi europei di un assetto istituzionale
Che è un assetto istituzionale
Ancora non riformato largamente
Di una macchina decisionale lenta complessa
Giustamente il presidente Fossa ha lamentato la lentezza
Nella attuazione di alcuni degli adempimenti previsti dal Patto per il lavoro e pure quella che affossa appare lentezza e io non ho nessuna difficoltà a condividere questo giudizio perché Fossa e anch'io in questo caso
Paragoniamo i tempi della decisione politica alle necessità del Paese
E tuttavia la vera e firmato a febbraio quel patto
E la vere
Avuti approvati in Parlamento entro maggio l'ottanta per cento degli adempimenti tempo lungo
Che costituisce il record assoluto
Dell'ultima attività dell'ultimo ventennio d'altro canto voi stessi ricordati che il famoso pacchetto Treu
Che concordaste con il governo Prodi richiese quindici mesi di iter parlamentare prima di diventare legge dello Stato
Noi operiamo in queste condizioni
Lo sottolineo per dire quanto è urgente che le cambiano
Non per ricercare una giustificazione
Dato che per la la classe dirigente del Paese non ha giustificazione
Ma ha il dovere di mettere a fuoco i problemi per cercare di risolte
Ed anche di dire
Che eppure nella diversa responsabilità tra maggioranza e opposizione
La soluzione di questi problemi sotto il profilo dei meccanismi istituzionali
Sotto il profilo delle innovazioni sistemi che necessari richiede certamente un dialogo e una corresponsabilità io
Io credo che debba permanere una dialettica circa il contenuto delle scelte guai questo il sale di quel bipolarismo
Non consociativo che è una ricchezza nuova del Paese
Ma certamente i meccanismi delle decisioni il funzionamento delle istituzioni sono e non possono che essere oggetto di una comune assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche
Allora sulla base entro questo quadro condizionante che vogliamo via via cambiare
Noi dobbiamo cercare di risolvere i problemi
Di raccogliere gli stimoli di trasformare le critiche che ci sembrano giuste in provvedimenti in grado di correggere le distorsioni e di accelerare l'impegno per la ripresa
Ad esempio
Io condivido
Il giudizio secondo cui
Viene sicuramente
Un ritardo dovuta alla complessità procedurale per quanto attiene alle erogazioni dei contributi previsti dalla cosiddetta programmazione negoziata
Altri strumenti di politica industriale
Sono strumenti più snelli e più efficaci come ad esempio la quattro otto
Questo strumento quello della programmazione negoziata dei patti territoriali e dei contratti d'area pure assai interessante nella sua impostazione
In particolare i contratti d'area perché non prevede soltanto sostegni pubblici ma anche forme particolari di flessibilità negoziata pure interessanti
Proprio perché tesi a sollecitare una capacità imprenditoriale dal basso
In particolare nel Mezzogiorno rovesciando la logica tradizionale del grande investimento che veniva da fuori
Tuttavia
Questi strumenti hanno bisogno di procedure più snelle ed una presenza meno ingombrante della pubblica amministrazione
Noi
Abbiamo
Avviato una revisione drastica di queste procedure
Puntando a rafforzare i soggetti responsabili individuandone diritti e doveri attribuendo loro le risorse finanziarie proprie e trasferendo loro le competenze in materia di regolazione Ugazio
Cioè spogliandoci noi tesoro noi dipartimento dal Governo di questa funzione non è soltanto un'idea è una misura nuova che abbiamo introdotto proprio nel collegato alla Finanziaria
Stiamo cioè concretamente lavorando
Per rispondere a quelle preoccupazioni che si sono generati in diversi ambienti imprenditoriali e anche qui a Milano a proposito dell'esperienza di Crotone
Introducendo nuove procedure e correzione
Noi stiamo lavorando per accelerare gli investimenti pubblici
Un'accelerazione degli investimenti pubblici se già osservata nel corso del mille novecento ottantotto
Quando in una situazione di congiuntura non favorevole tuttavia vi è stato un aumento di circa il venti per cento degli investimenti pubblici
Questa tendenza prosegue nel novantanove tre novembre novantotto il marzo novantanove sono stati aperti i cantieri per oltre sei mila quattrocento miliardi ed esperite gare d'appalto per circa quattro mila duecento miliardi
Le amministrazioni competenti dovrebbero inoltre provvedere proprio oggi al rinnovo di gran parte delle concessioni alla società autostradali rendendo così attuabili cospicui investimenti previsti nei piani finanziari
Alcuni di questi interessi sono molto da vicino Lombardia nord del Paese interesse del vostro sistema imprenditoriale
Non mi pare cioè che l'azione di governo in questo settore così importante cioè quello della dotazione infrastrutturale del Paese
Sia un'azione rallenta attrice noi stiamo accelerando le procedure elevando l'intensità degli investimenti
Operando attraverso lo strumento delle concessioni o attraverso le privatizzazioni o valorizzando lo strumento del project financing per promuovere un nuovo ciclo di investimenti in questo settore
Noi non abbiamo mancato s'è stato ricordato ma voi mi consentirete questo
Sottolinearlo anch'io di dedicare a l'attenzione che merita
Al tema della internazionalizzazione delle imprese italiane
Intervenendo recentemente su proposta del ministro del Commercio estero per dotare di maggiori risorse il sistema di assicurazione dei crediti all'esportazione è stato ricordato come il ministro Fassino abbia giustamente io credo deciso di reimpostare il suo lavoro nel rapporto col sistema dell'impresa e dedicando a Mila no diretto impegno personale
D'altro canto questa è una delle capitali di queste internazionale è stato addirittura detto che se tutto il governo facesse come Fassino i problemi sarebbero risolti io
Sta mentre per la lunga amicizia con sé lo si ritiene proprio necessario posso anche lasciargli il posto non c'è diciamo questa
Se vedesse deve essere interpretato così non avrei difficoltà mi sentirei garantito dice
Io credo che più in generale noi stiamo operando
Per correggere quella che era una distorsione dell'anno della politica internazionale della politica estera dell'Italia
E cioè una disattenzione da parte della nostra struttura della nostra rappresentanza diplomatica all'estero pure spesso politicamente prestigiosa una generalmente una certa disattenzione alle questioni economiche i rapporti economici internazionali
E stiamo cercando di migliorare anche la capacità permanente della struttura di impegnarsi
Nel sostegno degli interessi italiani dell'impresa italiane
Sia sotto il profilo degli interessi commerciali sia sotto il profilo degli interessi imprenditoriali degli investimenti italiani che voglio sottolineare una con una volta noi non riteniamo affatto siano un danno per l'economia del Paese la crescita degli investimenti italiani all'estero questa sarebbe una visione sbagliata
Sappiamo bene che
Per un Paese come il nostro che ha posizioni così rilevanti sui mercati stranieri sui mercati internazionali
Queste posizioni possono essere difese soltanto attraverso una politica di investimenti e di internazionalizzazione perché nel mondo di oggi diciamo
Posizioni esclusivamente commerciali non sono difendibili poi certo questo ci pone nuovi problemi noi abbiamo
In alcuni settori in modo particolare in i principali corre concorrenti dell'Italia sono gli imprenditori italiani
Nel senso che esportano il loro saper fare in Paesi nei quali diciamo la qualità italiana si sposa d'un bassissimo costo del lavoro
E quindi questo li rende poi a loro volta nostri concorrenti ma io credo che questo fa parte della logica della globalizzazione ed è normale che sia così e dobbiamo piuttosto guardare ai ritorni che questo processo di internalizzazione questa crescita di investimenti italiani all'estero possono determinare
E se mai porre l'attenzione sul tema che qui è stato ricordato che cioè come rendere competitivo il nostro Paese sotto il profilo della capacità di attrarre investimenti stranieri perché qui
C'è un rilevanti differenzia noi investiamo all'estero
Una massa di risorse che cospicuamente sui superiore circa il doppio rispetto alle risorse straniere che vengono investite nel nostro Paese
Ma questo è un problema nostro non è non c'è un difetto silente sì
Io vorrei anche ricordare le scelte che il governo ha compiuto in materia di liberalizzazioni che hanno riguardato il settore elettrico
Quello dei servizi pubblici locali è un provvedimento all'esame del Parlamento ma mi riferisco alla proposta che il governo ha avanzato
O che riguarderanno prossimamente quello del gas io non credo che l'Italia in materia di liberalizzazioni sia il fanalino di coda in Europa
Io credo che noi siamo
Tra i Paesi
Come mi è spesso viene citato come esempio per invitarli a diciamo negli USA tasso di liberalismo c'è nella società britannica olandese
Bene se dovessi dire come si colloca l'Italia in questa graduatoria diciamo noi siamo certamente un po'al di sotto della Gran Bretagna fosse dell'Olanda ma molto al di sopra di altri grandi paesi come la Francia la Germania con i quali competeva
Siamo a centro classifica
Non siamo fanalino di coda nell'opera di liberalizzazione e di privatizzazione sono i dati che lo dicono e siccome noi abbiamo dovuto rincorrere perché siamo partiti tardi
E lo abbiamo fatto con una politica accelerata nel corso degli ultimi anni io credo che questo possa essere rivendicato sulla base di dati se si prende la liberalizzazione elettrica nel nostro Paese la si confronta con il regime vigente in Francia
Ho in Germania io credo che diciamo
Come i liberali meritiamo
La sufficienza diciamo non dico un buon voto ma perlomeno la sufficienza
A questo si affianca un impegno del governo
Che io confermo
In materia di privatizzazione delle imprese pubbliche
Impegno che investirà nei prossimi mesi il settore autostradale
Quello aeroportuale e quello delle tecnologie avanza
Scelte di cui le imprese lombarde e milanesi hanno spesso beneficiato
Come ad esempio è stato ricordato per quanto riguarda la M nel settore elettrico e in altri casi invece decisioni che io considero discutibili possono finire per rallentare come per esempio il ricorso al TAR della serie A relativo alla privatizzazione degli Aeroporti di Roma
Infine vorrei ricordare in materia di
Accelerazione del processo di riforma della pubblica amministrazione
Materia sulla quale veniamo incalzati accusati di avere rallentato diciamo meritorie iniziative di Bassanini anche qui dice io mi trovo io sono contento di essere un governo nel quale
Tra Fassino Bassanini diciamo
Sì vengono valorizzati tanti talenti diciamo però io non credo che il Governo sia impegnato a demolire l'opera di Bassanini
Io sottolineo la complessità di una riforma dello Stato di questa portata
Badate
Per cambiare il funzionamento dell'amministrazione pubblica non basta cambiare le procedure bisogna lentamente cambiare il modo di pensare e di agire delle persone
Che cosa molto complessa come voi potete capire tanto più non potendo usare la leva di una politica salariale
Sufficientemente articolata e incentivante perché le limitazioni dal punto di vista la spesa pubblica non ci consentono di fare questo
E se si vuole puntare sulla qualità del lavoro la leva della politica delle retribuzioni questo una leva fondamentale noi praticamente non ne disponiamo
Retribuzioni pubbliche nel nostro Paese sono mediamente basse
Tuttavia noi continuiamo a procedere in questa opera e io ritengo che il del recentissimo decreto legislativo concernente il numero le modalità di funzionamento dei ministeri e della presidenza del Consiglio
Sia una grande e coraggiosa riforma
La cui discussione in Parlamento come vedrete io sono pronto a scommettere diciamo
Sicuramente non non non muoverà dall'accusa
Al governo di essere stato conservatore non è in generale quando andiamo in Parlamento con i nostri provvedimenti non veniamo accusati di essere conservatori o scarsamente coraggiosi ma veniamo in generale accusati del contratto
Penso alla vicenda del decreto sull'energia elettrica e penso sono di essere facile profeta se dico che questa riforma della struttura del governo che è una struttura di forma assai coraggiose avanzata
Incontrerà molte resistenze per essere concretamente realizza
Sottolineo questi aspetti intanto perché io credo che insomma il il governo abbia certo diritto alla legittima difesa
Ma anche veri indicare una direzione di marcia un misure che senza ovviamente rispondere in toto
Alle sollecitazioni che ci vengono tuttavia muovono nella direzione di un Paese più flessibile più moderno più efficiente
Anche sotto il profilo della flessibilità della mobilità del lavoro io credo che non abbiamo compiuto dei passi in avanti anche qui voglio vi risparmio la citazione perché non voglio anche i più usare abusare dell'autorità del governatore il quale ha messo in evidenza come d'altro canto è stato fatto anche qui
Che è quella crescita dello zero sette per cento dell'occupazione ottenuta a dispetto di un tasso di crescita dell'economia assai contenuto è soprattutto frutto delle misure di flessibilità
Stesso presidente Fossa lo ha ricordato
Ma allora se queste misure hanno prodotto questa crescita vuol dire che qualcuna l'abbiamo preso oltre a quelle in ulteriore che dobbiamo pretendere diciamo lei che qualcosa è cambiato e Effetti qualcosa è cambiato
Con la legge per il lavoro interinale con la possibilità introdotta di contratti a contratti di lavoro a tempo determinato con le misure di flessibilità legati ai contratti d'area
Comincia a far ci sta a farsi strada una una cultura della flessibilità del lavoro
Che naturalmente io penso debba sposarsi ad una capacità di contrattazione io credo che il vero problema non è flessibilità sì o no io sono per il sì
Vero problema è se la flessibilità debba essere governata da una parte sola o debba essere negoziata nel quadro di un riconoscimento dei diritti dei lavoratori individuali e collettivi
Io credo che flessibilità mobilità e diritti dei lavoratori possono coniugarsi una società industriale avanzata in un sistema di relazioni sociali avanzato come quello che c'è nel nostro Paese e comunque noi lavoreremo
In questa direzione
E vorrei anche dire una cosa diciamo che io non trovo neppure così drammatico quegli elementi di mobilità territoriale interni che ci sono super cui ci ha su cui la Svimez ha richiamato recentemente l'attenzione intanto perché non è vero che
Abbiamo la massa della in emigrazione meridionale diciamo anche qui vorrei
E poi perché tutto sommato se in una parte del Paese c'è un alto tasso di natalità insomma in una parte del Paese c'è un più alto tasso di di sviluppo il fatto che settanta ottanta mila giovani del Mezzogiorno vadano a fare un'esperienza di lavoro al Nord
Io lo considero un qualcosa che
Per cui non dobbiamo solo scomodare diciamo Rocco Scotellaro e qualcosa che è abbastanza normale nella mobilità interno di una società avanzata e semmai problema dell'Italia è che c'è una scarsa abitudine a questa mobilità
Naturalmente io da meridionale ed e da parlamentare del Mezzogiorno spero che questa che questo accresca il livello di professionalità della della nuova leva meridionale che una parte di questi giovani tornò nel Mezzogiorno per diventare tecnici dirigenti imprenditori
Che cioè la mobilità possa essere in diverse direzioni ma ripeto credo che non sia di un eccesso di mobilità che soffre l'Italia degli anni novanta
E
Io credo anche che ci sia generalmente un certo miglioramento della qualità delle amministrazioni locali
Anche legato qui a riforme efficaci
L'elezione del sindaco sicuramente ha cambiato il la forma del rapporto fra cittadini e istituzione comune così come a livello provinciale così io spero livello delle regioni
Venga presto l'approvazione definitiva della riforma che prevede l'elezione popolare dei presidenti delle Regioni
La stabilità il rapporto diretto fra cittadini e istituzioni tende anche a tradursi in un miglioramento del grado di efficienza della pubblica amministrazione perché la qualità dei servizi diventa poi metrò di costruzione del consenso popolare
Nel passato vedete si si era arrivati ad un punto di distorsione per cui era agli inizi l'inefficienza
Era fonte di consenso perché laddove non funzionava l'amministrazione la mediazione partitica attraverso l'assistenzialismo il cliente lirismo garantiva il soddisfacimento di di quelli che dovrebbero essere i diritti dei cittadini
La innovazione istituzionale ha cambiato il criterio della formazione del consenso
Che oggi è sempre di più legato invece alla capacità di guidare le amministrazioni con spirito di efficienza
Tuttavia signor sindaco le amministrazioni restano delle istituzioni lei ha detto azienda diciamo io capisco
In questo diciamo così mi permetto di di di dire da da diciamo dal noi politici dobbiamo sempre ricordare che governiamo delle istituzioni e non delle aziende anche per il rispetto che si deve a chi governa le aziende diciamo sono due lavori diversi
Perché il governare un'azienda comporta innanzitutto l'attenzione agli utili che quell'azienda deve realizzare
Chi governa un'azienda il dovere di essere egoista chi governa le istituzioni deve soprattutto preoccuparsi dell'interesse collettivo diciamo è un lavoro diverso tutto qui niente di drammatico diciamo ma credo che questa diversità vada ricorda
Io credo che su questa strada
Noi possiamo fare dei passi in avanti anche migliorando ai fini dell'efficienza la collaborazione tra amministrazione centrale amministrazione periferica dello Stato
E
Penso anche
Che la modernizzazione del Paese passi ma questo non voglio prolungarmi avuto già occasione di affrontare questo tema proprio a Milano
Una interessante
Con discussione
Promosso dal professor Monti credo che altro punto importante della modernizzazione sia quello legato alla riforme al funzionamento dei mercati finanziari
Appunto sulla base di criteri
Che debbono pienamente affermarsi secondo cui i mercati finanziari
Non debbono essere luoghi nei quali ai danni di molti inconsapevoli azionisti si definiscono le modalità di protezione di alcuni assetti proprietari
Ma piuttosto luoghi dove il principio della contendibilità delle imprese opera a difesa degli interessi degli azionisti di tutti gli azionisti
Un principio la cui affermazioni e la cui tutela da parte del governo
E piena
Anche a rischio di apparire come un elemento di profonda e discussa discontinuità
Io credo che stiano cambiando e profondamente non solo forme e modi delle scelte di politica economica ma gli stessi comportamenti dei singoli famiglie impresa e pubblica amministrazione
Che comincia a disgregarsi un vecchio modo di essere stati copro tetto iniquo del Paese si intravedono i primi segni di un paese diverso più europeo più mobile più dinamico e quindi anche più giusto
Noi siamo impegnati in questa direzione noi siamo convinti che una nuova qualità dell'integrazione europea ci deve aiuta ascoltato con grande interesse
Lei interessante
Intervento
Dottor Padoa Schioppa
Che ci ha spiegato ci ha fatto vedere l'interazione dei diversi livelli del governo europeo nazionale locale
Io sono convinto che noi dobbiamo lavorare per una più forte che integrazione europea delle scelte di politica economica
Senza pretese dirigistiche
Ma sulla base di un criterio di efficienza
Io per esempio non sono per la uniformità delle politiche economiche
Ma sono convinto che un coordinamento delle scelte di politica economica potrebbero ottenere risultati in termini di incoraggiamento alla crescita
Assai maggiore che non invece la frantumazione di politiche nazionali
Se dal punto di vista delle misure di liberalizzazione o delle grandi scelte di investimento o delle politiche fiscali crescesse un coordinamento europeo questo farebbe sinergia in termini di sostegno allo sviluppo
Che esempio non c'è dubbio che il sistema Italia è fortemente interessato a politiche fiscali che incoraggiano la ripresa di una domanda interno in Europa
Altri Paesi possono avere interesse a processi di liberalizzazione e di privatizzazione nel nostro Paese
E quindi penso che dobbiamo far accrescere ripeto non la pretesa assurda di una uniformità delle politiche nazionali
Ma un più forte livello di integrazione di coordinamento delle scelte ai fini di migliorarne l'efficienza sulla base dei grandi obiettivi la crescita e l'aumento dell'occupazione che ci accomuna
Sotto questo profilo io ritengo molto apprezzabile il lavoro avviato da Monti
Spero che sia possibile ottenere in sede europea
Quella flessibilità per esempio per quanto riguarda l'Iva e cioè che di cui abbiamo che abbiamo solleciti dovrebbe ora diventare una direttiva dice
Noi abbiamo bisogno di fare crescere questa idea di un coordinamento delle politiche fiscali
E questa idea di una cooperazione per la l'aumento dell'occupazione che ancora io devo dire la verità ancora a Colonia
Rimane al livello pure apprezzabile di grandi dichiarazioni di principio diciamo senza diventare politiche operative neppure pienamente per quanto riguarda l'implementazione di più i programmi di investimento europei
Nel campo delle infrastrutture della formazione di cui c'è assoluto bisogno
In questo quadro sottolinea un aspetto che può apparire marginale ma che invece è importante
Che riguarda il sistema europeo di sicurezza di difesa
Che comporta anche un lato di integrazione delle industrie militari che spesso sono industrie ad alta tecnologia
E io credo che l'Italia possa partecipare in modo utile a questo processo di integrazione e ricavarne anche vantaggi dal punto di vista proprio dello sviluppo dei settori più avanzati e a più alto valore stagione
Naturalmente ci sono di fronte a noi ha finito molte altre difficili sfide noi stiamo preparando per ora in modo riservato un documento di programmazione economica e finanziaria che muove in questa direzione
Che vuole proseguire sulla strada di una riduzione della pressione fiscale con particolare attenzione ai redditi delle famiglie
Che vuole affrontare i nodi della spesa pubblica
Con realismo
Guardando ai punti che ci sono di effettiva distorsione ci sono
La cui correzione va di pari passo anche con la creazione di uno stato sociale più equo
Perché una certa gobba della spesa previdenziale diciamo e compensata tuttavia dalla mancanza di altre forme di assistenza e di tutela verso i ceti più deboli questo dobbiamo anche ricordare
E quando noi guardiamo a questi problemi guardiamo anche con l'ottica di chi vuole promuovere uno stato sociale più equo e più attento alle categorie effettivamente più deboli della società
Di tutto questo è premessa la stabilità
La stabilità è la condizione perché Possa svilupparsi pienamente un programma che è un disegno di misure che vengono una dopo l'altra e di cui si deve potere misurare anche l'efficacia nel tempo in un tempo ragionevole
La stabilità è condizione per realizzare anche quegli impegni che abbiamo fino in fondo e misurarne gli effetti che abbiamo assunto con il mondo imprenditoriale
La stabilità non è soltanto un fatto politico è anche un fatto sociale io spero davvero che si trovi questo accordo questa
Questa pace dei metalmeccanici diciamo che sia pure conflitto è stato meno drammatico però sono le due trattative che seguo in questo momento con trepidazione
Forse qualche che spigolosità ideologica c'è stata da una parte e dall'altra lasciatemi fare in questo caso diciamo così
Da una parte e dall'altra e e forse voglio dirlo c'è una cattiva abitudine
Di cui dobbiamo progressivamente liberarci che quella di pensare che alla fine le patate bollenti si portò sul tavolo del governo
Il che consente alle parti sociali di affrontare vicende di questo tipo più in termini propagandistici che non di concreto impegno per trovare delle soluzioni per cui si fa propaganda per un po'di tempo
E poi si vada al Governo e dice ecco qua adesso sbrogliare la matassa
Io credo che noi dobbiamo qui abituarci tutti a prenderci le nostre responsabilità naturalmente lo dico in questo senso parlando alle parti sociali non soltanto a quella parte che voi rappresenta perché se no poi diventa anche difficile per il governo esercitare un'opera di mediazione se non c'è una qualche
Cammino della mediazione che le parti sociali sanno individuare e almeno cominciare a per Ko
Sono convinto che questo sforzo nel quale siamo impegnati che ha cominciato a dare qualche frutto ci consentirà di vincere anche quell'altra sfida presidente Fossa ha detto abbiamo vinto la sfida del risanamento
è fallita la concertazione per quanto attiene alla crescita e all'occupazione
L'espressione è fallita e forte ci stiamo provando ecco stiamo lavorando d'altro canto era in una certa misura inevitabile che il tempo del risanamento
Richiedesse misure tali da renderlo difficilmente coevo con il tempo della crescita insomma non c'è niente da fare quando un organismo ha bisogno di una cura ce le rate forte
Dimagrante difficile che contemporaneamente la persona che si sottopone questa cura posta proprio contemporaneamente partecipare alle gare sportive
Noi abbiamo anche pagato il prezzo di scelte dure pesanti
Oggi siamo nelle condizioni io credo difendere questa stabilità in modo che sia compatibile con le esigenze della crescita
Dobbiamo lavorare sui margini possibili che ci sono senza voli di fantasia diciamo senza voli di fantasia nei margini delle compatibilità severe che l'Europa ci impone severe ecco
Però questi margini esistono e questo mix di politiche di innovazione di impegno delle forze sociali io credo ci può consentire di sfruttare questi marci
Io sono convinto che quanto più sapremo muoverci con coraggio sulla via dell'innovazione tanto più il mondo imprenditoriale questo mondo imprenditoriale lombardo e milanese che costituisce un'avanguardia così significativa saprà cogliere le nuove possibilità
E saprà tradurle in una ricchezza I Nuovi Investimenti in profitti e il nuovo lavoro grazie
Grazie al presidente D'Alema e con questo intervento di chiusura chiudo l'assemblea grazie a tutti per l'intervento