"Verso le politiche del 2001. Quale ruolo per le autonomie locali" Dibattito promosso nell'ambito della Festa Nazionale dell'Udeur "Insieme per l'Italia" organizzato dall'Unione Democratici per l'Europa nei giorni 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 settembre 2000

Va bene
Allora diamo inizio Ahlquist per l'ultima giornata
Di giornata di tennis scusa il bisticcio parole il firmava ovviamente di quelli che richiedono grande attenzione lattine di un percorso riformistico il più attento il più dentro nel corso di questi ultimi anni io intanto una introduzione al tema do la parola a Clemente Carta
La Repubblica
Afferma la Costituzione riconosce e promuove le autonomie locali
Faccio una breve storia
Brevissima le autonomie locali quindi siamo all'articolo cinque in quella parte delle della Costituzione in cui si affermano i diritti primari di cittadini si costruiscono i pilastri fondamentali del nostro Stato
Riconosce e promuove dice la Costituzione perché lavoro l'autonomia locale non solo delle strutture artificiose ma piuttosto dei corpi naturali
Che preesistono allo Stato che svolgono una funzione essenziale insostituibile per la vita del cittadino e dello Stato democratico con questa impostazione la Costituzione ha compiuto una vera e propria rottura
Con chi passato soprattutto rispetto al regime fascista in cui c'era la visione di un regime di una lo Stato autoritario ed eccentrico e centrato ore in cui praticamente le autonomie locali erano intesi più che altro come emanazione direttamente lo Stato centrale
Quello disegnando la rispetta la Costituzione nostra invece uno Stato diverso unitario certo ma pluralistico nelle sue istituzioni
Uno Stato democratico nel quale la democrazia trova il punto di riferimento essenziale nel nelle autonomie locali
La svolta disegnato la nostra Costituzione non è venuto a caso
E sta segnati il punto di arrivo di importanti movimenti culturali sociali politici che partono dal nostro Risorgimento quindi da da Cavour
Dal pensiero dei cattolici Rosmini Gioberti fino ad Ostuni
Ma la nostra Costituzione se non è un punto di arrivo assegnate segnando un punto di partenza fondamentale per la costruzione di uno Stato autenticamente democratico e pluralista nelle sue istituzioni e qui la riflessione diventa politica
Nel senso più stretto del termine che riguarda le riforme ed è i problemi che abbiamo di fronte a noi miglioramento delle Autonomie locali
Della legge l'introduzione del federalismo la riforma dello Stato in quanto tale e la costruzione del nuovo Stato europeo
Sono questioni non ne vuole valore politico ma sono questione di ore grande complessità basti pensare come riprova la lunghezza dei tempi che ci sono venuti per applicare i primi dettami della della carta costituzionale bastano due esempi
La Costituzione da garante del rigore quarantotto
E soltanto dopo ventidue anni abbiamo avuto la l'istituzione dell'attuazione del Regioni a Statuto ordinario quindi soltanto ventidue anni poi dopo cinquantasei anni
Abbiamo avuto la legge centoquarantadue del mille novecentonovanta e con questa legge si è riusciti praticamente a cancellare il Testo Unico fascista
Del mille novecentottantaquattro dal novanta a oggi
Si tratta di fatti molti passi avanti ma molti altri devono essere fatti e il cammino è lungo
E ha bisogno la legge mille novecento il novanta cioè quali lo ha bisogno di ulteriori riforme perché tutto questo perché c'è un legislatore disattento no che perché il problema è che con le Autonomie si disegna un sistema di democrazia un tipo di Stato che richiede da un lato una grande maturazione politica la gente dall'altro una piena sintonia con i continui cambiamenti della società
L'autonomia locale come le intendiamo noi il primo luogo dove si sperimenta l'autogoverno dove si vive la democrazia nel rapporto con immediato possibile fra cittadino e il pubblico rappresentante detti delle interessi
Nell'ente locale nel quartiere nel comune cittadino ritrova un'istituzione pubblica che è qualcosa più grande dalla sua casa privata fin dove il suo primo punto di riferimento organizzi servizi di risolvi problemi più importanti figura la piazza
L'autonomia locale lo strumento va vicino al cittadino allo Stato ma lo strumento però ecco qua eccolo porta assume le sue responsabilità precise dobbiamo partecipare a confrontarsi con gli altri
Questo è il punto politico essenziale in cui miriamo comunque quindi rafforzare in Italia le autonomie locali la loro organizzazione il più ampio auto-governo possibile dalla gente queste per noi costruire una democrazia autentica
Perché senza che c'è una forte coscienza democratica delle persone le stesse economie locali sono debole sono ridotti a funzioni burocratiche sono strumenti senz'altro
Se quello di livello della cultura democratica della gente un prova importante per la costruzione di un sistema dell'autonomia
Un altro grande problema importante è rappresentato da rapide complessivo da menti della società ne vediamo e siamo partiti quando si attuano regione settanta ci fu un dibattito a doversi fare quindici Regioni
O si fanno i quattro c'era un rapporto dalla Fondazione Agnelli volevano fare il Nord Est quattro regioni Nord Ovest il centro e subito
Addirittura ci fa una proposta di Bassetti voleva fare tre Italia
Perché questo perché il fatto era che lo sviluppo economico e produttivo sia diffuso in modo omogeneo rese autonome per grandi aree
Nella stessa legge di riforma del novanta si è introdotto un concetto nuovo quello dell'area metropolitana
Con la nuova istituzione più Kim come necessità di crescita economica quindi nuovo istituzione più idonea fondi giavanesi ad la precedono ne fece all'erario bisogno d'infrastrutture in questi dieci anni coi sposa la domanda del federalismo come domanda politica come via per la riforma dello Stato
Come mezzo per recuperare efficienza nel sistema pubblico miglior rapporto fra cittadino e Stato
Tutto questo per dire che cosa che la costruzione di autentico sistema di economie locali
Non è un dato che si raggiunge una volta per sempre ma è un processo che richiede dico un continuo adattamento del sistema attuale alle continue azioni della società
Qui sta la capacità delle Cisa Dore deresponsabilizza unici la capacità di non fissarsi schemi fissi rigidi se specie sul piano organizzativo delle strutture ma di muoversi piuttosto secondo principi chiari di riferimento l'auto comunque l'auto-governo rafforzarla democrazie favorì lo sviluppo economico e sociale
Con le nuove tecnologie maturata un qualcosa di più importante nella nuova economia le Regioni e Comuni sono chiamati a svolgerlo fondamentale nella crescita produttiva nella sua qualificazione
Si apre il grumo di spesa che si effettuare sì per le infrastrutture che possono realizzare sia perché il cittadino impedì a raccogliere da vicino le grandi opportunità offerte da questo nuovo rivoluzione
L'esperienza è strano dimostrato che i migliori risultati occupazionali si ottengono
Dove accanto ai ai programmi provvidenze lo Stato nazionale gli Enti locali sono di cosa di più capaci nel promuovere un'adeguata programmazione delle risorse una programmazione non rigida ma flessibile finanzi da premiare i migliori risultati
Insomma la loro economia sta esaltando fortemente l'uno con l'onere degli enti locali
Aprendo la prospettiva negli anni passati era andato in sottordine perché si guardava questi enti come bis come come praticamente enti che avevano lo strumento per fronteggiare soltanto i bisogni sociali più gente cucinare cambiali di serata da cambiare ha ragione Dominici quando dice che lei cita sono snodo dei processi produttivi
Ed i processi innovativi nato nel nostro Paese processi riguardano soltanto non servizi sociali ma anche il problema lavoro
Attualmente sul tavolo dall'agenda parlamentare politica c'è la questione dell'inizio del federalismo e del rafforzamento dei poteri delle Regioni
è un'occasione importante che non dobbiamo assolutamente perdere a questo riguardo dico che con UDEUR come centrosinistra dobbiamo avere la capacità di creare le condizioni politiche e parlamentari affinché quelle forze che a parole sospende il federalismo
Ma che nei fatti lo boicottano sino portato allo scoperto il suo sumero per interrogano la loro responsabilità le elezioni del due mila uno sono vicine quindi la gente giusto che abbia un quadro chiaro di riferimento su questo problema così delicato le polemiche a cui abbiamo questi sito in questi ultimi mesi tra alcuni presidenti di Regioni e i membri del governo sono a mio avviso indecenti ma anche ma anche un errore di percorso
Che fa arrestati arretrare il processo di ammodernamento dello Stato e di rafforzamento del sistema democratico
Il processo la via di una riforma federale attuate in termini rispetti la cosiddetta miniriforma ritenuta più adeguata perché vi sono troppi fattori di novità in Europa in Italia su cui bisogna fare chiarezza
La riforma dello Stato federale in Italia come si raccorda con la vieta la costruzione del nuovo Stato europeo che è un passaggio obbligato dove il mercato unico e la moneta unica a livello europeo come sarà attuato il principio di solidarietà tra i vari livelli istituzionali che sono pentito già nel Trattato di Maastricht
è chiaro che se non se non si chiariscono questi elementi rischiamo di procedere a riforme non coerenti con quello che sarà il nuovo assetto istituzionale europeo dunque la via giusta e quella tra miniriforma la miniriforma cosa riguarda la riforma riguarda il cambio
Della costituzione per quanto riguarda gli articoli centosedici e diciassette centodiciotto giorni diciannove centoventisette centotrenta
Questa modifica comporta passi avanti verso il statuti speciali per tutte le regioni maggiori materia e poteri trasferiti dallo Stato alle Regioni soppressione del controllo statale sugli atti degli enti locali federalismo fiscale bene a questo riguardo anche chiarire un altro passaggio fondamentale il rafforzamento dei poteri delle regioni
E del ruolo delle Regioni come ha affermato lo stesso Presidente da Repubblica non deve creare un altro centralismo cioè il decentramento non si deve fermare alle Regioni ma deve andare più avanti
Sono cambiati i rapporti fra i poteri le vale il Governo e così devono cambiare i rapporti tra i la Regione la Provincia e il Comune quindi no a nuove forme di centralismo noi nuovi rapporti gerarchici fra istituzioni il sistema delle Autonomie locali li deve vivere di pari dignità fra tutte le istituzioni con un nuovo decentramento si deve attuare semplicemente una nuova articolazione distributivo distribuzione dei poteri delle funzioni
è giusto quindi che se le Regioni con la revisione di statuti avviene al loro interno un processo costituente in questo processo siano coinvolti anche i comuni e le province e questo anche per la programmazione e per quanto riguarda un il raccordo sugli interventi fiscali
D'altro canto per le regioni come per gli altri livelli istituzionali del decentramento di valere un preciso un ben preciso vincolo costituzionale il vincolo dei principi di solidarietà di perequazione di compensazione tra ricchi e poveri
In un passaggio delicato di riforma dello Stato come quello che stiamo vivendo dopo decenni di sforzi alla direzione dell'equilibrio tra nord e sud
Non possiamo permettere la riforma federale avviata sia terzi sia la via del fissare strutturalmente due-tre diverse velocità di sviluppo
Della cucina italiana
Certo il federalismo e l'autonomia sono destinate ad aumentare il confronto e la competizione tra le ha ma il quadro di partenza al momento l'avvio del federalismo deve essere uguali me e positivo per tutti
La riforma fiscale elevati a autonomia regionale scatteranno nel due mila uno e saranno a pieno regime nel due mila tre
Da allora quella data l'impegno politico e l'Udeur del centrosinistra non essere indirizzati a fare in modo che il fondo di solidarietà per il federalismo fiscale
Spero funzioni la direzione di un'effettiva qualità il Governo ha gli strumenti per promuovere a tradire consente di riverbera le situazioni cioè praticamente nel momento adesso è stato fatto un accordo conferenza sta come conta stato
Rete regioni e in questa la legge del ministro Visco Deniz due mila sono stati stanziati trentasei mila miliardi che sono un quarto del gettito dell'IVA per quanto riguarda per ripianare i deficit delle quindici Regioni
Si è discusso sul criterio il criterio tradimenti qualora essere o quello de de la ricchezza per abitante oppure quello degli abitanti è prevalso il sistema delli della ricchezza per abitante quindi questo fa aveva il nord e succede che nel due mila uno
La la Lombardia inizierà con sette mila e duecento di D Avanzo
Mentre la Campania inizierà la competizione con dieci mila miliardi di deficit quindi lo Stato deve intervenire il governo deve intervenire per ripianare questi derive fermati tutti nella stessa direzione quindi può rivedere i criteri dell'IVA
Adottando il criterio della popolazione che avvantaggia diciamole delle zone più povere
Quindi il governo
No a mio avviso alle prossime elezioni dobbiamo presentarci dimostrando infatti impossibile affollati da la per avviare federalismo nel nostro Paese muovendo un forte decentramento regionale è questo il dato politico che la gente si aspetta
Non si tratterebbe più stato come ha detto pochi giorni fa Fini o meno state come ripete Berlusconi né di viale con le forme di separazione grande agonismo esasperato come dice Bossi
La via è quella del potenziamento autonomie locali è un atto di fede una democrazia nelle capacità governo responsabile e solidale degli italiani
Volevo per chiudere dire soltanto un'altra cosa politica
Per quanto riguarda il discorso
Noi per le per con tutte le forze centriste noi chiediamo la pari dignità noi abbiamo molte situazioni dispiacere che di dare ancora arrivato di sofferenza nelle regioni
Nei ce l'abbiamo in Campania ce l'abbiamo in Toscana ce l'abbiamo in Puglia ce l'abbiamo alcune dico nel Lazio ce l'abbiamo della Basilicata ecco noi chiediamo che queste situazioni si mettono a posto il più presto possibile lungo non possiamo abbiamo una scadenza importante pure delle lezioni politiche quindi tutte le forze centriste di uno fa carico questo problema perché noi cresciamo tutti insieme noi rappresentiamo la parte cinque insieme cresciamo cresciamo all'alleanza quindi questo è un invito a tutte le forze per mettere a posto
Tutte queste situazioni di sofferenza che ne abbiamo come partite siamo un partito dei fronti reso un partito piccolo comune siamo un partito che ci stiamo impegnando e ci vogliamo impegnare con determinazione per fare in modo che le prossime elezioni battiamo il centrodestra grazie
Grazie Clemente Carta dire natura è stata una relazioni approfondite una storia che toglie ovviamente moderatore la possibilità di qualsiasi intervento per l'album essa ha proposto ma anche per le novità
Io direi che bisogna partire proprio da qui l'elemento nuovo dico tra virgolette rivoluzionarie di questi ultimi anni
Appunto l'autonomia locale questo percorso anche incidentato a volte ma ricco e pieno di speranza
Non per citarlo ma credo che questo percorso alcuni anni fa quando io visitavo Palermo e facevo l'inviato di un giornale ebbene Leoluca Orlando era testimone forse il segno primo di questo processo rivoluzionario tra virgolette
E dunque dentro questo il reticolo delle autonomie locali lo stato dei cittadini
Si verifica non ci sono ancora oggi
Ritardi avvolte inconcepibili come quello lo diceva bene carta di un mancato trasferimento di un decentramento non compreso appieno dello Stato che una volta
Teneva i poteri accentrati nei confronti della Regione della regione oggi che si comporta più o meno allo stesso modo
Con i comuni poi dentro questo perché non parlare viene le altre autonomie locali come le comunità montane a volte
Elefanti senza più ruolo senza soggetti senza più capacità propositiva Neisseria distribuite a volte mance
Ma so anche bene che oggi probabilmente il tema dominante alla vigilia delle elezioni politiche
E quello di coniugare autonomia allontanarle e partiti nazionali e dentro questo io chiederei all'onorevole Pino Pisicchio il coordinatore nazionale di Rinnovamento italiano
Dentro il centro sinistra quali strategia complessiva di possibili immaginare per dare una svolta perché di questo si tratta alle Autonomie locali
Intanto io voglio ringraziare gli amici dell'Udeur
Immaginato di
Anche in questa circostanza così come negli anni passati di
Aprire un dibattito su un sentimento dalla politica italiana che almeno negli ultimi mesi in un affannato dibattito
Che sembra nutrirsi quasi esclusivamente dei confronti tra
Li Bears in proiezione di delle prossime politiche
Qualche cosa la conosciamo noi all'interno del centro sinistra
In piena in pieno svolgimento il dibattito sulla leadership
Proiettata verso le elezioni del due mila e uno e sulla primer scelti in modo particolare ecco questo clima questa
Situazione in qualche modo a gettato un una zona d'ombra su su un quadro invece assolutamente
Fare vedo palpitante pieno di di grande novità rappresentato dalla realtà degli enti locali
C'è una considerazione preliminare se mi permette il il moderatore
Mi aggancio anche da alcuni passaggi ho sentito nella
Presentazione che facevano amico carta
Che io stesso vorrei fare
Noi non dobbiamo dimenticare che
Quel
Quel molto quel poco non lo so quel che c'è di nuovo in termini di
Scenario politico nazionale in modo particolare di gli uomini che lo animano è stato promosso è stato prodotto negli ultimi anni dagli enti locali
Vedete
Nel nostro Paese la classe politica dirigente è stata storicamente promossa costruita formata dei partiti politici
In Italia non abbiamo lena
La Scuola superiore della pubblica amministrazione francese da cui francesi attingono
Gli scavi sperare tutti di là son venuti il
Lì
Personaggi di primo piano della politica francese noi avevamo i partiti politici i partiti politici che hanno dominato la scena nazionale per un quarantacinque mio
Fino alla
All'inizio degli anni novanta che hanno segnato in qualche modo il declino di un'esperienza politica
Quei momenti di formazione della classe politica dirigente non ci sono più stati sono finiti sono insistiti sono esauriti la gloriosa scuola saluto l'amico vitale di delle Frattocchie
Così come altrettanto gloriose ad adesso che ci fare l'albergo lì e non lo so e c'è una è stato venduto ecco no non c'è più
E in via Palermo sono andati per rendere omaggio Leoluca Orlando immagino ed è stata tutta una cosa concertata avendo come sbocco finale un gesto di considerazione confronti Leoluca ma questa è un'altra storia questa è un'altra storia
E così come e i momenti di di formazione che abbiamo visto alcuni faranno voi forse in questa in in questo parroco qualcuno in più vengono da altra esperienza che si chiamava democrazia cristiana e la democrazia cristiana aveva i suoi momenti formativi molto molto forti molto importanti e così anche i socialisti eccetera
Bene
è finito
è finito nel senso che per ragioni che non siamo qui ad esaminare perché si vorrebbe un trattato di sociologia politica e comunque non è inutile affrontare il tema delle classi dirigenti in questo momento nel nostro paese non è inutile o lancio agli amici
Dell'Udeur anche un uno uno spunto per una riflessione comune perché forse questo è il tema che ci riportiamo il dilemma il problema che ci riportiamo da qualche decennio e non riusciamo a risolverlo ancora
Finita quella stagione ecco siamo di fronte ad un quadro di riferimento
Che non può più aderire né i partiti i punti di forza per la formazione classe dirigente dove sia andato ad attingere chi ha formato insomma dove sta il nuovo dove sta la loro diligenza nel Paese B
Diciamolo pure senza infingimenti
Gli enti locali hanno promosso la nuova classe dirigente nel Paese a partire dalle nuove leggi elettorali da quelle dell'elezione diretta del sindaco
Vero è caro moderatore che a fare una lettura un tantino più attenta e approfondita ci si rende conto che i personaggi notevoli quelli che hanno guadagnato la scena nazionale non è che siano così estraneo alla storia dei partiti
Leoluca mi pare che qualche cosa a che fare cioè adesso la democrazia cristiana Enzo Bianco mi pare che è qualche cosa che fa andare su Coppi array
Il nostro amico Francesco
Rutelli qualche storia precedente era esibiva lo stesso Cacciari per l'esperienza di sindaco
Oltre che essere straordinario straordinario filosofo amante Dini c'è è stato anche un deputato del Partito comunista d'Italia eccetera eccetera non è che fossero senza storia questi questi personaggi tuttavia essi sono
La nuova classe dirigente i nuovi i nuovi erano i ferimenti su cui punita in qualche modo questo esangue sistema dei partiti
Parentesi ma avete notato che non ce n'è uno dei partiti della cosiddetta Seconda Repubblica che conservi salvo il PPE Partito Rifondazione Comunista l'epiteto partito
La dica Geppi non di mettere in merito i radicali non lo so come si chiama residuavano Bolivia si chiamano può cambiare sempre nome quindi uno Lorenzi chiamano si chiamano comunque
Movimento perché non c'è nulla di più movimentista dell'esperienza radicali partiti hanno hanno rimosso la il riferimento partitico dalla loro ragione sociale dunque
Questo è il nuovo con il quale Brown glam malgrado io non sto esprimendo un giudizio di valore per carità sto facendo un'analisi no è quello che abbiamo di fronte agli occhi le questo il quadro con cui dobbiamo fare i conti allora
Gli enti locali
I comuni in modo particolare adesso vedremo le regioni sono alla prova alla prima prova al primo giro perché e da questa Tornata che cominciano ad avere l'elezione diretta dei presidenti e dunque questa specie di governatorato
Lo vedremo lo vedremo alla prova
Ma le dicevamo il il nuovo nel Paese parte di qui
E parte potendo far conto anche su una adesione popolare che in un'altra dimensione in altra in altro ambito della vita pubblica non resiste
Torno sempre il suo ragionamento dei partiti che facevo prima immaginate
Mettendo insieme oggi tutti quanti gli scritti ai partiti che animano la scena nazionale che popolano la scena nazionale e non sono pochi
Le nostre splendide leggi sul finanziamento pubblico mettono in fila quarantacinque microstrutture strutture unicellulare o pluricellulare o quel che sia quarantacinque
Mettendo insieme tutti gli scritti di tutti i partiti
Compreso il glorioso Partito Democratico della sì anzi di esserne si dice più partito appunto che il il cospicuo il cellulite in coro Forza Italia
Si arriva a un milione novecento mila iscritti
Solo negli anni ottanta eravamo oltre sei milioni di iscritti
Vero è una tendenza europea questa del calo della partecipazione della militanza per un'Italia un po'più tendenza in Europa
All'incirca siamo intorno al cinque cinque e mezzo per cento di partecipanti alla vita politica rispetto agli elettori in Italia siamo sotto il quattro
Ecco
L'adesione invece la partecipazione politica l'adesione anche ecco con con quote con livelli interessanti stando ai rapporti e confronti possibili rispetto alle alla partecipazione alle elezioni politiche per esempio e ancora cospicua rispetto ai sindaci rispetto dunque ai primi cittadini
Anche per quanto per quel che concerne il le l'astensione la partecipazione astensione dal voto
Pensate nelle tornate delle
Elezioni suppletive che si sono svolte lo scorso anno in quei quattro cinque collegi che hanno fatto le le suppletive quindi parlo delle politiche abbiamo avuto una astensionismo pari a sessanta sessantacinque per cento
Quindi nonostante la la dimensione piccola dei collegi
E forse questa è la il grande crollo dell'uninominale noi abbiamo avuto una scelta di non partecipazione pari a sessanta sessantacinque Vercelli sindaci invece la partecipazione al voto e
Di venga oltre questi livelli quindi c'è poco estensori Isma'rispetto a queste a questa dimensione della politica allora
Come costruire una politica è una proiezione e vale naturalmente questo anche per
Il
L'alleanza di centro sinistra una proiezione che di via ruolo dia significato agli enti locali in una stagione che badate bene da un punto di vista della dimensione europea
Sembra allontanarsi dallo stemma in voga qualche tempo addietro volto lo schema di ieri al privilegio amento della Europa delle regioni c'era un processo quello della regionalizzazione cioè la massima esaltazione dall'ente locale del territorio regionale adesso in Europa si va verso un'altra tendenza e il privilegio amento degli Stati nazionali dei raccordi forti c'è riapriamo un altro quadro problematico che non voglio evocare perché ci porterebbe lontano però è un dato di fatto siamo in una stagione diversa
Allora bisogna
Nel costruire
Una politica
Del centro sinistra
Gli enti locali partendo dal valore di di grande significato assunto dai
Dai leader locali
Assunto dalla classe dirigente che si va affermando all'interno delle nostro citarli per le nostre Regioni e questo è il dato il dato nuovo il dato significativo il dato di grande importanza che poi per un partito per una coalizione
Che a costruito da sempre la sua
Il suo percorso politico in una dimensione che da un lato e esalta il federalismo dall'altro rende giustizia alla alla autonomia locale e alla alla qualità delle politiche locali io credo che che rappresenti un un percorso importante significativo un'ultima annotazione visto che adesso mi sembra che sia ricomposto completamente il tavolo dell'intervento ori e dunque
Mi appresto a lasciare la parola
A a chi dovrà intervenire per recuperare tutto insieme il senso di questo dibattito
Diceva
Prima
L'onorevole carta bisogna che il centro sinistra nel mentre si appresta ad affrontare questa vicenda
Delle delle prossime
Elezioni amministrative ma e mi pare evidente
L'attenzione era rivolta anche a quelle Poletti che direi
Evidentemente a quelle politiche
Bisogna che riequilibri al suo interno
Molti e forme di presenza finché è questa
Questo valore plurale dell'esperienza del centro sinistra possa essere effettivamente tradotto in percorsi che diano un senso alla al alle culture diverse che sono l'anima e il la risorsa poi di questa nostra coalizione io sono totalmente d'accordo
Tra parentesi e mi piacerebbe
Che questa sera peraltro l'amico Lapo e l'amico Clemente tornassero a a dire a tutti
Che il
Il progetto della federazione dei centristi riformisti
Non è stata una petizione di principio lanciata prima delle vacanze per mettere l'anima in pace e dire abbiamo fatto una cosa possiamo andare a prendere un po'di sole oppure andare a fare passeggiate in montagna
Ma in realtà si tratta di un progetto che cammina
Un progetto federativo tra i tre partiti
Auspicheremmo non solo i tre partiti Rinnovamento Italiano Partito popolare italiano e Oudéa horror ma come ricorda ma all'epoca la porta è aperta anche ad altri soggetti le cui culture sono compatibile con questo progetto
Perché è necessario introdurre elementi di semplificazione da un lato nel sistema politico italiano ma anche è necessario costruire un percorso che ha dal centro un idem sentire
E che si traduca anche in un e debba fare oltre che sentire
Ma ecco dove un riequilibrio anche tenendo conto della
Realtà di una convergenza operativa convinta forte da parte di questi di questi partiti che costituiscono la federazione di centro una un riequilibrio sarà necessario è un tema
Mi rendo conto che
E all'attenzione degli amici della coalizione quindi anche dei DS e così come degli altri ma credo che non sia più tempo di consumare battute e parole credo che sia arrivato il tempo di scelte operative operazioni che vi hanno il senso di un percorso che si fa e si conclude e non si annuncia e basta
Grazie all'onorevole Pisicchio le sue considerazioni peraltro partono da un dato oggettivo estremamente interessante
La crisi di partecipazione che si coniuga con una mancanza di classe dirigente rinnovi nel Mezzogiorno credo che questo dato lo avvertiamo sempre di più
E tuttavia la sua analisi molto puntuale Emily sollecita una riflessione
Fino a che punto i partiti sono stati su cui tanti
La quella che è diventata la nuova classe dirigente di leasing civili punto di impedimento della partecipazione politica cioè per esempio nell'idea che il partito personale
Qualcosa che ha supportato dal peso più difficile il percorso della ricostituzione dei partiti ecco questa è una domanda che io ero
Mi faccio spesso immaginando che non c'è un un modo per coniugare il sindaco presidente della regione e appartenenza politica io chiedo aggettivi perché peraltro e napoletani quindi oltre ad essere direttore di Quaderni Radicali affrontato spesso questi problemi lui che vive anche una misura non marginale direi l'esperienza via Antonio Bassolino presidente della Regione ma prima ancora sindaco di Napoli il teorizzatore del partito personale come la mettiamo questa questa storia
Ma tu mi poni
Ma
Valutazione sulla vicenda Bassolino se mi consenti vorrei arrivare a una valutazione sulla vicenda Bassolino provando a fare tre annotazione
Che credo siano utili considerando che il tema quale ruolo per le Autonomie locali sembra un tema anzi al regime c'è un classico tema d'anni sessanta settanta sempre si è discusso in tutti gli appuntamenti di dibattito politico il ruolo delle Autonomie locali
Cos'è che rende particolare oggi il l'aspetto che riguarda le autonomie locali
E che non siamo di fronte ad una profonda crisi politica che si può descrivere in giornata descritta su tre e parametri precisi è una crisi di governabilità è una crisi di rappresentatività è una crisi di legittimazione di partecipazione
E questo l'aspetto che porta alcuni soggetti delle Autonomie locali ad avere un volo nazionale a interagire di fronte a quello che è oramai una sempre più evidente crisi di capacità di governo espresso da una classe dirigente che io non posso non affermare essere centralistica intesa come politica che consentiva il processo di legittimazione del potere attraverso un consenso raccolto in termini diciamo anche elettorali
Attraverso dinamiche che sono state note negli anni sessanta settanta c'è una partecipazione apparentemente massiccia al voto
Una paese che veniva eterodiretto relativamente a quelle che erano le proprie scelte
Un ruolo geopolitico che l'Italia esercitava nel mondo nel quadro del contesto internazionale
Del di quello che veniva chiamato il bipolarismo del mondo vitale era appunto al centro di questa situazione le classi dirigenti erano in qualche misura legittimate da questo ruolo di RAI Internazionale
E il processo democratico all'interno del Paese il drammatico conflitto sociale era in qualche misura non consumato nella coscienza la consapevolezza degli attori sociali economici e culturali
Bene in qualche misura offerto Donato attraverso una legittimazione che lì veniva a una certa classe dirigente a livello internazionale e questa classe dirigente comportava al suo interno in questo meccanismo che taluni hanno descritto come democrazia fittizie
Se questo è il contesto in quell'ambito le e Autonomie locali ero mulatto che una proiezione aggiuntiva pur cui si formava una classe dirigente per cui consigliere comunale può diventarlo consigliere provinciale può diventarlo
Consigliere regionale poi diventava deputati e dunque con partecipava ad un disegno che avevano sua intelligenza complessiva
Di legittimazione del potere che era però in qualche misura sottratto al conflitto sociale che mia logica e nella sociologia scusate che si termini che sembrano fuor di luogo era sottratto al conflitto reale e in qualche modo si consumavano dentro un disegno
Che in qualche modo avveniva anestetizzato per cui avevamo quello che era il disegno compromissorio in qualche modo avevamo il falso conflitto tra sindacato e diciamo associazione degli industriali un conflitto che in qualche modo doveva equilibrare giocare il gioco dell'equilibrio del potere dentro il ruolo che l'Italia esercitava nel contesto internazionale
Agli inizi del novanta cosa accade crolla il comunismo prova questo bipolarismo internazionale che fissava i parametri di questa intelligenza a mio avviso perversa di un sistema politico e la crisi piomba sull'Italia
All'interno di una situazione che nella sua proiezione arriva per esempio definito una formazione di una classe dirigente attraverso il criterio copta attivo ma l'accumulo per esempio di un debito pubblico a cui non si era fatto carico nessuno
è vero che era sorto anche un meccanismo di benessere mi altrettanto vero che due milioni e duecento mila miliardi di debiti erano il prodotto di un meccanismo con cui in paese minimaliste Pizzato
E ha assicurato nel suo ruolo internazionale da questa diciamo funzione di cerniera tra due blocchi contrapposti e di conseguenza la classe dirigente mi ha formato in quell'ambito lì
Si apre quindi la crisi politica che anche una crisi diciamo degli equilibri del potere in questo Paese
Nella quale viviamo ancora oggi proiettati in misura più intensa questo è il carattere che si sta consumando in questo Paese non si riesce più a riformare un processo di e comparazione tra legittimazione del potere processo formativo la classe dirigente dialettica democratica reale e qui il punto della fattura
Che avendo per anni anestetizzato essiccato semplificato la dialettica democratica reale produce parossistica e situazioni per cui oggi anche il posizionamento
Dello scontro politico all'interno di parametri diciamo elettorali
Di bipolarismo più che essere nutrito da una cultura del bipolarismo e cioè la molteplicità di Poli culturali politici che poi si definiscono in un luogo concreto che luogo elettorale di due poli uno casomai di matrice gol
Di conservazione e l'altra di progresso sempre si possono essere i parametri ancora attuabili ma comunque intuibili che in qualche modo formano un processo dinamico reale dentro il quale le varie posizioni non vengono e virate delle proprie sostanze cultura
Questa è una realtà nella quale paradossalmente ancora oggi il bipolarismo è fissato su parametri quanto meno parossistici abbiamo nel centrosinistra posizioni culturali che possono essere definite IDV progressista nel centrodestra abbiamo posizioni culturale che possono essere definite del centrosinistra e all'inverso potremmo leggere questo meccanismo perché perché una classe dirigente che si è formata attraverso il meccanismo delle compattazione del ruolo diciamo assegnato nel quadro delle delle situazioni internazionali tentato di reiterare se stessa fino a protrarre il processo di decomposizione
Della partecipazione che la meno processo di di crisi politica è stato descritto come il meccanismo partitocratico mai ma che mi sono partitocratico era uno dei passaggi
Di un sistema complessivo
Che aveva fissato delle logiche spartitorie di occupazione di gestione del potere dentro il quale si consumavano nel conflitto sociale reale
Ma un Paese che veniva mantenuti in equilibrio nelle garanzie che sul piano internazionale si venivano a consumare crolla il comunismo si rompono questi brindisina riposizionare il contesto generale
Dentro a questi ambiti
Si innesta il discorso delle riforme elettorali e dunque si apre un varco anche per cui le Autonomie locali più che essere i luoghi entro cui la domanda politica si viene a formare una diversa formulazione sono il tentativo con con una classe dirigente allo sbando tenta di occupare delle situazione casomai le seconde file vengono ad avere un qualche ruolo dialettico con la situazione generale in questo senso il ruolo delle autonomie locali sì va a leggere chiaramente
In linea di comparazione con quello che abbiamo descritto come crisi di governabilità come crisi di rappresentanza politica te possiamo già descrivere in anticipo il prossimo voto qualunque possa essere il parametro troverà si viene annunciato dai sondaggi
Circa cinquanta per cento dei popoli veramente non andrà a votare
Qualcuno ci dirà che non andrà a votare perché questo ci comparirà le grandi democrazie occidentali per cui il cinquanta per cento la gente non va a votare chi potrebbe essere vero ma letto da un'altra parte potrebbe essere altrettanto vero che un Paese mantenuti in una condizione coatta di subalternità
Potrebbe già col cinquanta per cento dei soggetti
Che non partecipa al voto essere rappresentativo di una crisi politica profonda che apre i varchi a mille forme di diciamo rischi
L'aspetto fondamentale di quello che vi sto descrivendo e tiene la fenomenologia italiana molti degli aspetti anche gli assilli
E sono stati consumati nel nostro Paese non ci sono fissati per esempio per fenomeni reali insediati nel conflitto reale negli anni settanta vengono fuori Fenomenologia e di diciamo inversioni di sinistra nascono e versioni destra sono tutte proiezione di un sistema verticistico che ha sistematicamente sottratto alla consapevolezza la dialettica democratica la possibilità di potersi consumare di potersi posizionare non con rassegnazione ma compartecipazione reale quindi questo è un primo aspetto strutturale di cui bisogna fare i conti per comprendere che significa oggi
Il confronto tra leadership che nascono a livelli locali attraverso un consenso qualche volta anche formati in modo legittimo
Perché è evidente che la gestione dell'ente locale produce una percezione immediata da parte del cittadino della non soluzione ma dell'interlocutore attraverso cui porge la cute le proprie domande politiche sfuggendo al cittadino ogni forma di riferimento di chi è il soggetto entro cui e con cui poter porre la propria domanda politica
L'altro aspetto è l'altro vizio profondo del sistema italiano quale ed abbiamo classi dirigenti formate in questo processo storico politico che ho descritto la quale si ritiene idonea
Con un processo culturalmente profondamente illiberale di poter rappresentare qualunque tipo di politica
Per cui casomai
Se nel corpo del dibattito sia pure nelle more di una situazione mai chiarite in modo preciso perché il sistema informativo nella logica
Del del bipolarismo quattro devo descritto prima era un sistema viziato e seviziata da questi centralismi da questi li ha visti equilibri di potere
A un certo punto si trova a fissare il parametro il federalismo tutti diventano federalisti tutti sono liberando tutti sono diciamo secondo il gergo alla moda figli prediletti di quella storia l'hanno sempre consumata sia pure casomai chiave contraddittori perché questo accada
Accade perché è una classe dirigente che tenta di salvare se stessa in una logica di continuità e cerca in qualche modo di assicurare una gestione del potere qualunque sia la linea politica che si viene ad imporre è costume tradizionale delle democrazie liberali
Che se per decenni sia sostenuto una linea diciamo anche del governo economico una certa proiezione in una logica per esempio della gestione dell'economia maggiore valenza statalista possano inizi a creare per esempio un meccanismo per cui si passa ad una visione economica del mercato un po'più accentuati
Cosa accade nel nostro Paese
Che tutti coloro che erano i paladini della cultura del mercato centralistico e del mercato statalista diventano improvvisamente lì per liberisti e a quel punto qual è la proiezione che pongono in essere l'abolizione per cui il gergo della privatizzazione prende corpo ma non per far sì che la privatizzazione divenga una diversa formulazione della dialettica democratica fissata su parametri libera
Ma diviene il modo con cui casomai si aprono meccanismi di patrimonializzazione e cioè al tradizionale alla tensionale logica
Della del del sistema diciamo anche centralistico dalla gestione economica si stabilisce un meccanismo di privati di di patrimonializzazione per cui casomai vengono tolti i controlli alle strutture non so della della della dell'Energia alla struttura del dell'informazione pubblica
E questa sottrazione di un elemento di controllo deve che ha fatto parlamenti prima fatta la Corte dei Conti consente alla reiterazione di una classe dirigente formata senza nessun processo di legittimazione la possibilità di continuare a esercitare il potere cosa lo sta producendo la nostra Brees
Una crisi è una frattura tra la gestione politica e le situazioni reale che nascono nel paese che per quanto in particolare al Sud accompagnate da alcuni meccanismi di arretratezza vanno per i conti con una realtà soggettiva è una realtà oggettiva che ormai si misura su processi economici di globalizzazione si misura sui processi di comunicazione che viaggiano al di là dell'azione di controllo centralistico
E che in qualche modo crea ormai una impossibilità a mettere in accordo l'una e l'altra vicenda vi faccio un esempio e concludo
E questa frattura si è evidente un testimone un fatto elementare
Io mi sono sempre sentito profondamente convintamente federalista all'interno di una cultura in cui pensavo al potere fissato su una capacità di scelta sulla responsabilità la scelta sulla responsabilità di assumere quella scelta e di essere poi giudicato su quella scelte una volta che aveva
Sì mi e possibile essere poi titolare delle politiche economiche delle politiche sociali del politico e culturale indirettamente antagonista quelli Busato Zanuso anteprima per cui abbiamo soggetti che continua ad essere la rappresentazione
Delle nuove istanze però sistematicamente già partecipi della vecchia la vecchia oggi pensa che nessuno gli tira Restivo comunque il riscontro di quello che è stato l'importante è mantenere il controllo delle tanti di erogazione denaro pubblico denaro falsamente privato sistema informativo che consenta questa continuità
C'è una continuità che però non riesce più a raccogliere la realtà del consenso perché la base sociale di questo Paese profondamente mutata per quanto ancora profondamente contraddittorio le faccio un esempio che vale per da confini da convinto federalista pongo anche gli altri interlocutori diviso a tavola rotonda una domanda elementare
Per esempio l'equazione è stata la più semplice per questa classe dirigente di andare a leggere il federalismo in termini di federalismo fiscale che sembra fattibile un'autonomia ai soggetti locali potevano meglio delle bizzarre con lo Stato centrale contiene in sé certamente allo stato delle cose e anche all'interno di una parabola federaliste una qualche certezza che ci dica per esempio
Che effettivamente efficace efficace per il cittadino
Efficace per l'ente locale efficace per lo Stato centrale cioè il federalismo fiscale al di là delle espressioni dentro le quali tutti gli attori del mondo politico la sinistra pensano trovato il proprio modo di acconciarsi
Ha una sua effettiva efficacia nella direzione di risolvere il problema degli equilibri del potere della legittimazione del potere della crisi di legittimazione tra soggetto e istituzione tra ente locale è stato centrale come capacità di governo politica le situazioni
Questa ancora tutto da riscrivere e non viene assolutamente io dico soltanto una cosa
Quello che appare evidente nonostante gli archivi e che ci vengono proposte che questo Paese vive ancora
Sempre più profondi aspetti di crisi e tirò mai questa crisi ha raggiunto valori assolutamente ineliminabile indiscutibili parlerei di vera e propria contro produttività
Quando un sistema raggiunge livelli di contro produttività vuol dire che ormai non c'è un Pd pronta interpretazioni sono fatti oggettivi
E la sua contro produttività rilevabile sul fronte della giustizia sul fronte della sanità sul fronte dell'ordine pubblico cioè sui punti essenziali del governo politico di una nazione e paradossalmente da quelli che sono gli scenari oggi in campo non sembrò che dia risposte convincenti
E questo credo che sia l'elemento di rischio a cui dobbiamo prestare attenzione
E quindi guardare al rapporto tra ente locale è stato centrale considerando questi dati di fatto non per evocare il federalismo come diciamo una soluzione è un'alchimia possibile il federalismo come modo di leggere gli equilibri del potere la forza di rappresentatività
E quindi anche la forza del buonsenso che non sia più fissata dai parametri diciamo eterodiretti di un passato ma da nuovi rapporti tra il cittadino e le istituzioni
E questa volta dovrebbero essere ancorati
Ad aspetti più profondamente democratici che sono democratici sia nel senso dei diritti ma anche nel senso del dovere del singolo del cittadino
Grazie al cielo Philip
Anche le sue discussioni sulla classe dirigente
Modello di partecipazione ai
Questo Paese
Meritano una maggiore tensione una puntualizzazione
Più serena anche perché nulla svolge con un minimo
Se mi consente
Per quello che non c'è e per quello invece che ci dovrebbe qui è stato posto un problema direi politico soprattutto politico lo diceva
L'onorevole Pisicchio all'inizio
Qui bisogna ricostruire il centro sinistra il bisogno di costruirlo su una base di Equitani parità di pari dignità come si dice oggi e io non posso non rivolge la domanda quasi come riflessione provocazione
Il capo della segreteria del PPI ministeri
Grazie l'invito che ha sia per la domanda che mi permette di intrattenere la platea per i prossimi dieci minuti un po'su queste su queste cose non rinunciando devo dire al a una
Insomma e iniziare precisazione sulle cose che diceva prima Ripa
Molto stimolanti ma che in parte come dire non condivido perché do neanche se lo aspetta evidentemente una condivisione ma io penso questo stiamo attenti è tutto vero ne possiamo descrivere la politica italiana negli ultimi quindici anni come ho anzi addirittura anche un periodo più lungo come un un lungo elenco di errori necessitati falsificazioni di sfide mancate di sfide sbagliate
Ma credo che faremmo compiremmo un errore se se invece non guardiamo ma credo con maggiore serenità ai fenomeni che sono capitati negli ultimi anni anche in particolar modo gli ultimi dieci
Perché guardate quando non è una novità che si discuta di enti locali e non c'è dubbio che vi saranno puri e delle concessioni alla moda nel definirsi un po'tutti federalisti
Però ha premesso il fatto che credo che siano culture che lo possono a buon diritto
Come dire
Richiamare alla memoria dei cittadini degli elettori di essere state culture delle autonomie e senza quella voglia di appuntarsi la medaglia sul petto che Ripa diceva prima Ezio penso la cultura i popolari al popolarismo ai agli scritti corposi del suo fondatore don Sturzo
E penso a ciò che c'è scritto mi in quei testi ottanta novanta anni fa base vorrei avere tutto fuor che quella fosse l'operazione di marketing quella è il mattone sulla quale il popolarismo ha costruito il suo successo la sua chiave di lettura di un'Italia certamente cambiata
E non è per piaggeria guardavo il simbolo del dell'Udeur ci ha degli amici che ospitano qui questa festa che il passaggio è semplice ma efficace don Sturzo ci dicesse novant'anni fa che i due simboli sui quali le comunità si riconoscevano
Al di là di uno Stato allora percepito spesso come scuola estraneo ostile lontano
E nel municipio del campanile
Il campanile per richiamare l'identità dell'Italia cattolica profonda il municipio per richiamare identità allocare la storia locale che meglio di ogni altra era capace di esprimere la vitalità delle comunità sul territorio
Quindi municipia campanile controra Chiti Isma'dello Stato liberale che all'epoca coinvolgeva non più del due per cento degli italiani non è una cifra sparata caso alla fine del secolo scorso lavoro diritto di voto
Un italiano virgola nove su cento non c'entra niente l'astensione è un problema di non estensione del suffragio questo
I popolari pensavano a quel tempo ai partiti di massa come strumento per sconfiggere il rachitismo di questa partecipazione
Partecipazione limitata ai circoli e alle élite i reali insomma io vengo da una da una città nelle quali i Ricasoli insomma i cognomi che oggi può magari producono soltanto vino si limitano a fare il vino che turismo erano coloro che si occupava da quel tempo di politica e da soli si occupano di politica
E a quel tempo il rifiuto delle ideologia della gabbia dell'ideologia e come unica pretesa di capire una realtà che mutava con grande rapidità e qui dell'ultima grande lezione di studi sulla democrazia come processo questo patrimonio che io credo la cultura popolare non i popolari come partito la cultura popolare in questo Paese può rivendicare a buon diritto senza pensare che cedere oggi a delle mode
O di cedere la parola d'ordine che tutti si ripeto appuntato sul petto negli anni Novanta questi sono stati queste parole d'ordine sono diventate di nuovo particolarmente attuale moderne per i fenomeni che ancora una volta io non ascrivo a un cinismo della storia una casualità della storia
è successo che noi abbiamo dato vita via via dopo la caduta del muro a fenomeni di integrazione continentale sempre più vasti
E anche il nostro Paese come molti altri ha visto consapevolmente non inconsapevolmente due fenomeni da un lato ha ceduto potere verso l'alto
Ha ceduto poteri verso la dimensione europea quella comunitaria e sappiamo noi oggi quanto pesa se è vero come è vero che l'Europa ci riesce talvolta a cosa si fa non si fa della moneta o cosa è o cosa non è la cioccolata o come si fa a non separi cultura cioè interviene sempre di più nelle questioni della vita di tutti i giorni
Da un'altra parte i poteri nazionali hanno ceduto spazio verso il basso perché se questa dimensione dimensione così importante ma che rischia di essere così lontana è normale che anche i titoli della comunità
Tendano rincari loro legamenti le loro capacità di coesione verso il basso e quindi ecco la delega di potere il riconoscimento di potere alle comunità locali trattate finalmente con quell'autonomia
Che i popolari la cultura popolare vedeva già novanta anni fa anche oggi torna al suo come dire esistono anche evitare sono esistite storicamente prima la si prima le città prima i Comuni dello Stato nazionale lo Stato nazionale per noi è un'acquisizione tardi vissi per l'Europa poco più di centotrenta anni comuni esistono da sette secoli in questo Paese
Per cui ecco che da una ricostruzione un po'diversa non ci ci ci infiliamo in questo filone seriamente e credo che fra l'altro il nostro Paese la cultura popolare possa più di ogni altra cogliere consenso di novità questi tendenze queste processi culturali perché non è stata in qualche modo sorpresa li ha capiti coccolati curati fin dal suo sorgere
Detto questo io credo che vi sia una seconda chiave perché il secondo punto su quello dell'intervento che lega il titolo trovato tavola rotonda la domanda
Che mi è stata rivolta è insomma meno parliamo però un convegno astratto di enti locali così commentando la magari la legge due sei cinque nove stiamo parlando degli enti locali a un anno dalle elezioni traguardo del due mila e uno
E io vorrei che ci facessimo alcune cose molto molto brevemente la prima dopo alcuni mesi di depressione piuttosto diffusa io credo e spero stiamo tutti e poi girando le feste nazionali dei partiti
Della della del centro sinistra dell'Ulivo insieme per l'Italia credo che stiamo iniziando il settembre con una consapevolezza un po'diversa e con la voglia come dire di giocarsi questi dieci mesi
A testa alta e con grande coraggio quindi poi agendo a questo assurdo idiota sconfitti ISMU che in politica non può avere diritto di cittadinanza
E credo che in tutto questo occorra ma non perderò tempo su questo
Che i gruppi dirigenti del centrosinistra delle singole forze politiche utilizzino parte di questi mesi anche per diffondere racconta che rende che il popolo del centro sinistra consapevole delle buone cose fatte in questi anni
Delle buone cose fatte in questi anni
Voglio fare una sola battuta nei circoli confindustriali anzi anziché nella comunicazione televisiva è stampata
Sipario ormai da un anno e mezzo della Spagna come una sorta di nuovo Eldorado europeo non paesi dove tutto va bene dove le cose funzionano una sorta di di bussola di riferimento possibile
Poi confrontare qualche dato scoprire l'inflazione in Spagna al quattro per cento un punto e mezzo di più che la nostra scopre che la disoccupazione al diciotto otto punti più della nostra scoprite che negli ultimi tre mesi ahimè quel Paese stanno affrontando una recrudescenza del terrorismo basco che ha lasciato numerose vittime per le strade spagnole però se parlate con uno spagnolo se sentite il clima che c'è
In questo grande Paese siederà la Spagna va bene
Da noi non esiste questa consapevolezza pur vivendo ripete in un Paese che ha fatto gli ultimi quattro anni grandiosi sforzi entrato a testa alta nel circolo di Ponta dei Paesi europei ma che stenta ad avere questa consapevolezza
Riguardavo pochi pochi giorni fa a casa la cassetta di un tutto Benigni un po'per affinità toscana
Tutto Perini si riferisce rispettando il novantacinque novantasei in cui il comico almeno che mente locale diciamo ma oggi anche personaggi importanti della cultura nazionale sbeffeggiata in qualche modo le posizioni comiche talvolta involontariamente comiche del centrodestra di quel tempo e sto pensando a quanto quanta depressione ha prodotto nel nostro nelle nostre fila un pensiero debole
Quando ci dicono che le cose vanno male o fanno peggio noi abbassiamo spesso la testa dando implicitamente ragione dicembre sì è vero però forse ma vogliamo essere o no consapevole orgogliosi delle cose fatte quando queste cose coincidono con gli impegni assunti
Ma anche di programmi quattro anni fa e che cento con passi falsi politici conferite politiche hanno però condotto risultato positivo di fine legislatura questa la prima cosa che noi dobbiamo fare la seconda
Non avrebbe senso però andare alle confronto elettorale l'anno prossimo
Non capendo ad esempio una duplice lezione almeno mi ha molto colpito delle due recenti convention americane con la Repubblica né quella democratica noi talvolta parliamo degli Stati Uniti criticando anche forme di politica spettacolo e di evanescenza dei contenuti di quel modo di fare di comunicare di organizzare però vi sono due cose che vorrei sottoporre
Elemento la vostra attenzione la prima
Lezione della convention repubblicana il passato non si falsifica
Davanti a un dato oggettivo cento dieci mesi di crescita ininterrotti dall'inverno novantuno fino a a questa estate quasi autunno del due mila
I repubblicani che devono rimontare due mandati
Consecutivi alla Casa Bianca i democratici non hanno descritto un Paese che non c'era un Paese allo sbando un Paese in crisi hanno raccontato cosa vogliono fare ma non si sono sognati di raccontare
Ai loro elettori e agli americani che ascoltavano tramite televisione un Paese che non c'era il passato non si falsifica
Penso per un attimo al leader dell'opposizione Silvio Berlusconi anticomunista quando il comunismo non c'è più
Democristiano senza esserlo ma è stato e mi chiedo quanto può andare avanti ancora in Italia un modello in cui è possibile falsificare giorno per giorno passato recente prossimo o remoto come se gli italiani fossero sempre la comunità senza memoria
Una lezione di civiltà che ci viene da quella convenzione è che il passato non si falsifica
La seconda la lezione che viene della stessa misura secondo me dalla Convenzione democratica
Sul passato non ci si lucra pur avendo centodieci mesi decrescita ininterrotta non si chiede consenso in nome di una continuità si è consapevoli che c'è comunque bisogno di cambiare di fare cose diverse
Di scrivere con la comunità marciano contratto ecco io credo che la seconda cosa dobbiamo fare
è quella di da un lato ripeto essere consapevoli e orgogliosi delle cose fatte ma dall'altro avere la pazienza di scrivere un nuovo contratto con gli italiani
Che abbia due sostanziali capitoli quello del continuare su alcune riforme fatte sul quale proprio la nostra comunità nazionale ci chiede di andare avanti e di andare avanti con molta maggior forza
Abbiamo innescato delle speranze che hanno bisogno oggi di essere coltivate irrobustite
E dall'altra una domanda di valore di valori in politica
Guardate da Seattle a Tor Vergata per prendere due luoghi simbolici che è una domanda soprattutto le nuove generazioni di una politica anche di valori
Di qualcosa che dia senso
Alla vite all'impegno di qualcosa che combatta quella di spiegazione culturale atomistica che oggi in qualche modo sta mettendo a repentaglio il rischio tradizionali legamenti culturale sociale del nostro Paese
Che siano quelli territoriali fra il nord e il sud che se no quelli tra familiari che siano quelle fra le classi sociali ecco ci chiedono un valore ci chiedono valori allora io sono convinto che la seconda cosa dobbiamo fare va in questa direzione
Gli enti locali sono secondo messa che hanno secondo me la nostra duplice forza devono esserlo
La prima è perché io credo che sarà opportuno che il governo scelga di portare in modo univoco combinato per il rinnovo delle amministrative per il Parlamento nazionale
Voi perché questo è razionale perché non ha senso votare a distanza di un mese e mezzo in due diverse su due diversi livelli confidando reciprocamente in qualche effetto traino effetto valanga
E voi perché noi possiamo lo dico o anche con lo spirito di parte dimostrare come non siamo per qualche nostro verifica dimostrare alle regionali del due mila che se vi è una coalizione che ha un solo l'idea di un padre padrone di al di qua un'alleanza che ha una ricchezza una pluralità di classe dirigente
Che si può anche esprimere attraverso le positive candidature nei comuni principali nelle grandi città che andranno a rinnovo l'anno prossimo
Ed è un secondo e ultimo motivo io credo che noi dobbiamo utilizzare
Le migliaia perché edita tale si tratta di amministratori consiglieri regionali consiglieri comunali sindaci che rappresentano oggi una delle grandi forze dell'Ulivo del centrosinistra
Per mettere sostanzialmente nel Paese migliaia di antenne di ascolto di ciò che oggi in Italia si aspetta da noi io
Sono andato in vacanza quest'estate condividendo con molti come dire un po'della depressione rispetta le prospettive dell'alleanza
Poi ciascuno c'è sempre qualche cosa anche di episodico Callow che lo sollecita lo risveglia tutte le mattine tornando a Firenze mi trovavo davanti due manifesti
Il primo è quello che non da oggi tutte le piazze d'Italia la faccia di Berlusconi
La forza del sogno cambiare l'Italia sotto un manifesto se perché di un giusto il voler fu e dicevo ma è possibile che noi sospetti diciamo accettiamo che il nostro Paese il prossimo anno e negli avvenne negli anni a venire continua a propagandare la politica come giusto perché anche noi abbiamo abbassato così tanto il senso e il valore della nostra esperienza
Da stare con molti miliardi di spesa per tanti mesi sui muri d'Italia non avendo niente che ci distingua da una saponetta un insaccato
Ecco allora su questo occorre veramente quell'orgoglio di di di di ripresa ma anche quell'intelligenza e allora intelligenza comanda
Che questa coalizione
Ritrovi quelle il suo equilibrio interno fra il centro e la sinistra
Quell'equilibrio che ci permise nel novantasei l'UDEUR non faceva parte di quell'esperienza lo so ma che permise nel novantasei di mandare agli italiani un messaggio di come dire di moderazione di responsabilità un senso di affidamento affidarsi a una coalizione che Rabin cui centro va scelto la sinistra ma della quale l'espressione della leadership l'espressione delle politiche era solidamente ancorata all'interno di quel mondo vediamo sperimentato e consumato due diverse leadership in questa legislatura molto importanti ma sappiamo oggi che la sfida del due mila e uno passa innanzitutto attraverso questo riequilibrio
Sì perde si può perdere una competizione a sinistra perché la che si consuma la maggior parte dell'astensionismo ma si vince una quali sono al centro perché lì che gravità la maggior parte dell'elettorato diciamo moderato che sceglie di volta in volta come collocarsi durante la competizione elettorale ne abbiamo iniziato un percorso molto importanti a luglio di federazione fra l'Udeur Popolari Rinnovamento italiano
Credo che vi siano le possibilità in queste settimane non soltanto di dare seguito organico
A quel problema quel percorso ma anche di allargarne la platea dei protagonisti abbiamo bisogno di semplificare il panorama di sigle e di offrire un approdo sicuro quella seconda gamba di cui si parla da molti anni ma che oggi può costituire in qualche modo la garanzia di affidamento a cui come dire gli elettori italiani potrebbero guardare nelle elezioni politiche dell'anno prossimo
Su questo piano si ci ci sentiamo tutti impegnati su questo piano invitiamo anche gli amici dell'UDEUR qui dalla festa di Telese di proseguire con forza e con convinzione con fiducia in questo cammino
Dalla festa di Telese diciamo anche ai nostri principali alleati gli amici dei DS che l'intelligenza del della politica l'intelligenza degli eventi che dovrebbe spingere proprio a valorizzare il centro di questa alleanza con un centro forte il centrosinistra vince
Senza un centro forte il centrosinistra perde perde anche la sinistra questo è il messaggio politico sul quale i lavori aprire la campagna di autunno e guardare con fiducia così alla scadenza per l'anno prossimo
Grazie Pistelli ecco io
Devo dire finalmente una nota di ottimismo rispetto a questi mesi come diceva Pistelli di rassegnazione e mi pare che la rassegnazione maggiore questo sconfitti istmo come viene definito
Questo va bene andiamo alle elezioni oramai sono quasi volesse questa forma anche come dire di repressione politica che poi si coniuga con una sorta di assalto alla diligenza almeno mi sembra porti diretta o al ai DS perché è proprio da questa parte anche in modo tormentato che viene in questo senso
Del di di depressione io sono molto d'accordo con Pistelli e quindi come superarla in questa fase vitali veramente Pistelli apparato nel senso che questo è un po'il generale
è stato tu che l'hai attribuito pressoché integralmente ai DS lo io qui non voglio nascondere che i DS ma credo un pochino tutti quanti ci siamo rimasti piuttosto male quando abbiamo visti i risultati delle elezioni regionali
Ci aspettavamo che so io no di vincere in qualche altra regione
E alla fine abbiamo scoperto che il conto era otto a sette per Berlusconi e per l'alleanza tra Berlusconi e boss se posso introdurre anche una nota di ottimismo diciamo però su questo punto qua intanto no delle Regioni probabilmente il conto sarà ribaltato perché in Abruzzo con ogni probabilità essendo stato un ex presidente delle vecchie Giunte di pentapartito aveva avuto problemi con la giustizia dichiarato ineleggibile probabilmente si andrà a Rivolta
Non posso però nascondere facendo sempre conto delle regioni che è successo nel frattempo un'altra cosa molto negativa ciò che ha portato la crisi del governo dicendo il City sinistra in Sicilia e alla elezione della Giunta alleanze
Io Pd offro era di fianco a me e Leoluca Orlando che è stato uno dei primi protagonisti principali
Del grande movimento di rinascita delle città italiane
Attraverso l'elezione diretta dei sindaci
Protagonista della vicenda siciliana naturalmente
E io credo che come dire dovremmo ripensare un po'a quello che è capitato a Palazzo dei Normanni nella sua città
E dovremmo ripensarla nell'ottica di andare verso una grande alleanza autonomista regionalista sono naturalmente io che posso dirlo perché guardo con grande rispetto a grande tradizione politica siciliana ma una grande alleanza molto aperta
Che contenga le forze del centrosinistra e tutte le forze che si che si riconoscono non esprimersi noto non mista per nelle sedi regionali siciliane
Che saranno un mese dopo le elezioni politiche nazionali e un mese dopo un altro grande turno amministrativo che vedrà coinvolti più di mille Comuni quindici Comuni capoluogo ma in questo credo che Clemente Carta introducendo il dibattito abbia parlato
Torniamo al punto alla domanda che non voglio eludere lo sconfitti Isma'
Sì è vero insomma il periodo successivo resine regionali è stato caratterizzato un po'da questo devo dire che anche una certa tendenza nella nostra coalizione a non valorizzare la pluralità la differenza e a vivere le differenze come negazione del principio diciamo così di unitarietà c'ha fortemente penalizzato
Ma credo che come diceva Lapo Pistelli con cui sono pienamente raccordo effettivamente abbiamo nelle ultime settimane riscoperto il gusto di provare a vincere
Ezio perché non vorrei che qui adesso ribaltasse qua la partita sarà durissimo noi abbiamo di fronte la formazione del novantaquattro non quella del novantasei abbiamo di fronte questa alleanza che è un contratto diciamo così molto costruito su questioni prosaica e concrete no
Tra Bossi e Berlusconi che ci taglia fuori purtroppo quasi del tutto da tutta una serie di realtà del nord che abbiamo di fronte e quindi un avversario
Si presenta come molto agguerrito ciò nonostante la possibilità di un'affermazione c'è c'è tutta e credo che questa competizione all'interno della coalizione tra il presidente Amato il sindaco di Roma Rutelli che stiamo vivendo in modo positivo e costruttivo Chaban aiutato ad una condizione
La condizione che mercoledì quando leader della maggioranza si trovano qui c'è anche e mentre Mastella l'ho visto che circolava nella platea c'è Pino Pisicchio lo voglio dire un pochino a tutti ecco
Non facciamo l'errore di non trovare l'accordo su un percorso e su una data di convenzione che Possa concludere
Punto sei parlato dell'America appunto come è successo per i democratici negli Stati Uniti il percorso con l'indicazione del candidato premier questa è
La assoluta indispensabile necessità inderogabile necessità se vogliamo
Capitalizzare diciamo il benefici acquisito questa voglia di competere per vincere che abbiamo tutti insieme ritrovato altrimenti credo che
Le sorprese cioè se ci dividessimo sul percorso di nuovo sarebbero molto negativa condivido anche
Che all'interno di un'alleanza come questa
Rinnovata anche rispetto al novantasei con forza importanti come Lutero che arricchiscono la compro la componente di centro dell'alleanza occorre che questa componente si dia una sicura fisionomia ad una sua struttura unitaria
Io penso che questo sia un punto fondamentale naturalmente non spetta a me viene in modi tempi ma credo che con più rapidamente si va in questa direzione con meglio è e credo che una forte sinistra una forte componente di centro siano la condizione per appunto competere in modo
Positiva anche qui cito il caso Sicilia
Non c'è dubbio che in Sicilia bisogna fare i conti con un'aggressione da parte delle forze del Polo
Alle forze di centro del centrosinistra e dell'Ulivo che va contrastata palmo a palmo guai se noi pensassimo di ritrarre vicino in una sorta di
Idea che con più si è puri compiuti è forte perché le cose non stanno così occorre sapere appunto valorizzare anche le differenze e quindi contrastare con forza il Polo su questo
Approfitto ancora qualche minuto per un riferimento di carattere generale i temi che sono stati finora affronta sono convinto che la rivoluzione dei sindaci a cui l'ho fatto riferimento che è stato momenti importante per cambiare questo Paese sia una rivoluzione incompiuto una rivoluzione a metà
Si è trovata di fronte una
Ceto politico diciamo nazionale
E anche una cultura politica tradizionale molto arretrate molto vecchi
E sulla questioni fondamentali dell'autonomia e del federalismo noi non abbiamo per adesso solo perché a un certo punto Berlusconi ha fatto saltare in aria il tavolo della Bicamerale abbiamo perso anche perché dentro al centrosinistra parliamoci chiaro non riemerse continuamente vecchie idee centralista
Questo ha prodotto il paradosso che alle elezioni regionali recenti il centrosinistra che su cui i suoi governi ha fatto un'opera di trasferimento
Che dalla Costituente non si era mai vista di competenze a Costituzione invariata alle Autonomie locali apparso come conservatore il centrodestra
Ha potuto semplicemente agitare qualche slogan come devolution senza neanche dover spiegare esattamente così
C'è un appuntamento molto ravvicinato importa il diciannove settembre la Camera dei deputati si vota e si discute questo progetto
Di alcuni articoli fondamentali di riforma federalista dello Stato imporre la Lega non vogliono che questa riforma venga approvata perché intendono puntare tutte le loro carte sui referendum truffa che stanno proponendo lei consigliere Gilardelli pensate
Sì chiesti vuole chiedere ai cittadini se condividerlo ciò che le regioni già possono fare
E c'è semplicemente se condividono l'idea di generi che iniziative legislative desse il Parlamento su scuola sanità polizia locale e quant'altro una vera e propria truffa
Qui bisogna stare molto attenti perché con una deriva separatista che la lega nord ha chiaramente ha intrapreso vi è evidentemente un rischio molto forte anche per quanto riguarda il Mezzogiorno d'Italia e per quanto riguarda l'ONU la rottura dei principi fondamentali di solidarietà non è un caso che anche dentro il Polo
Lo vediamo con i presidenti polisti le regioni del Sud vi sia un forte dissenso nei confronti delle iniziative di Formigoni nei confronti di un certo modo
Intende il federalismo come semplice acquisizione di maggior potere da parte dei genitori
Penso e qui Leoluca né uno dei protagonisti che i sindaci gli amministratori presidenti di Regioni
Che stanno dalla parte del centrosinistra che vogliono aprire se anche a tutti coloro i quali condividono alcuni idee di programma molto forti lanceranno presto l'idea di un nuovo movimento che riparta dalle città dalle comunità locali
E che abbia questa volta anche una sua struttura organizza l'idea a cui si lavora da un certo tempo finalmente sono maturate le condizioni ecco io vedo in questo motore importa
Perché
E la nostra coalizione i sindaci gli amministratori sono stati un veicolo fondamentale
Per ottenere successe risultati quando abbiamo saputo imperiali rendere protagonisti i successi sono venuti anche sul piano politiche nazionali io mi auguro che questo movimento possa contribuire appunto a superare definitivamente
Quello sconfitti ISMU a c.t. facevi riferimento e a metterci nelle condizioni migliori per una competizione per vincere le elezioni del due mila euro
Grazie d'Italia intanto io non so se come dire il cambio di nel cartello significa la cancellazione delle Autonomie locali o invece dovendo parlare Leoluca Orlando
Una sorta di incarico tabellare come si potrebbe dire noi glielo auguriamo intanto ecco è venuto fuori e mi pare queste ultime battute tra Lapo Pistelli vitali una certa convergenza ma anche un senso concreto di di affrontare le cose dentro il centrosinistra con la maggiore positività con una strategia più attenta
Sconfiggere lo sconfitti istmo come è stato qui definito in che misura però il pericolo vero reale di questi giorni di queste ore
Può essere compromesso da questa sorta di referendum che si va giocando sei Rutelli si Amato ecco lo chiedo a Leoluca Orlando
Credo che credo che festa con sensibilità da giornalista accolto il cambio del cartello
Ha sostanzialmente chiuso il primo incontro con la domanda che riguarda il secondo il secondo incontro e io non mi sottraggo a questa domanda non dando una risposta all'interrogativo Amato o Rutelli
Non dà una risposta a questo interrogativo perché mi rifaccio la mia identità di fede o se volete alla storia del nostro Paese citando a preferenza vostra il non expedit ovvero l'obiezione di coscienza
Io credo che di fronte alla scelta tra Amato Rutelli sia serio dire nessuno dei due
E cerco di spiegare cosa voglio dire
Io credo che in questo momento noi stiamo cadendo in un trappolone
Le forze del centrosinistra stanno cadendo in un trappolone
Perché ritengono che possa essere la selezione dell'Ipr Premiere
O ridere coincidenti o meno poco importa in questo caso che la selezione del premier possa essere effettuata con un meccanismo di titoli ed appeal cieco una sorta di mixaggio tra titoli e appeal tra da questo punto di vista io mi trovo in imbarazzo terribile
Perché Giuliano Amato giurista finissimo è stato il mio maestro di diritto del persona che io stimo e apprezzo moltissimo anche per la sua sensibilità internazionale
E Francesco Rutelli è collega sindaco e tanto basta perché uno debba giungere alto rispetto la mia vicinanza ad un collega sindaco
Il tema non è questo
Noi stiamo cadendo nella trappola di pensare che se il candidato pois vere
Più consenso la coalizione vince non è così
Noi possiamo avere oggi un candidato che possa avere più consenso ma se non creiamo le condizioni
Di coalizione non rischiamo di avere un candidato che appaia migliore di Berlusconi ma Berlusconi vince perché la sua posizione è più forte di noi
Allora io credo che sia importante chiedersi quali sono le ragioni attraverso le quali possiamo consentire al nostro candidato premier di potere vincere
Io considero fondamentale urgente è preliminare l'aggregazione delle forze centrali riformiste di questa coalizione
Perché se non si realizza questa aggregazione prima che si scelga il candidato premier qualunque cambiato premierà pareva essere un candidato dei DS e quindi un candidato perdente
Perché nessun candidato nel nostro Paese può vincere se appare essendo frutto di una egemonia di un partito e dello sconfinamento degli altri
Appariva debole evidentemente debole
Allora se questo è vero io credo che sia importante quale che sia la scelta che faremo Amato o Rutelli possiamo anche tirare assorte
O altri non è questo il tema io credo che sia è solitamente preliminare che queste forse centrali sì di un'organizzazione
Perché se non si dall'organizzazione subito qualcun altro provvederà a fornire al Paese un'organizzazione la chiama la terza via la chiamerà Nuova democrazia la Camera
Il movimento di Di Pietro cosa ci sta dietro la intuizione di Antonio Di Pietro al quale mi lega una forte amicizia personale e politiche
Dietro intuizione di Antonio Di Pietro ci sta che non c'è soltanto la questione morale c'è anche bisogno di costruire un soggetto centrale che sia alternativo a destra ma non subalterno ai DS
Così sta dietro l'intenzione di Sergio D'Antoni mio compagno di scuola il mio amico personale e politico se no esattamente la intuizione che al di là delle sensibilità sociali
E necessario costruire un riferimento politico centrale alternativo alla destra ma non subalterno ai DS
Se questo non lo facciamo dentro la coalizione assisteremo alla nascita di tanti persi Paoli che si contenderanno una sistema politico fatto più di confusione che di chiarezza
Ecco la ragione per la quale io ritengo doveroso
Non risponderò meglio rispondere con chiarezza alla domanda che mi verrà fatta dicendo obiezione di Scelta obiezione di coscienza né Amato nel Rutelli
Perché prima occorre costruire diversamente che abbiamo noi in quel personalismo ed è singolare che debba essere io
Ad richiamare all'esigenza di evitare un eccesso di personalismo passano spesso stato criticato per essere eccessivamente personalizzate verso la lista però forse questo non mi ha impedito di conservare un qualche tratto di uscita e di essere ogni tanto non soltanto legato la logica personalista noi possiamo rischiare di avere un grande leader un ottimo ride che ha grande consenso ma una coalizione Arkestra perde le prossime elezioni credo che su questo il giorno tredici in occasione dell'incontro delle forze politiche del centrosinistra si vorrà fare un ragionamento condividendo esattamente anche le cose che diceva vitali
Un lacerto dinamismo certamente rianima la vicenda politica
Questa competizione Amato Rutelli certamente ha rianimato
La nostra presenza in politica ma non ci illudiamo potrebbe essere l'animazione del colpo di con Lucertola colpita a morte che stimo moltissimo ma è l'ultima agitazione esse lo cogliamo
La positività di questo momento facendo il passo avanti cioè indicando la data
Perché la incertezza va bene a condizione che vi sia una certezza di conclusione quello che accade
Nel sistema americano io sono stato ospite di Al Gore alla convenzione democratica di Los Angeles e vi prego di credere
Che lì non si parla di appeal dico si parla di palloncini ma il dibattito era assolutamente serio assolutamente approfondito
Aspramente carico di contenuti anche se poi evidentemente le immagini che fanno più effetto sono quelle coi palloncini anche perché i palloncini non devono essere tradotti in lingua italiana sì capiscono tutti voi ha bisogno di capire
La lingua di chi parla per cogliere il senso di una iniziativa risposta
Formica così alla domanda che fa da ponte tra il primo incontro il secondo incontro rapidamente mi avvio alla conclusione perché so che questo avviso è una preavviso di sfratto
Festa lo considera un auspicio per la mia persona che lo considera invece un'avviso è una messa in mora a concluda al più presto il mio intervento era concludo rapidamente il mio intervento anche perché i gesti onorevole carta non lasciano ampio spazio ad equivoci
Io credo che sia opportuno dire con molta chiarezza
Oggi le distinzioni fondamentali non sono più tra est e ovest tra nord e sud per molti versi fra destra e sinistra ma solo legata alla coppia globale locale
Oggi gli schieramenti si costruiscono tra quanti guardano il globale con gli occhi del locale e quanti guardano il locale con gli occhi del globale
Non c'è dubbio in una logica finanziaria di destra si tende a guardare il locale con gli occhi del globale
Mentre invece io credo che noi dovremmo guardare il globale con gli occhi del locale il federalismo ha un forte connotato innovativo perché cerca di coniugare la dimensione globale con gli occhi del locale l'autonomia delle città l'autonomia delle regioni il federalismo esattamente questo da questo punto di vista devo dire subito che a mio avviso il federalismo è è scomodo
Perché se il federalismo non è scomodo è un finto federalismo
Il che significa che i partiti devono in qualche modo rassegnarsi all'idea che ci possa essere in qualche regione una scelta non perfettamente conforme ai fax che vengono mandati ai direzione centrale le parti
Perché se i partiti pensano dalla parte di annunciare il federalismo dall'altra parte di mandare i fax
Vincerà la destra perché la destra è per definizione quella che tende a mortificare l'articolazione regionale perché non riesce a cogliere la vivacità che viene dalla realtà ed autonomie sociali
Io credo di avere assolto al mio compito di testimone e soprattutto di avere guadagnato il vostro applauso Malavenda parlato oltre il tempo consentito grazie grazie
Grazie io ringrazio gli intervenuti onorevole vitali dei DS Leoluca Orlando sindaco di Palermo Leoluca regole carta responsabile degli enti locali dell'Udeur Reggio E. P. vippaio di dei radicali
La Pistelli Pisicchio che
Era qui
Salutiamo il Presidente del Consiglio che sappiamo è arrivato fra di noi auguriamo gli altri buon lavoro