"La pace tra Etiopia ed Eritrea: prospettive per la stabilità e lo sviluppo del Corno D'Africa" org. dall'Ipalmo (c/o sede Ipalmo - via del Tritone)

Materiale ribadito passata segretario seri che ringraziamo avvocati in silenzio
Ricoveri parco fino senta
è stato preso da impegni ma soprattutto in questo ultimo tempo grave resta
Lavorando sul fronte estremamente importante vediamo se
Obiettivo il pericolo che qualcuno bussa questo suo lavoro
Vociare nuovi strumenti idonei politica contrazione impropriamente autonome la sconfitta via riferite io non voglio sciupare oltre i ringraziamenti inoltre questo dibattito dove sono tutti presenti come voi sapete nazione che monsignor marchi che nonostante il tempo breve abbia accettato fu solo l'invito ma insomma abbia superato problemi di agenda tanto le cose che vogliamo dice ovviamente il sottosegretario Serri poi intervenire quanto crede nelle forme che ritiene più opportuno data la delicatezza della materia allora io inizierei con questa prima tornata sui quindici minuti iniziando dalla Consob Calchi Novati poi gli alberi sì dal Corriere della Sera poi poi
Responsabile del programma
Ho precisato
Sottosegretario Serri era l'unico
Avvocati novanta
Grazie siccome giustamente lei al presidente Bonomi ricordando che questo secondo incontro di richiamo al Corno d'Africa
E visto che nella precedente riunione abbiamo a lungo dibattuto ciascuno con le proprie posizioni le proprie tesi le proprie ipotesi sulle cause dalla guerra
Ma
Si corresse si sente fuori vietare uscire pertanto
Questo questo il segno sia ma questo gelato crediamo
Risolto però
Pronto
Pronto uno due tre e si sente no
E che dire prodotto particolare attenzione non lo sentiamo pronto
Pronto a uno due pronto si sente in fondo
Scendono sì sì
Ho capito sì ma dentro
Non c'è non si parla
Giorno
Così in un bicchiere di vino si è conclusa
Insomma bisogna un criterio
La Roma trova uno due tre e si sente pronto
Parlando
Sotto al Gran premi
Do del tu
A
Allora cominciamo
Allora
Dicevo che oggi che oggi poi preferisco passare ad analizzare proprio il problematica che si è determinata a seguito della conclusione apparentemente della guerra
Lasciando lentamente ad altri di riprendere il discorso
Sulle cause che hanno determinato il conflitto
Poiché la stampa spesso ripetuto
Parlando di questa guerra fra Etiopia ed Eritrea
Aggettivi come guerra senza senso guerra inutile guerra insensata
Devo dire che pur essendo personalmente convinto che la guerra sia
Una
Conseguenza del fallimento della politica
Ci siamo
Pur essendo convinto che la guerra sia sempre il fallimento della politica va riconosciuto purtroppo che nelle condizioni in cui vive l'Africa
Proprio perché l'Africa estremamente arretrata che spesso non hanno delle forme istituzionalizzati di politica la guerra rischia di diventare sempre più spesso un espediente utili dura un mezzo attraverso cui Paesi africani risolvono i loro problemi
Anche la guerra fra Etiopia Eritrea probabilmente non sfugge a questa fattispecie
In Africa come sapete ci sono molti conflitti in corso ma la guerra Etiopia Eritrea si è distinta perché differenza di altre guerre essenzialmente una guerra fra due Stati e quindi a una fenomenologia che riguarda soprattutto una tematica di tipo bilaterale o se vogliamo di tipo regionale
E assumendo al massimo si può dire che questa guerra abbia avuto alcune
Finalità che possono diventare adesso conseguenze visto che la guerra in qualche modo ha trovato una sua soluzione o sistemazione forse provvisoria ma comunque una sistemazione un primo punto la guerra è servita a rafforzare l'identità nazionale questo vale soprattutto penso sul fronte eritreo l'Eritrea ha ritenuto che la sua stessa identità nazionale fosse in pericolo di fronte alla minaccia
Di rimettere in discussione i suoi confini confini che come sappiamo non soprattutto avuto un'origine all'epoca coloniale
E a afferma affermato fino appunto all'attacco militare questo obiettivo di
Preservare la propria identità
Un'altra finalità conseguenza la credibilità del governo credo che questo sia valido soprattutto per i governi etiopico che ha per così dire approfittato in modo un po'perverso della guerra per rafforzarsi per ottenere più fiducia più consenso a livello appunto in questo caso nazionale non era tanto in discussione l'identità nazionale dello Stato etiopico quanto la credibilità del governo di mediante Napoli come Governo nazionale per le sue origini come sappiamo molto legate a una regione una provincia e Tigrai a seguito della guerra è indubbio che il governo etiopico si è rafforzato e da oggi una credibilità maggiore a livello dello Stato nel suo insieme
Altra finalità di conseguenza l'egemonia regionale questo riguarda entrambi i contendenti
Benché fra i due Paesi ci fosse ci sia una grossa sperequazione in termini quantitativi basta pensare alle dimensioni demografiche le potenzialità economiche anche i militari
Alla superficie dei due Paesi per vari motivi che adesso non ho il tempo di analizzare in effetti sia l'Etiopia ed Eritrea erano contendenti
Come polo di riferimento dalla politica regionale e la guerra probabilmente ha risolto a favore dell'Etiopia
Questa sfida un'altra finalità e quella di comica di proporsi la Comit procuratori della grande politica un po'in tutta la periferia del sistema internazionale in corso oggi una corsa da parte di alcuni Paesi alcuni gruppi dirigenti di proporsi come interlocutori privilegiati del sistema mondiale
E in particolare del del centro del sistema mondiale delle potenze forti in termini politici ed economici nel sistema mondiale
Nel Corno d'Africa nell'Africa orientale in generale
Ma più in generale nell'Africa sono in atto grandi manovre da parte dei Paesi che vogliono emergere come partner naturalmente ciò comporta vantaggi sul piano dell'assistenza economica sul piano dell'interlocuzione politica spesso delle forniture militari
Etiopia Eritrea si sono scontrate anche a questo fine e di nuovo
Ci sarebbe da ritenere che la conseguenza la fine della guerra abbia dato all'Etiopia da posizioni di vantaggio questo potrebbe diventare in futuro un elemento determinante per regolare l'equilibrio nella regione
Etiopia questo è un po'l'immagine complessiva ha vinto la guerra dopo una grande offensiva del giugno maggio del maggio giugno due mila per i tre a non ha mai usato la parola resa mai stato sostanzialmente sconfitta però evitato quella rotta che nei primissimi giorni dell'offensiva etiopica del maggio due mila sembrare inevitabile questo probabilmente è stato sufficiente ad impedire quello sfacelo del governo che a un certo momento era sembrato inevitabile
Sulla posizione personale presidente Isaia se vuole PC sono ipotesi congiunture di vario genere non voglio entrare su questo è probabile che il suo grande prestigio che aveva acquisito come leader del movimento di liberazione sia stato almeno compromesso intaccato e forse se se dovesse profilarsi un'eventuale opposizione la sua posizione di leader assoluto potrebbe essere messa in discussione
Se l'Etiopia ha vinto la guerra chiediamoci che cosa ha ottenuto da questa vittoria
Villa primo punto dovrebbe essere una garanzia sui confini
Il conflitto formalmente avuto un contenzioso territoriale come causa scatenante si dovrebbe dire che avendo litio che vinto la guerra dovrebbe il futuro tracciato riconosciuti internazionalmente seguire le posizioni che sono state sostenute dall'Etiopia
Su questo peraltro va almeno avanzato un dubbio perché l'accordo così come è stato stipulato rimanda in effetti a un secondo tempo la definizione dei confini
E quindi paradossalmente proprio la causa scatenante del conflitto non è stata risolto in modo definitiva è stata spezzata soltanto in modo interlocutorio
Secondo appunto l'Etiopia probabilmente ottenuto come dicevo prima il ridimensionamento del presidente rivali Visayas
Come sappiamo l'abbiamo detto anche l'altra volta conflitto personale arrivi da personale fra i due gruppi dirigenti è stato certamente uno degli elementi della conflittualità
Fra i due uomini forti dei due regimi nell'essere uscito rafforzato Visayas uscito indebolito e questo anche in futuro potrebbe contare
L'Etiopia ottenuto di scoraggiare altri attacchi militari dell'Eritrea questo dovrebbe essere una delle conseguenze più evidenti determinate dalla sconfitta sul piano militare dell'Eritrea
Anni fa si diceva che l'Eritrea ridiventata la potenza militare del Corno le prime fasi della guerra avevano in un certo senso dato quasi una conferma di questa immagine e invece gli risultati del conflitto nel due mila hanno dato torto all'Eritrea
Su questo va andrebbe ricordato che a livello internazionale si sta diffondendo una
Possiamo dire una Teorie una tesi
Secondo cui
Livelli l'esponente di spicco di questa tesi è il famoso analista americano Luttwak compare praticamente tutti i giorni e la televisione italiana quindi conoscete
Secondo cui i conflitti regionali invece che essere affidati a una ipotetica stabilita protette vigilata da forze esterne
La situazioni che rischiano continuamente di dichiarare in conflitto è preferibile che siano risolte sul terreno con la vittoria della parte più forte possiamo definirla una tesi super realista
Che avrebbe il vantaggio di alleggerire il peso dalla comunità internazionale per correre a rimediare ai compiti che scoppiano qua e là nel mondo valida
Sì auspica questa tesi enti ai fini la stabilità della della periferia
Ora se questa tesi e quella dominante a livello centrale si potrebbe dire che il conflitto
Sia andato al suo epilogo a vantaggio di quelle che probabilmente era la potenze più forte l'interrogativo che ci si può porre in essere dall'inizio fosse chiaro che l'Etiopia possibili foto se qualcuno avesse immaginato che potesse essere l'Eritrea
E chi in questo caso avrebbe spinto l'Eritrea una offensiva quell'iniziale quella del maggio mille novecento novantotto e che si è rivelata la fine
Fatale controproducente per il governo etiopico
Ultima considerazione che del governo eritreo ultima considerazione che potrei fare sempre a questo fine è che se è vero che la potenza internazionale di riferimento e l'America
Lista l'eversione deve dedurne che l'Etiopia a guadagnato in considerazioni in credito
Nei confronti degli Stati Uniti su questo anche
Non mi sento di fare una conclusione definitiva perché proprio fino a tanto che non sarà chiaro come è stato il meccanismo dell'inizio della guerra mi riferisco al maggio mille novecentonovantotto resterà sempre il dubbio se e chi abbia voluto piuttosto indebolire che rafforzare l'Etiopia o addirittura promuovere un'aggregazione dell'Etiopia dopo quella già ottenuta nella novantuno novantatré con indipendenza
Dell'Eritrea però allo stadio piccoline sarei tre allo stato attuale si dovrebbe dire ragionevolmente che la
Vittoria osceni vittoria dell'Etiopia abbia rafforzato l'Etiopia come interlocutore della politica militando in canna nella regione probabilmente accanto l'Uganda che come è noto è un po'il punto di riferimento ormai i danni della politica americana nella regione dei Grandi laghi
La guerra non ha risolto ma semmai gli aggravati i problemi economici e questo è persino ovvio
L'offensiva etiopica del maggio due mila è stato giustificato dal governo etiopico con una motivazione relativamente semplice
Lo stallo militare che si stava trascinando praticamente da un anno e mezzo dall'offensiva del febbraio marzo mille novecentonovantanove la prima controffensiva etiopica del febbraio marzo mille novecentonovantanove
Lo stallo militare costava troppo l'etiope su questo ci siamo un po'sbagliato e tutti si pensava che lo stallo fosse più costoso per l'Eritrea paese piccolo si è invece rivelato più costoso per l'Etiopia e l'esplosione all'improvviso della
Arestia impartì dell'Etiopia con una certa generazione a livello di stampa non si sa alcuni molto malevoli dicono perché i produttori americani di cereali avevano dei surplus che non riuscivano più a vendere quindi hanno
Approfittato della carestia nel Corno d'Africa per
Spendere alle grandi organizzazioni internazionali chi dice che l'Asa Grazioli sulla rete minata proprio per spingere i due contendenti etiopi eritrei a trovare una soluzione
Comunque lo scoppio della problema della carestia nel Corno d'Africa dato la giustificazione governicchio dico per
Uscire da una situazione di sostanziale stabilita sulla fronte per attaccare ottenendo lo sfondamento del fronte la vittoria o quella mezza vittoria di cui ho detto
è chiaro però che i problemi economici che sono stati in gran parte alla causa del conflitto non sono stati risolti dalla dall'esito della guerra
L'Etiopia
Ha dato l'impressione nella gestione del conflitto di
Poterne voler fare a meno del rapporto con l'Eritrea sul piano economico SMI sappiamo l'Eritrea controllo gli sbocchi al Po al mare più immediati più naturali dell'Etiopia
L'Etiopia si è ritagliata altri sbocchi attraverso la Somalia tre su Gibuti addirittura verso il Sudan dando l'impressione di poter fare a meno dei porti eritrei su questo io ho qualche dubbio perché se è possibile immaginare degli sbocchi commerciali per l'Etiopia per gran parte dell'Etiopia
Mettiamo la Zonda dall'amara o la zona verrà Marino
Con altri porti mi sembra difficile che il Tigrai possa fare a meno
Dei porti eritrei per il proprio commercio estero e non dimentichiamoci che i grandi investimenti sono stati fatti in Tigrai dopo il mille novecentonovantuno gran parte d'aiuto internazionale stati concentrati nel Tigrai che si è costruita una industria che ha senso soltanto si può commerciare con i Paesi vicini in particolare con l'aria di Paesi arabi
E un'eventuale aggiramento di porti eritrei probabilmente comporterebbe dei costi suppletivi che renderebbero poco concorrenziali questi prodotti
Però quello che è molto peggio e che l'Eritrea non può fare a meno dell'Etiopia perché se prendiamo soltanto un dato il porto di Assab cioè le royalties che le ritira ricavava dal porto di Assab per il commercio di transito in direzione dell'Etiopia
Copriva il quinto circa delle rendite dello Stato eritreo si può capire come l'eventuale essiccamento di questo flusso commerciale rischia di trasformare paradossalmente dei trenta Paesi occluso più ancora che l'etiope occluso nel senso che i suoi porti che aveva un'importanza strategica vitale rischiano di non avere nessuna funzione perché purtroppo nelle condizioni geografiche in cui si trova l'Eritrea i porti di massa voi di Assab osservano i commerci con l'eritreo hanno una funzione molto limitata se non nulla
In conclusione la guerra ha spesso come fine quelle veniva chiamata la la Di Bella sia la debellate del nemico
In questo caso il nemico su coniando clinico sia l'Eritrea per l'etiope litio Peter levi crea una volta anche sconfitto però nel caso di litio che probabilmente vincitore si ripresenta come un vicino
Non può essere cancellata la vicinanza e probabilmente la necessità del buon vicinato fra i t o più di tre non è un discorso di tipo moralistico ma è un discorso che deriva da la geopolitica che prova per la scienza
Più realistica che ci sia nel campo della politica internazionale
I due Paesi hanno bisogno del buon vicinato e nessuna guerra però può imporre buon vicinato quello che può imporre col vicinato o e la logica della geopolitico la pace o comunque una qualche forma di reciproca convenienza
A rapportarsi in modo pacifico e collaborativo anziché antagonistico e conflittuale paradossalmente ne mille novecentonovantuno quando le riferì al termine di trent'anni
Ottenne l'indipendenza il rapporto fu Pacifico molto cooperativo però fu pacifico e cooperativo questo lo si è ripetuto spesso perché il governo etiopico aveva una posizione subalterna nei confronti del governo eritreo
Oggi questa coesistenza deve essere ricostruita sulla base possibilmente di una qualche forma di parità naturaliter Eritrea teme che la guerra possa ristabilire una posizione egemonica
Dell'Etiopia
Anche il modo con cui la guerra e si è risolto lo stesso accordo coi Serri naturalmente sarà più dettagliato di me su questo anche il modo con cui la guerra è stata risolta con l'idea di una buffer sono un presidiata dai militari
A dire la verità non facilita molto il buon vicinato perché dà più l'impressione di una confini di una barriera di una qualcosa che divide che non invece di quello che ci sarebbe bisogno di qualcosa che unisce e questo penso possa indurre a a la conclusione che resta ancora molto da fare perché questo conflitto trovi una sua vera e propria soluzione dizione
Molti dei conflitti interni in Africa
Si sono sono conclusi con delle soluzioni che secondo una terminologia che però si spiega da sola vengono definite inclusive cioè la guerra finisce non con la vita ad una parte ma con una specie di
Riconciliazione forzata
E con il tentativo di recuperare anche le forze sconfitte soccombenti per la ricostruzione di un tessuto unitario che viene definito un po'una soluzione all'africana perché per molti motivi nella cultura in antropologia politica africana
Soltanto attraverso questa ricreazione ricostituzione di una concordia nazionale si può evitare che la guerra ricominci immediatamente perché normalmente chi viene tagliato fuori tagliato fuori da tutto un soprano dal potere ma della gestione delle risorse dei benefici economici
E così via
Penso che in questo caso anche se la guerra è stata fra due Stati dovrebbe essere trovato una soluzione africana c'è una soluzione inclusiva e non una soluzione divisoria
Ho il timore che questo schema che è stato elaborato dall'OUA con la mediazione di Stati Uniti ed Unione Europea
Sia un po'troppo influenzato da meccaniche europee occidentali e che i rischi di non favorire quella soluzione inclusiva che proprio per i motivi di buon vicinato che dicevo prima invece essenziale per risolvere nella sostanza il problema
Aderenti inviando spezzata Corriere della Sera
Sì
Molto interessante quello che ha detto John poca che guardi naturalmente è sempre molto puntuale su una serie di cose
Anche se alcune cose secondo me non io non le condivido molto
Poi però spiegare perché in realtà fare il giornalista in questa guerra per me è stato molto difficile molto complicato io seguo l'Africa da molti anni
Sono stato in in vari Paesi africani ho seguito guerre dalla Somalia al Congo Rwanda e è questa la prima guerra tradizionale mi sono trovato di fronte di Socrate descrivere
E francamente ho avuto molte difficoltà molte difficoltà perché non ti puoi muovere ci sonò le autorità da entrambe le parti che ti bloccano e quindi ti portano in gite organizzate a vedere quello che la propaganda vuol far vedere da entrambe le parti
Questo e quindi molto complicato fare realmente i giornalisti cioè andare a trovare delle notizie vere di lei che
Molte cose che ha scritto la stampa quindi io stesso ho scritto
Sono state cose riportate da comunicati ufficiali e da dichiarazioni ufficiali quindi secondo me anche nessun valore
Sì valore generale però non un valore particolare
Quindi andare al fronte per esempio è molto complicato capire se uno sta vincendo sta perdendo nel momento in cui se li è molto complicato capire chi sta morendo e sei morti che ci fanno vedere sono ha paradossalmente visto che gli etiopici ed eritrei hanno le stesse divise paradossalmente anche difficile capire se quei morti sono etiopi etiopi o sono eritrei e una cosa molto veramente molto complicata
Quindi ci siamo trovati molti colleghi in grossa difficoltà io ho sono stato in Etiopia in aprile primato scoppia la guerra l'Etiopia e l'Eritrea poi ho fatto quasi un mese in Eritrea dopo lo scoppio d'acque della guerra
In maggio armato avallo tra maggio e giugno
Devo dire che in molti casi mi sono fermato davanti a quello che era l'impossibilità di andare a essere testimone reale di quello che stava accadendo
Due
Conto due diciamo notizie vere nel senso di prima mano e non comunicate le abbiamo trovate
Assieme alla BBC ed è stato molto difficile molto complicato abbiamo anche rischiato di essere espulsi per questo siamo stati fermati dall'ambasciatore italiano divisi dai era inglese ma non non c'è l'ambasciata inglese che quindi a pregato di soprassedere e di evitare un provvedimento di espulsione dei giornalisti
Perché avevamo trovato dei campi dove mettevano dentro dei civili etiopici dei campi in Eritrea questo devo dire che non mi scandalizza più di tanto mi scandalizza il fatto che è stato sempre negato
Le deportazioni danno fatte anche gli etiopici quindi sono delle pratiche
Barbare e inumane dalle due parti quindi fatte da chiunque ne faccia anche se sono ammesse dalla convenzione di Ginevra perché la convenzione di Ginevra permette di mettere i cittadini del del Paese avversario in campi di concentramento infatti gli italiani sono stati messi durante la seconda guerra mondiale quindi campi concentramento in Texas in California
Lustri di di di americani di origine italiana intendo gli americani di origine tedesca di origine e di origine
In giapponese
Quindi sono sono pratiche sono ammesse però il nostro lavoro e andare a trovare queste cose quando queste cose vengono negate
E ed è stato come ci siamo detto io e Katherine Jenkins l'unico lavoro giornalistico che abbiamo fatto in un mese perché poi in realtà tutto il resto è stato riportare riportare cose di altri quindi tutte le notizie che vengono che vengono sul i morti il numero di morti e numerosi feriti son tutte cose assolutamente senza senso abbiamo fatto dei conti durante la guerra son morto secondo i comunicati circa c'è un milione e mezzo di etiopici un milione e mezzo di eritrei ci facciamo tutti i conti la somma la somma dei vari comunicati via delle varie divisioni nient'altro
Quindi questo ed è stato veramente un un un lavoro molto complicato e molto difficile anche perché chi segue le guerre in Africa sa benissimo di possono passare le linee le fronti andare coi ribelli torna dall'altra parte magari fare un lungo giro comunque proprio essere in mezzo alla guerra la ovviamente il pretesto che viene utilizzato dice per dire tu non puoi arrivare al fronte l'hardware la tua i comuni incolumità e quindi sai pericoloso non puoi arrivare eccetera in realtà il lavoro che facciamo e prove di questo genere quindi mettiamo in conto che ci sono dei rischi nell'andare al fronte controllare chi sta sparando e se davvero sparano
E dove sparano e però ci sono tante cose che non si vogliono far vedere non non si vogliono non si vogliono dire perché la propaganda è fortissima e la propaganda
E e martellante e martellante io vorrei raccontare per esempio cos'è successo The Seventh dove i gli editti OP sono entrati hanno conquistato che se ne poi in in base agli accordi e comunque delle decisioni che vanno prese sono sono tornati indietro
Gli eritrei hanno ripreso concretezza diceva che abbiamo visto utile abbiamo massacrati in realtà non riprende se vedo che questi usciva poi hanno attaccato la retroguardia etiopica e l'hanno realmente massacrata a questo punto gli etiopici aggirati indietro e hanno riattaccato si sono ripresi pessime
In realtà quello che io ho potuto verificare che dei governi poi si sono ritirati rivolgersi sempre altino
Quello che ho potuto verificare e che secondo me a livello di governi delle truppe della gente non gliene frega aspro lasciatemi usare questa parola che non sarà certo molto Pola it però ne frega assolutamente nulla
Quindi vengono tenuti all'oscuro di tutto tutti io d'racconto delle cose perché sostato in Eritrea ma le stesse cose le posso raccontare cambiando emettendo etiopici al posto di eritrei Eritrea posteriori sono andato per esempio alle ai militari
E ho chiesto se avevano contatti con le famiglie ovviamente non hanno contatti e chi è sotto la levano raccontati per due anni con le famiglie
E allora ho chiesto di darmi non so da che il messaggio per la vostra casa e ho cercato di portare questi messaggi
E ho avuto estrema difficoltà non ho trovato tranne in un caso solo su cinque messaggi che avevamo raccolto non e famiglie disperate che non hanno notizie dai dai dai dai parenti dagli ai figli dai fratelli dal del anche dalle sorelle
Che sono al fronte da molti anni
Non è vero che i paesi entrambi i Paesi siano solidi granitici rocciosi dietro i loro leader perché non è così assolutamente né in Etiopia né in Eritrea
Nel senso che sì è vero che ci sono stata della gente che si è arruolata volontari io il fratello di mia nonna che se è scappato di casa quindici anni S. arruolato volontario nel mille centoquindici è arrivato sul Carso la prima pallottola l'hanno ammazzato
Quindi questo accade anche lì perché la propaganda nazionalista è fortissima entrambe le parti
Però est accade anche che un signore arriva al Catania alle intercontinentale in aprile mi dice per favore tieni mio figlio due ore perché stanno rastrellando e quindi non voglio che va dal fronte quindi ci sono ovviamente tutte queste queste situazioni di di di di proprio di che solo contro quello che dice la propaganda insomma da entrambe le parti e difficilissimo per noi che siamo che cerchiamo di essere i testimoni la guerra di capire fino a che punto dove dove ci sono dove la tenda la nebbia della propaganda riesce ad aprirsi uno squarcio per guardare dentro e molto molto complicato e difficile
E quindi ancora secondo me è più complicato e difficile poi per i nostri lettori perché ricevere notizie per per chi per chi poi si deve creare un'opinione o si crea un'opinione di quello di quello che accade
In in realtà le per esempio accade questo prima si diceva appunto gli Stati Uniti il il ruolo degli Stati Uniti dalle lobby di opere etiopi che sono molto molto forte negli Stati Uniti
E Africa Confidential ha pubblicato anche le società che si occupano del delle pubbliche relazioni dello stato etiopico in in America le lobby eritrei sono molto molto forti in Italia e e quindi hanno un in qualche modo una condizione insegnamento sulla sull'opinione pubblica
Quindi io vedo perché ricevo bollettini da da da entrambe le parti e quindi la posizione per esempio americana non non ho dubbi che sia in qualche modo dell'opinione pubblica in qualche modo
Diciamo non controllata Hugo indirizzata da dalle dalle nobili e questo è verissimo
Io poi ritengo scusate l'all'all'incontro della del della volta scorsa non c'era sulle cause sulle cause della guerra io ritengo che le cause la guerra vanno ricercate anche su un antagonismo profondo tra i due
Sistemi politici e sei sedute alle due leadership allora ci sono i documenti che davano ottantacinque tra il TPL il IP e Life
Cioè il Tigrai tipo Liberation Front litri è un tipico ricordi c'è un fronte di liti furibonde su come gestire al problema delle nazionalità allora c'erano delle accuse precise del TPL contro l'Eritrea diceva sei per esempio gli a fare faceva al caso gli affari non so se voi l'avete letto questo documento sei a far vogliono essere vogliono l'indipendenza voi cosa fate gliela date o no noi riteniamo che il diceva al TPL perché la gestione delle nazionalità vada vada intesa intenti in senso più libero possibile e quindi di dare a ciascuna al nazionalità il l'auto-governo l'autogestione gli eritrei invece sostenevano che l'Eritrea è un paese unico come nazionalità unica e quindi va gestito come un Paese unico dandosi qualche scuola gli affari lingua par qualche qualche scuola i soldi ma so però siamo tutti eritrei vogliamoci bene come ritrae
A ora ritengo che il problema delle nazionalità in Africa sia quello che ha fatto esplodere la Fia quindi un problema che comunque va gestito non sto dando un giudizio di merito se sia meglio un sistema o l'altro sistema
Dico comunque che c'era un fortissimo antagonismo tra il il modo di gestire questi due questi due sistemi
Al momento dell'indipendenza dell'Eritrea
Poi i Paesi sono si sono diretti su due posizioni completamente diverse cioè il Eritrea e un Paese centralizzato completamente centralizzato dove esiste un partito unico
Per costruire io le do un bond giudizio di merito ripeto però per costruire probabilmente una razionalità per un per per costruire un Paese è stato e individuato individuata questa metodologia allora c'è un una persona che contemporaneamente Presidente della Repubblica
Capresi dente capo del primo ministro capo dell'esercito
Capo del partito e firma pure banconote dall'altra parte comunque non c'è una democrazia scandinava perché siamo comunque in Africa però ci sono un minimo di elezioni
C'è un ci sono dei giornali che comunque criticano il governo poemi sedicesima diciassette giornalisti sono in galera io quando io ho fatto un'intervista Mele sì ho chiesto allora dimmi di questi diciassette giornalisti senza problemi ci sono i giornalisti in galera e questo è verissimo dall'altra parte per un po'ma ecco fare il giornalista
Che la mia vera
E quindi è è ecco secondo me la gestioni due poi se abbiamo un'economia completamente completamente i due sistemi sono sono diametralmente opposti
Quindi diventano sono diventati due Paesi pericolosi uno per l'altro pericolosi non in termini solo di guerra e quindi di di militare di di di di cose militari ma proprio pericolosi perché i due modelli
Sono conflittuali uno con l'altro
Questo io ritengo che quindi per questo motivo poi alla fine poi andiamo vedere sillaba avete parlato l'altra volta ovviamente i porti io per esempio non credo che che l'Etiopia abbia bisogno dei tipo dei porti eritrei certo se c'è la e meglio comunque degli sbocchi al mare alternativi che sono sufficienti
E a quando il riconoscimento del Somaliland questo lo chiederemo l'onorevole serve perché al senatore Sergio che ha dato il via però secondo me la diplomazia anche occidentale si deve scuotere c'è un Paese che sta cercando comunque di ricostruirli sì forse meglio dargli una mano so che la mano glieli diamo insomma l'Italia è un Paese che sta costituendo e che comunque quello che la Somalia un'oasi di comunque di di pace sempre termine africani naturalmente non quindi però e ha difficoltà a essere riconosciuto internazionalmente so che gli diamo una mano che si viene dato una mano però ovviamente non può accedere agli istituti internazionali che sono abbandona la Banca mondiale il punto di fondo
Molli Sigmund finti
Di M. F.
Funzione vuol fare il braccio ecco e un'altra cosa che comunque sta accadendo sto andando un po'a Gattoni perché vorrei vorrei dire tutto stringo un'altra cosa però i veri sconfitti secondo me poi di questa guerra sono gli occidentali quale ci dentali hanno perso comunque un Polo che di stabilità che fino a tre o quattro anni fa tutti credevamo che fosse finalmente la rinascita della grande all'Africa che bello pacificazione sviluppo
Cultura di pace e soprattutto quando impongono un
Un riassunto è un blocco un embargo le armi e invece le armi entrano tutte le parti ho assistito io
Ad arrivi di armi anche in questi due settimane fa in Eritrea e questo secondo me ed è la vera sconfitta perché poi se vogliamo imporre un
Imporre un un tipo di pace di di polo delle sanzioni dobbiamo essere in grado di di di di di di onorare questi sanzioni come mettere un divieto di sosta se poi non ci sono i vigili lo fanno rispettare ragazzi tutti proteggeremo in sosta vietata
Grazie di amore sulla parola musica
Che ringrazia sentiamo residenti carabine però oggi sui problemi dello sviluppo vorrei ricordare a che il Vaticano
Professione avendo lo spesso doposcuola conferita ossia sapeva che alla all'elusione e anche la stessa unica conferenza episcopale esposizione dove e perché il mio contributo sarà piuttosto accademico rispetto a queste testimonianze che abbiamo sentito
E stamattina quando cercavo di mettere giù qualche l'espressione per il nostro incontro quasi per abitudine ha messo come titolo la guerra tra l'Etiopia e via dicendo
E come vedete il titolo del nostro incontro e la pace tra l'Etiopia ed è recente la prima cosa di rallegrarci per il fatto che possiamo parlare di pace anziché di guerra anche se si tratta di un una pace
Molto fragile una pace labile
Solamente una cessazione delle ostilità
Sono convinto che le popolazione dalle due parti vogliono la pace
Vogliono superare questa guerra che ha accostato tante vittime tante vite e tanti drammi familiari
Entrambe le parti riconoscono che la pace costituisce l'unica via
Per arrivare Allo sviluppo di entrambi i Paesi
Prego dare però verso il futuro
Come fare di un di una pace è labile una pace duratura
Non bisogna essere ingenui ritenere che questa sarà un cammino facile non bisogna essere ingenuo ritenere che sarà una strada l'ideale
Ci saranno
Violazione del cessate il fuoco ci saranno momenti di rinnovato tensione attimi incontrollate da parte di alcuni le ferite psicologiche
Tra le due parti create dal conflitto ma anche creato dalla propaganda sono assai profonda
Gli animi sono surriscaldati
E assistito anche l'altro giorno
Riunione di a Ginevra Coconut più cinque
Di una serie di di disposte repliche da parte dei due governi al semplice intervento sulla questione di di sviluppo sociale
E importante è che d'ora in poi la volontà di pace viventi il fattore dominante del processo da parte di tutti però qui
Bisogna riconoscere l'esperienza degli ultimi anni e in diverse parti del mondo e indica che ove non esiste la volontà di pace tra le parti tutti i tentativi di pacificazione dall'esterno sono destinati a fallire
La prima responsabilità resta nelle mani irresponsabili politici e militari dei due Paesi
Gli sforzi di tutti noi dunque devono essere orientati verso il sostegno di coloro che veramente vogliono la pace
Però bisogna anche dare segni chiari senza equivoci da parte dalla comunità internazionale
Che la comunità internazionale e disposta ad aiutare chi sostiene la pace ed ha risposto ad isolare chi mette in questione gli accordi
Io penso all'esperienza del mio Paese dall'Irlanda
E lì io ho visto che la pace
Dipende soprattutto dalle persone pigramente dei leader politici lungimiranti
Per ridurre i politici in grado di superare le posizioni è di pregiudizi di una sola parte
Per difendere il bene superiore della pace
In Irlanda del Nord ad esempio per tempi venti anni
Più di quindici mila sto soldati sono stati stanziati in servizio attivo quindici mila soldati per i vent'anni
Questi soldati siano contribuito alla riduzione della violenza
Cedendo le parti a distanza controllando il territorio e raccogliendo informazione Intelligence ma non sono i soldati che hanno portato poi al buon vicinato
Non sono i soldati che hanno portato al momento decisivo in cui i primi contatti sono aperti e la e e la la fiducia tra le parti si è faticosamente ristorato
Tale momento decisivo il frutto te lo sforzo di alcuni uomini e donne politici ove le donne di pace e di dialogo uomini e donne coraggiosi e tenaci
Allora senza una chiara volontà politica in favore della pace dalle due parti discorsi esterni di mediazione e di riconciliazione samaritano
Per me un elemento di speranza è il fatto che il negoziato per l'accesso cessazione delle ostilità è stato svolto dalle autorità algerine a nome dal Organizzazione dell'unità africana occorre sostenere una soluzione africana al problema
Bisogna rafforzare la capacità degli Stati africani lì non hanno sono un vettore di capacità ove esiste rafforzare la capacità degli Stati africani
E dalle organizzazioni intergovernative africani a svolgerle loro stessi
Un ruolo di mediazione di prevenzione e di riconciliazione nei confronti dei conflitti che distruggono tutto il cuore dell'Africa
Qual è il loro ruolo per i Paesi europei
Soprattutto per l'Italia per motivi storici e l'onore di sostenere le iniziative applicate
Il negoziato per l'approvazione di un trattato di pace comprensivo inizia adesso a Washington
Però il numero delle questioni ancora da risolvere il grande e vende il processo di pace molto molto rischioso
Pro si spera che queste negoziato si concluda in tempi praticamente premi poi occorra pensare al futuro
Occorra prevedere al dispiegamento rapido di truppe dell'ONU sotto la direzione dello a U per questo Zola Boffalora almeno provvisorio e sarà necessario la presenza di tali truppe essenziale per prevenire un'eventuale rapido riprese dalle ostilità
Poi occorre agire rapidamente per avere l'accordo dal Consiglio di sicurezza e gli accordi necessari per mettere a disposizione personale e risorse finanziare
Bisogna trarre le giuste conclusione
Dall'esame degli errori dalle omissioni
E dei ritardi dal passato in al cioè analoghe situazioni la sofferenza delle popolazioni africane africane ha lo stesso valore dalle sofferenze in altre parti del mondo poi se non si agisce tempestivamente oggi si pagava un pezzo ancora più alto e non domani non montata corre anche spingere subito gli organismi umanitari dall'ONU ad intervenire per soccorrere le persone rimaste nelle zone occupate o le persone sfollate
Però come
Arrivare a superare la diffidenza a volte il clima di odio ad evitare addirittura propaganda dall'odio che ha accompagnato questa come peraltro tutte le guerre
Come riprendere la vita normale dei campi la sicurezza alimentare
Le ha la vite delle piccole comunità ed è normale infrastrutture sociali
Nel mondo di oggi non esista altra via verso lo sviluppo se non la solidarietà
Allora al di occorre cercare di aiutare le popolazioni a ritrovare quell'anima di buon vicinato che c'era addirittura di fratellanza che sperava in pochi popoli dal passato
Occorre qui rafforzare tutte le forze capaci di promuovere la riconciliazione
La comunità internazionale oggi comincia ad avere a sua disposizione una esperienza consolidata nel campo della riconciliazione e dell'Africa della ricostruzione dopo i conflitti occorre sfruttare questa ricchezza occorre ne anche dare nuova capacità a a ai gruppi hanno la possibilità di fare questo entra qui anche direi
Le comunità religiose e le chiese che hanno nel durante tutto il conflitto continuato a fare appelli il favore delle due popolazioni che soffrono
Bisogna ricordare che il Norwich enunciare c'è X
Lungo periodo ha offerto all'unica piattaforma di discussione tra le parti in conflitto l'unico con contatto diretto
Utile
Che gli interventi dei paesi Castelli si era veramente disinteressati
In altre parole che sono orientate esclusivamente verso il bene delle popolazioni e non guidate da interesse economici e strategici dai paesi
Basta
Questa dal padre sia visto un una grande corsa verso questi due Paesi Presidente Clinton tra i pochi Paesi che ha visitato in Africa c'era Etiopia ed Eritrea chiaro no stelle promettenti dalla politica America occorre promuovere anche un modello di sviluppo economico più in sintonia con la cultura ed è reale esigenze dello sviluppo poco umano dalla popolazione con le comunità locali posizione di guida
Senza stabilità sociale
Non ci sarà l'avvio dalla produzione agricola commerciale e non ci sarà destinata a restare
L'esperienza di me dimostra anche che la cooperazione economica in una regione un po'diventare un forte impulso per la cascina che non è che e l'integrazione sociale di una regione
Non bisogna sottovalutare questa dimensione e qui indicato potrebbe svolge un ruolo importante per promuovere la popolazione economico-produttiva in tutto in tutta la regione senza questo non ci sarà lo sviluppo
Evidentemente occorre affrontare il problema del gran numero di rifugiati e di prigionieri di guerra
Per mettere il rientro in patria i prigionieri di guerra dopo una guerra ha sempre costituito uno dei grandi gesti di generosità che porta verso la riconciliazione
Nel frattempo occorre dare al Comitato internazionale dalla Croce Rossa l'accesso a tutti i campi di detenzione e possibilmente di organizzare i primi scambi
Molto più complesso sarà la questione dei civili espulsi o deceduti da entrambe le attuali
Infine non si può parlare di pace tra le più l'Etiopia del CEA senza accennare al problema della proliferazione delle armi e del loro flusso troppo facile verso la
Per me promette uno delle delle questioni più importanti occorre inserire questo tema in maniera seria non in maniera equivoca senza ambiguità
Sull'agenda della comunità internazionale
In generale le armi che arrivano in Africa provengono da i cinque paesi né membri permanenti del Consiglio di sicurezza gli stessi Paesi che dopo
Si lamentano del posto per la pacificazione se non affrontiamo affrontiamo in maniera seria e questo problema il problema dei conflitti in Africa e altrove rimarranno se
Chi sentiamo adesso
Vediamo adesso con il consenso
Prepotentemente
Propongono i moderati che hanno perché in questo geografico accusa ben
Informare
Lavori alcuni Farnesina
è passata da una bella
Veniamo avvenuta
Responsabile dell'attività ma porta a conoscenza di leva non solo Contardo verrebbe nuova perché
A fianco
Grazie grazie senatore Bonalumi
Ma io vorrei attenermi quello che il l'oggetto della di questo incontro
E cioè quelle che sono le prospettive per la stabilità e lo sviluppo del Corno d'Africa
In conseguenza del processo di pace fra Etiopia ed Eritrea che finalmente si è avviato
La stabilità lo sviluppo di quest'aria sono senz'altro l'obiettivo che da parte del Governo italiano da parte dell'Europa direi da parte di tutta la comunità internazionale alla quale ci riconosciamo viene perseguito
Il fatto che si sia raggiunto grazie
Iniziativa
Della dell'Organizzazione per l'unità africana particolare della sua presidenza algerina con il sostegno dell'Unione Europea rappresentata dalla sottosegretario serve
Degli Stati Uniti
Finora ad un accordo sulla cessazione delle ostilità ma in prospettiva ad un accordo complessivo di pace
Indica che in questa in questa azione c'è stato uno sforzo congiunto per il quale abbiamo lavorato che non è stato sempre facile organizzare ma che senz'altro a consentito di a vedere un risultato iniziale che dovrà essere proseguito e che probabilmente fornisce anche delle indicazioni positivi su quello che può essere fatto in altre parti del al continente africano se si riesce a a realizzare una coesione di intenti
La proprietà adesso si tratta di dare attuazione a questo processo
Innanzitutto a quello che prevede l'accordo sulla cessazione delle ostilità e quindi in primo luogo all'azione diretta ad un dispiegamento rapido di una forza monitoraggio
Che una forza che è destinata a stare nell'aria previsto dall'accordo per un periodo temporaneo
Quindi non è certo questa questa forza che risolverà il conflitto in prospettiva che farà ritornare la pace proprio paesi ma certamente in questo momento uno strumento molto importante perché è quello che garantisce lei esigenze di sicurezza che sono state richieste dalle due parti quindi dispiegamento rapido di questa forza è un primo l'impegno al quale la comunità internazionale si trova confrontata e lì dal Comitato nazionale dovrà dimostrare la sua che capacità di intervento e di attuazione di principio di obiettivi che sono proclamati oramai in tutte le sedi che siano quelle del dell'europea al suo più alto livello a livello del Consiglio europeo
Sarà quello che fra poco sarà riaffermato alla vertice del G otto cioè questa volontà di agire in modo coeso per aiutare
Iniziative africane per la soluzione dei ecco
Il secondo aspetto sul quale si misurerà la capacità della comunità internazionale a aiutare sul sul profitto sarà quello di creare le condizioni perché a questa cessazione l'ostilità si accompagni effettivamente un processo di pace reale e
Collaborazioni in prospettiva
Come è stato detto la Consulta giravate Nietzsche come è stato anche ripreso
Gli altri interventi eccetto che citerò in presenza di due Paesi i quali sono destinati o a a regolare i loro rapporti in modo conflittuale oppure a a trovare fra loro una collaborazione che risponda a quelle che sono le loro esigenze profonde di sviluppo che non può realizzarsi se non se non attraverso un rapporto appunto di cooperazione fra
Subito dopo l'indipendenza dell'Eritrea
In in conseguenza anche del modo come si è arrivati all'interdipendenza e quindi della di un di un processo in cui i gruppi dirigenti che quando governa attualmente l'Etiopia Eritrea erano strettamente collegati di era la percezione che effettivamente fra i due Paesi si fosse instaurato quella tipo di rapporto che avrebbe consentito di superare decenni di conflittualità in Etiopia allora ma insomma diciamo tutta l'aria che aveva ostacolato che ha ostacolato in profondità lo sviluppo
Bene questa questa illusione durata soltanto alcuni anni e probabilmente è durata soltanto alcuni anni perché il tipo di rapporto che doveva essere definito fra i due Paesi era appunto eccessivamente legato alla rapporto direi
Quasi esclusivamente personale fra i due gruppi dirigenti non erano stati regolati quelli che erano i problemi che una collaborazione deve risolvere non era stato regolato inizialmente quello che doveva essere il rapporto economico fra due Paesi indipendenti ma che per un lungo periodo a erano in una in una situazione di unità monetaria senza che ci fosse però una autorità monetaria
Da tutte e due riconosciuta che che quindi questo fosse il frutto di un'intesa
Vi era una una
Unione doganale di fatto ma che non era in alcun modo disciplinata gli era un accesso ai bordi garantito all'Etiopia ma senza che nemmeno questo forse in qualche modo disciplinato ecco adesso la prospettiva che un un assetto di pace
Fra i due Paesi
Può presentare è quello che finalmente si possono regolare questi rapporti in modo in modo tale che tenendo conto di quelle che sono le esigenze reciproche che sono certamente
Nella direzione di una cooperazione fra i due Paesi possano realizzarsi evidente che l'Etiopia ha bisogno dell'Eritrea per livello evidenti ragioni di carattere geopolitico e gioco la Peugeot economico conosciamo ed è lo stesso
Vero che l'Eritrea non può avere come prospettiva del proprio sviluppo che una situazione di pace e di lato e di collaborazione con il suo
La
La la prospettiva di pace che si che si che si apre da anche nuove possibilità all'organizzazione subregionale
Del Corno d'Africa di Gadda di ritrovare una sua una sua vitalità
Evidente che del momento in cui l'asse portante di questo di questo organizzazione Etiopia ed Eritrea si sono trovati in conflitto l'organizzazione a perso gran parte della sua della sua della sua capacità e della e della e della sua stessa e della sua stessa possibilità di svolgere le le funzioni minime dell'organizzazione la sua capacità di influenza sul sul sulla sulla situazione somala nella quale era impegnata
Sostanzialmente scomparsa
In una prospettiva di pace fra Etiopia Eritrea evidente che questa organizzazione può riacquistare quel ruolo di di Foro di strumento per realizzare l'integrazione in tutta la regione in cui molti dei problemi e che devono essere curati fra i due Paesi possono essere affrontati
Questo naturalmente avrà anche delle conseguenze positive sulla possibilità di risolvere le altre due situazioni di conflitto che su che sono presenti la Regione quella somala e quella e quella sudanese
Quindi questi sono gli obiettivi
Per per i quali occorre continuare a a lavorare questo accordo sulla cessazione l'ostilità un primo passo ma certamente un passo fondamentale in questa direzione
Peccato che avvengono
La responsabilità geografico
Fatto con
Colgo anche l'occasione da tutti
Il segretario se rientrato un profondo complimentarsi richiesto questa ripresa da coloro che hanno fatto sulla questione sono sviluppi amico sorretti tiratori rimpallo riconosciuti tutti direttore dell'istituto già anche domani pomeriggio fare nuovamente in una riunione il colloquio sorpresa sottosegretario vediamo che questa problematica tra agli emergenti poco sul piano dalla quantità alla qualità credo che anche istituzionale normativi e infine di nuovo istituzioni italiane incontrano credo che questo modesto lavoro possa essere utile ai fini
Non è un caso che abbiano aggiuntivo cerco la Parietti ampiamente però come fondali formulati accetta questo Pollari
Ringraziare il nuovo
Grazie Grazia Di Palma grazie
A voi
Tutti che avete partecipato
Io cercherò di ricompensare di
Facendo un discorso nemmeno coperte meno diplomatico di quello che magari avrei fatto qualche settimana fa
Allora prima di tutto io ho fatto un'esperienza in questo periodo di tempo
Credo che Martin si riferisse a questo mentre io ero fuori ho sentito solo qualche battuta
Io mi sono trovato davanti a tanta gente giornalisti eccetera i quali hanno parlato di questa guerra stupida
Di questa guerra che
Non si deve fare perché fra poveri
C'è forse tra riti invece si poteva anche fare
Che la guerra senza senso come se le guerre avessero tutti ha un senso insomma io ho provato spesso e volentieri la riprova che anche quando si parla di guerra il
La sua beh diciamo la sottovalutazione per non dire qualche parola
Peggiore degli africani è di insomma continua si manifesta anche quando si parla della guerra dello stesso tipo di atteggiamento culturale
E questo per porta ad un porta a porta la farei fatica a capire qual è l'acqua regalarla qual era la ragione della guerra io su questo doppiamente ha ragione a quello che diceva Calchi Novati che aveva già scritto di fare anche
Su un giornale era un problema di egemonia nell'area fondamentalmente e un'egemonia che è stata che ha spinto che ha portato questi due gruppi dirigenti
Verso la guerra perché abituati da molto ad usare lo strumento militare come strumento di regolazione
Delle loro azioni
Si è messi insieme questo con lo diceva adesso Melanie una indipendenza eritrea che non si era consolidata con rapporti nuovi tra Etiopia ed Eritrea ma era rimasta un po'così
Sul piano della della del
Del della regolazione amichevole delle cose ma che non funziona quando poi c'è la logica di due Stati e le monete di interessi eccetera tutte queste cose hanno determinato questa situazione di guerra anche questo di difficile farlo capire perché tutti quanti mi inseguivano dicendo ma allora e lo sbocco al mare Manolo sbocco al mare è una delle questioni ma non è nemmeno la più importante in questo momento
Quindi il primo problema era quello di capire che così era questa guerra il tipo di atteggiamento che bisogna mantenere
Da qui deriva su questo io colgo l'osservazione che Faculty Hrovatin ma
Uso quello che diceva Alberizzi e Martin per rispondere cioè è vero questo accordo di pace ha dei limiti
Ma attenzione noi dovevamo intervenire rapidamente per interrompere perché si dette si stavano determinando due condizioni la prima era una rottura profonda tra i due gruppi dirigenti e una sfiducia reciproca di proporzioni quasi incolmabili
Ma questa ancora si poteva leggere ma si stava avviando un elemento di odio tra i due popoli ci sono stati episodi anche in Italia
Qualche episodio
Ci sono stati in giro per il mondo
E se noi lasciavamo che la situazione si consolidasse in una tensione tra i due popoli
Beh se diventava difficilissima la loro soluzione belle una qualunque soluzione di pace in questo io sono molto d'accordo noi abbiamo seguito una linea diversa da quella che pratica Luttwak
E cioè il più forte rincari si sistemino le cose costa di meno è più realistica già no noi abbiamo inseguito un'altra via un'altra linea
Ecco ma io qui vorrei dire che la cosa è molto più completa di quello che è apparso all'esterno anche perché non sempre i giornalisti sono
Ho abbastanza attenti oppure i loro direttori
Più che andare a a scoprire certe cose
Che cosa voglio dire c'è stato un momento
Semplice naturalmente
Salvo i pochi che si occupano di queste cose con una certa continuità e che ha qualche volta fanno anche loro qualche forzatura Alberizzi documenti ecco e ma però sopra lo fanno sa conoscendo le cose sapendo ecco e almeno questo è un vantaggio notevole
C'è stato un momento in cui recentemente quando c'è stata l'avvio della controffensiva chiamiamola così etiopica
E che ha sfondato le linee eritrei c'è stato un momento in cui la comunità internazionale ha fatto una scelta e noi abbiamo siamo stati determinanti mi pare una determinata scelta abbiamo discusso vero nella andiamo o non andiamo nelle due capitali
Andiamo con l'aspettiamo
Tenete conto che in quel momento c'erano gli americani che erano in una condizione difficile perché Holbrooke aveva purtroppo la la missione Holbrooke non era riuscita e lui aveva concluso questa missione non riuscita con delle parole che sono risultate molto come dire Conti
Hanno determinato grande tensione in tutti e due
E questo aveva messo le gli Stati Uniti in condizioni di non avere facile ripresa del contatto in media
Aveva parlato con l'ambasciatore
Giudice io io parlato che oggi ha avuto un colloquio sul fatto da Toby l'orologio sopra con la l'ambasciatore eritreo
Avendo fatto per sì attrezzatissimo infatti il tuo mestiere ho cercato di rispettare le regole che tutto sommato non guasta no nel senso che non ci sono regole di educazione ma sono regole che ci aiutano a risolvere i problemi
Quindi continueremo a fare questo tipo di lavoro avendo fatti questi due dibattiti primo sulle ragioni dalla guerra secondo credo che sia un gioco di parole sulle ragioni della pace
Cercheremo di produrre un numero dalla rivista su
Su su questa nuova realtà africane nuovi gruppi dirigenti si sono affacciati alcuni magari hanno già fallita io credo che saputo convinto alcuni mesi fa una forte sollecitazione sottosegretario Serri in cui stimolava anche gente comune ogni rivolgo sia ICI come venti Calchi Novati l'altra volta c'era perché il professor titolo vietare di Napoli
Che forse magari tra virgolette c'eravamo ponti Gritti nell'analizzare in maniera tradizionale la stesse persone stesso silenzio diciamo che abbiamo raccolto il cospicuo noi spero che presto vi presenteremo voglio dire un nuovo modo dopo il nuovo modello il senso di un nuovo modo insomma non nel senso dell'impiccarci dietro le parole ma voglio dire quest'Africa che alla fine si arriva sempre alla deriva soltanto l'un per cento del commercio internazionale e cose di questo genere
Da questo punto di vista ti manderemo la conversazione
Molto stimolante credo che non sembra che l'abbia già ascoltata perché venti giorni fa in questa stessa sala a Rubens Ricupero c'ha parlato in maniera straordinaria partendo da un'analisi proprio africana sommare le stesse situazioni che si sono creati nel Nord e Sud America
E e abbiamo letto la relazione che in occasione del Giubileo lui ha fatto il Vaticano ma soprattutto la relazione che ha fatto qui che abbiamo registrato il pretesto per e veramente c'era un uomo di grande cultura soltanto di grande cultura orientali bene forti ecco questo per dire che voglio dire questi lo conosco bene che si sentano salto tutto se dobbiamo decidere se concluderei positiva da qualcosa resterà
Vedete cosa disse nel mondo salutarlo
Che Paolo vengono quindi io se chiederei all'oratore agli oratori in con come poco ossigeno che è rimasto in questa in questa sala se che credenze sui media calcolati queste riunioni alla decima che abbia fatto in questi sei mesi sono state tutte positive
Se tra di loro visto la presenza al sottosegretario che credo di posso concezione fra dieci minuti
Che va a fare un'altra cosa acutissimo infatti riconoscente entrambe assai io ho interpretato perché ha interpretato dal punto di vista dell'attuale se non ritenga comparazione se loro ritengono voglio dire alla luce di queste di queste prime queste prime conclusioni tra negazione tratto radio radicale che ha diffuso voglio dire destinate a cui per la prima volta credo abbiano potuto sentire
Non sono una finezza rivoluzionaria che una sintesi questo di poter se vogliono può chiarire proprio tre minuti a testa somma s'risottolineare alcuni aspetti
Perché il sottosegretario foste d'accordo con una risposta finale quindi io penso che in dieci minuti sconta possiamo o anche non c'è bisogno di avere
Quindi farei colore alberi rispetto a questo dibattito cosa vi sentireste subito chiese incendiate
Allora dunque sempre sua propaganda comunque più grave
Per esempio io vi do otto in Coppa
Come il presunto di vittime in questa fase la guerra proprio da loro propaganda a un certo punto
Per anni in questi due anni sostenuto sbocco al mare gli etiopici voglio conquistando però il voto al mare adesso
Francamente voi potete immaginare che l'Etiopia si riprendeva vitrea come la gestisce militarmente diplomaticamente disco più una guerriglia tre giorni dopo ad Addis Abeba tutto sommato questo ad una guerra pulita
Tra virgolette non ci sono state bombe non ci sta ad attentati quindi è stato un albergo incombe la guerra lo dico paradossalmente naturalmente però voglio dire è stata una guerra pulita provvede immagini vedete cosa succede da altre parti è stato molto sporca
Allora dicendo la dal dell'Etiopia volevo questa ci vuole compiuta lo sbocco al mare quel periodo insomma di etiopici cos'ha fatto
Hanno intossicato l'intelligenza eritrea mandando falsi messaggi tra l'ambasciata di Washington è la il ministero degli esteri etiopico dicendo adesso attacchiamo ad Amsa per non solo hanno fatto i finti attacchi verso verso lo sa
Così che la brigata duecentottantacinque che quella più forte e Andrea è stata posizionato l'assassino sfondato all'altro
Proprio c'è hanno ha creduto nella loro propaganda questa è la cosa più grave io mi meraviglio che qui stiamo parlando di due Paesi due dirigenti di gruppi dirigenti che tutto sono qualche stupidi sono tutti e due molto in gamba molto intelligente quindi quando l'ho scoperto francamente questa cosa non ci volevo credere poi ho avuto le prove di questa
Di questa intossicazione
La cosa grave mi rivolgo proprio nell'appello che affatto il senatore sostenerli al io capisco che mediocre ci tengo di più ritengono proprio che gli eritrei tengono per l'Eritrea e questo anche noi davanti al la partita eravamo divisi tra francesi e italiani l'altro giorno però qui non si tratta una partita di calcio
Allora io quello che chiedo agli italiani a cioè all'opinione pubblica italiana
Di non schierarsi
Perché questo è gravissimo chi si schiera alla grave responsabilità ad incrementare l'odio perché qui l'odio e questo è stato detto in questo dibattito più volte la cosa più grave da eliminare dopo la guerra severamente si arriva a cercare di pacificare questi due azioni bisognerà poi eliminare l'odio e la propaganda è questo che a metà
Di più rabbia la propaganda incrementa l'odio alla fine ci sono secondo me non voglio arrivare a stazionare conteso dalle famiglie perché lì ci sono molte famiglie che sono esattamente mescolate tra soprattutto da pigri in poi e e ed eritrei che le famiglie si spacchi no odiando si moglie e figli moglie e i i mariti questa era una cosa si rischia di arrivare a questo punto io francamente questo non non non vorrà
Concludendo con concludo al volo subito dicendo io sono apprezzo molto il senatore serve mi piace molto il suo fatto di essere ottimista che però questa cosa invece mi ha deluso profondamente questa guerra o è vero appunto la sua analisi quando dice senza all'Etiopia Eritrea non regge senza italico che non regge dubito però in tempi brevi si riesca a far eleggere assieme
Quindi lo sforzo la comunità internazionale qui ritorno potrebbero essere proprio questo cercare di ricompattare queste figure nella tomba il pensiero io ritengo
Che acquisitive senz'altro quello nei prossimi mesi lavorare perché si creino le condizioni
Per una ripresa della collaborazione a livello regionale l'altra parte la cooperazione fra i due Paesi la pace tra i due Paesi
Anche la possibilità che i problemi che dovranno affrontare insieme siano risolti potrà essere realizzata soltanto in un quadro regionale
Questo quadro regionale anche quello che consentirà di affrontare il problema somalo il problema assolutamente sudanese in un modo che possa dare risultati è evidente che per la Somalia non ci può essere soluzione se non c'è una situazione di coesione fra i Paesi della regione se non c'è una collaborazione regionale per la per la Somalia per le varie forze somale sarà impossibile di poter trovare un intesa quindi questo è senz'altro
L'obiettivo principale il governo italiano si sta lavorando come ha detto il sottosegretario Serri ci saranno delle scadenze anche a a breve termine ed è questo un un ruolo al quale la immunità internazionale hanno ingiuriose attribuiscono una grande importanza in volo nel quale l'Italia ha un una sua una sua funzione insieme ad altri paesi dell'Unione ci prepariamo come diceva il sottosegretario per una riunione a Roma della a livello ministeriale del legal parla suor dentro
La fine dell'anno che dovrebbe poter rilanciare appunto in una prospettiva di pace di quello grosso regionale le le possibilità di soluzione di tutti questi conflitti e quindi di pure le basi per indispensabili per lo sviluppo di questa grazie
Rimane sia Damasco sottosegretario di questi due Paesi non possono restare con i nemici
Che sono due Paesi destinati ad essere richiesti dati dalla storia era stata la geografia ad essere buoni vicini apriva cose che bisogna smontare questo clima di propaganda dello del dell'odio
Bisogna avere il coraggio anche di dire questo per permettere la costruzione di un Degas dialogo costruttivo importante anche che
Di non creare nuove barriere che potrebbero al mondo allunga andata
Bloccare l'arco la popolazione per esempio anche questa forza del verde del dell'Olanda pro io torno sempre a a a riflettere che la guerra non è una maniera per risolvere i conflitti tra due due tra due Paesi la guerra infatti rafforza sempre di più l'odio come è evidente da da da da questa guerra e che stranamente anche dopo la parola fine bisogna tornare a trovare le persone di riconciliazione e di pace dopo il dopo è è il loro compito e ancora più difficile
L'ultima cosa che direi che siede parato molto dei con applicazioni in rapida degli accordi io spero che questa sarà i un fatto
Quanto tempo ci vuole per raggruppare due mila soldati di pace da loro capaci di compresi il mandato loro affidato qualche volta i tempi sono lunghissimi
E bisogna superare anche questa difficoltà tutti parlano di intervento rapido io spero che si fa questa volta del Grande Fratello
Grazie Calchi Novati
Io riconosco che il compito della diplomazia e la politica estera e quella di risolvere le contraddizioni quindi gli amici Melanie SR non me ne vorranno se come analista o storyboard metto in risalto le contraddizioni così aumento
Il loro impegno il loro sforzo intellettuale
Va riconosciuto so che l'argomento sempre spinoso specialmente gli eritrei
Che è una processo di pace nel Corno d'Africa di collaborazione di integrazione come ha detto Serri
Alla lunga mette in dubbio l'identità dello Stato eritreo perché lo Stato eritreo al di là di tutto è nato soprattutto sulla base di una rivendicazione
Per la politica di oppressione che l'Etiopia ha fatto nei confronti dell'Eritrea
Nazionalismo che si è alimentato dell'antagonismo con l'Etiopia in gran parte per gli abusi
Non solo dei diritti umani ma dei diritti della popolazione nel suo insieme che il governo etiopico prima il governo di Hailé Selassié poi governo del Derg
Ha fatto nei confronti delle ricrea
La sensazione che una
Pacificazione una riconciliazione specialmente nel contesto della politica
Di
Democrazia su base federale etnica che sta facendo il l'Etiopia rischia di indebolire
L'assunto stesso su cui lo Stato eritreo si è costituito e questo alla lunga potrebbe essere stata anche una spinta verso la guerra
E realisticamente va preso in considerazione per che nella soluzione che si prospetta non questo contro dizione non diventi mitra un intralcio
D'altra parte delizia ricordato persino spiccato una qualche forma di riconoscimento del Somaliland molti chissà quale altra entità statale che potrà nascere in Somalia il Puntland robe del genere
Anche qui un processo che probabilmente irreversibile può avere persino dei suoi aspetti positivi non non ce ne escludono nessuna parte col suo col sommo debba avere un governo centralizzato ma riconosciamo che la frammentazione
Su base seduto etnica o pseudo tribale nel Corno d'Africa mette in discussione l'Etiopia l'Etiopia è minacciata idealmente dal fatto che la frammentazione ossa alla lunga contagiare uno Stato che per definizione
E multinazionale e siccome in altre parti del mondo purtroppo gli Stati multinazionali sono stati smembrati anche per intervento della tanto Benedetto comunità internazionale
C'è il sospetto quantomeno il sospetto che ci siano delle forze all'opera perché anche l'Etiopia possa essere primo poi messi in discussione
Nella sua composizione statuale
E quindi altra contraddizione il riconoscimento della cosiddetta autodeterminazione all'interno di questi Stati rischia di mettere in dubbio la sopravvivenza dell'Etiopia e è difficile negare perché questo è un riflesso condizionato che tutti gli stati hanno persino il nostro Stato credo se fosse messo in pericolo il suo assetto territoriale lo avrebbe un riflesso condizionato che spinge il governo etiopico una posizione di diffidenza
Verso questi processi politici
L'ultima osservazione capisco di essere non può venire qui a dire che c'è una conta anche un tratto fra la politica europea la politica degli Stati Uniti ma questo contrasto c'è
Perché gli Stati Uniti non credono più nella funzione delle Nazioni Unite e gli Stati Uniti hanno promosso la NATO ha gendarme della politica mondiale
Ed anzi hanno l'obiettivo neppure tanto occulto di indebolire screditare di nazioni unite
La politica delle grandi potenze Gran Bretagna compresa nella crisi della Sierra leone è stata scandalosa soltanto perché siamo un po'distratti su ciò che avviene in Africa non abbiamo rilevato che gli inglesi dopo aver negato le loro truppe alla forza internazionale delle Nazioni Unite sono intervenuti unilateralmente
E questo è
Una ovvia dimostrazioni in piccolo
Nel processo che è in atto persino il rappresentante delle Nazioni Unite a Roma anche ammesso che quando la NATO una singola potenza intervengono individualmente gli esiti sono più brillanti di quelli delle Nazioni Unite
Dopo l'esperienza somala gli Stati Uniti non vogliono più impiegare truppe di terra e questo lo sappiamo non vogliono più delegare ad altre potenze il controllo di forze di cui facciano parte gli Stati Uniti questo lo sappiamo
Sono tutte posizioni che sono difficilmente conciliabili con la prospettiva che molto generosamente dal punto di vista politico anche giustamente Sir ripropone Holbrooke non ha fallito come rappresentante degli Stati Uniti perché rappresentava le Nazioni Unite
Ed era a capo di una come sai bene a capo di una delegazione delle Nazioni Unite in poi giustamente dice è stato un tale feedback negativo Chiatti pittura colpito la politica degli Stati Uniti questa confusione anche mi sembra significativa
Credo che prima o poi la politica europea dovrà pronunciarsi in modo un po'meno ipocrita su queste prospettive
Di più assi metriche fra la politica dell'Europa che la politica degli Stati Uniti che inventano diventano evidenti in con tutte le crisi e della periferia come sappiamo finora in Africa
Il vero interlocutore antagonista degli Stati Uniti è stata la Francia che difficilmente è stata avallata
Dagli altri Paesi europei che la Francia ha cercato di contrastare la politica americana spesso prendendo posizione dalla parte sbagliata cioè sostenendo posizioni di tipo coloniale o neo coloniale perché essendo la politica relativa una potenza relativamente limitata
Ha utilizzato i suoi clienti fra i canali free perché i canali discreti hanno avuto anche buon gioco nel proporre soluzioni che apparivano più aperti sviluppista e più progressiste
Però lasciando da parte questa miopia dalla Francia credo che l'Europa dovrà porsi prima o poi
La prospettiva di
Andare si è necessario anche a una divergenza quando questa divergenza possa essere l'unico modo per salvare una linea politica positiva per l'Africa la Fed ha bisogno di una politica positiva purtroppo abiti puliti e verso l'Africa non c'è
E in parte questo è perché c'è una specie di riflesso di scelte che riguardano non soltanto la prima riguarda appunto la politica internazionale
Quindi rilanciava inquadrato ulteriore carico di lavoro Benetton il Governo mettere maggiormente sotto una lente d'ingrandimento scusate grazie o no dichiarò che i se l'è stato proporremo per la caldaia
No tariffari arrivederci voglia solo due volte