"La nuova legge sull'editoria" org. dai Democratici di Sinistra (c/o Sala del Refettorio - Camera dei deputati)

Ma sui temi dell'editoria e in particolare del nuovo disegno di legge
Che è stato depositato perché contiene
Diciamo ulteriori sviluppo di quel percorso che comincia beh lontano mille novecentottantuno come tutti in questa sala vanno
Sono presenti molto teutonico il cui credo che la cosa Migliori L'Aquila l'iniziale anche qui non tutti
Quelli che il Bruno presenti intorno a questo tavolo
Sono già arrivati uno sta arrivando in questo momento
Sottosegretario vita
Nadal subito
La parola a Beppe Giulietti
Notiamo irresponsabile la comunicazione degli enti
Per la relazione introduttiva poi cercheremo di dare subito una parola ai rappresentanti dell'editoria delle varie forme associative che raggruppando gli editori
Ad istituzioni coloro che lavorano nell'editoria perché l'importante è avvenuta a tutti un completo di opinioni che accompagnò l'iter di questa legge speriamo sia sollecito come richiedono i problemi dell'editoria dopo quindi parola a Beppe Giulietti
No così almeno credo sino in fondo
Ringrazio societario Minniti sto arrivando
E però io rifiuto iniziale comunque perché penso che prevale regole che la politica vada recuperato anche Pato di iniziare il più possibile puntuale
Come contributo al dibattito non replicherò le cose che ho sentito ieri sera lascio fuori la campagna elettorale non vi chiamerò crociati non vi parlo spettacoli di cabaret non parlano del malocchio parlerò dell'editoria questo lo dico perché e seni campagna elettorale farebbe pagine e anche come dire doveroso rispondere però vorrei io avrei una proposta di riforma costituzionale la D qua Novelli molto banale se potessimo fare a settimane alternate
C'è una settimana si fa cabaret è una settimana si mandano avanti percorsi legislativi facciamo che sia una settimana in cui si parla delle leggi e quindi io mi attengo all'oggetto che in questo caso l'editoria
Io vi ringrazio ringrazio quanti hanno accettato quest'invito e chiedo scusa per i disguidi inevitabili anche perché non c'è per talune assenza e me ne assumo io la responsabilità diciamo collettiva gli abbiamo voluto fare questo convegno dopo tanti anni io penso di errori di omissioni e anche di una monocultura televisiva da molti di noi accettata e condivisa talvolta anche tuttavia da chi lavora nei giornali
Che avuta unite l'attenzione su ciò che accadeva nel settore televisivo ed una sorta di deprezzamento anche di se stessi del proprio lavoro del proprio prodotto
Io vorrei in apertura pagare un dibattito anche ad alcuni amici
Che come dire oggi magari non ci sono ma che sono stati protagonisti in questi vent'anni di diverse parti
Penso al presidente della Federazione editori Giovannini che per anni ci ha sollecitato in questa direzione
Penso ad alcuni vecchi sindacalisti dalla Federazione dalla stampa e non solo come Piero Agostini come Paolo Murialdo
Al gruppo di problemi dell'informazione a persone che per anni che hanno richiamato anche alle trasformazioni che oggi non sono con noi in questo dibattito che mi pare giusto ricordarli perché sono stati un elemento di sprone di stimolo di riflessione
Perché io parto da questo assunto che quello che qui riunito oggi e contanti che mancano non è un piccolo mondo antico permettetemi questo l'apertura fondamentale rispetto a quello che dico
Perché questo mondo viene ancora percepito e talvolta si percepisce come un mondo medievale residuale il mondo a che fare col libro con il giornale come cambi di formazione delle coscienza che la conoscenza ritenuto secondo me a torto un mondo passato
Un mondo che sarà superato dalla new economy ormai chiusa dialetto due dispensa in ogni erogazione correttamente introduce un riferimento al nuovo che avanza dimenticandosi che coloro che studiano seriamente
Come avanza la nuova economia sanno che avanza in un rapporto tra vecchia e nuova economia che i contenuti acquistano più importante non meno importanza che la battaglia della qualità una battaglia fondamentale per i Paesi che non saranno direttamente i proprietari delle aree e quindi correndo di volta in volta dietro questo quella moda si corre il rischio di non costruire un'autostrada che consenta poi come dire di lavorarci
Ma rischia di farsi prendere dall'euforia e delle diverse stagioni devo fuori a dello statalismo Leopoli a del mercato senza regole di volta in volta c'è uno Oria ecco se noi invece lo affrontassimo magari con una maggior freddezza e attenzione legislativa questo sarebbe
Io penso che non sia un mondo andato ma è un mondo che è stato capace di adeguarsi questionato controcorrente rispetto anche al dibattito che c'è in parte della sinistra
Che tende a rappresentare in modo che la multimedialità italiano come un mondo sostanzialmente di scarsa qualità è tra i più arretrati in euro
Io ho la sensazione che si conoscono poco i bilanci delle aziende editoriali pochi movimenti che stanno investendo le aziende editoriali non televisive di questo Paese
Penso al settore della innovazione della multimedialità alla capacità rinnovata di competere sui mercati esteri oltre che sui mercati nazionali
Penso anche ai bilanci che dopo una lunghissima fase di arretramento conoscono sia pure con contraddizioni e con difficoltà da non nascondere un elemento di ripresa
Penso agli accordi raggiunti in questi ultimi anni in Europa da grandi case editrici italiane non solo dalle grandi ma penso anche le ultime iniziative assunte in Sudamerica
Da alcune esperienze industriali italiani
Penso agli accordi raggiunti con la RAI da alcune case editrici italiane
Penso all'esperienza di carta avrebbe non solo a quella esperienza in altri gruppi editoriali al Sole ventiquattro
Al Corriere della Sera
Al quinto innovazioni in corso alla Rizzoli alla Mondadori in piccole case editrici
Che solo per non essere conosciute magari non sono la pensione della cronaca nella loro capacità di allora
Penso anche a quanto si è mosso in un mondo che viene ritenuto un un mondo antico talvolta il mondo delle agenzie di stampa
Alle nuove produzioni che sono state costruite all'Ansa l'Adnkronos all'Agenzia Italia chiedo scusa le agenzie più piccole che magari viene
Cioè penso a come queste agenzie
Si stanno riposizionando nel settore dalla multimedialità
A come solo una grande reti di fonti che saranno indispensabili il momento nel quale andremo alle gare per l'UMTS per la telefonia e crescerà il peso dichiari mano la rete delle fonti
Che è del tutto evidente che verrà centuplicato il suo valore altro di Piccolo mondo antico
è un mondo che paradossalmente per un'astuzia della storia si sta riposizionando in una posizione di avanguardia in questa
Penso anche a nuove forme di lavoro giovanile
Che sono nato in molte parti dica
Esperienza straordinaria attraverso l'utilizzo di internet e del tradizionale giornale come zainetto nell'aria piemontese ma che si è sparsa nel centro-sud
Quanto agli enti di cooperative
Sull'area di rime di Ravenna e non solo
Io chiedo scusa volevo solo fare un un passaggio per per capire stiamo parlando di un mondo che ha bisogno di pubblica assistenza e quindi una forte iniezione
Di denaro a pioggia o se è un mondo che ha dentro di sé come nel mille novecentottantuno la capacità di autoriformarsi crescere ritornare a produrre lavoro ricchezza e io aggiungo anche cultura
Perché parliamo di un mondo che non può essere equiparato soltanto al mondo che l'automobile o della chimica dentro di sé un elemento come dire di formazione della pubblica opinione
Senza voler fare nessun elemento diciamo nessuna predica in questa direzione io penso che sia un modo estremamente vitale
Io penso l'editoria italiana non sia un deserto e non è un luogo presi duale da esporre in un museo del modernariato
Lo dimostrano tra luci e ombre anche i dati la ripresa degli investimenti
La necessità per i possessori delle reti di allearsi con i produttori dei contenuti
E lo sanno bene ringrazio rappresentante anche nell'emittenza locale che sono qui presenti non è un mondo distante come in molte province molte regioni si stanno registrando non solo alleanze tra i grandi gruppi tra la RAI e le richieste o tra Mediaset ad altri ma tra piccola e media emittenza e piccole-medie sperimenta di editoria di numerose regioni italiane io penso che vadano incentivati
Credo che dobbiamo sfruttare con spregiudicatezza e forza io sono dell'idea che quando settori comincia a riprendersi non valga l'idea che siccome si sta riprendendo ebbene come dire girarsi dall'altra parte ma i settori che corrono hanno fatti correre ancora di più
Allora dobbiamo profittare di questa di questa fase positiva derivata anche dalla convergenza multimediale e dobbiamo ripensare al ruolo e funzione del giornale del libro dell'agenzia
E aggiungo anche al ruolo e funzione dei mediatori
Perché i giornali sono fatti da giornalisti e poligrafici
Le case editrici sono pappe
Non solo da chi è proprietario ma da coloro che il lavoro dalla produzione del libro
E io penso che così come la convergenza multimediale rilancia il ruolo delle aziende
Rilancia chiaro degli operatori non è vero che servono per attori sempre meno qualificati sempre più privi di regolamentazione sempre più affidati al libero arbitrio non è vero
è l'insieme delle due funzioni io penso che la mediazione diventa una come dire più importante nella fase che certe
Quest'idea che con interesse ciascuno liberamente accedere alle fonti lo sanno per primi gli imprenditori non è esattamente così
C'è un prema che riguarda la proprietà saprebbe rimarrà la proprietà delle reti c'è un problema che non tutti avranno accesso alle fonti c'è un prema che i due terzi del mondo non sanno di che parliamo c'è un problema di disparità sociali e politiche quindi c'è un problema di serietà
Prima di innamorarsi e ogni volta che dire che abbiamo trovato il talismano non è così ecco perché le cose vanno viste con grande
Io penso che la forza metodi una rinnovata struttura editoriale ma tentato ora ecco vorrei essere chiaro sulla legge io sento qualcuno tutti d'accordo non mi convince sento molti dirmi siamo d'accordo questa legge passerà in pochi giorni io so che così non sarà so che quando la legge arriva dopo tanti anni le sacche di conservazione multe
Ci sono so che non è vero che non c'è un interesse appare approvare questa legge in tempi rapidi io penso che questa legge sia utile ora non tra dieci anni
Ora è adesso il momento in cui insieme al mila centotrentotto alla legge di regolamentazione sistema radiotelevisivo va portata avanti questa legge
Rimandare di due anni con qualche astuzia qualche furbizia per paura di perdere il consenso sarebbe un grave errore perché adesso che devo costruire alcune regole che facciano corre nudo
Dopo che si al massimo fotografare male e il ritardo
è semplicemente riconoscere ciò che accade
Io penso che dobbiamo invece rompere questa sorta di monocultura televisivo
La logica del vecchio duopolio vedete parla di una cosa che ci riguarda molto che so che hanno messo più volte in i loro documenti la federazione degli editori ma anche l'Unione stampa periodica
Vado messo anche piccoli e medi editori oltre che il sindacato
Lo dico io che non avendo perso una sola puntata delle guerre puniche in televisione sono insospettabili
Io penso tuttavia che noi dobbiamo in questa fase il sapere che la logica del vecchio duopolio Mediaset RAI è finita e se non è finita va accelerata alla fine di questa volta ogni provvedimento di legge compreso il mila centotrentotto che dovesse pendere a essere modificato
Però mentali implichi pubblicitaria torno solo a due aziende è un provvedimento di legge che andrebbe verso la chiusura del mercato avrebbe verso il consolidamento del mercato attorno a due aziende ed è vero che non c'è automatismo come sostengono alcuni
Ma qualcuno mi deve anche spiegare perché
Una volta raggiunti picchi da Mediaset RAI della pubblicità
Sono tornati a correre le raccolte pubblicitarie dei giornali italiani
Come mai
Non ci sarà continuità e ma certo che è singolare che una volta che le due non riescono più a trainare si riapre il mercato dalla pubblicità allora nessun dirigismo nessuno statalismo ma rottura del dirigismo attuale esattamente il contrario
Le forme di statalismo di sono realizza attorno duopolio perché anche il privato è un pezzo del vecchio statalismo
Credo che debbano fare un passo indietro se si vuole arrivare ad un mercato che sia più aperte e allora io vengo alle proposte che mi permetto di sottolineare porre alla vostra attenzione perché questo è un convegno che nasce nel segno di una proposta presentata dal governo ma vorrei dirlo dall'inizio aperto questa legge non ha nessun non è una legge blindato
Non è la legge che sarà fatta a colpi di maggioranza è una legge che vuole essere fatta attraverso una discussione con le parti e anche con le parti politiche di opposizione
Nonostante il clima da campagna elettorale io continuo a pensare che leggi come queste finché si può bisogna sforzarsi di trovare un consenso vasto ampio sereno
Qui non deflettere da questa linea neanche per esigenze tattiche momentanee io non credo che ci debba farsi pregare dalla propaganda in ogni momento
Io provo a indicare profittano dell'arrivo del sottosegretario vita alcune questioni che io ritengo lo so ma d'arrivo adesso alla presidenza
Alcune questioni che io penso siano contestuali a questa legge
La prima voi avete visto e parto dalla multimedialità proprio perché l'editoria italiana i nomi dei proprietari dei giorni Ali grandi e piccoli non sono più soltanto nomi i proprietari della testata
Sono spesso anche i protagonisti della multimedialità delle alleanze sulla telefonia della convergenza multimediale ma anche vedo alcuni accordi che io ritengo e saluto positivamente sulla nuova tv digitale
Accordi che stanno maturando nelle sedi regionali e nelle sedi nazionali
Allora parto da questa premessa per dire questo nel piano di Lisbona di cui si è parlato molto in questi giorni le dieci azioni esemplari dei governi io penso che vada inserita con priorità assoluta la campagna per la conoscenza degli alfabeti nuovi e degli alfabeti però anche tradizionali
Lisbona di centodue mila uno mettere in rete le scuole rinnovare il parco dei computer dare una fortissima promozione alla rete internet io sono d'accordo anche al governo credo però che nell'ambito di queste azioni tradizionali delle azioni esemplari vada inserito da una vecchia idea che Oria moderno posta più volte da Diego Novelli il problema di riconsegnare gli alfabeti e tutti
Noi stiamo ragionando di portare i compiuta nelle scuole italiane io sono d'accordo mi permetterei di aggiungere occorre un grande piano per formare i formatori insegnanti perché portare il computer con gli insegnanti che apprendono dei bambini di sette anni sarebbe francamente paradossale
Quindi occorre un prema di formare i formatori faccia da internet
Di incentivare i consumi però aggiungo occorre anche un grande piano per la riconsegna gli alfabeti tradizionali perché vedete io accedo ai nuovi alfabeti se una profonda conoscenza degli alfabeti tradizionali
Oggi è uscito un sondaggio molto interessante per il valore che possono avere i sondaggi dove dici ragazzi italiani
Dicono è una sorta di sondaggio sulla sulla riforma della scuola se ci verso l'uno ora in più per apprendere le nuove tecnologie nuovi alfabeti noi saremmo disponibili a questa volenti allora mi domando se non sia questa una questione da poco recuperando un vecchio progetto che può avanzata dalla Federazione degli editori insieme con tutte le associazioni gli edicolanti furono tra i promotori e giornalisti che diceva
Per quale ragione noi non recuperiamo l'educazione alla lettura la formazione del cittadino alla lettura del nostro sistema scolastico non basta la legge di riforma strutturale delle imprese
Noi dobbiamo ricreare e so che hanno ragionato anche le grandi case editrici del libro con lo stesso presidente del Consiglio D'Alema dobbiamo ricreare promuovere in Italia una grande campagna nazionale non solo di alfabetizzazione ma di promozione della lettura cioè ancor più che alle sovvenzioni il problema è la formazione del cittadino lettone la capacità l'abitudine alla lettura
Che è fondamentale anche per la lettura dei nuovi alfabeti entreranno dentro i confini in questo senso io pongo la questione Capponi messa nel nostro lavoro sia valutato con attenzione da parte del sottosegretario Minniti
La possibilità che questo accordo raggiunto a suo tempo col ministro Berlinguer
Per questa campagna nelle scuole italiane sia condotta hanno ancora un provvedimento di legge Malta potenziare e rafforzare gli accordi che furono raggiunti e a riguardo al tema dell'iniziativa di promozione del libro e riguardo al tema dalla promozione tra le io ricordo che ci fu addirittura una proposta della Presidenza del Consiglio
Che è sottosegretario vita
Ha valutato anche per la possibilità di ripresa del mila centotrentotto per esempio di inserire tra le campagne dalla pubblicità progresso
Questo tema del libro e della lettura o addirittura di scomputare dagli indici di affollamento pubblicitario
Proprio le campagne a sostegno della lettura del libro
Non sono grandi cose ma dando il segnale di un ecosistema positivo di una valutazione positiva solo azioni positive che ripongono al centro l'attenzione a questo mondo ecco perché l'ho voluto mettere
Come un punto compunto in testa la mia riflessione la seconda
Vorrebbe andare alle Camere la prossima settimana un provvedimento di legge che è stato più volte
Segnalato appoggiato dalla grande industria italiana della cultura della musica del cinema del libro della stampa mi riferisco al diritto d'autore
Da troppo tempo al primo quel provvedimento
Devo dire che in queste ore il sottosegretario Minniti a una partita non facile
Ha lavorato attentamente a questo testo io credo che vi sono le condizioni per portarlo in approvazione entro le prossime due settimane anche alla Camera dei deputati
Vede non è un testo come qualcuno pensa un balocco chissà di che si parla significa adeguare l'Italia enorme europee per quanto riguarda la contraffazione la pirateria la lotta quello non è una grande azienda della criminalità e che incide su che cosa sulla delle grandi industrie italiane
L'industria dell'arte degli autori della creatività la tutela dell'originalità delle opere ma quale sarà il mio grande patrimonio nell'Europa delle reti
La proprietà delle grandi reti o l'originalità degli autori dei produttori dei giacimenti culturali italiani da metà della del
Io penso che la norma sul diritto d'autore debba accompagnare questo nostro viaggio ed essere approvato
E questa la seconda questione che pongo che ha appuntarvi è risolvibile in quindici giorni
Il suo potere Minniti potrà confermarmi questa notizia giungo al terzo punto che sottopongo al sottosegretario vita
Prima di arrivare rapidamente si perché l'auto come un elemento di lavoro questa insomma
E mi riferisco al mila centotrentotto
Per troppo tempo il dibatto sul mille centotrentotto è stato vissuto come un dibattito tra Mediaset e RAI
Nella quale si dice sostanzialmente se non raggiungiamo un'intesa
Parlano al modo rozzo quindi appartiene raggiunto l'accordo di cartello è soddisfatto il mercato
Da qualunque parte provenga questa è davvero un'idea statalista mi meraviglia che regala al privato
Meraviglia meno che venga da chi ha acquistato più dentro l'idea del Monopoli meraviglia che il privato sostenga la stessa
Cioè l'idea di più del mercato
Io penso che minacciano trentotto così com'è però di essere chiaro non può essere modificato nel segno di un rafforzamento del borgo
Ma vanno accolti gli emendamenti che vanno nel senso di una riduzione del duopolio
Di un'apertura del mercato a nuove famiglie di imprenditori italiani la multimedialità è una realtà grandi imprenditori dell'editoria sono oggi pronti ad entrare anche i nuovi mercati vi sono anche i consorzi alla piccola e media emittenti credo che vadano create le condizioni per
Favorevole io non mi scandalizzo se ci sono editori e gruppi industriali che oggi si pongono il problema della pay tv della televisione digitale della multimedialità
Questo accade a livello nazionale ma accade anche a livello locale
E lo possiamo guardare positivamente agli accordi nazionali e non vedere gli accordi invece tra piccoli e medi gruppi dell'emittenza traditori
Quindi io credo che mi dettero trentotto e già e così si muove
Debba aprire il mercato appaltano a quest'operazione fatta per la telefonia dal monopolio ad una durissima competizione tra i nuovi gestori
E questa è la terza operazione che va ripensata nel settore radiotelevisivo so che non è facile so che sarà passaggio delicatissimo
So che le mediazioni tranne il disco stabili e però a questo punto va chiarito che non si può ripetere un meccanismo vede d al corpo un meccanismo di norme che accorpi le risorse in una sola direzione
Perché altrimenti noi facciamo con la legge sull'editoria o qualcosa di molto importante ma che non può essere scollegata
Vengo al tema dell'editoria e ho terminato
Una delle grandi obiezioni io sono un sostenitore della proprio sono condividono ricopra apertamente subito l'ispirazione di fondo del lavoro che è stato svolto dalla Presidenza del Consiglio
Lo dico senza infingimenti perché l'ho detto in tutte le altre occasioni
è il termine di un lavoro ricordiamo anche i lavori viziato da Parisi con le categorie con le associazioni ripreso da Marco Minniti e che passa attraverso discussioni continue faticoso in sede parlamentare ne discutemmo all'epoca della legge sulla distribuzione dei giornali
C'è pure impegno preso da partiti di maggioranza e di opposizione quindi ha un lavoro come dire che alle spalle una grande fatica
E devo dirlo anche perché questo Paese parliamo sempre male dei tecnici io non accetto questo presupposto che propone la passione della politica ma anche del lavoro intenso del dipartimento per l'editoria dello formati dalla dottoressa molto
Perché per questo Paese anche funzionari che lavorano in questo settore rumena
A volte la politica siamo noi che Norcia ma dirigere ma esiste anche un lavoro appassionato serio che Velasco
E però un'obiezione che mi viene posta lo dico a Marco mimica Vincenzo vita una preoccupazione che io avverto in particolare nel mondo della piccola e media editoria
Che sarebbe un errore non avvertire questi temi come temi nostri
Per questa riforma se grezze una riforma che guarda tutti i settori con equilibrio
è il tema della riforma dell'ente Poste delle tariffe postali qual è una delle grandi preoccupazioni che viene ma anche dalla figlia anche dagli altri
Dice che fine farà il regolamento sulle tariffe postali attualmente al Consiglio di Stato seguito da una domanda che cosa accadrà successivamente dalle tariffe postali che tipo di competizione si aprirà ed ancora per quanto riguarda il mondo dell'editoria il servizio in abbonamento sarà funzionante oppure no
L'abbonamento alla spedizione delle copie saranno tempestivo oppure no
Io quanto pagherò rispetto alla mia spedizione Adriano sono problemi che riguardano la vita di molti il cosiddetto terzo settore dell'editoria dell'associazionismo è collocato dentro questo tema verrà riproposta
Ma tutto il mondo territori ai piccoli e medi particolare temono la vogliamo dire tutta che è una manovra congiunta Marco
Riduzione dei contributi
Viaggio al buio sulle tariffe postali possa portare ad una sorta di selezione darwiniana che porti molte case editrici molti editori come dire vi accompagna questa preoccupazione
E ovviamente io vorrei rassicurare tutti perché l'accettazione del Governo nel nostro di promuovere nessun processo di questa natura farebbe una follia
Ecco perché io credo che bisogna aprire da subito parallelamente alla discussione della legge la discussione con l'Ente Poste
Bisogna capire alle Poste che intenzioni hanno ma bisogna anche dire una cosa molto netta le poste come l'Unione Europea
Che noi parliamo di una materia che non è solo industriale riguarda anche l'articolo ventuno della Costituzione
Io non ci sto ad interventi tra Unione Europea che posero tesi ad affermare semplicemente questo che siccome questo settore industriale come il settore lattiero-caseario chimico
Basta procedere con la scure allevare ogni forma di contributo diretto o indiretto e questo alla modernità voi sapete che anche il grande cosa territori che se noi passassimo da un lungo regime ad un nuovo regime privo di regole
Ad un regime che abbatte non solo i contributi diretti ma ogni forma che Prada anche le tariffe postali un contributo se si accetta un principio per il quale non parliamo di comunicazione bene consegue che le agenzie non si capisce perché le maree fai queste convenzioni
Non si capisce perché ci debbano essere i contributi di nessuna natura non si capisce perché ci sia un interesse dello Stato all'esistenza di una pluralità di voci a me pare una solenne bestialità
Che in altri Paesi europei viene respinta che non è accettata in Francia che sta discutendo dalla nuova legge e quindi credo che noi dobbiamo muoverci con rigore ma chiamando al tavolo anche il soggetto come dire poste tariffe e abbonamenti tempestività
Questo ci consentirà di valutarla modo pieno la legge che oggi viene presentato ecco perché mi sono permesso chiedo scusa a voi ma
Era un'agenda che faccio a me stessa che ha rivolto a Minniti a vita di dire guardate questa legge va inserita in un viaggio in un contesto che culturale che legislativo come dire che punta a creare cittadini elettori a creare nuove imprese non è la legge per le imprese che ci stanno
Io vorrei che questa legge fosse la legge che guarda le imprese che vogliono cambiare alle imprese che vogliono creare nuovo lavoro armate gruppi di giovani che vogliono entrare io vorrei che coi detto stavolta accade servisse non tanto a redistribuire tra chi c'è
Ma consentire a chi c'è di cambiare e ad altre rientra
Those chiaro qual è il punto irrinunciabile permette la legge allora e qui vengo alla posizione dei dei DS restano però perché dopo giudizio assolutamente positivo del lavoro che sta che è stato fatto e lo dico con grande chiarezza
Noi faremo ogni sforzo d'intesa con il governo ma unitariamente con gli altri perché questa legge abbia un percorso breve
Consultare tutti non significa perdere due
Consultare tutti significa ascoltare raccogliere le preoccupazioni emendare il testo perché questo testo è emendabile per cui non facciamo debba non ci sono tragedie lo discuteremo sì
Si approverà quali sarà un consenso largo non è legge che si fa con un voto di maggioranza
E poi dobbiamo essere onesti sapere che questa legge anche un alto contenuto industriale ecco se non la si fa in tempi rapidi noi lavoriamo per smantellare i risultati positivi acquisiti in questa fase dall'industria
Ecco perché io ritengo che il punti
Sottolineo solo questi punti che siano irrinunciabile di questo provvedimento io ritengo che la definizione prevista all'articolo uno
Che allarga la definizione di prodotto editoriale e finalmente comprende anche il libro editoria on line sia un punto irrinunciabile
Lo si può modificare nel senso di allargarlo
Alcuni amici alcuni tecnici mi segnalavano attenzione manca forse può essere dettagliato meglio l'articolo uno
Manca per esempio dicono alcuni ogni riferimento ai serbi scasso una nuova realtà
Non è ben definito che cos'è l'editoria on line elettronica non lo so sono dettagli io quello che dico è l'articolo uno è fondamentale perché per la prima volta dall'ottantuno allarga la copertura della legge presente a quello straordinario mondo che il mondo del libro italiano
E io aggiungo che forse rispetto a quel mondo bisognerebbe ma questo non riguarda la legge riprendere la questione anche della legge sul libro caute prostata Bosco però è un oppositivo il fatto che per la prima volta si estenda la dizione alle case editrici
è un oppositivo che quindi possono avere accesso al credito a coloro che lo riterranno
Io credo che sia un fatto positivo
Il fatto che si comprenda editoria elettronica on line a me pare che sia un fatto come dire che positiva perché è una legge che non si non guarda alle sue spalle ma cerca di comprendere ciò che sta accadendo ciò che la Carrà con sempre maggiore velocità
Quindi va bene qualsiasi emendamento ma se va oltre la dizione non se lo restringe non siamo l'ottica corporativa in cui ciascuno tende a vedere citato solo chi già c'è questa logica non più perseguibile
La seconda questione
Viene posta nel documento
La scelta di procedere ad un testo unico dell'editoria qui io mi permetto
Di fare un accenno
Molto previo ritengo positiva
Io penso che si possa fare ancora di più
Io credo che alcune norme che sono state più volte chieste dalle imprese italiane e anche in particolare dalle piccole e medie imprese dalle penso anche ai nuovi lavori che sono nati in questo settore è una fortissima non solo riunificazione dei testi ma anche delegificazione
L'abbiamo norme negli anni trenta donne negli anni quaranta
Accorre salti ad ostacoli che devono fare alcuni imprenditori ancora meccanismi del Polito delle copie delle firme abbiamo un'authority che io mi auguro voglia seguire l'editoria con grande attenzione con grande passione perché ultimamente ho visto un po'trascurato il settore dell'editoria e penso invece che occorra una frustata in questa direzione un pieno funzionamento del se dell'Authority anche nel settore dell'editoria non è una polemica
Ma è un dato di constatazione che la cultura dominante porta a vedere con grande attenzione ciò che accade in televisione con minore attenzione a ciò che accade quindi offre ma anche no richiamare l'attenzione su questo tema io penso che si possa delegificare di più semplificare di più è una riforma a costo zero credo che su questo il consenso sia totale
Vengo alla questione dei contributi ne ho parlato appena la riduzione dei contributi diretti in cinque anni
Voi sapete che questa questione è stata posta l'opposta io anche in apertura c'è un problema sicuramente che riguarda gli aiuti diretti che viene posto dall'Europa
Inviterei a non sottovalutarla io ricordo come testimone a vicenda dell'allargamento della distribuzione
Che credo che sia un altro provvedimento da seguire con grande attenzione Corea L'Aquila si trova un accordo tra le parti e come gli attori si trovano quando lo si cerca di umiliare nessun soggetto ma si cerca di lavorare assieme valorizzando si reciprocamente l'editoria come la rete di distribuzione ma voi ricorderete come l'Unione europea e le Authority su quella materia stavano per intervenire con grande determinazione io la domanda che pongo è su questo tema dei contributi diretti
Noi lasciamo la risoluzione nel tempo
All'Europa o noi affrontiamo la questione dei contributi diretti in modo dinamico innovatore in modo autonomo al di là dell'Europa
Sapere perché dico questione correttamente documenti in questi giorni della FIEG
Del sindacato dei giornalisti ma anche Berlusconi le piccole merito
Che in questi anni hanno più volte detto a prescindere dall'Europa io vorrei che tutti avessero memoria così come la politica reale le memorie dei propri errori che tutti avessimo memoria di ciò che scriviamo
Io ho ricevuto decine di documenti in questi anni che dicevano Cara politica se poco coraggiosa bisogna superare il meccanismo dei contributi non appena un sottosegretario in modo molto graduale recepisce questa indicazione si dice pensavamo fosse uno scherzo qui dobbiamo però
Io ho fatto proprio otto gli altri testi classici con grande fatica il paese ricco di liberali all'amatriciana i quali invocano normalmente la prima dei contributi per i propri dice io invece sono per un atteggiamento come dire un po'più fermo moderato o se ne
Io credo che una riduzione dei contributi accompagnata dal nulla non può che essere una follia
Una riduzione dei contributi senza visibilità della manovra postale questo sicuramente rischioso
Una manovra dei contributi una mano così contributi diresti che non è accompagnata no da altri strumenti certi poteri
Ma allora pongo la domanda qual è il problema discutere se cinque anni sono pochi o troppi impegni si discuterà nel corso del procedimento
Discutere se la libera del venti per cento poco troppa si discuterà nel corso del provvedimento
Ma io mi attenderei un altro tipo di controproposta perdonate lì che mi hanno formulato alcuni amici tecniche che ringrazio come Nadia Franca Rini ed altre persone
Che si facesse un altro ragionamento
Come si rende effettivo l'accesso al Pepe qui credo chiedo un contributo non oggi ma nel corso del dibattito
Come si vede Pretty un accesso al credito anche agli di toni meno forti questo forse uno dei punti veri sui quali confrontarsi
Che riguarda il meccanismo del sistema creditizio italiano le modalità di accesso al credito che ancora in molte realtà sono tali credo
Gli amici ma possono confermare per le quali se io mi presento come un gruppo di giovani se io sono un giovane di turno solo l'editore più debole e mi rivolgo l'istituto di credito per il mio come dire che abbiamo startupper la mia partenza
Questo spesso non accade il contributo non c'è non esiste premio all'innovazione allora io credo che l'abbiamo lavorare non ad abrogare questo meccanismo
Ma lavorare come rafforzare questo fondo comprendere questo fondo davvero accessibile
Come stabilire un rapporto positivo con il sistema delle banche cioè come no tornare indietro ma come favorire le possibilità e le pari opportunità io non non so se sono stato chiaro su questo punto la domanda che mi pongo è
Di fronte a questo nodo dei contributi diretti dobbiamo prendere paure tornare indietro
Io penso di no
Dobbiamo delegare l'autorità europea
Questo può già come finisce
Quindi c'era una direttiva che allinea tutti
Significa con il dove vive con la rinuncia al GP del procedimento
Dobbiamo utilizzare il fondo in modo tradizionale io però dovrei ricordarvi quanti colloqui privati ho avuto io su chi veniva a dirci la coltre vostra perché siete voi politici che volete mantenere in vita giornali morti giornali decotti i giornali con le firme dei due fa io sono uno di quelli che come dire
Ha fatto di tutto per tenere in vita insomma
Insieme ad altri tre
E per questo ha subito anche la parte di voi durissime critiche
Fate fondata in parte no
Ma se a questo punto si pone il problema per esempio di non continuare a erogare fondi situazioni come dire palesemente clientelari palesemente inesistenti palesemente non sul mercato
Su questo qualcuno vuol fare una battaglia a difesa del vecchio io se qualcuno vuol fare la pace
Io credo che attenzione agli emendamenti si attenzione all'accesso al credito sì
Attenzione a tutto quello che di positivo va inserito si se la richiesta fosse facciamo un grande a Molino affinché nulla cambi io voglio dire con grande determinazione in partenza
Non so cosa faranno gli altri i DS su questa posizione non spenderanno una parola non sono d'accordo
Non intendono difendere un meccanismo così come perché questo meccanismo e penalizzante per chi vuole creare lavoro e soprattutto come dire è un meccanismo neo corporativo che tende a tenere su i castelli di fronte a coloro che vogliono entrare quindi tutto quello che va nella direzione di aprire va bene
Tutto quello che valeva l'edizione di ridistribuire all'interno soltanto noi non la condividiamo
Ecco perché io penso che queste siano
Le questioni da affrontare e spero con grande serenità vorrei che fosse chiaro tranquillità cioè non però alcuni paletti vanno messi io diffido di quelle forze politiche che in ogni convegno ad ogni interlocutore dicono ma si può fare si può fare si può fare è del tutto evidente che si è detto cinque volte si può fare a cinque proposizione diverso e se è un imbroglio
E questo non è un modo di rapportarsi né con l'impresa né con i lavori
Un modo vecchio poco usata va be
Ci sono altre norme della legge sulle quali non mi soffermo
Pezzo enorme sui Doria italiana all'estero
Penso a una norma e qui mi rivolgo di lamenta i sindacati
Ma non solo loro la Federazione dalla stampa a CGIL CISL UIL che troppo spesso vengono dimenticati
Come se il lavoro dei poligrafici come se lavoro tradizionale come esse
Perito il capo sulla vicenda per alcuni grandi editori del sindacato dei giornalisti proprio perché da quel mondo vengo so che non è così è fatto da una molteplicità di soggetti che spesso come dire sono ai margini o sulle difficoltà e talvolta sono come dire anche per una ricchezza di libertà di questo
La prima degli ammortizzatori sociali io credo che il governo abbia compiuto una scelta seria
Ho sentito una delle critiche viene formulata ma è un patto tra i grandi editori tra gli editori alle organizzazioni del lavoro
Ora io quali pongo una domanda
Nel mille novecentottantuno ci fu la grande crisi per l'editoria italiana
Ho fatto una legge molto ambiziosa quella legge nacque da un confronto fra le categorie si pose un problema quella legge come uscire dalla Pathé dell'indebitamento di ammodernare tecnologicamente del piano
Ha avuto molte critiche a posteriori con la legge io penso ha ritrattato la legge positiva
Pensata la gente saggia e intelligente Espinho anche alcuni scontri e anche l'impopolarità teso ad aver esattamente la stessa ambizione
Non so se ce la fai ma l'ambizione Lazzaro la stessa
Qui siamo in una fase diversa rispetto all'ottantuno
è una fase più complicata perché crisi ristrutturazione diverso c'è una fase in cui c'è crisi ma c'è anche miglioramento nella situazione c'è un problema di cambiamento del modo di lavorare c'è un problema di cambiamento dei profili contrattuali c'è un problema di cambiamento del lavoro
C'è un problema di cambiamento del modo di azione delle imprese italiane
Allora mi domando
Se è una legge prevede un sistema di ammortizzatori sociali
Secondo me tra i più avanzati in questa parte della legislazione del lavoro Italia
Che invece di limitarsi
Alla contrapposizione frontale introduce alcuni credenti che sono un'estensione presento della cassa integrazione ai periodici anche qua per anni ho sentito dire i periodici sono privi di paracadute sociale
Passa questa norma e sento alcune colleghe colleghi giornalisti che mi dicono oddio cioè la cassa integrazione periodici dunque vuol dire via libera la cassa integrazione però io vi chiedo scusa
Ragioniamo logica qui è un po'alla Catalano ha ragione
Cioè il meglio una ristrutturazione che accompagna dal lavoro alla strada
O ancora meglio la ristrutturazione guidata il cui utilizzo di ammortizzatori perché per vent'anni perché come i riformatori diventano conservatori spesso messi alla prova
Perché per vent'anni si grida viva gli ammortizzatori e quando arriva lo si vince queste un premio ai padroni questo non funziona non può funzionare
Non può funzionare gli ammortizzatori nei periodi che non significano che si chiude
Significano che è una fase di grande ristrutturazione già uno strumento utilizzabile
E il fatto che i pubblicisti contrattuali embrione all'ente di previdenza opaco positivo o negativo che c'è un riconoscimento della unicità del lavoro giornalistico cioè tutti coloro che fanno il lavoro giornalistico hanno lo stesso trattamento
è il patto che ci riesce a diciotto mesi legati alla riqualificazione alle nuove tecnologie scusatemi è positivo o negativo
Secondo voi è meglio la situazione di Telecom di cui potete parlare civica nella quale si esce magari a quarant'anni ma senza un patto per la riqualificazione alle nuove tecnologie
O è meglio se io sono costretto però nessuno ad uscire a quarant'anni io un patto per il quale ho diciotto mesi di riqualificazione alle nuove tecnologie che non parlo di me operatore con l'Alfa Beta di ritorno
Io vorrei che riflettessimo questi mi paiono punti irrinunciabili ed i quali noi dobbiamo tenere che dobbiamo tenere presente allora vedete
Io penso davvero terminata vi chiedo scusa
Che non sarà una legge passi
E tuttavia penso non abbiamo altro percorso che tentare io vorrei che uscisse un solo messaggio d'acqua
Che questa proposta di legge sarà sottoposta discussione spero di essere chiaro questo è brutto per me il punto fondamentale vuole che almeno questo restasse
Che positiva l'esistenza del testo e che sarà straordinarie noto sporco di alcuni ascolto di tutte le categorie
Di tutte
Devo telefonate settimanali diocesani preoccupatissimi come altri non ci sono persone inutili a questo dovranno essere ascoltati tutti
Con il grande rispetto che si deve a tutti i mondi anche soprattutto ai più lontani io non ridente che la lista dello Stato dalla comunicazione anzi vedete io talmente paura e concludo su questo tema o talmente paura della pedagogia di Stato
Beccalossi
Delle norme anche legislative tese a regolamentare l'attività del cronista
Padre Michele su questo punto io non dirò nulla sulla qualità dei giornali vedete sarebbe troppo facile per so che è un grande tema
Non è gli ha scritto insieme a Furio Colombo a tanti altri rivoli pagine meravigliose ma io volutamente non lo voto nettamente
Perché so che in campagna elettorale a portare il tema della qualità dei giornali USA puntano molto a rischio
E anche perché ciascuno Dinoi talvolta tende ad amare il giornale che parla bene di se stesso
In Germania in Francia e l'Inghilterra Polo sapete c'è l'analogo dibattito sullo stato d'una comunità io ho letto titoli in Francia in Inghilterra la tv fa schifo
E dovete anche in Italia
Va di fretta che riguardi a qualcuno di Tata anche qualche elemento di orgoglio nazionale da voi
Basta che arrivi uno e dica la tv fasti voglia o i giornali fanno schifo da sempre un coro e peccato che questa è un teatro che ci accomuna tutti tutta di
Allora mi interessa poco non rimbrotto tra le corporazioni siamo più buoni e padre giornali più belli ma promette bene
I giornali fanno i giornali
Io mi posso difendere aspramente quando non sono d'accordo ma devo creare le condizioni questo devo fare io
Devo creare le condizioni perché i giornali vivano perché esistano io che non so c'è una sola strada vedete perché si atti sia più libertà
E non è il decalogo l'attuale sia più libertà che sia più formazione dei giornalisti che sia più sensibilità più rispetto e più idee che circolino non ne conosco l'altra la pedagogia di Stato letta la direzione le sopra le suore come dire le sovvenzioni agli amici
E gli altri fuori
Quell'altro mondo
E a me non piace anzi se posso dire a bassa voce una cosa credo che alcune questioni che riguardano il diritto di cronaca andranno ridicola Parlamento con rapidità
Questo uso della querela che dista generalizzando
Questo uso neanche più per avere giustizia ma semplicemente in modo preventivo da chiunque provenga
Ma in modo preventivo
Questo prima che poi si crea per il quale si rinuncia
Perché un'inchiesta può costare troppo care
Io penso che alcune modifiche Parlamento
Ho visto che in questi giorni l'ordine dei giornalisti il sindacato ma anche di turritano discutendo muto della rettifica io penso che il pacco dei Paesi NATO Novaretti
Perché io ritengo sbagliato un uso l'intimidazione verso i cronisti Propata e me lo dica ritengo anche sbagliate mancato rispetto verso Giovanni Bianchi
O facciamo finta di non sapere di che parla e talvolta Giovanni Bianchi rinuncia a chiedere la rettifica che talvolta Giovanni Bianchi non si fa prendere in giro non ha neanche gli strumenti per farlo
La rettifica uno gli strumenti più agile ecco perché io sono per la più grande libertà ma anche per il più grande rispetto per una vera stagione garantista in questo sotto ecco perché come dire noto un'offerta di dialogo che io
Ho provato a fare avendo oggi le condizioni per farlo c'è oggi non parliamo di un sogno
Alcuni di noi sono cresciuti facendo convegno scocciano tutti voi dicendo adesso occorre la riforma dell'editoria lo ricorda
Lo farò neanche riferimenti anagrafici perché sarebbe sconveniente
è stato utile per il turismo sociale del giornalismo di quelli italiani
Tu Marco cioè le moto un sogno questo mi dispiace
Cutaneo difatti nel senso che ne per vent'anni abbia fatto convegni itineranti anche luoghi ameni sul tema ci vorrebbe la legge del Ligorio avvolte luoghi non erano neanche mutamenti sono d'accordo
Ora certo francamente è un problema Polese mai andare in approvazione civile elevato ma dei precari ne inventeremo un altro su questo vorrei rassicurare
E vorrei rassicurarvi su un punto tuttavia che vorrei che fosse oppone impone ma proprio per questo che questo non è un piccolo mondo antico ma è un mondo moderno gli ho notato molto spaventato
Dal futuro Show di Bologna io sono appassionato del c.t. se mi diverto voglio vedere tutto cercare di capire queste sono capisco però almeno ci provo
Ho visto questo Manifesto del Futurismo cosa avrei detto dove c'è questo robot che bacia una ragazza ecco io vorrei fa vorrei farmi un augurio ecco
Loro ciò che nel tre mila robot parte nove ragazze o viceversa io vorrei che ne ha tre mila ciascuno baciarsi creda liberamente che non un robot necessariamente vorrei tuttavia anche che nel pieno della modernità non so come sarà il tre mila tuttavia le regate ci fosse anche uno spazio dentro qualunque tipo di innovazione tecnologica per una cosa fatta con la carta di allora che si chiami il libro giornale grazie
Allora io vi devo innanzitutto delle scuse per il fatto che la sala si è dimostrata inferiore alla presenza e quindi io mi scuso per tutti coloro che sono costretti a rimanere in piedi anzi pregherei l'organizzazione talvolta vengono messe delle fedi e piglia negli dei corridoi se fosse possibile organizzarsi perché qualcuno in più
Fosse messo a sedere sarebbe meglio io quindi aprirei subito gli interventi e cercherò di essere draconiano e di battere molto vigorosamente sul microfono a coloro che risponderanno i dieci limite di dieci minuti
Per un evidente per un evidente ragione che è molto meglio che riusciamo a far parlare tutti
Appunto io farei adesso darei la parola Nando Bruno per un intervento tecnico Nando Bruno lavora presso la Presidenza del Consiglio lo invito a accomodarsi poi darei successivamente la parola a Mario Ciancio Presidente della FIEG
Ecco allora la parola a Nando Bruno sì io non mi occupo più di editoria qualche mese
Ho avuto questo compito di parlare di una materia che forse può risultare poco accattivante qual è quella della semplificazione amministrativa e della delegificazione
Vorrei iniziare con una immagine cioè che dopo tre anni di applicazione tortuosa faticosa difficile ma anche ricavi risultati suscettibili di grandi sviluppi delle norme Bassanini io credo che almeno un risultato si possa dare per acquisito
E cioè il fatto che questa materia tra della semplificazione amministrativa non attiene più non è più nel recinto chiuso delle materie che studiano i tecnici del diritto gli e Sperti ma è diventata qualcosa che vive anche nell'esperienza quotidiana di molte persone perché qualcosa che attiene strettamente credo che sia la consapevolezza che si fa avanti con forza
Attiene strettamente alla riassetto dei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione tra pubblica amministrazione e aziende
Qui PRI al punto che interessa noi oggi stamani dicendo che e di semplificazione di sburocratizzazione di di legificazione c'è grande esigenza nel sistema ordinamentale delle leggi sull'editoria
E a me ha fatto piacere sentire qui Giulietti riproporre con forza all'attenzione nostra questo tema io credo si possa dire
Appunto dopo aver ascoltato le relazioni di Giulietti che i DS siano fortemente impegnati su questo su questo tema
Vedete a me sembrava si possa dire che in questi vent'anni di esperienza di applicazione della normativa in materia di disciplina delle aziende editoriali c'è stato una sorta di patto più o meno tacito tra la pubblica amministrazione e le aziende
E il patto è qui era quello di subire da parte delle aziende e degli operatori una legislazione oggettivamente nel tempo sempre più schede utilizzate invecchiata alla luce del fatto che c'era lo scambio del contributo pubblico perché certo non si può negare che il comparto della vittoria abbia goduto in questi anni di particolare attenzione dal punto di vista delle politiche del sostegno
No
Ipotizza la possibilità mette in campo la possibilità di cambiare strada di invertire la rotta io credo che questo patto non regge più e che il perlomeno della semplificazione della delegificazione
Diventa momento qualificante di un testo di riforma
Della legge dell'editoria e il nuovo patto dovrà essere quello appunto di meno interventi a fondo perduto
Una politica di contributi che premi il rischio d'impresa e dall'altra parte inevitabilmente una legislazione leggera finalizzata in cui gli strumenti di verifica e controllo siano assolutamente selettivo io credo che su da questo punto di vista il disegno di legge Governo e di questo va dato atto anche agli uomini che più si sono impegnati su questo fronte in questi due-tre anni il disegno di legge presenti al di là anche delle diciamo della dell'evidente della riduttività che una prima lettura potrebbe suggerire presenti invece aspetti di grandissimo interessa io credo sussistano le condizioni per fare quella che Novelli chiama da tempo la Bassanini della legge dell'editoria io credo che sia veramente il tempo per cui questo processo possa andare avanti per capire più o meno quello di cui di quello di quello di cui si parla poi tra l'altro qui ci sono quasi esclusivamente addetti ai lavori
La l'indirizzo del testo unico l'obiettivo del testo unico che il disegno di legge dice dovrà essere emanato entro due anni dall'applicazione della legge del dalla entrata in vigore della legge di riforma
E è un lavoro Complesso è un lavoro complesso perché a dispetto del fatto che il settore editoriale sia un settore che in termini assoluti è relativamente piccolo sia in termini di operatori ma credo che tra operatori professionali e non non arriviamo a oltre dieci mila soggetti è però un sistema molto disciplinato con una stratificazione di norme
Molto forte le abbiamo le tre norme organiche che disciplinano essenzialmente gli aspetti della del del regime degli obblighi delle aziende e della e della potrebbe raccogliere le provvidenze sono leggi per ottantuno da ottantasette e del novanta abbiamo almeno quattro normative quadro che sono quelle sulla deposito legale sul diritto d'autore la legge sulla stampa e dirà in qualche misura anche anche se spesso ce ne dimentichiamo
La legge del novantasei la seicentocinquanta che è quella che attribuisce all'Autorità di garanzia del settore poteri di autoregolamentazione dal punto di vista del regime degli obblighi degli operatori di comunicazione
Su un paio di queste norme lo diceva Giulietti naso relazione ci sono già progetti di riforma e comunque il testo unico dovrà intervenire a rendere leggibile ad articolare tutta questa congerie di norme ci sono almeno un'altra
Decine di leggine ci sono almeno i testi che le ultime cinque finanziarie che recano disperse quella disposizioni in materia di provvidenze di agevolazioni postali per non dire di una ventina di regolamenti di vario genere e per non dire della normativa sulla pubblicità sulla pubblicità cammeo ingannevole e comparativa con loro corollario di elettivo comunitarie decreti legislativi di attuazione
Per non dire della disciplina della professione giornalistica o delle norme fischiano io delle norme in materia di par condicio
Beh quindi il compito e Complesso è un'attività che va inserita nel solco di un lavoro che da almeno dieci anni impegna le pubbliche amministrazioni sul terreno della trasparenza della conoscibilità dei procedimenti della responsabilizzazione dei procedimenti
Io vorrei ricordare che c'è l'articolo quindici del disegno di legge
Che richiama la legge cinquanta novantanove che la legge di semplificazione annuale la cosiddetta Bassanini quater
Ecco è importante che noi si colga questo richiamo perché altrimenti rischiamo dicevo prima di dare una lettura riduttiva della ipotesi di semplificazione delegificazione che c'è dentro questo disegno di legge
L'articolo quattordici del disegno di legge prevede già di fatto il superamento dell'obbligo della registrazione delle testate ai tribunali guardate è un fan toh credo di poterlo dire anche alla luce di un'esperienza lunga nell'applicazione di questa normativa è un fatto di una novità assoluta perché a parte il fatto che si atta di rivedere una legge vecchia di oltre mezzo secolo che mezzo secolo fa aveva un senso essenzialmente come legge di presidio penale ai reati a mezzo stampa ma costituisce oggi soprattutto che io per alcuni piccolissimi anche una tassa d'ingresso
Io ho sentito dire più volte che la iscrizione al tribunale
Costituisce per i piccoli operatori una tassa d'ingresso va bene l'articolo quattro quattordici del disegno di legge presentato dal governo di fatto postuma il superamento di questo adempimento nel momento in cui dice che gli operatori iscritti al nuovo registro degli operatori comunicazione
Non devono più registrare le testate al tribunale
Ma sbaglia Nemo dicevo se rischiasse i modi leggere induttivamente limitare a questo l'aspetto di semplificazione che è presente nel disegno di legge
Guardate il riferimento un po'criptico come tutti i riferimenti ad altre leggi sono riferirete un po'criptico dicevo la legge cinquantanove novantanove consegne disegnare un percorso di estremo interesse perché redigere un testo unico alla luce delle disposizioni delle Bassanini significa non solo dal punto di vista formale la puntuale individuazione del testo vigente l'esplicita indicazione delle norme abrogato il coordinamento formale quant'altro
E quant'altro ma significa a tutto una cosa che a me sembra essenziale nel discorso che noi stiamo facendo e cioè il parametro che indicato appunto nella Bassanini e che viene citato dall'articolo quindici del disegno di legge a proposito della BG filiazione
Delle norme di legge che concernono aspetti organizzativi e procedimentali ebbene voi sapete gli operatori sanno perfettamente che buona parte della disciplina delle aziende editoriali si fonda anche a livello legislativo su norme di legge che concernono aspetti organizzativi
E procedimentale quindi io credo che si possano arrivare a quel risultato che evocava
Chievo chiama Giulietti prima nella relazione a proposito della necessità di fare un passo in avanti oltre le indicazioni più esplicite del disegno di legge
Io posso indicare così e mi avvio a concludere così molto per sommi capi alcune possibili soluzioni semplificazioni che sono strettamente ricavabili dalla norma che il governo ha presentato penso ad esempio la riduzione del carico degli adempimenti in ragione delle classi di fatturato dei ricavi natura giuridica da parte degli operatori di comunicazione parate qualcosa che già esiste in qualche misura nel nostro ordinamento perché è qualcosa che è già esplicitamente evocato
Nel provvedimento del Garante per la diffusione di teoria che gli operatori conoscono bene che quello che riporta ogni anno a produrre la cosiddetta informativa di sistema gialli
C'è un abbozzo di semplificazione e di differenziazione del carico di riempimento io credo che questa è un'occasione che non possiamo buttare per spingere molto più a fondo su questo questa direzione
Direi che si possa arrivare alla generalizzazione dell'esenzione del bollo per quanto riguarda le comunicazioni degli operatori di comunicazione anche qui c'è un precedente attivo è la la esplicita previsione nella legge istitutiva dell'Authority di regolazione
Del settore per cui le comunicazioni all'Authority sono già oggi esenti da bollo guardate che non è soltanto un problema di costi
Per i piccoli o anche per i grandi operatori bisogna sapere che a volte una marca da bollo Commissione chiama Cara Buono blocca un procedimento amministrativo
C'è poi la possibilità di attivare procedure informatiche di interfaccia tra pubbliche amministrazioni
Che finalmente possano quindi dialogare e c'è infine direi la possibilità Ignazio e noi di una prassi riduzione dei documenti attraverso ad esempio l'acquisizione del certificato camerale che andrebbe a sostituire una montagna di statuti atti costitutivi verbali che oggi si ammucchiano impari uffici pubblici
Vedete io credo che questa che è un lavoro che io trovo
Delineato in termini di principio in maniera abbastanza molto efficace direi nel disegno di legge che il Governo ha presentato non esso tanto una questione che attiene a una sorta di servizio alle aziende una sorta di scambio perché si va a ipotizzare una progressiva riduzione ad esempio dei finanziamenti
Io credo che sia una grande questione di qualificazione anche dell'attività dell'amministrazione pubblica
Perché c'è un problema
Di qualificazione del ruolo che le amministrazioni pubbliche di selezione degli strumenti di controllo e di verifica perché le carte non sono un totem ma uno strumento di lavoro ed è quindi a guardare con coraggio a alla alla innovazione sotto questo profilo
Io credo
Che da questa giornata si possa uscire con la consapevolezza ciò detto Giulietti che i DS siano fortemente impegnati su questo fronte
Delegificazione e semplificazione evidente siamo alla periferia del complesso sistema dislocato dalle norme Bassanini però ritengo che sia uno sforzo di innovazione che costituisce un obiettivo importante su cui vale la pena lavorare grazie
Poco adesso
Parola Mario Ciancio Sanfilippo presidente della Federazione degli editori
Seguirà e non per par condicio Paolo Serventi Longhi segretaria della federazione se stampa
Buongiorno innanzitutto desidero ringraziare l'onorevole Giulietti sia per l'importanza di questo convegno sia per le parole che ha detto
Che in gran parte in grandissima parte io condivido
Questa legge nella sostanza gli editori italiani l'apprezzamento a molte luci e poche ombre le ombre possono essere naturalmente come ben diceva Giulietti possono essere inserite
Di camere può essere possono essere ristabilite un brevissimo cenno al passato all'intervento dello Stato all'intervento dello Stato ma abbiamo sempre del sto che Einaudi lo plastificata come inesistente sarebbe stata la cosa migliore se lo Stato non ci occupa scenari della stampa
Abbiamo fa molto le famose espressione di Missiroli che dicono
Che i bilanci del dei giornali costituiscono la posta passiva di grandi aziende attive molto attive che in passato hanno approfittato molto di questo io credo che l'intervento dello Stato sostanzialmente sia stato discontinuo Pino al mille nove o più al specie novecento ottantuno
Le famose provvidenze dono delle provvidenze che Ricci Arcidano gli editori il blocco del prezzo del giornale ha provocato una grandissima crisi in quegli anni la necessità di comprare la carta solo in Italia l'arresto
Non arreso addirittura propone dopo l'acquisto di quella materia prima che è fondamentale per i giornali bene finalmente lo Stato nel mille novecentottantuno affatto notammo fa quattrocentotredici che anch'io giudico largamente positiva
La quattrocentosedici ha consentito alle aziende italiane di ripianare i bilanci disinvestire finalmente in tecnologia e di guardare al futuro in un modo diverso
Bene in quella legge anche consentito di alleggerire tutta la come dire la pletora usiamo una parola pesante la pletora di personale che la tecnologia
Espellere da per naturale progresso modo dolce in un modo semplice con tutte le attenuanti sociali necessarie per evitare che ci fosse una grande crisi di quel genere dopo il il dopo la quattrocentosedici sono passati dalla quattrocentotredici sono passati quasi vent'anni in questi vent'anni non sia stato molto per quanto riguarda la stampa devo dire che ci aspettavamo una legge come quella oggi presentata molto prima da tanti anni la volevamo Éclair credo di avere capito nelle parole dell'onorevole Giulietti che i due anni previsti fino al due anni al massimo se potessimo Carlo in due mesi saremmo tutti grati all'onorevole Giulietti di esterno
Bene però l'intervento dello Stato nel campo pubblico resta sempre un grosso
Quel sito un grosso problema da discutere le provvidenze sono finite e noi stessi nel parlare di provvidenze abbiamo detto che non è giusto che le aziende si appoggino su una convinzione di una
Il per
Si Tura il per i tour di un imperituro contributo da parte dello Stato perché le aziende devono vivere sul mercato e devono avere una loro logica imprenditoriale questo finalmente è stata la svolta
Che ha dato l'editoria italiana al settore oggi tutte le aziende si sforzò di produrre utili di raggiungere il pareggio e solo alcune sono rimaste passive
Chiaramente il tutto questo c'è da vedere l'effetto della quattrocentosedici
Il rinnovo l'idea che ci sia stata una legge largamente positiva come mi auguro che sia questa nuova legge
Il nuovo disegno di legge sull'editoria e un disegno che ha dei punti fondamentali noi abbiamo partecipato al tavolo dell'editoria il famoso tavolo dell'editoria che avviso lunghi lavori impegnati tutti e tutti i settori compresi i miei colleghi giornalisti che hanno contribuito notevolmente alle chiarimenti ai chiarimenti lungo la strada
Devo dire che a un principio fondamentale questa legge un principio fondamentale che non ci devono essere più contributi a pioggia non ci devono più finanziare i soggetti ma si devono finanziare i progetti questa è la parte essenziale della legge
Non più parlare di contributi a pioggia di contributi a pioggia sono finiti e non hanno più ragione di essere
Devono essere aiutati i progetti i progetti con le caratteristiche che noi riscontriamo in questa legge sono essenzialmente quattro la legge mira lo sviluppo e non al mantenimento dell'esistente sic et simpliciter
La legge è una legge che impone un'attuazione semplicissima non automatica in alcuni casi senza bisogno di burocrazia
Non è discriminatoria perché finanzia tutti e rispetta le regole del mercato per questo motivo fondamentale noi troviamo in questa legge la nostra soddisfazione
Chiaramente ci saranno dei settori che vengono informalmente a mancare di sostegno l'accenno alla unita alla all'Europa per quanto riguarda la direttiva mi trova ancora una volta concorde con l'onorevole Giulietti nel dire che noi possiamo da soli risolvere il problema senza aspettare che ce lo imponga all'Europa e dobbiamo risolverlo con una certa gradualità e non solo una gradualità ma anche con un certo esame dei singoli problemi
è chiaro che se i giornali di partito non avranno più il finanziamento è altrettanto chiaro che una legge più finanziamenti ai partiti può tenere conto di quello che viene a mancare da un lato perché il problema di fondo è che non ci siano discriminazione non ci si no sovvenzioni che turbi non l'equilibrio di un mercato dove tutti ci confrontiamo col mercato
I pittori italiani hanno scoperto di avere non soltanto delle testate con un valore storico e così via hanno scoperto all'interno delle loro testate c'è un nuovo valore e loro valore il contenuto rispetto ad internet
Il fatto che la nuova legge contempli la possibilità di finanziare gli investimenti in questi settori del futuro io lo trovo formalmente e sostanzialmente importantissimo
La nuova definizione diventa una definizione che fa parte della storia dell'editoria e quindi ci trova anche qui solida sostanzialmente rimangono poche ombre dentro questa legge resta la grande ombra nel mille centotrentotto mille centotrentotto diventata la favola dell'editoria italiana tutti aspettiamo che venga un giorno in cui sarà approvato intorno che non mi pare molto vicino
Nonostante l'ottimismo dell'onorevole Giulietti
Se è ottimista dov'erano no avvocato
Va bene poi un'altra cosa che
è stata rievocata oggi e che secondo me non ha avuto l'anti tutta importanza devono avergli ha presentato una legge che noi consideriamo fondamentale
Perché si tratta di seminare nelle nuove classi l'uso del giornale quale mezzo di informazione di cultura e dico su questa legge noi dovremmo anteporlo addirittura alla la nuova legge eh c'era un finanziamento vastissima si parlava di qualche decina di miliardi insignificanti
Io credo che gli editori italiani siano pronti a fare tutti gli sforzi anche economici per fare funzionare questa legge quindi la preghiera che rivolgo a tutti i presenti è quello di rimetterla in piedi questa legge che considero fondamentali
Nel complesso questa legge deve continuare un iter velocissimo deve essere approvate nel più breve tempo e deve avere come Radice quello dello sviluppo
è quello di non turbare il mercato editoriale perché le aziende che oggi si presentano sul mercato tutte le grandi le medie e le piccole sono tutte in una base tuo figlio di espansione permette di fare nuovi mezzi di esprimere multimedialità bene questo il si serve questa legge ci serve ci serve presto grazie
Grazie grazie al presidente della niente adesso dopo la parola Paolo Serventi Longhi
Segretaria Federazione la stampa e poi parlerà sottosegretario Vincenzo vita che è stato poi
Più volte chiamato in causa
Allora la parola prego buongiorno buongiorno a tutti e cercherò di essere rapido anche a settanta sarebbero le cose
Da dire intanto non solo un ringraziamento Beppe Giulietti ma occorre dare atto anche a Marco Minniti e Mauro Masi
Del lavoro che è stato fatto oggi siamo qui a discutere di qualcosa che c'è prima discutevamo come diceva giustamente Beppe di qualcosa che non c'è
Io sono assolutamente convinto che questa legge sarà io dico sarà un pezzo assolutamente fondamentale di quel processo di riforma del sistema della comunicazione
Che questo governo Governo precedente
Hanno messo in campo questo processo riformatore si deve effettivamente concludere in tempi rapidi e positivamente
Anch'io son preoccupato per il mille centotrentotto do atto Vincenzo Vita del lavoro straordinario che ha fatto ma i ritardi del ero cominciano a essere pesanti ma credo adesso Vincenzo ci dirà allo stato dell'arte
Credo che altri pezzi della riforma si ama comunicazione siano importanti
Come il diritto d'autore di cui cui si è accennato il il la legge sulla comunicazione e l'informazione della pubblica amministrazione
E altri elementi di registrazione io come dire come segretario della Federazione della stampa sono spesso accusato di sostenere una logica corporativistico a sostenere l'esigenza di una categoria evidentemente io difendo gli interessi e i temi rappresentati
Ma credo che
Il senso di questo processo riformatore debba e non possa non essere quello di una valorizzazione piena della qualità dell'informazione
E su questo non ci stiamo battendo proprio in questi giorni in queste ore in cui intrecciamo le armi con Mario Ciancio Sanfilippo sul contratto di lavoro giornalistico
Qui noi dobbiamo denunciarlo subito al di là della valutazione della legge
E riscontriamo una difficoltà nel ragionare col mondo dell'impresa davvero sulla qualità dell'informazione
Quando noi per esempio abbiamo proposto degli strumenti di individuazione della qualità dell'informazione i sermoni dei cori della comunicazione sui siti web ci è stato risposto picche dai nostri per i nostri editori
E io credo che qui si innesta un altro punto del processo riformatore che va in qualche modo sostenuto
Ed è davvero la qualità dell'informazione sui nuovi mezzi sui nuovi vicoli della comunicazione
Un primo passo è un fatto nel disegno di legge che noi discutiamo questa mattina ma dobbiamo andare oltre
Noi non possiamo pensare come dire di un sistema libero come internet per trasformare un sistema vincolato ma in un sistema regolato sì
E io credo che questo aspetto debba essere attentamente e studiato dal governo
Io so che già il sottosegretario all'innovazione ci sta ragionando noi stiamo preparando dei testi delle ipotesi sul su internet
Come dire a livello internazionale a livello europeo
Credo che balza anch'io credo che si stia lavorando da questo punto di Dio che vedo che non è possibile più pensare che l'informazione del secondo millennio
Abbiati degli strumenti che regolano alcuni settori dell'informazione stessa e non recrimina altri
Io credo che internet debba rappresentare strumenti di garanzia nei confronti del cittadino
Ecco il punto centrale difendere tutelare e garantire i cittadini rispetto alle cose che stanno accadendo
Per quanto riguarda la legge né la nel disegno di legge noi gli ho dato una valutazione positiva ma alcuni colleghi non hanno condiviso colleghi giornalisti non hanno condiviso del tutto la mia valutazione positiva
Ma io credo che si debba qui confermarla
Confermare che l'impianto di questo disegno di legge viene incontro a quello che i giornalisti ma direi il mondo del lavoro io vedo qua anche i rappresentanti delle altre categorie dagli altri sindacati confederali
Abbiamo sostenuto per tanto tempo
Che il sostegno non dovesse più essere a pioggia
Che ci avrebbe debbano essere contributi su progetti
E le provvidenze non siano a fondo perduto
Insomma io credo che la nuova disciplina per quanto riguarda per esempio il credito agevolato le provvidenze la delegificazione la semplificazione va incontro
A quello che noi abbiamo sempre sostenuto
Certo rimane aperto un problema un problema e io lo dico subito un problema di tipo politico tra virgolette
E quello dei giornali di veri che naturalmente hanno più difficoltà di altri a essere davvero sul mercato
Qui naturalmente vi sono dei problemi oggettivi di omogeneità e di compatibilità con le altre testate
Io credo che debbano essere abbattute le distorsioni del sistema che prevedeva un sostegno ai giornali che venivano presentati
Da due parlamentari da uno due parlamentari le distorsioni aberranti che hanno consentito da alcune testate di tenersi invita anzi di prosperare con le devastazioni che abbiamo dovuto registrare in questi giorni vedo quei colleghi della CGIL
Abbiamo fatto un accordo per il tempo venerdì notte
Minimo possibile ma che viene incontro le situazioni devastazione di uno ma non è solo il tempo ce ne sono stati tanti
Di gennaio del genere
Ecco io credo che però ci sia la necessità in qualche modo dei lavorare per dare la possibilità ad alcune testate che fanno riferimento alle idee di andare avanti non so quale può essere questo strumento io credo che ci si debba ragionare con molto intelligente
Il disegno di legge vado verso la conclusione affronta per la prima volta il problema del lavoro nel mondo della comunicazione dell'editoria in particolare in maniera seria
Io credo che insieme a CGIL CISL UIL faremo una valutazione nei prossimi giorni complessiva proprio per cercare di mettere in piedi se possibile delle proposte di emendamento al disegno di legge
Io credo che la legge affronta il pro e il sistema degli ammortizzatori sociali in maniera seria
Con una riforma profonda della quattrocentosedici matti di cui non disperde gli aspetti importanti gli aspetti significativi
Certo come dire qualche problema vi è la cassa integrazione per i periodici è un elemento che creerà qualche difficoltà probabilmente ai nostri sindacati nel senso che dovremmo probabilmente temo purtroppo affrontare alcune vertenze con la possibilità che i le testate ricorrono Shakespeare ma io mi domando
Se queste testate periodiche vanno in crisi senza la cassa integrazione che cosa potrebbe accadere
Quindi io come dire pur essendo preoccupato del problema della crisi nei periodici dico che questo è uno strumento di difesa perché la cassa integrazione bene o male è uno strumento di sostegno al reddito
Nelle situazioni di
Importante il fondo il fondo per i giornalisti di testate stato di crisi diciotto mesi
Io credo che questo possa essere davvero un elemento alternativo all'uso che il sistema delle imprese ha fatto dei prepensionamenti previsti dalla quattrocentosedici
Io qui non ho lo stesso giudizio di Mario Ciancio lui sa che io lo stimo ma non sono d'accordo con voi
Da quattrocentosedici su un sistema di prepensionamenti affatto tanti guai e tanti danni al mondo del lavoro
Mentre ha fatto pochi danni anzi ha dato pazzie prospettiva finanziarie a sostegno del reale con tagli consistenti di costo del lavoro al sistema dell'impresa
E purtroppo lenze per i poligrafici e l'indie per i giornalisti ne hanno pagato le conseguenze con situazioni di crisi
Pensante negli anni scorsi
Ecco io credo che questo problema come dire debba essere davvero valutato con attenzione
Per esempio si interviene molto nel sostegno nel nell'individuazione del fatto che vi siano ponti o stati di crisi
Ecco io credo che una possibile emendamento al disegno di legge potrebbe essere proprio quello dell'introduzione di criteri certi per la individuazione dei motivi che inducono un'azienda definirsi in crisi
In modo che sia possibile davvero evitare il il caso che purtroppo si è verificato tanto spesso di aziende non in crisi che attraverso éscamotage re aggiramenti delle leggi sono riusciti a ottenere il sostegno
Il sostegno e prepensionamenti attraverso i prepensionamenti ecco il credo che dobbiamo lavorare su questo
Ma
Il giudizio globale lo daremo naturalmente più avanti quando i nostri organismi i sindacati riusciranno
A mettere a punto una posizione comune
Io posso dire oggi e concludo con questa l'esortazione che dell'intervento di Mario Ciancio condivido la conclusione
Occorre che l'iter legislativo di questo disegno di legge sia un iter rapido occorre davvero che l'impegno del Parlamento e io mi rivolgo a presidente del Senato al Presidente della Camera
Sì a un impegno davvero fondamentale per accelerare i tempi io credo che il sistema delle vittorie ma direi il sistema della comunicazione in questo Paese abbiano bisogno come il pane
Della riforma e temo che il sistema della politica gli intrecci delle cose difficoltà che la politica vive
Il rincorrersi dei momenti elettorali possa determinare un rinvio
Credo e spero che così non sarà sono certo di poter contare sul governa su chi ha predisposto questo disegno di legge perché ciò non accada veniva grazie
Devo proporre una piccolo spostamento nell'ordine dei lavori e prima di dare la parola Vincenzo Vita
Chiamerei a parlare Francesco metteremo segretario generale l'uso qui e poi successivamente don Vincenzo Rini della Federazione italiana dei settimanali diocesani poi parlerà Vincenzo prego
Accodati
Svolge il suo intervento
è ormai a tutti nota quella che l'opinione Dell'Utri sul disegno di legge di riforma della
Finalmente dopo anni di lavoro il confronto
Esiste un testo concreto sul quale mettersi a lavorare per arrivare una riforma importante
Della normativa sulle importante in che senso il disegno di legge affronta problemi sottoposti anche dal molte numerosi documenti alla presidenza del Consiglio
Il problema dell'allargamento della definizione di prodotto editoriale
Il problema della semplificazione burocratica
Il problema del credito
Sull'articolo uno come correttamente diceva l'onorevole Giulietti cioè sulla definizione di prodotto imperiale
Credo che sia stato fatto il massimo e questo
Soprattutto per quello che riguarda i prodotti on line un grande punto di svolta e di sviluppo del nostro Dio alcune norme per come sono adesso formulate sono perfettibili
Per esempio secondo noi secondo noi la semplificazione burocratica non è perfetta così come concepita nel disegno di legge
Andrebbe secondo Ruspi eliminato uno dei registri
Possibilmente facendo lavorare meglio
L'altro
L'opinione dell'utile che andrebbe eliminato per le imprese con fatturato inferiore a cinque miliardi l'obbligo di fornire garanzie reali per l'accesso al credito
Ma voglio dire
Questo testo e naturalmente perfettibile non si poteva pensare che fosse perfetto subito alla sua presentazione su questo lavoreremo l'importante è che ci sia finalmente una base su cui operare
Però ricollegandomi a quello che diceva giustamente l'onorevole diretti del quale sottoscrivo quasi completamente
L'intervento non è possibile affrontare una riforma come quella dell'editoria senza affrontare problematiche importantissime soprattutto per i piccoli e medi editori
Sapete bene che dal primo ottobre termina
Il regime dei tariffari agevolato per l'editoria e quindi si va a tariffa base con con rimborso successivo dalla Presidenza del Consiglio
Che un Regolamento della stessa presidenza dovrà disciplina
In merito a questo qualche tempo fa sono stato alle porte a Poste Italiane ha incontrare i dirigenti di Forza Italia
Mi è stato detto da un autorevole dirigente del che le tariffe saranno aumentate da cinquecentoquarantotto lire attuali a settecento lire
E alla mia obiezione che così così mille editori piccoli moriranno la risposta è stata che muoiono
Questo non può essere content per cui il governo deve farsi carico completamente di questo problema
Imponendo a Poste italiane
Una politica tariffaria che possano salvaguardare i piccoli e medi editori
Come è possibile in cui le tariffe postali saperi devono essere approvate dal ministero delle comunicazioni
Non è possibile che il Ministero e questa è una richiesta che mi permetto di fare all'onorevole Rita approvi tariffe del genere anti
Anzi
E possibile invece questa richiesta Dell'Utri che il governo chieda a Poste italiane
Un contenimento delle tariffe proprio in virtù del cambiamento di regime tariffa
Alla risposta delle Poste sarà certamente quella del principio di antieconomicità di una simile imposizione
L'unica risposta possibile può essere è anche corretta credo che sei mille clienti di Poste Italiane muoiono il prodotto il servizio riporti tre non si vende più e quindi da una cosa del genere da un aumento delle tariffe di questo genere non ci guadagna proprio nessuno ci perdono gli editori si perdono le Poste ma soprattutto ci perde la democrazia nel nostro Paese grazie
Grazie grazie a mettere e adesso la parola don Vincenzo Rini ecco vedo che si avvicina e poi
Sottosegretario alle comunicazioni
Buongiorno a tutti anzitutto la Federazione italiana dei settimanali cattolici intende esprimere soddisfazione perché finalmente sì va verso una legge sull'editoria innovativa molti sono i punti di questa legge che condividiamo e che sentiamo veramente in grado di far procedere bene molte cose
Ringraziamento anche per questo incontro e per questa
Senta queste in vita questa
Giornata qua
Ecco direi invece le cose che ci preoccupano un pochino naturalmente
E ci preoccupa soprattutto il fatto dalla nuova anche la nuova normativa sugli interventi diretti e indiretti
Va e cade in parallelo con le con la riforma dagli dell'agevolazione in particolare della UCLA semplice fiscale questo è il tema grave che per noi diventa davvero un macigno perché nel momento in cui le provvidenze dirette vengono Parri delle ridotte progressivamente fino a scomparire del tutto contemporaneamente si prevede un aumento esagerato delle tariffe postali il che significa che per le l'editoria pure locale soprattutto per i settimanali d'informazione sul territorio
Si realizza una combinata di aumento globale dei costi di produzione e di distribuzione
Cui moltissimi soggetti Dettori Ali dovranno soccombere riceva anche mettere da lustri chiaramente molte molte testate piccole alla livello soprattutto locale le nostre sta infatti sono tutte locale
Dovranno veramente dire chiudere bottega e andare a casa ecco
Questo però non è soltanto un fatto riguardante i singoli giornali secondo noi ma è un po'comporta un impoverimento gravissimo della libertà e del pluralismo di informazione
Quindi un serio danno alla democrazia informativa che quindi Conti può diventare un danno reale alla democrazia sic e simpliciter
La chiusura di tanti organi di informazione locale oltretutto comporterà la perdita di non pochi posti di lavoro
Che aggiunta la perdita di abbonamenti che ogni anno subiamo per l'inefficienza delle Poste che come si varcano i confini e dalla Provincia non consegnano più nel giornale a la mia di Acilia imparò chi in provincia di Milano si mettono anche due tre settimane i giornali ad arrivare in provincia di Milano
E queste veramente diventa impossible dire perde ogni anno centinaia di abbonamenti
Oltretutto c'è un danno culturale che io voglio sottolineare perché e la perdita di tanti giornali legati alla territorio che hanno radici storiche anche antiche centenarie vuol dire far perdere molto dall'identità dei nostri territori
Premesso questo ecco io penso che si debba ritenere necessario un riconoscimento del servizio pubblico realizzato dalla stampa locale non solo quotidiana ma anche settimanale
Un riconoscimento quindi dallo specifico ruolo informativo sul territorio di questa stampa locale che costituisce una sicura garanzia di pluralismo e di democrazia informativa
Quindi iniziamo a chiedere che il varo della nuova legge sull'editoria vado un po'oltre la legge venga preceduto da una corretta soluzione del gravissimo problema delle tariffe postali che si presenta oggi davvero come un macigno al collo dell'informazione locale che rischia di portarla a morte sicura
E chiediamo anche che contemporaneamente il governo dei dadi farsi carico di una riforma funzionale dalle Poste che ci permetta di veramente di fare arrivare ai giornali acquisti a buon aggiungo una nota sui giornali dell'informazione politica chiediamo che tutti i giornali d'informazione siano messi sullo stesso piano
Facendo cessare pre Pileggi assurde per la stampa di partito privilegi che specialmente nelle realtà locali creano gravi ingiustizie differenze d'per di trattamento
Al vantaggio dalla qualità giornalistica e della professionalità
Ancora qualche nota per quanto riguarda la disciplina del prodotto editoriale è stato definito che il supporto non è più solamente cartaceo
Si differenzia dalle opere lo sci di Pareto de opere filmiche ma niente viene accennato sulla connessione la preponderanza di elementi aggiuntive alla pubblicazione i famosi gadget che sono spesse preponderante nei confronti del contenuto informativo
Quindi non si fanno ulteriori bis distinzioni parcometri significare il suo contenuto ed uso prevalente
Nessun accenno è presente per quanto riguarda il trattamento fiscale dei prodotti editoriali
Fra informazione e Annunzi economici tra l'attualità e pubblicazioni istituzionali fra culture vendita per corrispondenza per qualche differenza che andrebbe riconosciuta
Si prende atto degli interventi per lo sviluppo del settore editoriale con l'articolazione di credito ma constatiamo che almeno ad una prima lettura della del disegno di legge sembrano più utilizzabili da parte di aziende grandi che dalle aziende medio piccole che per mantenersi in vita abbisognano di sostegni ordinari e non di ristrutturarsi ogni anno per avere dagli aiuti
Ultima nota prendiamo atto che il concetto dei Progetti avanzate fin dall'inizio di questa cosiddetta riforma è stato silenziosamente acquisito al posto di quello dei soggetti
Peraltro garantito dalla Costituzione italiana e questo però comporta veramente anche delle preoccupazioni perché non tutti sono in grado di fare tutti gli anni questi progetti che possano sostenerli in qualche modo
Grazie
Grazie grazie abbiamo Rini e adesso darei la parola al sottosegretario Vincenzo vita
E poi seguirà Sandro Curzi
Grazie per
Quest'opportunità
Poi anche
Per la tempestività in questo convegno
Molto utile affollato e anche questo è un segno in quanto sia falsa la supposizione che l'editoria scritta sia al tramonto
Un lunedì mattina vi assicuro per esperienza di convegni qui a Roma un convegno non è seriamente su altri argomenti sarebbe riuscito con questa
Forza e anche questo è già un contenuto
Dicevo anche
Un ringraziamento a Giulietti che organizzato insieme democratici sinistra Amenduni tanti altri per tanti questo ad affiancare in questo bel convegno per l'opportunità che da ora a me di rispondere ai due quesiti fondamentali
Che mi sono stati posti il tutto in breve poi mi permette anche di fare una considerazione di merito poi
Il sottosegretario Minniti naturalmente traccerà le conclusioni dei lavori sul testo della beh il progetto di legge del governo di riforma editoria vengo dalla prima delle considerazioni che sono state fatte in cui
Su cui naturalmente rompendo questo buon clima questa bellissima sala sentirete qualche parola amaramente polemica
Il disegno di legge mille centotrentotto
Vorrei subito dire a chi come presidente della FIEG che saluto come letterario dello Federazione della stampa pertanto sotto ma tanti di voi che hanno posto a me a noi
Un interrogativo al riguardo molto angosciato che fine fa il disegno di legge mille centotrentotto per chi non lo sapesse ma suppongo qui sia noto e il completamento della riforma iniziata dalla legge due quattro nove del novantasette seguita da tante altre delle leggi di cui talvolta si dice poco
Apprezzati più in Europa che in Italia non so per esempio le di centoventidue del novantotto quella che leggono gli affollamenti pure le interruzioni pubblicitarie e introduce gli obblighi di produzione reinvestimento di filo di sicuro per il pensate che nell'ultima di una Lisbona cui partecipato il Consiglio dei ministri dello visivo è considerata una delle pratiche alte come vengono chiamati ho tradotto adesso
Miglior pratiche dell'Unione Europea
Che in sede di raccomandazioni sul futuro del settore audiovisivo introdurrà probabilmente questa legge perché quella che più nettamente pone il problema dell'autonomia cultural heritage Dell'Oro rispetto ad altri ordinamenti no per dirvi che quella legge ha avuto tanti altri seguiti avuto un macro obiettivo raggiunto
La liberalizzazione del sistema delle comunicazioni che era monopolistico nella telefoni ai
Parte all'ancora ovviamente duopolistico nel campo televisivo quando ci insediammo con la prima esperienza di governo di centrosinistra dopo il
Risultato positivo alle elezioni del novantasei oggi abbiamo circa novanta licenziatari
Nel campo delle telecomunicazioni dico circa perché aumentano
Davvero di giorno in giorno
Una delle cose più rilevanti anche questa nel campo
Della new economy come viene chiamata da Nolte scindere dalla old economy aprirebbe un acceso dibattito su questo punto lo dico perché è importante che l'insieme dell'Italia ne abbia un giovamento e non solamente qualche segmento
Anche il Mezzogiorno e non solamente i settori più evoluti ma torno all'argomento Migliaccio trentotto che costituisce un pochettino la conclusione se si può dire
Del processo di riforma toccando finalmente l'assetto societario della Rai
Ancora figli alla Rai di un vecchio mondo
E se ne sente anche come dire del
Il bisogno
La Fondazione la holding società operative anche tra di loro diversificate come vuole la stessa Commissione europea per evitare sussidi incrociati campi pubblicità e ancora la riforma dell'emittenza locale cui io segna un grande ruolo che lì da tempo e che finalmente darebbe la mitezza locale un ruolo d'impresa moderna e ancora
Direi quali soprattutto ma non non mi sentirei di fare una scala di valori il tema della rivoluzione digitale così chiamata
Ho guardate lo dico per vostra cognizioni vedo qui
Molti professionisti operatori giornalisti ecco chissà se riesco a trasmettere questa sensazione guardate che il tema del passaggio al digitale dall'analogico
Scusa un gergo che comunque il Majini in questa sala sì anche a mente
Come dire
Io uso cioè dalla trasmissione analogica
Vecchio tipo il vecchio bloccati dal sistema digitale che permette la multimedialità di interattività all'incrocio con le telecomunicazioni e così via o il nuovo linguaggio delle comunicazioni come si come fu in qualche modo il passaggio
Insomma dai vecchi caratteri a stampa i nuovi sistemi paga passaggio qualitativamente simile e però anche più forte dal punto di vista del riflesso sociale culturale produttivo nell'innovazione bene tutto questi in Italia è ancora oggetto di bei convegni
Alcuni molto accurati c'è un gruppo di lavoro promosso dall'Autorità per le garanzie le comunicazioni guardate che non a Los Angeles ma in Portogallo dove mi sono recato qualche giorno fa quinto da testimone oculare come se fossi come dire una un testimone
Cioè l'avvento al digitale come una delle priorità del loro servizio pubblico che reca nella pamphlet di presentazione il digitale terrestre come priorità del Portogallo
E in tutta Europa questo è il punto nuovo di innovazione e tra l'altro la vera conclusione della riforma sarà lì se non riusciremo col due mila e sei a completare la migrazione per radio e televisione la radio il dub non è meno importante della previsione con la ricorda
Il passaggio dall'analogico al digitale e il due mila e sei significa iniziare il cosiddetto simul cast di due mila e tre
E significa iniziare quindi la sperimentazione ieri ovvio perché gli anni corrono come sappiamo tutti e qui vengo al miraggio trentotto e all'altro punto che è la vera causa del blocco della riforma
Che però si riverbera immediatamente
La pubblicità
Il vero motivo per cui viaggio trentotto e Termoli
è noto a tutti ma è bene insomma che lo si dica anche con una certa durezza e anche per parte mia con un po'di amarezza
è che ci sono due articoli fondamentali
Toccano la pubblicità
Perché perché intanto c'è un problema anche qui di carattere europeo voi dovete sapere anche questo è bene che si sappia
Cioè sempre qualche giorno fa
Ho dovuto fare un incontro per fortuna è andato positivamente con la commissaria europea Viviane Reding
Pregandola
Di non procedere sulla
Minato territorio dell'infrazione comunitaria
Per la mancata applicazione integrale della direttiva TV senza pronti erano non voglio tediare
Perché perché in Italia e questo guardate un caso di conflitto d'interessi quando si parla di televisione
Scatta un allarme rosso in Parlamento è uno dei motivi per cui siamo in infrazione che non siamo riusciti a Kobe dalla rifornire ciò trentotto al completamento la riforma la commissaria col suo capo di gabinetto ci siamo visti più volte con un sorriso
Devo dire molto simpatico ha detto però guardate io rischio di non potere più andare in giro per l'Europa poi ha detto ci fidiamo di lei va be tra qualche mese sarà legge mille centotrentotto Pio De dire lo giuro non me la sono sentita perché soft ho detto guarda riteniamo di sì adesso fuor di battuta
Ad alleviare la situazione è stata una importante iniziativa assunta dal Parlamento che ringrazio alla maggioranza
D'intesa con noi nella legge comunitaria che adesso è in discussione alla Camera ormai alla Camera deve andare in How l'abbiamo
Approvato dicono abbiamo collettivo un emendamento che toglie la deroga che vi ricordate la legge centoventidue del novantotto data per quanto riguarda le interruzioni pubblicitarie opportunità
A chi avesse fatto contratti prima del FEOGA novantotto ad andare avanti
Quando venne approvata la legge
Mi ricordo dicemmo a RAI e Mediaset ma queste deroga a quanto durerà ancora ci chiese una deroga siamo impresa non potete avvilirsi e ci fu detto sarebbe sì un patto tra Gentiloni lei non si preoccupi sono contratti che al massimo andranno avanti fino a fine novantotto
Ho
Poi abbiamo scoperta o non abbiamo grandi strutture come dire perciò
Con un minimo di sapienza che alcuni contratti allo ventennali allora dialettale adesso basta la deroga si toglie e questo ha contribuito ad alleviare
Ad alleviare un po'clima europeo che però hanno invece lo trentotto il punto fondamentale per riportarci pienamente in Europa in quella che si chiama la Maastricht dell'informazione
Che si sta proprio in questa fase definendo anche l'ha detto benissimo Giulietti correlazione che anche per questo ho trovato molto efficace ha indicato alcuni punti essenziali bene la questione della pubblicità consta di due argomenti uno sono le definizioni sapete che le direttive europee sono accurate le definizioni hanno molti considerando all'inizio anno molte messe a punto c'è un problema di definizioni a maggior ragione ora che entriamo nella stagione della multimedialità ebbene definire le cose un conto è la pubblicità classica un conto sono le televendite un conto sulle telepromozioni
Forma ambigua come dire foriera di tanti guasti che è il punto forse è vero del dissenso perché delle promozioni in realtà per loro natura vanno fuori controllo identikit si metta a calcolare il minutaggio
Del conduttore x che si mette a dire che quel formaggio eccezionale durante la trasmissione che magari spesso conduce tema molto caro
E giustamente quello deontologico all'Fnsi alla spiega ciò che ricordo convegni molto buoni ricorda la Servedio ma per farla molto breve
Cioè questo punteggia il punto degli affollamenti gli affollamenti in Italia
Sono molto altro
Perché c'è una quota più formare una quota chiamiamola così informale in età basta fare poi una verifica mi auguro che l'autorità conduca
Con tempestività più di quanto sia stato finora ora che ha finalmente delle strutture di monitoraggio
La Dutton lamenti vanno oltre oltre ecco allora minaccio trentotto riporta un po'di regole a favore della carta stampata e dell'emittenza locale
Conosciamo a menadito il ritornello
Ma non è detto che ciò che viene meno dalla televisione generalista nel flusso unitario si riverberi
In un effetto positivo sulla carta stampata e sull'emittenza locale intanto non c'è la prova contraria io direi usiamo un po'di più e vediamo e poi ho letto degli studi molto interessanti
Su come invece proprio gli investitori pubblicitari comincino a dare dei giudizi severi sull'eccesso
Di affollamento che porta con sé guardate bene soprattutto nel pubblico più giovane abituato all'universo di internet che la nuova soglia anche dei linguaggi ad avere una certo fastidio per la tv generalista con i suoi apparati ai tradizionali sui stili sui gusti inzuppata di pubblicità perché effettivamente è un problema davvero molto molto
Vecchio a proposito di chi è vecchio e nuovo allora il miraggio trentotto e questo è il senso del mio intervento con arrivo da un attimo di proposta
è lì sia ripreso il lavoro il presidente Petruccioli dell'ottava Commissione ha ridato come dire una una velocità all'itinerario
Di approvazione c'è il comitato ristretto che si sta riunendo però io mi pongo qui un problema politico di prima grandezza
Nella riforma del sistema italiano non solamente in quello della comunicazione di completare la riforma della comunicazione è decisivo
è il mille centotrentotto è il punto di qualità della riforma perché senza un sistema che regoli diversamente gli affollamenti pubblicitari la concentrazione
Procederà e peggiorerà en e è quel punto di unione con l'innovazione tecnologica impedirà all'innovazione tecnologica perché fintanto che l'etere terrestre unico paese dove avvengono è così concentrato e non si può sperimentare su una frequenza il digitale finché non si può minimamente come dire astrologa il duopolio RAI Mediaset non è solamente un problema come dire di Antitrust neanche un problema di innovazione se i flussi economici vanno tutti inesorabilmente nel vecchio apparato duopolistico vecchio vecchissimo culturalmente
Senza dare giudizi adesso su questo o quel programma ma culturalmente
Pesante ecco nel nuovo piano a frontiere non entrano le risorse
E si può creare una scissione assolutamente paradossale
Tra vecchie nuovo con un nuovi in Italia che ancora una volta nascerebbe monco ora Chéret nascerebbe senza risultati tra l'altro c'è anche una
Questione che proprio la riforma dell'editoria e il mille centotrentotto pongono in questo proprio
All'unisono con un con
Una cultura ormai devo dire
Affermata anche in tanti confronti
Se si vede e si deve andare verso la multimedialità questo vale per il vecchio broadcasting vari per i gruppi editoriale vale per tutti
E noi siamo favorevoli in questo abbiamo interrotto una vecchia prassi italiana che era quella del rigonfiamento in un singolo media
In un singolo settore
Prego si era più qui facevano a controllare per il potere politico diciamoci la verità noi siamo stati molto innovatori a partire dalle due quattro nove che liberalizza mila centotrentotto è un disegno di legge e la riforma dei tori altrettanto multimediale come spirito allora
Per essere chiari RAI Mediaset i gruppi editoriali qui non c'è un giudizio di valore parlo di tutti dei più grandi e meno grandi
è bene che corrono verso la legalità basta con gli steccati certe volte mi hanno accusato il metrobus sprovvista Cat nessuno steccato all'innovazione nessuno steccato la multimedialità però regole regole sugli affollamenti pubblicitari
E sulla sistema classico della comunicazione se non si entra nella multimedialità questo come dire dovrebbe essere il patto per uno sviluppo adeguato dell'Italia
Nessun
Momento di burocrazia nessuna
Difficoltà all'entrata nell'innovazione quindi via a ogni tentazione in questo dirigista però regole nel sistema de la comunicazione classica affollamenti e
Superamento
Della vecchia e devo dire arretrati Sima situazione del duopolio ora vedete RAI e Mediaset insieme fanno il novantadue per cento
Della risorsa pubblicitaria radiotelevisiva e Mediaset fa il sessanta per cento c'è anche una sproporzione tra i due come è noto
Benissimo attimo malissimo però dico benissimo nel senso logico se così stanno le cose è inutile parlare di pluralismo e di entrata all'innovazione allora
Il duplice meccanismo contenere gli affollamenti e chiudere una volta per tutto il tema delle reti eccedenti così chiamate dal G due quattro nove
Base l'attuale ordinamento piano delle frequenze e così via nessuno può avere tra i privati più di due reti Mariah tre reti ma di cui una senza pubblicità allora si decida presto
Su quando deve andare sul satellite Rete quattro e e con lei Telepiù nero del gruppo Telepiù ma non anche qui per una velleità
Cattiva
Facendo questa di vita non si può essere
Amici nemici buoni cattivi si fa un'attività rigorosa ma per applicare la legge e per avviare quel processo di innovazione e di effettivo pluralismo tra i media che altrimenti oggi è bloccato
Questo è il punto guarda immagino trentotto esterno lì per queste cose non perché c'è stata una nostra disattenzione quante volte Minniti eh protagonista quante volte abbiamo incontrato visto riflettuto abbiamo anche cercato di capire quale fosse il punto
E guardate tra l'altro a imbarazzante sentirsi dire
Io non avrei fatto questo a freddo lo faccio in un'occasione di convegni
Dal presidente di uno dei gruppi in questa fase di Mediaset nei convegni diventato una hit motiva anche un po'che Ivan anche da maleducato devo dire che il sottoscritto sarebbe ossessionato da questa strana quale mia ossessione
Ma come non è arrivata in Europa non è discutere con gli altri Paesi vada a sentirsi dire come mai non avete ancora risolto il caso di Mediaset in Italia vada a chiedere allora Luís e non noi come mai andiamo in Corte di giustizia di Lussemburgo se non si approva il mille centotrentotto bada incontrarsi con il mondo dove si fa il digitale e dove non c'è ancora questo vecchia fate viaggiò trentotto e questa cosa
Bisogna fare una scelta politica netta
E io me li pongo un problema noi da soli non ce la faccia già
Il governo per quanto possa di fare e disfare ma la politica non è tutto se non c'è un buon intreccio tra politica e società organizzata nelle sue varie forme in una grande campagna ideale quella stessa che portò e nessuno ci credeva io avevo molti meno anni
Alla riforma dell'editoria e poi Porto ad altre conquiste democratiche nel sistema della comunicazione senza un movimento reale lo nel senso demagogico ma di un intreccio limpido di interessi nuovi i settori diversi ecco non si parla di Fo minacciò trentotto è una grande questione politica si sappia che se non si fa non è per un oscuro destino
E non stava scritto nella storia italiana e per una ricetta politica di tipo conservativo
Questo è un punto io mi pongo qui con molta drammaticità e vengo per chiudere al tema
Delle tariffe posta badate bene
C'è un tavolo gergo molto in voga
è vero che talvolta quando non si sa cosa fare si fa un tavolo però ovviamente c'è un tavolo
Sicuramente il dottor Masi dar seguito con cura fra Federazione degli editori e Poste S.p.A.
Mi pare che
è stato posto qui da Lou Spini dalla situazione dei settimanali cattolici eh per parte mia
Condivisibile però bisogna
Superare un ostacolo non non piccolo
Perché facendo anche qui questa attività vera che non facile
Discorsi che possono andar bene a servire a fare lo stesso discorso dovunque io se possibile presente Corrado Passera quindi lo faccio come se fosse qui presente
Non me la sento di fare due parti come fare questo bisogna trovare assieme
Ho parlato con adesso delegato delle Poste non so chi sia quel dirigente che ha risposto così cento non è molto
Illuminato come dirigente io spero diciamo
Possa essere anche richiamati un po'sì può essere manager come dire a corrente alternata
Detto questo
Si tratta di risolvere insieme il problema dal primo ottobre quando in base alla legge finanziaria viene meno il meccanismo antico
Meccanismo delle tariffe agevolate
Perché ora le cose sono una società per azioni quindi hanno un regime giuridico diverso rispetto a
Come introdurre un compenso specifico da servizio universale
Per un'attività che io ritengo culturalmente parte del servizio diversa concordo totalmente concordo questo spunto bisogna lavorare per costruire le opportunità
Per avere
Un dopo destra sparendo terza trasparenza colate in questa stagione di concorrenza è fondamentale
Con le Poste in modo che vi sia
Un compenso adeguato perché le tariffe postali sono e totalmente condivido questo spunto uno dei pochi punti di a simmetria positiva come le telecomunicazioni sono le ha simmetria no per l'Antitrust è chiaro che
Una simmetria positiva che le testate meno grandi possono avere dei vantaggi almeno su alcune condizioni di partenza se no non entrano mai nell'agone il Regolamento previsto dalla legge
Finanziaria è già stato varato dal Consiglio di Stato ore alla firma è già un passo avanti perché mette come dire di contenitore gli aventi diritto
Credo che questo punto io mi prendo questi impegni andando via di qua
L'ho già fatto preventivamente vi parlerò con le Poste magari faremo assieme propongo al collega Minniti un incontro di lavoro con le Poste con le associazioni è uno dei punti da risolvere in questa fase
Così come mi pare importante vengo per finire
A due flash uno io sono molto favorevoli sino di legge di Diego Novelli sui giornali nelle scuole fare un punto importante
Eh lo so
Diego e a volte però i convegni e questo è un bel convegno davvero può servire possono servire a imprimere un'accelerazione io sono per accelerare approvare un disegno di legge che mi colta e sarà come dire considerato da tutti positivamente quindi credo davvero che si possa prendere questi impegni infine un accenno al testo
Io trovo un bel testo primo tipiche sono stati detti alcuni chiarimenti si possono fare
Però vedete
C'è un punto su cui
Per c'è una questione di sfondo la parte iniziale sulla multimedialità considerando che anche i materiali europei
Fanno riferimento anche dopo varie tante discussioni in sede europea a forme diverse di convergenza insomma uno dei punti in un recente documento della Commissione
Proprio sulle le politiche
Vanno verso il digitale dice una cosa che si attaglia benissimo a questa nostra discussione che
La diversità culturale e linguistica la lingua carta stampata è questo
è uno dei punti è attrice i sei Kindle o Community policy cioè è un punto chiave della politica comunitaria quindi non è vero che la multimedialità è una strisciata
Unificante omologante per cui il nuovo mezzo uccide quello di prima non ero con internet può vivere meglio non lo dico solo io illustrissimi Autori lo stato di cento anche la carta stampata più classica che è insopprimibile
è un punto democraticamente fondamenta nazionale e locale che si
Ma di proprio un altro spunto proprio di di lavoro
La parte sui giornali di partito o i giornali cooperativi mi sto chiedendo e accennavo prima Marco Minniti è un punto su cui non ho una ricetta
Ha detto bene tra l'altro Giulietti
Poi Nando Bruno ha fatto già delle osservazioni trovato molto
Uto appropriate è un dibattito parlamentare
Che porterà modifiche certamente non è ci mancherebbe un testo blindato inseriti quelle cose le ha proposte servente cioè
Presso non mi costa adesso ceramiche non mi non mi spetta fare questa
Lettura critica volevo dirlo ai partito già i cooperativi
Io credo che delle due l'una o si stralciano da questa che è una proposta di riforma che va verso tutt'altra direzione e si mettono più realisticamente nel corpo normativo che riguarda i finanziamenti dei partiti
Modo che no in modo che si eviti
Che
E qui vengo al punto positivo che un po'come dire troppo velocemente si metta fine a un'esperienza che io personalmente ritengo importante già impartite giornali di cooperative essa manifesta dati l'avvenire e non possono essere
Effettivamente un problema
In un quinquennio portati esaurimento oppure si fa una sorta di moratoria discutendo pacatamente come facciamo su altre fattispecie con la Commissione
L'origine di questa cosa non è malevola
Ovvio di questo progetto è che c'è un indirizzo europeo contrario ormai a ogni forma di aiuto come dire questo è un punto che in Europa
Molto all'ordine del giorno o si tratta però di discutere serenamente escono in Italia c'è una peculiarità otto storie acculturato coalizione si tratta di ragionare o su una moratoria quindi dei tempi dei modi diversi oppure meglio trattare l'argomento
In una sede a parte non lo so verso opposto qui il problema che io sento molto
E ritengo che sia ragionevole anche per evitarci una crisi quasi di crisi qualche territoriali Enzo già come dire non mancano
Purtroppo
Delle situazioni anche un po'delicate anzi molto delicate così come ritengo che la
Chiudo davvero
La Rete delle edicole a proposito di reti di sistema delle reti internet Possa entra
In questa nuova stagione multimediale in modo molto interessati rivale dibattito sulle edicole visto in una logica un po'passata
Delle edicole sono dei terminali è un'idea di servizio universale possono fare accedere
Adesso la metto male la metto così ma la la metto credendoci volte come questione tanti
In modo come dire da servizio universale quindi con costi accessibili simile a internet e alla le reti insomma si può fare un grande lavoro assieme considerando che questa riforma
Veramente complimenti per questo lavoro è finalmente dopo tanti anni un nuovo segno di innovazione e di cultura riformatrice da parte mostra e quindi approviamo questa legge approviamo il mille centotrentotto
Ripeto non è una mia ossessione che sia un'ossessione collettiva finalmente e diventi un punto importante ripensamento della democrazia italiana grazie
Allora
Parola al Sandro Curzi direttore di Liberazione seguirà poi Ivan Cecchini dell'Associazione Italiana Editori
Volevo dirvi due cosettine rapide noi adesso non possiamo più accettare iscrizioni perché siamo anche con questi tempi draconiani
Totalmente e occupati nel nostro tempo però questo è solo l'inizio di un percorso che stiamo facendo non è l'ultima spiaggia
Abbiamo cominciato con un importante convegno la settimana
Scorsa a Firenze sulle autorità europee sul livello sovranazionale
Di regolazione di formazione contiamo di fare probabilmente il ventinove maggio a Milano un nuovo appuntamento su questi stessi temi volevo dirvi la brevità di oggi
Non significa che sarà l'unica volta in cui ci occuperemo di questa questione intendiamo farne un oggetto permanente della nostra agenda anche perché i tempi siano molto più bravi di quei due anni che non sono una scadenza solo un termine unico
Dieci ecco allora Sandro Curzi rapidissimo perché capisco i tempi e capisco anche che oggi dovranno aggiornata anche piena di altri impegni e quindi sia colleghi che adducono fare i giornali
Personaggi della politica sono interessati a varie questioni che stanno accadendo in in queste ore io ringrazio per la il modo in cui questa legge questo disegno di legge si sta avviando finalmente cioè una consultazione abbastanza ampia
Dalla quale possono uscire tante cose interessanti anche contributi interessanti
Cioè si esce dalla logica un po'che nel nel passato Giulietti ricordava tutte le storie della barra R
Complicatissime un po'era pubblico ma molto poi avveniva sotto con traffici stranissimi che poi hanno portato accorsi a volte disastrose
Io credo che questo modo limpido presentare il più il disegno di legge confrontarci e poi andare a via alla alla strada ecco dopo imboccare però rapidamente la strada della approvazione e non lasciare questa cosa come molte cose accadono da lui
Per troppo per troppo tempo prima sentivo l'interruzione di Novelli
è giusta quella che riguardava le poste e così via
Ho capito dalla dal modo in cui giù in cui invita la forza che ci ha messo vita nella mila centotrentotto se volete un porto passionale
Ieri sera in televisione di hanno sfottuto virtuose che Dario Del di partito del tuo partito di ha sfottuto perché tu che sei un po'troppo passionale un po'troppo legato a cose del
Che ti piaceva la corazzata Potëmkin allora
C'hai messo la Ste lo stesso calore nella nell'approccio però io credo che meriti non so se è una cosa veder Onno
Porre quel problema modernissimo che è tentare di far finalmente l'è un po'di ordine in questa situazione secondo me merita la passione della corazzata Potëmkin
Io credo che
Dobbiamo esser tutti d'accordo io per primo
Non lo nego contro qualsiasi forma di dirigismo assurdo in questo settore
Ma con altrettanta forza che questo settore occorrono delle regole molto chiare semplici ci sono troppe leggi troppi intralci
Regole poche e chiarissime e che devono essere da tutti rispettate
Spesso molti fanno gli americani dicono all'americano adesso nascono partiti cose eccetera è guardiamo lì come si fanno rispettare alcune regole che riguardano questo nostro settore
Libertà sì ma con forme molto molto molto severe
Io credo imprese molto rapido voglio dire due-tre cose molto buono
Precisi uno io credo che i giornali ho sentito dire qua i giornali fanno i giornalisti ricevi
Purtroppo i giornali ormai lo fanno poco i giornalisti
Diciamo la verità
E c'è un bisogno assoluto
Di libertà
In questo settore ma c'è parlo una voglia di tanta libertà in questo settore se lo vogliamo far vivere se vogliamo far vivere non il giornalismo ma la democrazia
Allora qui ci sono dei problemi io credo seri non faccio qui non certo fra di noi
Forse potremmo fare un dibattito organizzato i giornalisti proprio su come facciamo i giornali che cosa sta accadendo quale Poteri hanno i direttori ormai completamente esautorati che fanno direttori editoriali perché fra compiti della pubblicità e gli inserti e così via voglio vedere quanto tempo dedicano sul sul serio a scoprire qualche cosa sul caso Pappalardo dove boy avvengono queste cose strane dove ci mettiamo tante ore per capire per muoverci facciamo confusione ci inventiamo delle riunioni si mettono fra virgolette cose che ho scoperto successivamente mai dette da quella da quella persona e così via tutto con una superficialità che fa spavento
Allora io credo che su questo dobbiamo esser chiari
Primo il dominio della pubblicità sta diventando impressionante
Impressionante
E come si fa adesso poi sono finiti anche i mostri di Stato come alcuni di chiamano si va alla privatizzazione ma ci sono altrettanti posti ben Grossi è ben forti che hanno dei poteri tremendi
Accumulati nelle loro mani e possiamo sul serio
Non mi riferisco a querele poi i fatti me poi ritirate eccetera
Ma possiamo sul serio grandi giornali o piccoli giornali parlare con facilità di certe questioni che riguardano settori delicatissimi e importanti e in via di sviluppo
Priebke si stanno privatizzando
Beh io vedo che lì ci sono grandi difficoltà possibilità pubblicitarie che all'improvviso si interrompono campagne che si fanno e poi si interrompono o si interrompono solo per alcuni giornali
La seconda cosa è la svolta giudiziaria
Questa la conosciamo tutti per fortuna un nostro collega pagato una pagina intera
E ringrazio anche qui Giuliano Ferrara per aver ridotto perlomeno la quota di quanto costava quella quella pagina per sollevare un problema ma io guardate che mai son vecchio ma basi puro Campora mio ciò delle querele e delle questioni che riguardano Telemontecarlo
Dove un certo magistrato mi diede due miliardi e mezzo e su una notizia di Adami a Mentana qualche altro
Su una notizia che credo nella sostanza più che nella sostanza era fondata le cose che avevamo detto ma lui ha avuto una certa soluzione da certe cose allora dice che e qui bisogna su questo metterci sul serio insieme a lavorare perché fa parte se volete di cui della riforma accanto ci devono essere poi regole altrettanto certe naturalmente lo star dentro questo disegno di legge non ci può stare non c'entra niente son cose diverse ma per dirvi come dobbiamo lavorare ultima questione che m'interessa Burgess che mi è sempre i giornali di idee
Partito
Di cooperative
Una collega mi diceva delle cooperative delle donne cioè
Pendenti
Tentativi
Beh su questo io credo che questa cosa del venti per cento in cinque anni mi pare
L'ho detto a tutti mi pare sbagliata cioè nel senso che bisogna arrivare a una soluzione di quello conviene farlo in tre anni
Lasciare le cose tre anni tratte togliere tutto dopo tre anni per permettere di riorganizzare le aziende e di fare delle cose ma qui però due parole il sole
Guai a noi se torniamo in qualche modo su quello che è successo in questi anni è una vergogna
La legge era stata fatta anni mi sento in parte anche responsabile anche Vincenzo Volpe lavoravamo insieme in Italia negli anni passati con meno anni ma alcune cose sono state fatte Giulietti lessa
Erano state fatte per dare un minimo di pulizia di chiarezza
Sono sorti i giornali all'improvviso scopriamo con grande quotidiano con un grande editore ecco temporalmente anche un giornale di partito
E prende anche le sovvenzioni come giornali di partito siamo arrivati a delle cose paurose di illegalità
E nello stesso tempo i soldi
Erano destinati a questo allora allargandosi questa zona
I ventuno pochissimi e vengono distribuiti in modo strano
Io quando ho accettato questa sfida un po'ridicolo insomma alla mia età ma di tentare ancora di far vivere un giornale che fosse di idee di partito norme tentando di farlo liberamente che ho detto mi fate fare quello che penso che si deve fare un giornale sono lo faccio questo riveduti giorni e quindi la cosa è chiarissima tento di fare un giornale dal mio punto di vista libero ma non sono riuscito tentativo di fare all'inizio dell'anno in bilancio
Venti redattori quanto costa bisogna essere diciotto o venti o ventuno toppe carta Totta il peso della carta come si deve fare un bilancio di una piccola giornale di questo tipo ma che abbia avere tutte le voci chiare no perché non si sa
Noi prendiamo i soldi del novantasette ancora alcuni residui del novantasei e le banche
Strozzo ne mangiano tutto
E adesso le banche con la scusa che c'è questa legge che quindi non si sa hanno chiuso hanno chiuso tutto
E questa è una situazione
Compagni e amici
Carissimi
Che porta la strozzatura della democrazia
Quindi bisogna provvedere rapidamente capirci capire bene quali sono le finte cooperative quali sono alcune vere cooperative che hanno dimostrato di saper fare dei giornali che vivono
Certo c'hanno poca pubblicità ma questo è un altro
E l'altro discorso che facevo prima
E quali sono i giornali che rispecchiano idee chiare pulite oneste che dicono che sono di quel partito
Che esiste sul territorio del Paese così come ci sono i giornali e ci devono essere e io voglio che siano difesi i giornali delle curie
I giornali che esprimono chiaramente degli indirizzi e delle cose alle spalle
Non dico la parola valori perché forse esagerata tutti hanno dei valori qualsiasi giornale anche il più commerciale ma certo c'è bisogno di quest'ultima questione filo davvero
Una difesa dell'Istituto di previdenza dei giornalisti
So che molti anche i colleghi miei quando dico questo irridono alcuni hanno fatto delle inchieste per dire che ci sono alcune cose che non vanno dentro l'istituto discutiamo vediamo di conto e parecchi anni che non seguo più
Le vicende marzo che quello istituto è importantissimo per l'autonomia e la libertà dei giornalisti potranno molto anche i colleghi editori credo
Se ci ragioniamo bene a noi serve che questo istituto funzioni sia davvero uno strumento di libertà
Compito poi nostro però di giornalisti e vedere dentro Cuccu come deve funzionare eccetera ma deve essere bottigliette scusate grazie grazie grazie adesso dalla parolacce inchini dell'Associazione Italiana Editori
Sta arrivando eseguirà Antelmi
Destinati a CGIL
Buongiorno
Grazie all'onorevole Giulietti per averci dato questa possibilità di confronto di dibattito e grazie anche soprattutto al sottosegretario Minniti all'ottavo mese per aver preparato
Finalmente questo testo
Per il quale noi abbiamo dato il nostro contributo e che aspettavamo ormai da parecchio tempo
Rispetto alle intenzioni generali di riscrittura di una nuova legge delle di Togliatti come era
Come si proponeva il documento iniziale preparato dalla nuovo sottosegretario Parisi
Riteniamo questo testo un ancora un momento interlocutorio in quanto ci sono dei riferimenti
Alla quale quattrocentosedici ma c'è anche i nel programma questa creazione del testo unico che dovrebbe riordinare tutta la materia e quindi riteniamo che il testo unico che riteniamo assolutamente indispensabile Possa costituiva è veramente il passo definitivo
Per quanto ci possa essere di definitivo in questo settore dopo questo disegno di legge
In questo testo però noi CD rendiamo conto che ci sono ancora alcune timidezze
Alcune come dire
No no
Prese di coraggio
Fino in fondo come noi ci aspettavamo uno di questo è il periodo
Troppo lungo secondo noi per l'eliminazione di quei contributi sopra tutto ai giornali di partito noi tutti i componenti
Dei gruppi di lavoro che hanno contribuito a preparare questo di mondi legge avevano chiesto che questi contributi venissero tolti dalla legge sull'editoria e messo invece in quelle dei finanziamenti ai partiti che è il loro luogo una forma
Ma noi troviamo anche una certa timidezza
Dopo aver fatto la il primo passo nella definizione di prodotto editoriale
Se il prodotto editoriale è quello realizzato su supporto cartaceo ivi compreso il libro su supporto informatico
E cioè
Ne consegue che tutte le in paese
Che producono quei prodotti editoriali
Sono in paese editoriali
E quindi non ci possono essere trattamenti differenziati e discriminatori tra impresa editoriali età a Betti Attali in
Qui invece l'impostazione chiara di tutto il disegno di legge
Orientata a favore delle imprese editrici di quotidiani di periodici e ciò nonostante la definizione di prodotto editoriale
E a favore della categoria dei giornalisti e dei poligrafici che sono considerati come le uniche categorie professionali del settore
Appare fortemente discutibile ad esempio l'accesso riservato ai soli giornalisti
Ai programmi di riqualificazione professionale escludendo i dipendenti della territoriale più bravi e multimediale che pure hanno bisogno di questi ammortizzatori sociali
Queste sono le scelte critiche che noi non ci sentiamo di accogliere perché violano quella quel parità di trattamento che noi riteniamo indispensabili
Però va detto che sottolineato che molti sono gli aspetti positivi di questo disegno di legge
La definizione di prodotto editoriale appunto che ci ha già risolto un problema fiscale e di questo
Dobbiamo ringraziare pubblicamente il governo anche se quel ivi compreso il libro c'ha la scioglie quanto perplessi
Anche nella relazione si dice che il prodotto editoriale comprende oltre la tradizionale editoria cartacea anche il libro
Questo è quello la a riprova di quello che dicevo prima cioè c'è editoria ed editoria Sellitto via con la e maiuscola che ce l'hai l'editoria dei parenti poveri che sono quelli dei libri sostanzialmente
Positive anche e il nuovo meccanismo di agevolazione di credito all'impresa però qui mi sento di invitare ancora il Governo a trovare dei meccanismi che facilitino l'accesso al credito soprattutto per le piccole imprese
Va segnalato in modo molto positivo anche quella riservata che si trovano all'articolo cinque del cinque per cento del fondi per le agevolazioni alle imprese che si impegnano in Progetto di particolare rilevanza per la diffusione della lettura
In Italia o per la diffusione di prodotti editoriali in lingua italiana all'estero
Questo fatto è molto positivo perché finalmente se riconosce l'importanza dei progetti che mirano a diffondere la lettura
Sia essa di quotidiani sia essa vivibili però il mettere insieme la diffusione alla lettura e la diffusione di prodotti editoriali in italiano all'estero
Possono creare qualche dubbio almeno noi abbiamo qualche timore
Perché se queste a diffusione di prodotti editoriali in italiano all'estero Soglio anche le tele trasmissioni dei quotidiani italiani all'estero che sono un fatto importantissimo
Però queste cose come non l'ho visto di drenare tutte le risorse e a favore della lettura rimane ben poco
Inoltre
Pur sottolineando l'importanza di questa riserva
Si nota che i Progetti di diffusione della rete ore soglia fidati esclusivamente all'impresa e infatti vengono poi agevolate né i finanziamenti
Non c'è in questa legge nei sogni corrispondente impegno dell'istituzione dello Stato
Noi vorremmo provare anche questo
Importante anche e buono il sistema del credito d'imposta anche se avendo letto la relazione tecnica ci siamo resi conto che i dati che sono stati alla base nella definizione della percentuale sono quelle del mille novecentonovantacinque che è un anno anomalo assolutamente anomalo perché era l'anno in cui la legge Tremonti esplicava al massimo i suoi affetti bisognerebbe prendere
Un anno invece normale tra virgolette e quindi quella percentuale andrebbe assolutamente rivista verso l'alto
Non ci sentiamo di condividere per le ragioni spesso esposta prima quanto contenuto nel capo terzo cioè tutti gli ammortizzatori sociali riservata all'impresa di quotidiani e ai giornalisti e poligrafici noi chiediamo la parità di trattamento
Colgo l'occasione per richiamare anch'io come ha fatto l'onorevole Giulietti tre lei e tre disegni di legge
Che giustamente non sono in questo testo ma sono già in all'esame del Proglio intorno che è quella della tutela dei contenuti la salvaguarda il diritto d'autore
No perché in una società e diventa multimediale che lavora in internet che lavora nella Rete la tutela del contenuto e l'unica vera tutela che noi possiamo averne altrimenti il nostro lavoro civico alta
Il deposito legale c'è un disegno di legge votato dal Senato che giace alla Camera che però andrebbe ripreso in mano il rivisto completamente perché è già superato da questa realtà infine richiamo anch'io
Il discorso sulle tariffe postali in particolare per quanto riguarda i libri e per quanto riguarda i periodici di cultura diffusi solo per abbonamento che oltretutto hanno tirature molto molto dopo bisogna fare in modo che queste non siano penalità grazie
Grazie dottor Cecchini e adesso do la parola Ermanno Anselmi
Non vedo ecco ecco allora
Lo prego di accomodarsi e seguirà Cerbone
Amministratore delegato della
Eccolo qua
Se lei
Presente anche nell'edicolanti
Specificatamente del Sinai CGIL uno di quei potete civica terminali
Che l'onorevole Vincenzo vita
A questi quel presidente ricordatelo dandomi l'opportunità punto di intervenire e di come questo sindacato intravede la trasformazione di questa rete di vendita è così importante
Per il ruolo che ha assunto nel passa
E che il ruolo che spero abbiano in futuro
Ho scritto quale di cose vedo divina sul merle
In tempi rapidi perché mai non la materia è stata già per approfondita
In maniera esaustiva
Per la prima volta si parla il progetto di legge piede di riordino del sistema editoriale ma soprattutto viene preannunciato un test unico che dovrà disciplina e tutta la materia
Oggi quindi siamo di fronte a un evento di importanza storica che tutti gli operatori del settore
Come nostro nazionali CGIL
Come
Ha sempre insistito con forza su questi argomenti in tutte le sedi istituzionali politiche e di confronti fra le pasti speciali
In particolare evidenziando al taluni passaggi della riforma ci ci sembrano sostanzialmente Accolti nelle linee espressi dal Governo
Mentre per la disciplina di vendita degli Nalini cammina aperti dove da percorrere insieme con tutti i punti a confronto che ciò comporta resta ancora la necessità di definire con attenzione la il settore della distribuzione
Questo è un nodo assolutamente non secondario secondo noi e da sviluppare in in stretto rapporto
Nel processo di riforma dell'editoria per troppo tempo sul piano legislativo ma anche su quello della contrattazione in queste a due ambiti separati
La distribuzione de La Stampa rimasta dietro le quinte e non ha vissuto come doveva le necessarie fasi di ammodernamento in un'epoca di transizione trasformazione generalizzata su tutti i fronti
In Parlamento due rami giacciono fin dal novantasei
Proposte di legge sulla funzione dei distributori locale che hanno visto un solo momento di discussione in decima Commissione alla Camera con l'intento di riformulare un testo comune
I vari disegni espressi le forze politiche ma quell'intento rimasta agli atti parlamentari
Nel frattempo entrata in vigore la legge centootto per la sperimentazione della vendita dei giornali assieme è proseguito il lavoro per riforma dell'editoria noi diamo pieno sostegno i principi basilari su cui si sviluppa questo progetto di riforma
La prospettiva di una riduzione dei finanziamenti a pioggia le testate che li chiedevano anche dell'editoria così può essere finalmente affermato il concetto che finanziabile esso convalido proietto e non solo la reale diffusione e pubblicazione
Spostando il tiro sulla quantificazione
è questo il primo punto da cui partire e siamo convinti che trova consenso in modo particolare nell'ambito della piccola e media editoria che sempre ha sostenuto la necessità di leggi applicabili per tutti e non di legge fatte per i più poveri che finivano per implementare le risorse di più è il modo più realistico moderno di uscire dalle secche di qualsiasi voglia portato neo corporativi
Per quest'ribadiamo la nostra scelta per consolidare modelli di concertazione perso le serie istituzionali a partire dall'esperienza di commissioni paritetiche o come quella sviluppata nell'ambito della sperimentazione
Della legge cento in quella sede si è data pari dignità a tutte le espressioni di questo nostro mondo estendendo le potenzialità consultive concertative già presenti nella Commissione Governo editori della legge sessantasette
Da questa esperienza può partire per inserire una proposta che abbiamo lanciato nel nostro ultimo compenso
Quella di un Consiglio nazionale dell'editoria rappresentativo di tutti i soggetti implicati e che però e che può trovare una sua istituzione istituzionalizzazione del testo unico per l'editoria all'inizio menziona
Nella trama di questi discorsi occorre però ricollegarsi alle esigenze di riassetto deve settore distributivo
E cessare inderogabile procedere sulla ridefinizione e alla regolamentazione della setta distributivo la traccia da cui procedere a nostro avviso è quella già depositata dalla Camera dei deputati attività produttive
Dall'onorevole Paola Manzini
Su questa proposta di legge per la ridefinizione dell'attività dei distributori locali della stampa le convergenze sono notevoli e non sono solo nostre
Gli stessi atti testi presentati dall'opposizione Collino alcuni punti in senso generale sull'urgenza di Intek venire è ormai ravvisato da tutt'
L'associazione distribuzioni premono perché si proceda sul loro settore una legislazione adeguata ai tempi e processi di modernizzazione in atto
Si pensi solo a Roma imprescindibili che oggi gioca l'informatica in questo settore la necessità non più procrastinabile di un sistema trasparente ed efficiente di trascrizione dei dati di vendute venissero e avete ed ebbe enormi vantaggi alla pianificazione la diffusione permettendo di raggiungere meglio elettori aumentandola potenzialità che rischiano di rimanere chiuse in tante nicchie di mercato
Si deve quindi in sintesi e in un concorso comune tra le parti tornare ad esaminare a giornale Progetto Manzini ricollegando e prospettive delineate di recente dal Consiglio dei ministri
In particolare elemento dirimente il concetto della rete distributiva e di una vendita integrate concertata in Regione che trovi in questa forma di ferimenti al decreto legislativo centoquattordici che porta il nome di pezza
Il Sinai ci riaffermato la convinta adesione all'indicazione di leggi preesistenti basati sulla programmazione dei punti vendita e su misure specifiche a sostegno delle modalità di gli istituti e di strutture di distribuzione macché oggi sul concetto programmatorie occorre fare chiarezza
E utilizzare un linguaggio ed intenti Critone tempi che viviamo
Per questo integrazione e concertazione da sviluppare nelle sedi regionali possono essere cardini su cui governare lo sviluppo della rete
Una rete integrata si costituisce in prova solida materia vivente del lavoro nelle dicono i presenti in virtù dei vicini teorizzatore ora vigenti ma che si integrano in modo armonico e non conflittuale con nove per me di vendita
Una rete concertata significa che questa integrazione viene attuata dove serve dove sta scritto soddisfa le esigenze del consumo culturale e di informazione
Una rete integrata concertata ed informatizzata
Vuoi dire che anche nelle edicole esclusivamente non servizi e prodotti finora esclusi che si comprende il mercato nella sua globalità avvalendosi di una dei punti vendita di diffusi e capillarmente presenti su tutto il territorio nazionale
Collocati in modo ottimale
Siamo di fronte all'entrata in campo di tenersi sovrannazionale allora dobbiamo costruire un'impalcatura europea della distribuzione del prodotto editoriale come prodotti di nuova diffida definizione tra cui il libro e la multimedialità
Se vogliamo procedere in questa direzione dobbiamo però ridiscutere l'onere del pluralismo di tutte le pubblicazioni distribuite come finora è avvenuto
Un onere che non può più compete nella sua rete di vendita di giornali Mac ma che vale equamente distribuito fra tutti gli attori del processo produzione distribuzione
Cos'è il pluralismo delle testate se questo significa imporre al distributore e all'edicolante prodotti che si fatica a definire editoriali
Quanto che viene svilito il principio nobile della parità di trattamento quotidianamente in ogni dove
La ridefinizione di prodotto editoriale viene incontro alle esigenze di distributori e rivenditori precise soggetti editoriali e apre la strada a nuove possibilità di sviluppo dell'impresa editoriale stesse
Una serie di concertazione nazionale valida è il luogo in cui operare non discrimini e censure tra stampa buona stampa cattiva ma appunto di frizioni di prodotto su convalidate base di scienza merceologica fondando una nuova cultura di concetto d'informazione
Da qui si può favorire la commercializzazione della stampa del terzo settore
Una stampa che dove trova le possibilità di realizzarsi figlia e tira bene perché stampa di servizio di pubblica utilità e che non può più essere relegata alle Melilli liste interni delle associazioni
Non può essere esclusa da canali distributivi nazionale se non può immettere subito sul mercato una mole di coppe
Non ha la sua porta
Si deve capire dove intervenire per dare sostegno alla diffusione e favorire la produzione attagliata quella diffusione evitando gli sprechi che hanno prodotto anche inverosimili richieste di finanziamenti a pioggia nel passato
E il terzo settore è un esempio per tutto di tutto un mondo che può crescere in edicola collegarsi lo sviluppo dei portali di commercio elettronico per la piccola e media impresa se troverà conduzioni produttive distributive confacenti ma anche assieme altri prodotti
C'è una imparziale regolamentazione da una buona legislazione e saper rispettare assieme le esigenze dell'editore del lettore del distributore vedi Ettore quell'auspicio che noi Navajo e ci benzinaio CGIL ci sentiamo riportare in questa sede
Orientatore
Ringrazio anche tutti gli altri sindacati degli edicolanti l'ordinazione dalla distribuzione presente in sala io purtroppo non riuscirò a dare la parola a tutti anche perché lo dico prima
Alle tredici e quindici e non oltre alle tredici vorrei dare la parola Minniti perché sono tante le domande ed è importante che oltre a sentirle il sottoscritto sia il sottosegretario con delega ad Acciona posta sulle questioni che qui sono state poste quindi per dare questa caratteristica di lavoro cercano di non tagliare nessuno però
Adesso sono implacabili in assenza di Menduni qua per consentire a tutti di porre le domande
Paventato salutare anche Fabio Mussi che voluto essere qualcuno che sta piena che non solo il presente del gruppo della Camera Mazzorato ci dava anche una mano economica
No lui personalmente il gruppo della Camera fare questo convegno né pare molto importante perché non sempre c'è quella sensibilità ai temi dalla comunicazione dell'informazione
Saluto Fabio do la parola a
La metratura reato dell'Amsa Cerbone
Poi ho Lello pronta anche loro
Ed Eugenio Palmieri
Direttore agenzie tali
Anzitutto ringrazio onorevole Giuseppe Giulietti per aver organizzato un convegno così tempestivamente soprattutto alla presenza anche del governo
In un momento così importante al quale quanto mai opportuna anche se in una stanza dove ci sono moltissimi libri una legge sulla editoria legge sull'editoria che deve spingere soprattutto alla lettura alla navigazione nel senso ovviamente di internet che questi sono i cardini fiorente sui quali la nuova vittoria dovrà essere basate quindi è anche necessario che tutti le iniziative a contorno della quattrocentosedici e quindi fornire di persona la scuola la formazione e quant'altro siano anche se spinte contemporaneamente a questa per un approccio globale al mondo dell'editoria nel quale non bisogna dimenticarsi le agenzie di stampa
Che ex che sono elemento di informazione primaria la materia Lima per chi come noi trecentosessantacinque al giorni all'anno e ventiquattro ore al giorno lavora
Per fornire quell'informazione di base che poi verrà utilizzata riutilizzata da tutti gli altri
Questo è un problema sul quale bisognerà porre l'accento spero dopo la rapidissima approvazione di questa legge la quattrocentosedici
Per capire come razionalizzare come reinventare
Il mercato il settore delle agenzie di stampa che sono importanti da due essere punti di vista uno quello dell'informazione come dicevano gli siamo vicini alle fonti
E quanto più internet prende piede come diceva avevo legge Vietti prima tanto più c'è un problema di fondo noi dobbiamo essere vicino dove dobbiamo fornire informazione
Che come nostra tradizione come tradizione del mondo delle agenzie deve essere obiettiva pluralista democratica corretta tempistica
Da un altro punto di vista ne dobbiamo anche fornire strumenti tecnologici e paradossalmente la tecnologia da internet da UMTS a quant'altro fornisce nuove opportunità per il mercato delle agenzie di stampa
Non è
Un qualcosa che ci taglia mercato un qualcosa che ce lo espande in maniera significativa per noi e per gli utilizzatori tradizionali delle agenzie di stampa i quotidiani le televisioni gli editori vorrebbe quant'altro
Occorre quindi ragionare sulle agenzie una volta chiusa la quattro sedici che si spera avvenga rapidamente anche perché il processo di globalizzazione in particolare di europeizzazione dell'informazione vede questo settore in prima linea
Così coglie i giornalisti di agenzia da tempo immemorabile sono stato sono stati a nel mondo della
Europea dell'informazione ci sono moltissime iniziative
Che i grandi editori ma anche i piccoli stanno portando avanti dal settore europeo anche le agenzie possono essere fattore importante e decisivo per lo sviluppo del mondo editoriale italiano in euro
Noi chiediamo che quando si ragionerà in questi termini si ragioni in termini industriali non vogliamo
Proprio provvidenze a pioggia chiamatelo come vi pare ma non vogliamo provvedimenti di tipo garantista noi vogliamo che però ci sia garantita la possibilità di concorrere e di correre nella maniera industriale
Questi sono quelli che chiediamo e quindi libertà anche nel mondo del lavoro qualcosa nel quale con sindacati negli schermi discutiamo apertamente
Essendo d'accordo qualche volta in molte volte non essendo d'accordo
Tre fondamentali discutere con loro di questo per una maggiore flessibilità e libertà nel mondo del lavoro soprattutto non dell'agenzia dove la rapidità e dove il l'adeguamento al mercato da documenti alle richieste del mercato deve essere qualcosa che ci deve portare di nuovo ripeto rapidamente ad una conclusione ad una discussione sul settore completo delle agenzie dopo l'approvazione della quattrocentosedici che per quanto mi riguarda
Mi vede favorevole
In termini di imposta Sion è chiara ogni legge non è perfetto è perfettibile probabilmente ci saranno delle cose da modificare è sicuramente ci sono così con l'ho letta ma per quanto riguarda l'impostazione che va verso il nuovo
Questa è una legge che ritengo vada portata avanti così come è stato dall'onorevole Minniti da dottor Mauro Masi
Rapidamente
Ma altrettanto rapidamente apriamo un tavolo sulle agenzie di stampa grazie
Grazie adesso la parola Lello Fratangelo di avvenimenti e seguirà e Ugento Palmieri direttore della sia italiana
Se stiamo tutti Brevi riusciamo a concludere in tempi ragionevoli parlando tutti quanti sarò brevissimo perché molti argomenti sono riciclate già trattate sono amministratore di nuove giornali credo incriminati dalla legge quello
Cui si dice
Che sostanzialmente
Usufruisce
Di facilitazioni dei contributi eccetera questa ah io volevo fare uso il precetto mentre vocale a Beppe con cui condivido l'impostazione di fondo della relazione nel senso che probabilmente questo è un grosso momento di crisi con tutte le crisi poi solo in negativo si posto si risolvono in negativo e quindi c'è la necessità di arrivare a un punto della situazione complessivo
Come fu una l'ottanta
Uno con l'altra legge
Io voglio citare solette alcolizzati
La parte che riguarda i contributi diretti agli editori che le varie formulazioni
Rispetto a circa mille miliardi complessivi di intervento dello Stato sul comparto editoria è pari a centoquarantaquattro miliardi
Settecento miliardi circa sono fino a oggi utilizzate per le tariffe per l'abbattimento dell'etere lette posti
La restante parte per l'abbattimento delle tariffe telefoniche lettere trasmesse Statera eccetera
Quindi mi sembra che
Visto che su tutto il resto si è sostanzialmente d'accordo
Dagli interventi che ci sono state
Credo che una partita
è quella relativa a questi contributi indiretti che vanno una serie di giornali che non sono solo giornali di partito
Perché conta la variazione della legge la duecentocinquanta si fa riferimento anche movimenti politici quindi consolari che i giornali di partito
Io credo che un elemento importante nella legge è quello pre esempio nella fase di transizione di legare il ragionamento del contributo non più alla tiratura ma la diffusione
Sarebbe forse importante legare inserisce un altro parametro da questo punto di vista
Quello dell'occupazione
Cioè io non credo che sia necessario andare a una completa
Abrogazione di una parte del comparto della legge dicendo
Solo tutti i soldi che vanno distribuiti a Pasqual pioggia non c'è nessun piano industriale che regola queste aziende queste aziende non fanno occupazione
L'errore appunto e questo già da subito prima ancora della discussione complessiva della legge potrebbe essere uno dei parametri da inserire c'è una parte del contributo che va per la diffusione c'è una parte del contributo che ma per ogni ha detto
Spesso poligrafico sia esso giornalista
C'è un altro elemento credo
Che vada
Inserito
Che è quello della considerazione
Appunto del momento di crisi e di passaggio dalla considerazione non tanto per la fuoriuscita dei lavoratori dalle aziende ma della possibilità per questi aziende che stanno operando
E in questo settore di poter fare contemporaneamente invece che ricorso alla CIGS
Ma il ricorso a dei corsi di formazione regnava azienda con i poligrafici lo stiamo sperimentando trasformando i grafici in H che lei misti eccetera eccetera per entrare appunto nel settore multimediale anche qui credo che nell'estensione della legge ci sia stato o un piccolo lapsus nel senso che si dice noi favoriamo tutto questo
Fatto salvo che dal punto di vista fiscale quindi l'IVA tanto per essere chiari per quanto riguarda il prodotto cartaceo
E il libro va bene al quattro per cento ma se io faccio un un CD-ROM per intenderci comunque un prodotto
Multimediale pago l'Iva al venti per cento non si capisce molto bene il perché il ragionamento la logica dice
Quindi appunto
Ritornando a questo tipo di impostazione
Io credo che appunto o
Si potrebbe intervenire del proseguito nell'adattamento dalla legge anche su un altro ragionamento
Oggi probabili principale di queste aziende piccole medie che pur usufruiscono del contributo che sostanzialmente ricorrono a un indebitamento nei confronti delle banche
Per poter pagare le corrette che il contributo poi arriva dopo tre anni eccetera eccetera un primo elemento
Si potrebbe fare la compensazione per gli oneri sociali per i contributi sociali
Perché questo determinerebbe già buona parte una maggior garanzia per i lavoratori dall'altra una minore indebitamento
Il primo atto che ha fatto la banca la nostra banche è stato il giorno dopo la presentazione del Progetto è stato quello di re fermi adesso non intervenire
C'è un altro elemento rispetto alle testate italiane all'estero non so se ho inteso male io il il
Il decreto ma si interverrebbe solo per quelle testate che tirano giornalmente più di dieci mila copie
Ora penso che sia un intervento eccessivamente restrittivo sono due le testate oggi esistente in Italia che hanno questo tipo di intervento
L'ultima questione ma credo la questione più seria nel momento in cui come sembra con maniera molto determinate esprimeva Beppe Giulietti è quella ad eliminazione dei contributi a pioggia
Credo che centri la questione
Delle capitalizzazione dell'impresa
Esistono centinaia di piccole imprese
Che pur piccole e medie imprese che hanno un problema di fondo perché sono nate in altre stagioni come nasceranno altre aziende editoriali presenti o legati a al terzo settore che hanno un problema di fondo
L'impossibilità di avere un'alta idealizzazione e quindi l'impossibilità sostanzialmente di aderire ai Progetti ancorché cordati finanziamenti
Dovrò e questo è il nodo principale legato intorno a questa legge
Lo strumento
Da formare insieme agli istituti bancari italiani di cui conosciamo la propensione a garanzie reali immobiliari sostanzialmente o azionarie
Di qualche tipo
Rispetto alla possibilità di trasformazione di aziende di Investimenti nuovi prodotti ma è appunto questo l'elemento di fondo da affrontare inserendo dei meccanismi che lo risolva
L'ultimissima questione
Mi sembra che il Cile io accenno prima insieme a lei se ci si è scordati forse delle testate delle minoranze linguistiche uno dei problemi
Problemi che c'era in questa legge e l'ultimissima questione già è stata accennata da Curzi fatta da corsi è quella delle querele nei confronti del giornale
Io volevo lascito a volo e quindi non vi porto gli esempi noi abbiamo la querela di un signore che è stato arrestato perché poi prestava interessi a usura che ci querela
Perché su un informare su una notizia dell'Ansa abbiamo scritto che fu dei suoi interessi erano cento centri per cento al mese luci querela per ribadire che erano il centoventi per cento l'anno
E questo è un tipo di forma abbiamo un grande grande azienda di Stato che ci querela no che non ci querela che citiamo in giudizio in sede civile chiedendoci dieci miliardi di danni perché avremmo scritto che alcuni combustibili usati sono più inquinati del carbone e avremmo infatti Zaha del fatto che il vanadio e altri residui tossici
Oltre allo zolfo che vengono abbattuti dalle tolto corretta
Abbiamo enfatizzato purtroppo il fatto che c'è questo tipo di dico ecco io ritengo che da questo punto di vista se non vogliamo bloccare qualsiasi tipo di iniziativa giornalistica
Sia necessario arrivare a a una legge che tuteli sia i giornalisti sia le aziende editoriali da questo punto di vista
Perché noi abbiamo deciso di proseguire nonostante la la chiamata in giudizio per dieci miliardi
Poi non non capiamo come avremmo offeso l'onore di questo precedente ma insomma
Probabilmente si può anche arrivare a o una situazione in cui questo tipo di inchieste questo tipo di informazioni nel non vengono più lato
Grazie allora adesso pregherei Eugenio Palmieri direttore dell'Agenzia italiana
E colgo l'occasione per salutare anche il direttore dell'Ansa Magnaschi che presente
A cui va il nostro saluto
Grazie
Allora sarò breve vorrei parlare ovviamente dell'agenzia di stampa è questo
Questo strumento
Sconosciuto non
Adeguatamente conosciuto anche dagli addetti ai lavori per i cambiamenti che stanno intervenendo sul mercato
La mutazione in atto con la conseguente riduzione dei Numidia nella Società spinge un'agenzia di stampa che vuole seguire i cambiamenti ad aprirsi all'innovazione tecnologica
Cavalcando la possibilmente con successo
Direi che le agenzie sono diventati provvisoriamente parlo dell'ultimo biennio
Gli strumenti più innovativi nell'adattarsi alla convergenza fra computer telecomunicazioni e contenuti
Fino a poco tempo fa infatti le agenzie venivano viste come uno strumento per addetti ai lavori confinato tra giornali grandi e piccoli radio e televisioni uffici stampa
Prima insomma si lavorava soltanto per l'intermediario dall'Agenzia usciva un semi prodotto che altri si preoccupavano di sistemare per il lettore
Tutto questo non è più vero ed è la prima vera grande rivoluzione che noi stiamo vivendo è vero che le agenzie continuano a fornire notizie a chi fa giornali televisioni e radio
Che utilizzano sempre di più tra l'altro ma oggi forniscono anche un prodotto all'utente finale consumatore attraverso per esempio il telefonino attraverso internet
Attraverso internet sul telefonino e altro
L'agenzia grazie all'innovazione tecnologica ha dunque guadagnata un rapporto diretto con l'utente finale
Cominciamo a vivere di vita propria e non solo di vita riflessa come in passato
Un fatto assolutamente straordinario
Da circa un anno ci cito l'esempio l'agenzia Italia
Che ha stretto un accordo con Omnitel per cui i suoi utenti fra gli utenti di Omnitel milioni di persone possono ascoltare o vedere in tempo reale circa duecento notizie sui fatti più importanti della giornata ripeto in tempo reale in ogni parte del mondo dove il telefonino funzioni
L'agenzia di stampa dunque si riporta al centro del sistema informativo grazie al pluralismo di impostazione liberale che questo Paese sia dato anche nell'informazione Privalia
Si rilancia come strumento di tutela democratica
Ritengo fatto estremamente significativo che ci si possa provvigionale da più fonti garanzia contro la globalizzazione che nel caso dell'informazione significa omogeneizzato anzi ai grandi operatori mondiali
Visto che anche nell'editoria l'Italia
è stata incapace almeno finora di varcare leale
E non parliamo evidentemente di pop corn o dopo dopo ma di informazione di cultura il pluralismo dunque come bene essenziale per i cittadini in un Paese dove esiste un monopolio di fatto mette soltanto l'uso a corto e il dirigente della domanda pubblica ha contribuito e contribuirà alla crescita della concorrenza alla competizione alla creatività
Qualche anno fa c'è chi teorizzava la presenza in Italia di una sola agenzia credo che sarebbe stato un errore fatale
La presenza di più operatori è un bene del Paese perché costringe tutti ad essere più efficienti
A rimettersi in gioco a studiare nuovi progetti a costi sempre più contenuti all'ONU sollecitare alleanze per prodotti sempre più completi
L'agenzia infatti non hanno introiti pubblicitari ed anche le nuove vie che per ora si intravedono soltanto non si riflettono significativamente sui fatturati
Eppure sono state date risposte originali all'incalzare del cambiamento
Spendo due parole
Oltre ad Omnitel su quello che è stato fatto dalla nostra agenzia penso a prodotti selettivi per le imprese su rete intranet che cent'ci accingiamo a veicolare anche attraverso grandi operatori di telefonia fissa
Ai pacchetti mirati per i fogli portali all'accordo con all'agenzia Radiocor in cui per la prima volta in Italia si mettono anzi insieme le esperienze generalista ed economico finanziaria per prodotti mirati insomma una grande effervescenza con risultati incoraggianti anche se non ci nascondiamo le molte difficoltà
Negli ultimi cinque anni laggiù ha mantenuto i livelli occhio occupazionali dei giornalisti senza il blocco del turnover quindi abbiamo potuto anche ringiovanire in parte la redazione
Ha quasi ultimato lo smaltimento di otto mila giorni di ferie arretrate che gravava non poco sul bilancio sta sperimentando alcune forme di fissa di flessibilità
Consentite dal contratto nazionale dando lavoro ad alcuni giovani giornalisti disoccupati
Ci accingiamo ad inaugurare una nuova sede che è stata rinnovata completamente nel parco tecnologico un quadro incoraggiante tutto sommato perché grazie allo sforzo collettivo di tutta la redazione non ci siamo rimboccati le maniche come direbbe Ligabue una vita da mediano e sarà così anche nel futuro prossimo qualche giorno fa è venuto in visita alla di direttore generale dell'i tartassati la più grande agenzia di stampa russa che si è chiesto e mi ha chiesto ma con internet arriveranno più soldi
Bella domanda tutti si fanno le stesse domande nessuno sa dare risposte
Internet è una grande opportunità ma anche un grande rischio per le agenzie di stampa soprattutto in mancanza di un disegno generale
Ci rendiamo conto che la nostra informazione può essere utilizzata facilmente senza alcun corrispettivo alcuni casi addirittura rubata per prodotti diversi dove poi altri operatori
Contano di fare profitti certamente internet per ora è una macchina che fabbrica soldi quasi esclusivamente per i suoi risvolti finanziari e pericoli contenuti produttivi con il pericolo di creare nuove oligarchie tutte rigorosamente super miliardari ma questo è un altro discorso
Questo perché
Anche con internet i nuovi media le agenzie di stampa continueranno ad avere un ruolo centrale nella vita collettiva dello Stato democratico
E anzi l'interattività potrebbe addirittura crescerlo e nel creare notizia
Vede molta cederla Vulcano che è esploso da internet che riguarda il futuro di questa professione ma che impedisce ancora di osservare fino in fondo i suoi effetti benefici che potrebbe essere anche di segno opposto
Le notizie concludo i fatti non sono virtuali e la pendenza del nuovo journalist potrebbe del nuovo giornalismo potrebbe essere la comoda sedentarietà del navigatore questo sì virtuale
Allora grazie a Palmieri e adesso do la parola di Benedetto della CGIL
Seguirà Gabriele Cescutti presidente vinti
Prego
Abbiate pazienza ma relatore all'età
Io infatti sono un giovane antico nel mille novecentottantuno insieme ad altri soggetti che qui
E negli anni precedenti hanno interloquito intermedi Commissione con l'obiettivo dipendere in qualche modo in qualche modo a ridare propulsivi dato una legge ottima nel mille novecentottantuno ma ormai superata
Nel tempo e nei contenuti in funzione dell'evoluzione sia che il mondo dell'informazione sia che il mondo della comunicazione in complessivo
Ah deve sta subendo il futuro è già ieri e non sarà domani già oggi quindi siamo in ritardo atavico e antistorico
Ritengo che
Questa legge questo disegno di legge abbia in qualche modo potuto sul Where
Dell'analisi dello studio del dibattito che il il l'allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio dottor Parisi onorevole Parisi
Fosse in termini di riflessione complessiva aprendo un tavolo il tavolo dell'editoria
Insieme con Giulietti in M con Serventi Longhi e molti altri soggetti
Forma mo'commissioni commissione di studio di analisi per tendere a a modernizzare quella legge renderla molto più agibile più compatibile più aperta molto più democratica
Ecco c'è un dato che a me preoccupa
E quindi ringrazio intanto
L'attuale sottosegretario che è riuscito
A metter mano e a far sintesi di un insieme di esigenze di diversificazioni che impedivano a quel momento di poter fare un disegno di legge
Oggi non discutiamo più
Di un qualcosa che potrà esserci c'è un testo scritto c'è un disegno di legge quel disegno di legge siccome ho ascoltato anch'io oggi molti consensi di scuotere speriamo che i consensi odierni trovino in qualche modo allocazione all'interno della discussione che dovrà formare oggetto in Parlamento
Perché se questa legge dovesse avere ulteriori ritardi tutto ciò che stiamo discutendo è anacronistico
E allora l'opportunità odierna e la giornata dei ringraziamenti va anche dato ai DS all'onorevole Giulietti
Più di ogni altro si è profuso si sta approfondendo anche per l'esperienza della sua storia per la sua provenienza non nascondiamoci consumi
Per far sì che questo provvedimento possa in qualche modo Hessel privilegiare agevolato
Ecco manca
Perché bisogna legare dato velocemente
La riforma della quattrocentosedici al processo più organico di riforma con la mille cento trentotto
Sapendo che la minaccia altro cioè mila centotrentotto registra quelle fenomenologie che l'onorevole vive in qualche modo evidenziava alla nostra attenzione che giornalmente noi vediamo all'interno dei nostri dibattiti dei nostri confronti
Ma anche all'interno della legge per esempio un dato prima esisteva in quanto quattrocento quattrocentosedici l'Antitrust
E la concentrazione
Nessuno ne ha parlato nessuno ne parla
Quella legge aveva
Una sua modulazione non ritrovo più nel disegno di legge in quanto ritengo e penso che sia anacronistico Ribor la vita dalla quattrocentosedici ma deve trovare allocazione soluzione all'interno del mondo più variegato della comunicazione
Perché la multimedialità e la globalizzazione del mercato in qualche modo porrà e pone a noi
Nuove e diverse
Necessità di porre mano a un problema di concentrazione e quindi di antitrust
Positiva sicuramente e tutta l'impalcatura normative
Positive l'identificazione del prodotto in quanto tiene conto di quello che è già una realtà odierna il multimediale l'editoria informatica e dell'elettronica
Che ne conto anche del libero
Che non veniva in nessun modo concepito all'interno dell'identificazione del prodotto
Tiene conto di tutte le denunce che negli anni si son fatte sulla sburocratizzazione del sistema amministrativo nella erogazione delle prove dense nell'erogazione delle accettazione delle pratiche
Tiene conto di un grande dato che le parti tutte hanno in qualche modo evidenziato
Far cessare in qualche modo i provvedimenti cosiddetti a pioggia quindi passare dalla cosiddetta
Soggettività ai progetti e quei progetti vanno in qualche modo aiutati chi propone progetti non è più il vecchio il consolidato editore
Ci sono forme di cooperative ci sono forme di giovani che hanno bisogno di approcciare in modo diverso mondo dell'informazione
Ma dentro questi ritardi registriamo anche quelli ritardi storico-culturali di una società che è rimasta ferma l'evoluzione della quotidiano del giornale e la sua trasmigrazione in internet e positiva
Ma per quale motivo i giornali al di là dei contenuti hanno una contrazione complessivamente dal mondo del lavora nel mercato non c'è cultura di base
Ecco la proposta
Che l'onorevole Novelli in qualche modo ogni qual volta ci incontriamo sollecita e quello di trovare voi applicazione all'interno di un Parlamento con una legge che sia operativa ma se non è ed Śākyamuni i nostri figli giovani alla lettura
Al mondo della comunicazione noi potremmo fare anche centottanta mila testate non centottanta quali sono oggi nel nostro Paese ma chi legge
Qual è la rendita se non legata ad alcune due grandi o tre grandi testate perché quelle rimarranno se questo sarà il mondo della comunicazione e dell'informazione
Penalizzando le agenzie penalizzando la miriade di piccole e medie testate che hanno la loro storia territoriale non nazionale locale che possono avere un impulsività e uno sviluppo in maniera preponderante
Dentro tutto questa riflessione quindi ritengo che l'impalcatura complessiva sotto il profilo industriale della legge abbia un senso un significato positivo
Ecco
Debbo dire con molto rammarico che non trovo a differenza del mio amico Serventi Longhi una innovazione ed un coraggio
Per quanto attiene
Le problematiche legate al mondo del lavoro i cosiddetti ammortizzatori sociali
Son rimasto l'unico baluardo
Io di prepensionamenti o le vorrei più grazie
Perché non servono
Se son vere le cose che ci siamo detti e qui bisogna passare a politiche attive per il lavoro il prepensionamento aveva una sua logica in termini di ammortizzatore nel momento in cui dal mille novecentottantuno e stiamo alle soglie ormai
Non le soglie siamo su ne ha agli anni Duemila
Non risponde più le innovazioni le colpe le conosciamo tutte
Il prepensionamento oggi serve semplicemente per far quadrare i bilanci delle imprese
Il prepensionamento oggi serve per espellere dal ciclo produttivo lavoratori dalla fabbrica quarant'anni a quarantacinque anni per consentire al service esterni di poter operare
Mentre ritengo corretto come quello che è stato fatto per i giornali
Creare un fondo di riqualificazione di riconversione in termini di formazione permanente ecco quello lo vedrei perché significa poter operare interagire sulle opportunità
Che la strumentazione tecnologica offre oggi non bypassare i soggetti che oggi operano all'interno dell'impresa siano essi i giornalisti siano essi poligrafici debbono diventare soggetti attivi protagonisti
Ecco vedere quanto abbiamo dovuto vedere in questi giorni in questi ultimi mesi
Un editoriali gradita da soggetti che nulla hanno a che fare con il mondo dell'editoria e che in qualche modo tendono ad espellere i lavoratori per attribuire ad altri la forza lavoro con la qualità del lavoro che prima veniva programmata all'interno delle nostre aziende dover trovare soluzioni che in qualche modo riportino all'interno delle regole garantiscono quei lavoratori
Nel loro posto di lavoro B non so quanto di democratico possesso all'interno di questo Paese quindi la legge in qualche modo dovrà porre regole all'interno delle quali tutti debbono sottostare mi rivolgo anche all'Authority la volta lo chiamavamo il garante delle oggi è l'autore di quel mondo della comunicazione quando editori come quelli di che stare che operano nella piazza di Roma
Possono fare quello che gli è stato consentito fare c'è qualcosa che in questo mondo del Vitoria non funziona e quindi bisogna intervenire le regole piacciono anche a noi paesotto stiamo la pure tutti debbono sottostare a Cipro per dire che c'è realmente democrazia competitività il pluralismo interno di questo Paese
Grazie
O adesso la parola al presidente dell'Inpgi Gabriele
Grazie
Ho seguirà poi Claudio Casali del Corriere di Rimini
I rettori crede
Naturalmente l'istituto di previdenza dei giornalisti italiani ha affrontato e affronta la valutazione di questo disegno di legge
In un'ottica che si di sviluppo delle aziende e quindi anche di sviluppo del lavoro con non soltanto comunque di questi due aspetti che sono i primi e più importanti
Ma anche nell'ambito di un consolidamento del nostro istituto consolidamento al quale ci siamo dedicati negli ultimi quattro anni riuscendo a raggiungere lo dimostrano le cifre dei risultati assolutamente interessanti
E in questi quattro anni futuri ulteriore rafforzamenti dovremo compiere certo che i rafforzamenti devono avvenire attraverso le leggi attraverso le norme dei questo Paese
E allora scendono nell'analisi di un paio di articoli l'articolo dodici sicuramente l'articolo dodici è un elemento è un elemento da consistenza ad un aspetto che più volte avevamo richiesto
Peso ha una duplice finalità la prima dare ai giornalisti a tutti i giornalisti professionisti e praticanti ma anche pubblicisti che esercitino un rapporto di lavoro subordinato
Una pubblica casa previdenziale il secondo punto riguarda ovviamente l'allargamento della base contributiva l'allargamento della base contributiva che con all'ingresso nell'empatia anche dei giornalisti pubblicisti con rapporto di lavoro subordinato sicuramente porterà una nuovo tipo di contribuzione aggiungo subito tuttavia che la convenienza nostra la non sarà soltanto per l'istituto che rappresento ma anche per le aziende editoriali le quali non portando alla all'Impregilo un giornalista pubblicista verranno a risparmiare rispetto a qualche pagana oggi un dieci per cento di contribuzione
Questa è la realtà
All'Impregilo a contribuzione totale che un'azienda deve esporre superi è inferiore del dieci per cento rispetto a quella che invece deve affrontare all'INPS
Ma di conseguenza e quindi una convenienza è duplice che rafforzerà sicuramente anche le aziende che potranno vedere diminuire
Il l'impegno economico che da questa contribuzione di deriva
Ci sono alcuni aspetti che credo meriti affrontare comunque e che creano qualche preoccupazione qualche preoccupazione non significa non va bene ma significa bisogna tenere conto della situazione nelle nelle sue varie ha nei suoi vari aspetti
I colleghi e pubblicisti ovviamente porteranno all'Impregilo se eserciteranno l'opzione il diritto alla cassa integrazione idee e la cassa integrazione oggi all'impedire non è finanziata dal con contributo questo è del motivi per cui noi abbiamo una contribuzione di gran lunga inferiore rispetto all'INPS
All'inizio alle aziende pagano lo zero novanta per cento zero sessanta a carico dell'azienda zero trenta a carico del lavoratore all'Impregilo invece la cassa integrazione finanziata unicamente con le forze degli iscritti e cioè con le contribuzioni
Di conseguenza i colleghi pubblicisti che entreranno all'Impregilo porteranno il diritto alla cassa integrazione ma limpide dovrà farsi carico del finanziamento traendo le risorse dalla contribuzione tutto questo però non è non basta perché i colleghi pubblicisti naturalmente essendo impiegati soprattutto o anche nei periodici porteranno anche una esigenza che giustamente compresa nell'articolo dodici del disegno di legge e cioè dell'estensione della cassa integrazione ai professionisti che lavorano già né che lavora non presso i periodici e che già fanno parte dell'Inpgi i quali oggi cassa integrazione non hanno di conseguenza in relazione a questo articolo dodici
La cassa integrazione sarà estesa come si può ben vedere a tutti coloro che operano anche nei periodici
Tutto questo andrà bene sicuramente ma dobbiamo sapere che comporterà anche un onere è stato calcolato in via presuntiva che l'onere che le impedì cioè la nostra categoria
Dovrà affrontare sarà pari nella ipotesi peggiore a un quarto o un quinto di quella che sarà la flusso contributivo tutto questo non significa come ho detto all'inizio e ci tengo a ripeterlo che non se ne deve far nulla
Ma è necessario avere di fronte anche quelli che saranno gli aspetti di difficoltà iniziali dico iniziali perché sicuramente all'inizio ci sarà forse un ricorso da parte del settore periodici che non ha mai potuto avvalersi di tale di tale possibilità a una cassa integrazione derivante da stati di crisi
Però questo non significa che la cosa non debba essere appoggiata
Secondo me
Nonostante le difficoltà contingenti iniziali è giusto e c'è utile che i colleghi pubblicisti così come prevede l'articolo dodici
Entrino nell'impedire perché in prospettiva questo non soltanto darà un'unica casa comune non soltanto consentirà di allargare la base contributiva e alle aziende di avere un esborso contributivo inferiore e quindi di rafforzarsi ma consentirà anche di all'Istituto di dotarsi di consolidati consolidarsi in maniera ulteriore
Ci sono delle questioni che però nell'in questo disegno di legge a mio avviso sono d'accordo con De Giovanni e con alcuni suoi giudizi piuttosto critici e preoccupati
E in questo disegno di legge mancano a mio avviso e credo che sia indispensabile seguendo la la richiesta di chi
Tutte queste presenti queste mancante
Tutti ricordiamo che questo a questo atto che oggi stiamo esaminando siamo arrivati attraverso una consultazione molto ampia da parte della Presidenza del Consiglio che è costituito a suo tempo una gruppo di lavoro specifico
Beh questo gruppo di lavoro specifico presenta un documento circa un anno e mezzo fa nel quale espose una serie di giudizi anche piuttosto severi
Su come nel la legge quattrocentosedici dal dal si era modificata ed era stata utilizzata negli anni si disse testualmente
Il ricorso agli stati di crisi o di ristrutturazione era anche diventato in alcuni casi occasione di rendita parassitaria per alcune aziende editoriali non l'ho detto io lo disse il gruppo di lavoro della Presidenza del Consiglio
E di conseguenza si proposero tutta una serie di misure le quali potessero dare la sicurezza alle imprese ma non soltanto all'Inter G. perché non è solo l'Inpgi interessato e anche l'INPS e quindi lo Stato al contribuente
Che potessero dare la certezza che il denaro pubblico potesse essere impiegato pericardite davvero meritevoli per le crisi che fossero davvero provata
Beh tutto questo portò anche ad una serie di proposte nell'ambito del delle conclusioni del gruppo di lavoro
Il quale prevedeva ad esempio che vi dovessero essere le analisi dei bilanci degli ultimi due anni ad esempio o che si impedissero nuove assunzione durante la vigenza dello stato di crisi e tutta una serie di concrete misure
Le quali dessero la sicurezza che sarebbe stato aiutato con il denaro pubblico o delle imprese ma anche l'impegno denaro pubblico cioè dei contribuenti che sarebbe stato aiutato soltanto ti lo meritava soltanto chi dimostrava di avere una situazione oggettivamente di crisi
Tutto questo purtroppo nel documento che abbiamo esaminato non c'è
E di conseguenza credo anch'io che vada recuperato che vada recuperato anche nell'ottica comunque
Che i prepensionamenti sono d'accordo con te Giovanni oggi hanno fatto il loro tempo io mi auguro davvero che il ministero del lavoro a breve possa riprendere quella delega che il governo gli aveva affidato
Al fine di superare uno strumento ormai d'a mio avviso desueto e che i e che debba invece essere sostituito da misure le quali invece siano in positivo e affrontino il il affronti la necessità di ricollocare il lavoratore
Nell'ambito di nell'ambito del lavoro né in questo Paese e non di mandarlo in pensione anzitempo
Un'ultima cosa per concludere
Porto alla vostra attenzione che l'articolo nove trattamento straordinario di internet di integrazione salariale a mio avviso contiene un errore spero sia un errore in questo senso
All'articolo undici è stato già recepito opportunamente tutto tutto il percorso che è stato attuato in questi due anni circa la modifica della legge quattrocentosedici affinché i prepensionamenti siano concessi stiamo ancora parlando di prepensionamenti comunque
Soltanto nei casi di crisi aziendale o di ristrutturazione collegabile a crisi aziendale
Questo è stato un un provvedimento che il legislatore ha attuato in quanto veniva ritenuto oggettivamente anomalo e sta usando neo femminismo volontariamente
Oggettivamente anomalo che un'azienda la quale dichiarasse bilanci in attivo potesse avviare all'esodo forzato una parte del suo del del suo corpo redazionale
Ponendo a carico della collettività il costo di questa operazione quindi crisi ristrutturazioni ma collegati a crisi aziendali e questo è stato opportunamente recepito nell'articolo undici
L'articolo nove del disegno di legge si parla soltanto di cassa integrazione perché si affronta l'articolo trentacinque della legge quattrocentoundici e però qui c'era un piccolo problema
Che viene identificata la possibilità di ricorso alla cassa integrazione in base a quanto previsto dalla legge dodici agosto settantasette numero sei sette cinque
La legge dodici agosto settantasette numero sei sette cinque non parla di questi requisiti ma fa come spesso le leggi in Italia riferimento ad un'altra legge
La legge del cinque novembre sessantotto numero mille centoquindici
E qui si indica davvero che quali devono essere i requisiti si parla della possibilità di cassa integrazione in caso di crisi ma anche in caso di ristrutturazioni o riorganizzazioni aziendali cioè la vecchia concezione di conseguenza io temo che così com'è collocato l'articolo nove Porsenna affetti prevedere cosa che il legislatore nel governo ritengo vogliano
Che la una volta superato il prepensionamento collegandolo solo ai alla crisi aziendale sia ammessa invece la cassa integrazione semplice cassa integrazione anche se di semplicità e non si può parlare
Anche nei casi di pura ristrutturazione magari nel caso in cui un'azienda abbia denunciato anche un bilancio in attivo e questo non credo che dal punto di vista etico possa essere tollerabile per uno Stato che sta si sta invece predisponendo una serie di misure legislative che hanno una rilevanza in in comune sicuramente grande
Di conseguenza mi auguro che tutte queste osservazioni che ritengo siano fondate fondato in relazione anche a delle affermazioni e delle concordanza di vedute possano essere accolte
Oggi Homma nelle fasi successive al fine di migliorare una legge che sicuramente degli aspetti positivi li contiene vi ringrazio grazie adesso ci stiamo avviando a chiudere
Noi contiamo di dare la parola al sottosegretario Minniti
All'una e un quarto all'una e un quarto
Se ci stringiamo riusciamo a fare qualche altro intervento in particolare Claudio Casali che il direttore del Corriere di Rimini una esperienza cooperativa non ci sono solo le grandi industrie editoriali poi varerà Diego Novelli
Se Diego riesce a essere ebreo è vero riusciamo a dare anche la parola al al Forum del terzo settore venti Roberto concreta minaccia spero che tondi sarebbe io cercherò di essere più breve possibile
Io sono in rappresentanza del quotidiano Corriere Romagna che un quotidiano che si adita Rimini Cesena Forlì Ravenna Imola
è un giornale edito in cooperativa una cooperativa vera pura ci tengo a precisarlo coi magari dopo spiegherò secondo me che cosa vuol dire
è attivo da sei anni e mezzo e occupa attualmente sessantaquattro dipendenti
Di cui quaranta sono soci
E di questi sessantaquattro dipendenti quarantadue sono giornalisti di cui trentotto articoli uno cioè professionisti
Non chiedo di essere o almeno non non sono portatore di vecchi interessi di corporativismi più o meno clientelari sono invece rappresentante di un'azienda che premi i contributi pubblici
Non chiedo di essere rappresentanza pro del vetero
Perché anche noi nel nostro piccolo stiamo cercando di trasmigrare verso il multimediale abbiamo il nostro bel progetto on line che fra poche settimane vedrà la luce
E non siamo neanche il giornale di partito
A nostro avviso il nuovo disegno di legge interviene pesantemente troppo pesantemente sul tema relativo alle provvidenze per l'editoria
Cercherò in pochi minuti di centrare l'attenzione su questo perché su altre cose poi mi pare che le cose essenziali siano state dette
Interviene pesantemente non per correggere le attuali distorsioni che pur ci sono sono aberranti alle volte
Mazze arando seppur con seppur gradualmente in cinque anni i contributi ai giornali editi da cooperative fondazioni oltre che a quelle di partito
Se a ciò però aggiungiamo che nel disegno di legge viene invece confermato l'intero pacchetto di agevolazioni postali e telefoniche tuttora elargite a pioggia
Diventa allora è evidente come l'intera riforma rischia di caratterizzarsi come un'operazione di penalizzazione dei giornali editi da cooperative e fondazioni che favorirà certo le riorganizzazioni aziendali
E le forme di Outside sin magari dei grandi gruppi orientata alla multimedialità
Ma senza favorire davvero il pluralismo dell'offerta editoriale e con assai incerti impatti positivi sull'occupazione
La legge due cinquanta e novanta era nata per favorire il pluralismo dell'offerta editoriale e i processi di ristrutturazione in una fase molto delicata
Di grandi evoluzioni tecnologiche
Il tutto partendo però da un presupposto che c'era il mercato dell'editoria è tipicamente oligopolistico
Dunque per favorire la nascita o lo sviluppo di quelle imprese che tentano di conquistarsi targhe di nicchia
Occorre una qualche forma di sostegno pubblico
Partiamo da qui quel principio è valido ancora oggi
A nostro avviso si ancor più di allora per alcune semplice ragioni la congiuntura di fine anni novanta e ancor più critica di quella di un decennio fa
Visto che citando proprio il sottosegretario Minniti e dal suo intervento la Commissione cultura del dicembre novantotto il numero di quotidiani venduti in un giorno e lo stesso dall'ottantaquattro
E circa lo stesso del cinquantaquattro
Con i ricavi pubblicitari sin aumento del sei virgola otto per cento
Ma non quanto basta per compensare la perdita di copie e quote di mercato rispetto al mercato televisivo con segnali non positivi nell'occupazione che fanno dell'editoria uno dei punti fragili del sistema comunicazione le regole
Non meglio però vanno le cose sul fronte del pluralismo negli ultimi anni si è sempre più intensificata l'opera di concentrazione oligopolistico soprattutto nei quotidiani
Ma non è tutto altri importanti giornali provinciali e regionali in mano storiche potenti famiglie locali pur non essendo direttamente nell'orbita dei grandi gruppi subiscono comunque un'ampia influenza visto il legame con le concessionarie di pubblicità nazionale
Fuori da questo quadro non restano che poche anomalie sinceramente
E sono appunto quelle che guarda caso anche grazie al beneficio delle attuali provvidenze per l'editoria riescono a competere seppur faticosamente con grandi gruppi o potenti e storici editori locali
Viste dunque le altissime barriere d'ingresso che ci sono in questo mercato strategico per la democrazia
Può provare a entrare con buone probabilità di successo solo che a ingenti capitali iniziali e o chiuso il prodotto editoriale
Come un mezzo per conquistare legittimamente consenso
Vogliamo elencare solo alcune di queste barriere
La vischiosità nelle abitudini d'acquisto la contrazione generale del mercato costringono a forti investimenti promozionali per essere visibili
E qui non mi dilungo sulla politica dei gadget
Il costo del lavoro è ben più alto della media gli altri settori di altri comparti
L'investimento tecnologico iniziale è notevole in misura esponenziale se parliamo di quotidiani
La concentrazione oligopolistico appunto che ho citato prima e anche i costi crescenti di distribuzione
Ma difendere il principio della legge due cinquanta del novanta vuol dire difenderla così come vuol dire difendeva tout-court no noi non non siamo per questa linea
Cito l'ex sottosegretario Parisi questa volta del suo predecessore
Che chiudendo il tavolo per l'editoria nell'aprile novantotto afferma
Due punti aperte virgolette il sostegno diretto del pluralismo resto un compito dello Stato e ci si propone di mantenerlo nella misura attualmente prevista
E tuttavia ipotizzabile un aggiustamento del sistema dei contributi il volto ad a te le racconto del parametro della diffusione
Bene partiamo da qui l'attuale giungla normativa dopo i vari rattoppi facilitazioni ad hoc a una serie infinita di difetti aggiustando i quali sarebbe possibile davvero
Sostenere che ha i requisiti risparmiare e liberare risorse per favorire la nascita e lo sviluppo di nuove iniziative
Ma prevedere un décalage del venti per cento hanno sulle provvidenze mette a rischio la sopravvivenza di tanti impresa che penalizza il pluralismo a nostro avviso si tratta in totale dati della Presidenza del Consiglio dei ministri di centoquarantaquattro miliardi nel novantanove
Lo stesso affetto in termini di risparmio facciamo un puro esempio sia ben chiaro non è una proposta di emendamento
Lo stesso effetto in termini risparmi sottrarrebbe riducendo del dieci per cento annui rimborsi tariffari che rappresento la fetta più grossa che vale tintoria circa quattrocentocinquanta miliardi nel novantanove un collega prima ha detto addirittura di più
Quest'ultimo sarebbe un provvedimento più equo infatti colpirebbe tutti dai grandi ai piccoli e darebbe davvero un segno liberista la riforma equiparando l'editoria agli altri comparti dove tali agevolazioni non ci sono
Spingendo gli editori a ricercare maggiori efficienze laddove propinato una discesa delle tariffe grazie alla libreria alla liberalizzazione
Non solo se vogliamo favorire il pluralismo l'occupazione non solo su internet ma anche sulla carta stampata le provvidenze occorrerebbe ripristinarle anche per le nuove iniziative dopo che la modifica del novantasette
Richiedendo il doppio requisito dell'impresa registrata da cinque anni che di per una una testata dedicata ad almeno tre
Rende di fatto impossibile qualsiasi partenza e qualsiasi accesso le provvidenze
Ma come evitare che le nuove provvidenze vengono elargiti in modo ingiusto e qui arrivo cosa vuol dire cooperativa vero cooperativa pura secondo noi
Senza addentrarci nel tema delle concentrazioni proprietarie dove comunque una riforma del settore che avesse a cuore le sorti del pluralismo dovrebbe anche intervenire con una riforma antitrust che guardi anche i trustee interregionali regionali provinciali non solo a quelli nazionali
Occorrerebbe comunque chiarire definitivamente l'identikit del soggetto
Come scovare i furbi che dietro un assetto di facciata in realtà detengono il comando tramite società di capitali o prestano
Occorre uno sforzo di regolazione soprattutto di controllo
Più regole vuol dire ad esempio concederle evidente solo alle società editoriale cooperative pure escludendo le S.r.l. ad esempio controllate da cooperative o altri modelli di ingegneria societaria che svuotano i principi della cooperazione
Più controllo però vuol dire anche che uno Stato che era un un sostegno più pubblico qualunque esso sia il diritto dovere di controllare che tali risorse finiscono nelle mani giuste
Quindi ben venga l'ispezione di funzionari del Dipartimento per accertare i requisiti reati
Bene anche un altro punto della riforma però cioè le provvidenze alle aziende ai giornalisti per la riconversione on line
Ma perché costringere di fatto però all'Out esattissimi per ottenere i benefici
Cioè conforme di dimissioni incentivate riassunzioni e società controllate non sarebbe più corretto e trasparente prevedere tali provvidenze anche agli attuali editori che dimostrano di lanciare giornali on line
Infine tutta l'enfasi posta nel DDL al credito agevolato la rischia di essere di fatto per gli editori già in campo un beneficio di scarsa utilità non sono certo infatti due tre punti percentuali in meno sui tassi a incentivare lo sviluppo delle aziende
Che si vedono a rischio di sopravvivenza se passasse il DDL così come
Le conclusioni spero di aver fornito utili strumenti per il dibattito non ne sono convintissimo ma spero di sì
Idee sicuramente da analizzare e sviluppare sempre che però il dibattito riesca a partire da una ricognizione reale degli impatti finora ottenuti dalla legge cinquanta del novanta non solo dalle storture aberranti ma anche dalle cose positive
E solo riformando in modo più equo e controllabile questo modello di sostegno che tali anomalie potranno diventare tante crescere diventare sistema e sviluppare nuovi prodotti
Il settore ad alto sviluppo come quello multimediale GRA
Allora Diego Novelli credo che difficilmente riusciremo a poi a fare un altro intervento anzi devo addirittura che Novelli
Comunque una certa brevità ecco per poter concludere a un'ora ragionevole corto ma avrebbe
Premetto tutto l'apprezzamento ossia la relazione di Giulietti sia la proposta del governo apprezzamento sia sul metodo il sia sui contenuti del provvedimento l'unico mia preoccupazione riguarda i tempi e quindi dobbiamo chiedere
Che questo provvedimento abbia una procedura diciamo privilegiata ecco qui abbiamo un autorevole Capogruppo si faccia portavoce di questa corsia privilegiata entro poche settimane il provvedimento sia varato
L'importanza di questo provvedimento non mi vieta di fare alcune osservazioni sul problema generale perché il titolo del provvedimento è molto ambizioso ecco ma poi nella sostanza tratta soltanto alcune parti ripeto importanti però alcune parti con il rischio Minniti
Se rimane isolato questo procedimento noi facciamo un impacco su una gamba di gesso
Quando nel gennaio del novantanove abbiamo provato la legge il provvedimento che riguardava la liberalizzazione dei punti vendita e quando provvedimento che qualcuno considerava
Miracolistico poi risultati si son visti che ha dato nessun risultato praticamente per quanto riguarda la vendita dei quotidiani e ha dato invece dei risultati positivi per quanto riguarda rendite dei periodici soprattutto nei supermercati
Avevamo chiesto in un ordine del giorno che il governo approvò un ordine del giorno firmato da tutti i gruppi della Camera
Che si chiedeva la presentazione di un Progetto organico
Di riforma di tutto il comparto dell'editoria Minniti allora non è un rimprovero sappiamo come vanno queste vicende si era impegnato entro i tre mesi di presentare questo provvedimento ne son passati un po'di più e questo questo è una parte di quello che si chiedeva in quel provvedimento
La liberalizzazione ho detto è stata praticamente un fiasco la liberalizzazione dei punti vendita
E non si sono presi quei provvedimenti che io credo indispensabili per incidere
Sulla domanda e non tanto sull'offre
Allora al primo era quello dell'introduzione nella scuola dell'obbligo
Della lettura quotidiana come in materia di educazione civica di un giornale un insegnante intelligente indipendentemente dalla testata del quotidiano può fare una lezione di educazione civica creando
Alla fine del ciclo della scuola delle medie superiori una nuova generazione di lettori perché i dati di cui sono a conoscenza noi l'anno scorso siamo anche stati al di sotto dei sei milioni delle coppie quotidiane
Quindi l'introduzione obbligatoria della lettura quotidiana in un giornale con dei meccanismi che erano stati allora studiati inseriti in una proposta di legge che vedevano una partecipazione degli editori
Perché gli editori devono fare anche un sacrificio da questo punto di vista perché sono spesi d'investimento per creare nell'arco di tre quattro cinque anni
Una platea più ampia di lettoni
Problema della distribuzione a domicilio dei giornali
La famosa bottiglia del latte e del giornale fuori lucido
Ebbene si era preparato un progetto di legge con il sottosegretario Pizzinato che avrebbe tra l'altro dato lavoro part-time per venti mila giovani
Con la distribuzione prima delle ore sette del mattino a domicilio questo sì che avrebbe incrementato la vendita dei giornali anche questo è rimasto lettera morta
L'abolizione dei gadget ne abbiamo sentito parlare uno va a comprare un giornale ci trova dentro di tutto
Anche coloro che sono stati i promotori grandi quotidiani come il Corriere della Sera oggi si renda Repubblica si rendono conto che è stato l'operazione
A perdere
E c'è una proposta di legge anche a questo riguardo
Ah per quanto riguarda i libri scusate se parlo anche dei libri la questione del prezzo fisso
La questione della distribuzione dei libri ormai quattro grandi editori monopolizzano la stragrande maggioranza delle librerie italiane non hanno nemmeno più i rappresentanti che vanno prenotare le copie vengono mandate in ufficio
Le librerie diventano dei depositi
Permanenti dei grandi editori
La scomparsa
Delle librerie tradizionali e di catalogo
Ma questo è una perdita per la società italiana per la cultura italiana
E quindi un intervento che doveva e coinvolgere i comuni
Le librerie tradizionali che praticamente spariscono
Le biblioteche avevamo lanciato la parola d'ordine in ogni comune almeno una biblioteca che è un incentivo è un inizio per creare nuovi clienti
Cioè vale a dire una classe dirigente responsabile indipendentemente dal colore politico che questa classe dirigenziale dovrebbe praticamente
A vere questo problema con un assillo quotidiano
Cioè far crescere cioè Ri alfabetizzare questo Paese vogliamo mettercelo in testa che siamo un Paesi disse Emi analfabeti
Chiedo scusa perché l'ho detto in decine di convegni quando penso alla mia città il settanta per cento degli operai della Mirafiori non ha conseguito la licenza della scuola dell'obbligo
Il settanta per cento l'ottanta per cento degli operai tedeschi dalla Volkswagen ha conseguito la licenza della scuola dell'obbligo che a diciotto anni ecco la differenza sostanziale fra due Paesi
Questo dovrebbe essere un un problema che assilla quotidianamente chi governa e chi ha l'ambizione di governare questo Paese
E soprattutto lasciatemi fare una battuta polemica con l'Authority dell'Antitrust i libri e dei giornali non sono mortadella
Solo un prodotto diverso che va considerato e trattato in modo diverso
Io credo che
Se noi non affrontiamo Minniti io avevo usato l'espressione di un una legge tipo Bassanini
Un Bassanini per l'editoria che si comprenda tutto con deleghe poi al governo di attuare dei dei dei dei provvedimenti dei decreti
Rischiamo che anche questo importante provvedimento che all'ordine del giorno che stamane lo discutiamo io spero che entro dieci giorni si è iscritto alla Commissione cultura della Camera o del Senato rischiamo di fare un buco nell'acqua cioè ripeto di fare un impacco sulla gamba di gesso
Grazie
Chiudiamo qui e naturalmente è solo il primo degli appuntamenti che ci daremo su questa materia ricordo a Milano
Il ventinove maggio ferma salvo veramente confermerebbe l'intervento conclusivo la parola a Marco Minniti
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio
No io ringrazio
Temo che ha deciso di sinistra
In particolare Beppe Giulietti per avere organizzato un
Convegno così importante
Per consentire di presentare qui
L'ipotesi di riforma che il governo
Ha presentato all'attenzione del Parlamento
E che io mi auguro sia rapidamente incardinato discusso
E quindi poi approvato
E mi pare giusto vista l'importanza
Dei temi trattati dentro il disegno di legge
E che ci sia insieme un doppio binario se è possibile
E c'è una discussione aperta impegnata in Parlamento
La riforma della quattrocentosedici una riforma tra virgolette di quelle di sistema
E che quindi ha bisogno di un concorso molto ampio
Di forze politiche
Certo naturalmente il Governo nel momento in cui ha presentato il disegno di legge auspica una convergenze un consenso delle forze di maggioranza
Che mi pare si sia già manifestato e tuttavia è importante che la discussione intorno a questi temi coinvolga complessivamente
Il parlamento nella sua interezza ivi compreso l'opposizione
Perché sono di quelle leggi che regolano un pezzo essenziale della vita del Paese
E che quindi come tale naturalmente il Governo si è assunto la responsabilità di avanzare una proposta di dire la sua come è giusto
E tuttavia e naturale
Che su questo ci possa essere una convergenza
Naturalmente una convergenza a patto che questo non significhi mette il provvedimento sul binario morto delle cose annunciate e mai fatte
Una discussione quindi in Parlamento una discussione il Paese
Oggi qui noi abbiamo avuto la presenza dei principali protagonisti
Scusatemi se dico così grandi e piccoli
Perché è giusto che in questa discussione siano protagonisti
I grandi e i piccoli
Perché il mondo di cui stiamo trattando il mondo dell'informazione della comunicazione tale
Se mantiene questo carattere o anzi si ha diritto allo accentua di essere in grado di rappresentare
Tutte le voci
Più voci ci sono
Più questo mondo e forte più una democrazia e sogni
E vedete
Noi dobbiamo misurarci
Con un grande tema di fondo del nostro Paese
Io non mi stancherò mai di sottolineare questo dato che se mi consentite un problema
Che riguarda in qualche modo
E la struttura elementare della vita di una grande comunità come quella del nostro Paese
Cioè l'Italia è un Paese che ancora oggi invece molto poco
I dati
Che noi abbiamo a disposizione sono dati durissimo nella loro
Evidenza
Si leggono pochi giornali
Si leggono pochi libri
E le differenze
Purtroppo
Sono differenze che si mantengono
E si confermano nel tempo
Noi abbiamo lo stesso dato di diffusione dei quotidiani
Grosso modo di vent'anni fa
Che grosso modo corri confermavano le stesse
Di quasi cinquant'anni fa
Una stagnazione quindi
Abbastanza drammatica del mercato
Con una
Collocazione del nostro Paese
Rispetto alle copie diffuse per ogni mille abitanti che ci vede
Ampiamente vicini alla coda
Dei paesi interessati e non vicino alla testa
Vedete questa è una grande questione
Perché un Paese
Riflette e la sua immagine
Se cresce
Economicamente se capace di reggere la competizione globale nell'acqua chiamata
Ma se questa crescita viene accompagnata da una crescita complessiva
Del livello culturale
Medio e diffuso del nostro Paese
Analoghi riferimenti si possono fare per la diffusione del libro
Ecco
Io penso che
Questa legge di riforma debba essere quindi inquadrata
In una più ampia strategia
Che il governo
Il centrosinistra italiano
Ha inteso in questi anni
Incominciare a proporre al Parlamento e al Paese
Io condivido molto la sottolineatura che qui è stata fatta
Che la proposta avanzata in queste settimane non è frutto
Di una
Intelligenza spontanea e repentina
E frutto di un lavoro particolarmente impegnato
Che ha visto
Protagonisti più forze
Attraverso quel tavolo dell'editoria che è stato
Promosso dal l'onorevole Parisi che mi ha preceduto in questo incarico
E che ha prodotto un risultato sulla quale sul quale
Poi si è potuto lavorare per elaborare dei sedili grigi
E se mi è consentito dirlo il consenso che si registra intorno a questo progetto probabilmente sta anche nel metodo che si è seguito e cioè nel poter ascoltare prima
I protagonisti potere tenere conto poi naturalmente nel rispetto dei ruoli
Perché questa diciamo la differenza tra un tavolo tra virgolette
Che serve per mettere una cosa sul binario morto
è un tavolo invece che consente di poter ascoltare proposte poi c'è chi si deve assumere la responsabilità la proposta
Un tavolo che ha prodotto un lavora a mio avviso molto significativo
Che è stato
Recepito dal disegno di legge naturalmente poi nel momento in cui si fa un disegno di legge che o si assuma responsabilità di porre un punto di vista
E questo punto di vista è giusto che venga verificato e discusso
In maniera molto ampia in tutte le sedi necessari
Dicevo
Una strategia complessiva
Vedete noi dobbiamo pensare ad una grande alle
Che sempre di più deve configurarsi tra
La carta stampata il prodotto librari
La televisione
La comunicazione on line
Una grande alleanza che deve servire
A diffondere la conoscenza
A rendere i cittadini
Sempre più consapevoli delle scelte alle quali seccamente
Non ha mai mai convinto l'idea di considerare questi momenti l'uno in competizione con la
Ma invece la forza di una strategia complessiva sta nel pensare insieme di vedere insieme quali possono essere le sinergie
Per questo c'è una connessione
Tra questo disegno di legge
Una campagna che a mio avviso non deve mai
Diciamo considerarsi esauriente per la diffusione
Della lettura dei libri
Il progetto di diffusione della conoscenza informe
E che ha avuto
Un impulso da parte del nostro governo è un
Un'ulteriore sollecitazione da parte del vertice di Lisbona
Diffusione
Dell'auto e va di trazione informe
Dei computer nelle scuole e se mi è consentito appunto perché non è giusto
Separare nuovo e vecchio e secondo me è sbagliato pensare è una cosa come nuove è un'altra cosa come vecchi
Questa grande partita della diffusione del computer nelle scuole deve insieme e qui io mi sento di riprendere di considerare come il mio
Quel disegno di legge che dicono che gli ha presentato per quanto riguarda il costo dei giornali su
Guai a noi se pensiamo le due cose come il segno l'uno del nuovo e l'altro del vecchio
C'è invece una sinergia messi
C'è la possibilità di pensarli insieme questo
Noi abbiamo avuto
Questa stagnazione nel mercato editoriale
Per quanto riguarda i quotidiani Libero
Abbiamo invece avuto una crescita significativa per quanto riguarda il multimediale
Che appare come la prospettiva per il futuro
Abbiamo avuto un Paese che per quanto riguarda l'accesso a internet ha fatto
Degli straordinari passi in avanti
In pochi anni da cinquecento mila la prospettiva di dieci milioni
E voi comprendete come oggi
Il punto essenziale è quello di trovare la connessione tra questi vari aspetti
E non di considerarli invece come comparti separati uno in espansione nell'altro verso il decadente la decadenza del decreto
Per questo
Io mi consentirei
Molto rapidamente di Ricci a me
Quali possono essere quali sono i punti di questa strategia complessa
Partendo da un aspetto che può essere considerato marginale minore ma che io mi sento
Di rivendicare come una scelta invece giusta
Compiuta dal Parlamento e a mio avviso ben recepita dal paese
Recepita naturalmente con grande ritardo rispetto ad altri Paesi europei e tuttavia di grande rilevanza mia visto che quella della
Diffusione liberalizzazione dei punti vendita
Le quotidiane
E definitivo
Vedete io non condivido
Un giudizio che ci dica
E ci dice che questa legge è stata sostanzialmente tra virgolette un fallimento
Non è così
Noi ancora siamo troppo dentro la sperimentazione per trarre un bilancio e tuttavia i primi segnali ci dicono
Che si è messo in movimento qualcosa di significativo ed importante
Abbiamo avuto venti mila nuove domande
La sperimentazione è stata avviata per tre mila cinquecento punti vendita e quello che si comprende
E che
C'è un il lieve incremento per quanto riguarda la vendita dei quotidiani
E c'è un significativo incremento per quanto riguarda l'arringa dei periodici e tuttavia questo è il punto essenziale
Non avviene quello che si era in qualche modo paventato e cioè che questa diffusione di nuovi punti vendita finisse per colpire i punti di vendita tradizionali
E cioè questo processo
Di liberalizzazione non selvaggi
Intelligente naturalmente
Acconsentito
Di potere pensare la liberalizzazione come un allargamento del mercato potenziale non come una competizione drammatica per mantenere lo stesso spazio
Di interessi di azione
Poi c'è la partita relativa al diritto d'autore
è particolarmente rilevante
Il fatto che il Parlamento
Abbiamo ormai
Attraverso un lavoro prezioso che ha fatto la commissione Giustizia della canna approntato un testo che nelle prossime settimane prossimi giorni andrà in aula
Anche questo guardate
Sembra qualcosa tra virgolette di non immediatamente rapportabile a quello di cui stiamo discutendo ma assolutamente decisi
Ed il fatto che si sia arrivati a discutere anche qui
Con una certa contemporaneità
Non soltanto logica ma anche temporale consente di pensare ad un progetto che a molti tasselli
è che insieme questi tasselli site
Una normativa sul diritto d'autore
Che ci consente di misurarci
Con altri paesi del mondo con l'Europa
Che ci consente di affrontare alcune vexata è questione essa
Su cui per molto tempo si è rimasti bloccati senza prende una decisione
Io ho visto il testo licenziato dalla commissione Giustizia
Mi sembra un testo serio
Mi auguro naturalmente che tenendo conto della complessità dell'intasamento dei lavori parlamentari perché poi noi dobbiamo anche essere
Abbastanza giusti con noi stessi e con gli altri qui c'è Fabio Mussi che un autorevole Capogruppo
è la principale forza di maggioranza
In alla Camera dei deputati
Sappiamo quanto lui stesso e gli altri combattano
Perché ci siano tra virgolette ordini del giorno capace di rispondere alle botte implicito ma
E tuttavia io penso perché queste iniziative che mi pare già calendarizzata
Posso trovare una giusta risposta da parte del Parlamento
Sapendo che l'esigenza che il Paese dia una risposta a questi problemi un'esigenza vera
E che la risposta tempestiva ci consentirà di poter affrontare anche con gli altri Paesi europei una discussione più semplice e perché
Infine
La riforma della quattrocentosedici
E il mille centotrentotto
Sono due
Provvedimenti che intervengono
Con organicità
Su due aspetti
Che hanno forme di stretta interconnessione
E per questo io penso che abbia ragione
Vincenzo vita
A sottolineare l'esigenza che anche sul mille centoventotto si vada avanti
Ci sono questioni
Che
Strettamente interconnettono e consentono di affrontare in maniera organica
I problemi
Se partiamo dal presupposto
Che
La carta stampata il libro e la televisione possono essere alleati
E non drammatici competitori tra di loro dobbiamo saperlo che le cose si tengono che c'è un'interconnessione tra questi progetti complessi
Basta pensare al grande tema del
Affollamento pubblicitario
A come ci sia un collegamento
Basta pensare che questo mondo ha bisogno
Insieme
Di liberarsi
Di avere delle regole che consentano tra virgolette
Grande apertura del mercato
E insieme la possibilità
Ti potersi difendere dalle grandi concentrazioni
Che alla fine
Rendono più debole l'intero sistema
Il disegno di legge di riforma dell'editoria
A Stones anzi ha in mente treni linee guida
La prima linea qui
E quella di
Aprire di più il mercato
I liberalizzatori
Renderlo più vivace
La seconda
E quella della semplificazione
Sui burocrati Zare rendere più semplice
La terza è quella di favorire l'innovazione
E quindi pensare a un intervento legislativo tenso
Ad intervenire anche con gli strumenti di sostegno che tuttavia hanno un Indirizzo
Quello di sostenere la capacità di innovazione e di cambiamento dentro il sistema
A voi sono notte
I punti di vista fondamentali del disegno di legge
La definizione di prodotto editoriale
Il passaggio dalla contribuzione diretta alla contribuzione indire
A me convince molto
Un
Espressione che qui è stata usata passare dal soggetto al prodotto al Progetto
Una capacità di pensare
A iniziative tese
Ad interventi in campo previdenziale che non favoriscano
Insieme la riconversione e lo sforzo per la l'innovazione
Ed infine il testo unico
Che semplifica
Ha un unico punto di riferimento in un unico punto
Di rapporto e che comporterà un'autentica e vera rivoluzione nel campo dell'editoria
Vedete
Io
Che per me è importante innanzitutto
Avete raccolto un consenso di massima molto diffuso
è importante
Perché questo consenso mi consente ci consente di partire con il piede giusto
E di potere puntare ad una rapida approvazione del provvedimento
Giulietti nella sua bella relazione
Diceva non ci vogliamo mettere due anni
Non che ci vogliamo mettere due anni lo dico perché Rezza perché quel non
Forse è sfuggito
E questo largo consenso
Ci fa pensare ad una percorso parlamentare abbastanza anche
Il provvedimento attualmente non è blindato
Ci mancherebbe altro
Un disegno di legge di sistema su questi temi non potrebbe mai essere più
Se tuttavia posso dare un suggerimento
E quello di concentrare le ipotesi di miglioramento del testo
Anche perché guardate nei particolari e che spesso poi si annidano
Tutte quante le inerzie conservatrici che poi alla fine finiscono per bloccare un percorso parlamentare
C'è un consenso
Questo consenso è una base di partenza
Io non voglio qui adesso aprire
Il percorso
Tra virgolette di accoglimento o di un accoglimento di emendamenti alla legge
Voi mi consentirete
In questo momento
Di sottolineare
Il carattere aperto il disegno di legge e di dire tuttavia che il Governo difende quel testo e non si apre oggi alla discussione sugli emendamenti
Per ovvie ragioni
Ascolteremo
In parlamento
Da parte dei protagonisti
Tutti quanti i suggerimenti necessari
E tuttavia avendo ben presente
Quale li indirizza il significato di questo provvedimento
Se mi è consentito tuttavia
Vorrei dire tre cose che ritengo molto importante
La prima
è chiaro
Che questo provvedimento deve pensarsi
E deve essere pensato come un provvedimento che aiuta il complesso dei turisti
E che quindi
Impegnato
A tutela difesi a sostegno dell'editoria anche Mino
Qui è stato posto un problema relativo alle tariffe postali
Il Regolamento
è stato approvato qualche giorno fa dal Consiglio di Stato
E alla firma del ministro del tesoro
Sarà reso noto nei prossimi giorni
Ed è un Regolamento che come voi sapete si è dovuto misurare
Innanzitutto con la trasformazione delle Poste in società per azioni
Che hanno obbligato quindi tutti quanti noi ad un cambiamento
Purtuttavia in quel cambiamento il Regolamento
E intenso
A mantenere un sostegno
All'editoria minore
In maniera tale
Che quell'equilibrio
Sia mantenuto e non cancella
Non appena ebbe il regolamento sarà reso noto ne discuteremo
Ci sarà bisogno di altri interventi valuteremo insieme quali possono essere
E tuttavia voglio dirvi
Che nel momento in cui si è pensato e se scritte Regolamento questo indirizzo Cera assolutamente presente
Secondo problema
Il passaggio
Dal sostegno diretto
Al sostegno indire
Vedete
Io ritengo questo passaggio assolutamente indispensabile
Vorrei per esempio ricordare
Che quando giustamente Diego Novelli mi ha richiamato
Al rispetto dell'impegno da me presso in Parlamento
Vorrei ricordare che in quel non Rispetto del tempo richiesto
Non c'è stato soltanto
Una
Diciamo un farsi carico di avvenimenti via via più complessi
Ma c'è stato anche una particolare delicatezza del percorso che ci ha portato a questo disegno di legge
Una particolare delicatezza soprattutto per quanto riguardava la compatibilità di questo intervento con la normativa europea
Noi siamo inseriti in un scenario sovranazionale non c'è dubbio che tutte le legislazioni nostre debbono avere quel tipo di connessione
E voi sapete
Quali sono le direttive dell'Unione europea per quanto riguarda insostenibile per il
La scelta che noi abbiamo assunto quella cioè di una transizione dolce
A me pare una scelta compatibili
Con l'esigenza da un lato di uscire un meccanismo che ha portato
A forme di perversione che sono note a tutti
Vorrei ricordare che quelle forme di perversione a volte sono diciamo pero un per interventismo da parte del Parlamento perché
Quelle
Disfunzioni di cui parlava corsi
Sono disfunzioni
Che ci vengono dal
Un emendamento votato dal Parlamento
In quel caso come ha avuto moglie alla Camera il governo non può essere che l'esecutore di quanto decide il Parlamento
E tuttavia
Un passaggio dicevo morbido dolce
Noi abbiamo pensato ad una transizione
Quinquennale
Ci sono
Altre ipotesi su questo
Discutiamo
Sapendo tuttavia
Che la frontiera del passaggio dal diretto all'indire
Al credito agevolato
A sostegno all'agevolazione fiscale è un passaggio questo sì un punto chiave ineludibile
E questo
Della transizione dolce sta appunto nell'idea
Di non lasciare le imprese editoriali una sorta di tra virgolette drammatico darwinismo
Per cui tutte quante vengono buttate in acqua
E in piscina poi chi ce la fa nuota gli altri affoga non è questo
Non è questo il senso
Della proposta che noi abbiamo avanzato
E invece
L'idea
Di potere consentire ha più impresa è anche imprese nuove di potersi misurare crescere di innovare in questo campo e un'apertura
Il passaggio dal diretto all'indirette un'apertura
A nuovi soggetti
Non è un tentativo di semplificazione mano militare dei soggetti che già il
Poi qui si è posto il problema che non mi sfugge dei giornali leader
Io penso che
Noi potremmo anche ragionare
Sull'ipotesi che qui è stata fatta da vite
E che a me sembra un'ipotesi sulla quale verificare finalmente effettivamente le possibilità di realizzazione
Vedete noi abbiamo
Un referendum
Che dovrà affrontare e affronterà il grande tema del finanziamento della politica
Io non so quale sarà l'inizio di questo referendum e tuttavia a valle di quei referendum io penso si ponga un grande problema
Come garantire
Un finanziamento pubblico della politica che condizione di una democrazia
Come farlo anche attraverso forme nuove di innovativo
Che consentano anche di rendere più consapevoli i cittadini dell'esigenza democratica che ciò avvenga
Ed è in questo quadro che probabilmente avanti affronta
Il problema del finanziamento sostegno al giornale di partito che porta il più propriamente va messo lì
Discutiamo
E tuttavia
Vorrei dire che questo non risolve
Il problema delle giornali cooperativi giorno cooperative i giornali
Di fondazione
Ed è questo un problema
Alla quale io penso
Anche nel corso della discussione del dibattito bisognerà prestare minoranze linguistiche traduco il posto bisognerà portare particolare attenzione
Infine io ho concluso
Ritengo la discussione di oggi
Particolarmente
Interessante impegnativa
Voi comprenderete come non a tutte le questioni qui poste
è stato possibile dare una risposta
Che per evitare appunto di anticipare
Una discussione che giusto
Posso essere innanzitutto incardinato in Parlamento
Vorrei tuttavia rendervi sicuri
Che tutti quanti i contributi che voi
Perché qui posto saranno
Tensione del Governo e consentiranno al governo
In deroga ascoltato di rapportarsi con le iniziative parlamentari nel modo più giusto e più
Serio possibile con l'obiettivo che ci siamo dati
Già e tempestiva approvazione di questo disegno di legge no