Presentazione dell'indagine di studio su radio e televisioni locali nella regione Lazio curata dal Corerat (Comitato regionale radio-televisioni) org. c/o la sala Tevere della Giunta della Regione Lazio - via Cristoforo Colombo, 212)

Mi sono quelli che predano i finanziamenti non sarà telescopio che dalle sette e tutti quelli che stanno qua dentro per favore parlate nessuno di queste emittenti avrà diritto in base a quello perché e che a partire da un altro presupposto sbagliato suoi sul discorso
E la maglia pura burocratica chi non ha fatto ha presentato la domanda per l'editoria escluso
Ma sapete quante emittenti no perché non è ha diritto a rinunciare poi rinuncia a chiedere quei soldi
Perché già enunciate perché documenti sul lunghi perché non vengono accettati ci sono cento mila rotture di scatole scusate il termine in tre volte con le tre puntualizzazioni e cose per cui la gente dice massima devo quanto devo prendo due-tre migliori ve li regala
Il premio per aver regalato allo Stato per aver rinunciato a questo diritto e che viene esclusa un finanziamento successivo ma mi sembra una cosa logica corretta
E allora per favore ragioniamo da persone serie ma da persone che veramente vogliono fare una cosa buona in questo settore potete questo settore dei forni non facciamo discorsi ma non è certamente grazie
Risponde a tempo indeterminato
Se io vado un po'per i punti che sono stati toccati negli interventi
Mi scuso Polese alterne dovrò andare via ma c'è uno di noi in Commissione
Diciamo che incombe
Ma intanto questo giudizio complessivo che è stato dato sul mille centotrentotto come come dire disegno di legge che tende ulteriormente a polverizzare i quindi a emarginare emittenza locale francamente non
è un giudizio che non condivido ma poi nello sport hanno fatto di illustrazione dei singoli punti a me sembra poi ci può riuscire non ci può riuscire ci potrebbe riuscire meglio ma non mi pare che vada nella direzione
Che di polverizzazione semmai anche sentito qualche critica che la nostra legislazione tende come dire a privilegiare realtà forti nel rispetto a realtà meno forti
Quindi francamente io questo non lo vedo
O sul punto delle associazioni non profit
Ora
Io credo forse che questa osservazione che è stata fatta sulle associazioni non riconosciute è uno anche perché essere riconosciuti è facilissimo non è che ci vuole uno in particolare qualunque associazione che si costituisce di frutta montagna è un'associazione legalmente costituita quindi il problema non è che
Se stessi cioè è che comunque
è un'osservazione che ha una sua fondamento e quindi come dire ne prendo nota perché è una delle questioni che dobbiamo in qualche modo risolvere
Per quello che riguarda diciamo non sono state fatte osservazioni
Che riguardano nulla la la la pubblicità quote di pubblicità che alcuni grandi enti economici nazionali avrebbero dovuto già in base alle leggi vigenti devolvere e che invece non no no non non lo hanno fatto ora certamente qui gioca un problema che è appunto un
Ho cane che si morde la coda al lasciamo da parte adesso teme comma che vieta privata e quindi non è più una solo una un ente pubblico
Una società pubblica il problema diventa anche però quello di avere come delle garanzie cioè se vogliamo che questi fondi e questo vale secondo me anche per gli enti locali e la regione come dire non siano fondi distribuiti
Diciamo senza se non in una logica puramente assistenziale e qui il problema è forse la proposta di fare un'indagine anche di sugli ascolti diventa un punto importante il problema di un riscontro reale di queste investì tutto che un'amministrazione pubblica fa e attraverso con meccanismi di verifica è un problema che esiste altrimenti anche qui si rischia e e probabilmente questo tema eccome anche la stessa indagine dimostra non
Non non viene fuori
Sulla questione qui che è stata sollevata da De vita la questione va be'dell'esclusione delle reti delle regioni
Dalla diciamo dal procedimento di assegnazione delle frequenze
Ora qui io lo cioè adesso non ricordo per qui è la legge duecentoquarantanove diciamo che è già regolato la materia mila centoventotto l'argomento non lo riprende
Nel procedimento previsto diciamo un qualche ruolo dei dei Co.Re.Rat. all'interno del procedimento però è chiaro che tu devi mantenere un quadro unitario e quindi diventa difficile diciamo disarticolare Nicia oltre certe mie limiti e il procedimento stesso
Un punto importante mi pare che tu hai sollevato è la questione diciamo che giustamente definito chiave dei siti
E e dei Mac ora qui da questo punto di vista del mille centotrentotto
Il si sforza in qualche modo di introdurre una qualche meccanismo che tende ad accelerare enormemente il procedimento e a renderlo anche a renderlo anche più traspare
Perché ci sono c'è un articolo del mille centotrentotto che sostanzialmente
Scrive che la il rilascio della concessione della licenza da equivale a dichiarazione di pubblica utilità
E che questo determina l'indifferibilità e l'urgenza delle opere connesse e qui ed è variante agli strumenti urbanistici e quindi come dire c'è un meccanismo individuato dalla mille centotrentotto che attende come dirai attivare un meccanismo di esproprio veloce e e anche a garantire orale alla alle amministrazioni comunali abusiva di occupazione d'urgenza delle aree e quindi di intervento l'intervento veloce un anche per
Che questo tema poi dei siti è stato uno dei grandi tormentoni diciamo così su cui si è sviluppata sa se sarà fatto un osserva
Ore diciamo da da da stava fatta sia da De vita che dalla Diomede mi pare si chiami rappresentante
Dei di Rea sulla questione del Regolamento per la sostegni pene per gli incentivi economici
All'emittente locale in sostanza c'è una critica comune si dice voi avete privilegiato sostanzialmente le strutture più forti
Che saranno quelle che poi come dire potranno RAI raccoglie utilizzare questi fondi rispetto alle strutture Podgora diciamo subito che abbiamo fatto una lunga discussione anche in sede di parere al Regolamento nelle Commissioni parlamentari
E qui c'è un prova di qual è la ratio di questa norma qual è la logica la ratio perché il pericolo che sia come dire fossero dei soldi distribuiti
Diciamo in modo generalizzato che avrebbe significato una dispersione di risorse che non sono tantissime
Naturalmente di una dispersione di risorse a pioggia quindi senza alcuna reale utilità un puro intervento assistenziale che forse può far comodo
Ma come dire dal punto di vista della logica e della utilità non è non è razionale qual è la ratio realtà del Regolamento
Le che è stato che è stato fatto e la ratio e quello di non essere parte dalla consapevolezza del rapporto che esiste tra realtà economica di una determinata regione determinato contesto territoriale
E possibilità che questa realtà economica venga in qualche modo promossa
Dal sistema dell'emittenza locale anche per battere quel fenomeno che ha quindi riferì mi riferivo a nell'introduzione secondo cui ormai ci sono piccola impresa che ricorra a televisione nazionale per farsi pubblicità quando
Ha dato alla situazione dei costi estremamente bassi che esistono rispetto ad altri Paesi ora la ratio esattamente questo cioè far svolgere ma questo lo possono fare quelle le televisioni un po'più forte un po'più consistente
A questo sistema rate del dado televisivo locale quella funzione di promozione del sistema economico regionale locale delle piccole e medie imprese che altrimenti non si riuscirebbe a svolgeva questa un po'ora può essere come dire di criticabile questa ratio diciamo
Così però questa è la ratio che non è un arazzo di dire volete privilegiare quelli che ne so che sono più forti che sono come è stato detto più a mani Cati mi pare che venisse detto ora tanto più che questa azione talmente forte che si è teso anche nei criteri a privilegiare nella distribuzione di queste risorse le regioni con più alti livelli di disoccupazione cioè anche qui si è fatta una scelta diciamo così dove il tema economia sviluppo occupazionale diventa un punto di riferimento essenziale nella definizione dei criteri quindi questa è stata un po'diciamo così il meccanismo però tenete conto di un fatto che questi meccanismi
Ecco no diciamo di sostegno funzionano per una fase transitoria nei modi definiti dal Regolamento
Nel mille centotrentotto che cosa prevede in realtà che a regime cioè quando effettivamente saranno rilasciate alle emittenti le autorizzazioni e licenze e quant'altro in realtà unici come dire destinatari di dei comunque di quelle che sono le provvidenze di legge saranno soprattutto diciamo così il sistema televisivo che fa informati Jole diciamo quindi con l'obbligo di informazione e il sistema televisivo delle non radiotelevisivo del del del non profit per quello che riguarda
Ma qui
La questione dell'audience si è detto ma qui noi perché dobbiamo farci misurare diciamo dalla dalla concorrenza va be in teoria anche nella a livello di outing del ci sono dei concorrenti in realtà niente sono anche in conflitto tra loro e quindi Inter la la logica è se io metto più concorrenti a gestire una determinata attività realtà poi gli interessi di ognuno e sono tali che bilanciano si bilanciano tra di loro e quindi producono un risultato positivo però io credo che forse anche questa ipotesi
Beh anche nelle conclusioni del professor Cipriani veniva adombrata cioè di un istituto terzo almeno dell'emittenza locale non lo so potrebbe anche essere un punto di riflessione
Siamo così che consente di risolvere prova però è una materia abbastanza controversa Bettini mi fa un segno negativo è è una delle ipotesi diciamo da questo punto di vista
Per quello che riguarda la la questione
Che è stata sollevata da Berrini mi pare che cioè di questa decisione del governo di riservare frequenze per
No di distribuire come quando voi
Accettare ora questo in realtà non è una decisione del governo è una decisione del Parlamento italiano che ha convertito adesso a dicembre o no perché se è stato introdotto
Questa norma qui dalla Camera dei deputati dell'altra questa norma quindi non era un'iniziativa del governo è un'iniziativa parlamentare però voglio dire
Questo che
La possibilità cioè di a vere prima della definizione diciamo così dell'adozione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze
Per la radiodiffusione e quindi si riferisce soltanto alla radio diffusione
Di assegnare frequenza ai titolari di concessione radiofonica comunitaria riguarda emittenti radiofoniche comunitarie nazionali quindi tele per
Tania non è nazionale no no no no non è un è nazionali vuol dire che sta sul territorio su tutto il territorio nazionale provo varco che è un po'
Sì ma c'è un obbligo di copertura di territorio diciamo perché una radio sia nazionale e ecco e
Ecco in realtà credo che la l'asse SM
Mai diciamo così l'ottica di questa norma più che a Tele Padania guarda ad alcune emittenti radiofoniche nazionali diciamo di ispirazione religiosa che svolgono più che più che
No no no no parla
Eh eh io leggo qui inattesa e
Sì Cornacchini Occhetto come a
Io devo dire che l'ho letta non è il modo diverso comunque diciamo è un punto diciamo che vedo vedo che sulla questione del digitale si è detto ma perché non voi non consentite
Perché dobbiamo aspettare il due mila e otto ora no uno degli aspetti chiave io non mi sono soffermato su questo ma nel mille centotrentotto è tutto il capitolo che riguarda l'innovazione del vigile
Naturalmente noi e non è che è obbligatorio aspettare il due mila otto perché se qualcuno sono consentiti già ai titolari di concessioni a
Esistenti di avviare da subito la sperimentazione ecco
Petto
No no no no no voglio leggere con attenzione la norma no ma sto dicendo che è una norma ancora da approvare
è sta nel mille centotrentotto
Ma ma sto parlando stop
No sto parlando
Sto parlando di una norma che ancora non è in vigore di una delle proposta
Scusi no no no no scusi perché io sto parlando non di quello che accade di quello che può accadere se approvato il villaggio
Ombra vediamo ma questa è una proposta ancora
Per questa
Va be va bene se lei e
E
Non
Vita no no
Non è guardi ripeto
Che la norma che si propone quindi non stiamo parlando di norme esistenti la norma che si propone di e che le trasmissioni
Devono essere irradiate esclusivamente con tecnica digitale entro l'anno due mila e sei per la televisione entro l'anno due mila otto per la per la radio no diciamo questa è una proposta ovviamente c'è una logica in questo non è che pensiamo che il i come dire questo richiede una grossissima trasformazione dell'intero sistema e che non è che ha bisogno di tempi già basta vedere e i i ricevitori digitali e che che debbano essere e prodotto ti acquistati per ma a datare gli apparecchi radiofonici televisivi alla tecnica digitale per dire che e razionale che ci sia un tempo che è un tempo massimo ripeto non è che un tempo come dire dice soltanto che da quel momento in poi tutte le trasmissioni debbono essere irradiati in tecnica digitale e che comunque sono autorizzate per i titolari di concessioni radiofonica e televisiva lì l'avvio della sperimentazione se la loro
Ma e non mi può dire che non è vero c'è scritto qua eh eh non devo dire questo è
è
Allora sempre dovrebbe a
Rutelli proprio inutilizzabile dico siamo
Noi abbiamo abbiamo fatto abbiamo Dante a produce
Distinti articoli via
Può satura
è ad una dobbiamo fare non cattolicissimo torneremo a tutte le coordinate tra
Ecco da questo
Pervenuta
Nessuno vero vita ieri
A Roma e autorizza oppure
Ma questa non è una legge scusi la è una ditta mandavano
Alle
Non ho letto la legge scusi lei sta disse a non ci capiamo no io sto parlando del disegno di legge mille centotrentotto che ancora una proposta in This
Silone che prevede da
No
No io ce n'ho citato il testo e minacce a Trento
Ma
Diciamo così perché ora
Qui qua
Uguale
è stato assegnato assolutamente allora privatizzazioni ma anche convocazione
Qua fra le persone come
Dove sono ma per molto piccolo non specifico esistono
Come secondo
Che va
Bene insomma domani rilevanti e io abbiamo fatto
Da dichiarazione quaranta riguardo
Solo
Ripeto quindici evidentemente non ci capiamo nel senso che io insisto che la tutta la normativa sul digitale è un pezzo importante di un disegno di legge che in questo momento in discussione
Quindi quindi ecco quindi questa è la è l'elemento perché e proprio una delle gli elementi qualificanti proprio rapporto i problemi che sono sorti nella attuazione della due quattro nove l'intervento del governo con il mille cioè
Trentotto è adesso un lunga parte diciamo così del mille centotrentotto che riguarda le trasmissioni in tecnica digitale di un tentativo di dare una sistemazione effettiva a una materia che non riesce ancora a a prodursi quindi lo sforzo e e appunto ebbe chiaro evidentemente che questa dipende da questo comunque quindi io credo che la s'una urge rapida approvazione di questo disegno di legge mille centotrentotto consentirà abbia
So di far decollare finalmente le operazioni in tecnica digitale va be adesso ecco
Ecco
Ma
Il piccolo la diffidenza
Non
Michele
Pubblica
Semplice continue
Unica
Scusi ma se io dispongo di una frequenza
Lei sa che se io dispongo di una frequenza va bene su questa stessa la frequenza in tecnica digitale possono viaggiare nel caso di radiofonia otto canali nel caso televisivo quattro canali il punto è quale che questa possibile cioè questa possibilità quindi non è che disturba il
è un problema di frequenze perché nella mia frequenza della di cui sono titolare in qualche modo io posso con tecnica digitale fare questa operazione lo ha un problema di scarsità di risorse di frequenza perché no no appunto il problema è che oggi non è con e diciamo almeno fino a questo momento della legge due tele del del mille centotrentotto diciamo questa possibilità di utilizzare le proprie frequenze e per trasmettere Suter con tecnica digitale e e
Evidentemente la possibilità che uno ha funzionato e quindi lo sforzo del mille centotrentotto
Va
Be'
Abbiamo capito e del consiglio e abbiamo capito sì e ne ha
Ma sì
Indica
D'accordo avreste già avere le frequenze dossier sedere tempi ci hanno delle frequenze ed eseguite le emittenti hanno delle frequenze ma
Perché sa di competitività
Niente va bene nata a
Siamo
Siamo proposti però molto va be'
Ho
Signori vi ringrazio prima di concludere vorrei credo che il presidente Badaloni sulla base delle nostre riflessioni e delle cose
Come io ne deve andar via il senatore cioè a
Così insomma la Commissione di vigilanza
Gorilla Storace anche la parola bada sta
No io dicevo all'inizio che questo incontro
Ritenevo che fosse oltre che utile necessario importante e mi pare che l'andamento anche se con momenti di grande vivacità ha confermato quello che io immaginare e cioè che non si può pensare di esaurire nell'ambito di un incontro assolutamente le tematiche complesse che sono state appena accennato e quindi da questo punto di vista io credo che non si possano che ribadire da parte nostra almeno per quanto riguarda l'istituzione Regione ma non solo con la collaborazione del del dottor fa rivela del dottor Cipriani del correlate ma premi vere anche in tempi brevi altre iniziative di confronto con l'autorità per esempio no ecco e anche con lo stesso Ministero e questo credo che sia importante perché ritengo fondamentale la continuazione di questo confronto per arrivare a definire un quadro di certezze di regole e di contenuti per poter tradurre in termini concreti questa volontà di collaborazione
Non c'è da parte nostra l'ma nessuna intenzione di sfuggire a alla l'impegno di tradurre in termini concreti la collaborazione però per arrivare a definire questa collaborazione bisogna passare attracco pazienza reciproca attraverso questo confronto per definire ripeto regole e contenuti da dare alla al quadro ne generale per poter poi arrivare a studiare delle forme di collaborazione io all'inizio aveva accennato una strada che potrà essere quella dell'informazione di servizio
Non si può pensare che il rapporto tra regione istituzione Regione e mondo dell'emittenza si semplicemente quello del puro assistenzialismo credo che non si è nemmeno questo l'intenzione e questo è un dato di fatto che mi fa piacere recepire quindi proprio per evitare questa trappola questa strada che non potrebbe da nessuna parte o per lo meno non sono non non
Non non sarebbe produttiva per nessuno io credo che sia fondamentale arrivare a questo qua e credo che in parte questo sia già stato il corso il momento di oggi è importante ma non esaustivo allora per esempio un un impegno che possiamo prenderci sicura ente quello di passare ad un secondo tempo dell'indagine io raccolgo volentieri la sollecitazione che arrivata proprio per arrivare progressivamente a questo quadro di certezze
E e certamente questo può essere un compito affidato alla allettato dalla stessa dallo stesso organismo che con la collaborazione del mondo dell'intensa a dato intanto a questa prima fotografia facciamo un secondo passo andiamo avanti su questa strada che mi pare sia condivisa ed è che ed è importante che vada avanti così come per quanto riguarda il punto specifico della
Dell'intervento iniziale quando si faceva riferimento all'articolo dieci dalla quattrocentoventidue beh anche lì bisogna avere un quadro di certezze per poter arrivare a fare degli investimenti o insomma che siano funzionali all'obiettivo fissato dalla lei noi purtroppo partiamo non non ho nessuna difficoltà a nasconderlo siamo partiti da una situazione di mancanza totale di regole di non conoscenza del problema di vera e propria giungla stiamo cercando piano piano di arrivare a definire un quadro rispetto ad altre Regioni stavamo indietro
E mi pare che
E certamente allora da questo punto di vista le le regole ci sono dico del le gli strumenti legislativi ci sono per poterla lavoro la politica di arrivare a trovare delle forme di collaborazione anche finanziaria ci sono per poter realizzare questi obiettivi bisogna andare avanti in questo percorso
Io credo che fissando già un secondo tempo come dicevo prima che è quella della della della seconda parte dell'indagine
Trovando delle occasioni periodiche sistematiche di approfondimento che fanno seguito all'incontro di oggi creando altre occasioni di confronto non soltanto con il relatore o o come un rappresentante della commissione del quanto riguarda mille centotrentotto che era importante perché è uno dei segmenti del discorso ma non l'unico no quindi per esempio anche un incontro con i rappresentanti dell'Authority sicuramente questo ci aiuta ad andare avanti io non credo che sia questo che qualcuno ha detto e non servono questi convegni noi non siamo né lo spirito del convegno per il convegno mi pare che l'incontro di oggi non voleva essere e non è stato un convegno ma un confronto con momenti dialettici com'era logico che ci fosse però credo che se c'è e mi pare che ci sia una volta rispetto reciproco di diciamo di volontà di di di di di costruire non di polemizzare per polemizzare perché non serve a nessuno né a voi né a noi sicuramente dei passi in avanti di faremo eccome credo sia stato fatto oggi con questo momento importante di svolta che è stato possibile grazie all'impegno di tutti ma in modo particolare a quello dei rappresentanti del Co.Re.Rat. a cui non a caso non ha mutato questo com'e che mi pare questa obiettiva che mi pare sia stato raggiunto da qui partiamo con un secondo cerchiamo di accelerare i tempi e quindi
Io mi auguro che continui questo spirito di collaborazione costruttiva che c'è stato anche nelle prossime occasioni e permettetemi di ringraziare anche per la sua totale disponibilità nonostante gli impegni il senatore Antonello Falomi che mi pare abbia urtato un posso contributo non soltanto informativo ma anche formativo con la disponibilità dimostrata raccogliere alcuni degli elementi di di di riflessione sono Mezzi dal dibattito di oggi e credo che questo sia una controprova della sua correttezza nel nel oltre che la disponibilità ad
Chiudiamo grazie
Grazie arrivederci
Sarebbe avvocato