"L'Italia e i balcani: pace, sviluppo, cooperazione" dibattito organizzato nell'ambito della Festa nazionale de l'Unità c/o Palaconad

E pensare che cosa succederà in Albania il Montenegro e nel Kosovo dobbiamo pensare anche cosa succederà in Serbia più San Francisco de comprende contorni profondo due mi sento bene da me perché la prova
Se dobbiamo pensare cosa dovrà fare la comunità internazionale col coso dobbiamo pensare anche quello che dovrà fare col Kosovo modi mangio fumo inserti non possiamo prendere le cose separatamente
Bevendo e cinquecento e più processi capoluogo chiedi compì cuore e io penso che questo politico che questo processo che iniziato sarà molto complicato riepiloga su sarà abbastanza faticoso medicine coppie non pieno di dubbi
Collocamento in Borsa doppia compositiva ma sono convinti sono convinto che avrà una una fine positiva sezione calando giù i processi hanno mia uffici
Perché i garanti di questo processo sono molto potente
Grazie
Dal dal primo ministro c'è stato albanese c'è stato l'apertura di fronte molto importante e significativa quindi anche per la sua capacità di visione globale non si risolvono
I problemi del Kosovo senza fare i conti con i problemi dalla Serbia
E dei vicini quindi del Montenegro
Dell'Albania
Dalla Macedonia e quant'altro quindi problema di strategia complessiva
E qui arriviamo a una domanda quanto mai opportuno poi ovviamente lo spunto del pretende ma ecco si presta a tante altre domande ma abbiamo no andando veloci così nelle risposte forse riusciamo anche a fare un dibattito più pressante ecco ricostruzione passino strategica complessiva c'è stato un patto di stabilità
Firmato a Sarajevo e però il dubbio che viene distinta e questo per chi vive in quei Paesi si parla tanto di ricostruzione ma l'impressione è che al di là delle case sventrate del Kosovo o dall'industria distrutte in Jugoslavia il problema è di costruire qualcosa in un'area che è ferma da vent'anni quantomeno cioè dalla fine della Jugoslavia di Tito complessivamente poi il problema Albania ancora diverso lì non si è più costruito nulla di abilità strutture civili scuole il vivere cordialità come ci attrezziamo oltre che a ricostruire a costruire davvero
Un passaggio verso l'Europa si parla tanto di accesso all'Europa ma
Va be'la domanda credo che sia chiamata
Sì ma io difatti credo che la parola ricostruzione
Colga solo una parte di quello che è il nostro compito
Mi che ricostruì ricostruzione fa pensare a ricostruire ciò che i conflitti hanno distrutto e certamente c'è questa esigenza i ponti sul Danubio le case distrutte nel Kosovo eccetera
Però in realtà come sono d'accordo come ha posto la domanda Remondino il problema nostro non è solo ricostruire quello che c'era e non c'è più e costruire quello che non si è mai stato cioè creare le condizioni perché i Balcani escano da una condizione storica di minorità e di emarginazione nell'Europa e abbiamo la possibilità di invece via via integrarsi sempre di più e allora io penso che ci siano diciamo dico improprie poche battute tre questioni tra scelte fondamentali primo
Tutta l'opera di stabilite destabilizzazione dei Balcani di ricostruzione va pensata nella prospettiva dell'integrazione europea
Noi dobbiamo dare a questi Paesi la prospettiva di urla loro integrazione progressiva nell'Unione Europea
Uscire da una situazione per cui questi Paesi si sono sentiti ai margini dell'Europa e qualche volta non accettate dall'Europa esattamente il contrario però che noi dobbiamo costruire questa integrazione sarà lunga ci vorrà tempo ma importante è sapere qual è la strada che intraprendiamo Secondo
Occorre pensare la ricostruzione con la strategia regionale e favorire in ogni modo tutte le forme di integrazione di interdipendenza di cooperazione
I Balcani sono una regione nella quale storicamente e per questo sono sempre stati sede di conflitto né i quali storicamente ogni popolo ogni nazione ha pensato il proprio futuro contro il vicino in conflitto con il vicino
Noi dobbiamo affermare la cultura contraria il futuro non si costruisce contro vicino ma con il vicino
E quindi tutto ciò che crea cooperazione regionale interdipendenza legame tra questi Paesi e supera storiche incomunicabilità storici conflitti storiche
Diffidenze e è è utile e quindi l'abbiamo persa la ricostruzione
Come una strategia regionale terzo
Giustamente si mette molto suo accento sulla ricostruzione economica e questo è un pezzo essenziale attenzione
E c'è anche da fare una grande ricostruzione di tipo morale
Anche una ricostruzione sociale
In quei villaggi che sono stati devastati dalla pulizia etnica c'è da ricostruire le case ma c'è anche da ricostruire le anime
C'è anche da ricostruire come dire una fiducia tra gli uomini che la pulizia etnica i conflitti di questi anni hanno distrutto quest'non è un compito meno importante quindi ricostruzione è qualche cosa di davvero molto impegnativo e stabilità politica ricostruzione economica e anche capacità di ricreare le condizioni di una convivenza che è stata in questi anni distrutta
Stiamo piano piano entrando sempre più nel concreto della dalla complessità del problema
Onorevole Minniti che c'è stato nella pomeriggio questo lo dico per il pubblico una seminario sulla questione Balcani e sono uscite alcune cose interessanti
C'è stato il sindaco di muovere ad esempio che ha posto
Mi pare in maniera estremamente concreta con la caratteristica dall'amministratore locale pure i problemi di complessità politica li trasforma le deve trasformare in in un risposte
Alla gente diceva bene Balcani grande piano grande progetto ma ad esempio se noi vogliamo operare nell'ambito umanitario ovviamente non possiamo in dimenticare in questo progetto per i Balcani
La Serbia
Lo diceva il presidente Marco no altrettanto vero che l'interlocutore non può essere Milosevici anche se al momento i serbi pare che intendono tenersi fino felici
Allora completamente come possiamo o muoverci quali sono gli indirizzi si qual è il confine tra intervento umanitario
E qual è il confine che può essere complicità
Con il sistema di poter attuare in Serbia laddove le condizioni ad esempio in Serbia per il prossimo inverno non sono meno tragiche di quelle che si prospettano per il Kosovo bombardato
Vi ricordo che la retribuzione media oggi in Serbia è di circa novanta marchi mensili novanta mila lire
Che le pensioni si aggirano sulle trentacinque mila lire vengano pagate a rate di mezza mensilità e l'ultime tre mensilità sono state cambiate con buoni per il pagamento dell'energia elettrica
Quindi il concetto di fame sarà un concetto di farne non di inappetenza sano concetto diffuso per gran parte dell'area non sarà solo un difficile inverno per il Kosovo con le case ancora da ricostruire sarà un ITC moderno per pare che parte dal mare
Allora e questo confine tra umanitario e possibilità di intervento comunque di soccorso verso popolazioni incolpevoli onorevole Minniti sacro quesito abbastanza rognoso però credo che sia certo interessa buono è un quesito di assoluto interesse
D'altro canto giustamente convegno promosso dalle regioni italiane
E anche lì con la concretezza che è tipica degli amministratori locali
Abbia avuto di discute modo di discuterne io stesso ho posto la questione mi sia consentito tuttavia fare una brevissima riflessione di scenario il cui arrivo alla sua risposta alla sua domanda
Io penso che abbia avuto ragione il primo ministro merito quando dice che l'Europa le Nazioni Unite la comunità internazionale debbono pensare ad un intervento che abbia come orizzonte Linke ricotta l'intero teatro balcanico
Il costo può certamente laddove abbiamo tutti quanti
La comunità internazionale i kosovari la scommessa di costruire uno Stato multietnico
Di costruire una comunità che mantenga
Quelle caratteristiche di collaborazioni tolleranza e un punto strategico questo per il teatro balcanico
Abbiamo bisogno di pensare
A quello che avviene in Montenegro alla instabilità di questa Regione
E qui c'è un collegamento molto stretto con il colosso
Perché i cinquantamila serbi fuoriusciti dal Kosovo che stanno oggi Montenegro possono rappresentare una straordinaria massa di manovra
Dentro un Paese già molto fragile molto strane e molti sa
E poi c'è la Macedonia e l'Albania
Che hanno
Tenuto Durante la crisi kosovara
Impegno più grosso
Io voglio qui pubblicamente ringraziare a nome del nostro Paese
Ma penso anche a nome della comunità internazionale il governo albanese per quello che ha fatto durante la crisi kosovari
Non era facile per un Paese
Con
Quattro milioni di abitanti
A cogliere i cinquecento mila fratelli albanesi
E devo dire per mia esperienza diretta avendo avuto modo di incontrare il Presidente ma ecco più volte in quelle circostanze che nemmeno per un minuto
Il Presidente mai quel suo Governo hanno avuto il dubbio
Sul dovere interrompere quel flusso o se non dover fare di tutto per aiutare quelle popolazioni
Se quelle popolazioni
Sono tornate rapidamente alle loro case lo si deve anche a coloro che li hanno accolti nel proprio territorio e per questo io penso che la comunità internazionale a nei confronti della Macedonia e dell'Albania
Una grande debito di riconoscenza
E infine arrivo al problema sì
Io penso che un bel processo di democratizzazione dell'Asse
Serve alla stabilità del Teatro Bunka
Non c'è dubbio che un governo democratico che superi l'esperienza di Milosevic che ha portato il suo popolo in un vicolo cieco in una condizione drammatica
Consente di costruire un rapporto di maggiore serenità innanzitutto nei rapporti con il Kosovo e con il Montenegro ma più in generale dentro il teatro balcanico consentendo anche la selva di svolge un ruolo che può svolgere dentro quel
Io penso che sia giusto sostenere il lavoro che sta facendo l'opposizione in Serbia
Ogni volta che io ora incontro esponenti dell'opposizione raccomandò loro di tenersi uniti
La manifestazione
Dell'opposizione è stata imponente molto grande lutto se tu c'eri Ennio me ci può dire qualche tua esperienza dirette perché tu destinata alla dimostrazione della frantumazione della debolezza dell'opposizione in Serbia purtroppo
E c'era molta gente sì c'era tanta gente e c'erano tanti leader che si andavano a frantumare e non davano risposta allora lei mia raccordo erosione questa è la mia le mie raccomandazioni sono fondate dice
Bisogna farle ancora più fortemente diciamo questa raccomandazione
E quindi spetta all'evoluzione democratica della sede e decidere poi come andare avanti ma non c'è dubbio che questo è un problema
Tuttavia io penso che la comunità internazionale abbia di fronte a sé una questione molto delicata
Cosa vuol dire aiuto umanitario in sé
Possiamo limitarci soltanto ayurveda aiuto che significhi
Cibo e vestiario
Noi abbiamo alle porte
Un inverno che come al solito in sede sarà durissimo
E io penso che se la comunità internazionale non vuole
Trovarsi di fronte ad una nuova drammatica emergenza umanitaria a fronteggiare deve pensare ad un intervento umanitario che riguardi le condizioni di vita delle popolazioni serbe
Intendendo quelle condizioni di vita anche come la possibilità di avere un ricovero di stare al caldo di potere usufruire dell'Energia ed è la possibilità di condurre una vita norme
Io penso che sia giusto
Essere intransigenti con Milosevic e il suo governo
Tuttavia penso che non sia giusto
Fare pagare oltre ad un popolo il prezzo il costo di un regime dittatoriale ed autarchico come quello di Milosevic
Grazie all'onorevole Minniti credo
E la sua risposta soddisferà allevia preoccupazione di tutti noi là dove poi la schematizzazione troppo in bianco e nero di buoni e di cattivi solitamente lascia sono sfondo le sfumature e rischiamo di precipitare un ulteriore errore
Quindi le sofferenze davvero in quella terra sono distribuite e sono reali
Questa soltanto in una globalità di capacità di pensare un assetto futuro complessivo come stanno
Riaffermando tutti i nostri interlocutori avremo la possibilità e però adesso la gatta da pelare per dare gambe a tutte queste belle progettualità tocca al dottor Bernabé
Io non so smesso i panni sinceramente mi ci troverei molto disagio allora proviamo a dare una descrizione davvero qua dico la domanda è ecco ma cosa vi state attrezzando a fare nella sintesi possibile tanto che miccia rispetto alle solite ovvia richieste di park presto no tutto pronto bello e subito cosa che reputo abbastanza difficile e poi come davvero intervenire a creare un volano economico in modo in una area che complessivamente a una logica di sistema assistito cioè il Kosovo era una parte assistita
Economicamente assistita nell'ambito della Jugoslavia che la Federazione jugoslava
La Bosnia era nell'ambito dalla Federazione jugoslava era una parte di territorio fondamentalmente anch'esso potenzialmente assistito
E la Bosnia ci insegna che lasciare tra di intrapresa di sollecitare con fondi internazionali questo sviluppo almeno in Bosnia
Direi che non ha dato particolare risultati al di là dello scandalo adesso delle ruberie che sembrano essere l'unico elemento interetnico che ha funzionato in Bosnia
Perché tutti hanno rubato e però non è cresciuto allora
Ecco da imprenditore da manager come riusciamo a superare nell'errore Bosnia dare gamba gambe alle belle cose
Ministri e sottosegretari ci hanno detto
Ma l'ha detto bene Piero Fassino prima qui non si tratta di
Ricostruire perché ricostruire dà l'impressione che ci sia qualcosa di distrutto da rifare ovviamente le distruzioni ci sono e sono distruzioni gravi soprattutto per quanto riguarda l'aspetto umanitario
Come diceva Minniti prima i kosovari devono poter passare l'inverno gli l'inverno il più duro che in Italia e quindi bisogna che le case siano fatte ma per fare le case
Gli averi mattoni le tegole e questi sono beni che in qualche modo la comunità internazionale può rendere disponibile abbastanza rapidamente
Il commissariato ONU per i rifugiati sta già provvedendo collegare per consentire di acquisire questo materiale
E devo dire che visitando il Kosovo si vede un attivismo da parte dei kosovari straordinario cioè tutti si sono rimessi ai costruire le proprie case le proprie botteghe le proprie cose io sono al dato a Tecce pochi giorni dopo la fine della guerra e c'erano già le ristoranti e le pizzerie aperti e quindi per quanto riguarda la costruzione umanitari serve poco e serve velocemente
Il resto e come diceva Piero Fassino qui bisogna pensare a un sistema completamente diverso bisogna ricostruire le basi di questo sistema e per ricostruire le basi di questo sistema il lavoro non sarà né facile
Né rapido sarà un lavoro lungo sono un lavoro molto complesso e sarà un lavoro nel quale l'ultima cosa alla quale si deve pensare è quello di concepire il disegno per consentire alle imprese di fare affari anche legittimamente ma per consentire alle imprese occidentali
Di avere uno sbocco di mercato qui non si tratta di dare spazio le imprese occidentali si tratta di consentire ai kosovari e a tutte le popolazioni dell'area che hanno la necessità di poter crescere di dotarsi degli strumenti della crescita
Di promuovere uno sviluppo auto sostenuto dall'interno e l'esempio che citava Remondino è correttissimo la Bosnia è un esempio che la comunità internazionale non vuol seguire
Non vuol seguire un esempio di un Paese che vive di sussidi che vive in una condizione che per i prossimi decenni se continuerà così sarà una condizione di sussidio
Perché la condizione di sussidio poi l'origine delle ruberie delle truffe di cui la comunità internazionale ha preso atto per quanto riguarda la Bosnia e che vuole evitare di fare io credo però e devo dire che è una cosa che mi preme particolarmente che più dell'aspetto economico la ricostruzione deve riguardare l'aspetto delle istituzioni civili
Per istituzione la convivenza civile le istituzioni amministrative
E il capitale umano
Oggi una delle priorità della task force dell'Unione Europea in Kosovo è proprio quella di costruire le istituzioni abbi distrattive non ci sono i comuni non ci sono le autonomie locali
Tutto il tessuto civile della popolazione
Non è più tenuto insieme da una rete di istituzioni come quelle che esistono in qualsiasi altro Paese quella è la priorità assoluta e il convegno quale abbiamo partecipato il sottosegretario venite io stamattina
Dove erano presenti i presidenti delle regioni italiane e i presidenti delle Province dimostra che c'è capacità in Italia e di capire che il problema prima ancora che economico problema politico è un problema amministrativo è un problema di efficienza amministrativa
C'è un secondo aspetto nella ricostruzione sul quale si pone poco l'accento ma che secondo me è fondamentale ed è l'aspetto del capitale umano
Per ricostruire la convivenza civile qui io voglio fare una battuta sulla provocazione iniziale di Remondino perché ho letto recentemente un articolo che è apparso sulla prestigiosa rivista americana di politica estera una rivista che tra l'altro normalmente ha un forte peso ne condiziona le scelte di politica
Estera americana e questo articolo diceva
Abbiamo sbagliato tutto abbiamo fallito tutta un articolo molto duro e in qualche modo ingenerose vicenda abbia vinto la guerra per motivi giusti
Ma abbiamo sbagliato la prospettiva politica non sappiamo qual è la prospettiva politica non sappiamo in che modo dobbiamo affrontare il problema soprattutto delle comunità locali
Tant'è che pochi giorni fa cui s'era preso una strada che è quella che all'UE ha definito di Cantona Lizza azione e ha avuto immediatamente la reazione di tutta la comunità internazionale che dice giustamente no qui bisogna ricreare un arco unità multietnica una comunità nelle quali le varie nervi vivano in pace perché quello è il segno di civiltà ma quello è il punto d'arrivo della civiltà non è il punto di partenza della civiltà
Per arrivare a ricreare la struttura multietnica nel Kosovo e in Jugoslavia occorre un lavoro straordinario
Ed occorre un lavoro che punti alla agli investimenti soprattutto dei giovani
Perché dei giovani che bisogna partire io credo che la generazione diciamo di quelli che hanno più di trenta quarant'anni è una generazione che risentirà per tutta la vita e probabilmente forse anche la generazione di loro figli di quello che è avvenuto bisogna pensare però ai giovanissimi a quelli che adesso stanno nel liceo che stanno all'università promuovere una programmi di interscambio che li portino in Occidente di farcelo vedere che cos'è la convivenza civile la convivenza fra culture tra religioni diverse e possano piano piano diciamo rimarginare le ferite che si sono prodotte e con questo secondo me è un aspetto fondamentale della ricostruzione la ricostruzione morale la ricostruzione civile la ricostruzione della convivenza civile
Grazie
Che torniamo al presidente Michael
Presidente sino a ieri imposte uso un linguaggio che sarà molto giornalisti del poco diplomatico ma lei è una persona che ha dimostrato la sua apertura quindi vorrà perdonarmi se non riesco a a mettere assieme l'efficacia del giornalista con con le parole di velluto della diplomazia e della politica quindi diciamo così sino a ieri
Per l'Italia quanto meno la percezione di noi gente comune l'Albania era una emergenza europea
Dopo la crisi Kosovo e la vostra capacità di intervenire
Strategicamente assieme alla comunità internazionale rispetta quell'emergenza l'Albania
A mio avviso io l'ho vissuta dai bunker di Belgrado e quindi ho visto poco però percepito che l'Albania diventata partecipe e protagonista in quella circostanza grazie a quell'emergenza
Di una complessità europea
Non so se ciò che dico sia vero comunque ammettendo che siamo in questa prospettiva quale cammino ancora
Deve fare l'Albania
Per
Far sì che queste inizio porti poi ad una conclusione che tutti noi vogliamo
Giudice
Risponderò brevemente
Una comoda un volto scure dipinti intuitive io ancora non ho cominciato a scrivere il mio libro di memorie campo
E c'è ancora tempo o ancora del tempo molto cioè qui torna coi crismi scappa perciò ci Carmen vitali ma voglio ricordare qualcosa del tempo della crisi che ha a che fare con l'Italia Nabide Polato conflitti
Ai peggiori del compito tappa sul momento e ci mise peccato Rocco Chinnici fuse canoni liberi ridirmi verrà aprirmi era qui già pronti ci sono stati momenti che il confine dell'Albania veniva sorpassato da ottanta mila a persona al giorno
Le immagini scusa
Monti presso fa voi potete immaginare in quali condizioni si potevano accogliere loro qui i ministri tipo angeli formalismo e controllo cielo Ciprì il primo ministro queste del consiglio che il primo che è venuto in Albania liste con l'equivalente era il mio collega D'Alema IMI mai risposto Incubus siamo andati insieme a Choutos
Pam situato e io lo so ospiti artisti e abbiamo visto la situazione eccezionale d'emergenza che esisteva lì nel caso in specie su per giù e poi stabilite di Bieber compare compiendo compare ne parliamo spesso di questo Patto della spesa stabilità delle comunità internazionale delle tutto della comunità nazionale come qualche anno ci troviamo questo questa in poche parole e la grande storia sì penso molto sistematico dei Tories
Che noi siamo abituati a vederlo nei libri di storia con le porte gelati alla qualcuno mai anguste puramente teorici morbida ma in verità cose del genere così grande sono appoggiate in cose piccole e Antonio Ferrante nato punti a uso e consumo il Cibona da buttare pagando Scicli
Si appoggiano su su quel lavoro grandioso che hanno fatto il volontari italiani di italiani in Albania Renault punta immagino unite sulla mozione in mondovisione
Mi internet italiana di debutti dubbioso della vivendi cognitivo quindi
Biglietti Hammersmith ambito in cui sollecita voi non potete immaginare che emozione
Si prova quando vedi un ventenne italiana ad aiutare una un bambino di due anni in un campo profughi
Esteri veramente questo è il vero valore
Abbiam perso nozze riuscì più rilevante
Do e conviene direi che si tratta del inizio del vero inizio va be'temiamo pulce Italia reciproche Ospol undici capii che permette chiazze periodo diciamolo apertamente l'Italia e l'Albania hanno hanno scoperto reciprocamente qualcosa in questa crisi nel quell'uomo vicino all'Italia l'Italia s'medici va bene
Noi abbiamo scoperto qualcosa nell'Italia Editalia scoperto qualcosa e noi
Chiomonte Ugazio siano significative Titini propongo al momento per tirarci per l'uomo io penso che questo sia la cosa più significativa nei momenti che abbiamo passato BCP giunge alla non ci vuole in Albania molte cose sono cambiate
Mi giunse libro palchi del polo problema è però andato politico Toniato poiché dispone
Se è un anno fa si parlava di grossi problemi della politica adesso non esistono
Sezione pressioni chiese piace stimo perché la pressione della gente comune è molto grande senza niente momento siciliano perché la gente gli uomini possono decidere molte cose convegni paralleli mitici prese service
Faccio un confronto però tra un paragone tra l'Albania la Serbia
Nel Ciprì Mia si capisce dello antipolitica nato a Merano nel sogno dura in Albania la gente comune la gente semplice ha costretto i politici di mettersi d'accordo tra di loro
Mi serviranno boh in sede a questo non succede o l'amabile di principio cioè esistono delle pompe ma Sissi conosce un principio che si che si sa per tutti e per tutte le nazioni slogan suo compiacere incenerito
Ogni paese ogni nazione ha il governo che si merita
Stupisce majors caccia giunse nei toni generiche chiede Power scriveva e dunque se ha un governo cattivo deve pagarne il prezzo chiosano prego se non reagisce
Con il suo ambiente Beneduce buonista politica tre RAI in base a questa noi stiamo svolgendo delle nuove politiche nella regione
Pensi nel mio intimo ritengo dico che siamo in su su una buona strada
Va bene grazie
Grazie presidente
Beh continuando nella stessa turnazione
A Piero Fassino però ministro se mi permette io quasi quasi la perché la serena attimo riportandola indietro sorvolo di sottosegretario agli Esteri visto che c'è un tema di politica generale
è che mi sembra opportuno fare poi tanto comunque se c'è qualche argomento ancora da affrontare in termini che riguardano proprio la competenza del ministro delle ministero per il commercio con l'estero però c'è una una cosa che mi colpisce
Mi sembra forse azzardo ma prova semplificare diciamo che la comunità internazionale si propone sui Balcani più o meno con un meccanismo di scambio dice aiuti in cambio di democrazia
Potrebbe essere un'immagine forse un po'troppo giornalistiche sintetica rozza comunque abbastanza emblematica ecco però
Com'è che intende esercitare questo meccanismo di scambio nella complessiva area dei Balcani reca occhio e croce c'è il rischio ancora lì di andare ad individuare grossolanamente un solo cattivo laddove i problemi di democrazia
Consentitemi sono ben più diffusi e non riguardano certo soltanto la Serbia di Milosevic ma sicuramente riguardano la Croazia di Tudjman o la Bosnia
O anche il Montenegro che alcuni problemi non dico di democrazia comunque ovviamente di legalità dallo Stato cioè quindi problemini che esistano allora
Ecco questo scambio aiuti sviluppo in cambio di democrazia come lo generalizziamo un po'di più ministro dunque intanto io vorrei dire che
Nella in quest'area del Balcani
L'esperienza democratica un'esperienza che storicamente non è stata conosciuta
Una delle differenze
Tra i Balcani per esempio e alcuni Paesi dell'Europa centrale è proprio questo
Quindi è chiaro che diciamo far gestire una transizione che garantisca
A questi Paesi
Una stabile democrazia è un processo politico
Che si sta realizzando adesso
E che non è stato conosciuto prima
Ora per questo io prima torno su questo punto
Ho insistito sulla necessità di un forte ancoraggio europeo per i Balcani
Vedete quando la crisi balcanica è cominciata questa crisi balcanica cominciata nel novantuno
L'atteggiamento della comunità internazionale compresa l'Unione europea non fu quello che si è registrato di fronte al corso
Nel novantuno l'atteggiamento la comunità internazionale fu queste i Balcani sono un luogo storicamente di conflitto instabile insicuro sai che c'è stiamo né lontani
La nostra sicurezza e starne lontani
Più restiamo lontani più siamo sicuri questo fu l'approccio iniziale
Un approccio sbagliato
Perché questo fece sì che il processo di dissoluzione della Jugoslavia della transizione diciamo si produsse in modo caotico
Ed è soltanto nel novantaquattro cioè dopo
Alcuni anni di crisi acute dopo ben due anni di guerra in Bosnia che la comunità internazionale cambia atteggiamento e passa l'atteggiamento opposto capisce
Che la sicurezza dell'Oropa non si realizza sessi ci si allontana dai Balcani non si realizza se si stende un cordone sanitario attorno ai Balcani ma al contrario se ci si coinvolge se si determina un forte legame un ancoraggio di quest'area all'Europa la si fa uscire appunto dalla storica marginalità
Nella quale è sempre stata mantenuta e e diciamo nella conclusione della vicenda bosniaca con gli accordi di Dayton e poi ancor di più nella crisi del Kosovo abbiamo una comunità internazionale che si fa parte attiva interviene agisce no ancora in qualche modo i Balcani all'Europa ecco io penso che intanto per la democrazia questa essenziale
Perché dare una prospettiva questi Paesi di integrazione vuol dire da lì la prospettiva di
Come dire piano piano realizzare gli standard di quell'Europa della quale fanno parte standard democratici standard economici Standa sociali standard cultura ed è la prima questione
La seconda quella che più direttamente apposte cioè
Come si condizione no
Lo sviluppo gli aiuti allo sviluppo democratico io uso la parola condizione perché la comunità internazionale usa questa parola la condizionalità è un classico termine
Della della politica cioè si condizionano gli aiuti a che vi siano progressi che garantiscano standard sia sul piano della democrazia politica sia sul piano dell'economia di mercato che siano omogenei agli standard dei Paesi moderni
La condizionalità l'Unione Europea la già realizzate in questi anni facciamo un esempio concreto di condizionalità
Al Montenegro non si applicano una serie di misure sanzionatorie e di embargo che si applicano alla Serbia perché si la comunità internazionale ritiene che l'attuale leadership del Montenegro no abbia un atteggiamento diciamo rispetto alla stabilità dei Balcani e la prospettiva democratica più affidabile di altri
Io penso che debba essere usata questa coabitazione Aretha però con un limite ed è probabilmente la questione
Su cui lei voleva intervenire la la risposta
La condizionalità deve essere sempre una condizionalità come dire positiva deve essere una contrazione Anita che sollecita a fare che aiuta
Se la condizionalità diventa l'isolamento di un Paese
Il rischio eh
Di produrre l'effetto contrario
Cosa voglio dire sono ancora più concreto e e vi si capirà
Io ho dei dubbi
Che dire come dice qualcuno
Non diamo nessun aiuto alla Serbia fino chiesi se c'è Milosevici Aiuti
A superare Milosevic
Io e limiti ed altri che abbiamo rapporti frequenti con molti esponenti dell'opposizione serba cioè degli avversari di Milosevic
Ci sentiamo dire dagli avversari di Milosevic che è una linea di totale isolamento della Serbia rischia di aiutare Milosevic e non loro
Allora la condizionalità deve essere una condizionalità che serve a fare dei passi in avanti nonché blocca
Faccio ancora un esempio
Uno dei principali problemi di ricostruzione in Serbia è rendere nuovamente navigabile il Danubio
Perché il Danubio è bloccato perché sono stati distrutti ponte i bombardamenti il principale problema sarà svinare il Danubio perché non sappiamo quante bombe ci sono sul fondo del Danubio e non esplose quindi è un enorme lavoro
Il problema del Danubio non riguarda solo la Serbia
Il Danubio all'autostrada con cui la Bulgaria e la Romania che stanno sotto la Serbia fanno arrivare tutte le loro merci in Europa
Dire
No sì fa nulla sul Danubio fino a piazza Milosevic non è una cosa che indebolì se Milosevic
All'interno del Paese rischia di creargli consenso perché che gli consenta di presentarsi come vittima di una congiura internazionale
Paese insieme col circo vicine come Bulgaria Romania se non sia di Saranda proprio alla fine
Anche loro cominceranno a pensare che la comunità internazionale anziché aiutarli mi penalizza
Ecco allora che il problema della condizionalità deve essere usata bene
è chiaro che noi vogliamo la democrazia in tuta alare
E vogliamo una democrazia stabile una democrazia vera una democrazia che riconosca i diritti dei cittadini dei popoli vogliamo delle società multietnica e multiculturale
Ed è evidente che uno dei problemi principali per affrontare questo problema è un ricambio di classe dirigente a Belgrado
Il problema è che bisogna fare le cose utili a produrlo allora la condizionalità deve essere una condizionalità che produce effetti positivi
Una condizionalità che sia soltanto l'isolamento il blocco rischia di produrre l'effetto contrario io penso che questo sia il rapporto che si deve stabilire
Tra prospettiva l'instabilità politica prospettiva della democrazia e uso da parte della comunità internazionale degli aiuti economici per favorire e sostenere questo processo evolutivo che ripeto
E tanto più sicuro e tanto più possibile in quanto noi diamo a questi Paesi una chiara percezione che in ogni caso la Marrazza
Nella quale vogliamo accompagnare e li porta a essere parte integrante dell'Europa essere nostri partner pie
Grazie ministro Fassino ho l'impressione che ci fosse un tentativo di inserimento
Dottor Bernabè giusto io volevo agenda europea pagode titoli teologo Angelo commenta quello che dice Fassino perché nella mia vita precedente avuto respiri Enza con altri paesi di questo tipo
E cioè con Paesi che io conoscevo bene perché li visitava come capo dell'ENI
La Libia l'Iran l'Iraq è io accertamento rilasciai un'intervista che fece un certo scalpore dicendo che era ora di finirla con le sanzioni
Perché le sanzioni creavano in questi paesi un atteggiamento contrario all'Occidente non erano strumenti di simpatia nell'Occidente io viaggiando in Iraq in Iran e in
Ok stesse romane che gli ospedali non funzionavano che non potevano andare a studiare all'estero che non c'avevano che in molti casi avevano come nel caso dell'Iraq veri e propri problemi di farne veniva imputato all'Occidente alla politica dell'Occidente sanzionatoria e allora io dico è giusto la condizionalità io sono assolutamente d'accordo non dobbiamo consentire che attraverso aiuti dell'Occidente che tra l'altro molto spesso
Arrivano per canali che non sono quelli ufficiali danno origine ai fenomeni a cui si riferiva prima Remondino quando parlava della Bosnia ecco noi non dobbiamo ovviamente vincolare i gli aiuti alla alla diciamo a una particolare situazione politica e dobbiamo in imporre che la democrazia prevalga anche in questi Paesi ma allo stesso tempo non dobbiamo far fare la condizionalità la fine che ha fatto
E la la politica delle sanzioni perché la politica delle sanzioni ha consolidato dei regimi in questi paesi per trent'anni sono stati il fattore principale di stabilizzazione politica in quei Paesi
Grazie beh ci sono delle importanti affermazioni
Io lo sono consueta dibattiti tra esponenti politici mi sembra che siano stati i nostri interlocutori finora di una chiarezza esemplare dicendo anche cose che vanno abbastanza controcorrente
Rispetto a una certa linea internazionale che invece sembra a voler almeno per certe componenti ripercorrere la strada di cui parlava appena adesso Bernabé peraltro voglio dire una linea ancora seguita in Iraq con i risultati che tutti noi continuano a vedere
E io devo però fare il provocatore
Adesso abbiamo fatto grandi progetti però cerchiamo di fare un attimo l'acconto dei primi due mesi del dopoguerra
No
Facciamo la votazione sulla prima fase della fuoco
Allora diciannove settembre cioè tra quanto tra nove giorni
Il disarmo controfirmato da parte dell'UCK
Ci crede
Se c'è qualcosa da cambiare nell'ambito dalla missione foto
Cosa eccome
I comandi il tipo di patto di ingaggio di compito d'ingaggio come è stato gestito interpretato ecco a tanto come è stato sinora lo forte se ci sono cose che voi ritenete il governo italiano ovviamente la Presidenza del Consiglio
Ritiene che vadano migliorate potenziate
E poi anche questo appuntamento
Improbabile tra nove giorni
Mancano nove giorni al data della consegna delle armi
Da parte luccica
Io
Mi auguro che questa data venga rispettata
Naturalmente è uno di quegli impegni
Che non possono essere rinviati
Si è stipulato un patto
Il disarmo dell'UCK è una di quelle condizioni
Che possono consentire insieme la stabilizzazione quella ricostruzione civile e democratica del Kosovo
E perché non c'è dubbio che finché girano corpi armati poi naturalmente c'è sempre la parte del traffico clandestino delle armi ma finché circolano Gruppi armati che non siano quelli della KFOR
Non c'è dubbio che c'è un principio di insicurezza e di instabilità
Io ho la sensazione anche per averli incontrati indirettamente per averli ascoltati
E che da parte
Dei dirigenti delle forze politiche albanesi kosovare ci sia una forte consapevolezza di questo passaggio
Ci si rende conto cioè che e bisogna andare avanti sul terreno della smilitarizzazione io lo so che non è facile
Perché dice un popolo che ha subito delle violenze che ha delle sofferenze
Non è facile quando si torna a casa si veda la casa distrutta
Sia magari
Il parente l'amico il padre il fratello morti
Non è facile dire a tutti quanti di costoro
Non è il momento della ritorsione della vendetta è il momento della convivenza
Non è facile ma è ineludibile
In Kosovo va interrotta qualunque volontà di ritorsione
E io penso che sia interessa
Degli stessi albanesi kosovari che eri lì si sviluppi un clima positivo di convivenza perché più c'è convivenza in Kosovo più c'è stabilità nei Balcani più è sicuro il costo
La prospettiva è quella
Che è stata indicata
E cioè che una parte consistente delle milizie l'UCK possono costituire
La base di un corpo di protezione civile
Su questa ipotesi sta lavorando
Il Commissario delle Nazioni Unite cuscineria e io penso che sia una proposta giusta
E cioè offrire quei militanti una prospettiva che però non li vede impegnati
Né a formare un esercito né a formare una polizia
Perché è del tutto evidente che in questo momento
Per quanto riguarda la garanzia della sicurezza militare c'è che il forte ci pensa
E per quanto riguarda
La sicurezza civile
C'è un corpo di polizia multinazionale sotto le generazioni unite e poi si sta ricostituendo come giusto uno alla polizia kosovara ma quella polizia kosovara
Non può essere l'UCK che cambia casa
Un colpo di protezione civile quindi disarmato
Che svolga quelle funzioni tipiche della Protezione civile tutti quanti i Paesi
Non ci siamo offerti avendo tra l'altro una buona protezione civile
Per fare qui in Italia un corso di preparazione per i quadri della futura Protezione civile in Kosovo
Anche così intendiamo sviluppare una collaborazione che serve a dare quella stabilità e quella ricostruzione civile di quella zona
Infine su modi che i forti riforme la forza multinazionale militare
Che in questo momento sta operando
In Kosovo
Io do un giudizio positivo
Di quello che finora si è fatto do soprattutto un giudizio positivo su quello che stanno facendo gli italiani in corso
Io sono stato a metà agosto a Peia
E ho visto né una cosa
Per me molto importante
Ho visto i militari italiani
Non soltanto impegnati a sostenere la popolazione civile kosovare questo era evidente
E vedi
Era un sabato sera e noi siamo usciti intorno alle undici undici e trenta
A fare un giro per il centro di pesce o Pelia
Per c'è in serbo il pay in albanese
è la cosa più impressionante era la vitalità di questa città
Si vedevano i palazzi colpiti dalle cannonate ma sotto c'era aperta la Pizzeria
E c'erano i giovani che frequentavano la pizzeria allora noi siamo usciti per farci sto giro e naturalmente siccome erano preoccupati annosa sicurezza siamo usciti un po'blindati
Accompagnati dai nostri soldati che francamente è uno molto armati
è normalmente quando uno vede questi militari che solo dei ragazzoni molto armati
Non è che ispira Nomura naturale simpatia normalmente una portata a stare lontana
La cosa più incredibile invece che noi Khatami davamo con questi militari
Ma in mezzo a tanta gente che si avvicinava non tanto a noi
Perché non ci conoscevano quanto ai nostri militari perché i nostri militari lì erano entrati immediatamente in contatto con la popolazione civile stringevano mani accarezzavano bambini erano persone molto bene volute
E hanno fatto anche un'altra cosa
Hanno difeso la più importante in club nella zona di Peia la più importante in club serba
Seicento serbi
Quotidianamente difesi da un nostro Reggimento
E la cosa che più mi è parsa significativa importante
E che in quell'aria per la prima volta dalla fine del conflitto famiglie serbe sono rientrate
E sono ritornata nelle loro case anche sotto la protezione dei militari italiani
E quindi
Io non so se c'è qualcosa da cambiare francamente penso molto poco o tuttavia la sensazione devo essere molto sincero che poiché sono convinto che quel processo insieme
Di ricostruzione civile di costruzione economica di stabilità non sarà un processo molto semplice né molto breve ho la sensazione che quelle forze
Non rimarranno per breve tempo lì
E penso che questo
Possa costituire una garanzia perché è quella ricco costruzione
Di una forte positiva convivenza civile possa
Avvenire
Attraverso
Una elementare are garanzia di sicurezza vedete io ho concluso io penso che la comunità internazionale e a lei di fronte alla violazione dei diritti umani sia intervenuta con grande vigore super bando anche le incertezze di cui parlava Fassino del novantuno nella situazione kosovare io su un punto vorrei è che noi fossimo coerenti abbiamo avuto molto vigore nel momento in cui c'c'era da fermare le violenze e costruire la pace dobbiamo avere è lo stesso vigore oggi nel momento in cui c'è da ricostruire un paese da costruire una stabilità
Da ricostruire una convivenza civile lo stesso impegno di ieri ci deve essere anche domani
Credo che abbiamo davvero superato il meccanismo dalla ritualità mi sembrano o tutte risposte quelle raccolto omettendo le domande fossero minimamente sensate assolutamente centrate comunque chiare e mi rendo conto che ci sarebbe ancora spazza mille domande maltempo incombe ci sono problematiche aperte interessantissima ancora ritengo che ne so io l'opposizione in Serbia tema che ha ci ha lanciato in campo il presidente ma ecco ma mi sembra a parte che mancano interlocutori potrei essere soltanto testimone io per non non mi sembra il caso e come con tema che Sir mentre Sante dibattere e a passino m'è venuto uno spunto parlava della il ministro parlava della emergenza Danubio come semplificazione credo che avremo presto da affrontare un'altra data ripido emergenza che quello di ciò che è accaduto
E che è finito nel danno
Ovvio è il problema ambientale di salute pubblica per tutta l'area che il conflitto a
Sviluppato
Nessuno autorizzasse è in grado di monitorare
E non essendo in grado comunque di controllare tiene nascosto attraverso un segreto che a mio viso Oppo provocare
Sta crea andò potrà creare grossissimi problemi questo un fronte
Di un certo interesse poi perché ci vive anche un interesse del tutto privato perdonate però voglio dire il tema e larghissimo potremo parla
A me ancora per delle ore andato tutto bene così i nostri ospiti hanno anche molte cose da fare allora io proporrei di concludere con come abbiamo iniziato con un'ultima domanda alla al nostro ospite che arriva da Tirana e che c'era usato la cortesia non solo di essere qua ma di essere anche estremamente chiaro sarà forse la il nuovo modello di questi giovani politici quindi
Bene nel gradiamo allora a questo punto andiamo ulteriormente sulla domande difficili presidente ma che non mi farà del male
Allora il problema della democrazia in Kosovo ne ha parlato adesso sotto casa sottosegretario mi
Niente la nuova frontiera e attorno un
Sistema di legalità da ripristinare totalmente in se
Via
Da discutere diciamo così uso un termine diplomatico nel vicino Montenegro
Ecco penso che ci sia anche un problema di legalità nella vicino al bar a che punto è l'Albania
Che è stata tratteggi Carmen
Dante in questa crisi verso questo avvicinamento su questo percorso ci diano notizie confortanti se possibile Presidente grazie
Cioè
Il processo di i legalità
Sviluppo di di strutturazione di un'alba dell'Albania verso la modernità verso il suo essere no cioè e passi avanti avete fatto presidente ecco cioè le cose che vanno ma
Mentre le cose che vola in qualche deve ancora recuperare ecco forse un po'troppo generica semiserio brioso esecuto merce il cui ministro progetti sporco in pace nonché ministro libri suoi componenti del ministro quegli esista alcun Putin ottimista
Voi sicuramente capite che il
Primo Ministro di vengono pagati per essere ottimisti scusi un dubbio sulle truppe invece attacca
Gli oboi Cevese ma bimbo
Non voglio dirvi che stiamo governando nel miglior Monte nel miglior modo possibile
Al mondo porre penso che il mio cuore diciamo ma dico che abbiamo offerto un esempio si mondo Biden nelle trasmissioni giusti di come si può uscire da una difficile transizione un proprio a parte il preside punto ONG pasticcio italiano quando ai vicino dei patti che ti capiscono soprattutto l'Italia
Dove già riuscì con sette reti di positivo danni
Io penso che questo sia un concetto nuovo
Profondi ministro dopo due o tre non misurabile solo nome collega in conclusione vorrei sottolineare quello che hanno detto i colleghi sculture c'è no Bolkan
Ida sposta pagine giusto sumo pazza tempio spostò l'ultimo si è capito che
Io e dei Balcani
La pace sia molto di più che invece
Io vedo che esamini voci che Zidane maggiori profondi Mishneh conclusione diciamo accuse perché partisse
Stiamo andando verso il prospetti insistete rispettivamente l'uno c'è il giudice
Nuove prospettive ci porterà verso verso un chiaro futuro History raggiunge le prime dame d'acqua la storia
Ho obblighi davanti indigeni Q sunnite Proserpina dopo qualche anzi aperti cupio delle belle parole hanno importanza i passi concreti venendo poi di Cristo e proprio noi stiamo facendo questo buche Mondonico strisce
Formia pensando il contemporaneo dei bambini barlume pensioni è stato senza dimenticare i pensionati
Buche postumo a metri collaborando con i giovani
Gli estensori normale democrazia e questa funzione normale della democrazia ex c.t. specie nubi insistono i modelli collocazione nei vertici Carlin dieci comunista
è comprensibile che non esiste un modello
La difficile transizione d'comunista Nuke giusto animo del proprio sito svuotato vestirà Teachers può fangoso non esistono modelli per risolvere situazioni difficili come la situazione nel Kosovo CUP Torben ovvero se ne discute il problema è questo sì e si sottintende si capisce anche dal modo come lo discutiamo del problema unendo i legami Population Giarda animasse possono ai suoi compiti non sa io sposto dubbi burlone ma io penso ritengo che ormai sia chiaro che il conflitto nel Kosovo
Ma il conflitto più serio dopo la seconda guerra mondiale un'eco buon su un charter Bonnie che Peters assunte litri elimini i piedi dove noi abbiamo capito di fronte l'uno di fronte all'altro di quanto siamo importanti reciprocamente l'uno per l'altra sai costo in Premier sia perché si richiede quanto costiamo
L'uno e l'altro grazie grazie
Ma ecco grazie a tutti i partecipanti per la loro chiarezza l'ottimismo del presidente che sia realizzato in Albania e e l'ottimismo degli impegni che l'Italia si è assunto si è realizzato in Kosovo nell'altra in tutta l'aria di crisi grazie a tutti e buona sera