"I sentieri del cambiamento. Quale futuro per Imprese, Politica e Società" XIV Convegno organizzato dai Giovani Imprenditori della Confindustria (Capri, 1-2 ottobre 1999)

Piano opposto possiamo iniziare i lavori
Grazie
Onore
Signori gentilmente sono gialle e quindi ci siamo come zona di ritardo sul tempo di marcia
Ora
Signori col vostro permesso potremmo iniziare i lavori cortesemente anche perché è vero che sono proprio i colleghi giovani imprenditori che ancora indugiano a sedersi a tranquillizzarsi grazie
Autorità cari amici e amiche gentili ospiti è un vero onore darvi il benvenuto al quattordicesimo convegno di Capri che rappresenta ormai un'importantissima pietra miliare del movimento nazionale dei giovani imprenditori di Confindustria un appuntamento storico e istituzionale per noi irrinunciabile
Innanzitutto voglio illustrarvi alcune novità che hanno caratterizzato l'organizzazione di questa edizione
è stato costituito il Comitato interregionale Mezzogiorno dei giovani imprenditori che io attualmente cordino che da mesi in collaborazione con la Presidenza del Consiglio centrale ha curato la progettazione e l'organizzazione del convegno di Capri in tutti i suoi aspetti
Ringrazio quindi coloro i quali hanno dato il proprio contributo e cioè i tantissimi colleghi imprenditori che come sempre hanno dedicato preziose ore del loro tempo lavoro preparatorio che una macchina organizzativa così grande e complessa comporta
La presidenza segreteria nazionale al consiglio centrale ai presidenti delle federazioni regionali del Mezzogiorno ai consulenti alla struttura confederale che a tutti i livelli si è spesa in questa grande avventura
Nel darvi ancora il più caloroso benvenuto passo adesso una breve descrizione del tema del convegno
I sentieri e quindi le vie del cambiamento
Si tratta di un tema che ci riguarda molto da vicino infatti il cambiamento che sta per va dentro la nostra società l'economia e i mercati rappresenta ormai una sfida che dobbiamo cogliere per una vera modernizzazione del Paese e ancor più del Sud di esso
Come vedete di verranno presentati i risultati di una ricerca effettuata su un panel costituito da imprese e da famiglie serviva questo il questionario che molti di voi hanno ricevuto e compilato
Abbiamo voluto rilevare i mutamenti di tipo sociale proprio presso il nucleo principale su cui la società si fonda la famiglia
Dalla presentazione dei dati statistici sarà poi interessante procedere grazie al contributo intellettuale dei nostri numerosi ospiti alla loro interpretazione ad un'analisi più squisitamente qualitativa
Il nostro movimento deve continuare in questo momento storico la sua azione di avanguardia culturale del Paese stimolando l'innovazione la modernizzazione della società e dell'economia italiana sotto tutti i suoi molteplici aspetti
L'esigenza di adeguarsi al cambiamento ormai vietata da una legge di fatto oltre che dalle innegabili trasformazioni che di giorno in giorno si registrano esigenza che forse noi avvertiamo più di altri soggetti organizzazioni sociali
Deve essere ben motivata dalle ragioni positive del risultato di questo processo
Il costo del cambiamento che pure accompagna ogni tipo di evoluzione deve quindi essere percepito collettivamente come inferiore ai benefici che esso comporta
Il problema semmai resta quello della sensibilizzazione degli apparati pubblici enti amministrazioni istituzioni tradizionalmente separate per mentalità e modus operandi dal sistema produttivo privato
Ed è questo a mio avviso la preoccupazione principale per noi imprenditori la paura di veder aumentare il divario tra impresa privata e pubblica amministrazione
La macchina burocratica pubblica italiana deve accettare il processo di riforme riorganizzazione interno il sindacato devo operare anche sui non logica di mercato le parole che da anni pronunciamo flessibilità innovazione globalizzazione
Devono assumere il medesimo significato per tutti gli attori economici e sociali
L'Italia deve colmare un gap negativo nei confronti di numerosi altri paesi industrializzati ma per fare ciò deve innanzitutto eliminare la doppia velocità che la caratterizzava suo interno con un Nord e un Sud produttivamente ancora non sullo stesso piano
E ciò su cui vorrei soffermarmi un po'di più ricordando anche il ruolo di rappresentanza affidatomi è appunto quello che considero uno dei nodi cruciali dello sviluppo italiano il Mezzogiorno
è innegabile che in questi ultimi anni vi sia stato una ripresa degli investimenti da parte del sistema produttivo meridionale
Grazie soprattutto a un cambiamento culturale collettivo e alcuni strumenti di politica industriale ed economica quali la legge quattro otto otto del novantadue patti territoriali e contratti d'area oltre che a una numerosa serie di agevolazioni e incentivi per l'occupazione
Parlavo prima di cambiamento culturale dopo molti anni giovani tornano a lasciare il Mezzogiorno per cercare lavoro al Nord
Così ci dice lo Svimez che indica in quasi novanta mila prevalentemente tra i venti e i trent'anni quelli che si sono mossi nello scorso anno circa il doppio rispetto ai primi degli anni novanta
Questo segnala mio avviso è da considerare in maniera molto positiva
In realtà infatti questa emigrazione che sarebbe meglio definire mobilità costituisce un segnale interessante di un comportamento sociale è un dato fisiologico nelle società moderne
Che lavoro si sposti alla ricerca delle migliori opportunità era caso mai patologica l'immobilità del lavoro in Italia specie a confronto con le altre società industriale
Il Sud con oltre venti milioni di abitanti e più grande di molti Paesi europei
Ed è chiaro che bisogna quindi sforzarsi di creare più posti di lavoro produttivo in loco la mobilità può però aiutare questo processo
Per esempio possono infatti immaginarsi percorsi organizzati che comportino un'esperienza di formazione al nord e poi un ritorno nel Sud
Purtroppo però questa spinta muoversi sembra collegarsi più ad un'ampia mobilitazione individualistica che non ad un'opera della politica del Mezzogiorno
Da un attento esame dell'evoluzione della situazione strutturale e congiunturale del Mezzogiorno nell'ultimo decennio appare evidente come siano venuti meno nel giro di questi pochi anni di più tradizionali fattori di sostegno alla sua economia
L'economia meridionale prima assistite drogata da finanziamenti a pioggia e commesse pubbliche nonché da incentivi di varia natura e specie ha ceduto finalmente il passo ad una nuova economia quella tipica dei Paesi moderni industrializzati cioè di mercato
Ma purtroppo non senza conseguenze
A parte un primo e diffuso senso di smarrimento psicologico e di grande incertezza si pensi agli anni novantadue novantatré per fare un esempio
In cui ognuno si sentiva quasi lasciato in balia di se stesso e sapeva di non poter più contare su nessuna forma di aiuto il ritardo nei pagamenti e lo Stato il progressivo esaurirsi degli incentivi prima esistenti quali la famosissima legge sessantaquattro
Unito al blocco della spesa pubblica per opere pubbliche soprattutto infrastrutture ha determinato un repentino impoverimento del già povero Sud i primi anni novanta come tutti ricorderemo sono stati infatti contrassegnati dal ribaltamento generale di tutte le regole su cui era fondata l'organizzazione sociale politica e soprattutto economica del nostro Paese
Tangentopoli la crisi del settore edile la chiusura dei rubinetti pubblici per gli investimenti produttivi nel Mezzogiorno hanno senza dubbio stabilizzate stabilizzato è causato anche gravi danni a quelle micro economia che proprio sui precedenti sistemi fondavano la loro ragion d'essere
La già citata legge sessantaquattro è stata poi sostituita operativamente da nuovi strumenti legislativi quali legge quattro otto otto pensati attuati con una metodologia puramente tecnica e finalizzata alla redditività e allo sviluppo occupazionale
E non più all'assistenza politica di Microcosmi
Dobbiamo ammirare oltre che la struttura normative la metodologia anche la funzione oserei dire
Ed agogica della legge quattro otto otto che per la prima
Volta ha invertito le regole per le imprese prima il business planner che la pianificazione strategica operativa poi il contributo pubblico se meritato e in ogni caso soggetto a controllo in fase attuativa il Mezzogiorno oggi lo possiamo affermare senza tema di smentita si è adeguato
Allora è vero che di necessità si fa virtù se nel volgere di pochi anni il sistema produttivo in forte crisi di ossigeno si è riattivato manifestando una propensione nuova gli investimenti allo sviluppo
Ben vengano quindi le crisi se servono a ridestare coscienza individuali sia civili che imprenditoriali e connesse a determinare uno sviluppo autoctono costante con effetti anche di tipo macroeconomico
Il Mezzogiorno già quindi a mio avviso una connotazione migliore una maggiore dignità un'identità sua noi abbiamo il dovere di pensare in positivo anche se non dobbiamo mai de concentrarci da esso e dalle sue ragioni se vogliamo veramente portarlo a livelli superiori
Il nostro compito è quello di far pressioni sul governo affinché ciò che già cominciano a cadere per spinte individualistiche vedi la mobilità del Sud verso il Nord investimenti privati il cofinanziamento delle opere pubbliche la gestione mista o addirittura privata dei servizi pubblici ed altri
Diventi una reale politica di governo per il Mezzogiorno
Dobbiamo rendere ancora più attrattivo il Sud per la realizzazione degli investimenti produttivi e turistici infrastrutture e in servizi e sottolineo turistici il mezzogiorno e non non è una novità oggi compete con aree geografiche
Molto allettanti per le economie di costo che le caratterizzano un pacchetto integrato di convenienze economiche localizzative ciò che determina l'orientamento degli investimenti in una direzione piuttosto che in un'altra il marketing del territorio di cui si è ampiamente parlato questa mattina
E quindi oggi lo strumento migliore attraverso il quale pianificare scientificamente lo sviluppo del Sud del Paese l'incremento dell'occupazione la realizzazione delle infrastrutture le condizioni di sicurezza e vivibilità ancora talvolta incerte
Il Mezzogiorno da parte sua è oggi molto più orientata al mercato di quanto non lo fosse dieci anni fa le esportazioni delle regioni meridionali sono cresciute a ritmi decisamente superiori a quelle di molte regioni di più antiche facile industrializzazione
Ed anche rispetto alle regioni di recente forte crescita del sistema industriale
Certo è vero però che il livello in valore assoluto dell'export resta ancora decisamente basso così come pure la sua incidenza percentuale sul fatturato delle imprese
Crescita delle infrastrutture degli investimenti produttivi maggiore e migliore orientamento al mercato del Mezzogiorno questa riteniamo un'ipotesi credibile per uno sviluppo reale e duraturo
Per fare questo sarebbe il caso di anticipare al Mezzogiorno delle politiche fiscali che sarebbero comunque utili per tutta Italia per esempio ridurre il peso percentuale dell'IRPEG almeno dieci punti
Detassare gli utili reinvestiti alleggerire il costo del lavoro e renderlo molto più flessibile anche nell'interesse dei lavoratori
Noi giovani imprenditori e Confindustria tutta suggeriamo questo Vanni e talvolta al nostro collo si uniscono anche altre voci ma ciò non basta come non bastano queste poche idee su una politica per il Mezzogiorno che ho appena citato
Occorre anche che esso si caratterizzi come ambiente positivo e soprattutto sicuro per i suoi cittadini e le sue imprese
Che il Mezzogiorno si concentri unicamente sulla propria capacità di assicurare fattori di produzione più competitivi per produzioni che si confondano sul mercato globale purtroppo non è ancora sufficiente
La creazione dell'opera infrastrutturale mancanti non è impresa possibile le infrastrutture e i servizi che mancano e che servono a sud non sono né di natura complessa né di valenza finanziaria eccessiva o non suscettibile di arrivata col copertura
Oggi tra risorse finanziarie dell'Unione Europea risorse nazionali e finanza privata
E infatti possibile non solo trovare la copertura necessaria alla realizzazione delle principali infrastrutture ma anche e soprattutto implementare sistemi più efficaci moderni quale il project financing
Che fare dunque per il Sud il Sud e il problema prioritario del Paese ma il suo beh anche e soprattutto la più grande risorsa è la migliore opportunità che l'Italia abbia per il suo sviluppo
E lì che occorre conseguire risultati decisivi sul versante dell'occupazione e sappiamo che questo dipende in larga parte dall'allargamento della base produttiva sia per via di nuove iniziative sia attraverso l'ampliamento di attività esistenti
Occorre favorire l'emersione delle attività sommerse attraverso una politica complessa fatta di vigilanza
Di amministrazione con approccio di tipo problem solving di incentivi mirati alla base ovviamente resta sempre la qualità dei progetti che un territorio riesce a esprimere la capacità d'iniziativa e le risorse messe in campo dagli attori economici privati il ruolo come sionista delle parti sociali
L'intelligenza della parte pubblica che abbia una strategia senza per questo essere dirigista che proceda in tempi rapidi a recuperare lo svantaggio di infrastrutturazione di presenza e di qualità dei servizi privati e pubblici di sicurezza
Che caratterizza ancora il Sud rispetto ad altre aree del Paese
Concludendo mi sembra quindi di poter affermare con serenità che è questa la vera scommessa della nuova programmazione della programmazione contrattazione programmata nel determinare le convenienze dare giocano quindi un ruolo importante anche altri incentivi la legge quattro otto otto provvedimento chiave ma ultimamente sempre in debito di ossigeno finanziario
Con le sue estensioni settoriale anche al turismo e all'agricoltura i patti territoriali e contratti di programma anche come strumento di una rinnovata attenzione alla politica per i distretti
Senza trascurare il differenziale delle convenienze per il Sud dato dalla disponibilità di aree già infrastrutturate per gli insediamenti produttivi
Ed ancora l'applicazione di trattamenti fiscali particolarmente favorevoli mettendo in conto anche la possibile applicazione imposte differenziate per territorio i vantaggi derivanti dalla maggiore probabilità di accedere a finanziamenti mirati aiuti agli investimenti contribuzioni per formazione ed altro in relazione alla maggior capienza degli stessi nelle regioni meridionali alla presenza di residui rilevanti e di massimali di aiuto più elevati
Ma lo sviluppo di un territorio non è mai soltanto il prodotto di specifiche politiche per quanto valide se siano esso è anche la risultante di comportamenti conoscenze e professionalità che si radicano nelle persone per educazione e cultura emancipazione e a volte anche mutazione
Ecco forse le vere parole chiave dello sviluppo proponibile perché è solo grazie ad esse che si realizza quella quantità di azioni quotidiane che consentono realmente sia lo sviluppo delle attività produttive
Sia l'instaurarsi di un clima di normalità reputazione certezze che invece manco si interrompe in quei territori ove lo sviluppo industriale non ha messo radici
Noi e concludo
Abbiamo una grande responsabilità sia come imprenditori sia come giovani della società civile contribuire con forza e determinazione alla costruzione dei fondamenti di un'Italia efficiente e moderna
Con un Sud anch'esso orientato allo sviluppo e con forti connotazioni di coscienza individuale e collettiva
Ricordando nel fare ciò la nostra identità e il nostro ruolo con l'autonomia che ci ha sempre contraddistinto e che ha portato il movimento essere definito coscienza critica di Confindustria grazie
Invito adesso il presidente difendendo stia Campania Gaetano OLAF a dare i saluti di benvenuto
Tutti dei signori condivise colleghi
è la quarta volta che nel corso della mia presidenza
Alla Confindustria della Campania
Partecipo
All'apertura del convegno di Capri
Un un tradizionale appuntamento di movimento dei giovani di Confindustria che rappresenta il futuro del nostro associazione e della nostra imprenditoriale
I giovani quest'anno persino poco la discussione sui temi di possibile cambiamento e ammodernamento del sistema Italia
Tema temi che ci ricordano con forza che siamo a tre mesi dal nuovo secolo e che è un nostro dovere etico prima corre più bisogno economico interrogarsi sul cammino che abbiamo percorso dell'Obiettivo di costruire un futuro migliore per la nostra società
Lo voglio fare bilanci sui risultati ottenuti nel corso di questi anni
Che pure sono stati i fitti di incontri con le istituzioni con i rappresentanti del mondo politico italiano colla collettività
Ma mi sia consentito di esprimere e mio personale ho visto personale disagio nel celebrare un futuro cambiamento alla luce cioè l'intollerabile situazione di ristagno e di attesa che ci circonda
E che si costringe a ripetere sempre le medesime istanze puntualmente disattese
Non prevede che usciremo da questa difficoltà sopra grazie al monito lanciato dal capo dello Stato dal presidente del consiglio
Alle istituzioni affinché questi apprestino condizione migliore
Per fare più impresa
Noi dobbiamo prendere una posizione precisa nei confronti dei nostri amministratori perché ormai è diventato necessario intervenire un processo di ammodernamento del nostro Paese che deve iniziare da alcune scelte politiche di fondo
Per questo ritengo prioritario chiarire a me stesso e le esigenze che avvertiamo e niente individuare le misure di riforma che pensiamo indispensabili per costruire la sfida italiana al cambiamento e la modernizzazione lungo un percorso di evoluzione continua
Altrimenti noi dovremmo continuare a subire le sole esordio soluzioni posticce libero veri nel breve periodo
Che si sono arrivati inefficaci se non addirittura traumatica
Quindi io spero di sentire i giovani imprenditori discutere innanzitutto il cambiamento nella vita politica per combattere il clima di fragilità
Che si è venuta a determinare le nostre forze politiche nei nostri governi dei governi locali
In balia di perpetui impasti capibastone
Inoltre per consentire alla macchina burocratica amministrativa di funzionare
Dobbiamo esultare i governi ad attuare nuove scelte e pianificare il migliore futuro anche a rischio di perdere il generale consenso
Non credo che l'Italia abbia sposato la fede della concertazione
La concertazione va creata va cercata devono essere fatti gli sforzi necessari per comporre posizioni opposte ma non credo
Che sia giusto in ci sia giusto innovare sull'altare della concertazione
Opzioni valide per lo sviluppo la crescita della nostra economia
Perché il secondo problema che affligge il nostro Paese ha senza dubbio quello economico
Non possiamo più permetterci il lusso di rinviarne risoluzione
I positivi dati dalla sulla vigili vitalità imprenditoriale del Mezzogiorno
E dei flussi di scambio verso lesto non possono cancellare la pentita di competitività
Dal delle nostre produzione per recuperare il gap noi dobbiamo intervenire con un investimento forte e flessibilità
In ricerca e innovazione tecnologica
E nei servizi avanzati alle imprese
Allo stesso modo
Il saldo positivo dei nati mortalità delle imprese nel Mezzogiorno
Non è sinonimo di ripresa
Né tanto meno se non è né di crescita dell'occupazione
E se innanzitutto il risultato se lo sforzo delle imprese locali
Ragion per cui siamo ancora lontani dall'attrarre investimenti esteri
Inoltre esso nella maggior parte dei casi è risultato in un lento processo di adattamento del tessuto imprenditoriale alle nuove condizioni di mercato
E costringono le aziende apporre zig-zag sì
In una miriade di realtà di dimensioni ridotte senza generare occupazione infatti sebbene l'Istat si regala un moderato segnale di risveglio dell'occupazione lo dobbiamo essere sinceri
Per spiegarsi il fenomeno
Questi posti di lavoro sono state principalmente il frutto della delle riforme di intervento assistenziale del governo come i lavori socialmente utili di pubblica utilità le borse lavoro e IP
Noi riteniamo senza i necessari aggiustamenti in tema di flessibilità in entrata in uscita dal mondo del lavoro le industrie italiane difficilmente oggi possono contribuire a creare nuova occupazione
Anzi il rischio che corriamo e diventa legittimo per cause di forza maggiore lo stato di fatto dall'economia sommersa
E del mercato illegale del lavoro se non consenta consente di distribuire ricchezza
Prima di lasciarvi prosegue dico dei lavori voglio ricordare che il cambiamento auspicato coinvolge una sto vedendo che ha dato vita qual è quello dell'intervento comunitario nelle aree depresse dell'Unione Europea
Tra il due mila e due mila sei miliardi di lire arriveranno da Bruxelles per consentire al nostro Mezzogiorno di crescere e allinearsi a dare più dinamiche del paese nel Paese e dell'Europa
Per nostra economia locale hanno bisogno di investimenti di qualità e quindi più una spesa efficace
Su questi obiettivi dobbiamo assumere in genere un generale impegno di monitorare le amministrazioni competenti affinché tramutino in progetti mirati fabbisogni del territorio e rinnovo negli ostacoli per lo sviluppo
Primo
Tra tutti il complicato il verde adempimenti procedurali e da amministrative vi ringrazio
Grazie presidente cova invito al palco il presidente della Giunta regionale della Campania Andrea Losco
Signori buongiorno
Per me contrariamente all'amico colla per me è la prima volta
Che parlò ai giovani non ai giovani ai giovani industriali
Sono pertanto lieto di
Prendere parte a questo consesso
Nazionale
Nei giovani industriali
Per portare non solo nel saluto della regione
Ma anche per presentare
La nostra regione
Nei vari incontri telefonate che ho avuto con l'amico boccia
Mi è molto dieci un della sua insistenza perché la Regione Campania aprisse uno spende
Mi chiedevo e mi sono sempre chiesto se una Regione vende
Propone
Se la regione Campania avesse in questa circostanza
Da presenta da proporre ai giovani industriali un prodotto
Credo che abbiamo aperto
Perché in questo momento
La Regione Campania vive una fase particolare
Noi ci riteniamo una Regione Giovanni
Una regione giovane non tanto per la sua storia che Elena
Ma per il forte processo di cambiamento
L'innovazione di modernizzazione che è stato avviato
E ed è una innovazione che è legato ai processi di programmazione
Quindi abbiamo
Un divenire che classico credo di chi si sente giovane
Di chi non ritiene di essere arrivato
E quindi è un processo produttivo occupazionale che prevede l'attivazione e la valorizzazione di un notevole una notevole quantità di risorse finanziarie
Capace di rilanciarla nel contesto europeo europeo e mediterraneo
E vero viviamo le l'economia della globalizzazione l'intero pianeta si avvia a diventare una sorta di mercato unico una sola platea di scambi e transiti transazioni
Mentre tramontata l'epoca delle
Unificanti
E quindi prende corpo la stagione delle Autonomie ed è lei
Comunità Chiesa esalta la differenza in funzione delle della complementarietà fra sistemi e moderno
Io non vorrei che però si si cadesse in un'altra forma
I videogiochi gli elogi Zante
Che quello di ritenere che tutti i modelli siano validi
In qualunque posto o in qualunque territorio
Si spende molto barbare
Che rimossi questi statalismo vedevo i biologi simili dobbiamo guardare ad altri modelli
Io credo che ogni realtà la sua complessità la propria specificità
Ogni realtà richiedente
Che anche i modelli che noi recuperiamo all'estero si parla di Galles si parla di Orlando
Devono essere viste recuperati nella specificità dello delle localizzazioni
Quindi non è possibile riprodurre qui in maniera pedissequa
Un modello che ha tenuto e ottenuto risultati importanti ma è una condizione strutturale profondamente diversa nella quale alcune componenti macro economiche hanno svolto un ruolo decisivo per attrarre investimenti ad alta intensità di capitale
Auspichiamo che questi meccanismi
Vengono introdotti anche da noi
Però sapendo che da quei modelli
Di paesi e sembrare i noi dobbiamo recuperare dei ritardi
E questi riguardano specificamente la una maggiore efficienza e amministrativa lo dico io prima che lo di più di uno dicevate voi
Una efficienza gestionale
E in questa direzione la Regione Campania sta lavorando
Sapendo che bisogna comprimere il tempo fra la decisione e la realizzazione
Che si deve fare di più e meglio per colmare il deficit infrastrutturale
Che si segnala fra i fanalini di coda dell'Europa industrializzata che è necessario qualificare promuovere la risorsa umana che è indispensabile garantire la sicurezza
Per chi vuole investire per i cittadini la sicurezza del territorio ipse innanzitutto
E quindi questa Regione
Nonostante le deficienze strutturali le turbolenze l'incalzare dei mutamenti avanza e guarda al proprio futuro
Pervenendo ad una definizione programmatica che per i suoi contenuti e per le modalità introdotte delinea la novità con la quale oggi tutti i soggetti
E gli attori della economia della società e delle istituzioni sono chiamati a misurarsi
Non ci riteniamo più uno sportello
La Regione Campania non è più uno sportello a cui bussare
La Regione Campania delinea delle linee di programma di sviluppo le concordanze
Ritiene che il consenso e la condivisione sia uno strumento essenziale
Però ritiene che
è superato anche per definire il meccanismo immediati di investimento
Evitare
Il concetto
Dei finanziamenti a pioggia
Questo Progetto che noi stiamo portando avanti avverto visibile condivisioni andato in tre i livelli della sostenibilità della interdipendenza tra gli attori della produzione e della valorizzazione economica
L'esercizio di programmazione che la Regione Campania pone in essere la prospettiva della decisiva sfida dell'Agenda due mila e dell'intesa istituzionale con il Governo è il momento essenziale per la verifica di questa impostazione
Una lettura integrale del Progetto consente di constatare come per la prima volta ci si trovi a programmare contestualmente interventi di tutela e salvaguardia del territorio del territorio naturale turbano
L'iniziativa di potenziamento dei sistemi locali di produzione
E interventi mirati alla piena valorizzazione economica di risorse ambientali e culturali localizzate nella regione
Non intendiamo quindi più trattare un problema alla volta
Cerchiamo invece di combinare tra loro e di interventi rafforzando l'armatura infrastrutturale e provando a generare effetti moltiplicativi sul complesso delle attività presenti in un determinato territorio
Intendiamo agire persistente
Sistema ambiente sistema idrico sistema delle città sistema
Economico sistema dello sviluppo locale
Oggi quindi l'unica via che ci resta è quella della unitarietà e della sintesi attraverso inventivi lancio dell'azione della Regione quale ente di programmazione e di indirizzo e casa comune delle comunità locali
Quando utilizzando appieno il metodo della concertazione per obiettivi riusciamo a sincronizzare l'azione della Regione e degli enti locali degli operatori privati e delle forze sociali verifichiamo come il modello di sviluppo dal basso
Non sia un semplice ritrovato sociologico
Ma all'esito di una consapevolezza concreto il primo passo sulla strada del recupero dell'identità sociale di una comunità comunità che intendevamo bene secondo i propri principi
Le proprie capacità e vocazioni mobilitando il proprio spirito competitivo secondo le leggi del mercato senza negare ma anzi potenziando lo scambio con le realtà vivi diverse e talora è più forte
Questo è il concetto credo il significato che noi diamo allo sviluppo dal basso
Che è anche
In un quadro istituzionale diverso
Essenzialmente assunzione di responsabilità
Di chi governa e responsabilità bikini indica le soluzioni
E Fini galera io dico di richiedere che siano gli altri a risolversi i nostri problemi
Di ciò noi siamo pienamente responsabili e di questa coscienza
Noi abbiamo una dimensione
Non si creda che sulla strada della devoluzione del decentramento non insorgono ad ogni istante ostacoli e difficoltà
Perché il passaggio da uno Stato centralista uno Stato federalista è veramente arduo
Si intaccano rendite di posizione
Centri di potere reale
Strutture burocratiche e apparati che fanno quadrato per difendere la propria sfera d'interesse
La Regione Campania di ciò ne è cosciente
La tendenza al cambiamento è un processo e una cultura
E farla passare non sempre semplice
Per cui i nuovi processi decisionali sono quelli che devono dare la forza
Nell'impostazione quindi dell'intesa istituzionale che nella identificazione dei principali linee di intervento di Agenda due mila regioni Campania
Sì ha insistito nel proporre un quadro di riferimento programmatico entro il quale le componenti del sostegno alla produzione e all'occupazione
Trovassero un'opportuna corrispondenza
Nella individuazione e definizione di iniziative volte alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio ambientale alla razionalizzazione dei sistemi urbani alla riqualificazione delle risorse umane all'attivazione di iniziative volte ad attutire il disagio
Delle fasce sociali deboli io capisco che
Non molti c'è ci può essere la tentazione confondo di libero mercato di richiesta
Anche giustificata di parte di ritenere di dare ma dicembre maggiore forza alla Società dei due terzi la Società dei garantiti la Società del libero scambio
Credo che queste politiche vadano sempre
Messe temperate
E compatibile con quelle che la responsabilità di chi fa la politica
Deve tener conto che c'è un altro terzo e la Regione gamba né di ciò ne è cosciente
Dicevo neanche portatore culturale
Però sa che
Questo terzo
Siamo fronde si risolve il problema del terzo solo con i processi di sviluppo
Ugualmente si è sentita l'esigenza di rinnovare il metodo della costruzione dei progetti di sviluppo
Su questa strada la procedura della programmazione negoziata
Avverto una prospettiva significativo il censimento dei fabbisogni e delle opportunità il rinvenimento di potenziale del potenziale di risorse finanziarie organizzative territoriale culturali applicabile a processi economici
La mobilitazione delle pubbliche amministrazioni locali si sono realizzate nel quadro di una concertazione istituzionale sociale ancorata finalmente ad obiettivi
Di conoscibili indicato di su cui l'assunzione di responsabilità deve essere ampia
E quindi questo modello che noi abbiamo perseguito mira ad integrare il sistema economico e socio mani in un contesto internazionale europeo e mediterraneo
Noi sappiamo bene che l'incremento del reddito e dell'occupazione potranno essere determinati soltanto se il sistema regionale complessivo dell'offerto di beni e servizi
Sarà in grado di collocarsi e compete nel nell'ambito di un mercato globale
Questa convinzione
Non ci abbandonerà e per cui noi quello che diciamo
Quando quando presentiamo la campane come opportunità
Non è solo un'opportunità all'Italia ma è sicuramente può essere la Campania un'opportunità per investitori non solo del mercato nazionale ma anche di quello internazionale
In coerenza con le indicazioni del piano di sviluppo nel Mezzogiorno e con il Documento di programmazione economica e finanziaria
Ciascuno degli obiettivi è stato i definiti argomentato nell'ambito del programma operativa secondo una procedura che ha tenuto conto delle necessità di innescare variabili di rottura
Variabili rilettura di un sistema Campania che oggettivamente
In questo istante non regge
Edizione siamo troppo molto preoccupante
Io credo che
Il tempo che ci è dato in questo momento di governare
Di vivere
In ogni caso è un è un tempo ricco di
Di incognite ma anche di opportunità e di
Sostegni
è una un tempo in cui le istituzioni modificano si modificano
In cui le istituzioni cambiano in cui le riforme necessari e indispensabili che non riguarda solo le riforme istituzionali ma riguarda il le riforme del mondo del lavoro
Vi fornì guarda le riforme del sistema occupazionale
E posto al centro
Per cui la nostra battaglia anche istituzionale per portare nel più breve tempo possibile all'individuazione di soggetti chiavi irresponsabili
Non solo nel sistema di un sistema bipolare più piene più certo ma anche nella indicazione di chi deve essere irresponsabile alla guida delle istituzioni anche nella regione
E in questo e in questo percorso che noi investiamo le nostre proposte
Le proposte di una regione che si avvia a completare la propria rete infrastrutturale ferroviarie viaria di intermodalità uniche in Italia
Via gli aeroporti la portualità commerciale e turistica le opere connesse al ciclo integrato delle acque il potenziamento della capacità di produzione distribuzione Virginia l'attuazione del piano rifiuti
La bonifica dei distinti nazione delle aree industriali dismesse la riqualificazione dei centri urbani delle periferie
Qua dalle voi su questo
Credo che qualche riflessione va fatta di Ostuni sto per chiudere
Non è non soltanto dobbiamo auspicare prevede che il sistema produttivo e sistema industriale
Abbiamo l'accelerazione
Delle proprie aspettative con i patti territoriali ma con la quattro otto otto rifinanziare eccetera
Io mi aspetto anche è vero ebbe e vi assicuro che l'esperienza che sto facendo in questa nella regione Campania rispetto al rapporto col mondo industria
Non sempre è un rapporto
Diciamo così entusiasmante sotto il profilo del giudizio
Troppo conflitto
Troppi ricorsi ai tribunali
Troppi ricorsi ai TAR
Troppi ricorsi al Consiglio di Stato
A volte le decisioni contrastanti trovammo all'interno del mondo produttivo determina ostacolano nell'attuazione dei processi e delle scelte istituzionali
Questo è un problema che non attiene
Però attiene alle scelte politiche
Però incide profondamente nel momento in cui per il capitale il tempo non è una variabile è una variabile indipendente delle istituzioni per i popoli per i Paesi per le cittadini no
Eppure spesso siamo bloccati da queste guerre
Noi siamo consapevoli
Che il tempo della programmazione delle scelte operate nel chiuso delle amministrazioni pubbliche ampiamente superato
Occorre mettere in gambe intense collaborazione operativa fra pubblico e privato
Individuando obiettivi interessi comuni
Questo è il segno forte del cambiamento ed è questo anche credo il messaggio che ci viene da voi giovani imprenditori
Guardiamo quindi con grande attenzione ad interesse ai vostri lavori
Assicurandovi che le vostre assicurandovi che le vostre riflessioni e proposte saranno di non poco aiuto per l'azione di governo che andiamo svolgendo alla fine di una legislatura oramai siamo alla fine
Ma quello che più conta che il vostro convegno viene alla vigilia del terzo millennio
Noi sappiamo che
Ma oggi è figlio di ieri
Però il domani ci appartiene
E fonderà le sue le proprie radici non il il future fondato suo oggi e non sui anche se oggi abbiamo ancora degli strascichi di quelle che è stato il nostro ieri grazie
Grazie presidente sul tema inquietudine
Progetto ci relazionerà Nadio Dellai direttore generale di ermeneutica
Per gli amici buon pomeriggio
Credo che gli abbiano dato
Così ce l'avete non certo per adesso ma per dopo il rapportino che stava fuori sul bancone a me oggi tocca solo fare
Tre ragionamenti che stanno alla base
Di quelli Pelino
Il primo è che il cambiamento è una materia difficile
Io aggiungerei banale purtroppo è banale molte volte
Secondo è importante guardarsi allo specchio quando si parla di cambiamento per uscire dalla ritualità dei cambiamenti che di solito si chiedono o si dichiarano ma poi non si fanno
E il terzo ragionamento che in fondo bisogna aver ben presente che a tutti noi tocca a percorrere un sentiero
Stretto da cui il titolo anche dall'incontro verso una stagione di sviluppo che ci aspetta ma che certamente molto esigente il sentiero è stretto e bisogna individuarlo
Prima riflessione il cambiamento perché è una materia difficile quasi banale perché se ne parla e se ne è parlato spesso troppo come dicevamo prima spesso si evoca l'abbiamo evocato moltissimo in questi ultimi anni
Spesso alla fine è difficile vedere i risultati concreti ma perché è difficile a cambiare per Totti
Spesso si parla di cambiamenti ma poi sono cambiamenti formali ma non di sostanza
Spesso ancora i cambiamenti sono raccontati
E diventano stanchi prima di essere realizzati l'esperienza di molti di noi che trattano cambiamenti in ogni ambiente spesso ci si racconta una cosa poi sia stanchi di dirla ma non si è realizzata eppure oggi si avverte si sente nell'umore sociale diffuso che la combinazione di tutti i fattori che oggi giocano
Si dice che il cambiamento fortezze e non è certo sottotraccia
E naturalmente si manifesta in alto come in basso si manifesta in alto tra gli operatori e la classe dirigente dall'economia alla società alla politica sotto le varie spinte che non tocca a me oggi riprendere che spesso si ricordano
I meccanismi l'internazionalizzazione dell'economia i flussi immigratori le tecnologie e chi più ne ha più ne metta sempre tanti certo è che questi li avvertiamo come classe dirigente
Ma li abbiamo anche come popolo non solo in alto anche in basso permettetemi di dirlo perché a modo suo ciascuno di voi ciascuno parte di popolo sente che la sedia trema
E lo sente mica perché se lo immagina lo sente perché i posti che erano sicuri non sono più sicuri perché la dismissione dei grandi sistemi di manodopera avvenuta colpe di quaranta mila persone come è giusto che avvenga però certo questo è un po'destabilizzante
Sì avvertito che fare reddito meno facile oggi che qualche anno fa perché giustamente abbia messo in pari i conti abbiam pagato anche più tasse
Vediamo che persino risparmia diventata una preoccupazione perché non sappiamo più dove metterlo no dice note piglia l'improbo attestati tranquillo magari si era l'inflazione ma stai tranquillo adesso beni anche preoccupati quando hai risparmiato non solo quando hai guadagnato non parlo delle pensioni per carità di patria
E naturalmente chi deve gestire il mercato sacche né sul mercato è sicuro perché ogni tanto ne sbuca uno da qualche parte che porta lì sotto casa con una logistica apprezzi sempre più decrescenti prodotto che faceva insomma
Un senso quanto meno di vigilanza c'è talvolta in un senso di inquietudine e le domande che sono dentro di noi sono domande da tute diventi ma questo cambiamento Fava effettivamente così radicale e toccherà anche me nella mia personale posizioni aziendali individuale familiare e quanto mi toccherà
E se per Boggi qualcosa domani riguadagna ero ma poi ognuno io o guadagnerà l'altra categoria o l'altra azienda più di me o qualcuno sarà più furbo e pigliava
Un taglio di pensione molto più ridotto di quanto l'appiglio io tutto sommato
Insomma vale la pena di resistere o alla la pena di cambiare se tutto otto cambiamento c'è perché poi le domande sono queste oggi a me toccava di fare un ragionamento non i contenuti specifici del cambiamento
Ma proprio nell'approccio di fondo culturale
Vedete oggi il punto centrale
Tranne la necessità di sciogliere l'iceberg che spesso sta dentro di noi che è fatto dai nostri timori e dalle nostre inquietudini
E dalla difficoltà che abbiamo di prendere le nostre domande le notti inquietudine e di investirli su quel pezzo di futuro che ancora ci aspetta e che ci fa vedere anche altre strade che naturalmente non sono assicurate sono anche rischiose e questo è un compito che tocca ovviamente la classe dirigente e tocca ugualmente ciascuno di noi
Ed è per questa ragione
Seconda riflessione
Che ci siamo guardati allo specchio fra virgolette c'abbiamo detto è un convegno dei giovani imprenditori è giusto che ci sia la forza di guardare al guardare allo specchio
Il popolo
E anche la classe dirigente dei giovani imprenditori naturalmente uno spunto mica il la la l'Enciclopedia dell'Italia
Abbiamo fatto per indagini uno su mille capi famiglia italiani rappresentativi è uno su cento sessanta centosettanta pezzetti di classe dirigente dirigenti del movimento dei giovani imprenditori il tema esattamente questi timori queste domande questo modo per cambiare ci troviamo un'altra volta per recitare il rosario del cambiamento o ci chiediamo qualcosa di più
Per quanto riguarda le famiglie i capi famiglia diciamo la visione vista dal basso eccetto e nel libretto lo vedete chi ce l'ha per le mani può anche andar se voglio dire
Nella prima tabellina se vuole a pagina tredici metà dei capi famiglia italiani oggi temono divenire compromesso il pacchetto di base della famiglia che ha fatto da pensione futura reddito come prima
Tutela della salute come prima consumo come prima risparmio come prima tenore stili di vita come prima insomma metà delle famiglie dicono qui Toma un po'di FIFA ce l'ho non son così sicuro di poter mantenere tutto questo
Ma molto prima del lavoro sono problemi di pensione di reddito di salute e di consumo poi anche di lavoro ma molto meno beh venticinque trenta per cento certo c'è anche qualche timore lavorativo giustamente ma il timore il pacchetto medio di gestione della famiglia
Ma ancora di più
Importante di questo sono i timori di fondo i grandi timori non i timori della gestione quotidiana del pacchetto e i timori guarda caso non sono i timori per i grandi no prima era il conflitto dei Balcani poi il terrorismo no i timori sono al primo posto di gran lunga per due terzi delle famiglie i flussi migratori la migra le immigrazioni spaventa noi l'abbiamo alimentato e per anni facendo flussi di emigrazione oggi abbiamo il problema di come digerire i flussi Immit di immigrazione queste problema che preoccupa le famiglie italiane in termini generali più di tutto seguiti ovviamente dal ritiro dall'al castello abbiamo paura che se ne vada
Tanto è vero che a distanza di un anno oggi confrontato a un anno fa
Se è una sensazione maggiore di timore di stanchezza dissenso di prudenza o di senso di preoccupazione se non addirittura per l'appunto di inquietudine che tocca tra il cinquanta e il sessanta per cento delle famiglie italiane
Naturalmente questi sono sono le sensazioni ma poi noi li abbiamo provocati anche sulle valutazioni chiamiamole più razionali non solo sulle sensazioni e quando si fa ragionare la famiglia italiana la famiglia italiana ragiona perché non dinamica nella luce fallire italiana di sì ed è certo è vero che oggi abbiamo raggiunto malgrado le differenze
Buoni livelli di benessere e di sicurezza
Ma di conseguenza abbiamo anche il timore di perdere
è il sessanta per cento dei familiari in questa situazione
Oppure ancora dice oggi è difficile stare al passo con i bisogni e le attese dei membri adulti e anche dei giovani della famiglia perché è molto impegnativo perché sono aumentate le spese le aspettative
Verso la qualità del lavoro verso il modo di vivere tre quarti delle famiglie italiane dicono avvertiamo questo umore che l'umore quotidiano addirittura dicono oggi si avverte che potrebbe essere meno facile mantenere per il futuro un tenore di vita una loro a quello attuale
Però cosa importantissima dicono anche settantasei per cento oggi si avverte che per mantenere il livello di vita attuale o per migliorarlo
Bisogna cambiare molto il nostro tipo di vita cioè il modo di lavorare di consumare di risparmiare di studiare e di far la pensione e così via cioè tre quarti delle famiglie italiane
Senta Weisberger però capiscono anche che bisogna cambiare che non non so ma c'è certe portali
Ma come si reagisce di solito davanti al cambiamento ma vedete alle volte dicono le famiglie italiane abbiamo la sensazione di essere assediati da tutti questi cambiamenti insieme perché il marito magari un perde il posto perché il figlio ha difficoltà a entrare nel posto che io credevo scuro come una volta mentre il lavoro flessibile e via dicendo
Abbiamo la sensazione di essere assediate perché troppe ecco assediati perché troppe cose cambiano tutte insieme
Due circa due terzi delle famiglie
C'è in particolare la moneta unica europea sospettiamo che sia l'inizio di qualcosa che viene dopo serre mica essere economisti le famiglie son mica stupide intuiscono che questo ci porta su cambiamenti strutturali ulteriore e ci dice anche che tutto sommato si è tentati di assumere posizioni di difesa rispetto a quello che oggi sia piuttosto che mettere in gioco incerto per l'incerto e questo atteggiamento cioè è inutile che neghiamo che c'è c'è
E naturalmente
Davanti a questo atteggiamento le famiglie italiane come reagiscono qual è come ma vedete la reazione della famiglia italiana che poi la realtà di tutti noi e di essere in bilico perché è strattonato a tutti i giorni la mattina si alza e vorrebbe forse buttarsi e rischiare il pomeriggio con la digestione c'è ripensa Nattino
Scusate la battuta ma non è mica proprio strano perché tutti noi abbiamo da perdere e tutti voi forse abbiamo guadagnare allora il discorso e che è in bilico e in parte dice sarebbe anche importante accontentarsi
Di quello che oggi sia perché molto più di quanto le generazioni passate hanno ottenuto e questo lo riconoscono
Tre quarti
Delle famiglie italiane
Però è altrettanto vero altrettanto vero è importante che si dice però bisogna anche cercare con coraggio soluzioni nuove e diverse perché il modo tradizionale di vivere
Si sta esaurendo e di nuovo la consapevolezza che questo avvenga e molto importante anti dicono è importante accettare tre quarti delle famiglie circa settantotto per cento
è importante accertare che i cambiamenti toccano anche noi personalmente la nostra famiglia e non solo e sempre le altre famiglie o gli altri toccano proprio noi questo è molto importante perché le famiglie mi sembra lo sentono proprio addirittura addirittura sul cambiamento dicono i tagli agli abbiamo fatto forse dire chiaro che l'indagine anche un po'qualitativa però accertato immediato senza problemi sia importante essere coerenti poiché non si può rimproverare ai nostri figli l'esitazione ad andarsene di casa problema tipico italiano ma non solo non se ne vanno mai dica
Rischiando il loro destino se noi come adulti risultiamo impegnati soprattutto a difendere quello che abbiamo e quello che siamo insomma reati c'è un problema di coerenza e di atteggiamento su questo su questa prospettiva
Quindi la famiglia italiana tipicamente avverte che i cambiamenti sono forti che sono profondi
è titubante se difendersi o se slanci Arsinoe avanti capisce che qualcosa di profondo comunque va toccato
E la classe dirigente la classe dirigente in questo caso i giovani imprenditori perché noi abbiamo coinvolto un po'di giovani imprenditori e allora anche qua per essere il più rapido possibile
Vedete
Innanzitutto anche i giovani imprenditori anche la classe dirigente dire le sue contraddizioni mica mica e l'esame di coscienza sul cambiamento e evidentemente analogo certo riconoscono i giovani che sono dirigenti del movimento quindi sono dei testimoni privilegiati
Non sono un campionario in campione rappresentativo di tutti i giorni imprenditori italiani se si in effetti oggi non è problema di discutere se il cambiamento ci sarà non ci sarà riteniamo che è forte
Si tratta di capire solo come avverrà quanto tempo verrà presto il punto nodale naturalmente essendo classe dirigente nove su dieci sono raccordo in questa direzione c'è però attenzione perché spesso ci diciamo tutti l'un l'altro
Che importante adeguarsi ai mutamenti in corso e addirittura che è importante promuovere attivamente il cambiamento ma nei fatti ognuno poi cerca di resistere
Perché insomma ognuno cerca di non perdere le sue piccole posizioni di forza e questo lo riconosce la rampa
Parte dei giovani imprenditori
Naturalmente che certo ci rendiamo conto che bisogna però arrivare al punto in cui si accetta di rischiare e quello che si è diventati a quello che oggi sia per poter attuare i cambiamenti di qui sopra parliamo
Ottantasette per cento dato particolare che mi aveva un proprio suggerito i giovani nella preparazione del questionario
Anche questo è importante il cambiamento dicono i giovani intervistati imprenditori non è automaticamente prerogativa delle giovani generazioni di imprenditori rispetto a quelle più anziano
Perché proteggersi o rischiare è un'alternativa che seleziona trasversalmente tutti e ci possono essere giovani più conservatori dei loro padri ottantasei per cento
Naturalmente
Le reazioni possono essere tante e c'è anche chi spera che tutto sommato ci sia continuità dice mentre si è portati a difendere l'idea del cambiamento sul piano privato
Quando si va in associazione si cerca di spingerla costruire steccati di protezione nei confronti degli interessi del proprio settore anche qui c'è un alla GT Mita di difesa e ci può essere un eccesso di difesa e qui sessanta per cento degli intervistati riconosce
Di rispondere talvolta in maniera contraddittoria
Rispetto alle esigenze del cambiamento perché un conto è teorizzare che si vuol cambiare è un conto e poi giocare o far giocare l'associazione naturalmente la tentazione di attribuire ad altri l'onere del cambiamento elevatissima anche perde dichiarazione della stessa classe dirigente ottantotto per cento dei giovani dice attenzione
Spesso si cerca di mettere sulle spalle altrui oppure si cerca di rimandare il cambiamento necessario sperando implicitamente che sia qualcun altro a farsene carico
Abbiamo poi fatto un passo successivo ha detto guardate
Che quando si parla di Cardiff di cambiamento è importante tener presente il dare e la vere perché c'è una partita doppia dell'economico e del sociale mica è a somma zero quando si cambia qualcuno paga di più
E qualcuno paga di meno qualcuno riceve di più e qualcuno ricevimento inutile far finta
è chiaro se io dico volete la flessibilità del lavoro accerto tutti la vogliono anche in questa sala dice ma per esempio sapete che a fronte della flessibilità del lavoro un giorno che fosse totale il prete ampia bisognerà anche sopportare maggiori costi di manodopera perché dovreste trattenere i più bravi se noi scappiamo giura il prima che alle scamorza e permette c'è una contropartita sappiamo questo oppure vogliamo tutti i fondi pensione ma sapete che bisogna passare per la liquidità dall'impresa
Non è che scontato
Tutti vogliono la riforma del sistema pensionistico rilevamento
Dell'età più su eliminare le pensioni di anzianità ma questo significa che la ristrutturazione di molte imprese non si può più giovare dei passaggi e dei prepensionamenti insomma c'è un problema di contropartite e voi troverete nel testo una lunga lista di contropartite
Fatta non per coprire il possibile ma per far ragionare che quando si parla di cambiamento vero bisogna aver davanti la matrice delle contropartite se no scherziamo ce la facciamo un convegno e basta la matrice delle contropartite
Fondamentale addirittura nota importante concertazione
è importante che la politica abbia il coraggio di assumere le decisioni che servono per il Paese
Senza inseguire sempre la concertazione su tutto anche se questo comporta una perdita di potere non solo per il sindacato ma anche per le associazioni imprenditoriali si cambia il gioco
Insomma c'è poco novantatré per cento degli intervistati si meglio pensarci non perché non vogliamo la concertazione per gli hangar concertazione va interpretata e non è un idolo fisso comunque intoccabile
Passo successivo kora qualche minuto
Sì ma in fondo attenzione che al di là dei discorsi razionali ci siamo guardati allo specchio riconosciamo che siamo anche noi un po'titubanti perché non sappiamo poi bene ti guadagnerà chi perderà com'
L'azienda come associazione o come politica come istituzione o come legge elettorale non importa
C'è un passaggio fondamentale di metodo e fu del passaggio di metodo si chiama tutti gli affetti
Dare anima al Progetto del cambiamento un cambiamento senza anima non avviene mi dispiace Simona di come mai avvenuto non è che improvvisamente solo perché razionale avviene o non avviene
Non avviene perché perché quando si parla di cambiamento c'è anche un'etica del fare non riconoscono il novantasei per cento dei qui presenti dice è vero che servono regole nuove che accompagnò la convivenza ne chiediamo tante
Ma non bisogna dimenticare che non c'è regola che basti da sola se non ci sono comportamenti coerenti ed etica del fare scordiamo ce l'ho
Come pure è vero che la concertazione ancora
Ci ha accompagnato utilmente in questi anni e forse ci accompagnerà ancora in momenti difficili
Ma va anche riscoperto il valore del confronto e del conflitto anche se possibilmente non sui principi di fondo del nostro sistema perché motore confronto il motore conflitto servono a far decollare lo sviluppo come è sempre stato ottantasei per cento di accordo
E naturalmente c'è anche una cosa importante di colore
L'ottantanove per cento dice è importante che si recuperi la specificità dei propri ruoli spesso abbiamo assistito in questi anni
A un fatto che l'industriale spiega il sindacalista come si fa il sindacato il sindacalista spiega l'imprenditore come gestire l'impresa il politico insegna l'associazione di categoria a far bene la propria attività le rappresentanze d'impresa suggeriscono i politici le cose da fare il che è legittimo nella democrazia però poi alla fine se vogliamo attuare una politica del confronto un recupero Ciano anche di specificità di ruoli che consente una dialettica più definita importante ottantanove per cento siamo in sede dei giovani era giusto porre anche delle domande specifiche e non comizio solo superficiali
Punto nodale Malanima dove sta
L'anima stare Agazzi stanno e la passione perché e voi lo riconoscete ampiamente è vero che nelle proposte concrete di cambiamento o del sistema pensionistico o dell'occupazione o del fisco spesso assistiamo oggi a delle proposte tecniche molto più sofisticate di un tempo
Ma manca spesso dentro questa cosa la passione necessaria che rende motivata inaccettabile la trasformazione medesima
Senza passione senza anima che è fatta di passione di disegno di valori di razionalità tutto insieme e l'anima è difficile che qualsiasi progetto di cambiamento possa passare e questo non c'è niente da fare è un dato di fatto
Si dice anche la stessa Confindustria è diventata un grande soggetto che copre settori e ambiti sempre più differenziati e questo richiede una politica associativa fortemente centrata anche sull'identità i sui valori condivisi oltre che sull'alta rappresentanza proprio per cercare di fare collante di tutte le anime che ci sono dentro ultimo passaggio e ho chiuso ma ancora che si dice ma si fa un ragionamento importante sulla classe dirigente perché vedete oggi e dell'ultimo punto c'è l'esigenza di percorrere di individuare e di percorrere il sentiero stretto quello sottile
Che va verso una stagione oggettiva di sviluppo perché il Paese a molte energie nascoste però sono indico non alcuni le hanno sciolte e corrono come lepri ma una grande parte si fa le domande che gli ho posto all'inizio quindi la classe dirigente oggi sta in bilico e la stessa classe dirigente si pone le stesse domande ci starò domani
Ci sta a Roma le stesse posizioni di forza o ci stavo in altre posizioni di forza o non ci stavo per niente quindi le stesse preoccupazioni che toccano il basso toccanti toccano anche l'alto della società e questo è un passaggio importante è un passaggio un po'non non banale
Perché dietro questo
Cioè se volete la tentazione di continuare a proteggersi
E non la Bolivia di rischiare ricordatevi che investire con un Prodi
Visione futura significa anche accettare che in chiave di maturità non si può pensare di camminare sempre con la cintura con le bretelle oggi il Paese affronta effettivamente un passaggio di lunga gittata
Durerà una generazione non è che si fa in due anni ma in questo passaggio la classe dirigente si distinguerà e si legittime era nella sua capacità di raccogliere queste esigenze di lavorare su questo anche sberle
Dentro la classe dirigente per togliere le proprie paure e investire le proprie anche inquietudini
Ma anche nel cogliere l'inquietudine della società e gestirla come classe dirigente
Per fare questo dice anche l'indagine ricordatevi che bisogna investire su un afflato più forte di generosità intellettuale
E anche di anima perché se uno pensa troppo a Brive probabilmente i conti del dare e dell'avere non tornano o corrono il rischio di non tornare uno deve poter pensare a medio lungo periodo e porsi questo problema che ci sono dei momenti della storia in cui non si applica solo lo scambio a breve massica si pratica lo scambio a lungo
Noi abbiamo ricevuto molto dalle generazioni che ci hanno preceduto dobbiamo anche dare molto non è detto che tutte le volte devo rispondere alla domanda ma cosa ci guadagno
Domani mattina spesso la risposta può essere ci guadagneranno miei figli perché sa di sistema il sistema delle pensioni ci guadagneranno i miei figli oppure non peggioreranno
Questa idea di lunga gittata è così difficile oggi pure è così centrale io credo che questa riflessione sulla classe dirigente devi accompagnare il cambiamento se voi lo volete fare davvero se volete rappresentare la coscienza critica del movimento come il vostro presidente campano ha ricordato all'inizio ringrazia
Grazie a Nadio Dellai grazie anche per aver recitato una parte del ricordo del mio intervento iniziale ma correggo presidente siciliano
Un'altra delle peculiarità che caratterizza questo convegno e il fatto che si tratta dell'ultimo convegno del millennio per i giovani imprenditori a livello nazionale
E particolarmente il fatto che si tratta dell'ultimo convegno della presidenza Marcegaglia quindi invito Emma con un po'di emozione anche se ben celata credo a relazionarci ed esprimerci le tesi dei giovani industriali sull'argomento
Emma Marcegaglia presidente nazionale
Anch'io tenterò di non farmi però può prendere dall'emozione in questa come dire relazione che ovviamente parla del tema del cambiamento ma che vuole essere anche un po'la sintesi dei lavori che abbiamo fatto in questi quattro anni la sintesi delle battaglie che abbiamo fatto insieme la sintesi delle riflessioni e dei progetti e degli ideali che abbiamo portato avanti
Come si diceva prima siamo ormai certamente pochi giorni dal due mila e proprio vogliamo cogliere questo momento come occasione importante per riflettere sul futuro di questo Paese e sulle sfide che attendono il nostro Paese
è stato detto prima è difficile cogliere le peculiarità di un futuro che si presenta sempre più variabile sempre più complesso ma una cosa è certa il cambiamento c'è sarà continuo veloce e caratterizzerà tutti gli aspetti della nostra vita
Cambiare genere inquietudine insicurezza c'è stato detto chiaramente vanadio Dellai presuppone la rottura di equilibri e consolidati per costruirne degli altri e richiede coraggio e responsabilità
Ma la vera sfida e capire che il cambiamento irreversibile che sarebbe molto pericoloso illudersi di fermarlo e di ancorarsi al passato
Ma la sfida anche per noi per tutta la classe dirigente è quella di capire che dobbiamo contribuire anche a creare un sistema nuovo un sistema che abbandoni le garanzie le assistenze vecchie inique che ne abbiamo sempre criticato e che costruiscano l'opportunità nuovi strumenti che permettano tutte le persone di capire il cambiamento di gestirlo e di cercare di trarne vantaggio e come giovani imprenditori proprio ne vogliamo cercare di fare una una riflessione
Sugli scenari del futuro è sempre stata una nostra caratteristica quella di voler guardare al futuro
Di capire quale deve essere il nostro ruolo in questo contesto che cambia e capire se il nostro Paese nel suo insieme sta andando nella giusta direzione e la risposta che posso già anticipare e che secondo noi il Paese non sta andando nella giusta direzione
Gli scenari certamente siamo di fronte a scenari che cambiano è stato detto prima
E ci sono alcuni motore del cambiamento molto forti il primo allo sviluppo tecnologico questi sono anni di grande cambiamento nello sviluppo tecnologico e lo sviluppo tecnologico promette degli scenari sorprendenti
Per esempio l'Elettronica Livio tecnologia e la scienza della materia
Stanno raggiungendo dei livelli dei progressi che superano anche la stessa nostra immaginazione oggi con pochi milioni possiamo avere nelle nostre case nelle nostre imprese più potenza di calcolo di quella che l'Anas non so per mandare sulla luna l'Apollo undici
E oltretutto pensavo ne parleremo coi dopo nella nella tavola rotonda a come le tecnologie di comunicazione internet stanno cambiando il nostro modo di vivere e di fare impresa pensiamo al grande accesso di formazione a cui tutti noi oggi abbiamo possibilità e pensiamo anche come sta cambiando il nostro modo di fare impresa oggi il internet per il commercio elettronico stanno modificando con radicalmente nostro modo di fare impresa noto modo di Porcia al mercato di porci ai clienti pensiamo che già oggi
Negli Stati Uniti oltre trenta per cento delle degli scambi viene fatto sulla Rete
E grazie a queste innovazioni si creano settori nuovi nel pensiamo presenta leader a Littoria on line ai servizi alla persona
Si rivitalizzano quelli maturi migliora la qualità dei prodotti e diminuiscono i costi e questo fa sì che cambiano i nostri paradigmi soliti non c'è più una distinzione chiara tra settori
E non c'è più nemmeno una distinzione chiara tra settori maturi e settori nuovi perché anche i settori maturi se fanno propria l'innovazione tecnologica possono conoscere sviluppi enormi
E allora la prima sfida per noi perché giustamente
Come classe dirigente dobbiamo prima di tutto dire quali sono le sfide per noi quali sono le cose che dobbiamo fare noi prima di cercare di dire
Quello che devono fare gli altri la vera sfida per noi soprattutto per noi che siamo imprenditori di oggi e soprattutto del futuro è quello di capire e imparare a gestire questo progresso tecnologico straordinario
I nostri padri hanno avuto un ruolo importantissimo hanno trasformato in pochi anni questo Paese da un paese povero
Un paese agricolo in un Paese industriale oggi il nostro grande compito come giovani imprenditori è proprio quello di farlo diventare anche un Paese avanzato dal punto di vista tecnologico ma il vero problema che in questo Paese le rigidità del sistema che sono moltissime che tutti noi conosciamo perché le incontriamo ogni giorno
Frenano la crescita dimensionale e tecnologica dell'impresa
Vediamo alcune piccole imprese straordinarie che sono molto innovative Mall sono molto flessibili e hanno delle posizioni di mercato molte forti alcune imprese hanno dato vita ai distretti industriali che per la loro coesione organizzato Śiva la loro capacità ci sono invidiati da tutto il mondo
Ma per molti altri impresa specialmente quelle fuori dalla Rete quelle magari localizzate in zone meno strutturate la difficoltà di crescere dal punto di vista dimensionale ma soprattutto dal punto di vista dell'innovazione tecnologica
Mette a rischio la loro stessa sopravvivenza per questa impresa infatti non è solo difficile innovare ma è anche difficile avere accesso al mercato dei capitali che certamente in questi anni è migliorato ma è poco migliorato come strumenti per gli strumenti del per le piccole e medie imprese
E quindi la tendenza ad autofinanziare i passi che questi piccoli prese rimangano sempre più piccolo allora
Dobbiamo dirlo piccoli Italia oggi non è necessariamente bello sono le imprese che investiranno innovazione e capitale umano saranno capaci di competere sui mercati globali ecco questa impresa e portano guappo strano guardare al futuro con una certa tranquillità
Per questo noi tutti come imprenditori dobbiamo porre il problema dell'innovazione e della crescita in cima all'agenda delle cose da fare ne dobbiamo aiutare le nostre imprese a fare questo salto di qualità
Nostro capitalismo familiare potrà avere ancora un ruolo molto importante però purché in esso si diffonda sempre di più
La cultura della crescita
Voglio però essere molto chiare su quello su questo noi non crediamo affatto che il problema stia nel fatto che gli imprenditori italiani non vogliono crescere non vogliono investire
Come spesso ci viene ricordato e credo tutti noi lo lo vediamo con un certo fastidio c'è il problema non è questo il problema in realtà è che crescere oggi in Italia significa per molte piccole imprese India Biasi in una griglia di ostacoli di rigidità che rischiano di mettere come dire a repentaglio la sopravvivenza delle nostre piccole e medie imprese allora qui ci vuole chiarezza dobbiamo dirlo con chiarezza non vogliamo più sentire questi appelli a investire di più abbiate più anima ma vogliamo invece che i problemi veri che frenano la crescita vengano risolti a partire dalla soglia dei quindici dipendenti introdotta dallo Statuto dei lavoratori co.co.co. che con poca convinzione D'Alema
Ha proposto di di levare a partire da un eccesso di fiscalità a partire da una un carico contributivo sui nostri costi del lavoro che è tra i più alti d'Europa a partire da una pubblica amministrazione che non funziona allora
Tutte queste cose
A tutte queste cose vanno affrontate veramente e credo che sia veramente sia un po'di stanchezza nel paese sicuramente c'è molta stanchezza tra noi nel sentire grandi discorsi e poi non vedere invece in modo concreto la soluzione di questi problemi allora tutti questi ostacoli devono essere superati devono essere risolti se ne vogliamo veramente valorizzare e rendere più forti le nostre piccole imprese
Io sono un grande patrimonio per tutto il Paese
Ma c'è un altro motore del cambiamento molto importante con cui noi come imprenditori
Dobbiamo come dire un certo senso fare i conti e questo è la globalizzazione la globalizzazione è ormai chiaro ne abbiamo parlato molto in questi anni non è un'opzione ma è una certezza ed è un processo che accelererà in futuro sempre di più
Allora l'altra vera sfida che noi abbiamo come imprenditori giovani come imprenditori del futuro
E quella di rafforzare la vocazione internazionale delle nostre imprese abbandonare la cultura provinciale ma non provincia nel senso attaccata alla Provincia perché invece questo è un grande bene del nostro sistema imprenditoriale ma la cultura localistica che ancora caratterizza alcune delle nostre imprese
E proiettarci sui mercati mondiali
Lo spartiacque tra impresa e il futuro e imprese del passato sarà proprio tra chi controlla conosce gestisce i linguaggi e l'opportunità della globalizzazione e chi invece li teme egli subisce e su questo anche qui dobbiamo essere molto crac chiari Italia oggi ha un deficit di globalizzazione molto forte
Il primo vertice sta nel fatto che ancora oggi abbiamo pochi preti imprese globali anche se gli ultimi dati evidenziano che c'è un'alta crescita di Investimenti che le nostre imprese fanno all'estero ma soprattutto c'è un altro problema che noi non abbiamo assolutamente capacità di attrarre capitali esteri due giorni fa sono usciti alcuni dati credo
Molto gravi dal novantacinque al novantotto i capitali esteri che sono arrivati in Italia si sono dimezzati e oltretutto non siamo in controtendenza
Rispetto tutti gli altri Paesi europei che vedono una prassi una capacità di attrarre capitali molto più forte rispetto al passato e oggi noi siamo fanalino di coda in Europa siamo al dodicesimo posto allora anche qui il problema è molto chiaro e per le cose da fare
Credo che siano ormai certe modi e le conosciamo tutti una certezza del diritto che sempre più incerta e per chi deve fare investimento la certezza del diritto è un fatto molto importante un peso fiscale eccessivo e nonostante i piccoli come dire aggiustamenti della finanziaria il nostro peso fiscale rimane altissimo
Un'economia troppo rigida e poco liberalizzata sono i nodi irrisolti che minano la competitività del Paese e delle nostre imprese allora la soluzione anche qui è una sola
Fare le riforme aprire i mercati e abolire i monopoli
Stendere nuove reti di protezione non aiuterà ma anche renderà più difficile per noi competere sui mercati
Così come per seguire l'obiettivo di creare gruppi che siano campioni nazionali e di salvaguardarli dall'arrivo dello straniero non è certo la strada giusta porsi come arbitro delle dinamiche del mercato è una volontà errata e pericolosa della politica
Il nostro Paese deve sviluppare una volta per tutti un capitalismo sano e indipendente tagliando definitivamente il cordone ombelicale che lega ancora grandi realtà industriali oggi alla politica
Nello vogliamo dire anche chiaramente noi vogliamo un capitalismo rispettoso delle regole ed El Mercurio le regole del mercato degli interessi degli azionisti e delle credibilità del mercato
Noi vorremmo vedere da qui in poi perché tentazioni e liberalizzazioni vere e non false mentre non vorremmo più vedere monopoli pubblici che forti del loro potere conquistano altri mercati
Ne vorremmo sospettare influente del governo e la gestione delle public company o nei grandi processi di acquisizione
Questo per noi è un fatto molto importante ma certo tornando un po'come dire a guardare al futuro e non parlare solo dei mali che assilla nostro Paese oggi la globalizzazione è un fatto molto importante che non richiede di cambiare solo il nostro modo di fare impresa
Ma richiede anche come dire di capire come cambiano gli equilibri geopolitici perché questo è una cosa importante nello scenario allora tecnologia e globalizzazione sicuramente con mille difficoltà però spingono a migliorare la produttività l'efficienza nei Paesi industriali ma non è così invece non sono da sole sufficienti per migliorare invece la situazione
Dei paesi in via di sviluppo infatti smentendo previsioni fortemente sostenuto in questi anni il gap tra nazioni ricche e povere continua ad aumentare così come il numero purtroppo vediamo ogni giorno di conflitti e di genocidi
Il problema che in questi Paesi mancano i presupposti di base per lo sviluppo della democrazia così come mancano le condizioni minime di fare impresa allora fino ad oggi l'obiettivo dei Paesi industriali è stato quello di mantenere delle zone d'influenza politica economica in questi paesi in via di sviluppo senza preoccuparsi troppo che i poveri rimanessero poveri
Noi crediamo che in un orizzonte di medio lungo periodo invece questi divari non saranno accettabili né da un punto di vista etico né da un punto di vista economico allora
Le istituzioni sovranazionali sovranazionali e l'Occidente dovranno favorire instaurarsi di governi democratici
E la creazione di condizioni economiche che permettano questi Paesi di uscire dalla problem dati gravissimo problema della fame e della povertà e di poter guardare a un futuro migliore quindi questo
è un fatto di scenario che certamente il futuro peserà sempre di più un altro problema molto importante che fa parte dello scenario sono proprio i problemi connessi agli squilibri demografici
Nei Paesi in via di sviluppo continuano c'è un trend di crescita la popolazione altissimo nei Paesi industrializzati non nascono bambini e l'età media si allunga sempre di più allora una parte torna il problema di prima o si affronta il problema del della povertà oppure probabilmente il primo migrazione a quel punto si a quel punto lì si bibliche e non sopportabili
Ma c'è anche un altro problema molto importante di cui abbiamo parlato spesso in passato e che vogliamo ricordare anche qui anche qua invecchiamento della popolazione nei Paesi industriali e in particolare in Italia
Crea un problema molto grosso cioè che una percentuale sempre minori di giovani dovrà sostenere con il proprio lavoro e con le proprie tasse una popolazione composta da sempre più persone in pensione
Abbiamo fatto abbiamo visto un dato credo abbastanza eclatante che in base all'attuale sistema previdenziale in Italia un giovane per finanziare le pensioni dei propri padri e dei propria qui del proprio padre propria madre anche dei propri nonni
Dovrà sopportare nell'arco della propria vita lavorativa un aumento fiscale contributivo del cinquantacinque per cento quando sappiamo che già la base da cui partiamo è molto alta allora non l'abbiamo detto spesso lo vogliamo ripeti ripetere
Il gioco non può continuare noi non possiamo subire passivamente questa ingiustizia generazionale che troppo spesso in questo Paese è dimenticata la riforma delle pensioni va fatto anche per questo motivo
Così abbiamo certamente anche il coraggio di dire a differenza di quello che pensano le famiglie ma questo è normale che in un Paese di questo tipo anche l'immigrazione in realtà deve essere visto in modo diverso se c'è un problema di sicurezza la sicurezza va affrontata perché è una sacrosanto diritto delle persone
Aderire a una situazione di sicurezza ma in realtà immigrazione diventerà sempre più una risorsa è un investimento sul futuro quindi anche l'Italia si deve Gore come dire dotare di una politica attiva sull'immigrazione
Vengo alla parte come dire delle nostre idee e abbiamo così cercate di scrivere questo cambiamento fatto di sviluppo tecnologico patto di globalizzazione fatto di cambiamenti nei trend demografici certamente cercando di dire che il cambiamento è molto forte e continuerà ad essere forti in futuro
E allora a fronte di questi scenari grande cambiamento tutti noi dobbiamo contribuire a preparare il nostro Paese a gestire questo cambiamento che non sarà certo Sacile ma che ineluttabile
Noi non possiamo più permetterci di continuare a governare l'Italia guardando al passato e facendo riferimento a una realtà che non esiste più
Qui non lo vogliamo dire con chiarezza e anche con un certo fastidio purtroppo la politica in Italia è bloccata
L'attuale classe politica si mostra incapace di elaborare un vero progetto per il futuro e di attuarlo le forze di conservazione sono ancora troppo forte ovunque e bloccano i tentativi di riforma ma così facendo
Ma così facendo e l'intera classe politica che ne risente che perde credibilità
E che aggiunge ulteriore scollamento rispetto alla società civile scollamento che già è molto forte certe in questo ultimo decennio alcuni passi in avanti sono stati fatti in questo paese questo va messo abbiamo abbassato l'inflazione tassi d'interesse il dilagare del debito pubblico siamo entrati tra i primi nell'unione monetaria
è pur vero che abbiamo fatto qualche privatizzazione e qualche piccola apertura sul tema della flessibilità ma nella maggior parte dei casi si è trattato di riforme realizzate in condizioni di emergenza limitate ritardate negli affetti e mai veramente efficaci
è mancata in altre parole una vera volontà riformista e un soggetto portatore di un disegno coerente e consapevole così in questo periodo non siamo riusciti a realizzare quelle riforme che invece serve uno che avrebbero ridato parla lo stimola la crescita nel Paese
Non abbiamo fatto una vera flessibilità del mercato non abbiamo affrontato veramente la riforma del sistema previdenziale della sanità
Della scuola solo in parte ma non come avremmo dovuto delle infrastrutture ed il sistema della ricerca ne siamo riusciti a realizzare alcuna riforma istituzionale nonostante ogni giorno sui giornali vediamo qualche politico che dice che invece queste riforme istituzionali sono utili non vediamo ancora in un sistema maggioritario non abbiamo realizzato alcun sostanziale passo avanti verso il federalismo si è fatto moltissimo si è parlato moltissimo di federalismo negli anni passati poi poi caduto nel dimenticatoio non abbiamo ancora risolto l'incredibile causa impedire la giustizia e questo impasse creato sia dalla maggioranza che dall'opposizione allora per far sì che questo cambiamento si trasformi in crescita per dare un futuro al Paese tutte queste riforme vanno fatte
E ne vogliamo dire questo un altro tema per noi molto importante che una delle principali ragioni perché c'è questa grande resistenza a cambiare il Paese
Sta nella debolezza e nella frammentazione del nostro sistema politico che dalle ceneri della Prima Repubblica non ha saputo evolvere verso un vero bipolarismo
Anzi la crisi delle grandi forze ha dato vita alla nascita di una serie di partiti e partitini che esercitano uno spropositato potere d'interdizione per tutelare i propri interessi
Allora noi l'abbiamo detto spesso lo vogliamo ribadire anche qui sappiamo bene che il vero problema sta nel sistema elettorale
Nuove elezioni non sono mai in grado di cambiare nulla perché nessuno vince tanto che la maggioranza diventa assolutamente variabile e cambia più di una volta durante la vita del governo e questo certo non è bello
La realizzazione di un vero Bécaud bipolarismo che garantisca una maggiore governabilità e la stabilità politica è la riforma più importante e perché ed è per questo che noi giovani imprenditori in passato abbiamo sostenuto la Bolivia e il referendum per l'abolizione della quota proporzionale e sosteniamo tuttora perché riteniamo che senza di quello nessun discorso sul cambiamento nessun discorso sul futuro ha senso
In questo sistema politico è impossibile immaginare di realizzare un ampio e profondo Progetto di riforme queste invece diventano eventi accidentali
Spesso promesso da promossi da soggetti diversi che a volte inseguono obiettivi contrapposti
Il Presidente del Consiglio non manca di a trascinarci con grandi visioni del futuro per poi sacrificare sul tavolo del compromesso la coerenza e la credibilità verso i giovani e verso chi vuole investire in questo Paese
Siamo convinti per carità che probabilmente D'Alema e Amato credo o no in alcune cose che dicono ma non si può presentare come gradualità quello che invece l'impossibilità di superare il blocco di una cultura dell'assistenzialismo e dello statalismo che ancora si svolge
E ancora svolge un ruolo determinante l'attuale maggioranza e ha come suo leader il ministro Salvi
Come si può proporre non è questo lo vogliamo dire con chiarezza di modificare le regole che ostacolano la crescita delle piccole imprese l'ha fatto D'Alema
Sulle soglie per poi per recuperare un certo malumore a sinistra proporre di estendere anche alle imprese con meno di quindici addetti proprio quelle regole di cui si era riconosciuta la dannosità
è solo uno dei tanti esempi in cui l'afflato riformatore è rimasto grida manzoniana ed è caduto travolto da una logica di prepotente compie conservazione con buona pace dei disoccupati dei giovani e di tutti i nostri bei discorsi sul cambiamento
Per questo ci demoralizza ma purtroppo non ci sorprende l'approvazione alla Camera della nuova legge sulla rappresentanza
Una legge che anche in un contenuto molto dannoso molto pericoloso e che rappresenta istanze ideologiche che non avevano attecchito nemmeno negli anni settanta nel clima dell'autunno caldo
è incredibile che in questo scenario di cambiamento sì sì ha scelto ancora una volta di attribuire per legge ulteriori poteri di rappresentanza ai sindacati organizzati enorme al di fuori di ogni logica contrattuale
Proprio quando vi sono evidenti segnali che molti lavori e soprattutto molti lavoratori e sopra tutti più giovani si sentono sempre o meno rappresentati da queste organizzazione
Perché da una parte le sindacato sta cominciando a prendere coscienza delle profonde trasformazioni nel mondo del lavoro e nell'impresa ma la cultura di fondo rimane quella del garantismo e quella della difesa dei privilegi acquisiti
Per questo all'interno del sindacato queste timide aperture si scontrano invece con una lotta alla riforma delle pensioni alle ristrutturazioni delle grandi aziende pubbliche e alla flessibilità
Una lotta che purtroppo trova uno straordinario alleato nel ministro Salvi di quello cui abbiamo ancora in occasione della presentazione dell'ultimo DPEF il compiacimento per aver bloccato il tentativo di Confindustria
Di liberalizzare il mercato di lavoro e dire pari diritti ai lavoratori figuriamoci se queste sono le nostre esigenze
Anche la proposta del nostro presidente Fossa di liberalizzare la flessibilità in entrata è stata colta da molti solo come una provocazione questa incredibile alla luce
Dei cambiamenti che abbiamo detto anzi essa appare come uno degli elementi di una fior di una piattaforma minima che Confindustria deve presentare e che è inderogabile accanto la flessibilità in entrata in questa piattaforma ci sono anche una maggiore flessibilità in uscita
Un efficiente Collocamento privato un efficiente sistema di formazione e non ultimo una maggiore certezza del diritto del lavoro
Purtroppo come sappiamo lo ripetiamo siamo anche stufi di ripeterlo il problema della flessibilità e trattato in un ottica completamente distorta
Una maggiore flessibilità è ancora considerata sinonimo di precariato una penalizzazione per i lavoratori è una forma indebita di regalia all'impresa che non ha senso anche perché la flessibilità non essere un'esigenza dell'impresa ma diventa sempre più anche l'esigenza di lavoro dei lavoratori che cercano
Forme diverse lavoro tempi diversi di lavoro
E questo bastardo e basta vedere cosa succede negli Stati Uniti dove oggi più di un terzo delle persone a guardi meno di un terzo le persone al tradizionale orario nove cinque per cinque giorni alla settimana quindi la flessibilità è ormai anche nella vita dei cittadini
Ovviamente noi siamo consapevoli questo lo vogliamo dire con chiarezza pedane non siamo per un sistema dove vincono forti e i poveri come dire e i deboli soccombono anzi noi riteniamo che una società giusta è una società che ha un grande senso di solidarietà verso chi ha veramente bisogno allora noi siamo d'accordo sul fatto che un sistema che ha maggiore flessibilità
Richiede anche la revisione del sistema di ammortizzatori sociali che sia specie specificatamente progettato per rendere meno difficile la detto Amendola flessibilità per molti lavoratori
Allora noi siamo d'accordo con l'estensione della cassa integrazione ordinaria tutte le imprese possiamo anche essere d'accordo con sussidi di disoccupazione in linea con gli altri Paesi europei ma a condizione dell'effettiva ricerca di uno posto di lavoro
Formazione una formazione giusta perché rimane temporaneamente fuori dal lavoro
Facilitazione per inserimento queste sono tutte cose che in un mercato più flessibile ci devono essere
Anche e soprattutto però noi siamo riteniamo che la cosa più importante in una società dove la vera ricchezza sarà il capitale umano
La vera solidarietà si dovrà esprimere in un'effettiva opportunità per tutti di acquisire costruzione è una formazione adeguata per questo la competitività di un Paese dipenderà in misura sempre maggiore
Dalla qualità del suo sistema scolastico e del suo sistema universitario evidentemente ovviamente banale dirlo ma purtroppo lo devo ripetere
Queste trasformazioni del modo di lavorare non hanno nulla a che vedere con la riduzione dell'orario di lavoro per legge a trentacinque ore riesumato ancora una volta con entusiasmo dal ministro Salvi anzi abbiamo spesso la sensazione che questo sia usato
Anzi come dicevo abbiamo spesso la sensazione anche la logica delle trentacinque ore sia usata spesso come arma di ricatto proprio quando gli imprenditori si oppongono alcune decisioni o proposte del governo che sono penalizzanti per l'impresa
Ma certamente stiamo parlando di una cosa molto diversa stiamo parlando di una maggiore flessibilità e di una vera solidarietà verso chi ha veramente bisogno
Una logica quella del come dire del non cambiamento una logica deve rivolta al passato che secondo noi ha caratterizzato anche la presentazione della legge finanziaria del due mila
Certamente una legge che non prevede aumenti di tasse e questo è già qualcosa ma questa finanziaria a noi appare debole senza importanti contenuti ancora una volta abbiamo perso un'occasione per dare un segnale di vitalità
Per restituire un po'di fiducia del resto in assenza di un'emergenza perché mettere a rischio la stabilità del governo sempre meglio non fare le riforme
E infatti la riforma delle pensioni è il grande tema assente in questa finanziaria che che quello che è stato fatto fino al novantasette se insufficiente mi pare ormai chiaro dai numeri alla tutti i richiami che ci vengono fatte dai vari organismi sovranazionali
Eppure non riusciamo nemmeno ad anticipare la verifica degli affetti di quella riforma
Quando le cose da fare sono molto chiare una diffusione del sistema contributivo una rapida abolizione delle pensioni di anzianità
Un innalzamento dell'età minima l'introduzione di meccanismi di capitalizzazione i contributi previdenziali un incedere in un'incentivazione della previdenza privata anche attraverso l'utilizzo del TFR maturando
L'unica cosa invece che è stata fatta in questa finanziaria
è stata quella di inserire un contributo di solidarietà sulle pensioni dei più ricchi che da sola così senza invece una logica complessiva alle spalle a scappare un po'come una politica di Robin Hood dalla quale peraltro sono esclusi ancora una volta i magistrati e i parlamentari
Ma nel gol non vogliamo solo come dire
Dire quello che non va nella politica se è giusto credo che lo diciamo
Vogliamo anche fare una riflessione sulla evoluzione della rappresentanza degli interessi delle relazioni industriali un'evoluzione su Confindustria e sindacato perché certamente come diceva prima radio Terai è troppo facile dire come devono cambiare gli altri e forse più difficile dire come dobbiamo cambiare non ma è giusto provarci
Allora noi riteniamo che l'attribuzione per legge di anti potere i sindacati e la debolezza dei governi negli ultimi dieci anni ha fatto sì che le parti sociali diventassero sempre più indispensabili fonti di consenso e parte essenziale del processo di governo negli ultimi dieci anni la concertazione tra governo e parti sociali ha permesso di realizzare importanti riforme sento quasi conflitti sociali
Ricordiamo chiaramente l'accordo sul costo del lavoro del novantadue novantatré
Ricordiamo la politica dei redditi che ne è seguita la concertazione quindi ha certamente permesso di abbassare l'inflazione questo è un risultato importante
Ma non ha però permesso negli ultimi anni di far sì che il costo del lavoro aumentarsi i dieci punti percentuali più dei nostri partner europei così come non ha evitato che si producessero ulteriormente i pochi spiragli di flessibilità
Come nel caso della legge sul lavoro parasubordinato o peggio la legge sulle rappresentanze sindacali
Certamente non abbiamo la controprova senza concertazione il bilancio avrebbe potuto essere anche peggiore
Ma pare legittimo chiederci se oggi la politica di concertazione non necessiti di un ripensamento profondo se la concertazione sia diventato un obiettivo piuttosto che uno strumento per rispondere agli interessi della modernizzazione quindi dell'impresa così come era nato e ancora se il governo non usi la concertazione per garantirsi il Conte il consenso delle parti sociali
Senza prendersi la responsabilità di affrontare i veri problemi del Paese
Del resto è un antico vizio
Sito in una pari in cui il governo a patto però che ciò non si trasformi in una paralisi in continui rinvii di cui la nostra storia e piena in altre parole si tratta di capire se nell'attuale sistema con un permanere di una cultura anti impresa e antimercato il mercato impatto che sin da atto nel governo e della maggioranza la concertazione si presenti ancora come uno strumento efficace per ottenere alcuni passi in avanti nella modernizzazione
è indubbio che la concertazione come metodo sia condivisibile com'è indubbio che l'obiettivo l'interesse di tutti è produrre lavorare e vivere nella pace sociale
Ma quando questo processo imponente il blocco del cambiamento quando intorno al tavolo non c'è una convergenza sugli obiettivi e sui modi per realizzarli
Quando non c'è una vera volontà di garantire un futuro a questo Paese allora potrebbe essere necessario cambiare le regole a anche abbandonando il tavolo per continuare a sostenere con forza la necessità delle riforme non posso
Non possiamo più accettare incentivi temporanei discrezionali in cambio di un ulteriore rinvio delle riforme necessarie al nostro futuro
Per questo noi riteniamo che Confindustria non debba avere timori di opporsi a quella politica che ci condanna al passato che in un Paese moderno non dovrebbe esistere ma che da noi c'è e purtroppo oggi ha una voce molto influente
Del resto oltre a questo discorso qui hanno sede a sulla concertazione è questa
La né pensiamo che Confindustria sindacato debbano anche come dire confrontarsi col cambiamento che in essere nel mondo dell'impresa e nel mondo del lavoro
E bisogna capire appunto se Confindustria sindacati rappresenti no nei rispettivi campi il nuovo l'evoluzione le imprese che si stanno modernizzando i nuovi settori o piuttosto continua a rappresentare solo la tradizione del passato
Per quanto riguarda il sindacato la risposta sta nella struttura stessa dei suoi scritti non ci sono i nuovi lavori ci sono pochi giovani mentre la gran parte degli scritti sono pensionati o lavoratori vicino alle pensioni
Per Confindustria certamente il discorso è più Complesso molte imprese sono oggi interessate una delicata fase di modernizzazione investendo in un in innovazione e modificando dall'organizzazione
Queste imprese le più dinamiche e quelli settori emergenti potrebbero non trovare nella nostra organizzazione una focalizzazione coerente con le loro esigenze e con le loro attività
Sono impresa che richiederanno in misura sempre maggiore assistenza nella soluzione dei loro problemi di innovazione e globalizzazione di gestione finanziaria e della formazione accanto a quelli tradizionali di carattere sindacale
O c'è un altro punto molto importante di cui si è parlato anche prima nella relazione di Nadia Dellai
La Confindustria che si sta creando che quella che ne vogliamo una Confindustria che al proprio interno a piccola impresa grande impresa imprese di servizi imprese manufatturiere imprese locali e imprese come dire internazionali allora bisogna porsi il non facile problema di come gestire tale complessità noi crediamo che ciò possa essere ha fatto costruendo un'identità forte basata su pochi valori condivisi e focalizzandosi sui temi della modernizzazione del paese del sistema economico
E di costruzione di un capitalismo evoluto senza privilegiare alcune anime a discapito di altre o alcuni interessi specifici a discapito di quelli del sistema delle imprese nel suo complesso
Poca dandosi sul sistema di servizi attento alle specifiche esigenze del tessuto economico imprenditoriale delle diverse aree
Ma un'altra cosa vogliamo aggiungere in questa società caratterizzata da inquietudine insicurezza noi pensiamo che Confindustria debba avere anche un altro ruolo importante deve diventare punto di riferimento per la formazione di un'etica civile
Fondata sulla cultura d'impresa sulla cultura del lavoro sui valori della responsabilità del rischio e della solidarietà
Contribuendo così a formare quella religione civile come la chiama Rusconi che costituisce l'ingrediente fondamentale per evitare uno scollamento tra politica e Società e assicurare uno sviluppo delle pratico ed equilibrato
Vado verso le conclusioni dicendogli che abbiamo parlato di grandi riforme delle scelte difficili che non possono essere idea rimandate e delle regole che vanno cambiate
Forse è giusto riflettere ancora un momento sul perché tutto ciò è necessario noi crediamo che la risposta principale stia nella responsabilità
Che ognuno di noi deve avere di contribuire al progresso della nostra società
Al consolidamento della civiltà e della democrazia
La responsabilità di lasciare a chi verrà dopo di noi un mondo migliore meno iniquo con meno guerre con meno inquinamento la responsabilità verso chi ha più bisogno chi non ha avuto la possibilità di crescere di chi ha più difficoltà Rattazzi al cambiamento
Come imprenditori la nostra responsabilità e di cogliere in anticipo segnali cambiamenti nei mercati nelle tecnologie di valorizzare tutte le risorse che anziani umane che abbiamo a nostra disposizione e farsi della nostra impresa contribuiscano allo sviluppo economico e sociale equilibrato e durevole
Ma la responsabilità e anche ciò che distingue tutta la classe dirigente ciò che le permette di gestire il cambiamento di guardare con ottimismo al futuro
La strada del progresso passa inevitabilmente attraverso il cambiamento è una strada in cui bisogna sempre guardare avanti senza paura di perdere quello che già abbiamo è una strada difficile ma piena di opportunità e di speranze
Francesco Bacone sosteneva che un uomo che inizia con delle certezze finirà con dei dubbi ma se si accontenterà di iniziare con dei dubbi finirà con delle certezze questa è la vera essenza delle nuove identità che si stanno formando nella nostra società e che ne determineranno i destini come sapete è stato ricordato prima centimentri da Giuseppe Pappalardo presto l'ultimo convegno della ma convegno nazionale della mia perché presidenta
Scegliendo il tema del cambiamento oltre a cogliere l'essenza di tutto il lavoro fatto in questi quattro anni voglio lasciare anche un invito a chi verrà dopo di me
Quello di continuare a guardare al futuro quello di superare la logica dell'emergenza quello di farsi sempre portatore di un grande progetto di modernizzazione
Se la società di domani sarà migliore di quella o di oggi se riusciremo a crescere nel rispetto delle generazioni future non sarà frutto di un destino già scritto ma sarà frutto delle scelte delle decisioni che si prenderanno in futuro
Allora noi giovani imprenditori continueremo ad impegnarci a far sì che queste scelte siano coerenti con i valori della libertà del progresso e della democrazia
Se faremo questo con perseveranza coraggio e determinazione rappresenteremo sempre un importante patrimonio per Confindustria e con il e per il Paese
A tutti voi giovani imprenditori un grazie di cuore per aver creduto in me e per avermi permesso di fare questa esperienza per la straordinaria indimenticabile grazie
Grazie Emma non solo per le tesi ma anche per essere il nostro presidente principalmente per esserlo
Quindi sul tema i sentieri del cambiamento
Ci illustrerà Alain Touraine docente delle code se più dedotte chiudono si alza so sì al di Parigi
Siamo
Già assai attiva
Quindi come dicevo i sentieri del cambiamento è il tema del prossimo nel prossimo intervento e lo illustrerà alle in Turenna docente delle corde Soter chiuderà si alza Sossi alla di Parigi prego professore
Tenere alta hanno del difficile impossibile parallele dopo della signora presidente Marcegaglia
Che è facile cartiera un sociologo perché non so è un leader ma per presentare il spirito del gruppo
Io sono marginale
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Il tema di tutto
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Non essere capace di parlare italiano
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Offre nuovamente a Sirchia rettificativa ricerchi beffarda io adotto scritti di giustissimi
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Grazie alla ventunenne per la relazione sempre di alto valore
E mi dicono che Renato Ruggiero non può essere presente quindi passeremo direttamente ai lavori della tavola rotonda il cui teme le mille dimensioni del cambiamento alla quale invito a partecipare Edmondo Berselli vicedirettore de il Mulino
Franco Cardini docente dell'Università di Firenze Elio Catania amministratore delegato dell'IBM Ilvo Diamanti docente dell'Università di Urbino
Giulio Giorello docente dell'Università Statale di Milano Andrea Mondello consigliere incaricato di Confindustria
Giorgio Guazzaloca sindaco di Bologna
Michele legna io le vice presidente dei giovani imprenditori azione di Confindustria ai Rapporti Esterni Attilio Tranquilli consigliere delegato alla commissione Ambiente
Modera
Moderati Antonio Calabrò tentato
E ci sono i sopravvissuti Luceplan mi sono decisa nella casa b
Sono i sopravvissuti grazie si grazie ai sopravvissuti rimane anche
No
Regole
Indisciplinato
Persino spesso si tratta specifica
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Dinamica posto insomma
Falasca
Questo però arrivino l'unico inglesi dopo
Nel deserto politica valide dalla difesa impone
In casa il Pubblico ministero la difesa lei ad Arafat
Credo dalla prossima senza time novantatré facevamo diciamo prima questi giovani sono perplesso il presidente perché poi se ne vanno
Eppure sono spalmati M
Concepiamo la concorrenza
Saldatura
Risente adesso
Mica continuo a non sentirsi carico mi spiego se
Continua a non sentirmi
Al fallimento sa
Interventi sancirne adesso ci siamo c'ero io non vorrei che i titoli per la discussione degli eletti in Algeria cambiamento il fatto che siano così tanti su questo palcoscenico intimo gli dissero i nostri ascoltatori vorrebbero andare via quelli veri voi paradossalmente esaminati dopo tante relazioni tanti interventi è un'analisi così come dire provocatoria robusta quando la teste Ariosto avvenga spazzolata una serie di concede io e imbroglioni rispetto alla globalizzazione
Però una cosa possiamo provare parla mettendo insieme le competenze in F come venti filosofi inghiottire la scienza le competenze imprenditori competenze di sassolini competenze di analizzatori dei nostri veramente sociali del mare cioè di capire quali sono le caratteristiche fondamentali nel cambiamento che stiamo vivendo come si può costruire questo cambiamento una nuova identità è nei soggetti sociali collettivi penso a Finmeccanica e la Confindustria ben sei metri e nelle singole persone come cioè si fa saltare un gioco chiariamo verranno definire momenti nelle dinamiche e cioè come matrimonio tra una fornendo verso l'esterno nostro andare da qualche parte in altro modo sinché è uno standard banalizzazione ebbra contemporaneamente salvare l'anticipo trovare radici nuove nella preparazione dei lavori di questo convegno discutendo con Emma Marcegaglia anche i giovani imprenditori avevamo pensato che poteva esserci una figura che simboleggia se questo cambiamento e non l'hanno individuata la cosa non mi sorprende in nei prossimi anni
Quale partner il nostro Merry uomo e perché perché quel rottame e girata in quel mare in cui non ci sono sentieri come ci ricordano scatole ma ci sono nelle rotte e contemporaneamente favorisse che viaggia netto fra Elisa probabilmente Symbola più forte della cultura dell'Occidente che ripercorre la nostra vita e le nostre imprese e la nostra cultura e contemporaneamente quel poster è un mutante
Alle branchie se vi ricordate è in grado di stare sulla terra e sulla quelle alla ricerca di un qualcosa che sembra scomparsa e Cana sembra e quel Kostner li potesse essere Ozzimo i nostri lavoriamo persino pensate rimetterò grande qui ma ci sembrava poi di esagerare
L'abbiamo riportato questo concetto alla dimensione un po'più intellettuale affidando al professor Berselli il compito di trovare
Lungo i sentieri del cambiamento dei libri per una fine di secolo Berselli ci ha lavorato per un'estate prodotto un volume che credo abbiate tutti ci sono
Cinquecento volumi qui messi in ordine alfabetico ma e non breve ammessi con il con un altro criterio ma non è importanza e che serva no a darci gli strumenti ma utili avremo sicuramente eletti altri spero siano un suggerimento erano vetture
Siamo a darci indicazioni di com'è cambia la nostra identità è anche valori ancorarci per costruirne di nuovo
Perché ha ragione per storture nelle cose che ci ha ricordato ci sono delle condizioni a cui erano abituati che sono mutate e non si cambia se non si ha il coraggio di lasciare da parte venne consapevolezza acquisita nelle certezze cioè non c'è cambiamento senza rischio ma parlare di rischio in un'assise imprenditori mi sembra usare un termine corretta a cui tutti quanti dovesse essere nota bene abituati
Allora libri eterna Pienza eccolo scrive Berselli e spiega quali sono io vorrei Qanuni innanzitutto in questa nostra conversazione però abbastanza sciolta è veloce sapere quali sono le caratteristiche fondamentali nella modernità riprendiamo parlando
E che cosa
Di molto ambiguo di moto equivoco
è un insieme che comprende test la regione come l'irrazionalismo
Comprende la civiltà di massa e l'individualismo la partecipazione politica lo Stato l'età industriale e i mass media
Metodo scientifico progresso la secolarizzazione la contrapposizione classica destra sinistra e una quantità di altre cose tutti i fenomeni che poi sostanzialmente hanno assistito ad andamenti diversi alcuni sono esplose sono state individuate delle contestazioni rispetto al metodo scientifico così come sono ci sono state individuare delle delle contestazioni rispetto a posizioni dominanti di di pensiero credo in sostanza che il definire che cos'è la modernità non è facile ma è facile piuttosto cogliere un elemento di duplicità noi
Dentro o la modernità cioè dentro il cambiamento che siamo riusciti a interpretare con una serie di strumenti io ho cercato di mettere in fila
Ma che sono comunque presenti per lo meno nella nella per una parte nella consapevolezza dell'uomo conto contemporaneo Duomo capace di agire dentro la cultura contemporanea come strumento per capire che cosa sta avvenendo in termini di trasformazione si assiste a una si vede questa duplicità si vedono queste spinte e controspinte credo che i grandi capitoli della cultura degli ultimi due secoli sostanzialmente e in particolare dell'ultimo secolo secolo lungo più a un pochino di al di al di là della prima guerra mondiale
Di Martino proprio questa duplicità
Noi oggi guardiamo verso paventa un grande classico di Tocqueville
La democrazia in America soprattutto perché se sembra incarnare in un'opera pionieristica
Un dirama eccezionale che affascinò il pensatore francese
Il sociologo ante litteram ma il cronista ante litteram
Di una democrazia
Beh che vedeva il mondo della libertà ma in cui si può intravvedere anche il mondo in cui il germe del conformismo e dell'arbitrio dei più sui meno
Per portare la democrazia a trasformarsi in un simulacro della democrazia nella dittatura della maggioranza
Sostanza se dovessimo interpretare e individuare oggi un segnale di fondo una traccia costante
Che si fissa nella consapevolezza collettiva e individuale
Potremo per ritrovarmi in questa costante ambivalenza della realtà
Un'ambivalenza che
Abbiamo ritrovato anche nelle parole di avventure quando noi pensiamo al grande dilemma novecentesco che non è soltanto novecentesco ma novecentosei centrata in maniera radicale fra i concetti e le strutture di comunità e di società fra la comunità tiepida dell'ASP
E la società e la sosta invece astratta nomi ma se pensiamo
A tutto questo
Ci rendiamo conto che abbiamo dietro di noi ma anche davanti a noi anni decenni secoli di ambivalenza in cui la capacità di individuare qualche qualche cosa che si fissi dentro questa duplicità è un contributo che può portare a qualche acquisito acquisizione in più e in queste così acquisizione in più
Valgono ancora qualcosa anche le quando le grandi contestazione cui abbiamo in parte rinunciato cioè suoi pagano i cataloghi inaudito per esempio vediamo la quantità di pensieri antagonisti da Adorno avoca in a Marcuse ma anche all'handling a tutti coloro che hanno contestato le strutture fondanti della società borghese oggi credo che ne possiamo valutare queste cose per quello che hanno significato in termini di storia della cultura di storia delle idee
Ma anche perché per dire
La contrapposizione fra la società aperta pensatore della società aperta e i contestatori della società aperta rendono in questo momento forse più importanti figure che non sarebbero state meno e sono convinto che avevamo non sarebbe stato il pensatore che appare oggi se non ci fosse stato la il protagonismo di saprà contro di lui
E questa duplicità e non ricorre interromperti perché quelle approfondirla da un altro punto di vista non soltanto dal punto di vista della politica e delle spese sociali
Sapendo quest'ambivalenza ci accompagnerà lungo ma anche dal punto di vista della dialettica della scienza anche questa duplice anche questa carica di dubbi presso Giorello qual è il punto in questa ambiguità della scienza rispetterà modalità che stiamo vivendo
Ma io prima
Che se auguri se parliamo di scienza dei temi che anche la sveglia ci sia favorevole insomma ecco ma io direi che l'ambiguità di fondo della scienza sta nel fatto che molte delle nostre grandi conquiste scientifiche nascono da esperienze di scacco la difficoltà
Dai impossibilità anche di successo tecnico e poi sul lungo periodo si tramutano invece in grandi programmi di ricerca che danno dal nuovo da lavorare a molte persone e che permettono di cambiare il mondo ecco in questo senso io direi
Non so se c'erano nel suo elenco che l'aver cadute non so che aspetti il metro del capito che la scienza e la più grande forza produttiva e che la conoscenza era è alla base del rinnovamento produttivo sensato Bacone
Come sopra fa pensare o Carlo Marx secondo altri
O magari con molta pregnanza Walt Disney nel personaggio di Paperon de'Paperoni che in e anche un grande incrementato ore di invenzioni di scoperta e non soltanto uno che accumula denaro ma che lo rilancia
Io quindi
Dei valori legati alla scienza ne abbiamo vissuto tutto il Novecento con mitica senza fosse un grande dato progressivo il progresso inarrestabile adesso per fortuna ci rendiamo conto che c'è da una parte una crescita possibile che sia ora o investe in pieno per certi versi limiti all'etica e proprio il progresso scientifico ci fa chiedere sulle finalità della scienza Cadonà ma in qualche modo nuova che parte alla parte finale in questo settore
Direi di sì io quello che la scienza cambi continuamente replica Secci sforzi continuamente di ridefinire i nostri valori
E questa è una sfida continua ed la ragione di fondo per cui ci domandiamo perché tu fai queste cose perché lo fa che qua e là una domanda filosofica ma la domanda di Socrate
La domanda di sapere calata in un mondo diverso da quello della città greca del quattrocento avanti Cristo un mondo in cui la ricerca oggi funziona accoppiando velocità di lavorazione dell'informazione e grande rapidità di comunicazione
Questo curiosamente cambia i nostri valori cambia anche il modo di fare scienza passi per esempio che strutture marginali se molto intelligenti e flessibili possono ritornare in gioco
Non c'è forse più bisogno d'una grande scienza come grande impresa ma in molti casi piccole imprese posso aver successo esempio non so pensiamo come sempre grande scienza la fisica di base
E siamo invece convinti esempio di marginalità che emerge molti dei programmi in adesso io fisica dei solidi Origgio o struttura della materia tutti socie tori che cambio profondamente per applicazione nostra vita per non dire dei vantaggi e dei giochi economici comuni che hanno avuto e biotecnologie
Che richiedono molti meno soldi della figlia di base che permettono a settori apparentemente marginali Dio compri nuova sul mercato di cambiare atto totalmente la situazione
Non solo dire un esempio tipico e come è stato gestito con intelligenza la ricerca biologica aveva resi istituto vicino a Edimburgo famosissima oggi per la pecora Dolly naturalmente che stato capace di io rimettere in gioco
Sfruttando bene il collegamento delle conoscenze la rapidità della informazione le proprie chances a diventare da un piccole marginale istituto scozzese in un punto po'di riferimento anche massmediatico
Ecco ora c'era si può dire una cosa usando per esempio della pecora Dolly che
La Rete e la possibilità di possedere conoscenze cambia anche il concetto di marginalità di centralità dei nuovi alla ricerca editi sviluppo di ogni possibile e ma caro probabilmente a un paese come l'Italia in cui
Le mille provincia sono animali movimento segreti si cambia il nostro la nostra percezione di una opposizione di di cui a lungo già separato quello cale globale ecco cambia il modo con cui vari affranti locali vengo ricostituì trepidanti globalmente
Rilancia possibilità di Paesi che sembravano essere marginalizzati direi che questo abbinamento appunto rapidità della reputazione in Rete e potenza di calcolo a uniti insieme cambiano anche il modo di fare certe cioè introducono modi di procedere diversi e più flessibili io credo che questo insegnamento di flessibilità abbia poi ancora comincio prima un valore etico
Sì una grande lezione di acquisto di nuove chance e di libertà con tutti anche i rischi la libertà perché senza valore etico drasticamente nel senso credo che in cui il pubblico qui presente considera un valore etico all'esperienza del rischio spesso perché un libertà di mercato a io credo una un corrispettivo nella libertà di scelta delli quella scientifica
Dove i rischi ci sono tu al sono rischi che vanno da quello economico ducati d'investimento a quello di conseguenza è che non si riescono facilmente a maneggiare quei direi che il settore della fisica prima il settore biologi oggetti certe applicazione della medicina danno una marea di esempi in questo senso ma qui è il punto dove uno deve saltare nel punto dove uno deve confrontarsi
Politiche protezionistiche delle idee e sbarramenti a priori sono pericolose quanto io credo sia pericoloso una vecchia politica protezionistica o uno un vecchio rifugio nelle istituzioni su istituzioni che devo cambiare confrontarsi
In e Tania abbiamo ragionato sul terreno della rete e delle possibilità offerte dalla Rete io vorrei con lei approfondire un aspetto che in qualche modo è già venuto fuori dal dibattito ma era abbastanza evidente anche nelle relazioni del pomeriggio
L'innovazione tecnologica
Nuovo Comune volete innovazione tecnologica e l'impresa tecnologicamente avanzata che è quella fatto
A microchip che fa tutto ciò che ha a che fare con l'information technology un'altra teoria e quella che invece
Tutto ciò appartenga innovazione appartenga a una cultura è un modo di gestire processi ha modo di gestire l'impresa è un modo di elaborare organizzazione di andare si faccia astratti facciano auto si faccia politicamente
Prima definire che cos'è esattamente l'innovazione col la ringrazio la proprietà
Questa domanda che peraltro avevamo accuratamente preparato com'era ovvio perché questo mi permette di condividere con gli nominati i giovani imprenditori che hanno preferito alla e bellezza selvaggia di Capri la bellezza del nostro dialogo anche sull'altra
Di condividerla convinzioni forti la prima è che giustamente abbiamo messo al tavolo del nostro dibattito per la crescita dei fattori produttivi del nostro Paese la competitività io sono profondamente convinto abbiamo tanti esempi che ci vengono da tante economie forse è più avanti di noi
Che il fattore cruciale
Incide sulla competitività di un'impresa di un sistema economico in questa digital Economy in questa economia Rete è proprio l'innovazione in particolare innovazione tecnologica seconda convinzione profonda
E questo riguarda cari amici tutti quanti noi è che per fare un vero salto di qualità in questa economia economia terza economia reti economia in cui fattori competitivi sono fondamentalmente diversi rispetto a quelli che invece tradizionale ognuno di noi deve farsi carico sentire maldipancia prendere posizione leadership qualunque sia il nostro ruolo giovani imprenditori vecchi imprenditori grandi imprese piccole imprese leader politici di fronte a questa cultura del cambiamento
Questo è quello che mancava in passato credo che adesso e mi sembra esistano segnali positivi da cui deriva mi va benissimo esistono degli elementi che ci fanno capire che di fronte a questo problema della innovazione si stia mobilitando il Paese i cento mesi di crescita sostenuta senza inflazione il miracolo economico degli Stati Uniti e io prendo sempre Pinza quando faccio questi raffronti ormai matematico è confermato sono dovuti fondamentalmente affatto
Che in quella economia si è cresciuti sia investito in particolare se investito dieci volte in più di quanto si pensi che in Europa
La metà degli investimenti negli ultimi dieci anni negli Stati Uniti fatato information technology l'avvocato vuol dire che non siamo tagliati fuori o c'è uno spazio per recuperare io non credo assolutamente che noi siamo salpati fu siamo tagliati fuori in questa nuova economia in questa digitale economiche Emma Marcegaglia che ha fatto una bellissima bellissima introduzione al suo intervento però stiamo parlando di un nuovo modello di computer o di una rete più o meno veloce stiamo parlando di una discontinuità profonda nei sistemi economici nel sistema industriale sta cambiando fondamentalmente il modo di gestire l'impresa il modo di portare avanti il processo politico il modo di fare formazione
Stanno cambiando i fondamentali della gestione dell'impresa e della gestione dell'economia e qui in questa nuova economia
Alcuni li paradossi fondamentale del passato cambiano esempio la differenziazione tra piccola e grande impresa va sfumando
Anzi io dico di più l'economia globale perché di globalizzazione parliamo essere grandi certamente aiuta ma essere grandi inefficienti ancora più penalizzante
E non è l'industria nel sistema industriale del passato e abbiamo mille esempi quelli che leggiamo sui giornali ormai quasi con frequenza quotidiana di piccole imprese che hanno avuto vocazione globale disegnato intorno a nuovi modelli di business
L'hanno raggiunto
Mercati in cui prima non se non è neanche possibile accento allora mi ha fatto una domanda siamo tagliati fuori da questa corsa Aglianico quasi che internet è stata inventata dal Padreterno per il sistema industriale italiano così tanto basato su un'epoca di piccole medie imprese siamo da sempre abituati a lavorare in paese aree vivono soprattutto le persone in questa stanza
Se sappiamo utilizzare la tecnologia ma ripeto non come il nuovo computer quello magari può anche servire ma come ripensamento della modo con cui disegniamo le nostre imprese io credo che abbiamo l'opportunità unica per la nostra economia
Io credo d'altra parte che è consentito anche discorsi fino adesso ognuno di noi deve fare la propria parte in questo disegno
Noi industriali per primi
Quante volte la mattina ci mettiamo in discussione e pensiamo che sono i nostri nuovi competitori
Come fatto raggiungere nuovi mercati
Ci sono
Gli elementi che mi permettono di cambiare il modo di gestire quanta formazione sto facendo all'interno dell'impresa sono domande che ci stiamo ponendo tutte le mattine
Ecco se non ci poniamo questa domanda ci sediamo nei convegni però non stiamo facendo parte attiva del processo di apertura la nostra economia nello stesso tempo che ha responsabilità di governo e politiche deve concentrarsi su quelle due o tre cose fondamentali che creano le condizioni perché potreste avvenga il tema è complessa come spesso accade quando la matassa molto ingarbugliata la prenderemo i due o tre nodi accertare di affrontare quello il governo deve concentrarsi indubbiamente sulle cose che in innescare un meccanismo virtuoso formazione innanzitutto
Progettualità e abbiamo alle grandi esempi abbiamo per il ministro Visco il fisco telematico nello Stato si possono fare progetti di grande contenuto innovativo semplificazione ma semplificazione dico nel rapporto tra le imprese lo Stato ripete il cittadino e da ultimo dico anche flessibilità ma non dobbiamo stancarci nell'andare a discutere i temi di flessibilità prendendo l'aspetto soltanto che lavorava egualmente importante io credo dobbiamo puntare insieme alla Sisti alla flessibilità dei sistemi la flessibilità del sistema finanziario di cui Emma Marcegaglia parlava
A presentare il sistema formativo la flessibilità nelle infrastrutture per consentire una competitività nei servizi su cui operano sempre ecco quindi che io credo abbiamo una grande opportunità davanti rotocalco della mia risposta alla sua domanda è un problema nostro di leadership non possiamo lasciare ad altri alle nostre persone
O ad altri componenti o attori del sistema economico la risoluzione di questi problemi una trasformazione di questa portata non pesca dal basso è soltanto nel nostro stomaco nostro come leader di un cambiamento
Professor Cardini abbiamo due volte l'ho chiamato in causa il sistema formativo al di là delle relazioni al di là delle cose che perfetto
Nella nel torrente un giudizio sulla
Vivendo di flessibilità e di qualità rispetto rinnovazione del sistema universitario italiano
Beh è un giudizio difficile da darsi allo stato attuale perché appunto si parla di sentieri di cambiamento
E all'interno del sistema universitario italiano non siamo proprio immerso in una lunga non so quanto lunga certamente parto molto laborioso da cui dovrebbe uscire modello nuovo università però se poi questo modello nuovo di università se ho già configurabile
E questo è un problema che veste ancora
Forse prematuro dichiarare ecco io potrei semmai quello che farò poi avanzare qualche mia qualche mia tesi perché mia ipotesi qualche mia riserva
Prima di tutto
Bisognerebbe chiedersi una cosa quindi io lascio da parte lei ipotensione sotto ipotesi riforma universitaria se sono in corso fino a che punto qualche cosa sta cambiando sul serio da che punto in poi come diceva il noto personaggio Tomasi di Lampedusa
C'è qualcuno che vuole molti che stanno remando perché tutti i campi tutto cambi perché tutto resti uguale ecco però su questa questa frase molto bella molto intensa anche molto vera da un certo punto di vista bisognerebbe fare un attimo d'attenzione forse discorso va anche al di là dell'università
Quando il personaggio Tomasi di Lampedusa dice bisogna che tutto cambi perché tutto resti uguale ha davanti due modelli voglio fare numerosi tanto meno provocazioni costato ha davanti due modelli contrastanti e naturalmente la sua frase molto molto
Cattiva anche se si vuole da un certo punto di vista perché quello che deve cambiare sono nel caso del personaggio e Tomasi di Lampedusa certe istituzioni
Di governo del sud Italia
Quello che deve invece restare uguale sono al contrario certi rapporti di proprietà o di produzione
E allora evidentemente quando non parlo di politici perché io un politico non sono egli non li conosco abbastanza ma quando molti miei colleghi universitari qui ce ne sono alcuni ma presenti sono sempre esclusi credo che in realtà non si ripresenti lo siano sul serio in questo caso quando molti dei miei colleghi universitari parlano di necessità di un cambiamento alludono in realtà cose
Che loro pensino penso a morte possesso possono restare profondamente uguali certi meccanismi di cooptazione meccanismi concorsuale meccanismi di quella cosa in fondo abbastanza modesta
Quasi patetica ormai che oggi che all'interno dell'università si usa definire il potere universitario il potere accademico che è una cosa che qualcuno di voi molto pateticamente pensa ancora con la P maiuscola
Come se il potere fosse lì come segue oggi fosse fosse poi facile capire dov'è il potere perché discorso coi della centralità e della provinciali tavolo della lontananza anche dai centri del potere abbastanza complessa complicato
Ora oggi noi siamo davanti a una realtà c'è uno scollamento e questo lo lo sentiamo tutti può darsi che i miei colleghi che insegnano medicina che insegnano
Fisiologia o altro lo sentano o anione la facoltà di ingegneria per esempio lo sentano meno noi io per esempio che segnò la facoltà di lettere e in una città di grandi tradizioni culturali e intellettuali ma anche sul presente ci avrei qualche dubbio come Firenze constato che noi siamo profondamente scollati da una realtà dalla realtà sociale perché in realtà per esempio la mia esperienza personale e l'esperienza di uno che da una decina d'anni a questa parte forse anche piazzato qualche amico qualche allievo in cattedra in maniera molto pulita partecipando a qualche concorso cercando di valorizzarlo per carità mi ritengo una persona persona perbene però in realtà poi forse a anche preparato a qualche ricercatore forse non malissimo ma soprattutto ha sfornato e Dio mi perdoni il giorno del giudizio
Ha sfornato varie centinaia in dieci anni direi varie centinaia ho contribuito a sfornare varie di centinaia non solo di disoccupati
Ma anche di divise e questo è peggio disadattati
Cioè di bravi ragazzi ai quali l'università italiana perlomeno varasse a cioè non ci preoccupiamo troppo nelle facoltà umanistiche può darsi che in quelle giuridico economiche discorso fosse diverso in quelle scientifiche riverso ancora ma mi risulta che non è poi tanto nemmeno così almeno nelle facoltà umanistiche lo scollamento successivo il progressivo tra
Chi usciva dall'università con l'impressione fra l'altro
Di essere arrivati a un top dia di aveva non solo imparato qualcosa questo spero che inverta lamenta ma anche di ormai di possedere qualcosa non alludo soltanto al titolo
Di giuridico di studio questo è un punto un dolens ma limita e perché no anche quello in realtà poi si è trovato con qualche cosa di profondamente il suo inflazionato io ho l'impressione che l'inflazione amento l'inflazione non sia soltanto si fa per dire alle pressioni perciò mettono a condizione poteri Bagliani spero di sbagliarmi
Non sia soltanto l'inflazione del titolo di studio che ci siamo visti come dire polverizzare fra le maniche dieci venti trent'anni fa poteva avere un valore oggi in una non ha non ha più questo valore ma la qualità
Del tipo di cultura che attraverso l'università questo è un discorso badate sarebbe molto provinciale dire che l'università italiana è provinciale e come tale a ha dato una cultura provinciale ha dato una cultura nonna adeguata non direi questo e poi le situazioni sono talmente diverso dal cento e dal Nord al Sud da un certo tipo di università un certo altra dalle molte università pubbliche ha le non moltissime università private che ci sono in Italia che stanno nascendo sempre di più quelli non voglio fare un discorso di mancanza di qualità culturale Inc insegniamo anche chi in chi apprende questo no ma certamente la sensazione è quella di un corpo
Che era stato pensato per fornire alla società civile
Professionisti
E che si è visto
Progressivamente depauperare di questa condizione qui a questo punto veramente il distacco il dislivello
è diventato talmente grande talmente forte che problema non sta più nella riforma universitaria in termini di autonomia di riferimento in sede delle risorse e tutte queste cose che ci preoccupano molto ma che sono soltanto un aspetto del problema il il problema vero Stane riadeguare l'università in tutte le sue facoltà dipartimenti e istituti a una realtà culturale e direi anche politica ma non in senso evidentemente di lottò discuto di dialogo fra partiti in senso civico che diventata abbastanza lontano dalla sostanza di quello che all'università si insegna e si apprende quindi una Grazia
Quindi la discrasia tra università nacque per lavoro ma soprattutto tra università e capacità innovativa presso diamanti
L'ultimo libro saldare il mio la gradazione invisibile cerca di capire quali siano i riferimenti di
Almeno un paio di generazioni che conosciamo poco e con cui riusciamo a parlare
Con difficoltà
Questa
Crisi universitaria per capirsi formativa complessiva quanto gioca sulla invisibilità della generazione
Ma gioca insiste
Sei direzioni anche perché probabilmente dall'idea di quello che oggi può essere considerato la questione giovanile cioè la questione giovanile dato dal fatto che non esiste la questione giovanile
O che i giovani non fanno che sfiorano producono questione come poteva essere un l'università gioca perché è stata in passato un luogo di formazione culturale
Identità culturale che ha fornito valori di riferimento ma anche luoghi di aggregazione Stato un luogo di mobilitazione critica nei confronti della società e c'ha presentato i giovani come in qualche modo un soggetto cose che m'interessava dire in realtà poi
Ha fatto discutere e la con la mi interessa ovviamente ma fatto discuta soprattutto gli anziani cioè o la mia generazione la cosa più serve che poi da questo dialogo sul rapporto tra generazioni alla quale io sostengo che la gioventù attualmente esprime una cultura non da soggetto di mutamento guardi soggetto ad innovativo ma di un'innovazione non critica e adattiva
Ebbe anche perché è una soap società fortemente adulto Centrica
Dove coloro che hanno saldamente il controllo venga anche dalla Società dell'economia del potere politico sono così della mia generazione quaranta cinquantenni beh il paradosso è che la discussione che abbiamo trovato sui giornali avviene tra quaranta e cinquantenni sulla propria venerazione
Il seguito del dibattito sui giovani sulla fiori quadrato che interrompe piene un commento sul tuo libro fatta da Carlo Bolzano dai gravi una meraviglia dove parte da Sartre che non è catena elettivamente concluda e quanta decide e mi pare anche un commento di altissimo nettissimo profilo cosa intendo dire cioè che oggi questa scomparsa della gioventù posso
Se mi è concesso spiego meglio anche in termini di consenso un po'la metafora della difficoltà di cui ha parlato sottovento
Precedentemente Dida di disporre anche come dire di un controllo sociale sul cambiamento e quindi anche sul nostro futuro
Cioè si è in una fase nella quale il cambiamento sembra affidato a Forza del destino a forze esterne
Esiste la globalizzazione uno dovrà spiegare che faccia altro valutatore
Esiste la tecnologia
Esiste il sistema con la S maiuscola non abbiamo più la consapevolezza che l'innovazione anche frutto di imprenditori perciò un tetto l'imprenditore era colui che non vada e frutto anche dell'azione di attori sociali soprattutto abbiamo questo grosso problema che a me personalmente ha cominciato a intrigare quest'ultimo decennio che venuta meno l'identificazione di quella che era probabilmente l'unica componente sociale che per convinzione o per come dire convinzione sul ruolo della biologia almeno il fondamento biologico e la tale cioè la giovinezza i giovani erano un un fattore che ripeto simbolicamente ovvio logicamente venivano considerati innovatori per definizione perché potevano sperimentare perché erano critici perché comunque si presentavano anche all'esterno attraverso un ruolo di rottura nei confronti del passato cioè i giovani erano un fattore di critica
Tutte le ricerche che noi osserviamo che noi utilizziamo vediamo in questa fase ci dicono che beh noi lo vediamo non esistono più movimenti giovanili rilevanti e comunque non sono identificati più con i giovani certi periodicamente a distanza però sicurezza dagli esami e degli scrutini finali ci sono dei movimenti all'interno delle scuole superiori
Però una dinamo movimenti di innovazione o di critica al sistema ma soprattutto ma abbiamo perso l'idea che esista
Quel sano forte elemento di crescita l'innovazione che era il conflitto generazionale padri e figli
Voi sapete bene
Tutti sono padri o figli qui dentro che conflitto tra padri e figli accuratamente rimosso c'è una sorta di reciproca convinzione convenzione una concertazione tra soggetti in modo tale che va garantito nel reciproco adattamento si escludono e scendono perfino i punti di conflitto
D'altra parte esista e sulla base di questo anche ripeto non tanto l'incapacità di giovani di innovare ma di porsi come soggetto forte di cambiamento un'ultima nota sotto questo profilo beh
A me preoccupa una società nella quale i giovani come dire sono così poco responsabilizzati si assumono poco i rischi stanno a casa con i genitori fino a trentadue anni
Sono pochissimi una società come questa sono complici dei genitori si trovava un futuro senza pensioni senza lavoro e senza poterne eppure sono costrette sarà anche felici perché tanto bene o male dei loro genitori hanno anche la disponibilità di potersi sperimentare di stare a casa loro fino in fondo
Dei giovani tanto globalizzati flessibili innovativi quanto come dire passi quanto incapaci di farlo per gli altri
Colpa loro non è un problema però una società in quei giorni sono poco poco e non confliggono è una società vecchia hanno i Fabienne dirlo perché non siamo particolarmente i giovani però in prospettiva evidente che per noi concludiamo con la nota sull'università
Ha poco senso sentire quello che avviene che so in Cina o in Iran io ricordo la il commento me medio dei degli dei di coloro che sentono parlare del movimento degli studenti nell'Iraq con lavori sarà come da noi ma il sessanta per cento la popolazione ha meno di trent'anni era degli studenti sono il grosso la popolazione la metà dei minori a quell'età ma certamente non può essere innovativa
Io spero che ci siano delle risposte poi dei giovani questa
Tirata d'orecchie no ma viene Rinero contro me stesso mi ha fatto i potenti e ricchi
Vorrei continuare il ragionamento su il conflitto e i giovani con il sindaco di Bologna
Lei si è appena ceduto due anni fa è una città Carena una forte componente universitaria estate dal punto di vista delle posse giovanili motori darcele il settantasette bolognese fu un momento alto
Comunque altro contesa delle cronache della contestazione è oggi continua ad avere grandi fermenti la città ma cambiando e però al suo interno sono delle spinte difficili da leggere
Io le chiedo un giudizio sulle sue esperienze troppo Brenna da questo punto di vista però lei è bolognese sempre e conosce molto bene per la città ecco questo cambiamento come si può governare
Io credo di aver sbagliato convegno dove avveniva da un al tavola rotonda sono venuto
Ma credo innanzitutto mi pare di cogliere anche nell'ultimo intervento uno spento che a Bologna particolarmente
Sentito visto e vissuto sobborgo di una città immediata fortemente Bologna su trecento appena ottanta mila abitanti cento mila ultra sessantacinque a quaranta mila ultra settantacinque
A una denatalità
Totale c'è stato uno spostamento di molti giovani verso l'hinterland e quindi la città erano preferibile appetibile c'è un problema
Dei giovani universitari che in passato sono stati una grande ricchezza per la nostra città e che oggi per una serie di motivi sarebbe adesso il lungo ripercorrere finita la loro
Universitaria se ne torna a casa quindi bisogna fare una serie di iniziative per cercare di trattenere questa realtà purtroppo lo dico da un certo punto di vista di Kohl purtroppo fra virgolette non ci sono nemmeno più il termine
E quindi mi sembra che ci sia una situazione di grande stagnazione di rilassamento
E quindi che non produce praticamente nulla probabilmente è stata una delle cause anche di quella situazione che si è creata e che ha favorito questa via
Elezioni abbastanza imprevista e imprevedibile
Quindi credo che per quello che riguarda l'amministrazione fornendo adesso è troppo presto ma cercare soluzioni nei confronti del gioco quindi dal punto di vista dell'impresa dal punto di vista abitati al punto di vista dei servizi di favorire la loro permanenza insita mi pare che sia una delle cose che l'amministrazione può fare per cercare di rimettere in moto a parte ogni aspetto legati a ognuno di noi ha la possibilità di incrementare il giorno in cui c'è tutto il tema dell'immigrazione legata anche questo se vogliamo dirla mai gli unici nelle nostre città Emilia Romagna che hanno un ritmo di procreazione di un certo tipo sono gli immigrati quindi sono dei problemi che vuol dire forse dovrò pensare università che si faccia carico di quest'aspetto culturale multiculturale anche l'acutezza delle frequenze Beppino boia avremo a giudicare e che nel caso poi di Bologna università che oltretutto a cento mila studenti quindi supera i centottanta mila abitanti quasi un quarto degli abitanti cioè oltre sono scusa uno studente a cinquanta mila studenti fuori sede
Quindi naturalmente è una parte non si può avere la parte più importante quindi una grande attenzione che fino adesso c'è stata ma non completamente quindi va rivista e rivisitata anche perché abbiamo passato intere
Che si sono conclusi negli anni ottanta ma dopo c'è stata una certa come ho detto prima stagnazione che ha bisogno di essere rivitalizzato rivitalizzata come ho già detto cercando con politiche che consentono di trattenere ma la politica della casa sappiamo tutti c'è Bologna una città universitaria Zen sono problemi gli alloggi degli studenti per trovare alloggi sono disposte a pagare camion impossibile c'è qualcuno
Che può sfruttare anche la situazione e quindi una serie di servizi che non ritorni di creare anche per quello che riguarda abitazioni a basso costo oppure degli studenti ma anche creare rapporti con le imprese perché si possono trovare sinergia
Conti è un ragionamento non ha sbagliato a tavola rotonda si davano all'alleato cerca di improvvisare Cosimo mi ha spiazzato dalla signora Bazzega
Dottor Mondello
Se guardiamo
All'innovazione dal punto di vista delle capacità dell'impresa
Raccogliamo due giudizi diversi da una parte la scarsa capacità di un pezzo d'arpa del sistema Petra italiana di fare innovazione
Dall'altra una tendenza abbastanza consistente vivace in alcune aree per esempio a quei sette industriali di superare il vincolo della piccola impresa scommettendo come distretti sull'innovazione
Ora è vero che rischiamo di essere tagliati fuori dai grandi flussi anche seri e a Catania diceva delle parole con le ottimista da questo punto di vista però è altrettanto vero che c'è un di Dario forza crescente tra il nostro livello di sviluppo innovativo e la nostra capacità innovativa e le esigenze poste altri competitor dal suo punto di vista di
In preda e anche in pectore con la responsabilità in Confindustria
Che cosa bisogna cominciare a fare su cosa bisogna insistere
è una domanda molto complessa e dato che mi sembra che tra i temi del cambiamento ci sia anche quello che ci siamo messi su una come diverso degli standard temporali autoplay cercherò di essere molto breve io credo che se dobbiamo investire su un fattore del cambiamento per risolvere questi problemi che lei sul giustamente suscitava investirei sulla variabile uomo ed in particolare sulla variabile giovane su qui e qui vorrei fare come dire dato che sono l'ultimo a parlare di questo primo giro vorrei fare alcune brevi riflessioni sulle cose che sentivo
Perché da una parte io credo un un dato importante si è parlato parecchio della dei giovani di che atteggiamento hanno i giovani verso l'impresa di atteggiamento hanno i giovani verso la società c'è un forte richiamo verso l'attività del coraggio e del rischio da parte dei giovani di età alcuni giustamente viene definita mancante a mio avviso è molto significativa la relazione che ha fatto il presidente dei giovani Marcegaglia in cui a mio avviso c'è il grande coraggio di come dire incubo care la strada della l'innovazione del rinnovamento e di non ancorarsi Albetti modelli statici quando si parla dei fattori di rinnovamento all'innovazione tecnologica
La demografi la per le variazioni demografiche la globalizzazione mondializzazione dei mercati a mio avviso c'è uno straordinario coraggio di dire non ci fermiamo non ce l'ha sentita non cede
Chiudiamo nei mercati che già conosciamo noi ci vogliamo spingere avanti e cercare di capire dove va il mondo che cercare di essere classe dirigente e questo è un altro passaggio molto importante
Come dire in questo caso i giovani non hanno detto la classe dirigente deve ha detto noi classe dirigente dobbiamo questo secondo me uno straordinario fattore del cambiamento un altro tema sul fatto sui temi che abbiamo toccato che mi ha straordinariamente colpito è stato un intervento vide Catania che ha detto una cosa secondo me come dire
Straordinaria nella sua semplicità ha detto state attenti che l'innovazione l'innovazione tecnologica tocca tutti
Grandi o piccole imprese
Imprese che producono prodotti nuovissimi imprese che producono prodotti vecchissimi culturalmente pensate che ne so alla tecnologia
Degli elaboratori come santi come tagliatori di vestiti sono variabili assolutamente straordinarie
Che come dire ci fanno capire alcune cose importanti a mi ha molto colpito una cosa adesso non lo vedo qui ma Nale che disse Mario Dellai non suo libero in cui tale elemento innovazione tecnologica in maniera forse un po'sorprendente
Citava l'elemento della variabile
Dei trasporti dell'abbassamento dei costi dei trasporti è una cosa giustissima questa è un qualche cosa che tocchi a trasversalmente tutte le imprese l'innovazione tecnologica
Non fa riferimento solamente ad alcune imprese che fanno dei prodotti particolarmente innovativi ma tocca tutti indistintamente qualche cosa di straordinario che Dio per paradosso tocca ancor di più quelli prese che sono come dire in qualche maniera vengono da una cultura antica e tradizionale
Un'ultima cosa che volevo a proposito de di cambiamento volevo dire qualche cosa ai giovani che sono in questa sala che sono molti imprenditori i giovani io volevo raccontare un brevissima Nedo di trenta secondi
Dieci anni fa era l'ottanta era il novembre dell'ottantanove immediatamente dopo la caduta del muro di Berlino un sorso della mia impresa un socio importante un grandissimo un genio dell'impresa che si chiamava che si chiama guardi blu
Ci convocò a cena tre o quattro imprenditori italiani che ci disse guardate l'otto novembre è caduto il muro di Berlino e noi dicemmo B certo lo sapevamo fatto noto Pubblico ci inviti a cena da Parigi per discutere di questo problema
Essi stessi guardate che come lo giudicare queste mentono evidentemente tutti dice ma una cosa straordinaria bellissimo finalmente si aprono alcuni mercati eccetera eccetera questa disattenzione avete perfettamente ragione in linea di larga massima ma fate attenzione
Che il cambiamento può essere una straordinaria opportunità per le imprese ma può essere anche uno straordinario vincolo per gli imprenditori
C'è il mercato e questo era il concerto straordinario che disse di Bu e tant'è che da quel giorno subito dopo l'otto novembre
Quella straordinaria impresa che lui ha gestito portandola in vent'anni da una piccola impresa familiare di Lione ad una colosso del trentatré e trentaquattro mila miliardi fatturati
Di cifra d'affari ecco questo era il concetto innovativo che luci diceva attenzione esistono due mondi che sono in qualche maniera contrapposti quelli di quelli che pensano per il cambiamento possa essere una variabile da cui tenersi lontani
Che ci si può in qualche maniera discende da questa cambiamento ed quelli che dicono di cambiamento vanno va capito va compreso ma percorso io credo che e questo è il messaggio io voglio mandare ai giovani in questo consesso di stare molto attenti perché il cambiamento è una straordinaria opportunità ma anche uno straordinario vincolo quindi voi lo capite o oppure interpretato voi seguite la corrente anzi cercate di anticipare quelli che sono i flussi del cambiamento
Ho guardate si troveranno altra impresa che faranno i lavori che le nostre imprese che non siamo stati in grado di capire la variabile del cambiamento non siamo stati in grado di seguire questo uso di mercati
Questo secondo me è un messaggio di coraggio
Ma il coraggio e l'unica strada che voi avete verso la libertà
In attesa degli interventi e la sala che vadano abbia gli applausi ne abbiamo due giovani precari sul fatto che sono messi lì come due falchetti ascoltare le così falle che sinora vedo tranquilli anche a prendere parecchia fu
Io tanto da loro due vorrei avere una prima valutazione su due tre temi fondamentali che abbiamo posto in questo tiro di chiacchiera
Ma io
E di rispondere al professor Diamanti
Va e io dire questo non mi sento molto complice di mio padre però le ricordo che la generazione nostra come giovane quella nella quale si è fatto del diavolo lo respinge un tout-court da seguire poste e come imprenditori siamo quelli che hanno vissuto lo straordinario periodo che la concertazione quindi per noi come dire la complicità delle volte dico come se sono qualcosa di positivo però volevo anche dire questo
La faccia del globalizzato ricorrendo la vedo benissimo siete tutti voi nei vostri campi differenti campi dal Comune all'impresa all'università
Dovreste dimostrarci dovreste stimolare ac su quali sono i sentieri del cambiamento su come si arriva a questo su quali sono le modalità e se questi sentieri che devono poi cavalcare questo cambiamento
Soprattutto una cosa mi sta molto a cuore i tempi di questo cambiamento abbiamo ancora tempo possiamo ancora aspettare ora di darsi una mossa
Mica milioni
Perché volevo dire che da Andrea mi ha fatto sentire quel giovane di quello che non mi sento normalmente discutendo ci dal dal dalle risposte dalla del primo giro di eccetera
Una battuta ovviamente sapendo quanto Andrea invece c'è così vicino proprio invece questo importante lo dico io dico e poi vado faccio una mi collego all'epoca le cose dette
Che tutto sommato quando si parla di giovani né ci riteniamo tale forse qualche volta lo siamo meno del del del dovuto no
Credo che ci sia un problema di età forse dopo effettivamente una ultima riflessione di quasi parità dispari qualcuno che è più giovane di quanto non siamo noi in questa in questa sala io credo che il Preside ma anche stesse riferendosi allora cioè né tutto sommato siamo un po'più organici ormai alla al al a quello che il il il sistema viene nelle Coca
Però ecco deve essere sincero non ulteriori analisi e questa è la cosa che mi ha colpito del decreto di quello che diceva il professor Diamanti prima del fatto che in questi questi giovani che non hanno questo e sono copie tutto sommato che non fanno erette in qualche modo che o comunque non riescono a essere propositivi dinamici e dialettici anche in modo in qualche volta un po'anche scomposto al limite
Ecco io credo che questa sia sia vero però non ci esime nessuno di noi dal fatto che la realtà cambia comunque targata cambia a prescindere da sì siamo sì siamo una società anziana che siamo la società giovane si sia una società di un colore piuttosto che di un altro allora io credo che al di là di tutto senza voler sfociare in atteggiamenti morale no di quel cane avete qualche copia deve essere e qui mi riferisco forse a quel che diceva a Catania prima e se la condizione addirittura prima aiuto soggettiva no e poi nel contesto nel quale si opera il quale si lavora cioè davanti al cambiamento no anche alla realtà che cambia la cambia quotidianamente ne possiamo chiudere gli occhi aprirli tanto per dire le prime due chance
E poi uno può pensare che mondo cambia ce l'ha con noi perché cambia per avere un un atteggiamento pessimistico in qualche modo così pensare che è colpa di qualcun altro ecco io credo che quindi il fatto di riconoscere che al di là di tutto sia una società vecchia che anche noi ci riteniamo giovani siamo ormai integrati no organici e tutto il resto non ci darebbe assolutamente
Do giusta farsene carico e allora a questo punto deve concludo e la come me interessa è capire uno il cambiamento è una costante e quindi dico esporrebbe essere una una un sollecitazione per per il piede per chi è al pettine qui seduto con e poi se è una costante il capirle proveniente ci permette di affrontare meglio
L'altra cosa è qual è il passaggio si è detto la rete della RAI
Prima ne siamo Limiter di essi fanno sì Tassitani insita sembra essere su un biglietto allora il cliché capire per tempo perché poi qualcuno sta e molti non lo fanno
Per evitare che ci siano ma sei versioni grosse post poi rapidamente date e per il cambiamento c'è sempre stato
Noi oggi ce ne occupiamo con l'insistenza di prima e con grande spiegamento di forze e con grande così teatralmente perché il cambiamento è molto più veloce di come era un tempo i tempi di reazione al cambiamento sono necessariamente più stretti
E perché il cambiamento è molto più generale questa globalizzazione coniò parlando è molto di più c'è una parola o se vuoi molto più semplicemente un fatto al di là degli slogan si modifica la realtà del mondo che siccome sono in connessione ci toccano la connessione una volta era molto più lenta e molto più tranquilla ma io vorrei sapere adesso e questo è il tema del secondo giro di opinioni non soltanto quali sono le cose cambiano alcuna ce le siamo dette anche se molto velocemente ma tra selettivamente da voi sapere due cose innanzitutto il primo chi lo interpreta il cambiamento c'è chi sono i lettori al cambiamento che danno delle guide
Osservo che le moto più composto quale il ruolo degli uomini di cultura e le i intellettuali rispetto al cambiamento e soprattutto una seconda cosa che è un tema posto dalla reazione di Emma chi lo governa il cambiamento da un doppio punto di vista e nelle istituzioni
Degli attori sociali
Una prima risposta io chiederei appresso
Però come cavia
E vi posso visto che l'anno fu già fatto altri raccolto anch'io un aneddoto
Io sono un pessimo navigatore di Melfi queste diavolerie però ciò una consorte è molto più giovane di me che è molto brava e allora talvolta ci divertiamo
I recentemente mi è capitato di scoprire che negli Stati Uniti
Attualmente furoreggia un film e addirittura al top è il primo assoluto negli incassi prima anche di quelli di cui si parla ordinariamente eccetera che si chiama de Blair Witch
Riferimenti a signor bleso puramente casuale o no è un caso di omonimia avere un piccolo posto agli Stati Uniti è un film di horror praticamente e dalla caratteristica strega di Blair
Ed ha la caratteristica di essere la storia di tre ragazzi che vanno in un posto e scompaiono misteriosamente però questa loro scomparsa prima l'hanno firmata e poi naturalmente con un sistema di flash back eccetera
Ritrovata la cassetta si può assistere praticamente alla il mistero non viene svelato non si sa come questi tre ragazze non scappa sono sul sono sfumati nel nulla però sì
Sia la dalla cassetta la
L'impressione del terrore che loro hanno provato ora fin qui Bayona cosa anche fosse abbastanza banale proprio nelle connaturata i tre protagonisti
Non sono attori professionisti da questo film è una è riuscito a raggiungere il top nelle negli incassi semplicemente perché questi si sono fatti da molti mesi prima che il film uscì disse artigianalmente
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In inglese con sistema proprio direi sì assolutamente artigianale raccontandola Framarin firma come se fosse una cosa vera cioè sette persone che sono veramente scomparse è successo il finimondo carovane intere che arrivava in questo posto un ricordo più se nell'Iowa nel Kentucky roba di questo genere
E poi naturalmente quando è uscito il film e c'è stato il disincanto si è scoperto che e-mail si era raccontata la fama del film bene ecco sto perché la narrazione di questo aneddoto perché quando poc'anzi si diceva l'avete detto in maniera diversa in due o tre
E io intendiamoci son molto d'accordo
Anzi credo che sia un tema nodale quando si diceva non basta essere coprotagonisti del cambiamento che c'è
E che c'è sempre stato e che c'era anche nelle epoche cosiddette di ristagno anche se la storia occorre certo con flussi uno Chaney non basta essere quo attori
Bisogna anche prevenire ecco mi io direi bisogna andare un pochino più più a fondo di questo problema del pre vedere perché prevedere non è un'operazione Mantica un c'è niente di stregoni dico di non si prevede con la cartomanzia roba di questo genere sì il Paese il la previsione corretta la previsione più a più attiva la previsione che incide e quella che in realtà predeterminato il cambiamento
Nella bella biografia molto bella lo dicevo quindi non è una fratelli così gratuita che Berselli va fornito c'è un libro
Che a me personalmente che non sono uno storico della tecnica né della scienza è molto molto caro potesse Giorello queste cose le sa molto meglio di me invece sia di parere opposto che il David lender se Prometeo liberato
Land esser dice una cosa dice fra le molte altre e parla dei mutamenti della della della tecnologia della scienza e certe del loro intatto nella società contemporanea per la verità parla di molte altre cose
E dice tra l'altro badate che non è vero quello che ci hanno raccontato a scuola che la storia non si fa al condizionale che la storia non si fa con i sì e con i ma
è vero il contrario che proprio per capire la storia e lo storico deve fare quello che il medico fa quando fa diagnosi differenziale cioè in fondo i sintomi son tutti simili bisogna arrivare per esclusi per esclusioni successive
A individuare che cosa veramente il sintomo significa cosa vuol dire fare la storia con i se Colima
Vuol dire capire in ogni momento storico studiato fra i possibili che emergono da ogni momento in realtà qual è l'unico possibile
Che diventerà reale
E gli altri infiniti possibili che per un motivo o per l'altro saranno tagliati questo rende più molto più affascinante lavora lo storico eccetera io credo però che questo lavoro difficilissimo al limite forse addirittura ipotetico quasi una prova e laboratorio
Che lo storico fa sul passato suggerito dall'Enders lo si dovrebbe evidentemente fare sul futuro la capacità di comprendere gli infinite possibili dove stiamo andando
E beh e la funzione dell'oltre di quella cosa che io non amo tanto perché perché non mi piace neanche la parola la parola intellettuale la funzione dell'uomo di cultura oggi forse in fondo proprio qui sta può essere un giornalista come può essere un universitario come può essere
Un politico può essere infinite cose fondo cultura significa auto coscienza del proprio essere del proprio porsi davanti al mondo significa avere una serie più o meno vasta di bagagli e di contenuti è un populista oggi capacità di prevedere in ma anche come capacità di proporre una qualunque poi programmazione una vostro quasi collega di un vostro quali collega perché un giovane che se avesse possibilità sarebbe forse un imprenditore mentre invece è uno che si diverte a fare a fare oggetti di artigianato e che è un mio vecchio amico fiorentino
Però di vent'anni più giovane di me qui di un quarantenne più o meno mi diceva tempo fa ma avanza l'Islam ma bisogna pur far qualcosa sarà il caso di cominciare a produrre panorami della Mecca con la moschea di Omar e all'interno delle bottiglie fatte a fatte a sfera con la neve che cade di facevo bile gli facevo l'obiezione merceologica che difficilmente la neve cade alla Mecca
Però al di là di quello mi colpiva il fatto che tutto sommato un oggetto di questo genere causerebbe una sorta di mini rivoluzione forse non andrebbe che anche sul mercato ma chissà
Nei Paesi arabi ma anche quelli non arabi spesso visto andare cosa di ancor peggio il gusto quindi non si sa mai
Però evidentemente quel un oggetto di quel genere cade causerebbe una serie di problemi anche di tipo teologico proprio all'interno delle comunità islamica per esempio
Che in generale usano il rapporto tra sede politica è oggettistica artigianale industriale o turistica in un modo diverso da come lo siamo noi ma a cui noi provvediamo spesso delle degli oggetti le basi ma alla in ceramica che si venda Lario porta di Damasco le falla di le fa una nostra vita di Parma insomma cioè le le piastrelle da maschere col nome di Dio scritto evidentemente in caratteri arabi e evidentemente chi fa queste cose ha capacità di prevedere il futuro ma non di prevedere il futuro nel senso di fare operazioni di una storia per vedere se il futuro nel senso di poi determinarlo perché io mi immagino per esempio
La serie di contatti di rapporti anche di contatti umani di conoscenza reciproca magari perché no di nascita d'amicizie che ha potuto crescere
Che ha potuto presiedere a un'operazione industriale forse di media o di modesta portata come quella dell'affidamento di un oggetto che è un oggetto anche caricato di un valore sacro circa si tratta di scrivere lasciava la formula di fede musulmana su una Cerami su una piastrella di falsa ceramica e ti metti
Fatta in territorio non musulmano e di metterla in commercio in territorio musulmano presse comprata magari ad floristiche musulmani non sono mi pare una micro risposta
Davanti a grandi problemi come l'avanzata dell'Islam il fatto che stiamo diventando sei miliardi di cui soltanto il venti per cento gestiscono risorse e ricchezze mentre l'altro ottanta per cento delle vivacchiare su quello che resta mi pare mi mi pare erano queste micro risposte che sono importanti forse ecco
La capacità di reinventarsi continuamente è una cosa che se io dovessi esprimere una un augurio ai giovani industriali esprimere il proprio questa capacità Hardy rinnovarsi continuamente ma rinnovarsi nell'ambito di un futuro che non deve almeno nelle intenzioni poi Scialla naturalmente siamo in tema
E che non deve essere visto come un macigno che tanto prima o poi arriverà addosso comunque ma deve essere visto come un oggetto al quale in qualche modo noi possiamo contribuire a dare una forma grazie
Perciò Giorello reinventarsi dice era poco fa Cardini usando un piccolo esempio terre introdurre pene grosso il multiculturalismo bene interazioni culturali reinventarsi su quali nodi fondamentali su quale sistema rigatoni
Beh intanto vorrei rassicurare Cardini anche a me piace Landers trovo che Prometeo liberato sia una delle immagini più belle di come è stato prima anche definito il capitalismo cioè una capacità di intervenire creativamente nel cambiamento
E per fare un esempio concreto riprendo producono che anche Franco diceva prima sullo scollamento dei professori universitari del sistema universitario rispetto alla società
E vero queste discussioni sulle riforme che si sentono soltanto un po'distanti hanno un po'di corporativo sono un po'di paura danno quel senso di paura del cambiamento e sentito da chiunque abbia un impiego retribuito non non moltissimo però sicuro
E forse avrà davvero il coraggio per esempio di andare un po'più avanti
Di mettere in dubbio penso io il titolo legale del valore legale del titolo di laurea perché devono essere messe sullo stesso livello d'università differente
Perché non non può scegliere il mercato tra quella che dà più prestigiose o da migliori competenze
Oppure per rivolgere la cosa a agli stessi individui perché chi vince una cattedra diventino amovibile
E non può essere è più messo a riposo primo licenziato deviato a ad altre attività voglio dire se un dirigente in un'industria funziona male
E viene cambiato se un professore verso i danni improvvisamente rende ci riesce gli esponenti che siano devono assorbire fino proprio al al completo decadimento fisico
Sono ci tengo i soldi però ci dà un'altra cosa avrei preferito continuare a fare quello che perché credo che un po'più fatto il mio piccolo c'è un avventuriero vide
Le interne avventurieri vitaliano un brutto costo collocazione in inglese Venture indica chi rischia sulle idee sulle navi a seconda o o in un'industria
Voglio dire non a caso l'inglese parliamo di impresa scientifica e non si dice che il sistema ma delle scienza e qui vorrei ritornare ad essere un'avventuriera e non di e sia diventato un funzionario sta burocratica cultura come di fatto è chiunque viene messo lì ad a ad occupare un posto vita natural durante in un sistema che in cui le istituzioni sono hanno quella lentezza
E quella rigidità che la signora Marcegaglia Riccardo rimasto in altri termini vorrei essere pagato tutto di più
Avere meno pressione fiscale rischiare anche di essere liquidato un certo punto purché naturalmente liquidato nei limiti della competenza civili dall'ispettore persone in un liquidatore del corrette come Susan ai tempi del non molto rimpianto spero compagni cioè Giuseppe stanza liquidato voleva dire un'altra
Ecco rischia giocare sul cambiamento vuol dire questo
Chi governa cambiamento si può tentare di interpretarlo voli charter di sonda però con loro chi governa invece il cambiamento io non lo so chi possa farlo cento non il governo cioè quando i nostri politici non certo noi
In questo nostro Paese che mi sembra o anche di altre che non mi sembrano saper gestire il cambiamento mi sembra se mai a resistere in modo strano ostinati rischiose colluso al cambiamento spesso
Berselli presso il referee più volte
Scrivendo per ventilatore ma anche netto alla loro
Quotidiano mai affrontato il tema della classe dirigente ed è reale contabilità carta dirigente politica mi pare che Giorello la tenga fuori dai conti possibili delle taglia cambiamento sei d'accordo
Stavo ma ricercando mentre Giorello parlava mi è sembrata una posizione ma in quantità nel senso che comunque
Se qualche anno soprattutto al caso italiano che poi è un caso europeo l'abbiamo visto che c'è stato un un tentativo molto forte
Di adeguare la struttura del potere politico e della competizione politica
A condizioni che è avvenuta non sarebbe successo questo è inutile pensare ed è ingenuo pensare infantile pensare che siano stati i giudici magistrati a fare fuori una classe politica che è al potere da cinquant'anni
Evidentemente era cambiato il contesto è cambiato questa classe politica erano cambiati i processi che questa classe politica si trovava a a gestire
Non ha funzionato non ha funzionato perché ci sono state controspinte all'interno perché ci sono state abbiamo anche lo sa benissimo ne abbiamo parlato parlato molte volte
Perché il bipolarismo in Italia non non è ancora a non si è completato oppure ricche si rischi è fallito
Ma è stato aiutato a fallire è morto ma è stato anche pugnalato nella nella culla
Ci sono stati comportamenti politici all'interno al sistema politico che anziché assecondare cambiamento anziché approfondire una riforma che era stata a abbozzata sondati in controtendenza
Bene a questo punto mi fai la domanda allora
Di fronte a processi di così vasta portata che stanno o investendo il nostro Paese tutto il mondo va i governi che cosa possono fare sono una in una funzione semplicemente di resistenza via secondamento in in che prospettiva si possono situata
Poneva abbiamo parlato diverse volte di questi temi io l'ipotesi che noi ci stiamo illudendo sul bipolarismo perché in realtà semplifico in maniera addirittura brutali siamo tutti dentro il per il il pensiero unico se siamo tutti dentro il pensiero unico la divaricazione politica fra destra e sinistra è qualche cosa Guazzaloca ce lo può insegnare che riguarda semplicemente appartenenze non più nemmeno l'identità se i metodi sono simili
E sono solo le appartenenze a definire a vivere la la sede a sinistra credo che assisteremo stiamo già vedendo qualche cosa in Germania probabilmente lo si vedrà in altre in altre situazioni credo che vedremo non l'amplificarsi del bipolarismo ma convergenze magari su singole personalità in funzione centrale che questo possa assecondare il cambiamento è possibile che possa guidarlo è un altro problema che autorevoli
Credo che da questo punto di vista Giorello abbia avuto ragione a vedere nel governo non l'impulso al cambiamento ma qualche cosa che può fermarlo o che comunque non con un populismo
Sì devo aver squarciato casse lei presta questione del il governo e cambiamento la guardasse non dal punto di vista dell'Osservatore sociale la tracciare questa da sempre abituato ma adesso nella sua veste di sindaco direbbe davvero non c'era a governare il cambiamento
Può dipingere risponde ridendo minuti
Queste cose ma io penso che dovrebbe però avere più coraggio e lo dico anche ai giovani di Confindustria c'è un rischio omologazione Fortis
Omologazione rispetto ad allora anche lei col coraggio come D'Alema come anche lei col coraggio come D'Alema cioè non è coraggio non mi ricordo però dico adesso due gol il più paragonabile raggio in questo senso
Due termini vorrei usare una sana indignazione e un sano stupore
Mi sembrano due condizioni che soprattutto a persone in qualche modo privilegiate anche per la possibilità che hanno di essere a contatto con le istituzioni con i partiti
Devono avere un po'più di coraggio nel rompere un certo conformismo c'è e quindi qualche volta dire che il re è nudo credo che sia indispensabile qui siamo in una situazione che sembra che abbia due velocità la velocità della politica e il linguaggio della politica il linguaggio della comunicazione e li guardo delle persone normali
è un mandato inviato al contrario ha probabilmente a sinistra oggi sono Repubblica locale mi dicono i miei avversari l'annuncio dell'apertura delle strade trecento metri di una strada pedonalizzata però viene letto dal comitato come parte di un progetto definito senza mezzi termini Dida
Per cui per questo ho fatto questa provocazione c'è destra-sinistra cosa si intende si intende evocare una situazione che non esiste più e quindi c'è una parametrazione storica che non risponde alla realtà di adesso e quindi si sbilancia tutto il ragionamento
E così la comunicazione il rischio omologazione lo dico non a caso io sono nuovo mi hanno detto ma per Natale la sera dall'ultimo dell'anno Bologna dove da tempo allegate con altre otto città per una trasmissione
Quanto costa settecento milioni dice però non possiamo non farlo perché non possiamo farebbe piacere o mezza Milano
Militare Lucia interessa checks servile Carlucci faceva vedere servizio non so se ce li legga le
Occorre cosa no per questo la paura di dire no alla televisione
Allora io credo che dobbiamo avere il coraggio anche di uscire da questi schemi il linguaggio della politica
Il linguaggio della politica un linguaggio diverso dalle persone normali sceglie una persona nella politica sedizione di destra o di sinistra dalla corrente di questo mai che uno dica e capace non è capace
A delle attitudini una delle attitudini a un percorso non ha un percorso quindi mi pare che tutto questo sia pericolosissimo per anche tutte le possibili novità perché questo porta a un'omologazione che produce una stagnazione anche complessi
Quindi io proprio mi appello siamo allora coraggio per dire Silvio ditelo qualche volta quando vi accorgete che qualcuno dice una banalità una cosa ovvia sia questa una persona importanti o meno importanti sottolinea quello perché credo che anche un po'di sano ridicolo debba contribuire a smuovere la situazione
Procedimenti cioè e difficile che il governo governi cambiamento per il lecco abbattuta
Una classe dirigente non può essere tale se non si pone il problema dell'indirizzo da dare alla società rispetto alle mutazioni sociali ed economiche questa classe dirigente come la tratta e cartelli si deve rispondere questa mi pare
Questa è una domanda che più di cosa epocale se dico se se riesco a rispondere a una domanda di questo genere penso di essere in grado di ricoprire qualsiasi carica a qualsiasi livello
Invece è un rischio che non nessuno dei presenti corre
Però il problema c'è del problema lo riporterà il quesito originario
La tua u vent'questo secondo giro la discussione
E possibile governare il cambiamento orientato chi lo sta facendo
Io vorrei suggerire un sospetto cioè che in realtà non ci sia una par condicio giustamente mi è stato fatto osservare riproduttori più o meno giovani insomma imprenditori di una fase nella quale effettivamente il mutamento il cambiamento cioè
Però non riusciamo di fatto a gestirlo orientali è una fase Gramsci latenti autori cito ma non solo tranci prima di lui cuoco parlava di rivoluzione passiva cioè una fase nella quale c'è un cambiamento forte ha mai dato dall'esterno
Te lo ritrovi e Cina vivente ecco questa è una fase nella quale mi pare sia evidente la grossa difficoltà di governare i cambiamenti
Non di capirli magari ed interpretare per cui gli imprenditori che gestiscono nella proprio la propria nicchia molto bene fanno con con grande reattività con grande capacità ma non riescono a orientare l'andamento la società per cui il sistema politico vorrebbe farlo ipotizza la grande riforma e non cede per cui abbiamo ad esempio a livello politico questa sorta di divaricazione da un lato il rinvio alle iper autorità internazionali di compiti quelle nazionali non riescono a gestire dall'altra il decentramento è come dire la mitizzazione del ruolo degli amministratori locali fortemente personalizzate
Data la crisi dei sistemi di mediazione
Dall'altra ancora l'incapacità della politica si trasforma si trasferiscono la tendenza alla autorizzazione per qualsiasi problema nuovo mi ha affidato non corre fino a che non avremo le Authority sull'Authority perché qualcuno ci porrà il problema di come controllare questi insieme
Di di prove cioè
Ho la vaga impressione che la transizione a cui noi facciamo riferimento oggi in questo Paese non sia una transizione
Ma sia uno stato di fatto
E come ultima nota dire effettivamente porsi il problema di governare il cambiamento
Il costo di una classe dirigente entrambi gli attori sociali del cambiamento rilevante pretesto ho apprezzato l'orientamento della relazione
Di Emma Marcegaglia quando propone agli imprenditori giovani imprenditori di fare questo tenendo conto che però è un compito è un compito difficile però proprio per chiudere tenete conto oggi c'è un grandissimo squilibrio secondo me tra ruolo sociale che hanno assunto gli imprenditori oggi la figura sociale di riferimento negli anni ottanta e novanta sono gli imprenditori quello che era la classe operaia
Negli anni settanta e sessanta sono gli imprenditori grandi e soprattutto piccoli adesso abbiamo cioè ai giovani spetterebbe probabilmente il ruolo e l'ho sentito in qualche modo riecheggiare narrazione di oggi
Di tener conto di questa che è una responsabilità forte concepito parlarvi senso civico d'accordo secondo me anche i giovani imprenditori imprenditori già in generale devono tener conto di questo loro compito che non è tanto come dire di far rimettersi a far politica
Non è tanto di mettersi in politica seriamente Paolo uno specialista della polizia
Sicuramente però mettere in discussione se stessi di trasformare le loro competenze i loro valori i valori di riferimento per la società beh qui ci vuole una buona base per costruire una classe dirigente
Nei dettagli io e che pena dal punto di vista di una multinazionale come di Vienna
Con il forte radicamento e l'esperienza americana io vorrei riprendere con lei il ragionamento di chi governa il cambiamento della responsabilità pubblica rispetto al cambiamento debbo dire diversamente della responsabilità politica rispetto a cambiamenti
Le politiche di Reagan parte coliche Clinton dall'altra sono state diverte rispetto per esempio lo stimo dell'innovazione le politiche locali ritornano fortemente potranno ti condanni
Allora secondo lei questo cambiamento può avere negli indirizzi da parte delle autorità pubbliche o cammina per i fatti suoi quello che c'è da fare non ostacolato
Ma innanzitutto vorrei dire che io non ho dubbi chi governa il cambiamento quando è molto noto diventa che non ho dubbi sono i leader privati impegni imprese private così come riprese pubblica
Faccia una riflessione io leggo risente del cambiamento non ricordo qual è stato il titolo degli ultimi eventi edizioni dei giovani industriali delle assise dell'uno industriali così come diversi sì di Confindustria così come tutte le convention delle nostre imprese
Però sono sicuro che la parola cambiamenti e trasformazioni c'è sempre stata
Il vero punto che non siamo di fronte Calabrò a una fase di cambiamento siamo di fronte a una fase di discontinuità questa miscela esplosiva tra globalizzazione tecnologia ci pone di fronte a Ulivo devotamente Ulivo
Rovesciamento completo di tutti i parametri fondamentali con cui ci siamo confrontati negli anni
Faccio un esempio
Imprenditore oggi si trova di fronte al fatto che
E rischia di acquisto passano dalla parte del cliente niente più potente più possibilità di scelta
E per tanti di noi l'ignoranza del cliente è stato un centro di profitto
Qui dentro ci si trova di fronte al fatto che i criteri di localizzazione cambiano sostanzialmente imprenditore si trova di fronte al fatto che
Ad esempio
Delle fabbriche o delle reti di distribuzione che prima erano gli assenti patrimonio fondamentale imprese possono diventare delle va be venivano da parte del debito ecco la profondità e la trasformazione allora rispondo la domanda
Che cosa deve fare oggi chi ha responsabilità pubblica di fronte a una trasformazione di questa portata di nuovo cosa facciamo noi imprenditori quando abbiamo una matassa complessa un tema complesso perché questo è un tema di grande complessità
Cerchiamo di trovare quelle due-tre cose che se ben fatte e fatte in tempi brevi l'osservatore giovani di sinistra toccato un tema che credo cruciale di sinistra assai distanti
Di sinistra lo so che lui a sinistra è sicuro ha toccato un tema che credo fondamentale che la variabile tempo
E quindi tempi gradito molto molto stretti allora dicevo quali sono le cose poche che vanno fatte io credo sono fondamentali la variabile critica è da risorse umane lo diciamo nello prima formazione quindi la nuova formazione insegniamo agli insegnanti come insegnare indicando nuove tecnologie
La risorsa critica il noleggio e la conoscenza accumulata nelle imprese nei sistemi economici facciamo leva su quello
Seconda cosa
Di nuovo il mercato
Esponiamo di più tutti alzano Ventola la concorrenza che ci fa alzare tutti prima la mattina cita essere innovativi l'innovazione viene con la concorrenza viene con l'essere stimolati viene con il confrontarsi all'interno del proprio essere economica con altri sistemi economici
Terzo di nuovo la competitività alle nostre infrastrutture discusso tanto in questi queste ultime settimane e da ultimo metterei questa flessibilità di sistema non mi concentrerei degli aspetti specifici del tema della flessibilità che sono molto importanti ma la flessibilità di sistema nel suo complesso che ci fa respirare a livello più ampio a livello globale ci fa essere competitivo in un mercato che oggi non ha dimensioni
Parlavamo prima di una cosa molto importante non esistono più imprese piccole imprese grandi in questa quelle compresa digitale con ogni
Le tecnologie permettono le piccole di essere ugualmente efficiente ed efficace come grande così come non esiste più una classificazione che accompagnato per anni tra imprese hi-tech aveva detto e in paese tradizionali non è più così oggi l'impresa si differenziano tra quelle che usano tecnologie quelle che non la usano
E poi lascia perdere torniamo complici le tecnologie in casa le tecnologie sono accessibili le barriere dei vari settori industria sono calate drammaticamente invece dicono che netta esempi lei nel
Siamo a Napoli vicino a Totò parete una grande livella
Siamo tutti di fronte a delle opportunità importante saltarci addosso con velocità e col mal di stomaco con grossa leadership individuale personale di che a responsabilità di governo ma abiti anche responsabilità
L'impresa e chiudo dicendo cari giovani la livella vale anche in questo senso non c'è più differenza tra giovani e meno giovani differenza oggettiva chi ha questo senso divisione nei confronti delle tecnologie dell'innovazione e di chi non ce l'ha
Quindi siamo tutti sullo stesso piano essenzialmente
Michela Moioli non ti faccio fare la parte del giovane che non c'è chi esulta ti faccio fare la parte dell'imprenditore rispetta
Alle cose che diceva adesso linea Catania e alla capacità di rischiare
L'impresa italiana interprete aliena in provincia in che condizioni
Ieri su questo argomento mi sono intrattenuto fino a credo non è mezzo di notte parlarne riassume il canone d'affitto di parlarlo in modo molto veloce no ed Eva ovvero
No credo che sia che sia che sia una realtà molto frammentata cioè ora può sembrare una banalità può sembrare un modo semplice per uscire dal dalla quale però è una realtà veramente frammentata
L'Italia è una è una realtà già geograficamente assolutamente diverso e poi di fatto abbiamo questa queste situazioni effettivamente così di alcune impresa che stanno capendo quello che credo dicesse poco fa
Catania cioè il fatto di dire stanno capendo prescinde dal settore no
Che si può fare si può essere piccoli e grandi contemporaneamente no e mi sembrava devo essere sincero detto molto bene oggi da nella relazione di Emma che piccola e grande diventa una una variabile sempre meno in sempre meno interessante
O meglio sempre meno cioè certe categorie mentale le quali siamo tutti abituati a questo punto stanno saltando stanno saltando sia in termini economici sia in termini sociali
Ecco io credo che il fatto di avere oggi fammi fare prestabilita quattro professori in questa fra le persone che sono qui e non c'è un economista vuol dire un po'la voglia di contaminare PCI no c'è la voglia di provare ad aprire un po'più gli occhi abbiamo scelto di non è cancellarci sì no sa posso dirti che sono consapevole che non è casuale
Allora ma credo che sia credo che sia importante questo questo aspetto no quindi allora tornando anche alla alla alla alla domanda che facevi ci sono imprese che stanno capendo ci sono imprenditori che stanno capendo che le realtà in divenire che sta cambiando che c'è una possibilità di norme di essere tutti più più vicini che è un problema ma è anche un enorme vantaggio
Questa cosa e quello che farà la visiti discrimine era di fatto il prossimo il prossimo futuro Sacchi lo capirà che sembra in grado di gestirlo e chi non lo capirà che non sarà in grado di gestirlo più che grande piccolo bravo nel far progressi ero meno bravo nel fare il proprio mestiere
Tranquilli dice a provento per passione diamanti una crescita bella ruolo sarà riconosciuto degli imprenditori una carica che viene all'e sterno sul mondo dell'impresa come sistema Di Veroli e di riferimenti
L'impresa italiana
Nella storia in parte soltanto fatta di capace di assumere questo onere anzi ricordo polemiche vecchie sino a qualche tempo fa perché diceva che era nata una fuga colpevole del mondo e l'impresa rispetto all'assunzione di responsabilità il tuo giudizio guardando esperienza dell'oggi è la tua pratica di raccordo quale sulla vostra capacità di essere classe dirigente generale
Ma guardi io sono un imprenditore Romano normalmente gli imprenditori romani non sono considerati imprenditori riguardo al presidente che il presidente degli imprenditori potrebbe rispondere luglio la la realtà è un'altra io rispondo con una frase che ha detto Emma nelle tesi noi grazie al l'ingegner Catania e crediamo che i tempi ormai siano finiti non c'è più tempo da per aspettare e crediamo che quello che ne abbiamo detto che chi vuole chi vuole seguire il cambiamento oggi
Deve superare la logica dell'emergenza e deve aderire al nostro grande progetto di modernizzazione che è stato specificamente cinque pagine nostre tesi
Come giustamente dice Catania sono quattro anni che ne parliamo perché è vero in ogni convegno gli ultimi quattro anni la parola cambiamento centra quindi questo è il primo punto lei però giustamente dice
Una cosa interessante quel cambiamento e a trecentosessanta gradi
Come cambiano i sistemi associativi come cambia la rappresentanza mi piacerebbe sapere qualcosa dare un atto a una domanda del Corriere che arrivano dal fronte appena però non bello
Spetta il mio mestiere non va
Per modello
Partiamo da questo
Tre al ovvero all'imprenditoria ficcanaso effettiva viale per cani anche a chi governa o chi tenta di seguire l'onda lunga del cambiamento anche con una nuova qualità delle organizzazioni di rappresentanza in questo pezzo non soltanto dal punto di vista dei servizi e forse non soltanto dal punto di vista degli interessi
Confindustria come sindacato il sindacato come sindacato nate dal punto di vista detta allori
Allora non abbiamo né Calisti sul nostro parco la faremo un altro dibattito Anna io leggo a richiedere come cambia come può cambiare una struttura come Confindustria per fare questo salto dal punto di vista della identità dal punto di vista riferimento dei valori
Come dire adesso sono ultimo davvero io veramente prima Michele voglio dire era l'ultimo degli ospiti o se i padroni di casa e quindi come dire
è una domanda molto complessa e tra l'altro come dire mi sento in qualche maniera anche la pressione psicologica del fatto di tante giovani in fondo nella nella sua domanda sono contenuti due elementi estremamente dialettici estremamente complesse
Prima Cile a una specie di giro in cui dice ma chi è l'Interpol del cambiamento cioè chi nel mondo che subita alla i mutamenti della globalizzazione dell'internazionalizzazione delle alte tecnologie eccetera
Sarà avvantaggiato chi svantaggiato poi mi domanda giustamente sullo stimolo di Attilio Tranquilli dice ma il sistema della rappresentanza associativa che detto in questa sede in una sede di imprenditori giovani della Confindustria non è difficile capire che dietro a questo c'è la domanda non tanto della rappresentanza solitario quanta la Confindustria
Trarrà giovamento dal mondo del cambiamento da tutti questi nuovi sistemi otto opera un punto di debolezza saprà la Confindustria gestire questo cambiamento oppure no ecco io francamente non posso dare una risposta secca perché la mia risposta e una risposta problematica è una risposta con dei dubbi dipende dipende dipende se la Confindustria se il sistema della rappresentanza associativa in genere
Sceglierà la strada della conservazione e dell'innovazione
è un po'il tema che tutte le persone intorno a questo tavolo hanno trattato dipende se attraverso la capacità di leadership come diceva giustamente prima Catania si sceglierà la strada della conservazione
Cioè di sfruttare un bene maturo come sono in servizio
Oppure si farà una scelta innovativa coraggiosa come a mio avviso le tesi dei giovani
Le tesi di giovani che oggi abbiamo sentito interpretate da Emma Marcegaglia
Daranno questo come orizzonte futuro del cambiamento della Confindustria c'è la Confindustria e qui vengo proprio al nocciolo della sua domanda diventerà sempre meno servizi che oltretutto come dire determinati servizi oggi come oggi non hanno più senso si pensi per esempio che un tempo le associazioni passavano buona parte la loro attività
A trasmettere le notizie di quello che faceva il ministero delle Finanze c'è da oggi si apre si guarda internet e si sa il dato immediatamente
Allora non saranno più quei servizi ma sarà il compito e la rappresentanza la Confindustria saprà interpretare questo ruolo della rappresentanza ma dico di più
Che qualche cosa che conta ancora di più della rappresentanza perché la rappresentanza dato che la nostra base così fortemente disomogenea ecco dirò di più in gli imprenditori in un futuro si vedranno nei modelli dei valori
Negli schemi che la Confindustria saprà interpretare e che secondo me si potrebbero riassumere in una voce per motivi di brevità nella grande sfida che dovrà fare la Confindustria sfida in senso positivo e propositivo alla politica
Di essere come dire il motore antesignano indicatore delle strade del cambiamento questa è la grande sfida della Confindustria del terzo millennio
Io credo che se la Confindustria e sarà apra esprimere negli imprenditori dei leader capaci di far capire che quella è la strada
Obiettivamente i nostri spazi gli spazi del sistema della rappresentanza associativa aumenterà
Se invece si sfracelli era la strada la conservazione si parla come tutte le aziende che non capiscono l'innovazione tecnologica e pensano di poter investire in prodotti maturi tendono piano piano a diventare dei nobili decaduti dal mercato
Se prevarrà la linea lo ripeto che le tesi dei giovani imprenditori oggi hanno espresso io sono convinto che il futuro della Confindustria sarà di San e più pesare nello sviluppo della società del domani
Bene e qui finisce i nostrani da Italo io devo chiedere a qualcuno se a qualcuno in sala davanti a ricordarcelo
Rapida
Serata sentire il cambiamento io vorrei fare una domanda al mio sindaco Guazzaloca che anche sulla mia città in sostanza se le rappresenta un sentivo il cambiamento almeno cui dirò in quale maniera nel suo progetto elettorale lei ha individuato della sicurezza prima di cui è stato ripreso negli ultimi settimane anche a carattere nazionale e diciamo nell'essere sindaco a trecentosessanta gradi
Significando ma sappi autonomia nei confronti dalla politica del governo della città o comunque di un Governo insomma la cosa pubblica ecco allora le chiedo se duplice evento si rende conto o si può capire se qualcosa fosse cambiato in questo rapporto fra politica e Governo la città e di non perché questo può contribuire eventualmente naturalmente a come dire creare qualcosa di innovativo quindi cambiamento ulteriore nei confronti proprio del Progetto di vita di tutto insomma grazie
Non so se se sarò stato se sono innovativo che sia stato un po'una novità nella mia città anzi pare che sia apparso un po'
Ecco questo non lo so per quello che riguarda la sicurezza è un tema che io misi l'ordine del giorno della mia campagna elettorale quando la ufficializzare cioè il diciannove dicembre del mille novecento novantotto
Quindi con largo anticipo rispetto agli interventi recenti e in quel momento si diceva che non era un tema all'ordine del giorno a Como che non voglio entrare in questo perché non è questo importante dico però che il tema della sicurezza che anche può essere tema io innovazione fra virgolette io lo vedo non tanto legato solamente negata diventi materiali che si potranno prendeva in ognuna la soluzione in tasca il vigile nel quartiere più vigili meno vigili più poliziotti io credo invece che vada recuperato
Un clima di fiducia nei confronti dei cittadini
Cioè le istituzioni devono rappresentare un momento alto per i cittadini e cittadini devono riconquistare questa fiducia perché solo con la loro partecipazione attiva
Si potrà colmare i gatti esiste adesso verrebbe sul tema la sicurezza c'è certamente una divaricazione fra la realtà e il vissuto
Quindi in questo spazio ci sta la sfiducia questo vale per la sicurezza ma vale per tutto allora torniamo al discorso che facevo precedentemente un sistema politico e direi anche un sistema un approccio di comunicazione abbastanza indistinto che pone i cittadini una situazione che non sa più leggere
Non sa più leggere la differenza che c'è fra l'annuncio la proposizione di un politico è la dichiarazione di un sindaco di un ministro che ha bisogno poco non capisce fa un fatto è un auspicio
Fra la speranza parlo strumentalizzazione quindi io credo che vada trovata dei canali di comunicazione
Che possono andare in direzione del cittadino che sappia cogliere quello che fa l'istituzione diversamente da quello che fa il partito quindi io credo che la il primo problema del nostro Paese legato alla sicurezza
Legato anche all'innovazione al cambiamento sia quello di recuperare questo rapporto che vuol dire puoi essere un un paese a tutto tondo
E quindi una migliore partecipazione che sottintende però una credibilità e un'autorevolezza che il l'istituzione si deve guadagnare sul campo quindi io vorrei puntare in questa direzione attraverso dei canali che siano dei canali diretti ma non il solito luogo buoni in mezzo alla gente e qualcuno diceva si sa con cosa è stata fatta la prima guerra mondiale
Si sa dopo che è stata fatta la seconda guerra mondiale non si sa con cosa sarà fatta la terza guerra mondiale ma si sa con cosa sarà fatta la quarta cioè con la clava
E allora io credo che probabilmente dovremo trovare un modo di comunicare
Coi cittadini diverso perché altrimenti in questa e bailamme dell'informazione si rischia di non far più comprendere quello con amministrazione può fare o quello che anche lo Stato Bhupathi
Quindi su questo di questo rapporto diretto e cioè meno mediato e meno strumentalizzato
E naturalmente cercando di fare al meglio le poche cose chiare che si dicono riconquistare la fiducia dei cittadini mi sembrerebbe per questo Paese la meno tangibile ma la più grande delle innovazioni
Altri interventi
Che l'abbiamo a lungo allora capitata bella vostra attenzione ero stata attenta io non naturalmente non possibile fare no augurio di avere terminato altri dubbie forse qualche traccia basta grazie
Ma
Dunque l'iter di capire
Che
In qualche modo il mio intervento si dovrebbe collegare con quello di cui si è abbiamo sentito discutere adesso
E quello appunto penso di fare
Richiamando
In sostanza quella che è stata l'attività di governo di questi tre anni e qual è stata la sua ispirazione che come vedremo è stata proprio una aspirazione
A guidare il cambiamento comunque a rendere possibile un cambiamento e di questo penso che e c'è bisogno che si assuma consapevolezza attiene perché su questo continua a esserci incomprensioni
Ritardi e e fraintendimenti
Io ricordo che nella estate novantasei parteciperei al primo convegno dei giovani industriali e la presidente Marcegaglia era stata appena eletta
E mi fa praticamente piacere partecipare a questo che il suo ultimo convegno neanche da questo ho accettato volentieri l'invito
Nel frattempo non mi ricordo se abbiamo avuto occasione di incontrarci però è probabile che allora alla presidente e molti di voi non avrebbero pensato che dopo tre anni e mezzo mi fa le finanze sarebbe stato lo stesso
Il che già è un un qualche segno di
Di innovazione di cambiamento
è un'altra cosa impotente che ho visto sfogliando alcune sulla Enzo prevalente da Mannelli ma nella la mia stanza prima riscendere per convegno e che probabilmente se quella domanda quelle mamme fossero state fatte tre anni e mezzo fa alla stessa platea di italiani non si sarebbe verificato quello che invece risulta e cioè che oggi nel
Su tutte le domande
Indicate in quel in quel foglio
Ma il problema fiscale e all'ultimo posto come priorità col dodici virgola cinque per cento a fronte del oltre cinquanta che parla l'occupazione oltre il trentacinque per la DC con Enza eccetera
Quindi questo anche questo in qualche modo e un cambiamento che forse non bisognerebbe sottolinea M. questo impianto minore anche se e non secondario rispetto a anche se voi quello che è accaduto da allora adesso che è stato poi il frutto di una strategia precisa
Del governo Prodi prima del governo D'Alema se voi vedete la situazione nel novantasei bell'Italia è un Paese di merci
Era un Paese un paese dei rientri sotto tutti i i punti di vista dal punto di vista dell'economia dal punto di vista politico dal punto di vista dalla credibilità dal punto di vista delle prospettive
E in particolare non è un Paese che aveva un'inflazione molto alta che aveva tassi interessi altissimi che aveva un disavanzo pubblico elevatissimo che aveva un debito pubblico
O di dimensioni enorme spaventose che pochi anni prima aveva rischiato un default finanziario che era aveva liquidato una classe un'intera classe politica
E qui vorrei aprire ad aprire una breccia avente sì ho sentito parlare appunto prima del di questo nel dibattito il motivo vero per cui la classe politica è stata mandata a casa
Non è il fatto che rubava di più o di meno
Motivo avevo che aveva portato il Paese al disastro economico cioè nel nel subconscio degli italiani c'era questo non è fatto se prendevano tangenti o alto è sempre bene che non prendere non fare le pene e soprattutto non darle
Ma il punto è che una classe politica che aveva accumulato in dieci anni sessantacinque punti debito pubblico doveva andare a casa e non deve più tornare
E quando e quando si vedono punto Nostalgia o di valutazioni beh fosse di questo bisogna bisogna tener conto
Chiudo la parentesi attorno al al ragionamento cioè che questo era il quadro
E allora la scelta quale fu la scelta fu di porre fine a tutto questo di porre fine a venti venticinque anni di disordine finanziario di gestione il responsabile della cosa pubblica
E quindi fu fatta la scelta europea e quindi fu una fatte le scelte impopolari fra cui quelle del novantasette compreso allora in quell'anno in quel solo anno per dare un forte aumento di imposizione oltre che tagli che tagli di spesa pubblica
E i risultati sonno
Di enorme importanza perché adesso noi siamo nelle condizioni macroeconomiche che non l Italia non aveva più dagli anni sessanta o dei primi anni settanta cambi fissi prezzi stabili
Disavanzo sotto controllo intarsi interesse verso debito pubblico in diminuzione
E quindi le condizioni ideali per rilanciare un un periodo di sviluppo non effimero e di lungo me di medio-lungo termine
Ora questo tenendo conto ed è qui un'altra riflessione mi invitò a fare non sapevamo quando facciamo questo che facciamo la più grande delle riforme strutturali possibili perché cambieranno completamente il quadro operativo in cui gli agenti economici dovevano opera
Perché
Fino a pochi anni fa
Era del tutto ovvio che gli imprenditori gli operatori fine finanziarie leben che i consumatori avessero una prospettiva a brevissimo termine
E quindi non fossero in grado di programmare investimenti a lungo termine di avere un orizzonte temporale adeguato avevano la la consapevolezza e la convinzione che tanto dopo ogni ogni due ettari cinque anni ci sarebbe stata una svalutazione che quindi delle curandosi competitività di pre se non era necessario in e e impegnarsi ad avere un altro tipo di competitività e quindi e quindi investire in impianti in ricerca informazione
Il in conoscenza
No cosa che invece gli altri Paesi avevano fatto abbondantemente negli anni ottanta quindi è chiaro che quello è stato un trauma molto forte fra l'alto collegi valutazioni fra il novantadue e novantacinque le imprese avevano accumulato qualcosa come venticinque punti di competitività pezzo
E quindi è chiaro che a quel punto che fare un'esplosione di asportazioni chi ha creato per esempio contribuire a creare il miracolo del Nordest ma non solo e chi ha creato però anche tante illusioni sul volo sulla
Facilità con cui eccetto i mercati poteva essere conquistato e poi mantenuto beh tutto questo è vero è venuto meno venuto meno ma le prospettive che si aprono sono molto migliori se si sanno interpretare naturalmente questo crea Tarantini
Il cambiamento e fatica
E e io capisco perfettamente la preoccupazione di imprenditori quando a questo punto dichiaro a voi ci avete messo cioè le ha tolto la permutazione certe messo col vino in Europa col Patto di stabilità
Ha interessa qui insomma la situazione può presentare qualche pericolo e vero
è vero ma qui appunto ognuno deve fare la sua parte cioè quindi imprenditori devono chiede al governo di aiutare a mantenere condizioni compra competitività delle intese di fare quello che i colleghi devono fare
E nel novantasei novantasette noi dovevamo fare quello e l'abbiamo fatto e per le imprese devono ricominciare aveva il gusto dell'investimento per l'innovazione e la modernizzazione eccetera eccetera eccetera
E anche su questo io non sono non sono pessimista
Non sono pessimista perché
Tre
Le condizioni appunto dell'economia italiana
Riceve condizione diciamo di ambiente sono sono buone
L'economia
Internazionale
E in ripresa
L'economia europea sta anche sta faticosamente muovendosi dalla dalla situazione in cui la convergenza no situazione un po'di stallo in cui la cornice la convergenza l'aveva l'aveva fatta precipitare
C'è una ripresa dei paesi asiatici sembra che eviterebbe riusciremo ad evitare un collasso nei mercati nel mercato statunitense e cioè che la bolla
Attiva che lì c'è verrà assorbita da grazie alla sapienza di gestionale di queste cose che gli economisti hanno acquisito nel corso degli ultimi decenni quindi abbiamo abbiamo buone prospettive il problema è e non perdere tempo
Capisco capisco che appunto questo richiede un un qualche ora apra apprendimento non è stato come un uno sciocco
Cambiato il mondo
è cambiato il mondo e non tutti se ne sono accorti accorcia raccolti prima infatti sono moltissime imprese fanno e stanno ristrutturando innovando in questi giorni in questo periodo anche utilizzando apposite leggi di incentivazione
Tutte lo scorso anno altri affaticano esempio prendete il nostro sistema bancario che dove pure qualcosa sta cominciando ad accadere vedete quello che sta succedendo sui mercati finanziari
Con le funzione che corre essere acquisizione le OPA le controparti quant'altro
E
Lei sa attuazione all'inevitabile Effetto della della del fatto che le che l'Italia
Ormai fa parte di un sistema monetario europeo di un'economia integrata e che quindi
Si deve svegliare perché se no oppure si continua a perdere appena dei treni poi il fatto che alcune di questa acquisizione riescono alte falliscono Alcoa come credo polemiche che e che gruppi di potere vari del sistema economico-finanziario si scambino tra di loro eccetera
è fisiologico
Cioè sempre che non ci siano topi morti e feriti sul terreno e quindi il governo fa bene a vigilare e a
Dare qualche orientamento ma d'altra parte voi sapete bene o forse non è anche questa non è un'acquisizione di di consapevolezza che dove non ha più potere
Dodici poteri per esempio in materia di fusioni acquisizione eccetera c'era il governatore la Banca d'Italia per le banche dove che è il governo ha privatizzato quasi tutto
A quello dipenderà da noi adesso ci sono problemi privatizzazioni a livello di enti locali eccetera
A lei penalizzato per quanto ha potuto e lo ha fatto con l'opposizione dell'opposizione che in teoria dovrebbe essere laboratori per presentare il campione appunto a doversi il campo nel liberismo
Non ci sono non ci sono appunto più interventi discrezionale economia che non siano quelle normali della gestione politica di bilancio eccetera e quindi abbiamo introdotto delle regole ci sono degli organismi di regolamentazione che devono fare un mestiere e e infami parando al Canova farlo
E quindi quando succedono succedono queste cose sui sui mercati non non c'è da spaventarsi e da polemizzare soprattutto non si può chiedere al governo prima
Vedete venire né di ignorare
A ma è e governo se anche volesse non è che potrebbe fare molto bene questo potete potete rilassarvi stemma per fare molto tranquilli non lo vuole fare che non è il suo ruolo perché appunto sono stati messe sul mercato queste imprese perché opera nel secondo secondo regole di mercato però anche volendo anche volendo non ha
Non potrebbe non potrebbe farlo quindi siamo nel pieno di un cambiamento indotto dalle politiche macroeconomiche del governo
E molto complesso perché
Venivamo da
Dice non solo ventenni revisori finanziari ma da dieci anni di paralisi assoluto
E di crisi di tutto il meccanismo
D'altra parte però
Guardate che il e il il fatto di aver perso del tempo
Qualche volta crea dei danni irreparabili
Ma altre volte crea delle opportunità incredibile
Io ringrazio l'igiene Catania ad aver voluto ricordare qui l'esperienza del fisco telematico
Che anche questa abbastanza poco conosciuta tutto sommato ma sta di fatto
Che il ministero più disastrato d'Italia tre anni fa temi e mezzo fa
Quello meno simpatico ai cittadini
Quello appunto con più problemi di gestionali eccetera eccetera affatto in questi anni la la più grande riforma tecnologica che nel settore del fisco esista al mondo
Oggi ai pm ma ecco fa freccette vado in giro per il mondo dicendo che sul per l'applicazione di information technology alla ai sistemi fiscali l'Italia è al primo posto
Noi siamo più avanti e Stati Uniti vada quest'anno non abbiamo più una dichiarazione cartacea non abbiamo più un pagamento fatto un modo tradizionale tutto avviene per via telematica
Al trenta settembre cioè Yeovil
Vedo un qualche scetticismo ma ma abbia
Ma e vedete è vedete voi invece dove credo che fare questo ragionamento se è riuscito con un apparato pubblico un ministro a fare questo figuriamoci quello che potete fare voi
No che avete le mani molto molto più libere dalla possibilità è una flessibilità che io neanche neanche nei giorni sta di fatto che noi dovevamo mi
Ottenere entro il trenta per settembre dalla programmazione nove milioni e mezzo di dichiarazioni dei redditi per via telematica ne sono arrivati dieci milioni e cento
Entro novembre ne avremo ventidue milioni
Sono stati incastrati
Quest'anno
Abbia avuto cinquantadue milioni versamenti abbiamo incassato circa quattrocento mila miliardi
Con questi versamenti
E abbiamo
Ho effettuato lo sapete questo lo saprete di sicuro che voi non avete più problemi per il futuro di e accumulo di rimborsi perché avevo messo un sistema di compensazione almeno questo sono certo che la siete al corrente
Abbiamo fatto spero otto milioni compensazioni per diciassette mila miliardi
Diciassette mila miliardi e queste somme che abbiamo incassato le abbiamo attribuito in tempo aveva reale
Allo stato all'INPS le Regioni alla Regione Sicilia all'INAIL all'ENPALS all'INPDAI e a quant'altri con chiunque si vuole vuole partecipare noto al nostro sistema nostra vita il benvenuto
Perché noi accostò a costo marginale possiamo possiamo soddisfare queste
In qualsiasi richiesta anche che appunto intorno al al punto
Noi possiamo appunto approfittare persino per le nostre disgrazie per fare meglio degli altri
Naturalmente naturalmente che il
E i problemi i problemi ci sono tanti e che la l'arretrato le difficoltà che ci perse tempo chiamo dal passato sono sono e no quindi c'è sempre qualcosa che non va
Cosa qualcosa che andrebbe migliorato è cambiato però il problema è capire se siamo su un sentiero di innovazione cambiamento oppure no
E ovviamente dal mio punto di vista la domanda retorica
E ancora nel novantasei noi perché forza mo'
Facemmo in quel modo non solo Risanamento ma anche alcune riforme tra cui quella fiscale ma proprio perché sapevamo che andava in Europa significa competere noi con l'attrice fiscale precedentemente in Europa non ci vorrà molta in particolare non potevamo stare con sistema fiscale che aveva una tassazione sui profitti spaventoso spaventosa che a cinquantatré e rotti per cento più la patrimoniale più frattaglie varie
E quindi e quindi abbiamo abbiamo fatto un una riforma che non è casa è stata apprezzata moltissimo a livello internazionale che in Italia si comincia naturalmente ad apprezzare ad apprezzare adesso
E e l'abbiamo l'abbiamo fatta in una situazione di grande difficoltà senza perdere gettito eroe distribuendo gettito
Dove i partiti e in particolare voi il più avvantaggiate sono state le imprese dove sono le priorità l'avevamo indicate chiaramente prima col suo lavoro poi l'impresa e da ultimo le famiglie
E e e oggi è arrivato anche il momento momento
Delle delle famiglie
E qui vorrei fare un'altra un'altra considerazione che oggi Massimo
Spero di aveva ancora qualche
Qualche minuto di di tempo
Sulla politica di bilancio perché vedete l'eredità degli anni ottanta dei centoventicinque per cento medio pubblico accumulato rispetto al PIL
Che adesso è sceso da centosedici ma che va sempre pur sempre il doppio di quello medio dei Paesi europei le verità di questa roba e che noi spendiamo il doppio di interessi rispetto agli altri Paesi
Prima spendevamo quattro volte
Prima del risanamento adesso semplicemente il doppio
Significa quindi che un Paese come la Francia c'era un a pagare una speranza del suo debito pubblico che del settanta per cento circa del PIL del se del tre virgola cinque per cento la Germania più o meno lo stesso noi spendiamo il sette per cento dopo il risanamento e avendo dimezzato quella specie
Questo significa che noi partiamo con un handicap rispetto agli altri Paesi del tre cinque per cento del nostro PIL che sono oggi più di settanta mila miliardi
E allora voi dovete questa cosa e è una iattura debito sembra riducendo la mano e si riduce questo handicap si protrae anche esso ridurre Manet su uno può ignorarlo nessuno può ignorare
Esiste
A quello che Freud chiamava il principio di realtà
No rispetto appunto ai dei migliori che appunto la psiche pop a e allora ebbene guai a ben guardare non temo sperare in un mondo diverso però poi i conti bisogna farlo con quello che sia allora noi come abbiamo gestito questa emergenza
Padre aveva gestito con molto equilibrio perché noi contrariamente a convinzione diffusa propagandata ma falsa abbiamo una pressione fiscale che i denti è uguale a quella media europea uguale
E nella Elenco dei quindici Paesi europei come tasse contributi complessivamente pagati noi siamo al nono posto su quindici quindi otto pagano più nord
Alla Francia paga quattro punti più di noi tutti i Paesi nordici pagano e pagano anche a otto punti più di noi
E e ci sono in quei Paesi alcuni che crescono con a tassi a tassi molto elevati la Germania paga da una pesante al più bassa di noi ma è molto più in via Tadino
Allora e quindi se paghiamo le tasse
Noi ci accorgiamo paghiamo in Italia le stesse tasse si pagano in Irlanda e in Inghilterra
Il differenziale con questi mesi che come pressione fiscale complessiva sono lì sotto pago meno di noi e nel e nel fatto lo pagano molto meno contributi
E che ci riporta al problema del welfare è chiaro che ci sono sistemi di welfare si sa i finanziamento del welfare diversi dal nostro
E a veniamo adesso al versante della spesa perché se abbiamo la pressione fiscale è uguale agli altri paesi come che riusciamo a rispettare i parametri di del
Patto di stabilità più oltre quelli merci la risposta è semplice perché la nostra speso al netto degli interessi e di tre punti e mezzo inferiore alla media europea
E allora come vedete anche
Tutte le idee che sono state ampiamente propagandata diciamo ma tagliamo la spesa pubblica aiutiamo chi dice cinque chi DC dieci punti la pressione fiscale in pochi anni
Ma sono cose
Diciamo prive di contenuto empirico divergono economicità insomma cioè che poi ecco cinque punti cinque punti sono centotrenta mila miliardi dieci punti ne sono due duecentosessanta mila miliardi l'intera spesa previdenziale sono trecento mila miliardi
Tutta la spesa sanitaria ce lo sono centosedici mila miliardi
Allora se mettiamo in fila tutte le riforme anche proposta Confindustria dirle riforma previdenziale settori su cui e è chiaro che si deve intervenire
Noi arriviamo a stento nel giro di cinque dieci anni a risparmi di quaranta mila miliardi meridione dell'epoca
Che significa due punti
Due punti in una situazione in cui abbiamo appunto una una spesa complessiva già già più bassa la cosa che a me preoccupa veramente la nostra esperienza e la sua composizione che sia andata deteriorando negli anni ottanta negli anni novanta
Che è aumentata quella previdenziale appena fatto cento il totale si sono ridotte tutte le altre se ridotta la spesa per l'istruzione quella della sanità quella persona quella per l'assistenza e quindi l'urgenza di riequilibrare questa cosa
E esiste per questo motivo io il termine da da questo che si possono fare
E va be sono probabilmente molto ma molto inferiori a quello che qualcuno che qualcuno poi ipotizza e allora è il sentiero il sentiero è stretto ma noi abbiamo anche un altro spazio che è quello che stiamo usando in questi anni dall'anno scorso noi abbiamo sbagliato le previsioni dell'IRAP per nove mila miliardi
E abbiamo realizzato l'obiettivo di bilancio sulle entrate
Perché perché abbiamo recuperato un sacco di soldi che non ci aspettavamo recuperarle
In particolare soldi che venivano dalle imposte più tradizionalmente più a rischio come l'Iva con le ritenute o o i versamenti dei dei redditi delle imprese minori
E ci hanno dato quel tanto che ci ha fatto più che compensare curate
Quest'anno
Che non abbiamo sbagliato nessuna previsione anche perché le riforme erano finite che quando sono il come si possono sbagliare previsioni
Quest'anno questi denari stanno emergendo alla luce del sole e possiamo redistribuito
Possiamo cominciare qui non solo manteneva un sentiero di riduzione della pressione fiscale complessiva sia pure graduale che nel DPEF nella finanziaria è previsto nel quadriennio un punto e mezzo di pressione fiscale in meno e quello noto Obiettivo
Ma noi utilizzando appunto questi e Recuperi abbondanti che dimostra ancora una volta che la riforma fiscale ha funzionato l'amministrazione si è messa in moto che qualcosa sta succedendo io francamente non è che ma aspettavo sono dato che cosa lo fa per ottenere più risultati ma aspettavo certo i risultati ma è così rilevanti e ripetuti francamente trovare una è una cosa
In parte inattese bene noi possiamo distribuire oggetti
E questa è un'altra leva perché non è chiaro che dobbiamo abbassa il costo del lavoro tener d'occhio quello che fanno le imprese le i paesi stranieri sulla tassazione delle imprese perché se lo vola basso no noi non è che possiamo mettere nostre imprese in difficoltà sui mercati eccetera steso tempo dobbiamo tener conto anche gli ha fatto eco arrivano ai sindacati e diramate le famiglie non c'è nulla cioè allora
Nel momento in cui emerge sommerso che sta cosa che sta accadendo quest'anno sono aumentate non solo l'Iva che è cresciuta quasi al dieci per cento
Ma c'è un aumento delle ritenute
Da lavoro dipendente che assolutamente non giustificato in base alle dinamiche di quei redditi di quelli emersi cioè ci siamo di fronte
A a fenomeni a fenomeni positivi e quindi abbiamo fatto una finanziaria che mi spiace che la presidente Marcegaglia consideri debole
Prese in quella finanziaria ci sono nel quadriennio ventiquattro mila miliardi di tasse in meno per le famiglie
Nove mila e cinquecento miliardi di tasse in meno per l'impresa nove mille quattrocento miliardi di tasse in meno sul complesso mondo dell'edilizia c'è lo stanziamento sull'imposta di successioni
Che penso che li di interessi alquanto
Perché è un problema e qui vorrei ricordare senza polemiche che qui che
La riforma imposta di successione era una delle deleghe per la mia riforma fiscale novantasei che fu stralciata su richiesta dell'opposizione a furor di popolo la forma di di opposizione diciamo di poco
E quindi accantonata perché sono avremmo già fatto
E vorrei anche ricordare che questo è un altro fatto di innovazione no perché vuole sapere l'imposta di successione come nasce
L'imposta di successione l'imposta cardine del pensiero liberale
Dei primi del Novecento
Perché l'imposta che nel
Tutto in quel pensiero non ha
Serviva a creare parità di condizioni
Perché si diceva con qualche ragione che non c'era alcun motivo per cui un nipote imbecille di un nonno in gamba doveva campare di rendita
Niente nipote imbecille dovrà competere con gli altri e a vedere quello che spettava a luglio questa è la filosofia era era adesso cosa è diventata diventata un prelievo forzoso sugli immobili dei ceti medi
E e e un incentivo alle in prese a fare i più grossi valori e ideologie marchingegni elusivi possibili costosissimi
Te non pagarla perché se no sarebbe scoprire un aspro
E mentre quando fu fatta l'imposta di successione indirizzata alla proprietà sono essenzialmente la proprietà terriera ai tempi e quindi aveva una sua logica
è sull'impresa questa logica soprattutto se media piccola eccetera non non si vede non si può applicare e quindi è bene bene bene cambia
Così come
Marco Umberto è un'altra cosa
Per cui dobbiamo fosse
Essere consapevoli l'Italia in questi anni non ha sofferto
Per restrizioni di bilancio e per difetto di domanda interna
No la domanda interna in Italia è cresciuta più che negli altri Paesi
Il guaio vero è che buona parte questa domanda interna si è tradotta in importazioni di beni stranieri
Il che riporta ancora alla vostra responsabilità oltre che erano
Alla vostra capacità di innovazione di cambiamento al vostro coraggio e alla vostra serenità e tranquillità io sono preoccupato quando continua a vedere
Che si continua a fare polemiche un po'consentiti neanche a vuoto quando invece buona parte delle questioni che ci trascinano al passato sono oggettivamente risolto eccetto abbia un sistema politico che è quello che stavamo cercando di Formello la cosa la cosa è fallita abbiamo avuto un cambio di Governo che nelle vie ipotesi iniziale non ci doveva essere ci sono state
Transumanze otto o emigrazioni di parlamentari da un gruppo dal un gruppo un alto però nonostante tutto questo che esteticamente rendo conto che non è piacevole bello
C'è stata una coerenza di linea è una stabilità politica di fondo come in passato il passato non c'è neve e ci sono
Governi che stanno affrontando problemi stanno risolvendo nonostante le difficoltà le contraddizioni le resistenze le polemiche cede e quindi quindi io faccio un un un un invito a guardare a guardare con maggiore ottimismo e fiducia alla al futuro prossimo perché guardate
Oggettivamente
Mai come in questa fase ci sono prospettive per questo Paese
Noi abbiamo per adesso mentre le nostre imprese ancora sono qualche difficoltà abbiamo moltissime imprese multinazionali che comincia a essere interessante a a investire imitati
Io ricevo continuamente giornalisti americani che fanno dei rapporti sulle opportunità sono che offre l'Europa e ci e che sono
Estremamente interessati anche a a riprendere un flusso di investimenti verso il nostro Paese lo so che non che s'è interrotto anche questa polemica
Un po'assurda e
Voi mi dovete spiegare per quale e motivo un'impresa straniera dove investire in Italia fino a qualche anno fa
E dovrà essere ma diciamoci valutazioni infrazione instabilità criminalità c'era di tutto
Quindi giustamente non veniva dopodiché abbiamo fatto revoca abbiamo ridotto i tassi d'interesse e quindi è è ovvio è fisiologico che quei soldi che teniamo stretti in casa in parte sono andati in giro per il mondo libera uscita
E anche qui c'è un ritardo fra le uscite che sono immediata e tempestive e le entrate che ci saranno ma ci saranno ovviamente perché noi costiamo recuperando i ritardi nelle nostre posizione attive sull'estero
E quindi il fatto che ci sia anche una delle delle delocalizzazione di alcune produzione del tutto fisiologico il fatto che la gente invece compare Botto si sia messa a comprare
I titoli e a Londra cioè è fisiologico e positivo ma questo state tranquilli accadrà pure e cominciare a capire pure nell'alta nell'altro
Verso
Quindi
Sì
A ciascuno il suo ognuno faccia la sua la sua perde
Noi come il governo del Paese io come al rappresentante del governo in questa fase in questa circostanza
Ritengo di poter dire con estrema tranquillità che noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare al servizio posto e del resto del Paese
Grazie signor ministro
E quindi concludendo questa prima fase dei lavori stasera siete tutti ospiti del Consiglio centrale alle undici dopo cena per un cocktail ed uno spettacolo che ci sarà Quisisana ci vediamo domani mattina alla parte di apertura alle nove
Sperando di essere puntuali grazie