"Satellite e dintorni" approfondimento settimanale sulle nuove tecnologie

Emilio tal agenda studio per il nuovo appuntamento con satellite e dintorni l'approfondimento settimanale di radio radicale sui nove scenari della comunicazione che torna in onda dopo una pausa di alcune settimane
Vogliamo allora fare il punto su quanto accaduto proprio in questa ultima settimane una settimana
Iniziata il ventiquattro agosto con le voci di una cessione da parte del gruppo vivendi ne avevamo parlato alcune settimane fa a tedesco Bertelsmann del nove per cento del capitale di Canal Plus che hanno poi fatto
Volare in Borsa le azioni del gruppo di pay tv che in Italia come è noto controlla tele più nelle ore successiva poi le ipotesi e le smentite la RCS che si affretta precisare di non è essere tra i soci italiani di Canal Plus in tele più è infatti il presidente della RCS
Cesare Romiti ventisei agosto risponde seccamente no a chi gli chiede contro appunto dell'ipotesi di un nuovo socio italiano di tele più che corrisponda proprio alla R CS tanto meno rispetto alla alle altre ipotesi il gruppo Bertelsmann infatti stessa Canal Plus a dire
Nelle ore successive di non vedere nel gruppo Bertelsmann il candidato ideale alla ripresa del nove per cento del suo capitale
Lo ha tra l'altro precisato proprio il ventisei agosto il patron nel colosso francese di pay tv Pierre le schiume che ha definito priva di coerenza un'eventuale cessione al gruppo tedesco
Le scorte all'altro a nella stessa aggiornata annunciato la creazione a settembre nella filiale internet che raggrupperà tutti i siti web europei di Canal Plus
Presidente del gruppo ricordiamo che una volta in Italia controlla tele più ha poi precisato che la scelta non azionista di Canal Plus
Non è una cosa urgente l'importante è fare la scelta giusta a aggiunto indicando che i candidati sono numerosi
Ma che l'ideale sarebbe un gruppo che non ha ancora molto investito nell'audiovisivo europeo secondo le scopra sarebbe molto coerente neanche per il colosso tedesco investire in Canal Plus dal momento che ha sempre indicato di non essere interessato l'aperitivo fra due gruppi però riconosciuto vi sono possibili sinergie
Vivendi che detiene il quarantanove per cento di Canal Plus aveva annunciato a luglio l'intenzione di cedere il nove per cento del gruppo a un investitore il suo tradimento fra i possibili candidati sono circolati i nomi anche di Time Warner e Microsoft
Poi ancora su questo fronte venerdì la a faccenda assume contorni decisamente più chiari e i giornali
Titolo battere più diventa tele ENEL lunedì l'annuncio cioè a dire domani nell'azionariato anche la RAI cassa vera al due per cento e poi al dieci per cento Canal Plus cede
Il quaranta per cento al gruppo elettrico a Cofiri e come così alcuni giornali particolare pubblica che titola su queste o ricordando che la pay tv ha in Italia un milione duecentocinquanta mila abbonati dei quali settecentotrenta mila col sistema digitale ed è controllata dal colosso vivendi di cui c'erano occupati
Alcune settimane fa
Tele più dunque diventa telai e nella principale televisione per appagamento di proprietà della francese Canal Plus apre il suo capitale ai soci italiani e fa entrare l'ENEL con la quota del trenta per cento l'investimento dell'azienda elettrica vale quasi mille miliardi di lire con pacchetti minori entreranno anche Cofiri San Paolo IMI economicamente la RAI che oggi all'uno per cento salirà entro l'anno al due
A vendere come si è detto a Canal Plus oggi alla novantanove per cento di Telepiù dove dopo aver rilevato il residuo dieci per cento di Fininvest
I transalpini scenderanno se indiscrezioni sulle quote saranno confermate il cinquantotto per cento tali quote sono destinate a variare se la RAI eserciterà l'opzione per salire fino al dieci sulla base di raccordo ricorderete ne abbiamo parlato a lungo l'accordo Di Natale
Tutte le società coinvolte nell'operazione hanno evitato di commentare notizie di stampa come del resto hanno fatto anche inizio agosto quando la notizia per ingresso al trenta per cento di è vero Wind in tele più era stata data dal quotidiano la Repubblica leggiamo l'articolo tele più che ha come presidente Michel Toulouse ha raggiunto in Italia un milione duecentocinquanta mila decoder installati dei quali settecentotrenta mila con la televisione digitale di più
Per lei nel è il secondo grande investimento al di fuori del suo core business dopo il lancio di Wind
E tra l'altro l'operazione delle più è strettamente collegata a quella di quindi in vista per la convergenza multimediale fra telefonia e televisione interattiva non è ancora chiaro però se l'ENEL girerà una parte delle azioni Wind dice un cinque per cento
Oppure se come è più probabile manterrà l'intero pacchetto direttamente con la capogruppo fermo restando il coordinamento strategico
Del resto l'incertezza attuale nell'assetto azionario di Wind con il ventiquattro virgola cinque per cento dei teschi di Deutsche Telekom in vendita sconsiglierebbe un operazione a cascata
Secondo le Figaro che ha dato la notizia dell'imminente Accord in anteprima in settimana
L'annuncio comunque noi parte aperte le più ci sarà domani cioè lunedì tele più che intanto ha replicato indiscrezioni del quotidiano francese con un no comment su tutti i fronti all'inizio del mese si era limitato a confermare
L'esistenza di trattative con Wind e con altri potenziali partner
Sull'ultima di Parigi l'azione Canal Plus conferma intanto la tendenza positiva delle ultime sedute segnando
Un rialzo dell'uno virgola settantacinque per cento che va ad aggiungersi all'undici per cento circa guadagnato martedì e mercoledì sulla scia delle voci secondo cui la casa madre vivendi intenderebbe ridurre dal quarantanove al quaranta per cento
La propria partecipazione con la cessione della quota alla tedesca Bertelsmann tuttavia il presidente di Canal Plus per la scorta
Ha dichiarato lo diciamo poco fa che non vi sarebbe logica nello scegliere Berti Osman pur riconoscendo che potrebbero esservi
Sinergie fra i due gruppi non vi sarebbe senza neppure per il gruppo tedesco
Che ha sempre affermato di non essere interessato tipo appagamento per il nove per cento ha proseguito vi sono numerosi candidati ma non è ancora stata presa una decisione non vi è urgenza ci stiamo dando il tempo per fare una buona scelta
Così dunque in questa settimana la notizia di maggior rilievo ma noi vogliamo anticipare alcuni temi che tratteremo domani inquina radio radicale partire dalle dieci una trasmissione che sarà incentrata per alla gran parte sul ruolo della RAI sul servizio pubblico sulla questione del Canone sulla privatizzazione parleremo anche di tv digitale prenderemo spunto anche da queste notizie voglia un po'anticipare alcuni di questi temi e fare un salto indietro
Torniamo alla marzo scorso il tre marzo alcuni giornali titolavano RAI Brussel all'attacco sugli aiuti pubblici perché ne avevamo parlato spesso anche in questa trasmissione del documento Van Miert della questione del canone della contabilità separata torniamo proprio su questi argomenti prendendo anche spunto da un convegno al Parlamento europeo comunque in quei giorni la Commissione europea manifestava chiaramente di voler chiudere entro l'anno i tre dossier ancora in sospeso derivanti da una serie di ricorsi avanzati contro gli aiuti di Stato alle tv pubbliche di Italia Francia e Spagna
Ed è questo di fatto l'impegno preso il due marzo dal direttore generale dei servizi della concorrenza della Commissione europea Alexandre Schaub
Nel corso proprio di questo convegno fra poco vi proporremo almeno in una sua parte convegno organizzato al Parlamento europeo sul tema del mercato audiovisivo europeo
I tre casi vale la pena ricordarlo così come Sices sobor ha inizio del mese di marzo riguardava la RAI dopo la denuncia presentata nel novantasei da Mediaset alla tv spagnola di stato citato nel ricorso di Telecinco Antena tre
E le tv pubbliche francesi Antoine de ETF tre denunciate da TF uno
Per questi tre casi si attendevano le risposte dei governi dopo di che poi si sarebbe presa la decisione se aprire o meno inchiesta formale sulla natura degli aiuti forniti per stabilire se fossero serviti
A a ristrutturare l'impresa o se invece fossero stati utilizzati per finanziare e attività previste dal servizio pubblico
Poi nel convegno show Baleari sposto il sottosegretario alle Telecomunicazioni Vincenzo Vita ha annunciato un piano di profonda ristrutturazione della RAI nell'ambito di un dialogo fattivo con Brussel mondiale un dialogo aveva detto
Dal canto suo la commissaria Emma Bonino nell'aprile appunto i lavori del convegno dialogo che deve coinvolgere anche i primi interessati al servizio della diffusione ossia i cittadini consumatori
La Bonino in quella sede aveva ricordato che alcune tv pubbliche concorrono sullo stesso mercato la raccolta pubblicitaria tv commerciali disponendo quindi di due fonti di finanziamento i contratti pubblicitari
E gli aiuti di Stato mentre tv commerciale dispongono solo dei soldi della pubblicità e Emma Bonino aveva invitato in quella sede quindi a fare tabula rasa e a riflettere sulla possibilità di creare un sistema di appalti che affidarsi appagamento al migliore o ai migliori pubblici o privati missione di servizio pubblico
Su questa linea si era schierata anche Gina Nieri di Mediaset che aveva ricordato come il sistema competitivo in Italia sia distorto la presenza la RAI che utilizza i proventi del canone due mila cinquecento miliardi
Insieme a quelli della raccolta pubblicitaria due mila miliardi in diretta concorrenza con i privati
Anche Mediaset tra aveva proposto gare d'appalto per assegnare servizi pubblici per la RAI rispondeva su questo fronte che Luigi Malesani responsabile per i servizi internazionali indicando che andava chiarita soprattutto la differenza fra azienda pubblica il servizio pubblico e dire poi cosa effettivamente fosse quest'ultimo per la RAI
è servizio pubblico tutto quel che le viene affidata da leggi e convenzioni e che essa deve quindi rispettare a fronte di finanziamenti ad hoc questo aveva detto ha portato a una rivoluzione
Alla RAI con la creazione del contratto di servizio che ha permesso di affrontare siano beni strategici sia imprenditoria
Comunque questi erano solo alcuni passaggi estrapolati proprio dal dibattito intenso di questa giornata era il due marzo mille e novecento novantanove Parlamento
Europeo il convegno organizzato sul mercato audiovisivo europeo roghi proponiamo il secondo panel quello che si sofferma sullo specifico italiano e ovviamente immancabilmente si parla di RAI e di servizio pubblico sentiremo l'eurodeputato Gianfranco all'alba introdurre i temi e gli argomenti di questo secondo panel poi in ordine sentiremo il sottosegretario alle Comunicazioni Vincenzo vita Benedetto Della Vedova che qualche settimana più tardi sarebbe diventato eurodeputato per la lista Bonino
E ancora altri interventi su questi argomenti volevo brevissimamente introdurre questo secondo panel sull'esempio italiano
Ricordando che lo abbiamo preso a campione appunto per meglio esplicitare in qualche modo le i problemi che sono di fronte e che abbiamo cercato di affrontare vi sono stati dei ricorsi
Della televisione di bello di prigioni private nei confronti della RAI per quanto riguarda questo aspetto specifico dagli enti di Stato vi è stata il tre febbraio una lettera che è stato deciso di inviare all'Italia il governo italiano
Sulla questione per valutare la natura del finanziamento della RAI la commissione come sapete otto preoccupato comunque si pone degli interrogativi
Sul fatto che non siamo stati definiti con chiarezza agli obblighi del servizio pubblico
Imposti alla Rai non è stato possibile stabilire se i finanziamenti pubblici ricevuti dalla RAI fossero proporzionali ai costi netti derivanti da tale obblighi eccetera
Noi abbiamo una legge sul Canone che la Rai oppone spesso all'enorme del mercato unico una legge del Canone del mille novecentotrentotto
E con i miei amici
Potrebbero definire questa legge prese in un anno non felice per la legislazione italiana con una legge fascista
Al di là di questa battuta evidente quindi che l'adattamento della delle della legislazione e l'adattamento della nostro ordinamento come di altri ordinamenti alle regole del mercato comune alle regole che si via via si sono sviluppate a livello europeo costituisce uno dei punti chiave
Che oggi abbiamo di fronte c'abbiamo la dichiarazione l'intervento del direttore generale la concorrenza abbiamo un protocollo di Harstad e abbiamo una posizione degli Stati membri
Che e tende a vedere il servizio pubblico in un'altra maniera abbiamo un'esigenza io penso però in definitiva di assicurare che il trattato in quanto tale sia rispettato mi pare un obbligo che impone e imposto comunque alla Commissione
Sono i soggetti sono l'oggetto un po'del dibattito che abbiamo avuto abbiamo poi infine su tutta al Grande altro versante del delli sviluppi della televisione e dell'usura televisione dalla televisione digitale all'utilizzazione di internet potremmo avere l'impressione a volte che in un settore nuovo
L'arbitro è stato possano il suo agire evidentemente nel suo legiferare essere forse portato a come dire a favorire un giocatore piuttosto che altri a un po'di questi temi che questo Pannella dovrebbe occuparsi e con questo auspicio che io chiamo la presidenza
I gli oratori di questo secondo panel il sottosegretario di Stato per le comunicazioni Vincenzo vita
Benedetto Della Vedova della Lista Pannella il grappoli commissario dell'Autorità italiana per le telecomunicazioni
Mario Rasini amministratore delegato di Tele più e in rappresentanza di media sette e della RAI
Rispettivamente Gina Nieri direttore degli affari generali istituzionali e Pierluigi Malesani direttore degli affari internazionali della della RAI
Ecco io vorrei dare subito vita dibattito con dicendo di nuovo con una con una battuta non so se reduce da Sanremo il presidente della RAI Zaccaria la sua indisposizione è stata dovuta forse a colpo di freddo per la Sanremo potremmo anche
Iniziare questa banale porci la questione se Sanremo e quindi se laetitia Casta che tutte le altre cose che abbiamo visto a Sanremo sono o costituiscono la la missione di servizio pubblico
Che dovrebbe assicurare un un'emittente pubblica
è uno dei punti sui quali potremmo sviluppare questo dibattito e do la parola come primo oratore a Vincenzo vita ringraziando molto diverse del condono Sottosegretario di Stato per le telecomunicazioni
Ma ringrazio vuoi per questo invito
Che ci dà l'opportunità di
Dibattere
Un tema di grande rilievo
E certamente
Attuale
Il futuro
Lei servizi pubblici radiotelevisivi
Nella stagione del cambiamento
Della globalizzazione dei mercati
Della comunicazione
Della convergenza multimediale
Dell'era digitale
Nuovi
Significativi i compiti certamente spettano
Ai servizi pubblici
E credo che
L'oggetto di questa
Tavola rotonda
Onorevole dell'alba non posso già e non debba essere
L'attacco al servizio pubblico
Debba essere cosa immaginiamo
Tutti quanti debba diventare un nuovo servizio pubblico
Il governo di cui io faccio parte
Immagina per il servizio pubblico
Tre grandi linee di evoluzione
Che ne danno l'attualità
E l'importanza
Oggi più di quanto fosse ieri
Una prima strada
Riguarda l'innovazione tecnologica
Innovazione tecnologica e fondamentale in un paese democratico
E il servizio pubblico a la missione
Di
Rendere più veloce
E più equa socialmente
L'innovazione tecnologica
Evitando disparità
Facendo sì che come avviene in altri campi tutti i cittadini consumatori
Possono usufruire anche delle tecnologie più evolute
Canali digitali servizi on line
L'accesso alla multimedialità
Questa è una ragione moderna per un moderno servizio pubblico
Un secondo motivo la produzione culturale
Mi piace dirlo qui
Al Parlamento europeo che ha fatto anche importanti risoluzioni su questa materia
Non abbiamo come europei un problema
Sono
L'intento che l'abbia ricordato poco fa proprio letizia Moratti il mercato dei media europei
Ma la metà di quello degli Stati Uniti
Ma l'import-export tra prodotto audiovisivo europeo e produttori visione gli Stati Uniti non ci sia in questo mio accenno e non vuole esserlo nessun nessuna tentazione di tipo ideologico
è un problema di mercati
Di europea
C'è un rapporto tra importa ed export di audiovisivo di fiction totalmente squilibrato
I servizi pubblici hanno come loro
Missione importante la valorizzazione della produzione audiovisiva
I film più visibile di fiction italiani nel nostro caso ed europee
è un grande tema
Che tocca il terzo aspetto
Si congiunge al terzo aspetto che da una
Valutazione
Diverso da sul ruolo dei servizi pubblici rispetto a un certo dibattito che io trovo ormai arretrato
Sulla legittimità del servizio pubblico dal punto di vista giuridico formale ma ci arrivo tra una terzo argomento è
Le identità
Culturali nel senso più profondo del termine
La globalizzazione porta con sé come ben sappiamo la valorizzazione delle istanze locali
Anzi globale e locale sono due facce di una stessa medaglia
Ora vedete c'è un locale
Importante una risorsa anche per il sistema dei media
Ma c'è anche un locale che può sfociare
In una forma di
Separazione
In una forma non positiva per le democrazie
Non abbiamo il problema dunque di valorizzare
Le identità dei paesi in Europa e come fu lei broadcasting all'inizio del loro un percorso ricostituire anche dalle forme di identità collettiva
Questo è un grande argomento
Credo utile
In un dialogo non polemico ma positivo sui servizi pubblici
Ecco dunque le ragioni
Moderne di un servizio pubblico
Che il vero avete ragione
L'ha detto bene la commissaria Bonino questa mattina non ha più
Nell'editto antico del monopolio la sua legittimazione se la deve ricercare conquistare sul campo Konko
Con questo spunto
La concorrenza vale per tutti
Pubblica o privata che sia la forma societaria
E quindi nessun conservatorismo
Nessun accenno di privilegio
Governare vedete significa non essere né amici né nemici di qualcuno di qualcun altro significa introdurre regole
Legiferare avere interesse soprattutto lo sviluppo del proprio paese in questo caso del nostro paese in Europa
Quindi non ci sono retaggi del passato privilegi
Divini
Intorno ai quali da sé possa scaturire
Una nuova idea di servizio pubblico va conquistata sul campo a questo riguardo e mi avvio a concludere spero di stare perfettamente lite
Non abbiamo alcun problema rispondere alla lettera che il commissario Van Miert ha inviato al governo italiano anzi accettiamo volentieri la sfida sottesa corretto
Anzi vorrei aggiungere
Abbiamo anticipato alcuni temi della medesima lettera quando nel novantasette ma tra l'altro mi prendendo anche il testo precedente in alcuni spunti importanti abbiamo stipulato con la RAI contratto di servizio che individua nella divisione contabile tra i proventi da cannone i proventi da pubblicità
O altre eventuali forme
Di sostegno finanziario un punto di qualificazione di una moderna struttura di servizio pubblico più trasparente più vinte le più limpida capace di contabilità industriale di rispondere anche ai cittadini come è giusto che sia per un servizio pubblico
Innanzitutto quindi
Il contratto di servizio apre questa strada un disegno di legge il cui numero mille centotrentotto che ora è al Senato presso l'ottava Commissione che contiamo possa riprendere il suo iter parlamentare una volta convertito il decreto legge che ora
è in corso di conversione quello che ha toccato il tema tra l'altro delicatissimo dei diritti televisivi del calcio criptato il decoder ecco questo giro di legge contiene
Una specifica norma proprio sul servizio pubblico in cui la RAI viene trasformata questo la proposta in una holding
Una holding che potrebbe comprendere come società madre al suo interno società operative diverse commissioni anche un po'asimmetrica
Questo non so quanto soddisfi
Il desiderio
Che è un po'stava credo nella premessa di questo dibattito provi dico in conclusione una cosa molto schietta perché
Con grande piacere
Dialoghiamo su questi argomenti tutt'altro che
Tabù o lontani dalla attualità anzi di sentiamo molto come i nostri
Una RAI diversa
Che sia anche più qualificata nella sua più certa
è un problema anche nostro è come non è solamente un problema
Di chi vi critica in questa in maniera anche un po'la politica del Governo
Sarai al governo tratto sono due entità come sapete
Però
Vedete bene
Le regole devono valere sempre
Per tutti
Noi dobbiamo insieme riformare profondamente la Rai
Ma liberare il sistema televisivo italiano da un eccesso di concentrazione che ancora
E dalle discussioni non solamente ciò che ancora resta come inerzia di un vecchio monopolio ma quello che oggi duopolio
Che rischia di minare drenando risorse
Ah tornasse di minare l'entrata dell'Italia nel sistema dell'innovazione
E quindi la riforma della RAI deve essere veloce come anche il completamento della riforma del sistema privato
Che non può funzionare come continua a funzionare ha tre reti terrestri tradizionali c'è una legge la due quattro nove che prevede l'entrata in vigore di norme antitrust io mi auguro che l'autorità qui rappresentata autorevolmente
Antonio Pilati presto
Metta in atto le procedure previste del G due quattro nove del novantasette autorità cui io attribuisco dato un grande ruolo di governo del sistema
Ecco quindi un sistema compiuto con la valorizzazione del locale l'accesso al sistema digitale insomma la velocità dell'innovazione che riguarda anche la RAI ha un capitolo alla RAI attenzione importantissimo
Però fa parte di una costellazione più vasta
Qui ci sono tanti modi per avvicinarsi a questo tema un modo costruttivo
Con una grande politica di riforma
Che noi vogliamo e spero non da soli con tanti interlocutori c'è un modo invece un pochettino distrutti
Vedete per riformare la RAI e chiudo proprio su questo ci sono due strade che si possono imboccare
Fatta la stessa premessa bisogna riformare la RAI una strada distrutti
Che porta la RAI a diminuire sia a tal punto da non essere più nemmeno un'entità visibile
E questa strada è quella perseguita da chi per esempio alla tentazione
E che già ma anche qui quello insomma qualcosa aleggiava oggi in questo senso di ridurre il servizio pubblico che un pezzo della tradizione del welfare della comunicazione in Europa è un pezzo del sistema misto dalla traduzione di questi Europa che ne vogliamo difendere a un genere a un format
Giudizio pubblico non è un formato
è un pezzo di grande politica della comunità
L'isola di
Qui c'è una strada che tende all'indebolimento fino alla sparizione service un'altra strada invece che tende alla riforma
Io credo che la strada della riforma sia preferibile e preferibile vedete bene non perché qualcuno di noi
Militi in quello che qualcuno di tanto chiama il partito della RAI che non so se sia mai esistito certamente io ne faccio parte ma in ogni caso
L'indebolimento della RAI vuol dire l'indebolimento del sistema della comunicazione nel suo insieme
è indebolire il servizio pubblico come concetto significa indebolire tutto il resto aprire la strada ad una sorta di
Ulteriore vogliamo dirlo questo senza nessun senso nazionalistico
Ulteriore possibile scalata il termine molto usato
Giornate scalata del sistema Italia da parte di chicchessia grazie
Grazie mille a Vincenzo vita per essere rimasto nei tempi perché effettivamente non aveva mantenuto ce la facciamo no anche per il contenuto e per rispunta l'idea che ha sviluppato volevo annunciare che al dibattito partecipa anche il deputato europeo il collega Aldo a Ronie quale dallo dopo la parola dopo Vincenzo vita mi pare che o per contraltare
Bene la parola a Benedetto Della Vedova Bellavista per
Grazie ricordando di dieci minuti
Massimo
Direttore Generale Schäuble ha detto una cosa importante dice il settore la televisione non è il settore non è il settore dell'acciaio ed era una borsa da tenere presente
Io credo però che il il problema di un servizio televisivo che sia al servizio degli utenti che massimizzino soddisfazione l'interesse degli utenti
Sia in Europa in particolare in Italia invece il problema dello Stato imprenditore dello Stato editore
Quando si dice che il settore della multimedialità il settore televisivo in Europa non è sviluppato come negli Stati Uniti e con a questo bisogna aggiungere che sicuramente in termini di competizione tra sistemi avere un settore di comunicazione sviluppato è un vantaggio non da poco in termini generali che si riflette sull'economia
Il performances economiche non da ultimo occupazionale del sebbene i dei vari sistemi quindi se questo è un dato importante
Beh io credo che si debba cominciare a riflettere se la presenza così forte della impresa pubblica nel settore non sia una delle cause c'è la lingua ci sono altre cose ma non sia una delle cause
Della scarso dello scarso sviluppo del sistema della comunicazione del sistema radiotelevisivo in Europa vs stati Uniti
La presenza di uno Stato imprenditore in Italia ma anche in Europa credo che più di un terzo delle risorse molto più di un solo il venticinque per cento delle risorse del settore
E determinato dal canone ma poi anche la pubblicità a favore delle aziende private sicuramente determina un settore che per più di un terzo
è un settore pubblico i però che determinò una distorsione della concorrenza inevitabile si diceva anche il canone non abbinato la pubblicità ovviamente distorce la concorrenza e crea una locazione inefficiente delle risorse produce compiti interessa perché soprattutto se parliamo dell'Italia non è che si può stare a
Nato a discutere di fioretto e in Italia televisione di Stato significa impegno della politica
Nel tentativo di usare la televisione e viceversa impegno della televisione partito RAI oppure no di usare la politica per mantenere sempre e comunque se stesse intendo l'azienda di servizio pubblico
Vado ovviamente un po'grosse ma servizio pubblico
Io credo per esempio che la discussione sul servizio pubblico fatta dalle parti politiche risenta proprio della ipotetica quasi biologica dalla presenza delle aziende di Stato
Tanto più nell'accezione olistica di servizio pubblico
Cioè comunque c'è una necessità da parte dello Stato di offrire una visione del mondo di rafforzare sensibilità comuni attraverso l'uso di una televisione
Di una televisione di Stato
Quando vita dice che il nuovo servizio pubblico e non ho capito se intende quindi la nuova RAI debba garantire innovazione tecnologica
Tutelare la produzione culturale io resto ancorato la polemica di alla polemica lo dico per gli italiani
Di Sturzo contro lo Stato ci monto cura farlo di cinquanta anni fa
Debba tutelare l'identità culturale ecco io credo che se queste tre istanze in un settore come quello della multimedialità debbano essere affidate a un'azienda di Stato io credo che facciamo un passo è inutile dire che non è vero facciamo un passo ideologico come si dice di non poco momento disegnando in prospettiva uno Stato che si struttura con un impegno diretto e non di regolamentazione piuttosto pesante su cui sarebbe bene sarebbe bene riflettere io credo che innovazione tecnologica produzione culturale identità culturali nell'ambito dell'azione politica
Possono essere degli auspici sempre nel rispetto può e della sensibilità e delle volontà del dei cittadini
Che lo Stato eventualmente accompagna che sull'innovazione tecnologica e credo che lo Stato che ne so io investiamo trasferiamo i soldi del canone mettiamoli a finanziare la ricerca tecnologico la formazione o la formazione in ambito tecnologico ma non affidiamo alla RAI compito primario di essere l'innovatore tecnologico perché credo che si ripercorre avrebbero su questo
Errori di aziende di Stato di impresa di Stato che in altri settori non ci hanno portato molto molto lontano
Purtroppo nella nel protocollo di astrarsi richiamo a mio avviso questo concetto olistico del servizio pubblico perché si dice
Con una indicazione a mio avviso molto pericolosa
Posto che il servizio pubblico è questo le televisione servizio pubblico hanno comunque la missione di avere un di a vere uno di essi il più ampio possibile che significa mani libere su tutti i programmi perché io devo avere
Per la RAI il massimo o di esperti e quando poi faccio nello specifico servizio pubblico o
La possibilità di raggiungere di raggiungere la maggior parte dei cittadini
Io credo invece che abbia senso e non sia battaglia di retroguardia viziata a mio avviso da conflitti di interesse perché proprietario della RAI resta pur sempre attraverso l'IRI ministro del tesoro
Io credo che attonito si debba individuare vado a concludere si debbano individuare come eccezione alcuni segmenti
Di mercato dell'audiovisivo anche perché poi se noi internet eccetera ci si perde completamente se si vuole mantenere un'impostazione di quarant'anni fa quando radio e televisione erano l'universo della comunicazione
Oggi la comunicazione ha uno spettro talmente ampio che si si vuole mantenere
Quella impostazione il rischio di occuparsi di internet e di altro eccessivo
Sentimenti di servizio pubblico la televisione svizzera produce il che non voglio fare paragoni ma produce il telegiornale il romancio è chiaro ecco segmenti di servizio pubblico
Che fatico a comprendere nella logica complessiva della diritto comunitario perché debbano essere affidati ad un'azienda
Ad un'azienda pubblica valorizzare il patrimonio culturale e storico di produzione per esempio della RAI in Italia
Non credo che coincida col mantenere in eterno un'azienda col mantenere in eterno un'azienda pubblica chiudo su un aspetto si dice che il problema è quello di tutelare i cittadini soprattutto nei confronti di un'informazione particolarmente incisiva come quella radiotelevisiva
Che privati non saprebbero garantire in termini di pluralismo e di correttezza
Quanto il pubblico
Siccome non parliamo in teoria parliamo in pratica sappiamo cos'è stata la RAI in termini di informazione cos'è la RAI in termini di informazione io credo che anche su questo aspetto molto delicato di tutela dei diritti democratici dei diritti civili e politici dei cittadini
Per lo Stato regolatore nella versione nella visione governativa parlamentare e anche delle Authority
Per lo Stato regolatore credo che non ha vere il fardello implicito di un conflitto di interessi di un'azienda pubblica che fa questo ma potersi rivolgere con durezza e rigore
Senza possibilità
Si sale e la moglie di Cesare al di sopra di ogni sospetto di un utilizzo strumentale credo che sarebbe bene anche per la tutela di questo diritto peculiare dei cittadini aveva un'informazione radiotelevisiva che non sia strumentale a fini di parte
Per tutto questo credo che ci si debba porre chiudo davvero il problema dall'inizio se vogliamo guardare avanti e non trascinarci il fardello del passato ancora senso
Pur pur se le previsioni non sono l'acciaio ancora senso insistere sulla difesa delle aziende radiotelevisive di Stato
Grazie
Grazie a Benedetto Della Vedova
Do la parola a Mario Rasini amministratore delegato di Tele
Ora è un po'dalla punto di vista gli operatori prese al pagamento di un operatore della televisione digitale
Contribuire offrire un contributo al momento di analisi del ruolo dell'Italia quale esempio attenere in debita considerazione a fronte dei nuovi sviluppi nel settore audiovisivo che stanno investendo un po'tutta Europa
Sebbene l'Italia sembri spesso soffrire di un complesso di inferiorità nel senso di un Paese non in grado di seguire ritmi di sviluppo europeo in realtà possiamo affermare che l'Italia invece rappresenta un significativo laboratorio di idee di iniziative
Che costituisce un asse intorno al quale costruire e riflettere
A sostegno di questa affermazione basti pensare a come l'Italia abbia saputo compensare sfruttare suo ritardo nel mercato delle telecomunicazioni
Non solo recuperando i passi perduti ma anche innovando innovando sì come per esempio nell'industria della telefonia mobile
Che ha visto affacciarsi proprio in questi giorni un terzo operatore in un Paese dove la penetrazione della telefonia cellulare la più elevata dei loro
Nell'industria dei media
Alla fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta mentre per esempio la Francia ancora non aveva liberato le proprie frequenze radio l'Italia si caratterizzava già con un'offerta ampia da parte di centinaia di televisioni regionali e locali anche se in un regime piuttosto disordinato
Lo sviluppo del mercato televisivo italiano ha visto affacciarsi nuovi e grandi editori nella televisione commerciale italiana pronti a presentare un'offerta complementare rispetto all'offerta del servizio pubblico
Questa realtà ha consentito la creazione di un mercato audiovisivo italiano in cui coabitano un forte servizio pubblico e televisioni commerciali di qualità
In questo contesto il ruolo giocato dalla televisione a pagamento che vede quale primo operatore televisivo il gruppo Telepiù è quello di ampliare e rendere più competitiva e quindi più qualitativa
Un'offerta televisiva che già una delle più ricche e diversificate d'Europa
Vorrei illustrare e discutere su tre punti tre argomenti principali
Il primo è questo la pluralità dell'offerta significa complementarietà concorrenza e significa costituire le basi di forte le anzi europee di natura pubblica e privata
In grado di affermarsi su uno scenario mondiale sempre più competitivo
E a sostegno di questa affermazione che ho ritenuto necessario fare una breve introduzione di carattere storico per poter valutare insieme
L'importanza dello sviluppo di un'offerta privata commerciale che ha significato per l'operatore pubblico RAI l'accettazione di nuove sfide lanciate dalla concorrenza senza però mai perdere
O compromettere la sua natura di fornitore di un servizio pubblico
Ed è in questo quadro che si inserisce l'offerta della televisione a pagamento appunto un quadro nazionale dove la pluralità dell'offerta significa complementarietà concorrenza e la base per forti alleanze europee
Sin dagli inizi l'Italia ha raccolto la sfida del digitale non si può dimenticare che i primi testi digitali furono sviluppati da ingegneri italiani della RAI e che la prima offerta digitale anche se sperimentale fu italiana
Sebbene poi l'Italia abbia subito un ritardo dovuto per lo più alla messa a punto di un offerta satellitare nazionale ad hoc
Tuttavia nonostante il tempo perso e grazie al rilancio anche lì delle più oggi l'Italia il terzo Paese in Europa per il digitale
Prima di Germania Inghilterra e dopo Francia e Spagna e in questo momento con dei ritmi di crescita superiore a questi due ultimi Paesi cerchiamo quindi di comprendere quali possono essere gli insediamenti e gli orientamenti da trarre dall'esperienza italiana il servizio pubblico si inserisce in un sistema nazionale caratterizzato da più Offerte tra loro complementari
Dall'affermazione dei principi del pluralismo e della concorrenza e dal costituirsi di nuove alleanze
In questo scenario il ruolo dell'operatore televisivo pubblico italiano si presenta particolarmente ricco ed ampio e non è il solo ad avere la missione di servizio pubblico cioè non può vantare l'esclusiva dell'offerta di tale servizio
Tuttavia è indubbio che la televisione di Stato assume su di sé la parte più importante di servizio pubblico e a questo proposito non bisogna dimenticare il ruolo di controllo che svolge in Italia la Commissione di vigilanza
E qui ci porta al secondo punto il servizio pubblico così come lo sviluppo di politiche commerciali non sono il monopolio di nessuno
Il concetto di servizio pubblico molto ampio per esempio nel novembre novantasette Aldo Grasso ha definito una telefono trasmissioni di Telepiù intitolata blu
Attribuito a questa trasmissione il carattere di autentico servizio pubblico
Dini è dunque fondamentale distinguere tra missione di servizio pubblico e l'offerta di servizi interesse pubblico così come non deve essere il monopolio dell'offerta commerciale e non può quindi essere contestata la possibilità al servizio pubblico di fornire anche offerte di carattere commerciale
O di definire strategie industriali spesso si rimprovera l'operatore pubblico di non essere strutturato gestito con in come l'impresa privata ma in realtà numerose sono le industrie statali che hanno dovuto effettuare negli ultimi anni cambiamento e che pur conservando il loro carattere statale sembrano aver risposto adeguatamente alle sfide lanciate dalla concorrenza
Abbiamo assistito addirittura privatizzazione di operatori che per anni hanno operato in regime di monopolio privatizzazioni effettuate proprio per rispondere ad esigenze europee di pluralismo e di concorrenza
Terzo punto in un mondo sempre più competitivo la nascita di nuove alleanze
Per la presentazione di offerte di maggiore qualità deve abbattere i tradizionali confini nazionali per creare le condizioni di una vera concorrenza in Europa
Lo scenario mondiale e quello europeo vedono il costituirsi di nuove alleanze espressione di diverse esperienze concorrenziale nazionale
In modo particolare le nuove alleanze europee che vedono la presenza di operatori pubblici dovranno garantire il rispetto dei criteri di trasparenza verso il proprio azionista quindi lo stato e soprattutto verso il contribuente come i consumatori finali
Come punto di riflessione potremmo affermare il principio da trasparenza per della trasparenza per l'offerta di un servizio pubblico che potrebbe significare nell'economia della strategia delle alleanze nella presentazione delle offerte
Separare contabilmente ciò che riguarda il servizio pubblico dalle strategie di sviluppo legate l'offerta di canali a pagamento
Il servizio pubblico deve garantire a tutti i consumatori l'accesso la sua offerta di servizio sia ai canali in chiaro RAI uno RAI due RAI tre concessionari in Italia che ad eventuali canali in chiaro a carattere tematico
è indiscusso che oggi in tutto il mondo l'attività televisiva sta attraversando una radicale trasformazione
Indotta dal progressivo affermarsi della tecnologia digitale e la conseguente forte cambiamento dell'assetto di mercato
Dovuto all'entrata di nuovi operatori provenienti da settori tradizionalmente lontani dall'arena televisiva che sfruttano la capacità di gestione delle reti anche per De Fogu diffondere contenuti di altro tipo
Ricordiamo ciò che accade in Gran Bretagna dove operatori di telecomunicazioni americana vendono insieme telefonia i programmi di televisioni via cavo
Questo significa l'entrata di nuovi potenti operatori basti pensare la portata economica e infrastrutturale degli operatori di telecomunicazioni
Allo stesso tempo bisogna evidenziare come grazie alla digitalizzazione sia stata posta fine alla condizione di scarsità di canali televisivi vigente di fatto fino alla metà degli anni novanta
Attraverso la riduzione dei costi nell'Ance la manutenzione dei satelliti
Attraversa la fibra ottica otto minuti Attraverso il futuro passaggio al digitale terrestre si apre uno scenario di abbondanza di canali che segna un salto strutturale nella storia dei consumi televisivi assolutamente prevalente
E l'estensione della dimensione nazionale quindi il gran numero di canali disponibili riduce le barriere all'ingresso sui singoli mercati barriere sia di ordine normativo che di ordine economico
Ciò facilita l'entrata di operatore internazionale che puntano all'economia di scala sul fronte dei contenuti che diventano il maggiore le mento di competizione insieme il principale elemento di costo
In questo nuovo contesto l'Europa gioca un ruolo di primo piano
Un'Europa piena di contraddizioni a volte forte a volte debole la nostra più grande debolezza delle se la più la nostra più grande forza le nostre differenze
Dovranno creare le condizioni di una competizione mondiale leale tramite forti alleanze dalle quali servizio pubblico non può rimanere escluso
Ed è proprio da questo che nasce la nostra volontà di costruire con i nostri partner vecchi e nuovi Fininvest e RAI una grande offerta italiana in grado di affermarsi in Europa
In quell'Europa dove differenze di lingua cultura e tradizione rappresenta la nostra ricchezza e allo stesso tempo la nostra debolezza
L'identità europea e concludo non è altro che un'espressione delle diverse di identità nazionali e quindi necessario difendere non la nostra identità ma le nostre identità che trovano un'espressione unitaria in una identità europea grazie
Abbiamo cercato di alternare interventi di operatori del settore di autori di ed istituzioni o di personalità istituzionali è e quindi con molto piacere che do la parola Antonio Pilati commissario dell'Autorità italiana per le telecomunicazioni
Grazie
Io qui porterò un opinione a titolo personale non
Rifletterò non esporrò posizioni dell'Autorità per un motivo molto semplice che l'autorità non ha affrontato e non ha neanche in agenda Breve di affrontare temi connessi al servizio pubblico nelle nostre competenze c'è una parte che come dire tangenzialmente riguarda il servizio pubblico noi abbiamo il compito di proporre uno schema di convenzione
Tra la RAI e lo Stato italiano in questo quadro abbiamo o ragioni per occuparsi del servizio pubblico non è una scadenza che abbiamo ancora di incontrato sul nostro cammino quindi per noi il tema è ancora tutto da aprire in quanto istituzione
Dall'altro lato come dire ne e i incontriamo alcuni aspetti di contorno giusto la settimana sta a Napoli l'autorità per le garanzie nelle tele profane le comunicazioni ha aperto un tavolo tecnico per
La televisione digitale terrestre secondo noi è un punto molto importante perché la televisione digitale terrestre e come dire il futuro Tech no logico della televisione vi ricordo che molti paesi hanno pianificato per il due mila dieci la fine delle trasmissioni analogiche
In Europa negli Stati Uniti addirittura viene fissata come data per la fine dell'analogico il due mila sei quindi siamo il due mila dieci anche fissato come indicazione nel disegno di legge mille centotrentotto per terminare
L'analogico quindi come dire siamo in un momento di svolta in un momento di profonda svolto il passaggio dalla tecnologia analogica la tecnologia digitale significa un enorme cambiamento negli assetti di orale della televisione per un motivo molto semplice che la televisione terrestre quelle che arriva nelle case di tutti senza bisogno di parabole antenne e satelliti cardi e perché la tecnologia digitale sul piano terrestre significa un moltiplicatore nei fattori di efficienza all'incirca di quattro se non dei cinque questo vuol dire che laddove le frequenze venivano sfruttate per far passare un solo canale televisivo con il digitale se ne possono far passare almeno quattro quindi c'è una un cambiamento di scala che io ritengo molto importante
Come questo significa una trasformazione che investe venti milioni tutti e venti milioni di famiglie italiane investe anche tutti i venticinque trenta milioni di televisori che si stimano
Si si hanno nelle case degli italiani vi rendete ben conto per fissare un termine finale al due mila e dieci significa parlare di una realtà che già che è già incominciata ecco
Questo riferimento alla televisione digitale terrestre lo faccio perché secondo me e su questo orizzonte che bisogna cominciare a riflettere sui diversi argomenti attinenti all'assetto della
Revisione e quindi anche al servizio pubblico come funziona cosa vogliono dire le regole che ci siamo dati fino ad oggi se le proiettiamo non più su un sistema di
I undici canali nazionali come è per esempio una televisione analogica su un sistema di televisione satellitare analogica che come ricordava precedentemente Rasini ormai sta evolvendosi a passi molto rapidi verso una televisione digitale quindi cosa vuol dire pensare delle regole per un sistema che ha una capacità di trasmissione che quattro cinque
Sette otto volte superiore a quello che abbiamo conosciuto finora e quindi cosa significa disegnare un sistema di regole per un un mezzo di comunicazione che rende normale l'uso di cento duecento anche più canali in America si sta ragionando di letture sui cinquecento canali in cui diventa normale la pay per view quindi l'acquisto diretto del singolo programma che si consuma in cui diventa normale l'uso di servizi interattivi che non sono più estremamente rudimentali come il televideo di oggi ma possono essere molto sofisticati come gli accessi internet la navigazione sul ecco questo cambiamento che ci ha portato da latte da un lato dalla tecnologia ma dall'altro anche dell'economia perché questo campo di possibilità di possibili nuovi usi che esclude la tecnologia è anche un nuovo campo economico di le nuove attività vuole dire nuove possibilità di realizzare
Cose vecchie e cose nuove vuol dire la possibilità di acquistare beni e servizi in maniera diversa da quella che eravamo abituati a fare vuol dire utilizzare il televisore come un computer introspettive
Tutto questo campo nuovo che modifica l'uso il consumo dalla televisione alla sua funzione sociale la sua funzione nella vita quotidiano di ciascuno che i sotto molti aspetti la vicina le prestazioni del computer cento per fargli perdere il suo il suo valore di strumento di andartene come si rifà The sul piano delle regole e qui penso da un lato tutto il sistema dell'Antitrust quindi delle garanzie per una competizione e qua che sia come dire adeguata anche alle nuove e dimensioni della competizione che ormai è e su scala mondiale e non su più su e non più su scala nazionale uno delle come dire degli a spetti dello scontro con il mondo ENI la produzione americana e anche che
Gli americani ragionano su una scala internazionale per i propri prodotti e servizi di fiction di televisione eccetera mentre noi abbiamo ancora come dire nei cromosomi l'abitudine a ragionare su una scala nazional
E questo è come dire un freno nella nella capacità competitiva venire da un lato dobbiamo ripensare sulle nuove dimensioni del business e sulle nuove compagnie dimensioni dalla competizione internazionale le regole antitrust
Qui ecco entro proprio nella sera personale del discorso torno a dire non si tratta di una riflessione che egli s'impegna l'autorità quando parliamo di servizio pubblico io credo dobbiamo sempre tenere presente due aspetti molto importanti il primo è che
La televisione e l'unico settore della produzione di conoscenza della produzione cognitiva in cui ci sia la e in cui valga nella nell'assetto giuridico una mozione come quella di servizio pubblico la nostra tradizione in materia di produzione di conoscenze è completamente diversa e di lasciare il massimo campo alla libertà di espressione e di lasciare il massimo campo un libero gioco o di opinioni individuali e private lo Stato nonna un gioco come diretto produttore a un gioco soltanto come costruttore di regole e di cornici con la televisione si è cara
Nata un'eccezione importante e si è dato un diverso campo di gioco al all'operatore pubblico che storicamente
Si è identificato con la bionda brutto ma in teoria quando si parla di servizio pubblico può anche non identificarsi con azienda pubblica ma semplicemente con l'interesse pubblico che di solito nella produzione
Di conoscenza nel sistema dei media tende a non essere presente il secondo punto è che la nozione di servizio pubblico nasce nasce in un'epoca molto diverso dall'attuale
Nasce con la radio otto mila negli anni Venti
Prosegue e prosegue e acquista forza negli anni quaranta e cinquanta con la televisione questo concetto legato essenzialmente a tre punti al fatto che c'era una scarsità delle frequenze quindi una scarsità del bene fisico necessario per costruire per fare televisione nasce per il fatto che ci erano forti barriere all'entrata costruire canali televisivi a quell'epoca era un'attività molto costosa sia sul piano tecnologico sia sul piano dei contenuti dipendeva dalla richiesta di garanzie sull'informazione a fronte di un mezzo così potente e così intrusivo ecco tutte queste tre opzioni
Nozioni storiche storicamente hanno dato fondamento alla nozione di servizio pubblico che si ricollegano come diceva giustamente scritta ha una nozione di welfare tetra vocazione europea di qualche aspetto non ci sono più e quindi adesso la nozione di servizio pubblico Scevola e rimanere in campo deve essere deve essere ripensata se voi andate a vedere lettere littéraire ragioni che fitta fornisce innovazione tecnologica
Come dire sostegni alla produzione culturale sostegno alla costituzione di identità collettive sono tutte e tre molto differenti da quelle che c'erano le origini sono di fare venti perché quelle che c'erano all'origine sono cadute non c'è più scarsi tali frequenze anzi c'è abbondanza di mezzi per veicolare
Televisione le barriere all'entrata si sono drasticamente ridotti ora è molto più facile che vent'anni fa che quaranta anni fa costruire dei canali televisivi la pluralità e la varietà dell'informazione straordinari in Italia ci sono in una giornata più telegiornali che testate di quotidiani allora la domanda è questa io credo la nozione di servizio pubblico nell'attuale quadro tecnologico nell'attuale quadro di offerta economica ancora un significato ancora un
Ragion d'essere o è semplicemente la testimonianza di un retaggio storico e come tutte le testimonianze di un retaggio storico e difficile da battere e quindi come dire cerca delle nuove incarnazioni cerca delle Nuove ragioni le ragione
Mi qui che sintetizzano perché siamo la fine che ha addotto vita non mi convincono di esso dei motivi forti perché ci sia qualcosa che impegni l'attività pubblica l'innovazione tecnologica la fanno benissimo il trio
Dati vediamo in tutto il mondo in questo campo l'innovazione tecnologica e trainata dagli investimenti dei privati basti pensare a quello che succede in un paese come ad esempio gli Stati Uniti dove tutta l'innovazione proviene dal mondo privato
La produzione culturale anche qui ho ho dei dubbi sapete benissimo la storia delle quote alla produzione sapete Venis
Sugli sforzi che sono stati fatti in sede europea per dare vitalità a una produzione di fiction e alla produzione cinematografica
A europea credo che in Europa il Paese dove le cose sono andate meglio sia l'Inghilterra dove i gli intervento dello Stato è forse il più debole rispetto a quello degli altri paesi in termini di sostegno alla produzione culturale
L'identità collettive sull'identità collettive io penso che se le lasciamo al libero gioco per il al libero gioco delle espressioni individuale sia forse meglio quindi io credo che in questa fase una fase di grande evoluzione tecnologica cadano le con i fondamentali di servizio pubblico si debba ripensare in un quadro diverso ossia il gioco della competizione sia il gioco dello sviluppo tecnologico grazie
Ringrazio anche per la questura domanda diciamo con la quale ha voluto chiudere il suo intervento anche se ha si è dato in parte la risposta ma mi fa piacere rivolte a mia volta questa domanda ai due attori diciamo principale in qualche modo del settore in Italia cominciando da media sette cominciando da Gina Nieri direttrice degli affari
Quella
Grazie innanzitutto io devo portare quelle scuse prima ai saluti dopo del dottor Confalonieri e più non influenza non ha potuto essere presente ma ci teneva molto perché considera questa presa di posizione della del commissario Bonino i parlamentari che hanno organizzato l'incontro molto molto rilevante in questo momento della discussione
Sulla ruolo del servizio pubblico e sulla compresenza appunto Delhi servizio pubblico di operatori privati nei confronti anche del servizio finale per l'utente
Io brevemente mi piacerebbe essere qui a parlare del nostra capacità di appunto come è stato ricordato temere la concorrenza con una l'offerta americana con quelli che sono i grossi colossi che si misurano su questo scenario purtroppo dobbiamo parlare dei fatti di casa nostra perché riteniamo che se non si mettono a posto accade in Italia le condizioni per la competizione difficilmente ci saranno impresa che possono sfidare quella che la il livello ormai degli investimenti necessari per produrre anche una cultura dei di parte europea faccio un passo brevissimo sulla situazione dal punto di vista normativo in Italia come sapete in Italia ci sono c'era in sedi sì Audran televisivo assicurato dalla compresenza di alcuni operatori privati locali e nazionali e di un servizio pubblico radiotelevisivo
Nel mille novecentottantasei a una sentenza della Corte a sancito il Monopoli la fine del monopolio almeno a livello locale
Della servizio pubblico e attualmente la legge fondamentale che disciplina il sistema Lecce della mille novecentonovanta chiamarsi edili soggetti privati
Che ovviamente il servizio pubblico a principi generali quali l'obiettività la completezza dell'informazione pluralismo
E l'apertura le differenti opinioni
E ovviamente la legge stabilisce per la RAI dei vincoli più forti che sono scambiati con un finanziamento pubblico
Le risorse del sistema sono la pubblicità anche paga per intero sistema privato una parte importante del servizio pubblico e il canone che va interamente alla RAI e che aspra ma insomma a due mila cinquecento miliardi l'anno
Operatori privati effetti avevo per attore pubblico hanno dei limiti affollamento orario questi limiti ovviamente sono più restrittivi per il servizio pubblico che anche il cannone
E i rapporti tra la concessionaria del servizio pubblico e lo Stato sono disciplinati da una convenzione ventennale
E da un contratto di servizio che è stato citato anche vale a dire la verità
Come sapete adesso ha più volte ricordato ne siamo una delle televisioni che ha presentato ricorso poco presentato una denuncia
Contro due sostanzialmente aspetto decreto salva RAI le occasione fu nel mille novecentonovantasei il decreto salva RAI seicento miliardi di aiuto straordinario dati al servizio pubblico e la secondo aspetto e l'utilizzo del cannone di servizio pubblico per obiettivi che non sono di servizio pubblico
Tanto per sgombrare il campo Maria sette assolutamente favorevole la presenza di un servizio pubblico radiotelevisivo perché le logiche commerciali a cui un privato
Obbligato non consento hanno certi tipi di programmazione che invece sono fondamentali verrà l'utente
Siamo siamo favorevoli anche che questo servizio pubblico sia stato finanziato con denaro pubblico
Anzi ci piacerebbe che forse fosse questa voce il Cannone fosse l'unica voce di bilancio della RAI quello che chiediamo con il nostro ricorso un controllo rigoroso circa il corretto impiego delle risorse pubbliche
Per i fini assegnati dal contratto di servizio
E come condizioni necessarie perché questo finanziamento pubblico non sia distorsivo della concorrenza uno definanziamento sia commisurato agli obblighi del servizio quindi un concetto della proporzionalità due che ne sia assolutamente trasparente la destinazione
Ecco purtroppo queste sono le istanze la situazione presente nel nostro Paese è molto differente da quanto quella
Non da noi auspicato la RAI raccoglie due mila miliardi questa è la previsione stessa della RAI di pubblicità
E gestisce fuori da ogni controllo indistintamente Cannone proventi da convenzioni e pubblicità
Quest'anno la RAI avvelenato da
Complesse delle risorse quattro mila quattrocentosessanta miliardi
Per ammissione anzi per dichiarazione diretto del dei vertici RAI il loro obiettivo primario quello il raggiungimento di un alto livello di ascolto
Anzi quando poi si arriva al raggiungimento di alti livelli d'ascolto questo viene presentato dai vertici della RAI come un elemento di S di successo ed espletamento del mandato stesso di servizio pubblico
Sulle ordinanze di quarantotto per cento quell'anno scorso è andato alla RAI il quarantuno essa è andata meglio certo
Ma noi e l'analisi troviamo a competere non solo ovviamente sul mercato delle risorse ma sull'acquisizione dei diritti delle star
Dei meno certo la programmazione della RAI spinta sempre di più nel senso commerciale che se una propria visione non ci distingue in questo momento null'altro se non nella maggior ricchezza degli investimenti che RAI si può consentire quindi Mediaset tutti i giorni sperimenta la difficoltà di competere con un soggetto che concorre sì con noi impiego nell'offerta al pubblico ma che non nasce invece sulla stessa parità nel rischio d'impresa e nella gestione economica dell'azienda al trentuno di marzo il servizio pubblico si trova nel cassetto due mila cinquecento miliardi
Che pontili Zare non per il servizio pubblico che ma per andarsi a comprare il diritto più redditizio dal punto di vista delle udienze
Quindi
Quello che secondo noi non abbiamo un permesso nel paura di competere con il servizio pubblico ad armi pari quello che ne accetta mille e che ci sia una maggior potenza economica che non è controbilanciata dall'osservanza dei diritti cioè degli obblighi di servizio pubblico
Quindi la denuncia di Mediaset in Europa esattamente l'obiettivo di ristabilire l'equilibrio di sistema
Otto minuti si
Ecco insediata spesso che l'Europa non è poi non è chiaro che cosa sia Servizio pubblico questa è una discussione annosa però noi in Italia in tentativo importante di definire cosa il servizio pubblico lo ritroviamo nel contratto di servizio
E le parole che si rincorrono dentro al contratto di servizio nel sessanta per cento di programmazione prestabilito in un certo modo da contratto servizio stesso per la RAI
Parlando di qualità parla di rafforzamento della struttura di Offerta di cultura spettacolo informazione parlo di consolidamento della messo della missione formativa
Il concetto guida la qualità si parla di in forma di di scienza di programmi educativi di bisogni la collettività e di sociale ecco questo sicuramente non è quello che traspare da una griglia di programmazione RAI
Sicuramente ci sono delle cose che non sono servizio pubblico se è difficile dire cos'è il servizio pubblico è facile dire che cosa non è allora non è accaparramento delle risorse del Vespro grammi di maggiore ascolto non lo è il confinamento dei programmi
Mi interessa informati formativa nelle ore notturne si fanno le conferenze stampa per dire che un programma sulla Costituzione vale ventiquattro e quaranta
Ecco non è idem il ricorso che l'Alitalia presentata all'Uefa lamentandosi di non avere speso ottocento miliardi Santi settecentocinquanta miliardi per comprarsi i diritti della del del Coppa la Champions League che invece Mediaset si è assicurato
E poi per dire presente nell'ultima lacerto bucare due edizioni di telegiornale senza dare la notizia di un aereo caduto a Genova quando a pochi chilometri da lì a Sanremo c'erano ma almeno un centinaio di giornalisti della RAI
Allora c'è un ultimo aspetto che vorrei mettere in evidenza che la concorrenza di cui strada difficilmente si parla che invece noi abbiamo come problema e che era in una ed è la concorrenza che invece abbiamo a suo tempo dal punto di vista economico finanziario
RAI spende tutto quello che altri quattro mila cinquecento miliardi per il prodotto Mediaset è un'azienda quotata deve remunerare il capitale
Deve fare di conto perché di capitali nel mercato dobbiamo adesso tutta la situazione in Telecom arrivano se le aziende sono ben gestite se sono redditizie
E questo comunque vuol dire che ne possiamo destinare al prodotto la metà esatta di Santo può destinare il servizio pubblico
Allora noi e noi non abbiamo una ricetta media sette per come dovrebbe essere servizio pubblico domani sicuramente quello che non accetteremo sono delle soluzioni
Di artificio societario che Contini non mettere all'interno della RAI
Sì dell'attività di servizio pubblico attività commerciali dove però il servizio il finanziamento pubblico rimane trasversale alle due attività abbiamo anche riletto si registri delle proposte
Quanto meno ardite che sono quelle della collocazione dei TG in borsa fatta da Shelley della scala mobile degli affollamenti pubblicitari per danno un po'di più alla RAI meno noi
Io dico soltanto questo secondo noi la quello che proprio non può essere è la continuazione di questa mancanza di trasparenza dove l'onorevole vita detto poco fa
Che c'è una contabilità separata che la RAI Canzi governo italiano opporrà alle richieste di trasparenza della comunitario che attualmente il presidente della commissione parlamentare vigilanza Maya sulla contabilità separata non esiste un un bandolo dove andare a cercare i soldi del cane piuttosto di quella pubblicità
Dove vadano e quindi noi siamo anche disponibili se
La RAI cioè qui bisogna scegliere che cosa si vuole sente non essere rese dei settori dei due aziende private che si confrontano a parità va benissimo allora il canone può essere comunque quello che paga il servizio pubblico perché nessun privato e si alzerà diventerà privata avrà gli stessi problemi può permettersi programmi al tre per cento l'affollamento
Io osserva il consiglio d'amministrazione ma anche se so quant'è dura rendere conto al mercato di come si spendono i soldi sicuramente non ci possiamo permettere cose non redditizie
Se il servizio pubblico è una funzione e non lo crediamo che deve rimanere
Vorrà dire che ce lo dirà giocheremo al darà noi era tutte e due private o altrimenti ci sarà invece un sistema come nel pensiamo che sia quello corretto
Di continuare davvero onorari servizio pubblico però dove veramente ci sia una totale distinzione e trasparenza della destinazione dei finanziamenti pubblici grazie scusate
Era Gina Nieri anche l'ultimo intervento che avrebbe voluto proporre una serie di interventi dalla secondo pannello di questo convegno del due marzo scorso alla parlamento europeo che aveva per tema principale la questione della mercato audiovisivo in Europa ma poi come detto in questo secondo panel ci si è soffermati in particolare sul caso Italia
Sulla questione RAI servizio pubblico e Cannone su questo torneremo anche domani giova ricordarlo dalle dieci qui sulle frequenze di radio radicale torneremo a parlare di RAI di servizio pubblico dicano di privatizzazione e anch'di tv digitale visti le ultime notizie che di abbiamo tra l'altro dato in questa trasmissione torneremo come detto con Daniele Capezzone in studio con noi domani numerosi ospiti avremo alcuni giornalisti esperti Della materie anche alcuni esponenti politici per approfondire queste vicende ancora
Noi torneremo invece domenica prossima con il satellite e dintorni per approfondire invece più squisitamente la questione si può digitale e nuovi scenari della comunicazione minutaggio e vi ringrazio per l'ascolto