Consiglio Nazionale del PPI (Palazzo dei Congressi, 9-10 luglio 1999)

Prendete posto
I fotografi con grande amabilità di chiedo di lasciare un po'la visibilità per consentire l'inizio dei lavori
Perché
Scusate
Allora per cortesia
Innanzitutto desidero porgere a tutti quanti voi un cordiale saluto
Credo che siamo tutti consapevoli che si tratta di un Consiglio nazionale
Che ha una sua particolarità
E che dobbiamo tentare di portare avanti con grande serietà ed anche con grande senso di responsabilità
Ritengo che anche per le particolarità con la quale si apre questo Consiglio nazionale per gli annunci che ha dato il segretario del partito non ritengo opportuno premettere una mia introduzione perché penso che sia rilevante e importante sentire immediatamente la relazione segretario
Mi riservo ovviamente di intervenire durante il dibattito
Io penso di regolare i lavori in questo modo
Dopo la relazione del segretario
E anche il sua
Comunicazione di quello che già si sa penso che e dovremo procedere ad un dibattito ad un dibattito che non potrà essere limitato nel tempo anche se naturalmente io mi appello a tutti gli oratori che interverranno perché possano dire l'essenziale per consentire a tutti quelli che vogliono dei intervenire
La mia previsione è che anche con una seduta che si protrarrà nella serata tarda sia inevitabile
Portare il dibattito anche alla giornata di domani per poter poi arrivare a delle conclusioni
Spero che tutto si svolga in modo sereno e ordinato
Vi ringrazio per la vostra presenza chiedo a tutti di sedersi perché il modo migliore per creare un'atmosfera di ascolto e l'ascolto che credo che sia di grande rilevanza di grande importanza
Allora prego tutti di sedersi e di lasciare andare i conversari privati prima che io cominci a chiamare uno per uno per i propri nomi Abate
Fabrizio
Allora io adesso dare inizio ai lavori con la relazione del segretario Franco Marini
No non lo mettere qui dietro bisogno mettere qualche infortunio
Grazie presidente
Grazie anche dall'auspicio della serenità che mi sembra scontato riesco
Pensare come possesso un dibattito non se ne
Io ora queste due considerazioni guardate mi sono segnato su questi fogli cinque punti
Quindi penso di non essere lunghissimo
Le elezioni dalle scelte politiche
I rapporti con Prodi le alleanze
E le conclusioni di questa mia relazione
Iniziando vorrei dire che ho avuto
Molte sollecitazioni da tanti amici
Certamente motivate
A fare
Significativo sforzo
Boodikka azione programmatica politica
Nei nostri lavori perché
Ce n'è bisogno rispetto alle vicende che abbiamo affrontato nell'ultimo periodo
E alla prospettiva che sia per per il nostro partito
Poi raccolto
In parte questa sollecitazione perché non si può aprire i lavori di questo nostro Consiglio nazionale
Senza uno sforzo di precisazioni politiche almeno per l'essenziale
Debbo dire voi non mi sorprende Rete che poi io ho una convinzione mia profonda
E alla quale mi spiego anche tenendo conto della necessità di quest'approfondimento
Che insomma tutti noi sappiamo
Questo interesse del
Gli organi di stampa questa presenza numerosa rispetto ad altre volte
Gli operatori della comunicazione ci dice che accanto a questo c'è un problema di riflessione su un partito e da dare un punto fermo sul partito
E la mia convinzione
Che lo sviluppo ulteriore forte
In questo sforzo di riprecisasse o le politiche programmatica
Può essere fatto in maniera
Più incisiva più forte proprio se mettiamo un punto fermo sulla situazione interna di partito
Insomma
Per come sono fatto io
Mi sembrerebbe non parlare di altro
Ma insomma quasi a divagare rispetto alle attese che ci sono in questo Consiglio nazionale si lasciassimo tutto dentro un approfondimento che non può essere esaurito in una giornata
E che pure va impostato è fatto in tempi brevi
Ma io certamente non vi deluderò perché dirò qualcosa anche sulla situazione ripartite su come si deve operare secondo me in questo periodo dando un contributo positivo
Io credo che non faro
Sottolineature polemiche o troppo polemiche non le voglio fare
Se ce ne sarà qualcuna prendetela come un dato di temperamento ma insomma l'attitudine quella di vedere di lavorare
Tutti assieme in senso unitario il più unitario possibile per vedere di uscire da una difficoltà nel quale il partito si trova
Sul primo punto
Le elezioni ne abbiamo già parlato in direzione i dati sono noti a tutti abbiamo fatto elaborazioni che sono state distribuite dai nostri uffici
Io voglio premettere
Che rispetto
Ai primi commenti
Commenti Esterni anche anzi soprattutto esterni
Che dicevano
Dopo i risultati delle europee il PPI Partito popolare si è avviato in una fase di decadenza preoccupazione per l'estinzione
Da una forza politica che può darsi che non abbia futuro
Ecco io rifiutò questa impostazione
E poiché debbo stare come credo tutti ai dati oggettivi ai numeri quando ci sono le elezioni le riflessioni politiche vengono dopo i numeri
C'è una dura legge dei numeri che solo gli sciocchi saltano
E su questo innescare qualche riflessione politica
E i numeri almeno per quanto riguarda la importante partita delle elezioni comunali e provinciali
Non fanno
Oggettivamente
Prefigurare o non danno argomenti a chi dice ma il partito vai in una difficoltà dalla quale difficilmente si riprende
Noi abbiamo avuto alle elezioni provinciali alle elezioni comunali sopra il centro ci i quindici mila abitanti il sette sei per cento un risultato
Per le dimensioni del partito di oggi che da il senso di una presenza organizzata sul territorio molto forte abbiamo avuto molti eletti nei comuni provincia presidenti quindi questo dato c'è
E rifiuto l'approccio di che dice ma il partito entra in una difficoltà dalla quale difficilmente si rialza no noi ci siamo abbiamo la nostra struttura l'abbiamo ricostruita da lì si può ripartire con l'occhio
Alle elezioni regionali
Dell'anno prossimo e dove la dirigenza ha avuto il gusto della presenza della lotta dell'impegno
Dove la dirigenza non è inesistente non è scappata dinanzi alle difficoltà dalla campagna elettorale e altri si sono radicate queste nostre posizioni
Da lì si può partire
E credo
Che Sensi di frustrazione eccessiva
Di fuga dalle responsabilità come qualche volta abbiamo votato non ci debbano essere
Detto questo
Con la stessa franchezza
E senza nascondere nulla
Io debbo dire che alle europee abbiamo avuto un risultato che non corrispondeva alle nostre attese
Un risultato deludente
Un colpo al nostro partito
Abbiamo preso il quattro e tre per cento
Io so
Che ci sono amici
Tra quelli animato dalla migliore buona volontà che hanno voluto sottolineare come il sei e otto per cento delle politiche del novantasei noi lo prendemmo assieme con la Süd Tiroler
Coppa frodi con Maccanico con la Malfa e non so chi altro è vero questo e quindi è vero che incidevano pure quelli in quel
Risultato che quindi dovremmo considerare
Ma non mi convince
Questo discorso non si può invocare la complessità di quella lista
Io parto invece dai successi che avevamo ottenuto fino alle europee in tutte le elezioni amministrative che c'erano state tutte
Anche rispetto alle posizioni degli altri partiti
Eravamo il partito che era cresciuto sempre in queste elezioni
Mi basta dire che forse tutti i partiti hanno fatto l'errore di legare
A questa coincidenza amministrative europee anch'io pensavo questo non solo non pensava il partito
Ma non pensavo certamente anch'io che ci sarebbe stato un effetto di trascinamento delle amministrative rispetto alle europee realisticamente bisogna prendere atto che questo non c'è stato forse c'è stato un impegno legato alle situazioni locali molto forte nella direzione dell'amministrativa una trascuratezza nell'altra direzione ma questo non mi spiega tutto come nemmeno l'alto trenta alle amministrative che abbiamo avuto
Abbiamo perso all'europea se non altro perché le nostre ambizioni
Di questo partito che si trascina dietro anche vecchie abitudini vecchie retaggi vecchi ricordi
Che qualche volta
Non ha il senso di quello che siamo oggi del consenso che abbiamo
Tutto questo è vero ma rispetto alle nostre ambizioni alle mie ambizioni di segretario il risultato delle europee fortemente deludente una sconfitta mia e di tutto il partito
Chiaro il discorso quindi niente volontà di sottovalutare di mettere una parentesi attorno ad un risultato che io non mi aspettavo spero che non vi aspetta sta neanche voi credo di no
Anche tra i più critici di oggi ho trovato gente che si aspettava quello che mi aspettavo io prima qualche giorno prima del voto alle europee
Ed io non mi voglio negare che questo problema perché ci tornerò su questo
Che anche questo problema delle nostre alleanze
Di riprendere per cercare di fare un passo avanti il discorso della frammentazione
Della diaspora delle sigle nel centro del centrosinistra
Che abbiamo e che in qualche modo come vi dirò verso la conclusione bisognerà affrontare
Io pensavo aveva avuto l'ambizione l'illusione la voglia
Di poterlo affrontare l'ho detto tante volte in campagna elettorale
Ma da una posizione di forza
Con il PPI per le sue idee per la sua struttura per la sua presenza che adesso è risultato che gli consentisse oggettivamente di proporsi come il soggetto Ria aggregante di questa diaspora delle forze del centro
Della nostra coalizione
Il risultato elettorale delle europee non è stato questo
E qui sta il senso della difficoltà nella quale dobbiamo discutere in questo
Consiglio nazionale io debbo dire lo voglio dire all'inizio
Che in un certo senso
Al di là delle reti qualche reazione non molte per la verità
Che pure io ho avuto quando ci sono stati i primi commenti dall'interno del partito
A risultato deludente delle europee
Che ha detto qualche volta scomposta mito bisogna dare subito un segnale
Poiché mi sforzo di essere una persona razionali come dobbiamo essere tutti al di là della reazione del momento debbo dire che qualche elemento se togliamo la strumentalizzazione che pure c'è stata pacchiana
Insomma qualche elemento di verità in questo chiedere
Di dare il segno di aver capito il senso di questo risultato negativo beh ci si deve riflettere è giusto
Non si può cancellare con un tratto di penna io non lo voglio fare
Sul modo poi su questo nostro modo di parlare all'esterno
Credo che abbiamo dato un segnale di debolezza di fragilità perché molti altri partiti che hanno avuto la stesso risultato elettorale come nove
Anzi
E ce ne sono più grave del nostro hanno mostrato diciamo così un po'di stile migliore
Insomma ognuno vedete io qualche amico ma detto ma non dire sempre che hai perso tu perché questo è un risultato che coinvolge tutto il partito
Io ho una concezione della responsabilità di chi dirige
Che mi sono formato in tanti anni di direzione di grandi movimenti fuori da questo
Che insomma chi è in prima fila chi dirige a responsabilità più grandi di tutti gli altri
Però debbo anche dire che c'è chi non ha nessuna incidenza nel proprio ambiente
E che oggi riduce tutto alla responsabilità prima maggiore dovrebbe dire quella e anch'io se mi guardo attorno con le mie responsabilità con la mia presenza non riesco a smuovere nulla
Sarebbe più completo più complessivo più bello più giusto
Da chi non ha esplicitato le responsabilità formali assunte
Da chi ci segue con attenzione
Dall'esterno non partecipante ai nostri lavori
E che ha il diritto di intervenire quando i risultati non sono buoni
Di tirarci le orecchie
Ma che insomma farebbe meglio a fare questo e a qualche volta darci un consiglio in positivo
E invece no silenzio quando le cose vanno bene
E si parla soltanto quando il partito entra in difficoltà anch'io ho fatto per tanti anni il numero uno di una grande organizzazione sindacale
Ne sono uscito nel novantuno questa organizzazione avuti momenti di grande difficoltà qua in questo qua sopra in un congresso di grande difficoltà io sfido chiunque
A trovare il nove anni o in otto anni
Una mia dichiarazione che non fosse di sostegno e di solidarietà
Anzi quando le cose andavano bene stavo zitto seguivo con attenzione quando le cose andavano male per quel poco che dipendeva da un ex segretario si trovavano Marini che diceva forza che andate bene
Questo è il senso di una capacità ed una serietà dirigenziale che dovremmo avere da noti ma voi mi dite ma tu con la tua esperienza ti meravigli no
Non mi sorprendo perché ci sono uomini e altre categorie più deboli
Ma chi vi ha diretto una grande organizzazione dovrebbe appartenere alla prima categoria
E mi fermo qua se noi temperamento mi prende
Voglio solo dire che ho sentito una parola
Dice che a Roma non ci sarebbe più nemmeno l'argenteria
Qua dentro non sono solo io
C'è qualcun altro ce ne sono
Che sono entrati nelle responsabilità di partito nei primi anni Novanta nei momenti di grande crisi
E ci siamo impegnati tutti facendo molto facendo poco con contraddizioni
Bene amici io vi debbo dire che almeno da quando sono entrato io quando fu nel novantatré di argenteria non c'era più nemmeno il ricordo non c'era più niente
Non c'era nemmeno la ceramica
Nemmeno quella non fine c'erano ciotole di legno con le quali lavorare da lì siamo ripartiti
E su quell'abbiamo faticosamente cercato di andare avanti ma ulteriori dettagli non si
Tornando alla politica quella vera
Io vi invito
Invito il Consiglio nazionale
Ad avviare a approfondire questa riflessione perché
C'è una caratteristica
Di grande evidenza politica in questo momento di arresto in questa sconfitta siamo sempre le cose col proprio no elettorale che abbiamo avuto e dobbiamo approfondire con grande determinazione serietà
C'è un cambiamento profondo nei rapporti politici del Paese
Sono andati male tutti i partiti strutturati tutti i partiti
Che hanno cercato di difendere il secondo me che sono un po'all'antica giustamente il senso ideale otto ideologico non ho paura di questa parola della propria presenza
Che hanno cercato di scavare sulle ragioni della continuità Della nostra continuità con l'esperienza della democrazia cristiana che io non mi rilassa in rassegna cancellare
Per l'immobilismo di cui non vedo ancora gli approdi completi
Ma questo dato c'è queste forze politiche
E la cosa rilevante che sottolineo al vostra approfondimento
Che ha toccato forze politiche di questa natura schierate nel centrosinistra schierate nel centrodestra
Messe nello schieramento politico italiano in posizione autonoma la lega e Rifondazione per esempio
Io debbo dire che questa cosa non mi piace
Però ci piaccia o no diciamo che a me non piace ci sono amici più sensibili anche dapprima lo ammetto
Ad un'attenzione ai nuovi meccanismi quelli che ci sembrano a volte superficiali della ricerca del consenso politico eccetera tra di noi gente più attenta questa debbo dire che si debba lavorare perché questo problema c'è
E di un'evidenza palmare non è mai capitato
Non c'è stato un premio ad uno schieramento chiaro no a forze politiche che si sono mostrati in un altro modo
E parlo certo della Bonino
Parlo anche se con Alleanza non andati ai livelli
Che ci proponevano prima delle elezioni al raggruppamento dei Democratici certamente
Parlo di Forza Italia
Che certe un partito strutturati in maniera diversa da noi fortemente personalizzati
Per noi qualche volta sgradevolmente personalizzato però ha caratteristiche che non si possono ricondurre a quelle di cui ho parlato prima anche loro sono stati premiati
In queste elezioni
E beh se la riflessione deve partire dalla realtà se vuole essere positiva questo è uno dei punti centrali della nostra riflessione
E questi nostri giorni e credo che andrà avanti anche ulteriormente
Ci vuole disponibilità a cambiare
C'è chi ce l'ha di più chi ce l'ha di meno io faccio parte della seconda categoria naturalmente
Però l'intelligenza della politica ci fa dire che insomma quello il segnale e poi che noi possiamo combattere contro tutti nella interpretazione della politica
Amici avversari ma non possiamo legittimamente competere con un cittadino per volta perché sarebbe sciocco eh beh questo è un invito alla riflessione anche nel senso che la novità che non possiamo
Che non possiamo far cadere
E ci sono tante cose qui dentro
Dall'attenzione ai mezzi di comunicazione al modo di comunicare
Al fatto che non sono effimere informe che avevamo ritenuto effimere perché quanto meno colgono il segno di un legame con le grandi tendenze
Un modo di guardare alla politica di larghi strati sociali del nostro del nostro Paese
Questo è un tema sul quale noi siamo un po'in ritardo io per dirvi la mia fino in fondo credo
Che non dovremmo cedere esclusivamente alla moda della superficie all'iniziazione dalla comunicazione politica
Del messaggio virtuale basta anche se Kojo noi dovremmo tentare se non vogliamo rinnegare noi stessi
Di arrivare a formule che tenga assieme forse non è impossibile
Il partito che non lascia le sue radici i suoi contenuti le ideali che ha voglia di caratterizzazione non sulle cose più immediatamente superficiali
Ma su problemi di contenuti e al tempo stesso capire che i cittadini del nostro Paese è cambiato e guardare a forme di comunicazione di proporsi che ci hanno infastidito per il passato in una maniera positiva in una maniera nuova
Questo è
Un punto
Che noi dobbiamo riprendere con grande determinazione
Ed è il punto che io
Affido alla riflessione
Del nostro Consiglio nazionale vedete sul secondo punto sulle scelte politiche
Io so
Che tra di voi
C'è un certo fastidio
Ma non una scelta politica alternativa di questo sono sicuro
Quando parliamo della prospettiva del significato strategico come è stato detto non per l'eternità
Sì non per l'eternità perché in politica nessuno fa scelto per l'eternità ma nel contesto dato nelle situazioni sociali economiche politiche date ma della scelta strategica del centrosinistra io so
Che per i rapporti nella nostra periferia
Per le difficoltà anche di sintesi delle posizioni a livello centrale
Per lei evidenzia anche delle nostre posizioni a livello di governo il che non vuol dire associarsi a critiche superficiali alla nostra delegazione
Io so che c'è un certo fastidio quanto
Parliamo di testo ma
Ho ricordato in un'altra occasione che fu proprio un deputato in nel convegno dei nostri parlamentari una sera alla Camera
Uno di quelli
Che sicuramente non ha dubbi sulla
Necessità di scelta profonda in questa direzione che disse guarda che di questo bisogna riparlarne perché c'è un clima in giro che si è per me e alla fine avrà anche riflessi politici e dice
Tanta aumentare del nord
Bene su questo io
Anzi che vedo con preoccupazione un certo sfaldamento di rapporti una grande difficoltà in questi giorni
Dico con chiarezza che i popolari restano collocati nel centrosinistra secondo la scelta congressuale e secondo le decisioni che abbiamo rinnovato tante volte
Nel recente passato
Tra di noi
E le ragioni restano di fondo
Le risposte alla crisi
E alla velocità della crisi di queste nostre società le risposte che ci sono in Europa e in Occidente
Nei Paesi comparabili con il nostro restano due
Solo per semplificare dico conservatrice riformista
Mi pare che
La moda di terze vie indistinte non approfondite nei contenuti
Che erano arrivati ad incontri alla Casa Bianca come modelli semplificati e proposta di indicazioni di linee di governo per le nostre società siano sfiorite nell'arco di un matto
Non ci sono secondo me non ci sono proprio non c'è elaborazione culturale in questa direzione
Le risposte sono due
E sarà pure finita l'era keynesiana
Ma resta il fatto che di fronte ad uno sforzo di tenere assieme pubbliche e private
Comi ha semplificato un forte commentatore
Della nostra realtà politica l'esigenza di tenere assieme all'il principio di libertà Comino amalgama un abbandono di una aspirazione alla giustizia o alla solidarietà
Sono l'unico modo democratico per governare questa democrazia
La linea thatcheriana nell'Europa continentale non cammina
Anche dove
Partiti ai quali siamo legati dalla storia dall'attuale esperienza così dura e così contraddittoria dentro i popolari europee i commi democristiani tedeschi hanno sempre rifiutato la linea la seconda linea
Anche se hanno posizioni moderate più moderata della nostra linea thatcheriana non c'è
E in Italia c'è la debolezza delle copie della coalizione di destra del Polo di non essere in grado nemmeno a proporre una linea thatcheriana rispetto alle grandi questioni aperte
Perché la contraddizione interna tra il centralismo di aree nella posizione più liberista di Forza Italia non ci consente di costruire programmi di quel genere questa è la debolezza ulteriore di quella proposta che oggi mostra una coesione
Forse un appeal politico migliore di quello del centrosinistra migliore di quello del nostro
Noi popolari
Noi popolari perché secondo me bisogna restare popolari e anche per fare le operazioni più ardite
Non si può abbandonare l'identità il popolarissimo per fare operazioni più ardite
Che portino alla fine della caratterizzazione no se c'è bisogno di operazioni ardite bisogna partire dal lui precisazione della nostra caratterizzazione questa è la mia
Qui siamo collocati naturalmente su questo versante dentro lo sviluppo non abbandonare un principio di solidarietà
Centralità della persona un'idea di libertà che parta dall'articolazione territoriale più poteri alla ricchezza dell'articolazione sociale che non può essere schiacciata da un'idea centralista dello Stato
E noi non vogliamo credere
Ad un'idea del rapporto società politica come non crediamo per questi principi del popolarismo allo schiacciamento della politica sulla società sulla sua libertà sulla sua articolazione sui propri spazi come non crediamo ad una politica che schiaccia l'articolazione territoriale in tutte le sue dimensioni
Noi non crediamo nemmeno in una sostanziale emarginazione della politica da parte della ricchezza della società
Perché quel secondo punto è anche il primo Libertà e Giustizia assegnano un uomo alla politica
Senza una politica quell'equilibrio non ci può essere cioè il prevalere di un potere sull'altro
E quindi una politica marginale rispetto ai poteri che nella globalizzazione dentro l'Europa si rafforza non appartiene né alla nostra storia medica alla nostra
Prospettive
Ma pensiamo che abbiamo difeso e secondo me
Dovremo continuare a difendere pure dentro la necessità del cambiamento che ho richiamato
Il ruolo del parlamento e dei partiti rispetto alla semplificazione riparte ribadite ripetuta della via referendaria
Non è con inseguimento in quella direzione che si toccano mette nuove e sulla tenuta di qualche principi in quella direzione che sia la forza la possibilità di andare a sperimentare esigenze nuove mete nuove esperienze nuove
Io raccolgo la critica
E che dentro l'alleanza
Innanzitutto a livello di partito dentro la coalizione ma anche a livello di governo per quanto possibile perché diversa
Il livello di caratterizzazione conseguibile dentro l'alleanza tra i partiti che la compongono
A livello di governo incide una corresponsabilizzazione una necessità di guida comune delle sorti del Paese che riduce
La possibilità di questa caratterizzazione ma che ci sia bisogno di una caratterizzazione più forte nostro dentro la coalizione e per quanto possibile l'azione di governo questo un punto che assieme agli altri deve stare all'ordine del giorno
Io però non vorrei che in questo Consiglio nazionale nella prospettiva pur con le nostre difficoltà notevoli
Noi dimenticassimo le difficoltà nelle quali vive oggi la coalizione
E io non mi sento di essere cedevole
Se dico che sento nel medio periodo e raccolgo quella critica alla quali alla caratterizzazione e oggi
Mi faccio carico e ci facciamo carico della necessità di cadere le difficoltà dell'alleanza il rischio che questa alleanza non tenga e il rischio che si possa arrivare a una crisi di governo in una situazione che ci porta alle elezioni nelle condizioni più sfavorevoli e peggiori per l'alleanza di centrosinistra
E debolezza quest'anno perciò io ho rifiutato anche il discorso Cochi vige in queste difficoltà diamo l'appoggio esterno al governo no
C'è un interesse generale del Paese che deve prima addirittura dell'interesse di partito e io a quello voglio guardare le due cose possono essere in contrapposizione
Noi non possiamo dimenticare
Che i Democratici di sinistra sono strategicamente sbandati
Il discorso è complicato ma la guida di del Governo mostra di averli prostrati
La caduta del Muro la fine della loro caratterizzazione internazionale
E della loro diversità sembra aver tolto loro vitalità
E del resto non gode di grandissima salute il modello a cui per non perdere le loro radici socialiste oggi fanno riferimento alle grandi socialdemocrazie europee
Che viste da cui sono una cosa viste nei paesi dove hanno governato mostrano una capacità di rinnovamento strategico limita
Queste sono le difficoltà che un loro anni
Secondo me poi c'è pure qualche vizio
Insomma fanno fatica a capire
Che nel maggioritario italiano
Che resta
Che non abbiamo mai rinnegato
Voglio dire siamo tutti importanti ma le battaglie di coalizione si vincono sul crinale del centro sulla trincea sulla linea di Vimercate zione dove siamo collocati anche noi assieme con altri
E loro mostrano di ondeggiare
Tra una voglia di recupero
Delle posizioni di una sinistra democratica
Per la quale voglia non riescono ad elaborare proposte operative concrete e credibili e la tentazione di competere con noi sull'area di centro lasciando scoperto l'altro versante dell'alleanza
E poi permane a me questo dispiace mi debbo dire che mi ero illuso che fosse stato risolto
Dalla nostra lealtà e forza e determinazione in Parlamento e fuori dentro l'alleanza
Un vecchio pregiudizio anti democristiano
Su quali chissà forse il Partito popolare dalla sua nascita
Quindi dal novantatré
Avrebbe dovuto dire parole di chiarimento più forte
C'è questa cosa
Ed è un limite anche questo alla necessità dell'alleanza
Io insisto su questo punto che mi pare centrale accanto a quello sul significato i successi e gli indici luce si elezioni
E ma non ci entro quindi fermo per la preoccupazione che ho detto all'inizio che insomma queste cose dovremmo riprendere scene veri
Dalla polarizzazione di tutto il nostro interesse sugli assetti di partito
Caratterizzarsi su che
Un elenco di cose da fare per il prossimo futuro per il partito
Cioè ripensare il Progetto sui suoi contenuti
Ho sentito dire polemicamente da
Qualcuno dei nostri
Che D'Alema e gli avrebbe detto
Ma insomma voi dovete pensare Nader abbandonati cedimenti
L'area moderata
Ragionare in questo modo con questa semplificazione risponde ad accettare nei canoni di una certa sociologia d'accatto
Oggi questo Paese come tutti quelli a struttura economica e sociale come il nostro è un Paese quasi totale il ceto medio
Si allarga l'area della povertà cento dell'esclusione
Si restringe l'area dei forti che diventano più forti ma l'ottanta per cento del Paesi a livello di qualità di consumi livelli quantitativi e qualitativi ormai generalizzato
La discriminante passa
Dentro quest'area enorme di grande maggioranza del Paese giacché lì dentro quest'area accetta l'idea di una modernizzazione del Paese
Fatta anche nel senso di una giustizia sociale perché si chiude nelle paure di dover mollare anche un orso o una virgola del proprio benessere conquistato magari in tempi recenti
Che senso ha diretta pensate voi ai ceti medi noi pensiamo ad altro pensare ai cedimenti significa pensare al Paese la demarcazione passa da lei
E anche il rapporto giovani anziani il destino dei giovani che dovrebbe essere il centro della preoccupazione dalla politica passata questa
Demarcazione un partito come il nostro con la sua rappresentatività che oggi
Non può schierarsi sull'area conservatrice di questa grande realtà compose composita sociale
Dovremmo essere dobbiamo esteri in tutti i campi
Sul piano della innovazione perché dall'innovazione passa la risposta anche al problema delle nuove generazioni
E ahimè un dibattito fino in fondo non fatto tra di noi sulla riforma sanitaria avrebbe potuto scoprire qualche ragione verso l'innovazione anche con i limiti che ci sono
Ed io sono preoccupato e lì siamo scoperti a livello di governo di non avere come Italia una linea di politica industriale che non significa solo partecipazioni statali
Il nostro Paese nei prossimi anni condurre un rischio straordinarie quello di vedere i nostri spazi basta guardare i dati del commercio dei colleghi spero recenti si restringe sempre di più l'area nella quale siamo presenti con nostro produzioni ad alto valore aggiunto non sfondiamo
La ricerca cammina Paolo Colli bisogna investire di più altrimenti ci distanzia
E si restringe anche l'area delle produzioni mature dove il costo del lavoro sta sopra il cinquanta per cento per l'ovvia concorrenza che i Paesi che crescono hanno con loro
Siamo dentro questa tenaglia e poi che noi non possiamo fondare il nostro futuro industriale
Sulla secondo versante sull'area matura per la quale avremo sempre spazi puntando sui settori di qualità ma quantitativamente verremmo ridimensionati
Il futuro di un grande Paese industriale sta nella prima dichiarazione nella ricerca in quello che cammina decorre quelli non c'è ancora una politica
Io debbo dire che
Ci sono settori Dio anche questa riforma istituzionale che faccia
Dobbiamo riapprofondire le ragioni per cui riaperto un dibattito anche dentro la struttura di governo ma insomma se l'agroindustria
Per un Paese come l'Italia è un settore strategico dentro l'Europa li abbiamo grandi potenzialità questo è vero bella nel il declassamento di chi coordina queste politiche è un errore
Come anche rispetto alla centralità dei problemi della salute non è che si possa dire riduciamo il livello di incidenza e di coordinamento di quella posizione
Queste sono cose secondo me che noi dobbiamo
Cercare di di affrontare con grande determinazione come
Con l'occhio al lavoro dei giovani l'attenzione ai beni ambientali culturali e storici del nostro Paese
Che offrono una potenzialità ancora i livelli di investimento per posto di lavoro infinitamente più bassi dei settori industriali o del terziario e dove stabilmente con l'Europa unita possiamo collocare il futuro dei nostri giù
Sullo stato sociale noi dovremo preparare la nostra posizione è chiara
Perché da qui passa poi il consenso dall'economia da in queste nostre soggetti a materializzare
Il consenso non è passato ai me su una cosa così grande come la guerra e la pace
E passa attraverso le scelte
L'osservazione dell'andamento politico in Francia in Germania o in Italia lo dimostra sulle scelte economico sociale
Noi non possiamo parlare di stato sociale parlando di tagli come messaggio che pure qualche volta sono necessari
Occorre cambiare rilanciarlo la competizione globale richiede più sicurezza non vedo per i cittadini e i lavoratori
Senza questa certezza la corsa sfrenata della competizione
Sì rompe ogni possibilità di coesione sociale
E questa è una delle cariche di fondo del riformismo se si abbandona questa impostazione si abbandona la linea riformista e non si alimenti io rispetto all'altra ricetta che in Italia non c'è stata ma ci può essere
E quella chiusa dura che fa pagare prezzi molto grandi questo non vuol dire che la politica affida i sindacati la soluzione di questi problemi
La politica diritti e doveri che alla fine come giudice di ultima istanza deve far camminare
Ma io lo voglio dire
Lo dico a Sergio Mattarella vicepresidente del Consiglio che questa cosa sulle pensioni così come è nata e abbastanza priva di senso
Guardate la riforma Dini per ragioni politiche diciamo fu una riforma importante
Ma diciamo incompiuta rispetto ai grossi problemi infatti ha due limiti mi pare dal due mila e cinque due mila quattro cinque la gobba della dei risparmi risale si risparmia di media
E tiene in piedi un sistema che mi pare nel due mila e otto
Ancora far andare a convenzioni di anzianità i lavoratori di tutti i settori che hanno cinquantasette anni di età e trentacinque anni di contribuzione sociale nel due mila otto
Questa cosa non regge non regge per ragioni strutturali economiche sociologiche ma si è fatto l'accordo coi sindacati che al due mila e uno
Dopo l'intesa si rivedono questi meccanismi intervenire su queste cose non significa ottenere risparmi significativi per fare altre scelte di sviluppo in un anno
Si capisce qualche cosa delle ossa
Queste sono ritocchi o riforme che si sviluppano per dieci quindici vent'anni
Allora c'è l'impegno ditegli che nel gennaio del due mila e uno il governo apre questo confronto
E poiché siamo in condizioni diverse da quando chiuse la politica razionalmente nella discussione volendo coinvolgere se possibile alle forze sociali va avanti niente lo fa in un anno prima
Mette in difficoltà gli interlocutori sociali che bene associare con la visione che abbiamo noi fin quando è possibile e non risolve il problema
Questo è l'approccio che in queste direzioni dobbiamo
Riprendere cercare riportare avanti ancora
Sul Mezzogiorno io ogni ogni dieci anni esce uno studio del servizio apposito della Confindustria
Che dice sì malgrado tutti gli sforzi fatti il livello delle economie extra aziendali cioè dei servizi di tutto quello che chiamiamo infrastrutture malgrado gli sforzi
Il genio se non ci si mette mano con grande determinazione peggiorerà anche nei prossimi anni
Perché per una elementare legge dell'economia che non conosce come mercato solidarietà le aree più forti assorbono risorse per la loro natura più facilmente delle aree deboli
E qui piuttosto che stanziamenti ripetuti stanziamenti e fatti
Mi pare che questa consapevolezza nelle ultime discussioni che abbiamo avuto ci sia questa direzione bisogna lavorare ho detto di puntare su scuola e ricerca
Sul piano istituzionale qui dentro ci sono professori rispettabile ma io credo che al punto in cui siamo della legislatura
Una forma di federalismo comprensibile bene anche al Nord
Che arrivi a qualche conclusione dopo le tante declamazioni e preme e promesse
è stata rilanciata un'idea di cancellierato diciamo sì non eletto indicato sulla legge elettorale non ci sono diktat che tengono io quindi
Voglio dire che noi durante i lavori della Bicamerale eravamo arrivati ad una sorta di legge elettorale sul doppio turno di coalizione che rispettava di più l'articolazione il passaggio graduale il rafforzamento delle coalizioni
Io qui voglio ribadire ma questo lo dico anche rispetto ai democratici
E che il maggioritario si
Ma il riproporre ogni tanto dopo la gamba moderata dell'Ulivo
Dopo l'area che ci vede assieme Ettore riproporre ogni tanto come fa qualche esponente di quel partito ormai il bipartitismo in Italia debbono sapere che lì diciamo di no noi non siamo siamo per rafforzare la coalizione ma l'idea è quella dalla coalizione ma della semplificazione
Che poi sarebbe destra sinistra
Quest'idea di competizione con i DS è una forma di di di di come come potrei dire di ammanta Mendo virtuale della realtà perché alla fine poi il bipartitismo fa destra sinistra imita
Quindi disponibilità ma anche idee chiare
L'ho detto che la caratterizzazione va gestita anche con quest'idea di
Attenzione all'Europa vuol dire stabilità dei governi e quindi questo noi non lo possiamo dimenticare già gli ho ripetuto una volta e mi sorprese parlando con Ciampi prima che fosse presidente mi raccontò dei suoi incontri a Francoforte un anno e mezzo fa
E mi disse lui che era stato sorpreso perché parlando con i banchieri lui ministro del tesoro ovviamente avevano parlato e approfondito tutte le questioni economiche prima di alzarsi non so schierati per meglio era allora non mi ricordo c'era qualcun'altro
Presidente del del dalla banca centrale tedesca ieri se lo fermò disse mi parli della situazione politica
Ma stabilità politica c'è o no e lui mi disse che ebbe l'impressione quasi che la preoccupazione più grande non fossero le ore di discussione che avevano avuto ma questo punto che era stato trascurato che il pool riproposto
Con grande determinazione e quindi il problema di un governo stabile un problema anche anche nostro
Nostro che abbiamo ed io capisco guardate ci vuole forse abbiamo trascurato un rapporto più stretto tra delegazione al governo e al partito ho detto anch'io che bisogna caratterizzarsi di più
Non condivido critiche forse legate alla questa incertezza della nostra situazione interna di oggi che ogni tanto sento avverso alla nostra delegazione al governo non mi convince non ci siamo chiediamo un'altra cosa
Un confronto più stretto tra partito e nostra delegazione al governo questo è positivo anche per l'azione
Che i nostri amici devono fare sto arrivando alla conclusione con Prodi
Io debbo dire che non ci voglio tornare più ma insomma questa è un'occasione troppo solenne
Per non parlarne almeno per quanto mi riguarda per l'ultima volta
In termini in termini ufficiali
Togliamo per sempre ogni ambiguità
Sui complotti sulla nostra discussa
Solidarietà non esiste un partito che ha dato ad un Presidente del Consiglio solidarietà e lavoro quotidiano fino a pagare dei prezzi sulla propria caratterizzazione come noi verso il governo Prodi su questo io proprio non ho dubbi quindi
C'è chi è ancora
Una sorta di risentimento io non ci parlo da un pezzo non lo so se c'è se c'è come qualcuno scrive questo è da rigettare con grande determinazione
E lì politica che utilizza qualcosa che appartiene ad un'altra sfera dentro alla politica e quand'ecco se il risultato è solo negativo
Né io voglio spuma
Il partito c'è stato
Ma il mio o caratterizzati i toni della campagna elettorale alternativi alla proposta dei democratici io con il parti
No no autocritiche da fare
Zero autocritica
Noi
Dicevamo partiamo dal popolarismo e non c'è ritorno sopra ci sembra che lì ci sia una proposta non definita ancora
Legata a sentimenti a situazioni ha difficoltà vogliamo vederci più chiaro non c'è proposta politica la strategia dei democratici non si vedeva bene non si vede bene nemmeno oggi noi partiamo dall'idea popolare disposti a dialogare con tutti
Quell'aggregazione non può caratterizzarsi oggi in senso anti diessino domani per unificare l'area centrista dopodomani con lo chiamò Partito Democratico deve dire qualcosa di più preciso
Ci sono state le elezioni loro ci sono
Ci sono stando dentro l'alleanza di centrosinistra stanno d'alleanza di centro sinistra dicono di no
Cioè
Ebbene
No nell'abiurare
Non preoccupati per il futuro con il cappello in mano
Ma realisticamente seriamente partendo dalla nostra identità un dialogo pure per loro bisogna riprenderlo dentro la lega non sa e poiché sappiamo che è una parte sono una parte di loro hanno la nostra storia le nostre origini teniamo conto anche di questo
Nessuno può tirarsi dietro perché la politica è anche l'accettazione della realtà ma questo non significa abiurare le nostre ragioni
Perché con questo si passò al disastro da chi andiamo da Bordon
Com'è possibile essere sfiorati da questa cosa la necessità della ripresa del dialogo significa rimarcare risottolineare il giusto
Sondando anche dalle ragioni polemiche che abbiamo usato il giusto è la nostra posizione
Questo è il modo di affrontare questo problema
Con un partito politico che ha una sua caratterizzazione che la difesa con dignità
Sulle riforme ho detto perché poi questo io non lo voglio enfatizzare le condizioni di ultimatum va be'questo può far parte della polemica che è sgradevole ma insomma anche noi abbiamo qualche punto da difendere quello che vi ho detto prima per quanto riguarda maggioritaria e non al bipartitismo
Quindi un confronto vero non può saltare le ragioni della nostra caratterizzazione
Ed è la nostra presenza
L'ultimo punto e poi concludo elogi
Per quanto riguarda la coalizione
Io non vorrei che noi preoccupanti dalle nostre difficoltà che ci sono e che questo Consiglio nazionale affronta
Anche con queste mie sollecitazioni e con i DS
Fermi non ci può stare io continuo a pensare
Che insomma una parte di elettorato magari quello che ha votato ancora anonimi occhi non c'ha votato veda che tendenzialmente può guardare all'area
Per capirci ho detto che non siamo conservatori sui contenuti ma più moderata del centrosinistra con attenzione sicuramente non ama la rappresentazioni dalla France Tagliamento e della frammentazione
Siamo anche dentro ahimè con qualche difficoltà dentro il Partito Popolare Europeo
Uno sforzo di ridiscutere assieme
Compresi i democratici che pure mostrano molte resistenze bisognerà farlo con questi facendo proposte a livello parlamentare può servire bisogna farlo ci dà forza G dal ruolo
Qualcuno non c'è simpatiche e anche noi non saremo simpatici allora
Molti di voi
A questo è un fatto politico che può ridare questa consistenza io ricordo non per polemica
Perché quelle due compatta su pure troppe che ci scandalizziamo quando io per prima di si sarebbe un utopia andare alle elezioni europee datata Prodi a Cossiga ve lo ricordate questo
Sarebbe bello andare a vedere chi furono quelli che si scandalizzare o no di questa utopia proposta allora prima delle elezioni avreste qualche sorpresa perché trovereste che oggi evitano la stessa proposta
Questo è un modo è un una soglia che noi abbiamo di fronte per la verità io non mi voglio coprirmi almeno con gli altri non cammino quella proposta non tanto per i mugugni interni al Partito Popolare
Presenti ma limitati ma per il non sostegno sono di Prodi in quella occasione quello fu determinante a chiudere questa possibilità io credo che questo sì
Possa riaprire che dovremo darci degli obiettivi anche a Blair e quelli possibili dare questo segno di ripresa di dialogo anche a questi nostri amici e concludo
Io
Ho ripetuto oggi il mio giudizio sulle elezioni europee
Debbo dire che ha ragione qualche amico
Che capisce di politica che mi dice ma non ridurre tutto alla tua sconfitta personale
Problema una difficoltà del partito c'è legata a quello è legata ad altro ad alcune riflessioni che ho fatto
Creiamo le condizioni di unità per riflettere su questo
Lavoriamoci assieme io credo che questo sia un passaggio obbligato
E per quanto mi riguarda sento questa responsabilità
Che dobbiamo esprimere a partire da questo Consiglio nazionale
Io ho ripetuto i giudizi sui risultati che coinvolgono anche la mia responsabilità del segretario
Del partito le ambizioni che avevo cercato di ricostruire forse in parte qualche risultato si vedeva pure
E che non hanno corrisposto poi a risultato elettorale questo pesa su di me credo che pesa anche sul partito
Io avevo detto in direzione
Che avrei provato a ricercare in questi giorni una largo consenso anche per fare una cosa straordinaria
Che forse statutariamente non potremmo fare
Perché siamo già al biennio scaduto
E siamo dentro la fase congressuale dice un ordine del giorno che verrà al terzo punto la convocazione del congresso
Però poiché è importante lavorare assieme a vedere di superare le di
Tassi M. creare le ragioni dell'unità del nostro partito
Se non si aggraverebbero le situazioni di difficoltà nelle quali oggettivamente siamo io dico
Se siamo tutti d'accordo quasi tutti o una larga maggioranza facciamo un astratto anche allo Statuto questa cosa
Di fare anche un nuovo segretario
Dentro il Consiglio nazionale
Io vi debbo dire che fino a ieri sera un attentato per non ci sono io non l'ho non ho registrato in queste condizioni i protagonisti sono qui potranno parlare di questa larga convergenza
Io me la potrei cavare dicendo facciamo il congresso subito ma ho detto dentro la mia relazione che capisco anche le ragioni dell'urgenza inciso ho letto
Di regole nuove sulla forma partito che l'Adoc propose a Chianciano
Consiglio nazionale può lavorare su questo
Se non c'è questa possibilità noi potremmo anticipare al massimo la convocazione di un'assemblea congressuale il Consiglio nazionale ha il potere di dire anche superando le regole formali dello Statuto se siamo d'accordo
Quindi con una forma di rappresentanza più larga preparando lo con qualche riflessione anche di contenuti sui quali ho accennato io oggi io credo e questo sia una possibilità che noi possiamo percorrere guardando ai tempi anche il più breve possibile ma lì sarebbe dignitoso approdare avendo iniziato oggi questa riflessione nel giro di pochissimo tempo alla definizione di una linea alla elezione anche dalla nuova dirigenza del partito anticipando anche i tempi il più possibile
Del resto io voglio collaborare con voi a questo lavoro nonno voglia di se o con la possibilità di forza non mi interessa perché credo che sia una preoccupazione che deve coinvolgerci tutti
Io oggi il giù proprio per l'Ulivo però ognuno ci dobbiamo prendere per come siamo
Venendo qua in macchina ho detto
Chiudo ringraziando tutti
Non ce la faccio
E più forte di me chiudo ringraziando quasi tutti
Quasi punti
Perché
Permettetemi
Permettete
Chiudo ringraziando quasi tutti
Vedo
Vedo
Largo dopo vedo qualche faccia qua dentro
Poche per la verità
Eh beh che non posso proprio ringraziare
E non voglio forzare la mia natura alla mia età ecco la mia esperienza oltre misura perciò lo voglio dire riguarda qualche faccia non di chi mi ha criticato all'inizio no quelli sono amici veri
Ecco i quali bisogna ragionare creare le condizioni future assieme sento questa responsabilità noto di chi mi ha sempre applaudito e magari la sera veniva lì a dirmi brava
Ma carezza
Mi accarezzava
E magari se ne andava contenuto
Perché magari otteneva qualche punto di responsabilità qualche cosa di questo genere qualcuno pochi per la verità di questi li ho visti in primissima fila lì tra i più forti contestatori chissà forse li rivedo dall'altra parte se per caso le cose vanno in un certo modo uno andasse in un certo modo questi proprio non posso è più forte
Di me mentre ringrazio tutti per la nostra collaborazione debbo dire cari amici
Che detto questo rassegno non metto a disposizione Comin direzione anche lui qualcuno dice ma ha detto mette a disposizione la direzione non era competente
No ho anticipato quello che dico ora rassegno formalmente nelle nostre nostre mani di mettendo di mettendomi il mio mandato di segretario del partito eletto dal Congresso e vediamo di lavorare positivamente per aiutare il nostro partito io ci sarò
Grazie al segretario per la sua relazione
Lo fanno pausa
C'è una pausa
Come
Allora per consentire anche a chi è già iscritto
Facciamo una pausa di un quarto d'ora perché possiate prendere il caffè pronto quarto d'ora puntuale siete invitati a tornare il primo iscritto Ettore Palmieri poi Maria letizia vuol tuonò
Sì vedo ma davvero
No
Lo seguiremo piogge spia
Scrivi qua
Mettere
Devo seguire l'ordine perché gestire se no amo posso pregarvi
Posso pregarvi di prendere posto
Non è il primo iscritto a parlare l'avvocato Palmieri c'è
C'è l'avvocato Palmieri Giacomazzi
Dalla
Maria letizia Volturo Maria letizia dice
Troppi innanzitutto
Amici gelose invisibile
Consiglio nazionale viene convocato dal presidente almeno questo
Per cortesia
Palmieri prego
Palmieri siccome se il primo io
Devo fare la inevitabile raccomandazione di essere sobrie succinto va bene grazie prego
Grazie
Presidente io
Vi prego tutti Risari
Colleghi Andorra fino al diciannove di questo mese
Posso pregare con qualche Energia
Per cortesia Chiara fai sedere quei colleghi di fai sedere o ai ciao
Aiutatemi un attimo e ho qualora i questori ti posso pregare il sedere signora
Signora per cortesia accomodarsi
Risari
Sedersi ai come Violante richiamato proprio aveva
Sospendo la seduta e chiudiamo
Allora la parola Palmieri prego parli caro Presidente caro Segretario cari amici
Desidero molto brevemente tenendomi nei termini assegnati dalla presidenza
Esprimere alcune riflessioni su tre temi che mi sembrano in questo momento particolarmente rilevanti
Larry Centi vicende elettorali il partito il congresso sulle vicende elettorali
Pur nella loro diversa natura rispetto alle politiche passate alle quali si è fatto riferimento che forse non propriamente non credo si possa dubitare del risultato assai preoccupante che interessa tanto la coalizione di governo che quel che più conta il nostro partito
Il Partito popolare ha scontato in quella circostanza la bocciatura da parte dell'elettorato di sinistra della politica di governo lo sfortunato epilogo della candidatura del Partito popolare per il Quirinale
E la mancanza di visibilità di una linea politica che desse risposte popolare
E non un viste diessine o altrimenti definibili ma comunque non proprie della nostra formazione politica all'elettorato moderato che mostrava di poterci seguire in quanto Partito popolare
Ne è parte dell'Ulivo né componente di un partito unico della sinistra né seconda gamba di un corpo politico che mostra difficoltà notevoli di collocazione i moderati il mondo delle professioni
I piccoli imprenditori i commercianti l'artigianato bianco ci hanno visto per lungo tempo in soli legittimati ad interpretare nella politica e nelle istituzioni le loro istanze civili e sociali
Noi abbiamo forse in qualcosa deluso quell'aspettativa è respinto il consenso proveniente da quei settori della società abbiamo ancora rinunciata connotazione fortemente come formazione politica dei cattolici perché ci hanno spiegato che è un discorso politicamente superato
Abbiamo litigato con le gerarchie ecclesiastiche e già litigano tra loro qualche volta in maniera assolutamente inevitabile ma altre volte avendo ceduto
Per simpatia nei confronti dell'alleato sulla difesa di valori ed in primo luogo della famiglia e di quanto di essenziale per il credente ruota attorno a destra
Abbiamo affermato di essere portabandiera del solidarismo sociale e poi ci siamo qualche volta intestati momenti di politica autenticamente thatcheriana al di là di ogni migliore aspettativa dello stesso leader di governo queste sono a mio avviso alle ragioni più profonde di un insuccesso che ha trovato conferma anche nel dato delle amministrative mi riferisco al dato definitivo
Il problema sta tutto nella linea politica che va ora interamente ridisegnata attraverso una fitta opera di consultazione della base che valga a ritrovare le ragioni stesse di stare in politica del Partito popolare
Sul partito
Ritengo più ragionevole la linea che nei recenti giorni di disorientamento sembra possa prevalere sulle altre quella di aspettare il congresso
L'idea di un di un immediato ricambio di leadership potrebbe costituire un ulteriore e definitivo errori
A parte la riflessione di chi osserva che un segretario e leggibile solo dal Congresso non possa che essere processato è un'espressione tra virgolette e semmai sostituito solo dallo stesso organo che per lo statuto ne ha il potere e per di più la questione non è oggi all'oggetto specifico di questa Assemblea perché non posta all'ordine del giorno non appare meno pregnante l'altra affermazione di quanti ritengono che non il segretario ma l'intera dirigenza subiva una sconfitta
E dunque non avrebbe senso cercare all'interno di essa un ricambio tampone sia pure fino al prossimo congresso che non può più ormai essere differito
Pertanto mi sembra esatto che sia marine a guidare l'ultima fase della gestione sì da consentire soluzioni politiche vere individuate sulla base di un confronto interno che deve essere promosso ed alimentato nell'esclusivo interesse del partito fino al dibattito congressuale
In quella sede tutto andrà probabilmente ripensato e rivisto dalla leadership del partito al quadro delle alleanze
Rispetto agli impegni di governo credo che nessuno dubiti sulla necessità di contribuire a che la legislatura pervenga alla sua scadenza naturale per questo sarà necessario riconfermare
Con l'appartenenza alla coalizione l'appoggio leale che il segretario Marini a garantire all'esecutivo
Senza tentennamenti seppure nella convinzione di una reciprocità che bisogna ammetterlo non c'è stata o non c'è stata fino in fondo
Certo è che così nel governo come nel partito non può pensarsi in questo momento di lasciare tutto fermo ed ingessato fino al congresso
Dando agli iscritti a dagli elettori che ci guardano con estrema attenzione motivi per ritenere che il messaggio elettorale non sia stato nemmeno ascoltato
Per questo gli organi nei quali si articola attualmente la dirigenza del PPI vanno modellate a quella misura
Il segretario ritengo non potrà certamente farà meno nella successiva difficile fase preparatoria del congresso
Del contributo di idee di esperienze già collaudato di essi di esponenti di sicura perché già approvata affidabilità
Ma soprattutto credo che un'opera di profonda sburocratizzazione
Unito al controllo del rispetto delle regole
A partire dal centro e fino alla più piccola periferia porterebbe immediato giovamento insieme ad un ulteriore minore ma non meno rilevante il segnale di inversione di tendenza rispetto al recente passato
Infine mi sia consentito di ricordare un antico insegnamento sempre valido in politica non soltanto in politica
Gli spazi vanno sempre conquistati ed il metodo della cooptazione è sempre riduttivo ed asfissiante in ogni collegialità
E poi da ultimo ma non ultimo il problema del partito sul territorio recentemente in un incontro svoltosi a Siena consentitemi di riferire un episodio specifico ed al quale partecipavano docenti popolari di quella università il ministro Zecchino ha ripreso con forza questo tema
Insieme a quello dei valori dell'essere cattolici e del conseguente distinguo della cultura laica dei listini debbo dire che ho molto apprezzato la chiarezza della proposizione e mi sento di condividerla pienamente
Sul prossimo congresso
Penso che in quell'occasione di autunno si dovrà ridiscutere di tutto ed in primo luogo del quadro delle alleanze l'Ulivo nato circa quattro anni orsono proprio a Siena
Si è ormai credo appassito forse è il caso di pensare ora all'Ulivo bianco chissà che il terreno del centro si mostri più congeniale ad una pianta che tanto significato Annella cultura cattolica
L'alleanza tattica con i DS non ha dato frutti e qualcuno lo ha dato di avvelenato durante il periodo del governo D'Alema
Non saprei dire cosa avesse dato prima durante il governo Prodi né credo il PPI ne abbia saputo granché
Perché è noto che in quel periodo il partito come tale era in qualche modo tagliato fuori così sul piano strategico come sul piano tattico ed anche sul piano delle piccole cose
è un tipo di cultura del potere quella che non capiamo e non ci appartiene per un certo modo di essere arrogante e per apoditticità
Con grandi sacrifici del Paese l'Italia è entrata come si dice in Europa è vero
Un'Europa disegnata nel cinquantasei da personaggi di alto spessore da altri governi in contesti internazionali ben più difficile ed essenzialmente diverso
Ora con alcuni interventi sull'economia e sullo stato sociale messe assieme dagli ultimi governi ci siamo allineati agli altri paesi della comunità e per il momento ci siamo ancora
è stato un buon risultato finale anche se molti sono critici sullo strada sulla strada del risanamento intrapresa
Ma non si può per questo gridare al miracolo e pensare di costruire partendo da lì storie fortune personali o di questo o di quel partito o movimento e meno ancora delle coalizioni che ne sono da noi fino ad oggi
La sommatoria al contrario
Penso che il credito che da qualche parte si pretende di vantare nei confronti del Paese insieme a quell'altro preteso dagli gratuitamente ritiene di aver liberato l'Italia da banditi e Masnadieri
Senza curarsi di valutare anche insieme alla propria storia personale
Gli esiti destabilizzanti ha destato Goody e che sarà ancora lungo percorso prima che se ne cancelli non gli effetti in realtà questo credito penso non esista commenti da positiva e non debba produrre rendite e credo inoltre che sia sempre un rischio con esiti che già peraltro si intravedono vuole ingabbiare il consenso secondo le regole imposte dai gruppi dominanti
Che intendono ingrandirsi ulteriormente a spente di grandi aree culturali rese minoranze con procedimenti che non si addicono alla corretta dialettica democratica
E che alla fine non pagano per lungo tempo
Con questi soggetti politici e con quei metodi non credo che la cultura cattolica per sua stessa natura abbia nulla a che vedere
Concludendo credo dunque che a partire da questo Consiglio nazionale
Quasi un congresso spero per l'importanza dei fatti politici che si sono recentemente verificati e per lo spessore delle analisi e mi auguro anche delle indicazioni propositive che ne verranno
Si debba avviare necessarie un ampio confronto all'interno ed all'esterno del partito in preparazione del congresso Prost
Ma credo anche che permane stando alla guida fino ad allora di Franco Marini si debbano chiedere al segretario fatti concreti che traducano all'interno del partito nazionale
Ma soprattutto delle articolazioni periferiche era all'esterno nei confronti delle altre forze politiche sociali del mondo cattolico delle aree professionali ed imprenditoriali moderate del sindacato che guarda al centro la decisione afferma di cambiare registro
Ciò significa all'interno il ripristino delle regole democratiche dell'apertura verso la gente dell'ascolto delle ragioni degli altri senza di che la crescita del partito resterà mera utopia
All'esterno alla enunciazione di una chiara linea politica e dei punti essenziali ed irrinunciabili sui quali essa deve poggiare senza più cedimenti in nome di esigenze tattiche
Che mortificano la storia di un movimento quello dei cattolici moderati e di un partito quello di centro oggi penosamente ridotta a brandelli che non può continuare a dissipare un patrimonio politico che ancora c'è
E che va riscoperto con orgoglio e con coraggio grazie
Traccia Palmieri la parola Maria letizia futuro
C'è un'area letizia
Armando Gennaro consiglio nazionale scusa privando guardo io scesi del sessantaquattro
Gennaro al scusa
Esistono nella vita degli uomini e dei partiti sì anche in questi vi è la vitalità delle idee delle speranze dell'impegno degli uomini i momenti delle scelte
Sono momenti difficili e tormentati
Perché nella politica come nella vita nessuno ha mai del tutto torto ora Gione
Perché chi ha operato compassione serietà e impegno
Avverte l'ingiustizia di rispondere dei risultati a cui molte cause hanno concorso
Ma credo che i momenti delle scelte siano necessari
Che talora
I rinvii
Costituiscano una sospensione in un momento in cui è necessario riprendere un dibattito politico
Credo che ci siano scelte che debbano venire una coincidenza fra le linee che emergono e le persone che le rappresenta no
E avverto che in questa sede
Si deve affrontare più le Guen tenente con maggior forza di quanto si è fatto in passato e con urgenza che la gravità del momento richiede un serio dibattito
Sulle ragioni e più ancora sui progetti per il nostro partito
Non intervengo ha frequentemente l'avevo fatto
Nel Consiglio nazionale
Convocato subito dopo al governo D'Alema
Evidenziando il timore e al rischio che avvertivo nel ridurre nel sentire l'alleanza come una somma di singolarità
Rischio che queste singolarità vale se era un per la forza dei numeri e non per quella delle idee
Che si riproducessero in quell'istante
Dei rapporti di forza
In cui a un momento di vantaggio poteva seguire un momento di scavalcamento
Con una
Con un pragmatismo che Moretti attribuiscono alla politica
Ma che io ritengo faccia parte di un suo consumo non però
Credo che oggi
Riconosce noi dobbiamo riprendere questo discorso
Sembra che temiamo le semplificazioni
Ma non è certo arricchendo di autonomia di responsabilità
Anche decisionale
Di dialogo sia pur serve il serrato sui problemi senza rinuncia alle nostre ragioni culturali dicevo che non è certo arricchendo di questo i momenti comuni che si rischia un'assimilazione
Io il rischio di un'assimilazione si hanno in un'altra via e l'elettorato ha chiaramente dimostrato di non comprendere una frammentazione di non avvertire questa come un segno di diversità
Io credo che mantenendo le proprie ragioni si debba recuperare degli spazi comuni di dialogo all'interno di una coalizione
Unanime di una coalizione che è diventata con questa visione tradizionale troppo spesso la visione della parte più forte all'interno della coalizione
E credo che questo lo si raggiunga non tanto sommando i singoli pezzettini perché nessuno ha mai essere inglobato e digerito
Ma
Con un meccanismo che coinvolga la coalizione tutta insieme
Riprendendo uno spazio comune di dialogo in cui una forza di tradizioni di idee di cultura del cattolicesimo democratico che ha fatto porta il nostro partito
Ma che non è soltanto del partito popolare perché è patrimonio fondamentale della storia e della cultura italiana io credo ossa aveva un peso rilevante
Credo che questo sia il modo di riprendere i dialoghi interrotti
Credo non quello di sottolineare il dettando i confini ma quello di costruire dei sentieri esimo busti escono quanto più sono percorsi questo per quanto riguarda i rapporti con gli altri
Nella coscienza nella consapevolezza di quanto noi possiamo dare e di quanto peraltro la nostra forza risieda anche la forza delle scelte più complessive che abbiamo fatto e viceversa
E e
Un centrosinistra che sia solo una somma di partiti non credo possa reggere ai difficili confronti elettorali che ci aspetta di in un futuro mentre credo possa parlo se recupererà
Una dimensione culturale e per buona parte
Proprio le
Lei vede il Partito Popolare aveva contribuito a creare
Per quanto riguarda inoltre il partito credo che dobbiamo trovare un modo di ristrutturarlo conforme più flessibili e attenti alle diversità anche locali
Non certo per avvallare in questo modo una un qualunquismo che spinga scegliere qualsiasi alleanza e qualsiasi linea
Ma poi poter
Cogliere gli aspetti peculiari e soprattutto quelle dimensioni di flessibilità che ci facciano pur essendo pur nel rispetto degli iscritti ci faccia ad essere più aperti a un dialogo oggi indispensabile con gli elettori
Sono da sempre un iscritta nel riconosco riconosco l'importanza e il valore dei partiti ma dobbiamo riuscire a recuperare un dialogo più ampio
Dobbiamo per riportare l'elettorato alla politica non in maniera qualunquista dobbiamo offrire almeno invia alla Boeing ed interesse lo spazio l'occasione per rincontrarsi
E per discutere di un progetto comune
Nel ringraziamento per
Sincero e non formale per quelli che hanno operato auspico comunque che tutto il Consiglio abbia il coraggio l'Energia
La voglia la passione politica per discutere ricercare insieme la via da iniziare fin da oggi
Armando Gennaro dopo segue Soro
Tre rapide premesse
La prima credo che se questo resta il partito che poco per il consiglio nazionale alle tre e comincia i lavori alle quattro non ha futuro
Non ho il tempo per spiegare questa affermazione ma mi auguro che si capisca la seconda
Accolgo l'invito a restare in tempi rapidi però mi auguro che sia un invito che vale per tutti perché non sia il partito di chi è più uguale di qualcun altro
La terza credo che sia necessario parlarsi con chiarezza e io cercherò di farlo anche se sinteticamente
Dico subito che questo deve essere il Consiglio nazionale che gira pagina
Mi pare che il segretario abbia cominciato e lo ringrazio per questo a girare pagina mi auguro che i lavori di questo Consiglio nazionale contribuiscano a fare questa svolta
Perché ci troveremmo se no che dopo aver dichiarato che noi non togliamo il partito perché non ci appartiene
Saremmo nelle condizioni in cui se non giriamo pagina lo lasceremo sciogliere agli elettori
Allora a mio avviso ci sono tre grandi questioni che in questa sede non posso che limitarmi a elencare non guarda approfondire
La prima c'è una incapacità del partito di essere attento alle realtà periferiche e locali
Questo è un partito Roma cento ricco
E c'è poca attenzione al Paese che è diverso da Roma diverso dal Parlamento diverso dei ministeri è diverso dalle sedi istituzionali
Quando nel mille novecentonovantasei io ed altri per il Veneto dalle altre regioni del Nord opponemmo al Consiglio nazionale l'esigenza di avere consapevolezza che esista esisteva esiste
E diventa sempre più grave una questione settentrionale
Avremmo dato allora la possibilità questo partito di avere una intuizione che forse oggi avrebbe capito perché soprattutto al Nord
I partiti come ha detto Marini i partiti strutturati sono stati smantellati dall'elettorato
E forse questa cosa saremmo riuscite a capire
Penso che sia comprensibile l'avvilimento di chiedete nel mille novecentonovantanove il Presidente Ciampi ha dei neri in Veneto a rilanciare il federalismo
Quando quella doveva doveva essere la bandiera o tra le bandiere più importanti di questo partito altrimenti richiamarsi a Sturzo a De Gasperi a quella che spesso appare più una litania di nomi e non una convinzione politica
Rischia di essere una presa in giro
Una seconda questione l'incapacità di cogliere i mutamenti che sono in atto
Noi abbiamo contribuito come partito a lanciare il bipolarismo
Abbiamo lanciato il giocattolo del quale credo non avevamo forse sufficiente consapevolezza e il soprattutto non abbiamo colto che cosa ha prodotto produceva perché poi abbiamo continuato a lavorare a operare con le nostre zie
A volte dichiarate a volte più nella nelle azioni di una terza via di un terzo polo di un grande centro di quante altre nostra girevole per chiamare mettere mettendoci in contraddizione con ciò che l'elettorato invece chiedeva dalla semplificazione il nostro contributo alla semplificazione eccetto non c'è stato all'esigenza di chiarezza di posizioni
Anche durante il governo Prodi la consapevolezza di essere minoranza come l'Ulivo era ed è nel Paese è stata una consapevolezza insufficiente dal punto di vista anche nostro
La terza questione la prospettiva politica
Ha detto giustamente il segretario
Che l'Ulivo la coalizione di centro sinistra vince la sua battaglia sul crinale per il centro questo ragionamento noi abbiamo il dovere di spiegarlo soprattutto i democratici di sinistra che ancora oggi non l'hanno capito
E se mettiamo insieme dalla non solo inopportuna ma direi inaccettabile uscita di Veltroni all'indomani del voto alla Camera sulla legge sulla fecondazione medicalmente assistita
Intollerabile sul piano politico istituzionale
Alle arrogante piccole o grandi in tanti centri piccoli o grandi che i DS hanno avuto nelle anche recenti elezioni amministrative noi capiamo perché sulle crinale del centro abbiamo come Ulivo come qualità del centrosinistra anche nelle elezioni amministrative perso importanti batta
Discorso estremamente preciso e chiaro che va fatto lo ha fatto anche l'altro ragionamento la coalizione di centro sinistra non può essere lo diceva anche l'intervento precedente la sommatoria di una serie di sigle
Noi dobbiamo puntare a farla una operazione politica che recuperi il valore aggiunto che deve avere come operazione politica altrimenti la sommatoria dei voti dei singoli partiti non sarà mai vincente in quest'Italia
Allora se teniamo conto che è una serie di errori gravi
è stata commessa nella riunione del sei novembre della direzione nazionale con i gruppi parlamentari dopo la elezione del la nomina del governo D'Alema
Io ebbi a dire attenzione la il cambiamento di maggioranza senta passaggio elettorale è un errore che ci verrà fatto pagare in termini di consenso e più ancora in termini di disaffezione politica
Forse era troppo facile
Fare le Cassandre oppure vedere gli esiti
Però quello che è grave è che da allora a oggi nulla è stato fatto perché quegli esiti fossero in qualche maniera minimizza
Da quell'errore che politicamente c'è stato fatto pagare ad altri compresa tutta la gestione delle polemiche con Prodi e con il suo gruppo l'ultimo Consiglio nazionale che facemmo al palato accidentale ne abbiamo buttato via una giornata intera di lavori per fare solo polemica con Prodi
Questi errori li abbiamo pagati con i risultati alle elezioni europee è ben vero che nelle elezioni amministrative abbiamo avuto risultati Patel mente
Diversi e migliori ma credo che proprio questo sia un significato che dobbiamo interpretare al quale dobbiamo dare risvolto allora a me pare che per girare pagina bisogna che questo Consiglio nazionale prenda atto delle dimissioni del segretario nazionale
E azzeri l'ufficio politico che ha parimenti la stessa responsabilità delle scelte politiche fatte in questi ultimi mesi che si dia mandato presidia mandato al vice segretario che come tale rimane in carica ai quale aggiungere un direttorio unitario di poche persone tra le quali lasciatemi dire anche qualche donna
Perché abbiamo perso anche l'elettorato femminile io massimo rispetto delle persone che siedono questo tavolo
Ma non si può non notare che abbiamo una rappresentanza che non è adeguata all'elettorato
Dicevo di tiratori unitario piatti anche il vizio segretario per guidare il partito fino al congresso da fare al massimo in otto
Dove definire la nuova classe dirigente quella capace di voltare pagina fino in fondo e da definire le nuove strategie politiche
E nel contempo sia di in maniera credibile un rapporto forte con i democratici io no no
Nessuna difficoltà a riconoscere tante delle colpe che abbiamo attribuito a quel partito a quei personaggi però non vi è dubbio che oggi il esigenza è quella di avviare un rapporto forte con i democratici perché noi insieme possiamo rilanciare l'Ulivo due o come lo vorremmo chiamare perché sia credibile al Paese abbia quel valore aggiunto di cui c'è bisogno se l'operazione di rilancio dell'Ulivo due la fa Veltroni e D'Alema è destinata al fallimento
E quindi da stasera noi dobbiamo cominciare a lavorare in questa direzione definendo alcuni pochi obiettivi programmatici che diventino i nostri undici serie cavalli di battaglia sui quali tutto il partito ci sente impegnato e mobilitato pochi perché non siamo in grado di pensare
All'intero universo ma siamo in grado invece di avere alcuni valori importanti sui quali spendersi fino in fondo grazie
Ma
Amici qualche giornalista prima
Ha rappresentato questo nostro Consiglio nazionale come un referendum
In favore o contro Franco Marini
Se questo Consiglio nazionale ha questo senso io dichiaro subito
Che sono con Franco Marini
Non è gradevole qualche volta ingeneroso
Qualche volta un po'
Rigurgito di Parise Isma'la corsa a prendere le distanze di confronti nei confronti di un segretario che abbiamo tutti applaudito nella ultima è recente lunga campagna elettorale
Io rispetto tutte le opinioni diverse
Ma sono uno di quelli che ha condiviso le scelte più importanti che il partito ha operato in questi anni
Per questo non condivido le conclusioni che Franco cioè consegnato dimettendosi
Ma sarebbe drammatico
Se noi riducessimo la nostra riunione a questo referendum
Se pensassimo di esorcizzare le questioni
Vere che la sconfitta elettorale già segnala
Sarebbe drammatico se noi volessimo rimuovere alcune domande che abbiamo avvertito
E se non traduce essi molla percezione dei cambiamenti profondi intervenuti al comportamento elettorale degli italiani
Quei cambiamenti che hanno segnalato un nostro ritardo
Rispetto agli elettori italiani
Che pongo questioni che vanno molto al di là della dirigenza pongono questioni sull'assetto sulla insistenza politica di un partito come il nostro
Sarebbe drammatico ce lo ignorasse molti cambiamento di una società politicamente secolarizzata e infedele
Se continuassimo a sottovalutare il peso dell'informazione nelle scelte di voto non solo per il possesso per l'accesso alle reti di informazione
Ma per gli affetti che l'informazione produce sul comportamento degli italiani sugli stili di vita sul processo di omologazione culturale che si è costruita nel nostro Paese io penso che dovremo affrontare con coraggio una svolta profonda nelle nostre scelte
Trovando la forza di rinunciare all'inerzia e a quel complesso di automatismi
Che affondano le radici nel vissuto personale di ognuno di noi
Modificare la linea politica dopo una sconfitta elettorale fa parte della fisiologia
è innaturale il contrario e sarebbe innaturale il contrario
E allora la prima scelta credo che sia quella di prendere atto che il voto di appartenenza di fedeltà è ormai un voto marginale nel nostro Paese che non esistono più i nostri vecchi elettori
Da rintracciare
Nel nostro Paese è nel nostro tempo esistono nuovi elettori da conquistare
Non per la nostra storia passata non per i valori ai quali ci ispiriamo
Se da questi non si trae l'idea di una prospettiva per il futuro ma piuttosto per la capacità di disegnare traguardi di evocare aspettative
Di dare affidamento su un progetto persuasivo il nostro partito è vecchio perché pretende di far coincidere identità e programma secondo una formula pensata oltre cinquant'anni fa rivolta a una società che è profondamente diversa
Una prima scelta mi pare ineludibile lo dico con la consapevolezza di esprimere un giudizio diverso da quello che ho espresso in passato
Dobbiamo accettare per intero la logica del sistema maggioritario
Non possiamo più perché viviamo dentro un sistema maggioritario perché maggioritari solo i prossimi appuntamenti politici ed elettorali
Non possiamo più organizzare la nostra politica secondo uno schema proporzionale in una permanente dissociazione come se giocasse una partita di calcio utilizzando le regole del basket
E la seconda questione riguarda il Partito Popolare Europeo
Io devo dire che ho seguito pollo un sentimento di sofferenza vera la riunione di Marbella
Diciamocelo con sincerità
Lo sforzo riuscito per ora è per merito dalla nostra delegazione di evitare una nuova denominazione del PPE
Diciamo che un po'deprimente
Quella sigla rappresenta un contenitore di politiche distanti e contraddittorie nelle quali è difficile rintracciare le ragioni di Schumann di ad innovare e di De Gasperi
Difficile
Perché le ragioni di De Gasperi e Schuman da sole non bastano più a definire continuity dalla i contenuti della politica nel nostro tempo
Non sono più sufficienti a generare una risposta univoca e coerente
Alla domanda della società complessa del due mila un'offerta di governo riconoscibile nei Paesi europei
Non esistono più in Europa le grandi famiglie
Quelle che nel passato erano la socialdemocrazia e quella dei popolari sono sono sopravvivenze lessicali
Io non so
Se dovremo stare al mondo dentro il PPE dovremo comunque parlarne di questa questione
Ma trovo che sia anacronistico il frutto di una inerzia culturale pensare che la politica italiana debba ricercare un apparato di ricomposizione nel nome dell'appartenenza al Partito Popolare Europeo
Cioè nel nome dell'adesione a uno dei due grandi supermercati dalla correnti politiche europee
Dovremo trovare invece il modo meno originale me escluso Sivo per costruire in Italia e in Europa sistemi di organizzazione politiche capaci di aggiornare il nome contenuto il merito della nostra offerta di governo alle sfide di questa società
E un'altra scelta
Il nostro rapporto con il mondo cattolico
Con il mondo che abbiamo pensato di dover rappresentare
L'ho detto in gruppo nella riunione dei deputati popolari
La misura dei nostri consensi il quattro virgola tre per cento su questo terreno non è una chiave di lettura è una sentenza
Questo mondo ha scelto di farsi rappresentare da tanti altri partiti
La nostra una capacità di rappresentanza di quel mondo non è superiore a quella di qualunque altro partito
Allora conta prendere atto che l'Italia è quella che esiste che gli italiani sono quelli che esistono non quelli che noi vorremmo che avevamo immaginato bisogna prenderne atto realisticamente tutte le volte che voi ci troveremo a decidere sui temi che chiamano in campo valori e principi credo che nessuno di noi abbia dubbio
Circa la nostra ispirazione circa la nostra dovere di rappresentare valori e principi
Ma credo che dobbiamo porci il problema se abbia senso la pretesa di organizzare un partito che traduce la sua ispirazione religiosa in ragione sociale di partito
E il popolarismo che dimensione diversa rispetto all'ispirazione cristiana può essere compreso il popolarismo dentro un contenitore del quattro virgola tre per cento
Così angusto
è un interrogativo che chiama in causa il nostro modo di essere dentro il centrosinistra
Il segretario ha confermato credo che tutti abbiamo presente la necessità di confermare anche oggi la nostra scelta
In questa alleanza ma l'alleanza vive un momento di difficoltà vera non solo perché l'esito elettorale il risultato di domenica tredici di giugno e delle ballottaggi
Ha segnato un dato negativo ma perché il dibattito in Parlamento di questa settimana non ha risolto le questioni aperte e prima di tutto l'eccesso di frammentazione e la litigiosità interna che hanno finito con lo stratificare una serie non modesta di differenza ed incertezze sui programmi
E questa condizione rallenta e depotenzia l'azione di governo
E non diventa più facile uscire dalla crisi se il partito maggiore della coalizione o come giusto dire oggi meno pittore la coalizione conserva la presunzione di essere il suggeritore delle parti degli altri
La presunzione di dettare il calendario e l'agenda della coalizione
Se pretende di sostituire sulle alleati non solo e non tanto nelle responsabilità o nel potere quanto soprattutto nell'insediamento politico in una tendenziale omologazione dell'Ulivo una Cosa tre
Io credo che così non vada bene
Che noi dovremmo fare uno sforzo per rilanciare davvero il centrosinistra
Per ritrovare l'anima di un progetto generale di cambiamento del Paese nel quale sia forte sensibile il contributo oltre a quello della sinistra ma con pari forza e dignità a quello della sinistra di quell'area politica di riformismo moderato nel quale noi ci troviamo un'aria di riformismo moderato che non è solo cattolica che non ha solo il popolare e che noi dovremo concorrere ad aggregare dentro un nuovo soggetto politico
Senza fretta senza semplificazioni frettolose senza scorciatoie ma occorre che tutti facciano come noi uno sforzo per i discussione di apertura
Il Congresso io credo che possa essere un punto di arrivo di una svolta politica alla quale dobbiamo lavorare da subito
Soprattutto se riprenderemo da subito a parlare dei problemi della gente
Del lavoro della sicurezza della salute del nostro modo di coniugare benessere economico e libertà
E su questi temi
Proviamo a misurare le nostre scelte con coraggio
Liberandoci da tutti gli automatismi
Anche nel rapporto con il sindacato
Non solo nelle scelte di merito dobbiamo liberare cita gli automatismi
Nel rapporto con i sindacati
Ma anche nella ricerca dei modelli e del personale politico e la classe dirigente
Mi pare difficile che la novità della politica italiana possa venire dalle organizzazioni che vivono gli stessi problemi di invecchiamento dei partiti ma che hanno un meno di umiltà per rimettersi in discussione
E quindi conta cominciare
Guardando in avanti senza conservare in questa fase straordinaria
Quell'attitudine a consumarsi nel censimento degli errori dei ritardi e delle sviste
Senza panico e questo è stato un tempo in cui un po'di panico diciamo così tra di noi s'è visto
Ma anche senza i risentimenti
Le asprezze quei rapporti umani e che in qualche modo si sono induriti
Dovremmo fare uno sforzo se vogliamo rimettere in in corsa l'alleanza di centrosinistra ma prima di tutto le nostre ragioni politiche
Noi non abbiamo il problema del rinnegare questi anni di comune fatica che sono stati anni di amicizia ma abbiamo il dovere di costruire una nuova linea politica
Possiamo coltivare nuove ambizioni
Ritrovare un profilo alto dei nostri obiettivi insieme anche ritrovare consensi e le attenzioni
Abbiamo deciso insieme negli anni passati le cose giuste e anche quelle meno giuste che abbiamo fatto dovremmo avere la forza tutti insieme di trovare con generosità
Una politica per il futuro questo nel senso che io voglio attribuire al discorso di Franco Marini e credo che questo sia il senso del nostro contributo al lavoro dei prossimi mesi
Grazie assessore Ilaria cieli dodicenne Pistelli
Ilaria
C'è
Dove
Allora Pistelli
E dopo Pistelli Franceschini
Cari amici dice Antonello Soro che sarebbe sbagliato se questo Consiglio nazionale fosse un referendum pro o contro Marini infatti non deve essere così però cento
è un momento importante per capire servire o non viene
La consapevolezza della crisi che stiamo vivendo in queste settimane
C'è una vecchia battuta che dice che un buon capro espiatorio vale quasi quanto una soluzione noi non siamo di questo avviso sappiamo che in politica non funziona così
Però la crisi sulla quale si è indugiato anche il segretario inizio del suo intervento
è una crisi così evidente che anzi vi sarebbe semmai sempre per iniziare con un tono se si può traumatizzante
Da fare preventivamente l'antidoping a chi si presentasse davanti a questa platea certo d'aver una ricetta per uscirne pediatra Risi capisci è profonda
E dunque serve generosità serve consapevolezza per affrontarla questo luogo di verità non di consolazione
I numeri ci raccontano una storia impietosa per la nostra coalizione e per noi alla quale dobbiamo reagire compassione civile e politica ma senza cecità perché non abbiamo bisogno noi oggi abbiamo preso atto da un mese
Di non essere più la fotocopia dello stato d'animo del Paese
E dunque le vedove e di capirlo questo Paese che ci ha cambiato profondamente fra le mani prima di dare una ricetta sul nostro futuro i numeri dicono questo dicono che il centrosinistra che ha vinto tre anni fa le elezioni ha dilapidato un patrimonio ha perso quasi cinque milioni di voti
Ci dicono che in tre anni ne abbiamo perso due elettori su cinque un milione duecento mila voti
Ci dicono che in sette regioni dove siamo sotto il tre per cento in più regioni sotto il quattro interiezioni sotto il cinque complessivamente in più della metà del Paese siamo sotto il cinque per cento
Ci dicono dopo tutta la nostra fatica Spesal per fare affezionare
Il nostro elettorato un simbolo al gonfalone
Ci dicono che i lettori su cinque di non si sbaglia nella scheda vota un altro simbolo vota i nostri candidati con le preferenze sullo scudo di Buttiglione
Ci dicono e non soltanto a noi che l'azione di governo dopo tre anni non più il programma elettorale del novantasei ma l'azione di governo dopo tre anni non paga per noi e per i nostri alleati
Ci dicono che i voti di preferenza sul totale delle schede che portano il nostro simbolo segnato un voto altissimo quello che aveva l'ultimo partito socialista
Ci dicono che anche la tendenza all'aumento del voto amministrativo è calata
Allora questi sono i numeri di partenza su cui fare l'analisi
Il presidente Mancino in un'intervista
Bella fatta due giorni dopo le lezioni sul Messaggero
Ha spiegato con molta chiarezza e accetti la battuta è un'analisi che coincideva perfettamente ma per lucidità ugualmente con quella fatto o se c'erano Bertinotti da un'altra parte che erano stati poco puniti
I partiti in generale quelli che si presentavano con un messaggio complessivo che propongono all'elettore di sottoscrivere un messaggio complessivo
Ma io sono convinto che noi non dobbiamo rinunciare all'idea di avere un'opinione su tutto un partito politico deve essere questo
Ma certo dobbiamo prendere atto che oggi non si prende un voto perché gli elettori ha sottoscritto un messaggio complessivo ma perché chi ha identificato su alcune poche magari limitate battaglie gli associata alcune volte alcune espressioni alcune persone sono le regole del gioco in cui giochiamo e non ho mai visto uno che faccia politica e contesta il campo in cui gioca
O cambia mestiere o deve accettare le regole che che che esigono in quella partita
Allora in questo senso io vivo vivo come un po'falsa onestamente
Quel tentativo di superare la la la la la contrapposizione che c'è stata
Tra l'identità il programma come ce la siamo raccontata negli ultimi otto mesi dicendo che appunto non ci può essere identità senza programmo programma senza identità e banale lo sappiamo tutti
Ma quando parlavamo di identità parlavamo Isa quando parliamo del limite del rischio da te che hai fatto solo un ragionamento sull'identità lo facciamo esattamente in questo senso qui cioè di avere proposto soltanto l'elettore di aderire a un qualcosa di intero di totalizzante e in genere spiegare che aderisse perché proveniva una volta dalla democrazia cristiana o perché era un cattolico impegnato in politica prede limitandoci il nostro elettorato
Guardate amici che faccio un esempio quando oggi lui i missionari agiscono le tribù dell'Africa non è che perché propongono la iscrizione alla facoltà di teologia
Si fanno apprezzare per le cose che fanno vaccinare i bambini ha pronunciato sociale alfabetizzato poi da lì può arrivare anche l'adesione al messaggio ma pretendere che uno Evangelisti politicamente intendo dire pretendendo l'adesione al messaggio complessivo
E oggi la logica deduttiva che l'elettorato rifiuta
E il voto alla Bonino che non c'è più non che non ci piace ma c'è stato il tam tam tra i giovani ci dimostra che questo voto si è diffuso l'ultima settimane molti non sanno nemmeno accorti
Allora questo vuol dire abbiamo il problema di dove ci di sintonizzare sull'opinione pubblica del Paese per capirla
Ci hanno detto io lo voglio dire con molta franchezza ma stiamo ripetendo anche degli argomenti vista la lunga analisi che si parta da venti giorni ce lo siamo già dette tutte parlamentari con il segretario gli elettori ci hanno rimproverato almeno questo a me è successo lo riassumo così
Di essere stati soprattutto perché non vendeva una propria candidatura ma prendeva il simbolo e il partito dunque dopo i candidati
C'hanno dentro dagli atti del delle cose più diverse ma quattro sono gli argomenti essenziali
Di essere troppo poco democristiani per fare intuire che c'era una Nostalgia un sogno neo centrista
Troppo democristiani per essere percepiti come una cosa nuova sulla quale scommettere
Troppo infidi nel rapporto con Prodi sulle vicende da ottobre in poi e comunque complessivamente troppo debole con D'Alema questo che i quattro capi di accusa a Rio sinteticamente ho ascoltato la campagna elettorale devo dire
Perché non vi sono state occasione allargate come il Consiglio nazionale che anche l'ultima vicenda drammatica perché onestamente come quella del Quirinale non tanto per la nostra ambizione di potergli offrire al Paese una candidatura alta forte degno di rappresentare l'unità della nostra comunità
Ma per come alla fine l'abbiamo spiegata anche dopo è sembrata riproporre una riprova di un nostro comportamento oscillante negli ultimi mesi queste quello purtroppo abbiamo incontrato in campagna elettorale allora il nostro problema oggi
E lo dico in termini di identità non è quello di rifarci con una modica spesa un guardaroba ideologico io ho avvertito il problema opposto il nostro guardaroba ideologico e perfino troppo ingombrante
E ci rende talvolta poco curiosi per le cose nuove che comunque ci sono
Allora lo dico a a Marini per un passaggio che ha fatto nella sua relazione Marini ha ironizzato sulla terza via sulle mondiale su cui non la chiama corrivo mondiale ma si riferiva a quello io capisco che ci sono molte ironie possibili su come quella storia è nata è stata gestita andata avanti
Anche il come è stata bruciata però attenti amici perché il tema è serio noi abbiamo culture tradizionali che sono oggi nude davanti ai problemi inediti che la modernità ci offre e basta e basti pensare alla nostra recente vicenda come ci sentiamo scomodi
Come ci sentiamo talvolta fuori posto in una polarizzazione europea che vede la nostra famiglia politica di riferimento Candiani sempre più le caratteristiche originali li conoscevamo
Allora alla ricerca di una cultura politica nuova altra rispetto alle nostre Gravedona altra innovativa rispetto alla tradizione capace di leggere i segni dei tempi che ha un'intelligenza sulla quale credo Moro ci richiamava fin dei suoi anni
E non è non non costituiscono non non non offrono a noi il problema di contrattare in una trattativa quanti pezzi della nostra identità cediamo in cambio di qualche cos'altro
Ma ci invitano a evitare di alzare gli steccati intorno a noi a metterci in disponibilità con gli altri
A metterci in sponda con il lavoro di ricerca culturale che altri fanno per vedere se tutti insieme riusciamo a fine parole serie soluzioni serie ai problemi Inediti che oggi le comunità nazionali affrontano è questo il problema non è ultima trattativa sui grandi sui chili di identità che conoscete soltanto l'identità deboli hanno bisogno dei recinti intorno a sé
Che ha si sente sufficientemente forte del vapore proteina culturale ha poi il dovere della curiosità e della ricerca davanti a problemi che oggi abbiamo noi di tutto questo abbiamo parlato dei venti giorni che ci separano dalle lezioni e io devo dire che anche se avrei preferito una soluzione alla nostra difficoltà più rapida più immediata anche se vogliamo più psico drammatica
Alla fine reputo che i tanti incontri avuti i gruppi parlamentari la direzione i seminari a Paestum a Brescia ad Assisi a Camaldoli pur tutti con dati diversi
C'erano stati molto utili
Molto utili perché avevamo eliminato il rischio da un anno da un nostro confronto quello del dire o si fa come dico io o me ne vado era stata la prima tentazione dei primi giorni
E per questo motivo che oggi avverto lo voglio dire con molta franchezza dalle parole del
Del segretario un dico un'inutile incartamento cioè un tono inutilmente aspro io credo che servisse oggi cercare di ragionare esplorare di più
Le ragioni di un dialogo dalle paghe le sensibilità del partito non quello di alimentare una contrapposizione che che forse c'è c'è stata rendendola più aspra perché se la contrapposizione più aspra se sia peggio non si esce mai dal delle nostre difficoltà
Io credo che
è normale pensare a un congresso Cetto noi siamo un partito rivendichiamo di avere uno statuto di non affidarci agli umori questo è giusto
Però amici il mondo politico italiano sta cambiando velocemente in queste settimane
Tenta di cambiare velocemente in queste settimane non è detto neanche il cambiamento si è sempre per il meglio ma comunque in movimento
Allora io mi chiedo con molta franchezza se noi possiamo permetterci i tempi interni ed esteri un congresso
I tempi in termini io vi voglio dire che se c'è contrapposizioni o difficoltà
A trovare una soluzione in un Consiglio nazionale
Io vorrei che qualcuno mi persuade essendo avremo meno difficoltà quando ci confronteremo sulle regole sui modi sui tetti per andare a fare un congresso sulle scelte dovevo prendere in quella sede io temo che le difficoltà saranno amplificate non diminuite
E non credo che questo faccia bene al partito
Io credo che ne avremo delle difficoltà esterne perché se è vero come è vero i democratici
Rispetto ai quali tutti più o meno ma tutti più o meno oggi avvertono chi per convinzione chi per necessità
Chi forse anche per convenienza che c'è bisogno di un momento di confronto
E io dico che sappiamo tutti che i democratici oggi sono in un momento sulla soglia dell'implosione perché le contee le contraddizioni evidenti che vi sono dentro quel movimento
Tendono a esplodere allora si è pagata cassando si può dire che Atene piange anzi Atena piange facendo riferimento nostra collocazione europea Sparta non ride sicuramente per cui se noi rischiamo l'implosione nell'arco di tre mesi forse i democratici a rischio nell'arco di quattro non ce ne non c'è molto di più allora questo se questo sci invita però ad ad avere sollecitamente
Un partito attrezzato unitariamente a svolge questo dialogo nessun cappello in mano Franco non ci sono tra di noi le persone che vogliono andare col cappello in mano da nessuna parte se non sarebbero qui in un sabato di luglio il dialogo si fa in piedi Sempre
Che non è detto che per dimostrare di essere severi e cattivi bisogna necessariamente soltanto saper battere i pugni sul tavolo si può essere anche molto rigide sulle posizioni politiche io però ho preso atto di una cosa lo scorso fine settimana
Ecco che è a colori insieme ad altri amici pagano al al seminario del regno a Camaldoli
Io ho trovato la pluralità quasi completa del mondo cattolico democratico italiano io non so se è poca cosa grande cosa sicuramente una cosa molto ricca della cultura di questo Paese
Io ho trovato tanta gente che ha fatto scelte diverse mo'trovato tanta gente che non ha fatto alcuna scelta diversa in via definitiva chiede a noi un segno di attenzione chiede una sede nella quale cercare insieme le soluzioni ai problemi della politica italiana
E allora io credo
Che sotto questo aspetto hanno i sei ma semplicemente non un po'meno di dignità un po'meno di orgoglio che è cosa diversa
In fondo se noi andiamo a sommare le sparse membra di questo mondo di quello che ha originato che è stato ritirato dalla diaspora democratico cristiana e da quello che forse non vi ha mai completamente aderito ma che oggi comunque eh in un atteggiamento di ricerca nei nostri confronti io vedo che c'è la possibilità la potenzialità di fare una cosa grande
Ma questo richiede generosità anche nostri anche intenda disponibilità Beria dialoghi non truccati voglia di andare a sedersi ai tavoli senza avere la pistola sotto il tavolo perché è chiaro che se il dialogo inizia con le riserve mentali politologi e non va da nessuna parte io non so nemmeno se produrrà qualche frutto ma so che questo lo dobbiamo fare abbiamo poco tempo amici
Io so che non va assecondato il panico e non va in seguito ma tra un anno o due la verifica non dell'inizio di un cantiere della fine di quello che saremmo riusciti a fare lo sperimentiamo alle regionali
E io capisco lo voglio dire agli amici che la presidenza che vi siano lesioni io ancora in teoria mi salvi lei perché sto per le regioni che stanno fra il tre e quattro per cento
Il lusso Rete quattro per cento ma solo negli Appennini le sette regioni del nord del Paese stanno sotto il tre per cento
E la legge Tatarella per le elezioni regionali stabilisce una sbarramento alte per cento allora io voglio dirvi che ringrazio senza nei pochi mesi e né finzioni debba dei mali malizie
La nostra classe dirigente meridionale perché questo oggi ci permette di DS che anche se di poco sopra il quattro per cento
Ma tensione amici non c'è un destino possibile per questo partito se non per separano e sia chiaro perché il Sud più forte rispetto al nord ma molte delle aspettative che c'erano rischia di essere da solo un partito di Vandea
E un nord leggerissimo laddove si giocano no la Vandea per dire e e e o nord dove il partito e poco radicato poco forte ma là dove si giocano i processi di innovazione del paese di crescita economica eccetera è un partito che evidentemente non va da nessuna parte allora ne abbiamo bisogno di te delle insieme a queste cose
Abbiamo bisogno di tenerle insieme
E allora dico abbiamo il problema oggi di ristrutturare il nostro appartamento e il partito
Il luogo della coalizione in cui siamo il piano e la coalizione che il condominio in contemporanea non possiamo permetterci di dire ora lavoriamo come si fa sulle autostrade lavori in corso
Quando abbiamo finito di comunicarmi risultato abbiamo bisogno di metterci in sponda con ciò che sta succedendo degli altri pezzi del sistema politico italiano
Ho quasi finito presidente ti ringrazio per la generosità che va dimostrata in questa occasione
Noi siamo contrari da sempre lo abbiamo detto a chi ha voluto forzare inutilmente precipitosamente
Un processo di semplificazione nella nostra coalizione che portasse in tempi veloce avvicinati al partito unico non siamo stati capaci in tre anni di coltivare decentemente il valore della coalizione immaginarsi se potevamo essere pronti per il partito unico disponibile a un partito unico
Ma io penso anche che oggi lavorare sulla federazione si altrettanto inutile
La Federazione diventa la la Rispoli la non risposta a una non domanda il nostro problema non è mettere un ombrello sopra tante briciole che restano tali
Il nostro problema è semplificare per la prima volta i dati del tredici di giugno ci dicono anche che laddove in Italia popolari democratici ed altri riescono a fare qualcosa insieme
L'elettorato li premia
Prendono di più della somma dei loro addendi questo dato significativo non succedeva nel tempo del proporzionale
Allora noi abbiamo bisogno di lavorare anche sia Prodi non piace l'espressione ne inventeremo un altra sulla seconda gamba della coalizione meno rigidi sull'identità ma più disponibili ad aggregare
Più conti di più competitivi con i DS ma più pronti a rappresentare un'alternativa per quell'elettorato di centro che oggi non ci ha visto sufficientemente pesanti dunque non ci sente un commissario liquidatore
E chi pensasse che oggi vuole dialogare con il centro vuole liquidare questa esperienza si sbaglia non non vogliamo un commissario liquidatore vogliamo qualcuno che investe anche sui processi di novità che si possono aprire in questo paese come ambizione di leadership della coalizione vogliamo un partito che sta dentro la modernizzazione che parla dei temi io questo mondo
è un argomento che non posso
Perché
Perché il tempo non c'è
E perché credo che il lavoro che abbiamo iniziato a fare sul piano programmatico all'assemblea di Chianciano fosse un lavoro positivo
Che non abbiamo semplicemente poi ha avuto il tempo e il modo di recuperare ma che c'è
Però voglio dire che concludendo
Che noi avremmo bisogno di uscire da questo Consiglio nazionale con delle decisioni
Con delle decisioni se è possibile forti con due decisioni non strumentali per questo motivo io reputo francamente sbagliato se questo Consiglio nazionale si chiudesse con le dimissioni un poco compitamente gettate sul tavolo
Dal segretario alcuna mozione dei centurioni invece difendono il segretario invitano alla sfida alla conta io penso a questo non ci serva
Se le dimissioni sono un fatto reale nel senso sono un fatto con il quale Franco Marini generosamente generosamente
Sgombra un campo e dice io ci sono per aiutarli a cercare una soluzione e la cerchiamo anche rimanendo qui rimanendo più del necessario se possibile o se serve allora questo ha un senso
Ma se questo deve servire soltanto domani andare a una conta rendesse inutile rendesse inutile i venti giorni abbiamo cercato di spendere nel dialogare nel capidecina rimettere insieme un tessuto unitario allora questo Consiglio nazionale sarebbe un'occasione persa
Credo che questa sia un'immagine che non ci possiamo permettere davanti al Paese
Credo che sia un dato di sostanza politica di cui la coalizione non può fare a meno
Credo che sia una tradizione politica che non può venire non può essere mortificata così per questo mi sento di dire essendo uno dei primi che interviene nel dibattito
Di chiedere a tutti un di più di generosità un di più di disponibilità a capirci un divenuti strumentalità soltanto a queste condizioni questo Consiglio nazionale così partecipato può diventare davvero momento di rilancio forte per la nostra esperienza nel Paese
Grazie
Francesco
Ed è poi la delegata il movimento femminile Manuela
Io credo che non vi sia nulla di più
Sbagliato
Che affrontare questa riflessione
Minimizzando
Non
Provando a capire fino in fondo
La gravità della situazione in cui siamo dopo i risultati del tredici giugno
Non ci sono più consentiti
I diritti
I tempi di una volta
Non ce lo consente la velocità del dibattito politico non ce lo consentono le nostre dimensioni
In direzione abbiamo fatto una giornata di
Bellissimo dibattito
Di contenuto di analisi politica
Ma mi sembrava un po'la riflessione di un partito che è passato dal trenta al ventisette per cento
E ragione sulla sua flessione
Non è così
L'ha detto Marini abbiamo subito una sconfitta
E io credo sia resa ancora più grave
Dal confronto con le elezioni amministrative
Perché molti elettori che hanno votato noi alle elezioni amministrative hanno scelto consapevolmente di non buttarsi alle elezioni europee credo anche con la volontà di darci un segnale ma sono popolare perché hanno votato popolare alle elezioni amministrative
Queste lesioni che hanno mostrato prima di tutto che ci sono due cose profondamente nuova le quale dobbiamo abituarci una mobilità dell'elettorato completamente inedita per siamo stati abituati per anni un clima in cui noi le nostre famiglie per tutta la vita votavano nello stesso modo
Oggi non è più così si cambia con grande facilità sulla base dei risultati raggiunti delle cose fatte e soprattutto una grande maturità il votare diversamente da una spia dall'altra è una prova di maturità inedita io quando sono andato a votare domenica mattina il tredici giugno guardavo queste file di anziani con quattro schede in mano perché da noi si votava con quattro schede pensavo ma come faranno a capire schede diverse simboli diversi caspita se in capito
Hanno capito quale scrivere e quale tipo di voto dare smarcato sull'altro nei confronti di tutti i partiti mica sulle note queste sono le cose con le quali dobbiamo fare i conti provando
Il più possibile serenamente
A capire le cause certo a capire anche le responsabilità
Ma per cercare la strada per andare avanti
Per fare queste cose sarebbe necessario avere un clima in cui scompaiono gli odi rivalità le divisioni territoriali il Nord contro il Sud del sud contro il Nord
Le vecchie appartenenze
E servirebbe invece un clima
Di disponibilità invece se guardiamo i giornali di questi giorni
Molto più di quanto è avvenuto realmente nel partito ma abbiamo trasmesso all'opinione pubblica
Un clima in cui i nostri visti i nostri difetti sono risultati accentuati aggravati
Invece dobbiamo capire tutto che qui non c'è per nessuno la salvezza individuale c'è la salvezza collettiva o non c'è nulla
Allora dobbiamo provare a capire le cause
Non c'è il tempo per un ragionamento approfondito le cause esterne sono state dette troppe liste troppa frammentazione la campagna in tv
Così disgustosa mente fatta a suon di miliardi e di demagogia appagamento
Ho Scudocrociato sottoposti ma dobbiamo anche guardare le cause interne quelle che riguardano noi che dipendono da noi
Capire perché non abbiamo convinto
Possono essere tante le ragioni i toni con Prodi poteva usarle più morbido
Forse sì
Il rapporto con i DS poteva essere più duro forse sì forse no
Il governo D'Alema
Tutte cose che dovremmo provare a capire analizzare seriamente andando ad ascoltare non soltanto facendo un ragionamento al nostro interno dentro noi stessi per trovare la risposta Nando ascoltare capire a chiedere anche con strumenti moderni a chi non ci ha votato perché non ci ha votato
Di fondo io credo che la gente abbia pentito nei nostri confronti una sensazione sbagliata ma una sensazione in un momento in cui in modo semplicistico
C'era questa esigenza del nuovo fatto trionfare queste liste Pseudo nuove noi siamo sembrati come qualcosa di vecchio
Fastidio per noi perché sappiamo di essere complessivamente un partito nuovo giovane ma probabilmente siamo sembrati soltanto un terzo da storia vecchia
E queste responsabilità di tutti noi
Poi c'è stato probabilmente una errore di valutazione politica
Sì abbiamo fatto con contributi certo diversi ma tutti insieme
Pensare
Con la rivendicazione orgogliosa dell'identità e della storia di farcela da soli ad occupare lo spazio centrale del centro sinistra
I numeri dimostrano che questa operazione non è uscita non è riuscita a noi e non è riuscita a nessun altro
Da soli non ce la si fa oggi a coprirlo spazio di centro dell'Ulivo e coprire lo spazio di centro dell'Ulivo e la condizione necessaria e indispensabile per fare vincere l'abolizione problema quindi di cui dobbiamo occuparci noi ma che non riguarda solo noi
Poi di chi sono le responsabilità
Il gruppo dirigente del segretario
Ad oggi solo Marini Assunto sulle sue spalle il peso della sconfitta
Mentre dovremmo tutti parlare al plurale
Io ho ricevuto in questi giorni anche in buona fede l'amici voglio dire
Molti inviti a differenziarli differenziati finché si è in tempo
Bene
Io che credo sono l'unico che non ha il dovere di dare solidarietà Marini
Non avrebbe senso
Perché colui o condiviso
Anzi ho contribuito a costruire le scelte quelle positive e quindi anche gli errori
Però credo che la ricerca degli errori e delle responsabilità
Che in qualche modo inutile nasconderci legano
Giustamente il mio destino quello di Marini
La ricerca degli errori della responsabilità assenso se non serve soltanto per ottenere degli Scalfati esibire
Ma se serve per costruire il futuro per trovare la strada
è ora poniamoci queste domande cominciamo perché non possiamo finire cominciamo a porsi queste domande
Cosa dobbiamo cambiare c'è spazio per un partito di ispirazione cristiana possiamo noi prigionieri di questa bella nostalgica
Io credo che ci sia spazio e abbiamo parlato molto a Chianciano che si anche una condizione per affrontare tutte le sfide della modernità senza essere travolti solo dalle logiche del mercato e sia necessario soprattutto nell'Europa che dobbiamo costruire perché non diventi soltanto un mercato con le regole dei mercati ma in cui i valori siano presenti
Però dobbiamo chiederci cosa dobbiamo cambiare
E se non si corre seri sulla semplificazione verrebbe da dire tutto
O meglio
Della Casa
In cui siamo un dobbiamo occuparci di riverniciare qualche paletto mettere qualche rattoppo o aggiustare qualche frattura
L'importante è tenere le fondamenta poi possiamo costruirla da campo
Ma questa attenzione è una cosa ben diversa da quella di cambiare casa o di andare in una casa costruita da altri
Allora dobbiamo ridiscute la forma partito tutte le regole interne le camere di tanto in blocco dalla Democrazia cristiana è cambiato il mondo teme per legge elettorale è cambiata la nostra consistenze noi abbiamo le sezioni territoriali le tessere tutto come valore
Non funziona più non basta meno
Dobbiamo cambiare il modo di fare campagna elettorale il modo di cercare il consenso anche qui tutti noi tutti
Siamo abituati a fare le campagne elettorali per cercarle preferenze una volta era così la DC aveva il trenta per cento trentacinque trentotto dentro quel grande serbatoio
La lotta per ognuno di noi era per Jaka le preferenze non soltanto nelle campagne elettorali anche nell'andare a rappresentare il bisogno degli interessi sociali e le categorie economiche nel tenere il rapporto con la gente si pensavo che in precedenza noi pensiamo solo preferenze
Pensiamo ancora che per ottenere voti sia sufficiente magari fare un pensiero Confartigianato con un provvedimento legislativo e quindi gli artigiani si votano accontentare i dipendenti di un ente
Con un emendamento e quindici votano dare una risposta magari più banale una raccomandazione di conseguenza di panico che non è più così
I voti si raccolgono si si riescono a trasmettere non solo sensazioni ma la consapevolezza di come si vogliono affrontare i grandi temi di cui si occupa la gente ogni giorno e noi dovremo trovare quelli che ci caratterizzano fin in fondo gli anziani le grandi solitudine degli anziani le famiglie
Nato dalla politica e dai valori ci travolgerà tutti
Come tutelare i più deboli le fasce più deboli perché è un partito di ispirazione cristiana non può
Non occuparsi delle fasce più deboli dovremmo dirlo anche D'Alema non è che ci può attribuire Lori Luís a noi
La responsabilità di occuparci di qualcuno come c'è in consiglio di amministrazione si attribuiscono le belle che un partito di ispirazione cristiana deve occuparsi a tempo dei ceti medi dei ceti produttivi ma non può non occuparsi anche delle fasce più deboli di questa società
E soprattutto dobbiamo provare tutte parla cosa non usare più i toni
Un po'arroganti
Qualche volta supponenti
Di un grande parte perché ciò che si può accettare da un grande partito diventa patetico se usato dagli esponenti di un piccolo partito
E poi dobbiamo fare una riflessione sulla linea politica
Cominciare una riflessione sulla linea politica ridefinire io credo almeno su tre punti il primo e rilanciare le ragioni profonde della collezione di centrosinistra non c'è nulla di peggio che dare l'impressione all'opinione pubblica che stiamo dentro la coalizione di centrosinistra soltanto perché non abbiamo alternative e quindi stiamo quindi inattesa Bongiorno venga qualcosa di meglio
Non sopportando nessuno dei nostri alleati dobbiamo spiegare perché abbiamo scelto coerentemente con quello che avverrà in Europa nei prossimi anni di studi allearci conforme di riformismo diverse dal riformismo
Popolare di ispirazione cristiana ma con i quali possiamo essere alleati e perché in conseguenza dell'applicazione cristiana non possiamo che essere avversari della destra spiegare le ragioni poi dobbiamo spiegare come stare nella coalizione certo
C'erano rapporti a quei dieci più forte più competitivo nei governi locali ad ogni livello
Però vedete quando si lamenta anche da parte dei nostri quadri lo facciamo un po'tutti
L'egemonia dei Democratici di sinistra
La prepotenza dei Democratici vicini
Ma se ci pensiamo un attimo questa prepotente questa egemonia sono sempre riferiti al patto che vogliono darci pochi posti o che ne vogliono troppi loro non abbiamo mai lamentato un'egemonia sui programmi sui contenuti sulle cose da fare
Quindi rinunciamo a competere sul terreno sul quale invece potremmo essere vincenti i contenuti programmi sui quali stiamo in grado di portare l'intera collezione vorrei dire indipendentemente dal consenso che abbiamo certo compio consenso avremo più forte più possibilità
Riportare tutti sulle nostre posizioni
E poi c'è la terza esigenza rafforzare il centro da soli non possiamo andare meno negli altri serve sicuramente mettere in moto un processo di aggregazione
Difficile
Che dobbiamo condurre soprattutto mostrando che sia un processo nuovo chiamiamolo come vogliamo costituente
Che carichi di motivazioni non soltanto mettere insieme alcune sigle come parte dietro un tavolo pensando di risolvere una somma che aritmeticamente possibile ma politicamente no
Sigle diverse in una sigla nuova
E quindi rivolgerci a tutti quelli che sono interessati ad aggregare l'area di centro del centrosinistra
Dalle porte che sono con noi nel Partito popolare europeo ai democratici contestualmente
Non perdiamo tempo nel dire partiamo da questi partiamo dagli altri contestualmente ci rivolgiamo atti e interessato a costruire questo percorso
Anche a Prodi
Perché per provare a fare il centro bisogna parlare anche con Prodi
E questa è una cosa diversa
Provare a costruire il centro anche con Prodi dall'avere come obiettivo
Anzi dalla vere come unico obiettivo quello di andare con Prodi
Ci ha detto molte volte in questi giorni dopo l'intervista che sono state fatte
Leggendo più i titoli che il testo ma qui si cambia linea si rinnega quello precedente campagna elettorale
Ma io francamente mi chiedo forse potevamo usare toni diverso
Più morbide più duri
Ma potevamo non dire in campagna elettorale della diversità
Che c'entrano i democratici su ciò che deve diventare la collezione noi pensiamo a una collezione di culture politiche alleate loro pensano un partito unico o una parte di loro pensa un partito unico partito democratico potevamo non denunciare i personalismi l'uso dei cognomi
Potevamo non dire che dentro quella porta chi sono esponenti di persone con le quali è molto difficile pensare di costruire il centro pensare di costruire un partito che si è riferimento per l'area centrale mantenendo almeno per noi un riferimento al popolarismo
Allora oggi non si tratta di rinnegare
O peggio di accettare
Delle condizioni che qualche tardo arrogante ci pone come condizione per riprendere il dialogo
Si tratta semplicemente di capire se esistono le condizioni per lavorare attorno a questa aggregazione ponendo per noi cominciando a provare a porre alcuni punti fermi io credo siano tre primo la condivisione della scelta di centrosinistra
Secondo che questa aggregazione sia torna progetti a programmi non attorno alla diversità dei Democratici di sinistra stiamo insieme solo perché siamo diversi vedi S. non regge
E per noi come coniugare questa aggregazione con l'impossibilità per noi di rinunciare al riferimento al popolarismo all'ispirazione cristiana è una strada difficile che dobbiamo provare imboccare
In questo processo di aggregazione
Credo che ci sia spazio per andare avanti con velocità diverse
Sono diverse le situazioni da regione a regione lo sud al nord
In alcune zone sono già mature le condizioni per un certo tipo di aggregazione in altre no
Al di là degli eccessi diciamo dei
Pessimismo
E di una qualche assenza di Enervit generosità del convegno di Brescia
Se vogliamo capire un messaggio da quell'iniziativa possiamo dire
Che la domanda di federalismo cioè di maggior spazio alle autonomie regionali del partito nel Ceglie filiale anche i tempi le modalità è una domanda alla quale si può dare risposta se stabiliamo i paletti debbo possano essere questi che ho cercato di indicare dentro questi riferimenti c'è spazio per andare avanti a velocità diverse e allora se guidato da un disegno nazionale da un partito porta a livello nazionale si può andare avanti
Con meccanismi e procedimenti diversi senza rischiare l'anarchica guidando un consesso non imponendo lo
Son tutte cose molto difficili da fare
Per cui serve innanzitutto che ci liberiamo dei Grimaldi rassegnazione
Per chi ma di depressione
Nel quale rischiamo di trovarci e di finire sempre più in fretta
Sapendo che molti lavorano e lavoreranno
Con tutti i mezzi a disposizione contro di noi primo Berlusconi che ha capito bene
Che per vincere bisogna sottrarre consensi al centro dell'altro schieramento e quindi in campagna elettorale e oggi punta diretta contro di noi sfruttando fino in fondo l'arma del richiamo al popolarismo europeo che l'arma dell'eredità politica dello spazio politico della Democrazia Cristiana
Dobbiamo difenderci per difenderci abbiamo bisogno di un clima di rilancio di spinta non di un clima di rassegnazione o di divisioni sapendo anche credo che possiamo dircelo che Berlusconi contro di noi tutti liberale contraddizione del Partito Popolare Europeo
Alcuni di noi di voi l'hanno vissuto dalla alcuni di noi l'hanno visto d'acqua e non era simpatico vedere Berlusconi al vertice nazionale perizia noi siamo i protagonisti di questa in Italia di questa tradizione politica
Sono vicende nelle quali dovremmo
Lavorare molto
A livello europeo norma assegnandoci come dire all'ineluttabilità di una nostra uscita dal PPE
Ma combattendo una battaglia dentro il partito
Costruendo alleanze mi riferisco al gruppo di appena tra i partiti non tra i partiti che sono alleati con i socialisti questo non ha senso
Ma costruendo alleanze fra i partiti che mantengono un richiamo alla tradizione democratico cristiana dentro che lo schiacciamento
Comunque comunque non arrivando mai ad uscire da soli perché finiremmo per andare con i socialisti e credete a me che questo errore
Per presunzione o per insofferente verso un tramonto annunciato lo ha compiuto
Qualche anno fa
Riusciremo a fare queste cose se
Ci sarà un clima di discussione civile
In cui anche al nostro interno le diversità
Siano un fattore di arricchimento
E non un limite o una cosa che viviamo tutti con fastidio se creeremo delle sedi di dibattito riflessione politica
Io credo che all'inizio di settembre anziché fare la tradizionale festa anche perché abbiamo abbiamo un po'poco per festeggiare
Potremmo fare una seconda assemblea di Chianciano di riflessione di analisi politica di ragionamento alla base sulla base delle cose dette ma delle cose nuove successa
E poi subito dopo fare il congresso
Ogni scelta su come andare
Da qui ad allora
Sarà fallimentare se non vi sarà un clima di generosità
Di disponibilità reciproca
Se non sapevo fare scomparire i veleni
I riflessi condizionati di un mondo che non c'è più
Se ognuno di noi nel ruolo che avrà
Anche di semplice iscritto
Non condizionerà i propri atteggiamenti e le proprie scelte al ruolo che vorrebbe avere
Vedete io ogni mattina apre il giornale anche stamattina
Vedo il mio nome belli grande che sono già segretario del partito
Vedo le etichette appiccicato alle spalle
I padrini fotocopie delfini
Io sono entrato in politica
Con decenni
Sono cresciuto
Negli anni in cui segretario da De Mita
Sono tornato nel Partito Popolare con Bianco
E ho avuto l'opportunità spietata di gestire con grande passione questa stagione in grande lealtà al tempo di Marini
Allora mi chiedo quale Miccichè proprio francamente mi verrebbe da dire non solo voi anche i giornalisti
Ho quarant'anni faccio politica dal mille novecentosettantaquattro quando da Canini come quando Berlusconi cominciamo a costruire le prime palazzine alla periferia di Milano
Beh allora vi chiedo per l'amicizia non dite più non chiedetemi più sei Conticchio sei di Caio reagito e quando chiedono a voi di chi siete conquistate attorno a noi è cambiato tutto
E se non cambiamo in fretta anche noi
Rinunceremmo colpevolmente a dare un futuro
A quell'eredità politica che ci è stata affidata e che non possiamo svendere o sprecare semplicemente perché non ci appartiene
Grazie
La parola Emanuela Baio legata razionale movimento appenniniche segue Giancarlo Gianclaudio Bressa
Procederemo fino verso le undici questa sera abbiamo cento iscritti a parlare
Con la Silvia Costa centouno e quindi anche vi renderete conto che bisognerà sarà la carica dei centouno riceverà anche insomma ciascuno si autolimita
Grazie
Credo che
Scienza e poesia Diana a questo consigliati anche
La quel turno cani alcuni spunti donne donnine riteniamo importante e portai alcuni nomi i di riflessioni e alcuni proposti chiedendo anche dj pare di modificare il petto pinnato Chiampo dentro di noi spetta almeno noi usciamo ancora adesso in questo momento
A trovare la bussola che ci permetta di uscire da questa situazione di difficoltà io credo che però con coraggio e con responsabilità e questo che è emerso ieri dalla riflessione che è stata fatta
Dalla comitato nazionale delle donne si possa trovare non dico una soluzione definitiva anche perché siamo in un momento di transizione e poi se vogliamo superare l'incapacità che abbiamo dimostrato di interpretare la società serve adottare un criterio di analisi di riflessioni e quindi di proposta più Complesso capace di interpretare interpretare la complessità della nostra
Società
Il primo punto è quello che ci deve animare e noi vi suggeriamo questo è l'esigenza il fatto che è indispensabile costruire una nuova stagione politica
Tenuto conto che c'è ancora bisogno di noi c'è ancora bisogno della presenza dei popolari vedo che della voce delle donne qui non gliene frega niente a ne avevano
è anche vero che il Partito popolare ha perso dei voti delle donne proprio anche per questo per l'incapacità se il partito complessivamente e degli uomini di questo partito di farsi carico della complessità delle donne quindi vi chiedo cinque minuti di ascolto cinque minuti di attenzione è una questione anche di educazione
Dicendo che c'è ancora bisogno della nostra presenza della nostra presenza di popolari delle salme e degli uomini popolari
L'abbia sede
Perché essere aspetto ma però vedo io torbido
Non siete per cortesia
Per cortesia
Allora serve innanzitutto costruire una nuova stagione politica partiamo dal presupposto
Come secondo spunto che c'è ancora bisogno di noi che viviamo sicuramente e il clima di oggi è indicativo di questo stato d'animo e di questa capacità di interpretare la politica
Viviamo con passione ma vi diamo anche con preoccupazione e inquietudine questo momento e dobbiamo farci carico di tutte e tre
Questi aspetti il primo
Suggerimento che noi diamo a questo Consiglio nazionale è quello di creare un forte momento di discontinuità
Rispetto alla situazione precedente e ce ne dobbiamo fare carico tutti insieme donne e uomini insieme serve un momento di forte discontinuità che non significa essere però o essere contro guardate questa impostazione manichea agli oggi ho seguito con attenzione il dibattito
Non voglio fare la maestra assolutamente però credo che questa impostazione manichea del dividere il mondo tra i buoni e cattivi tra il male Danny
Se filosoficamente non regge più
Politicamente e proprio fuori dal tempo che stiamo vivendo quindi non si tratta di venire qui
E di dire io sono a favore con di questo o io sono a favore di quest'altro se siamo qui oggi e perché è insieme donne e uomini insieme vogliamo creare questa nuova stagione può
L'etica e solo da questo presupposto e solo recuperando un pezzetto d'orgoglio l'orgoglio popolare che noi riusciremo ad uscire di cui con una proposta che sia chiara alle cittadine e ai cittadini
Non è venendo qui a dire se siamo a favore dell'uno o dell'altra dell'uno o dell'altro
Perché altrimenti significa che noi vogliamo seppellire questo partito
Discontinuità dicevo
Discontinuità perché dobbiamo capire il grido d'allarme che è scaturito dal voto europeo e dal voto amministrativo
Ci siamo ribellati e ci siamo abbiamo dimostrato di estere un partito inadeguato non siamo stati capaci di far capire la nostra proposta politica non siamo stati capaci di elaborare
In modo nuovo il popolarismo noi ci continuiamo a riempire la bocca di identità
Non so all'interno del gruppo delle donne è venuto fuori questo modo dia
Intendere l'identità l'identità è un po'come la fede guardate le persone che continuano a parlare di fede di intenti ed identità
Vuol dire che hanno in crisi che stanno mettendo in crisi la loro fede non c'è bisogno di parlare dell'identità identità Lazzi testimonia la si testimonia con le scelte quelle scelte di governo di governo nazionale di governo locale
Di governo amministrativo scelte politiche a livello internazionale non c'è bisogno di continuare a parlare di identità
è un discorso che non ha senso è un non senso è il prodotto della nostra crisi che ci porta a parlare di identità se vogliamo uscire da questa crisi smettiamola
Di parlare di identità sicuramente noi però ci siamo rivelati partito inadeguato incapace
Di interpretare la complessità di questo momento o forse non c'è stata una linea politica chiara
Dentro di noi non solo non siamo stati capaci di comunicarla ma probabilmente non siamo stati capaci e qui dobbiamo farcene carico insieme anche di questa incapacità pur con ruoli diversi
Di elaborare delle linee politiche chiare di Porto alcuni esempi che sono eclatanti da questo punto di vista e dove abbiamo pagato anche elettoralmente al nord abbiamo pagato elettoralmente
Per questa mancanza di incapacità non solo di storicizzare il popolarismo ma di tradurlo in scelte di vita quotidiana valide oggi alle soglie del terzo millennio cito il tema della scuola
Guardate
Il la responsabile della scuola del nostro partito ha svolto un lavoro ottimo è andato girando per tutto il Paese a spiegare ma probabilmente la nostra linea non era fino in fondo chiara
Io non lo so al nord non si tratta di andare di reddito cinquecento mila lire per difendere la scuola libera
Questa è un'impostazione sbagliata che non fa parte non può far parte del nostro partito
Qui si tratta di difendere il fino infine primo e ultimo del popolarismo alle soglie del terzo millennio che il tema della libertà
Allora per noi questo è un punto prioritario discutiamone al nostro interno facciamo un Consiglio nazionale se per caso non c'è chiarezza su questo tema ma sul tema della scuola
Ci siamo giocati un pezzetto della nostra credibilità e del nostro consenso
Questo è chiaro ed è oggettivo non è un'interpretazione delle donne o di Emanuela Baio questo è un dato oggettivo che non può lasciarci indifferenti un altro tema su cui la nostra linea politica non è
Stata chiara fino in fondo si continua a parlare di federalismo
Il Parlamento approvi il governo e il Parlamento hanno prodotto i decreti legislativi basta Ninì
Allora noi facciamo passare il federalismo attraverso i decreti Bassanini non sicuramente credo che anche una persona che dica ci mi capisce poco di materia giuridica come me non può cadere in questo errore
Dei miei sì allora ci stiamo avviando e mi rivolgo soprattutto alle persone che state sono state lette all'interno del Parlamento europeo se ci stiamo avviando verso un'Europa federale cosa diciamo voi
Ma i popolari italiani all'interno del Parlamento e all'interno del governo sul tema del federalismo noi che veniamo da una tradizione culturale e storica quella di Sturzo
Che si fonda le sue radici nell'autonomia nelle comunità locali nell'autonomismo oggi però il discorso di tutto non può essere riproposto pari pari all'interno della nostra società
Demi e su questa linea politica ci siamo giocati un altro pezzo
Della nostra ragioni di essere dentro sia il governo dentro
Il la la società e la situazione perché non c'è stata chiarezza fino in fondo e non potete dire che gli elettori non ci hanno capito che le donne e gli uomini non ci hanno capito
Su questo se non ci sappiamo fare accapigliare
Vuol dire che le idee chiare fino in fondo forse lo metto come punto interrogativo forse non li abbiamo neanche i nomi
Un ultimissimo aspetto sul quale avevo già accennato anche all'interno di una delle direzioni sul tema della fecondazione medicalmente assistita un altro pezzo
Della nostra credibilità e andata sicuramente a farsi friggere
Danny non possiamo pensare di
Dichiararci partito che si ripeta al cattolicesimo democratico e poi se vendere attratte su un discorso mediatico televisivo il tema della famiglia io credo che su questo almeno
Per onestà politica e intellettuale
Abbiamo bisogno di discuterne fra Dinoi poi può darsi che il tema della famiglia secondo la concezione costituzionale sia superata
Io faccio parte di quella che credono le donne fanno parte ancora di quelle che credono nella famiglia secondo la concezione costituzionale
Qui invece dentro Dinoi c'è sicuramente una dose di confusioni da questo punto di vista e se sono state intagliate se non c'è stata chiarezza
Su queste linee del popolarismo così oppure non c'è stata chiarezza
Su alcuni su alcuni passaggi su alcune scelte ancora una volta gli elettori le lettrici
Ci vengono come quella componente politica che ha contribuito in modo radicale e sostanziale a far cadere il governo Prodi è stato spiegato più volte che non è costi Demi dobbiamo saper dimostrare il contrario
Oppure chiediamoci se davvero non è stato così questo è stato un passaggio difficile per minori e non siamo stati capaci né di viverlo fino in fondo
E di farlo capire fino in fondo se mai c'era bisogno di farlo capire nella stessa misura la mancanza di chiarezza c'è stata sul discorso della presidenza
Della repubblica
Non possiamo non essere chiari su questi passaggi guardate non è che si vuole fare
Con cattiveria
Questo è un discorso di riflessioni profonda al nostro interno perché altrimenti l'anima oltre la siepe non riusciamo a buttarla non riusciamo a interpretare questa società il grido d'allarme che ci è arrivato è davvero un lacerante per noi e o noi sappiamo interpretare questo grido d'allarme la Chiarante oppure non riusciamo ad uscire
E allora discontinuità significa discontinuità
Della linea politica superamento capacità di costruire donne e uomini insieme una linea politica chiara
E percepita come Chiara dalle lettrici e dagli elettori dalle cittadine e dei cittadini e discontinuità della leadership
Perché c'è bisogno non solo dimostrare dei volti nuovi
Non solo di fare capire attraverso i mezzi il quarto potere i mezzi mediatici il volto nuovo del Partito popolare
Ma perché noi stessi il disagio che percepiamo oggi ci fa dire che abbiamo bisogno
Di superare questo momento superarlo non con un atteggiamento di chiedendo
Sostanzialmente la testa di qualcuno assolutamente anzi io credo che peronista politica e umana
Noi dobbiamo esprimere un atteggiamento di gratitudine alle persone questo è giusto ed è corretto alle persone
Che ci hanno permesso di vivere questa fase del Partito popolare però al tempo stesso con altrettanta consapevolezza non possiamo dire che dobbiamo continuare così come stiamo noi le donne
Chiedono una profonda riflessione sul tema
Della discontinuità discontinuità della leadership e discontinuità della linea politiche guardate quando si parla di discontinuità
Discontinuità anche in termini di nuova forma organizzativa del partito faceva riferimento anche questa mattina il segretario a questo bene
Quando noi parliamo di discontinuità
Io qui lancio un appello a tutti i presenti lo lancio alle persone che pensano di poter diventare i prossimi dirigenti le prossime dirigenti di questo partito
Che senza una condivisione forti e radicale delle donne e degli uomini insieme non costruiremo nulla nulla che sarà capace di interpretare davvero la società
Nella penultima direzione io avevo evidenziato questo fatto avevo detto guardate che noi facciamo fatica ad intercettare il voto femminile
Peccato che il voto femminile faccia parte del non voto ma non solo il non voto al Partito Popolare tra le persone che non sono andati a votare
Che costituiscono quasi la metà del Paese la maggior parte di queste persone sono donne e allora se vogliamo intercettare in modo nuovo anche questo
Solo una nuova classe politica tappa di donne e di uomini riuscirà per sensibilità per capacità per cultura per
Atteggiamento e modus operandi riuscirà davvero a estere capace di interpretare il nuovo di costruire di scrivere questa nuova stagioni politica
Io credo che solo attraverso questo noi usciremo e credo che la proposta la la fine dell'intervento di Marini quando lui era segnato le dimissioni e lasciato capire che ci possono essere e ci può essere anche un tempo che è diverso da questo da oggi e domani
Potremmo decidere di riconvocare fra una settimana fra dieci giorni un prossimo Consiglio io credo che questo insieme oggi qui dobbiamo deciderlo
Dobbiamo deciderlo perché se da una parte c'è magari bisogno di un tempo anche diverso dobbiamo però sapere che la società continua comunque e non ci a spetta il rischio
è che il grido d'allarme che è apparso dal voto elettorale
Rappresenti non più un grido d'allarme ma a una sorta di morte del nostro partito e se noi siamo qui oggi sicuramente non vogliamo questo e allora dobbiamo invece saper costruire davvero il nuovo io credo che con questo spirito possiamo dire di esperti
Altrimenti a
Con l'impostazione ma Ikea oppure con
La volontà di di starci di qualcuno non costruiamo sicuramente niente grazie
Grazie Mario
Bressan
Andrà fra segue Sanna della Sardegna poi foulard
Caro Presidente caro Segretario cari amici
Come alcuni di voi sicuramente sanno io nei mesi scorsi ho scelto di restare nel Partito popolare di non seguire Romano Prodi nella sua avventura ricostituzione dei democratici
E la mia è stata una scelta sofferta ma netta perché ritenevo che l'esperienza che stava nascendo dei democratici fosse una risposta molto parziale
Per certi aspetti anche pericolosa rispetto al rafforzamento dell'Ulivo che io continua a considerare una scelta politicamente molto importante molto felice
Una risposta che era stata costruita sulla base di una fredda concezione geometrico della politica e non sulla base di una passione autentiche e ho scelto di restare nel Partito popolare perché i popolari hanno la forza della tradizione della grande cultura popolare
Che da sempre è stata una splendida capacità di contemperare i valori i valori diversi che come diceva Sturzo è una funzione integrativa e quindi per attrice propulsiva
Ed è proprio per questo in questa loro capacità di contemperare i valori che i Popolari sono sempre stati e sono ancora oggi forza di centro che non ha un significato geometrico tra una destra e una sinistra ma un significato tutto intero politico un punto di equilibrio tra tradizioni politiche diverso e questa centralità popolare a grande rilevanza deve continuare a vere grande rilevanza sul piano dei contenuti sul piano dei valori sul piano della politica in questo Paese
Pensate al ruolo politico della cultura popolare nella definizione moderna del valore di libertà
Ed è il rapporto della libertà con l'altro grande valore fondamentale in questa nostra società moderna che l'eguaglianza
La capacità di temperare la libertà e l'eguaglianza è la solidarietà
Che non è una parola antica non è un vecchio attrezzo della politica come qualcuno vorrebbe far passare
è la chiave moderna per aprire la porta alla Società del futuro alla società multiculturale
Che è il modello di società in cui noi oggi siamo entrati ma soprattutto al modello di società in cui i nostri figli saranno chiamati a vivere
Società multiculturale significa società nella quale il diritto alla differenza viene negoziato è temperato alla luce del sistema di valori di civiltà condivisi
Ecco se noi non abbiamo la capacità di riempire di valori umani il dialogo tra i popoli e il dialogo tra le persone lo sbocco prevedibile sarà quello di una balcanizzazione delle convivenze che significa una società in cui non ci sono vie di integrazione reale ma solo soluzioni di delimitazione di accentuazione delle differenze
In un quadro ahimè variabile di tolleranza
Ma questa non è la società che io desidero per i miei figli
E l'esempio della sul della società multiculturale è solo uno degli esempi in cui la cultura e la forza popolare può essere protagonista potremo fare l'esempio della sussidiarietà orizzontale che è un valore di libertà non è un conflitto tra pubblico e privato come vorrebbe qualcuno
E se lo ritornassimo a ragionare di queste cose forse capiremmo
E il grande sforzo che ha fatto Rosi Bindi nel suo tentativo riuscito di riformare la sanità è uno sforzo che è tutto dentro questa cultura popolare di cui noi oggi dovremmo essere orgogliosi e dovremmo ringraziarlo
La cultura popolare la politica pura popolare è la risposta alle insufficienze
Della società di oggi
Ed è una risposta nostrana che ha il respiro della ragione dell'uomo e che è una risposta che è antitetica la cultura di Berlusconi e di Forza Italia che invece ha il fiato corto della ragione della forza per questo la cultura politica popolare non è una cultura che si può comperare ma è una cultura destinata a restare
E dovrebbe capirlo anche Berlusconi che non basta una fotografia seduto in prima fila Marbella per diventare popolare europeo
Berlusconi oggi può anche comperare a suon di numeri suo ingresso nel Partito popolare può anche comperare qualcuno di noi come ha fatto anche recentemente ma noi restiamo e resteremo gli interpreti della cultura politica popolare
Ed è questa la forza una forza che in qualche modo ci è prestata non ci appartiene tutta intera ed è per questo che abbiamo il grande dovere di non dissipare
E per questo che non vuole essere l'orgoglio della disperazione ma la consapevolezza di una maturità politica di lunga storia di grande futuro
Che nasce in me la convinzione che i Popolari servono ancora e vorrei dirlo a don Carlo Lombardi che qualche giorno fa con una vena lirica di pessimismo citando buono per si chiedeva se se abbiamo ancora qualche cosa
La mia personale risposta è sicuramente sì serviamo ancora il problema però è un altro è che non dobbiamo servire solo a noi stessi
Dobbiamo ricostruire il nostro naturale contatto con la società con la grande opinione pubblica
E vedete il voto delle europee ci ha assegnato il voto della nostra militanza e da questo punto di vista non è poca cosa io credo che noi dovremmo smettere di continuare a contarci per dirci quanti pochi siamo rimasti proviamo comincia a raccontarci a pensare a quanti siamo
A quanto e come siamo diffusi nel Paese
Ma se abbiamo questa capacità di contarci per quello che siamo e ripeto non è poca cosa dobbiamo anche avere la capacità di sapere di avere la convinzione che da soli non siamo sufficienti all'ambizione del disegno politico popolare
Dobbiamo ricordarci della lezione di Aldo Moro guai a non muoversi con le cose che si muovono ma guai a recidere le radici
Qui c'è la misura della nostra prospettiva politica non possiamo chiuderci a difesa della ridotta popolare ma dobbiamo aprirci perché per essere davvero Partito popolare non possiamo rinunciare a nessuno dei compiti che la storia la storia contemporanea propone mai come ci apriamo che determina il nostro senso futuro la radice popolare è una ma come tutte le radici era amica non siamo soli ci sono parti della diaspora democristiana e c'è Romano Prodi
Da qui dobbiamo ripartire da questa radice comune per costruire insieme una proposta politica che serva all'alleanza al rilancio dell'Ulivo
Moro lo ha detto chiaramente in quel suo straordinario discorso che fece Benevento parecchi anni fa
Il significato di ogni partito non risiede nella natura delle alleanze che esso contrari ma nella consapevolezza che esso ha della sua natura e della fedeltà alla sua natura
La fedeltà la nostra natura ci ha fatto scegliere l'alleanza di centro sinistra che per questo è un'alleanza strategica perché dall'altra parte non c'è traccia dei nostri valori
Ma dobbiamo decidere di esserci in questa alleanza non da comprimari da quasi supportasse IMO questo nostro essere nell'alleanza ma da protagonisti
Per fare questo dobbiamo essere generosi sapere che aprirsi al confronto con gli altri non significa perderci ma rafforzarci
Non si tratta di mettere insieme i numeri ma si tratta di mettere insieme idee i numeri sono piccoli una federazione di piccoli numeri sarebbe pochissima cosa una federazione che vede al centro l'attenzione al programma e alle idee ai nostri valori continua ad essere una cosa grande e senta queste idee questi valori questa cultura dobbiamo anche avere la consapevolezza che l'alleanza così come esiste oggi
Cessa di a vere vita autonoma soffoca muore
Per il futuro un futuro lontano ciascuno può coltivare le ambizioni le aspettative che ritiene essere più proprio e più opportune ma per il presente e per la prospettiva della prossima legislatura
Non c'è il modello del partito democratico all'orizzonte c'è la forza o la debolezza dell'Ulivo e dell'altro e dell'attuale alleanza
Io questo mi sento di dirlo soprattutto in questo momento i democratici
Che dà la forza di questa alleanza dalla porta della capacità di rilanciare l'Ulivo non dipende il livello di simpatia che ciascuno di noi ER verso il presidente del Consiglio D'Alema ma dipende semplicemente e deriverà semplicemente ma terribilmente la capacità di vincere o perdere le prossime elezioni a cominciare dalle prossime elezioni regionali
Quindi in gioco non c'è una simpatia un'antipatia per un premier ma c'è chi governerà questo Paese nei prossimi anni e noi abbiamo già fatto una grande battaglia in cui pochi credevano
Nelle ragioni di quella battaglia di quel successo e l'abbiamo vinta sarebbe stolto che dopo cinque anni noi per miopia per mancanza di coraggio per mancanza di determinazione
Perdersi in una battaglia che abbiamo vinto che abbiamo il dovere di rivincere tra due anni
Ma per fare tutte queste cose dobbiamo uscire dalla situazione di difficoltà in cui oggi ci troviamo
C'è bisogno di un segno di cambiamento e c'è bisogno di responsabilità nel farlo
Sappiamo che cambiare oggi non significa negare quello che abbiamo fatto fino a qui e anche come lo abbiamo fatto
Al di là delle decisioni formali della direzione del Consiglio nazionale nel confronto duro che abbiamo sostenuto con Romano Prodi abbiamo reagito non per orgoglio ma mossi dall'esigenza di sottrarci ad un ingiusto e ingeneroso attacco dalla convinzione che la nostra realtà nei confronti del suo governo della sua carta azione politica era stata totale questa nostra scelta non è stata capita i voti non sono arrivati e il consenso di politica è la dura ma inevitabile misura del successo di una e allora bisogna cambiare bisogna cambiare senza rinnegare
E come si può cambiare
Non è facile perché vedete amici non c'è più tra noi la figura di leader inevitabile che anche quando non era certo come tale lo era per davvero che è stato per noi in altri difficili occasioni in altri difficili momenti Aldo Moro
Oggi per noi la figura di leader inevitabile è incarnata paradossalmente da ciascuno di noi
Oggi la nostra leadership sta nella capacità di essere uniti la nostra unità è la via di uscita unità di intenti ma anche unità di gestione del partito
Cambiare insieme oggi per preparare insieme il congresso perdono e poi qualcuno per strada in questa fase in questo momento vuol dire in qualche modo per dolci tutti
E questo noi non possiamo consentirlo
Non è una debolezza che ci ha permesso di questo momento
Il Congresso dirà quale sarà la linea il programma l'organizzazione il segretario del due mila e sarà il congresso di un nuovo inizio
Ha ragione Dario quando dice che quello che conta sono le fondamenta delle fondamenta grazie a Dio sono ancora salde sono ancora solido e sono ancora profonde
Ma questo congresso dobbiamo cominciare a vincere nuovi dando prova di responsabilità di generosità e di coraggio
Dobbiamo cambiare non per rinnegare non per una rivincita ma dobbiamo cambiare per passione la grande passione che ci fa essere sempre anche oggi popolare
Grazie
Ma io chiedo la parola Susanna io chiedo scusa ma credo che si è inevitabile che si comincino a fissare un po'di termini con qualche eccezione che sarà inevitabile anche perché se la prenderanno anche senza il mio permesso per però o
Penso no scusa ecco non possiamo strozzare mediamente il dibattito dove andiamo avanti perché voglio cercare e consentire a tutti di parlare però io credo che entro una decina di minuti bisogna che i nostri colleghi che vogliono parlare possono godere dei loro interventi dieci minuti è quello che al massimo il pozzo di dal Parlamento europeo già pure che qualcuno sia piccoli a questi ritmi prego sale
Allora la parola Funaro
Segue ci hanno
Funaro ti prego
La il buon esempio
Presidente Amici io credo che
L'incontro di oggi
Costituisca un momento particolarmente dedicato anche perché è richiesta ciascuno di noi
La capacità di potere pervenire e contribuire assieme agli altri a scelte che garantiscono alcuni dati
Fondamentali per quanto riguarda la prosecuzione della presenza del nostro partito nella società italiana oggi
Se ne sta discutendo con diversa sensibilità ed in tutte le parti anche le riunioni che si sono avute al nord come al sud del Paese così come al centro
Stanno a testimoniare che e abbastanza diffusa la consapevolezza che la situazione merita
Un'assunzione di responsabilità forte per potere recuperare
L'attenzione della gente prima ancora che il loro consenso
Sulla natura della sconfitta elettorale
Credo che ci sia poco da aggiungere
Salvo una considerazione che credo che per quanto mi riguarda come segretario regionale della Calabria
Non riteniamo ininfluenti anche in ordine alla lettura dei processi nei quali ciascuno di noi e parte ove troppo protagonista
Rispetto al mille novecentonovantasei e non è un fatto assolutorio è un dato di carattere statistico in Calabria il partito è cresciuto
Se è vero come è vero che ad elezioni europee noi abbiamo raggiunto il sette virgola cinque per cento dei consensi
A fronte di un sei virgola otto del mille novecentonovantasei
Senza tener conto della forbice peraltro presente
In tutte le realtà del Paese tra il dato politico quello delle elezioni europee il dato più squisitamente locale legato alla consultazione di carattere amministrativo e alle consultazioni che hanno riguardato le elezioni provinciali anche da noi c'è un salto che fa registrare
L'esistenza di un partito radicato nel territorio
L'esistenza d'un partito radicato nel De Rica nel territorio che è il punto di partenza rispetto al quale anche assumere con la necessaria generosità
Le scelte che vanno definite nel corso di questo Consiglio nazionale
Io mi sono presentato nel corso della riunione della direzione
Nazionale del partito
Presentando un documento
Che era poi la sintesi delle riflessioni attraverso le quali il partito calabrese riteneva di potere valutare nel loro complesso anche le ragioni
Di certe scelte
Gli hanno determinato una situazione di confusione e di Lombardo e di due suoi libri disorientamento
Del quale alcuni aria hanno risentito di più altri al
Una difficoltà che derivata anche da una condizione
Di estrema frammentazione dell'aria di centro
Chi ha diventati che è diventato uno meccanismo perverso attraverso il quale anche i tentativi di risalita di riaggregazione che pure si andavano sperimentando hanno finito per essere messi in alcuni casi presenta eventi a rischio
Ebbene un'attenzione
Ed una iniziativa che sia mirata
A forme di raccordo di coordinamento tra le diverse formazioni dell'aria di centro
Senza poi per questo
Pensare a forme di ieri di di riedizione della presenza della Democrazia Cristiana forme di raccordo di coordinamento attraverso le quali si può tentare di superare una situazione nella quale la posizione dell'aria dicendo una posizione moderata finisce per essere in qualche modo scarsamente influente nelle dinamiche della definizione delle politiche che riguardano il governo del Paese quindi la definizione del della politica a livello nazionale c'è bisogno
Di un salto anche di qualità
Nel contesto anche delle scelte di carattere programmatico attraverso le quali anche dare maggiore responsabilità
Alle classi dirigenti che ci sono nel Paese qualcuna motivato un po'di più qualcuna motivato un po'di meno
Se è vero che poi i risultati sono quelli che sono all'attenzione di ciascuno di noi
Io credo che il partito debba cogliere l'occasione di questa di questa Assise di questo Consiglio nazionale
Rifiutando alcuni meccanismi che soprattutto attraverso la stampa avevano finito per determinare più occasione di spaccatura pienone elementi di unità
Dobbiamo essere capaci di individuare meccanismi attraverso i quali anche la richiesta forte
Di cambiamento finisce per diventare uno strumento anche più adeguato per dare risposte alle tante emergenze che ci sono che ci sono nel Paese
Io sono d'accordo che non partecipò non hanno partecipato mai
A quella sorta di referendum mo'che in maniera semplificata era almeno in alcuni momenti a passò come l'elemento di lettura della difficoltà del nostro partito nell'oggi Marini sin Marini no
Dobbiamo arrivare attraverso il Consiglio nazionale all'elezione di un nuovo segretario ci sono altre forme possibili per vari anche visibilmente il segnale anche di un'inversione di tendenza se un'inversione di tendenza è richiesta
Io credo che ridurre ad una sorta di referendum improprio anche
La prospettiva del superamento della difficoltà finisce per essere in in qualche modo un tentativo di uscire dalla responsabilità se Nathan saperne fino in fondo la consapevolezza anche nell'obiettivo di una crescita che ciascuno di noi si impegna a dovere perseguire
Ecco perché non partecipo al referendum
E non ci partecipò anche per un altro motivo
L'altro motivo che credo sia anche stato presente nel corso del dibattito di oggi lo è stato certamente nel corso della riunione della direzione nazionale e quella di una consapevolezza che le responsabilità se è vero che chi guida ne ha di più sono responsabilità che appartengono a tutta la classe dirigente chi ha condiviso e portata avanti da scelte per le quali oggi ci troviamo in una condizione di insufficiente raccordo con l'opinione pubblica di insufficiente capacità di intercettare quel voto di opinione e ci avrebbe consentito ci dovrà consentire anche la ripresa in termini di crescita del nostro parco partito e allora io credo che la via che debba essere perseguita è quella che seppure viene ad essere considerata in qualche modo di tipo burocratico finisce per diventare lo strumento più incerto che era più certezza anche Viserys di selezione della classe dirigente
Maria individuata della celebrazione in tempi ravvicinati
Diurno congresso e può essere considerato ordinario-straordinario de un congresso del nostro partito
Nelle forme anche di innovazione dei meccanismi mi appare come la risposta anche che dia maggiore maggiore responsabilità ciascuno di noi e lo faccio sulla pace il serio un ragionamento che se pura e semplice finisce per diventare una chiave di lettura possibile
Se dovessimo pensare ad una soluzione dell'accettazione della richiesta della presentazione delle dimissioni del segretario nazionale Marini noi sappiamo che c'è il meccanismo di natura statutaria che ci vincolerebbe in ogni caso di qui a qualche mese ad arrivare alla celebrazione del congresso
Ci sarebbe l'affidamento nella fase transitoria della responsabilità al vicesegretario che ne ha condiviso fino ad oggi la responsabilità per come lui stesso ha avuto modo di dire prima per potere gestire nella condizione attuale al di fuori di ogni cambiamento anche di regole quella che è la fase di gestione di un congresso ordinario o straordinario comunque di un congresso
Che venga ad essere poi lo strumento attraverso il quale pervenire alla selezione della classe dirigente individuando ovviamente i meccanismi che devono essere alla base e che sono quelle della individuazione di una strategia di una linea politica attraverso la quale anche dare maggiore forza maggiore sostanza alla presenza dei popolari nel dibattito politico più generale del Paese
Vorrei prima ancora di chiudere ricordare un altro punto e state in qualche modo considerato quasi quasi come un fatto marginale che era contenuto nel documento della direzione
Regionale del partito e riguardava l'ipotesi ventilata nel nostro documento
Di dare anche un segno forte
Di una ripensa di un ripensamento del partito delle regole del modo di essere del partito a pagandolo anche da quella che è una responsabilità Diretta nella gestione del governo del paese
Ipotizzavamo certo in qualche modo come fatto quasi provocatorio ma come un fatto dovuto nel momento dell'emergenza e della difficoltà e si poteva anche pervenire ad una scelta traumatica quella sì molto più traumatica di quanto non possa essere considerata la semplice sostituzione del segretario nazionale del partito del ritiro della delegazione dal al Governo non come fuga dalle responsabilità rispetto all'alleanza ma come strumento anche di ripensamento all'interno del partito con regole nuove l'ha definita assieme per definire una strategia per potere contribuire in questo contesto anche ad un respiro nove diverso attraverso il quale i popolari ritengo di dovere concorrere alla definizione più generale della capacità di governo e di superamento delle tante emergenze
Tra le quali ovviamente l'emergenza cardine se ne parla spesso e qualche volto solo di sfuggita l'emergenza che riguarda le aree sottosviluppate del nostro paese al nord come al sud
Nel meccanismo peraltro che si salda
Anche alla politica comunitaria che è poi quella attraverso la quale la politica di coesione diventa uno strumento attraverso il quale dare concretezza ad uno dei principi cardini dei popolari in politica il principio della solidarietà
Vi ringrazio
La parolaccia li segue a Roma
Pieni
Impossibile ci chiede Gottardo che in Europa si parla due minuti è vero che si parla del menu pitoni Luzi Passoni sospiro
Noi siamo abituati gli altri chi andrà ridono si devono abituare
Visti i tempi a disposizione rischierà spiegare soltanto definizioni e quindi di essere un po'superficiale per quindi questo una cosa di cui vi chiedo scusa in partenza il primo concetto
Le ultime elezioni è stato detto ed è giusto hanno visto
Penalizzare tutti i partiti strutturati i partiti che avevano una forte tradizione i partiti che avevano un forte apparato i partiti che sono stati visti come vecchi strumenti sono state date varie spiegazioni a questo io le vorrei aggiungere una sola
Vorrei ricordare che per tre mesi prima delle elezioni
C'è stata una campagna elettorale per i referendum che atteso a delegittimare tutti i partiti come strumenti
E non solo da parte di chi era tradizionalmente legato ai referendum penso assegna a Di Pietro ad altri ma da parte dei segretari dei maggiori partiti italiani
Veltroni e Fini andavano a spiegare che era ora che i partiti fossero accantonati che bisognava togliere le quote proporzionali che bisognava eliminare la cosiddetta oligarchia dei partiti
E questo non è stato ininfluente nella scelta che poi i cittadini hanno fatto quando sono andati a votare e hanno penalizzato questi partiti che hanno visto così come partiti sopra strutturati come partiti che non rappresentavano più la modernità
L'altro l'altra causa la fine del voto di appartenenza ormai è un dato di fatto
Ad ogni elezione oltre il cinquanta per cento dell'elettorato italiano sceglie un modo diverso di votare o di non votare
Questo dimostra che non c'è più un voto legato a un'appartenenza stretta per la gran parte degli italiani
E che questo vuoto oscilla a secondo della sensazione che alcuni partiti politici o movimenti in quel momento riescono a dare all'elettorato e dello strumento che utilizzano per dare questa sensazione per cui lo strumento della comunicazione non è più qualcosa che si aggiunge ma è parte integrante del messaggio politico e questo è il primo punto sul quale noi dobbiamo riflettere
Noi abbiamo pensato come Partito popolare che la nostra articolazione sul territorio che i nostri attivisti che i nostri eletti fossero sufficienti a diffondere il nostro messaggio che fossero sufficienti a portare nelle case a portare quello che noi volevamo rappresentare dobbiamo prendere atto che non è più così
Il segretario nella sua relazione con molto coraggio lo ha fatto lo strumento comunicazione oggi è parte integrante della politica
Oggi dobbiamo considerare che accanto alla struttura partitica che vogliamo mantenere al dibattito interno al grande collegamento con le periferie dobbiamo utilizzare il mezzo come parte del nostro modo di essere nella politica
Abbiamo giustificato la nostra sconfitta in vari modi qualcuno ha detto
L'immagine che avete dato nel referendum quello di voler negare una modernizzazione laica e una delle cause importanti della sconfitta se è così perché hanno perso Fini e Veltroni che cavalcavano esattamente le cause opposte
Qualcuno ha detto l'immagine che è stata data nella costruzione della Presidenza della Repubblica ci ha reso più deboli forse vero sicuramente è vero ma perché ha perso anche Veltroni che quella soluzione invece ha visto vincitore perché ha premiato la sua impostazione quindi è vero tutto questo ma è vero che soprattutto noi non riusciamo più a comunicare quello che vogliamo essere quello che vogliamo essere perché lo vogliamo essere quindi dobbiamo ridefinire il modo di essere partito mantenendo però il fatto di essere partito e qui c'è una grande problema che noi dobbiamo affrontare guardate la diversità tra noi e soprattutto i prodiani
Non sta nelle prospettive programmatiche nelle differenze culturali che pure ci sono ma che possono essere superabili
La differenza importante tra noi e i prodiani sta nel modo di concepire la politica
Se non si se non si supera questo aspetto ogni colloquio ogni dialogo sarà difficilissimo perché se ne i prodiani prevarrà
La parte che vede la politica solo come un fatto virtuale senza la necessità dei partiti di un collegamento diretto tra la leadership dell'elettorato in una sorta di peronismo
Noi con questa parte non potremo mai dialogare perché ha una concezione diametralmente opposta della nostra se lì non si instaura un concetto di democrazia rappresentativa di mediazione tra società e istituzioni fatta dai partiti certo da parte di diversi da quelli attuali sarà difficilissimo ristabilire questo dialogo
Non lo dovremo aprire con forza questo confuso confronto considerando che abbiamo perso una grande occasione
Noi avevamo uno strumento segretario che non abbiamo utilizzato anzi che non abbiamo voluto utilizzare all'inizio di questa legislatura noi avevamo un gruppo parlamentare che si chiamava popolari e democratici l'ulivo
All'interno del quale c'erano i popolari c'erano l'Unione democratica e quindi laici c'erano i prodiani
Qualcuno Dinoi ha insistito molto perché questo questo suo oggetto che era solo un soggetto parlamentare venisse s'con forza per portato anche a livello di struttura di partito
Perché queste culture diverse si confrontassero anche sul territorio per vedere se era possibile trasformare un soggetto istituzionale in un soggetto politico
C'è stato detto che non era possibile c'è stato detto che non era possibile perché il Partito popolare forte dei risultati delle provinciali e delle comunque delle elezioni amministrative pensava che da solo potesse ricostituire il centro del centrosinistra bene questa delusione infinita
Il Partito popolare non ce la fa da solo e se non avessimo intuito allora forse forse dico le cose sarebbero andate in maniera diversa di chi la responsabilità
Credo di tutti noi il presidente De Mita una volta e Logan vessazione che ha che abbiamo avuto in Transatlantico per un'ora ha cercato di convincermi che l'unica prospettiva del Partito popolare era accentuare la sua specificità sul cattolicesimo democratico e sui valori del popolarismo e non confondersi con altre culture con altri pezzi di società
C'è da dire oggi che probabilmente il presidente Poli De vita aveva torto
Ma questo non significa che si debba fermare la si deve andare avanti la sconfitta elettorale c'è stata
Franco Marini ne ha preso atto e oggi con forza
Lo ha ribadito
Portando su di sé grossa parte di questa responsabilità ma proprio perché non siamo abituati ad autocritiche ma siamo abituati a fare i ragionamenti Marini ha posto con forza anche alcuni momenti che dobbiamo essere attivare immediatamente
E che lo dico questo Pistelli a quanti con i quali in questi momenti mi sono confrontato
Un segretario che fosse stato eletto come Marini aveva proposto in direzione con una quasi unanimità del Consiglio nazionale o con una larga maggioranza avrebbe potuto forse avere la legittimazione il carisma e la forza per portare avanti le cose necessarie da subito
A che un segretario che dovesse essere frutto di una guerra di una battaglia interno e di una spaccatura interna in un Consiglio nazionale non avrebbe la forza di fare non potrebbe farlo non avrebbe né il carisma nella legittimazione per farlo
Allora attenzione alle false accelerazioni che poi diventerebbero un boomerang io credo che noi abbiamo possiamo in due mesi accettando una regia velocità di Marini
E quindi andando ad un congresso che lo veda dimissionario e questo lo ha detto l'ha detto anche perché da me non mi convince vede più
A fare un percorso che però non ci porti ad un congresso tradizionale anche su questo
Segretario bisogna essere chiari qui da questo Consiglio lo dobbiamo andare ad un'assemblea congressuale strutturata in maniera diversa per tesi con rappresentanze di verze
Che porti lì Bondi Diversi non la semplice rappresentanza di scritti fatti chissà come
E che abbia la capacità Lissi di rivisitare la la linea politica di rivisitare il nostro modo di essere la nostra cultura la nostra classe dirigente chi pensasse di ridurre tutto oggi
Alla Franco Marini si Franco Marini notai per mantenere tutte le cose come stanno
Cosa che sarebbe assolutamente devastante o per arrivare a una situazione nella quale mezzo partito più uno riesce ad eleggere qualcuno che non ha nessuna legittimazione porterebbe questo partito allo sfascio allora io mi auguro che noi qui cogliendo la la disponibilità alla grande disponibile hanno in analisi politica fatta da Marini no nel fatto di aver assegnato il suo divisionismo ma nell'analisi politica che riconosce gli errori che insieme abbiamo fatto e che parte da quelli per rinnovare ci ecco se noi partiremo
Avremo la capacità di partire dalla insieme per costruire in due mesi da qui entro la fine di ottobre un'assemblea parla un'assemblea congressuale
Che abbia il coraggio di scavare fino in fondo in quello che vogliamo essere e in chi vogliamo in quale classe dirigente vogliamo che ci dedica in quella direzione noi veramente riusciremo a portare questo partito insieme
Ad un suo rilancio e alla sua forte capacità di confronto dobbiamo aggredire alcuni situazioni le grandi aree del Centro-Nord non è possibile che non abbiamo un partito che in nessuna grande città del Centro-Nord super il due per cento con l'eccezione di Roma dove siamo al due virgola otto se non mettiamo le mani da subito la rischieremo di scomparire ecco
Questo è l'augurio che io mi faccio
Questa da questo consiglio nazionale aspra una posizione forte che dica al nostro segretario di arrivare ad ottobre ad un'assemblea
Congressuale nella quale rivisitare tutti insieme la nostra capacità di riproporci alla guida del centro del centrosinistra in questo paese grazie
Segue poi Galbiati
Vorrei tentare
E limitare il mio contributo a questo Consiglio
E portare in modo problematico alcune questioni
Ritengo che tra i non pochi disagi che avvertiamo nell'attuale situazione politica sociale del nostro Paese
Uno in particolare turbi le nostre capacità di determinare i problemi
E di progettare il futuro sia del nostro Paese che del nostro partito
Si tratta del disagio della chiarezza
E a me sembra che questa sera abbiamo assistito ad un trionfo della non chiarezza alla certezza della non certezza
Chiarezza di linguaggio chiarezza di concetti mai e quindi di proposte
Speciale non intendo qui le difficoltà che derivano dalle necessità immediate di orientamento dell'azione politica
Dalla loro amplificazione e dal disorientamento momentaneo che ne consegue intendo qualcosa di profondamente diverso
Come Partito popolare noi rivendichiamo la nostra identità
Che via via però perde i contorni diviene sfocata
La chiamiamo popolarismo la chiamiamo centro la chiamiamo moderazione solidarismo ispirato esso tenuto da contenuti che cattolicesimo ci ha fornito e che noi laicamente cerchiamo di interpretare attraverso le scelte politiche
Tanto sembrano incontestabili questi riferimenti quanto ormai sono diventati problematici
E si descrivono concetti che nel contesto della Soge dato italiano attuale rischiano di essere svuotati di significato
Una cosa è sicura hanno perduto il loro significato originario
Ma quali sono i significati nuovi che hanno acquistato è che ad essi possono essere attribuiti
Ritengo che prima ancora dei problemi delle mozioni delle linee che pure un consiglio deve avere deve produrre deve fornire agli elettori prima ancora di tutto quanto sia necessario
Nasce la cosa indispensabile fornire risposte chiare a quei problemi
In altri termini che sia necessario rendere problematici riferimenti che assumiamo come out evidenti
Solo così potremmo porre concretamente la questione della nostra identità come questione della nostra differenza è questo il punto
La questione dell'identità generalmente posta come continuità come prosecuzione di un percorso segnato dalle origini dai principi che hanno ispirato in passato la nostra azione politica ma non è possibile pensare in questo modo
Non perché negli anni appena passati abbiamo cercato di salvaguardare quelle origine quei principi dell'azione politica concreta che si avevano sempre sostenuto di orientarsi ma per il semplice fatto che la struttura della società italiana e quindi la stessa struttura della politica si sono trasformati
Questa trasformazione si era già vista sta negli anni passati ora è diventata manifesta cioè accaduto anche per la funzione che la nostra azione politica ha avuto in quegli anni e allora che cosa significa elettiva a queste condizioni
La nostra identità può essere costituita solo da una ritrovata capacità di praticare la nota la differenza ma quale differenza come praticarla
Il sistema politico tende inesorabilmente a diventare un sistema bipolare questo ormai e in un dato inconfutabile
Nell'ambito del quale le differenze tendono ad essere attutite mascherate sia che si tratti della coalizione di governo chiede l'agglomerato delle forze che voti vicolo per l'opposizione
La riduzione delle differenze si impone nei fatti nelle necessità di operare scelte coordinate che attribuiscono la diversità la politica di centro
Ho l'impressione che uno spettro si aggiri sulla politica italiana sulle sue costellazioni
Questo spettro il centro c'è un universale e voglia di centro il centro affascina attrae
Seduce ma quale centro
Che cosa significa oggi centro nella politica nel panorama della politica italiana
Non possiamo stare tutti al centro
Perché le scelte che devono essere effettuate si trasformerebbero nella periferia di noi stessi
L'universale attrazione centrista deriva dall'università Saria scarsità di idee dei politici ed alla diffusa scarsità di coraggio nell'affermazione delle proprie differenze ogni cosa che nasce ogni movimento quale che sia l'ispirazione si colloca al centro il tutto o ancora più spesso il nulla o il voto si colloca al centro
Centro significa tutt'altro che qui distanza da estremismi che non esistono
Centro non è il luogo geometrico della differenza fra conservatori e progressisti
Diventa di forza di governo i progressisti devono moderare le spinte progressiste
Perché devono conservare situazioni acquisite così come i conservatori devono inventarsi Fallaci prospettive di progresso per evitare a proposito di Berlusconi che gli elettori si accorgano della loro effettiva pericolosità
Centro allora significa mancanza di pregiudizio nella scelta dei temi del politica centro il coraggio e il coraggio della realtà sfida sfida della situazione centro il luogo della politica che considera la complessità delle scelte
Centro il luogo dove si pratica il rischio della politica c'è il rischio della scelta consapevole nella sua razionalità limitata e quindi di volta in volta esposta al rischio del consenso
Questo è accaduto a noi Franco Marini il rischio del consenso ma ci siamo esposti volutamente noi siamo il centro
Centro perché erano tra centralità snellita dagli orpelli tradizionali tradizionalisti di quelle recenti separazioni ci hanno liberato e la centralità di un realismo rischiose progettuale della politica
La nostra centralità e la differenza sappiamo che il nostro progetto si delinea condizioni d'alta complessiva ma proprio questa consapevolezza della necessità di costruire in modo privo di pregiudizi i temi della politica
Ci permetterà di attrarre alla politica quei milioni di astenuti o quei milioni di persone che ci hanno lasciati e che guardano con preoccupazione alla turbolenza dell'attuale panorama politico
Anche il consenso che noi possiamo ottenere dall'elettorato disposto ad accoglierlo nota la differenza l'hanno trovato in parità e potenzialmente nuovo
E sono né più da ricercare tra i vecchi moderati
Si parla sempre di moderati dicendo medio una categoria della storia passata oltre che del fantasiosi rappresentazione
Quei moderati oggi sono incalzati doverosi viabile
C'hanno insieme alle statue del vetero marxismo nelle ville della relazione al proprio moderati ed classisti
Come si diceva un tempo
Come all'inizio della nostra storia i cattolici diedero un consenso allora illegalità e c'era la recidività la chiarezza delle idee del progetto popolare
Così oggi il consenso che noi dobbiamo cercare deve essere radicale c'è forte ed IP un'ultima cosa e chiudo la nuova questione meridionale
Una formula passato ormai del dell'Ulivo e come se non avessimo più il coraggio di pronunziato da questa formula il fallimento delle politiche meridionalistiche degli ultimi cinquant'anni giustifica il pudore del ricorso a questa formula noi parlamentari meridionali però abbiamo mandato implicitamente contenuto nel consenso del piede gentile tu ci hanno dato e ci a differenza del resto del Paese continuano andar dovremmo arrossire di fronte a questa generosità
Le genti del sud ci hanno affidato la gestione nazionale europea del dei loro problemi noi popolari a questo dobbiamo rispondere
La dignità delle nostre idee la radicalità delle nostre scelte la coerenza del nostro progetto ci permettono di osservare la complessità della rottamazione con l'orgoglio sgomita della rotatoria quindi chiedo chiedo non cambio di direzione
Non Castelli segretario che può essere utile non può essere utile
Ma chiedo soprattutto un progetto
Intorno al quale tutti quanti tutti dobbiamo sentirci stimolati e soprattutto corresponsabile
Perché tanto responsabile il segretario nazionale quanto il responsabile dell'ultimo dei consiglieri comunali di fronte alla macroscopica Albano scoprivo risultato elettorale che abbiamo avuto certo le linee si delineano ma non si cambia una linea per il nulla o si studia ossia una linea oppure non serve a niente spesso spesso si corre di più stando fermi anzi è il massimo della velocità piuttosto che correre verso la direzione che non si conosce grazie con loro è noto marchio
Però vorrei ricordare che e
Diciamo se non si dice l'essenziale
Non ci aiuta e non si è nel manga ascoltate adesso questo in generale per l'amor del cielo e poi soprattutto si è poco generosi verso gli altri devono parlarne siamo arrivati a centoventi inizia ben chiaro
Quindi andremo avanti tutta la notte lei
Noi siamo sicuramente in una condizione
Di difficoltà e di emergenza
E ci sono molte cose da cambiare
Molti errori che dobbiamo correggere
Ma credo che ci siano anche alcune cose da mantenere ferme
E penso valga la pena ricordare le perché in definitiva sono le ragioni almeno per quanto mi riguarda personalmente per cui continuiamo a militare nel partito dei cattolici democratici
Oggi c'è nei nostri incontri vale per noi vale per gli altri un convitato di pietra e della preoccupazione per l'immagine
Per cui bisogna rispondere in tempo reale alle sollecitazioni dell'opinione pubblica
E la politica finisce o almeno rischia di essere ostaggio dell'immagine di tutto ciò che ne consegue
Eppure noi non possiamo dimenticare di essere il partito dalla moderazione e moderazione significa pacatezza e quindi dobbiamo cercare di recuperare lo spazio per una riflessione che sia serena oggettiva e pacata e soprattutto una riflessione che faccia riferimento alla responsabilità personale di ciascuno di noi
Qualunque sia il ruolo che sia ricoperto si copre nel partito in particolare in questo ultimo stagione
Io quindi cercherò di dire brevemente quale sia la mia personale opinione per poi tirarne
Se necessario le conseguenze come operatorio già preannunciato nel mio comitato regionale
E vorrei ripetere brevemente alcune considerazioni che ho fatto domenica scorsa a Brescia nell'incontro che abbiamo tenuto combinò Martinazzoli
Il quale ci poneva una domanda esistenziale in ordine alla stessa sopravvivenza del nostro partito una domanda che a mio giudizio si articola in alcuni punti che vorrei riprendere
Non tanti o pochi siano i voti o sono purtroppo drammaticamente pochi
Di cui possiamo oggi avvalerci
Non possiamo dimenticare di essere entrati per dare continuità e sviluppo alla cultura del cattolicesimo democratico e noi abbiamo non solo il diritto ma è anzi il dovere di conservare al Paese questa ricchezza oggettiva
Io condivido quanto diceva Martinazzoli a Brescia rievocando le nostre origini noi siamo nati nel novantaquattro
Quando abbiamo sia abbandonato in un volume democrazia cristiana ma non solo perché
In quella contingenza storica
Era tremendamente pesante ma anche perché immaginavamo di poter
Recuperare
Dal patrimonio sconsigliano elementi
Di straordinaria attualità per la vicenda politica che ci apprestavamo e ci apprestiamo a vivere in in questi anni
Siamo nati nel novantaquattro
La nostra fisionomie ideale la nostra identità
Deriva
Da quel momento che da quel gesto
Non è vero come ritengono alcuni che la nostra identità compiuta dati dal giorno in cui abbiamo deciso di concorrere alla coalizione di centrosinistra e alla formazione dell'Ulivo
Raggio depressa che lo ricordava prima è perché noi siamo questa cosa qui che abbiamo fatto quelle scelte e non piuttosto il contrario
E quella certa del novantaquattro c'è aria di Gitti nato perché abbiamo saputo allora affrontare in una condizione di solitudine dolorosa una coraggiosa l'elettorato con le nostre idee e con le nostre posizioni dico questo perché ne deriva una considerazione in ordine al modo con cui morì dobbiamo stare oggi nel centrosinistra
Vedete nella campagna elettorale di quest'anno io ho notato una differenza di fondo rispetto alla campagna del novantasei allora il nostro elettorato percepiva come il centrosinistra forse una libera scelta con la quale avevamo determinato l'indirizzo politico del Paese
Questa volta il nostro elettorato i nostri stessi militanti per molti aspetti vivevano questa collocazione come una sorta di costrizione come una coazione a ripetere
Ed allora noi dobbiamo Siemens nel centrosinistra ma cercando di inverare la in quanto libera scelta che noi facciamo ogni qual volta il progetto politico che poniamo in con in capo a questa coalizione riteniamo sia efficace dobbiamo tenere in sostanza sullo sfondo
Quel passaggio
Coraggioso che abbiamo vissuto
Nel novantaquattro in solitudine per avvertire i nostri compagni di viaggio che i Popolari intendo innanzitutto difendere dello ragioni e non sono pronti
Ad immaginare alleanze che siano solo tatticamente finalizzate a difendere un pezzo di potere per un pezzo di ceto politico
Ed è deriva una considerazione anche in ordine ai rapporti con Prodi anche qui io condivido
Quello che diceva Martinazzoli sia un rapporto con Prodi ma un rapporto alla pari ed aggiungo no al partito unico dei riformisti a Prodi dobbiamo chiedere come Lombardi e l'abbiamo fatto fin dal novembre scorso in una lettera aperta che gli abbiamo inviato fino a che punto è mio ritenga che la comune appartenenza non al Partito popolare per carità ma la tradizione cattolico democratica debba essere un elemento significativo per concorrere insieme anche sulla leadership significativa che guidando il governo si è guadagnato sul campo a rilanciare quest'area culturale e politica di cui il Paese ha sicuramente ancora bisogno
Il secondo punto da mantenere fermo
è il nostro radicamento all'ispirazione cristiana
Qualche mese fa nei mesi in cui si decideva quella frattura che poi purtroppo intervenuta Cino su Avvenire
Un'intervista di Romani Prodi Romano Prodi che diceva ma i valori cattolici democratici hanno posto dentro o vicino democratica di questo Paese sono diventati valori talmente comuni è talmente diffusi
Da non essere più necessaria che in qualche modo una forza organizzata li difenda
Votato oggi ricordato in campagna elettorale
Che la storia può tornare indietro perché chi ha maturato questi valori a queste convinzioni virtù di una pedagogia che noi abbiamo posto
Nei decenni scorsi potrebbe questi valori validi un'altra volta è un modo per dire che l'ispirazione cristiana serve ancora
E io aggiungo che di fronte a svolte epocali così radicale decisive quali quelle che si preparano nei prossimi anni nei prossimi decenni oggi più di ieri è necessario che sia presente del partito una forza che con rigore e coerenza rivendica l'ispirazione cristiana come potremmo altrimenti governare
I processi della globalizzazione senza cadere in una perdita
Di valori umani estremamente pericolosa come potremmo governare
Tutto ciò che significa l'esplodere attorno a noi della comunicazione
Come potranno governare gli sviluppi di una società multirazziale e multietnica multiculturale multireligiosa che cambia i parametri di riferimento che sono consolidati dentro la nostra cultura
Come potremo governare tutto ciò che deriva proprio sviluppo scientifico-tecnologico impetuoso che ormai si fa da solo al di fuori di ogni possibile controllo se non richiamando Querin appagamento del cristiano
A cui si riferiva Aldo Moro quando mi chiamava
L'esigenza di questa coerenza
Alla nostra ispirazione
Martinazzoli ci chiedeva a Brescia ma ritenete che non abbiamo ancora un compito storico
E io credo che si debba rispondere di sì noi abbiamo ancora oggi una funzione storica essenziale è la stessa che abbiamo giocato in altre contingenze storiche
La funzione di Ayers dove il Partito della Libertà perché poi solo da visite che univano gli altri valori la solidarietà la sussidiarietà l'eguaglianza la fratellanza la pace dal valore della libertà come espressione più alta
Della dignità della persona che
Deriva
Tutto ciò che noi di utile possiamo proporre a questo Paese
Una libertà da intendere non solo come un diritto da rivendicare ma come un dovere da compiere con una capacità di assunzione di responsabilità personale diretta
Perché solo in un contesto di riferimenti che veda davvero la persona al centro del contesto sociale possibile governare una società complessa come la nostra
E l'ultimo punto mi sembra debba essere questo rivendicare con forza il valore dalla politica
Una politica che non sia dati non si accontenti ad accomodare qualche aspetto particolare ad aggiustare qualche margine
A ricavare da uno sviluppo degli eventi che avviene per conto suo qualche utilità marginale ma una politica che coltivi ancora l'ambizione a stare dentro lo spessore dei processi storici per guidarli secondo un ordine di valori anche se oggi questo è così
Drammaticamente più difficile credo che dobbiamo essere consapevoli quindi di ciò che dobbiamo cambiare ma anche di ciò che dobbiamo conservare per essere autenticamente noi stessi
Perché solo così possiamo essere utili a questo Paese
Vado rapidamente perché ho esaurito il tempo a mia disposizione dico solo che abbiamo sicuramente bisogno di una radicale riforma strutturale in senso federalista del partito
E su questo credo che dobbiamo lavorare
Anche sulla scorta delle sollecitazioni che sono venute dall'amico Martinazzoli a Brescia domenica
Ma soprattutto credo che dobbiamo
Restituire
In una condizione di grave difficoltà ai popolari la sovranità io la responsabilità sul nuovo partito
Per la mia parte ha convocato il Comitato Regionale della Lombardia proponendo la convocazione
Del congresso
E dicendo gli amici della direzione che devono decidere liberamente se vogliono andare al congresso con l'attuale segretario con un altro segretario con un'altra combinazione che si ritenga opportuno individuare
Questo perché credo che
Chi l'ha avuto
In tocca o in più larga misura funzioni di responsabilità debba non solo a livello centrale
Risponderne
No voglio dire che mi preoccupa quando sento dire cerco di ascoltare attentamente e anche le ragioni di questi amici ma mi preoccupo quando sento dire che questo sarebbe un partito che non è più in grado di andare ad un congresso
Perché se fosse così vorrebbe dire che non c'è bisogno di scioglierci perché siamo già sciolti credo che appartenga
Alla naturale fisiologia di un partito soprattutto in un momento in cui è necessario ridefinire una linea di orientamento
Andare ad un congresso che sia questo sì un congresso
Democraticamente certo e garantito probabilmente questa e non chissà quale Assemblea che convochi un'altra volta all'intuito accorta di sapienti dei professori probabilmente questa è la cosa più straordinaria che noi possiamo fare in questo momento e bisogna farlo sollecitamente
Magari cominciando da subito
Perché in fondo nel novantatré ci siamo infondati
Alla fine di luglio e forse anche le prossime settimane possono essere utili per un primo appuntamento che metta a punto l'agenda ritenere i nodi politici che pure devono essere discussi fra di voi
In un tempo che certo collochi questa nostra ridefinizione della diga politiche in tempo utile perché da ottobre in avanti si possa pensare alla scadenza delle elezioni regionali e quindi il mio è un invito perché ci sia una grande generosità da parte di tutti o si individui un candido il più possibile unitario
Perché è si vada questa verifica che veda i popolari assumere una diretta e personale responsabilità ciascun popolare nei confronti della vita di un partito che torno a dirlo non è in nostro potere disperdere perché è una ricchezza della storia e della comunità civile di questo Paese non è solo una proprietà nostra
Grazie
Ora la parola ce l'ha
Collega onorevole Angelici poi segue onorevole Christopher e onorevoli va bene
Chiedo a tutti per cortesia di essere contenuti
Non vorrei interrompere
Grazie presidente
Non fa niente ribattezzati dieci parole capisci bene di dove vada a parare
Quindi credo che
La Coop ho sentito ascoltato con grande interesse quasi con trepidazione
La relazione di Marini
E devo dire che mi è parsa come sempre una relazione onesta
Una relazione positiva
Indica un Carmelo riconferma dei valori per i precisa dei connotati di fondo idee forza del nostro partito e quindi è sicuramente una relazione che condivido così come condivido
Che questo partito hanno raggiunto a uno Stato Preatoni dico vedo in giro un eccesso di catastrofismo vedo direi un atteggiamento funereo che va oltre i limiti di una pure sconfitta che abbiamo registrato diceva De Gasperi che nella vita dei partiti ci sono tante tante resurrezioni così come ci sono tante qua resine
Quindi credo che ci ha visto anzi ancora di poter andare avanti
Ebbene dicevo che
Il partito con questo trauma specialmente all'inizio non ha dato una buona immagine
Della della propria azione della produttività
I risultati non era ancora ufficiali
Eravamo agli exit poll praticamente e già si chiedeva di sollevare Marini dall'incarico come se fosse questo il problema dei problemi
E quindi legittimando di l'idea un po'malevola che probabilmente costoro avessero poi tifoso poi ammazzati per fare una grande campagna elettorale
E c'era chi fermava anche l'esigenza di andarci a consegnare in qualche modo di un atto di resa incondizionata a questo quello con un senso della dignità politica che veramente sulla quale ci sarebbe molto da discutere
Ebbene non è stato come diceva uno spettacolo esaltante per un attimo si è data la sensazione di un partito in preda al panico tutto proteso verso piccoli capo Taggì dimentico della propria storia e della propria identità politica
Poi il partito ha recuperato una maggiore razionalità
C'è stato un momento di riflessione quindici è stato Roncadelle Assisi Roma
Camaldoli
E abbiamo verificato quale grande ricchezza propositiva culturale ricchezza umana che esiste all'interno del partito abbiamo messo a frutto sicuramente momenti di riflessione che sono più in relazione direi al potenziale culturale che abbiamo del partito
Praticamente adesso dobbiamo decidere come andare avanti come gestire le prossime settimane i prossimi mesi
Io qui ho già firmato un documento nel quale ho trovato una convergenza con altri amici parlamentari del sud e del nord e anche del centro
Nel quale sostanzialmente chiediamo a Marini
Di ritirare le dimissioni
E di condurre il partito al Congresso secondo un itinerario concordato partecipato in tempi più rapidi possibili
Le dimissioni di un segretario dopo un risultato negativo che sia registrato alle lezioni ha senso solo se c'è stato un gruppo che ha contestato la linea la gestione della linea da parte di questo segretario
Ma poiché questo non c'è stato secondo me non ci sarebbe nessun senso di questa di questa divisione
Io credo che le dimissioni penserebbero viste come una resa dei conti secondo il peggior stile della peggiore esperienza politica
Io credo che invece la ricerca di un capro espiatorio avrebbe anche implicanze di ordine etico e quindi bisogna ritardo
Vorrei anche dire che il nostro segretario cari amici popolari lo dobbiamo decidere noi
Dobbiamo lei decidono in relazione alle esigenze del partito all'esigenza di proiettare le migliori energie culturali alla testa del partito
E non dobbiamo quindi in qualche modo accettare i toni intimidatori chi sollecita cambiare subito il partito viene a dare un interlocutore credibile
Io credo che Marini debba ritirare le dimissioni diciamo a costoro che c'è un interlocutore credibile del Partito popolare si chiama Marini e quindi come lo devono accettare in quanto tale e credo che non abbiamo neppure diritto a strillare coloro i quali oggi si fa questa mattina Franco a suo tempo spararono contro quando egli fece delle proposte come quella di andare a lezione concerto schieramento di forze proposte che poi caddero per i loro perché gli spararono contro e oggi le ripropongono come se fossero un fatto nuovo e con quale info
Verso preceduto da un'assemblea straordinaria sui poteri congressuali
Che individui regole e procedure che sottraggono il congresso alle Alchimia le liturgie tradizionali per evitare cioè che sia soltanto la conta delle tessere come in altre circostanze è stato questo sarebbe mortale per il partito in questo momento
Ma il Congresso cari amici del Consiglio nazionale è indispensabile
Perché è l'unico luogo per un partito democratico in una società democratica virtuale ricondurre l'elica politiche meditare sugli errori rinnovare i gruppi dirigenti
Solo la legittimità congressuale portare a un segretario la forza e l'autorevolezza che occorre solo un congresso può decidere una nuova linea politica una nuova nuovi contenuti programmatici una nuova forma partito
Il segretario eletto oggi o domani se così facessimo sarebbe destinato una facile previsione in un arco di tempo relativamente prete ad essere cotto in graticola
E quindi avremo anche direi da la possibilità di perdere una ideologia culturale che invece al partito farebbe fa comunque molto molto comodo Cariani si del Consiglio nazionale diciamocelo chiaramente
In una situazione complessa difficile come questa
Sarebbe illusorio pensare di chiudere la partita con alcuni movimenti di vertice
Ci vuole ben altro occorre bisogna riprendere una un po'già progettate
A dibattere occorre riprendere a ricreare un rapporto con la cittadinanza a mettere in campo energie volti nuovi ecco perché è importante che ci sia un congresso
Che è un percorso obbligato per attivare tempi Dupré
Anche lavorando con la con una estiva la situazione certamente seria
Ci sono dei militanti dei gruppi dirigenti inquietudini paure profonde incertezze ci sono motivi quindi che pongono in discussione le ragioni stesse della nostra esistenza
Su questo abbiamo l'esigenza di tre per lavorare in modo tempestivo orario soprattutto non verticistico ma accorre dare ai nostri iscritti del Partito popolare
Che vogliono dire la loro l'occasione di dirla al traverso questa padre congressuale
E quindi salto
Alcuni elementi per dire che dobbiamo valutare ad esempio la difformità di voto che dista fra nord e sud
Della nostra inconsistenza risparmiando i centri urbani questo è un problema drammatico ai quali bisogna dare una risposta
Occorre cioè a dire io sento rimbalzare nel corso di questi dibattiti un falso dilemma cioè stesso dobbiamo essere un partito di programma o partito di identità anzi taluni dicono che l'avere insistito troppo sull'identità in qualche modo ci ha penalizzato
Ebbene io credo che un partito che ha perso identità e cioè non è non avesse identità esprimesse non esprimessero dei valori delle idee forza sarebbe solo un gruppo di pressione una coppia scacciati dalla nostra ispirazione ideale noi perderemo il senso della direzione della marcia
Dobbiamo avere come abbiamo una identità Aermar Carla e affermarla e in qualche modo un programma dobbiamo avere adeguata agli interessi che vogliamo rappresentare e non tutti gli interessi possono essere difesi noi dobbiamo scegliere
E talvolta come abbiamo fatto per esempio della riforma sanitaria una riforma sanitaria che è una scelta giusta corretta alla luce dei valori dei principi che in qualche modo si rifanno al Partito Popolare
Ma è una riforma di tempo segretari sanitarie importante perché fa una scelta scelta di stare via dalla parte degli assistiti della gente che ha diritto ad essere curato anche se è disoccupato pensionato e non dalla parte dei padroni dalla speculazione che in qualche modo hanno fatto i soldi sulla pelle della povera gente
E non è giusto lasciare la Bindi a combattere da solo per una scelta che è una scelta nella quale ampiamente il Partito popolare si dovrebbe ritrovare lo invito il consiglio generale a prendere posizione e a portare avanti
Con molta determinazione Angela Licia
Di aggressione
Sì finirci finisco siccome ho visto il tempo che hai dato mi manca ancora cinque minuti
Io ti chiedo di andare avanti
Vorrei comunque dire che in modo particolare non dobbiamo porre l'accento sui contenuti questo sì che è di fondamentale importanza occorre attenuare quel diaframma che esiste fra le parole e i fatti io queste cose le dico a chi ci rappresenta al governo
Noi specialmente nel Mezzogiorno soffriamo paghiamo le conseguenze di questo diaframma quante cose che si dicono di fare quanti programmi che vengono analizzati porno vengono trasposti in realtà nel sud io mi ricordo che l'ha un luogo nel quale quelle sei milioni di famiglie
Che la recente indagine de approva determinata dalla dalla Presidenza del Consiglio ha individuato stanno nel Mezzogiorno la maggior parte dei disoccupati stanno nel Mezzogiorno
Abbiamo abbiamo visto nel corso degli ultimi tempi situazione veramente drammatica
La divaricazione sul piano economico produttivo sociale
Ho visto ieri i dati che si riferiscono i dati ex
Che poi cedette scoperte sia se no io sono costretto adesso a diventare al calcio prendi scusami Gerardo
Gerardo io ho partecipato anomali consigliati era però voglio dire che c'è bisogno perché altrimenti l'Assemblea ma non solo continua così simbolicamente si è offeso
Io dico qui giudice schiena divaricazione che esiste sul piano economico sul piano produttivo sociale sul piano infrastrutturale
Si è ulteriormente ampliata nel corso di questi tre anni nei quali ha governato dal centrosinistra
Con il governo di centrosinistra ripreso il flusso di immigrazione da sud a nord
Questo è un fatto che picchia sulla gente meridionale che certamente non favorisce una azione dei partiti di governo i giovani vanno a lavorare al Nord e lo fanno non soltanto perché ci vogliono andare ma perché sono disperati perché non hanno speranza
Quelli che quotano quelle per i giovani che vanno al nord portano con loro una carica di protesta di rancore sordo in definitiva costoro potranno mai per i partiti del centro sinistra che hanno la responsabilità ai loro occhi perché governo di mandarli via
Dalle mie parti un giorni giovani come fanno a votare
Che tre anni fa quando ci detto il volto noi dicemmo che avremmo si sarebbe potuti per il lavoro lo sviluppo l'attenuazione dei grandi squilibri e dopo tre anni noi registriamo venti mila disoccupati in più e il sei per cento in più di disoccupati
Altro che checché sonori ecco perché io dico allora che i nostri parlamentari devono stare attenti che ci sia una una saldatura fra le parole in fatti
Ma sapete che nella mia realtà se noi applicassimo gli accordi che abbiamo fatto potremmo spende avremmo già dovuto spendere due mila cinquecento miliardi e non abbiamo speso una lira un anno fa a Manfredonia
Dopo la firma del contratto di dare agli imprenditori del Nord
Da un anno non vogliamo più andarci perché è un anno senza far niente per gli imprenditori colti da un secco in un mondo di globalizzazione generale
Quindi dobbiamo chiederci anche agli amici che stanno al governo di darsi spesso da fare di confessava un sottosegretario
Che sta al Governo che in otto mesi
Otto mesi diceva Sergio di visibilità poi severo lo diceva ieri malgrado il fatto che l'abbia chiesto più volte
Non siamo stati capaci di fare una riunione di coordinamento tra ministri sottosegretari per vedere le sinergie i collegamenti il modo di andare avanti in modo più proficuo
Quindi questo è un fatto che non risponde certamente no voglio dire che devono essere fatti non hanno fatto probabilmente anzi certamente perché erano impegnati ma è chiude e chiudo sto chiudendo
Quindi voglio dire
Marini credo che abbia fatto bene a recuperare alcuni alcuni corpi noi dobbiamo
E anche l'ultima cosa che voglio dire è che presentare le organizzazioni sindacali quando si parla di pensioni abbiamo gestito il problema delle pensioni nel modo peggiore abbiamo ottenuto gli tutti gli svantaggi possibili
Ebbene io credo poi avete presentato le organizzazioni sindacali confederali
Come i centri di reazione oscurantisti che medievale
Come ostacolo ai processi di modernizzazione del Paese un errore perché è un falso
Dopo le prove di responsabilità che ci hanno dato perché se il Paese è stato risanato e perché loro hanno fatto stare la dinamica delle retribuzioni sotto a quella della l'utilità sotto a quella di infrazione altrimenti non si sarebbe risanato questo Paese perché non riconosce l'apporto positivo che hanno dato lo sviluppo di questo Paese
Ebbene cari amici io chiudo scusandosi oralmente dal preso un po'di tempo ma voglio dire anche che lascia perplessi lo dico a Sergio che e qui rappresentante del Governo questo balletto questo balletto come posso dire veramente intollerabile per cui abbiamo il gioco delle parti D'Alema D'Alema che mette vi è il DPR Demetrio il DPR no misure di sospensione dello Statuto dei lavoratori e quindi via libera a licenziamenti vedete le aziende e poi i saldi che doveva presentarsi con il nuovo il nuovo ministro
Sì e circa la revoca l'aureola di salvatore della patria facendo dire togliere io mi domando ma quelli che ci stavano a fare i complimenti figli giocavano questi balletti ecco io credo che su questi poco problemi compresi difficili
Noi dobbiamo chiamare in Congo il congresso a discutere a discutere non soltanto in Consiglio nazionale ma in periferia dando la voce a tutti
Perché il Congresso deve essere un momento fecondo di mobilitazione di dibattito di confronto di arricchimento generale perché altrimenti a che servono i congressi e credo che Marini
Debba condurre questo congresso con la stessa responsabilità
Con la stessa correttezza
Con la stessa generosità con la quale ha lavorato fino ad oggi io credo che questo Paese ha ancora bisogno di un partito popolare determinato che vada avanti su politiche che sono state decise insieme ma che è sempre una nota positiva di realizzate
Grazie
Adatte
Fissò i tempi e tolgo la parola per cortesia va bene allora
La parola Cristofori segue Izzo
C'è Nino e Izzo allora prego
A
Vino
Allora sconsolato
Va be'larghezza prevale dopo su
Cristo apre ci mettiamo d'accordo sui dieci minuti contrattiamo patteggiamento
Grassi avrebbe io mi attengo sempre i tempi noto che gli altri non lo farei mai ragione di sicurezza va da garantire
Brevemente
Rosa Russo Jervolino
Due o tre giorni fa sul Corriere della Sera
Riferendosi al nostro Consiglio nazionale e a domanda del giornalista
Dichiarava che alla gente
Non interessa sapere chi saranno i componenti della direzione si separarono avere saranno nove del partito
Ma la gente interessa sapere cosa pensa di fare il Partito Popolare Italiano per affrontare il problema della disoccupazione ha detto un tema avrebbe potuto giungere anche altri temi esaminandi quale troviamo alcune delle ragione per la quale per le quali il nostro ruolo non è stato non è stato non è riuscito ad essere colto dalla il tre
Il ministro dell'interno avrebbe voluto
A parlare
Della di che cosa pensa di fare il Partito Popolare della riforma delle attività enti intellettuali e delle professioni che interessa non solo quattro milioni di persone quattro milioni di elettori mitraglia
A fronte
E ringrazio la recente
Dichiarazione che ha fatto a Mattarella che ho visto nell'agenzia
A fronte di una posizione del governo
Che nel DPEF nel Documento di programmazione economica e nel provvedimento di riforma dei ministeri ha introdotto delle posizioni e ha dato delle indicazioni che sono anche nettamente all'opposto di quello che nel partito con le categorie professionali si era concordato
Poteva anche aggiungere
Che è necessario che era necessario che la gente capisca
Che cosa vogliamo fare con la riforma sanitaria io non entro nel merito del provvedimento e non è questione pure forse la sede per discutere ma faccio mi faccia una domanda e faccio una riflessione
Rispetto ad una riforma che interessa milioni di italiani quali sono state le fasi all'interno del partito per valutarle
E per dare poi un consenso visto che ci siamo trovati giorno per giorno chi ha fatto la campagna elettorale
Di fronte ad attacchi e a posizioni durissime nei nostri confronti ma non sono entrato nel merito
Così pure
Un partito che dica come vuole
Realizzare gli atti di attuazione
Della riforma amministrativa
Sulla dirigenza sulla Presidenza del Consiglio sulla soppressione dei ministeri dell'agricoltura della sanità
O su quelle piccole cose ma alquanto importanti elettoralmente sui destini del Corpo dei vigili del fuoco o del corpo forestale perché non basta che i nostri dirigenti
Vadano alla testa dei cortei di protesta e qui c'è qualcuno che c'è andato e lo sa molto bene
Bisogna che quelli che partecipano al corteo vedono attivi coerenza da parte del partito rispetto a richieste che erano comuni delle organizzazioni
Sindacale si potrebbe continuare così a lungo sulle pensioni sulle misure da prendere per rendere competitive le imprese in Europa
Anch'io sono del parere del ministro Jervolino che dopo las la sconfitta grave insolvenza la prima strada da percorrere per risorgere
E dopo fiducia e ho la fede che questa possa essere
Che questo patto possa avvenire è quella di dare visibilità agli obiettivi che come popolari intendiamo portare avanti e aggiungerei
Che la gente veda da domani che gli atti nei quali siamo impegnati responsabilità di governo nelle regioni negli enti locali nel governo del paese siano conseguenti
Alle certa che noi andiamo a compiere
Ora
Io sono
C'è alla base della nostra ragione di essere soggetto politico c'è l'identità dell'ispirazione cristiana
E mi auguro che il cui siamo tutti d'accordo anche se a volte lo sento voci dissonanti
Ma
La gente non si giudica per quello che noi diciamo di essere
Il tredici giugno l'agente CIA aggiudicato per quello che noi abbiamo fatto se ha siamo riusciti a far prevalere valori interessi legittimi rappresentati dalle forze organizzate dalla società civile in base ai principi ai quali li facciamo reperimento
Chi parla e per ribadire chiaramente in questo Consiglio nazionale l'assenza di centro sinistra
Ma dobbiamo prendere atto che la nostra centralità non è stata visibile
Intendendo per centralità non ne immobilismo ma intendendo quello che abbiamo sempre sostenuto anche anche en c'hanno
Una visibilità che che non c'è apre non ha permesso perché non possiamo prendercela con gli elettori
Adele è tornato del Partito popolare avere tarato disposizione vi ispirazione cristiana agente che tradizionalmente legata a forze di centro di stare con noi
E di rifugiarsi in una realtà spero di emergenza che è quella di Berlusconi o sotto l'impressione degli spot miliardari della Bonino
Non so
Ed è possibile che qualcuno nel sia riuscito mi arrivò alla conclusione ci è riuscito a trattenere voti nel centrosinistra mi riferisco all'Asinello
Ma se io vado a vedere i voti complessivi
Devo
Purtroppo dire che anche l'asinello non solo ha eroso dei voti a noi ai DS che forse per il centrosinistra sarebbe stato il male minore
Ma il ha dato ancora meno credibilità al centrosinistra
Allora io credo che dopo il voto del tredici di giugno
La nostra situazione sia difficilissima e sia entrato ormai in pericolo la coalizione di centro sinistra
Non credo che questi problemi si possono risolvere con una catena di dimissioni
Prima dobbiamo decidere in questo Consiglio nazionale il cammino che dobbiamo percorrere poi dobbiamo scegliere la classe dirigente perché raggiunga questi obiettivi a me è sembrato dopo questa risposta in questa sede come l'ho dato in sede regionale
A Marco Barbieri al mio segretario regionale che si è presentato annunciando le dimissioni
Dopo che in Emilia-Romagna siamo arrivati ai minimi storici elettorali e dove non esistiamo più a Bologna
Dinanzi all'annuncio di queste dimissioni ho spiegato a Marco Barbieri che non le sue dimissioni non ci servivano proprio
Il problema era di affrontare nel partito e in una maggiore collegialità eh io sostengo anche in questa sede nella massima unità
Le i punti i vuoti per ridare visibilità questo partito
I modi per garantire che questo partito possa essere un punto di riferimento per le altre forze
Arrivo alla conclusione con una proposta io credo che
E da discutere dice bene aver colto in molti l'intendimento di aprire un confronto dirigo un qualcosa di più qui ci vuole una volontà precise
Perché nella fedeltà al centrosinistra
Con le forze che vanno da dall'UDR arrivi compra odi Sinisi sui contenuti e sui programmi mi un discorso serio per organizzare una dimensione forte un soggetto politico unito
In grado oggi di riequilibrare il centro sinistra
Se continuiamo così siccome il maggiore i perdenti siamo noi ha perso anche lei DS mai maggiore perdenti siamo a voi perché noi non siamo riusciti a coagulare i voti del centro quel dalla realtà
Di fronte a una situazione di questo genere non credo soluzioni verticistiche euro anch'io riunioni di sigle ma credo che il nostro impegno dovrebbe essere dalla periferia per intenderci dal Piemonte alla Sicilia iniziare una grande operazione
Sughi su contenuti su programmi sopra a volte che dobbiamo qui le miniere per riuscire a coagulare ancora una volta che possa essere credibile come forza di equilibrio rispetto alla sinistra e perché testimonia poi nei fatti
Un comportamento competitivo rispetto alla sinistra sia in grado di guadagnarsi il consenso
Ecco perché quando in questo momento difficile
Ringraziare il presidente e Franco Marini
Di quello che hanno fatto e garantire che per quello che ci riguarda quello che pensa la gente alla periferia nonostante qualche insegnamento
Non sono loro che hanno le responsabilità le hanno assieme a tutti noi perché è mancata una linea forte in grado di portare avanti il Partito Popolare
Io credo che se questo Consiglio nazionale invece di essere una corrida di referendum su dei nomi diventasse anche un confronto serio e difficile sui contenuti sui problemi e sulle scelte
Domani nell'opinione pubblica
Potrebbero capire qual è il grande segnale nuovo di cambiamento che noi vogliamo fare il cambiamento papato cioè i problemi e sui nostri comportamenti
Poi c'erano anche gli uomini quali sono d'accordo che bisogna favorire al massimo la classe dirigente nuova arricchire questa classe dirigente
Ma mi sembra che qualcuno voglia partire dal piede sbagliato
Onorevole Izzo
Poi segue
Adinolfi c'è
Poi cari amici
Diventa a volte difficile parlare ad una platea semivuota soprattutto se questa
Finisce con l'apparire anche distratto e
Ma io credo che i temi di questo Consiglio nazionale siano così seri per la nostra esistenza che non possa essere sottovalutato il contributo di tutti quanti con passione politica e civile si alternano da questa tribù una per offrire non una ricetta non un dato già confezionato ma per offrire una proposta seria e percorribile e per verificare cosa tutti insieme possiamo e dobbiamo fare
Vedete noi celebriamo cui il rito di una sconfitta elettorale
E molti di noi hanno individuato la esigenza di offrire al paese un segnale forte
Che la sconfitta sia stata percepita individuando come segnale forte
Il capro espiatorio che noi dovremo presentare al Paese dicendo ecco abbiamo individuato il poi responsabili e dunque dei capi diamo una dirigenza per ricominciare
Io devo esprimere qui con molta franchezza un sospetto
Il sospetto che essendo diffuse e non sufficientemente esaminate le ragioni e le responsabilità della sconfitta elettorale
Ci sia stato frettolosamente il desiderio da parte di tanti di riconquistare una verginità addossando colpe e responsabilità ritardi ed inefficienze sulle spalle di alcuni ora certamente vero in politica chi porta la responsabilità oggettiva delle scelte deve sentire la responsabilità di assumere su di sé anche ciò che di negativo avviene per la verità non posso non riconoscere a Franco Marini il grande coraggio
Di non essere sfuggito all'esame delle responsabilità
Ma certo non posso riconoscere identico coraggio a tutti coloro i quali avrebbero dovuto dire io c'ero quelle responsabilità le condivido e offro la mia disponibilità insieme
A quella di Franco Marini
Allora dicevo cari amici del Comitato nazionale
Noi riteniamo di essere stati sconfitti perché non abbiamo colto per tempo la possibilità di dialogare con i Democratici di Prodi Di Pietro e di sindaci
Altri ritengono di essere stati sconfitti perché non siamo stati capaci di manifestare un progetto compiuto che fosse stato condiviso che fosse stato capace di suscitare nel popolo italiano una emulsione una sensibilità
Io credo con Christoph fuori che noi siamo stati sconfitti perché abbiamo fatto poche cose e quelle poche cose che abbiamo fatto non abbiamo saputo nemmeno valorizzarli al meglio
Vedete io sono rimasto davvero scandalizzato
Prima di essere eletto deputato sono stato un medico e sono stato per venticinque anni in un ospedale
Sono rimasto scandalizzato della leggerezza e della superficialità con la quale noi non i nostri avversari non lui
Abbiamo detto che la riforma sanitaria proposta dal nostro ministro Bindi era quanto di peggio si potesse immaginare
Bene io domando a voi che siete qui vi è mai capitato di portare un ammalato di cancro da un luminare
E sentirvi dire guardi la lista d'attesa e di sei mesi e poi sa signore qui non è detto che va o per il mio potrebbe operarla il mio assistente io il mio aiuto però guardi io opero presso la casa di cura tal dei tali
Avete mai sentito queste cose vi è mai capitato di vivere il dramma che hanno vissuto questi nostri concittadini ecco queste col dico queste cose fa giustizia la riforma sanitaria proposta dal ministro B
E allora se avessimo saputo
Illustrare queste cose forse avremmo perso i voti di alcune corporazioni di medici ma avremmo preso i voti di tanti cittadini ammalati
E poi e
Quanti di voi hanno letto l'ultimo documento di programmazione economica e finanziaria bene io che non capisco molte cose vi invito a leggere a pagina novantadue il paragrafo quattordic'quattro punto dodici che parla di agricoltura e tecnologia
Bene quel paragrafo è stato scritto da incompetenti
Quel paragrafo è stato scritto da gente superficiale che non parlarne è un linguaggio comprensibile dal mondo agricolo che non parla né un linguaggio dicendo non è un linguaggio di Ginestra
è semplicemente uno scarabocchio
Se qualcuno volesse far perder voti a chiunque di noi nei nostri collegi elettorali avrebbe solo da fotocopiare quella paginetta e mezza farne un volantino e distribuirlo
Avrebbe già fatto la sua campagna elettorale contro di noi
E allora e proprio giusto è proprio giusto che queste inadempienze che sono nostre che sono del gruppo parlamentare che non ha vigilato a sufficienza
Che non ha fatto sentire a sufficienza la propria voce della prima parte di questa legislatura repubblicana
Perché ci veniva spiegato
Attenti facilmente non respirate perché comunque lasciando avrà Bindo pronti comprovi avremo vinto i lavori e non era vero no Laura apparterrà erano
Perché noi avremmo dovuto vincere per il nostro protagonismo
Noi avremmo dovuto vincere per la nostra competenza noi avremmo dovuto vincere segnalando al popolo italiano le battaglie Venere sulle quali volevamo impegnare il Partito Popolare
Non lo abbiamo fatto allora dobbiamo ripiegare
Capire le cose che non abbiamo fatto capire dove abbiamo sbagliato nel comunicare con i nostri potenziali elettori
Questo è il lavoro che deve fare questo Consiglio nazionale non chiedere la testa di questo o quello in buona o meno buona fede perché cari amici
Da Prodi ci divide no non diverso partito
Ci divide una diversa prospettiva politica
Noi siamo stati afflitti dall'inizio di questa legislatura
Da un'ambiguità e da una doppiezza fra chi vedeva il partito dell'Ulivo e chi vedeva l'alleanza dell'Ulivo
Questo nodo dovremmo scioglierla e poi la prospettiva politica dei democratici è una prospettiva che supera i partiti
Che dice non esistono più i popolari
I diessini i verdi i comunisti libertari gli ambientalisti non esiste niente esista il Partito Democratico che un partito Liberal PD può anglosassone
Il che non appartiene alla nostra cultura che europea da italiani
Vedete amici un'ultima cosa e poi non ruberò molto tempo
La prospettiva dei democratici
Non consente approdi
Di accettare le nostre profferte di organizzare il cento perché quand'anche Prodi volesse farlo
Tutti coloro i quali hanno aderito al partito dei Democratici provenendo dai Democratici di sinistra
Mentre possono spiegare a se stessi ed ai propri elettori che non sono dei traditori avendo abbandonato
Il Partito della Sinistra democratica ed essendo passati ai democratici se i democratici dovessero organizzare federare il centro
Come Laforgia spiegherebbe ai suoi elettori di Bologna di aver tradito i DS per essere passati con il centro che non appartiene alla sua cultura e alla sua tradizione
Ecco vedete la grande ambiguità
Consiste proprio in questo
Che le alleanze si possono fare con tutti coloro i quali sono disposti a condividere un progetto comune
Lo stesso partito si può fare con quanti condividono le radici e di valori comuni
Allora certamente abbiamo sbagliato a parlare di identità ma noi perché l'identità non serva perché abbiamo parlato solo di identità
E non abbiamo spiegato come questa identità si traduca in Progetto coerente con quella identità
Ecco l'errore vero allora vogliamo continuare ancora mistificare se vogliamo questo chiediamo la testa ora dell'uno e dell'altro fra tre mesi avremo un'altra testa fa otto mesi un'altra testa ancora fra non molto avremo la testa di tutti noi
No era Adinolfi e poi verranno colleghi
E poi risale
Devi essere
Spirito non un fantasma sono andare al cinema ieri sera ma è capitato di andare a vedere questo film
Dedicato alla politica americana si chiama Bull Ward
Racconta di un
Senatore che stanco dei vecchi riti della politica
D. Sempre assolda un killer per farsi uccidere a pochi giorni alla fine la sua campagna elettorale e il fatto che ci sia un killer pronto a sparargli e che quindi sia pronta la sua morte
Di favori esce la possibilità di dire tutta la verità
E dicendo tutta la verità questo
Senatore sbanca le lezioni stravince e diventa un punto di riferimento in America l'ammonimento che lo porta a riflettere è questo devi essere spirito non devi essere fantasma
E noi siamo in mezzo a questa dicotomia amici
Fermi nel dubbio seste respiro o sesta e quant'altro mi e anche a agganciati ad un ad un'angoscia che speriamo di poter risolvere senza sosta dover assoldare un killer e allora proviamo proviamo a dire la verità
La verità è che abbiamo combattuto una campagna elettorale
Completano gli azionari assoluta ma di certo la mia
Una campagna elettorale su una linea giusta
Su una linea giusta
La linea dell'identità del cattolicesimo democratico della capacità di proporre al Paese un progetto organico non caratterizzato da Fini lobbistici non nutrito da miliardi non gonfiato da scuotere una linea giusta
Una linea di testimonianza francescana
Che a mio avviso ha avuto sì dei limiti ma nella scarsa la convinzione di alcuni io non posso dimenticare cari amici che a pochi giorni dal voto su un giornale di rilevanza nazionale sul principale
Giornale nazionale c'era chi si augurava un'affermazione dei nostri principali avversarie l'affermazione dei democratici come possiamo dimenticare questo passaggio una campagna elettorale si combatte su una linea giusta Dessiè tutti convinti
Mi è sembrato che la convinzione di alcuni fosse
Indebolite talvolta sconfina se nella malafede è questo cari amici
La paura il timore che cita fermato forse paralizzato sembra anche democratici interpretasse Romerio una modernità la modernità questo è stato l'elemento
Che ci ha visto
Sconfitti
Non siamo stati in grado di dare la nostra risposta alla nostra interpretazione della modernità
Forse in qualche caso caro Franco cara vigenza nazionale abbiamo anche sbagliato le fasce
è successo anche questo
Abbiamo impegnato poco i giovani e io da giovane che affaticato e girato davvero
Tutta l'Italia per cercare di portare voti a questo a questo partito non posso che sottolineare quello che è un po'impegno che credo sia un impegno solenne ricambio generazionale non è una parola gettata
Lì per prendere un titolo sui giornali il ricambio generazionale
è oggi una necessità è una necessità che noi evidenziamo senza arroganza
Non chiediamo cacciate non chiediamo abiure non abbiamo fretta
è un passaggio che può avvenire in due modi
Con un contrasto
Con uno scontro politico che farebbe male sulla partita ci verrebbe probabilmente soccombere perché abbiamo meno numeri nemmeno scaltrezza non sempre la scaltrezza positiva comunque di altri
Ora un clima di concordia su un sentiero che tu credo abbia indicato in maniera
Forte in maniera significativa io prendo questo con un impegno segretario prendo questo con un impegno dell'intero gruppo dirigente
Ho sentito il presidente Bianco di è ora di andare a casa tutti non siamo così ingenerosi
Ma è ora di allargare la Casa delle area delle forze delle visibilità giovanile credo abbiano la giusta caratura ora per poterlo fare
In quel film e ci dava all'inizio
Era proprio la capacità di adeguare il linguaggio
Proprio di un politico navigato alla necessità di un linguaggio nuovo linguaggio della politica nuova lì il paradosso è forte perché il senatore sessantenne americano si mette a girare il Paese a ritmo di IRAP certo non possiamo immaginare questa come soluzione ma il tema del linguaggio che lo sia il tema centrale confronto nostro con un Paese che ha faticato ad ascoltarci anche perché abbiamo sbagliato le parole del da utilizzare
Il cattolicesimo democratico però non è non può essere oggi un'idea da abiurare
Ribadire la linea e questo io credo che sia oggi necessario ribadire la linea dell'identità accompagnandola però a quello che deve essere un Progetto il limite vero forse è stato l'idea
Che l'identità fosse qualcosa da sbandierare da affermare mentre l'identità è qualcosa che si fa qualcosa che si costruisce giorno per giorno nelle scelte politica che si adottano
A Brescia al convegno
Nodo
Un sottosegretario del governo ha chiesto dateci almeno un'idea per la Finanziaria un'altra e un'idea nuova un'idea diverse quante ce ne sarebbero amici
Penso
A quelle centinaia di migliaia di giovani coppie che in Italia non riesco non possono sposarsi perché non riescono a comprare casa chiedo cosa ci vorrebbe per il governo
A varare una legge ricalcata sul modello francese per cui alle giovani coppie sotto i trent'anni e sotto i cinquanta milioni di reddito sono garantite una possibilità di accesso al credito con mutui a tasso zero il tasto Demi interessa del avvistato la Banca centrale europea oggi al due e mezzo per cento l'esborso e dovrebbe essere coperto dal governo italiano e sotto i due mila miliardi per garantire una legge di questo di questo genere
è una novità cambierebbe la vita delle famiglie dei giovani italiani
Cinquanta milioni di persone in in Udine o negli Stati Uniti d'America ogni giorno utilizzano internet per comunicare il Governo ha fatto qualcosa questo DPEF
Ma ancora troppo poco
Il livello di accesso alle nuove tecnologie imbarazzo è imbarazzante da quante basso
Appena un milione e mezzo italiani non sono in grado di Zanda continuativamente la Rete e solamente cinquecento mila lo fanno davvero una percentuale che al di sotto l'uno per cento in America navigano oltre il trenta per cento
è questa un'idea praticabile
Gli spazi per costruire la nuova declinazione dei nostri valori ci sono le idee forse arruffate posso essere affinate
Quello che serve è rilanciare un'idea massa della compagnia era un progetto una forma partito nuova
La forma del partito deve assolutamente essere in grado di intercettare
Le energie che noi purtroppo non intercettiamo più sono energie che troviamo
Ancora immondi che sembra aver rinunciato ad avere noi come interlocutori mi preoccupa quando leggo che la Chiesa ha ormai deciso di strutturare i propri interessi economici in settori ben evidenti
Penso alla sanità penso alla scuola
Per poi rapportarsi alle istituzioni da chiunque siano rette a qualsiasi livello by passando il partito di ispirazione cristiana per far questura non abbiamo l'onere della prova ora ricade su nuovi siamo noi che dobbiamo convincere di nuovo i nostri mondi di riferimento di essere interlocutori credibili e soprattutto non vai passabili
Non voglio sfuggire al la questione di questo Consiglio nazionale
Per bonton perché non sono membro ufficialmente dei giovani popolari
Non ho firmato una mozione che però credo sia condivisibile
Una mozione che chiede negli hub evidenti possibilità di convocazione l'assemblea nazionale di Chianciano che io credo ero segretario
Sia stata il punto più alto della nostra riflessione politica il punto in cui toccavamo l'entusiasmo lo palpava amo eravamo in grado
Di avvertire quel qualcosa si stava muovendo che qualcosa stava cambiando
Tempi modi dal Consiglio nazionale a decidere una cosa si può fare in due giorni o in due anni decideremo deciderete quale la modalità più giusta ma io credo che il grado di coinvolgimento di questa catarsi la forma della partecipazione più ampia possibile sia il passaggio centrale non possiamo essere
In pochi per quanto autorevoli a scegliere a decidere in qualche modo una classe dirigente con queste elezioni nuova si è formata in qualche modo attraverso Cagiano aveva agganciato dei mondi esterni che necessitano di essere coinvolti in un percorso che
Porte a questa palingenesi del partito che non desse Rock palingenetiche sono di classe dirigente non deve essere solo il momento di piccole grandi mediocri vende ringrazia
Grazie Berardi
Poi risali
Vai Mario Pepe
Cari amici super
Debbo confessare
Da subito
Che il clima di Rizzo rissosità
Che ha preso piede nel nostro partito all'indomani del voto mi ha scosso profondamente
E debbo confessare inoltre
Che lo sciocco nell'opinione pubblica da quello che mi è sembrato di cogliere
Più che il risultato
Lo ha prodotto l'orgia di dichiarazioni
Di protagonismo che ci ha coinvolto tutti
E tutte queste dichiarazioni sospese
Per dire poco bene del nostro partito
Lo scoramento più che comprensibile
Anziché indurci a riflettere e a cercare di capire le regioni di un declino
Che potrebbe presentarsi rapido quanto inarrestabile e non solo per noi ma per tutta la miriade di sigle che popola il variegato universo del centrosinistra c'ha condotto fuori dal terreno dell'analisi politica
Sono emersi risentimenti distingue inventivo
Ed io mi chiedo ad alta voce
E se fossero sensi di colpa
E ci si è lasciati andare alla più facile delle soluzioni se la squadra perde cambiamo allenatore
Io non sono il detentore difensore d'ufficio di Franco Marini non ne ha bisogno l'avete sentito lo avete provato nel tempo
Ma credo che in questo Consiglio nazionale dobbiamo dire chiaramente cosa vogliamo vogliamo capire le ragioni dalla sconfitta e disegnare una strategia che guardi avanti verso una ipotesi di ripresa o vogliamo fare il processo di Verona
La mia risposta e ovvia dato alle premesse
Ritengo prioritario rispondere all'interno ed all'interrogativo del che pare poi sulla scorta delle risposte che riusciremo a trovare scegliere l'allenatore e lo stato ma prima cerchiamo di capire cos'è successo
E se vogliamo capire dobbiamo cominciare a guardarci allo specchio
E con un atto di armi di umidità che giusto
Rito farci nei risultati dei nostri collegi elettorali
Partendo da un'analisi obiettiva impietosa sovverte ma lucida e di largo respiro come quella che ha svolto Franco Marini e penso che questa relazione
Che ci ha offerto oggi al Consiglio nazionale
Dovrebbe essere il punto di riferimento per il dibattito che si sta svolgendo in questo Consiglio
I partiti oggi stanno diventando sempre più delle sigle
In cui lo spirito di appartenenza la casacca
Viene meno gli organismi periferici ed un solo quelli spesso si sono trasformati in luoghi di rissa
O di culto del passato che non favoriscono una qualunque azione di proselitismo
Nel nostro partito poi c'è un conflitto di mentalità di atteggiamenti che attanaglia ognuno di noi
Tra la piccola fetta di consenso il quattro per cento
E la grandeur del trentacinque per cento che avevamo ci illudiamo di contare come allora di essere quelli ancora
Perché era solo non può rappresentare
Ed è bene che sia ribadita la nostra collocazione non siamo nati nel mille novecentonovantaquattro come partito di centro sinistra ma come partito di centro
Che la propria vocazione storica
E l'avventura dell'Ulivo hanno collocato nel centrosinistra con l'impegno di compito di rappresentare in questa coalizione un'opzione culturale significativa autonoma visibile
Il cambio del premier e della maggioranza di governo
Il venir meno di un collante come la rincorsa all'Euro la mancanza di un'incisiva azione di governo verso la lotta alla disoccupazione specie a quella giovanile
Ha contribuito alla disaffezione elettorale verso il centrosinistra generando un voto di riflusso
Il voto di giugno peraltro conferma quella che da più parti è stata definita la volubilità elettorale che segna questa fase politica in Italia
Il travaso di consensi da AN e dalla lega approdi alla Bonino il consolidamento di Forza Italia come partito neo centrista
L'emorragia dei DS persino nelle sacre roccaforti sono gli indicatori di une evoluzione sismica del panorama politico italiano
Se qualcuno sperava che questo processo non toccarsi anche noi se sperava che Prodi e Di Pietro i voti li avrebbero preso Berlusconi forze stava sulla luna
Questa fase di rapido mutamento durerà ancora e non sarà breve almeno finché le motivazioni emozionali che l'hanno provocata nell'agitano non ci saranno assestate noi probabilmente stiamo pagando il lavoro spesso oscuro di questi anni per garantire stabilità alla maggioranza e dal governo
Di rappresentare un momento di equilibrio dentro la coalizione
Questa linea impatti
Lo volevo dire al vicepresidente Mattarella non fa audience
Non appare nei telegiornali
Ma non per questo era meno necessaria dobbiamo riconoscere però che in questo ruolo estenuante immigrato abbiamo perso smalto mordente si è annacquata sbiadita la nostra identità
Una identità che va affermata nella storia nell'attualità dei nostri giorni ha dei problemi che affrontiamo nelle istituzioni e nella società e non evocata come un fantasma che abita lì per Urania dei massimi sistemi ed allora dobbiamo riscoprire riproporla con atti concreti e con la consapevolezza di quello che siamo oggi e non di quello che siamo stati sul terreno delle riforme istituzionali dall'occupazione della radio razionalizzazione non dall'abbattimento della rete dei servizi per lo stato sociale
E dobbiamo fare i conti con il nuovo modo di essere dalla politica non per scimmiottare il grande comunicatore
Ma per dare completezza e continuità al nostro messaggio politico perché le idee le proposte se resteranno nel chiuso del Palazzo e non raggiungeranno il milione destinatari naturali non faranno storia
L'altro dato di cui dobbiamo tener conto e che oggi il terreno del confronto politico non è chiuderà sul tra progetti politici e programmi alternativi
Se così fosse vorrei sapere qual è il progetto della Bonino visto che l'unità politica dell'Europa l'abbiamo inventato noi qualche decennio prima
E cosa abbia cambiato piloti della sua identità politica di popolari italiane ed europee
In queste elezioni è temo in quelle che verranno lo scontro sarà virtuale mediatico tra slogan sia suggestioni immagini che promettono tutto a tutti
In quello che sembra essere diventato il grande supermarket della politica italiana
Vince
Questa è sembra essere diventata la regola Pisa convenzionare meglio la scatola a volte vuota del prodotto ma c'è il rovescio della medaglia
C'è un'altra Italia
In cui
Vince il non voto
La rassegnazione il distacco di della parte sempre più numerosa di italiani che non crede più nelle istituzioni del mondo giovanile che ha perso la speranza nel futuro di una fetta di popolazione che vive a stati di progressiva emarginazione
Che la fa la fanno sentire
E qui ha ragione Martinazzoli gente e non popolo se vi capiterà di vedere più da vicino realtà come quella da cui provengo la Calabria in quella disoccupazione giovanile ha raggiunto il ventotto per cento
Forse capirete che questa distinzione tra gente popolo non è retorica matura attualità
Questo disagio sociale diffuso che spesso prende il nome di emarginazione nuova povertà di solitudine di crisi della famiglia
Ed al quale non è insensibile a larga parte del ceto in me del ceto medio in questi anni e passate in secondo ordine
Negli anni scorsi abbiamo chiesto agli italiani rigore e sacrificio fatica pazienza per risanare le finanze del Paese ed abbiamo aperto una prospettiva una speranza l'Europa
Oggi dobbiamo ritrovare lo stesso coraggio parlare con semplicità e chiarezza di linguaggio
Ai cittadini chiedendo loro di diventare sempre più popolo e sentirsi meno sempre meno gente di capire che la politica del rigore e sacrificio
E solidarietà ma dobbiamo offrire prospettive reali visibili raggiungibili nella lotta agli sprechi alla disoccupazione all'evasione fiscale alle lentezze bibliche della giustizia
Non ci sono più le sezioni gli organi periferici sono rarefatti
E soprattutto siamo rimasti in pochi
Lavoriamo per inventare strumenti nuovi cerchiamo aggregazioni più ampie presenze sociali che vogliamo percorrere che vogliono percorrere con noi tutto questo tratto di strada credo che la forza delle idee e dei valori che abbiamo rappresentato e possiamo ancora rappresentato possiamo rappresentare abbia ancora spazio nel Paese
Sono queste valutazioni modesti
Umile ma sentite che li fanno affermare
Che cosa buona e giusta
E parlo a tanta gente che è qui dice d'ispirarsi ai principi del cattolicesimo
Riconoscere che il risultato delle europee appartiene a tutti
Onorevole Marini nessuno si può chiamare fuori
E paradossale poi che la cultura dello scalpo che ha evocato Franceschini poco fa
Sia stata ed è largamente praticata da chi dalle scelte di Marini che Marini ha indicato e che è unanimemente tutti
Abbiamo sempre condiviso
Attratto notevole rendite di posizioni coppie poco o per niente sono ripulite nel partito
Non si spiega altrimenti il risultato questa volta sì davvero impietoso conseguito da dirigenti massimi da componenti della delegazione al governo persino nei propri collegi elettorale
Ed è per questo che io chiedo a Marini di portare il partito al congresso
Un congresso che sia diverso dai soliti rituali sempre uguali sempre basato sulle tessere sui baroni delle tessere
E c'è bisogno per questo dal concorso di tutti sarebbe ben strano davvero strano che una classe dirigente pensi di rinnovarsi chiedendo al solo segretario di farsi da parte
Shaari grazie
Shaari
Segue onorevole Pili
Pepe
Per cortesia
Non non trasformiamo incorse Coliandro usate mi Manolo ho approfittato del fatto di essere qui potrebbe
Allora
Care amiche e cari amici l'eccezionalità
La situazione
Che sta vivendo il nostro partito
Deve essere
Da noi riconosciuta
Riconoscendo l'eccezionalità
In cui vive nostro partito
Dobbiamo essere capaci discendente eccezionali straordinarie
E questo non vuol dire
Una fuga dalle responsabilità
Anzi
Significa esigere l'assunzione di responsabilità
E per questo che noi diciamo no
Alla congelamento di questa nostra crisi
Non possiamo permettercelo
è maturo il passaggio del testimone
Segretario Marini stesso questi esigenza
C'è la proposta più volte
Adesso è il tempo di una nuova fase
E non è uno sciogliete le righe nessuno l'ha detto
Ma una assunzione di nuova responsabilità
E la necessità di rassicurare il nostro elettorato
In vista delle prossime elezioni di primavera
Serve un impulso motivato per prendere una decisione
Per superare la condizione del partito
E la richiesta
Al segretario alla direzione nella mozione che a nome di altre persone ho presentato e la richiesta al segretario alla direzione perché favoriscono loro stessi l'avvio del rinnovo dei vertici fin da questo Consiglio nazionale concludendo comunque entro luglio
Prese la decisione
Perché il problema è prendere la decisione
Occorre verificare Siria mente serena mente
La possibilità di arrivare ad una decisione che aggredì un consenso il più largo possibile
Senza la ricerca del capro espiatorio
Caro Marini io non ti ho votato al congresso
Ma io ti ho applaudito
In Parlamento diverse volte
Con la tua segreteria abbiamo raggiunto l'obiettivo dell'euro
Con la tua segreteria abbiamo garantito al governo Prodi stabilità
Con la tua segreteria non al governo col governo Prodi di di essere stabile e al Paese la stabilità
E ciò di cui a esigenza del nostro partito e abbiamo riconquistato fiducia all'estero
Io non lo dimentico questi
Issare Hammond mattino ha dimenticato
La linea politica quindi io non non cerco nessun capro espiatorio ma dico
Che occorre
Che occorre
Cercare chi oggi risponde al meglio per Gers per gestire questa nuova fase che dobbiamo gestire insieme non uno contro l'altro
Dobbiamo cercare stiamo cercando la linea politica
C'è c'è
Programma e proposta li stiamo confermando e ridefinendo in questo Consiglio nazionale
è una linea politica
Da approfondire ulteriormente
In una assemblea straordinaria
Da tenersi al massimo entro la prima parte di settembre
Per definire
Un partito nazionale strutturato in modo federale
Un partito moderno che toglie le barocca Gini
Per rimettere in evidenza all'essenziale io nelle nostre chiese di Lombardia molte volte facciamo queste ristrutturazioni togliamo le barocca agili e tornano le linee essenziali dico il Belli Gotti Romano gotico e si ritrovano le linee di quelle splendide architetture e noi siamo una splendida architettura se riusciamo a togliere queste barocca AG ci vuole un rilancio della coalizione
Ritornando allo spirito originario nel quale emergano anche le nostre ragioni con quelle degli altri dentro un progetto comune per il governo del Paese per affrontare politicamente le sfide della modernità ritenere il rapporto positivo
Rapporto con le forze del riformismo democratico ma ben sapendo che non basta dire riforme per pensarla allo stesso modo per proporre le stesse cose e allora questo confronto va cercato incominciando da quelle di ispirazione cristiana
Partendo dall'amico Romano Prodi
Con il quale vogliamo un confronto schietto e dignitoso per entrambi
Come si conviene a chi si ispira alla stessa origine ideale
Non perché noi siamo diventati troppo deboli
O perché presumiamo che Luigi sia in difficoltà
Non è questa la strada giusta per dialogare
Ma perché riteniamo che il tornare a convergere darà più forza alle nostre ragioni
In una società sempre più secolarizzata e radicale che vuol fare a meno di lui e vuol fare a meno di noi
Dovere
Per il coraggio delle scelte il tempo è adesso i rinvii non servono non ci capirebbero
Perché chi ha responsabilità di governo non può apparire indeciso confuso smarrito incapace di fare ciò che deve fare per essere davvero se stesso
Che credibilità può avvenire chi si presentasse così se noi ora adesso donne e uomini popolari qui non saremo capaci di dimostrarlo che dimostrarlo possibile temo che non saremo noi a sciogliere le file
Ma i nostri elettori
E noi non vogliamo che sia così
Perché riteniamo che il popolarismo sia ancora utile alla società moderna
Popolare per la Società del due mila questa deve essere la responsabilità che oggi da cui noi dobbiamo assumere e sono convinto sicuro che possiamo assumerla
Mario Pepe segue l'onorevole Guarino c'è
Ora
Poi cala presidente
Vorrei ringraziare la presidenza perché in alcuni momenti del dibattito abbiamo dato una grande dignità di ascolto
Alle considerazioni fatte dopo la premessa e dopo anche la relazione tutta a braccio
Del segretario Marini
Che ha dato una grande disponibilità questa sera
Io colgo molto
La semantica i significati degli atteggiamenti non la perentorietà di chi chi vuole mettere improvvisamente all'angolo
Perché non rientra nella costume Lanza nella tradizione e nei valori di quel popolarissimo di ispirazione cristiana che dovrebbe anche caratterizzare i nostri comportamenti nella vittoria e nella sconfitta
Io so
Pure sapendo che Marini è un temperamento forte
Per un paramento indole che io avrei giocato fino in fondo caro Segretario in un appuntamento dove forse siamo stati deboli
Da elezione del Presidente della Repubblica
Non perché dovevamo fare una rivendicazione partitica
Perché tenevamo
L'esperienza e il patrimonio di giocare un motore vuole garante
Dell'articolazione delle nostre istituzioni perché di questo noi ci dobbiamo preoccupare
Il problema non è vincere perdere il problema e verificare come nelle proiezioni elettorali segretario
Con l'invito al personaggio carismatico che dovrebbe risolvere i problemi della democrazia nel nostro Paese
Noi rischiamo di impoverire la democrazia di comprometterla
Quella democrazia che rivendica
Il valore fondativo dell'associazionismo tra militanti tra soci
L'ai sensi alita dei partiti
Per concorrere a radicare la democrazia nel nostro Paese
Io so che hai portato molti parlamentari alla di Claudio
Parlamentare
E non era facile nello vanta sei al di là del nostro leader che noi non abbiamo mai rinnegato
Ma che è stato al Bilancio dei facili delle facili apologie un punto di riferimento di un passaggio ulteriore della democrazia nel nostro Paese
Molti amici sono venuti al Parlamento anche determinando una prassi rivoluzionaria e nelle loro realtà territoriali e molti giovani hai portato alla dirigenza del partito perfino ministri
Quando noi sappiamo che conquistare i consensi elettorali lavorare nella testimonianza nel servizio alle nostre comunità non è facile sembra indossare
Illa illa gratis di un personaggio prestigioso
Ecco questa contraddizione morale che io avverto
Nel giudizio della tua segreteria
Dimenticando questi fatti gravi è chiaro che se giovedì responsabili sono nel governo e nel partito io ritengo che la dignità di guida l'egemonia di comando si conquista vivendo pienamente l'esperienza nelle proprie realtà territoriali
Quando noi non siamo accompagnati
Da un radicamento forte sul territorio
Non abbiamo modificato per niente il trend elettorale perché questo ci deve preoccupare il diagramma del film futuro non il risultato qui ed ora perché il risultato qui adora punisce più gli altri che noi stessi
Ebbene io avrei voluto vedere molti dirigenti operare nelle loro realtà territoriali
Noi abbiamo avuto l'insegnamento ma i nostri dirigenti
Di essere
Posizionati in un lavoro di presenza nelle nostre realtà se non c'è questo segretario nonché rinnovamento del partito quello vero evitando la logica della contrattazione perché questa logica pur talvolta caratterizzare le nostre scelte perché ognuno è debole
Anche tu che sei una Bruzzese e non un agnello sacrificale facilmente tutti dispone ma non ti fai sacrifica
Questa logica alla congiuntura perché il segretario io quello che avverto anche in questi incontri notturni da parte di molti nipoti e miti e la ricerca del capro espiatorio dell'agnello sacrificale
Vedo molti centurioni in giro ed è giusto perché i centurioni comando ridere appelli ma quando i centurioni vogliono diventare pretoriani andando all'assalto dell'inverno un intero politico senza Province io ritengo segretaria che questi centurioni possono determinare la crisi di queste esperienza politica di non concorrere a rafforzare
Io credo nella proposta politica che hai fatto
Perché non è due vorrei dire anche il concorso di una tradizione di un costume che si essenze diventa
Dobbiamo partire da di tue dichiarazioni
E credo anche che dei due dimissioni sono vere
Perché se non fossero state vere Franco Marini
Da sindacalista che pure ha portato un patrimonio di valori nella nostra esperienza politica non avrebbe dichiarato avrebbe accettato la sfida quindi è una disponibilità che io considero non ironica ma maieutica insieme dobbiamo costruire arricchire la proposta politica anche rispetto a Prodi
Giustamente Martinazzoli ha detto Prodi non è una soluzione e chi di noi è una soluzione alla nostra politica a porre epica debole perplessa ogni politica debole a polemica
Martinazzoli ha detto che Prodi è un problema e questo problema ce lo dobbiamo porre
Senza creare disarmonia tra di voi anche recuperando i frammenti i molteplici frammenti del vorrei dire dei passaggi che si sono verificati nel mondo di ispirazione cristiana
I vari rappresentanti che sono presenti nel centro
Dobbiamo recuperare questo dialogo la grande capacità che noi dobbiamo avere caro Segretario perché il popolarismo non è solo un interramento della democrazia istituzionale repubblicana e anche un metodo io sono convinto che applicando il metodo del popolarismo
Rivedendo anche la nostra presenza e qualificando anche la nostra azione a livello di governo noi possiamo insieme
Sinergicamente
Concorrere effettivamente a rilanciare il popolarismo soprattutto nelle realtà più deboli dove occorre il nostro coraggio la nostra testimonianza e la nostra grande mitezza gli uomini politici
Guarino
L'onorevole Guarino
Poi l'onorevole caro
Ma perché non state qui invece di andare via
Tutti
Dibattito si segue fino alla fine
Presidente
Parlare di fronte a una sala non gremita
Ma in cui partecipano le persone più imprese
I migliori i migliori ha il duplice vantaggio l'atmosfera e più conviviale e poi si ha la certezza che chi si dà la pena di restare e perché tutto sommato se non altro per criticare a piacere di stare a sentire
Io però voglio rovinare subito la sostanza perché dico subito qual è la mia posizione sul tema di fondo
Ed è la seguente che
Accogliere accettare io non so quale sia la technicalities le dimissioni del segretario nazionale sarebbe un errore
E lo sarebbe per due ragioni mi dilungo un attimo sulla ragione eminentemente politica e poi mi consentirete di esprimere una ragione di diversa natura
La ragione politica prende le mosse dai risultati elettorali
E da tutto un insieme di di un percorso che ha trovato forse nei risultati elettorali la sua conclusione
Adesso si pone in discussione tutto la segreteria la linea politica ma linea politica
Di contenuto e di rapporti
Ora suoi contenuti
Dall'alto della mia inesperienza
Ci sono state delle carenze
è mancata nella un'elaborazione seria e concreta delle proposte di un Progetto di un progetto complessivo io non e la seconda terza volta che mi capita non vedo al momento in cui parlo io in aula quel giovanotto che diceva che noi non possiamo più permetterci di avere un'elaborazione complessiva siamo diventati forse un partito delitto un un partito settoriale i verdi bianche o qualche cosa nove qualcuno glielo Recchia glielo riferirà o forse glielo dirò io stesso
Era una riunione di riflettere
Beh ma i giovanotti hanno bisogno di riunire e di riflettere
Però ci sono una un'analisi che versata e
Un'analisi su cui forse interrogandoci sulla forma partito interrogandosi sul modello federale interrogandoci sulla figura del segretario forse abbiamo un po'perso di vista
è che
è vero l'hanno detto molto il voto di appartenenza è ormai ridotto ai minimi termini il voto fluttuante quello che si dice forse semplificando come il voto di opinione è un voto che vota a seconda di dove trova o crede di trovare la soluzione a bisogni a problemi esigenze di carattere concrete ce ne sono milioni alcune più importanti alcune più avvertibile fisco lavoro sicurezza sviluppo sono problemi che si pongono anche a livello europeo sono problemi su cui probabilmente noi non siamo stati capaci di articolare una soluzione credibile
Allora se questa è la premessa
Che cosa ne segue la responsabilità di tutto questo che cosa di chi è innanzitutto è una responsabilità oggettivamente collettiva
è una responsabilità di azione di chi non ha elaborato queste proposte è una responsabilità di omissione di chi non ha esercitato sufficiente stimolo o di Kinnock comunque non ha cercato di impedire che tutto questo accadesse
La responsabilità collettiva dovrebbe portare tutti noi classe dirigente del partito a fare un passo indietro
Non è un non sarebbe un risultato produttivo
Tra le sarebbe autocertificare la propria incapacità
Ma ciò non significa che è sempre obiettivamente senza alcun astio senza voglia di regolare il conto io o fare entrare personalismi si possono individuare delle posizioni in cui questa responsabilità che catalizza
Posizioni di dirigenza del partito nei singoli dipartimenti
Forse anche nel governo
Io non ho mai sentito
Un altro giovanotto
Con una responsabilità di governo
Pronunciarsi su temi attinenti il suo ufficio
L'unica volta che in una riunione ristretta perché di questo egli non parla in pubblico
Ha parlato
Della sua funzione dicendo sintetizzo il suo discorso io non conta niente
Ma se uno sta al governo e dice io non conto niente ed è così pronto
A rilevare le responsabilità altrui io mi aspetterei che per coerenza logica facesse per primo un passo indietro
Una vasta basta
è sempre lui è un fatto
Sì sì
Le carenze sui contenuti e non vado oltre perché il presidente ha ragione l'ora è tarda e le fatiche e grande di tutti voi
Il suo inferno i rapporti io mi chiedo chi parla chi critica il modo di posizionarsi in quei rapporti quelle altre forme per il centro che propone di soluzioni soluzioni anche innovative sul configurarsi di questi rapporti
Sulla base di che
Le configura
Sulla base di che noi dovremmo instaurare un dialogo con Prodi e con altri
Se avessimo instaurato prima sulla base di un approfondimento insufficiente dei contenuti su che cosa dovremmo fondato cosa avremmo portato
Ambiguità quantomeno subalternità probabilmente entrambe
E come avremmo potuto semplicemente sulla volontà di un dialogo che comunque noi avevamo e tutti quelli che hanno partecipato
Agli incontri sanno che è vero come avremmo potuto farci fare un dialogo che dall'altra parte non era voluto
Ora tutto questo noto è un fatto ma allora quelli che rimproverano di non davvero voluto instaurare un dialogo di non averlo saputo mantenere di non aver voluto fare questo grande abbraccio con queste altre forze che non ci volevano che disegno Anna un disegno di sfaldamento
Un disegno di rinuncia a un ideale un disegno di critica una linea politica che non è stata attuata
Io personalmente credo che
Questo ragionamento che viene declinato da quella parte sia quanto meno astratto personalmente non mi appartiene
Non mi non lo condivido
Ma c'è un passaggio importante e io vi chiederei gli ultimi dieci secondi di attenzione
è vero che è necessario porre mano ad alcune carenze
Ma è anche vero che questo non può essere fatto attraverso un ulteriore Rifondazione un ulteriore rinnovamento totale del partito non si può nuovamente prendere ogni cinque anni un foglio bianco e ricominciare a scrivere da zero
Perché negherebbe no la nostra stessa ragione di essere fino adesso
E allora qual è la dimostrazione che noi Ornella necessità di approfondire se non richiediamo delle correzioni profonde però non rinneghiamo noi stessi era nostra ragione d'esistere e il mantenimento della segreteria
Questa è una linea
Della segreteria è una linea che non si può criticare soprattutto non si può criticare da parte di chi ha obiettivamente mancato nello sforzo di attuarlo lo sforzo da fare invece finalmente di attuarla
La segreteria e garante della credibilità di questo sforzo
Scorciatoie non esistono all'esperienza della Democrazia cristiana e poi del partito del Partito popolare alle sue origini che continuamente rifondata negli anni dal novantadue al novantaquattro lo dimostra
I risultati sono no
Questa è la ragione politica
Permettetemi in tre secondi di dire un'altra ragione e una ragione di carattere personale
San Pio a Franco Marini non devo niente Franco Marini non mi deve niente però io ritengo che esista una cosa che va addirittura al di là della politica ma che deve essere nella politica perché noi siamo anche rappresentante di una collettività
Si chiama lealtà
Si chiama decenza
E allora io per lealtà e per decenza un qualche cosa che io liberamente scelto voi tutti sapete che io non sono stato candidato del Partito popolare
Non sono stato eletto dal Partito popolare la per lealtà e per decenza io questa posizione il nome esposto e provo indecente lasciatemelo dire e di nuova mi dispiace che gli interventi non ci siano perché io le le cose abitudini quel faccia trovo indecenti certi atteggiamenti che a casa mia perdonatemi io non non vengo da una famiglia Ricordi inglesi si definivano sputare nel piatto in cui una corrente rimangiato scuse Franco chiodi nel momento che interverrà grazie
Caro
Possiamo fare una cosa che una eccezione perché rappresenti un ufficio importante se vuoi parlare domattina
Fatto che avendo una possibilità astratta di annoiare circa mille persone invece mi annoio molte di meno quindi insomma preferisco parlare anche perché probabilmente quella poco che dirò
Sarà in qualche modo tenuto presente dal tavolo della presidenza sarà immagino riportato sarà formerà patrimonio anche di quello che il contenuto di questo Consiglio nazionale che assume con una tenore livello anche riscontro e anche di prospettiva che francamente da un significato semi costituente rispetto al percorso politico successivo
Io
Vorrei iniziare esplicitando quello che ho già avuto modo di fare in direzione
Quando il segretario politico Franco Marini nel porre molto generosamente
E cercherò di non usare delle qualificazioni che in qualche modo offusca in o quelli che sono i contenuti concettuali poveri o meno che io intendo proporre a coloro che hanno a questo la pazienza Corradi ascoltare
La generosità di proporre e un problema che per la verità me sembrava sovradimensionato anche rispetto a quella che era una lettura più attenta e corretta pur in una vicenda che sarebbe assolutamente
Veramente deprecabile se fosse
In qualche modo connotata da elementi di auto consolazione il problema che abbiamo di fronte è grave la situazione
In qualche modo connotata da un risultato elettorale che balletto in duplice chiave ma che in ogni caso non può non essere qualificato come una sconfitta e anche con una sconfitta pesante
Anche se forse il parametro di riferimento e più dato dalle aspettative anziché dalla brutalità dei numeri alcuni dei quali mi sono stati riportati
Ma probabilmente con un uso distorto della matematica perché non si può parlare di numeri assoluti occorre fa riferimento ai numeri percentuali perché se c'è una platea che non vota naturalmente non può essere preso come punto di riferimento
Però io voglio dire pubblicamente che ho condiviso tutta la politica del segretario politico
Che
Mi sento assolutamente in grado di poter affermare che se anche sarà necessario un qualche aggiustamento di rotta
Questo va identificato in una contestualizzazione della dello scenario politico nel quale sono avvenute certe vicende
E nel quale in qualche modo si è avuta una progressiva
Lacerazione di quella che invece era una prevedibilità politica che secondo me andava potenziata e che deve trovare dei riscontri anche dalla classe dirigente che ha affiancato Franco Maria
Io leggevo recentemente ritornando a delle mie passioni infantili
Che quando fu messo in stato d'accusa Robespierre alla Convenzione nazionale ci furono cinque deputati il primo dei quali ricordo si chiamava debba gli altri non mi ricordo
Che si alzarono e dissero se voi dovete decapitare il cittadino Robespierre dovete recapitare anche nel perché non c'è cosa che io non abbia condiviso io non ho sentito un manifestazione di assenso nonché pretenda la ghigliottina per tutta quanta la classe dirigente della partito ci mancherebbe
Se sei dai adesso io lo sto dicendo mi piacerebbe lo facessero anche alcuni proconsoli dell'impero che forse dovrebbero avere qualche problema di rappresentatività perché non si può venire a dettare regole quando poi non si trasmette nel territorio altro se non l'uno virgola due per cento
Non è un problema personale cioè io io io stavo io stavo semplicemente portando avanti un discorso secondo me di correttezza politica perché fare riferimento soltanto al segretario nazionale quando anche la rappresentatività e la rappresentazione del territorio di Manila linea politica a un riscontro disomogeneo beh qualche problema rispetto a chi l'ha rappresentata insomma quanto meno credo che dovrebbe
Essere correttamente posto
Io dicevo
Raccolgono duramente l'invito io avendo condiviso completamente la linea del segretario politico non ho nessuna difficoltà a riconoscermi anche in quelle che sono le possibilità di passaggi successivi per vedere che cosa l'ha cambiato
Quali linee vanno in qualche modo aggiustate che cosa ci propone oggi un linea antagonista
Che ha soltanto la caratteristica politica di avere delle certezze io invece sono assistito da molti dubbi e da poche certezze
E il conforto lo trovo anche dalle analisi che sono state fatte perché nel corso del dibattito di oggi molto ricco che finisce ad ora tarda e quindi sì vi chiedo scusa se c'è qualche disordine l'esposizione che io sotto intanto di fare e quando vedo che la diagnosi contrariamente a quello che ci ha consegnato Galileo anziché essere preceduta da osservazione del fenomeno da formulazione ipotesi di a verifica sono tutti qui venuti ad avere certezze
E a ribaltare il loro sapere su un'assemblea che oggi è la più nutrita adesso
Una un po'meno consistente però insomma è altrettanto qualificata che ci consente forse anche qualche dialogo più selettivo
E e quando si incentrava l'attenzione sul l'errore della via Poli del rapporto con l'Asinello di Prodi altri parlavano di mancata conflittualità con il parterre di governo del dei DS altri parlavano di eccessiva identificazione nella perdonatemi il bisticcio nella identità del partito altri dicevano il contrario che era la eccessiva mancanza di una traduzione della identità nel programma
Altri ancora dicevano che comunque occorreva una caratterizzazione più forte della delegazione del governo una cattiva migrazione sotto i profili mediatici di quello che il governo aveva fatto ritornare sul territorio
Beh questo secondo me mostra che una qualunque analisi
Affrettata che contrasta con le regole più elementari della logica aristotelica oltre che dell'evoluzione della specie che vorrebbe far procedere per traumi e per salti
Naturalmente
Deve essere ascritta ad una decisione che risente molto di più dell'emotività e forse dell'aspetto simbolico che è quanto di peggio possa avvenire in politica cioè di chiedere la testa del vertice o di chi comunque ha condiviso
Con il vertice alcune scelte e poi in qualche modo ecco ritenere di aver fatto un'operazione di pulizia etnica e che dovrebbe rilanciare il partito verso un futuro tutto roseo
Che sarebbe soltanto imbelli do dalla presenza di nuovi fiori i quali vengono qui naturalmente a descriverci valida politica che seduto tutti dicono di dovere in qualche modo in qualche modo ridisegnare successivamente
Ora io ridendo che la logica ci dica di procedere diversamente
Se è vero che i tre punti segnalati anche dal vicesegretario Franceschini
Di strategia all'interno del centrosinistra e io spesso sento delle affermazioni
Che mi lasciano perplesso che non ho capito se parliamo di alleati e se parliamo invece di qualche cosa che fuori di me Alleanza quando in qualche modo facciamo riferimento alle politiche che sono state seguite dal Governo
E io avrò grande piacere di riservare una tematica all'Assemblea o al Congresso comunque che dovrà essere celebrato per poter parlare in senso orario ed antiorario di tutta la tematica che riguarda la giustizia
Per vedere quali sono le posizioni che sono tradizionali della ideologia e non ho difficoltà ad usare questo termine che è propria del popolarismo
Se è possibile seguire delle linee che in qualche modo sono più vicine all'opposizione anziché non ad una compattezza politica della coalizione di governo ma comunque che siano indispensabili mente legati alla consapevolezza di far parte di una scelta politica di centrosinistra
Ma questo un discorso che faremo però io mi limiterei a parlare per linee e degli anni di razionale di reale cioè siamo sicuri che la affrettare una vicenda sia utile per il partito
Abbiamo noi la consapevolezza che l'opinione pubblica capirebbe domani dopodomani fra dieci giorni se l'unica operazione di maquillage si fosse quella di avere eliminato il segretario o altri persone che fanno parte della dirigenza
Siamo noi in grado di poter esprimere una transizione che sia sufficientemente all'altezza di sostituire una classe dirigente che comunque ha dato dei risultati che io insomma avrei perplessità a definire negativi se non per l'ultima tornata elettorale visto che c'era un trend amministrativo nettamente positivo e che avuto questa segnale di
Così discontinuità
Sulla trend positivo secondo me per un atteggiamento politico
Che da addebitarsi non dico esclusivamente ma come concausa efficiente maggioritaria all'atteggiamento dell'Asinello di Prodi perché io ci tengo ad essere chiaro io sono avaro
Di situazioni che in qualche modo rappresentano quello che io penso
Cioè io vorrei che fosse piuttosto
Insomma dibattuto il tema che se oggi noi abbiamo una indispensabilità sulla quale io concordo di Eritrea di ricreare di ritrovare un dialogo all'interno del centrosinistra all'interno del centro del centrosinistra perché la situazione oggettiva in politica non può essere pretermessa
Noi non possiamo dimenticare quello che accadeva due mesi padre mesi fa era possibile accettare quella che era una specie di tentazione osmotica da parte di Prodi che voleva annebbiare
E voleva in qualche modo in capsulare tutta la tradizione popolare per portarla dentro la ideologia di Cacciari per portarla dentro l'ideologia dei sindaci del sindaco Rutelli o per portarla dentro
Addirittura le deriva personalistica di Di Pietro abbagliato il segretario a far questo
A a a il segretario l'obbligo di dimettersi per aver detto una cosa che io ritengo patrimonio sacrosanto del particolare
Se lo interpreto male però ecco io ritengo che sia una riflessione che non possa essere consegnata ad un emotivo consiglio nazionale
Il quale e io non ho apprezzato uno degli interventi uno dei primi interventi con folla molto numerosa la quale faceva riferimento
Anche alla ruvidezza della proposta formale da parte del segretario
Di esprimere formalmente le sue dimissioni e poi connotando anche con qualche notazione negativa l'opera di quelli che definiscono centurioni che sarebbero invece a sostegno e che sarebbero coloro che vogliono invece fermare la storia
E giustamente ricordava Pepe i centurioni se non altro sono rappresentativi di una parte di esercito che in qualche modo comandano
I pretoriani sono di nomina invece esclusivamente verticale quindi non vorrei che qui l'operazione da centurioni a da centurioni a pretoriani finisse addirittura per essere in qualche modo consumata da sicari io ritengo che la riflessione politica debba essere in qualche modo preceduta da un dibattito che intanto ci dia certezze che io non ho quali sono le cause le concause e qual è l'aspetto ponderale all'interno di tutto questo mix di cause che ha prodotto il risultato che noi abbiamo purtroppo analizzato di dritto e di rovescio
Vedere se è un'accelerazione di un problema che nasce ora io condivido pienamente che il problema sì avvertito nella sua drammaticità e chi inizia il suo percorso in questo momento sono assolutamente contrario a che inizia e termini oggi o domani attraverso una decisione che probabilmente avrebbe soltanto risultato quello di catturare i titoli dei delle prime pagine dei giornali
Però nel lungo termine io non so quanto noi riusciremmo anche a reggere in termine di immagine per esempio parlamentare io non ho idea di quale sarebbe la la credibilità complessiva del partito e del gruppo che comunque la
Bisognava cambiare linea non abbiamo cambiato Lidia non soltanto non l'abbiamo cambiata ma non abbiamo nemmeno capito qual era la linea che andava cambiata non abbiamo nemmeno discusso se la linea andava cambiata in tutto oppure se è soltanto oggi per stato di necessità e noi siamo con pongo obbligati a dialogare questo secondo me è il tema che deve essere posto alla riflessione attraverso dei passaggi che sono di carattere processuale nel senso che vanno snocciola divertenti ma come possiamo noi prescindere a proposito del come stare nell'alleanza
Della scelta strategica e quindi non c'è una variazione di linea ma oggi è una conferma di una trattazione tematica di tutto quello che è stato detto da Vittorio ed altri noi abbiamo oggi la pretesa di interpretare le maschere come dicevo in direzione senza conoscere la trama di quello che andiamo a recitare
Ma questo è veramente un modo di rovesciare i termini del problema e che secondo me non farebbe altro che spariranno alla intera rappresentatività del Partito popolare
Io faccio parte di quella fascia centrale del partito dove abbiamo avuto dei risultati positivi ma non lo dico in termini comparativi
Dico soltanto che dovunque il Partito Popolare
A un insediamento territoriale ha un collegamento con la tradizione con la possibilità di esprimere un progetto non è vero che si è in difficoltà la di la difficoltà
La difficoltà nasce e si sviluppa soltanto laddove ecco ci sono dei retropensieri che in qualche modo fanno riferimento a degli obiettivi che sono diversi rispetto almeno a quelli che io mi prefiggo
Io segretario Franco Marini al quale debbo molto io non sono come l'amico Andrea Guarino il quale non deve niente e non non è né indebitamenti sull'indebitamento era pari e pubblicamente debbo dire che lo ringrazio
Della fiducia che lui mi ha accordato
Mi auguro di avere fiducia analoga anche nel futuro avrà dove si merita non l'americano naturalmente non mi strappo i capelli non farò come il suggerimento che veniva dall'inoltri di assoldare un killer per
Spararmi e fare in modo poi di parte un pare lo spirito sul cantata perché insomma nella mia tradizione cioè un'accettazione di tutta quella che è l'evoluzione politica delle vicende delle dinamiche però ecco mi sentirei in tutta la convinzione e non per un atto di adesione ai vertici ma perché ne sono perfettamente convinto a far valutare al segretario
Di ritirare le dimissioni e Luís oggi rappresentato che a me pare il passaggio più significativo io credo che sarebbe inopportuno
Un una fase di lacerazione di mutazioni che comunque porterebbero ad una squadra ad un partito che diventa spaccato
In termini più o meno paritari sia in una direzione che nell'altra e affrontare questo passaggio che tutti dicono drammatico con un partito che comunque dei vertici anche se per avventura disgraziatamente secondo me sostituiti soltanto del cinquanta per cento
Vi lascio immaginare che effetto avrebbe dirompente nei riguardi di coloro con i quali andiamo dobbiamo andare a dialogare con una dignità alla pari
Non soltanto senza cappello in mano ma io dico anche con la giacca mister con la cravatta al collo noi non possiamo andare in qualche modo a fare autocensure di condotte che abbiamo in qualche modo condiviso
Quindi io invito il segretario a fare questo nella ipotesi in cui questo non dovesse avvenire naturalmente faccio formale dichiarazione di voto
Di respingere per tutte le considerazioni politiche dentro le quali non c'è nulla di personale
La gratitudine personale se anche ci fosse sarebbe completamente delle strane la metà se fossimo un vinto che queste per un per il bene del partito voterei contro il segretario sono convinto che sarebbe un danno e quindi io voterò perché sia il segretario ad accompagnare questo partito ad un congresso da fare in termini rapidi Fini preceduto da un'assemblea che ristabilisca le regole
Siccome vedo segni che non so come interpretare ma credo che escano abbastanza significativa vi ringrazio per l'attenzione
Di grazie anche per lo stile De Franciscis dice
Decaduto
Allora fare anche
E l'ultimo intervento
Oralmente
Presenti che sono veramente gli uomini delle donne di buona volontà alle donne stanno
Ancora
Io chi sono
Io che sono
Ma io che esso
Però sono tornato però
Sono tornato peones
Sentiamo io sono e non c'è nessuno che lo chiediamo alle metodologie o se no grazie ma lui è avvocato e un grande avvocato avvocato Veneto dobbiamo avere la pericolosità del suo eloquio Danny
C'è un ragionamento
Ma perché i ma se pace stanno riemergendo tutti i difetti dalla Democrazia cristiana gioielli Minardi adesso ben venga
Quello che faccio per cortesia faretti riusciamo prego Marsciano il il il
Ma io ancora confusa
Io ci sono tredici mo'Franco sarò brevissimo veramente
Gerardo simpaticamente ha detto non sei cambiato
Allora vediamo
Per queste ultime recite di tener fede al ruolo
Glielo già una volta in direzione sacco di direzione fa
Come posso dire
Soste nei confronti della posizione del partito
Se noi con il presidente del Consiglio Prodi avevamo nell'ultimo periodo del suo della sua presidenza
Invariato opposizione
Perché
Dietro questo obiettivo dell'euro
Avevamo per certi aspetti dimenticato qualsiasi iniziativa riformista
E ancor più dissi che mi sembrava particolarmente
Strano che ci potesse titola di portatore di una nostra cultura come Scinto dire ancora oggi e si ripete si ripeterà sicuramente il presidente Prodi quanto di fronte all'emergere di un fatto politico nuovo come l'uscita dal governo di Bertinotti
Lui si fosse
In scartato per
Affermare
A danno del Paese a danno della soluzione dei problemi
La impossibilità
Di
Vedere integrata alla sua maggioranza parlamentare e quindi di proseguire nell'azione di governo
Poi
L'amico Bodrato
Mi ha ha spiegato un giorno
In un articolo sul popolo in uno dei suoi
Pregevoli Shimi Fondi sul popolo
Che Prodi è un uomo che ha due pareggi è un difetto il primo che è fortunato
Il secondo che gode di ottima salute
è il difetto è che è un rancoroso
Io ho avuto freddo alla schiena quando ho ascoltato la testimonianza
Del sottosegretario Bressa
Care amiche e cari amici nel suo intervento
Perché Brescia non è uno di noi quando parla di Prodi e dei democratici
Bisogna ascoltare e siccome anche una persona
Garbata intelligente
Via esperienza politica
Direi figlio d'arte perché la famiglia Brescia una famiglia di forte impianto politico
Le parole forse addirittura scritte che usano vanno interpretata vanno capiti ha parlato di freddo calcolo c'è come i democratici scusami Franco io
Critiche chiedere veramente di di potermi ascoltare qualche minuto perché il giudice ha terminato
Di freddo calcolo geometrico allora amici cari questa storia insomma finisce qua
La storia dei democratici
Non me una storia che noi possiamo affrontare dicendo ora riprendiamo il discorso cui democratici poi riprendiamo il discorso con Prodi qui siamo in presenza di un freddo calcolo CEO me che mira al crollo del Governo dalle
Che che sconta forse addirittura la sconfitta dell'Ulivo o di questa alleanza che non si deve avere lo ha stupito nominalismo di dire l'Ulivo due perché se non si vince l'Ulivo per l'amor del cielo si accede per la propaganda chiamata lunghissimo
Ma Casamica in casa nostra è possibile parlare dei problemi affrontarli secondo una semantica che ci faccia capire o dobbiamo darci alla fumerie d'oppio
O dobbiamo fare del nostro riunioni le fumerie d'oppio perché se dobbiamo fare delle fumerie di Occhio di hashish per andare via felici diciamo certo ma non affrontiamo il problema allora un freddo calcolo geometri
Senza passione e senza considerazione degli uomini questa cari amici nomine la nostra cultura
Questa non è la nostra storia
Questa è un'altra storia
è una storia vi ripeto che può arrivare a scontare addirittura una sconfitta nel mentre sceglie a guidare in Europa
In riferimento ai tempi che corrono e alla possibilità di organizzare secondo un freddo calcolo geometrico
Le proprie proiezioni personale allora io
Le dietrologie non ha
Questi gialli politici
Per cui le cose ma qui siamo in presenza di uomini che deterrà Milano con freddezza e determinazione scusate l'allitterazione dei processi politici
Fanno Carta quattordici giugno fanno le interviste prima delle elezioni nelle quali si augurano uguale successo per i popolari
I democratici
Che
A meno che siano finiti i conti
E delle dimissioni del segreto
E contemporanea in dialetto sardo Shiji e come condizione loro le chiamano premesse
R. gruppi dirigenti incapaci
Diverso provo
Ogni dico io per poter riprendere a dialogare ma non vi illudete il movimentismo pendolare di questo disegno geometrico è portato a eliminare
La classe dirigente popolare
Salvo
A chi gli converrà ed è portato attraverso una serie rilievi bibite banche successi
Alla costrizione
E verso il partito democratico per resto le premesse sono lì scritte sui giornali avete fatto la campagna elettorale contro il referendum via
Ho tratto credo che non posso entrare all'interno di questo discorso perché è stato l'ispiratore della campagna elettorale contro il referendum ci sono state diverse
In vidi Rizzitelli
Mi
Meno che hanno detto per l'amor del cielo tutti fare
A me è
Vincere o per
E contenuto indispensabile sulla costruzione della democrazia nel nostro Paese
Non era un Oppi un'opzione
Che era un punto di riferimento di difesa io
Han detto in lingua sarda
Poi è stato impegnato non può bisogna di metter mano la legge elettorale
Bisogna
Bisogna dice le condizioni dette premesse le avete letto allora cari amici
Il problema
Del nostro Consiglio nazionale
E leggermente più complicato da quello che la telefonata del tredici sera o del quattordici mattina i giornali ha dichiarato cambiare il segretario
Un pretesto
Allora il pro eh ma è quello che molti hanno affrontato e dice esistenti o no lo spazio politico di un partito popolare all'interno
Del nostro Paese
La organizzazione dentro il bipolarismo di una le
Sa che essa richiama per la sua capacità di coesione e per la sua capacità programmatica a vere incerto il valore aggiunto dell'alleanza stante il proprio sistema elettorale da intendersi come alle uova esperienza nuova cultura politica italiana
Una oppure è
è il passaggio che bisogna accelerare magari attraverso una sconfitta per il partito democratico queste avvertenze a su questo tema non possiamo altro che misurarci in un cammino che vede il congresso
E che vede il congresso preceduto da Chianciano due
Che le
Da di interpellare uno per uno centocinquanta duecento mila iscritti trenta mila amministratori venticinque associazioni di volontariato tre in dite quarantacinque persone che dite voi che dimostri attrarre esso un processo che ci faccia la bora
Are incontra c'è in giro un discorso che non riesco a capirlo il nostro elettorato cioè non mandiamo a casa Franco Marini
Io mi rifaccio all'in
Interventi di Guarino di Carotti agli ultimi per dire come ridicole addirittura questo modo di personalizzare il discorso sulle responsabilità permettetemi che lo semplice non il segreto
Mario
Sky
Non mi scusi ci sono elezioni a ottobre vicepresidente Mattarella sì ci sono elezioni così importante che tu sappia no no perché ci sono lezioni qui
Dici d'agosto questo elettorato che scappa dove va la prima volta che ci vota se non capisco male eh al
La Regione
Del due mila allora noi andiamo all'elettore allieva lettori dicendo cari amici tutto è cambiato abbiamo mandato via il segretario ecco cinque tutto quello che non abbiamo fatto si farà
Io sono un po'
Rattrista
Perché io fatto perché potevo durante la campagna elettorale ho visto annunci arrivare
Visto vicepresidente Mattarella Genova giusto
La a
E penso che anche loro rischiano resi conto che
La loro presenza istituzionale non meritava una debolezza di organizzazione perché forse non si sapeva nemmeno
Non mettete la come voi che non avete immagini
Non so forse non si sapeva nemmeno che arrivava
Perché e lì non c'era
Comunali o provinciali che distoglie
L'anno no c'erano le europee
Soltanto
E si batteva ora piangono
Perché sono all'uno e due per cento all'uno e sei per cento ora piangono perché ci sono una serie di cose che è difficile
Verrà chiedere nel due mila allora intanto
Attenzione amici che la partita e veramente difficile ma le condizioni su
No esattamente
Che contro il contrario di quelle che che ha alzato il telefono prima telegiornali e poi per il segretario ci hanno voluto far credere le condizioni non sono questi io poco fa ho ascoltato
Un sacco di interventi di amici del sud il mio Paese del centro e soprattutto
E sono francamente confortato
Per la complessità e la ricchezza al di là della condivisibilità di tutto delle analisi culturali e politiche mi dispiace che non lasciano i monti del Nord vediamo di non rovinare anche questa possibilità ci sta sta succedendo forse qualcosa
Che può per certi aspetti cambiare quello che era un corso tradizionale
E cioè
Facciamo noi un po'i portatori d'acqua e facciamo in modo che questi signori questi amici abbiano veramente responsabilità in questa fase Graz
La seduta alle ore nove e puntuali
Sui
Migliori ad omaggiano ciao sì
Allora
Già
Resta a
Vediamo domani sera di
Che