Le iniziative dell'Osservatorio laico sul Giubileo

Buon giorno a tutti da Giovanni Negri in studio per la trasmissione consueta dell'Osservatorio laico sul Giubileo oggi puntualissimi perché come mi chiedono di annunciare alle quindici e trenta ci sarà anche un appuntamento rilevante con la presenza di Marco Pannella a Radio radicale trasmissione che inevitabilmente risente del di un tema di grandissima attualità anzi dell'unico tema di attualità in queste ore
In queste ore quando parlo di ore parlo veramente del breve lasso di tempo che da ieri sera alle diciotto e passato sino sino sino a questo ora nella quale vi vi parliamo e molto d'attualità un un un diciamo una ricerca un tema quello intorno al triangolo diplomatico che si sarebbe formato all'insegna di un intenso lavorìo di pace unico interstizio diciamo così fra i belligeranti in questo dialogo sarebbe il dialogo del triangolo Mosca
Roma laddove si intende una Roma politica e Roma invece Roma come sede del del Vaticano della Santa Sede
In pratica queste tre diplomazie sarebbero le tre diplomazie al lavoro al al frenetico lavoro per cercare di riannodare
Una strada di di dialogo e di negoziato inutile negare che al al centro di questi tre angolo meglio questo triangolo sarebbe possibile è possibile
Solo perché vie il ruolo la funzione che diventata straordinariamente esposta pubblicamente significativa
Della diplomazia vaticana della diplomazia vaticana mai come in questa fase mai come in questi ultimi giorni
Presente attiva impegnata l'Osservatorio laico sul Giubileo fin dall'anno scorso nel nel cercare di comprendere le ragioni anche della grandiosità delle manifestazioni giubilari di fine millennio aver individuato mai analisi comune anche a tantissimi amici cattolici aver individuato nella formalizzazione del nuovo ruolo internazionale assunto dal dal Vaticano una delle ragioni di questa presenza prorompente di questo grande evento di fine millennio cioè un in Vaticano una Santa Sede che soprattutto nel nel vuoto nella visibile condizione di crisi
Delle nazioni Unite dell'ONU andava a svolgere quel ruolo lasciato libero e vacante di innaturale sede di compensazione o composizione dei conflitti internazionali questo era già chiaro
In presenza dei conflitti dei Grandi laghi in Africa o in di fronte ad altre tragedie che hanno colpito il mondo contemporaneo ma è diventato visibilissimo credo non avessimo torto è diventato visibilissimo con la crisi balcanica e dunque di tutto questo oggi noi parliamo e ne parliamo con due validissimi
Vaticanisti che saluto entrambi il primo e Guglielmo De Giovanni Centelles che il dati Cannistrà del tempo buon pomeriggio grazie di essere qui presenti in studio il tempo è il il giornale non solo tradizionalmente diciamo anche più più vicino è anche molto ascoltato dalla Roma Cattolica ma anche alla alla alla Santa Sede e il giornale che in questi giorni anticipato sempre e comunque con ventiquattro ore di puntuale anticipo appunto le mosse della della diplomazia vaticana è sul tempo che si è potuto leggere
Della iniziativa straordinaria di convocazione della dei dei diplomatici degli ambasciatori della della NATO
Presso la Santa Sede sul tempo che si è letto
Della visita e lo si è letto in anticipo della vita in monsignor tuonava il grado sul Tempo di oggi veniva annunciata anche l'ipotesi e forse qualcosa di più di un'ipotesi di un viaggio a Belgrado dello stesso Pontefice poi abbiamo in collegamento da Milano
E saluto anche lui Andrea Tornielli che il vaticanista del Giornale nuovo buongiorno buongiorno ecco ci allora io partirei partirei proprio da da da una domanda di strettissima attualità per poi riprendere invece il tema diciamo più
Più distaccato della nostra missione di oggi cioè il ruolo la funzione la natura di questo oggetto misterioso per il grande pubblico che la diplomazia vaticana però prima di di venire a questo punto ha intanto rivolgerei questa questa questa domanda partiamo da Guglielmo De Giovanni e poi sentiamolo Lupieri Andrea Tornielli in queste ore assistiamo a fatti di di grande interesse il presidente del Consiglio D'Alema a colloquio con Sodano domani il Presidente della Repubblica in piazza San Pietro ad ascoltare l'appello del del Pontefice che è il discorso che sarà pronunciato in cassa Pietro
Che incidenza può avere tutto questo nella dinamica di queste ore rispetto allo scenario balcanico
La diplomazia pontificia non è come le altre diplomazie una sintesi di interessi o un'interpretazione di interessi ma un'arte della pace
Quindi essa svolge a tutto campo nel mondo un ruolo unico che appunto la ricerca di una pace giusta al di là e al di sopra dei popoli e dei governi divetta mente a contatto con la moltitudine di uomini e di donne che chiedono giustizia quindi l'incontro Stella cardinale segretario di Stato il primo collaboratore del pontefice con il capo del governo D'Alema il suo ministro degli Esteri appartenenti ad una nazione a maggioranza cattolica e di sentimento
E di cultura cattolica vuole significare il particolare
Ruolo che la Santa Sede attribuisce all'Italia nella costruzione della pace e nello stesso tempo la specialissima attenzione da parte dell'Italia non questa o quella parte politica ma l'intera Italia
Verso il passo di pace che sta compiendo il Pontefice
Un passo che naturalmente non poteva esce aveva risoluto ha risolto in un'unica a invito o in un unico momento ma e la costruzione di un processo
Tornielli cosa cosa ne pensi di quello che accade in queste ore oggi presidente del Consiglio vaticano domani il Presidente della Repubblica che cosa può comportare tutto questo ma io credo che qui sia
L'individuazione da parte per da parte dell'Italia intesa come tutte le le sue istituzioni
Un riconoscimento del ruolo come a monte fondamentale direi decisivo fu per la pace che sta svolgendo la Santa Sede
Ma che questo riconoscimento sia in qualche modo reciproco vorrei ricordare che fin dall'inizio di questa crisi per due giorni prima che iniziassero i bombardamenti
C'era stato un intensificarsi delle lavorìo della diplomazia vaticana per evitare c'è il più possibile lo scoppio di un conflitto ma anche successivamente che io
Le posizioni prese dalla Santa Sede sono state sempre quelle di un e cercare di coinvolgere l'Europa di rendere responsabile l'Europa di fare sì che l'Europa non sia non fosse in qualche modo appiattita
Sulle posizioni degli Stati Uniti perché io credo che sia un riconoscimento reciproco anche del ruolo fondamentale che svolge l'Italia ricordiamo che l'ambasciata italiana è l'unica ancora aperta e che ancora ieri in un ho potuto farlo quando ho potuto parlare con l'ambasciatore di Belgrado presso la Santa Sede lui diceva che loro nutrono moltissime speranze lavoro diplomatico del Vaticano e dell'Italia per cui c'è un un riconoscimento reciproco secondo me di un ruolo fondamentale per la pace
Ecco so di porre adesso una domanda delicata però mi pare doverosa di fronte a due abilissimi grandi esperti professionisti come voi può realisticamente l'azione della Santa Sede a dire un'incidenza anche sull'aspetto più squisitamente politico dell'atteggiamento italiano rispetto all'alleanza rispetto alla NATO
Cioè di può essere una qualche voi pensate ragionevole Peng ipotizzare mettere anche nel conto un condizionamento papà prescinde dal fatto che sia positivo o negativo questo ognuno poi lo può giudicare come come meglio ritiene ma che quest'anno mi interdipendenza diciamo così fra Italia Vaticano su conto in questa contingenza dinanzi alla crisi balcanica e la Pasqua la nel quello che accadrà domani voi pensate che possa avere delle conseguenze di natura politica o se vogliamo girare la domanda in in altri termini
Potenziate che sia conciliabile l'inevitabile equidistanza della vocazione universale della Chiesa nel suo messaggio di pace con una con un'appartenenza diciamo così dell'Italia
Forse non solo dell'Italia ma anche di una certa del di una determinata dimensione religiosa anche alle alla tradizionale cultura dell'Occidente ecco voi pensate che qualche cosa scricchiolii su questo o possono convivere queste anime pulsioni diverso
Il Papa porta alza i suoi titoli più preziosi quello di Patriarca dell'Occidente
Un Occidente senza il papà non vi può essere ecco che il Papa e la fonte stessa dell'occidente l'occidente è stato creato dalla civiltà cristiana che riposa sulla roccia Di Pietro
Ma il magistero Di Pietro incoraggia un disarmo effettivo
Una dissuasione fondata sull'equilibrio delle forze non è mai stata considerato dalla Santa Sede come un fine a se stesso ma solamente come una tappa verso un disarmo come per sito
L'azione della Santa Sede svolge per la pace e che la conferenza episcopale italiana svolge all'interno e per le sue competenze in Italia per la pace è svolta contemporaneamente in tutti i Paesi è svolta negli Stati Uniti dove proprio ieri di otto cardinali arcivescovi hanno invitato Clinton ad un gesto di pace è svolta in Spagna nessuna dove il presidente ha si narra il Presidente del Consiglio dove sua maestà che io avrei hanno visto più volte già il Nunzio è svolta in Francia
Ecco questa azione di pace della Santa Sede è un'azione un magistero universale
Non è dai conflitti e dalle armi che si può attendere un duraturo equilibrio
Quindi la Santa Sede non è e non vuole condizionata all'Italia la Santa Sede Totò va nell'appello alle coscienze la possibilità della costruzione di un mondo migliore
Tornielli a te una valutazione sulle inni interdipendenza e anche possibili scelte mutazioni di posizioni italiane a seguito di questa iniziativa diplomatica vaticana
Ma sulle
Possibili scelte mutazioni della politiche italiane io credo che anche senza faccio una premessa io del penso che il lavoro diplomatico della Santa Sede
Oppure facendo concretissima mirando all'ottenimento della pace non dobbiamo secondo me
Sopra valutarlo in questo senso è un'azione profetica ma la Santa Sede pur avendo un grandissimo titolo
Morale se vogliamo per parlare al mondo per parlare di pace non è una potenza non è una potenza politica non ha un potere effettivo di intervento sui governi delle cose politiche figuriamoci nelle alleanze pure essendo oppure essendo il papato fondamento fondamentale per l'Occidente
Per cui è chiaro che questa azione chi ha possibilità concrete di realizzarsi questi gesti questi detti anche simbolici come l'invio di Torano a Belgrado
Se ci sono dei paesi che inizialmente poco a poco si aggregano che cominciano a far propri almeno in parte le motivazioni le motivazioni umanitarie che spingono la Santa Sede queste posizioni ora è che io direi che l'Italia a un patrimonio una tradizione ma anche di cultura politica
Che pazienti chi da questo punto di vista era perché il Paese più sensibile al di là dei legami storici che ci sono con la chiave con il cristianesimo con il Papa comunque
O forse anzi proprio per quelle del paese più sensibile ad accogliere quel birbante
Ricordiamo appunto che il Governo italiano almeno nelle dichiarazioni ufficiali ha continuato a dire a ribadire chiedo bisognava trovare una barra negoziale
Va bene seppure fra le righe in qualche modo una qualche qualche chiarimento direi direi che è stato veniamo allora invece all'approfondimento su questo
Io prima ho definivo oggetto misterioso per voi sicuramente misterioso non è ma diciamo per il largo pubblico credo che invece un
Non sia molta l'informazione su questo
Su sulla diplomazia vaticana in quanto tale a meno che si voglia identificare la diplomazia vaticana con quello che viene in modo anche troppo spicciolo secondo me nei nei dibattiti televisivi di queste ultime sere
Liquidato con faciloneria come il rituale appello alla pace ecco invece non non di questo si tratta ma di ben altro ed è questo altro sul quale noi adesso vogliamo inchinarci a guardare e per farlo
Utilizzo proprio leggo alcuni brani del dell'articolo in Artico recentissimo di Guglielmo Degiovanni sul sul tempo per intanto per per guardare alcune alcune cifre alcuni riferimenti
Dai quattro ambasciatori accreditati all'inizio del secolo presso Leone tredicesimo si è passati agli ottantasette presso Paolo sesto per arrivare ai centocinquanta attuale quel che più conta accanto al successo dei numeri e la crescente quantificazione della risposta vaticana la rete dei Nunzi apostolici in ordine alla dottrina sociale cristiana
Lungi da retrocedere verso una dei consensi e ringrazio dei confessionali Zazie un'estetica la diplomazia del Papa è schierata per la sua battaglia per la vita
Contro la cultura della morte lo si è visto nelle conferenze dell'ONU al Cairo mille novecentonovantaquattro a Pechino mille novecentonovantacinque quando i modelli geopolitici del neoliberismo tesi a scardinare sessualità e famiglia tradizionali
Hanno visto qua cullarsi sulla ripulsa della Santa Sede il mondo arabo e la maggioranza delle nazioni dell'Asia quindi vediamo qua disegnato un ruolo
Molto molto importante però al di là di del ruolo di diciamo di orientamento morale o etico o sulle grandi scelte per il destino dell'umanità
Vediamo anche come l'attenzione del Papa lo scacchiere balcanico con la sua opera di promozione delle nazionalità Croazia Slovenia in primo luogo sposa al dialogo continuo con il mondo musulmano
Alle relazioni con gli Stati musulmani asiatici Pakistan Bangladesh Indonesia africani Sudan Nigeria e mediterranei Turchia Libano Egitto Tunisia Algeria Marocco
Giovanni Paolo secondo ha aggiunto il collegamento diplomatico con la Libia nel mille novecentonovantasette e il rilancio delle relazioni con Iraq e Iran
Accanto al Vaticano
Naturalmente non bisogna mai dimenticare le diplomazie parallele come le missioni della Compagnia di Gesù o la comunità di Sante Egitto Sant'Egidio i suoi inizi scrive Guglielmo Di Giovanni sono ambasciatori senza feluca un piccolo esercito visto che rappresentano uno degli Stati più piccoli del mondo ma quanto efficienza tra i più peculiari
Non rilasciano facile interviste si muovono all'insegna della massima discrezione la imparano fin da ragazzi primi in seminario poi nella Pontificia Accademia ecclesiastica del Nunzio Montalvo oppure all'Almo Collegio Capranica
Il primo obiettivo primo loro obiettivo rileva il cardinale Sodano da capo della diplomazia pontificia di comprendere i motivi che ispirano l'attività della Chiesa nel mondo e valutarne le grandi linee
Arte di pace la diplomazia pontificia a campeggio nella storia in un'unica traiettoria di servizio dalla divisione dell'America latina tra Spagna e Portogallo arbitrata da Alessandro sesto alla composizione tra Cile Argentina realizzata pochi anni fa dal cardinale sa more
L'apertura alla comunità internazionale ripreso da leone tredicesimo e fortemente sviluppata da Pio dodicesimo e Paolo sesto è sbocciato nell'universalità sempre più marcate di Giovanni Paolo secondo dopo avere concluso la Ostpolitik restituendo speranze future intere generazioni la Santa Sede
Ha vinto la scommessa del post colonialismo ponendosi come l'unica internazionale a servizio dell'uomo
Giovanni Paolo secondo dal Golfo ai Grandi Laghi alla Jugoslavia e l'unico mediatore di pace e così Tornielli c'è questa crescita prorompente del ruolo della funzione internazionale del Vaticano con
Il papato di Giovanni Paolo secondo cioè sicuramente perché se pensiamo a questo secolo ad esempio per un ruolo importante lo svolse ad esempio Giovanni ventitresimo nel momento della crisi dei missili a Cuba nel mille novecentosessantadue
Mai proprio sotto questo pontificato nel questi ultimi vent'anni come ricordava anche De Giovanni ad esempio la mediazione tra Cile Argentina per il canale del PIL nel mille novecentosettantanove che un ruolo che si accresce sulla scena politica internazionale
Io credo che ad esempio in quei nel caso di Cile Argentina una mediazione in qualche modo richiesta e accettata della della guerra di cui ci siamo occupati fino pochi minuti fa non esiste una
Un incarico da parte delle delle delle parti in causa alla diplomazia vaticana ma comunque è un lavoro è un lavoro che continua e che trova a volte consensi
Perché
Nonostante tauren l'iniziativa del papavero trovato le porte chiuse Clinton ha detto di no Milosevic ha fatto capire di essere fermo sulle sue posizioni
Mi sembra che ci sia un riconoscimento positivo riversare positivo a questo a questa richiama questa proposta voglio ricordare però che nel novantuno il Papa in che gridava per la pace e fece di tutto per scongiurare la guerra del Golfo
Fu lasciato solo anche all'interno della Chiesa ci furono delle prese di posizione diverso ricorda i cardinali americani anche qualcuno in Italia che ribadirono come quella guerra una guerra giusta per cui un ruolo profetico di questa di questa diplomati e di questa azione del Papa
Anche effettive possibilità di funzionare un po'quello che dicevo prima seconda delle convergenze ricordiamo papa Wojtyla viene ricordato giustamente come il Papa che ha dato una spallata decisiva la caduta del comunismo c'è da dire che questo sia potuto poi concretamente realizzare perché questa questa su iniziativa coinciso con un interesse fortissimo dell'Occidente
Ha coinciso perché c'è stato questo questo interesse forte dell'altra superpotenza
Altre volte lo si è visto nel caso per la guerra del golfo la Santa Sede rimane sola a gridare
Ma è un grido che grido nel deserto che non trova non trova possibilità concreta di attuazione ci sono stati casi di cui noi siamo venuti a conoscenza anche dopo però voglio ricordare un fatto simile a quello e stiamo vivendo in questi giorni nel dicembre del mille novecentottanta quando Breznev l'Unione Sovietica era pronta con un piano d'attacco arriva per la Polonia in due giorni
Diciassette divisioni sarebbero entrati in Polonia solo il primo giorno il Papa e il sedici dicembre prese carta e penna e scrisse una lettera personale a Breznev
Cercando di convincerlo a non fare quel gesto sulla base proprio degli stessi trattati Eltsin chicche l'Unione Sovietica aveva sottoscritto ci sono state ci sono state delle operazioni di questo tipo che non sono state neanche pubblicizzate cedetti profetici
Che non non sono conosciuti ma che in quel caso lì hanno dato dei dei frutti perché non sappiamo che cosa
Ha mosso l'Unione Sovietica a non a non invadere la Polonia ma certamente questo questa questa lettera del Papa ha ottenuto dei risultati
Professor Giovanni quante chance a la la la diplomazia vaticana di vincere questa difficile sfida nella quale si è impegnata e si è esposta e e come lavora lavori in modo tradizionale come le altre diplomazia
Davanti primazia vaticana
Punta su tempi lunghi
Sa
E la permanenza a vincere
Sa che chi non opera come il banchiere all'insegna del suo interesse immediato chi non cavi de nel Nuovo Mondo come del neoliberismo economico di rapina questo muro malissimo che anima certe tendenze della cultura della morte
Ma chi opera per la cultura della vita in quanto opera per il positivo e destinato a imporsi
A imporsi perché con lui si impone la ragione esaminiamo rapidissimi le ultime grandi crisi la crisi libanese con i suoi diciassette anni di guerra ha visto un ruolo fondamentale della Santa Sede
E una vera e propria costruzione di equilibrio che è passato attraverso di questo nel processo di pace in Medio Oriente il suo ruolo determinante e buona parte della pace viene mantenuta proprio grazie alla sua continua presenza il conflitto in Bosnia Erzegovina e soprattutto la Jugoslavia hanno visto la nascita dei due Stati cristiani di grande rilievo la Croazia la Slovenia
Il Pampa è stato in Bosnia dove il cristianesimo il cattolicesimo nella ma in forma più immediata con il cardinale Walter
A una il cardinale pool giudici a una visione una presenza finalmente anche a Sarajevo notevole la crisi dell'Africa centrale insomma questa strategia pacifica del Papa una strategia
Che poggia su uno dei tre fondamenti dell'uomo per rispondeva a una domanda precedente
L'uomo la civiltà umana diceva burqa stesso imposto su tre principi lo Stato la cultura la religione sono i tre cardini su cui poggia la nostra civiltà lo diceva era un laico Burkhardt nel famose elezioni sulla storiografia ora la diplomazia del Pampa ha una sua forza specifica la religione si muove secondo questa porzione non si muove come le diplomazie specifica vedete
Il diplomatico oggi anche di una grande potenza e eminentemente unna analista proprio fondo delle situazioni il diplomatico anche di una grande potenza
Un accorpato gestore di notizie informazioni e poi invia ad una sede centrale la quale a tua la sua politica generalmente tramite i mass media e i mezzi economici
Il diplomatico della Santa Sede per usare un'espressione nel campo della diplomazia vaticana il cardinale segretario se di Stato Sodano
Invece come un alpinista un alpinista della pace
Che sale sempre con qualsiasi mezzo con questa sua rete
Qui mi permetterei anche di ricordare della diplomazia vaticana una diplomazia parallela se stessa anche essa sovrana perché al lavoro soprattutto delle élite economica dell'Occidente con grandissima presenza in America
La diplomazia del Sovrano militare ordine di Malta
E che ruolo specifico a il in questo senso vanno militare ordine di Malta una sua rete diplomatica riconosciuto da ottantasette Stati e da un ruolo parallelo a quello della Santa Sede di sostegno all'Ordine di Malta
Uno Stato senza tema era questo riferimento all'élite anche economica del nostro lenta perché dietro questa apparato bellico e questa scelta di ricorrere in meno di otto mesi per tre volte ai missili che è stata fatta dall'amministrazione Clinton
Esistono ovviamente degli interessi economici e quindi è su questi interessi economici che bisogna incidere e a questi interessi economici bisogna parlare fargli capire come disse una volta per tutte Pio dodicesimo che con la guerra tutto è perduto con la pace tutto è possibile
Bene veniamo veniamo un altro aspetto questo lo lo lo lo chiede direttamente a Tornielli è una domanda rivolta entrambi quanto può giocare rispetto alla crisi balcanica attuale
Il la tradizione il richiamo anche il la mitologia da un certo punto di vista il fortissimo valore emblematico diciamo così
Della difesa della cristianità ecco noi sappiamo che nei Balcani storicamente si è giocato un grande confronto fra culture è anche un grande confronto fra imperi fra eserciti fra forze comma molto sangue molti dolori molta sofferenza che ha fatto e anche ha contribuito a fare dei Balcani quella che poi storicamente la polveriera del del del nostro continente spesso purtroppo del del mondo ecco il quanto pesa sull'atteggiamento della diplomazia vaticana in queste ore una un orientamento di fondo anche se non espresso fra virgolette a difesa della cristianità
Rispetto viceversa alla ai ai rischi di questo tradizionale conflitto in quell'area
Ma io non credo che questo abbia ininfluente perché voglio ricordare che voglio ricordare che molti molti altri
Carri ad esempio la guerra del Golfo non c'era
Cristianità da difendere che erano certo da difendere delle Chiese cristiane delle piccole minoranze cristiane che peraltro trovavano in Iraq sotto Saddam Hussein possibilità di di il volgere tranquillamente la loro opera
Riconosciute come pluralismo religioso cosa che ad esempio non esiste in Arabia Saudita ma non credo che ci sia questo tipo neanche di preoccupazione e mi sembra che l'insistenza con cui sia in un comunicato diffuso dalla dalla sala stampa la Santa Sede
Una settimana fa
Sia proprio nelle nel nella lettera che tauren ha ha portato a Milosevici riferimento al fatto
E il Papa è vicino a tutte le popolazioni che soffrono senza alcuna distinzione di etnia e di religione
Facile che nel muoversi e superi in questa crisi io non credo che vista di sottofondo quest'idea di baluardo del della cristianità c'è una una conseguente concrete questa vorrei segnalarla perché è chiaro che la diplomazia la Santa Sede
Si muove né per cercare la pace e per il bene vede delle popolazioni ma anche degli obiettivi che sono legati alla abbia degli obiettivi
Della Chiesa cattolica della Santa essere in quanto tale ecco in questa crisi c'è stato un riavvicinamento significativo tra il Vaticano e il mondo ortodosso il Papa che ha in programma un viaggio il sette otto nove maggio in Romania dal patriarca Atteo capisco a avuto questa solidarietà dal patriarcato serbo ortodosso Pauletto Run è andato porta gli auguri di Pasqua al patriarcato serbo ortodosso lo stesso patriarca che alcuni anni fa accusava il Vaticano vie uno delle principali cause di destabilizzazione dei Balcani per l'aver riconosciuto abbastanza precocemente le i nuovi Stati i croati a e lo venia
Questo riavvicinamento accertato in questa occasione
Ed è una via i parchi molto molto Accord Ima che stanno spianando la strada a uno i viaggi impossibili che sta tanto a cuore a Giovanni Paolo secondo perché il viaggio a Mosca finora impossibile non tanto per l'IMI
Per la mancanza di un invito formale da parte dei governi ma per il veto posto al patriarca Alessio in questa occasione c'è stato un riavvicinamento sensibile tra al tra il Vaticano e la Chiesa ortodossa
Condivide questa e questa valutazione nuovo questo nuovo trovò una valutazione molto acuta interessante è fuor di dubbio che la Jugoslavia sia esplosa uno statista cattolico com'era Francesco Giuseppe
Parlava dei serbi dicendo se il tiro Kamal Battisti la realtà è che nella fase successiva alla caduta della cortina di ferro che è stata determinata per riconoscimento di entrambi cioè di Gorbaciov Federica nel proprio dal Santo Padre
Le aree di influenza cattolica si sono ricostituite in un non valido il dialogo con l'house sia con la Germania esse sono senz'altro la Croazia e la Slovenia di la presenza è abbastanza netta cattolica vessilli duale Ceva Giannina è un pochino a Tirana in Albania
E molto consolidata ora certo in alcuni degli uffici più attenti della Segreteria di Stato per esempio Propaganda Fide si guarda con una certa preoccupazione anche a alcune ipotesi che emergono dalla storia e che tale cura vengono coltivate tassati maggiori per esempio alla vecchia carta geografica della presenza musulmana ed albanese in
Nel quadrante nel quadrante noi avevamo quattro Bill Aglietta o governo sub governatorati
Musulmani che dipendevano dall'Impero turco c'era un villa Gaeta ottomano che stava Giannina ora in gran parte Terry al territorio
Antico albanese antico turco comunque teniamo libanese in Grecia vi era un Bill Aglietta musulmano situato a Scutari
Che col quello praticamente che oggi è l'Albania con Tirana che all'epoca turca ma molto piccola però era la zona più ricca della Turchia europea per via del Porto con l'Italia
Piera un brilla in dieta acquisti Franco in una Kosovo vi era un
Villa Yettaw Amman Astir in Macedonia ora va da sé che l'idea accarezzata dalla NATO e così diversa da quello che il cardinale o con avrà atto posso a Clinton
Cardinale Ò Connor ha chiesto a Clinton una autonomia rispetta rispettosa dei diritti storici della Serbia e delle legittime aspirazioni della popolazione musulmana in Kosovo un'autonomia per il Kosovo ma all'interno di un sistema ma un protettorato che renda effettivamente autonomo il Kosovo dall'Albania Fini Webber fatalmente per lui attrarre potrebbe reggersi soltanto attraendo le popolazioni albanesi
Dei venti mila Ietto ottomani albanesi
Nei singoli quattro punti
Questa ricostituzione non ci deve neanche fare vedo il fatto che la Turchia che un antemurale fondamentale per la NATO soprattutto per la protezione dei Paesi alleati alla NATO nel Medio Oriente
A.S. ma mente preoccupata chiesto che fosse garantita la presenza della colonia turca cade in club turche che sono all'interno sia del Kosovo che dell'Albania
Naturalmente la preoccupazione prima del Papa sono i duecentocinquanta mila pago funghi che stanno
Che sono in fuga cifre reali anche se poi sulla stampa
Contrariamente a come si vede sono finite sottostimate i duecentocinquanta mila profughi che sono in fuga dalla Kosovo questa è la prima preoccupazione del Papa in cavità dei disperati degli uomini delle donne come le grida di dolore dei favi da d'Annunzio a Bari il si odono in questo momento a Belgrado
Ecco il punto fondamentale
E una ingiusta pace ma anche tenendo conto naturalmente dei diritti perché la Santa Sede ha sempre è per il diritto e l'ordine internazionale per questo diede Gabin con forza che le trattative vengono ricondotte all'interno dell'ONU dell'OSCE
Concludiamo con una una una richiesta di convento a entrambi voi a una presa di posizione invece diciamo più disincantata sulla diplomazia vaticana la prendo dal foglio uno degli editoriali di ieri venerdì due aprile editoriale in quanto tali attribuibile al al direttore che
Dice così
La mossa di convocare in Vaticano gli ambasciatori dei Paesi della NATO del Consiglio di sicurezza dell'ONU e anche la visita di ieri a Milosevic di monsignor Torano
Non hanno sortito finora lo sperato successo diplomatico ma sulle prime al variegato fronte degli speranzosi erano apparse importante quasi epocale
Il Papa che guida mediazioni internazionali che fa la politica c'è qualche equivoco in realtà nessun Papa negli ultimi due secoli è stato tanto politico quanto l'attuale che è stato anche il più Atlantico dei fatti ma ce li si limitava a pensare che l'Impero alleato fosse meglio di quello comunista Wojtyla ha creduto che insieme si potesse sconfiggere per sempre il regno del male poi forse se dovuto accorgere che a vincere la guerra non era stato Cluj
E nel nuovo ordine mondiale con qualche ragione si è trovato a suo non si è trovato a suo agio
Già il vescovo Eusebio di Cesarea ai tempi di Costantino voleva cristianizzati all'Impero e fare dell'imperatore il braccio armato di Cristo in terra ma la sua teologia politica leggermente totalitaria fu presto condannata e messi in soffitta in nome di un miglior realismo
E un equivoco pensare a una chiesa dedita soltanto a coltivare i diritti umani pena il rischio per il Vaticano di trasformarsi alla prova dei fatti in una comunità di Sant'Egidio appena maggiore
Che invece la Chiesa persegue il suo unico interesse politico in terra la Salus dei cristiani e senza dividere tra cattolici e ortodossi o caldei e il porro unum necessari come della sua diplomazia
E così Tornielli condivide giusta questa mutazione ma diciamo non la condivide in tutto nella parte in cui
In cui rischi
Si dice che il Papa stato un Papa Atlantico un Papa occidentale in questa parte free condivido il fatto di un di un disincanto rispetto al ruolo politico che gli viene attribuito
Lo lo ha dimostrato visti sono i discorsi dopo la grande o fuori ah dell'ottantanove vedendo quello che è accaduto in tanti Paesi
E in tanti Paesi comunisti dove non ha trionfato certo la fede ma ma hanno trionfato le Marchini dove la situazione della concreta della popolazione perché teniamo conto perché io credo che la grande con la grandezza di di di questo pontificato ma anche dei centri pontifici e l'attenzione all'uomo uomo concreto l'uomo in quanto tale vedendo come rivive oggi in quei Paesi è chiaro che c'era stato un disincanto che da parte sua ha detto mi ha scritto che non c'era non c'era il TAR non si era verificato ciò che lui stesso aveva sperato e per questo dopo il comunismo adesso attacca in maniera così forte e diretta il neoliberismo sono d'accordo anche nel fatto nel dire che sostanzialmente questo tentativo fino a questo momento è stato un fallimento
Lo ha scritto lo stesso Osservatore Romano questa mattina
Che il circolare diciamo così il tentativo Vaticano trova tutte le porte chiuse
Non la definirei una mediazione perché non è una mediazione sia quando due parti decidono di di parlarci e investono una terza parte
Che ha magari l'autorità morale per farlo di mediare e lo stesso tauren voglio ricordare recandosi recandosi a Belgrado ha detto che non portava soluzioni ma che era andato lì per manifestare la preoccupazione del Papa per come la crisi ci sta evolvendo per cui
C'è stata un'guardare con tanta speranza rapporti da Parri speranzosi come li definisce il foglio perché effettivamente dopo dopo giorni di combattimenti di bombardamenti così aspre chiaro che
Bisogna capire dove si vuole arrivare
Secondo me e la posizione che ha espresso tauren nella Santa Sede a me e io l'ho trovata ben congegnata era una una un appello una preoccupazione per per le popolazioni che soffrono appello per la pace ma anche permetteva secondo me di fermarsi con ieri teniamo la scusa con l'accusa della Pasqua ma era la possibilità di riaprire concretamente le trattative in un momento in cui questo l'ha detto lo ha detto tauren
Non c'erano né vinti né vincitori
Per cui io l'ho trovata anche una posizione una posizione ben congegnata e certo che ha fatto scalpore questo lo sostiene anche osservatorio mano oggi il fatto che a poche ore dall'aver ricevuto questa lettera personale del Papa dagli Stati Uniti
è venuto unno condito con lezioni di di teologia dicendo non non si può non si può celebrare la resurrezione di Cristo mentre permettendo per un giorno anche solo per un giorno la pulizia etnica
è chiaro che la Santa Sede ha trovato delle porte chiuse subito ma si continua a sperare in questo io credo che l'Italia abbia abbia ancora un ruolo un ruolo fondamentale
I giovani ha ragione il foglio attenzione un Vaticano che rischia di ridursi intanto movimento a una comunità di Sant'Egidio appena maggiore il suo fine politico la ragione unica della sua diplomazia e la salute dei cristiani
Geniale sulfureo come sempre Ferrara uno dei nostri maggiori provocatoria svolge sicuramente una funzione unica e importante in questa
Vede alla centro della
Piazza antistante la Basilica lateranense suddetta tuttora uno obelisco dove c'è scritto con una qualche forzatura storica
Papà Silvera stecche Costantino Magno Costantino smanioso a papa Silvestro Iqbal attizzato s'
Costantino il Grande quei battezzata da papa Silvestro per stare anche nel nostro tema giubilare
La
Chiesa
Rinunciare
A queste suggestioni fa profetiche
E cioè di vox clamans Teyssen deserto che gli vengono prospettante dal mondo laicista perché essa che la salvezza
Non ha un piano personale è un piano pubblico mai pianino è generale per questo
Il pontificato di Giovanni Paolo secondo fa della visibilità dell'adunata delle moltitudini dei viaggi internazionali e cioè dell'uscio dei più moderni strumenti di presenza
Tali da non potere essere
Imitati da alcun potente del mondo
Una strumento nuovo di evangelizzazione
è appena il caso di ricordare che quando sua Santità si recò in Africa vi erano ad Abu già due milioni di persone e ad Onitsha probabilmente altre due
Quando Clinton tentò dieci giorni dopo di vitale la stessa cosa nel quadrante riusciva ad de vocale del settanta mila nonostante ben diverse situazioni ora il punto è questo la Santa Sede e pare sente capillarmente nelle coscienze e chiede una testimonianza presente attiva se fare della politica di pace significa prendere un un atteggiamento etico nei confronti della guerra il cattolico deve farla in forma pubblica
Il tentativo del Papa troppo frettolosamente è stato definito nove realizzato la Santa Sede tramite alle il grandioso discorso del Papa di domani
Perché sarà grandi o le reti diplomatiche attivate oggi la Santa Sede
Badi vigendo sì a chiedere con forza una conferenza di pace europea sollecita la Santa Sede il papato
E ha improntato di sei la storia di questa Europa una iniziativa europea e dice forte e chiaro Levodopa poteva doveva e dovrà fare da sola
Bene interessante credo con questa previsione di oggi gli ascoltatori di radio radicale io spero l'abbiano apprezzata sono voci io ringrazio sicuramente Andrea Tornielli rapidissimo
Cogliandro Guglielmo De Giovanni santelle s'vaticanisti de il Giornale del tempo di Roma
Spero che siano in che siano ospiti della di questo spazio dell'Osservatorio laico sul Giubileo per parlare di avvenimenti magari meno tragici
Verso l'appuntamento del nuovo millennio e quindi lei li ringrazio sicuramente per la loro valutazione per i in molti spunti interessanti di quello che che di quello che hanno detto grazie davvero dunque a entrambi in conclusione che cosa possiamo dire Ave possiamo dire per de de degli degli occhi laici se sommessamente permessa la nostra opinione oggi abbiamo ascoltato identità così diverse da queste che tradizionalmente si ascoltano almeno nelle trasmissioni diciamo così di parte da da radio radicale ma il dialogo è bello per questo è sicuramente un un arricchimento credo sia stato per tutti che cosa possiamo osservare in conclusione che tanto è positivo è sicuramente positivo
L'attivismo e l'attività della diplomazia vaticana l'iniziativa vaticana di questa ultima settimana perché evidenzia il drammatico io direi il tragico vuoto di
Diritto e di sedi transnazionali di composizioni o almeno di compensazione dei conflitti
Di questo nostro o di questo nostro mondo cioè e drammatico appunto il vedere come è un ruolo che che cresce e che tutto assorbe nel nel nell'inesistenza nel deserto diminuiti dibattiti in luoghi di compensazione composizione dei conflitti quindi di crisi delle Nazioni Unite quanto personalmente ritengo assai difficile che i due episodi fortemente emblematici quali la visita oggi al presidente del consiglio in vaticano del cardinal Sodano e l'assistere domani a quello che appunto viene preannunciato dei vaticanisti come una discorso grandioso che sarà celebrato domani dal Pontefice possa una vera e conseguenze e posa non aprire obiettivamente la strada a quello che personalmente giudico
Una cosa evidentemente errata cioè un distinguo una distinzione
Il rischio anche di un'incrinatura di parte italiana rispetto alla priorità di questo momento che quella di assicurare propri nome dei diritti umani il ristabilimento di un ordine di pace e di un diritto alla vita effettivo in un'area così martoriata questa almeno è la mia personalissima opinione forse probabilmente anzi fu quasi certamente diversa quella dei nostri interlocutori
Però ci tenevo a precisarla dirla ringraziandovi davvero per la partecipazione a questa trasmissione a tutti gli ascoltatori e ricordo l'indirizzo e l'Osservatorio laico sul Giubileo che via del Corso
Centodiciassette zero zero uno otto sei Roma in nostro tavolo è presente anche oggettiva del corso raccoglierà firme così come ogni giorno dal martedì al sabato tutti i pomeriggi dalle quattro alle otto il tavolo fisso dell'Osservatorio laico sul Giubileo grazie e alla alla a risentirci al prossimo appuntamento