Rassegna stampa di economia

Buongiorno a tutti i lunedì ventidue marzo mille novecentonovantanove stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale supplemento consueto da lunedì pomeriggio dedicato all'economia e alla finanza oggi purtroppo poi col tempo poco tempo perché incalzano i lavori della Camera trasmessi indiretta come sempre da radio radicale ma veniamo al fatto del giorno oggi quindi una rassegna stampa
Che non ricalcherà come di consueto lo schema dei supplementi settimanali al Corriere e Repubblica ma che cercherà di occuparsi dello delle della doppia offerta pubblica di scambio
Tra UniCredit e Comit San Paolo Banca di Roma imbroglio italiano questo il titolo senza Grande delicatezza che l'ex Colom la la rubrica degli editoriali del Financial Times dedica alla ai grana le grandi fusioni
In atto programmate sul sistema creditizio italiano la prima pagina del Financial Times apre proprio con le banche italiane che si muovono verso che si uniscono all'onda europea dalle grandi delle grandi fusioni ma il titolo del commento
Che poi cercheremo brevemente di vedere non lascia non lascia molti dubbi oggi interessante edizione straordinaria di Milano Finanza che abitualmente non esce il lunedì interamente dedicata interamente dedicata quest'edizione straordinaria alla doppia offerta pubblica di scambio una domenica di fuoco ridisegna la mappa del sistema bancario italiano CorrierEconomia e Repubblica fare finanza invece bucano completamente bucano completamente la notizia il Repubblica Affari e Finanza
Dedica l'apertura al mercato dell'auto intervista al capo operativo dalla Ford saremo noi la vera marca globale e c'è un'intervista a giacché Nasser Al Presidente della Ford che appunto ci spiega chi resterà sul mercato Repubblica Affari e Finanza che poi si occupa anche degli esuberi Telecom l'Europa ai telefoni affollati il CorrierEconomia apre invece cercavate un leader eccolo Europa le dimissioni di la Fontaine e della Commissione un della commissione europea rilanciano Blair ai de ed è il King maker è l'uomo che ha indicato Prodi come successore di Santer e la sua rivoluzione economico sociale è il modello delle sinistre di governo dal Corriere della Sera segnaliamo sperando di avere il tempo di leggerlo un con me tu un analisi di Alberto alle si china i veri compiti del governo dell'Unione europea è arrivato il momento di decentrare chiarire livelli di decisione uno stimolante
Uno stimolante intervento vedremo se avremo tempo di leggere altrimenti comunque lo segnaliamo una ridefinizione in chiave
Federalista perché inizia così Alberto Alesina collego inaugurazione dell'euro si è fatto un altro passo verso la costruzione degli Stati Uniti
Europa un'Europa federale e poi Alberto Alesina però si interroga sulle inadeguatezze attuali del Governo
Federale chiamiamolo così o di quanto oggi esistente ogni governo federale dell'Europa auspicando su alcuni punti in particolare Politi resterà una una appropriazione di competenze a scala comunitaria
Torniamo alla Big Bang delle Borse dopo la scalata Olivetti a Telecom all'OPA di Olivetti lo postille di Olivetti su Telecom i cui destini sarà hanno indissolubilmente legati anche al successo di questi merger nel mondo bancario vediamo però cerchiamo di vedere da vicino aggiungendo
Qualcosa a quanto peraltro già esaurientemente segnalato nella rassegna stampa di Massimo Bordin di questa mattina cerchiamo di aggiungere qualcosa al panorama dei commenti e delle analisi scrive il Financial Times è scusatemi la traduzione sicuramente non appropriata prima gli spagnoli poi i francesi è ora agli italiani la proposta di diffusione tra Unicredito Banca di Roma e San Paolo IMI e tra UniCredit Banca Commerciale ovviamente San Paolo IMI e Banca di Roma
Porta porta porta in avanti la processo di ristrutturazione del sistema bancario europeo la combinazione insomma il merger più più più grosso quello tra Unicredito e Banca commerciale italiano
Italiana avrà una capitalizzazione di mercato di circa trentanove miliardi di euro e qui ricordiamo che due Financial Times molto più degli altri giornali per esempio pensiamo ai giornali italiani ormai contabilizza in euro piuttosto che in sterline o dollari quando si tratta di mercati europei
Molto più che più che il dalla fusione del Santander e quel in atto tra Società generale e Paribas nonostante che resti sotto il mega merger dalla Banca Nazionale di Parigi che è un merger a tre istituti
Questa ristrutturazione a lungo in ritardo ma finalmente è arrivata potrebbe non non non concludersi non avere una fine
Se diventasse potrebbe non andare a buon fine se diventasse solo una questione di dimensioni
La dimensione conta ma l'efficienza conta ancora di più rappresenta ancora di più
La la fusione tra Unicredito e Banca commerciale italiana rappresenta un'ottima una buona occasione di creare valore per gli azionisti nella Banca commerciale italiana
La banca come c'è italiano e probabilmente la la banca migliore e Alessandro Profumo
Il il Investor friendly quindi la il principale manager membro dell'Unicredito che fa una ricordiamolo un'offerta una scalata non ostile
Non appare discussi tatto quindi una pare disgustato dall'usare dal maneggiare la scure particolarmente se comparato con le sue controparti francesi quindi Francia al Times esprime l'auspicio e la fiducia nel fatto che Alessandro pro Fumo posso a prendere in mano la scure quindi passare a una drastica ristrutturazione del gruppo bancario in cui dovrebbe che dovrebbe formarsi tra Unicredito e Comit per ottenere efficienza ma finché i dettagli di entrambi questi queste fusioni
Non non saranno non saranno noti è difficile dire se gli azionisti stanno realmente facendo un buon affare per la banca Centrobanca commerciale Liana in particolare altri corteggiatori sono sono una possibilità dopotutto
Dopotutto appunto la Comit appena riuscito a sfuggire alla morsa della Banca di Roma e non ha giocato sul campo per a lungo la banche poi si parla di banche intesa
Nel frattempo entrambi gli affari hanno interessanti implicazioni per Mediobanca Unicredito Banca di Roma
E e banca commerciale italiana detengono ciascuno il sette otto per cento nella Banca di Investimenti milanese che era abituata a governare nel pollaio a governare la finanza italiana
Avendo precedentemente trattato queste banche come sue serve come suoi servitori potrebbe ora trovarsi potrebbe ora trovarsi debutto is in ho inviato al footing potrebbe ora trovarsi a essa a subire il comando da parte di queste banche quindi così
Il Financial Times che mette in risalto un dato centrale cioè che queste fusioni di per sé non Rapp Tano o potrebbero non rappresentare un'occasione per portare il sistema del Credito Italiano a un miglior livello di efficienza e questo sicuramente il nodo che bisognerà scoprire per capire se questi sono rischiano di essere arroccamenti in qualche modo di natura difensiva o se invece dietro questi progetti di fusioni ci stanno piani industriali di per portare una maggiore efficienza questo è un rischio il rischio è che queste operazioni servano in realtà a scopi difensivi direttamente delle grandi delle banche che diventano sempre più grandi e sempre più facilmente digeribili da parte di magari ostili compratori stranieri
Poi anche strumenti di difesa dalla proprietà o del controllo di altre grandi aziende dicevamo di Milano Finanza leggiamo questo lungo articolo di Paolo
Panerai la rubrica è Orsi e Torino settimane previsto che Giovanni Agnelli in conto il presidente del Consiglio Massimo D'Alema sarà l'occasione per mettere il sigillo finale alla grande manovra che nel giro di un fine settimana ha sconvolto non solo gli assetti del sistema bancario operazione qui ma ha anche segnato l'imprevedibile ritorno al vertice di tutto il sistema italiano proprio della famiglia Agnelli infatti al di là del rilevantissimi mutamenti dal sistema bancario c'è una conclusione vera che emerge spontanea da questi tre giorni del terremoto durante i quali la regia è stata tutta in mano a Gerardo Bragiotti Lazar e a Gabriele Galateri di Genola i film
Due punti gli Agnelli hanno messo le basi per fondere proprio ride infine ciò che resta di Mediobanca con tutta la sua dote di partecipazioni decisive sia nel sistema industriale del Paese sia in quello finanziario assicurativo è l'asse Torino Parigi che vince il vecchio legame Lazard Agnelli che si rinsalda buttando giù dalla torre i vecchi alleati Enrico Cuccia e soprattutto Vincenzo Maranghi e con essi il loro alleato esterno Cesare Romiti come si vede se le cose stanno così
E le cose stanno così come si potrà vedere in dettaglio nel resto dei queste zone straordinaria le pur rilevantissime Unicredito Comit e San Paolo Banca di Roma non sono che due capitoli di un romanzo verità la cui trama principale è il cui finale
Sono altri certo se le due mega integrazioni bancarie non fossero state impostate neppure il romanzo verità avrebbe potuto svilupparsi tanto rilevante la funzionalità dei due passaggi bancari nell'Obiettivo strategy dico finale infatti prosegue Paolo Panerai con l'integrazione fra San Paolo e Banca di Roma gli Agnelli ricompattano le due partecipazioni principali che avevano nel sistema bancario attraverso i fili nel San Paolo
E Attraverso
La Toro in Banca di Roma elevando così in maniera decisiva il loro peso nella nuova Banca integrate con l'integrazione fra Comit e Unicredito Umberto secondo punto Umberto Agnelli a galla Tieri
Galateri da sempre in sintonia con l'amministratore delle delegato di Unicredito Alessandro Profumo non solo hanno sbarrato la strada
A Maranghi e Romiti ma si sono garantiti l'appoggio dal nuovo azionista di maggioranza relativa di Mediobanca comiche Unique credito insieme supera il sedici per cento per giungere all'integrazione della banca d'affari con i film
Un elemento riconferma fra tutti se la logica non bastasse per l'integrazione con Comit Profumo si è servito della consulenza di Lazhar guidata da Bragiotti ma Lazhar non è solo una grande banca e anche da sempre la banca degli Agnelli secondo azionista delle Generali crollati Cuccia e Maranghi per la SARS quale partner potrebbe essere migliore degli Agnelli per il controllo in Italia delle Generali
Non stupisce quindi
Che proprio il presidente delle Generali vicepresidente di Mediobanca Antoine Bernheim abbia sistematicamente affossato non solo il piano di Cuccia di Maranghi e di Romiti per la fusione Comit Banca di Roma ma anche abbia fatto partire fin da la mattina di sabato il siluro decisivo contro l'estremo tentativo di salvataggio di Mediobanca cioè contro l'improbabile holding inventata nella serata di venerdì diciannove per contenere nientemeno che tre banche Comit Banca di Roma e Commerzbank
Più avanti scrive Panerai in questo modo perfino il sorriso sagace di Romiti e la sua dichiarazione dalla mattina di sabato questo pomeriggio ne vedrete delle belle
Sono diventati un clamoroso boomerang anche per il vitalissimo indomito Romiti illuso sì che l'idea della sera prima di lanciare la holding per tre banche il preventivo consenso essa dei Creedence chi sarebbero bastati da soli ha ribaltato la situazione un'altra vittoria questa volta l'immagine di Umberto Agnelli e del suo braccio destro Galateri nei confronti di Romiti a Maranghi
Amministratore delegato di Mediobanca del quale da tempo si racconta che quando si vive dio si riferiva la FIA diceva chi quelli del fallimento torinese tanto a scuola diventato il rapporto con chi a Torino aveva imparato a fare finanza da solo senza più bisogno di Mediobanca come appunto Umberto e Galateri come si vede una storia di rancori e di rivincite oltre che di potere e di quale potere e non a caso gli Agnelli si erano mossi per tempo anche nei confronti del presidente dalla Banca di Roma Cesare Geronzi per conquistarne
Per con questa le l'adesione più avanti scrive sempre Panerai forse a causa della valutazione positiva espressa da Geronzi sulle valenze gestionali delle The Grazioli a Torino in un primo momento hanno equivocato e per questo durante tutta la mattina di ieri al San Paolo si erano orientati verso l'ipotesi di OPA
Un atto che avrebbe cancellato qualsiasi ipotesi di integrazione paritaria per diventare un'acquisizione tout court una via che è apparso subito inaccettabile anche al governatore Antonio Fazio che non si è un po'sto in via pregiudiziale soltanto quando il vertice del San Paolo ha accettato di fare uno pièce offerta pubblica di scambio nonostante le dichiarate complicazioni derivante dal patto di sindacato
La Banca di Roma porta in dote a Torino oltre che una nuova linfa gestionale ben mille trecento sportelli anche sette virgola quattro per cento di Mediobanca pacchetto che potrebbe risultare decisivo per il grande obiettivo strategico con i figli ma che rimanendo all'interno dell'azienda mancare romana potrà essere amministrato da Geronzi con sagacia e lungi Mirante sa vediamo le vittime illustri secondo Panorama parta Nereidi oltre all'intramontabile Cuccia e oltre al suo braccio destro Maranghi viene travolto anche Gianfranco Gutty il bravo e onesto vicepresidente amministratore delegato
Delle generali
Ma tradimento defezioni scrive più avanti Panerai non bastano da soli a spiegare la débâcle di Mediobanca e il conseguente trionfo di Umberto Agnelli e Galateri ci sono fattori strutturali e capacità professionali che sono stati determinanti nella svolta
I fattori strutturali come ha sottolineato con la consueta lucidità Napoleone come Colajanni l'ex marxista che piaceva Guido Carli anche quando era comunista sono quelli del mercato o meglio della progressiva nascite crescita di un vero mercato finanziario un Merk nato costruito sui canoni anglosassoni per definizione contrariati come Mediobanca è stato si potrebbe ora dire suo malgrado sempre monopolista di quell'altro mercatino assi
Dico tutto volto a salvaguardare il potere di alcuni grandi famiglie come in un contrappasso dantesco sono stati proprio i campioni di quel capitalismo familiare viceré di Torino divorzi
A divorare assieme al ricordo di esso i poveri ultimi mohicani di Mediobanca le capacità professionali positive riguardavano grande dinamismo la visione di strategia terminazione di profumo sicuramente degno erede di quei banchieri del Rinascimento chiamati lombardo
Beh insomma sementi Panerai su Profumo si sbilancia e riguardando intelligenza finanziaria di Braggiotti e riguardano intelligenza finanziaria di Braggiotti e di Galateri un quarantenne il Primo due neo cinquantenni secondi uomini di altre generazioni rispetto non solo ovviamente a Cuccia ma soprattutto a Maranghi con la testa completamente libera da logiche monopolistiche Profumo in su
Sufficientemente giovane da liberarsi di quelle incrostazioni Bragiotti e
Galateri
E se c'è un momento che può essere indicato come inizio dalla fine di Mediobanca questo coincide esattamente con l'uscita di Braggiotti da via filodrammatici scontro pieno con Maranghi è suo successivo approdo a l'azzardo e questo scrive
Tra l'altro Paolo Panerai come analisi di tutto quello che sta di tutto quello che sta accadendo troviamo poi nelle altre pagine di Milano finanza commenta ti analisi sui due mega gruppi che si stanno fondando troviamo nella pagina centrale dieci undici una interessantissima mappa la nuova mappa del potere finanziario industriale con tutte le con tutte le con tutte le partecipazioni incrociate tutte le la fitta ragnatela che lega Mediobanca Generali Compart quindi Montedison Fondiaria
E di sono ovviamente FIAT Gemina HDPE i quindi Corriere e quindi Corriere della sera oltre ovviamente Comit Unicredito e San Paolo IMI Banca di Roma ovviamente non è leggibile ma io volevo segnalare una questione che nessun non mette in rilievo il ruolo delle fondazioni bancarie questi questi mostri creati dalla legge dalla legge
Amato e che stanno ancora lì a
Appesantire e rendere a mio avviso molto meno trasparente di quanto sembrerebbe il mercato finanziario italiano non sono i fondi pensione per capirci che devono rispondere a qualcuno sono non sono i fondi pensione sono fondazioni che rispondono permetta ai politici sempre che i politici sappiano controllare gli amministrazioni che nominano e per metà a se stesso
Vediamo brevemente allora UniCredit quindi vicenda Comit Unicredito viene coinvolta Fondazione Cariplo care Cassa di risparmio di Verona Fondazione Cassa di risparmio di Torino e Cassamarca che unitamente hanno il trentasei per entro di UniCredit e quindi diventeranno il pivot l'azionista di riferimento dal nuovo gruppo e quindi poi anche per quanto riguarda il controllo di Mediobanca e a cascata fino alle generale la all'HD pii quindi il Corriere della Sera insomma
Di vestiranno un ruolo importante per quanto riguarda San Paolo Banca di Roma abbiamo la Compagnia di San Paolo anche qua fondazione bancaria che ha il sedici per cento nel San Paolo ma anche Monte dei Paschi e Fondazione Cariplo hanno rispettivamente il sei per cento del due otto IMI San Paolo l'Ente Cassa di Roma altra Fondazione il ventidue per cento in banca di Roma insomma le fondazioni saranno il nocciolo il vero nocciolo duro di tutta questa riorganizzazione saranno al centro e che si muovano o non si muovano poco importa quindi con l'attivismo o con l'immobilismo saranno un formidabile strumento di potere nel nuovo assetto della finanza e poi anche per l'industria e per certi aspetti dell'editoria il Italia segnaliamo poi altri articoli innanzitutto Rosario Di Mito Cuccia approva ancora ma invano pagina quattordici di Milano Finanza presidente d'onore di unito con Maranghi Nagel arpe e Pagliaro per un colpo a sorpresa dopo quelli falliti di sabato un'OPA generale agli generali quindi delle Assicurazioni Generali sulla con sì chiedo Rosario Di Mito ben presenti tutti i rischi connessi oggi vedremo se questo ci sarà questo ultimo colpo di coda di Cuccia oppure se il destino di queste operazioni
Eh già segnato pagina sedici sempre di Milano finanza Sergio solare
Stavolta l'assenza della politica è stata una buona politica l'impostazione liberista dell'Unione europea ha finito per contagiare anche D'Alema
Dunque la foresta imbalsamata pietrificata come diceva Amato del grande capitalismo iter Amato per le banche la grande capitalismo italiano Semes se in moto e dalla usata rigidità paralizzata sta passando a quel che pare un movimento frenetico e incessante
E la politica quei poteri pubblici così pervasivi indiscreti che gli italiani sono abituati a considerare come oscuri manovratore di ogni avvenimento che ruolo hanno giocato giocheranno in queste colossali partite in apparenza nessuno o meglio una volta hanno svolto e bene il loro ruolo di legislatori che definiscono norme adeguate alla situazione facilmente applicabili e poi hanno lasciato a chi ne ha la responsabilità cioè dirigenti delle grandi imprese il compito di giocare la loro partita
E qua si parla di Telefonia ovviamente riferimento è alla legge Draghi
Sembra che la nascita Europa economica quella di mastri Cabbia ricalcato il compromesso dalla ricostruzione italiana in quei cattolici solidaristico affidata la gestione politica e laici liberisti quella dell'economia ma senza andare a scomodare ipotesi così complicate sette
In effetti così è scrive sempre saggio solare e di fatto inverosimile forse più semplice pensare al fatto che i politici europei impediti ad adottare in patria linee di politica economica rigorosa e legate al mercato per le reazioni che avrebbero suscitato fra lega di corporazioni conservatrici quella sindacale di sicuro ma probabilmente anche molti settori imprenditoriali hanno scelto lo spazio europeo ancora libero da condizionamenti sindacali per operare scelte impopolari in modo da farle poi apparire Ness singoli paesi come un'élite inevitabile risultato dell'impegno comunitario insomma socialisti e popolari segreti ammiratore di Ronald Reagan e di Margaret Thatcher che con la loro sfida e rappresentanti del corporazione avevano liberato le forze dell'colonia di mercato sconfiggendo la disoccupazione hanno continuato a parlarne male impatti mentre limitavano i l'Europa questa la lettura sicuramente interessante affascinante di Sergio Orso Ale bisognerà capire se effettivamente è così certo lo spunto per una riflessione anche così in un momento in cui molto si discute di Oropa il governo comunitario none secondario e poi di l'articolo di Soave prosegue e lo segnaliamo in conclusione di questa rassegna stampa proprio prendendo s'tutto dalla questione europea andiamo a pagina due del Corriere economia Alberto Alesina
Che scrive un'Europa federalista significa che ha un alto livello di governo si aggiunge a quelli nazionali e locali ad esempio un cittadino italiano oggi governato sappiamo da tutti i livelli
E da tutti i livelli certe in molti campi l'influenza del governo rompeva limitata ma in altri no in certi casi Bruxelles ha più potere sui Paesi membri dell'Unione Europea di quanto Washington ne abbia sugli Stati americani per esempio il Trattato di Maastricht impone vincoli fiscali uguali per i paesi europei invece gli Stati americani hanno autonomia di imporsi le proprie regole fiscali e infatti alcuni Stati hanno un vincolo di bilancio in pareggio e altri no oggi la Commissione europea prosegue Alberto Alesina sul Corriere Economia pagina due fa di tutto un po'e finisce per occuparsi di troppo comprese cose che dovrebbero essere lasciate di competenza locale invece politique e di natura tipicamente federale in Europa sono lasciate ai governi nazionali per esempio una politica estera europea comune non esiste qua ricordiamo il richiamo proprio su questo di Emma Bonino cioè al lancio di un stagione di nuovi poteri per l'Unione europea proprio a partire dalla costituzione di un di caste ero presso la Commissione europea in pratica per gli affari esteri la Bonino ricordiamo propone un modello Maastricht per arrivare a una politica estera e di difesa
Comune il risultato prosegue Alesina e che l'Europa deve ancora rincorrere gli Stati Uniti d'America ricorrere agli Stati Uniti d'America per risolvere crisi regionali ai confini dell'Unione Europea come nei balcani prosegue poi l'articolo di politica Deep di Alberto Alesina le due competenze che andrebbero date quindi politica estera e poi difesa dei mercati la difesa dei mercati altrettanto difficile l'aver eliminato tariffe domani ma doganali interruppe solo l'inizio e bisogna fare quindi una politica di difesa dei mercati a livello comunitario questo l'auspicio di Alberto Alesina noi dobbiamo chiudere qui
Questo supplemento oggi più breve del consueto di stampa e regime la rassegna stampa e radio radicale dedicato il supplemento come ogni lunedì pomeriggio alle con la mia e alla finanza un saluto da Benedetto Della Vedova grazie a Mohamed Ba per la regia della trasmissione e a risentirci lunedì
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