"Ripensare il XX secolo: oltre la guerra fredda"

Questi a queste due giornate di riflessione questo convegno e come sapete è dedicato a diciamo a un ripensamento del ventesimo secolo
Quindi ha tema diciamo della previsione della rilettura delle delle vicende storiche con l'idea appunto che tutto ciò che è avvenuto e che ha sconvolto il mondo che di recente ha cambiato faccia al mondo propone l'ultimo scorcio di questo secolo
Apre insieme la necessità ponga la necessità di riflettere su ciò che è venuto proprio per dominare il presente il futuro e allo stesso tempo tutto ciò che appunto è avvenuto crea forse condizioni migliori per una rivisitazione
Va dal cuore diciamo che si ponga il problema di una verità non immediatamente legata a un utile politico o addirittura a una faziosità una contrapposizione immediatamente politica cioè che insomma si possano si possa ricreare le condizioni per una distinzione tra verità e ideologia che appunto spesso viceversa nel ventesimo secolo è stato difficile mantenere
Ora io appunto
Richiamo solo il fatto che gli altri al metodo del nostro lavoro cioè noi avremo delle relazioni scandite durante appunto la mattina di oggi pomeriggio di oggi e poi domani
Domani mattina che saranno seguite ciascuna relazione
Da una riflessione a cui particolare abbiamo invitato dare un contributo ma sei persone appunto saranno saranno i di scarsa ante di questi
Detto questo io do subito la parola al presidente della Fondazione Amici di Liberal Ferdinando Adornato che introdurrà i lavori di di questa giornata rigenerante
Sì io vi vi ringrazio di essere qui chiedo scusa anzitempo per la voce
Subisce gli effetti della stagione
Io non devo fare una relazione
Ma solo introdurre
E i lavori di questo convegno ringraziando i cinque relatori che daranno vita
Effettivamente alla nostra discussione
Introdurre solo per dare un
Costruire diciamo una piccola cornice dei motivi che ci hanno spinti a convocare questo convegno
E di alcune linee
Di fondo del nostro pensiero che hanno guidato queste iniziative altre iniziative che
Il gruppo liberal prende nell'editoria e nella produzione di libri
E nel giornalismo
Quest'anno che si sta per chiudere un anno in cui la parola revisionismo
Ha fatto più volte capolino nella discussione pubblica
E alcune volte in modo dirompente lacerante
E costruendo
Anche delle situazioni di litigio culturale
Molto profonde
Noi vogliamo con questo convegno porgere una riflessione su questo
Per tentare
Di liberarsi da questo fantasma dal fantasma della parola revisionismo
In primo luogo perché
Riteniamo che la revisione
Della vita delle persone della storia
Degli avvenimenti
Sia una parola coincidente con la parola storiografia
Non c'è a nostro modo di vedere una storiografia
Possibile
Che non accetti la revisione delle letture e delle interpretazioni che di volta in volta le epoche consegnano alla discussione pubblica
Fuori da questo c'è una storiografia di propaganda c'è una discussione
Pubblica che segue le convenienze della discussione politica ma non c'è vera storiografia
Ci sono poi delle epoche e delle situazioni nelle quali la revisione che non è ovviamente obbligatoria pur essendo connessa alla storiografia e invece d'obbligo
E in questo secolo che è oggetto di questo convegno
Alla fine di questo secolo noi crediamo che una revisione rilettura della storia di questo secolo si alzano
Soprattutto in Italia ma non solo in Italia
Ma parlando del nostro Paese
In primo luogo viene l'evidenza di quanto detto per il fatto universalmente riconosciuto che l'Italia fra tutti i Paesi europei
è stato quello più attraversato dalle contrapposizioni ideologiche che hanno lasciato il secco
Lodi altri Paesi europei più di tutti gli altri Paesi europei
E se siamo tutti d'accordo che è necessario liberarsi dalle ideologie
Che c'hanno presso e hanno ostacolato lo sviluppo della modernità
Non si vede come non sia necessario ripensare alla storia
Che le ideologie
Hanno scritto la storia del secolo che l'idrogeno scritto alle interpretazioni del secolo che l'ideologia hanno da
O si ritiene che la lettura
Che le diverse ideologie erogato di quello che è avvenuto nel secolo sia stato una lettura accettabile felice vera verosimile
E allora la questione non si pone
Oppure si ritiene come universalmente si dice
Che questo così nonché che così non sia e allora una revisione della lettura che è stata data di questo secolo si impone come obbligatoria soprattutto in Italia
Per andare oltre la guerra fredda come da tutte le parti politiche si dice a per andare Oltre la guerra fredda bisogna saper esaminare le circostanze le categorie
Che la guerra fredda indotto nel pensiero comune e nella lettura storiografica
Dunque non si vede qui un motivo di lacerazione
Ecco il primo
Vostro suggerimento per cacciare via il fantasma del revisionismo non si vede un motivo di contrapposizione laddove ripeto mi sembra che sia universalmente accettato dagli intellettuali italiani di aprire una fase post ideologico
E di andare oltre la guerra fredda
Guerra fredda
E chiedo scusa della e quindi episodicità delle mie osservazioni perché devo solo introdurre i lavori come fossero titoli di capitolo allora
Con la relazione come ho detto guerra fredda che ha causato
Due circostanze molto gravi per la storia di un Paese
Peraltro di qualsiasi Paese
Occidentale
In primo luogo una espropriazione di sovranità
Perché avendo noi il Partito comunista più forte del mondo ed essendo sì
Modellata l'Italia come una specie
Indirettamente almeno per una lunga fase storica dal partito dal partito comunista
L'Italia è il paese che più intimamente somigliava alla divisione dei blocchi che era la gestione mondiale postbelliche
E questo ha causato l'estubazione di sovranità perché a causa di questa esistenza a causa del famosa fattore cappelle la impossibilità dell'alternanza italiani di fatto sono stati espropriati da dalla sovranità nazionale di decidere per esempio l'alternanza dei governi è perché eravamo obbligati a uno schema politico a uno schema culturale in presenza di questa circostanza
Infine abbiamo subito l'esportazione di sovranità popolare ma su questo non mi dilungo perché entreremo nella politica ma voi sapete che tutta l'ultima stagione politica è nata che dalla stagione referendaria dall'idea che reale sovrano di questo Paese non fosse il popolo ma appunto quelle circostanze politico parlamentari che avevano indotto un un certo tipo di democrazia e qui davvero non mi dilungo quindi nella guerra fredda per la guerra fredda l'Italia subito due espropriazioni o l'espropriazione di sovranità nazionale
A causa della impossibilità di cambiare i governi
è una espropriazione di sovranità popolare a causa del tipo di sistema che si è venuto configura
Non è poco
Son fatti gravi per la storia di una democrazia e poi l'Italia abbia saputo risolvere resistere questo attiene anche svilupparsi bene questa attiene alla creatività del popolare capacità di sopravvivenza in ogni popolar ma certo da un punto di vista de di uno schema di una democrazia sono circostanze gravi per la storia
Di un Paese che non possono che segnano nel profondo la cultura nazionale le le immagini le idee le visioni di un popolo
Questa situazione ha creato
Un effettivo paradosso storico
Perché la colonna sonora della costruzione del regime era l'antifascismo
Indubitabilmente per tutti
Giustamente perché eravamo usciti da una dittatura ma la colonna sonora della gestione politica del Paese era l'anticomunismo
Ovvero l'impossibilità
Che i comunisti per via della città circostanze notte a tutti andassero al governo
E quindi il fatto che la democrazia i cristiani e i suoi alleati che rappresentavano il Governo e l'alleanza atlantica dovessero per forza di cose fondare sull'anticomunismo
La loro gestione politica
Ma questa è però era ed è stato un paradosso perché mentre culturalmente era l'antifascismo la colonna sonora de la Repubblica
L'anticomunismo che di fatto era il cemento di governo non non era
E non è mai diventato una cultura politica
E questo ha creato il paradosso in cui poi quando abbiamo a discutere
Per cui tutte le parole di una cultura politica oggi in Italia suonano senza senza destra sinistra nazione Stato e e sono da riscrivere
Perché abbiamo vissuto dentro questa cornice paradossale
Questo paradosso niente altro era che poi il figlio del paradosso di alta per cui uno
Dei Paesi chi più di tutti ha preso il il secolo terribile
Ovvero Unione Sovietica per via delle circostanze storiche si è trovata dalla parte dei vincitori
Quasi iscritta all'Accademia delle libertà e da molti intellettuali iscritta all'Accademia di libertà con una contraddizione che non potrebbe che non si poteva risolvere nella mente perché effettivamente via sovietica ha partecipato anche dando come storicamente i Comunisti Italiani hanno sempre tutto l'imbuto di sangue alla alla alla vittoria per la democrazia nel mondo ma di fatto rappresentavano uno degli aspetti più cupi più acuti della tirannide del ventesimo secolo
Il paradosso che noi abbiamo in cui l'abbiamo vissuta è stato figlio del parassita questo paradosso
Di alta
Per cui la statica
Di costruire una cultura politica normalmente occidentale cioè antifascista e anticomunista
Per dirla più brevemente antitotalitaria
Di qui la fatica estrema
E il dovere remare
Controcorrente
In Italia per arrivare a ciò che è ovvio è basilare di ogni democrazia occidentale di ogni cultura liberale cioè la l'amore per le libere istituzioni
E l'odio contro il totalitarismo
Di qualsiasi segno
Di qui la necessità ed ecco il secondo suggerimento vista questa circostanza che non può essere credo no
Sottoposta a interpretazioni l'una o l'altra credo che quella che ho fatto più o meno sia la fotografia di quello che è avvenuto nel nostro Paese di qui la circostanza di cacciare il fantasma del revisionismo
Di non usare neanche la parola se volete ma di capire che rileggere quello che c'è avvenuto è necessario per andare avanti
Perché non c'è in tutte le cose della vita privata e politica nulla che possa nascere di nuovo per esempio la Seconda Repubblica senza che l'elaborazione del lutto
O la comprensione di quello che è successo precedentemente realmente sia risposta all'opinione
E infine
Quello a cui abbiamo assistito
Negli ultimi anni nella politica
Parlo di quello che ai incide sulla cultura non è la politica del Palazzo
E partita da queste stesse considerazioni
Altrimenti perché
Partiti cambiano nome
Altrimenti perché si dice di chiudere con un po'di voler chiudere con una storia
Se non perché le storie raccontate le narrazioni le teologie
Che sono state porte nel nel nel passato non funzionano più quindi si parte da questa medesima considerazione revisionista
Diremmo
Eppure
Credo che nessun intellettuale nessuna
Persona seria nessuna persona ragionevole Possa negare la circostanza che noi non abbiamo assistito a nessuna revisione
In realtà
Abbiamo assistito a un'altra cosa
In tre giorni di congressi a destra come a sinistra
In tre righe di una mozione politica
In tre frasi di un'intervista a un giornale
Sono stati buttati a mare trenta quaranta cinquant'anni di storia di militanti di militanza di idee di illusioni formale
Senza nessuna elaborazione del lutto senza nessuna reale spiegazione storica senza andare a fondo
Dell'errore delle categorie che avevano pure formato milioni di persone
Avete visto qualche tentativo serio di scavo anche per esempio sulla morte del più grande partito italiano sulla democrazia cristiana
Se come dissolta senza che nessuno abbia neanche partecipato troppo
Parlo futurista culturale al funerale abbia accompagnato il caro estinto in qualche modo spiegando la storia la cultura dov'è che avevano fatto blackout dov'è che c'era stato il corto circuito
E così per gli altri per le altre situazioni culturali in realtà non è il revisionismo
Quello che ha imperato nella cultura diffuse nella cultura pubblica è stato il pentitismo
La circostanza di doversi trovare immediatamente anche per convenienza politica ma anche buona fede non voglio negarlo
Nella situazione di non potevo più sopportare dei nomi
Addirittura il volto l'immagine è quello che fa l'identità di ciascuno il nome
E di doversi sbrigare il più in fretta possibile a dirlo a modificarla non parlarne più
Ed ecco una terzo suggerimento che noi offriamo per al scacciare danno il fantasma del revisionismo
In realtà l'opera di revisione non è mai cominciata non c'è nessun revisionista imita
E noi vogliamo ovviamente in un convegno non si può far nulla ma cominciare un percorso con questo convegno perché la Prima Repubblica non si sa se è morta ma è morta senza solennità
Senza che nessuno abbia sentito il dovere di spiegare dov'era l'errore
Rispetto alla storia del secolo non solo rispetto alla Repubblica che perché non si può assumere solo lo sguardo del quarantacinque
La democrazia italiana va assunto lo sguardo tutto il secolo d'dalla presa del Palazzo d'inverno all'incendio del Reichstag Auschwitz Hiroshima la Bosnia il secolo e costellato
In di crimini nome di ideologia
Ed è lì che bisogna andare a fondo dunque io credo che se c'è un compito degli intellettuali e di una fondazione culturale
E quello intanto insieme
Qualsiasi sia la metodologia l'impostazione storiografica alla cultura da cui si parte ribellarsi al fatto che si chiuda la storia di un secolo senza nessuna revisione ma soltanto con un massiccio e sbrigativo pentitismo
Quindi prima dovrebbe esserci una cosa forse un po'troppo antica per essere proposta una specie di ribellione degli intellettuali
Al fatto che si proceda solo attraverso il pentitismo e poi solo dopo aver vinto questa battaglia dividersi
Sulle documentazioni sul tipo di interpretazione
Sulle revisioni da fare perché non tutte le revisioni sono giuste ci possono anche essere revisioni sbagliate ma allora la discussione o non documentate o l'ho provata la discussione diventa metodologica non ideologiche
Diventa di merito non sulla liceità di rivedere la discussione allora non è ed è questa la nostra proposta sul sei bisogna rivedere ma come bisogna rivedere
E discutere nel merito dei documenti delle prove delle circostanze di fatto ma non in modo ideologico altrimenti io credo che
E quindi anche qui
Il senso dell'invito a storici di tutte le estrazione le tendenze in questo convegno
Altrimenti io credo come
Molti abbiamo rimproverato ai nostri padri di essersi svegliati o ai nostri fratelli cugini di essersi svegliati il ventisei aprile del quarantacinque tutti antifascisti senza che fosse vero e senza che il Paese anche li facesse una maturazione di riflessione su quello che era avvenuto dovuto cominciare De Felice molto bersagliato ovviamente
Altrimenti saremmo oggi tutti post qualcosa
Ma senza realmente sapere
Perché
E soprattutto che cosa era accaduto prima che ci costringe oggi ad essere posto buon lavoro
Ringrazio Adornato e prima di dare ora la parola a Vittorio Strada per la prima relazione ecco consentitemi di
Ricordare una nostra cara amica che è scomparsa è stata uccisa nei giorni scorsi assalti età San Pietroburgo per mano di terroristi insomma anche se le indagini sono in corso i trattati Galina Staro voi trova la quale era un insigne esponente istituzionale russo e membro del partito di Eltsin e punto per averla conosciuta per aver collaborato sia pure non all'uno molto a lungo con lei ecco sicuramente una persona che coraggiosamente difendeva in quel Paese dove appunto non è così facile difendeva i valori della libertà e della democrazia
Ecco ancora prima di dar la parola volevo ricordare che il secche Sergio Romano non potrà partecipare ai lavori ma ha scritto un suo intervento che si può leggere sul numero di Liberal da oggi in edicola
E infine volevo dar conto rapidamente di quattro telegrammi ci sono giunti
Uno del presidente della della Camera Violante che ringrazia dice ringrazio per il suo invito a partecipare al convegno ripensare ventesimo secolo che si terrà a Roma il ventisette e ventotto novembre
Nell'impossibilità di intervenire desidero ringraziare da curare il pieno successo bella iniziativa
C'è anche un messaggio del ministro dell'Interno Rosa Russo Jervolino
Che dice improrogabili impegni precedentemente assunti non mi consento di partecipare al convegno ripensare il ventesimo secolo Oltre la guerra fredda si terrà il ventisette ventotto
Ne esprime apprezzamento per iniziative all'intenso programma di lavoro invio vivissimi auguri per la riuscita dell'incontro e altri s'documenti altri telegrammi simili ci sono giunti dall'onorevole Vincenzo vita
Sottosegretari di Stato mister comunicazioni
E dal senatore Francesco dono ecco detto questo io chiederei al professor Vittorio Strada vi prende la parola per la sua prima relazione che ha come titolo Genealogia dei totalitarismi
Ringrazio sono tutti presenti che prima di tutto vorrei associarmi tutto cuore al lutto per la scomparsa tragica di Calino stravolto che ho avuto coesione il piacere e l'onore di conoscere di incontrare più volte di collaborare nel superamento fatto tremendo non solo per la perdita di questa persona di grandissime qualità umane politiche e intellettuali
Ma spia le stesse modalità in cui ha tenuto a questo assassinio politico sul quale si possono avanzare ipotesi
Speriamo quest'ipotesi vengono poi appurate verificate e che tutto non finisca nel nulla come spesso accade
Due piccole precisazioni prima di dare lettura del testo della mia relazione io non sono convintissimo che il testo contenuto del testo corrisponde in pieno al titolo che che è stato dato però penso che rientri sicuramente nella orizzonte di interesse nell'orizzonte tematico del nostro convegno un'altra osservazione
Che evidentemente dato il tempo necessariamente ristretta perché è stato assegnato alcune questioni tanti
Sono appena delineate e mi auguro che poi vengono approfondite e discusse anche perché naturalmente cose da discutere le cose che possono suscitare opposizione ci sono spesso della mia relazione dovrà quindi rapida lettura a queste pagine
Sono quattordici pagine credo di stare nella mezz'ora che mi è stata assegnata
Come Anna Achmatova secondo cui il secolo ventesimo in senso autentico e non calendari Ale comincio nel mille novecentoquattordici anche gli storici sono inclini a vedere in questa data il vero avvio del secolo che sta per chiudersi
Potrà sembrare futile cercare un reale l'inizio e quindi anche una reale infine di un secolo ma l'individuazione di questi due momenti
Per quanto convenzionali essi siano può aiutare di finire l'insieme dei caratteri peculiari di queste unità di misura storico temporale
Se ora trascuriamo la questione della fine del ventesimo secolo che è stata indicata nel mille novecentottantanove mille novecentonovantuno assieme a una presunta fine della storia
E consideriamo soltanto visto inizio non calendari Ale
Vediamo che non mancano le ragioni per accettare la data suggerita dalla sua Mantova effettivamente lo scoppio della Prima guerra mondiale
Segnò in molti sensi e non soltanto in quello militare una svolta decisiva alla fine di un secolo assai lungo che con interni scansioni
Dagli anni della Rivoluzione francese alle proprie Napoleone cassiera dispiegato come l'età aurea della civiltà europea
Sicura delle sue potenzialità di progresso nonostante i preannunci di tempesta che le venivano dall'interno spesso della sua cultura
Per questa civiltà la prima guerra mondiale fu un trauma e come tale fu vissuto dalla cultura di entrambe le parti contendenti
La fine del sogno europeo l'inizio di un lungo tempo di guerre rivoluzioni ben diverse dalle rivoluzioni e dalle guerre tradizionali
Anche un'altra data che deve essere messa accanto a quella del mille centoquattordici come punto di partenza del nuovo secolo il mille novecentodiciassette
Segna appunto lo scatenarsi di una rivoluzione che inaugurava un tipo nuovo gli sconvolgimenti Ideo politici solo in parte affini a quelli dei secoli precedente
A nove ore interessa quel fenomeno centrale del ventesimo secolo che ha preso il nome di totalitarismo
Fenomeno nuovo rispetto alle già note forme di autoritarismo assolutismo dispotismo così come le guerre e le rivoluzioni globali mondiali internazionale del nostro secolo costituiscono un nuovo rispetto ai conflitti e il sovvertimento di Giannotti nella storia da questo punto di vista se vogliamo continuare il nostro gioco di individuazione di una data di inizio del ventesimo secolo allora pur senza cancellare gli anni mille novecentoquattordici termino centodiciassette
Dovremo segnare una data anteriore il mille novecento due
Hanno in cui a Stoccarda fu pubblicato un opuscolo che sulla copertina oltre al titolo e all'autore
Portava indicato anche il prezzo di vendita due marchi oppure due franchi e mezzo oppure un rublo
Il titolo era a che fare l'otto ore legni
Quell'opuscolo dallo stile serrate compatto che si ispiravano un altro opuscolo stilisticamente ben più vivo e colorito
Pubblicato a Londra poco più di un secolo e mezzo prima il manifesto rito comunista quell'opuscolo dall'inizio alla principale in linea d'azione storica del nostro secolo
Quella che culminata nell'ottobre del mille novecentodiciassette in Russia sul terreno preparato dal conflitto mondiale avrebbe costituito il centro d'attrazione e di repulsione di tutta l'attività storica successiva
L'indicazione di questa data il mio Novecento due in quanto anno di pubblicazione del che fare come avvio politico del nostro secolo in quanto caratterizzato tra agli altri momenti dal totalitarismo
Potrà sembrare azzardata e tendenziosa viziata da un pregiudizio ideologico che dà per scontato ciò che invece ritiene di essere dimostrato si potrebbe obiettare infatti che illegittimo proiettare un concetto successivo per di più bisognoso di precisazione
Se non addirittura ambiguo come totalitarismo su un evento di un'altra temperie storica politica culturale come la socialdemocrazia russa ed europea che l'inizio del secolo
A questa obiezione possibile si deve rispondere con un approfondimento storico
è pur vero infatti che il concetto di totalitarismo usato spesso un tempo come arma di lotta Attilio politica ricco
Ha più vicino a me la stessa scusate allora
De Salvo Lucchese burberi infatti che il concetto di totalitarismo usato spesso un tempo come arma di lotta Ilio politica richiede soprattutto oggi quando tale lotta perso l'asprezza di un tempo di essere criticamente precisato per un uso non più polemico ma analitico
è vero anche che l'uso di questo concetto richiede una consapevolezza della sua formazione e della sua stessa ambiguità al fine di un suo affinamento metodico
Ma d'altra parte dobbiamo constatare un fatto paradossale utile anche al fine di una riflessione sul concetto di totalitarismo
Il fatto cioè che nella cultura russa dell'inizio del secolo intorno al libro di Lenin
Si svolse una discussione nel corso della quale si delinea una sorta di previsione del fenomeno poi detto totalitario e di critica delle sue premesse teoriche contenute nel che fare paradosso sta nel fatto che per così dire l'antitotalitarismo precedette il totalitarismo come evento storico
Non basta la situazione politica e culturale ora accennata e documentata intesti ben note agli storici
Sarebbe trasparente se la critica del totalitarismo allora potenziale del pensiero di legni che dei bolscevichi
Fosse stata svolta dai liberali soltanto oppositori naturali di quella rigorosa forma Dianti liberalismo che il marxismo in quanto teoria del comunismo e in particolare il marxismo Legnini hanno o leninista
Il fatto però è che a criticare Lenin furono anche i suoi compagni di partito socialdemocratici marxisti ortodossi colpiscano ad esempio oltre a Trotsky in un articolo dal titolo indicativo giacobinismo e socialdemocrazia
Naturalmente non è questo il luogo di ripercorrere quella polemica che molto tempo fa oggi analizzato ma è opportuno segnalare due problemi che poi torneranno nella riflessione sul totalitarismo ormai realizzato il primo problema è quello del rapporto del nuovo sistema Livio socio politico ho detto totalitario nella sua prima e fondamentale versione rivoluzionaria comunista col marxismo
Ci si può anzi ci si deve domandare perché se i liberali russi avevano fondati motivi per vedere nel che fare il preannuncio di un ordine Nuovo totalitario
Anche i marxisti come prima fanno Petrocchi
Denunciavano lo stesso pericolo
Non vuole dire questo forse che o il marxismo in quanto tale non è intellettualmente e politicamente al responsabile del totalitarismo oppure che venne non era un vero marxista e che il suo come sarà detto
Era un marxismo giustificato ovvero orientale
Purtroppo qui impossibile affrontare adeguatamente questi importante interessante problema che implica un'analisi dei rapporti tra marzo e la Russia ed è il significato di legni nello sviluppo dell'Idi di marzo comunque senza entrare nella vana questione di chi tre contendenti di allora fosse ortodosso ho interrotto osso eretico si può dire prima di tutto che il significato dell'opera pratico teorica di legni
Opera di cui che fare era l'avvio consistette nella restituzione dell'originaria carica rivoluzionaria al marxismo nella nuova situazione storica dalle in imprese entità e sentita nell'aria non solo russo ma mondiale
Poi originaria carica rivoluzionaria che si era stemperata e poi quasi del tutto spenta nella critica riformisti Ca'
Contro la quale l'ENI col suo fondamentalismo comunista aveva reagito in modo intransigente e rigoroso
Si può aggiungere che Plechanov spesso critico del che fare non era affatto estraneo a un massimalismo rivoluzionario e a un dottrinari ritmo ideologico agli antipodi di uno spirito democratico liberale
E la sua tragedia personale consistente nella visione alla fine della sua vita della catastrofe nella quale anche con il suo contributo
Erano sfociate nell'ottobre del mille novecentodiciassette l'azione della socialdemocrazia Russia e la Russia stessa
Quanto a Trotsky la sua partecipazione all'iniziativa rivoluzionaria di Lenin nel mille novecentodiciassette il suo contributo alla costruzione delle fondamenta dell'edificio totalitario
La sua teorizzazione della violenza e del terrore
Caratterizzano il suo comunismo marxista infinitamente di più della sua successiva opposizione a regime staliniano
Il carattere totalitario del marxismo stando alla sua stessa pretesa di presentarsi come un sapere speciale superiore alle scienze borghesi come risoluzione non solo del mistero della storia ma dello stesso processo storico
Come costruzione di una società omogenei e armoniosa senza mercato senza classi senza religione senza Stato che se realizzata grazie a una classe universale guidata da un partito universale
Sintesi geniale
Di un nucleo irrazionali mistico e di un sistema scientifico il marxismo in quanto a razionalizzazione dell'utopia offre una base dottrinaria insuperabile per l'Ordine Nuovo totalitario
Si possono ricordare le parole di uno degli avversari di legni Piotto strumenti che percorse lite dal marxismo critico alla critica del marxismo
Parlando del socialismo rivoluzionario marxista come di un fenomeno di tipo religioso Tartara teorizzato da una mentalità aliena al moderno processo di secolarizzazione Struve all'inizio del secolo scriveva
Cito si tratta di una fede in un regno millenario radicalmente diverso da tutta la storia precedente in quanto come con una ingenuità metafisica piuttosto divertente ha detto Engels è il salto dalla regno della necessità nel regno della libertà
Proprio questa religiosità formale si immagina a dispetto del principio dell'evoluzione la futura società non semplicemente come perfezionata e trasformata
Ma come perfetta e trasfigurata
Chiusa la citazione questa visione pare in genetica unità una ferrea teoria politico organizzativa
Costituiva la premessa Ideo politica del fenomeno totalitario di quelle sfide Isma'dell'uomo nuovo e dell'ordine nuovo e del mondo nuovo che del totalitarismo e la quintessenza
La distruzione della ragione critica al veniva ad opera di una ragione dogmatica essiccato volgeva in una mitologia escatologica legittima attrici della violenza
Sarebbe assurdo stabilire un rapporto meccanico il termini stinco tra Marx e il gulag ma ancora più assurdo sarebbe negare un rapporto mediato il Complesso tra essi e considerare il comunismo pratico e a reale del ventesimo secolo come spaccato dal comunismo teorico e il virtuale del diciannovesimo secolo
Capostipite del marxismo Marx non collima con la sua storia ma ne risponde
A questo punto sospendiamo le riflessioni di carattere retrospettivo e consideriamo i problemi che il concetto di totalitarismo comporta per ritornare poi sul terreno della realtà storica la prima
Ovvia considerazione
E che comunque si definisca il totalitarismo e quali che siano le cautele critiche di un uso di questo concetto il totalitarismo comunista
Che è quello fondamentale non è stato l'unico nel nostro secolo in quanto adesso sia falcato quello fascista del fascismo tedesco o nazionale comunismo più che di quello italiano totalitario nelle intenzioni più che nella realtà
Quale rapporto si dà tra questi due totalitarismi tra questi due tipi di totalitarismo rapporto di filiazione del secondo rispetto al primo storicamente primario
Rapporti insieme di opposizione e di imitazione reciproca dopoché secondo totalitarismo si formò sotto l'azione catalizza attrice del primo sulla discussione intorno a questo nodo di problemi non è possibile ovviamente entrare ora
Si può dire però che i due tipi di totalitarismo pur con tutte le evidenti affinità strutturali sulle quali poi ci soffermeremo
Hanno avuto due genealogico e storiche e culturali diverse solo in parte dotate di momenti comuni
In generale la ricerca delle cause che l'origine dei totalitarismi più che a una eziologia generale legata a una sorta di spirito del tempo del tipo rivolta delle masse o altre tali va collocata nel concreti terreni culturali europei non solo di Paesi sedi di regimi totalitari Russia e Germania oltre all'Italia in primo luogo ma anche di quelli che non videro un totalitarismo realizzato come la Francia
Dove il totalitarismo fascista teorico e direi estetico e letterario trovò un terreno assai fecondo dando frutti originali anzi vere e proprie primizie rispetto alla stessa Italia e Germania
Queste riflessioni ci inducono e conducono ha un'alta considerazione di principio
Il concetto di totalitarismo la cui gestazione è stata ben analizzata ricostruita dagli storici
Non può essere né un'arma ideologica come lo fu fondamentalmente e fondatamente nei decenni della grande contesa mondiale contro i regimi totalitari
Ne una definizione astratta una categoria nelle cui in cui e profondità tutti i regimi detti totalitari si confondono
L'individuazione delle concrete origini storico-culturale diversi totalitarismi salvaguardia da questa semplificazione aprendo il terreno a una ricerca differenziata
Lo stesso vale per la Fenomenologia dei totalitarismi la quale mette in luce sostanziali aspetti comuni ma anche differenze tutt'altro che trascurabili sia nella struttura ideologica sia nelle sue manifestazioni nei vari campi arte scienza religione eccetera
Insomma si tratta di applicare ai totalitarismi una sorta di metodo storico comparato che li veda e analizzi come fenomeni storici in divenire
Proprio il momento del divenire cioè dello sviluppo dei sistemi totalitari permette ulteriore riflessione
Una comparazione elementare tra i due tipi di totalitarismo quello comunista e quello nazista permette di constatare una evidente ma significativa disparità
Il totalitarismo primario quello comunista avuto una durate una diffusione che il totalitarismo fascista non ha conosciuto
Il che permette di considerare il totalitarismo comunista non solo come primo nel tempo ma anche come quello più compiuto in quanto esso attraversato fasi storiche che nella sua sede d'origine l'Unione Sovietica
Hanno avuto la durata di almeno tre generazioni e in quanto si è moltiplicato in altre aree nazionali e continentali non meccanicamente ma dando luogo a varianti
Che pur rispettando il modello di base hanno presentato importanti sue modificazioni il metodo storico comparato può essere quindi applicato non solo ai due tipi fondamentale di totalitarismo ma anche al totalitarismo primario comunista per individuare ad esempio le differenze tra l'esperimento sovietico e quello cinese
Ancor più importante è l'applicazione del criterio storico al totalitarismo maggiore più longevo e compiuto quello sovietico che ha conosciuto le fasi di fondazione
Di sviluppo con rallentamenti e accelerazioni di maturità di revisione di declino e infine di disgregazione e di collasso in questo senso il totalitarismo sovietico non solo è quello primarie compiuto ma quello paradigmatico
Va quindi valutata come un'operazione chiaramente ideologica la denuncia dello stalinismo non in quanto fase della storia del totalitarismo comunista
Ma come sua deviazione contrapposta ha un precedente regime non totalitario quale secondo questa mitologica sarebbe stato quello fondato e praticato dalle e dagli altri bolscevichi
Come ogni fase di un sistema in divenire e l'età di Stalin è stata diversa da quella di Lenin così come l'ENI era diverso da Stalin
Ma cattivo e lo storico che non vede la sostanziale continuità al di là di tutte le discontinuità interni a uno stesso sistema
Tralascio di affrontare con la dovuta analiticità il problema di quella parte essenziale e centrale del sistema totalitario che è l'universo concentrazionario anche qui
L'atrio Marietta
Temporale della politica concentrazionario e repressiva comunista è indiscutibile e documentata
Come lo è il suo primato dal punto di vista quantitativo delle vittime della sua estensione geografica non limitata alla solo Unione Sovietica ma estesa ad esempio alla Cina la Cambogia il suo valore la sua durata è tristemente paradossale che mentre negazionisti di destra vogliono cancellare la realtà dei lager nazisti
Chiusi da decenni i negazionisti di sinistra abbiano voluto cancellare la realtà dei lager comunisti quando essi dopo la fine della guerra erano più attivi e fiorenti che mai
E in tal modo si sono resi doppiamente complici di quell'orrore da essi riconosciuti soltanto dopo l'ammissione che sulla loro esistenza fu fatta da parte delle autorità sovietiche sia pure con una scappatoia di addossare la colpa stadio e al fantomatico stalinismo e di minimizzarne il significato
Eppure sei dove i sistemi concentrazionario sono figli di un analogo
Regime totalitario e quindi sono comparabili nella loro orrida concretezza
Auschwitz il gulag sono diversi o gli uni con una sua specificità non solo per la tecnica di sterminio ma soprattutto per la loro ideologia classisti buttato razzista nell'altro due orrori ognuno dei quali è unico e ha coinvolto interi popoli quello ebraico come vittima e quello russo come vittima e come complice
Da questo punto di vista una delle pagine più sconcertanti
Della storia del secondo dopoguerra è il processo di Norimberga non già naturalmente perché giudicava imputati per orrendi delitti contro l'umanità
Ma perché i tre giudici c'erano rappresentanti di un sistema totalitario ovvero di crimini analoghi e di non minore entità continuati anche durante e dopo il periodico il processo
Sta qui simbolicamente il dramma dell'antifascismo diviso in due parti opposte democratica Lunardo tale ettari all'altra
Bisogna evitare tuttavia di sostituire alla retorica antifascista una retorica antitotalitaria
Salvaguardando invece una visione realistica della storia del nostro tempo e riconoscendogli errori e le colpe che anche le forze antitotalitaria e commisero il nome della lotta contro il fascismo
E dei compromessi che questa comporta
Ma che cos'è il totalitarismo della quale finora abbiamo parlato
Che ci si ponga questa domanda quando il tempo di cui disponiamo è quasi esaurito potrà apparire incontri il fatto è che si è inteso partire non da una definizione astratta con tutti i connotati ben noti partito unico ideologia partitico statale
Mobilitazione centralizzato delle masse eccetera
Ritorna astratta reperibili in tanti buoni manuali di politologi o sull'argomento
Bensì sintesi partire dall'insieme di questioni che questo concetto comporta basandosi su una sorta di pare comprensione media diffuso del congedo spesso neppure in conclusione vorrei tentare una definizione di totalitarismo bensì fare una breve chiosa acciocché sul problema scrisse Carl Schmitt nel periodo nazista della sua azione giuridico teorica nell'articolo i caratteri essenziali dello Stato nazionale
Socialista si legge
Dal punto di vista del costituzionalismo e del parlamentarismo tradizionali le tre grandi forze politiche fra loro tanto diverse fascismo nazionale Co socialismo comunismo sono senza distinzione dittature
Con questa qualifica
Però non si dà alcuna definizione scientifica ma si fa soltanto la più banale constatazione che tutte e tre queste forze non possono essere comprese
Con i concetti che il costituzionalismo e il parlamentarismo hanno prodotto per i loro propri scoppi più dalla citazione di Schmitt
Cioè conclude che si tratta quindi appena di un puro accordo in una negazione e dice qualunque logico sa che un accordo
Sui televisivo scritto
è interessante da una parte il fatto che finalmente consiglieri un vero punto di vista il costituzionalismo e il parlamentarismo democratico liberali dalle cui posizioni la dittatura totalitaria
Che Schmitt giustamente vide attuata in tre grandi forme forze diverse
Risulta questa un fenomeno negativo soltanto da questo punto di vista la lotta quindi sia tra tre punti di vista o dottrine
Sfociata in quella guerra civile internazionale l'espressione biscuit di concimi parla in un altro articolo dal titolo Stato autoritario neutralità internazionale
Su un punto Smith ha ragione le tre dittature totalitarie nella loro omogeneità antidemocratico liberale e nella loro diversità indio ideologico politica non possono definirsi unicamente in termini negativi e o positivi
S ognuno a proprio modo
Costituisce costituiscono un progetto positivo un progetto utopico e rivoluzionaria di risoluzione dei problemi che a loro modo di vedere il costituzionalismo e il parlamentarismo democratico liberali non sono in grado di risolvere
I due tipi di totalitarismo hanno ciascuno una propria cultura d'origine e hanno dato luogo a culture totalitarie chi è compito dello storico analizzare per comparazione delle affinità e differenze tra loro
E per contrasto dell'opposizione con le culture delle società democratico-liberale
Sono culture quelle totalitaria e che in entrambi i casi hanno un carattere tendenzialmente universale
Cioè il vero per il comunismo marxismo prima e grande insuperabile ideologia che riflette l'unificazione del mondo moderno operato dal capitalismo
E che si contrappone alla stessa universale religione cristiana ponendo siccome alternativa radicale alla realtà esistente e imponendo ad ogni ideologia rivale di aspirare alla sua stessa universalità cioè perché era però anche per il fascismo il cui nazionalismo imperiale si distingue da quello tradizionale dal quale emerge per assumere un recupero ispirò mezza nazionale europeo entro un ordine nuovo mondiale
E il cui è razzismo nel caso del nazionalsocialismo fa al di là della esaltazione esclusiva del popolo tedesco
Il totalitarismo fascista è stato una risposta alla crisi sociale e culturale esplosa nel primo conflitto mondiale
E insieme una risposta alla soluzione che a questa crisi dava la rivoluzione comunista sulla quale tuttavia si modellata il suo progetto era totale privo però a causa anche delle sue forte radici locali
Di quell'autentica globalità di cui disponeva invece l'altro totalitarismo primario maggiore intrinsecamente internazionale
Mi sia permesso di vivere per inciso senza approfondire questo concetto che uno dei momenti di questa affinità tra i totalitarismi e di opposizione allora antonimo Clara devono se liberare è quello estetico
Se Walter Benjamin ha osservato che il fascismo estetici la la politica in contrasto col comunismo che politicizzato l'estetica
Opportuno è piuttosto un ampliamento di questa formula è il totalitarismo nei suoi due tipi fondamentali che estetici dalla politica
Politici usando insieme l'estetica col proposito di tarare un mondo Ordine Nuovo come opera d'arte collettiva opposta alle brutture della civiltà capitalistico liberale
La mitologia e la liturgia totalitaria sono l'espressione di massa di questa e Sticchi citazione politica globale
Si apre qui
Si apre qui uno spazio di ricerca di cui ci rimetteremo a tratteggiare i contorni
E Tolo i totalitarismi visti nella loro positività progettuale e non soltanto nella loro negatività oppositiva Rispetto alle democrazie liberali nascono da rivoluzione il tipo profondamente nuovo caratterizzate a livello di élite dirigente da una consapevolezza storica
E una preparazione tecnica che permettono di plasmare i movimenti di massa secondo un preciso disegno politico destinato ad attuarsi subito dopo la Presa del potere diverso
D'altra diverse d'altra parte sono anche le rivoluzioni totalitarie tra loro
La rivoluzione comunista che ha assunto forme quasi tradizionali nell'ottobre del mille già diciassette assaltando e annientando con le istituzioni del vecchio regime
Si differenzia dalle rivoluzioni fascista e nazionalsocialista che sono giunti al potere entro le istituzioni preesistenti alcune delle quali sono state poi preservate
Dall'incomprensione della novità delle rivoluzioni totalitarie deriva sia il rifiuto di riconoscere il valore all'autodefinizione dei totalitarismi fascisti come rivoluzionari allo scopo di attribuire alla rivoluzione
Un esclusivo significato positivo
Sia l'accettazione acritica dell'auto definizione della rivoluzione comunista come compimento e inveramento della Rivoluzione francese delle cui idealità ed i cui effetti e stati invece l'opposto
Si pone dunque l'esigenza di una articolate tipologia storico comparata delle rivoluzioni che differenzi quelle democratiche da quelli totalitari e queste ultime tra loro
In questo prospettiva si possono ricercare le condizioni generali della possibilità delle rivoluzioni letterarie dell'evoluzione totalitaria scusate al di là delle singole concrete origini nazionali condizioni individuabili in una secolarizzazione pervertita nelle forme di nuove religioni politiche che il mitologico nel mondo
In una modernizzazione di inviata informe regressive che potenziano l'apparato tecnico militare e annullano il sistema delle istituzioni della società civile
In una massificazione organizzata che Ginevra speci che spesso specifiche forme di burocratizzazione insieme alla promozione di capi carismatici
In una ideologizzazione Pseudo scientifica dei concetti di classe e di razza ai fini di una purificazione totale finale della società e della storia
Con la conseguente eliminazione degli elementi impuri
Questo orizzonte di ricerca va al di là dell'ideologia antifascista ovvero va al di là che l'antifascismo come ideologia proponendo una critica radicale del fascismo all'interno di una critica coerente del totalitarismo una critica storica di questo polimorfo fenomeno del nostro secolo che non destinato a rinascere nelle sue forme ordinarie non è uscito tuttavia dalla sera delle potenzialità e lascia la cultura democratica il problema della sua interpretazione problema che come suo altra faccia e anche quello che tale cultura Atr interpretare se stessa dopo la vittoria nella sfida solo dopo la vittoria sulla sfide sulla tentazione totalitaria alla luce dei nuovi compiti globali e di una nuova situazione contraddittoria da una parte infatti la democrazia liberale della lotta contro il totalitarismo ha conseguito un rinnovato valore universale
Superando la crisi sul cui terreno il totalitarismo era sorto ma dall'altra essa pur riaffermando la propria centralità storica e diventata consapevole del proprio limite
Della propria particolarità di appartenenza a una determinata civiltà diversa da altre civiltà che non ne condividono i valori il secco le norme che ora si chiude nato in un arco di tempo che va dal mille novecentodue almeno centoquattordici diciassette retrospettivamente
A chi in parte lo ha vissuto appare opaco aspro contraddittorio
Capirlo non costituisce un esercizio ozioso perché se è vero che dalla storia gli uomini non traggono un insegnamento che li guidi
è vero anche che paradossalmente la storia punisce che né ignori del tutto la lezione grazie
Ringrazio Vittorio Strada per la sua bella relazione diretta e approfondita
Fra poco diamo inizio alla discussione per la quale appunto ci sono sono previsti
Già
Cinque interventi e che adesso dirò si tratta direi seguendo un ordine alfabetico di far parlare Giano Accame
Poi Dario Antiseri poi
Un attimo ecco scusate poi Lucio Colletti
Paolo Mieli e Claudio Petruccioli ma ovviamente io poi chiederei a tutti coloro che lo desiderano di fare avere a me o alla segreteria lì alle spalle
La richiesta di di intervenire adesso ma è poi nel prosieguo della discussione appunto
In questo modo si potrà avere la un confronto il più anche possibile prima di dare la parola a Giano Accame volevo intanto fa sapere che giri Pelikan che doveva partecipare ai nostri lavori è purtroppo in clinica
Quindici manda gli auguri di buon lavoro ovviamente noi mandiamo a Luino si migliori auguri per la sua salute
E poi volevo leggere invece un messaggio che anche un un contributo di un breve contributo alla nostra discussione del professore Ernst Nolte che come sapete è stato uno dei protagonisti del a partire dalla famosa istoriche Straight della polemica sulla nuova storiografia europea
Egli appunto ci manda questo e sulla comparazione tra i totalitarismi appunto
E dici ma la questo questo testo
Prefiggersi revisioni sia attraverso la scoperta di documenti sconosciuti o di nuovi dati di fatto sia attraverso nuove interpretazioni è il più comune dei compiti degli storici e più in generale di ogni uomo di scienza
Invece dopo le decisive esperienze storiche dei secoli diciannove diciannovesimo e ventesimo i revisionismi si sono costituiti come scuole dopo la guerra civile americana dopo la prima e la seconda guerra mondiale e persino durante la guerra fredda
Alcune di queste scuole avevano come scopo quello di riabilitare i vinti altre che definirei piuttosto tendenze che scuole che riguardano singoli senza un orientamento politico comune
Cercavano solo di raggiungere un punto di vista più giusto e cioè di realizzare una comprensione anche dei punti di vista e delle vicende dei vini
Se io comprendo bene l'approccio le intenzioni del convegno romano del ventisette ventotto novembre e degli storici e intellettuali che vi prenderanno parte ebbene sì non compongono assolutamente una scuola che anche nel senso più generoso della frase
Della della seguente fra
E di Trix causa display qui se picta cartoni vogliono fare delle cose dei vinti del ventesimo secolo le cose proprie
Piuttosto l'intenzione è quella di una migliore comprensione per la quale dopo il crollo del secondo del più antico dei regimi totalitari ma anche nel corso degli inaspettati sviluppi delle di liberaldemocrazia vincenti si danno condizioni favorevoli probabilmente i partecipanti non condividono altra convinzione se non quella che la grande vittoria così come il corrispondente crollo
Possono comportare un grosso rischio per il sapere storico di che questo rischio va contrastato il che è possibile solo se si discutono nessi e contesti rimossi se si portano alla luce gli elementi di fatto che possono essere percepibili
Auguro al convegno appare purtroppo non è possibile partecipare un buon successo Nolte ecco quindi ringraziamo anche il professor Nolte e io do adesso la parola a Giano Accame per il primo intervento
Concordo pienamente con la relazione del professor Strada del resto avevo già letto recensito un suo primo saggio sul totalitarismo in quel bellissimo libro sulla russi perché fascismo russo
è una relazione che sposta all'estero il la storia il concetto la fonte i fatti del totalitarismo io vorrei richiamare invece
Aggiungere una breve riflessione sulla origine italiana della parola
Sulla strana avventura di questa parola che paradossalmente nasce dal corpo del pensiero liberale
Abitualmente
L'origine della parola totalitarismo che un neologismo del novecento viene assegnata a un discorso di Mussolini
Al quarto congresso del partito fascista nel giugno del mille centoventicinque dove Mussolini un po'con ma sprofondata aggiunge alla alla dichiarazione della sua volontà totalitaria
L'aggettivo feroce che già con nota questa questo terminologia in modo
Sinistro
Mussolini e dice
La nostra volontà totalitaria portava voler fare coincidere l'idea di di italiano con l'idea di fascista
Così come già coincide l'idea di italiano con quella di cattolico
Ed è la parafrasi
Dire un concetto espresso un paio di mesi prima da Giovanni Gentile a Firenze nel Salone dei Cinquecento in una grande produzione dove gentile spiegava che cosa era il fascismo
Fascismo allora era ancora carente di dottrina la si stava costruendo
E la rivendicazione di Gentile era quella di presentare il fascismo come una concezione organica totale della vita accomuna Weltanschauung una completa concezione della vita e del mondo
Per cui gentile dice il fascismo è una concezione totale
Che non si applica solo alla politica non si applica solo quando si va in Parlamento o la Casa del Fascio ma si applica anche in officina a scuola a casa nella vita comune perché è una concezione generale della vita e del mondo quindi usa questa parola totale e fa anche lui
L'esempio con la concezione cattolica che anch'essa totale al punto che concezione cattolica in passato pretese addirittura di occuparsi di astronomia di tutto
In realtà totale
è qualunque concezione generale della vita e del mondo totale e totalitaria
In questo senso è certamente anche la visione liberale perché l'idea della libertà sì riflette in tutti i settori del pensiero e della vita
Da dove ricava gentile questa idea di totalità che una per l'adozione
E non vocabolo diverso
Di quella che era il concetto idealista condiviso con croce dell'unità dello Spirito
Lui parafrasa nel fascismo questa idea dell'unità dello Spirito
E la tara rasa e un un sei in un senso particolarmente
Intenso dello Stato riportando da una parte riflettendo da una parte l'orgoglio della classe dirigente liberale che nel secolo scorso aveva realizzato lo Stato e quindi riconoscemmo Sorlini iscrivendosi al partito fascista un vero liberale perché realizzare la libertà dell'uomo nello Stato
è difficile oggi alla fine del secolo
Ricomprendere la realtà di quelle concezioni ma era l'idea che uomo selvaggio fosse meno libero dell'uomo inserito in uno stato l'uomo selvaggio si diceva
è libero o da altri uomini perché vive in solitudine ma è poi schiavo della natura e l'organizzazione sociale la copertura dello stato che rende veramente libero l'uomo
Est
Erano concezione che vengono poi travasate da Gentile nella prima in quella prima parte della dottrina del fascismo dove compare un'unica volta
L'espressione totalitario non è poi impiegata nella seconda parte scritta da Mussolini
Ed è un'espressione che per la verità non viene molto amata né molto usata tanto che addirittura nella nella famoso dizionario dei politica del Partito nazionale fascista
Pubblicato dalla Treccani nei primi anni Quaranta in polemica con Gentile una voce totalitarismo non esiste nemmeno
Cioè
La qualifica di totalitario applicata regime fascista appartiene
Proprio al gergo idea leghista dei gentile cioè della personalità più liberale fra le tante componenti del fascismo personalità liberale perché sì rivendicava le sue origini liberali tante furono le confluenze nel fascismo addirittura la prima democrazia cristiana con Gromolo Murri confluì nel fascismo un nell'episodio coi cancellato e dimenticato
Dopo dopo la coltre concordataria che ha fatto dimenticare questa componente che era la componente liberale e l'espressione totalitarismo così come quella che è pur sempre rinfacciata gentile anche nelle polemiche all'interno del fascismo era stato Latteria deriva tutta dal pensiero del liberalismo tedesco in particolare da Hegel
Basta rileggersi non tutto Hegel
Ma il breve capitolo che Guido De Ruggiero nella storia del liberalismo europeo dedica al liberalismo hegeliano per vedere come questo capitoletto è stato travasato quasi di pari passo nella nella prima parte della dottrina del fascismo di Gentile per quanto riguarda appunto la esaltazione
Della funzione dello Stato la divinizzazione dello Stato che di derivazione hegeliana sono veleni Kedah legalismo vengono trasmessi da una parte a destra attraverso il fascismo e dalla da un'altra parte
Molto più virulenta a sinistra attraverso Carlo Marx anche Louie Galliani
Dimentichiamoci alla fine del secolo perché proprio l'avvento delle dittature dei totalitarismi hanno fatto completamente sparire quelle che erano le
Aspre contrapposizioni del secolo scorso terrà liberalismo e democrazia
Guido De Ruggiero ricorda invece l'esistenza e dei questa forte opposizione del pensiero liberale
Contro la democrazia la la reazione dei liberali della restaurazione
Nel nei primi decenni del secolo scorso perché ricordavano gli orrori
Della del primo tentativo di applicazione della democrazia il giacobinismo il terrore giacobino dalla l'invasione l'invasione di tutta l'Europa da parte di Napoleone questa democrazia portata sulla punta delle baionette
Uno Benjamin col con stando a uno dei maggiori pensatori liberali francesi citato De Ruggiero diceva alla democrazia
Rende il popolo o una specie di polvere
Che ogni tempesta poi trasforma in fango viene oggi queste forme di disprezzo della democrazia di disprezzo liberale della democrazia sono completamente sorpassato e dimenticate ma all'inizio del secolo erano fortemente ricordate sono presenti nel in tutta la trattatistica di Gaetano Mosca che si richiama a un liberalismo anti democratico elitario ecco quindi come si spiega che l'espressione totalitarismo venga dal corpo dei quel liberalismo tedesco che è stato poi dopo la marca principale
Del liberalismo italiano che fu più tedesco che anglosassone fu anglosassone negli economisti in Luigi Einaudi ma nei filosofi in Bertrando Spaventa e negli uomini politici fu di marca
Di marca tedesca
Solo due piccole considerazioni volevo volevo ancora fare ricordando
Uno dei maggiori testi
Sulla storia del totalitarismo quella di Hannah Arendt uno in una nota Hannah Arendt
Riconosce che il l'Italia il fascismo creo questo termine ma non riuscì io o non lo applicò
Hannah Arendt ha ha risolto questo tema e in una nota
Il professor Fisichella lo poiché sviluppato in termini scientifici non un libro questa è la dimostrazione
Ma nel libro di Hannah Arendt o ancora notato due contraddizioni
Che ci fanno capire come sia ancora difficile alla fine del secolo capire la vera natura del totalitarismo
Una Hannah Arendt e che ha una grande fantasia sistemica
Crede di poter dettare delle delle leggi del divenire storico
Sostiene che il totalitarismo e possibile
Soltanto in grandi strutture in grandi spazi quindi o nell'Unione Sovietica o nella Germania ma solo quando la Germania occupa tutto il resto dell'Europa orientale
Scrive detta questa specie di di legge del totalitarismo legato solo ai grandi sistemi prima di conoscere la Cambogia dove il totalitarismo diventa devastante in una piccola comunità
Una delle concezioni più correnti del totalitarismo ne fa un frutto avvelenato della modernità cioè un legame una saldatura darà all'avvento delle masse e quello della tecnologia
Mai in due righe di Hannah Arendt
Ritorniamo a un episodio appena accennato quello del capo zulu Zucca
In Sudafrica per il c'è un lungo capitolo emanare & sulle origini del razzismo in Sudafrica questo capo zulu
Nel all'inizio del secolo scorso attraverso le sue guerre riesce a massacrare un milione di africani
Ecco quindi come anche la nostra convinzione e il totalitarismo sia legato a forme mature degenerate di modernità trova qualche contrasto nella realtà storica grazie
Grazie Giano Accame chiedo Dario Antiseri d'intervenire
Smettere
Prendo su
Però se sta va be
Vorrei dire rapidamente alcune cose con molto rapido
Io son d'accordo con la domanda quando dice che revisionismo in sostanza una qualità della seduta sia della scienza caratteristi evidentemente ogni teoria appunto rivedibile falsificabilità dunque
Se uno storico molestate vuole essere uno storico attento ai fatti e scientifico deve votare via via appunto proporre alternative e attento ai fatti perché i fatti sono anche se artefatti e quindi voglio dire i vari modi controllo ci vuole
Sono anche d'accordo sempre con la sul fatto che il dispotismo oggi spesso dirlo pentitismo e non tanto appunto revisione di tesi appunto in base a fatti
Credo anche che ciò che manca appunto che è mancato è una specie di una un opportunista intriso insieme di categoria appunto che fossero veramente più attenti ai fatti e vengo appunto adesso alla relazione strada
Io vorrei porci due domande la prima è questa
Macché Lucca macché lupo racconta come
Mi sia se era appunto attenuante Maigret polemici ASS Lodi cominciasse lì a Vienna appunto stanno sua arringa stracci appunto è sposato questa è bensì non si sente ecco sì perché va be voglio dire
No
E forse così è meglio va bene
Racconta appunto come fosse talmente depresso prima Maigret poi mise S a pensare che questa civiltà sarebbe tramontata e perché sarebbe tramontata perché loro vedevano appunto
Avevo vista l'ho scorto queste origini socialiste del nazismo esso io qui mostrò delle cose che voci molto ma quel mostro è molto meno di me ma basta pensare a capitolo mi pare undicesimo della schiavitù
Dove hai che poi lo intitola le origini socialiste nazismo c'è qui mi pare che stesso ho capito bene
Che tu la canta cinturato la questione economica cioè laddove ecco c'è socialismo sia esso nel fascismo nazismo o comunismo laddove si abolisce la Puglia privato dei mezzi di produzione in qualche modo vengono tolte tutte le libertà e siccome appunto la Germania aveva fatto questo tributo lavoro da Bismarck in poi ecco dodici socialiste le vedete la simboli vediamola
Poi un'altra cosa
C'è la questi poteri intellettuali
Perché appunto sia media sia si ambisce se sia appunto Aia che e vedono come sino a Picasso di prendi e di di pesce di e di poi li spende tutti gli atti appunto come giustificano giustificano i gazebo c'è stata una specie di questi intellettuali sono puntati su questa su questa faccenda è un giustificato queste queste cose cioè e allora io vengo un problema che è calato di voi certamente ma su cui Brando sopra Luciano Pellicani ha scritto sul vostro agnostici o meno
Quando tu dicevi che il totalitarismo si nello università storiche interessi ce l'eccetera però hanno una giustificazione fondamentale Chauvet questi totalitari suppongono penso no presso un volo di avere un sapere salvifico
Usare salvifico né trentasette accaddero letti e non la conferenza in cui si chiede se e si totalitari dell'epoca cioè statine i tre anche Mussolini se avrebbero appunto giustificato idrica o solo di Platone
Più dice sì
L'avrebbero giustificato perché perché platonica appunto non va de dipinge malamente il tiranno però il filosofo le è uno che Sacco se il bene e cos'è il male
E dovrà vitali ex diversamente accentuando le cose sanno appunto quelle di Lutz abbia senso della storia e dunque si affetto la fa cadere l'ineluttabile
Sanno appunto chi è che deve comandare la razza eletta o la classe la classe letta sanno appunto corse il bene cos'è il male in modo assoluto e in base a questo densi come dice nucleo suo estetismo Voglino ripudiato città e farla buona è appunto e farla questa volta a questo proposito amare né prima richiamato da cane
Dice che io ma di normali non sanno che tutto è possibile bene proprio in per questo senso amare dice più alcun appunto eliminano libici oggettivi poi sospetti e poi docente abbia solo posti a quelle già una cosa che disse che a sua volta se l'azienda
Sì Drew che in un volume L'Ulivo sta intitolato opposte narra di una conversazione Daloui avuta a casa sua con Bertold Brecht
Conversazione che ebbe per oggetto i vecchi bolscevichi fucilati dei Periodo dei processi di Mosca
E fu a quel punto che pronunciò dicevo che una frase che non ho mai più dimenticato e gli disse quelli là più sono innocenti più meritano di essere fucilati
Io rimasi talmente stupito che credevo di aver sentito male come dice richiesti egli ripete calmo più sono innocenti più meritano di essere fucilati le sue parole mi lasciarono di stucco perché perché che sta mai
Seguito da anziani una sorta di nervoso sorriso aspettare ma non disse nulla anche dopo che abbia ripetuto la mia domanda mi alzai andai nella stanza accanto diversi cappotto e cappello
Quando però mattone Daloui egli era ancora seduto in poltrona col bicchiere in mano vedendo Bicocca poté cappello rimase sorpreso posso al bicchiere signor so questi cappotto e cappello e con un accenno di sorriso basti nessuno di noi avevo detto parola Dori quindi mai più
E non solo questo ma capita appunto che il nome di questo bene assoluto appunto incontrovertibile
Tutte le alte per ritardato capitolo di Iaia che la fine della parità vengono appunto eliminate io che adesso portata oppure alcune cose di Aia che sul testimonianza come in Russia addirittura i matematici russi erano operanti poi c'è ma nazista o anche che il gioco degli scacchi dovrà funzionare appunto per per ideologia ma la cosa una interessante queste ma nel suo fumantino libro swahili sta in poi riscosso grande
Nella sua essenza dice questo negli anni sessantacinque sessantasette i russi pubblicarono le opere scientifiche complete di Einstein in quattro volumi era l'unica la quota del genere ma in precedenza gli ambienti ufficiali comunisti non l'avevo mai saputo quale linea adottare nei confronti della teoria del della verità
Pianista de cinquantadue la strada attaccavano accademico sovietico perché contraria al materialismo dialettico la più soffia sulla quale si basa il nazismo
L'accademico aveva rimproverato certi scienziati sovietici Redi appoggiarla informato al riguardo da una lettera Einstein rispose in tono scherzoso dicendo che la cosa vola del ramo notevolmente ciò nonostante turbato da tempo dalle limitazioni imposte russo la libertà di pensiero e la libertà di parola scrisse poi seguente aforisma che vede pubblicarle cinquantatré
Nel campo di coloro che cercano la verità non esiste alcune autorità umana chiunque tenta di fare il magistrato dietro la porto da risate degli Dei e scrisse inoltre alcune strofe portarci figure inedite
Sa di tre Palermo dialettico con sudori e fatiche immani un anello di verità spedì vedere o sciocco abbassati lavorando il nostro partito crea la verità con decreti
Ecco io credo che questo questo voleva appunto dell'intellettuali è molto importante e se no andiamo a guardare ciò che è successo in questi grandi liberali lo che ricondurre andato
è stata appunto una demolizione continua strada di questa di questa presunzione fatale
Ora vediamo pop con la falsificabilità delle teorie vediamo appunto che essi ancora prima con me quindi l'abilità dei valori nell'ordine valori operiamo ancora per esempio la dispersione delle conoscenze in I e che ha e le conseguenze intenzionali cioè allora la domanda che mi faccio è questa
C'era Tuma citato i macchinisti caso di Marsilio scontro tra Mark fra le linee e i macchinisti quando lei gli diceva appunto diceva appunto in una lettera che per lui era molto più importante Mark a Vienna che non sa a Mosca e questo penso che non lo ha ben capito quella che tanti nostri che hanno seguito appunto a parlare
Morsa avere queste presunzioni fatale
Ringrazio Dario Antiseri era Domenico fa tre domande
Rapidissimamente per non intralciare poi ulteriore discutere da Lumet questo tempo rivolte domande
Certamente il momento economico fondamentale quando parlo dicevo appunto di una società Moggi Enya e armoniosa senza mercato senza religione senza Stato
Senza classi nel settore evidentemente il senza mercato e nel momento economico ecco queste e questo è è chiarissimo braccato proprietà privata eccetera quindi su questo come non c'è alcuna possibilità di dal dubbio
L'altro riguarda appunto questo o detenzione esclusione la politica della verità di di valori supremi che da parte del partito da parte della dottrina in primo luogo che costituisce promette l'essenza per totalitarismo direi
E il progetto politico di costruzione sulla base di questa gerarchia di valori di tenuta
Un custodita dall'autorità supreme assoluto monopolistica che al partito chi si identifica con lo Stato il progetto di costruire l'uomo nuovo il mondo nuovo la Società Nuova secondo artificialmente in laboratorio
Che poi porta alla costruzione di mostruosità c.t. lo sappiamo come è andata a finire quindi su questo punto siamo perfettamente d'accordo voglio dire che tutto questo era stato visto però in modo chiaro netto
Non profetico ma con una una nave razionale all'interno dalla cultura russa democratica liberale e socialista del primo dell'inizio del secolo ecco quindi dare almeno la Russia che a tanti
A tragedia dei meriti questo l'allarmista spesso appunto preannunciare quello che sarebbe poi avvenuto e di cui proprio la chiusura è stata la sede il laboratorio principale
Mi fermo qui grazie allora
Paolo Mieli
Allora
L'anno prossimo sarà l'ultimo anno del secco no
Ma
Scadranno band dieci anni sarà il compimento del decennio dalla conclusione del secolo breve cioè dal momento in cui con la caduta del muro di Berlino si vuole finita la guerra fredda è finita la stagione del secolo come ci ricordava Vittorio Strada si data comodità storica l'inizio della all'inizio della Seconda guerra della prima guerra mondiale o della Rivoluzione d'ottobre oppure accolgo la sua
L'idea di poterlo adattare almeno per quello che riguarda la discussione che stiamo facendo qui oggi dal mille novecentodue
All'anno del che fare
Mi interessa il fatto che con andiamo a compiere dieci anni dalla caduta del muro di Berlino dal momento appunto in cui in tutti i Paesi segnatamente in Italia
Ci fu un terremoto politico
Il fatto di partitiche scomparivano che cambiavano nome che cambiavano identità
Perché nel compimento di questo decennio
Ai miei occhi quasi più importante del fatto che manchi un anno al compimento del secolo
Quello che è invariante nel due mila mi viene da pensare a che cos'è una guerra e che cosa la fine di una guerra
Io sono nato dopo la fine dello Seconda guerra mondiale sono abituato a pensare che la fine della guerra e una stagione in cui cambia radicalmente prima
Sociale etico politico complessivo si passa dalla guerra la pace c'è una grande festa
Si depositano nel giro di settimane Mesic
Di oggi
Sostanziali si fa un esame più pacata ci si guarda indietro
Si può
Considerare
La vicenda precedente in una maniera radicalmente diversa appunto da quella in cui la si considerava quando la guerra in corso negli ultimi mesi della guerra cioè appena pochi mesi io qualche anno prima
Bene
Mi domando perché nell'ottantanove di fatto non è finita almeno per quello che posso vedere io nessuna guerra cioè questa famosa fine della guerra fredda questa evocata finale raffredda
Non ha prodotto il clima
Produce la fine della guerra e allora perché non è stato prodotto il prima della fine della guerra
I motivi possono essere DiVersi può essere che non ci sia stata la guerra
Non a caso la guerra fredda è una di quelle guerre che si chiamano guerra in modo improprio ma non sono combattute se non parti
Marginali del mondo inaugura in armi non provano a sangue
Cosa che non è rilevante nel senso che le le le gli esseri umani le persone in carne ed ossa non la vivono con quella intensità con quel dolore che sia quando si perdono mariti mogli padri figli
Insomma c'è una bella differenza fra la guerra calda era guerra fredda e quindi può darsi che non ci sia stata
Può darsi che
La periodizzazione
Che abbiamo scelto appunto di farla finire nell'ottantanove si una periodizzazione impropri
E possono darsi molte altre cose che provo a elencare primo
In genere quando finisce una guerra
Si sa chi l'ha vinta chi l'ha persa
Ottanta Nacci dice l'ha vinta al mondo libero mondo eccedentaria perse il comunismo
Ma
Può darsi può darsi che sia avvenuto veramente questo sicuramente
Nell'ottantanove
Per quello che possiamo dire possiamo capire non non c'è stato un'offensiva finale del mondo libero di fronte alla quale è caduto il comunismo ad è sprofondato c'è stato in un momento quasi casuale spesso
Giocando ricordiamo che nessuno lo aveva previsto fino a pochi mesi prima fino a poche settimane fino al giorno prima nessuno aveva poi previste potesse cadere niente di quello che è accaduto non certamente perché il comunismo è accaduto è caduto su se stesso
E cadendo su se stesso
Ha provocato qualcosa di molto
Diverso dal da quello che
Tutti in modo improprio come stavo dicendo
Di ricordarlo cioè quello della fine della guerra non è accaduto come erano caduti i fascismi fascismo e nazismo nel mille novecentoquarantacinque
Ma si è trasformato in un altrove della nostra coscienza
All'improvviso il comunismo uno dei fenomeni fondamentali di questo secolo il fenomeno forse fondamentale di questo secolo
è diventato una cosa altra
Dove a parte i morti poveretti che non possono più parlare non si sa chi c'è stato l'attrice ha militato in che modo se non
Che c'erano molti liberali in nuce
Da tutte le parti del mondo dentro
Molte persone che volevano solo il bene e mai del male
Nessuna forma perché
Hanno fatto un tragitto a cui la letteratura si interessa moltissimo per poter finalmente venire a dirlo questo bene che loro fecero fin da quarantasette quarantotto in ogni parte
Del mondo
Ora tutta questa descrizione che la descrizione del secolo alla descrizione imperante voi capite bene basta che la confrontate alla descrizione
Che si accompagnò alla fine dell'altra guerra della guerra calda di quella
E dei tredici
Dal tre dal fascismo e dal nazismo
Diciamo che allora solo una minima parte fu concesso di raccontare questa storia della loro del loro essere stata perché anche anche lì ci furono gente che raccontò che era per il bene cosa ma
La
La storia
L'esame culturale
Fu molto esigente nei loro confronti e per fortuna lo voglio sottolineare per fortuna noi oggi
Sappiamo molto del fascismo del nazismo di ogni sua singola atrocità abbiamo riflettuto abbiamo elaborato abbiamo conosciamo e e vogliamo sempre conosce vecchine partecipò
Chi ha cercato di far dimenticare che mi partecipò ed è stato successivamente pizzicato
Come quando dove e voglio e vogliamo vedere dei film e vogliamo vedere leggere libri e ancora libri e non ci stanchiamo mai perché la memoria e la cosa più preziosa che abbiamo ed è giusto che sia così
Voi capite bene
Fate il paragone seppur sapendo che
Queste due esperienze totalitarie sono radicalmente diverse capito bene e vedete rimonta qualche è passato un decennio che non abbiamo
Niente mai niente mai niente di tutto questo per quel che riguarda l'altra metà quell'altrove di cui dicevo prima
Non c'è
Una sola persona che abbia partecipato a quest'altra metà che racconti
Di come
Si produceva di come ha partecipato individualmente a questa
Bruttura un episodio un momento una notte che dovete prendere una decisione pare non solo di quelli che sono qui Salandra
Mi allargo anche al resto dell'orbe terracqueo
Un momento una sofferenza una crisi uno un'onta una cosa indimenticabile sono tutte
Splendidi paesi Iorio di persone che leggevano nel loro privato Silone
Amavano dialogare solo con gli avversari che mai mai mai parteciparono
Niente che fosse mentre commendevole insomma una cosa stradina perché
Per dieci anni dieci anni sono tanti poi soprattutto dieci anni in un mondo dove la comunicazione non è impedita
Come questa
E allora attorno alla domanda originale che mi facevo siamo sicuri che
La premessa che ha fatto Adornato la guerra fredda è finita siamo moneta di bilanci siamo liberi facciamo liberamente questo Bilancio perché
Perché
è sottinteso già da anni ne stiamo parlando e ne stiamo discutendo sia una premessa vera siamo sicuri che noi stiamo discutendo liberamente di una cosa che abbiamo alle spalle e che si è conclusa con
La vittoria del mondo libero dell'Occidente dell'Occidente liberale e la sconfitta del comunismo per quello che riguarda la stagione seconda della guerra la guerra fredda perché la guerra calda si chiuse già nel quarantacinque con la sconfitta del nazismo
Brevi punto poche brevi parole prevede che io non ne sono così sicuro e penso che l'anno prossimo mille novecentonovantanove nel
Compleanno
Nel decimo compleanno dell'ottantanove questo discorso verrà
Verranno scoperte
Si farà il bilancio del decennio non come nell'ottantanove della di ciò che è seguito il settanta metri seguito cioè ottobre e verrà fuori che di detto scritto nel minuto e parlo di quello
Di cui ho detto fino adesso non c'è stato assolutamente nuovo e allora
Ma qui voglio rubarvi tempo lascio a voi l'incarico di approfondire questo secondo discorso grazie
Piccola risposta Paolo
Se ho pensato di proporre questo convegno perché sono accadute cioè che Oltre la guerra fredda ancora non ci siamo nel
Allora adesso do la parola a Claudio Petruccioli
Io mi apprestavo a chiedere scusa anzi lo faccio
Nel ringraziare perché vedendo il programma
Pensavo e penso che le cose che vorrei dire cadrebbero meglio
Nell'ambito delle discussioni domani mattina purtroppo delle ragioni familiari che mi impediscono ordini presso il presente
E quindi
S'ho chiesto la parola prima
Per dirle alcune e tuttavia il discorso del raggio il quanto ha detto Paolo Mieli diciamo da un grande aiuto perché in realtà definisce la cornice entro cui le poche cose che io voglio dire acquistano forse un significato meno banale
In effetti faccio una riflessione molto personale direi perfino Domestica che parte da una domanda
Dona costatazione
Quella per cui chiamati a i chiamati a dire perché sono stati nel PC e come ci sono stati non solo dal punto di vista politico ma psicologico delle relazioni delle aspettative se non tutti moltissimi risponderanno che il PC è stato altra cosa rispetto al comunismo
Non identificabile nel comunismo si intenda con comunismo i regimi storicamente realizzati sì
Crollati nel biennio ottantanove novantuno o il corpo dottrinario del marxismo-leninismo
Che in qualche modo diciamo commesso con la categoria del totalitarismo che qui si sta esaminando
Ora invece io penso che chi è stato nel PC
E naturalmente dicendo questo non mi escludo
Ha partecipato del comunismo sia pure in una forma specifica ed è questa forma che va indagata compresa criticata
Perché a mio avviso contiene alcuni germi
Alcuni elementi sia pure domestici
Quotidiani di totalitarismi punto di vista culturale concettuale una sorta di totalitarismo bonsai
Questa mi sembra essere la riflessione vera è più ardua perché nell'esperienza di tutti coloro
Che sono stati nel PC c'è un tratto comune
Che non definirei direttamente il comunismo ma con il comunismo indiscutibilmente a che fare né in una certa misura all'ombra
Si può anche definire togli attivismo per la funzione avuta da Togliatti nel costruire affermare quel modo di pensare gli agenti in tutte le argomentazioni in tutte le ricostruzioni che chiunque sia stato nel PC può proporre agli altri e a se stesso c'è sicuramente un punto ecco questo è ciò che io intendo un punto nel quale si determina una sfasatura
In cui i pezzi del ragionamento soggettivo che ciascuno ha fatto e fa non si commento
è una zona non illuminata e dominata dal rimosso dal non detto che continua in questo sono d'accordo con Paolo
Per il rivoluzionario sarà l'aver dovuto convivere con la evidente improbabilità della rivoluzione Daloui pensate desiderata
Per il socialdemocratico Zantonini penalizzante che pure ci sono stati sarà il timore che molte cose per lui essenziali
Potessero essere compromesse spazzate via da quella rivoluzione o da quel cambio di sistema che per quanto improbabili erano pur sempre auspicati
O almeno previsti nelle intenzioni del PC e del movimento mondiale nel codice genetico di quel processo di quel motto storico in cui si collocava assenso il suo agire politico
L'incoerenza era tanto evidente che per non vederla
Se ne doveva distogliere lo sguardo
Ecco secondo me il punto specifico
Se si fingeva che non esistesse era evidentemente perché si pensava che affrontarla avesse avrebbe comportato un costo più alto di quello imposto dalla convivenza con essa
Le cose importanti alle quali ciascuno non volevano rinunciare erano le potevano essere a loro volta diversissime da persona a persona ma uguale
Convergente era l'atteggiamento indulgente remissivo verso la sconnessione che ciascuno si portava dentro e che produceva il non detto
Io credo che sia un segnale di questa sconnessione più profonda
Anche il ricorso di frequentissimo nella storia del Partito Comunista alle espressioni
Diciamo che giusta pungono incatena no concetti fra loro opposti
Partito di lotta e di governo novità nella continuità unità nella diversità è proprio una formati
Un tentativo di verbalizzazione di composizione retorica direi di questi elementi disconnessione profonda fra questi ce n'è uno l'errore provvidenziale
Trovo estremamente significativo
Di un determinato atto si pensa e si ammette che è stato un errore ma si aggiunge che nelle circostanze date non si poteva fare altro
Qualunque altra scelta avrebbe avuto conseguenze catastrofiche per il corpo politico che doveva assumerla
è evidente che se così stanno le cose quello che viene definito errore finisce in realtà per non risultare più tale
C'è qualcosa sopra fuori che lo giustifica ecco che cosa intendo quando parlo di un'ombra del comunismo cioè non Bra di questo qualcosa fuori che giustifica l'errore fino a farlo diventare provvidenziale
Non a caso questo categorie è stata usata Amman bassa a proposito del cinquantasei
E nel cinquantasei come in altri casi analoghi l'errore viene spiegato con la disposizione l'orientamento della base che sarebbe stata refrattaria ostile venga adesso un momento a un'ultima considerazione sugli intellettuali
Di cui io sono
Indegnamente
Ostile ad accettare posizioni diverse da quelle assunte che si sarebbe rivoltata la base o avrebbe reagito con la dissociazione ritirandosi dalla politica dalla milizia togliendo insomma forza al partito
Il fatto è mi sembra che il postulato di un vertice illuminato e di una base restia regge una concezione qualcosa del genere mi sembra che anche Antiseri accennasse con il suo la parte finale del suo ragionamento
Resta una concezione della politica necessariamente strutturalmente segnata dalla ipocrisia e uso questa parola nel senso filologico preciso del termine ipocrisia come giudizio sotto giudizio nascosto
Pensare fare la porta la politica imporrebbe la capacità di accedere a un uomo che sotto ciò che appare impenetrabile allo sguardo e all'esperienza comune diffuse
Solo praticando quel luogo si può formulare il giudizio consapevole compiuto esatto questa capacità per definizione non è di tutti ansia di pochi intellettuali funzionari dirigenti professionisti che sia è una concezione molto elitaria funzionale ad una politica
Che incorpora le ambiguità come suo elemento costitutivo tipico
Alla conversione diversificazione dei livelli di consapevolezza corrisponde la ambivalenza o polivalenza degli atti e delle affermazioni politiche che possono anzi devono essere significati motivazioni e giustificazioni
Diverso è per i diversi livelli di consapevolezza
Tanto più
Perspicacia e sarà una politica quanto più varie ne saranno le letture e le utilizzazioni possibili secondo i diversi livelli di fruibilità culturale e sociale
Mediatica non oggi
L'esperienza del PC mi sembra sia stata condizionata da queste due coordinate che hanno prodotto una doppiezza permanente che si è consolidata anche perché ha potuto impressi riscontri oggettivi il primo è quello della nascita della democrazia italiana quando questo partito svolge poi una funzione
Il secondo poi si prolungano la funzione che il PC e si svolge nei decenni successivi è vero infatti che in Italia ha preso corpo un regime anche o alcuni sostengono soprattutto perché c'era il PC
Ma è anche vero che il PC ha combattuto quel regime in nome di valori e principi
Ho secondo schemi di carattere squisitamente democratico alcuni casi anche liberale avviare sua diciamo natura il PC insomma è stato una delle cause
Per cui in Italia abbiamo avuto un regime poco democratico e poco liberale ma è stato contemporaneamente una forza che ha denunciato ha contrastato quel regime in nome di valori democratici e perfino liberali
Questa diciamo ambiguità
Ha avuto è stata accreditata tutto ciò ha confermato e rafforzato e termino la disposizione la doppiezza
Ha fatto sì che venisse considerata non la manifestazione di una sconnessione intellettuale ed etica la spia di qualcosa dir risolto bensì il segno di una visione superiore
E la capacità di padroneggiare una persona porzione più ampia della realtà
Basti vedere per esempio come gli intellettuali estrazione liberale diciamo dell'azionismo
Abbiamo sempre manifestato nei confronti di questa specifica forma di esperienza politica e culturale una sorta di timore reverenziale di riconoscimento di supremazia
Questo è il tratto tipico dell'esperienza dei Comunisti Italiani l'aspetto per cui essi partecipano sia pure ripeto il mondo mesti Coop quotidiano più psicologico che ideologico del totalitarismo
E che si traduce in quella incapacità e indisponibilità alla critica o più semplicemente alla modestia
Sulla quale tante volte si pone l'accento questo è stato il lodo il nostro comune insomma
Come ho detto sarà un comunismo bonsai ma a i tratti del comunismo è conseguenza di non va confuso con il totalitarismo che crolla con il muro di Berlino
Quello è stato il totalitarismo del progetto realizzato scaturito dalla pretesa di cancellare dalla storia la contraddizione di dimostrare la sua necessità scientifica del socialismo eccetera il totalitarismo
Che ha vissuto nel PC è originale non è quello del progetto realizzato bensì quello del progetto irrealizzabile
Sottratto per definizione alla prova
La irrealizzabilità del Progetto invece dimostrarne la fallacia ne rende impossibile la falsificazione
Produce così la pretesa tenace di non poter essere smentiti né giudicati ancora oggi molti pensano e sentono così in questo senso per loro c'è ancora il PC io ho letto
L'interessante
E ne sono amico articolo di Alfredo Reichlin su Nuovi Argomenti Nuovi Argomenti nuovi non nuovi argomenti su questo è la continuità di questa cultura
Perché così la debolezza viene capovolta in forza attraverso un processo culturale retoriche psicologico che poi a mio avviso è l'anima del Togliatti
Sì era forte in alla misura in cui si continuava ad essere dei ruoli nella misura in cui non si riusciva a fare quello che si diceva di volere si trattasse del socialismo dell'alternativa
Questo capovolgimento della debolezza in forza e comune l'esperienza di tutti coloro che sono stati nel PC anche se i riferimenti tra forze delle debolezza sono stati diverse perfino posti per alcuni rafforzerà l'esperienza nazionale la debolezza era il riferimento internazionale peraltro era vero l'opposto ma nella sostanza
Questa analisi come capite non ha un intento assolutorio penso invece che l'aver penso che la vera trasformati in potenza la una impotenza da necessità in virtù e la conseguente pretesa di sottrarsi alle verifiche alle smentite l'esperienza della storia
Sì è una posizione da superare liquidare
Penso però che per farlo con efficacia va individuata affrontato nella sua specificità il tratto tipico del PC annegando nella critica il comunismo in generale sarebbe non solo inesatto ma anche improduttivo
Perché ci si troverebbe sempre di fronte a delle persone che ti dicono ma che vuole questo qui
Con chi ce l'ha non ha capito niente chi sono io io sono un'altra cosa rispetto a quello di cui discutono in questa sede e bisogna anche vedere questo è un argomento che spero di toccare il prossimo convegno dell'anno prossimo con più attenzione
C'era e c'è bisogno di una diffuso collegamento della storia del dei dei comunisti e dei del PC in Italia con alcuni aspetti alcuni tratti della nostra esperienza della nostra cultura nazionale
Perché il PC è stato anche come lo hanno voluto molti che nel PC non sono mai stati è stato in buona misura anche e direi soprattutto un prodotto italiano della storia dei caratteri italiani della cultura italiana dell'idea e dell'esperienza che in Italia si è avuta prevalentemente della politica gli altri partiti hanno per motivi che non sto a dire
Volentieri approfittato dell'esistenza del PC ancora oggi basti vedere nel ceto politico quanta Nostalgia c'è soprattutto nel ceto politico democristiano quanta Nostalgia c'è del PC
Perché evidentemente era quello un elemento costitutivo della propria giustificazione
Tuttavia mi sembra che ci siano anche abiti e pregiudizi presenti nella storia italiana ben prima che lei niente o Rizzato e la coscienza di sé e ho finito che la coscienza di sé potesse essere occupo curata nella classe solo dalle dall'esterno
Sono elementi diffusi fino a diventare tipici dei ceti intellettuali che hanno prodotto qualcosa che non riesco a definire meglio che mandarini insomma
Chi ha questa cultura si pone in questa posizione pur stando fuori dal pc e non risparmiando lire critica tuttavia apprezzato il PC per una duplice ragione perché esso dava voce forzava i mass sì ma anche perché organizzando le le controllate
Le disciplinava questo è sicuramente un fatto importante nella storia di questo Paese
Nella storia di un Paese
Perciò penso che la comprensione critica l'effettivo superamento dalla cultura politica del modo di concepire di fare la politica dell'etica della politica
A cui qui mi sono dedicato sono possibili sono accorse solo a condizione che contemporaneamente vengano messe in discussione questi caratteri più generali penso in conclusione
Per uscire dalla doppiezza che ha caratterizzato il PC liberarsi davvero dalle premesse rurali che l'hanno resa possibile l'hanno inventata sia oggi assai più importante e difficile ma anche molto più proficuo
Che ripetere per quanto ci riguarda magari a voce un po'più alta la condanna ovvia
Doverosa di crimini o gloriosi del comunismo e penso che questo sarà un lavoro lungo
Quel che io il modo un modo d'intenti è un modo di intendere e interpretare la politica il ruolo del politico
C'è chi dice la sua professionalità la cui massima espressione viene oggi ancora identificato in Togliatti quando c'era ancora il comunismo poteva essere giudicato una manifestazione addirittura realismo efficace caduto il comunismo riproporre quella concezione quella pratica della politica cambia anche il significato dell'esperienza passata
Non si è andati oltre determinati limiti non perché non si poteva allora
Non si va oggi perché non si vuole perché lo si considera negativo
E allora a proposito di guerra fredda ed è la fine della guerra fredda io dirò che mi sembra che la guerra fredda sarà veramente finita quando non ci sarà più nessuno che parlerà di guerra fredda
Ora io darei la parola a Luciano Cafagna e poi a Claudio no a Claudia Mancina crea per intervenire su questa questione poi a lo togliamo Peters il patrimonio punto per i lavori
Spero che ci sia
Contro assoluta sì io faccio solo una breve osservazione su quest'ultimo tema posto nella introduzione di Adornato e poi ripreso Danieli a cui ha dato adesso una risposta Petruccioli che in gran parte condivido ma vorrei dire alcune altre cose
Adornato diceva nella sinistra c'è stata Ray non c'è stata remissione c'è stato pentitismo io non posso non condividere evidentemente questo giudizio però credo che dovremmo cercare di capire un po'di più perché avviene questo cioè che cosa ci aspettiamo che cosa chiediamo e perché ci troviamo sempre a lamentare il pentitismo che non riesce a produrre né una presa di coscienza del passato come diceva appunto adesso Petruccioli né un'analisi diversa del ne una capacità analitica diversa della politica e dei processi politici ora io credo che
Ci sia un problema cioè vorrei porre un problema molto semplice forse banale rispetto alle cose che qui sono state dette rispetta le grandi categorie che sono state evocate credo che ci siano degli dei problemi appunto
Di tipo analitico semplicemente analitico che noi dovremo affrontare cioè io ho l'impressione che noi abbiamo di siamo di fronte nel mondo politico italiano non soltanto nella sinistra nel mondo politico italiano
Però in particolare stiamo parlando di questo nel parco nell'area della sinistra siamo di fronte a una tradizione politica oligarchica e ha una tradizione culturale subalterna queste due cose insieme producono l'assenza
Di una capacità di analizzare il proprio passato e di fare i conti col proprio passato
Che voglio dire tradizione politico oligarchica voglio dire che i partiti italiani e tra questi il partito della sinistra
Sono lì ATC non hanno il costume e quindi non sono non sento non è il contesto in cui sono la necessità di fare i conti con i propri iscritti con i propri elettori col mondo con l'opinione pubblica interna ed esterna
Al partito e questo non può evidente consente di non affrontare un po'un'analisi del proprio passato e del proprio mutamento di posizione
Faccio un esempio molto noto Tony Blair che è l'autore di una grande revisione con con la R maiuscola a prescindere poi da come lo valutiamo nei contenuti ma ha fatto un'operazione di grande trasformazione culturale del proprio partito ha fatto una battaglia politica politica congressuali è andato a un congresso sfidando il proprio partito sulla famosa abolizione della clausola quattro
Cioè su un punto di cultura politica essenziali che significava passare da un partito traditi da una cultura politica tradizionale socialdemocratica
Sappiamo bene che poi la differenza di contenuto tra la cultura politica socialdemocratica quella comunista non è così profonda come qualche volta si dice nella polemica politica
Passare dalla cultura socialdemocratica classica a una cultura di sinistra liberale
Questo Tony Blair non ha fatto con le interviste
L'ha fatto con una con una battaglia politica congressuale molto precise ha vinto quella battaglia avendo la vita può può dire
Poteva dire e l'ha dimostrato di avere cambiato la cultura politica del suo partito e chiaro che quando si fa questo si deve fare i conti si deve fare i conti con un'opinione pubblica appunto ripeto interno ed esterno al proprio per tutti
Questo in Italia non si fa non si è fatto non si fa nessun partito
Cioè una battaglia vera in cui il gruppo dirigente il segretario del partito si mette in discussione perché se perde se ne va a casa e non si limita a cambiare la dichiarazione dell'intervista successiva questo non si è mai fatto nessun partito italiano
Questo credo che sia un problema di un problema fili strutture della politica italiana cioè i partiti sono partiti oligarchici che non rendono conto delle loro delle loro scelte politiche delle loro decisioni politiche non rendono conto a la loro base tanto meno all'opinione pubblica esterna se non attraverso questo mezzo di comunicazione dei giornali che come sappiamo e consente tutte le ambiguità perché per l'appunto si dice una frase nell'intervista di oggi è la frase opposta degli intervistati domani questo attiene alle interviste non atterrebbe invece a una limpida
Formazione di cultura politica anche dentro una battaglia dentro un però dentro al proprio partito
L'altra questione quella della tradizione culturale
Non solo della sinistra comunque
Prevalentemente della sinistra se vogliamo perché non mi soffermo sul fatto che la cultura italiana e molto di sia stata molto di sinistra ma non è questo il punto voglio dire la tradizione culturale non interno al partito
Ma l'attenzione culturale in quanto tale degli intellettuali italiani
Perché io qui voglio porre una questione a a Nando Adornato quando tu hai detto non si è fatto una vera revisione io ho sentito un attimo di perplessità su questa espressione
Perché l'espressione revisioni in questo senso come attività svolta da una direzione politica
Da una dirigenza politica esattamente un vecchio concetto comunista
In bene o in male cioè e il sono i gruppi ma sono i gruppi politici che devono fare una revisione io credo che i gruppi politici devono render conto appunto delle loro scelte politiche quindi quando cambiano
Quando compiono una scelta diversa da quella del passato devono dirlo esplicitarlo analizzarsi mentre discussione però lei visioni in senso proprio cioè un'operazione di approfondimento culturale di critica culturale dovrebbe esser fatta dagli intellettuali
Non dai dirigenti politici in in in in senso stretto io questo non l'ho vista fare in Italia da molte persone nel nella sinistra certo c'è un'ampia attività di revisionismo
Storiografico svolto spesso in una polemica politica su cui anche qui ci sarebbe molto da discutere non non voglio magari lo faro in un altro intervento non voglio adesso per discutere questo questo aspetto
Ma sicuramente e e mancato da parte bella cultura italiana se non in termini appunto di polemica politica molto spesso e e questo è abbastanza singolare perché poi molto spesso sono i qui gli intellettuali che rinunciano ad esercitare in modo proprio e quindi in modo libero e quindi in modo anche un pochino un minimo svincolato dal dibattito politico la loro funzione mentre invece sì sì si mettono all'interno di una polemica politica che io non credo sia poi quello che serve alla cultura forse servirà la politica sempre in questa dimensione un po'improprie un po'ambigua nella politica italiana
Però sicuramente non serve alla cultura voglio dire se il grande revisionista italiano e sicuramente Renzo De Felice che ha fatto storiografia poi ha fatto anche polemica politica ma sulla base di un'attività storiografica e norme sulla quale non non è possibile operare nessuna
No sulla quale non si possono avanzare dubbi evidentemente e anche la sua polemica politica io trovo che poi abbia una grande forza anche se alcune critiche si possono fare ma una grande forza perché evidentemente proviene oggi invece abbiamo molti come qualcuno le ha chiamato storici immaginarie che fanno si iscrivono a questa scuola del revisionismo e fanno polemica politica non con lo stesso patrimonio storiografico alle spalle e questo è qualcosa che secondo me non fa bene appunto
Né alla cultura né alla politica e soprattutto chi appartiene a un contesto dunque un testo unico questo volevo sottolineare un contesto unico in cui c'è una prevalenza della politica sulle ragioni proprie della storia della comprensione storica della della come dire anche della dell'approfondimento di di una cultura politico di più culture politiche
E c'è invece una eccessiva presenza un'eccessiva forza di una politica che però non è una politica intimamente democraticamente la politica molto abituata a strumentalizzare anche la propria storia in questo punto sono del tutto al colon Petruccioli
Anche le proprie vicende spesso a trasferirle in una come dire in una visione abbastanza
Immaginare la della della realtà
Un'ultimissima solo un un esempio della questione noi parliamo tanto del rapporto col comunismo e della mancanza di una resa dei dei conti del della sinistra italiana attuale col comunismo
E questo è verissimo importante io che sono collocate in questa sinistra non posso certo sottovalutarlo io sento un altro un altro buco diciamo un altro problema la mancanza di una resa dei conti col Berlinguer ritmo
Che è una cosa tanto più accettabile tanto più dolce buonista e politically correct del del comunismo e quindi non suscita gli stessi problemi io credo che dal punto di vista dall'evoluzione politica del Paese dal punto di vista della storia della sinistra italiana fare i conti col Berlinguer Isma'non sia meno importante che fare i conti del comunismo e non si fanno comunque allo stesso modo
Volevo rispondere alla osservazione di Claudia Mancina
Molto breve brevissimamente io ho contestato in effetti esattamente quel revisionismo sbrigativo
Dei partiti e ho chiesto
Agli intellettuali
Di prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di cominciare un lavoro che sia Author
Faccio io una domanda quindi siamo d'accordo su questo la faccia la domanda Claudia
Molti intellettuali italiani moltissimi intellettuali italiani quasi tutti gli intellettuali italiani sono dei partiti
Ho direttamente anche qui ne abbiamo tanti esempi
Ho indirettamente e in modo molto collegato
è questo il punto
Che rende probabilmente vana
Sì alla richiesta che io muovevo nella l'introduzione sia la riflessione che tu facevi
Piccoli stima aspetto di biografia di gruppo
Non so se tutti quelli che sono qui ma gran parte dei veri sono qui sanno quante polemiche ha avuto liberal
Da quando è nato e continua ad averle sulla richiesta da che parte stare
Che appena un gruppo di intellettuali
Non in realtà libera non ci sono solo intellettuali ma insomma più o meno con una motivazione culturale si muove la domanda in Italia diventa stringente perché devi dirlo
Cioè non è possibile immaginare che sia diversamente da così non è possibile immaginare che se uno di noi dice che non stiamo con nessuno sia vero
Che va a vedere che cessò insomma e la mentalità italiana che non lo consente
Quindi questo convegno volesse l'inizio di un percorso faremo gli atti un libro ne discuteremo ancora se Paolo ci aiuta a fare quel convegno che l'anno dopo ma c'è questo punto di fondo e che va rimosso perché non costituisce contesto della società occidentale contribuisce costituisce contesto della Società orientale
E e e quindi oligarchie causa pratiche o via dicendo perché gli intellettuali le forti poiché Ferrari e forse la cultura le fondazioni le associazioni movimenti
Di varia natura e anche su una sola questione via dicendo devono esercitare un'autonomia questa è l'autonomia della società civile in assenza della quale non c'è democrazia liberale quindi è il punto di fondo è questa io son d'accordo e noi come intellettuali libere liberi liberal Bertani non so come dire cerchiamo di farlo ma
La vera lotta italiana è questa emancipare sia oligarchie dei partiti che la subalternità degli intellettuali
Facendo
Che ho apprezzato moltissimo tutti gli interventi che si sono succeduti oltre che naturalmente per relazione magistrale
Di di strada
Sono sollecitato unicamente intervenire in qualche modo
Così implicazione professionale sulle ultime cose che diceva
Claudia Mancina a proposito del modo cioè in Italia di condurre la polemica politica mischiando ci la storiografia
Pedina cosa grande non è come mi pare anche tu dicessi e come da molte parti si ripete gruppo criticamente che sono gli storici della domenica gli storici improvvisati gli storici senza gli archivi alle spalle che si mettono a fare polemica politica mischiando politiche storia pretestuosamente la sua sede a non è questa
Le stazioni italiane che gli storici professionali connettivi studi seri anche spanne
Non quando si trova di fronte a tesi storiografiche Dessì non condivise
Nazi tre Moreno
Di contrastarle con gli argomenti della quale ricerca storica cioè opponendo ad argomento argomento
Ma vanno in caccia del significato politico del quadro ideologico in cui le tesi che loro contrastano si inserire erano questo lo sanno fior di sale Cirielli sul supplemento per non fare nomi
Sul supplemento libri della stampa c'era un articolo di Mario Isnenghi un collega autorevole autore di ottime ricerche storiche che parlando del cosiddetto revisionismo
E in particolare dell'ultimo libro di Ruggiero Romano
Di Sergio Romano Sergio Romano
Io si occupava assolutamente di informare il lettore che cosa ci dicesse in questo testo se le cose che si dicevano erano sbagliate quali erano sbagliate perché adesso unica preoccupazione era di dire il partito revisionismo revisionista chi starà per eleggere segretario generale
Allora c'erano punto alcuni le cui quotazioni di segretario generale erano in declino altri che invece come appunto Sergio Romano giudicati appunto
E tutto il discorso di una storico appunto eccellente qual è Isnenghi era soltanto a questo
Quando si appunto disco quando si partì il la la la polemica anti revisionisti gradirei ha questo di caratteristico specifico tipicamente italiano
Di non entrare mai nel merito degli argomenti matti definirli nella supposta valenza politica
E questo è il fatto Nonda degli sprovveduti
Sedicenti addetti ai lavori ma dagli addetti ai lavori dal cuore degli addetti ai lavori dei migliori addetti ai lavori talvolta i quali appunto hanno una difficoltà questo d'accordo con te culturale di lungo periodo
A distingua operare qualsiasi tipo di distinzione nel campo del lavoro diciamo così intellettuale dello d'impegno grazie
Ma ringrazio Ernesto Galli della Loggia e allora dare i darò poi un attimo dopo il il programma il pomeriggio ma parlerà adesso che chiedo che parli il senatore Fisichella per l'intervento
Punto previsto dopodiché ci saranno alcuni brevi conclusioni
E riflessioni sul dibattito del professor strada che ha tenuto una relazione
Dico solo appunto che i lavori poi proseguiranno nel pomeriggio che saranno incardinati su due relazioni alle quindici ci sarà quella di Elena Aga Rossi il labirinto degli anni Trenta e alle sedici e trenta
Quella di Ernesto Galli Della Loggia l'ideologia e l'antifascismo ovviamente ciascuna delle due sarà poi seguita da una discussione grazie dottore dopo allora
Senatore Fisichella di prendere la parola
Grazie all'amico Adornato per aver promosso questo convegno insieme agli amici della Fondazione per avermi cortesemente invitato a esprimere
Il mio punto di vista
Sono emerse tante cose nel corso di questo dibattito
Per cui non è facilissimo come dire raccogliere in maniera organica in una valutazione complessiva
L'insieme
Delle considerazioni che vorrei richiamare alla vostra attenzione farò perciò forse qualche richiamo su punti specifici
Vedendo se riesco ad inserirli nel nel filo più generale del mio della mia riflessione
E questa nozione di revisionismo a una misura di ambivalenza che non è solo quella che è stata richiamata
All'inizio della sua bella nel corso della sua bella relazione iniziale da Ferdinando Adornato laddove per esempio ha messo in evidenza
Più di una volta invece che di revisionismo si dovrebbe parlare di pentitismo
Allorché ha messo in evidenza che in verità ci sono stati più cambi di facciata che vere e proprie previsioni talché leader la la revisione non sarebbe mai iniziata questo è un aspetto di fatto sul quale possiamo convenire
Ma che
Ho l'impressione derivi
Da una premessa che ha invece una valenza concettuale teoretica più rilevante più significativa ed è quella e che vede il revisionismo sostanzialmente iscritto nello stesso filone culturale che dovrebbe essere sottoposto a revisione perché questa mozione di revisionismo è una mozione marxista
E viene in qualche modo recuperata in una logica post marxista
Che porta a realizzare queste revisioni e questi revisionismi praticamente sempre a babbo morto
Per cui credono molto della loro come dire credibilità
E Tyco civile
E anche intellettuale non perché intendiamoci bene e alcuni degli autori che hanno boh sottoposto a valutazioni critiche certe interpretazioni
Non abbiano una una loro grande dignità intellettuale e morale ma perché il contesto generale
Del processo a diede quando i problemi reali sono scomparsi
E quando le realtà che sarebbe stato opportuno civile sottoporre a critica non sono più in grado di nuocere così
Pesantemente così drasticamente perché dico questo
Perché
E indennità c'è sempre stata la possibilità di esprimere teorie alternative io vorrei ricordare ai giovani
E quindi vedo fortunatamente che
Come voi sapete si dice la rivoluzione francese nasce nel mille settecentottantanove si avvia nel mille settecentottantanove cioè bene
Contemporanea alla rivoluzione francese e la prima grande confutazione della rivoluzione francese le Riflessioni sulla Rivoluzione francese di del mondo mille settecento novanta
Questo e un esempio di pensiero alternativo questo e un esempio di teoria alternativa
Queste teorie alternative nel corso della storia ci sono stati
Ma sono state costantemente soffocate sono state costantemente censurate sono state costantemente sottoposte
Da parte di tutto un mondo e sulla base di tante complicità di tante complicità a silenzi assi Lenzi
Noi oggi parliamo del totalitarismo io sono ben lieto che si parli di un tema che
O sviluppato da tanti anni e sul quale mi sono soffermato dal tanti anni vorrei richiamare una un piccolo una piccola piccolo dato biografico Pierce visto e autobiografico visto che qui è accaduto anche da parte di taluni il mio libro sul totalitarismo e del mille novecento settantasei
Hanno del maggiore successo del Partito Comunista Italiano
Anno in cui il Partito comunista italiano prende il trentaquattro virgola quattro per cento dei voti che sommati all'uno virgola sei dei demo proletari fanno il trentasei per cento dei voti all'anno nel quale abbiamo visto piegati
Stuoli di intellettuali liberali abbiamo visto piegati stuoli di intellettuali democratici e progressisti
è nei confronti di quelle che erano le interpretazioni del che venivano dettate
E per quel libro vi assicuro è stato molto molto difficile
Trovare un editore oggi quelle tesi sono riprese di pari passo su tutti gli argomenti compreso il nazionalsocialismo comprese le differenze fra nazionalsocialismo e fascismo comprese le vicinanze fra nazionalsocialismo e comunismo
Allora era forse un piccolo esempio di pensiero alternativo ecco rispetto al quale peraltro
La la la la l'operazione censoria è stata drastica così come è stata drastica per altri studiosi che affrontavano temi brucianti come quello del fascismo da parte di
Da parte di Renzo De Felice
Quindi
Queste cose
Le eh dobbiamo considerare non perché oggi non sia importante un'opera di revisione ma perché
Il discorso reale in un in un contesto di tipo
Liberale e il discorso
Della del confronto tra le teorie del confronto fra le teorie questa è la vera questione
Che per certi aspetti è revisione di teorie che però si iscrivono all'interno di un medesimo paradigma e allora abbiamo la scienza normale come ben sanno degli epistemologica
E mentre altra cosa è la possibilità di realizzare la rivoluzione scientifica attraverso le teorie alternative le teorie in contrasto
Abbiamo fatto una operazione
Attraverso processi di revisione che però non è ancora uscita io credo dal paradigma della scienza normale nel nostro tempo
Mentre sarebbe stato bene procedere per rivoluzioni scientifiche plurime successive nel tempo
E qualora per quale motivo io credo che sia opportuno
Sviluppare in maniera più organica il problema della libertà del pensiero critico il problema del lavoro di rivisitazione
Scientifica di tutta una serie di questioni
Non so se oggi è finita per esempio non è finita
La guerra fredda
Non so chi abbia vinto la guerra fredda
Propenderei per immaginare che non sia ancora finita e che paradossalmente dal punto di vista culturale stanno ancora vincendo la guerra finì la Guerra fredda gli sconfitti
Reali politici
Nella guerra fredda
Al di là di questa questione che è questione assolutamente di fondo vedette
Politica oligarchica e cultura subalterna ma la stessa mozione di intellettuale mette in evidenza queste cose cari amici
L'opzione di intellettuale
Che una delle nozioni ambigue
Della nostra storia culturale
Spesso
Il referente concettuale
Di una condizione
Di subordinazione della cultura ai partiti
Ed è
Una condizione che è stata denunciata nel corso della storia della cultura da tanti autori da destra e da sinistra
Senza però riuscire
A
E superare questa condizione d'altra parte non c'è solo una oligarchia dei partiti ci sono delle oligarchie culturali che sono almeno altrettanto robuste e che non possiamo trascurare
Nella loro pregnanza non immaginiamo solo nei partiti c'è il come dire il meccanismo oligarchico della cooptazione quindi anche della esclusione vi è porte nel mondo intellettuale
Venendo ad un ad alcune questioni più specifiche ma che sono credo importanti perché poi
Sì collega no a tutte queste questioni la il problema del bene e il problema del male
L'amico Dario Antiseri ha detto prima qual è lo specifico del mondo totalitario e che esso conosce il bene assoluto e conosce il male assoluto
Io non credo che sia completamente vera questa proposizione ciò che i movimenti totalitari e poi i regimi totalitari conoscono è l'idea è ciò che hanno precisa è l'idea di male assoluto
E considerano un male
Il principio di realtà
Questo e ciò che specifico del regime totalitario la negazione del principio di realtà
Qui si sostanzia e di questo si sostanzia l'ideologia totalitaria sono assai meno certi su che cosa sia il bene assoluto
Sono così poco certi di cosa sia il bene assoluto che in continuazione in relazione alle esigenze della prassi e in virtù del principio
Della superiorità del della egemonia della prassi modificano
Manipolano drasticamente
La storia mani popolano drasticamente i fondamenti della loro stessa ortodossia quindi ciò che specifica il totalitarismo e la negazione della realtà
E negazione della realtà significa in primo luogo negazione del passato negazione di ciò che è stato negazione della complessità del reale negazione
Della stratificazione storica con tutto quello che questa stratificazione comporta di esperienze plurali usate
Della vicenda individuale e collettiva quelle stelle senza che poi sappiano che cos'è in positivo l'ordine nuovo è l'uomo nuovo lo sanno così poco che ogni volta che questi regimi crollano emergono fortemente i retaggi dell'uomo antico dell'ordine antico nonostante tutte le destrutturazione che essi hanno questi regimi hanno prodotto della esperienza individuale e sociale
è importante questo aspetto perché a che vedere col tema della verità
E lei definire la verosimiglianza che è una cosa diversa
Rispetto al pelo dal punto di vista scientifico
Rispetto alla verità
Il problema della libertà
E quindi anche il problema gentili hanno
Ha detto prima Giano Accame la libertà nello Stato
è un'idea antica questa
è un'idea molto antica naturalmente non è antica l'idea di Stato che squisitamente moderna ma l'idea che la libertà forse la libertà nella polis Polito o la libertà nella civitas e l'idea di libertà che aveva al mondo antico
Il greco il l'ateniese e libero perché liberate il Romano e liberò perché e libera Roma
La libertà dei moderni e in primo luogo la libertà dallo
Spagna e
Questo però e come giunga nel mondo moderno e in larga parte giunge nel mondo moderno questa idea attraverso attraverso flusso
C'è un recupero di questa idea di libertà nella polis e quindi c'è in qualche modo il la confutazione della libertà liberale in Rousseau
In russo prima ancora che in pensatori
Che e questo è stato messo in evidenza per esempio da tal modo
Quando parla della della democrazia della democrazia totalitaria questa nozione di democrazia totalitaria peraltro
Io la contesto perché semmai si può parlare di un totali e smog democratico più che di un di una democrazia totalitaria
Così come non parlerei per Gentile di un totalitarismo nonostante che Gentile abbia usato la parola ma l'ha usata in una forma generica così come in quel d'epoca la usava Amendola così come in quell'epoca la usava il Papa con riferimento all'esperienza della chiesa
Anche questo è un punto cruciale io credo
Per intendere
La specificità
E quindi anche la novità del totalitarismo rispetto ad altre esperienze perché
Si può immaginare che il totalitarismo sia una precondizione del totalitarismo
Ma è difficile identificare queste due categorie
Perché il totalitarismo è anche il risultato di una molteplicità di altri dati di una molteplicità di altri elementi e quindi come tale costituisce una sindrome che non può essere esaurita compiutamente nella categoria di totalizza
Si è detto che non si è insistito abbastanza sul dato economico
Con riferimento all'esperienza totalitaria
è un'osservazione che ha in qualche modo una sua logica
Ma
Si può persino capire la omissione
Perché in verità
I regimi totalitari danno luogo a fenomeni di economia non economica
Perché c'è una contraddizione di fondo
Tra l'idea di economia come ormai siamo abituati a considerarla
Vale a dire
Un processo che opera sulla base
E la congruenza tra mezzi e fini
Sulla base
Della autonomia della società civile rispetto alla dimensione politica
Sulla base della intrapresa e quindi della iniziativa sono tutti elementi che attengono alla visione moderna della economia e che sono assenti
Nella esperienza dei regimi totalitari certamente i regimi totalitari
Danno luogo a fenomeni
Economici che sono tendenzialmente di tipo
Socialisti Coop in questo senso in pensatori come Hayek mise secoli vi hanno certamente ragione
Di tipo collettivistiche o anche in quelle realtà nelle quali la proprietà privata dei mezzi di produzione non è stata formalmente negato
Concludo
Concludo
Con una osservazione
Che fa riferimento alla memoria
è chiaro che l'uso politico del passato
E per così dire drasticamente
Soggetto a manipolazioni
Nelle esperienze totalitarie
E voglio aggiungere che almeno
Almeno in quanto il settore del revisionismo almeno in qualche settore non in tutti evidentemente mai qualche settore del revisionismo non posso escludere che permanga
Questa tentazione
Della rivisitazione del passato in funzione
Di un uso politico non in tutti evidentemente ma almeno in alcuni ambiti almeno da parte di alcuni soggetti in una logica che è quella della giustificazione potestà attiva che comunque deve
Vedersi liberata da retaggi passati ed inquietanti e deve trovare nelle forme attuali
Momenti di convivenza con e gli assunti teorici che si sono più recentemente acquisiti
Ma detto questo appunto e il tema della memoria diventa assolutamente importante per questo perché i totalitarismi tendono sempre a cancellare la memoria
E una delle loro una delle loro dei dei loro modi di essere e dei loro modi di operare
E questa cancellazione del passato
Può manifestarsi in modi assai diversi
Questa cancellazione della memoria può manifestarsi in modi assai diversi io ho l'impressione per esempio che in Italia noi stiamo drasticamente
Cancellando tutto un passato
Stiamo compiendo una operazione
Che
Sta dando luogo ad una cesura
Con quella che io giudico la parte probabilmente più importante del nostro passato
La parte probabilmente più significativa del nostro passato e per certi aspetti la parte più costitutivamente distintiva della nostra realtà nazionale
Realtà unitaria la realtà risorgimentale tutte queste cose noi le stiamo
In questa logica che vuole essere di revisione che per certi aspetti è meritoria ma per altri aspetti può diventare indiscriminata non li stiamo cancellando
Parti interi pezzi interi della nostra identità culturale
E questo non avviene a caso
E non avviene a caso in certi momenti piuttosto che in certi altri momenti
Questo significa
Che l'uso politico del passato nonostante finendo
E che
Di questo uso politico del passato una forma
Può essere
La ricollocazione di alcuni segmenti del passato
In un ambito e più correttamente leggibile
Ma che sotto altri profili
Viene presentato come il fenomeno di revisionismo
Una cancellazione di altro tipo della memoria storica
Allora il discorso si fa assai più problematico assai più ambivalente e anche assai più inquietante
Di quanto non lo si voglia e non lo si possa leggere incerte interpretazioni e vuoti mistiche
Io oggi vedo e concludo
Vedo in Italia
Il tentativo di cancellazione
Anche di parti
Che personalmente giudico dignitose
Della nostra storia nazionale
E questa operazione avviene
In larga parte
Non soltanto
In virtù di atteggiamenti di forze politiche ma anche ma anche in virtù di comportamenti
Del mondo cosiddetto intellettuale
Che in realtà pensa di fare un servizio
Al potere politico
E pensa
In questo modo
Di porre le premesse
Seguendo una logica nuovista
Che ha
Giustificazioni teoriche
Che nel tempo hanno prodotto già molti esiti
Che pensa di
Come dire offrire
Al al potere politico una visione dell'Italia
Inusitata
Rispetto a quella che realisticamente mi pare invece
Dovrebbe mantenere linee
Assai
Differenti da quelle che adesso si vogliono proporre dunque un revisionismo
Può portarsi dietro
Taluni vizi di origine
Rispetto al quale
Comunque in una logica che vuole essere che volesse essere che voglia essere liberale appare più credibile
La capacità di enunciare
Teorie alternative
Ma sapendo però che queste teorie alternative
Difficilmente avranno spazio diffusionale
Perché il meccanismo
Della diffusione delle idee
E ancora ampiamente egemonizzato
Da in realtà da forze che non hanno interesse
A d'
Ad una lettura davvero aperta
Del nostro presente
E anche del nostro passato
Grazie
Ringrazio il vicepresidente del Senato per il suo intervento
Ora le conclusioni della mattinata sono morti da però Vittorio scopritori compro solo che oggi alle quindici riprendono i lavori grazie
Grazie più che le conclusioni qualche riflessione finale non sono certo delle conclusioni le mie di un dibattito e così ampio
Riflessione che mi riportano proprio al punto di partenza al titolo del nostro convegno
Nel titolo non c'è la parola nere visione né revisionismo si parla di ripensare il ventesimo secolo di un'azione quindi costante di ogni attività
Quindi il pensare e ripensare è proprio il proprio di ogni attività intellettuale storiografico filosofica politica persino religiosa direi quindi e proprio il fatto che non compaia questa parola
Che dai impronte il senso a questo nostro incontro di lavoro collettivo
Il sottotitolo e Oltre la guerra fredda che cosa significa questo sottotitolo è una constatazione uno ufficio ecco questo l'ambiguità io penso che se fosse una costruzione sarebbe sbagliato
Sbagliata che perché proprio la permanenza la continuità della guerra fredda non certo a livello di grandi potenze sappiamo tutti quello che è successo ma a livello di lotta voglio logica c'è
è un sintomo una manifestazione assai grave di questo permanenza della guerra fredda ideologica e soprattutto della mentalità da guerra fredda e la Campania che viene scatenata contro il cosiddetto revisionismo
Queste ancora guerra fredda
E ancora il dubbio ho il sospetto che viene avanzato
Per l'uso sia pure critico e consapevole del concetto di totalitarismo che voi sapete per interi decenni quando veniva usato nell'aria di potere comunista costava addirittura l'arresto perché era un termine che spaventava mentre adesso sappiamo che finalmente in questo anni novanta
Fioriscono gli studi sul totalitarismo in modo rinnovato anche rispetto a quelle occidentali perché basate sull'esperienza storica di retta e su una conoscenza diretta della realtà storica
Del totalitarismo fioriscono in Polonia in un Russia e fine dicembre sono aspetti fondamentali
Ignorati ma questo non vuol dire che non si fondamentale
Quindi direi che Oltre la guerra fredda è un auspicio che si è fatto proprio in funzione il nella prospettiva di un ripensamento del nostro secolo
Contro questo ripensamento e contro questo auspicio di un superamento della guerra fredda militano certamente delle forze che invece continua a insistere a vedere nel reperire odierno
Una specie di complotto della bieca reazione che mi avrebbe invece una revisione storiografica serena libera intoccabile eccetera quindi è questo il punto uscire da questa mentalità e come si può uscire da questa mentalità viene a riferire allora come ne parlavano qui oggi alcuni intervenuti come è finita come sarebbe finita la guerra fredda nel modo più spettacolare e senza precedenti cioè di un sistema colossale
Che ha subito la sfida che ha sfidato il mondo proprio perché è intrinseca alla sfida al mondo
Conquista dell'idea che doveva appunto
Estendersi da quella piattaforma che era la fase iniziale della Rivoluzione d'ottobre a tutto il mondo
Questo che norme colossi ideologico internazionale internazionale di colpo sia afflosciate scomparso senza colpo ferire ecco questa
E quindi tu ti confronti con la fine del dell'altro tra idealismo la guerra disastrosa mostruosa eccetera uno nuovo punti di riferimento perché che è avvenuto qualche cosa d'altro che non ha ripeto a mio giudizio mia conoscenza precedente alla storia e quindi questo cosa vuol dire
E quelle quella mentalità e anche quelle strutture di potere oligarchi chiesto addirittura monarchiche
Ci sono ancora sono venute meno d'un piano empirico quei ponti e e quelle strutture di forza militare e statuale che per decenni hanno sfidato il mondo
Ma che si stanno ricostituendo non è finita
Non è finita agli album illusione che hanno avuto tutti vedete cosa succede in Russia e la Russia non è certamente un paese da niente di quello che si rivolse la ripercussioni nuove straordinarie su tutto il mondo come le ha avute la rosa è stato il centro della storia del Novecento
E lo potrà essere in altro modo naturalmente anche di quelle decenni successivi
Quindi l'auspicio va accettato
E l'azione politica e culturale intellettuale va in questo senso nel senso dell'auspicio del superamento della guerra fredda ma con realismo pensando
E riconoscendo che la mentalità della guerra fredda vive anche tra noi e non solo giurano fonti di rinnovo scrisse enormi mostri lontani no ritroviamo sulla stampa ritroviamo il televisore
Ritroviamo quotidianamente dalla vita politica di tre a uno il collega d'università
Questa mentalità non è finita ecco il la ragione
Di questo nostro convegno ha una ragione perché commisurata alle forze naturalmente sono pensa che con un convegno si cambi il mondo
Certamente però se si ha la consapevolezza di non cambiare questa situazione che durerà ancora a lungo e forse sì incancrenita e forse si anche nel nostro Paese
Tuttavia questo non ci paralizzare la volontà di un'azione in un'altra direzione opposta azionavano di liberaldemocratica chiamavano di riforme si possono trovare varie etichette ma
Che in opposizione a questa residuo forte e forse ha rafforzato il di guerra fredda non a livello ripeto discordi blocchi militari ma livello di blocchi politici geologiche culturale e questo mi sembra la cosa quando poi il totalitarismo
Sicuramente si parla liberamente anche se alcuni ancora stentano pudicamente usare questo termine che li riguarda
Quindi le definizioni sono stiamo infinite sono tante se parlata Piserà approvato il totalitarismo come monopolio te del bene del della definizione di una visione assoluta del bene e del male o soltanto del male a dire no
Il proprio il totalitarismo e il monopolio della possibilità di definire di volta in volta il bene il male è questo che che che la forza di Fini arriva prima che cos'è il passato di definire devastante cosa il futuro ed elesse il futuro e che cosa il presente
E questa libertà assoluta di arbitrio
Per cui quello che ieri era male diventa bene Hitler era male
Poi un certo punto diventa bene e poi torna a diventare male il riformismo sociale fascisti poi si cerca l'appoggio la religione è il male da distruggere però se una parte del mondo cattolico ti dà ragione ti serve
La Bracci questo modo fattole con la lo accoglie nelle cui fila ecco questo di volta in volta è l'assoluta spregiudicatezza è il nichilismo in una parola porrà
E la volontà di un potere che vuole affermarsi su tutto e su tutti in forme morbide
Ho in forme dure questo non ha importanza usare il guanto di velluto il guanto di ferro a volte si serve quando a volte lo diverrà volte serve la sua azione egemonia a volte sempre invece la Mauser la il terrore
Questo vi sembra una definizione forse non scientifica di cose il totalitarismo e allora in questo senso ci accorgiamo che se la guerra fredda non è finita anche se è avvenuta una svolta radicale
Neppure la mentalità totalitaria è finita ecco questo dobbiamo averlo ben chiaro
E occorre la volontà di pensare ed io mi pensare e ripensare anche il nostro pensiero nessuno di noi può pretendere di dare una definizione della storia del Novecento in opposizione ad altre come definitiva
E tutto provvisorio e allora la regola è quella del dialogo critico e quella della deontologia dello storico per vivere rispettare certe regole
E quella del rifiuto di quella orgoglio di quella tracotanza che si può anche mascherare di affabilità EDISU attività che è
Il nostro avversario non nemico perché non c'è un nemico con la M maiuscola è un avversario col quale possiamo dialogare cospicua e dobbiamo però opporsi grazie
Del nostro convegno che sarà appunto incentrata su due relazioni
Quella Elena Aga Rossi sul labirinto degli anni Trenta che appunto del sopralluogo
E poi parte quel professor Masera aveva proprio l'ideologia dell'antifascismo l'uno e l'altro punto avranno saranno seguite da una discussione logora
Chiudere a De Rossi di prendono forma
Sì
Vorrei innanzitutto ringraziare liberal Ferdinando Adornato per questa occasione di avere un dibattito su temi che non fanno soltanto parte del nostro passato ma anche del presente e del discorso politico di ogni giorno
Su temi come il totalitarismo la contrapposizione tra fascismo antifascismo tra comunismo antico di nanismo la storiografia e chiamata giustamente come ha detto Adornato a dare delle risposte
Ma le risposte e parlo da come storico contemporanea sono ancora molto spesso di parte e anche quando non lo sono sono ugualmente viste come tali
L'assurda polemica sul revisionismo
è una prova lampante su temi importanti si cerca la contrapposizione non l'approfondimento o li confronto
Anche per l'Italia abbia un passato che non passa le passioni ideologiche non sono spente le barriere tra diverse culture politiche tra studiosi continuano ad esistere
è importante comunque per questo ancora ringrazio che per questa per questa giornata in cui dobbiamo cercare di superare o almeno di discutere su questi temi il taglio scelto per la mia relazione è quello dei rapporti internazionali negli anni Trenta il tentativo cioè di cercare un filo nel labirintico il complesso intreccio di rapporti tra ideologia e e decimi contrapposti
Il figlio che è stato offerto dalla storiografia tradizionale era quello del nazismo e del suo alleato minore il fascismo negli anni che negli anni Trenta erano visti come le due minacce alla alla democrazia
Gli anni Trenta e quindi sottratti viste come un periodo di preparazione alla seconda guerra mondiale
E gli e su questo ha spinto gli storici a semplificare la storia Cooder di quel periodo l'interpretazione corrente
E nata proprio durante la segue quella seconda guerra mondiale vedeva la storia del periodo tra le due guerre comandano Tatra nazi fascismo antifascismo che si era conclusa con la vittoria dell'antifascismo
L'Unione Sovietica non era quasi presente obsoleta era assimilata alle democrazie
Se permette così una certa teologia storiografica che ha interpretato gli avvenimenti degli anni Trenta come un preludio all'inevitabile scontro tra democrazie liberali nazifascismo e che si sarebbe concluso con l'entrata con l'altrettanto inevitabile pittoriche dei regimi democratici
La storia europea nel periodo tra le due guerre fuori invece a mio parere è caratterizzata dalla presenza di tre grandi forze antico e mistiche le potenze liberaldemocratiche i regimi nazifascisti e il regime staliniano
Che di volta in volta stabili e non tra di loro rapporti di coalizione o di capacità nella lotta per conservare o per rompere l'assetto internazionale
Quindi la più evidente linea di contrappesi sezione che si manifestò con chiarezza la metà degli anni Trenta anche se era presente fin da prima si verificò tra le liberal democrazie di Francia Gran Bretagna sostenitrice del mantenimento della Società delle Nazioni e dell'ordine internazionale stabilità pensai
E regimi dettato rianimano partitici Germania Italia prima è un po'più tardi anche l'Unione Sovietica i quali facevano della rottura dell'equilibrio di pressare e dell'attuazione di una radicale riorganizzazione dei rapporti di forze internazionali un punto fondamentale
Della loro politica estera
Ad esempio vi faccio come esempio quello che Stalin disse ambasciatore britannico nel mille novecentoquaranta
Che era stato il Comune interessa dettare un patto tra l'URSS e la Germania il patto del trentanove e cito l'URSS vuole cambiare il vecchio equilibrio l'Inghilterra la Francia vogliono preservarlo anche la Germania vuole cambiare l'equilibrio e questo desiderio comune di liberarsi del vecchio equilibrio ha creato la base per un breve cementa la Germania i rapporti tra i regimi totalitari sono stati finora poco approfonditi di affinità strutturali per i nuovi regimi basate su comune spirito antiliberale sulla mobilitazione delle masse
E sull'uso della forza come strumento principale della politica sia interna che estera coesistevano come ha detto anche stamattina molto chiaramente Vittorio Strada con divergenze ideologiche radicali e progetti contrastanti per il futuro ordine mondiale
Si pensi al primato della Nazione del fascismo la supremazia della razza del nazismo affina Progetto sovietico di una società socialista mondiale senza divisioni di classe di nazionalità alle selezioni improvvisi mutamenti di alleanze di questi regimi tra di loro e con le potenze democratiche dipendevano dal modo in cui dittatori di finivano di volta in volta l'interesse nazionale quello del proprio campo
E si agivano secondo la propria valutazione delle possibilità offerte da situazione internazionale del momento il peso relativo delle affinità strutturali delle pregiudiziali biologici e variava a seconda dell'esistenza o meno di interessi comuni
Non è possibile studiare isolatamente la politica estera di uno o dell'altro regime monopartitico perché e la loro interazione che costituì la forza motrice destabilizzante della setta europea
In una situazione invece in cui viene una in azione o pacifismo delle potenze di ma dico liberal democratiche
I regimi totalitari si afferma nel senso di controllo del potere delle istituzioni sociali all'interno rispettivi paesi in tempi diversi e questo importante per capire diverse fasi in cui si trova negli anni Trenta
Il fascismo tre ventidue ventisei nazismo tra il trentatré e trentaquattro lo stalinismo nella sua accezione sta la punto il comunismo nel suo eccezione staliniana tra il trenta e trentasette
Con la collettivizzazione campagne l'universalizzazione forzata uccisione di Kirov del trentaquattro segna il passo Gysi decisivo nell'offensiva di Stalin all'interno del partito che si concluderà con con la conquista del pieno potere
Nel gruppo staliniano soltanto la seconda metà degli anni Trenta russe comincio quindi a svolgerà un ruolo più e più attivo a livello internazionale
Altrettanto importante constatare che la fine la la gravità della crisi e del liberalismo la fine del regime liberale parlamentari e l'affermazione del fascismo in Italia e l'inizio di un processo più ampio a livello europeo
Se la democrazia sembrava essere uscita vincitrice a livello di istituzioni politiche nella prima guerra mondiale molte democrazie si rivelano subito precarie diversi regimi autoritari si sta ora dell'Europa dalla metà degli anni Venti in poi
Su questo c'è un un saggio inedito di Sabbatucci molto interessante sono quindi la democrazia
In queste in quel periodo un questo cambiamento di quadro europeo che rispetta la situazione di immediato primo dopoguerra è è un punto fermo
La crisi del ventinove accedere a questa tendenza perché sembra dimostrare il fallimento dei governi di Berg liberaldemocratici ai risolve i problemi del mondo paterno
Il comunismo e fascismo che anche se in maniere diverse si sono posti come di raggi alternativa in netta contrapposizione con il capitalismo e con il ribellismo sembra costituire la risposta il crollo delle ideologie liberale
Sono quindi la democrazia il parlamentarismo che vengono messi in discussione come un modello politico ed è il modello antidemocratico autoritario diventare dominante in Europa negli anni Trenta
E questo è stato a mio perché sottovalutato dalla storiografia strategia che ha dato certamente giusto peso al ruolo della Grande depressione per la perdita di fiducia nelle democrazie liberale
Tra l'altro la l'analisi De Marco in quest'aula depressione coincideva con l'analisi del marxismo come è noto che vedeva anticrisi alla liquidazione come segno della liquidazione del capitalismo
Però non è stato abbastanza studiato come la grande crisi abbiamo intatto richiama dell'anticapitalismo fascista nazista e comunista
Abbia determinato una diffusa sfiducia nel parlamentarismo e abbia facilitato proprio negli anni Trenta una dizione popolare e nei centri di Jimi totalitari
Anticapitalismo e il disprezzo per il liberalismo borghese è una caratteristica che Michel regimi totalitari negli anni Trenta e rimarrà un elemento comune ai momenti neofascisti alle sinistre nel secondo dopoguerra
Con l'ascesa al potere di Hitler l'attrazione esercitata in Europa dei regimi autoritari filo fascisti si rafforza movimentista cisti si affermano anche in quei Paesi in cui sopravvivono regimi liberali come la Francia e l'Inghilterra
E ve la diffusa convinzione che si si è chiuso un ciclo che il capitalismo sia morente o che posso sopravvivere soltanto negli Stati Uniti in Gran Bretagna
L'Unione Sovietica offre l'altro modello alternativo con detto alla democrazia parlamentare dall'inizio degli anni Trenta sta crescendo la già notevole capacità di attrazione del modello comunista fondata anche su questa volontà
Del di creare un uomo nuovo sulla quel mito della Società uguale il cui anche a me qui mi richiamo anche quello che diceva stamattina strada
Che spiega l'adesione a livello diciamo andare mondiale al ideologia comunista
Se negli Stati Uniti Regno disoccupazione in Caos nella pace del socialismo c'è la piena occupazione si sta attuando l'industrializzazione pianificata migliaia di ingegneri e operai specializzati
Poggia fuggendo dalla disoccupazione dilagante negli Stati Uniti d'Europa si trasferiscono in sovietica che sembrava immune da questo male intrinseco del sistema capitalista
Di fronte le offensive dell'Ig-Metall scisti nazisti da quei dell'Etiopia di marmo e Tedesco la risposte liberal democrazie e di quali pacifismo prevalente spinge ad adottare la politica dell'appeasement nei confronti dei due dittatori
E in questo contesto che si devo ancora dei due principali avvenimenti della seconda metà degli anni Trenta la guerra civile spagnola e il patto tedesco sovietico nel primo caso il regime staliniano si trovò in uno scontro frontale con quelli nazifascisti
Mentre nel secondo ci fu una piena collaborazione basati su comune interesse la divisione dell'Europa in sfere di influenza
Siamo quindi al questione della Spagna
Rivolta franchista tesa rovesciamento del regime repubblicano in Spagna appoggiata dell'intervento militare regimi nazifascisti provocò subito una forte indignazione nell'opinione pubblica internazionale
Da parte antifascista corso in Spagna per difendere libertà minacciata d'aggressione fascista non soltanto gli esuli dalla Germania d'Italia molte persone proveniente da ogni parte del mondo
La guerra civile spagnola assunse così fin dall'inizio il carattere ridotta tra le forze del fascismo e dell'antifascismo
Non vi è dubbio che l'immediato intervento italiano a favore dei ribelli e quello tedesco che eseguì forno espressione della volontà di estendere la propria influenza ha dato il Paese
E quindi le pulci militari in Spagna offriva la prima questione ma le guardie Spagna fu anche un'ulteriore dimostrazione della crisi di regime libere dai democratici europei
La Francia inizialmente aiutò conforma nitore viabile alle purghe Repubblica poi rendendosi conto dell'ampliarsi della crisi
Si fece promotrice di una proposta di non intervento ai se aderiranno formalmente tutte le potenze interessate anche la Germania e l'Italia che poi violarono sistematicamente gli accordi fino a suo tagli di ogni significato
Sull'intervento dell'URSS e sulla difesa del del sulla difesa della Repubblica nella guerra civile spagnola sua formazione brigata internazionale
Se passato scritto abbastanza ma spesso si sono sovrapposti gli obiettivi del Comintern e quelli dell'URSS la linea dei commentari abbastanza chiara
Di fronte la crescente aggressività nazifascista evidenti debolezze del regime liberaldemocratici
Nel mille nove centotrentacinque il settimo congresso del Comintern aveva modificato la propria posizione identificando finalmente il fascismo nel fascismo il nemico principale e abbandonando lo slogan del socia al fascismo
Stalin si era dichiarata d'accordo con questa nuova linea politica che fu l unica l'ultima tra iniziativa autonoma del Comintern
Con internare a quindi appoggiato alla politica dei fronti popolari per sfruttare la crisi delle democrazie contrapporsi alle minacce a minacce nazifasciste in Europa la vittoria di fronte popolare in Spagna e in Francia fu il segnale di una possibile inversione di tendenza
Anche
Anche per il come Intel fu evidente fin dall'inizio il carattere lo scontro ideologico della guerra civile spagnola
Volere come Inter quindi doveva intervenire Spagna per difendere Fronte popolare per accrescere lo spazio conquistato dal partito comunista spagnolo comunque anche il momento una forza minoritaria
Per quanto riguarda la politica staliniana soltanto negli ultimi anni con la parziale aperture di archivi russi siamo idee più chiare della dinamica dell'intervento russo e ricordo impotente sovietico dei complessi rapporti tra comunisti spagnoli
Delegati del Comintern in primo luogo tagliati Godot villa eccetera l'azione dei servizi segreti permetterebbe e Mosca
Di particolare importanza sono il diario del segretario del Comintern Jorge Dimitrov e la corrispondenza tra Dimitrov vestali di telegrammi ritagliati dalla Spagna e l'altra documentazione del commenta del ministro degli Esteri sovietici
La guerra civile spagnola ebbe da questi documenti si vede una importanza notevole della politica sovietica di quegli anni migliaia di Dimitrov del Periodo trentasei trentanove due temi predominano sugli altri la guerra civile spagnola e le purghe
Dallo significativa compresenza e la loro alternanze nel diario cioè aiuta a capire sinistra prima di Periodo
In un primo momento sulla base di informazioni ottimistica del Partito comunista spagnolo il governo sovietico
Sottovalutò il la situazione e confidando nell'imminente sconfitta dei ribelli la prima reazione accuse Franco cui quasi immediata pone in onde del segretariato del commenta del ventitré luglio
In cui venne approvato un documento che con il visto che Stalin fu mandato e ventiquattro come direttiva comunisti spagnoli
In cui pur mostrandosi favorevole un fronte popolare contro i fascisti ribelli
Il Como impervia avvertiva di non e qui cito di non sopravvalutare le proprie forze di non uscire dal limite di un regime democratico e di non fare i piani di riforme radicali che e cito possono essere alle Zattere soltanto dopo la vittoria
I primi successi ribelli fece però capire che la situazione era più grave del previsto
Il diciannove agosto trentasei fu chiamato Mosca il capo dei servizi segreti sovietici in Europa occidentale che Vischi per illustrare la situazione spagnola il ventotto agosto trentasei riforme riunioni del Politburo con la partecipazione di MiTo
In cui si decise di dare aiuti le spagnole di organizzare un qualche internazionale
Il tre settembre Dimitro notava nel suo diario cito situazioni Spagna critica lo stesso giorno il Comintern rafforza la sua rappresentanza in Francia per comprare trasportare armi è identicamente quattordici settembre trentasei non contro il piumino
I servizi segreti ministero Dellas difesa presentarono conosci la bella Carré nove c'è il primo piano di rifornimenti militari sovietici alla Repubblica spagnola
La documentazione interna chiarisce sia il processo decisionale sovietico che gli obiettivi dell'intervento e dalla possibilità di analizzare perché gli aiuti sovietici furono inadeguati
Come noto l'Unione Sovietica intervenne Manieri abbastanza limitata con in via dispetti militari e tecnici oltre che di armi e perché la politica sovietica del commentario verso la Spagna si rivelò contraddittoria e incoerente
A parte le ovvie difficoltà legata la lontananza da Spagna e la complessità dei trasporti si deve sottolineare che ancora era non era completata l'industria la costruzione indusse bellica sovietica
E ma soprattutto che la guerra di Spagna coincideva con il culmine delle purghe ed è così netto grande terrore con eliminazione da parte di Stalin delle vecchie forze bolsceviche internazionalista e sia interna dirigenza sovietica che all'interno del Comintern
Lo stesso diario Dimitrov segnale di arresti quotidiani la preferita della stessa esistenza
Dei delle delle cose esponente del come ente a Mosca che vedeva quindi difficile continuare una politica coerente
Con l'aggravarsi della situazione spagnola si accentuando le tendenze da politiche staliniane innanzitutto una crescente ingerenza nella politica interna del governo spagnolo e insieme scelte direttive che evidenzia una chiave incomprensione della situazione in Spagna
Entrambe aggravate dall'impossibilità dei dirigenti del Comintern ridotti dalle purghe dalla paura a meri strumenti da politica ristagni di correggere le direttive che consideravano evidentemente sbagliate faccio un esempio
Che sembra molto indicativo la direttiva su felicità i compiti più importanti del Partito comunista spagnolo adottata del segretariato del Comintern il quindici settembre trentasette
Fu sottoposta stagni che fece inserire la richiesta di nuove elezioni del Parlamento spagnola a suo parere divenuto cito non rappresentativo
Dimitrov è quali e altri osservatori te come interne Spagna ritenevano che fosse inopportune in quel momento quando situazione militare era così critica parlare e nuove elezioni ma non poterono fare obiezioni
E così nello stesso documento si levano tre punti del programma
Il governo deve nazione Città del governo deve nazionalizzate tutte le grandi imprese industriali commerciali deve nazionalizzare tutte le banche del Paese deve rafforzare la creazione delle cooperative agricole
è ovvio che stanno non se ne dà conto della reale situazione spagnole Gesù mirati fosse comparabile alla fase di comunismo di guerra durante l'evoluzione russa
Che fosse cioè possibile permette la nazionalizzazione delle banche delle industrie in un momento in gravissima crisi al fronte al governo
Ma rende la politica sovietica in Spagna così contraddittorie resistenze le forze di Franco poggiate anzi fascisti così poco efficiente fu il fatto che le vittime di lottare contro Franco si aggiunse a sua volta si sostituì
L'altro obiettivo di rafforzare il controllo di Mosca sulla mobilitazione mondiale delle forze di sinistra
E la resa dei conti con gli atti aliante stalinisti
Il processo di epurazione grande terrore da Mosca fu trasferito anche in Spagna viene quindi confermato il quadro offerto nel suo libro di memorie anni fa gli attivisti secondo il quale già nel dicembre trentasei
Vero il terrore unbundling Barcellona valenza gran create speciali per il più giovane del Bjp ovunque cioè del del servizi segreti in cui si capivano imprigionano le persone
E tutta la rete funzionale indipendentemente dal governo ha legittimato e come cito il ministero della giustizia non aveva alcun papere sulle servizi segreti che diventò una star diventare uno Stato nello Stato
Fine maggio qui sarebbe questo troppo lungo raccontare le vicende poi forse molte di queste sono note ma a partire dal trentasette e scrivono questori ci lussi niente cioè il il principale nemico di Stalin in Spagna sono i trotskisti e i loro sostenitori
La quindi l'altro punto importante che dall'inizio sta né si dimostrò sospettosi delle brigate internazionali
In quanto costituivano nel mento poco controllabile il numero dei volontari dell'URSS fu ridotto al minimo la mobilitazione venne fatta soprattutto dal Comintern
E si tradusse l'arrivo di volontari comunisti da tutti i paesi europei ma questo questa situazione non che c'era troppa Stalin la proposta del Comintern del due gennaio trentasette di rafforzare l'organizzazione volontari americani per esempio si contrappose la decisione di Stalin e cito i volontari non sono necessari
Suggerisco dismettere il reclutamento il tredici marzo trentasette in una riunione del Cremino con moto conosci locale nove c'è altri tre maggiori esponente commentano Dimitrov Ercoli André Martin
Sta stanno in dichiarò di favorire lo scioglimento dei ricatti internazionali nel caso che le forze italiane tedesche forse lite alte della Spagna ore ventuno eventualità ovviamente molto improbabile
Il ritiro di Brigate internazionali fu deciso comunque più tardi nell'agosto del trentotto
Il ventisette agosto trentotto ci fu l'incontro a Mosca delegazione del perché come essa spagnolo del Comintern meter maneschi è coi in cui si discusse di tre brigate internazionali e Martini venne nominato responsabile per vocazione successive sistemazione delle persone coinvolte
La precede la guerra civile spagnola quindi sta nella debolezza dei governi liberali
Che per paura non intervenne del non detto l'appoggio al governo legittimo l'aiuto quindi venne solamente dall'URSS l'unica forza organizzata contro il nazifascismo in quel momento
Che approfittò della guerra per rafforzare il controllo sul momento comunista internazionale distruggendo gli elementi antifascisti e anti staliniani
Lo scontro tra anti pesce intra nazi fascismo e anti fece nazifascismo antiche antifascismo in terra spagnola si è conclusa con una prevedibile sconfitta di quest'ultimo
Insufficienza di truppe delle armi dei crediti da parte sovietica unita l'incoerenza e consueta abilità della politica staliniana contribuiranno a sconfitta del governo repubblicano spagnolo
Un'altra conseguenza della guerra spagnola fu l'incontrastato dominio di Stalin sul momento come Vincent nazionali e le sue organizzazioni la guerra di Spagna coincide con l'ultima fase di consolidamento dello stalinismo dopo di allora sarà incontrastato
Nel trentasette al culmine della guerra civile spagnola vi furono anche i primi contatti che porteranno poi a patto tedesco sovietico
Stalin Simons sempre su due o tre livelli dalla parte quell'ufficiale della politica la sicurezza collettiva dei rapporti con le liberal democrazie affidato in quegli anni a commissario agli Esteri maxi negli divina dall'altro quello nascosto dell'accordo con i tre il patto tedesco sovietico all'accordo tra due dittatori che segnò l'inizio del conflitto e protocolli segreti che lo accompagnarono
E che in pratica stabiliva una divisione per influenza trentuno anni e Polonia sono stati più volte nanizzati tra l'altro anche nel recente volume scritto da me Victor Zaslavsky Togliatti e Stalin
La felice collaborazione con il nazismo fra esperti dell'Europa nei primi due anni di guerra in particolare i colloqui del novembre quaranta in cui si arrivò a un passo da un accordo per un allargamento del tripartito all'URSS
E per la divisione di esperire influenza a livello mondiale tra Italia e Germania Giappone Russia
Nella prospettiva una sconfitta Gran Bretagna sono state interpretate da parte della storiografia Cumana manovre difensiva
Oggi noi conosciamo non soltanto i fatti come l'annessione mezza Polonia degli Stati baltici la guerra con la Finlandia
La documentazione sopporti Tesco sovietici per esempio sulle richieste avanzate da Molotov nei colloqui nel novembre quaranta Berlino ma anche la documentazione interno alla dirigenza sovietica
Conosciamo quindi le processa decisionali le ragioni che portarono queste scelte
Conosciamo i telegrammi cifrati tra Stalin e Molotov durante gli stessi colloqui tra moratori tre a Berlino abbiamo a disposizione soprattutto l'enorme mole delle direttive del committente inviate partiti comunisti occidentali nel cruciale periodo trentanove e quarantuno
Questi ordini nella loro brutalità cito archiviare gli slogan s'del Fronte Popolare dell'unità nazionale agire contro i propri dovette smascherando la natura imperialistica della guerra e così via mostrano irrequietezza della trevigiana tradizionali interpretazione dalla politica estera staliniana
Già una settimana dopo l'attacco di naziste la Polonia il sette settembre trentanove Stalin disse a Dimitrov
E cito prima della guerra la contrapposizione tra il fascismo e regimi democratici era assolutamente giusta durante la guerra tra le potenze imperialista e non è più giusta la divisione delle potenze capitaliste fasciste democratica penso il significato precedente
Oggi chi sta sulle posizioni di ieri e cioè il Fronte popolare unitario unità della nazione vuole dire che si mette sulle posizioni della borghesia questi slogan sono superati
Alla fine dei quaranta Span considerava seriamente la proposta considerò seriamente la proposta di intere che l'Unione Sovietica entrasse alleanza tra Germania Italia e Giappone trasformando così la triplice nella quadruplice
I leader sovietici premevano perché diventasse effettiva la bozza dieci torna Tito è un accordo di collaborazione l'aiuto reciproco le quattro potenze
Presentata dagli ben troppo questo
Non solo dell'URSS e riconoscimento interessi sovietici nella zona che si estendeva su del calco verso verso il Golfo Persico impedendo quindi la sua sfera d'influenza la Turchia e l'Iran intere considerò queste richieste eccessive e decise altrimenti
Convinta anche per la difficoltà con cui l'Armata Rossa vera sconfitta la Finlandia che le purghe l'esercito avessero indebolite la potenza militare sovietica decise di aprire un secondo fronte e di attaccare l'URSS
Sei mesi dopo l'attacco tedesco nel dicembre del quarantuno idem si recò a Mosca per concordare gli aiuti da invitare l'Unione Sovietica
Mezzo paese ed è in quel momento occupato dalla Germania e stalle non lo stesso comunque pose la stessa questione dei divisione dance per influenza
Della parte dal punto di partenza del dei confini del mille novecentoquarantuno come base dell'alleanza
Questa volta di stelle influenze però non è data la Germania e l'Unione Sovietica era tra la Gran Bretagna e l'Unione Sovietica
Non c'è nessun inevitabilità storiche nella scelta dite di attaccare l'URSS se avesse deciso diversamente la storia Seconda guerra mondiale avrebbe presentato un quadro assai diverso dello scontro frontale
Tra libera democrazia coppelle Alleanza totalitaria con prospettive gravi per la stessa sopravvivenza dei regimi democratici nell'Europa per concludere le vicende degli anni Trenta contribuiscono a spiegare non solo l'origine la seconda guerra mondiale ma anche l'emergere dell'assetto europeo del dopoguerra caratterizzato la divisione l'esperienza Renza
L'alleanza tra l'URSS democrazie occidentali non era inevitabile la storia poteva andare in tutt'altro modo Street avesse preferito continuare l'alleanza costali
L'alleanza tra democrazie occidentali lo stalinismo fu provocato lo stesso Hitler l'Europa è stata salvata dal nazifascismo ma a caro prezzo da soli tentazione Rockwell in tale è stato il pezzo credemmo Chezzi hanno dovuto pagare per la liberazione dell'orco centrale del nazifascismo
Essendosi assunto l'onere maggiore per scolpita la Germania di Gimme staliniano non solo si è presentato come simbolo di antifascismo ma anche può come portatore di democrazia
Storicamente l'equazione tra antifascismo e democrazia è stato una delle frazioni di maggiore successo per propaganda staliniana
Che per molti decenni riuscite a sopprimere non soltanto la memoria e sanguinose purghe dei cool ma anche della pericolosa collaborazione in tre principali di Jimi totalitari del ventesimo secolo
Grazie
Grazie professoressa Aga Rossi per la sua relazione cominciamo a loro la discussione io chiederei a Gianni Corbi di intervenire di aprire questa fase di discussione fosse quando arrivo
Saluto agli intervenuti è un grazie agli organizzatori di questo convegno mi invita
Partirò dal titolo della relazione
Della professoressa Aga Rossi il labirinto degli anni Trenta
Per osservare e non meno labirinti free furono gli anni Venti basta pensare alla nascita del fascismo o alla crisi economica il ventinove
Ho i labirinti fine anni quaranta con la seconda guerra mondiale
L'uso della bomba atomica la divisione del mondo in due sfere empio politiche contro non c'è dubbio che gli anni Trenta furono un decennio labirintico denso di avvenimenti
Però che tendiamo un po'troppo a identificare con l'Europa e con il movimento ideologici totalitari che si vennero maturande consolidando in quegli anni
Il comunismo le Lignano e staliniano il fascismo mussoliniano il nazionalismo nazionalsocialismo isteria
Dimenticando che in quel labirinto Ico decennio grandi e venti maturarono fuori dall'Europa
Basti ricordare il mio dei reduci del piano il conflitto fino giapponese la rivoluzione indiana di Gandhi
Fatta questa premessa incorrere o anche io nel vizio di privilegiare un argomento che del resto è dominante in questo convegno cioè il labirinto degli anni trenta in rapporto alle vicende del movimento comunista internazionale e in particolare del PPI e al suo legame di ferro con la Russia lista
Cioè un tendenza prevalente
A sottolineare e giustificata o non è a sottolineare l'importanza fondamentale di questo legame di ferro
Da cui tutto deriverebbe e che avrebbe conservato la sua spinta propulsiva nel dopoguerra
Ben oltre la morte di Togliatti avvenuta nel mille novecentosessantaquattro
Nessuno può canto negare che legame di ferro abbia fortemente influenzato e condizionato la politica e l'ascolto inviare il PPI nella British anni trenta
Quando più forte si manifestò la volontà egemoniche sopraffatti riferì stare in e del suo gruppo dirigente
Malgrado questo legame così forte e così simile a un nodo scorsoio non mancano però i tentativi
Del di parte del gruppo dirigente del Pdci e dello stesso Turigliatto cariatidi allentare questo nodo scorsoio scorciatoie di interpretare la Ferri accapiglia staliniana in modo più duttile e meno realizzate tentativi incerto che riuscirono solo in piccola parte e solo quando la politica delle alleanze con altre forze democratiche non comuniste venne a coincidere con gli interessi staliniani e del sistema imperiale nazional comunista
Non c'è alcun dubbio che la storiografia comunista abbia coltivato a lungo
Per decenni l'idea di un pc che aveva saputo eletti elaborare pur tra grandi difficoltà
Una sua linea strategica ideologica sostanzialmente autonoma e non considera condizionata pesantemente dagli interessi della politica staliniana
Una politica una strategia comunista secondo
I
La la prevalente sulla grafia comunista del tutto lineare tutta tesa alla politica di unità nazionale che ebbene sua ama sua massima e più felice espressione nemici della Costituente
Ci sono stati a questo proposito due tipi di revisionismo il primo è tutto interno Alpiq sci
E fu il tentativo di approfondire la conoscenza del comunismo che era stata ben occultata dal dirigenti del Partito comunista in particolare storia ci sono voluti anni per conoscere nella sua interezza il pensiero di grande il suo contrastato rapporto in carcere i commi riflette il PPI e addirittura la sua famosa lettera del mille novecentoventisei in cui esprimeva grande preoccupazione per la lotta fratricida nel partito sovietico
E non c'è alcun dubbio che il PPI in modo scientifico senza risparmio di mezzi abbia accreditato la tesi di un picnic coeso al suo interno e preoccupato solo di portare avanti una politica come pietra di unità nazionale
E di unità delle forze democratiche
C'è poi un altro revisionismo quello attuale e che è un po'è alla base di questo convegno e a mio parere è l'altra faccia della medaglia che consiste nel vedere la politica del PPI come una continua sudditanza
Dal mille novecentoventuno fino al mille novecentottantanove ai valori della politica sovietica
A mio parere una forzatura
Che appunto non tiene conto delle crisi e delle polemiche che attraversarono il mondo comuni
Se non si tiene conto di questa complessità
Non si spiegherebbe la lotta serrata condotta nel dopoguerra negli anni più duri della guerra fredda da Togliatti contro le tesi radicali radicali rivoluzionarie e stalinista Di Pietro Secchia e più cioè e non si spiegherebbero le polemiche le crisi provocate dalla repressione sovietica dal cinquantasei in Ungheria prima e durante dopo l'ottavo congresso e che portare all'uscita dal partito di decine di migliaia di militanti
La tesi portante oggi prevalente e che la strategia di tutti i partiti comunisti in particolare quello italiano e quello francese non ebbe nulla di razionale di originale
Ma seguito sempre con l'obbedienza quasi assoluta le esigenze le direttive di Stalin del lusso
Questa tesi non tiene conto a mio avviso della complessità lo ripeto di un dibattito che ebbe molti sfortunati protagonisti da grassa Terracini dalla vera dallo stesso Togliatti per finire con occhi e Giolitti
Un esempio a questo proposito
E l'ho finito perché
è presente l'autore di un importantissimo ricco sul sull'argomento è proprio la famosa svolta di Salerno
Elena Aga Rossi Victor Zaslavsky Gaetano Quagliarello in due recenti libri importanti editi dal Mulino sono arrivati alla conclusione che la strategia di Togliatti del periodo preso in esame
Cioè la caduta del fascismo i primi anni cinquanta fu eterodiretta da Mosca
E che la famosa svolta di Salerno fuori durevolmente suggerite dettata da Stalin a Togliatti nella primavera del quarantaquattro
Alla Libreria e la partenza del segretario del PPI per l'Italia
Il che è indubbiamente vero come risulta abbondantemente
Dai documenti che sono stati recentemente pubblica
Da quelli come enti di furto infatti che nella notte tra il tre e il quattro marzo mila duecentoquarantaquattro Togliatti ebbe un importante colloquio notturno costanti
Nel quale fu deciso di non chiedere l'immediata abdicazione del re Vittorio Emanuele terzo e l'ingresso dei comunisti nel nel governo Badoglio cioè l'essenza di quella che fu la svolta di Salerno e della susseguente politica del PC tutto vero si dimentica però di mettere in luce che in quell'occasione com'era avvenuto nel mille novecentotrentacinque per il settimo congresso del Comintern lei degli stabili di Togliatti collimare o no quasi perfettamente
E che cinque mesi prima di quell'incontro postali proviate reale barato proprio quella politica di unità nazionale
E perfezionerà il proclama reale proclamerà il ventisei novembre l'ottantatré parlando nella sala delle colonne della casa dei sindacati e di Mosca
Concludendo
Io debbo dire che
La
I due revisionismi quello che fu portata avanti faticosamente e confusamente anche da per
Gli storici
Vecchi e nuovi del PC
E edile revisionismo che scaturisce in gran parte dei Comuni del commenta i documenti copiosi che affluiscono dell'unione del venti per sono Benvenuti
A condizione però di inserirli e di interpretarli alla luce di quella che è stata la storia italiana di quelle che sono state le nostre vicende
Perché se no sulla base di documenti che saranno copiosissima sono anche Freddi e poco significativi io credo che la storia non andrà molto lontano
Presidente si è assentato credo che tocchi a Quagliariello che sarebbe una fortunata coincidenza appena citato
Poi al professor Cotta
Io vorrei tornare un attimo
Ai
Temi
Della importante relazione della professoressa Elena Aga Rossi
Perché
Questi temi sono stati affrontati sulla base di una
Copiosa documentazione proveniente in parte dall'apertura degli archivi sovietici dei quali Noè
Abbiamo
Disponibilità
C'è un libro di lo storico americano che si intitola significativamente
Ora sappiamo la verità quello che secondo me e più interessante notare e come molti dei passaggi che sono stati
Fissati nella relazione
Di Elena Aga Rossi in realtà trovano
Una risposta non così chiare non così evidente ma abbastanza nitida anche nelle fonti come cioè anche chi come nuovi non aveva la fortuna di poter guardare negli archivi e spesso arrivato a conclusioni non troppo dissimile e questo mi sembra un aspetto fondamentale perché in realtà pone la cosiddetta polemica sul revisionismo in tutt'altra luce
L'appostamento tra fascismo
Comunismo sovietico
In realtà
Basta prendere
Lei corone che su l'avvento del fascismo i Salvatore
Vinciguerra
Di Ferrero per trovarle proposte
Con in maniera assolutamente inutile
Così come l'altro nodo affrontato professoressa Galluzzo
Pone alcuni interrogativi importanti sul dibattito che si svolse all'interno dello schieramento antifascista
Mi riferisco alla
La svolta dell'Estate trentacinque al settimo congresso e Alvaro dei fronti popolari
A De Rossi ha messo giustamente in evidenza come questa svolta avveniva con il momento nel quale le purghe toccava nel loro approccio e badate bene che queste non sono cose che non si conoscevano in realtà per tutti gli anni Venti e per gli anni trenta queste queste notizie da Mosca e dall'Unione Sovietica filtrata
Basti pensare che nel trentacinque usciva per un editore che non è proprio l'editore clandestino Blonda il libro di superare sul su su scali basti pensare alle cronache di Londra che non era un giornalista di secondo piano in Francia basti pensare a le notizie che sono presenti nella letteratura coeva tedesca
Basti ancora vedere di scritti sul marxismo di Mondolfo in Italia per renderci conto non solo come queste notizie sulla vera natura del regime stalinista
Per regime leninista prima del regime stalinista poi erano notizie
In qualche modo presente
Ma anche come ad esempio l'interpretazione che Gobetti da ancora nel venticinque della rivoluzione russa come una rivoluzione liberale non sia un'interpretazione basata sull'ignoranza
Sì a una interpretazione che in realtà forza i termini di conoscenze che già allora erano assolutamente presente
Così come dopo il trentacinque e questo credo che sia il punto decisivo
La svolta
Dell'Unione Sovietica
E la svolta dei fronti popolari
Registra delle letture assolutamente differenti nello schieramento antifascista che sono letture in realtà giustificate dall'analisi di quella che era la politica estera sovietica
Mi ha molto colpito aver visto in un libro
Delicato appieno pro sole che fu l'esperto di politica estera di Bloom
Al tempo del Fronte popolare come nel trentasei una persona assolutamente schierata per il Fronte popolare e che fino al
Che fino al mille novecentotrentotto avrebbe avuto questa posizione nel trentasei grosso lei dice scrive
Non pensiamo in sostanza che i sovietici siano acquisiti per sempre all'alleanza con le democrazie occidentali
Si tratta di un'alleanza di comodo e se la politica estera staliniana troverà un vantaggio nel e questo ripeto l'esperto di politica estera del Fronte popolare se la politica estera staliniana troverà un vantaggio nell'alleanza con Italia Germania noi torneremo
A questo tipo di alleanza
Questo è appunto un uomo schierato dalla parte del Fronte popolare così come all'interno del movimento
Antifascista c'è su questo punto una rottura che una rottura lacerante
Da una parte di fronte al a le le le le dittature nazifasciste che si fanno sempre più arroganti check-in come Rosselli ritiene che per realismo bisogna accettare una alleanza con l'Unione Sovietica anche sapendo posa questa alleanza significa ma dall'altra parte troviamo interno Petri
Antifascisti che ritengono questa una assoluta iattura e che fanno crescere le loro perplessità sulla tenuta delle democrazie occidentali non solo ritengono che le democrazie occidentali sono più deboli anche a cospetto della guerra di Spagna ma soprattutto ritengono che con l'alleanza con l'Unione Sovietica le indebolisca ancora di più
Perché gli lei di in qualche di leva in qualche modo una uno spazio di autonomia del quale fino ad allora godevano
Se non si capisce questo dibattito questa rottura in realtà credo che si perda un momento fondamentale del dibattito interno
Al movimento antifascista degli anni degli anni trenta non è un caso che Gaetano Salvemini nel mille novecentotrentacinque nel giugno del mille novecentotrentacinque interviene al congresso degli scrittori
Promosso dal CID a Parigi
Proponendo proprio allora la categoria di totalitarismo e attaccando di fronte a una platea ostile
L'Unione Sovietica ed mettendo la sullo stesso piano de gli altri regimi totalitari non è un caso che Lia levi che del socialismo era stato un simpatizzante
Nel trentasette dopo aver visto gli effetti del Fronte popolare dopo averlo visto indebolirsi ulteriormente
Per la congiuntura internazionale che si andava disegnando non è un caso che proprio allora Elia li ritira fuori la Teoria
Sull'era delle tirannie
In realtà evidentemente in questi su questa su questo finale cioè una rottura che è una rottura drammatica una rottura che vede appunto dalla parte uomini come Salvemini come alle dighe certamente sono
Degli antifascisti della prima ora dall'altra vede uomini come come rosse e queste appunto è una rottura che causata da questo nodo storico è un nodo storico tutto quanto da rivedere tutto quanto
Tutto quanto da rilegge
Io chiedo al professor Cotta se
Pensionato ecco allora
Io per la verità sono fuori posto questo convegno
Io non pongo uno storico
Faccio un altro mestiere
E però qualche volta serve anche talvolta a suggerirei forse qualche cosa
L'intervento che io farò
Abbastanza brevemente è diciamo così di natura se solo santi Toro pomposo
Filosofica ma diciamo diciamo di una
Che dell'archeologia sovietica che si è avuto in quel periodo nel periodo classico del del Novecento
Grazie grazie
Del Novecento
Per segnalare soltanto un un una manifestazione particolare
Perché in effetti
Tutto questo mutamento così è stato così ben descritto come ha fatto la professoressa
La presso la professoressa D'Agata Orsi e poi anche il quest'ultimo interne e questi altri intervenuti
Mettono l'accento come doveroso per degli storici soprattutto sopra il mutamento Tecce nella loro azione politica
E volevo attirare l'attenzione invece sopra un piccolo particolare che però secondo me serve a interpretare
In un altro settore no non nel settore dell'azione non nel settore se vogliamo ridire della formulazione di una Teoria
Ma diciamo su quest'altro terreno
Il la la ragione di fondo che perlomeno perlomeno nei confronti del pensiero
Diciamo Assad attive dal riportò novecento miscuglio di parlare di cose così non sale vero
Lenti ma novecento e che ci racconta mi pare offra la chiave per intendere questi tutte questi mutamenti
Fra il Milena
Novecentodue in cui esce grande il primo grande libero di lei cioè il che fare un grosso punto interrogativo siti firmava alla dottrina decenni certe cene Ceschi
E poi soprattutto nel mille novecento diciassette
Con il gran l'altro grande libero autista di
Di legni cioè che i Stato e rivoluzione
Viene delineato una certa precisa linea linea nel pensiero di studi nel pensiero di poi nel pensiero dei due grandi dico i grandi e frodi del del comunismo cioè di ma e di e di
Marx e di Engels
Che ci Ceci tracci traccia la proprio il cammino che questi due fatale
Nel pensiero di di di di Marx negli scritti giovanili tocco appena carità non è che voglio di parlare di questo è fortemente un pensiero forte fortemente dialettico
è è il il sonno i è il motivo della loro basta che citi due frasi solidi di queste opere uno è quella non non più le armi della critica ma la critica del reale nei scritti negli scritti su sulla costituzione
Se da Costituzione come deve essere riformata e l'altro più più massiccio più
Costruito sono le famose tesi su fogli allora tutto il pensiero di Marx in questo nelle sue grandi linee è quello che resti sostiene la lotta come il lo strumento necessario
Dopo direi ancora ricamo rapidissimamente abbiamo il la presa di posizione di Marx che invece Foglietta tasso pari capitale inizia con una grande opera scientifica
Però accompagnata di tanto in tanto da ogni modo il movimento rivoluzionario che si si presente nell'Ottocento uno presente quando cioè la la rivoluzione quarantotto infranto mille ottocentoquarantotto in Francia la caduta di con
Con il secondo pone a parte però ecco e poi Silenzio di nuovo ritorna il lavoro più scientifico conta costante di di di di Marx e di e di
E e di in secondo punto è invece quello fu il famoso invece della comune di Parigi
Da fumogeni e Comune di Parigi cambia l'orizzonte no l'orizzonte dell'azione
La lo è possibile pensate la rivoluzione anche in un paese
Come non si poteva certo tante chiamate democratico ma insomma
Ma in un paese come quel la Francia in evoluzione poteva svolgersi secondo questo grande progetto
Ora tutto questo in un certo senso finisce
Non nello nel pensiero dei due dei due grandi pensatori inglese evasi ma nel nella noto Cornel loro ne ha continuazione loro del del loro svolgimento
Ma
Fatica mente vince quella che si chiamerà poi il
Sì a me l'ha poi la fa dizione una volta in più che la tradizione l'orientamento l'orientamento tedesco
Tedeschi alla fine soprattutto ancora nei primi già ancora nei nei primi dello novecento le due grandi figure di Bernstein da un lato e quella e quella di
So di
A la memoria Caucaso falsi si razzi ogni tanto la memoria fa fa fiasco
Queste persone e la lingua tedesca la linea in cui in cui
Come lo stesso
Lo stesso Leni indice questi sono gli autori che sono veramente anni stanno costruendo ancora Intimissimi dello del Novecento
La grande la grandezza di soluzione del problema del del comunismo attraverso un sistema di educazione di insegnamento di di adito editore di progetti
Conquisteranno conquisteranno la la Germania ne faranno undici centro dello trasformazione
E invece dall'altra parte poco per volta dal che fa passando al
Al libero
Invece è stato e rivoluzione che è del mille novecentodiciassette si lancia invece l'altra l'altra linea la linea rossa battuto ne esce Nismo
C'è solo il il bolscevismo e così via e si impone questa questa linea che pensata prima ancora che ci sia già
Una su un una politica una politica estera della
Del del bolscevismo macché pensata già prima
E viene e viene tradotto in allora che cosa succede
Pesca fosse impongo io uso quello che ho detto che ero ma
Si apre nella mente la data dualismo il dualismo della concezione comunisti
Battuta battuta da la linea attraverso un'azione rivoluzionaria di di di lei nel mezzo e compagni uno dei grandi compagno ha in quel momento era proprio Antonio Tozzi che ancora vede dopo
Essa è stato Michel Piccoli così vi è diventato bolscevico eccetera eccetera
Dopo questa questa linea qui
Si impone la lotta come
In questo momento nomi di battaglia questo secondo me il punto essenziale in questo tipo di discorso che sto facendo con tutte le riserve che ci sono da fare
Non come la linea di battaglia
Ma come la linea veramente ore interiore del del bolscevismo dello civismo beni leninista
Come lo strumento attraverso il quale si tenne sempre più conti e con con conquistare conquistare anche intellettualmente anche
Questo molto frequente soprattutto anche in in Trotsky aveva conquisteremo il mondo arriveremo nel lei nostre i nostri animali divideranno sul i fari parlo non ricordo male
Il
Le le sempre al arriveremo lettighieri sugli sui ghiacciati e cose del genere sono nulla si può affermare
Nulla ci confermate che noi siamo il movimento asso dovuto che non è soltanto limitato al movimento intellettuale è il movimento movimenta maiuscole eccetera
Ho citato questa frase famosa di di di
Picciotti perché tetto per raggiunge il massimo il massimo del dei livelli dice esplicitamente non esplicitamente noi conquisteremo ogni il mondo ne faremo quello che noi vorremmo con la nostra intelligenza eccetera eccetera
Allora noi abbiamo queste due due
Formule
E poi in qualche momento riprenderanno anche nel io questo non passo concreto perché non sarebbe mio mia competenza
Ma certamente dopo riprenderanno forme invece non così violentemente dico rivoluzionata
Ma la cosa importante è questa che attraverso questi due movimenti noi abbiamo la chiarezza che o in una versione quella chiamiamola così
E ancora pesce epica se vogliamo dire così oppure comunque democratica tra virgolette democratica della comuni del pensiero sovietico del pensiero russo e quindi delle della concezione russa della
Del rivoluzione
E quello in cui appunto tutti parteciperanno sempre di più al al l'azione l'azione democratica parteciperanno condivideranno le le posizioni di Fini che non sappiamo fino arriviamo alla famosa formula di di Berlinguer
Di Berlinguer non li Berlinguer attuale attualmente ci siamo un partito di lotta e di governo attenere insieme queste due possibilità possibilità è stato l'ultima affermazione in questo senso di questa Miloudi Rizzo che ho chiamato il per dire come si potrebbe chiamarlo ne esce Enrico Fermi
Per appellarsi piuttosto a un un ideale che era già finito ma insomma tanto per farmi capire
E dall'altra e dall'altra invece quella della lotta che in qualche maniera istruito a fondo nell'altra Conti
Ora questo è e con questo chiudo perché fastidioso intrattenervi su questo argomento questo queste du questo dualismo
Del comunismo chiamiamo non dirò pacifico ma con cui del partito del del comunismo come conquista intellettuale operaia operaia molto e così via
è si richiama non tutti e due e quello invece tesa
Punta sopra il il farsi fare la rivoluzione non farla venire è a Santo lato la loro formula in un famosa un famoso detto di di Marx che è quello il rovesciamento della Praxi
Ora il tema fado rovesciamento della prassi è stata usata interpretata diversamente e per l'uno e per l'altro
Allora il la linea tedesca allora per essere più esatti in questo caso è il interpreta la la fase tedesca in questo senso la prassi sia commercial
Cioè è la farsi stessa che nella logica del del del capitale di tutto vero farsi una conquista tutti questi Siva
E quindi invece visto la falsità il pesce risvolto Mariella la linea democratica chiamiamola così della conquista del potere avviene naturalmente
Questo fenomeno in cui il
Il capitalism capitalismo la prassi si si trasferì si sviluppa da sé
Oppure abbiamo l'altra traduzione quella della prassi che rovescia nonché sì rovescia abbiamo la linea si potrebbe dire quasi positivistica ecco serve per la parola più esatto positivistica del del del versante del del pensiero tedesco degli di quegli anni e poiché l'altra quella della classiche rovescia cioè occorre l'azione abbiamo il trionfo dell'azione abbiamo trionfa invece come si chiama possiamo chiamarla della ente della intelligenza ora questo e comunque aveva finito poi Christian accende un po'noioso
Questa non è non sono una verità non sono verità
Di cui ci si possa su quelle parti sposta dissi si possa discutere
Sono entrambe posizioni assolutamente fatti
O la prassi è così
Rampa ampie ragioni discessus veniva sostenuto la prassi si modifica da sei perché las spinta della Partito Comunista è quella che poco per volta
Non sono del tutto sbagliata mente nazionale poco per volta conquista intellettualmente
Lei il di la base la base operaia oppure oppure ho e contemporaneamente il rende sempre più gigantesco gigantesco ad assassini capitalista fino al punto di disegnarne alla fine come dice così come viene detto proprietà dallo stesso ma anche tecnica anche rimarrà non rimarrà che un solo capitalista una formula emblematica si capisce e quindi con il dottore lo sollevate che correva sotto il peso della l'altra invece la la la linea la linea chiamiamola così Legnini Anna negli annali anche vicino anche
Sostiene sta almeno in una prima parte nella prima parte due non si amavano davvero
In questo in questo periodo qui è ne abbiamo la sopra nella neve cioè nella nuova dalla nuova economia politica
Che è una tattica assolutamente utile per
E il Partito Comunista regia ponte con con legni ne è stato seguito proseguito da sta
Allora qui abbiamo la necessità
Siamo di fronte a un pensiero positivi si copre di richiamando così allora
Materialistico meglio più esatto in questa casa qui
Il lo svolgimento acquistata
Si erano richiederà che la passi e si è rovesciata che che si è che si è che si che ora lettura Trust classi prassi rivoluzionaria e quindi ha distrutto il
Capitalismo anche se non l'ha ancora distrutto ha bisogno di un certo aiuto
Da parte di una prassi che invece c'ha un con una sua vitalità
E allora si avrà il periodo appunto della neve la nuova economia politica sostenuta anche dopo dopo Lenin anche anche da da
Dai anche dalla sponda da Stalin da Stalin ed altri
E così via
E poi dopo un certo momento quando si erano aggiunti un certo livello che ha restaurato l'economia abbia si ritorna alla alla prassi invece dell'azione quella che è stata descritta così bene la professoressa dal professoressa
Aga Rossi allora noi abbiamo qui un un un Panorama generali io dato solo alcuni spunti di quello che si dovrebbe pensare di questa di questa impostazione assolutamente tra assistita
Assolutamente
Si potrebbe chiamarla
Non si pochi ma l ingente rappresentando era fatta ma ma che certamente optava o per l'una o per l'altra ma non ma non per una scelta di carattere ideologico
è sempre è la el ciò che nella farsi ritiene che esige che si cambi la direzione per sempre restare fedeli alla prassi che rovescia e che sarà ora senso ora in un altro anche tutti questi passaggi riguardo a a Stalin spetta alla tristezza
Al la campagna di Spagna la storia di Spagna cambiamenti così via spia tensioni no no mai mai mai mai di e gli anarchici mai agli anarchici questo
Togliatti lo sapeva bene bisognava dire mai a niente agli anarchici del
Alla tutto questo è assolutamente strumentale risultato è che si posta sempre in un a un livello all'altro combattere nelle la posta fa portare avanti la rivoluzione traduzione
Grazie
Professor Coppa chiederei a professor Sabbatucci allora di intervenire siccome
Poche cose in breve in margine a l'intervento di Elena Aga Rossi che che ringrazio per avere cortesemente citato ognuno vecchio scritto mai pubblicata
In particolare vorrei riprendere un tema quello iniziale ovvero l'insufficienza
Dello schema binario fascismo antifascismo per leggere la storia degli anni trenta in genere Pastore del periodo fra le due guerre
In realtà questa coppia fascismo antifascismo in quel periodo fu centrale dominante per periodi abbastanza limitati per fasi abbastanza limitata
In particolare nel periodo alto dei fronti popolari che poi sono un paio d'anni tra il trentasei e il trentasette non di più
E poi naturalmente negli anni della Grande alleanza di guerra a partire dal quarantuno in particolare a partire dal quarantatré
Per tutto il resto
Di questa fase storica forme quella compresa fra le due guerre mondiali meglio fra il diciassette e quarantacinque
In realtà
Lo schema di lettura è molto più complesso e da un certo punto in poi essenzialmente come ha detto anche Elena Aga Rossi uno schema triangolare un confronto triangolare democrazie liberali
Comunismo
Fascismi sempre tenendo presente che l'uso della categoria fascisti a qualche inconveniente è un è una categoria abbastanza discutibile ma non la usiamo correntemente anche per comodità
Fra
Queste contrapposizioni
Il fascismo comunismo democrazia fascismo democrazia e comunismo quel di gran lunga di più lungo respiro
è la contrapposizione tra democrazia e comunismo
Che è quella che poi dominerà
I decenni successivi alla seconda guerra mondiale d'epoca verrà mondo bipolare della Guerra fredda
Ma che era cominciata molto prima era cominciata addirittura
Alla fine della prima guerra mondiale
Quando si sosteneva che il vero confronto la vera alternativa fosse fra cui il saliente
è una contrapposizione che si propone nel mille novecentodiciotto nel mille novecentodiciannove
Quando tra l'altro di Stati Uniti partecipano all'intervento militare contro il regime comunista contro il regime bolscevico inclusi
E la pregressa già allora di quella che poi sarà appunto la contrapposizione lo scontro della guerra fredda
Perché a un certo punto questa contrapposizione perde
La sua centralità
Per due motivi
In primo luogo perché c'è la così il ritiro degli Stati Uniti dalle cose europee
Il ritorno all'isolazionismo già dal mille novecentoventi
Che toglie a questo confronto uno dei suoi protagonisti cioè gli Stati Uniti d'America meno lo toglie dalla prima linea di questo confronto
Successivamente l'entrata in scena del terzo nel terzo soggetto ovvero dei fascismi che rende tutto più complicata e introduce una variabile ulteriore che alla fine della prima guerra mondiale nessuno
Poteva conoscere né prevede
Altra
Altra osservazione che si può fare che in questa in queste scontro triangolare che domina
La scena europea negli anni Trenta
I confini i fronti sono molto meno netti molto meno delineati di quanto non ci possa apparire con uno sguardo a posteriori
E lo prova il fatto
Che ci fossero molti politici e soprattutto molti intellettuali
Che particolare negli anni Trenta si muovevano sul filo
Fra i vari schieramenti
E questo confine Lovali
I casi nera in Belgio di ideare dei neo in Francia di Dorio dissidente comunista che poi diventa esponente del fascismo più estremista anche più duro
Oppure anche dei accerta anche teme stessa
Oppure un caso meno noto di percorso invece inverso che è quello di Giorgio Palù a
Fu uno dei fondatori diciamo così non solo del fascismo francese ma del fascismo europeo
Il quale a un certo punto nel corso degli anni trenta cambia fronte diventa un sostenitore del Fronte Popolare finirà addirittura i suoi giorni nel campo di concentramento di Bergen-Belsen
Ancora
In questa in questa Allotta così complicata
Tutt'altro con questi fronti
Spesso confusi e spesso varcato in un senso o nell'altro
La democrazia dell'Europa continentale
E perdente
è perdente sul piano
Del consenso soprattutto del consenso intellettuale già negli anni precedenti la seconda guerra mondiale e poi è perdente come tutti sappiamo militarmente
All'inizio del conflitto mondiale nel mille novecentoquaranta quarantuno la democrazia il sistema rappresentativo è espulso praticamente dall'intero continente europea
Sa con la Svizzera
In parte Paesi scherza scandinavi ma poi per il resto non ce n'è più traccia
Sul continente europeo
Lo scontro militare a questo punto anche politico lo vincolo le democrazia anglosassone
Non lo vincono i democratici dell'Europa occidentale i quali sono un certo punto vinti di spazi scomparsi addirittura ricordiamo che a difendere la democrazia in Europa rimangono a un certo punto personaggi come devo che è un democratico non era mai stato
Oppure naturalmente Churchill in quanto che anche lui non era mai stato un democratico e che era il capo appunto della
Della nazione che fin dall'inizio e fino alla fine ha combattuto contro il fascista lo vincono le democrazie anglosassoni e lo vince per altro canto ovviamente l'Unione Sovietica
La democrazia dell'Europa continentale invece perde risulterà alla fine
Vincitrice ma perché perché lui Pieri riportata al potere dagli eserciti delle potenze non europee o solo in parte europee
Ecco per concludere questo io credo che sia un dato che noi dobbiamo tener presente quando parliamo delle debolezze strutturali delle inefficienze e delle ambiguità anche culturale delle democrazie europee in questo secondo dopoguerra grazie
Grazie al professor Sabbatucci solo la parola Zaslavsky credo voglio pura questione
A Corbi vero
Gianni Corbi ha menzionato la politica di svolta di Salerno e Piovani farci Gianni una domanda una domanda
Il problema di svolta di Salerno non è stanco il fatto ampiamente no perché la decisione di stare a favore di una politica di svolta di Salerno coincideva con questi sono i dagli atti nove secondo emendabile quarantatré questo è noto e la città la palma domanda vera diversa sì come mai che due persone commi Dimitraski toglierti in gennaio e febbraio quarantaquattro escono fuori e vanno da stare lì da molto alcol la proposta contraria la svolta di Salerno
Non erano i due sprovveduti conoscerla bene che voglio dire contraddire stare in dighe conseguenze avrebbe potuto avere questo gesto
Perché né stare uniti e niente mi e Togliatti in Dimitrov conosceva nel fatto che ambasciatore Bergamo era già arrivato a Salerno per organizzare le riconoscimento editorialista Doria
Perché sono usciti con cast proposta contraria
Non mi richiamo a domande vere
Ne è un po'difficile
Argomentare
Con
Di confronto e di gli applausi che un grande esperto di questi problemi io tendevo soltanto a sottolineare e cosa che non ho potuto poi bene esplicitare nella mia relazione che
In Togliatti c'è sempre stato i suoi momenti più felici hanno conciso nel nei momenti mi fido soltanto uno quello punto del settimo congresso del Comintern pensate trentacinque quando ha potuto sviluppare e anche nella guerra di Spagna ha potuto sviluppare appieno queste sue capacità chiamiamole
Ma non rieletto salvo poi più Sivo chiamarle riformiste ma intende riformiste in un senso voi potete capita nella svolta di Salerno questa coincidenza questa così perdiamo questa naturale
è consonanza tra Togliatti e Stalin si manifesta in modo compiutamente il pc è evidente che eccetto gli atti avesse definisce un'altra linea Togliatti sarebbe adeguato
Io volevo soltanto dire che forse bisognerebbe sottolineare
Che i i documenti sono
Molto espliciti e quindi non non si può discutere sui documenti sul fatto che statali suggerì in modo ecco però bisogna anche vedere e fino a che punto questa fu imposta come delle volte sembra
Una tesi che viene accreditata e quanto invece coincideva con un'idea bonaccione
Lo antica e molto profonda dello stesso
Gli atti
Il can capita molte volte
Ho citato appunto il momento più felice fu settimo congresso gli atti fu richiamato appositamente da da Stalin né da Parigi perché agli atti capi sapeva che questo così questo intellettuale così duttile era capace di sviluppare cristallini e lo fu quando col col nome di Alfredo lui riuscì poco anche a sottrarsi a alla agli anni del delle grandi purghe di cui lui fu uno dei grandi responsabilità andò in Spagna e Potenza
E spiccare quella politica poi anche di sorveglianza sul partito comunista spagnolo ma anche di una politica di alleanze ecco solamente questo volevo dire insomma che e la svolta di Salerno
E oltre ai documenti bisogna anche un po'inquadrarli nella politica più generale del condotta e dagli uomini parti
Grazie loro adesso per una breve replica la protezione solare qualche tempo alla relazione Ernesto Galli Della Loggia e non è solo intanto ringraziare i tutti quelli intervenuti che hanno integrato la mia
Relazione con un fosse un suggerimento per una prossima
Richiesta di fare un un convegno sullo il concetto di democrazia economico abbia qualche obiezione avrei sulle chiamare non democratico Churchill o decorre io penso che il cioè a Cerci e dobbiamo forse il fatto che siamo qui compendi e l'altro l'altro prego
Beh insomma il quindi persi d'accordo e Ferragamo
E questo punto il discorso è e e invece viene fuori qui un Togliatti democratico insomma parliamo dettagliati era o no io credo che se c'è una persona che incarna fino alla fine
Lo stalinismo etto agli atti che se noi contribuiremo a parlare di Avedon Mittel per gli atti in Italia io temo che non riusciremo a superare le in queste barriere ideologiche che appunto uno che uno del Wettin per cui siamo qui oggi
Insomma va bene Togliatti avrà avuto meriti per la svolta da una posizione così assurda come socio al fascismo a una svolta in cui si identificava finalmente il fascismo
Per quello che era ma questa svolta come è stato ricordato è durata dal trentacinque al trentanove che cosa ha fatto Togliatti da trentanove quarantuno ecco cosa fatto Togliatti dal trentasei a trentotto in Spagna
A perché agli atti non ha contribuito alla alla fucilazione alla sparizione della del movimento comunista anarchico ecco guardiamo un po'che cosa veramente ha fatto questo democratico
Togliatti anche qui fare contrapporre democratico Togliatti con lo stalinista Secchia anche qui veramente età agli atti che rappresenta Stalin quello la via scelta da Stalin moderata ed è Secchia che si presenta al di fuori della linea seguiti in quel momento che seguiva l'Unione Sovietica
Tant'è vero che quando se che vanno in dicembre del quarantasette a a Mosca cada in preda verrà iperbarico nel rione redarguito da Stalin per dire guardate guarda che la linea vera è quella giusta quella da seguire quella di Togliatti
Salvo poi naturalmente a metterlo come vicepresidente BCE segretario e per controllare i tagli attraverso un altro discorso
Ecco quindi svolte Salerno scusate ma devo anch'io intervenire perché e i perché io non la metto il nostro libbre sembra che noi diamo ha detto non abbiamo dimenticato di dire che la cosa importantissima che Togliatti all'inizio voleva collaborare con Badoglio ecco anche qui dalla parte noci Ciga accusano di essere ti consiglia il Partito comunista con partito solo asservito agli ordini di Stalin quando poi sottolineava un ente la posizione indipendente di Togliatti da star anche quella in cui si dice
No non possiamo più cioè c'era prima una posizione a favore commenti fortezza dell'opposizione unità nazionale quindi di accordo
Fra tutte le forze e questa è la linea staliniana tratto tre forze dalla dai monarchici ai comunisti
E quindi seguita da Togliatti poi ad un certo punto Togliatti si rende conto che la situazione italiana è un po'diversa
Cioè una forte componente antifascista anti monarchica e quindi suggerisce a Togliatti lo se suggerisce a Stalin suggerisce in questo documento
Che non riportiamo che che citiamo a lungo e che viene scritto tra da Togliatti e da Dimitrov che viene presentato a Stalin il tre nella notte famosa notte tra il tre e quattro marzo come si fa a dire pallore che e e è una linea ordinata quella della svolta di Salerno no è una linea imposta chiamiamola non gli piace la parola imposta diciamo nella linea richiesta da tali ma questa è la verità quindi ecco
Nata per questo e all'escussione che sta andando avanti da quando è uscito il nostro libro dalle però circa un anno e veramente se il partito col non capisco bene perché si insiste così tanto su questo aspetto che mostra in realtà un nome un momento di autonomia di Togliatti da Stalin e di vero antifascismo
E se volete invece voleva vedere per forza Togliatti su questa continuato a dire quello che sta dicendo sono sorte Salerno
Scusa sì questo mio sfogo ma queste visto sembra una specie di lunga storia dello a quei Salerno che continua da tempo quindi per il resto sono d'accordo colletto telefono direttore e ringrazio tutti
Bene adesso darei la parola questo permesso Galli Della Loggia per la seconda relazione della giornata
Sull'ideologia dell'antifascismo
Costo
Da mi sembra importante iniziare questa relazione
Delimitando lo spazio esatto di ciò che è in discussione
E dunque definendo ciò che discutibile opinabile che sarà discusso e ciò che invece non è almeno a parere di chi parla né discutibile né opinabile va da sé ma particolari condizioni dell'Italia di chiedono che sia fatta questa precisazione ancorché umiliante
Per tutti noi duramente per chi la fa innanzitutto che non è in discussione e non è opinabile la necessità per ogni
Democratico di opporsi ai netto di e alle idee del fascismo
Né tanto meno è in discussione non si parla di una qualche supposta cervellotica equiparazioni in realtà da nessuno mai avanzata tra fascismo e antifascismo
Questa premessa forse superflua
Ci permette però di entrare subito nel vivo del problema il problema che cosa sia che cosa intendiamo per ideologia antifascista ideologia antifascista come sarà usata in questa relativa in questa relazione come è stata storicamente come ha vissuto storicamente non consiste già nell'essere
Punto portatori di ideali incompatibili con quelli del fascismo opposti a quelli
Del fascismo ideologia antifascista non è l'essere contro il fascismo così come per capirci
L'anticomunismo non è semplicemente l'essere di opinioni contrarie a quelle del comunismo entrambi tanto l'ideologia antifascista o meglio forse bisognerebbe dire l'antifascismo come ideologia e l'anticomunismo come ideologia sono un particolare modo di essere contro che non si inserisce scelto in questo essere contro
Ma di questo essere contro farla premessa per una serie di corollario di conseguenze che alla fine si compongono in una vera e propria costruzione autonoma
Con suoi autonomi contenuti
Per capire scusi di cosa stiamo parlando e di quale possa essere la specificità di quale sia stata la specificità dell'antifascismo come ideologia
Basti ricordare uno tra i tantissimi episodi che in questo senso potrebbe essere ricordati e cioè il fatto che
Per
Decenni
Gli esponenti di tanta parte della sinistra italiana che si identificavano identificati a pieno titolo con l'ideologia antifascista
Tuttavia proprio perché identificati portabandiera diciamo così di questi teologia mai per esempio avrebbero considerato avrebbe pensato senz'altro un'eresia considerare antifasciste
Le amministrazioni per esempio degli Stati Uniti d'America
Giustamente perché di amministrazione Stati Uniti d'America certo non condividevano l'ideologia antifascista erano semplicemente antifasciste
Ma questo non bastava per essere considerati naturalmente da chi era portatore dell'ideologia antifascista come veramente oppositori del fascismo
Il problema sta San uno dei punti spinosi nel discutere queste cose sta nel fatto che chi si pone in genere dal punto di vista dell'ideologia antifascista manifesta ancora chiusi attaccamento
Tenace partecipazione ai suoi stilemi e la sua storia e convinto che il solo modo di essere realmente antifascista sia questo
Di essere appunto
Dalla parte dell'antifascismo come ideologia e
Non solo fa questo ma confonde maliziosamente ogni
Rifiuto di aderire al antifascismo comitologia confonde questo rifiuto dicevo o la critica comunque degli oggetti fascista ma antifascista come una forma di tiepidezza democratica
Ma così lasciamo stare questo aspetto che ancora non si una fra un residuo polemico non prima però di aver sottolineato come il fatto che
In questa relazione si perderà criticamente dell'ideologia antifascista non implica naturalmente
Il disconoscere che in moltissimi casi l'ideologia antifascista antifascismo comitologia è stato però sicuramente qualcosa che ha suscitato una forte passione per la libertà un impegno forte fino al sacrificio della vita per la libertà e questo naturalmente e qualcosa che va ricordato per non
Abbracciare un'assurda faziosità
Bisogna riconoscerlo credo che l'ideologia antifascista è stata una ideologia una delle ideologie di maggior successo di questo secolo
Basti pensare questo è naturalmente non una prova assoluta ma sicuramente un forte indizio alle norme penetrazione che l'ideologia dell'antifascismo avuto nei settori della cultura e stavano d'oggi è di grande capacità di mobilitazione
E di grandissimo uso da parte di importantissimi attori politici
Il fatto che abbia avuto grande capacità di mobilitazione credo che si spieghi con il grande mito che e all'interno della dell'antifascismo come ideologia che il mito dell'unità
Il mito dell'unità di tutte le forze che si colloca da una parte che quindi rende forti e che quindi è garanzia di vittoria è un mito di unità dei buoni e anche di un mito di unità dei cattivi
è un unico punto la un isola con
Nel fascismo la
Unicità diciamo del male
Presso Successo da parte dell'ideologia antifascista si spiega e sulle altissimo uso nella da parte di attori politici si spiega con
Alcune sue caratteristiche che sono io credo soprattutto il suo grado elevatissimo di ambiguità
E perciò di flessibilità e adattabilità al tempo stesso
E dall'altra la sua capacità di ridurre la complessità tutto ciò che in generale punto riduce la complessità e molto probabile in politica che abbia una qualche un qualche successo
La mia relazione verterà su due sarà articolato in due parti la una prima parte cianosi su accenni
Sulla storia generale non italiane per intenderci di questa ideologia poi invece la una parte riguardante le sue vicende più specificamente italiano
Credo che sia giusto quello che ha scritto François Furet quando ha detto che l'ideologia dell'antifascismo nasce fra il giugno del trentaquattro decisione dell'Unione Sovietica di aprire all'Occidente dopo l'allacciamento di rapporti con gli Stati Uniti di entrare nella Società delle Nazioni e il maggio del trentacinque la firma del patto Franco sovietico
Ancora pochissimi mesi prima nel novembre del trentatré al dodicesimo esecutivo allargato dell'Internazionale comunista Togliatti affermava
Sono prestazioni per gli atti una lotta efficace contro il fascismo non è possibile se non si riconosce che la sola strategia giusta di questa rotta
è la strategia del proletariato per il rovesciamento del capitalismo e la conquista del potere
E che pertanto occorre dimostrare l'inconsistenza il carattere controrivoluzionario
Della politica la socialdemocrazia che afferma che in un regime fascista la classe operaia deve lottare per la restaurazione della democrazia borghese sono le era nota posizione internazionale che si riassume nel sociale fascismo che il corrispettivo strategico interno al situazione di isolamento internazionale in cui versa l'Unione Sovietica isolamento internazionale l'Unione Sovietica
E politica del Comintern arroccata sul sociale fascismo che ufficialmente viene adottata punto alla fine degli anni Venti
Però in sostanza è la prosecuzione della politica che
Il Comintern ha sempre seguito dall'atto della sua fondazione questo appunto questi due aspetti credo che debbano essere visti insieme e comunque significativo che insieme cessano
Nel senso che sono io credo lei esigenze di politica interna ed estera del la Unione Sovietica di uscire dall'isolamento in cui fino allora era stata per il fatto nuovo determinato dall'avvento di tra il potere e queste esigenze assolutamente vitale dell'Unione Sovietica che determina il cambiamento di linea del internazionale fino allora come è noto fino
Al
Dal trattato di Brest-Litovsk inquadra pace di Versailles in poi l'Unione Sovietica era stata in una posizione di isolamento internazionale l'unica linea politica che l'Unione Sovietica poteva fare
Era l'alleanza con la Germania così come infatti furto ratifica fu consacrato al Trattato di Rapallo
L'alleanza con la destra tedesca gli altri grandi sconfitti della prima guerra mondiale era l'unica carta che l'Unione Sovietica aveva da giocare
Ma
Nel momento in cui con l'avvento di Hitler la Germania
Assume un atteggiamento contra positivo all'Unione Sovietica di appunto politica di riarmo per l'avvento di per questa carta di alleanza d'intesa con la Germania diventa non più giocabile l'Unione Sovietica
Si trova in una situazione di isolamento assoluto che va a tutti i costi spezzato
è ovvio che questa situazione di politica estera dell'Unione Sovietica
Impone queste necessità nuove della politica estera sovietica impongono un cambiamento di linea dei partiti degli Internazionali è incompatibile una tattica una strategia scusate del sociale fascismo con la necessità dell'Unione Sovietica di trovare accordi politici statali anche se è stata con Paesi democratici
Finché nel Comintern
Finché il Comintern e si ostina a considerare il fascismo comunque prodotto normale di una democrazia borghese sostenuto dalla socialdemocrazia immaginare un fronte antifascista che qui non equivalga di fatto a un fronte comunista
Impossibile
Ed è ugualmente finché si teorizza che venti sistemi politici borghesi non può esservi altro spazio che per il comunismo e per il fascismo perché in sostanza questo diceva patria associa al fascismo
Si nega cioè che vi si appunto vi possa essere uno spazio democratico è ovvio che i partiti comunisti sono ridotti all'impotenza nell'impossibilità di fare una politica reale così come di fatto accade i partiti comunisti
In tutti gli anni Venti i partiti comunisti sono sì in Germania tentano delle spallate Puccini stia addirittura
Altrove sono ridotti nella più totali insignificanza nella clandestinità insignificante come in Italia ma non hanno una reale vita
Politica
Così come è impossibile questi partiti comunisti per l'Unione Sovietica avere un rapporto di alleanza o d'intesa con gli Stati democratici
Tutto cambia invece se si adotta una politica diversa il cuore del problema è per l'appunto il rapporto con il fascismo l'analisi che viene fatta del fascismo la
Col settimo congresso nasce
Tenuto ufficialmente a battesimo l'ideologia dell'antifascismo
Prima sovietici sono prima del settimo congresso c'è c'è l'antifascismo nel senso che ci sono forze anche i comunisti sia pure nel modo
Così
Dissennato insomma possiamo dire più previsto associa al fascismo c'erano delle forze che si battevano contro il fascismo quindi c'era l'antifascismo non c'era però l'ideologia dell'antifascismo questa ideologia nasce per l'appunto
Con il settimo congresso e nasce appunto in relazione alla svolta comunista
Suggerita dai impellenti motivazioni io credo di politica estera dell'Unione sovietica
Tutto ciò serve a chiarire che nel cuore dell'ideologia antifascista nel suo statuto costitutivo diciamo così
Cioè per l'appunto ciò che fanno i comunisti la posizione dei comunisti e quindi al tempo stesso la posizione verso i comunisti
Indipendentemente da questo nodo di Problemi e dall'appunto da da da dal dalla politica scelta
Dare comunisti e dall'Unione Sovietica indipendentemente da questo non si dà diciamo così ideologia della antifascisti
Tipica ideologia di accordo di alleanze di fronte ampio e ai comunisti però che spetta in ogni circostanza di
Consentirne o assecondarne la nascita o invece in impediti
Cioè io credo che fa suo atto di nascita mostra una
Forma di diciamo così
Dipendenza ontologica
Della ideologia dell'antifascismo dalla posizione
Del con movimento comunista internazionale dell'Unione Sovietica e infatti la riprova è quello già qualcuno l'ha accennato a questo di quello che accade nel trentanove
Basta che l'Unione Sovietica trovi un'alternativa da lei l'imputata utile all'intesa con le potenze democratiche all'intesa con la Francia poi soprattutto basta appunto tra virgolette dico basta
Questo perché i movimenti comunisti Cessna da un momento all'altro di essere antifascisti
Anzi diventa hanno più o meno larvata mente
Figo tedeschi molte circostanze e l'antifascismo non esiste più
E l'ideologia antifascista non esiste più
Appunto la riprova che l'antifascismo ha bisogno Diliberto unto storicamente in quanto
Ci sia una certa posizione una determinata posizione dei comunque
Il maggior successo e anche il cuore dell'ideologia antifascista
Consiste nell'idea io credo che il fascismo il capitalismo sono legati a filo doppio
L'antifascismo in sostanza e innanzitutto per la sua essenza in questo senso dico innanzitutto una ideologia sulle origini e sulla natura del fascismo
Tutto ciò che l'antifascismo come ideologia implica e postura tutto ciò che adesso poi nasce trae
La propria origine dalla versione che esso fa propria che divulga per il rapporto che esiste fra
Fascismo e capitalismo
Aver legato a filo doppio secondo punto i più classici
Lezioni del del marxismo si può dire forse il marxismo conica insomma
Aver legato a filo doppio aver fatto del fascismo in sostanza una sorta di involucro idee al tipico quasi del capitalismo presente a moltissimi vantaggi ne voglio ricordare soltanto alcuni innanzitutto per l'appunto consente l'agibilità rivoluzionaria del concetto di antifascista cioè i comunisti possono essere antifascisti pur continuando ad essere comunisti
Cioè continuando ad essere dei marxisti rivoluzionari proprio perché essere antifascisti implica obblighi in un certo senso ad essere anche anticapitalisti e naturalmente l'anticapitalismo è così
L'anima di una posizione di marxismo rivoluzionario
Sarebbe stato completamente diverso se si fosse cianosi sostenuto se avesse prevalso per ipotesi impossibile la linea che
La natura vera del fascismo era il suo essere antidemocratico se fosse prevalsa una città una simile linea e per i comunisti diventava estremamente imbarazzante essere antifascisti perché significava appunto essere a favore di ciò contro cui era il fascismo cioè diventare democratici ma questo avrebbe
Sollevato una serie tantissimi problemi
Ma non solo appunto
La posizione antifascista consente appunto l'appello i docenti fascista consente comunisti di praticare l'antifascismo restando comunisti
Anzi fa qualcosa di molto di più di molto più importante
Gli consente di esteri militanti più conseguenti dell'antifascismo
Perché se l'origine e la vita del fascismo sono legati a filo doppio al capitalismo allora ovvio che il modo più conseguente di essere antifascisti e quello di essere anticapitalisti come sono appunto il comunisti
L'ideologia
E l'impegno antifascista dunque si prospetta no questo è un punto chiave diciamo sì della vita storica dell'ideologia antifascista
L'impegno antifascista si prospetta come una specie di scala da almeno al più ai primi gradini ci sono i democratici non anti capitalistici gli agli ultimi invece gradini più alti ai gradini del massimo impegno anti capitalistico
E dunque antifascista ci sono i comunisti proprio grazie al loro impegno anticapitalista e naturalmente chi occupa i gradini inferiori gli antifascisti
Democratici non anticapitalisti sono proprio per questo sempre sospettato insospettabili o accusabili comunque di essere alla fin fine degli antifascisti piuttosto tiepidi
I comunisti diventano così una specie di fratelli maggiori dell'antifascismo
Sempre pronti come i veri fratelli maggiori a fare domande la Manzin magari a chi vuole essere troppo antifascista magari a chi
Punto non capisce le opportunità e promessi che bisogna fare a dare voti a correggere ad ammonire i fratelli più piccoli l'ultima conseguenza
Il fatto che proprio perché implica questa forte posizioni anticapitalistica
L'ideologia dell'antifascismo può diventare sinonimo di rivoluzione si può parlare come infatti parleranno largamente i partiti comunisti a cominciare da quell'italiano di rivoluzione antifascista
Nel quadro di una democrazia di tipo nuovo da quella diversa da quella
E così avutosi fino ad Andora e che Togliatti battezza sulla falsariga dell'esperienza spagnola lui mi dice democrazia progressiva
In questa Repubblica scrive Togliatti nei primi nel primo anno dopo il primo anno della guerra di Spagna definendo cercando definire appunto cosa sia una democrazia progressiva è uno stato che addotti un tale regime in questa Repubblica viene distrutta la base materiale del fascismo
Già ora tutte le terre l'impresa di coloro che appoggiano la rivolta dei fascisti sono state confiscate messe a disposizione del popolo già ora in relazione con la situazione di guerra il governo spagnolo è costretto a introdurre un controllo dell'apparato economico
Quanti più ribelli si destineranno a guerreggiare contro il Governo regolare tanto più questo dovrà proseguire sulla via del disciplinamento di tutta la vita economica del paese
In terzo luogo questa democrazia di nuovo tipo non potrà in caso di vittoria del popolo non essere nemica di ogni forma di spirito conservatore
C'è una lunga citazione che risparmio però Vito agli atti al rientro in Italia dopo otto anni quindi da queste parole che riprende
Le direttive diciamo si illustra nuovamente i contenuti della democrazia progressiva e
L'appunto
Parlo lunga citazione se no questo pezzo i gruppi Proto pratici i quali sono responsabili delle star del sanitario regime fascista
Devono essere colpiti è messa e messi nell'impossibilità di nuocere cosa vuol dire vuol dire che la rivoluzione la democratico stato da democrazia progressiva sorto dalla rivoluzione antifascista ha se non altro possiamo dire
Questa caratteristica cioè di delegittimare radicalmente ogni posizione di tipo conservatore e e anche le forze sociali ed economiche che in genere si identifica una posizione conservatrice cioè una democrazia che non a caso richiede un'aggettivazione particolare perché è una concezione democrazia che sarebbe rifiutato insomma da coloro che praticano il regime democratico da molti decenni da molti secoli sarebbe considerata appunto non democratica e una democrazia in cui appunto
Non ci possono essere un certo tipo di posizioni ideologiche e di forze sociali
In questo modo questa è una osservazione
Non diciamo sì
Distruggendo la democrazia per liberalismo o dalla posizione conservatrice che sicuramente appunto
Era considerata la medesima cosa poi lo vedremo in questo modo è una lucido osservazione sempre diffide che traggo da aprire
Le ideologia dell'antifascismo riporta all'idea di democrazia alla rivoluzione francese cioè appunto
Cancella tutto il difficile aspro itinerario con cui la democrazia si era via via i famosi conciliata con il liberalismo e riporta invece la democrazia a questa situazione
E naturalmente afferma l'idea fondamentale che democrazia borghese o democrazia progressiva insomma democrazia borghese e democrazia socialista siano le fasi di uno stesso itinerario
Nel quale vi sono sani sostanza si afferma poi che cosa una sorta di diritto soggettivo dei Democratici conseguenti ad essere rivoluzionari ad essere appunto socialisti nel senso di affermare questo tipo di
Regime politico
La democrazia socialista è sicuramente più avanzata proprio perché naturalmente socialista perché ha abolito il capitalismo il quale capitalismo è l'origine prima del fascismo le facce
Cioè c'è una serie Radiologia antifascista produce una serie di sillogismi di identità
Perché conducono a questo risultato
E conducono soprattutto a un risultato importanti
E cioè che in base a destra
Essere democratici e incompatibile con l'essere anticomunisti e nemici della rivoluzione
Questo appunto e in realtà ciò che state realmente a cuore affermare alle ideologia antifascisti
Immaginare disegnare un quadro che non è socialista
Che può essere anche con tutte le forzatura l'avete definito democratico ma in cui non solo non abbia legittimazione vera politica la posizione liberale e conservatrice
Ma per logica conseguenza neanche ma è questo quello che la mente decisive la posizione anticomunista
Gli anticomunisti non possono essere democratici non lo sono non possono esserlo
E naturalmente l'Unione Sovietica Ellero essendo la roccaforte dell'antifascismo così intesa per conseguenza è anche la vera democrazia
E a loro volta tutti gli avversari dell'Unione Sovietica non possono che essere fascisti o comunque possono diventarlo insomma appena i fratelli maggiori decidono che lo sono l'osso insomma ci sono tutte le premesse ideologiche c'è tutto un apparato concettuale che può essere invocato messo in opera per giustificare
Questo questa definizione
Ora io credo che
Tutti gli eventi trascorsi
Dall'ottantanove in poi la fine come si suol dire la fine del comunismo il comunismo
E le cose che oggi possiamo vedere con grande chiarezza obbligano a riconsiderare un evento capitale del nostro passato del resto anche mi pare Elena Aga Rossi e altri oggi hanno fatto qualche accenno a riconsiderare la a proporci la necessità di riempirli tematizzare in modo del tutto nuovo rispetto a quanto ne abbiamo fatto finora la Seconda guerra mondiale
Io credo che noi dobbiamo appunto delle storie potrà anche Giovanni Sabbatucci dobbiamo accettare una cosa che non è stato certo Sergio Romano attive per ultimo luce semplicemente beccato la solita sfilza di insolenze
Da parte di chi insomma poco Alletto e poco sa sono tesi molto antiche sostenute con autorevolezza se volete anche maggiori da altri
Penso per esempio uno storico l'ultimo sì
Preoccupato di Gruber
Dell'esistenza di due guerre mondiali sono esistite due guerre mondiali la prima ha visto la schiacciante vittoria della Germania
Con un'alleanza di fatto con l'Unione Sovietica e la non belligeranza dell'Italia sulle democrazie occidentali
Ed è esattamente quello che sosteneva Giovanni Sabatini c'è stata poi un'altra seconda guerra mondiale
Determinata da l'attacco dieta dall'Unione Sovietica da e per l'Harbour che ha avuto invece un altro queste due guerre mondiali non solo cianosi e necessario tematizzare questi eventi nella loro re per la per come le cose sono effettivamente andate insomma secondo questo vecchio obbligo
Deontologico degli storici ma per un'altra ragione perché la mistificazione la poca chiarezza su questo evento ha prodotto una spaccatura spirituale gravissima nell'esperienza storica dell'Europa
Dire che la guerra sia conclude tra l'Europa occidentale l'Europa orientale
Dire che la seconda guerra mondiale si è conclusa con la vittoria antifascista senza aver chiaro in generale così senza aver chiaro ciò che c'era i contenuti politici effettivi di questa definizione della parola antifascista
Significa occultare il fatto che codesto antifascismo
Proprio perché soltanto antifascismo mi verrebbe da dire proprio perché ideologia dell'antifascismo senza la democrazia avuto per metà dell'Europa delle conseguenze terribilmente negativo tutta l'Europa occupata dall'Armata Rossa
Sicuramente avuto dei regimi antifascisti chi potrebbe negare che appunto i regimi messi al potere dall'Armata Rossa erano dei regimi antifascista
Ma metà dell'Europa appunto ricordando la propria esperienza di questo tipo di antifascismo evidentemente
Sì a reazioni molto diverse dalle nostre in cui grazie al cielo l'ideologia dell'antifascismo non fu in grado di poter esplicare diciamo così tutte le sue
Potenzialità questo chiarezza va fatta appunto di fronte quelli che si possono considerare appunto migliaia di vittime quelle che furono
Assodato che si affermarono i quarantacinque quarantotto nei Paesi dell'Est fu uno possiamo chiamarlo alla luce di queste considerazioni ora fatte possiamo definirle delle dittature di democrazia progressiva delle dittature antifasciste
Se la parola non urtare asse dei nostri radicati diciamo così delle nostre radicate e giustissime per carità sensibilità ma furono delle dittature antifascisti ora questo una delle più importanti aspetti della rivoluzione storiografica succeduta sì succeduta
Alle aventi nell'Europa dell'Est
Non solo tramite una rivoluzione che viene da lontana da lontano
Punto molto positivo consiste nell'affermare
La centralità del punto di vista delle vittime
Chiedi la richiesta che il punto di vista delle vittime venga sempre considerato qualche cosa di essenziale nell'analisi dei processi storici e nella loro rubricazione diciamo così
Ci sono punti in questo caso decine di migliaia di vittime che chiedano una rubricazione più corrispondente alla detta
Ho parlato il tuo antifascista appunto sapendo di urtare radicate sensibilità ma volevo però richiamare punto i paradossi e le incongruenze che erano nell'ideologia antifascista noi abbiamo avuto per decenni
Delle eminenti associazioni antifasciste penso soprattutto Atlantic che ho studiato
Che appunto era evidentemente sa
Un cuore dell'ideologia di antifascismo la quale però per decenni e decenni anche ottenuto rapporti cordialissimi ha mandato delegazioni così con i regimi dell'Est
Dove nonostante sapesse molto spesso che gli antifascisti non comunisti erano messi al muro mandati in prigione segno che appunto ciò che peculiare e significativo e distintivo dell'ideologia antifascista non è ciò che pensano antifascisti antifascisti non è la posizione dell'antifascismo è in realtà
Il rapporto rispetto ad esso appunto dei comuni
Ho parlato di Sergio Romano credo che sia giusta l'indicazione che c'è nel suo libro
Uno degli ultimi libri che scritta dischi uno alla settimana per me quasi incredibile quanti libri schiva Sergio Romano cioè si chiede Serrano come mai gli alleati l'opinione pubblica democratica occidentale accettato però tutto sommato di rubricare la seconda guerra mondiale come uno scontro tra fascismo e antifascismo è una domanda evidentemente molto importante
In sede appunto di riesame di disponibili pensare il ventesimo secolo la domanda sicuramente cruciale io credo che sia giusta l'indicazione per lo meno che Romano da
A a questa a questa domanda e cioè gli atti gli alleati avrebbero occidentali avrebbero accettato questa rubricazione
Per
Ita che questi errori avevano avuto nello scatenamento della guerra pensiamo appunto
All'infame articolo duecentocinquantuno mi pare del trattato appunto di versare contro Germanicus attribuiva solo alla Germania la colpa di aver scatenato la guerra con una sì pazzesca
Cancellazione la realtà storica ecco piuttosto di non confessare i Comuni gli errori che sicuramente è un peso avuto un peso rilevante nel configurare la situazione
Che aveva portato la seconda guerra mondiale gli alleati preferirono
Liquidare tutto questo
Con l'accettazione dello scontro tra fascismo antifascismo che evidentemente li assolveva di tutta questa responsabilità
Anche se agli occhi dei
Dei fratelli maggiori dell'antico indulgenti fascismo attualmente di sottoponeva ad un altro esame Don't all'esame di antifascismo e qui erano tutti diciamo sì bocciati a giugno però poi recuperavano ottobre perché meno male nel nel nel trentanove e poi hanno fatto la guerra poi anche gli altri avevano diciamo sì da farsi perdonare cioè l'Unione Sovietica le sue cose quindi insomma
L'esame non si concludeva in maniera troppo negativo
Vengo al
Alla situazione italiana non so forse però
Poco
Restringe rock mezza si tratti parlo da troppo tempo chiedo scusa
Naturalmente moltissime delle cose che ho detto per la speciali per il quadro generale si applica anche l'Italia per l'Italia però c'è un punto importante da riconoscere
Perché saputo in sede storica sarebbe
Un errore marchiano non farlo i grandi meriti che l'ideologia antifascista avuto agli occhi gli occhi degli italiani di qualunque italiano anche oggi a che spiega naturalmente anche perché è proprio in Italia sicuramente così è stato l'ideologia antifascista abbia avuto tanta diffusione abbia messo tante radici perché in Italia l'antifascismo l'ideologia dell'antifascismo l'ideologia del CLN dei partiti è ha avuto il merito di alleviare enormemente la situazione di sconfitta del Paese come italiani
Era indiscutibile che avevamo perso la guerra come antifascisti invece potevamo sempreché non in qualche modo infilarci sia pure di soppiatto aumentare nella schiera di quelli che avevano vinto la guerra e quindi naturalmente
Era estremamente opportuno da un punto di vista nazionale paradossalmente queste sono le parole Rossi che scombina la storia
Cessare mettere da parte proprio per far giocare all'antifascismo un ruolo nazionale dimenticarsi di essere italiani e invece di sì integralmente antifascisti e chiedere agli alleati di essere trattati come antifascisti no con italiani gli italiani erano i fascisti ma quelli quelli che ancora si considerava italiani erano i fascisti Papiniano perduta la guerra ed era sa inutile sottolinearlo era ovvio che avessero perduto
La guerra
La
Parlerò ancora cinque minuti buttando via tutto quello che è scritto e no buttando per carità insomma ma togliendo radicalmente arrivando all'otto in Italia il diciamo di l'impegno furono direi tu e gli impegni cruciali intorno a cui ideologia dell'antifascismo si concentrò all'inizio immediatamente dopo la guerra e dove grazie ai quali temi
No no no costretto potuto
Si concentrò per affermarsi
E su cui quindi merita di merita cianosi no merita il nostro ricordo la nostra attenzione
Innanzitutto
Sicuramente una delle ragioni dell'affermazione del
Dell'ideologia antifascista e credo sia stato un punto di clamorosa debolezza del sistema culturale crociano che era il sistema con cui in sostanza l'ideologia dell'antifascismo
Comunista o cento Ica chiamiamolo così si trovava a fare i conti quale questo punto di debolezza oggettive clamoroso il sistema crociano il sistema precedente non dava nessuna spiegazione del perché in Italia c'era stato il fascismo
Croce non aveva mai offerto una spiegazioni significativa di questo punto che pure naturalmente nel quarantatré quarantacinque era un punto decisivo
Questo qualcosa che
Nel momento in cui si costituiva un regime antifascismo in incrinata evidentemente l'egemonia crociana e proprio su questo punto si costruì una egemonia concorrente a quella crociate
Il primo impegno del antifascista in Italia fu un impegno anche qui interpretativo
Il libro che direi simboli contraddire quello che ha più densità in questo senso anche più violenza è un famoso libro famoso insomma per chi si occupa di queste cose di Lucio Lombardo Radice tratto fascismo e anticomunista uscito nel mille novecentoquarantacinque
Dedicato alla memoria Gianni Pinto generoso militante dell'unità antifascista recita
Di appunto Lombardo Radice riprendendo di violentissimi attacchi che già Togliatti aveva mosso a croce qualche tre abbia detto poche cose incroci incredibili che Croce
Era sempre addormentate così di ministri che si svegliava soltanto quando si parlava di affari di terre perché proprio Del Piero che Croce attaccando il marxismo negli anni Giolitti anni aveva avuto aveva aperto la strada al fascismo
Che era amico che la vera essenza della filosofia di Benedetto Croce ricostruire questo l'elegante e dialettico tagliati corti che l'avere senza filtri e Betta procedi essere amico di Agnelli
Di Donegani
Dovette povero Croce spose quindi anche conosceva Donegani Agnelli dalla vittima ma a parte questo riprendendo queste durissima polemica fatta naturalmente proprio per delegittimare la posizione conservatrice per affermare l'idea che il fascio all'origine del fascismo e l'essenza per fascismo era l'anticomunismo bene di rincalzo questo libro di Lombardo Radice il cui senso è proprio questo
Il fascismo ma anche di qualsiasi autonomia
Non esiste il fascismo il fascismo
Quindi non ha una sua vitalità sia pure perversa storica e puro anticomunismo e come tale naturalmente registra non può non registrare la complicità oggettiva di tutti gli anticomunisti
Che chiusi si sono trovati a incrociarlo che in qualche modo appunto sono stati i suoi complici al lungo naturalmente
Volevo fare le citazioni perché qui sono sempre le parole che contano
Parla appunto delle responsabilità
Gravissimi Croce palesemente parla dell'anticomunismo di cattolici che li predispone ad essere
Non così antifascisti come loro vorrebbero far credere della antifascisti e dell'anticomunismo infine dei socialdemocratici ce n'è per tutti e due che predispone anche si appunto ad una forma di tipi Vezza
Insieme a questa Causi interpretazione dell'antifascismo come anticomunismo
C'è anche
In maniera contraddittoria e termino questa osservazione però apre
L'affermazione invece del
Carattere eminentemente strutturale del fascismo in rapporto alla storia d'Italia
Questa interpretazione del fascismo
Come prodotto necessario della storia d'Italia accomuna la posizione interpretativa comunista a quella azionista naturalmente molto diverse la struttura qui si fa riferimento nel caso comunista la il fascismo Rampolla delle strutture diciamo così economico sociali della sparita e dei rapporti di classe della storia italiana nel caso interpretazione azionista invece Rampolla delle strutture antropologico culturali di lungo periodo del del Paese la il fascismo e appunto l'autobiografia della nazione
Enti entrambi danno questa interpretazione forte strutturale
Che chiusi tende ad affermare e di fatto ha affermato una sorta di latente per evita o per evitare latente forse significa del fascismo rispetto alla vicenda italiana
Il fascismo e sempre all'ordine del giorno e non è mai finito il venticinque aprile è finito è una forma di fascismo
Queste cose sono state dette bene tutti fino alla fine degli anni Settanta
E è alla base dell'idea del doppio Stato ma in realtà il fascismo continua a vivere in modi nascosti o perché è sempre in agguato o perché non è stato bonificato l'apparato statale precedente perché le istituzioni sono sempre quelle del del periodo precedente
Dimenticando che molto spesso istituzione era anche Giolitti anni magari prima di spine insomma non avevano molto spesso niente dipartimenti fasciste ma comunque
Si tratta di affermare
Punto latte vendita dell'oggetto antagonista la perdita del fascismo proprio per poter mantenere in vita ideologia contro appositi da con tutti i famosi i guadagni politici che essa implica per chi la gestisce
Mi spiace moltissimo non reggerebbe
Affermazioni le dichiarazioni che dall'altra parte con nostro ieri degli anni sessanta settanta
Che ho scelto avevo scelto apposta perché non di comunisti
Perché non dico niente perché la cosa interessante ed è specifica della storia d'Italia quanto questo tipo di ma qui si aprirebbe un altro discorso quanto questo tipo di orgia
Ha avuto successo presto tutta quella che si è considerata l'opinione pubblica democratica italiana che d'altra parte era democratica perché deriva questi progetti non aderirà peso già non era democratico quindi ciò sincera un
Un inghippo tautologico al di sotto
Ci sono appunto delle cose appunto che dicono Franco Antonicelli che dicono Tristano Codignola persone con storie politiche diversissime che appunto ancora negli anni Settanta dicono bisogna combattere contro il fascismo sta venendo il fascismo
Per lo più quando ci si rivolge ai giovani permettimi anzi
Questo è già il tasso di estremismo dei vecchi cresce enormemente davanti a Del Prete Giovanni questi ma alcuni di questi discorsi sono appunto tenuti davanti a dei giovani
E non è finita questa cosa questo cosa continua ancora adesso
E appunto dimostra quanto la il meccanismo contra positivo sia durato a lungo in Italia con una partita di
Diaria politica interessati grazie
Grazie allora professor Galli della Loggia
Sì la relazione con che integrare come tutte le altre ovviamente saranno poi pubblicate negli atti che faremo di questo convegno io aprirei adesso allora la discussione ci sono cioè pregherei subito
Se
Disponibile Massimo Teodori a prender la parola poi Giano Accame e poi ci sono un paio di interventi
Qualche solida potesse intervenire se altri vogliono farle altri Matthew considerati poi
Chiusa la dibattito al termine di questi quattro dura Massimo
Ma questi
Ma mi dispiace che Ernesto non abbia potuto
Sviluppare
Come ci aveva promesso la parte relativa Italia sono sicuro che la leggeremo con grande interesse
Io vorrei
Fare qualche osservazione molto
Episodi che diciamo così proprio su questo secondo aspetto come è stato accennato ma delineato con
Con abbastanza ricorre le linee essenziali da da chi da Ernesto Galli
Fare qualcosa in versione
Il rapporto
A una
Rimessa che mi pare importante
L'antifascismo come ideologia forse meglio chiamarla così nella nella versione
Che ha dato Galli
Non è stata
Una
Interpretazione storiografica non è stata
Un soltanto
Un oggetto del dibattito culturale del dibattito delle idee
Ma l'antifascismo come ideologia
A me sembra
è stato qualcosa che ha plasmato profondamente
La storia repubblicana la politica di cinquant'anni di storia repubblicana direi forse che è stato una dei grandi assi
Su quale è stata tessuta la storia della Repubblica dalla dai comitati di liberazione
Ad oggi
Lasciando o
Un segno profondissimo
Sulla storia politica la storia istituzionale la storia tout-court della Repubbliche
Galli diceva che dalla premessa della ideologia
L'antifascismo come ideologia sono stati dedotti una serie di corollari deduzioni di proposizioni e questo è molto bello non solo nel dibattito delle idee italiane ma nella
Concretamente nella politica nella storia italiana
Il primo
Fuori dall'unità antifascista unità come valore
In realtà c'è solo il fascismo ci ricordava prima come
In fondo fosse libero di Lombardo Radice che aveva già postulato
Questo punto
Ma il fatto che fuori dall'unità antifascista ci potesse essere soltanto il fascismo il parà fascismo gli alleati dei fascisti o coloro che obiettivamente facevo una furia fascista non è stato soltanto un elemento della invettiva
Della pubblicistica
Del dibattito comunista ma è stato anche qualcosa che ha pesato
In concreto la storia italiana
Tutti coloro i quali
Le forze politiche i gruppi le persone
Negli anni Quaranta ma anche negli anni Cinquanta ma anche negli anni sessanta ma anche negli anni settanta
Non hanno accertato questo postulato sono stati inequivocabilmente
Definiti Bollati come alleati obiettivi o para fascista
Il fascismo secondo
Conseguenza
Assume diverse sembianze
Non è vero che il fascismo ecco soltanto quello del
La camicia nera ma il fascismo nel corso della storia italiana
Ha avuto diversi aspetti indossato diverse camicie diverse bandiere
Il fascismo
Contrapposto all'antifascismo può prendere
Senta molte sembianze molto diverso
Lo accennava deprimere l'azionista c'era la prima relazione l'ultimo caso clamoroso e tutta la storia della
L'interpretazione la storia d'Italia come grande scontro fra Stato e anti-Stato
Bisognerà un giorno scrivere
Questa storia come vien fuori quando vien fuori come si autoalimenta
Fra
Fra sedi giudiziarie sedili inchieste sedi parlamentari sedi storiografiche
Il la linea rossa dello Stato contro l'antistato come uno dei filoni portanti ma questo è l'ultima non so se l'ultima sarà ancora l'ultima certamente e l'ultima incarnazione
Della
Antifascismo lo Stato democratico e fascismo che prende le sembianze
Dell'antistato che di volta in volta e accordati certo sappiamo biossido molte
Terzo punto
Non vi può essere contrapposizione
Nel campo antifascista nove può essere contrapposizione
Al comunismo
Cioè non possono esistere degli antifascisti anticomunisti
è una contraddizione in termini
Non occorre ricordare come grandi antifascisti italiani ricordo solo
Silone che vale per tutti
Sono stati
Delegittimati nella loro nel loro antifascismo
Osti nel schiacciati contro
Una sembianza un aspetto del fascismo
Perché l'antifascismo è incompatibile con l'anticomunismo
Ma direi che
Il punto la linea
Che in cui maggiormente ha pesato l'antifascismo come ideologia
è stato l'arco costituzionale è stato il concetto dell'arco costituzionale e quello che
Il concetto di arco costituzionale ha voluto significare in Italia per nel mille novecento
Quarantotto almeno centottantanove forse anche più in là
E e l'arco costituzionale è esattamente esattamente
Il la traduzione in termini di politica istituzionale i temi di equilibri politici
In termini di quattro istituzionale della ideologi della del
L'antifascismo come ideologia fuori dall'arco costituzionale Cetto legittimata dal fatto che quelli erano i partiti avevano fatto la Costituzione che la Costituzione nasceva dalla resistenza eccetera eccetera eccetera
Ma interni di concreta politica italiana la nozione di arco costituzionale che è una nozione
Che vive e dalla sua forza la sua forza di messaggio Sforza di trasmissione la sua forza di assetto di potere non
Dopo negli anni Sessanta negli anni settanta ma lo ha già in pieno in piena guerra fredda
Cioè la nozione di arco costituzionale
E quindi con tutto quello che ne consegue è qualcosa che vive al di là dello scontro della guerra fredda quindi che vive al di là e direi che vive sopra
Agli anni pure di di massimo scontro tra la fine degli anni quaranta diciamo fino al mille novecento
Cinquantasei quindi è un ha una forza di trascinamento rafforza l'imposizione ha una forza di sulla politica che supera
Che supera anche i momenti più caldi di divisione delle forze politiche e Italia
Ultima questione
A cui vale la pena di accennare perché a mio avviso
C'è stata una scarsa riflessione anche un una scarsa uno scarso studio
Di quello che
Hanno significato nella storia repubblicana
Gli indipendenti di sinistra
I diverbi sinistra sono la traduzione nient'altro che del antifascismo come ideologia
Che ha come conseguenza il fatto
Non si può essere dalla parte democratiche
E quindi antifascista se non in alleanza se non insieme
Con i comunisti
La traduzione politica di questa serie di sillogismi
L'anti comuni l'antifascismo eh equivalente alla democrazia
è anzi qualcosa di più della democrazia
Ha portato sul piano politico alla non ci possono essere avversari all'interno del fronte anti comunista ha portato alla politica degli indipendenti di sinistra una politica che non è stata soltanto
Una storia di singoli personaggi
Non è stata una storia di s'grandi o piccoli
I grandi dive dei Tea Sisto piccoli indipendentista è stato un'altra cosa
è stata lo strumento vero attraverso cui
Con dietro l'antifascismo come ideologia
Sono state
Frammentate
Sono state messe sotto il fuoco
Distrutte qualche volta
Progressivamente
Le forze laiche
Quelle cattoliche e quelle socialista
C'è la storia degli imperi si sta è una storia troppo importante nel suo significato simbolico di quello che ha significato la traduzione
Dell'antifascismo come ideologia equivalente
Alla
Alla democrazia tout-court
Per non dover fare una riflessione su quello che ha comportato in termini di atteggiamento e di contrapposizione
Con il mondo laico e liberale antifascista
E democratico nel mondo
Socialista quando avuto delle volontà autonomistiche e con una parte del mondo Catto io credo che su questo
Occorre fare una riflessione maggiore di quanto sia stata fatta oggi perché in una certa misura conseguenze
Delle cose che siamo andati dicendo
Non è un caso e con questo termino
Dando qualche
Solo qualche spunto
Non è un caso che i veri avversari i veri avversari
Dei comunisti durante tutta la storia repubblicana
Sono stati
In realtà non
Le forze contrapposte
Conservatrici ma sono stati gli antifascisti democratici io su questo vi siete una piccola
Antologia le vittime dell'antifascismo come ideologia sono stati gli antifascisti democratici
Le conosciamo qual è stata la loro storia
è stata una storia di Gruppi persone forse partiti battuti emarginati
Non so se
Per sempre o o o temporaneamente certamente la storia di questa Repubblica però io mi chiedo e con questo finisco davvero Ernesto
Se forse
Bisogna fare una riflessione diversa da quella che che tu proponi cioè insieme quella che tu proponi tu dicevi
Primo
Debolezza del sistema culturale crociano che non ha dato un interpretazione
Del perché l'Italia ha perso il conflitto
Il fascismo per Ferrari sulla genesi del fascismo
Integrazione sulla genesi e sulla gente fascismo scusami se del fascismo
E secondo
Il fascismo come pura anticomunismo
Per io mi chiedo se
Non ci sia un'altra dimensione su cui
Il centrare una riflessione
Perché questi sono temi i temi che tu hai proposto sono diciamo i temi nella sfera culturale politico
Io mi chiedo se
Invece il discorso non vado spostato sulla
La sfera politica vere e proprie vale a dire se
La penetrazione affondo insuccesso la storia repubblicana dell'antifascismo come ideologia non sia il portato non della debolezza
Delle posizioni culturali politico-culturali contrapposta ma se non sia il portato è la conseguenza della debolezza politica delle forze che che non si sono un hanno accettato erano contrapposte alla a all'antifascismo comitologia cioè mi chiedo se il discorso non debba
Maggiormente essere centrato sul lo scambio fra dibattito culturale
Storia politica vera e propria
Grazie al massimo fino ad Orio al Serio darò la parola Giano Accame e poi ci sono gli interventi onorevole Malfatti del professor Monaco previsti e eventualmente
Le conclusioni und od una replica del
Sì sì sì sì sì
Del di Galli Della Loggia ecco
Vorrei però comunque ecco solo un attimo prima dire domattina noi riprenderemo i nostri lavori alle nove e mezzo con una certa puntualità ecco ci potrà essere un quarto d'ora di ritardo con una relazione di Achille Occhetto sulla storia e Comunisti Italiani cinquecentottantanove
E poi una seconda relazione di Oggiono Panebianco sulla la nuova era quella successiva all'ottantanove
Ecco
Quindi adesso do la parola a Giano Accame
Io realmente sarei portato a rinunziare a questo intervento perché dopo la relazione dei Ernesto Galli della Loggia che ha aperto un fronte così importante
Nella battaglia culturale di questi nostri anni la distinzione tra l'antifascismo per la libertà
E l'antifascismo per sostituire alla dittatura fascista un'altra dittatura bene non vorrei sembra quasi un elemento di
Il disturbo una variante quella di aprire un altro fronte
E tuttavia siccome nessuno di noi nato dall'Immacolata Concezione
Vorrei
Porre brevemente
Tre episodi tre tre notazioni a tre passi da questa sala
C'è la chiesa di San Luigi dei Francesi famosa per alcuni dei più bei quadri di Caravaggio
Ma al primo pilone appena si entra uno trova una lapide commemorativa degli zuavi pontifici che combatterono contro le truppe italiane che volevano impadronirsi enorme va bene questo è un giusto orgoglio
Dei cattolici francesi l'altro pilone sulla sinistra
A tre lapidi che ricordano il Corpo di intervento in Italia del generale cioè in una pelle gli ufficiali i sottufficiali francesi e l'altra per i soldati marocchini credo che non esista innesto una chiesa al mondo una lapide a ricordo di soldati mussulmani questo appartiene all'OSCE Odinismo cattolico francese di voler rivendicare dei reparti che per la verità non si sono coperti
Forse di gloria militare ma non di qualità civili sono andati
Violentando donne e dalla Ciociaria fino alla Toscana
Resta il sospetto che essendo stati dalla parte giusta si finisca per chiudere o no chiedo e giustificare lo stupro democratico lo stupro a fin di bene secondo episodio
Ho preso recentemente a me piace Hemingway questo fondo di birilli ritmo
In qualche modo assomiglia sia pure sul versante antifascista all'educazione di lista che ho subito io da ragazzo
Uno degli ultimi libri pubblicati dagli Oscar Mondadori raccoglie le lettere di Hemingway e in una lettera del quarantacinque quarantasei racconta un amico le sue esperienze di guerra
E tra queste vanterie un po'sul tipo delle vanterie da cacciatore bianco quelle sulle verdi colline d'Africa racconta la battaglia delle Ardenne
La cattura di due soldati tedeschi l'interrogatorio di questi soldati tedeschi perché dicessero dov'erano i loro reparti per poterle meglio
Guidare e l'avanzata
Tedeschi sanno che per le convenzioni di Ginevra dell'Aia non sono i soldati sono tenuti a dare il numero di matricola il nome e basta
Con un'aria un posto chiosa dice Hemingway questi soldati sì rifiutano di rispondere all'interrogatorio allora lo impiglia la pistola ne ammazza uno è con grande soddisfazione dice l'altro parlo subito
Ecco queste tipo di vanterie a nome di una causa giusta la battaglia della libertà a me sembrano preoccupanti e mi sembra che vedete in questo convegno ovviamente io condivido
Queste distinzioni e che si fanno nei confronti di chi è stato antifascista per un'altra dittatura le condivido anche per una punta di sentimento un po'volgare per il quale tutti siamo portati a pentirci soprattutto dei peccati degli altri ebbene vorrei che tra questi peccati
E qualche volta una punta di considerazione
Ci fosse anche nei confronti dei peccati della libertà perché la libertà lassi serve veramente quando la si serve in modo critico e sapendo anche distinguere quel bene quel male che noi da tutte le passioni che ci hanno divisi contrapposti abbiamo ereditato dai nostri padri dei nostri nonni abbiamo ereditato tutti io un eguale patrimonio
Di onestà di passione e di errori e in questo patrimonio dobbiamo saper lavorare in modo che la causa giusta sia ancora più giusta filtrando a me gli episodi che non possono essere condivise
Grazie momentaneamente allora
Sì ma mamma opere prima Malfatti poi Monaco e
Io per la verità aveva chiesto la parola stamani mattina ma evidentemente l'organizzazione del convegno è fatta in modo tale non ho nessuna critica da muovere
Per cui mi sono ritrovata a quest'ora
Ed è chiaro che si accavallano masse degli argomenti Mario sta cercano di essere il più breve possibile
Tralascio immediatamente le cose di Galli Della Loggia
Porterebbero molto lontano salgono accenna ma devo assolutamente penso e mi dispiace che sia andato via con orribili
Come dove non ci sente ora si sente ora si sente c'è sempre
Va bene
Vede spiace che sia andata via Corbis no no no ah no cioè cioè cioè cioè cioè quando poi dove a un certo momento ha parlato dell'intervento dell'Aga Rossi ha ricordato la lettera di Togliatti e a dei grandi certo agli atti del Novecento ventisei che per gli attrezzi per consegnare a star bene con se gli avvocati ma e poi morì ci fu una risposta poi addirittura dettagli atterra Antonia ed era un dissenso piuttosto notevole piuttosto profondo ecco però vorrei soltanto sottolineare questo che siccome la carrozza ha parlato del labirinto negli anni Trenta la lettera del ventisei va be ciò non toglie che resta mentre invece io prendendo proprio lo spunto dalla dagli anni Trenta
Non so può darsi benissimo siccome lo vedete che tengono mano sull'orecchio io sono mezzo sordo e allora non vorrei che mi fosse sfuggita magari coordinatore di questi lavori magari mi può richiamare all'ordine se mi fosse sfuggito ci sono un paio di questioni che proprio si collocano negli anni Trenta che varrebbe la pena che gli storici approfondissero
Una prima questione molto importante
Baratto c'abbiamo centrata attorno ma nessuno l'ha centrata
Nessuno ha centrato il fatto che c'è una rottura con lo stalinismo da parte di Gramsci sulla svolta del trenta
Non è il trenta Cino nel trentaquattro e trentacinque appalti per il fatto che lui nel trentasei more nel trentasette Moreno
Norme di fronti popolare bere molto bene illustrati funzionale alla politica estera tedesca come diceva alla politica estera sovietica come diceva Galli della Loggia
Da ma questo è un fatto molto importante
Cioè uscire un po'con lo stalinismo non è d'accordo con l'espulsione dei tre io non mi ricordo l'attrezzo Leonetti quell'altro
Luglio rompe decisamente con lo stalinismo tant'è vero che il PAI compagni di cella gli fanno il vuoto mi fanno è questa la cosa importante
Ma c'è un'altra seconda cosa molto importante questa non riguarda più lo stalinismo illiriche rottura di Gramsci povertà benissimo
Ma riguarda tra gli atti una ma questo non so se si colloca una sicuramente si colloca negli anni Trenta Meccia all'altra che non so se si colloca negli anni Trenta
è quando cambiate ritorno dalla riunione delle commenta insieme a Silone
E nella la cosa è narrata molto bene l'uscita di sicurezza io ho criticato dentro il partito Partito comunista allora al mio partito perché dicevo al sette dei cretini data la bassa Silone quando se non è l'uscita di sicurezza dice un gran bene di queste cose
Cioè doveva dove avevano preso impegno di dover approvare una risoluzione contro Trotsky ok presentata da stare stato aveva detto se non c'è l'unanimità io la ritiro
Siccome non a lei non è che non ci fosse non ha invitato gli attori lo soltanto osservato non posso approvare una mozione se non la leggo e siccome lui lo voleva voleva l'approvazione a busta chiusa
Se n'andarono via dal per per l'estate da ritiene otto partono dalla via se non che sul Zeitung formate come si chiama il giornale del popolo tedesco
Quando sono a Berlino leggono per la collaborazione è stata approvata all'unanimità targata andò fuori dai gangheri e si trova pienamente solidale con Silone quella vicenda fu diverso Togliatti rimase Sellone se ne andò via Togliatti evidentemente
Non potevano rimanere ma l'altro episodio che quello che ci si colloca nel trentasette e che nessuno scita mentre invece citato da costi e nella prefazione di ragionieri
A nel grande libro del finisce che sono le riflessioni inficiare la rappresentante del Partito comunista all'interno dell'Internazionale comunista
E quando dopo l'uccisione di Piero fra probabilmente assassinato da stava incarnare poi la via alle purghe no si incontrano in un corridoio del famigerato albergo Lux che era all'albergo appunto a bere rappresentanti del Comintern
Dice Fisher anche agli atti non ti sembra che l'aria sia pesante è dice sì dice molto pesante dice ma io ti dico una cosa se avremo la ventura di ritornare nei nostri Paesi dovremo assolutamente essere dei Democratici conseguenti varate qui ci sono di acconciature importanti c'è l'ordine primo scienze
Il che evidentemente non è vero nulla che quando Togliatti e dalle intervistano congruenti lui dice che non sapeva lui sapeva come si sapeva sapeva tutto
Sapeva tutela dei come faceva a non sapere sapeva perfettamente tutto
Prima il sei se torneremo vivi che poi si ricollega quando Stati lo chiama giudice del Cominform e lui se ne vada bene dall'accertata non ci vuole assolutamente andare ma questo mi pare a mettere in salvo anche il problema sollevato da corpi dall'Aga Rossi ad altri la svolta di Salerno
Hai fatto molto meno parlare di coincidenza S. ma è una coincidenza
Ma lo sfrutta la propaganda per dimostrare alla sudditanza di Togliatti altari ma semmai rovescia la sudditanza vestale alla politica di Togliatti semmai esattamente a rovescio
Perché questo si inquadra perfettamente se vogliamo essere li vuol non vogliamo che la strada ci passi sopra la testa dovremmo essere dei democratici conseguenti
Che poi tra gli altri abbiano fatto le cose che ha fatto servo di Stalin per altri versi su questo io sono pienamente d'accordo
è ormai un giorno di Salvati orti nel corridoio di di delle della Camera dei deputati cara Nilde Togliatti un personaggio trovare e ho ritrovato questa aggettivazione per strutturare dico
In un libro che ho visto sull'Espresso che sta preparando un irlandese sul romanzo di Togliatti per la prima volta la vita di Togliatti diede romanzata
è un irlandese che ha colto questo problema della crescita perché veramente un personaggio e mi avvio alla conclusione
La conclusione è la prima parte di stamani mattina
Cioè se dice a un certo momento dice Adornato mi dispiace che Nanda si è andato via dice ma per come mai non siamo recetto fondare una cultura antifascista anticomunista
Ma badate ci hanno risposto che è molto semplice
Perché il fascismo non è ambiguo
Mentre invece il dico ambiguo Maiolo pronte almeno più dolce per il comunismo il comunismo è ambivalente
Queste la grande tragedia Carlo vissuta anche migliaia di intellettuali
E il comune il fascismo mai e mono Valente
Emma una valente
Baracche ci fu un gesto non dico di libertà ma di indipendenza dimostra bene con l'occupazione dall'altra quando mandò le truppe al Brennero ma durò lo spazio di un mattino dura solo pochi secondi popò palchi momenti Pagliara addirittura si illuse
Della guerra lampo della conquista da di dell'Europa e del mondo e quindi si buttò dalla parte della Germania
Quindi l'ambivalenza
L'ambivalenza che riguarda almeno tre cose la prima casella dottrinale
Io ero dodicenne
E avevo già letto Rose Verga il mito del sangue della razza prima ancora che vede nelle eravamo alla vigilia della presa del potere da parte dei nazisti avevo già letto il Mein Kampf e mi dispiace che sia andato via Fisichella Rigoletto anche imperialismo pagano di Evola
E che cosa potevo un giovane che come me ma come miliardi di altri che il credeva nel nel nella bontà nella solidarietà nel poiché poco comma poteva accettare una cosa di questo genere
E parate queste case sono state dal punto di vista dottrinario sono stata evidentemente rapper le armi posero le spinte repellente anche per per i comunisti ortodossi anche per i comunisti staliniani quindi probabilmente la doppia la di valenza la differenza dottrinale
Ma la seconda e comportamenti che cito solo due cose per brevità il Boulanger da una parte la guerra antifascista con trenta milioni di morti e io vorrei sapere ma anche non so forse voi eravate bambini io sono un uomo vecchio ma io per Stalingrado palpita
Ma per Stalingrado ha palpitato share cerca mandato un telegramma statali quindi anche Churchill era diventato Ayckbourn anche scene circa sentiva addosso l'ambivalenza
Quando il Telegraph stati intestati ingrato senta l'ambivalenza dell'unità antifascista quando finita la guerra quando esporta referto da Cortina di Ferro dal e era invece torna il grande statista democratico la se permettete poi ho finito una piccola un piccolo una piccola cosa biografica ma io stesso sulle mie cardo vissuto questa ambivalenza
Quando a un certo momento io diventò comunista non lo diventa amica per lei sì anche perché avevo letto molte cose avevo letto il primo rigo del capitale avevo letto il Manifesto c'era vicino alla scuola di riforma fatta antifascista Bottari
Perché porta il fondo con la la facoltà di scienza e corporativa pista
E io ero viareggino peserà venti chilometri la biblioteca di scienza e corporative pisana dalla più bella biblioteca che esistesse si trovava a tutto si trovava tutti i libri di marzo io ho tradotto col mio pessimo francese letta e Revolution di Lenin un delle Editions o se al del Partito comunista francese no e quindi mi sono abbeverata queste cose libico Bottai ma fatta antifascista ebbene io allora quando mi guardo intorno e volevo non seguire il processo che diceva il giovane studiate aspettate volevo menar le mani
Per quanto ci ha uno muro fare male a una mosca solo insomma anche fifone fra l'altro ma insomma voleva essere attivo per dare sfogo alla mia fede antifascista e io mi guardo intorno e trovo soltanto un partito comunista come partito organizzato ma state attenti come vivo lambire l'ambivalenza io mica faccio propaganda col Manifesto rimase
Finisco faccio propaganda col Maccabi urna comprava l'Osservatore Romano a venticinque centesimi
E faccio propaganda come storico forse Galli Della Loggia lo ricorda con storicismo e tanti storicismo di Benedetto Croce la bellissima conferenza che il processo triste per il Congresso Internazionale di Filosofia del trentatré ad Oxford
Pagavo lo pagavo predire settantacinque ne compravo dieci trentasette dei cinquanta ecco io facevo la propaganda con questo questa era l'antifascista comunista e io vivevo questa ambivalenza
E badate l'ambivalenza e ho finito e Hitler dura dodici anni bussole che dura ventitré anni è questo maledetto stalinismo è durato settant'anni e affascinato migliaia e migliaia di intellettuali e quindi ci deve essere un perché
E grazie scusate
Professor Monaco poi Vittorio Strada farà intervento e poi delle conclusioni di professor Galli della Loggia
Gli oneri non eravamo ancora nati per cui quando ci siamo trovati inquadrati
Sempre per il tema di oggi cosa sia accaduto in Italia per l'avvento dopo una democrazia quindici diciotto quelle di Libia comunque democratica
Una dittatura cosa è accaduto agli italiani fino all'Italia
Bene io non avendo la fortuna che essere uno storico
è un lusso meraviglioso Splendido perché non dà tregua perché si parte dal dagli antidiluviani fino al Giovanni lo storico deve parlare già di domani io faccio tanti il medico quindi brevissimamente cieco
Di avvicinarmi a una diagnosi perché la diagnosi cita sintomi ma sono i piccoli interventi ci portano alla grande diagnosi era anamnesi che ci porta la diagnosi a Coppi nessuno chiese stavi in zona
Africana quindi malarica oggi sarebbe vivo coi suoi novant'anni
Abbiamo pensato le cose più astruse
Quindi io centoquindici diciotto tutti gli italiani sono italiani e c'è la democrazia
Accade
Che
Io nei dolci quindi la parte più finiva perché ogni famiglia aveva avuto un caduto un ferito qualcosa si trovano esseri coglie Primoli
Di aver costruito una nazione portando più o meno i confini in modo più o meno giusto Brennero non Brennero sub Brennero quello che sia
Che cosa accade allora che alcuni per certi ideologia e dicono agli italiani no voi siete dei pazzi voi siete dei delinquenti vuol meritati di essere sfruttati in faccia perché irritati ancora Italia per cui non è il ventidue quando il re furba mente come tu sai monarchia certamente diciotto qual è l'ordine ma fare strada passare governo no non è rechi a detta Mussolini
Prende in mano l'Italia ma nel mille novecentoventuno
Prima della marcia su Roma notizia da me avute interrogando i reduci e gli uomini
Che fecero l'Italia allora
Meno centoventuno funerale di Enrico Toti Wind a Roma e concludo italiana avevano nominato il il milite ignoto italiani avevano creduto in una nazione mio centoventuno arriva Enrico Toti che era partito con una gamba letto essere senza una gamba è tornato senza la vita
A San Lorenzo in Roma alcune forze politiche sparano addosso
Al funerale
Dell'italiano Enrico tolti
Cane fanciulle donne cari uomini è lì che è nato il discorso
Nessuno ha voluto dalla dittatura
A un certo momento alcuni italiani in omaggio al lei gli ideali che a me il medico per cui una cellula Licandro è una cella di cancro e chi spara su un funerale c'è un delinquente non mi interessa il suo partito politico
Gli italiani quando hanno visto che alcune forze sparano sul reduce senza più vita enti Coltorti
Hanno detto chi è che non la pensa così
Hanno risposto nel tempo a mano a mano quaranta milioni di persone e quando tempo addietro qui si parlava cosa avesse fatto il Papa perché non era stato tanto contro i tedeschi il Papa parti che ha salvato milioni di ebrei
Ma il Papa si è accorto e sei mila sacerdoti e non è stato detto in questa importantissima riunione continua domattina
Sei mila sacerdoti vengono fucilati dalle stesse forze politiche che sparano su un reduce di guerra Enrico Toti
Cari signori questi sono i sintomi cosa sia accaduto dopo e qual è stata la terapia più o meno azzeccata per fermare questa violenza
Che possiamo dire criminale fucilare i sacerdoti solo perché sacerdoti abbiamo fotografie di s'combattenti bravi combattenti Rossi che fucile la statua di Cristo in Spagna cari signori la conclusione la tirate voi
La terapia testate al fascismo che purtroppo ha dato allergie e ha dato anche morte tragedie come tutti sapete
Ma il coraggio di chiamare le cose col loro nome infine nel due mila bisognerà averlo grazie
Dal signor Moro professor Vittorio Strada
Mi rendo conto dell'ora tarda e quindi sarò veramente breve non come tutti dicono sarò breve e questo e poi si si dilunga
Ascoltando le quindi relazioni del pomeriggio uno e mi è venuta l'idea di un saldare in un certo senso quello che si è detto qui stamattina con quello che si è detto nel pomeriggio soprattutto dopo la lucidissima relazione di Ernesto Galli della Loggia dalla quale relazione uno e si evince questo se non sbaglio
Alla sua Fenomenologia la descrizione anche la storia
Della ideologia antifascista o dell'antifascismo come ideologia espressioni entrambe che del resto in modo del tutto
Il relatore un non concordato ampiamente usato anch'io nella mia relazione ecco l'antifascismo come ideologia è stata l'ideologia di uno stato di uno Stato straniero state l'ideologia prima di tutto delle donne sovietiche del blocco sovietico ed è stata anche l'ideologia della guerra fredda ecco questo mi sembra che dovrebbe essere a mio giudizio essere messi in luce e la teoria del totalitarismo non per nulla così intrisa così censurata così combattute perseguitata nei decenni scorsi
Dai fautori dell'antifascismo come ideologia è proprio la sfida lanciata dal parte dell'antifascismo democratico
All'antifascismo quelli elogia in quanto ideologia di un altro totalitarismo ecco quindi che quello che diceva stamane si salda mi sembra con quello che è stato detto da Galli Della Loggia nella sua relazione sull'antifascismo come
Ideologia
E ancora l'altra un la seconda guerra mondiale intesa come due guerre che si susseguono
Direi che c'è un una terza alla teoria che si sta affermando nella storiografia contemporanea russa
Ma anche tedesca e anche americana secondo cui si è trattato di un unica guerra in cui e il agli attacco hitleriano contro o le democrazie occidentali
è stato in un certo senso il momento di un progetto staliniano comunista sovietico non so come chiamarlo
Di un'offensiva rivoluzionaria contro l'Occidente è una teoria molto diffusa suffragata da documenti d'archivio da analisi storiche aperta la discussione che io qui non dopo
Come qualche Comune DoCoMo come qualche cosa di certo di dato ma certamente questa teoria che fonde la prima la seconda fase della guerra della seconda guerra mondiale ovvero le due guerre mondiali come è stato detto getta una nuova luce sulla politica estera
Staliniana sovietica
E e quindi anche con nuova luce sulla antifascismo come ideologia come strumento di questa Azione rivoluzionaria veramente straordinaria grandiosa che emerge viene alla luce proprio Traverso studi che sono stati pubblicati e che saranno pubblicati spero anche in Italia
Perché ho fatto preparare un'antologia di documenti d'archivio sulla politica estera sovietica a alla vigilia della seconda guerra mondiale con uno studio un ampio studio prefazione di un giovane storico russo
E spero che questo spostamento non pretendono voglio fatto dire che questo sarà altra versione definitiva certo assoluta evidentemente combattiamo tutte queste pretese figurati se ne proponiamo un'altra ma certamente porterà una nuova luce su questo importante è fondamentale tema di ricerca storiche volevo solo dire questo e quindi età grazie
Prendo la parola senza che nessuno me la dia per conclude sì per concludere ma previa autorizzazione di femminilità
Ma
Domande vere e proprie dunque si quella posta il problema si alcuni problemi ci sono stati posti quello di posso al massimo Teodori cioè in realtà mi sostiene Fura debolezza politica
Dell'antifascismo democratico che possiamo sostanzialmente così individuare
Nel
Certo quindi vidimazione terze forze a favorire la penetrazione culturale dell'ideologia dell'antifascismo
In realtà diciamo sì questa far discendere tutto da un'imputazione di debolezza politica può essere sostenuto perché tu sostieni che l'unica antifascismo democratico era quello delle terze forze se però si considera che l'antifascismo democratico come considero era anche quello punto dei cattolici
E allora la cosa cambia di punte perché avrà successo avanti l'anticomunismo dei cattolici antifascisti e non l'anticomunismo dei laici antifascisti perché nasci lo dice il dizionario
Avevo qui scritto perso sullo parte mia relazione sulla penetrazione dell'ideologia di antifascismo che fu particolarmente forte del Partito Socialista inutile dirlo naturalmente ma anche nell'azionismo anche l'azionismo
Uno dei pochissimi che ha avuto coraggio di riconoscerlo di ricordarlo è stato Vittorio Foa che scrivendo appunto il suo libro di memorie scritto noi azionisti consideravamo irrinunciabile irrinunciabile la solidarietà coi comunisti infatti ci sono cose del forno quarantacinque quarantasei quarantasette
In cui
Parte diciamo così incredibili riconoscimenti alla natura democratica dell'Unione Sovietica non ha fatto curioso che Adigrat stata decisiva per vincere a Stalingrado ma c'è appunto questa conferma è questo quello che ha diciamo così un clamoroso errore politico a diciamo così messo fuori gioco
Politico culturali ideologiche su insomma scegli tu la parola che preferisce ma è questo quello che ha messo fuori gioco non l'antifascismo evoca un certo tipo di di fascismo all'epoca
Il problema posto di Accame dei soldati marocchini italiani e si sulla marocchini combattevano sotto la bandiera francese i peccati della libertà
Ma io la posso dire una cosa che il governo italiano come essi si risulta dagli ultimi volumi di documenti diplomatici non rimase Street inerte di fronte a quello che stava succedendo
Nel fronte sul fronte italiano verso Cassino e dintorni
Raccolse un dossier
De Gasperi ordinò di raccogliere un dossier con tutte le notizie
Degli stupri accaduti
Avvalendosi anche della collaborazione della chiesa per fare questo per portare eventualmente al al tavolo trattato di pace
In realtà faremo molto bene faremmo bene noia leggere bene questi documenti diplomatici del governo italiano da quarantacinque quarantasei perché questa è stata la mia relazione comunico dando l'impressione
Di un
Terribili condizioni dell'Italia di politica internazionale isolamento ma anche però diciamo così della passione autentica passione nazionale con cui era disse erano vissuti alcune questioni tra cui questa
Tra cui quella quella di Trieste per disposizione di dicasteri la Marina cercò prima ancora di Bonomi
Da Marino ad esempio cercò di predisporre qualcosa per fare qualcosa inizia per cercare di conservare in qualche modo l'isterica disgraziatamente non si poteva fare nulla cioè i margini erano inesistenti perché l'Italia è un Paese sconfitto che doveva chiedere l'autorizzazione agli alleati anche per comunicare con le sue sedi diplomatiche e questa era la cosa che l'osservazione di bibite
Poiché appunto bisognerebbe tenere distinti diciamo sì i peccati che si fanno durante le guerre
Che sono le guerre non sono delle cose divertenti nelle guerre credo che insomma quasi sempre ognuno di erbette
Però contano anche le proporzioni contano i numeri gli è perché ci siano episodi anche più che episodi ci fu
Per una corti vita del comando francese nel nel coprire le malefatte dei marocchini però appunto chiamarli peccati della libertà
Io avrei sono chiusi esiterei a a a chiama forse ce ne sono di peccare che se uno si mette un attimo a pensare ecco non li
E fino a definire quelli definire in un altro modo
Osservazioni mal fatti ma voglio dire soltanto una cosa ha detto ci deve esse ha finito il suo intervento dicendo ci avessero perché se lo stalinismo affascinato tanti intellettuali ma diceva Voltaire che non resi
STET crimine che non sia stato giustificato da qualche libro intellettuali
Sono persone che non capiscono in genere assolutamente nulla di politica
Penso che il corso della storia di questa eccoli lucciole per lanterne
Che invocare la
E degli intellettuali cioè è qualche cosa che perché in certo senso è una testimonianza contro non è una testimonianza a favore ma questa è una battuta il problema della di della suggestione che il comunismo ebbe avuto sul schiere di intellettuali un grande problema ci vorrebbe un un in un convegno apposito il funerale Enrico Toti ricordato dal dottor Monaco ma guardi però punto le cose non si possono fare incominciare dal momento che piace Annoni e io esso non so se le
Perché io ricordo delle fucilate a San Lorenzo ma sui sui gli squadristi che arrivavano nel vento il ventotto ottobre questa cosa il funerale metodi non lo so però prima aveva questo tipo di affermati ogni e induce inevitabilmente al chi ha incominciato per primo allora prima del funerale c'era stato operative l'incendio dell'Avanti a Milano nel marzo diciannove ora nessuna era torto un capello fino allora a Benito Mussolini ai suoi questi signori arrivano lì e impedisca di sa di parlare incendiano l'avanti e fanno altre cose di questo tipo quindi poi non si può incominciare appunto dal momento che ci piace di più le le violenze anche o si raccontano tutte oppure oppure beh insomma si si si rinuncia a quel tempo ma se si affronta il tema violente vanno ricordate tutte nell'ordine dovuto ugualmente nel l'ordine l'ordine cronologico mi pare insomma che
In questo caso appunto sarebbe utile ricordarsi
I sacerdoti in Spagna
Verdi quella parte è un altro capitolo credo che non è la storia del comunismo del socialismo dell'anarchismo è la storia dell'anticlericalismo più nota situazioni geografico storiche in cui l'anticlericalismo avuto una virulenza che oggi per noi quasi inconcepibile perché sostanzialmente verticalismo e sparito dalle nostre la nostra mappa intellettuale in alcuni paesi invece non era così
Istante dove c'è stato una caccia al sacerdote la stragrande maggioranza di questi semi sono informato perché ho appena letto un articolo questo sito Giordano contempo rissa di non è un argomento in più si è specialista ma la gli otto decimi delle vittime del clero accaddero nei primi giorni della guerra al di fuori di ogni diciamo così controllo e di volontà politica se non forse in certi casi degli anarchici ma appunto fu un scoppio di odio anticlericale
Accumulato nei secoli della storia nei secoli della storia Spagna questo ne permette giustificare ma che però per imputare nel campo più credo sia quello più esatto più più più giusto
Quanto alle considerazioni di
Di strada Cetto
Credo che quello che è stato detto oggi la sua c'è un sit conclusione provvisorio è stato il succo provvisorio che lui ne ha tratto
Inducono a riflettere su alcuni aspetti punto quali abbiamo mancato finora di porre attenzione presente quello che lui giustamente indicava e cioè che
L'ideologia dell'antifascismo l'antifascismo come del Gia si prese
Anche come una ideologico di uno Stato straniero insomma comitologia statale e diventa un'ideologia statale e con
è del potere comunista i Paesi dell'est un'ideologia sistema statale di sistema di Stati
Forse più che il comunismo
Stando al fatto che questo sistema di Stati aveva origine dalla guerra dalla vittoria militare dalla vittoria antifascista forse si può ben
Diciamo sì dire avanzare esclusiva suggestioni che proprio appunto l'ideologia antifascista è in realtà l'ideologia delle democrazie progressive alias democrazie popolari
Interessamenti significa l'apertura di un problema di nuovi e soprattutto la cosa sempre più militare all'ordine del giorno l'uso di registi lessicale interamente nuovi che la fine del secco su un obbligo che la fine il secco non mi sembra ci consegna in maniera obbligatorio e speriamo che questa volta sapremo raccogliere la lezione di fatto grazie
Questa