Presentazione del numero 4/98 della rivista "Critica Marxista" promossa nell'ambito della Festa Nazionale de l'Unità presso il Parco Nord

Diciamo così
Funziona siamo in attesa del rappresentante della maggioranza della dei Democratici di sinistra e cioè della doveva essere qui per appunto Minniti e il quale è stato inviato da D'Alema a un altro dibattito in sua sostituzione
Cioè al dibattito promosso dalla
Da alla festa come si chiama dello sviluppo di Casini
CCD
E e quindi sarà sostituito da Ranieri
Che perciò essendo stato informato in ritardo sa da un non per colpa sua sta arrivando con un aereo insomma è già arrivato come aveva ma intanto il iniziamo
E questa io debbo ringraziare innanzitutto il i compagni della direzione del partito no dei Democratici di sinistra che sono che sono presenti
Tre nell'ordine Petruccioli
I quali esprimono sensibilità di un po'diverse tra di loro notato o notevolmente diverse
Tonini dei cristiano sociali direttore della di vista cristiano sociale Spini che doveva essere qui è stato però per cioè c'è stato un disguido per cui per i laburisti in e Gloria Buffo per la sinistra
Dei democratici di sinistra
La la discussione e
Si svolge per la presentazione dell'ultimo numero l'ultimo numero speriamo non ultimo nel senso che poi non ce ne saranno altri verrà ce ne saranno molti altri io spero vi critica marxista il numero della autunnale
Che aperto da una da un uno su uno scritto da un articolo che io ho redatto che riguarda la la restrizione il titolo è insomma il restringimento della democrazia e la sinistra neo liberale io posso riassumere brevemente così intanto passo arriverà anche il quarto
Oratore
Riassumere brevemente il senso di questa discute di questo articolo che fornisce lo spunto della discussione una discussione che si svolge Peppe per chi l'ha organizzata cioè per critica marxista anche in previsione del imminente congresso dei Democratici di sinistra
La tesi che viene esposta in quest'articolo è la seguente che noi viviamo in un periodo in cui
Non è vero che il l'affermazione mondiale del capitalismo
Avviene attraverso una negazione dei principi democratici fondamentali come molti temevano cioè non c'è una negazione dei principi democratici fondamentali
Non c'è non ci sono forme di carattere autoritario è vero che che sia che come alcuni temevano che segnano il passaggio alla a un ordine
Mondiale diciamo così all'affermazione mondiale del sistema capitalistico ma c'è certamente invece una ci sono invece forme di restringimento della democrazia principale delle quali è data dal fatto che la democrazia come così come noi la conosciamo e viva a livello nazionale i Parlamenti nazionali i governi nazionali eccetera mentre non e non si afferma a livello neppure europeo ancora dove c'è un Parlamento puramente consultivo per non dire naturalmente a livello planetario mentre a livello planetario
Si svolgono anche dirà e venti economici insomma che segna lo dissi la vita di ciascuna nazione non c'è ovviamente nessuna forma di democrazia a livello planetario e quindi
Cioè la forma di una diventa egemonia e più o meno vera diciamo più o meno
Effettiva di un del maggiore Paese capitalistico ma non c'è certamente una fu una qualche forma di democrazia
Sulle potrebbe essere considerato come
Tello avevo di un Governo mondiale
Redazioni il sistema crea determinata di nazioni unite ma ovviamente insomma si tratta pur sempre di una espressione assai relativa ecco anche anche a me volendo a considerarlo un espressione effettivamente democratiche
La
La sinistra si sostiene appunto in questa in questa posizione di fronte a questa situazione
Abbia agito anche in Europa dove pure una sinistra di formazione socialisti che ha originariamente socialisti Ca'la sinistra reagisce a questa situazione diciamo
Fondamentalmente accettandola senza vero senza contrastarla e senza cercare le forme terra affermazione diciamo di dei principi democratici per l'avanzamento dei principi democratici il la sinistra neo liberale cioè come io la definisco che naturalmente è quella che ha oggi lama
La Maggioli maggior peso in tutte le le
Le formazioni di sinistra non soltanto di fuori dall'Europa ma anche in Europa anche nei partiti
Sono socialdemocratici o socialisti questa sinistra dichiarati che io definisco ricavate neo liberale nella sostanza
Tende a rinunciare al a una discussione veritiera sulle condizioni prioritarie sulle premesse della democrazia ecco per cui per per esempio per fare l'esempio dell'Italia sia la la la cosa paradossale che Berlusconi che dice che in Italia non è una vera democrazia
è vero perché non ci sarebbe nove forme della Giusti e la giustizia non sarebbe veritiere eccetera mentre al contrario dovrebbe essere a sinistra la quale insiste sul fatto che una una democrazia parte innanzitutto
O deve partire innanzitutto dalla dalla dal diritto di tutti i cittadini a una informazione
Autentica a una formazione a una informazione autentica e quindi il diritto all'istruzione diritto al sapere il diritto ad al alla al contrasto contro il monopolio per esempio deve televisioni
Private o o di altra natura
Questa è la tesi fondamentale diciamo che essi e appunto la la la discussione che noi vogliamo che abbiamo cercato di radicale con questa con questo articolo parlo di noi dei quei della rivista Critica marxista e quella che riguarda il modo di essere della sinistra in questo momento in Europa naturalmente il modo di essere della sinistra
Particolarmente qui in Italia dove ovviamente c'è un problema che assai aperto la natura dei Democratici di sinistra la loro funzione il loro ruolo
Noi teniamo molto una discussione che si svolga astrattamente sul fatto se ci deve essere quindi la la sinistra mondiale o il centro sinistra mondiale discussione profondamente astratta ci sembra invece molto più importante una discussione che si svolga anche nel prossimo congresso
Sulla sui contenuti diciamo che cosa deve fare effettivamente una sinistra che voglia definirsi come tali o anche una forza democratica che voglia definirsi come tale
Basta per dichiararsi diciamo di democratici e di sinistra è vero per avere o ci bisogna nel dei affrontare certe questioni di contenuto
Che furono tradizionali nel passato ma che in nelle forme del passato non possono più essere proposte o o dopo allora
Bisogna cioè affrontati o no questo tema che noi poniamo delle precondizione della democrazia cioè il fatto che noi viviamo
I sistemi profondamente squilibrati proprio a partire dalla dalla nodo democraticità interna o no ecco questo è il tema che noi abbiamo voluto porre ringrazio ancora come ripeto a voi che avete partecipato diciamo
Pochi ma non dubito eccellenti non sono buoni
Ma poi delatori
Discusso ori diciamo e do subito la parola a Petruccioli che gentilmente accettato di pagare prezzi ancora parlare solo ecco Danieli che appunto che abbiamo già giustificato e chiedendone diciamo gran
Ecco Petruccioli io ringrazio molto Aldo Tortorella che mi ha invitato a questo dibattito lo ringrazio perché mia con mi consentirà in questa circostanza di occuparmi di alcune cose
Molto impegnative alle quali per le quali mantengo
Una certa passione
E lo ringrazio anche perché così invitandomi mi ha dato la possibilità di partecipare anche quest'anno a una discussione nell'ambito di una festa de L'Unità
Discuto
Ovviamente e delle cose che e Aldo Tortorella qui riassunto e che ha esposto in un testo
Molto impegnativo
Per le riflessioni alle quali induce che l'editoriale dell'ultimo numero appunto di della rivista che dirige critica marxista
Sono talmente tanti anni che discuto con Aldo Tortorella che se dovessi diciamo lasciar libero corso al mio desiderio di confrontarmi con il suo pensiero sempre assolutamente rigoroso
E onesto guardate che per me la parola onesto usata per il pensiero e quanto di meglio si possa dire perché il pensiero onesto serve a far pensare anche chi non è d'accordo con quel pensiero cioè il pensiero onesto esprime anche
Rivela anche non nasconde i punti in cui
Non è perfettamente connesso e quindi si presta alla discussione
Io non mi fido mai di quelli che hanno un pensiero che non consente diciamo senza neanche la minima perde
Perché tendo a considerarlo un onesto probabilmente Dio che riesce a pensare in maniera perfetta
Altrimenti un pensiero senza diciamo appigli o perdite dei donatori
Ecco detto questo per andare nel i punti i quali io
Sui quali mi concentrerò
Cominciamo da quello che ha perché ha detto Aldo all'inizio dice beh io pongo qui il problema del restringimento della democrazia diciamo il problema della democrazia
Poi verrò a dei diciamo ai alle sotto domande
Ma la questione che io pongo tenete conto scusate se voglio solo fare una premessa assume per quanto riguarda me
Che dia una minima
Offre una didascalia quello che sentirete
Io sono convinto che con la
Caduta del muro di Berlino la fine del comunismo non è che siano venute meno le condizioni per la possibilità di una sinistra
Ma sono assolutamente convinto che queste possibilità sono strettamente connesse al fatto che noi innoviamo radicalmente e completamente
Tutto il bagaglio teorico le categorie concettuali gli strumenti analitici ai quali la sinistra si è
Affidata nel corso del secolo scorso e non soltanto la sinistra comunista ma anche l'altra sinistra quella che pure
Non avendo sacrificato
Al conseguimento dell'obiettivo storico di un altro sistema sociale del socialismo la democrazia ha avuto ragione rispetto al comunismo cioè da parte
Poi questa la discussione qui facciamo con dall'ambiente sì senz'altro quindi io penso questo restringimento della democrazia quindi ma noi siamo in una fase
Possiamo dire che noi in questo fine secolo siamo in un momento nel quale
Storicamente la democrazia si sta restringendo cioè che abbiamo c'è nel mondo meno democrazia rispetto a quella che c'era prima
Io penso di no
Feci questa discussione ne ho anche scritto nella rivista diretta dall'onorevole Andreotti che mi ha chiesto questa testimonianza
Negli scorsi mesi fa a qualche anno fa ma durante una campagna elettorale mi sembra quella del novantaquattro quindi quattro anni fa
Con
Don Bassetti
Il quale appunto di fronte alla caduta del Muro alla fine del comunismo
Ebbe una reazione che mi ricordo quella che ebbe anche Alessandro Natta il giorno dell'accaduto che mi spiego benissimo per carità
Ecco è quella che ha segnato il secolo e il modo di pensare di più di una generazione certo quel sistema arriva tanti limiti sul terreno della libertà però rappresentava il contrappeso e consentiva una dialettica teneva aperta la storia
Caduta quella c'è pericolo della omologazione
Questo è un giudizio cruciale da dare
Perché se fosse così allora davvero ci sarebbe da domandarsi se caduto il comunismo
Sarebbe ancora possibile una sinistra
Non solo ma una qualunque forma di critica come dice Aldo un certo punto dell'esistente
Io non credo che sia così io quel risposi subito a Dossetti ma dico lui fece come fece l'esempio siamo tornati all'inizio del secolo nata mi disse mi ricordo
Si è realizzato il sogno di Hitler
Disegno di Hitler con la caduta dell'Unione Sovietica insomma perché ma io invece le risposi che mi mi permetto di pensare a che non siamo in una fase in cui la democrazia e meno democrazia nel mondo
Perché vedete certo
La democrazia
Che si era chi si sta tentando di realizzare in quei paesi che sono stati per tanti anni Paesi comunisti con regimi comunisti è una democrazia
Largamente imperfetta fragile precaria esposta ai rischi di golpe
Però quella crisi e quella caduta è avvenuta nel segno della democrazia
All'inizio del secolo invece la democrazia era stata sottoposta ad una critica feroce
Pressoché da da quasi tutte le componenti del pensiero sia quello diciamo il pensiero delle classi dominanti diremmo Borghesi sia il pensiero delle classi che combatteva hanno la il dominio borghese la democrazia sembrava un disvalore
Beh oggi la democrazia non è considerato un disvalore direi in nessuna parte del mondo
Che cosa vuol dire allora che non esistono problemi no però non credo che si possa dire questo in cemento per la democrazia perché questo discorso il restringimento la democrazia chiamando a quel giudizio sul sulla vicenda storica da cui prende avvio la nostra riflessione
è vero che ci sono processi di rafforzamento delle decisioni e dei poteri economici cioè dei poteri non sottoposti a verifica democratica controllo democratico
è vero che l'economia è in grado di prendere delle decisioni su scala mondiale
Non ci sono strutture democratiche di democrazia politica capace di con diciamo di fare i conti con questa cosa questo è vero ed è vero che per esempio il presidente della Commissione esteri
Della Camera
Achille Occhetto ha scritto un volumetto intitolato il Governo mondiale per rappresentare questa esigenza no ed del resto c'è questa esigenza di costruire
Delle istituzioni democratiche che siano in grado di misurarsi
Ai livelli diversi
Ai quali si pone il problema della azione di Poteri non democratici e è un problema da affrontare vale per l'economia vale anche direi per
Il potere militare
Per il potere milita tant'è vero per esempio che non c'è dubbio ogni volta che noi vediamo crearsi uno scompenso fra decisione del governo statunitense ed effetti mondiale e perché delle loro decisioni come il lancio degli ultimi mesi pre viene evidentissimo questo scompenso
Però ecco che cosa io mi domando
Come si può affrontare e come già oggi si affronta questa questione io vedo la necessità della riflessione e della costruzione di istituzioni democratiche
La vedo anche la necessità di una innovazione dell'idea che noi abbiamo del potere politico
Io da questo punto di vista sono abbastanza d'accordo e anzi mi complimento con Aldo per il modo come lo ha sintetizzato
Con quella corrente
Che qui viene illustrata attraverso quello che ne dice Bruno Trentin
Esattamente quello e ciò che io ritengo essere la strada migliore
Cioè una concezione per cui
Sia della politica
Un'idea che va oltre il primato del partito e la separazione l'autonomia del politico ma che considera senza naturalmente
Penalizzare con un giudizio liquidatorio che andremmo all'Anarchia evidentemente le istituzioni politiche sia quelle rappresentative sia quelle organizzate dei partiti
Io penso che noi per contrastare per fare i conti perché a detta dei contrappesi democratici noi la sinistra a quei processi di concentrazione e di arbitrarietà dei poteri ricche ho detto economia militari possibile
Noi dobbiamo avere sempre di più una concezione della politica per cui la politica è una risorsa
Che scorre nella società
è una risorsa diffusa nella società è una risorsa variabile
è variabile sicuramente sulla base della esistenza di istituzioni organizzazioni democratiche ma è una risorsa variabile legata a livello di conoscenza cultura informazione organizzazione delle persone
Io non credo tanto per dirne una che per esempio
Si riuscirà a contrastare il potere concentratissimo istantaneo in tempo reale che oggi l'economia esercita sui mercati globali con un governo un'espressione politica che riesca ad avere la stessa efficace
Diciamo no
è stessa se non altro perché i tempi della decisione politica sono più lunghi dei tempi della decisione
Che economica
Così come credo che gli stessi tempi e modi della decisione militare non sempre possono essere pareggiati dai tempi della decisione politica invece si può creare si può lavorare per una crescita della risorsa politica diffusa nella società
E questo appunto è legato a una crescita di informazione per cui è evidente che l'informazione l'apertura dell'informazione
Il fatto che sull'informazione non ci sia un potere teso a deprimere la risorsa politica diffusa è fondamentale la cultura le conoscenze la comunicazione lo scambio
La vita democratica delle persone ecco io credo che questa è l'idea che alla quale la può Lucky si ci si deve affidare da parte della sinistra per
Farà crescere la politica il ruolo della politica perché se sia solo un'idea istituzionale i partiti per esempio quando io sento dire il primato della politica legato alla funzione dei partiti e basta
Io la considero una posizione non utili alla sinistra
Non utile alla sinistra per quello che ho appena cercato di dire
E termino comunque
Poi altre cose ho parlato anche troppo altre cose sui mali biglietti dopo dopo termino toccando un'ultima questione che mi sembra connessa con questa con questo
Ragionamento
Sulla democrazia pappa parlo adesso della degli aspetti istituzionali coi la parte diciamo di carattere sociale se mai la
Vedrò dopo
Quello che mi sembra e indispensabile per ancorare la sinistra questo modo di affrontare il problema della critica ciocche e del cambiamento della situazione reale che abbiamo perché una sinistra
Che non si propone cambiare io sono d'accordo con Aldo che senso ha talvolta la sinistra deve anche essere in grado di difendere
Quello che diciamo ha conquistato e che altri vogliono cambiare sono convinto anche di questo tuttavia
Io sono d'accordo in questa in questo però qual è il punto
Che mi sembra esserci ancora nel ragionamento che qui Tortorella svolge
Mi sembra che questa capacità di critica della sinistra sia legata al fatto venga fatta venga accolto collegata necessariamente al fatto
Che comunque la sinistra riesca ci sono delle frasi che che mi fanno che mi riportano questo riesca a
Credo a pensare un altro sistema di rapporti sociali
Un altro sistema sociale
Guardate che io a questo punto penso che noi dobbiamo mettere in discussione qualcosa di di più sì che la alterità dell'altro sistema sociale io mi domando se è giusto pensare alla situazione che noi viviamo come a una situazione di sistema socio
Io mi domando se è giusto che noi continuiamo a ragionare in termini di capitalismo
Se non è questo un modo legato
Indissolubilmente a quel ragionamento sistemico per cui la storia e fatta di salti da un sistema all'altro di passaggi da un sistema all'altro
E che ciò eh
Fondamentalmente misurato sui rapporti sociali
Io credo che questo sia l'interrogativo di fondo che perché vedete se è così
Allora di nuovo davvero la caduta di uno dei due sistemi con tutti i suoi enormi vizi e difetti sarebbe un regresso terribile
Non è un regresso ad una sola condizione che noi riteniamo non arbitrario non consolatorio non ottuso
Ragionava così
Noi non avendo non abbiamo più i due sistemi ma non è che allora siamo piombati nel buco nero dell'unico sistema
Noi ci troviamo in una situazione data
E da questa situazione data abbiamo la possibilità
Di immaginare mutamenti e cambiamenti
Io direi a trecentosessanta gradi in tutte le direzioni perché non è mica vero che non si può andare indietro si può andare indietro dal punto di vista della sinistra quindi avanti dal punto di vista della destra
Ma si può anche andare avanti dal punto di vista della sinistra a condizione che si crea i nostri progetti mai si creino certe certi obiettivi come per esempio quello ho detto dell'arricchimento della risorsa democratica come per esempio potrebbe essere quello Della estensione della padronanza quindi dei diritti dei singoli degli individui delle persone su tutti gli aspetti della loro vita a cominciare dall'aspetto lavoro come dice Trentin e io sono d'accordo
Su questo a condizione di avere strumenti concettuali approcci analitici che ci consentono di ragionare e agire così che a mio avviso significano significa avere strumenti concettuali approcci analitici che non hanno a che fare più nulla con quelli che sono stati in questo secolo poderosi strumenti di azione di pensiero dalla sinistra
Lo statalismo
Anche della sinistra riformista lo statalismo
Il classismo
L'idea di classe
L'idea di classe
Perché quella idea di classe ancora la lettura della storia e quindi inevitabilmente il progetto del cambiamento a dei mutamenti di sistema delle contrapposizioni di sistema così io penso mi fermo qui non senza dire però che questa discussione anch'io la considero connessa con il congresso e me lo ricorda oggi
Anche il bell'articolo del segretario
Dei democratici di sinistra pubblicato per dare una lettura veritiera diciamo che l'incontro con Blair sulla Repubblica
E dice
Lo dice anche lui
E questo è un punto essenziale della nostra prospettiva che in che intendiamo chiarire anche con il prossimo congresso pongo la questione nel modo più chiaro la sinistra per rispondere alle sfide del presente deve rinunciare a se stessa
E si ferma qui
è una bellissima domanda e infatti anch'io dopo questa domanda pongo la questione che cosa vuol dire
Rinunciare o non rinunciare a se stessi
Significa dare una definizione della sinistra perché altrimenti non si capisce rinunciare a che cosa
Perché se a rinunciare a se stessi significa continuare ad essere su cose fondamentali uguali a quello che siamo stati bene allora io la mia risposta è molto chiara
Potremmo essere di sinistra io ritengo almeno per me potrò essere di sinistra nel futuro in quanto rinuncerò
Potrà rinunciare sono capace rinunciare a punti fondamentali del mio essere stato di sinistra basato su questo non ho nessun dubbio
Ringraziamo Petruccioli che appunto così come lui ha detto
Pone sempre con grande chiarezza e punto onestà intellettuale il suo punto di vista
Penso di denso sentiamo Tonini va bene Tonini ho già detto della direzione no no
Ecco se se possiamo essere andato avente per Petruccioli è stato un pochino più abbondante e se possiamo fare così intorno ai dodici tredici ecco in modo da consente Aso mai facciamo un altro giretto per anche perché
Va bene come
Dunque io intanto mi unisco alle
Agli elogi di Petruccioli rispetto al testo proposto da Tortorella
Perché è un testo di pensiero lui ha detto Petruccioli ha detto pensiero onesto io aggiungerei altre due espressioni
Che è un pensiero forte è un pensiero critico
Che sono due categorie delle quali io personalmente ho grande Nostalgia
Nel senso che è una stagione nella quale la politica tende sempre di più
Ad essere vissute percepita come un vanesio chiacchiericcio quotidiano
In cui si rincorrono
Polemiche te di basso respiro e di modestissimo profilo che tendono a essere dimenticate il giorno dopo perché sostituite da altre o effimero
Che ci viene scaricato quotidianamente ai teleschermi
Si sente il bisogno pur sapendo che rischia di essere un bisogno elitario queste il grande pericolo che corriamo
Si sente il bisogno ogni tanto di fermarsi un attimo e di provare a salire un po'di quota
Per respirare un'aria un po'più fresca e per provare a vedere le cose da una prospettiva un pochino meno appiattita sul quotidiano
Quindi pensiero pensiero forte e cioè che all'ambizione
Di dare un'interpretazione complessiva pur sapendo che all'Inter o come ogni tentativo di interpretazione complessiva si presta dei rischi di semplificazione
E tuttavia un'interpretazione complessiva della realtà non si limita a rincorrere impressionistica mente singoli aspetti ma attenta almeno
Di costruire una visione di insieme e poi pensiero critico
C'è il pensiero che non si limita a contemplare magari a lodare il dato di fatto ma prova a introdurre un elemento di cambiamento di evoluzione appunto di critica
Detto questo io vorrei soffermarmi su tre passaggi su tre parole chiave diciamo di questo testo sulle quali mi pare valga la pena approfondire per quanto si può approfondire in dieci minuti
Primo è il tema della politica e del rapporto tra natura e cultura come lo propone Tortorella
Io ho trovato in particolare a pagina tredici Del editoriale un passaggio che trovo di straordinario interesse perché è ricco di grandissima implicazioni anche per esempio nel dialogo tra sinistra ispirazione cristiana
Che a me interessa in modo del tutto particolare
Di spiriti animali scrive Tortorella cui fa implicitamente appello la rivoluzione capitalistica che conquista il mondo
Toccano quello strato veramente profondo della costituzione dell'individuo che fonda la competizione e la disuguaglianza
Le idealità della sinistra stanno invece completamente dentro una costruzione culturale
La cui rivendicazione di naturalità la cooperazione e la solidarietà si riferisce assai di più ad un dato storicamente fondato diciamo che non è un linguaggio da talkshow
E tuttavia proprio per questo
è un linguaggio denso di
Di interesse
In sostanza
Emerge questa tesi che la diseguaglianza ha a che fare con la natura
Assai più dell'uguaglianza e della solidarietà
Le quali hanno a che fare invece con la cultura con la storia
Perché dico che questo è un passaggio che io trovo molto interessante
E
A me ha solleticato tante riflessioni
Proveniendo io invece da una storia completamente diverso da una cultura cristiana che non io non son mai stato marxista né comunista
Pur avendo sempre guardato con attenzione favore alla sinistra
E perché noi abbiamo a che fare con l'affermazione molto chiara e molto netta
Che non c'è uno stato di natura
Positivo
Che va riscoperto eliminando delle incrostazioni storiche che l'hanno soffocato ma al contrario noi partiamo da una natura umana
Che tende naturalmente alla disuguaglianza la competizione alla sopraffazione alla violenza persino e c'è invece tutto un cammino per così dire controcorrente che è quello che fa la cultura che costruisce la storia
E che porta invece gli uomini verso la solidarietà verso l'uguaglianza e così via
Ovviamente questo in linguaggio teologico si direbbe rinvia al mistero del peccato originale
Cioè al fatto che la natura umana
è corrotta dal peccato cioè noi non abbiamo a che fare con un'umanità naturalmente buona noi abbiamo dentro l'uomo
La presenza del male che per chi ha sede o per chi cerca di leggere la realtà con gli occhi anche di un'ispirazione religiosa queste qualcosa che ha origini al di là della storia
E ovviamente se le cose stanno così
La salvezza rispetto alla disuguaglianza rispetto quindi alla alla competizione tra gli uomini alla violenza il male la salvezza
Non può venire la salvezza definitiva e compiuta non può venire dalla storia e dalla cultura
Che hanno per definizione possono produrre conquiste solo parziali e provvisorie ma per chi legge queste cose con ispirazione religiosa vengono dalla redenzione cioè da un intervento di qualcun altro insomma fuori dalla storia
Perché dico questo non perché voglia aprire una dibattito teologico ma perché da questo scaturisce una visione precisa della politica
E qua mi viene naturale e spontaneo citare richiamare quello che io considero il punto più alto della riflessione dei cattolici democratici in questo dopoguerra cioè la riflessione di Aldo Moro
Aldo Moro nei suoi scritti da quelli giovanili a quelli dell'ultimo periodo quando era un il più importante forse leader politico italiano
Ha presente il ricorrenti due concetti
Che sono il limite della politica
E il principio di non appagamento
I limiti della politica
La stretta e diretta conseguenza di quello che ho cercato di dire prima
E cioè noi non possiamo assegnare alla politica il compito impossibile per la politica di liberare l'uomo dal male
Chi pensa che la politica possa costruire una società compiutamente perfetta e liberata dal mare della disuguaglianza dalla violenza
Di solito va incontro all'eterogenesi dei fini cioè si propone la società perfetta e costruisce la perfezione del del male
Basta leggere le parole di Tortorella su il giudizio suo mi sembra assolutamente netto e privo di sbavature sul fallimento dell'esperienza
Del socialismo reale
Proprio l'aver immaginato di poter costruire una società perfetta ha prodotto il massimo dell'imperfezione c'è addirittura la perfezione dell'imperfezione
E questo è un elemento fondamentale guai a sovraccaricare la politica di attese messianiche cioè di liberazione definitiva dell'uomo dal male
E tuttavia questo si accompagna il secondo principio che è il principio di non appagamento e cioè qualunque sia la conquista storica che noi otteniamo
Anche la più importante la più rilevante proprio perché ne cogliamo il limite abbiamo la voglia lo stimola Nostalgia la tensione ad andare oltre
Io credo che laici Zandolin discorso e quindi tra traducendo lo diciamo così da categorie del pensiero cristiano a categorie assolutamente laiche
Le fondamenta del riformismo stanno qui
Il riformismo pensa non non si illude sulla possibilità di costruire una società perfetta
Ma sente forte questa tensione al cambiamento
Ed è una tensione che è sempre in movimento qualunque sia il risultato che non lo teniamo proprio perché ne vediamo i limiti abbiamo la voglia la tensione la spinta ad andare oltre
Secondo passaggio la questione della democrazia vado più veloce perché se no non sto dentro i tempi quindi me la cavo in maniera ancor più schematica
C'è meno democrazia oggi rispetto a prima della caduta del Muro
Rivalità Menon sembra che Tortorella dica che c'è meno democrazia oggi rispetto a prima della caduta del Muro
Io direi così in ogni caso oggi c'era di più
Rispetto a prima dell'ottantanove
Fatto solo che abbiamo un po'meno missili minacciosamente schierati gli uni contro gli altri il che non vuol dire che la guerra non sia finito
Anzi c'è un disordine mondiale per certi versi peggiore di prima però nessuno rimpiange l'ordine
Che c'era prima
Anche perché siamo stati decenni a dire che era la contrapposizione dei blocchi est a ovest che fondava lo sfruttamento del Sud da parte del Nord quindi guai se poi rimpiange Simo questo ma ripeto non è questo certo quella tesi Tortorella
Quindi io direi schematicamente che ce n'è di più rispetta l'ottantanove ma ciò non significa che ce ne sia abbastanza cioè che ne possiamo ritenerci soddisfatti dello stato di salute della democrazia oggi nel mondo
E cioè il fatto che si sia fatto un passo in avanti rispetto a loro prima dell'ottantanove non significa che oggi siamo incamminati verso magnifiche sorti e progressive e che la situazione nella quale siamo è il migliore dei mondi possibili
Perché perché la democrazia presenta almeno tre grandi questioni che ho visto peraltro almeno accennate nell'assaggio di Tortorella
Il primo che la la questione è più complessa quella più radicale
Riguarda proprio il rapporto tra la democrazia e la struttura della società contemporanea
Cioè noi abbiamo una struttura della Società chi è sempre meno una struttura piramidale gerarchica
Ed è sempre di più una società che tende a strutturarsi per quella che è l'Humanité amava un po'di anni fa la differenziazione funzionale cioè la società si articola in tanti sottosistemi
Ognuno dei quali ha un po'le sue logiche sue i suoi codici di cuore di comunicazione alla sua funzione all'interno della società
Allora qual è il problema che noi abbiamo rispetta la democrazia e che la politica tende ad essere soltanto una delle tante funzioni in cui si articola la società
E questo per un verso è un bene
Perché rende più difficile il dominio autoritario del della politica nei confronti della società io credo che una delle ragioni per cui è schiantato il modello sovietico è esattamente questa cioè il fatto che a un certo punto immaginare una società piramidale nel mondo contemporaneo sta diventando impossibile
E tuttavia per altro verso il problema che si pone oggi è che la politica rischia di diventare uno dei tanti sottosistemi della Società
Ed è quindi in competizione con gli altri sottosistemi per la conquista del potere
Perché il potere non è più della politica la politica la quantità la quota di potere che riesce a conquistarsi per così dire sul mercato
Qui per esempio sta la radice della riflessione che è stata fatta negli anni passati sulla necessità delle riforme istituzionali
Perché mentre nel passato noi vivevamo nella convinzione o forse nell'illusione
Che bastasse democratizzare la politica per democratizzare la società cioè far partecipare i cittadini alla politica era automaticamente avere più democrazia
Ci siamo invece forti che si può anche democratizzare l'impotenza cioè se noi prendiamo più democratico un sistema politico impotente che non è in grado di governare la società non abbiamo democrazia do nulla abbiamo idem democratizzare una finzione
E allora accanto al problema della partecipazione c'è il problema della forza dell'autorevolezza
Della Croazia della democrazia cioè se non c'è il potere in mano la democrazia che cosa democratici amo che cosa diffondiamo i cittadini se nelle istituzioni non c'è il potere e se le istituzioni sono inefficienti e sono sempre in ritardo rispetto le decisioni che servono per la società noi possiamo fare tutte le discussioni che vogliamo ma alla fine distribuiamo una non il potere ma distribuiamo l'impotenza
Quindi questa è la prima grande questione della democrazia oggi
L'altra è stata evocata nati da Petruccioli molto chiara nel discorso di Tortorella è il tema della internazionalizzazione delle decisioni
La globalizzazione di cui tanto si parla da un paio d'anni a questa parte ha reso poi tutto questo assolutamente evidente ce ne abbiamo uno scarto tra un potere economico e ormai anche culturale
Che di proporzioni globali e mondiali è invece un sistema politico che arranca non ce la fa a collocarsi allo stesso livello terza grande questione
è quella della cosiddetta Società dei due terzi per qualcuno schemino molto molto semplicistico
Ma cioè in sostanza noi abbiamo un rovesciamento di proporzioni tra inclusi ed esclusi rispetto a
Al al la la condizione tradizionale insomma
In cui per la prima volta nella storia dell'umanità in questa porzione del mondo in cui viviamo noi la maggioranza dei cittadini è inclusa nei benefici del benessere
Della società e c'è invece una minoranza talvolta anche esigua che ne esclusa
Questo ovviamente pone un problema grosso rispetto al pilastro del sistema democratico che è sempre stato il principio di maggioranza evidente che ne possiamo in immaginare una maggioranza di garantiti
E non so immaginare possiamo vederla all'opera
O quasi tutti i giorni
Una maggioranza di garantiti
Che in qualche modo emargina sistematicamente e democraticamente cioè attraverso il rispetto del principio democratico c'erano fa autoritativamente ma lo fa col principio di maggioranza emargina sistematicamente la minoranza esclusa
Questa è la terza grande questione ce ne potrebbero ovviamente citare molti altri questo per dire che c'è più democrazia ma certo non ce n'è abbastanza infine terza cosa e poi chiudo
Il tema del liberalismo
Io credo che noi non dobbiamo demonizzare le parole certo Sinistra liberale è un concetto che a me non piace perché è un concetto equivoco
Perché sa appunto di cedimento
Rispetto a quella coscienza critica che comunque
Due questioni che che sono quelle che poi più hanno messo in crisi il socialismo anche democratico
Che sono uno la questione dell'individuo
E quella che nel movimento femminile soprattutto è stato è stato teorizzato come principio di autodeterminazione
E che è una conquista con le sue ambiguità come qualunque conquista che è un dato reale del nostro tempo
E guai se la sinistra venisse percepita come un ostacolo rispetto a questa spinta potente che c'è nella società
Tornando a un linguaggio di matrice cattolica di Ray dobbiamo favorire un'evoluzione dell'individualismo in chiave personalistica
Cioè il problema per la sinistra non è quella di negare le spinte che ci sono
Nel senso della rivendicazione di più forti possibilità di libertà per gli individui ma quello di scoprire come il luogo di massima espressione di questa libertà è comunque la capacità di confrontarsi col momento comunitario con momento
Sociale quindi questo mi pare comunque un tema ineludibile guai se l'atteggiamento nostro nei confronti di questo tipo di processi e di fenomeni venisse considerato come una demonizzazione
Mettendo tutto sul sacco del liberalismo per poi disfarsene
E l'altro che il tema che ha su cui ha parlato anche Petruccioli che io condivido che poi è la stretta conseguenza di una concezione limitata della politica
è il tema del pluralismo
Cioè è del tutto evidente che in una società in cui la politica è stata relativizzare sta
Senza una capi una tastiera più ampia che la sola tastiera del pubblico dello Stato della politica del partito è del tutto evidente che la trasformazione sociale rischia di diventare velleitaria
E questo dovrebbe farci scoprire una concezione nuova e diversa
Del pluralismo delle istituzioni e non solo nelle istituzioni ma qui il discorso ci ci porterebbe lontano
E sul fatto del resto questo principio di sussidiarietà che oggi è stato ampiamente riscoperto e rivalutato
Che proprio ci dà il senso di come la trasformazione sociale
Possa e debba vere una regia politica ma non possa prescindere da un forte radicamento e una grande capacità di diffusione reticolare nella società grazie grazie Antonini e adesso Gloria Buffo
Anch'io sono molto contenta di fare una discussione
Su quelle che sono un po'le premesse
Di una sinistra nel nostro tempo spero anch'io che il congresso che noi andremo a fare tra qualche mese non sarà
Limitato la discussione se sia meglio l'Ulivo il partito lo considererei francamente demoralizzare ante messo in questi termini per tutti noi
Penso che dobbiamo come Petruccioli penso che dobbiamo dare risposta a quella domanda che anche il segretario del partito si fa nell'articolo che scrive oggi per Repubblica
E cioè se debba o no la sinistra perdere se stesse la sua identità
Penso anch'io che non debba penso che debba rinnovarla naturalmente
Temo che troppo spesso ci si sia limitati in una parte anche del nostro partito nella sua riflessione politico culturale a dire
Che la sinistra deve restare senza però volersi misurare fino in fondo su le idee e le azioni che debbono caratterizzare una sinistra davvero capace di stare nel nostro tempo di modificare lo stato delle cose il rischio qualche volta forse non l'ho avvertito solo anch'io ma anche altri che si voglia tenere l'etichetta di sinistra quasi fosse una gloriosa rendita di posizione ma che poi si sia molto più Vaggi nel dire che cosa deve stare dietro quell'etichetta e se quello che deve stare di topo etichetta si limitasse a dirò una cosa che Petruccioli piace forse l'altra non piace
A me non convince nessuno dei due cose che dirò però secco in questo bagaglio ci fossero due ingredienti la rivoluzione liberale più i partitini Smoke cioè la fiducia questo strumento
Che è uno strumento importante ma anche descritto come viene descritto spesso è assolutamente
Insufficiente ecco se il bagaglio fosse questo io lo riterrei un bagaglio non adatto ad affrontare le sfide del nostro tempo allora per restare temi che ci ha posto Tortorella qui e nel suo scritto
Tutti da anche i partiti ISMU noia partiti Isma'no cura la rivoluzione liberale
A breve va bene
Allora queste premesse ecco ci sono le premesse che prevalenti nel mio nella sinistra italiana che a me non convincono e che in qualche modo anche questo testo in questa discussione
Affronta oppure è l'abitudine a dare per scontata io lo dico in modo molto semplice a dare per scontate le gerarchie sociali economiche di status delle nostre società anche quando sono palesemente non solo ingiuste ma persino insensate dal punto di vista della razionalità
Delle società moderne pensate al modo con cui noi cataloghi siamo per un valore economico e sociale i lavori nelle nostre società
C'è in ogni in Italia forse in particolare
C'è una valutazione della gerarchia tra i lavori che assolutamente iniqua e anche anacronistica eppure così poco si parla di questo che un tema enorme e sembra di essere vince il mio molto rozzi disse una sera discutendo si dice ma insomma è un problema o no che ci sia chi ha otto ville in Sardegna e chi non fa mai e sono milioni un giorno di vacanza si considerati un po'come uno se così un po'rozzo di una sezione magari filo rifondatori no non è vero questi sono i problemi della società
Moderna
In secondo luogo mi sembra che sia molto debole ancora la consapevolezza nella discussione o se volete nella cultura prevalente della sinistra molto della consapevolezza dello stato del mondo
Dal punto di vista sociale ambientale pure se la politica è anzitutto responsabilità questo è il primo compito di quelle che designiamo con molta enfasi tutti i giorni le classi dirigenti che la sinistra giustamente vuole promuovere
Ora mi raccontava l'altro giorno Ermete Realacci anzi lo raccontano che la fa essere unita che quando Berlusconi era presidente del Consiglio incontrò le sue le associazioni ambientaliste disse loro ma io sono ambientalista o venti giardinieri
Allora naturalmente non è questo per fortuna ci mancherebbe altro l'approccio ai grandi problemi mondiali che vive nella discusse la sinistra e tuttavia
Viene considerato inverosimile fare un discorso di verità sullo stato del pianeta avuti visto sociale ambientale dove c'è oltre un miliardo di persone rapporto dell'ONU uscito da pochi giorni che soffre la fame
Dove tre quinti dei bambini dei Paesi sottosviluppati nona nessuna infrastruttura igienica di base dose un mondo dove la maggioranza
Della popolazione non ha mai fatto un ricevuto una telefonata in vita sua siamo nella società globale della comunicazione la maggioranza degli abitanti del pianeta non ha mai né fatto né ha ricevuto una telefonata
Pensate cosa vuol dire questo per l'economia e anche di di dei Paesi poveri uno non sa neanche le merci che produce in un'economia povera a quanto vengono vendute nel mercato incitando lo pone anche sapere
Per via telefonica ecco su questo c'è una grande timidezza c'è qualche pagina nelle relazioni congressi dedicati a questo ma si molto reticenti poi ad assumere
Nella propria piattaforma politica ideale il fatto che non è possibile una trasformazione nei nostri Paesi più ricchi ancorché ingiusti
Sì ma non ci misuriamo con questa questione del pianeta e dell'uso assolutamente iniquo delle risorse non rinnovabili che si opera perché lui le consumiamo mente altri
No e allora fare un discorso sul fatto che bisognerebbe insieme al fatto di creare occupazione noi dovremo anche fare un discorso sul cambiamento probabilmente in parte degli stili di vita questo è considerato assolutamente non poco poco praticati
Oppure un conservatorismo io faccio scusate non per fare l'elenco dei guai per dire insomma quali siccome sono complicate le questioni
Oppure altra premessa tacita molte volte esplicita che andrebbe messa in discussione questa sorta di conservatorismo di ritorno sulla famiglia sul rapporto tra i sessi che vive a sinistra
Come se per ricostruire comunità che sono messe in discussione in tutti i Paesi ricchi il tessuto sociale delle comunità
L'unica risorsa fosse quella di un ritorno ha un'idea tradizionale della famiglia in chiave un po'regressiva qui
Caro Claudio si c'è uno statalismo di ritorno impressionante quando noi stiamo discutendo non sono di politiche sociali ma di leggi che pretendono di codificare
I comportamenti individuali secondo un modello di famiglia che non è l'unico modello di famiglia presso tutte le leggi che stiamo discutendo sulla procreazione assistita ma non so e infine un'idea parlo dell'ultima premessa che so mi sembra noi dobbiamo cominciare a non dare per scontato un'idea e una pratica del potere politico
Pochissimo consapevole del bisogno continuo per la sinistra di mostrare infine
Beh diciamo del proprio della propria collocazione per esempio al Governo
E disvelare anche la radice sessuata del potere che noi conosciamo
Come fa a non esserci l'autonomia del politico che giustamente noi consideriamo non un fatto positivo se non si affronta la questione
Che il potere per come lo conosciamo in particolare quello politico ma non solo a una sua Radice fortemente sessuata e allora è molto vecchia a volte anche la discussione che si fa sulla questione le donne e gli uomini posti di poter per carità certo che lì c'è un enorme deficit ma non è che ci son poche donne perché i maschi sono solo dica di dobbiamo andare a vedere la radice
Del potere politico e non solo quel quello che resta insomma
Per vedere capire spiegare questi meccanismi e smontarle e modificare
La politica conta meno però io forse a differenza di Tonini penso che tante volte non cerchi le forze laddove potrebbe dovrebbe io penso che in una ripensamento e riattivazione secondo forme nuove della partecipazione democratica io credo stia una delle leve a cui la politica può rivolgersi se vuole riprendere delle posizioni
Per concludere
Mi vengono in mente un po'perché poi nella mia attività quotidiana mi porta a pensare questo mi viene da trasferire il bisogno di ripensare a queste premesse a cui ci invita a Tortorella ma anche Tonini Petruccioli
Mi viene da calarli immediatamente nelle grandi questioni che abbiamo aperte davanti alle questioni politiche ma che hanno naturalmente un retroterra culturale e addirittura teorico una la grande questione dello Stato sociale
Che tutti dobbiamo giustamente ripensare
Anche ascoltando quello che ci ha detto Amartya Sen il grande economista anglo indiano non solo economista mass e che dice guardate noi dobbiamo uscire da quell'idea che i cittadini sono dei pazienti dello stato sociale dobbiamo pensare che i cittadini sono degli agenti dello stato sociale e quindi chiamare la risorsa anche degli individui dei cittadini
Come una di pilastri di un nuovo stato sociale benissimo e tuttavia non è possibile sì se viviamo nel mondo
Come accade a tutti noi e non cogliere che è difficile che tutti i cittadini possono diventare agenti nello stesso modo dello stato sociale
E qui il problema della democrazia e allora quando si diceva la nuova chiave
E quella di dire noi diamo pari opportunità a tutti
E chiamiamo i cittadini
A fare la loro parte non solo come figli minori di uno Stato che deve pensare a risolvere i problemi ecco io credo che qui c'è una mistificazione noi dobbiamo porci questo problema non facile da risolvere per nessuno ma non con risposte che sono rassicuranti ma io temo
Ottimistiche
Insomma reticenti oppure al tema che ha sollevato Tortorella della democrazia come problema riferito alla prima parte che compone la parola non la Croazia la Croazia ma il thermos come si forma la volontà popolare
Ora io credo che la debolezza dei partiti ma anche degli altri soggetti organizzati produca delle contraddizioni molto forti io adesso non parlo degli operai parlo di quella parte de la società più forte acculturata persino metropolitana che sta
Nel mercato che si informa che viaggia che vede macchie paga un prezzo avvertito come sempre più pesante per stare in questa parte della società che quello di sottoporsi a un tour de force a uno stress a un ritmo di vita che non corrisponde certo
Diciamo così a quello che potrebbe essere o che viene desiderato
Tema di cui non si può parlare non si fa se si parla di fatica disteso o ne parliamo per quanto riguarda operai ma quelli tanto sono pochi si dice oppure noi di questo dell'americanizzazione della vita produttiva degli stili di vita di ieri invece non si parla si lamentano tutti ma di questa cosa nella politica non c'è traccia
Per concludere si rispettano la democrazia non risposto Petruccioli e Termini io
Sono assolutamente d'accordo ma penso che lo fosse Tortorella anche nel quando si dice che la caduta del Muro avviene sotto la spinta di un esigenza democratica e ma questo è sicuramente vero che non risolve il problema che abbiamo si restringe no la democrazia io ho in mente tre casi uno
Citato appunto da Tortorella in un precedente editoriale critica marxista e ci sono nel Paese più forte del nostro pianeta gli Stati Uniti stati dei casi in cui dei potenti cittadini miliardari The Turner e moscoviti su un altro miliardario hanno detto al proprio Paese
Tu devi cambiare politica internazionale se non io coi miei soldi farò la mia parte Ted Turner ha detto se tu non dai i soldi all'ONU che gli Stati Uniti devono ce li metto io e l'altro miliardario di origine credo israeliana detto siccome mio paese non fa abbastanza per Israele in un flash una politica sbagliata sui territori occupati mi metto io finanziari ecco la democrazia è quella per cui quella che conosciamo Ted Turner un bosco e posso dire questo io io fui non lo potete dire nel vostro Paese oppure l'uso delle risorse non riproducibili qui c'è un'enorme questione democratica perché noi ci sentiamo autorizzati a consumare risorse non riproducibile il pianeta mentre altri
Che sono la grande maggioranza sono nelle condizioni di povertà che dicevo prima oppure il grande tema della comunicazione di massa che è una grande questione e laddove anche lì non è che abbiamo lo stesso potere sociale democratico tutti quanti
Nel campo della comunicazione io non credo perché se tu non hai un enorme concentrazione finanziaria non puoi avere la voce che hanno altri in questo campo e naturalmente questo cambia
A cambia le regole se volete della democrazia o quelle precondizioni che fanno tra democrazia ma democrazie effettiva e partecipata io mi fermo qua
Adesso ieri sì
Ma anch'io considero voi scusa del ritardo con cui sono giunto
La ed io che atterrato con mezz'ora di ritardo
Anch'io sono d'accordo così come ricordava Petruccioli poi Gloria Buffo che siamo dinanzi ad una
Claudio parla la manifestazione di pensiero onesto nel senso della della limpidezza di una tesi presentata al confronto e alla discussione
Una tesi espressa con la tradizionale efficacia e con la ricchezza dell'argomentazione
Tipica di di Aldo Tortorella qual è la tesi
Che io ho
Mi è sembrato di TG tutti cogliere nello scritto di Aldo Tortorella adesso sintetizzando giungendo proprio
Insomma Tortorella sostiene che noi siamo dinnanzi a rischio di un mondo dominato da un pensiero unico
Dal mercato planetario globale
Insomma siamo in presenza di un'egemonia politico culturale del capitalismo totale
Il mondo è unificato secondo principi e logiche tipiche della formazione sociale capitalistica giunta questo grado di sviluppo
Perché questo è accaduto
è accaduto perché sono state sconfitte dice Tortorella le idee del cambiamento della trasformazione la tensione verso il cambiamento l'idea che la trasformazione
Sia possibile nel nostro tempo e quindi la capacità di pensare a un'altra organizzazione i rapporti sociali di produzione
Quindi siamo dinnanzi credo che questo sia un tema caro ad Aldo ad una sorta di resa culturale
Ad un processo economico che viene avvertito come spontaneo naturale privo di qualsiasi alternativa
Tortorella aggiunge che la sinistra la sinistra del nostro tempo che per una serie di fattori almeno in Europa responsabilità
Di governo
Appare paradossalmente
Più pronta della destra
Ad assumere esigenze di modernizzazione
Capitalistica
E perché lo fa lo sa non solo perché sia liberata di vincoli ideologici
Obsoleti e quindi tutto sommato bene
Ma anche perché
Perché
Insomma sia liberati insieme ai vincoli ideologici anche di
Metodi di analisi di di di di di idealità
Bill Gates al posto di Carlo Marx scrive Tortora
E anche in Italia le cose poi nella buona sostanza non stanno differentemente al meno dal punto di vista dell'ispirazione politico ideale culturale della sinistra delle forze che si richiamano alla sinistra perché al massimo nel caso migliore la sinistra e protagonista di un ideale di buon governo
Quanto non si riduce al giorno per giorno ora mi pare una riflessione un punto di vista molto netto su sullo stato delle della situazione
Moshe un affresco uno scenario della situazione
Politica su scala internazionale europea italiana beh molto molto tagliente diciamo
E la sintetizza
Una frase di Tortorella
La disperazione conduce la sinistra a farsi neo liberale
E ha
Considerare
Il meccanismo economico capitalistico l'unico
Possibile in grado di funzionare
Poi Aldo dirà io
Sento il fascino di questa ricostruzione netta i
Delineata in tutti insomma nella sui punti di fondo io però penso che e questo l'interrogativo che rivolgo a Tortorella
Io penso che le cose non le cose stiano almeno in parte diversamente
O comunque penso che sia questa una tesi controversa una tesi su cui è il caso di riflettere
Veramente le cose stanno così
Prima di tutto ora è materia talmente complessa che ci vorrebbero un paio di congressi non so quante altre cose e poi ci vorrebbe anche solchi si no
Questa è materia che non
Non conosco bene
Insomma io penso ma condizione del mondo oggi
Non credo sia riducibile a quella di un mondo dominato da una logica
Da un dominio solitario
Della grande superpotenza capace di regolare
E intervenire
Nemmeno gli Stati Uniti da soli possono farcela al regolare questo mercato planetario per questo mondo globale
Né con la forza né con la politica a quanto pare riescono a produrre un Governo efficace e convincente di quanto sta accadendo oggi nel mondo
Io penso poi che con tutti i guai e una parte di questi stanno emergendo drammaticamente in questi in queste settimane il mondo che emerge dal bipolarismo
Contenga perlomeno più contraddizioni e sia più mosso più diversificato e compresso di uno schema che lo consegni tutto al dominio di una logica
Forse anche più aperto a trasformazioni certamente più ricco di possibilità
Di un mondo chiuso stretto nella morsa di due sistemi che si confrontano e si controllano
Quindi io metterei l'accento pur vedendo i problemi del nostro tempo sul dinamismo e sulle chance di cambiamento sulle possibilità
Sull'emergere di nuove dimensioni economico regionali
Sul fatto che la metà del re del prodotto lordo del mondo è fornito da Paesi fragili
Fragile quindi esposto a tutti i contraccolpi dei delle delle crisi e della mancanza di regole così stanno le cose
E che centinaia di milioni di persone malgrado la drammatica arretratezza in cui versa tanta parte del mondo nel corso di questi dieci anni non prima
Sono entrata nel circuito del consumo e della produzione
Ora io dico queste cose solo per avere un quadro un po'più insomma
Rispondente a con
Poco un po'più qui emergano anche tutte le contraddizioni e lei no e le novità quello attuale certo non è il migliore dei mondi non è il capolinea della storia
Ma non è un sistema dominato da una logica e impermeabile alla prospettiva del cambiamento e della trasformazione ci sono potenzialità di liberazione di emancipazione
Ci sono anche grandi sofferenze i drammi
Ma di questo quadro compromesso dobbiamo
Dobbiamo dare conto
Ed
Ospedaliere vedrete verifichiamo il fatto anche il tema di una democrazia non c'è dubbio alcuno io se penso l'America Latina e il paese in cui nel corso degli ultimi dieci anni non c'è più una dittatura militare
Il numero delle dittature militari poi so bene che ci sono forme di autoritarismo a cui Aldo fa cenno nel suo saggio che hanno consentito un decollo in alcune parti del mondo e dell'Asia in particolare per ragioni storiche antropologiche e anche per interessi di gruppi
Capitalisti tuttavia diciamo il mondo di oggi meno
Poi ci
Certo Fatima dicendo ce lo sanno ma anche la città anche la Cina in che pure resta un dominio dice comincia a rivolgersi a Cilavegna diciamo
Comunque io mi chiedo se non sia il caso ecco l'interrogativo che rivolgo ad Aldo diciamo sulla base però di una di di di di di insomma
è chiaro che questo è un invito che viene dal lavoro di Aldo a a una ricerca serie argomentata scientificamente fondata condannati per costruire un giudizio
Che dia conto di questa complessità del nostro tempo infine io poi
Dico questo anche perché vorrei sottolineare un punto che forse utile al nostro ragionamento sulla sinistra le sorti di una prospettiva che abbiamo chiamato socialista il capitalismo insomma il meccanismo economico capitalistico ha dimostrato
Una forte capacità di innovazione e di adattamento
Questo è un dato della Storia contemporanea
E anche di saper alimentare produrre trasformazioni che decideranno del futuro degli uomini e che contribuiranno anche potranno contribuire a migliorare la vita della degli uomini
E penso alla grande rivoluzione scientifica tecnologica il progresso tecnico tutto quello che è accaduto ora io e qui torna a sinistra io credo che questo sia stato possibile
Penso all'Europa in particolar modo negli Stati Uniti anche per l'iniziativa dalla sinistra
La sinistra che in questo secolo ha scommesso su una riforma del capitalismo
Sul governo temperato del del delle del mercato
Cioè la sinistra
Che
Nel corso del Novecento imposto condizionamenti vincoli
Spingendo verso un mercato socialmente ecologicamente responsabile riuscendo a introdurre riforme mutamenti
Accrescendo le possibilità di commutare di pesare i gli strati sociali deboli cioè la sinistra che Hamas ha fatto proprio il metodo insomma del cambiamento riformista graduale
Che non è stato un corpo chiuso autosufficiente qui vediamo altre veniamo al tema
Attualissimo del
Dialogo e dell'interlocuzione che la sinistra di tradizione socialista con l'universo di valori e di principi liberali e non sono libera
Nel corso del secolo
Il dialogo con della sinistra che ha fatto proprio il metodo del riformismo del cambiamento graduale e compagnia bella diciamo è con la cultura liberale è stato intenso dagli inizi del secolo e poi keynesismo e quel capitalismo del liberalismo sociale col capitalismo democratico dando vita a una straordinaria esperienza che ha prodotto questi cambiamenti una spesa per l'artefice tra gli anni Quaranta e Settanta di una colossale trasformazione dell'economia e dell'assetto sociale nella storia del nostro continente queste
E una fase straordinaria
Quindi la sinistra ha detto la sua e ha reso meno ingiusto diciamo così il capitalismo lo ha lo ha lo ha riformato
Oggi siamo dinnanzi a nuovi dilemmi questa sinistra
Crisi o Stato sociale il rapporto tra liberalizzazioni e regolazione disoccupazione di tecnologie qua ecco non dopo quella divisa delle proposte di dare risposte a questi dilemmi io penso che la risposta a questi danni possono venire
Da
Dalle istanze riformista del socialismo democratico
In grado di dialogare con i valori liberali rispettosi dei vincoli della Società aperta l'efficienza rispetto
Delle del del superamento delle delle forme esasperate di statalismo cioè voglio dire che io non credo sia giusto c'è un'affermazione molto perentoria
Dire i caratteri
Neo liberali della sinistra manifestano un'accettazione dello stato di cose dell'esistente così come oppure lo statalismo Lucky la critica dello statalismo
Con diciamo e una adesione alla logica del sistema io vedo invece
Un interloquire con culture che consente alla sinistra di riprendere una capacità espansiva e poi mi chiedo nelle società contemporanee dove il tema della dell'autonomia individuale della flessibilità della mobilità del dinamismo cioè questi caratteri sono ormai questi tratti sono fatti costitutivi delle società più evoluto del nostro tempo
Beh il rapporto il dialogo della sinistra con la migliore tradizione col liberalismo più avanzato a me pare decisivo so che Tortorella e
Maestro su questo ma
Volevo fu un errore di Marx l'incomprensione del liberalismo cioè la Lola per essere preda di una mistica economicistica che gli impediva di vedere il carattere dirompente del liberalismo nelle società delle società capitalistiche bene io volevo dire queste cose perché
Mi sembra che un saggio di Aldo Tortorella inviti a una riflessione io l'ho voluta svolgere proponendo dei di interrogativi su alcune questioni che ritengo diffondono nel dibattito alla sinistra nel nostro Paese in Europa grazie io ringrazio i tutti gli interlocutori che hanno
Di innanzitutto dimostrato insomma di di avete detto se non sempre non sempre diciamo con piena attenzione eccetera il però devo dire una cosa diciamo prima di chiudere questa simpatica discussione che l'onesto ma abile Petruccioli ha deviato il corso della del della cosa e anche i panieri a è un po'caduto diciamo in questa questione
Qui la questione di bar parlava della riduzione a democrazia non riguarda il fatto
Attiene a un ordine teorico della discussione attiene al fatto è del tutto evidente
Che la democrazia in quanto regime i regimi democratico rappresentativi si sono espansi non sono ridotti si sono espanse queste o abbiamo già scritto in tanti altri momenti cedono non insomma diciamo la mia posizione non è quella di Bertinotti ecco tanto per intenderci era perché altrimenti non saprei diciamo è una posizione diversa questa posizione non riguarda il fatto riguardo ai successi i principi riguarda la discussione sulle teorie diciamo così di differimento per la citate diciamo un autore perché appunto Ranieri mi pensa credo vista retto aveva vecchi titoli diciamo abbiamo fatto tutti uno sforzo diciamo così per rinnovare le nostre biblioteche eccetera citiamo quindi di dense che sarebbe poi il maestro di Toni Blade è vero non è vero ora Giddens chiama la posizione che poi sarà quella di Tony Blair pur con un'espressione che in Italia mi auguro che verrà accettata avendo adoperato il maestro di Bleve
Ma che fino adesso far raddrizzare i capelli in testa a chi l'ascoltasse la sulla posizione di questo maestro invece si chiama realismo utopico o il che sta a dire che negli USA nello sforzo per costruire una posizione diciamo democratiche avanzata oppure di nuovo laburismo accetta questo importante intellettuale inglese che adesso dirige una delle università più prestigiose etc
E così via dicendo che il consulente chiamiamolo così
Tra virgolette per usate da Bra ideologico di Bleve e uno al quale dice badate che se voi non siete capaci di pensate un mondo altro non costruirete neanche una politica per il presente ecco ora se uno dice di dance mise bisogna lasciarli a possibilità di livello è vero senza obiettato mi senza obiettando vivevo che io deve diciamo sono sostenitore del fatto che in questo momento Domine pensiero unico o che la piega neo liberale diciamo assunta dalla maggioranza io non dico da tutta la sinistra europea ma dalla maggioranza della sinistra europea
E anche dalla maggioranza del partito democratico di sinistra ieri e dei Democratici sinistra che io rispetto perché so di essere minoranza devono ecco per fare questo il poi anzi quello di cui io mi lamento e che siamo ancora nell'equivoco del vecchio partito comunista che si poteva giustificati allora
E non si è giustificato neanche tanto allora come i fatti provano a tante che un'esperienza è finita
E ancora siamo dette che per cui per esempio il segretario del partito è gli USA il da fare è certamente il rappresentante del Partito ma e il l'esponente in quanto posizione teorica in quanto posizione politica accetta e puramente e semplicemente rispetto l'espressione di una maggioranza che sarà anche grandissima l'ottanta per cento il novanta per cento quello che si vuole eccetera
Ma ed esponente di una corrente di pensiero
Non è l'esponente di una diciamo così non non è il carisma di una verità eccetera c'è quindi da questo punto di vista ricorda la il il tema che io pongo e che penso che si deve porre anche in questo congresso
E quali sono el le coordinate mentali diciamo per esempio in quella del del per dire perché ecco che noi abbiamo visto qui che ci sono diverse posizioni ognuna delle quali io vi spettò naturalmente apposizione di Petruccioli è una posizione che dice
Tutte le categorie vanno rinnovate e dal punto di vista metodologico sono pienamente d'accordo ma noi aderiamo come altri partiti della dell'Europa a dei a una diciamo a una formazione di carattere europeo e anche di di a carattere mondiale che si chiama socialista
Cos'è questo socialismo questa è la domanda che io pongo avevo in questa questione ecco sequestro socialismo perché se non è una parola senza significato allora hanno ragione quelli che dicono ragazze togliamo di mezzo questa parola e facciamo un partito puramente democratico eccetera ai Allo ai agli compagni o amici che dicesse una così questo genere io pongo allora la questione varate io vi di avvocati domanderei forse la democrazia se mi dite il socialismo io penso che questa parola socialismo non è una parola senza senso
Non sono affatto nostalgico quindi non c'è il problema
Che imponeva ecco perché dicevo labile Petruccioli varca il problema che la più democratico un mondo diciamo bipolare piuttosto che un mondo in cui è scomparsa questa questione dei due blocchi
Eccetera non non è questo il tema che io pongo io pongo un altro tema io pongo il tema la sinistra in quanto tale che funzione ha in una in un sistema democratico
Che funzione ha la sua parola
Che si quella che si spende in Europa a sinistra di origine socialisti Ka a io un significato o non cela all'interno di un sistema democratico quali sono le opere che una sinistra deve poi dopo che apre e io incominciò a partire proprio dall'opera di guardia tante la democrazia cioè quello che mi assegna sempre colpito altro che pensiero unico però che mi ha sempre colpito è che faccio un esempio tempo e dopo andiamo a casa perché ringraziando coloro che sono stati così pazienti buoni ha seguito un dibattito di questo genere qui che un dibattito diciamo
Sulle idee ecco e mi ha sempre colpito in USA il il fatto che devo devo dire credo che oggi sia all'inizio tocca Berlusconi dire in Italia non c'è abbastanza democrazia come non c'è abbastanza democrazia Berlusconi lo dice perché lo condanna un tribunale o perché dice che non c'è una giustizia vera nel nostro Paese
Anche su questo è una sinistra che doveva vive che è vero che non c'è Giusi ma non perché condannò Berlusconi
Perché i processi durano troppo a lungo eccetera eccetera adesso dopo tanto tempo abbiamo scoperto questa questa verità equivale perché i coloro i quali hanno più danari hanno più possibilità di difendersi come il caso Berlusconi mostra di quelli che non hanno una lira vecchia verità che continua a essere evidente
La sinistra non ponendo certe questioni che sono questioni di fondo devo dar della vita democratica e e in questo senso all'ora
Non di nega se stessa a dispetto a Udine entità astratta che non si sa che cosa debba essere ma secondo me viene meno alla funzione che la giustifica all'interno di una società perché altrimenti presa a sinistra del tutto inutile diventa come ricordo una frase di una filosofo neo positivista molto importante di questo secondo dopoguerra che dice in definitiva poi si tratta di gruppi di uomini che lottano per il potere
Se le cose dobbiamo ridurre a questo e va be allora non non abbiamo bisogno di porci di questi interrogativi che ci siamo posti in questa sede ma se invece noi non crediamo che la questione della politica sia gruppi di uomini che lottano per il potere
E uno mi è più simpatico e quell'altro mi meno simpatica e pensiamo che vietato le posizioni politiche ci sta lo delle motivazioni di carattere culturale e ideale cioè eccetera noi abbiamo bisogno di porci questa mania di a disposta che io tendo ad alta capita
In questo spicco scritto in altri scritti la rivista Critica marxista credo che ci sia lì non l'abbiamo portata qui per non dare un carattere commerciale ma le a ecco il colpe poche qualcuno ha puleggia del Centa riguarda è una come un San East date che dico riguarda pochi intimi vero di abbonati e direttori e così via
In questa rivista abbiamo siamo venuti ponendo queste queste questioni diciamo così
Che riguardano il dietro della politica quello che viene prima della politica per quello che viene prima per esempio per quanto riguarda la sinistra è per quanto riguarda la democrazia
Siamo noi che dobbiamo porre il problema che di democrazia non ce n'è abbastanza nonostante che sia più sviluppata che ci sono più regimi democratici rappresentativi eccetera eccetera
Siamo noi che dobbiamo dovevamo imposte riforme istituzionali certa ma riforme istituzionali che non riguardino per esempio l'assetto dei poteri di informazione che riforme istituzionali sono oppure che non riguardano il la i problemi della del diritto alla conoscenza del diritto al sapere che democrazia è quella in cui il diritto alla conoscenza del di di dal sapere e cosine egualmente distribuito e questo è un problema che viene prima ancora delle questioni di carattere materiale di questioni diciamo così che riguardano lo Stato sui una certa nozione di stato sociale come distributore soltanto la di di servizi alla persona per esempio la pensione la sanità e cioè eccetera il primo passo dello stato sociale è stato il diritto alla conoscenza
L'affermazione del quella che si è chiamata la scuola dell'obbligo noi stiamo facendo adesso un primo timido passo in Italia verso una estensione dell'obbligo scolastico nel momento stesso in cui quest'obbligo scolastico in vasta parte del Paese disatteso completamente e in una situazione in cui continua il diritto alla conoscenza del diritto a sapere nonostante i passi in avanti che cerchiamo di compiere è vero qua ad aveva una distribuzione assolutamente ineguale e le le ecco le questioni che io volevo porre e che io credo naturalmente non non non volevamo certo risolvere qui ma hanno almeno generato almeno fa quattro persone qui presenti una discussione che si è un po'discostata dalle solite e io credo che al congresso noi dovremo andare certamente a discutere anche della degli orientamenti politici immediati depressa della soluzione delle questioni del governo le questioni della giustizia le questioni appunto
Della distribuzione delle risorse del lavoro dell'occupazione delle politiche tutte queste cose devono essere discusse però noi boh abbiamo detto che vogliamo costruire una forza nuova della sinistra e allora questa Forza Nuova della sinistra non si costruite infatti non si costruisce perché non si costruisce perché a i non c'è stato lo sviluppo e io credo perché diciamo e questa gli elementi costitutivi di questa nuova fase della sinistra sono molto fragili
Idealmente sono molto fragili culturalmente e essi non potranno essere rafforzati guardando all'indietro natural e ma guardando appunto in avanti e guardando in avanti al mondo che cioè son d'accordo con Ranieri non uno a cose che ci immaginiamo in questo scritto avendo io giustifico la sinistra neo liberale non la condanno cerco di spiegare perché
Sia pure per disperazione secondo me sta sostiene le posizioni che sostiene secondo me però su quella strada non si passa su quella strada non si non si conquistano coscienze non si così sono donne e uomini
Ma non perché non e se si vuole si rifiutava demagogia e dobbiamo tornare alla donna col Gia ammesso che abbiamo mai usata
Non perché non si adoperavano paroloni e non si fanno promesse messianiche queste giusto che non sia dopo il veto padiglione al si facciano promesse messianiche secondo me perché non si pongono si compie un'analisi attenta della realtà
Perché i su molte cose si stende un velo di silenzio prudente e quindi non si affrontano anche diciamo poi si tende a non ascoltare poi anche le scelte pesanti che certe che Linate c'è un'analisi corretta della realtà qualche volta costringono a farlo
Comunque è questa materia ovviamente di discussione e Mirella la la consolazione e che in qualche modo una discussione di questo genere
A interessato alcuni dei dei dei i battenti e anche alcuni degli ospiti della festa grazie