"L'unità sindacale è ancora possibile?" dibattito organizzato nell'ambito della Festa Nazionale de l'Unità presso il Parco Nord

Pochissime parole per presentare il dibattito di questa sera i nostri ospiti
Il titolo è ancora possibile l'unità sindacale
Pare che un titolo un po'diciamo conclusivo il tema quello dell'unità sindacale è sicuramente un tema
Che appassionato coinvolto tante generazioni di militanti e di attivisti sindacali
Sicuramente è una grande questione di fondo di interesse dei lavoratori ed è lavoratrici
I nostri ospiti
Sergio Cofferati segretario generale della CGIL
Sergio D'Antoni segretario generale della CISL
Pietro Larizza segretario generale della UIL
Emilio Cavaliero segretario generale dell'accesso la Confederazione europea dei sindacati
E dal fiero grandi responsabile nazionale dell'aria lavoro del partito dei Democratici di sinistra
Questo il tema questi i nostri ospiti
Riccardo Liguori giornalista dell'Unità varata
Moderatore diciamo così gli animatori di questa discussione non perda altro tempo di passo immediatamente la palla e la parola Riccardo
Poiché i temi non credo che siano pochissimi pregherei tutti di contenersi limiti
Accettabili
Partirei subito da una cosa che l'argomento di dibattito che ha tenuto banco tutta l'estate quello sollevato da D'Antoni dello sciopero generale naturalmente ne parleremo continueremo a parlarne ma se facessi questa domanda o ad Antonio Cofferati se si fa o non si fa lo sciopero generale bene o male la risposta che sappia un po'tutti
Io voglio chiedere a Larizza
Che mi sembra che in questo dibattito mantenuto una posizione un po'Défi Larizza si fa questo sciopero generale e soprattutto c'è bisogno di farlo questo sciopero generale
Io senza con questo essere una specie di di mediatore pace suo socio perché anche perché non so farlo sto sto mestiere io continuo a dire quello che personalmente ho sempre detto che la cosa in cui credo non è che c'è la condizione già oggi per determinare lo sciopero né c'è una condizione molto dello sciopero non si fa noi sempre sempre abbiamo adottato strumenti si va incontro pronto sulle cose che conserviamo essenziali perché il messe la generale quello di portare a casa il risultato investe il nostro mestiere se dal confronto governo verranno buoni risultati io credo che non avremo problemi nessuno ha cominciato a Sergio D'Antoni di abbiamo portato a casa un risultato se questi non ci saranno io sostengo la tesi che dobbiamo reagire con l'unica risposta civile che ne conosciamo che la lotta però come parla quando parla oltre che se parla può essere deciso solo unitariamente questo è il punto di vista è un come subire il quiz operosi scioperano non mi appassiona a me appassiona il dibattito il confronto e le conclusioni se le conclusioni non ci sarà come abbiamo sempre fatto
Poi io non mi dilungo una cosa voglio dire ma dico ora perché si è detto e scritto di tutto
E tra l'altro Susta questo non lo sciopero uno rischia di trovarsi in presenza di compagnie non sono gradite ma anche sbagliate
Non esiste l'ipotesi
Be una lotta revocata perché c'è un accordo quadro politico un partito un Governo perché non siamo un Paese dove tradizionalmente ci fanno scioperi generali dice abbiamo fatto scioperi generali da tutti come un Prodi non si fa perché l'amico
Chi dice questo o non conosce la storia o è in malafede gli scioperi generali il sindacato negli ultimi dieci anni
Infatti due
è uno è stato meta in sciopero ed è stato proprio con Berlusconi con Berlusconi abbiamo fatto quattro ore di sciopero generale e una manifestazione nazionale di sabato Control rimane precisazione ce l'abbiamo fatta e due quindi sta cosa per cui sembra che il mancato sciopero sia un sinonimo di caduta di autonomia anzi magari è una delle più grande mascalzonata che circoli da per quanto mi riguarda la questione esce
Confronto risulta
Cofferati mi sembra che l'ultima parte della risposta di Larizza chiami direttamente in causa la CGIL perché si è detto anche questo sostanzialmente
Cioè si è detto che se non ci fossero
L'Ulivo il PDS al governo probabilmente su questa strada ci saremmo già via
Chi l'ha detto
Il codice sui giornali
Ma sono in tanti che poi hanno la memoria corta
Quando facemmo lo sciopero generale che ricorda adesso Pietro Larizza
Era il mille novecentonovantaquattro
Le cose andarono in questo modo
Nel mese di luglio come dopo il rigo
Il Governo dell'epoca presento a Nowy
Alle parti sociali perché c'è una procedura quella della politica dei redditi che prevedono sessione
Estiva le linee del Documento di programmazione economica e finanziaria
Che indicavano dei tagli di spesa molto consistenti
Esprimemmo la nostra contrarietà
E chiedemmo una modifica del rapporto quantitativo tra maggiori entrate e tagli di spesa
Il documento poi venne votato in Parlamento
A settembre
Cominciò di nuovo il confronto che è previsto dalla seconda sessione di politica dei redditi prima che
Venga inoltrato alle Camere il testo definitivo quello che diventa la legge finanziaria per l'anno successivo
In presenza del dissenso di merito che avevamo espresso a luglio
Cominciamo una trattativa
Che durò fino al ventinove di settembre
La trattativa si ruppe la notte del ventinove di settembre
Il trenta decidemmo lo sciopero generale che poi facemmo il quattordici ottobre
Esattamente quindici giorni dopo per rispettare i tempi necessari di preavviso per i servizi pubblici
Non decidemmo nulla prima
Pur avendo una contrarietà già espresse in luglio negoziamo
Alla fine sulla base della rottura del negoziato si decise rapidamente che si mise in atto
Quel che decide io penso che in quella circostanza noi ci siamo comportati come ci si deve comportare se
Esprime note le opinioni delle valutazioni che non impedirono non furono per cucire del confronto coi quando il governo decise di procedere unilateralmente al di là dell'opinione del sindacato
Decidemmo di rispondere con la lotta io penso che questo sia il modo corretto di comportarsi sempre
In qualsiasi circostanza anche nell'attuale
Poi forse
Mi sono dimenticato di dire una cosa
Decisero di andare avanti da soli dopo aver fatto una cena con un certo numero di imprenditori italiani ma questo un aspetto marginale della vicenda non cambia il senso della cosa che stavo dicendo
Si discute
Ci si confrontasse il confronto
Si conclude positivamente bisogna avere il coraggio di dirlo se si conclude negativamente uguale e si decide perché è un po'curioso l'autonomia unidirezionale
Cioè l'autonomia di che viene riconosciuta soltanto quando non si è d'accordo e decidi
L'iniziativa di lotta c'è un'autonomia più difficile da esercitare ma qualche volta ugualmente significativa che consiste nel dire son d'accordo quando le cose vengono risolte nella maniera giusta io non so dire adesso come finirà
Quello che so dire che la CGIL vorrebbe comportarsi nel mille novecentonovantotto secondo lo stesso criterio la stessa logica che utilizzò nel mille novecentonovantaquattro
Non vedo altra forma di autonomia così
Da Torino invece insiste molto insistito anch'io anzi se non se non ho letto male
Ha insistito sul su distanze lo sciopero generale dicendo che darebbe più forza alle alle tesi del sindacato
Diciamo riferisco alle le voci
Che riferiva Cofferati Manti sono tutt'altra angolazione c'è anche qui chi dice che il suo interesse non sia come dire di natura esclusivamente sindacale
Ma che ci siano sotto mire
Mi scusi anche personali dice
Relata refero è sempre un
Allora
Siccome chi si è fatta una ricostruzione Diaz
Brera è molto in breve la faccio anch'io
Intanto noi
Non è agli ultimi dieci ma negli ultimi cinque ne abbiamo fatti di più di quelli che qui sono stati citati perché l'abbiamo fatto uno col governo Amato anzi due col governo Amato uno col governo Ciampi questo che si è ricordato col governo Berlusconi
E ora stiamo discutendo
Questo per la come esattezza storica della dice
Secondo qui siamo in presenza della procedura che sia Larizza che Cofferati ha non ricorda
Cioè esattamente su quello
Noi abbiamo fatto un accordo nel settembre del novantasei sullo sviluppo e sul lavoro
Accordo che ad oggi se non per la parte del mercato del lavoro quello che passa comunemente lo si chiama pacchetto Treu
Accordo disattese non applica
Tant'è vero che su quest'accordo noi abbiamo fatto due manifestazioni per farlo attuare
Una nel marzo del mille novecentonovantasette
è una il venti di giugno del mille novecentonovantotto
Quindi noi ci siamo mobilitati con le stesse parole d'ordine di tutte e tre con le stesse intensità per fare in modo che quell'accordo sul lavoro l'occupazione e lo sviluppo venga attuale
E questo abbiamo fatto sulla base di una spinta comune su una base autonoma comune su una valutazione autonoma comune quindi
Cosa aggiungo io al punto in cui siamo
Che se noi non alziamo il livello dalla mobilitazione non potendo più fare un'altra manifestazione che diventerebbe ripetitiva non adeguata
Noi rischiamo di indicare degli obiettivi di indicare dei grandi traguardi e non raggiungendo alle di perdere la nostra credibilità
E quindi quando c'è un terreno di questa natura
La mobilitazione lo sciopero generale è nell'ordine delle cose se è un accordo che non mi viene attuato io credo che un sindacato che vuole farlo rispettare delle mobilitarsi
In proprio in queste l'altro ieri abbiamo fatto un documento su questi argomenti documento che comincia a CGIL CISL UIL
Esprimono insoddisfazione terre i risultati che non si sono ottenuti sul versante dall'occupazione e del lavoro
Quindi se c'è un'insoddisfazione e tu hai cambia le cose
Ah io una sola una sola hai tante carte ti mobility fare manifestazioni maiale anche questa
Quindi cosa c'è di strano io ho fatto una proposta
Al movimento a CGIL UIL e ho detto sin dall'inizio questa proposta se viene accertata facciamo lo sciopero insieme se non viene accettata per quel che mi riguarda non ho nessuna intenzione di fare uno sciopero da solo
Quindi aspetto questa maturazione ed è chiaro che avendo loro scelto è la rispetto
La strada che hanno scelto cioè dalla verifica ancora una volta dei contenuti
Da fare benissimo sei contenuti ci saranno e allora loro per soprannome ma se i contenuti non ci saranno è si può usare quello che si vuole ci si può arrampicare sugli specchi ma da lì non si esce
Io è inutile che vi faccio qui l'elenco di quello che era stato detto che sarebbe fatto che può e non si è fatto sono in grado di farlo ma per ragioni di tempo e di velocità di questo dibattito non lo faccio però è visibile c'è un disagio sociale in questo Paese in particolare in alcune aree a forte svantaggio disoccupazione Ale veramente pesante
Sottovalutare tutto questo e non dargli una sponda da parte del sindacato è un grande errore perché si lasciano spazi a forze avventurose è un grande errore non sottovalutiamo queste cose non ci muoviamo sulla base di preconcetta muoviamoci sulla base di ragionamenti compiuti in più rispetto a questo è in discussione in questa fase il rilancio e la politica di concertazione e noi sappiamo perché lo sappiamo
Che nella maggioranza non tutti la pensano allo stesso modo sulla concertazione
Il sindacato se non è in campo forte con una proposta è un'iniziativa di mobilitazione rischia di vedersi fallire uno degli assi centrali per noi e per questo Paese che ha retto questo Paese in questi anni difficili che è stata la politica dei redditi la politica di concertazione allora queste sono le cose è solo merito
Poi si è aperta rispondo alla tutta questa De Giorgi perché lo fa perché lo propone vuole fare un nuovo partito vuole fare una nuova già tutta questa per me partiti ce ne sono già troppi secondo me non è il problema di farne qualcuna di semplificare di evitare che altre ne facciano la cosa incredibile è che a me hanno detto che vogliono sciopero perché voglio fare un partito esattamente quello che si stanno organizzando per fare un partito cioè che è il massimo guardando sia lo specchio
Di dare agli altri le le loro integrazione senza mai guardarsi su quello che fanno ma questo appartiene ormai a questo circuito mediatico ma la questione di fondo
Perché l'altra accusa che ci si fa e allora quella crisi io non voglio assolutamente alla crisi
Io sono come tutti noi attaccato alla stabilità voglio che questo governo che tutti noi possiamo dirlo dai tanti abbiamo votato produca risultati che ne proroga perché se no le Prada o c'è il rischio è che ci pensa la gente poi a quello che non ci pensiamo noi se non cede spostiamo se non gli diamo una scossa questa è la questione nient'altro che questo
Se non ci si vuole misurare su queste si inventa l'abbia già da oggi ognuno può continuare a farlo per quel che mi riguarda il problema è soltanto di merito
Esclusivamente di merito riguarda il raggiungimento degli obiettivi che noi abbiamo indicato e che vogliamo raggiunti e che ahimè purtroppo non si sono raggiunti perché c'è un intreccio
Gli assetti burocratici di volontà politiche di incapacità
Di di e di e di di vita di di tagli alla spesa tale da determinare questa condizione che è una condizione sul versante occupazionale in particolare in alcune aree veramente pesante questa è la questione io dico un sindacato che discute perché questo dibattito è utile un sindacato all'autonomia che discute ahimè a simpatia ci mancherebbe assediata
Ma non può avere un atteggiamento che non sia di autonomia totale da qualunque governo
Perché noi dobbiamo costruire un sindacato unitario autonomo di tutti i lavoratori italiani no non sindacato di schieramento che sarebbe un errore clamoroso proprio clamoroso quindi questa è la questione
Tante volte ho parlato col presidente del Consiglio di queste cose il suo atteggiamento è proprio tipico di questa dice ma non ti preoccupare dai parliamo dialoghiamo e poi lo sai che siamo amici e questo mi preoccupa
Che nella convenzione che siccome siamo amici poi possiamo eh no questa non funzioni
Bisogna porre le cose per quello che sono i contenuti per quello che sono ecco perché la conclusione di questo nostro dibattito ormai affidata la trattativa se la trattativa produrrà risultati il primo a riconoscere che ci sono sarò io se non li produrrà
I primi che dovranno riconoscere che bisogna mobilitarsi sono loro grazie
Ma a voler essere po'maliziosi ma neanche tanto diciamo grandi
Quello che dice D'Antoni è che poiché non si può fare lo sciopero generale prima della finanziaria ci prepariamo a farlo subito il giorno dopo il suo varo
Io le chiedo non è preoccupato
Innanzitutto in quanto esponente dell'azionista di maggioranza del governo cioè dei dei DS da questa polemica che si è scatenata e soprattutto dalla divisione che si avverte nei sindacati nei confronti o del documento principe della politica economica
Del nostro Paese che la legge finanziaria e dalla situazione in generale perché poi le cose che mi sembra escono fuori un po'dal discorso di tutte che tutti e tre i segretari confederali fanno sono condivisibili sul piano delle urgenze degli interventi per il lavoro
Preoccupazione sicuramente difficile non essere preoccupate del fatto che parte importante del sindacato già parlano di sciopero generale de soldi lattine d'accordo sia fondato o meno
Se questo può essere un indice del clima cioè il fatto che c'è da parte dei sindacati un'osservazione critica questo ovviamente deve essere un elemento di preoccupazione
Io però prima voglio dire questo che
Intanto non deve esserci nessuna atteggiamento di guardare
Allo sciopero all'iniziativa di lotta dei lavoratori come al demonio
è chiaro che i lavoratori i sindacati che le rappresento dal momento in cui hanno delle cose da dire usano le diverse forme di lotta che sono a disposizione tra cui c'è evidentemente
Anche se è un'arma cui si ricorre soltanto in occasioni molto politiche
Lo sciopero generale non c'è dubbio
è stato ricordato che sono state fatte due manifestazioni l'ultima a giugno
Ancora la manifestazione di giugno c'era un elemento di critica lo dico perché alla manifestazione di giugno
Anche se naturalmente con qualche difficoltà perfino con qualche sofferenza ancora c'è stato una presenza anche del nostro partito anche mia
Tuttavia la cosa che faccio un po'fatica a capire è questa
Cercare di spingere bene
Una spinta critica non fa male anche quando la critica magari è severa nei confronti del governo ma anche nella maggioranza dovete fare di più benissimo
Il problema è che alla manifestazione del venti a cui c'ero io ho sentito Cofferati D'Antoni Larizza nei loro comizi
Sono state fatte al governo delle richieste anzi è stato ricordato al governo quello che va preso come impegni
E motivando la manifestazione con impegni e non sufficientemente realizzate
Questa è stata una funzione utile utile perché dopo quella manifestazione il sindacato acquisito dei risultati
Nel momento in cui certo non tutti ma alcuni risultati sono comincia il confronto andare vedere guardare se era stato fatto tutto quello che si doveva ad esempio dei contratti pubblici qualcosa è successo cioè alcuni contratti sono cominciate a rinnovare
Su quelle motivazione è difficile capire perché quello che il venti era sufficiente sostenere con una manifestazione oggi sia motivato con uno sciopero generale
C'è bisogno di qualcosa di più certo questo è possibile anzi per certi versi proprio ciò che sta accadendo nel mondo ci spinge a dire che probabilmente dobbiamo dare fondo le nostre energie più di quanto non abbia fatto fino ad oggi
Ma questo esattamente il ragionamento che il Governo sta cercando di portare avanti e mi pare di capire perché quando si dice che oggi è necessario fare una nuova tappa politica
Chiamiamolo patto o chiamiamoli in qualunque altro modo cambia poco la sostanza che conta
In cui al centro non come nel novantatré quando c'era l'inflazione si era la condizione del debito pubblico e quindi anche la politica dei redditi avevo un altro significato oggi il punto è il lavoro e l'occupazione
Ci sono le condizioni e le ragioni per fare una cosa nuova in cui c'è tutto l'eredità di quello che si discusse fatto fino adesso ma c'è anche una tappa nuova una tappa in cui entra in campo tutto ciò di cui si occupa che abbaglio direttamente cioè l'Europa
Noi non possiamo immaginare che l'Europa sia soltanto la moneta unica l'Europa deve essere anche una politica qualcosa è stata cominciata a fare ma in particolare l'Italia se non a un quadro europeo fa molta più fatica
Allora abbiamo bisogno di mettere in piedi una terreno di discussione in cui il lavoro sia al centro l'iniziativa del governo concordate con le parti sociali in quanto possibile perché nessuno può giurare che ci saranno le condizioni per avere l'accordo di tutti è già accaduto che qualcuno nel Fronte sociale non c'è stato
Ma se riusciamo ad avere su questo un punto di convergenza questo mi pare un punto molto importante
Ma è questa la ragione per cui io ritengo vada sottolineato che il tema della stabilità non è cosa che si possa giocare con la facilità che qui ho sentito perché badate che la fine della Bicamerale almeno fino ad oggi a meno di miracoli improvvisi la Bicamerale non regalerà a questo Paese
Riforma istituzionale in grado di farsi prendere illa cammino che dovrebbe consentire maggiore stabilità l'unica stabilità che oggi l'Italia e la stabilità di questa maggioranza
Con ciò che sta accadendo fuori e con ciò che abbiamo acquisito come credibilità in Europa oggi pensiamo seriamente che giocarci questa maggioranza questo governo sì è una cosa semplice una cosa che non hai degli affetti
Non c'è il timore che sia Promotor che politico e fin qui uno può dire
Il governo la maggioranza possono cambiare legittimo ma c'è un vuoto di natura istituzionale perché badate
Che l'unica riforma istituzionale che abbiamo pronta cassa quella che abbiamo qui in questo momento e che questa maggioranza e questo governo retto questo non vuol dire che va tutto bene che non ci sono cose da correggere che Alice non c'è una spinta diversa
Però non si può nemmeno sottovalutare
Che lo sciopero generale è una medicina che non è uguale per tutti i malati
Questa maggioranza
Verso lo sciopero generale non potrebbe non avere un atteggiamento diverso sentirla come una critica più feroce e di conseguenza forse anche trarne qualche conseguenza diversa dal passato
Berlusconi è caduto perché c'è stato lo sciopero perché c'è stata l'iniziativa del sindacato ma anche perché la lega a quel punto ha tolto la maggioranza
Quindi le condizioni politiche di Berlusconi non erano quelle di piegarsi allo sciopero generale ci ricordiamo cosa ha detto da Mosca come commento era Mosca Berlusconi in quel momento come commento lo sciopero dei lavoratori oggi noi in quel momento non lo faremo io sono sicuro i Democratici di sinistra non commenteremo però mai uno sciopero dei lavoratori in quel modo dovremmo trarne delle conseguenze molto serie
Ecco perché io penso abbiamo un'unica strada in qualche modo siamo condannati a percorreva noi la maggioranza di governo e i sindacati in particolare
Cercare le risposte ai problemi anche quelli che potrebbero oggi motivare tante ragioni di sofferenza da parte dei lavoratori
Io Maglio che andiamo un attimo pagina ma nemmeno tanto
Questo Paese entrata in Europa con dei sacrifici enormi e poi del resto anche con
La
La collaborazione chiamiamola così grande delle parti sociali con il loro contributo
è un Paese che ha dei problemi
Ancora grandi dal punto di vista del della finanza pubblica e che quindi bere un po'tirare continuare a tirare i cordoni della borsa non ovunque così
Perché allora
Negli ultimi da un anno a questa parte certo c'era l'avvicinarsi della del della data del primo maggio c'era l'avvicinarsi della data in cui si fissavano i criteri per entrare la moneta unica perché da molto tempo a questa parte
Il
Le tematiche sociali sono scomparse dal dibattito europeo perché ad esempio in Italia subito dopo raggiunta è giunto il traguardo della moneta unica si è ricominciato a parlare di questo sì cercherà usato formule varie la fase due il bisogno di ritrovare una missione perché però in Europa le tematiche sociali sono scomparse dal dibattito che non sia quello degli addetti ai lavori naturalmente
Innanzitutto vorrei dire una cosa
E l'Italia è entrata in Europa permanente sarebbe meglio dire nell'Unione economica e monetaria che in Europa c'eravamo già
Grazie a uno sforzo eccezionale di risanamento
Del finanza pubblica economia quali il sindacato italiano ha dato uno straordinario contributo
E questo è ovvio in Italia ma tengo a dirvi che è ampiamente riconosciuto in euro
E che la scelta sia stata giusta anche se è difficile
Difficile non solo in Italia
è dimostrato dal fatto che in presenza delle turbolenze monetarie delle crisi
Partiti dall'Anfia oggi approdati alla Russia ma
Motivi complessi
C'è il rischio che apro arrivino anche in America beh quello che si deve constatare che l'introduzione dell'euro
La fissazione dei cambi fra le monete
è diventato una garanzia in Europa per adesso tutta questa turbolenza non si è fatta sentire
E più di un economista sostiene che tra l'altro l'Italia dall'italiana fuori dall'ombrello Euro avrebbe sarebbe stato oggetto di gravi attacchi speculativi e di gravi difficoltà per il Paese
Quindi voglio dire la scelta che abbiamo fatto tutti il movimento sindacale europei quello italiano
Per le la moneta unica per l'Unione economica monetaria certamente ha comportato sacrifici importanti ma ci ha comincia prima ancora che si materializza in concreto a dare
Una prima risposta positiva
Quindi scelta giusta ma scelta che non basta
Il dibattito che ha aperto in Italia io vi guardo bene dall'entrare nella discussione dei colleghi
Diciamo basta non loro
Questa discussione in fondo è aperta anche in Europa
Raggiunto una situazione di risanamento di stabilità
Si deve aprire una seconda fase un'altra fase due occorre rilanciare lo sviluppo e l'occupazione certamente l'Italia e specie nel Mezzogiorno d'Italia
Rappresenta una delle situazioni estreme ma vorrei ricordarvi che la disoccupazione di massa è un dato che ci accomuna in me in euro malgrado una certa stabilizzazione degli ultimi mesi ci sono oggi diciotto milioni disoccupati
Dichiarati potrebbe aggiungerne un'altra un'altra parte e nell'Unione europea quindi il problema è comune comune il problema del rilancio dello sviluppo
Ora Liguori lei dice ma questa questione non è discussa
Questo disco
Questione è discussa
Gli eletti di queste discussioni sono purtroppo limitati forse mai presente innanzitutto in tutti i Paesi è presente anche a livello europeo qual è il punto noi abbiamo oggi nelle nostre mani con l'unione monetaria e il mercato interno già realizzato una straordinaria opportunità
Per rilanciare lo sviluppo dell'economia europea dello e l'occupazione occorre però che si vada al di là di una visione asfittica dell'Europa
Questo a volte sfugge credo io nel dibattito italiano l'Europa è un mercato è e sarà una moneta ma l'Europa resta un nano dal punto di vista sociale e politico
Quindi la vera questione che abbiamo adesso è completare questa costruzione europea andare oltre il mercato la moneta dotare l'Europa di quelle competenze di quelle istituzioni che permettano di sfruttare al meglio la grande opportunità di questa stabilità di queste condizioni fondamentali economiche positive
Per tradurla in prospettiva di sviluppo e di occupazione questo francamente non possiamo farlo solo
Dei singoli Paesi
Oggi la realtà dell'economia europea e tale e a volte io sono colpito le vedendo da Brussel che la dimensione europea sfugge un po'nel dibattito politico economico italiano come se l'Italia potesse oggi da sola prendere certe o c'è il tante decisioni oggi siamo talmente legati in questa interdipendenza
Che nessuno è totalmente autonomo nelle sue scelte e non solo per via della Renault porto della Malpensa che fa i titoli ma per via della gestione della politica monetaria
Per via della gestione della politica economica e di bilancio della politica fiscale insomma in qualche modo siamo a metà del guado abbiamo costruito un pezzo abbiamo una grande opportunità o si fa un salto qualitativo e dopo aver creato la banca centrale
Si creano i poteri per un governo comune dell'economia europea che disegni per tutti una strategia di sviluppo e quindi permetta quelle sinergie quel valore aggiunto
Quell'intreccio tra politiche nazionali e politiche complessive europee indispensabile
O abbiamo un disegno per l'occupazione
Che riguarda tutta l'Europa o se non sarà difficile che in un singolare Area si possano fare per gli avanzamenti reali
Detto questo però non diamo l'impressione che l'Europa sociale come si dice nel gergo non esista
Beh noi abbiamo fatto il sindacato italiano con tutti gli altri una grande battaglia abbiamo ottenuto con la riforma del Trattato l'Unione europea nuove competenze dell'Unione in maniera in materia di occupazione che prima non c'erano un assunto Unione europea se potevo occuparmi di tutto meno che del lavoro adesso lo può è ancora presto per giudicare ma primi orientamenti comuni sono stati creati
Sul piano
Del dei rapporti di lavoro ed il e e anche qui c'è un salto quantico qualitativo da fare e a volte sfugge del dibattito
Il mercato è ormai integrato la politica monetaria è e sarà sempre di più comune questa va un impatto sulle politiche economiche ma anche sulle politiche rivendicativa e sindacali salariale ecco dove c'è una sfida per il sindacato se è vero che oggi i governi nazionali hanno ceduto delle sovranità monetaria ed altri in funzione di un obiettivo più alto che speriamo si materializzi nel senso che ho ricordato beh anche come voi mento sindacale siamo confrontati a una situazione che non è più temibile secondo i criteri e le pratiche le politiche tradizionali
Puramente nazionale di questo c'è piena consapevolezza in CGIL CISL UIL devo dire che litigano a volte i d'Italia ma intorno al tavolo di Bruxelles sono unitari e di questo mi compiaccio profondamente perché c'è bisogno di unità per poter pesare nel sindacato europeo e col sindacato europeo sulla situazione politico sociale in Europa quindi il sindacato è oggi Liguori confrontato a una a un salto qualitativo inevitabile
Fra due anni tutti noi e i nostri amici compagni i lavoratori e lavoratrici di almeno undici Paesi europei avranno nelle tasche al più tardi il primo luglio del due mila e due la stessa moneta
Non avranno in tasca la stessa tessera sindacale e soprattutto non tanto la tessera non saranno se le cose continuano così sufficientemente
Diciamo unificati nelle strategie e nelle politiche degli strumenti dell'azione sindacale e questo lo dico in termini simbolici è il punto o noi siamo in grado oggi
Di completare la costruzione europea con una dimensione sociale e francamente di governo economico per lo sviluppo molto più forte o siamo in grado noi come sindacato di darci una vera proiezione europea
Ho sentito che nel dibattito italiano è stato lanciato l'idea del contratto europeo ho subito pensato a forza che ha già problemi con due livelli di contrattazione quando mi spiegherete che fatalmente che avremo trenta
Perché sarà necessario realizzare quelle armonizzazioni contrattuali sul piano europeo credo che e darà fuori di matto ma è questa la la linea sulla quale ci siamo già messi noi oggi abbiamo negoziato tutti insieme i sindacati europei un accordo europeo per regolare il tempo parziale
E abbiamo realizzato un'armonizzazione un avanzamento che adesso applicato in tutto il Paese quindi esiste un problema di completare la costruzione europea e di usare quest'Europa con un valore aggiunto per lo sviluppo e lavoro è possibile
E si sta cominciando a dimostrare ma dobbiamo noi come sindacato non solo pensare qui ma pesare anche lì cioè completare con una dimensione europea la nostra influenza il nostro potere contrattuale la dove siamo le nostre singoli paesi
Propria Baglio io non voglio infierire però le voglio fare una domanda molto semplice ma che richiede una risposta anche secca
C'è stato l'accordo di Schengen l'apertura del portiere che sembra però valere come dire per tutti tranne che per il sindacato perché se la Renault cioè c'è uno straordinario ritardo su queste cose lo ha messo lei stesso
Sa dare nuova che francese chiude una fabbrica in Belgio
Si levano molte voci ma francamente quella del sindacato europeo non è quella che spicca di più veliero quanto tempo ci vuole perché ci sia un trasferimento di poteri reali
Al sindacato europeo visto non so adesso con quale strutture conformazione ma perché comunque ci possa essere un'operazione congiunta a livello europeo che impegni i singoli sindacati nazionali
E già una risposta
Se che è poi un minimo di argomentazione quando i sindacati dei singoli Paesi saranno convinti che questo indispensabile
Nel sindacato mi permetto di dire senza impegnare qui colleghi segretari generali a volte bis bisogna dare la testa al muro per sapere che dice al muro
Noi lo sappiamo da tempo che la realtà del mercato integrato e dell'unione monetaria cambierà il quadro di riferimento non basterà a trattare con Prodi a Roma già da trattare anche con Santer a Bruxelles in modo coerente e coordinata in parallelo se vogliamo fare avanzare le cose però detto questo
E non è giusto
Venticinque anni fa la Confederazione europea dei sindacati non ce
Quando è stata fondata era una una una sorta di club dove i leader dei singoli Paesi si vedevano due o tre volte all'anno e facevano delle dichiarazioni
Beh oggi la confederazione dei sindacati europei e le sue federazioni categoriche che anche questa è una realtà molto importante evidente
Abbiamo ottenuto una capacità di negoziare degli accordi quadro con il patronato a livello europeo ho citato l'accordo sul tempo parziale stiamo negoziando in queste settimane un accordo che regole Rebbe i contratti a tempo determinato in tutta Europa nell'asta nello stesso modo
Abbiamo costituito le basi perché si stanno creando i consigli di fabbrica delle multinazionali europee
Una realtà che nessun Governo nazionale poteva regolare per la contraddizione che non lo consente una realtà Bullet nazionale nessuno può mettere lei volesse lordo una entità ultime azzoppa la nazionale con l'Unione europea nel mille duecento multinazionali europee non parlo mica delle piccole e medie imprese parlo del cuore del capitalismo europeo
Sono oggi obbligate a negoziare con noi con le rappresentanze sindacali delle multinazionali a livello europeo di né strumenti di informazione e consultazione dei lavoratori e i consigli di fabbrica europea voglio dire abbiamo in venticinque che ha cani creato gli strumenti i primi strumenti per creare un potere europeo sindacale europea
è questo ha richiesto una uno sforzo eccezionale
Ma io credo che e ci sono le culture nazionali le diversità le strutture diverso e non in tutti i Paesi i sindacati sono organizzati allo stesso modo i poteri contrattuali sono distribuiti diversamente
C'è una realtà complessissimo però l'accelerazione della storia
Io son convinto e lo ripeto che l'introduzione dell'euro rappresenterà un'accelerazione eccezionale di natura psicologica e politica prima ancora che economica e monetaria quella del tutto evidente ci spingerà ad accelerare il passo ma questa mi pare l'unica possibilità che abbiamo devo dire anche per difendere il potere contrattuale l'influenza sociale i diritti dei lavoratori nei singoli Paesi cioè nella misura in cui c'è una trasferimento di sovranità economiche industriali monetaria verso l'entità europea o questo trasferimento è accompagnato anche da un trasferimento del potere sindacale o anche laddove siamo o siete in Italia in Francia o in Spagna in qualche modo questo nostro potere si dice ridurrà
Perché gli interlocutori le politiche non sono più misurabili unicamente sul piano nazionale
Bisogna fare questo sforzo desidero però dire anche un'altra cosa per tanto tempo la Confederazione europea dei sindacati è stato una questione diciamo così di gruppi dirigenti gli stati maggiori ma quando noi creiamo mille duecento comitati di fabbrica europea vi sono decine di migliaia di delegati
Che sono coinvolti
Quando noi andiamo le mobilitazioni per il lavoro che abbiamo realizzato l'anno scorso non solo in tutti i Paesi ma anche con le grandi manifestazioni di Brussel di Lussemburgo di Parigi
Dove ormai decine di migliaia di lavoratori di vari Paesi ma stiamo creando come dire una un movimento che non è più solo movimento divertirci ma comincia a essere un movimento fatto della delle uomini e delle donne vere
Del mondo del lavoro che cominciamo a esprimersi anche nella dimensione europea il cammino certamente aree lungo ma non credo si possa dire che non ci sono già oggi i primi strumenti i primi passi fatti per costruire e andare più lontano
Torniamo un attimo alle cose di casa nostra Larizza è meglio la impatto sociale fondato sul
Moderazione salariale proposto da Cofferati
Ho
Sulla proposta di D'Antoni di un livello di contrattazione spostato più sul contratto aziendale
Beh innanzitutto non è che le due cose sono in contraddizione parlavano di argomenti diversi perché anche Antonio favorevole alla moderazione salariale così come Cofferati e d'accordo nel patto che bisogna rafforzare la contrattazione aziendale questo lo dico perché siccome ogni tanto ci parliamo pure fanno i tre lo dico perché non so perché ne abbiamo parlato quindi so perfettamente le cose su cui siamo d'accordo e le cose su cui non siamo d'accordo i due argomenti non sono incontra dizione io
Sempre usando il linguaggio nella franchezza
Voglio fare un un osservazione va be'pressione sulle cose
Che ha detto grandi
Grande riflettendo e misurando le parole
Ha detto se il sindacato programma lo sciopero generale
Un partito come i Democratici di sinistra per la sua storia la sua rappresentanza
Non può non trarne conseguenze fare valutazioni di ordine politico anche nei rapporti con il governo poi interpretato bene
Più o meno più o meno
Un atto di come dire dei di franchezza pubblica che io ho apprezzato morto perché è anche mi offre la possibilità di fare una riflessione
La sindacalista e da antico militante della sinistra
Su un rapporto che in questa circostanza può rivelarsi delicatissimo per tutti
Ed è un rapporto tutte interne alla sinistra prassi negando e partito o partiti
Io sostengo da tempo che in Italia non c'è il problema dell'autonomia del sindacato rispetta i partiti o al governo
C'è un problema non dichiarato ma reale dell'autonomia dei partiti dal sindacato
E dico di che si tratta
I esaspera un concetto di cose che grande non ha detto
Qualcuno con la sinistra DS essere il sindacato sciopera io mi dissocio al governo Grande per la verità non l'ha detto mio a titolo personale né a nome dei Democratici di sinistra
Però ha dato una dichiarazione fatta negazione molto corretta e molto netta dice un partito come il nostro non può non pare ripreso dettare bene io sa spero un concetto lo porto considerato come un'ipotesi virtuale ma sempre possibile
Cioè che il con una maggioranza di centrosinistra
Appena il sindacato con lo sciopero la sinistra della maggioranza si dissocia dal Governo
Consideriamo teoricamente questa eventualità
Questa eventualità a due condizioni la prima
Di una sensibilità politica di quella sinistra che nessuno può contestare la seconda e di una limitazione pesante della libertà del sindacato
C'è se io so che le conseguenze dei laghi scelte non sono quelle che Bormio se io faccio lo sciopero generale banalizzo per avere dieci mila posti di lavoro
E come risposta cioè la crisi di governo nel momento in cui avranno lo sciopero so perfettamente che sto programmando la crisi
Un sindacato non potrà mai essere libero di svolge la sua funzione caricandosi sulle spalle responsabilità politica e istituzionale che non gli appartengono
Teste del pubblico
Allora noi dobbiamo abituarci
E porse non siamo tutti pronti
A considerare un modello di democrazia che si evolve si deve evolvere
Anche nel centro e Walter
In cui
Non ci debbono essere angosce
Di conflitto né nella sinistra politica né nella sinistra sociale né tra loro la dialettica comporta che se io rappresenti lavoratori perché rappresento solo quelli lavoratori pensionati e possibilmente giovane quelli un partita responsabilità
Di rappresentazione più ampia della mia se io nella rappresentanza degli interessi
Ritengo che sia giusto e necessario fare sciopero
Un partito alla sinistra deve accettare io faccio ciò e si è un partito di governo deve continuare a essere partito di governo altrimenti diventiamo tutti
A capacità ridotta
Di esprimere i diritti alla società che non sono uguali
Perché non esiste una democrazia perfetta che garantisce tutti secondo i suoi diritti così come sono organizzati dalla Società noi rappresentiamo una parte e quella parte dobbiamo poteva rappresentare in libertà
In libertà
E allora
Io ripeto
L'attribuito cose che non ha detto ho sviluppato esasperando un concetto
Però la sostanza è questa
Allora l'aggancio
Dell'azione del sindacato ai fatti ai fatti visibili trasparenti e dimostra e diventa per questa stagione non so per quanto detto ancora
La condizione politica più rilevanti non ci debbono e non ci possono essere sospetti né di compiacenza verso il governo
Né di massimalismo per ragioni che non si capiscono soprattutto allora
Io opera in un contesto di cui conosco perfettamente risulta tanto è vero che a tanti io cosa ho ricordato risponderà tanta domande Susta questo è uno sciopero perché io so perfettamente ma non perché lo so perché suo amico di Sergio Di Serio lo so perché ci vediamo nel mentre ci parliamo
Che noi sulle cose da fare la pensiamo esattamente allo stesso modo ma non c'è la differenza d'un millimetro
Vogliamo esattamente le stesse cose
Sul lavoro sulle infrastrutture e sui giovani sulle norme sulla formazione sulla voliamo esattamente le stesse cose
Stiamo attraversando una fase i cui lo vogliamo in maniera diversa
Che problema c'è
Quando arriverà il momento oltre la voleva le stesse cose le chiederemo allo stesso modo
Ecco perché va bene
Diciamo così diverso pensiamo sei va be'un po'di polemica di cose ogni tanto ci insultiamo pure non lo so però il problema che abbiamo noi
Non è quello di sapere se lo sciopero si può programmare ora o dopo ricordo tra l'altro che tutti siamo ci siamo un po'auto limitati
Nell'azione anche nelle proteste in attesa di Maastricht
Perché la partita
Era di altra natura
Bene i problemi che ne abbiamo intenzione di questa natura si stabilì dal Governo abbiamo ora dobbiamo portare a casa risultati il risultato debba essere conosciuti debbono essere dedicati
Se noi diciamo se va l'autostrada Salerno Reggio Calabria dobbiamo farla e un lavoratore un pensionato dalla leve vederla a stanno facendo perché queste problema però se questo non avviene
Noi dobbiamo avere la libertà di dire
Si fa lo sciopero
Sarà sciopero generale scioperi categoria sciopero regionale di quattro ore diciotto ore noi abbiamo la Libia dobbiamo ma vere
La libertà di dirlo e di farlo
Questo è il punto perché essendo in questo schieramento politico in questa maggioranza politica
Ripeto anche per eccesso di sensibilità verso le stanze al mondo del lavoro si dovesse dire
Se il sindacato sciopera
C'è una frantumazione dalla maggioranza e come dire senza fare un decreto ma è anche peggio e come di razzi da Cargo non puoi scioperare altrimenti paghi la crisi
E questo non è possibile
E se qualcuno lo pensasse
Se lo deve togliere dalla testa perché perlomeno io ma sono sicuro che parla a nome di tutti fin quando faccio il sindacalista voglio essere libero di decidere anche sbagliando in assoluta autonomia per gli interessi che rappresenta
Cofferati condivide l'interpretazione che Larizza fa delle parole di grandi e soprattutto la CGIL proprio avrebbe uno sciopero che mettesse quasi automaticamente dice
In crisi questo governo
Ma adesso condivide l'interpretazione mi pare
No già un'interpretazione come si dice
Un atto soggettivo che può contenere qualche forzatura adesso il la condivisione dell'interpretazione un una forzatura sulla forzatura no no parliamo in esplicito del problema che ha sollevato Pietro adesso senza attribuirla dal fiero chicchessia
Io penso che sia giusto l'osservazione faceva Piero
Un sindacato decide di fare uno sciopero generale perché
Il merito lo rende necessario
Una forza politica deve decidere di fare la crisi se il merito
Lo rende necessaria
Non ci può essere nessun automatismo e nessun collegamento diretto tra quello che decide un'organizzazione sociale eccolo che decidono organizzazione politica
Vale per noi nei confronti dei partiti deve essere vero anche l'opposto
Sarebbe fuori luogo che una decisione del sindacato automaticamente si tramutasse in una scelta
Obbligata da parte di qualsiasi forza politica
A quel punto c'è uno snaturamento delle funzioni e dei ruoli reciproci
Adesso Pietro dice io non voglio una responsabilità di questa natura
Io mi permetto di dire non voglio un potere di questa natura
Ma guardate che se il sindacato ha nelle mani la possibilità di tenere in vita o di far cadere un governo al di là del merito è un sindacato che ha un potere e norme
E a una possibilità sostitutiva delle funzioni dei compiti di altri e gli altri hanno funzioni e compiti di rappresentanza generale ne rappresentiamo i lavoratori dipendenti e pensionati
Una parte importantissima dalla Società ma non è tutto
Io non credo che un partito si debba qualunque esso sia
Mai
Condizionare ad una decisione di un'organizzazione pure importante come un sindacato confederale che ha un compito una funzione di rappresentanza limitata può essere che una forza politica condivida le ragioni che portano un sindacato a decidere un'iniziativa di lotta forte può anche non condividerla
E la funzione di un partito e di rappresentanza molto più vasta dalla nostra
Se si dovessero introdurre nella dialettica democratica meccanismi e automatismi di questa natura
Sarebbe credo quello un danno per tutti
La distinzione di ruoli presuppone anche questo
I rapporti tra la sinistra la destra tra tra il sindacato e le sue antiche originarie radici di appartenenza non quelle del sindacato ma quelle dei militanti del sindacato
è il merito che deve essere risolutivo un governo può cadere e le forze politiche che lo sostengono posso decide possono decidere legittimamente la crisi
Al di là dell'opinione del sindacato e al di là delle materie sulle quali il sindacato a qualche affezione e qualche interesse
Se i rapporti oggi domani
In un futuro lontano dovessero invece diventare quelli che Pietro paventava a quel punto la democrazia una una sofferenza a una patologia da risolvere
Così che io come non accetto l'idea che altri decidono per me
E voglio essere libere di decidere di volta in volta sulla base delle condizioni che ci son determinate non chiederò mai agli altri di fare la cosa che non voglio io subire informa speculare
Capisco che quando si discute di questo a sinistra si possa avere anche qualche come dire perplessità peraltro parliamo di cose abbastanza inedite non si è mai dato nell'arco degli ultimi cinquant'anni una condizione come questa
Però bisogna togliere anche la dimensione politico simbolica
Che lo sciopero generale finisce con l'avere lo sciopero lo sciopero prima ancora di quello generale si giustifica per ragioni di merito indiscusse
Non può essere utilizzato come strumento politico o per meglio dire lo può essere un solo caso
Io sarei disponibile ad uno sciopero dal carattere esplicitamente politico solo se fossi convinto che in pericolo la democrazia in nessun altro caso
Neanche lontanamente
Neanche lontanamente ipotizzare ai un utilizzo con una finalità diversa da quella che è la lotta deve sempre avere guardate che come è stato ricordato diciamo pre generale ne abbiam fatti sempre
Ma non tantissimi ma informa diverso nel corso degli ultimi anni più volte sono sempre stati caratterizzati da un ancoraggio molto forte con il merito vorrei dire a posteriori che anche il livello della loro riuscita
è sempre stato condizionato da quanto il merito era credibile per tante persone
Abbiamo avuto scioperi generali straordinari
Perché il merito era sentito abbiamo avuto scioperi generali partecipati
Modestamente perché il merito pur giustificava il ricorso ad un'iniziativa ma automaticamente quell'iniziativa non era in grado di unificare i bisogni e di dare una risposta adeguata ai bisogni di tutti
Però c'era un rapporto visibile tra queste decidevamo e quello che mettevamo in campo d'altro canto il sindacato non ha un solo strumento quando si decide la manifestazione in alternativa lo sciopero o quando si decide lo sciopero generale però fatto per regioni differenziato oppure di due ore piuttosto che di quattro o di otto ore invece che parziale dello si fa non in astratto
Siamo nel mille novecento x e settembre facciamo così siamo nel mille novecento le Y e ottobre facciamo colà no
No non abbiamo mai fatto così
Abbiamo scelto tre sempre scelto di volta in volta in quel momento per la circostanza data la forma di lotta anche quando era molto alta che avesse il massimo di efficacia il massimo di rispondenza
Se si viene meno a questa regola lo sciopero generale o in genere lo sciopero togliamo anche il generale diventa un'altra cosa e lo possono usare altri contro di noi
Beh facciamo un esempio
Il sindacato per una ragione corporativa decide di spendere l'iniziativa più forte di cui dispone
Beh un governo progressista
Si fa condizionare da un'iniziativa corporativa
Io troverei discutibile
Questo condizionamento in altri Paesi lontani da qui a volte sono state promosse iniziativa di lotta durissime che avevano come obiettivo un obiettivo corporativo e che hanno favorito
Una rottura dalla solidarietà democratica e hanno favorito la destra
Non ci si può mai porre di fronte al problema della lotta con un atteggiamento indeterminato siccome c'è lotta inevitabilmente c'è una volontà progressiva siccome c'è conflitto inevitabilmente c'è una ragione sociale da condividere può non esserci
Può non esserci
E non è
Mille persone in piazza automaticamente determinano o magari tante di più che le ragioni che portano quelle persone manifestare siano ragioni condivisibili la piazza è un luogo fisico ci va chi vuole sulla base di parole d'ordine
Di scelte di ipotesi io voglio valutare quelle parole d'ordine quelle scelte quell'ipotesi si son d'accordo ci sto se non son d'accordo no nessun complessa stare a casa
E troverei sorprendente che a sinistra ci si facesse condizionare dall'idea generica astratta del conflitto così come dall'idea generica astratta dello sciopero no per me conta la ragione che muove lo sciopero la ragione che produce il conflitto
E cerco di valutare di volta in volta sulla base appunto di questo elemento di merito non penso di essere in questo modo né di destra né di sinistra non penso di essere moderato se dico che alcune iniziative di piazza non mi piacciono le considero pericolose
Né credo di essere considerato un radicale se penso che in alcune circostanze invece lo sciopero sia utile al di là del carattere politico del mio interlocutore che cosa mi fa autonomo
Il rapporto con il merito
Che cosa mi rende credibile la trasparenza del rapporto tra perché faccio il merito per il quale lo faccio si salta questo piccolo elementare ma fondamentale rapporto tra causa ed effetto tra
Esigenza in modalità con la quale si cerca di risolverlo poi succede di tutto
Si è indotti da parte dei nostri interlocutori a sospettare delle nostre intenzioni
Le persone che organizziamo rischiano di non capire più esattamente cosa vogliamo fare e a quel punto il gioco passa nelle mani di altri
E tu vieni condizionato dalle scelte dagli orientamenti dalle decisioni che possono essere di volta in volta assunte fuori vite condizionato nel senso che può essere indotto a fare quello che non vorresti fare oppure non fare niente e l'una e l'altra cosa sono un estremo che
Un sindacato che abbia un po'di ancoraggio con le persone che vuole rappresentare deve sempre Rita
Volevo fare ancora pagina chiedere arrivare su un argomento che e anche qui in materia di discussione
Di polemica tra i sindacati in questi giorni la legge sulle rappresentanze sindacali
Grandi la maggioranza ha trovato un accordo sul testo di questa legge e il Parlamento riuscirà a vararla entro due mesi
Come era auspicio di molti fan
Ma intanto forse conti conviene prima stare un attimo sulla questione della crisi perché io capisco che si è sviluppato per una provocazione intelligente Di Pietro la rissa un dibattito sulla crisi ma io vorrei ricordare che se un problema crisi oggi c'è come ipotesi speriamo malaugurata
Quindi un'ipotesi che non si dovrebbe verificare a mio giudizio non riguarda sicuramente del mio partito ma riguarda semmai una discussione che c'è con una parte della maggioranza quindi mettiamo le cose nel posto che debbono averne
Seconda cosa non c'è dubbio che l'iniziativa del sindacato le sue forme di lotta sono legittime
Importanti
Sarà una parte della società ma è una parte decisiva
E di conseguenza come tale ci mancherebbe altro che la rissa o chiunque altro non si dovesse sentire libero di proclamare tutte le iniziative che vuole proclamare
Troverei però anche io per fare un punto di scuola rovescio
Cioè un'ipotesi per assurdo troverei straordinario
Che un governo e una maggioranza
Di fronte ad una critica forte la più forte che il sindacato può fare
Rimanga diciamo indifferente
Cioè non ne tragga nessuna conseguenza
E se poi questa critica è concentrata non come diceva Sergio prima su questioni che possono essere idee corporative o altro ancora
Ma sulla questione centrale del momento la questione dell'occupazione
Non solo un governo di centrosinistra fa fatica a restare indifferenti di fronte ad una critica del mondo del lavoro
Ma fa fatica a rimanere indifferenti ancora di più di fronte ad una critica sull'occupazione
Ma io non lo dico per evocare la critica e di conseguenza evocare scenari catastrofici di instabilità politica del Paese
Lo dico
Perché ritengo che il sindacato abbia non solo il diritto ma il dovere di porre i problemi che il mondo del lavoro ritiene di dover porre ma lei debba porre con chiarezza in termini tali da cercare di ottenere dalla risposte dal Governo
Il governo e la maggioranza si debbono attrezzare per darle queste risposte
Oggi all'ordine del giorno non c'è lo sciopero generale c'è la trattativa e il confronto per ottenere risultati
E su questo mi permetto anche di dire
Che nel governo nei partiti della maggioranza né i sindacati né altre ancora nemmeno l'opposizione sicuramente
Hanno in questo momento la verità in tasca
Perché sulle vicende del lavoro dell'occupazione sono successe cose importanti che ci hanno messo tutti tutti di fronte a novità e all'esigenza di trovare anche risposte di tipo nuovo
Quando Carvalho prima ricordava la vicenda Europa noi abbiamo in Europa oggi il cosiddetto patto di stabilità che funziona funziona benissimo se ci azzardiamo a uscire dal seminato ci arriva una botta che non finisce mai
Ma l'altra parte Patto di stabilità e sviluppo quelle sviluppo non c'è quello che c'è è francamente poca cosa
Allora a me pare ad esempio se posso permettermi un'osservazione ai miei compagni del sindacato non dico ex colleghi perché non mi considero tale penso che abbiamo tutti un problema compreso il sindacato
Di non riuscire sufficientemente parto da me ovviamente dal mio partito un'iniziativa di livello europeo che dia più respiro anche noi un cammino che tira cioè che fa tutti respirare mette in grado di sviluppare iniziative più forte e credo che questo tempio sia un grande tema
Perché
La Salerno Reggio Calabria e fondamentale e va realizzata non in quindici anni ma nei quattro cinque che sono tecnicamente possibili trovando i quattrini
Però la RAI Salerno Reggio Calabria deve fare il paio con l'altra cosa che evidentemente altrettanto importante
Quindi oggi sono per mettere l'accento sul bisogno di dare quel di più
Che è in grado di dare le risposte che il paese attende su sviluppo e occupazione in particolare ricordo che a maggio il Parlamento approvato un documento che da due obiettivi fondamentali
Primo seicento mila posti di lavoro in tre anni secondo scendere sotto il dieci per cento di disoccupazione e della media di Trilussa la media del pollo perché vuol dire intervenire prevalentemente nel Mezzogiorno nelle altre è un compito da far tremare non è scontato non ce lo regala nessuno e in questo momento mi pare che iniziativa del sindacato delle forze sociali del governo dalla maggioranza debbono avere questo obiettivo
Sulla rappresentanza ci sono dei problemi nella maggioranza
Non c'è dubbio abbiamo avuto anche dei pronunciamenti in Commissione delle diversità
Per la verità non solo nella maggioranza anche negli interlocutori sociali c'è qualcosa
Che in questo momento mi pare non depone a favore dell'approvazione di quella legge
Io posso dire qual è l'opinione che noi abbiamo noi siamo perché la legge sulla rappresentanza sindacale sia approvata sia approvata nei tempi più brevi possibili cito un documento ufficiale del mio partito
Che è venuto fuori a a giugno in occasione della verifica che ha messo questo come uno dei punti insieme ad altre importanti leggi i diritti per i nuovi lavoratori non meno importante di questa legge
E su questi impegno noi siamo pienamente schiera naturalmente non possiamo obbligare altri nella maggioranza a fare quello che noi riteniamo giusto però una cosa deve essere chiara
Che chi rompe il gioco della legge sulla rappresentanza se ne prende la responsabilità sia sindacato ossia partito della maggioranza che regge questo Paese
Toni è vero che CISL e Confindustria non vogliono questa legge sulla rappresentanza perché Emily mentre il Senato nel dossier per bloccare
Cioè la rete strana
Ma andiamo con ordine
Prima questione cioè io condivido le cose che qui ha detto Cofferati sulla impostazione di scioperi e sul rapporto tra gli scioperi del merito
E quindi sul significato dello sciopero generale
Secondo me si continua a sottovalutare lo dico anche a grandi che faceva questo ragionamento finale
Una condizione autentica di disagio sociale che esiste forte forte molto forte in particolare in alcune aree del Paese
Noi siamo venuti un anno fa proprio di questi tempi proprio mi ricordo alla festa dell'Unità alla vigilia di una grande iniziativa del movimento sindacale italiano che fu l'iniziativa delle venti di settembre
Dell'anno scorso per la coesione sociale di questo Paese per la sua unità
Fu una grande iniziativa dà un significato politico io non so se oggi come dicono la Lega abbia per abbia situazioni di difficoltà di crisi perché il Paese entrata in Europa ed è probabile ma anche perché noi abbiamo condotto questa offensiva forte reale per unificare questo Paese per dargli una forte coesione sociale ahimè purtroppo i fatti vanno in direzione diverso le distanze si allungano la condizione e la coesione sociale si sta labbra la situazione si fa sempre più delicato secondo me c'è una sottovalutazione di tutto questo nel governo
Non si affrontano in maniera adeguata agli impegni presi
Il merito il merito dovevano farsi entro il mille novecentonovantotto quaranta contratti d'area e patti territoriali per mettere in moto gli investimenti ne funziona uno e mezzo e tutti dicono che va bene a me va malissimo
L'Italia cresce con un prodotto interno lordo del due per cento se va bene
Cioè la ricchezza nazionale l'Europa dato che dobbiamo stare in Europa come ci ha detto che a valle come già detto gran
Sta crescendo su una media del tre per cento è il governo dice che va bene a me non va bene dovremmo essere per creare occupazione anche noi
Sul tre per cento c'era un programma di infrastrutture definito preciso
Si è fatto Volonté Cretto sblocca cantieri nominando ventitré commissari non si è aperto un cantiere
Voi avete visto lo dico con una battuta amara avete visto tutti questi incidenti ferroviari che si sono determinati nel corso e l'ultimo anno avvengono tutti nel centro nord
Per forza al sud non ci sono trenta e difficile se Scots cioè c'è una condizione
C'è una condizione e posso continuare se facciamo all'elenco c'è una condizione complessiva
C'era un impegno tassativo sull'innalzamento e l'obbligo perché la formazione decisiva come diciamo tutti
A sedici anni si è fatto se si farà una legge con una mediazione al ribasso su quindici
Che trovo assolutamente inconcludente che non porterà nessun segnale nella direzione da noi auspicata perché era nell'accordo del settembre novantasei questo è merito
Non nient'altro che questo se di fronte a questo merito io dico
Noi non facciamo il nostro mestiere fino in fondo il rischio del ragionamento che qui grandi a fatti è un ragionare un rischio autentico perché la stabilità e la maggioranza quello che succede dopo è verissimo ma chi si può nascondere questi elementi ma dove viviamo
Qui la questione è un'altra la questione è che di fronte a questo rapporto con la nostra autonomia
Deve portarci a decisioni autonome consequenziali quello che succederà nel quadro politico appartiene al quadro politico e se lo spread era il quadro politico guai a noi a mettere insieme le due cose
Lo dico per la storia di questo Paese se noi ci fossimo occupati del quadro politico in questo Paese non avremmo mai fatto uno sciopero generale mai e siccome se come come dire giustamente ha ricordato a Cofferati che questa situazione è inedita perché inedita
è inedito
Non c'è mai stato
Noi stiamo facendo un ragionamento teorico
Perché mentre prima sapevamo
E li abbiamo fatti e non ci siamo preoccupati c'era una vecchia frase dall'etiope Martino che diceva bisognava gli equilibri più avanzati e poi un giorno disse ma qui quanto vale uno sciopero generale per gli equilibri più alzate manco belle dichiarazioni sugli equilibri più avanzate e quindi lo dico da democristiano da chi ha organizzato quegli scioperi senza preoccuparsi del suo interlocutore se si deve però non si dimetteva perché questo era importante fare in quella circostanza
Quindi chiederei altrettanto rispetto e altrettanta consapevolezza di questo ruolo dell'autonomia ed alla costruzione di una società autonoma che valorizzi i corpi intermedi
Guai a noi via la sinistra in generale se in questo rapporto non capisse
Che è una competizione sana
Tra i corpi intermedi che porta a risultati complessivi a stimoli forti per evitare pigrizie abbandoni per evitare tutto quello che nell'azione di governo si può determinare io penso che questo sia un elemento essenziale circa il fatto che è riconosciuto da tutti guardate di rioccupazione noi discutiamo data purtroppo e risultati non ci sono è come quel vecchio proverbio cinese
Che diceva si ode tanto rumore per le scale non si vede mai nessuno scende
E così è la stessa cosa si ode tanta discussione non si ottengono i risultati se non si ottengono i risultati la nostra credibilità non funzioni e veniamo alla rappresentanza premesso che noi che la CISL
A
Condiviso
Un intervento legislativo su questa materia
Per una ragione di costruzione dell'unità
Perché per quello che noi pensiamo
Sulla società sull'associazionismo e sui corpi intermedi a nostro giudizio
Una legge è una irrigidimento che finisce per creare problemi a questa forma di sindacato confederale che in tutti questi anni noi abbiamo costruito
Siccome noi teniamo a questa associazionismo confederale noi vogliamo tutelarlo e difenderlo si è insistiti da parte della CGIL lo dico con grande franchezza per in questi dibattiti servono a questo
Che la condizione di avere una legge sulla rappresentanza era la pregiudiziale il presupposto per avviare un Progetto di costituente per l'unità e siccome noi vogliamo un Progetto di costituente per l'unità noi abbiamo acceduto a questa impostazione perché se dipendente da una condizione da una maturazione dalla storia della riorganizzazione la storia riorganizzazione sono sempre contraria ad interventi legislativi su questa materia
Detto questo non una legge purché sia
Perché qui grandi il problema è questo quali contenuti deve avere questa legge
Con loro la legge sulla rappresentanza qualunque sia il suo contenuto una legge che non stravolga la funzione e il ruolo contrattuale del sindacalismo confederale
Una legge che Long Play frantumazione nella rappresentanza sindacale una legge che non determina una contrazione complessiva di sfascio e di incentivo alla corporazione oltre quello che noi abbiamo si è sempre detto che noi abbiamo avuto il monopolio la rappresentanza in Italia ci sono novecento sigle sindacali quale monopolio se facciamo una legge che incentiva questa diffondersi questa frantumazione i rischi in un Paese che ha tendenze corporative sono notevole quindi una legge firma una legge con contenuti precisi che rispetti il ruolo e l'essenza del sindacalismo confederale
E siccome le tentazioni invece sono ancora di una legge purché sia io se non ci sono i contenuti corrispondenti non è un problema di responsabilità gran è un problema di coerenza
Se i contenuti non sono coerenti con Londra ruolo forte del sindacalismo confederale così come l'abbiamo conosciuto in questi anni nel nostro Paese lo dico ora per allora io mi oppongo a quella legge
O ci sono contenuti coerenti onta ossia è chiaro che noi non condividere una legge purché sia perché i rischi sono rischi fortissimi
E chi li sottovaluta secondo me commette un errore politico è enorme altra correndo Ustica qui c'è la storia di questo indaga quella come industria avvocato sta con un altro problema pone il problema del rapporto tra contrattazione rappresentanza che è un'altra cosa
Io pongo il problema dalla concezione l'associazionismo io pongo il problema del rapporto tra iscritti e non iscritti io pongo il problema del fatto che se l'è scritto non a qualche diritto in più dal non è stretto incentivano le scrivesse e invece voglio che si iscrivono al sindacalismo confederale
Tutto nessuno escluso queste sono le questioni vere e Vallini dal primo testo erano uscite strafalcioni incredibili
Sì così caro neanche più RSU rappresentanza sindacale unitaria si chiamavano Rong rappresentante unitaria dei lavoratori proprio con un distacco anche linguistico dal sindacato questo è un errore che si paga
Quindi o i contenuti sono coerente corrispondenti io confermerò il mio consenso come l'ho detto prima ma se questi contenuti non fossero coerente corrispondenti io credo che quel c'è un bene prezioso c'è un bene che appartiene alla storia di questo Paese
Per quel che mi riguarda che difendo con tutta la mia forza autonomia la libertà dell'associazionismo confederale sindacale per costruire un nuovo grande sindacato confederale italiano perché questo è l'obiettivo che tutti dobbiamo avere grazie
Rizzo
Siccome io ho parlato poco dalla questa dalla rappresentanza una breve cronistoria perché non vorrei non che mi consideri colpevoli la proposta di fare una legge attuativa dell'articolo trentanove dalla Costituzione cioè una legge sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro e una proposta di quindici anni fa dalla UIL
Alla quale col tempo e negli anni
Dopo ha concordato la CGIL non e onestamente la CISL ha sempre detto io non sono d'accordo perché questo è il Torricelli però se serve
Per chiarire i termini del rapporto mi danno luogo di lavoro sono disponibili ora il punto e questo io pure scure essendo il segretario di un organizzazione che da quindici anni ha chiesto questa legge io non sono d'accordo a una legge qualunque
Ma aggiungo una cosa non c'abbiamo problemi in più ce l'abbiamo tutti
La legge sulla rappresentanza di cui si discute in Parlamento viene dopo
Una legge sulla rappresentanza che noi abbiamo già stipulato
Bassanini ivi che credo che sia un ministro
Che sappia fare le riforme come ha dimostrato sul campo
Ha presentato una legge di rappresentanza concordata con noi
E di fronte alle tante ipotesi che c'erano in Commissione Lavoro alla Camera la maggior parte viziate da pregiudizio ideologico
Di destra e non solo di destra contro il sindacalismo confederale noi tutte e tre abbiamo presentato un documento firmato anche la cifra che contrae la legge
In cui si dice noi siamo favorevoli alla legge secondo noi la legge deve avere questi contenuti
E richiama che esplicitamente anche l'accordo che legge che tutte e tre abbiamo fatto col ministro Bassanini
Allora perché c'è una legge di rappresentanza fatta da un ministro in carica tal dimostrato che sa fare le riforme
C'è un dibattito e una legge rappresentanza in Parlamento
Che tende a diventare sempre più lontano
Dalla legge fatta di un ministro in carica un ministro che non mi risulta sia un reazionario un conservatore
La domanda è perché cos'è il poker impone
E la maggioranza diviso al suo interno e si è divisa come sono questi divisione
Chi sono i protagonisti del dissenso
E poi un'altra questione
Se noi abbiamo sottoscritto un accordo che è diventato legge
Gli abbiamo presentato un documento in cui civici secondo noi quali sono le caratteristiche deve avere la legge per garantire unità pluralismo libertà ma anche funzione sindacale
Bene io un metro di misura io resto legato a quell'accordo
Se la legge riflette quell'accordo il che non vuol dire deve governare riflette quell'accordo per me la legge va bene che che ne dicono tutti perché io per l'accordo lo rispetto
Se la legge dice cose che l'accordo io contesterò però leggi non ogni sede e con ogni mezzo testa il mio punto di vista Susa discussione che sta diventando anche qua molto molto politica
Sulla rappresentanza partire dalle cose che unitariamente abbiamo firmato e difenderle in ogni sede credo che questo sia il compito del sindacato
Grandi avendo come dire introdotto a discussione ovviamente diritto di replica però volevo introdurre anche un altro elemento quindi
Entro l'anno dovremmo arrivare alla definizione della famosa legge sulle trentacinque ore
Che come dire viene variamente interpretata dalle parti sociali anche riterrà i sindacati le sfumature sono diverso è non rischiamo anche qui di andare ad accentuare una polemica che come si è visto stasera diciamo a parte il tema dell'autonomia
Bere spesso le tre confederazioni schierate su posizioni esplicitamente diverso
Però se vogliamo cominciare sulla rappresentanza diritto di replica ovviamente tutto
Berio troppa legna rischia di fare un fuoco molto grande non c'è dubbio però sulla quale la rappresentanza io dico brevemente questo
è vero all'origine c'era un testo su cui Sergio D'Antoni ha fatto delle osservazioni di quel tipo e non solo lui
Il testo è cambiato è cambiato sulla base di una discussione che ha raccolto le opinioni delle confederazioni
C'è un testo base che quello del relatore alla commissione che è un compagno dei Democratici di sinistra che è stato incaricato come relatore ha presentato un testo a quel testo non c'è stata l'opposizione delle confederazione è stato presentato un documento che partendo dal testo propone alcune correzioni e modifiche che però non sono questioni come dire ostative di contrarietà quel disegno di legge
Quindi io non capisco perché improvvisamente c'è un'agitazione eccessiva su questa questione
So benissimo che c'è Confindustria che sta riproponendo la questione del terzo che notoriamente è un tipo di garanzia che può piacere a Confindustria ma che in una legge non si può mettere semplicemente verrebbe bocciata dalla Corte
So benissimo che in questo momento nell'ambito anche della Commissione c'è qualcuno diciamo così diciamoli termine amichevoli per non aprire conflitti inutili va un po'per conto suo nell'ambito anche di qualcuno della maggioranza speriamo che si ravvede era pienamente ci consenta di andare avanti
Però nonna guardiamo al treno che può deragliare che un colpo di fantasia per il momento guardiamo al treno che sul binario sul binario c'è una proposta di legge che non è stata considerata negativa dalle confederazioni
Che hanno chiesto delle precisazione hanno fatto dell'osservazione verso quella osservazione c'è stato un atteggiamento di accoglimento sostanziale
Se nell'ambito dei lavori della commissione sarà qualcun altro che apre dei problemi e questo ovviamente costituiranno appunto una delle responsabilità politiche di colui che lo fa però non vorrei che quella fosse l'occasione anche per dei ripensamenti lo dico con molta tranquillità preferirei che ognuno resti come io resto fermo alle proposte cui siamo arrivati
Sulla cosa dell'orario io penso che si sta facendo una confusione esagerata su questa questione
Confindustria minacciare ferendo mi pare che anche il Polo stia decidendo misure drammatiche c'è un testo di un disegno di legge presentato dal governo
Io penso che si può essere una legge approvata nel nostro Paese che sia a amica della contrattazione dei che sia quel testo con delle correzioni che larga misura sono correzioni indicate dal mondo sindacale
Ci che l'approvazione di una legge che sia amica della contrattazione forse potrebbe aiutare
Non solo l'occupazione il che ovviamente non è cosa di poco conto ma anche la contrattazione
Vale a dire forse rendere più agevole anche rinnovo di qualche contratto
Vedo benissimo che ci sono pericoli problemi c'è anche delle tensioni però anche qui rispetto alla discussione che ha ha preso un po'una piega che trovo leggermente strana questa sera
Dovremmo guardare di più come dire al positivo della discussione
La legge sulla rappresentanza ci serve secondo me sì conviene a tutti cerchiamo di farla lì farla bene
La legge sull'orario conviene averla io penso di sì SEA certe caratteristiche naturalmente
La politica per l'occupazione è un interesse di tutti
Guardiamo allora questa scelta politica come ad un'esigenza che richiede il concorso di tutti
Non vorrei che alla fine per il timore legittimo di stravolgimenti o di passi indietro il nervosismo ci portasse a rompere il tempo e magari a qualche guerra per errore
Preferisco che ragioniamo di pace e in particolare di proposte positive in avanti nell'interesse anzitutto del mondo del lavoro e credo anche delle confederazioni
Cofferati
Intervista all'Unità ha detto che ha parlato della come dire del nervosismo del forze della maggioranza
Una volta raggiunto l'obiettivo delle ore una volta fallita da la Bicamerale non c'è anche un certo nervosismo meno da quello che emerge al dibattito di questa sera anche tra le forze sindacali
Quali sono i motivi e quali sono i rischi di questo nervosismo
Caro Liguori il Paese nervoso noi siamo una parte del Paese come potremmo essere diverso
è quasi inevitabile
No volevo dire una cosa però paese nervoso non è mai un buon sintomo però ha difatti ho detto di essere preoccupato di questo nervosismo e di una situazione che si è determinata a valle dell'entrata in Europa forse poteva essere
Evitata no volevo dire una cosa però brevemente sulla rappresentanza
Fatto salvo il principio fondamentale
Lo dico anch'io che sono sempre stato per un dispositivo di legge perché questa è l'opinione della CGIL
Non accetterei mai una legge qualunque
Esattamente per la ragione se posso usare lo stesso metro che dicevo prima a proposito della piazza del conflitto della lotta non ci sono cose buone a prescindere o cose cattive a prescindere
Cose che vanno sempre bene per il sindacato cose che sono sempre negative per il sindacato io penso che la rappresentanza debba essere regolata da un dispositivo di legge credo che il merito sia
Sempre risolutivo
La Commissione lavoro aveva a disposizione un testo il testo iniziale lo criticammo
Perché introduceva non so quanto volontariamente comunque elementi che potevano stravolgere il carattere confederale della rappresentanza sindacale
Quel testo è stato cambiato
Il relatore ha presentato una nuova formulazione a quella formulazione tutte e tre insieme abbiamo presentato un documento che apprezza la formulazione e chiede degli aggiustamenti
Aggiustamenti per nove di qualche interesse ma abbiamo considerato l'impianto della proposta del relatore comuni impianto positivo perché risponde ai criteri che ricordavano prima
Serge pietra noi abbiamo alle spalle non il vuoto ma un accordo sindacale con il ministero della funzione pubblica che poi è diventato normativa di legge
Al quale pensiamo debba far riferimento anche l'analogo provvedimento che vale per i privati
Di questo si tratta se la Commissione lavoro della Camera varerà in fretta
Un testo che risponde a quello presentato in seconda lettura dal relatore
Meglio ancora se avrà le correzioni che abbiamo chiesto credo che nessuno di noi avrà alcunché da obiettare
Altra cosa
Il giudizio e l'atteggiamento che su una legge di rappresentanza ha formalizzato Confindustria
Confindustria non vuole che la commissione vari una legge ma non perché a preoccupazioni come le nostre
Perché vorrebbe una legge rispondente ad un'idea di assetto contrattuale immagino profondamente diversa da quella oggi operante
Dico immagino perché non ho certezze
O almeno non no certezze ultimative
Siccome la legge che discussione risponde alla storia contrattuale di questi anni e due livelli con le loro specializzazioni se Confindustria dice la commissione si deve fermare il Parlamento non deve legiferare
Devo arguire che ha in mente un assetto contrattuale profondamente diverso da quello che oggi abbiamo utilizzato di questo si tratta
Un conto sono le opinioni nostre che sono state qui esplicitate relativamente all'utilità o meno dalla legge con la storia che ciascun organizzazione a altre l'atteggiamento che ha mantenuto fino a qui e ieri hanno formalizzato Confindustria a proposito del nervosismo nervosi ma è sempre brutto sintomo
Diceva ancora questa mattina rispondendo ad una domanda simile
Chi mi veniva rivolta da un tuo collega che ho la sensazione che questo Paese sia un Paese rispetto a quali che mese fa
Senza alcun dubbio
Più in salute
Visibilmente più in salute
Però più nervoso
In precedenza la salute era davvero traballante il Paese però avevano stato quasi catatonico
Immobile
Io preferisco questa situazione
Perché dal nervosismo si può guarire ma se la salute non è buona i rischi sono grandi
Ora che cosa bisogna fare per riportare la calma che serve forse tante cose insieme
Quello che mi ha colpito
Da cittadino
Ecco
Come progressivamente ma rapidamente il clima è peggiorato una volta entrati
Finalmente nei parametri di Maastricht dal due di Maggi in avanti
Si sono determinate situazioni davvero preoccupanti non per i loro effetti immediati ma perché possono insieme quelle situazioni creare un clima negativo
Io non credo che ci sia stato soltanto
Il riesplodere di qualche tensione interno al governo che prima era stata opportunamente tenuta a freno in virtù del fatto che bisogna fare uno sforzo straordinario per rispettare tempi e vincoli di Maastricht il condizionamento esterno è stato senza alcun dubbio
Un effetto di ha avuto l'effetto di compressione per i comportamenti di tanti anche dentro le forze del Governo è riesplosa da lì in avanti anche una conflittualità maggiore rispetto a quella dei mesi precedenti tra il governo e la sua maggioranza
Sono venute meno
Anche però gli elementi di sicurezza chi erano dati dalla vita dalla Bicamerale che lo si vogliono io credo che sia giusto riconoscerlo fin quando la Bicamerale rimaste in funzione noi abbiamo avuto condizioni
La discussione per la riforma istituzionale dentro la Bicamerale ha protetto metto le virgolette intorno alla parola il lavoro l'operato del governo più di quanto il merito lo rendesse possibile ci aggiungerei una cosa
Si è aperto un problema che riguarda anch'che i rapporti tra le forze politiche dell'Ulivo il Governo
C'è bisogno di ritrovare quella che l'altro giorno all'intervista in un'intervista al tuo giornale Giuliano Amato chiamava la missione di questo governo però non è un problema soltanto del governo è un problema del governo è un problema dei partiti che compongono l'Ulivo ed è un problema dell'intera maggioranza per questa ragione mi pare cosa non facile vedo settembre come una sorta di grande matrioska c'è al centro la bambola più piccola
E l'unità politica di Rifondazione Comunista poi c'è una bambola un po'più grande
Sono i rapporti tra il Governo è il partito di Rifondazione Comunista poi ceduta ancora più consistente più grande la dimensione e sono i rapporti tra il governo la relazioni sindacali
Ognuno di questi
Pupazzi deve avere
Una sua solidità se si rompe uno qualsiasi dei tre contenitori
è difficile a vere
La certezza che si arrivi
Alla stabilità desiderata quella che il Pd hanno tutti ricordato
Sono elementi scissi se fa dati tra di loro però sono ugualmente connesse
Ho la sensazione nulla di più che se non sono solidi tutte e tre
E se anche uno solo dei tre si rompe si possono innescare meccanismi
Pericolosi anche per l'altro contenitore più piccolo più grande che si
Ultimissima domanda che chiedono
Sostanzialmente poneva per
Alla luce dei problemi anche grosse delle di e son venuti fuori sta questa sera
Ancora possibile soprattutto è utile o spiega l'unità sindacale Greco ha chiedo ai tre segretari
In quanto rappresentante
Più a sinistra e poi l'ultima risposta lavora come dire dall'alto della sua esperienza
Abilissimi possibilmente di rinunciare all'approfondimento magari parlare per slogan
Molto tarda
Io mi sono convinto
L'unità sindacale
Essenziale è necessaria voi se pensiamo Roma
Lì c'è il problema di come
Come
E i codici ad organizzarsi per esercitare sta stesse influenza
Ove Europa
L'Unità e necessarie
Talmente
Lei che se ne parlasse ieri l'abbiamo già fatta perché sono dieci anni che se ne vanno senza muovere un passo
Io non considero questo dibattito nero
Si dice
Così come
Questo dibattito
Guai a noi se
Poi bisogna vedere
Avere poi la responsabilità di trovare nei momenti cruciali alla Saint
Ma che ci sia un dibattito molto approfondito molto pluralista molto serio lo considero un bene
Di questo se ne perché io rispondo alla tua domani
Tempo è ora dobbiamo proclamare una costituente
E questi dibattiti anche queste differenze che ci sono dividendi possano e debbano trovare il loro modo di esplicitarsi
Io sono convinto che è la nostra storia
No storica
Siamo plurali
Un patrimonio vivere abbiamo concezioni di Alitalia la cosa che ci ha uniti fortemente è stato questo vincolo col i lavoratori con la loro con loro protagonismo e con la possibilità di svolgere un compito e un ruolo da confederali e cioè tutelando sì dei lavoratori del per in un quadro generale in un quadro che si cuori degli interessi generali di un Paese questa concezione ci accomunato poi la nostra diversità questo io lo considero un patrimonio costa
è faticoso e più facile l'altro percorso è la pigrizia della nostra divisione sarebbe preferibile tutti staremmo più tranquille tutti avremmo meno problemi L'Unità una vera sfida per questo gruppo dirigente questi tre che siamo qui hanno questa sfida secondo me la stagione e di questo gruppo dirigente possiamo lasciare generazioni future questo patrimonio certi non è che questo sarà un regalo dovremo affrontarla ci sono problemi immensi ma secondo me ne abbiamo superato di tanti anche questo possiamo superare ci fu una dichiarazione con questa dichiarazione concludo un giorno chiesta dalla
Non si fa l'unità delle Chiese è lo rispose per tre ragioni
La prima ragione che ancora ci sono dei dopo di me che ci separano con le altre Chiese nel nostro caso secondo me dopo di me non ce ne sono più che ci separa
Siamo in una fase di beni di come dice l'ideologia di apertura di valori quindi non abbiamo più dogmi che ci separa ce la seconda ragione disse lui è perché abbiamo un modo di evangelizzare io penso che questo punto è un punto diciamo parlavamo dalla rappresentanza è un punto che ancora stiamo affina andò abbiamo un modo di sindacalizzazione diverso che però può essere sintetizzata e affinato infine di perché nella Chiesa unita ci sarà un solo papà e tanti vescovi ecco e probabilmente nel sindacato
La questione si porrà in termini forti perché non solo per le questioni nazionali ma a tutti i livelli quindi noi dovremo fare una grande azione di rinnovamento di Spini di cambiamento e questa è la sfida che noi questo gruppo dirigente a può farla e può anche vincerla secondo me
Grandi quant'è importante per la sinistra un si indaga
Oggi due fattori importanti rapportare questo Paese ad un approdo positivo la stabilità politica e l'unità sindacale e sono convinto che se ci fossero le condizioni per l'unità sindacale che sarebbe una grande riforma istituzionale noi avremo anche la possibilità forse deve per una discussione rurali Istica ragione D'Antoni su questo sono acqua e con lui ci mancherebbe altro che il sindacato italiano non fosse pluralista però forse anche il modo come si è
Sto sullo sciopero ce ne alé sarebbe stato diverso io penso che questo sia anche il frutto di un processo unitario importante ma non compiuto l'incompiuta
è pur sempre una cosa che occorre ascoltare ma non è come quella compiuta e qualche volta meno bella di quella compiuta quindi io sono perché stabilità politica unità sindacale le consideriamo le due riforme istituzionali che abbiamo disponibili
Cofferati anche D'Antoni ha dei
E di questa stagione politica che ostacoli ci sono
Quali ostacoli vede come si possono rimo
No ho detto io sono convinto che
Un obiettivo lo è per la mia organizzazione ma mi pare anche per le altre di questa stagione politica
A differenza di
Coloro che ci provarono qualche decennio fa noi abbiamo condizioni oggettivamente diverso non abbiamo oggi
Una straordinaria spinta dal basso sul finire degli anni sessanta la rotta
Rispetto alla storia precedente movimento di iniziativa di lotta e soprattutto alcuni obiettivi concreti che poi furono alla base di una fase importante di crescita del sindacato avevano generato anche questa esigenza di superare le divisioni precedenti costruendo soggetto unitario noi oggi non abbiamo questa condizione di partenza e non ce l'abbiamo per ore Luna perché i lavoratori pensionati sanno che al dunque quelle tre organizzazioni si mettono d'accordo e questo secondo me è un vantaggio ma genera anche una sorta di Enza perché dall'altra parte garantisce la permanenza ciascuno a casa sua e l'appartenenza soprattutto in una società nella quale grandi certezze non ci sono è pur sempre una cosa importante per le persone che lavorano
In fondo questa la condizione mi
Organizzazione o un'appartenenza esplicita resto fedele ai valori della mia storia e comunque c'è un'unità sufficiente per far sì che nel momento dato le cose si possono risolvere
Positivamente
E a questo stato di cose però non è destinato a durare in eterno non può durare per sempre per questa ragione io credo che sia giusto
Tentare di fare il passo successivo adesso in questa stagione politica poi bisogna che insieme si scrivano le regole
Il progetto al quale un sindacato viene vincolato
E si stabiliscano anche tutti gli aspetti di ordine organizzativo che servono a quelli che stanno di norma dentro progetto di costituente con alcune certezze sul piano della rappresentanza con una scrittura comune gli obiettivi dove collocare in una società moderna e complessa il sindacato si può dare vita ad un sindacato unitario ora va da sé ma questo non ci dovrebbe essere nemmeno bisogno di dirlo che la vita democratica in un sindacato unitario non sarà meno complessa di quanto non lo sia organizzazione proprio perché dobbiamo lavorare secondo me per un sindacato che sia tale da accogliere tutte le culture tutte le spie
Diverse che si sono maturate nel sindacalismo confederale nessuna esclusa il discrimine l'accettazione della dimensione confederale tutti coloro che sono disponibili a partecipare ad un sindacato confederale che abbia le regole della democrazia alla sua base devono essere ben accetti nella nuova casa a quel punto ci saranno tantissime OP io di diverse quell'organizzazione opinioni che si confronteranno The discuteranno litigheranno qualche volta saranno più calme qualche volta saranno più nervosi ma il futuro ci prospettarsi un sindacato unitario si ma INCE fonogramma piatto senza dialettica beh insomma sinceramente di un'organizzazione così
Avrebbe gran bisogno nessuno il compenso che invece il sindacato unitario possa essere una sede nella quale si discute si decide a maggioranza minoranza
Ci sia il comporta secondo
è sita così un contributo ad una pratica democratica che fin qui nessuno ha sperimentato perché non rende azioni con la natura non c'è mai stata adesso io credo va be'ricapitolato per titoli banalissime le cose che ci aspettano converrete con me che passare dei titoli alla descrizione un po'più dettagliato e soprattutto avere il consenso intorno a questa descrizione dettagliata forse un pochino più impegnativo di Juan io non posso esserlo nella discussione che stiamo facendo quel che conta però che almeno l'obiettivo sia condiviso poi le difficoltà le sofferenze e le pene del farlo diventare pratica comune insomma sono compito che ci aspetta nei prossimi mesi
Vecchia
E vista dall'Europa diventa difficile
E ci ha creduto quando come diceva Cofferati era possibile per il movimento dal basso
Erano le condizioni diciamo dall'alto
Lascia un certo scetticismo
Sono comunque convinto di due cose Prix
Che ci sono sei lo ha ragione che giustifichi
Stenta di tre confederazioni
Sono storie di
Turella mai c'è stato un'obiettiva convergenza molto forte in questi anni
Qualcuno che
Come discutono CGIL senza conoscere i colleghi avrebbe difficoltà secondo me a questo punto decidere queste della Cisl questo della questo della
Ha ragione che mi sembra che il livello delle divergenze che esistono anche qui stasera beh sono perfettamente compatibili con livello di divergenze che esistono i sindacati unitari in altri Paesi
Dove
Non c'è bisogno di avere tre strutture per contro si può farlo nella stessa struttura
Certamente non voglio sottovalutare i vischiosità che esistono i problemi quando si passa dalla dichiarazione di intenzioni alla pratica
Concludo con una battuta qualche volta penso che come CGIL CISL UIL e mi ci metto anch'io sono forse un piccolo prodotto unitario
Finiti gli anni più bui
Dell'Orto restare separati c'è un po'alla difficoltà che incontra che incontrano le copie che vivono troppo a lungo in una convivenza al momento di decidere di sposarsi