"Dc e Psi: collaborazione e competizione"

Non è calato inopinatamente su Roma
A mio parere la causa del ritardo i morti dei partecipanti sono qui presenti sono quelli che hanno abitudini
Le pianure lombarde
Ricominciamo ugualmente
Io dovrei dare la parola prima Luciano Pellicani poi a Bari al professor Rescigno in un omaggio al principio dall'alternanza che anche in questa sala è stata introdotta ieri
Però intervenuto un accordo
E noi interrompiamo l'applicazione di questo principio per cui io darò prima la parola al professor Rescigno
Non senza
Dirvi qualche parola
Personale che spero serva
Ai ritardatari ad arrivare
Ieri è stato evocato in questa sala un personaggio l'extraterrestre Marcigliana
La lite non s'è detto se ci fosse un marziano in Italia cosa penserebbe io ho immaginato anche questo marziano nella nostra sala
E mi sono chiesto
Ascoltando gli interventi questo marziano riuscirebbe a distinguere tra gli oratori il socialista dal democristiano
Mi è sembrato che il marziano avrebbe avuto qualche difficoltà tanto la la consonanza di intenti e di propositi era
Quasi perfetta anzi forse il marziano avrebbe potuto equivocare su qualche intervento avrebbe potuto scambiare per socialista qualche oratore democristiano per fenomeno del resto non non nuovo nella storia dei rapporti tra i due i partiti ma io mi sono anche detto che questo fenomeno
Era inevitabile
Ieri poiché il tema di questo incontro e dici e DC e PSI tra collaborazione e competizione
E ieri la collaborazione ha fatto decisamente aggio sulla competizione perché l'argomento era la politica economica
Che vede impegnati nella collaborazione governativa i due partiti
Oggi invece di la competizione il confronto tra i due partiti dovrebbero emergere con maggiore nettezza poiché il governo di dibattito dai problemi dell'azione comune al governo si sposta nella società e il medio-lungo periodo dovrebbe prevalere sul breve e i partiti la DC e il PSI nel caso nostro dovrebbero riappropriarsi del peculiare identità storiche e di ideale
La tematica di questa mattina è tutta nel titolo complessità sociali e democrazia politica
Io credo che vi sia descritto incisivamente
In queste parole il difficile itinerario
Che si snoda dalla Società allo stato è che produce quella che si suole ormai chiamare la democrazia bloccata
Che è a mio parere non solo mancanze di ricambio nella guida
Dello Stato secondo il modello classico maggioranza opposizione minoranza ma anche la non rappresentatività delle istituzioni della democrazia politica
I partiti il Parlamento il Governo e le tecniche elettorale si dice debbono adeguarsi alle forme ai ed ai processi complesse
Della società
Non voglio non spetta a me del resto difendere i partiti e le istituzioni io credo che i relatori che coloro che intervengono
Dovranno
Credo
Spiegare quali sono queste peculiarità della società complessa che la democrazia politica non riesce
A rappresentare e come dovrebbero essere rappresentate ecco le nuove forme
Del pluralismo
Mi pare che i due partiti in una sede
Esce tipica come quella
Il in cui si incontrano oltre che fu litica
Dovrebbero chiarire su che cosa si sviluppa la competizione uno dei temi di questo nostro incontro e se essa non è come qualche volta ahimè appare solo litigiosità nell'occupazione del potere e addirittura nella permanenza
Nel potere insomma che cosa in termini di rappresentanza di interessi e di valori di Progetto fa oggi DiVersi e competitivi la Democrazia Cristiana il Partito Socialista
Nel titolo vi è un'altra frase le nuove forme del pluralismo
Non spetta a me analizzare queste nuove forme
Spetta al loro a voi
Io credo che posso limitarmi a dire che il tema del pluralismo è stata al centro della storica contrapposizione tra movimento socialista in movimento cattolico entrambi popolari in quanto radicati negli strati più vasti e più ampi della società entrambi ostile alla società liberista borghese
Ma il primo classista ed il secondo pluralista il primo figlio della dialettica e della democrazia conflittuale di secondo della sociologia interclassista e solidaristica
E se la visione marxista della dialettica delle classi appartiene ormai al patrimonio storico del socialismo
Anche la visione cattolica del pluralismo è stata contestata largamente dalle dure Rock repliche di una realtà
Di una realtà di pluralismo in cui sono forti le frammentazioni corporative
Dunque le ideologie di messaggi storici dei partiti sono in necrosi
E quelli del Partito comunista sono se possibile ancora più obsoleti
Chi avrebbe mai potuto immaginare dei comunisti riconoscersi nella socialdemocrazia tedesca fino a poco tempo fa additata come modello allo stato puro della degenerazione socialdemocratica
Ecco il problema
Tra le arretratezze storiche le proiezioni verso il post industriale tra la complessità sociale e la nonna rappresentatività delle istituzioni tra il nuovo pluralismo in parte corporativo ed in parte extra ed antipolitico
E di partiti sempre più Stato e sempre meno società quali sono i progetti competitivi della Democrazia cristiana e del Partito socialista per una nuova e compiuta democrazia verso traguardi lontani
Del lungo periodo
Perché io mi avvio alla conclusione sono convinto tutti noi dobbiamo sperare che la collaborazione tra i due partiti sia essa tattica o strategica non si trasformi in una omologazione nella società
Non produca un super partito di occupazione totale appena aperto
Poca orizzonte crescerebbe il pericolo o di un totalitarismo apparentemente democratico nutrito dalla spogli di citazione di massa o di una fuga di minoranze sempre più ricche vivaci verso l'alternativa di regime
Io mi auguro che i relatori il dibattito rivelano che nel vaso di Pandora del nostro Stato vivo l'uccellino verde della speranza e con questo io do la parola al professor Rescigno
Che insegna diritto privato all'Università di Roma
Meglio
Grazie
Tamburrano presidente dei lavori di questa mattinata
Che ha detto di Ion
Dibattito
In improntato oltre che
Considerazioni politiche anche un certo rigore scientifico
Io sono un giurista un giurista anzi vi estrazione
Privatistica come ricordato Tamburrano che quindi
Provo anche se il tema del pluralismo precostituito
Momento ricorrente anzi forse costante delle mine riflessioni di studio provo un certo disagio di fronte a questo ristretto ma qualificato uditorio
Che invece politicamente articolato
Devo la mia presenza
Cortesia alla benevolenza di Scotti
E sono lieto di farlo nel segno nella memoria nel nuovo osservatore prima edizione lo conservatore di pastore al quale debita contribuire tanti anni fa in particolare
Con un contributo ad una comune riflessione sul tema della magistratura
Uno dei nodi dei sistemi democratici uno degli istituti che sembrerebbe tra i più lontani
Dal tema del pluralismo e che invece
Le vicende che
Gli organi giudiziari hanno attraversato hanno dimostrato come anch'esso possano essere investito toccato sia positivamente
E sia con qualche pericolo
Da queste venature o da questa generale impostazione pluralistica
Dicevo che è un tema
Al quale ho prestato attenzione sia pure con i limiti che importa esperienza
La competenza l'interesse a questi temi da parte del giurista
Una delle occasioni tra le più semplici di
Presenza
Interloquire sul tema fu data una decina d'anni fa
E vorrei
Usare di questo testo che raccolse opinioni di tanti amici di sponde sia culturali sia politiche le più diverse
Ricevo un'occasione fu una decina d'anni fa data da
Una domanda
Ma elementare l'elementare interrogativo su che cosa si dovesse intendere per pluralismo nella nostra esperienza
Rivolta
A una serie ripeto di studiosi di diversa estrazione tra cui l'amico Tamburrano
E vorrei usare tra le risposte
Utili alla dialogo di allora
Dialogo anche se le voci furono raccolte separatamente quindi poi confluirono in questo volumetto curato
Dub asili per le edizioni della RAI
Volle dire questo tentativo di interpellare sul pluralismo sul senso e sul destino del pluralismo in Italia
Balle
Vi è anche la necessità di non solo raccogliere un tema già avvertito già sentito ma anche di darne una spiegazione nei termini più accessibili più semplici anche al grande pubblico
Che si rivolge ai mezzi comunicazione
Ma vi furono risposte soprattutto da parte di narratori
In termini mobili
Illusione del problema Volpini rispose con una breve favola
Ceronetti rispose che l'obbligo di avere opinioni su tante cose lo induceva ove potesse risparmiarsi di esprimere opinioni su qualcuno
Ma
Dare una risposta negativa e quindi non volle dire che cosa intendesse
E che cosa dovesse significare e il pluralismo
Citati rispose che era una parola che detestava
Il corrispondente della Pravda per jogging disse che bisognava rivolgersi alla direzione del giornale a Mosca
Non esiste nel vocabolario
Sciascia
Io Rizzo
Accostò
E il termine pluralismo e l'uso viso
Non moderato o smodato che dà la parola si fa all'invenzione
Per l'ombrello
Avevano scoperto la democrazia poi pensarono che fosse insufficiente inventarono anche il pluralismo
Già uomini come Montale sia pure con Riserve con qualche pudore rifiutandosi di scrivere
Pagine
Espressero
Formularono
Qualche idea qualche definizione del pluralismo
Ha più interessanti furono appunto certe risposte è figlio
Ho segnato qui i nomi di Bobbio di Pampaloni e di Tamburrano perché nelle loro risposte vi sono
Contenuti certi accenni che ridendo
Preziosi per con discorso che voglia andare al di là di una
Pensione immediata forse anche emotiva
Nell'ascolto di questa parola e poi nel tentativo di ricognizione della realtà sociale
Nei termini di una realtà di segno pluralista
Di Bobbio più che le definizioni più che ricorda Bobbio del resto che
Portò in Italia
Le prime testimonianze
Sede
Culturale del valori che aveva rivestito l'ideologia pluralista soprattutto l'ideologia pluralista professata in Paesi che non avevano conosciuto l'esperienza autoritaria accentratrice
E che tuttavia avevano osservato le involuzioni di tipo autoritario proprie i Paesi come il nostro voglio dire esperienza francese soprattutto il Bobbio che aveva presentato pur vicini Italia Bobbio aveva già disegnato
In maniera efficace la storia del pluralismo come ideologia e del pluralismo come realtà storica
Interessante però della breve risposta consegnata a questi appunti sul pluralismo
Quello che Bobbio lo diceva a proposito
Dei bandi
Esuli
Ungheresi del mille novecentocinquantasei che avevano fondato una rivista del socialismo pluralista
Egli concludeva in realtà socialismo pluralista significa socialismo democratico quindi con una identificazione finale tra pluralismo e democrazia
Che cosa vuol dire un arricchimento del significato tradizionale della democrazia forse
Significa anche una realtà da valutare in termini in parte diversi di nel senso che questa ricchezza significa però anche acquisizione
Contenuti in parte diversi da quelli che siamo abituati a legare al termine alla parola democrazia soprattutto alla democrazia parlamentare alla democrazia rappresentativa nella quale
Siamo incardinati siamo radicati alla quale crediamo
Il discorso che ci interessa che interessa
Studiosi di politica e politici attivi
E un discorso che riguarda la compatibilità tra una realtà sociale emergente complessa
Così si legge anche nel titolo dei nostri interventi la compatibilità conforme che certamente furono pensate attuate
E che rimangono vincolate ha un'idea Della mondo sociale
Diversa perché ne erano diversi presupposti diverse le condizioni
La democrazia liberale la democrazia ottocentesca
A affidato a noi certe forme rappresentati vive e certamente queste forme non corrispondono pienamente il problema e di vedere siano maturi i tempi e quali siano gli strumenti più opportuni
Per cercare di inserire il più possibile il sociale per usare un termine oggi corrente
In maniera che le istituzioni politiche lo recepiscano lo accolgano non lo respingono proprio in trovino un modo di conciliare l'una esigenza con il rispetto di certe forme
Dicevo di Bobbio che del resto anche nel Dizionario di politica dedica al pluralismo come idea e al pluralismo come pratica pagine
Dubbio
Meditate
E utili alla nostra ulteriore meditazione dicevo di Pampaloni e di Tamburrano da cui
Si può
Non raccogliere un invito a sottolineare due
Citazioni della parola e soprattutto due modelli di considerazione critica del tema del pluralismo
Proscritto Rita Murano almeno inizialmente erano tutti scritti brevissimi e quindi compensava non poche proposizioni l'atteggiamento di ciascuno di noi
Costituito a Murano era soprattutto polemico nei confronti della idea che del pluralismo professavano
Parole spesso contraddetta dai fatti i comunisti
E tra l'altro
Mettere in luce come questo termine diventato così frequente nel loro linguaggio
Proseguendo un termine di provenienza
Che appartiene piuttosto al vocabolario cattolico
Che è quello marxista socialista
Chiedendosi poi
Qualcosa è la risposta più
Esatta
Alla domanda se fosse conciliabile o meno
Questo professato pluralismo con l'ideologia comunista e con esperienze concrete che il comunismo aveva fatto nel mondo
Anche in Pampaloni vi era questo aggancio non ho usato in termini polemici nei confronti dei comunisti ma più generale risalente alle radici del pluralismo questo aggancio alla tradizione cattolica la quale va tenuto presente nel ripensare la storia del pluralismo con tutti i suoi limiti
Limiti che l'esperienza dei cattolici impegnati nella politica in questo dopoguerra in dei cattolici al potere limiti che in qualche misura
La dottrina di fonte cattolica ha cercato di rimuovere o di correggere
Ma limiti che pesano pur sempre su questa tradizione di pensiero è sulla stessa azione ispirata all'ideologia pluralista
Nella pagina di Pampaloni vi era un legame con
Comuni
Un richiamo d'obbligo panni del pluralismo soprattutto perché invoglia specificare il pluralismo e vi è un ricordo del pluralismo programmato che ricorre nelle pagine di mummie
Così come vi è un richiamo anche su opportuno ad un'esperienza ideologicamente
Invitanti suggestiva che segno un momento non breve della nostra stagione politica
Post bellica anche se
Non solo in apparenza forse anche nella concretezza della vita politica e beh una scarsissima influenza vale a dire un ricordo della esperienze di comunità
E di Adriano Olivetti dove in definitiva l'ideologia di fondo
Portata però su terreni più concreti anche se
Talvolta l'utopia anni Biava questa concretezza passava attraverso il personalismo comunitario aveva queste
Radici risalenti alla dottrina
Francese
Degli anni Trenta
Ecco
Ho voluto richiamare queste voci perché mi sembra ripeto è stata una scelta
Molto selettiva
Vi dicevo di provenienze diverse degli autori che contribuirono questa antologia di appunti sul pluralismo perché mi pare che abbiano sottolineato sia le posizioni che sfuggono al problema olio minimizzano o addirittura lo guardano come atteggiamento di distaccata ironia sia viceversa queste che
Queste voci molto più significative che si rifanno la storia
Hanno valore
Del pluralismo possano
Aiutarci in questa
Rapidissima ricognizione del tema e dei problemi che esso è venuto
Sollevando nell'esperienza italiana
Vi dicevo di un personale inclinazione a seguire il tema del pluralismo seguirono Collina
La visuale quindi da una prospettiva necessariamente limitata quella del giurista
L'ultimissima personale esperienze di un libro di un
Uno studioso giurista ma con frequenti incursioni sul terreno della politica della storia della sociologia per una rapidissima recensione dell'ultimo libro di Pietro Barcellona che è stato parlamentare comunista è stato membro del Consiglio superiore sempre rappresentanza del PC che ha scritto
Un libro su di soggetti alle norme che un libero
Che senza che lo dichiari finisce con l'essere un contributo contributo positivo
All'ideologia pluralista
Non è la risposta appagante che cercava Tamburrano dieci anni fa anche perché Barcellona compiuto questo sua esperienza politica in un certo senso la anche esaurita con un ritorno alle occupazioni accademiche
E con un impegno che torna ad essere più di carattere scientifico che i
Presenza politica
Ed è un libro interessante però perché appunto scopre come una riflessione intorno al diritto i problemi fondamentali
Ho un discorso critico centrato soprattutto sulle due grandi correnti del pensiero giuridico che hanno dominato non solo il diritto ma la concezione della società
Che o i giuristi hanno ricevuto dall'ambiente in cui vivevano o
Formulata dai giuristi ha finito con l'influenzare i comportamenti sociali
Il discorso critico su queste due tendenze tendenze che sono da un lato il formalismo
Formalismo soprattutto nella forma del normativi Isma'normativi temo che noi siamo portati allegare soprattutto alla persona al nome di Kelsen
E dall'altro lato il neo positivismo positivismo logico quello segnato dalla Scuola di Vienna e anch'esso
Raccolto dei giuristi utilizzato per ricostruire l'intero sistema con un discorso critico su questi che sono stati i movimenti fondamentali nel campo del diritto conduca
Ad una riscoperta del soggetto ma non già del socio sino al sud del soggetto visto nella sua
In pirica materialità
Ma di un soggetto che vivendo in condizioni in situazioni le più diverse
Appare soprattutto come componente
Di gruppi
Cioè rivela dietro le individualità e già questo questa riscoperta
Segna un superamento del diritto che invece disperde annulla il soggetto nella trama delle norme in definitiva il formalismo significava ridurre il sistema giuridico e quindi l'intero sistema sociale a un sistema di comandi di divieti rispetto ai quali i soggetti erano solo il presupposto di fatto perché i comandi e le proibizioni potessero poi raggiungere colpire
In concreto questo o quell'individuo
Ugualmente il neo positivismo attraverso espedienti addirittura di carattere linguistico di carattere semantico fa dei soggetti dei segni dei punti di riferimento perché anche stavolta quello che conta e questa trama spesso inestricabile di comandi e divieti e quindi a nulla e indifferente alla ricognizione del soggetto come realtà storica come fatto empirico
Un discorso di questo libro e appunto una rivalutazione del soggetto ma al tempo stesso
Cogliendo tanti altri motivi di crisi dell'insegnamento della maniera tradizionale di intendere il diritto
La legge uniforme la legge generale ed astratta
I soggetti uguali davanti alla legge nello scoprire che è un dato della comune esperienza
Che tutti questi miti queste illusioni sono state invece contraddetti sono stati superati da una realtà che vede invece la disuguaglianza che vede la legge contrattata
Che vede la leggi settoriale parcellizzata
Tutti questi fatti portano però sul piano delle valutazioni di segno positivo
A riportare in primo piano il soggetto e ripeto il soggetto che poi appare attraverso
Questa visione che lo colloca in una dimensione non più atomizzata ma viceversa legata ai fenomeni di organizzazione di aggregazione di interessi
Porta in primo piano con il soggetto le pluralità
E quindi le ragioni le pretese le aspettative sia quelle che il sistema soddisfa sia quelle che trovano ancora resistenza
Diventano le ragioni della persona e soprattutto diventano le ragioni
Dei gruppi
Bisogni e interessi sostituiscono di fatto uno schema che sul piano normativo sul piano formale resta invece ancora legato perché era l'accenno che cercavo di fare un momento fa
Sul divario tra forme politiche e sostanza degli interessi
Dicevo bisogni e interessi si rivelano come il momento essenziale come il momento prevalente almeno in una ricognizione che voglia non essere astratta
Dalla realtà
Rispetto al momento della volontà
Che dominava quello concezione del diritto fondato sulla legge
Uniforme sulla formulazione generale delle norme sull'uguaglianza formale
Una lettura ricevo recente che mi è parsa interessante anche perché proveniente da uno scrittore di formazione marxista ma forse con radici lontane di altra indole
Nel quale probabilmente una più remota formazione cattolica ha lasciato questo segno che poi lo ha portato a riscoprire il pluralismo anche se a parlare di pluralismo negli scrittori di ispirazione laica e così come tra gli scrittori marxisti vi è sempre la preoccupazione che questo termine
Riporti inevitabilmente e pericolosamente nell'alluminio di una certa tradizione cattolica che anzi sia legato e del resto lo stesso intervento di Tamburrano tradiva questa preoccupazione di fare proprio un termine del vocabolario cattolico
Certamente l'ideologia
L'ora vista a
Una
Sua radice cattolica così come ha una sua
Radice socialista se guardiamo alla storia del pluralismo
Sì affiancano e non si contraddicono anzi nel nell'epoca nella fase in cui il pluralismo è stato più oggetto di una considerazione ideologica di una proposta e soprattutto per l'ambiente nostro
In cui la società non era pluralista e non erano pluraliste le dottrine politiche a cui si ispirava il sistema generale
Nel pluralismo poteva essere solo un sorta di rifugio di fuga
E allora eravamo su particolarmente sensibili a culture che ci trasmettevano questo messaggio e ci trasmettevano questo messaggio spesso indicandoci dei modelli storici perché erano estranei alla nostra esperienza la nostra trentasei il pluralismo
Dove è stato professato più anticamente come ideologia
Sappiamo tutti presuppone anche una società che ha avuto
Che è vissuto che si è formata e poi si è sviluppata su la base libre supposte di condizioni storiche che hanno favorito il pluralismo diventa regola di vita e diventare gola di diritto
Perché la società e conformata in una certa maniera per cui ho dovrebbe vivere in perenne conflitto interno tra i gruppi che la costituiscono oppure invece accetta la regola pluralista e ne fa appunto come dicevo come si dice
Nell'ambiente anglo americano ne fa una regola di diritto oltre che di vita sociale
E certamente il modello statunitense che quello poi più ricorrente nella letteratura di stampo liberale il termine nella accezione la più Baiocco basta possibile anche vada forse
Che rilegge Tocqueville arriva fino scrittori più vicini ai nostri ma quelli più vicini ai nostri tempi ma quelli più vicini a noi ci sono però anche gli scrittori che ci abitano i motivi di crisi del pluralismo americano
è accaduto il declino e poi in certi settori l'accaduto pluralismo secondo il modello americano questo modello appunto nasceva in una società anche come modello Coppi biologico in una società che proprio perché era differenziata quanto a razze lingue religioni e quindi anche abitudini di vita rendeva necessario questo formarsi di questo consenso sociale questa sorta di contratto al di là o come base di quelle che poi diventavano formalmente carte di diritti costituzioni
Testi ai quali poi informare i rapporti e il Regolamento dei rapporti tra individui e tre gruppi sociali
La tradizione cattolica ha risentito sempre il peso di
Non solo di certi istituti che venivano
Rappresentati come
Esemplari di una società pluralista e che erano istituti poi ripudiati
Dalla Visionnaire prima illuministica e poi liberale della cultura moderna pensiamo soprattutto alle corporazioni medievali pensiamo anche all'idea della chiesa e dei suoi rapporti con l'ordine temporale
Poi potere
Dello stato anche se il termine e improprio storicamente per l'età cui riflettiamo il discorso sulla Chiesa come corpo sociale
Intermedi riverso tra il
La società civile che che politico che raggruppa tutti e l'individuo isolato
Sulla tradizione cattolica pesa non solo
Intermedio diverso tra il
La società civile che che politica che raggruppa tutti e l'individuo isolato
Sulla tradizione cattolica pesa non solo
Il richiamo istitutivi respinti dalla cultura moderna che in particolare quello la corporazione restrittiva delle libertà individuali della circolazione della ricchezza delle attività d'impresa economica
Vi pesa altresì quando la dottrina cattolica più moderna sostituisce alla corporazione l'idea dell'organizzazione professionale ma mantenendo
L'idea che sia possibile realizzare che sia conveniente perseguire un tentativo di una organica rappresentanza unitaria dei contrapposti interessi del mondo padronale del mondo operaio definitiva su queste posizioni è ancora la chiesa degli ultimi decenni dell'Ottocento
E ancora la chiesa di quel documento così importante anche in senso progressista che la Rerum Novarum quando la chiesa
E il mondo cattolico il pensiero cattolico si attestano su posizioni più avanzate tuttavia sopravvive un'idea della del pluralismo se vogliamo e taluno
Già in quei tempi opera in questo senso
Se vogliamo generalizzare un discorso che tocca invece fenomeni più specifici più particolari tocca soprattutto l'organizzazione professionale da un lato e la rivendicazione e questo momento importantissimo della tradizione cattolica
La rivendicazione dell'autonomia della famiglia e quindi dell'ordinamento della famiglia come l'ordinamento il più refrattario il più insensibili più resistente ha un regime positivo statale che del matrimonio e dei rapporti familiari la legge dello Stato voglia dare
La visione cattolica
Finisce col muoversi e spesso con l'esaurirsi nella considerazione di questi due fatti sociali
Di estrema importanza
Ma che forse sono insufficienti soprattutto non corrispondono all'idea del pluralismo che va maturando invece in altri ambienti e che è più larga e che ripeto incerte
Società trova il presupposto di quelle differenziazioni che furono tipiche della società americana delle origini e che hanno fatto nascere il pluralismo americana
E quando in un discorso generale che ha un suo momento pienamente positivo e che la dottrina cattolica non ride non negherà cioè dove si intenderà la funzione di questi corpi sociali non pubblici
Nel senso che l'ordinamento generale della comunità non debba pretendere di avocare a sé
Ogni finalità che tocchi
La collettività che tocchi tutti doversi invece questo e l'insegnamento della Chiesa lessi invece affidare a questi corpi minori che nascono spontaneamente nel complesso sociale
Funzioni che e si possono utilmente assolvere anzi spogliando né in un certo senso o meglio ancora decongestionare andò la macchina statale che già allora viene vista allora anche per motivi storici di recente
Composizione o di non avvenuta composizione del contrasto tra Chiesa e Stato allora si professa
Questa autonomia dei corpi intermedi e la necessità che l'ordinamento attribuisca Dessì compiti dei quali non vi sia necessità che ne faccia una propria funzione
Vedremo
Non sappiamo se non ci sarà tempo di raccogliere questo spunto del discorso che anche la tradizione politica cattolica finisce invece poi coll'assecondare una concezione dello Stato che trasferisce all'organizzazione statale che deleghi allo stato tutta una serie di funzioni che in altri contesti e in altre epoche storiche sono state assolte sono state positivamente assolte da organizzazioni sociali diverso dallo Stato lo stato sociale lo stato assistenziale
Diventa un fenomeno nel quale
Purtroppo si potrebbe aggiungere tutte le grandi forze politiche finiscono col confluire nel senso di accettarlo con una rassegnazione o di viverlo come una necessità tutte
In definitiva sono responsabili di averne determinato la crescita il dilatarsi fino a dimensioni che oggi tutti critichiamo
E quindi la tradizione cattolica a questo limite quando disegna dopo questa enunciazione che invece ne rappresenta l'aspetto positivo
E quindi una limitazione dello Stato
Sul piano teorico questo è l'aspetto positivo del pluralismo cattolico
Scaroni
E carattere che diventa negativo nella elaborazione in questi toh tema e quello di insistere sulla sulla indole organiche necessarie di questi fatti sociali
Da riconoscere come rivestiti dico una particolare quella particolare dignità che consente poi allo stato di esonerare sì da certi compiti di affidarle invece questi corpi sociali io organicità e necessità o necessarietà vengono visti con me
Segni distintivi in pratica della sola famiglia dell'organizzazione professionale quindi da visuale viene chiusa
Non si allarga a considerare invece tante altre forme di impegno collettivo ma la stessa tradizione
Socialista che forse e più che sangue di quella cattolica
Vede anche essa aspetti illimitati della realtà anch'essa per lo meno nel nostro Paese non può muoversi che sulla base della realtà concreta quindi non ha
Quello sfondo
Di interessi collettivi vinti di individuali di posizioni di gruppi di pretese di singoli dal propri del modello statunitense
E vede
Definitiva se vogliamo ricostruire una storia del pluralismo di stampo socialista direi proprio
Spiccatamente socialista nel senso che il il termine poi conserva senza contaminazioni e senza estremizzazioni successive
E in definitiva la storia della cooperazione la storia dalla mutualità nella storia di quei movimenti nei quali attraverso forme giuridiche indirette spesso attraverso il travestimento mediante forme giuridiche
Che non sono quelle proprie del sindacalismo nasce il movimento operaio
Ecco il pluralismo
Che è un pluralismo importante nel nello scoprire da un angolo diverso da quello che usa la dottrina cattolica che si libera della nozione medievale della corporazione accedi a quella dell'organizzazione professionale e tuttavia cerca di mantenere una situazione mediana di equilibrio tra le opposte forse della produzione
Questa visuale vede il movimento operaio e quindi anch'essa si piega su un dato tra i più importanti della realtà in una società disegno pluralista
Al limite di vedere un pluralismo che per ragioni storiche riguardando in queste forme ripeto che sono usate in modo indiretto per affermare
L'esigenza posta dal dall'organizzarsi dei lavoratori vede un pluralismo solo di tipo contestativa
Mentre la nozione di pluralismo ripeto questa consegnataci dalla tradizione americana e di un pluralismo anzi di tipo collaborativo e di dispensa dello stato come dicevo da alcune funzioni di capacità dei gruppi di sostituirsi
O per lo meno di una distribuzione storicamente condizionate quindi relativa di compiti tra i e lo Stato
Se risaliamo alle origini così alle teorizzazioni del pluralismo perché è importante anche rendersi conto di quali siano stati gli Autori e le opinioni a cui si sono riannodato ti questi discorsi
Ripeto qui interessava ricordare la tradizione cattolica e la tradizione socialista perché sono le due aree che oggi anche sul piano dell'attualità politica
Vivono nella competizione e nel confronto
Fatto di collaborazione
Le radici non lontanissime nel tempo
E ci rivelano come l'enunciazione del pluralismo posso portare però ad esiti non sempre coerenti con la premessa perché pluralismo in sé significa appunto rendersi conto che la complessità sociale non è rigidamente
Suscettibile di essere costretta in certi schemi e soprattutto in quegli schemi che il diritto presta ancor meno in quelle forme giuridiche vincolante che il diritto il nostro ordinamento ancora soffre di questa grave limitazione
Quelle forme che l'ordinamento giuridico presta perché questi gruppi abbiano di fronte all'ordinamento una loro personalità una loro soggettività
E quando perseguono finalità non di profitto li sottopone a verifica controlli nel momento stesso dalla costituzione nella loro vita nella possibilità di decidere il destino dei loro beni nel momento in cui esauriscono o o sì rende impossibile il perseguimento delle loro finalità
Noi abbiamo un ordinamento che ancora informato a questa concezione dei gruppi sociali che dovrebbero passare attraverso forme giuridiche Vink ma perché ripeto quando si collochino sul terreno degli interessi non economici non speculativi sono sottoposti a una serie di controlli che sono controlli non del giudice
Al quale generalmente riconosciamo imparzialità distacco
Ma sono controlli invece del potere politico al quale più frequentemente probabilmente il discorso oggi va rifatto in termini di maggiore equilibrio sia per i giudici sia per il governo ma sono sottoposti all'autorità di governo che per sua natura USA di discrezionalità
USA di apprezzamento caso per caso e sulla quale quindi è inevitabile che pesino certi pregiudizi nel valutare
Attività
Di interesse collettivo se muovono da un certo territorio culturale o da un altro e noi siamo fermi anche questo importante studiando il pluralismo denunciare nel nostro sistema un'arretratezza delle forme giuridiche
Di certi istituti che in altri ordinamenti sono stati anch'essi visti e hanno operato nel senso della promozione della società pluralista i cestisti tutti noi addirittura abbiamo riscontri concreti cioè fenomeni di attuazione rarissimi generalmente limitati poveri anche se legati poi ha un'idea superata di questi istituti e abbiamo in quarant'anni
La mancanza di leggi regolatrici di leggi di agevolazione che potrebbero concorrere a dare al fatto sociale una dimensione più adeguata
Tentativi di legiferare in materia ci sono stati ma sono progetti caduti gli enti interessati anch'essi avevano messo allo studio la materia alludo alle fondazioni che sono come rilevante in Germania e in Scandinavia sono le altre aree culturali dove la Fondazione soprattutto trovato alimentata anche l'etica protestante approvato il suo terreno più fecondo
Ecco anche la Fondazione cade nel discorso sulla crisi del pluralismo nei Paesi che il pluralismo hanno sperimentato hanno inventato per usare una formula eccessivo che talvolta viene adoperata per contrassegnare la realtà americana ma da noi questi fenomeni che certamente appartengono alla realtà pluralistica vivono ancora
Inquadrati in forme giuridiche antiquate e senza nessun Progetto politico che finora abbia veramente tentato di investire il fenomeno e di portarlo entro linee moderne
E come dicevo di queste radici che possono portare ad esiti però anche diversi dall'affermazione iniziale che è quella della individuazione dei gruppi dei Della sociale come più complesso più articolato di quanto l'ordinamento giuridico possa cogliere perché all'ordinamento giuridico non si può fare l'altra parte carico di una risposta di immediata a tutti i bisogni alle esigenze e quindi il pretendere invece questa coincidenza tra sociale e giuridici Zanotto significherebbe perseguire un'illusione che lascia poi fuori delle forme giuridiche tanta parte della realtà sociale
Dicevo esiti spesso diversi dalle premesse teoriche che significano poi anche questa attribuzione di Poteri a questi corpi come li definiva arabeschi semi pubblici
Che però non sono appartenenti all'area pubblica era un po'in definitiva sia pure in chiave laica con la stessa definizione cattolica doversi dallo Stato rinunciare all'assolvimento di funzione che questi corpi che nascono spontaneamente sono in grado di Asso
E un po'una definizione non diversa dicevo la radice teorica se si vuole si trova in scrittori tedeschi scrittori tedeschi che si collocano però nell'età dell'imperialismo tedesco e che però attenti alla storia e al senso delle istituzioni
Scoprono il valore dell'associazionismo
In definitiva
La lezione di Kirche
Dettata in Germania viene raccolta in Inghilterra da scrittori come metro andate lì serve passando soprattutto nelle mani e attraverso la sensibilità dei politici come le esche costituisce il fondamento del pluralismo
Divenuto dottrina politica e in Germania però lo sviluppo di quelle stesse idee di Kirche
Senza volere in alto imputare ha un nome così grande la cultura non dalla sola scienza giuridica questi i tragiche conclusioni dello sviluppo di questo associazionismo riscoperto rivalutando in una chiave che invece diventa di un comunitarismo ambigue equivoco porta alle tragiche
Soluzioni della dittatura
Ecco io
Volevo soltanto perché non mi rendo conto della necessaria concisione che dobbiamo usare nell'introdurre il discorso che poi affidato
Larga misura agli amici in sala credo alle conclusioni amico Tamburrano
Volevo
Dire che il discorso sul pluralismo o se
Dovesse svolgersi con la necessarie o almeno con una sufficiente
Pizza sui nostri testi costituzionali naturalmente dovrebbe riguardare le formazioni sociali perché il nostro è un sistema secondo le linee ispiratrici del testo costituzionale e la Carta costituzionale e il documento al quale e non soltanto formalmente io credo anche in questa sede come in tutte quelle in cui dibattiamo temi politici e necessario che noi confermiamo tutta la nostra cede il Tai soprattutto la nostra convinzione che contenga principi irrinunciabili perciò tutti i Orsi di riforme di revisioni non dovrebbero mai toccare queste enunciazioni fondamentali è una delle enunciazioni parlamentare proprio distanza pluralista
Istanza pluralista che poi passa attraverso il riconoscimento di formazioni sociali tipiche di quelle cioè che storicamente si sono pregiate come ordinando quindi se vogliamo usare il termine più familiare ai giuristi che appunto hanno parlato di pluralità di ordinamenti ma spesso con questa espressione
Avviando in un certo senso su una strada diversa meno utile o addirittura pericolosa perché il pluralismo sociale alé non coincide anche service sono dei punti di incontro con la pluralità degli ordinamenti di cui parlano i giuristi e che serviva a giustificare spesso realtà meno importanti sul piano sociale
Che servisse a giustificare l'autonomia che spesso arrogante ignoranza del diritto dello Stato da parte dell'ordinamento sportivo ove servisse a giustificare le società del crimine e queste invece sono un dato ricorrente è sempre presente
E che spesso
Anche se si presentano in termini di rifiuto e di sovrapposizione quando invece non creano interconnessioni col diritto dello Stato
Vado via dalla pluralità degli ordinamenti che era tenta capire spesso brillantemente riscrivere questi fenomeni ha un valore relativo rispetto invece al pluralismo sociale che individua queste formazioni tipiche di promozione di svolgimento dalla persona per usare l'espressione costituzionale solo la famiglia il partito politico il sindacato le chiese ecco che il discorso però sul pluralismo dovrebbe tener conto non solo di queste formazioni tipizzate dalla Costituzione in ogni caso a partire da esse
Ma anche di quelle che si sono poi venute a creare nella realtà anche in funzione contestativa di queste forme tipiche abbiamo conosciuto sia nell'esperienza del partito come in quella del sindacato come in quella stessa chiesa abbiamo conosciuto forme di contestazione di questi movimenti che a un certo punto apparivano questa la ragione della contestazione più connotati di caratteri istituzionali nell'ambito del proprio ordinamento
E talvolta venivano accusati invece di voler assumere funzioni istituzionali nell'ambito dell'intero ordinamento dello Stato
Mentre si rivendicava e questo fu il senso delle formazioni che possiamo considerare atipiche rispetto al modello costituzionale ma non sono atipiche rispetto alla realtà sociale si vennero a creare sulla base di questa contrapposizione istituzione molto il vento nel segno della spontaneità talvolta della precarietà dell'improvvisazione movimenti di contestazione che hanno appunto interessato tutto il partito il sindacato la chiesa che però ci obbligano a riprendere il discorso dalle formazioni tipiche prima di capire questa realtà
E prima di capire un fenomeno che pure contrassegna la società attuale quella in cui viviamo che di formazioni sociali che non possiamo quel sì di Care né tra quelle previste dalla Costituzione sulla scia di un discorso che ha radici storiche antiche ripeto famiglie Partito Chiesa
Ma organizzazioni che non hanno struttura comunitaria ma nelle quali un certo fondamento di comunità si ritrova il problema della scuola ad esempio vede tutta una serie di organizzazioni di tipo formazione sociale garantita dalla Costituzione che vivono nell'ambito della istituzione che non possono essere trascurate anche se la nostra esperienza in politica non ha dato confortante o per lo meno non ha dato sempre confortanti risposte devono essere considerati perché sono stati un momento di partecipazione all'istituzione o per lo meno così sono stati concepiti né i tentativi del legislatore nell'università mi pare che i risultati si possono considerare generalmente negativi ho l'impressione che anche la scuola
Secondaria la scuola medi a abbia registrato non esaltanti successi di questo momento partecipativo ecco quindi il discorso sul pluralismo deve toccare formazioni tipiche
Formazioni contestative delle tipiche e queste formazioni che vivono nelle istituzioni
Così come deve considerare il fenomeno oggi anche per il giurista e più interessante il formarsi di questi interessi e l'aggregarsi di questi interessi diffusi che toccano non più ciechi o classi
Ma toccano appunto il cittadino l'individuo comune nella sua qualità di lavoratori di consumatori di inquilino queste e varie formazioni sociali ecco poi per non parlare appunto di altri
Fattori che che distinguono
Non dovrebbero discriminare perché c'è un'altra norma
Costituzionale precise in tal senso che però vi spingono son fattori naturali son quelli che appunto ogni sistema giuridico considerato dati ineliminabile ma soprattutto sono dati che rilevano sul piano sociale
Che spingono ad aggregarsi che diventano poi un canale di richiesta un canale di richiesta e torno a quella indicazione che veniva anche dalle pagine del giurista catanese già politico
Marxista
O ancora marxiste credo
Che
Che le forme politiche invece sono ancora legate a un tipo di democrazia rappresentativa che è fondata sul principio del mandato della volontà
La volontà degli elettori anche se in concreto quali sappiamo che questo filtro sia sempre più diluito dissolto invece abbiamo che un emergere interessi e di bisogni che il segno dell'aggregazione
Ecco quindi forse sia pure
Debutta aggiornata in definitiva mai vediamo con questo formarsi di tante
Di tanti tipi nuovi di aggregazione nei quali non si riproducono né i criteri che hanno determinato le formazioni sociali tipiche
E nemmeno quei criteri ai quali ancora più sensibile che la dottrina cattolica
Ordinaria parere accusare addirittura di averli ignorati superando l'in una visione idilliaca di Inter classismo ma sono superati questi concetti di distinzione e di contrapposizione di classe ecco questi fenomeni secondo me oggi
Sono i più meritevoli di attenzione danno un'idea attuale del pluralismo sociale della dissociazione persistente tra forme giuridiche soprattutto della democrazia
Rappresentativa e complessità sociale grazie
Mi pare che il professor Rescigno
Abbia lucidamente
Sottolineato novità del pluralismo reale rispetto a quello istituzionale o addirittura teorico
Ci ha dato una rapida e lucida ricognizione del tema
A secondo me giustamente individuato alla crisi della legge astratte è uguale per tutti che non postini ficcare a legge uguale per tutti che tutti sono rifatto uguale
La riammissione del soggetto come individuo come pirica realtà storica con le sue ineguaglianze le sue caratteristiche e che è uno snodo che il passaggio verso la visione del pluralismo dei gruppi
Ha sottolineato altresì che la radice del pluralismo soprattutto cattolica quella socialista dette più esangue perché quella socialista era un pluralismo nel classismo nella dialettica il pluralismo cattolico invece l'ambiente che ricopre tutta l'area sociale che tende di riaggregare
Nella visione organici stile come giustamente ha detto
Altresì messo bene in luce che le nozioni di pluralismo sono sia nella legge che nelle teorie superati dalla realtà dalla realtà di un pluralismo difficilmente afferrabile
Che si compone si scompone esperienza dalla scuola è molto importante
Ecco io credo che a questo punto sorga il problema che cosa
Emerge nella realtà sociale qual è il pluralismo del mondo al quale ne andiamo incontro alla riammissione dell'individuo trattino mercato forme nuove
Oppure l'individuo cerca e trova nell'ambito di gruppi nuovi che Rescigno a giustamente messo luce esistono è una forma che supera il mercato con l'autogestione insomma la crisi del Welfare State questo quale forma di pluralismo
Apre la competizione tra questi due movimenti storici credo che il professor Luciano Pellicani che insegna Sociologia politica messa di Roma affronterà proprio questo appello dunque faccio una premessa la mia non è proprio una vera e propria relazione anche perché
La materia che andrò a trattare così magmatica
Su di essa si è riversata una letteratura copiosa
Ma che
Non è riuscita
A ordinare tale materia
E che
In definitiva ha sollevato più problemi più interrogativi
Che non fornito risposte
Secondo luogo c'è una ragione contingente che non vorrei strozzare il dibattito con una relazione troppo lunga
Affrontando
Tutti i problemi che sono in qualche maniera collegati al quello che è l'oggetto su cui vorrei appunto
Attirare la vostra attenzione cioè setoso del cigno ha parlato soprattutto del pluralismo io vorrei appunto parlare soprattutto della cosiddetta complessità sociale
è un termine abbastanza generico abbastanza
Comodo anche per certi versi perché quando l'analista di fronte al al fenomeno non non è in condizioni di spiegare le ragioni per cui un certo fenomeno si è manifestato quando si trova imbarazzato
Nel punto compiere il suo lavoro di analisi
C'è sempre un po'il la scappatoia di dire che il fenomeno complesso che le variabili appunto che spiegano la genesi del fenomeno e suo
Un suo modo di di di manifestarsi
Sono così numerose così intrecciate che in definitiva
è difficile
Poter dare appunto un quadro esaustivo del fenomeno stesso
è un fatto però che
La parola complessità se per certi versi può essere una ripeto scappatoia
Per evitare di dire onestamente
Lealmente
Che
Siamo in condizioni di scarsa visibilità nei confronti appunto del sociale che in altri termini gli strumenti analitici a disposizione ci sono inadeguati per e decifrare quello strano giro politico che è la realtà in cui ci troviamo
Sì appunto questa parola complessità si accompagna questa dichiarazione di se non dico non dico di ignoranza totale perché allora a questo punto non ho beh senza neanche parlare ma quanto meno di ignoranza parziale socratica direi e allora mi pare che sia un termine che possa essere
Utilizzato
è un fatto anche che se noi compariamo il tipo di società in cui viviamo alla Cina italiani quaranta anni fa non c'è dubbio che ci troviamo di fronte ad una società è diventata estremamente complicato
Estremamente complicata perché resti quarant'anni fa ci troviamo di fronte ad una società non dico pre-industriale mai in una fase appena c'è
Quasi primitiva direi di industrializzazione rovente non si erano manifestati a tutti gli effetti dirompenti positivi e negativi appunto della rivoluzione industriale
L'Italia restava in parte un paese non ancora euro Pezzato in quarant'anni è avvenuta la grande trasformazione anche in Italia questo è il le norme fatto positivo
Un fatto storico che noi dobbiamo sempre tener presente ogni volta che formuliamo un giudizio sia sulla storia direi in questi quarant'anni di Italia Libera chiamiamo S sì anche un giudizio su quello che è stato il il ruolo avuto dalla classe politica di governo in Italia spesso e volentieri noi siamo apportati spontaneamente a confondere la cronaca racconta la storia cioè a ingoiare nella cronaca la storia
Siamo comporta di spontaneamente perché ogni giorno apriamo un giornale troviamo una notizia che fa notizia appunto è che spesso e volentieri è una notizia negativa
Dimentichiamo quindi quello che è il dato strutturale il trenta storico che ha caratterizzato quarant'anni appunto
Di assistenza storico a quasi quarant'anni esistenza storica della Repubblica
Il dato storico fondamentale e che attraverso quelle scelte fondamentali che si consumano fra quarantacinque il sostanzialmente il quarantotto
L'Italia ha imboccato una strada che l'ha portata ad agganciarsi ad i paesi più sviluppati nel mondo sia dal punto di vista economico che è un aspetto importante ma certo non è non risolve tutta la faccenda e sia dal punto di vista
Politico morale e scientifico culturale
Sono state appunto prese delle scelte fondamentali in quegli anni sono state accompagnate quelle scelte con altre scelte se non ugualmente fondamentali certo importanti con molti errori ma questo era inevitabile
Con molte miserie questo era evitabile forse ma comunque ci sono stati tuttavia appunto questi errori queste miserie la cronaca in definitiva non deve cancellare quelle che sono le scelte fondamentali appunto che sono state compiute più o meno quaranta anni fa e che sia pure attraverso forme di incoerenza sia pure in maniera estremamente contraddittorie
Sono state condotte fino appunto ai nostri giorni e si intende in qualche maniera proseguire su quella strada appunto che alla prova dei fatti storici è risultata essere la strada che appunto permesso all'Italia di dal compiere una grande trasformazione sociale culturale a tutti i livelli
Ci troviamo certo di fronte ad un tipo di società che proprio perché è cresciuto
è cresciuta enormemente è diventata enormemente
Un certo senso in docile ma senz'altro esigente
è stato proprio il successo diciamo di quelle scelte che ha prodotto appunto un tipo di società che assai meno deferente assai meno autoritaria assegno sottomesse in definitiva alle autorità costituite
E quindi una società che è più difficile da governare
Una società che si enormemente differenziata
La sesta soprattutto che è caratterizzata da un dal fenomeno dell'inflazione e non mi riferisco tanto l'infrazione monetaria
Quello è come dire l'aspetto
Per certi versi forse più più evidenti più vistoso me l'aspetto secondario di tutta la faccenda
Possiamo definire la società Agliana come del resto tutte le società del sistema occidentale Società inflattive perché producono una quantità enorme di fenomeni nuovi
Che rendono poco decifrabili le società stesse che spiazzano per così dire economisti sociologi politologi quali si trovano nella necessità di dover continuamente aggiornare i loro strumenti analitici formulare nuove ipotesi e confessare quando sono misti che spesso e volentieri e Gero bifido non è stato decifrato
Che d'altra parte si tratta anche di un piccoli società che e caratterizzato da donna tasso di trasformazione di auto trasformazione così elevato che impone per forza di cose tale fenomeno l'aggiornamento continuo appunto delle delle radiografie che di volta in volta andiamo a fare
E la società anche inflattiva perché caratterizzata dall'inflazione delle esigenze divisioni delle domande insomma se noi teniamo presente esso io lo schema dei bisogni formulate da
Davanti ci troviamo di fronte a va abbia Maslow ci troviamo dietro riusciamo a capire a spiegare perché proprio la crescita economica proprio la capacità che a questa società di soddisfare i bisogni
Di base
Moltiplica i bisogni stessi in altri termini se è vero che i bisogni possono essere messi a scala non appena sono soddisfatti i bisogni della tirando inferiore diciamo i bisogni materiali immediati
La frontiera dei bisogni si sposta e si produce il fenomeno appunto di soggetti che sono più esigenti proprio perché sono state soddisfatte le esigenze materiali immediate
Quelle insopprimibili per così dire
In altre parole ciò che ha caratterizzato gli ultimi anni artista italiana e lo spostarsi diciamo della frontiera dei bisogni e dal momento che il bisogno fondamentale definire che in qualche maniera racchiude un po'tutti i bisogni
E il bisogno di autorealizzazione questo spiega anche perché ci troviamo di fronte ad una società ingolfata potremmo definirla così inflazionata non solo dal numero di domande
Che devono essere in qualche maniera soddisfatte con le quali partiti politici sindacati e i vari altri soggetti politici devono fronteggiarsi colti quotidianamente
Ma ci troviamo anche di fronte al fenomeno della di domande di tipo nuovo domande che non sono state ancora inventariata
Domande che richiedono ancora diciamo il al
Lo strumento di rischio di registrazione dello stesso di classificazione oltre che naturalmente lo strumento di soddisfazione spesso basti pensare a un certo tipo di domande non negoziabili quali sono le domande le esigenze che sono portati avanti dai movimenti
Pensiamo movimento pacifiste ma anche movimenti ecologisti
Sono domande non negoziabili o poco negoziabili sono domande che non sono né di carattere devozionale di caratteri fornisca quindi sfuggono a il tipo di rubricazione cui eravamo stati abituati per decenni e che pongono appunto di fronte alla classe politica di fronte agli studiosi problemi di tipo nuovo
E trattamento anche la necessità di trovare un e le istituzioni o comunque delle pratiche per trattare per fronteggiare queste domande per soddisfare domani in altre parole noi ci troviamo dentro una società che proprio perché ha avuto successo un modello di società che proprio perché ha avuto successo è diventata più complicate diventate esigente e diventata in qualche maniera meno governabili o quanto meno
Ha prodotto una serie di fenomeni che costringe sia la categoria diciamo degli studiosi che la categoria degli uomini politici
Aggiornare gli strumenti intellettuali operativi che finora erano stati adoperati con un certo successo per dirla con una formula noi eravamo alle nostre spalle e aveva funzionato per parecchi decenni una formula teorica e pratica nello stesso tempo che aria guidato un definirci aveva guidato nel fronteggiare appunto i problemi del rivoluzione industriale la formula era quella che inizia
Era una formula che riusciva a combinare una serie di risultati positivi
Sembrava quasi per certi versi una formula magica e così in qualche maniera fu salutata dei primi entusiasti economisti che videro appunto in quella formula
Lo strumento curativo di grande importanza e che risultata estendere in effettivamente di importanza storica
Attraverso la combinazione Stato mercato e quindi ricco rifiutando in definitiva quella che sembrava essere una contrapposizione inevitabili o scegliere il mercato auto regolato
Quindi l'economia estive laissez faire e non a caso uno dei saggi
Più brillanti di Pienza appunto si chiama la fine del Sefer rifiutando appunto questa di un'alternativa a questo dilemma o l'economia delle di mercato regolato oppure addirittura la sostituzione di tale economia
Il mercato auto regolato attraverso appunto con il piano unico di produzione e distribuzione in altri temi o iniziativa privata
Discreta abbandonata a se stessa oppure iniziativa statale è solo statale di fronte a questo dilemma
Enzo formula un una teoria che permette invece di pensare Stato mercato come i due grandi regolatori della società e chiaro in anticipo è difficile stabilire con rigore dove deve fermarsi la frontiera appunto dove dobbiamo porre la frontiera fra Stato e mercato questo dipende appunto dal dall'evoluzione storica Società dalle scelte politiche da agli interessi eccetera ma non c'è dubbio che questa questa formula finito per essere la base su cui si sono mossi con consapevolezza senza consapevolezze prima i partiti socialdemocratici particolari partito laburista in definitiva e successivamente è stato un po'la formula che è stata copiata per così dire però per ragioni di concorrenza da quasi tutti i partiti e da quasi tutte le forze politiche che hanno avuto responsabilità di governo un po'dentro il sistema occidentali la formula ha dato dei risultati eccezionali se dovessimo valutarla
In maniera sintetica con una formula punto dovremmo dire che è stato grazie con è stata la forse la più grande rivoluzione culturale la storia umana
Perché non solo ha significato un enorme crescita economica ha significato soprattutto la possibilità di creare quella reti appunto di protezione a favore dei lavoratori di cui parlava ieri
Colombo che appunto a
Significato la fine di un epoca storica almeno con riferimento al sistema alla parte di umanità che ha la fortuna di vivere nel sistema occidentale
L'epoca appunto dell'esclusione materiale e morale dalla stragrande maggioranza dei gruppi l'epoca cioè dei lavoratori che erano solo dei lavoratori dei produttori che erano quasi esclusivamente solo di produttori
L'epoca in definitiva della dell'insicurezza
E dell'esclusione da quelli che erano i vantaggi della civiltà
Un sistema appunto di garanzie materiali non solo di carattere formale
Che a permesso quello che si può chiamare l'inclusione diciamo del proletariato
Della civiltà capitalistico borghese
Questa formula molto probabilmente almeno così sembra così ci dicono la più parte se non tutti gli studiosi negli ultimi dieci anni questa formula sembra che abbia esaurito le sue potenzialità
Ha dato più o meno tutto quello che poteva dare e questo punto ci costringe a ideare una formula alternativa
Dicevo prima che dobbiamo lealmente onestamente riconoscere e quello che il tasso di ignoranza
Che è sempre grande peraltro
In cui noi ci troviamo di fronte alla realtà
Nel caso specifico
Non ci troviamo di fronte a questa realtà appunto che la società complessa che
In una condizione di semi cecità rispetto appunto a quella che è la realtà è
E come si è trasformata come si sta trasformando perché tutto una seria punto di schemi analitici che funzionavano sembravano funzionare nel passato di fatto oggi risultano inadeguati
Perché questo spiazza anche i i gli operatori politici i quali vengono a trovarsi nella difficoltà di non sapere in quale direzione con precisione muoverci
No in buona sostanza abbiamo solo una formula che sembra esserlo che si presenta in maniera in certi casi molto aggressiva come la formula trovata per ridare alle società occidentale quel dinamismo quell'efficienza quella razionalità che negli ultimi anni
Si sono di cui siano sparite ma si sono un po'appannate
L'unica forma nella forma neoliberiste
Andiamo a guardare il mercato dell'idea il mercato delle proposte politiche esiste un'unica formula ed è appunto questa neoliberiste neanche la formula diciamo marxista circola ormai più sul mercato grazie a Dio delle vi diede le proposte politiche
Se ci pensiamo bene forse oggi riusciamo a vedere tutto con estrema chiarezza oggi nel mille novecentottantacinque la formula di
Risolvere i problemi posti appunto dalla rivoluzione industriale
Sostituendo completamente mercato appunto con un grande gigantesco piano è una formula pazzesca
è una formula addirittura mostruosa insensata e tale e come tale fu denunziata di fatto già nella seconda metà dell'Ottocento non solo dei liberali ma soprattutto i socialisti sembra un fatto paradossale ma le cose stanno in questi termini se si va a vedere il dibattito prima internazionale si scopre in definitiva che gran parte delle cose che oggi neo liberisti
Ci presentano come delle novità o comunque come delle riscoperte e fatte sono cose che furono ampiamente dette e in certi casi anche con una precisione profetica
Da appunto quelli che Camillo Berneri chiamava i liberali della Internazionale socialista vale a dire gli anarchici distintivi socialisti libertà o puristi appunto come in qualche maniera possono essere definiti
Comunque ritornando al nostro tema i neo liberisti non c'è dubbio hanno una formula la formulaste consiste sostanzialmente nel ritornare ad un'epoca storica pre keynesiana nel ridurre ai minimi termini lo Stato nel valorizzare al massimo incendi iniziativa privata
E quindi nel restaurare se non proprio il mercato autore colato io penso che neanche il più più sfrenato dei neo liberisti forse il figlio di Milton Friedman devi fare di Malpensa questo la possibilità di smantellare quasi tutto lo Stato tant'è che ha proposto una decina d'anni fa
Persino la polizia private elimina la polizia pubblica come ho fatto come come come istituzione è stato a e di mettere a disposizione ha praticamente dei cittadini la possibilità nelle cantine Greco ma gli è arrivata negli Stati Uniti se sinonimo una cosa è che delle carceri come dire completi no completi non le funzioni integrano che comprende anche il fatto coercitivo cerca cioè del calcio
E comunque ripeto questo è il caso limite diciamo il caso diciamo del del dello Stato che dovrebbe essere ridotto ai minimi termini così minima con che non è stato che la società civile non resta altro che il mercato e non resta altro che la possibilità per alcuni diventare miliardari per altri di essere completamente esclusi se che poi sarebbero la maggioranza dai benefici di un tale meccanismo d'altra parte la signora Thatcher l'ha detto in termini molto precisi ha detto noi abbiamo bisogno di un nuovo qualche qualche migliaia di nuove miliardari
Questo che è uno dei grandi teorici di questo ritorno al libero mercato del capitalismo non è un sistema che produce giustizia cestinato procedimenti
è Hayek l'ha detto anche con estrema chiarezza la parola giustizia scialba cancellata dal vocabolario secondo me e che hanno però non significa nulla
Strano modo di argomentare perché siccome equivoca va eliminato praticamente avremmo bruciare tutti i dizionari del mondo perché tutte le parole che troviamo nei dizionari in così si lingue sono parole sono parole qui Rocco Poli semantica inevitabili che ciò sia così
Questo è la richiede Logic nordica chiesto sostanzialmente la riduzione appunto stato minimo si ritorna libero mercato psicologicamente si capisce benissimo
Questo tipo di reazione perché di fronte a un eccesso di stato e non ne sappiamo qualcosa in Italia perché se è vero che nel complesso o non possiamo non dare un giudizio positivo su quello che è avvenuto negli ultimi quarant'anni quindi Global sostanzialmente sulla classe politica di governo
Ma questo non vuol dire che non possiamo e non dobbiamo dare un giudizio negativo su tutta una serie di scelte politiche che hanno prodotto delle conseguenze anche immaginabili e quindi che dovevano essere evita l'eccesso di statalismo in definitiva che ha caratterizzato il modo con cui la società italiana si è dopo
Dire questo non vuol dire certo conforme confortare la tesi e vado verso la conclusione la curiosa tesi quasi grottesca che abbiamo sentito qualche giorno fa pronunziare addirittura dalle standard a Natta
All'ultimo comitato centrale nella relazione introduttiva Natta ha parlato di un'offensiva ideologica e politica contro lo stato sociale per la restaurazione del dominio limitato del grande capitale non so di quali Paesi stava parlando certo non dell'Italia
Non ci sono tracce assolutamente grazie a Dio di offensive di questo genere se c'è un Paese è rimasto ed è fortunatamente frattali a l'anno la tentazione neo liberista quello che l'Italia e forse avanza un'ipotesi ciò si deve anche al fatto che in definitiva i due principali partiti del del dell'attuale formula governativa non mi riferisco tanto attenti a partito unico tanta una formula strategica a definire che in qualche maniera può anche diventare storica bene i due principali partiti cioè Democrazia Cristiana e il Partito Socialista hanno una tradizione che è sempre stata diciamo una tradizione estranea al liberismo in quanto tale non mi fisco liberalismo al liberismo in quanto tale
Occorrerebbe veramente una mutazione storica direi
Pensare che all'interno di questi due partiti leggeri neoliberiste nella formulazione appunto che prima sinteticamente indicata possono avere un qualche diritto di cittadinanza
Che il rapporto fra Stato e mercato sia debba essere dare Davide da ripensare debba essere ripensato questo sì ma questo non vuol dire assolutamente che addirittura sì posso immaginare stando le cose come stanno in Italia ripeto un una conversione in senso neoliberista della cultura socialista e della cultura democristiano quello che c'è da dire questo e che c'è un ciò che ha caratterizzato in passato in maniera più netta senz'altro la cultura socialista in maniera meno netta la cultura cattolica e una diffidenza di cui parlava ieri presso Barucci una diffidenza radicale in molti casi o comunque la diffidenza nei confronti del mercato mercato non veniva considerato un valore in casa socialista e anche in gran parte in casa cattolica non voglia considerato un valore veniva consigliato tutto a più uno strumento da tollerare da sopportare Mattei
Se si prestava alla sì sì creava una situazione che rendeva possibile l'iniezione mercato metallo tutto sommato era una chance diciamo storica che non doveva essere assolutamente buttata alle ortiche bene questo atteggiamento di diffidenza nei confronti del mercato
è sparito
Cioè spariti in case socialisti spariti in casa democristiana
E in un certo senso sì potrei concludere dicendo che ciò che si è verificato negli ultimi anni sembra quasi un paradosso è stata la vittoria postuma di Carlo rosse
In un certo senso Rosselli ha vinto su cranici sul Tour su Mussolini sotto gli ha ha vinto su tutti quelli che hanno avuto grande seguito di massa che sembravano i vincitori ma di fatto le idee che hanno con le quali d Italia camminato malgrado un certo senso le stesse forze politiche e malgrado le resistenze culturali che sono state tantissime
Le idee sulle quali appunto l'Italia camminato sono le idee appunto del socialismo liberale
In qualche maniera lo stesso Partito Socialista si definisce un partito socialista liberale
E vorrei ricordare e chiudo qui la definizione pompa di anni fa andato Arnaldo Forlani dalla Democrazia cristiana
Un partito repubblicano di massa
Questo può in definitiva che cosa è che vuol dire vuol dire che lo spettro ideologico la distanza ideologica che tanto tanto aveva separato italiane che li aveva addirittura trasformati quasi nemici gli uni degli altri questa distanza ideologica sia ridotto ai minimi termini oggi c'è da anni un fenomeno di Hu un fenomeno vistoso di corsa verso il centro
Corsa verso il centro che coinvolge persino il Partito Comunista Italiano stante evocato questa mattina il fatto che il Partito comunista italiano addirittura si richiama la socialdemocrazia tedesca che era il simbolo fino a dieci anni fa del tradimento più spregevole dei valori del socialista cosa vuol dire questo se nonché appunto si sta verificando un fenomeno di accettazione io un nucleo di valori comuni che rende possibile una forma di cooperazione a tutti i livelli quale per il passato non c'è stato
Questo perché ovviamente non esclude che all'interno di questa operazioni all'interno di questa accettazione di valori comuni non ci possano essere conflitti e che non esclude neanche che tali conflitti siano non sono fisiologici ma in definitiva possono anche essere
Definiti
Appositi
Perché non possiamo dimenticare un fatto fondamentale quanto diciamo società pluralistica nell'accezione occidentale dalle diciamo anche società conflittuale una società che ha gettato il conflitto
Che ha accettato il conflitto la istituzionalizzato ieri parlava lei di appunto di una guerra fra i partiti per l'accaparramento del dico la competizione continua ad esistere dell'espressione andava precisa una guerra ridicolizzata
Virtualizzato perché non ci sono stati momenti sangue angolo e che non ci sono appunto cullati e cose di questo genere guerra si marito palizzata
Cioè istituzioni già cioè un conflitto che in cui ci sono vincitori e vinti ma quelli che perdono l'hanno perso tutto continua dei ritiri top ad esistere a delle risorse e mezzi per poter continuare la partita ed è questa democrazia pluralistica
Che è una società e quindi questo significa che
è sparito l'idea conservatrice una società organica cooperativa dove non ci sono conflitti esse emergono i conflitti leonesse depressi addirittura e l'Italia purtroppo la storia italiana è caratterizzata in me sanguinosamente anche da questa man
Mentalità delle classi dirigenti e passi dominanti de sparita anche sparendo diverse sparire completamente inedito sparita anche una certa visione della società che conflitto istigati etica appunto dalla sinistra marxista leninista secondo la quale la lotta di classe espressione come dire fuorviante dovesse ha detto una specifica guerra di classe
Uno scontro frontale in cui poi ci doveva essere non più appunto il conflitto istituzionalizzato ma una delle parti
Della Rena doveva doveva sparare e quindi doveva rimanere solo un soggetto soggetto vincitore in definitiva questi due estremi sono spariti tutto questo ripeto non almeno a mio giudizio non può non essere considerato in termini positivi grazie
E con quella di Pellicani
Abbiamo esaurito le due relazioni questa mattina
Per chi è arrivato in ritardo io riassumo spero fedelmente anche se brevemente le cose che ci ha detto che le canne
La strategia che le scelte operate dal popolo italiano tra il quarantotto ai quarantacinque quarantotto hanno inserito l'Italia stabilmente definitivamente
Per quello che Vieri definitivo nella storia nel consenso nel concerto dei paesi occidentali Pellicani ritiene che da questa decisione storica sia derivata tra le altre la conseguenza che la società italiana
è diventata difficile complessa non conformista e inflattiva nel senso che si moltiplicano le do anche il bisogno di si riproducono si producono e si riproducono fenomeni nuovi non incasellato dei nei modelli costituiti
Che ciò che obbliga a continui aggiornamenti ecco perché la società italiana è così complessa come dice il titolo del convegno
Della giornata di oggi almeno ed è difficilmente governabile sembra che ci sia una sola formula adeguata a questa società
Ed è la formula del neo liberismo
Che Pellicani fa risalire addirittura un filone del movimento socialista
Nelle ultime battute ha indicato un nome Rosselli Socialismo liberale
Io credo che non impropriamente
Perché l'idea dello stato minimo non è solo di non si ma dello Stato addirittura estinto
Non è di Rosselli di Marx e di Engels
Quest'anno si l'estinzione dello Stato era
La ragione fondamentale della battaglia politica e culturale dei cosiddetti fondatori del socialismo scientifico lo stesso Leni in l'ha fatta sua apposto l'estinzione dello Stato con l'obiettivo supremo
Del comunismo sovietico anche se
Ha indicato e ha realizzato la necessità di un lungo passaggio attraverso la dittatura del proletariato che come voi sapete qualcosa in cui si entra da cui non si esce più
Dunque siamo tutti nemici dello Stato neo liberisti neo liberali socialisti e anche comunisti leghisti puri
Problema che rimane aperto e che intanto lo Stato cresce e l'altro che cosa vogliamo una volta che avremo demolito lo Stato ritorno al mercato
Capitalistico tra virgolette o quella società di liberi ed uguali che volevano Marx ed Engels
Questo mi pare che siano questi mi pare che siano i problemi che ha aperto la relazione di Pellicani io ve li consegno al dibattito
Rispettando rigidamente l'impegno di mantenere gli interventi entro dieci minuti come ha detto ieri l'onorevole Colombo è l'alternanza che ripeto funziona anche qui tra le due aree do per prima la parola all'onorevole Gianni Fontana
è uscito allora io do la parola a Vincenzo Saba vicepresidente della Fondazione pastore va bene così buona
Grazie
Si sta
No no perché sono se parlano dieci minuti e se parlano tutti i dieci minuti io sarò breve pulisco ritornare verrebbe soltanto certo certo fuori squadra a Berna fai da te prego da qui come non sono buone notizie la funzione all'Avvenire Radmila
Io ho preparato alcune pensavo fosse dell'azione
Utilizzando il fatto che avevo già sotto gli occhi lo schema troppe siringhe e quindi un po'costruito le mie riflessioni sulla sulla forza cedente
Operazione della materia naturalmente tengo conto anche di quello creato per le canne cerco di risistemare le cose nello spazio insieme nutriti questa regola formato quindi cercherò per ordine
Uniformarli
Prescindo nello schema che io ho avuto sotto gli occhi messi in gioco ha proposto tre figli sotto i quali si potrebbe esaminare la questione che ci interessa la ricerca storica la ricognizione dei dati normativi l'analisi critica dei rapporti attuali tra le forze sociali le tradizionali forme di rappresentanza
Fra questi tre approcci possibili io ho scelgo il primo quello della ricerca storica nel senso di tipo di metodo non di ricostruzione storica esauriente naturalmente
Non separato dagli altri due perché le connessioni sono oggettive perché la ricerca storica avvicinandosi al presente diventa analisi critica storici Zandolin presente dei rapporti attuali
Nella dimensione della ricerca storica a mio parere i due soggetti dei quali parliamo in questo incontro che possiamo chiamare provvisoriamente movimento cattolico il movimento socialista perché così copriamo radar Rea della indagine storica questi due soggetti in ordine a questa questione complessità sociale democrazia politica nuove forme del pluralismo e naturalmente hanno avuto ed hanno ancora prassi sì e teorie e notevolmente differenziate però a me pare che
Per una tendenza nel movimento storico complessivo a me pare che la prassi soprattutto
Ma anche le teorie di questi due movimenti presenti io nel tempo storico e anche nel presente un notevole grado di convergenza e sempre ristretto in temi di grande tendenza storica dentro la quale si verificano frequenti interruzioni crisi fratture difficoltà che tutti quanti conosciamo
E questa convergenza questa notte questo notevole grado di convergenza c'è soprattutto nell'azione sociale sul piano sociale
E cioè nemmeno sul piano politico ma non manca neppure su questo piano sul piano sociale
Credo che tutti quanti i siano possono essere d'accordo nel fatto che l'uno e l'altro movimento si caratterizzano rispetto ad altri movimenti per il fatto di essersi dall'inizio radicati nel sociale nella società italiana e nel fatto che essi abbiano creato radicarsi nel sociale una fitta trama di associazioni di organizzazione d'istituto
Ora che questa oggi con l'azione della vita sociale
I due soggetti hanno secondo alcuni quotidiani di passo insediamento ma su questo io non sarei neppure Moldova proprio perché e la divisione che lasciava tra volete socialismo rappresentativo dal proprietario quello cattolico rappresentativo della realtà contadino nove su sulla base
Della analisi dei fatti perché quanto cattolico fa il suo centro più forte proprio nell'ambiente lombardo e in quello Veneto
Ma ambedue i movimenti non non solo si insediano nel sociale con le stesse caratteristiche ma hanno anche una idea del sociale rispetto allo Stato che sottolinea l'autonomia del sociale rispetto allo stato la funzione autonoma di queste formazione di queste associazione la morfologia diceva Montemartini scrivendo Arditti nell'undici parlando delle reazioni operaie cattoliche di quelle socialiste la morfologia e Comune non è originale
Le forme di organizzazione del forme di azione sono le medesime
Quello che caratterizza i duchi menti che il differenziale l'indirizzo spirituale una diversa motivazione una diversa prospettiva ma le forme gli obiettivi dell'azione concreta non sono diversi
E certo non non mancano e qui naturalmente volta viale
Non mancano né esempi rispetto a questa realtà questo fondo questa bellezza di fondo non mancano nei tempi di concorrenza di forte concorrenza lei esempi di collaborazione di forte collaborazione
La concorrenza cito il primo episodio che gli altri non li cito la concorrenza comincia si esprime con un fatto significativo
Nel mille novecento e tre quando i socialisti nel Consiglio ciclo del lavoro si oppongono a che i cattolici siano rappresentati
E e e così si può continuare nel tempo fino a tentativi di emarginazione a ripetuti del primo dopoguerra che non sono estranee a certe incomprensioni che hanno accompagnato né cinquanta la costituzione della Willy per un giudizio negativo sulla posizione di fondo del movimento cattolico così come si esprimeva
Secondo alcuni nella Libera confederazione generale italiano dell'avvocato
Ma non mancano permette di accennarlo a anche le situazioni gli esempi di convergenza c'è il caso simbolico di Turati e di Albertario rinchiusi per la stessa ragione nelle stesse carceri c'è ad esempio dalla grande collaborazione fra Montemartini edili del Consiglio spero del lavoro se ad esempio della del dialogo continuo fra d'Aragona e grandi nel mille novecentoventiquattro nel mille novecentoventicinque
Sul quale non si dice mai nulla insistendo invece sul migliori quale sia via verso la compreso il grande lavoro in questo periodo
La convergenza esistente fra grandi e Buozzi a partire dal mille novecentoquarantadue
Grandi quando parla di quello che è accaduto dice è la promessa che ho fatto abbozzi la promessa fra queste due forze dire un più dividersi per l'avvenire almeno sul terreno dell'azione sociale
E infine mi pare i doveri indicare come importante il passo che fa Pastore nell'ambito del mille novecento quarantanove
Quando scese il gelo di aderire alla internazionali alla complessità dei sindacati liberi e non alla confederazione sindacale cristiana nonostante che appunto si apre una prospettiva nuova ormai per i cristiani
Nella vita sociale nella vita di relazione a livello internazionale anche se i condizionamenti le difficoltà ma non erano certamente scarsi in una situazione come quella delle internazionale che per una parte cancellava
Detrazione di Amsterdam ma per la parte notevole nere ancora caratterizzata per la forte presenza del socialismo europea
Meno convergente sono come tutti ad possiamo rapidamente intuire invece le prospettive per quanto riguarda la da la linea politica lo Stato come si debba organizzare lo Stato a livello cioè dei problemi dello Stato ambedue i movimenti tendono a riformare lo Stato liberale a base di stretta a chiedere che le sue basi siano allargare a mettere in discussione le oligarchie
Ambedue ritengono che l'emancipazione operaia si impiega la questione della trasformazione dello Stato liberale
Ma a questo punto le strade sembrano divergere sul modo con cui e nel frattempo operare dentro lo Stato e sul modo con cui formare le basi del nuovo Stato
La mia opinione che per il primo punto su come operare intanto tentò lo Stato fra il riformismo Turati hanno del discorso alla Camera del diciannove e il fornello stuzzichiamo dello stesso periodo non ci siano poi grandi differenze
E che le varianti siano più collegate a un più che un disegno a una formazione delle due personalità che ovviamente si esprime anche nell'ambito di questi test OCSE ma rimane la cosa la differenza di prospettiva perché per i socialisti al momento
La a conclusione della vicenda sembra essere per gli evolutiva anche tre persone come Cabrini anche per persone come Turati il seppellimento del capitalismo e la realizzazione di un'altra società nella quale i problemi in altro Stato nel quale la differenza fra Stato e società dire superata per l'avvento al Corte terra classe operaia mentre per quanto riguarda i cattolici la prospettiva è di legare di di cercare di far convivere insieme accanto alla democrazia politica anche la democrazia rappresentativa tecnici interessa
Per il periodo ultimo
I travagli ancora perché siamo immersi in questo fiume debbo ricordare e che il peso schiacciante della frazione comunisti dalla fino alla seconda guerra mondiale
Nell'ambito della CGIL e non solo nell'ambito da CGIL la morte di Buozzi
L'inconsistenza di disabili l'incertezza di elaborazione delle forze socialisti al momento della costituzione della UIL che incerta se riattaccare
Il discorso col vecchio riformismo oppure invece presentare una formula intermedia fra accise CGIL fanno sì di questo grande interlocutore di cui noi parliamo il movimento socialista in questo momento sia punti interlocutore piuttosto defilato rispetto alla sostanza e la difficoltà di questi problemi
La nuova situazione così diversa da quella fascista
Toccherà Pastore
Dopo un periodo di incertezza il cui movimento cattolico condizionato all'esperienza del ventennio della Chrysler di trenta ripete ancora stancamente
E senza più Tresa sulla società il modulo del sindacalismo libero nella professione organizzata per determinare l'ho portato toccherà a Pastore attraverso il travaglio di tanti decisivi quarantasette quarantotto aprire la figlia con la prassi e con la chirurgia alla quale contribuisce romani apparire la via di una nuova ricerca
La direzione di un pluralismo autentico concreto realizzato di una piena autonomia dei vari soggetti sociali a cominciare dal sindacato responsabilizzati passi prove generali dell'economia della società in cooperazione con i pubblici poteri grazie
Tabacci ha dato una cute ricostruzione storica dei momenti di collaborazione di concorrenza tra movimento cattolico e quello socialista
Io la condivido tutto ma forse anche per la mia funzione di presidente deve trovare sempre l'equilibrio vorrei ricordare che è vero che i socialisti
Chiara animati da da oggi tenta che ho teologici nei confronti dei cattolici qualche volta sono stati cattivi ma i cattolici sono stati talmente quanta ad aggressione verso i socialisti
Per restare solo sul terreno pratico vero che ci sono state delle discriminazioni contro le organizzazioni cattoliche a carte volta le leghe bianche hanno fornito anche qualche lavoratore che allora si definiva col Milan Carla quando socialisti scioperare e così abbiamo ripristinato l'equilibrio dei torti e dei meriti la parola adesso e hanno onorevole Landolfi quel docente economia
Io vorrei partire dalla metafora per provocatoria di Tamburrano sulla collaborazione fra socialisti e cattolici a metà fra del marziano ricordo che sta questa opera teatrale di Ennio Flaiano che comincia con la nel salutare la grande novità dell'arrivo del marziano a Roma raccolto dalle masse con grande curiosità questa novità che si consuma e si può però nello spazio di tre atti tanto che alla fine si concludono la battuta Marzia avevate
Vorrei sapere domandare ai relatori se questa collaborazione come il marziano di Flaiano non abbia mostrato qualche assegno
Chiusura
E di logoramento in questi venti anni rispetto all'andamento generale la società italiana
Certo l'originalità di questa collaborazione indubbia e risiede a mio avviso non fa altro che due sono gli enti politici nati in opposizione allo Stato liberale alla fine degli anni cinquanta degli anni sessanta si trovano a gestire insieme con qualche parente si tumultuosa
Questo stato sostanzialmente liberale attraverso diciamocelo francamente una accettazione
Derivante dall'abbandono dei prospettive focalizzandosi integralisti che da parte di entrambi l'accettazione di un nucleo sostanziale di regole tra democrazia liberale cattolicesimo liberale oggi
Pellicani ci ricorda socialismo liberale
Questa collaborazione che certamente avuto e da risultati secondo
Ampliato il processo di modernizzazione della società italiana ampi altra prospettiva democratica rafforzata elementi di governabilità eccetera eccetera eccetera e tuttavia non ha impedito
Quello che c'è ricordato poc'anzi in modo eccellente professor Rescigno cioè il sorgere contestualmente questa esperienza
Di nuovi soggetti
Atipici e pluralismo
Che sono sulle soglie dove istituzioni
Fuori dalle istituzioni o addirittura contro istituzione e che sono in certo senso anche il risultato di una crisi dello stato che non è stata evitata questo ce lo dobbiamo dire dalla collaborazione fra i socialisti cattolici
Quando Rescigno ci ricorda che l'esistenza di organizzazioni
Che si fanno giustizia da sì la camorra della mafia
Quando le scimmie Pellicani ci ricordano il suo elogio degli elementi dei movimenti ecologici parimenti pacifisti del movimento femminista
Quando pensiamo alla contestazione al terrorismo
Dobbiamo renderci conto che questi nuovi soggetti del pluralismo
Pongono la domanda di natura politica
E si sono forti ecco la domanda di natura politica per germinazione spontanea della Società italiana e la sua complessità come
Indicava Pellicani soltanto per questo
O sono forti anche da una crisi di governabilità da carenza di governabilità di questa collaborazione
Fra socialisti e cattolici di questa gestione dello Stato presso una domanda sulla quale una riflessione va fatta per il presidente e per il futuro del sistema dei rapporti politici che si instaura
Nel Paese
E non possiamo tra l'altro neppure dimenticare anzi credo che quest'ultima si intreccia questo precedente
E che la collaborazione fra socialisti e cattolici
è stata una collaborazione squilibrata
Squilibrata
Sul piano storico sul piano politico perché mentre dormiva
Poi mento cattolico e riuscito ad attrarre nell'orbita Costanzo
Democratico
Basta che parte dal suo retroterra politico e sociale
E ministro socialista non è riuscito altrettanto non è riuscito cioè apportare nell'ambito Costanzo
L'insieme del movimento operaio di insieme del mondo del lavoro cui fa riferimento nella sua come suo referente sociale come suo referente culturale come suo referente politico
Questo è un problema che è nato dalla fine degli anni cinquanta e che si è trascinato fino ai nostri giorni anzi all'opposto
Ogni esperienza di collaborazione fra le tue forze politiche ha portato diciamo
Se non ad una riduzione ad una stagnazione
Della forza di rappresentanza degli interessi popolari da parte
Del movimento socialista
Ricordiamoci la prima esperienza quella di fare che
Che nel fra il mille novecentoquarantotto al mille novecentocinquantatré vide dimezzata la sua rappresentanza politica
E civile ricordiamo ritorniamo con la mente
All'esperienza del partito socialista dobbiamo valutare con estrema obiettività
Dal mille novecentocinquantotto cioè alla vigilia
Dell'inizio di questa collaborazione
Il rapporto fra socialisti e comunisti era pressoché di uno a uno virgola sette Partito socialista che ha avuto circa il quindici per cento dal mille novecentocinquantotto al Partito Comunista IVA
Correggetemi se mi sbaglio pressappoco il ventisette per cento ma una data ed è stato soccorso questo rapporto era sorta ero solito da uno a uno virgola sette a uno a circa tre
Cioè la forza traente
Nei confronti dell'inserimento la rappresentanza popolare da parte dei socialisti nello Stato democratico non si è manifestata come ultimamente ci si doveva attende
Anche a questo problema sul quale
Bene continuare riflettore deve continuare un riflettore
Ponendo una domanda analoga
Acque nulla
Che avevo fatto in precedenza
E dovuto ad una fatalità della storia al destino cinico e baro provenisse sarà Gazzaneo centocinquantatré
Oppure c'è stata
Una coerenza di governabilità una debolezza nell'ambito del processo di modernizzazione del paese
Che ha avuto come conseguenza una mancanza di attrazione
Da parte socialista forse eccessivamente omologata per certi aspetti come ricordava Tamburrano sulle posizioni
Il centro
Una precipitosa eccessiva adesione agli impegni di governabilità di vertice senza tener conto delle esigenze
Generali la società italiana
E che io credo che ci siano tre questioni perché
Ricordo in sintesi
Per cui bisognerebbe ampliare il discorso
Sulle quali certo questa carenza si è manifestata da prima questione sicuramente da questo nel Mezzogiorno
Sono nato il giorno che e andava di grande invece che può trovare punti di soluzione positivi e convincenti io mi domando se come diceva Francesco Saverio Nitti se il Mezzogiorno non costituisca ancora oggi il principale problema politico del nostro Paese
E quali sono le strategie quali sono le prospettive rispetto da questo nel Mezzogiorno la collaborazione dialettiche conflittuali e competitiva fra movimento cattolico frode cooperazioni stiano il movimento socialista e in grado di offrire seconda questione quella che riguarda la mancata modernizzazione del nostro Paese sul problema della giustizia premesso nella giustizia che sono di fronte agli occhi di tutti che sono sono sotto la denuncia anche degli organismi internazionali non c'è una democrazia pluralistica reale che non abbia risolto il problema di avere un sistema di giustizia e di procedure dalla giustizia che sia adeguata a livello di un paese civile di un Paese moderno
Terza questione
Anche questa su cui una riflessione va fatta
Delle esigenze dei bisogni che sono alla base di questo movimento ecologista
Che non è nato in Italia scarso o soltanto per ripetizione automatica delle esigenze dei bisogni manifestati dal movimento ecologista dei Verdi in altri Paesi è nato dalla urbanizzazione selvaggio distruzione delle coste del nostro Paese dalle devastazioni del partito del cemento armato che nato dall'inquinamento libretto lamenta la mancanza delle politiche di idrico idrogeologiche
Dalle dai ritardi persino sulla politica due protezione civile è chiaro che se non sia in grado di soddisfare questo bisogno elementare in una società democratica società moderna è chiaro che Matarrese con l'abitato da registriamo
Sentito solo molto d'accordo con le conclusioni
Che poneva poc'anzi Luciano Pellicani
Siamo di fronte a una crisi sono stato liberale sorgono anche qui dello Stato Rudolf spezza
Folgorante qui nuovi soggetti atipici
C'è una esplosione di neo corporativismo dilagante che perfetto da un lato da chi se la solidarietà che comunque alla base sospetta
Ed è a ENI che sorgono all'altro anche dalla frantumazione del dell'assetto tradizionale delle classi sociali insomma quindi
La risposta neoliberista stiamo attenti
è una risposta
Che
Poi mette radici
Che efficace a conquista che aggrega consensi crescenti teniamo presente in un menu il blairismo oggi
Ha delle caratteristiche diverse dal liberismo credevo di peronismo del passato innanzitutto è un fenomeno di massa come abbiamo visto in America per le elezioni Reagan
Secondo è un fenomeno che non chiede membri occupa in sostanza una mutamento dalla presenza dello Stato ma uno diverso aggiusti Gione
Delle funzioni tipiche devo starci tutto il settore dei servizi e soprattutto elettori del terziario
In realtà è un movimento che chiede una gestione
Privata secondo esigenze di mercato su questo finiscono in modo una gestione privata secondo esigenze di mercato di risorse pubbliche
Quindi un Riotta e anche qui profondamente diverso rispetto col liberismo del passato io non mi scandalizzo affatto quando ci si comportò su questo terreno per costruire una nuova prospettiva di pluralismo deve essere un neo liberismo che
Nell'ambito di un mercato controllato e da otto Regolamento sia in grado di offrire quelle risposte di solidarietà sociale le risposte un certo senso estremamente avanzate che permetteranno poi di far procedere molto più celermente di quanto sia avvenuto fino ad oggi quel processo di cui parlava giustamente Pellicani di un'acquisizione graduale anche di altre forze che sono state fuori dalla collaborazione socialista cattolica nell'alveo complessivo dello Stato democratico lo Stato pluralista
Lasciatemi godere la disciplina dicono loro sono intervenuti finora che hanno rispettato i tempi
E il mio richiamo ai medesimi e con Landolfi mi pare che sia entrata nel dibattito il tema della competizione Landolfi ha richiamato le cifre
Mostrare che durante gli anni della collaborazione tra socialisti democristiani PSI ha perduto peso consensi a vantaggio del PC
Frutto della collaborazione tra socialisti e democristiani questo Landolfi non lo ha detto lui io non lo penso ma ha detto Landolfi mi pare che non abbia tutti i torti per fatto che problemi cruciale come quelli del sud della giustizia del territorio dell'urbanistica non hanno trovato una soluzione
E il numero dei problemi che sono davanti a noi aumentano chiedono alla onorevole Maria eletta Martini prende la parola
Io vorrei introdurre in questo
Dibattito che mi pare stressante e naturalmente prendendo spunto dalle relazioni una riflessione sulle nuove forme del pluralismo
Accantono altri aspetti pur importanti del problema
Per riferirmi aggiungo io indicazioni
Quella di Pellicani che dice che la complessità sociale
Ha fatto emergere nuove forme di aggregazione non più intorno agli schemi tradizionali degli interessi
Che potevano essere corporativi come rito Tamburrano all'inizio o professionali come ha detto come detto Rescigno ma
Al di fuori di tutti questi schemi
E io credo che si possa dire che queste nuove forme di aggregazione tra queste nuove forme di aggregazione
Ci sono quelle che si riferiscono ai bisogni nuovi proprio quei bisogni che Pellicani indicava che sono forse anzi determinati anche da destra e da certe scelte politiche ma che sono sempre nuove possono essere scelte politiche in negativo e si è fatto riferimento agli ecologisti in questo momento
Ma possono essere anche nuove forme di bisogni che nonostante in questi ultimi trent'anni si siano allargarsi delle forme di sicurezza sociale si siano legate le forme di assistenza e così dell'ottobre vengono sempre
A merce
Anzi mi pare che uno degli ultimi vado errato il rapporto Censis dell'anno passato metteva proprio in evidenza come la risposta certi bisogni ne crea automaticamente decade
E allora si è fatto anche un lungo discorrere
Mi riferisco all'intervento di Martelli a Rimini tra bisogni e desideri che a un certo punto da questa necessità di distinzione
I tre fermati i bisogni per dire che sono bisogni reali qualcuno li chiama nuove povertà povertà di questa società
Complessa del di un benessere che ha provocato tutta una serie di altri
Ora io vorrei fermarmi dicevo ricerche fermare l'attenzione vostra e dei relatori su quel fenomeno che una Agenzia Prisco nel trentuno ha quantificato in Italia tra i diciotto e cinquantacinque anni come interessante oltre tre milioni e mezzo di cittadini Italia
E siccome siffatta tra diciotto e cinquantacinque noi sappiamo che intorno a questo fenomeno sociale c'è gente alti sotto diciott'anni ce ne moltissima al di sopra i cinquantacinque intendo leghe associazioni di volontari
Che ormai agiscono nel nostro Paese
Essendo svolte certo con una più antica tradizione cattolica Bisoli cadde toscane Santa del mille e cento che ha visto le società operaie di cui giustamente si è parlato e che ha visto confluire poi in questo ultimo periodo
Una presenza che io ritengo sia anch'io gli osservatori più attenti di questo fenomeno ritengono anche signori al CBI almeno nelle ultime forme in cui si è presentata ad un postumo delle delusioni del sessantotto quando al rifiuto della politica si sostituisce l'impegno nel sociale
Quello che Artico ha chiamato il primato del sociale e non a caso in un libro Toniolo
A dico parte da questa constatazione che anche qui è stata fatta del declino ormai delle teorie che keynesiane che pure hanno avuto la loro la loro importanza nello sviluppo di questo paese dove al primato della politica lui rilancia il primato del sociale
Io credo che ci sia ancora molto da riflettere su questo tema però non c'è dubbio che un fatto che interessa un conclusi gran numero di persone
Un fatto che è capace di mobilitare energie giovanili a tutti i livelli
Che sia orientata non più su interessi Marzouk bisogni che riscontra che esce da una valenza che per il passato poteva essere riparatoria e ormai nei suoi est nelle sue espressioni più attente rivendica quella si chiama soggettività politica
Io credo che la legge Ross lei la la le istituzioni non possono disattendere o nel problema di questo c'è anche perché Rescigno accennava io ce n'è un passaggio a un certo momento di queste attività
Che sono che hanno un alto livello di dignità civile se noi pensiamo che sono in grandissima parte fatto da persone che fa queste attività in modo totalmente gratuito
A quelle iniziative senza fine di lucro a cui Rescigno si orientare che sono invece soggette a potere politico a contrasto politico e individuali e allora e al pensiero e alla riflessione se a questi non si debba andare
Con un anche con qualche riflessione o con qualche norma legislativa che non era in gabbie perché non si farebbero mai ingabbiare in via Marciano dalla testa
Ma che ne riconosca la dignità civile e anche in questo tipo di partecipazione al vita civile per certi ci sono critici ci sono i pericoli i pericoli che la struttura pubblica strumentalizzi
I pericoli che servano
Per tappare buchi di bilancio Ippoliti appellava preoccupazione che possano essere per qualche verso utilizzati in posizione di cru miraggio in atteggiamenti i sindacati queste queste pericoli esiti però io credo che almeno quelli più vivaci qual mai non accettano più questi rumori
E il ruolo è quello della dialettica ed è quello del confronto con le istituzioni
Ormai c'è anche una presenza pluralista nel senso di pluralità di orientamenti perché non c'è dubbio che convivono insieme con una enorme capacità di convivenza comune proprio nei confronti dello bisogno oggettivo e li abbiamo visti lì la gente parla di queste cose nei momenti di emergenza nel nostro Paese ma poiché esiste invece una pluralità abbastanza diffusa
Che ha forse che può avere forse in sé
La capacità di superare quella dialettica privato o pubblico così come si è realizzata forse per troppo tempo nel nostro Paese
Allora noi abbiamo visto il tutto per lo Stato tutto nello Stato il troppo Stato o abbiamo visto o nel privato così polemico nei confronti della struttura o rispondente solo a logiche di mercato
Non c'è dubbio che tra mercato e Stato ci può essere una nuova posizione forse forse dico perché è un problema da analizzare ancora di più
Questo privato sociale
Cioè questa questa formulazione diversa di un privato sociale
Che vede nella società come una delle forme di espressione della società stessa
Che ha una sua soggettività politica da avvicinarsi a quella dei partiti dei sindacati delle associazioni
Che rifiuta la soggezione alla struttura pubblica perché rivendica la propria autonomia di ispirazione può essere veramente un elemento importante in questo tipo società e può esserlo perché la società complessa così come è stata identificata ormai mi pare che rifiuti ogni schema molto rigido
Del passato e debba trovare delle forme anche elastiche e delle forme nuove di una adatti abilità della giurisdizione il del della struttura giuridica delle leggi nei confronti di fenomeni che hanno questa loro attitudine e nello stesso tempo delle istituzioni
Con le quali e le associazioni di volontari possono porsi in contestazione in collaborazione in alternativa i cristiani dicono in forma profetica gli altri dicono in forma a incultura perlomeno alternative perché è un fatto credo estremamente importante
Che nulla Società morì la nostra caratterizzata da questi da questa ricerca risponde scelga anche esasperata della difesa del proprio privato ci sia una capacità e una forte ma che oggettiva che ripeto a tutte certo è un fenomeno da osservarsi con estrema attenzione rispetto rendendosi conto che è un fenomeno che può anche avvenire
Valutazioni diverse da quelle che si intendono orientare da parte dei singoli ma che è un fatto di cui sarebbe inutile non tener conto una recente una recente in documento della comunità europea dice che queste forme sono in espansione in tutti i Paesi dell'Occidente
Noi sappiamo che sono di più vecchia tradizione paesi come l'Inghilterra specie anche con la Francia io lancio solo una un interrogativo a questo punto se anche proprio nei confronti di un obbrobrio di un fenomeno che per essere ai limiti ai margini del mercato del lavoro vittime capisco che cosa vuol dire e infatti sindacati più attentamente e esaminano questo problema e dico questo fatte in un momento in cui certamente non può essere questa la scappatoia per cui e i problemi della disoccupazione diventano più alti di quelli di adesso
Però siccome coinvolge una serie di persone che hanno al di fuori e dopo il loro lavoro o nella età pensionabile dei pensionamento e giovanissima in materia più ampia dicevo proprio perché queste cose sono sono presenti mi domando
Se allora la quella idea che esiste ormai in qualche Paese dell'Occidente di un terzo settore che sta a limite che sta tra il lavoro dipendente e il lavoro autonomo con una nuova forma che non è il volontariato così come lo intendiamo ma che è molto vicino per presenza non debba essere esaminato anche dalle forze politiche rifuggendo da quella pigrizia che ogni tanto ci prende un pochino tutti dico sci voglio dire comporta che fa riferimento a nessun altro
Si prende un pochino tutti nel ricalcare gli schemi del passato mentre c'è bisogno di apertura verso non solo schermi a orizzonti nuovi grazie
Vorrei proprio dire che il suo intervento l'onorevole Martini non è stata ispirato alla pigrizia che lei quindi il suo ci io lo cancello commercio in lei
E ha toccato dei problemi molto interessanti
Che andrebbero affrontati con ben altro impegno di tempo e mi pare che le cose che lei ha detto
Pongo un problema di deregulation che non è quello reaganiano del ritorno pura e semplice al mercato
Ed è al profitto che su questo terreno io credo che la nostra collaborazione passa a collaborazione tra socialisti e cattolici possano andare anche al di là delle esigenze
Strettamente di di governo un'altra osservazione mi suggerisce l'intervento dell'onorevole Martini cioè che si porta un parlamentare può benissimo rispecchiare la realtà anche senza bisogno dalla proporzionale
E la parola ad Arrigo levi per un intervento che ho avuto direttori campano capito perché fuoricampo perché non rientro in questa alternanza di socialisti di democristiani ben mi sono anche altri partiti questa alternativa al mio rientro anche nessuna allora ma noi non ci siamo proprio fuori rientra in quella tradizione socialista liberale di cui parlava forse Pellicani nella quale credo rientriamo tutti o per lo meno diciamo in con la tradizione democratica moderna nella quale rientriamo tutti
Luglio agosto relazioni mi volevano essere come in parte anche riallacciandosi a cose dette da Landolfi e dalla onorevole Martini alla relazione di Pellicani io la seguo la inquadramento storico che hai dato
Fino a un certo punto sono d'accordo sul fatto che è stata la grande rivoluzione democratica del conferma delle grandi rivoluzioni del nostro tempo questa a cui abbiamo assistito non credo e non darei però proprio perché sono comode convinto profondamente della importanza storica di questa grande rivoluzione non darei a questo rimanevano neoliberista
Non glielo liberale ma direi neoliberista se me lo consenti non darei l'importanza di una inversione di tendenza
Ma soltanto di una correzione di rotta di un contributo correttivo che si inserisce però sempre nell'ambito ed è stato già ricordato infatti anche da Landolfi nell'ambito però di una
Di alcune premesse che non mortifichi sono vengono modificate la premessa è sempre che la democrazia realizzata la democrazia moderna genera una domanda
Di beni sociali a cui bisogna dare risposta ora lì la critica che è stata fatta a quella che si potrebbe definire la prima fase la fase primitiva nella realizzazione della democrazia moderna della democrazia sociale che puntando per in virtù parte della tradizione marxista ma in grandissima parte in virtù di una tradizione giuridico governativa che mi è ben precedente pur perché perché lo Stato che governa nasce molto prima lo Stato che assume delle responsabilità così farmacie prima del marxismo ha finito per produrre produrre quello che commensali
Crozier altri chiamano rubarle Udine all'alla questura carico dello Stato
Quindi non è e e e ha finito per per convalidare quell'apparente paradosso della democrazia di cui parlava Bobbio che la democrazia genera burocrazia proprio perché a democrazia generando una domanda di servizi atti la demandato ai servizi allo Stato e lo Stato risponde con una risposta burocratica che è di per se stessa una risposta non democratica una risposta insoddisfacente anche perché lo Stato si sovraccarica di compiti che alla fine non riesce più a persone
E questa è diciamo credo siamo tutti d'accordo la crisi di questa particolare democrazia moderna che qualche cosa di più e di diverso della crisi del Welfare State
Ma
Emettibile l'accerchia cose dette ieri da Barucci non fra intendiamo delle correzioni di rotta lo sbarco confondiamo le con delle inversioni di rotta
E non è che un'inversione di rotta prima di tutto perché non lo è nei fatti perché la realtà anche in quei Paesi dove l'accorrente neoliberista sulla proposta neoliberiste più forte e parlo degli Stati Uniti di Reagan o della Inghilterra della signora Thatcher
Anche in quei Paesi d'infarto ci troviamo soltanto di fronte a piccole correzioni se guardiamo una volta tanto le dimensioni statistiche vere del problema per esempio esemplifica Abbili
Con la percentuale il prodotto lordo speso dallo Stato siamo ad un arresto di un'espansione e non a un una vera inversione di rotta le correzioni in realtà le strutture fondamentali dello stato sociale del Welfare State anche in questi Paesi sono rimasti in realtà immutate
Con piccolissime correzioni quindi siamo di fronte a una voce marginale questa liberista ma l'importante è un merito in fermento che nasceva dall'interno della stessa società democratica
Posta di fronte al modo migliore di soddisfare queste questa domanda ma non nella domanda che è cambiata la domanda è rimasta l'hostess anzi cresce ancora la domanda di socialità la domanda di partecipazione la domanda dilegua in tangenziale perché all'origine di tutto c'è ancora la voce il lo slogan profondamente il rivoluzionario della rivoluzione
Chazz della del del del tempo moderno esistiamo posti degli obiettivi di ricordato uguaglianza per tutti
Libertà uguaglianza e fraternità solo degli obiettivi che richiederanno ancora un altro secolo qualcosa del genere anche per aria quindi stiamo misurata che spetta una
Immensa rivoluzione del quella che tu hai definito d'epoca keynesiano laborista anche se aveva radici precedenti all'era già in atto eccetera eccetera anche se ci sono componenti Cristiani per conto loro va be'insomma ma comunque diciamo questa rivoluzione socialdemocratica via del nostro tempo che ha investito tutto il mondo occidentale
E che adesso sta facendo una fase di riflessione autocritica nella quale potrà anche scoprire che da una parte di questa domanda sociale viene meglio soddisfatta dal volontarismo fine meglio soddisfatta da una competizione e di mercato da una del contrattazione diritto di per contrattare di uscire dal contratto sociale di alcuni se preferiscono per esempio un tipo di scuola privata o di assicurazione sul cioè alle privata quella statale soprattutto dell'Est formule che troveremo delle soluzioni che saranno diverse questo significa anche qui chiudo che se questa diciamo voci neoliberista
Ricky è che in un certo senso appare la sola perché è la più nuova perché più più più originale diciamo nel Papa ma in realtà è è semplicemente una piccola alternativa dialettica quella che rimane la voce possente dominante tot in tutto il mondo occidentale che rimandi realtà
La voce socialdemocratica io
Quando parlo di queste cose e mi sento sempre accanto l'ombra dicendo fondi finto dei o dei socialdemocratici veri inglesi di questi che ci hanno creduto a fondo insomma queste cose che certamente non si lasciavano
E che per quasi format vedono il carattere anche via provocatorio paradossale delle battute alla di di di di fai ecco di odio o di o o del giovane Liber Mauro Del Vecchio o del giovane cioè il marmo del vecchio Friedman insomma resta non esageriamo solo cose divertenti o utili importanti stimolanti ma non dimentichiamoci qual è la strada fondamentali Cuenca questo significa che anche che il compito di due partiti
Come il Partito socialista il Partito democratico cristiano
Che nella realtà italiana visti da vicino sembrano collocarsi in due correnti di pensiero così lontani ma nella realtà europea invece guarda nella realtà
Della storia contemporanea in realtà sono versioni
Diverso ed affini di di una di di correnti di pensiero in realtà no molto piscine a loro condividono fondamentali punto di vista la democrazia getta un'altra carta sono sono varianti su un tema più che più che con più che opposizioni antagonistiche nonostante la diversa storia eccetera tutto quello che volete ma insomma visto da fuori marchiamo famoso tante volte evocato farebbe molta fatica a distinguere con le magliette ieri le confondeva chiaramente
Pensava che se ne fossero scambiate prima della partita e non dopo in realtà sembrava peserà molto curioso
Ecco se così allora anche il compito di questi due partiti non è di inventare un nuovo Stato
Ma chi correggere uno stato addirittura in Italia ancora incompleto imperfetto gli avvisi nemmeno e anzi direi è in un certo senso di dare spazio all'inventiva ecco questo mi sembra un fatto estremamente importante l'intervento ultimo dell'onorevole Martini era particolarmente bello
Appassionante direi proprio perché così brevemente invece indicava
Con queste sono poi profondi certe radici di un doveroso di viti di qualcosa di nuovo si tratta molte volte di richiamarsi a delle radici di cose molto antiche
E quindi il compito ripeto non è di di di di di distruggere quello che c'è di migliorarlo e di correggerlo e di ridimensionarlo e di affiancare altre cose e di dare spazio all'inventiva e di dare spazio alla libertà privata alle iniziative dei singoli cose che siamo bravissimi a fare sul mercato del produzioni che siamo meno bravi a stare sul mercato del consumo sociale comma che forse poi possiamo ancora imparare credo che dobbiamo per definizione considerarci negati alla gestione della Ress pubblica che dopotutto è un termine che abbiamo più o meno inventate sono ecco questa è la mia osservazione per cui sono molto più ottimista di Pellicani che ha già tanto ottimista
Grazie
Grazie a lei per questa iniezione di ottimismo
E pare che lei abbia fatto delle osservazioni molto convincenti
La moltiplicazione e la dilatazione dei bisogni crea per soddisfarli apparati burocratici
Come si può soddisfare bisogni collettivi crescenti di massa e smantellare lo Stato sociale
Quindi dice levi non si tratta di cercare di realizzare un nuovo Stato ma di correggere migliorare aprire con molta inventiva lo Stato sociale ed io sperando che su questo piano dell'inventiva ci dia un contributo importante dare la parola Antonio Lombardo professore di scienza Napoli
Data allora sarò breve
E la brevità mi implora di essere anche schematico
Qual è la differenza politica fondamentale
Terra il pentapartito Craxi Forlani e il centro sinistra di Morrone
E che essi si trovano di fronte a problemi storici completamente diversi
E più largamente la classe politica italiana de come pura la classe politica di qualsiasi altro Paese deve risolvere i problemi che storicamente secondo nei quali spesso
Qual è il suo quale sia questo problema si è detto sinora più o meno segrete il problema del liberismo del ritorno del mercato
Ma questo a sua volta da cosa deriva in Occidente non deriva soltanto dalla crisi del Welfare non deriva soltanto da un ritorno pendolare del liberismo Rispetto
Alla fine a quella che dare indossa chiama la fine del secolo socialdemocratico ma deriva da un fatto economico preciso
Dalla successione di un ciclo lungo economico dettato dalla tecnologia
Da un ciclo di contraddirsi se volete è un altro
Questi civiche per alcuni sono trentennali per altri cinquantennale sono adesso in via di sviluppo economico
Dove minati da una produzione dominante tra l'uno e l'altro dei ruderi prolungare i periodi di recessione perché la produzione dominante anche se non elimina le precedenti però diventa un'altra
Quindi oggi la produzione dominante nel plotone dei paesi detesta non può essere più quella di automobili di frigoriferi eccetera ma comincia a diventare quella dell'elettronica
Questo qua richiede un periodo di ristrutturazione debba da quindici a vent'anni di cui abbiamo già passati i primi cinque sei o sette durante il quale si contrae l'occupazione ma in genere si contrae
Insieme delle risorse complessive a disposizione
Quindi ormai il pubblico il settore pubblico ogni tipo di settore pubblico e stirato dalla concorrenza del privato non tanto in termini di principio di filosofia non è di artisti dato dalla filosofia di Milton Friedman e stirato dal fatto che qualsiasi spreco di risorse diventa intollerabile
E quindi praticamente ciò che costa meno ciò che a parità di costo e più efficace acquista un prestito enorme
Qui c'è l'amico Enzo Scotti di oltre il ministro del lavoro è stato anche ministro dei Beni culturali
Io incontro continuamente alla presidenza del Consiglio dei ministri dei Consigliere di Stato dei presidenti di sezione di Consiglio di Stato degli ex capi di gabinetto che fino ad ora erano stati le vie erano stati le vestali
Delle l'idea della superiorità del pubblico della dell'idea che la complessità e la perfezione dell'ordinamento giuridico pubblico dovesse in ogni caso riuscire a padroneggiare ad orientare e ad inquadrare lampi magma tumultuoso del privato che invece ora sono diventati anche perché costruire presidente dalla Consob quell'altro per altri motivi e a contatto col privata sono diventati dei grandi ammiratori del privato io ho visto delle persone che sono tornati persone di questo tipo che sono tornati da questa inaugurazione a Venezia fatta la da Gianni Agnelli dalla da detta i tre fratelli Agnelli fratelli e sorelle Agnelli di Palazzo Grassi di questa fondazione di Palazzo Grassi completamente ammirati diceva Benedetto perché anche facendo il paragone a quello che succede ai nostri musei pubblici alle nostre al nostro patrimonio artistico e cena dicendo vedete questi Dorn è un fenomeno rinascimentale si torna alla signoria praticamente poniamo ragiona Landolfi
E
Questo tipo di neoliberismo è un fatto popolare al quale comunque i partiti che sono sede di mediazione si debbono adeguare persino come ha detto per legare il in parte il Partito Comunista perché altre menti
Rischiano di essere completamente sbarcati dalla concorrenza fino a dieci anni fa signora Agnelli era quasi demonizzato dalla cultura di massa mentre oggi se se continua di questo passo diventando qualsiasi cosa sia gestita dalla FIAT il sinonimo anche un po'con una certa propaganda ma comunque diventando obiettivamente il sinonimo di una cosa che funziona rispetto a cosa che non funzionano se si facesse un plebiscito il signor Gianni Agnelli sarebbe eletto imparato nel senso augusteo cioè diciamo una specie di Presidente della Repubblica permanente
Come di
Il problema fondamentale del momento e come far fronte al privato che comunque si afferma
Rispetto a questo ed è quello che volevo dire il contributo che cerca di portare questo orribile sinistri e per il fumo una nuova linea di divisione politica
Tra progressisti e reazionari particolarmente in un Paese come l'Italia
Parti perché in un Paese come l'Italia
L'ostaggio e particolarmente inefficiente soprattutto negli ultimi quindici vent'anni ogni tipo di controllo interno è svanito completamente oppure semplicemente legalistico e non sostantivo e che cosa vuol dire in pratica vuol dire in pratica che per esempio sulla qualità dei cibi in scatola si fanno al massimo dei controlli giuridici ma non si fanno non ci sono dei chimici che fanno dell'analisi chimiche per vedere se di averle
Quindi noi avremmo certamente seria restiamo in parte un paese sviluppato avremo certamente il privato nel nostro futuro il problema è di sapere se avremo un privato regolato dalla legge da controlli severissimi come quello come avviene negli Stati Uniti dove ci sono pene di vent'anni di trent'anni di carcere per l'infrazione di certe regole o del mercato
O delle regole che non vengono
Abolizione
O se invece saremmo un Paese dove in assenza completa dei controlli
Se arriva ad una mescolanza mostruosa tra pubblico e privato dove in realtà non si sa
Si produce chi agisce con quali regole produce un quale regola giudice quali sono le garanzie
Quindi io
Concludo immediatamente proponendo alla vostra medicazione questo punto e ricordando che questo aspetto ha due facce
A una farsa politica e di gestione politica per evitare gli eccessi del neo corporativismo cioè della trattativa triangolare che va bene caro Enzo finché riguarda delle grosse per esempio salari orari eccetera
Che sono di stretta competenza delle parti ma non va più bene quando pretende vi statuire succose i cui i rappresentanti non sono presenti per esempio quando primo accordo tra sindacati governo imprenditore si decide non solo sul blocco dei fitti laddove i piccoli proprietari non sono presenti al tavolo da trattative e in secondo luogo e qui veramente del Nino
Socialisti e democristiani in questo momento già stanno collaborando da più di un anno nella Commissione per la modernizzazione delle istituzioni presieduta da Franco big di quel giorno c'è parte a Palazzo Chigi di ha già sfornato cinque progetti di legge
Ma tra due mesi ne presentiamo altri cinque dove questi problemi di come dare una veste
Giuridica
E una regolamentazione giuridica e di come regolare il rapporto tra Stato mercato vengono affrontati con una proposta di soluzione che non è filosoficamente normativo
Come il tempo scorre veloce e ci sono altri interventi che vogliamo tutti ascoltare io restarne o quello che posso cioè le mie le mie sintesi quindi passo subito la parola al professor Gianni Statera
Risparmi anche i titoli per guadagnare tempo dieci minuti come tutti gli altri
No no come tutti gli anni sui giovanissimi non ciò che aveva una ragione precisa
E cioè che mentre che sull'input degli simboli chiave che mi sono stati forniti ieri sera dall'amico Pellicani e cioè complessità sociale democrazia politica nuove forme del pluralismo
Avevo cercato di buttare giù dei punti dotati di un qualche grado di sistematicità
Nel contempo sempre l'amico Pellicani ieri sera mi diceva guarda lascia perdere la polemica che negli ultimi tempi tutta indiana parlato stamattina Pellicani da parlo di un colloquio informale che negli ultimi tempi negli odierni adesioni tende a fare di frequente nei confronti di un incerto neo solidarismo cattolico per intenderci quello del volontariato che avrebbe l'anima
Come contrapposto alle istituzioni sicuramente in crisi del Welfare State che invece l'anima annunceranno per intendersi lascia perdere la polemica
Contro l'Ardigò che negli ultimi mesi vai facendo perché in questa sede forse non c'entra e però ho sentito Maria eletta Martini
E guarda caso è venuta fuori proprio quello che pensavo ed è venuto fuori che abbiamo una Democrazia cristiana che da un lato può essere esemplificata con un'affermazione secondo cui Forlani radici Partito repubblicano di massa
La DC partito fondamentalmente laico moderno pragmatico come il PSI lì in larghissima misura con possibilità di collaborazione e anche competizione al centro e poi viceversa
Una di cd che appunto una DC un'area cattolica una cultura neo solidaristico cattolica la quale di emerge con prepotenza con con forza che trova
Pazzini che si afferma in alcuni settori e alcuni settori a mio avviso in modo per alcuni versi preoccupante in sintonia non solo e non tanto con rinnovare l'antesi Sturzo e Toniolo
Ma anche e soprattutto al continuo infrazioni su cui ho seri dubbi come dire chi era chiara conciliabilità rispetto all'immagine che ha ramo della DC mille novecentottanta e che sono per intenderci offre un certo a Berna Steel tutto splendidamente sintetizzato da Ardito
Con il risultato poi appunto che Ardigò che appunto è un esterno e la lega democratica non DC non è né Scoppola Lipari per intenderci splendidamente si indirizzano Davigo nelle sue frasi mi ricordo qualcuna caso appunto
Allo stato sociale intanto in quanto fa riferimento a istituzioni che non hanno anima posso capire se il dire che non hanno anima significa che sono fondamentalmente inefficienti burocratizzata e disfunzionali
Ma il contrapporsi necessariamente un volontariato che ha tutti gli aspetti sul versante neo solidaristico cattolico della parrocchia come sul versante di un certo rinnova e l'antesi gol sciismo o ne è Ugo cinismo che talvolta poi rientra anche in frange comuniste infrange
Culturali ormai vicini al pc o interni al pc
In storture che sono alle cooperative di Nicolini per intenderci o cose analoghe scusate la banale semplificazione ma Tamburrano ma ha detto che ho solo dieci minuti ecco allora questo mi solleva degli interrogativi secondo me vale la pena di sollevarli perché questo è stato
Finora un bellissimo convegno con interventi di alto sentire morale però questo nodo io correttamente io no no nessuna perplessità
Non esito minimamente a dire che mi dava molto fastidio ritenevo fuori tempo massimo anche quando Tamburrano ci prospettava un Gramsci che come dire nella vorrei suonare troppo provocatorio ma che veniva letto in una chiave che ne esaltava il livello scientifico culturale laddove Gramsci era sostanzialmente una figura abbastanza limitata di una cultura italiana ristretta o ci sono una serie di ragioni storico presa no
Nessuna difficoltà a dire con molta chiarezza che non mi piaceva quella matrice culturale cui fino ad alcuni anni fa si rifaceva il PSI non mi piace
Questa matrice culturale che si riaggancia in qualche misura e forse surrettiziamente ai Toniolo e agli Sturzo è che poi trova Inna
Offre e nell'hardware mass degli anni sotto settanta matrici molto più concrete molto più reali e che poi determinano singolari convergenze questo è un interrogativo conto un tema di dibattito che forse non avrei dovuto sollevare in una chiave in cui si tende più a sottolineare la dimensione della collaborazione che non quella della competizione un non quella della diversità diciamo pure divisioni nel mondo e tuttavia mi pare che proprio le citazioni della a dell'onorevole Martini non mi potessero esprimere da questo diciamo punto interrogativo
Fatemi spendere cinque minuti se ho nel tentativo di Fitch e mai solo cinque
Cercherò di farlo in quattro Tamburrano Casa Verdi sei arrabbiato perché ha detto che i programmi sia messa pur non non mi è piaciuto ma lo scrittore ha sempre detto la verità prima avido detenute piaciuto neanche Toniolo e un po'
Criticato la piana complessità sociale e abbiamo appunto qui tre simboli chiave per così dire complessità sociale
Democrazia politica pluralismo con la sottospecie esitazione delle nuove forme
Dico subito che scusate se sarò a mia volta molto schematico in questa fase mi spaventa un tantino anche qui il simbolo chiave complessità sociale nella misura in cui
Mi evoca anche qui mode sistemiche romani Annett con idee poi stilizzate di pluralismo e ancora una volta mi ricorda questo irrompere dei significati e dei mondi vitali paghiamo questo scotto alle mode
Consentitemi però di provare appunto alle leggere in chiave forse è più semplice e con meno
Implicazioni relative alle
Alle dimensioni ideologiche sottesi a questi simboli chiave il tema che è proposto
Lo riproporrà in questi termini quali sono le difficoltà che le ovvie complessità di una società avanzata implicano per il dispiegarsi
Della democrazia politica e quali sono le forme che il pluralismo e quindi la democrazia politica stessa concretamente assume può assumere o sarebbe auspicabile
Che assumesse tre diciamo subito
Che è una una fonte di grave difficoltà è data dalla inadeguatezza della stessa forma partito quale sia storicamente configurata nell'Italia del dopoguerra
Siamo in presenza di organizzazioni partitiche che sono modellate su essenzialmente su articolazioni territoriali o addirittura sezionali e a fronte di questo abbiamo almeno tre fenomeni
Che caratterizzano almeno gli ultimi dieci quindici anni
Nella realtà sociopolitica italiana primo il fenomeno della passatemi l'espressione spettacolarizzazione della politica
Che indotto ovviamente dai mass media e che come prima invece evidente conseguenza quello della personalizzazione della leadership secondo il fenomeno della sempre più evidente frantumazione dei vincoli passatemi ancora una volta l'espressione oggettivi tra virgolette di classe
Terzo il fenomeno del crescente
Allentamento di quelli che chiamerei vincoli religiosi o ideali di appartenenza per cui appunto come dicevo la DC a per bocca di alcuni suoi esponenti di alcuni suoi teorici si configura chiaramente come il partito pragmatico
Che rientra nell'ambito di una tradizione liberaldemocratica che ha fatto proprio alcune scelte di questo genere che quindi si trova nulla di scandaloso in questo a competere a collaborare al centro con il PSI scusate la schematicità mi induce a tralasciare i lanci minori
Questi tre fenomeni sarò brevissimo
Definiscono determinano alcune cose primo dicevo personalizzazione della leadership e determinano anche casi e del tutto particolari come la personalizzazione della leadership Pertini che guarda caso a una serie di conseguenze
Immediate anche a livello istituzionale non sarà mai più possibile dopo un personaggio di questo genere avere un Presidente della Repubblica
Che non sia in qualche modo esso stesso un'istituzione o peggio un anti istituzione perché diciamocelo chiaramente non è che pare che Pertini eccezionale mi di ammenda abbia mai giocato per lo meno negli ultimi anni in funzione dell'ulteriore legittimazione dell'istituzione non c'è delitto di lesa maestà credo in questo è un dato semplice o delitto di leso tempo lettura va be'allora vado rapidissimamente a
A farmi dire altri altre due cose che definiscono quella con la legge non la posso dire fittizia ancora un minuto
Va be altri fenomeni sono abbastanza abbastanza ovvi se volete più
Più ovvi di questo che richiederebbe un'analisi ben più approfondita
Il PC si trasforma di fatto in un partito interclassista che però deve rivendicare una sua diversità o insieme a rivendicarla e poi magari fare rivoluzioni copernicane
E accade ancora però che
A lato affianco vicino talvolta all'interno tra avvolta in contrapposizione alla DC si sviluppano questi a movimenti variamente articolati che sull'idea della volontariato poi fanno perno e allora a accadono appunto una serie di cose che avevo cercato sommariamente di appuntare che non ho tempo di descrivere accade però sostanzialmente e ci troviamo in una situazione in cui le forze politiche
Con l'eccezione l'eccezione perché non ho tempo di sviluppare analisi in questa sede del partito comunista e del movimento sociale ma lasciatemi dire che è illusorio ritenere che il movimento sociale anche in termini di base
Sociale che dovuta in termini di consenso sia un partito così relativamente di Tisato come lo è a livello istituzionale sappiamo benissimo che i frutti eletto i flussi elettorali sono poi i flussi che vengono l'MSI al centro di una complessa
Trama che vede appunto voti non solo democristiani missili spesso missini e socialdemocratici che si interscambi ero molto spesso anche voti delle messe io del PC beh questo aprirebbe apre ancora una volta un ulteriore discorso dicevo però con l'eccezione da a scopi funzionali per concludere questo intervento cercando di lanciare un messaggio cioè il senso del discorso che dell'intervento che intendevo fare
A i partiti sono in qualche modo costretti a mettere in discussione la propria forma partito stesso
E la vostra fare evidentemente in vari modi lo possono fare valorizzando la dimensione della volontariato
Non valorizzando questa dimensione e prendendo atto di una realtà che è molto più pragmatica danno dal Secolo ventesimo Ida Società industriale avanzata lo possono fare tenendo conto del fatto che c'è la dimensione della Società spettacolo per cui fra l'altro poi dimentichiamo che non basta avere un Craxi un De Mita in televisione poi di ritrovare tanti Craxi nel supermercato sotto casa
Ho tanti dei meeting supermercato sotto casa quindi la forma partito Società spettacolo non significa semplicemente che il leader veicolato dal mezzo di comunicazione di massa atti determina in quanto tale all'attrazione la verifica l'attrazione del voto significa che il partito deve potersi attrezzare concludo Tamburrano
Abito che ho ecceduto ascolto deve essere in grado di attrezzarsi per quello che è il marketing politico di una società avanzata del ventesimo secolo siamo al mille novecento ottantacinque
Tenendo conto che c'è questa irruzione appunto di spettacolarizzazione della politica agricola trema spiega tenendo soprattutto conto del fatto
Che si può però convincere molta gente che Omo lava più bianco ma che se tu scendi sotto casa e non trovi Omo ma trovi solo ora ha o aveva bucato magari sei costretto a comprare all'avvocato significa in una parola e non sono in condizione di articolare mi riservo di farlo
Eventualmente in un'altra occasione significa in sostanza che il problema per i partiti che si collocano al centro dello schieramento politico
E che non cerco no comode o troppo comode vie di uscita sul versante di offre di Habermas del volontariato o da o diversità problema di fondo è appunto attrezzare
La propria forma la propria struttura la propria presenza sociale tenendo conto di queste caratteristiche se volete banali se volete non eclatanti se volete anche senz'anima
Appunto di un assistendo si è lanciata sono problemi comuni in larghissima misura alla DC che io auspico oppure alla DC
Alla quale mi sento più vicino e ovviamente al PSI tra
Grazie potere scusa se io ho dovuto richiamate rispetto dei tempi no no ma io spero che tu conceda anche a me in quegli incontri informali che concede a Pellicani e potrei almeno con me sviluppare
Il Toy Story interessantissimi concetti
La parola adesso e
All'onorevole Giuliano tosto
Ma consentitemi parlando di collaborazione e competizione tra Democrazia Cristiana il Partito Socialista
Di tirare in ballo un terzo incomodo
Che Giovanni Spadolini
Il quale afferma in alcune recenti interviste
Che l'anomalia dell'attuale formula di governo deriva dal fatto che in Europa è normale
Che ove i democristiani o affini o assimilabili sono al potere i socialisti sono all'opposizione
E dove i socialisti vuol finiva assimilabili sono al potere i democristiani sono all'opposizione
In Italia sono al governo insieme
Con in più l'ulteriore anomalia
Del presidente del Consiglio affidato al partito minore
Ora è prevedibile e credo che questo convegno si innesti su questa
Aspettativa
è prevedibile se non nascono eventi inattesi
E imprevedibili
Che questa collaborazione debba continuare ancora a lungo e speriamo per molti anni
Perché continui però ha bisogno di un rinnovato consenso
Ha bisogno cioè che la coalizione regga perché i due partiti elettoralmente reggono
Reggono a sinistra
Il partito socialista
A destra distante
La politica ondivaga e residuale dei liberali sulla frontiera di destra si trova quasi ormai soltanto la DC
Reggano cioè difendendo il centro che il centro che garantisce la governabilità
Ora
Perché questi due partiti collaborino efficacemente
è opportuno che la loro immagine e i loro programmi convergano sempre di più
Per mantenere il consenso è necessario che rimangano competitivi e differenti
Quindi il titolo che è stato dato a questo
Convegno identifica un problema che effettivamente essenziale nella nostra vita democratica
Occorre cioè che la convergenza sia reale operativa e attiva
Occorre che la divergenza sia concreta percepibile e non strumentale
Occorre che la convergenza non diventi pratica lotti trattoria perché la seconda non si riduca alla somma delle punzecchiature giornalistiche i parlamentari che riescono a infliggergli sì i due partiti finora dobbiamo riconoscerlo con larga prevalenza in punteggio al Partito socialista
Certo è difficile per un partito socialista che mantiene il suo segretario
Alla presidenza del Consiglio
Sconfiggere la tendenza ad omologarsi eccessivamente al centro
In una società che continua a rimanere
Complessa e diversificata oltre che per gli aspetti già detti perdente del Pellicani
Anche sul piano ideologico e dei preconcetti di massa
Questo però è pericoloso questa omologazione al centro è pericolosa perché dissi
Da partito di frontiera diventa partito di libero transito
A questa voti al centro ne perde a sinistra nello spettro delle forze politiche si sposta al centro ma li indebolisce
Ciò che è inversamente avvenne per esempio nel mille novecentosessantatré
Ma che dici recuperò per la Democrazia cristiana a destra
Per questo ora si trova rapporto uno a tre
Mentre per carità era uno a uno a sette nel centocinquantotto ma ricordiamolo che alla partenza di questa Repubblica era a uno virgola a uno
Ciò mette in crisi la collaborazione perché le corrode il consenso
In questo affollamento al centro della competizione è inevitabile che la rissosità appare concentrata
Nei partiti del centro e le estreme hanno facile gioco nel dimostrare che un prospettiva un futuro di ordine e di governabilità
Può essere assicurata gli occhi agli italiani soltanto sconfiggendo complessivamente il centro
Non ricordo
Ora ha ragione sicuramente Pellicani in Italia respinte neoliberiste non hanno resa nei confronti dei grandi partiti
Vengono e che chiatte catturano qualche personaggio o qualche frazione
Ma non devono i grandi partiti ora dico ci mancherebbe che coinvolgessero queste teorie il PSI
A questo punto mi ribadì aver poco da parlare di necessarie divergenza
Non impingono neanche la Democrazia Cristiana
Sarà una anomalia rispetto al ruolo che vorrebbero assegnarci
E che sarebbe comodo indubbiamente per semplificare un po'le ragioni del consenso sarà un'anomalia rispetto al porto che occupiamo nella geografia parlamentare
Non è certo una anomalia rispetto al nostro patrimonio ideale
E
Storico
Qualcuno dice che questo spiega insuccesso comunista in Italia è una dell'interpretazione
Io ritengo che spieghi il mancato successo comunista ottenuto come l'esclusiva aroma della democrazia
E l'asta per il quale si preoccupa della nostra attenzione al volontariato
Io riconosco e dico ci rendiamo conto in democrazia cristiana
Che qualche sensibilità nei confronti del volontariato nasce da un miscuglio
Di neo liberismo di riflesso e di populismo molti ricordo
Perfettamente d'accordo
Qualche volta combattendo una dottrina la si assimila implicitamente almeno a livello di esigenza
Però questo nostro questa nostra attenzione al volontariato e anche altra cosa che non va dimenticata
Già fatto tredici minuti
Chiudo no no no no no io fatto un minuto due minuti prima chiudono rapidissimamente perché volevo poi dire un'altra cosa finale per perché sia chiaro il senso dell'intervento
Ma dico e anche di comperare
Quella volontà di partecipazione che è andata frustrata perché l'abbiamo strumentalizzata
E che ora va raccolta impositivo senza che questo diventi accusa Allo stato generico accusa generica lo Stato e le sue istituzioni decentrate capillari
Non posso ovviamente continuare se voglio
Finire il discorso con un con un minimo di razionali razionalità
Ora
Per fortuna dicevo che Natta
Sì sì me
Dall'applicare in Italia concetti neo liberisti che pure in in America imperversano e culturalmente da dieci anni anche se poi regali li applica con estrema moderazione
Diciamo incisive perché perché c'è chi attribuisce anche se non li facciamo e quindi praticamente ci accontenta quelle frange del nostro sistema economico e del nostro sistema anche di pubblico opinione che orientali vorrebbero
Poiché ci gli attribuisce rimaniamo contenti così confrontiamo lodevolmente e continuiamo a non applicarli
Il pericolo per noi invece il contrario la nostra cultura spesso si fonda su analisi che ci prestano i sociologi analisi che usano come materiale probatorio situazioni del tutto estranee a quelle italiane
A cui poi si pretende di applicare le conclusioni
Sarà per questo difficile come difficile a razionalizzare il sistema così come auspica Pellicani avendo un partito comunista che alterna posizioni verbali di grande responsabilità
E scelte e fatti tipici di una minoranza Castroreale
Come concludo
Perché questa collaborazione duri e sia efficace
Occorre che Partito Socialista Democrazia Cristiana
Tra questi due partiti
Vi sia una forte e chiara competizione
Ma non intesa Ap distribuirsi consensi di un centro in cambio
Pensi intesa coprire uno spazio sempre più ampio del pluralismo così variegato della società italiana
Occorre avere piena avvertenza che la collaborazione fra sì e dici è strategica
Perché la competizione acquisti consensi
Questo vale per la DC come per il PSI
Bisogna avere il programma per esempio non solo di convertire il Partito Comunista ma anche di ridurne il radicamento sociale ed elettorale
Quello che non ho letto se è stato un altro intervento ad adiuvandum Lanza competizione
Io ho ancora un altro intervento quello di Archibugi se altri non cercano di parlare
Credo che ancora dieci minuti possiamo rimanere ed io vado alla ricerca di risparmio di tempo e risparmiano le conclusione
Cercherò troppo in sala allora no e io non pensavo che fosse così al dopo Archibugi Zotti
Ma in questo sul tema generale delle possibili collaborazioni tra due partiti che attingono a delle tradizioni e siccome in parte alcune di queste tradizioni possono essere ripescate per dare modo a a a un adattamento più legato a le modificazioni strutturali della società industriale intendo dire il solidarismo
Da un lato e della diciamo della tradizione cattolica e il cooperativismo della tradizione socialista riformista io vorrei accennare
A quella alcuni caratteri di trasformazione della società industriale che oggi si stanno percependo in modo visibile in tutti i Paesi in cui questa società industriale ha avuto dai più rapidi più avanzati sviluppi
E che invece in Italia vedo un po'
Poca attenzione a questo tipo di di trasformazioni e alle implicazioni che potrebbero creare sul piano proprio della politica attiva nel senso della di alcune riforme istituzionali sulle quali operare intendo dire che
Ho sentito l'onorevole Martini che ne attua citata quello che tu volgarmente si chiama il terzo settore
Sul quale noi dovremmo può spingere l'analisi un po'in modo un pochino più tassonomico direi cioè per precisandone di più i confini
E che proprio il settore che
Si sta sviluppando negli interstizi direi ma interstizi molto larghi sempre più larghi nel mondo industriale diciamo postindustriale così come oggi viene definito tra il settore dell'impresa privata che comunque ha ricevuto un grosso impulso negli ultimi tempi
Diffondendosi anche nella piccola impresa che non necessariamente letto terzo settore anzi bisognerebbe distinguerlo da questo e il settore dell'economia pubblica anche ciò che ha avuto degli enormi sviluppi nella società industriale magari anche questo questo tipo di questo settore che io chiamerei decisamente l'economia associativa
Per distinguerla dall'economia di mercato dell'impresa privata
E dall'economia pubblica che è stata anche teorizzata la fabbrica economica che ha modificato provi paradigmi tradizionali delle anche dell'analisi economica del funzionamento del del delle delle attività produttive
Mentre su questa economia associativa ancora la riflessione è stata abbastanza sviluppata probabilmente
Ha bisogno di un'attenzione ha bisogno diciamo di di fare un po'da levatrici di questo di questa su riforme questa trasformazione strutturale che non deriva semplicemente da una volontà ideologica
Che si inserisca nel pluralismo diciamo ideologico ma proprio dalla dalla realtà dell'evoluzione strutturale dell'economia dai e quello io direi adottando forse un modo tradizionali concepire da quella utile una una specie di formazione sociale nuovo oppure un modo di produzione nuovo
Che non soppianta
Il modo di produzione capitalistico
Ne sopprime il modo di produzione dei servizi pubblici che probabilmente avrà entrambi questi modi produzione un loro spazio un loro sviluppo anche importante
Ma proprio perché non li soppianta
Determina nelle strutture quel pluralismo è che noi ricerchiamo ecco e bisognerebbe forse adattare oggi le nostre ideologia diciamo a questa a questa nuova realtà
Certo noi dobbiamo analizzare quello che sono i fattori della crisi dell'impresa tradizionale che per me sono identificati nel fatto che
C'è una crisi di sovrapproduzione
Di beni mani manifatturieri
Crisi che è stata risolta dalla rivoluzione keynesiana creando un aumento della domanda effettiva ma guarda caso di quella domanda effettiva di beni materiali
Che permetteva una grande produttività tecnologica e che quindi risolleva in termini di produttività
L'anticipazione economico finanziaria che la politica keynesiana per permetteva
C'è una crisi dello Stato che noi non dobbiamo sottovalutare che materiale non solamente di strutture così funzionali ma il materiale per il fatto che uno stato che arriva al sessanta per cento del reddito nazionale come tra trasferisce rea beni reali al sessanta per cento ormai come siamo a livello di tutti i Paesi industriali che sta crescendo non può arrivare al settanta all'ottanta per cento c'è un plafond c'è un tetto insuperabile nel ruolo dello Stato
Ben che
La domanda di quei servizi sociali che per tradizione sono abbiamo conosciuto come soddisfatti dallo Stato non è che decreta
Decrescente la crisi fiscale io dice dello Stato ma non decresce anzi tende a uno entrare quella domanda ed è chiaro che inevitabilmente non potendola non potendo essere soddisfatta mediante il meccanismo dalla redistribuzione statale bisogna che sia
Soddisfatta con altri meccanismi altre strutture
Troppo lungo approfondire questi aspetti ma se noi su questo terreno ci mettiamo di buzzo buono e ci mettiamo analizzare a quali riforme possiamo fare da allevatori davvero la da levatrici
A questo a questo settore io vedo tre se tre elementi fondamentali
Mi rivolgo a Rescigno in modo particolare da giurista per il primo cioè il modo da privatista soprattutto il modo con il quale nel nostro ordinamento anche proprio di Codice civile possiamo dare statuto nuovo a questa nuova istituzione noi abbiamo avuto Lazzi anche se lasciate come istituzione la società capitalista
Lo stato del Welfare State con tutte le sue o per lo meno anche l'impresa a partecipazione statale come intervento dallo Stato un attività lo Stato produttore nella nelle per l'economia pubblica dobbiamo dare uno statuto civile e sociale alla comunità
Che oggi in in Italia e poi a molto di più che altrove non a Statuto
Secondo bisogna approfondire i rapporti fiscali
La fiscalizzazione di queste attività il quale molte volte sono cioè non avendo profitto
Non essendo con fine di lucro quella io la vedo come elemento determinante di questa economia associativa devono avere un regime fiscale del tutto speciale non dico non devono pagare le tasse non devono sono avere quote di reddito tra anche se che alimentano latte il tre i trasferimenti collettivi però devono essere visti ieri e gestiti in tutt'altra maniera
Il terzo elemento che è quello finanziario ecco qui io ho un mio modo molto particolare di vedere il finanziamento io vedo la fonte vera autentica del finanziamento del terzo settore o dell'economia associativa
Nei fondi sindacale
Il fondo sindacale è cioè il risparmio contrattuale
è il grande strumento che non deve che che deve creare nel mercato dei capitali un un mercato del tutto diverso non si deve il fondo sindacale confondere con fondi pubblici di di solidarietà udire investimento
Nei confronti diciamo che vengono a essere immessi nel circuito finanziario tradizionale per i guai per il quale vengono a trovare l'opposizione del sistema finanziario convenzionale
Deve essere una cosa veramente alternativa e isolata questo settore quindi norme al finanziamento di attività produttive
Ma a di attività di Prodi produzione consumo il proconsole
Di di Toaff di cose e che sono veramente una nuova realtà però ovviamente è tardi Monasterolo mancano
L'ultimo intervento
E allora
Di Sergio Toppi l'ultimo non voglio usare la formula last but not least perché perché non vi è bisogno
Presidente del Formez ma anche questo naturalmente non parla un pentito nel precisazione dura mi guarderei bene ma io qualche riflessione schematica
Certamente da operatore non dà alcun
La relazione del professor Rescigno molto a margine forse anche eccentrico
E spero mi sia scusata soprattutto perché spero di stare nei cinque piuttosto che nei dieci nemmeno comunque sono io qui a sorvegliare ma io
Mi permetto di sostenere di ritenere che la complessità sociale che caratterizza la situazione italiana
Nasce da un eccesso della politica come Dio Lucia
E come strategia generale complessiva della vita collettiva e personale e da qui l'immiserire il sì quotidiano della politica
Ecco un male questo riprendo anch'io il vecchio nuovo osservatore
Eravamo insieme professor Rescigno io facevo allora
Segretario di redazione poi redattore capo e poi ancora altre cose un male questo che dal sessantacinque in poi sino a date recenti
Ha colpito anche la CISL
Per questo mi riferisco al nuovo osservatore che nasce all'interno della circoncisione che aveva quasi dimenticato la grande lezione di pastore e di Romani
Per un sindacalismo democratico fortemente Pramac
Questa ideologia questo cancro te l'ideologia e politica che scava dappertutto arriva anche nel sindacato che nasce mutuando certe esperienze nordamericane cioè portate nel solidarismo e nella tradizione più bella anche del mondo cattolico italiana
E l'idea della grande riforma com'è bello la grande riforma
Come evoca un linguaggio secentesco
La chimera di un lungo cammino dei partiti
Che privilegiando l'ideologia e trascurando i problemi reali
Quotidiani della società ha condotto via via ad ignorare l'amministrare il gestire l'organizzare questi verbi sconosciuti alla classe politica
Quasi rimossi culturalmente
E lo si vede nel rapporto tra il conflittuale anche il subalterno con la classe burocratica
E il raro trovare un ministro che almeno una volta all'anno dialoga col suo direttore generale
Dimenticando la lezione cavouriana
Che il ministro è anche il campo del dicastero al quale preposto
E da qui l'attenzione solo apparente alle società intermedia
Anche da chi non doveva aver dimenticato l'insegnamento store si hanno che neppure stata compensata
Dalla costruzione di un apparato di governo
Inteso come Amministrazione forte
Se i nostri politici andando negli Stati Uniti si dedicassero anche a vedere come è cambiata l'amministrazione degli ultimi quindici anni le tre ebbero che come uno stop come una grande nazione che trascurava l'amministrazione è diventata la prima nel mondo per l'attenzione all'amministrazione pubblica
Dallo Stato federale a quello nazionale alle Conte che è la vera grande ossatura anche della buona parte della ripresa economica e non a caso per i motivi che ho appena accennato
Questo avviene centro periferia non c'è centro in luce periferia
Così le debolezze reciproche centrali e locali portano a reciproci condizionamenti
E ad una società che realizza il pluralismo con le sue partenze senza adeguati momenti di Cuocolo e di canalizzazione
Ma proprio il crescere di queste spinte
A volte proprio di corporazioni potenti che toccano e intessono momenti essenziali della vita individuale e collettiva pensiamo solo al maschile ai problemi dei mass media oggi conferma la necessità di regole del gioco chiare oggi rese più difficili
Anche e soprattutto nella loro applicazione dall'assenza di un apparato burocratico che meriti questo nome
Si pensi alla necrosi sulla riforma sanitaria appena fatta già si vuole cancellare
Senza che si sia misurato prima sera applicabile è in itinere i gradi di correzione da Correggio cioè tutto quello che si fa nei Paesi civili dove prima di fare una legge si progetta sei fattibile e una volta fatta ci sono osservatori centri capaci di Correggio
Penso al convegno delle regioni di qualche giorno fa dove tutte arroccato nel cambiare la Costituzione
Per quanto riguarda le regioni dimenticando che le Regioni hanno appena otto dieci anche meno per quelle che sono i poteri attribuiti di vita sarebbe come cambiare un bambino che Ottone dieci anni dire ne facciamo uno nuovo prima ancora di averlo avuto non dico a documento malmenato le scende
Pensiamo alla commistione tra politica e burocrazia alla faccia del pluralismo che il cancro delle regioni italiane
Dove la burocrazia sono soltanto apparati serventi degli assessori mobili come gli assessori portati a servire non l'interesse generale ma l'interesse singolo e questo mi si è comunque senta l'espressione volgare alla faccia del pluralismo che ripete dimenticando che nelle società anglosassoni
Alle quali tanto si guarda il pluralismo si esercita nel perseguimento di interessi pratici misurabili economicamente e socialmente
All'interno di regole del gioco ferrei e a condizione che mai siano posti in discussione i principi ecco ho il timore che i nostri dibattiti non quello di oggi
Ma i dibattiti che si fanno all'esterno possano portare alla nevrosi prima il rigetto poi da pluralismo
Nel non rapporto nel non corretto rapporto con la rappresentanza politica grazie
Con l'intervento lucido anche spietata dalla denuncia precisa e puntuale di giochi ne possiamo concludere i lavori di questa mattina ivi ricordo che questo pomeriggio i lavori riprendono alle quindici e trenta Buon appetito
Grandi questioni economiche interconnesse
La prima indubbiamente la sfida tecnologica americana e giapponese
E il ringiovanimento delle strutture produttive ed organizzative
Dell'Europa o meglio dei vari paesi e dei vari organismi che operano in Europa per reggere in modo appropriato Thales lo sottolineo questo concetto di ringiovanimento
In quanto le istituzioni europee sono certamente rigide e riflettono vinciamo situazioni più garantistiche o ripiegamento il rispetto a situazioni che erano un tempo competitive mano mano si sono consolidate che diciamo anche cristallizza
Mentre la sfida americana e giapponese chiaramente include elementi fortissimi di fluidità dinamici quindi questo non è il solo l'aspetto economico e anche un aspetto istituzionale
Perché in particolare nel mercato del lavoro si vede questo tema istituzioni anche per le impresa si vede questo tema istituzionale e anche per esempio per le imprese
Secondo il rilancio della crescita e il suo sostegno mediante il coordinamento delle politiche economiche
Allo scopo di attenuare la disoccupazione non solamente mediante i vari espedienti sull'altopiano domanda di lavoro riduzione degli orari di lavoro hanno i part-time prepensionamenti
Ma anche specialmente sul lato dell'offerta di posti di lavoro soprattutto per il gioco
Questo coordinamento delle politiche economiche è previsto maltrattato dalla Comunità europea
Però non è mai stato attuato a livello di istituzioni
Non c'è dubbio che un ostacolo al coordinamento è stata la divergenza monetario
E però un altro chiamiamolo ostacolo è stato che c'era una crescita per un certo periodo che andava avanti da sé per cui il coordinamento non era considerato indispensabile e per un altro periodo il culturalmente molto importante
C'è stata una concezione contraria alla crescita una concezione della crescita zero o comunque del rifiuto di considerare la crescita economica come un tema fondamentale Rose considerava come un tema più dal passato quindi
C'è anche diciamo un gap culturale a questo riguardo
Per cui nelle istituzioni del Comunità economica europea si parla di meno di coordinamento delle politiche economiche che in istituzioni assai più labili come l'OCSE lo dico al centro di coordinamento di politica economica e l'OCSE mentre noi che nella CEE abbiamo molte più istituzioni di questo coordinamento noi ne parliamo e invece questo è essenziale per poter rilanciare l'occupazione per poter dare la sfida tecnologica diciamo una base di mercato dinamica perché una tecnologia che serve soltanto per sostituire non per espandere è soggetta De Rossi rischi
Diciamo di no rendimento
E inoltre per essere innovativi bisogna potere non soltanto rimpiazzare il vecchio ma anche estendersi i nuovi ambito insomma la storia economica ci insegna se l'imprenditore dinamico il grande dinamismo si fa nell'espansione no nella contrazione
Inoltre in Europa c'è una pericolosa tendenza che noi certamente non vogliamo contrastare in certi suoi diciamo benemeriti aspetti sociali
Ma che può avere un sottofondo culturale assai pericoloso quello cioè di trovare la soluzione dei problemi dell'occupazione nel così detto al razionamento
Del lavoro io ho partecipato a un convegno in cui dottore c'era anche del Nord come relatore al convegno dell'OCSE
Cui attira stati pubblicati col titolo la crisi dello Stato protettore
O qualcosa di simile in cui si parlava del razionamento dei posti di lavoro visto che sono scarsi
Cosa orribile cioè non siamo in grado di creare posti di lavoro allora lira azioni amo questo invece l'ultima ratio
Non non può esistere una tesi per cui siccome in linea di principio il progresso tecnologico non garantisce automaticamente il recupero dei posti di lavoro che possano essere state in questo modo distrutti
Bisogna pensare che il progresso tecnologico determina disoccupazione c'hai concettualmente errato il progresso tecnologico determina condizioni permissive
L'espansione della produzione nel senso che esso da la possibilità di occupare più persone espandendo l'economia se si vuole fare questa scelta poiché esso così come oggi si presenta è un progresso
Che simultaneamente
Lei conosce il ring e quindi consente di espandere l'occupazione a parità di tecnologie
Burke si aumenti la crescita
Ma anche Capital selling e questo è molto importante
Per cui non è vero che il capitale sia un limite ma anzi capitale può essere reso disponibile per questa crescita in più cosa fondamentale dal punto di vista ecologico come si vede dall'ultimo rapporto posto devo dire del gruppo Candy progresso tecnologico è anche NRG materia se cioè consente di risparmiare energie e materiali quindi anche su questo lato non esiste il vincolo alla crescita
Non esistono cioè i vincoli oggettiva la crescita nel progresso tecnologico i vincoli ce li poniamo nuovi sono giuridici sono culturali sono istituzionale
Ma abbiamo i mezzi se vogliamo di assicurare la crescita
Quindi dobbiamo essere consapevoli che non si deve teorizzare il ripiegamento i posti di lavoro che sono scarsi
L'economia di mercato che non ce la fa l'intervento pubblico che non è in grado di governare questi cambiamenti dell'economia di mercato c'è una sfida invece a cui bisogna essere adeguati il terzo tema interconnesso lo sviluppo di un sistema monetario e finanziario unificato per controbilanciare il ruolo del dollaro e non sue praticità e per meglio finanziare le iniziative economiche
Perché non dimentichiamo che unificare il mercato finanziario significa vedere il mercato finanziario
La raccolta dei capitali per le grandi iniziative economiche più vasto
E che inoltre la convergenza delle politiche economiche ha come presupposto
L'unificazione monetaria e lo sviluppo del sistema monetario europeo e non viceversa perché io ho partecipato a oggi ha due convegni simili questo il secondo
Però qui come testo penso annesso di sviluppo questo a dimostrazione di questo ragionamento che mi sembra molto importante l'altro era un seminario interno della Cisl
Una volta si diceva per fare l'Unione monetaria bisogna coordinare le politiche economiche
Io dico che è vero il contrario melius re pensa non voglio dire se avessimo no ragione o torto quando sostenevamo queste dico che oggi di fatto noi siamo in questa situazione
Con un'immagine si può capire
Essere disposti ad accettare un vincolo monetarista
Per coordinare le politiche economiche
Vuol dire semplicemente sottrarsi parzialmente al vincolo monetario che c'è già ed è quello del dollaro Ravera un vincolo monetario europeo
E quindi questo ci dà un grado in più di flessibilità per il coordinamento delle politiche economiche
In ogni caso non cita nessun grado in meno di vincolo rispetto al fatto che comunque il vincolo monetario esiste e si tratta di vedere qual è di sapere quale ci dà un titolo nei confronti di quei Paesi
Che preferiscono diciamo alcune priorità monetario che dubitano delle autorità monetarie per chiedere il coordinamento delle politiche economiche
Non è una rinunzia alla libertà monetaria perché per usare un'immagine noi siamo prigionieri debbono mangiamo in galera
Siamo prigionieri del dolo
Il veicolo monetario abbiamo uniti se accettiamo
La libertà vigilata in casa nostra buone che rinunziamo la nostra libertà per avere la libertà vigilata
Era in un siamo al carcere alla prigione del dollaro per passare nella libertà vigilata in casa nostra cioè in Europa con questo altro vincolo monumentale
Quindi il fatto di accettare il vincolo monetario per coordinare in modo consequenziale le politiche economiche è qualche cosa che ha un senso politico ben preciso ed evidente
E che nello stesso tempo dal punto di vista delle scelte non rappresenta un sacrificio ma riconoscimento realistico del fatto che oggi questo il coordinamento è proprio ostacolato
Dalla incomprensione del vincolo monetario qua lo ripeto ancora una volta c'è comunque a livello dopo cioè c'è a livello europeo sarà meglio cioè ce lo diciamo da noi stessi
E con questo a me sembra molto importante perché diversamente se non si considera che questa disciplina monetaria e oggi in tutti i Paesi del mondo e comunque per un fatto
Che ci viene imposto addirittura dall'esterno dell'Europa una condizione indispensabile per il rilancio dell'occupazione noi ci illudiamo
Non esiste più il trade-off molto sia mai esistito fra inflazione e occupazione di una volta
Una volta si diceva noi accettiamo un tasso di inflazione elevato per potere avere un tasso di crescita o di espansione notevole
Facciamo il permissive adesso dobbiamo rivoltare noi dobbiamo impegnarci
A una politica monetaria estremamente rigorosa per creare quella base di consenso per cui la politica dell'occupazione a questo punto è accettata da tutti perché non comporta questo sacrificio monetarie quale ripeto comunque
Non è un sacrificio a nostra disposizione che noi possiamo non possiamo fare
Perché per quanto riguarda il mondo oggi è la politica monetaria negli Stati Uniti che determina è comunque ci piace non ci piace in Europa ci sono alcuni Paesi che hanno lo stesso tipo di impostazione e dico Paesi perché già in Gran Bretagna ci sono i conservatori e non i laburisti ma certamente in Germania c'è una notevole continuità tra i socialdemocratici
E l'attuale governo nella linea rigore monetario e non è una questione di scelta
Di schieramenti politici è una questione di preferenza chiamiamola nazionale culturale e di tante altre considerazioni
Quindi io sottolineo questo perché è chiaro che questo vuol dire dal punto di vista delle politiche economiche nazionali rendersi conto ad esempio che i meccanismi di indizi indicizzazione dei salari e il fatto di avere una fascia di oscillazione
Della nostra moneta più grande di quella degli altri Paesi sono due elementi che contrastano questi tre concetti interconnessi
Dei cui quello dominante come obiettivo per dignità valore umano
Capacità d'impresa sull'opinione pubblico interesse reale dei cittadini è quello della crescita dell'occupazione
Ma quelli dominanti dal punto di vista strumentale solo in ordine di precedenza
La politica monetaria cioè l'ordine monetario la disciplina monetaria e
Diciamo tutto quello che vale per la sfida tecnologica ma quale sfida tecnologica è
L'invito a ringiovanire al massimo le istituzioni comunitarie le politiche comunitarie
E così via per incorporare venti massimo grado la componente tecnologica non si tratta necessariamente di fare un fondo in più vuol dire ma in tutti i fondi europei vedere la componente tecnologica
Dall'altro lato implica anche degli spazi di mercato l'armonizzazione del mercato interno in un modo deciso rapide rilevante perché la sfida tecnologica la si vince Sweedie ampi spazi
Implica anche una politica internazionale alla Comunità europea verso l'India verso le grandi aree sotto questo profilo l'Expo l'Est l'ampliamento Spagna e Portogallo importantissimo perché a differenza che su altri settori la sfida tecnologica oggi vuol dire contare i milioni di persone
Tanto vuol dire reti telefoniche ordire altre cose dell'informatica e così via che hanno un costo relativamente basso unitariamente
E che perciò sono alla portata anche di Paesi Nick e quindi l'importante è che non abbiamo spazi in cui riusciamo a standardizzare fare evolvere e sviluppare queste tecnologie prima che sia troppo tardi
Le istituzioni dalla Comunità Europea passo secondo concetto sono in parte solo possono adempiere a questi obiettivi sarebbe sbagliato immaginare che la sfida tecnologica si fa solo o soprattutto con la istituzione della comunità con il suo bilancio
Il coordinamento delle azioni nazionali e ancora indispensabile per integrarle supplire a quello che esse non possono o vogliono fare
Questa è la premessa dopo di cui aggiungo in ogni caso occorre un sistema decisionale europeo più efficiente in cui abbia un ruolo decisivo la regola della maggioranza
Il Parlamento europeo abbia alcuni compiti legislativi utili per l'unificazione giuridica effettiva
La Commissione abbia un maggiore potere esecutivo anche con riguardo al coordinamento delle politiche economiche sostanza bisogna introdurre dosi più alte di decisionismo e di potere del parlamento lì dentro cone che ripeto non è che si voglia affermare che questa è la via per risolvere tutti i problemi dell'Europa ma certi così come uno degli strumenti sono istituzione della comunità e il loro è un passo di questa natura queste va via un passo importante concreto può essere quello che ci si impegni sin d'ora rinunziare all'unanimità
Per ciò che concerne le norme di armonizzazione prese in sede comunitaria
In attuazione dell'articolo cento del Trattato di Roma che tale unanimità consente per tali materie oggi nell'armonizzazione vi è la regola dell'uno dei dell'unanimità ai sensi del Trattato però possiamo rinunziare
E la strada se uno vede il pacco delle direttive future non solo di quello attuale non attuale per arrivare all'effettiva armonizzazioni quindi unificazione del mercato
Sono più di cento sono una enorme quantità che con la regola della unanimità
Sono destinate a ristagnare e quindi dobbiamo auto limitarci indire su qualche caso ci perderemo perché c'è la regola della maggioranza in ogni caso è molto più interessante standardizzato si sono metro degli altri
Di centocinque centimetri invece che cento cambiando tutti i nostri metri
Perché abbiamo preso quello altrui che noi stare sempre ciascuno col metro proprio quindi a un certo punto
Vinca il più forte nell'armonizzazione ma interessa molto di più l'armonizzazione che non il proprio sistema
Il quale diventa economia come dire autarchiche a me manca l'argomento che ho sentito da alcune imprese italiane assai pericolosa
Di vocazione protezionistica antica noi siamo i più giovani meno preparati ci verrebbero a prendere nel nostro mercato perché vale l'argomento contrario noi siamo i più giovani quindi quelle che da un'integrazione hanno anche più da guadagnare cioè ci sono ancora più guadagni di questa unificazione
E questa sfida evidentemente ci serve comunque gli altri sono più forti di noi hanno altri spazi altrove non necessariamente il nostro mercato e noi rimaniamo reclusi
Da questa crescita controlli dobbiamo ragionare tutti in una chiave europea non per ragioni sentimentali ma di evidente interesse economico generale
Sono in ogni caso per favorire le intese tra le grandi imprese europee nei vari settori ad alto contenuto tecnologico stadi è ancora più importante di quello delle azioni comunitarie
Vi è un'altra gamma di iniziative che si possono attuare con l'approvazione della nuova figura giuridica del gruppo di interesse europeo che è una forma di consorzio tra impresa molto importante per superare le diversità tra le varie legislazioni nazionali
In sede comunitaria vanno accresciuti
I fondi e le iniziative per il finanziamento delle innovazioni della ricerca e tutti i fondi strutturali come dicevo prima regionale sociale agricolo strutturale andrebbero rio rientrati per incorporare queste politiche
Anche in agricoltura non c'è nessun motivo al mondo per supporre che i fondi strutturali agricoli debbano servire piuttosto per estirpare vigneti che per finanziare l'impianto
Di nuove piantagioni possono e debbono servire per studiare nuove tecnologie genetiche
Innovare in agricoltura rendiamoci conto che le innovazioni che hanno fatto Israele
Ormai gli Stati Uniti
Campo della genetica agricola sono immense e che sono estremamente importanti nel futuro
Gli stessi progetti integrati mediterranei dovrebbero incorporare l'elemento tecnologico come fondamentale concetto di diversificazione nell'ingresso di Spagna e Portogallo
Vanno rese più flessibili le norme antitrust
C'è nel Trattato di Roma per rendersi conto che il mercato ormai mondiale e la spire con giganti mondiali va notato che le norme antitrust c'è già escludono diciamo dei divieti
Lei novazione tecnologiche o le finalità diciamo dotate di alto contenuto tecnologico quindi non si tratta di modificare il trattato ma di ricordi interpretarlo con questo concetto più diciamo intenso che la posizione dominante sul mercato o parte di mercato può essere accettata a condizione che abbiano giustificazione tecnologica
Diversamente se noi viviamo con norme che riflettono una concezione per cui già mercato di una nazione era un mercato con quello europeo un mercato mentre i mercati in questi campi è mondiale rischiamo di sottodimensionare i nostri complessi e di essere vittime in realtà dai monopoli anch'altro tema scottante che va sottolineato una stretta collaborazione nel campo della difesa una forte ricaduta tecnologica quindi lo sviluppo di un'Europa della difesa
Ha molta importanza sotto il profilo tecnologico questo va visto questo nesso gli accordi tra le imprese spesso sono il corridore riprese in relazione al settore difesa quindi
Questo tema è un aspetto istituzionale che non costa che comunque le spese si fanno ma
Che
è assai determinante e se no non si capirebbe quello che è successo negli Stati Uniti dove sovvenzioni al di fuori dei grandi acquisti della pubblica amministrazione sono rari ma questi sono metodi importanti infine e questo è un concetto un poco rivoluzionario però mi sembra che si debba considerare un metodo di finanziamento che dovrebbe essere consentito non solo per le ricerche Euratom come oggi in base al regolamento finanziario dalla legge ma per tutte le spese di ricerca e quello dei contributi
Degli stati membri e iniziative comunitarie con quote variabili secondo l'interesse di ciascuno Stato membro
Questo toglie il vincolo di bilancio questo locale
Chi ci sta città allora non si deve pescare per un progetto sul magro fondo del Bilancio si deve dire e io entro con la tal quota parte che mi danno tale quota parte dei diritti ed è un mio contributo c'è una norma che consente quaestor per l'Euratom
Basta dire che vale per tutti i settori della ricerca
Infine il coordinamento delle politiche economiche
Verso un sistema monetario europeo unificato anche a livello
Istituzionale trova forti resistenze della Germania come sappiamo per vincere le quali abbiamo un solo modo di operare cioè agire decisamente per ridurre il nostro tasso di inflazione ecco questo ci consente nello stesso tempo anche una più decisa liberalizzazione valutaria la quale contropartite indispensabile se vogliamo convincere la Germania un maggior ruolo dell'ECU e a progressi
Nell'unificazione monetaria europea d'altra parte anche la riduzione della fascia di oscillazione della lira nello SME
Che rientra in questo pacchetto va come condizione
Una lotta dotata di successo contro l'inflazione e allora in conclusione ancora una volta
Troviamo un legame tra occupazione moneta lotta all'inflazione non sembra
Che questo Longa legami in questa tria de
Sia profondamente diverso da quelle che vengono da alcuni chiamate politiche conservatrici restrittive
Sia di capire quali sono i vincoli e quali sono le possibilità e quindi di finanziare questi vincoli e queste possibilità ad obiettivi ambiziosi relativi all'occupazione i quali peraltro ripeto non possono essere visti in astratto in modo demagogico
Debbano essere visti in questo quadro che comporta anche drastiche revisioni intellettuali di alcuni quali temi sono invece schizofrenica mente che da un lato a gestirsi allo Europa il trattato dell'unione monetaria dall'altro lato eccessiva preferendo un sulla scala mobile quattro punti
E che le due cose
Invece non abbiamo uno stretto è necessario legame legame no per il gusto di essere in una sorta di club
Europeo restrittivo male cane per potersi presentare pieno titolo a dire che più Europa vuol dire più crescita e più occupazione
Bene grazie
Subito dopo Franco Maria Malfatti
Io e farò qualche accenno anche
Ha problemi di carattere più generale dal momento che nel titolo
Della nostra conversazione ce strategie alleanze l'integrazione economica era anche perché sono convinto che l'Europa in primo luogo il ritardo europeo si manifesta in riferimento alla situazione internazionale non solamente di ordine economico
E con facile previsione questo ritardo si potrebbe fare pagar caro vengano vengono in considerazione dell'evoluzione dei problemi per esempio dei problemi strategici di fronte ai quali siamo posti
E debbo dire questo convegno
Che vede a confronto
Due partiti
O meglio per andare su un carattere ovviamente di ufficialità i rappresentanti di due partiti politici
Che sulle scelte fondamentali della nostra politica estera sulla collocazione internazionale
Del nostro paese sulla scelta di lei alleanze sul processo di costruzione
Europea le nostre storie sono storie diverse l'origine di queste scelte che furono non convergenze ma contrasti molto aspri e d'altra parte questi contrasti non furono solamente dei nostri due partiti
Nell'ambito nazionale ma furono anche caratterizzanti
Del
Momento in cui queste scelte furono compiute in altri Paesi vorrei dire più in generale nell'ambito
Dei Paesi europei
Quindi il mito neutralista duro a morire
Quindi la demonizzazione del problema tedesco in ogni caso io credo una politica erroneamente sul problema della Germania il tutto si riverbero evidentemente in una serie di questioni nella ostilità nell'adesione dell'Italia all'alleanza atlantica da parte di qualcuno nell'ostilità stessa per il processo
Di unificazione europea nella responsabilità gravi in questo processo che fu a suo unta per esempio con la clamorosa spaccatura del gruppo parlamentare socialista in Francia nella caduta della comune del progetto della comunità europea i fissa
E quindi non per ripercorrere una storia nota ma solamente fissare alcuni punti ricorderò interni telegrafici
E qui il contrasto ad esempio in Germania fra impostazioni Carlos ma anche prima la unificazione tedesca e poi da unificazione europea e la posizione rovesciata invece di Konrad Adenauer secondo il quale tra l'altro nessuna riunificazione in termini di libera Germania sarebbe stata
Possibile in un quadro neutraliste dico e in un quadro di non esistenza di un processo di unificazione europea
Evidentemente questo nastro queste storie che non si può scrivere con il bianco e con il nero questa Europa che pure fu descritta
Alla sua nascita comune Europa carolingia come loro papà di capisca comunque roba Valletta
Degli Stati Uniti è un'Europa difenderti il primo momento di dietro i suoi fondatori un socialista come scuola arrestato
Ma certo
Queste scelte sono importanti perché in un certo senso sì divergono ancora oggi a giustificare diciamo così la problematica con la quale siamo confrontati la strategia complessiva che dobbiamo sviluppare
Ricordo che Adenauer nelle sue memorie un certo punto dice chi volesse una Germania neutrale riunita un meno renderebbe la Russia padrone della Germania e con ciò stesso presto o tardi dell'Europa bene questa affermazione che un po'centrale della strategia artista europea era vera quando fu scritta circa venticinque anni fa resta vera oggi
Oggi peraltro la situazione si presente in termini completamente diversi cioè queste posizioni fortemente divaricati del passato sono oggi invece posizioni di larga convergenza
E
Rifarmi a questa larga convergenza basta
Che io ricordi la battaglia parlamentare le responsabilità che i nostri partiti hanno assunto nei confronti della opinione pubblica la responsabilità delle maggioranze parlamentari di governo
Che si sono succeduti questi anni in materia di riequilibrio delle forze nucleari intermedi nella scelta di una politica in cui la questione europea ed il negoziato erano punti fondamentali che in cui il riequilibrio era in questo quadro un punto
Eliminiamo ineliminabile
Per ragioni di tempo tuttavia io non entrerò
In questo ordine di valutazioni
Ne farò un riferimento puntuale alla situazione internazionale se non sulla finale in termini estremamente generici peraltro preavviso fin da questo momento
Data la vastità affermerò invece sul sottolineare ecco sempre la convergenza tra i nostri due partiti mentre il suo più ampio tra i partiti dell'attuale maggioranza parlamentare in riferimento alla tematica specificamente europea che è stata poc'anzi affrontata dal collega Forte
Cioè mi sembra che questa convergenza sia ampia e profonda che sia comune la preoccupazione del ritardo
Nella costruzione europea
E sia comune la preoccupazione di una situazione di grande contrasto di grande contraddizione
Da un lato siamo arrivati al punto che
Lo scontro fra il Parlamento europeo il Consiglio dei ministri e la comunità
Avviene su un bilancio della comunità che assurdamente il consiglio vorrebbe evitare dieci mesi
Sulla politica di bilancio che il consiglio vorrebbe imprimere la comunità che meschina non è rigorosa
E dall'altro
Su problemi di respiro straordinario quali sostanzialmente mai avevamo conosciuto come paesi aderenti a questa comunità ne cito uno solo il problema disoccupazione arrivato a tredici milioni di disoccupati né i Paesi membri della comunità cioè al livello massimo da trent'anni acquistata
Come sarebbe del tutto inutile superficiale per parte mia
Se volessi
Portare argomenti
Che sottolineano diciamo così la gravità del ritardo europeo cioè di un insieme di Paesi che venticinque anni fa rappresentava il quindici per cento dalla popolazione mondiale e che nei prossimi venticinque metri nei prossimi venticinque anni venticinque anni nei prossimi cinque anni rappresenterà il cinque per cento della popolazione mondiale tema che lo sviluppo
Ma serve solo a vendere ecco a fare qualche riflessione sulla diversa dislocazione delle forze e di quelle demografiche
A cui assisteremo sulla scena mondiale
In futuro
Di una insieme di paesi
Che aveva
Un prodotto lordo all'inizio degli anni settanta
Oltre il doppio rispetto ai dieci Paesi principali dell'area del Pacifico che constatiamo oggi invece da parte di questi paesi del Pacifico un reddito un prodotto lordo dei nostri confronti
Paria oltre i due terzi del prodotto lordo europeo
Rispetto a tutto questo vi sembra di vi sia una situazione
Schizoide vorrei dire che oggi di dissociazione che oggi contraddistingue il momento europeo perché da un lato
E direi che questi dati di fatto reputati di sono largamente condivisi
Dall'altro però come accennavo non selettiva nessuna conclusione operativa ovvero se vogliamo essere più ottimisti le conclusioni che se ne tirano sono certamente del tutto impari a allargandolo al problema cellule troppo modeste
E quindi
è per questo che avevo messo a confronto ad esempio il dato enorme
Il problema enorme della disoccupazione in Europa oggi e dall'altro ecco la modestia
Intellettuale prima che politica con cui ha concepito il bilancio della comunità europea
Nel periodo presente
O più in generale si potrebbe dire che esiste una situazione generale di stadiazione della comunità europea
Mentre su un altro piano assistiamo con soddisfazione a passi in avanti che si vanno compiendo per singoli progetti euro tende ad associazioni due euro più paesi europei
Progetto Arianna gli passi davanti intergovernativi che si vanno compiendo certamente anche qui è un fatto positivo nel quadro della cooperazione politica
E questo è un altro elemento di grande contraddizione perché in fondo il punto che resta il più avanzato dalla politica europea è proprio quello comunitario che oggi più in ritardo
E perché è evidente che queste iniziative comuni che vengono
Prese e sono sostanzialmente e cieche rispetto al disegno complessivo della unificazione europea
E d'altra parte e alla base per potere esercitare senza nessun egemonico sulla scena mondiale la posizione che ci deriva dalla nostra storia dal nostro sforzo ma tutto questo lo vorrei vedere ancora più traguardato con la situazione emergenti
Noi italiani siamo sempre stati
Politicamente favorevole all'ingresso della Spagna del Portogallo nella comunità
Io mi auguro che con la presidenza italiana questo lungo negoziato si possa concludere positivamente lo si possa concludere positivamente al più presto si preposta alla Spagna e Portogallo solo Spagna e Portogallo entrare fin da primo gennaio ottantasei come convenuto a fare
Parte a titolo pieno della Comunità europea
Tuttavia
Non possiamo ignorare anche l'altra faccia della medaglia
Io qui non parlo
Dei problemi interni italiani che pure sarebbe opportuno secondo me guardare con o i attenzione maggiore senso dal momento che saremo tra coloro che ne pagheranno le conseguenze più pesanti sarebbe importante fin da questo momento ecco fare quelle misure di accompagno con la legislazione nazionale
Per non trovarci domani in una situazione di difficoltà
Ma voglio sottolineare il problema
Il vero problema ecco rispetto al tema che dobbiamo svolgere
Che è quello con questo allargamento di vedere allargarsi il ventaglio delle diverse realtà economiche dei Paesi membri della comunità
Vi saranno i loro omogeneità di base rispetto alla comunità che abbiamo fatto all'inizio tra i sei Paesi
Vi sarà sicuramente un approfondimento
Delle difficoltà del processo decisionale che già oggi sono
Notevoli vi sarà nella situazione di mobilità della comunità il rischio che sempre di più la mente nulla la comunità retroscena
Se non ad una zona di libero scambio a poco più di un unione doganale
E allora anche se non ci demmo poi il passo necessario per tradurre nei fatti i buoni propositi ISP tuttavia quando compimmo la prima operazione una grande operazione di allargamento alla comunità la Gran Bretagna Irlanda
E alla Danimarca
Contestualmente a quell'allargamento nel vertice di Parigi del mille novecentosettantadue fu dato un programma decennale alla comunità
Che comportava la unione economica e monetaria da un lato
E al compimento del decennio che comportava addirittura la unione europea cioè la conclusione politica del processo di unificazione
Io questo lo richiamo perché anche qui non vorrei che si assistesse si seguisse una strada schizoide da una parte l'allargamento dalla comunità con i rischi che essa comporta
E dall'altra l'inerzia il tasso o il non basso che è del tutto inidoneo secondo me ad affrontare
I temi che abbiamo di fronte quindi
E cosa dobbiamo fare
E qui forse con più realismo il bene non solo dire che cosa dobbiamo fare ma che cosa dovremmo fare
Ma io credo che i punti
Sono noti anche su questi per quanto si riferisce ai nostri partiti alla maggioranza parlamentare
Al governo vi è un largo consenso forse il consenso su questi temi ancora più ampio
Sono riuscito
In fretta
I problemi attinenti ad una politica di bilancio degna di questo nome quindi il problema delle risorse proprie che non stia lesinare se effettivamente si vuole
Avanzare non sprechi ma neanche una situazione ripeto per cui non si riesce neanche in termini conservativi a fare un bilancio che duri dodici mesi
Oppure a prevedere che di qui al massimo a due anni con le risorse pur aumentate nei termini con cui sono state
Aumentate se ricordo bene a Fonte Bleus la comunità allargata entrerà tuttavia di nuovo in crisi di entrate e quindi in crisi di gestione la revisione della politica agricola comune venga condotta con grande equilibrio non penalizzando
Nessun Paese che sfuggendo alla tentazione o al rischio della rinazionalizzazione che oggi è un rischio reale
Quando
Sono stati eliminati i montanti compensativi positivi
Della Germania
Nel quadro di una politica di revisione della politica agricola comune tendente alla riduzione delle eccedenze in campo lattiero caseario
E accaduto poi anche qui contraria dissociazione che si è poi quello che si veniva tolto con una mano produttori tedeschi
Con la mano comunitaria si è consentito che venisse restituito con la mano nazionale con misure nazionali sostegno da parte del governo federale tedesca
E questo che venisse consentito nell'ambito europeo che evidentemente
Dura
Dei mercati pubblici la creazione per questa via di uno spazio industriale europeo che è la condizione io credo per poter affrontare quella sfida tecnologica a cui si è riferito il ministro forte
Del resto a dimostrare quanto siamo ancora arretrati in questo campo malgrado che ci chiamiamo mercato comune europeo
Ricorderò che in rapporto al verbo oltre
Che è stato presentato per l'incarico del Parlamento europeo cifra a dodici miliardi di ECU i costi doganali per lo scambio intracomunitario
E quindi
è uno dei tanti punti di riferimento per dire anche qui cioè solamente in termini di mercato
Comune di mercato interno quanto non per fare il pianto greco si debba costatare vi sono problemi da affrontare ancora aperti
Vi sono ritardi da colmare
Inutile che mi soffermi sul lungo capitolo delle politiche comunità avviare dell'industria
Della ricerca per l'ambiente e così via vorrei solo spendere due parole sul sistema monetario europeo
Ci stiamo levare Orfeo la sua nascita di dare il settantotto non ci vide concordi
Il partito socialista Sicilia spende in parlamento
Di
Con una con una del socialismo
No sul sistema monetario europeo il Partito socialista si astenne e illustro la posizione di altri no occultato comunista no sì ma anche il partito
Sì stiamo
Beh lo daremo proprio ai lo daremo ai come dire a a a coloro che vorranno avere la cortesia dei punti nella materia però io insisto dispiace per insistere e comunque c'è una scusante del Pertini essendo molto più anziano di Bertelli se sbaglio sbaglio per arteriosclerosi mi fa martedì comporre prendessero per questa mia insistenza ma comunque
Comunque voglio dire invece senza soffermarmi su questo punto
Che oggi è comune ecco la la convinzione che l'avvio del sistema monetario europeo che è stato un fatto molto positivo recentemente leggevo un articolo in proposito che ha scritto l'ex primo ministro
Francese ai montanari
In cui si dice che i Paesi membri del Sistema monetario europeo hanno potuto effettuare dal quaranta al cinquanta per cento
Del proprio commercio estero in condizioni molto favorevoli di relativa stabilità dei cambi e tra l'altro il sistema unitario europeo in tempi estremamente difficili ha impedito qualsiasi tentazione di ordine protezionistico
Per entrare
Con quali qualche migliore dettaglio
La variazione mensile medio il tasso di cambio effettivo del monito all'interno del sistema monetario europeo
E stata dall'uno virgola due per cento all'uno virgola cinque per cento nel periodo settantanove ottantatré rispetto dal due al tre per cento al due otto per cento per il dollaro lo yen
Che la sterlina che quest'dare di stabilità monetaria e certamente tra i fatti più importanti che sono stati realizzati nel decente
E allora sempre appunto sul che fare non c'è dubbio che su questo terreno si dovrebbe avanzare anche perché la strada sostanzialmente già c'è stata indicata all'atto stesso di nascita del sistema monetario
Si può riconoscere una maggiore importanza
Alle dare cioè
Un valore completo di moneta
A
Per
Allargare la gamma degli strumenti finanziari per avere una unità di conto importante nelle transazioni commerciali
Per avere una moneta essenziale nel campo degli investimenti in fondo
La utilizzazione delle l'ho trovato questo dato anche nel libro che ha scritto recentemente forte
L'audito tregua dicevo tra i doveri da parte degli operatori privati ha continuato ad accrescersi tanto che rispetto alla
Emissione di euro-obbligazioni quelle emesse in in e o sono arrivati ormai ad essere la al terzo posto dopo quelli emessi in dollari che quelle emesse Kim Macchi
Quindi sono molte difficoltà da superare
La Bundesbank considera le un come una sorta di clausola di indicizzazione
Secondo la propria legislazione queste clausole debbono essere autorizzate dalla Bundesbank spessa maestra non ha maia LEA non ha mai dato questa autorizzazione per transazioni finanziarie
è uno degli ostacoli da rimuovere un altro ostacolo da rimuovere questo parlo di altro argomento al fondo monetario il fondo europeo
Di riserva il suo rapporto con il potere esecutivo essendo difforme la nostra Degis l'azione la dipendenza
O l'indipendenza dal governo delle banchine centrali
Vi è certamente anche il problema della liberalizzazione del mercato dei capitali perché se da un lato e legittimo che noi si sia critici nei confronti dei rischi dall'altro credo che sia legittimo da parte dei rischi in questa materia esteri critici particolarmente verso l'Italia verso la Francia
Una voce molto autorevole
Un
Esperto di grandissimo rilievo sul piano monetario
Mi scriveva a questo riguardo recentemente che cosa accadrebbe se repentinamente Italia e Francia broadcaster ogni vincolo sui movimenti di capitali
Che cosa accadrebbe se ogni cittadino italiano fosse munito delle opzioni di scegliere fra Gigi Thibault che titoli emessi dal Tesoro di riescono a quello olandese non sarebbe questo il modo più efficace per giungere
Ad una moneta comune lo cito come elemento di riflessione Macca testimonianza
Dei problemi che noi per primi vediamo affrontare
Evidentemente vi è un altro problema
Alla base per certi versi tutto questo è la convergenza delle politiche economiche
E questo è un problema di duplice
Natura
Da un lato comporta la dimensione comunitaria e quindi anche qui la necessità di trovare forme più pertinenti di quelle che fino a questo momento abbiamo messo a fuoco per favorire questa convergenza ma dall'altro evidentemente comporta la coerenza dei comportamenti sul piano interno per convergere con i paesi membri della comunità
Questo è un problema
Molto importante perché se vicini tornerò
Bisogna rispondere alla interrogativo come si stanno alleanza atlantica così neanche rispondere all'interrogativo come si sta in Europa in Europa Daily stare non ci si può che stare
Portando avanti una politica economica di coerenza il punto oggi mi sembra di maggiore contrasto su questo terreno del coalizioni di governo nei confronti del Partito Comunista
Ma soprattutto vorrei avviandomi alla conclusione sottolineare
Che questo processo di recupero del tempo perduto questo porci per tempo i problemi alla vigilia dall'allargamento ulteriore della comunità
Fa riferimento all'obiettivo generale che dobbiamo pur Bourgi e che è l'obiettivo della Unione Europea
Cioè un obiettivo che non è astratto
Per una ragione molto semplice
Che è stato inteso così il mandato ricevuto dei capi di Stato e di governo dal cosiddetto comitato dubbi che attualmente al lavoro per preserale presentare un rapporto definitivo al Consiglio europeo di Milano
Sostanzialmente
Che cosa chiede in termini di metodo
Il comitato preceduto al presidente del Senato irlandese
Ai capi di Stato e di governo
Chiede che essi
Indicano una conferenza intergovernativa
Per redigere un progetto di Trattato sulla unione europea
E allora vi sono due questioni evidentemente cioè uno
Conte è una battaglia perché effettivamente il Consiglio europeo di Milano si posso concludere positivamente a questo riguardo
L'altro che si possa concludere positivamente a questo riguardo non solamente sul piano formale ma sul piano sostanziale voglio dire e il mandato che viene posto alla base della Conferenza intergovernativa
è indispensabile che sia di un'assoluta chiari
E qui
Faccio una riflessione
Allinearsi all'ultimo vagone dei paesi membri della comunità
Ovvero
Accettare la formula che progredisce chi vuol proprio dire
è evidente che se non siamo disposti a mangiare in base a questa ultima formula
E sarà l'ultimo vagone a determinare le condizioni della velocità del treno o addirittura se il treno debba muoversi o debba essere firma
Perché d'altra parte
Al di là della genericità dell'affermazione progetto di unione europea già oggi della rapporto anteprime e del Comitato du presentato a Dublino
Si prefigurano linee di sviluppo
Della comunità o attinenti alla riforma di meccanismi comunitarie di grande rilievo
Beh revisione del processo decisionale
Dando la regola dell'unanimità solamente per la materia delle nuove adesioni delle nuove politiche la disciplina della interesse vitale invocabile da uno Stato ma per un periodo transitorio che tuttavia limita molto la situazione nella prassi comunitaria fino a questo momento vigente
I maggiori poteri al Parlamento europeo segretariato per la cooperazione politica gli stessi problemi della
Sicurezza
Sono
Delle indicazioni già oggi contenuto ripeto in quel rapporto che dimostrano come
Ecco avanzare significa avanzare rispetto a tutti questi problemi non essere sfuggenti rispetto alle scelte che in questa materia dovrà essere compiuta
Ecco io credo che
Questo periodo della
Semestre italiano di presidenza estremamente impegnativo quell'appuntamento di Milano
è estremamente impegnativo vi sono molti elementi che non ci inducono almeno non mi inducono all'ottimismo ma questo tuttavia non toglie nulla quella che è la coerenza del nostro comportamento su questa base convergente
I propositi in materia
Europea
Infine e concludo veramente c'è da mettere nel conto in futuro qui al largo di nuovo in discorso
Una spinta
Di una parte dell'opinione pubblica
Verso il neutralismo versori di servilismo
Una unilaterale costituisce che questo in presenza della ripresa del negoziato di Ginevra è un fatto estremamente
Positivo
E riflessa anche di problemi aperti di ridefinizione globale complessiva della strategia occidentale
Qui è indispensabile che vi sia una grande coesione
Europea è un'ulteriore riprova del ritardo che abbiamo della necessità di colmarlo con la capacità di esprimerci
In un modo per quanto è possibile unitario
Perché procedere ciascuno per sé in questa materia sarebbe un fatto estremamente grave sostanzialmente di Greganti sarebbe un fatto che tra l'altro darebbe respiro a queste posizioni sbagliate poiché la tentazione neutralista era sbagliata le origini come resta sbagliata oggi per la prospettiva della nostra sicurezza come nazione e per la prospettiva più in generale dell'Europa ed esistono queste tentazioni sulle quali non mi voglio
Soffermarmi
Come esistono questi temi sui quali c'è da iniziare oggi una riflessione da assumere un atteggiamento ne cito uno solo
Il sistema di difesa strategica
Così ha detto problema delle Guerre stellari
è una questione vasta difficile
Complessa alcuni dicono che essa comporti raspi realizzazione del riarmo
E comporti la fine della garanzia americana per l'Europa con la santuari d'azione dei due imperi altri sostengono che e essa rappresenta la sostituzione della strategia della mutua distruzione con la strategia della mutua sopravvivenza
Quindi in un obiettivo centrato
Sulla difesa e quindi un obiettivo volto a raggiungere il traguardo della compete di mediazione delle armi nucleari
Non è certamente questo
Il momento non si ha il tempo per neanche accennare a una problematica così ampio voglio solamente dire che questa problematica cioè è sul tavolo
E non si può rispetto ad essa ripeto non reagire non approfondire non prendere posizione o prenderla solamente marciando ciascuno per sé e qui cozze Ttb c'è contraddizione continua ad esserci nostri atteggiamenti
Da un lato qui a Roma se ricordo bene ad ottobre vi è stato questa sorta di rilancio dell'UE comunicato
Questa volontà positiva espressa dei rappresentanti di sette Paesi di esercitare un impulso politico nell'ambito di questa istituzione
In materia di difesa quindi politico non tecnico dall'altra abbiamo constatato che le prime prese di posizione anche con valenza diplomatica i Paesi aderenti almeno di paesi membri della comunità che non lasciano ben presagire credo per il futuro su questa nostra capacità volontà di coesione
Ecco io non avrei da aggiungere nulla il tema di dente mente molto vasto voglio solamente concludere con una riflessione un'ultima riflessione secco in materia di questa importanza e certamente auspicabile che si realizzi la più ampia convergenza
Possibile noi con soddisfazione abbiamo constatato che questa copia convergenza c'è con il Partito socialista e con i Paesi e con i partiti che compongono l'attuale maggioranza di governo
Riteniamo che questa convergenza la più ampia possibile
Che quindi non comporta necessariamente un rapporto maggioranza
Opposizione tuttavia per realizzarsi debba realizzarsi sul piano di assoluta chiarezza ecco perché ho detto come si sta nell'Alleanza atlantica come si sta nella costruzione europea nella costruzione europea una condizione indispensabile e quella della coerenza di comportamenti a rischio in politica economica
Una riso risposta all'interrogativo come si sta nell'alleanza e ha significato per parte nostra portare avanti una politica che ha detto no ad una moratoria unilaterale in materia
Di forze nucleari intermedie come al contrario sosteneva il partito Comunisti Italiani e ci sembra che il prosieguo di questa Di Centa dimostrato come la posizione assunta non sia stato una posizione che ha ostacolato il negoziato ma anzi è uno più è una posizione che credo abbia contribuito a riaprire il negoziato per la limitazione per la riduzione meglio anche di questo tipo di armamenti che si è è avuto
E a si avrà nell'immediato futuro con la ripresa appunto dei negoziati Cangini grazie
Grazie Franco Maria Malfatti darei la parola adesso all'ambasciatore Renato Ruggiero che le piace anzi qui salutare come uno dei protagonisti della vicenda europee e comunitarie
Ma io credo che ci siano
Moltissimi punti di attacco della problematica europea che sono punti di attacco tutti ugualmente importanti e ne abbiamo sentiti prima alcuni da parte del ministro forte poi da parte dell'onorevole Marta
E certamente
Il tempo per affrontare così ampie tematiche
Non è certamente a nostra disposizione quindi io vorrei limitarmi a un elemento che credo sia forse l'elemento oggi di maggiore importanza ed è il problema
Del trattato sull'Unione europea
E spiegare brevemente perché attribuisco a questo aspetto una importanza fondamentale
E chiarire anche perché si dice che la comunità è a un bivio e perché si dice che questa Presidenza italiana in questo semestre ha un ruolo che taluni hanno definito storico
Bisogna andare un momentino indietro per cercare di capire quale la situazione attuale quale questo bivio di fronte al quale noi ci troviamo
In realtà l'inizio del processo comunitario e della costruzione europea parte dal discorso di Schumann del nove maggio del mille novecentocinquanta
E parte con una concezione ben precisa che era nello stesso tempo estremamente realistica ma estremamente ambiziosa
Schumann si rendeva conto che non si poteva costruire l'Europa in un solo colpo
Che bisognava quindi procedere per la costruzione di solidarietà crescenti
Quindi di solidarietà talvolta settoriali che dovevano poi portare a un certo momento a una solidarietà generale a una solidarietà politica
E per creare queste solidarietà di fatto e solidarietà settoriali lui lancia il progetto della cieca con una individuazione direi molto precisa degli strumenti
E l'individuazione era da un lato del e istituzioni sovranazionali cioè l'alta autorità che aveva grossi poteri rispetto a quelli che sono gli attuali poteri per esempio dalla commissione
Poi delle risorse comuni quindi delle risorse che non erano derivate dagli Stati ma che erano risorse della comunità e queste risorse dovevano servire per realizzare politiche comuni
Quindi il Progetto della costruzione europea iniziò come un progetto atipico rispetto a quello delle organizzazioni internazionali tradizionali
Con una sua caratterizzazione che ripeto partiva da un realismo
Di programmatico nel senso di a vere obiettivi limitati settoriali nati da questi obiettivi limitati e settoriali voleva invece costruire delle solidarietà crescenti per arrivare all'Unione
Dei popoli all'unione europea
E la cieca pur certamente un esperimento molto positivo e di grande rilievo
E dalla cieca si passò al progetto più ambizioso dell'accetta che poi fallito e quindi al progetto della Comunità economica e al progetto del trattato Euratom che poi diventarono realtà
E possiamo distinguere in fondo tre fasi nella costruzione poi della Europa comunitaria a partire dalla Comunità economica europea una prima che fu la realizzazione dell'Unione
Doganale della politica agricola della politica commerciale
Di un inizio di politica sociale
Che è stato un grande successo grande successo perché la economia mondiale l'economia europea andava a ritmi che sono stati definiti i ritmi del periodo Dorothy della della crescita europea perché a un certo momento vi era una identità di interessi e una omogeneità di situazioni né in quella in quella comunità
E
Questa prima fase si concluse perfino più rapidamente
Di quella che era stata prevista e questa prima fase il successo di questa prima fase portò l'Inghilterra che era stata riluttante a partecipare a questo processo a chiedere ripetutamente di entrare
Vi è poi una seconda fase del processo della costruzione europea a partire dalla comunità che proprio quello che inizia con l'entrata della Gran Bretagna e inizia naturalmente non solo con l'entrata della Gran Bretagna ma coincide quasi con la crisi energetica ed è segue di poco illa la la la lo svincolo del dollaro dalla parità aurea decisa da Nixon eccetera
E questo periodo è stato un periodo di grande incertezza
Di grandi frustrazioni in cui in questa comunità dei Tuatha a crescere che si era posto obiettivi ambiziosi Simei come ricordava mal fatti cioè l'obiettivo dell'unione economica e monetaria nel decennio e l'obiettivo dell'Unione Europea si è trovata invece a dovere semplicemente lottare
Contro una crisi che l'aggrediva dall'esterno e alla quale non era intellettualmente concettualmente preparata
E di questo periodo l'elemento l'unico elemento veramente positivo è stata la creazione dello SME che in fondo fu concepito principalmente come reazione a una involuzione degli scambi intracomunitari
Ma finita questa seconda fase siamo entrati in una terza fase di grande stagnazione una fase nella quale la comunità non
Esce
Non riesce a ritrovare una sua crescita autonoma non riesce a inserirsi nella sfida tra con gli Stati Uniti e con il Giappone e talvolta anche con i Paesi di nuova industrializzazione
E preso dal problema della disoccupazione è da sempre una maggiore direi mancanza di omogeneità
E noi stiamo vivendo danni in questa in questo modo in questa situazione e danni sentiamo tutto una serie di idee e di programmi che vengono lanciati
Direi con un rapido susseguirsi il rafforzamento dello SME il rafforzamento del mercato interno bisogna fare delle politiche e nel settore della ricerca della tecnologia nel settore industriale nel settore nel settore della sicurezza eccetera ma la realtà e che noi danni
Ci troviamo in una situazione di totale stagnazione o di quasi totale stagnazione
E vorrei dire
Che certamente anch'io mi auguro e sono sicuro anzi che ci riusciremo a risolvere il problema dell'allargamento
E probabilmente riusciremmo anche in breve tempo a trovare una soluzione al contrasto tra il Consiglio il Parlamento sul bilancio
Ma io sono anche purtroppo consapevole che la soluzione che noi troveremo a questi due problemi
Non è la soluzione ai problemi è semplicemente un compromesso diplomatico che non darà certamente né alla Spagna né al Portogallo
Le un ruolo nella costruzione europea in questa costruzione europea come non lo ha dato alla Grecia
E la riprova è il rinegoziato che anche la Grecia sta cercando di fare né certamente risolverà il problema politico di fondo del rapporto tra Consiglio e Parlamento
In altri termini noi ci troviamo in una situazione come quella che descrisse monnezza quando si cercò di costruire di fare i primi passi della costruzione europea
Quando un problema e praticamente quasi insolubile è inutile cercare la soluzione bisogna cambiare i termini del problema
E in realtà noi siamo andati avanti con il metodo cosiddetto funzionale settoriale
Finora e abbiamo direi tirato da questo metodo tutte le potenzialità che noi potevamo tirarle
Ma oggi siamo in una situazione nella quale e impossibile o quasi fare dei veri progressi se noi non modifichiamo i termini in cui si pone il problema della costruzione europea
Questa non è un'intuizione di oggi soltanto perché anche nel mille novecentosettantadue quando si fece appunto il vertice dell'ottobre settantadue per l'entrata della Gran Bretagna si intuì che bisognava modificare la la la prospettiva politica la prospettiva istituzionale e si fissò il traguardo dell'Unione Europea
Quello che oggi quindi noi facciamo non è che a riprendere questa ambizione quest'idea in una situazione nella quale non vi è quasi un'altra via di uscita se noi vogliamo progredire
O per meglio dire una via di uscita vi è ed è quello che si sta verificando cioè una diminuzione del ruolo della comunità e un aumento del ruolo invece della cooperazione intergovernativa attraverso i vertici bilaterali i progetti di cooperazione industriale e A due A tre A quattro A cinque
Che sono sia nel settore civile che nel settore militare quindi una diluizione di quello che era stata la intuizione di creare una comunità una comunità omogenea
Quindi io credo che il ruolo dell'Italia da questo punto di vista nel semestre sia un ruolo da definire certamente di enorme importanza e di grandissima importanza ovviamente
Non tutto dipende da noi anzi noi la nostra azione non può essere che una nazione direi di stimolo politico di stimolo diplomatico di capacità di compromesso e di capacità di ambizioni ma ci troviamo in una comunità di dieci Paesi ci troviamo con una situazione estremamente differenziata
E non possiamo certamente ignorare che di fronte a questa nostra ambizione di riuscire di convocare al Consiglio europeo di Milano una conferenza per la redazione del nuovo Trattato sull'Unione europea
Vi sono ostacoli estremamente ardui ed estremamente complessi
Ne cito solo uno per chiarezza
Si dice talvolta e lo diciamo in particolare noi italiani ma non ci sono italiani che si deve andare avanti
Chi ci sta ci sta e chi non ci sta non ci sta
Il discorso direi che un po'semplicistico perché non è che chi ci sta ci sta e chi non ci sta non ci sta ci sono Paesi che se non ci stanno
E determinano praticamente il fallimento dell'operazione altri paesi forse che certamente ci dispiacerà se non ci sono se non appartengono subito ma non è che determinano il fallimento dell'operazione e certamente uno dei paesi fondamentali nella costruzione dell'Unione europea e certamente il Regno Unito mi sembrerebbe difficile immaginare un trattato sull'Unione europea in cui si parli di sicurezza di difesa di nuove tecnologie che ignori il ruolo che la Gran Bretagna ha in questo contesto quindi il problema di andare avanti è un problema molto complesso perché noi dobbiamo cercare di ottenere che certamente tutti i paesi membri dell'attuale comunità ci siano partecipano a questo processo e comunque che tra i Paesi più riluttanti il Regno Unito partecipi a questo processo e quindi direi che il grande dilemma di fronte al quale noi ci troveremo nel mese di giugno e come conciliare una decisione
Per convocare la organizzazione
Di questa conferenza per il Trattato sull'Unione europea insieme con un mandato di questa conferenza che sia sufficientemente chiaro perché poi le ambizioni che noi ci siamo dati non vengono diluite
Nel cammino della redazione del nuovo trattato
Io credo che questo sia onestamente il compito politico maggiore e di fronte a noi nei prossimi sei mesi e che vi posso assicurare trova veramente le nostre autorità il Presidente del Consiglio il ministro degli Esteri e certo tutti gli altri membri del governo fermamente impegnati per la realizzazione di questo obiettivo grazie
Grazie a Renato Ruggiero la parola Roberto Alboni
Io vorrei soffermarmi
Su gli aspetti
Politici che emergono da un esame della situazione della comunità oggi ma anche
Ma non solo da un esame nella comunità anche delle aree che sono connesse a la comunità agli interessi europei principalmente
I problemi della sicurezza
E della difesa e questo perché
Vorrei mettere in rilievo come
Al di là di un problema comunitario che come hanno già chiarito Ruggiero e gli altri che hanno parlato prima di me al di là di un problema politico di di una prevalenza degli aspetti politici comunitari
L'esistenza di la preminenza di aspetti politici in relazione all'Europa è un fatto che a me sembra anche più vasto
Molto brevemente credo che valga la pena di riprendere
San i temi che riguarda l'illustrazione dei temi delle tendenze che oggi caratterizzano l'andamento della comunità europea a
è stato è diventato abbastanza evidente in questi ultimi anni che la comunità e diventata una struttura permanente di negoziato
è prevalsa anche se tutti quanti si sono dimostrati contrari poco soddisfatti di questo è prevalsa parola logica dell'analisi dei costi e dei benefici afferenti alle diverse politica comunitarie
E nell'insieme via via che la sostanza quel tanto di sostanza politica di consenso politico che era nella comunità diventava diventava
Più flette debole
è prevalsa questa immagine questa realtà anzi della nel della comunità come una struttura permanente di negoziato realtà che specialmente per l'Italia ha mostrato ha messo in evidenza delle difficoltà a causa dei problemi di preparazione di previsione di programmazione
E di realizzazione Interna che una struttura del genere
Presuppone
Ma più importante di questo direi che si è abbastanza fermata l'esigenza di un'evoluzione della comunità di un approfondimento della comunità come approfondimento del mercato Malfatti ha citato dei dati interessanti a questo proposito
Ricordando quale e ancora l'incidenza belle dogane desideri per non parlare degli altri ostacoli che non possono essere quantificati
Su quello che noi tutto sommato continuiamo a pensare come la realizzazione più importante nella comunità cioè l'unificazione del mercato europeo la sua sostanziale omogeneità è unita in realtà questo mercato è vero
Non è omogeneo nel con l'andare del tempo soprattutto gli ostacoli non tariffari si sono moltiplicati
E si è affermata giustamente una esigenza prioritaria è stata fermata specialmente da Paesi come la Germania
Di dare un nuovo impulso all'approfondimento del mercato alla sua liberalizzazione come fattore di il trascinamento di nuovo sviluppo
Credo anche che si debba mettere in conto una maggiore articolazione degli strumenti finanziari
Sono stati ricordati i diversi aspetti
Che riguardano lo sviluppo
E la crescita dello scudo delle Kuntz
Non credo credo che anche nell'ambito dei limiti che questa moneta ha continuato a vivere nei limiti in cui non fa il suo passo decisivo
E cioè la messa in comune delle Riserve ma anche in quest'ambito degli enormi progressi sono possibili per esempio il collegamento fra le cui uno è il commercio con l'estero che è stato accennato a varie riprese troverà delle sue forme di realizzazione efficaci sarebbe un punto cruciale per l'affermazione di questa moneta nella quale peraltro già affermata anche se come diceva forte ingabbiata poi è prigioniera del dollaro prigioniero del dollaro ma stabile ma certamente crescente mente importante per per noi io credo anche infine che bisogna mettere in conto un indebolimento delle politica strutturale le politiche strutturali diventeranno meno importanti lo sono già diventate del passato abbiamo consentito che S comportassero degli oneri eccessivi
E oggi ci troviamo di fronte a dei netti rifiuti a delle a ad del ma dei rigetti nei confronti di una non non solo di una moltiplicazione delle delle politiche strutturali esistenti ma anche di un loro ampliamento ora se prendiamo
Insieme queste diverse tendenze che sembrano caratterizzare la comunità in quanto tale cioè la comunità europea
La comunque la Comunità economica europea
è facile capire che siamo di fronte a un tipo di tendenza che per un paese come il nostro
Mostro delle difficoltà mostra vede dei problemi certamente non sarà più così facile nel futuro chiudere i conti comunitari alla fine dell'anno con degli avanzi a nostro favore
Non potremo più considerare tanto facilmente
Non così facilmente ma facilmente alla comunità come un ulteriore elemento di supporto alle nostre politiche
Finanziare alla nostra al nostro sviluppo interno
La filosofia generale che sembra caratterizzare l'evoluzione della comunità nei prossimi anni è quella di una
Maggiore liberalizzazione e e attraverso questa maggiore liberalizzazione l'acquisizione di nuovi margini di sviluppo economico di accrescimento del tasso di sviluppo economico in questo senso
L'allargamento è una politica omogenea l'allargamento consentirà dovrebbe consentire assieme all'approfondimento del mercato anch'esso un maggiore sviluppo economico
Ora
Io credo che sebbene come ho detto tutto questo non sia favorevole all'Italia al nostro Paese
Sarebbe un errore cercare di avere una politica comunitaria volta a ritornare sui passi a ritornare al passato a ritornare sui nostri passi una politica che si impegni perché le politiche strutturali tornino ad avere l'incidenza che hanno avuto nel passato e così via non credo che questo sarebbe realistico non credo che questo avrebbe successo
Piuttosto credo che si tratta di una transizione
Che dobbiamo accettare che occorre gestire facendo invece maggiore attenzione a quelli che sono gli aspetti chiaramente in evidenza chiaramente sul tappeto cioè gli aspetti politici perché gli aspetti un'attenzione una maggiore attenzione agli aspetti politici potrebbe rafforzare la comunità e nuovamente a riportarla a quegli aspetti di redistribuzione
E di sviluppo che sono continueranno probabilmente a essere di preminente o di grande importanza per per il nostro Paese
E di qui quindi mi sembra una necessità di una presenza di una iniziativa
Comunitaria che sia estremamente che politica che sia innanzitutto politica
Ruggiero ha appena accennato al problema principale in questo senso in questo quadro
La con la presidenza italiana si trova a gestire
Un calendario che dovrebbe portare con il consiglio di Milano anche alla convocazione di una Conferenza intergovernativa e dovrebbe interinale reo fare proprio o commentare
I risultati della Commissione Duc all'opera
Ora io credo
Innanzitutto che il nostro Governo il nostro Paese non dovrebbe concentrarsi un po'troppo narcisistica mentre sulla importanza della presidenza italiana in questi sei mesi naturalmente un impegno importante però occorre considerare e che e questo problema continuerà anzi dovrebbe speriamo che continuino a essere con noi anche nel futuro speriamo che non si esaurisca con la con la presidenza della comunità italiana e con una verso con una atteggiamento sostanzialmente negativo
Della Conferenza intergovernativa
Che e quindi occorre qui immaginare una un atteggiamento una politica di più lungo periodo di più lungo respiro sugli aspetti istituzionali
Della comunità e in secondo luogo riterrei importante che ci fosse una ispirazione della politica attuale della della diplomazia che attualmente sta preparando
Il calendario che prima riguardava allargamento con delle scadenze che sono abbastanza scontate ma che poi arriverà appunto al con calma al Consiglio di Milano
è importante che questa diplomazia operi sull'ispirazione che le in seno alla Conferenza governativa ci sia un elemento che consenta poi di riprendere il discorso che consenta di non dare a questa Conferenza intergovernativa semplicemente il compito di commentare o di mettere nelle proprie cartelle e poi andare andare ognuno a casa sua il questo progetto sì appena sappiamo tutti che in realtà io penso che Ruggiero sarà d'accordo con me che le prospettive
Di commenti dalla Conferenza intergovernativa su sulle i risultati della Commissione dunque non sono non so non sono necessariamente negativi anzi sono
Possiamo scontare saranno appunto come lui ha accennato dei dei commenti nella migliore delle ipotesi saranno dilatori
Ecco prepariamoci a questo rinvio mettendo vorrei dire delle opportune sette in questo in questo preparazione non dimentichiamoci
Che la paternità di questo trattato è stata del Parlamento non eliminiamo completamento del Parlamento dal quadro
Un secondo punto
Che non riguarda più la presidenza italiana che sfugge alla gestione dal nostro Paese
La cooperazione politica europea la cooperazione politica europea assunto un andamento sempre più bilaterale
E nel senso soprattutto che i Paesi europei spesso ancor prima che consultarsi tra di loro
Secondo schemi stellari ognuno con tutti gli altri spesso non manca di consultarsi prima con gli Stati Uniti questo per esempio sta accadendo in materia di sicurezza anzi è già accaduto in materia di sicurezza sappiamo che la Germania e l'Inghilterra hanno già reso noto commentato con gli americani quello che dovrebbe essere il loro atteggiamento
In relazione a all'apertura dei negoziati di Ginevra come mi sembra che ha appunto ricordato già mal fatti
E Malfatti sottolineava giustamente che la coesione degli europei in questa situazione è di estrema di cosciali importanza questo perché
Perché se c'è un campo nel quale gli europei hanno sempre dimostrato
Di agire apparentemente
Uniti uniti e con una estrema decisione coesione in favore di una maggiore distensione di un maggior approccio politico ai problemi della sicurezza e così via
Ma d'altra parte nel momento in cui occorre far pesare poi questa politica questo atteggiamento si sono sempre divisi secondo politiche molto profondamente diverso fra di loro
Se menziono se ricordo i problemi di sicurezza è perché personalmente credo
Mi sembra opportuno sottolineare che nell'ambito di un approccio più politico quale oggi si manifesta ai problemi europei
Gli aspetti militari e di sicurezza sono fondamentale e il trattato sull'unione in affetti nella cella lo stesso Spinelli Beha
Lungamente parlato aveva chiosato su questo aspetto varie volte
Evidente che qualsiasi trattato sull'unione dovrà comportare un aspetto di solidarietà di difesa di sicurezza militare importante negli ultimi tempi si è parlato di rivitalizzazione di rilancio dell'Unione dell'Europa occidentale
Personalmente sarei abbastanza scettico sulle possibilità di questo rilancio credo che se non se è un concetto fondamentale di sicurezza europea non viene definito in una sede politica europea
L'unione dello l'Unione dell'Europa occidentale non può gestire nulla l'Unione dell'Europa occidentale è nata ed è un organo di coordinamento tutt'al più un militare ma non può entrare nel nel campo della difesa nel campo della sicurezza nel nel campo propriamente politico che invece fa parte ed è anzi alla base della politica di sicurezza
Non credo di potermi dilungare ancora su questi aspetti mi sembra di aprire
Dato abbastanza elementi per la conclusione alla quale tenevo
La conclusione è che credo che bisogna fare molta attenzione
Nel gestire la politica comunitaria in questi prossimi mesi che saranno cruciali a ricordarsi che forse non si tratta più di uno solo di una politica comunitaria in realtà si tratta già di una politica europea
Sebbene confusamente gli aspetti istituzionali la cooperazione politica europea
L'UE o la cooperazione industriale
Scelsi dal dei problemi comunitari veri e propri quando si si tratta oggi quando si mette l'accento sui problemi comunitari in quanto tale inevitabilmente si finisce per fare un discorso accentuatamente economicistico importante ma assolutamente insufficiente rispetto al vera posta in gioco che la politica europeo nel suo complesso
Grazie
Corvia la parola Chiusano
Favorevole Chiusano
L'onorevole deputato europeo
L'onorevole avvocato Vittorino scusa
Subito
Le molte cose che abbiamo sentito mi consentono di essere particolarmente sintetico
L'ambasciatore Ruggiero ha detto che il semestre di presidenza italiana
Dovrebbe potrebbero essere caricato di un significato storico io mi augurerei che così fosse almeno quella I come italiano
Logora lei come europeo o molti e credo fondati dubbi che così non potrà essere lo sarà molto difficile che sia siamo impattati sul problema del bilancio del conflitto tra Parlamento e Consiglio dei ministri sul bilancio
Abbiamo l'impatto del problema l'allargamento
Che certamente sarà risolta speriamo nell'arco di questi sei mesi io credo che se il governo italiano nel suo match di presidenza riesce a portare a casa delle soluzioni soddisfacenti su questi due punti
è già un risultato io non so se questo risultato potrà chiamarsi storico certamente positivo ma di tutti i significati in cui tutti pensavamo potesse caricarsi il semestre di presidenza italiano credo che al molti altri non ne vedremo
La Conferenza intergovernativa auguriamoci che possa essere combinata
Ma auguriamo di soprattutto che alla fine non venga accettata per non lasciar passare il senso un risultato di prestigio la presidenza italiana ma con il sottinteso che poi o non se ne farà niente o se ne parla molto poco
O verrà fissata ad alta molto lontana e attraverso un meccanismo di commissione preparatoria per cui alla fine finiremo di dimenticarcene
Io credo che il problema sul quale dobbiamo riflettere io vi porto l'esperienza dei sei mesi nel Parlamento europeo ma di problemi di grotta in me ne sono occupato per anni prima
E devo dire che sentivo l'Europa molto di più quando me ne occupavo da da uomo d'azienda di quanto non la sentono oggi che ne occupa la parlamentare
Il punto su cui dovremmo riflettere io credo che il problema dell'Europa oggi è prevalentemente un problema politico
Potremmo fare possibile fare dei passi avanti nel senso dell'interruzione su terreni anche non politici ma a nel presupposto che vi sia a monte una volontà politica di fare passi avanti su questi terreni
Il bilancio di cito alcuni esempi il Bilancio qui chiaramente il Bilancio è un punto di scontro politico fondamentale perché le cifre le ragioni per cui il bilancio è stato respinto dal Parlamento europeo erano delle ragioni credo incontrovertibili si è stato presentato un bilancio che a norma di trattato da norma delle regole di buona amministrazione
Che valgono dappertutto nel mondo livello dell'impresa come degli degli Stati dovrebbe essere stato un Bilancio lasciato su dodici medici è stato presentato un bilancio assalto su dieci mesi con un artificio
Che siccome non esistevano poste comunitarie ad all'atto della delle entrate
A coprire quelli che sarebbero stati certi disavanzi della politica agricola certi disavanzi che poi ci risulteranno ancora maggiore attraverso un meccanismo dalla fissazione di prezzi Grigoli eccetera
Allora l'artificio è stato di mettere questa posta d'uscita tra virgolette tra parenti così come se non ci fosse insomma no e attraverso questo meccanismo le entrate
Le entrate dal lato delle entrate coprivamo le specie ad eccezione di questo mille trecento miliardi che riguardavano una parte delle spese agricole
E con questo e questo era il bilancio che si pretendeva il Parlamento approvasse dirà che il Parlamento credo con ragione
Non lo ha approvato ma il punto fondamentale di cui dobbiamo renderci conto è questo che queste attese che si voleva iscrivere per finta tra parentesi e che sono spese reali per il compito comma rappresentano impegni reali presi dagli Stati membri
Sono dei contratti stipulati con i destinatari di queste risorse e quindi questi contratti vanno onorati
Alla fine tutti gli stati membri sono d'accordo se andranno pagati
Ma rifiutano di accettare il principio che vadano a pagati attraverso la comunità pensano che questo pagamento dovrà essere effettuato attraverso un accordo intergovernativo che quindi svolta
Di così e significato il fatto che la comunità europea abbia un bilancio per grande o piccolo che sia che il bilancio sia piccolo del bilancio sia ridicolo rispetto alle cose che bisognerebbe fare insieme a livello europeo questo credo che sia scontato credo anche che sia scontato che in un contesto di politiche di bilancio nazionali
Orientate giustamente in senso restrittivo non sia possibile pensare di poter disporre di somme maggiore di no se non di quelle già faticosamente ottenute col passaggio all'una quattro per cento dell'IVA rispetto all'uno attuale dal primo gennaio dell'anno prossimo quando Spagna Portogallo saranno parte dalla comunità
Ma il problema non è l'ordine di grandezza delle cifre lo spirito con cui queste cifre vengono allocate alla comunità
E la manifesta volontà degli Stati membri di disappunto di appropriarsi sempre di più di quel minimo di integrazione che fino adesso si è fatto questo è il dato politico fondamentale
Ed è su questo fatto che occorre ragionare
Poi potremmo anche dire laddove c'è da spendere siedono gli Stati non hanno soldi da mettere in comune io ho delle riserve su questo punto perché probabilmente in Comune si potrebbero fare meglio
Certe spese che ciascuno fa per conto proprio a livello nazionale e il cui totale poi è molto di più di quanto la comunità servirebbe per fare le cose insieme
Ma il punto fondamentale che non si vuole accettare il principio di mettere risorse tante o poche che siano sufficienti insufficienti
Al servizio della comunità perché siano stese in termini comunitari vale a dire in termini di di Europa integrata di quel poco di Europa integrata che c'è e allora credo che la riflessione una riflessione seria vada fatta su questo terreno
Quando la comunità nacque vi erano dei Turner che la comunità avevano bisogno credo che la Germania pensasse e certamente avuto soddisfazione di traslare attraverso il meccanismo comunitario
Una sua identità a livello internazionale e ritrovare una sua credibilità magari anche trovare strade se non scorciatoie per riprendere in termini più agevoli o magari più camuffati il rapporto con con i tedeschi dell'Est
Oggi credo che questo non sia più la Germania quelle soddisfazioni ieri riappare tenera nel consesso internazionale con piena cittadinanza e piena legittimità le ha trovate
Va bene a questo proposito una parentesi questo discorso ci porterebbe alla politica estera non dimentichiamoci che il trattato di pace per la Germania non è stato ancora fatto
Probabilmente ha scoperto che l'appartenenza alla comunità anziché elemento di supporto può essere un elemento di ostacolo a un rapporto privilegiato con i tedeschi dell'Est fatto sta che la tensione e l'interesse della Repubblica federale nei confronti dell'Europa del disegno d'integrazione è venuto sostanzialmente meno
La smetta
I tedeschi non ci stanno la seconda fase
Con delle ragioni fondate la divergenza delle politiche economiche tra i Paesi membri i diversi tassi di inflazione
Situazione che rischierebbero di mettere in pericolo la loro moneta ma non dimentichiamoci che esitazioni di divergenza
Rispetto alle altre economia le altre monete europee esistevano anche quando lo smacco e ma quel momento l'intervento del cancelliere un atto di volontà politica dense
Non so se brutalmente on idealmente le resistenze delle autorità monetarie tedesche oggi
Questo atto di volontà politica che forzi la mano sulle resistenze tecniche motivate ad altri toccherà a discuterne questo atto di volontà politica non si manifesta questo è una prova che la tensione politica verso l'integrazione dell'Europa si è fortemente attenuata
Da parte di altri paesi
Non possiamo dire altrettanto perché questa tensione politica non l'hanno mai avuta insomma quindi e non ne hanno mai fatto mistero ma oggi certamente il dato fondamentale la riappropriazione nazionale del Po ad integrazione europea che si è fatta
Ed è l'altro giorno l'incontro tra il cancelliere tedesco il primo ministro francese sui problemi per la sicurezza europea
Incontro che ha portato così dicono i giornali non so se sia vero nei fatti a degli accordi prioritari privilegiati per la lotta contro il terrorismo aperti a tutti gli altri pare la comunità io mi chiedo se in un periodo di presidenza italiana forse il presidente del Consiglio italiano che per lui non avrebbe potuto essere invitato a un colloquio di questo tipo se non altro per dare formalmente la testimonianza che si voleva fare un discorso non a due ma europeo anche se poi i punti di supporto sarebbero stati nel concreto due
Chiudo perché il mio vuole essere un invito alla riflessione
Vorrei spendere una parola sul Parlamento europeo ma è una parola doverosa credo
Questo Parlamento europeo il quale incomincia già dopo sette mesi del suo secondo mandato a entrare in un clima di frustrazione e di amarezza
Perché perché non ha poteri e quando uno non ha potere e alla fine fatalmente Ossi disamorato o si perde in chiacchiere inutili si perde a trattare degli argomenti più vari e più futili
E quindi si innesca un meccanismo diciamo così di deprezzamento dell'istituto per poi traspare anche nell'opinione pubblica perché non dimentichiamoci che i mass media
Dell'Europa parlano poco e ne parlano solo quando se ne può parlare male quando si ha qualche fatto clamoroso qualche scandalo radicale alla tribuna o i pomodori le botti di vino di latte rovesciate per le strade
Da questo Parlamento europeo non prendiamola leggera perché
Fra tanti difetti funzionali di livello
Livello poi non è molto scadente per la verità questo direi purtroppo devo dire che più scadenti forse siamo noi ma tedeschi inglesi e francesi olandesi sono tutti i professionalmente di qualità
Più che buona ecco questo Parlamento è tutto sommato ancora all'Unione acari istituzione e in più arricchita dal fatto potenziata che nasce dal suffragio universale che ha una profondo convincimento una profonda volontà una profonda intenzione di portare avanti il discorso dell'integrazione europea
E la prova ne che su temi fondamentali il bilancio è stato uno
Non si è proprio distinzione dei matrice nazionale o di matrice di Chiesa politica
Solo un tema di fondo che con tocca la sopravvivenza del significato della sopravvivenza dell'Europa ci si trovava largamente d'accordo come nel caso del Bilancio ci si trova tutti unanimi dico a qualunque colore a qualunque nazionalità si sia terzi appartenga
Dicevo questo Parlamento non sottovalutiamo lo perché è l'unico punto genuino nato da una legittimità primario originaria in cui il discorso dell'Europa è ancora un discorso premiante nel quale la gente ci crede ancora e chiudo fa un po'impressione leggere come mi è accaduto è accaduto certamente anche a voi che è un americano l'intervista di Brzezinski su Repubblica dell'altro giorno ecco dica a proposito della politica estera dell'Europa
Della difesa europea cose che gli europei non hanno neanche il coraggio di pensare mentre mi pare che dovrebbero essere loro i premi a ragionare in certa maniera
Io voto due tre giorni fa l'occasione di incontrare a Torino l'ex segretario di Stato Kissinger malgrado le divergenze tra Kissinger Brzezinski che sono ben note su questo argomento specifico gli ho sentito dire le stesse cose gli Stati Uniti non hanno un partner col quale dialogare non hanno un partner con il quale alquanto sul quale distribuire responsabilità The gravano soltanto sulle loro spalle
è chiaro che quando parlava di un Turner non pensava a dieci Paesi allo sbando pensava a una realtà o un qualche cosa che facesse di questi dieci Paesi una realtà unica grazie
Grazie onorevole che usano la parola l'onorevole Andreatta
Cioè
Questo dell'Europa cari amici e compagni vibrare il terreno su cui si debba misurare il tempo e lo spessore dell'alleanza strategica tra i nostri partiti
è un campo in cui non ci può essere dialettica tra collaborazione e competizione
Ed è probabilmente il campo sul quale si potrà sciogliere questa alleanza perché nessun partito italiano e ingrato di legittimare il Partito Comunista il Partito comunista
Un sistema di democrazia compiuta con alternanze potrà verificarsi quando la Internazionale socialista europea potrà legittimare il Partito comunista non i partiti all'opposizione i socialisti i partiti devianti socialisti ma il Complesso dei partiti socialisti
In questo arco
Lungo dica la giorni strategiche di alleanza e di possibili scioglimenti di questa alleanza
Io ritrovato consenso anzi il nuovo consenso sull'Europa tra socialisti democratici cristiani mi sembra un fatto importante perché caro Martelli
Ad eccezione dell'Euratom le nostre posizioni sono state sempre divergenti
Noi abbiamo votato diversamente da voi sulla ceca sull'accetta sul Trattato di Roma e sul sistema monetario europea l'unico caso in cui nel passato gli è stato un voto comune un voto favorevole democristiani socialisti con quello del mille novecentocinquantasette
Occasione dell'Euratom dove la posizione socialista differenziata rispetto alla fine alla ratifica della trattato di Roma
L'Europa è una regola
Ed è una di regolamentazione ma i nostri partiti sono convinti che se ci si deve battere per la deriva dei regolamentazione delle vecchie regole
Delle regole che sono stati si sono accumulate dal fascismo alle fasi di riformismo degli anni cinquanta sessanta e settanta nuove regole son pur sempre necessarie l'Europa ci dà questo ter Reno
Di nuove o meno e allora conviene cercare di affrontare quel senso di disagio che emergeva dagli interventi l'ambasciatore Ruggiero e dell'amico chiusa la grande bonaccia
Come in altre occasioni scrisse
Calvino la grande bonaccia che attraversa dal mille novecento settantadue l'euro
Il domandarci se questa grande bonaccia non abbia delle ragioni strutturali
Da un lato ci sono governi che hanno affrontato con determinazione come consapevolezza i problemi della stabilizzazione economica
Penso alla Germania al Regno Unito e più di recente la Francia e ci sono governi divergenti
E allora una comunità economica come correggere come può fare dei passi in avanti
Come si può chiedere che il Parlamento un parlamento che può al massimo tassare gli Stati non i cittadini europei perché quando si passa dall'uno all'uno virgola quattro o come qualcuno vorrebbe i nostri amici democratici cristiani più accesi all'interno del rapporto della Commissione Duque Hernandez per esempio aprire fin dall'inizio un tre per cento entro cui con determinazioni
Unanime della Consip un concordante del consiglio dei ministri del Parlamento si potesse fissare anno per anno le percentuali necessarie per finanziare la spesa comunitaria ma come è possibile che gli stessi governi che si battono con una guerriglia faticosissima nei loro Parlamenti nazionali per contenere la spesa pubblica per procedere ad una
Ad una riduzione
Ad uno smantellamento della spesa pubblica cumulata dalla lunga età del riformismo Cicco
E contemporaneamente ridurre le imposte strategia che vede con con accomunati governi conservatori governi socialisti in Europa
Improvvisamente quando si trovano al tavolo di Drexel dovrebbero cambiare strategia e chiedere che in Europa ci siano più risorse finanziarie più spesa pubblica a livello comunitario
Evidente che in queste contraddizioni la bonaccia non vede la possibilità di un temporale liberatori
Io credo che su questa linea
Su questo trasferire il nostro riformismo d'anni Cinquanta e Sessanta Brix è
Su questa invenzione delle nuove politiche per cercare di riequilibrare i flussi finanziari della comunità e per il lungo sì come mosche cocchiere di fare con poche centinaia di milioni di unità di conto una politica tecnologica una politica scientifica in Europa
Credo che su queste linee
Non si riesce dalla bonaccia
A me sembra che occorre passare nell'inferno qui non ci siamo ancora passati di quelle operazioni difficili di stabilizzazione economica di rovesciamento dei deficit di bilancio che portano all'avvitamento di debiti pubblici crescenti problema della destra storica il problema che veri in
Quintino Sella
Un keynesiano in qualche modo risolutore
Credo corra passare dalla
Non dai ma i tentativi parziali dei tentativi iniziali contenimento e di risanamento della finanza pubblica ma immaginarsi tutto il cammino che dovremmo fare per ottenere questo risanamento per porci IMO diversa prospettiva verso l'euro
Per non disturbare in Europa quell'Attila
Della concentrazione dell'opinione pubblica sull'obiettivo del risanamento finanziario perché le parole devono essere le stesse a Roma Bonea Brix Sella in termini di strategia economica
Di quelle che si pronunciano a Bruxelles o a Strasburgo
E allora ci sono degli spazi e sono gli spazi delle nuove regole
Sono gli spazi nel campo della politica comunitaria
Non dei tentativi parziali che giustamente Chuck del loro pregò anche la nostra diplomazia di non assecondare
I tentativi che sostituirono dal mille novecentottantuno la mancata apertura della fase istituzionale
Ma ci sono io ritengo
Una estensione di uno degli aspetti più importanti delle conquiste comunitari di questi anni
Si è determinato all'interno della comitato monetario una sostanziale europeizzazione della politica delle variazioni di cambio oggi nessun Paese può variare il cambio nessun Paese può attendersi che la proposta sua di variazione del cambio sia accettata
Dagli altri pazzo le esperienze di quattro o cinque variazioni di cambio ci hanno portato a constatare che le richieste iniziali non vengono ma città e che sia una europeizzazione della politica del campo
Io credo che una di queste regole che ci perché permette di determinare la convergenza e di trasferire al Comitato monetario i poteri di determinazione della politica monetaria
Credo amici miei che riusciremo assai più facilmente e con molti minori costi ad attuare una stabilizzazione intendo zero per cento di crescita dei prezzi industriali e due o tre per cento di crescita dei prezzi al consumo se sapessimo tutti
Che la Banca d'Italia non è a seicento passi dal Parlamento
Ma sapessimo che la Banca d'Italia per prendere una decisione di politica monetaria deve fare due mila chilometri e attendere di aderire dal governatore della Bundesbank il
L'assenso
Io credo che non si possono immaginare complicate formulazioni di una moneta europea se non vi è innanzitutto questa convergenza delle politiche monetarie
E credo che su questo piano ci sono le condizioni perché
Noi e i francesi abbiamo realizzato l'abisso della impotenza della politica monetaria
Una politica che non cita aumenti di occupazione aumenti di produzione ma cita solo aumenti di inflazione
E abbiamo interesse ad autonomi Tzara la politica monetaria dalle vicende
Della politica interna specie in un Paese con sistema proporzionale in cui le tentazioni di usare il bilancio la moneta per risolvere i problemi del contenzioso politico sono assai elevati
Certo e giustamente con una emendamento al rapporto Spinelli è stato sosta
Affermato il principio della autonomia
Della fondo di riserva europea dell'Autorità futura monetaria europea rispetto allo stesso Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri europei questa è una direzione giusta in cui muoversi
è una direzione che non comporta contraddizioni Manzi rafforzamento di di quel contenzioso di quei problemi che sono i problemi di un difficile epoca di stabilizzazione
E poi ci sono i problemi della normativa tecnica i problemi del mercato i problemi della concorrenza i problemi di impedire attraverso le sentenze dalla corte di giustizia l'uso di fondi di dotazione
Per mantenere imprese pubbliche che falsato il gioco del mercato
E ci sono le regolamentazione del mercato del lavoro da introdurre a livello europeo non è pensabile una flessibilizzazione del mercato del lavoro che non amplia una sua controparte nella nella in un diritto del lavoro europeo
Ecco io ho l'impressione che e qui fu dobbiamo chiedere all'Europa ciò che in Europa in questa fase può dare non chiedere all'Europa di portarci a casa ottanta milioni di unità di conto o cento milioni di unità di sconto cadavere l'assenso dei giornalisti di Bruxelles e delle opinioni pubbliche nazionale
Sul bilancio comunitario
Io credo che in questa epoca possiamo soltanto immaginare di trasferire capitoli dei bilanci nazionali qualcuno diceva come battute capitoli sulla fame nel mondo i capitoli sulla esportazione onde evitare possibili concorrenze attraverso i fondi della finanziamento delle esportazioni del credito d'aiuto
E forse anche in parte quelli militari ma non possiamo immaginare di aumentare il peso della finanza pubblica europea immaginando questo quarto quinto livello di finanza
Europea e misurare il nostro come pelli ISMU non nel rendere l'Europa più simile al Giappone e agli Stati Uniti e cioè riducendo il carico complessivo di fiscalità che pesa sugli europei ma aumentandolo anche perché un nostro ma sbagliata europeismo immagina che la intenzioni di nuove politiche e nuovi mezzi finanziari che si aggiungono a quelli degli Stati nazionali costituisca il modo di costruire l'euro
Io allora credo ed è quindi come dovremo misurare la verità di questa aspetto di collaborazione tra i nostri partiti
Che io mi auguro strategica
E qui che l'Italia che ha una sua funzione perché l'Europa parte se Germania e Francia sono d'accordo ma l'Europa mali azioni di Francia e Germania siano Pelizza non se l'Italia tenta appunto evitare il semplice rapporto bilaterale io credo che ci sia molto da cambiare nel nostro approccio alle vicende europee perché su quello attuale non vedo la possibilità che ci sia la concordanza di opinioni pubbliche che sono soggette
Linee politiche a tensioni interessi così diverse come in Italia in Francia e già in Germaine
Lo stesso vale per la politica agricola
Noi chiediamo per la politica agricola regole comuni
Questo contenzioso che forse crea dei personaggi i ministri dell'Agricoltura con le braccia muscolose che hanno le loro costituirsi nazionali l'idea di che tifano per loro
Io credo che sia importante sia la conseguenza dei meccanismi di un riformismo particolaristico dei meccanismi di un interventismo statale differenziato per prodotto
Io credo che sia importante avere regole generali regole che non vedono per esempio sostenere i redditi dei produttori di latte perché in quel caso siamo intervenuti attraverso un razionamento fisico dell'Offerta evitano in nel caso dei cereali invece l'uso del sistema dei prezzi io credo che sia necessario usare nel mondo agricolo il sistema dei prezzi come in tutti gli altri settori dell'economia e proprio questa settimana parlando con il mio dove p coltura olandese ho visto la disponibilità da parte sua a immaginare un sistema di sostegno dei redditi parallelo è aggiuntivo
Alla sistema dei prezzi
Per concludere per mostrare quanto rischioso sia e quanto da noi intenda insuccesso
Ricordo che l'Economist questa settimana commentando gli alta faceva quattro scenari delle vicende dell'Europa nei prossimi quaranta
Uno di questi scenari
Il più dalla
Era
Che in Germania una coalizione di vero di ed i socialdemocratici prendesse il potere in Inghilterra dei laburisti di sinistra conquistassero la maggioranza è in Italia qualche rappresentante del Partito comunista fosse associato il dovere
Immaginava allora un parziale ritiro delle truppe americane dall'Europa
Io credo che per l'equilibrio del nostro continente
Maranta avanzare da costruzione europea si è importante
Ma questo richiede che i partiti cristiani i partiti liberali partiti socialisti sappiano esprimere al meglio le loro capacità di costruzione delle istituzioni
Perché c'è in essi una possibilità di divaricazione e potrebbe diventare alla fine il cedimento ad oriente grazie
Il professore forte chiede di intervenire
Ionica fatto Andreatta poco fa
Non sono e non possono essere osservazioni critiche nei riguardi della nostra linea semmai sono osservazioni critiche di chiarimento interno e mi spiego
Lo schema della priorità delle politiche monetarie
E precisamente quello che era il centro del nostro convegno sull'occupazione
Nella mia relazione che si è tradotto nel programma di governo e nel decreto del febbraio sui costi del lavoro
Con la modifica dei meccanismi di indicizzazione proprio al fine inserirci più direttamente nel sistema monetario europeo e nel potere svolgere con due tempi com'era scritto chiaramente nella mia relazione convegno dell'occupazione prima la stabilizzazione monetaria e poi il rilancio dell'occupazione facendolo dall'interno dell'Europa
Ecco quindi vorrei che fosse chiaro che quel decreto del febbraio che ha trovato tanti contrasti anche operativi in una sede cui alcuni amici dell'onorevole Andreatta non sembravano simpatizzare per il decreto stesso fa parte di questi concetti di questa impostazione
Per quanto riguarda l'unione monetaria nella sua priorità è chiaro che essa implica oltre che queste modifiche interne un'importante modifica che però non sempre la Banca d'Italia e il direttore generale del Tesoro sostengono cioè la riduzione della fascia di oscillazioni italiana che è più grossa questa riduzione fortemente avversata dal direttore generale del Tesoro e in parte dalla Banca d'Italia
Comporta anche la riduzione dei nostri vincoli valutari cioè l'adozione quanto meno della legge Capri
Che peraltro trova resistenze notevoli in Senato non certo da parte nostra noi non possiamo essere credibili nello sviluppo dell'unione monetaria se non facciamo queste liberalizzazioni valuta infine altri due concetti
Queste armonizzazioni che sono molto importanti e che c'è difficoltà ad attuare ci sono centocinquanta direttive
Non attuate nel nostro Paese nonostante che l'anno scorso ne abbiamo trovate un trenta quaranta
Su trenta siamo con la condanna della comunità europea
Tutto ciò si potrebbe risolvere mi auguro che si è risolto se finalmente al Senato viene sbloccata provvedimento da me presentato da ormai una no
E su cui alcuni senatori fanno una curiosa eccezione di costituzionalità perché esso Conti
La diciamo delegati al governo ad attuare le direttive non solo che ci sono state ma che mano mano vengono emanate perché la produzione
Comunitarie notevole facendo rinvio evidentemente a questo non è una delega in bianco lei direttiva che verranno emanate da questo organo e specificando i criteri di recepimento delle dire si dice ma è questo un punto politico vorrei che sia sottolineato noi Parlamento non possiamo accettare questo decisionismo al Governo e spogliarci
Di questo potere ma niente affatto prima di tutto sono un atto dovuto attuare le direttive c'è è un atto dovuto quindi che il Parlamento italiano questo potere non lo ha perché noi sottoscrivendo il Trattato della Comunità europea abbiamo sottoscritto che le direttive della CEE le acquisiamo
In secondo luogo se per caso nella nostra Costituzione si possono dare due letture della possibilità di adottare la legge delega per materia e diciamo con criteri
Determinabili ma una lettura tipo che dette che questo debba essere predeterminato interamente l'altro che questo debba avere degli elementi di riferimento per cui si può dire predeterminato non vi è dubbio che nella sostanza sia alla seconda forma che si deve adottare per rendere la nostra Costituzione conforme al fatto che siamo entrati nel c'è e allora noi le direttive che chiediamo che siano diciamo attuate in Italia non è che chiediamo per il nostro governo un potere indeterminata chiediamo che il nostro governo abbia il potere di fare ciò che la CEE di dice di fare ciò che la Corte di giustizia dell'AGEA diligente Ibarra
Quindi questa interpretazione della Costituzione la più conforme ha una Costituzione che tiene conto del fatto che esiste il Trattato di Roma e nonché non esiste e che riguarda come il discorso sui meccanismi dell'indicizzazione
Un'ultima cosa e qui mi fermo
Mi ha fatto molto piacere sentire da Andreatta questo discorso sulle impresa partecipazioni statali sul fondo di dotazione però devo dire che al ministero delle partecipazioni statali
La linea nettamente diverso e io finora non ho potuto scrivere la lettera di risposta da Andriessen
Con cui tutto tornato avevo concordato il testo che André s ci avrebbe scritto in cui si diceva che si distinguono i fondi di dotazione che servono per fare investimenti
E quelli che servono per fare ripetuti ripiani di per ecco sottolinea che oggetto di ripetute per quello della più inserire che ripiana e così fa un investimento che non determina più perdite è diverso da quell'altro magari sempre della bensì da che ripiana ieri crea una nuova perdita dando la dimostrazione di tutto ciò
Dopo che questa lettera è stata scritta e io non ho potuto rispondere credo che è venuto da un a un certo ambiente politico culturale
Il risultato è che ci troviamo in una gravosa procedura tra l'infrazione e la difficoltà perché gli altri dicono allora voi non volete stare alle regole del gioco loro noi dobbiamo scegliere
Tra quello che quello che diciamo nei vari convegni sì anche con forme a quello che si è adottato nelle impostazione di governo altrimenti ci troviamo veramente con una sorta di situazione chiamiamo la schizofrenica perché il se le Comunità europea a mio parere non è necessario né pare gli europeisti del P uno neanche fare il monetarista istinti però un minimo di europeismo concreto
E un minimo di Monate arrivismo inteso nel senso che uno mette in ordine la propria moneta per andare a parlare degli con gli altri per l'occupazione e la crescita della Speedo tecnologica
Che ciò che a noi interessa essenziale che sia nei fatti e per essere nei fatti noi ci auguriamo che questo convegno serva per fare in modo che nel semestre italiano questi concetti possono essere nei documenti finali e non ci siano proprio le remore
Per il nostro Paese invece a inserirli nel documento finale dobbiamo ricordarci che l'unione monetaria un grande obiettivo Dida loro nostro di mitra e di tutti
Ma esige una coerenza negli atti nostri come ci ha detto oggi in un convegno della CISL questo lo si fa per l'occupazione non lo si fa per il gusto dei banchieri
Però questo esige di essere coerenti ripeto nelle sedi giuste cioè la sede dove andremo comitato economico e monetario dove andremo a Milano a spendere il documento
Darei la parola al professor Somogy
Non c'è
E allora all'onorevole Sarti
Che può anche replicare al professor forte
Un busto per lo spettacolo gusto per lo spettacolo
Io non sono d'accordo il ministro per la spiaggia
Sono sorge
Se i colleghi
Vorrei ringraziare Nino Andreatta
Per aprire introdotto nel discussione
Un richiamo quasi regolamentare all'ordine del giorno
Il tema riguarda il confronto tra i nostri due partiti
In materia
Anche di politica estera
E la rivisitazione del centro sinistra che dovrebbe essere l'oggetto del nostro incontro rischia qualche volta quando si affrontano le le singole tematiche singoli aspetti di passare in secondo piano ognuno espone la la propria esperienza le proprie opinioni sulla tematica che praticamente senza confini
Della politica estera italiana riafferma o o attenua la propria fede europea Istica e il proprio atlantismo ma si rischia di non tenere presente quello che credo gli organizzatori di questo convegno volessero promuovere facendo quello che io ritengo io non sono mai stato un patito dei convegni io c'ho capito che se ne fanno troppi ma quello che io ritengo sia un un convegno momento molto importante per il chiarimento di un orizzonte politico che devo dire con tutta sincerità mi era sembrato un po'appannato nel corso delle ultime ore Lecco che venuta da noi in Parlamento e credo circoli un po'nel Paese politico dopo il vertice appena iniziato e poi aggiornato non ne delle più esaltanti questo convegno dovrebbe segnare un punto di ripresa e di forza
Credo almeno che Scotti e Martelli questo volessero significare intraprendendo questa iniziativa coraggiosa e quindi ha fatto bene Andreatta riportare il nostro dibattito e basta al tema della politica estera inquadrato nella visione dei nostri due partiti il io esprimo semplicemente una opinione
E cioè che mentre tutta una storia dei nostri due movimenti
Tendeva a fare della politica estera il momento più difficile di saldature di incontro dei due partiti
E il mille novecentosessantatré fu un momento di estrema difficoltà culturale per potere arrivare a questa convergenza oggi tutto sommato e la politica estera uno degli elementi unificanti e tonificanti della coalizione
Mi pare di ricordare che la sera una delle sere in cui la la svolta del centro sinistra prende concreta determinazione
Pietro Nenni nel suo diario annota la politica estera come il punto nel quale storicamente sente tutta la perplessità socialista a approdare ad un terreno sul quale per quanto concerne i democratici cristiani di sono essenzialmente diciamo soprattutto certezze e in cui invece per il modo per la cultura socialista vi sono problematicità
Ma non dimentichiamo anche l'elemento non solo giornalistico in cui matura la decisione di accelerare anche materialmente i tempi del centro sinistra
Mentre si nelle ultime fasi della discussione dei protocolli istitutivi del governo giunge la notizia del dell'assassinio di Kennedy
E Enemy la rubrica nella sua pagina quotidiane di diario come l'elemento risolutivo il che significa che carica di molti significati non solo psicologici ma anche politici
L'importanza storica di quel momento e da allora io capisco all'APPA portato dei riferimenti storici anche quelli di Andreatta ma sono quasi tutti antecedenti a quell'evento e tallona sostanzialmente la certezza di cui ma lo dico senza nessuna vanteria auto sentimento di priorità democratico cristiano di dover constatare una cosa da allora queste scelte sono diventate sostanzialmente una parte integrale del nostro patrimonio starei quasi per dire dopo ematico del del nostro retroterra culturale per noi e per i socialisti
E vorrei anche aggiungere che poiché lo scopo di questo convegno dovrebbe essere massimamente quello di consolidare io credo almeno con questo spirito io per esempio vi partecipò
Il quadro politico o collaborativo di governo e di partiti
Credo che è proprio attingendo alle indicazioni della politica estera cioè alle leggi alle situazioni ineludibili della politica estera del quadro internazionale che socialisti e democratici cristiani dovrebbero per correre io spero ancora a lungo tratto di strada quello che si apre di fronte a noi
Delle delle ombre inerenti alla tematica comunitaria hanno parlato benissimo Andreatta e forte nella sua seconda queste precisazioni mi pare abbia arricchito il nostro dibattito di elementi quanto mai interessante
Ma credo che Malfatti nella sua introduzione abbia voluto richiamarci in modo io condivido tra l'altro totalmente
Alla necessità di di fare anche un un rapitore esami di coscienza di quelle che sono oggi le possibilità concrete dei nostri due partiti
Ha fatto bene mal fatti mi pare che nessuno per la verità derogato alla regola che Franco Maria ha fissato di ricordare sempre che questo è un incontro tra democratici cristiani socialisti che Cisco c'è nell'ambito di una cordiale e riaffermata collaborazione di quadro anche come forza di democrazia laica
Se volessimo riaprire parentesi storiche vorremmo ricordare che l'approccio il punto di partenza neutra mistico attraverso il quale non solo la cultura socialista ma anche un filone consistente dalla cultura cattolica arrivavano ai temi di politica estera
Da a dalla vigilia della della prima guerra mondiale a oggi ma e è quello che se mai li differenziava dalla cultura laico risorgimentale nel suo complesso che essendo sì identificata in quello stato
Tutto sommato
E ha in qualche modo arrivata prima di noi ad una tematica dalla quale oggi senza voler cadere nella stazione pragmatica di respingere l'ideologia dalla discussioni di politica internazionale alla quale tutto sommato siamo arrivati assessore
Io indico e e concludo subito alcuni temi che potrebbero essere elementi di turbamento di queste premesse internazionali sulle quali ci stiamo attestando con una ragionevole unitarietà di valutazione
Per quanto riguarda la politica comunitaria
Io credo che converrebbe intanto per dare un segno concreto a questo nostro convegno raccogliere l'esortazione finale sul rilievo finale già fatto forte poca
Diceva adesso Nino Andreatta siamo entrambi dei deputati che sono stati i senatori e quindi abbiamo anche l'esperienza di del diverso funzionamento nel bene e nel male di due distinti i rami del Parlamento ricordando che e veramente singolare che questo problema di insensibilità oppure diciamo di pregiudiziali regolamentari visti che che fermano il il momento realizzativo di un discorso comunitario su cui credo non ci dovrebbero essere estinzione tra democratici cristiani socialisti avvenga al Senato e non alla Camera mentre al Senato Bisanti esiste una giunta per gli affari europei che invece non resiste alla Camera
E credo lo diceva anche adesso a Nino Andreatta che un elemento su cui converrebbe seriamente operativamente riflettere sarebbe questo
In un momento di generale crisi delle istituzioni bicamerali cioè di quelle commissioni che abbracciano con poteri e i rappresentanti paritari della Camera e del Senato
Le Comit l'esito di questi comici e non mi è stato per la verità molto esaltante sarebbe invece il caso di affermare subito la necessità e in tempi molto brevi della istituzione di una bicamerale per gli Affari europei a cui far affluire rapidamente tutto quello che attinente al contenzioso europeo e anche soprattutto all'attuazione delle direttive il ministro competente si troverebbe un unico interlocutore altamente rappresentativo in quella sede potrebbe realizzare e porta e a termine le le cose che gli sono che gli stanno a cuore che dovrebbero starci a cuore e questo potrebbe essere veramente il segno di una concretezza
Europeisti che ha in cui aziende uno di quei rari momenti in cui avviene davvero il salto di qualità
Salto di qualità non so se c'è ancora Vittorino Chiusano che ringrazio per averci portato sul tema del Parlamento europeo che eccetto un tema di grande
Orale europea
Vi sono certamente delle carenze istituzionali di poteri per il Parlamento europeo e noi sentiamo che la forza dell'europeismo nel quale crediamo entrambi con con consigli c'era impegno civile è spesso tappata non tanto dalla pochezza o dalla inadeguatezza delle norme ma se mi è consentito anche e soprattutto dalla dallo scarso livello delle rappresentanze parlamentari che sia che si esprima e e bisogna anche dire che salvo rare eccezioni e Vittorio Chiusano certamente rappresentava una di queste la legge elettorale italiana tutte le leggi elettorali possibile che sono state attuate nei dieci Paesi comunitari la meno adatta ad esprimere rappresentanze che portassero all'assemblea di Strasburgo una volontà politica che non fosse venata come in effetti è avvenuto da una premessa corporativa Darren more corporative che sono soprattutto nella rappresentanza parlamentare italiana fortemente presente se pensiamo alla composizione sociologica della rappresentanza che abbiamo mandato
E solo una riforma elettorale semplificatrice e e politicizzato e dice servirà in questa direzione
Seconda osservazione questa non di politica europei Ispica ma di quadro di collocazione internazionale
Qui presente vedo tra di noi la anche il capo della delegazione italiana alla l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e della Unione europea occidentale dell'UE è una discussione che c'è stata abbastanza vivace molto qualificata alla ultima sessione agli ultimi incontri internazionale dei anche dei delegati italiani
Dopo che ha novembre celebrammo con molta enfasi per fortuna con grande con grandi soddisfazioni il il trentesimo anniversario della costituzione del nucleo per devo dire che si dovrebbe ci vorrebbero tende letterarie per per confrontare il le in fasi di quella rievocazione tu tutto sommato
La relativa modestia dell'evento l'UE o era il surrogato di un una svolta politica che non c'è non c'era stata era era la celebrazione del del del dramma di di De Gasperi che che all'ultimo momento della vita vede infrangersi tra l'altro con una rinascenza retorica quello che si esprime col canto da marsigliese all'assemblea di Palazzo Borbone che che bocciava l'accetta e e non rendendosi conto che in questo modo
Più che in mille altri settori si bloccava concretamente il discorso o europeo politicamente sensato e operativo
Noi abbiamo celebrato comunque con una enfasi quel quell'avvenimento e credito che non c'è stato in quella celebrazione nessuna distinzione tra celebrazione socialista e celebrazione democratico cristiano
Tutti sentiamo che uno dei una dei maggiori significati della nostra del nostro incontrarci e del nostro stare assieme sul piano della politica interna era anche il fatto che non soltanto noi ci sentivamo la mai partecipi di una destino comune sul piano politico europeo macchine
E in questo bisogna mettere in evidenza Lucioli l'ha fatto molto bene con una bella nota di questo a tanto apprezzabile
Iniziativa che la lettera diplomatica Luccioli nostra ex ambasciatore a a buon che adesso credo stia prevalentemente a Parigi quindi vive da vicino la la vicenda politica francese mettendo in evidenza
Una cosa che dobbiamo dire ai nostri colleghi socialisti
Che non è certo con la presidenza Mitterrand dal punto di vista della politica internazionale che è venuto meno l'impegno europeistico
Per quello che poteva significare un impegno atlantico o addirittura la la fiducia nell'Unione europea da parte dei nostri partner socialisti
Dire che
Sotto questo profilo il resto dei profili lo potremo certamente criticare ma sotto questo profilo la presidenza socialista è stato un elemento certamente di rafforzamento e e Enti consolidamento del quadro politico generale
Però dalla premessa quasi esaltante di quella recente sera di novembre in cui i nostri ministri
Per la difesa degli esteri si si abbracciavano commossi fino alle lacrime questa grande celebrazione a a quello che è stato i quasi immediato approccio con la realtà immediata
La ripresa dell'evento e opaco trantran del dell'UE io nella sua assemblea parlamentare il ritrovarsi non più subito a livello di ministri ma a livello di ambasciatori a a dato la sensazione che il discorso era rimasto veramente celebrativa e questa invece è una occasione sostanziale di incontro e di ripresa che le nostre forze politiche rispettive devono sapere in erba
Cominciando da da da poche cose essenziali
La riunificazione di tutte le sedi decisionali dell'UE oggi diviso tra Parigi e Londra sembra una piccola cosa ma è una cosa decisiva dal punto di vista della funzionalità
L'istituzionalizzazione del segretariato dell'auto che sia portato al di là del momento funzionari ittico e arrivi a un livello politico occorre un corteo lento anche per l'unione europea occidentale
Queste sono cose concrete e importanti da fare subito per verificare che questo non è soltanto di controcultura e c'è un ultimo punto che è per me il più delicato e non credo sia marginale
La questione di Malta
Questa rischia veniamo tutti da recenti incontri ci sono state consultazione a livello per lo meno delle nostre due internazionali
Io ho colto bianco me lo confermerà ve lo confermerà negli interventi che abbiamo sentito al consiglio di d'Europa di Strasburgo all'Assemblea in cui si sono dati tre mesi praticamente di tempo a al governo maltese per pronunciarsi
Soprattutto per riconoscersi diciamo così in regola con quella che è la carta di riconoscimento per appartenere al Consiglio d'Europa
E cioè l'accettazione della Carta dei diritti dell'uomo e soprattutto di quella tale normativa che riconosce la sovranità dell'Alta Corte
Di giustizia di Strasburgo
Speriamo colto nella sinistra italiana ed è europea e devo dire per la verità persino del rappresentante del partito comuni sta essendo ormai il partito comunista solo più una realtà italiana ai livelli comunitari e ed del Consiglio d'Europa si esprime con una rappresentanza italiana e basta
Atteggiamenti preoccupati e molto responsabili
Questi atteggiamenti vanno accentuati in considerazione del fatto che a Malta
Sta maturando secondo la mia impressione una situazione di estremo pericolo per quanto riguarda il quadro generale non solo del Mediterraneo ma diciamolo pure degli equilibri del mondo in questa piccola isola sarebbe troppo facile e banale cercare le le le gli accorpamenti le le affinità con la situazione cubana ma qui siamo siamo tutti maggiorenni e non dobbiamo forzare i toni prendendo per buone certe propensioni che il nuovo premier maltese
Bonici ha manifestato ma poiché questo è il problema che è stato posto all'attenzione dell'Internazionale socialista
Dove devo dire come mio piacere sia notata dicono tutti gli osservatori una una crescente freddezza nei confronti di una situazione in cui alla cambiamento al tentativo di cambiamento di collocazione internazionale fa riscontro una pesanti mento in termini di diritti civili della situazione interna e questo elemento non trascurabile elemento una consapevolezza nuova in campo sociali sta a livello internazionale potrebbe coincidere con ciò che nei negli ambiti internazionali democratici cristiani e non solo democratici cristiani sta maturando per determinare una situazione nuova
Dico questo perché senza voler indulgere né né del una via antica Dresda qualcuna anche nota non dico antipatia ma scarsa propensione ad accendersi di entusiasmo per tutte le tematiche terzomondista e torno a a fare in me stesso l'amara constatazione e vorrei che la ritrovata consapevolezza i nostri due partiti ci aiutasse a uscire da questa fase a dir poco un po'comica
In cui questo Paese sovrabbondante di esperti e di tecnici in materia di paesi del terzo mondo dove non è difficile trovare in pochi minuti mille persona competentissimo a dichiarare ciò che si deve pensare del Cile del Nicaragua siamo sprovveduti simili Asperti che c'era qualcuno rapidamente sulla situazione di Parigi
Che dista qualche centinaio di chilometri dalla capitale
E ancor meno provvisti di competenti che cifra guardino cioè ciò che a poche decine di chilometri dalla costa siciliana potrebbe nel breve volgere dico un mattino capovolgere in modo forse pesante decisivo le sorti degli equilibri politici mondiali grazie
Fra l'altro professore Silvestri vicepresidente dell'Istituto affari internazionali
Dove vuole raccolte poco è uguale
Ora io
Credo che problema generale complessivo dell'Europa oggi
Sia quello di un processo di unificazione troppo lento in presenza di una determinazione
Della collocazione internazionale dell'Europa un deteriorarsi che
Si verifica sicuramente in campo economico anche commerciale si verifica nel campo per la sicurezza
Si verifica persino in campo politico benché esistano delle potenzialità di maggiore
Richiesta di Europa da parte dell'Esterno penso per esempio a sicuramente a una maggiore attenzione verso le iniziative europee
Che c'è in Medioriente che c'è in Nord Africa in seguito soprattutto delle assunzioni di responsabilità che ci sono anche state da parte dei Paesi europei cosa a cui non erano più abituati in questi Paesi
Che però
Che però queste potenzialità rischiano di risolversi in poi come i miraggi
In gatte da pelare più che in effettive occasioni per accrescere il ruolo europeo e questo perché in realtà alla potenzialità alla alla dichiarazione di disponibilità non segue poi l'effettiva capacità di agire e sì direi che questo in un certo senso sì imprime in Europa crea anzi un effetto di ritorno negativo che contribuisce ad aumentare il Fattore dice anticrisi diciamo di pizza dell'unificazione se non di crisi
E cioè crea una sorta di oscillazione i vari paesi europei prevenuti da queste diverse esigenze da questo sentire che la loro posizione internazionale sta in qualche maniera decadendo oscillano alla ricerca
Di alleati di occasioni di di interlocutori oscillano in genere
A est e a ovest e a volte tra nord e sud
In Italia forse più tra nord e sud in Germania più tra Est e Ovest ma insomma diciamo la la il fenomeno interessante da questo punto di vista e quello della oscillazione
Che comporta e quindi della della incertezza di collocazione se volete che è un abbastanza una novità per l'Europa è una novità degli anni settanta ma che negli anni Ottanta sta diventando più drammatica
Che porta poi al successo e hanno questa ipotesi istituzionali o politiche di unificazione europea che vanno sotto vari nomi di Europa a geometria variabile d'Europa a più velocità
D Europa fondata su diverse istituzioni e non solo su un'unica istituzione
Ma che tutte in realtà che cosa sta e tentano in realtà di
Razionalizzare l'incertezza di cercare di un'azione dall'ex posto a mio avviso l'incertezza esistente
Le corse no a Mosca a Mosca Washington a Washington a seconda dei non vedenti ogni e il presidente o altre cose che deve che sono spiegabili stime in realtà anche necessario inutili in un momento come in un momento come questo
Per restare dentro il gioco ma che tendono a a far perdere
La cosiddetta moratoria infine la priorità europea
Andiamo a fare spesso dichiarazioni a cercare di fare operazioni
Che sono in genere dichiarazione operazioni in non coordinate non concordate
Che quindi indeboliscono
L'elemento di però per tentativo che abbiamo fatto varie volte di Doimo anche altri Paesi di proporci la volta e come portavoce dell'Europa in una situazione o in un'altra per il Medioriente per la Est
Per alcuni problemi economici non solo quinta
Normalmente fornito perché sushi c'era più il momento di sospetto rispetto agli obiettivi nazionali del Paese che si proponeva come
Il portavoce da parte degli altri che l'adesione a un programma comune
Ad esempio perché al giustamente diceva Ruggero segretario alla Farnesina diceva
Noi se parliamo di ore europea possiamo si lasciar perdere alcuni Paesi non le possiamo certo lasciar perdere alcuni altri come la Gran Bretagna perché non possiamo lasciar perdere la Gran Bretagna
Perché non mi ricordo se Ruggiero ha detto no ma la sostanza è perché se perdiamo la Gran Bretagna la Germania non ci sta più
Perché la Germania non ci sta più in fondo c'era stata in altri tempi anche senza la Gran Bretagna gli era bastato l'asse con la Francia eventualmente con gli altri Paesi europei
Non ci sta più perché ha maggiori incertezze in altri quadri perché si trova in una situazione in cui l'Alleanza atlantica in particolare crisi
Si trovano sezione in cui gli americani hanno proposto cose di cui non verso cui non sa bene come porsi nei confronti anche dei sovietici come la Lele iniziativa sulla difesa strategica
Perché in America c'è un dibattito al Senato americano sul sulla riduzione delle forze americane in Germania e a questo punto la Germania non vuole assolutamente perdere quella garanzia l'antica che per lei è la presenza delle forze inglesi
In Germania e non vuole fare nulla per indebolire questo legame e quindi più debole e quindi rende più debole anche la proposta perché se si potesse dire la Gran Bretagna guarda in avanti anche senza di te forse si avrebbero maggiori carte in mano
Ma se la signora Thatcher è convinta che tanto senza di lei non si va avanti può giocare se non altro la carta del rinvio come è noto per le costruzioni europee
Ci sono un po'dei momenti magici persi i quali poi tutto diventa molto più difficile molto più molto più lento
Quindi credo che il problema sia quello difficile facile a dire per fare di ridare un centro politico una coerenza politica al disegno europeo
Ci sono ripeto ci sono grossi elementi di incertezza per farlo però abbiamo una situazione in cui è difficile non farlo cioè non farlo significa accrescere i momenti di divisione
Pensiamo per esempio appunto apre per la difesa strategica la mancanza di una posizione comune europea e di e di
Consultazioni tra europei sopra il problema dalla difesa strategica sta portando al fatto che diversi Paesi stanno prendendo posizioni diverse non ancora ufficialmente non ancora batterò di fatto stanno portando a posizioni diverse
E questa grande
Questo significa che è un altro elemento di divisione perché viene inserito ugualmente avviene nel campo delle armi convenzionali viene nel campo addirittura dei negoziati
Esempi negoziati di Ginevra per adesso fanno l'unanimità anche perché non stanno arrivando a nessun risultato per cui c'è una c'è una situazione così
Di di di speranza la speranza è comune a tutti mettiamo che questi negoziati sia vino verso dei risultati sicuramente rinizia era il dibattito che fu caratteristico dell'Europa nel periodo degli anni settantotto settantanove gara capisco in più rispetto
Della possibilità di un accordo russo americano che
Deboli schiantatosi in sede europea
E non la rafforzi indebolisca la sicurezza europea
Un problema che sicuramente rinascerà e che rivedrà di nuovo altre divisioni tra tra europei l'economia la moneta sono altri elementi di questo genere che hanno tra l'altro connessioni abbastanza strette tra loro
E due stanze evidente per esempio che il rafforzamento del dollaro
è uno degli elementi forse non in non il migliore che sta bloccando quella maggiore assunzione di responsabilità nel campo dalla difesa convenzionale da parte dell'Europa perché rende più difficile a crescere i bilanci nazionali della difesa
Quando il dollaro era debole dell'Europa spesi accrebbe i suoi bilanci dalla difesa mentre la Stati Uniti diminuirono
Viceversa voce correre forte avviene esattamente il contrario questi sono collegamenti catturi posso ritenere arbitrare io non sono così semplicistici naturalmente ma che non lo sono in realtà perché si verificano regolarmente
Per quello che riguarda la posizione italiana può l'Italia in tutto questo assumere un'iniziativa di tentare di riportare una maggiore coerenza questa situazione ma evidentemente bisogna innanzitutto partire dalle considerazioni che faceva forte cioè per
Assumere un ruolo di propulsi propulsione bisogna essere credibili
Bisogna quindi avere se non altro la credibilità di una pagella grosso modo in ordine comunque non più in disordine di quella degli altri partners perché questo rende la cosa poco se no durante la cosa veramente unicamente verbale
C'è anche una necessità mio avviso di una maggiore coerenza e coesione di politica estera noi nei confronti delle varie iniziative europee
Abbiamo continuato a fare quella che
Alcuni ammette ex ambasciatore ho definito la politica del sedere cioè appunto ci mettiamo andiamo andiamo a sederci laddove
Laddove c'è una sedia e cerchiamo farcela mettere uno strapuntino qualcosa non vogliamo essere tagliati fuori
E in realtà questa è una politica che dobbiamo fare c'è una certa tendenza a riformarsi di un certo giro di avvio di di di accordi tra Francia e Germania tra Francia e Gran Bretagna Gran Bretagna e Germania o anche a tre anche se altri non è ancora ben chiaro come sterili
Ed è chiaro che noi vogliamo esserci esserci però per fare che e quindi questo è quello che ancora non è molto chiaro a mio avviso
Adesso dico è inutile elencare una specie di programma di quello che noi dovremmo fare a mio avviso il nostro problema italiano è un problema in primo luogo politico istituzionale
Cioè è il problema della unità per il governo e questa che manca
Non molti Paesi non hanno questa unità
Gli Stati Uniti per esempio hanno forti divisioni all'interno del loro governo però solo una superpotenza le loro divisioni le scaricano più all'esterno che che all'interno noi invece tendiamo a subire le divisioni Esterne
La nostra situazione è quella per cui noi agiamo contemporaneamente in politica estera in una serie diversa di istituzioni e di fughe di ambiti
Economici politici e militari istituzioni dall'UE e alla NATO alla c'è al Consiglio d'Europa tanto centinaia solo alle Nazioni Unite e così via
Invece di ricondurre a unità questi diversi ambiti
Dove noi agiamo
Questi diversi ambiti condizionano una divisione all'interno del nostro governo in realtà
Ci sono delle deleghe che sono delle che a volte politiche per partito a volte istituzionali per ministro che vanno a
Che che che vengono date al all'interno per per occuparsi di questi problemi e che non vengano ricondotte unità mancava quella figura che la figura del premier saponette o che la figura di colui che alla fine deve concludere questa questa situazione deve decidere deve riportare l'abitazione viene sostituita da un meccanismo di coordinamento che va dal coordinamento del consiglio dei ministri del gabinetto del Consiglio di gabinetto al coordinamento dei comitati interministeriali ai vari livelli
Il coordinamento però ha il difetto di
Di essere raramente efficace di essere lungo e soprattutto in un certo senso di confermare la divisione delle funzioni
E la legittimità della divisione delle funzioni perché si coordina tra tra tra pari grado si coordina tra vassalli di pari grado non manca il re
E e quindi questo a mio avviso è il maggior problema della della situazione italiana
è quello che ci viene regolarmente indicato all'estero fatto recentemente per me una specie di sondaggio sulle opinioni dei principali esperti stranieri
Sopra la politica estera italiana e la prima obiezione cresciamo tutti e quanti ministri degli Esteri avete cioè chi fa la politica estera nel vostro Paese
Noi non l'abbiamo capito
E questo non abbiamo non l'abbiamo capito loro lo hanno capito non forse sappiamo perché non l'hanno capita nel senso che ci sono diverse posizioni ci sono gli però è un problema
Sì come temeva magari vantaggio di essere una superpotenza di imporre la o di che tipo la scelta noi due dobbiamo subire io quello che dico è che se stiamo in una situazione sono d'accordo che come infatti l'ho anche detto la stessa e se siamo in una situazione in cui la politica estera è relativamente semplice noi pur essendo una media o una piccola potenza
Abbiamo un ruolo comunque era un po'la situazione gli anni Cinquanta legalizzata cioè c'era più semplice il gioco perché le scelte erano più semplici tutto sommato sia pure è facile dirlo adesso ma comunque perché erano relative a detenere oggi che stava scelte in genere abbastanza sfumate difficili e contestate
E la mancanza di credo secondo me le rende più improbabile il fatto che l'Italia pur avendo una vocazione europea
Divenga un motore europeo e questo in un certo senso indebolisce l'intero progetto di Unione europea perché questo è un progetto che sia iniziato dal Parlamento ma il parlamento poi lo consegna ai governi sono i governi sia pure stimolati dal Parlamento contestati al Parlamento europeo
Che devono poi alla fine prendere decisioni e quindi sarebbe importante aprire
Un governo che Cagli tutti in questo senso queste erano le osservazioni che volevo fare grazie
Onorevole Bianco
Io mi chiedo ma perché penso che porti fortuna saluto già Andrea
Io credo che i timidi in politica estera
Ormai non siano
Un motivo reale di divisione fra partitini come la Democrazia Cristiana il Partito Socialista
E quindi non rientrano nella secondo termine di questo convegno cioè competizione è stato già osservato acutamente dal collega sarte
Io credo che il momento di passaggio forse Andreatta va dimenticato
Sia stata la votazione di una mozione fondamentale importante
Sui problemi della difesa
Che fu la mozione degli euromissili quando pur essendo il Partito socialista in una posizione di distacco era il governo della non sfiducia
Portando a scrutinio segreto e quindi con il rischio dei cosiddetti franchi tiratori a maggioranza fu approvata questa mozione che poi rappresenta un momento significativo
Della politica estera italiano momento io ritengo altamente significativo
Quindi non è su questo credo che dovremmo discutere ma piuttosto su alcuni temi che sono stati qui anche sottolineati
Dai colleghi adesso sono dal professor Silvestri
E cioè la determinazione la precisazione degli indirizzi della nostra politica estera tenendo presente che i due partiti sono al governo insieme e devono definire gli orientamenti
Ora
Sull'ultimo numero dell'osservatore
C'è un articolo appunto di Silvestre e un titolo su quale voglio soffermare l'attenzione perché condivido il contenuto dell'articolo il titolo di questo
Pezzo di Silvestri dice maggiore dinamismo nella politica italiana
Io per la verità sto cercando da tempo di capire in che cosa consiste questo maggiore dinamismo della politica italiano e come si è manifestata intatto indubbiamente positivo questo
E il maggiore dinamismo si è manifestato attraverso tre o quattro atti politici
Che in un certo senso hanno rappresentato un momento per dir così di maggiore autonomia qualcuno potrebbe dire di dissocia nel rispetto ad orientamenti della politica americana in un momento di grave scontro fra le due superpotenze
Diciamo pure che la situazione discontrollo fra gli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica ha creato spazi per le iniziative del nostro governo ma anche di altri governi
Europea i quali si sono messi a fare una funzione dei quali i nostri governanti sono bravissimi quelli dei pompieri cioè dell'andare in giro a tentare di svolge l'uomo e poi giustificarlo all'interno dicendo tutto questo poi serve in punto agli Stati Uniti d'America per tentare
Di creare
Dei raccordi maggiore
Ma è accaduto che non appena le due superpotenze com'era prevedibile e come era nella logica hanno cominciato a dialogare scoppiando adesso la preoccupazione europea quella di cui ha parlato Silvestri
Ed è un'oscillazione che non è dell'ultimo periodo è permanente
Di lei che è sempre accaduto né le relazioni fra le grandi potenze che nel momento in cui c'è l'attenzione interviene l'Europa
Come mai l'iniziativa di intermediazione ma senza un reale peso nel momento in cui le due superpotenze cominciano a dialogare sorge un rischio reale lo si è visto anche con ultimo episodio sotto una potremmo andare indietro
Nel tempo sorge il pericolo di vedere l'Europa
Trascurata non garantita non coperta adesso si comincia a parlare l'ho detto anche
Ma infatti la sua introduzione molto interessante del rischio dall'assalto ricusazione soltanto le due superpotenze e della groppa non coperte sorgono quindi le preoccupazioni
Tutto questo porta
Ad interim a parte le altre questioni sulle quali sono soffermate con interessanti osservazioni la comunità europea la rafforzamento della collaborazione economica le questioni del mercato comune cioè sono tutti temi che sono stati trattati io voglio soffermarmi solo su di un argomento che secondo me il vero motivo di debolezza e lo ha detto bene sarte il vero motivo di debolezza del loro
Ed è la ragione per cui l'Europa non potrà mai svolge pure all'euro se non affronta questo argomento
Cioè la questione dell'autonomia diciamo pure militare
Dell'autonomia della volta che possa trovare una politica che sia in grado di mettere la al riparo non militarizzando sia ben chiaro ma mettere al riparo dalla pressione che viene esercitata dalla straordinaria potenza
Dell'Unione Sovietica
Che naturalmente non finirà di esercitare la sua professione
Nei confronti dell'Europa anche dopo l'accordo che noi speriamo venga realizzato
Fra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica livello di Guerre stellari a livello
La parità strategiche anche degli euromissili perché rimane un punto ed è strano che non se ne parla un punto essenziale la straordinaria superiorità dell'Unione Sovietica nel campo convenzionale che peraltro la vera arma di pressione e in certo senso del rischio diffidare utilizzazione oggi le armi sia ben chiaro non solo dispiegate per essere usate sono dispiegate per esercitare per scivoli direi che il famoso detto di von Clausewitz se capovolto cioè prima lavorerà la prosecuzione apolidi adesso le armi sono lo strumento di partenza per fare politica estera su queste purtroppo la realtà e quindi dobbiamo fare i conti con questo e allora uno dei primi punti
Sui quali secondo me bisognerebbe portare avanti una politica adeguata è quella della sicurezza è il tema principale non ce n'è da fare la politica internazionale ha sempre alcune coordinate essenziali
La coordinata credo primaria è quella della sicurezza questo è il primo dato come realizzarla e qui ci sono una serie di anomalie che vengono fuori per esempio
Non c'è Benigni sensazioni che ha avuto il collega Sarti che con questa nell'alveo e anche nel Consiglio d'Europa ho avuto la netta sensazione
Quando si è tentato di lanciare questi organismi che il nostro Governo sia
Biforcuta o condurre linee in materia da una parte l'autonomia per tentare di dare maggiore slancio l'insidia politica d'altra parte una sorta di filo mi americanismo eccessivo per cui c'è la tendenza a ritenere che il problema della sicurezza poi c'è un problema esclusivamente dall'Alleanza atlantica è molto meno dell'Europa
Da una parte altre parti sono dei tentativi piuttosto militare che non si concretizza ora a questo punto noi abbiamo una serie di organismi che sono tutti asimmetrici l'uno rispetto all'altro
Per esempio il giusto rapporto fra l'alleanza atlantica e questo organismo che è il surrogato della comunità europea di difesa del nucleo è in una situazione veramente singolare
In mancanza di raccordo la mancanza di raccordo finisce per determinare una mancanza di espressione di politica coerente su questo piano
E questo è uno per esempio dei punti che dovrebbe essere ad adeguatamente affrontato il progetto crescere Colombo cercava di riportare nell'ambito della comunità europea sostanzialmente il problema della sicurezza
Era una linea forte ma questa si scontra con la volontà della Francia come è noto e non a caso il discorso del rilancio dell'UEO
Fu determinato da un ministro francese autorizzato a Mitterand nonché lancio a questa prospettiva
Ma una prospettiva che è riuscita a bloccare iniziative più europee senza mandare avanti
Le altre iniziative di maggior raccordo a questo punto io credo che per esempio uno dei primi punti che il Governo dovrebbe affrontare affrontare a parte
E tutto il resto se vuole dare un senso alla politica delle sicurezze in Europa e quella di stabilire ordine in questo campo oltre che potenziamento
Che è una parte abbiamo fatto le celebrazioni del trentanove euro e ottanta da parte c'è tutto un Napoli Dio di smobilitazione anche perché in realtà la stessa Francia fatto macchina indietro preferendo l'asse con bon Laglio degli Stati Uniti negli Stati Uniti d'America dicono che sono interessati come il Piliego la formula
Usata per nucleo la Gran Bretagna si mostra delle volte fredda delle volte più interessata a me in realtà non si va avanti e in ogni caso oggi quello che viene fuori e che malgrado le affermazioni che vengono fatte che le trattative di Ginevra devono avere come interlocutore anche l'Europa non c'è un'istanza vera europea
Nella quale vengono elaborate politiche comuni che siano interessanti per noi il rischio grosso e che dopo una grande fatica comunque fatta per risolto due
Certo punto la pressioni mugugni europei diventino così forti da determinare dopo aver tentato di creare il raccolto il fallimento ancora una volta
Delle intese in più i rischi che la Germania segua delle politiche che possono diventare anche disordinate
Perché il rischio grosso è il vero punto che oggi deve preoccuparci anche se abbiamo sentito
Di recente a Strasburgo che esce e a dicembre ancora casher a a Parigi chiarire con molta nettezza e con molta direi lungimiranza il ruolo della politica
Tedesca
Ma noi sappiamo che cresce si è trovato in una situazione di difficoltà nella stessa Germania e messo in minoranza la stessa Germania malgrado sia quello che conduco una politica estera più accettabile perché ci sono dei rigurgiti pance manici che si stanno determinando
E io vi devo dire che per esempio circolava una mozione presentata da deputati tedeschi che chiedevano la cosa anche legittimo sul piano di ritiro ma non so quanto utile ai fini della determinazione politica consultazioni
Popolare per l'autodeterminazione dei Paesi baltici cenerà estone Pravettoni eccetera c'era e poi la questione che voi avete visto sui giornali solo di passaggio sui giornali italiani ma molto infatti Zatta
Sulla politica sui giornali stranieri presente della Slesia che uno degli argomenti che sta diventando incandescente con tutta una serie gli atti interni tutto questo che cosa sta a significare che la mancanza di una politica autenticamente europea costruttiva dal punto di vista europeo rischia di fare impazzire i sistemi di terminare elementi di disordine ed elementi gravi anche di scissione
Che non saranno recuperati da nessun Piaggio nei Paesi del Terzo Mondo non saranno recuperati nessun viaggio nessuno è impossibile emigrazione nei confronti di Gheddafi agli altri queste sono le realtà vero perché poi mentre si va a
In Libia però ecco che scoppia il caso di malto sul quale rettili sogna militare questo è voglio dire uno dei temi secondo me essenziali anche perché attive ad aspetti delicati ad aspetti che toccano la cultura dei due partiti la cultura pacifista
Tra virgolette di pace meglio e due partiti sia della Democrazia Cristiana sia la grande tradizione
Internazionale del Partito Socialista attenta non intervento prima motivi di pace ma questa politica di pace per essere fatta
Nella sicurezza e nella maturità che c'è stata anche il movimento socialista per acquisire che questi problemi vengano trattati in modo adulto cioè con gli occhi aperti alla realtà richiedeva una definizione di politiche oggi a mio avviso da questo punto di vista c'è piuttosto il silenzio
La mancanza
Di fantasia
Ecco PD proposta non c'è una politica di raccordo su uno dei temi più essenziale tutto orientato in altre direzioni
Il rischio grosso è che ancora una volta ci troveremo forse con la politica economica più svelta e efficace con la politica che affronterà i problemi l'occupazione non so come
Può darsi che risolveremo i problemi dei bilanci della Comunità europea c'era c'era ma aveva sempre meno enorme esisterà quello che il nucleo di forza che può consentire all'Europa di svolgerà realmente un ruolo non è schizofrenico
Come sta determinando
Prima la volontà di partiva dialogare poi il tentativo di far saltare il dialogo per questa è una specie di pendolo che oscilla costantemente che determina però poi questa situazione anche di incomprensione fra l'Europa e gli Stati Uniti d'America perché questo è un elemento che determini comprensione di qua i commenti
Dei Kissinger o dei Brzezinski eccetera eccetera
Questo ecco era l'unico tipo di considerazione che io volevo fare la mia sensazione anche l'esperienza che ho in questi organismi internazionali e di mancanza di orientamento ittiti chiarezza
Malgrado qui il punto in Italia le forze politiche abbiano raggiunto un notevole livello identità che va anche al di là dell'attuale maggioranza di governo non ci dimentichiamo sottolineato sempre statico che l'emozione di politiche se non sono state adottate anche
Aldilà della maggioranza di governo
C'è stata anche una capacità che lei abbia avuto di coinvolge in alcune scelte
La
Opposizioni il che non è un patto poco importante perché sui grandi temi istituzionali politica estera vere questi coinvolgimenti poi anche le differenziazioni successive molto importanti altra parte il partito maggiore di opposizione in questo momento lo vediamo sta svolgendo sempre più una politica più rigorosamente tentano di darsi un minimo di giustificazione di prospettiva una politica europeista
Non vorremmo trovarci una situazione singolare per cui se uno vuole diventare europeisti
E noi sì europeisti ma senza riuscire a dare concretezza alle nostre scelte politiche questo richiede a mio avviso uno sforzo concorde più verso la convergenza che verso la competizione grazie grazie
Dottor Mombelli
Ma io credo che la questione della politica estera italiana
Del ruolo italiano in Europa
Riemerga come dire solo molto saltuariamente come questione importante della vita del nostro Paese e ed è questa mi pare una discontinuità significativa che sarebbe forse interessante
Misurarne di cui sarebbe forse interessante misurarne la cadenza e i rapporti con l'evoluzione politica in Terna ma sarebbe probabilmente un altro discorso che ci porterebbe lontano io mi voglio limitare a fare
Una piccola osservazione di carattere generale credo pertinente alla discussione di oggi e in particolare alle ultime battute agli ultimi interventi
Credo che in un modo per certi versi grossolano si possa dire che
L'auspicio il disegno
Per qualche verso tutto italiano di dissolvere quasi integralmente ingordi irrisolti della nostra esperienza unitaria nel contesto europeo nella costruzione europea
Si sia un dato di fatto attenuando
Da una parte di fronte alle resistenze o se volete alle diverse vocazioni alle diverse impostazioni dei nostri parte europee
Ma soprattutto di fronte al fatto che il tipo di costruzione comunitaria il tipo di integrazione europea che sia andato concretamente sviluppando nel corso di questi anni
Ha esaltato il dinamismo e la modernizzazione delle forze della Società e dell'economia
Ma come dire non ha coinvolto o non ha coinvolto in misura in maniera sufficiente la modernizzazione delle strutture politiche del nostro Paese
Da questo punto di vista credo che ci sia un caso allo stesso tempo esemplare è paradossale che è quello della politica agricola comunitaria come tutti sappiamo il settore agricolo e quello più integrato a livello comunitario
Ma il settore agricolo è anche quello che richiede per definizione una efficienza di intervento pubblico di intervento dello stato maggiore ecco spiegato in parte perché e come mai il nostro Paese abbia approfittato meno di altri da un certo punto di vista in partenza più svantaggiati
Della esperienza e dei vantaggi ipotetici e concreti della politica agricola comune
Oggi di fronte a a questa situazione al bilancio di questa di questa esperienza
C'è dunque un numero crescente di forze politiche
La cui attenzione sembra io credo legittimamente concentrarsi sul completamento della modernizzazione del nostro Paese cioè spostare l'attenzione sulla modernizzazione delle strutture pubbliche sulla riforma delle istituzioni
Questo tipo di accento e d'interesse ha evidentemente Grote evidentemente ha ricevuto evidentemente solo in maniera indiretta una a eventuale spinta europea positiva
Credo anche che un tale atteggiamento porta con sé porta in sé la possibilità di una come dire diversa sensibilità internazionale in altre parole adesso questo atteggiamento
Si accompagna contestualmente inevitabilmente ad una ricerca alla ricerca di una più incisiva e differenziata presenza internazionale
Una sorta
Di giustificazione ideologica a una fase ulteriore a una seconda fase della modernizzazione
Della modernizzazione che investe comprende coinvolge anche le strutture pubbliche del nostro Paese anche l'amministrazione del nostro Paese
Non credo che questa possibilità possa tradursi nel breve termine in un rischio pericoloso
Questo può avvenire soltanto se sono rispettate due condizioni che possono sembrare contraddittorie impraticabili ma che credo non lo sia
La prima è che oltre a questo obiettivo si sappia vedere il medio e lungo periodo e quindi necessariamente si sappia tener conto della riferimento del riferimento europeo e comunità
E in secondo luogo contemporaneamente
Che tale capacità di visione strategica non diventi tuttavia un alibi per uscire dal confronto reale delle posizioni oggi in campo in Europa vale a dire
Che esca dal confronto reale dei rapporti di forza economici industriali politici esistenti oggi in euro
Evidentemente un tale compito Montale obiettivo non non sono facili da praticare ma credo non siano neanche nell'insieme impossibile
Credo che per cercare di avvicinarsi a questi obiettivi bisogni sia necessario abbandonare le posizioni più velleitarie ma contemporaneamente anche qui
Legare il rinnovamento italiano il rinnovamento del nostro Paese al rinnovamento europeo
Che resta sia pure allora in termini concettuali propositivi di filosofia politica
Diverso da quello che dibattuto e sostenuto in altri Paesi europei ma che comunque una esigenza sentita ovunque e che anzi negli ultimi tempi ha trovato negli altri Paesi oltre che in Italia una riaffermazione ancora in parte incerta ma certo diversa da quella a cui abbiamo assistito nel corso degli ultimi quattro grazie
Grazie la conclude la serie degli interventi il professor sono oggi
Parlerò molto brevemente
Di due problemi
Dell'Europa economica che gli argomenti i primi occupa due problemi che mi sembrano oggi a me più interessanti che mente non saranno forse i più rilevanti e agli altri di altri e cioè i problemi della monete europee e i problemi dell'agricoltura europea molto brevemente naturalmente così qualche flash
Problemi della moneta
A suo tempo è noto che il partito socialista
Raccolse il istituzione del Sistema monetario europeo con qualche perplessità
Io credo francamente che
Quelle perplessità allora avessero fondamento non credo cioè che il Partito socialista si debba pentire di quella
Presa di posizione anche perché le cose contano per il modo come sono fatti presentato il ricordo ancora un dibattito
Testa a testa che in via Napoli
Quando ancora insegnava all'università di Napoli con l'onorevole Giorgio la Malfa io facevo l'avversario sulle cui faceva il fautore ma il fautore di uno studente ESO come una specie di gabbia contro la quale dovessero sbattere la testa i sindacati ecco inteso in quel morto e non è andato corsi Rosemary teso in quel non lo si poteva accettare in realtà invece il Sistema monetario europeo
è stato a mio avviso un grande successo è stato un grande successo anche perché è stato gestito con molta accortezza e con molta prudenza
Non è stato un sistema di cambi rigidi come quello classico di Bretton Woods nel qua
Settantuno lo stesso cambio mantenuta per ventidue anni nello snack questo non era possibile farlo e infatti abbiamo visto che ogni anno ci sono stati dei figli dei riallineamenti degli aggiustamenti che
Erano imposti dalle cose
E la lira a lentamente verso valore nei confronti delle capire che va perso in questa maniera graduale regolare rese non andiamo a vedere e le il cambio della lira in ECU nel mille novecentottantadue era mille trecento del venticinque media danno nel mille novecentottantatré è stato mille trecentocinquanta lira più lira meno
Nel mille novecento e ottantaquattro che si è appena chiuso è stata intorno alle mille trecentottanta lire quindi degli aggiustamenti graduali dovuti certamente al differenziale di sull'azione ma aggiustamenti regolari e modesti che hanno svolto quella funzione in un certo senso anche di stimolo della nostra economia che è rappresentato dall'impegno di genere un cambio stabile
Questa politica del cambio stabile vorrei dirlo è stata uno di quei no alle indicizzazioni sui quali si è fondato il successo della manovra anti inflazionistica
Del Governo
Ecco quindi noi possiamo vedere lo snack come un baluardo della complessa strategia programmatica in economia uno dei fondamentali
Guardi contro
L'inflazione nel nostro Paese
In questo senso boss ben portante e in questo senso credo che dobbiamo adoperarci per un ulteriore rafforzamento ora per quanto riguarda il rafforzamento il Sistema monetario europeo tutti tutti i loro ricorderanno un tempo c'era la folle e mica fra i cosiddetti fautori dell'approccio reale i così detti fautori dell'approccio monetario c'era chi diceva l'Europa si potrà fare l'Europa monetaria se verranno prese decisioni coraggiose in campo monetario alle quali non potranno non seguire gli aggiustamenti reali dell'economia verso la convergenza e c'erano coloro che all'opposto dicevano no bisogna che le colonie comincino accorge
Reger e soltanto dopo noi potremo fare l'Europa della moneta comune il tempo ha dimostrato che come sempre succede in questi casi le posizioni troppo estreme sono tutte e due sbagliate e occorre arrivare a una ragionevole via dimezzata ragionevole via di mezzo e quella che occorre muoversi piano piano per piccoli passi sulla via della undici l'azione monetaria e sulla via della convergenza delle economie un po'per volta le due cose si aiutano a vicenda
Ora indubbiamente
Per quello che ci riguarda io credo che l'Italia negli ultimi tempi abbia compiuto dei passi importanti nel senso della convergenza
Nello stesso tempo però sa avvertiamo la carenza di iniziative sul piano più strettamente della moneta europea e quindi noi dovremmo in qualche modo cercare di spingere ulteriormente
Il ruolo delle in Europa che sta guadagnando spazio ma dobbiamo dovremmo cercare di fare deve guadagnare di più perché soprattutto questa notevole stabilità la moneta europea è un
Notevole aiuto per la nostra economia potrebbe e costituire un un una moneta europea sempre più forte quella quel riequilibrio nei confronti del dollaro sul mercato mondi di cui tanto si avverte
La mancanza ora intendiamoci io vorrei dire a proposito delle della erratici tale dollaro che francamente a me sembra nel nostro Paese si esageri anche un po'sui danni che la nostra economia ricaverebbe da questa fortissima ascesa del dollaro così come un domani
E non credo che ci dobbiamo attendere
Danni estremi da una caduta del dollaro
O io credo che in sostanza che il dollaro scende o che il dollaro salga i gli aspetti positivi che gli aspetti negativi in buona misura si compensino come sappiamo è un dollaro molto forte ci costa all'importazione ma nello stesso tempo ha portato enormi vantaggi parve sport azione pensate semplicemente all'industria come quella delle calzature che esporta grandi quantitativi di Erchie negli Stati Uniti e che in un anno ha visto senza far nulla raddoppiare l'introito in termini di lire per il solo fatto denuncia salita del dollaro quindi
Le cose tendono a ad aggiustarsi secondo me
E tenderanno ad aggiustarsi aspetti positivi aspetti negativi anche quando il dollaro comincerà scelgo io adesso non voglio fare il profeta anch'io molti profeti sulla il suo idolo sono stati smentiti ma è indubbio a meno che l'economia non sia proprio la scienza costruito sulla sabbia che prima o poi dollaro dovrà scendere non potrà reggere in eterno la causa del dollaro forte cioè il
Altissimo deficit del bilancio federale ne potrà reggere a lungo in eterno versetto del dollaro forte cioè
L'enorme deficit della bilancia americana dei pagamenti correnti che il primo
Poi ci dovrà essere omologia giustamente ma credo che
Non ci dobbiamo attendere catastrofica questo e tuttavia non c'è dubbio che c'è un effetto dannoso in questa forte errati cita della moneta chiare mondiale perché proprio perché determina forti spostamenti di risultato fra i diversi settori a nostre coloni settore penalizzato fortemente in pochi mesi un settore che viene saltato enormemente in pochi e sono elementi di squilibrio di disturbo indubbiamente che
Più aumenta la sua forza del suolo oro le più aumenta la sua forza è solo l'integrazione europea meno evidentemente si avvertirà l'altra questione alla quale volevo accennare la questione dell'Europa agricola
Che anche se in tema di crisi e di difficoltà e di dibattito ma io credo che cui in verità a noi dovremmo partire da una considerazione chi noi sappiamo che ivi nel nostro Paese di moda parlar male non modanature all'ottantotto e insomma per la male della politica agricola comune però
Vorrei fare questo osservazioni chi legga i gli hanno anche ogni tanto non non continuamente i giornali inglesi tedeschi francesi belgi s'accorge di una cosa che tutti quanti ritengono che la politica agricola comune comune danneggi grave in tutte le loro agricolture ora questo credo che non sia possibile non avrebbe molto senso che dei Paesi governati poi da così illustri uomini di Stato eccetera si tengono per trent'anni tutti i una politica che danneggia così gravemente allora chi colture tornando a ai casi nostri alla il nostro rapporto con la politica agricola comune io credo forse si possono direttive ente e dire che l'Italia è stato uno dei paesi meno avvantaggiati da questa politica però innanzitutto credo che complessivamente si debba dire che la nostra agricoltura è stata molto avvantaggiato dall'appartenenza all'Europa verde
Anche se forse meno di altri paesi petto
E poi ci sono anche delle ragioni che ora dirò che in un certo senso spiegano perché l'agricoltura italiana è stata meno favorita via
Anzitutto dico la il vantaggio dell'appartenenza
Intanto il nostro Paese è un Paese che ha strutturalmente un deficit alimentare non possiamo dare all'Europa la cui
Fa di quello che è un fatto scrittore intanto dell'orografia del nostro territorio e nella storia del nostro servizio
Non si supera facilmente una struttura sociale per cui le nostre proprietà fondiarie sono così frazionata
E questo non è colpa della politica agricola comune non è colpa di nessuno certo se s'
E
E certamente questo fatto di avere un deficit ci costa molto perché questo vuol dire che noi dobbiamo comprare agli alti
Posti comunitari prodotti che teoricamente poteva comprare più basso prezzo sui mercati mondiali mentre viceversa
Dal lato delle Sport e sì ogni gli eventuali vantaggi chiarissimo sarebbero comunque riferiti a un fenomeno di scala più ridotta come l'esportazione agroalimentare italiano
E tuttavia però questo fatto ripeto in parte inevitabile e poi l'appartenenza al mercato comune agricolo è stato un fatto rivoluzionario di svecchiamento profondo rosso agricoltura credo che tutti i
Coloro che conoscono veramente la realtà dell'agricoltura italiana possono confermare queste mie parole lo sviluppo dell'imprenditorialità
L'agricoltura è anche nell'industria alimentare commercio alimentare del nostro Paese e dovuto a questa apertura internazionale in grande misura
La ragione per cui Italia è stata meno favorita di altri paesi dalla politica agricola comune non credo appunto che dipenda da prepotenze ed i nostri partners o incapacità dei nostri negozi a tori io voglio ricordare
La grande abilità una grande intelligenza con la quale per esempio il ministro Marcora condusse le sue trattative a Bruxelles riuscendo a ottenere
Dei regolamenti molto vantaggioso per la nostra agricoltura al di là direi proprio della stessa logica economica dico dipende dal regolamento sul pomodoro se l'Italia i il bassista sport
Non il mondiale di pomodori pelati che in fondo è una cosa che dal punto di vista economico sta in piedi fino a un certo punto rivali dovrebbe essere massimo esportatore di altre cose
Ora dico il fatto è che noi esportiamo potremmo essere avvantaggiati proprio la struttura di questo nostro settore per produzioni che sono spesso Lou l'unica cosa che paesi in via di sviluppo riescono ad esportare come facciamo noi italiani che siamo in prima linea oggi fortunatamente in questa politica di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo di accordi commerciali
A a ostacolare le esportazioni tipiche di questi Paesi che noi vogliamo aiutare vogliamo essere in prima linea aiutare purtroppo proprio i prodotti sui quali potrebbero essere aiuti tanti sono i prodotti in concorrenza con la frutta agli ortaggi con i prodotti tipici e spesso ripeto quasi le uniche cose in questi paesi in via di sviluppo sono esportare
Ringrazio dell'attenzione
No io mi trovo in imbarazzo perché
Con il collega Mannino doveva concludere ma non è più qui al nostro fianco io d'altra parte ho una incapacità strutturale a concludere un dibattito e quindi vorrei fare solamente in termini molto rapidi ringraziando per l'invito come ha fatto l'altra parte il collega Forte un secondo modi piccolissimo
Ho intervento
Superliga del mio ragionamento che Viesti Bonato delle cose molto interessanti tutti coloro che sono intervenuti nella discussione
La prima osservazione mi scusi professor Somogy riguarda proprio la prima parte del suo intervento nel senso che mi sembra senza con questo riaprire una discussione di Roma che non non sia molto conciliabile sul però logico almeno il fatto di dire che le riserve sul sistema monetario europeo avevano un fondamento pur constatando che il Sistema monetario europeo ha rappresentato un grande successo forse per certi versi successo e più rilevante nella politica europea degli ultimi dieci anni e vorrei dire però una componente anche importante di autocontrollo che ha introdotto nelle con la mia italiana
E che va nella direzione di quella stabilità del cambio che è parte costitutiva della politica economica di risanamento che col successo governo sta portando avanti
Perché dico questo perché il sistema monetario europeo all'origine non è mai stato concepito con un sistema di cambi fissi che poi si è cambiato via facendo no per la Red da non si è fatta nessuna modifica antigiuridica agli accordi che furono presi che la novità al Sistema monetario europeo tant'è vero che in cinque a ogni sono avuti sette riallineamenti nell'ambito del Sistema monetario europeo ma come ricordava ad esempio Andreatta dell'intervento che ha fatto è cambiata la logica stessa vorrei dire politica mettendo dire Pieri agli alimenti nel senso che ogni governo ha dovuto in sostanza quando o per la svalutazione opera di valutazione ha dovuto rivedere i tassi di cambio della propria moneta l'espressione cattiva ma trattarmi vorrei dire con gli altri governi e rispetto alle sue originarie richieste Hope punti di partenza trovare un punto mediano di incontro che ha contribuito credo a creare quell'aria di relativa stabilità monetaria in tempi di grande disordine ma soprattutto
Quello che mi premeva sottolinea
Pare che questo sistema monetario europeo dal primo momento anche se poi non è andato avanti come sarebbe stato auspicabile vero tuttavia ha esercitato una migliore convergenza delle può litiga economiche per quanto più direttamente ci riguarda torno a ripetere a concorso ecco ad una politica non so se l'espressione io non sono un economista e giusta non so se sul piano politico sia opportuna io penso che sia giusto
Sia opportuna ad una politica di maggiore rigore che è alla base diciamo così del Risanamento in atto e in divenire perché credo che questo maggiore rigore non può essere lasciato a mezza strada
Tre rapidissime osservazioni
Prima di concludo il mio intervento
La prima ribadisco per quanto riguarda il Consiglio europeo di Milano specificamente per quanto riguarda il tema
Della unione europea che io non
La ragione per quanto ne so di essere ottimista sono senz'altro d'accordo con quanto qui è stato detto sulla semplicismo di dire che l'Europa a due velocità l'Europa a geometria variabile l'Europa con chi ci sta però dobbiamo anche essere consapevoli che escludere questo non riguarda il nostro Pezzi in principio pregiudizialmente una strada di questo genere significa ripeto mettersi al passo dell'ultimo con e se l'ultimo vagone del convoglio idealmente avesse un'autonomia di gestione decidi di stare in stazione tutto il convoglio resta in stazione
E quindi
Questo è un problema però
Sono sicché si esprimerà io credo non solo e forse non tanto nella Conferenza intergovernativa quanto e soprattutto del mandato della Conferenza intergovernativa nell'ipotesi che venga sciolto questo nodo positivamente riceverà
Il secondo punto giallo affrontato quando voglio sottolineare
Riguarda in questo panorama che abbiamo fatto della politica europea nel nostro Paese le misure nazionali che dobbiamo adottare cioè non si tratta solamente di una coerenza europea istiga nelle nella tre dire nelle iniziative esterne tipo Conferenza intergovernativa con tutto quello che comporta sul passaggio dal voto all'unanimità voto a maggioranza sulla nuova disciplina sulla d'interesse vitale sui maggiori poteri al Parlamento europeo e così via ecco sull'allargamento delle competenze
Europea anche in materia di sicurezza e così via ma si tratta evidentemente anche di essere
Correre
Enti con le politiche interni vorrei dire quindi compatibili sul piano europeo ecco perché avevo prima detto si tratta di sapere come si sta in Europa sia ti sapere come si sta nell'Alleanza atlantica e che l'Europa si sta molto male quando si prende l'iniziativa del referendum sulla taglio di quattro punti di scala mobile ecco
Cioè uno può anche votare in Parlamento con una maggioranza più ampia di quella e che appoggia il governo è un ordine del giorno per cui siamo sulla linea europeisti che forse agli euro visti cara più avanzate ma se poi facciamo una linea di auto esclusioni di marginalizzazione una riga che sostanzialmente legittima o quanto meno offre adibiti a chi Therese in più i tedeschi in termini di sistema monetario europeo ecco sono preoccupati del troppa divergenza esistente nei la sensazione e così via e quindi non disponibili per per per marciare che tutto questo evidentemente mi sembra che sia un venir meno
Alla coerenza e quindi non contributo migliore per potere marciare con basso spedito
L'altro aspetto ne ha comportato un esempio solo in materia monetaria dicembre le misure nazionali adesso non voglio tornare nei contenuti sull'argomento che non sia solamente coerenti con l'impegno
Per il distico ma che nella loro audacia possono per certi versi anticipare che l'impegno che domani può e deve essere allargato a tutta quanta l'euro
Il terzo ed ultimo punto
Lo aveva affrontato la mia introduzione vorrei ribadirlo di nuovo è che noi dobbiamo essere pienamente consapevoli che nei mesi e negli anni che verranno avremmo
Movimenti non voglio sapere se crescenti ma certamente importanti nell'ambito dell'opinione pubblica europea e non solo europeo potrebbe avviare il discorso dell'opinione pubblica occidentale
è che si distinguerà hanno
Ho per la lotta che faranno in favore del neutralismo apertura strisciante per l'opzione che eserciteranno in favore della ipotesi di disarmo unilaterale e così via cioè non è affatto
Le venire meno non tanto al clima di cordialità obiettore la cosa dovrebbe essere credibile ma all'interesse comune di elaborare una strategia i dare respiro di
Strategia questa
Alleanza non è quindi per perturbare tutto questo se io richiamo che sulla nostra strada mimesi negli anni futuri
Nella pressione del negoziato a Ginevra nella problematica aperta dalla riflessione intorno alla strategia militare occidentale i problemi aperti che in riferimento a questa revisione riflessione sono aperti dalle nuove ipotesi già d'altra parte arrivati anche se a maturità tanto che sono oggetto
Del terzo vuole del negoziato ginevrino e con rispetto quindi a questo Vasco
Ordine del giorno che abbiamo in futuro vi sono certamente delle preoccupazioni all'interno della sinistra europea che per certi versi esaltano poi la contraddizione del Partito comunista hanno citato italiano citato per i
è una contraddizione in termini di politica economica rispetto la sua scelta europeisti che ma potrei dire un'altra contraddizione Partito Comunista Italiano
Ci definisce un partito contrario all'opzione neutralista neo contrari sì speriamo neutraliste neutraliste si distingue perché e e non pone in discussione l'adesione dell'Italia all'Alleanza atlantica ma poi ecco ricerca sul piano internazionale dei collegamenti che sono proprio con quelle forze della sinistra europea non necessariamente comunista ma anche socialista che invece si distinguono all'interno dei propri Paesi proprio per essere posizioni di neutralismo ne è uno tradirlo posizioni di disarmo unilaterale e così via che allora dico all'interno dalla sinistra europea i richiami quindi che faccio adesso non quindi colgono tutti i partiti della sinistra europea ma certamente vi sono posizioni di revisione sulla questione degli euromissili in atto nel dibattito della socialdemocrazia tedesca
Nelle posizioni assunte dai socialisti olandesi o dei socialisti belgi vi sono certamente posizione di freno o del governo socialista greco nell'ambito cui
Restivo dei lavori delle opzioni delle scelte dell'alleanza atlantica vi sono rischi obiettivi nel referendum sul a persino ma lenza della Spagna nell'alleanza
Atlantica ancorché sia da significa da cogliere con grande e interesse sottolineando la positività la posizione coraggiosa che Felipe Gonzales ha preso su questo argomento nell'ultimo
Congresso ma restando fermo però il fatto che la preferendo un obiettivamente apre e con una prospettiva pericolosa su un fatto che già sta agli atti perché la Spagna già fatta
Parte da Alleanza atlantica e a parte il fatto che resta a me personalmente non provo solo a me personalmente non pienamente non o meglio non spiegabile il rifiuto tuttavia della partecipazione alla integrazione degli organi militari della
Alleanza con questo non voglio dire tecnico fare un'azione che come dire che sarebbe infatti qualcuno potrebbe dire
Via tradizione che le mie radici di demonizzazione voglio solamente dire ecco che questi sono contraddizioni problemi obiettivi con i quali ci dobbiamo confrontare
E la linea di convergenza che si è definita e che secondo me avrà successo in Italia non è certamente assumendo un atteggiamento molte o equivoco rispetto a questi punti ma al contrario dando ciascuno facendo la sua parte un contributo perché questi punti
Di voci vengono invece chiariti nella giusta direzione che mi sembra anche questo confermo risulti essere univoca in questa materia fondamentale della politica europea e della politica più generale del quadro dalla politica estera grazie
Ma per la sessione conclusiva
Grazie