"35 Ore: ridurre l'orario per liberare il tempo" org. dai Gruppi parlamentari dei Verdi di Camera e Senato (c/o la sala della Sacrestia della Camera)

Buonasera
Vedo il benvenuto mio e della Federazione nazionale dei Verdi a questo dibattito
Che è il primo di una serie di incontri che si tengono in questa settimana
In preparazione della nostra assemblea nazionale
Di Fiuggi
Abbiamo scelto di anticipare e di preparare questa nostra Assemblea nazionale
Attraverso l'approfondimento di alcuni temi di grande interesse pubblico
E ci è sembrato giusto fare così per sottrarre quello che un appuntamento di partito la nostra Assemblea nazionale
A una logica tutta interna all'organizzazione di eventi alle sue dinamiche e alle sue consuetudini
E riempire invece quell'appuntamento dell'Assemblea nazionale di contenuti e di riflessioni vere e di un reale dibattito
Da qui la scelta non così tradizionale dunque di preparare la nostra Assemblea meno attraverso le emozioni interne e più quest'ultimo attraverso il confronto pubblico
Con interlocutori anche lontani
Lo facciamo su temi qualificanti non solo il programma del nostro partito ma l'identità spessa della nostra società
E del nostro sistema democratico quale appunto
La questione della riduzione d'orario
Questo incontro si tiene proprio all'indomani delle critiche che il Fondo monetario internazionale ha rivolto alla cosiddetta rigidità europea del mercato del lavoro
E all'obiettivo della riduzione d'orario
Del fondo monetario
Peraltro non tengono in alcun conto le stime di diversi e i limiti e istituti pubblici e privati
Che mostrano come anch'la riduzione dell'orario di lavoro settimanale nel medio periodo possa contribuire a una crescita certo non risolutiva ma comunque sensibile degli occupati ma questo è già merito ed è conseguentemente oggetto di conflitto conflitto nella elaborazione delle analisi economiche e conflitto nella formulazione delle politiche pubbliche
è oggetto di conflitto squisitamente politico
Negarlo come pudicamente o meglio ipocritamente si tende a fare mi sembra addirittura bizzarro
Quasi che la decisione sul dove come e quanto investire ma anche su dove come e quanto incentivare e disincentivare o disincentivare non sia appunto una decisione squisitamente politica ovvero il frutto di una scelta la conseguenza di un programma all'esito di una precisa opzione a favore di uno o di un altro modello di organizzazione del lavoro e di organizzazione sociale
Proprio da questa ultima considerazione che appare così elementare e tuttavia che va ribadita
Nasce l'incontro di oggi
Quella della riduzione dell'orario di lavoro
E tematica che appartiene fin dall'origine alla cultura e al programma deserti
Colpevolmente lo dico in maniera Franca che più Franca non si può colpevolmente l'abbiamo trascurato
E ciò acconsentito che di tale tematica
Si affermasse una interpretazione
Che definirei per un verso economicista per l'altra per l'altro verso dirigista statalista
Tale interpretazione dominante direi pressoché incontrastata
Sia da parte di coloro che ne sono fautori sia da parte di coloro che la criticano
Ha messo tra parentesi fino a rendere trascurabile comunque secondaria
La relazione tra riduzione dell'orario di lavoro eh diversa organizzazione dei tempi di vita nelle città
E più in generale l'arrivo l'azione tra riduzione e diversa distribuzione dell'orario di lavoro e organizzazione dei tempi di vita dei cittadini tutti e della collettività
Due rapidissimi accenni non c'è dubbio che la congestione non trovo un termine più efficace della vita urbana ha reso esplicita una domanda di governo dei tempi
Al fine di combinare
Non dico armonizzare al fine di combinare in maniera più un razionale
Il ritmi individuale e familiari con quelli della socialità e del lavoro
Della formazione e della cultura del consumo e dello relazione disservizi
Altra considerazione da tempo
La presenza stabile anche se non
Fissa nel tempo al contrario assai modificabile e modificata in tempi più recenti la presenza dicevo delle donne nel mercato del lavoro ha modificato
Come è ovvio la tradizionale divisione dell'attività tra i sessi e ha reso evidente un mutamento di aspettative è una domanda di governo dei tempi
Oltre che di ridefinizione dei modelli convenzionali di lavoro e di organizzazione sociale
Una ridefinizione tale da consentire la partecipazione di ognuno a una pluralità di sapere dell'esistenza e l'aspirazione di ognuno l'aspirazione a realizzare diversi progetti di vita
Intervenire sulla gestione del tempo collettivo vuol dire dunque recettive domande e i mutamenti in atto e insieme significa prefigurare un diverso progetto di società e una diversa organizzazione di forme di economia sociale anche come occasione di nuova e più qualificata occupazione
Non si parte da zero
Dal momento che le esperienze di governo dei tempi della Dit urbana pur con moltissimi limiti
Riguardano al presente oltre cento città italiane grandi e piccole distribuite in tutte le aree del Paese e si tratta di esperienze come tutte le scelte innovative incontrano difficoltà
Gravi difficoltà in quanto chiamato in causa diverse competenze diverse Soggetti e risultano assai complesse perché l'organizzazione complessiva del tempo come ognuno Bensa e legata al vecchio modello fordista di produzione colle su due rigidità e con le sue forti sperequazioni di genere e diretta
Detto tutto questo per concludere che ritengo
Che sono proprio queste considerazioni
Che così sinteticamente ho proposto per anticipare il tema del nostro dibattito
A fare del problema dell'utilizzo razionale e gratificante del tempo sempre più uno grande problema economico nazionale
Dunque no questione
Esclusivamente da affidare
A i giuslavoristi o alla contrattazione sindacale ma da consegnare al politiche pubbliche nel loro complesso
Questo è ciò che mi sentivo di indicare come pista nel discussione che vogliamo adesso aprire e con ciò auguro buon lavoro e Buontempo a tutti i presenti
Considerato il ritardo con cui abbiamo iniziato è un arrivo differito nel tempo dei vari partecipanti
Rispettiamo tuttavia quello che l'ordine dei lavori quindi do immediatamente la parola il senatore Natale Ripamonti che illustrerà appunto la proposta sul tema nella Federazione delle
Abbiamo preparato anche una prima riflessione sul disegno di legge del Governo
Presenteremo poi anche perché è un tema sicuramente di attualità
Attorno alla politica della concertazione si sta sviluppando il confronto tra le parti sociali e tra le parti sociali al governo
Occorre saper immaginare un nuovo livello di confronto una risposta diverso da e forte alle domande ai problemi alle rotture che si sono susseguite in questi giorni
Altrimenti si può correre il rischio nonostante la volontà espressa dalle parti
Di un confronto virtuale un parlarsi tra sordi
Chi solo pochi mesi fa provetti profetizzava la bancarotta per il nostro Paese
Oggi di fronte al risanamento dei conti pubblici prefigura scenari catastrofici per le imprese per l'economia e per il Paese se si riducesse l'orario di lavoro
La concertazione ha fatto bene al Paese conti pubblici ma ha fatto bene anche alle imprese perché l'abbassamento dell'inflazione
Ha creato le condizioni per l'abbassamento del tasso unitario di scontro e in prospettiva
Del costo del denaro raggiunto l'obiettivo da labbra dall'abbassamento dell'inflazione la politica dalla concertazione ci deve allora porre l'obiettivo dell'occupazione della creazione di un vero nuovo lavoro nel nostro Paese
La riduzione d'orario di lavoro può essere uno strumento per imboccare questa strada se si abbandoni preconcetti le posizioni ideologiche e la difesa dei soli interessi di qua
Tuttavia da più parti si afferma che la riduzione dell'orario di lavoro non produrrebbe nuova occupazione
è a nostro avviso l'affermazione poco giustificata
Non solo perché ma anche perché recenti ricerche francesi dimostrano l'esatto contrario
Secondo l'Osservatorio francese sulla congiuntura economica a partire dal due mila verranno creati più di quattrocentocinquanta mila posti di lavoro
Per la Banca di Francia i nuovi posti di lavoro potrebbero essere in tre anni settecentodieci mila ed infine secondo le simulazioni proposte dallo studio del ministero dell'Economia
Si vadano scenario con cinquecentocinquanta seicento mila nuovi posti entro il due mila e due a duecento duecentocinquanta mila se solo un terzo delle imprese applicherà le trentacinque ore
Certo la situazione del nostro paese è diversa mai proprio per questo che vogliamo discutere qui e ora di come creare lavoro nel nostro Paese
In ogni caso le politiche sugli orari divengono sempre più necessarie dal momento che l'aumento della produttività grazie alle tecnologie informatiche riduce il numero dei lavoratori impiegati e del resto queste politiche sono già ampiamente sperimentate dalle parti sociali attraverso i contratti di solidarietà
Certamente esiste però un problema più generale che riguardava ridistribuzione della ricchezza prodotta in questi ultimi anni nonostante il calo d'occupazione e non compensato ormai più dal terziario
A fronte di un aumento dei salari dell'ordine del quattro per cento in questi ultimi anni la produttività è uno intatta di oltre il dieci per cento e qui il problema vero che non può essere eluso e qui il problema che deve essere affrontato se veramente si vuole contribuire a progettare la seconda fase del governo Prodi
Contribuire insieme perché non è soltanto un problema di investimenti
Di maggiore attenzione per il Sud o di una più articolata flessibilità del lavoro
E la flessibilità è necessaria perché può garantire se contrattata adeguatamente maggiori opportunità e più ampia autonomia anche per i lavoratori
Non abbiamo problemi ad affermare che la soluzione non è una legge dirigista
Che determinerebbe unicamente la data prescrittiva destinata a fissare le trentacinque ore come il nuovo orario legale ciò non risponderebbe in alcuni punti alcun modo alla necessità di creare nuovo lavoro
Però una legge è necessaria
Bisognerebbe inventare la macchina per abolire il lavoro dicevano i nostri padri quando le giornate di lavoro iniziavano all'alba e non finivano mai
Quando gli uomini erano legati al lavoro da un'interminabile fatti
Ora le macchine per abolire lavoro ci sono sono le macchine robot le macchine informatiche le macchine chimiche biologiche per le comunicazioni sono le macchine per produrre ricchezza che funzionano da sole o quasi
Sappiamo che oggi produrre ricchezza significa trasportare informazioni a velocità sempre maggiore con poco lavoro e fortunatamente con poca fatica produrre due volte di più non significa perciò far lavorare venti mila uomini dove prima c'erano dieci mila come si faceva quando si costruivano le piramidi
In conseguenza di questa grande mutazione in Europa in mezzo secolo il numero degli addetti l'agricoltura sia ridotto di dieci volte
Non per questo manchiamo di prodotti agricoli anzi siamo sommersi di surplus di abbondanza siamo sommersi Tia e ci dense produttive perché i nuovi sistemi di coltivazione permettono a ciascun cittadino di ottenere sulla stessa a a ciascun contadino di ottenere sulla stessa superficie una produzione dieci volte superiore in tempo dieci volte inferiore
Quello che è avvenuto l'agricoltura sta accadendo nell'industria basti pensare che in soli dieci anni l'industria dell'automobile ha raddoppiato la produzione riducendo trame tagliate
Perciò in giro per le nostre città ci sono sempre più fabbriche diventati luoghi di archeologia industriale
Ci sono sempre più stabilimenti che un tempo erano l'emblema dalla grande industria con decine di migliaia di occupati che hanno o sono in attesa di una diversa destinazione di uso
Si pensi al Lingotto al Portello alla Pirelli Bicocca per citare solo gli esempi più uno
Poco male si lavorerà nei servizi dicevano gli ottimisti fino a qualche anno fa
Ma anche nel settore dei servizi destinati alla vendita non è più ma anche il settore dei servizi non è più in grado di assorbire l'occupazione
Infatti anche i servizi incominciano a produrre da soli ormai si distribuisce denaro senza impiegati in banca si recapitano messaggi senza postini si prendono ordinazioni senza compromessi
E così la disoccupazione in Europa ha raggiunto e superato ogni soglia di tollerabilità politica e sociale
La disoccupazione dilagante è un tram bus ma non è una calamità naturale nei confronti de la quale siamo impotenti
A diminuzione del lavoro produttivo non è infatti un evento misterioso ed inspiegabile
E al contrario il risultato di un'equazione molto semplice che dice
La produzione è risultato di una qualità di lavoro moltiplicata per il coefficiente dalla sua produttività
Quindi ai fini dell'occupazione quello che conta è il rapporto tra i beni e servizi prodotti ed il tempo necessario ad a produrli
A quantità invariata di prodotti di servizi se il tempo necessario per realizzarli si riduce l'occupazione diminuisce
E oggi riusciamo appunto produrre le cose che ci servono più in fretta di quanto di quanto avveniva nel passato
Perciò se non si agisce sugli orari i problemi tra disoccupazione diventano irrisolvibili
La correlazione tra l'orario di lavoro ed occupazione dimostrava tutta anche dal fatto che a partire dagli anni Settanta
Quando in Italia come la maggior parte dell'Europa la tendenza alla riduzione degli orari si è arrestata la disoccupazione ha incominciato a galoppare a ritmi impressionanti
L'aspetto paradossale e che proprio mentre l'impatto con la rivoluzione informatica e tecnologica avrebbe richiesto l'accelerazione dovrà prima mentore politiche di riduzione dei tempi di lavoro S venivano di fatto accantonate
Ora in Italia come in altri Paesi il tema è tornato prepotentemente al centro del dibattito e della polemica politica e sociale
Questa presa di coscienza è certamente un bene e può diventare la premessa per una mezza riparo riparazione
Perché significa che sia pure a fatica
Incomincia a farsi strada l'idea che è impossibile rimediare la disoccupazione come in gran parte si è pensato di poter fare sinora illudendosi che bastasse soltanto intervenire sui sintomi anziché sulla malattia
Bisogna anche dire però che l'efficacia di questo rimedio dipende molto dalle dosi e dai modi di somministrazione
Per restare nella metafora farmacologica significa che si deve tener conto delle avvertenza
Con la riduzione degli orari di lavoro ci si deve regolare come con gli antibiotici vanno presi a in dosi adeguate con modalità appropriate perché quando il dosaggio è insufficiente o eccessivo
E le modalità di assunzione sbagliate la somministrazione diventa inutile ed in certi casi addirittura dannose
Ma c'è un altro problema forse il problema per modificarli come viene giustamente evidenziato dal libro di Ravaioli Agostinelli
Le trentacinque ore la sfida del loro tempo sociale la riduzione dell'orario le politiche sui tempi sono un'occasione preziosa per impostare correttamente una strategia del tempo in vista di una nuova organizzazione dalla vita di tutti
Da questo punto di vista bisogna partire e partire dalla realtà vera che di estrema differenziazione degli orari di fatto in molti settori si lavora già al di sotto delle trentacinque ore e in molti abbandono abbondantemente al di sopra delle quarantacinque
E ciò determina squilibri ingiustizie inefficienze gravissime nella ripartizione del carico di lavoro e di solidarietà sociale del tempo di lavoro tra i settori tra le regioni e dissensi
Soprattutto le donne ne risultano colpite depenalizzato
Questi problemi posso si possono risolvere allargando l'orizzonte della contrattazione all'intero tema della distribuzione del tempo di lavoro tra tempo di lavoro tempo libero e tempo per la formazione e su questo che bisogna essere meno distratti
O almeno la sinistra le sinistre il Verdi dovrebbero essere meno distratti
E investire di più in progettualità e di iniziative concrete
è su questo che si misura la capacità di governo del cambiamento cambiamento già in atto anche nel nostro Paese
Ad esempio come suggerisce il libro la norma sulle trentacinque ore dovrebbe essere assunta come un punto di riferimento gravitazionale
Per costruirvi attorno un nuovo sistema contrattuale di tempo scelto nell'ambito di un limite massimo di tempo di lavoro stabilimento ad esempio su base annuale ciò apporto ciò potrebbe se ben contrattato
Favorire le esigenze sociali e culturali dei lavoratori oltre alla esigenze dalla flessibilità del resto questa è la scelta qualificante del disegno di legge che i Verdi hanno presentato sia la Camera che al Senato
E proprio per questo che bisogna essere più coraggiosi circa la questione più innovativa
Il ricorso alla banca del tempo ovvero la possibilità di poter cumulare
Le ore prestate in eccedenza e di utilizzarle con modalità che privilegino le esigenze dei lavoratori assegnando quindi in questo modo un contenuto forte alla contrattazione
Questo tema rientra e non può non rientrare
All'interno di una rete ridefinizione generale dalla gestione del tempo di lavoro che prevede tra l'altro la possibilità di utilizzare il part-time negli ultimi cinque anni di vita lavorativa e la possibilità di cumulare il reddito da lavoro e reddito da pensione
In questo senso davvero la rimodulazione complessiva dei tempi di lavoro ed i tempi della vita associata nel territorio urbano assume rilevanza strategica
La fame la congestione dalla vita contemporanea giallo richiamava Luigi prima hanno reso esplicita una domanda di governo dei tempi della città al fine di armonizzare ottenga ad armonizzare i ritmi individuali familiari con quelli della società ed è al lavoro della formazione dalla cultura del consumo e dello rotazione dei servizi
Da tempo la presenza stabile delle donne nel mercato del lavoro modificato la tradizionale divisione dell'attività tra i sessi e ha reso evidente un mutamento di aspettative è una domanda di governo dei tempi
Oltre che la rete ridefinizione dei modelli convenzionali di lavoro di organizzazione sociale
Una ridefinizione tale da consentire la partecipazione di ognuno a una pluralità di schiere dell'esistenza
E la realizzazione di diversi progetti
Intervenire sulla gestione del tempo collettivo vuole dire dunque che recepire domande e momenti e mutamenti in atto insieme prefigurare un diverso progetto di società è una diversa organizzazione di forme di economia sociale
Anche come occasione di nuovo e più qualificata occupazione cioè saper rispondere anche alla domanda come occupa creando nuova occupazione il tempo liberato dal lavoro grazie alla riduzione e alla rimodulazione dei tempi dello non si parte da zero l'esperienza di governo di tempi tradito urbana pur con moltissimi limiti
Veniva già ricordato riguardano oltre cento città italiane grandi e piccole distribuite in tutta la realtà del Paese
Esperienze che hanno come tutte le scelte innovative difficoltà in quanto chiamano in causa diverse competenze diversi soggetti
E risultano assai complesse perché l'organizzazione del tempo legata al vecchio modello fordista
Con le sue rigidità e comporti sperequazione di genere di ieri e dieta e nella partecipazione del lavoro al lavoro e alle altre dimensioni dalla d'altra parte appare ormai evidente che il problema dell'utilizzo razionale gratificante del tempo è diventata ormai una grande questione economica insomma
Non basta dire un computer per ogni studente in prospettiva un computer per ogni famiglia
In quanto il dilemma immediato che dobbiamo affrontare
Come trovare il tempo per usarlo e renderlo utile quel computer nella nostra vita individuale e sociale
Antichi paradossi ritornano come trovare il tempo per darsi tempo
Per usare una felice affermazione del mio amico Luigi Manconi
E la parola del sei al ballottaggio capriole della complice lavora che apre potati Barack Obama sulle sul decreto di cioè sulla proposta vitreo
Cioè delle trentacinque ore sulla proposta del governo
Il mio compito è
Relativamente più semplice
Di quello di
Natale Ripamonti che ha cercato di dare il senso il guardare la proposta dei Verdi
All'interno del di un programma politico che noi abbiamo
Io volevo solo fare due notazioni generali e poi andare né all'analisi del documento della della proposta del Duce dovrà del lavoro che è stata presentata dal governo all'esame della Camera benché
La prima notazione generale e mi sembra di fare è che
è una sorpresa sottolineatura delle cose dette da Natale
E ecologia e economia sono due parole molto simili una
Sostanzialmente
Muore misurare le cose l'economia e l'altra vuole dare il senso alle cose l'ecologia
Quindi un'economia ecologica o ecologista se volete è un'economia che è dotata di un significato di un senso e noi il senso a questa l'azione economica la troviamo nell'ancoraggio ha dei valori importanti
Valori etici importanti che sono la solidarietà l'autonomia responsabilità e l'armonia possiamo andare avanti se vogliamo mettere altra cosa quindi la nostra idea e con di economia ecologista
è questa idea di costruire un'economia che è dotata di un sì di un senso che va in una direzione precisa
Noi non s'non siamo come diciamo comunisti tradizionali che dicono che questa questo senso sta nelle cose sta nelle cose perché c'è la il fax da famoso compimento dei delle diciamo di della struttura economica che sostanzialmente ti porta liberando il lavoro a libera al comunismo noi diciamo invece no questa azione questa questo dare significato un'economia probabilmente ha bisogno di un'azione politica
Ha bisogno di un'azione politica che dia l'indirizzo a queste cose perché da sola la questione non viene affrontata dall'economia non c'è la liberazione delle forze materiali che in qualche modo
Portano poi alla soluzione della società
Detto questo
Ci sembra di dover dire un con la seconda cosa che un'economia ecologista
è un'economia che ha bisogno di un altro modo di lavorare
Oggi
Oggi l'economia e il lavoro viene misurato dai criteri che vengono dettati dall'impresa
è impresa
Ciò il lavoro è uno degli elementi dell'efficienza dell'impresa
Se noi invece pensiamo che bisogna rivedere questa concezione e considerare il lavoro come uno strumento di identità per l'affermazione della persona
Come uno strumento per la soddisfazione di bisogni vecchi e nuovi individuali e collettivi materiali e immateriali e come un canale di mediazione
Tra le esigenze dalla produzione quelle dell'ambiente tra l'individuo e la società
Solo se si considerano questi tre questi tre tratti del lavoro noi possiamo verificare anche l'efficienza e l'efficacia dei dell'azione di un impresa se no il lavoro diventa semplicemente una un numero
Legato alla produttività e non e non da significato alla perciò allora a me sembra che queste se queste sono le direzioni riflessioni che dobbiamo fare sul lavoro noi abbiamo due problemi oggi come oggi abbiamo due problemi nell'affrontare il problema dell'uomo
Uno è la lotta contro le l'esclusione perché in una noi viviamo in una società che tende ad escludere molti dal lavoro e molti dalla moltissimi dalla possibilità di avere un lavoro liberato nel senso che diamo noi al lavoro
E dall'altra e dall'altra noi vogliamo anche liberare
La gente i lavoratori da l'oppressione del tempo di lavoro e quindi noi vorremmo una società che da una parte va contro l'esclusione e dall'altra libera tempo libera tempo per attività che sono diverse da quelle della produzione dalla della produzione
Quindi detto quel questo qui mi sembra che sia il principio il principio attorno al quale noi costruiamo le nostre politiche del lavoro cioè da una parte la lotta all'esclusione e dall'altra
La liberazione del tempo di lavoro
Quindi se noi affini passiamo in rassegna le varie proposte che dal novantacinque ad oggi ci sono fatte sul problema della riduzione d'orario che è il tema più più stretto che voglio affrontare oggi
Noi possiamo dire che siamo d'accordo con una serie di misure che sono state prese di da parte dei vari governi di relativi alla gestione è arrivato dottor Tronchetti Provera
Salutiamo capito
Non ho mai qua
Quando era finito riprendo Carlo
Sì
L'opposizione
Presenza
Pesi per cortesia colleghi giornalisti fotografi celesti fossero accomodare presentano possiamo andare avanti sarebbe inutile vettura
Possiamo riprendere si riprendeva allora dicevo che noi siamo d'accordo con la grazie proposta che da più parti da ad andare da più governi è stata fatta per la gestione del tempo di lavoro una proposta che ricordo è stata fatta per la prima volta nella nel novantacinque con la legge di accompagnamento alla finanziaria del novantasei che prevedeva le quaranta ore come sì settimanale come parametro terra l'inasprimento dei contributi dei contributi previdenziali
Connessi alle ore supplementari voi sapete che fino al novantacinque le ore che andavano dalle quaranta alle quarantotto ore non avevano un inasprimento di tipo previdenziale non non si pagavano contributi in più e poi con il pacchetto Treu che ha nel luglio del mille novecentonovantasette a diciamo dato organicità di legge alla al arrivare al al patto per il lavoro che era stato che era stato firmato nel settembre del novantasei quindi noi
Noi pensiamo che il signor anche il ministro PC
Alla fine
No magari prendetevi nuova perché se no
Alla fine
Lo dicevo che siamo d'accordo su questo sarà la proposta di legge del governo proposte d'ordine che ha ripreso di nuovo la questione delle quaranta ore e a previsto degli degli sgravi fiscali per qua degli sgravi contributivi per quanto riguarda la riduzione dolorante
Se esaminiamo il Progetto di legge che è stato presentato dal governo sulle trentacinque ore
No possiamo vedere che è un progetto di legge che riguarda sostanzialmente nove milioni di persone nove milioni e quattrocento mila persone a fronte di una di una forza lavoro che è di ventidue a meno di ventidue milioni di persone quindi affronta e e riguarda una minoranza delle persone una minoranza delle persone perché non
Considerate persone che
Hanno che lavorano in in aziende con meno con meno di quindici di quindici dipendenti
Vai su per le cose che dicevamo prima cioè per le tutto il ragionamento che facevo prima su andavo il lavoro come mezzo di lotta contro l'esclusione come liberazione anche del del tempo per dare tempo alla gente di fare le cose che più gli piacciono o di fare delle cose innovative parla Società partecipare a molte cose io penso che questo sia un errore nella del provvedimento
Noi
Capiamo le ragioni per le quali il governo ha fatto ha limitato al più a quindici e a della riduzione d'orario al ai lavoratori nelle aziende con più di quindici dipendenti ma non possiamo le ragioni sono credo che siano intuitive
Una fabbrica un'azienda con meno di quindici dipendenti a oggettivamente delle difficoltà
Maggiori a sostituire le cinque ore che vengono in meno per ogni lavoratore con un altro lavoratore o con altri macchinari per il fatto che oggettivamente una fabbrica che a meno quindici dipendenti lavora su un tipo di orario settimanale che ha legato a un turno solo e a quaranta ore settimanali difficilmente vedo una fabbrica con meno di quindici dipendenti a lavorare su due turni o con con modalità di orario gode di orario di fare differente però questo
E è oggi è una cosa oggettiva d'altra parte
A a noi sembra che si può considerare verificare anche la possibilità di ridurre l'orario nelle piccole e medie imprese sotto i quindici dipendenti con un'opportuna incentivazione che tenga conto delle problematiche
Di questa impresa per esempio i queste imprese hanno in generale grossa difficoltà a ricorrere al credito a breve
Perché hanno solo hanno necessità di fare le banche le trattano come
In maniera diversa dalla grande impresa
E hanno quindi devono essere previste delle misure che possono consentire a queste piccole imprese gli accedere sia sistema creditizio cioè i fondi chiusi sia i prestiti partecipativi che oggi sono esclusi per queste piccole piccola impresa e in più ci devono essere dei programmi almeno secondo noi dei programmi di formazione professionale che fanno sette
Il la possibilità di queste piccole imprese di accedere al a diciamo al finanziamento tecnologico per il giorno lamento delle imprese
Vada di pari passo con una formazione la qualificazione professionale lì di questi piccoli qui piccole imprese che non debbono più solo essere centrale la loro attività sulla diciamo su un'intensità di lavoro ma anche sulla qualificazione ben maggiore dal lavoro di quanto non è adesso
è ovvio che
Ridurre il lavoro è molto più semplice per le imprese che hanno più di quindici dipendenti tiranno cinquanta cento cinquecento se noi guardiamo ogni anno circa il tre quattro per cento dei lavoratori impiegati nelle grandi imprese cosiddette grandi imprese viene espulso dai grandi imprese quindi se si tratta semplicemente di ridurre l'orario e di rimpiazzare questi con ai lavoratori che vanno via con altri possibilità d'come altri lavoratori nuovi assunti che fanno questo quindi problema qui è un problema semplicemente di costi
E non e non di organizza non non tanto di organizzazione di tipo produttiva mentre per le piccole imprese è oggettivamente una un problema di organizzazione di tipo produttivo quindi si tratta di trovare gli incentivi apposte nella nostra legge va facciamo delle proposte di incentivi che si differenziano anche per tra le imprese Piccone e diciamo quelli sotto i quindici e quelle sopra i quindici tarda a far sì che questa possibilità venga i fino in fondo fino in fondo sfruttati
Per quanto riguarda il progetto di legge del Governo prevede anche una Maggiora una modulazione del maggiorazioni contributive allora anche qua sì bisogna accettare la proposta di di qui
Riconsiderare la proposta di dividere le ore supplementari dalle ore straordinarie quindi considerare in maniera diversa Coppola una maggiorazione contributiva di lasciarmi ore supplementari tali ipotesi quelle che vanno da trentacinque a trentanove ore
Nel nostro progetto di legge ma da trentacinque a trentanove ore come supplementare quindi un'incentivazione
Minore da quello straordinario che vanno da trentanove a quarantotto per esempio
O altro o a o altro tipo Nicola Spinosa questo deve essere previsto nel progetto di legge non è previsto nel progetto di legge come non è previsto il Polo il problema della diciamo delle banche del tempo che è l'unico l'unica soluzione che passi fa considerare la flessibilità dal punto di vista del lavoratore non dal punto di vista e non dal punto di vista dell'impresa per cui la flessibilità non solo la flessibilità dell'impresa che ha bisogno di lavoro ma è anche una auto modulazione fa un'auto mutuo l'azione del del del del proprio tempo di del proprio tempo di lavoro da parte del lavoratore mi sembra che quindi queste siano delle cose da puntualizzare nella proposta di legge e l'altra proposta di legge che ci desta antartico la proposta di legge che desta molta preoccupazione dal nostro punto di vista è quella che prevede le modifiche alla alla all'articolo tredici della legge
Della rete cosiddetta legge Treu
Che avrebbe dovuto quella che prevede le modulazioni di incentivi per rendere la riduzione degli orari di lavoro che prevedeva delle modus modulazioni a seconda trenta trentasei trentaquattro trentadue ventotto fino a Rivara a metà a a metà tempo che prevedeva per questo un la necessità urbane il fatto che prevede la legge prevedeva che ci fosse un decreto
Del ministro del lavoro
Entro il mese di novembre sostanzialmente entro nel novembre dell'anno scorso Tara stabilire quanto veniva incentivato la riduzione e l'orario di lavoro allora la proposta di legge adesso rinvia a di nuovo di novanta giorni dall'approvazione dalla legge
Niente un l'applicazione diciamo di questa proposta di incentivi qui venissi sembra che ci sia una proroga fittizia di surrettizia citiamo di questo di questo problema
è è l'ultima questione riguarda la delega nella nella legge c'è una delega per quanto riguarda la l'applicazione in Italia della direttiva sull'orario di lavoro allora a noi sembra che per quanto riguarda il criterio della delega manchi sostanzialmente una deroga che con conduca a una riduzione un'ulteriore riduzione di orario di lavoro tra i lavori usuranti per lo più di questo mi sembra che ci siano le critiche principali che ma che abbia fatto questo provvedimento ovviamente
Il governo ha già deciso anche scritto nell'Anna ciò proposte di legge che è attardato alla discussione di tutte le parti sociali e anche delle forze politiche speriamo che tenga conto delle nostre le nostre critiche vi ringrazio
Allora ringraziamo l'onorevole cardio alle e adesso diamo inizio alla tavola rotonda quindi
Io lo sono ma siamo vicini un giudizio insoliti quattro ore il mio compito crudi moderare questa rotonda e c'è il mio collega Gennaro Schettino Repubblica e insieme cercheremo di dare la parola a tutti velocemente rotta Charlot domande possibili
E Montinaro cosmetico più vicino fotografico
Guglielmo vada avanti con sì autorevole faccio mio padre perché se non c'è la riforma se oggettivamente complessa
Collabora
Sì
Sì
Sono attese c'è anche
Cancerogene
Scusate
Allora alcune sapete alla tavola rotonda parti prenderanno parte il ministro del lavoro onorevole Tiziano Treu
Il dottor Guglielmo Epifani il segretario generale aggiunto del CGIL l'onore di Massimo Scalia il Presidente del Consiglio federale il dottor Marco
Tronchetti Provera presidente amministratore delegato della Pirelli e la dottoressa Camilla Ravaioli una studiosa
Carla pardon mi scuso molto Caravà io li volete studiosa dei problemi sociologici soprattutto danni studio propri problemi per riduzione dell'orario di lavoro
Il l'orario abbiamo siamo abbia un pochino sforato siamo in pochi Nolte cercheremo di recuperare il tempo possibile faremo qualche Nubira de collega un po'di domande veloci per dare la prototipi cercare di creare un dialogo tra i partecipanti autonome perché appunto di tavolo tondo si tratta vorrei solo ricordare che ecco sono tre aspetti della questione generale le trentacinque ore c'è l'aspetto giuridico di cui si è parlato lungo adesso c'è l'aspetto sociologico che è stato indicato e affrontato Ripamonti del resto il libro Ravaioli poco su questo
Approfondisce ma c'è anche soprattutto l'aspetto economico perché l'orario di lavoro è un fatto essenzialmente economico ha una valenza economica fondamentale del nostro sistema e quindi e e tutta la discussione si fa Toni adesso est è valsa soprattutto da approfondire il tema il peso economico di questa possibile riduzione
La se ne è parlato in questi giorni ma poco l'altro giorno il fondo nella rete nazionale ha rilanciato il tema della delle ed economico di una riduzione d'orario la lo fondo monetario massime sezione internazionale
E raccomandava quanto meno cautela ora io vorrei aprire questa tavola rotonda dando la parola al nostro ospite al l'onorevole Scalia e vorrei chiedergli ecco appunto io capisco le la volontà dei dei clienti della politica che entrare in questo in questo campo però vorrei chiedergli fino a che punto il venti e in generale le forze che sostengono l'oppure la possibilità di Ceravolo tengono conto delle peso economico dilatare Miss
Orazio se ne è parlato accettando il vincolo di brevità che mi sembra essenziale attesa
Le composizioni datava io facciamo nell'appello iniziale proprio in risposta a questa domanda probabilmente questo dibattito va fortemente de ideologizzato abbiamo sentito fino a oggi le posizioni contrapposte che dicevano
Le trentacinque ore per l'occupazione e al contrario dall'altra parte odio le trentacinque ore perdita di competitività del sistema Italia
Francamente sono due posizioni
Fortemente ideologiche che forse necessiterebbero della saggezza in questo caso del presidente della FIAT Gianni Agnelli il quale in epoca non sospetta alcuni mesi fa in una intervista dichiarava non smentito da nessuno neanche da Confindustria che nelle ore e nei Laura dell'industria italiana sono mille seicentodiciannove
A un anno che con un conto che anche giornalisti qui polemica tradizionale sono incapacità genitoriale divisioni per due anche terroristi s'ha da fare mille seicentodiciannove diviso quarantasette da meno di trentacinque ore a settimana
Cioè è già un dato di fatto peraltro ha motivato già con molti contratti in molte aziende del Nord si lavora meno di trentacinque alla settimana parecchio meno e questa è peraltro un dato che Gianni Agnelli fonte non sospetta ci dicesse venduto come media nazionale allora questo ecco il primo fatto su cui riflettere per sdrammatizzare l'altro un discorso di cultura mi pare che da questo punto di vista la sinistra comunista Confindustria siano vittime sostanzialmente di un economicismo di tipo ottocentesco e cioè vengono il questo provvedimento esclusivamente gli aspetti appunto attenuti all'occupazione o alla comprendano il prese
Il modo intera valutato mentre invece sfugge il fatto che alla gente e tutto sommato piace avere a disposizione del tempo liberato dal lavoro noi speriamo per
Prospettiva e qui lo dico per il tuo cuore Il Sole ventiquattro Ore
Che vanta un po'la la vulgata tradizionale che in questo caso come Dante però vede assieme marciscono deporre democrazia cattolicesimo e perdonato tutti uniti e cioè la cultura del lavoro
E dalla antologia del lavoro di scendere a a ad Adam Smith assicura Giada c'è un'impostazione molto geologica del lavoro non ci permettiamo non essendo né figli ed eredi di ideologie ottocentesche
Di considerare le trentacinque ore come aspetto culturale e sociale di tempo libero dal lavoro in una situazione in cui io credo ce lo si possa permettere oggi c'è stato anche dal governo siamo alla fase due come dire grosso successo sulla fase uno un po'economia da guerra verso lo slogan può essere meno tasse più lavoro tra in questa prospettiva l'esonero in quella delle cose l'ultimissima è che e si è discusso molto ma dice per legge
Ma io vorrei ricordare che le quarantotto ore erano sancito dalla legge
E che solo con il pacchetto Treu per il ministro all'altro capo del tavolo si è passati dalle quarantotto ore quarantanove e quindi in ogni caso ci deve essere una legge che a norma non solo un'ora di lavoro ma e parecchie interessata la materia troppe altre cose che riguardano il lavoro e che non fanno parte della concertazione nella contrattazione con parti ne fanno anche parte sono normate da legge quindi anche lo scandalo sul podio per legge peraltro due mila uno
Francamente ci sembra un eccesso di intendimento grazie
Grazie non abbiamo qui Gianni Agnelli però abbiamo il dottor Tronchetti e io Giray subito all'UE la la prima istigazione
Di Scalia di avere fare Menniti almeno ideologia in questo discorso e valutare il peso punto di questa misura rimane anche chiedere se dottor Tronchetti Provera ci può dire come dire i tre punto i quattro punti questa legge che lui vorrebbe veder cambiati
Partendo da una da una piccola informazione se ci può dire quanto correva con gli addetti alla produzione a Pirelli
La prima formazione gliela do subito cioè da paese a paese da fabbrica Fabbri con la solitaria diverso
In Italia abbiamo intorno al trentasette trentotto trentotto ore poi varia da caso a caso da come sono valutate le pause ci sono rigidità interne maggiore in una fabbrica piuttosto che in un'altra quindi l'affermazione che ha fatto l'ho fatto l'avvocato Agnelli è corretta
In quanto esistono una serie di normative interne che rendono rigide sistema per cui le ore effettivamente lavorate finiscono con l'essere meno
Di trentacinque che è cosa diversa d'avere per legge le trentacinque ore trasporto avrebbe magari le ore effettivamente lavorate a diventare venticinque quindi questo della legge è un'arma da usare con con intelligenza perché la realtà poiché non è quella che venne scritto in un bel fatto a Roma la realtà è quella che si ha dentro la fabbrica giorno per giorno
Allora se partiamo dalla realtà che quella che si vive dentro la fabbrica e poi nelle ore libere fuori perché questo e mi fanno un altro dei temi del convegno bisogna arrivare a norma creare delle rigidità che non permettono di affrontare una realtà caso per caso perché esistono fabbriche in cui i cicli i tempi di lavoro sono tali per cui le trentacinque ore possono essere trentadue e altre
Governo sotto il trentasette trentotto ore possono crearsi delle disfunzioni che vanno poi in danno di quello che il sistema competitivo questo non è una diciamo una cosa teorica è una cosa che in pratica vediamo in molte fabbriche riverso ed abbiamo attività diverse e abbiamo differenziazioni di orari di lavoro ma il disegno di legge si sforza di colmi di rimandare alla controparte
Sforzarsi sforzo ma pone un limite quando si pone un limite per legge
Poi si scatenano dei meccanismi per cui negoziato viene snaturato se negoziato sta con i piedi per terra guardando alla realtà dove le parti sono le parti sociali che discutano caso per caso le situazioni tutto funzione questo è un Paese che ha avuto una pessima abitudine che è stata quella di non garantire i ruoli istituzionali alle singole parti c'è sempre stato una sostituzione da parte di alcuni diciamo rappresentanti parti sociali piuttosto che di gruppi organizzati che di di volta in volta se solo si sostituiti o al governo come avvenuto per i sindacati negli anni settanta per debolezze
Del governo stesso la magistratura che all'inizio degli anni Novanta ha dovuto sostituirsi
Diciamo svolgerà un ruolo politico al di là di quello che normale che avvenga nei Paesi democratici per evidenti problemi che si erano creati nel Paese
Quello in cui io credo molto nel rispetto delle regole l'ordine inteso come rispetto del ruolo che ognuno a all'interno del sistema
Se fatto raccordi luglio novantatré che ha rappresentato un passo avanti importante nelle relazioni sociali s'inserisce il governo che determina imperio anche con tutte quelle sfumature interne che possono essere in parte modificate
Una norma che va al di là di quello che la contrattazione fra le parti sociali continuiamo quella il gioco italiano che a mio giudizio estremamente negativo che non permette di sprigionare al meglio le risorse del Paese che quelli sostituirsi sempre agli altri questo è il Paese dove giustamente ognuno ambisce a fare cose diverse ma se ognuno facesse bene la propria parte probabilmente ci sarebbe meno confusione
E otterremmo maggiore obiettività tutte le potenzialità di questo Paese sono altissime io sono uno di quelli che credono più di ogni altro perché il Paese possa ottenere grandi risultati quindi mi pare scusi di capire che se lei dovesse fare un altro mestiere non emerse che faccio in questo Paese curato presenterebbe presenterebbe un emendamento per togliere praticamente limite
Il vincolo della data la riduzione e tutto io non considero che un'invasione di campo in un'area che di concertazione fra le parti che ha prodotto nell'interesse del Paese negli ultimi anni dei risultati positivi non è un caso che i sindacati abbiano assunto una posizione analoga non è un caso tutti i sondaggi che hanno fatto la dimostrato che in generale se non è pochi addetti dal lavoro distrazione trentacinque ore importa poco o nulla
Questo è la realtà Parco Safari comprende riunioni farà e trentacinque ore parliamo di occupazione parliamo di infrastrutture parliamo di competitività del Paese parliamo di revisione accordo di luglio parliamo di rispetto delle regole del gioco
Smettiamola di perdere tempo a parlare di un problema che non è sentito dai cittadini italiani poi dopo che sia oggetto di negoziato fra una parte politica minoritaria l'intera maggioranza il governo per tempi di governo questo purtroppo è successo e quindi ci tocca parlare anche di questo
Ma parliamo di ultimo problemi è un problema non sentito dagli italiani si potrà arrivare alle trentadue alle trenta ore ma con questo sistema non si va lontano perché non si rispettano di ruoli istituzionali
Treu la do tutto che dirigerà la si è messo a rischio la la concertazione un principio fondamentale per il Paese per questo governo che la pratica per due anni con risultati positivi c'è stato questo pericolo reale per la concertazione il futuro la concertazione
E e naturalmente novanta conseguente se ne valeva la pena
Ma non so se vogliamo fare della cronaca recente ho io direi che intenzione di tutti
Era di attuare un impegno preso con la maggioranza nonché altrimenti senza mettere a rischio la concertazione e con perché il resto utilizzando anche gli spazi che c'erano l'impegno ad una legge che disegno di legge che è stato scritto molto flessibili in sé e aperto per altri versi e modifiche
Ci fanno piacere constatare che nonostante le elleniche critiche che si possono capire e già concertazione riprendendone in ottima salute
Mi pare edili la volontà di tutti e di allegria riaprirla su temi ampi vero io per quello che ha detto Tronchetti Provera adesso i pareri in sul punto molto opportuno noi dobbiamo e vogliamo parlare di di molte altre cose che in questi proprio in questi in questione stiamo parlando di Complesso di strategie sulla crescita e sull'occupazione certamente sono il quadro complessivo e trentacinque voi si inseriscono in in un più ampio contesto che sarà sostenuto secondo noi deve essere sostenuto proprio come con la concertazione anzi con un di più se vogliamo perché la concertazione di ieri è stata molto meritoria perché ha contribuito a ma stabilizzare lega macro variabili insomma ha svolto un ruolo difficile ma in fondo tradizionale che è quello della politica dei redditi adesso la sfida che serva anche a sostenere lo sviluppo a qualificare lo sviluppo
Da questo punto di vista mi pare che il rischio se c'era stato si parla di una rafforzamento dalla concertazione poi per toglierla da questi problemi come sarebbe possibile ma né su questo né sul oggetto è sul tavolo non abbiamo ancora e analizzato c'è stata anche qualche proposta di rendere un po'più istituzionale fino alla concertazione da noi è vissuta molto di i neri indiana
Di fatto come dire senza un'istituzionalizzazione per molti anni addirittura proprio senza niente poi anche nel nel nell'accordo del ventitré luglio novantatré con un'istituzionalizzazione debole c'è qualche ipotesi tanto
Di renderla più istituzionalizzata anche sul modello che abbiamo nel trattato di Amsterdam cui se si ricorda la concertazione è proprio parte di una procedura istituzionale i rapporti tra governo vediamo
Società del ministero se visto che state lavorando alla parte occupazione commenti PF
Se tra le misure che voi ritenete che possano avere un effetto positivo al raggiungimento degli obiettivi che indicherete c'è anche la riduzione fra chi lavora trentacinque ore magari si semplicemente messo come nell'elenco
Delle possibili misure
Oppure come dire è un capitolo a parte non è non è dentro
No nove e nelle nelle all'interno delle politiche dell'occupazione che del resto anche a livello europeo segua Bertelli le indicazioni europee che noi stiamo sviluppando e ci sono cinque piste per l'aspetto che ci riguarda che sono utili alla in generale sono la riduzione dell'orario
La sua modulazione su l'anno ma anche sui tempi più lunghi quindi anche il problema dell'entrata e dell'uscita graduale nel mercato del lavoro c'è i il part-time
E cioè i controlli straordinari sono cinque piste che sono indicate proprio messe una dietro l'altra nelle nel documento europeo di di Lussemburgo
E noi ne abbiamo le stiamo seguendo stiamo seguendo solo quella delle trentacinque ore stiamo seguendo quella della variazione sul sui tempi di dell'Annona e la pratica della hanno validazione anche la banca ora che qualcuno ha ricordato che già nella contrattazione il tema dei congedi formativi parentali e in Parlamento quindi su su sulla costo della vita
Il part-time e poco diffuso in Italia lavoriamo stimolare uno di più e quindi come vedete ferita tastiera almeno cinque tasti sono tutti menzionate anche nelle veniamo subito
L'ho fatto alla metà di ottobre con Rifondazione
è stato non tanto non solo sul concetto insieme a quello di aver aver fissato una data
Precisa alla quale sarebbe Saxa ridotto i server ridotto orario di lavoro quindi quasi si fosse questo che era un oggetto classico trattativa
Ora io mi chiedo non era possibile e perché sia perché sarà questa dov'era possibile indicare un obiettivo di massima
Che allora sarebbe rientrato
Nella cucina liceità nella nella nella possibilità dal momento che non si toccavano i confini delle tabelle competenza le parti sociali un obiettivo rimase a che avrebbe impegnato il Governo naturalmente perché quella svedese che ha impegnato una volta preso
Questo obbligo
E che però ebbe punto dispiegato
Questa questa è la prima domanda l'altra domanda invece un pochino più di carattere generale risponde poi dopo però ed è questa qui si lei dice uno delle cinque tre cinque piste su per per andare conto la disoccupazione cercare qualche modo della via alleviare i problemi soprattutto dei delle giovani generazioni è quello punto riduzione lavoretti indica però noi dobbiamo tener presente qual era l'alta economica italiana
Abbiamo un un Italia divisa in due
Cioè centro nord e che diciamo il centro sud
C'è una linea gotica che spacca l'Italia in due al di sopra la quale c'è un piano impiego quasi tranne alcune isole qua e al di sotto c'è una disoccupazione superiore al venti per cento ora una riduzione come questo che si vuole praticare che senso può avere intende se non ridurre forse nel Sud dove lavoro ce n'è poco e ci tenta in tutti i modi di fare ancora il più basso ma questo già si sta facendo e al nord dove si creano dei problemi immensi donna imbecilli che verranno che si crea un problema reale economico perché Ricci si produrrà oggettivamente la competitività
Quella cioè in che modo si risponde il Governo che non può non tenerne conto comincio dalla seconda sui termini
Non c'è dubbio che noi abbiamo differenze Ciardi prima Tronchetti Provera di settore e in particolare l'Italia in Italia di chiare e per questo riteniamo che questa sia in fondo una fase transitoria decisiva questo da qui al due mila uno in cui dipende poi anche gli affetti di orti studio quando facevo ricercatore corale molti anni fa in dallo e si diceva dipende molto dei contesti da come viene attuata la riduzione quindi non c'è dubbio che noi dobbiamo tener conto dei contesti le parti sociali devono tener conto dei contesti
Nord e Sud è un caso particolare premesso che noi nel Mezzogiorno non ci rassegniamo che la situazione si è così e quindi poniamo in e essere il campa la gran parte dei nostri sforzi attuali per l'occupazione era per la crescita del spesso no concentrati e questa fase decisiva noi riteniamo che anche la verifica del due mila uno sia come sta scritto nell'accordo importante perché lo fa vedere come le parti sono si sono adattate a questi indubbi diversità e vediamo qual è la l'andamento per aree geografiche quindi compreso
Il Mezzogiorno nomina in questo periodo riteniamo che il Mezzogiorno anche aree di forte sviluppo in cui quindi e non si potrà porre il problema come è stato posto adesso che cosa c'erano le trentacinque ore in una zona vuota di lavoro perché postosi errato al Salone europeo serve spiega vendete la Barovier dove c'è il pieno impiego che il il il riduce lo puro non sembra ma noi riteniamo che ci sia venuto a Trigoria anche qui uno dei punti fondamentali della nostra della nostra politica adesso è quella di cercare per quelle bare proprio le aree del Nord congestionato a interesse a fare
Come non stiamo stimolando quei patti di gemellaggio una investimenti crescenti nel Mezzogiorno per decongestionare se nel Mezzogiorno poi ci auguriamo che ci sia anche un po'di mobilità territoriale perché e con tutte le dovute cautele è una delle delle dei punti su cui non siamo carenti quindi due anni per vedere come funziona mobilità dei lavoratori o delle in primis delle aziende e non è escluso una selettiva mobilità dei lavoratori tanto è vero che abbiamo due strumenti le borse di lavoro diciamo condotte d'accompagnamento per un numero ristretto ma nell'ambito dei patti come abbiamo detto il gemellaggio e da ultimo anche il tirocinio formativo che ha una variante con con sostegno alla mobilità non stiamo parlando delle grandi migrazioni più o meno bibliche ma stiamo parlando di fenomeni pur sempre utili sulla prima domanda che vorrei dipende certo che era possibile si si facesse una soluzione cui e le trentacinque ore erano obiettivo programmatico esplicito in Parlamento disegni di legge che sono concepiti in questo modo
Non è stato così
Si è ritenuto che Lacco che l'obiettivo diciamo e trentacinque euro dovesse essere più stringente
Io su questo ci tengo però a precisare vero che la legge senti fatte in certo modo anche se fatta troppo con obiettivi con forme rigide post depauperare in ho svilire addirittura modificare la contrattazione ma noi non vorremmo che fosse così parte il francesi ritengono addirittura che nel loro contesto una legge forte sia di stimolo alla contrattazione
Ma venendo al caso nostro dipende molto perché io anche io sono preoccupato come si è detto prima che i contraenti
Non vengano come dire impediti dal fatto che c'è una un punto fisso dice allora cosa contrattiamo a fare
Beh però dipende da come concepita la il processo noi abbiamo concepito come un sistema molto anzitutto di incentivazione quindi le parti contraenti dovranno valutare la convenienza possono chiedere profano Torino ho finito subito e anche fa la latta la così detta data finale non è datato finali cui ad esempio dice allora
Tutti quanti lavorano trentacinque no ridice un sistema e l'orario legale che scende a trentacinque perfetto
Poi sarà di vedere cosa succede sul lavoratore delle ore lavorate in più eventualmente quindi è come dire
è un punto in cui la legge interviene con prefetti di incentivazione e anche di deterrenza ma abbastanza blandi se volete a mio avviso questo non avvilisce la convocazione
No potremo chiedere al dottore Epifani se la legge in qualche modo a suo parere stimola o meno contrattazione e poi cosa c'è a suo parere di sbagliato in questa legge visto che il sindacato in qualche modo stavolta gli alberi capelli dentro a vicenda le trentacinque ore forse farebbe voluta vedere in un altro modo no
Ma dunque stimola la contrattazione ovviamente se
Si rappresenta per le fatiche debbono contrattare un punto di riferimento utile nello svolgimento del loro lavoro
Da questo punto di vista alla fine credo che la posizione presa da Confindustria sia una posizione saggia che possa anche aiutare questo questo ragionamento fatto per il futuro
Se la Confindustria avesse preso una politica di muro contro muro la disdetta dell'accordo del ventitré luglio tutto sarebbe stato molto più difficile su questo non c'è più
Voglio aggiungere che naturalmente ora è inutile nascondersi dietro un dito perché la soluzione migliore sarebbe stato di gran lunga una legge sul modello di quella risoluzione votata al Parlamento europeo quella porco la prova portata avanti da Michel Rocard dove c'è una legge che incentivava di molto la riduzione degli orari di lavoro con forti incentivi senza fissare una data è una Scarlett questa di gran lunga sarebbe stato il modello migliore se si poteva Bossi si potesse ragionare in astratto rispetto alle dinamiche e comportamenti questo sarebbe stato il modello migliore anche per le parti
Naturalmente la traduzione italiana dell'ipotesi francese qualche problema lo presenta nello presente almeno per le tre grandi differenze che ci sono la prima da noi esiste un tessuto di piccole e medie imprese che non esiste in Francia
Non c'è dubbio in Francia si può fare la soglia quindici o venti dipendenti per azienda se lo facessimo in Italia noi escludiamo al novantacinque per cento tale è il numero delle imprese italiane dalla riduzione dell'orario legale
Possono esistere due orari legali
Che esistono al mondo ipotesi in cui esistono Lario legale per l'impresa sopra i quindici dipendenti è un orario legale sotto i quindici dipendenti certo che no l'orario normale o legale uno
Può essere diverso il periodo nel quale le le diverse aziende arrivano a quell'orario legale ma alla fine uno deve
Se no si rompe non soltanto la logica
Il fatto che esistano due ragazze
Ma si rompe ovviamente qualsiasi discorso di logica di competizione seria tra i diversi sistemi di impresa
Pensare soprattutto a quei contratti in cui il tessile l'abbigliamento
L'edilizia l'agricoltura in cui la dimensione di impresa sotto sopra quindici dipendenti e così sfumato in cui non si riesce assolutamente immaginare come fare una distinzione netta di questo tipo
Secondo luogo in Italia esiste il problema del Sud
Allora puntare alla riduzione d'orario unicamente come valvola per aver occupazione non risolve una parte dei problemi del Paese che si risolvono solo se si portano investimenti laddove manca lavoro anche assumendo un po'di mobilità da sud verso nord non è questo il problema
Ma non c'è dubbio che la disoccupazione che riguarda sei sette otto nove milioni di abitanti di aree decisive del Paese sia se si portano investimenti se si riduce l'orario di lavoro nel Sud non si hanno visibilmente effetti sull'occupazione
Il terzo punto che a differenza della Francia dell'esiste un tessuto di relazioni sindacali molto forte
In Francia la legge supplisce all'assenza ad esempio le grandi contratti collettivi nazionali di lavoro noi abbiamo quindi ci vuole un rapporto tra la legge questa funzione negoziale che sia diversa da quella
Da qui derivano anche secondo me alcune modifiche che nell'impianto di legge bisognerebbe pensare il primo a questo della soglia sotto quindici sopra qui non si regge l'esclusione delle aziende sotto quindici dipendenti comunque la si voglia guardare
In via di principio abbia pratico in via di opportunità negoziale Mirri giusti
Secondo luogo non mi convince non ci convince questo modo di intendere la verifica che vuol dire si fa una verifica un anno prima del due mila e uno e se poi le cose non vanno bene e che succede
Cioè c'è una legge che dice c'è un'ora X un orario legale
Quando succederà questo ci saranno conseguenze sui costi aziendali per gli orari supplementare gare straordinari se però in questo anno e mezzo la sperimentazione non produce niente che succede si torna indietro
Perché se fosse questo il risultato è già scritto in questo anno e mezzo non succede nulla ma quale azienda
Può pensare di ridurre anche incentivata l'orario di lavoro sapendo che se lo fa poi si ritrova automaticamente la riduzione d'orario degli anni due mila euro tutti saranno tentati a non fa molto più lineare il percorso che dice ora il locale sarà quello la verifica serve ad altro balze
Tutt'al più al come direbbe speciali che a Roma c'è questa verifica nel più logico se vogliamo stare diciamo alla coerenza del disegno di legge la logica porta a questo terzo punto su cui chiederemo una verifica cambiamento della legge e l'ultimo articolo
Noi non abbiamo capito perché non è stata approvate applicata all'intesa comune raggiunta tra sindacato e Confindustria raggiunta sei mesi fa
Sulla direttiva in materia di direttive europee in materia di riduzione a quaranta ore perché dico questo perché oggi siamo in questo curioso paradosso
Non avevamo la legge a quarantotto ore fino al desidero che leggete
I nostri impianti negoziali contrattuali di accordi interconfederali risalgono a quella roba lì
Se noi aspettiamo la fine la trasformazione disegni di leggi in legge per adeguare tutto quello abbiamo un periodo intermedio che può durare un mese senesi un anno due anni tre anni in cui elasticità degli orari è totale
E il non aver raccolto subito quell'intesa che avevamo fatto come dire non è un dispetto fatto al sindacato la Confindustria è qualcosa che contraddice la località sanità della richiesto tale solo per capire ma perché non c'è più l'estensione del limite verso l'alto
Come no ma sì perché tutto quello che era relativo alle maggiorazioni sulle quarantotto ore rimangono tali anche se oggi l'orario di lavoro e di quaranta ore per cui quando si riduce l'orario legale si dovrebbe di conseguenza ridurre i tetti degli orari massimi
Se non si fa quello noi abbiamo un bel risultato per l'orario legale più basso i tetti massimi rimangono alti l'espulsione delle flessibilità addirittura maggiore anche qui coerenza avrebbe voluto che si potesse scindere da un disegno di legge
Che portava le trentacinque ore quello che era relativo intanto alla definizione delle delle intese intercorse per portarla quaranta ore e più logico se si vuole arrivare a trentacinque passare intanto per quaranta può arrivare a trentacinque se si passa e l'espulsione quarantotto
Poi trentacinque tutto diventa dal punto di vista della porti negoziali più complicato sto solo parlando diciamo in termini di logica poi so anch'io perché è successo questo però sbaglia
Cani non a caso una delle difficoltà che c'è stata nel rapporto tra governo e parti sociali che l'intesa raggiunta tra di noi non c'è stata vinceva uno Epifani non c'è un altro pericolo per il sindacato in questa legge insieme a questo disegno di legge sia fatto di rendere prima c'era l'orario legale era il tetto e l'orario contrattuale era inferiore adesso il corpo si è fatto che situazione adesso c'è un un ordine sia la legge diventerà può essere lo la legge certo appunto la legge indica un'ora e trentacinque ore e i pochi contratti possono andare al di sopra ma in questo modo sindacato diventa quello che falsa l'orario di lavoro non è un handicap per il sindacato nei confronti dei lavoriamo che è una situazione che in Italia non si è mai verificata a differenza di altri paesi in Francia ci fu una legge trentasei quaranta ore in Italia non è mai successo che l'orario legale
Però ahimè questo è anche il frutto del ritardo con cui in Italia si è proceduto raggiunsero l'orario legale
Aver mantenuto fino all'altro ieri le quarantotto ore del regio decreto del ventitré è stato purtroppo nei fatti un errore ma anch'io dico una responsabilità del nostro sistema d'impresa perché voglio aggiungere una cosa
Che la nostra Confindustria può avere tante ragioni ma sicuramente un torto
Che in materia di orario di lavoro in tutti questi anni a differenza di quanto un fatto
Anche molti industriali in Germania o in Francia non assecondato una linea giusta il graduale riduzione dell'orario di lavoro ha sempre fatto ideologicamente una battaglia contro abbiamo dovuto vederla Volkswagen per avere dei veri contratto di solidarietà abbia in Italia c'è stato una resistenza troppo forte sbaglia ideologica
Perché poi alla fine quando si resiste troppo il risultato e che poi ci si trova di fronte a forzature di altro segno che ecco se Confindustria
L'accordo di recepimento delle Quarantore invece di metterci un anno e mezzo avesse impiegato come avevamo chiesto due o tre mesi ne avremmo avuto le quaranta ore ancora prima del pacchetto Treu con l'accordo sindacale
Tutto sarebbe stato più semplice quindi secondo me c'è una responsabile Amboni dire una sola cosa su questa cosa che non interessa i lavoratori c'è una cosa che serve dirlo anche in relazione al modo con il quale oggi Verdi affrontano
è vero che una parte consistente dei lavoratori e disinteressato la cosa più significative invece è risultato posto sul terreno delle lavoratrici
Perché da qualsiasi sondaggio emerge che c'è una maggioranza lavoratrici favorevoli io la maggioranza dei lavoratori contrari questa è la verità
Di che cosa poi
Che lavoratore fa i conti col fatto che attraverso l'orario straordinario guadagna di più e quindi siccome che si propone un obiettivo direi di difesa agli arresti nella donna scatto al problema del doppio lavoro del tempo sociale del rapporto del tempo di lavoro e tempo di vita tempo scelto
La la costrizione in cui vive molti ruoli in questa società e questo mi consente di dire che su questo chiudo che probabilmente ha relativamente alla situazione italiana
Una leggi a cui corrisponde un sistema di contrattazione efficace può consentire nelle aree forti del paese una riduzione degli orari di fatte qualche incremento occupazionale che però non risolve per le cose che dicevo prima e più in giù faceva liberi del Paese
Potrebbe rappresentare se trovassi USA intelligentemente un ragionamento sulla politica dei tempi però a una condizione che tra di noi dobbiamo dirci
Non è che riducendo di un quarto d'ora al giorno la giornata lavorativa le andiamo verso una dimensione sociale dei tempi diversi ci pigliano in giro cioè non è con una parola d'ordine liturgica x ore che cambia il modello di vita
Se vogliamo affrontare la questione dei tempi delle città delle comunità delle vite si può e si deve fare questo può essere diciamo un punto di partenza ma non è assolutamente sufficiente se no non corrisponde a quello che è un bisogno della nostra comunità della nostra società anche in termini nuovi quello che viceversa uno strumento molto più modeste di effetti anche molto meno tra
Beh certo per un primo passo questo minuto chiedeva quella Carla Ravaioli sul tempo di lavori però Invorio il primo che il dottor Rochette rispondesse a questa provocazione
Venuta da Epifani sulle resistenze eccessive ci sarebbero stati in questi anni da parte della Confindustria generale dell'imprenditoria nei confronti degli uccelli lavoro ecco questo ha causato qualche difficoltà evidentemente al problema
Macario credo che a me perché ora passato metà semmai troppo preferisco guardare avanti comunque se guardiamo al passato è sempre stato un gioco negoziale dove sindacato eccedeva le richieste da una parte la controparte sociale cerca difendersi dall'alto e quindi c'era un modo di negoziare anche diverso
Che credo abbia portato entrambi sia sindacati che organizzazione dell'impresa a fare delle guerre di posizione per cercare però aggiunge il miglior risultato possibile superata questa fase mi è parso che ci sia stata una grande apertura senza voler fare della concertazione un mito concertazione uno strumento c'è stata una grande apertura attraverso uno strumento che si chiama la concertazione questo strumento non ha avuto un peso sufficiente in quanto non esiste una regolamentazione che impegni la terza parte che il Governo ad applicare in modo impegnativo l'accordo raggiunto fra le parti questo l'obiettivo che dobbiamo invece raggiungere case ce ne sono stati dello stesso Governo non ha potuto mantenere degli impegni vediamo raccordo Treu nel settembre novantasei entrato in Parlamento e ne è uscito totalmente snaturato questo non può avvenire perché se si passano mesi e negoziato
Dove le parti trovano un accordo e il Governo e l'accordo con le parti a questo punto bisogna trovare un veicolo per evitare di svuotare contenuta concertazione e questa somma trentacinque ore è un'ulteriore dimostrazione che bisogna regolamentare
Molto bene la concertazione altrimenti possano esserci deviazioni di ogni genere
Per quanto riguarda poi la propensione delle lavoratrici alle trentacinque ore
Ora è chiaro normale non esistendo una regolamentazione sul part-time e sulla flessibilità che permetta di aprire un ruolo è un'apertura maggiore per i giovani lavoratrici perché il nostro vero differenziale tra i Paesi più evoluti e nove sta proprio nell'atto accentuato i giovani e di norme che trovano un accesso facile al mondo del lavoro quindi è chiaro che vedere una riduzione d'orario nell'immaginario collettivo fa pensare
O meno tempo occupato quindi posso avere un posto di lavoro mantenendo le scuse della libertà maggiori ma se no introducessimo degli strumenti di flessibilità più ragionati
E più utili al vero diciamo alla vera opportunità di per i giovani per le donne che entra al mondo del lavoro otterremo un risultato concretamente molto maggiore ed avremo una grande adesione da parte evidentemente delle categorie che oggi sono fuori dal mondo del lavoro la riprova ad esempio olandese dove in part-time rappresenta il trentasette per cento e la forza occupata quindi bisogna adattarsi alla realtà ideologia oggi esiste solo esclusivamente da parte di chi a sempre predicato la lotta di classe vive nello scontro ha bisogno di tensioni per fare valere per la propria voce deve raccogliere le frange più emarginate cercando di dare un qualche slogan quindi ideologia viene da chi questa norma cerca di imporla per legge gli altri poveretti governa certe scrive una cosa che sia compatibile le parti sociali hanno mostrato i cercando di uscire da questa confusione nel modo più ragionevole possibile
Il l'invito che dobbiamo fare hanno gli stessi a tutti è quello di guardare avanti lasciare che questa incidente di percorso va ad esaurirsi e si parli di cose concrete di cose che davvero interessano alla gente
Ridicoli se diciamo c'è la legge e il Comitato Icardi Granatieri si presenta la sua porta
Lei risponde non parliamo di questa cosa ora chiede cosa che non è cambiato non viene a parlare questa cose comitato in fabbrica Pirelli perché non ha in questo momento sul tavolo nulla che riguardi l'orario di lavoro le negoziazioni sono su meccanismi interni fabbrica per fabbrica per cercare evidentemente organizzare meglio il lavoro ma di riferimenti al trentacinque ore nei negoziati che noi abbiamo oggi in essere
Non ne fa nessuno i lavoratori delle trentacinque ore oggi no me parlano proprio non sono interessati a questo argomento questo mi risulta avendo chiesto i nostri è evidente responsabile relazioni industriali direttori di fabbrica qual è la prosperità nelle fabbriche italiane
è un argomento che non interessa
Carla Ravaioli la domanda un legata appunto come dicevo prima tempo di lavoro ecco secondo pagata con le tre stanze dei lavoratori maschi a contro dicevo di gente poco interessati o disinteressati lavoratrici semine con l'occhio forse un po'più lungo
è un modo per cambiare il tempo di vita la riduzione di lavoro organizza in maniera differente la società o è un obiettivo forse che non possiamo purché magari che non possiamo permetterci
E dunque il dottor Tronchetti Provera insiste a dire che e questo problema della riduzione dell'orario non è sentito che non interessa a nessuno che è una cosa che non si sa perché e ci si debba occupare età
Ecco io vorrei innanzitutto domandargli come mai si è una coltre di così poco conto e così poco interessante
Perché la Confindustria si scalda tanto perché no Confindustria ha scatenato questa sorta di crociata contro le trentacinque ore per cui ogni giorno ci sono abbiamo affermazioni previsioni catastrofiche affermazioni apodittiche
E distruggere alle trentacinque ore distruggeranno l'occupazione che salta fuori alla consapevole visto le trentacinque ore saranno un must un macigno sulla strada dello sviluppo economico e via di seguito
Ecco creando quel proprio riuscendo in realtà a creare una sorta di fronte anti trentacinque ore precostituito
E riuscendo anche a far passare un'informazione molto molto polarizzata molto unilaterale molto con forme quasi esclusivamente conforme alle posizioni della Confindustria perché da SS è una cosa di così poco
Ecco e allora si dice i gli operai o non sono interessati o sono contrari è per forza sono contrari se gli si dice che se si abbassano gli orari si dovranno passare anche i salari
Cosa che non si vede perché perché lungo tutta la storia dalla società industriale la riduzione degli orari è stata pagata dall'aumento della produttività
E non si vede perché oggi non debba cadere questo quando i livelli di aumento di produttività hanno raggiunto cifre che come che non ha precedenti nella storia dando dividenti e dando profitti fortissimi altissimi ora resta questo aumento della produttività che storicamente è stato distribuito intatta anche attraverso la riduzione degli orari negli ultimi decenni non è stato distribuito affatto o quasi nulla è andato quasi tutto all'impresa
E agli azionisti e via di seguito
Ecco quindi allora se il e gli operai una parte gli operai sono contrario attaccano
E perché sono disinformati perché c'è questa cattiva e parziale tendenziose informazione che in gran parte corrisponde alle porte le posizioni tra conosce
Ecco ma venendo alla domanda che mi dà più specifiche che mi veniva fa
Ecco cambierà le condizioni di vita ma certamente illa non so se la legge sulle trentacinque ore sarà sufficiente
Ma sicuramente sarà un avviso di risposta a un da bisogno che è molto diffuso tra le gente contrariamente a quanto ritiene il dottor Tronchetti Provera non soltanto tre lento
Cioè un rifiuto della gente a identificarsi totalmente con il lavoro un rifiuto ad accettare il lavoro come il centro dell'esistenza regolatore di tutti i tempi individuali e collettivi a vedere a a
Esprime sì specialmente gli uomini interamente nel lavoro per cui l'individuo viene ridotto praticamente a produttore e consumatore nulla più che un drammatico impoverimento della soggettività personale
Ecco allora tutto questo industrie larghe fasce della popolazione non in tutta la popolazione si è chiaro
Ma è la passasse per la popolazione comincia ad essere rifiutato c'è il desiderio diffuso di esprimersi su altre dimensioni che non siano quelle della produzione della ricchezza
E la una legge come questa sulle trentacinque ore che secondo me se ha un difetto e trentacinque ore sono preoccupato più merito a passare molto di più
Per rispondere sì all'aumento della produttività sia alle esigenze di una riorganizzazione della vita
Comunque una legge come questa è sicuramente un segnale di inversione di tendenza rispetto ai valori dominanti oggi l'industria produttivi consumismo eccellenti dualismo eccetera
Ed è voglio dire mi sembra forse il momento più significativo del passaggio dal fordismo al posto a Brindisi
Perché il fordismo è stato netto di da tale identificazione dell'individuo quel lavoro
E e lo sappiamo
Ecco un'altra cosa che veramente e mi sembra che non sia stata ancora citate come sembra importantissima
è il la riduzione della la funzione di questa legge è il controllo degli straordinari
La tendenza a far sì che il tempo di lavoro reale corrisponda all'orario legale cose che oggi non succede e proprio questa una delle cause prime
Di questi test liberata distribuzione del lavoro la solita urne donne adesso diamo
Ma e di distribuzione del lavoro tra persone che in un solo anno un posto sicuro che c'è con tutte le garanzie del caso eccetera ma a furia di straordinario arrivano a lavorare sessanta fino a sessanta settanta ore a settimana
Mentre c'è un altro gruppo di persone che non hanno tubazione per niente oppure vivono in precariato di parole lavoretti occasionali di contratti a termine dieci Street ecco allora si tratta di riequilibrare queste iniquità sociale questo questa sorta di mostruosità sociale che un lavoro distribuiti in questo modo
Ecco ma a proposito di lavoro mal distribuito appunto si parlava le stesso dottor Tronchetti Provera diceva le donne hanno bisogno di usata al part-time eccetera
Ora il part-time ma certo le donne mi hanno bisogni più degli uomini ma questa è la conseguenza di una divisione del lavoro tra uomini e donne che noi vogliamo superare e e io e la riduzione dell'orario è sicuramente uno degli strumenti per avviare il superamento di queste iniquità per cui lo dico molto brevemente il discorso sarebbe molto più lungo e ampio là per cui le donne sono costrette a farsi carico di tutto il lavoro della riproduzione cioè il lavoro familiare
Domestico che riproduzione ed in quei manutenzione scusate la brutta parola ma corrisponde di e forza lavoro a costo zero
Ecco un compito che viene imposto alle donne dalla nostra società anche quando hanno un impegno a tempo pieno nel mercato
Allora questo certo che vedono ricerche no il il part-time
Finché la situazione prevista ma noi vogliamo che la vorrebbe invece redistribuito punto tre tutti in modo che le gli orari vengono ridotti in modo che tutti uomini e donne abbiano possibilità a a di accedere in maniera paritaria sia alle attività produttive che a quelle riproduttiva
Allora il tempo parziale può essere uno strumento ma non ditemi per donne giovani perché i giovani crescono e quando diventano uomini e allora hanno diritto al posto pienamente no le donne in quanto le donne e devono accontentarsi del tempo parziale sempre e continuare a fare tutti i lavori allora e e questo che la un museo riduzioni dell'orario può rimettere in discussione non risolvere per carità mondiali tutta piazza nell'acqua santa
Quindi no avevo dobbiamo poi da Intimissimi si mantenne Chiavenna
Non è che ora allusiva domanda ministeriale scappava
Volevo chiedere se il ministero è pronto a come dire in qualche modo aveva recepire a cogliere il pacchetto emendamenti è stato innescato dalla CGIL
E se si adopererà per una rapida approvazione del disegno di legge delle sue vere cinque o in Parlamento oppure magari lasciarvi siano forse parlamentare a portarlo avanti
Forse questo è certo
Se le cose ma raggiunse livelli alla Farnesina l'immagine sembrano tra quelle che andranno discusse lei
L'acqua dipinti nel senso del della della verifica
Ma e se in una verifica dei quasi per definizione
Aperto se poi uno alla volta chiuderà deve dire che la verifica sarebbe certe cose non altre vedremo così come la questione ci rendiamo conto che la questione del
Quindici dipendenti le piccole imprese opzione delicata di quindi per anche su questo
Siamo aperti a discutere faccio notare però che
Tutto il diritto del lavoro italiano persino troppo anche da un punto di vista la professore di diritto del lavoro è basato su una distinzione piccole Grandi aziende quindi non è che la sarebbe la prima volta cito nonostante dico parliamo nell'ultima questione quella della direttiva io sono
Disposto e anzi anche personalmente convinto che sarebbe stato molto meglio
Mantenere quella norma che c'era nella comunitaria parte grande comunitari ha avuto delle vicissitudini tali per cui siamo comunque in ritardo
Adesso comunque detto che dato che siamo qui
E noi abbiamo cerchiamo di recuperare rapidamente se nel disegno di legge
Va avanti rapidamente sulle trentacinque ore non non credo che avremo grossi guai su Epifani lì non avevo il sistema sia destrutturata adesso perché noi abbiamo le quaranta ore che come dire l'attuale orario legale perché la legge centonovantasette in vigore abbiamo una soglia di quarantotto che quella ancora ecco che scatta l'autorizzazione eccetera ex restano
E
E io vorrei dire che i Quindici sono già i livelli dell'orario legale dell'orario massimo ed è l'orario contrattuale che può stare in mezzo o può andare sotto Mancini anche in futuro quindi abbiamo tre Condivi allora sovrano accetta porose penso io mi voglio dire abbiamo tre tipi di orario onorevole Galloni contrattuale lo nego Massimo che esistono già
Senta viene approvato il disegno di legge veemente cambiano i numeri
Quindi non è destrutturato la cosa mi viene anche un punto che sollevo come giurista e non abbiamo mai esaminato ma sarà bene vederlo si andasse per le lunghe ma io non vorrei che la cosa andasse per le lunghe lì ci sono certe cose direttiva che sono essendo preciso mobili esecuzione diretta
E ho l'impressione che i tetti massimi rientra in questa categoria quindi dei tre punti mi sembra che c'è materia per discutere su tutti per quanto riguarda l'iter del disegno di legge io credo che e noi siamo aperti a tutte le velocità credo che il Parlamento sia su una materia del genere così allertato non c'è il rischio che dorma inavvertitamente in un cassetto o viene come dire
Rallentato perché ci sono forti questioni di merito o avanti
Grazie grazie chiedo scusa ma sono minacciavano gli alloggi l'azione reazione ministero deve andare a concertare
Salta
Ospita penale
Pensiamo attuale scusa bisogna solo
Bene
Si chiama intervenuta è probabile preferenze basta guardare la realtà insomma deve
Essere sono venuti alla luce
Fino
Previa previa facciamo parlare del possiamo voleva tirare con l'arco tutti quanti sei
Nel settore portatile Rizzo secondo
No io volevo minimo scopre e abbiamo anche qui da parlare del ricordare la proposta di legge dei Verdi
Sull'ora di lavoro ecco io allora forse pagare Scalia chiederei un attimo di vedere differenze fra la loro proposta e il disegno di legge del ministro e come e se questo libro Butera anche noi emendamenti assolutamente no non posso rimandare un velivolo scusa il Pro Giorgetti aveva parlato esattamente venti minuti su questo
E quindi di rifiuto ci posso fare nel suo intervento io invece mi limito a fare alcune osservazioni
Io mi sono compiaciuto del fatto che Tronchetti Provera davanti al mio appello ad ideologizzare abbia casomai buttato il timore da parte opposta dicendo va bene delle trentacinque non gliene frega niente a nessuno
Cosa che il termini superficie
Quindi diciamo
Sociologiche e
Cioè un po'come andare
Oro in filoni esaurito
Fatto
Ma interessante
Lo che stiamo discutendo per un motivo che uccisa viola
E io credo possiamo in recuperare
L'adozione di
Da una sensazione ma che nel mondo occidentale Zaman
Grandi questioni
Valore simboli
Il mondo cita
Pezzo del catechismo le
Dare come su nel dopoguerra
Venticinque trenta
Celebrazioni non serve come oggi
Non si riesca a seguito
Tra occupazione e che decidevano
A una decina da
Gare dei settori mirati per l'occupazione questa un passante
La valenza occupazionale delle trentacinque ore
Una posizione il
Che l'iniziativa
Ha trovato appaiati Rifondazione come
Certo essendoci al valore
Perché l'opposto di Tronchetti Provera
Ha detto
Io l'ho proprio bisogno dei colleghi francesi oddio amo la concertazione
Perché
Il decreto cinque ore ci manda
Francamente appunto un'esagerazione visivo ecco di cultura
Credo che alcune cose dobbiamo dire con chiarezza
Ciò che in qualche modo su questo tema si recò
Molto più moderno e molto più attuale rispetto ad
Nel secolo breve
Dire si recupera
Contrapposizione
Chi è al comando della società
In una società complessa quel potere forte
Prese a una serie
Meccanismi di equilibrio
Livello simbolico centotrentacinque ore
Non risolvono le questioni
E che abbiamo detto possono simbolicamente molto forti in quella direzione perché allora
Poi il tentativo
E la cosa immediatamente successiva e questo lo capiscono tutti
Ma ora quando si discute di trentacinque ore
Si sta discutendo lo dicevo all'inizio
Io logicamente Unique
Marxisti
E imprenditori ma si sta discutendo forse in modo Symbol proprio per questo più concreto
Ad esempio per il cittadino che lavora e chi decide di più su come con su
è una questione di di di potere
Juan Carlos
Dottor Tronchetti la risposta e la conclusione
Ma ecco questa proprio una visione d'che ha nella società per come lei
Nel nostro Paese
L'avuto proprio la logica del potere avanza sulla logica dello sviluppo ognuno ha cercato di gli altri la sua fetta di potere
Ci sono creare sì sono acre
E delle contrapposizioni forti che poi sottobanco trovavano degli accordi dove il vero gioco non era la crescita del era proprio la distribuzione del potere
Che si stesse superando questa fase che prese in bocca su una strada e per Nizza azione questa vicenda ha dimostrato che come giustamente ha dei
Sul tavolo il gioco del potere il potere
L'Italia è sempre stato più un potere di interdizione che un potere di e se ricominciamo daccapo la storia che anni Singh
La nuova storia
Impiccia gli ha
Tanto che si possa fare
Do occasioni
Di blocco credo che Paese farà pochi passi avanti
E questo delle trentacinque ore un significativo esempio di potere di blocco di potere di blocco facendo di un gioco di potere
Nardò nell'affrontare i problemi reali si sta per sedersi al TAR
Con la concertazione
La nel Mezzogiorno permanga l'aria di occupazione
De trentacinque ora questi sono giochi di potere giocati in modo Abi da chi ha interessi diversi da quelli della modernizzazione dello sviluppo del Paese io sono per la Società Peart sono contro le concentrazioni di potere rispedì
Testo le strutture monopolistiche
Di competizione e chi parla
Il modo di lavorare e di condizioni di lavoro senza essere entrato magari visto come lavoro no oggi nella e come dicono oggi
Ora se si fa della demagogia sempre oggi tutti
Tacito le storie poi quando si guardano al
Da dell'Ottocento
Se si ragioni interni diverso il Foro di
Mentre siamo sul mondo
Io rispetto moltissimo le minoranze sono per la tutela
Non ci sono a favore
Però bisogna are anche un po'come realismo agli interessi del multi senza fare da tale particolare
Ringrazio tutti quanti
Non doversi conclude qua