"Sanzioni economiche e diritti umani" convegno internazionale organizzato presso il Cnel

Signori buongiorno cominciamo con ritardo ma abbiamo atteso alcuni ospiti che non sono ancora tra noi per iniziare questo nostro convegno
Che ha un tema che si è posto un tema molto importante la cui dimensione sta emergendo oramai da anni
Nella valutazione anche di importanti organismi internazionali
Il problema del rapporto che si pone tra gli strumenti che sono gestiti di quando in quando da organismi internazionali primo tra questi rom
In termini di politiche repressive o coercitive di comportamenti non corretti nel contesto internazionale da parte di singoli stati
E le ricadute che da questo tipo di gli interventi degli organismi internazionali possono derivare quanto alla condizione umana nei singoli paesi che sono destinatari
Di questi provvedimenti
Il tema è estremamente delicato nel complesso
Perché da un lato prende in considerazione i diritti umani delle popolazioni
Dall'altro mi che fuoco della riflessione
La possibilità che organismi internazionali qualificatissimo prima star questo l'uomo hanno di intervenire con forme non marcatamente repressive
Non totalmente traumatiche rispetto atteggiamenti e comportamenti che si ritiene lei da nuove regole nel contesto internazionale
Non ho bisogno di ricordare tutte le prese di posizione e le riflessioni che in questi anni sono emerse a proposito del tema ricordo
Per la la l'importanza e il significato che certi messaggi hanno avuto ripetuti interventi della Santa Sede in particolare del Papa il quale si è ripetutamente fatto carico di questi problemi con particolare ma non esclusivo riferimento
Alla questione delle sanzioni dell'ONU nei confronti dell'Iraq ma ci sono anche altri esempi per quanto quello dell'IVA che è uno dei più eclatanti
L'incontro di oggi appunto per oggetto quello di esaminare e di approfondire dal punto di vista marcatamente sociale
Ma non potendosi escludere delle valutazioni di ordine economico internazionale e politico internazionale
La sostanza di questa tematica assai delicata
Sono previsti una serie di interventi nella mattinata ripeto speriamo perché alcuni degli interventori i quali avevano garantito la loro presenza saranno realmente tra noi speriamo nel seguito della mattinata o anche del pomeriggio ma per intanto anche riguardo verso i presenti
Io do inizio ai lavori che affido alla gestione del collega Arnaldo Magnani che è stato l'animatore dell'incontro di oggi nella sua veste di presidente della commissione per i rapporti internazionali del CNEL allora Maria
Sì grazie
Debbo dire che la nostra Commissione cioè quella dei rapporti internazionali del CNEL che da anni si occupa
Non solo del collegamenti con gli altri consigli economici e sociali dell'Europa e particolare nell'area del Mediterraneo
Ma in più d'una circostanza
Ha voluto occuparsi sia occupata anche di una serie di ragioni che all'apparenza o di questione che all'apparenza sembravano sembrano essere fuori
Dalle questioni di cui o dei compiti di cui un Consiglio economico e sociale
Dovrebbe occuparsi che sono prevalentemente quelle di guardare
Lo sviluppo delle relazioni
Dei rapporti all'interno del Paese o anche del nello sviluppo della coesione nei rapporti con l'Europa
Ci siamo corti o era facile accorgersi che i processi di coesione sociale i processi i diritti umani le questioni dello sviluppo economico le questioni della
Giustizia sociale nella ripartizione del reddito
Alla fine finiscono avesse come dire per essere bloccate da una serie di circostanze che esistono nel nel mondo e queste circostanze non potevano non essere approfondite dal dalla nostra Commissione e proprio per questo abbiamo incominciato prima
Per ragioni immediate a cercare di capire
Quali effetti ad esempio l'indebitamento dei Paesi in via di sviluppo aveva sulle cose aveva e ha sulle condizioni economiche sociali degli eh
Dei cittadini di quei Paesi
Così come abbiamo tentato di capire quali erano i rapporti tra virgolette negoziali tra i Paesi creditori ai Paesi debitori e quali sono le condizioni in quest'ambito vengono
Vengono poste e scoprire che un grande debito implica un sacrificio enorme sul sulle popolazioni una mancanza di sviluppo e scoprire che un grande debito
Crea un problema di mancanza di diritti per di diritti di cittadinanza
E scoprire che un grande debito è anche un problema vero di libertà della competitività a livello mondiale nel senso che in genere questi paesi vengono usati come strumenti di dumping sociale
In quest'ambito abbia cercato di fare una serie di ragionamenti anche di proposte per il proprio per il ministero degli Esteri proposte che finivano per rivedere tutto il ragionamento e la presenza dell'Italia ma anche dell'Europa sulle questioni del della cooperazione allo sviluppo su un diverso modello di cooperazione allo sviluppo
Lavorando all'interno di questi temi
è emerso con forza la questione dell'embargo delle sanzioni economiche e dei diritti umani che accanto a questo problema si pone così quindi c'è parso quindi logico tentare di approfondire questo tema immaginando se quali sono ad esempio le ragioni sul terreno del diritto internazionale che donano efficacia alle azioni
Scoprendo che spesso e volentieri
Ci sono come dire
Azioni che dichiarazioni di embargo o di sanzioni che sono anche in violazione del diritto internazionale soprattutto quando immaginiamo le sanzioni unilaterali decise da da un singolo da un singolo Paese
Così come
Pur capendo la ragione del che spesso viene adottata per usare lo strumento delle sanzioni e dell'embargo cioè strumenti alternativi strumenti di punizione alternativa all'uso della forza Lou all'opzione all'opzione dalla guerra
Però spesso ci si scorda di valutare il rapporto fra decisione assunta e proporzionalità nella nella pena inflitta
Che dovrebbe essere almeno sul versante del dei principi del diritto
In generale è un un punto decisivo cioè non può non esserci proporzionalità tra un'azione commessa è una una pena una piena
Individua così come
è stato Marro a scoprire che ad esempio le questioni dei diritti umani
Sono in gioco in queste circostanze che spesso questi diritti umani sono aggravati o sono negati o aiutano ad essere negati dal dalla vicenda delle delle sanzioni e dell'embargo
Spesso non ci non ci si interroga se ad esempio nei paesi colpiti dalle sanzioni
Il
La nascita o un o il rifiorire di un fortissimo coloniali e nazionalismo non sia anche il frutto della della decisione assunta
Debba proprio sicuramente parecchi di noi non salvo aver letto sui libri di storia quello che è successo nel nostro Paese durante le sanzioni
Negli anni Trenta sanno che non hanno avuto la grande efficacia sul in termini di peso economico interno però hanno avuto un grande peso politico nel coalizzare
Nel coalizzare l'insieme della nazione a difesa di una pretesa altrui è questo
è un elemento sempre sicuramente sicuramente molto importante che va in qualche modo non sotto sottovalutato
Se si facesse anche un una valutazione dei casi dove le sanzioni parlo ovviamente di quelle decise internazionalmente non di quelle unilaterali hanno avuto un effetto importante è sul piano politico e sul piano economico ho l'impressione che troviamo ben pochi casi a mente mi ricordo forse solo un particolare caso che quello del Sudafrica che però alla fine riesco più a giustificare come come dire una conseguenza di una pressione determinata dal contesto politico mondiale di lotta contro l'apartheid che non tanto quanto un processo risultante da un'operazione di solamente economico e di embargo e di embargo
Come dire s'potrebbe forse immaginare che l'effetto vero almeno finora più dimostrato valuta i vari osservatori e che il l'embargo preso a livello internazionale ha funzionato probabilmente più sul sulla scarsità del degli alimentari dei medicinali e quindi sullo sviluppo umano sulle conseguenze lo sviluppo umano
Facendo scarseggiare risorse in questa direzione aumentandolo quindi anche il mercato nero
E non abbia invece assolutamente funzionato sul versante del mercato del dell'armamento
A me piace ricordare qui un recentissimo libro credo sia uscito il mese scorso dalla Feltrinelli dal titolo
Lettere da Sarajevo di l'atto di stare dice
Dove ci spiega indirettamente questo passaggio la parte una lettera del mille novecentonovantaquattro quindi esattamente un anno
Dopo un anno di guerra
Di
Di pressione su Sarajevo viene detto tutti gli occhi sono puntati sull'esercito che è realmente meglio armato e più forte di quanto non fosse l'anno l'anno scorso
Un militare che sulle più prime linee di difesa della città nella spiegato recentemente in un modo molto chiaro
Quando l'anno scorso attaccavamo attaccavano gli ingressi sud della città con i carri armati e i blindati
Ci avevano dato l'ordine di non sparare sui blindati ma di aspettare il carro armato per spendere l'unica granata che avevamo a disposizione ora lanciamo le granate appena sentiamo un rumore sospetto
Oggi ne abbiamo quante ne servono non è più un segreto che le armi e le munizioni arrivano all'esercito bosniaco da due fonti
La produzione propria che è sostanziosa e il mercato nero delle armi e certo più forte di tutti gli imbarchi
Lo fanno anche parecchie tra coloro che ostinatamente insistono sul mantenimento dell'embargo
Credo che queste poche righe poche parole
Di hanno il senso di quanto non dico ingiusto ma di quanto
Negativo sia sul versante del dell'illegalità della produzione illegale del mercato nero della e quindi anche della illegalità nel nell'arricchimento di chi è in grado di governare questo processo del mercato nero
Sul piano giuridico può io credo che ci posso chiedere ai nostri ospiti di approfondire il quadro su dove poggiano le sanzioni all'imbarco
Ora per quanto riguarda le sanzioni non unilaterali Hanoi paiono una violazione del diritto internazionale soprattutto quando pretendono di colpire non solo il Paese nel quale le sanzioni sono rivolte ma anche quando vogliono imporre le medesime regole
Ad altri Stati che hanno valutazioni differenti e quindi non non dovrebbero rispettare questa vicenda
Credo ad esempio il caso USA Cuba ed è la pretesa degli stati insigniti di imporre all'Unione Europea alleati agli altri Stati del mondo
Una libertà condizionata nel commerciare con alcuni Paesi
Qui credo venga posta in maniera forte la questione di che peso può avere la libertà di commercio
Così come l'abbiamo sanzionata
A amara che esce con la nascita del WTO e soprattutto con tutta questa discussione sui processi di globalizzazione di Montali di mondializzazione se poi un Paese decide autonomamente di impedire qualsiasi di essere di rispettare di rispettare queste regole potrebbero voglio dire anche non essere coerenti ma se si assumerà questo principio di libertà di commercio difficilmente a meno di sanzioni multilaterali
E quindi di decisioni prese da un organismo legittimato ad assumere una posizione anche da un punto di vista giuridico non può esserci atto
Capisco anche che la le sanzioni ad esempio invece multilaterali sono finora ritengo state ritenute la vera opzione cioè l'opzione alternativa a quella militare in caso di violazione di alcuni principi
Però come detto
Andrebbe valutata la proporzione tra decisione assunta e situazione e penalizzazione che ne deriva
Sul versante delle istituzioni internazionali io credo che la guerra di Bosnia prima è quella del Ruanda più o meno contestualmente
Abbiano definitivamente chiarito che l'ONU oggi è sì un'organizzazione importante ma che essendo figlia del
Degli equilibri re determinati dall'ultima guerra mondiale
Così come la Società delle Nazioni è saltata per la forzatura degli equilibri dalla prima guerra mondiale da parte dalla Germania nazista
Il la caduta del blocco del della divisione del mondo in blocchi
Inevitabilmente ha messo in discussione l'equilibrio sul quale l'ONU basava il col suo consiglio di sicurezza e la il modo con il quale venivano assunte le decisioni io credo che sia più che giusto
Essere cioè fare una valutazione estremamente importante su come questi organismi internazionali oggi in crisi dovrebbe Rory rivisti info dovrebbero essere rivisti in funzione di una intanto di una maggiore
Rappresentatività e maggiore partecipazione alle decisioni e qui sicuramente il problema del della democratizzazione del consiglio di sicurezza diventa un passaggio un passaggio in pubblicata non è tanto per spezzare una lancia a favore della proposta italiana
Un anche questo può essere ma fondamentalmente perché all'interno della critica che ne deriva agli organismi alla all'ONU in effetti molto di vero cioè d'altra parte tutti abbiamo visto che i soldati dell'ONU impegnati nelle varie parti del mondo non sono mai stati autorizzati non solo a difendere i deboli
Nelle quali nelle situazioni nelle quali son trovati ma spesso e volentieri nemmeno in grado di di USA di usare le armi per difendere se stessi dall'attacco degli altri credo che questo la dica lunga su come l'ONU non sia in grado questo modello di homo queste moderne
Io relazioni internazionali non sia in grado di assumere un una capacità di intervento diverso
Credo che sia finita con la guerra del Golfo l'illusione
Che o meglio che con la Bosnia il Ruanda sia finito l'illusione che era in qualche misura apparsa con la guerra del Golfo cioè ha possibilità di avere una situazione di intervento capace di far ritornare alla ragione chi era fuori
Si potrebbe dire a ragione che l'ONU è morta a Sarajevo e se è morta a Sarajevo corre alle una tutti noi trovare la strada per ricostruire per rimettere in piedi un sistema differente su che base
E qui ho solo ovviamente se non solo degli interrogativi
L'idea che l'opzione ad esempio dell'embargo delle sanzioni sì che è un'opzione alternativa al a un intervento militare
Possa essere in qualche modo accompagnato
Più da un sistema premiante che da un sistema punitivo quindi passare a una terza opzione che è quella di favorire piuttosto che punire né oppure usare il il premio come strumento di o il non premio come strumento di punizione piuttosto che altre strade potrebbe cercò di favorire accordi tariffario meno piuttosto che Accor Vivien Barco
L'altra strada quella del tribunale o della Corte internazionale penale permanente io credo che quanto sta avvenendo in questi giorni anche nei prossimi giorni a Roma sul di questo movimento
Convocato per riflettere attorno a questa necessità sia una una cosa estremamente importante importante rilevante
Un'altra questione mi sembra fondamentale quella della regolazione delle produzioni delle armi
Finendo un po'comunque trovando gli strumenti per far finire questa situazione un po'un po'un po'strana un po'particolare dove in tutti i consessi ad esempio sì condannano
E l'armamento nucleare e l'armamento chimico ma poi alla fine dispute qualche volta gli stessi che condannano oggettivamente sono preda o comunque fautori di situazioni
Di violazione di queste condanne
Ripeto subordinazione poi dagli aiuti possibile ragionamenti attorno aiuti economici o concessioni
Tariffarie Rispetto
Dentro un quadro di rispetto dei dei diritti umani ecco questo credo sia un po'almeno una riflessione un po'rapida le problematiche che da questa questione del dell'uso dell'embargo delle sanzioni economiche
Venga a viene fuori credo che compito nostro sia appunto quello di essendo fautori di un di un'equa
Di Unicost viluppo nel mondo e quindi una partecipazione più equilibrata di tutte le popolazioni del mondo sia corretto ad esempio pensare se e in quale misura sia sul piano economico e sociale sia su e quindi politico sia sul piano giuridico possono trovarsi delle soluzioni alternative
Che cambino il quadro che finora non ha dato oggettivamente grandi grandi spazi grande possibilità grazie
Grazie
L'amico Mariani per la introduzione per le riflessioni che ci ha offerto e ora la parola è al dottor Marcelli che ricercatore dell'Istituto di studi giuridici sulla comunità internazionale
Il Consiglio nazionale delle ricerche
Sì grazie io volevo innanzitutto riprendere alcune riflessioni che già il presidente Mariani faceva aproposito del significato di questo dibattito
Io penso che sia da una parte estremamente positivo e dall'altra inevitabile che un organismo come il prime la con la sua importanza il suo rilievo istituzionale e costituzionale e il suo ruolo di l'istanza rappresentativa
Delle componenti sociali socio economica presente nella società italiana
Si trovi sempre più a confrontarsi con argomenti di questo tipo con argomenti cioè di rilievo internazionale che riguardano le scelte che a livello mondiale vengano fatte in una serie di campi questa ovviamente un portato una conseguenza del processo ormai forse troppo citato di globalizzazione di mondializzazione di crescente interdipendenza e interpretazione fare le società nazionali
Il crescente ruolo degli organismi internazionali delle istituzioni internazionali all'interno delle società nazionale quindi anche argomenti come quelli dello sviluppo economico dei diritti sociali
Dell'occupazione e così via che sono gli argomenti sui quali il che nel esercita il suo ruolo istituzionale sempre più vengono essere convenzione da questo tipo di di contesto internazionale che si struttura in modo sempre più complesso
E incisivo
E quindi estremamente positivo gli ho mai slegato gli atti di questo la commissione fa l'internazionalità Merle il fatto che quest'organismo abbia voluto dedicare a un argomento di grande importanza d'importanza direi strategica come le sanzioni internazionali
Un momento di riflessione e di studio di questo ringrazio torno a ringraziare il presidente Mariani e gli altri componenti della Commissione affari internazionali del CNEN
Il problema delle sanzioni sul quale dobbiamo riflettere oggi è un problema
Che da una parte e presenta un grosso rilievo teorico
Per ogni ordinamento giuridico le sanzioni sono un momento di verifica della gelida dell'ordinamento stesso il problema si pone con caratteristiche particolari per un ordinamento particolare o a quello internazionale quindi c'è un elemento di interesse teorico che rimane come sfondo alla nostra riflessione anche ma l'aspetto al quale dobbiamo dedicarci oggi con maggiore attenzione è invece un aspetto più concreto
E cioè le sofferenze crescenti di milioni di esseri umani
Anzitutto gli strati più deboli indifesi delle popolazioni quindi bambini vecchi le donne i poveri che costituiscono il bersaglio concreto delle misure sanzionatorie siano esse delibere da singoli stati o da organismi internazionali come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e quindi un interrogativo che prima ancora che giuridico e etico e morale che dobbiamo porci
Questa sofferenza sono in qualche misura utili a raggiungere taluni scoppi proprio del diritto internazionale
Quali a tutela della pace e della sicurezza internazionali
Si tratta di vittime inevitabili da sacrificare sull'altare del molo della giustizia della pace e della sicurezza internazionali è inevitabile che per far pressione sui governi vengano pesantemente colpite le popolazioni
O ci sono invece le alternative praticabili
Questo è un po'il filo conduttore
Già lo è stato dell'intervento presidente ma io lo sarà
In qualche misura anche del mio breve intervento introduttivo del quale gli è stata attribuita
La coppia e quindi farò alcune considerazioni all'ordine
Sull'impatto delle sanzioni economiche sui diritti umani visto anche in prospettiva giuridica
Sulle sanzioni unilaterali poi torello sulle sanzioni multilaterali analizzandone la l'affidabilità e la utilità infine qualche cenno alle misure alternative
Partiamo quindi a Roma l'impatto delle sanzioni economiche sui diritti umani
Le sanzioni economiche hanno un pesante impatto come è stato stabilito da varie organizzazioni internazionali sia intergovernative che non governative fra le intergovernative mi limiterò a citare Unicef e la fautore non governative sono moltissime
Di di varia estrazione e composizione hanno stabilito un legame di causalità fra l'irrogazione delle sanzioni e
Una serie di violazioni dei diritti umani che si sono uniti a registrarne i paesi colpiti dalle sanzioni in termini di impossibilità di soddisfare fondamentali diritti cosiddetti economici all'alimentazione alla tutela della salute della distruzione
Eccetera
E qui allora se esiste questo legame di causalità è indubbia è indiscutibile la violazione di una serie di norme
Del diritto internazionale
E qui mi riferirò che sotto la Dichiarazione universale dei diritti umani del dieci dicembre quarantotto della quale ricorre quest'anno il cinquantenario
La dichiarazione che poi come sapete si è tradotta
Ha dato vita in seguito ai patti delle nazioni de sui diritti umani agli anni Sessanta una serie di altre convenzioni mia dichiarazione seppur non giuridicamente vincolante di per sé rappresenta in qualche modo una fonte
Di riferimento importante imprescindibile per la questione dei diritti umani e qui ci sono una serie di articoli di questa dichiarazione che sono il diritto alla vita previsto all'articolo tre la soddisfazione diritti economici sociali culturali indispensabili della dignità il libero sviluppo della personalità di cui articolo ventidue
Il diritto alla salute e al benessere delle persone da loro famiglia in particolare per quanto riguarda l'imitazione vespaio alloggio cure mediche servizi sociali necessari di cui l'articolo venticinque
Sono tutti questi diritti dice enunciati come accennavo dalla dichiarazione di Versailles che nome poi ripresi e meglio specificate una serie di convenzioni sia di carattere universale
Come i patti relazioni dei che di carattere regionale come la convenzione per i riti dell'uomo quella interamericana quella africana eccetera
O non ho alcuna qualche Paola sui diritti dei bambini dei quali tanto si parla giustamente se ne parla tanto perché è un problema che riguarda il futuro
Del mondo e quindi vanno presi sul serio questi diritti allora ancora dichiarazioni versava dive del decisore quarantotto riso ferma sui diritti del modello infanzia articolo venticinque paragrafo due
E e la convenzione sui diritti dei fanciulli che entrata in vigore il due settembre mille novecentonovanta
Prevede il il d'obbligo di tutte le istituzioni autorità di qualsivoglia natura di attribuire importanza preminente l'interesse dei fanciulli indecisione
L'impegno degli Stati di assicurare la fanciulla dotazione pur necessaria al suo benessere il diritto fondamentale del fanciullo alla vita
E l'obbligo di ogni Stato di assicurare il più possibile la sopravvivenza lo sviluppo del fanciullo ovviamente Valencia per gli stati nei rispettivi de de dei dei Vito gli ordinamenti interni sia per gli stati ampiamente sia uti singoli che ultimi versi nei confronti l'uno dell'altro quindi è chiaro che se gli stati decretano delle sanzioni che vanno a colpire pesantemente i diritti dei fanciulli violano
Queste norme che io ho appena ha ricordato questo breve ovviamente incompleto catalogo diritti elementare riconosciuto importanti atti internazionali sembra sufficiente a indurre a ritenere illegalità di ogni atto per quanto elevato sia l'organo da cui emana che si traduce in sostanza nella negazione di tali diritti
Bastano a tal fine ravvisare un legame causale tra misure sanzionatorie mancata soddisfazione dei medesimi
Ho poi a questa volta occorre distinguere come già faceva Mariani e le sanzioni unilaterali da quelle multilaterali
Le sanzioni bilaterali non hanno neanche il crisma della decisione collettiva e quindi
Che che accerta la lesione di un interesse la comunità internazionale o la necessità di di procedere determinate misure per garantire la pace la sicurezza internazionale esse vengono irrogate le sanzioni bilaterali a discrezione dei singoli Stati
Hanno un peso maggiore maggiore vivamente il peso sul piano economico politico internazionale dello Stato da cui provengono e quindi dobbiamo dedicarci in questo contesto essenzialmente a due
Leggi statunitensi che sono anzi Bartolo contro Cuba da D'Amato che Mary contro Libia
Iran queste leggi già lo accennava Mariani hanno provocato una reazione da parte di numerosi altri soggetti internazionali Unione europea il Canada Paesi latinoamericani recriminazioni Stati americani la stessa che simile nazioni unite
In particolare la si Burton in quanto che
Intendevano
Qui a la tribuna Governo americano il potere di condizionare anche
Quello che erano la contabilità dei terzi di procedere investimenti una scambi commerciali con i Paesi colpiti dalle sanzioni
In particolare anche ENI ed ENEL nei rispetti bilaterali quindi anche per quanto riguarda il rapporto fra Stati Uniti paesi colpiti dalle sanzioni si possono ipotizzare alcuni profili di lecita internazionale
Ad esempio le Charles Burton contro Cuba traducendosi nel traducendo l'intento degli Stati Uniti di imporre a Cuba l'adozione di un premiato regime sia politico ed economico rappresenta una violazione del diritto all'ammirazione del popolo cubano
Nonché dei diritti umani fondamentali dello stesso
In quanto che determina l'impossibilità dalla popolazione di accedere a beni di prima necessità
Inoltre
Queste sanzioni unilaterali come sono messo in rilievo dalla stessa American society of international law in un paper
Molto interessante che è è uscito Rinascente costituisse una minaccia alla stabilità la funzionalità del sistema degli scambi internazionali
Che appunto viene decretata in modo arbitrario da parte di un singolo stato in nome di
Interessi che ritiene minacciati
Ciò detto sono ovviamente solo osservazioni così molto puntuali e frammentaria senza pretesa di organicità date anche i tempi ristretti che mi sono consentiti in questa sede cioè Torquato riguarda le sanzioni unilaterali ben da quelle multilaterali e se presentano nel problemi ancora più acuti delicati e profondi se possibile
E qui va messo in luce un paradosso
Di fondo e cioè che le Nazioni Unite che hanno fra i propri fini fondamentali della diritti umani
Principio di aver ribadito a più riprese in fondamentali articoli della Carta delle Nazioni Unite
Mediante l'adozione delle sanzioni per gli effetti che le sanzioni provocano
Sulle popolazioni dei Paesi colpiti
Vengono a porsi in contraddizione fondamentale è insanabile e paradossale con uno dei propri fondamentali scopi istitutivi
Questo tipo di situazione
Di questo tipo di situazione sono consapevoli in maniera crescente le stesse Nazioni Unite
Le stesse risoluzioni del Consiglio di Sicurezza contengono clausole di salvaguardia volta conciliare in qualche modo l'irrogazione di sanzioni con il tentativo di salvaguardare i diritti umani la popolazione quindi sia il si tende si cerca di accentuare dall'esenzione determinanti
Acquisti dei medicinali alimenti o altro ma
Nei fatti
Questi tentativi sono falliti sono così del dei dei tentativi che che non non sono le borsine quindi assumono il valore semplicemente così di
Mascheramento di quelli che sono degli affetti invece deve essere estremamente negativi
Sui diritti umani
Vero è quindi che ricorso le sanzioni economiche indiscriminate prolungate come nel caso dell'Iraq probabilmente il caso più evidente da questo punto di vista
E tutelare diritti umani della colazione assoggettate appaiono dei fatti del tutto inconciliabili e quindi si pone un problema per la comunità internazionale di mettere a punto strumenti anche sul piano giuridico che consentano la tutela dei diritti umani di lavorazione soggetto alle sanzioni come avvenuto per esempio nel caso del diritto umanitario bellico
Che ha una storia ben più
Lunga
Nel quale sono state elaborate una serie di disposizioni volte appunto a puntare popolazioni civili in caso di scontro armato
Altrettanto debba essere fatto per quanto riguarda sanzioni economiche mediante degli emendamenti alla Carta dei codici di condotta delle convenzioni apposite da stipulare l'integrazione capitolo settimo forse sarebbe la soluzione ottimale
Sempre per quanto riguarda le sanzioni multilaterali quindi quelle decretate da organismi internazionali occorre porsi il problema delle loro finalità
La finalità delle sanzioni secondo la carta dovrebbe essere quella esclusivamente brave agevolare il conseguimento di mantenimento della pace e della sicurezza internazionali
E invece non vorrebbero senso sanzioni che fossero volta infliggere una sorta di punizione permanente ai governi agli Stati ma in realtà i popoli ai singoli individui specie a quelli meno forti sul piano economico e sociale
Una visione penale delle sanzioni è quanto di più lontano si possa immaginare dalla logica dei principi del diritto internazionale il quale seppure a partire da una differente espiazione di carattere essenzialmente pragmatica funzionale distico
Commercia in questa con le più importanti acquisizioni di civiltà giuridica del diritto penale moderno al quale a dieta ovviamente le punizioni collettive
Non è detto però che questo tipo di visione sia quella che domina
All'interno che muove taluni membri del più influente del Consiglio di sicurezza attiva far voglio fare riferimento a un libro di recente uscito negli Stati Uniti
Libro di un professor tante professore di scienze politiche lettere micidiale che ha scritto un libro dal titolo proprio jeans terrorismo Prodi Fresh
E secondo il professor Tantalo scopo le sanzioni dev'essere l'abolizione del male
L'espulsione dal seno stesso delle società internazionale dei cosiddetti proprio i jeans la cui lista di mediamente compilata dal Dipartimento di Stato del governo americano assecondando esigenza di politica estera e degli indirizzi ideologici o strategici prevalenti
Va parificato il barile vada in questo senso un ulteriore motivo l'indebolimento delle efficaci alle sanzioni che è costituito dal fatto che la loro erogazione risponde in ultima analisi più interessi politici strategici o contingente le potenze che le decidono che non ha parametri verificabili ex ante e riconducibili a una logica giuridica è il discorso le così Etò double standard o protocolliamo dei due pesi
E delle due misure che pregiudica gravemente la stessa credibilità delle delegazioni nazionali che da questo come capita è un discorso
Di carattere generale
Veniamo a un altro aspetto e mi avvio a concludere sanzioni multilaterali che la loro efficacia o meno anche su questo già
Mariani celato qualche spunto
E e efficace e significativo
L'illusione dei promotori sanzioni economiche consiste l'idea che sia opportuno se non doveroso colpire il popolo per indebolire il governo che si rende colpevole di trasgressione dite internazionale eccetera
Ma questa che c'è una sola fonte di cammin giustizia degli utili sofferenze ma anche di risultati che sono molte volte l'esatto contrario delle aspirazioni dichiarate
Le sanzioni economiche infatti il più delle volte delle mia del rafforzamento dei regimi contro i quali vengono decretata e qui ci sono una serie di casi storici anche recente quali tipo fa riferimento dall'Iraq
Dove sta la musa in appare un po'sommato rafforzato da quasi otto anni di strangolamento economico
Alla ex Jugoslavia dove anche qui le sanzioni hanno determinato secondo molti analisti politici un rafforzamento delle componenti più nazionalisti garante quello che oggi sia nel Kosovo che in Bosnia Erzegovina le cose non vanno nel modo migliore
A quanto pare
L'isolamento in ultima analisi peggiora la situazione anche dal punto di vista la qualità democratica dei regimi colpito per fare un esempio che viene attinto la cronaca calcistica di questi ultimi giorni diremo che vale di più per la democrazia intesa come finalità generali la partecipazione la squadra iraniana mondiale di calcio che non dieci anni di embargo
Lo scopo e torniamo per un attimo l'ulteriore finalità non deve essere l'imposizione determinato modello di società quanto la garanzia effettiva dei diritti umani euro varie differenti dimensioni e Solazzo mando questa logica necessariamente complessiva
Che entra in considerazione da rilevata contraddittorietà di scelte che in nome della statua di per aiuti umanitari vagamente diritti ma anche concreti
Infine qualche parola sulla tematica anche qui riprenderò gli spunti enunciati da Mariani e che del resto
Entrambi sia Mariani che io ci rifacciamo voi al documentino che avete ricevuto che costituisce un posto
La la la premessa la piattaforma programmatica fra virgolette di questo incontro e anche qui come già fatto Mariani voglio riferirmi attrezzi
Elementi il primo la Corte penale internazionale permanente la cui conferenza in corso in questi giorni a Roma due da fino a metà luglio
Vengono affrontati in tale sede una serie di problemi molto importanti interessanti sui quali la mente non entro il problema uno dei nodi fondamentali è forse quello del rapporto fra quest'organo istituendo il Consiglio di sicurezza che i margini di autonomia e di indipendenza che sia i giudici la corte che l'eventuale procuratore che per esempio potranno godere nei confronti del Consiglio di sicurezza e più in generale degli Stati
Ma insomma questo è un problema che ci interessa in questa sede perché
La ricerca delle responsabilità concrete individuali o di singoli gruppi anche di potere e di potere supremo all'interno degli stati è
Oggettivamente in contrasto con la logica di sanzioni che invece impone una band azione di massa
Ma criniere secretazione di massa quindi ricercate persone delle responsabilità individuali anche di di di di di di
Persone che sono al governo solo in in posti chiave degli apparati vessati se si rendono colpevoli di crimini internazionali è una ricerca che va incoraggiata perché va in direzione opposta
Alla fine di azione di prevenzione di massa che alla base delle sanzioni
Secondo filone di ricerca abbiamo più uno specialista come il professor ma immondizie che è è uno degli animatori che vedrebbe di numerose
Associazioni dei giuristi impegnati su questo terreno problema del commercio traffico delle armi
La citazione che faceva Mariani del libro su Sarajevo molto interessante ma in realtà anche in un embargo
Stretto come quello che poi che riguardava la Serbia e il Montenegro sul piano generale riguardava tutti gli sta adesso i dati sulla questione delle a e quindi anche in quel caso non salta il pattugliamento delle navi militari della NATO sulla via degli eccetera le armi con timone affluire alla Bosnia Erzegovina forse in quel caso viene stabilito un equilibrio anche bellica che in qualche modo è stato utile anche per un'altra salvaguardare la la l'incolumità dei dei bosniaci dovunque
E quindi c'è un problema di dotarsi di strumenti efficaci per la per il controllo del del commercio per il traffico delle armi insomma Secondo avveniva risale al suo aspetto legale o illegale
E questo problema riguarda anzitutto le armi di sterminio di massa qui nucleare la fine del Unione Sovietica come sapete a parlavo
L'altro giorno con un amico che si occupa di questi problemi
Apposto
Sul mercato una serie di conoscenze di materiali e dispositivi di meccanismi di carattere nucleare che potrebbero in teoria congruo dietro congruo pagamento essere finire le mani anche di gruppi criminali o
Mafiosi o che so io quindi è un problema molto importante abbiamo di fronte
Però è un problema che non può essere risolto solo nell'ottica della fine
Dell'abolizione delle armi Luca alto delle armi droga veramente mi è rimasta eccetera e quindi
Anche in quest'ottica
A mio modesto avviso andrebbe visto il problema presente del del recenti idee vincenti
Dei recenti sussulti di proliferazione che si sono avuti Mellace meridionale in India in Pakistan quegli esperimenti nucleari
E comunque il problema del controllo del traffico il commercio delle armi una problema importante perché appunto tende la prevenzione della guerra limitazione del diritto internazionale e quindi agisce su un terreno che è molto più proficuo in modo molto più efficace che non le sanzioni invece tendono a colpire a posteriori le violazioni con effetti come accennavo prima
Negli e non non
Non positivi
Terzo spunto riguarda un esempio concreto di politica che in qualche modo sia avviata a partire da qualche anno che la politica dell'Unione Europea
Sul terreno già promozione dei timonieri mondo qui ci spia assunti
L'onorevole Bonino sia potuta intervenire a questo convegno perché avrei voluto portarci un'esperienza molto
Importante interessante dall'interno stesso europea qui c'è l'articolo geni uno paragrafo due quinto trattino del Trattato di Maastricht secondo il quale rientra nei limiti delle politiche alza di sicurezza comune
Lo sviluppo il consolidamento democrazia lo Stato di diritto nonché rispetto dei riti e domani libertà fondamentali ovviamente nel mondo visto che si parla di politica
Strade sicurezza con gli strumenti dalle politica sono vari e molteplici vanno dal sostegno alle organizzazioni non governative la promozione attenuazione degli scambi commerciali dei progetti di cooperazione è una politica che ancora e in fase di formazione la sua quando crea soffermarsi opera studiarla Michel strumenti e nei suoi affetti ma
In teoria
E possibile insomma ci sono le potenzialità perché si tratta di una politica fondata da flessibilità d'intelligenza politica necessarie per operare su un terreno così delicato quanto fondamentale
Ciò detto
Termino niente
Altro Marcelle
Ha sintetizzato molte egregiamente i contenuti della relazione che egli ha predisposto e che ritengo sia stata distribuita comunque a disposizione dei presenti
Gli stimoli che lo Tomacelli ci ha offerto sono molteplici
Nella fase finale del suo intervento a proposito della fabbricazione produzione di strumenti di cui egli ha richiamato l'attenzione su ulteriori compiti
Nazionali devono porre ancora maggiore attenzione e con diminuiti i poteri di controllo e di intervento una come si dice Michela Nizza azione ricette tecnologia rispetto agli strumenti bellici tradizionali rende ancora più difficile e complesso di quanto non fosse cinquant'anni fa o anche di più un intervento efficace comunque un'altra cosa una fabbrica piano Colaninno di carri armati e il il trasferimento di strumenti di questo tipo altra cosa è intervenire con strumenti efficaci e tempestivi
Laddove si sia in presenza come qualcuno sospetta che che si sia di trasformazione di apparati industriali che hanno dichiarati fini illeciti e che invece nella realtà possono averne di molto meno leciti pensiamo a tutto il problema delle armi chimiche batteriologiche e quant'altro
Che è molto più difficile da investigare
E da controllare con tutte le conseguenze che ne derivano vari scenari
Internazionali anche in questo momento
Siamo alla fase degli interventi io credo che siano presenti qui dottor Alberti che prego di accomodarsi al tavolo e il dottor Jean avvenga
Time ha dato per presente invece non vedo
E allora è pregato di accomodarsi al tavolo
Ringraziamo l'onorevole Costa presidente del Comitato nazionale per le pari opportunità e consigliere del CNEL
Per aver voluto intervenire io pregherei gli interventori di mantenersi nell'ambito di dieci minuti un un quarto d'ora salutiamo anche la professoressa sterno ellenistica di Parigi
Il dottor Larizza segretario generale della UIL è sostituito dal dottor canapa che vedete
Seduto qui di fronte a voi la parola al dottor Alberti con questo programma di interventi di della durata di dieci quindici minuti io mi scuso se a un certo punto doveva assentarsi assentarmi peraltro impegnato nel ma con Prodi
Ritornare da voi per la fine della mattinata grazie
Sì
Tiro di riassumere testo diventerebbe un po'più ampio che è stato distribuito non sarà di grande difficoltà perché alcune cose già che tentano il presidente Mariani dal dottor Marcelli forniscono poi la base di quello che è anche il mio ragionamento dovrà intanto ringraziare il CNEL
Ci dato l'opportunità di questo intervento e per l'organizzazione di questa seminario
Perché mi sembra
Che di fronte in questo processo DTT
Che solito chiamato globalizzazione
L'interrogarsi sul sistema giuridico internazionale sia di primaria importanza il premier inglese Tony Blair ha recentemente detto che necessario
Applicare l'etica alla politica estera che sta al di là del fatto che tra le parole e i fatti a me sembra ci sia ancora una grande distanza l'obiettivo
Un obiettivo condivisibile
E da questo punto di vista ancora ringraziamento al piano per aver invitato un po'crede in rappresentanza del mondo delle organizzazioni governative ha intervenire perché se va applicata l'etica alla politica estera i necessari nonché la società civile solido non governative entrino nella discussione della politica estera molto più di quanto finora successo perché non rimanga appannaggio dei governi o delle sole
Istanze economica qualche secondo per presentarmi
Io faccio parte di quel gruppo di quaranta persone che nell'imminenza del bombardamento a Baghdad
è andato a Baghdad
Come scudo umano volontario
Non era un atto folle era la logica conseguenza di una intervento che dura ormai da sette anni in quel Paese che c'era consentito
Di salvare centinaia forse migliaia di vite umane
Quelle vite che ne siamo andati a difendere nell'imminenza dei bombardamenti la mi organizzazione un ponte per l'unico che nessun italiano presente stabilmente in Iraq dal mille novecentonovantuno una delle tre a livello mondiale perché
Come ovvio essendoci dire con governo non proprio dei più
Presentabili va poco di moda
Intervenire a difesa della popolazione irachene invece quello che noi facciamo devo dire purtroppo
Cogliere l'occasione per dire che purtroppo uno abbino Simulator l'ambulatorio che ha curato quest'anno dodici mila bambini a Bassora sarà chiuso a settembre
Perché abbiamo risulta ricevuto occultamento quanto ci aspettavamo una risposta negativa dal Dipartimento della cooperazione del ministero degli esteri a sostegno di questa iniziativa nei siamo andati avanti con fondi privati
Più di tre miliardi è il valore delle donazioni inviati in Iraq in questi anni ma diciamo non ce la facciamo più se non entra in campo anche qualcun altro ad ogni modo
Vengo alla tesi del mio intervento le tesi
Credo diretta conseguenza di quanto già detto prima le sanzioni economiche
In particolare quelle contro l'Iraq solo un crimine contro i diritti umani
Esse devono essere revocate immediatamente e senza condizioni
E soprattutto il nostro Paese avrebbe il dovere di dissociarsi unilateralmente
Credo nel dire questo di rappresentare quanto pensa la grande parte dell'associazionismo e degli organi sani governative a livello mondiale
Richiamo qui che una posizione di questo genere è contenuta nella dichiarazione dell'organizzazione non governative alla tele del su un mito mondiale sull'alimentazione e contenuta in una dichiarazione
Firmata da quasi tutte le ONG che lavorano con la Comunità europea vistata firmati in Italia da oltre quattrocento associazioni
Certo nel non nella forma radicale che io presento sottoscritta dai sindaci di tutte le grandi città italiane
Ora quando si parla della morte procurata di oltre un milione di civili credo non si possa utilizzare una definizione diversa dalla genocidio
Soprattutto quando questa morte non conseguenza accidentale della
Propria iniziativa mai conoscenza conosciuta preventivamente quindi in un qualche modo
Voluta
Va dato
Qualche dato che peraltro più ampiamente trovate nella nella relazione sulla condizione in cui è stato ridotto una popolazione di diciotto milioni di persone
Questi numeri per me sono corrispondono avvolti e corpi di bambini che ho visto morire
Non sono numeri freddi
La mortalità infantile ha superato il centotredici mila e cioè a un livello del Ghana e del Garda ne esce il trenta per cento della popolazione infantile e ma nutrito
Si tratta di novecentottanta mila bambini
La morte di minori di cinque anni per cause direttamente connesse alla sanzioni economiche in particolare per polmonite diarrea marasma e qua c'è ancora ammonta a settecentocinquanta mila persone
Bambini
E questi non sono dati vergogna che non sono dati delle organizzazioni internazionali
Unisce fa
Orchestra magari la sanità fa
Conseguenze sul futuro della Paese sono di enorme portata Luigi definisce il brevi da una la rottura del sistema
Il duca chi lo come la principale emergenza per il futuro del Paese abbiamo una
Generazione di sette anni di bambini che hanno sono praticamente senza istruzione elementare
Abbiamo avuto la fuga dal paese per cercare da mangiare
Di centinaia di migliaia di ingegneri medici docenti universitari tecnici
Le università non ricevano una rivista scientifica giornata da sette anni
Ora nei ci chiediamo cosa sarà
La possibilità di ricostruzione di sviluppo economico di questo Paese qualunque ne sia il governo
In qualunque momento finiscano le sanzioni in una condizione di distruzione del sistema educativo di questa portata in seguito a sette anni di sanzioni
Economica ora
Il problema è questo è legittimo è pensabile è giustificabile esiste un obiettivo politico che possa giustificare un'azione di questo genere
Esiste
Una comportamento
Del governo iracheno di qualunque governo che possa essere sanzionato attraverso lo la decimazione perché quando voglio settecentocinquanta mila bambini su otto milioni siamo uno a dieci C alla dei mitici Manzione della popolazione infantile di un Paese
Ed è legittimo per uno Stato
Implementare queste sanzioni chiedo che quanto detto e questi brevi dati che ho
Richiamato possano senza dubbio
Dimostrare che a sanzioni economiche sono una diretta violazione dei diritti umani
Questo è stato sta stabilito direi anche dalla Commissione per i vigili Birritteri diritti umani dell'ONU che il venti agosto novantasette
Approvato una risoluzione nella quale si diceva preoccupata per le conseguenze sui diritti umani delle sanzioni economiche e faceva appello siamo un anno e mezzo fa ai governi leggo testualmente perché le sanzioni economiche vengano revocate se dopo un ragionevole periodo di tempo non sono stato in grado di ottenere gli obiettivi in cui erano preposte a prescindere dal tipo di BT questa è la Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite
Sappiamo anche che il Suma impugnare sull'alimentazione ha stabilito che sempre testualmente il cibo non deve essere usato come arma di pressione politica
Sappiamo anche che l'Assemblea generale dell'ONU ha approvato una risoluzione più di una risoluzione per la verità che dice testualmente i paesi sviluppati devono astenersi dall'applicare sanzioni economiche ai Paesi più poveri
Ora quando ex viene detto come viene sostenuto nel nostro paese che un singolo Paese in questo caso l'Italia non ha la possibilità di dissociarsi unilateralmente
Da un'azione come questa
Viene detto in base alla necessità del nostro Paese come di tutti gli altri di rispettare quelle che sono le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Ora nasce quindi una problema che io giuridicamente non sa sciogliere ma da moralmente politicamente sì
E se il un paese nostro nello specifico abbia un maggiore dovere di rispetto delle risoluzioni
Delle così sicurezze Nazioni Unite organo ulteriormente dominato condizionato da un sistema di diritto di veto di alcune nazioni ossia un maggiore dovere di rispetto
Di altre
Come si dice trattati sempre che impegna nel nostro Paese ad esempio del trattato per la popolazione protezione della popolazione civile protocolli aggiuntivi alla Convenzione di Ginevra che il nostro Paese ha ratificato e che sarebbe rispetto tenuto a rispettare e cioè è legittimo per uno Stato continuare presentare le sanzioni conoscendone le conseguenze sui diritti umani
Ora la nostra risposta
Ed è per questo che stiamo raccogliendo e siamo a buon punto
Una lettera che verrà presentata al presidente Prodi nell'arco dei prossimi quindici giorni piede sottoscritta da qualche centinaio di associazioni dell'italiano
Per chiedere la dissociazione unilaterale nel nostro Paese dalla sanzioni economiche perché noi pensiamo che sia non solo legittimo ma dovuto dissociarsi apertamente le sanzioni e revocarle unilateralmente senza condizioni
Questo senza condizioni può essere mal interpretato il problema non è dare una patente a questo o quel governo di legittimità o di è il problema che non è pensabile che qualunque sia ripeto il comportamento del governo in questo caso iracheno ma il ragionamento è generale irraggiamento vale per il sistema di sanzioni in senso lato possa essere come dire
Ha sanzionato altre esulta con la popolazione soprattutto se di queste di queste dimensioni mi sembra fra l'altro
Sostenibile che sia assolutamente
Non efficace è già stato detto il sistema delle sanzioni dal punto di vista del sostegno al dimore l'elezione di un Paese la democratizzazione di un Paese processo che parte innanzitutto dallo sviluppo economico come di Paesi europei sanno e ora proprio la depressione della chi dopo economico attraverso le sanzioni non può che avere conseguenze invece negative sul piano di un po'di un processo di democratizzazione che non può essere imposto dall'esterno e costruito da un giorno all'altro ma che comunque è stato costruito attraverso la creazione della società civile la reazione delle classi sociali il rapporto tra Società civile mondo economico e quindi una reale democrazia che appunto non sia quella imposto delle armi dalla Esterno
L'ultima considerazione è di carattere se volete politico a noi
Sembra che nel futuro dell'umanità ci siano solo due grandi prospettive possibili
La prima è una crescente disparità economica tra i paesi del nord e del sud una conseguente crescente militarizzazione dei rapporti interni ed esterni
E la secondo è una riduzione delle distanze una redistribuzione delle risorse il cui strumento principale la cooperazione
Il contenuto delle direttive strategiche dell'amministrazione USA con la così detta dottrina delle due guerre per volta
Sembra vuole dar per scontato la prima ipotesi
Aver imboccato la strada della mitizzazione di rapporti
Ora a noi sembra che per cultura per collocazione geografica ma anche per forza economica e militare
L'Europa l'Italia in particolare dovrebbero imboccare con decisione la seconda strada
E cioè ritengo che esista una divergenza di interessi strategici da questo punto di vista tra i paesi europei e l'amministrazione statunitense
Mi chiedo a questo punto di vista
La politica delle sanzioni economiche
Libia Iran Sudan Iraq eccetera eccetera gestita dalla difesa l'americana si inquadra dentro alla prima ipotesi
Vedi teniamo che è un tenesse
Economico politico
Strategico dell'Europa e dell'Italia imboccare con decisione la seconda strada da questo punto di vista anche da questo punto di vista la revoca
O quanto meno una posizione dichiara di dissociazione da parte europea italiana sulle sanzioni sarebbe di grande impatto né il rapporto con l'insieme del bacino del Mediterraneo e del mondo arabo
Che come voi sapete e chi viaggio da quelle parti lo sa vive
Le sanzioni economiche nei confronti se l'Iraq soprattutto ma anche della Libia come una enorme ingiustizie
La coltiva implementazioni sanzioni anche da parte europea
è un ostacolo ad un cambiamento dei rapporti all'interno del Mediterraneo che una strada che l'Europa e l'Italia sembra alle volte voler imboccare ma con io credo insufficiente decisione e vi ringrazio per l'attenzione mi scuso per la lunghezza
Grazie ovviamente abbiamo avuto anche un un punto di vista come dire il mio organizzazione impegnata nel affrontare anche in termini di direttivi il le questioni all'ordine del giorno De Sciglio darei la parola al professor Chardin dell'Università di Nizza
Versione sorpresi da una ricevuta devono essere nel suo settari tacciamo ministri sono a buon vennero a commentatori travagli
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D'del quadro giuridico
Di nei diari techno
Un patto leve stessi poi si accampano de de Missy ex
E San cedendo alle chiese giuro doti cosetta
Ho incontrato pratiche sì vedovo internazionale
E con quello con le più classiche e laddove tutto Paolucci dopo le sanzioni
O cose cross vediamo un cammino che solo tu opposero Soncino
Decca credo che io uso voti asse dice Ronchi da organizzazioni le politiche ed è responsabile ricevuta venduta da un termine sorgente Petipa vedono impettiti ma
Chiedano
Ieri al suo decimo resta Suchet le garitte
Sì perché ad una con l'aiuto di un un po'per gioco
Stanzi più non causi consenti aggiornando discusse notizie
S'indigna indecente a Trigoria regime Nistri
SEPA fosse ma compatti da Gramaglia che anche i giuristi marmista e gli stessi lesi maneschi son qualche impedimento insigniti di comunque nelle praterie diaria Decio inammissibile Vanuzzo siete
E. PA Dini chiedesse
Ci son più più perdesse debbano assegni politiche ostacoli duration
E chi sono Cossio le son ciò se quei nemici
Soccorsi la giorno all'esterno delle dilazioni nei Diakitè discrimina attuata della compio cosa internazionale sul non occupare sempre mondi passeggeri coccolarlo cinque o meno
è tedesco e chiedo dove Cina mi haitiano stati degli ordini di casa un vigile
Richiesto si è presentato ci conto
Avvisarvi del mondo Lester inseriti femminismo beni o servizi che lasci che si terrà l'obiettivo segreto Finsiel montante avvia l'export Asia un dopo di strategici
Gli avidi mondo la sete tossiche e l'abbiamo del resto non è che la somma con che cosa on Top
Le cittadini del mondo opera est nessuno presenta segni e carte
Di un mondo copia del nasce dell'Est suddette attesta mi dite o del pap test Pacific allochi servisse Sanremo di in data ai Comuni che le Monte
Doppia uso di via Villafranca nei confronti dei bianchi consigli a chi ha potestà
Passi son valgo paste tace posti in politica ora di Brescia ore
Tifo fare sotto il allude di fatto non sia un po'mappa
Certo certezze sulla rampa Coblenza i tanti pare un coniglietto screditata Narduolo né che le dichiarazioni
Indossa cippato superteste del condanne
Se a tanti indossa un socio collettivi amicizie discrimina tua
Dopo non se alla Sasha un politica internazionale
Da OLAF pensi
Se perdiamo Petacco non se alla migrazione giuridiche non ansiosa internazionale
Posso Santissima Bernato lettera dimessosi Teatro Nazionale femminile
Pomarici credibile
A
All'organizzazione o può aprire cioè qual senso K Ancona Polito quasi una no no non sono del Polo Casini
Cioè Poldo tifo che feci io non fa alla Misa le chiavi politiche
Anemiche cavalletta
Pagato assecondando Attanasio nero
Le alla Ocean Shield Sanzio
Chissà vedete a Brno a dei quattro
Cosa faccio col ministero tigli adeso Canis da questi assiomi ISAF facciamo
Venite a Brno
Oltre che strette di mano e Pottermore Iea Desanti era e concludo cioè posto ai Somplago che mi viene da una signora non debba o no
Se Tim cuochi due suddette asce di consegne si chiede sul pende con Coco in coro ossia vide compì Songs possono cioè nelle poetici in in e Parisotto uniche nel grosso asine panini diciamo anche Mina il possibile
I fotografi Schiranna doti d'Soncino
Politiche e non fa e Castel politico dell'agenda nazionale se tu Nana indiano dove fu con Franco condotto Pianezza
Produco Monson San Marco è netto
E chi nel così ti ho fatto il Tecoppa dell'onda quiche no
Sì dimora o Francesco Budin dodici condanne seta dirlo nipoti ma come
Grazie al professor Sciarra bene adesso passiamo
A Silvia Costa che il presidente del Comitato nazionale pari opportunità è anche consigliere del CNEL
Sì Commissione nazionale perché sono altri comitati del nell'ambito del prepotente a io
Ho ascoltato con molta attenzione queste
Questi interventi che mi hanno preceduto ecco trovo ringrazio molto presente Mariani consigliere sai gli altri che hanno voluto dar vita a questa iniziativa del Cnel
Ho trovato molto interessante è significativo che l'organismo costituzionale come CNEL che deve occuparsi come organo consultivo del governo dell'economia del lavoro ponga una questione che proponente in questo momento in quindi a Roma si discute la conferenza per la corte internazionale penale una fusione che può sembrare come dire separata o DVD spinto comunque non così messa a fuoco e invece si vede come tutto si leghi e come le questioni siano sultano il diritto internazionale
Che ha affermato con forza ormai che i diritti umani sono indivisibili
E non sono spero l'economia sono globalizzate ma anche mi auguro il diritto umano dovrebbe essere un po'più globalizzato anche nella sua tutela e promozione
Che anche queste e qui questo è uno degli aspetti più delicati più discussi e certamente che mette in gioco anche la prima i diritti umani quindi però è stato Brecht e tragico trovare in quest'occasione di riflessione
Vorrei dire e qualcosa su quello anche che ho sentito anche per andare procedere rispetto a un dibattito che si è avviato
Mi pare che degli interventi che mi ha preceduto e anche dall'impostazione data dal presidente Mariani e dalla per gli altri relatori
Partiamo da una come dire adesso sostanziale critica a alla misura delle sanzioni economiche dell'embargo rispetto non soltanto al fatto evidente del rischio corso non potenziale Della loro lesione dei diritti umani e soprattutto dei soggetti che non richiamare sempre più deboli bambini sicuramente non sono in condizione per cominciare gestire le donne in questo
A quelle che sono poi le questioni della sopravvivenza di un popolo ai soggetti più legati alla cura e quindi anche la scadenza della comunità quindi non deboli in sede pure nella condizione in cui sono spesso messe e e alla popolazione civile mi pare che sia evidente che il di andare insomma le sanzioni economiche nel tempo hanno se quelle relative ai colleghi multilaterali
Sono sicuramente un come dire una forma che spesso è discriminatoria che spesso come detto molto bene questo cervello anche Berti
Come dire colpiscono nel mucchio e quindi in quel in quel senso non sono non espresse selettive che spesso e questa è la tragedia ulteriore che si aggiunge nei paesi meno democratici
Colpisce più la popolazione civile i diritti umani devono civile particolare delle donne se mi consentite sono ancora più compressi dopo l'embargo e spesso conteso dimostrato il caso di Haiti non hanno molto scalfito la condizione di vita di chi al governo
E penso a che su tutte queste questioni per non ritornare su cose cosiddette venne e con molta autorevolezza non è mi pare che possano trovare un accordo comune
Mi pare anche evidente che l'evoluzione però questo forse farebbe va detto non perché difenda l'ONU ma perché mi pare che siamo tutti coinvolti con con un processo anche di riforma non so che cosa di sicurezza ma addirittura per internazionale
Che però anche l'evoluzione della modalità dell'applicazione delle misure economiche da parte dell'ONU ha risentito della pressione delle pene pubblica internazionale e anche se mi si consente degli Stati più democratici più sensibili io vorrei solo dire questo un salto di qualità dopo un embargo particolarmente nel giudizio doloroso e francamente eccessivo anche per il fatto durato oltre anni sette anni tre anni cercasi Iraq per intendersi a cui le fece riferimento ha visto però questo questo va segnalato anche se questo non significa non andare oltre una inversione di tendenza
So che sta sprigiona dette anche la relazione del proprio di Staffan De Mistura che è stato uno degli autori se non connesse tra generale Kofi Annan di questa evoluzione e vero dirà promette direttamente l'ultrà interessante ricordarlo perché segna anche quel problema che ormai anche Longo avverte
Non sono solo nove Center questo Germán problema dell'ONU e cioè quella di avere per la prima volta non essersi preoccupati soltanto nelle sanzioni
Di il inserire una clausola che ormai è abbastanza automatica da qualche anno a questa parte dieci anni a questa parte in tutte le sanzioni economiche dell'ONU
Cioè la clausola del rispetto della salvaguardia per quanto riguarda la fornitura di cibo di alimenti vidi dei medicine o di altro e prima era soltanto legata a soggetti e particolarmente deboli con carattere umanitario forte cioè tra adesso e più generalizzate questa evoluzione diciamo dell'applicazione di sanzioni
Ma per la prima volta si è definito un processo molto interessante che secondo e per certi versi apre il discorso del superamento delle sanzioni economiche anche forse all'interno del gioco il problema di far maturare in quella sede anche un'evoluzione dell'articolo quarantuno altrimenti
Che avete pretesi possono erogazioni unilaterali penso che qui ci sia una riflessione più generale quella cioè di avere previsto la possibilità per questo paese di vendere e di commercializzare una parte del suo petrolio e dei derivati
Però costituendo sotto l'egida il controllo del comitato di sorvegliante dell'ONU questo i rilievi i proventi sono andati in un fondo gestito direttamente sotto la garanzia dei seta già signora mite
E questo a per per fornire attraverso questo mondo finalizzato soltanto all'acquisizione di tutti i beni necessari per la scadenza
Deambulazione civile e anche qui non solo di alcuni gruppi ma della operazione civile
E è stata distribuita distribuiti questi diciamo queste come dire queste
Risorse di vario tipo salute segno comunque senza elitarie mediche gli alimenti sotto la una capillare organizzazione dell'ONU che avvenga è stato bene attento a che questo non andasse soltanto diciamo nelle tasche del del del del Governo ma che forse più che di seguito la popolazione civile
Questo è stato lo lo segnalo perché uns una evoluzione all'interno della Sapri creazione delle sanzioni economiche dell'ONU poi il ritorno sul tema generale delle sanzioni che dimostra che c'è comunque la produzione nell'applicazione che se ci si è resi conto di tre cose
Primo degli effetti devastanti sulla popolazione civile dell'embargo
E credo che tu prova a deporre sia quello di non poter immaginare più sanzioni illimitata nel tempo questo mi pare un fatto assolutamente evidente
La seconda
La questione della ricaduta seduto nei paesi più accentratori come potere maggiore sull'operazione civile
E terzo che non solo ritiri l'isolamento produce la difficoltà per la prospettiva debba essere quella di pace di ripristino del consiglio un punto umane normali e di convivenza civile pacifica
Di ricreare le basi di questo dialogo fra i governi e anche nel Veneto internazionale ma addirittura come si diceva prima esce molto bene la assoluta ostilità che si va a creare nella popolazione civile che si sente che vede addirittura quella che è stato l'effetto chi una volontà di ripristinare un ordine come diceva lei
Mondiale internazionali o comunque il principio del rispetto di un diritto internazionale consensualmente adottato perché o significa questo se mi si consente ed è dipese aderito liberamente a questa alla comunità internazionale lo si vede invece come una sorta di rappresaglia contro popolazione
Quindi di fronte a questa consapevolezza c'è stato già un'evoluzione all'interno dello stesso anno nel individuare modalità che distingue se non la responsabilità dei governi dagli effetti sulla popolazione detto questo che non può bastare tra lo dico per così mi pare anche per capire anche a che punto siamo di questa riflessione e che ho già provato in generale non è soltanto quella che ci poniamo noi in questo momento
Mi chiedo quali può essere ispettore agli scenari che sono delineati poco fa
Molto bene quali sono le prospettive
La prima questione allora dal punto di vista della sofferenza che induce questa misura la popolazione mi pare che sia evidente che abbiamo detto recite sui bambini sono semplicemente scandalose notturno sono stata la presentazione della missione e la piccola missione italiana
Di del professor Marcelletti a Baghdad che va a operare i bambini iracheni che soffrono di quei capi chirurgici in Iraq è una insieme la vostra pochissime altre ONG che attiva su questo piano qui sfondò la porta per quanto mi riguarda su questo tema
Però io mi pongo altre due questioni che devono interessare una comunità internazionale che afferma prima o credete mai suo indivisibili secondo che ci deve si devono rispettare delle del diritto un diritto internazionale Terzo che vuol distinguere fra sanzione verso un governo tutela dei ultimate la popolazione civile perché ed è qui forse il passaggio sul quale leggermente insonne discosto dal Coni intervengano preceduto
Non esiste una possibilità di la prospettiva sarà poi andiamo è quella di una riduzione della sovranità nazionale
A favore di una saporita internazionale nella quale leggi anche la Corte penale internazionale mi auguro non soltanto quella mi auguro anche con regole giuridiche sulla cosiddetta globalizzazione mercati che non può significare la legittimità di quelle guerre
Non guerreggiate ma quelle vere sulla pelle delle persone e che impoveriscono i più poveri ma che è anche insidiano anche per i Paesi ricchi parlo dei traffici
Di armi di droga se mi si consente anche il traffico degli esseri umani diventando uno dei traffici meno sanzionati a livello sia nazionale che internazionale
Parlo anche di quelle che sono le grandi operazioni finanziarie che ho visto destabilizzanti interi
Dei tre settori del del globo ecco rispetto a questo la quota internazionale ancora inadeguata impotente e quindi è giusto che noi allarghiamo lo sguardo
Però credo che un diritto internazionale che noi affidiamo sempre più a organismi sovranazionali
E una che si poggia sulla concezione che diritti umani sono invisibili
Che dice che i governi sono in funzione della cosa il loro popolo e non e non viceversa e che la persona è al centro della costruzione di una un mondo più giusto eccetera
Debba trovare anche dei luoghi di sanzione
Non può essere disarmata
La come dire l'ordine mondiale il nuovo ordine non può essere disarmato nel senso giuridico ovviamente non parlo di anni gliela dico questo che alcune spinte all'evoluzione della nostra concezione sanzionatoria secondo me asfittica tra l'altro parliamoci chiaro le sanzioni economiche
A mio giudizio non sono esperienza internazionale per la sua grande evidente che siamo sempre più armi spuntate
Sia perché ci sarà sempre più sono sempre più ormai altri i tipi di conflitti d'interesse
E repressione della popolazione che avvengono spesso ormai di conflitti sono interni e paesi sono etnici sono religiosi secondo sul profilo dei dei fondamentalismi per dire si tratta ormai di reati contro i diritti umani che sfuggono ormai alla distinzione lo Stato sovrano
Colpevole di aggressione contro la Tosap c'è ancora ma che a giudizio non è più ormai prevalente come realtà che specie di reato internazionali e quindi sono armi tra l'altro scontate delle delle delle di sanzioni economiche allora io credo che il problema si ponga sotto altri profili
Per esempio dove si diceva prima più forme incentivanti e deterrenti che questa metafora della come diceva il professor share venti questa metafora della punizione
Come uniche risorse unica risposta che io penso che il nostro Paese avuto una cultura nella politica estera diversa e tutto sommato tiepida nei confronti degli abbagli economici
Mi sembra che la nostra così e politica insensata molto più il segno anche in tempi in cui era conto tendente a queste di del dialogo
Della cooperazione allo sviluppo con la controparte questa potrebbe essere questione della tutela i diritti umani io delle quella sì è tutto settori da sviluppare di più nelle ho posto anche a Pechino per quanto riguarda i rispedì richiamai delle donne presenti e dei bambini
Credo che la cooperazione e lo sviluppo deve non solo rafforzarsi in generale ma diventare anche molto più consapevole che la posta in gioco è soltanto lo sviluppo economico
Dell'altro Paese una cooperazione politica fra gli stati ma anche il l'incentivazione che si fa deludere diritti umani in quel in quel Paese e faccio un piccolo esempio recentemente ne ha preso come deterrente anche ad altro tipo di sanzione
Una piccolissima iniziativa che mi sembra un po'fuori tema ma in qualche modo è un esempio di come si può agire diversamente
Con la Banca mondiale
Voi tutti sapete di questa piccola di questa grande o piccola questione dico piccola perché forse è ridotta nel nello spazio geografico avviene con i Paesi africani ma anche nostri prese bene c'è un Paese di immigrazione e quindi in questo senso c'è problema del dialogo fra le diversità tra diverse culture eccetera
Che è quella di alcune pratiche
Che
Per quanto ci riguarda ci sembrano ledere il diritto all'integrità della persona del corpo penso alla cura dell'infibulazione delle mutilazioni
Delle ci sono delle donne ebbene abbiamo visto che c'è stato iniziativa non nel senso classico di sentimenti e vietare ospite fare sanzioni cercano l'embargo altro che sono avvenute in vari pesi anche all'interno dei Paesi di direzione
E ho visto che questo non comporta necessariamente un superamento di queste tattiche ma semmai la loro clandestinità come è avvenuto recentemente scoperto
Proprio dalla moschea no renting in Francia ma quello di chiedere che nella cooperazione allo sviluppo siano più coinvolte in senso che siano più precisate come è successo con il Burkina Faso che ha avuto un buon un ottimo esito
I governi di quei Paesi
Debbano impegnarsi a campagne di educazione sanitaria di promozione diritti delle donne e di coinvolgimento delle donne in senso autorevole come aumenta in quei progetti
Che possano far rivedere e cambiare la cultura di quel Paese rispetto a questo altrimenti si procede molto poco soltanto per sanzioni e magari si aumenta l'incomprensione e non il dialogo fra culture diverse è unico come un esempio di un approccio che ormai su scala piccole grande esempio generalizzato e credo che il insomma il il diciamo pure la difficoltà anche oggi ne abbiamo su alcuni fronti
Debba avere più coraggio alle internazionale
Non vi sembrerà di parte di una persona che si spinge a un'ispirazione cristiana e dire
Che ingerenza umanitaria è un principio innovativo di cui ha parlato il prima Gianni Paolo secondo ecco se vogliamo dire le cose come stanno parlo del presa della Bosnia Erzegovina
Noi abbiamo una strano diritto internazionale che da un lato è forte nel fare sanzioni magari contro Paesi economicamente deboli e poi non aveva la possibilità la capacità lo strumento per intervenire laddove era ovvio lentamente
Lesi i diritti umani perché evidentemente magari non c'è l'accordo ecco di sicurezza per la sanzione economica ci sono altre ragioni così dicevano prima che lo impediscono si valutano diversamente le stesse fattispecie e in quel caso
Non c'era nemmeno la possibilità dell'ingerenza presenta umanitaria che consente di ripristinare le condizioni di non sparare nel mucchio ma di ripristinare delle condizioni assumendo una forma anche di sanzione
Tra una sanzione che non colpisce lavorazione ma che la sottrae alla violenza qui esposta cioè io credo che da questo punto di vista vadano imparate anche queste nuove procedure
E rese più forti da un punto di vista della struttura giuridica serve molto importante che i giuristi all'internazionale era sì come dire comunicassero di più fra di loro e creassero delle comunità che elaborano queste nuove fattispecie di
Di risposta
L'altra questione che a me pare fondamentale quella di attivare forme di cooperazione allo sviluppo più più impegnati più sicure e più e più forti si cioè siamo in un momento in Italia
Si diceva prima
Di grande debolezza in questo momento della nostra cooperazione allo sviluppo & seminativa di una riforma della cooperazione grave però che lei ha denunciato prima rispetto alla sua in giro della blocco della possibile di continuare un'opera di quel genere ecco a me pare che in attesa della riforma che mi aspetta io mi auspico sia molto così urgentemente approvato dal Parlamento che rispose nel Parlamento
Questo non significhi come attualmente mi pare che stia significando un po'il blocco o comunque una certa fermo della cooperazione allo sviluppo che non non ancora individuato bene premette anche a livello europeo
Una strategia consapevole c'è un'altra questione che secondo me a cui lisce il l'insicurezza a livello internazionale e quindi anche le prospettive di ulteriori conflitti dedito
E qui penso che sul debito sarebbe molto importante prendere una grande forte iniziativa anche unilaterale rispetto alla riduzione del debito dei Paesi terzi magari
Io sono per metterle qualche condizioni capisco che sul piano come dire umanitario o semplicemente umanistico
è giusto è giusto porre anche comunque di essere generosi senza condizioni
Ma le dobbiamo fare sempre insieme poi si parla di istituzioni e il discorso della solidarietà e discorso della legalità e quindi credo che sia un fatto anche come dire pedagogico che quando si si creano delle condizioni di maggiore solidarietà si ponga anche con chiarezza il senso dei doveri che siano verso la comunità internazionale
E per esempio per quanto riguarda la questione che lei diceva e della in campagna ha colto la sua proposta del Rizzo della l'interruzione dell'embargo unilaterale senza condizioni io personalmente ritengo che la condizione spesso in cui a cui è arrivata la situazione presente in Iraq giustificherebbe
Una coraggio di questo tipo probabilmente però le uniche condizioni che io porrei sarebbero per evitare che il giorno dopo la fine dell'embargo per la popolazione irachena dal punto di vista anche della democrazia interna del rispetto dei diritti fondamentali
Della deterrenza per un per un altro Saddam che voglia fare
Perché è già avvenuto e non sia una sorta di lettera morta allora veramente non sarebbe capita nemmeno la prima parte la prima fase in cui la cometa internazionale sbagliando meno ha comunque dei decretato che era stato leso un diritto internazionale e credo che da questo punto di vista aldilà di quelle che sono le politiche sulle quali mi pare che siamo tutti attestati il dialogo e la cooperazione la prevenzione
Per esempio una sanzione indiretta non so uscire da alcune progetti previsti da alcune agenzie ONU potrebbe essere la sanzione temporanea indiretta
Ma oltre questo crescente necessità di rivedere il sistema sanzionatorio che in qualche modo deve esserci sia pure facendolo più capire Ermete o più condivisibili e condivise dalle popolazioni celebrazione che poteva sentire il nuovo ordine mondiale che la sanzione la garanzia per loro
Non che non c'è sanzione e non per la sanzione colpisce soltanto la popolazione magari poco il governo oppure insieme indistintamente dovere operazione in questo senso così al due per uno spazio sento ulteriore di elaborazione cioè l'ultima cosa che volevo dirvi noi recentemente voi sapete che dopo la conferenza mondiale di Pechino c'è stata un'c'è un fallo atto che continua nella commissione ONU sulla donna ogni anno nel marzo di ogni anno newyorkese c'è la messa a fuoco e la verifica di come i governi stanno applicando
Tutte le questi del programma d'azione di Pechino che hanno toccato tutti i temi in cui che incrocia la condizione della donna dalla povertà alla violenza e conflitti armati eccetera
E quest'anno abbiamo in particolare approvato una risoluzione abbiam provato una si una una risoluzione
E
Azioni che devono fare i governi e anche l'ONU e in particolare sui conflitti armati si è proprio di specificato che bisogna prendere delle misure commi conformemente dette internazionale per allievi aria un impatto negativo di sanzioni economiche su donne e bambini come una delle questioni che a livello mondiale è stata posta proprio dalle donne dell'Internazionale
Come una dei rischi
Grandi più forti che ci sono rispetto alla all'embargo credo che a questo punto di vista questo sia come dire una condizione necessaria ma non sufficiente il problema è anche di partecipare anche con gli organismi nazionali internazionali che si occupano della proseliti umani dei delle donne in particolare di pensare insieme
Al giuristi agli umanisti si diceva e forse gli economisti più aperti no nei più biechi delle diverse forme che possano fare tutti possono incrementare in qualche modo la cooperazione internazionale la prevenzione e di lesioni gravi al diritto internazionale con forme diverse dall'embargo economico e che poi lascia appunto impunite altre forme
Molto più sottili va molto perverse di lesione forte dei diritti umani
Credo che da questo punto di vista un grande ruolo spetta alle piene pubblica mondiale che non credo che tutto questo possa esser fiero soltanto al pur fondamentale ruolo dell'ONU de così sicurezza spero riformato in senso democratico così sarebbe già una garanzia
Ho alla Corte penale internazionale pur fondamentale credo che se non c'è una forte coscienza e belle poi del popolazione civile se si addormenta il senso dei diritti umani nelle così nella società e nella cittadinanza questo è il più grave
Diciamo esito di una percezione ridotta che poi hanno anche perbenismo internazionali del dovere di tutelare i diritti umani anche quando colpiscono i governi da questo punto di vista credo che sia una garanzia il fatto che
Per esempio della corte penale internazionale come sede richiamato il diritto penale viene sentito come personale anche di capi di governo anche di capi militari
Anche di gruppi organizzati che per Pechino crimini contro l'umanità contro il genocidio l'aggressione e quindi i conti guerra e che si è stato previsto e noi siamo molto fortemente per sostenere questo che possono accedere alla denuncia
Di questi crimini
Anche lei o in giro anche le le le famiglie delle vittime rappresentante delle vittime direttamente al procuratore generale con documentazione e che si può produrre perché altrimenti il rischio è che anche le corte penale internazionale il diritto di tetto
Se si lascia questo preventiva consensi corretta rende anche questo organismo impotente di fronte a questo che pure è un passo in avanti per distinguere il colpevole dagli incolpevoli
Grazie
Adesso corre
Pochi minuti di ritardo sul nostro programma faremo una pausa per il Confimprese che nella Sala gialla e poi riprendiamo con la parte finale della tavola rotonda ed eventualmente al dibattito credo dieci minuti di pausa e poi rientriamo grazie
Discutendo di questioni
Estremamente importanti e soprattutto
Di questioni che hanno una
Fondamentale importanza per il divenire della società non solo del nazionale ma soprattutto a livello internazionale
Io adesso darei la parola al dottore canapa che sostituisce il segretario generale della UIL Pietro Larizza canapai comunque Cocco segretario confederale dall'Unione italiana del lavoro
Ma io
Credo innanzitutto che bisogna ringraziare perché nelle di questa iniziativa
Dubito di integrazione del tanto più o anche sottolineando
Eseguito
Degli intervenuti
Proprio perché una struttura era una sottolineatura necessaria
Una riflessione opportuna Rispetto qua una sensibilità non non esattamente diffusa
Devo dire onestamente che ad affrontare il problema non
Ripetendo cose che già sono state dette grandissima parte condivido
A partire dalla sintesi
Che io adesso estremizzo dall'intervento del professor intervenne in fondo ci spiegava
Quanti il diritto fosse distante dalla giustizia
Cosa di cui sono assolutamente convinto tanto che venendo da una famiglia in cui ci aveva un nonno un padre siano in cucina avvocati avendo fatto studi di giurisprudenza poi ho preferito fare il sindacalista invece l'avvocato fare una convenzione intima rispose razza distanza tra dirette giustizia quella condizione di Manhattan
Tale convinzione intima queste un discorso che in qualche modo anticipata
Anticipa quella che secondo me può essere una conclusione
Nella convenzione che il diritto di per sé nella sua nella sua derivazione storica ma pare di questa di questa di questo dividete storico dovremo fare fa su questo storico dovremo fare qualche riflessione per quanto sia stato chiamato anche contratto sociale per quello che riguardava i reparti complessivi la realtà non è mai stato conta sono sempre stati là stipulato Janet stabiliva subito
E forse la soluzione a livelli di maturità di capacità di comunque indicazione completamente diversi e proprio rispetto ad alcune cose superare le regole e con gli accordi e negli accordi ci sono anche gli strumenti per il rispetto degli accordi presi
Perché se siamo assolutamente d'accordo sulla negatività delle sanzioni per come sono state immaginate applicate sino a oggi
Perché comunque conculca non nei diritti civili
Rimane il fatto che comunque l'indifferenza di studi fronte al la non applicazione dei diritti civili rimane un problema
Cioè il pro non le sanzioni ma il problema è l'intervento comunque c'è
E quindi una risposta positiva comunque vada ecco io voglio esulare dal discorso complessive dalle semplificazioni che sono state fatte e di farmi ad una cosa molto più in particolare partendo dal riferito alle riferimento del Clouzot CRM alle a a Copenaghen ha riscosso il primato del sociale
In fondo sì lì ci sono stati tanti applausi e poi non è successo niente
Forse è successo anche di peggio
Che c'è stato un tentativo di farà cadere qualcosa ma quel tentativo non ha portata grossi risultati il tentativo è stata una conferenza del loro di questo giugno parliamo di cosa di pochi giorni fa in cui è stato c'è stato il problema di redigere di ratificare
Alcune diritti fondamentali del lavoro paragonati
Come zoccolo sociale ai diritti umani in senso lato parliamo di sette convenzioni da quella sulla libertà d'associazione a quella sull'età minima lavorativa quella sull'abolizione lavoro forzato voglio dire possono sembrare
Cose ovvie di altri tempi la realtà vediamo anche nel nostro Paese basta che pensiamo all'ultima convenzione all'ultimo accordo stipulato orientamento dibattiti sul lavoro minorile vediamo sono realtà di tutti i giorni anche nei cosiddetti Paesi sviluppati
Ecco
Lì siamo non siamo nemmeno al discorso delle sanzioni siamo un po'indietro
Approvata queste questa
Questo documento fondamentale chiamato tra l'altro proprio documento fondamentale
Nasce il problema è chi lo fa rispettare eccome se lo si fa rispettare
Dice
E non è un problema da poco
E perché c'è un'opposizione se facessimo un secondo l'analisi geopolitica Gene economica dei Paesi da cui viene l'opposizione e l'opposizione molto molto partecipata nel senso che posizione di governi posizioni di organizzazioni sociali può voi
Con voi imprenditoriale voi voi sindacale voi
Ne ha lavoratori
A questo discorso si oppure un altro discorso che il discorso del della lesione delle vantaggio comparativo
Cos'è il vantaggio comparativo è il vantaggio che alcune condizioni lavorative nei Paesi sottosviluppati danno a questi Paesi medesimi
Per recuperare in lega per di sviluppo che hanno ecco io a questo punto un una visione puramente morale e qui non parlo più neanche di diritti ma l'adesione puramente morale
Ci farebbe dire va bene alcuni diritti al di là dei vantaggi e degli svantaggi che sono assolutamente inalienabili sono lì assolutamente da applicare
A lui non onestamente
Questo significherebbe proporre in qualche modo la scelta morale tra vivere senza diritti o morire con i diritti
Credo sinceramente che non questa scelta non abbia niente di morale e che il discorso vada posta in maniera differente
Dicevo prima un minimo di storicizzazione e forse serve
Perché poi questi Paesi che parlano di vantaggio comparativo e questo discorso può sembrare anche un discorso negativo dal punto di vista morale stanno Possa imbranati
E in realtà ci dovrebbero farle pensare suo come avvenuto in condizioni storiche diverse il nostro sviluppo quello sviluppo che loro devono fare oggi il nostro sviluppo quello sviluppo che loro devono fare oggi
Che tra l'altro non era nemmeno uno sviluppo indotto da necessità equitativa e cosa che in qualche modo c'è comunque oggi ma era era il primo erano i primi ad arrivare a quei livelli adesso allora eravamo in termini cedente vai italiani viscosa col mezzo della Rete in termini statistici
E non l'abbiamo fatti in quelle condizioni non possiamo negare oggettivamente è un punto di vista morale non possono essere negate agli altri le stesse condizioni di cui abbiamo usufruito a meno che e qui c'è un a meno che
Per cui l'intervento a mio avviso non è più sanzione qui ritorniamo al discorso complessivo ma l'intervento può essere in qualche modo incentivo
L'intervento in qualche modo e diventa una sanzione indiretta perché i non c'è un incentivo ma non è una punizione
Però diventa un momento attivo un'azione attiva per aiutare l'applicazione dei diritti io credo che questa sia l'unica strada praticabile e non solo in questo ambito ma nell'ambito più complessivo dei rapporti internazionali
Cercando di sostituire di immaginare per l'appunto un intervento di tipo incentivanti che aiuti all'applicazione dei diritti che
Consenta il recupero
Perlomeno il recupero parziale ma significativamente
Quantitativamente significativo dei gap di sviluppo che ci sono tra le varie aree del pianeta
Perché è inutile passa a parlare di diritti cioè quando qualcuno giustamente rispetto all'Iran né dice che poi la perdita dei diritti civili ha significato X di domani pacifica e alla fine il diritto c'è un quid che che che che che che che che nella vita quotidiana e quindi al mantenimento quotidiano quindi è non è slegato Offlaga abili dallo sviluppo
Però sulle qui questo discorso implica una riflessione su su cosa significa sviluppo e sulla qualità dello sviluppo
Templi ancora riflessione su su Kolarov su cosa deve essere o su cosa dovrebbe essere la politica estera
I rapporti internazionali in umori in un momento di globalizzazione diceva prima il dottor Alberti ma noi immaginiamo un ruolo maggiore del nel mio indigena la politica estera non credo che sia fatto negativo ma non credo che sia il problema il problema è superare la concezione di politica estera come fatto staccato dal resto in qualche modo dato pubblicato dal da rapporti bilaterali o plurilaterale ma comunque dato ed immaginare la politica estera e questo credo che nella sala della globalizzazione sia la necessità maggiore
Come momento di sintesi e sinceri partecipare a tutto il Parlamento e anche dei coniugi ma va bene anche il resto
Come momento di sintesi
Dei vari problemi dalla politica interna e dei rapporti tra i vari paesi che comunque riguardano tutti fondamentalmente i livelli di sviluppo e e la qualità dello sviluppo e allora il problema da questo punto di vista è che il discorso dei diritti umani e delle regole connesse e diritti umani
Al di là dalla brutalità del discorso della sanzione neanche immaginando un discorso di incentivazioni non può essere avulso perché comunque pone delle regole non può essere avulso dal fatto che delle regole ci siano su tutto
Ma io non posso immaginare dei direi che è un un rapporto internazionale in cui ci sono alcuni ambiti
Per esempio le condizioni sociali e le condizioni civili condizioni umane regolati e alcuni ambiti vedi nelle condizioni economiche ma regolare
Per allora e diventa veramente finta di questo credo che diventa finta ma diventa negativa perché poi questo ci obbliga a fare e lo farò tutto in estrema sintesi perché altrimenti potremmo stare qui è venuta un minimo di riflessione su questo discorso che è stato richiamato più volte dalla globalizzazione che impatto richiamato anch'io
Su cosa significa mi sembra che la globalizzazione significa molto che stiamo generalizzando le condizioni peggiori
E no che siamo generalità nelle condizioni migliori ci sono dei consigli generali sono forse le condizioni migliori dal punto di vista la produzione
Senz'altro il discorso funziona dal punto di vista finanziario e stare attenti finanziario non già non funziona più dal punto di vista dell'economia reale
Senz'altro il travaso globalizzato ante rispetto ai diritti d'ognuno
Idea diritti collettivi è a peggiorare
C'è quando quando noi ecco io dicevo che il sedici quando abbiamo firmato questo questo accordo sul sul lavoro minorile che era una cosa estremamente importante però dicevo è tutto compreso questo indicava anche in parte la cattiva coscienza
Di chi lo firmava la cattiva coscienza dei datori di lavoro che poi qualcuno mi dovrà spiegare cosa significava la fabbrica all'estero alle condizioni lavorative che essi negavano per noi o qualcuno all'interno del sindacato perché poi uno deve riflettere anche sulle stesse
Deve rispondere cosa significa il fatto
Che l'ago BlackRock globalizzazione di fatto sta minando il sistema dei rapporti economici dei rapporti di diritto dei lavoratori conquistati in tanti anni quindi c'è anche un pezzo di cattiva coscienza ma se ci pensiamo questo discorso o noi arriviamo a delle regole sul piano dei rapporti finanziari che poi non non debbono essere non immagino possano essere delle delle camicie di forza voglio dire
O delle colonne d'Ercole possono essere elementi d'accordo internazionale condivisi critiche stabiliscono alcune priorità ma non debbono senza in Jersey niente in particolare
Ma se non ci sono queste regole il rischio è che l'arricchimento all'arricchimento dei paesi non corrisponde all'arricchimento delle popolazioni e questo si sta verificando e non corrispondendo all'arricchimento delle popolazioni indeciso lo produzione commercializzazione venga a chiudersi ripercuotendosi anche in negativo nei Paesi più sviluppati
Per cui a un certo momento di questo avanzamento in termini finanziarizzazione Noce avremo l'impoverimento reale
Dal punto di vista delle capacità di godimento l'impoverimento reale di tutta la popolazione mondiale
è un discorso è una proiezione un po'lunga ma tutto compreso in termini logici è una compagnia è una proiezione che sembra difficile negare a meno che non si che alcune condizioni e allora c'è una condizione redistributiva
A livello dei paesi in via di sviluppo
Redistributiva significa innanzitutto redistributiva di diritti tanto per essere chiari ma poi di diritti che sono concretizzati dà possibilità quindi di fatto pari distributiva che è condizione per cui lo sviluppo possa continuare in termini
Internazionali lì al al a livello di interesse non solo a livello di moralità quindi non c'è solo un problema di scelta morale che senz'altro condivisibile c'è a mio avviso un problema finale di interesse
Sul quale sarà il caso che di fronte a non è l'interesse immediato evidentemente l'interesse collettivo sulla lunga prospettiva e ma credo che sia quello che in parte si possa fare
Non è detto che l'interesse debba essere immorale voglio dire morale quando immediato e quando è staccata dal resto io credo che noi dovremo valorizzare questo discorso
E se io ecco ho semplificato fai Unione esemplifica magari rispetta la propria attività e quindi ho esemplificato rispetta questi discorsi dei rapporti di lavoro che peraltro mi sembrano sostanziali perché poi
Trecento cinquecento per volta magari dentro fabbriche che bruciano si muove anche di lavoro e nel Medio Oriente nell'estremo di anche Simone tanto o anche con i numeri che dicevo
Numeri significativi ecco dico quindi è un problema anche quello ma credo che sia un problema che può esemplificare la necessità di immaginare regole concordate su tutto ma su tutto significa su tutto
Per cui non per le leghe ad immaginare questo mercato il regolato ora nessuno nega il mercato Manes ma non possiamo immaginare che ci siano regole su tutto meno che su alcuni primi perché meno che sul mercato
Perché a quel punto le regole non ci sono da nessuna parte
A quel punto ritorniamo al discorso che faceva Producer venne in nella civiltà ognuno la Carla qualifica in base alla propria cultura quindi vale sulla sua e il diritto vale in base alla forza anche uno ma per per imporlo quindi è un problema di rapporti di forza causati in gran parte
E non è un problema di giustizia
Un palo di Milito visto che è stata promessa non previste se vogliamo immaginare un problema di giustiziere Benjamin è un problema di coinvolgimento quindi immaginare non più tanto i nuovi ordini in termini di regole date
Ma di nuovi ordini in termini di regole partecipate quindi di una serie di accordi
Che
Che possono portare dei comportamenti
Accettati e vende delle sanzioni rispetto al non avevano l'esercito di quei comportamenti per come sono state accertate da questo punto di vista pure esemplare se vogliamo il percorso che stiamo facendo sul piano del lavoro
Perché in qualche modo comunque stiamo cercando questo discorso dell'accordo
Perché comunque lo sforzo fatto all'ovile e quello di immaginare come possiamo fare a far recepire le convenzioni prima ancora di immaginare poi se non la Dc Pci cosa facciamo
E rispetto a questo comunque perlomeno da parte italiana
L'ipotesi che facciamo è che la il sostegno a questa questo recepimento sia dato in termini di incentivo e non si è andati in termini sanzioni credo che questo discorso del sostegno dato in termini incentive non in termini sanzione
Possa essere emblematico possa essere lì generalizzato ma anche rispetto al discorso più complessivo tra la che facevamo prima tra rapporti economici tra sanzioni e diritti umani
E credo che questo possa essere uno sul modo possibile per superare il dilemma che c'è tra le sanzioni sono illegittime ma comunque bisogna intervenire
Credo ecco credo peraltro
Una raffinatezza se vogliamo intellettuale a cui bisogna arrivare a dispetto alla prassi quotidiana a cui siamo abituati
Per fare il distinguo tra diritto il diritto per cercare alcune priorità o per cercare strumenti per superare la la la la la la questo distinguo senza possibile queste prendersi impossibile
Per si è uno dei motivi per cui magari oggi siamo in pochi ma per cui proprio perché siamo in pochi bisogna approfondire ed allargare questo problema sempre di più
E io credo che da questo punto di vista però dobbiamo ed è questo il motivo e con questo concludo dalla particolarità dell'intervento che ho fatto dobbiamo cercare ognuno di agganciare questi argomenti rispetto al proprio quotidiano trovando momenti Duncan ciò con il lavoro quotidiano dei dalla gente
Se astraiamo in termini generali molto prima e anche questo continuerà a rimanere come è stata la politica extra per in eterno
Le il ruolo dei governanti alla scelta dei governanti la politica estera non a caso fino a ieri deve
Tu
Adesso la parola alla professoressa Sterna dell'Università di Parigi uno e poi Agostini
Versi Boccuzzi chiudere conosce il Papa emersi e le Melechì magiche Accornero bensì il agio ridetta dell'annata non per i depositi e Pierre Mantoux Lella capitali abbiamo una mordendo il Parlamento e se non ci sono i mila che fa della libertà e di calme ferito culturali quattro oppure ai tanti tredici e condusse chi non potessi bene
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Ma ringraziando il nelle
Se il Consiglio
Per questo per questa giornata c'è soltanto un rammarico che temi di questo genere meriterebbero una presenza molto più diffusa e organizzata
Parlando di sanzioni di embargo di rappresaglia
Siamo sorgono due immediatamente due questioni una diciamo che l'atteggiamento con cui viene
Si affrontano questi temi atteggiamento che mi pare
Correttamente affrontato stamattina cioè evitare qualsiasi diciamo ipocrisia
Care subite nel in un libro splendido il nomos della terra racconta come il padre del giusnaturalismo Brosio offrendo Orff
Vivendo la più grande vicenda delle dell'Occidente la scoperta dell'America abbiano glissato completamente il problema abbiano di fatto cancellato dal dal dalle dalla loro riflessione la conquista
E il diritto di conquista e il diritto di preda connesso alla conquista stessa quindi la tentazione e e continua a quella di a volgersi in me o in una forma di ipocrisia o anche in una grande retorica moralistica che spesso nasconde le peggiori intenzioni
Ma mi pare che stamattina questo rischio ci sia sostanzialmente evitato
In termini dottrina
Diciamo i vengono richiamate le questioni fondamentali
Proprio perché il diritto internazionale sempre stato concepito almeno siamo in Europa come il tentativo di diciamo di addomesticare la guerra ho di cancellare almeno le la guerra di annientamento che è stata una delle grandi piaghe a partire dalle guerre di religione
Oggi
Quattro questioni a mio giudizio emergono ecco in termini di dottrina e con grande forza la prima è questa dell'ordine spaziale reale del mondo
Ed è questa una questa è la dirò poi quando si integri con ci intende il discorso sulla globalizzazione
La seconda è il concetto di guerra e il ritorno di una di un idea antica cede la guerra giusta
E quindi anche
Di una forma di interventismo che dietro l'ideologia de la guerra giusta può legittimare e qualsiasi
Operazione
Qualcuno dice che la guerra giusta era OLAF era la forma pensiamo dell'atto concezione teologica cristiana della guerra
Che motivo ha poi le crociate il nemico ora il male
Era l'impero del male e quindi la motivazione della guerra erano motivazione fortissimo quelle in genere sono guerre in cui non si fanno prigionieri
Quando la guerra ingiusta
L'altra questione è quella della potenza della politica di potenza ne parlava per ultimo la dottoressa Sterne
Che richiama concetti antichi Tucidide il discorso agli abitanti di Miro degli ateniesi
Se la mia potenza e messi in discussione
Non ci sono ragioni perché le ragioni della potenza sono superiori a qualsiasi altra ragione e mi pare che gli atti pratici rivediamo a iosa la logica della potenza come la logica che signora delle della della della politica internazionale
E infine questo questa questione della politica ed economia
Curioso Reggio eh io son redige ci diceva una volta oggi si potrebbe dire cui russe Reggio su è io secondo miglia
Se il Giappone non ti apre il team vado
E la
Diciamo l'omogeneizzazione
Alle mie regole o la nonno macinazione le mie regole diventa un casus belli
Mi pare che queste questioni stiano tutte in premessa del discorso sulle sanzioni sull'embargo sulla rappresaglia
Perché a me sembra evidente e mi ha colpito l'affermazione di Mariani
Che quando dice Sarajevo e la fine dell'ONU
Mille novecentoventi Società delle Nazioni vuoto Robinson stabilisce siamo in impone di fatto la Società delle Nazioni senza parteciparvi fra
Mille novecentoquarantacinque l'ONU
Mille novecentottantanove
Oggi
Penso che il problema sia appunto riscrivere il nomos della terra riscrivere l'ordine giuridico della terra
Se e l'ordine giuridico della Terra può essere diciamo affrontato soltanto se cammina diciamo su questi due
Campi globalizzazione dei mercati globalizzazione dei diritti
Perché la globalizzazione dei mercati o corrisponde una globalizzazione i diritti oppure se no è soltanto uno pura e semplice operazione di Potenza
La globalizzazione dei mercati nasconde il gioco egemonico di una potenza od una coalizione rispetto a un'altra collisione o d'una coalizione rispetto anche a singoli
Quindi la questione fondamentale oggi
E riscrivere l'ordine giuridico l'ordine giuridico mondiale ce l'ho né morta io penso che il problema è di prenderne atto e di prenderne atto come di un fatto che appartiene alla fase prego alla fase precedente l'ottantanove
Non non mi pare che possano esistere aggiustamenti gli aggiustamenti in realtà nascondono siamo la la la di fatto il travestimento di questa il travestimento di una grande operazione c'è la libertà di poter intervenire dove e acqua Cilia si ragione
E per qualsiasi causa e e sapete che il travestimento in politica c'è ma cosa persino dilettevole una cosa diciamo usata sistematicamente
Ci sono tre storici che mi preme sottolineare che sono intervenuti dopo l'ottantanove uno e su cui Ambra che dice la fine della storia
Portato a questo mulino se la storia non c'è più non c'è bisogno di riscrivere il nuovo ordine
In realtà ordine sia scritto ma altro è Huntington che dice le prossime tragedia le c'è il mondo e e Matra gente come si dice è una tragedia
E il prossimo i prossimi scontri saranno combattuti tra cristianesimo islamismo diciamo le grandi confuciani diciamo le grandi aree
L'altro di cui ho letto soltanto la prefazione che non non dico il nome perché lo store Pirelli
Parla della storia come diciamo una specie di infiniti atti di trent'diciamo comuni un'infinita serie di atti criminali l'uomo il cui aggressività
Non c'è diritto non c'è possibilità di ogni
Diciamo di normare e quindi se non c'è possibilità di normare che la la alla storia del soccorso
Ci si rimette distanti al al al Tribunale dei fatti
Riscrivere invece e il nuovo diciamo a questo nuovo nome OSCE
Significa
E combattere
Significa sicuramente combattere per scrive
Paradosso è proprio questo che per con si diceva una volta leggi sociali si diceva la guerra alla guerra per fare la guerra la guerra crea farla quel per ci avviciniamo a combattere
Per riscrivere questo nuovo ordine giuridico e bisogna sicuramente combattere
Quando si parlava dell'Iraq che
Appunto è una tragedia squadernato
Per rimuovere quelle questioni quelle condizioni bisogna sicuramente stirare delle forze
Diversamente non si viene a capo diversamente alla prossima occasione saremmo qui a contare ancora
I bambini morti per tutte le ragioni che sono state dette e il fatto che magari Saddam scene più forte di prime più in sella e più in cella di prima
Diceva sempre per citare Marianne la vicenda del trentasei e delle sanzioni verso l'Italia hanno rafforzato il regime hanno scaricato sulla popolazione
Gli effetti delle gli effetti delle sanzioni
C'era prima questione quando si dice globalizzazione dei diritti le politiche sociali e quindi le politiche preventive
Questa vicenda dello sfruttamento dei minorenni che parla da sé se non si ricostruiscono le politiche sociali le condizioni sociali sapendo che ci scontro avevo persino con degli interessi come dire fratelli in quelle aree perché il nostro atteggiamento viene percepito come una difesa diciamo del e il protezionismo i ricchi quindi la difesa delle nostre quote di mercato rispetto ad una competizione che viene fatta diciamo al di sotto delle regole proprio perché il lavoro minorile lo sfruttamento minorile e al di sotto di qualsiasi tariffa sindaco sindacale
C'è la questione dei di delitti e delle pene di cui parlava la costa prima nel senso che
La globalizzazione significa che non è più una faccenda fra Stati e ma facendo ormai che riguarda i singoli che riguarda i gruppi che riguarda le società
Che riguarda diciamo tutta la Fenomenologia anche della criminalità
E c'è un problema della sanzione e di come le sanzioni possono essere utilizzate e utilizzate sia in termini di contenimento che in termini di
E deterrente
Qui però sorge la questione norme dell'istituzione
Chi ha la titolarità
Il vecchio rissa diceva inimicò corso Ostiense criminali sa chi è che decide che lui erinni Micos e non lo ostici col criminali s'o che lui invece i criminali se basta
E questo è il punto e il punto dei punti
Come riorganizzare quindi la diciamo diciamo la la l'apparato istituzionale che presiede alla a queste a queste decisioni poi come vengono
Diciamo rispettati i criteri di eguaglianza io lo dico esplicitamente verso alcuni Stati si son presi che hanno violato le delibere dell'onere sul prese delle
Delle decisioni altri stati hanno continuato di fatto a Loggia
Una cosa è lecito una cosa la Libia una cosa Israele per esempio
E l'altra questione è quella della Solieri diritti inviolabili
Perché se non siamo soliti inviolabili anche le politiche di premialità e di contenimento rischino di essere diciamo del rete dire diritti restare dell'esortazione vi sono delle star dell'esortazione
E questa soglia dei verso la soglia che non ne può essere toccata da nessuno perché anche il modo attraverso cui si salvaguardano diciamo le popolazioni il
E che poi questa è la condizione anche per colpire i responsabili i responsabili
Come organizzazioni sindacali io penso che noi abbiamo soltanto una scelta che quella della globalizzazione dei diritti
E che questo nuovo non ho mosso deve fondarsi fondamentalmente sulla
Per dirla diciamo in un linguaggio sugli uomini di pace
Per dirla con un'altra formula ma poi è la stessa cosa per dirla con con Derrida e sulle politiche di ospitalità e di accoglienza
Riscoprendo qui veramente il nesso formidabile che ci viene dall'antico dal dal dal fondo della nostra cultura
Che anche mediterranea che ha fatto sempre dell'ospitalità e della integrazione uno dei punti forti o comunque
La bandiera della parte più anche la parte migliore insomma della parte più civile della nostra e la nostra gente
Questa è una grande scommessa solo per fare per applicare questa per aver realizzare questa grande scommessa
Sì sarà bisogno di combattere per poterla per poterla realizzare non anche qui
Non non ci spostano questi equilibri se non con un impegno formidabili tutti intera cultura in particolare
Acquisti storici bisognerebbe rispondere e devono rispondere altri storici
Devono rispondere altri storici ovviamente non può rispondere un sindacalista sindacalista al massimo le può leggere queste cose
Gli stati
E poi le grandi organizzazioni sociali
Oggi comunque io penso che nell'abbia dato un buon contributo anche il suo contributo alla messa a punto di una riflessione
Così strategica per il destino di tutti Perrella venire prima di tutto
Crearsi Agostini credo che
Siamo giunti all'una e mezza quindi ma notevolmente in ritardo rispetto a nel nostro programma a questo punto diventi difficile che puntare di aprire un dibattito tra i pochi presenti
Per cui aggiornerei alle a questo punto alle tre per dare il tempo di fare e riorganizzare la parte del pomeriggio compete solo dire una cosa al di là della partecipazione io credo questa mattina si Emerson libera dal dibattito un livello di qualità non indifferente
Che
Il Consiglio con la Commissione che io presiedo consigliere generale dovrebbe che per parte nostra tenteremo di farlo
Tentare di organizzare riorganizzare rileggere questo dibattito per fissarlo in un documento più ampio da portare ad un dibattito ancora più più grande grazie ci vediamo alle alle quindici questa sala per riprendere la discussione
Mozione passeremo invece alla
Interventi programmati o tavola rotonda e sì riusciamo poi almeno questo pomeriggio a fare anche un la parte del dibattito parola sai
Sì
Quando noi abbiamo cominciato discutere nella Commissione internazionale qui al CNEL dei questa questione
Avere penso avessimo di mira sicuramente due problemi
Il primo
Quello relativo a un'ordinaria attività che che nell'aveva già avviato per quanto riguarda i problemi connessi a un rapporto diverso fra l'Europa che si costruiva e i Paesi che una volta si di film finivano in via di sviluppo e che noi avevamo più correttamente individuati come i Paesi schiacciati dal debito estero
Che facendo questo percorso abbiamo incrociato una questione generale di diritti
E abbiamo incrociato una elemento
Volontà ammalati dico che negava l'universalità l'indivisibilità dei diritti a livello internazionale che erano le conseguenze dell'embargo in alcuni Paesi
Dall'altro lato mentre discutevamo di questo ci siamo incrociati di nuovo con il rischio che una controversia internazionale
Venisse di nuovo affrontato con lo strumento della guerra
E questo in qualche modo ci ha preoccupato perché
Ben vero che ne siamo in un Paese dove fortunatamente vige ancora una Costituzione che afferma a chiare lettere il rifiuto nostro
Come Paese di usare la guerra per risolvere controversie internazionali ed è anche vero però che questo nostro Paese dentro un processo
Di costruzione di unione europea fa parte di organismi internazionali e all'obbligo quindi di misurarsi con le decisioni che vi vengono scelti assunte con le responsabilità che ne derivano
E però poteva esserci anche una sorta di conseguenza paradossale di questa nostra riflessione che cioè a fronte delle tragedie provocate del del dall'embargo e in assenza
Di un'alternativa in definitiva l'atto di guerra potesse sembrare come quello in qualche modo per certi versi più risolutivo e perciò altri versi meno
In un anno
E questa riflessione che ne abbiamo fatto l'abbiamo fatto con preoccupazione perché in qualche modo oggi veniva richiamato questo tema della guerra giusta è un tema che
è presente in una parte consistente dell'opinione pubblica
E condividendo io la propongo alla la sottolineatura forte che ha fa che ha che che è stata fatta questa mattina sulla necessità che poi tutto il discorso che noi facciamo a livello di diritti internazionali di sistema di intervento internazionale siano sorretti controllati da un'opinione pubblica internazionale ma mancando questo Pignone pubblica internazionale siano sotto forma delle reti delle organizzazioni non governative che però non hanno ancora quella forza
Che potrebbero avere correva il rischio invece che rimane sul campo diciamo
La parte più spaventata più preoccupata per l'opinione pubblica quella che in definitiva poteva dire
Cento mila soldati uccisi pulita mente in una guerra sono meglio di un milione di bambini ammazzati dall'imbarco
Ecco quindi la
Come dire
Una radice la radice di un discorso che è stato molto travagliato all'interno della Commissione
Devo dire che noi questo tema l'abbiamo preso molto sul serio l'abbiamo anche molto dibattuto e combattuto
All'interno della Commissione
E
La volontà di cimentarci su non solo su un'analisi la situazione ma anche su indicazione di una serie di alternative questa mattina militare che il la prima parte dell'assunto
Della proposta che non abbiamo fatto come che bene cioè l'inefficacia delle sanzioni come attualmente vengono applicate in particolare
L'esperienza dell'embargo come è stato fatto
Contro l'Iraq è stata ampiamente confermata
Qui questa mattina ha sostato aggiunte alcune osservazioni anche più precise per quanto riguarda la legittimità o meno delle sanzioni unilaterale ma di questo lascio gli uditori ai gli ascoltatori ai tempi alle riflessioni sono le fate questa mattina
Io posso portare qui una testina Anza personale
La dico in un minuto fino
Nel viaggio che feci in Iraq non molto tempo fa
Una lunga conversazione che ebbi con responsabile della
Dei cattolici di Baghdad
Era una grande fonte d'informazione essendo come dire l'unica porta rimasta aperta fra l'Iraq e l'Occidente
Mi veniva confermato per l'appunto che che cosa aveva provocato l'embargo
Due risultati
Assolutamente
Contrari lontani a ciò che poteva essere la volontà di chi aveva imposto l'embargo il primo una distruzione delle competenze delle capacità tecniche della società era che quindi una società che era regredita
Quindi non un potere politico che si era indebolito anzi una società che era regredita voi sapete che la radice di ogni male
Di ogni società democratica è una capacità della società di essere ricca di cappa di competenze e di essere orgoglioso di un proprio protagonismo
Tutto questo era venuto meno cioè quel quel diciamo i ceti colti i ceti intellettuali si erano impoveriti e e erano dei crediti per quanto riguarda le conoscenze
Alcuni avevano deciso la strada del silenzio altri la strada del di una maggiore dipendenza dal Governo
E dall'altro lato la scomparsa di qualsiasi spazio per qualsiasi battaglia di opposizione politica
Dovuta da un lato ovviamente al al meccanismo repressivo ma quello c'era anche prima dell'embargo ma soprattutto dal fatto che l'embargo ormai era così lesivo della coscienza nazionale di quel Paese
E siccome l'embargo era contro il mostro Saddam quindi la coscienza
Di nazionale di quel Paese si identificava con Saddam per cui i settori con con grande difficoltà volevano mantenere aperta una dialettica democratica contro gli aspetti liberali del regime si trovavano straordinarie difficoltà cioè
Lì veniva confermato da una fonte autorevole assolutamente staccata dai giochi di potere lontano da qualsiasi influenza del Governo molto attenta a quella che era le relazioni internazionale com'era il massimo rappresentante della Chiesa cattolica in territorio iracheno
Che l'embargo aveva in definitiva ha fatto il gioco del regime iracheno
Esattamente il contrario di quello che era stato detto
Adesso mai dovremmo ragionare oggi pomeriggio
Sulle alternative ecco io qui
Mi limiterei siccome usato già cinque minuti del del mio tempo e non voglio parlare più di altri cinque
A
Commentare un po'quelli che sono appunto le indicazioni di alternativa che come Rock nel noi abbiamo indicato nel documento che è stato alla base della discussione
Di questo nostro incontro
Commentando quindi le proposte che noi abbiamo fatto perché in qualche modo penso in parte la discussione di questa mattina le ha confermate ma sicuramente la diffusione del pomeriggio può fare
Può far fare a queste nostro questa nostra iniziale proposta qualche passionale
Lo diceva il presidente Mariani aprendo i lavori sicuramente il la prima questione sulla quale occorre
Lavorare per immaginare una strumentazione diversa
Per quanto riguarda l'affermazione di una legalità internazionale e l'intervento quando questa legalità internazionale
Sia
Violata la prima questione la disciplina internazionale della produzione del commercio delle armi pare che Mariani aprendo i lavori qua abbia indicato in questo il punto dolente dissimula
Perché tutte le esperienze d'embargo sono esperienze che hanno reso più forte
Il traffico illegale di armi oggi veniva ricordato fra l'altro che non si tratta più solo di spostare carrarmati o pezzi di un cannone di un super cannone si tratta di sistemi d'arma si Stratta di sistemi di tecnologie sofisticate quindi
Io penso che questo sia un terreno sul quale dobbiamo lavorare di più c'è stata recentemente per iniziativa anglo italiana la il varo da parte dell'Unione europea di un codice di condotta su questo tema
Questo codice di condotta proibisce il commercio di armi con i paesi che violano i diritti umani che deprimono l'opposizione che praticano la tortura che appoggiano il terrorismo
Questo è sicuramente un testo importante ma ha un limite
E se
E cioè che demandato alla responsabilità dei singoli Paesi qui si conferma quello che la il processo difficile per certi versi contraddizione contraddittorio di costruzione di unione europea al con la quale non ci dobbiamo misurare che ci sono alcuni aspetti fondanti una fisionomia politica dell'Unione europea che secondo il che nelle condizione anche per reggere
L'affermazione della moneta unica al contrario di quello che pensa qualcuno moneta unica e condizioni politiche si devono attenere insieme
Dicevo cui questi sono elementi di questi su quel queste o Codice affidato la responsabilità ai singoli Paesi come per esempio le politiche per l'orlo all'occupazione sono affidate responsabile singoli paese
Fra l'altro in un quadro molto complicato sul quale bisognerebbe riflettere in Europa ci stanno fra i massimi esportatori di armi la Francia la Gran Bretagna la Germania l'Olanda e felicemente il nostro Paese
Noi abbiamo esportato gli ultimi dati che abbiamo a disposizione da parte del Parlamento per due mila duecento miliardi di armamenti nel novantasei
C'è stato una ripresa dopo anni di stasi di questa esportazione verso i paesi del sud del mondo
Successivamente anche verso Lester sicuramente l'allargamento della NATO offra un nuovo mercato al commercio delle armi
Io voglio però sottolineare che questo boom
Di esportazione di armi verso il sud del mondo sicuramente l'altra faccia di una di quella situazione drammatica che in particolare oggi sta sconvolgendo l'Africa
Quando io parlo di due mila duecento miliardi di esportazioni di per armamenti del nostro Paese sotto intendo quindi che esiste una condizione perché ci sia una parallelo e ampio mercato
Per quanto riguarda il commercio illegale e clandestino delle armi
Quindi io penso che questo sia una prima questione sulla quale bisogna trovare elementi di avanzamento io penso ad esempio che
Ci può continuare la discussione a livello dell'Unione Europea che questo condisce di condotta posso diventare più vincolante ad esempio con l'introduzione di una clausola che c'era ma poi è stata tolta
Che dice che quando un Paese rifiuta di commerciare armi con un altro Paese perché verifica che questo ricchi la violazione di questi principi per ciò stesso questo divieto si estende a tutti i Paesi dell'Unione europea
Non è il di non è una politica unitaria su questo tema dell'Unione Europea ancora però sicuramente un passionale
Seconda questione
Le questioni connesse al commercio internazionale qui ci sarà l'introduzione da catene limito semplicemente a fare questa considerazione
L'embargo non impedisce
Di fatto le relazioni economiche se
Grandi in pregio grandi potenze ritengono di tenere comunque aperte le relazioni economiche con i Paesi sotto embargo un tempo fa il Sole ventiquattro Ore ha pubblicato una pagina molto interessante dimostrando come Cuba Libia Iraq e Iran avessero
Borrelli reti di relazioni economiche
Con
Molto significative con i paesi soprattutto quelli che erano i i i portabandiera dell'embargo
Sarebbe divertente guardare cosa succede in Libia dove sono le imprese americane quelle che sostengono la strumentazione in macchinari motori chimica tubi della impresa libiche dove a scavare petrolio sono fondamentalmente tecnici e ingegneri inglesi che sono quattro mila il doppio di quelli italiani che sono due mila e dove c'è una importantissime impresa texana che sta rilevando addirittura la quota azionaria dell'impresa coreana
Che adesso è in difficoltà a scavare insieme l'Italia il fiume artificiale che dovrebbe dare una nuova sviluppo alla
Economia libica quindi secondo punto ma insisto su questo andrà ci sarà la relazione da gara mi limito solo sottolineare un po'le cose quindi anche per quanto quindi una riflessione per quanto riguarda rapporto cioè la questione embargo commercio internazionale sicuramente un terreno sul quale va fatto maggiore chiarezza vanno assolutamente tolto di mezzo tutta una serie di retoriche e di falsi coscienza
Terza questione si diceva una sorveglianza più forte sui diritti umani il tema molto ripreso oggi io anche qui mi limito a richiamare quello che è stato il discorso di insediamento di Mary Robinson la commissaria ONU per i diritti
Umani la quale ha detto due cose che a mio parere sono fondamentale anche per quanto riguarda un ragionamento impositivo sul terreno della formazione di un si può di un quadro internazionale dentro cui ci posso immaginare legalità e sanzioni in modo diverso da quello che ho fatto finora
Che i diritti umani sono sì di indivisibili ma sono parte de il diritto all'osso il luppolo e quindi qui viene fortemente richiamato tutta una serie di temi per quanto riguarda come dire il diritto dei singoli uomini e donne ad a vere queste garanzie
Che sono poi garanzie invece molte volte negate dal modo come vengono oggi applicate le sanzioni e quindi anche l'indicazione di Mary Robinson cioè un percorso di revisione della dichiarazione di Vienna dentro quale si può fare un discorso può riflettere maggiormente sulla questione della indivisibilità diritti umani penso che sia un terzo terreno sul quale oggi possiamo misurarci lavora
Altra indicazione
Quella che oggi Mariani ha definito introducendo i lavori oggi un atteggiamento che dalla punizione diventa passa invece a un sistema premiante
Che quello di mirare gli aiuti economici
Verso i Paesi che applicano una politica di rispetto dei diritti umani della democrazia
Noi come Unione europea da questo punto di vista abbiamo fatto l'esperienza dell'allargamento verso i Paesi pecco una delle clausole a cui devono ottemperare i Paesi dell'est europeo che entrano nell'Unione
Con il prossimo ciclo di programmazione dal due mila al due mila sei appunto rispetto di una serie di clausole per la democrazia e diritti umani
Io ritengo che su questo terreno si debba lavorare in modo più generale qui ho già citato e non riprendo
L'argomento il lavoro che il che nella fatto sulla questione debito estero
Del resto però a maggior la decisione congiunta dell'Unione europea degli Stati Uniti d sospende le sanzioni per l'impresa e che hanno iniziative in Libia in Iran e a Cuba in qualche modo hanno segnalato che su questo terreno ormai si è aperto un confronto che
Dimostra come un atteggiamento in intransigente fondi e fuoco orientato fu
Molto a sostenere anche filosoficamente la questione della strumento punitivo come elemento di affermazione di una legalità avevano internazionale
E quindi invece mantenere intorno alla questione guerra giusta in bar con una forte attenzione anche dall'opinione pubblica comincia a segnare
Dei punti di difficoltà a maggior ragione allora se questi in questo quadro la questione dell'Iraq torna ad essere una delle questioni
Periorbitaria urgenti sulle quale sicuramente occorre riprendere un'iniziativa anche alle per lo più ampio perché venga superato l'embargo così come si è realizzato in questi anni
Quarto punto
Quinto è soppresso dall'elenco voi Milka tornerete rete invece seguito diligentemente
La corte internazionale penale
Questo è un tema aperto
C'è questa importante iniziativa qui a Roma nove han pesato questo lusso Minari anche in vista di questa iniziativa
Mi pare che la discussione aperta per quanto riguarda la creazione di una possibile Corte internazionale penale risolve irrilevante posizionamento due delle questioni che nel nostro documento venivano sollevate una che comunque ovviamente di fronte alla privazione di una legalità internazionale occorrono degli interventi quindi nessuna accettazione di una filosofia per cui non c'è niente da fare in definitiva quindi bisogna rispondere positivamente alla inefficacia di uno strumento come l'embargo
E però ovviamente le sanzioni devono essere commisurate
Oggi ci diceva ad esempio anche per quanto riguarda la durata è assurdo che dopo sette otto anni di bar contro Racca dimostrata la totale inefficacia dell'embargo per quanto riguarda i problemi politici che si poneva invece il massacro della popolazione irachena soprattutto le parti più deboli si possano immaginare che questo non ha un una fine temporale insomma ecco
Ma non solo quello finalmente ma aggiungere a questo anche il tema della responsabilità personale per quanto riguarda crimini che abbiano una rilevanza internazionale penso che sia un grande passo in avanti
Che forse può anche permettere di camminare più speditamente sulla strada di quella giustizia dei vincitori che sicuramente è un problema che soprattutto noi che siamo parte del grande movimento democratico
Che è uscito dalla sconfitta del nazismo ci portiamo sulle spalle un certo peso perché oggi è stato
Detto io lo riprendo come elemento di grande riflessione di Hunter esperta Norimberga è stato un processo giusto perché ha colpito dei crimini
Tremendi contro l'umanità però è stato di nuovo la giustizia i vincitori un'asta non hanno recidere quelle caratteristiche di una giustizia in nome dell'umanità io penso che questo possa essere ultimo punto e ho concluso
Ovviamente perché ci sia hanno
Interventista sanzionatori livello internazionale che abbiamo una nuova efficacia occorre Tare la certezza tutti di un diritto internazionale giusto è uguale per tutti
Io penso che questo sia
Uno dei terreni per esempio sul quale è cresciuto il prestigio
O del raìs iracheno nel mondo arabo
Visto il gran parlare di opinione pubblica internazionale non dobbiamo dimenticarci
I giovani arabi che inneggiavano a Saddam Hussein quando cadevano i suoi e razzi su Israele
Atto di guerra
Assolutamente da condannare e però bisogna guardarne le conseguenze
Si ricorderà qualcuno che pochi qui in Italia allora sollevarono la questione avendo per sfortuna loro ragione che chi avrebbe vinto la guerra del Golfo sarebbe stato l'integralismo islamico infatti è stato così io ritengo che l'unico vincitore della guerra del Golfo sia l'integralismo islamico
E che l'integralismo islamico oggi abbia superato l'antemurale di un Paese laico per definizione come la Turchia la dice lunga sul fatto che quando
Sì prende la strada di atti dirompenti nella storia
Come sono gli atti di guerra sicuramente bisogna in qualche modo riflettono le conseguenze che io penso che
Questo a questo dobbiamo rispondere
Perché chiunque viola dimagrita internazionale si può in qualche modo sollevare la bandiera che altri hanno fatto cose analoghe a quello che ha fatto lui però non sono stati sanzionati avrà un consenso e e siccome se avrà porto
Noi dovremo costruire un'opinione pubblica in grado di sostenere con forza il principio che deve essere sanzionato
Io ritengo quindi che questo sia sicuramente il tema sul quale oggi già anche stati lo state dette cose importanti la riforma delle Nazioni Unite la riforma il consiglio decide
Di sicurezza il rifiuto del dato standard
Chiudo dicendo che penso che su questo punto dovremmo noi
Uomini e donne d'Europa
Orientati a creare un'opinione pubblica democratica europea
Battersi con più forza perché ci sia una politica europea più efficace e più coordinata proprio su questi terreni io penso che uno degli aspetti
Che sicuramente può aiutare a costruire le condizioni generali e per affermare un diritto internazionale riconosciuto da tutti e dentro questo diritto internazionale nuove diverse ma efficaci sanzioni in caso violazione del diritto sia il fatto che sulla scena del mondo ci siano protagonisti della politica internazionale forti consapevoli in grado di misurarsi con grande senso di responsabilità e di positività
Penso che gli Stati Uniti lasciati solo nel come grandi soggetti della politica internazionale comincino a rendersi conto che questo è un compito più complicato e per certi versi più difficile a gestire di quanto non fosse ai tempi della guerra fredda dove si si dovevano fronteggiare due grandi potenze le quale in qualche modo nel loro campo avevano la possibilità di mantenere un certo ordine incerto equilibrio da questo punto di vista forse la guerra dell'Afghanistan
è stato un primo segnale che abbiamo in qualche modo sottovalutato insomma
E io penso quindi che all'Europa spetti questo compito insomma di essere un forte punto di riferimento per un un forte interlocutore per una politica internazionale est internazionale diverso e che quindi per rafforzare gli elementi per la sua politica estera e questo è uno degli altri complici su cui come che ne stiamo lavorando
Grazie al mare io il
La parola
Luigi D'Agata
Grazie ah se Africa e Mediterraneo l'associazione imprenditoriale italiana che segue l'area del Méditerranée Africa Medio Oriente dove sono di fatto la maggior parte dei Paesi sotto sanzioni o sono stati la maggior parte Paesi sotto sanzione ricordo in primo luogo Libia e Iraq EIRE
Per affrontare il tema di questo pomeriggio alternativa alle sanzioni credo che bisogna andare oltre l'auspicio che le sanzioni non debbono esserci perché sono negative dannose per la popolazione occorre vedere i fatti da cui partono e i fatti che si possono mettere in campo per evitarle
E credo innanzitutto di poter partire dalla considerazione che le sanzioni sono nate in un altro periodo storico periodo in cui non c'era una globalizzazione dell'economia e delle comunicazioni e dove le sanzioni
Effettivamente nella nella storia economica e recente sono riuscite quasi sempre nella
Nella storia economica meno recente sono riuscite quasi sempre a ottenere l'impatto poi politico che attraverso l'economia in in alternativa all'intervento armato si proponeva in questa epoca di globalizzazione però le sanzioni e siamo tutti d'accordo che si sono rivelate inefficaci oltre che ingiusta
E allora il problema e quello di base come sancire il comportamento deviante di alcuni Stati rispetto agli standard
Di comportamento internazionalizzare dei internazionalmente fissati
E chi ha il diritto di giudicare che ho comportamento e deviante rispetta degli standard e questo è un problema effettivamente che a livello diplomatico dovrà sempre più porsi per poi arrivare a una soluzione di alternativa alle sanzioni è chiaro che la la violazione dei diritti umani o la violazione dell'integrità territoriale dei vicini o la violazione dei principi democratici in qualche modo la comunità internazionale deve sancire la deve fare dei delle azioni congiunte per sancire e questi fatti quando avvengono che lo strumento delle sanzioni non abbia raggiunto otto lo scopo siamo tutti d'accordo ma l'alternativa più semplice finora portata avanti è stata è quella dell'intervento armato quello o quella che diciamo pudicamente è stata chiamata nell'ultimo conflitti Reichenau
Di intervento di polizia internazionale polizia internazionale che poi è soltanto o così ha una facciata di effettivamente l'intervento tradizionale
Armato
E quindi il discorso delle sanzioni va va visto come alternativa con l'individuazione di strumenti politici e diplomatici alternativi che le grandi aree geografiche che ormai si vanno formando possono mettere in campo nei confronti di singoli paesi cosiddetti devianti sempre che appunto si decida chi può decidere che il comportamento e deviante quale effettivamente
E il comportamento deviante
Nell'ambito delle sanzioni è stato detto già questa mattina ci sono delle differenze norme ci sono le differenze tra sanzioni e laterali che alcuni Stati mettono in atto che il le praticamente di fatto le sanzioni unilaterali sono prese dagli Stati Uniti nella nell'attuale Periodo anche se su alcuni paesi sono state recentemente revocate su pressioni soprattutto italiane ed europee ci sono poi sanzioni
Diciamo multilaterali che però ondeggia no
In maniera enorme perché abbiamo da una parte le sanzioni all'Iraq Castle no tutte vietato salvo ciò che ha messo e sanzioni alla Libia dove tutte ammesso salvo qualcosa che è vietato
E queste sono delle differenze enormi perché nell'uno o nell'altro caso chiaramente le sanzioni sono più o meno gravi hanno più o meno impatto sulla popolazione
Ma hanno un punto comune che il danno di immagine del Paese sia dal punto di vista della sua posizione politica internazionale sia dal punto di vista del danno d'immagine
Sul commercio internazionali faccio caso concreto molte imprese ritengono lei con la Libia non sia possibile commerciare
Perché sotto sanzioni è sotto embargo internazionale ciò che non risponda fatta verità perché le sanzioni
Sono limitate soltanto a alcuni prodotti e diciamo
Limitate a alcune modalità credo che quindi nel parlare di sanzioni non basta
Dividere tra sanzioni unilaterali e sanzioni multilaterali ma occorre approfondire quale sanzioni limitate possono avete ancora un'efficacia senza danneggiare la popolazione e senza danneggiare il commercio internazionale perché quest'ultimo tipo di sanzioni e forse l'unico tipo sul quale diciamo così si può ancora ragionare se questo strumento non alternative nella speranza che si trovino degli strumenti politico
Diplomatici alternative certamente quello che citava il presidente sai le clausole per l'ingresso nell'Unione Europea certamente è uno strumento politico diplomatico forte non sono ammissibili i Paesi dell'Europa centro orientale che non rispettano i diritti umani occupa non rispetta no le basi democratiche e quindi per esempio la non ammissibilità nel primo turno della Slovacchia
Che pur a i criteri economici invece per entrare nell'Unione Europea ma certamente credo che su limitati paesi si possa fare
Un'operazione di questo genere cioè i Paesi che ambiscono a entrare in una comunità
Regionale
Non è il caso dei paesi sotto sanzione attualmente
Credo che
Il discorso ponte potrebbe continuare a lungo ma essenzialmente
Concordo sul fatto che
Le sanzioni non sono il mezzo adeguato neanche quelle più limitate quelle che hanno meno impatto sull'economia che sulla popolazione
Concordo sul fatto che le sanzioni comunque danneggia no l'economia ma non solo l'economia dei Paesi sotto embargo ma anche l'economia e internazionale
L'embargo contro Iraq Iran e Libia ha danneggiato fortemente continua a danneggiare fortemente le imprese italiane che erano fortemente presenti in questi paesi e anche se alcune continuano a lavorare in questi Paesi il danno e forte perché lo sviluppo dei rapporti economici
è rimasto bloccato di nuovi gli sviluppi che si vanno preannunciando nei confronti di questi Paesi stanno rimettendo in moto
Il meccanismo nell'interesse comune nell'interesse dell'economia di questi Paesi della popolazione di questi Paesi
Dell'economia internazionale dell'economia italiana io mi auguro che
I politici e diplomatici riescano a trovare degli strumenti alternativi
Più efficaci e meno dannosi per le popolazioni e per le economie perché altrimenti su questa strada anni continueremo a vere danni tutti paesi sotto embargo e paesi industrializzati come l'Italia che hanno sempre avuto dei rapporti ottimi con questi Paesi grazie
Dottor dai attraverso iniziamo il giro degli interventi programmati
Io invito i miei i nostri interlocutori se possono ad essere il più stringato possibile nell'ambito dei dieci minuti
Di tempo a disposizione proprio per riuscire poi a fare anche un passaggio del dibattito primo intervenire Terence Dufy direttore del P studia Program dell'Università dell'Aster
No teoria scritta esercito Pirlo anche una mazza Tecnè offrono dei servizio film decrescenti pretende scompenso Ines risplende dall'utente
A house tech Scacchetti od Terme versata c'era ma s'all'altro informi alla Alfio appetibilità di Kfar Saiano corredi ancor copie qualche iper
Ansiosa sa il sui riti a stormi ci stanno là essi a demente ma inciampa e e Imbimbo appena altri temi avendo Kinmen mi attraversa insignis persino nei ah il leasing richiesta rischi o IVA offriva chiuda a mille via Alekhine pm ha detto mi chiamano attivi inziative hashing e nell'ufficio e statista o tabacco Annibale PIP est X ammenda
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Infatti a parte position blindée soccorso Hutchins fa invece peste ponesse vasto mondo annientamento politico a a confuse Pescante vale Turandot anch'sentiti negli USA URSS corsa incidenza a e nelle venti sì successo perché credo
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Hanzo dei chiesta dall'altro vi è fermo sempre dei a fai costeggi e nel possesso finanche tristezza in jeans occipite Proust levi a farlo a un prete Time Faini benché sembra che ne fa a Cristo Armamaxa questi sì signor ogni in effetti Nesciens parte Saint-Saëns tazza psiche perché Stati a ed Elsa of vi chiedo leggo chiede che schiva Haitink fiorentina sfogo scooter un istituto a fai ti Defendente sporche che ora a e persici da Fitch ometto a Chieti a da etichette sedere
Senta dette alla detenzione senza Bertea Petrini e Tassotti mirati diverse e così a esteri avanti in cause private Squeo Accent auto d'altro loro mappa
A sinti vita entro dicembre Haas Monterosso Huis sinti Pianciani andato FI spot su prove Mint
Io Vacis anch'essa subì fra dello in rete ha mai come a esempio le viene chiesto
A tinte attesi ritirai dopo pasto decente ci ha il pianista Randolph i trend dei correnti a determini risulta squisito seguirà Otto Messmer le via intatti a e si chiede se la corteccia sta sullo per dettar San Terenzo giurista ex nel calcio ha invaso l'HP e fare Robbie volubile tumore delle Client dito contro Sacchi
Per forma e del Pio sesto fondo Livia infatti ieri no di piazza sottotitolato ogni a sei no signor Pigna al dito proprio l'ufficio tra alla stima sponsor sostenni Street crack francesi per le mani opaca aprisse Squeo Binda ad ne ha reso indigesto appesi Saint Saëns insieme a lei analisti intenzionale scossa insiste Alex i minuti lenti
A volte porta Integration bis orzo colmi curatore
Ma nonostante a centinaia nei sentendo anche in vista anche senza sempre palestinese pur era per quanto sei frecce altra intestato Ender leaders amici Marek schiena fax esplose sta Emeka pistacchi Vacchi prende il via affinché ha finito Chimenti et e dal polso medesima Lettieri nominale dei SIMS so pazzo UTET in anche nei musei in sigla favo l'applicazione il ressa tracce di fango zero se ne conto di chi viene ai Embassy intristisce
Ho avventura Tina Ernesto se sta ANIA spingo oltre i due officiava definirebbe Songs o fissa anche senza avente peggio tanto disinvolto capisaldi e birra con chi va a venire idee attuati noi presenteremo maxi quote mila tedeschi system
A del succo Carlos città se no vero emersi RAI tre testi scritti finisse Twice tre diversi purché e in campi SLAI chi Vacchi
Spy bruttissima perché evidenza Frank omosex tornato un penny dai nessun'sbandiera il Sanctus perché non stacca infetti ANAS Molgora e a vedere Scanzano detto posticiparne tiene in conseguenza
A office anche senza attinte presso fa mi è rimasto che Minetti a uno dance Phillip trilobite Intino passa in senso che andrà Petazzi propizi fai di s'piantonamento
Aspetto da esso boh fa ha spento la sua macchina in anche fine quei sandwich quando l'orchestra insensibile quanto è accaduto vasto nuove affinché penso adesso che Manet Irene perché i Sims passa insorsero cuneesi da Terracini and fairness boh a assente Massimo Vito ma che ne sai
Per completezza a Spike
Ed Ezio gendarmi Fazio ampiamente stime Cirio famosa Speak dollari arancio d'amore camuffa motivo Bening spicca adesso Orte Terni discordanza Spike in capo al Kuwait o fine innocente sai
Di casa hanno soffocati dall'atto però è chiaro Seat secco che esiste
A sporche innovativi The Times sa anche senza al avesse ecco che se anche impietosi stessa insignificante Pancrazio l'Africa depravazione loro a del ristoro declinata beni a armeni Miguel presa OSP ne avrà delle aste perché non vuole crescenti anche anziché a pacchetto cinque e Vozza anch'essa sulle proprie spalle number Campese anche in spaccata in mente del Apollo quale Nobel Campese
Via pancreas o o l'ha visto sette e mix quindi pensando dei o ce ne sono state comminate a Burke verso addosso chiamare attive e siccome che io alle creme verso Fight
Pettenò rese le merci Corps anche verso il bronzo Quero uccise pianistiche sedi che non mi sancisce anche che le do the mostro dei a in diversi impieghi
Per cui suor che affittano finalizzate et campanilismo forse un tweet mani o al companies Couric Sperto GIS X indossare sfaccendati
A atti in crisi ingresso ossa insignis ridendo a scomparsa anche senza Paiola se quella spesso ad addotte Pinciano dei flauti per chi Vespa così Aspen Chirichigno mormorò le attuali calculation siete più in fretta in sé anche senza e nacque ho fatto ossa
Andrea un Sbrocchi Marx avremo azione temere tenendo spesi ad Squire del Mibac classiche Enza anche senza abbattono Estrées come di che vive Moro lavaggi perché se non proprio perché insomma ad ogni vis mozza anche sensore laico dipinti suoi
E infine che Scarpis
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Grazie adesso passiamo la parola informando che un opinionista del quotidiano dalla stampa certamente molto noto in Italia e all'estero per la sua grande esperienza soprattutto sulla conoscenza del mondo arabo grazie
Grazie
Sono proprio queste sofferenze in quelle dell'i popoli soggetti a embargo
In qualche misura utili a raggiungere taluni scoppi propri del diritto internazionale quale la tutela della pace e della sicurezza internazionali
Si tratta di vittime inevitabili da sacrificare sull'altare del molo della giustizia della pace e della sicurezza internazionali
E inevitabile che per fare pressione sui governi vengano pesantemente colpite le popolazioni
Si chiede ciò e ci chiede Fausto Fabio Marcelli ed io sono qui a dargli una testimonianza di cui da cronista ma prima di citare questo piccolo fatto altamente emblematico vissuto in prima persona a Baghdad nemmeno un anno fa
Cercherò di fare rapidamente il punto della situazione
Vediamo un po'cioè come stanno le cose come va il contenzioso Stati Uniti Iraq che ufficialmente è un contenzioso
Nazioni Unite Iraq proprio ieri il Consiglio di sicurezza
A prorogato di sessanta giorni l'embargo ovvero le sanzioni contro l'Iraq
In vigore con qualche aggiustamento dei tempi della guerra del Golfo
Virgolette
Non c'è consenso tra i quindici Paesi membri del Consiglio
A modificare il regime delle sanzioni chiuse virgolette così ha detto il presidente di turno il portoghese Antonio Monteiro
Le sanzioni verranno abolite quando si avrà certezza
Dicono i portavoce delle Nazioni Unite che l'Iraq non possieda più armi di distruzione di massa
In particolare Stati Uniti Gran Bretagna membri permanenti del Consiglio hanno insistito in questi ultimi giorni
Sui passi avanti concreti che ancora debbono essere fatti dal governo di Baghdad
Per cancellare ogni sospetto sulle armi chimiche prima ovviamente che le sanzioni vengano abrogate
Eppure ancora in dieci giorni fa a Washington come a Londra si metteva hanno inglesi salto le dichiarazione di Richard Butler il diplomatico australiano capo della speciale commissione dell'uno sconto
Incaricata giustappunto di indagare sull'arsenale bellico di Saddam Hussein ebbene esattamente il quindici di giugno Butler dichiarava testualmente
Oggi la luce in fondo al tunnel e più visibile di quanto non lo sia stata durante anni e hanno come si sa da una parte Baghdad accusa dei genocidio le potenze occidentali
Dall'altra parte Stati Uniti e Gran Bretagna accusano Saddam il costante ostruzionismo non solo accusò Saddam di cinismo nei riguardi del suo popolo
Che in conseguenza dell'arroganza della doppiezza di Saddam
Soffre per l'embargo e tuttavia battere aveva detto sempre il quindici di giugno che sperava di trovare in agosto la strada spianata in modo da poter annunciare urbi ecco orbi che l'Iraq aveva ottemperato agli obblighi
Invece Stati Uniti e Gran Bretagna hanno fatto prevalere il loro punto di vista e la situazione come diciamo in gergo noi giornalisti si è in capro ogni tali
Come sempre a pagare il prezzo più duro sono i poveracci vale a dire gli gli iracheni comuni che poi rappresentano la maggioranza della popolazione
è chiaro che a Saddam che peraltro è un uomo molto parco non mancheranno né viveri nei medicinali eccetera
E chiaro che there's Canzese lui sì che è un po'ama la buona tavola e gli piacciono tanto i sigari olandesi non soffrirà alcuna limitazione ma è altrettanto chiaro che la povera gente
Soffre e muore di malattie classificate banali nel resto del mondo
Muore di denutrizione
Il governo di Baghdad denuncia un milione di morti e più a causa della mancanza di medicina di base e viveri di prima necessità
Denunciante altresì il fatto che stia crescendo in Iraq una generazione di Rakitic ci lamenta l'impoverimento generale di un Paese che fu postmoderno
E che la guerra le cosiddette bombe intelligenti hanno brutalmente fatto ripiombare nel pre industriale
Con l'aggravante di un'agricoltura altamente penalizzata dalla insufficienza dei macchine anticrittogamici eccetera
Io non so onestamente se le cifre di Baghdad siano esatte ma cifre dell'Unicef a mia conoscenza
Parlano di virgolette almeno cento cinquanta mila bambini che ogni anno muoiono chiuse virgolette
Ovviamente a causa della mancanza di medicina di base ma anche di semplici Papetti Elio Monari jazz altri richiamo all'Italia eccetera
Non da oggi innumerevoli associazioni enti internazionali università eccetera svolgono un lavoro attento di monitoraggio e di assistenza di azione politica
Teso questo lavoro a far cadere l'embargo di recente la Chiesa romana ha intensificato i suoi sforzi in favore della popolazione dell'Iraq virgolette in favore delli innocenti chiuse virgolette come ha detto il cardinale
Silvestrini Prefetto nella congregazione delle chiese orientali ed è di venti giorni fa la missione a Baghdad del cardinale Etchegaray
Il quale a sua volta ancora di nuovo ha dichiarato come la Chiesa sia contraria all'embargo non solo a quello contro l'Iraq perché come sappiamo ci sono quelli contro Cuba e contro la Libia
Voci autorevoli avevano preceduto il cardinale fra le tante citerò
Per tutte una quella di un grande manager italiano ancorché molto Giovine il pragmatico Franco Bernabé consigliere delegato amministratore dell'ENI
Vediamo dunque che accanto alla sollecitudine diremo etica morale esistessi pronuncia una preoccupazione pratica
C'è il rischio per dirla brevemente che altri Paesi come la Francia meno timidi di altri mettano come suol dirsi il cappello
Sulla prevedibile rinascita dell'Iraq lasciando tutto il resto dei paesi con un palmo di naso
Mi sia consentita qualche nota su Saddam Hussein
Che io ho conosciuto incontrato due volte
Prima quando era vicepresidente e poi da presidente
In un richiamo nel sentirlo ad operare vergognosamente impudicamente il linguaggio lei Enrico maoista del suo grande nemico defunto Khomeini
Gli rimproveriamo di incitare le masse arabe signori dire masse arabe non è un linguaggio a vetero stalinista le masse arabe esistono veramente i non rinviamo dunque quando lo vediamo incitare le masse arabe all'odio contro gli americani in sede di
Proclamando che al la lo vuole ma scusate non ci siamo mai domandati in che misura sia diverso Saddam da papa Urbano secondo
Il quale nell'anno del Signore mille novantacinque chiama alla prima crociata controlli infedeli proclamando che
Dio lo vuole
Assicurando che i martiri potranno veder rimessi i loro peccati
Avallando con queste parole
In anticipo i massacri di Gerusalemme del mille novantanove e del mille duecentoquattro solo se ho mai chiesto
Norma Conte che ha autore fra l'altro del bellissimo saggio sui fanatici dell'Apocalisse ricorda come nelle guerre sante
Proclamate dei fanatici dell'Apocalisse negli ultimi quattro secoli del Medioevo siano presenti non pochi elementi del messianismo islamica
Anche in Europa per carità infedele andavano eliminati
Anche in Europa i i cosiddetti Milena resti
Promettevano in cambio del massacro e del terrore la remissione il perdono dei peccati è una collettiva imita actio Christie
Ma senza andare troppo lontano nel tempo nel secolo scorso i francesi d'Algeria
E poi di nuovo durante la battaglia di Algeri non catturavano ostaggi non li tortura o no in cassa facevo gli italiani in Etiopia e di recente la documentazione dello storico come Del Boca che ha dimostrato che abbiamo buttato il gas contro popolazioni innocenti
Ciò detto mi si consente a ricordare che in tempi non sospetti allorché Saddam era il braccio armato dell'Occidente che si sentiva minacciato dal come Nismo chi vi parla
Scrivendo del raìs iracheno non si stancava di ripete reali in meno ricco come Saddam fosse un accanito persecutore di comunisti e di ebrei
Li implicava centinaia amici miei e poi mandava le scolaresche i bambini delle scuole elementari a vedere le vittime che penzolava no durante sette giorni almeno
Dalla forte retta in una piazza intitolata la libertà è che il popolo aveva ribattezzato piazza
Degli impiccati
Scrivevo e dicevo in tv come la sua dittatura fosse non meno indecente di quella dell'Imam Khomeini o addirittura più perfetta
Perché poi che in Iraq non esiste libertà di stampa e quindi non c'è dibattito mentre in Iran moderati e radicali
Si dilaniano
Sui rispettivi giornali
è in Parlamento come sta accadendo proprio in questi giorni in questa lotta che voi sapete incorso in Iraq la legge prevede la condanna a morte
A morte di chi offenda il presidente il rais Saddam
Il concetto di offesa e molto elastico
Un episodio sia un disgraziato Stahl caffè
E legge il giornale dover regolarmente ogni mattina c'è una grande fotografia del raìs e nel bere il caffè Illy casca una goccia di caffè sulla fotografia nel grande supremo se c'è un poliziotto come c'è lo arresta
E può essere anche condannato a morte per disgraziato se non a un avvocato per lunedì dei pasticci
Dunque ma questo accade perché in Iraq un Paese che si vuole laico e progressista grazie ai codici del basso voi sapete base il famoso partito nazionalsocialista che poi si è scisso in due e la parte
Più fedele da Michelle ha Flack che l'ha inventata con sanabilità mi è passata in Iraq e l'altra parte la più corriva la più elastica è passata in Siria da cui l'odio anche ideologico fra Siria Iraq
Dunque in Iraq Paese che si vuole laico e socialista come dicevo prima o progressista il presidente Saddam e sacro
Mentre invece Khomeini era soltanto l'Imam la guida spirituale del suo popolo e si arrabbiava
Ma se ne abbiamo sul serio quando qualcuno lo chiamava Santo con questo non voglio dire per carità che come vi sia stato un mostro di di tolleranza tutt'altro
Voglio soltanto dire una volta ancora che l'Imam corrucciato ed essenziali sta a me non piace dire fanatico preferisco la dizione di Popper essenziali sta sia stato forse eccessivamente demonizzato
Mentre allungo Saddam ha goduto di una eccessiva indulgenza da parte dell'Occidente liberale e democratico
Ma il problema è l'innocente
E qui voglio debbo dar testimonianza dell'accadimento minimalista marginale ma emblematico in modo dirompente
Che io ho consegnato in un piccolo libro
E che
Per facilitare le cose
Ero nel succo un giorno di quasi un anno e mezzo fa
Ho visto un giorno una giovine madre bellissima battere palmo a palmo tutti i banchi di macelleria del succo tra l'altro c'è tutto
A prezzi altissimi
Soltanto i funzionari del governo o quelli che fanno il contrabbando
Possono comprare la frutta verdure la carne I miserabili no
Allora ho visto una madre bellissima battere palmo a palmo tutti i banchi di macelleria di carne del succo
Bianca aveva la pelle pallida come la magnolia palestinese
E i suoi occhi lucidi di febbre erano bis sterrati
Dalla fame
Poiché solo la fame ad opera un certo tipo di Rembrandt
Che non si cancella mai
Alla fine questa giovane donna trovo il macellaio uomo che vende la carne
Che faceva il suo caso
Per regalo di mente li ordino venti cinque grammi
Di carne macinata
Venticinque grande
Per il mio bambino spiego
Quasi a volersi scusare di tanta spezza UDACE
Il bambino aveva gli stessi occhi di sua madre
Piccolo era il minuto
E dal balcone del petto materno scrutava il macellaio attento e sembrava che aiutasse sua madre a controllare che il peso fosse esatto
Venticinque grammi di tritato
Una minuscola pallina di carne
Così
Realmente
La mamma delle uscì della macelleria portando il microscopico imbottito di carta dura in cui sparivano i venticinque grammi con la stessa Guns nobile
Con la quale avrebbe portato una Gardenia
Il bambino sorrideva grazie
Grazie
La parola al professor Marchisio dell'Università di Perugia
No su
Il mio intervento sì concentrerà brevemente sulle alternative
Alle sanzioni in modo particolare a una di queste alternative la Corte penale internazionale
Prima però di introdurre questo
Elemento questo punto vorrei dire qualche parola
Anche se tutto è stato detto mi pare sugli aspetti politici economici etici delle sanzioni
Per collegarmi e far vedere come il tema si collega
A quello della Corte penale internazionale
Secondo me quando trattiamo questo argomento dobbiamo partire dal presupposto naturalmente faccio questo intervento
Usando le mie
Specificità di giurista quindi
Mi perdonerete se il riferimento e a una impostazione cioè strettamente giuridica che credo sia però necessario insieme alle altre quando parliamo di sanzioni noi ci collochiamo immediatamente nell'ambito Delta cosiddetta tematica della dell'illecito internazionale cioè delle reazioni a comportamenti che costituiscono illeciti internazionale
Io mi pongo in questa ottica anche se naturalmente
Si può parlare di sanzioni in senso generico interazione cioè a comportamenti che non hanno niente a che vedere con previ o precedenti illeciti internazionali
In genere le si chiamano ritorsioni quelli cioè quelle che sono dei comportamenti in amichevoli talvolta molto
Con conseguenze economiche gravi ma non diciamo reattive di illeciti
Ecco in questa tematica è evidente che a noi non interessa la sanzione unilaterale tradizionale perché arrivare a dire o a scegliere di dire che tutte le sanzioni unilaterali sono illecite questo evidentemente partire con il piede sbagliato perché ci muoviamo nell'ambito di un diritto come quello internazionale che ha fatto il cammino inverso cioè che sta arrivando ora a vedere quali tipi di sanzioni siano illegittime
Naturalmente la scelta possibile anche la scelta di dire le sanzioni sono tutte comunque legittime alte anche possibile ma io non me la sento
Non me la sento per esempio di condannare chi adotta delle sanzioni economiche contro lo Stato che per
Non nel non rispetto di certi standard al ambientali consente la pesca indiscriminata
Mi nelle proprie acque
Quindi quando mi di diciamo prende in considerazione l'idea della sanzione mi riferisco soprattutto a una reazione tra l'altro collettiva perché il termine sanzione mi fa venire subito alla mente l'idea
Di una reazione collettiva e non individua le perché la sanzione individuale e la cosiddetta rappresaglia la vecchia rappresaglia
Del diritto internazionale
E rispetto a questo problema delle sanzioni collettive credo che i tre siano in punti essenziale
Cioè anzitutto queste sanzioni collettive
Che poi possono essere talvolta unilaterali mascherate da collettive come spesso accade nel sistema delle Nazioni Unite o in altri sistemi
O anche abbiamo per tutti e per ammesso le sanzioni unilaterali cioè le reazioni laterali di Stati come gli USA che
Reagiscono contro determinati comportamenti di quelli che sono stati definiti prima gli Stati devianti
Ecco queste sanzioni internazionali come si collegano agli illeciti a cui sono riferite
E soprattutto c'è un regime giuridico particolare di queste sanzioni relazione alla gravità degli illeciti che sono commessi possiamo per esempio dire che non ci occupiamo che è evidente delle reazioni che
Che possono normalmente
A mettersi nei rapporti tra due Stati per una banale violazione di un trattato di commercio Chicchi e vittima di una violazione del trattato a il diritto di reagire per esempio sospendendo estinguendo il trattato sono normali giochi
Che non mettono però in causa interessi fondamentali come quelli di cui si parla qui compresi gli interessi delle popolazioni degli Stati colpiti
E quindi su questo punto essenziale il problema della distinzione tra illeciti internazionali crimini internazionali sta perché non mi sentirei di dire alcunché sulle sanzioni unilaterali o collettive relative a semplici illeciti ordinari porti siano compatibili con determinati standard e requisiti sono le contromisure
Classiche del diritto internazionale
Ma quali sono secondo punto le regole applicabili a queste contromisure terzo come si collegano queste contromisure con i meccanismi per la soluzione pacifica delle controversie
Sul primo punto dicevo le reazioni agli illeciti oggi sia sembravamo in presenza nel diritto internazionale di alcune evoluzioni di carattere storico cioè la possibilità di distinguere
Semplici leciti quelli che i francesi chiamano ribelli e crimini internazionali degli Stati cioè illeciti di particolare gravità
Che comportano l'ammirazione di norme a tutela di interessi fondamentali della comunità internazionale cioè un conto è violare un trattato bilaterale lo ripeto commerciale una norma secondaria un conte commettere un atto di genocidio
La distinzione tra questi tipi di illeciti è importante perché il la i soggetti che possono reagire sono nel primo caso solo gli stati vittime delle violazioni ordinari e nell'altro caso tutti gli stati membri della comunità internazionale
Quindi nel caso di crimini internazionali degli studi deve di di Crimi interazione tutti gli Stati devono cooperare per applicare misure dirette a eliminare le conseguenze di questi crimini però ecco qui questa questione della reazione Sigurtà comunque a delle logiche tra loro inconciliabili da un lato la logica della giustizia privata
Che trova radici nella difesa dei diritti soggettivi e che è la logica tradizionale della comunità internazionale Vespa Liliana che ancora per tanti versi sopravvive e quella della difesa dell'ordine pubblico cioè della difesa di interessi generali
Quindi che fuori S anche negli strumenti di reazione dagli dalla giustizia privata
Dietro le sanzioni non lo debbo dire io si profilano rapporti di potenza tra gli stati si potrebbe dire e essi appaiono proprio come la manifestazione di una politica di forza che
In passato e anche ora dal luogo degli abusi gravi quindi ecco perché alcuni sono tentati divide le sanzioni sono comunque vietate
La soluzione che invece appunto normalmente sì sì sì è ampio e
Accreditata e che comunque è quella di cui dobbiamo prendere atto e che
Il ricorso alle contromisure o sanzioni è
Progressivamente sempre più legato a determinate condizioni da un lato mentre dall'altro vi sono alcuni tipi di reazioni e contromisure o sanzioni che sono vietate del tutto questi sono le due linee
La prima quella delle condizioni del ricorso alle sanzioni
Ci sono tutta una serie di problemi non li sto a enumerare uno per uno però per esempio e un su costituisce un superamento della logica tradizionale della sanzione della contromisura
La fermare o comunque lo stabilire obblighi di soluzione pacifica di eventuali controversie con gli Stati verso cui queste sanzioni dovrebbero essere applicate qui però si pone il problema del terzo neutro cioè chi è che valuta l'esistenza dell'illecito qualche Lollo o lo qualifica e quindi determina il tipo di sanzioni di reazioni da Porretti messe e queste oppure i meccanismi che si sono
A livello teorico pensati e mi riferisco per sempre per le mie competenze per esempio i lavori della commissione del diritto internazionale dell'ONU c'è stato un relatore italiano Gaetano arrangio rischi poi per motivi interni è stato tra virgolette in parte silurato diciamo sostituito che aveva molto premuto in sede di commissione del diritto il tracciato dell'ONU perché
Si prevedesse un meccanismo coinvolgente non solo il Consiglio di sicurezza ma anche l'assemblea generale dello in queste questioni attinenti alle gambe con i crimini e anche la Corte internazionale di giustizia in questo filone e bisognerebbe vedere bisogna vedere che ruolo dopo potrà avere in futuro la Corte penale internazionale
Poiché le misure le contromisure sono sempre state lecite solo e soltanto se proporzionali anche necessarie queste un altro elemento da tener presente quindi nei casi che abbiamo trattato abbiamo visto che molto spesso non ce ne proporzionalità quantitativa e qualitativa rispetto alla grado di gravità e ho gli affetti diciamo di queste sanzioni talvolta nemmeno la necessità si per esempio menzionava la durata e che il fattore del tempo è importante poi vi sono ormai si vanno delineando alcuni casi in cui sono del tutto vietate e ne mi riferirò anche qui più a diciamo testi di riflessione scientifica che non di vera e propria
Codificazione internazionale però per esempio tutte le volte che si parla di sanzioni militari implicanti l'uso della forza ci si colloca in un contesto di divieto così come
In caso di misure di sanzioni economiche o politiche estreme le quali cioè sono dirette a pregiudicare la identità dello Stato la sua il suo assetto la sua struttura quello che nei termini più tradizionali si chiamava l'indipendenza e l'integrità dello Stato
Inoltre tutti tutte le contromisure sanzioni che può comportare una violazione dei diritti umani fondamentali devono essere ritenute di vietati e così pure tutti i comportamenti
Che contravvengono a norme inderogabili del diritto internazionale ad altre norme inderogabili del diritto internazionale
Ecco questi sono sono delle linee di tendenza che si vanno affermando in sede ONU ma nello stesso tempo dobbiamo anche sottolineare che purtroppo la resistenza di certi stati è è resta formidabile
Mi limiterò a citare il commento degli Stati Uniti
Altro oggetto di articoli della commissione del diritto internazionale dell'ONU sulla responsabilità degli Stati in cui appunto le contromisure trovano luogo con i limiti che ho detto e si dice che in relazione proprio alle sanzioni che mentre noi auspichiamo riconoscimento che le misure che le sanzioni giocano un ruolo importante nel regime della responsabilità degli Stati
Riteniamo che il Progetto della Commissione dell'ONU contiene insopportabili restrizioni al loro uso
Ancora i commenti dei governi che tornano indietro sulla distinzione tra illeciti crimini fatta anche questa in sede ONU e che un importante passo avanti gli Stati Uniti d'America
Sono documenti recentissimi che offriranno Jorge nel maggio del novantotto
Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che si oppongono vivamente alle disposizioni relative ai crimini di Stato che dal loro punto di vista non hanno alcun fondamento nel diritto internazionale la Francia rimprovera la commissione il famoso articolo diciannove di dare l'impressione senza dubbio falsa che l'OSCE lascia appena l'ISEE lodo qua Hunter nazional piumini
Ancora il Regno Unito la nozione di crimine internazionale non ha alcun fondamento nel diritto internazionale consuetudinario queste sono risposte a questionari
Fatti dall'ONU agli Stati perché dicano la loro opinione quella che professor membro vizi giustamente diceva non è solo di distanti ma anche la nostra in altra sede opinioni iuris però certo
Quella degli Stati Uniti pesa ahimè più della mia di occhi mio iuris
L'Austria persino l'altra e persino l'Italia i recentemente manda risponde risponde a questo questionario dicendo che è favorevole al mantenimento di una distinzione
Però questa distinzione baffi tenuta solo se poi c'è una conseguenza cioè se
I crimini sono puniti più severamente questo naturalmente è qualcosa che possiamo apprezzare se non altro perché contrariamente agli altri Stati non crea una appunto
Un ostacolo a questo tipo di ecco quindi questi sono elementi che devono far riflettere
D'altra parte
Ecco i crimini internazionali sono un quella categoria di illeciti nel nella ipotesi dei quali come sappiamo alla responsabilità dello Stato così sul piano del diritto internazionale si collega anche la responsabilità degli individui cioè di coloro che questi crimini hanno commesso in primo luogo ovviamente degli uomini di Stato che hanno commesso questi crimini
Leggevo recentemente a sebbene abbia una cattiva fama chi il letti e il tribunale per il Ruanda istituito dal Consiglio di Sicurezza a patteggiato con l'ex primo ministro ruandese Camba Nanda
E questo ha ammesso di essere stato colpevole di genocidio e di tanti altri crimini contro l'umanità e crimini di guerra
è stato estradato da un altro Paese africano per essere sottoposto al Tribunale e anche una donna per la prima volta nella storia dell'umanità il ministro della sul sociale degli affari sociali
Del Ruanda appunto l'ex ministro e è stato appunto iniziato il processo contro questa va
La Corte penale di cui si discute a Roma oggi in questi giorni quindi dovrebbe essere una corte lacuale
Giudica
I più importanti SD crimini di interesse per la comunità internazionale
Vale a dire quattro categorie di crimini i crimini di guerra tradizionali
I crimini contro l'umanità il genocidio
E l'aggressione il crimine di aggressione
Vi è poi nella discussione anche in riferimento ai cosiddetti triti Crimes scritte crimini ben previsti da trattati e cioè il terrorismo e il narcotraffico però si è già capito che questi crimini saranno tolti dal
Dallo Statuto perché ci si riferisce solo ai crimini che hanno un fondamento nel diritto consuetudinario internazionale che sono quelle quattro categorie a cui facevo riferimento
Però e qui viene l'altro grosso problema
C'è una categoria di questi crimini che il crimine di aggressione la quale coinvolge non solo persone ma
Individui in senso generico ma anche uomini di Stato dello Stato nel suo complesso e quindi chi beve stabilire problema che dicevo prima
Se un crimine di aggressione è stato commesso e qui e c'è il nodo di tutto il negoziato di questa corte penale internazionale perché è il collegamento tra la corte e il Consiglio di sicurezza Bellomo
Il che significherebbe che per lo meno pur avendo la Corte penale un potere autonomo prosecutor di iniziare
Evidentemente
Di esercitare
La giurisdizione della corte indipendentemente dal Consiglio sicurezza e gli altri casi qui ci sarebbe la necessità di una almeno constatazione previa del Consiglio di sicurezza che è un crimine del genere è stato commesso
Quindi ci vorrebbe un via libera del Consiglio di sicurezza con la conseguenza che cinque Stati sarebbero comunque al di fuori della possibilità quelli che hanno in affitto di essere coinvolti in processi davanti alla
E quindi di fronte a queste difficoltà addirittura Bekim vede la necessità di eliminare anche il crimine di aggressione
Dei tra i crimini di cui la corte ha giurisdizione
Non solo ma e questo bisogna dirlo mi dispiace ad alta voce di fronte a certe affermazioni si sentono
Molti stati contestualmente Anna mentre noi siamo qui stanno lì alla FAO alla sede della FAO a indicare i limiti e condizioni delle nozioni di crimini contro l'umanità e di crimini di guerra
Vasto schieramento di Stati contesta la nozione di crimine contro l'umanità dicendo che si può verificare solo in tempo di guerra e solo in relazione a conflitti internazionali
Tornando quindi indietro appunto anche rispetto a Norimberga
Vi sono Paesi che sui crimini di guerra dicono ma bisogna però non basta di crimini di guerra se non torniamo al caso Priebke al caso Priebke nel quarantaquattro
Si diceva nessuno io questa è un'altra cosa che non ho mai capito del caso Priebke nonostante avere tentato di rifletterci sopra nel caso Priebke praticamente la i tribunali militari italiani che si sono occupati del caso
Avendo come problema principale quello di definire l'impresa scritti bibita di quel crimine di quel reato e naturalmente non potevano rifarsi alla nozione di diritto interazione di crimini di guerra che nel quarantaquattro
Esisteva probabilmente c'è un massacro come quello era senz'altro un crimine di guerra secondo il diritto internazionale dell'epoca
Ma non se la sono sentita di dire queste hanno detto che era un omicidio plurimo ai sensi della legge di guerra italiana
Uno dei più in una delle due sentenze hanno anche detto è un crimine di guerra però ad abundantiam hanno attratto l'impresa IPB Rita non dalla grave natura del reato ma dal fatto che
Si applicavano diciamo gli assegni le norme procedurali dell'epoca in cui il reato è stato commesso quindi
Persino sui crimini di guerra ci sono stati che fanno distinzioni alcuni crimini sono prescrittivi di altro non lo sono sono crimini di competenza di persona di giudici particolarmente esperti della materia appunto gli Stati Uniti che vorrebbero un annesso all'acqua alla convenzione della corte dove si specificasse ogni fattispecie di questi crimini di guerra
E così via e poi la Corte Penale altro punto che voglio sottolineare è senz'altro
Vista come una corte complementare rispetto alle giurisdizioni nazionali cioè funzionerà solo laddove le giurisdizioni nazionali si dimostreranno inefficienti incapaci o gravemente impossibilitate ad agire
Quindi
Io sono convinto che la corte internazionale penale di cui si discute oggi è e sarà uno strumento alternativo anche rispetto alle sanzioni però finché non vedrò il testo definitivo di questo Statuto
Non potrò confermare questa affermazione in quanto c'è anche la possibilità che venga costruita a Roma in questi giorni una corte semipermanente
Diciotto ventuno giudici che il Sindh riunisce
Solo quando c'è un caso che gli viene sottoposto
Quindi che non non è un punto di riferimento per la giustizia internazionali è un punto di riferimento permanente ma è una corte a cui vengono attribuiti dei casi che in talune ipotesi non sono stati potuti è
Se questo deve essere certo sarebbe troppo poco rispetto alla prospettiva di Kofi Annan che aprendo la conferenza ha detto la Corte deve essere uno strumento di giustizia non un espediente
E deve essere veramente una corte capace di giudicare
Crimini di portata universale con una struttura una competenza e una giurisdizione effettivamente universale
Quindi io credo che occorre sottolineare il ruolo di questa corte perché evidente giustamente osserva Marcelli nel documento introduttivo che e
Alternativo proporre la sanzione contro i governanti di cui prima Igor Mann ci faceva appunto un così dicasi di
Uno dei casi insomma descrivendo la la la personalità di sala Musema comunque non sarebbe il solo a rispondere a certi requisiti e evidentemente
Diffuso invece che adottare delle sanzioni che quello che più
Grave a mio avviso sono da considerare secondo quanto è stato detto inefficaci perché questo è il vero punto inefficace dannose per le popolazioni oltre che in certa misura illegittime
Nel nel momento in cui violano quei requisiti di cui parlavo prima grazie
Ore
Prima di dare la parola professore mentre Lodi se non voglio comunicare è arrivato il rappresentante del sottosegretario Toia
Onorevole Ettore ok il dottor schiamazzo ad Amburgo che anche dell'ufficio delle Nazioni Unite e quindi poi alla fine sulle
Del nostro giro davo la parola lui proprio per rispondere in quanto rappresentante politico ora questo è un punto di vista la parola al professor mentre notizie
Sono
L'azienda
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Ma io credo che dal mio punto di vista parlando della minaccia della questione delle sanzioni e delle possibili alternative alle sanzioni bisogna riconoscere che vi è stato in questi ultimi anni un progressivo aumento del ricorso alla all'arma delle sanzioni che solo in questi ultimi mesi
Sembra incontrare qualche tendenza contraria e credo che questo si spieghi
Essenzialmente con il trasformarsi del del sistema internazionale
La grande crisi di questo sistema internazionale che ha visto sparire era sua gerarchia e tradizionali il suo ordine gerarchico tradizionale negli ultimi quarant'anni e e che quindi ha visto anche messo sotto una diversa luce
Il fattore Bindi tradizionale il militare di ordine internazionale
Noi abbiamo avuto per molti anni un equilibrio più o meno funzionale basato sulle sul terrore delle armi nucleari e sull'equilibrio tra i due blocchi la forza militare era usata abbiamo avuto molte guerre ma era soprattutto a livello sistemico per quel che riguardava le grandi potenze un grande strumento di dissuasione
Era più una forza virtuale che attuale i casi di uso attuale da parte del signor Potenza e ci sono stati negli ultimi tempi non hanno avuto neanche gran successo intense sistema se pensiamo al Vietnam o all'Afghanistan
Ma s'ma il grosso della forza militare della dottrina militare era un un uso dissuasivo della stessa bastava il sua minaccia una sua esistenza per assicurare un minimo di rispetto di determinate gerarchia e regole
Questo non è più così oggi la forza militare anche quella delle superpotenze per essere efficace deve essere sempre effettivamente usata il che comporta costi rischi maggiori e anche problemi di consenso politico interno e di solidarietà o consenso politico a livello internazionale
L'uso dalla forza è divenuto più difficile da questo punto di vista per le superpotenze non a livello delle delle singole crisi
Ma per il sistema internazionale per imporre il suo ordine che un tempo era molto basato sullo strumento militare
Oggi questo diviene più difficile per cui il ricorso alla sanzione è stato a mio avviso un tentativo di re imporre in qualche maniera l'ordine gerarchico internazionale l'ordine del sistema
Attraverso uno strumento che apparentemente sembrava meno costoso più facile da usare e che assicurava un minori dissensi
Sia a livello uditivo politico interno sia a livello politico internazionale
E e questo ha portato fino alla ridicolo delle centinaia di sanzioni critico e vengono discusse in questo momento pensoso sai scusa in questi ultimi anni
Governo degli Stati Uniti ma anche dal governo dai e vai dai vari dalle varie autorità politica anche locali
Degli Stati Uniti ma anche a una certa continua discussione su sanzioni che abbiamo in Europa
è automatico ogni volta che si presenta qualche problema internazionale di intervento la prima cosa che si chiede è una sanzione economica
Non è con me un fatto anche dal nostro punto di vista la spesso lo stesso Regolamento che è stato già qui citato
Sopra il il commercio delle armi approvato al Consiglio europeo
E un regolamento che stabilisce dei criteri sanzionatori sostanzialmente
Cioè è un passo avanti rispetto al padre tante ragioni adesso voglio che dica però è questo essenzialmente
Il ora il il problema è che in realtà questo tentativo di sostituire un guerra resa più difficile o più costosa
Con le sanzioni non ha funzionato molto bene
E ha creato problemi diversi ma grossi e tali da mettere oggi in dubbio anche la funzionalità del sistema delle sanzioni i problemi sono sono moltissimi
D'oggi alcuni di essi sono stati già citati evidentemente vi sono i problemi umanitari nel senso della del fatto che vengono colpite le popolazioni in generale
Evidentemente i più deboli nelle popolazioni prima ancora dei governi ma anche chi non si preoccupasse di questo
E non si preoccupasse del fatto umanitario ma semplicemente dell'efficacia
Operativa dell'efficacia della sanzione per raggiungere uno scopo si salva costretto a constatare che in realtà la sanzione non gli permette di raggiungere lo scopo
è un uomo molto difficile
In fondo le sole sanzioni che abbiamo avuto che abbiano che abbiano mostrato una certa efficacia sono state attualmente quelle contro la Serbia e quelle contro l'Iraq dove le sanzioni erano una parte di uno strumento di pressione molto più complesso anche militare
E d'intervento anche militare che non tardi e non erano e non agivano comunque da sole
In questa in questa lingua se pensiamo invece alla a Cuba al tentativo a all'alla lunghissima storia delle sanzioni
Che con contro Cuba arabe il successo di queste azioni contro Cuba è quanto meno discutibile
Dal punto di vista della del anche per l'obiettivo non dichiarato ma evidente di buona parte del mondo politico americano che ha voluto sanzioni contro Cuba cioè del rovesciamento del regime di Castro
Questo fra che è fallito
Ma anche se volessimo prendere obiettivi più moderati proprio finché l'incapacità di graduare il meccanismo della sanzione
Essa ha fatto sì che in realtà questi obiettivi non siano stati raggiunti né neanche la liberazione dei prigionieri politici piuttosto che altri obiettivi umanitari come la riunificazione del Pavese o cose di questo genere
E il le le sanzioni
Hanno costi e provocano altre crisi la sanzioni fa decise contro applicate con il blocco economico applicato contro la Serbia ha sicuramente avuto conseguenze economiche importanti
In altri Paesi balcanici ad esempio la Romania e Bulgaria altro ora Romania ne ha sicuramente sofferto in maniera notevole ma asso Pratt tutto creato nuove economico de le basi per degli stati criminali per delle tre punto grazie quello che è successo in Albania è successo in buona parte perché lo Stato albanese si era la colonia albanese si era stava si era sviluppata in maniera la vertiginosa attorno al meccanismo delle sanzioni che delle violazioni del blocco delle ed erede del contrabbando venne venne in direzione della della Serbia
Che riflessi di questo genere sono oggi presenti Montenegro e nel nuovo regime del Montenegro
Il concordi poteri questo tipo di Fellow in Albania la cosa si è mescolata con riciclaggio del denaro attraverso gli schemi piramidali e poi con il crollo di tutto al momento in cui il ben poco è stato violato ma quindi abbiamo una un abbiamo una situazione paradossale di una crisi nata da un sistema di gestione delle crisi in realtà sta esisteva di gestione che ha creato questa crisi
E ha sicuramente alimentato se non creato comunque questa questa crisi
Lei sanzioni non solo invece sono sicuramente più facilità determinare ma non è ma invece di a in un certo senso rendere più semplice la solidarietà internazionale accrescono le divergenze tra il tra il tra gli attori
Tra gli Stati
Accresca degli Stati si nella solidarietà non esiste anzi al contrario viene diminuita dall'applicazione delle sanzioni perché queste agiscono diversamente i o sono percepite diversamente dagli interessi rappresentati dai singoli Stati
Molto spesso remote perché le sanzioni essendo economiche risentono molto di più di fenomeni come la prossimità geografica o gli aspetti specifici di per esempio di struttura del commercio internazionale era evidente ad esempio che il se fossero state applicate sanzioni riguardanti il commercio petrolifero alla Libia
O come noi italiani saremmo stati in grosse difficoltà ad applicare tali sanzioni
E e così via insomma questo è un un fatto che non solo da un lato limita l'efficacia delle sanzioni stesse ma dall'altro tende in realtà a renderle un fenomeno di
Di consumo di di di crisi della solidarietà e della all'interno del sistema internazionale
E così via è difficile graduare le sanzioni si parla adesso di sanzioni puntuali le sanzioni precise
A volte a colpire precisamente l'Obiettivo Tella udite della classe di governo
Ad esempio
Io sono molto scettico su questa formula evidentemente va esplorata ma trovo che
Molto difficile individuare sanzioni così di precisione quasi fosse o fare delle sanzioni quella che potremmo chiamare un'arma intelligente è un'arma di alta precisione
La a a meno che non vi sia non so un dittatore particolarmente particolarmente di dipendente dal dal fumo dei sigari cubani eliminiamo il sigaro cubano e forse questo chi può creare una crisi di astinenza ma a meno di riuscire ad arrivare a questo tipo di precisione
Mi sembra difficile a vere sanzioni molto puntuali certo si possono fare sanzioni settoriale una della più tipiche e la sanzione nei confronti del commercio delle armi
Cioè il un embargo sul commercio delle armi o tutti tipo determinati tipi di tecnologie nei confronti di alcuni Paesi che è una formula interessante ma anche questa non del non non universalmente Valli dallo stesso maniera
Faccio un esempio adesso abbiamo il problema della arrivi del risposta dalla comunità internazionale alle esplosioni nucleari dell'India e del Pakistan
E vi è una forte pressione gli americani hanno già applicato delle sanzioni il Giappone ha già applicato dalle sanzioni
L'Europa obietta
In questo momento a sulle sanzioni vorrebbe una loro maggiore universalità vorrebbe che fossero collegate
A degli obiettivi politici ad un negoziato non quindi così automatiche ma per esempio una delle discussioni è proprio sopra il blocco del l'embargo del del commercio di armi
E di componenti
E uno dei problemi che si pone e non solo il fatto che la Russia finora rifiuta di partecipare a un eventuale embargo di questo genere echeggiano farebbe in parte saltare ma che il il Pakistan notevolmente più debole sul piano degli armamenti tra virgolette convenzionale come diceva come nuovi
Di quanto non sia l'India e che quindi il pachistano ad esempio protesta sostenendo che in tale maniera in realtà si si sanzionano formalmente ambedue ma si sanziona soprattutto il Pakistan ha nei confronti delle
Quindi vi è anche in questo caso in questo caso sono due Paesi coinvolti quindi vi è una peggiore complicazione ma viene anche in questo caso una problematica molto difficile esistono quindi alternative alle sanzioni
Beh esistono evidentemente la possibilità di elaborare alcune alternative
Di carattere di Maggi giuridico nel senso di accrescere i la forza del sistema giuridico internazionale tuttavia francamente io non ritengo che
Sì sanzioni soltanto il crimine o il delitto si sanzionano anche dei comportamenti politici
Per l'India o per il Pakistan fare esplodere l'arma nucleare non era né un crimine né un delitto
Era una decisione politica che
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Il problema della di un esercizio effettivo dalla giurisdizione da parte di questo tribunale internazionale mi sembra francamente estremamente
Difficile
Il
E tale da creare alcuni dubbi sulla quando ad a dover essere estradati di fronte al tre quattro tre tribune intasare non sono degli individui isolati
Ma sono i rappresentanti di uno stato o che o cogente kayak comunque in mano un potere reale le forze armate ad esempio dei di un di un tale stato chi è che esercita questa funzione di traduzione davanti alla Corte
Vede ed Impero giù per il giudizio di queste persone
Legittimo a questo punto l'uso dalla forza della guerra
E chi lo esercita forze dell'ONU che non esistono o paesi del membri del board del paesi poi molto pavimento i membri permanenti del Consiglio di sicurezza e a questo punto chi è che ha il Veneto sull'effettivo esercizio della giurisdizione da parte del Tribunale internazionale
Vi è un problema indubbiamente di definizione delle priorità
Alcune di queste priorità corrispondono ripeto a del crimine dei diritti a violazioni certamente i diritti umani genocidio altri altre non corrispondono a veri e propri crimini aperitivi attentati all'ambiente
Lei in quale misura sono sono riconosciuti come come delitti
Aggressione l'abbiamo detto la proliferazione nucleare
O la protezione chimica biologica sono forse dei crimini
O è semplicemente un comportamento politico che noi non non accettiamo e poi la criminalità internazionale altri prospettiva Petite robe complessi di questo genere
Dire indubbiamente la necessità di superare la rozzezza dello strumento sanzionatorio e nello stesso tempo di non ritornare con la mente semplicemente all'uso tra forza militare
E in questo io credo che bisogna arrivare a concepire una situazione in cui le sanzioni siano parte in maniera più integrata
Di un sistema di di più complesso complessivo di gestione delle crisi
In cui vi sia un maggiore accordo su quali tra il tra i maggiori Stati perlomeno o tra gli stati delle Nazioni Unite se possibile
Un maggiore accordo su quali siano le priorità da perseguire in questa gestione delle crisi attraverso un mix di strumenti che comporti anche le sanzioni
Ma non a tempo indeterminato e comunque non in modo indiscriminato e
E indefinito ma soltanto nel quadro di un complesso di un sistema complessivo di chi effettiva gestione delle crisi
Questo può dipendere può derivare da un rafforzamento delle Nazioni Unite sarebbe la via maestra perché questo si realizzi può arrivare per gradi attraverso il rafforzamento di organismi regionali
Di gestione delle crisi ma è comunque a mio avviso una necessità crescente nell'attuale situazione a meno che evidentemente venti a noi ancora sconosciuti non ricreano una qualche forma di ordine internazionale più o meno imperiale
Quale oggi noi non abbiamo e forse non desideriamo neanche tanto veder rinascere
Grazie
Che
Nel frattempo è arrivato anche il dottore
De Mistura delle Nazioni Unite
Io procederei così abbiamo gli ultimi due interventi
Poi intendiamo un attimo se il caso o meno di di fare un dibattito
Dare intanto la parola al dottore ska mazzate burrasca ma Ca'del borgo proprio per evitare gli sbagli are per l'ennesima volta il nove
In rappresentanza del sottosegretario Toia
Ma io abbiamo molto brevemente sottosegretario Toia purtroppo non è potuta venire a questa riunione a causa di motivi
Politici molto pressanti accaduti all'ultimo momento ma era particolarmente triste ring non potere essere qui
Al punto tale che mi ha chiesto di rappresentarla cosa che cerco di fare nella maniera migliore possibile ma soprattutto perché voleva e mi ha chiesto di esprimere una apprezzamento particolare per questo
Per questa conferenza per gli organizzatori e per i partecipanti
Dato che il tema degli effetti umanitari delle sanzioni è un tema che interessa particolarmente il ministero degli Esteri il governo ho sentito questi interessi questi interventi molto interessanti non credo che ci sia molto da aggiungere desidero solo confermare che anche da parte nostra ho dimenticato di presentarmi io sono in servizio all'ufficio nazioni unite della direzione
Generale degli affari politici un ufficio che per lecco sue competenze quindi chiamato a a ad essere al corrente delle cose che si decidono anche negli orti in questo tipo di situazioni certo le sanzioni sono uno strumento non cruento per far rispettare come diceva il professor Silvestri
Certi principi dell'ordine
Internazionale
Che ore forse aggiungere che certe volte le sanzioni si sembrano ricorrere grazie anche alla dei motivi come dire morali e ricordo che per esempio le sanzioni vennero imposte nei riguardi del Sudafrica e che forse anche quella fu un'occasione dove ebbero un qualche ruolo per per far cessare il regime dell'apartheid e questo fu ma anche un'occasione in cui l'azione delle Nazioni Unite ed è un un effetto sicuro ma in quel caso avere dei rapporti economici con il Sudafrica
Significava scusate devo andare più lentamente perché immagino che c'è una simultanea
Significava effettivamente
Contribuire a a sostenere un regime che non potevamo in alcun modo condividere
Il l'Italia il governo non può mettere in dubbio la validità degli obiettivi che stanno dietro certi meccanismi sanzionatori
La distruzione delle il rispetto da parte dell'Iraq dei degli obblighi che assunto al momento della guerra del Golfo in particolare la distruzione delle armi di distruzione di massa il problema della di
Di ottenere che gli presunti responsabili di questi attentati
Che hanno riguardato aerei in Libia siano perseguiti di fronte delle giurisdizioni imparziali vedo che due giorni fa alcuni giorni fa il Consiglio di sicurezza varato delle sanzioni nei riguardi dell'unità
Cercando di varare le sanzioni selettive in particolare
E ma ci si rende conto degli effetti sulle popolazioni civile civili in particolare nel caso per esempio dell'Iraq che ha delle sanzioni particolarmente generalizzate abbiamo quindi cercato
Noi non abbiamo non eravamo nel Consiglio di sicurezza nel momento in cui vennero imposte alle sanzioni nei riguardi dell'Iraq
E in cui venne anche concordato il meccanismo della nove otto sette che cercava per l'appunto di contenere gli effetti
Negativi sulla popolazione di queste sanzioni
E ma abbiamo collaborato perché eravamo invece il Consiglio di sicurezza all'attuazione della nove otto sette
E e chiaramente abbiamo seguito la nuova mille centottantacinque mille centocinquantatré sia ampliato il la la foto vediamo che voi tutto alcuni giorni fa è stata è stata approvata una nuova risoluzione la mille centosettantacinque che ha permesso una l'acquisizione di certi apparati da parte dell'Iraq nel per industria petrolifera che vendono effettive ottanta fra l'altro il la foto previsto da questa nuova risoluzione o il profondo
Vedo anche che negli ulcere Center apporto pre predisposto da questa Commissione un'iniziativa del una USA vuol suddito stanche indignate Nissan Fox manca avviliti coordinata dall'OCCAR Hinton tra l'altro che quindi da un approccio piuttosto conservativo riconosce l'esigenza di rendere le sanzioni più selettive
E a questo fine noi riteniamo che ci sarà un dibattito le Nazioni Unite lo stesso segretario generale nel recente rapporto sui sulle cause dei conflitti in Africa
Ha formulato alcune raccomandazioni una delle quali evoca in maniera specifica la necessità di renderle più selettivo riteniamo che su questi argomenti
Ci sarà una dibattito è una una discussione alle Nazioni Unite un dibattito in cui noi saremo e avremo un'opera attiva e propositivo
Io non vorrei aggiungere molto perché immagino che ci sono molti interventi desidero ancora esprimere a nome del sottosegretario Patrizia Toia
Un particolare apprezzamento per questa iniziativa per un buon proseguimento di questi interessanti
Di questo interessante dibattito grazie molto
Si è io aggiungo prima che lei vada via che è nostra intenzione usare lo strumento del della proposta che è uno strumento dal nostro Consiglio Herrera e alzare un documento propositivo sul a conclusione di questo nostro dibattito certamente lo faremo nei prossimi nelle prossime settimane
La parola adesso al professor Claudio Zanghì dell'università a dir poco uno
Grazie signor presidente
E questa mattina sono stati sviluppati vari interventi sul tema delle sanzioni economiche
E direi che tutti o la maggior parte degli stessi erano indirizzati a criticare le sanzioni economiche per gli effetti negativi che hanno sull'aspetto tutela diritti umani e a criticarmi anche la loro diciamo insufficienza e la loro inutilità in molti casi il tutto auspicando evidentemente una situazione di un assetto mondiale Pacifico basato su regole certe e su una situazione che magari non così preoccuperei troppa definire un po'utopistica un po'troppo del del mondo ideale sulla quale chiaramente credo che tutti potremmo essere pienamente d'accordo ma ciò facendo sono state forse omesse nel pomeriggio molto meno evidentemente
Molte come come se alcuni dati di fatto diciamo imprescindibili sui quali occorre a mio avviso ritornare per poter fare un discorso costruttivo sul meccanismo di sanzioni che occupa questo convegno e quindi sul poi su quest'atteggiamento propositivo che lei stesso ha appena ricorda
E si è fatto un lungo discorso su per esempio sulla legittimità delle sanzioni io evito di ripetere alcune cose che avrei voluto dire a me che il collega Marchisio ha già detto
Sui fondamenti diciamo sui paletti essenziali del diritto internazionale per riportare il discorso in un altro
Intanto di sanzioni economiche tanta parte questo è il tema del convegno e mi pare che sia opportuno ricordare situazione certamente a tutti noti ma che deve essere comunque righi ricordate
Che il concetto delle sanzioni economiche nato io qui ci a Lizzano Tor mai
A livello nazioni teleconferenza e San Francisco costituisce già di per sé una alternativa certamente valida alla situazione precedente che vedeva invece abbastanza diffuso
L'uso della Forza Armata perduta soluzione di potenziale controverse complete o di qualunque altro preteso illecito internazionale il fatto che con San Francisco si sia sancita l'illegittimità del ricorso alla forza armata e che si sia in alternativa proposto una sanzione economica
Il che un risultato notevole che non può essere ignorato solo perché son passati ormai cinquant'anni e più
Si è discusso stamattina di liceità oli legittimità di sanzioni collettive
Quelle tipiche in questo caso del Consiglio sicurezze non c'è un'idea o di sanzioni anche unilaterali diciamo di misure unilaterali di cui ho sentito più di un oratore affermare con senza ombra di dubbio la assoluta illecita delle sanzioni unilaterale permettetemi di dissentire su questa illecita
Se ci muoviamo sulla base del diritto internazionale generale certamente e questo consente qualunque reazione di fronte alla commissione di un illecito e i lavori della commissione diritto internazionale in tema di responsabilità che il collega Marchisio a ricordato proprio in tema di responsabilità del degli Stati hanno confermato la liceità
In principio del reazione delle sanzioni economiche gli sta
Certo occorrerà caso per caso vedere se le modalità di esercizio confliggono con altre norme internazionali generali ma come principio non si può oggi affermare che il diritto internazionale generale
Vieta le sanzione unilaterale
è ovvio che altrettanto non si si può dire meno che mai per le sanzioni collettive che sono esplicitamente previsto nello statuto delle delle nazioni
Sì criticato puoi anche quest'aspetto indiscriminato delle sanzioni che colpiscono evidentemente tutti non soltanto governo eventualmente responsabile ma anche popolazioni non direttamente responsabili
Ma non dimentichiamo che molto spesso le sanzioni conseguono a un illecito compiuto dallo Stato
Dello Stato nella sua unitarietà di soggetto responsabile per cui non è certamente agevola volte del tutto impossibile individuare nella persona di Tizio o di Caio la responsabilità primaria di quel comportamento illecito
E quando la responsabilità è riconducibile indubbiamente allo Stato la sanzione anche se indiscriminata nei suoi effetti nelle sue conseguenze
E giustificata dal fatto che colpisce il soggetto collettivo responsabile cioè il soggetto sta no possiamo può ignorare anche queste è stato ricordato che nell'applicazione delle sanzione parlo sempre di quelle economiche
Si è cercato di tenere presente questi effetti negativi che la sanzione discriminata può aver mi riferisco agli episodi variamente ricordati ricordati oggi che colpiscono le popolazioni più deboli con gli Stati
Meno abbienti della popolazione
Ma aggiungerei ancora che questo atteggiamento che si vede oggi
Nell'ambito delle decisioni della risoluzione del Consiglio di sicurezza che tengono quindi in conto gli effetti negativi sul determinate fasce della popolazione e certamente una modalità di applicazione delle sanzioni economiche che rispetta certi altri principi di diritto internazionale Prisco la tutela dei diritti umani in particolari ma che non ha alle spalle una norma o un principio obbligatorio del diritto internazionale in altri termini se uno stato a livello unilaterale dovesse applicare le sanzioni economiche senza tener conto di questa differenziazione
Per gli effetti negativi che possono avere su alcuni strati della popolazione Hope su alcuni su alcune limitazioni economiche mi riferisco in particolare
A alimenti medicinali eccetera non potrebbe essere considerato di per sé autore a sua volta di un illecito internazionale sarebbe semmai dimostrare se e in quanto questa applicazione indiscriminata che colpisce per esempio l'embargo totale di tutti i beni può essere o no considerata contraria a certi principi del rispetto del diritto internazionale in tema di diritti dell'uomo
Non mi troverei nemmeno d'accordo con le avocare principi di diritto umanitario che oggi sono stati evocati perché ci troviamo di fronte a normative internazionale che hanno una rigorosa applicazione soltanto in situazione di belligeranza
E quindi non necessariamente nel caso comune dell'applicazione di una sanzione economica si è parlato poi di sanzioni economiche di relazioni economiche in senso lato cercando di valutarle anche sotto il profilo del commercio internazionale
Nella prospettiva di pervenire a una sorta di violazione che la sanzione economica e quindi l'embargo determinerebbe nei confronti di un ipotetico principio di libertà di commercio ma mi pare che la collega sterno dell'Università di Parigi
Ha concluso il suo esame su questo sono pienamente d'accordo con ritenere che in realtà a prescindere da determinate situazioni di unioni economiche a carattere regionale come certamente Unione Europea o altre nelle quali può essere regolamentata una libertà più o meno ampia o totale di commercio nell'ordinamento internazionale e generale
Un principio una norma consuetudinaria e che imponga la libertà di commercio e quindi il diritto al libero commercio e pertanto il dove certamente non esiste
A livello sempre dell'ordinamento internazionale generale qualunque Stato e oggi perfettamente
Legittimato salvo ripeto vincoli di accordi bilaterali o multilaterali particolari e certamente legittimi a legittimato a restringere limitare o addirittura impedire sia le importazioni sia le esportazione e quindi le limitazioni al comma al commercio qualunque questo sia non sono da considerarsi un illecito internazionale nei confronti delle norme di diritto internazionale
Generale anche le norme della recente organizzazione mondiale del commercio come abbiamo sentito consentono sempre delle clausole di salvaguardia delle eccezioni
Delle quali non è difficile per lo Stato che lo vuole trovare la motivazione a giustificazione del potere limitare in qualche modo il commercio internazionale
Non mi dilungo sugli altri aspetti a proposito di alcune misure che avrebbero carattere extraterritoriale cento eccetera
Anche lì direi che certe evocazioni di disposizioni per esempio del commercio di prodotti sensibili o strategicamente rilevanti e qui collega Sciarra
A ha ricordato le procedure nell'ambito del Coco del PCI in Comune eccetera
Non mi sembra che si possono automaticamente considerare norme o disposizioni o prassi contrari al diritto internazionale generale perché se li analizziamo nel dettaglio
Non sono poi tanto diverse dalle comuni condizioni di contratto di licenza o di agenzia che sono estremamente correnti anche nel nel un regime di libero commercio anche all'interno degli stati tutto questo vi conduce adesso alla punto finale che l'oggetto del per la parte di questo pomeriggio come quali alternative alle sanzioni economiche
Già nel documento introduttivo di Marcelli sono stati evocati tre settori che potrebbero essere considerati alternativi alle sanzioni economiche ma io credo che bisogna fare
Una certa distinzione perché vengono considerate come alternative alle sanzioni economiche anche negli interventi di questa mattina
Alcune misure che potrebbero essere alternative al concetto di sanzione altre e col concetto di sanzione nulla hanno a che vedere
Stamattina si è da più parti evocato e mi pare che anche nel documento di Vercelli se ne parli
Del principio
Di un intervento premiante cioè a dire per esempio si è detto incrementiamo gli aiuti allo sviluppo nei confronti degli Stati che rispettano per esempio i diritti dell'uomo piuttosto che sanzionare gli stati che non le rispettive
Qualcuno mi dirà che forse un approccio diverso dello stesso dello stesso problema ma convengo indubbiamente su questo carattere premiante del dell'aiutarlo allo sviluppo laddove i diritti umani vengono vengono rispettati però non credo che sia difficile ricordare come questo problema che l'Unione europea ha vissuto nell'ambito dei lunghissimi negoziati con i Paesi associati cosiddetti ACP di oggi
Ha dovuto attendere ben tre convenzioni di Lomé ciascuna quinquennale per poter arrivare alla fine a introdurre un piccolo articolo nel quale questa forma di condizionamento diciamo dell'aiuto allo sviluppo
Sempre che vengano rispettati i diritti umani è stato finalmente inserito il che lascia supporre come questa misura certamente auspicabile sotto tutti i profili
Sia anzitutto osteggiata dai Paesi beneficiari dell'aiuto perché vedo una sorta di condizionamento
Alcuni lo considerano ingerenza illecita negli affari interni eccetera eccetera ma comunque certamente un condizionamento non gradito e sia certamente abbastanza difficile a realizzarsi a a a trecentosessanta gradi ma quello che vorrei dire e che questo genere di intervento non può essere alternativo alla sanzione
Questa è una misura di prevenzione ora parlando di sanzione quindi muovendoci nel campo chiamiamolo genericamente del diritto penale è ovvio che la differenza tra le misure preventive e le misure sanzionatorie ma certamente ristabilite
Ben vengano le misure preventive e tra queste certamente il cosiddetto aiuto condizionato di cui parlo tra queste certamente le misure che sono state a lungo evocate stamattina al pomeriggio
Della limitazioni limitazione degli armamenti
Delle varie misure che tendono a impedire forme di armamenti o di armi di distruzione di massa eccetera ma tutte queste misure che peraltro la comunità internazionale Nazioni Unite vi lavorano ormai da da da mezzo secolo quasi sono tutte misure di carattere preventivo
E quindi non siamo ancora nelle misure alternative alla sanzione ma siamo in un altro ordine di idee sotto il profilo penalistico
Arriviamo infine alle al discorso della Corte penale della quale sì a lungo parlato collega Marchese certo non è possibile anticipare quello che sarà la conclusione dalla Corte Penale ma mi pare intuitivo e del resto Marchisio diceva
Che molto probabilmente questa corte penale se della la luce un giorno in quale condizione funzioneranno sappiano ancora
Avrà come punto di riferimento responsabilità singole
Le responsabilità collettive dello stato leggi per esempio il caso dell'aggressione che peraltro l'unico avendo una valenza collettiva mi pare assai difficile che possano avere una conclusione negli positiva ora se la Corte penale si occuperà come credibile soltanto di responsa
Vita individuali
Certamente non potrà essere un'alternativa valida alle sanzioni economiche quando queste sanzioni economiche tendano come nella generalità dei casi a colpire la responsabilità globale dello Stato e non già del singolo individuo generale tal dei tali il presidente il ministro eccetera ecco che la Corte penale può servire indubbiamente per risolvere alcuni problemi di responsabilità individuare Pif contea crimini di di diritto internazionale generale ma non può essere un'alternativa alle sanzioni e allora per conclude se parliamo realisticamente della situazione attuale
E cioè di quella che la composizione dalla comunità internazionale quella che è la situazione che Silvestri evocava dopo e i mutamenti geopolitici che sono avvenuti nel mondo eccetera e quello che l'attuale Consiglio di Sicurezza stamattina si è detto bisogna riformare nazioni integrazioni tre sono morte a Sarajevo bisogna riformare riformare il Consiglio di sicurezza tutte opinioni certamente rispettabilissime ma oggi venticinque giugno la situazione è quella che e allora se vogliamo fare delle proposte o fare delle valutazioni con crede nella situazione attuale e inutile ipotizzare un Consiglio di sicurezza modificato delle Nazioni Unite a ricostituite che assumono il il ruolo di un ordinamento penale di tipo di tipo diciamo statuale che certamente ancora lontano anche dall'essere concepite qui dobbiamo tornare alla situazione vigente nella situazione vigente le misure preventive sia quelle enunciate si tutte le altre ben note a livello nazioni tra le varie misure di conciliazione con uffici inchieste eccetera eccetera tutte queste sono ovviamente auspicabile potranno essere incrementate a dismisura
Ma non potranno costituire una alternativa alle sanzione
Alle sanzioni economiche che fortunatamente scartata la liceità del ricorso alla forza armata rimangono permettetemi di dirlo fortunatamente perché fra i due mali io son sempre disposto a scegliere il minore rimane pur sempre un la misura valide è vero che in molti casi
Concreti si dice la sanzione è inutile perché non ha risolto Eaton effetto voluto certo ma meglio la sanzione ecco no che ha che non abolendo totalmente in prospettiva le sanzioni economiche un pericoloso ritorno indietro ha una qualche legittimazione di misure di rappresaglia contenenti anche o legittimanti anche le il ricorso alla forza come si può operare allora a mio avviso suona qualche modifica si può proporre auspicare ma si può proporre auspicare credo l'Indirizzo che ha già preso il consiglio di sicurezza e il veniva ricordato anche negli ultimi interventi di incidere sulle modalità di applicazione delle sanzioni proprio per evitare che sanzioni abbiano non dico gli affetti indiscriminati perché questi sono in re ipsa
Quando la sanzione vuole colpire l'intero l'intero Stato e non un individuo ma possono avere effetti contrari ad altre norme imperative del diritto internazionale leggi appunto Nord beh sulla tutela dei diritti umani quindi è soltanto a livello delle modalità di applicazione e di intervento che a mio avviso si possono proporre delle realistiche misure per il migliorare le sanzioni economiche ma in quanto ad alternative che possono drasticamente sostituire questo tipo di sanzione con un'altra misura che ripeto non sia un ritorno indietro all'uso della forza fra tenente non ne vedo almeno nella situazione attuale della comunità internazionale se domani consiglio di sicurezza fosse modificata tra le Nazioni Unite fosse modificata allora cambiano i dati il problema e quindi possono cambiare anche le soluzioni grazie alla vostra tensione
Grazie al professor Zanghì noi siamo arrivati alla conclusione del nostro impegno di oggi il tempo è come ovvio tiranno e i nostri ritardi hanno creato problemi non solo noi ma anche alle ai alle nostre interpreti
Dico solo questo se
C'è qualche intervento qualche domanda rapida sano procediamo le conclusioni prego il dottor De Mistura dell'ONU
Certo grazie parlo semplicemente perché credo che sia doveroso Kia intervenga in questa ma sarò breve mi pare Kim
Da quello che ho sentito c'è comunque una comunanza di opinioni noi erede alle Nazioni Unite incidenti richiamo com'un messaggio che confidiamo ci ha dato e nel quale crediamo anche noi è giunto il momento di ripetere riguardare ristudiare analizzare queste sanzioni non è possibile semplicemente applicarle automaticamente questo non vuol dire che ogni volta che c'è un intervento da fare da qualche comunità internazionale lo vediamo recentemente
Poco le quando c'è un disappunto da parte della grande maggior mentre i membri delle Nazioni Unite la prima risposta automatica e quella del una forma di sanzioni non tanto perché non c'è una volontà di intervenire militarmente forse proprio perché c'è un e notevole timore
Di entrare in un intervento militare non dimentichiamoci quello che avvenne in Somalia dopo l'uccisione di tre diciassette prendersi americani ci fu la decisione di uscire dalla Somalia che poi produsse quella palla di neve di uscì ita dall'Africa che coincide con il momento ruandese in termini non intervento questo è un po'che vuole c'è una certo timore da parte dei membri delle Consiglio di Sicurezza di non ne prende decisioni dure forse fortuna nostra ma quindi la prima decisione automatica le sanzioni le sanzioni esistono dal tempo in cui l'Italia
Era stata lei stessa a suo tempo messa sotto sanzioni a noi non risulta che abbiano mai pienamente funzionato con efficacia
Porta un giorno andrebbe scritto un libro bianco su queste non fosse stato scritto ancora questo libro bianco proverebbe quanti danni in termini umani umanitari generalizzati lo hanno hanno prodotto quando in effetti hanno prodotto degli effetti generalizzati qua non si doveva invece mirare a un assente particolare
L'unico caso in cui il sembra abbiano avuto qualche efficacia lo è stato ricordato è stato nel caso del Sudafrica pare non la storia cercherà a riscrivere questa pagina
Un momento in cui però io personalmente degli una certa efficacia di sanzioni fu quando Haitink che soffrì terribilmente e duramente in termini di popolazione le sanzioni ed è subì all'improvviso un tipo di sanzione altamente chirurgica fu quella quando se ve lo ricordate invece delle soliti crudeli generali sanzioni di carattere economico e di altro tipo
Nelle quali in effetti approfittava il regime all'
Allora
Ciò oggi ad Haiti ci fu una sanzione che cominciò a dire che dei i sì signori che gestivano al potere non potevo più mandare i loro figli in Florida non potevano più avere accesso ai propri conti in banca non poteva più volare prima classe in aereo o in qualunque classe a di fuori questo diede fastidio questo non fece piacere a coloro i quali in effetti decidevano viaggio del Presidente Theater che venne poco dopo il ricordo della possibilità di una l'intervento militare che avvenne poco dopo industrie questi signori a decidere prendere valigie e partire fu un esempio classico finale ma in extremis di una e dei sanzione molto chirurgica molto specifica dirà che invece è un esempio di una lunga e dura sanzione equipaggio un ultimo piccolo commento oil for food petrolio per cibo che è stata e di diciamo una formula individuata dalle Nazioni Unite per controbilanciare una decisione nella Vito delle Nazioni Unite di imporre sanzioni durissime e molto efficaci in termini di deve di blocco a
Forse dato una formula di risposta quando
Si obbligati AN a decidere di applicare le sanzioni poche o le le così dette sanzioni non solo chirurgiche non facili da fare ma forse e realizzabile in alcuni casi ma almeno in quel caso lì dare un'opzione affinché le persone che non hanno
Nulla a che fare con le decisioni per le quali quella nazione viene in qualche maniera penalizzata non soffrono e oltre al food ha dimostrato che questo è possibile certo è un me bene minore un male minore in questo caso lei potremo dirci ma non tutte le nazioni hanno petrolio per cui scambiare food ma proprio per questo forse andrebbe stabilito una forma di decisione etica non leggera di stabilire sanzioni e poi vedere a me va ma decidere in termini scientifici in termini
Modulati eticamente povero e si stabiliscono in sanzioni a quelle quote stabilisce anche un po'Fondo che possa intervenire automaticamente per proteggere chirurgicamente quella parte del corpo che non va e non deve soffrire altrimenti troverà ma in questa dicotomia che gratuite in quanto è la in tanti della comunità internazionale si trovano imporre qualcosa di duro perché è giusto che si manifesti un disappunto e poi punire coloro i quali noi vorremmo e dobbiamo proteggere da evitare normalmente
E la risposta forse comunque si è necessario che se ne parli e che non si accettino di sanzioni cosa che state facendo oggi come qualcosa di irreversibile automatico e non discutibile poi cosa Bari scritto al Papa di fatto altrimenti le sanzioni potrebbero essere qualcosa che il cinquantenario i diritti umani si ricorderà come qualcosa di non corretto e questo non ci piacerebbe di essere associati ecco grazie
Grazie
Sì
Purtroppo il rispetto delle regole dei contratti di lavoro mi costringono a chiudere qui la
La riunione assumerei questa parte fino
Vale per intervento del rappresentante dell'ONU come emblematico di un bisogno che abbiamo di ricercare delle soluzioni non dando nulla per scontato cercare nelle sono
Simoni che abbiano un vero punto di partenza che è quello di creare con un intervento la giustizia piuttosto che approfondire il livello di giustizia grazie applicarsi a tutti del vostra partecipazione