"Sesto potere, cittadinanza, rappresentanza" Assemblea plenaria del congresso nazionale del Movimento federativo democratico c/o Centro Congressi Frentani - Roma, 12-14 giugno 1998

Avete visto già ieri che i lavori sono molto intensi abbiamo discusso ieri del quadro generale della situazione politica
Dello stato del movimento che anche quella prospettiva noi vogliamo indicare per la ripresa di una via delle riforme nel Paese in cui i soggetti della cittadinanza attiva siano protagonisti partecipi a pieno titolo e abbiamo avanzato anche una proposta
Per indicare una via della ditta
Avete visto sui quotidiani che questa preoccupazione anima anche l'intervento assai autorevole Presidenza della Repubblica vedremo se si riapre questa strada
Ieri sera il lavoro è continuato nei quattro gruppi come sappiamo sentiremo poi domenica mattina in plenaria le proposte e le indicazioni che tutti gli appartenenti al nostro movimento fanno per avviare le elezioni civiche e per continuare in questo questa mattina abbiamo due
Due finestre due precise le modalità di lavoro ora celebriamo il ventennale del Movimento federalista federativa temo
Avremmo due ore di lavoro poi una breve interruzione e sì riprende con la celebrazione della Giornata nazionale per i diritti del malato che in questo caso e la diciottesima
Non ho altro da dire si è creato
Maggiore ordine e attenzioni in sala allora avere senz'altro la parola per la celebrazione del ventennale a Giovanni Moro segretario della mente poi darò la parola quattro esponenti del mondo della cultura
Nella cittadinanza attiva del mondo del lavoro e infine un intervento assai gradito del vicepresidente del Consiglio non le Walter Veltroni che saluto particolare
Io devo confessare che sono molto in imbarazzo a prendere la parola oggi per ricordare in questo piccolo ritaglio del nostro congresso il ventennale del movimento sono che per ragioni istituzionali non posso esimermi da questo compito ma avrei preferito che non dovesse toccare a me
Tanti sono i rischi di cadere nella retorica o nella celebrazione o viceversa nella mera sottovalutazione oppure nella immediatezza per cui le cose che sono vicine al proprio naso non sono mai davvero importanti
E c'è anche la difficoltà di rendere ragione di vent'anni di lotta per i diritti che ha coinvolto migliaia di persone reali e concrete
Come ad esempio per la signora che si chiama si chiamava Maria Grazia Maria Grazia C la potremmo chiamare
Così in onore delle norme sulla privacy quella signora che nel mille novecentottanta dopo aver assistito alla morte della sua bambina in ospedale in mezzo a una quantità di offese ed insulti
Alla dignità decise di impegnarsi nel Tribunale per i diritti del malato scrivendo tra l'altro
Nella sua lettera di denuncia
Se vi porto questi particolari non è certo per una vendetta che potrei ottenere in un altro modo o per morbosità o per sadismo mai perché voglio con tutte le mie forze che la situazione cambi e che altri non abbiano a soffrire ciò che abbiamo sofferto nuovi mia figlia infatti ha finito i suoi giorni in modo squallido e triste tra tante sofferenze inutili e tanta paura
Che si sarebbero potute evitare se le mamme che prima di me hanno passato la stessa esperienza avessero parlato del protestato
Come vedete non c'è nessun eroismo o altruismo in queste parole
O nella scelta che adesso il seguito per Maria Grazia cinque
Come per migliaia di altre persone che hanno usato le stesse parole perché non accada Dante quasi diventato il motto del nostro movimento di impegnarsi per la tutela dei diritti e se dovessi dire in breve in che cosa consiste lo spirito del nostro movimento non avrei esitazioni a indicare ciò che in quelle parole Espresso la ribellione contro la sofferenza inutile
La volontà di dare un senso a ciò che si è visto sperimentato cambiando la realtà per evitare che quello che è accaduto succeda ad altri in futuro
L'idea del diritto come alternativa costruttiva alla vendetta
La consapevolezza di lottare più che contro le persone contro dinamismi meno tangibili ma altrettanto o forse più pericolosi dell'azione delle persone
Forse San Paolo avrebbe detto di Principati potestà Proni dominazioni
La necessità dell'impegno per raddrizzare le cose storte o le cose sbagliate
Ecco questo per me alla fine ciò di cui oggi facciamo memoria
In questo piccolo spazio se si preferisce spiegarlo con concetti si può utilizzare Latteria de che compare nel primo documento di adesione al movimento del marzo settantotto pollici politicità cambiamento concretezza questo documento e pubblicato nella raccolta di materiali che abbiamo fatto perché distribuita qui oggi al congresso
Politicità cambiamento concretezza quindi politicità come scelta di misurarsi in termini di potere con il problema della liberazione del cittadino da condizioni di sofferenza di soggezione che decenni di straordinario sviluppo sociale e civile non sono riusciti a risolvere e che anzi forse hanno paradossalmente generato
Politicità come scelta di accettare di stare nel mondo reale e non nel mondo desiderato
Politicità come superamento del complesso di inferiorità politica e del complesso di superiorità morale che sono un indice della minorità della cittadinanza attiva ricorrente
E che nel Movimento federativo democratico storicamente si è identificato con la posizione che abbiamo chiamato minimalista
Cambiamento come tensione a far proseguire la storia della democrazia senza accettare che essa possa soltanto gestire lo status quo ma considerandola come una forza di liberazione
Ma anche cambiamento come volontà di sperimentare nuove forme di organizzazione e di partecipazione del cittadino alla vita pubblica
Al di là di quelle che appaiono di quelle forme che appaiono ancora oggi dominante il famoso ritorno della politica ma che sempre più spesso assomigliano ai dinosauri nella fase finale
Concretezza come imperativo di modificare le cose che si vedono e si toccano
Non accettando che un container bollente o gelido un piatto di pasta scotta o cruda siano comunque irrilevanti perché c'è sempre qualche altro problema più generale o più strutturale
Ma concretezza anche come sforzo di oltrepassare il senso comune e cogliere meccanismi in visibilio apparentemente naturali
Come quelli ad esempio identificati dal nostro Living fare Giancarlo quaranta nell'uomo negato in termini di malattia istituzione
Ciò è alla base del Tribunale per i diritti del malato o quelli rilevati grazie alle ricerche condotte dal certe da laboratorio di scienze della cittadinanza in questi anni
Questa triade politicità cambiamento concretezza
Trovo a partire dal mille novecentottanta una sempre più matura tematizzazione in chiave di democrazia diretta intesa come democrazia alle radici dell'erba Bros Lutz Democracy
Ci sono aree della vita sociale in cui se non viene esercitato il potere popolare i cittadini sono abbandonati ai meccanismi Cecchi della burocrazia o del mercato
La democrazia diretta o di base quindi è una necessità se si vuole davvero che il Paese sia governato
Non credo che si possa comprendere il senso della vicenda del Movimento federativo democratico
Senza ricordare che essa è nata e si è svolta nell'arco di una transizione dei sistemi democratici che non è certo solo italiana ma che in Italia ha avuto come tutti sappiamo accenti e caratteristiche peculiari
E che soprattutto non è ancora finita transizione lunga la chiamata Giuseppe cotture in un suo recente libro transizione da un sistema di welfare a gestione statale a qualcos'altro
Transizione da un sistema politico in crisi di rappresentanza qualcos'altro
E per un insieme di persone gruppi accomunati dalla militanza
Per il cambiamento radicale della realtà per una massima espansione della democrazia quali noi eravamo all'inizio forse in parte siamo ancora oggi perché certe cose non non scompaiano transizione da un mondo in cui erano perlomeno possibili pensabili alternative globali a un mondo in cui ciò non era più possibile o alla prova dei fatti del tutto non desiderabile
Non era facile fare un movimento politico allora c'era il terrorismo c'era il riflusso c'era una nuova religione delle istituzioni per cui qualunque critica si facesse era una specie di peccato sociale
E c'era il paradigma della governabilità che legava i cittadini ad ambiente del sistema la lotta politica era tutta giocata sulle prospettive ultimative
E lo stesso sistema democratico appariva non suscettibile di nuovi sviluppi
E ancora successivamente l'era della degenerazione oligarchica dei partiti della irrisione del problema del consenso popolare
Dell'avanzare dell'avversione ideologica integralista del neoliberismo che riduceva la questione dello Stato sociale all'assistenza pubblica per i non abbienti la risposta tutto questo fu lo possiamo dire con il linguaggio i concetti di oggi il progetto di una democrazia della cittadinanza
Si tratta dell'idea di integrare la tradizionale democrazia di origine liberale con la dimensione concreta e quotidiana della cittadinanza andando al di là dell'esercizio del diritto di voto senza metterlo in discussione
E superando schemi riduttivi di presenza dei cittadini come ad esempio quelli derivanti dall'associazionismo partitico
Che distinguono tra cittadini di serie A quelli che stanno dentro e cittadini di serie B quelli che stanno fuori o che attribuiscono loro al massimo il potere di mandare qualcuno a occuparsi dell'interesse generale mentre loro si fanno gli affari propri
Una democrazia della cittadinanza insomma come sviluppo del sistema democratico che riesca davvero a mettere al centro del proprio funzionamento la condizione e il punto di vista dei cittadini
E che attribuisca a loro responsabilità e Poteri non solo diritti e doveri
Che li riconosca parte di quel sistema allargato di governo con cui abbiamo cercato di tradurre in italiano il nucleo di significati della parola governance non si può negare che da questo punto di vista si sia fatta in Italia molta strada
Sembrano lontanissimi i tempi in cui i pretori ci denunciavano per usurpazione di pubblici poteri o in cui gli ordini professionali vietavano ai medici di collaborare con il Tribunale per i diritti del malato
Con cui o in cui gli utenti che entravano nei servizi per verificare la situazione venivano cacciati denunciati e rinviati a giudizio e qualche volta anche sequestrati successe nel mille novecentottanta
O in cui politici giuristi intellettuali dicevano che non c'era posto per i cittadini nella vita pubblica
Mi sembra che vada sottolineato che per quello che risulta non solo dai ricordi sono sempre fallace ma anche dai materiali scritti questo progetto di costruzione della democrazia della cittadinanza era tale sin dai primi anni di vita del movimento
Di esso nel corso degli anni si può trovare diciamo così una interpretazione ante e una interpretazione posti
La prima la interpretazione ante inscrive la realtà della democrazia di base lungo l'asse di sviluppo dei grandi movimenti popolari quello cattolico e quello socialista e comunista come loro continuazione
L'altra invece la tematizzato come strumento per mantenere un legame tra democrazia e liberazione dopo la crisi di quel movimento
Questo passaggio che significativamente avviene prima del crollo del muro di Berlino non cambia però la sostanza che e resta l'idea e la pratica di uno spazio autonomo di azione politica
Più tardi quando l'appeal della semantica politica sarà un suo livello basso non useremo più la parola politica non saremo la parola civica ma la sostanza esattamente la medesima
Uno spazio autonomo di azione politica civica dei cittadini organizzati per la tutela dei diritti
Questo spazio di azione civica si fonda sulla presa d'atto della capacità dei cittadini di organizzarsi autonomamente quanto a forme e a valori per essere padroni in casa propria
Ciò espresso dalla parola federativo che indica questa idea della sovranità pratica dei cittadini come fatto sociale che il movimento deve riconoscere favorire e fare accedere alla dimensione politica nazionale
Sono convinto comunque che in ciascuno dei due aspetti che ho citato quello ante e quello post ci sia una verità più profonda
Davvero il mondo della cittadinanza attiva in Italia nasce dal terreno delle grandi tradizioni popolari e non sarebbe nato altrimenti e davvero per acquistare una effettiva soggettività ha dovuto liberarsi penso che al riguardo sia significativo il caso del nostro movimento
Nato da una specie di lega di amicizia ANIA di gruppi cattolici di base convocate dal gruppo romano
Diventato successivamente soprattutto un movimento di cattolici socialisti e comunisti scontenti e insoddisfatti è ormai da almeno un decennio un soggetto del tutto laico quanto a idee linguaggi persone e modelli di azione
Arrivare a questo risultato ha richiesto tra l'altro una vera e propria reinvenzione delle forme e delle strategie di azione
La scelta di non candidarsi alle elezioni e la rinuncia dei leader a più facili carriere nella politica ufficiale tutto ciò era secondo me è necessario per affermare la legittimità di una dimensione autonoma della cittadinanza attiva
La continuità della vicenda del movimento inoltre è caratterizzata da altri elementi come dei paradigmi dei paradigmi ricorrenti impronta non le scelte strategiche e le linee di azione
Tre di questi paradigmi mi sembrano particolarmente importanti tali comunque da essere ricordati oggi
Essi riguardano rispettivamente la integrazione tra politica e politiche il primato dei soggetti la ricerca delle forme
Per quanto riguarda la integrazione tra politica e politiche
Penso che si possa dire questo
Gli imperativi della politicità del cambiamento della concretezza indicati un tempo come caratteristici della identità del movimento si sono tradotti in un'attitudine accogliere le politiche le policy
Come terreno prioritario della lotta per la democrazia della cittadinanza
Senza questa attitudine non sarebbe mai nato il Tribunale per i diritti del malato perché ha problemi come quello dei tempi di attesa ovvi degenza in ospedale non sarebbe mai stata data priorità si è cercato quindi di dire al mondo della politica ufficiale che per riconquistare la fiducia il consenso dei cittadini esso doveva scendere nell'arena delle politiche anziché strumentalizzarlo per poi gettarla via dopo l'uso
Dall'altra parte si è cercato costantemente di ritornare dalle politiche alla politica ai rapporti di potere per il governo della realtà riempiendo Cuesta cercando di riempire questa della ricchezza e degli umori di quelle emblematico al riguardo il caso della esperienza di parte civile la iniziativa dedicata a partire dal novantaquattro al problema dei contrappesi e delle garanzie
Nella riforma istituzionale condotta assieme alla fucina Legambiente ma lo è
A suo modo anche il tentativo solo parzialmente riuscito di John edificare le carte dei diritti del malato
Considerandole come documenti interpretativi dei grandi diritti costituzionali alla salute
Alla dignità e alla informazione che fu realizzato tra il mille novecentottantasei mille novecentottantasette con il coinvolgimento di circa centocinquanta deputati alcuni dei quali presenti mi pare
E con l'approvazione della proposta avanzata dal movimento da parte della Commissione affari costituzionali della Camera in sede referente
Che è già un grande risultato sapendo come funziona il Parlamento
Questo il secondo paradigma è quello del primato dei Soggetti questo riguarda i soggetti in una vita pubblica che ma mano che si esauriva la spinta propulsiva dei grandi movimenti popolari puntava piuttosto sulle regole e magari concedeva ai cittadini di occuparsi di singoli temi di issues il movimento ha invece sempre puntato sui soggetti
Lo testimonia la Costituzione pochi mesi dopo la fondazione di coordinamenti operativi dedicati a giovani donne classe operaia ma anche la ridefinizione compiuta a partire del dal mille novecentonovantacinque del movimento come Rete di Reggio
Per il nostro movimento insomma sono sempre stati soggetti a fare la storia al punto da considerare fin dai primi anni Ottanta in movimento stesso come una occasione o come un'offerta di organizzazione di sostegno per chi nella società italiana si muoveva nella direzione della tutela dei diritti se qualcuno vuole misurare che cosa questo in concreto abbia significato può facilmente fare un confronto tra il tasso di leadership femminile che c'è nel nostro movimento beh quello che c'è nei partiti e nei sindacati
Un terzo paradigma è quello che riguarda la ricerca delle forme
O meglio la consapevolezza della necessità se i cittadini volevano contare di rifiutare la logica della informalità e di dare spessore istituzionale alla propria azione
In certi casi questa tensione ha portato ha qualche esagerazione a qualche caduta barocca in altri casi ha portato a scegliere forme e nomi allusivi di funzioni istituzionali pubblica come quella stessa di Tribunale per i diritti del malato quella di procuratore dei cittadini
In ogni caso c'è sempre stata questa attenzione a dare forme visibili e coerenti con un'auto interpretazione di alto livello all'azione del movimento
Del resto
E a questo paradigma delle forme che è connessa alla stessa idea di congresso maturata a partire dal mille novecentottanta ispirandosi alla esperienza gandhiano
Espressa nella carta federativa del mille novecentottantacinque e rilanciata in grande a partire dal mille novecentottantanove con la scelta fatta al congresso straordinario di Chianciano Terme
Di riformare lo statuto sulla base del principio di rappresentanza
E con un sistema elettorale aperto a tutti i cittadini interessati alla tutela dei diritti volto proprio a costituire una rete di congressi permanenti di cui questa assemblea è
Un risultato
So che in questi casi si dovrebbe fare un bilancio delle attività in termini di luci e di ombre di successi ed insuccessi ma farlo non è semplice
La ragione non è quello della mancanza di dati ma è più profonda secondo me
Ed è questa lo stadio di sviluppo della cittadinanza attiva e delle conoscenze prodotte su di essa non ancora consentito di mettere a punto una compiuta teoria degli Effetti che la sua presenza produce nella vita pubblica
E quindi è difficile individuare
Senza scarti significativi risultati che spesso consistono nell'evitare che qualcosa accada piuttosto che nel provocare qualcosa
Oppure che hanno a che fare con cose che non si vedono come la cultura il senso comune o altre cose di questo genere
Un buon esercizio sarebbe una prova in negativo
Domandarsi quale sarebbe stata la situazione se movimenti come il nostro non ci fossero stati
Ma anche questo richiede lavoro e seria riflessione che spero potremo portare a un appuntamento in autunno tutto dedicato questa volta al ventennale
Che non è peraltro solo il nostro ventennale ma è anche sia per ragioni anagrafiche che per ragioni
Più profonda di processi sociali reali l'anniversario dell'entrata sulla scena della vita pubblica in Italia di moltissime organizzazioni civili
Mi limiterò quindi visto che non posso esimermi da dire qualcosa su gli aspetti ne positivi e negativi di questi primi vent'anni
A dire
Quali sono i successi del movimento che mi rendono più orgoglioso e quali sono le sconfitte che ritengo più brucianti
Per quanto riguarda i successi
Ho indicato cinque punti
Il primo e credo che abbiamo posto il tema dei diritti dei cittadini come priorità nella vita pubblica italiana
Prima non non c'era questo tema nessuno può
Pensare o sostenere realisticamente questo tema fosse importante prima del lavoro che insieme avviato svolto in questi anni
Il secondo punto è che credo che abbiamo dato un contributo sostanziale introdurre in Italia
Il tema della qualità dei servizi come tema centrale della riorganizzazione nella pubblica amministrazione dei servizi di pubblica di pubblica utilità e anche della ridefinizione dei modelli professionali
Degli operatori dei servizi è questo a partire almeno che io ricordi dal mille novecentottantanove
Un terzo punto è che è stato messo nell'agenda anche grazie alla nostra iniziativa purtroppo non risolto ancora il tema dei contrappesi e delle garanzie per i cittadini nella riforma istituzionale
Per cui non può essere che in un comune in cui c'è un sindaco eletto con il sistema maggioritario che ne fa di tutti i colori non ci sia nessuna possibilità per i cittadini visto che in non c'è il difensore civico
La giustizia funziona come sappiamo di vedere garantiti i propri diritti da prevaricazioni
Perché questo è davvero un problema per il funzionamento del sistema maggioritario con un regime delle responsabilità e non come un regno dell'abuso
Un quarto punto
Quarto Successo di cui io mi sento di andare orgoglioso è quello della informazione credo che abbiamo
Contribuito ad aprire in Italia la strada alla cosiddetta informazione di servizio o meglio a una informazione dalla parte dei cittadini che prendesse sul serio
Lei anomalia della normalità della vita di milioni di cittadini e che levette mettesse questi aspetti al centro della sua attività è del mille novecentottantasette all'inizio della trasmissione Diogene lo ricordava ieri Antonio Lubrano e questo credo che sia un punto che possiamo segna
E infine
Sempre dicendo le cinque cose di cui si può davvero andare orgogliosi senza stare a fare tante discussioni
La quinta è che credo che abbiamo fatto diventare
Imbarazzanti e anche ripugnanti per gli operatori per gli stessi operatori dei servizi gli scioperi nei servizi pubblici credo che sia
Una cosa molto importante un risultato che le è stato legato all'uso forza del potere simbolico da parte del movimento ma accerto nei servizi pubblici nessuno sciopera più a cuor leggero e nessuno si sogna di scioperare come si faceva un tempo nelle stesse forme in cui si sciopera Ava chessò alla Fia
Per quanto riguarda le sconfitte assegnato altri cinque punti
Il primo è che non siamo riusciti tra l'ottantasette e il novanta quando abbiamo novanta novantuno quando abbiamo tentato di farlo in modo più sistematico
Ad affermare una strategia della lotta agli sprechi come strategia alternativa a quella della riduzione del servizio su questo siamo stati sconfitti la strada che è stata scelta è stata quella della riduzione dei servizi del taglio dei servizi non quella della riduzione degli sprechi devo dire a nostra parziale discolpa che quando pare scoppiata Tangentopoli abbiamo anche capito perché non si voleva scegliere la strada della lotta agli sprechi
Un secondo punto abbiamo fallito secondo me nel tentativo di contribuire alla costruzione di un sistema di protezione civile diffuso nel territorio affidato in primo luogo alla responsabilità delle popolazioni residenti nelle aree a rischio
E mi domando qualche volta
Quando vedo Di Sarno dell'Umbria delle Marche tutte tragedie annunciate note e prevedibili se non nei loro termini precisi ma certamente nella loro grado di certezza di probabilità nel medio periodo
Quanti di questi disastri si sarebbero potuti evitare per lo meno quanto a danni
Nei confronti delle persone se quella linea di una protezione civile affidata alle popolazioni residenti alle autorità locali davvero fosse quella che amo cominciato a costruire negli anni ottanta fosse passato un terzo punto negativo
Riguarda i difensori civici comunali e provinciali non siamo riusciti a far sì che si costituisse
Quella rete di circa sei mila difensori civici comunali e provinciali previsti negli statuti di questi enti a oggi sono
Solo trecento sono nella gran parte ottime persone quando ha finito per entrare ovviamente in contatto con il movimento ma non sono quella massa critica che avrebbe sicuramente provocato una
Mutamento diciamo nei rapporti di forza delle politiche di tutela dei diritti dei cittadini in Italia credo che questa sia un'altra
Sconfitta in qualche modo un quarto punto non siamo riusciti a far valere che la grande esperienza condotta nel novantadue novantatré con le nostre elezioni civiche allora elezioni primarie
Come esempio da utilizzare da parte di partiti e coalizioni
Elettorali per realizzare le loro elezioni primarie conteniamo purtroppo è essere gli unici in Italia
Affare Leo
E le qualcosa che assomigli all'elezione primaria mentre tutti gli altri ne parlano soltanto magari in modo molto animato ma ne parla nessuno che si che ce l'ho se mai venuto a chiedere come avevamo fatto a realizzarle credo che questo sia un fatto negativo è un ultimo
Credo che non siamo riusciti a evitare che la maggior parte delle norme sulle organizzazioni civiche che sono state prodotte a partire dal mille novecentonovanta specialmente
Fossero ispirate con i loro Aldi i loro elenchi di soci le loro carte bollate a criteri burocratici
E alla cultura del sospetto nei confronti dei cittadini sappiamo benissimo qua tutto questo produce quei due paradossi gemelli il paradosso della esclusione dai benefici di quelli che dovrebbero usufruirne la inclusione il paradosso della inclusione nei benefici di quelli che non dovrebbero usufruire
Ripeto non si tratta o diciamo ho detto quali sono le cinque cose per cui io veramente sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto delle cinque
Di quelle per le quali ancora mastico amaro non per fare un bilancio né per fare un elenco sistematico spiegato che il problema è un problema profondo un problema teorico di chiarire
Qual è la funzione e il ruolo della cittadinanza attiva in un Paese come il nostro sono però questi che ho citato alcuni elementi di realtà che credo che dobbiamo tenere in conto e che è doveroso che ascriviamo
Alla nostra esperienza o per dire ciò che abbiamo fatto per dire
Ciò che ancora dobbiamo raggiungere
Nel momento in cui celebriamo il ventennale dicevo prima del rapporto tra politiche e politica e della scelta del movimento per stare nella realtà che esiste effettivamente accettando Vieri ai contesti politici e sociali i dati che ci piacessero no molti non ci piacevano devo dire la verità
Se pensando a questo fondamentale criterio di azione che anche un criterio interprete che interpretativo della nostra storia dovessi chiarire che cosa la nostra esperienza ha a che fare con ciò che oggi accade
Direi semplicemente che il fallimento della commissione bicamerale che la stessa improvvisa repentina fragilità e inopinata fragilità di una coalizione che pareva costruita sulla pietra del sistema
Maggioritario ha conseguito un risultato come l'entrata dell'Italia nel sistema della moneta unica dimostra che se non si conclude la fondazione della cittadinanza in Italia
La transizione non solo sarà sempre più lunga ma probabilmente non finirà mai continueremo ad avere vecchie tentazioni partitocratiche vecchi stili politici candidati ancora scelti in negoziati ristretti primato dei rapporti tra i partiti rispetto a quelli con la società corsia preferenziale per le priorità delle élite rispetto a quelle dei cittadini si pensi al dibattito politico sulla giustizia dove l'unica cosa che è importante sono gli imputati
E per esempio delle vittime non si interessa nessuno
Autoreferenzialità del sistema politico
Eppure la transizione era cominciata nella seconda metà degli anni Settanta proprio con l'intento di rimettere il sistema politico in sintonia con una società civile più ricca e politicamente autonoma
La questione della cittadinanza così
è la pietra d'inciampo non solo della riforma istituzionale come ha spiegato ieri Peppino cotture ma di qualunque governo che non si voglia limitare a cercare di controllare gli apparati statali
O a tenere in equilibrio i poteri istituzionali o semplicemente a far quadrare i conti
Ma cerchi di riconciliarsi con i cittadini mostrando un volto concreto della democrazia finalmente amico
E che sia capace di catalizzare le enormi risorse ed energie del settore privato di quello sociale e utilizzi
E utilizzarlo per il governo del Paese penso che oggi noi siamo questa pietra d'inciampo
Non perché abbiamo uno spirito distruttivo di opposizione a tutti i costi ma perché così NI fatti o meglio rappresentiamo questa pietra d'inciampo nei due significati che questa parola rappresentanza a rendiamo visibile che la questione della cittadinanza i cittadini sono una pietra d'inciampo nella vita pubblica italiana oggi e cerchiamo di fare valere il loro punto di vista in questa vita pubblica
Le vicende attuali del nostro paese dicono io credo che si tratta di un ruolo niente affatto secondario
A conclusione di queste riflessioni permettetemi di dire che non sono in grado di rispondere oltre certi limiti alla domanda che è fatale in questi casi che cosa farete dopo
Sono convinto che abbiamo molte cose da fare ci sono molti temi che occupano l'agenda del movimento molte responsabilità già assunte che poi vanno dove vogliono loro non è che si possano
Si possano indirizzare più più che tanto d'altra parte la lunga transizione in corso non permette a nessuno di limitarsi a svolgere ruoli e funzioni costruiti nel corso del tempo magari decisi in un'assise congressuale
Ad esempio come del resto mi è già capitato di dire
Se per avventura fosse accettata la proposta di mediazione sulle riforme istituzionali avanzata ieri dal presidente cotture quella della elezione di un'assemblea straordinaria per la revisione della Costituzione che lavori entro i limiti
Di un indirizzo del corpo elettorale di un articolo centotrentotto rafforzato con il divieto di intaccare diritti libertà e garanzie
E da altri da altre norme penso che il nostro movimento nello spirito della iniziativa di parte civile dovrebbe partecipare alle lezioni di una simile Assemblea tornando poi a fare
Insomma estere naturalmente ad esempio costituendo un cartello della cittadinanza attiva per portare sensibilità punti di vista e proposte che sono state finora nei letti con i risultati che conosciamo
Ricordava ieri cotture non è che non siamo stati sentiti dalla Commissione bicamerale più che altro abbiamo la sensazione di non essere stati ascoltati
Per fare un altro esempio se il governo lo dico perché qui il vicepresidente del Consiglio decidesse di caratterizzare la sua per la verità nebulosa
Fase due forse sono le fasi due in generale che sono nebulosi non quello che questo governo varando una grande politica o una strategia globale su un tema che secondo me è cruciale quello della sicurezza dei cittadini
Che vada dagli incidenti stradali alla microcriminalità dalla Protezione civile all'inquinamento dalle strutture sanitarie alle ferrovie
Dai conflitti etnici alla tutela dei minori dagli incidenti domestici a quelli nei luoghi di lavoro dall'addestramento dei bambini nelle scuole in caso di emergenze alle mappe dei rischi
Potrei continuare ebbene credo che il movimento dovrebbe pensare seriamente
Di fare con tutte le sue strutture in tutte le sue istanze con tutte le sue reti da partner responsabile per un simile progetto perché esso può riuscire sono in un quadro di prevenzione
Cioè di monitoraggio continuo dei fattori di rischio e di integrazione tra responsabilità politiche e amministrative e responsabilità civiche
Certo l'assunzione di responsabilità simili a quelle che ho indicato come esempi comporta
Un rilevante passo avanti nella capacità del movimento di esserci e di agire
Per usare le parole della carta federativa del mille novecentottantacinque come un legame istituzionale attraverso il quale singoli e gruppi scelgono di tutelare i loro interessi e i loro diritti nel quadro dell'interesse generale cioè in via politica
E comporta il superamento di quelle situazioni patologica di quelle difficoltà di quei conflitti di quel congresso si sta occupando in vista del nuovo ciclo delle elezioni civiche che si terranno tra la fine di quest'anno i primi mesi del novantanove anche se una prova della massima rilevanza per il movimento
Pur con i limiti e le difficoltà contro cui stiamo combattendo comunque
Da oggi credo che possiamo sentirci liberati da un'altra domanda ricorrente talvolta essere sta ossessiva
E francamente insopportabile che c'è stata rivolta in questi anni la domanda era ma insomma voi vi agitate tanto fare molte cose
Ma che cosa intendete fare da grande che cosa farete da grandi ecco penso che nessuno oggi potrebbe contestare la risposta che ormai grandi lo siamo diventati grazie
Certo siamo cresciuti e credo che questa crescita serva anche ad accompagnare stimolare riconoscere la crescita di tante risorse umane del nostro Paese e anche degli altri soggetti sia sociali che politici siamo un po'come l'olio nel motore qualcosa che facilita lo sviluppo e la vita della democrazia
Io da lei il nostro programma prevede
Quattro interventi
Abbiamo chiesto di intervenire a persone che sono sia per ruolo nel mondo della politica della cultura della cittadinanza
Particolarmente attenti ci siamo incontrati abbiamo avuto con loro occasioni di collaborazione di lavoro insieme
Alle esperienze della nostro modi movimento in generale della cittadinanza attiva e io darei loro la parola nell'ordine alfabetico
è una mia deformazione professionale cioè il primo a intervenire e e Ivano Barberini presidente della lega delle cooperative mentre si avvicina
Il prossimo sarà Campanini poi Donolo poi Riccardi
Mentre lui sale segnalo per alcuni che sono in piedi che è aperta anche la sala su e potete trovare più comodamente in modo di seguire i nostri lavori
Prego abili tanto ringrazio per l'invito vorrei subito esprimere una vivo apprezzamento per l'attività svolta dal Movimento federativo democratico per il ruolo che assolve da lungo tempo nella tutela e nella promozione dei diritti mi pare essere questo una storia
Esemplare per lungimiranza per io mi sono letto attentamente documento che riassume la storia di questi vent'anni
Dire che questo termine lungimiranza si legge tra nell'insieme delle cose che sono state state fatte
Una storia esemplare per traguardi fissati per traguardi raggiunti di creatività di chiarezza dimissione di vittorie sconfitte ci ricordava adesso Giovanni morì credo
Che tutto questo sia tutto sommato non mi sembra giusta per essere fatti per durare come si suol dire non esiste una storia d'impresa che siano busti escono nel tempo
Che non passino Traverso anche sconfitte ma che abbiano chiaro il senso di marcia dove vogliono andare e soprattutto
Rispondono
Ai bisogni e ai bisogni attuali
Che si modificano nel tempo delle persone che quindi raggiunge una modernità per quanto mi riguarda questo è un'occasione per capire verificare le occasioni di collaborazione tra il movimento cooperativo il Movimento federativo democratico via in quello che sto dicendo
Una nota di autocritica
In termini di sviluppo di iniziative congiunte con altra organizzazione dell'economia sociale o terzo sistema che dir si voglia
La cooperazione spesso in ritardo non presta sufficiente attenzione si rimane spesso nelle buone intenzioni
E quindi credo che lo sforzo che siamo impegnati a fare sia quello di lavorare per tradurre in fatti concreti stiamo facendo alcuni passi
Vediamo di costruire delle cose concrete dei progetti su cui sperimentare nuovi rapporti di collaborazione è un mondo quello cooperativo che complessivamente in Italia supera i sette milioni di soci
A quasi mezzo milione di lavoratori solo il mondo lega Coppa oltre quattro minuti socio oltre duecentoventi mila lavoratori dipendenti
C'è un quindi una realtà molto viva molto composito sulla quale far leva e credo che dobbiamo anche qui
Sintonizzarsi sintonizzati e tutti sulle sfide che il contesto attuale propone ein prese propone associazioni propone alle istituzioni
Che sono poi gli attori sia do lo sviluppo economico sia dal progresso sociale ognuno per la propria parte ma cercando di convergere sulle scelte di fondo per dirla in termini di marketing noi siamo alle prese prese istituzioni e associazioni
Con livello di soddisfazione dei consumatori e quelli validi su di esso sono degli utenti questo è qualche cosa che va misurato e che va perseguito
Non a parole ma comporta per essere arrivare a uno soddisfazione che sia fatto del raggiungimento del riconoscimento dei diritti
Della della soddisfazione dei bisogni questo vuol dire svecchiare svecchiare molte cose abbandonare tutto quello che c'è dopo Soleto nell'organizzazione nello Stato vuol dire progettare vuol dire agire e misurare gli effetti dell'azione
Se pensiamo allo sviluppo dell'occupazione che è tema che ci tormenta in questi tempi continuerà penso tormentarsi
La sfida è alta perché comportano i lavori nuovi bisogni risposte noi Pisoni nove impresa nuovi prodotti nuove iniziative imprenditoriali e qualità del lavoro flessibilità e così via
Ma credo che il tema tutte qui sì
Insieme a questo della del lavoro come dignità delle persone come diritto fondamentale seme questo lo abbiamo il problema della civilizzazione delle città il che vuol dire appunto rispondere i bisogni sicurezza delle persone credo che la microcriminalità sia un problema serio vissuto pesantemente dalle persone delle gente
Risponde l'esigenza diffusa di benessere urbano di cooperazione di cura dell'abilità dei sicurezza quindi e di informazione
E il fatto di coinvolgere gli utenti di farli partecipare
Prendendo ha venduto a loro la percezione assumendo da loro la pace sono i visoni
Farli partecipare direttamente i servizi in modo che i grandi progetti di risanamento ristrutturazione bonifica sociale recita se non sollecitate controllati facilitate da un controllo vivo e dalla responsabilità
Sono campi questi credo su cui voi stavate lavorando
E sui quali anche il mondo cooperativo impegnato lavorare sta lavorando per quanto per quanto un po'e per quanto
Deve nell'interesse impegno dalla cooperazione sviluppare attività vi sia del terzo sistema attività assistenziali aprivate famiglia sviluppare mutue integrative
Organizzare la domanda per le mutue nelle mutue integrative
Cercando poi di dare risposte qualificati in termini d'impresa
Perseguire una logica sia quella dell'efficienza del mercato congiunta alla solidarietà nel mercato e lo sviluppo del lavoro quindi la cooperazione promuove tende a promuovere ci finanzia attiva prima e tutto come impresa
Sviluppando il diritto l'impresa promuovendo la partecipazione l'autodeterminazione di persone nell'attività economica
Perseguendo efficienza e solidarietà nel mercato sviluppando la solidarietà tra i soci e per le cooperative
Agendo con responsabilità sociale e cercando di essere un punto di riferimento dal punto di vista della qualità sociale dell'impresa per le altre imprese
Cerchiamo di sviluppare un dialogo sociale come passo di una strategia Dell'Atti Brianza attiva e cerchiamo di sviluppare una strategia nella prassi di partenariato con le imprese e le altre organizzazioni
Ora nell'esperienza cooperativa fatti importanti ce ne sono sui quali su quali muoversi sui quali converge
Credo che sia anche in quei se facciamo la storia dell'ultimi vent'anni anche per il movimento cooperativo
L'educazione consumi la mobilitazione per politiche di produzione e consumo contro l'abuso di pesticidi contro l'uso dannoso per l'ambiente del fosso nei detersivi in modo eccessivo l'uso degli ormoni nelle carni ecco son tutte battaglie che hanno combinato l'essere impresa e quindi il potere discutere fra impresa e costruire dei progetti concreti ed essere uno organizza sono dei consumatori di utenti
Valga il sole di produttori che a si è mosso per dare risposte positive interni che poi dei coinvolgimento di partecipazione diretta
Un rapporto con le scuole molto ampio lo sviluppo di una autodeterminazione lavoro controverso i
I l'ordine sono degli artigiani dettaglianti dei lavoratori voglio dire un mondo dove la partecipazione attiva ha un senso e dove io credo si possono trovare base di collaborazione vera
Quindi mi pare che in conclusione ecco su questi campi nei campi
Dalla tutela dei diritti del malato nei campi più ampi che costituiscono un'esperienza viva del mondo
Del del Movimento federativo democratico si possono costruisca posso costruire intese e collaborazioni ricercare sinergie perché questo mi pare essere il senso di responsabilità
Oggi è richiesto tutte le organizzazioni proprio in riferimento al costo sono nuovo Europa alla tagli Senato inattuali
Proviamo sperimentale
A fare progetti insieme magari modesti ma che si indirizzati sulla giusta depressione Craxi
Ringrazio Barberini io sottolineo
Grazie anche a i suoi esempi dei suoi riferimenti che lo sviluppo della cittadinanza attiva iniziata come presenza di controllo gli apparati pubblici dei servizi si sviluppa in generale verso tutta la dimensione della vita quotidiana e impegna anche il mondo del mercato dell'impresa e la collaborazione con la movimento delle cooperative
Rende possibile delle sinergie assai importante per la qualità lo diceva lui mi permetto di sottolinearlo ha ora la parola Campanini stando Campanini è stato presidente nazionale della Fuci
La Fuci abbiamo ricordato con collabora con noi con Legambiente alla iniziativa di parte civile ma spinta dell'i contrappesi dalla parte della cittadinanza nel percorso del processo costituente
E li do senz'altro la parola poi via via darò dei per l'informazione sui nostri lavori anche un saluto alle personalità che via via stiamo riconoscendo presenti in sala
Prego
Io vi ringrazio di questo invito è senza retorica sono onorato di potere parlare quest'Assise
Permettetemi di salutare
Ringraziare in particolare Giovanni Moro visto che ormai ci conosciamo da da diversi anni e nella mia sto anche l'apporto di collaborazione la mia
Mio percorso formativo è stato un aspetto importante
Io ho fatto parte della Fuci che appunto questa
Associazione diversi dalla federazione di stare cattolici un po'di anni fa ossia ho avuto l'uno di presidente tra il novantuno e novantadue
Più forte pur conoscendoci seguendoci anche negli anni precedenti in modo indiretto ecco io volevo sottolineare due aspetti tante cose che si potrebbero dire
La prima il primo aspetto riguarda specificamente il ruolo della che ha avuto la Fuci come associazione di universitari
Non abbiamo parlato fin dall'ottanta nel modo particolare Pauline ai novanta proprio in corrispondenza anche di questo
Di questa contaminazione tra le nostre due realtà di cittadinanza universitaria
E cioè abbiamo cercato di porre l'accento sullo studente universitario come soggetto dell'università soggetto primario
E non come cliente dell'università che serve sostanzialmente per per mettere a la classe docente o di di potere fare sugli studi di potere e quindi la centralità della didattica centotré metallo dello studente
La città di fare i suoi diritti
Della sua possibilità l'espressione democratica eccetera questo aspetto che ed è importante perché si si riparla ancora oggi fortunatamente di riforma dell'università ci sono varie cose che
Sono discusse ecco mi pare importante
Sottolineare che c'è comunque ancora molto da fare dentro il nostro nel citato questo io non poi i nostri giovani no nostri
Studenti per ristabilire un giusto equilibrio tra
Il ruolo appunto i diritti dello studente
Chi di fatto gestisce le scelte le politiche
La stessa didattica precedenti il secondo aspetto che voglio sottolineare e vorrei dalla memoria ai tempi del referendum elettorale
Il primo in particolare ma anche secondo la prendono in totale non per prendere questo momento come un fatto mitizzato isolava rispetto a un con testo non avere una anche un approccio critico rispetto a tutto quello che poi è successo ma perché credo che sia stata non solo i momenti in cui abbiamo ci siamo incontrati in particolare ma anche una cartina di tornasole rispetto ai temi che a voi stanno a cuore e che non abbiamo in qualche modo recepito nella nostra attività
Dico anche apro una parentesi che se non va mitizzato non andrebbe neanche dimenticato perché quando sento parlare di nostalgie proporzionali liste sarebbe anche giusto ricordare che non un secolo fa l'ottanta per cento italiani ha detto un'altra cosa che questo comunque per lo meno per onestà intellettuale andrebbe andrebbe detto perché sembra che sia passato appunto un secolo mentre invece non è così ma a parte questo
La proposta del referendum ma nacque in sé nella Fuci sulla base di un ragionamento che verrà molti anni alle spalle che era sostanzialmente il ragionamento della democrazia compiuta
E cioè di arrivare un sistema che ridesse finalmente al cittadino
Il potere di stabilire i suoi governanti che un potere più diretto sulla scelta delle politiche
Quindi c'era sicuramente un discorso di regole istituzionali che noi in quel momento avevamo in mente come cardine per modificare una democrazia che mi pareva bloccata
Però detto questo ragionamento c'è un arretramento di tipo culturale ancora più profondo
Perché il l'affermare
Come si diceva allora con alcuni slogan di ridare lo scettro al principe principe inteso come cittadino il cittadino arbitro cittadino decidente tutte per formula che furono usate
Significava fare un passaggio mentale e culturale assolutamente non semplice anche per Lara culturale da cui venivamo in particolare mondo cattolico
E cioè l'idea che il cittadino non è
Una
Punto un ospite o comunque qualcuno che va guidata da qualcun altro e le sue scelte che non è tu sommato capace di decidere da solo cose bene verrà pro paese pancette fare
Ma appunto che è in grado di farlo cioè che sia la società civile a una società matura chi è in grado di decidere pienamente
Di fare le proprie scelte
Questo aspetto che può sembrare banale difesa dovrebbe sole Calia democrazia in realtà
Era particolarmente ed è tuttora credo
Delicato importante perché è sempre correnti e rischio
Di vedere nel in un potere diffuso una responsabilità dei cittadini come dire una una sorta di perdita di controllo di derive chiamiamo lette di citare o di altro tipo populiste per cui c'è sempre il timore che qualcuno debba riprendere in mano le cose e dire ai cittadini quello che devono fare
E infatti
Noi avremo una serie di critiche da quello appunto dei abbiano visione formalistica da democrazia cioè come si dice del sistema di regole che non era perché in realtà era Semenzato un aspetto ma non l'unico danno sta depressione e soprattutto l'idea che ci fosse appunto una qualche deriva
Per bici zarista per cui si facessero spazi appunto a manipolazioni del codec corretto a della gente rispetterò prescelte
Rispetto a questa critica appunto innanzitutto ripeto non aveva senso se si riteneva che la società civile italiana come in questi cinquant'anni avesse
Fatto avesse dimostrato di avere invece la la piena capacità di decidere per se stessa cosa e va bene per se stessa
Ma in secondo luogo il ridarlo certa principe cioè cittadini attraverso un sistema maggioritario non significava non tener conto di altri aspetti dell'equilibrio che infatti sono poi emersi la repressione e in particolare sfociati in parte civile
E cioè due aspetti dell'equilibrio fondamentali un patto costituzionale alle spalle che delimita il campo di gioco per cui la maggioranza comunque una potere limitato ma deve rispettare questo patto costituzionale che sta prima
E regole ulteriori che affrontino alcuni temi non affrontati a suo tempo è ancora tuttora poco affrontate tra cui appunto quello dell'informazione quello delle dei contrappesi rispetto a chi governa quello delle del difensore civico alcuni già già citati
Questo quindi credo che fu un passaggio importante
Perché ci permise di come come associazione
Di assumere questo che tale della cittadinanza attiva come senza te non aspetto particolare quello che era per noi commentano sta tensione le riforme istituzionali però anche come concetto più ampio
Che appunto sottolinea il fatto che il cittadino in quanto cittadino e non perché debba avere un ulteriore riconoscimento ha il diritto e il dovere di stabilire di chi lo governa e se necessario di modificare chi lo governa pur con tutte le dicevamo gli i riequilibri necessari per evitare che il Governo del dei più della maggioranza trasformi in un governo assoluto
Io credo che oggi si pongano
Due questioni che vorrei sottolineare e qui
Concludo
Innanzitutto la costa azione che seppure con diversi passi avanti fatti finora anche nel sistema dei partiti ho ritenuto sommato se guardiamo soltanto dieci anni fa
E nel sistema politico
Comunque il tema che poneva Giovanni Moro prima nella sua relazione e cioè delle forme di espressione politica che comunque non sono riconducibili allo schema è partito lo schema la situazione
Tradizionale questo comunque è un tema che ancora oggi Sopron si pone la politica
Esperienza Diretta anche in regioni io vengo da Parma dall'Emilia Romagna la nascita di comitati di vario tipo
Al di là che possiamo giudicare più o meno giustificate più o meno importanti le singole questioni su cui si mobilita però è vero che la politica deve imparare tuttora ad ascoltare e a rapportarsi con queste forme di mobilitazione
Dei cittadini
La seconda questione
Credo che
Quello che noi chiamavamo la
Una mobilitazione ordinarne cittadino quindi non soltanto straordinaria ma una capacità di essere
Presenti rispetta l'evoluzione politica in modo più diretto in modo più costante
Credo che ci faccia pensare anche a che ne della consapevolezza della formazione dei giovani rispetto ai fini politici
Anche qui non nel senso di dire ai giovani quello che devono fare però è vero che si pone il problema forse non per il momento fra democratico almeno ma senz'altro per i Fucini domani chiede hanno questa in particolare questa anche questo compito
Quello di dare alle persone che si affacciano sulla scena politica gli strumenti le conoscenze le informazioni per poter capire la complessità di un mondo che molto spesso tuttora sfugge e credo che su questo punto
Ci se davvero data riflettere perché se tra virgolette il mondo adulto dico tra virgolette comunque ha trovato delle sue espressioni delle sue forme di anche alternative anche diversificate di di espressione credo che sul mondo giovanile invece ci siano da fare delle riflessioni
Diverso e
Io qui dire che ho concluso su parte civile non non insisto perché lo conoscete senz'altro benissimo come quel programma e comunque riguarda non solo il passato ma anche in futuro di chi poi mia
è succeduta la mia care che chi continua lavoro della Fuci ecco credo che
Sicuramente su questi e altri temi
Anche chi mi ha seguito Troncon terrà provare il momento federativo democratico un un punto di riferimento uno ska
Di conoscenza e di informazioni
E di lavoro comune de ringrazio
Grazie Campanini vorrei anche ricordare che i nostri procuratore di cittadini insieme con la Fuci ore attualmente stanno condono conducendo un monitoraggio nelle università italiane
Sul lo stato della didattica e i diritti degli studenti quella che potremmo chiamare cittadinanza universitario
Ancora grazie ha ora la parola al professor Donno momento in cui
Sì avvicina io ho il piacere di salutare alcune persone che stiamo riconoscendo il sale senatori De Luca
Giugni Mattarella Bruni il professor paghino segretario generale di Palazzo Chigi
Saluto tutti con molto calore simpatia in particolare consentitemelo con affetto giunge è stato il mio momento mi fa molto piacere perché dopo oltre trent'anni continuiamo incontrarci in occasioni come queste
Professor Donolo
Carlo Donolo insegna Sociologia politica nell'Università di Roma e uno degli studiosi e intellettuali politici che più tempestivamente fin dal sessantotto e più continuativamente
Ha posto l'attenzione e il suo studio suo interesse alle modifiche richieste dalla società e dalla polizia con noi ha avuto tante occasioni di lavoro anche in occasione della recente esperienza di scuola di cittadinanza attiva
Lì militante del movimento lo conoscono bene prego
Sì grazie
Parlo noto naturalmente non come esponente di qualche organizzazione come il quelli che mi hanno preceduto male
A titolo personale e a di amicizia diciamo quindi parlo a braccio sulla base di prime reazioni a quello che ho sentito finora nelle relazioni di stamattina
La prima cosa che mi viene in mente questa Cittadinanzattiva
è un'idea che faticosamente si sta facendo strada dice Giovanni Moro beh ormai siamo adulti siamo grandi però
Vent'anni fa evidentemente non si era dovuti lo si era grazie
E questo fa pensare subito ad una al contesto in cui l'idea di cittadinanza e di città per digitale transattivo in particolare
Si è trovata a dover affermarsi un contesto non facile direi anzi decisamente ostile
Ricordo Volvo dei telegrammi che dovremmo sempre tenere presenti una formula che dice
Istituzioni deboli partiti forti partiti hanno supplito
Con la loro presenza della società nella cosiddetta Prima Repubblica a forme di parchi di partitici di partecipazione democratica e attiva dei cittadini
Incerto Cesano accompagnato
La educazione politica dei cittadini italiani oltre un certo limite l'anno impedita però volano ostacolata l'hanno rallentato
Per gli italiani è stato difficile diventare cittadini cittadini non si nasce ma si diventa sulla base dell'esperienza
E per lungo tempo il fatto che le istituzioni fossero deboli di partiti fossero forti e poi dal dall'iscrizione che ne abbiamo ormai anche di natura storiografica fascista civile fosse estremamente frammentato a poco organizzata
E caratterizzata da una cosa che forse molto discutibile ma che riassume bene per la verità è che il problema da forme di familismo amorale cioè da comportamenti
Cioè entrati sul particulare in cui era difficilissimo associarsi per
Sulla base di diritti di cittadinanza tutto questo è stato un contesto estremamente ostile alla all'idea stessa di cittadinanza e al fatto che potesse però socializzare si decise cittadini siamo in quanto siamo titolare di diritti la Costituzione ne ha un ricco elenco
E altri sono stati riconosciuti non lo so magari dalla Corte costituzionale
Però diciamolo francamente questa ed esperienza che si è risulta molto chiara per la luce alluce dicono gli diceva Giovanni muore sì non c'è
Partecipazione attiva questi diritti non sono lettera morta certamente suo acquisizioni fondamentali
Ma in definitiva io penetrando nella vita quotidiana e nel rapporto quotidiano tra cittadini ed istituzioni
Da portandolo produttività è molto scarsa dovremmo forse accontentarci di qualche cosa di questo genere che cittadini sono portatori di diritti e quindi se mi capita qualcosa poi possono ricorrere in giudizio ma la giustizia civile penale amministrativa Agliana e intasata da contenziosi in gran parte privi di senso dovuti o Allegri razionalità dell'apparato normativo o all'idea che ciascuno in fondo si fa giustizia da sé in che senso magari ricorrendo agli avvocati e tributari ma in questo modo io chiedo giustizia Giovanni
Lo ricordava prima da mazzette a te Matteo dico con questi meccanismi i più deboli saranno destinati a soccombere i più deboli sono la maggioranza della popolazione quindi è un danno grave
Che viene inflitto all'idea stessa di cittadinanza quando la nozione di diritti di cittadinanza resta per così dire
Ho affidata alle cure forme giuridiche e quindi procede c'è sanamente procedurali del farsi giustizia di ottenere giustizia
E invece marcature rimetto che assolutamente decisivo questo lo si veda anche dell'esperienza di altri Paesi
Do cioè citati in altra dove c'è una partecipazione oncologi veto attivo dei cittadini dall'amministrazione quotidiana delle cose che li riguardano
Ottenere questo risultato ovviamente molto difficile il contesto italiano la difficoltà stava in quella formula istituzione erano troppo deboli che i partiti erano troppo forti adesso non abbiamo più dell'uno o dell'altro che facciamo
Poi il punto di le Mans L'Aquila ridato discorsi di Giovanni Moro esche Movimento federativo democratico e anche le altre forme ovviamente simili in cui si manifestano forme di cittadinanza attiva sono diventate adulte
Ma in questo senso hanno anche un carico di responsabilità molto maggiore che nel passato
Guardiamo adesso o alla avevamo qualche cosa deve che ci riguarda più da vicino alcuni sviluppi recentissimi anche alcune di quelle cose che possiamo ritenere positive come sviluppi istituzionali per esempio lo sviluppo d'autorità amministrative indipendenti oppure la nuova figura del Simone
In tutte queste cose non riconosciamo che c'è una maturazione della diciamo degli assetti istituzionali di una democrazia che più matura di prima che ha bisogno di questi nuovi siti
Però abbastanza evidente che anti che ci sono dei rischi in questi sviluppi
Le autorità amministrative indipendenti sono volgari tendenzialmente tecnocratici che già decidono su questioni di vita o di morte che ci riguardano molto da vicino sulla base di competenze tecnico-scientifiche o professionali nel caso dell'Antitrust in particolare rispetto ad una certa teoria economica che grosso stesso merito sempre ampiamente discutibile quindi abbiamo a che fare con volgarità che ci tutte erano per un certo verso ma ci espropriamo per un altrove
E così anche la figura del sindaco quando il sindaco di diventa una figura carismatica che attira consensi quasi pubblicitari
Questo può fare bene i temi di governabilità della città nel senso che permette una rei di tipiche azioni di cittadini con il con il piccolo municipio per metà sindaco di operare in modo più predittivo eccetera eccetera conosciamo questi virtù questi questi vantaggi però naturalmente anche in questo caso abbiamo una intensa tendenziale anche involontaria espropriazione dei cittadini che di nuovo assolo
Passi Rizzati sostanzialmente o messi in condizione di non poter più dispone di tutti i canali di partito azione di rappresentanza di cui avrebbero bisogno i sostanza questi ultimi sviluppi cosa ci segnalano che senza Cittadinanzattiva anche queste forme più mature di democrazia elettive che sarebbero destinate a rapidamente deperire o degenerare non sarebbe troppo futuribili immaginare uno sviluppo di un pullulare di autorità amministrative di pentiti che ne che praticamente operano come giurisdizioni sottratto ad ogni controllo democratico sia pure operando nel quadro delle norme di legge beninteso che nuda come cittadini attraverso il Parlamento abbiamo voluto però non è questo il tipo di garanzie che sono sufficienti
Per garantire che cosa per garantire radici sociali della democrazia e una certa qualità del vivere sociale che evidentemente al cura
E molto come dire scarseggia ancora non ci sono
In molti interventi poi il fondo l'accento è nata finire su una cosa che come dire che mi piace molto
Cittadinanza a che fare con la città cittadinanza a che fare con la urbanità con le qualità del vivere associato di un ambito cittadino che soprattutto nel caso italiano evoca ovviamente per la sua lunga storia
Tante cose diverse ma certamente dar l'idea che sì stiamo se viviamo in città si viviamo bene lo citasse vediamolo se partecipiamo in forma associata associata la vita e la città forza otteniamo
Dei risultati collettivamente e individualmente molto importante
Perciò quando movimento corretto federativo democratico comunque tutte le forme di cittadinanza attiva arrivano come come sostiene Giovanni sarà jeune pari provvederemo a ad una certa quale maturità
Diventa direi obbligatorio
Incominciare a inquadrare gli dei vari IVA dei vari i vari aspetti dell'attività dell'in tutti gli interventi che ovviamente parlo sempre un elevato carattere settoriale dal Tribunale diritti del malato alle Ferrovie dello Stato voglio dire
Nel quadro di un'annotazione est forti di cittadinanza intesa Baudo duplice senso lato come
Azione collettiva dei cittadini
Sulla base dei loro diritti per la difesa dei loro interessi e anche ovviamente questo è un po'più problematico forse sulla base della dell'adempimento dei propri doveri
E nel quadro di una vita urbana nella quale oggi delle società più avanzate coincide giù e dire si concentra gran parte della produzione del sapere
Anche del saper vivere del saper vivere bene
E quindi è qui e il nuovo alla Nuova Arena su cui chiamerei molto Movimento federativo democratico a consolarsi il problema del governo della città in senso abbastanza salato che in gran parte poteva coincidere
Col suo succedente suggerimento in tema di sicurezza per esempio no in senso molto lato del tema
Ma qui
Vorrei ricordare poi chiudo che sebbene si parli sempre di istituzioni si parla di politica diciamo da il rapporto teso tra Cittadinanzattiva e istituzioni e la politica istituita cioè stanziamenti partito il Parlamento eccetera
E la cosa più ovvia chili vivente però assorbe sì abbiamo la città in mente con Marina di un'azione futuribile bene
C'è anche un altro non so se chiamato avversario perché vorrei evitare qualunque come dire terminologia un po'rétro c'è un però un terreno di sfida
Ed è così sta in questo
Nella città abbiamo bisogno di processi sostenibili
Processi sostenibile sono dei processi che lo sono soltanto ecologicamente sostenibili ma che sono sostenibili nel tempo della loro razionalità istituzionale sociale e di azione collettiva beh qui però noi partiamo con dei processi che di natura non politica ma economica che solo di altro segno diciamolo francamente noi abbiamo delle tra le forme di citate Lanza attiva la diciamo la difesa del consumatore lo sappiamo che nel caso italiano è stata ancora rametti di piccoli embrioni di realtà
Minuscoli senza volere sottovalutare per carità ma rispetta il compiti che spetterebbero a in questo terreno è chiaro che c'è ancora molto poco lo abbiamo di fronte processi economici che sostanzialmente tendo a la Destra creare il cittadino sia come produttore che come consumatore tipo Terje di diritti e qui è un problema naturalmente che non ha niente a che vedere con l'anticapitalismo o o con vecchie visioni
Diciamo della diciamo di di più del conflitto di classe a società che fare che le logiche
Le logiche chessò economiche
In atto nell'ambito della città spesso possono collidere con la spazi di possibilità per la cittadinanza attiva visti in senso positivo questo significa
Che la cittadinanza attiva deve essere intesa non soltanto come una relazione produttiva interattiva con l'istituzione con la politica ma che deve
Cercare di farsi carico anche di quegli aspetti della produzione del costume che incidono direttamente sulle condizioni della qualità nella vita della città
Questo poi concretamente potrebbe voglio dire molte cose
Perché naturalmente abbiamo tornati i consumatori che all'uso di essere protetti però appena la protezione del consumatore va un pochino al di là di quello che diciamo in senso stretto il diritto del consumatore quello che anche codificato dalle dei più tardi da
Dal Codice civile beh si incontra subito qualche cosa
Che cosa si incontrano i problemi della sostenibilità ed era con e della compatibilità sale di vedere cioè se il cittadino quando attivo e chiede dei beni
Che vi rendono la vita più facile più comoda più civile soprattutto a questo punto che tipo di merci chiede o a quali tipi di merci contribuisce
Quali tipi di match contribuisce a produrre ha certamente c'è una domanda di qualità anche per quanto riguarda le merci e la qualità compresa la sicurezza
E sempre più forzato in una dimensione di sostenibilità ma dire che sotto questo profilo c'è ancora moltissimo da fare rispetto agli altri Paesi sono un pochino più avanti
Spetta a noi credo da questo punto di vista anche come Paul Paul visto in senso molto positivo e propositivo destro diceva l'intervento del della presa d'atto della lega cioè
Come dire bisogna coinvolgere il mondo dell'impresa è su questo terreno degli c'era il senso di chiamarle a rispondere responsabilmente di ciò che fanno e ci fanno ma anche nel senso di dare una mano a risolvere alle nove i problemi sono infiniti credo le possibilità di quote di trazione e di cooperazione
Questo presuppone una cosa che in Italia vediamo soltanto ancora un po'una fuga di fantasma un mercato con le regole
E quindi direi che gli spazi che sono aperti per la cittadinanza attiva a momenti in cui è diventata matura si ci sono ampliati naturalmente
Come dire io la riflessione sul suo ventennio sia diventato pazzo del movimento e sulla sua storia assenso soprattutto come
Diciamo cristallizzazione di punti di forza di risorse intellettuali cognitive di esperienze professionali che possono essere proiettate su questo schermo più ampio grazie
Grazie Donolo soprattutto l'ultima parte delle tue osservazioni
Cogliere una l'attenzione che ne stiamo mettendo in modo crescente ma pensiamo che la politica debba essere non solo rivendicazione ma ricerca costante di commisurazione tra le risorse ambientali umani Testini i bisogni e viceversa commisurazione dei bisogni compatibilità sostenibilità alle risorse che devono svilupparsi ma intanto sono limitate
Questa è la nostra idea del governo della società ed è un'idea che a volte confligge con il concreto governo politico alle dinamiche che a cui assistiamo siamo fattore di governance l'abbiamo aperto
Do la parola per l'ultimo intervento a Andrea Riccardi e intanto guardando l'orario
Mi tocca precisare che abbiamo avuto delle richieste di intervento ma questa celebrazione pensata con una sua ritualità questa introduzione di Giovanni quattro interventi il discorso conclusivo del vicepresidente Veltroni che peraltro anche altri impegni non faremo interruzione
Tra la parte della celebrazione e l'avvio della celermente del diciottesima giornata dei diritti del malato però nel passaggio potremmo consentirci uno o l'intervento lo dico per le persone che ci hanno chiesto vorremmo poter raccogliere anche il loro contributo
Andrea Riccardi
Non motore uno studioso ma e anche il presidente della comunità di Sant'Egidio abbiamo avuto molte occasioni di recente di collaborare ieri avete ascoltato nella mia stessa relazione l'osservazione su una straordinaria somiglianza di esperienze sia pure in campi diversi
L'attività internazionale per le politiche della pace di una comunità a effetti di governo nel mondo
Uniti medievale se ci sono anche per loro delle sconfitte o delle insoddisfazione che indicano così come noi stessi ci siamo sforzati di fare nei nostri campi che lo sviluppo della cittadinanza attiva è uno dei fattori di integrazione correzione dei sistemi di governo e del mondo
Prego Andrea
E prendere la parola oggi
Giovanni Moro mi aveva chiesto di prendere la parola oggi per intervenire sul tema fondamentale di questo nostro congresso ma io credo che il mio modo di prendere la parola in questo ventesimo anniversario del movimento
Federativo democratico è prima di tutto una testimonianza
Cioè la testimonianza di una vicinanza generazionale che prossimità culturale ambientale e talvolta urbana
Tuttavia debbo dire che il mio è un itinerario molto diverso o in parte diverso da quello che gli amici del movimento hanno percorso
L'itinerario della Comunità di Sant'Egidio tra Roma d'Italia e il mondo
Ma riflettendo su questa comunanza generazionale mi tornavano alla mente delle parole vecchie che Palmiro Togliatti scriveva nel mille novecentoquaranta cinque dopo un suo incontro con un uomo diverso da Luigi
I grandi erudito o Giuseppe De Luca scriveva Togliatti quando lo conobbi mi sembra tutto strano
Eppure
Trovai che la mente di quell'uomo si era travagliata attorno alle stesse opere gli stessi contrasti di idee e di costume attorno a contenuto delle stesse riviste rivestì Inés
Mi è parso scriveva di avere acquistato una precisa coscienza nel contatto con lui che una generazione qualcosa di reale
Che porta con sé alcuni problemi che cerco una soluzione
Soffre di non averla ancora trovata e sia ad opera per affidare il compito di trovarla a coloro che sopravvengono e concludeva in questo modo si va avanti mi sono ritrovato in queste parole il movimento nasce nel settantotto
Nella proposta di adesione del marzo dello stesso anno noi troviamo un'affermazione importante che fa da ponte tra la cultura e le istanze degli anni sessanta e quella dei due decenni successivi
Cioè il Movimento federativo si è posto il problema
Dell'onestà di una transizione tra le istanze
Dello spontaneismo della spontaneità del protagonismo degli anni sessanta e l'orizzonte degli anni successivi
Istanze della società dopo il sessantotto del mondo dei giovani della sinistra del mondo cattolico
Quel documento del settantotto dice
Perché aggregarsi quello che vi proponiamo si può riassumere nella formula di una rivoluzione culturale
La grande presa di coscienza e la gestione creativa delle trasformazioni nel Paese questo processo ha come obiettivo mutamento radicale del nostro modo di vivere
Protagonismo cambiamento rivoluzione culturale trasformazione del modo di vivere sono espressioni certo datate segnate dalla cultura degli anni sessanta ma soprattutto espressioni
Di una volontà vitale di gruppi emergenti specie giovani di cambiare la società o di cambiare i rapporti all'interno della società tutto sembra lontano ma un grande merito del movimento
Ero riproporci quella stessa decisione di ieri non come conservazione passatista ma con la maturazione intellettuale di vent'anni e di una rete di dialogo e di amicizia e e di dibattiti intessuti lungo questi vent'anni
Bisogna ritornare alla preistoria del movimento cioè a quel febbraio settantaquattro
Che prese il nome da un importante convegno in realtà cinque grandi assemblee cittadine aperti a tutti quanti avevano intenzione di parteciparvi cosa oggi assurde impensabile assemblee cittadine promosse a Roma dal cardinal Poletti su i mali di Roma la città diceva don Rossi la città l'urbanità la realtà dell'uomo e del cittadino nella città
Ma quella assemblee segnarono l'emersione di gruppi e personalità
Legate impegnate nel tessuto urbano in un fascio diversificato di iniziative espressione di una ricchezza
Che allora veniva letta solo magari in termini contestazione si contestazione no
Ma gli amici dell'allora febbraio settantaquattro e poi del movimento intuirono una ricchezza sociale
Cangiante ma profonda nella Roma ereditario di Aurora nacque la ricerca con la Fondazione Agnelli sull'associazionismo invisibile
E molto di questo associazionismo invisibile era proprio connesso all'impegno con i settori più delicati emarginati della nostra società
Era quello che con espressione mutuata dal linguaggio militare sarebbe stato chiamato cuori volontariato in parte però ho detto solo in parte
Perché quell'associazionismo invisibile aveva un'altra ambizione che forse è stata più umiliata
Quella del cambiamento culturale e quello di una prospettiva antropologica da maturare
Anni lontani forse quelli in cui la ricchezza di un tessuto sociale effervescente veniva spesso illustrata e chiamata con l'espressione ricorrente di base
Ma la base era realtà estremamente cangiante precaria
Come avrebbe mostrato la sociabilità giovanile poi degli anni settanta e ottanta ma l'ipotesi e direi la forza vitale con quel Movimento federativo democratico si è mosso e che io comprendo non con il distacco dello studioso ma con la coscienza di una generazione in comune
L'ipotesi che il movimento ha cominciato ad avanzare lungo gli anni settanta alla fine degli anni settanta e poi con forza degli anni ottanta è stata quella di fornire un quadro concettuali istituzionale e di dibattito
Perché simili energie non andassero perdute
Ed è un'ipotesi che si è maturata lungo gli angoli dolenti della nostra società nel contatto difficile tra cittadino istituzione penso al Tribunale per i diritti del malato costituito nel settantanove che porta a questa impronta d'altra parte mentre la spinta di una certa base mentre i suoi miti le sue forze e le sue contraddizioni si andavano esaurendo mi sembra che il movimento si sia posto il problema
Di come rendere permanenti e solide alcune esigenze individuate si legge nella carta federativa dell'ottantacinque il movimento
Rappresenta non un partito nemmeno un movimento ma lo strumento attraverso il quale la società civile o parti di esse possano attingere alla dimensione della politici questo discorso sulla cittadinanza attiva
Penso al manuale della cittadinanza attiva
Di Giovanni Moro questo discorso sulla cittadinanza attiva ai filigrana la vicenda di tante realtà sociali del nostro Paese degli anni settanta e ottanta ma offre anche a queste realtà e movimenti
Un approdo quello della fondazione della cittadinanza non voglio entrare in questo tema
Mi limito a una testimonianza ma anche nel manuale della cittadinanza attiva leggo non solo gli interrogativi che la maturità dei movimenti sociali non può illudere
Leggo problemi grandi e piccoli del rapporto tra movimenti sociali cittadini istituzioni dalla gestione delle risorse all'ambiente alla raccolta fondi sotto mira in questo capitolo per esempio
Non perché il più importante ma perché mostra una maturità di affrontare il problema per esempio della raccolta fondi in maniera netta udita elusiva mente né praticone Maneggio una come tante realtà sociali e aggregativi anche l'hanno affrontata tra gli anni sessanta e gli anni ottanta
Ma un aspetto alla fine mi preme notare legato alla mia esperienza personale
Vent'anni di storia e tante immagini mi tornano alla mente cari amici
La città all'ospedale istituzioni il territorio la generosità dei gruppi impronti tutine di tante esperienze l'uscita dal provincialismo politico partitico l'approdo alle frontiere del mondo mi tornano le immagini di quel terreno in cui la gente era straniera e non cittadina queste immagini sono le nostre immagini le immagini della nostra vita le immagini delle nostre città e del nostro mondo
Il mio itinerario è diverso
E quello della parzialità di motivazioni religiose ecclesiali come approdo una ricomprensione forte della democrazia della responsabilità sociale e internazionale
Ma trovo non solo una comunanza di immagini e sentimenti ma il problema con cui Giovanni Moro concludeva diventar grandi senza per questo perdere la propria originalità
Non voglio proporre similitudine inappropriato premature la cosa bella non è la similitudine delle soluzioni a cui si approda ma la comunanza di immagini di vita di problemi di sofferenza e di timori di fallimenti e di energie di coraggio
E l'idea mi sia permesso dirlo a cui essere fedeli nell'azione civile che tutto non si riduce immediatamente alla politica passando per alcuni plastici Circuiti politici cioè che c'è una vita di lavoro politico che deve misurarsi sui lunghi periodi e allo stesso tempo sul quotidiano ciò comporta la resistenza almeno in anni passati
Alle istanze pressanti realiste comporta una resistenza alla riduzione della spontaneità sociale della generosità dei cittadini al sindacato delle buone opere come talvolta in avviene insomma comporta quella che il mio amico Giovanni chiama la passione per la costruzione della cittadinanza come una dimensione politica autonoma e come un inveramento di tanti decenni di lotte di liberazione grazie
Grazie grazie ad Andrea del caso io voglio solo sottolineare la parte
Emotiva
Per molti di noi riconoscersi nelle sue parole la coscienza di una generazione anche di più di una generazione vent'anni sono uno spazio nel quale alcune generazione si incontrano e crescono insieme collaborano i più giovani del movimento sono ragazzi di vent'anni sono anche molto bene
Io
Ho annunciato con questo intervento conclusivo concludiamo la celebrazione del nostro ventennale l'abbiamo chiesto a Walter Veltroni non ha bisogno di presentarglielo allori la parola
Io quando il movimento nacque proprio alle sue origini nel
Febbraio del settantaquattro
Facevo un'esperienza politica un po'diverso era cominciato da qualche tempo l'esperienza politica nella
Organizzazione degli studenti della Federazione giovanile comunista
Guardavo
Con una certa curiosità intellettuale
Persino con qualche ragione di invidia poi dirò perché dopo a questa esperienza che si andava formando per percorse per dire del tutto originale
Del tutto diverse da quelle che appunto portavano in quel tempo vorrei dire per fortuna di questo Paese portavano in quel tempo tanti giovani italiani a conoscere e frequentare
Appassionarsi di politica
Con Giovanni ci conoscemmo in quei mesi
In questi vent'anni e credo di poter dire che
Lo sguardo almeno da parte mia non è cambiato
La stessa curiosità alla stessa attenzione la stessa voglia di ascoltare di capire anche quando i linguaggi magari si facevano per le opportunità che la vita offriva ciascuno di noi DiVersi
Tuttavia la voglia di non spezzare mai un filo di ragionamento e di attenzione che poteva doveva
Può e deve tenerci uniti
Movimento nasce Movimento federativo democratico nasce sulla base dell'evoluzione di quella fermento che Andrea Riccardi ha qui ricordato nasce nel mille novecentosettantotto
Nasce in un momento particolare dalla storia italiana nasce in quello che ancora oggi credo ragionevolmente possiamo dire essere stato il Cosseria in quel caso il crocevia negativo della storia italiana
Io poi sono stato credo ad un congresso nel se la memoria non mi inganna nel mille novecentottantanove a Chianciano
Un congresso del Movimento federativo
E anche mila centottantanove è un anno importante
è un anno importante perché e l'hanno
è un anno di svolta come il settantotto ma questa volta un anno di svolta in positivo
Per me per noi
Era rimane l'anno della liberazione l'anno dalla liberazione della politica da tante costruzioni
Anche la politica occidentale che doveva e deve considerare gli effetti della caduta del muro come effetti di liberazione delle energie intellettuali della possibilità di una politica al tempo stesso realistica e carica di ideali
E siamo insieme oggi naturalmente
In posizioni un po'diverse da quelle che nel febbraio del mille novecentosettantaquattro avremmo Giovanni ed io ho potuto l'uno e l'altro immaginare con circostanze abbastanza particolare
E tuttavia siamo qui oggi in un altro momento importante della vita italiana
E io vorrei partire da qui
Vorrei partire da qui per dire come
La riflessione che c'è celebrare i vent'anni questa storia sia una riflessione importante proprio perché ci immerge dentro la transizione italiana già Precotto gli ha dedicato una parte del suo lavoro e Carlo Donolo che ha parlato qui ha scritto in epoca non sospetta
Ragionamenti argomenti molto serie importanti su questo tema
Oggi noi dobbiamo parlare della situazione del nostro Paese come di una situazione aperta
E di una transizione che sta durando da troppo tempo che ha bisogno di computers
Ci sono molti modi in cui la transizione di un Paese può con chiudersi
Io credo che
Ci troviamo in una situazione nella quale ancora diverse prospettive sono aperti e dunque può non essere inutile in questo momento da questa tribuna
Auspicare che ci sia una conclusione
Carlo Donolo ha detto una cosa
Giusta assolutamente non banale in un tempo nel quale si fa un gran ragionare sui partiti
Forse conviene dirsi una cosa che negli anni
Che abbiamo dietro le spalle quelli che vengono definiti come anni della prima Repubblica
Noi abbiamo avuto un sistema di istituzioni deboli e di partiti forti per riprendere l'espressione del mio USA partiti forti voleva dire partiti intrusivi in campi e settori nei quali assolutamente la loro presenza era del tutto inaccettabile foriera di quelle devastazioni che Giovanni ha ricordato nella sua introduzione ma voleva anche dire partiti autentiche
Palestre di formazione politica culturale di alfabetizzazione civile
I milioni di persone
I partiti di allora io non voglio dire che lì
Ricordo qualche nostalgica che non sarebbe giusto e comunque sarebbe politicamente scorretta e tuttavia mi ricordo che cos'era la vita nei partiti di allora
Che cos'erano le migliaia e migliaia di assemblee che si svolgevano in tutte le città in tutti i quartieri quasi a monitorare accompagnare il passaggio all'evoluzione di un Paese che cos'era l'ascoltare per ore ed ore
Le ragioni e gli argomenti degli altri
Era davvero una grande macchina di alfabetizzazione politica
Alla quale oggi
Non si è sostituito qualcosa di democraticamente
Altrettanto ricco
E oggi quando le guardiamo alla situazione del rapporto tra politica e società civile guardiamo ad una situazione non meno ingarbugliata di quella degli anni Settanta degli anni ottanta per ragioni diverse
Ma in questo groviglio sta nel dipanare questo groviglio sta in fondo la grande sfida che spetta alla nostra generazione anche alla nostra generazione di leader politici
Che Paese vogliamo fare
Ora che son passati quasi dieci anni dall'ottantanove che ci sembra ieri ma ormai sono quasi dieci
E da dieci anni questo Paese vive in una condizione ancora di incertezza
E non ha ancora trovato il punto di approdo di questa sua navigazione che è stata assai periglioso
Io non ho da indicare qui non sarebbe mio compito ci siamo guardati bene dal farlo nel corso di questi mesi soluzioni di merito e e persino avvicinamenti tecnici a queste soluzioni di merito io voglio guardare ad un problema di sostanza di che cosa sarà il Paese nel quale i i gli italiani inviteranno alla fine di questo secolo
Paese intanto con una stabilità politica
Laddove prestabilita politica si intende s'intenda
Il funzionario di quel meccanismo di scorrimento che determina il formarsi del Governo sulla base dell'orientamento degli elettori e non sulla base delle determinazioni dei gruppi dirigenti di questo o di quel partito
I governi sono fondati
In un sistema maggioritario nelle democrazie anglosassoni in questo diciamo questa natura è fortemente sottolineato sono determinati dal voto degli elettori e gli elettori sono
Gli arbitri del formarsi del governo e i giudici
Della loro capacità operative
Ma la stabilità che è un valore da un valore soprattutto per un Paese come il nostro che ha avuto cinquantasei governi in cinquanta anni la stabilità che ha un valore reso ancora più necessario dei vincoli internazionali ai quali ci troviamo guardate
Che solo per fare un esempio più banale più ovvio ma quello che ha invitato ci dimentichiamo una crisi di governo oggi
Avvenga cioè che in un sistema a mercato mondiale globalizzato sull'economia delle famiglie degli italiani così come
Devastante una crisi di governo ieri una delle tante tribù centinaia di crisi di governo che abbiamo conosciuto per le ragioni più grandi più piccole sostanzialmente veniva assorbita perché la dimensione dei processi economici delle interazioni era assoluta
Tutte molto meno interdipendente di quanto sia oggi dunque la stabilità è un vincolo che l'Italia anche in ragione della collocazione
Perfetto tra globalizzazione economica per effetto dei vincoli che per fortuna oggi possiamo considerare i vincoli anche nostri in ragione del raggiungimento di un obiettivo euro ma la stabilità di governo che il modello al quale io mi auguro l'Italia arrivi un modello bipolare stabile fondato su un sistema elettorale maggioritario ha bisogno di contrappesi ora io la parola contrappesi torna spesso quando si parla della società civile o anche la cittadinanza attiva promette il contrappeso
è un mestiere abbastanza in Grecia ci son mestieri migliori che fare il contrappeso latitano contrappeso è di solito quello che è vita che il peso con la P maiuscola prosegua lungo le dinamiche che diverrebbero naturali allora c'è dall'altra parte se vogliamo prendere lo schema tradizionale della diciamo della bilanciamento c'è dall'altra arte un entità alla quale si preoccupa responsabilmente è un po'passivamente di stare lì a fare il contrappeso funzione
Utilissima per la collettività diciamo di per sé poco esaltante per chi appunto a solamente il compito di frenare
Le intemperanze dell'altro cioè la naturale tendenza dell'alto a schizzare verso il PCI
Ora togliamo appunto la parola contrappeso se volete rivisitiamo in un'altra citazione prendiamo la dalla parte che mi pare abbia che l'atteggiato il lavoro del momento operativo e anche il il lavoro di analisi e di elaborazione che c'è dentro questo il punto
E prendiamo nella forma della organizzazione tra società civile prendiamo nella forma di meccanismi di decisione che non sono solo affidati alle
Come posso dire
Alle responsabilità della politica prendiamola per la forma di una società che si immagina si pensi a come un sistema nel quale c'è governo scelto dai cittadini partiti politici o formazioni politiche le quali recuperano i gusto la passione della costruzione della propria identità nelle dimensioni nuove nelle quali non si può più amministrare le identità del diciamo di dodici anni fa ma si tratta di conoscere coltivare definire Enrico possiede talvolta le nuove identità che sono maturate nel corso di questi dieci anni e al tempo stesso però un tessuto dalla società molto forte molto organizzato e molto capace di essere
Soggetto della discussione
La governabilità e la governance sono due cose diverse
Il libro di Giovanni
Il e c'è tutto diciamo un pensiero su questo in fondo
è vero quando si dice ma si è il sistema bipolare però ha come contrappeso appunto il fatto che poi bambino gente a votare
Si prende sempre l'esempio americano per dire lì naturalmente sappiamo come sono i meccanismi come sono i processi di registrazione al voto sappiamo che tutto diciamo a ha una sua specie
Esercita nazionale e peraltro vero che la riduzione la partecipazione al voto è un fenomeno che riguarda anche Società e Paesi nei quali ci sono altri sistemi istituzionali e politici
E tuttavia e io vorrei che noi cominciassimo ad allargare questa questa lettura c'è la partecipazione al voto che è l'elemento determinante decisivo è diciamo il sale della democrazia
Ma oltre al sale della democrazia rappresentato dal voto la quantità e la qualità della democrazia di un paese si riconosce la capacità di organizzazione
Della società civile ci sono Paesi nei quali c'è un sistema politico fortissima una società civile molto di
Ci sono altri paesi nei quali il sistema politico
Si è come posso dire ripensato ricollocato ridefinito e c'è una società civile più forte
Io penso che noi non dobbiamo non lo dico per tradizionale amore di composizione vero dobbiamo scegliere un modello l'altro ma mi piacerebbe che noi riconoscessimo il fatto che dentro il ventre della Società italiana c'è già
Una grande capacità di promozione di autorganizzazione la società civile la quale reclama nelle forme nelle quali lo fa il rapporto col sistema politico
Talvolta anche nelle forme spiacevoli e dure che gli derivano dalla propria identità
Se se posso dire lo dico perché l'ho detto in una direzione o nell'altro
A me piacerebbe che si strutturarsi in modo ancora migliore il rapporto che c'è tra noi il ministero della Sanità lo dico perché è arrivata erosi qui e una forma di organizzazione qual è quella del Tribunale diritti e malato sapendo che inevitabilmente chi fa il Tribunale dei diritti del malato fa il Tribunale diritti del malato quindi esercita la propria funzione e sapendo per altra parte che il compito di chi ha responsabilità di governo è quello di tenere di insieme una serie di
Come posso dire di compatibilità che non sono sempre facili da gestire anzi visto che qui c'è Rosi Bindi io vorrei approfittare per dire una cosa che mi sta qui da diverse settimane ellade è una cosa positiva quindi
Che mi sta qui da diversi giorni e che voglio dire perché
Rose che diciamo come se c'è un carattere
A secondo me è un grande merito che in questo Paese gli verrà riconosciuto ci vorrà del tempo ma gli verrà riconosciuto il merito sta anche nell'aver
Esercitato in un momento molto difficile e chi la storia probabilmente ci consentirà di guardare con anche con il disincanto necessarie di aver esercitato una funzione di richiamo alla razionalità
In un passaggio molto delicato qual è stato quello come posso dire di una gigantesca campagna di opinione di pressione che si è determinata su la vicenda della cura del delle cure contro il cancro rispetto alle quali mi pare che lo sforzo tenace e talvolta anche sfidando l'impopolarità come dovere di fare del chi ha responsabilità di governo se crede nelle cose nelle quali credo
Ha portato a fare il ministro dalla sanità con il consenso con l'attenzione e la convergenza di tutto il governo e tuttavia siccome voglio fare come il timone d'Atene che da una volta pietre preziose una volta sassi vorrei ecco dire
Che davvero mi piacerebbe che nella nella definizione ecco delle opzioni politiche che ci muovono sia molto presente il punto di vista di chi è il soggetto ultimo del dramma della malattia del grande circuito tra sanità pubblica e che il soggetto più esposto più debole in malato
Ora
è ovvio che io sto cercando di descrivere un Paese che ancora non c'è ma d'altra parte siamo nel cuore di una transizione dunque cercare di capire dove ebbene approdare può essere utile per tutti
E c'è un Paese nel quale ci sia appunto stabilità di governo formata dal voto degli elettori politica ambiziose discreta e società civile ricca organizzata e capace di esprimere
Diciamo istanze di auto decisi
Io ho trovato veramente molto interessante ricco di suggestioni manuale Cittadinanzattiva Di Giovanni
Proprio perché nella parte iniziale descrive proprio questo nodo le nuove forme di cittadinanza
Perché i cittadini continuano a guardare allo Stato e cosa chiedono oggi i cittadini allo Stato io credo che si chiedono prima di tutto opportunità e sicurezza
Opportunità di studio e di lavoro opportunità di incontro e di cultura e vogliono sicurezza
Sicurezza personale sicurezza dei diritti e sicurezza delle possibilità di esercitare sicurezza delle leggi
I cittadini esprimono bisogni sempre più complessi tanto che spesso diventa difficile anche delle gare ad altri il compito di rappresentarle soddisfarle credo che in primo luogo noi la politica
Abbia il compito di chiedersi perché ormai ogni volta che si va a consultazioni elettorali soprattutto quelle amministrative c'è qualcosa di più del fenomeno del localismo di un tempo c'è una la spinta all'espressione di liste di forme di aggregazione che sfuggono alla identità dei partiti e si collocano magari all'interno dello schema bipolare ma con una propria autonoma soggettività
Segno manifestazioni di una come posso dire di una
Di una richiesta di apertura nei confronti di una politica che talvolta quando Ronzini non si determina porta poi a
Arroccamenti a crisi e a fratture pericolosi
La sfida che abbiamo di fronte in questo caso posso dire insieme certamente molto alte difficile impegnative in un Paese in cui per troppo tempo
è stato assente un autentico spirito riformatore e in cui al tempo stesso è mancata una cultura del buongoverno vedrà buona amministrazione
Tutto questo appare ancora più evidente nel campo sociale
Nel modo in cui il nostro welfare sia gradatamente formato senza una strategia chiaro senza obiettivi ben definiti di tutela delle persone di compatibilità tra generazioni come una somma
Istanze particolari e senza l'adesione a quel minimo di standard di efficienza così presenti ed evidenti in altri Paesi europei il Paese ha in questo senso è iniziato un cammino riformista
Penso ai cambiamenti in corso nelle politiche per la famiglia ai congedi parentali al sostegno alle giovani coppie penso all'avvio di una vera politica con l'istituzione del fondo per le politiche sociali
Penso e provvedimenti che permetteranno finalmente in molte regioni la partenza dei centri di servizio per il tutoraggio l'assistenza tecnica del volontariato penso alla legge sull'associazionismo ora in Parlamento penso all'allargamento che finalmente
Diventato mi auguro che entro la fine del mese di luglio potrà essere approvato diventerà legge dello Stato l'allargamento del diritto allo studio che ci rende finalmente affini anche in questo ambito alle politiche europee
Studiare lavorare mettere in piedi una famiglia sono prima di tutto diritti e come tali devono essere esercitate cittadini e tutelati da chi governa
Per questo il principio che ci spiega per lo meno che ispira questo governo il principio delle pari opportunità di quell'obbligo morale di dare a tutti i giovani cittadini le stesse chance di partenza
Con la necessità pertanto che scuola e formazione
Formazione continua a diventino due priorità assoluta dell'intero Paese i valori che ci sostengono in questo cammino sono sempre quelli della giustizia sociale e della solidarietà
Tra le generazioni tra diverse parti del Paese tra gli italiani e gli immigrati
Credo per dirla con Alain Touraine che la cosa essenziale riconoscere che la funzione dalla politica ciò che la rende democratiche rendere possibile il dialogo tra le
Per far sì che ciascun individuo si costituisca prioritariamente quale attore soggetto mettendo il rapporto le pratiche e i valori diversi
Concretezza e valori lo ha detto Andrea Riccardi nel suo bell'intervento sono elementi essenziali della politica se questa vuole avere nuova linfa
L'arte del governare non sorretta dalle spinte ideali dalla forza di valori come quelli ai quali abbiamo fatto riferimento si inaridisce rapidamente
Può diventare politica di corto respiro può anche perdere facilmente rispetto delle regole e della legalità ma anche i valori puri senza il duro confronto quotidiano con l'amministrazione con il dovere di dare sempre cittadini risposte concrete rischiano di tramutarsi in pura retorica listelli le testimonianza della propria appartenenza
In questo senso occorre muoversi nel solco indicato da David Osborne che anche Giovanni Moro cita nel suo libro quello di costruire un Governo catalizzatore
Che responsabilizzi le comunità invece di servirla semplicemente che finanzi risultati invece dei provvedimenti che vada incontro alle esigenze del cittadino invece che della burocrazia
Mai come in Italia questa non è una sfida il gelo il tessuto italiano
Dell'associazionismo del volontariato un tessuto larghissimo
E tuttavia questo tessuto si scontra con le delle resistenze burocratiche che sono pervicace ad ogni cambiamento il vero ostacolo ad una politica riformista lo abbiamo sperimentato tutti noi nel corso di questi due anni oltre
Gli ostacoli politici che si incontrano e che possono essere di varia natura è anche un ostacolo dato dalla come posso dire dalla disabitudine al cambiamento e alla velocità della decisione che porta provoca una sorta di vero
Propria frattura tra i diritti e la possibilità che si vengono rappresentati riforme Bassanini sono una prima risposta me problemi aperti sono ancora tanti ciò di cui abbiamo disperatamente bisogno un nuovo modo di confrontarsi dice
Tadini con la burocrazia e dividere il rapporto con le istituzioni servono e stiamo lavorando in questa direzione i decreti Bassanini mi pare si muovano lungo questa linea meno certificati deve essere più semplice avviare un'impresa
Bolli e timbri devono diventare un ricordo sostituiti come stiamo cercando di fare da una norma quella sul dalla pratica quella sull'autocertificazione che io vorrei ricordare e una norma
Di Aldo Moro mille novecentosessantotto
Questo significa risparmiare tempo significa recuperare tempo per la vita per gli interessi per gli affetti ma soprattutto significare
Lire fiducia ai cittadini dal loro certezze assicurare una loro una maggiore unità equità
Oggi come dice ancora giustamente Giovanni
Si è rotto anche se con grande fatica il paradigma che assegnava i cittadini voto come unica forma di partecipazione i cittadini cercano e trovano nuove forme di rappresentanza si organizzano si mobilitano
Sta cambiando il rapporto tra società civile è stato in Italia io questo lo considero uno dei segni positivi della transizione
Oggi sta lentamente perdendo il significato l'espressione di familismo amorale che fu coniato qualche anno fa Eduard van credono quando alla fine degli anni cinquanta per descrivere l'incapacità che aveva visto negli italiani di agire per il bene comune o per qualsiasi
Scopo che non fosse l'interesse del proprio nucleo familiare ora troveremo la società in gran parte diverse dove anche il bene comune viene coltivato preservato da molti lo dicono i numeri del volontariato e dell'associazionismo
Cifre ovviamente difficile da calcolare perché si tratta di un fenomeno eterogeneo in crescita dai contorni spesso di difficile definizione se volontari ufficiali sono stimati in seicento mila l'associazionismo arriverebbe oltre i nove milioni di persone
Una realtà quindi che coinvolge tanta parte del Paese quella più impegnata nella costruzione di una nuova forma di cittadinanza quella che si deve dice Cittadinanza attiva ma che non è solo un problema di organizzazione orizzontale ma è un problema di scandali di scorrimento verticale
So che voi che siete riuniti qui oggi avete dentro queste convinzioni so che sentite fino in fondo essendo le protagoniste l'importanza di questo cambiamento di cultura
L'attività che ho richiamato dal Tribunale dei diritti del malato
Per altro verso lavora lavoro meritorio della Comunità di Sant'Egidio
Io vorrei dire che nel corso di questi due anni
Per la politica estera del nostro Paese
Per la causa della pace della solidarietà dell'integrazione
Il lavoro di una comunità
Di persone che si sono riunite aggregandosi attorno a valori idea progetti comuni è stata appena il Paese di enorme utilità di enorme utili
La Comunità di Sant'Egidio ha svolto vedete che cose va pratica di tra virgolette Cittadinanzattiva la Comunità di Sant'Egidio
Ha svolto funzioni ed opere nella politica di pace e di cooperazione internazionale che lo stato probabilmente non avrebbe potuto Conti
Le ha svolte sulla base di una propria autonoma decisione le ha svolte però con la consapevolezza degli interessi e degli equilibri generali
Ancora l'impegno delle cooperative quindi chiare richiamato da Barberini sono la testimonianza migliore di come si possa ricoprire un ruolo di cittadinanza atti queste realtà e queste attività vanno sostenute e valorizza e da questo punto di vista voglio dare una risposta positiva alla sollecitazione che Giovanni Moro a contenuto nella parte conclusiva di questa sua incredibile introduzione a questa giornata e cioè la necessità di avviare una interlocuzione con il Governo che attraversi trasversalmente tutto il comparto della sicurezza là dove per sicurezza non s'intende solo quella determinata dalla
Dall'esercizio della forza pubblica ma sicurezza la si intenda in tutte le sue moderne accezione da quella che riguarda la prevenzione del rischio a quella che riguarda l'
Integrazione tra le razze ed etnie c'è un comparto che oggi possiamo a estendere rispetto al progetto originario che attiene alla sicurezza
Tema di grandissima delicatezza
Sulla quale l'interlocuzione tra noi determinante se vogliamo evitare che ad un certo punto su questo tema
Possano determinarsi spinte che sono persino difficili da interpretare lo dico da controllare una brutta parola ma da interpretare dal punto di vista politico culturali o non possono vivere come una sorta di
Terremoto interiore mi capita spesso e se posso aprire una parentesi chiedo che tutti noi siamo oggi poco attrezzati con le nostre c.t. e di partenza quelle che coltivava amo nel settantaquattro o o negli anni successivi siamo poco attrezzati a rispondere a grandi interrogativi etici che
Le evoluzioni del
Della Società ci porta ci portano penso tutto il tema della bioetica e penso come da questo punto di vista e qui voglio fare un richiamo se se mi è permesso politico
Io ho guardato con grande attenzione mi capitò di farlo proprio nell'ottantanove all'esperienza vostra
Come esperienza di incontro di contaminazione di fusione di culture diverse
Voi siete partiti in un certo modo
Non avete in nessun modo rinunciato a quel tratto che sta nella vostro atto di origine ma poi vi siete allargati e man mano che la Società lo consentiva man mano che le idee politiche lo consentivano man mano che le culture politiche lo consentivano voi vi siete Trask Amati a riconoscere che dentro di voi oggi ci sono culture le quali probabilmente hanno negli anni settanta una provenienza diverso e probabilmente rimangono con dentro di sé e delle diversità ma l'elemento di convergenza e di unità e assai superiore
Elemento di divergenze divisi e questo è anche da questo punto di vista qualcosa che rende la celebrazione del vostro ventesimo anniversario qualcosa di molto importante ma penso per tornare al discorso che facevo prima quello che sta succedendo in tante zone della
Di aree metropolitane del Paese attorno al tema de la sicurezza del rapporto con gli immigrati diciamoci la verità ci sono pezzi della cultura di sinistra
Che sono oggi schierati in una posizione di contrapposizione nei confronti della
Quando dico che la cultura di sinistra ma il fisco agli intellettuali di sinistra mi riferisco ai comportamenti alle all'epidermide persino di elettori di persone che sono di sinistra ma che poi quando si trovano l'insediamento del bar degli immigrati nel loro quartiere e vedono messa Ri
Rischio o immagino sia messa in discussione la sicurezza proprio e della propria famiglia sono magari portati ad avere reazioni che tra virgolette non sono di quelle tradizionali che dis
Amo un mondo culturalmente politicamente definito con la sinistra può avere allora o noi affrontiamo questo tema della sicurezza versione accettato un frammento ma nell'accezione nelle voci che Giovanni ha citato
Trasversalmente oppure noi rischiamo da questo punto di vista veramente di avere dei contraccolpi e quindi io vorrei qui dichiarare la nostra disponibilità ad aprire un tavolo di discussione su questi temi in modo tale da poter stabilire le forme di relazione ed
Diciamo di convergenza operativa necessaria
Uno dei passi decisivi a favore dell'associazionismo è stato senza dubbio il decreto legislativo sulle organizzazioni non lucrative di utilità sociale con quel provvedimento solo state concesse agevolazioni fiscali sono stati fissati criteri certi per definire i soggetti che svolgono attività di interesse collettivo dalla salute allo sport dall'istruzione alla promozione tra cultura e dell'arte dalla beneficenza la ricerca scientifica
Il decreto è servito a mettere ordine un settore che rischia di diventare troppo confuso dando certezze e garanzie di trasparenza a chi lavora onestamente ma le agevolazioni introdotte parole favoriranno la vita stessa delle Onlus grazie alle detrazioni per le persone fisiche le imprese gli
Chi non commerciali che faranno donazioni
Un'importante base di lavoro comune e poi l'accordo quadro siglato a Padova dal presidente del Consiglio Romano Prodi le associazioni hanno presentato un programma molto particolareggiato di lotta alla povertà processi di esclusione
Di crescita e qualificazione del terzo settore di regolamentazione del sistema di gare di uso della leva fiscale ora si dovranno verificare le strade per arrivare risultati migliori ma credo che grazie a questa partenza si apre una nuova fase di collaborazione dalla quale si
Attendiamo buoni frutti la conferenza biennale di Foligno ad ottobre sarà l'occasione per fare il punto del nostro percorso sono convinto infatti che sia necessario progettare insieme
Che questa debba tornare ad essere la cifra della politica anzi delle politiche come spiega bene Giovanni Moro dei programmi per affrontare il problema ci sono oggi questioni che non entrano se non di riflesso nell'agenda della politica e che invece toccano la vita e il futuro di tutti voi penso lo c'
è stata prima la bioetica e a quali corde profonde toccano tutte le implicazioni della manipolazione genetica penso alle nuove tecnologie e a come impercettibilmente ma inesorabilmente stia mutando l'organizzazione stessa della nostra vita delle nostre città dei nostri i tempi penso alle ondate di migrazioni che Burrell i colori e le lingue che animano nostre città
Ma le nuove politiche non potranno essere non dovranno essere più processi di decisione lontani dall'esperienza concreta dipinte le nuove politiche dovranno avere il coraggio di ascoltare di capire di utilizzare le energie civiche le nuove politiche dovranno mettere i cittadini nella condizione di essere sorge ti del cambiamento di diventare attivi di trasformarsi operatori dell'interesse collettivo del bene comune io colgo l'occasione di questo ventesimo anniversario del movimento per
Il dito democratico per dire che considero tutto questo non il riconoscimento di una realtà esistente
Ma un'idea di rivoluzione democratica del nostro Paese di mutamento radicale del modo di essere e di funzionare del rapporto tra istituzioni politica e società civile ha ragione Giovanni sono passati vent'anni se e tutti diventati grandi forse anche qualcosa di più che grandi
Ma credo che oggi possiamo guardare in ragione dei successi raggiunti e degli errori compiuti e delle sfide non ha ancora realizzate possiamo guardare con qualche ragionevole fiducia in più alla possibilità che il nostro Paese scelga questo moderno perché di un modello
Di organizzazione dalla società democratica moderna voi in questi vent'anni avete parlato e credo che avete parlato con risultati tali da farci pensare che oggi queste idee possano entrare nel metabolismo generale della transizione italiana grazie
Di dire due parole due sottolineature è un ringraziamento
Sottolineo dell'importante discorso dell'onorevole Veltroni il fatto che abbia interamente registrato è assunto quello che il cuore nella nostra visione e c'è un problema di organizzazione ha un tono ma e riconosciuta della società civile che non si fa più riassorbire nella offerta di organizzazione politica tradizionale la coppia partiti sindacati e c'è un problema di scorrimento verticale di tutta questa realtà ricca e variegata nel sistema politico e soprattutto nel sistema della decisione di prove
Secondo mi ha riconosciuto e gli siamo grati che questo movimento in cui militano persone io
Storia personale
Simile alla sua
Che vengono da storie e sensibilità esperienze diverse arrembaggi strato soprattutto ha realizzato la trasformazione e gli elementi di novità e di unione tra tutti noi sono più forti
Delle storie e delle diversità da cui proveniamo questo è un patrimonio per il Paese terzo registra e assume come l'impegno di governo gli saremo senz'altro grati ma saremo anche molto vigili attenta che questo effettivamente avvenga l'assunzione della nostra proposta di politica della sicurezza intesa appunto in senso di trasversalità delle attenzioni e delle politiche pubbliche e non come compito riservato al ordine pubblico
Per queste forti attenzioni per il modo come con calore sensibilità e intelligenza ha corrisposto non solo al nostro invito allo sforzo che facciamo a soprattutto al senso profondo che ne mettiamo alle cose io credo a nome di tutti voi di doverlo particolarmente ringraziare abbiamo concluso la celebrazione
Come si usa dire passo lo scettro al principe no sbagliato al segretario
Tocca a lui presiedere la seconda parte di questa nostra giornata ho avvertito non possiamo consentirci Inter l'Silone coloro che abbiano esigenza di andare via o di fumare si complicata di farlo con grande discrezione prego Giovanni