"Democrazia e rappresentanza"

Ringrazio tutti coloro che sono presenti sapete di cosa si tratta un seminario a un seminario che
Il CRS
Inteso svolgere pur in una stagione così avanzata
Come proposta di tematizzazione per il lavoro che riteniamo si debba fare voi sapete che il nostro istituto attraversa un momento di ripensamento ci sono
Delle note che abbiamo redatto che trovate in cartellina stiamo andando verso una assemblea straordinaria la terremo al ripresa immagino in ottobre
E riteniamo utile in questo percorso mettere a fuoco le tematiche istituzionale della fase che riteniamo di definire fase di transizione la fase che si è aperta
A partire dal voto dello scorso anno e poi di quello di quest'anno nel referendum che ha introdotto il criterio maggioritario e porta con sé necessariamente una serie di modificazione del sistema costituzionale e anche delle forme politiche
Le regole del nostro il lavoro che sono relazione introduttiva di Antonio Cantaro esporrà una relazione che esprime il suo punto di vista ma tiene conto anche dell'elaborazione del CRS alcuni dei materiali sono stati riprodotti sono nella cartellina ci sono contributi
Che potete vedere gli autori dei contributi naturalmente sono liberi di intervenire
Anche su altri temi
Il dibattito dopo la relazione si svolgerà e si concluderà nella mattinata per le conclusioni di Stefano Rodotà a coloro che intervengono prego di rispettare i dieci minuti ovviamente com'
La necessaria tolleranza ma cerchiamo di mantenerci né tempi mezz'ora per la introduzione di Antonio Cantaro
Grazie Peppino
Ma io partii da questa considerazione
Che vi è una tendenza
La pubblicistica corrente alleggerite mi del nostro seminario che abbiamo oggi
Messo al centro nostro seminario partitario l'elezione diretta del premier
Come grandi scatoloni e contenitori che ciascuno può riempire come vuole
Come se avesse ci battiamo da tempo
Contro queste tendenze
A trasformare la discussione il confronto sulla questione istituzionale in una sorta di partita a poker
In un gioco di mosse e contromosse tra i giocatori della politica spettacolo
Per colore facciamo volentieri a meno
Soprattutto perché siamo seriamente preoccupati
Delle difficoltà della sinistra di esprimere un proprio giudizio una proprio opzione su processi e proposte che folcloristiche non ci pagano
Grandi mutamenti nel sistema politico istituzionale e costituzionale sono invero avvenuti negli ultimi due anni
E spesso ad opera per impulso di protagonisti inaspettati
Chi avrebbe mai scommesso nell'Italia del Caf o che una magistratura della quale si metteva in discussione persino l'autonomia il ruolo sociale
Sarebbe invece divenuta un attore politico istituzionale di primo piano
Io credo che noi siamo molto al di là della tradizionale supplenza
O del cosiddetto protagonismo giudiziario
La magistratura così come per altro verso i media hanno indicato una strada e uno stile di governo
Di direzione politica e in certi passaggi pensiamo al decreto Conso
Alla soluzione di Craxi hanno persino evocato è costituito l'opinione pubblica un soggetto politico attivo praticamente chiamandola a mobilitarsi chiamando la gente a mobilitarsi nelle piazze
Il mutamento della forma di governo dalla costituzione politica che ha retto il Paese per quasi un cinquantennio non è dunque più una prospettiva remota
Lontana un auspicio di qualche ardito riformatore
Tale mutamento divenuto specie dopo l'indicazione popolare per un sistema elettorale maggioritario
Da una parte un dato di fatto
E dall'altra una necessità
Del resto i processi materiali incauto nell'impongono continue brusche accelerazioni
Vediamo la questione della legge sulla Rai e le prime col polemiche sull'eleganza sullo stile di governo del suo nuovo presidente
Queste questioni al di là appunto dell'eleganza dello stile di governo sottendono a mio parere di rilevantissimo e questioni di sostanza
Quale mercato ed assetto del sistema delle comunicazioni nell'Italia del maggioritario
Quale servizio pubblico a tutela del pluralismo politico e culturale e del diritto degli utenti ad una produzione diversificata di qualità
Quale infine perveniva un tema che ci tocca più da vicino il ruolo delle Camere e dei rispettivi presidenti quando domani anche questi organi saranno presumibilmente espressione della sola maggioranza di governo
Era difficile credere che il superamento del sistema elettorale proporzionale potesse risolvere i suoi offre Effetti esclusivamente nella sfera della selezione e della composizione delle rappresentanze elettive
Un problema di tenuta e aperto ormai per tutta la seconda parte della Costituzione ma io credo che ad essere in discussione a sono ormai gangli decisivi della stessa parte prima
Dalla regolamentazione come ovvio del sistema dell'informazione allo status al ruolo dei partiti politici
Senza tralasciare credo nemmeno i principali ed elementari
Principi della cosiddetta costituzione del lavoro che come ci ha ricordato qualche giorno fa il Ministro Giugni è stata praticamente riscritta dalle parti sociali non probabilmente solo con l'accordo del tre Maggia a partire dall'accordo del trentuno luglio lo scorso anno
Se guardiamo una prospettiva più ampia questi mutamenti credo si possa dire come è stato detto che l'introduzione del principio maggioritario sta in realtà già producendo i primi effetti sull'equilibrio dei poteri sul sistema di garanzie
Sull'assetto della giurisdizione sulla tutela dei diritti
In relazione al maggioritario avanzo un'opinione che forse inusuale
Ritengo infatti che la sua introduzione sanzioni in modo altamente simbolico un esaurimento del programma economiche sociale contenuto nella parte prima della Costituzione inverto cioè la lettura corrente che si dà del rapporto tra principio maggioritario Complesso del sistema la Costituzione perché a me pare che del principio maggioritario non a caso non si parli
Sino a che il quadro di valori contenuti nell'articolo tre comma due nella parte relativa ai rapporti etico-sociali rapporti economici cioè i principi e valori di uguaglianza di solidarietà
Diritti sociali le economie miste programmate e programmata sino a quando quel quadro di valori rappresenta un impegno comune e condiviso dei soggetti politici e sociali protagonisti della vita collettiva del Paese
Sino a quando questo presupposto questo quadro peggio diciamo fino alla fine degli anni settanta e del tutto naturale che venga riconosciuta ciascuno di quei soggetti il diritto a concorre la tosse all'attuazione costituzionale e legislativa di quel quadro di valori
Come dire insomma che il patto programmatico contenuto nella Costituzione ha bisogno di inverarsi continuamente in un patto politico e istituzionale
Nessuna maggioranza fragile o duratura che essa sia deve avere il potere di pregiudicare unilateralmente irreversibilmente i valori costituzionali e il compromesso di cui queste sono espressione
Nesi entrare testimonianza secondo me se riflettiamo bene allo schema dei rapporti tra maggioranza e minoranza in particolare tra maggioranza e opposizione che ancora oggi è formalmente impresso nell'ordinamento costituzionale
Pensiamo norme che prescrivono particolari che maggioranze qualificate per l'elezione degli organi di garanzia
Presidente La Repubblica Corte costituzionale consiglio superiore la magistratura presidente le Camere
Maggioranze qualificate ancora per la definizione delle regole del gioco da quella fondamentale contenuta nell'articolo centotrentotto la Costituzione relativa alla revisione al procedimento di revisione
Sino all'approvazione dei regolamenti parlamentari norme infine che assegna una particolare facoltà o pappo tetto potevi a minoranze qualificato
Un quadro di disposizioni dal quale si deduce chiaramente la volontà di attribuire alla ma alla minoranza all'opposizione non soltanto un'incisiva funzione di controllo
Ma anche di far sì che le minoranze l'opposizione siano presenti e attive nel procedimento decisorio degli organi di indirizzo politico e persino in quello di nomina degli organi di garanzia
Ora è del tutto evidente
Me pare perlomeno così che l'introduzione del principio maggioritario costringe a ripensare legittimazione funzionamento degli istituti di garanzia ed è questo il primo elemento sullo quale volevamo richiamare l'attenzione ponendo persino l'interrogativo se non si è più utile fornire a questi organi di garanzia un fondamento diverso da quello rappresentativo parlamentare
La democrazia è garantita dalle maggioranze qualificate o da certi poteri attribuiti a minoranze qualificate presuppone infatti al di là delle discussione sulla costituzionalizzazione o meno del principio proporzionale una legge a impianto proporzionale
Nessuna garanzia certa vi invece se un partito un'opposizione che ottiene il venticinque trenta per cento dei suffragi può contare sulla maggioranza assoluta dei seggi o addirittura su maggioranze anche più alte
Mi rendo conto che questo è un campo di riflessione estremamente delicato e quindi estremamente aperti
Come emerge peraltro anche dalla interessantissima discussione svolta sia per una settimana fa su questo tema alla Fondazione Basso
Tuttavia io credo sbagli eremo se affrontassimo la questione esclusivamente con la preoccupazione che certo legittima di porre un argine agli impatti negativi del maggioritario sull'equilibrio e la distribuzione dei poteri il problema l'aldilà
Un nuovo status della maggioranza e dell'opposizione non può essere affidato solo ad un innalzamento di quorum al mutamento di procedure o persino o più vasto a un più vasto ricorso lo strumento referendario
Per definire adeguatamente quali contrappesi
Quali contropoteri necessari innanzitutto capire bene quali saranno i soggetti e poteri reali di governo diciamo all'Italia al maggioritario
Ma soprattutto diciamo in un'Italia in cui è venuto meno il monopolio della rappresentanza politica da parte dei partiti politici
Torna insomma il problema sollevato all'inizio quale forma di governo verso quale forma di governo ci stiamo interessando chi sarà il nuovo dominus di essa
La risposta non è semplice e neanche interamente prevedibile essendo primariamente legata alla discussione che in queste ore in questi giorni si sta svolgendo alla Camera al Senato sul tipo di sistema elettorale maggioritario che corre concretamente verrà introdotto
Nel nostro ordinamento
Per taluni profili appena possibile formulare degli interrogativi
Che cosa diventeranno ad esempio gli attuali gruppi parlamentari se saranno composti da eletti che sono stati candidati essenzialmente per la forza della loro immagine e per la profondità del loro radicamento territoriale e ho professionale
Quale vincolo si ricostituì RAI gruppi sorti da cartelli elettorali aggregazioni più o meno trasversali
Una legge elettorale che favorisse la frammentazione territoriale della rappresentanza potrebbe paradossalmente produrre l'effetto positivo di gruppi parlamentari molto coesi e compatti
Ma molto probabilmente ciò costituirebbe un ulteriore ostacolo la formazione di una coerente maggioranza politica e di un forte appoggio parlamentare al governo
E questo l'esito paventato da molti nelle discussioni di queste settimane a testimonianza che l'introduzione del principio maggioritario apposto di fatto sul tappeto la questione la forma di governo ma è lungi dall'averla risolta
Con tutti i rischi che una lunga e logorante fase di incertezza potrebbe comportare per la tenuta dell'istituzione e la fiducia popolare persino nelle regole limitate nelle istituzioni della cosiddetta democrazia elettorale
Per queste avvertiamo l'urgenza e abbiamo pensato che fosse urgente per un seminario come quello di oggi l'urgenza di farsi carico del nodo della riforma della rappresentanza politica e della forma di governo
La proposta di elezione diretta del premier nel ritornata in queste settimane di attualità evoca a suo modo questo problema è questa esigenza
Anche se indubbiamente non giova la sua fortuna il politicismo lo strumentalismo colo quale con la quale è stata presentata dall'onorevole Segni
L'autocandidatura del leader referendario ad un'istituzione che non c'è può infatti avere l'effetto di rendere poco credibile ciò che viene sostenuto dei fautori ed estimatori della proposta
E cioè che l'elezione diretta del premier nient'altro sia che il naturale completamento del sistema elettorale maggiore maggioritario ed uninominale e rafforzare anzi il convincimento il sospetto
Che l'elezione diretta del premier altro non sia che la versione italiana del presidenzialismo
Un éscamotage insomma per riproporre surrettiziamente la battuta Strategy istituzionale di Craxi e così
Io però sono tra quelli che sin dall'inizio ha provato a prendere sul serio la proposta presidenzialista e credo che altrettanto sì è necessario fare per la proposta di elezione diretta del Presidente del Consiglio
Vorrei perciò soffermarmi su quello che i suoi più motivati sostenitori
Diciamo Augusto Barbera
Accreditano come il maggior pregio della proposta
Ovvero il fatto che essa costituirebbe una concreta e realistica alternativa al presidenzialismo
Anzi più precisamente un'alternativa neo parlamentare alla forma di governo presidenziale
Credo che questo tentativo vada apprezzato anche per il modo come costruito ma per le ragioni che dirò tra poco esso non mi persuade del tutto
Dire alternativa neo parlamentare dire solo una parte della verità una mezza verità
E infatti il vero che con l'elezione diretta del premier siamo ancora entro l'alpino della forma di governo parlamentare
Con un'estrema approssimazione che mi perdonerete direi che mentre la forma di governo presidenziale tende a produrre una democrazia dei leader e sottolineo del l'elezione diretta del premier tende a produrre una democrazia con un leader una democrazia cioè nella quale la personalizzazione del potere non è sganciato per lo meno non è del tutto sganciata da una scelta di Indirizzo del corpo elettorale sulla coalizione e sul programma di governo
Tutto ciò vale però dal punto di vista di un'astratta modellistica tanto astratta da dimenticare il concreto Stato della democrazia italiana e del suo sistema politico di parte del suo sistema politico
Mi colpisce in proposito il fatto che Duverger pochi giorni fa sull'Unità che un antico sostenitore dell'elezione diretta del premier abbia sentito il bisogno di lanciare un preoccupato allarme sull'impatto negativo di tale scelta istituzionale
Ragionamento è questo che in assenza di una struttura bipolare del sistema politico
Grazie una struttura già esistente di leggi elettorali che favoriscono l'aggregarsi gli schieramenti l'elezione diretta del premier dice due Age potrebbe rilevarsi una catastrofe
Ne persuade l'argomento che con l'elezione diretta del sindaco questo modello è stato già efficacemente sperimentato non soltanto perché troppo presto per dirlo quanto soprattutto perché non esiste alcun elemento che possa far presumere che ciò che accade sul piano locale funzioni e soprattutto sia auspicabile anche sul piano nazionale
Ma soprattutto a me pare che potrebbe rilevarsi illusorio sottovalutare la perdurante forse vocativo del presidenzialismo in senso stretto
Il fascino connesso alla sua immediatezza comunicativa
Per una larga fascia di cittadini il capo dello Stato eletto direttamente dal corpo elettorale e infatti soluzioni in grado di rispondere a due contrapposti
Ma altrettanto urgenti bisogni delle società di massa prima una domanda di immediatezza della democrazia e di riduzione delle distanze tra se tra governati e governanti
Secondo una domanda di ordine ovvero di costituzione di una sede forte di decisione sganciata dalla frantumazione particolaristica e corporativa
Il presidenzialismo insomma a differenza la proposta di elezione diretta del premier allude a qualcosa di più di un mutamento della forma di governo esso contiene un'idea di una filosofia del conflitto della politica dell'ordine che parla di più all'opinione pubblica
Che viene espressamente costituita come soggetto politico del quale l'azione presidenziale vediamo l'esperienza gli Stati Uniti deve permanentemente tenerne conto
Viceversa l'innovazione derivante dall'elezione diretta del premier sembra fermarsi ad una soglia più bassa
Il peso del corpo elettorale dei cittadini è certamente più stringente al momento del voto
Ma subito dopo e per tutto l'arco della legislatura
Della dialettica politica e istituzionale torni in realtà ad essere protagonisti esclusivi partiti e Parlamento
Certo indeboliti un Governo certo apparentemente rafforzato infine in una posizione tutta da ridefinire il presidente della CAF
Un po'poco per certi versi un po'troppo per altre certamente comunque siamo lontani dalla evocazione di una forza alternativa democratica al presidenzialismo
Ho sin qui sottolineato le ragioni che si devono indurci a prendere sul serio tanto la prospettiva dell'elezione diretta del premier quanto Livia presidenzialista senza ovviamente nascondere i forti motivi di perplessità per Luna è un po'meno per l'altra
Io credo che altrettanta e forse maggiore attenzione dobbiamo riservare all'idea federalista
E alla lega che oggi il soggetto che concretamente la pratica elargisce
Anche in questo caso io leggo questo fenomeno che così repentinamente penetrato nel senso comune di una parte tanto rilevante del Paese
Collegandolo da una parte alla crisi delle forme dei luoghi tradizionale della rappresentanza politica della coesione sociale e dall'altra all'emersione di nuovi presupposti soggetti e attori di rappresentanza
Il federalismo leghista e infatti
Formula che assuntiva che come è stato giustamente rilevato condensa una pluralità di domande
Di nuova rappresentanza e persino di nuova rappresentazione della società in un connubio apparentemente inestricabile di arcaicità e modernità
Quattro mi sembrano queste domande questi fattori il bisogno primo il bisogno di aggregazione primaria e quindi di territorio
Secondo l'intolleranza sociale
Terzo la protesta anti statalista quattro la rivolta fiscale
Partendo dal primo di questi fattori va ricordato innanzitutto come i processi cosiddetti processi di mondializzazione dell'economia di finanziarizzazione di dematerializzazione della ricchezza
Di declino delle politiche pubbliche in campo sociale assistenziale inducono un effetto paradossale
Che è quello di rendere il territorio di appartenenza il posizionamento territoriale una risorsa strategica
O quantomeno maggiormente strategica che non la cittadinanza generale connessa ad una nazione e ad uno stato ciò vale innanzitutto per i settori economici e sociali più deboli
Per i quali un senso di protezione di sicurezza sembra poter discendere oggi più dall'essere padano
Dall'appartenere comunque un territorio definiti aggregato che non dal praticare la tradizionale speranza del secolo
E cioè l'emancipazione tramite la politica la partecipazione infine il riconoscimento istituzionale
Ma il territorio inteso come ambiente circoscritto delimitato la città la Provincia la Regione
E un bisogno una condizione altrettanto importante per certi versi ancor più rilevante decisiva per tutta quella nuova borghesia impedito imperiosamente cresciuta nel processo di modernizzazione degli anni ottanta
E che nella Lombardia ha certamente trovato la sua terra d'elezione il suo sviluppo più compiuto
Di fronte infatti alle sfide di un mercato sempre più internazionalizzato e competitivo
Allo stress e alle incertezze provocate dall'Agi rimesso una parte rilevante di piccola imprenditoria di vecchie nuove figure professionali di lavoro autonomo riscopre l'importanza competitiva del territorio di insediamento
Che valorizzate prode e protetto in primo luogo in termini di moderazione salariale e di efficienza delle strutture pubbliche
Può rilevarsi risorsa adeguata a minimizzare i traumi e le fratture della crescita
Se così è il bisogno di territorio corrisponde essenzialmente non tanto ad un improbabile riscoperta
Di tradizioni etniche della comunità quanto piuttosto l'emersione di una domanda di sicurezza e protezione che si indirizza verso istituzioni dal sapore antico
Verso la valorizzazione di tutte le aggregazioni di tipo primarie
La famiglia unità socialmente organizzate di autotutela della crisi dello Stato sociale
La corporazione istituzioni difese gli interessi particolari ma anche strumento di comunicazione di competenze culture professionali la comunità territoriale luogo di cui salvaguardare risorse naturali ambiente memoria tradizione
Il federalismo leghista come cultura politica difesa degli interessi spontanei e come rifugio dall'ignoto approda poi del tutto naturalmente all'intolleranza sociale
Alloca Lismore le aggregazioni primarie del territorio infatti connessa esaltazione della conferenza pazienti opposizione assieme o la stanza tra soggetti provenienti da diverse aree del Paese o da Paesi diversi
In questo c'è qualcosa è persino di più ampio e preoccupante se possibile del razzismo
C'è il rifiuto tout-court dello straniero
Dello straniero di provenienza meridionale extracomunitario sino a coloro che provengono persino da altre province o regioni dello stesso anno
Abbiamo visto tante volte negli Stati
Dello straniero di professione lavoratori punti del pubblico impiego operatori culturali e in genere tutti coloro che esercitano una professione improduttiva in quanto incongruente con la cultura del lavoro produttivo
Infine dello straniero devianti drogato l'omosessuale e così via
Se stranieri insomma soprattutto in relazione a norme regole stili di vita
Con ciò il localismo federalista riflette interpreta rivendica una modificazione profonda del concetto democratico illuministico di cittadinanza
Da una cittadinanza come diritto estensibile virtualmente a tutti a una cittadinanza come privilegio di una comunità omogenea e aggregata
Questa etica intollerante e avversa ai valori della solidarietà
Alimenta a sua volta politicamente e culturalmente la protesta antistatalista nelle sue di tre diverse varianti anticentralisti tanti partitocratica e antiburocratica e infine
Di grande attualità la protesta anti fiscale
Su queste due proteste a dire il vero fomentate da una politica fiscale sociale dello Stato centrale o troppo lassista o irresponsabilmente vessatoria
La lega sta consolidando ed estendendo il suo consenso sociale politico il suo radicamento populista e interclassista
E sarebbe un errore sottovalutare la capacità di coesione e di tenuta nel tempo di questa strategia di questo cavalcare le ragioni della protesta antistatalista e anche fiscale
La demagogia leghista fondo invero le sue radici in un terreno ben Fertile ben arato per recepirne i messaggi e ben pronto a scommettere su una riorganizzazione dei servizi pubblici
E della pressione fiscale affidata a norme e istituzioni non più di tipo universalistico
Dalle gabbia salariale alle gabbie fiscali e sociali il passo e insomma molto Breve
I processi di americanizzazione la società settentrionale rendono infatti del tutto ragionevole ed equo
L'argomento che ha un diverso contributo alla formazione della ricchezza nazionale debbano corrispondere meccanismi particolaristici e localistici nel funzionamento delle istituzioni pubbliche e nelle politiche redistributive
La diversificazione il particolarismo corporativo aziendale e territoriale sublimazione Ale e già del resto un progetto largamente avviato nel campo del lavoro e della protezione sociale
Ne è un esempio
è evidente di questa
Tendenza della lega cavalcare questi temi la proposta didattica decentralizzazione delle principali prestazioni previdenziali e sanitarie attraverso ad esempio la costituzione di mutue di ambito regionale e l'attivazione di forme nuove di nuovi livelli di solidarietà territoriale e occupazionale
Qui non può essere dimenticato però che già amato con i decreti di fine novantadue inizio novantatré in materia pensionistica e con il decreto in materia
Sanitaria ha concretamente aperto tracciato la strada che ridimensiona drasticamente la copertura superata dalla tutela pubblica e prevede viceversa l'introduzione di regimi complementari anche su base territoriale
Un progetto di ristrutturazione del welfare dunque che insieme neo liberista NO particolari sta e che accompagni accelera l'americanizzazione mercatista dello stato sociale
Del regime del lavoro del suo costo e dei suoi diritti
Se lo scenario sin qui tracciato ha un qualche fondamento i motivi di riflessione anche di ripensamento critico e dove ed autocritico non mancano
La forza e la pericolosità dell'idea presidenzialista del federalismo leghista devono indurci tutti a uno sforzo di radicale aggiornamento di produzioni di una nuova cultura e politica delle istituzioni
La critica l'etica della costituzione della Priebke pubblica
Si sta purtroppo per qualcuno rilevando vincente tangentopoli e l'entrata in campo della lega sanzionano clamorosamente la Saori mento di un progetto storico politico di direzione e ordine consapevole pluraliste Congar e concordato dell'economia della società
Una riproposizione dei valori alti di quel progetto non può oggi Avvenire informa sartoria
Persino il rifiuto dell'Olocausto l'antifascismo che sono il fondamento etico costitutivo originarie rinunciabile del patto di cittadinanza consegnatoci dalla Resistenza non costituiscono più nella coscienza di una parte del TAR del Paese
Un tabù indiscusso
Dita butta via per esistere comune come comunità io credo abbiamo sempre bisogno tabù diversi da quelli del federalismo leghista essenzialmente sviluppati sulla topologia negativa
Non servono però retorica sono nostra attualità e su improbabile culture dell'unità nazionale
Le tendenze sulle quali si sviluppano l'etica presidenzialismo il localismo leghista sono credo per le ragioni indicate prima tendenze organiche alla società italiana
Fare i conti seriamente con questi fenomeni significa dunque mettere in campo un'idea competitiva circa le forme i modi in cui nell'epoca della complessità
Vanno riorganizzati i rapporti tra governati e governanti e circa i valori le regole e le istituzioni di una società ordinata e armoniosa
In termini politici e sociali ciò comporta misurarsi affondo con quelle che oggi a me sembra le tre grandi questioni nazionali la questione del lavoro dell'occupazione la questione fiscale e la questione meridionale
Mentre in termini più strettamente istituzionale ciò significa ripensare forme luoghi della partecipazione della rappresentanza fondamento e legittimazione dei poteri di governo di controllo e di normazione
Un campo ovviamente di lavoro molto arduo per molti versi inedito al quale tuttavia credo che come si è perse possiamo dare un contributo non piccolo
A partire dai fatti dei processi concreti leggendo in esse domande che spesso per pigrizia non riusciamo a generalizzare nella loro portata di principio ordinativi regolativo
Faccio solo qualche esempio c'è una domanda per esempio di democrazia di mandato della quale è stata partecipe anche lo stesso movimento che ha sostenuto i referendum elettorali e che andrebbe pertanto indagata oltre la sfera della rappresentanza sindacale
C'è ancora una richiesta di nuovo ordine nel rapporto con la natura forse dire meglio di armonia rapporto con la natura e con l'altro chi viene dalle culture ecologiste femministe dal mondo cattolico più radicato nel volontariato e nel sociale
Ma dovere essere indagata innanzitutto l'idea democratica nella sua radicale istanza di autodeterminazione ed eguale potere sociale
Questa radicalità dell'idea democratica può fare può entrare infatti in profonda sintonia
Con quel movimento diffuso
Sentimento diffuso scusate che avverte comitis Chini individuali e il vivere quotidiano di ciascuno siano sempre più legati a decisione processi che coinvolgono inafferrabili poteri imprenditoriali grandi istituzioni apparati e lobbies
Compito della sinistra e quello di scommettere sulla democrazia
Come la forma che più compiutamente viventi via e garantisce un eguale possibilità di accesso alle risorse ed un uso socializzato della scienza dell'informazione e della formazione
Il confronto e la ricerca su quale rappresentanza su quale forma di governo e quale forma di Stato che l'oggetto del nostro seminario a mio giudizio non può non prendere le mosse da questo quadro di riferimento
Non per sottrarsi al tema specifico ma per impossessarsi di criteri di orientamento nella babele che sempre più spesso e la discussione sulle riforme istituzionali e costituzionali
Non chiediamo ovviamente di fare scelte pregiudiziali e di campo a nessuno
Vogliamo anzi lavorare a rendere chiaro le ragioni di divisione di conflitto
Per quel che riguarda in particolare le diverse culture politiche della sinistra nutriamo l'ambizione di voler contribuire a creare le condizione per una loro ricomposizione e unità
Nella critica motivata al presidenzialismo e federalismo leghista nella costruzione di una nuova atti più trasparente legittimazione da rappresentanza politica e del potere politico e di governo
L'agenda che a me sembra amplissima di problemi che che il dibattito di oggi può contribuire a chiarire e a meglio tematizzare grazie
Grazie Cantaro addirittura cronometrico
E io ho già raccolto la prima iscrizione che è quella di Cesare Salvi gli do volentieri la parola e prego di segnalarmi la richiesta di interventi
Sì
Ma io intanto credo chi si debba esprimere
Apprezzamento per la relazione che ha fatto
Cantaro molto puntuale
Che cogli effettivamente in o di il istituzionali che noi che noi abbiamo abbiamo davanti
Noi siamo soltanto all'inizio
Del processo di riorganizzazione
Istituzionale della democrazia italiana del sistema politico italiano
La legge Mattarella è un che tutto lascia prevedere verrà approvata sostanzialmente nel nell'impianto attuale in questi giorni anzi
Oggi stesso ci sarà un voto
Legge Mattarella è un passo iniziale di un processo più lungo e più complesso è un passo importante perché tutto lascia prevedere che il prossimo Parlamento quello che dovrà andare avanti su questo percorso sarà eletto con quella legge
Io credo che con quella legge sarà eletto solo quel Parlamento cioè c'era una legge che sarà usato una volta sola
Ma certo è molto rilevante il fatto che quella quello sia diciamo il processo di vi è lo strumento attraverso il quale si formerà la rappresentanza che darà seguito voi a questo processo di cambiamento
Ora il giudizio negativo su quella legge
Il giudizio di incompiutezza di non realizzazione degli obiettivi referendari
Non deriva dalla illusione che una legge elettorale da sola possa risolvere alcun problema e nemmeno il problema della scelta da parte dei cittadini del Governo e della maggioranza perché si sa fin troppo bene che nell'ambito di una democrazia parlamentare nessuna legge elettorale in grado di realizzare questo obiettivo giudizio negativo deriva dal fatto che fra le leggi elettorali possibili nel quadro referendario questa è quella che meno si avvicina quell'obiettivo meno spingeva verso il bipolarismo nei limiti in cui un bipolarismo è possibile nelle condizioni sociali e politiche dell'Italia di oggi ma tanto più perché il bipolarismo è difficile nell'Italia di oggi per le ragioni che sappiamo e soprattutto è difficile perché è difficile
La formazione del del fronte moderato essendo questo rappresentato dalla lega al Nord
E dalle ali destre dei vecchi partiti di governo nel Centro Sud poi vedremo che cosa uscirà fuori da tutto questo ma a maggior ragione per questa difficoltà sarebbe stata necessaria una legge che spingesse in quella direzione
Che rendesse per quanto più possibile facile
Il percorso verso la formazione del del bipolarismo
Quindi un giudizio negativo non perché qualcuno attendesse dalla legge elettorale qualcosa di diverso da quello della legge elettorale può dare va be'chi fa le leggi elettorali possibili nell'Italia di oggi dentro il meccanismo referendario questa francamente e una delle peggiori
E allora dopo ma credo che cantare o abbia posto molto correttamente la questione
Chi viene riassunta
In termini di elezione diretta del premier è una formula ambigua
Non solo ambigua nella confusione che è facoltà presidenzialismo cioè non c'è solo da distinguere fra presidenzialismo e parlamentarismo
Ma c'è anche da distinguere su che cosa si intenda per questa formula con la difficoltà che deriva dal fatto che in proposito non esistono esperienze diciamo le quali fare riferimento nel sullo scenario mondiale tranne la tranne la legge israeliana
Sulla quale tornerò fra un momento che però non è stata mai messa alla prova dei fatti cioè si voterà la prossima volta in Israele con questo sistema e nemmeno con compiute proposte
Di riforma sibili viene continuamente preannunciata questa proposta ma ancora nulla nulla non l'abbiamo vista
Perché è molto diverso è pur nell'ambito della logica del parlamentarismo cioè della logica che consenta al premier ancorché eletto dal popolo di essere sfiduciato dal Parlamento
O meglio la necessità che il premier ancorché eletto dal popolo abbia anche la fiducia del Parlamento ma dei che ci sono due varianti diversissime rispetto a questo l'una e quella di un premier che viene eletto in modo autonomo e separato investito in modo autonomo e separato rispetto all'investitura della rappresentanza
E l'altro e quello del premier che sia indicato prima anche investito
Dalla dal voto popolare in forme che si potranno vedere ma in quanto leader re di una coalizione di uno schieramento politico programmatico e quindi anche di uno schieramento sociale che si traduca però in soggetti politici organizzati è una differenza
A mio avviso determinante
Nel senso che la prima versione quand'anche la si voglia distinguere concettualmente dal presidenzialismo per il fatto che comunque necessaria investitura parlamentare a mio avviso al di là di questo dato formale un meccanismo di tipo presidenziale
Perché prevede un'investitura dell'esecutivo del tutto separata ed autonoma rispetto alla formazione della rappresentanza una soluzione da respingere
Mentre l'altra via l'altra strada
è una strada da da studiare
Da valutare con attenzione
Cioè per esempio la proposta delle ACLI ecco l'unica che si è tradotta in termini
In termini operativi
Pone un problema molto rilevante in termini di costruzione del sistema
Sì cioè in quel modo si sia disponibili ad entrare nella logica
Di un sistema elettorale che assicuri comunque una maggioranza in ogni caso dovrebbe essere un sistema a doppio turno
Perché evidentemente c'è il problema di legittimazione anche in termini di numero di consensi
Da parte
Di chi deve essere investitori questa funzione di governare
Che questioni pone che che tipo perché assenso ragionare in questa direzione credo per due ragioni fondamentali la prima è che noi abbiamo bisogno di forti momenti
Di
Legittimazione politica nazionale
E abbiamo bisogno per due ragioni la prima è quella che di tutta evidenza tendenza cioè alla frammentazione politica e sociale del Paese la frantumazione e la divisione alla separazione la seconda e che credo la sinistra debba andare
Con coraggio con forza nella direzione del decentramento del federalismo questo richiede evidentemente una controspinta una controtendenza
Un elemento anche istituzionale di forte affermazione
Del momento della identità nazionale delle forze dei soggetti politici delle istituzioni del governo e quindi indirettamente di rilegittimazione di via Nazionale nel Paese nella collettività e nei cittadini
E la seconda ragione e quella della necessità di dare una nuova legittimazione complessiva alle istituzioni alle istituzioni democratiche chi può venire anche da forme di investitura di questo tipo ripeto non di una persona ma di una coalizione politico programmatica e quindi di uno schieramento
Non solo politico ma anche sociale evidentemente ora questo non è che preoccupi rispetto a questo le ragioni di cautela
Non sono tanto dovute al fatto della novità istituzionale
Anche se la novità istituzionale richiede grande attenzione per esempio la legge israeliana alla quale facevo riferimento che peraltro innesta l'elezione diretta del premier e con un meccanismo di separazione dei voti e con una legge elettorale che rimane proporzionale prevede però una clausola di salvaguardia indispensabile
Cioè nel momento in cui il Parlamento c'è la come dire lo scioglimento o reciproco
La caduta reciproca la nuova tornata elettorale reciproca anticipata di Parlamento e del premier eletto quel premier eletto sul quale si è verificata la crisi non può ricandidarsi
Quindi il punto di vantaggio che ha il premier eletto rispetto al parlamento della rete ha avuto un'investitura popolare diretta rispetto a un Parlamento formato proporzionalisti idealmente quindi il punto di forza che ha nell'eventuale crisi
Con il Parlamento qualora si vada a elezioni anticipate e bilanciato fortemente dal fatto che si ritiene di spingere la crisi fino a quel punto comunque non può essere lui il nuovo candidato il nuovo candidato alle elezioni quindi è una garanzia anti personalistica forte ma evidentemente è un modello che non condivido affatto lucido soltanto per fare riferimento alla necessità se si dovesse andare in questa strada di bilanciare bene
Di garanzie e meccanismi istituzionali complessivi ma la novità non spaventa perché
Noi siamo italiani basta scorrere anche la stampa
Internazionale in queste ore anche i paragoni tutti a nostro favore che viene buono fatti fra la crisi italiana e la crisi giapponese
Nostro paese in questo momento nello scenario istituzionale
Internazionale dell'Occidente quello che forse proprio perché parte da una situazione di particolare arretratezza in termini di il sistema legittimato sistema di ricambio sistema di rinnovamento della politica perché quello che più ha pagato i costi
Della guerra fredda quello nel quale al tempo spesso il processo di rinnovamento e di rilegittimazione della politica che è una questione aperta in tutte le democrazie occidentali come sappiamo ed è tema di discussione internazionale si sta anche svolgendo può svolgersi ha potenzialità di svolgimento anche più avanzate
Rispetto ad altri Paesi ad altre realtà la carica di cambiamento e più dirompente nel bene e nel male
Forse c'è un aspetto nuovo del caso italiano alle soglie del due mila di cui tanto si è parlato negli anni nei decenni passati che proprio nel fatto di rivolgimento della politica proprio perché viene da una situazione più bloccata
Che altrove dove quindi la delegittimazione è stata più forte anche io la portata dirompente o dirompente quindi anche capacità innovative più avanzata ceto di difficilissima gestione di assoluta dalla rispetto alle quali c'è l'assoluta incertezza verso il quale muoversi
Questo richiede però anche ecco qui quell'idea competitiva nella quale parlava Cantaro
In particolare per quanto riguarda la sinistra
Si caratterizzi con forza su entrambi i fronti
Sul fronte della contestazione della soluzione leghista per dirlo in breve
Ma anche sul fronte di quello che dicevo aspetto positivo innovativo della crisi in atto cioè la liberazione di questo Paese da un sistema di potere
Da un sistema politico
Ed è davvero è singolare che proprio la sinistra che con più forza apposta in questo decennio la questione di un sistema dei partiti di governo di un sistema di potere di un sistema politico che stava diventando regime pur nelle forme della democrazia adesso come dire abbia o possa avere atteggiamenti di di di di preoccupazione per questo processo invece di liberazione di cambiamento che si è messo in atto che può richiedere anche forme istituzionali inedite nuove la rilegittimazione dei valori della sinistra il fatto che non possono essere gli stessi valori costituzionali più in quanto tali recepiti sto concludendo recepiti acriticamente si vedono si vedono proprio in questo in questa capacità della sinistra di cogliere
Gli aspetti positivi e rilanciare sul terreno politico ma anche sul terreno innovativo istituzionale del fatto che
In Italia è in corso un processo complesso che ha tanti aspetti difficili complicati ma dentro questi aspetti c'è anche un grande fatto di liberazione
Un grande fatto di liberazione rispetto a un sistema di potere che sappiamo non era solo politico ora anche sociale l'impresa e così via ma se non riusciamo a dare il senso che c'è anche questo e allora per concorso
Oggi per dirla in breve evidentemente non c'è un'attualità oggi in questo Parlamento sulla questione dell'elezione diretta del premier
Questo non è un Parlamento in grado di affrontare di poter affrontare un problema così complesso così difficile così delicato che richiede tanti dosaggi in modo non strumentale non demagogico non legato ad altri problemi ad altri discorsi è una questione per inviare a dopo
Proprio per questo allora da da da da studiare ed approfondire anche con il distacco e la serenità dovuto a questo
C'è una
Non capacità del Parlamento c'è un problema di tempi rispetto alla indilazionabile necessità di andare presto una nuova questione alle dalla nuova alla formazione del nuovo parlamento a nuove elezioni c'è la questione che
Il problema di una investitura del candidato alla guida del governo indicato prima richiede comunque una legge elettorale profondamente diversa da quella attuale
Quindi nulla sarebbe di peggio che pensare di innestare l'elezione diretta del premier sulla legge sulla legge Mattarella
Quindi credo che queste tre ragioni un giudizio sulla capacità di questo Parlamento di fare buone riforme un giudizio sui tempi è un giudizio sul fatto che sarebbe assolutamente negativa l'idea di collegare meccanismi di questo tipo a questa legge elettorale che viene provata
Spingono la a porre la questione come problema che dovrà affrontarsi in questa fase successiva del nostro processo di cambiamento democratico oggi la questione come la sinistra si attrezza con questa legge con la legge Mattarella
Per poter avere nel prossimo Parlamento la maggiore voce in capitolo possibile
Cioè il problema anche questo secondo me del prossimo Parlamento di come con una legge maggioritaria si organizza il sistema delle garanzie
Problema complicato di chi non è non non è detto che ovunque
Che ovunque si tratti di aumentarle le garanzie al i quorum e così via alcuni di questi quorum rispondevano a una logica consociativa anche col sistema maggioritario vanno bene ma vorrei dire
è stato detto anche nel convegno organizzato da pulita del diritto non avrei eccessive preoccupazioni perché purtroppo come sappiamo difficilmente questa legge potrà esprimere una maggioranza di governo quindi non vedo uscire da questa legge
Una maggioranza soverchiante che possa comunque
è un tema che il nuovo Parlamento dovrà affrontare ed evidentemente soprattutto tenere conto di un dato il sistema maggioritario ad un turno
Rispetto a una crisi come la crisi italiana evidenzia al massimo grado
Le questioni sociali e territoriali aperti
La logica brutale del maggioritario a un turno per il quale chi vince il primo chi chi arriva primo viene letto designa la rappresentanza evidenzia al massimo grado mai richiesta cosa che ci son già evidentemente non le crea
E anzi da questo punto di vista
Anche i suoi vantaggi evidenzia la questione sociale
Abbiamo vista col voto di Milano e di Torino
Evidenzia e ho finito la questione meridionale evidenzia le differenziazioni allora
La sinistra su questo può dare una risposta se è in grado di dare di costruire una proposta politica e sociale nazionale complessiva che possa saldare questione operaia
Questione fiscale e quindi questione di ceti medi e dei ceti produttivi e questione meridionale la sinistra e l'unica soggetto politico oggi in campo da costruire ma insomma è l'unico forza che ha la potenzialità politica di costruire un blocco sociale nazionale
Il tempo che Chicchi chicche saldi queste questioni se un operaio associare questione fiscale questione meridionale in un progetto compiuto
I tempi sono poi diede indispensabile procedere in questa direzione perché ripeto il maggioritario a turno unico
All'inglese può premiare con forza chi ha la capacità di costruire un progetto di questo tipo se non c'è un progetto di questo tipo in campo produce invece affetti di frammentazione sociale politica e istituzionale che possono essere molto preoccupanti la partita è aperta ma a questo punto il terreno passo soprattutto più che al ragionamento istituzionale alla politica e alla capacità di affrontare le questioni sociali
Il primo a intervenire si avvantaggia sempre di qualche minuto pregherei di rispettare un po'di più l'indicazione di tempi ha ora la parola Novelli
Ringrazio per essere tra i nostri interlocutori in questa cammino verso l'assemblea straordinaria della CRS e il prossimo sarà Luciani
Ma io vorrei solo fare tre brevi considerazioni che mi son dieci minuti non
Ma la prima e di carattere generale e cioè noi stiamo vivendo una fase politica di grande cambiamento credo che su questo nessuno abbia dei dubbi siamo ad un passaggio di regime
Di regola i passaggi di regime la storia ci insegna sono sempre avvenuti attraverso dei momenti commoventi
Rivoluzioni congiunture Forche ghigliottine distributore di benzina
Ecco per fortuna siamo in un regime democratico il passaggio di regime avviene dovrebbe avvenire democraticamente
Però e difficile
E difficile perché chi dovrebbe lasciare il venticinque aprile del quarantacinque quando i partigiani arrivare alla Prefettura di Torino la trovarono sgombera ecco non c'era più nessuno dentro
Oggi arrivi nei palazzi del del potere li trovi ancora con la doppia cintura di sicurezza ecco nemmeno con i grandi attrezzi di Gondrand riesci a portarle via tranne gli interventi della magistratura
E allora ecco la difficoltà
La difficoltà anche a cambiare le regole
E allora in questi mesi ne abbiamo assistito addotto una singolare procedura
Anche avallata dalla sinistra dai gruppi parlamentari della sinistra io credo che quando andremo a fare un'analisi seria di quello che è accaduto alla Bicamerale ci accorgeremo degli degli errori che sono stati commessi
Della gravità degli errori che sono stati commessi quando sotto la pressione nefasta del referendum
E i danni di questo referendum avremo tempo per valutarli tutti a bocce ferme come si dice dalle mie parti
Quando si è voluto con l'operazione De Mita
Presidenza De Mita cercare furbescamente di evitare il il referendum impostando Raffa azionando un ipotesi di legge elettorale che poi non ha avuto lo sbocco che ha avuto
E allora noi corriamo il rischio anzi questo non era rischio è una certezza che renderemo ad eleggere un Parlamento
Con un sistema maggioritario
Che si dice è necessario per garantire la governabilità
Il quale Parlamento dovrà poi cambiano le regole del gioco ora non si è mai visto al mondo che si siano cambiate le regole del gioco con un'Assemblea eletta con il sistema maggioritario
Ne abbiamo rovesciato
Ecco perché oggi ci troviamo nella situazione paradossale assurda
Che abbiamo una Bicamerale che non riesce a coagulare attorno alle riforme istituzionali
Al cambiamento delle regole del gioco al cambiamento della seconda parte della Costituzione che nessuno discute sulla necessità di arrivare a questa a questa a queste modifiche e dall'altra una legge elettorale che escluderà dal futuro Parlamento tutta una serie di forze
Di rappresentanze
Di di anche una piccola rappresentanza una piccola
Comunità può in sede
Costituente dare dei contributi per le nuove regole del gioco né questo non ce l'avremo più con tutti i rischi che comporta il sistema elettorale che andremo a parare che il Parlamento andrà a provare nei prossimi giorni cioè il rischio più grosso che intravedo è quello di una americanizzazione della vita politica italiana cioè introduciamo il peggio di una cultura politica
Che non ha tradizioni che non ha riferimenti diciamo nella cultura nella cultura europea quella che io chiamo scherzosamente la Clinton unite ecco ne abbiamo già avuto
Dei fenomeni abbastanza evidenti nelle elezioni amministrative ultime questa questa questa questo questo meccanismo ecco che porta ad forme esasperate che non non esito a definire molto più pericolose di quanto siano state le forme clientelari della politica
Passata che giustamente si vuole si vuole liquidare ora se il nuovo se il cambiamento deve si era rappresentato da questo nuovo modo di far politica beh io vi garantisco che dico una certa modernità o nutro serie preoccupazioni
Per quanto riguarda il tema specifico di questo interessante relazione
Io direi che dovremmo a accentuare di più sottolineare di più la necessità di una differenziazione tra il potere legislativo e potere esecutivo
E non riesco a capire perché in questi mesi di dibattito anche in sede di bicamerale e in sede di prima Commissione ipotesi di questa natura sono state lasciate cadere
Cioè se presi in considerazione soltanto e poi cadute poi è stata ripresa adesso strumentalmente perché il il buon Mariotto Segni ogni tanto ne inventa qualcuna nuova
Dopo aver disertato permisi la prima Commissione affari costituzionali quando si discuteva la legge elettorale per i Comuni dopo non essere esportato inserito nella Bicamerale finalmente la democrazia cristiana ha scoperto i contributi che questo autorevole personaggio politico avrebbe potuto dare lo abbiamo visto mezza giornata a farsi fotografare seduti in piedi di traverso mezzobusto
Rilasciando una dozzina di interviste poi è scomparso non si è più visto
Ecco adesso sì viene riproposta
La variante della elezione diretta del premier cosa che era già caduta in Bicamerale era già stata scartata anche in sede di sottocomitato
Quando si è discusso la forma di governo adesso è di nuovo stata rilanciata con degli atteggiamenti di piaggeria che mi lasciano veramente sbalordito ecco di si si può riprendere in considerazione si può ripetere eccetera quasi che questi sei mesi di discussione
In Bicamerale e in prima Commissione non fossero serviti assolutamente a niente
Allora se noi andiamo d'una distinzione tra il legislativo e l'esecutivo
Distinzione necessaria
E il legislativo deve rappresentare sia pure con un sistema elettorale che elimini gli inconvenienti dei vecchi meccanismi elettorali del del voto di preferenza del tutti quei rischi che abbiamo detto che attraverso il sistema uninominale possono essere superati
Sia pure attraverso un maggioritario corretto proporzionale o o viceversa la cosa
Mi interessa relativamente però avendo una larga rappresentatività il legislativo
Dopo di che si vada alle elezioni diretta dell'esecutivo che è una cosa ben diversa dall'elezione del premier cioè sulla base del risultato elettorale
Del consenso raccolto le forze politiche chiamate a formare il legislativo dia un'indicazione di esecutivo
E i cittadini vado non scegliere la forma di governo che si preferisce
Ora io credo che
Questa era l'ipotesi che si assicurava da i rischi che è un'elezione diretta del premier altro non è che una forma surrettizia del elezione diretta del Presidente della Repubblica con tutte le conseguenze che non avendo modificato il contesto in cui si viene a collocare questa proposta io sono pienamente d'accordo con il relatore è la vecchia ipotesi craxiano cossighiana
Dell'elezione diretta del Presidente della Repubblica in un sistema come l'attuale che creerebbe dei guasti incredibile
Ecco allora che io ritengo e concludo che vada ripresa in considerazione queste ipotesi che si era affacciata la Bicamerale nella prima fase
Della discussione quando si cercava di evitare il referendum e quindi si è fatto una corsa con il tempo nella speranza di varare una legge che vanificarsi i referendum che poi non si è riusciti a fare e che poi è stata lasciata cadere
Ora se si riapre il discorso come qualcuno intende fare come Mario Segni ed altri sulla elezione diretta del premier io credo che da parte della sinistra
Ci sia interesse a riaprire il discorso totalmente a favore e allora perché non prendere in considerazione l'ipotesi di una
Differenziazione netta marcata e quindi anche incompatibilità tra appartenenza legislativo e appartenenza all'esecutivo una riduzione della durata dei mandati
E quindi avendo maggiore stabilità di governo garantendo una maggiore stabilità di governo non è necessario avere una durata di mandato una una o da un mandato che duri cinque anni può essere benissimo ridotto a quattro anni se in quei quattro anni elimino tutti i tempi morti delle crisi delle verifiche dei rimpasti delle pause di riflessione che sono diventati uno sport abbastanza diffuso nella vita politica del nostro Paese
Ecco io credo che allora riducendo il numero dei parlamentari non c'è bisogno di di sbarramenti non c'è bisogno di introdurre delle norme
Per garantire una maggiore per per evitare la frammentazione perché riducendo drasticamente il numero di parlamentari
Si va ad una ad una soglia diciamo naturale che supera largamente il il cinque per cento
Ma tutto il discorso poi che riguarda la lega ed è la seconda parte della della relazione può essere affrontato seriamente dando delle risposte nel merito delle questioni che la lega pone
Il rovesciamento dell'articolo centodiciassette della Costituzione già abbozzato in Bicamerale fissando nel nel centodiciassette i compiti
Dello stato e demandando tutti gli altri compiti alle Regioni lede anche delle macroregioni io non credo che sia una cosa da scartare da anche una ridefinizione delle stesse delle stesse regioni italiana credo che sia il modo migliore di rispondere
Alla campagna
Che la lega porta avanti che parte da presupposti che hanno una loro fondatezza ecco su questo non possiamo demonizzare la lega da questo punto di vista pone dei problemi sia in modi brutali sì immobili volgari molte volte ecco rozzi
A che però
Parte da dei presupposti che noi non possiamo assolutamente negare tutto questo e concludo richiede un minimo di coordinamento delle delle forze di sinistra
E anche qui scusate se lo liquidò con una battuta ecco ma non possiamo capillare mistificare certe realtà certe situazioni che si sono venute a creare presentandole come ipotesi di sinistra
O ipotesi progressiste
Parliamoci chiaro io non voglio qui introdurre elementi di polemica che riguardano altre sedi ma nel momento in cui vedo il formarsi di coalizioni di nuove formazioni dove dentro trovi tutto e il contrario di tutto
Abbiate pazienza dico se c'è un momento che richiede chiarezza che richiede trasparenza che richiede soprattutto nei confronti delle di chi si affaccia sul palcoscenico della vita politica nazionale
Richiede pulizia
Queste operazioni trasformisti che di cui si va alterando in queste in questi in questi giorni proprio ecco io credo che siano operazioni estremamente preoccupanti molto più pericolose di quanto non possa essere alla lega perché la lega è chiaro
E e a basta e trasparente l'operazione della Lega
E e leggibile invece altre operazioni trasformisti che vogliono mettere assieme i cavolfiori con le orchidee ecco i cavolfiori con lo chiede non stanno assieme ecco
Si cucinano a tavola chili cavolfiori le orchidee si mandano alle alle alle signore ecco noi invece stiamo assistendo ad una operazione trasformisti GA da un punto di vista politico che si presentano come operazioni di sinistra come operazioni progressiste operazioni che invece non solo nient'altro che una sostituzione dei gruppi di potere con persone camuffate ma il il pallino rimane nelle mani
Di quelli di prima ecco allora che il passaggio di resine come dicevo all'inizio è un passaggio di regime estremamente difficile estremamente delicato non vorrei che ci trovassimo tra qualche mese in una situazione peggiore di quella che pensavamo di aver rimosso
Grazie Novelli Luciani poi Barcellona
Tonino Cantaro ci ha proposto una relazione molto articolata che meriterebbe
Commento anzi commenti certamente più ampi di quelli che che invece farò io
Condivido molti dei presupposti teorici da cui cantata è partito anche se ho alcune perplessità sulla chiavi di lettura essenziale dell'area fase
Istituzionale italiana nel senso della
Dell'espandersi del fenomeno dell'americanizzazione se il modello americano non è soltanto un modello istituzionale ma è anche e soprattutto un modello sociale culturale io ho l'impressione che di americanizzazione non si possa parlare in un Paese che non ha conosciuto
Per dire soltanto due cose più importanti l'esperienza della frontiera e l'etica protestante
Mi concentro su una su uno dei due temi di fondo che ha individuato Cantaro ovviamente perché il tempo esiguo e non si può parlare di tutti e due questo non significa che sia il tema più importante che è quello della elezione diretta
Del premier e ora non c'è dubbio che la legge elettorale che sta per essere partorita sia una legge la normativa elettorale lei legge elettorale normativa elettorale che avremo
Siamo normativa elettorale assolutamente incapace di consegnarci maggioranze salde stabili nessuna normativa elettorale probabilmente sarebbe stata capace di fare tanto nella situazione politica italiana
Dal mio punto di vista sono qui però molto preoccupato come cittadino per la qualità di questa normativa elettorale devo dire che così egoisticamente sono abbastanza soddisfatto come studioso come suggerito costituzionale dà ragione semplicissima non era difficile prevedere che sarebbe stata proprio questa non nei suoi particolari insomma ecco nell'impianto generale
La la riforma che sarebbe stata approvata
Io vorrei partire però dalla stessa constatazione che faceva prima Cesare Salvi indubbiamente con questa legge elettorale con qualunque ripeto legge elettorale ma soprattutto con questa con questa legge elettorale il bisogno di unità si esalta
Non c'è dubbio che la procura la proposta di elezione diretta del premier abbia un suo fondamento nella esigenza di produrre un centro unità i fenomeni di disgregazione sono vasti e profondi e indubbiamente una legge elettorale come questa non fa che aggravare
D'altro canto l'esigenza di unità è particolarmente forte da un lato perché si è promessa questa unità
Tutta la fase dalla campagna referendaria si era promesso chi produrrà unità
La scelta dei governi ricordate
E d'altro canto perché l'esigenza di unità è un esigenza tipica di tutte le Società e democratico pluralistica non c'è dubbio non è un caso particolare che lo dell'Italia con l'avere bisogno di fattori di integrazione e di istituzione dell'unità
Tuttavia non credo che la soluzione dell'elezione diretta del premier sia una
Del Presidente del Consiglio onorevole sia una soluzione
Rispondente ai bisogni di questo Paese
Anzitutto ho l'impressione che queste To meccanismo istituzionale funzioni
Incentivando il fenomeno dell'espulsione di larghe
Frange della dell'elettorato dalla sfera dell'attenzione per la politica cioè aumentar i la disaffezione per la politica e i fenomeni di disaffezione per la politica è così preoccupante che
Ritengo sia dubbio che si possano risolvere i problemi di legittimazione attraverso una soluzione istituzionale che non fa che aggravare lì perché più mentre disaffezione che i fenomeni di legittimazione evidentemente sono sono imponenti d'altro canto la legittimazione del pre del presidente del Consiglio eletto direttamente dai dai cittadini
è una legittimazione in stridente contrasto con cura il Capo dello Stato
Nella nostra Costituzione sta scritto che il presidente La Repubblica è rappresentante l'unità nazionale
Mi chiedo come funzionerebbe
Ancora questa formula della rappresentanza unità nazionale in capo al Presidente della Repubblica con un Presidente del Consiglio
Che si vede piovere questa straordinaria legittimazione derivante dall'elezione diretta al presidente La Repubblica una lezione alla legittimazione di secondo grado questo altro signora vedo una legittimazione diretta come fanno a funzionare come si rapportano a queste due delle gite legittimazione
Un altro punto delicato è quello del rapporto tra elezione diretta del Presidente del Consiglio la logica intrinseca del parlamentarismo
La forma di governo parlamentare a il suo nucleo duro nella
Il rapporto di fiducia che ha una direzione molto chiara dal Parlamento al governo e in questo caso mi chiedo se non si svilupperà ebbe una sorta di inversione di questo rapporto di fiducia
Ma inversione che sarebbe derivante evidentemente anche qui dalla iper legittimazione del Presidente del Consiglio
Che gode di una legittimazione unitaria rispetto alla frammentata legittimazione dei singoli rappresentanti poniamo che restino seicentotrenta deputati con l'uno o l'altro
Dico una banalità una sciocchezza se volete un seicento trentesimo di legittimazione popolare
Un altro aspetto è che questo da soluzione mi sembra che dimentica un po'la lezione della storia il fatto che questo meccanismo non funziona bene e may Paesi in cui si adottavano anche soluzioni analoghe su cui non so spiegare perché io ritenga che la elezione diretta al presidente del Consiglio Sperto certi aspetti sia assimilabile all'elezione diretta del capo dello Stato ripeto per certi aspetti
Basta vedere comunque la parabola della presidenza Clinton ma il calo immediato di popolarità del presidente degli Stati Uniti per rendersi conto che le aspettative che sono create dall'elezione diretta sono aspettative così alte che normalmente non vengono soddisfatte dal candidato che poi ha successo
E la soluzione quindi dall'elezione diretta
Consente di ottenere risultati davvero modesti
Certo Cesare Salvi prima diceva che il modello può essere duplice e cioè modello si può articolare da un lato nella elezione diretta in senso proprio del Presidente del Consiglio cioè si sceglie nome cognome pesante del consiglio
Che ha una legittimazione completamente diversa da quella della maggioranza che è chiamato a sostenerlo
E l'altra opzione e quella invece del voto sulle coalizioni coalizioni che indicano il nome del Presidente del Consiglio
Ora io mi chiedo perché c'è bisogno di fare questo visto che i modelli che vengono evocati spesso sono modelli in cui ciò non si fa
Esempio tipico è quello che la Gran Bretagna in Gran Bretagna questo non si fa evidentemente
Perché si pensa di indicare il nome del Presidente del Consiglio questa seconda alternativa ma la ragione è molto semplice perché in Gran Bretagna il meccanismo funziona in modo automatico c'è la vittoria di un partito e non di una coalizione e quindi leader di quel partito
è chiamato automaticamente ad essere anche presidente del Consiglio si sente il bisogno invece di indicare il nome del Presidente del Consiglio perché si sa che non vincerà un partito ma vincerà una coalizione allora per evitare che ci si scanni dopo l'esito elettorale si dice benissimo mettiamoci d'accordo immediatamente e diciamo chi sarà il Presidente del Consiglio ci riconosciamo in questo tra i vari possibili leader di tutta la coalizione
Ora qui però c'è una perplessità la perplessità è la seguente
L'elettorato italiano sempre meno prevedibile
Come si fa a scegliere il futuro presidente del consiglio se pepite il candidato ad essere Presidente del Consiglio
Il rischio fondato è quello che noi scegliamo qualcuno che esponente di una forza politica che poi si ritrova ad essere sconfitta all'interno della coalizione una delle forze politiche cioè che stanno nella coalizione vincente e però al temuto i risultato elettorale peggiore per cui avremmo il paradosso del Presidente del Consiglio che viene eletto direttamente perché il leader di una grande coalizione ma lui personalmente esponente di una forza politica che ha subito una sconfitta elettorale
Questo ci consentirebbe di aprire una maggioranza stabile non litigiosa ecco
Sinceramente forti dubbi sulla funzionalità di un meccanismo istituzionale di questo tipo
Allora se il problema c'è cioè il problema dell'esistenza di fattori di integrazione di centri di unità ma la soluzione del elezione diretta del Presidente del Consiglio non funziona per lo meno barriere
Che cosa si deve fare ecco la cosa che si deve fare per niente pensare che e non c'è e unità e non c'è possibilità di integrazione senza la definizione di Chiari valori unificanti
E il principale collante delle democrazia pluralistica e sono i valori o ogni condivisi diciamo nei quali tutti si possono riconoscere
Ma questa definizione di valori non può andare
Che di pari passo assieme la definizione dei soggetti politici che ne sono portatori c'era un passaggio sono lo male inteso senatore Cantaro in cui questo veniva accenna
I valori della Costituzione repubblicana sono valori che sono stati in piedi assieme ai partiti politici che li hanno sostenuti l'articolo quarantanove dalla Costituzione
Fissa i principi fondamentali
Della costituzione scusate il bisticcio dei partiti politici è parte essenziale di quell'assetto dei valori fondamentali della Costituzione che danno vascolari la coloritura di fondo al nostro sistema al nostro diciamo la nostra forma di Stato
E direi che anzi
Danno assieme e corrono il rischio di cadere assieme quei soggetti politici quei valori
E allora su questo bisogna fare grande chiarezza c'è il problema davvero quello della definizione dei soggetti politici e qui ovviamente non ci sono ricette da proporre l'unica cosa che si può dire è in negativo e cioè che davvero non ce la possiamo chiara
Cavare con col con le formulette sette semplificano e che confondono
Io non mi sento ecco di ritenere che si possa continuare a utilizzare formule come osso quella dei progressisti non capisco sinceramente che cosa significhi meno che mai capisco cosa significhi la formuletta sinistra centro
Non so perché si parla di sinistra centro
Prima si parla e cento si parliamo il centrosinistra sembra brutto probabilmente ma insomma comunque utilizziamo una una formula Chiara definita cerchiamo di capire di che cosa si tratta perché altrimenti non capiamo chi sono questi soggetti politici debba farsi portatori di queste ore non sappiamo quali sono i valori nei quali si riconoscono siamo tutti i progressisti bella forza tutti ci riconosciamo in un ipotetico schieramento progressista ma se questo schieramento progressista non esplicita quali sono i suoi valori
Quali sono quale diciamo la tavola di valori nella quale si riconosce
Quella di finzioni progressista non ha davvero al consenso
Ora e da questo punto di vista è ovvio che io suppongo che occorra la opera molto delicata tanto sul piano culturale quanto su quello politico di scavo nella tradizione della sinistra e un'opera soprattutto di recupero ridefinizione di quello che è stato sempre il valore fondante della sinistra perché il valore delle quali anzi
Senza questo senza capire che cos'è l'eguaglianza e se ancora questo volo dell'eguaglianza può essere oggi in cemento dalla sinistra io credo che nessuna soluzione istituzionale potrà essere soddisfacente
Grazie Massimo stiamo rientrando Salvi ha parlato diciotto minuti Novelli quattordici Luciani dodici mettiamo a regime i dieci dodici e riusciamo a finire per le due di un quarto allora ora la parola
Diciamo le due ma vi prego di mantenere il rispetto dei tempi e la parola Barcellona dopo di lui ma anche lì
Io candidato nota scritta scusami Pietro che al decimo minuto e do un piccolo segnale dopodiché faccio di tutto dai perché
Non è facile certo il tema il grosso delle suggestioni cantante io ho presentato una nota scritta alla quale vi mio
Non intendo assolutamente riprenderla perché preferisco invece agganciarmi alla introduzione di Cantaro abbassa un po'il microfono che si sente ma più poca voce oggi
Ecco la cosa che la domanda che mi pone l'introduzione di cantarono gli stimoli che mi sono venuti acque
Sono sostanzialmente riassumibili in questa quello domanda perché se noi tutti o la maggioranza di noi sono convinti che la democrazia dalla partecipazione dell'autogoverno così come è stata descritta sia la forma preferibile di organizzazione della società perché non riusciamo a farla diventare senso comune
Perché ci troviamo di fronte invece a risposte che vanno in direzione opposta e perché non riusciamo a dire no quelle risposte
Cioè un no nero diciamo non riusciamo a motivare
Una una risposta alternativa che era raggiunga il consenso necessario vincere abbattere
Perché quelle risposte in realtà hanno fanno prese hanno presa come dice Cantaro sia
La tendenza neo presidenzialista verso l'identificazione col capo sia la tendenza alla chiusura territoriale
Ora secondo me e il modo per li afferra la questione democrazia e rimotivare né le ragioni non può o
Accettare questo terreno
Senza come dire squarciare il velo di ciò che in realtà viene nascosto
Ciò che viene nascosto e e la la natura della crisi che stiamo vivendo
Questa crisi è stata descritta con molta caratterizzazione
Giudiziaria
In rapporto alla particolare regime italiane
Ora io sono convinto che certo le ragioni che hanno provocato
Tangentopoli e le conseguenze sono giorni vere ma che sotto queste ci sia una ragione più profonda alla quale dobbiamo in qualche modo dare risposta
Io credo che al fondo ci sia come fatto che unifica in qualche modo la vicenda italiana e quella poi gli altri paesi mondiali una crisi del paradigma della crescita economica è questo il punto in cui voglio richiamare l'attenzione
Cioè di quello di quel paradigma che ha che ha costituito allo stesso tempo per un un arco di secolo quasi il modello fondativo del sistema economico e della sistema politico sociale
Perché è entrato in crisi questo paradigma della crescita e perché sono cominciati ad emerge gli effetti distruttivi della crescita car quantitativa
Sono cominciati ed emerge in modo drammatico gli effetti devastanti
Sul terreno naturale sul terreno sociale della di di questo modello
Abbiamo visto abbiamo verificato che la la crescita economica non coincide più con l'aumento la cupa dell'occupazione quindi con la diffusione del benessere siamo di fronte al grande problema dell'ambiente del sistema ecologico mondiale per l'ambiente
Rispetto a questo
Come dire perdita di di legittimazione autonomo del paradigma della crescita
Sono aumentati i costi politici
Cioè per compensare e disoccupazione e distruzione e la natura sono aumentati costi politici rispetto a questa ulteriore tensione
Il paradigma economico a a e naturalmente ci stiamo economico chi l'occhio governa poi non è che parlo di astrazioni
Ha ha scelto la via che in qualche modo era inevitabile di distruggere il contenitore è stata di devastare il contenitore e di spostare il terreno sul livello mondiale la mondializzazione dell'economia la vittoria del paradigma
Per economico
E questo annualmente aumentato enormemente gli effetti devastanti di frantumazione di angoscia di perdere identità di di senso di precarietà della propria esistenza
E apporto il problema a tutti in tutti i contesti anche modo particolare dal nostro con questa drammatico crollo di un regime di quali risorse possono essere messi in campo per accedere in qualche modo distribuzione la torta cioè se il contenitore statale che prima consentiva
Un rapporto tra economia nazionale redistribuzione interno essendo saltato ha lasciato tutti come dire nudi di fronte questo paradigma della crescita in sé e per sé e di fronte agli effetti devastanti che che esso produce
Allora la risposta che sta avvenendo fuori Italia è una risposta che dice cerchiamo le risorse di potere per ritagliarsi in qualche modo la garanzia che una quota della ricchezza mondiale in ogni caso ci viene garantita
Queste risorse di potere vengono cercate di su due strade
Che sono o il vero corpo localismo corporativismo etnico
Che come ha ben detto cantare dice queste mie territorio questa è la mia risorsa io da qui parto per chiedere per pretendere per stare per trattare per entrare nell'economia mondo
L'altra è la risposta che io chiamo neo nazionalista
Anche se non assume questi caratteri esplicite cioè l'idea dell'azienda Italia rumori questo unità nazionale che deve essere realizzata comunque la figura di un capo più o meno carismatico che sia in grado di fare l'esponente della richiesta di risorse economiche che questo Paese pone all'Europa al contesto mondiale eccetera
Ora nessuna di queste risposte risponde al problema che ho detto prima cioè che quel paradigma è in crisi e ed è in crisi perché i suoi effetti distruttivi continueranno a riprodursi e non sono assolutamente blocca Abbili
Con i rimedi che sono presentati sul terreno istituzionale con queste false soluzioni che sono puramente simboliche di identificazione di risorse di potere a livello etico al livello
Nazionale
Perché e perché come si fa a dire oggi che quello che succede in Lombardia è indifferente per quello che succede in Romagna
Comunque abbiamo visto Chernobyl abbiamo visto come le questioni dell'ambiente Rocco o come si fa a dire che il problema che quattro quindi va bomber di di questo mondo vivono in altre condizioni e in condizione di sottosviluppo di sotto alimentazione ore
Come si fa
A non tener conto dell'impatto dell'indirizzo interdipendenza che oramai è inevitabile perché il costo della mondializzazione è indubbiamente un moltiplicatore
E degli effetti distruttivi e anche un terreno di espansione del potere economico ma anche molti perché l'Olivetti distruttivi qualsiasi cosa c'era in un posto si ripercuote fatalmente
Allora quale può essere l'alternativa e quindi va cercata l'alternativa
L'alternativa o a una dinamica dei bisogni che è stata finora sempre agganciata la dinamica di una crescita cioè bisogni sono illimitati
Ciascuno di noi ha desideri infiniti la dinamica della crescita economica dello sviluppo del calcolo è quella che risponderà a questa questa dinamica
L'aver agganciato la dinamica dei bisogni alla dinamica della crescita economica e la caratteristica dell'epoca moderna ma è anche il suo grande limite perché una dinamica dei bisogni determinata dalla dalla dalla crescita economica non solo eterodiretta ma è fatalmente connessa al principio infiniti istituì come dice Vitorino l
Della crescita economica che si presume illimitate perciò produce bisogni limitati con effetti devastanti
Come può essere
Rimessa in in campo la questione democratica
Proprio discutendo di questo fatto né essenziale che la costituzione dei bisogni la creazione dei bisogni non è affatto un un risultato
Obiettivo di una situazione diciamo di tipo naturalistico quasi che i bisogni postuma
Una realtà naturale indeterminata
Ma invece ripercorrendo fino in fondo quello che ci hanno detto i classici a partire da massima che è stato poi nostro ma fino a che mondo
Poi travisato ma che ora è sempre più chiaro dei bisogni sono una creazione socia che che l'uomo non sa di che cosa ha bisogno dello Shah stando insieme agli altri che stanno insieme all'altra bici ciò di cui ha bisogno
Che l'uomo a differenza dell'animale
Non vive per mangiare non mangia per vivere ma vive mangia per qualcos'altro e questo qualcos'altro nel senso che produce stando insieme e a partire da questo senso che poi determina ciò che gli serve e ciò che ha bisogno ciò di cui ha bisogno
E bisogni sono una creazione sociale questa creazione sociale e nel sistema
Fondato sul paradigma della crescita ancorato alle dinamiche economiche dipende dalla produzione e la produzione che determina ciò di cui abbiamo bisogno
A mettere in discussione questo paradigma significa affermare l'autodeterminazione nella sfera dei bisogni e quindi affermare il governo democratico consapevole la creazione dei bisogni e quindi anche del limite porre il problema dell'autonomia
Dell'autodeterminazione dei bisogni rapporto procura del limite del di porre dei limiti allora quella che è stata la grande questione sollevata Berlinguer non capita nell'austerità che io ripropongo senza e così solo per questa strada sarà possibile una risposta democratica i problemi della crisi da parte di me la crescita
Perché altrimenti ci saranno rischi di guerre sempre crescenti competizioni sempre più selvagge e per contrappeso autorità sempre meno legittimate che finiranno col decide il destino di tutti
Pietro erba credo battuto un record
Dodici minuti e trenta secondi
Grazie a Pietro interviene ora ma anche lì dopo di lui Moro
Io mi scuso con voi se parlo subito e poi me ne devo andare perché alla Camera stiamo non a caso votando proprio uno di queste famigerate leggi elettorali e mi scuso anche se dovendo concentrare l'intervento in pochi minuti
Non posso neppure sfiorare come meriterebbero
Stimoli e questioni di fondo di grande interesse posto si raccontato d'altri interventi ultimamente da Barcellona
Farò dunque sommariamente alcune considerazioni molto immediatamente immediatamente politiche se volete anche un po'rozze e volgari
Dico che vivo con qualche volgari nel senso
O no
Via io di confesso che vivo in queste settimane con qualche disagio anche con un po'di rabbia
Personalmente una situazione paradossale
Perché proprio gran parte di coloro
Che avevano non solo votato sì
Ma caricato il sistema uninominale maggioritario
Di un
Valore quasi salvifico
E che ci avevano detto
Che sia pure limitando
La rappresentanza delle forze politiche minori eso avrebbe comunque garantito
Una soluzione migliore del problema della governabilità
Scoprono ora
E con furore
Che questo sistema uninominale maggioritario il problema della governabilità non lo risolve e anche sì per certi aspetti rischia di aggravarlo particolarmente nel concreto della situazione italiana
Dove manca un bipartitismo consolidato e dove diversi partiti sono prevalentemente egemoni in realtà locali cosicché forte il rischio che dal sistema uninominale maggioritario esco un Parlamento frammentato corporativo trasformisti con e ancora più ingovernabile
Ora per non cadere a me pare a me sembra in una contraddizione troppo grave
Questa polemica
Un po'in ritardo
Viene legata al fatto
Che questo effetto di ingovernabilità non dipende dal sistema o non dipenderebbe dal sistema uninominale maggioritario ma dalla concreta attuazione che a questo sistema si sta dando nel Parlamento italiano
Anzi non del Parlamento italiano specificamente che si sta dando a proposito della legge elettorale per la Camera non a caso saldi nel dire tutto il male che pensa di queste riforme elettorali
A insistito particolarmente quasi esclusivamente sulla legge Mattarella
Ora a mio parere questa tesi non regge e soprattutto non risponde alla verità dei fatti
Innanzitutto infatti le leggi elettorali di cui stiamo discutendo sono due e non una
E la prima quella del Senato è la cosiddetta legge fotocopia
Non per questo è migliore ma a mio parere seriamente peggiore all'altra
Lo è anzitutto anche se a molti di voi può apparire questo secondario per il fatto che vanificare sostanzialmente la ragione di fondo per cui era stata introdotta anche dal referendum una correzione proporzionale
Perché da un lato attribuendo i seggi per la proporzionale dentro però i confini delle regioni e senza recuperare i resti
Si crea in sostanza uno sbarramento di fatto in nella maggior parte del territorio nazionale
Così che la proporzionale vieni a servire solo al secondo o al terzo partito e non a minoranze significative ma diffuse che dovevano essere l'obiettivo primo la cui tutela doveva essere l'obiettivo principale per garantire un pluralismo effettivo
E d'altra parte con il voto unico questa legge fotocopia oltre che punire le forze minori in termini di seggi
Attraverso il meccanismo noto del voto utile rischia di punire le forze minori ma consistenti anche sul terreno dei botti
Ma questo ripeto a molti di voi almeno alcuni di voi potrebbe apparire secondario un po'
Stazione di schieramenti alternativi
Perché col voto unico o si costringono partiti che ancora esistono e che non vogliono essere cancellati a presentare le proprio il simbolo e il proprio candidato anche sul versante dell'uninominale maggioritario o si costringono al Converso alla improbabile frettolosa formazione di liste di concentrazione senza programmi omogeneità gruppi dirigenti riconoscibili
Così che è molto probabile che con questo sistema con questa apparente forzatura maggioritaria si ottenga l'affetto di avere un Parlamento ancora più diviso anche all'interno
Degli eventuali grandi gruppi che emergono
D'altra parte seconda considerazione di fatto trova abbastanza stupefacente che si attribuiscono tutte le peggiori
E probabili sciagure alla legge Mattarella
Dal momento che la grande maggioranza dei gruppi parlamentari
Non il mio aveva votato a favore dello schema Mattarella in una versione probabilmente peggiore
Dell'attuale
Della vita nella Bicamerale
Comunque ciò che voglio sottolineare allora non è affatto che non esista questo drammatico problema
Di effetti trasformisti civili frammentazione localistica è che a mio parere questo è connesso non a questo o a quel tipo di legge uninominale maggioritaria ma al sistema unisse
Non credo infatti che se anche avessimo avuto una soluzione due turni questo specifico problema avrebbe trovato una soluzione
L'avrebbe trovato accerto un cosiddetto doppio turno come proposto da un emendamento di Tortorella che io ho votato
Che chiedeva o diciamo così un premio a una coalizione di governo realista nazionale che non era un vero doppio turno perché interveniva su di un'altra quota di seggi da eleggere
Il doppio turno invece il cosiddetto alla francese cioè a livello del singolo collegio non risolve il problema della formazione di un'alleanza nazionale
Anzi paradossalmente nel concreto della situazione italiana
Io non ho il tempo ma sarei pronto ad argomentare questo giudizio
Ostacolare dei processi reali di aggregazione perché perché coniugando sì con una permanenza di correzione proporzionale si arriva la seguente
Conclusione che al primo turno per concorrere alla proporzionale le varie forze politiche per fare il pieno dell'elettorato di appartenenza non hanno nessun bisogno né di realizzare neppure di indicare chiaramente la coalizione a cui vanno e tra il primo e il secondo turno
O la contrattazione delle alleanze avviene in modo assolutamente eclettico nel Paese o più probabilmente non c'è nessun incentivo da parte dei maggiori partiti a delle intese esplicite perché mi rimarrà indoor in gara di fatto solo i loro concorrenti possono contare gratis sull'afflusso dei voti dei partiti affini e si proiettano alla conquista di un elettorato più lontano tanto che nelle elezioni del sei e venti giugno quasi da nessuna parte sono da intervenute delle intese esplicite
Tra varie forze dello stesso rare o dello stesso schieramento
Voglio sostenere dunque che può essere buono il primo e secondo turno non entro nel merito ma il problema dell'ingovernabilità questo problema della frammentazione non si risolve
All'interno
Di questo modello
E allora
Ho fatto questa considerazione non per lamentarmi sul
Di una
Del fatto
Di essere
Di aver subito anche forti polemiche
Nella vicenda della legge elettorale proprio perché mi sono sforzato di garantire almeno all'interno della legge elettorale che la proporzionale fosse effettiva e che si permettesse una separazione dei due bacini per consentire da una parte delle quali Tironi senza perciò imporre la cancellazione delle identità di partito
Ma il fatto è che se noi facciamo questo tipo di polemica
Non esatta
Sulle leggi elettorali che sono in corso
Beh io ho l'impressione che questo tipo di campagna non sia disinteressata ma soprattutto non sia priva di conseguenze che voglio subito indicare chiudo
La prima conseguenza negativa è che se si prende questa strada non a caso subito emerge con forza la proposta allora di fare un altro passo siccome il problema della governabilità non l'abbiamo saputo risolvere con le leggi elettorali dobbiamo fare il passo ulteriore nel senso in una forma in un'altra di una soluzione presidenzialisti
Io noi
Siamo non solo perplessi
Ma siamo anche contrari a prendere questa strada
E sulla base non di argomenti ideologici ma perché detta in due parole primo una soluzione di tipo presidenziale comunque declinata interviene in un processo già in atto di sostanziale esautoramento dei poteri politici di
Del dei parlamenti
Trasferiscono ulteriormente nelle mani dell'Esecutivo un problema un potere che già oggi assai concentrato e di un esecutivo che dipende di più già oggi
Non tanto dalla legittimazione popolare ma poi nei fatti dai poteri forti interni o dalle dai poteri suo pari iscritte sovranazionali fuori dal circuito dalla sua della sovranità popolare secondo ovunque nel mondo per una serie di ragioni che non sto analizzare diventa sempre più evidente che il modello presidenzialista sta determinando il contrario di alternative programmatiche ideali o sociali ma una sorta di perenne corsa al centro di svuotamento delle caratterizzazioni
Programmatiche nelle fasi elettorali
E una vita politica sostanzialmente di mediatica
Se penso in Italia oggi andassimo all'elezione diretta del premier la cosa più probabile di vedere un'alternativa oltre a segno di tra Segni ho amato diciamo da una parte Cossiga dall'altra
Dubito che questo potrebbe rappresentare un passo avanti dubito Chiarante fa così dubito che Chiarante D'Alema Occhetto sarebbero candidati premier di un di un di un
Ma insomma o equivalente
Satta pensando
Comunque aggiungo per finire che io sento un grande lì io ho vissuto l'anno scorso un esperienza qui in questa sede più o meno equivalente quando si è cominciato a parlare del sistema uninominale maggioritario ho cercato di polemizzare con quella
Con quella prospettiva
Ho trovato degli accordi dei disaccordi ma nel frattempo poiché che ne dicessimo anche quelli che poi hanno votato no siamo stati travolti da uno stato
Da una spinta
E se noi non crediamo qualche argine sia nel senso di dire non troppe sofisticate problematiche parole ma qua anche dichiara di creare una mobilitazione è un pronunciamento su questa spinta presidenzialisti che saremo travolti ma lo saremo soprattutto se non rispondiamo
In modo adeguato al problema che urge
E allora io credo che se non che se si mantiene questo discorso un po'
Uno spazio a questa gara questi polveroni continui non qui dentro dico nel Paese sulle cose istituzionali
Il mio maggiore timore che si rimuova un po'tra tutti noi il tema drammaticamente urgente
Che è quello di risolvere il problema della governabilità o di aprire la strada a un'effettiva alternativa anzitutto sul terreno proprio che è di formare schieramenti programmi coalizioni soggetti politici che siano effettivamente alternativi tra loro
Perché l'idea di Crespo Muir un'alternanza rendendo invece più ruolo vi sempre tra loro gli schieramenti politici pensando che sia il sistema elettorale a risolvere un problema politicamente che sia grave io credo non ci porta verso un parte da questo punto di vista trovo sagge le cose dette
Prima da Luciana
Noi fa otto nove mesi andremo a delle lezioni col sistema uninominale maggioritario otto questo diventa l'occasione lo strumento per cominciare a creare programmi e schieramenti soggetti visibili alternativi tra loro nel Paese o se no saremo travolti dalla dinamica che prima dicevo e infine
Sento molto il proprio sento l'urgenza di rimettere diciamo su un terreno più lineare questo tipo di dibattito perché sul piano culturale io credo necessario come non mai
Riaprire un capitolo che viene sempre di più ormai eluso
Che e quello di come sir ricostruisce dopo questa crisi tra volgente distruttiva del tessuto politico ideale dei partiti
Come si ricostruiscono Soggetti sei di itinerari per la formazione di una democrazia effettiva per non lasciare totalmente disperso
E desertificato quella che è stata la grande esperienza e avanzate esperienza
Della democrazia italiana io mi auguro che il CRS diventi un se una sede di confronto pluralistico il più possibile della sinistra
Ma nel contempo lo diventi assumendo sempre di più il carattere di una sede nel la quale anche i problemi di critica più radicale per ordinamento delle cose presenti abbiano un un un occasione reale di confronto e si superi una tendenza che è di tutti da voi che quella di fare semplicemente delle varianti
Sulle culture e gli orientamenti dominanti Tel attuale fase politica
Grazie ma anche lì
Moro dopo di lui Chiarante
Io l'ultimo minuto io dimagrire non l'ho interrotto perché era uno spot per il CMS noi gli siamo molto grati
Interrotto prima ma prego molto
Allora credo che questa iniziativa del CRS abbia un indubbia centralità per i temi che vengono affrontati e trattati
E anche per la scelta di mettere insieme temi che di solito nel dibattito politico e culturale in Italia vengono trattati in modo disgiunto
Credo che oltretutto credo oltre tutto che questa iniziativa possa servire per sostenere promuovere mi pare questo sia uno degli scopi istituzionali del futuro del CRS un adeguamento che è urgente io credo nella cultura politica della sinistra italiana alla realtà dei fatti io colgo l'occasione per fare qualche riflessione a partire dalla relazione di cantare occhio apprezzato riflessione critica non tanto nei confronti e non nei confronti della relazione di Cantaro quanto di alcuni temi a cui la relazione di Cantaro fa fa riferimento il primo punto mi pare Luciani lo diceva prima quello della interpretazione del momento ancora una volta ripeto non mi riferisco tanto a quello che Cantaro ha detto ma a quello che Cantaro ha evocato
Sento circolare una interpretazione nella cultura progressista italiana molto pessimista e catastrofista della fase attuale la cultura di destra che si fa strada una cultura presidenzialista
Autoritaria eccetera tutto questo c'è da qualche mese a questa parte in particolare ha avuto una forte espressione durante la campagna per il referendum in materia elettorale ecco io devo dire che ben che comprenda il senso di questo tipo di interpretazione io lo trovavo rischiosa questa interpretazione perché sottovaluta
Il risultato della campagna complessiva per la riforma elettorale credo io penso che andrebbe sottolineato per quanti accenti critici si vogliano dare a i risultati agli affetti e ai rischi di questa campagna che si è trattato di un grande processo di liberazione
Dell'Italia e dei cittadini italiani da una situazione nella quale veramente non c'era più ossigeno per la vita pubblica per la vita democratica e io credo che questo vada detto non si può negare che questo ci sia così come io lo devo dire personalmente io
Sono
Dal mio punto di vista soddisfatto che in questo Paese
Sia finita la illusione in modo anche formale non solo sostanziale com'era finita prima che il Parlamento le assemblee elettive degli istituti e la democrazia rappresentativa possano rappresentare tutta la società senza scarti
Questa illusione purtroppo c'è stata
C'è stata anche questa realtà nel passato poi c'è stata solo un'illusione di questo fatto e questo ha comportato che forme politiche di cittadinanza attiva come quella che io rappresento e dirigo non sia mai stata considerata come una cosa seria ecco anche quando si parla di queste esperienze
Di politicizzazione dei cittadini di cittadinanza attiva se ne parla sempre come di esperienze che sono un po'residuali rispetto alla vera rappresentanza politica e sociale che sta
In Parlamento io credo che tutto ciò apra nuovi spazi di arricchimento di allargamento della vita politica democratica
E credo che nella interpretazione del momento questi punti debbano essere presi sul serio e considerati attentamente e assieme a quelli che riguardano i rischi
Anche perché questa interpretazione tutta pessimista e negativa di questa fase è paradossalmente permettetemi di dirlo molto vicina alla interpretazione che di questa fase dalla lega
Io ho avuto l'altro giorno l'occasione di partecipare a un convegno dell'Anci dove ha parlato il nuovo sindaco di Pavia un signore con un bel nome Irpino mi pare peraltro Iannaccone esatto come ricorda D'Alema giustamente a alcune osservazioni che io facevo sulla necessità non perché il maggioritario sia il regno del male ma per la sua stessa natura di costruire un sistema di contrappesi a possibili effetti di abuso del del regime maggioritario la sua risposta era ma insomma quindi sogni interpretare qual è la domanda che viene dal Paese una domanda di legge di ordine di efficienza lasciateci lavorare non ci disturbate con questa domanda di estensione di allargamento della della vita democratica è un effetto paradossale ma va messo nel conto e io credo che una sinistra e voglia aspirare al governo del paese deve farci i conti con questo genere di problemi
Così come l'ho trovato molto acuta interessante l'analisi che Cantaro affatto sulla sul federalismo anche sul su tutto ciò che dietro questa parola
Sta io credo che andrebbe aggiunto però mi piacerebbe che lui lo facesse una riflessione autocritica su
Quanto poco la cultura politica democratica alle culture politiche democratiche tradizionale nel nostro paese hanno fatto per capire e prendere sul serio quello che c'era sotto a questo sommovimento di tipo federalista al nostro congresso un mese fa
Giancarlo quaranta nel suo intervento proprio a proposito dell'atteggiamento delle culture politiche tradizionali nei confronti di fenomeni come quello della lega
Diceva un po'scherzando un po'sul serio siamo una specie di coccodrilli democratici abbiamo prodotto un tipo di cittadino adulto libero autonomo
Dei ideologizzato se vogliamo certamente più ricco di informazioni di opportunità di beni più consapevole delle proprie prerogative e adesso che lo abbiamo prodotto grazie a cinquant'anni di democrazia lo regaliamo a alla lega alla lega a questo tipo di di leadership politiche
Credo che sarebbe bene mi sembra molto importante centrare lo sviluppo ulteriore della riflessione che mi auguro che parta da questa discussione
Su uno dei temi che sono stati che erano contenuti nella relazione di cantare cioè che cosa comporta che in Italia si introduca il sistema maggioritario qui non lo dicevo prima il rischio è certamente quello di verrebbe voglia di dire di una specie di maggioritario all'italiana ecco cioè un sistema in cui si introduce solo un pezzo di un sistema politico di un sistema istituzionale di un sistema sociale non si introducono gli altri pezzi
E devo dire che la non considerazione di questi altri pezzi a me mi fa sentire sinceramente un po'spaesato in tipi di discussione come quelle che che si vengono di solito a questo a questo riguardo quando sento che tutto questo tema della della forma del sistema maggioritario della forma elettorale delle forme di governo che ne conseguono sono tutte giocata in chiave istituzionale io devo dire come
Militante politico della società certamente legato alla cultura progressista mi sento un po'a disagio e credo che andrebbe sviluppata forse presa più sul serio una delle indicazioni che Cantaro dava nella sua relazione non l'emergere di una istanza di di autodeterminazione di eguale potere sociale che c'è nella vita del nostro Paese
A cui però
Bisogna trovare un posto una interpretazione che sia all'altezza della situazione e qui credo che vada detto qualcosa su questa su questo tema dei cittadini oggi che cosa vogliamo fare dei cittadini come come cultura politica progressista ne vogliamo fare soltanto degli elettori come vogliamo trattare questo fenomeno delle nella miriade di forme di autorganizzazione di mobilitazione dei cittadini che seppure si svolgono o proprio perché si svolgono fuori del sistema della democrazia rappresentativa hanno comunque una capacità di incidere sul governo complessivo
Della società
La interpretiamo nella chiave di una visione pessimista della società italiana come un una specie di fenomeno in controtendenza rispetto a al modo di essere della maggioranza dei cittadini di questo Paese o lo interpretiamo come un il segno il segnale è il sintomo di un nuovo modo di essere dei cittadini grazie alla storia pluridecennale della democrazia italiana e a che cosa serve una politica dei cittadini nel sistema maggioritario come qualcuno sa se non ha seguito il il Congresso recente del Movimento federativo democratico ha tentato di dare una risposta detto serve
A costruire un sistema di contrappesi non nel senso tradizionale classico di questo termine ma nel senso politico e sociale di questo termine cioè di un sistema i Poteri dalla parte dei cittadini italiche
Governi più efficaci più responsabili proprio perché eletti direttamente o indirettamente in un altro modo possano non possano evitare di porsi il problema di un sistema di garanzie e di diritti da assicurare comunque
Ai cittadini qualunque sia la loro scelta politica o elettorale no e quindi far funzionare la giustizia a far funzionare la pubblica amministrazione far funzionare l'informazione
Come un veicolo di costruzione di una opinione democratica
E così via credo
In sostanza che sarebbe urgente allargare la riflessione istituzionale che è tipica della tradizione del CRS a questo tema
Credo che bisognerebbe avere più coraggio nel pensare la democrazia italiana come un sistema multipolare io dico almeno bipolare in cui ci sia un polo che abbia Nespresso da istituti attraverso gli istituti della democrazia rappresentativa è un polo che abbiano espresso da organizzazioni più o meno formali della Cittadinanzattiva i cittadini sono questo è la mia opinione ma questo vorrei che fosse preso come un tema di carattere istituzionale
Sono necessari per la governabilità democratica di questo Paese anche e soprattutto in un sistema a base maggioritaria e ho l'impressione sinceramente che la cultura dominante nella sinistra italiana sia un po'lontana da questi temi di vita molto molto sfumati sfuocati
Così come ho l'impressione certe volte che ci sia una enormi accentuazione del momento istituzionale in senso stretto di una visione ancora una volta mono Centrica
E non policentrica della politica io penso che se Centro per la riforma dello Stato si facesse carico di allargare la riflessione istituzionale a questi temi prenderebbe un grande un grande servizio a tutti e credo che lo farebbe soprattutto questo servizio sarebbe prezioso soprattutto in questa fase di transizione che non è come mi è già capitato di dire non è una fase Breve non è una frase semplice nona esiti certi o scontati
E soprattutto a una fase di cui la riforma del sistema elettorale con la riforma dei sistemi elettorali non è la conclusione ma è l'inizio come qualcuno degli interventi che mi ha preceduto ha detto perché fatte le regole adesso bisogna poi fare i soggetti che siano a in grado di interpretarle grazie
Grazie a Giovanni Moro Chiarante dopo di lui D'Alema
Ho anticipato D'Alema per ragione anzi mi scuso con lui aveva previsto a rivelare un momento prima
Tutti con i capigruppo
Crede
Soggetto sparo
Apprezzabilissimo dove io anche io ho apprezzato la relazione Cantaro mi dispiace solo se
Per il fatto che non potrò riprendere la parte che per molti aspetti mi pareva quella più sollecita ante cioè quella relativa alla alla tematica del
Federalismo
Ma voglio concentrare l'attenzione sul tre quest'questioni politiche che
Stanno in modo immediato di fronte alla nostra attenzione anch'io condivido la valutazione molto critica che cantarono dato della dell'orientamento che è prevalso nel dibattito istituzionale in questo in quest'ultimo periodo
E anzi
Se guardo appunto agli sviluppi di questo dibattito e gli orientamenti prevalsi
E parlo naturalmente dal punto di vista di chi non ha condiviso le posizioni dello schieramento referendario
Ho l'impressione che tutto si sia venuto svolgendo secondo una traccia non mi era difficile delineare già molto tempo fa
Avevamo espresso la preoccupazione
Che un esito plebiscitario del referendum avrebbe dato una spinta praticamente incontenibile
Alla tendenza a fare
Leggi che fossero una fotocopia rispetto alla quesito referendario
Questo è accaduto avevamo detto che leggi fotocopia non avrebbero dato una garanzia di stabilità e di alternanza
Ma riproposto il pericolo di della frammentazione
E questo avrebbe sollecitato a compiere immediatamente una fuga in avanti
E difatti questo sta accadendo nel modo in cui viene proposta la questione
Elezione diretta del premier
Ecco dico questo senza alcun auto soldi situazione
Ma perché mi sembra che c'è da questo
Da da questa esperienza da trarre perlomeno un un avvertimento cioè l'avvertimento
Che occorre guardarsi dall'errore di affidarsi essenzialmente a meccanismi legislativi
Per esempio l'ipotesi del doppio turno
Per aggregare soggetti politici a sinistra perché poi appena accade questa ipotesi come caduta nelle leggi
La discussione delle due leggi elettorali del Senato e della Camera
Subito ci si ritrova scoperti
E occorre porre il problema essenzialmente politico e del problema che poneva ora anche Giovanni Moro di collegare più fortemente del dibattito istituzionale
Con quelle istanze di rinnovamento civile che nel Paese sono invece presenti ecco io credo che questa sia una giusta sollecitazione per non dire però non non derivare da ciò che è accaduto una visione essenzialmente negative catastrofica delle tendenze in atto e porsi invece il problema di colmare il vuoto
Che indubbiamente esiste tra un certo sviluppo del dibattito di vertice sulle questioni istituzionali e una spinta nel Paese che resta invece affidata essenzialmente ha processi come l'indagine della magistratura
Cioè la spinta che è nata dalle vicende di Tangentopoli secondo punto proprio per le per esperienza compiuta in questi mesi
A me pare che occorre
Guardarsi dalla tentazione di cadere in una nuova fuga in avanti cioè in qualche modo da parte della sinistra condividere che si tratti subito di compiere un altro passo e
Cercare sul terreno di una interpretazione in qualche modo contenuta corretta del tema del elezione diretta del premier
Il la soluzione alle difficoltà che facilmente si può presumere emergano dall'applicazione delle due leggi elettorali in discussione
Io credo che su questa questione dell'elezione diretta del premier è bene usare il massimo di chiarezza di linguaggio ed evitare di cadere
Di alimentare equivoci che rischiano poi di essere molto pericolosi e lasciar passare orientamenti che sarebbero esattamente l'opposto di quello che si vuole affermare cioè io credo che almeno io non credo che l'elezione diretta sia un'alternativa
Dizione del premier sia un'alternativa forte realistica rispetto all'elezione del presidente di un Presidente della Repubblica
Credo che per chiarezza si debba dire che non è elezione diretta è altra cosa
E altra cosa è questo certamente auspicabile che in uno schema alternativo la designazione che avviene attraverso il pronunciamento elettorale per l'uno per l'altra coalizione
A favore del leader di questa coalizione quindi vere l'investitura di questa coalizione o attraverso la designazione della regina come in Gran Bretagna o anche o ateo anche attraverso l'elezione parlamentare una cosa è questa è una cosa è e in tal caso si è pienamente all'interno di uno schema neoparlamentare
E lo e sia pienamente dello schema neoparlamentare se si intende per elezione diretta dell'esecutivo
Appunto il fatto che la coalizione vincente designa il suo leader e il suo leader costituisce un proprio governo ma se invece si costui si considerano due atti due scelte separate cioè elezione del premier
Con una determinato atto
Lezione dal Parlamento con un altro atto si entra comunque sia in una logica di tipo neo presidenzialista in cui si pongono tutti i problemi di riequilibrio degli assetti istituzionali ai quali qui si è accennato e si presentano al di fuori di questo di un generale riequilibrio degli assetti istituzionali e comunque credo si ripresenti no
In rapporto alla situazione italiana quei pericoli che anche in altri interventi a partire da quello di Cantaro sono stati denunciati
Terzo punto che voglio toccare è il fatto che lo dimostra proprio con il modo in cui si è aperto il dibattito sull'insufficienza delle leggi elettorali e quindi la questione del premier eccetera
Torna ad affiorare la tentazione di dedicare una qui la fine legislatura a una stemmi di riforma costituzionale attraverso i quali compensare
L'insufficienza evidente di queste leggi elettorali dal tema
Come tema Massimo questo elezione del premier
Alle questioni più ridotte della revisione del numero dei parlamentari la revisione delle rapporti tra Governo e Parlamento
Io considero pericolosa questa tentazione lo considero pericolosa per per due motivi sostanziali primo perché mi pare che questo Parlamento non è in grado di produrre riforme vallette lo dimostra il modo stesso in cui si è sviluppato il dibattito sulle leggi elettorali lo dimostra ciò che sta accadendo a proposito di una riforma elementare come quella dell'immunità parlamentare stiamo assistendo alla navetta tra Senato e Camera con la probabile intenzione di non arrivare a nessun risultato
E la legge che c'è oggi adesso ci torna al Senato credo che è una legge che non inaccettabile
Quindi c'è questo Parlamento non pare che sia in grado di affrontare problemi sì
E soprattutto il permanere di questo Parlamento è un pericolo per la democrazia
Io credo che molto più di quanto non si va avanti non si non si opinione corrente occorre avvertire come sia pericoloso per la democrazia vere
Un Parlamento con un tasso così alto
Gli inquisiti e inquisiti tra i quali vi sono personalità che hanno avuto e ancora detengono porzioni molto rilevanti di potere nel campo politico e per i loro rapporti economici e sociali per questo io credo che sia molto più opportuno pur sapendo con pur con la consapevolezza di tutti i limiti derivanti da queste leggi elettorali andare al più presto allo scioglimento del Parlamento
A eliminare attraverso il voto popolare che in questo momento ancora lo farebbe non so se tra un anno lo farebbe
Eliminare una buona parte di queste inquisiti e poi riprendere il cammino cercando di ripartire anche per quel che riguarda le pace di ragionamento su cui ci si muove
Credo che si è classificato al primo posto della puntualità dieci scanditi in ti ringrazio molto dell'intervento parla ora D'Alema dopo di lui salvato
Siamo nella stessa squadra
Ma io credo che
La relazione di cantar generale sono i materiali che ci sono stati sottoposti in preparazione di questa Assemblea
Pongano in modo molto ricco e interessante il tema che di fronte a noi che è il tema diciamo della grande trasformazione in atto
Del nostro sistema politico istituzionale
Dei rischi che questa trasformazione presentai insieme anche se forse io sono d'accordo con chi dice che questo secondo aspetto è Nino sottolinea
Delle possibilità che sono connesse a questa trasformazione
Io metto un attimino diciamo
Ricordo per memoria diciamo i rischi che vengono indicati
E cioè
Che nella crisi del vecchio sistema politico venga travolto un patto democratico scritto nella prima parte della Costituzione richiamo insieme di valori costitutivi
Ed anche un certo compromesso sociale
E che la liquidazione di questo insieme sistema politico Patto democratico compromesso sociale si apra a due esiti
Negativi
Uno è quello che è stato definito diciamo un processo di americanizzazione personalizzazione della politica che sfocia nel presidenzialismo l'altro è quello di una frantumazione non solo della rappresentanza ma dell'unità nazionale su base etnica
E anche su sulla base diciamo di una riscoperta di un egoismo dei ceti di certi di detriti e di un'aggressività di determinati ceti sociali
Io sottolineo che queste due tendenze poi hanno in comune sostrato culturale diciamo di tipo neoliberista
In versioni diverse diciamo non c'è dubbio che una gran parte del i movimenti dell'Est dei processi politici nuovi dei gruppi politici nuovi che sono venuti in campo propongono una forte critica antistatalisti che ha che sia pure nella
Particolare accezione che questa critica in Italia cioè non priva di motivazioni reali vero forti diciamo ha in comune elemento
Riecheggia diciamo una ondata neoliberista e non è un fatto puramente italiana
Io non voglio diciamo fare le pulci a questa lettura perché ci sarebbero delle osservazioni ma tutto sommato le considero marginalizzazione ritengo che effettivamente così il rischio diciamo che si vada verso questi approdi della trasformazione del sistema politico italiano io la considero reale
E penso che sia giusto vedere in che modo la sinistra si muove nel cambiamento
Per evitare diciamo un approdo che segni un arretramento della forza politica sociale della sinistra italiana e che invece
Valorizzi le possibilità positive di un mutamento di classi dirigenti del bar
Io trovo che da questo punto di vista sia debolissima una posizione che di finirò in modo provocatoria diciamo così provocatorio un ostaggio
Non solo la trovo molto debole dal punto di vista politico
Da questo punto di vista francamente diciamo io non ero tra quelli che si attendessero diciamo cambiamenti Palin genetici dal referendum senso sono avvicinato con
Notevole problematicità e spirito critico ma una cosa è sicura diciamo che il collocarsi della sinistra a difesa del vecchio sistema proporzionale sarebbe stata soltanto la garanzia di uno sbocco a destra della trasformazione cioè non è che l'avrebbe arrestata quella trasforma
Sì alcun modo
Ebbe semplicemente consegnata ad altri gruppi dirigenti
Da questo punto di vista diciamo non solo trovo che sia politicamente debole una posizione di questo tipo cioè che finisce per non essere incidente sui processi in atto ma io l'ho la trovo non convincente anche dal punto di vista analitico
E mi domando se noi oggi non dobbiamo anche fare uno sforzo per rileggere la Costituzione materiale della democrazia italiana
Cioè in quale rapporto quel compromesso democratico che pure noi abbiamo fortemente valorizzato parlando del passato di un caso italiano eccetera
Stava con la dimensione del doppio Stato che oggi viene alla luce
Cioè in che misura badate io poi sono convinto che una vicenda anche tra è un intreccio drammatico
Elementi avanzati positivi ma
Domando se oggi di fronte a quello che avviene noi possiamo riproporre una lettura del modello democratico italiano che non tenga conto di qual era l'assedio
Non soltanto di episodi di illegalità ma di un sistema di illegalità che ha condizionato pesantemente la vita democratica
E
In quale misura diciamo la di Stern la distorsione clientelari mafiosa pensiamo alla dimensione di marzo del voto di scambio al suo intrecciarsi con l'uso distorto delle risorse pubbliche non ha
Corposamente alterato il sistema dalla rappresentanza
E i meccanismi di funzionamento dello stato sociale
Insomma io mi domando sono e non dobbiamo dirci la verità e cioè che quel patto democratico e quel compromesso sociale che noi vediamo minacciati dalla grande trasformazione Ina erano oramai un involucro totalmente può
E totalmente svuotato dai processi degenerativi degli ultimi quindici anni
In particolare negli anni ottanta
E le tendenze di cui noi parliamo erano tendenze largamente in atto
E cioè la tendenza ad un restringimento oligarchico del sistema democratico noi temiamo una democrazia dei notabili ma perché la proporzionale nel Mezzogiorno che cosa ci ha dato dico rischiamo di parlare un linguaggio che suona stravagante alla grande l'opinione pubblica se li andiamo a spiegare che con un nominale c'è il rischio della democrazia dei notabili ad una parte del Paese che è stata rappresentata per un trentennio dai comici tagliata lei Lattanzio quel ceto politico
Stiamo attenti da questo punto di vista a non dimenticarci delle tante buone e giuste cose che abbiamo detto negli anni passati e cioè che era in atto uno un restringimento oligarchico della democrazia rappresentativa
Uno svuotamento di quel compromesso democratico che era stato l'elemento forte avanzato della democrazia italiana
Una crisi dei soggetti io poi concludo metterò l'attenzione su questo questo mi sembra il punto è veramente importante sul quale perché una riflessione sulle istituzioni che non sia anche una riflessione sui soggetta che sono stati consustanziale insomma cioè quel tipo di compromesso democratico a appoggiato sul sistema sui partiti sono loro funzione sono loro capacità di interpretare l'unità nazionale anche in un conflitto fra di loro guardi rappresentarne l'ossatura portante
E noi eravamo già di fronte ad una spallata oligarchica e presidenzialisti
Anche qui cari amici cari compagni
Dire che il presidenzialismo viene in campo come conseguenza della riforma elettorale uninominale strano anche storicamente presidenzialismo è venuto in campo in questo Paese come risposta alla crisi del sistema rappresentativo fondato sui partiti e sulla legge proporzionale
E il movimento per la riforma elettorale nasce in chiave anti presidenzialista
Cioè come tentativo di costruire una risposta diversa e alternativa al presidenzialismo alla crisi della democrazia rappresentativa che si fondava sul sistema che poi questo processo possa tornare al presidenzialismo questo è un rischio ma senza il processo della riforma elettorale noi saremmo andati lì non sarebbe stato un rischio
Perché non avrebbe retto una pura difesa del vecchio sistema della rappresentanza
Quindi detto questo perché mi sembra beh quello che penso e poi mi sembra anche abbastanza vero diciamo il problema che ora si pone a noi come la sinistra agisce il cambiamento
E cioè si colloca sul terreno di una trasformazione vedendone i rischi io in questo per esempio fa ha trovato un po'strana replica dimagrito
Certo ma il maggioritario quale maggioritario noi ci siamo sforzati nel corso di tutta la discussione parlamentare di andare verso un un un sistema maggioritario che riducesse i rischi di frammentazione localistica e che aumentasse in più il più possibile le potenzialità di confronto politico fra schieramenti fra proposte per il governo del Paese non vedo perché adesso diciamo debba venire da ma anche la difesa d'ufficio del testo Mattarella fra l'altro su un punto importante questa battaglia abbiamo fatto insieme nel senso che l'emendamento per per introdurre un premio di governo stato votato anche dal gruppo di Rifondazione
Ed evidentemente se si sentiva la necessità di correggere la proposta Mattarella introducendo un premio di governo cioè alla coalizione più forte
Si muoveva Dallas dallo stesso orientamento critico che avevamo noi a meno che poi questo non sia stato un'operazione tattica che non si pensi che invece diciamo coi la logica fondamentali con cui si deve guardare è una logica
Di difesa di interessi particolari
Perché non c'è dubbio che dal punto di vista della difesa degli interessi particolari diciamo il sistema maggioritario a turno unico da alle forze minori un più forte capacità di ricatto diciamo sui partiti maggiori e io questo lo capisco anche legittime non voglio fare una polemica moralistica diciamo
Io capisco il timore di un doppio turno nel quale come ha detto ma anche al secondo turno le forze maggiori vanno a prendere i voti delle forze affini senza neanche passare a salutare i dirigenti
Però questa motivazione che io comprendo e Rispetto cioè la lotta politica ci si difende anche a gomitate diciamo tuttavia non può essere che a Bell atta diciamo come una un'alta motivazione di carattere istituzionale
E quindi diciamo noi abbiamo sostenuto per certi aspetti anche un impegno comune invece abbiamo avuto un maggioritario che infatti i musei rischi del maggioritario
Cioè nel senso della disgregazione localistica e non di un processo che favorisce un'aggregazione di forze che competono per il governo del Paese
Ora da questo punto di vista io penso che la campagna per l'elezione del tre
E tanto più negativa in quanto si innesta su questo tipo di legge elettorale
Cioè
In sostanza diciamo oramai in un quadro istituzionale che esclude la possibilità che il premier sia il leader di una maggioranza parlamentare lamenta
E quindi che non è né il presidenzialismo americano con quell'equilibrio di poteri sistemi di garanzie diciamo che appartengono alla tradizione istituzionali quel Paese
Né il modello europeo di un premier leader di una maggioranza parlamentare capo di una maggioranza parlamentare qualcosa che somiglia a un modello sudamericano diciamo il fondo in Cile Presidente eletto dal popolo e poi il Parlamento gli confermava la fiducia per tra sì e quello governava senza avere una maggioranza parlamentare poi diciamo
Sto anche prodotto qualche conseguenza
Diciamo io trovo che questo sia estremamente pericoloso in un Paese come il nostro non produca nessun elemento di garanzia di unità nazionale ma soltanto diciamo rischi grati per la tenuta democratica di un Paese come il nostro
Come non mi pare che si possa rispondere a questo con le stravaganze sinceramente della Rete sul presidenzialismo collegiale diciamo che è un modello istituzionale che non esiste che
Non mi pare persuasivo in alcun modo idee che si possa eleggere il governo direttamente sulla base di una distinzione di poteri tra governo e parlamento a me pare una pura stravaganza di spero si tolga dal campo che poi
Novelli
Io mi a stare attenti diciamo
Anche ad una certa cosa la quale tutti più o meno abbiamo partecipato di stravaganza di di fertile fantasia in materia istituzionale alcuni più di altri vedo alcuni qui dice altri più dilettanti però che secondo me può diventare il problema vero a mio giudizio è quello
Di difendere un assetto della democrazia parlamentare
E aprendo quale quello che scaturisce anche da questa non buona legge aprendo due campi di riflessione e quindi veramente sono rapidissimo e finisco che mi sembrano decisivi per la prospettiva
Primo campo di riflessione quello sul quale poco fa cioè intrattenuto con cose che io trovo molto acute Giovanni Moro
E cioè la necessità per la sinistra di fronte ad un processo che colma Gerry col maggioritario indiscutibilmente province un impoverimento della rappresentanza
Ed anche come dire
Un
Un parlamento più funzione della governabilità che della rappresentanza
E noi dobbiamo pensare a sinistra
A come organizzare la rappresentanza bisogno di rappresentanza democratica in un quadro più aperto
E meno fondato sulla centralità del parlamento
Sia sul terreno di una dialettica fra le istituzioni locali e nazionali di una dialettica vira robusta
Che raccolga il nocciolo di verità che accende la polemica anticentralistica della Lega
E sia nel senso di cui parlava Moro e cioè di lavorare a costruire diciamo non soltanto forme di partecipazione di controllo dal basso ma vere e proprie istituzioni dei cittadini
Che abbiano una funzione di controllo
E in questo senso ha ragione Moro quando dice che a questo noi diamo dedicato sempre un'attenzione distratta anche per un vizio statalista della sì all'idea che poi il tema della democrazia tutto sommato si gioca tutto dentro il rapporto partiti istituzioni nei rami alti delle istituzioni Chiatti in buona sostanza caratterizzato quasi sempre
La cultura politica non di tutta di tanta parte della sinistra italiana
In questo campo io per esempio considero un tema istituzionale politico decisivo quello di una riforma della rappresentanza sui luoghi di lavoro e di una riforma del sindacato che sia fondata su questo nuovo principio l'altro tema che finisco è quello decisivo come si risponde a un bisogno di unità escludendo la via di una falsa risposta in chiave presidenzialisti che ha di una risposta tutta simbolica a mio giudizio si risponde e questo è il grande tema della sinistra sul terreno di una riforma dei soggetti politici
L'unità di questo Paese è stata garantita dai grandi partiti democratici problema dell'unità del Paese stava nella capacità a sinistra di ricostruire
Soggetti politici forti ripensando il rapporto fra identità
Il rappresentanza cioè cominciando a ragionare sulla possibilità di un soggetto politico pluralistico capace di mantenere una pluralità di ispirazioni ideali e culturali
Ma poi di ritrovarsi sul terreno del programma della rappresentanza della proposta di governo
Perché questa è la risposta vera cioè e la costituzione di un nerbo di un nuovo sistema politico
Anche qui liberandoci diciamo da false Poletti cioè l'idea che in sostanza il maggioritario promuove un'inevitabile processo di omologazione dei soggetti politici ma chi l'ha detto
Intanto
Il consociativismo organizzato intorno la centralità democristiana aveva promosso una notevole omologazione dei soggetti politici
Al di là della loro rappresentanti la trasfigurazione ideologica nei comportamenti pratici diciamo l'omologazione dei soggetti politici era avanzatissima in questo Paese
La crisi della centralità democristiana e l'avvio di un sistema maggioritario in questo Paese destinato a liberare una destra altro che omologazione ma vedere questi ballottaggi che si sono fatte nei Comuni salvo qualche caccia abbiamo avuto un una radicalità del conflitto politico delle opzioni in campo che erano sconosciute a questo Paese e alla logica del consociativismo
E che cosa egli disse dov'era all'omologazione
E noi avremo sempre i il confronto fra lo schieramento democratico progressista e la lega è un uno scontro la cui radicalità di contenuti programmatici ideali antropologici è sconosciuta alla tradizione politica del nostro Paese
E in tante parti del Mezzogiorno invece il maggioritario farà emergere di già accaduto come antagonista il movimento sociale cioè dobbiamo sapere che la crisi della centralità democristiana
Darà basi di massa ad una destra in questo Paese
E che il conflitto non si gioca tutto perché se l'universo politico italiano fosse diciamo finisse con segni con Alleanza democratica potremmo costruire qui dentro la sinistra il centro e la destra ma al di là di questo c'è
In atto in una parte del Paese e potenzialmente in tutta Italia una destra di massa che del fondo della società italiana
E che perché anche la DC ha avuto anche dei meriti stato meritocratici
Aver esorcizzato tenuto dentro il quadro
Consociativo imperniato sulla centralità democristiana e che in una nuova fase della vita politica italiana destinata a venire avanti come soggetto di massa forte con una base popolare
Quindi lo scontro con tenderà ad essere uno scontro assai radicale e a questo si risponde ricostruendo il soggetto politico forte anche in forme nuove rispetto al passato
Grazie D'Alema vedano la classifica a squadre mi pare
Per quelle individuale no
Parla ora salvato dopo di lei Ingrao annunciò anche gli altri interventi credo avesse rispettiamo i tempi riusciamo a concludere come prevedeva verso le due un po'di più gli altri interventi dopo sabato Ingrao sono barca Tortorella Massari Barbera prego Sarlat silenzi
No io
Non intendo assolutamente raccogliere una provocazione fatta un attimo fa da D'Alema
Contorti
Queste
E dobbiamo tener conto di come a partire da un luogo come il CRS con una rinnovata capacità di essere un punto reale di confronto
Di più culture della sinistra e a sinistra
Si possa tentare di costruire quelli che sono stati qui definiti a mio avviso in maniera felice argini
Ma insieme agli argini anche voglio sperare molti contenuti in grado di tracciare le linee di una progettualità diversa
Anch'io sono convinta che non è e e non sono queste leggi elettorali da sole a riportare in campo o la questione del presidenzialismo al di là delle forme diverse con cui oggi questa questione viene agitata e agilità lezione dirette del PM l'elezione diretta del governo insomma le cose che qui abbiamo ascoltato credo a differenza di altri che in realtà già nel dibattito e né la proposta stessa con cui è stata costruita a questa stagione referendaria
La questione del presidenzialismo era tutta quanta dentro e non in modo astratto non in modo teorico ma commisurata ad un drammatica crisi della politica e della società italiana
E la questione che noi abbiamo davanti che io sento molto urgente molto drammatica
E quella di capire in che modo quello che qui dentro almeno ritengo possa essere la misura di un sentimento comune di un senso comune
Democrazia della partecipazione o democrazia dell'autogoverno democrazia in cui i cittadini lavoratori e lavoratrici sono i protagonisti ritrovi senza sostanza e ridiventi la misura anche di un agire politico
Credo che qui ci sia una difficoltà molto grande
Che dipende da più cose ma anche da una lettura che abbiamo il dovere di fare di quello che dietro le nostre spalle ma soprattutto di questa fase ed è lo scenario che si apre
Io sono convinto da tempo che la frammentazione e anzi la frantumazione non sia dovuta soltanto al regolette orali
Non posso soltanto a scriversi e regole elettorali e qualcosa d'altro di molto più profondo e in larga misura dipende dal ragionamento che qui è stato fatto
Anche se uno stringato da Barcellona da quello che anche a sinistra è stato ritenuto il terreno su cui bisognava costruire non soltanto le colazioni di conflitti
Ma proprio cultura senso comune identità modo di vita modo dividersi
Una prevalenza dell'economico la dico proprio così che in realtà svuotata da una parte di senso quel patto
Sociale quel patto costituzionale e dall'altro nel corso del del tempo anche attraverso l'ondata più liberista ha rafforzato a mio avviso in modo molto forte quelli che sono i poteri reali
Noi ci troviamo oggi di fronte ad legge elettorale che certamente daranno luogo ad un nuovo Parlamento
In cui ognuno di voi può immaginare la frammentazione la formazione può essere più forte anche se credo che possiamo costruire argini
Per riparare correre ai ripari rispetto a questo rischio ma soprattutto ci troveremo di fronte ad un Parlamento del tutto svuotato da potevi e di fronte ad un governo anche esso con poteri completamente diversi
Così come si sta in questo in queste ore in queste settimane muovendo lo stesso Governo Ciampi che realtà e non un'anticipazione io credo è la prefigurazione di quello che la sostanza di altro potere che qui in questo Paese si sta affermando
E allora credo che di questo forse dovremmo tentare di ragionare in modo vero se vogliamo costruire una risposta forte
Sul terreno innanzitutto politico culturale e sociale alla questione stessa del presidenzialismo Luciani ha detto molto bene
Quali sono anche le risposte sul terreno istituzionale e quindi non ci torno su ma avverto l'esigenza che invece uno scavo anche teorico ma soprattutto una pratica politica e sociale
Sul terreno dei poteri materiali dobbiamo insieme essere in grado di costruire la perché quindi cambiamento ormai non è più un rischio è qualche cosa di molto corposo di molto concreto
La regolazione del conflitto quale quella configurarlo raccordo del tre luglio e non soltanto da quell'accordo ma anche da quello che precede quell'accordo stesso
è qualche cosa che fa capire in che termini si ricostruisce proprio in senso stesso di una comunanza una comunità a livello nazionale a livello internazionale
E così come su altri terreni qui ci troviamo di fronte a questi oneri che hanno questo spessore questa qualità ora il CRS
Su che cosa dovrebbe ad
L'avviso lavorare in modo molto forte io credo che dovrebbe lavorare innanzitutto su una trama di potenti
Una trama di contropoteri è stato detto da qualcuno
Su quello che in questa fase e anche un superamento di un deficit di cultura a sinistra tutto solo nelle istituzioni
Con una programmata autonomia delle istituzioni un'altrettanta proclamata autonomia del sociale con invece a mio avviso un deficit di autonomia di entrambi questi versanti e questi soggetti e però ragionare su questo significa non soltanto affrontare il capitolo delle garanzie
Che col maggioritario vengono scardinate io credo significa affrontare quello che c'è dentro la cultura del maggioritario spesso e capire quali poteri reali possono essere nuovamente ripensati e per costruire questa democrazia della partecipazione anche io voglio fare una provocazione penetrava proprio per questo per una provocazione
Io non so se gli strumenti ai quali siamo più legate democrazia diretta da sé oggi siano sufficienti
Credo che non sono sufficienti ma credo che anche qui una rottura di cultura deve essere immessa
Non soltanto perché a questo punto qui un referendum soltanto Bogart Ivo lo capisco poco ma anche perché proprio su alcuni terreni che sono quelli dei poteri reali
C'è bisogno di rimettere nelle mani di soggetti non soltanto i soggetti istituzionali qualche cosa che sia molto concreto e allora pensavamo ad esempio all'interno del gruppo la convenzione dell'alternativa
E qualche cosa che mi sembra interessante
Il proprio per rispondere anche in termini moderni alla questione fiscale e non seguire soltanto un'agitazione ma tentare di capire in che modo i lavoratori innanzitutto i cittadini
Sul terreno delle risorse possano non soltanto controllare la funzione di controllo ma possono essere i destinatari di un potere che decide anche di come usare le risorse ora perché hanno ad esempio referendum che siano anche propositivi
Sull'uso delle risorse almeno parte di queste risorse per quanto riguarda il bilancio dello Stato
E soprattutto legato ad alcuni temi di cittadinanza su cui non è possibile soltanto oggi esplicitare un controllo a posteriori ma su cui a priori anche determinare coordinate che vadano in unico
Nella scelta di essere quella cornice e quell'interesse generale di cui oggi bisogna ragionare cioè quello che io voglio dire chiudendo e che questa nuova fase al di là delle regole elettorali su cui credo dobbiamo sapere che sperimenteremo e purtroppo sperimenteremo con molti rischi io spero anche con qualche effetto positivo ma soprattutto avverto i rischi in questa fase ma credo che al di là delle regole tra noi dobbiamo innanzitutto lavorare lavorare su altro come si ricostruisce un senso comune che non è soltanto e particolarmente centrato sullo economico sia rottura del patto sociale è avvenuta innanzitutto su questo
Come si ricostruiscono determinati poteri e quali sono i soggetti di questi poteri
Come si ricostituiscono i soggetti politici sapendo che certe finita ed è entrata in crisi all'epoca dei partiti di massa
Ma anche momenti organizzati collettivi che agiscono la politica a mio avviso sono fortemente necessari
E conoscendo la parzialità di questi vari momenti si chiamino essi partiti di fondati o siano soggetti sociali come ad esempio quelli che sono in campo e che dalla sinistra sono stati seguiti sempre con scarsa attenzione
E con troppo spirito di sufficienza io credo che qui sono le innovazioni culturali che noi dobbiamo immettere
E dobbiamo aprono anche lavorare rapidamente non soltanto per sconfiggere il presidenzialismo ma anche per sa bene che se si vada rapidamente alle elezioni come io mi auguro e credo che sia stata una iattura non andare ad elezioni mesi addietro beh quello che si presenta davanti a noi è uno scenario nel quale proprio grazie al maggioritario molte cose che qui i stamattina stiamo discutendo metteranno più complicate più difficili
Grazie Silvia
Allora la parola Ingrao dopo di lui barca
Nei limiti del del tempo consentito io vorrei intervenire su due
Su due punti su cui forse non che forse non sono stati quelli su nulla
La discussione si è sviluppato di più della relazione di Cantaro
E che invece a me mi sembrano di grande importanza
Uno è l'affermazione di cantare ho fatto all'inizio dalla sua relazione
E che riguarda il ruolo che hanno avuto i giudici il corpo dei giudici nel nel processo che è avvenuto
In Italia io concordo con questa sottolineatura sono convinto che non è ancora su questo non abbiamo riflettuto abbastanza
E che nel corpo dei giudici è stato un protagoniste
Per il modo con cui ha ha portato al cambiamento nella società italiana
Credo che dobbiamo riflettere perché c'è una notizia stamattina
Di cui forse è giusto parlare qui
Un fatto tragico da quello che io sono un alto dirigente dell'IRI
Cagliari che si ucciso in carcere che in un modo anche atroce
Dopo circa cinque mesi di detenzione
Io a me risulta che ci ucciso
Ma io so che la prima notizia era infarto
E poi la notizia successive che invece si sarebbe ucciso in un motore abbastanza troppo
In ogni modo io lo dico perché c'è poco da fare questo dobbiamo saperlo
Questo riaprirà una campagna molto forte
Nel dibattito politico Aliani si intreccerà fortemente con le vicende che stanno qui dinanzi mio parecchi
Che porrà dei problemi circa il modo con cui si valutano fatti di questo genere qui che opposizione si prende e quali conseguenze soprattutto bisogna trarne
Io lo dico intanto scusi per ribadire quell'opinione mia
Sul trovo che sta con Malika tragica insomma perché sulla funzione dei giudici è tutto un corpo di ricerca e di ragionamento da fare
E in questo senso quindi io rivendico anche il ruolo molto grande che si è si è avuto su questo terreno qui questo è un patrimonio prezioso del CRS
Vedo ovvero dotata segni di assenso ma insomma è una battaglia che il CRS ha cominciato dall'inizio degli anni settanta
Seguendo tutto il percorso tormentato il travagliato del della vita del del mondo della giustizia in Italia
Nelle sue varie tappe nelle sue varie questioni
Lo dico naturalmente adesso
Non solo per
Questa è anche giusto rivendicare un merito un'attenzione una funzione e anche forse un bisogno che cede CRS perché non so dire non so esattamente
Quanti altri istituti di ricerca esistano oggi in Italia che abbiano dato al problema della giustizia non parlo dei corpi in quanto tali approvi istituti di ricerca aprono la giustizia l'attenzione che ha dato il Cile
Ma ne parlo perché noi mi pare che ci troveremo di fronte a qualche cosa che inciderà parecchio sul corso
Della vicenda politica in Italia
Immagino
E ognuno di noi infatti voci liberali e voi non lo sono chiesto appena saputa la notizia
Pessimi
Un fatto di questo genere
Su cui avremo i titoli a nove a nove colonne domani sul giornale
Io credo che noi dobbiamo tenere due cose insieme
Due cose insieme
E le sottolineo molto brevemente nei limiti delle
Del tempo che ho a disposizione
Uno io credo che anche di fronte a un fatto di questo genere quindi noi non dobbiamo dimenticare il punto di partenza
E cioè che il corpo dei giudici nella sua autonomia ha spezzato il sistema di Tangentopoli in Italia
Adesso io non mi riferisco soltanto video musica quello che hanno fatto nei riguardi di questa vicenda o di quell'altra
Dei guasti che hanno colpito eccetera parto dalla
Dall'opinione su cui altre volte ci siamo confrontati la mia la sapete ciò che noi viviamo trovai Tangentopoli non era corruzione era un sistema di regolazione un doppio sistema di regolazione del doppio Stato e così via
E non dimenticare che
Che insomma
Lì c'è stato un azione che ha avuto questo caratteri tortura io ho scritto in un altro luogo anche con aspetti giacobini terra dov'era
Se voi però noi contemporanei dobbiamo dobbiamo di dire con forza l'altra cosa
Perché se non diciamo poi anche con temporalmente l'altra cosa noi non rispondiamo
Cioè il grande interrogativo cresce confermato anche da questa tragica vicenda
Circa che cos'è il carcere e l'uso ove consentito del carcere nel sistema giudiziario italiano questo queste una grande questione a mio parere
E io lo vorrei dire non solo nella tutela del sistema di garanzie
A tutela dell'implicito dell'imputato
E allora qui bisogna dire anche che in materia di garantismo tutti i guanti io metto anch'io
Forse
Troppe volte abbiamo detto sì va bene ma va bene e e che invece no
Quindi riemerge con grande forza il problema delle garanzie
Riconoscere che che è un problema bruciante che su questo i fuochi dei riflettori si devono concentrare con molta forza
E l'uso degli inquisiti faranno di questa vicenda non ci deve fermare dal riconoscere oggi questo dato di realtà
A mio parere
Ma io
Adesso vorrei riferire non solo all'uso che ne è stato fatto in questa vicenda
Perché io credo che la la riflessione si deve allargare anche questo non l'abbiamo cercato di fare con molto coraggio adesso faccio un po'lavoro gente avendo un po'la merce che è stato una merce comune
Tutto il sito Suma ricerca che ne siamo venuti sviluppando nell'epicentro quella riforma dello Stato sul proprio sci principi del sistema carcerario se posso chiamarlo così sull'uso del carcere
Su ciò che esso rappresenta l'asse della sua storia nelle teorie giuridiche e e via dicendo
Ma io direi anche in un centro più immediato cinque cosa e realmente e concretamente il carcere nelle realtà italiana
Io ovunque o trascinato per i capelli da altri sono stato ho avuto modo di di avere conoscere di andare privo in mezzo quelle mura
E riavere un pallido riflesso delle esperienze che si compie lì dentro chiudendo perché
Dinanzi una grande questione non solo di garanzia ma anche di concezione della pena se posso dire così dell'uso della pena
A mio parere
E quindi alcun tema su cui credo
Che il CRS dovrebbe sviluppare di prendere con grande forza la sua azione
Il che vuol dire anche però e questo mi riporta un po'tema
Che noi dobbiamo ragionare consumo io la cosa di cui Gendo molto fortemente e qui apprezzo la relazione di carità
è che
E insomma doveva ragionare di più in termini di sistema generale
Il sistema generale perché se io prendo diciamo così Di Pietro assi
E non è che potevo sopra che viene in prove delle critiche non lo so non idea non non è questo che mi preme e così via ma insomma
è un insomma è una faccia un problema su cui voi svilupperò il seguito del mio intervento anche il sistema elettorale io non lo posso vedere
Separato da altre connessioni questo è quello che voglio dire
E chiede la vere concentrata nella battaglia per la riforma essenzialmente sul sistema elettorale secondo me l'ha dato dei danni molto
Molto profondi ha colpito un po'un'ispirazione che invece doveva essere tutta tutto un altro ci rimanda proprio questo caso qui ad allargare non non agisci su un punto solo devi agire su diversi punti
Così come faccio per dire io sento e quando affronta un problema congresso del carcere e viene fuori tutto un problema di equilibrio dei poteri
Di qui l'invito dei poteri
Quindi le le le i percorsi semplificarli a me non mi persuade
Questo è il sugo
Delle cose che voglio dire non mi persuade
Credo che purtroppo sia stato un errore su cui adesso è inutile
Spargere tante lacrime il fatto che la riforma elettorale sia stata isolata
Dall'insieme delle riforme istituzionali che bisogna affrontare questo lo pagheremo tappata a mio parere e credo quindi che nella repressione dobbiamo mantenere questa pubblici
Qui accenno semplicemente al l'altro punto cui io volevo tocca e che Cantaro Alpi Lupatoto
Mi sembra in un modo molto interessante
Cioè la lettura che lui fa della Costituzione e in fondo della rottura con la costituzione del si sta operando in questo in ragione del ma non solo l'articolo tre di ciò che è scritto in ogni modo essenzialmente nell'articolo tre
E cioè di quel patto compromesso sociale
Che sta alle spalle della Costituzione
Io credo che questa voglia Pecile rosa molto giusto molto valida
Molto vera molto profonda
E trovo che qui e questo è un punto che poi essenziale per potere
Capire tante cose
Il futuro
Io ho sentito le cose che ha detto D'Alema
E sono d'accordo con lui quando lui dice mi pare che gruppo si riferisse a questo punto cugino quando dicevo però non dimentichiamo che questo compromesso era entrato in profonda crisi bene
Però voglio dire e io vorrei che non realizzassimo che cosa significa significavano certe cosa significano certe cose dal punto di vista diciamo così giuridico istituzionale io direi addirittura dal punto di vista culturale via dentro la Costituzione i italiana c'è poco da fare c'è un c'è un'ispirazione come a dire classista o se volete interclassista
Cioè c'è un rimando o alla questione grande dei rapporti di produzione
Che che è un punto di fondo
Poi si esprimeva con varie letture che andavano dal dal dal dal dalla sinistra ortodossa sino a un certo cattolicesimo democratico e così via ma che è stata una cultura
Che ha letto in quei termini in quello studio in quell'ottica
Tutta la questione anche
Stefano sarà d'accordo con me la questione della cittadinanza anche la questione del
Anzi se io devo guardare la la grande novità se vogliamo dire così giuridica di questo secolo beh la leggo così qui andiamo oltre l'Italia
Insomma come una lettura sociale della cittadinanza del supporto mi dico in modo molto sbrigativo perché non voglio rubare all'altro tempo almeno a mio parere
Lo dico anche per misurare
Le grandi questioni culturali
Che stanno dietro racconto una serie di eventi che che io ero convinto che anche qui appunto
Dico subito a D'Alema non lo dico con spirito nostalgico
Che per esempio noi siamo di fronte a un un processo distruttivo del Parlamento
Distruttivo del Parlamento stiamo attenti a non lasciarsi ingannare ancora da quello Vella la fiducia sul premier va bene è una cosa importante e prezioso io però ho visto un ultimo fascicolo che cos'è diventata la decretazione
Che si chiamava un tempo di urgenza in questo Paese che adesso si deve
Chiamare di ordinare ordinaria la reiterazione dei decreti persino le cose più semplici non so come pulirsi il naso modo di pulirsi il naso oppure di comprare i broccoli al mercato e così via beh alle davvero tutti domani
Che che cosa resta di quella che era la funzione parlamentare per la crisi del Parlamento io dico però con una questione che di grande importanza e che evoca il problema
Di una lettura sociale dell'individuo e del soggetto
E distrugge
E qui viene fuori tutto il tema che poneva Barcellona
Che cosa per intenderci l'economia il rapporto con l'economia e il rapporto tra le diverse specie
Individuiamo di fronte a problemi che ormai hanno toccato questa cosa
Che come diceva giustamente Barcellona voglio ha spiegato molto in un altro articolo e ho finito beh non esso non è come a dire solo una pregiudiziale ideale
Un'osservazione idea ma è qualche cosa che ha un riferimento pratico se noi guardiamo appunto come lui diceva a quella che è la crisi della crescita come ci è venuta era venuta ipotizzandosi nel corso di questo secolo e come sta andando degli appuntamenti e cosciali e drammatici
Prima di tutto per esempio sul sul tema per esempio oramai squadernato cicale internazionale e che cos'è unifica il pieno impiego e quindi il lavoro il tipo di lavoro
Io ho finito dico allora i termini del
Del rappresentare
Che hanno visto cancellato ogni carattere di mandato
Discutibile forse a Termini costituzione
E che si stanno diventando sempre più quassù vendo più sempre più il carattere di delega a mio parere noi non possiamo separarlo
Dalla dall'idea di soggetti e da come cresce e si sviluppa una soggettività
E da quelli quindi che possono essere i protagonisti di una scuola di una sulla
Di una nuova stagione
Bindi di di di costruzione
Istituzione
Qui e ho finito davvero
Allora per me anch'io d'accordo con l'osservazione che fatto D'Alema prende un grande valore anche tutto il discorso che si è aperto sulla rappresentanza sindacale
E sul rapporto tra questo tema della rappresentanza sindacale della rappresentanza sociale e per esempio
Un delle questioni io inviterei CRS adesso posso dire perché sono interno esterno diciamo così no il CRS a indagare di più cioè Cocco come a dire insomma
Che cosa l'accordo triangolare ha innovato da questo punto di vista e che cosa c'è da salvare o da innovare dal punto di vista della rappresentanza sociale visto che siamo arrivato da un punto in cui i nodi non sono più separati perché l'accordo triangolare
Definisce un una struttura diciamo così la atterrito
Confindustria governo e sindacati e quindi il problema allora dei diritti di cittadinanza assumono tutto una dimensione che non e non sto a dire voi
Tutto il campo cui vigore con le cose che scrive Stefano Rodotà della bioetica di altri settori
Sviluppando tutto un campo nuovo
Barca dopo di lui Tortorella
Io ho apprezzato parecchio la relazione Cantaro le sue preoccupazioni la sua denuncia
I rischi che stiamo correndo denuncia ripresa da vari interventi e per ultimo da D'Alema
è giusto non solo del suo non sottovalutare certi temi
E non attribuire a tentazioni folcloristiche processi che sono invece profondamente sentiti o almeno condivisi
Anche in verità per ritardi della sinistra nel sollevarmi altri a mio avviso altrettanto importanti o più importante
C'è tuttavia chi strumentalizza
Chi cerca di dare luogo ad una fibrillazione istituzionale allo scopo consapevole o inconsapevolmente perseguito
Di lasciare che accanto alla mano invisibile operi la mano che nasconde
Io credo che alcuni di voi avranno letto alcuni dei bellissimi saggi di io Sherman
E in cui appunto si sottolinea che accanto alla mano invisibile del mercato in mano primi accanto alla mano visibile pubblica c'è poi una mano invisibile
Che nasconde e il presidenzialismo
E altri problemi che sono indubbiamente problemi effettivi è scaturiscono da squilibri da contraddizioni effettive
Hanno tuttavia sollevati in un certo modo anche il compito di funzionare
Come lama la mano che nasconde la mano dell'illusionista che nasconde poi altri problemi altri temi e che cerca di deviare da questi temi da questi temi l'attenzione come dobbiamo rispondere a questo gioco della mano invisibile
Dobbiamo rispondere contrapponendo tema tema
Io penso che questo sarebbe sbagliato ma certamente dobbiamo rispondere
Riproponendo lo stretto rapporto tra politica e intendo politica nel senso più ampio nobile così come l'ha fatto D'Alema nel suo intervento e l'economia
Riproponendo il rapporto
Che e in questi giorni sta rivelando aspetti drammatici tra l'amministrazione economia perché poi si parla del Parlamento dei parlamentari dei politici e ma stanno venendo fuori questioni che rappresentano in modo molto grave e molto deformato e degenerato il rapporto tra amministrazione tra amministrazione ed economica
Ma anche per questa ragione
Occorre non subire passivamente forza il termine di Novelli piaggeria è un termine esagerato ma certamente c'è stata
Una certa passività i tempi imposti da movimenti che temo non sia affrontato il rapporto fra economia e politica perché questo perché ciò metterebbe allo scoperto contenuti conservatori e non subendo passivamente campagne poste in in atto con l'aiuto della televisione la persone
Che usano la fibrillazione istituzionale per dare legittimazione alle loro personali ambizioni e non mi riferisco soltanto a Mario Segni non dimentichiamo che il principio della rappresentanza proporzionale
Si accompagna in Italia
Il sì accompagnati in Italia
Ad una economia molto articolata
Ed anche per questo elastica che ci permette oggi nell'ambito della scena di non essere all'ultimo posto o diciamo i più esposti alla crisi
E che coi insistito con un settore forte rigido e per questo oggi gravemente in crisi controllato dalle cinque famiglie
Oggi questo settore forte dell'economia il settore in crediti delle cinque famiglie è in condizioni di estrema debolezza
Di estrema debolezza e di crisi
Ma proprio per queste ragioni Abbio avviso pur cosa proprio per questa situazione a mio avviso questo settore cerca oggi un compenso sul piano politico
Ponendo fine alla delega data ai notabili ai Massari
Ai fattori e cercando di assumere e qualche volta scaricando anche i propri manager Ingrao certamente certamente Cagliari e la vittima
In questo dramma ci deve far riflettere di un certo sistema carcerario
Ma è un caso
Per questo suicidio avvia ecco avvenga alla vigilia del momento in cui si dovranno rivelare attraverso la deposizione dell'ex presidente della Montedison tutti i rapporti sull'Enimont
E quindi in cui praticamente un concerto potere forte
Che ha mandato allo sbaraglio e che sta scoprendo senza più protezione tutte una una certa persona cerca di però di salvare di salvare se stesso che a mio avviso la
La coincidenza fra la crisi di questo potere e il tentativo di assumere direttamente un controllo della politica togliendo la delega ai fattori il e ai notabili
Non è casuale questa
Coincidenze questo tentativo avviene con il sistema maggioritario a un turno e avviene e avviene con il presidenzialismo noi sbagli avemmo a Roma vedere a non vedere questo nesso
Abete Luigi Abete presidente della Confindustria non per caso nelle attuali trattative ha messo in ombra come ma ed è e che è fiduciario diretto di queste famiglie
Mai come in queste recenti trattative ha messo in ombra
Tutte le altre rappresentanze del mondo produttivo non era mai accaduto almeno le forme erano state erano state salvate questa volta luglio ciampiano direttamente trattato
E lui ha rappresentato tutti anche quando gli altri anche quando gli altri hanno cercato di protestare di dire no ma guardate veramente del problema dei primi gli imprenditori agricoli non non in un Abete non c'entra niente con noi con non c'entra niente con la Copra non c'entra niente con l'artigiana no in questo momento
è l'uomo e non a caso non a caso viene fuori questa pressione né del de dei delle il Little
Dei pupilli delle cinque famiglie la pressione bocconiana i rimproveri
Di Mario Monti i rimproveri di Mario Monti a al Presidente del Consiglio che reo di non fare io non mi fa come Giorgio coraggio di non fare tagli più drammatici in tutto il mondo previdenziale e pensionistico e cioè non a caso viene fuori il presidenzialismo ride Matteo che il giorno dopo riceve nominato presidente e si dimentica di essere membro di un consiglio di amministrazione sia pure ridotto di cinque membri e comincia vite a dire tu sì tu no qua quel
Stiamo bene veramente in un intreccio di potere economico e di potere politico che va be che va un po'meglio messo allo scoperto a fianco realizzando realizzando anche un rapporto più positivo
Fra ricerca economica ricerca giuridica e ricerca istituzionale ho visto che l'unità di questa mattina scopre con un titolo a sette colonne che a virgola e tanto non so se per prudenza o per mettermi ancora più in rilievo l'importanza il mio è tenere unita stamattina ska ha scoperto che il capitalismo va riformato e lo proclama su sette colonne
Ma
Il è una pro è un diciamo è sotto forma di barzelletta
Si pone un problema molto serio certo oggi noi dobbiamo pensare a delle riforme che non siano Soccer un tocchino soltanto le istituzioni giuridiche determinati rapporti istituzionali cioè e ma che tocchino il mondo della finanza del mondo dell'economia
Un abbiamo e stiamo assistendo a dichiarazioni di ministri che in altri Paesi
Sarebbero ogni giorno messi sotto accusa per aggiotaggio opere beh per le dichiarazioni che fanno lucroso buoni del tesoro quell'altro sul Credito Italiano fa siamo veramente in una situazione di io la responsabilità
L'irresponsabilità anche perfino il ragioniere generale dello Stato in queste situazioni si permette di dire
De di fare dichiarazioni sconsiderate nello stesso momento in cui la Borsa diventa una borsa che ogni quarto d'ora segna il suo tempo perché siamo alla Borsa telematica e quindi in cui si possono dare più di prima il via a speculazioni a speculazioni molto pericolose
E lo abbiamo fatto un bel convegno insieme CRS ed etica ed economia quello che mi dispiace questo convegno sull'economia della corruzione
Che forse avrà uno sviluppo anche di pubblicazioni eccetera
Ecco non non si veda in questa sala nel senso che non c'è un economista che non c'è nessuno che si occupa di problemi economici per con per perché io credo nella necessità del GR sì in un rilancio del Cerese
Ma anche in una più stretta collaborazione che le forze che finanzieranno il CRS debbono pretendere fra Centro per la riforma dello Stato che si occupa dei problemi istituzionali della giustizia
E centri che si occupano di problemi coro
Grazie Luciano Barca interviene ora Tortorella dopo di Luís
Avete fatto un patto tra di voi io o volete la nostra opinione per noi dovete intervenire
No ma noi ci teniamo sessi è che parchi si riesce a stare comunque nel tempo
Nei dieci minuti decisiva
Noi ci teniamo al vostro intervento
Nel queste complicità
Ed mentre soltanto per dimostrare la solidarietà piena cosacco CRS io intervenivo avrei desiderato intervenire diciamo sul tema posto da su uno dei temi soltanto mai non c'è la questione sulla quella che è stata chiamata la rottura del patto sociale sottostante verrà il conforme
Scusate mi e D'Alema mi pare che abbia detto un involucro vuoto eh
Queste considerazioni secondo me sono considerazioni giuste tant'è vero che già da molto tempo era stata vista questa realtà
E ci si era mossi in qualche modo già nel vecchio partito comunista il CRS ha ricordato Ingravallo tante forze
A anche della sinistra avevano cercato di dare una risposta a questa a questo svuotamento interno a questo mancanza chiudi
Insomma di di una senso compiuto ecco di di quel discorso in costituì falsi di una costituzione materiale che insomma mai contraddiceva apertamente quell'altra e non senza motivo
E cieca e con soltanto che la domanda che noi ci dobbiamo fare
Che il secondo me dove dobbiamo farci nella sede ricerca oltre che nell'asse della politica che debbono essere sedi distinte se no insomma troppo si mescola nove faccende poi non si fa né buona ricerca né buona politica temo
Perché dura ha dato il la fuoriuscita ecco io su quindi pur dicendomi d'accordo con quello che chiedi che diciamo va be non si respira più adesso forse Respighi Remo meglio
Non possono essere pessimista ecco ma ma diciamo comunque la FIOM la fuoriuscita e Carl Icahn di tantissimi pericoli e senza inevitabile questo e quando c'è un momento di sconvolgimento può prevalere l'una o l'altra parte ceda però ecco come stanno andando le cose
Veniva anche ricordato beh insomma in tutti i ballottaggi tra la sinistra e la lega in tutti i ballottaggi cosa ancor più grave tra la sinistra e il Miss hanno vinto la lega miss de mentre dei ballottaggi tra sinistra e sinistra
è vero vinto aperto fino al le cose sono andate come sappiamo eccetera
E via e quindi verrà il punto in punto c'è un punto drammatico della situazione c'è un punto drammatico della situazione che che diciamo dovrebbe perché possiamo imputare senz'altro alla catastrofi storiche la catastrofe storica diciamo peraltro annunciata e prevista in grande misura ma non in quel modo
La deriva del mondo sovietico e no però anche il dramma del della della crisi dello Stato sociale che si anche dove era fatto a bene come in Svezia o in altri Paesi del Nord Europa eccetera
E quindi
Tutte queste catastrofi a tutto questo possiamo imputare tante cose però ecco un punto un tema di ricerca secondo me
Del tutto spassionato e senza polemiche interni ma per capire e per vedere come si può andare avanti sono i e gli angoli a utenti ci della sinistra del vecchio partito della del pari
La cui o parte Nuto ma non solo di quello naturalmente dell'insieme della sinistra
Perché altrimenti non se ne viene a capo per esempio
La concezione il a il fine i vari la concezione del potere diciamo nonché un paio d'ore la sinistra non si deve porre il problema del governo eccetera ma la concezione del potere come obiettivo supremo
E oltre che del potere in quanto tale Leonetti cioè noi dobbiamo andare molto a fondo perché altrimenti credo che non ne veniamo fuori non ne veniamo fuori
E poi perché è certe intuizioni non si sono sviluppate perché certe concezioni il De o intuizioni non si sono sviluppate per quante poche sentiamo dire abbiamo sentito diventare anche qui l'austerità per dire
Oppure la critica aveva a un certo tipo di governabilità portata avanti dal Partito socialista ma che dietro aveva una una forte elaborazione culturale questi traduceva
Attualmente in modo volgare se volete cieca ma una certa concezione del moderno
Però
Quindi non oppure la medesima intuizione sua questione morale sia pure fatta in modo impreciso recente a cui tutto quello che si vuole oppure cose che avevamo visto il tema dell'informazione
E così all'accenno molto rapidamente aveva tutte queste cose qui che si potrebbero sviluppati che tante di queste cose non si sono sviluppate che cos'è successo nella sinistra è vero non possiamo trovare delle spiegazioni occasionali
La la sconfitta nel referendum dell'ottantacinque ha determinato lo sbandamento da una certa parte ma se vogliamo anche ha fatto vedere limiti di un'azione tradizionale ecco se se vogliamo vedeva dalle due parti
Però non sono queste questioni credo che bisogna andare molto più a fondo insomma io intervenivo soltanto per dare una mano
A Barcellona diciamo a a quello che ha detto Barcellona qui è quello che sbaglia russo faticando nei suoi libri per ricordare a noi stessi che senza una ricerca di quelli genera diciamo adesso non voglio
Fave pubblicità avevo ad ognuno degli aspetti della ricerca e del cielo saper fare male ma senza una ricerca che vada a quell'età dice profonde non riusciamo a a accadendo a i ha identificato e la via di uscita corretta cioè senza vedere gli elementi di una nuova cultura della sinistra e che non può mica ha fatto dire che bisogna stare fermi che non bisogna intervenire e io credo che sia giuste tante cose che sono state dette sulla su fatto della legge elettorale che così come è nata di alimenta dice
D'Alema benissimo lì alimenta IVA la l'elezione diretta di un primo ministro voi oltre o una nuova forma di presidenzialismo con tutti i rischi annessi e connessi eccetera il vocalismo Chet e così via dicendo dobbiamo vedere tutte queste risposte che devono essere date dei media io per esempio su penso che noi non risponderemo in nessun modo la Lega se non abbracciamo fortemente il dubbio di verità che ce ne ha regalati alla lega non c'è soltanto tutto quello che è giustissima mente è stato detto relazione e quel federalismo leghista che è stato ricordato cieca
C'è un nucleo di verità sul fallimento dell'unità nazionale così come è stata fatta dalla destra storica come è stata portata avanti poi nel corso della vicenda storica italiana e come è stata poi fatta
Nel nel corso di questi cinquant'anni quello è un fallimento che bisogna guardare in faccia e che merita una risposta di revisione della struttura dello Stato non ci sarà nessuna nuova unità se noi non comprenderemo io ottimo
Io credo settimo che non lo comprendiamo ma credo che sarebbe bene consente allo che dentro la la la diciamo così la rozzezza e poi tutti quegli elementi di volgare separazione di di difesa degli interessi dei più ricchi contro i poveri e di difesa corporativa dei feti abbienti contano quegli altri eccetera Che del cioè cioè da tutte le cose giustissime che sono dettate azione c'è un nucleo di verità ecco e che dobbiamo impugnato noi che avevo con una battaglia per la per una appunto mi pago dicesse Ingrao per quella vi informa complessiva dello Stato
Dei rapporti tra politica e amministrazione di formale devo Stato centralistico eccetera eccetera che hanno costituito il tema di tante nostre riflessioni ma non credo comunque non non hanno portato uno sbocco compiuto perché in definitiva temo
Almeno mi pare che sia così anche quelle riflessioni giuste o quelle intuizioni giuste che c'erano dentro nella delle nostre antiche lavorazioni non facevano corpo con una con una cultura
Della sinistra capace di interpretare della la condizione attuale aveva la realtà attuale la realtà in fieri del del del mondo occidentale di un mondo che già allora si stava avviando a al disfacimento della
Del modello sovietico tant'è che mi dà la denuncia fu tardiva ma ma ci fu insomma ecco a un certo punto
E che si avviava verso questo trionfo chiamiamolo così vero di una di una concezione della vita di una concezione del mondo di una concezione quindi anche dello Stato accetta di fronte a cui noi siamo e che porta a quelle conseguenze però che dobbiamo temere cioè di di affermazione della destra accetta e Illy che noi dobbiamo lavorare se vogliamo ricostituire un capitale a sinistra che io son d'accordo che nostalgicamente non combina temo nulla Parma proprio perciò credo che dobbiamo spingere a fondo l'analisi anche se poi ci capiterà di vedere che noi stessi abbiamo potuto noi stessi diciamo che siamo qui
In questa stanza Iceta chissà quanti errori abbiamo fatto ma senza non tale sforzo diciamo impari che noi difficilmente ne verremo a capo e io penso che CRS poiché di questo stiamo parlando potrebbe molto essere dedicato anche a questo a questo
A questo sforzo di via elaborazione di una cultura critica della sinistra
Grazie Tortorella Massari e poi berbera per l'ultimo intervento
Prego anche voi di stare come Tortorella
Anche perché molte cose interessanti sono state dette sulle quali mi sento perfettamente in sintonia in particolare
Mi riferisco all'intervento di dimore anche alle cose dette
Da D'Alema anch'io sento l'esigenza di stabilire uno spartiacque nel nostro giudizio nella nostra riflessione
Lo spartiacque sul sull'Inter Pezzato azzurro sul giudizio da dare nella fase in corso e io considero quello io considero credo che sia questa anche la percezione dall'esterno in campo internazionale che si abbia dell'attuale fase italiana che siamo alla presenza di una seconda transizione alla alla democrazia stavolta interno alla democrazia alla ricerca di un nuovo di un nuovo modello che quindi da questo punto di vista bisogna dare un giudizio positivo su tutto quello che ha contribuito a separare la storia ha vecchia da quella che si profila e questo giudizio positivo sulle movimento referendario sul ruolo
Giocato dei giudici e cioè non è contraddittorio con le precoce preoccupazioni che ci possono essere sugli sugli sbocchi
Differenza della prima transizione il processo fu guidato almeno dal quarantacinque in poi ma anche prima del dai partiti
E fu pensato non un luogo l'Assemblea costituente che aveva il tempo le competenze luogo per pensare a un'architettura costituzionale istituzionale che al momento per lungo tempo e che ha permesso in quegli anni di mantenere unito il Paese in questa fase siamo invece in una fase estremamente processuale magmatica ma questo non dipende dalle forze come dire del rinnovamento e questo dipende dalle situazioni date non c'è stato nessun gran consiglio
Del fascismo che ha rovesciato gli Andreotti i Forlani Craxi siamo stati in presenza di un potere che non si è dissolto con la guerra eccetera ma che continua tuttora a essere presente a difendersi quindi non dimentichiamo questo scontro di potere i di quindi in questa fase di transizione in questo processo
Non è un'azione guidata ci sono delle spinte dell'irruzione il movimento referendario i giudici i movimenti nuovi soggetti e per cui da qui deriva come dire le perplessità che ci possono essere circa gli esiti ecco io non schiacci avrei tutto
Come dire la legge maggiori e la legge che viene dalla legge Mattarella come esito diretto del movimento referendario no qui diciamolo chiaro la legge Mattarella e l'espressione della vecchia maggioranza partitica prende occasione dalla vittoria il referendum Huppert contrabbandate una legge maggioritaria ma non siamo nel maggioritario facciamo la distinzione la legge per la Camera e maggioritaria se guardiamo alla competizione nei singoli collegi allora si tratta di maggioritaria perché nei singoli collegi l'uninominale maggioritario ma non è maggioritaria assolutamente a livello di competizione nazionale e l'Italia
Ha bisogno di una competizione maggioritaria nazionale
è la legge Mattarella non da questa e questa Effetto e questo era il senso dell'emendamento proposto il premio alla coalizione vincente quindi andiamoci piano
A definire la legge Mattarella come frutto del movimento referendario o come frutto della cultura maggioritaria no vediamo chi l'ha votata chi l'ha sostenuta
Regge Mattarella espressione del vecchio equilibrio di potere perché la democrazia cristiana fatto il calcolo non si sa quanto giusto quanto sbagliato
Di poter giocare un ruolo all'interno della frammentazione partitica e geografica che usciva da questa legge attraverso ancora i governi di coalizione e questo a cui punta ancora alla democrazia cristiana
Avere una collocazione di centro e giocarsela all'interno appunto di alleanze post elettorali all'interno della vecchia pratica dei governi di coalizione
In questo senso la battaglia per il maggioritario o per una democrazia maggioritaria continua deve continuare non è finita
è un processo in cui se avranno varie fasi ci possono essere ritirare segnare sconfitte tattiche c'era beh ma continua e in questo senso condivido anch'io le preoccupazioni sulla proposta della dell'elezione diretta del premier sganciata da questa preoccupazione sullo di uscire attraverso le regole attraverso i soggetti a costruire una maggioranza di governo nel Paese questo senso si può essere un surrogato questa è una scorciatoia e si aprirebbe aprirebbe il nostro sistema ha una prospettiva presidenzialisti Ca'quello d'accordo quindi il tema dell'elezione del premio o del premier io lo subordine Ray al al problema di una costruzione di una maggioranza attraverso le regole
E attraverso i soggetti attraverso le regole quindi l'obiettivo primario non mi pare la riproposizione dell'elezione diretta del premier mani pavé invece l'obiettivo nella prossima legislatura di cambiare la legge Mattarella ripensandole un diverso quadro
è ripensando all'interno di una revisione della forma di governo allora sì che l'elezione del premier
Può
Se si risolve questo primo problema si può sdrammatizzare perché se c'è già una maggioranza allora è un problema della della coalizione della forza delle forze di maggioranza decidere di che per convenzione per accordo e per patto si indica il il premier oppure se questo non avviene o si possono trovare altri meccanismi che non siano contraddittori con la necessità di avere una democrazia maggioritaria in un quadro di forma di governo parlamentare
Noi parliamo tanto di pericoli dell'americanizzazione ed è vero è verissimo però e concludo stiamo attenti perché anche all'interno delle nostre culture spesso ci sono spezzoni di americanismo che noi non siamo in grado di vedere ma che ci sono e che ci potranno quello quando Novelli propone qui la separazione dall'esecutivo e lei legislativo e condivido il giudizio di D'Alema che è stravagante
Ma è questo è questo il presidenzialismo americano le pensano che il presidenzialismo americano sia l'elezione diretta del presidente cosa che ha staticamente dall'alto nelle presidenzialismo americano e la separazione dei poteri e questo è il vero
Il vero nodo perché l'erezione
L'esecutivo staccato
Mi dà un Parlamento che esercita sì una funzione di controllo e questo è positivo ma è molto permeabile ai gruppi di potere le lobbies e così via
Il problema e quindi Cancer ed è il caso americano non tra le democrazie maggioritarie
Ma la tra le e democrazie Conso consociative della coalizione il presidente come legislativo deve fare negoziazioni Accordino nella democrazia
Maggioritaria quindi stiamo attenti e così anche concludo dicendo stiamo attenti anche sulle primarie se per privati intendiamo di dare voce ai cittadini allegro
Agli iscritti e cioè benissimo la democrazia interna però attenzione negli Stati Uniti le primarie sono correlate strettamente al presidenzialismo
Perché sono è essa lo sotto legate alla debolezza dei partiti politici perché il singolo candidato che scelto dagli elettori i cittadini
Dagli elettori si sentirà responsabile verso gli elettori verso il prato al collegio agli un'ottica localistica e non verso una responsabilità collettiva che è il partito di stampo europeo quindi dobbiamo complicata il nostro ragionamento scegliendo sapendo che al di là tra presidenzialismo e e premier pietra responsabilità monocratico istituti monocratici e responsabilità collettive
Grazie serio mi scuso Conte dell'aver dato un segnale perfino prima della scadenza del tempo ma è un'esigenza comune quella di concludere insieme ascoltando poi le conclusioni di stelle
Augusto a te col raccomandazione che ho fatto ora tutti
Ma io sarò velocissimo anche perché tutta la parte istituzionale rinvio all'intervento di D'Alema di Massari con cui sono d'accordo
Voglio invece soffermarmi e credo che vada fatta la cosa anche rubando qualche minuto in più cioè mantenendo medici l'ultimo rubando qualche minuto in più sul tema del leghismo delle lega perché io credo che questo tema e qui
Vada affrontato con maggiore capacità di approfondimento io pensavo poc'anzi cercavo di ripercorrere di richiamare alla mente il riunioni dibattiti in cui o nel Partito Democratico a sinistra Oni istituzioni
Culturali vicino Prato Democratica Sinistra si sia mai discusso di questo fenomeno imponente sono elleniche e non mi è riuscito di trovare può darsi di sì abbia vuoti di memoria cioè non sono riuscito a trovare
Le donne
Ma non sono riuscito a trovare dei momenti impegnativi di riflessione su questo su questo tema
La leggerò faccio ammenda
Faccio ammenda
Faccio ammenda
Non ricordo invece ovviamente tanti discorsi e tanti accenni alle leghe i primi tempi sembravano che fossero fenomeni stravaganti di di localismi
Subalpini
Localismi subalpini poi a poco a poco l'analisi è andata sempre più corra affinandosi nostri discorsi e Devenuto fuori possiamo dire una analisi che tiene conto i tre elementi cioè dietro il fenomeno è lei che ci sarebbe
Il rifiuto della polizia quindi una protesta verso la politica primo punto secondo tratti di rivolta fiscale sotto questo profilo le leghe manifesterebbe lo appunto sarebbe il sintomo più generale di un malessere più generale in tutto l'Occidente
E il terzo la riscoperta delle identità regionali anche se manifestazione di tendenze più generali in tutta in tutta Europa
Però anche questa analisi un po'più raffinata che va a guardare le varie tendenze che ci sono dietro
Mi lascia mi lascia insoddisfatto così come mi lascia insoddisfatto quanto è scritto qui nel introduzioni Cantaro a proposito sempre della lega si dice a pagina undici
Che le leghe sarebbe espressione contemporaneamente di un duplice base sociale diciamo una più precaria la micro imprenditorialità non pienamente affermata il lavoro precario
E terzo una base giovanile che ha incertezze sul futuro
Poi l'altra base sociale viene individuata in questa relazione in quella nuova borghesia descritta da Deaglio per intenderci
Che si è affermato lungo gli anni ottanta nuova borghesia stressata dice Cantaro dalla competizione e che tende a trovare maggiore protezione nel territorio
Ecco io credo che sia questo l'analisi sbagliata si un tentativo generoso di andare al di là di quell'analisi che finora c'è stata no protesta fiscale protesta verso la politica riscoperta vendita regionale
Però credo che ancora non siamo riusciti a centrare effettivamente il tema questo lo dico anche perché non mi pare che sia la borghesia la nuova borghesia più stressata
Che cerca protezione del territorio ma al contrario sia la borghesia più forte più competitiva
Che invece sente i vincoli derivanti da un sistema politico e da un sistema pubblico che non consenta quella borghesia stessa di competere pienamente in euro
Così come non credo che sia la classe operaia più precaria
Che
Da l'adesione alla lega ma che a volte siano ci siano basi molto più forte di classe operaio robusta quella per intendersi che tradizionalmente votava per i partiti della sinistra tant'è che si può oggi dire
Si può oggi dire che il Partito Operaio più forte operaio tra virgolette ovviamente al nord e la legge
Ovviamente tra virgolette sappiamo così
Io credo invece che il discorso sia molto più complesso e in pochissimi minuti cercherò di tentare una riflessione
Dico tentano riflessioni non soltanto per introdurre qui in questa sede che una sede specifica che riguarda tematiche istituzionali un tema il politico generale ma perché mi serve mi serve per dire che dobbiamo stare attenti a civettare con il federalismo e un civettare con il federalismo mo'vedo anche nell'espressione federalismo leghista usato da cantare per dire c'è il federalismo leghista e c'è poi federalismo buono
Perché una cosa e la
La costruzione di uno Stato regionale forte con regioni forti altre cose federalismo io voglio ricordare un punto rapidamente perché voglio tornare potrà al tema generale
Che cioè che non è stato dato non c'è nessun Paese al mondo che sia uno Stato centrale unitario che diventi federale tranne due esempi che son quella ci così come chiede il Belgio
In genere e spirò poi perché in genere processo federativo fra un attimo il processo federativo e un processo fra un attimo è un processo di unità di unificazione
è un processo come dicono i tedeschi riferendosi proprio al federalismo loro di unità Risi lungo cioè è strettamente legata alla costruzione dello Stato nazionale in Germania
Così come negli Stati Uniti e legato il federalismo strettamente al farsi nazione del degli Stati Uniti quindi federalismo ha in sé il feto su cioè la ricerca dell'unità il patto che unisce
Belgio Cecoslovacchia invece hanno adottato una soluzione in apparenza federale ma che un modo civile per poter evitare quello che è accaduto in Jugoslavia
Cioè due paesi di altissima civiltà europea come ci costruiti e Belgio per evitare la guerra civile hanno trovato la suddivisione in due dello stato questo non è la stessa cosa del federalismo costituzionale del federalismo per capirci tedesco eccetera
Quindi quando in Italia usiamo l'espressione vogliamo un
Uno Stato federale quando sta dentro a sinistra sento dire vogliamo Stato federale io dico stiamo attenti perché se è stato federale finiscono stato al regionalismo forte come quello spagnolo ad esempio bene va bene masse federalismo significa invece qualcos'altro nebuloso stiamo attenti che la prova pericolose anche se ormai questa prole evoca tantissime cose turismo diventato in intervistati sociale quello che a volte il socialismo in cui le parlavano contemporaneamente capanne e Saragat
Tornando allora alla problema lega perché tanto successo
Perché tanto successo e perché tante adesioni che stanno portando che stanno portando le leghe Sting sotto il Po
Fin sotto il Po ormai i limiti non in Romagna qualcosa diverso non lasciamoci ingannare del risultati di Ravenna perché Romagna un'altra cosa ma in Emilia l'ormai le leghe dilaga
Io credo che tutto vada ricondotto mi pare di poter dire che tutto vada ricondotto a un problema storico e sta presentando il nostro Paese che quello del ricambio delle classi dirigenti
Ogni volta che si è posto il problema del ricambio di classi dirigenti in questo Paese per una sorta di minori tasse storica che abbiamo avuto che sarebbe troppo lungo
Analizzare che si riconduce anche al concetto stesso di rivoluzione passiva
Eccetera eccetera eccetera ma qui non però sorte novità storiche lo si affrontato in due soli modi non nel modo con cui lo si affrontano in altri Paesi europei cioè cambiando col voto un ceto politico dirigente col voto dei cittadini come nel resto le grandi democrazie c'è o attraverso la incorporazione del nuovo nel vecchio la cooptazione nuovo nel vecchio o attraverso la rottura del quadro preesistente
Quindi attraverso un mutamento di regime anche con mezzi violenti
La cooptazione così è stato con trasformismo così è stato col centro sinistra e così avrebbe dovuto essere secondo una certa interpretazione da società nazionali la rottura del quadro democratico sia col fascismo quando la classe dirigente liberale esausta non seppe più andare avanti popolari socialisti non seppero non ebbero la capacità di porsi come classe dirigente la resistenza rappresento mutamenti classe dirigente ma grazie a lotta armata
E nei momenti anche di cooptazione del nuovo nel nel vecchio si sono avuti anche se ha avuto la strada parallela centrosinistra ma contemporaneamente si farà sessantaquattro solidarietà nazionale ma contemporaneamente strategia tensione ecco io penso che in questo momento
Siamo di fronte a un bivio storico per cui il nuovo non può essere incorporato nel vecchio questo il punto
C'è venuta meno la capacità del vecchio d'incorporare perché inseguito da me dati giudiziari perché l'ottantanove venuto molto molto tardi quindi una classe dirigente esausto non è più in grado incorporare certe ipotesi di governissimo
Andavano in quella direzione ma sono presto cadute
Quindi oggi ci troviamo di fronte a due possibili strade o quella leghista ecco che la forma nuova da rottura del quale democratico né quella fascista io non credo a Freda o a qualcos'altro il leghismo è un pezzo d'Italia
Che risolve il problema del ricambio apparse dirigendo se andando se la sono in Europa non avendo paura la competizione ecco qui gli altri dissenso quello che dice cantare non andando avendo paura d'Europa ma vuole andarsene da solo in euro
Perché ritiene di avere una palla al piede in Roma nel Mezzogiorno eccetera
I meridionali Deaglio richiamare le Cotroneo sfruttando
No
Ero assente accordo se questo sindaco come sempre a questo punto ricomincia la discussione vi prego però di non farla
Non è
Proseguire l'avrei scritto e prego avulso dai Carmina regnando dieci minuti quindi se così è allora la sinistra deve avere una capacità cioè di riuscire a costruire un schieramento che riesca a fare come l'Europa cioè avvince le elezioni abbiamo lo strumento in perfetto son d'accordo con Massari quello che si vuole che il maggioritario dobbiamo costruire il soggetto il soggetto che riesca a vincere le elezioni cioè soggetto che riesca ad operare come nel resto d'Europa e questo non credo che sia possibile
Pietro Ripa Pietro Barcellona proponendo come programma come programma una forma nuova di economia in cui ci sia la democratizzazione del processo in situazioni di bisogno e questo significa tante cose che non sappiamo significa c'è una mia interpretazione al di là di Max interessantissima del comunismo ma io non credo sia possibile rispondere a lei che in questo modo e una critica interessante
Sul piano teorico ma dobbiamo attrezzarci per riuscire a competere con le leghe proprio sul tema del ricambio del ceto politico dirigente
Ringrazio anche Augusto Barbera nel dare la parola a Stefano Rodotà per le sue conclusioni credo di dovere ringraziare tutti voi
Tutti quelli che sono intervenuti e a nome del Comitato che sta curando questo difficile percorso da la valutazione del lavoro fatto e la necessità anche di cambiare forma e andare a un'assemblea straordinaria
Valutare questo incontro di oggi come una conferma del bisogno che c'è di questo modo di lavorare e ringrazio soprattutto per i temi che ci sono stati indicati per il futuro del lavoro quest'ultimo intervento ad esempio pone un tema che democrazia e diritto a sollevate può continuare opportunamente ad approfondire questa è la migliore
Indicazione che noi volevamo trarre da un incontro come questo Stefano
Io ovviamente non ho pretesa di trarre conclusioni ma forse sì questo lo vorrei fare quasi attraverso slogan in data logora
Di indicare alcune linee che questo incontro suggerisce e che a me pare un incontro di grande importanza perché ha dimostrato una capacità di analisi della situazione reale che abbiamo di fronte dei problemi
Che sono stati via via messi a fuoco che dimostra l'utilità di una sede come questa parto anch'io dalla questione della vescica
E adesso al di là delle diverse interpretazioni che sono state date
Io direi che il successo della Lega in questo momento è in questa fase deriva non solo dal fatto di presentarsi come un soggetto politico nuovo e forte
Ma si presenta come soggetto politico con queste caratteristiche perché ha avuto una capacità che è mancata ad altre forze cioè quella di ridefinire in modo drastico l'agenda politica
La lega ha fatto due operazioni
Da una parte ha indicato una sua idea distante adesso noi possiamo discutere la questione del federalismo io sono molto d'accordo su le osservazioni fatte da Augusto Barbera proprio le sottoscrivo ci tornerò
Tra un momento sta di fatto che questa è un'idea forte io non voglio dire se sia buona o cattiva è un'idea così come i battere il tasto della questione fiscale non è soltanto sollecitare una Rivolta ma immettere la il dito nell'ingranaggio redistributivo che sia in questi anni adoperato imita
Queste sono le ragioni vere del del successo della Lega che ha ridefinito il campo perché anche i nomi
Badate ci muoviamo assai nel campo definito dalla
Cioè avuto questa forza di imporre tema
E in questo senso io credo che la sinistra tra le tante non autocritiche riflessioni che deve fare sulla fase che a dire però le spalle
Ne deve compiere anche una su perché ha rifiutato questo tipo di dimensioni
La sinistra è rimasta Piece proprie rime asta prigioniera è caduta nella sua stessa tra il problema non è stato quello Ost non è stato solo quello di dire le grandi ideologie alle i grandi finali ismi le grandi narrazioni sono finite
Ma di aver assunto questo dato come un orizzonte non più valicabile non ci sono valori forti c'è stata una totale perdita del centro Guayaquil propone Progetti
E a questo punto si è trovata disarmata di fronte a un'asta destra
Che su questo terreno non ha mai arretrato di un millimetro perché negli anni passati abbiamo avuto una destra convinta della sua consistenza ideologica che cos'è stato
Riproporre nel modo duro la logica del mercato la logica della deregolazione
Se non affermare in forma ideologica un dato che riguardava il funzionamento parziale delle società cioè il dato della del governo dell'economia e questo è un punto sul quale io credo che dobbiamo riflettere per cui credo che abbia ragione Massimo Luciani quando dice
Che lui diceva la sinistra deve un po'lì tornare all'analisi dei valori che l'hanno caratterizzata come tale
Io dico qualcosa di più anche se non contraddittorio deve riappropriarsi di questa dimensione che tra l'altro la dimensione necessaria per la lotta politica
Io credo che molte delle difficoltà
Che oggi attribuiamo ai personalismi a alle incomprensioni alle voglie di protagonismo all'interno di questa galassia più o meno variegata che qualcuno chiama progressista qualcuno chiami in qualche altro modo
E così via derivino soprattutto da questo cioè dal non aveva ancora integralmente riconquistato non la dimensione ideologica ma la dimensione dei punti di riferimento forti che sono poi quelli necessari per conquistare consenso non solo per scrivere un programma o per ridefinire un'identità il problema del consenso si gioca su questo terreno
E allora a le indicazioni che qui sono state da io sono sommario per ragioni del tutto ovvie sono la ragione dell'eguaglianza certamente questo l'eredità storica della sinistra difficile oggi da riproporre ma ineludibile
Perché altrimenti sul terreno dei particolarismi vince la Leica
E la questione molto importante dell'interesse generale ma non possiamo soltanto pensare a meccanismi artificiali di unificazione
Se non riapriamo la discussione sull'interesse generale devo dire che in questo senso pochi contributi sono venuti in questi anni dalla sinistra i pochissimi dal CRS
Su democrazie diritto penso per esempio alle cose che ha scritto Remo Bodei
Abbiamo una terza questione non più eludibile quando in questo momento si insiste con tanta forza sul bisogno di etica c'è una componente tutta italiana che certamente la reazione alla corruzione diffusa ma c'è una componente che ritroviamo dappertutto ed è quella piaccia o non piaccia in questo Pietro Barcellona pone il Vito su una questione dolente ed è la questione della irriducibilità al il mercato alla mercé come unica misura questo è il problema che abbiamo di fronte
Come allora stabiliamo ciò che misuriamo col criterio del mercato del denaro del profitto e ciò che non misuriamo più con questo questo è il problema per
E se uno legge quello che sta alla discussione in corso in Germania come
Degli stati generali del Partito socialista francese si sono mossi quel punto difficile il discorso etica economia è soprattutto questo
Ritrovare che poi sono un pubblico privato ci sono tanti
Bisogni di ridefinizione
E in questo senso di individuazione anche delle ragioni costitutive fondamentali di un soggetto politico
Non possiamo andare ciecamente e con logica puramente organizzativi Istica alla ricerca di un nuovo soggetto politico se non abbiamo idea di che Cossa debba corrispondere a questo soggetto il io e porno retoricamente è ovvio alla lega dicendo che il consenso che la lega raccoglie lo raccoglie aldilà badate delle sue proposte istituzione perché a in questo senso stabilito una grande capacità di rappresentare agli occhi dei cittadini le istituzioni come strumento e non come fine dice io voglio raggiungere questa finalità
E ho poi una sostanziale non dico indifferenza ma disponibilità e quindi capacità di manovra di fronte agli strumenti disponibili
E nessuno rimprovera alla lega come ci rimproveriamo tra noi addio ieri tu hai detto che volevi questa legge elettorale oggi invece sostieni quest'altra posizione
Perché essendo connotato in modo molto forte l'obiettivo finale la lega risponde ma tant'è che in questo momento per me e l'obiettivo migliore per raggiungere quel risultato la nebulosità
L'incertezza in qualche caso l'assoluta mancanza di individuazione dell'obiettivo espone invece lo schieramento di sinistra a questo tipo di di figli divisione
Se il bene in sé è rappresentato dalla modifica istituzionale è chiaro che lì ci si divide si rischiano anche sconfitte come l'abbiamo avute per ciò che riguarda la legge elettorale passo allora alla seconda questione
Io sono assolutamente d'accordo che questa è una fase transitoria processuale io da questo punto di vista
Non ho alcuno degli accenti allarmistici non solo perché vedo questo elemento ma anche perché vedo le positività della fase che abbiamo di fronte forse mi sta giocando un po'di distacco dal giorno per giorno
A per apprezzare quante opportunità e quando in tre occasioni sono a portata di mano e aggiungo guai se le perdessimo in questa fase
Io non voglio insistere qui è stata rievocata e se io ci torno badate non lo faccio per ragioni polemiche sul fatto che c'è un eccesso di senno de di poi in questi stracciarsi le vesti da parte di molti sulla questione della legge elettorale dice oh Dio mio adesso
Questo quest'altro non voglio fare l'elenco e non voglio dire che altri prima del voto lo avevano detto non mi interessa
Lo ricordo per un'altra ragione
Perché questa vicenda non è che deve riaprire il dibattito tra sì e no che non ha senso ma ed è l'unico punto in cui son in dissenso con le cose che ha detto Oreste Massari perché ci vedo un errore di analisi oggi dire
Questo è il frutto della vecchia maggioranza che si è difesa e c'è una logica io non ho mai accettato di come criterio di analisi politiche gli altri sono cattivi io ho sempre detto dove abbiamo sbagliato no
Certo perché non lo sapevamo che quale che fosse l'esito della legge le del referendum
Socialisti democristiani avrebbero cercato di difendere le loro vecchie posizioni l'avevano squadernato davanti agli occhi di tutti è stato ricordato qui la proposta la legge Mattarella è figlia della proposta Mattarella davanti
Alla Corbis
Alla Commissione bicamerale dove la DC aveva detto il doppio turno non ve lo daremo mai c'è stato in questo senso permettetemi di dire un una punta di superbia politologi Ca'
Penso a qualche politologo che ha detto se le cose andranno così allora cambieranno anche i comportamenti degli attori politici a perché ecco qui est c'è stato l'errore perché si è ceduto a questa a questo chiamiamolo non superbe ottimismo politologico e non ci si è preoccupati delle condizioni politico parlamentare
Diciamolo che quando votavamo sulla legge elettorale Mattarella eravamo straordinariamente isola c'era una maggioranza schiacciante questo è un dato dopodiché le cose dette da Cesare Salvi o solo d'accordissimo colui che questa è una legge che dura una stagione però in questo momento valutiamo i dati per quelli che abbiamo di fronte hanno e allora
Passiamo un momento alle questioni della rappresentanza io non enfatizzo la questione del maggioritario io sono d'accordo che gli effetti classici del maggioritario si produrranno se si produrranno dopo una o due
Tornate elettorali aggiungo però che il con le definizioni chiediamo maggioritario in questo senso la garanzia della maggioranza non c'è né in in Inghilterra né in Francia e in Germania
Quindi sempre una puntina di attenzione allora la questione che a me sembra rilevante e queste noi stiamo mettendo mette in moto meccanismi non tanto o non solo maggioritaria
Quanto meccanismi che infatti Zano il momento della delega e della delega revocata soggetti collettivi e attribuita ha perso
E in questo non nel fatto che la legge maggioritaria non è maggioritaria non esprime Illy governo
Che il punto critico
In una relazione che ha presentato al convegno dei Lincei sulla rappresentanza Gustavo Zagrebelsky ha scritto una cosa che molto persuasiva e io cito testualmente
Un Parlamento di uomini invece che di orientamenti politici cioè di partiti è il primo passo allora esplicitamente dichiarato adesso presidenziali
Ed è su questo punto che dobbiamo ragionare
E la giornata in un doppio modo però io non sono non semplifico e non dico è tutto finito c'è l'americanizzazione anche se qui sono stati introdotti giusti correttivi perché per esempio se io leggo una ricerca molto veloce perché è stata pubblicata il ventitré di giugno del Censis la società dietro il voto che un'analisi un primo tentativo di analisi io trovo una formula
Che e basata su una serie di dati
Su una Piccolomini ricerca fatta che è la seguente
Che la ricerca di un leader a cui accordare la fiducia non nasconde l'intenzione di delegare a criticamente la gestione della cosa pubblica riproponendo di fatto un distacco tra società e politica è dimostrata dal fatto che gli elettori intendano moltiplicare i loro sforzi per partecipare alla Poli
Allora l'interrogativo che viene a questo punto sapendo a che la fase processuali
Che c'è un problema di Ri legittimare le istituzioni
Che abbiamo di fronte non una dei viva personalistica ma l'introduzione di massicce dosi di personalismo nel sistema politico incrementate poi dall'uso dei mezzi di informazione un punto ce lo propone
Questa volontà di non de lega trova nelle istituzioni disposto oggi come oggi lo devo dire no questo è il problema e allora sesso un punto io non sono d'accordo con le cose
Dette da Moro riprese da D'Alema col discorso istituzioni dei cittadini solo che non trovo più adeguato
Il linguaggio che lei descrive come contropoteri contrappesi no in questo momento la questione vera è rappresentato dal fatto che forse
Questa è l'occasione
Di una riorganizzazione di poteri partendo come dicevamo e vedo che la terminologia ritorna dai rami bassi partita perduta all'inizio degli anni si è io mi ritrovo tra i tanti io sono stato io sono uno di quelli che perdessero allora perché nella sinistra passò l'idea che si dovrà partire da iraniana
Eh io questa è una polemica che condussi allora anche col Partito comunista questo me lo ricordo perfettamente
Questo è un problema perché si riapre oggi
E allora abbiamo è stato ricordato qui il seminario di una settimana fa della Fondazione Basso nessuno vi era così scemo da ritenere che taluni aggiustamenti costituzionali
Siano resti opportuni non necessari perché c'è il rischio che domani è entrato in campo maggioranze compatte che comunque Dozzo è sparsa sanno via tutti no la riflessione sul maggioritario ha dato il
Interrogarsi sul Consiglio superiore la magistratura sulla Corte costituzionale sulle sulle procedure di revisione costituzionale sulle designazioni da parte dei presidenti delle Camere delle cosiddette autorità amministrative indipendenti eh ormai un problema
Anche aldilà della questione del maggioritario
Perché ci riporta anche a un problema che è stato ricordato qui
Davvero tutti questi organi richiedono una legittimazione via sovranità popolare cioè elezione parlamentare
Io ho molti dubbi lo dico subito sull'abbandono di questa via ma ricordiamo che per molto tempo all'interno della sinistra
è stato ritenuto è stato tenuto un atteggiamento di distacco se non di sospetto verso la magistratura ritenuta potere non legittimato democraticamente
Proprio perché non aveva la sua fonte la sua origine della sovranità mentre poi gli abbiamo scoperto e questo è il punto su cui vorrei richiamare l'attenzione e chiudere
Che questo problema e diverso qui è stato messo bene in evidenza il punto che ormai rappresentanza e Concetto idea e pratica istituzionale che non si può chiudere nel Parlamento non sarei così sbrigativo nel dire
Finisce così la centralità del parlamento quasi volendo dire che ieri questo era un errore teorico e pratico perché questa idea della centralità del Parlamento anzitutto può essere fortemente storicizza e in secondo luogo era un Parlamento interlocutore della società cosa che il Parlamento attuale per la struttura che gli sta dando non è più
E credo che per esempio dovremmo fare due riflessioni retto tra parenti
Governo Ciampi come dato istituzionale perché hanno credo che lo possiamo
Sì passare sotto silenzio un governo che ha queste caratteristiche e in secondo luogo sopravvivenza di questo Parlamento al di là degli inquisiti
Tutta la
Riflessione costituzionale
Ha sempre detto e la pratica degli anni passati ce lo dimostra
Che ci sono due momenti nei quali lo scioglimento diviene necessario il mutamento della legge elettorale in Italia tutti i grandi cambiamenti di leggi elettorali sono stati seguiti da elezioni secondo la perdita di rappresentatività
Ora questi sono in Italia si sono addirittura in questo momento congiunti questi poeta
E quindi la sopravvivenza di questo parlamento anche se non ammessa neppure un inquisito io voglio dire non ha non potrebbe essere giustificato perché in questo momento la mancanza di rappresentatività è un fattore continuo di conflitto con la società
Il Parlamento si delegittima giorno per giorno per questo suo essere e quindi il problema è davanti hanno chiudo con una osservazione se ci sono questi problemi e possibile un percorso di riflessione
Come si dice è individuale e collettivo io dirò che ci sto anche provando in queste settimane e proverò anche a dare un pezzo di carta a qualcuno ma io penso che noi abbiamo bisogno indico qui veramente chiudo in un minuto i capitoli di questa riflessione ma che idea di Stato abbia possiamo essere ancora figli della discussione retorica
Meno s'meno mercato più sta norme più più un mercato meno Stato più Stato più un mercato c'abbiamo fatto
Veramente esattamente il contrario di un analisi della società e di una riflessione oggi c'è un problema non di Stato minimo manifestato necessari
Non di Stato osservatore o puro garante ma di Stato stratega dell'interesse generale badate che negli Stati Uniti si sta facendo uno dei più grandi investimenti della storia con le cosiddette autostrade elettroniche
E si dice muteranno Lost
Proprio la il modo d'essere della Società americana così come l'investimento nelle autostrade di un presidente repubblicano Eisenhower molto modificò il modo d'essere della società americana mentre annuncia la privatizzazione
Direi nove Air France Balladur propone il più grande intervento di questo secolo
Della forma della ménage bandite rituale cioè di una creazione completamente nuova di una rete di infrastrutture che ridisegnerà anche la logica dei poteri locali
E questi
Che c'è dietro questo ci sono alcune considerazioni di interesse generale alcune idee del modo in cui si dovrà evolvere la società
Di quali sono i momenti in cui pubblico e privato
Interferiscono questi sono i problemi che noi abbiamo di fronte e qui ha ragione allora Augusto Barbera quando dice attenzione a che cosa significa
Questo discorso sul federalismo perché noi oggi adesso al di là dei due esempi che ha fatto Belgio Cecoslovacchia che io condivido assolutamente abbiamo il fenomeno che conosciamo c'è uno stato già di per sé in qualche modo impoverito verso l'alto e verso il basso per necessità o di logica di integrazione internazionale qui non voglio poi tornare
Sulle questioni dell'interdipendenza
Il drammaticamente si ripropone la questione dell'ONU non vorrei che la questione della Somalia inducesse la sinistra buttare a mare la riflessione che stava avviando sulla riforma dell'ONU sulla necessità di trasferire l'i poteri di governo e anche di intervento militare non cadiamo ancora una volta in una trappola ma ha ragione Augusto quando dice attenzione a come questa redistribuzione avviene a livello locale perché dobbiamo tener conto di questa strategia
Nelle cose prima ancora che nelle istituzioni e poi canali della rappresentanza
Ma datate credo io oggi la riflessione sulla magistratura B alcuni lo dicono da anni che la magistratura in condizioni o di riduzione della rappresentanza o di difficile accesso ai canali istituzionali tradizionali cioè il Parlamento diventa un luogo di legittimazione di interessi e quindi un luogo di rappresentanza se voi pensate tutto l'ambientalismo e tutto il mondo del della protesta ecologica in primo luogo ho trovato rappresentanza nel in Italia ma non solo in Italia nel canale
Giudiziario tutti i cosiddetti interessi diffusi annulli trovato
Luca la loro le la loro legittimazione questo impone che sulla magistratura diceva giustamente Pietro Ingrao si faccia una flessione ulteriore ma ci sono altre cose la l'iniziativa legislativa popolare al di là dei referendum ci sono possibilità di renderla in qualche modo vincolante tra virgolette per il Parlamento consentire ai promotori di una legge di iniziativa popolare così come ai promotori di un referendum di avere un potere di gestione di questa loro
Iniziativa
E davanti ai giudici ma noi non dobbiamo aprire alle possibilità di farsi sentire un istituto come quello americano dell'amicus curiae cioè di chi vuole far sentire la sua voce in un processo di particolare rilevanza sociale
E questa voce deve essere e prese in considerazione dal giugno
Lo statuto dell'associazionismo noi dovremmo certamente tornare sulla questione del finanziamento della politica non possiamo essere ritenere che la questione del referendum rappresenti addirittura un vincolo morale io credo che dobbiamo riaprire questo discorso ma lo possiamo dove troviamo la nuova legittimazione la nuova legittimazione si trova dicendo che da una parte dobbiamo distinguere le elezioni dalla gestione e dire che la gestione riguarda non solo i soggetti partiti politici
Ma una realtà
Non al nel senso di fiumi di denaro ma per esempio alcune agevolazioni che per i servizi oggi ancora aveva partiti e mezzi di informazione giornali perché è un'associazione non deve avere tariffe telefoniche tariffe postali possibilità di accedere alle reti telematiche dive ed impatto anch'esse a condizioni di favore
Io mi fermo qui perché l'elenco può essere molto lungo ma c'è una morale da trarre perché da questo c'è anche un'idea di democrazia che già
Un'idea di democrazia che può essere i valutata in diversi modi io credo che la discussione oggi si vada orientando verso la considerazione che la democrazia e la forma associativa che mantiene il più ampio ventaglio di possibilità questo è un punto di vista che noi dobbiamo considerare con attenzione non solo una procedura
Anche se il procedurali visti per esempio Bobbio ormai sono assolutamente d'accordo nel ritenere che il processo democratico è un processo democratico falsificato se non ci sono alcune precondizione
Su questo credo che la sinistra i progressisti chiamateli come volete io Vò a me piace proprio perché non vengo
Dal mondo della sinistra storica a me piace invece molto il termine sinistra
Letto precondizioni vedevano loro ridefinire ragionarci sopra
E le precondizioni voi le conoscete bene un minimo di informazione un minimo di istruzione a cui si sono poi venute un minimo di salario aggiungendo un minimo di ambiente ora se non riusciamo anche a ridefinire questo quadro ma non facciamo soltanto qualcosa che in vera il processo democratico credo che facciamo il lavoro necessario che oggi ci serve qui
In Italia e cioè quello di costituire le condizioni vere politica non solo di schieramento che poi non c'è
O diventa difficile o è sempre esposto al rischio della polemica innescata dalle dichiarazioni di giornale le condizioni perché questi soggetti collettivi e sono indispensabili possano avere la loro evidenza sociale
E non vivano soltanto nel velleità o nelle volontà di questo o di quello
Ringrazio tutti ci rivedremo a non so se a settembre ottobre speriamo che la nostra Assemblea di riprese rilancio si possa avvalere di contributi così ricchi come quelli di questa mattina