"La manovra finanziaria 1998. L'attuazione delle deleghe in materia fiscale e dei trasferimenti contenute nella legge finanziaria 1997" nell'ambito del VII convegno nazionale sulla finanza locale e regionale: "Verso il federalismo finanziario e fiscale"

Ma parte dei lavori il convegno dalla mattinata che come sapete si svolge sul tema la manovra finanziaria novantotto l'attuazione delle deleghe in materia fiscale dei trasferimenti contenute nella legge finanziaria mille novecentonovantasette li salutiamo tutti voi e naturalmente tutti gli ospiti che sono qui al al tavolo della Presidenza io darei subito il via ai lavori dando la parola al segretario nazionale della lega delle autonomie locali Enrico Gualandi
Come abbiamo ascoltato ieri sera anche
Dal sindaco di Bologna siamo nella fase di definizione della legge finanziaria mille novecento
Novantotto e i dati che è solo nostra conoscenza
Oltre a quello che ci ha riferito ieri sera vitali
Due atti che il Parlamento
E il Governo hanno prodotto nell'attività parlamentare di questi mesi
Cioè sia il Documento di programmazione economica e finanziaria sia il bilancio a legislazione invariata presentato in parla già presentato all'attenzione del Parlamento
Il governo
Assicura che entro il mille novecentonovantotto
Il processo di risanamento e così ha impegnato duramente il nostro Paese questi anni sarà completato
Siamo perciò ad un passo dal mantenere l'impegno di aderire sin dall'inizio
All'Unione economica e monetaria affinché un effettivo coordinamento e integrazione degli stati europei permetta di reggere meglio la sfida della competizione globale con noi auspichiamo la democratizzazione d'unità delle istituzioni comunitarie adottando nuove politiche per l'occupazione per lo sviluppo ed un equo insostenibile è stato sociale
Lo stesso presidente del Consiglio onorevole Romano Prodi alla fiera levante di Bari recentemente affermato che è arrivato il momento di pensare alla ripresa
Di incassare il premio della discesa dei tassi di interesse ed è la bassa inflazione
Di creare le premesse per ridurre le tasse e liberare risorse per combattere la disoccupazione vera emergenza nazionale in particolare per importanti aree del nostro Paese e per le nuove generazioni
è indubbio che occorre dare anche per il mille novecentonovantotto e nel prossimo triennio se si vuole mantenere fermi questi obiettivi continuità la politica di risanamento
Nella consapevolezza che esiste un nesso tra un contenimento entro limiti sostenibili della spesa pubblica corrente ed una ripresa più consistente
Governo Regioni ed enti locali sono quindi messi alla prova circa la loro capacità o meno di perseguire una programmazione di risanamento
Di efficienza dei servizi di rilancio dello sviluppo e dell'occupazione
Ecco perché l'appuntamento decisivo
Per il buon governo delle nuove possibili prospettive sarà la collocazione l'impegno delle comunità locali e regionali nella legge finanziaria
Nelle leggi delegate di riforma dei tributi locali e regionali e di quelle di decentramento e semplificazione amministrativa che vanno sotto il nome di legge Bassanini
I prossimi mesi di discussione
Con la messa a punto è l'approvazione della legge Finanziaria novantotto e dei previsti numerosi decreti delegati
Devono vedere a nostro parere è stato regioni ed enti locali lavorare in modo sinergico per obiettivi sia di risanamento che di sviluppo
Se la costruzione del federalismo deve essere un concreto processo e non l'enunciazione di vuote parole
Va perseguito un progetto di l'ampia autonomia e responsabilità delle istituzioni locali in un quadro nazionale ed europeo anche concordemente definiti
Purtroppo il Documento di programmazione economica e finanziaria
Per il novantotto due mila
E
La proposta di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario novantotto a legislazione invariata
Sono stati definiti e discussi senza una partecipazione attiva degli enti locali e delle regioni
La stessa preparazione della legge Finanziaria novantotto e delle leggi collegate non ho visto un approfondito confronto tra governo ed autonomia territoriale
Ciò forse lasciatemelo dire anche per un'assenza di proposte precise ed unitaria delle Autonomie locali e regionali e delle loro associazioni fra di loro non si sono mai incontrate
Vanno in ordine sparso l'incontro con il Governo e il Parlamento
Il governo che ci permette quindi di incontrarle quarantotto prima quarantotto ore prima del varo della finanziaria anche perché
Le stesse proposte che vengono avanzate forse non sono ancora ben definite per lei stesso sistema delle autonomie locali
Sì i prossimi bilanci degli enti locali e delle Regioni
Dovranno necessariamente tener conto delle scelte del bilancio dello Stato e della legge finanziaria
E invece urgente valutare e decidere quali risorse per le autonomie territoriali sia per renderne partecipi di una politica di ripresa dello sviluppo sia per perseguire un risanamento finanziario vero che non riproduca situazione idea etnici in periferia
Secondo il Documento di programmazione economica e finanziaria
E direttiva del Parlamento quanto meno direttiva della maggioranza che sostiene il governo l'indebitamento netto della pubblica amministrazione
Che per il mille novecentonovantasette si è programmato di contenere entro il tre per cento del prodotto interno lordo per il novantotto si propone di contenerlo entro il due virgola ottanta
Il due virgola quaranta nel novantanove l'uno virgola otto per cento del due mila cioè lo si tratta solo di essere all'appuntamento per l'Europa ma di restarci
L'equilibrio del bilancio novantotto secondo le indicazioni anche del Parlamento
Dovrebbero esserci dovrebbe essere assicurato primo da un contenimento della crescita della Spesal corrente nominale al netto degli interessi pari al tre virgola sette per cento
Cioè su valori reali inferiori al tasso di crescita del prodotto interno lordo previsto nel novantotto al due per cento
Le linee di intervento previsto dal documento finanziario per il completamento della spesa corrente
Dovrebbero rappresentare a mio parere punti di riferimento e vincoli che avranno un riflesso e anche una certa validità per le autonomie locali
Quali ad esempio il decentramento funzionale della speso
Una maggiore responsabilità e managerialità del dirigenza
Lo snellimento amministrativo e procedure per una maggiore economicità nell'acquisto di beni e servizi il riordino della spesa sociale nei settori della sanità dell'assistenza e della previdenza
La crescita delle retribuzioni medie annue pro capite di dipendenti pubblici Parrini al tasso di inflazione programmata
Queste indicazioni che sono indicazioni di lavoro io credo per l'intero Paese
Forse non sarebbe male che anche per voi comuni province regioni
Nell'esaminare i consuntivi o i preconsuntivi quest'anno ci riflettessimo sopra se questi parametri se questi vincoli se queste indicazioni
Sono state sempre vanno rispettate o che cosa si può fare per dargli coerenza per una buona politica una politica di buongoverno via le nostre risorse dei nostri bilanci
Il secondo punto che si propone e quella di una finalizzazione del contenimento della spesa corrente
A maggiori spese in conto capitale per investimenti con una crescita IDC ipotizza di circa il quattordici per cento rispetto alle previsione del bilancio statale mille novecento novantasette
Certo
Non è che
Sì si può pensare di spendere quello che non sia c'è anche la programmazione degli investimenti urlò lo sforzo per spostare risorse sul versante delle spese in conto capitale deve fare i conti con una situazione reale
E quindi i programmi o penso dello Stato le stesse regioni degli enti locali
Non possono essere programmi infiniti indefiniti e faraonici ma devono essere rapportati alle risorse possibile reali che si devono mettere in campo
Il terzo punto che ci si propone quella di una riduzione rispetto al novantasette
Del gettito tributario complessivo
Nell'ordine di zero virgola sei punti percentuali del prodotto interno lordo prevedendo di non rinnovare il prelievo della tassa per l'Europa che è stata pari all'uno virgola uno per cento del prodotto interno lordo di quest'anno
Aumentando invece momenti di gettito delle imposte statali Parri allo zero virgola sei per cento del prodotto interno lordo con un apposito disegno di legge che sarà poi così viene chiamato il collegato alla Finanziaria
E che stante a quelle che sono le indiscrezioni proprio in queste ore sembra che uno dei prelievi
Aggiuntivi più forti sarà quello di un aumento di certi valori dell'IVA certi generi particolare
Ora queste linee generali proposte con il documento di programmazione economica finanziaria hanno una validità generale io credo di indirizzo per il bilancio e la legge finanziario non va novantotto che si può complessivamente condividere purtroppo la loro traduzione concreta nel disegno di legge per il bilancio novantotto a legislazione invariata già presentato al Parlamento
Evidenzia la tendenza assente ingiuste punitive nei confronti delle regioni e delle autonomie locali
Infatti secondo tali previsioni Italia la specie corrente del bilancio statale sono caratterizzate da forti tagli ai trasferimenti delle regioni e dagli enti locali
Indubbiamente la proposta di bilancio novantotto a legislazione invariata non tiene conto delle previsioni definitive della legge finanziaria anche se dalle parole del sindaco di Bologna ieri sera non servono proprio ottimistiche
Però esprime già una tendenza
Lo stesso bilancio legislazione invariata dello Stato in quanto recepisce lo dicesse specie così come è scritto nella relazione che lo accompagna
Le indicazioni del Documento di programmazione economica e finanziaria in questi giorni poi
Diciamo l'abbiamo più volte detto io son d'accordo con la polemica fatta anche ieri da pista no quando
Dini diciamo i risparmi sugli enti locali vengono valutati alla stregua o delle Ferrovie dello Stato o di altre
Misure che il governo si appresta per contenere entro di quindici villa miliardi quali sono
Quali sono
La di risparmi sulle spese
Ma vediamo le proposte del bilancio dello Stato a legislazione invariata che sono già un segnale
Alle Regioni vengono ridotti nove mila duecentoquattro miliardi nove mila duecentoquattro miliardi i trasferimenti di parte corrente
Soprattutto con una forte sottostima della spesa sanitaria reale
Anche se si dice
Che sembra ci sia da parte del ministro del tesoro una migliore valutazione più realistica
Di quale la spesa sanitaria
Che io son d'accordo con chi ieri ha detto sta diventando per le regioni e per interventi nella dimensione regionale un vero e proprio dramma per parecchie per parecchie realtà le quali non sarà sufficiente l'aumento del addizionale sul gas metano
Ho altre misure di tasse regionali per far fronte a queste grosse difficoltà date da sotto stime della spesa sanitaria che si sono accumulate negli anni nel bilancio dello Stato
Poi vi sono sempre per le regioni settecentonovantanove miliardi di trasferimenti in conto capitale minori prevedendo minori investimenti per quello che riguarda la le aree depresse
Il fondo per la montagna e anche qui per la salita anche se poco c'era di previsioni di spesa corrente per la sanità perché i locali per i novantotto decorre il taglio dei contributi ordinari per seicento miliardi l'anno scorso c'era stato condonato l'anno scorso quest'anno c'era stato condonato ma qui la legge faceva riferimento un condono solo per un anno perché per quello che riguarda il novantotto c'è il Palio ieri sera mi sembra vitali lo preannunciava e conferma c'è un'altra cosa che non è chiaro
E lo voglio dire cito abbiamo fatto anche manifestazioni a Roma soprattutto io dico spinti da dalla lega e c'è chiese sono salvaguardate
E quelle misure che nel novantasette avevano assicurato l'incremento d'ogni ente locale dell'uno virgola due trentanove per cento ricordate a valere sul Fondo ordinario del novantacinque
Erano duecentododici miliardi e il contributo di duecentottantuno miliardi per circa
Mille novecento enti locali che subirono una riduzione di trasferimenti con il decreto Dini il famoso numero quarantuno del novantacinque dico questo perché non vorrei chiedere cifre complessive
Poi all'interno di questi dato macroeconomico dei trasferimenti agli enti locali all'interno vi fossero sorprese come quelle che avremmo quando quel mandato il decreto Bindi e che notte l'impegno che portavamo recuperarono parte quali erano stati i tagli proporsi ma anche qui mi sembra che le misure si fermava ownership fermo dal mille novecentonovantasette quindi c'è una qualcosa da appendere di negativo se non c'è un chiarimento in merito viene poi prevista un'ulteriore riduzione dei trasferimenti in conto capitale pari a seicento sessantotto miliardi di cui quattrocentocinquantotto miliardi del Fondo sviluppo investimenti
Ora io qui devo dire che violato lo rileviamo che gli oneri a carico dello Stato per l'ammortamento dei mutui degli enti locali cioè Messina in essere degli ultimi quindici diventando c'ha attraverso il contributo anche totale gran parte dello sbarco di certi vetri speciali
è in è in una situazione veramente dice mobilitazione totale
Accennava che riceve Cilloco di volo il dato è questo
Del mille novecento novantaquattro questo fondo per l'ammortamento dei mutui Enti Locali ammontava a undici mila duecentosettantuno miliardi sono previsti del bilancio a legislazione invariata del novantotto sei mila ottocentocinquantuno miliardi
Quindi abbiamo una disattivazione del Fondo per lo sviluppo degli investimenti
E che mi sembra sia veramente di grande rilievo e io mi meraviglio mi meraviglia e l'anno scorso e lo dici di modesta Assemblea
Che le associazioni delle autonomie a cominciare dall'ANCI dando per scontato che questo è una cosa che deve scomparire che non deve più essere utilizzata per le risorse degli enti locali
E io credo io posso capire c'è bisogno di dare un contributo a risanamento dello stato e qui dal risanamento è venuto perché c'è lo Stato pagava nel mille novecentonovantaquattro undici mila duecentosettantuno miliardi e prevede novantotto di tirarne fuori sei mila ottocentocinquantuno fate presto a farla sotto l'azione è vedere qual è il risparmio che faccio enti locali
E io credo che io poi ritornano dopo fra le proposte
E una parte poi lo sospendiamo come lega Foti dei sarà anche destinato ad un fondo di rotazione che permettesse nuovi di finanziare comunque tutti
Ma di finanziare una politica mirata
Di cui gli enti locali sono esponenti fondamentali
Si dice che non tirano Ciro investimenti pubblici ma se non tiro gli investimenti degli enti locali voglio vedere la Cassa del Mezzogiorno è stata chiusa ma è stata chiusa anche la progettazione della Cassa del Mezzogiorno
Non so se vogliamo creare dei nuovi Authority a livello nazionale per fare di nuovo progettazione non sarei d'accordo con chi
Ma capace fondamentale per il rilancio Investimenti Pubblici qualificati infrastrutture e i servizi indispensabili passa per gli enti locali
E non mi sembra sia risolto io forse qui sono un po'malizioso non mi sembra che questa situazione generale sia risolta con lo stanziamento straordinario spulciando le voci del bilancio dello Stato legislazione invariata
Di circa tre mila miliardi a Bono degli eroi sull'ICI speciali quali Roma capitale e interventi per le grandi città
Qui c'è un problema più complessivo di Ostia piccoli problemi delle grandi città
Ma io dico là c'è un problema più complessivo di governo dello sviluppo del territorio che deve passare attraverso una politica di tutti il sistema delle autonomie locali
Nel contempo
I nuovi cimiteri dei trasferimenti ah no
In al contempo i trasferimenti di parte corrente sono sempre in diminuzione
Comuni Province Comunità montane dato io lo tratto dal bilancio dello Stato ma vedo che ieri sera era confermato sarà che secondo le previsioni assestate saranno di ventitré mila duecentoquarantacinque miliardi
Nel novantasette e nel novantotto sono previsti ventitré mila duecentoquattordici miliardi cioè i tagli assorbono tutto l'incremento previsto pari al tasso di pressione programmato all'uno virgola otto per cento cioè cooperazione questa di taglio e poi Kildall incremento dell'uno virgola otto per cento il risultato fare e io voglio ritornare dopo lo Stato prevede di aumentare delle sue esperienze nominali di parte corrente del tre virgola sette per cento divisi richieda io credo che la situazione poi degli enti locali e ci sono altri momenti di aggravamento che si sono accumulati proprio nell'ultimo anno ad esempio i criteri di trasferimenti
Sotto
Sottraendo risorse ad un fondo ordinario che sarà di minore entità per riversarle nel fondo perequativo penalizzeranno migliaia di enti locali che riceveranno
Minori trasferimenti nominali rispetti perdono cioè
Ritorno al discorso di prima
E già guardarci dentro come vengono dati poi questi soldi perché c'è un comune contribuisce
Avendo la sottrazione del suo fondo ordinario da un lato e dall'altro lato questo contributo ma in un fondo perequativo a cui l'unico non partecipa o dei escluso epici sono anche di comuni molto importanti
Credo che Napoli deve cominciare sia a a preoccuparci c'erano pochi
Sono di quelli che è vero questo trattamento
Concerti tipi di criteri
Allora ma e poi
Si sono aggravati queste situazioni anche da due misure che neo dico che bisogna in qualche modo ripensare ad esempio in termini di cassa in quanto le scadenze per l'accreditamento agli enti locali dei rapidi trasferimenti che sono loro debutto di parte corrente non viene qui quattro volte vieni tre volte e l'ultima rata è spostata a febbraio dell'anno successivo
Questo non potrà non va bene percussioni sulla cassa e degli enti locali ma poi ci sono le minori entrate per i piccoli comuni con meno di cinque mila abitanti
In quanto con l'imposizione della tesoreria unica interessi per la remunerazione delle loro giacenze di cassa al trentuno dodici novantasei estati indicata entro un tetto massimo di centottanta miliardi cioè Tomita
I suoi diritti ai Elio ti pago centottanta miliardi quest'arma l'operazione ma era un'operazione basata sul previsione per il bilancio dello Stato che ci sarebbe stato intermedi caso un vantaggio da parte dello Stato di tre mila miliardi
Aerei miliardi alla fine del
Novantasei ciò sta crescendo quindi la remunerazione di quello che io ho prestato lo Stato con la tesoreria unica non è stato del sei per cento com'era ipotizzabile ma è stato del tre per cento
E io capisco cioè voi andate a vedere i conti della situazione di cassa dello Stato abbiamo contribuito perché tutti dicono che i conti stanno andando meglio anche delle previsioni
E io credo un po'di merito otto fa notare anche ai piccoli comuni sotto i cinque mila abitanti e non soltanto alle capacità
Otto altri certo del ministro del tesoro chi sono dovute anche Vespa queste soluzioni e io credo che da questo punto di vista io poi dopo ritornerò sulle proposte è questo una riflessione in qualche modo fa
Quindi noi diciamo che l'avvio della riforma dell'organizzazione
Dell'amministrazione dello Stato che ha uno dei suoi punti qualificanti nell'attuazione del decentramento delle funzioni delle autonomie locali
Non può essere caratterizzato da tagli indiscriminati delle loro già scarse risorse con cui dovrebbero svolgere i nuovi compiti anche nuovi compiti che verranno loro assegnati
Non sarebbe certo una buona premessa per riforme istituzionali disegno federalista io credo si deve tener conto CP si tenga conto che nell'ultimo triennio complessivamente i trasferimenti di parte corrente agli enti locali hanno avuto un incremento inferiore al tasso di inflazione programmato
Mentre le spese correnti dello Stato sono state incrementate ci vadano a vedere i consuntivi di valori superiori al tasso d'inflazione
Anche per il novantotto il documento finanziario prevede ripeto un aumento nominale del tre virgola sette per cento
Inoltre come abbiamo già detto vi è stata la graduale riduzione degli oneri per il Fondo sviluppo dell'investimento
E cui si è
Noi rinunciando come movimento delle autonomie locale discutere di sta cosa abbiamo dovuto accontentarci di una pacificazione dell'articolo cinquantaquattro della legge centoquarantadue
Che prevedeva che c'era un fondo ordinario
Una è uno speciale ebbene in fondo ordinario ovvero
Varsavia dentro
Quello che hanno inventato dei blindati della corte dei conti del novantasette è stato di centosettantacinque miliardi
Il fondo che e quello speciale è stato di venti ventuno virgola nove miliardi novecento milioni al potere ventuno miliardi
Quindi non c'è più una politica per gli investimenti qualificati sul territorio che passi attraverso e autonomia locale
E
Io credo si deve dirlo voi aveva dato un grande contributo il risanamento e una rigorosa politica di equilibrio del bilancio sono stati una costante delle migliori amministrazioni locali e regionali
Maggiori entrate tributarie tariffarie rigore nella spesa dobbiamo dirlo si parlava sempre di grande dicesse
Hanno permesso di contenere in trecentonovantaquattro il numero delle amministrazioni locali dissestate il dato riferito al trentuno dodici novantasei
Ormai i trasferimenti dalla finanza locale sono ridotti all'osso
Non sia in serie
Nuovi tagli senza incrementi reali almeno pari al tasso di inflazione programmato
E portano a una sopravvalutazione delle reali possibilità di ulteriori prelievi fiscali locali e potrebbero determinare una situazione di ingovernabilità e dissesto delle finanze locale e far mancare le risorse necessarie anche per l'espletamento non solo delle vecchie ma delle nuove funzioni che sono previste da ideali decreti Bassanini
Io credo che impegni seri e coerenti di risanamento e di sviluppo attendono governo Parlamento e autonomie locali
I diversi livelli istituzionali sono chiamati a sostenere posizioni trasparente unitarie e concordata
Perciò la definizione del bilancio dello stato della Finanziaria novantotto
Devono tener conto di alcuni punti non di privilegio
Ma di equità e parità di trattamento per i diversi livelli istituzionale fra i diversi livelli dello Stato semmai anche di un po'di comprensione
Per l'esigenza di sviluppo della politica soprattutto di investimento delle autonomie locali quali strutture portante di una nuova organizzazione federalista dello Stato quale almeno a parole sia con senso di responsabilità e misura va governata una fase di transizione per sospetti federalisti
Di nuove responsabilità di funzioni risorse fiscalità per le autonomie avendo come punto di riferimento una maggiore efficienza amministrativa ed equità per il cittadino contribuente
Per questo come Lega delle Autonomie io riprendo alcune delle cose ieri Ielo aveva in tanta parte
Proposto con un quadro di riforma globale complessiva che non è soltanto riferita al mille novecentonovantotto certamente
Ah per il novantotto noi come Lega delle Autonomie poniamo alcuni punti primo
La garanzia di trasferimenti statali di parte corrente a ogni ente territoriale enti locali e Regioni almeno nella spessa Entità nominale del mille novecentonovantasei
Noi non vogliamo andare davanti a Palazzo Chigi con tre mila comuni che sono sparpagliati per i meccanismi che ci sono dei trasferimenti dobbiamo avere la garanzia che ogni ente tutti gli enti locali italiani hanno almeno degli stessi risorse nominale D'Avalos
Non è che chiediamo la luna nel pozzo
Secondo abolire dal novantotto i vincoli della tesoreria unica per i piccoli comuni sotto i cinque mila abitanti
Lo poniamo abbia visto che lo pone con forza anche lanci però dobbiamo anche dire che non è e vogliamo fare le barricate su questo
O una cosa vogliamo chiedere
Garantendo in ogni caso una remunerazione della giacenze di cassa pare ad un tasso di interesse che ci almeno etniche oggi stando sul mercato
Ai Cappuccini come cibo
Limite
Io credo che è una posizione responsabile che noi sospendiamo c'è l'obiettivo di superare al novantanove la tesoreria unica quantomeno per le risorse proprie per i piccoli comuni per andare verso la prospettiva di un certo genere bene ma immediatamente le risorse che viviamo dateci un minimo di remunerazione che non sia quello che è successo nel mille novecento nel mille novecentonovantasei
Terzo
Considerando che nel quadriennio novantaquattro novantasette il contributo dello Stato per il trasferimento del Fondo Sviluppo Investimenti è stato ridotto di circa tre mila ottocento miliardi come poi le prigione
Del novantotto la faranno aumentare di molto sarebbe utile che una parte di tale continui annuali riduzioni
Fosse destinata ad un fondo di rotazione per gli investimenti
Finalizzato precisi programmi di sviluppo in particolare
Ai piccoli comuni alle aree montane ai patti territoriali ai contratti dare al fine di rendere le autonomie protagoniste tende a riprese insieme a tutti il movimento autonomisti
Quarto
La possibilità di rinegoziare i mutui degli enti locali
C'è questo disegno di legge che già da quattro mesi che si trascina in parlamento e dove c'è il principio non è che c'è dicembre caso intelligibili girotondi o di altre leggi o di altre dediche ma quanto meno c'è il principio di una possibile rinegoziazione
Ora se questo principio è accolto come sembra da tutte le forze che sono in Parlamento
Forse è venuto il momento anche politiche far seguire i fatti ad esempio noi pensiamo che occorre rinegoziare da rapidi il mucchio di liti locali innanzitutto con la casa depositi e prestiti ad un tasso accettabile
Sia vicino ai tassi che si praticano oggi subita è un mercato di fronte alle attese
Di una diminuzione del tasso inflattivo e dell'abbassamento dei tassi di interesse che deve valere anche dare vantaggi all'azienda prima ma anche quell'azienda la chiamano economica stando le nuove norme di contabilità che dovrebbero essere gli enti locali che operano sul territorio
Ad esempio vai ma siamo sfocia poi c'è un po'di utopia si potrebbe prevedere altresì la facoltà di utilizzare una parte della liquidità di cassa chi ce l'ha
Se mai garantita da una percentuale del proprio patrimonio disponibile per estinguere mutui in essere valutando se vale la pena
In privato non tiene i soldi in cassa e poi paga gli interessi per i mutui
Io credo che potrebbero metterci nelle condizioni di fare altrettanto anche molto nei comuni ci dicono che siamo diventati aziende economiche beh su questo piano forse potremmo fare potremmo fare qualcosa
Quinto
Concordando con chi in questi giorni in sede di commissione bicamerale propone un percorso per il federalismo fiscale che porti all'obiettivo finale di uno a proporsi un ideale secondo me butto ideale
Dell'ottantacinque gli dice novantacinque per cento dei tributi lasciati al territorio anche se qui va detto una cosa
Ebbe il debito pubblico e di tutti e quindi quell'ottantacinque novantacinque per cento duecento dire anche da alcuni autorevoli membri della Bicamerale dovrà essere ha detto
E di questa patata
Bollente rimane il debito pubblico ecco di tutti in qualche modo si deve si deve contribuire a questo scopo io credo che parlando di novità fiscali
Non sarebbe male chiedere nella finanziaria di un collegato una deb lega al Governo per unificare né Licci tutte le imposte e tasse che gravano sugli immobili destinandoli del gettito rafforzamento dell'autonomia impositiva
I comuni
Noi governiamo il territorio rilasciamo licenze siamo quelli che io ho sentito ieri imporci alla polemica ma non possiamo prendere soltanto su questo
In molti paesi europei quella dell'imposizione sui patrimoni è una della parti fondamentali e le entrate pendenti che sono sul territorio
E io credo che può diventare anche in Italia quest'anno c'è stato un segnale di unificare qualche cos'altro nell'ICI
Ma io credo che si debba andare verso un sistema moderno di imposizione in Italia sugli immobili cioè non continua a vedere tante tante Filieri che poi vengono toccati
Io credo questa è una battaglia di modernità di semplificazione ma anche di rafforzamento del potere impositivo e della responsabilità quindi nel prelievo delle risorse e nel loro e nel loro utilizzo
Voi ieri ieri lo ha detto con forza
Consideriamo molto problematica la ventilata proposta ben un'addizionale dell'IRPEF a favore dei Comuni
In quando avendo inevitabilmente carattere aggiuntivo di ulteriore prelievo fiscale sul contribuente sarebbe impopolare
è impraticabile anche rispetto agli obiettivi di contenimento della pressione fiscale previsti dal governo anche perché parliamoci chiaro
Super comune possiamo dire prendiamo risuonare sull'IRPEF e poi il contribuente del mio Comune la scarica nel settecentoquaranta lo Stato non sanabile all'anno quali saranno la per lite rispetto alle entrate che ha preventivato nel dire e che gli servono per fare una politica per entrare anche in Europa
Quindi io credo che questo se mai
Ho visto che ci sto Khalifa
Non so se c'è una cosa da mille novecentonovantotto ma potremo cominciare a parlare come ieri ieri dopo glielo proponeva di una comporta ci passione anche all'attuale il Libardo in tale
Che fra l'altro anche un modo tue può di ripartizione che se no io la paura che anche con questo meccanismo che l'ha messo nelle leggi ma non ha mai funzionato delle addizionale IRPEF ai comuni e beni comuni ricchi
E avranno molto ai poveracci non è che avranno molto io credo che indica prepara incontro venerdì vita di distribuzione di risorse che devono essere date agli enti locali per i cittadini
Per quanto riguarda l'IRAP
Io credo che ci sta valutando un eventuale rinvio dei comunque noi preme dire una cosa
Che per l'Iraq poi ci sarà chi parlerà ma va garantito una più puntuale concreta partecipazione degli Enti locali
Assicurando comunque che l'introduzione dell'IRAP non rappresenti per Comuni e Province una diminuzione dell'entità attuale del gettito dell'ICI apre delle altre tasse minori che dovrebbero essere superate
Prevedendo invece e qui
Può essere anche una modifica della seicentosessantadue una compartecipazione bomba compartecipazioni iniziale che serve a diffonderli di quello che io perdo comincia
Ma veramente una compartecipazione alla dinamica di un tributo è di questo che abbiamo bisogno
Cioè di essere agganciati anche per quello che riguarda de autonomie locali a attributi di carattere più generale o di carattere nazionale veniva o di carattere regionale con meccanismi che permettono una di mini de una dinamicità queste
Siamo negli USA ormai ci riscuote meno fra l'altro altro che dinamicità
Può darci anche responsabilità otto però dove abbiamo bisogno di agganci e di meccanismi che ci permettono di collegarci a una dinamica delle entrate tributario del Paese
Assicurare settimo poco che i decreti delegati di decentramento delle funzioni e regioni enti locali vedi la legge cinquantanove prevedono i trasferimenti delle risorse è necessario per l'esercizio di una nuova funzione occupavo
Non ci fu questo inciso stiamo introdurre la neutralità dell'IVA delle operazioni e gli enti locali ed accordare agli enti locali agli enti il credito d'imposta sui dividendi
In modo da allineare il trattamento fiscale degli enti locali a quello di privati un privato scarica veniva dicono
Il predominio soldi problemi mi sembra anche di buon senso
E che vanno affrontati noi stiamo ripetendo da anch'io credo che invece di chiedere sempre il tutto cominciamo a lavorare anche su proposte molto mirate molto articolate e anche di modernità
Far partecipare abbiamo visto negli indirizzi del documento economico finanziario
Lo ha detto anche il ministro Ronchi si preannuncia la previsione di introdurre qualificate forme di fiscalità ambientale ecco qui in queste forme che parte ci hanno i comuni e c'hanno le Regioni
Questa è una cosa
Vogliamo credo giustamente partecipare
La lega delle autonomie locali avanza queste proposte
Per contribuire quindi alla legge Finanziaria novantotto nella consapevolezza che bisogna continuare sulla via del risanamento
E per collegare l'avvio di decentramento di funzioni ai trilocali e regioni con l'attribuzione di risorse finanziaria adeguate la strada dell'autonomia finanziaria in presenza di un forte debito pubblico è molto complessa
Ma va perseguita con determinazione anche con lo spirito diciamo di maggiore collaborazione comprensione fra i diversi di Stradivari dello Stato
Evitando la falsa illusione a volte in alcuni ambienti di governo cioè che scaricare il debito pubblico sugli enti territoriali rappresenti uno stabile risanamento occorre invece un serio impegno con una vigilanza sulla reciproca influenza tra bilancio dello Stato il bilancio degli enti delle autonomie per presentarci in Europa con un cerchio conto consolidato di tutte le amministrazioni pubbliche certamente non ci sono solo delle giuste misure di riforma e di bilancio da chiedere della discussione al Governo e al Parlamento ognuno deve fare la sua parte il Governo e il Parlamento con una nuova sensibilità e visioni integrata per più forte autonomia locale
Assumendo misure e Comuni Province Regioni assumendo misure di autoriforma e di forte responsabilità definendo propri chiari e trasparenti i vincoli di bilancio di efficiente ed economica gestione delle risorse materiali ed umana
Anche sulla base delle migliori esperienze le autonomie territoriali dovrebbero proporsi queste sono le nostre proposte primo un contenimento della spesa corrente entro il tasso d'inflazione programmata
Secondo favorire lo spostamento di risorse sorbirsi investimenti infrastrutturali prevedendo in questo modo di utilizzare anche tutte le possibili risorse di legge dello Stato e della Comunità europea
Verza un attento governo con riconversione d'utilizzo del bilancio patrimoniale bilancio perché mondiale è una risorsa che meglio dobbiamo utilizzare ciò anche con nuovi strumenti finanziari che ieri nel seminario sugli investimenti sono stati molto discussi e hanno trovato pensione
Quarto luogo contenere l'aumento della pressione delle proprie imposte e tasse rispetto al prelievo novantasette soprattutto attraverso un recupero delle passioni fiscali e tariffa e un adeguamento delle tariffe con un incremento dico rispetto al novantasei non quest'anno pari al tasso d'inflazione programmato del biennio novantasette novantotto recuperando in certe amministrazioni locali i ritardi io le parlavo oltre si può parlare anche di disattenzione
Nei confronti degli aggiornamenti tariffari
Penultimo procedere produttore procedure comparative di verifica per una maggiore economicità degli acquisti di beni e servizi
Ho visto che nel governo c'è una grande attenzione anche metodologica per sempre forse una metodologia dobbiamo cominciare a ricercarla anche noi nei confronti di come avvengono di acquisti di beni e servizi nei settori degli enti territoriali
Infine una politica di riorganizzazione di contenimento dei costi di efficienza del personale anche in applicazione della legge centoventisette con soluzioni per il prossimo contratto che noi non vogliamo rinviare coerenti con una politica di efficienza premiante la produttività della macchina amministrativa e con previsioni economiche salariali che non superano il tasso d'inflazione programmato come d'accordo governo sindacati
Più autonomia concludendo le responsabilità agli enti locali alle regioni quali condizioni di uno Stato unitario e rinnovato con il federalismo
Hanno bisogno tutto questo ha bisogno di una riforma istituzionale ma già da subito di rapporti di versi del Governo e del Parlamento con Comuni Province Regioni e cioè con sistemi regionali delle autonomie locali
La discussione sulla legge finanziaria ed elaborazioni bilancio dello Stato e degli enti territoriali per il novantotto può essere occasione sia per verificare la coerenza delle scelte del Governo e del Parlamento
Sia la volontà di un impegno di una battaglia politica culturale unitaria di tutti gli amministratori locali e regionali
Io credo da troppo tempo divisioni e mancanza di elaborazione struttura unitaria Peder attive
Di tutte le associazioni nazionali delle autonomie evidenziano debolezze e ritardi edere uscire da uno stato di subordinazione al centralismo è tempo di diventare protagonisti di una nuova fase costituente di vero rinnovamento federalista e autonomista dello Sparta
Questo è l'impegno che come lega delle autonomie locali abbiamo portato avanti in questi anni questo volesse continuare ad essere il nostro impegno unitario
Dopo la relazione riguardante la parola Carlo Pavolini segretario generale del Comune di Pesaro sul tema dei trasferimenti erariali
Grazie presidente
Io questo contenitore di esaminare
Le novità almeno dal punto di vista formale già intervenute sit in questa materia dei trasferimenti
Sottolineo subito formale in tutte le chiede la delega al governo come tutti si sa per il riordino dei tributi locali
Per il momento è uscito è stato emanato il decreto legislativo sul appunto lei come recita con la questo decreto legislativo trenta giugno novantasette non numero duecentoquarantaquattro il riordino dei sistemi del sistema dei trasferimenti erariali agli enti locali
Vedremo poi perché dico sostanzialmente ci interessa come contenuti
Che sono per il momento solo conoscitivi privi di effetti perché per tutte le cose che già sono state illustrate fino da ieri riguardo appunto alla efficacia di questo provvedimento che richiede altri tasselli fondamentali per poter entrare in funzione
Lo scopo come si sa di questo decreto quella di pervenire a una perequazione delle contribuzioni erariali è una vecchia storia questa qui
Per capire decreto bisogna che io faccia due alcuni richiami anche rapidissimi ovviamente poi rinvio alla relazione che con me hanno sviluppato altri due collaboratori che ringrazio Tiziana picchi Amodei
E che lui ripercorre un po'tutta la vicenda dei trasferimenti questa annosa vicenda dei trasferimenti statali partendo fino dal decreti Stammati che diciamo sono il punto d'inizio dei trasferimenti statali
Perché si è alla ricerca di una redistribuzione perché
Fino alla riforma fino dalla diciamo alla riforma Amato
Il la questione di redistribuire risorse che e in funzione perequativa rispetto alla spesa storica è stata fatta con risorse aggiuntive sostanzialmente in modo tale che non incidesse Eros sulla quantità di risorse che gli enti avevano consolidato nel tempo questa è un po'la impostazione fino alla legge Amato
Ecco perché fra l'altro gli Enti locali come voi sapete come tutti si sa fino alla legge Amato vivevano prevalentemente di finanza derivata ecco la legge Amato che è stata introdotta la prima fuori ma di autonomia i impositiva
L'ICI della la più importante ovviamente si è posto questa autonomia impositiva tra l'altro a andata sostituire trasferimenti statali venne non è stata aggiunti
Spesa storica richiedevano un intervento riequilibratore
Allora e da allora con la legge Amato ricordo in in poche parole che furono introdotto un sistema molto complesso rinvio alla relazione di riequilibrio che doveva svolgersi in origine addirittura in un tempo molto lungo sedici anni poi furono ridotti a a sette anni ma inerzie a sedici anni per fare questa operazione si introducevano una serie di parametri con l'intento di realizzare due obiettivi
Uno di diciamo spostare le risorse e di quelli che si consideravano i Comuni sopra dotati verso quelli sottodotati i parametri serio per calcolare questo sistema di per diciamo di differenziazione da riequilibrare
Si garantiva però questo è un punto che sottolineo molto importante la almeno il finanziamento attenzione si diceva con quelle disposizioni dei servizi pubblici indispensabili che fra l'altro poi qui con varie oscillazioni furono addirittura ristretti fino ai servizi pubblici indispensabili di competenza statale o delegati dallo Stato ad Tura come criterio come base da garantire a tutti gli enti locali fra l'altro in modo più restrittivo rispetto alla centoquarantadue che aveva una nozione più ampia rispetto a questo aspetto qua
Quell'operazione poi è iniziata ma via via con varie non si è sviluppata e tant'è vero che come tutti si sa altro passaggio fondamentale nella finanziaria del novantasette
Furono introdotte puro per il furto futura data delega al Governo per un riordino completo quello che poi da cui è scaturito il decreto legislativo qual erano i termini di questo riordino qui vanno sottolineati sono molto importanti
Il primo è fondamentale ancora Arena operazione di riequilibrio ai servizi maggiormente diffusi sul territorio questa importantissima perché rispetto a quella nozione di servizi indispensabili qui si tende ad ancorare a rapportare alle situazioni irreali o almeno tendenzialmente reali perché se si dice servizi ovviamente diffusi sul territorio si usa un parametro che il più vicino possibile ed è una dei problemi che si porranno poi in sede di applicazione del decreto per avvicinarsi ai servizi effettivamente svolti sul territorio secondo tenere conto delle condizioni di degrado socioeconomico per motivi che non c'è bisogno di spiegare nella quale l'intento sia di questo farà correttivi poi altra direttiva al governo correttivi collegati alla domanda di servizi dei comuni che hanno una maggiore domanda rispetto agli altri pensate le idee quelli che sono centro di bacino di servizio quindi grandi città fino arrivare alle città anche medio-piccole questa è un po'il rispetto a della diffusione tiene col deve tener conto anche di questa situazione sempre in linea con l'esigenza di avvicinare alla situazione reale questo è un altro elemento importante
E poi un altro correttivo collegato alla rigidità per le piccole realtà chiaro che i costi di c'è bisogno le nozioni di carattere economico o mi esimono da conosciutissimi eh da spiegare come nelle piccole realtà i costi fissi sono superiori rispetto agli altri quindi per una questione tento perequativo tenere conto di quest'aspetto
Altre due elementi della direttiva erano la gradualità nella perequazione la gradualità importantissima la sottolineo perché la gradualità delle consentire di redistribuire le risorse in modo da avere le minori e ripeto missioni possibile odiare in modo agli enti che hanno uno spostamento di risorse e di potersi come dire aggiustare dei tempi senza avere ripercussioni gravi sui servizi
è uno dei grandi temi uno dei grandi problemi che pone questo decreto e poi l'ultimo dei premi per Limp signor tariffario cioè delle incentivi dico premi varia a dare ed incentivi per l'impegno tariffario fiscale per e per l'associazionismo dei piccoli comuni
Questo era le criteri direttivi sulla base del quale il Governo doveva emanare la delega in questa sede lega si fece un già un convegno un seminario a Padova sulla quando si disponeva del decreto dello schema di decreto del decreto dello schema di decreto è già in quel la serie si formularono alcune osservazioni devo dire che alcune di queste osservazioni sono stati anche accolte nella formulazione finale a trave verso il meccanismo della la lega della consultazione con le forze parlamentari e la il decreto corretto sulla base dei suggerimenti indicazioni e osservazioni ma che sono venuti nel percorso Parlamento are voi sapete tutti gli eredi rischiano i decreti passano dalle Commissioni quinta e sesta del Senato della Camera e del Senato rispettivamente
Per i pareri prima di essere poi emanati definitivamente sono state introdotte alcuni correttivi se però diciamo alla fine alcune considerazioni mi viene di farne che vi porgo alla vostra attenzione per esempio fra i correttivi che sono stati introdotti è quello di prevedere un maggiore e più articolato sistema di correttivi di riguardo alla entità dei servizi distribuiti
Nelle originario decreto si prevedeva un correttivo solo per le grandi città le città metropolitane mentre qui è stato invece distribuito ripartito anche per i comuni fino a un certo numero di abitanti e addirittura anche per i comuni più Piccoli laddove si possa dimostrare che c'è una appunto si possa dimostrare successivamente che c'è una differenza fra la poco presidente la popolazione diciamo che ruota intorno alla città per dimostrare che c'è questa maggiore quantità di servizi questo è un elemento importante ne sono stati anche introdotti altri per esempio quelli di evitare una maggiore gradualità nella nella perequazione cioè nel sistema di redistribuzione delle risorse tra quelli sopra dotati teoricamente cioè calcolati come sopra dotati e quelli sottodotati prevedendo addirittura che ogni tre anni viene diciamo effettuata una valutazione per verificare gli effetti e per apportare le eventuali correttivi
Purtroppo non sono state accolte una una questione che che aveva tanto la lega che era su la considerare alcuni ulteriori parametri indicatori di degrado quale per esempio lo stato di occupazione e disoccupazione evidentemente di natalità eccetera che il Governo si è premura atto di spiegare che ancora non ci è consentito perché gli mancano le proiezioni in modo tale da poterle applicare evidentemente ritenendo che l'osservazione era fondata ma che in questo momento non ci sono le possibilità per poterlo si ricorderanno le ne parlammo
In quel convegno quindi speriamo che visto che per ora il provvedimento come dirò fra un momento è sostanzialmente virtuale speriamo che in seguito possa essere accorta inoltre sono state ricordo e le questioni il miglioramento e sono state apportate è stato incrementato il fondo per l'associazionismo dei piccoli comuni è sempre modesto si passa da dieci a venti miliardi e cinque miliardi per le per le unioni quindi diciamo dai dieci originaria venticinque miliardi sempre modesto però per lo meno a una certa adesso ha una una certa consistenza rispetto a quello origina quindi queste sono state sostanzialmente un poco le modificazioni che sono state introdotte però un elemento nuovo importante e voglio sottolineare questo mentre il decreto del vado rapidissimo è avanti mentre il decreto del Nova che abbiamo esaminato come schema in quella riunione si prefigurava un'entrata in vigore nel novantotto tutt'o era improntato così evidentemente ritenendo che tutta la riforma dei tributi locali dovesse entrare in vigore nel novantotto adesso invece lilla collegato come al gli altri tasselli fondamentali che sono l'entrata in vigore dei tributi locali senza i quali evidentemente questo è un un provvedimento che manca elementi cioè tra le questo provvedimento slitterà perlomeno nel novantanove quindi per il momento siamo in presenza di un decreto che come posso definire virtuale viene non è salvo alcune cosine che per anche quelle che citerò virtuale quindi adesso ci interessa per come è impostato al quale sono le novità di questo tipo
Però vita sono queste
Innanzitutto si fa un riassetto dei fondi quelli che sono stati ripetutamente citati in questo convegno adesso i fondi sono sostanzialmente tre
Uno è il fondo ordinario che riassorbe il fondo ordinario non solo quello ordinario che ci proviene dall'esperienza fa
Salta ma anche quello che era il fondo per la
Il copertura degli oneri contrattuali dei comuni sostanzialmente questa e cioè
Poi ci sono tutta una serie di piccoli fondi che sono aspecifica destinazioni le nuove Province eccetera eccetera che rimangono ovviamente ancorati a questi soggetti ma che interessano solo un numero molto parziale di comuni che non cito nemmeno ovviamente che rimane il secondo grande fondi il secondo fondo e questo è il fondo che ha la maggiore consistenza quello sostanzialmente che fa la fa da da da da protagonista a questo punto il il secondo punto è quello per la perequazione delle
Del questo è l'aspetto importante del delle perequazione degli incentivi qual è lo scopo questo questo è lo scopo dovrebbe essere lo scopo se fosse consistente
Di riequilibrare le diverse situazioni soggettive ed oggettive sorge ci riguardo alla politica tributaria
E alle situazioni delle diciamo economico-sociali che incidono sulla potenzialità tributaria dei vari enti questo dovrebbe essere la solo che evidentemente con la funzione anche importante in effetti però in fondo è così modesto almeno per quello che è calcolato che probabilmente se la sua funzione molto importante poi gli effetti pratici sono abbastanza modesto dato
L'entità dei fondi
Il terzo il terzo invece diciamo gruppo di fondi come categorie sono quelli per gli investimenti e qui naturalmente ci sono le notti più due venti rispetto a tutte le cioè tu note dolenti e sono che sono che per le quali richiamo tutto il nostro convegno perché noi abbiamo un fondo sugli investimenti la copertura di quelli già effettuati che si va sempre più
Riducendo come ieri ci spiegava anche vitali perfino il sindaco vitali fino addirittura sparire nei prossimi anni
è il fondo invece per gli investimenti come dire è un fondo per il demoniaco perché è collegato alle diciamo disponibilità che le varie finanziarie inseriranno dell'anno quindi Repetti questo decreto sostanzialmente in questo momento visto che è senza la riforma dei tributi locali così come previsto non viene tranne in funzione in effetti diciamo in questo momento ci interessa solo per la sua struttura per la strutturazione dei fondi non certo per gli effetti che produrrà e poi ecco se e qui mi viene da fare l'altra considerazione mi avvio rapidamente alle conclusioni tra l'altro questi decreti carattere un po'virtuale di questi decreti è dimostrata da un altro ed altre due considerazioni fondamentali la prima e il fondo qui si dispone è vero una strutturazione dei fondi
Però sostanzialmente circa l'entità si fa riferimento alle entità che provengono dagli esercizi precedenti
Ma siccome poi in definitiva l'entità ne stabilirà la politica finanziaria che viene di cui oggetto questo convegno è chiaro che indurre in effetti la incidenza di questo decreto dipenderà almeno all'attuale legislazione attuale dai fondi mira ogni finanziaria
Ora tutto il decreto qui ruota su un punto di fondo fintanto che noi saremo collegati non a un ancoraggio accerto di risorse che sono proprio come tutte le risorse proprie con un sistema che le garantisce perché sono proprio una sorta di patto e il patto fiscale fondamentale per quello istituzionale
è evidente che noi siamo tutti gli anni in attesa di quale saranno le disponibilità che ci dalla finanziaria cioè finché non c'è questo mi permetto di dire
Questo fondo non solo non è congrue questo decreto non solo è congruente con lo Stato federale lasciamo stare ma mi pare nemmeno tanto con quello delle Autonomie quindi ancora se non si fa l'altra strada e l'altro passaggio nel quale si determina quale solo i fondi sui quali i Comuni potranno contare
Ogni disposizioni su questi decreti re distribuiranno ci daranno una struttura su queste dei trasferimenti ma poi la partita si giocherà solo quando si conoscerà l'alta collegato a questo è ancora più importante il conto il dell'accordo con quello che sarà stabilito con la riforma delle autonomie seconda riforma dei tributi locali senza la determina senza conoscere quali saranno gli effetti dei tributi locali
E ci manca la possibilità di conoscere quali affetti si determineranno dai trasferimenti e quale sarà il rapporto fra
L'ambito della politica cioè delle introiti che divideranno dalla politica
E tributaria che potranno effettuare i comuni rispetto invece a quelli che
Sono i trasferimenti per conoscere il complesso delle risorse che anche con la propria politica tributaria i comuni potranno disporre quindi Repetti in questo momento me premeva
Così indicare quelle che erano le strutture mi rendo conto che la struttura fondamentale del decreto che qui incide ben poco perché suppongo la finanza sì c'è un elemento del decreto
Il decreto dice che le risorse aggiuntive saranno previste dalla Finanziaria dovranno essere destinati alla perequazione c'è una disposizione
Però fra l'altro è da domandarsi ma con quale grado di vincolatività può questo decreto stabilire quello che poi potrà stabilire la finanziaria quindi è in quella sede io suppongo che poi si
Il misureranno tutte le partite altre due questioni con queste concludo sui contenuti del decreto come è l'impostazione dei decreti votazione decreto dei fondi è questa
Si dovrebbe calcolare
Il fabbisogno standardizzato con i correttivi del degrado eccetera di ogni comune rapportato ai servizi e ai servizi maggiormente diffusi problema
Bisognerà contare su calcoli del ministero dell'Interno cento eccetera che siano corretti e aggiornati
Per avere dei servizi aggiornati bisogna credo che siano introdotti altri elementi da le proiezioni che io ho visto ancora mi sembra ci si fonda in gran parte sulle nozioni di servizi indispensabili che si conosceva in precedenza
Se manca questo elemento rischia di mancare uno come dire fattore fondamentale per le innovazioni che intende introdurre questo decreto questa è una cosa fondamentale perché è una delle cose fondamentali questo vedete per me positiva
Che ancorandolo ai servizi maggiormente diffusi
L'operazione di riequilibrio siccome si collega quanto più possibile alle situazioni reali dovrebbe colpire diciamo quei comuni
Che eventualmente risultano sopra dotati anche nascondendo qualche disservizio in questi comuni di sopra dotati per cui un eventuale trasferimento che possa innescare
Dei processi virtuosi per parallelamente
Portino i comuni a migliorare la propria organizzazione e ha diciamo effettuare una politica tariffaria e tributaria magari più rigorosa rispetto a quella del passato probabilmente una diciamo obiettivo
Corretto rispetto agli altri sempre che ripeto ci sia si sia collegati alle diciamo alle situazioni quanto più possibile vicini alle situazioni reale
Quando si è fatto il calcolo del fabbisogno reale dei vari Comuni poi si individua quale sono le risorse complessive qual è la percentuale in base a quelle risorse che si possono coprire si rapportano ai fondi che sono stati attribuiti ad ogni comune e si individua se il Comune sopra dotato o sottodotato rispetto al livello medio standardizzato
Dopodiché si dovrebbe fare un'operazione nel termine di dodici anni per riportare equilibrio questo sostanzialmente il meccanismo eccetera come voi capite quindi con disporre di dati corretti sia sul piano diciamo dei servizi sia sul piano dei correttivi è uno dei passaggi fondamentali per garantire equità nel distribuire questo decreto l'altro invece è quello della perequazione la perequazione tariffaria e fiducia in noi la perequazione i premi in in funzione perequativa
E presuppone qui anche qui
Che si abbiano dati corretti ai fini di conoscere quali sono diciamo gli scostamenti dal dato medio che sia il più possibile vicino a reale della introiti tariffari e tributari che ci si attendono da una corretta politica tariffaria e tributari
Beh appunto per tendere a raggiungere quel dato questo decreto prevede che in futuro debbano essere dato dei tuoi debbano essere dati dei premi in modo da incoraggiare l'avvicinamento a questo equilibrio tant'è vero che mentre quelli del fondo ordinario
Sono fondi costanti questi scura non certo periodo di tre anni perché poi ovviamente una volta che uno è rientrato
Nelle proprie disponibilità finanziarie cioè si è rimpinguato l'ordinanza è chiaro che poi quei fondi dovrebbe essere destinati ad altri soggetti eccetera questo è sostanzialmente le novità che sono che sono introdotte di questo decreto le quali come ripeto per il momento sono lì scritte sulla carta e attendono gli altri passaggi fondamentali per poter entrare in funzione ringrazio
Da questo momento dobbiamo un po'accelerare il passo cortesemente allora la parola Cesare Cava assessore al Comune di Pisa sul tema vedere che IRAP
Dunque io cercherò di affrontare le problematiche di natura tributaria viste dalla parte degli enti locali intesi come amministrazioni comunali partendo dall'Iraq e cercando di andare più rapidamente possibile
Anche su altri argomenti legati ai principali tributi dell'ente locale
Io parto subito dicendo che il federalismo fiscale è una parola che molto di moda
Rischia anche di essere un pochettino abusata
E dico subito che
Collegare la parola federalismo fiscale alla parola IRAP credo che sia assolutamente distante dalla realtà
L'IRAP è un'imposta che a mio avviso parte con le motivazioni con le finalizzazioni occulti
Nel senso che è un'imposta che si collega a principi di accorpamento e qui scompaiono sei tributi sei tasse e tributi di varia natura
C'è una motivazione legata ad una riduzione delle scadenze ad una uniformità nei comportamenti riduzioni quindi diffuso
Limitazioni nelle differenziazioni nelle sanzioni eccetera però vi è una difficoltà oggettiva nella struttura nella gestione
è un'imposta che a mio avviso si è trasformato in imposta regionale ma nasce come imposta statale ha tutte le caratteristiche presso un'imposta statale e probabilmente
La necessità di federalismo ha necessità di decentramento la gradatamente trasformata imposta regionale
Questo anche
Seguita anche di conferma formale a parte la commissione Gallo in sede CNEL in sede di commissione diede ordine ai tributi locali
Qual è il problema dell'Iraq
Tanto dico subito che è un problema di gestione
Cominciamo a pensare qual è la ricaduta nei comuni di questa nuova imposta
La Regione stabilisce tramite proprio di migrazioni le percentuali fra un treno e mezzo in quattro e mezzo per cento
Il cittadino dovrebbe pagare questa imposta sulla base la propria attività lavoro autonomo e quindi prevalentemente in
In prese
Aziende e professionisti commercianti artigiani calcolando questa imposta non surrettizio così come calcolata adesso ai fini IRPEF ai fini IRPEG ma calcolata con una metodologia piuttosto anomala che rischia di creare fortissimo contenzioso fortissima conflittualità
Mi riferisco ad un passaggio forte è il fatto della tassazione dell'indebitamento cioè degli interessi passivi
Interessi passivi non diventano più elemento di detrazione dal reddito ma vengono sommati alla base imponibile dell'Iraq
In questo senso abbiamo una situazione di forte conflittualità perché come che controlla come chi fa gli accertamenti avremo una situazione di questo tipo il cittadino fa i propri conteggi dal proprio bilancio con il proprio commercialista sul prato il sette e quaranta
In via la dichiarazione dei redditi all'amministrazione centrale paga l'imposta alla Regione e la Regione trasferisce una quota parte dell'importo incassato al singolo Comune
Per il Comune non cambia niente invece avere un'altra una diciamo così una importo che gli ha trasferito dall'è stato ha invece un importo che gli è trasferito dalla Regione
Però realmente vi sono una serie di questioni irrisolte
Intanto Pia che va a fare i controlli
I Comuni non hanno le risorse in termini di personale soprattutto non hanno le risorse interne di conoscenze perché i dati sono allegati al sette e quaranta che il bar le Regioni non hanno le strutture per intervenire sul territorio perché il loro hanno soltanto il versamento ma non hanno i dati perché i dati vanno nel sette quarantadue
Quindi nasce in maniera evidente con fortissime preoccupazione da parte
Soprattutto legate al fatto che non ci sono assolutamente le condizioni perché i comuni possano aderire all'applicazione dell'IRAP dal primo gennaio novantotto
Abbiamo un termine di scadenza che il trentuno ottobre per la presentazioni bilanci preventivi sicuramente presumo sarà rinviata come consuetudine
Però non ci sono le condizioni per eliminare dal mille novecentonovantotto il gettito dell'ICI a inserendo
In termini di entrata una cifra analoga e dovrebbe essere il trasferimento da parte della Regione come compartecipazione all'Iraq
Un dato pericoloso perché i bilanci dei Comuni sono bilanci autorizzativi più in cui mettere inserire in bilancio una cifra che oggi non ha alcuna certezza di essere riscossa
Con tutte le preoccupazioni che deriveranno dall'applicazione dell'Iva creerà fortissime conflittualità sicuramente con i collegi dei revisori delle singole amministrazioni comunali
Quindi io credo che debba essere accolta e sostenuta con forza e rinvia al primo gennaio novantanove dell'applicazione dell'IRAP perché non ci sono a mio avviso le condizioni oggettive
Ne nelle revisioni nel negli enti locali per l'applicazione di queste imposte
Dico anche che ci sono viceversa delle scelte positive che stanno emergendo dai decreti dalle prime notizie che arrivano in maniera ufficiosa dalla legge dalla legge Finanziaria novantotto mi riferisco ai tributi locale
Abbiamo una serie di difficoltà che incontrano i comuni nell'applicazione dei propri tributi lo scenario in cui ci troviamo uno scenario di profonda trasformazione sta si sta trasformando l'ICI si sta trasformando la tassa sui rifiuti solidi urbani si sta eliminando dice
Andiamo a vedere un pochettino nei dettagli a mio avviso alcuni spunti che potrebbero essere segnali propositivi di miglioramento sulle piccole cose
Partendo dal presupposto che su otto mila centoquattro comuni italiani l'ottantasette per cento di questi a una al numero di abitanti inferiore a dieci mila con uffici tributi composti da uno o due persone che dovrebbero riuscire a trovare le capacità
E le risorse personali per andare non soltanto a impostare la nuova gestione dei tributi quindi IRAP e quello che viene dietro ma riuscire nello stesso tempo a trovare le risorse per continuare le accertamenti
Sui Ciappi sull'ICI per tutti gli anni che ancora non sono andati in prescrizione
Dobbiamo invece viceversa a mio avviso di uscire a acquisire suggerimenti da chi realmente quotidianamente opera a contatto con il cittadino cercando di vedere di risolvere quei problemi che oggi esistono partiamo da alcuni aspetti mi riferisco all'incirca
Abbiamo la possibilità di applicare alcuni comuni hanno hanno fatto l'aliquota ICI ridotta per le case date in locazione
A condizione che il contratto fosse registrata all'Ufficio del registro
Vi sono situazioni per cui
Locazioni ad un canone inferiore a due milioni cinquecento mila lire annue non sono non determinano l'obbligo di registrazione del contratto all'Ufficio del registro
Questa impossibilità e sta non vincolo di registrazione non consente ai Comuni di fare applicare un'aliquota ICI ridotta quindi per assurdo ci troviamo una situazione per cui il cittadino che ha affittato un canone inferiore a due milioni cinquecento mila lire annue e abbiamo vecchi contratti ah ecco Cannone che stanno a dimostrare questo non possono usufruire dell'aliquota ICI ridotta perché non hanno registrato il contratto all'Ufficio del registro
Qualche Comune risponde registrate il contratto così potete avere l'aliquota ICI rito registrare il contatto contratto costa centocinquantotto mila lire
è una cifra quasi quadrupla rispetto al risparmio che si attiene applicando l'aliquota ICI ride
Allora di fronte a situazioni del genere io credo che si debba andare in una situazione di autocertificazione in cui si dice in cui si attesta tra l'altro il comune in grado attraverso la propria anagrafe interno di verificare se vede l'immobile realmente locato la possibilità di auto certificare la locazione dell'immobile
Altro aspetto sempre cattolici è il fatto della concessione in uso gratuito dell'immobile a familiari
Capita spesso che
Ci sia un decesso e l'erede quindi la Iconicella rimane dentro l'appartamento e il cinquanta per cento la persona deceduta venga suddivisa al venticinque per cento al coniuge il venticinque per cento al figlio
Che non abita dentro l'immobile una situazione del genere alcuni applicano fanno pagare l'ICI alla persona che è rimasta all'interno dell'appartamento quindi il codice sulla base dell'applicazione del diritto di abitazione
Altri invece fanno applicare
L'aliquota ICI prima casa per il coniuge e aliquota ICI seconda casa come immobili a disposizione per il figlio che abita in un'altra abitazione
Con un aggravarsi di quasi il cinquanta per cento dell'imposta perché da un quattro per mille come ICI prima casa è un sei per mille come ICI seconda casa casa abitazione secondaria sia un incremento del cinquanta per cento l'imposta
Vi sono anche i pericoli però che questa metodologia crede disagi alcuni dicono facciamo un'imposta una un contratto di comodato gratuito
Il contratto di comodato gratuito di fatto potrebbe consentire l'applicazione dell'aliquota ICI ridotta anche in questo caso però decade questa possibilità per la carenza della registrazione dell'atto all'Ufficio del registro
è un atto che è registrabile però anche in questo caso il costo pari a duecentocinquantotto mila lire e assolutamente superiore al beneficio che ne deriverebbe
Abbiamo presentato con forza anche tramite la lega una richiesta alla ministero delle finanze al presidente la commissione bicamerale legata al settore finanze la possibilità di inserire in Finanziaria
La possibilità quindi di applicazione dell'aliquota ICI ridotta per le case
Dati in uso gratuito a familiari entro il primo grado
Quindi a genitori o affini
Perché dietro a questa possibilità ci può essere anche una speculazione
Data persone dati in affitto in nero con la quale si crea un rapporto di di amicizia o un rapporto di parentela molto distante che poi realmente non corrisponde alla realtà
Una situazione di questo genere
Vi sarebbe la possibilità
Di trovare una situazione più corretta e più equa pensiamo per esempio a due genitori che compra un'abitazione al figlio perché spose perché di capitare però rimane intestato ai genitori l'appartamento
Quindi proprietario di appartamenti del genitore
L'abitante quindi il conduttore l'appartamento il figlio in questo caso i genitori ad oggi devono pagare l'aliquota ICI come seconda casa
Andando a poter applicare questa agevolazione riduzione dell'imposta di oltre il cinquanta per cento
Questo è inserito al momento in nel decreto di trasformazione dell'ICI e quindi credo che sia un effetto positivo
Di ritorno anche sulla di immagine e di credibilità nel rapporto fiscale tra cittadino e amministrazione comunale
Un altro aspetto che
Sarà più complesse Marchetti profonda importanza riguarda l'aggio sulla riscossione dell'ICI
Oggi come oggi i Comuni gettano al vento a mio avviso miliardi perché obbligati appagare un aggio ai servizi riscossione tributi per la riscossione dell'ICI
Il cittadino paga un bollettino postale su cui è scritto un conto corrente che il conto corrente del Servizio riscossione tributi
Il servizio riscossione tributi incassa deliberate da giugno a dicembre trasferisce Qualcomm profonda ritardo in moltissimi casi nel nostro Paese ai comuni
Per questo trasferimento incasso sul conto corrente indicazione dei versanti e trasferimento al Comune riceva una percentuale pari all'uno per cento dell'incassa
Penso al Comune di Pisa che a un incasso di quarantacinque miliardi Tisci è costretta a pagare mezzo miliardo per questa operazione di trasferimento dati
Abbiamo richiesto anche tramite la lega che sia possibile avere un effetto ricaduta sui Comuni di questo risparmio con una semplice banale modifica
Invece di scrivere il numero di conto corrente del Servizio riscossione tributi si mette sul ring sulle
Bollettino di versamento il numero di conto corrente dell'amministrazione comunale
Arriva geneticamente
Credo che questo sia una proposta tangibile e che è inspiegabile che tuttora questa cosa non si realizzi
Siccome
Grazie anche alla lega si ha avuto la forza di trovare ascolto c'è questa possibilità nel decreto attuale che sta uscendo dobbiamo avere la forza di sfruttarlo tutti
Perché questo può consentire se non altro un effetto ricadute sui cittadini anche in termini di ricaduta seppur minima ma di abbassamento della pressione fiscale perché è un effetto di equità nei confronti della
Della collettività
Passando rapidamente per non togliere spazio vado più velocemente possibile vuole affrontare velocemente pena della tassa sui rifiuti
Vado necessariamente veloce ma voglio dire due cose la tassa sui rifiuti
Deve essere trasformata in tariffa
Ottima questa strategia è assurdo una tassa che si basi esclusivamente sulla metratura di appartamenti di cento metri quadrati dello stesso piano in uno ci abitano in due persone e l'altro in sale pagano la stessa tassa
Quando evidentemente vi saranno difficili altro si facciamo però attenzione al decreto Ronchi
Perché la tassa è giusto che sia trasformata in tariffa è giusto che la tariffa abbia una collocazione una determinazione binaria da un lato la metrature da un lato l'entità reale dei rifiuti prodotti
Ma facciamo attenzione a mantenere l'esonero l'esenzione dall'Iva
Perché oggi come oggi la tassa sui rifiuti esentato da lire ai sensi dell'articolo dieci del DPR seicentotrentatré del settantadue se la trasformiamo in tariffa diventa una normale bollette atti così pennello riscaldamento
Per cui il cittadino si crea un meccanismo contorto il cittadino paga di più e il Comune incassa meno
Perché rispetto alle stesse un milione di tassa sui rifiuti trasformata in tariffa quel milione più Iva al dieci per cento salvo le variazioni che sono in corso sulle aliquote il cittadino paga un milione e cento
Il Comune incassa sempre un milione perché cento mila lire a un'imposta indiretta che ovviamente va all'Erario quindi all'amministrazione centrale e con lo stesso milione il Comune o vincolato a raggiungere quel grado di raccolta differenziata che deve gran parte era talmente arrivare al trentasette per cento
Quindi benissimo a trasformazioni tariffa ma soprattutto molta attenzione nella continuità nell'esenzione delle
Velocemente
Riguarda il recupero di evasione
Ci sono molte amministrazioni comunali sul territorio nazionale che hanno attivato i censimenti o altre forme legate alla misurazione degli immobili questo è stato fatto anche a Pisa siamo in grado di dare dei risultati reali
Abbiamo recuperato il venti per cento di tassa fissa e abbiamo raddoppiato per il primo anno più che raddoppiato il ruolo e qui su diciassette miliardi di ruolo ordinario sono stati recuperati tre miliardi e mezzo di tassa fissa aggiuntiva
E per il primo anno oltre ventuno miliardi perché questo perché per il primo anno il cittadino
Sta a cui sono state trovate delle rettifiche è costretta a pagare l'anno in corso più di tre anni precedenti cinquanta per cento di sanzione sette per cento semestrale gli interessi in base alla cinquecentosette del novantatré
Per cui
Ogni anno che passa
Vi è una prescrizione nell'anno precedente nel nel terzo anno precedente per cui che al trentuno dicembre novanta sette
Riesce a fare gli accertamenti potrà richiedere novantasette novantasei novantacinque novantaquattro chi lo fa nel novantotto va in prescrizione novantaquattro quindi molta attenzione
Perché fino a quando nessun Comune aveva fatto niente sostanzialmente c'era anche da parte della Corte dei Conti una valutazione generale di di forte preoccupazione oggi sono molti comuni che si sono attenuati nel recupero di evasione la tassa sui rifiuti
Chi non lo fa può rischiare realmente di essere accusato di danno patrimoniale per il fatto di non aver attivato tutte le procedure per il recupero dei tributi che grattamento e stanno andando in prescrizione
Velocemente una cosa sui servizi riscossione tributi
Facciamo molta attenzione rispetto alle Agli annullamenti delle richieste dei tributi molto spesso i servizi specie i tributi rilasciano le amministrazioni comunali dichiarazione in cui si dice il signor Tizio non è irreperibile per cui si proceda al di scarico della somma ogni volta che si fa un discarico su una segnalazione da parte del servizio di specie di tributi è una rinuncia a un ma possibili a un possibile gettito da parte del Comune
è necessario che il servizio riscossione tributi garantiscano gli uffici tributi le amministrazioni comunali e sugli uomini richiesta di discarico sia allegata la documentazione giustificativa
Della impossibilità reale del pagamento molto spesso sono fatte con molta superficialità trasferendo la responsabilità del mancato introito sull'amministrazione comunale
Due parole Fortis
Proprio veloci veloci ma forti e collettivi il primo è il fatto che un buon amministratore non buoni comune non può non
Decidere investire fortemente negli uffici tributi perché quello è il settore
Fornita mentale voi pensate che dal novantaquattro dal novantatré al novantasette si è trasformata la percentuale di autonomia tributaria dal circa il trenta trentacinque per cento siamo raggiunti siamo arrivati a quasi il settanta per cento se non si ha la capacità e il coraggio di investire negli uffici tributi gradatamente andremo a disperdere possibilità di nuovi interventi nuovi investimenti
La seconda cosa che voglio dire
E il fatto che bisogna al di là delle singole segnalazioni che ho cercato di dare se vogliamo realmente creare un federalismo fiscale bisogna che questo sia creato dal basso attraverso gli enti locali e non un federalismo fiscale per gli enti locali
Perché senza la partecipazione di chi oggettivamente quotidianamente a contatto con il pubblico e quindi a percezione delle difficoltà operative sarà impossibile realizzare
Quindi mi preoccupa un federalismo fiscale che parte dall'IRAP e non parte presente dalla completa di organizzazione del catasto perché è lì il punto nodale fondamentale per realizzare realmente il federalismo fiscale
Ottima a mio avviso la proposta di una accorpamento di tutte le imposte tasse e tributi sugli immobili con una unica imposta ICI rafforzata che non sia solo una patrimoniale ma che abbia un imponibile
Binario da un lato la percentuale da applicare sul possesso e quindi come pura e semplice patrimoniale e da un l'altra
Una percentuale sui trasferimenti per riuscire a a recuperare e a sostituire le imposte di registro l'imposta di successione
Però noi ci troveremo fra poche settimane a discutere le aliquote ICI il lo zero uno in più o lo zero uno in meno quando non abbiamo la possibilità di intervenire radicalmente sul catasto il catasto badate bene
L'elemento fondamentale perché la rendita catastale e l'importo è il valore su cui si calcola non solo lisci Ilicic IRPEF ILOR IRPEG l'imposta di registro imposta di successione indica ed è lì il punto nodale abbiamo situazioni evidenti di case rurali che si sono trasformate in ville con piscina e tuttora hanno una rendita catastale assolutamente inadeguata situazioni di forti differenziazioni fra Comuni e comuni
Se non abbiamo la forza di pretendere che il federalismo fiscale decolli dalla riorganizzazione del catasto con la diretta partecipazione del Comune io credo che non saremo mai
Di fronte e in una situazione di reale e concreta attivazione del federalismo
Veramente grazie
Le complimenti all'assessore Cavaglion mentre le do la parola al dottor Antonio estrusi dirigente della Regione Veneto rinnovo l'invito a chi lo avesse ancora fatto a compilare il questionario ricevuto
All'arrivo è che in cartella da riconsegnare alla segreteria all'uscita al convegno prego dottor grazie
Buongiorno a tutti no
I tempi ristretti a disposizione mi portano soffermarmi subito sulla seconda parte della mia relazione nella quale tenterò di esporre sinteticamente Fabio gli effetti che l'introduzione dell'IRAP produrrà sul sistema di finanziamento delle regioni specie di quelle a statuto ordinario
A questo proposito parlerò dell'influenza dell'IRAP sulle scelte allocative regionali cioè degli effetti dell'Iraq sulle politiche tributarie di sviluppo regionale
Sul potere di amministrazione del tributo attribuito alle Regioni
Sul sistema di perequazione collegato all'Iraq e infine sui rapporti tra Regioni ed enti locali con l'introduzione dell'IRAP
Il famoso scrittore inglese George Byron a chi gli ricordava nostalgicamente
Del buon tempo antico rispondeva che tutti i tempi quando sono antichi sono buoni
Bene questo detto non calza quell'attività trascorsa delle regioni
Specie di quelle a statuto ordinario
Nate nel mille centosettanta come ente che avrebbe dovuto rappresentare il modello di gestione programmatica per tutte le amministrazioni pubbliche
Le Regioni hanno spesso disatteso questa aspettativa operando prevalentemente nell'ordinario gestendo direttamente minuziosi interventi
Perdendo così di vista l'obiettivo di assumere il ruolo di governo e di riferimento per il territorio
Resta pur sempre il dubbio però fondato che tale involuzione istituzionale delle regioni sia stata almeno in parte
Il frutto di un ripiegamento obbligato quando si guardi alla mancanza di alcuni pro presupposti essenziali per l'autonomia per l'autogoverno
Mi riferisco soprattutto al carente meccanismo di reperimento di impiego delle risorse nelle regioni a statuto ordinario caratterizzato da limitatissima responsabilità sia sul fronte del prelievo che su quello della spesa
Da insufficienza delle risorse da incertezza derivante
Da una quantificazione annuale operata dallo Stato in sede di legge finanziaria
Per valutare quindi se vi sono reali mi valse innovazioni che dirà introduce per la struttura finanziaria delle Regioni visse occorre poter rispondere a una serie di domande che le Regioni si sono poste
Già da parecchi anni da ventisette anni e che non hanno trovato mai una risposta adeguata
In pratica i nuovi strumenti impositivi all'Iran eliminano i vincoli destinazione delle risorse sono sufficienti insieme agli attuali tributi ed entrate correnti a coprire i fabbisogni ordinario di speso
Rivestono un grado appunto di certezze programmabilità che consenta di rendere timidamente consigli gli stanziamenti annuali e pluriennali di bilancio si fondano su elementi economici per cui è possibile fare previsioni
Sulla base di oggettivi elementi macro economici territoriali
Assicurano la stabilità o la dinamicità del gettito per evitare continue relazioni revisione dell'assetto finanziario
Prevedono una possibilità di manovra delle aliquote e degli altri elementi del tributo
Che siano in grado di sostenere lo sviluppo regionale e le politiche di investimento
Tengono conto in qualche misura della situazione finanziaria attuale cioè dall'esistenza o meno disavanzi sta settoriali che andrebbero preliminarmente coperti prima di pensare a manovre fiscali fondate sui nuovi strumenti impositivi
Conseguentemente migliorano l'equilibrio complessivo dei bilanci regionali
Contribuiscono a rendere trasparente a semplificare il rapporto tra contribuenti e amministrazione
Sono facili da gestire sono accompagnate da flussi informativi tempestivi per le politiche tributarie regionali
Nel proseguo della relazione proverò a verificare se alcune di queste domande
è possibile dare delle risposte
Ma si può dire subito che per attendere che per dare una risposta definitiva tutte occorrerà l'applicazione effettiva dell'Iraq e che si delinea il quadro delle nuove competenze dispensa
Che saranno attribuite alle Regioni
Vediamo vira per le scelte allocative regionale come è noto come si è già avuto modo di affermare prima il problema principale la struttura finanziaria delle Regioni rispetto anche agli altri livelli di governo e la scarsa incidenza delle fonti autonome di finanziamenti
Se guardate la tabella seria allegata vi dice che la il grado di autonomia finanziaria cioè il rapporto tra entrate libere entrate correnti totale
E pari per le regioni al diciotto per cento
L'eccessivo peso dei trasferimenti statali quindi caratterizzati da vincoli Obiettivo di procedure di settore ha influito compare gradualità di FI sull'autonomia delle regioni la riserva delle risorse a favore dei settori beneficiaria impedito quella sintesi politica
Che è necessaria per dare una priorità d'intervento e per cui per aumentare quindi l'efficienza dell'impiego delle risorse disponibili
Di conseguenza non si è potuto attuare attivare quella responsabilità degli amministratori regionali che condensa appunto alla
Possibilità di decidere autonomamente il l'ammontare del prelievo è la destinazione delle risorse
L'attribuzione alle singole regioni dei contributi sanitari che è avvenuta a partire dal mille novecentonovantatré è stato salutato come all'inizio diedi un federalismo regionale non ha elevato l'autonomia delle scelte di bilancio poiché essi sono obbligatoriamente destinati al servizio sanitario
Per il sessanta per cento il restante quaranta per cento e coperto annualmente dal trasferimento statale
A titolo di fondo sanitario
Anche la facoltà che sia vera di aumentare l'aliquota dei contributi sanitari del sei per fino al sei per cento costituiva una manovra fiscale destinabile estremamente al ripianamento dei
E tutta la spesa sani presente oggi rappresenta l'ottanta per cento del bilancio regionale
Occorrerebbe un'aliquota dell'otto per cento
Che non è proponibile allo Stato
Perciò
Perciò la libertà di scelta per quanto riguarda l'IRAP appare fortemente condizionato
Nella tavola dieci infatti ora presentato i vincoli al Campiello all'INPS all'impiego del gettito IVA per dell'addizionale in reparto nel periodo transitorio in aderenza al dettato della legge delega
Del gettito totale io l'affare a sessantadue mila miliardi
Quello vincolato nel primo anno la gestione transitoria e pari al novantatré per cento
Il settantasei per cento del gettito sarà destinato alla sanità il tredici per cento allo Stato e il resto del tre virgola otto per cento agli Enti locali
L'unico effetto positivo sarà in relazione alla sostituzione
Dei trasferimenti statali
Identificabili oggi per lo più dal fondo perequativo che ammontano a quattro mila centoventidue miliardi pari al sei virgola sei per cento del gettito IVA
Seppure giustificabile la necessità di garantire prestazioni minime indietro inderogabili nel settore sanitario
E per garantire quindi ho diritto dice cittadinanza
In tutta la nazione la copresenza così rinnovata rilevante del fondo sanitario praticamente lo stesso importo che aveva prima dell'introduzione dell'IRAP
Cioè di trentasei mila miliardi
Potrebbe perpetuare la confusione dei soggetti Stato e regioni
Lo scaricamento reciproco delle responsabilità che è già avvenuto in passato l'invadenza statale nelle questioni organizzative di politica sanitaria in definitiva perpetuando un livello inefficiente uniformità che già nel passato ha creato ripercussioni notevoli sul versante dei risultati di gestione
La possibilità di accordi attivare quindi manovre fiscali annuale dell'IRAP trova notevole punto di riferimento almeno dal punto di vista delle dimensioni nella legge sei sei due che prevede a partire dal due mila l'aumento da parte delle regioni fino all'uno per cento dell'aliquota di base
Quindi nel complesso si potrebbe arrivare
A incrementare il gettito di dodici mila miliardi
Prevedendo appunto l'aumento massimo dell'uno per cento
Quindi il dieci per cento delle entrate attuale
Tuttavia opportuno dire
Anche se qualcuno ritiene che questo sia già affermato una legge se sei due
Che tale potenziale aumento di gettito non rientra nella dotazione finanziaria che la legge si esegue prevede per il servizio sanitario se così fosse la manovra tributaria regionale ridurrebbe solo il fondo sanitario senza benefici per le politiche di sviluppo regionale
Un'altra considerazione sul giudizio del margine di manovra e quindi sulla politica tra tributare annuale delle regioni e quello di evitare che esso cioè l'aumento dell'uno per cento sia utilizzato si è subito sterilizzato
All'inizio del periodo a regime cioè del due mila come strumento di copertura dei disavanzi del servizio sanitario
Che per il mille novecentonovantasette si prevedono in circa tre mila miliardi
Quindi un quarto della manovra potenziale IRAP sarebbe già utilizzato per questa copertura dell'handicappato
Pregresso lo sul versante sanitario
Il deficit quindi ed è tutto deve ed è tutto determinato dalla sottostima del fabbisogno sanitario hanno e quindi rappresenta una spesa carattere ordinario
Da coprire per una volta prima della riforma dalla finanza regionale e quindi l'introduzione dell'IRAP
E non identifica per ciò come anche affermato commissione Gallo nella sua relazione
Non va quindi essere destinato a un miglioramento dei servizi regionali
L'esigenza di non prenotare già da ora le risorse disponibili con la leva fiscale per fini ordinari ma per incrementare il livello di sviluppo regionale
Appare ancora più necessaria quando si guardi alla situazione complessiva di Bilancio delle regioni che non è per tutto rose
Queste ultime in base ai dati disponibili costituiscono l'unico a livello di governo che oggi accusa deficit di parte corrente
Elevati
Da una parte la stessa la staticità delle entrate tributarie dall'altra la riduzione dei trasferimenti statali
E la dinamica sostenuta di spese per lo più agganciate ai bisogni personali come i trasporti
E la sanità non permettono di realizzare gli stessi avanzi correnti che invece sono presenti nei Comuni o nelle province
O nelle stesse regioni a statuto speciale potete vedere tabelle infatti allegato
E quindi è auspicabile che i nuovi strumenti impositivi tra cui l'Iraq
Possono avere un andamento dinamico anche se forse l'aderenza al ciclo economico potrebbe causare specie nelle regioni meno ricche
Riflessi di gettito negativi importanti
Proprio per valutare la dinamica dell'IRAP se calcolata l'incidenza ad una base imponibile novantasei rispetto al valore aggiunto al costo di fattori desunto dai dati di contabilità nazionale
Tale incidenza è risultata del sessantasette per cento
In base a tale quota si è poi stimata a ritroso per gli anni precedenti il valore aggiunto IRAP è relativo gettito per il settore privato nell'ipotesi di applicazione di un'aliquota di base che in base ai nostri calcoli dovrebbe essere del quattro virgola due per cento
I risultati ci dicono che il gettito IRAP dal novantatré al novantasei cresciuto del diciannove per cento
Nello stesso periodo i contributi sanitari sono i tributi che andranno essere soppressi che spettano attualmente alle regioni sono aumentati invece del ventisette per cento
E nelle regioni del Sud del trentotto per cento molto di più quindi delle regioni del Nord
Naturalmente bisogna considerazione che la lì quella diretta i contributi sanitari in questi anni sono state ritoccate però dal punto di vista della delle ripartizioni territoriali bisogna dire che i contributi sanitari sono più perequativi rispetto all'Iraq
Quindi questo esaminato racconta
Un altro fattore importante collegato all'IRAP la questione della gestione del tributo indubitabile che i principi da osservare in tema di amministrazione del tributo signor questi della semplicità amministrativa e dei minori oneri per i contribuenti
Della visibilità dell'ente beneficiario e del controllo diretto dei dati fiscali da parte delle regioni
Lo schema di decreto legislativo ministeriale che dovrebbe essere ultimato nel in prossimi giorni ha previsto che a partire dal due mila le Regioni possano disciplinare con legge le procedure applicative dell'Iraq nel rispetto però della normativa fiscale in materia di imposte sul reddito e delle norme su dichiarazione unica domicilio fiscale e giurisdizione dei conti delle commissioni tributarie
Si prevede inoltre che il ministero delle Finanze trasmetta le informazione relative alle dichiarazioni presentate e che con decreto dello stesso ministero siano stabilite le modalità di collegamento con l'anagrafe tributaria
Sempre per a partire dal regge dal due mila e le regioni possono accordarsi con il ministero delle Finanze qualora ritenga non di non saperlo fare dal Senato
Di procedere totalmente atti del ministero proceda totalmente o parzialmente alle procedure di liquidazione accertamento dell'Iraq nel frattempo quel gli anni novantotto e novantanove è prevista una disciplina transitoria che affida all'amministrazione finanziaria dello Stato le attività di controllo rettifica delle dichiarazioni da certamente liquidazione dell'Iraq si prevede inoltre che le Regioni insieme agli enti locali nel periodo transitorio partecipano alla stesura dei programmi di accertamento
E il Four Molino previa comunicazione delle stesse osservazioni alle proposte di accertamento fatto dal ministero delle Finanze o facciano parte di commissioni paritetiche per la stesura dei programmi di accertamenti
Il versamento dell'imposta avverrà con le modalità e nei termini stabilite per le imposte sul reddito ma si dovrà dire esplicitamente che l'introito dovrà venire immediatamente ma adesso nelle tesorerie regionali
Per i Madness dimostrazioni dimostrano che l'ampiezza dell'effettivo potere di regolamentazione anche regime non potrà essere molto ampio
Da parte delle regioni
Non si è provveduto a fare alcuna menzione
Della Costituzione con legge regionale dei Centri di servizio regionale deputati alla raccolta e allo studio e alla trasmissione dei dati necessari alla programmazione e definizione del potenziale fiscale che pure la commissione Gallo aveva indicato come praticabile
La composizione potrebbe essere paritetica tra Regioni ed Enti locali sì mi scusi
Opportuno quindi che anche
Il più le Regioni potentino gli uffici di previsione e gestione delle entrate tributarie per partecipare tutta l'attività di accertamento e per disporre di personale formato ed ecologia pensa
Un accenno al sistema di perequazione la legge delega prevede che il sistema di perequazione sia tra le regioni susseguenti all'introduzione dell'IRAP l'addizionale IRPEF
Sia fondato sulla criterio la capacità fiscale
E sul suo sforzo fiscale cioè la commiserazione di essi tenendo conto del gettito potenzialmente acquisibile con aliquota base standard da ciascuna Regione tuttavia bisogna ritengo che si debba anche considerare il fabbisogno di spesa come criterio di indicatore di bisogno regionale
Tale integrazione potrebbe infatti portare a una maggiore efficienza
Dei fattori operativi da parte delle singole regioni e potrebbe può riconsiderare l'attuale distribuzione delle spese avvenuta secondo criteri di assegnazione pro capite avulsi dalla considerazione delle preferenze e delle effettive esigenze di spedì domanda Regione
Per quanto riguarda il rapporto con gli enti locali
Si auspica che la compartecipazione al gettito IRAP porti a un rinnovato rapporto leale cooperativo con gli enti locali secondo il principio di sussidiarietà
Giusto che le competenze siano distribuiti a livello territoriale partendo dal basso ma anche il vero che in fase di spinta se scendendo e quindi procedendo il principio valido ma è anche vero che in fase discendente
Sì anche osservato questo significa che le regioni debbano avere un ruolo nella perequazione infraregionale delle risorse
E quindi sostituirsi in qualche modo allo Stato nella di stile nella nei trasferimenti ad agli enti locali
Naturalmente accompagnato dalla più ci si incisiva presenza degli enti locali nelle politiche di programmazione regionale
Concludendo si può dire che l'Iraq è un po'un'imposta interessante dal punto di vista la razionalizzazione dello sfoltimento tributario ma insufficiente dal punto di vista delle del sistema di finanziamento delle regioni
E fortemente indiziata di essere a destinazione vincolata anche a regime potrà subire forti pressioni di richiesta di esenzioni o sgravi influenti sul gettito
Non sarà facilmente manovrabile se non si abbasserà l'attuale pressione fiscale erariale
Necessità di accorgimenti sul piano della sua amministrazione per rafforzare la visibilità e la responsabilità fiscale delle Regioni il giudizio definitivo quindi sull'IRAP e rinvia grazie
Grazie è venuto il momento dei rappresentanti delle forze politiche nel dare la parola all'onorevole Renzo Lusetti responsabile enti locali del Partito popolare
Io ricordo che l'onorevole Mario Valducci responsabile degli enti locali di Forza Italia purtroppo non riesce ad essere presente di questo si scusa onorevole Lusetti prego
Innanzitutto Buongiorno
A tutti voi io ringrazio dell'invito che è stato rivolto al mio partito
Partecipare a questo corso interessantissimo importantissimo convegno
E voglio portare alla Lega delle Autonomie locali
Il saluto non formale non di circostanza del partito popolare perché il tema che avete scelto
E che oggi è oggetto di una
Interessante attività della Commissione Bicamerale sul federalismo finanziario e fiscale è un po'il tema del momento e spero che ci possa essere un contributo forte dalla vostra organizzazione
Con le interessanti relazioni che avete svolto in questi giorni cito fra tutte quella che ho ascoltato di Enrico Gualandi possa come dire essere un contributo forte determinante ai lavori della Bicamerale perché io sono convinto come tanti che il federalismo quello forte quello vero la repubblica delle Autonomie
Non la si costruisce con le piazzate di piazza di qualcuno ma si costruisce con convegni
Delle associazioni all'autonomia come questa si costruisce con impegno attivo del Parlamento e delle forze politiche che hanno un'idea forte di Repubblica delle autonomia e allora io voglio quindi dare un mio contributo molto breve mi auguro al lavoro che voi state facendo in questi giorni sapendo che è ormai tradizione che convegno di Modena
Degli amici della lega abbia un carattere tecnico operativo e quindi anche specifico su
Alcuni temi
Devo dire che questo carattere tecnico richiede un approccio concreto alle puro vaste e complesse questioni sul tappeto questioni che anche voi qui oggi ieri avete posto
E che ormai prefigurano uno scenario da ricomporre nel progetto di federalismo fiscale che in queste ore diciamo è oggetto di discussione in bicamerale
Io quindi mi focalizzo sul tema solo che quello del finanziamento dello stato sociale anche per non sembrare tutto
E per dare un contributo politico anche breve non non voglio entrare in questioni già poste e soprattutto non voglio affrontare la materia sanitaria che è una materia molto
Diciamo importante perché in questa materia
è comunque questa materia e destinata a entrare in profondità sull'equità sociale sul riequilibrio dei redditi e sulla reale opportunità di benessere
E i ceti dei cittadini e dei contribuenti anche se io l'annuncio e poi chiudo sulla sanità
Annuncio che come popolari nei prossimi giorni usciremo con una proposta forte per richiedere un rafforzamento dei poteri di controllo da parte degli enti locali sulla sanità
Non per riproporre
Vecchi controlli che la Bassanini a esaurito però è giusto che anche gli enti locali che hanno competenze specifiche in materia sanitaria possano esercitare un controllo che ha poi pesanti ricadute sul territorio e chiudo con la parte sanitaria
Dicendo che problema vero oggi è il la copertura finanziaria delle politiche del quel presterei e tutto questo problema copertura finanziaria ci dice quanto il disegno di federalismo fiscale e istituzionale e quanto il disegno il nuovo disporsi delle funzioni pubbliche secondo i parametri della cosiddetta sussidiarietà si intersechino
Con l'obiettivo generale del risanamento della finanza pubblica e con la ricerca di un nuovo rapporto strutturale tra dibattito sociale subito cronico e questo mi pare d'aver capito
Il significato della relazione che quarant'affatto all'inizio della mattinata però cercare questo nesso
Questo anello di congiunzione tra l'autonomia locale e la gestione delle risorse credo che sia il modo migliore per rivedere e rivisitare
Il cosiddetto stato del benessere
Sindacati permettendo
Rifondazione Comunista permettendo adesso non voglio fare polemiche politiche però siccome tutti i giorni leggiamo i giornali vediamo che qualche problema c'è scivoliamo sempre di più verso una crisi che diventa sempre meno crisi virtuale subiamo la crisi di governo beh io voglio fare un appello alla serenità
Perché è una crisi di governo adesso creerebbe molti problemi a tutte le cose che sono state dette qui questa mattina
Perché non si potrà fare la finanziaria perché e viene messo in dubbio l'ingresso in Europa viene messo in dubbio l'unione economica e monetaria
Viene messo in dubbio anche il lavoro dalla Bicamerale perché si ferma tutto quindi un appello alla serenità e alla concordia tra le forze politiche ci deve essere sul piano iracheni che a mio avviso non ci deve
Ma per tornare al tema della Welfare State e della
Diciamo contributo che io voglio dare occorre fare un'autocritica lo facciamo come forze politiche che si occupano di enti locali dovute forse anche la lega d'autonomia autocritica è questa
Bisogna dire con onestà che il mondo delle autonomie locali e rimasti in pratica ai margini della partita del welfare esteri
Partita che ha visto come protagonisti soprattutto i grandi attori delle politiche nazionali quasi che le Autonomie siano soggetti di fatto estranei alle conseguenze lo Stato sociale
Conseguenze che invece con molta incidenza ricadranno alla conclusione di questa contrastata trattativa tra governo e parti sociali sul quel feste
Io credo che è vero e la tutta la partita lo stato sociale i testi in maniera determinante la spesa previdenziale le pensioni e tutto vero il occorre riequilibrare i conti che tutto vero però non ci possiamo nascondere le ricadute che tutta la partita dello stato sociale avranno sul territorio e soprattutto le politiche degli enti locali in materia socio assistenziali e sappiamo quanto pesi e autonomie locali questo tipo di discorso
Tutta l'organizzazione e la gestione dei servizi pubblici locali non a caso il cosiddetto mille tra ottantotto è rimasto fermo in Senato in commissioni sull'ex articolo cinque cioè quella dei servizi pubblici locali
Con intersecazione anche con la finanziaria è di ieri la polemica sul rapporto pubblico privato secondo me è uscito un certo testo
Dai primi secoli camerale credo che nonostante le proteste di Berlusconi la Bicamerale abbia riequilibrato ripristinando una sorta di par condicio tra pubblico e privato però questo è un tema che va affrontato e i protagonisti di questo tema dei servizi pubblici locali non possono che essere i comuni quindi io credo che altri dati la partita nazionale che si sta conducendo
Sul tema del welfare estetici deve essere una presenza più forte e più massiccia più concreta da parte delle Autonomie locali e quindi le associazioni organizzazioni che rappresenta il mondo delle autonomie devono far sentire la loro voce ed oltre partiti ci possiamo impegnare perché vengano coinvolte nella trattativa sullo Stato sociale
Quanti di voi fanno l'assessore alle Politiche sociali
Quanti di voi si preoccupano far l'attore Bilancio si preoccupano
Del delle varie aziende di trasporto dell'azienda municipalizzata dei servizi sono temi che comunque incidono sulla vita della collettività locali la comunità locali allora è necessario che ci sia una ripresa di iniziativa forte per smantellare quella sorta di storica impostazione centralistica che ha due feste è una sfida chiaramente che secondo me devo uscire anche da questa
Assemblea Kim Jong il modestissimo contributo
Cercando di
Fare una pressione sul governo perché non signori il fronte dello stato sociale che riguarda le autonomie locali quindi ci dobbiamo impegnare a condurre un intenso lavoro
Un impegno culturale progettuale e anche politico istituzionale perché ci sia forza in questo senso
Io quindi credo che si possa continuare con Couto rapidissimamente su questo tema della iniziativa autonomistica integrando con una strategia di federalismo fiscale e finanziario oltre che istituzionale
Dovevamo proposto fuori tempo fa di dedicare una quota dell'IRPEF magari l'un per cento da destinare ai comuni
Sostitutiva non c'è nessun aumento
Credo che sia una proposta con tutti i limiti che ha però che si indirizza verso il pedalino il federalismo fiscale perché nel Nord Est parlo solo nel Nord Est e ci sia la sensazione che comunque le imposizioni vengono gestiti da livelli Houghton
Di governo del territorio e in questo senso occorre fare un'altra osservazione consentitemelo di fare concludo veramente
Che è quello che riguarda i piccoli comuni
Io sono un po'fissato con i piccoli comuni fate io ho fatto l'amministratore in un in un comune di sette mila cinquecento abitanti che non è un piccolo comune di piccoli comuni sono ancora più piccoli e ha avuto la fortuna di fare l'assessore al comune di Roma con la Giunta Rutelli quindi o o la percezione di cosa voglia dire
Amministrare comuni così diversi tra i loro io ho trovato comunico però assessore al personale con trenta mila dipendenti voi sapete cosa vuol dire
Ora io però che sono stato fino al mese scorso solo il Comune di Roma può insomma c'è la campagna elettorale
E me ne sono andato per occuparmi del partito però devo dire che fa un discorso sui piccoli comuni occorre farlo un discorso sugli ordinamenti differenziati in questo nostro Paese già dalla Bicamerale
Occorre farlo perché i problemi che ha il Comune di Roma solo i problemi non so dove mica
Il comune di Novi in provincia di Modena o col comune di Sassuolo che pure un grande Comune cumuliformi di non lo so so ci sono una serie di
Diversità che devono essere caratterizzate anche nel nostro ordinamento costituzionale e allora un'attenzione ai piccoli Comuni mi riferisco a quelli sotto i cinque mila ci deve esserci stima che la Ford
Io contesti il ciò che è uscito dall'abile tra ottantotto inoltre i piccoli comuni si dà un po'troppo spazio
Alle regioni che tendono a suo ad assumere poteri eccessivi
In materia di ordinamento dei piccoli comuni accreditando anche equivoci che sembravano definitivamente rimossi noi non possiamo obbligare i piccoli comuni a fondersi
Perché ogni piccolo comune anche quello di duecento abitanti marcette imprese provincia di Rieti ha una sua identità specifica territoriale che va salvaguardata
L'obiettivo è quello di incentivare l'associazione tra i piccoli comuni
Per gestire insieme alcune funzioni per ridurre i costi senza le fusioni
Queste la linea politica che noi dobbiamo avere per quanto riguarda i piccoli comuni sapendo che le aree metropolitane dei grandi aree urbane hanno problemi diversi
E occorre nel nostro Paese un ordinamento che sappia con le stesse regole flessibili governare sia il Comune di Roma sia il piccolo Comune duecento abitanti
Questo il nostro obiettivo queste la finalità che abbiamo se crediamo nel mondo d'autonomia grazie
Grazie onorevole Lusetti la parola Leonardo Dominici responsabile enti locali del Partito Democratico dalla sinistra
Grazie anch'io per l'invito a partecipare a intervenire al convegno della Lega
L'importanza e la qualificazione di questo convegno che non si ripete
Ogni anno è nota a tutti
Prima però di fare riferimento anche da parte mia ad alcune questioni
Che sono specificamente al centro della discussione del confronto di stamani
Con la relazione di Epicoco avanti che poi sono state introdotte visto dalla relazione stermini più generali Giuliano Barbolini consentitemi di fare come fatto anche Lusetti anche a me è un riferimento alla situazione generale perché non c'è dubbio che noi dobbiamo tenere presente
Il fatto che stiamo vivendo un passaggio molto delicato e difficile per il nostro Paese e per la vita politica italiana
Da questo punto di vista credo
Che sia un compito che riguarda voi tutti forze politiche parlamentari ma anche il sistema stesso delle autonomie locali tenere presente un punto che io credo sì è un punto su cui esistente anche una forte sensibilità dell'opinione pubblica
E cioè il fatto che oggi dopo il cammino che è stato compiuto soprattutto in questo ultimo anno anno e mezzo di lavoro di lavoro di risanamento
Di lavoro di avvio di una politica riformatrice del nostro Paese
Il rischio di una crisi si presenta come un fattore come un elemento assai negativo che peserebbe su tutto quanto il Paese esso e non soltanto su uno schieramento su una singola forza politica
Credo che a questo punto di vista quindi che ci sia un problema che dobbiamo porci tutti quanti noi con senso di responsabilità
Naturalmente la delicatezza e la difficoltà della fase è sotto gli occhi di tutti
Io credo che al di là di quelle che possono essere le tensioni politiche all'interno della maggioranza che sostiene il governo Prodi o i problemi politici che esistono anche dall'altra parte nel polo di centro destra via in primo luogo una questione fondamentale che riguarda la possibilità di arrivare ad un risultato positivo
Nel confronto che si sta sviluppando fra il Governo e le parti sociali in primo luogo i sindacati
Credo che in questo momento ci sia bisogno per il paese di stabilità e di fiducia
Il cammino fatto è un cammino importante naturalmente non siamo ancora arrivati a una meta conclusiva
E però credo che sarebbe veramente un fatto negativo se questo cammino se questo percorso che noi abbiamo compiuto dovesse in qualche modo risultare vanificato da una crisi politica e da un ritorno della instabilità
Di governo nel nostro Paese
Lo dico questo perché evidentemente noi siamo Inoue entrati in una fase in cui dobbiamo riuscire ad avviare in termini più concreti
Una politica riformatrice che comunque già cominciate l'inerzia
Una politica riformatrice che riguarda naturalmente anche lo stesso sistema istituzionale
Sia per quanto riguarda ciò che sta accadendo si sta discutendo si sta mettendo a punto nella Commissione bicamerale e anche lì si è fatto molto molto si deve ancora fare chiaro sia per quanto riguarda i processi di riforma legislazione ordinaria
Avviare e soprattutto attuare una politica riformatrice evidentemente nessuno di noi è così ingenuo significa che non basta approvare una legge in Parlamento bisogna poiché in quella legge venga concretamente applicata realizzata pesa efficace questo per esempio riguarda le due famose leggi Bassanini perché sappiamo bene che è importante che oggi ci si ritrovi qui a questo convegno nazionale della lega delle Autonomie
Locali avendo alle spalle l'approvazione parlamentare della legge cinquantanove della legge centoventisette ma sappiamo bene quanto sia complesso da una parte per la legge centoventisette arrivare anche a monitorare concretamente le modalità di attuazione di quei provvedimenti di snellimento amministrativo per vedere anche che cosa va bene che cosa non va bene che cosa bisogna eventualmente cambiare per adattare alla realtà quel provvedimento legislativo dall'altro
è evidente che occorre un lavoro molto intenso che coinvolga direttamente il sistema delle autonomie locali in primo luogo attraverso le sue associazioni per ciò che concerne la approvazione
Del decreti legislativi previsti dalla stessa legge cinquantanove
Una politica riformatrice per svilupparsi per dipanarsi ha evidentemente bisogno di tempo e ha evidentemente bisogno anche di fare i conti con quelli che sono i problemi concreti della realtà
Per questo io credo che a fianco di questo ragionamento sulla necessità di una politica riformatrice bisogna farne un'altra
Io credo che questa politica di riforma sia la risposta migliore in positivo alle linee estremamente pericolose per tutte le parti del Paese a cominciare io credo dal nord
Delle lì proposte secessioniste di una logica di divisione di una logica di intolleranza
Per fortuna ho visto dai giornali di stamani che qualche correzione forse ancora parziale c'è stata rispetto ad alcune dichiarazioni che sono state fatte nei giorni scorsi nel caso specifico da parte del presidente della Giunta regionale del Veneto
Penso che in questo momento sia molto importante in realtà che l'intero sistema delle autonomie locali a prescindere da quello che è lo schieramento politico di governo amministrativo nei comuni nelle Regioni nelle Province risponda positivamente
Con una politica di cambiamento a questa logica di intolleranza di divisione che la linea del secessionismo oggi rischia di far passare e credo che sia da sottolineare quest'aspetto soprattutto in una realtà come queste quella della lega delle autonomie perché questa organizzazione ha sempre messo in primo piano questo punto come uno dei punti fondamentale
Naturalmente il richiamo alla responsabilità
Il richiamo alla pazienza alla tenacia e alla costanza nell'avvio di questa politica riformatrice e anche quindi la necessaria compatibilità con i tempi che questa richiede non significa certo far venire meno il proprio punto di vista e anche il proprio contributo e apporto critico mi riferisco da questo punto di vista anche alle considerazioni che faceva Gualandri nella sua introduzione di questa mattina per quanto riguarda in modo particolare le questioni legate alla riorganizzazione generale della finanza locale e alla stessa finanziaria del mille novecentonovantotto
Io credo che anche qui dobbiamo cercare di tenere insieme questi due aspetti per quanto riguarda la finanziaria novantotto
Si tratterà di vedere concretamente quello che verrà fuori che verrà proposto io non so poi le semplificazioni giornalistiche non sempre ci danno il quadro anzi direi quasi mai il quadro esatto della situazione però io trovo del tutto condivisibile ciò che proponeva Gualandi circa la garanzia dei trasferimenti statali di parte corrente e credo che se si debba fare un ragionamento sulla Finanziaria novantotto lo si debba fare in termini di programmazione concertata
Dell'utilizzo dei fondi di cassa sulla base di una competenza che sia comunque pari a quello della finanziaria dell'anno scorso novantasette che da questo punto di vista ci sia quindi la stessa entità nominale della finanziaria del novantasette
Questo mi pare un punto ragionevole trovo del tutto logico che questa proposta venga avanzata dalla lega delle autonomie locali
Contemporaneamente noi siamo di fronte al problema di di una riorganizzazione complessiva del sistema della finanza locale
Che credo debba vedere un confronto serio sulle proposte in campo ma vorrei dire anche una certa dose di duttilità e di flessibilità da parte di tutti sia da parte del governo sia da parte delle stesse associazioni delle Autonomie locali ritengo cioè che noi oggi abbiamo evidentemente necessità assoluta
Penso soprattutto quello che riguarda per quello che riguarda comuni province abbiamo necessità di individuare una articolazione ulteriore del sistema della finanza locale come viene detta diciamo un po'gergalmente il problema della cosiddetta terza gamba della fiscalità locale ci credo che noi dobbiamo misurarci con questo problema avanzando una molteplicità una complessità di proposte
Io personalmente per esempio ritengo che sia del tutto logico giusto e legittimo vedere concretamente quali potrebbero essere gli affetti della proposta di una addizionale IRPEF anche per i Comuni
Ritengo però che sarebbe opportuno non fermarsi in onda cristallizzare il confronto soltanto su una singola proposta neanche questo trovato nella relazione di Gualandi e lo condivido
Baranzate anche altre possibilità avanzare cioè un complesso di proposte e di iniziative da intraprendere che riguardino anche altri aspetti
Penso per esempio alle cose che sono già state qui ricordate per ciò che riguarda per esempio la unificazione della fiscalità in materia immobiliare qui ha detto delle cose molto giuste Cesare Cava nel suo intervento e non sto a ripetere io penso ad esempio che sia fondamentale che venga una pressione forte dalle Autonomie locali dagli enti locali per quanto riguarda la questione della gestione del catasto
Arrivando anche a decisioni molto drastiche molto mette molto precise
Perché a me sembra che questo sia un settore veramente allo stato attuale disastrosa per cui forse c'è bisogno anche di prendere decisioni radicali non so se si può fare una società ad hoc gestione addirittura si può arrivare a commissariare ma credo che effettivamente questo sia un punto fondamentale e credo che potrebbe avere degli effetti molto importanti e positivi nella riorganizzazione del sistema complessivo che riguarda la fiscalità a livello a livello locale semi si consente una breve parentesi
Devo dire che non solo come responsabile autonomie locali del PDS ma anche come parlamentare del mio collegio vicino Firenze mi è capitato recentemente di avere a che fare con un piccolo problema cioè dopo che alcuni comuni del Chianti fiorentino erano riusciti a mettere a punto un accordo di programma per la revisione sistema catastale di quell'area è stato fatto un protocollo di intesa con il catasto di Firenze è stato mandato al ministero delle finanze la cosa poi a un certo punto toccata perché il ministero doveva mettere Luís appunto un protocollo uno schema sul quale poi si potessero uniformare gli enti locali stessi ecco io credo che con la buona volontà naturalmente si ottiene tutto la cosa migliore anche in questo caso sia adottare un criterio di duttilità e se effettivamente da parte degli enti locali in molte realtà c'è un concorso dell'Inter
Per intervenire su problemi come questi sul catasto forse è meglio avete qualche schema di protocollo ministeriale in meno e qualche iniziativa di accordo di programma concreto sul territorio in più da parte dei comuni ma chiudo la parentesi perché certamente non voglio dire che in questo sia responsabilità di alcuno è semplicemente il problema di una certa routine di una certa coazione a ripetere burocratica che sarà poi in realtà anche il problema principale della stessa attuazione efficace delle leggi di riforma Bassanini
Ma penso che ci siano ancora altre questioni da prendere in considerazione se vogliamo fare effettivamente una politica di riforme in tema di finanza di fiscalità locale
Credo per esempio che la possibilità di utilizzare di agire su una tastiera ampia debba essere data agli enti locali
Per quanto riguarda per esempio si potrebbe ipotizzare una riflessione su tasse che riguardano i consumi
Non so a che punto siamo per quanto riguarda la riflessione sulla possibilità di utilizzare certe imposte come la stessa tassa di soggiorno in alcuni comuni che hanno certe caratteristiche
Cioè la cosa fondamentale ora non voglio scendere nel dettaglio tecnico è comunque queste credo che sia opportuno predisporsi ad un confronto fra sistema delle autonomie e Governo su questo punto centrale della finanza locale proponendo una pluralità di iniziative avanzando una pluralità di proposte e mostrando una reciproca reciproca volontà di collaborazione così come credo sia importante e mi avvio a concludere avere un altro livello significativo di collaborazione e di cooperazione interistituzionale
Io riconosco
Un merito in particolare alla Lega delle Autonomie locali
Che è stata l'associazione l'organizzazione che più con più coerenza nel corso di questi ultimi due anni si è battuta per far avanzare proposti per avanzare
Una iniziativa unitaria dell'intero sistema delle autonomie
Guardate questo lo dico sulla base della mia esperienza parlamentare di dirigente politico
Uno degli handicap maggiori che in più situazioni ci siamo dovuti e ci siamo trovati a dover affrontare è proprio questo il fatto che l'iniziativa per una riforma in senso federale del nostro stato veniva obiettivamente indebolita dall'asprezza dei contrasti tra i vari livelli delle amministrazioni locali io credo che si siano fatti dei passi in avanti negli ultimi mesi da questo punto di vista anche in rapporto alla stessa attività della Commissione bicamerale
Ma credo che sia importante continuare su questa linea che propone chiaramente in una dialettica che non può non esservi un forte grado di sensibilità e di cooperazione interistituzionale e la necessità di costruire un fronte forte compatto delle Autonomie locali
Credo che giustamente la lega delle autonomie locali si sia battuta in questo senso
E da questo punto di vista devo dire che ha perfettamente ragione Giuliano Barbolini quando rivendica un maggior grado di coinvolgimento della lega i termini e le modalità poi si possono vedere anche nel momento del confronto istituzionale
Penso per esempio alla conferenza stato regioni autonomia naturalmente il coinvolgimento di tutte le associazioni degli enti locali e delle autonomie locali deve stare dentro un altro percorso di carattere più generale e cioè quello della costruzione di un maggior grado tutti unitarietà fra le stesse associazioni anche questo credo che sia un obiettivo importante credo sia importante rilanciarlo da questa azienda
Anche cercando di avere il maggiore sensibilità su questo tema da parte delle altre associazioni a cominciare dall'ANCI penso cioè che senza che nessuno rinunci alla propria autonomia alle proprie tradizioni alla propria specificità è importante che questo processo unitario fra le associazioni delle Autonomie locali vada avanti soprattutto per quanto riguarda il Comune
Perché questo ci consentirà anche di raccogliere e di valorizzare quelle diversità cui faceva riferimento anche poco fa il mio amico Renzo Lusetti
In un Paese come il nostro nel senso che il nostro è il Paese delle differenze ed è evidente che queste differenze non possiamo trascurare
è logico quindi che ci sia una processo unitario per quanto riguarda le associazioni ma ci sia anche un maggior grado di articolazione per quanto riguarda la rappresentanza delle diverse categorie dei livelli locali e pelle differenti realtà cittadine comunali dalle grandi città aree metropolitane alle medie città ai piccoli comuni ecco perché credo che da questo punto di vista fare avanzare un processo unitario delle associazioni potrebbe anche aiutare la valorizzazione in positivo se di queste differenza dagli altri
Credo quindi che dalla appuntamento il Modena possano uscire messaggi importanti inviti pressanti per le forze politiche intere il Governo per le altre associazioni delle autonomie locali penso che questo la lega grazie alla sua tradizione dal suo impegno lo possa fare avendo le carte in regola e penso che questo sia il modo migliore per sottolineare come un processo di riforma in senso federale del nostro Stato mette in evidenza in primo luogo il valore della responsabilità democratica di chi amministra a livello locale così come a livello nazionale
Ora la parola al Governo quindi la parola alla l'onorevole Gianni Marongiu sottosegretario alle Finanze
Gentili signore egregi signori io innanzitutto ringrazio gli organizzatori per la cortesia con la quale mi hanno invitato acquisto importante importante convegno io questa mattina o tutto ascoltato spero anche di aver tutto compreso ma questo ovviamente dipende soltanto dalle mie capacità personale certamente o tutto ascoltato e ho molto letto di quello che ieri non ho potuto sentire ma non per mia
Con
Riferito da quello che ho ascoltato eletto farò personale tesoro e naturalmente riferirò anche al al mio ministro provocatore di questi documenti di questi suggerimenti dico però con altrettanta sincerità che spero che nessuno si aspetti che io possa rispondere o affrontare tutte le vastissime tematiche che sono state qui esposte
Perché esse coinvolgono diversi livelli istituzionali
Dal Parlamento al governo ma anche la Bicamerale perché si coinvolgono responsabilità collegiale di governo e responsabilità del singolo ministro o dei diversi o dei diversi mi e perché lo dico con estrema sincerità io pratico voglio dire da quando ho l'età della ragione mi ispiro a quella regola morale per la quale è bene che ci a scritture o faccia tutti i giorni il proprio dovere con riguardo a quel poco che si sa e soprattutto a quel poco che sa fare
Ma certamente non posso esimermi da qualche considerazione da qualche considerazione generale per illustrare la quale vorrei leggere alcune righe che ho avuto occasione di scrivere di recente per dare anche a diciamo così quello che per loro è un come deve essere naturalmente uno sconosciuto sottosegretario di Stato il senso di quello che il sottosegretario di Stato pensa quando scrive
Bene io di recente ho scritto ma proprio di recente che non si può fare federalismo fiscale senza autogoverno e senza decentrare il potere tributario
Che è inutile fare una riforma che son si sta solo in una riscrittura un po'più verbosa della presente Costituzione
Tutto si potrà dire ma non che queste parole suonino diciamo ITIS redditizi non Morieri zimbello cui visione di visto Moriero esibendo che bisogna affrontare la questione di fondo se si vogliono intaccare il carattere monolitico dell'uniformità nella distribuzione sul territorio delle prestazioni pubbliche del potere distesa di non cedere alla lusinga del decentramento della Spesal senza che venga rafforzato il principio di responsabilità
Che dove c'è Spesal ci sia autonomia tributaria e i vincoli di equilibrio finanziario ho ricordato anche che il termine federalismo
Fiscale e nato negli Stati Uniti a metà degli anni Cinquanta dicono i classici nel mille novecentocinquantasei
Adesso però ricordato si associava l'esigenza di ridurre le differenze esistenti nei livelli delle prestazioni pubbliche dei singoli Stati e municipalità allocazione federalismo fiscale nato in uno stato molto decentrato
E in quelle del realismo è un forte appello al potere centrale perché elimini le differenze
è un'annotazione diciamo così di
Era dalle fonti insomma di stampo Roosevelt viale
In Italia invece oggi una riforma che si ispiri allo stesso termine significa esattamente l'opposto cioè forzare l'introduzione di differenze laddove vige l'uniformità
Ora e questo è quello che sostanzialmente ci ha consegnato la prima parte della nostra Costituzione che non è oggetto di modificazioni costituzionale neppure da parte della Bicamerale ma siccome voglio dire nel dibattito politico banche nelle proposte
Si sente parlare sì avete dell'ipotesi addirittura della società e la successione della assoluta esigenza
Per i federalisti più spinti che naturalmente il cento per cento delle risorse ricavata sul territorio laddove esse sono prelevate
Ho letto di percentuali belli dice se non il cento per cento non per almeno l'ottantacinque almeno l'ottantacinque per cento per cui paradossalmente si sarebbe passati da un'assoluta e lo dirò poi insensibilità per il decentramento in una realtà assolutamente centralistica a una sorta di
Ora in rete
Azione loro ma richiamo alla mia attenzione anche mia sulla necessità di riflettere che la prima parte della nostra costituzione non è oggetto di modi
Non è stata modificata
Non la si vuole modifica
E allora mi corre l'obbligo di rileggermi voglio dire il disposto del secondo comma dell'articolo tre della Costituzione
Laddove inequivocabilmente si legge
Che è compito della Repubblica della Repubblica
Rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto di fa la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana
E l'effettivo e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori oggi possiamo dire di tutti i cittadini Iran dieci sono un'esigua e trascurabile minoranza alla organizzazione politica economica e sociale del paese bene questa locuzione richiesto secondo comma dell'articolo tre della Costituzione lo ricordo ancora una volta negli stessi abbia speso
No non si ispira soltanto ai contributi che l'Ottocento italiano ed europeo e poi il Novecento italiano ed europeo e mi riferisco quindi ai contributi che il pensiero liberale prima e poi il pensiero socialista e poi il pensiero cattolico hanno portato voglio dire alla stesura di questa Costituzione di realtà questo secondo comma dell'articolo tre della Costituzione
Ah va ancora più a fondo perché richiama la nostra attenzione un fatto fondamentale che a fondamento delle nostre democrazie
Qualcuno dice occidentali perché sono state contingentemente limitate ma voglio dire delle nostra democrazia e il fatto è che le istituzioni sono al servizio del cittadino
Questo è il risultato voglio dire della lunga riflessione che attraversa non soltanto l'otto c'è non soltanto il Novecento mai settecento
Lo dico perché siccome oggi sento parlare di Europa
Distacco
Di regioni di provincia di comuni
Pena direi a ricordare a me stesso che è il fondamento della democrazia nel fatto che le istituzioni quale se sia sono al servizio del cittadino e per il cittadino sono state crea mille settecento ottantanove
E credo che nessuno volendo andare avanti voglia andare indietro e cioè rifiutare quello che l'insegnamento fondamentale di qualunque
Ordinamento di qualunque ordinamento democratica e questo lo sapevano bene anche i nostri padri costituenti anche i nostri padri costituenti volevano l'Europa e la vollero e l'attuale anche i nostri padri padri costituenti volevano lo Stato la Repubblica organizzata in Regioni Province e i Comuni scrissero l'articolo cinque
Ma prima di scrivere l'articolo cinque scrisse al secondo comma dell'articolo tre cioè riaffermano ma ancora una volta che quale che fosse stata la struttura organizzativa dello Stato
Modificabili in alto verso l'Europa in basso nelle articolazioni che mai il nostro Stato unitario aveva avuto ebbene al centro ci sarebbe dovuto sempre stare il cittadino con i suoi doveri ma con i suoi diritti e con la sua capacità di vedere tutelate non soltanto le libertà forma giuridico formale anche le libertà sostanziale di realizzarsi una ventina questo dico mi permetteranno di ricordare a me stesso quello che scritto nella nostra nella nostra Costituzione
E credo che costituisca un'occasione in un momento di riflessione perché credo il patto che sia stato stipulato e che non è stato certamente rinnegato e che si modificano le forme dello Stato la struttura ma non si tocca la prima parte della corte
E questo è un argomento forte solo quale ho voluto richiamare l'attenzione perché non mi risulta anche nel dibattito voglio dire
Perché è stato di recente questo articolo tre secondo comma sia stato richiamato ha forse dato per scontato ma ripeto io nella mia per modestia mia ispirò l'insegnamento per il quale è sempre pieno di tanto ripetere cose perché dovrebbero essere che dovrebbero essere no e allora anche per dare in questa prospettiva e cioè per cogliere diciamo così per dare un contributo positivo
A questa grande opera di riforma che ci attendiamo che stiamo proponendo che in realtà vogliamo fare assieme ebbene io non posso non ricordare qui voglio di che la storia dell'autonomismo in Italia è una storia fragile
è una storia debole è una storia recentissima io non voglio certamente annoiarli ripercorrendo i rapporti tra centralismo e autonomia Isma'dal marzo mille ottocentosessantuno quando fu proclamata l'Unità d'Italia fino ai nostri giorni ecco
Ometterò delle riflessioni sul momento dello cosiddetto Stato liberale che comunque seppe dare al Paese nelle strutture autonomista che uguale si fa fatica non sono state ricoverate ancora ancora oggi ovviamente ometterò il ventennio fascista perché esso può essere riassumibile in una frase uno Stato autoritario non poteva essere altro che centralizza attore e quindi noi abbiamo ereditato un italiani che nel mille novecentoquarantacinque dico noi perché ero già nato piccolo ma ma andavo già a scuola e quindi qualche cosa capivo un'Italia che certamente non aveva nel suo recente passato una grande esperienza autonomistica io ricordo
Che nel mille novecentoquarantanove quando il professore Ezio Vanoni
Allora ministro delle Finanze si pose e quale ministro delle finanze si pose il problema della ricostituzione anche di una finanza comunale provinciale e locale
Disse certo questo disegno che in apicibus nelle mie preoccupazioni non può non essere rinviato perché in questo momento c'è da ricostruire c'era la lotta contro l'inflazione c'era da ricostruire un Paese mortificato avvilito impoverito massacrato ma certa visse quando avessimo ricostituito questo ordinamento tributario ecco centrale la principale preoccupazione non potrà che essere quella di rivedere gli assenti delle autonomie
Fiscali tributarie
Distesa quant'altri devo dire che è purtroppo purtroppo quando Ezio Vanoni e abbiamo un care a morire
Essi peso di riformare l'ordinamento tributario locale la cultura il migliore ora dicono il terreno di cultura era radicalmente radicalmente
Però radicalmente mutato a tal punto che il nostro paese è stato per vent'anni il Paese più centralizzato ore e più centralizzato
E mi fa piacere di ascoltare oggi le affermazioni per le quali il centralismo accentua queste sono parole mie il senso di estraneità del contribuente rispetto allo Stato
E quindi anche rispetto al fisco mi fa piacere sentire dire che esso recide il legame che si deve percepire tra le imposte pagate i servizi resi e riduce i controlli che i cittadini possono e debbono operare sul ceto politico e sugli amministratori va be'c'è perché questo è e musica voglio dire per le mie ore ma seria andiamo da una prospettiva storica
Non possiamo non constatare l'ipoteca centralistica che sulla finanza locale fu messa nel mille novecentosettanta e nel pieno della riforme dal mille novecentosettantuno settantatré con il generale consenso delle forze politiche di allora generale è generalizzato
Rimasero in pochi professori universitari a difendere le tesi dell'autonomismo che significano in realtà la struttura al servizio del cittadino e il rapporto tra coccio che si paga e di servizi che vengono resa le Regioni nacquero nel mille novecentosettanta senza lo straccio di un tributo si svolse tutto un dibattito sull'assoluta necessità istituire le regioni ma fu messo l'importante dibattito su quanta e quale autonomia finanziaria e fiscale avrebbero avuto i Comuni e le Province dalle riforme del settantuno settantatré furono spogliati di ogni autonomia fiscale
Vive i tributi Furno giustamente mandati in pensione e chi è che voleva anche tra i pochi professori la sopravvivenza della gloriosa imposta di famiglia o delle imposte comunali il problema non era far vivere quei tributi che avevano ho notato una onorato servizio per cento dodici anni fa il problema era trovare deve trovare delle forme alternative come si potevano trovare
Di nuovi non se ne crearono e quando furono previsti furono immediatamente avvocati allo Stato come accade per l'imposta locale sui redditi tributo che avrebbe avuto una potenzialità finanziatrici c'è quale voglio dire
Degli anni ripeto di attenta considerazione mi fa piacere sentir dire quando nuovi tributi magari non sono idonei ma litorale una potenzialità incredibile
Che un lì loro si sono persi dal settantatré ad oggi più di vent'anni di gettito si immaginino tributi da quindici diciotto mila venti mila miliardi all'anno di moltiplichino per venti venticinque anni ma
Io mi sono permesso di scrivere che in quel milieu culturale perché a me piace dire anche in qualche modo la verità si pagò un prezzo duro più alto del necessario alla mitizzata programmazione il programmatore
Il re manovratore centrale che non poteva essere e non doveva essere disturbato da queste petulanti autonomia locale il mito della procura militare a scrivere allora che questo nobile progetto economico non aveva un rilievo costituzionale mentre aveva un rilievo costituzionale le autonomie tutelate dall'artista oggi ma ripeto a volte succede nella vita chiede ai valori costituzionalmente garantiti siano guiderà abbia rispetto a valori che costituzionalmente garantiti non sono ma di questo però bisogna riflettere tutti quanti
E tutti assieme i Comuni e le Province avrebbero dovuto vivere di somme loro se lo ricordano quelli che hanno i capelli bianchi parametrata al gettito dei tributi soppressi
Adeguate con il due virgola quattro due virgola cinque lo dico ad onore proprio di quelle povere autonomia e hanno vissuto per anni vite faticose
Poi vennero shock petrolifero
Quelle risorse non furono sufficienti perché dopo l'Assopetroli forato con un'inflazione al venti per cento i servizi e l'autonomia comunale pagavano in moneta reale
Ma i contributi arrivavano con gli adeguamenti del pre inflazione con la mitica l'Iraq degli anni Sessanta voglio dire ebbene il di di le autonomie comunali avrebbero portato i libri in tribunale se non fossero arrivati decreti Stammati Pandolfi viste quant'altro
Lo Stato si assume i crediti dite impone dei bilanci di buoni bilanci in pareggio e
Introduce quel criterio mortifica attore delle responsabilità e delle autonomie politiche che il rimborso attivista
Mortificato a partire dal settantotto la spesa dei corrente dei Comuni fu finanziata in gran parte con trasferimenti statali
Fino al mille novecentottantanove risultarono vani i tentativi del datore di istituire imposte comunali non le si volevano
Ricordate quei frati che sperimenta so ecco uno che si inventa la so cosa vuol dire che l'atto autonomia muro vuole presentare in Comune un tributo più odioso nome già imponibile
Nel mille novecentottantasei fallì miseramente il tentativo di freddure la tassa per i servizi comunali bisogna attendere l'ottantanove per l'istituzione del nel mille novecentonovantadue certamente il discorso muta e mi sembra questa mattina di averlo sentito dire con l'introduzione dell'imposta comunale con la previsione dell'imposta comunale subimmo devo dire però e per quello che io permesso mi sono permesso di abusare del loro tempo
Indulgenti indugiando diciamo su questa ricostruzione storica anche perché la ricostruzione storica serve poi venga a comprendere la stagione che stiamo la stagione che stiamo vivendo
Ebbene in concerto però che quella stagione
Ecco ripeto che poi sarebbe stata meglio non accadesse forse sarebbe stato meglio una maggiore riflessione una maggior difesa del cinque dalla conduzione dei valori dell'autonomia voglio dire meno
Innamoramenti beh qualche retaggio purtroppo l'ha lasciato in relazione al quale bisogna provvederei
Che la prima conseguenza negativa è che bisogna emerge finalmente quanto sia difficile oneroso impegnativo accerti istituire tributi accertare tributi curarne la riscossione l'accertamento il rapporto con l'opinione il rapporto con l'opinione e purtroppo quale retaggio di quella di quegli anni nei quali le Autonomie vissero di trasferimento ma dico queste un'impressione errata
Mi pare di cogliere generalmente una disattenzione nei confronti di quella poca burocrazia
Voglio dire che a cui è demandato questo gravosissimo compito di accertare riscuotere gestire gestire gestire lì mentre sono funzioni voglio dire che dovremmo evitare il massimo della dignità della considerazione del rispetto
Perché nel momento in cui il Comune la Provincia la Regione impositore sir ripropongono esse si propongono con il volto le competenze voglio dire della loro che occorre quindi aiutare preparare incentivare formare
E perché come diceva quel signore dei dei ma anche i tributi camminano con le gambe nello la seconda riflessione che riguardano le stesse noi tutti
E che mi pare che arrivi sopravvivano nella riflessione di nostre nei panni di noi tutti voglio dire una sorta di mentalità centralistica
Che fa a pugni con le esigenze conclamate attese auspicate e da realizzare
Dell'autonomia quando nella mia piccola Liguria mi sento chiedere ma come è mai possibile che Arezzo l'aliquota dell'ICI sia del cinque e a Camogli sia del cinque nove estetica esempio la mentalità centralista
Ha capito niente
è così
è così
Perché se si vogliono le aliquote uguali su tutto il territorio allora è affondato l'autonomismo questi sono radicamenti centralistici
Perché si assuma Greg impositore questo mitico stato addirittura la Repubblica manco lo stato e si chiede come mai è un comune aliquote differenziate dei dei tributi ma l'autonomismo Stein quello questo autonomismo stai trattamenti di scale differenziali
E allora colui che vive a Recco non deve chiedersi e chiedere al proprio sindaco petulante mente
Come mai allo zero otto e percentuale in più
Del Comune contermine ma chiedere al proprio sindaco ai colonizzatori quali e quanti servizi sono erogati in relazione al maggiore devo fiscale non chiedergli perché è più alta lo dico drogata da aliquota vi risponderà e forse perché abbiamo sbagliato perché non siamo bravi come quelli filippini
Ma il problema voglio dire che occorre sarà radicale l'autonomismo vuol dire verticalizzazione delle competenze
Verticalizzazione dei rapporti allora sì che si innesta
Un dibattito politico tra gli amministrati
E gli amministratori ma quando si mette in croce un amministratore chiedendogli come mai in pratica lo zero otto hai voglia a spiegare dir ma noi siamo più bravi i nostri giardini son più
Fioriti le strade sono più pulite l'acqua il migliore i bagni si fa e sta è la mentalità è la mentalità otto ma quanti no
Vivono con questa mentalità o non chiedono sempre venendo al ministero a voglio dire a chiedere
Conto di scelte che dipendono dalle autonomi allora
Se si vuole veramente l'autonomia occorre cambiare mentalità perché se si continua a ragionare in termini di aliquote che sono perché sono identiche o che dovrebbero essere identiche allora in realtà significa volere l'autonomia e praticare il centralismo culturale cioè non essere sì ancora liberati da questa ipotesi allora dicevo su questo sfondo perché io questo questore lo ricorda ben ho ricordato perché ovviamente non posso non condividere
Allora l'affermazione alla quale il federalismo fiscale e assunzione di responsabilità così si legge in una brillante relazione
E questa sia gestendo tributi propri e non aspettando il gettito dei tributi il gettito dei tributi il gettito dei tributi
Ma io questa progressione storica questo excursus l'ho voluto fare
Non soltanto per segnalare loro quali sono oggi i limiti sociologici a libero dalla capacità di gestire la capacità di immedesimarsi nella
Domani e quindi bisogna battersi diffondere questa cultura in cui si deve mediare tra il cittadino che rimane al centro il cittadino comune cittadino provincia cittadino Regione cittadino stato sempre il cittadino con le responsabilità dei diversi ceti poi
Ma l'ho voluto ricordare perché lo dico sommessamente e e con un lieve attenda accento genovese i genovesi tendono sempre a minimizzare quel poco di buono che vogliono fare che intendono fare perché io credo di poter dire senza tema di smentite
Che se c'è un governo
Che negli ultimi cinquant'anni
Ha posto le premesse e ha incominciato a realizzare un'effettiva cultura e provvedimenti di autonomismo ebbene questo governabilità
Dico non è piacevole ecco dire che un sottosegretario che si onora di appartenere a questo governo dica questo ma io credo che quello che dico questa affermazione sia confortata dal passato
Negli anni cinquanta sessanta nulla fu fatto perché non si poteva fare
Negli anni settanta ottanta si sarebbe potuto fare e non si fece perché non si vuole fare
Oggi si muove
Si può e si vuole e si fanno delle cose estremamente significativo
Io dico penso all'imposta comunale sugli immobili con questa manovra finanziaria per il mille novecentosessantasette
Si è sancito che i Comuni possono stabilire l'aliquota base tra il quattro e il sette per mille
E mi sembra che si sia disancorata a prescindere dalle condizioni di bilancio
Ed è risaputo che questo potere costituisce un aspetto importante dell'autonomia fiscale degli enti locali tant'è vero che leggo e in una in una importante
In una importante relazione
Che
Gli enti locali devono avere l'effettivo governo delle entrate variare le basi imponibili e o le aliquote dei le aliquote
E qual è quel governo che venga istituito che nella presenza di un tributo così forte voglio dire ha saputo dettare una regola per la quale si attiva senza fare riferimento a queste contingenti condizioni di vita
Possono stabilire anche altre aliquote alcune superiore all'inferiori a quella base per le più svariate esigenze economiche sociali di crisi e dipinta
E così mi sono appunto i miei può essere deliberata l'aliquota l'applicazione di un'aliquota ridotta un inferiore al quattro per mille in favore dei contribuenti residenti nel comune limitatamente all'abitazione all'abitazione principale
è uno dei leit motiv della finanza il genere voglio dire
Si costituisca reddito quello che proviene dall'utilizzo il reddito figurato che proviene dall'utilizzazione dell'abitazione principale bene ai Comuni è stata affidata la responsabilità di gestire questa
Questo importante valore voglio dirlo è stata prevista una aliquota
Più modesta per il colore è già stato ricordato che affittano l'immobile con contratto registrato fra persone naturalmente sono state giustamente ricordato in quelle che sono le aggiusta figure che vanno fatte eterne ma il principio è lì sacrosanto
L'applicazione dell'aliquota del quattro per mille per un periodo massimo di tre anni per i fabbricati invenduti costruiti da imprese che hanno per oggetto la costruzione la venti era il problema dei magazzini costoro che avevano realizzato non avevano ancora venduto dovevano ligi
Poteva esserlo Rava giusto voglio dire corretto certamente non era giusto perché la capacità contributiva non è stata ancora realizzata del bene nella finanziaria novantasette tutto questo descritta
L'applicazione di aliquote diversificate per gli immobili diversi dalle abitazioni per gli immobili posseduti in aggiunta l'abitazione principale per gli alloggi non il affittati insomma in sintesi i comuni
Dal Mac da questo dalla finanziaria del novantasette possono fare sul proprio territorio una politica con riguardo al minimo e si potrà giudicare anche così qual è la lealtà assai diversificata sul territorio devo dirlo con rammarico dei contribuenti nei confronti della propria comunità lo dico con rammarico perché dico il problema dell'evasione un problema duro difficile d'affrontare questo governo appuntato tante misure
Ora con riguardo loro capiscono che l'evasione di capitale mobiliare quando ricchezza immobiliare viaggia naviga vola fra scuola le Alpi
Ma quando la ricchezza immobiliare dice che gli immobili tra scuole
E quindi da un certo punto di vista questa evasione ancora più grave perché oggi è perpetrata non nei confronti del lontano sta ma del vicino comune dei cui servizi tutti i cui servizi tutti i giorni tutti i giorni sì
Sì utilizza ebbene questo questo voluto ricordare
Perché nel decreto legislativo che noi abbiamo scritto che abbiamo consegnato all'approvazione del Consiglio dei ministri che abbiamo sottoposto ora all'approvazione dell'esame dei trenta ebbene
Il
Sulla base di una delega che il Parlamento ci ha dato con qualche con qualche difficoltà oltre ad un abbandono l'Aula
Si fece romana cioè io mi ricordo il linguaggio che veniva usato voglio dire il governo chiede di vedere gli articolo settantasei della Costituzione qualcuno disse colpo di Stato inutile perché non chiedevamo delle Vieri per attuare la riforma tributaria
Ebbene restare in forma tributare non l'abbiamo attuata la stiamo attuando una serie di decreti quattordici quindici sedici
Che attengono ai più diversificati profili la semplificazione i rapporti col ciclo di via dicendo ma insiste esisteva un'attività voglio dire che riguarda anche che riguarda anche la finanza locale che è stata attuata voglio dire con un decreto legislativo che
Con un decreto legislativo ripeto che il Consiglio dei ministri ha approvato il piano di alla commissione di
Ebbene in questa in questa dal decreto legislativo
Non mi permetto certamente alle tredici e zero otto di avviarli con la illustrazione ma ricordare un principio si ebbene questo decreto legislativo estratti per la prima volta nella storia d'Italia
Che comuni avranno un ampio ventaglio di opzioni da attuare con
Da attuare con
Regolamento
E cioè sia in qualche misura Tilley Gysi Catto
Addirittura superando o conciliano le esigenze che sono poste dall'articolo ventitré della Costituzione
Nessuna prestazione personale padre patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge che nell'insegnamento della dottrina tradizionale
Significava una normativa stringente dica dica il legislatore chi paga quanto paga perché paga come fa
Paga tutto previsto dalla legge ebbene questo d'ora in avanti per i Comuni avranno i soggetti passivi il presupposto tributo e l'aliquota massima
Persino la politica dell'esenzione dall'agevolazioni ancorché sia norma eccezionale e derogatoria rispetto alla regola generale potrà essere posta con idee regolamenti condensa regolamenti
Comune e allora dico ma sarà anche l'illusione del fatto che magari quando uno fa parte di una squadra proibiti parla pure di Rubelli questa squadra questo io lo capisco ma io chiedo loro limiti
Ma queste cose che io vado dicendo il resto scritte sull'acqua
Su scritte sulla oppure proveniente da quel ventennio di assoluto centralismo cui emergono tratti forti di una disciplina normativa che ieri ha sul tavolo e responsabilizzare
I cieli dirigenti locali e perciò con lo sento dire stamattina
Diversificare
Perché è chiaro che le diversità saranno strettamente coerenti e consequenziali alle libere scelte in funzione anche di questa rinnovata e normative dice di locali potranno fare
Sapranno sapranno fa io mi avvio mi avvio alla conclusione ma qualche considerazione ancora ma voglio lo voglio fare
Perché naturalmente in questa delega è prevista anche l'imposta regionale sulle attività produttive che è stato oggetto questa mattina di relazioni e non sono le prime non sono non sono non saranno certamente non saranno certamente
E naturalmente siccome tutto è migliorabile ben vengano tutti i suggerimenti che poi si condensano
In una indicazione che accomuna coloro che hanno ai diversi livelli
Le responsabilità del governo e cioè che certamente questo atterraggio dell'inchiesta imposta assolutamente nuova dimensione morbido deve essere sperimentato
Deve essere simulato
Deve essere fatto in concertazione con tutti coloro che la debbono applicare io voglio dire queste cose le vado dicendo e nei limiti delle mie possibilità detto levato anche pratica ma non vorrei però e si dimenticasse
Che
Se i Comuni hanno dal mille novecentonovantadue questo importante tributo Licci la cui disciplina ripeto questi provvedimenti legislativi
Tendono voglio dire a a a a valorizzare ulteriormente dal più di contenuti veri e non soltanto il contributo
Bene
Dirà
Se noi oggi parliamo di possibili critiche all'Iraq ma perché ma perché abbiamo finalmente ha di fronte un tributo regionale che merita per le critiche
Era difficile parlare di finanza regionale nel settanta settantuno settantadue settantatré e con qualche no io potrei continuare numerarli in tutti quegli anni perché così si pagherebbe con mano quali sono state le disattenzioni plurielle usuali che avvocato
Se ne parla si possono fare delle critiche ma si parla di e
Di un tributo a larga base
Di un tributo che getterà decine incardinare cioè di un tributo in relazione al quale è interessante opportuno doverosa fare dei qualificati convegni come quelli che loro hanno organizzato
Stranieri e oggi si parla delle cose che contano certamente questa è una grande novità
E mi consentano di soggiungere che è una grande novità perché viene incontro a un'esigenza del cittadino contribuente oltre che per le istanze istituzionali
L'ira abolisse dodici
Sette erariali bevuti veri e propri contributi sanitari e cinque locali poi naturalmente la gestione il trapasso ripeto va gestito
Ma loro pene sino che allora la riforma degli anni settantuno settantatré
Si prese alloggio ed è ricordata mitizzata volte certa imporre riforma importante lo credo bene un'imposta unica una riforma che ha introdotto l'Irpef e l'Iva certo che
Riforma importante accentuato la personalità e la progressività e che ha introdotto un'imposta sui consumi a larga base di modello europeo lo credo che prende ben più della sufficienza
Ma con riguardo al tema più specifico che qui ci interessa allora furono sostituiti quattro tributi Dedekind può avvenire reale proporzionali con Lido che assorbì la vecchia ricchezza mobile la vecchia terreni valichi potrei fabbricato tenore che vota solo il reddito agrario
Si iscrisse finalmente il legislatore semplifica
Io vorrei che fosse scritto anche oggi se la quattro tributi assorbiti da uno litro finalmente il legislatore esemplifica vorrei che si si riveste a maggior ragione Piva legislatore del novantasei che di tributi riduce da dodici a uno dando
Il che
E lo ricordo diciamo ai colleghi qualche collega che meritatamente intendiamoci
Acquisito anche qualche diritto d'autore scrivendo leggendo classe degli italiani nella seconda edizione del cento tasse erano diventate le duecento tasse degli italiani de per carità terrene
Vive viva viva la critica voglio dire quindi vai arriva anche i titoli un pochettino così le tasse degli italiani via contate l'Europa sono quarantacinque non solo cento
Certo che se uno si veda contare le tasse di concessione verifico chiamare tasse di concessione dire c'è quella sui passaporti c'è quella sulla patente e non ci sarà più e allora il numero degli atti è quella che paga allora vorrei capire avvertiamo la tassa sulle concessioni governative secondo stime da contare documenti che passa e allora quello che il popolo in obbligazioni estere sono otto mila sul petrolio truccano sono assistiamo una imposta di fabbricazione
Di tasse ce n'è quarantasei abolirle dodici facciano loro la percentuale quando vuol dire quanto significa abolirle
Di dodici nel quarantasei credo che stia quattro volte se vuol dire ad abolire il venticinque per cento dei tributi oggi di me
Io credo che un qualche applauso questa azione legislativa e di governo Lomi
Ma lo merita quindi perché nella prospettiva di chi paga ovviamente semplificare significa trovarsi di fronte un ordinamento tributario meno complesse o meno complicato e quindi già questo è un elemento di chiarezza perché Craxi diminuiscono i costi di gestione
Avere dodici tributi lo ricordo quando si parla di pressione tributaria significa avere non soltanto dodici imposte da pagare ma dodici imposte da gestire
E signor Gio dodici volte ciò dodici costi di gestione sale riduca l'un altro un costo di questione
E quindi non soltanto si semplifica la struttura ma dal punto di vista del cittadino del pubblico amministratore di coloro che devono avrei care in realtà altri costi sortite di gestione che si abbattono evidentemente perché gestire un tributo non è come gestirne come non è come gestirne non è come gestirne dodici
Ancora un'opera di semplificazione
Si riduce una sostanziale diminuzione della pressione tributaria perché la pressione tributaria non è dato soltanto da ciò che si paga a titolo di tributi
Ma è dato anche da ciò che si pagati dal debutto più i costi per pagare
E se si abbassano i costi per pagare i tributi per io Chiti io chiamo i costi dell'obbedienza fiscale è evidente che il il il è evidente che l'importo totale diluiti perché se io per pagare cento lire o costi di gestione di diciotto pago centodiciotto lire se io per pagare cedolino Gotti gestione di otto ho risparmiato dieci
La pressione del sistema complessivo ed inevitabile dieci lire richiede il fisco dei nuovi anche di questo mi sembra che in una riflessione attenta ponderata voglio dire dialogante riaperta al confronto mi sembra che occorre Premiere che occorra tenere presente
Concluderò dicendo qualche cosa su delle
Concrete proposte che ho trovato indica come relazione che più da vicino attendono attengono alle mie specifiche competenze non soltanto giuridiche ma anche professionali e certamente abbiamo fatto un un importantissimo convegno con i due ministri delle finanze e dell'ambiente a Roma a metà luglio relazioni brillantissime crostate diffusa recepite e sta emergendo
Far partecipare i Comuni le Province le Regioni alla pronunciata previsione di introdurre qualificate forme di precarietà ambientale certamente questa è una delle strade che oggi si incomincia a battere
Vuol dire che armati di fronte a si è uno sviluppo una venire ed è certa qui ci vuole evidentemente il combinato disposto il concerto con Regioni Province e Comuni
Introdurre la neutralità dell'IVA nell'operazione degli enti locali e accordare agli enti di credito d'imposta voglio dire questo concerto è ineccepibile
Bisogna battersi nel senso fare delle proposte estive farle sostenere portarle voglio dire al ministero regolarmente a novembre ineccepibile
Perché nel momento in cui i Comuni in questa realtà di vero gli enti locali diventino essi stessi voglio dire in qualche misura impresa si può dire è chiaro che non possono essere sperequato per me voglio dire
E luminoso come dire ma anche illuminante vederli così così perché significa avere un ordinamento tributario che riguarda i contribuenti che siano persone giuridiche pubblico persone giuridiche private persone crisi e la generalizzata e la disciplina e più in generale meno diventa una disciplina di nicchia più è facilmente gestibile almeno fa figli e figliastri quindi presidente per me Franco utile a provare una vera e col Governo per unificare l'inciso tutte le imposte e tasse che gravano sugli immobili destinando a questa è è una indicazione molto è un'indicazione molto importante l'imposta comunale sugli immobili è un tributo estremamente importante e mi sia concesso di dire che ho letto in una relazione qualcheduno che lo dubita che la tassazione sugli immobili è sempre stata consegnata alle autonomie danni agli Stati federati
Voglio dire nell'Inghilterra verdastro negli Stati Uniti d'America e faccio riferimento a due realtà che di autonomismo e di autonomismo fiscale se ne intende perché c'è il principio del Corini corrispettivi sta e cioè è chiaro che gli Enti locali sono quelli che più fanno azioni a favore di e allora se i conti dice il tributo hanno una soluzione non soltanto in funzione di un dovere ma come in corrispettivo dei servizi resi certo che quella
Che quello era il vento fondante dell'autonomia ci sono possibilità di motivare
Di migliorare e via dicendo concerto io l'ho detto magari anche recentemente con qualche per fraintendimento ma dipende dalla mia per pochezza perché forse non riesco a spiegarmi
Un argomento io voglio portare a favore delle autonomie quando sostengono questo disegno e qual è l'argomento che Licci è un'imposta ordinaria sul patrimonio immobiliare
E cioè sul patrimonio una ricchezza che già paga ma che di fatto che paghi tanto nel mio ragionamento di frumento e quasi irrilevante fra l'altro
Ha anche problemi di aprire una sopra così esposizione pista ma concettualmente è un'imposta ordinaria sul patrimonio ebbene servizio un'imposta ordinaria sul patrimonio a cadenza annuale
Si pone il problema della sua convivenza con imposte ordinaria sul patrimonio a cadenza generazionale cioè l'imposta di successione
Perché intanto nella finanza classica regge un prelievo per generazioni sul patrimonio lo ricordo riposa espressione oggi pagata solo dal patrimonio immobiliare intanto si giustifica una imposta sul patrimonio perché nella gli oneri in quanto non esistono imposto straordinario sul potere ma perché se esiste proprio proposta ordinario patrimonio annuale c'è un argomento per incominciare a verificare
Si abbia ancora una plausibilità logica
Certo che finanziaria c'è l'atteso discorso da da Genovese ecco non si può dire un tributo me lo tengo perché rende perché allora sarebbe anche l'imposta sull'aria
Voglio dire è un argomento di plausibilità logica perché laddove esiste un'imposta ordinario sul patrimonio a cadenza annuale si pone il problema se posso sopravvivere in che misura
Un'imposta sul patrimonio pacatezza generazionale
Perché costui che muore ha già pagato tutti gli anni deposto patrimonio su quel patrimonio che lascia
Che lascia in eredità e colui che eredita
Eh beh continuerà a pagare seno che veniva ero quasi
Ecco qual è l'argomento ecco perché qui c'è molto da fare quaestor naturalmente pone anche un problema di compatibilità logica con le imposte sui trasferimenti della ricchezza
Ovviamente che non possono essere abolite perché riposo dei trasferimenti lo Stato rende un servizio dei Comuni mai potranno reggere rendere Lattes
Dione ancorché si possono prevedere forme di collaborazione sul catasto ma perlomeno su registri voglio dire immobiliare
Ma allora quell'attributo sui trasferimenti più che un'imposta diventa una tassa
E questo spiega perché nell'ordinamento inglese nordamericano laddove esistono tradizionalmente imposte or in aria annuali sul patrimonio anche immobiliare le imposte sui trasferimenti non hanno l'aliquota del nove dieci per cento ma dell'uno nemmeno perché sono state degradate da imposte proporzionale a tasse in corrispettivo di un servizio in buona sostanza questa volta spero di essere stato chiaro ecco voglio dire non è che la Finanziaria preveda l'abolizione dell'imposta
Noi stiamo studiando la possibilità stiamo confrontandoci per verificare se l'esistenza di un'imposta meriti
Comporti ovviamente valutando anche il quello che è l'impatto sul gettito OLAF opportunità piuttosto che la necessità di studiato
Punto e quindi sono profondo voglio dire a a confrontarmi con la Lega che così cortesemente
Oggi mi ha invitato per vedere di fare al meglio qual di continuare in queste strade della riforma e io ho detto sì al servizio di una finale salita attenta ed equa nega a favore Province Comuni Regioni ma nella salvaguardia come dico di quelle che sono le aspettative principali che sono il cittadino contribuente e utilizzatore dei servizi grazie
Graziano il sottosegretario Marongiu che ha concluso peraltro brillantemente credo una delle sezioni più significativi di questa nostra imprese modenese riprendiamo i lavori puntualmente alle quindici perché alle diciassette