"Riforme costituzionali e sistema finanziario" nell'ambito del VII convegno nazionale sulla finanza locale e regionale: "Verso il federalismo finanziario e fiscale"

Pomeriggio a tutti non so se si si si sente buon pomeriggio a tutti diamo subito il via ai lavori di questo nostro convegno dobbiamo anche recuperare qualche minuto lo facciamo subito io presento gli ospiti quelli che ci sono quelli che verranno e probabilmente qualcuno di questi verrà domani mattina come ci hanno detto fino ad ora io saluto il presidente della Regione Toscana Vannino Chiti che parlerà tra poco
E Maurizio Fistarol sindaco di Belluno Gianfranco Burchellaro sindaco di Mantova
Fulvio Vassallo assessore al bilancio della Regione Liguria che anche in rappresentanza della Conferenza delle Regioni
Probabilmente ci raggiungerà speriamo che faccia in tempo il sindaco di Bologna Gianfranco Walter vitali che ci informerà anche le le conclusioni dell'incontro che c'è stato stamattina
La riunione della conferenza stato regioni autonomie locali
Qualche risultato probabilmente ci sarà pure stato
Dovrebbe raggiungerci tra poco l'onorevole anche sottosegretario onorevole Vigneri sottosegretario all'Interno
Che verrà stasera nel caso non facesse in tempo insieme al sottosegretario Marongiu ai rappresentanti delle forze politiche di Forza Italia e altre gli altri partiti sarà qui domani per il convegno conclusivo
Verso il federalismo finanziaria e fiscale questo il tema di questo nostro convegno ne stiamo parlando da tanto tempo qualche volta anche nuovi amministratori facciamo qualche confusione
Siamo alla vigilia di dei momenti di decisivi
La Bicamerale da un lato la manovra finanziaria dall'altra il Bilancio sono tutti i fatti che ci faranno capire
Se davvero si va verso questa autonomia fiscale anzi verso il federalismo fiscale talvolta per parlare di autonomia facciamo qualche confusione
è l'autonomia ce la dà a chi è un po'padrone della nostra condizione la nostra situazione noi invece gradiremmo avere questo cosiddetto federalismo che sarebbe una svolta epocale non sappiamo se davvero questo che oramai è un sogno potrà essere realizzato
Cercheremo di capire qualcosa in più nell'immediato futuro queste queste giornate modenesi peraltro capitano proprio mentre si sta decidendo qualcosa in tal senso quindi avremo al termine di queste di queste giornate qualche altro punto di riferimento
Per entriamo subito nel dibattito apposizione della Lega delle Autonomie naturalmente alla presenterà il presidente dalla lega stessa
Giuliano Barbolini di nonché sindaco di Modena città che naturalmente noi salutiamo sempre in queste circostanze io do subito la parola a Giuliano Barbolini
Buongiorno a tutti mi ringrazio a nome e la lega delle autonomie io avevo avuto partecipare anche quest'anno numerosissimi a questo che ormai è un appuntamento stabile
Il convegno di Modena e che ci permette in qualche modo in maniera tangibile di realizzare un'occasione di valutazione danno hanno di quanto è avvenuto o sta avvenendo nel Paese rispetto ai problemi del sistema delle Autonomie locali
E di conseguenza ci consente anche di esprimere un giudizio sull'operato del governo delle forze politiche sui può cessi in atto e in fase di concretizzazione
Non c'è dubbio
Che ci dobbiamo nel Paese rispetto a un anno fa
Penso che si possa dire in una situazione migliore
L'ingresso in Europa sembra se non certo per lo meno a portata di mano
Il governo assicura che nel mille novecentonovantotto sarà completato il risanamento finanziario
E anche l'economia sembra in ripresa
Sul piano istituzionale
Sono giunte in porto che due leggi che il ministro Bassanini aveva annunciato di voler presentare fin dalla sua prima uscita pubblica
Avvenuta lo voglio ricotta ricordare con simpatia al nostro dodicesimo congresso di Pesaro nel giugno del mille novecentonovantasei
Nel convegno di moderare lo scorso anno avevamo sollecitato una rapida approvazione di queste leggi e fatto alcune richieste al governo che hanno poi trovato un'effettiva concretizzazione
La finanziaria del novantasette credo che si possa dare questo giudizio di sintesi è alla fine uscita in modo accettabile
Per gli enti locali poi qualcuno potrà dire che ci accontentiamo di poco ma comunque diciamo che è uscito in maniera accettabile
Per gli enti locali e con prospettive di riforma fiscale contenute nel pacchetto delle deleghe affidate al ministro Visco al ministro Visco che abbiamo giudicato positivamente
A condizione però che la loro attuazione valorizzarsi all'autonomia finanziaria e fiscali e di regioni ed enti locali
Su questo la lega delle Autonomie locali ha fatto proposte concrete in un seminario tenutosi a Padova
Nella primavera scorsa e il ministro Visco può esenti ai lavori sia impegnato in questo senso poi sentiremo cosa ci dirà in proposito il sottosegretario professor Marongiu che interverrà nel corso dei nostri lavori domani mattina
La commissione bicamerale ha portato a termine la prima parte la più delicata e anche quella a scadenze prefissate dei suoi lavori
Superando e questo è un elemento positivo Boccetti lo scetticismo di molti e le obiettive difficoltà che potevano far porsi sul suo cammino
Non è questa la sede per valutazioni approfondite sull'insieme dei lavori che peraltro sono ancora in corso in una fase particolarmente anche delicato
Tuttavia voglio ricordare che la Lega delle Autonomie locali ha realizzato un seminario nazionale ha prodotto numerosi documenti mi ha discusso negli organismi dirigenti
Vorrei uso
Svolge in questa sede un solo commentò perché da esso si può fare una considerazione generale a completamento dell'analisi sull'anno che è trascorso
Si è parlato tanto in quest'anno di federalismo
Il termine così generico da consentire fin troppe interpretazioni e discorsi non sempre a proposito la lega delle Autonomie Locali danni ha fatto della costruzione di un possibile federalismo italiano un impegno di riflessione e di lavoro ed è riteniamo vocalizzazione che più si è speso a con proposte equilibrate e complessive
Da un nuovo dei vari livelli istituzionali agli aspetti decisivi sul versante finanziario e fiscale
è un merito
Che noi sappiamo di a vere
Tempo
Che spesso ci viene informalmente riconosciuto perché molti fanno tesoro delle nostre indicazioni e proposte anche se dobbiamo constatare con qualche rammarico che sul piano ufficiale a cui ci viene scarsamente riconosciuti
Al contrario
Come devo dire ci sono tanti in questo Paese troppi che parlano di federalismo
Ma per il nuovo questa parola non a un reale corrispettivo nelle esigenze del Paese
è un elastico che si allarga quando Bossi grida la secessione ritorna stretto quando le forze politiche pensano che tutto sommato le sue grida non siano poi tanto pericolose
E questo non è l'espressione di una sedia cultura istituzionale
Noi riteniamo che un diverso assetto istituzionale che sin cardini sui vari pilastri Stato Regioni Comuni si è un'esigenza vitale del Paese
E che i nuovi equilibrio di poteri di funzioni che ne deriva sia la formula originale di un federalismo italiano
Ebbene nei lavori della Bicamerale in quelli del Parlamento così come negli atti del Governo
C'è una rischiosa tendenza a fare tutto a metà
Avviare riforme importanti come la cinquanta nodo la centoventisette o le deleghe fiscali ma non aveva e poi il coraggio di completare gli atti con conseguente e coerente
Pertanto sul decentramento delle funzioni a Regioni ed enti locali non mancano divergenze e contrasti di sapore corporativo con le conclusioni della Bicamerale si riserva nuovo Stato ben trentuno competente
Alcune delle quali l'attuale Costituzione e le leggi già oggi vi servono alla legislazione delle regioni
Ovviamente noi speriamo che i lavori che sono in corso mettano ulteriormente come devo dire sotto controllo questa tendenza
Ma è notizia di oggi che la Commissione ha accantonato la parte relativa al federalismo fiscale
Noi sappiamo tutti
Che è impossibile pensare ad un federalismo istituzionale senza federalismo fiscale
Mentre elementi di federalismo fiscale possono esserci anche senza federalismo istituzionale
Ciò vuol dire che neanche questo passaggio necessario ma non sufficiente viene acconto e noi ne siamo sinceramente preoccupati
Del resto la Bicamerale disegni un nuovo assetto dello Stato da cui un relatore sull'argomento chiede di togliere la parola federalismo perché il testo finale ne contraddice i principi basilari
Non ritornerò sulla questione della seconda Camera perché le posizioni della lega delle autonomie locali delle regioni e delle altre associazioni delle autonomie sono note
Sia pure con la debolezza sono note e mi pare anche fondate sia pure con la debolezza di non essere stato in grado di esprimere una proposta forte ed unitaria
Su un tema sul quale le nostre valutazioni sono convergenti nel richiedere appunto una seconda camera di rappresentanza territoriale
Anche le polemiche innescate sul regolamento dei segretari rischiano di vanificare quanto di positivo era contenuto nella legge Bassanini
Abbiamo notizie che lo stesso Consiglio di Stato ha mosso rilievi avevo lamento
Anche se non ne conosciamo ancora il contenuto ma anche questo è un elemento che per noi è fonte di preoccupazione
Anche le norme del disegno di legge Napolitano ancora in discussione al Parlamento ancorché positive non sembrano sufficienti
Noi chiediamo al Parlamento alla Bicamerale che pure ha svolto un lavoro positivo di cui abbiamo riconosciuto i meriti
Di avere più coraggio
Di superare le incertezze le timidezze di sconfiggere le tentazioni centralistiche è sempre in agguato
E di puntare decisamente sul sistema delle Autonomie locali per completare la fase di transizione del Paese
C'entra andò su di esse sulle autonomie locali basse delle riforme in atto e sostenendo un'opera di radicale trasformazione delle regioni
Avendo il coraggio di un decentramento federale della classe politica e sostenendo i Comuni con funzioni più folti di governo complessivo del territorio
In questo quadro anche le Province e le comunità montane hanno un ruolo importante di snodo dell'articolazione del governo del territorio e di supporto ai comuni minori
La lega delle Autonomie Locali ribadisce che se il disegno riformatore si prefigge l'obiettivo di realizzare uno stato d'ispirazione federalista è impensabile non rafforzativo uomo politico delle regioni al fine di dar vita sistemi regionali dell'autonomia
Da questo punto di vista io credo che abbia per noi
Un significato politico
Che non possiamo non apprezzare ha presentato responsabile del coordinamento delle regioni e del presidente della regione toscana della Giunta Regionale Toscana Vannino Chiti ai lavori di questa nostra seduta
I Comuni le Province le comunità montane devono battersi con determinazione piuttosto che per un depotenziamento delle regioni per uno dopo totale rinnovamento
Fondato su una sostanziale diversità di funzioni e su procedure di concertazione che impediscano ogni tentazione mio centralistica delle regioni stesse
Da questo punto di vista io credo che anche da parte dell'ANCI vada riconosciuto che c'è stato negli ultimi periodi uno sporco di come devo dire di costruzione di un terreno di dialogo e di confronto non conflittuale con la posizione delle Regioni in questo senso
Mi ha anticipato la sua intenzione e presidente dell'Anci bianco di lavorare su questi temi proprio per costruire un ponte di dialogo e di concertazione più stringente alla prossima assemblea dell'Anci
Divari dei primi di ottobre credo che questi segnali vadano da noi ha poi fatto incolti positivamente e credo che saranno resi espliciti anche dall'intervento che nella stessa giornata di oggi ci è stato assicurato da parte
Del vicepresidente nazionale dell'ANCI Walter vitali sindaco di Bologna che interverrà nel corso della giornata
E dei lavori di questa seduta anche per fare qualche riflessione spero con elementi di convergenza fannulloni e lanci sui temi della finanziaria in particolare delle proposte che chiediamo al governo sulla finanza locale dei comuni
La lega delle autonomie locali affrontato nel corso del mille novecentonovantasette
Quasi tutti i grandi temi su cui le autonomie locali dovrebbe coincidere nelle scelte nazionali di governo con un grande sforzo lo voglio dire con orgoglio di progettualità e di innovazione
Cercando di entrare nel merito dei problemi reali e dei contenuti concreti di una politica autonomista
Oltre i fini istituzionali sopra c'è nati e quelli relativi alla finanza e la fiscalità locale su quali discutiamo in questi due giorni su cui dirò qualcosa in conclusione del mio intervento
In particolare ci saranno poi i contributi rilievo e di volanti noi abbiamo affrontato due questioni che si stanno rivelando particolarmente attuale
Il tema del mezzogiorno e la riforma dello Stato sociale
Sui problemi del Mezzogiorno abbiamo svolto un Consiglio nazionale due convegni a Lamezia Terme a Bari e abbiamo in programma uno conclusivo a Napoli cui abbiamo richiesto la presenza del ministro Napolitano
Forse è un po'fuori moda parlare di mezzogiorno in piena bagarre bossiana per la secessione della Padania
Ma abbiamo ritenuto che fosse essenziale per il Paese e per il Nord spesso cimentarsi con i problemi non meno complessa complessi relativi a come creare nel sud un ambiente favorevole abusivo
L'Italia e l'Europa dovrà imparare contando anche sul Mezzogiorno non come palla al piede ma come è possibile risorsa
Nuovi strumenti dati dalla programmazione negoziata dai patti territoriali dagli accordi di programma
Le forme varie di concertazione tra pubblico e privato danno l'opportunità se utilizzati al meglio al sistema delle Autonomie meridionali di svolgendo un luogo per l'occupazione per nuove imprese produttive per intervenire nelle situazioni di crisi
Anche in questo caso noi riteniamo che puntare sul rafforzamento del tessuto istituzionale locale sia la carta vincente per un recupero del Mezzogiorno
Certamente lo Stato centrale deve fare la sua parte
In particolare sul terreno della sicurezza e della lotta alla criminalità organizzata perché il circolo virtuoso della ripresa economica possa avviarsi nella trasparente nella rete legalità e taglia alle radici del malessere sociale
Ho ricordato questo filone d'iniziativa proprio per affrontare secondo me nell'unico modo corretto i problemi posti dall'escalation secessionista della lega nord
Sui cui su cui non desidero ripetere semplici appelli all'unità del Paese che con con il rischio di diventare retorici
La battaglia politica con Bossi si vince o si perde sul fronte dei contenuti del federalismo e va detto con chiarezza che la sfida autonomista e federalista non è un problema solo del Nord come hanno sottolineato Nando Mola responsabile del lavoro per il Mezzogiorno e viale stanza attraverso Vantaggiato e della lega delle autonomie locali nel corso degli Bali iniziative che si sono svolte e come ha ripreso anche i ripropone insistentemente il sindaco di Avellino Antonino Di Nunno presidente del nostro Consiglio nazionale
Il Sud è interessato quanto il Nord-Est
All'autonomia di governo all'alto gestione delle risorse alla fine del centralismo statalista
Il Mezzogiorno ha certamente bisogno di solidarietà di riequilibrio di risorse aggiuntive ma non solo di questo
C'è bisogno di investimenti di infrastrutture di ricerca scientifica di telecomunicazioni di trasporti di investimenti per la formazione e l'aggiornamento della pubblica amministrazione
Il federalismo e l'autonomia sono l'occasione per un balzo in avanti della classe dirigente meridionale proprio perché il Sud più del nord è in credito rispetto al vecchio Stato centralista e burocratica
La seconda questione che abbiamo affrontato e quella relativa allo stato sociale con un pacchetto di iniziative che ha affrontato le questioni della sanità dell'assistenza dell'immigrazione del lavoro negli istituti di pena della condizione degli anziani e così via
Questo patrimonio che lavora che ci ha consentito di entrare nel merito della riforma dello stato sociale che appare oggi la questione più delicata e rischiosa per il governo con materiali economico dunque con un documento di indicazioni e di proposte
L'indicazione politica più rilevante di questa poi dalla Conferenza delle Regioni ha fatto riferimento all'esigenza che il sistema delle Autonomie Locali devo cardine
Nell'evocazione del del welfare non sia tenuto fuori dalla trattativa anche per evitare che scelte prese da altri ricadono cui sulle spalle degli amministratori
Ci sono invece alcune questioni che affronteremo nei prossimi mesi e sulle quali stiamo già lavorando
La prima è proprio questa
Della qualità
Della sicurezza della qualità urbana della qualità di vita nelle città e della sicurezza urbana
A Modena ma non solo moderna tante altre città la sicurezza è percepito dai cittadini
Mi riferisco esperienze che so essere presenti in tante città del del centro-nord del Paese e non solo e concepita Comanche percepita dai cittadini come un diritto primario come una componente indispensabile della qualità della vita
E l'esigenza espressa con forza e che tale diritto sia garantito non soltanto in relazione al fenomeno della criminalità organizzata grave tuttavia contano ma anche in rapporto ai fenomeni di quotidiana presenza di spaccio di droga furti
Costituzione ad hoc sul territorio dove si vive e si lavora
Del resto la crescita della domanda di sicurezza fu con tutte le necessarie differente da luogo a luogo riguarda ormai tutte le realtà urbane di dimensione media e grande
Non solo nelle aree a più elevata diffusione di manifestazioni criminose ma anche nelle città più governabili dove c'è un sistema di servizi sociali consolidato di un tessuto civico che ancora Fini
Proprio per questo si avverte fortemente la necessità di impostare nuovi modelli di governo della sicurezza urbana che sappiano coniugare poiché in fiore e punizioni ed affermare insieme il valore della legalità è quello della solidarietà
Noi abbiamo avviato su questo tema come lega delle autonomie delle ricerche e il Progetto di quell'iniziativa annuale a partire dalla primavera del prossimo anno e che pensiamo di presentare a una a metà ottobre
Abbiamo l'orgoglio di poter dire che la gran parte delle iniziative svolte in questo anno e che sono illustrate nel questionario che vi abbiamo consegnato questionario a cui assegniamo un notevole interesse in merito al rapporto di cui parlerò alla fine fra le associazioni delle Autonomie
Dicevo abbiamo accordò Beugnot di poter dire che la gran parte delle iniziative che abbiamo svolto in questo anno hanno visto complessivamente una vastissima partecipazione di amministratori
Sua partecipata omesso come iniziativa tenuta a Bari ha avuto qualche difficoltà di tipo contingente sul piano organizzativo
E hanno registrato un grande approfondimento degli argomenti un enorme e lavorazione di materiali consegnati che rappresentano un patrimonio di conoscenza di studio ma anche di indicazioni concrete
Che hanno trovato lavoro produzioni molti servizi della Lega e consulenze e nelle nostre pubblicazioni
Il filo rosso che collega tutte le nostre iniziative passate e future riguardano Alberto giorno lo stato sociale dà sicurezza alla revisione della centoquarantadue la revisione della Costituzione in più Orso dicevo è che i comuni
Devono essere posti in grado di prendere le decisioni più rilevanti di governo del loro territorio
Con maggiori poteri di coordinamento in sede vocale delle politiche degli organi di decentramento dello Stato
Non si compone
Perché i Comuni continua ancora così poco
Su governo della sanità
Fatta salva l'autonomia il gene gestionale delle uso o abbiano avuto così scarsa voce in capitolo sulla riforma dello Stato sociale di cui sono i principali terminali è Interpreti
Così come non si comprendono i poteri spesso sostitutivi esercitati dei vari soprintendenti nelle banche di rispettiva autonomia
E
Con comportamenti sostanzialmente di tipo autoreferenziale
O il fatto che rispetto al tema per esempio della sicurezza dei cittadini e la qualità della vita sociale i problemi siano paradossalmente sono dei sindaci che non hanno strumenti quando molti poteri d'intervento sono nelle mani di altri soggetti
Competenti prefetti questori e così via
Qui c'è un grande tema da affrontare che è quello della responsabilità e della verifica dei voli di risultato che deve coinvolgere tutte le espressioni di pubblico servizio
Là dove troppo spesso è lo stesso cittadino che si adatta a una posizione di sudditanza e accetta ad altre istituzioni pubbliche o private quello che nei confronti del suo comune non accetterebbe mai
Non so se avete notato che si fa tranquillamente la fila a un supermercato buono istituto di credito o comunque alto ente di amministrazione pubblica e giustamente i cittadini invece ribelle insofferente quando deve fare la fila l'anagrafe o qualche servizio comunale
E giusto e rilievi sofferenza nei confronti delle indagini e delle inefficienze dei servizi comunali ma il tema è che bisogna e questa questione questa cultura questo senso di responsabilità non esercita delle prestazioni
A tutela delle aspettative dei cittadini della gente venga come devo dire distribuito diffuso diventi una molla che attiva sollecita propone dei processi di riforma e di innovazione di tutto il sistema della pubblica
Sono questi nodi da affrontare se si vuole costruire un'Italia moderna capace non solo di entrare in Europa ma che avevo un'amministrazione pubblica che sia una risorsa e non una palla al piede
Chiediamo al governo di avere coraggio consapevoli che non si tratta di scelte album gli enti locali pur con la dovuta attenzione alla diversità e la specificità delle situazioni e sapendo che ognuno di noi
A cose di cui come devo dire non può vantarsi del funzionamento dei pochi enti solo la parte dello Stato che più in questi ha ultimi anni è stata capace di autoriforma
Fino a qualche anno fa gli enti locali uscivano nel dei media solo per il cattivo funzionamento dei servizi e pegno episodi di malcostume o disperse per i presunti oggi gli Enti locali sono il pompato dello Stato che più contribuisce al risanamento delle finanze pubbliche e che meglio stargli organizzandola poche macchine
Lo Stato centrale della pubblica amministrazione centrale sul versante della configurazione della diligenza
Nella distinzione tra politica e gestione nella capacità di lavorare quindi obiettivi in modo più flessibile nella capacità di tenere il Budget di risparmiare a salvo poche eccezioni molto da imparare dagli enti locali
Anche se il processo complessivo di riforma della pubblica amministrazione ha bisogno ancora di tempo e di interventi per radicale
Dico queste cose anche con riferimento a un tema che sarà trattato in maniera più compiuta e con respiro progettuale con visione strategica nella relazione diceva Como Chievo fra qualche minuto
E che sarà affrontato e sviluppato anche nel corso della giornata di domani
Ma vorrei fissare alcuni punti di riflessione in termini di riferimento generale anche in questa relazione di sintesi relazione di inquadramento
Con riferimento a ciò che dobbiamo attenderci e soprattutto ciò che non vogliamo
In relazione alla presentazione porsi ma ormai imminente della finanziaria per il mille novecentonovanta
La situazione finanziaria dei Comuni delle Province credo che si possa dire riassumendo non è buona
Gli effetti della legge cinquecentoquattro soprattutto per quello che ha cambiato nel regime dei trasferimenti e per la fine delle contribuzioni e sostenere in Investimenti
I costi del nuovo contratto di lavoro e dell'adeguamento dei contributi previdenziali dei dipendenti la necessità di assicurare in comunque l'erogazione dei servizi e l'attività di pianificazione
Sono tutti elementi bagnata che hanno portato a raschiare il fondo del barile dei nostri bilanci noi abbiamo migliorato inefficiente e ci siamo fatti carico di inasprimenti fiscali e tariffari non trascurabile
Questi ultimi anni dimostrano dunque che la difficile strada verso la moneta unica è un impegno non solo del governo nazionale ma anche nostro
E i fatti sono lì a dimostrarlo
Se guardiamo i prossimi anni vediamo una situazione in forte evoluzione
Sia sul versante delle entrate per la riforma del ventotto e del viva per la riforma Visco sia su quello delle spese
Se troverà attuazione di trasferimento di funzioni previsto dalla Bassanini uno pareggio cinquantanove
Ci sono novità positive importanti ma che sono in via di attuazione con la conseguenza che ci troviamo a giocare con regole che stanno cambiando
Vogliamo che le nuove regole siano scritte definite per il mille novecentonovantanove
Poniamo che nel frattempo e mi riferisco al mille novecentonovantotto e quindi ai provvedimenti della legge finanziaria menti vocali non abbiano subire ancora una volta trattamenti ingiustificatamente penalizzante il quadro complessivo boh dicevo prima complessivo per la riflessione nostra materiale di lavorazione Berardi abbia costruito con le relazioni del nostro convegno ma appunto vorrei cercare per il mille novecentonovantotto tra questa Finanziaria di Delhi di tracciare quella che considera una sorta di linea del Piave lungo la quale è necessario assolutamente attestato
Primo punto i trasferimenti ordinarie consolidati devono rimanere come minimo tali e quali a quelli del novantasette
Possiamo chiedere di non adeguare il tasso di inflazione non può non chiediamo mentre sette di aumento previsto per le spese di funzionamento dello Stato
Ma almeno chiediamo di non ridurre per nessuno in termini nominali le contribuzioni noia
Da questo punto di vista dato anche Ida movimento del quadro di riferimento e tenuto conto dei problemi sia concettualità sostanziali che se che ho cercato di richiamare si ritiene che il riordino del sistema dei trasferimenti previsto dal recente decreto legislativo venga rinviato come già peraltro un po'posto almeno come disponibilità del governo ai prossimi anni
Ancora la gestione del debito cioè dei mutui in essere è un tema di grande importanza perché crea polmoni finanziari
Quindi consigliare consolidare od estinguere mutui in essere e sotto certe condizioni anche un fattore rilevante ai fini del contenimento del fabbisogno dello Stato
L'argomento è affrontato nel disegno di legge oggi alla Camera sulla finanza locale novantasette
Dovrebbe essere oggetto di ulteriori approfondimenti al fine di creare strumenti che incentivino gli enti a procedere in questa operazione
Una quota dei risparmi del vecchio fondo per lo sviluppo degli investimenti potrebbe essere accantonata questo film
Ancora gli investimenti vanno sostenuti specialmente in una fase in cui sembra esserci una tendenza di ripresa dell'economia e a questo riguardo la riduzione dell'Iva all'aliquota minima per le opere pubbliche le urbanizzazioni in particolare può essere una proposta modesta ma sicuramente ragione
Tra l'altro nei primi due-tre anni non dovrebbe neanche determinare nulla di rilevante in termini di fabbisogno dello Stato
Infine due altre questioni la prima riguarda l'applicazione dell'Iva
I Comuni hanno bisogni sapere subito quando e come l'imposta sarà operativa e in che modo si intendono compensare le minori entrate delle imposte locali abolite
La seconda riguarda la semplificazione semplificare significa migliorare il rapporto con i cittadini ma anche recuperare efficienza
Da questo punto di vista la legislazione vigente in tema di contabilità bilancio e finanza non aiuta
La pretesa di imporre a tutti a tutti gli enti modelli di bilancio uguali e dettagliati procedure di entrata e di spesa non chiare e a volte complicate contrasta l'esigenza di semplificazione
In questo campo c'è molto da fare ed è necessario cambiare molte cose tutto questo va affrontato subito riguarda il novantotto e delle costituiva oggetto di confronto con il governo
Più in prospettiva ritengo concreti importanti questi ultimi due ulteriori tempi il primo valide indicazione di una rapida attuazione dei contenuti della legge cinquantanove
Trasferire al sistema delle Autonomie funzioni oggi gestite dei ministeri
Di questo si fa
Ma un togliere o aggiungere ma trasferire pezzi di pubblica amministrazione dal centro alla periferia nella convinzione che le autonomie e questa è anche una sfida delle Autonomie locali saranno in grado di gestire meglio e a costi inferiori
Chiediamo di essere coinvolti non generiche commissioni ma in tavoli di concertazione operative ed effettiva di essere coinvolti in questa operazione la quale io credo potrebbe portare benefici anche finanziaria di lanciato costa il secondo punto è la rivendicazione di un trasferimento in capo ai comuni di tutta la fiscalità immobiliare ad ogni Finanziaria noi troviamo passaggi che danno in teoria più potere niente in questa materia poi però i decreti attuativi non marciano e nella scorsa Finanziaria per esempio si ipotizzava la devoluzione ai comuni dell'imposta di registro che mi pare però ossia un poco ma devo dire latitante
Trasferire ai Comuni pacchetto della fiscalità immobiliare una fiscalità riformata e semplificata significa anche per spedire i Comuni gli strumenti per la sua gestione primo fra tutti i K
Complesso difficile complicato ma anche qui un processo irreversibile anche in questo caso chiediamo di essere coinvolti in sede politica ma soprattutto in sede tecnica in questi progetti
Ho cercato di da un taglio molto concreto a questa parte del mio intervento perché le preoccupazioni devo gente che ci sono davanti concedono poco amichevoli
E siamo convinti lo spero che il Governo saprà cogliere lo spirito costruttivo con il quale intendiamo affrontare questa fase di concertazione di confronto
Infine concludo mi scuso per la lunghezza
Ho richiamato i temi generali d'inquadramento istituzionale il lavoro nostro della lega alcune riflessioni sulle tematiche finanziarie
Sono queste le questioni su cui noi vorremmo costruire a partire da Modena
Un grande progetto politico
A realizzare un rapporto di cooperazione e non di conflittualità
Fa enti locali e Regioni
E costruire un unico grande soggetto associativo degli enti locali che possa unitariamente costruire proposte per una politica autonomista
Assicura una forte rappresentanza politico istituzionali e tutelare le istanze autonomistiche sia sul versante della legislazione che per il sostegno tecnico e formativo degli amministratori e dei dipendenti degli enti locali
Una unica organizzazione che potrebbe costruirsi prima con una sorta di confederazione
Sulla base di uno statuto simile a quello della Confindustria dove possono essere rappresentate sia le diverse realtà istituzionali Comuni Province Comunità montane si diversi territori regionali
Con un rafforzamento delle realtà regionali delle varie associazioni
In questo quadro si potrebbe articolare meglio anche la rappresentanza di realtà oggi eccessivamente omologate e appiattite nell'indistinto quali piccoli comuni le città medie le grandi città
I comuni di minori dimensioni demografiche possono mantenere identità pochi ed anche essere valorizzati dalla programmazione regionale anche a garanzia di salvaguardia sociale economica ed ambientale del territorio
Servono però anche scelte nazionali che non di penalizzino Mantini favoriscono sul terreno delle comunicazioni delle nuove tecnologie informatiche in modo da inserire i piccoli centri e le zone svantaggiate in una rete di rapporti che nei limiti di isolamento
A fronte di ciò nell'interesse delle popolazioni è necessario pervenire a forme associative nuovo
In taluni casi comuni piccolissimi o situazioni particolari forse addirittura cogenti in grado di sviluppare la gestione comune dei vari servizi da quegli a reti a quelli economici a quelli amministrativi
Esiste inoltre una specificità delle città medie
Queste sono spesso tale realtà più vivibili e meglio amministrate e sono l'ossatura portante del sistema Italia
Anche se cominciano però ad avere alcuni problemi tipici delle città maggiore difficoltà finanziarie fenomeni di tensioni sociali immigrazione e sicurezza
Tutto ciò senza avere la capacità di contraffazione delle grandi città ed essere rappresentate per il voto e ha depotenziato
C'è poi bisogno di investire più e meglio sulle medie città e per questo riteniamo opportuno prevedeva una qualche forma di coordinamento nazionale di cui la lega delle autonomie locali si possa fare promotrice
Ma che riteniamo possa rappresentare così come la consulta nazionale dei piccoli Comuni un terreno privilegiato di iniziativa unitaria fra tutte le associazioni
Concludo davvero
Sottolineando della Lega delle Autonomie locali
Si è cimentato nel corso di quest'anno sui contenuti sulle questioni reali per una cultura innovativa delle autonomie senta orientamenti pregiudiziali di parte e con una capacità
Specialmente negli ultimi periodi
Di autoriformarsi profondamente e di trasformarsi da associazione con una specifica connotazioni ad un'organizzazione cui ci si associa
Per l'aderenza sugli orientamenti concreti sulle proposte sulla cultura di cui noi siamo portatori
Difendere l'autonomia dello Stato centralista cinquant'anni fa è stato un merito
Specifico io credo anche delle sinistre in questo Paese di cui la lega è stata in qualche modo voce ed cento e luogo di animazione di organizzazione
Intendo la lega dei Comuni democratici ricreate sì su ispirazione della associazione fondata nel mille novecentosedici del Giacomo Matteotti
Poi abbiamo questa storia poniamo i codardi voi voi vendibile
Va ricordato piuttosto lo faccio senza polemica ma per verità storica
In quello stesso periodo in cui noi ci caratterizzava amo per queste battaglie autonomiste e per la rivendicazione di un nuovo diciamo di maggiore peso dell'autogoverno locale lanci in quello stesso periodo
è sempre stata caratterizzata da una politica tenacemente filogovernativa
Come devo dire
In qualche modo subalterna alle politiche dei governi centrali
Questa è la storia di questi cinquant'anni
Ma le situazioni cambiano
E i contesti si modifica
E allora da ormai molti anni difendere le Autonomie significa misurarsi sulle cose sui problemi sui poteri da assegnare sulle risorse da recuperare ad amministrare almeno
Noi abbiamo i cercatori cerchiamo di interpretare questa diversa forse
Sul piano politico e di rappresentata noi riconosciamo il ruolo determinante dell'ANCI dell'UPI
Quei qualità torniamo
Confronti positivi
Ma non siamo così convinti della loro capacità giuridica di rappresentare il complesso del Movimento per l'autonomia
Che tra l'altro sta sancito da nessuna parte
E per questo che abbiamo chiesto di partecipare a pieno titolo alla Conferenza Stato Autonomie locali e dove la nuova versione di quella conferenza Stato-Regioni autonomia
Questa possibilità ci è stata come devo dire al momento preclusa
Noi non piangiamo troppo
Stiamo valutando credo che lo stiano valutando alcuni nostri Comuni associati
Di assumere anche una una iniziativa a tutela delle nostre e delle loro legittime esigenze di rappresentanza sul piano anche giuridico amministrativo
C'è la possibilità che noi presentiamo sosteniamo un eventuale ricorso di queste Enti vocali
E credo che avremo a giorni in sede di dibattimento perché mi pare che le cose siano tali da giustificare e legittimare la nostra rivendicazione la nostra ricchezza
Ma a parte le questioni formali che sono meno interessanti
Io credo che se veramente al governo alle Regioni alle associazioni degli enti locali interessa confrontarci sui contenuti su orientamenti strategici di politica istituzionali e ricercato un equilibrio più avanzato di concertazione l'intesa
Io ritengo che sarebbe interesse di tutti
Non escluderci con dubbie argomenti Opel ma Cerati pericoli di concorrenza manti chiedere e sollecitare la nostra presenza in nostro contributo
Da molti anni la Lega delle Autonomie Locali richiede una foto unitaria e persegue
Con convinzione
L'intenzione è l'obiettivo di un rapporto unitario fra tutte le associazioni dell'autonomia apporto di taglio che in tanti casi ci sarebbe consentirci avrebbe consentito di presentarci tutti i più forti nelle varie sedi di confronto
Voglio ricordare come ultimo caso quello della commissione bicamerale dove l'ordine sparso con cui si sono presentati in regioni ed enti locali ha indebolito enormemente la scelta federalista e la e il peso verrà presentata fedele
La lega delle autonomie locali voglio dire in questo congresso in questa sede si è anche dichiarata disponibile al fine di un processo unitario a superare anche la propria sito della propria storia
Integrandosi con nuove e più ampie associazione ma ovviamente come contropartita noi chiediamo che rimanga il nostro patrimonio specifico
Che non può essere mantenuto o va presentato per esempio dalla sua anche così come questa è ma sono all'interno di un processo di una nuovo penetrazione che si costituisca e che sappia recuperare al suo insieme la ricchezza dell'esperienza che il movimento delle rappresentanze autonomiste ha saputo sprigionare sviluppare nel nostro Paese
Le forme i modi di questo processo possono essere
I più differenziate
Ci sono già esperienze concrete che si stanno realizzando anche se con qualche difficoltà tensione problema nei territori
Perché molto spesso la realtà si incarica di portare più avanti le situazioni di quanto non sia la capacità lungimirante dei gruppi dirigenti o del rappresentante associativo
Ci possono essere varie modalità con cui costruire il parco
Si può cominciare da un patto di concertazione da una forma federativa da un processo che vedrà crescere gradualmente
Ha così importante sarebbe convenire insieme sulle cose che utile fare in questo momento per far avanzare un vero processo di sostegno alla come devo dire alla riforma dell'autonomia e per un federalismo possibile
Ci interessa sostanzialmente lo voglio dire in conclusione fare uno sforzo segnava una direzione di marcia contribuirà un progetto politico noi guardiamo con interesse e con piena disponibilità anche al prossimo appuntamento dell'assemblea annuale della
Alla quale spendiamo di potere potava un contributo il contributo che usciva da questa discussione e di potere verificare che c'è una sintonia di intenzioni e di disponibilità a ragionare lungo processo
Lo dico
Prendendo anche appunto affidamenti che mi sono venuti dal presidente dell'ANCI bianco Enzo Bianco e lo dico con molta serenità
E voglio su questo essere molto espliciti
A scanso di qualunque equivoco interpretativo
La lega delle autonomie è un'associazione l'ottima salute in ottima salute
Economica finanziaria organizzativa operativa progettuale
Lo dimostra il percorso che ho tracciato in quest'anno lo dimostrano le elaborazioni che abbiamo prodotto lo dimostra anche la di uscita e successo di questa manifestazione di questa iniziativa
Noi quindi non abbiamo alcuna urgenza diciamo così legata al nei dinamiche interne dell'associazione abbiamo invece la percezione e la consapevolezza che c'è un'urgenza politica è un interesse nazionale del Paese che ha bisogno anche di essere sollecitato ulteriormente da uno sforzo di investimento di capacità di mobilitazione di impegno d'iniziativa di riflessione
E che la voce dell'autonomia troppo spesso come devo dire portatrice di grandi intuizioni ma di scarse possibilità di integrarsi e di competenza
Anche per questo davvero vi chiedo scusa per la lunghezza e finisco anche per questo noi abbiamo deciso nel nostro ultimo conto dei gruppi dirigenti di presentare a questo comma con impegno a questo appuntamento un decalogo che vi sarà distribuito nel corso di una giornata odierna che sarà voglio dire emendabile raccogliendo opinioni e punti di vista
E che insieme con questionario che abbiamo distribuito dovrebbe costituire l'assenza
Il punto di riferimento non solo delle nostre opinioni da portare all'assemblea dell'Anci divari ma soprattutto la base per una discussione da portare nei consigli comunali
Del le diverse realtà associati alla lega ma non solo per fare una grande discussione don teorica non astratta ma molto concrete molto stringente sulle cose che è necessario fare che chiediamo sì facciamo subito e presto per disegnare davvero un
Nuovo assetto del sistema dei poteri di questo Stato
Creare le condizioni di una assetto effettivamente segnato da una prospettiva da un impianto federalista e dare in questo modo anche un contributo decisivo al risanamento del Paese al rilancio economico e sociale dell'offerta
Questo lungo il messaggio politico chiaro e preciso che la lega delle autonomie locali saggio grafico rivolgiamo naturalmente al Parlamento al governo
Le altre associazioni che si battono difesa del per gli enti territoriali vediamo adesso al progetto specifico preciso in tema di federalismo finanziario e fiscale ce lo illustra Girolamo Ielo consigliere regionale dell'Emilia Romagna nonché responsabile la finanza territoriale della lega delle autonomie locali
La riforma
La riforma della finanza degli enti territoriali nell'ultimi negli ultimi anni ha avuto un'accelerazione notevole
Vedere che contenute nella legge seicentosessantadue del mille novecentonovantasei hanno impresso
A questa finanza un salto di qualità i provvedimenti delegati già pubblicati o in via di formazione
Sono per la finanza territoriale di grande autonomia di revisione delle procedure il riordino della materia di semplificazione
Di piena gestione a livello territoriale limitatamente alla finanza comunale e provinciale non per quanto riguarda la finanza regionale e di assunzione di maggiore responsabilità da parte degli amministratori regionali e locali
Non siamo però in presenza del federalismo finanziari non dobbiamo confondere l'autonomia ed allargamento del decentramento con il federalismo i due concetti sono contrapposti
Autonomia e decentramento è una forma organizzata di uno Stato centralizzato
Il federalismo si poggia su uno Stato federale
Ad uno stato organizzato secondo il modello federale deve corrispondere un federalismo finanziario senza un sistema finanziario federale non può esistere uno Stato federale e viceversa
Il federalismo finanziario deve deve essere un sistema basato sulla finanza vera e propria e in quest'ambito si colloca anche la perequazione orizzontale e verticale sui tributi in cui sono comprese anche le addizionali e compartecipazioni e le devoluzioni
Sulle entrate comunitaria sulle entrate patrimoniali ettari e tariffari e sulle attività creditizie
Le Regioni e gli enti locali non possono rimanere estranei ed assenti come sta succedendo
Per quanto riguarda ad esempio nella trasformazione delle Fondazione bancaria
Non possono rimanere estranee di assente nella finanziarizzazione delle attività economiche
Così che come non possono rimanere assente nelle creazioni di nuovi strumenti finanziari fondi pensioni fondi immobiliari e fondi immobiliari il federalismo finanziarie la faccio operativa quella che dare gambe allo Stato federale uno Stato federale che tenga conto della storia d'Italia che non è fatta solamente di regioni o solamente di province o solamente delle cento città
Non possiamo avere un'Italia dei lender e unitaria delle Signorie o dei Luca
Né tanto meno dei Comuni capoluoghi di provincia Italia federale deve basarsi su otto mila centodue comuni tutti con pari dignità e opportunità sulle Province e sulle regioni
Regioni con ampi poteri legislativi di governo Province con ampie pertinenti funzioni programmatorie comuni dotati di ampia autonomia e di grandi ed esclusivi poteri di gestione
Il federalismo deve volgersi al altresì su due principi fondamentali la sussidiarietà unita al partenariato la solidarietà umida alla competizione
I rapporti tra unione europea è stato nazionale tra Stato e regioni tra Regione Provincia e tra Province e Comuni vanno risolti secondo il principio di sussidiarietà intendendo la sussidiarietà non solo verticale dall'alto verso il basso anche dal basso verso Wald
Il concetto di sussidiarietà va mutuato dall'Unione Europea ove detto che l'Unione agisce nei limiti delle competenze che le sono state conferite e degli obiettivi che lei sono assegna nei settori che non sono di sua esclusiva competenza l'Unione interviene secondo il principio della sussidiarietà soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione prevista
Non possono essere realizzate dagli stati membri e a motivo delle dimensione degli Effetti dell'azione in questione possono essere meglio realizzati a livello comunitario
L'azione dell'unione non palpita di quanto necessario per il raggiungimento degli obiettivi dell'Unione
Europea
Va ricordato altresì che la vicinanza al cittadino e il fondamento del principio di sussidiarietà il principio di sussidiarietà implica l'eguale dignità dei diversi poteri locali regionali statali e comunità
E l'applicazione territoriale il principio della sussidiarietà vuole televisione le decisioni siano presi il più vicino possibile ai cittadini
Infine il principio di sussidiarietà dovrà permettere di chiarire la relazione tra i cittadini e i differenti Poteri locali regionali e statali obbligando la trasparenza delle responsabilità ed evitando di trattare beh è questione a quei livelli di potere e non sono adeguati o attinenti l'efficacia di questo principio del principio della sussidiarietà e tanto più concreta e immediata se si attua un autentico parte in aria
La reale efficacia del principio di sussiego di sussidiarietà non è possibile se non esiste una concertazione permanente tra i diversi livelli statali e se tutti sono tutti favorevole nella misura delle proprie competenze alla costruzione del federalismo
Il principio della sussidiarietà e quindi per la distribuzione delle competenze e delle attività e il principio del partenariato quale strumento operativo efficace
Partenariato che non può essere ingessato un istituzionalmente ma applicato secondo le necessità le necessità e le esigenze dei singoli interventi i problemi di perequazione esistono tra zone deboli e zone forte del tè
Provincia
Tra le zone debole le zone forte necessari un sistema di trasferimenti finanziari basato sui principi cooperativistico e solidale
La cooperazione la solidarietà da sole si si possano trasformare però in assistenzialismo inoltre i vincoli di cooperazione e di solidarietà
Possono saltare nel caso di difficoltà economiche sui diversi territori e venire meno o comunque affievoliti in un mercato globale in cui l'economia e la finanza si spostano in tempi virtuale
In Germania il federalismo cooperativo è in crisi ci sono diversi segnali che la disponibilità alla cooperazione da parte di Laender più diritti si sta esaurendo
Però lo stesso mercato globale non può permettersi economie duali
All'interno del territorio in cui opera ed agisce la nuova perequazione dovrà tener conto dei diversi territori sono in competizione tra loro e tra loro e l'esterno
E che al richiedente si chiede il confine il cofinanziamento degli interventi la Nova perequazione sarà dunque solidale competitiva e partecipa tutto questo nell'interesse di tutti soggetti eroganti e soggetti ricevente
Il sistema finanziario federare degli enti Doria degli enti territoriali deve essere improntato ai principi dell'autonomia politica e finanziaria della solidarietà competitiva e della sussidiarietà
Un sistema che rappresenti una vera e propria svolta nella finanza e nel suo ambito del del fisco
Un sistema che strappa coniugare esigenze di tutti i centri di governo Stato prigioni Province comuni comunità montane eccita mia metropolitani
Il nuovo siti non sistema finanziarie tributari dei vari centri di potere deve essere bilanciato integrato e autonomo nell'ambito di una revisione peraltro già in atto di tutto il sistema oggi vincente il federalismo non deve causare squilibri e sperequazione tra Regioni e venti accanto al nuovo sistema fiscale ci deve essere la presenza di un sistema perequativo redistributivo
Solidale e competitivo che garantisca
Con appositi e articolando i trasferimenti orizzontali e verticali a tutte le Regioni di condurre Autonomie politiche
Nei settori di competenza e di avere l'autofinanziamento delle funzioni regionali normali e a tutti gli enti locali l'effettiva copertura
Finanziare dei servizi locali indispensabili e diffusi sul territorio
Fisco e perequazione non possono essere considerati in modo distinto e separato
All'allargamento del potere impositivo a favore degli enti territoriali corrisponde una riduzione dei trasferimenti dell'ente soprastante al posto delle entrate trasferite ci sono le entrate proprio entrate tributarie
Questo meccanismo non è sempre equo lo sviluppo dell'imposizione ha effetti positivi per gli enti territoriali in cui si producono rilevanti basi imponibili reddituali e patrimoniale viceversa ai affetti negativi per gli enti territoriali deboli
Il meccanismo deve essere corretto con due interventi dotando gli enti territoriali e di un sistema tributario molto legato al territorio e alla produzione delle basi imponibili
Sulle sulle quali noi vogliamo costruire i relativi tributi inoltre l'altro intervento prevedendo un sistema di trasferimenti efficace ed effettivo
Senza queste due correzioni il meccanismo il meccanismo allarga la forbice tra gli enti autosufficienti e gli enti deficitaria
Noi proponiamo un sistema di federalismo finanziario basato su queste regole e su questi principi innanzitutto secondo voi la tisana la finanza deve essere intesa in senso complessivo un sistema quindi che non si basa solamente sul federalismo fiscale
Come dicevo prima il solo federalismo fiscale se non è accompagnato da un efficace sistema di trasferimenti hard avvantaggia lettore righe dove si producono imponibili birrai
Le finanze sono quindi fisco trasferimenti strumenti finanziari mobiliari Borse immobiliari credito fondo pensioni fondi mobiliari e fondi immobiliari l'altra principio su cui si deve reggere il sistema federalista federalisti di federalismo finanziario e la diversificazione delle fonti finanziari
Le fonti di finanziamento delle regioni e degli enti locali debbono essere diversificate adatte alle realtà territoriali e manovrabili
Tali da consentire interventi immediati e veloci nell'economia e nell'evoluzione dei servizi che si vogliono erogare le Regioni e gli enti locali devono avere gli strumenti per governarli strumenti finanziari per governare il territorio altro principio e la predeterminazione delle entrate il sistema finanziario deve fornire alle regioni e agli enti locali un ammontare complessivo predeterminato e certi rientra data la certezza dell'entità dell'entrate le regioni e gli enti locali potrebbero utilizzando l'effettivo governo delle entrate variare le basi imponibile
Assieme alle aliquote oppure o l'uno all'altro dei tributi e delle tariffe
Inoltre il sistema tributario deve essere articolato
Il sistema tributario deve poi basarsi su un Pizzul mix composto da tributi propri dati nazionali compartecipazione sopra Ipost e e devoluzione di tributi di enti sovrastante
Le maggiori entrate a nostro avviso delle maggiori entrate tributarie debbono derivare dai tributi propri non tanto dalle compartecipazione e delle addizionali se invece sono le compartecipazioni ole devoluzione a garantire le maggiori entrate il federalismo fiscale estinto non esiste
Così come non esisteva o il finto in Germania dove non esistono dei tributi propri del ventre degli enti locali ma bensì un insieme una rete di compartecipazione attributi scienza il federalismo fiscale e assunzione di responsabilità e questa sia gestendo tributi propri e non aspettando il gettito dei tributi altro per le regioni la norma nazionale dei limiti di individuare solamente l'area impositiva
La disciplina dei tributi locali deve essere affidata esclusivamente agli enti lasciando lo Stato centrale le esclusivamente la definizione delle fattispecie delle basi imponibili dei soggetti passivi e delle aliquote Massimo
Il sistema che noi proponiamo deve avere un sistema perequativo articolato
La perequazione finanziaria
Gli avevano lo scopo di armonizzare il tenore di vita nelle diverse zone del Paese e nei territori più limitati e tende in particolare a ridurre le disparità legate alle differenze
Delle basi imponibili e ai differenti oneri che gravano sulle regioni e sugli enti locali la perequazione finanziaria deve evitare
Il livellamento di modo che le Regioni e gli enti locali abbiano interesse a preservare e a sfruttare il loro potenziale fiscale la distribuzione dei trasferimenti statali interregionali interprovinciale e intercomunali
Deve essere fatta secondo regole previamente definite e su basi non discrezionali seguendo criteri oggettivi che riflettano i bisogni reali e tengono conto della evoluzione della situazione economica sociale e finanziare di ogni parte del territorio i trasferimenti devono essere effettuati secondo il principio della non designazione
Piuttosto che per finanziare progetti specifici per non pregiudicare l'autonomia degli enti
L'altro principio e la definizione dell'indebitamento
Per quanto riguarda l'indebitamento delle regioni e degli enti locali bisogna stabilire un doppio parametro il limite dell'indebitamento deve essere stabilito in proporzione alle entrate proprie
E l'altro parametro deve essere il riferimento all'indebitamento complessivo del paese
L'altro elemento l'altro principio è il riconoscimento noi chiediamo il riconoscimento demaniale per quanto riguarda gli enti locali e le regioni
I beni demaniali devono appartenere ai comuni ad eccezione di quelli espressamente riservati allo Stato dalle regioni in quanto riservati per l'esercizio delle funzioni avesse attribuite i testi della Bicamerale sia nella prima che nella seconda versione non fanno in questo senso beh in questo senso
I testi della Bicamerale contengono un federalismo finanziario approssimativo tanto che da più parti è stato sottolinea
Do che per quanto riguarda la finanza regionale è preferibile l'attuale articolo centodiciannove della Costituzione
Il federalismo finanziario costituzionale non può tenere conto delle seguenti considerazioni prima considerazione il debito pubblico nel nostro Paese di circa due milioni e trecento mila miliardi di lire
Questo debito è pari al centoventuno per cento del prodotto interno lordo in base ai parametri di Maastricht la percentuale non può superare il sessanta per cento
Il federalismo finanziario deve convivere con questo debito le ipotesi possono essere diverse io qui ne indico alcune la prima ipotesi la regionalizzazione o il trasferimento del debito pubblico a tutti gli enti che stanno sul territorio
Un progetto del genere previsto in Belgio è stato accantonato a causa delle difficoltà tecniche di approdare a una ripartizione territoriale degli oneri
La regionalizzazione in Italia incontra ulteriore difficoltà considerato che nel nostro Paese a differenza del Belgio c'è una colonia duale con un'ampia forbice tra zone forti e zone tempo l'altra ipotesi il consolidamento del debito pubblico con l'emissione di un prestito forzoso di grandissime proporzione il consolidamento ovvero il tipico di situazioni belliche ovvi situazione post belliche
Ultima ipotesi accordare allo Stato centrale una riserva di gettito fiscale per far fronte a un piano pluriennale di rientro dal debito
Questa soluzione mi appare la più praticabile
Vuole però questa soluzione vuole che sui grandi tributi tipo IRPEF tipo l'IRPEF e viva non ci siano interventi impositivi da parte delle regioni e degli enti locali l'altra considerazione la nostra Costituzione e di natura rigida
Questo ci sta a significare che le sue modificazione del tempo sono lente e difficili
Ecco perché la nostra Costituzione a differenza di quella tedesca e basata sui principi e non sulle norme di attuazione
Nella costituzione tedesca ci sono ben tredici articoli che disciplinano le finanze in modo dettagliato
Vi è anche vero che negli ultimi anni questi articoli della Costituzione tedesca che riguardano le finanze hanno subito ben cinque interventi di modificazione di integrazione e di aggiunta
Ebbene o si cambia la natura della Costituzione della nostra Costituzione oppure la disciplina finanziaria dovrà contenere quella che sta per essere predisposta dalla Bicamerale dovrà contenere i principi se così e non non si comprende per quale motivo si vogliono indicare in Costituzione la percentuale del gettito tributario complessivo a favore delle regioni
Inoltre questa percentuale tiene conto del del pagamento del debito pubblico tiene conto delle competenze che si vogliono dare alle regioni la percentuale se dovesse essere indicata incostituzionale a mio avviso potrebbe essere un cappio vero e proprio per il federalismo finanziari
Considera in base alle considerazioni che facevi in precedenza l'altra considerazione per quanto riguarda le norme enorme da inserire in Costituzione riguarda la diversità della produzione delle basi imponibili l'economia duale nel nostro paese porta a due livelli di produzione di basi imponibili e patrimoniali delle zone forti
No no parte del centro pianure e poste hanno una capirci una capacità di gettito tributario altamente superiore rispetto alle zone deboli sud parte del centro isole zone di montagna
Accanto a un sistema federale forte come dicevo in precedenza è necessario un sistema perequativo altrettanto forte incisivo altrimenti l'economia darà sarà sempre più attuale con emarginazione da un lato e trasferimenti questo fenomeno che si sta già verificando e trasferimenti all'estero di produzioni di reddito produzione industriale e di conseguenza di prego
La pressione tributaria nel nostro Paese elevata non crediamo che si debba arrivare alla fissazione in costituzione della misura della pressione tributaria il federalismo deve essere un'occasione per ridurre la pressione tributaria e per pressione tributaria intendiamo il gettito dei tributi statali regionali provinciali
Comunali e di altri enti impositore
L'altra considerazione riguarda la previsione articolata della perequazione il sistema di perequazione verticale oggi esistente caratteristica di uno Stato centralizzato che peraltro non è riuscita ad armonizzare ed equilibrato lo sviluppo economico e finanziario sull'intero territorio e in primis
La perequazione orizzontali invece è più responsabile più trasparente e più federale in quanto consente un dialogo tra enti omogenei non solo su questioni finanziarie ma su tutti gli altri problemi economici sociali organizzativi eccetera
Ci vuole un sistema di perequazione ultimo sistema di perequazione per quanto riguarda le perequazione orizzontali interregionali interprovinciali e intercomunale
Lo sviluppo dei volumi d'affari la produzione di redditi professionali di lavoro impresa e finanziari la mobilità delle persone
I soggetti destinatari dei servizi sono collegati sempre di meno con il territorio il residenza delle persone
Questa situazione nuova esige perequazione fino a ieri impensabili
C'è da aggiungere che nel nostro sistema già esiste un sistema di perequazione
Orizzontale dei termini che dicevo prima del genere ad esempio ed è cioè codificata con provvedimenti di legge dai cantoni svizzeri a favore dei comuni italiani di confine
Questa compensazione e a titolo di compensazione finanziaria per le prestazioni di lavoro che il residenti nei comuni italiani di confino
Di confine perfetto uno in Svizzera ove parlo le imposte
In un sistema federale o degli enti territoriali hanno ampi poteri impositivi le compensazioni diventano la norma
Beh perequazione orizzontale debbono essere governate a nostro avviso dagli enti partecipanti alla perequazione senza alcun intervento dei soggetti sovraordinati
Once la perequazione verticale nel sistema di perequazione verticale dallo Stato verso le Regioni dalle regioni verso le province e dalle Province verso i Comuni
Queste perequazione debbono essere di natura residuale e integrative alla perequazione orizzontale
Riteniamo che è in costituzione debba essere inserito un articolo che io ho trascritto nella nella relazione che di vi è stata distribuita
Quello che che ci preme sottolineare è innanzitutto quello di enunciare di far rinunciare nell'articolo che pre e che della nuova Costituzione che si devo si dovrà occupare delle finanze quella dell'ampia che lo Stato le Regioni le Province e i Comuni debbono avere autonomia finanziaria piena e completa
Inoltre che la finanza l'autonomia finanziaria deve essere un elemento costitutivo del letto delle Autonomie
Degli enti territoriali dopodiché noi abbiamo ritenuto e riteniamo che in costituzione ci debba essere un elenco delle entrate delle entrate regionale delle entrate regionali dove c'è delegazione nello stesso tempo e diciamo anche dei principi che sono importanti ad esempio per quanto riguarda i tributi propri della Regione noi prevediamo tributi propri istituiti e disciplinati dalle leggi regionali non è che devono essere istituiti dallo Stato
Ma devono essere istituiti direttamente disciplinata dalle leggi dalle leggi regionali
Prevediamo inoltre disse di fare inserire in Costituzione anche le entrate proveniente dalla comunità europea dall'unione però europea in modo tale da dare questa rilevanza dopo di che c'è un e le un'elencazione che potete leggere del documento che è stato distribuito
Andiamo anche a definire il sistema di perequazione regionale orizzontale
Che consente che dovrà consentire a tutte le Regioni di a vere almeno il novantacinque per cento del fabbisogno finanziario
Poi noi riteniamo e che debba essere inserire in Costituzione così come c'è una lunga elencazione delle entrate della regione che ci debba essere anche all'elencazione della finanza
Degli strumenti finanziari dei comuni e delle e delle Province
Va sancito in Costituzione che i tributi propri dei comuni e delle regioni devono essere disciplinate
Dagli enti dagli enti stessi nell'ambito di principi essenziale cioè quei principi che citavo prima che riguarda una base imponibile che riguarda le aliquote de le aliquote ma le aliquote le aliquote massime cui anche qui quei inserire questo principio in Costituzione l'altro anche qui prevediamo l'inserimento in costituzione delle entrate provenienti dal da dell'unione europea anche perché accanto alla norma alla norma finanziaria la Costituzione si sta occupando anche delle norme comunitaria quanto meno ci sono delle delle norme che riguardano la la Comunità economica europea che saranno riportati in Costituzione
Allora noi vogliamo che ci sia questo collegamento talpe altre norme e le norme finanziari
Infine ribadiamo o a quanto dicevo in precedenza
L'appartenenza del dei beni del demanio
Inoltre dopo nel nostro in questo nostro progetto prevediamo pedivella me Illy il livello di indebitamento delle Regioni delle Province e dei Comuni
E piedi deve essere fissato annualmente nel Documento di programmazione economiche e finanziarie approvata dal Parlamento l'altra novità
Per quanto riguarda le regioni non vediamo che in costituzione sia inserito che le Regioni hanno competenza nell'ambito delle leggi statali che hanno competenza in materia creditizia come succede in tanti Paesi estere come peraltro succede già in Italia per quanto riguarda la regione a statuto a statuto speciale
Per quanto riguarda il merito delle entrate ed attualità noi noi presentiamo queste osservazione l'impalcatura a livello regionale formato dall'IRAP e dalle vie dall'addizionale IRPEF e molto debole dal lato finanziario i centri dove i tre limpide da questi due tributi anche applicando a regime
Questo regime ci sarà nel due mila le aliquote massime non copre neanche la metà dei posti attuali che sono di competenza relative alle competenze e funzione regionale
Per le regioni si deve ancora costruire un sistema finanziario vero e proprio tale da garantire a tutte le Regioni di condurre autore del politiche nei settori di competenza e di avere l'autofinanziamento delle funzioni regionali normale
L'IRAP in sedi di decreto legislativo deve ampliare la discrezionalità delle regioni per quanto riguarda le basi imponibili dea aggio dei agevolazioni e le esenzioni
Non vorremmo che l'IRAP fosse regionale solo ed esclusivamente per destinazione di gettito
Dirà pub fra notevoli ripercussioni sui territori e solamente il suo governo a livello locale può ridurre gli effetti negativi e dirompente nel merito dell'IRAP con opere noi poniamo tre questioni
La introduzione del lì indeducibilità degli interessi passivi agli effetti dell'IRAP deve tener conto delle situazioni debitorie
Debitori oggi esistenti altrimenti le imprese deboli oltre a scontare l'indebitamento elevato avrebbero un imponibile IRAP notevole a seconda in sede di stesura
Del decreto legislativo si per deve tener conto della presenza sul territorio di zone deboli
In cui oggi agiscono agevolazioni e riduzioni a livello sia fiscale che contributivo in cui c'è una grande incidenza del lavoro manuale rispetto agli investimenti in cui il capitale di rischio non è pratica
L'ampia discrezionalità da concedere alle regioni e una fase transitoria morbida possono ridurre le disfunzioni di quelle derivanti da questo tributo la proposta del ministro dell'industria
All'industria Pier Luigi Bersani di apportare in determinate zone del Paese un'aliquota IRAP ridotta ci trova consenzienti
Però la riduzione non può non può scendere dall'alto non può essere una concessione centrale deve essere lasciata alla competenza delle Regioni
Riteniamo infine è il terzo osservazione per quanto riguarda l'IRAP riteniamo che la compartecipazione comunale provinciale all'IRAP debba essere a regime e non solo nella fase transitoria
Per le varie motivazioni che comporta una addizionato su un tributo complicazione di determinazione Vegetti le complicazioni in capo anche con i buoni oltre all'addizionale IRPEF per le regioni al fine di creare un sistema tributario articolato noi chiediamo la devoluzione dell'IVA riscossa a livello regionale nelle vendite out dettaglio
Escluso il gettito delle vendite per corrispondenza questa proposta non nutro alcun alcuna norma comunitaria invece unta alla norma comunitaria un'eventuale addizionale Aldino
Secondo per quanto riguarda le regioni hanno chiediamo la devoluzione alle Regioni
Dei proventi dell'otto delle manifestazione a premi di sorte del gettito dell'accisa sulla vendita dei tappa
In un primo momento la devoluzione secondo me può trasformarsi un i tributi vere e proprie regionale l'istituzione di un tributo regionale su autoveicoli motoveicoli e autoscatti
Chiediamo inoltre l'aumento della compartecipazione regionale all'imposta erariale sul consumo della benzina e la soppressione
Dell'imposta regionale sulla benzina della benzina un'imposta prevista da diversi anni che tecnicamente è impraticabile
Il sistema finanziario dei comuni sta diventando molto rigido
Questo sistema è basato in buona parte su bici e sugli oneri di urbanizzazione queste due entrate sono collegate con lo sviluppo edilizio che però sta per diventare ma tu
Per la finanza comunale non proponiamo la creazione di un'unica imposta sugli immobili
Unici rafforzata e con due imponibili
Per non trasferire sui possessori il peso tributario che oggi grava sui trasferimenti di immobili un imponibile per il possesso degli immobili l'attuali punibile per quanto riguarda Licci
E un imponibile per il trasferimento del degli immobili con la soppressione istituzione di questo tributo unico con la soppressione di tutti i tributi i diretti e indiretti che oggi gravano sugli immobili
Per quanto riguarda i comuni noi chiediamo una compartecipazione al gettito di uno o più tributi sui consumi
Pensiamo a una compartecipazione all'Iva regionale al dettaglio che cita gli pre in precedenza oppure una compartecipazione all'attuale IVA al dettaglio non concordiamo con la proposta di un'addizionale sull'IRPEF
Le addizionali comunali sui tributi dirette erariali sono impraticabile da un punto di vista tecnico e da un punto di vista di giustizia tributaria
Il nostro sistema tributario e passato sul domicilio fiscale e non sulla territorialità della produzione di avvenne questo Sonni e un sono dei principi fondamentali
L'addizionale IRPEF se venisse istituita avvantaggerebbe le zone forti a tutto discapito delle zone deboli anche all'interno dei territori molto limitate il fisco ricorda due addizionali su tributi indiretti un'addizionale sull'IRPEF sull'i loro la rete mille novecentosettantatré è un'addizionale sull'IRPEF entrambi a favore dei Comuni a queste disposizioni non è mai stata esecuzione è stata data mai seduzione
C'è da dire inoltre per le imposte sui consumi e quella che noi proponiamo sono più perequati sul territorio il contribuente che trova molti canali per evadere le imposte dirette IPO IRPEF Ilo e IRPEG incontra difficoltà dell'evasione delle imposte sui consumi
Il contribuente a prescindere dalle aree di residenza consuma il proprio reddito quello reale e quello effettivo in modo omogenee
Accanto a queste richieste di fondo la Lega delle Autonomie locale riprende alcune richieste già avanzate in precedenza
E qui vado a a a a a a ad elencare a denunciare peraltro per quanto riguarda alcune di queste di queste nostre richieste sono contenute in un disegno di legge e sta per a vere
Un una una vivace discussione presso la commissione bilancio e e finanze della della Camera riferisco a quanto dirò per la finanza regionale
Noi chiediamo dei nostri le richieste per quanto riguarda la regioni sono consentire alle Regioni l'accensione di mutui presso la Cassa depositi e prestiti
Introduzione della contabilità economia anche per le Regioni OGM regioni sono le uniche e non hanno la contabilità economica ad un ultimo la contabilità economica è stata istituita anche per lo Stato
Stabilire le esenzioni indenne per i trasferimenti immobiliari effettuate dalle regioni
Chiediamo l'eliminazione dei vincoli di destinazione alle entrate regionali per le quali non sono iniziate le procedure
E destinare il relativo ammontare al finanziamento della spesa sanitaria così facendo si ridurranno gli enormi avanzi vincolati delle regioni e si darebbe un po'di fiato a un settori in difficoltà
Chiediamo la soppressione della tesoreria unica per tutti gli enti nelle more della soppressione occorre riconoscere agli enti gli interessi pari al tasso legali chiediamo l'introduzione della neutralità dell'IVA nelle operazioni effettuate dalle regioni e dagli enti locali
Chiediamo la rinegoziazione di tutti i mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e con gli altri istituti di credito con un tasso variabile pari al doppio rispetto all'indice inflattivo
Chiediamo la riduzione del tasso applicato della cassa dalla Cassa depositi e prestiti nella misura anche qui doppia rispetto all'indice inflattivo
Che vediamo di apportare agli enti territoriali il credito d'imposta così come avviene per per il tutti i soggetti privati per quanto riguarda la contabilità
Noi chiediamo dell'indignazione dato che siamo in presenza di contabilità economica la distinzione di parte corrente e di parte di investimento delle poste di bilancio accanto a questo noi chiediamo d'eliminazione i tutti i vincoli di destinazione
Delle entrate di degli enti degli enti locali
Per quanto riguarda gli enti locali noi prevediamo ripetiamo ancora una volta questa nostra richiesta quella di avere una scadenza mobile per l'approvazione dei bilanci cioè trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della della legge finanziaria e nello stesso tempo introdurre il principio del bilancio provvisorio
Per gli enti locali per i Comuni così come così come e c'è il bilancio provvisorio per lo Stato
Per quanto riguarda il contenzioso dei tributi locali e regionali chiediamo che ci sia fissata la definitività dell'accertamento e delle sentenze di primo grado con importi al di sotto di trecento mila lire
Le norme sulla tesoreria unica sono inconciliabili con il federalismo ma anche con l'autonomia prevista dalla Costituzione attualmente in vigore
Con gli obiettivi uno degli obiettivi del Governo è il controllo della liquidità
Il governo per parecchio è intervenuto tra l'altro con due provvedimenti l'estensione dell'obbligo della tesoreria comuni piccoli
E la dilazione dei tempi per il trasferimento a favore degli enti locali questi due provvedimenti sono altamente negativi
Per diversi motivi
L'autonomia degli enti locali qui naturalmente non parliamo minimamente di federalismo non è un concetto virtuale ma lo sbocco il risultato dell'operare quotidiano
Si può essere d'accordo al limite
Con l'esigenza d'accordo sull'esigenza del controllo della divinità ma questa esigenza bisognava Concert parla con modalità forme e termini con gli enti locali
Una cosa è il controllo della liquidità altra cosa e la remunerazione
Che deve essere corrisposta atti si impedisce l'utilizzo del proprio Dana
Il governo sta utilizzando il danaro degli enti locali a costo zero risparmiando gli interessi passivi mentre gli enti stessi a causa della tesoreria unica per far fronte agli interventi immediati stanno ricorrendo alle anticipazioni di cassa pagando stavolta interessi passivi
L'estensione alla tesoreria unica l'epilazione dei trasferimenti stanno dando allo Stato un'economia che pari a oltre il doppio delle somme che lo Stato sta ripartendo agli enti locali colpiti dalla est dalla estensione per il prossimo esercizio finanziario o si riapre tutta la questione dei trasferimenti o si introducono quei correttivi che possano consentire agli enti locali di recuperare la riduzione dei trasferimenti dei trasferimenti e come sappiamo già son previste nell'ordine i seicento
Di seicento miliardi di lire nella nella relazione
Ho indicato le proposte di immediato che noi chiediamo che si Misseri di già nella prossima Finanziaria
In modo tale che agli enti locali posta e che questi enti possano avere delle economie delle colonie per recuperare la perdita derivante dalla riduzione delle dei trasferimenti come per esempio la corresponsione agli agli enti che attualmente hanno la tesoreria che devono sottostare a te subire degli interessi pari al tasso legale la ricontrattazione ricontrattazione dei mutui come dicevo in precedenza
Trasferire agli enti locali la metà dell'economia derivante dal fondo per i contributi sui mutui contratti in estinzione
La riduzione poi per quanto riguarda l'inizio della Cassa depositi e prestiti e via di seguito troverete la tabella
è inserita nella nella relazione grazie
Allora prima di dare per la parola rappresentando la Conferenza delle Regioni è un dovere
Ricordarvi che nella cartella avete tutti ricevuto questo questionario dovreste rispondere a cinque domande che naturalmente fanno riferimento alle cose importanti per le quali pensiamo qui stiamo qui discutendo da da ieri è molto importante quindi all'uscita presso la rare eccezioni dopo dirà all'uscita per cortesemente
A complicare tutto allora diamo adesso la parola Fulvio Vassallo assessore al Bilancio della Regione Liguria nel rappresentanza dalla Conferenza delle Regioni
Signor presidente
Indubbiamente la scelta anche dalla da questo convegno
Colloca questa discussione il bambinetto particolarmente
Propizio dire
In quanto siamo alla vigilia di una presentazione della legge finanziaria per il mille novecentonovantotto
Il governo
Continua nella elaborazione
Dall'attuazione delle deleghe previste
Dalla finanziaria dell'anno scorso
Dai per le cosiddette leggi Bassanini
Siamo alla vigilia
Della presentazioni da una dei lavori sui documenti elaborati da
Quindi non vi è momento più propizi
Di questioni che Abrardo dei prossimi nelle prossime settimane nei prossimi giorni elementi di giudizio decisivi per quanto riguarda
E l'averli la effettiva applicazione di quelle che sono le richieste
E il mondo delle autonomie regione
Hanno elaborato in questi ultimi
Per devo dire innanzitutto che noi dobbiamo rispondere
Ma una quesito
Che CGIL da un momento politico particolare
è evidente che esiste un nesso stretto
Strettissimo tra
L'attuale momento politico nel quale respinte forti alla secessione
Che vengono da parte del nord ma non solo
Hanno bisogno di una risposta
Chiara in termini quello che noi chiamiamo
Un federalismo fuori
Una attuazione piena non il semplice decentramento
Ma
L'attuazione piena lo Stato federale
E sia ben chiaro l'hanno detto gli allenatori che mi hanno preceduto
Lo dico io
Non è nemmeno definiti
Non pensabile nemmeno definiti
Il federalismo sesso no ovvero
Premessa necessaria
Anche se non sufficiente
La questione della autonomia finanziaria e tributaria
Nel sistema delle
Questo è una questione sulla quale non si può arzigogolare e a rinviare questo molto preoccupato
Beh Benvenuti
Questi George Soros
E ci auguriamo che in questi anni di sia noto
A
Ai necessari approfondimenti e in una materia così impedita
Indubbiamente
Rappresenta
Ebbene io ritengo che
Noi abbiamo ormai le idee chiare
Su cosa debba essere e debba rappresentare federalismo fiscale premessa del federalismo
Il modello guardate è stato dibattuto molte volte approfondito anche dalle relazioni di questa di questo come
Noi abbiamo tre momenti
Tre momenti significativi
Di questo movente di questo potente e sono quella dell'individuazione
Proprio che
Si stiano per l'autonomia e le regioni va bene
L'articolazione di come devono essere
Attribuite
Eventuali quote
Di tributi erariali
Il tema
Questioni del perequazione
Ebbene io ritengo innanzitutto che
Dobbiamo incardinare questo tipo di discussione
Sugli assetti
Possibili sui posti gli assetti finanziari
Che devono essere palazzo alcuni principi quelli innanzitutto
Ed è la carta
L'esercizio del potere
Che deve essere in un contesto di responsabilità
Ovvero in una situazione in cui la decisione dispensa si adegua al vincolo di bilancio
L'uso della finanza regionale delle Autonomie come uno strumento di politica economica e di sviluppo
La solidarietà nei confronti delle aree debole
A seconda dei diciamo così del
Della
Della compensazione
L'appartenenza perché non dobbiamo dimenticare ce l'ho l'appartenenza di tagli un contesto
Bene
Caratterizzato dalla profondità delle persone delle merci dei capi
Finanzia
Ebbene se questi sono i principi
Io ritengo che decisivo innanzitutto è quello di rappresentare di semplificare
Quando noi parliamo di Francisco dobbiamo senza avere presente che parliamo di una materia dove secoli vogliamo essere vincenti la dobbiamo anche rappresentare non solo nei confronti delle Autonomie delle regioni del Governo
Ma anche nei confronti dei cittadini utenti come un qualche cosa che semplifica le norme di carattere tributario non completi e quindi ovviamente non aggravi sotto un profilo del peso contributivo del
E fiscale cittadini italiani e bene in questo quadro di semplificazione è evidente che noi dobbiamo netta connesso infinito del settore per quanto riguarda tribù
Abbiamo proprio del sistema tra le competenze che insistono sui diversi livelli
Di di decisione
Comunali provinciali e regionali e il tributo
Ovviamente quindi semplificando anche mettendo in campo esperienze che già esistono sulla gestione non solo dalla spesa ma dettato specifico anche delle entrate
E introducendo quindi quel principio che noi sosteniamo da tempo di rendere più trasparente in questo caso sarebbe enormemente trasparente principio tra
Il reperimento delle risorse
Capacità di spesa
Voto finale da parte di Ettore strutture non solo se sappiamo spendere viene ma anche sappiamo spendere bene in relazione a uomini nuovi preferiamo
Forse questo mi pare che è un elemento oltre che di natura fiscale finanziariamente di democrazia
Ormai siamo abbiamo superato diciamo così la fase storica cartelle speso a piè di lista dove il problema magari verrà
E certa
Il piano anche quello di spendere bene
Ma noi vogliamo fare un passo in avanti spendere bene le risorse
Delle componenti diciamo così
E qui liberate di una
La sana amministrazione te anche quella di vedere il modo in cui verrebbe
Secondo elemento quello della compartecipazione e tributi era
Allora dobbiamo stare attenti
E senza infingimenti
Sapere che non possono essere
Le queste tipi di compartecipazione semplici addizionali rispetto o durante anche se non è indifferente insomma il tributo a quale noi chiediamo
Noi riteniamo come regioni che la compartecipazione deve è stata estesa non solo diciamo alla ventilata proposta di addizionale del io per
Senta a affiancare all'interno ma anche a una compartecipazione su quel tributo classico
Scambio dalla ricchezza
Fallito
Dove sul serio può potremmo in questo modo avvenire già
Della compartecipazione quel tributo anche un elemento di compensazione di euro successivamente in quanto l'elemento di misurazione ovviamente dalla capacità di spesa la ricchezza traffico
Fondato sul
E anche in questo caso
Il problema sarà non solo quello non solo quello della compartecipazione come vedremo
Successivamente anche il problema della gestione
Terza considerazione
Che è quella del terzo del vento diciamo
Per la
Per la definizione di un'autonomia finanziaria tributare quello delle contribuzioni
Ora libero delle contribuzioni a mio avviso deve essere deve scendere innanzitutto di introdurre lo riteniamo che ci devono essere due livelli con
Dal governo nei confronti delle regioni
E d'altro dalle regioni dei confronti
Italia otto per per il momento di perequazione che per il momento
Di riequilibrio
Questo sia per sia detto ben chiaro ben sapendo che un un ragionamento di questo genere si può anche spunti
Conta storiche
Alcuni neo centralismo regionale che ci sovrasta
Che devono essere superati per quanto riguarda l'azione di tutti i giorni sapendo non tutte le Regioni sono uguali con tutti
Sono uguali estinto al risparmio queste
Si scontrano anche di fronte a situazioni e ad esperienze storiche non sempre non sempre esaltante
Tante però che
Evidente che un assetto istituzionale a livello federale gruppo non tener conto del vento di programmazione della al verità in pratica abbia una dimensione tale da poter permettere l'elemento di riequilibrio e la dimensione di questo elemento gli ho noi pensiamo sia quella indietro localmente Di Bello regionale
Ebbene c'è però un problema che
Sul quale dovremo dibattere dovremmo fu
Tempo cardine sul sul quale si può affondare la navicella agli traballante
è quello di assicurare
Ai cittadini italiani
Lo stesso livello di servizi
Perché non possiamo pensare
Introdurre elementi così significativamente l'uso
Introducendo però e questi elementi in uno stato dove ovviamente per ragioni storiche economiche sociali
Vale doppio
E quindi
La sì curare quelli bello normali chissà è previsto dalla Costituzione è uno degli elvetica
è uno degli elementi sulla base dei quali poi dovremo attuare ma il cosiddetto ricomposizioni era in equilibrio solidale a livello centrale a livello regionale e come si diceva anche all'
A livello per gli ora
Questo meccanismo ho sentito anche delle proposte interessanti questo meccanismo si può
Attuare non venendo meno a quello che devono essere la competitività ci che ci può Bucci deve essere non vedendo bello certamente non creando situazioni situazioni pericolosa vendersi
Ecco diritti legittimi
Ed è su questo crinale che dobbiamo a mio avviso avventurarci ben sapendo che è un crinale sul quale se vogliamo delle risposte all'altezza
Di quelle che sono le problematiche potrebbero sul serio non andare e non fare passi avanti Dauti
E per
è evidente
Che vasetto federale
E in particolare un'autonomia tributaria una propria finanziaria necessità
In una amministrazione
Anziani regionale e locali
E cioè
Impensabile
è impensabile
Dir
E di a vere un dal sistema dei tributi propri
Una gestione finanziaria autonomo senza pensare dotarsi strumenti accertati
Controllo conoscenza della realtà economica sulla quale si lavora atti apporterà per poter fare da politica eccolo
A livello regionale e a livello locale ebbene io ritengo che ma poco
Di istituire centri di servizio regionale
Dove possono esserci collaborazione tra l'amministrazione finanziaria dello Stato quella regionale e quella delle autonomie locali per la formazione di banche dati per la formazione professionale anche per la messa del
Inventare già Rossi vendetta dei prossimi anni perché ci sono le risorse delle professionalità sotto questo questo aspetto bisogna far sì che ovviamente queste questa idea non faccia la fine nel senso non ricordate di quello che era successo dopo il mille novecentosettantatré sulla riforma con la prima riforma tributaria quando è chiaro che la collaborazione tra le autonomie locali dello Stato in materia accertativa era un qualche cosa risibile
E che complicava solo il process diciamo così accertativi e dal contenzioso ma certamente non metteva e gli enti locali diciamo così come momento importante di questo processo accertati noi riteniamo che su questo aspetto si possa sul serio a vere una una concertazione è una unità d'intenti
A livello tra Regioni e autonomie locali io concludo
Sottolineando l'aspetto che mi ha fatto molto piacere dell'intervento del presidente della sua relazione tutto
Mi pare di aver colto diciamo unità
Una intenzione di una battaglia unitaria tra il sistema delle autonomie esistevano delle regioni nei confronti non dalla nostra controparte sia ben chiaro
Ma nei confronti di un governo centrale che ha bisogno di stimoli
Che ha fatto dei passi sotto certi aspetti noi ti diamo corre insufficienti ma che ha bisogno di stile certamente l'unica cosa di cui non abbiamo bisogno è di far la guerra tra il centralismo di ieri nei confronti delle turbine locale e magari andasse a Vittorio centralismo di oggi regionale nei confronti delle stesse contro grazie
Grazie assessore Vassallo la parola alla sindaco di Belluno Maurizio Fistarol
Io svilupperò un ragionamento molto sintetico
Perché credo che il
Le proposte di merito che sono state formulate anche ancora una volta devo dire quest'anno dalla Lega delle Autonomie locale siano molto
Precisa in particolare nella relazione di Ielo molto convincenti
Semmai sorprende
La mancanza di di di audience o di una audience che sia corrispondente al valore della elaborazione
Che noi stiamo portando avanti devo dire da molti anni in modo
Credo fra i più rigorosi
Nel nostro Paese
Vorrei però partire da un dato che esterno ai nostri lavori
Questo convegno cade in una situazione molto interessante dal punto di vista istituzionale come veniva ricordato
Alla vigilia anche quest'anno per la presentazione della Finanziaria
Cade però anche
Alla fine di un periodo in particolare di un mese molto delicato
Per la tenuta degli equilibri democratici nel nostro Paese
Un mese nel quale come sapete
In particolare nel nord del nostro Paese si sono misurate diverse strategie
E in particolare si è misurata una proposta
Che viene portata avanti in modo molto rigoroso e radicale dalla lega Nord e cioè la proposta di una secessione di una separazione di una parte del nostro Paese dal resto dell'Italia
Io credo che questa strategia mostri oggi la corda
Perché stanno venendo meno alcuni dei presupposti fondamentali su cui si fondava
La secessione può nascere soltanto dalle macerie
Vi sono due dati
Abbastanza confortanti da questo punto di vista
Sui quali dobbiamo credo spendere una parola
Il primo è che sta riuscendo lo sforzo di risanamento
Economico finanziario
Che sta portando avanti il Governo Prodi
Ormai
è pressoché certa o l'aggancio nel novantanove
All'Euro è quindi al gruppo di comando dell'economia europea
Il secondo dato è che sta tenendo
Anche se in modo precario
Una strategia riformatrice e in particolare una linea di possibili necessarie riforme costituzionali
Il filo della commissione bicamerale sta sta tenendo anche se sappiamo che il percorso è ancora lungo accidentato
E soprattutto in questa fase politica
La situazione pensa di
Anche interrogativi
Preoccupanti
Perché lo dico perché sono convinto di una cosa che diceva già presidente Barbolini nella sua introduzione
E cioè che la risposta
Alla secessione
Deve essere una risposta certa o nella quale si recupera il gusto di sventolare il tricolore ma deve essere sicuramente soprattutto una risposta riformatrice
O in questo Paese si riusciranno a fare riforme e riforme serie radicali
Nel senso di un futuro assetto federale di questo Paese
Oppure i problemi non si risolveranno oppure il problema sarà risolto in questa fase politica per le ragioni che dicevo perché stanno mancando stanno venendo a mancare i presupposti su cui contava la strategia di Bossi
Ma i problemi rimarranno sul tappeto e si ripresenteranno
Sicuramente
Ora
Ciò che sorprende dei lavori della Bicamerale
Non è tanto il fatto
Che la Bicamerale nella sua prima fase di lavoro sia approdata ad una soluzione di compromesso
O meglio che suoni punto significativo
Affrontato dalla Bicamerale
Alla fine si sta alla fine si sia giunti a una soluzione di compromesso
Perché sempre le carte costituzionali
Sono fatti tra DiVersi
E quindi sono compromessi
Certo si tratta poi di vedere quale tipo di compromesso compromessi sicuramente dilatori che allontanano i problemi io
Compromessi nei quali si trovano punteggio di composizione diciamo di diverse posizioni in campo
Ci sono delle cose che tutti sappiamo essere poco presentabili nella prima stesura uscita dai lavori che la Bicamerale sulla quale s'cose sulle quali si sta lavorando
La seconda camera è sicuramente una delle più rilevanti ma non è l'unica
Quindi non tanto il compromesso
è quello che sorprende
Quello che a me personalmente sorprende è che nei lavori della Bicamerale sembra mancare un non saprei come chiamarlo se non un un etica metto sempre formatore la consapevolezza della missione alta a cui oggi la Bicamerale il Parlamento italiano e chiama che è presente in una parte secondo me residuale che i membri della Bicamerale dei componenti Parlamento italiano
Che sembrano essere convinti nella stragrande
Maggioranza
Che quella che sta vivendo questo Paese e in particolare il nord di questo Paese è una febbre passeggera
E che l'importante attenere
è rispondere con manifestazioni ad altre manifestazioni e poi comunque in qualche modo sul la situazione si acquieta le cose tornano al loro posto
Manca questo è corso riformatore che manca in modo drammatico sui temi fondamentali della riforma federale dello Stato
Perché le singole questioni non si spiegano al di fuori di quest'ultimo proprio manca Lettica riformatrice
E allora noi dobbiamo poi sorprenderci appunto delle soluzioni alle quali si arriva sulla materia della seconda Camera sul fatto che viene accantonato il federalismo finanziario eccetera eccetera eccetera
Ecco perché io credo che
Dopo una prima fase dopo una fase nella quale abbiamo come Movimento per le Autonomie locali come amministratori italiani giustamente anche valorizzato gli elementi di novità
Di questa nuova legislatura insomma il fatto che per la prima volta a delle parole a degli impegni sono seguiti dei fatti anche significativi anche importanti che sono state imboccate delle strade riformatrici con provvedimenti non più soltanto con chiacchiere con buone intenzioni credo però sia venuto il momento di spingere di nuovo sull'acceleratore
Perché credo che senza la spinta forte degli amministratori
Di coloro cioè che in prima fila tutti i giorni vivono poi i problemi di un assetto centralistico dello Stato ho l'impressione
E in queste ultime settimane devo dire che l'impressione si è molto rafforzata
Che in questo Paese arriveremo se va bene a un federalismo a metà che come diceva prima Barbolini come diceva anche glielo poi non è un federalismo
Perché il federalismo
A sue proprie caratteristiche che o ci sono o non ci sono in materia istituzionale così come in materia finanziaria fiscale
è a tutti noto che la situazione
In cui via vivono
Per esempio i Comuni italiani è una situazione che
Formalmente potrebbe essere definita di finanza federale il fatto che
Nei comuni italiani i due terzi ormai
Più o meno
Delle risorse disponibili dipendano da entrate proprie soltanto un terzo da trasferimenti dello Stato è una situazione teoricamente perfettamente compatibile con quella di uno Stato federale
Ma tutti noi sappiamo che a questa situazione manca
Quello che mi pare anche glielo prima metteva a fuoco come l'elemento fondante di un massetto federale dal punto di vista finanziario e cioè l'aspetto della responsabilità su cui poi ritornato anche rappresentante
Delle regioni
Responsabilità
Cioè la possibilità di rispondere del proprio operato delle proprie strategie di governo
La possibilità di rispondere del denaro che viene richiesto ai nostri cittadini
Cioè su quei due terzi di entrate proprie gli amministratori italiani in realtà hanno scarsissimi margini di autonomia
E da qui deriva secondo me la grande pericolosità della situazione che noi stiamo vivendo che stanno vivendo le autonomie
Locali Italia
E cioè come si svilupperà nei prossimi anni nei prossimi mesi nei prossimi anni quel processo di diciamo contestuale minore trasferimento di finanze
Dal centro e di ha cresciuto potere in positivo degli enti territoriali
Di A. cresciute
Entrate tributarie proprie
Cioè voglio dire le entrate tributarie
Saranno davvero proprie
Potremo esercitare con responsabilità questa funzione
O dovremo al più emendare
Decisioni che vengono assunte a livello centrale a me pare essere quest'oggi
Essere questo il punto
Più rischioso della situazione che stiamo vivendo
Mi pare che a questo punto sia molto rischioso perché in una situazione di questo tipo fra l'altro mi pare ci siano tutte le premesse anche in questa legge finanziaria
Per cui il terzo di finanza derivante da trasferimenti statali
Viene dato per scontato sia destinato a diminuire e bene fa la lega le autonomie locali invece apporre con grande forza il tema che intanto si difende
La possibilità per i comuni di operare si difende anche la quantità di denaro che viene trasferita dal centro a me e chiudo sorprende molto in questi giorni il fatto che ancora una volta come negli anni passati
Si stia sottacendo
Anche sulla stampa alle nelle televisioni eccetera un dato fondamentale si sta discutendo in queste ore si sta arrivando alla stretta per la riforma per la cosiddetta riforma dello Stato sociale e si stanno nello stesso momento
Dicendo lo ha detto il ministro Ciampi qualche giorno fa
Che
Diciamo il recupero finanziario dello Stato centrale sarà fatto su alcuni segmenti
Per i quali gli enti locali sono equiparati alle alle Ferrovie dello Stato sono equiparate alla difesa sono equiparati alla difesa eccetera eccetera
Senza capire e le stesse organizzazioni sindacali non lo stanno comprendendo come oggi difendere la possibilità di azione degli enti locali significa difendere valorizzare quel segmento di stato sociale che meglio funzione in questo Paese
C'è una profondissima contraddizione fra difesa a parole dello stato sociale e messa in crisi del sistema delle possibilità di governo degli enti locali delle Autonomie locali nel nostro Paese bene siccome io ritengo
Che ci sia una scarsissima sensibilità in questo Paese
L'ho detto nel Parlamento italiano nella Commissione bicamerale
Nelle organizzazioni sindacali anche rispetto a questi temi
Io credo che il destino dei nostri enti dipenda esclusivamente soprattutto dalle nostre forza e che quindi anche da questo nostro convegno ma nei prossimi mesi gli amministratori italiani debbano riprendere una forte fortissima iniziativa per difendere gli enti locali che ripeto sono comunque in questo Paese la parte di stato sociale che ancora tiene che meglio funzionano
Grazie
La nostra fatica sta volgendo al termine diamo la parola al presidente della Giunta regionale della Toscana Vannino Chiti
è stato è stato chiesto
Di affrontare un tema preciso
Quello
Dei fondi strutturali dei fondi strutturali europee e diciamo noi noi Regioni non gli enti locali italiani
Io lo farò oltretutto la relazione anche se con molte con molti errori insomma e consegnata in cartellina
Perché anche non è giusto andare fuori tema ma tuttavia
Per il contesto in cui si colloca questa iniziativa che sul federalismo finanziaria e fiscale
E anche perché possono appunto della relazione essendo consegnata scritta fondo sottolinearne alcune parti senza percorre la tuta e vorrei collegare anche se in modo molto rapido molto schematico queste riflessioni
Al cambiamento dello Stato e il superamento del centralismo in Italia perché questo è
Un punto che li riguarda
Anzi io sono convinto che uno degli errori che non riusciamo a superare anche rende debole
L'iniziativa delle Regioni delle Province e dei Comuni italiani sulla riforma dello Stato mentre ci sarebbe bisogno di un'azione forte su un accordo con Barbolini e oggi forse sarebbe anche maggiormente possibile rispetto alle posizioni che abbiamo una delle ragioni è che noi in realtà non riusciamo non qui al convegno anch'io la cercherò di farlo con l'avete fatto lo farete ma nell'azione quotidiana noi non riusciamo a fare avvertire ai cittadini
Che
Quando si discute di questioni istituzionali della macchina Stato si discute di come si affronta meglio e poi ci ci sarà la politica che decide in quale direzione
Cose che sono nella vita nostra di ogni giorno appunto
Come diceva il sindaco di Belluno cosa avviene
Dello stato sociale o cosa avviene per lo sviluppo il lavoro cosa si fa per la piccola impresa e anche cosa si fa nei confronti dell'euro
Perché io sono persuaso che uno dei motivi delle carenze più grandi
Che certamente il sistema Italia a nell'utilizzazione dei fondi comunitari dipende anche da come è organizzata la struttura centralistica dello Stato da quali sono le procedure da quali sono i rapporti tra quelle poi
Il funzionamento del dato finanziario
Oggi c'è un accordo sui contenuti del federalismo in Italia io potrei dirla più o meno con le stesse parole che diceva glielo nella sua relazione
Tranne che per le materie riservate allo Stato centrale il potere legislativo e di Governo alle Regioni un ruolo fortemente incentrato sulla programmazione per le Province
La piena autonomia potestà esclusività della gestione amministrativa degli enti locali siamo d'accordo e siamo d'accordo anche sui principi di fondo del federalismo finanziarie fiscale siamo d'accordo anche sulla seconda camera
Che punto dirimente uno dei grandi punti per sapere se il federalismo è un processo ma siamo andati
Oltre al centralismo si sta percorrendo una strada nuova oppure in realtà si corre il rischio di rimanere in una situazione inquisite esce
In cui si dedicano e che cosa profondamente diverso siamo d'accordo su tutti questi punti
Allora io penso che noi dobbiamo e la lega questa lega quella che ci piace nelle autonomie dei poteri locali
Può aiutare anche andare in questa direzione cioè se noi non costruiamo
Nei prossimi giorni nei prossimi mesi un'iniziativa forte unitario
E un rapporto con i cittadini
Noi facciamo mancare sì letto se è vero che non c'è sufficiente questo il problema nella Bicamerale
Ma bisogna anche noi danno bisogna anche che il Paese ce l'abbia lo senta e neanche il Paese spesso c'è la e lo sente e noi abbiamo il dovere sulle nostre proposte di cercare determinati cioè vediamo se su questo obiettivi nei prossimi mesi noi operiamo
In modo unitario perché se riusciamo a farlo probabilmente le forze riformatrici quelle che sono trasversali ma che sono convinte per andare avanti nella Bicamerale e poi nel Parlamento possono farcela possono andare avanti quindi questa intanto un primo obiettivo
Io rimango convinto che se
Su queste proposte che oggi sono unitarie di comuni province e regioni d'Italia
Riuscissimo a fare non dico lo stesso sono perché sarebbe un sogno ma in una settimana in dieci giorni
I consigli comunali consigli provinciali e consigli regionali sarebbe una spinta forte che farebbe vedere a questo Paese che non ci sono soltanto le parole d'ordine negative
E pericolose che vanno sconfitte nei cui confronti nell'interesse dell'Italia e anche del federalismo dunque bisogna nona vere ammiccamenti furbesca così come io mi auguro che un'iniziativa comune si riesca ad averla
Nei confronti della finanziaria quindi nei prossimi giorni
è vero io penso che sia una considerazione oggettiva questo governo in un anno ha messo in moto importanti iniziative
Di risanamento ci siamo in Europa auguriamoci che non ci siano
Sciagura io le considero così lo dico proprio in modo
Esplicito di crisi di governo che riporterebbero indietro questo Paese vanificherebbe ero risulta che nessuno ci capirebbe altro che prestigio internazionale
Abbiamo
Fattori sa un percorso di risanamento e di sacrifici
Sta ripartendo lo sviluppo ci sono stati provvedimenti importanti nei confronti ed i cittadini semplificazione delle procedure certo da attuare e anche nei confronti di quello possibile a Costituzione vigente nel cambiamento dei rapporti tra Stato centrale
E regioni ed enti locali e tuttavia ora corno due prove di coerenza e non bisogna essere uniti nel determinabile nell'aiutare quelli che volendo dare come saranno gestiti decreti idee
Perché se questi saranno gestiti in modo incoerente anche se ci sarà un processo positivo dentro la Bicamerale dentro il parlamento ci sarà una contraddizione che allora può diventare negativa
Rispetto alle stesse scelte la stessa credibilità in questo campo del Governo e dello stesso Parlamento e l'asse e la finanziaria come scelte
Quindi gli anni scorsi diciamoci la verità siamo andati in modo separato
I comuni contenti se salvarlo se stessi da ultimo forse trave Comuni e Province qualche accordo in più e qualche salvataggio insieme c'è stato le regioni per conto loro
Badate che se la finanziaria viene fatto appunto considerando Regioni Province e Comuni un pezzetto
Su cui si risparmia
E in questi anni si è risparmiato molto sulle regioni tantissimo perché siamo a una situazione di corda tesa che sta per rompere
No non è che non come vero che non sia un federalismo se non si dà ai Comuni alle Province non solo alle regioni quello di cui c'è bisogno che è vero anche il contrario è vero anche che se si fa una finanziaria
Che costringe a saltare la sanità che io considero nel centro nord uno dei problemi più seri di rapporto tra cittadini e istituzioni che ha un punto limite in molte regioni
Beh non è che i sindaci o presidenti provinciali sono toccati o che la democrazia in Italia resta tranquillo e così se salta la questione dei trasporti dei deficit o se non c'è un percorso quando invece questa responsabilità del venire agli enti locali
Contemporaneamente io penso che noi possiamo e dobbiamo fare noi
Come Gualandi saldo dicevamo domenicane immune incontro Kent su questi temi fondo abbiamo avuto
Io penso che questa questione appunto per uscire da sospetti quali sono le due i due obiettivi che i Comuni e le Province debbono avere e debbono avere e le regioni d'accordo devono essere su questi perché non ci sia al di là delle volontà
Un neocentralismo regionali tradizionale cioè tre penso che siano due
Uno che si posso da parte dei Comuni delle Province fa ricorso alla Corte Costituzionale come Costituzione ci sarà contro le leggi regionali o nazionali che diano la sussidiarietà
E il secondo che ci sia a livello regionale un momento
Un consiglio
Delle autonomie locali in cui si possa determinare per le questioni più rilevanti del bilancio delle regioni e per tutte le materie che riguardano rapporti istituzionali regioni enti locali
Una presenza di comuni di provincia noi come in Toscana stiamo
Rivedendo il nostro Statuto sarà approvato e penso entro la metà di ottobre e questa previsione per la prima volta la metteremo nello Statuto regionale
Fatte queste considerazioni vengo al tema che doveva affrontare
Questo in modo specifico questo delle politiche del dell'Unione Europea siamo in presenza di due problemi di due a spetti uno che riguarda l'utilizzazione dei fondi comunitari
E sappiamo che l'Italia
Agli ultimi posti nella classifica anche se c'è stato un qualche miglioramento di capacità di utilizzazione agli ultimi posti della classifica nell'organizzazione di queste risorse
Che sono risorse consistenti perché pensate che dal novantaquattro al novantanove sono quarantatré mila miliardi quelli che vengono dall'Unione Europea che possono con il meccanismo dei finanziamenti
Determinare Investimenti di circa ottantasei mila miliardi
Quindi è un obiettivo obbligato quello di un impegno perché queste risorse siano attivate tutte fino all'ultimo centesimo di qui al mille novecentonovantanove
Su questo c'è un po'd'attenzione
A volte c'è un'attenzione fatta di parole d'ordine un po'di più imponga a chi lascia il cerino delle responsabilità ma c'è una attenzione c'è anche una giusta critica una sollecitazione delle forze economiche sociali
C'è però insieme un altro tema su cui non esiste praticamente dibattito nel nostro Paese poco nel Parlamento
Probabilmente ci sarà nel governo
Non c'è tra noi
Non c'è nelle grandi forze economiche e sociali del Paese Confindustria sindacati organizzazioni dell'imprenditoria di tutti i tipi
Cioè il fatto che siamo anche in presenza di una riforma delle politiche europee
Che questo progetto è già stato avviato perché il quindici di luglio è stato presentato dalla Commissione dell'Unione Europea al Parlamento una proposta della Commissione per i vedere le politiche
E che se non ci sbrighiamo nel mille novecentonovantanove perché dal due mila due mila cinque al due mila sei ci saranno
Altre scelte dell'Europa noi ci sveglie remota piange Remo perché una zona non fa più parte dell'Obiettivo uno perché l'Obiettivo due non darà soldi alla riconversione in Italia faremo un po'di ultima pacchetto d'ordine e saremo sconfitti perché la si discute e si decide in questo
Per i
Allora su questi due aspetti
Quali sono le cause di ritardi anche se c'è qualche miglioramento
Nella
Difficoltà italiana a utilizzare le risorse europee
Non voglio appunto detto le relazioni scritte in fondo servono per lo rilegge L'Espresso almeno per non rileggerle tutte ce ne sono molti dei problemi le due cose che rispetto alla relazione qui voglio richiamare il contributo scritto voglio richiamare sono due
Uno che appunto bisogna evitare il semplicismo che dice va bene la colpa e delle regioni soprattutto delle regioni meridionali punto e a capo
è vero che ci sono responsabilità soprattutto di alcune regioni meridionali è vero va detto perché bisogna aiutare a superare
Ci sono per esempio quando si considera Progetti venne in Europa non si considerano progetti perché in Europa un progetto è tale se è un progetto esecutivo che ha una sua fattibilità in cui c'è scritto qual è il privato che c'è dietro quanti soldi ci mette e così via
Se si prende un cassetto di progettisti poltrona vengano approvati poi non ce n'è uno che va avanti e quindi le procedure
Partono daccapo
Ma i problemi sono appunto più complesse sono intanto bisogna dirlo
Che procedure e burocrazia ci sono ovunque ci sono anche a livello europeo anche a livello dell'Unione Europea a Bruxelles e per esempio
Approvato con due anni di ritardo il programma ottantanove novantuno della Toscana
Con un anno di ritardo quello relativo al novantaquattro novantasei lo stesso è avvenuto per il il programma dell'Obiettivo cinque b delle Marche e altre ancora fatto questi due esempi e dire quindi ci sono cose da cambiare anche a livello europeo anche a livello dell'Unione toppe
Ci sono poi le questioni del nostro Stato
Appunto quando discutiamo di centralismo centralismo è anche questo anche dei meccanismi finanziari
Perché
Se non c'è fiducia se noi siamo stati l'ultimo Paese che ha consentito alle regioni di aprire propri uffici a Bruxelles perché se non si è presenti la quando le politiche si costruiscono poi quando le politiche sono costruite le procedure sono costruite regolamenti sono costruiti se sono fatti che vanno meglio alla Germania a Lussemburgo all'Olanda o magari alla Francia si prendono
Bisogna è esserci perseguire e è un anno un anno e mezzo che questo è possibile con tante difficoltà ma anche per le regioni italiane
Poi ci sono un un eccessivo numero di soggetti che si occupano di politiche comunitarie
C'è una mancanza di coordinamento nel governo e tra Governo e regioni
Ci sono le difficoltà nelle procedure di finanziamento noi Toscana siamo riusciti a normalmente spendere bene i fondi comunitari anche perché spesso abbiamo anticipato contabilmente anticipato cioè colposamente anticipato cofinanziamenti comuni delle dello Stato che non che che non arrivavano che arriva con un ritardo quindi quando si discute autonomia responsabilità di risorse si discute anche di questo perché se i miei soldi mi vengono trasferite non vengono trasferiti in tempo o anticipo Opel e anche questo è un problema è un problema
Vero altre regioni che o non sono in grado o non ci credo non lo vogliono fare un un anno di progetti come dicevamo
Soccorso hanno
Quelle ulteriori difficoltà e poi il costo del denaro altre cose eccetera ma voglio
Concludere su questo punto con una
Diciamo con un caso ecco io considero clamoroso che dimostra appunto che cosa è quando parliamo di centralismo dello Stato e con alcune proposte possibile riuscire
Il caso clamoroso il fatto che se si differenzia in Italia nelle competenze tra artigianato e piccola impresa
E un assurdo oggi riconoscibile ovunque e se si dice che le Regioni sono competenti sull'artigianato e invece il Governo nazionale e competente per la piccola impresa
Quando si arriva a gestire le politiche comunitarie vi posso cede in quello che è successo alla Toscana faccio l'esempio la Tosca non per dire perché abbiamo problemi come le altre Regioni sia chiaro ma perché lo conosco perché non sarebbe giusto cinque facesse altri casi che non mi riguarda
Ma non è un caso solo toscano ecco questo lo sapete
Cioè che si può trovarsi da un lato della strada un artigiano
Che ha avuto i soldi del dell'Unione europea perché la gestiti la Regione dal novantaquattro al novantasei e accanto a lui e dall'altro lato della strada in faccia lui un piccolo imprenditore che ha quindici dipendenti magari l'artigiano
Ne ne ha ne ha dodici non so tredici non c'è più differenza vera corsa
Ho spesso non c'è differenza lì
Che non gli ancora avuti Hall a un anno di ritardo perché questi sono gestiti a livello nazionale questi sono i problemi che dobbiamo affrontare
Per velocizzare la spessa sono possibili alcune alcune misure io ritengo che una misura fondamentale sia quella che la gestione dei programmi comunitari una volta che i Consigli regionali approvano le linee e controlla i risultati la gestione sia dei governi delle giunte
Che anche le variazioni di Bilancio che sono legate ai finanziamenti a cofinanziamenti comunitari possono essere fatte dalle giunte perché appunto si arriva tardi un finanziamento in questa situazione
Noi con queste misure riusciamo
A spendere a spendere bene perché altrimenti impiegheremo messi e mesi e soprattutto anche per quanto riguarda le regioni perché le Regioni stesse hanno peccati seri
Semplificare
Le procedure
Migliorare la capacità dei progetti formare il proprio personale mi piacerebbe sapere a cominciare dalla Regione Toscana in cui non riesco a porta avanti queste cose quanto pesa nella formazione di un dirigente di una regione negli anni due mila Mitterrand se conosce come riconosce il governo italiano i ministeri
E
Le divisioni le direzioni anzi si chiama così delle commissioni dell'Unione europea si a questa dimentichi dimestichezza quanto gli viene da questa conoscenza e poi migliorare un rapporto qui anche qui di sussidiarietà tra Regioni Province e Comuni
La riforma la seconda questione delle politiche strutturali invece lo perdi quelle politiche che si stanno già discutendo su qui a me pare ci sia una assurdo
Visto anche le cifre che sono in gioco disinteresse da parte delle forze delle forze anche sociali economiche in questo momento in Italia
Intanto
Io credo che bisogna chiedersi quale compito devono vere
Le politiche europee quelle fisiche sia animano che si porta avanti attraverso i fondi strutturali
Io penso che debbano servire a ridurre le disparità economiche sociali che ci sono tra le realtà europee che devono servire a mettere in moto lo sviluppo
L'innovazione la capacità di dare lavoro
E su questo invece ci sono degli esiti deludenti
Ci sono degli esiti io nella relazione ho riportato delle dati che sono quelli della Commissione dell'Unione Europea sulla sui risultati di un decennio di politiche per la coesione
Dove viene fuori sostanzialmente che le regioni che dieci undici anni fa erano le più povere sono rimaste le più povere al di sotto del settantacinque per cento c'è stato uno spostamento per tre regioni sul ventitré su ventitré
E che c'è stato una a un mento
Direzioni che sono diciamo su super sviluppate superi che che sono passate da quattro otto quelle che hanno che superò di oltre centocinquanta per cento
La media dei redditi della dell'Europa e che hanno aumentato la distanza con le alte ma insomma c'è una situazione complessiva di stagnazione
E tutti non ha accorciamento
Non accorcia né delle diseguaglianze dei dislivelli
Di sviluppo rate
Ci interessa a noi come Italia perché altrimenti è inutile combattere la lega ci interessano come tale questa cosa riguardo al Portogallo riguarda la Grecia certe riguarda la Spagna sicuramente anche l'Irlanda ma l'Italia gli interessa
Mi pare di sì l'Italia meridionale e le isole che cosa sono sono in questa situazione
Allora debbono o non mantenere aperto questo canale questi strumenti
Per realizzare uno sviluppo e una crescita naturalmente se questo è il dato di partenza quello che io sostengo e che non c'è bisogno di una riforma minimalista cioè di una piccola riforma delle politiche europee ma c'è bisogno di una grande riforma delle politiche europee
Sa c'è bisogno di una riforma che metta in campo
La politica agricola comune San tutte le volte che si parla di politica agricola comune sembra è un po'come Italia quando si dove si parla dello stato sociale prima ancora che di dire che cosa si vuole su un scelte difficili si dice no per carità
Invece ci sono dei dati che dicono che l'ottanta per cento la politica europea comune è quella che assorbe più risorse di bilancio ma l'ottanta per cento di queste risorse vengono ossidate nelle regioni più svantaggiate
Ma a un numero l'ottanta per cento viene dato a un numero ristretto il venti per cento di operatori agricoli che spesso sono multinazionali o comunque società finanziarie o comunque operatori che poco hanno a che vedere
Con quelle realtà
E siccome questa politica è una politica protezionistica che cozza contro quello che
è un impegno che l'Europa si è appresa nei confronti dell'Organizzazione del commercio mondiale quindi sarà fatta superare e siccome questa politica la politica sui redditi cioè che tiene anti in modo abnorme i prezzi rispetto al resto del mondo di certi prodotti in Italia
Questa doppia operazione che cosa porta che non aiuta veramente gli agricoltori e l'agricoltura
E che colpisce in modo regressivo è un'imposta regressiva sulle famiglie
Perché le famiglie più povere ovviamente avranno un'incidenza maggiore di quanto pagano di più per i prezzi che debbono essere tenuti a certi livelli alti sono temi io non ho poi la risposta figuriamoci quali siano le scelte da fare per correggere ma se queste cose ci sono sono temi da discutere in Italia sono centrali e da individuare anche qual è l'interesse del nostro Paese per cambiarle oppure no
E l'altra questione termino
Cambiando le politiche poi che riguardano a l'agricoltura e se da lì si riesce a a fare politica e quindi sviluppo e anche a recuperare risorse
Poi occorre avere nuovi criteri per assegnarle
Nuovi criteri cioè in cui non ci sia soltanto
Qual è il rapporto tra prodotto interno
E media europea
Ma ci sia anche sempre politiche che perseguono la diffusione dello sviluppo riequilibrio che quindi tengono conto di quanta disoccupazione un'occupazione esce
In una realtà regionale di quali sono le sue infrastrutture di quali sono i centri di innovazione che sono disponibile o che vanno costruiti anche questo è un discorso astratto no per esempio si chiama Abruzzo
In Italia ma domani si potrà chiamare io spero Sardegna o Sicilia e in altri Paesi dell'Europa si chiama in un altro modo
Se si guarda soltanto l'elemento settantacinque per cento è chiaro che una regione si può trovare per fortuna a un certo punto al settantasette al settantotto all'ottanta esce e rimani senza più nessuna politica di sostegno ma questo se non c'è misure graduali di accompagnamento
Di fuoriuscita come si dice morbida che tengono conto anche di questi altri criteri non può provocare di perdere quello che era stato conseguito in anni di scelte di utilizzazione adeguate anche di risorse europee
Infine quello
Che riguarda l'unificazione la semplificazione degli obiettivi della Unione Europea voi sapete che oggi gli obiettivi sono sei
Fondamentalmente si vogliono ridurre a due un obiettivo uno di cui ha già parlato per le regioni per le realtà che sono arde in stato di ritardo di sviluppo
E un nuovo Obiettivo due in cui ci siano insieme le politiche per la riconversione industriale
Quelle per le zone rurali e quelle per le città
è una scelta che posta così io credo vada condivisa e sostenuta ma anche qui se non viene accompagnata con quali sono i criteri poi per scegliere le azioni per favorire le realtà in cui si interviene questa scelta che è giusta che va sostenuta può produrre un risultato opposto perché se non metto che in questa scelta io devo favorire prima la diffusione dello sviluppo
I problemi dell'occupazione eccetera eccetera superare le periferie cita in Europa io mi posso trovare in concorrenza Grosseto e Francoforte
Amsterdam e Matera metteteci altre due città e secondo voi dove andranno quelle risorse e quindi può produrre una scelta giusta se non viene accompagnata da criteri forte rigorosi
Può determinare una specie di Robin Hood alla rovescia in cui si prendono le risorse da tutta l'Europa ma si impiegano soltanto nelle zone più ricche e questo è sbagliato è sbagliato per l'Italia ma è sbagliato per l'Europa perché avremmo una piccola realtà centrale sempre più forte ma forse anche sempre più piccola e territori che non valorizzano le loro peculiarità le loro potenzialità che non costruiscono un benessere e uno sviluppo diffuso e quindi che sono o emargina a te o assistite in qualche caso forte saranno sì emarginate che assistite ma qua e provocheranno il problema di quelli più ricchi che dicono non ti assisto più e i loro e chi queste zone più anche più emarginate che dicono non vogliamo essere assistiti vogliamo poter camminare voglia ma avere aiuti che consentano sia terminare scelte di sviluppo
Questi sono gli obiettivi che dobbiamo io credo di su cui dobbiamo discutere che dobbiamo portare avanti anche qui esercitando un'azione comune regioni province comuni
Allora per concludere io penso
Cari amici e cari colleghi che in fondo per l'Europa come per l'Italia per le riforme italiane possa valere una uno slogan se volete uno slogan che aveva cognato credo il presidente del Consiglio dei ministri
Cioè quando parlava fare da sé ma non fare da soli a me pare sì un'impostazione è una formulazione estremamente azzeccata
Fare da sé non fare da soli vale per le politiche europee
Ma vale anche per lo Stato che dobbiamo rinnovare ricostruite in Italia
Perché noi vogliamo un'Europa che non sia soltanto un mercato economico e finanziario ma che si avvicina ai suoi cittadini a iniziare da questi temi del lavoro e dell'occupazione
E quindi capace di fare sere presenti come protagoniste nelle sue scelte nelle sue elaborazioni non solo nell'attuazione
Le politiche di sviluppo e di innovazione che porta avanti dei territori le Regioni e gli enti locali senza un ruolo vero delle regioni e degli enti locali non ci sarà neppure una vera unione politica dell'Europa
Ma anche in Italia c'è bisogno di fare da sé e non di assistenzialismo ma di non fare da soli e dunque di solidarietà di di cooperazione e di competizione come veniva detto e di solidarietà tenute insieme
Perché abbiamo bisogno anche in Italia di un nuovo patto tra cittadini che faccia sì che il nostro Paese sia capace di rafforzare le ragioni della sua unità
Con un rapporto serio nuovo rispetto al passato di pari dignità nei compiti che hanno che sia fondato sul partenariato tra Stato centrale regioni province e comuni
Senza questa riforma decisa io non so
Se vince la lega intesa come lega Nord so che perde il nostro Paese
So che ci sarebbe
Una frammentazione
Una frammentazione di fatto una divisione di fatto dell'Italia e questo dobbiamo sconfiggere o perché perderebbe l'Italia e insieme perderebbe l'Europa
Allora bisogna a vere insieme tutti noi e e coinvolgere i cittadini e coinvolge le grandi organizzazioni di cittadini
Un forte impegno per le riforme
Un forte impegno perché questa è stata importante la scesa in campo dei sindacati perché
L'unità del Paese non è centralismo dello Stato anzi al contrario centralismo dello Stato l'unità del Paese è la capacità di superare il centralismo di dello stato di riforma di fare federalismo
Ma bisogna anche evitare io sento il bisogno di dirlo proprio come ultima battuta all'intervento come questo con un convegno come il vostro bisogna evitare anche sbandamenti e ammiccamenti furbeschi che non portano niente Empoli
Io sono guardate convinto come il Sindaco Belluno che
Non si debba criminalizzare la lirica
La lega delle parole d'ordine sbagliate la secessione e si deve battere sul terreno politico e delle riforme
Io mi auguro se
Incalzando con determinazione e fermezza la lega la lega stessa possa assumere un atteggiamento diverso di partecipazione vera la Bicamerale o al Parlamento
Si batte con le riforme si batte con la politica
Ma non si batte col infingimenti non si batte con le piccole furbizie con l'ambiguità rispetta parole d'ordine che non sono accettabili come quella della secessione
Allora quando io vedo un mio collega presidente di Regione che consiglia al presidente della Repubblica di non andare a fare le visite nella sua regione io dico e bisogna dirlo che sbaglia
Sbagliate che si riconverte a un sano federalismo
Si fa confusione si fa sbandare il Presidente della Repubblica fa bene a dire che che ci va e ci deve andare non è in discussione non può essere in discussione l'unità del nostro Paese metterla in discussione quando il popolo italiano non lo sente come un problema e non lavoro quando non serve all'Italia e non serve all'Europa produrrebbe un arresto delle riforme un'involuzione
Non certo
Un esito positivo come quello che noi dobbiamo determinare il Presidente della Repubblica come ogni cittadine ancor più lui che il presidente La Repubblica deve poter andare
Sono i violenti che devono essere isolati sono i facinorosi che devono essere isolati perché il nostro Paese deve essere un paese come l'Europa che ha la capacità e la forza di accettare il confronto la discussione che ha dato rilevanza quando questa si svolge sul terreno della legalità democratica perché sa di avere la forza del consenso io credo grande
Se sa essere sollecitata in un obiettivo che è di riforme e di unità del nostro Paese
Grazie presidente e adesso a conclusione dei nostri lavori come avevamo detto all'inizio la parola alla sindaco di Bologna vitali anche nella veste di rappresentante dell'ANCI il sindaco di Bologna e anche viene dalla commissione lavori dalla commissione Stato-Regioni quindi certamente ci dirà qualcosa in proposito
Silvio innanzitutto voglio ringraziare la lega le autonomie locali per avere organizzato anche quest'anno quest'incontro che rappresenta un momento molto importante molto significativo di confronto fra tutti noi alla vigilia dell'approvazione della Finanziaria e credo sia rilevante
Il fatto che ci predisponiamo questo appuntamento con un patrimonio largamente comune di idee di proposte ne dispiace non aver potuto seguire i lavori quel convegno fin dall'inizio ad avere potuto sentire quindi dell'azione conosco però contenuti le proposte della lega delle autonomie devo dire che sono i denti a quelle che il sistema complessivo dei Comuni propone quindi che l'ANCI stessa proposti in questa fa questo mi serve anche per introdurre un ulteriore argomento cioè quello del processo di unificazione del sistema delle associazione autonomistiche che senz'altro può essere fortemente promosso anche attraverso l'iniziativa diretta della lega per autonomie la credo non avrebbe senso pensare ad una sorta di fusione tra due associazioni se non come motore di un processo più ampio di coordinamento di unificazione anche perché la lega dell'autonomia dei poteri locali è per l'appunto un'associazione di Comuni e Province di regioni lancio l'associazione dei comuni italiani ora fatto che si vada verso una rapporto più stretto può contribuire a far sì che finalmente si dia vita a quel coordinamento nazionale forte della suggestione tono mistiche per il quale la stessa lega da più tempo si sta battendo questo mi sembra comunque molto rilevante molto importante attualmente non è materia che si possa esaurire nell'ambito appunto di una convegno importante come questo però essendo un appuntamento
Così rilevante organizzato dal legame pareva giusto introdurre l'argomento d'altra parte avremo un appuntamento rilevante che l'Assemblea
Di Bari della dell'ANCI di ottobre ecco penso che forse quella sessuale cominciare anche un pochino a definire le tappe questo percorso e se fosse possibile appunto entro con quest'anno credo sarebbe importante giungere acqua presidente Barbolini mi ha invitato di questo lo ringrazio molto a diciamo informare soprattutto quindi questo mio intervento avrà un significato essenzialmente informativo circa l'andamento della discussione in sede di Conferenza Stato cita Autonomie locali sulla Finanziaria cosa che faccio ben volentieri dubito anzitutto devo dire che sanno dove abbiamo avanzato come autonomie nostre proposte
Siamo però inattesa che il Governo le valuti e decida come tradurre nell'ambito della disegno di legge finanziaria che come sapete verrà approvato Saba
Non sono quindi in grado di dirvi con precisione quali saranno i contorni di questo disegno di legge circa la parte che maggiormente ci interessa perché la discussione questa mattina è stata piuttosto interlocutorio
Però alcuni elementi sono certamente in grado difformi dico subito qual è il punto di maggior distanza
Tra le proposte da noi avanzate e la posizione del cuore è proprio quello che sta scritto nel titolo del convegno federalismo finanziario fiscale che cos'è questo federalismo finanziaria e fiscale
Perché purtroppo in una nota del ministero delle finanze
Che ci è stata consegnata la scorsa settimana a risposta di un documento da noi presentato a fine luglio
E e contenuto un'affermazione per noi inaccettabile e credo per tutti noi accettato cioè che il federalismo fiscale e tutto contenuto nell'ambito della legge finanziaria novantasette delle deleghe in materia fiscali contenuti
In secondo luogo ove questo federalismo se lo vogliamo fare lo possiamo fare ma in aggiunta all'attuale pressione fiscale questo credo che non possa stare
Quello che noi chiediamo che noi proponiamo è un'altra cosa
Noi chiediamo che per federalismo fiscale si intenda il trasferimento di quote del getto che attualmente i cittadini pagano all'erario nella disponibilità dei comuni e d'autore poca senza gravare
In aggiunta rispetta l'attuale pressione sulle tasche dei contribuenti e se possibile pare che questo sia un punto importante
Facendo sì che una leva fiscale più diretta da parte dei Comuni oltre all'ICI
Possa aiutare crea c'ha pure couperose sul versante dell'elusione e dell'evasione quindi a costruire anche un rapporto di maggior fiducia tra i cittadini e il fisco rapporto che sappiamo oggi a essere profondamente incrinato perfetto delle note diseguaglianze che purtroppo sono state rimosse nel corso gli anche degli ultimi questo è il punto di maggior distanza e la mia opinione è che qui si tratti di condurre una battaglia di carattere politico-culturali istituzionale di lunga lena
Perché è una questione di fondo una questione strategica sentivo prima il presidente Chiti parlare del secessionismo ma è evidente che è successo a ritmo si batte con le riforme ma le riforme sono come giustamente diceva sono in larga parte anche riforme finanziari fiscali possiamo pensare che si deve aspettare l'esito dell'attuazione i risultati della Bicamerale per avere una trasformazione di questo Stato perché la Bicamerale se tutto va bene produrrà un esito i cui effetti si vedranno tra bottiglie
C'è anche un altra profonda contraddizione una vera schizofrenia nel comportamento di Governo e Parlamento perché c'è la legge cinquantanove
Quella che prevede il trasferimento a Costituzione invariata di competenze verso Regioni Comuni e Province
Queste competenze ovviamente avranno un costo questo costo come verrà coperto al momento attuale non c'è un'idea precisa su questo punto ecco allora è inaccettabile pensare o ritenere che il federalismo fiscale e tutto contenuto nell'ambito delle deleghe della finanziaria non ha quelle delle che comunque hanno una funzione importante
Quello di delineare un quadro che intanto semplifica il sistema attribuisce ai Comuni maggior flessibilità e quindi autonomia per quanto riguarda la manovra sull'imposta degli immobili
Introduce questa nuova imposta sulle attività produttive di carattere regionale che va a sostituire alcune delle imposte comunali e i contenuti per il servizio sanitario semplifica anche per il Paese insiste
C'è anche la rimodulazione delle aliquote dell'IRPEF quindi complessivamente si tratta di un primo passo
In una direzione però che non è ancora definitamente compiuta tardi
Questo mi pare valga soprattutto per i comuni per le Province
Pensiamo ai comuni
Noi non possiamo pensare di a vere una sola gamba
Della fiscalità comunale
E cioè la fiscalità sugli immobili altrimenti è inevitabile
Che rischiano di far pagare sempre più a una sola categoria di cittadini a fronte della riduzione che nel tempo si conferma dei trasferimenti erariali sentissi che vengono resi a tutti questo è ingiusto
Badate bene due volte imposto è ingiusto perché vi sono delle distorsioni profonde nel modo in cui sono valutati gli immobili perfetto dell'arretratezza del catasto e questo è un problema che va posto in ogni caso con grande forza e su cui il sistema delle Autonomie possono fortemente contribuire anche a far recuperare gettito allo Stato e quindi a creare maggiore eguaglianza tributario e fiscale
Ma ingiusta anche per un'altra ragione
Che i proprietari di casa non sono l'universo dei cittadini sono da parte abbastanza diffusa ma una parte e i servizi resi dai Comuni vengono prese a tutti
L'altra gamba della fiscalità locale
Era costituita nell'accordo che un anno fa fu fatto con il governo da un'addizionale comunale sull'imposta regionale dell'attività produttiva dirà questa addizionale noi l'avevamo proposta ancora una volta Dorina giunta alla pressione tributaria sull'impresa ma creando uno spazio nell'ambito del gettito complessivo pretesto
Nella discussione parlamentare dello scorso anno questo dato evidentemente non fu chiarito anche da parte del governo per cui il parlamento a complesso nessuno slittamento al due mila di questa addizionale
Ma è uno slittamento a cui mi è reale nella realtà corrisponde una difficilissima sua attuazione una difficilissima attuazione tecnica perché la Commissione che ha elaborato il decreto legislativo sull'Iraq ci dice
Che la valutazione dell'imponibile su scala comunale dell'attività produttiva è pressoché impossibile quindi c'è una difficilissima per così dire fattibilità tecnica di questa proposta e poi ancora una volta la proposta è molto difficile dal punto di vista della sua fattibilità politica proprio perché già l'anno scorso ci fu un'opposizione parlamentare a cui il governo rispose Attraverso questa diciamo slittamento al due
Personalmente ritengo che Recup
Rare quella strada
Non non sarebbe produttivo
Non lo sarebbe soprattutto perché oramai quel tipo di imposizione si configurerebbe come aggiuntivo
E poi perché se è vero che c'è una difficoltà di applicazione tecnica inutile insistere e mi pare che questo sia un dato di cui occorra prendere atto
Evidente allora che occorre trovare qualcosa
Che consenta soprattutto ai Comuni ripeto ma discorso ovviamente vale anche per le Province qualcosa che consenta di non
Dovere gravare solo ed esclusivamente su una categoria di contribuenti allargare il ventaglio quindi delle leve a disposizione di gli amministratori e farlo nell'ambito della trasferimento verso il basso di una quota dell'attuale prelievo fiscale
La proposta cui siamo pervenuti come associazione di Comuni abbiamo discusso anche col vostro presidente Giuliano Barbolini pare che possa essere una proposta condivisa anche dalla lega è
Che è opportuno atte lui è ai comuni una lotta dell'imposta personale sul reddito
Cioè una quota dell'imposta sul reddito venire
Che viene pagata ai cittadini e quindi non in aggiunta ma in sostituzione va a finanziare i servizi resta ai Comuni
Qui è molto importante chiarire
Che cosa deve succedere ha competenze date e che cosa dovrà succedere a competenza cresciuti
Io un'opinione molto netta in proposito mai bene esplicita la mia opinione è che anche a competenze date quindi senza attendere gli F
Ti della legge numero cinquantanove occorra incrementare le risorse a disposizione dei comuni e delle province
Traggo questa opinione dalla constatazione che noi ogni anno perdiamo risorse non solo e non tanto perfetto della riduzione della contributi correnti batte effetto di una riduzione ben più consistente dei contributi in conto capitale perché è dal mille
Novecentonovantadue lo Stato non contribuisce più ai mutui che vengono contratti dagli enti locali
C'era un tondo che nel novantadue valeva dieci mila cinquecento miliardi che oggi vale circa sette mila e cinquecento otto mila miliardi e che va a zero nel giro di sette a piedi voi capite bene qual è l'effetto tutto questo che il sistema complessivo dell'autonomia automaticamente perfetto di quella decisione del novantadue ogni anno perde dai cinquecento mai ottocento novecento miliardi automaticamente senza nessuna leva compensative questo vuol dire che aumentano gli oneri per le amministrazioni aumentano le esigenze dei cittadini aumenti Tano i servizi da rendere e diminuiscono automaticamente le risorse poi c'è la questione dei trasferimenti che di anni ne va in discussione anche quest'anno poi vi dirò come si intende affronta quindi la mia opinione è molto netta troppo
Se vogliamo effettivamente realizzare quello che è scritto lì già ora comuni e province devono avere lei le impositive che consentano loro di recuperare maggiori risorse nell'ambito del complesso delle risorse disponibili per lo Stato e quindi spostando già ora questa dirette demarcazione a favore del sistema dell'autonomia e poi c'è
A maggior ragione quando si cominceranno a vedere gli effetti della legge numero cinquantanove su questo fortunatamente anche il Governo conviene e cioè che a partire dal novantanove bisognerà comincerà a finanziare quelle competenze Giunti ecco sul come
Secondo me qui è molto importante anche avanzare delle proposte e che sul come ci sono due possibilità o lo si fa con trasferimenti
Oppure come io personalmente sostengo come è scritto anche questo documento dell'ANCI lo si fa attraverso una limpida attribuzioni al sistema dell'autonomia particolare comuni di questa quota di
Sull'insieme di queste proposte devo dire che abbiamo rilevato da parte del governo un atteggiamento contraddittorio come ho detto prima le finanze attraverso il documento che ci è stato consegnato al col settimanale hanno mostrato una sostanziale sordità il Presidente del Consiglio Romano Prodi venerdì scorso nell'atto di insediamento della conferenza congiunta con le regioni e le città autonomie locali ha fatto in e c'è un discorso profondamente diverso a esplicitamente parla
Della necessità
Di ridisegnare il sistema fiscale divisi degli Ent
Disegnarlo nel senso del federalismo e quindi delle autonomia e di chiedere ai comuni alle Province alle regioni di partecipare a questo ricorse
L'incontro di questa mattina è stato interlocutori abbiamo parlato margine della conferenza stato città di è stato un passo in avanti e quindi abbiamo percepito una certa disponibilità a prendere in considerazione i nostri argomenti fin dal mille novecentonovantotto
E quanta la risposta aspettiamo di leggere la finanziaria quindi direi che se non altro gli argomenti che sono stati portati hanno insomma nel giro di una settimana ecco fatto notare un po'Dione a qualcuno anche questa forte presa di posizione del Presidente del Consiglio ha aiutato
Vedremo dalla finanziaria ecco a questo punto però vorrei fare un ragionamento un pochino più ampio sempre su questo punto
Noi venerdì scorso ci siamo incontrati con i tre segretari nazionali di CGIL CISL UIL Cofferati D'Antoni e Larizza e abbiamo l'ho detto una cosa molto semplice evitiamo di essere messi gli uno contro gli atti e facciamo un discorso rovescia
Cerchiamo un'alleanza tra il mondo del lavoro e mondo dell'autonomia per trasferire il più possibile a livello locale da
Centrava il sistema fiscale su questo devo dire abbiamo regista una grande disponibilità secondo un patto molto importante poi dal punto di vista dello strumento
Quota IRPEF qualcos'altro insomma c'è discussione però secondo me è molto importante acquisire un consenso nel Paese con le grandi organizzazioni sociali altrettanto secondo ben bisognerà fare Colas
Gestione d'impresa è perché questo un tema sentito da tutti che non dobbiamo pensare sia solo un problema di far quadrare i conti per le amministrazioni è un grande problema appunto istituzionale sociale
Civile del Paese trasferire competenze quindi risorse a livello locale
Io credo che la stessa cosa andrà fatta col Parlamento bisogna evitare di correre il rischio ad esempio dell'anno scorso quando abbiamo fatto un accordo col governo sull'IRAP che poi il Parlamento non ha ratifica
C'è chiamo interlocutori anche parlamentari esista una commissione sul federalismo fiscale presieduta dal senatore Angius esistono sensibilità diffuse insomma cerchiamo di tale iniziativa cioè di costruire il più possibile nel
Paese con il Parlamento le condizioni è insomma perché con la Finanziaria novantotto si introducano questi elementi nuovi di federalismo fiscale che effettivamente apparve una nuova strada altrimenti io temo che saremo in
Tantissime difficoltà non solo ripeto con i bilanci dei Comuni novantotto e coloni effettivamente se grave difficoltà ma anche a partire dal primo gennaio novantanove quando ci troveremo queste competenze nuove senza ben sapere come finanzia
Ci sono poi altri due problemi sono rapidissimo
Che riguardano uno a questo i trasferimenti e l'altro il problema dei flussi di cassa
Sui trasferimenti abbiamo dovuto prendere atto corra Mariko
Che viene confermata la riduzione di cinquecentosessanta miliardi sui trasferimenti novanta sette e quindici viene proposto un aumento del due per cento ma diciamo sulla base ridotto quindi alla fine la differenza fa quaranta miliardi mentre ci volete su ventitré mila miliardi al top non è un granché però viene confermato un dato
Per noi negativo che non come ANCI non intendiamo sottoscrive cioè dato che di anno in anno mentre negli altri con con la pubblica amministrazione cioè un riconoscimento di questo fattore diciamo di aumento costi per i Comuni invece siamo sempre in discesa
Qui il ministro Napolitano giustamente ha ripreso l'idea che noi avevamo già avanzato lo scorso anno c'è quello di cercare di fare un accordo almeno triennale stiamo discutendo su questo ovviamente non abbiamo
Detto no a questo taglio ma anche su questo attendiamo una risposta leggendo la finanziaria infine l'ultimo tema che quest'anno potrebbe diventare quello più diciamo difficile da affrontare e con maggiori ricadute sulla vita dei nostri Comuni il problema dei fabbisogno di cassa
Come voi sapete tra i parametri dell'adesione alla Unione Europea ve n'è uno che considerato tra i più importanti che prevede la necessità per ciascun paese di mantenere il fabbisogno di cassa Enti concerto volume cioè il tre per cento in più rispetto al programma
Per stare entro questo parametro occorre un meccanismo molto attento di controllo di monitoraggio della cassa cioè vale a dire dei prelievi che quindi al di là del dato di cui
Pensa consenta di diciamo di mese in mese no al al tesoro ecco nel suo insieme di contabilizzare cifre che sì e no coerenti con l'obiettivo se voi ricordate alla fine dello scorso anno ci fu l'annuncio di un intervento coercitivo non ci ribellando e giungemmo a concordare un meccanismo invece di collaborazione
Questo meccanismo ha dato buoni risultati
Nei primi sette mesi di quest'anno grazie a questa responsabilizzazione schema autonomia il sistema nostro delle Autonomie è stato allineato con gli obiettivi quello che ci viene chiesto ora è di continuare a essere responsabile quindi alla collaborazione su questo c'è piena
Ma si aggiunge che necessario per il tesoro a bere uno strumento vincolistico anche per rendere credibili lei ride Fioroni sul bilancio di cassa che il Tesoro vuole contabilizzare in modo tale da risultare alla fine no allineamento con l'obiettivo di massa
Devo dire che su questo noi abbiamo posto la questione
Perché un conto è collaborare e se questione questa siamo ben d'accordo voi sapete che le le aziende hanno un sistema di programmazione dei flussi di cassa è giusto che le abbiano anche i comuni
Un altro conto è introdurre dei vincoli automatici perché questo creerebbe difficoltà enormi pensate ad esempio tutto il sistema dei fornitori
Chiaro che se a un certo punto il Comune smette di pagare i fornitori ci sono dei padre che si creano degli oneri indotti molto seria ha poi c'è una ricaduta generale di grande negatività
Pertanto
Anche su questo punto noi abbiamo avanzato le nostre proposte e rimaniamo sostanzialmente in attesa di leggere che cosa nella Finanziaria ci sia quindi in conclusione credo che mai come qui stante la battaglia per la Finanziaria assoluto per l'autonomia il federalismo fiscale non si conclude il trenta di settembre noi onestamente non credo potremo avere risposte tutte positive nell'ambito di
Il testo che il Governo varerà sa penso che dobbiamo mantenere viva iniziativa durante tutto il prelibato sulla Finanziaria perché le questioni in gioco sono di grande rilievo insisto pertanto e sullo porti età di stringere le file e quindi di portare a termine questo processo di convergenza tra le associazioni e sulla necessità anche di mantenere forte viva amministrativa nel Parlamento e nel Paese quindi non rinchiuderci di nulla
Porto a due tra autonomia e governo che di corto respiro ma cercare di costruire il massimo di consenso possibile sapendo che nostro sono proposte credibile sono proposte ragionevoli sono proposte che incontrano se
Quando me anche il favore della gente perché la gente è più contenta lo dico banalmente di pagare le tasse ai comuni che non si paga
Parlare radio e questo credo possa garantire che qualche risultato politico di una certa importanza lo si può ottenere Deering
Nel secondo di attenzione intanto ringraziamo il sindaco vitali come dire se son rose fioriranno io ho il dovere di ricordare qui che domani mattina alla ripresa alle nove e trenta