War Room COM - Desiderare conta

E
Bentornata è ben tornati a war room comma il nostro appuntamento settimanale con le novità e le tematiche della comunicazione nato dalla un rom di Enrico Cisnetto
Tu chiamalo se vuoi potere aspirazionale o magari come avrebbe detto il filosofo Cibeles qualche decennio orsono e in un contesto politico culturale molto diverso il potere delle macchine desiderando che ma allora si trattava di una dimensione di natura anche se non soprattutto ideologica
Mentre qui si fa riferimento al potere trasforma Tivo del fattore desiderio un fattore come raccontano gli autori del libro di cui parliamo quest'oggi che si rivela prezioso per affrontare l'odierna assai problematica età delle transizioni
A riguardo l'innovazione sociale agito in questi decenni principalmente lungo due direttrici
Da un lato ha operato sul fronte dell'innovazione istituzionale dando vita nuovi modelli organizzativi e a nuovi paradigmi di governance collegati prevalentemente alla dimensione imprenditoriale
Dall'altro si è dotata di una serie di strumenti e infrastrutture di tipo gestionale
Con la funzione prioritaria di promuovere dei progetti di aggregazione solidarietà sociale
Che realizzano le istituzioni di nuova generazione e il processo di Institutio nobilmente come nel caso appunto dell'imprenditoria sociale
A incombere oggi sono però tutta una serie di trasformazioni radicali
Che si inseriscono in un contesto in cui per un verso l'esplosione incessante delle disuguaglianze toglie fiducia alla possibilità di giungere ad acquisizioni e cambiamenti migliorativi
I per l'altro e di uno dei motori della transizione ecologiche
Il tema dei limiti delle risorse e delle compatibilità ambientali si va facendo sempre più stringente
Questo perché scrivono gli autori del libro che stiamo per presentare
Quel che ci manca per cambiare è un elemento che non risulta surrogabile attivabile da risorse economico da incentivi stiamo parlando del desiderio sia di quella componente di cui non possiamo disporre e che non possiamo attivare a nostro piacimento ma che paradossalmente e parte del nostro essere ed è alla base della nostra umanità
La vita non è decifrabile unicamente in una la visione biologica della persona
C'è un surplus che al centro delle nostre intenzioni azioni decisioni relazioni un fattore che rende possibile l'impossibile
Quello per usare altri termini che richiedono immaginazione istituzionale o costituente ed è precisamente quanto servirebbe in una fase di trasformazioni così profonde
Quali quella in cui siamo stati precipitati da una serie di fattori che oggi difficilmente i nostri sistemi di governance riescono a controllare e neppure men che meno a indirizza
Tutti questi argomenti hanno a che fare con la comunicazione per un verso e per l'altro con i mutamenti della società elegge negli intrecci è un modo per cercare di comprendere e le trasformazioni del tempo presente
E per cercare di intuire quelle dinamiche del futuro che tanta sono già profondamente entrate anche nella nostra vita quotidiana di questi argomenti discutiamo con uno degli autori Paolo Venturi a cui do il benvenuto
Salve caro saluto a voi agli ascoltatori
Direttore di ai con Research Centre docente di imprenditorialità e innovazione sociale all'università di Bologna
Vorrei cominciare chiedendo le qual è la fotografia dell'Italia attuale perché dalla lettura dello stato del sistema Paese si possono per l'appunto individuare alcune dinamiche che sono al centro del vostro libro
La fotografia da cui siamo partiti
E quella che un po'da un po'di anni sta facendo il Censis ossia una fotografia che che legge
Diciamo una stanchezza
Una stanchezza nella nell'intraprendere nella nel guardare con speranza
Nel nell'agire dei cambiamenti nel partecipare c'è una stanchezza diffusa su vari livelli che e quindi una sorta anche di inerzia
Che non ci fa credere indietro ma che in qualche modo registra una postura che abbastanza affaticata
Vediamo nella democrazia iscritta nel tasso di di di fecondità ed è anche secondo me è iscritta anche Ina in altri dettagli che stanno appunto come ho detto prima
Nella nella popolazione di di alcuni elementi che hanno da sempre caratterizzato la i nostri territori
Le ricerche ci dicono che ormai il capitale sociale si sta gran parte erodendo che la propensione all'imprenditorialità tratto distintivo
Della nostra economia l'imprenditorialità nostro un tessuto che è andato conto cioè un modello che è andato controcorrente ha dimostrato quello che tutti i manuali di economia del mondo invece insegnano
No cioè che la la dimensione che il che la scala posta insieme con lo scopo
E che la competitività non si raggiunge soltanto attraverso la grande dimensione ma anche la la capacità di di creare innovare su una scala più ridotta e qui c'è tutto il tema territoriali
Questa stanchezza questa stanchezza della società nella società e che è visibile appunto da tutti questi indicatori
A lui c'era in qualche modo soprattutto dopo il commenta
In qualche modo introdotto una serie di di domande recepiamo soprattutto di istituzioni e di innovazione sociale
Spesso si cambia se si pensa al cambiamento e l'attenzione al cambiamento pare come qualcosa di necessario poi al alla prova dei della della realtà reale vediamo che questo c'è una appunto un un approccio stanco in in un'inerzia ci siamo chiesti intorno questa inerzia quali potessero essere le cause e siamo arrivati dopo un certo dopo un po'di riflessione comune
Siamo ripartiti dalla dall'inizio e abbiamo pensato che abbiamo tutto fosse abbiamo troppo soprattutto in termini di normative strumenti toolkit ormai anche noi modelli organizzativi
Framework cambi di paradigma quindi un paradosso questo paradosso a nostro avviso trova la sua
Cioè l'elemento diciamo la causa
In una stanchezza che va attribuita o è attribuibile soprattutto alla l'incapacità di rendere manifesto esplicito
Un fattore che costitutivo della persona che il tema del desiderio ripartire dal desiderio nostro avviso
è necessario per dare un valore d'uso a una quantità di strumenti di opportunità che ci sono anche questo momento difficile
Ma che senza appunto una mossa un rischio personale cosa che oggi è diventata quasi insostenibile non si riescono ad attivare quindi la fotografia che ne vediamo della della società non ha bisogno soltanto di diciamo élite illuminate cambi di paradigmi nuove risorse cambi di gioco litiga ma bisogno di recuperare un rapporto diverso
Con la realtà e questo nasce attraverso mettendo in gioco il desiderio infine i conti
Alexander diceva appunto che la capacità la possibilità d'anche in termini ambientali o comunque in generale cambiamenti nasce appunto
Ha come presupposto la desiderabili tra degli stessi ecco se non desideriamo una cosa è difficile che questa cosa accade
Spazio al desiderio di Libero che lei ha scritto con Flaviano Zandonai introduce quella che davvero una dimensione immateriale all'interno di una serie di ragionamenti intorno alla società anche alla politica
Al bisogno di tornare alla giustizia sociale alla dimensione istituzionale che attraversa profondamente questo libro
E la fotografia che lei ci ha restituito è una fotografia all'interno della quale c'è anche un tassello
Molto di pittore della profonda drammatica rivoluzione di modi di vivere determinato dal copia di quella che gli anglosassoni hanno chiamato la gola i travestiti Mash
Ed è come Rossella grande le grandi dimissioni la grande fuoriuscita dal mondo del lavoro innanzitutto se anche una grande forma di rassegnazione come voi dite
All'interno della quale l'impressione che la Società italiana sia non solo quell'italiana naturalmente ma in questo caso ci stiamo occupando della società più domestica sia molto sfibrante e incapaci di generare il legame sociale
La non generazione di legame sociale significa anche un grande problema economico è un grande problema comunicativo ovvero la Rita della dimensione a cui lei faceva riferimento del capitale sociale
Ci sono dei segnali che vanno in controtendenza sempre in questa mappatura della Società italiana e soprattutto esistono non servono solamente le élite ma esistono classi politiche all'interno del Paese che siano in grado di interpretare questa fase sul giudizio
Come ha detto bene appunto il tema delle grandi dimissioni o comunque questo clima no ma di stanchezza che si legge nel mondo del lavoro
è stato trattato all'interno del libro e come esemplare
Se ne prendiamo i dati di Gallo che in qualche modo questa distruzione che fa ricerca a livello mondiale anche nel nostro Paese
Sappiamo che solo l'otto per cento del dei lavoratori si ritiene effettivamente positivamente ingaggiato in ciò che fa
E come a voler dire che noi il lavoro sempre più svuotato da una dimensione di significato
Le imprese oggi cosa fanno bastardi vedere anche no anche dalle proposte
Hanno capito questa cosa qui che ci sono stanno immettendo
Approvano in mentre a mio avviso con fatica riusciranno a farlo questo senso significato pensando appunto che sono loro i protagonisti di questo processo la parola il famoso porpora sono lo scopo
Sono tantissime ormai le ormai tutte le strategie orientate diciamo intorno alle risorse umane sono tutte porto esaurienti
Ma qui c'è un tema di da da da definire un conto del POR posa aziendale è un conto è il desiderio personale
Allora per ringraziare le persone e è chiaro che bisogna mettere all'interno di un mese di un orizzonte di senso dell'azienda del perché le cose si fanno eccetera ma questo non significa portare la persona
Il desiderio la persona a qualche modo ad appiattirsi al corposa aziendale è il contrario bisogna che il Polo cosa aziendale stimoli intraprendenza il desiderio
La creatività o comunque la motivazione intensità delle persone nel libro facciamo questa proprio distinzione fra di competenze tassi intento
E competenze codificate codificate sono quelle competenze che nella borsa il Manifesto e che sono iscritte nel nel contratto sono le mansioni sono quello che è scritto che noi dobbiamo fare dalle alle Hooper gli obiettivi che abbiamo tacita invece sono quelle competenze che sono dentro a ciò che siamo che possiamo fare ma che solo una dimensione relazionale motivazionale riescono riesce a fare emerge allora questi capisce molto bene come fattore di desiderio sia qualcosa di concreto
Come solo la desidera inventati qualcosa cioè la messa in gioco della persona non solo nelle sue competenze codificate ma in quell'età si tenta il lavoro è è molto di più di quello che noi dobbiamo fare il lavoro parte dalla capacità di trasformazione della realtà della persona persona si mette in gioco se in un clima sia in un contesto sedendo relazioni sei dentro modelli organizzativi se ha delle traiettorie di impatto se hanno una una dimensione anche così di un ambiente un luogo capace di tener viva desta
Questa motivazione che una prossima il desiderio
Ora quei torniamo al punto dal punto iniziale cioè cosa significa in concreto questo significa che nel mondo del lavoro
Quindi anche oggi il tema politico faceva riferimento no a come oggi la politica intercetta questi temi purtroppo intercetta solo un aspetto rilevantissimo il tema del lavoro cioè del giusto compenso
Però il lavoro è molto più del giusto compenso il lavoro e la modalità con cui le persone si realizzano ed è per questo motivo che questi due elementi devono essere tenuti in gioco oggi la politica la dimissione partitica che in qualche modo a chiamate partecipa costruire né leggi normative o comunque un ambiente
In qualche modo che valorizza e promuove il lavoro e troppo schiacciata su una dimensione necessaria ripeto oggi dati OCSE sappiamo che il nostro Paese il paese dove in termini di
Punto salari reali non ed è fermo a trent'anni a trent'anni fa rispetto alle altre
E agli altri Paesi europei quindi siamo indietro e ci vuole un giusto compenso ma il giusto compenso è necessario ma non sufficiente
Per questo bisogna riallestita questo nostro tema cioè il desiderio non possiamo metterlo dentro noi con il POR pose
Il desiderio è qualcosa che le persone sono strutturati desiderio diciamo la più facile nei convegni si parla sempre si dice mettiamo la persona al centro cosa significa mente la persona al centro
Dal nostro punto di vista significa rimettere il desiderio della persona al centro però perché questa emerga e necessario ridisegnare Conte Ria allestire dei contesti
Io a tornare da allestire contesti ambiti
Ambienti policy reti dare affinché la persona possa in qualche modo fare emergere fare qualche modo torna a far tornare a galla quella
Risorsa scarsa che fa la differenza
Ecco Unico Mini si dice mettiamo la persona al centro e si parla molto spesso di leadership la leadership e a volte anche una scorciatoia cognitiva e rispetto ad affrontare i problemi che sono complesse pur essendo indispensabili rinunciabile ancor più in un'epoca come la nostra come si ridefinisce la categoria della leadership alla luce della necessità di dare spazio al desiderio di questo potere aspirazionale che voi che scrivete nel libro
La leadership per fondamentale perché come dicevo
La possibilità che si torni a far spazio al desiderio dipende dalla capacità appunto
Di creare delle delle occasioni delle di ridisegna di ridisegnare il contesto e il leader ha questa responsabilità non tanto di controllare il soggetto quanto di valorizzare soggetta a ma non solo nelle sue funzioni diciamo così tipiche noto esperto ciò che produce un popolo indurre in termini di attività di mansioni di obiettivi ma quanto nella sua capacità appunto di di anche di di andare oltre no le regole date e di innovare
In fin dei conti l'innovazione in qualche modo bisogna si nutre di di tante idee mezze idee che collidono una con l'altra che a necessitano di un ambiente ecco la leadership oggi dovrebbe essere quella che in qualche modo potenza desiderio e quella innanzitutto è una leadership di servizio
Che ha ha in qualche modo da potere alle aspirazioni e definisce gli obiettivi ma in qualche modo è parte causa di questi Hubert Chigi questi obiettivi
L'altra cosa che una leadership positiva nel senso che parte da una visione antropologica positiva della persona
Cioè voglio dire si parlava prima no ma anche di di lavoro ma sulle torniamo alla storia pensiamo Olivetti cosa facevo rivetti quando venivano no i grandi da altri Paesi del mondo a vedere
Perché quella fabbrica era particolarmente innovativa nel lavoro
Al di là del fatto che gran parte diciamo dei dei dirigenti e dei manager avevano competenze umanistiche storiche filosofiche
Scoprivano che la qualità di quell'innovazione non era solamente diciamo
Non stava solo nell'aver diciamo portato dall'America il terrorismo in salsa fra virgolette italiane ma nella nella vera diciamo coinvolto lavoratori
In maniera integrale cioè il lavoro era l'occasione in cui le persone fiorivano e e per fare questo diciamo hanno creato un contesto in cui le libertà positive all'intraprendenza e l'azione e valorizzata e hanno messo cosa non scontata in collegamento cosa che nel libro espressa le persone con la comunità
Cioè il rapporto con la comunità diventa un elemento che potenzia il desiderio rivetti aveva capito benissimo tant'è che appunto diceva appunto che il senso della fabbrica
Era quello appunto di far fiorire una comunità dove le persone a trovavano il loro significato
C'era giunto nel frattempo il suo coautore il sociologo Flaviano Zandonai che saluto i colgo al balzo la palla anzi l'assist della comunità
Chiedendo appunto al Zandonai
Quale comunità deve essere costruita ENI in un contesto di iper individualizzazione quale quella attuale può essere edificata
Una comunità nella quale come voi dite occorre anche ripristinare la fiducia delle persone nei contratti
Che è un tema molto interessante che rimanda ad una serie di vostri studi anche precedenti tutt'altro che scontato in un'epoca in cui la sfiducia sta diventando purtroppo sistemica con la conseguente problematicità per l'idea stessa della credibilità
Sì grazie grazie per l'invito mi scuso sono in un'area interna
Del Paese quindi cattiva connessione ma anche il luogo dove si esistono rigenerate comunità di desiderio per certi versi a determinate condizioni
E le condizioni sono essenzialmente due che mi sembrano interessanti da rilevare il primo è la questione dell'assenza la mancanza desiderio l'assenza delle stelle
Diciamo però che pago la difficoltà avere un orizzonte un futuro genera un senso di inquietudine che mobilita in qualche modo no quindi la dimensione dell'assenza
Le aree interne del Paese da questo punto di vista sono state a determinate condizioni delegare dove ci sono sempre state più mancanze assenze chiusure ridimensionamenti vince questa prima questione dell'assenza che è importante da rilevare poi c'è un'altra condizione che siccome innesca il desiderio che è quella della tesa del saper attendere per certi versi no il fatto che si crea uno coi delle condizioni anche minime
Che consente alle persone di mobilità se in qualche modo quindi questo mix è strano di capacità negative capacità positive assenza inattesa
Ha generato anche in particolare nelle aree interne del Paese in alcune aree interne del Paese nuove forme di comunità qualche modo no comunità caratterizza da una maggiore diversità interna
Quindi le comunità che nascono oggi anche nelle aree interne hanno un tasso maggiore di diversità in termini di attese in termini di visoni in termini di risorse interne di desideri e la diversità se messa a valore è una grande ricchezza questa se volete è una se volete una differenza molto importante rispetta le comunità del passato nelle quali prevaleva soprattutto il meccanismo dell'omogeneità per certi versi i punti di vista divisioni di Bagram culturali Dio logica e così via
Mentre invece le comunità che nascono dall'assenza dalla capacità di attese da oggi sono maggiormente in grado anche di mettere a valore quello che è il principale elemento di valore della nostra società se viene riconosciuto
E sostenuto che quello della diversità diciamo per in questo elemento importante quello che vogliamo dire e che qualche modo ce la prendiamo un pochino anche per essere un po'polemici ma in senso costruttivo con un approccio community building come si usa dire subito in questi anni
Che è stato corse eccessivamente contrattualizzato cioè si è puntato troppo sul costruire corpi intermedi soggetti collettivi quasi come coalizioni di interessi vai designers quindi in qualche modo costruendo dei percorsi predefiniti
Verso i quali si converge in maniera quasi automatica più quasi per dare riscontro a chi ti accompagna otiti sostiene occhi finanzia queste iniziative piuttosto che per una tua effettiva volontà interno quindi questa cosa è voler contrattualizzare tutto
Attraverso patti parasociali attraverso forme giuridiche organizzative un po'fine a se stesse secondo me anni chi secondo voi annichilito questa componente di desiderio che tipica del fare comunità
Con questo non ce la vogliamo prendere con i contratti o con le forme istituzionali sono importanti ma devono stare al loro posto prima viene questa componente di percezione di assenza capacità di attese e quindi di intrapresa comunque
Poi si costruiscono effettivamente le regole per poter far funzionare questo tipo di attività
Allora ci sembra che negli ultimi anni c'è quasi la dimensione regolativa ci si è imposta sulla dimensione promozionale delle comunità
Però così le comunità hanno il fiato corto
Raggiungono magari anche degli obiettivi
Loro hanno una loro funzionalità
Ma perdono quella capacità trasforma viva anche un pochino radicale di cui abbiamo bisogno perché lo status quo attuale del nostro Paese non ci basta garantirci un futuro
Quindi quello che diciamo che recuperare la componente di desiderio in particolare dentro l'azione collettiva un'azione collettiva basata sul senso comune
Una visione comune deve recuperare proprio questa capacità anche questo fattore desiderio e non basta solo come dire costruire percorsi di capacity building di accompagnamento di infrastrutturazione
E sono importanti ma solo una fase successiva sulla fase Pluto funzionale strumentale non costitutiva ecco questa cosa qui vogliamo dire
Per tornare come dire a fare comunità anche sulla base di una spinta di di desiderio sostanzialmente
Quindi è certamente questo nostro Paese di un eccesso di dimensione regolativa dei di dimensione normativa soffre molto
Tanto da soffocare per l'appunto anche la comunità le comunità lì spinte verso il desiderio e la possibilità della società civile di ingenerare legami sociali e di essere anche promotrice di un'economia del cambiamento
Siamo arrivati quasi alla fine del nostro appuntamento volevo chiedere al presidente Paolo Venturi chiudendo di raccontarci quale la postura verso il cambiamento che si legge nel Paese in che modo si può cercare di migliorarla perché e le trasformazioni sono inevitabili l'idea reattiva e della Resistenza non era sicuramente quella in grado di trasformare in senso positivo
E in qualche modo c'è bisogno anche di forme di neo mutualismo che siano in grado appunto di assecondare il cambiamento
Ma il il volume
Soprattutto nella parte finale dopo aver provato stimolare e per certi versi anche a provocare no
Il lettore è un saggio che diciamo mette al centro alcuni elementi alcuni fattori di crisi quindi di passaggio e propone il di ripartire dal desiderio però alla fine collocato diciamo una parola che a mio avviso e rilevante la parola educazione la prova educazione diversamente dalla parola formazione ed ulcere significativa fuori
Noi abbiamo un sistema che ormai come anche purtroppo anche nelle scuole totalmente istruttivo cioè abbiamo siamo impegnati a mettere dentro
Primo fra piano parlava dell'anno di processi di il fare comunità qualcosa che nella storia se infrastrutturate quasi in maniera indonesiano
E che oggi trova una miriade ormai di toolkit no anche normative giuridiche oggi siamo in un ambito momento storico in cui
La riforma del terzo settore d'ambito che io slavi hanno spesso frequentiamo
A codificato la coprogettazione che è un che è un tema che naturalmente prima si infrastrutturale nel fare e nell'essere soggetto di comunità
Bene da questo punto di vista ha quindi il tema non è tanto no
Dimenticarsi della rilevanza dell'istruzione della formazione di tutti questi elementi no
Necessari di empowerment il vero tema in qualche modo rimettere in un un gioco una dimensione educativa cioè processi con testi e qui c'è il tema del lavoro cercava delle politiche
No anzi kennediano perché ne dicevano cosa possono fare gli americani degli Stati Uniti non ma cosa dice era un modo per provocate tirar fuori no quindi e questa cosa qui emerge non dentro un dovere Isma'
La grande dicotomia che abbiamo creato e che abbiamo costruito processi intorno solo il bisogno poche desideri
Quando io rinuncio anche a Flaviano qualche volta non ci mettiamo a raccontare il libro Io dico spese spesso punto che i bisogni e ci sono state importanti la nostra economia e anche nel nostro ma insomma no
Dalla piramide dei bisogni di Maslow uno che in qualche modo pure il desiderio in cima ma solo dopo che hai risposto che ha soddisfatto tutti gli altri bisogni primari secondo mentre le nostre più una cultura che arrivando da Dante no che nel Convivio
Invece di appunto di parte dalla logica dei desideri esche racconta e spiega come la persona desidera subito il tutto
Anche se ha bisogno di tutto
è un approccio completamente diverso ripartire nei desideri significa quindi in fin dei conti nel nostro contesto dove siamo
Lo dicevo primarie allestire soluzioni situazioni relazioni e il vero check-up del cambiamento è capire se quel cambiamento desiderabile
Non possono io non posso dire a mia figlia vai esci e desidera posso però fare due cose o creare un contesto in cui il suo desiderio censurato un metterla in un in un ambiente e stipendi UE educarla
A tirar fuori quel desiderio e tradurlo in un'azione che oggi e sempre più un'azione diciamo ad alto costo cioè i cambiamenti oggi costano di più perché l'inerzia e maggiore rispetto al passato e quindi altrettanto il desiderio deve essere un'energia particolarmente rilevante altrimenti rischia di essere sommersa
Da quella marea che il Censis tutti gli anni ci ricorda che questo inerzia questo sonnambulismo che tengano addormentare un po'tutto
Una spinta inerziale che nel caso italiano ahi noi è particolarmente presente e dunque a maggior ragione e voglio sottolineare l'utilità del libro scritto da Paolo Venturi Flaviano Zandonai spazio al desiderio il potere delle aspirazioni per generare innovazione giustizia sociale
Pubblicato da Egea che è una salutare scossa all'interno del dibattito
Di tanti dibattiti in verità compreso quello riguardante terzo settore associazionismo Società Civile con un'ottica che è decisamente originale dunque molte grazie a Paolo Venturi
E a Flaviano Zandonai per averci accompagnato alla ricerca di nuovi toolkit e di nuovi schiavi analitiche di interpretazione
E un saluto a tutti coloro che ci hanno ascoltato dando appuntamento alla prossima puntata di war room comma