Una proposta per lo sviluppo del Mezzogiorno: meglio investire nella tutela dell'ordine pubblico che nel progetto Iri 2; Lavoro: la riduzione dell'orario a 35 ore, la flessibilità, il problema della disoccupazione; Il mondo del lavoro e l'oppressione fiscale; Per cambiare, meglio le riforme o i referendum?

Siamo vicino Bologna nostri microfoni abbiamo il dottore Innocenzo Cipolletta direttore generale di Confindustria
Dottor Cipolletta senta gli ha fatto una proposta per il Mezzogiorno di utilizzare i soldi che verrebbero stanziati per la ieri due
Combattere la criminalità appunto nelle in questa zona dell'Italia ce ne può parlare io credo che se il paese si ritrova ad avere tre mila miliardi da poter spendere
Piuttosto per il Mezzogiorno piuttosto che immaginari progettualità iniziative che anche nel passato hanno finito per portare più danni che vantaggi siano da spendere questi soldi lì nell'obiettivo di aumentare il grado di sicurezza del paese ecco tre mila miliardi o anche meno si possono dotare le forze dell'ordine di mezzi e degli strumenti necessari per presidiare una buona parte del territorio guardino comincia ad acquisti presidiare quelle zone dove si svolgono le vita economica e dove quindi la vita economica può riprendere in maniera più tranquilla di questo consentirebbe di avere uno sviluppo economico e poi suo volto produce quel reddito che serva a mezzogiorno per superare alle sue ritardi un trenino a Vignate sempre una cifra abbastanza elevata per poter rappresentare anche un simbolo forte di volontà da parte dello Stato di lotta contro il crimine perché al di là del problema nel Mezzogiorno io credo che ci sia un una
è un'esigenza da parte dello Stato in un cedere di fronte alla criminalità e nessun innanzi alla conduzione ecco in questo momento proprio a Napoli dice l'esercito nonostante questo accadono cose gravissime altra violenza sembrerebbe quasi che la vostra proposta di di stimare i soldi per l'IRI due alla criminalità sia in qualche modo un bastone ne le ruote di Bertinotti visto che le due era una delle degli accordi di Bertinotti con il Governo Prodi oltre a quello del trentacinque ore a cui siete contrari nello lo sappiamo ma noi non non abbiamo non fabbrichiamo le nostre idee solo per da Fassino e Bertinotti assolutamente non è quella di una
Stroppa etico sia sulle trentacinque ore che in questo caso per il Mezzogiorno e ci poniamo titolare sapere qual è l'obiettivo che interessa il Paese
Sulle trentacinque ore abbiamo detto che quello che interessa il Paese l'occupazione e quindi non vogliamo discutere trentacinque ore perché questo non è un obiettivo condivisibile da nessuno ciò che condivisibile sono le politiche per l'occupazione se nel discutere le politiche l'occupazione qualcuno riesce a dimostrarci la riduzione dell'orario lavora trentacinque ore può servire per l'occupazione non li discuteremo ma se non può servire per l'occupazione credo che nessuno debba prendere in considerazione lo stesso vale per le politiche del mezzogiorno ci sembra assurdo discutere se bisogna fare un organismo di cento cioè cinquanta persone e dotato di incerta quantità di miliardi per sapere prima di sapere che cosa deve fare un problema del Mezzogiorno è la sicurezza e se ci sono dei soldi spendiamoli per la sicurezza quindi nostro è un obiettivo di andare a cercare le soluzioni dei problemi altri hanno obiettivi politici e quindi
Tenente possano scegliere altre soluzioni ecco questa per quanto riguarda le trentacinque ore proprio il
Premio Nobel per l'economia Franco Modigliani ha parlato di umbertina Bertinotti reazionario per una proposta del genere perché escluderebbe contro l'Italia dall'euro in questo clima di ottimismo per era giunto a parametro di Maastricht sul deficit prodotto interno ordo rimangono ancora dei ritardi dell'Italia ad esempio
Nel mercato del lavoro sicuramente l'ingresso nell'euro presuppone un recupero di flessibilità che noi nel passato abbiamo sempre trovato nel cambio della moneta bloccando il Cam nella moneta abbiamo bisogno di quella flessibilità che ci consenta di adattarci a eventuali ciò se si deve produrre e lei flessibilità nel mercato del lavoro sono necessarie proprio a questo fine se uno dovesse abbassare l'orario legale evidentemente introdurrebbe elementi di rigidità tali che vanno in contraddizione questa esigenza quello che credo comunque che vada sottolineato can oggi l'Italia si trova alla vigilia di una fase di ripresa
E quindi parlare di flessibilità alla vigilia di una fase di ripresa e parlare in termini positivi cioè in termini di possibilità di aumento di occupazione che è una cosa completamente di sa di quando si parlava di flessibilità in recinto di avere una recessione perché questo avrebbe significato quasi esclusivamente ristrutturazioni licenziamenti e quant'altro oggi ne chiediamo una flessibilità per aumentare l'occupazione chiediamo contro il termine in modo da poter avere una occupazione maggiore anche se limitata nel tempo nella consapevolezza che se si mette in moto il meccanismo della ripresa poi molti di questi contratti sì riescono a trasformare a tempo indeterminato ed è invece se devono partire già come contratti a tempo indeterminato è molto probabile che ce ne sarebbero una quantità molto minore quindi una minore possibilità di
Cresce queste qua la nostra filosofia in questo momento ecco la flessibilità del lavoro
Potrebbe aiutare ritornando al Mezzogiorno proprio la disoccupazione
In questa parte d'Italia sicuramente noi abbiamo anche proprio in relazione a questo obiettivo in questi giorni negoziato Gomez sì ma accanto anche se può faticosamente alcuni contratti d'area una Manfredonia vicino a Foggia all'attacco l'ottone per introdurre alcuni elementi di flessibilità salariale nell'organizzazione del lavoro
Con l'obiettivo di attirare investimenti in queste zone a Manfredonia sono già disponibili seicento miliardi investimenti privati che imprese del Nord nord est in particolare vogliono realizzare
A Crotone ci sono alcuni progetti che possono partire con questo ne stiamo provando che la flessibilità che chiediamo non è fine
Se stessa ma è funzionale all'aumento dell'occupazione rimane a mezzogiorno come al Nord e un altro problema che peraltro ci distingue dagli altri Paesi dell'Europa che abbiamo una fiscalità molto opprimente è un fisco molto opprimente lo ha ricordato anche il governatore della Banca d'Italia Fazio questo è sicuramente il problema dell'Italia oggi perché il risanamento che abbiamo fatto che era doveroso fare
Statutario Risanamento che sta condotto quasi esclusivamente attraverso un aumento della pressione fiscale e contributiva
Arrivando a dei risultati che sono ai vertici dell'Europa nel novantasette il rapporto fra le
Entrate pubbliche prodotto interno lordo dell'ordine al quarantotto virgola quattro per cento credo che siamo al massimo in Europa
E abbiamo raggiunto questo massimo in pochissimi anni quindi Ciaccona stress fiscale considerevole oggi noi dobbiamo cominciare a mantenere questo risanamento per abbassando la spesa pubblica e quindi abbassando anche entrate e quindi le tasse e i contributi sociali e questo non può essere lasciato semplicemente
Al caso o altri inquinanti qualche imposta ma deve essere una strategia di governo perché senza una strategia reale di riduzioni alla spesa pubblica e i possibili immaginare una riduzione della pressione fiscale e contributiva ecco do per oltre che la pressione fiscale e contributiva così elevata è una vera e propria allora sopra di dirigismo perché nel nostro Paese nello Stato prelevando la metà del reddito diretta poi lui stesso artefice e delle scelte che singoli cittadini consumatori devono fare vediamo quello che sta succedendo in termini di contributi che vengono dati per ristrutturare una casa per acquistare un'auto a fare determinate spese questa è la testimonianza che con questo livello fiscale contributivo che con sua non si muove per farlo muovere lo stato dei rivali dei contributi vantare dei contributi senza passare la spesa pubblica significa ridurre la pressione il gettito fiscale e quindi lo Stato la deve aumentare da qualche altra parte il circuito che perverso tra qui finisce l'inefficienza e l'applicazione delle libertà individuali e quindi ne chiediamo che questo circuito vada spezzate dove spezzarlo
Spezzarlo innanzitutto dalla
Riduzioni della spesa pubblica che deve essere propedeutiche alla riduzione della pressione fiscale e contributiva e in questo caso si possono falsa anche tutto il sistema delle agevolazioni che è un sistema che falsa la libera concorrenza un'ultima riflessione dottor Cipolletta al volo
Pensa veramente che volevo riforma del mercato del lavoro il calo della fiscalità pensa veramente che questo si possa fare con delle riforme e non con me magari una azioni d'urto come gli era era stata proposta la Confindustria Lista Pannella con una serie di referendum nel credo che tutti i mezzi siano buoni e il resto
Ancorato alla speranza che la ragione sia più forte che procedimenti di carattere eccezionale sono convinto che l'ingresso in Europa e la Costituzione l'euro rappresenti un elemento scatenante dice questi fattori perché quando non avevamo più nulla calcolare il cambio paese spinte saranno più forte questi modifiche e quindi io
Mi auguro e spero che si vada verso questa strada ringraziamo dottore Innocenzo Cipolletta direttore generale della Confindustria