"Oltre l'ultima notizia" org. dalla CGIL - lavoratori della comunicazione

Se non quelle nubi
Quelle nubi che ci sono sempre su su certi giornali menu quel delle nubi che accompagnano questo giornale dan
Nella sua storia questo giornale che viene da lontano come voi se
Come diceva scusate sia cioè
Appunti chiedo scusa visto quel giorno saluto il mio presidente
Ma e missili dicevo su questo giornale ci sono sempre state delle nubi e c'erano anche quando quando sentiva parlare
Oggi queste nubi
S'sono esplose ed è venuto il temporale
Io naturalmente non entro nel merito non è la sede non è la sede però ho voluto chiamare questo episodio per dire a mio avviso come la crisi
Dell'editoria la crisi dei giornali sempre
In uno stato latente almeno per molti giornali una situazione precaria sulla pelle dei giornalisti sulla pelle di tutti non solo dei giornalisti ma di tutti coloro che lavorano nel settore quindi poi scoppia e qui è esplosa esplosa tre giorni fa tre giorni fa quando l'editore ha presentato il piano di ristrutturazione dell'azienda
Ma ma c'era era una situazione nell'aria perché perché e e io mi limito
A poche parole perché io troppo che questo convegno consentitemi è un contributo molto importante molto importante
Che che voi date alla risoluzione dei problemi
Perché aiutate a vedere un po'cosa c'è oltre la nebbia oltre la nebbia che avvolge molte di delle delle delle attività che si leggono a al mondo dell'editoria io ho letto
Concorda con attenzione con interesse la relazione
L'ho letta e permetta segretario generale
Di schiena di di dirle che la la l'ho apprezzata l'apprezzo l'ho letta mi l'ho anche come si dice in questi casi
Punteggiata perché la trovo di una sconcertante attualità sembra fatta
Per questo giornale affronta i problemi di questo giornale ma affrontò ovviamente quando lei l'ha scritta non pensava a questo giornale ma pensava a molti altri situazione a molti altri giornali io mi riferisco per esempio
Ha avuto metà della relazione
A metà della relazione laddove lei parla
Il punto laddove lei parla i modi per risolvere il problema in e le le soluzioni dove lei se quindicennali sono così importanti per la democrazia cosa si fa per difenderli da un declino che seppur lento sembra annuncia sì erano quelle nubi erano quelle nubi che si vedevano sul palazzo Wedekind erano quelle nubi che io ho visto otto mesi fa quando mi hanno dato la direzione di questo giornale erano però per le nubi che si vedevano da tempo e che si vedono su altri palazzi indipendentemente da chi ci abita e da quale collocazione a ecco e lei parla punto di di questi di di di questi pericoli annunciati elenca una serie di di di strozzature di di storture di nodi da sciogliere ecco io credo che dobbiamo lavorare su questi non concordo su alcuni mi riferisco per esempio non concordo su alcuni dei riferisco Brebbia alle edicole televisive della notte le edicole televisive dalla notte probabilmente sono un incentivo per alcuni giornali per alcuni giornali per sollecitarne la lettura il giorno dopo
Io
Vorrei intanto non non non mi permetto di continuare nella chiosa della relazione che lei ancora dona letto il mio compito era solo quello di dirle grazie
Di dire le a lei e ai suoi colleghi a lei e agli amici
E poi de poligrafici che lavorano al giornale grazie per essere venuto qui venuti qui grazie per avere scelto questa scende grazie per aver voluto con la vostra presenza e parlando di un argomento che
Che hanno un'attualità a Marra
In questo palazzo probabilmente sia pure indirettamente aver voluto dare una prova d'attenzione e forse di solidarietà a quanti ci lavorano io le sono molto grato
Per quanto poi riguarda la soluzione dei problemi credo che il tavolo debba essere comune non credo che giornali i giornalisti io nono a non ho competenza né esperienza sindacale ma non credo che giornalisti da soli e Poligrafici da dal per conto loro possono risolvere i problemi dell'editoria io non credo a questo io credo che dobbiamo essere uniti credo che i giornali che quanti lavorano nel settore debbano trovarsi sempre a un tavolo comune ecco volevo solo dire queste ringraziata graziato
Grazie direttore a questo punto diamo la parola al segretario di schiena della relazione
Dal direttore cortesia dimostrata
Costo
Ringrazio per la cortesia dimostrata e per l'attenzione soprattutto ribadisco il fatto che la scelta di averla fatta
Tempo per una scelta splendida per per il posto anche un significato di nostra preoccupazione per l'andamento dei giornali ma e quelli romani specificamente perché crediamo che il pluralismo editoriale turismo giornalistico pronipote le testate sia un dato che rafforzi la democrazia in questa città un convegno sui quotidiani oggi non può che partire da un dato che costituisce il principale problema da affrontare
E c'è la diffusione di questo particolare tipo di media e la sua collocazione nel panorama dell'informazione in Italia i dati citati per grandi aggregati danno da Milano centonovantuno ad oggi una caduta verticale di oltre un milione di copie a livello nazionale
La preoccupazione per la caduta di diffusione i lettori e anche produttive testimoniata dalla crescente attenzione che recentemente periodici e quotidiani libri e gli opinionisti autorevoli stanno dedicando al problema
Il nostro vuole essere un contributo a questa discussione che seppure parziale proviene da una delle parti che ogni giorno materialmente partecipo alla produzione dei giornali
Il punto di discrimine si è verificato durante la crisi del Golfo del mille novecentonovantuno ed anche oggi partito paradossalmente presenza di una nuova chi sale su se riflettiamo bene ed a rintracciare in quel momento specifico delle vicende internazionali il confronto delle formazione televisiva e quella cartacea con la conseguente sconfitta del secondo tipo di informazione
Ricorderete tutti come la si NN e le divisioni tutto il mondo iniziarono la campagna di mobilitazione dell'interesse internazionale attorno all'annunciata desert storm ogni sera la campagna veniva data per imminente
Venivano trasmesse immagini di truppe movimento venivano intervistati ufficiali e soldati erano descritte le ansie le paure e le speranze di chi era stato inviato fu contemporaneamente arrivavano le immagini del nemico de'suoi luoghi immagine avventuroso rubate e quindi importante
Opposto di mobilitazione totale dell'opinione pubblica internazionale destinata a creare consenso
I giornali arrancavano rispetta questo apparato erano notizie con fotografie ma niente di tutto ciò poteva essere paragonata all'impatto creato dalla televisione
Quando poi ci fu il bombardamento a Baghdad la CNN dette in diretta le immagini dell'intervento che somigliano molto ai kolossal cinematografici bombardamenti apparentemente senza vittime una specie di Grande gioco technology i giornali rincorso quell'avvenimento ma non fornirà ad un ritmo gioco competitivo proprio perché anche loro tentarono scoop di immagini che però si rivelavano per il carattere di perito incapaci di rappresentare la grandiosità di Quatraro
Il quotidiano usciva al mattino con notizie immagini che lettore già abbondantemente visitato la sera precedente
E quindi l'informazione cartacea risultava ripetitiva è inutile dal mille novecentonovantuno i quotidiani rincorrono le televisioni perdente il carattere di informazione complessa che per decenni era stata la caratteristica della carta stampata
Da quel momento in poi occorreva capire come riparo il quotidiano come comporre la notizia come attivare di nuovo l'interesse del rettore
Diversamente proviamo ad analizzare quanto avvenuto sul finire del mille duecentonovantadue
Con i provvedimenti del governo Amato quando ci fu un ritorno di interesse per i quotidiani dovuta all'emergere di avvenimenti Complessi che avevano bisogno di un'informazione più dettagliata analitica
In quell'occasione emersa un'efficienza da parte dei cittadini dell'informazione capace di sezionare Istat
E di offrire al lettore notizie specifiche utilizzabili fermati maturare un'opinione precisa oggettiva
Questi processi di crisi camminano ormai da qualche anno
Insieme dei soggetti che compongono compongo nel mondo dei quotidiani avrebbe dovuto tempestivamente prendere atto di questi segnali di allarme studiare risposte comuni assume l'iniziativa unitaria per individuare un nuovo ruolo su cui riposizionare il quotidiano nel panorama dei mezzi di informazione
Al contrario si è preferito pensare che Al Bano mano avrebbe vestito che però non avrebbe investito solo le testate più deboli non si è voluto prendere atto che lo scontro era tra la potenzialità di due diversi sistemi di informazione e che la TV stava vincendo la rincorsa all'ultima notizia e le chiusure sempre due ritardare hanno così prodotto solo grande dispendio di energie e di risorse
Ne sono serviti ad evitare il risultato qui siamo di fronte gli ingenti investimenti bloccati ed iniziative promozionali che negli ultimi anni hanno accompagnato gran parte dei quotidiani italiani in questo quadro anche iniziative peraltro importanti il potenziamento delle cronache locali come qui a Roma la stampa mattina L'Unità non hanno portato risultati positivi tali da permettere il recupero delle vecchie idee
La loro non riuscita ha finito col gravare negativamente sui rispettivi bilanci è giunto il momento di ripensare queste strategie e di tornare a porre al centro dell'attenzione degli investimenti i giornali in quanto tale un giornale che risponda finalmente all'esigenza di un lettore che adesso chiede oltre all'improbabile ultima notizia quell'ampiezza dell'informazione con l'approfondimento quegli strumenti di riflessione di servizio che alla televisione proprio per la sua vocazione tre tempi non è consentito
Crediamo che lo stato di crisi permanente dei quotidiani finanziaria di vendite non costituisca un problema solo per noi operatore del settore e relative organizzazioni di categoria
In realtà indebolimento di questo segmento delle vittorie costituisce un grande problema culturale nazionale
Il ruolo che riveste il giornale nella crescita civile democratica di una società complessa come la nostra non è infatti al momento sostituibile da altre mete
Lungi dal demonizzati riconosciamo il i grandi meriti di che la reazione e la televisione hanno acquisito nel campo dell'informazione
Solo che ne vediamo anche gli abissali limiti che possono essere contrastati solo se il telespettatore ha una solida preparazione che si forma con una regolare la lettura dei giornali
Analisti cita dell'informazione dispiegamento compiuto di fatti e notizie organicità dei commenti e soprattutto quel particolare legame tra le identità sociopolitica del Tore le radici culturali del giornale costituiscono elementi centrali dei quotidiani
Una società dove la è diffusa la lettura dei quotidiani quindi più ricche conta con un tessuto umano capace di Tom da di dominare gli altri messaggi mediatici e quindi di apprezzarne gli elementi di complessità senza farsi travolgere supinamente ed eticamente
Se quindi i giornali sono così importanti per la democrazia cosa si fa per rivenderli da un declino che seppur lento sembra annunciato fino ad oggi gli strali di tutti gli operatori del settore si sono concentrati su alcune questioni
La pubblicità che viene fermata dalla televisione la strozzatura dei punti vendita che non consentirebbe politiche di mercato il problema di un Ente Poste che non facilita certo le campagne abbonamenti
Costo di opposizione prove giuramento Della Gatta eccetera in questa sede storica toccheremo questa strada anche perché crediamo che pur essendo strade da battere
Da alcune di queste tematiche punti di vendita abbonamenti pur con la liberalizzazione e l'eliminazione delle strozzature non arriveranno soluzioni miracolistiche e per la pubblicità è giunto anche il momento di chiedersi perché non arrivi nella misura auspicata invece di pretendere atomo per un dovuto riequilibrio
A nostro modo di vedere occorre chiedersi a questo punto del prodotto giornali Henze quello che si pensa di vendere far comprare tutti i giorni in edicola se ancora adeguato così come patto e propone
Non vogliamo impartire lezioni a nessuno non è il nostro ruolo ma cercheremo di trattare questioni che pure sono spesso oggetto di discussione senza però mai generale fatti concreti
Il primo problema punto dolente e proprio come detto la televisione
I giornali oggi sembrano costruite per esaltare l'ascolto televisivo
L'impaginazione e le priorità degli argomenti che quotidiani proporranno domani sembra costruito sulla base dei telegiornali della sera e spesso si utilizzano anche le stesse parole
Il fatto è che il giornale sembra diventato l'Ancilla televisiva accade ed esiste innanzitutto ciò che avviene per le trasmesso che oltretutto è più rassicurante Basile più semplice da spiegare ai lettori
Dal momento poiché si possono ormai seguire molti telegiornali più fasce orarie interezza edicole radiotelevisive oltretutto gratuitamente non si capisce perché il giorno dopo si dovrebbe acquistare pagando il quotidiano
Solo per riempire i vuoti d'informazioni che lascia la RAI o Mediaset ci pare un po'poco in compenso
Invece di fornire ai lettori utili strumenti di comprensione di meditate analisi gli argomenti già spettacolari ripresi dalla tv valgono Dino urla basta vedere la presenza frequentissima dei titoli a caratteri cubitali con le prime pagine la nostra editoria un tempo è stata accusata di essere eccessivamente timida e paludata in ossequio al potere
Se questa è stata una risposta forse il momento di cambiare ritrovando più elementi di sostanza insomma tentare di far concorrenza alla televisione imitando la l'attendono i temi utilizzando i personaggi del piccolo schermo rincorrendo l'ultima notizia per non lasciare buchi rispetta la potente rivale si sta rivelando una politica sbagliata chiediamo al contrario che la strada da prendere se quella della valorizzazione della specificità del prodotto al giornale e quindi di quelle qualità di profondità articolazione alla visita Felice Piccolo una valorizzazione che certo non sembra improntare le ultime campagne di commercializzazione a base di gadget offerto di ogni tipo di legali e di ogni tipo e regali di ogni sorta anche qui il problema non è l'offerta di libri dischi e riviste questo in sedi Sulta positivo lo stesso se ciò significa creare pubblicità comprendere di più
Il fatto è che talvolta per l'acquirente
Il giornale risulta essere una scomoda appendice da gadget c'è chi lo vota quasi subito e che addirittura lo vorrebbe lasciare all'edicolante risultato ammesso e non concesso che si renda di più è certo che si legge di meno oltretutto anche sulle vendite loro incremento con le promozioni c'è di che discutere in realtà avviene solo uno spostamento di lettori da una testata all'altra all'insediamento delle varie promozioni
Al termine delle quali il lettore molto spesso sono ritornato giornali d'origine del quale se disabituati al sempre più spesso cessa del tutto dire cattedratico
Una strategia molto miope pervenuti al cannibalismo condotta a colpi di centinaia di miliardi che a risentirne maggiormente sono le testate minori e più debole che certo non possono competere con campagne di investimenti sempre più onerosi ma attenzione mettere in crisi le testate minori non significa alla lunga con queste armi lettori specialmente se la guerra si combatte a colpi di cassette atlanti enciclopedie in questo caso emblematico il caso dall'Unità tra le prime testata ad attuare una politica multimediale danni risente fortemente dell'incidenza delle premio promozioni sulle mete dei dimenticati
Nello stesso periodo le vendite nei giorni non promozionali hanno mantenuto il trend decrescente da tempo in atto
Pur con tentativi di rinnovamento e rilancia
A conti fatti le promozioni non hanno fatto altro che mascherare una che al momento è inevitabile nella tutti i vizi del loro successo la realtà emersa condurre
Un altro problema Gazzilli giornali e su quel particolare come il sindacato che si terranno a ragionare con la controparte è quello dei costi d'impresa
Il ciclo chiude la linea di produzione mantiene nonostante gli sforzi continui di razionalizzazione un peso soffocante
L'utilizzo dell'acqua legge quattrocentosedici è stata spesso una risposta obbligata
Così in missione di tecnologie ed esecuzione di mano d'opera costa del binomio fin qui perseguito quanto meno per il settore poligrafico
I numeri dei presenti in azienda che loro trend calante non sono la controprova e opportuna una riflessione sulla punta della quattrocentosedici è stata utile in questi anni Como ammortizzatore sociale per attutire i contraccolpi
Dell'innovazione del e della crisi tecnologica dell'azienda
In realtà è mancato l'utilizzo di questo strumento in termini di sviluppo del settore e quindi quello che ha perduto si è tradotto fondamentalmente in una diminuzione dell'occupazione conseguente di Hopa paramento quantitative professionale delle categorie produttive
A questo punto si pone il problema non del superamento ma di utilizzare la quattrocentosedici di vigorose mirato oltre che ad una sana gestione delle aziende anca di pesce dal rilancio del ruolo e della professionalità degli atti
Anche con misure che non perdono di vista il problema dell'occupazione giovanile pensare che la razionalizzazione dei costi possa continuare a colpi di nuove tecnologie e conseguenti tagli di personale non è quindi più realistico occorre allora ritornare a parlare di diverso sfruttamento degli impianti
Investimenti necessario per un moderno impianto industriale non consenta uno che esso resta improduttivo per quindici sedici ore al giorno
E questo problema converge con quello della scomparsa quasi totale dei giornali del pomeriggio della società
Forse
è venuto il momento di analizzarne i motivi e di valutare l'ipotesi di un loro rilancio che come detto poc'anzi consentirebbe anche un migliore sfruttamento degli impianti e delle merci e prodotti
Un dibattito che dovrebbe a nostro avviso interessare oltre agli operatori del settore anche forze politiche e istituzioni
C'è poi un altro argomento che crediamo vada approfondito forse meglio analizzata anche in altra sede
Ed è quello dei tempi che una società come la nostra concede ad un essere umano per salutare per per saldare per facilitare la pratica lettura del giornale
Quanto nella media trenta minuti quarantacinque più di un'ora la domenica comunque tempi stringati Ca'condiziona ancora di più la caratteristica di beni USA eccetera
Il rapporto a questo non sappiamo come si regolano i singoli giornali decidendo il numero di delle pagine della loro suddivisione nei diversi servizi sicuramente sulla base di analisi complesse
Certo che però se è vero che nella vendita siamo agli ultimi posti per paradosso i nostri giornali sembrò del più corposi ed anche leziose sofisticati i giornali del mondo se li guardiamo bene infatti sono ricchi di fotografie contornate che sfondate
Tito la grafica di tutti i tipi di cieca maniacali di soluzioni nuove che soddisfano solo una forte tendenza ma negargli soluzione che soddisfano solo una forza dell'Entente a degli addetti ai lavori giornaliste grafiche a guardarsi ecco piazze null'altro
Questo modello quasi da periodico con cui si confezionano i giornali non ha portato sostanziale aumenti di vendita ci sono giornali che vanno male cambiano grafica di tanto in tanto ma senza risultati
Dal momento che tutto ha un costo internare in tempo che poi sempre denaro non sarebbe il caso di cominciare a vedere se pur cercando di mantenere caratteristiche pressante ha prodotto non sia il caso di imboccare procedure meno stravagante più standardizzare
Proprio di un prodotto confezionato utilizzate gettato nel giro di ventiquattro ore
Ed anche in relazione alla corposità perché non dare durante la settimana il mercato di prodotti per cui non c'è spesso il tempo matematico del consumo
E non ragionare invece se alla domenica o al sabato pomeriggio magari non si può fornire un giornale dice che il giornale doppio con molti approfondimenti questo per esempio il meccanismo di alcuni grandi giornali europei pensano a Francoforte largamente azzarda intensa di Riotta
Ritorniamo quindi al punto che costituisce il rovello di centro del nostro ragionamento la formula giornalistica
Ed è qui che crediamo si debba ripartire se c'è giornali come vengono fatti proposte venduti siano adeguati alla scorta alla situazione attuale o se al contrario bisogna cambiare noi riteniamo pur ponendoci comunità di pronta questioni che hanno altri attori agli interlocutori che siamo del momento di sollecitare i cambiamenti
I giornali devono uscire dal tran tran che lista marginalizzato imboccando strade nuove siamo convinti che quello che si produce in quantità e qualità sia veramente ciò che traghetterà i giornali fuori da questa crisi permanente se c'è concesso noi crediamo oggi di intravedere superficialità al posto della nati analiticità sciatteria nei contenuti e nella lingua foto del rigore
Se vogliamo fare il tre gennaio nelle scuole evidente che ecco come sono oggi vanno abbondantemente sicuri
Se è vero
Che l'Italia sta seppur a fatica uscendo da un periodo in cui il confronto avveniva esclusivamente su basi ideologiche è pur vero che l'appiattimento culturale in cui sta anche oggi la stanza non fa bene a nessuno tanto meno alle nostre imprese
Non è la gente che dobbiamo prendere a modello alla gente dobbiamo invece saper parlare anche acquistando la ricchezza di un disegno culturale non solo politico affaristico
Ai lettori deve essere rappresentato il mondo in cui realmente vivono non quello virtuale convenzionale della politica e dello spettacolo o dello spettacolo della politica
Occorre fare in modo che si è il lettore e la sua autonomia a giudicare ciò che è bene e ciò che è male ritornare le fonti delle notizie staccati dalla tribù e su tutto questo allontanarsi un po'de'cuori politici per affondare meglio le radici nel terreno sottostante
Più profonde sicuramente più ricco insieme ad un risultato di autonomia crediamo che se ne avvantaggerebbe col tempo anche le vendite ci chiediamo quindi se non sia il caso di analizzare meglio il mercato e pensare a prodotti nuovi i giornali della sera sono solo un esempio perché non analizzare se un giornale non poco uscire con più edizioni la flessibilità dei mezzi di produzione attuali lo consente ma è talmente vasto il campo dei non lettori che ci si chiede pure se strade magari tentate troppo facilmente abbandonate non siano da riconsiderare
Pensiamo a città come Roma
E ad un'editoria per quartieri grandi come più grandi di città di provincia magari legata ad un'uscita per cinque giorni la settimana
E sorretta dalla raccolta pubblicitaria di negozi e centri commerciali e ti servizi che ne ha fatte i costi e quindi i prezzi della verifica su queste questioni per esempio
Un ruolo importante data anche dalla finanziamenti per il Giubileo sul terreno dell'informazione che direttori dei quotidiani dovrebbero prendere grezza
Attenzione anche qui informare sulla realtà di quartiere circoscrizioni cittadini altrimenti all'oscuro dell'attività amministrativa e culturale del luogo in cui si vive che non è solo solamente a Roma ma anche Roma Tuscolana Roma Centocelle eccetera
è un disegno forte riaffermazione di democrazia non riguarda quindi solo gli operatori ma anche le istituzioni
Bisogna cominciare a pensare inoltre a prodotti magari monotematici l'arte e lo spettacolo più snelli non legati a sette giorni su sette e con prezzi di vendita più contenuti
Insomma la nostra convinzione che quello del giornale sia oggi un prodotto da riconsiderare le e rilanciare
E talmente porta sentiamo il pericolo di un ulteriore indebolimento dello sta presente nel mondo dei media che crediamo si debba aprire nel paese una grande battaglia culturale
Che difenda e possibilmente sviluppi la presenza dei quotidiani in difesa della democrazia e della cultura e quindi anche dalla libertà
In questo senso agli editori ai giornalisti alle forze politiche alle organizzazioni culturali e lancia una proposta
L'istituzione di una giornata del giornale quotidiano un giorno in cui tenere dibattito ed iniziative nei diversi strati della società
Un giorno in cui le diverse dettate smettono per un attimo di pazza concorrenza e si presentano unite per rilanciare il loro ruolo insostituibile
Insieme a questo proponiamo agli editori di lanciare una campagna promozionale comune su modello di quella dispiegata per produttori di birra ricordate non solo per le prede
Tre o Peroni anche semplicemente che beve birra campa cent'anni si legge il giornale campa cent'anni in cui viene esaltato di prodotto giornale in quanto tale ma naturalmente
Non sono sufficienti accorgimenti tattici occorre proporre al mercato un prodotto diverso dalla tv capace di votare evocare in ciascun lettore un senso critico un lettore intelligente e capace di valutare autonomamente gli avvenimenti
Con queste premesse e avendo già ragionato sulla velleitaria inutilità della rincorsa l'ultima notizia a proposito ma chi stabilisce qual qual è e quando è l'ultima notizia arriviamo a quella che consideriamo la proposta centrale della nostra quella dell'anticipo delle chiusure in tipografia diciamo intorno alle ventidue ebbe forse possibile anche una chiusura
Addirittura prima se valutiamo anche qui Viespoli l'esperienza europea
Che hanno è molto vicino noi non ci nascondiamo le difficoltà e le possibile resistenze di fronte ad un'ipotesi del genere
Proviamo però in questa sede a valutarne i vantaggi un miglior utilizzo delle energie produttive anche nella fase di stampa evitando danni e costi dell'attuale modello frenetico di produzione possibilità di una distribuzione più efficace e puntuale capillare
Non più all'inseguimento di coincidenze d'orario sul filo dei secondi organizzazione degli abbonamenti mirata la consegna in tempo con la colazione del mattino anche se per quest'aspetto affetti i tempi del confronto con l'Ente Poste vanno accelerati senza escludere soluzioni alternative di tipo privatistico o cooperativo in quest'ambito va anche dibattuto se la remunerazione che viene offerta allora all'Ente Poste perché se la reputazione molto bassa ovviamente l'Ente Poste fa una gran fatica di
Tutto ciò agevolerebbe tra l'altro utilizzo degli impianti per produzioni diversifica
E infine la vicinanza tra l'orario di chiusura del giornale in tipografia e la sua diffusione in serata tre lettori potrebbe accorciare le distanze con l'informazione televisiva che la notizia del giornale sarebbe meno vecchia rispetto a quella del telegiornale
Questo varrebbe a maggior ragione per un giornale che riuscisse ad essere in edicola nel tardo pomeriggio anticipando i telegiornali delle otto di sera toccherebbe poi a loro pare una scaletta sulla base della lettura dei giornali il percorso è compresso ma ognuno dei soggetti che interagiscono a produrre quotidiani deve prendere atto che se non si modificano radicalmente mentalità e modi di pensare e realizzare i giornali il rischio e quello delle SA un impedimento della sua funzione
La carta stampata Vallora riposizionato in un ruolo che non può continuare ad essere quello della dipendenza subalternità alla Cisco
Con la rincorsa l'ultima notizia ma nella notizia deve scavare le cause e le conseguenze significa e a coniugare esigenze di mercato e concezione del della democrazia perché quotidiano sia nella pratica interlocutore stimolo della società civile delle istituzioni
E uno con cura anche le istituzioni stesse le forze politiche cessando di utilizzare i giornali per finalità di comodo non come strumenti di pubblica utilità insomma
Revisione rilancio del prodotto nuove idee per nuove iniziative una grande battaglia culturale che coinvolga la società per la difesa insieme dei quotidiani e di ciò che essi rappresentano per la cultura la democrazia e la libertà del di questo Paese
Come già detto all'inizio non era certo intenzione nostro esauriti all'analisi delle cause della crisi dei quotidiani né delle possibili soluzioni
Siamo fiduciosi delle fornito una serie di spunti aperti al contributo competente specifico di quanti vorranno intervenire in questa sede
Naturalmente questa nostra manifestazione non è che una delle basi di un confronto che richiede di essere proseguite approfondire in modo articolato in tempi quanto più gente Serra
L'obiettivo come ripetiamo è quello per il lancio delle vendite soprattutto della lettura dei quotidiani
A questo confronto per questo obiettivo non si dà delle non poche dispiegarsi piede mente disponibilità porte che raccorda anche con l'altro pezzo di quello che fa di coloro che fanno il quotidiano che assomiglio Melis io vi ringrazio per l'attenzione e vi chiedo scusa per lunghezza
Ringraziamo Natale Di Schiena per la relazione che offre spunti la discussione al dibattito quello che si voleva cercare in qualche modo di fare una vera mettere in qualche modo un po'non sporte su alcune questioni anche puntando sul fatto che ne abbiamo avrei il discorso di rinnovi contrattuali per quanto riguarda i giornalisti per quanto riguarda i poligrafici che possono essere un momento importante anche di contributo a quello che il discorso centrale di questa questione cioè la crisi dei quotidiani la difesa del giornale come elemento anche democrazia di il popolo e quindi anche dichiarare un valore quelle che sono queste questioni io invito visto che sono presenti autorevoli esponenti grazie che Serafino della se Serventi Longhi per la sala stampa e anche del nostro sindacato a interventi sulle questioni che credo abbiano stimolato o tutti visto l'attenzione assenti
Detti anche sulle proposte in qualche modo fa
Sì Champion già qualcuno che vuole intervenire ben
Un preposto il ventidue
Preziosi certe
Ma grazie davvero di questa occasione che utilizzerò con Franca iscritta sincerità
Nei confronti di tutti gli interlocutori grazie direttore
Devo dire lo diceva Cresci prima
Diceva anche il presidente della nostra Assemblea dico sembra fatta quasi opposta insomma ritrovarci qua in questa giornata pochi giorni o poche ore dalle decisioni dell'azienda che ci ospita oggi e quindi ringrazia perché ci ospita naturalmente ma anche come dire certo non ci hanno fatto sorridere
Pure un bel palazzo tra l'altro io lo vedo mi affaccio per la prima volta da questo balcone insomma
E devo dire che un palazzo che non meriterebbe di ospitare nient'altro che il tempo motivo
Perché questa battaglia tutti l'ho condivisa e la condivido quella di difendere le sedi storiche restituiti hanno un rapporto con la cittadinanza coi cittadini con la gente
Che sono centri di vivacità anche culturale insomma oltre che nel rapporto informativo che lega un grande giornale alla sua realtà
Di lettori quindi come dire credo davvero che il ministero del lavoro e Limp si debbano mettere una mano sulla coscienza se questo giornale continueranno a essere un grande giornale di Roma cosa che io mi auguro fortemente magari qualche volta posso personalmente non condividere questo quella battaglia ma questo è un giornale che è patrimonio del pluralismo dell'informazione in questa città e in questo Paese questo giornale non può e non deve morire questo giornale non può diventare un foglio residuale in questa città dobbiamo mobilitarci tutti quanti perché cancellare il cinquanta per cento della redazione
Non so quanto percentualmente ecco di altrettanto della componente amministrativa Poligrafica significa ridurre questo giornale un foglio residuale
Questo non lo possiamo permettere
Io mi scuso se come dire scampato un un po'dalla dal tema principale ma insomma come dire abbiamo dal sangue nelle vene entrare qua è pensare a quello che potrebbe essere tra qualche giorno
Davvero il tempo mi preoccupa davvero tante
Naturalmente i dati generali della crisi all'interno della quale la crisi di questo giornale crisi finanziaria oggettiva di perdite che esiste
E certamente gravi i dati su quelli che sono contenuti nella rete della relazione li conosciamo tutti i dati di vendita Ida di credibilità alla difficoltà nel settore della carta stampata dei quotidiani in particolare a stare a perdere sul mercato
Che si va restringendo e l'incapacità manageriale editoriale di mettere in campo delle iniziative serie per rilanciare la carta stampata per rilanciare i quotidiani e devo dire francamente anche una certa timidezza da parte delle istituzioni pubbliche del governo del Parlamento nell'affrontare con celerità e serietà
Le soluzioni che coloro competono per questa crisi c'è una crisi che si scontra direttamente con la banca basca di tenuta di una democrazia moderna perché i quotidiani in crisi la libera informazione in crisi significa una caduta del livello e democrazia in questo Paese e quindi un problema sociale e unico ogni per tutti quanti
Ed è quello che noi abbiamo detto che abbiamo sostenuto parallelamente non insieme perché ancora ci muoviamo parallelamente
Organizzazioni sindacali dei poligrafici dei giornalisti
Nelle vertenze nelle decine e centinaia di vertenze che negli ultimi anni
In particolare per quanto mi riguarda come sede dalla Federazione della stampa da pochi mesi
E che hanno investito praticamente quasi tutti quasi tutte le testate quotidiane e la stragrande maggioranza delle strade pericolose
Con una crisi del settore periodico che va affrontata poi l'altro vi propongo magari di fare un analogo ragionamento sui periodici dove come dire crisi non è inferiore anzi se possibile che servirebbero a maggio
Beh insomma negli ultimi tempi abbiamo affrontato una serie di vertenze una quella che riguarderà questo giornale perché una vertenza che si va aprendo spero proprio nei termini in cui è stata posta ad altre razze naturalmente ve ne sono state altre ci siamo mossi in un certo modo diciamo sì in un certo modo per l'unità è stato richiamato la crisi di quest'altro Grande grandissimo giornale
Che ha cancellato fortemente ridotto l'informazione locale quindi il radicamento nella società che aveva una di questo tipo per crisi di liberazione del manifesto venire qui si delli informazione di sinistra su cui forse magari una riflessione
Dello Bellucci entrare proprio mentre parlavo deliberazione guarda caso oggi la giornata dei casi
E così né
No Bellucci non è un caso è un caso che io parli di operazione mentre per Bellucci
Dicevo noi abbiamo affrontato siamo affrontando una serie di vertenze cercando di trovare le soluzioni migliori le più nel fantasiose per cercare di affrontare una situazione che ha devastato è stato devastando lei redazioni italiane direi non solo le redazioni il mondo del lavoro
Beh voi poligrafici come dire ne sapete qualcosa
Nel senso che la come dire riduzione sistematica profonda dell'occupazione poligrafica che è avvenuta negli ultimi anni
Tra l'altro è stata devastante anche per i giornalisti come dire ha avuto una conseguenza pratica sul lavoro
Certo le tecnologie son quelle che sono non possiamo demonizzare la sono arrivate son venute ci hanno fatto pagare dei prezzi
E però c'è stato un momento in cui le ristrutturazioni tecnologiche
Come dire la grande trasformazione tecnologica a ridotto o avrebbe dovuto ridurre perfetti cadde nella crisi non è stata superata è subentrata una crisi finanziaria gravissima all'interno della quale gli editori si sono mossi
Con molta disinvoltura
Colpendo uno unico aspetto e cioè l'occupazione
Beh come dire
Voi avete vissuto e ancora state vivendo questa stagione i giornalisti sono da due tre anni quattro
Dentro alla stesso tipo di stagione
Nel senso che l'impressione che noi abbiamo e che da parte di Doriana
Si punti a una complessiva strutturale riduzione dell'occupazione giornalistica
Per utilizzando naturalmente gli strumenti e anche in certe circostanze la scusa della crisi
Be'quando io leggo che nel consiglio d'amministrazione della Poligrafici editoriale per un centro di Poligrafici ma centra Nazione Carlino e il giorno
Leggo che l'editore annuncia clamorosamente il segno positivo del del bilancio
Tre mesi dopo avere ottenuto dalle parti decine i prepensionamenti e casse integrazioni io comincio a pormi qualche problema sulla correttezza non di tutti gli editori di alcuni editori
E sulla strumentalità dell'uso della crisi che alcuni editori fanno
Ma non è un caso
Una scelta autonoma che ha fatto la Federazione della stampa che la Federazione della stampa non ha firmato quell'accordo la realtà emblematica per questo ne parlo
Non riguarda nemmeno Roma
E a rifiutato di sottoscrivere i prepensionamenti certo avevamo un problema col nostro istituto di previdenza che non si teneva più rispetto agli effetti della crisi
Ma c'era un problema
Evidente di scarto tra la crisi di quella dalla crisi secondo noi non provata e non con provabile infatti non c'era
E le richieste da richiesta di attivazione di quello stato di crisi
Ecco allora una logica che noi abbiamo definito più volte
Ragionieristica del modo di teoria
Voi avete detto anche che ai baristi che a voi parliamo naturalmente io sono d'accordo anzi devo dire che mi è piaciuta molto queste reazioni mi piace questa relazione mi piace questo spirito nuovo cui le organizzazioni dei lavoratori dipendenti insieme ai giornalisti riflettono insieme sui problemi della stampa della qualità dei giornali poi ne parliamo
E allora il problema del rapporto automatico tra costi trasposti Petty gestione del prodotto editoriale e tagli occupazionali un rapporto che è diventato automatico e talvolta strumentale francamente non ci convince
Ecco noi abbiamo dicevo gestito e stiamo gestendo la situazione una situazione grave Talato determinata da effetti anche paradossali
Facciamo un esempio tra i tanti esempi va avanti a Roma voglio dire Roma al Mezzogiorno
Questa situazione di crisi drammatica si vendono meno quotidiani e ne nascono a profusione
E io qui francamente ho qualche difficoltà a capire
Perché a Roma nasce o nascono debole indiani di quartiere
Dei quotidiani che dovrebbero in qualche modo andare incontro all'esigenza dei cittadini non vengono venduti
Si fanno giornali che dovrebbero dell'informazione locale al centro
Le iniziative lodevoli che muoiono dopo pochi mesi
Perché
Io come dire qualche riflessione l'ho fatta penso naturalmente che ci siano delle persone in questo Paese degli imprenditori
Che ritengono che avere in pugno un giornale o comunque editare un giornale significa accrescere il proprio potere personale probabilmente in alcuni casi anche fare affari migliori
Se sono imprenditori non del settore la carta stampata come quasi ovunque Acate editori puri non esiste
Beh la la realtà devastante del Mezzogiorno
Ancora forse più drammatica della realtà romana
Io proprio ieri mi sono occupato dalla realtà campana non visto dire che in una città come Napoli dove fa fatica il maggiore quotidiano a raggiungere utili anzi sta in forte deficit e non riesce a venire in pochi in pochi mesi arrivano dodici nuove iniziative editoriali
Di cui alcune si tengono sulle gambe perché sono frutto anche prodotto dei grandi giornali
Come dire che sbarcano in loco per aumentare non si sa di quanto Boy
Le proprie vendite ma anche decine ripeto tanti nuovi quotidiani locali piccoli che nascono muoio vengono accorpati fagocitati la contestata viene venduta un'altra testata che ne fa la testata della propria cronaca locale una situazione devastante che non consente veramente di affrontare i problemi della carta stampata dei quotidiani con serenità
Io credo che chiedo anche qua anche da questa come dire sede così importante
Che il governo ipotesi garante per l'editoria e il governo della repubblica la presidenza del Consiglio dei ministri
Faccia un'indagine seria di quello che sta accadendo
Della ristrutturazione della riorganizzazione che sta determinandosi negli assetti proprietari
E insomma del caos che regna nel settore dei può dire della carta stampata
Ritengo al problema della qualità che è uno dei problemi al centro della relazione che mi è piaciuto molto
Dico poche cose perché come dire di schiena detto tanto
Intanto davvero son felice che la Slc Cgil che il sindacato dei lavoratori
Poligrafici amministrativi in qualche modo intervenga su questo problema vedete questo problema non è patrimonio esclusivo dei giornalisti
Oppure degli editori o dei direttori
è un problema di tutti
è un problema dei cittadini richieste un giornale è fatto male il giornale rende dividendosi tra le vendite meno mi fa ne paga le spese la democrazia italiana come Bush
Allora qui dobbiamo dirci chiaramente le cose siamo detti tante volte lo ridiciamo
Non è possibile che i giornali quotidiani investe investito decine di miliardi sulle promozioni sono i gadget e non investe non solo informazione
Non investano sulla qualità dei loro giornali non investono sulla qualità e la capacità del giornale di essere radicato nel tessuto della società italiana
Questo è uno scala
Qualche timida iniziativa di qualche editore di qualche direttore di qualche direttore editoriale avete visto che fine ha fatto
E morta
Perché il primo problema dei grandi gruppi editoriali è quello di vendere dieci copie di più dell'avversario utilizzando lo strumento del gadget
Prima il gadget era una cassetta o qualcos'altro ora gadget sono dei prodotti editoriali di qualità culturalmente importanti significativi ma sempre strumenti di promozione sono e che richiedono investimenti fortissimo secondo problema l'ha detto dischi non ne parlo il rapporto con la televisione il il fatto del tipo di informazione che i giornali Franco e quindi la rincorsa al mezzo televisivo pur lui
Per quanto riguarda la competizione sulla pubblicità ma nello stesso tempo in cui la FIEG editori criticano i giornali i loro direttori non fanno altro che fare verso la televisione ce lo siamo detto tante volte qualcuno sta cercando di modificare il piano piano le questo malvezzo io spero davvero che i direttori facciano una serie riflessioni su questo punto livelli di crescita dell'autorizzazione sta facendo il terzo punto è quello che certamente riguarda più più direttamente la mia la mia parte di giornalisti
E cioè il fatto che i giornali vengono fatti male dal punto di vista professionale non è un giudizio globale ovviamente un giudizio che ha delle articolazioni cioè il giornale fatto meglio aggiornare fatto peggio
C'è il giornale che rispetta estate edito a verificare degli con rigore le notizie c'è il giornale direttore caporedattore il capo servizio giornalista che magari quest'oggi queste notizie mi verifica
Io credo che un appello a tra di noi ce lo possiamo fare
Tra i giornalisti una bello a rispettare i criteri fondanti della nostra professione a rispettare tra di noi le reciproche professionalità che i direttori rispettino le professioni legate ai giornalisti
Io credo che su questo però suppone della qualità noi categoria dobbiamo fare un grosso una grossa riflessione perché qualcosa non va ed è anche responsabilità dimostrata dobbiamo essere capaci di fare autocritica quando facciamo dopo dedica però dobbiamo anche dire
Che le commistioni sempre più forti naturalmente i presenti sono sempre esclusi
Le commissioni sempre più forti tra rapporti di potere degli editori pubblicità direttori responsabili gruppi di direzioni
Sono diventati così intrecciati da rendere difficile talvolta distinguere realmente e qual è l'informazione e qual è la pubblicità sublimi
Io credo che questo suo dobbiamo dire io sono molto preoccupato del di come stanno dando le cose io credo che questo ripeto non è un problema generali che può essere generalizzato ma la mia preoccupazione di reggere sempre più questo tipo di interventi della proprietà sulla direzione della direzioni sulla redazione
Noi siamo per il mercato
Ma riteniamo che i giornali e l'abbiamo detto più volte lo diciamo nelle vertenze i quotidiani non possono certamente sono di proprietà di persone fisiche o di società non si può pensare che siano che perché non si no anche di proprietà dal certo punto di vista sociale i Chini giornali ci lavora o dei lettori
Il giornale un prodotto collettivo
è un lavoro che al quale concorrono giornalisti poligrafici è un prodotto che in qualche modo ma abbia come destinazione i lettori c'è in molte regioni molto per molte testate per molti quotidiani quasi un rapporto di amore tra il lettore e i giornali non è possibile quindi tre dire questo rapporto
E vengo all'ultima parte della via riflessioni
Il rapporto più la questione più strettamente sindacale anche rispetto alle proposte fa allora noi dobbiamo naturalmente e questo è un altro problema che io oppongo ripensare al tipo di contrattazione che noi abbiamo nel settore dei quotidiani dei giornali in generale
Anche perché la contrattazione ci deve aiutare ad affrontare la crisi è il contributo che noi dobbiamo portare ad affrontare la crisi
Allora io dico che certamente va fatta una riflessione sul costo del lavoro
Noi siam facendo come giornalisti una seria riflessione sul costo del lavoro giornalistico
Abbiamo introdotto dal nuovo contratto elementi fortissimi di flessibilità oggi l'accesso alla professione un accesso lungo retribuito in maniera normale anzi ripulito o ma il contratto giornalistico certamente un contratto oneroso
Noi siamo convinti lo abbiamo deciso ieri tra l'altro in Giunta
Che andiamo a fare la rinnovazione biennale salariale ma la parte quando andremo a rinegoziare il contratto dovremmo fare una profonda riforma del nostro contratto difendendo i valori fondanti della nostra professione che sono nella prima parte di quel contratto ma certamente quel contratto fa rivisto radicalmente
Pago rovesciando diciamo così il la logica
Io provo a proporre una strada perché non ragioniamo insieme poligrafici e giornalisti nel porre al centro della nostra contrattazioni il problema della qualità dell'informazione
Perché non cominciamo a riflettere sugli errori che abbiamo commesso voi per primi naturalmente
Insieme agli editori e vedere quali strade insieme con la figlia tutte le organizzazioni rappresentative agli editori possiamo mettere in campo insieme per cercare di arricchire riprodotto il giornale renderlo più davvero
Davvero più funzionale esigenze della gente
Ecco una Livolsi
Naturalmente poi dobbiamo assolutamente sostenere che che la legge sull'allargamento di punti di vendita che proprio oggi va in discussione in Commissione alla Camera venga approvata rapidamente mi sembra che su questo abbiamo una posizione comune come dobbiamo rivendicare dal Governo
Come dire un sistema postale per gli abbonamenti che funzioni perché è una un altro scandalo io dico nella serie che dell'essere ci dove come dire il segretario generale è anche segretario generale dei lavoratori Postelegrafonici e quindi come dire lo faccio volentieri questo ragionamento sul fatto che abbiamo bisogno di un sistema postale che funzioni che l'azienda che è stata costituita funzioni davvero meglio di quanto non sia perché questo è davvero importante
Come importante naturalmente l'allargamento dei puntini
Al governo chiediamo basta diciamo che la smetta con le timidezze e i ritardi per la riforma della quattrocentosei
Ecco questo è un punto in cui io insisterei
Segretario niente
Insisterei sul fatto che non è concepibile che è una legge che doveva in qualche modo veder la luce anche nei testi sia pure abbozzati entro la fine dell'anno
Abbiamo fatto il primo vero incontro serio di ripresa del tavolo due giorni fa per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali
Non è davvero concepibile che in una situazione di crisi come quella che stiamo denunciando e il Governo che ci ha promesso una legge stia fermo
Io lo dico serenamente a un governo forse il primo che ha affrontato i problemi ma il problema della crisi editoria in miniera così radicale dirittura dicendo io faccio una riforma la riforma non viene dal Consiglio
Ecco io credo che la riforma deve contenere degli elementi che riguardano lo sviluppo urbano un progetto serio di sviluppo dell'editoria italiana dell'editoria d'informazione italiani
Che sia cancellato il sistema definitivamente superato il sistema definanziamento e del sostegno a pioggia dell'assistenzialismo all'editoria i giornali la carta stampata che per molti tra l'altro è già stato superato
Beh insomma ci sono delle proposte in campo quello di creare un'agenzia per l'editoria strumenti per il credito agevolato servizi agevolati
Ecco io credo che questi elementi siano elementi che devono essere contenute
Voi di schiena propone la chiusura alle ventidue io credo che questa possa essere una buona proposta
Però naturalmente non dobbiamo sapere che tipo di giornale andiamo a fare essendo chiudiamo le ventidue dobbiamo sapere che non può essere certe giurare che rincorre l'ultima notizia lo scopo o la notizia stellata del resto in un giornale di riflessione
Voglio dire stiamo anche attenti da questo punto di vista io sono d'accordo con l'anticipo delle chiusure è una delle rivendicazioni che tra l'altro nei diverse piattaforme vostro e nostro che abbiamo fatto abbiamo sempre inserito ok però attenzione al problema essenziale che è quello di un progetto serio di sviluppo
E vengo gli ammortizzatori sociali chiudo rapidamente
Gli ammortizzatori sono un problema serissimo in questo momento
Ne stiamo come dire ragionando adesso gli ammortizzatori prepensionamenti hanno negli ultimi anni devastato come dire settore hanno consentito come dire una per quanto riguarda i giornalisti certamente un ricambio generazionale affrettato ed eccessivo
Che ha buttato fuori dalle redazioni tanti giornalisti in gamba preparati serie
E che io temo Paola possa accadere ancora
Questa questo processo possa continuare temo davvero parecchio nel passato per questo ci siamo posti
Ci siamo posti all'uso distorto dei dei prepensionamenti per questo abbiamo fatto una forzatura rispetto alla legge vigente alla quattrocento sindaci ma prevede che non abbiamo pagato dei prezzi anche sindacali guardate che le reazioni
Deviazioni dei giornalisti per esempio di una parte dei giornalisti sono state reazioni né cattivissime non è un caso che lavori grafici non abbiamo firmato il l'accordo ma i comitati di redazione le strutture di base del sindacato hanno firmato
In altri casi è accaduto il contrario al maggior quotidiano di Torino l'intera redazione ha fatto cinque giorni di sciopero contro i prepensionamenti
Questo significa che forse quello che non capiscono alcuni colleghi altri capiscono ma dobbiamo capirlo insieme questa battaglia dobbiamo farla insieme
Allora quando il governo ci fa capire che insomma tutto sommato se facciamo un tavolo ragioniamo insieme sul problema degli ammortizzatori sociali
Forse la quadratura riduciamo accoglierà io qua dico che per quanto riguarda i giornalisti non siamo disposti ad aprire subito un tavolo di negoziato nell'ambito della riforma della quattrocentosedici sul problema
Perché secondo noi lo strumento del prepensionamento è uno strumento che come si diceva una volta a esaurito la sua scritta proprio lo considera nel senso che il prepensionamento è uno strumento che non ha risolto il problema
Li ha risolti forse in un primo momento al nel momento della grande ristrutturazione di un non dico che la quattrocentosedici è stata sbagliata dall'inizio avuto affrontato una fase storica oggi c'è un'altra frase sto oggi prepensionamento non può più essere usato in maniera distorta
Altri non la pensano come noi vediamo chi non la pensa come noi ci mettiamo intorno a un tavolo ovviamente con la nostra controparte naturale con l'organizzazione rappresentativa degli editori e vediamo di trovare una soluzione dobbiamo trovare un nostro nostre forme di coraggio
Anche secondo me nell'utilizzo poiché gli strumenti di lotta questo settore sembra una bestemmia parlare insieme filo coraggio da parte del governo
E chiudo dicendo che dalla redazione dal tono dà anche dei nostri rapporti io credo che posso dichiarare da parte mia certamente morta e seppellita la stagione dei dissapori dei dissensi talvolta dello scontro comunque delle diversità di interpretazioni e anche da una certa o snobismo reciproco delle nelle relazioni tra sindacato dei giornalisti sindacato dei poligrafici è proprio una stagione alle nostre spalle
I problemi sono di tale gravità che noi non possiamo che andare avanti insieme ragionando insieme sulle strategie sui rapporti poi sentire che sono il tempo andranno prima i giornalisti
Io prima e con gli altri il giorno dopo ma è evidente
Che noi non possiamo anche trovare delle forme anche organizzative di rapporto comune non è un caso che il parte della vertenza di liberazione per esempio il sindacato dei giornalisti si sia mosso di comune accordo
Con l'organizzazione rappresentativa dei poi dei lavoratori politica dice il ministro Dini di quel giornale e ovunque habitat tutti Italia abbiamo notizie del rafforzamento dei ecco io vi dico che in questo anno l'anno
In cui festeggiamo il novantesimo anniversario di questa vecchia istituzione e la Federazione della stampa io credo di poter dire che il sindacato dei giornalisti si muove con una logica una strategia assolutamente nuova
E ritiene che un sindacato dei giornalisti non abbia un ruolo non possa avere un ruolo sociale in Italia se non se raccordato le sue strategie le sue scelte strettamente con tutte le componenti del lavoro dipendente
E autonomo del settore
Ringraziamo Paolo Serventi Longhi della federazione della stampa
Sottolineo questi ultimi momenti in cui ha parlato di un cammino comuni e sui quali non insistiamo molto perché crediamo molto a questo cammino comune tra noi poligrafici insieme con i giornalisti per cercare di invertire invertire questa rotta che in questo momento abbastanza pesante per quanto riguarda l'editoria
Indichiamo Sortino Sebastiano Sortino della federazione di titoli che è l'altra parte una controparte o comunque l'altra parte del del dibattito in questione grazie
Buongiorno a tutti innanzitutto dico beh
Ero venuto per ascoltare perché per parlare
Comunque devi vescovo impiega l'invito che viene fatto di dire qualche parola sulle tante cose che sono state dette
Per quanto riguarda la relazione introduttiva
Evidentemente questa relazione
Dà conto di una preoccupazione che una preoccupazione comune di tutti coloro che agiscono nel mondo della carta stampata in generale dei quotidiani in particolare
Cioè il problema di fondo che alla dietro tutti poi i singoli problemi che sono stati affrontati cioè la
Scarsa affezione la scarsa disponibilità di liberiani a comprare il giornata comparata basta
Indubbiamente e esistono devono necessariamente esistere dei problemi di prodotto cioè non non è non è giusto non sarebbe giusto sempre sbagliato dire che la colpa e del consumatore il cliente ha sempre ragione si dice nel commercio e quindi se il prodotto non viene sufficientemente gradito dal mercato e giusto e doveroso interrogarsi del perché ciò avviene
E credo però che questa domanda è una domanda che angoscia e che e posta tutti i giorni tutte le ore in tutte le sedi nelle quali sì decide la confezione del giornale
A questo proposito mi permetto di esprimere la grande invidia anche opere l'amico Paolo Serventi Longhi per le sue certezze
Cioè io lo invidio sinceramente non è polemica ma invidio sinceramente la sua le sue
Assolute certezze c'è Luisa perché questo avviene
A tagliato con il coltello il bene e il male ha stabilito da che parte sta il bene da che parte sta al mare
Io sinceramente queste certezze non ce l'ho non riesco ad averne
Michinoku umilmente
Davanti a questo malato che rappresento peraltro e cerco di capire le cause del male
Credo temo
Temo perché sarebbe facile Sellars se le certezze di Serventi Longhi fossero vere
Le soluzioni sarebbero anche fasce invece temo che queste certezze
Siano infondate
Il problema ha parlato di una struttura dell'attività editoriale che mi consenta
Lui stesso di dire che è un po'una caricatura
Della situazione
Gli editori utilizzano la crisi per fare ristrutturazioni
Fanno ristrutturazioni anche quando non ce n'è bisogno come dimostra il fatto che fanno questura azioni e poi hanno utili
Ecco diciamo così semplificato il discorso mi pare dimostri
Il suo limite
Se continuiamo a considerare come vi pare che Serventi Longhi continui a considerare purtroppo
Il la redditività dell'impresa
Come un qualche cosa che ci si debba far perdonare con come un qualche cosa che non dia diritto a gestire l'impresa secondo le formule secondo le tecniche della corretta gestione siamo lontani dal poter risalire la china
In realtà il problema fondamentale della struttura editoriale italiana è proprio questo questa struttura
E stata per anni troppi anni dimensionata
Su un mercato
Che era inferiore a quello corrispondente a quella struttura pastore sgradevoli dirlo io mi rendo conto che dire cose del genere non è popolare soprattutto in questa sede ciò che non procurerà grandi entusiasmi e grandi prove di affetto
Però è la realtà cioè questo questo settore è stato dimensionato est era dimensionato per un mercato ipotetico ahimè superiore al suo mercato reale
Che cosa sta avvenendo che cosa è avvenuto in questi anni
Si è cercato di riportare ordine
Economico in questo settore dimensionando le strutture al mercato
E rendendosi conto molto realisticamente che quella ipotesi di mercato rispetto alla quale esisteva quella dimensione erano i polsi di mercato nel Breve perlomeno nel breve tempo irrealistica
E questo è quello che si sta facendo quello che si è fatto con il Massimo di attenzione alle conseguenze sociali di queste ristrutturazioni
Non dimentichiamo che in questo settore si è agito
Grazie anche a certe o agli ammortizzatori sociali ma si è agito nella forma più sotto il possibile e si è cercato di lavorare per ridurre senza creare problemi drammatici di disoccupazione
E
Sostanzialmente ci sia riuscito tranne tranne casi marginali nei quali ovviamente non invece l'ammortizzatore non era in grado di ammortizzare
La buca perché la bufera troppo grossa ma in tutti gli altri casi nei quali era possibile
Coniugare
La continuazione dell'impresa come una approccio morbido alla ristrutturazione tutto questo si è fatto e i i fatti i numeri lo dimostrano il numero del di disoccupati il numero di coloro che sono rimasti senza occupazione e senza una remunerazione e rispetto all'entità della crisi estremamente limitato questo non è non non si può non riconoscere non si può non dire purtroppo vedo che Paolo Serventi Longhi non è d'accordo ma non si può non dire addirittura nel campo giornalistico se vogliamo paradigma giornalisti corna vediamo che per esempio abbiamo presentato i dati ieri parliamo di dati ufficiali il numero
Il numero degli occupati professionisti e aumento dato di poco quei aumentato voglio dire non
Non è non c'è nemmeno Stato la diminuzione complessivamente invece nel campo dei poligrafici la diminuzione complessiva c'è stata e pesante grosso modo di un terzo
Dell'intera
Popolazioni
Quindi il le
Se vogliamo affrontare seriamente nel senso di se vogliamo affrontarla con prospettive concrete di risultati dobbiamo partire dalle premesse
Le premesse sono uno
Il settore editoriale può immaginare di crescere alla sola condizione che l'attività editoriale sia un'attività nostro culturalmente deficitario
Se l'attività editoriale è strutturalmente deficitarie si creano due conseguenze inevitabili la prima è quella che non nascono nuove iniziative
La seconda è che le iniziative che nascono che comunque vivono non sono motivate da motivi editoriali ma sono motivate da altri motivi perché non ritrovando nella redditività della stessa di della dell'attività editoriale la ragione di esistenza
Sono costrette a nascere per motivi diversi dalla redditività in Italia
Quindi le due conseguenze che Rapp vengono denunciate come la patologia e lo sono in effetti cioè scarsa
Innovatività scarsa capacità di crescita del settore da un lato e sempre più pesante caratterizzazione
Della attività editoriale come attività subalterna ad altre attività sono effettivamente delle condizioni esistenti ma solo i sintomi della crisi non sono la causa della crisi
Sono le conseguenze della crisi la crisi deriva dal fatto che queste attività per gran parte delle i suoi soggetti è stata per troppo tempo un'attività non capace di assicurare redditività autonoma a chi la conduce
Allora il problema è quello di ricondurre questa attività alla redditività nel momento in cui questa attività di ridiventa redditizia
Già i sintomi li abbiamo già vediamo lo ha denunciato lo stesso Serventi Longhi che in alcuni casi noi registriamo un eccesso di iniziative non una carenza di iniziativa ma figuratevi
Se questa
Attività potesse effettivamente essere non dico redditizia come lo è in alcuni Paesi vedi gli Stati Uniti d'America vedi la Germania nei quali paesi nei quali l'attività editoriale e una con i più alti tassi di redditività rispetto a tutti i settori industriali
Ma dico una redditività normale c'è una redditività che consenta
Di non programmare strutturalmente un deficit ogniqualvolta si immagini di lanciare un'iniziativa editoriale noi vedremo immediatamente rifiorire
Le lo spirito di iniziativa vediamo immediatamente rilanciare nuove iniziative noi
In Italia era un un vecchio adagio appena due persone
Si vedono al bar la prima cosa che pensano di fare un giornale cioè ville lo sforzo di la volontà di produrre informazioni non è affatto
Latitante in questo Paese
Quello che è latitante e la possibilità di produrre informazione in condizione di economicità questo è il problema fondamentale
E quindi quando noi vediamo che lei in prese si sono impegnate
Per ricondurre alla economicità le loro aziende dobbiamo dire che hanno fatto non qualcosa che potevano non potevano fare ma hanno fatto lo stretto necessario che era il loro dovere di imprenditori di fare perché il primo dovere è proprio quello di gestire un'impresa in condizione di economicità e non dovere chiedere niente a nessuno per potere mantenere questa attività
Si dice ma questo lo si è fatto solo a carico dei lavoratori dipendenti prima di tutto non è vero non è vero che lo si è fatto solo a carico dei lavoratori dipendenti perché la ristrutturazione non ha investito solo
Le
La struttura
Del lavoro ma è investito tutte le componenti dell'impresa la strutture tecnologiche le strutture commerciali le strutture promozionali le strutture pubblicitarie quindi non è affatto vero che questo e intervenuto solo a danno della componente occupazionale sia giornalistica che Polygram
Ma poi è evidente che un settore nel quale il costo del lavoro incide in una misura così forte ed è giusto che incide in una sede misura così forte perché si tratta di un prodotto ad altissimo valore aggiunto insomma in questo settore si prende un pezzo di carta che vale poco che vale pochissimo e lo si trasforma nel caso dei quotidiani tanto per parlare solo dei quotidiani lo si trasforma in un prodotto che almeno vale tre mila lire perché vale mille cinquecento lire di prezzo di copertina e secondo le regole altri mille cinquecento lire di reddito pubblicitari quindi è evidente che una così forte così forte colore aggiunto che trasformò un bene che vale duecento lire quante
Il costo della carta per fabbricare un giornale in un prodotto che ne vale tre mila è ovvio che poteva vedere una grossa compì il costo del lavoro né in questa trasformazione ha una grossa componente
Quindi non è affatto patologico per questo sì
Ma nemmeno è patologico ovviamente che nel momento in cui si verifichi una discrasia tra i costi di produzione e i ricavi Littoriale la
Parte del costo di produzione sullo quale ci si concentra per cercare di ricondurre l'equilibrio sia esattamente il costo del lavoro proprio perché e la componente più importante del costo complessivo della produzione di quel prodotto
Quello sul quale ci dovremmo invece interrogare
Oltre e ripeto al alla qualità del prodotto e giudico giusto che tutti coloro che il lavoro no in questo mondo si interroghino sulla qualità del prodotto e facciano il loro dovere di proposta nelle individuare un prodotto che sia più appetibile dal mercato
Oltre a questo c'è un patto complessivo di tutti coloro che lavoro ma il mondo dell'editoria
E che dovrebbe essere più tenacemente perseguito
Ed è il patto verso il potere pubblico
Cioè qui non dimentichiamo che questo settore che viene ad ogni
Passo dichiarata settore decisivo settori importante settore qualificante per la democrazia settore strategico per la crescita democratiche di di seguito
E l'unico settore industriale italiano che non la una amministrazione non ha un pezzo dello stato che sia dedicata a luglio
E le l'agricoltore il le trasportatore il commerciante
L'assicuratore
Il bancario tutti costoro hanno tutti questi lavoratori tutti questi settori industriali o commerciali hanno un referente
Al quale si rivolgono è che diventa il patrono delle loro esigenze nell'ambito della struttura pubblica sia con la relativa che parlamentari
Questo settore a un sottosegretario all'informazione un sottosegretario che peraltro e un sottosegretario che ha anche la delega dell'informazione ha anche altre oltre ad avere altri tipi di attività questo succede dare all'informazione
Di fatto oggi fra l'altro non è nemmeno un sottosegretario che partecipi che possa partecipare al governo
Allora a questo punto quando noi abbiamo qualunque problema noi abbiamo noi ci rivolgiamo al nostro referente politico al nostro referente amministrativo e ci sentiamo quasi sempre rispondere e ma di questo bisogna parlare con il Tesoro
Di questo bisogna parlare con l'industria di questo bisogna parlare con il ministero dei beni culturali di questo bisogna parlare con il ministero dell'Ambiente
Cioè questa attività ripeto ritenuta sottolineata come attività importante decisiva fondamentale per lo sviluppo democratico del Paese e un'attività della quale si occupano tu per ognuno per il proprio settore di competenza tutti i dicasteri italiani ogniqualvolta si parli rispettivamente di tasse di previdenza o di quant'altro
Ma che era un punto di raccordo efficace
Che costituisca un interlocutore valido per tutte le istanze dopodiché questo che cosa determina passa uscendo dal generale andando al particolare determina il fatto che noi siamo continuamente
Cioè il novanta per cento della nostra attività diciamo verso il potere pubblico e un'attività
Concentrata e assorbita
Per parlare i colpi che riceviamo piuttosto che per avanzare
E allora vediamo che a un certo punto esce un provvedimento che in un modo abbastanza bizzarro
Definisce le rese dei giornali come
Rifiuti
Figurati le rese dei giornali
Che sono la cosa più controllato del mondo perché è un bene prezioso per tutti perché nessuno butta le rese dei giornali
Nelle cassonetto cioè i produttori dei giornali che hanno questo grossissimo costo della resa nel senso che in Italia per tutte le disfunzioni nella
Distribuzione dei giornali e visto il bassissimo numero di abbonamenti
Sono costretti a produrre quotidianamente un trenta per cento in più delle copie che comunque sanno che venderanno che sanno già in partenza che andranno impresa quindi abbiamo un trenta per cento di costi
Aggiuntivi
Istituzionali ineliminabile
Figuratevi se il produttore dei giornali non è attentissimo alla gestione della resa cioè non è attentissimo al recupero della resa ai fini della sua prima utilizzazione nel circuito della materia prima infatti tutte le rese sono ovviamente raccolte ricorrervi condizionate e
Vendute ai produttori di gas beh questa resa
Che non è rifiutò quando sia nelle mani delle
L'acquirente del giornale diventa rifiuto quando sia invece raccolta dall'editore e riportata alla cartiera che significa questo che con sedi sconvolgente e sconvolgente
Perché figurate di se per esempio Encuestas progettato allargamento della vendita dei giornali appunti di vendita non esclusi
Il barista
Nel momento in cui si mette a vendere i giornali gli si dice ma tu devi tenere il registro della resa dei ritenere devi
Adele uno registro col quale con i iscriviti le code che entro le colpe che esso significa praticamente assomiglia a una persona per fare questa attività ovviamente quel tal barista dirà
Signori io preferisco vendere i miei capelli Cappuccini i giornali vendite peraltro e quindi e un ostacolo para fiscale alla
Realizzazione di una misura di allargamento
Ma di questi casi bene potrei cit citare decine ogni volta che si
E discusso di un provvedimento sedici facciamo l'ultimo caso
I le avevamo si era ottenuto che gli venditori gli strilloni di giornali potessero essere trattati con un trattamento fiscale
Definitivo cioè colui che pagava e lo strilloni aveva la possibilità di dare a titolo definitivo l'imposta in maniera che questo strilloni e questo ragazzo che va a vendere i giornali in giro non fosse poi tenuto come avviene normalmente per tutti i redditi di lavoro
Autonomo a fare la denuncia mettendo quello che aveva ricevuto nel suo moderna bene anzitutto conto è stato deciso che l'aliquota minima della
Della imposta sul reddito e le persone fisiche non è più il dieci per cento ma è il diciannove per cento il che significa praticamente che a questo punto la ritenuta che si fa a titolo definitivo vuoi dire non è più il dieci per cento ma il diciannove per cento il che significa che però ogni mille lire non si danno più cento lire ma centonovanta lire ecco non ci si è assolutamente preoccupati di pensare che in questo caso vista la temporaneità del rapporto la straordinarietà alla non sistematicità eccetera
Era il caso come avviene in Giappone in Inghilterra c'è come avviene nei Paesi nei quali la consegna a domicilio dei giornali è la regola e non l'eccezione come in Italia non ci si è preoccupati di fare ho fatto degli esempi che sono assolutamente marginali non sono queste sicuramente le cose importanti non sono queste le cose che determina
La
E disse economicità delle attività editoriali però sono degli esempi che dimostrano come in ogni e con Serventi Longhi abbiamo fatto insieme le battaglie per le le questioni previdenziali escono delle norme previdenziali generale ci si dimentica che c'era in questo settore una una struttura particolare una struttura una previdenza integrativa
Dimenticano però completamente inserendolo in me regole generali miss
E nel recuperare dispetto a queste regole generali diventa faticosissimo e né in in molti casi non ci si riesce nemmeno
Tutto questo per dire che quello che
E necessario
E finalmente aveva la possibilità di una amministrazione impegnata nella difesa di questa attività
Con a prescindere dalla buona volontà idea che e insomma non non ho critiche personali al personale politico e amministrativo proposto in questo settore devo dire che a livello personale
Col quello che fanno lo fanno con grande entusiasmo con grande volontà con una determinazione però il problema non è della
Caratteristica personale di chi svolge questa attività ma è della inserimento istituzionale di questa attività nell'attività dello Stato o si crea un raccordo fondamentale cioè si crea un sistema attraverso il quale si decide che ogni qualvolta un provvedimento possa avere influenza diretta e indiretta sul settore editoriale c'è una
Punto della dello stato un un una stanza dello stato nel quale questo problema viene esaminato viene affrontato e viene risolto oppure noi andremo sempre a rincorrere
Delle cose che non riusciremo mai a controllare l'ultimo e questo è un esempio sicuramente il più grosso dei precedenti
Di quelli che ho fatto
Il la legge il decreto legislativo che riguarda la liberalizzazione del sistema del Comune Marco
Siamo partiti in questo settore sulla base di suggestioni dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato
Perché questo settore è stato considerato destinatario di una norma eccessivamente vincolistica
E quindi siamo partiti prima che si parlasse di liberalizzazione del commercio
Con una proposta che ripeto viene dalla Autorità garante le della concorrenza una proposta diretta ad una parziale e graduale
Liberalizzazione del settore ci ritroviamo in una situazione nella quale viene liberalizzato tutto o meno queste
Tutto il commercio italiano viene liberalizzato con una eccezione specifica per il settore della stampa quotidiana e periodica
Eccezioni che uguale ad altri eccezione le altre
Vi sentiate settori che sono stati effettuati sono i seguenti
Le farmacie per la vendita dei medicinali le pompe di benzina e i generi di monopolio ora io mi chiedo
L'assimilazione dei giornali alle medicine
Al gasolio o o alla benzina
O il l'assimilazione alle sigarette mi sembra quantomeno
Grottesca
Non abbiamo almeno non dovremmo avere pericolosità per la salute
Non abbiamo o almeno non dovremmo averi pericolosità per l'ambiente non non siamo e speriamo di non diventare genere di Monopoli grazie
Che ci ha richiamato alla complessità delle problematiche
I suoi richiami come anche quelli Serventi Longhi di metalli insieme alla relazione
Ci pongono così oggi in questo momento proprio forse inopportuna
Visto i richiami alle istituzioni
E ci pongono necessità che l'istituzione risponde abbiamo Vincenzo vita sottosegretario prima richiamato
In causa anche spesso fino due diamo richiamava un altro si chiama ma
Richiamava un altro però in realtà il richiamo e alle istituzioni al governo alla necessità di quindi ne abbiamo
Abbiamo necessità che si risponda alle cose dette rispetto a alle sollecitazioni fatti al governo e diamo la parola e quindi a Vincenzo vita grazie
Ma intanto
Un saluto non rituale al
Organizzazione
Tenuti come il piaggeria
Anticipato
Sia nel sindacato complessivamente ma anche nel sistema più complessivo della comunicazione anticipato quell'integrazione multimediale organizzarsi in un comparto
Unitario
Di qui oggi invece si parla
Comunemente quindi è un merito che lesse le ciglia voglio ricordare in altra veste seguivo questo settore
Credo che sia giusto testimoniare
Un punto di rilevante
Novità che
Sindacato lavoratori della comunicazione ha portato nella sua dibattito per il mio non è un saluto rituale anche
Una punto di di riferimento nel dialogo e non solo per i motivi detti qui
Ma anche più in generale
Credo che il rapporto con le organizzazioni sindacali tutte naturalmente sia un punto essenziali per una buona attività di governo
Altro merito di questo convegno e certo della relazione che ho avuto modo di leggere mi dovete perdonare fare questa attività significa andare in vari posti durante la giornata quindi
Non vi offendete se dopo non molto
Dopo la fine del mio intervento andrò a un'altra riunione ma diciamo un altro merito dell'azione ed ho avuto modo di leggere
è di avere riaperto un tema quello dei quotidiani tira la carta stampata ho sentito l'intervento del dottor Sortino
Al riguardo
Che è un po'dimenticato diciamo la verità
Anche se Nizzardo la ma è utile per capirci un po'dimenticato nel dibattito
Nell'agenda delle priorità ha torto qui si dice a mio avviso molto bene perché il tema dei quotidiani
Di schiena lo sottolinea un tema tutt'altro che residuale ma a certe condizioni anche un elemento di innovazione di Nuova ecologia della comunicazione se la riforma riprende alcune tracce di un dibattito che appartiene a qualche stagione fa ma non del tutto superato e la sua sostanza cioè la qualità della comunicazione in modelli produttivi
Devo subito al contributo che mi sembra sembrava opportuno dare al vostro dibattito beh intanto su un punto di chiarimento è importante occuparsi di carta stampata sì voglio sottolinearlo
Ne parlavo proprio stamattina con la Presidenza del Consiglio
Il l'apposito dipartimento CEE da recuperare del tempo perduto è un tempo perduto
Chi ha
Fatto sì che il modello televisivo io non ho niente contro la televisione tutti noi conviviamo con la televisione certo duello televisivo ha contribuito a rendere più più netto il Governo sta recuperando il tempo perduto
Toh nei limiti naturalmente di un tempo un po'perduto per qualche verso con dei danni anche rispetto al sistema
Sono scelte antiche e di cui noi subiamo molte conseguenze
è in discussione come sapete proprio in queste ore il provvedimento sulla sperimentazione della vendita
Fuori dalle edicole classiche dei giornali quotidiani punto viene
Grande rilevanza perché significa governare un processo di transizione
Importante sul tema della diffusione ma soprattutto vorrei dirvi e impreparazione con un lavoro molto intenso di diversi gruppi di lavoro anche come metodo di coinvolgimento è stato utile
Riprendo in prestito queste cose che non sono del ministero ma delle racconto perché qui giusto
Che io dica anche cosa fa il governo più in generale di gruppi di lavoro dicevo che hanno ormai quasi ultimato la fase preparatoria per andare ai nuovi testi di riforma dell'editoria con alcune linee guida
Innanzitutto favorire lo sviluppo del settore
Quindi aprire anche nuovi mercati allargare il mercato che sei libero
Deve esserlo davvero
Non solo nei seminari quindi espandere amplia
Il passaggio dal sistema delle provvidenze Hans ai diversi Soggetti in predittivi
Al sostegno ah il Progetto
E quindi con un meccanismo di facilitazione creditizia di iniziativa
Più specificamente rivolto rivolta alla capacità industriale del del sistema sono vari meccanismi
Vittoriale che dovrebbe permettere l'evoluzione tecnologica in un sistema che si è già avuta ma con forme alterne anche con risultati non del tutto simili alle aspettative
E ancora
Una maggiore attenzione ai diversi soggetti di un sistema che
A livelli tutti importanti di cui occuparci della distribuzione la produzione la diffusione
Alla Rete Sondel delle edicole
Al mondo della comunicazione penso l'intervento di Serventi Longhi più purtroppo Misato suona contato perché arrivavo Paolo mentre tuffi lividi parlare ma un po'conoscendo dite opera insomma di Serventi Longhi potrei dire
L'idea di massima di condividerlo dal racconto che ho avuto che dicevo quell'intervento mi pare vi ponesse un tema
Ho importante che veda insieme questa volta giornalisti e lavoratori della comunicazione insieme in questa battaglia nel ridare fiato alla
Capacità anche soggettiva i vari soggetti della comunicazione di tornare in scena nei contratti nel sistema della
Anche ridefinizione dei ruoli professionali
Io spero anche presto
Il campo dell'emittenza locale limite tra televisiva locale chiede presto anche una ridefinizione certi ruoli professionali
E il governo dunque con riprendo il filo sta cercando di mettere a punto sostanzialmente una nuova fase anche la vita dell'editoria editoria che non è meno importante degli altri segmenti della comunicazione anzi senza una buona editoria
Anche gli altri campi soffrono inesorabilmente perché vedete
La multimedialità
Di cui tanto ragioniamo
è un traguardo tutto da costruire
Chissà che poi al termine di questo percorso non ci accorgeremo io vi faccio questa previsione che anche il termine multimedialità non è molto adeguato
è un po'una forzatura anche semantica ma la multimedialità come processori chiedendo con la sparizione di un mezzo per favorire qualcun altro
Il matrimonio tra la televisione il computer con il cavo come terzo incomodo non da luogo alla sparizione di altre forme di comunicazione anzi date voi comunicazione anch'semmai un peso qualitativo ancora maggiore quando nacque il cinema come sapete non sparisce teatro e tanto meno la musica
Quando ora quella televisione e non sparì il cinema anzi la televisione senza il cinema non sarebbe mai vissuta nei modelli produttivi anche diffusi
Così oggi nel processo di integrazione non possiamo immaginare che la carta stampata ancorché
Si passi dal testo all'ipertesto in alcuni se momenti diciamo devoluzione
La carta sabato debba svanire lo esclude questo vale per i giornali quotidiani periodici per il libro
Spesso dimenticato vale per un punto di qualità di cui davvero
è stato utile qui in questa sede una delle serie storiche a Roma territori
Siete bellissime tra l'altro
Sequestrato utile rimettere
Un pochettino la l'accento
Naturalmente per
La riforma dell'editoria una nuova riforma meritoria serve anche la riforma in tutto il resto e qui per avviarmi secondo ultima parte del mio contributo vorrei
Parlare invece delle cose di cui si occupa il mio ministero ministro delle Comunicazioni
Non si chiama più poste telecomunicazioni anche perché le Poste
Con il ventotto febbraio diventeranno difensivamente società per azioni dopo una lunga battaglia anche grazie al vostro impegno che lo dico qui riconoscimenti si farà questo passaggio molto osteggiato come tutti i passaggi riformatori ancora in queste ore c'è un tant'Amber lo dico perché si possa anche fare un po'di Contri formazione costruito tra virgolette
Cioè questo ottant'anni il rinvio non si rinvia niente si fa il ventotto quelli che vogliono rinviare
Stiano pure tranquilli che il ventotto si farà la società per azioni ci chiamiamo ministro delle Comunicazioni perché le Poste ormai diventano impresa autonomo a tutti gli effetti di servizio pubblico col cento per cento delle azioni
E le mani dentro il tesoro ma impresa
Che vogliamo diventi più efficace più competitiva e più forte con un rapporto vigilante come dire del ministero ma non un rapporto funzionale
Venivo
Dicevo la nostra attività del ministro delle comunicazioni noi abbiamo attuato una prima tranche di riforma importante la legge due quattro nove del luglio scorso che riguarda indirettamente il mondo dell'editoria l'istituzione dell'autorità di garanzia per le comunicazioni ha competenze anche nel campo editoriale integrando il superando la figura del garante monocratico che fu immaginato
Come uno dei tanti limiti peraltro di quella legge dalla legge Mammì ricavando la dalla vecchia legge l'editoria ma quattrocentosedici
Si introducono regole antitrust che toccano trasversalmente tutti i segmenti
E che introducono limiti trenta per cento almeno nei settori venti per cento complessivo tutt'altro che strangola tori
Anche se ho letto che il dottor Confalonieri ritiene che quei limiti vadano considerati anche con le telecomunicazioni
Non so se ha fatto dei conti dottor qualcosa uno scherzo perché se uno mette anche Telecom le nuove società ieri abbiamo dato le licenze a due società ne sapete Infostrada e quindi la liberalizzazione in corso
Il campo del venti o trenta per cento nei settori aumenterebbe a cifre
Improponibili per qualsiasi non dico antitrust ma persino per un trust normale entreremo di un'altra logica spero sia stato solo una battuta
Una è un'altra logica rispetto a una normativa che vuole essere degna di questo nome
Quindi la legge da quattro avrei già introduce degli elementi importanti i cui effetti positivi ci auguriamo
Già possano essere visibili in una articolazione del sistema
Più moderna e democratica a quel progetto
Segue ora
Sarà piccola notizia grido ecco l'ultima notizia ce ne di Lotito segue ora il nuovo disegno di legge mille centotrentotto che completa la riforma notizia che va al Consiglio dei ministri venerdì ne ho avuto conferma pochi minuti fa venendo qui
Parlando col ministro Boggi non non va formalmente per il concerto è un lungo emendamento di un testo già presentato dal governo nel luglio del novantasei ma per un atto politico data la importanza dei temi toccati va per una discussione dovrebbe quindi notava come sono al Senato riprendere l'iter parlamentare
Rapidamente con
Tanti temi toccati perché centra Littoria accentra perché tra i tanti temi uno riguarda la RAI nel suo riassetto societario uno riguarda le quote di produzione diffusione di opere i film italiani europei
C'è tutta una parte che riguarda l'emittenza locale molto bella mio modo di vedere rivendico questa nostra
Finalmente specifica attività verso rivolto un mondo che è sempre stato relegato un pone varie eventuali ma dicevo perché è importante anche nell'editoria ne accennava il dottor Sortino
Perché finalmente si introduce una regolazione della pubblicità che dovrebbe portare l'Italia da un sistema del tutto arretrato quale quello di oggi è un sistema più voluto moderno oggi ne abbiamo caso
Unica in Europa
E nel mondo si ci sono altri vita altri casi non sono esattamente quelle Europa di Maastricht a cui giustamente guardiamo in cui la televisione generalista classica ha il cinquantotto per cento dell'investimento pubblicità
Con il paradosso anche qui tutto italiano che a fronte di questo cinquantotto per cento e di affollamenti inauditi ma ci arrivo tra un attimo
L'investimento pubblicitario complessivo è al di sotto di quello di paesi che invece hanno assai meno pubblicità televisiva e certamente minore affollamento pubblicità non è un mistero della fede no
è semplicemente l'effetto della concentrazione uno degli affetti della concentrazione si chiama dumping come sapete c'è un modo per avere un mercato concentrato attraverso una politica o dei prezzi o degli sconti insomma che fa sì che è un mezzo di venti prevalente sugli altri
Ho lungi da me
Non me ne voglia Sortino pensare a
Un'evoluzione meccanica cioè la riduzione degli affollamenti e della qualità di spazi televisivi la pubblicità non porta immediatamente alla soluzione dei problemi alla carta stampata
La FIEG e credo che farebbe anche come sta facendo un'opera utile per tutti noi anche a riconsiderare un po'come questo convegno tra nei temi che introduce tanti aspetti di limite interno del mondo dei giornali un certo uso spregiudicato dei gadget una certa logica
Che tu metti molto ben in luce di abbassamento del tono anche di omologazione tutti i temi che al Governo secondo l'antico adagio non spetta a toccare perché l'autonomia l'autonomia però giusto indicare in un convegno come questo però su un punto la Fieg
Ha sempre lanciato un allarme che non raccogliamo
Non perché siamo la lobby della FIEG come qualcuno ha detto perché un allarme di una categoria importante
Seduce perché tante categorie giustamente vengono presi preselezione no gli editori no no anche i territori possono dire delle cose giuste no ecco diciamo possono anche però alta non sbagliare
Dicevo
Abbiamo raccolto un allarme che viene dagli editori e
Dal mondo dell'emittenza locale ma anche dal mondo dell'emittenza nazionale che non sia il duopolio RAI Mediaset e cioè l'eccesso di pubblicità
E quella dell'esercito implicita è un eccesso inquietante perché guardando le fasce orarie
Noi osserviamo come i limiti di affollamento pubblicitario siano largamente sforati
E in alcuni momenti della giornata anche di tanto l'abbiamo affollamenti che arrivano al trenta per cento
Rispetto al diciotto per cento previsto dalla stessa legge Mammì
Questo avviene perché è stata ritenuta anche un po'
In modo battagliero diciamo ormai superata la normativa sulle telepromozioni che
Per il momento
è un punto di discussione ma che ha visto unilateralmente partire
Alcune emittenti lancia in resta in una battaglia che non è ragionevole quando si vuole
Discutere seriamente di regole non lo dico contro la Raiot contro Mediaset
Mi auguro anzi dico molto francamente che la RAI possa trovare un suo momento anche di riassetto
Che la renda
Più tranquilla nella sua navigazione di emittente fuori dalle polemiche mi auguro che Mediaset e lo dico come
Italiano di un governo italiano ha un'azienda italiana possa rimanere italiana
è un auspicio che voglio fare anch'io come tanti hanno fatto non per campanilismo ma perché l'occupazione italiana per chi è parte di un governo italiano essenziali
Senza nulla togliere a intrecci
Alleanze e senza ingerire naturalmente ma ludico invece per quel complesso di attività che non possono essere penalizzate da forme di concentrazione non più adeguate all'epoca moderna della liberalizzazione
Che la stessa comunità
Sottolinea
Ogni volta che si occupa di questi argomenti l'Italia un Paese anomalo nella televisione ce lo ricorda sempre la comunità lo ricordo anch'io siamo a un passo importante della riforma vedete
Di parlavo del Consiglio dei ministri di venerdì il testo andrà in Senato
Aspettate di aspettiamoci
Una battaglia Assayas
Perché il tema vedete del riassetto della comunicazione è un tema che tocca poteri smuove antiche condizioni di favore
Mette in movimento gruppi l'hobby
Partiti visibili e invisibili
In un conflitto illo risolto conflitto di interessi
Una certa tendenza un po'italiana diciamo la verità lasciare sempre le cose così
Talvolta magari meglio
L'agonia senza cambiare nulla che magari una vita che però richiede qualche scesa in campo qualche battaglia anche a viso aperto va be'lo dico per dire subito le cose come stanno non andiamo una passeggiata
Nuovo capitolo da riforma del sistema cui tengo teniamo moltissimo è un capitolo essenziale perché senza questo capitolo la stessa legge del quattro novembre
Senza il capitolo di riassetto anche delle risorse potete immaginare che l'intera impalcatura dell'Antitrust rischia di essere inadeguata e lo dico per finire proprio per ricollegarmi al senso del convento
Per la carta stampata
Per i giornali
Certo dicevo non c'è nessun rapporto meccanico nel trasferimento di risorse e però un sistema più regolato rende più libera tutta l'informazione
Un maggiore equilibrio nella distribuzione delle risorse rende tutti quanti editori giornalisti lavoratori
Dei giornali più in generale del dei settori della comunicazione più in grado di stare in un mercato maturo
Con cui si può
Dialogare
Non con la soggezione di oggi
La battaglia per un nuovo sistema anche economico vedette della comunicazione una battaglia cruciale siamo un passaggio
Il governo sente molto questione un passaggio decisivo un po'simile a quello mutatis mutandis naturalmente
La storia non si ripete ma che in altre epoche portò a grandi riforme in Italia
La riforma della RAI sessantacinque la stessa riforma dell'editoria dell'ottantuno
Tanti momenti anche sindacalmente se posso dire
Rilevanti
Oggi abbiamo bisogno di una nuova stagione che si è avviata una fase due
Davvero della comunicazione
Un passaggio cruciale in cui noi dobbiamo fare fino in fondo la nostra parte nel Vitoria spero di avere risposto ad alcune sollecitazioni nella riforma della comunicazione e più in generale
In alcuni pezzi anche di nuovo sistema fiscale già ce ne è traccia nel collegato alla Finanziaria come sapete sugli incentivi la ristorazione i delle case per esempio
Alla cablatura
Altre iniziative che vadano in questa direzione in
Accordo con le organizzazioni sindacali
Non per fare secondo un vecchio modello della cogestione ma per fare davvero del sana e seria concertazione democratica per avere in questa battaglia fondamentale
Lavoratrici e lavoratori in carne e ossa
Della multimedialità multimedialità è fatta anche di soggetti in carne e ossa dovremo fare questa battaglia con loro e con voi
Con le imprese interessati ad una nuova fase della vita nella comunicazione italiana con interlocutori anche ostili ma disponibili al confronto non ce la mettiamo tutta
Credo che ce la faremo sapere
Perché la battaglia durissima
Già emergono rispetto a questi nuovi passaggi
Sensazioni già emergono dei dei piccoli accenni di guerra guerreggiata
Minacce
Ipotesi
Ostruzionistiche
E però devo dire
Vogliamo combattere seriamente questa battaglia e penso che chi pensa di fermarci s'illuda molto ce la faremo anche perché sentiamo come un dovere civile questa iniziativa democratica crediamo di farlo per il bene di un Paese che non può nella comunicazione
Davvero essere lontano dalle linee dello sviluppo
Lo diciamo per noi contemporanei ma soprattutto per quelli che adesso hanno
Net ancora
Giovane o giovanissima che non è giusto che vivono in un paese sotto il profilo comunicativo non è sviluppata adeguatamente io vi ringrazio siamo a vostra disposizione per un dialogo che non si esaurisce qui
Purtroppo dovrò allontanarmi tra non molto dalla sala ma spero si possa avere anche qualche incontro più puntuale anche sul progetto di legge di riforma territorio grazie buon lavoro
La ringraziamo dice il codice dell'intervento
E cercherà
Gli hanno sparato adesso Sergio Bellucci responsabile
Volete Rifondazione
Poco
Innanzitutto mi scuso per il ritardo ma mio aereo attinente a Milano
Come al solito insomma portato
Il suo partitico il fatidico ritardo e però potuto leggere la la relazione perché gentilmente Natale me l'aveva fatta pervenire nei giorni precedenti per cui non mi sono perso giudizio credo dei lavori
Vincenzo vita adesso nel suo intervento parlava
Della necessità dell'apertura di una nuova fase
Nella stagione dell'informazione
Io ne sono convinto
E credo che una riflessione
Sui quotidiani in questa fase non possano che partire proprio dalla prospettiva che vogliamo dare
Alla cosiddetta Società dell'informazione
In questo devo dire che alcune cose che sono nella relazione che ho sentito qui non non le condivido
Non le condivido ore credo
Che forse questa differenza è una differenza in primo luogo culturale voi si trasforma direttamente indifferenza politica
Credo che le prospettive dei mezzi di comunicazione di massima di bassa nei prossimi anni
Saranno prospettive ancora avvolte multe nella mitica
Una media nella quale i vari strumenti di comunicazione combatteranno una battaglia forte
Soprattutto i nuovi determinare quella codifica commerciale che ancora non hanno ma che necessariamente imporranno agli altri vecchi strumenti di comunicazione di massa nuovi assetti nella struttura sociale in mille modalità di fruizione in questi in questi vecchi studi
Si parla della crisi del quotidiano vorrei parlare anche Paolo delle messi in quegli anni la sinistra ma forse non è questo il convegno forse andrebbe fatto una riflessione sulla crisi nell'arco di piano di sinistra
Ma la crisi del quotidiano perché io credo che chi fa il il quotidiano tutti i giorni
Assume un dato autoreferenziale con un pezzo della società il pensa di fare il quotidiano per quel pezzo della sua città
Il pezzo della società Ripensare il mondo della politica con il mondo dell'economia Moon il mondo dei poteri forti
Chi sta dentro le redazioni non pensa quasi mai dobbiamo ammetterlo hanno gli stessi a quello che sta dentro il bar
A raccontare la cosa che è accaduta a quello che sta dentro una volta si poteva dire la casa del popolo o dentro la parrocchia
Questa è la tesi del è un prodotto oggi che fatto così
Ha senso soltanto per Chissi chi lo deve utilizzare per comunicare con gli altri che lo leggono c'è una stretta cerchia mi diceva redattore di un quotidiano importante romano
Che da un un sondaggio interno fatto
Al loro giornale giornale diffuso maniera consistente sul territorio
Soltanto il sette per cento di quella massa di lettori sfoglia la parte politica dichiara
Sfoglia le pagine della politica che sono tutte tutta la prima parte
Questo vorrà dire qualcosa oppure no
Secondo me sì
Vuol dire che in quelle pagine non assorbono più al loro compito e se in quelle pagine non assorbono più a loro punto il giornale viene comprato per altri motivi se abbiamo comperato altrimenti non viene comprato
Facevo questo esempio soltanto per dire che probabilmente
Noi continuiamo a pensare al giornale
Come strumento identico a se stesso a com'era prima dello scoppio della seconda guerra mondiale
Lo pensiamo sostanzialmente così
E oggi invece la società cambiata tantissimo e in Italia ma in maniera particolare cambiata tantissimo
Perché in Italia
Volenti o nolenti abbiamo subito un processo di imposizione gli strumenti di comunicazione di massa dei Tropici che non ha eguali in quell'Europa di Maastricht cui faceva riferimento i
Il modello di televisione commerciale così pervasiva
Non è un problema soltanto perché Rastrelli al cinquantotto per cento dalla pubblicità ma e che ha rotto illegali
Tra l'individuo e la comunicazione che lo lega alla all'altro dentro la società
Che oggi non sono riscaldabili con un semplice aggiustamento trasformando le agevolazioni in
Come dire in sussidi alla all'altro all'innovazione di prodotto costringe c'è qualcosa di più per riannodare
Dentro questa società per dare un ruolo apodittica
Allora perché dico che io ho una condivido l'impostazione leggermente diversa dalla dalla relazione alcuni interventi che ho sentito perché dico che se è vero che dobbiamo fare la fase due ora fa sempre io la fase quattro del dell'informazione
In questo Paese
Dobbiamo avere un'ispirazione
Cioè dobbiamo legarla con una scelta ad un'opzione che non sono la modalità di un provvedimento la modalità di un altro certi importanti di cui bisogna discutere cui il Parlamento e le forze politiche devono impegnarsi a discutere ma il problema è l'opzione l'opzione che è passata ce lo dobbiamo dire chiaramente e che l'informazione è una merce se l'informazione una Mercedes il tentiamo di fare di di abbattere tutto quello che ancora resiste a quest'idea
Vero Agazzi allora se questo tutte tutte le cose che qui vengono richieste dalle aziende dalle associazioni sindacali di come dire sostegno perché questa è una merce che va sostenuta non reggono più nella coscienza collettiva della gente
La gente non capisce più perché io poi devo dare i soldi alla Mondadori o Rizzoli per fare quotidiano
Non lo capisce proprio non lo capisce proprio più
Se
Quel quotidiano con i soldi ce la fa stare in piedi bene se no altrimenti chiude come fanno qualsiasi altro imprenditore in quel su qualsiasi altro prodotto
è questo che vogliamo
Vogliamo a a sommare merce quale informazione e dare per scontata che questa partita è chiusa
Allora io credo che qui da messa un'opzione di fondo io credo che l'informazione e la comunicazione non può essere una sola merce
Se questo bisogna ripensare alla filosofia di fondo dell'impianto legislativo la quattrocentosedici e la stagione che ha portato a quella legge perché ha avuto una capacità forte
Perché pensava ai meccanismi degli ammortizzatori sociali che erano convenienti alle strutture sindacali alle strutture padronale no
Perché quello lì era solo il risultato di un'opzione forte che diceva che la stampa non poteva essere ristretta omologata in doveva avere la capacità autonoma di stare di stare in campo di poter parlare a prescindere dai conti delle volte a prescindere dai conti
Allora io credo che se noi partiamo da qui forse possiamo anche ipotizzare una stagione diversa altrimenti il destino è scritto
Il destino è scritto se noi accettiamo in maniera scontate definitiva
Che il prodotto editoriale prodotto informativo è una merce qualsiasi il destino è scritto destino scritto io nelle concentrazioni ulteriori nella chiusura
Delle delle delle dimensioni che non reggono il mercato
E nelle leggi che si tentano di mettere in campo e che in realtà sono sfruttate soltanto dei grandi colossi nelle articolazioni che sono anche loro sono in grado perché hanno alle spalle la capacità finanziaria di utilizzare anche quelle articolazioni
Di innovazione questo punto perché questo è avvenuto in tutti gli altri settori e che
Trasmesse trasformiamo questo settore come gli altri avverrà anche questo modo conto automatico
Allora si fa una proposta quella delle ventidue
Tra l'altro ricorda prima perduti una cosa credo fatta quando io ancora ero coi calzoni corti si può dire insomma ero proprio piccolo
Ma perché gli aveva un senso perché era inserita in un'opzione di fondo si diceva siccome l'informazione a questi questa questa la collocazione sociale allora io intervengo in un certo modo ma come farò a dire che bisogna chiudere le tipografie preventivi le lettere di redazione alle ventidue giornale alle ventidue nel momento in cui l'opzione di fondo è aprire i negozi tutta la notte liberalizzare i punti vendita destrutturare le le strutture mercato liberalizzare tutto che senso ha che senso ha qual è la ratio che lega questo pezzo questa scelta alle altre che facciamo tutti i giorni sugli altri pezzi
Non ha nessuna ratio
E non avrebbe nessun senso perché arriverebbe l'imprenditore x che dice ma io voglio fare un prodotto e lo voglio quindi la redazione mi deve iniziare alle nove di sera perché mi apre la CNN con certe notizie
E io voglio uscire la mattina li è undici in tutte le città per dare le informazioni della della mia e non ho strumenti e non li avrò
Strumenti per fare questo
Cosa
No va in macchina quando quando lo l'imprenditore se merce decide di andare in macchina i cicli ventiquattro su ventiquattro li fanno per produrre calzini li possono fare pure per produrre
Quotidiani cioè voglio dire le le logiche sono queste non è che ce ne ce ne abbiamo altre
Anzi io credo che la tendenza ad occupare
Tutto il ciclo produttivo
Della giornata in un impianto è una tendenza che come dire obbligata per alcuni versi da da da alcune però io mi ero ripromesso di essere più breve degli altri incerto credo di aver fatto capire capire il senso di come saremo in campo noi questa discussione sia sul progetto di liberalizzazione del quale non siamo convinti affatto non siamo convinti affatto
Perché taglia fuori tutti gli editori medi piccoli dalla possibilità di crescere e dalla possibilità soltanto ai tre quattro quotidiani nazionali Forti di poter stare in campo a quella di pensione considerate e un ordine di grandezza e spostare dal trenta trentacinque mila punti distribuzione attuali a cento centocinquanta mila
Fate il conto se uno deve stampare il trenta per cento in più di margine oggi stampava il trenta per cento in più se Buran mandare una copia dubbi edicola su trenta mila
Pensate su centocinquanta mila punti quanti quanto quant'è il trenta per cento che deve stampare in più
Sempre sperando che poi quel distributore IP gli mette in evidenza il giornale glielo vende il non glielo mette nel sottoscala li fa la resa automatica ma insomma questo stile tutta una parentesi
Ugualmente
Lo dico per quanto riguarda il mille centotrentotto raggiunta in marginalmente
Noi abbiamo fatto la legge due quattro nove cioè il il primo pezzo la legge Maccanico
Sotto il ricatto diciamo del fatto che non si poteva fare una legge seria e fino in fondo chiarificatrice del sistema perché c'è un conflitto di interessi in questo Paese che riguarda il capo dell'opposizione
C'è l'ONU ce lo possiamo dire in un convegno in maniera sì no no voglio dire ce lo possiamo dire in un convegno liberamente cioè non ho noi avremmo potuto o voluto fare una legge in cui ogni soggetto come spesso succede in Germania in Francia
L'Inghilterra e gli altri Paesi non può che avere più di una rete e forse neanche tutta una rete non l'abbiamo potuto fare per questo motivo
Benissimo
Si dice che la politica deve prendere atto della situazione della situazione concreta
Soltanto che poi un apre il giornale e si accorge che quel gruppo lì lo vuole comprare Murdoch e ci ritroviamo che un imprenditore straniero si compra
Il cinquanta per cento del tempo libero della fetta degli italiani di sera e se lo gestisce lui stesso lo compra e se non lo compra stavolta ci sarà un Murdoch due Murdoch sempre la vendetta che sicuramente prima o poi arriverà
Allora
Vogliamo pensare che se si apre una fase due anche questa dimensione qui va messa in campo
Perché oggi c'abbiamo Berlusconi e in qualche modo è vero che ci ha costretto a quel tipo di leggerli ma è anche vero che in qualche modo essendo qui un imprenditore legata anche ad alcuni altri della politica uno tenta di tenerla d'occhio figlio
Ma una volta che con un gruppo come quello sta in mano ad un ad un imprenditore straniero vedranno grande multinazionale doppi fini non esistono più
Non esistono
Allora io credo che anche il mille centotrentotto
Forse deve recuperare un po'dello spirito del progetto e aprire gli occhi sul fatto che le leggi che stiamo facendo ce li portiamo avanti nei prossimi vent'anni
E che quindi devono avere questa capacità anche dei verificare gli eventi che potrebbero capitare sullo scenario della globalizzazione
Altrimenti ragioniamo sempre col fatto che c'è il gruppo Mediaset è così come poco il pettine conflitto d'interessi invece quel gruppo mette sette è scalabile come purtroppo è scalabile Telecom come sono scalabili svendute anche Olivetti e altri
Tipi di aziende nazionali
In conclusione che cosa credo che bisogna fare in questa fase almeno dal nostro punto di vista bisogna definire un'opzione strategica almeno delle Borse di maggioranza
Bisogna chiarire da che parte si vuole andare
Noi siamo questo pezzo per chiarire in maniera esplicita agli imprenditori al mondo del lavoro che su questo pezzo qui il mondo dell'informazione
Non è un mondo assimilabile alle singole merci test che sono offerte i supermercati
Siamo parlando d'altro San parlando della forma della democrazia e del futuro di un Paese e delle regole che deve darsi per garantirsi l'autonomia culturale
E politica
Io credo che se facciamo questo facciamo una buona cosa per noi e per le generazioni future
Le azioni se non ci sono altri interventi diamo la parola a fra Moni per le conclusioni ringrazio comunque il direttore Sconcerti è quello sport che essere intervenuto a questo convegno e anche Alessandro Cardullo i la sua presenza
Se non ci sono altri interventi diamo la propria morte
Mi sembra di no quindi
Io pensavo di essere
Abbastanza breve nel senso che naturalmente tutti noi condividiamo
Il senso del convegno delle proposte
Che in questo convegno sono state avanzate
Vedete per la relazione di Natale a nome della Slc di Roma e del Lazio
Non si era posta l'obiettivo di una condivisione totale da parte dei partecipanti a questa iniziativa delle nostre opinioni
Non è compito questo dei convegni i convegni servono ad evidenziare quali sono le diverse posizioni in campo ma appunto questo
Le diverse posizioni in campo servono ad avanzare proposte servono a smuovere una situazione stagnante peraltro in prossimità di un appuntamento di rilievo per questi settori che era prospettiva di riforma di una legge datata più che storica
E la legge quattrocentosedici la legge di riforma di riforma dell'editoria
Che ci sia bisogno di questa nuova capacità di proposta
Lo dicono i dati
Lo dicono i dati che sono stati ricordati un po'qui da tutti
Nel novanta si vendeva sei milioni settecento mila copie di quotidiani nel novantasei e l'anno scorso si era scesi leggermente sotto i sei milioni non credo che quest'anno abbiamo aumentato
La tiratura
Lo scorso abbiamo aumentato la
Nell'ottanta
Per quello che riguarda noi lavoratori poligrafici
C'è una situazione di circa quindici mila lavoratori attivi di circa sette mila pensionati
Nel novantacinque si era praticamente ribaltato il rapporto c'erano tredici mila pensionati dieci mila lavoratori attivi anche in questo caso i due anni successivi non hanno sicuramente migliorato
La situazione
Queste sono le classiche cifre di un settore in crisi
E quando un settore in crisi il problema non è soltanto dirci una cosa che sulla quale concordiamo tutti tutti i convenuti c'è la crisi
Quando un settore in crisi problema e tentare di avanzare proposte di merito per sbloccare questo tipo per sbloccare questo tipo di sì
Ora
Per fare questo sono convinto anch'io dice la relazione l'avete detto tutti voi negli interventi c'è un tema di nuova qualità dei mezzi d'informazione
è vero come dice Vincenzo vita che in un Paese come il nostro in termini e multimedialità un termine ancora abbastanza arretrato
Della discussione
E però è anche vero che ormai ovunque vi sia un computer ovunque vi sia un moderno poi troviamo giornali troviamo immagini troviamo pubblicità troviamo rivisti
Troviamo dal quotidiano al libro alle notizie attraverso dagli elettroni e troviamo peraltro anche forme di lavoro hanno espresso non conosciute a noi
Come i giornalisti troviamo la nascita dei service troviamo la nascita di telelavoro troviamo la professione giornalistica via internet che non so bene ancora neanche la Federazione della stampa come si è in grado di intercettare dal punto di vista della professione della professione giornalisti e allora dobbiamo appunto a ragionare di come rilanciamo un settore un mezzo di informazione che tutti noi riteniamo molto importante
Ora qui si parla di intreccio dei mezzi di comunicazione
Facciamo un po'diverse
Si parla di televisione alcuni dati statistici vanno dalle zero e tre ore e mezza al giorno per cittadino pro capite i visione del mezzo televisivo
Si parla di posta si parla di libri e di riviste si parla di nuovi supporti elettronici si parla di computer di internet si parla di spettacolo dal vivo registrato questi sono tante forme dei diversi mezzi di comunicazione che la gente utilizza
Avvocato le statistiche parlano ormai dalle sei alle otto ore al giorno dell'insieme di questi mezzi di comunicazione che sono utilizzati che sono utilizzati dal Sindaco dal singolo cittadino
Se questi sono i dati allora io credo che il ruolo del quotidiano in questa convergenza
Del mondo dell'informazione e della comunicazione sia un ruolo da meglio ridefinire in questa fase specifica rispetto a queste possibilità di fruizione dei mezzi di comunicazione e di informazione che l'information communication technology
Ci propone
E quindi credo l'abbia assolutamente ragione Natale quando parla di non ricorrere altri
Quando parla di tipi di informazione
In cui conta qualifica
Il progetto di formazione quotidiana quando parla non di tattica per un rilancio di sia duraturo ma di imposizione di prodotto
Che deve essere all'interno di questa filiera fermata una posizione più dettagliata una posizione più analitica capace di selezionare i fatti e offrire al lettore notizie che possono far maturare un'opinione oggettiva mi pare che dicevi così
Sostanzialmente Natale io concordo su questo questo propone un tema di non poco conto tutti gli attori in campo
Nel settore nel settore dell'editoria nel settore della della informazioni il problema peraltro riguarda drammaticamente molto spesso le testate più deboli ma non riguarda solo questa dimensione il problema non riguarda solo le testate le testate
In questo senso naturalmente si tratta anche qui di una
Provocazione a volte anche di provocazione in provocazione serie accertatori era far scaturire qualche cosa di concreto ci sta anche il ragionamento sul ruolo dell'ultima notizia sul ruolo dei tempi
Suo ruolo appunto di una posizione di prodotto dei del quotidiano rispetto a queste queste
Ora io colpo naturalmente con grande interesse le cose che ha detto Serventi Longhi nel suo intervento
E un po'di tempo che è cambiata l'aria
Nel rapporto
Quando ci siamo conosciuti al congresso della CGIL se ricordo bene Paola era stato eletto segretario della Federazione nazionale della stampa
Con una la sincerità figlie usuale disse sono cambiati anche perché è cambiata la burocrazia degli operatori giornalistici
All'interno di questo settore sono cominciati ad arrivare tempi molto più Cucchi all'interno all'interno di questo settore anche per i giornalisti ma adesso non sono le cause con gli effetti che ci interessano relativamente relativamente in questa fase in questa in questa se in questa
E allora tutti noi non siamo
Per un indebolimento di questo segmento dell'economia dei dell'editoria che riteniamo un problema culturale e nazionale
E fortunatamente mi pare
In questo caso ancora un po'meno trovo più attaccata ad altre questioni importanti ma che non reputo decisive la figlia e che c'è una ragionamento comune che parla di qualità
Del prodotto che deve essere rilancia
Naturalmente la figlia solleva anche tanti punti importanti sui quali anche noi concordiamo si tratterà di vedere come le ipotesi di riordino anche legislative che sono in piedi portavano soluzioni scontate tradizionali
Pubblicità punti vendita
Distribuzione costo della carta
Gadget giornali panino e così via
E allora un primo tema secondo me che noi dobbiamo
Tentare di mantenere vivo assieme alla discussione sulla quattrocentosedici sulla riforma della quattrocentosedici la legge la legge del dell'editoria irrita
In ritardo soprattutto di fronte a questa situazione si sta venendo a determinare
Io credo sia a partire da un ruolo delle forze sociali che qui è stato ricordato il tentativo di fare vivere di fianco alla discussione sul merito delle ipotesi di proposta di questa di questa legge un tema di riassetto istituzionale
Per quello che riguarda il mondo della comunicazione
Reso incerto ha dovuto assentarsi per altri impegni ma io la cosa che continua a dire nei nei convegni e questa il ministero delle Poste e telecomunicazioni non ha cambiato denominazione o comunque non te cambiare denominazione perché
Le poste italiane anche questa è una notizia non sempre più aspettare neanche le dieci di sera per avere una notizia finalmente dal ventotto di questo mese saranno definitivamente trasformate in società per azioni
Il cambiamento di denominazione deve significare anche dal punto di vista istituzionale ritrovare un contenitore unico il ministero della comunicazione in cui i mille rivoli dispersi
Nel settore dell'informazione trovano un punto di riferimento comune intrecci sono talmente evidenti sono stati detti da tutti che è un punto fondamentale
Di questo tipo di discussione su cui torneremo numero direzione sindacale anche con proposte specifiche perché che noi pensiamo
Che un ministero vero della comunicazione assieme alla nascita di un ministero vero per la cultura i prodotti culturali di questo Paese
E la nascita finalmente di una cosa annunciate menata che è un coordinamento interministeriale fra questi due ministeri potrebbe portare anche dall'altro il progetto della programmazione pubblica
Una ventata di novità su come si affrontano questi temi allora in questo caso chiediamo nuove le forze di maggioranza
Di questo governo che cosa penso di un progetto di riforma istituzionale di riassetto istituzionale che abbia alcune che abbia alcune di queste di queste caratteristiche
Poi naturalmente se la situazione quest'anno bisogna puntare alla concezione di sviluppo allora le forme tradizionali di intervento anche da parte dello Stato noi consigliamo nuclei consideriamo esaurite
Non demonizziamo niente reggae quattrocentosedici
è una legge basata su una forma di ammortizzazione di salvaguardia di fronte all'ingresso della tecnologia impetuoso della tecnologia in questi settori
Oggi noi riteniamo non sia più così
Noi non vogliamo chiedere un soldo in meno anzi qualcuno di più dell'intervento dello Stato a sostegno di questi settori
Quello che pensiamo è che oggi le vecchie forme di ammortizzatori sociali non solo più giustifica
Dall'evoluzione tecnologica nel settore sono un'altra cosa sono diventati una forma di bilanciamento dei bilanci delle imprese scusate il bisticcio ma trattasi esattamente di questo questo forse porta agli utili
Di cui si parla ma non porta sviluppo
Porta forse a una più lento decremento del settore ma non porta sviluppo noi vogliamo un'altra cosa ma credo che sia possibile un terreno comune di di discussione contate modalità percorsi che possono portare a questa a questa direzione vogliamo forme di sostegno che per essere così sono forme di sostegno che non possono essere più parametrate sulle tirature
Ma devono essere forme di sostegno parametrati alle quote di mercato
Effettivamente vengono svolte sviluppate anche nel settore dei
Perché Bellucci tornava su un punto molto interessante
Di questa discussione il punto del pluralismo
Giustamente dal punto di vista di quello che una forza politica deve fare dire su queste su queste questioni
L'organismo però secondo me significa anche equilibrio nell'acqua nell'allocazione delle risorse per i vari mezzi dell'informazione
Sento una grande insistenza su questo tema della riallocazione delle risorse pubblicitarie giusto
Noi siamo d'accordo
La legge che altra notizia finalmente mille centotrentotto è stato presentato i due balordi seguendo da
Da alcuni mesi per tentare di discutere il merito del mille centro del mille e mille centotrentotto per legge si potranno eliminare alcune distorsioni e disciplinare l'affollamento degli sport è un fatto sicuramente positivo che va in questa direzione
Quello che io non credo che la legge potrà farsi garanzia che le risorse così liberate vengono destinate alla stampa questo la legge non potrà garantirlo questo l'intervento pubblico non potrà garantire
E allora se a fronte di risorse disponibili sul mercato
è possibile pensare ad una forma di sviluppo e di incentivazione anche di questo tipo di comunicazione che noi riteniamo che noi riteniamo fondamentale ritorno al punto di cui si ha su cui siamo partiti
Il tema della qualità del prodotto della posizione del posizionamento del prodotto editoriale sarà un punto sul
Viale con lei come lo dico Bellucci così come lo dico agli altri intervenuti in questa questione noi lo dice chiaramente la relazione riteniamo abbia una specificità culturale
Riteniamo anche che sia un soggetto strutturato per il perseguimento di finalità economiche non abbiamo dubbi a dire queste questioni
Proprio per questo pensiamo che debba cambiare proprio per queste due caratteristiche il tipo di intervento di sostegno pubblico che lo stato e la collettività da alla permanenza e lo sviluppo di queste forme di queste forme di inizio
Ora io ho detto che volevo essere previa finisco immediatamente
Non è di novantadue anni proposte
Questa cosa che nelle nella relazione e le relazioni di Parisi viene sempre prospetta cioè nel settore dell'editoria passare da soggetti a progetti
Premiare non la produzione ma la diffusione fa parte dei ragionamenti che la proposta di Natale Di Schiena avanza abbiamo avanzato anche alcune proposte riteniamo di qualità e di specificità non abbiamo certezza
Non ne ha tantissime anche Paolo nonostante il modo di espressione un po'forte a volte sulle sulle questioni però mi ha avanzato proposte
Quello che chiediamo a tutti i nostri interlocutori
Proveremo anche avanzare proposte comuni così forse facciamo un pezzo di strada ulteriori bisognerebbe lo facciamo anche sulle prospettive contrattuali avanzare qualche proposta comune sulle figure di intreccio evitando che
Di volta in volta rispetta le debolezze una categoria sia usata contro l'altra nel prossimo futuro dello sviluppo di questa prospettive di queste di queste questioni
Quello che chiediamo ai nostri interlocutori appunto di avanzarle altre
Se queste non vanno bene non pretendiamo di avere detto la verità assoluta sappiamo benissimo che le cose vanno discusse ma discutere di merito e sulle questioni di merito allora sì
Io non sono molto convinto dei patti sociali ma di Patti per lo sviluppo credo che possiamo davvero tentare di farne per rilanciare settori come questo che meritano uno sforzo comune delle diverse forze in campo
Fammoni prima da
Infine nel fondo della sala aveva chiesto un in intervenire direttore Mario Sconcerti abbiamo comunque la parola e poi dopo ci fermeremo un attimo a salutarci agli al Caffé grazie a tutti che la presenza del convegno com'direttore
Io
Se se sì provocazioni non si addicono alle conclusioni
Ma
Io ero tenuto anche qui per cercare di capire avendo letto la la relazione
Di la schiena
Di capire come si fanno i giornali ho sentito dire ho sentito una il sacco di cose molto interessanti di persone che mi fanno ridere non conoscono l'oggetto di cui parla a cominciare da deducibili duecento delle cose molto intelligenti ma che mi spaventano cioè facendo del giornale è una merce per fortuna o vogliamo decidere noi le cose bene che cos'è il male per la gente
Io faccio un esempio
Se ci sono altri non ci sono stati i giornali più di destra avveduti quelli del gruppo Monti
E a Bologna Firenze sono buone pratiche ci sono sindaci di sinistra non c'è bisogno di dare in quello che noi riteniamo giusto ma con quale arroganza
Ancora oggi ci poniamo arrogare questo all'interno di un prodotto che mettiamo in vendita un giornale è un prodotto terribilmente felicemente commerciali
E stare sul mercato può anche voglio dire una condizione in cui devi essere esaminato per quello che fa
Una cattivo settore giornalistico significa cattivi giornalisti
Mancano i buoni giornalisti
è inutile che voi cerchiate di programmare per i prossimi vent'anni la possibilità di fare un po'prodotto un buon prodotto non prevede strategie non c'è più tattico di un direttore di giornale
Ma cosa volete che io pensi a come fare giornali fra quindici anni che domani mattina mi dite loro stessi lo stesso tipo mandarini io sono tattico
Un grande tattico
E fare anche una parente
Di questa crisi di quotidiani cominciate anche ad allargare a guardare i dipinti io vengo da un giornale che non in due anni è aumentato del trentuno per cento nessuno mi ha chiesto se per caso avevo trovato un altro
A nessuno interessa
Se il tris nel bene e nel male io invidio la mancanza di vergogna di Feltri ma filtra inventato una formula e ha portato al successo tutti i giornali
Ci sono molti altri giornali cui parlate di Repubblica e del Corriere della Sera delle unità che toglie la linea della linea rossa quelle è criminale ma non criminali da un punto di vista politico e criminali di cui tu hai ucciso il tuo marchio
E cerchi di non identificati nel pubblica cui ti rivolgi questo andrebbe immediatamente interdetto perché fa un danno ai propri giornalisti al proprio mercato alla propria azienda se stesso
Sono queste del voi Steno e stiamo parlando di leggi di cose il giornale dimenticate che ha un oggetto inafferrabile
Per gli editori stessi perché è una nave che sta in mezzo al mare ha detto lei caricata E la nave va da sola
Un giornale sono uomini non sono leggi un giornale mille Sonic sulla creazione sull'improvvisazione Massimo di tre persone
Datemi un'elasticità nell'occupazione datemi una un accesso alla professione che sia onesto che non sia suo uso solo fatto ormai di abusivi che fanno causa e di qualunque ordini regionali che glieli accettano nonostante si siano occupati di sigarette fino al giorno prima
Datemi cose giuste reali e ti faremo dei giornali migliori perché questo è il problema a fare i giornali migliori oggi abbiamo cattivi giornalisti
Non c'è dubbio
Io vado alla rinfusa perché non ha non ho preparato niente ho solo preparato contro risposte è un mestiere facile quello del delle controrisposta serviva di prendere dei Visconti per i posti di lavori prendete di altrimenti fate come credete
Parlate di giornali ripeto Corriere della Sera e Repubblica perché nelle nella relazione e l'Emilia in alcuni interventi che ho sentito si parla di giornali fatti male perché sono autoreferente veloci parla di politica
Che si parla solo di politica a parte che dovrebbe sapere che i giornali politici per i giornali politici più grande avvenimento di vendita perché io sto dietro le vendite il più grande avvenimento di lady della politica quando c'è il grande fatto politico s'intende
Ce ne sono cinque all'anno che fanno vendere ma chiaramente la politica va seguito perché poi nelle province perché questo è un Paese titolo vince
E a Milano e Roma spesso ce le scordiamo nelle province c'è bisogno di un giornale abbia una se è un grande politica perché altrimenti significa che quella gente si considererebbe in provincia può venire in provincia ma non vuole pensare di Enzo
Ma voi preparati dei giornali che ci sono io non parlo tanto adesso come direttore de il Corriere dello Sport per salvare mi piacerebbe capire perché non li aumentiamo mentre voi no
Ma parlo con il vecchio direttore de il Secolo decimo nono andarli a guardare come sono fatti i grandi giornali di periferia che non siano quelli di riserve
Che inventa una formula nazionale sui giornali regionali se gli andrà bene veramente io posso diventare possa andare a Marrakech farmi fare un'operazione che avviene senza perché l'anti giornalismo completo
Casablanca manca marea che esse non fa non è male
La
I giornali di provincia annunciano i giornali che voi volete solo che qua non li vedete
Ma ne parla
Perché i giornali di provincia già adesso soprattutto cronaca tutto sport perché queste sono le due cose che fanno perché fanno bene
I giornali di provincia c'hanno riportato noi siamo stati uccisi da Repubblica ripubblica io ho contribuito a cinque e dieci al quindici per cento a fare
Ma siamo stati uccisi da Repubblica e il Corriere della Sera e la repubblica attuale sono i colpi di coda di una formula che è finita dieci anni fa
Per cui tutto in fondo
Tutte divisione in settori la cronaca cittadina che arriva a pagina quaranta ma che scherzate
La cronaca cittadina mentre
I giornali di provincia cominciano a rifarlo Africa Pirlo questo sì
Ma sono già giornali che solo così Ticosa armate sono già così non è quello il problema problema è che ci sono cattivi giornalisti
E ci sono cattivi giornalisti perché non c'è accesso alla professione
Non c'è serissimo
Non vi preoccupate deflettere Leucci
Che garantiscano l'autonomia della gente i lettori non sono scesi lettori capisco
L'autonomia e nelle persone l'autonomia la fanno gli uomini
Non fate come i miei vecchi amici comunisti Tucci che hanno ucciso i umanesimo il progetto del nuovo
Abbiate fiducia nei lettori
Elettori diverranno elettori verrà
Certo se il problema è chiudere alle ventidue ho sentito dire che come si farebbe
In una società che vive la notte con il giorno a poter chiedere alle ventidue benissimo senza perché proprio chiudendo alle ventidue tutti dai giornali a mezzanotte
Ma quindi lei
Di che cosa parla
E
Benissimo se l'avete detto lo diciamo in due
Ma del biografo voi
No sette valido nominiamo doroteismo stia tranquillo è questo che che noi parleremo di neocolonialismo non venderemo un giornale questo sta ma lo so ma glielo dico io ma glielo dico io stia tranquillo se lo dico io capì che la politica fate voi non i giornali siete voi che volete i giornali con la politica
Ma se io non so che siete voi dico voi quelle Ravone facciamo poligrafico un giornalista complotta se ci sono i ritratti di star dicendo che la vera ragione e la cattiva qualità dei giornalisti che volete da me ma quanti giornalisti ne avete trovati che vi dica così
Ho allora ma se non vi va bene rende queste giusto che questa categoria scende chiudiamo a lei è accadde che ma anche di no no non lo voglia adesso tocca a me poi tocca a lei
L'autonomia e nelle persone
E nelle persone non cercate di dati fate i giornali dei lasciate che siano che siano contro la gente
Ma in modo intelligente il grande problema è l'intelligenza
Nelle leggi nelle altri Cicerone diceva non esiste censura dentista scrive
Se vogliamo lo mettiamo in tasca tutti basta saper fare questo lavoro la gente non chiede altro che comprarlo giornali
Dategli entusiasta non l'ho visto un ottimista qualche
Dateli entusiasmo offende il sentimento un giornale sentimento che poi sia la cattiveria di Scalfari o la melassa di Candido Cannavò e la SPES
Sa cosa un giornale vende sentimento ragazza pensateci bene nell'alto delle vostre tipografia o delle vostre quote le vostre
E per i vostri scranni e questo dopodiché veniamo qui e veniamo a riparare io ho finito grazie mi scuso con loro
Applicazione concluso direttore della storia dello sport dove però non facciamo come il più giornalisti ma un po'più piante comunque ringraziamo anche dei contributi provocatoria non si
Il volo chiudiamo il convegno ringraziamo per gli interventi e per la presenza pesava Frank è viva grazie