"A ciascuno il suo mestiere" presentazione del libro di Sergio Cofferati e Gaetano Sateriale, edito da Mondadori organizzata dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e da Austro & Aquilone, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano, in Via Monte di Dio 14

Con
Ah buonasera a tutti vi ringraziamo per essere presenti a questa a questo nostro incontro un ringraziamento particolare a Sergio Cofferati via con la sua disponibilità reso possibile questa questa nostra discussione
E a Marco Demarco direttore del Corriere del Mezzogiorno
Alberto Lights inviato dell'Unità Tobias Piller rinviato per l'Italia della Frankfurter Allgemeine e Francesco Pinto direttore del centro produzione RAI RAI di Napoli
Noi abbiamo colto questa occasione ringraziamo per l'ospitalità e per l'organizzazione e l'Istituto italiano per gli studi per gli studi filosofici abbiamo colto l'occasione per fare una discussione questa sera in occasione del presentazione del del libro di Sergio Cofferati a ciascuno il suo
Sono estive a me tocca il compito un po'di introdurre questa questa discussione vi saranno interventi riflessioni domande da parte del persone
Invitate
E che io prima ho presentato poi cercheremo qui di tagliare il tempo che ciascuno di noi in qualche modo riusciva a essere sintetico per dare la possibilità anche interventi da parte di persone del pubblico qualora
Ce ne fosse ce ne fosse richiesto
Il libro
A me è risultato molto interessante
Ci è parso giusto qui presentavano in una sede così così prestigiosa
è un libro che si presta a diverse a diverse letture
è una ricostruzione degli ultimi cinque anni della vita del nostro Paese
Ne sappiamo tutti quanti bene quanto siano stati importanti questi ultimi questi ultimi anni
E quanto lo siano stati anche per una città come Napoli
E in generale per per per tutto per tutto il Mezzogiorno
Libero già dalla presentazione in qualche modo descrive
Una fase nella quale siamo stati in presenza di un ruolo forte del sindacato si parla di una vera e propria ascesa tutti quanti ricorderete il peso e ruolo qui che il sindacato ha avuto in questi in questi anni ma anche delle difficoltà del sindacato di fronte alla riorganizzazione del sistema politico
Noi siamo qui
Di fronte alla cronaca
Il libro è stato dato alle librerie a giugno
Quindi di quest'anno lavori della Bicamerale ci sono sono stati conclusi dopo nel libro viene fatta una raccomandazione si conclude questa parte dalla riflessione riproponendo la centralità delle regole
In materia di rappresentanza di conflitto
E di conflitto sociale
E avviene proprio raccomandato che chi in qualche modo sta facendo questa operazione insomma chi si sta misurando con questo problema decisivo per la vita il nostro Paese deve tenere conto della necessità di dare di determinare
Di determinare le questioni di regolare le questioni relative alla democrazia nove sia sociale
Quando è stato presentato scritti libertà ho fatto una raccomandazione ora siamo di più di fronte a qualcosa di più di più definito io credo che in qualche modo questo libro ci consente anche di interloquire con una situazione come dire che si modifica e che in forte che porta con sé le chiedo questo possa essere già questa sera un primo un primo elemento di di discussione
Il libro
In qualche modo insomma l'autore tutti conosciamo fa anche differimento per la vita di questi ultimi cinque anni ripeto che sono stati anni molto importante c'è tutta una sezione del libro che che a questa che ha questo titolo in qualche modo vi propone le questioni di ordine più economico sociale che in questi anni si sono si sono determinati e sono stati anche da questo versante forse soprattutto da questo versante
Se capisco bene ciò che è stato scritto per l'autore soprattutto a queste soprattutto questa la parte importante che si è
Giocata che si è determinata in questi ultimi questi ultimi due anni in questi anni è stato in già qualcosa di più importante ancora
Di una riaffermata la centralità delle regole del rapporto fra movimento sindacale sistema e sistema politico
E ciò che è stato in gioco in sostanza che in questi anni sono stati discussi in alcuni elementi sono stati in discussione come dire questioni decisive di risanamento del nostro Paese
Ne potremo parlare insomma il libro è molto preciso da questo versante di una vera e propria operazione di salvataggio in cui il sindacato è stato protagonista decisivo
Però assieme a queste questioni ci sono giocate si sono definite decise altre due questioni assolutamente importante
La questione che più volte ha sempre chiamato il rapporto nel nostro paese con l'Europa
Che la il prosieguo naturale delle vicende relative al al risanamento il nostro Paese
Ma e qui su questo Cofferati insiste molto potrebbe essere una realtà come Napoli un argomento molto importante discussione
Si è assieme le questioni di risanamenti rapporto con l'Europa sia in qualche modo aperta una discussione molto importante sulle modifiche al nostro modello sociale e che vuol dire il sistema di protezione dei diritti
Il che significa in qualche modo le modalità con le quale lo stato sociale ha esercitato a difesa protetta stimolata tutelato anche questo elemento è stato in discussione in questi in questi anni
Ora il libro ripercorre le ragioni della forza del perché il sindacato è stato punto di riferimento in questi in questi anni io credo che la forza e credo di dare una lettura anche del della ricostruzione di questi anni che libro opera io credo che la forza del sindacato sia stata in questi anni quella di parlare ovviamente a tutto il Paese in termini molto generali su tutti e tre questi punti
Cioè di aver in qualche modo definito le sue posizioni le sue aver parlato al Paese tenendo contemporaneamente presente che vi erano questioni di risanamento che vi era una questione come dire di ridefinire il nostro rapporto con con l'Europa Macchi bisognava affrontare anche dal versante della delle tutele dei diritti una questione che si chiama modifica del del modello del modello sociale del sistema di protezione posizione sociale il sindacato
E questo è Tura di voto di questa parte libro è stato in grado di farlo più è meglio del sistema del sistema politico
E qui entriamo nelle che nella cronaca le vicende di questi giorni
L'ultimo accordo di ipotesi sul sulla riforma dello Stato sociale completa questo ulteriormente questo percorso apre una fase del tutto del tutto non fa e la larga partecipazione di cui abbiamo già avuto annuncio in questi giorni in qualche modo
Vanno ulteriormente in direzione della riproposizione di questo ruolo fondamentale che ha avuto il movimento che ha avuto il movimento il movimento sindacale
Ora
Questa è l'altro aspetto che voglio
Voglio sottolineare sempre la presentazione del libro che leggerete che una cosa molto indicativa in sostanza c'è viene ricordato che il sindacato è apparso più volte con un soggetto che frena le trasformazioni
Ora tutte le dà una contestazione a questa lettura del ruolo da Dorotheum il sindacato e io credo che la parte
Più interessante chi più merita di essere ripresa siano proprio quelle parti del libro nelle quali in qualche modo si fa uno sforzo di forte ed importanti innovazioni sul piano dei contenuti e della
E della proposta io farò riferimento alcuni titoli per finire questa breve
Questa breve introduzione
Quella gelida nel libro la sua parte centrale quella dedicata dopo questa fase di ricostruzione degli ultimi cinque anni di vita del nostro paese tutta una fase come dire di proposta sulle questioni di ordine contrattuale di proposte
Di cambiamento della linea rivendicativa e contrattuale come fatto non solo sindacale ma come fatto che pale problemi del Paese alle trasformazioni che hanno riguardato il nostro il nostro Paese poi leggenda vi do molto interessante che stiamo tutela
Tutela singolare
Nel quale io credo sia racchiuso in un po'il senza il cuore la proposta che questo libro che questo libro di questa di bruciare
Ed è una una proposta nel quale si fa i conti con processi trasformazioni rilevanti con la rottura delle identità collettive
Con una riproposizione di ruolo degli individui dei singoli che in qualche modo irrompono nella scena sociale culturale ma anche sulla scena
Sulla scena sulla scena sindacale e viene rivendicato una gestione sindacale delle tematiche la flessibilità a che non è solo un tema riordino contrattuale sindacale ma riguarda tutta l'organizzazione della società e viene fatto l'affermazione molto bella che io credo che sia il caso di riprendere che in qualche modo la il discrimine tra la forma di le forme di flessibilità fra i quali sindacato cui impegnarsi è le forme di flessibilità propugnate da altre volte nostro Paese la possibilità di scelta
La possibilità di scelte di qui viene
Viene delineata tutta una prospettiva contrattuali rivendicativa che va al di là del parlare all'interno del sindacato ma che in qualche modo fu riprendere un rapporto fecondo un rapporto di apertura del movimento all'insieme delle istanze sociali che
Si sono modificate in questi in questi in questi anni
E oltre ad un'altra affermazione
Dal mio punto di vista molto importante molto rilevante che poi si lega la cronaca di questi giorni appunto al tentativo di riformare con il consenso un modello di di tutela sociale di diritti
Che poiché ciò che incide sulla vita quotidiano di milioni di lavoratori e di e di cittadini in qualche modo la disponibilità a rivedere un sistema di diritti a rinegoziare con una piattaforma un sistema di diritti
Ma avete allargare la platea dei cittadini dei lavoratori dei giovani
Che a questi diritti devono fare devono sparire devono fare riferimenti
Sono ovviamente tematiche molto di prospettive di lungo di lungo respiro ma in qualche modo questo libro delinea Chiaia chiarisce qual è il senso di marcia quale la prospettiva nella quale anche le cose di questi giorni che momento sindacale sta facendo in qualche modo si possono leggere è capire e capire meglio
Io mi fermo a questo punto
Facciamo una prima lettura di un primo giro di intervento a parte gli invitati che sono venuti qui a discutere con Sergio con Sergio Cofferati
Do la parola per primo al
Adalberto Lies inviato de L'Unità che insomma non lo cogliamo di sorpresa perché mi pare che
Venerdì o sabato scorso insomma avete avuto un'Assemblea in qualche modo doveva insomma essere costretto allenata dal padre prende subito la parola
Per la finta sorpresa veramente un po'c'è perché non mi aspettavo di essere il primo a dover introdurre la discussione su questo però dico subito interessantissimo libro di Sergio Cofferati comunque accetto la provocazione perché il fatto che non ci siamo trovati qualche giorno fa in un'assemblea molto calda e molto difficile in una situazione anche originale diciamo di conflitto e di lotta che si è aperta nel giornale cioè vale storico della sinistra italiana L'Unità a discutere con Sergio Cofferati di una trattativa che si annuncia molto difficile
è un episodio che credo possa anche essere letto vissuto come esemplificativo della fase assolutamente originaria ancora aperta diciamo ad esiti non del tutto prevedibili che conosce il sistema politico italiano in tutte le sue varie articolazioni cioè credo che fosse difficile prevedere poco tempo fa che si potesse determinare una situazione così
Strana diciamo per cui c'è una sinistra che e forte politicamente probabilmente anche elettoralmente che governa il Paese
Uno dei suoi più grandi giornali attraversa una fase molto critica
Per cui addirittura l'interrogativo che si pone la sua sopravvivenza di suo futuro e in una vertenza così difficile c'è un intervento importante io lo Rillo ritengo molto importante forse decisivo per anche sbucare l'impasse che subito aveva dimostrato questa trattativa un intervento del segretario generale della CGIL un sindacato che ha a che fare con un giornale del tutto legittimamente perché ci lavoro dei lavoratori che fanno riferimento alla CGIL ma che meno a che fare per esempio con la rappresentanza sindacale dei giornalisti che tuttavia io credo che quello che è avvenuto appunto possa essere anche un po'un esempio dei problemi che Cofferati pone nel suo libro il titolo titolo che io ho letto come anche un po'volutamente provocatorio cioè ognuno faccia il suo mestiere
Leggendo il libro mi sembra di capire poi Sergio dirà se è proprio così che e un monito rivolto a a se stesso da parte del sindacato ma anche forse di più rivolto ad altri soggetti diciamo della del gioco politico e sociale italiano i partiti di governo la Confindustria
Però ecco questa questo richiamo ognuno deve fare il suo mestiere avviene sicuramente in una situazione in cui non solo diciamo per le trasformazioni produttive
Sulle quali tanto si dilunga in modo interessante Cofferati investì ricambiano diciamo ma cambiano anche i mestieri e della politica e chi ha chi Teti
Dare rappresentanza agli interessi quindi anche investire del sindacato cambia e il tutto il libro mi pare sia un interrogarsi su questo
Dal punto di vista dell'interesse io devo dire spero che non venga intesa come una piaggeria che ho trovato questo libro tra i tanti e anche interessanti che sono stati scritti questa fase convulsa diciamo di trasformazioni sociali e politiche italiane
Uno dei più interessanti e secondo me non solo diciamo per la personalità e il merito della persona che lo ha scritto ma perché rispetto agli altri libri che per lo più sono stati scritti da protagonisti politici cioè del mondo politico del ceto politico
Io mi sento di poter dire che la lettura della transizione italiana che emerge da questo libro
E diciamo a in più uno spessore che manca agli altri testi che mi è capitato di leggere frequentare sfogliare perché mentre gli altri erano sono testi molto percorsi diciamo dalla dall'ansia dalla dalla condizione anche psicologicamente molto difficile i rappresentanti dei partiti di un ceto politico che in questi anni si è trovato di fronte ad un orrore del vuoto diciamo quindi anche ad un'altra occupazione di rimettere insieme i pezzi di un sistema politico che è stato scompaginato destrutturato in modo radicale qui abbiamo la testimonianza di un punto di vista diverso cioè di chi parla da un fronte politico sociale quello del sindacato italiano che con tutti i difetti le critiche che si possono fare sono state fatte però bisogna riconoscere in questi anni ha mantenuto
Una capacità di reazioni politiche soprattutto dei legami sociali c'è stato attaccato ad una realtà sociale
Che a costituito una forza come già diceva Strazzullo prima e questo consente secondo me una lettura della vicenda italiana appunto che ha uno spessore maggiore perché al finalmente abbiamo un testo che certo non trascura anzi
Analizza da questo punto di vista gli elementi di di rischio di destrutturazione del sistema politico abbiamo parlato per tanti anni dobbiamo ancora contenere a parlare dell'esito
Di Tangentopoli la
Impoverimento la distruzione di alcuni partiti e la difficile ricostruzione delle regole della politica e leggi elettorali e via dicendo qui abbiamo anche appunto lo spessore
Della questione degli interessi sociali e dal rappresentante della rappresentanza degli interessi sociali e
E diciamo del modo in cui questo si lega alla ristrutturazione del del sistema politico mi pare che Cofferati ammetta anche chi ci può essere stato un ruolo di supplenza
Più politico più di quanto forse un sindacato dovrebbe considerare il suo mestiere però mi sembra anche che questo libro giustifica ampiamente questo ruolo e diciamo mette in campo tutta una serie di questioni che riguardano appunto gli altri soggetti che devono operare perché appunto dove ci sono state e ci sono delle sovrapposizioni delle invasioni di campo
Indebiti tra virgolette a questo si possa nel prosieguo rimediare
Io voglio dire soltanto altre due cose e diciamo e girare a Cofferati alcune domande e provocazioni poi diranno gli altri colleghi per il resto una diciamo che mi p mi è piaciuta molto la citazione iniziale con cui comincia atteso di Cofferati anch'io sono abbastanza appassionato di fantascienza e di musica
E mi è piaciuta questa citazione in cui si si evoca da un romanzo di Philip boutique il fatto che c'è un clavicembalo scordato su Marte e non si trova un marziano capace di accordarlo
Mi sembra un'immagine simpatica anche per rappresentare appunto
La difficoltà antica ricondurre ad una soluzione razionale il problema della transizione italiana ci troviamo di fronte a fatti che solo pochi anni fa non avremmo potuto immaginare c'è bisogno appunto di un marziano che indichi moto di accordare i vari soggetti
Perché possa venire fuori un concerto e non una cacofonia da questa transizione italiana
Nello stesso tempo l'evocazione di Marte io la vivo un po'come diciamo una zona ideale in cui si possa anche esercitare la fantasia poi può anche darsi che si trovi questo marziano capace di accordare questo clavicembalo forse ce lo dobbiamo inventare
E quindi oltre ad analizzare le cose per come sono credo che e ci debba essere uno sforzo di invenzione c'è una una innovazione rispetto appunto ai quali da quello che i soggetti possano fare
Il libro si apre con una rievocazione dei passaggi salienti degli ultimi anni e la cosa che mi è rimasto più impressa anche per come l'avevo vissuta diciamo intensamente da cronista politico in quegli anni sono gli anni diciamo tra il novantadue novantatré quando sempre sembrò diciamo che il sindacato conoscesse la crisi maggiore di consenso ricordo le manifestazione contro la Finanziaria di Amato i bulloni Sergio ricorrete D'Amico conservato uno di questi
Bulloni le drammatiche dimissioni di trentine che firma un accordo che probabilmente in gran parte non condivideva con Giuliano Amato e nello spazio di pochi mesi anche Iride il tutto imprevedibilmente
Una rimonta è quasi un rovesciamento della situazione quando nel novantatré caduto il governo Berlusconi
Fatto al governo Dini e poi sì fu ci fu la l'accordo con Ciampi del novantatré sulla concertazione una vera e propria rivincita
Del sindacato delle sue ragioni democratiche che poteva difficilmente essere immaginabile in quei giorni molto complicati diciamo del novantadue con Amato da lì poi la vicenda di Dini che Cofferati dice un governo a maggioranza sindacale un governo tecnico un governo politicamente debole che trovo probabilmente anche mi sembra giustamente viene ricordato per una definizione della Confindustria
Ad aprire uno impunture differimento di consenso sociale molto importante nel sindacato e poi la fase che si apre col governo Prodi
Anche qui il libro di di Serge molto
Spregiudicato e sincero perché parla anche delle spine del rapporto del sindacato con questo governo soprattutto riferito alla dinamica anche questa del tutto originale che poco prevedibile in anticipo di una doppia sinistra che sta in una maggioranza di governo una parte della quale gioca continuamente allo scavalco del sindacato sul terreno che è proprio della rappresentanza degli interessi sociali anche sindacali
Mentre anche l'altra parte per la sinistra maggioritaria e cioè il PDS a una che ha avuto o ha un atteggiamento nei confronti del sindacato che non sempre diciamo e perfettamente condiviso mi sembra di capire dal segretario o è stato dal segretario della CGIL
Altri fattori il mutamento del mondo del lavoro la rappresentanza e il fattore lega per non rubare altro tempo io vorrei la sollecitazione che mi sembra che vorrei porre a Sergio visto che il libro poi si chiude il libro scritto se non sbaglio diciamo dopo
Il congresso del PDS a cui ci fu una una discussione molto intensa e molto acuta tra CGIL PDS eccetera e prima invece delle manifestazioni del sindacato
Nel Nord per contro diciamo i rischi della secessione per affermare un principio di solidarietà nazionale sia di tipo sindacale economico se di tipo politico non casualmente mi pare il libro si chiude con l'evocazione di questo rischio
Diciamo di una di una deperimento del tessuto sociale e solidale anche per l'emergere di fenomeni politici che appunto hanno puntato e puntano sulla sulla divisione nazionale sulla sulla valorizzazione degli egoismi sociali eccetera
Allora adesso la situazione che è diversa quello che vorrei chiedere a Cofferati e come valuta ora la situazione almeno da due punti di vista squisitamente politici
Uno è quello appunto del risultato se c'è stato e come lo valuta di quelle iniziative
Squisitamente politiche diciamo di intervento nazionale del sindacato nei confronti di questa situazione del Nord
Perché la lega resiste anche le ultime elezioni hanno dimostrato che ne accerto c'è una crisi della lega ma un certo suo radicamento in alcune aree del Paese resta l'altra questione e quella appunto del mestiere che devono fare i partiti
E in particolare i partiti della sinistra della maggioranza che sono in questo libro spesso chiamati in causa perché quando questo libro è stato scritto non era stata ancora avvenuta la cosiddetta crisi passa diciamo non era successo che un elemento di programma messo perso risolvere questa crisi come la questione delle trentacinque ore aprissi un problema nuovo sul difficile cammino verso una stabilizzazione delle regole della concertazione
Non era neanche successo però che in fondo Rifondazione Comunista
Forse più diciamo messa nelle condizioni di rispettare un accordo di maggioranza secondo modello di comportamento un po'diverso dal passato quindi queste due o tre sono le cose che mi incuriosiscono anche per sapere qual è il pensiero di Cofferati oggi per il resto poi mi affido agli altri colleghi
La parola Marco De Marco direttore del
Grazie qualche appunto brevissime riflessioni anch'io poi concludere con alcune domande
Al libero la la prima cosa il libro a me pare caratterizzata essenzialmente alla sobrietà
Cresciuto il il tono con cui è stato raccontato questo per sopperire nella storia d'Italia
La sobrietà va davvero un è un pregio nel difficile da
Da mantenere quando si si diventa leader anche il leader universalmente amati e stimati come
Come Cofferati
La prima cosa che mi ha colpito parlo quindi da questo distinte
Cofferati non deve dimostrare nel libro di essere più bravo di quello che regionale di sapere più cose i Pirenei già sa
Non si deve mostrare come spesso altri fanno le sue citazioni
Che più che una dimostrazione di di conoscenze ce ne sono atti
Credo di di affetto dice non sono tutti noi quando facciamo qualche cosa a cui teniamo voi diamo poi metterci vicino qualche cosa che lega quel prodotto a una nostri sentimenti quindi io li vedo più come appunto come una manifestazione di ieri
Di affetto verso questo prodotto
Poi è una storia che non racconta di retroscena non racconta di
Vicine dove si sono decise le sorti dell'Italia e via dicendo tutte fatta alla luce del solo tutto viene raccontato è e la cosa belle che ne sappiamo infatti qui lo racconta e ciò nonostante io personalmente l'ho letto con grande con grande interesse
Quindi questa sobrietà sarebbe con siamo un modello e non sarebbe male
Generalizzato
L'altra cosa è il titolo a ciascuno il suo mestiere quando è stato scritto credo che riferimento fosse più che altro a Bertinotti non c'era la polemica con Bertinotti che faceva il sindacalista nel nel nel governo nella maggioranza e via dicendo se non è così e e comunque è stata eletta in quel senso lì
A me piace perché gli darei un
Come vedo mettere questo titolo scemare più ampio ed è questo io sono convinto forse sbaglio che molti dei mali d'Italia sono il frutto di un eccesso di senso della responsabilità
Segretario ognuno avesse fatto e facesse quello che comanda la proprio il proprio senso della responsabilità senza andare oltre i compiti di ciascuno sarebbero molto più netti le responsabilità sarebbe molto più né
Andare oltre il proprio senso della responsabilità in base ad altri campi crea quell'aria quel grigiore quel quella per quella palude in cui non si capisce più chi risponde di quell'atto di quel gesto
Sopra parlando sostanzialmente di quella forme di consociativismo che sempre
Sopravvissuta in questo in questo Paese
Il sindacato per certi versi ne è stato anche protagonista
Ecco se invece richiamarsi al senso di responsabilità ognuno fa il proprio mestiere ognuno risponde per quello che fa chi governa governa chi sta all'opposizione è stato opposizione chi sparsi nel sindacato fa il sindacato e difende
I lavoratori a me piacerebbe una società fatta così in cui il compenso molto ben definiti il che non vuol dire essere irresponsabile ma esterno nella misura diciamo dopo poi mi sono piaciute alcune
Quindi riflessione buttate lì quasi con leggerezza Cambini hanno da Italo Calvino ma in realtà sono riflessione pesantissime che
Sergio Cofferati fa uno in particolare a un certo punto
Lui si pone la questione della legittimità in un Paese come l'Italia di organizzazioni non avallate dalla dal voto popolare cioè
Il fatto che il sindacato non sia espressione di un consenso frutto di un voto spesso lo ha agli occhi del di una parte di questo paese delegittimato in sostanza i si dice chi rappresentate voi se non siete
Se non non siete stati eletti votati
è quindi frutto di un consenso palpabile
Contabile c'è più si può contare
è una cosa molto profondo perché in qualche modo riguarda anche noi giornalisti noi siamo un potere
Il quarto e il quinto secondo se abbiamo la pena la telecamera in mano
Ma spesso ci ci si fa la stessa ci si fa la stesso dizione cioè che legittimità ne abbiamo pure questione a rompere un po'le scatole a a creare a dei problemi se non siamo legittimato dal voto popolare
In una democrazia complessa come comunque lei nostri tempi questo è un problema non non ancora scavato
Oggetto della della della riflessione necessaria perché è ovvio che in un sistema di Poteri decentrati e in un sistema di responsabilità multiple non tutto può essere getti legittimato dal voto
Ci deve essere come dire un rapporto di mutua
Mutuo rispetto e alcune funzioni devono essere prese per buone per la consuetudine per l'autorevolezza con cui si esercita certe funzioni e via dicendo non è una cosa facile non è cosa facile specialmente quando c'è un ritorno della politica in senso partitico
Ne abbiamo avuto una crisi del del parere del del partitissima abbia avuto una crisi dopo la la
Mani pulite de dicendo ora c'è un ritorno della politica che di per sé un fatto molto diverse che è un fatto decisamente importante il problema è che torna con la politica anche una certa un certo modo di vivere
I partiti questi partiti che anche alcune a volte come dire pretendo di rappresentare il tutto solo perché sono essi stessi frutto di quella legittimità di cui dicevo prima attraverso il consenso elezioni e via dicendo
Ora non è così perché la vite interno dei partiti non ha nulla a che fare con quella
Cosa di cui dicevo prima spesso sono o non esistono tipo alcuni partiti della destra Forza Italia non ha un'organizzazione esiste un partito oppure se esiste le faccio un altro esempio che l'opposto quello del PDS
Pur essendo quello più vivace più vanificato più robusto dal punto di vista della struttura non ha risolto tutti i problemi partecipazione democratica in Terna di dialettica interna dei cento penso che problemi molto seri e mi fa piacere che siano stati posti
Non da un sociologo della politica non da un intellettuale astratto ma da un un sindacalista
Terza terzo appunto diciamo tutti i libri vengono eletti secondo una certa abitudine a tutti rimangono impresse delle delle scene le frasi del dei passaggi a ne sono rimasti impressi due oggetti uno e quello del del bullone ne ha parlato già Alberto che cosa che Cofferati conserva nel nella sua cassetto della scrivania e l'altra è la bacchetta
Che gli hanno regalato quando è stato preso letto segretario della
Ci
Questi due oggetti
Rimangono a due personaggi della storia d'Italia il primo la il bullone rimanda credo all'Ama tutti quanti ricordiamo lama diversità i bulloni gli lanciarono contro
Ed è quasi una citazione che lo stesso Cofferati fa quando poi qualche pagina più avanti ricorda un grande affetto
Un personaggio come lama qui tutti siamo
Legati l'altra l'altro getta la bacchetta rimanda a me personalmente un personaggio come Fellini
Con annota diciamo di pessimismo se pensiamo alla prova d'orchestra alla fine tragica di che fa quella
Quella Cristina le crisi e via dicendo lungo lama rimanda diciamo a una sorta di coraggio di questo Paese e l'altro a una sorta di passione di questo Paese
è bello vedere come questi due valori coraggio e passione poeti riferì trova neo ritrovare unità in questa sobrietà di in cui ho parlato prima
Diciamo mi pare un filo conduttore che ritorna nella riflessione di di Cofferati e ritorno durante tutto il libro
Ciò detto diciamo che se la parte positiva ora è bene che anch'io Fini fuori qualche cosa di negativo e lo trovo in tutta la politica meridionalistica del del sindacato
Io faccio solo alcune osservazioni non vi voglio annoiare ma insomma
Do atto al sindacato di aver
Resistito con forza da alcune suggestioni che lì per lì sembravano molto convincenti faccio alcuni esempi c'è stato un periodo in cui Confindustria gli industriali c'è l'insistito molto sulla mobilità
Questo concetto che affascinava tutti molto americano non so quante cose abbiamo letto sulla società americana dove c'è mobilità ci si sposta da un luogo all'altro me dicendo
In realtà il sindacato ha resistito molto su una concezione molto astratto di un un di questo di questo valore
E ha avuto ragione perché alla fine anche dalla Confindustria che indusse cioè non è che è venuto fuori uno una produzione una progettualità intorno alla mobilità forte la mobilità non è solo e poter lavorare qui polli
La mobilità è un concetto che deve infondere tutti non strategiche mobilità vuol dire potersi trasferire da una città all'altra poter essere agevolato nel cambiare casa nel cambiare macchina deve cambiare lavora nel cambiare
Gruppo sociale relazioni questa è la cultura della mobilità invece tutto si è ridotto una cosa molto asettica molto legata diciamo alla con Vincenza
Economica quando poi c'è stata una vera mobilità e quando ci sono casi forti di mobilità ecco che la Confindustria sparito dalla circolazione due esempi
Quindi Campania abbiamo un nuovo fenomeno di emigrazione verso il Nord verso zone strana cioè verso la la Romagna verso Rimini Riccione
Vincendo oppure verso la Svizzera addirittura verso l'America è un fenomeno che dura da un un paio di mesi non ancora osservato nazionalmente ma molto ma molto forte secondo con tutta la sorella e trentacinque ore
è molto probabile che questo questo flusso che sono flusso migratorio
Diventi più forte perché il lavoro c'è sostanzialmente al nord e quindi se si crea un circolo vizioso ciclo virtuoso che qui si crea lavoro ci sarà uno spostamento dal nord al sud al nord con una desertificazione di un deserto già bello
Drammatico da vedere
Quindi si lega su quella resistito Confindustria invece è sparito non a un certo punto non non ne parla più altro tema è un possibile quella della flessibilità anche quella è una cosa complessa cedere celeste ridotto a ben poca cosa
Ora si insiste sulla defiscalizzazione e anche lì io sono convinto che si insiste molto oggi pre e dopo la cosa
Per per altri
Di valore insomma c'è poca progettualità tra c'è poca progettualità anche da parte del sindacato
Nel libro concludo con una notazione
C'è una carenza la carenza che quasi questa sì in comune ad altri libri che sono usciti in questo
In questo periodo non c'è mai citata la parola camorra ora non sto qui a fare il piagnone su questo fenomeno e c'è il rosso a porre una questione molto molto seria
Nel Mezzogiorno d'Italia c'è un problema di come dire di secessione già in atto una parte del territorio dello dello Stato già separato dalla dalla dallo Stato
In alcune zone del meridione si vive in una condizione di apartheid
Ci sono zone territori in cui l'autorità dello Stato nonna ardita
Questa è un dramma nazionale di portata colossale
La cosa che sorprendermi e che veramente io non riesco a a capire eccome ci possa essere una sottovalutazione grave di questo fenomeno
Di come ci si possa giustamente a come dire soffermare a riflette nessuna secessione possibile ma futura e non su una secessione già in atto in zone del Mezzogiorno
La presenza della non a Caselli precitato mafia ed è già questo un titolo di merito almeno una volta citato la parola mafia è un titolo di merito perché in altri libri che sono stati usciti dico senza girarci intorno insomma Veltroni D'Alema Bertinotti e via dicendo ibrido fate però fa questa prova e vedete quanto a volte citata la parola camorra mai allora questo è un problema diciamo che attiene non solo a un problema che niente
Niente affatto marginale quella è la sicurezza
Che è uno dei temi su cui stanno sbattendo la testa tutti i governi dell'Europa civilizzata e del mondo civilizzato
Non c'è stato al mondo che non stia affrontando questo tema che centrale ma attiene anche qualche cosa di più materiale perché tutti lo sappiamo
Qui non arriva investimento non arrivi al finanziamento non arriva capitale perché nessuno ha interessa venire fine che c'è questa realtà di appartare
Io stesso se fossi un imprenditore sarebbe molto ma molto attento prima di venire se ci tengo se ci vendette che sono protetti
Protetto fisicamente protetto fiscalmente protetto culturalmente ma un'economia che nasce protetta non potrà mai essere netto una economia competitità e concettualmente sbagliata
Quindi tutto quello che si fa e che tende solo a proteggere Investimenti
E come dire se da accogliere positivo ma per me nasce già male nasce già limitato allora c'è questo salto grande di cultura politica di cultura civica dal ad affrontare io se avevo molto sperate c'è un minimo impegno non solo dei partiti e sono deflusso non solo delle istituzioni sono deluso non solo della intellettualità napoletano e meridionale
E la delusione è sempre più grande ma certo punto speravo nel sindacato il sindacato cosa perché non mi sfugge
A c'ha rimesso uomini c'ha rimesso energie
Ce lo spiega ancora se avete capito il senso è quello che voglio dire non c'è un problema di
Quelli di coraggio ce n'è stato accenni di vittime lungo il l'elenco ma c'è bisogno di un salto culturale
E purtroppo questo mi pare il deficit profondo grave su cui bisogna lavorare per recuperare
Francesco Pinto torce dovute Darina
Ma io sarò molto più breve anche perché lascio a voi la parola
Diciamo Cofferati e quelli che mi hanno quello che mi succederanno perché ciascuno il suo mestiere
Volevo partire anch'io per la citazione iniziale
Del romanzo di Philip Dick
A parte che mi viene subito una curiosità tentare di capire e qui faccio il mio mestiere che appunto non è quello del politico di capire come Cofferati scopra un autore così straordinariamente
Diciamo di qualità nell'ambito diciamo della fantascienza
So che lui ha fatto un'introduzione libro che dei simulacri in un letto probabilmente che a lei la spiegazione però come dire questa è una curiosità intellettuale che mi interesserebbe
Quello che è importante però che in quel libro diciamo quello i marziani si riferisce a dei marziani sconfitti
Ha dei marziani che sono ai margini della della storia dello sviluppo quindi uno dei libri più pessimistici di di questo autore che poi di già di per sé e pessimistico l'impressione è quella citazione non sia solo una citazione legata a quella straordinaria frase
Ma si è anche come dire un un elemento di preoccupazione più generale che non solo il sindacato ma credo poi con sostanzialmente la sinistra nel suo complesso ha di trovarsi continuamente spiazzata nei confronti nei confronti dello sviluppo perché se è pur vero quello che diceva Marco Demarco cioè di un al sindacato che per certi aspetti vedi un po'più lontano
Rispetto alla Confindustria e altre forze pur vero
Che come dire lo sviluppo complessivo del sistema della globalizzazione molto spesso spiazza tutti e due tutti e due i soggetti
E qui mi permettete in una maniera molto brevi toccare alcuni punti molto come dire infatti mi è un po'confusa come singoli appunto e quindi come singoli temi del libro cioè un a una riflessione molto bella sulla
Sulla tempo l'orario che parte appunto poi dal concerto nella definizione di tempo Cofferati
Racconta il suo tempo libero come se fosse lì avvolto un tempo rubato
Come se fosse un tempo che lui non riesce come dire ad utilizzare bene probabilmente il tema del tempo
Il tema così come il tema dello spazio peraltro l'impressione che si erano e sono uno dei grandi temi su cui la società civile lo sviluppo si andrà a confrontare perché mi sta succedendo una trasformazione profonda reale ed era e cioè per quel tempo che prima del tempo libero il tempo della diciamo della della improduttività il tempo dell'ozio si sta trasformando sempre di più in un tempo invece consumato in un tempo spendibile in un tempo dove ci vogliono capitali da investire in senso personale in senso familiare
Allora qui si apre secondo me uno dei grandi temi diciamo dello sviluppo della democrazia scelse fino a qualche tempo fa fino a oggi
Era quella una sorta di ieri è garantita tutti poi sostanzialmente con una sorta di uguaglianza sociale molto forte
Dipendeva poi bene o male semplicemente dalla volontà del singolo
In questo momento ci troviamo di fronte a una situazione in cui anche lì avviene secondo me in maniera molto precisa quella frattura sociale di cui Cofferati poi parla in altri in altri punti del solito
Detto in parole molto più più semplici lo sviluppo di tutti i servizi diciamo informativi o nuovi sono è uno sviluppo sostanzialmente legato a una pagare il servizio e quindi con una situazione che anche lì può aprire una straordinaria frattura sociale dentro la società che negli anni precedenti invece era andato molto verso una forma di uguaglianza nell'ambito della società civile
Io credo che qui il il sindacato ma in più in generale il sistema dei partiti forze e più in generale la sinistra
Non abbia riflettuto sul fatto che in questo momento per esempio l'area della povertà in Europa è un'area che si sta sviluppando con tempi e con modi molto diversi rispetto rispetto al passato
Mi domando questo è la prima domanda che faccia Cofferati si è poi il tema diciamo dell'uguaglianza nel tempo libero dell'uguaglianza dell'informazione non sia un tema che probabilmente dovrà vedere anche il sindacato
Impegnarsi in prima in prima battuta
Accanto a questo credo che nel libro ci sia una bellissima storia riempito il Cofferati a depositarla inizia perché una specie di soggetto di un film che l'azione dei pipistrelli
E che appunto una storia dove
Chi ha letto il libro se la ricorda la ricordo molto brevemente la storia di una fabbrica che deve costruire il quarto turno il quarto turno viene costruito solo ed esclusivamente con i lavoratori con i lavoratori a tempo determinato dopo un anno si pone il problema dell'assunzione di questi lavoratori a tempo determinato e lì c'è un conflitto molto forte tra sindacato territoriale sindacato di fabbrica che tende a difendere i vecchi lavoratore
Allora qui io volevo
Prima del del riposizionamento del sindacato rispetto ai temi nuovi non si apre un altro punto come di conflitto molto forte fino a oggi
Credo che i termini classici in cui si sia intenso uno dei punti come dire di
Di maggiori accusa sul sindacato sia quello appunto di difesa sono del lavoratore occupato rispetto a tutta l'area della
Della disoccupazione
Disoccupazione può sostanzialmente giovanile femminile e quant'altro
Credo che dentro questa questa questa
Questa situazione classica stia entrando una terza area grigia
Che quella delle nuove forme del lavoro che probabilmente determineranno una situazione anche lì di conflitto molto più forte molto più lacerante rispetto alla situazione diciamo tradizionale su cui eravamo abituati a ragionare
L'ultimo punto poiché come dire si si pongono domande più alle fine si pone sì con il punto della critica io francamente non sono molto convinto del titolo
Allora ci sono come dire evidenti situazioni dove debbono valere le regole dove debbono valere i comportamenti dove debbono valere per i ruoli ho l'impressione che però diciamo l'anomalia italiana anzi è stata proprio quella che nel momento in cui c'è stato un vuoto
Qualcuno che doveva fare un ruolo ne ha fatto un altro
E per certi aspetti ha poi come dire portato avanti l'intero quadro mi riferisco solo a due grandi elementi il primo il problema del terrorismo e il ruolo che fece ripartiti in primo luogo la sinistra rispetto a quel tema in cui lo Stato sembrava avesse quasi fatto un passo indietro il secondo il problema da democrazia dello sviluppo in cui sindacato molto spesso si è fatto carico con situazioni probabilmente di scavalcamento di ruolo rispetto al suo compito specifico ma probabilmente andando a raccogliere un vuoto di una situazione molto molto preciso l'impressione che ne nei paesi quelli normali quelli dove valgono le regole dove tutto deve funzionare dove ognuno fa il suo mestiere molto spesso ci sia come dire una specie di di messaggio sottaciuto che è quello di non disturbare il manovratore perché appunto ognuno alle sue parti alle sue parti affidate
Per cui credo che una situazione in cui qualcuno faccia il suo mestiere ma in qualche situazione si ponga il problema anche di Frigo degli altri probabilmente in Italia un dato un valore positivo piuttosto che negativi
La parola a Tobias Piller rinviato e qualità del Frankfurter on line
Ho letto condanno interessa un terzo libro che mi sembra un un un'opera che anche un po'determina la posizione del sindacato in un tempo molto difficile cerca anche con molta pacatezza canne cautela anche di aprire delle nuove prospettive dopo che a abbiamo cioè sentito tanto sul contenuto mi vorrei limitare prendere spunto da questo che sono i contenuti a anche portarlo diverse domande che volevo fare perché certamente essendo forse scritto con il compito anche TV figlie guardare alla situazione attuale fosse in quel senso mi fa anche vincolanti dissentire Sergio Cofferati su come vede le cose anche a lungo termine
Da un lato il presidente c'è la descrizione contenuto tipo un contrasto fra nel rapporto tra datore di lavoro e dipendenti industriali dipendenti volevo chiedere ma il consumatore dove dove in quel investor scenario potrebbe essere che forse anche il datore di lavoro industriale che una volta il appunto a il anche il nemico così
Adesso non ha più libertà perché è il consumatore nel lavoratore ogni ruolo del consumatore che forse potrebbe anche essere così esigente che non dà più scampo al industriale perché nel momento in cui sono così esigenti di che vuole una fa quadrare il cerchio o come si dice a Napoli sbarcare il lunario con questi soldi che vogliono spendere Pozzoli ma il prodotto migliore non accettano il piccolo tagliando ci scusiamo per qualche inconveniente con questo prodotto non so quella macchina che fallisce il teste l'alce per così non ci non non basta chiuso usare STR ci scugnizzi dispiace nacque e crescono a cui siamo arrivati così
Non il con il consumatore e molte esigenze forse anche a Napoli si vede che compone una macchina Antifonte coreana
Forse forse con Stalin italiano con sì l'ho fatto con l'aiuto di di un ex direttore sviluppo della Porsche o con e poi è arrivata acqua costa meno e dall'avvocato Corea ma non qua o o non macchina non so cieca e cosa cosa succede se anche industriali non sono libero i propri a andare di concedere di più ai ai dipendenti così sono sono così i cattivi cose sono i consumatori o come in quattro il cerchio
Fosse icone del consumatore costringono il industriale diverso e cattivi
Punto interrogativo
Poi c'è anche ci sono delle domande contenute Zolla sul sistema delle contrattazioni entra a livello aziendale entrare a livello nazionale lì bisogna dire che in Italia Antifonte anche altri paesi si è fatto grandi passi in avanti facendo anche creando un sistema molto più flessibile che forse sistemi in altri Paesi
Ma comunque viene posto il problema per esempio le il problema delle piccole industrie Torre il sindacato non è molto presente oppure l'esigenza di il re prendere divieto Totti a mestieri
Per non diventare una WWF un del della poco eh che che solo come cito dal libro una WWF che come in un museo contiene solo i vecchi io porrei vecchio stile
Ma
E ingresso senso il il problema che i colleghi di Cofferati hanno in Germania che non hanno neanche più il qualcuno di fronte perché stanno crollando le organizzazioni dei datori di lavoro
Perché tutti escono c'è il volto con i piedi te della Confindustria tedesca sta crollando e cosa si fa in in una situazione così vuol dire che si volle si volle si vuole completamente ti centralizzare un un una trattativa resta un in un modo anche fino alle piccole imprese o c'è l'esigenza di maniere in un in un sistema passa comunque comunque nazionale
Infine invece anche il l'interesse per ruolo delle tecnologie che da un lato discreto che l'opinione che con la tecnologia scompare lavoro dall'altro lato
Quelli che dicono l'espropriazione tecnologie voliere espropriazione enti lavoratore così sempre più lontano da quello che produce e tutto questo non va bene acqua forati dall'altro lato
Chi dice che vede il pericolo che comunque scomparendo posti di lavoro
La domanda che interessano me ma ci sono dei posti di lavoro cresciuti in un giusti comunque con con tecnologia nuova in innovazione forse lo so e compiuta che non costa più quaranta milioni milione ma adesso solo mezzo milione
Così tutti se lo comprano il pezzo si è abbassato la mandarsi moltiplicata molto di più equestre industria che forse cresce ancora
Ma in quel senso commenti scrive il il la relazione tra come vuole descrivere relazione tra innovazione cioè quale lei per l'innovazione che va bene per il lavoro per il lavoratore rituale quella quale che il problema
Quale il punto che che poi le il pericolo per lavoro
Anche dal punto di vista del con lo stesso dello stesso problema che abbiamo in Germania c'è infine il problema dello stato sociale dove viene chiesto ma ci fu ci vuole delle riforme BR e nonno del soluzioni di emergenza dopo dopo che adesso si è fatto la trattativa in autunno sul stato sociale mi interesserebbe l'opinione di Sergio Cofferati cose come Pallotta in questo quadro quell'accordo che si è fatto perché qua anche in questa sala si vedono diverse generazioni pentiti di persone gli ospiti che ci sono quelli che un antico nonché sociale Silvia materie di eletti fosse io sono di non della regione ci nozione molto più giovane che il reggente non è forse tu sociale effettuarla generazioni un giovane rende più
Tipizzati il perché non abbiamo trovato un con commesso tra le generazioni e che fosse e rispecchia un concetto di equità e dunque c'è un una cosa che che mi è piaciuto tantissimo
Anche anche lasciare lascia
EPR è un po'come sono come devono essere anche le avventure di un sindacalista che un una cosa di scritto com'quando Coffa avanti viene in un grande lavoro Antonio
Ti con alta tecnologia dove si fanno
Le esperimenti per mettere a posto i grandi impianti ma troppo aveva spiegato tutto
Viene raccontato che il sistema non parte il possessore manda giù qualcuno dice ma il il clan la un un compresse ove non non molla fa ripartire ma come l'avete fatto ripartire ma di sole Tornimparte quando si si visita qualche colpo col col bastone in quel Renzo mi interessa dipendenti se forse le conclusioni ci sono altri avventure perché ci porti aumentano in Croazia
Mi pare che ci siano già un po'di cose che meritano l'intervento di Sergio Cofferati
Siamo passiamo
Ma io sono un po'imbarazzato per le belle parole che avete speso tante però devo dividere con con il coautore lì con l'avevo scritto in due se qualcuno di voi intenzione di scrivere un libro gli sconsiglierei di fare la stessa cosa
Perché siamo arrivati sul punto di rompere un'amicizia come si fa a scrivere un libro in due si discute
Quando si discute non avendo opinioni collimanti si alza la voce poi si arriva sulla soglia
Che bene non non travalicare perché quando si va al di là coi
Diventa difficile ricomporre
Dà grandi stimoli provare a scrivere delle cose insieme ad altri però espone anche qualche rischio neri siamo ci siamo fortunatamente fermati sempre
Ad un passo qualche volta forse anche meno di un passo dalla
Dalla rottura di una di un'antica
E e solida amicizia
Uno degli elementi di discussione non casualmente è stato proprio il titolo
Prima tra di noi poi con l'editore
L'intento provocatorio nel titolo è talmente scoperto che è stato colto subito
Si voleva dire mi pare che si sia riusciti perché la provocazione è stata è stata
Come dicevo così smaccata ad essere vista immediatamente
Qualcuno si è anche irritato
Poi non è non è che sia la versione in particolare con con qualche
Persone
Sì
Ma non abbiamo citato in esplicito neanche uno
Perché nel corso di questi di questi ultimi anni soprattutto diciamo il l'arco di tempo che viene preso a riferimento dal libro
Ci viene in parte descritto
Sono successe delle cose che non solo proviamo a descrivere cronologicamente
Ma ci proviamo anche a commentare con qualche opinione
Espressa in libertà
E che hanno portato il sindacato italiano in una fase di transizione profonda al svolgerà un compito una funzione che non è sempre la sua
Io poi credo come hanno detto alcuni
Dei miei interlocutori questa sera che sia anche difficile e a volte addirittura sospetto tracciare una linea di demarcazione molto netta
Però è vero che al di là delle intenzioni soggettive del sindacato e dei sindacalisti in qualche circostanza noi siamo stati vissuti e continuano ad essere vissuti come un grande soggetto che svolge funzioni che non sono strettamente
Quelle che tradizionalmente gli sono state assegnate
Credo che ciò sia dovuto ad una certa sovraesposizione del sindacato credo sia dovuto anche in parte alle conseguenze di una fase di transizione non compiuta non non interamente realizzati
Noi abbiamo svolto compiti di supplenza
Secondo me secondo noi l'abbiamo scritto in qualche circostanza
Ciò è apparso chiaro in qualche altra un po'di meno ma
Poi i i risultati non erano
Meno meno consistenti di quando il tutto era giocato in esplicito
Questa supplenza come dicevo spesso non è stata voluta siamo stati costretti credo anche che abbiamo fatto bene ad invadere un campo che non era strettamente nostro in virtù del fatto che
Gli altri i soggetti di rappresentanza istituzionale o politica in quel momento non avevano sufficiente ruolo sufficiente forza per poter
Fare quello che toccavano
L'esempio più più più clamoroso anche lì c'è un sottotitolo
Volutamente provocatorio con delle sue governo Dini è stato un governo maggioranza sindacale
Un governo che non aveva una maggioranza parlamentare o che se la devono guadagnare
Quotidianamente aveva bisogno di un'interlocuzione forte con la rappresentanza sociale e soprattutto con quella sindacale
Per potere poi in Parlamento aveva
Una parte del consenso necessario per compiere scelte impegnative e delicate e importanti come sono quelle che a quel governo son toccati so
L'esempio che la dice lunga su qual è stato in quel momento in quella fase anche la funzione del governo il compito nostro sta proprio nella riforma delle pensioni
Sì capita il a voi come ogni tanto però fare anch'io di chiedere a a delle persone
Chi ha fatto la riforma del mille novecentonovantacinque delle pensioni vi sentirete rispondere nella stragrande maggioranza dei casi sindacato
Ignorando quelle persone per un riflesso condizionato che la riforma l'ha fatta il Parlamento
Né poteva essere diversamente
Che il sindacato ha fatto un accordo che solo parte di quella riforma perché l'accordo riguarda lavoro dipendente noi non ci siamo giustamente occupati del lavoro autonomia
Il di soggetti cioè che noi non non rappresentiamo e comunque l'accordo poi è stato oggetto di una discussione lunga in Parlamento ti integrazioni e modifiche alla fine è stato approvato
Con un consenso molto ampio molto più ampio di quello che era inizialmente il consenso disponibile per il governo Dini
Perché anche l'opposizione non ha votato contro quella soluzione
Ma
Il Polo delle libertà asse astenuto se la memoria non mi inganna a votare contro la soluzione finale furono soltanto Rifondazione che Alleanza nazionale
Però nel sentire comune di tantissime persone le cose non sono andate così noi abbiamo fatto la riforma
Perché questo sentire comune per una sovraesposizione che è durata lunghi mesi del governo che ha svolto questa funzione parzialmente impropria
Il tutto proprio quella della negoziazione dalla contrattazione di materie che riguardavano noi come
Come come come sapete
Però questo ruolo impropriamente politico ha portato a quella conseguenza
Oggi le cose vanno un po'meglio
Domani avremo disponibile i risultati della seconda consultazione
In questo caso non solo sulle pensioni ma sulla riforma dello Stato sociale si sarà concluso un alto iter importante impegnativo
Che noi abbiamo discusso e negoziato per i lavoratori dipendenti
Di conseguenza solo per una parte della platea di cittadini interessati dalla riforma e cosa più chiara di quanto non lo fosse nel novantacinque
Ugualmente questo governo ha avuto bisogno di un accordo con il sindacato per potersi presentare in Parlamento dopo aver verificato
L'esistenza di un consenso all'interno dalla sua maggioranza assenza rischi particolari e però diciamo che il ruolo e la funzione della rappresentanza sociale di quella sindacale e un po'più definito di quanto non lo fosse novantacinque ma guardate che ne abbiamo fatto questa volta esattamente quello che aveva fatto nel novantacinque né più né meno
Cos'è cambiato la politica è più forte oggi di quanto non lo fosse novantacinque il ruolo istituzionale delle forze politiche e più marcato non siamo ancora al di là della transizione però
I compiti e le funzioni sono un po'più visibili un po'più nette anche nel sentire comune delle persone che noi rappresentiamo o ingegnere dei cittadini
Ovviamente questo compito un po'particolare in questa fase altrettanto particolare di transizione ha caricato il sindacato di responsabilità in qualche caso di
Consensi
Di affetto
Per aver difeso tutelato tante persone ma anche di ostilità e di contrarietà ugualmente forti
Oggi il sindacato italiano
Hanno
Scatena ancora tre passioni molto molto rilevanti
Affetto e anche opposizione preconcetta ostilità
Con delle delle con degli atteggiamenti a volte nel nostro interlocutore con dei giudizi paradossale
Ci si imputa e ci si rimprovera un giorno di
Occuparci di cose che non ci riguardano salvo il giorno dopo da parte delle stesse persone chiederci di occuparci ancora di altro che si aggiunge a questi
Io credo che l'intenzione era questa sia indispensabile ricondurre
E definire con precisione i compiti di ciascuno
Quando penso al mestiere del sindacato condite alta del mestiere del sindacato
Non voglio con questo dire che dobbiamo arretrare dobbiamo rinunciare a svolgere funzioni come quella dedicata in questi ultimi anni
Anzi io credo che nella sua storia il sindacato italiano non soltanto la CGIL ma il sindacato confederale italiano sia stato come hanno sempre affermato
All'epoca anche a costo di qualche impopolarità di Vittorio poi lama che i miei predecessori un sindacato di rappresentanza generale che ha nella dimensione confederale la sua anomalia noi non siamo a differenza di quel che capita in altre parti d'Europa
Un'organizzazione di sole categorie
Ho peggio ancora di professione
Siamo un sindacato che vuole rappresentare una parte ampia articolate e complesse dalla Società italiana
La nostra confederali ITA la nostra anomalia sta nell'essere in grado di rappresentare i bisogni interessi diversi e poi di media
La mediazione degli interessi cosa complicatissima perché significa qualche volta andare incontro ha dei problemi anche con Hitler rappresentati
Non ce ne darà mai atto nessuno però
Così come quel governo anomalo quello di riuscì e il Parlamento che lo che lo sosteneva
Farò
La prima riforma delle pensioni dopo trent'anni
I disegni di legge entrata in Parlamento che prevedevano un cambiamento del sistema previdenziale ce ne sono sprecati tutti i ministri del lavoro che si sono succeduti in questi ultimi vent'anni hanno presentato almeno un'ipotesi di riforma non è mai andata al di là della discussione in Commissione
Il Parlamento
Più diviso il Governo più debole è riuscito nell'impresa grazie ad un rapporto dialettico ma positivo con il sindacato di fare approvare un testo di riforma
Oggi si integrasse completa quella riforma nessuno citare ammaliato perché ingratitudine sette degli umani
Di essere riusciti là dove hanno fallito in tanti in virtù proprio di questo tratto di questo carattere confederale del sindacato italiano
Oggi se il Parlamento non vedo peraltro questo rischio non cambierà l'impianto che abbiamo discusso in materia previdenziale sarà finalmente disponibile un solo sistema di pensiero
Con unificazione tra pubblico e privato tra regimi ordinario in regime speciali che non si è mai avuto prima
Guardate che il cambiamento riguarda persone che noi rappresentiamo
I dipendenti pubblici non sono rappresentati da altri
Ai dipendenti pubblici che occorre unificare le loro condizioni previdenziale con quelle dei privati lo dice questo sindacato in virtù di che cosa le sottratto confederale del fatto cioè che in grado di rappresentare interessi diversi e di mediatori
E spiega che per avere un sistema unico bisogna che qualcuno accetti l'idea che la pratica di sacrifici perché rinuncia delle aspettative
Poco interessa se sono si erano queste aspettative legittima o meno erano in campo
Questa originalità del sindacato italiano definisce anche il suo profilo le sue funzioni e i suoi compiti sono compiti importanti
Da qui l'idea di una funzione alta del sindacato ma di un mestiere preciso
Che non può sostituirsi ad alcuno
Dietro poi c'è anche un altro aspetto
Rivelare tranquillamente
Il mestiere
Non è soltanto legato a questa idea insisto alta della nostra funzione di rappresentanza generale e di soggetto politico
Ma anche di distinzione di compiti e di funzioni in un sistema di regole nuove quello introdotto nel novantatré
La concertazione come diciamo
Più volte nel titolo
è per noi uno strumento importante ma è uno strumento e non è una politica
è un mezzo non il fine la concertazione non è il modo col quale sindacato viene legittimato
E la concertazione non può essere concepita come una prassi che esautora la funzione il compito di altri
Per noi concertazione
Per noi tendono a CGIL credo sia stato dimostrato più volte anche in queste ultime vicende
Confronto preventivo possibilità di discutere prima per verificare se esistono le condizioni per una convergenza
è scomparso da da dal panorama di questi ultimi anni una cosa paradossale ma che ha caratterizzato negativamente la storia delle relazioni sindacali degli ultimi decenni
Il conflitto per errore il conflitto per sospetto il conflitto per negoziare
Poi abbiam provato a scriverlo ma è argomento che vedo non non appassiona nessuno ma guardate che fino a qualche anno fa diciamo fino a prima del novantatré
Quando si è rinnovato un contratto troppe volte
Il sindacato era costretto a scioperare per avere riconosciuto il diritto a trattare dal novantatré in avanti si discute prima che il contratto sia scaduto nella stragrande maggioranza dei casi con qualche eccezione che però conferma la regola
Il discutere prima porta ad una sorta di miracolo si capisce qual è la reciproco opinione alla reciproca posizione ci si mette d'accordo prima che sia scaduto il contratto
E sono spariti gli scioperi per avere negoziato e dall'altro lato quella cosa orribile
Anche la definizione orribile chiamata vacanza contrattuale che poi veniva coperta con l'una tantum erogata a ai lavoratori
Piccola cosa a me non pare
è un elemento di civiltà nei rapporti introdotto da un sistema di regole e reso possibile dallo strumento della concertazione che prevede anche il confronto preventivo
Non sempre ci si mette d'accordo il conflitto può in una società è del tutto naturale fisiologico
Ma appunto deve avere questo carattere fisiologico non può essere patologia che si confligge semplicemente per veder rispettato un diritto come quello di a negoziare a contrattare ove gli ha riconosciuto il ruolo
Delle rappresentanze sindacali in in in contrapposizione a quello della rappresentanza
Della rappresentanza
Di interessi di impresa
Questo è l'effetto della concertazione che non esautora nessuno il Parlamento resta sovrano la rappresentanza politica il suo ambito per carità chi mai l'ha messo in discussione così come quelle istituzionali
Se però si dialoga
Si arriva allo straordinario e stravolgente risultato qualche volta di intendersi prima di verifica a me pare un passo in avanti Sisto di civiltà delle relazioni importanti c'è che concepisce però la concertazione anche
Dal versante sindacale come cosa un pochino più
Come posso dire vincolanti
Io noi non siamo di questa opinione
Si può arrivare si deve arrivare
Alla fine di questa discussione preventiva a registrare se esistono opinioni convergenti a quel punto la concertazione ha prodotto l'accordo
Se queste opinioni non sono convergenti ci si lascia con le distanze che sono proprie se quello che si consuma nato contrattuale ci sarà il conflitto
Se invece materica deve essere sottoposta al giudizio del Parlamento il Parlamento deciderà
Autonomamente legittimamente avendo come elemento di valutazione l'opinione delle parti che si sono confrontati in precedenza è un sistema di regole e di riduzione del conflitto alla pura dimensione fisiologica
Però funzionasse ciascuno davvero fa il suo mestiere e se non pretende di sostituirsi all'altro
Detto dell'intenzione polemica ho fatto anche più lungo del necessario ma c'è molta attualità gli argomenti che vengono ripresi nel libro
Vorrei dire
Un un attimo di di di Phil Dick
Spintoni provoca
Ma intanto io ho una passione antica perché il di che non è non è recente
Perché considero DIC
Un autore confinato ingiustamente nell'ambito
Della fantascienza invece è uno straordinario scrittore
Se posso fare pubblicità ad altri libri
Chi non l'ha fatto
Profitti dalle del fato che adesso c'è questa riscoperta di fil di che c'è una
Sostanziale predizione di tutte le sue opere e di qualche inedito
E non soltanto dagli scritti di fantascienza è un grande romanziere
Un grande scrittore
E poi per me ha un fascino particolare perché
Scrive
Nell'America degli anni cinquanta e sessanta
Di cose che riguardano un futuro a volte non lontanissimo
C'è una connessione sempre stretta tra la sua visione del futuro che le vicende sociali che politiche americane di quegli anni
è un visionario ma c'è anche
Un'anticipazione
Del futuro che a volte a
Davvero è sorprendente ha dello straordinario poi tutti gli accostamenti sono arbitrarie figuriamoci premetto che che il che gli accostamenti sono volutamente forzate qualche volta del tutto casuali però
Vi faccio un solo esempio per dire
Di come poi si può essere anche soggettivamente catturati
Uno dei suoi libri forse non più belle ma più famosi perché c'è questa
Versione cinematografica Blade Runner
Il libro ha già un titolo fascinosi sono per me due androidi delle crescite gli androidi possono sognare le pecore elettriche
Perché nel mondo che lui descrive non ci sono più animali gli animali sono sostanzialmente distinti l'America
Del del nei primi anni due mila
Anzi siamo alla fine del millennio
Gli animali non ci sono più
Salvo pochissimi esemplari chi possiede degli animali è una persona fortunata ricca gli animali segnano la gerarchia sociale possessori di animali gli animali viventi sono sostituiti con
Animali elettrici le pecore elettriche del del titolo
Nel film questo aspetto
Totalmente ignorato non c'è c'è la l'altro tutti su una che abbastanza infedele molto bello credo che sia un film straordinario però discretamente infedele al romanzo
Nel romanzo però ci sono due cose per l'Italia contemporanea
Di di di di straordinario fascino
Una delle figure centrali del romanzo
è tele predicatore
Quindi Mercer che
Costruisce un consenso attraverso l'uso della televisione
Diventa una persona
Virtuale può in verità non esiste ma importantissima dalla Società americana perché compare sistematicamente in televisione
La sua filosofia viene diffusa attraverso questo mezzo
Senza fare citazioni di nessun genere accostate già questa cosa alla alla contemporaneità l'attualità italiana
E minaccia
Charity dichiara stare tra sé colate ma la cosa più divertente è che Deckard questo poliziotto che ritira gli androidi fatti male perché troppo potenti
Io ci desse nell'arco di un giorno
Aveva una pecora che uno degli androidi gli uccide buttandola dalla dalla dal tetto del suo palazzo
Alla fine alla ricerca di Wilbur Smith
Di quello Mercer
Sale su una collina deserta
E non trova il tele predicatore che verità non esiste
Ma trova
Una Niemeyer
Che
In verità è la sostituzione nel romanzo del del del telespettatore
Scopre che non c'è quella persona che pure aveva influenzato la Società la politica
Contemporanea ma c'è
Un animaletto chi riscopre mezzo ai sassi l'animale un rospo
Fate l'accostamento tra l'Italia degli anni novantaquattro novantacinque e questo romanzo scritto in precedenza
E beh insomma
Se se da dichiari stare sufficientemente sufficientemente inquieti
Poi
L'ultimo aspetto divertente del del libro
Del cartone una casa è stanco ha lavorato molto né ammazzati se nel giro di poche ore s'addormenta la moglie controlla questo rospo nella nella scatola e scopre che elettrico non è vero marzo finché questi eletto
E la conclusione
Detto di di di diritti e vi chiedo scusa per
Avervi annoiato con questa
Ma adesso è stato provocato da Pinto mi è parso giusto dire poi ma anche i simulacri
Gli accostamenti
Pubbliche è impressionante
Sì
La possibilità di parlare con persone non morte interamente ma tenuti in uno stato
Divisa parziale anticipa cose possibili negli anni a venire
Con con molto fascino anche con una puntata angosciato per la verità però io non credo che dica
Abbia questa capacità
E che sia un visionario negativo
Anzi
Come dicevo prima ho visto stimoli curiosissimo ma sostanzialmente premonitori di un futuro ma un futuro che può avere anche evoluzioni
Niente affatto nient'affatto
Negative come spero sia nelle intenzioni e nell'orientamento della sinistra se la sinistra saprà fare i conti con con una realtà che cambia ovviamente nella sinistra ci metto anche per quanto la collocazione posa per un po'improprio il sindacato
Per rispondere invece direttamente ad ad alcune dell'osservazione che mi avete fatto
Io credo parte del ho detto
Nel commentare il titolo io credo che
Il sindacato non se ne parla lumi a lungo nel libro dedicato uno spazio adeguato dovrà tener conto diritti di tutti gli elementi di novità che gli si sono parati davanti nel corso di questi di questi anni
Non soltanto quelli che riguardano la pure delicata sistemazione delle regole
E la definizione del proprio campo di azione del proprio ruolo e delle proprie funzioni ma anche le novità di merito che riguardano l'economia la Società
La composizione l'articolazione di interessi che si vuole rappresentare
Il punto più delicato per il futuro del sindacato a quello che non casualmente avete tutti
Si è pure maniera diverso sottolineato e quello che riguarda diciamo il rapporto con le trasformazioni con tutte le trasformazioni
Da quelle che vengono riverberata dall'introduzione del tecnologie dei nuovi linguaggi nel lavoro esistente
Per noi cogliere questi cambiamenti
E rappresentare i bisogni delle persone che oggi lavorano alla luce di questi cambiamenti è molto importante
Coniugare la solidarietà l'esercito trasferire fa con queste trasformazioni non è per nulla semplice
Per esempio dei pipistrelli così come se ne possono fare tanti
Ci sono mutamenti profondissime nel modo di lavorare che hanno implicazioni immediate e dirette automatiche sulle persone che oggi sono occupate
So che quando si discute perché è capitato a me come a molti dei presenti che fanno
Di mestiere sindacalista
Dei bisogni prevalenti specialmente in una realtà meridionale
Qui il problema principale quello che angoscia tutti noi
Il lavoro che manca
E ci si dedica costantemente a sollecitare
Scelte al proporre soluzioni in grado di creare occasioni di lavoro per dare una prospettiva positiva tante persone che oggi non hanno questa certezza
E per questa ragione si può essere meno
Attento indotti ad una qualche
Distrazione sul sui problemi invece delle trasformazioni del lavoro che c'è
Le trasformazioni del lavoro esistente anche del lavoro più tradizionale sono profondissime
E riguardano persone in carne ed ossa che noi vogliamo rappresentare ed è importante conoscere queste trasformazioni e orientarle verso l'orizzonte giusto
Perché
Il sindacato non può perdere i suoi radicamenti tradizionali
Allora
Trovare il modo di appunto coniugare
La conoscenza la gestione delle trasformazioni con i bisogni delle persone che lavoro no non è facile spesso poi questi bisogni sono in contrapposizione
Nella fabbrica tradizionale
In Mota menti organizzativi sono a volte impensabili
Hanno dimensioni rilevantissime
E bisogna fare i conti con queste trasformazioni con queste mutamenti
C'è un un esempio che conosco bene perché mi mi riguarda direttamente la fabbrica nella quale lavoravano il padre parte nel libero
Era un grande insediamento con oltre tredici mila persone
Oggi
Rimane un piccolo insediamento con poco più di
Tre mila persone
Per darvi un'idea di cosa è cambiato nel volgere di poco più di quindici anni
Diciamo venti per voler stare larghi
C'è un'azienda poco lontana dall'area nella quale sorgeva prima questo grande stabilimento nella quale si fa lo stesso volume di prodotto
Che si faceva
Nella mia fabbrica non perché fosse di mia proprietà che lavoravo lì con sei mila persone oggi lo stesso volume viene fatto da trecentocinquanta persone
In vent'anni gli effetti della tecnologia sono queste
Non ho mai pensato che fosse da ostacolare
Quel processo anzi lo considero una cosa molto importante
E so benissimo che una parte consistente del lavoro che si è perso il prefetto della tecnologia si è recuperato attraverso gli elementi collaterale che servono a far funzionare che modelli organizzativi è utilizzare con la tecnologia e so anche benissimo che quelle trecentocinquanta persone lavorò con uno sforzo fisico di gran lunga inferiore a quello che toccava i sei mila che facevano lo stesso prodotto prima
Sono elementi positivi dell'evoluzione tecnologica e dell'innovazione
Vanno ovviamente gestiti
Cercando di utilizzare e di sollecitare l'utilizzo della ricchezza che si produce così per creare altre attività altro lavoro magari più qualificato come è capitato di quello che esisteva in precedenza
Noi dobbiamo essere capaci di conoscere queste trasformazioni di controllarle
E di cercare di orientarle al fine di allargare la base produttiva e di destinare risorse nuove alle realtà più deboli
Non soltanto dentro la stessa impresa ma nello stesso territorio tra territorio il territorio
Io credo che sarebbe difficile oggettivamente difficile dare una prospettiva positiva al Mezzogiorno senza una crescita economica che rende disponibili delle ricchezze delle risorse da destinare al Mezzogiorno
Spartire la miseria non risponde all'esigenza di nessuno
Però il sindacato deve nel contempo essere in grado di conoscere il nuovo che
Nasce fuori dai suoi insediamenti tradizionale
Penso che uno dei problemi fondamentali per non sia questo
Alla siamo di fronte a delle trasformazioni che possono almeno come dimensione come profondità essere non dissimili da quelle che hanno
Cambiato questo Paese
Negli anni Cinquanta
Quando siamo diventati una potenza industriale da Paese sostanzialmente agricolo e rurale
Anche lei sindacato avuto problemi seri
Il sindacato voglio dire gli insediamenti sindacali le persone che dirigevano il sindacato venivano da un'esperienza da una cultura e si trovavano di fronte un mondo nuovo che cresceva tumultuoso mente e bisognava conoscere quel mondo e radicarsi in quel mondo
Noi oggi siamo in una fase di transizione che ci porta da un sistema produttivo ed economico nel quale aveva una funzione rilevantissima l'industria
Ad un mondo nel quale i servizi le attività commerciali saranno più pesanti e rilevanti di prima e soprattutto il modo di lavorare cambierà radicalmente rispetto a prima
Ci sono figure di lavoratori nuovi
E lavori diversi da quelli tradizionali che il sindacato deve imparare a conoscere
Quello che con un termine orribile si chiama lavoro parasubordinato non è esattamente lavoro dipendente ma non è neanche lavoro ottomano
è una quota di attività di prestazioni in crescita quasi esponenziale bisogna conoscere queste questo nuovo lavoro organizzarlo
Ed essere in grado di rispondere alle esigenze di queste persone
Ovviamente è compito molto più delicato e difficile di quello che ci ha toccato in precedenza
La novità dove sta la crescita di dell'attività industriale aveva un vantaggio per noi avveniva tutto nello stesso luogo fisico nascevano fabbriche come quello dove ho lavorato io con tredici mila persone
Parlare con tredici mila persone relativamente semplice tanto utili
I problemi erano inediti i loro bisogni altrettanto ma fisicamente erano dallo stesso luogo oggi rischiamo di trovarci di fronte a tredici mila posti di lavoro diversi in tredici mila luoghi diversi
Questa frantumazione dei modelli organizzativi il cambiamento della qualità del del del lavoro è una sfida enorme per il sindacato
Il sindacato deve essere in grado rapidamente di rafforzare i suoi insediamenti il lavoro tradizionale rapporto con i pensionati
E aggiungere una capacità di interlocuzione
Con questo mondo nuovo
Io credo però che questo problema non sia solo del sindacato
Mi sento ogni tanto dire
Siete un soggetto della conservazione per che siete in ritardo rispetto a queste trasformazioni
Io non ho nessuna difficoltà a convenire sul ritardo
Mi permetto di fare sommessamente notare che non è semplicissimo stare al passo con i tempi stante gli strumenti e gli elementi di conoscenza qualche volta non sufficienti di cui disponiamo
Faremo lo sforzo che serve
Mi chiedo ma gli altri son tutti al passo con i tempi
Gli altri voglio dire la rappresentanza istituzionale quella politica si rende conto di queste novità le conosce
Ad esempio penso che per noi interloquire e intercettare questo lavoro nuovo
Si è reso sostanzialmente difficile dal permanere di alcune strutture borbonica e nell'organizzazione di un lavoro diverso da quello che noi conosciamo
Gli ordini professionali sono uno degli strumenti di più forte conservazione
Di privilegi e di condizioni particolari in una fascia di lavoro diffusissimo
Molto più conservatori sono di quanto non lo siamo noi
Ci metterà anche quello dei giornalisti per
Diceva prima Bertola is
Di questa
Assemblea
Io li penso di aver fatto una cosa che non ricordo esattamente il mio mestiere
Di aver debordato
Da un compito da una funzione è vero che lì ci sono
Lavoratori che sono rappresentati dal sindacato confederale
Sono quelli che organizzano sarei stato solo lesse le cinghiate idee
Dei lavoratori anche legati al destino le sorti del dell'unità
Ci sono poi i giornalisti che non rappresentiamo noi
Ecco io ho la sensazione che
Che cosa ho fatto l'IVA ho svolto una funzione che non era totalmente Emilia
Nell'aver fatto un ragionamento credo forse di qualche sensatezza
In assenza di altri
Non dovevo essere il solo a dire quelle cose in quel momento in quella sede
Immagino che il sindacato adesso poi era rappresentato ma insomma
Mi pare che poi il segretario della prelazione sala stampa ha detto di essere d'accordo con come però devo dire che qualche volta nel nelle rappresentanze professionali non si trova la stessa disponibilità a ragionare disse e delle cose che bisogna fare
Che si trova nel sindacato confederale
E poi curioso che invece da parte
E solo noi
Tutti gli altri sono
Esentati dall'essere interrogati in pubblico sulle loro
Sulle loro responsabilità sul come esercizio delle loro funzioni
Volevo dire un'altra cosa invece rispetto
Ad un delle questioni che mi mi avete chiesto lo sto facendo più lunga del del giusto del necessario
Ovviamente tutto ciò comporta che si definisca con qualche precisione anche la forma della propria rappresentanza
Io credo che per quanto concerne il sindacato ci sia solo una via
L'uso della democrazia basato sul voto
Per identificare la propria capacità di rappresentare
Noi siamo soggetti importanti per le cose che facciamo non sempre siamo legittimati da un voto
Io non credo che sia da trasferire nella rappresentanza sociale il modello democratico che vale per la rappresentanza politica no
Quanto più è trasparente e lineare la democrazia interno alle organizzazioni
E tanto più è certo anche trasparente lineare
La modalità con la quale si esercita il proprio ruolo negoziale e meglio è per la democrazia
Non è accettabile né sopportabile che ci sia qualcuno che si sveglia al mattino fondo sindacato contrade Renzi che pretende dev'essere riconosciuto lo stesso modo con il quale vengono riconosciute confederazioni che hanno qualche decennio di vita è un certo numero di adesione
E questo un primo problema irrisolto
La mancata soluzione di questo problema introduce condizioni di arbitrio
Poi ce n'è uno però di problemi che riguarda anche le modalità con le quali si negozia e con le quali vengono alla fine formalizzati i risultati del negoziato
Diremo quanti sono le persone che hanno votato e qual è l'opinione che hanno espresso sull'accordo che abbiamo fatto
Anche qui mi permetto di far notare come noi ci siamo esposti ed è giusto che sia così al giudizio dei destinatari dell'attività contrattuale che abbiamo svolto non mi pare che nella società italiana questo capiti di frequente
Chi sta in Parlamento legittimato dal voto per legge poi c'è una società di mezzo articolata complessa che esercita poteri consistenti gli unici che si si si si sottopongono al giudizio per quanto riguarda la loro attività
Alla fin fine sono i tanti per tanti tanto criticati sindacati confederali
Gli accordi di soluzioni vincolanti per molti se ne fanno quotidianamente in tanti settori
Sono tanti soggetti che contraggono intese
Non ce n'è uno che si sottoporre a al giudizio del del di chi dice di voler rappresentare
è un problema solo nostro
Ad esempio tutta la rappresentanza di interessi che precipita nell'ordinazione imprenditoriali non ha gli stessi problemi democrazia nostri
Mai che capiti una volta di sentir chiedere
Ad uno dei nostri interlocutori se quel che fa
è dato da una legittimazione che abbia un minimo di riscontro
Dei suoi associati
Poi si vedono le cose di di di questi giorni
Ma chi rappresenta chi sarà pure un problema della democrazia che non può essere risolto ricondotto soltanto
All'ambito all'ambito sindacale
L'ultimo caso è quello dire
Riguarda il Mezzogiorno
De Marco Zacchera
Per la giacca
Abbiamo discusso più volte
Anche con con il suo giornale
Io non ho dubbi
Se volete rifaccio
Atto di di di convenzione dovranno di fede anche in questa circostanza
Che il tema dall'indicato
Sì è un tema
Importantissimo per il futuro del Mezzogiorno
Prescindiamo per un attimo da qual è la forma
Della malavita che si fronteggia se la mafia sembra anche età con la camorra
è evidente oramai che
La criminalità organizzata nel Mezzogiorno è contemporaneamente causa ed effetto dell'arretratezza del Mezzogiorno
E non si può separare l'intervento indispensabile contro la criminalità dall'intervento per ridare assetto e struttura economica solida al Mezzogiorno
Lo dico ma parzialissime a scusante del sindacato
E a giustificazione di qualche ritardo che pure ci può essere da parte nostra
Ci siamo permessi di dire che per
Definire una politica per il Mezzogiorno degna di tal nome era indispensabile partire dalle ragioni strutturali di arretratezza del Mezzogiorno indicando nel
La quantità e la qualità dell'infrastrutturazione meridionale
Nel Mezzogiorno oggi si lavora a fatica che si vive male perché le infrastrutture sono quelle che voi meglio di ogni altro conosce
A volte addirittura deprimente
Della pubblica amministrazione
Che non brilla in tutto il paese ma in qualche territorio meridionale
E ancor più inefficace di quanto non lo sia in alcuni territori del Centro-Nord
Incalza di risorse materiali
Ci sono
Possibilità di accesso alla ricerca agli strumenti per l'innovazione alla stessa formazione per quanto carente molto più consistente al nord di quanto non sia a mezzogiorno
I ritardi strutturali ci metto l'esigenza di combattere la criminalità organizzata
Con gli strumenti repressivi necessari e con la promozione di occasioni economiche nuove tutte le volte che abbiamo provato dire guardate che l'intervento meridionalista deve avere questo carattere organico
Ci si è sempre risposto dall'altra parte penso soprattutto ai nostri interlocutori imprenditoriali
Balle voi indicati ritardi strutturali perché non volete parlare di mobilità di flessibilità
Noi siamo a discutere di tutto anche di mobilità di flessibilità
Ma non si può partire dalla coda quantomeno si affrontino i temi nel loro compresso poi ad ognuno di questi argomenti si prova
Dare una risposta
E come ricordava De Marco
In verità al dunque
Do la possibilità di scegliere le risposte sono disomogenee o addirittura ci si trova di fronte a delle vere e proprie fu
Quando l'associazione degli industriali delle miglia ha detto al sindacato Emiliano guardate noi qui abbiamo tantissimi posti di lavoro
Vogliamo mobilità dal Mezzogiorno
Voi
Siete contrari
Processo alle intenzioni
Abbiam detto qui signori siamo qui per discutere
Abbiamo posto delle condizioni intanto il numero teorico di posti di lavoro si è ridimensionato immediatamente e poi alle condizioni che noi abbiamo posto non si sono date risposte
C'è una fase espansiva in alcuni settori noi siamo disposti interessati alla mobilità
Ad una condizione che ognuno dovrebbe comprendere come come condizione vitale per il sindacato e che con la quota di espansione non si consolidi di ma la si acquisisca soprattutto per quanto riguarda gli spazi nei mercati internazionali e una volta acquisita attraverso la mobilità per il periodo dato la si trasferisca nel Mezzogiorno
Poi negoziamo le condizioni le caratteristiche della mobilità
Perché se la mobilità deve essere fatta carico al singolo chiuso ogni ragionamento non esistono le condizioni materiali devo dire che non abbiamo trovato dall'altra parte tanta disponibilità è una grande interlocuzione
Io penso che sia necessario
Per risolvere fisiologicamente i temi della flessibilità e la mobilità
Dare delle occasioni e consentire alle persone di scegliere
Io non non vorrei nemmeno vedere il sindacato nelle condizioni di chi organizza la mobilità la mobilità è una cosa che riguarda la singola persona
E la singola persona deve essere messo in condizione di poter decidere se lavorare a Napoli se lavorare a Bologna vi sia data la possibilità di scegliere oggi non c'è
Oggi non c'è
Questo rende tutto non fisiologico ma alcune di queste parole davvero diciamo nel libro
Diventano parole malata
Che assumo domani dimensione un carattere
Patologico descrivono una patologia e non una condizione normale per la normalità ne siamo interessati però normalità si risolvesse la si colloca in un intervento strutturale di quadro
E considera
La criminalità organizzata conoscevano la carriera da battere è indispensabile
Noi siamo sempre stati interessati disponibile
Poi adesso
Nella nella nella finanziaria ma anche nell'accordo che abbiamo che abbiamo fatto per la parte che va in finanziaria ci sono alcuni capitoli che io considero molto importante e che vengono universalmente ignorati snobbati anche gli investimenti destinati
Per il Mezzogiorno a rafforzare la struttura di controllo e di prevenzione sono importanti
Sono importanti
Almeno quanto la creazione di posti di lavoro immediati
Perché non basta incentivare gli investimenti se non si dà agli investimenti la possibilità di essere fatti di essere gestiti correttamente con la sicurezza di chi investe delle persone che lavoro
Io la sollecitazione la prendo come come sollecitazione positiva insisto nel dire che noi non siamo né contrari né lo stile anzi abbiamo questa disponibilità però
Non ci si risponda non a parte De Marco da parte dei nostri interlocutori che quando diciamo partiamo dagli interventi di carattere strutturale vogliamo evitare il discorso delicato
Complesso delle flessibilità o o della mobilità no Chan disposta a parlare anche di quello
Chiedo semplicemente nostri interlocutori che si rendono disponibili loro anche a parlare delle ragioni delle ragioni strutturali
Vorrei dire che dei passi in avanti sono stati fatti cioè e io sono particolarmente
Soddisfatto anche del come alcuni temi sono ritornati ad essere argomenti centrali nel dibattito politico il Mezzogiorno da un lato l'unità del Paese dall'altro senza negare l'esigenza di avere poi dopo dei processi di articolazione e di di diversa struttura
Del Paese
La così abbiamo fatto il venti di settembre
Non era fuori dal nostro confine
Perché per rappresentare dei diritti e dei bisogni come quelli che un sindacato rappresenta
Un Paese
Che basa la sua struttura istituzionale sul federalismo però un Paese unito è la precondizione non abbiam parlato d'altro
Se il Paese si rompe e noi siamo una cosa ugualmente importante ma che introita delle contraddizioni disastrose non saremmo più in grado di essere sindacato confederale
Quando abbiamo fatto con la manifestazione abbia fatto con questa intenzione ho la sensazione che non sia stata colta per intero così
Se i commenti sono stati quelli che poi ho visto qualche giorno prima ancora qualche giorno dopo
Riconfermo l'intenzione era quella non di sostituirci ai partiti l'unità di un Paese che costruisce il suo processo
Di articolazione istituzionale per un sindacato confederale è importante se il Paese si rompe anche essere sindacato confederale è oggettivamente è più difficile vi chiedo scusa per la lunghezza
Sergio Cofferati ha ricordato che il libro è stato scritto con cadano familiare voglio segnala presenza in sala anche Gaetano state reale la presenza della avvocato Gerardo Marotta risiede questi scrive
Chiudere questa discussione a questo punto credo che dovremo in qualche modo ringraziare tutti gli intervenuti e la riunione ci ha fornito a tutti materiale abbondante riflessioni e valutazioni grazie tutti buonasera