La posizione di Forza Italia nei confronti dei referendum; Le perplessita' sul referendum per la privatizzazione della Rai La liberalizzazione degli orari dei negozi e delle licenze commerciali potrebbe danneggiare i commercianti; Forza Italia deve tornare alle origini; Il rischio del Polo di trasformarsi in una nuova DC, secondo il progetto di Buttiglione; La riforma del sistema elettorale per le politiche: turno unico o ballottaggio ? La proposta di Pannella dei 18 nuovi referendum; L'organizzazione interna di FI e il sistema di selezione dei candidati per le elezioni
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Antonio Martino
FI
Economista, gia' Ministro degli Esteri nel Governo Berlusconi
Radio radicale abbiamo ai nostri microfoni un interlocutore che i nostri ascoltatori conosciuti conoscono molto bene numerosi interviste servizi che abbiamo fatto con lui il professor Antonio Martino già ministro degli affari esteri nelle gole
Non Berlusconi colui vogliamo parlare di referendum allora Forza Italia su questi i quesiti referendari come si schiera dunque per ciò che riguarda i vari quesiti c'è oramai un orientamento deciso e definito per quasi tutti e un po'di perplessità per un paio di essi allora cominciamo col dire ovviamente che votiamo no sui tre referendum per ciò che riguarda la la legge Mammì quindi la televisione votiamo viceversa certamente essi per ciò che riguarda il referendum in materia elettorale in materia sindacale la perplessità riguarda il referendum sulla RAI perché la la proposta la domanda il quesito referendario e accettato se accolto non condurrebbe necessariamente alla privatizzazione della RAI
Si tratta soltanto di togliere quel esclusivamente cioè di reazione della RAI che preferisco aventi proprietà pubblica il che consentirebbe ai privati riacquistare passione della RAI ma anche se accettato potrebbe benissimo essere senza conseguenze vita però crea un effetto di messaggio quota siti alla questa domanda referendaria sulla RAI e io sono d'accordo cioè effettivamente anche se senza conseguenze pratiche
Si tratta di una scelta di principio che muove nella direzione della privatizzazione e quindi c'è la possibilità che diventi orientarsi siete orientati verso il sì anche per questo referendum ecco c'è questa è una delle possibilità perché ci sono i pro e i contro
Montreux è rappresentato dal fatto che qualcuno potrebbe mai interpretare la nostra mozione a posizioni per citare Alia favorevole alla Filter questo referendum dicendo che ispirata a interessi particolari in realtà questo non è il caso oltretutto ricordo che il referendum è stato voluto dalla lega crescono
E quindi io sarei favoriva
Senta ma c'è lei non ho nominato agli altri due referendum se non vado da Rho quelli sul commercio in commercio commercio come
Come lei sa io sono stato uno dei fautori assieme a me naturalmente la pole position non era la miniera dei riformatori vari diritti Palmer la vita erano spiega Alberici eccetera ma ero favorevole a questi sul commercio anche lì c'è qualche
C'è qualche perplessità perché si teme che l'abolizione immediata delle licenze la liberalizzazione immediata degli orari e dei negozi possano determinare gravi problemi di transizione danneggiare fortemente i commercianti
Beh prego e naturalmente lilla del discorso è quello tipico di molti referendum e cioè anche se
La risposta quesito fosse positiva c'è anche se venissero abrogate quelle Nor ma questo non significa che si debba lasciare che il vuoto legislativo danneggi gli interessati Gratteri varare una legislazione che consente alla trance
Rione pensa danno per nessuno verso un sistema del commercio più libero e più aperto ecco ma questa obiezione che viene fatto
Tal sui referendum su commercio teoricamente può essere fatta ai nuovi per qualsiasi provvedimento liberista ricorsi provvedimento scelto via apertura del mercato provoca ovviamente immediatamente delle resistenze dei problemi non c'è alcun dubbio il problema
Esattamente quello cioè per tutte queste riforme il problema vero della transizione donne il risultato finale sul quale credo che il moltissima gente concorre e che la transizione Péter Miner la necessità di aggiustamento nel vecchio sistema di rendite politiche determinate da restrizioni ai mercati c'è stato chi ha investito in base a quella insieme di regole quando l'insieme di regole viene meno ovviamente su subisce un danno ora si tratta di passare al nuovo più libero più aperto motori intendere i mercati senza però provocare grossi però ecco ma non è che
Dicono malignità
Queste determinato questo atteggiamento dalla influenza delle lobby delle categorie dei commercianti problema dell'OP e il problema
Vero della liberalizzazione perché come la esperienza inglese della Primo Periodo la signora Thatcher dimostra
E noi liberalizziamo senza tener conto degli interessi in gioco la resistenza dei gruppi interessi impedisce
La liberalizzazione questo è quello che il governo Thatcher sperimento nel primo periodo allora che tecnica rotto nel Secondo Periodo come primo eccezioni che poi andare in porto fu quello di associare le parti interessate a al processo di privatizzazione non so per esempio dando la pendendo reazioni a condizioni di favore ai lavoratori dipendenti gara prendo ai gestori emana chiuso la posizione che avevano per un certo numero di anni e così via tesserini
A coinvolgere tutti nel processo di mitizzazione di quello che essa va a vantaggio generale e non soltanto non a scapito
I singoli gruppi di resistenza allora va in porto se invece si cerca di realizzare partendo in quarta contro gli interessi costituiti o nobile battaglia ma destinata a soccombere non c'è il rischio in questo modo il pass un po'di concertazione sociale
Ma io non lo so perché tutto dipenderà poi da che cosa da chi si troverà a gestire la questione io sono come presso Versailles ascolta le radio radicale saranno contrario per ragioni liberali per ragioni di principio per ragioni così di correttezza nei rapporti tra lo Stato e i cittadini contrari alla corte alla concertazione
Pur tuttavia vedo che questo è un vecchio vizio che dovessero morire senta proprio quest'argomento tra l'altro dei referendum in particolare il referendum sul
Commercio non ci permette di entrare un altro argomento Forza Italia aveva vinto le elezioni del ventisette di marzo un colore ottenuto un grosso successo grosso risultato elettorale sulla base di un programma liberale liberista nel corso dei mesi
Pare che sia un po'persa questa attinte questa coloritura liberale e liberista che cosa secondo lei i Forza Italia deve fare per riacquistare questa immagine per acquistai per dare con concretezza una politica liberale liberista del nostro Paese allora intanto permette vorrei
Esprimere il mio assoluto consenso con quello che lei ha detto perché il ventisette e il ventotto marzo dall'anno scorso
Quello che accade che si confrontarono cui aggregati dei quali uno la sinistra si presentava come il campione dell'esistente cioè l'aggregato ringhiera
Ad hoc capaci a gestire l'esistente e invece noi ci presentavamo come l'aggregato che aveva un programma per la preparazione per l'avvenire c'era un programma che doveva cambiare il sistema i rapporti fra Stato e cittadini era un programma radicale radicale nel senso etimologico della parola oltre che nel senso libera dal
E e allora il dell'elettorato dovendo scegliere fra chi prometteva di continuare a gestire la situazione così come chi prometteva ricambia Rachel tono e che promette la musica che cosa è accaduto dopo quello che è accaduto e che siamo andati e abbiamo vinto siamo andati al Governo è mentre avevamo messo avvenire in dosi da cavallo nel nostro programma mi rifaccio alla famosa battuta di pittorico che diceva
Mettete sempre un po'di Avvenire in tutto quello che fate soltanto misurate la dose nel programma mettemmo grandi quantità di aprire questa grande apertura al cambiamento Polido col Governo con le dosi si ridussero a dosi omeopatiche
E quindi quello che noi dobbiamo fare recuperare l'ispirazione originaria riprendere l'iniziativa per usare un termine calcistico dobbiamo ripartire riprendere la palla riappropriarci
Dell'azione politica e dare a quel programma un RIS
Scontro concreto iniziative parlamentari iniziative che coinvolgano anche l'opinione pubblica in modo che si riprenda il cammino che purtroppo è stato bruscamente interrotto proprio sul nascere ma quindi non c'ha tutti i torti Marco Pannella quando fa questa analisi queste critiche nella di forza Italia ordini del Polo delle libertà Marco Pannella tranne quando insulta me c'è ci azzecca con con le sue diagnosi politiche in questo io credo che abbia ragione naturalmente poi Duilio traiamo
O forse delle conclusioni leggermente diversa è però non non c'è alcun dubbio che quello che ci ha fatto vincere che Baggio
Ente voleva cambiare che noi eravamo il partito del cambiamento per ragioni che tutti conosciamo che non sono necessariamente imputabili soltanto a noi
Da quando siamo andati al Governo quella messaggio stato appannato e ha finito con l'essere dimenticato dobbiamo non solo riproporlo con forza ma riproporlo con credibilità io uso un una all'iter Simone che mi piace molto celebre dobbiamo subito tradurre quel quella piattaforma politica in un programma che sia chiaro sia concreto che sia credibile che sia coerente e che sia calendarizzata ce ne dobbiamo dire alla gente
Quando faremo che cosa succede
Ne avremo la possibilità fra l'altro quel programma era un programma di governo ora abbiamo rimesso in cui al governo non staremo tanto
E non voteremo dobbiamo prendere delle iniziative per ora subito per l'immediato in modo da riproporre quel tipo di senta
Lo delle libertà non corre il serio rischio di diventare un nuova versione di democrazia cristiana magari di sede un tedesco secondo il progetto di Buttiglione se continua così ma
Fosse
Questa carezze io lo considererei effettivamente pericolosissimo perché dico pericolosissimo perché un partito un movimento un'aggregazione entro il quale coesistono tendenze politiche molto di
E quando non opposte va molto bene con la macchina acchiappavoti ma non va affatto bene come partito di governo perché poi quelle varie tendenze contrapposte al suo interno gli impediscono di governare e soprattutto diventa un fattore di confusione
Per noi l'esempio l'abbiamo avuto era la Democrazia cristiana Democrazia cristiana è stata al potere perché era un partito per tutti nel senso che consistevano al suo interno le opinioni politiche le più disparate risulta perché non c'era una una vera capacità pro
Positiva del partito io dico dicevo la Democrazia Cristiana che era come la corda cioè tirava poteva tirare poteva impedire a ritardare il cambiamento ma non poteva spingere non poteva promuovere il cambiamento proprio per questa eterogeneità di forzoso
Ecco quindi bisogna evitare dice lei assolutamente questa possibilità questo sbocco chiamiamolo neo democristiana
Sì naturalmente questo non significa che io veda con sospetto la partecipazione dei cattolici al nostro progetto tutt'altro anzi credo che fin dall'inizio tanti settori del mondo cattolico giardino interno
è una realtà importantissima in questo Paese per carità non non ho assolutamente nessuna così l'idea di di titoli più fare a meno dell'apporto dei cattolici considero essenziale
Quello che non vorrei che si rifacesse la Democrazia Cristiana si ricostituisce un aggregato eterogeneo che proprio perché eterogeneo prendere si voti ma non può governare
Questione della riforma elettorale secondo lei bisogna rimanere cioè bisogna continuare sulla linea del unico come propone anche Marco Pannella come sembra sia su questa linea anche lo stesso Berlusconi Oppo
Andare sul doppio turno dunque Guerri intanto vorrei dire una cosa di tipo generale sì noi stiamo assistendo a un paradosso incredibile in questo Paese
Viene considerato patologico
Andare a votare cioè tutti hanno moltissime partiti e movimenti hanno fatto di tutto per rinviare il chiarimento elettorale con nuove elezioni politiche quasi che le elezioni politiche fossero un evento patologico e viceversa viene considerata Office è logico il cambiare continuamente le regole ed è elettorali a me sembra che esattamente il contrario sia vero e cioè che mentre le elezioni fanno parte della fisiologia di un sistema dei o creati quel cambiamento elettorale deve essere fatto il più raramente possibile perché è un evento traumatico e un cambiamento nelle regole del gioco in secondo luogo sono anche in questo d'accordo con Pannella
Pur non attribuendo io valore decisivo alla riforma elettorale mi sono reso conto della sua importanza e sono gradatamente arrivata alla conclusione che il turno unico e
Preferibile al doppio turno e forse di gran lunga preferibile al doppio turno perché se non riesce
Citeremmo il così frazionamento e e il mercato delle vacche che hanno caratterizzato il vecchio sistema
Marco Pannella fatto partire ora questa campagna questa nuova iniziativa sui diciotto referendum occasione cosa qual è il suo Julie
Sì dunque io il contenuto di molti
Quindi qui diciotto referendum ora non mi ricordo tutti ma dico tutti sui diciotto referendum condivido in pieno così come capisco le ragioni di opportunità politica che spingono Pannella a proporli tutti in una volta perché ovviamente per ragioni di costo di organizzazione eccetera però a me
Mi sembra che il vantaggio più grosso più rilevante forse per il referendum e quello di proporre all'opinione pubblica un quesito proposto questo consente all'attenzione della gente di concentrarci su un problema
Di vedere i pro e i contro rispetto a quel problema quindi di poter votare in modo informato serie di quesiti referendari ne proponiamo molti anche per via del Moro in cui l'informazione gestita in questo Paese corriamo il rischio che quel vantaggio dal referendum vada perso
E che quindi si voti in condizioni di confusione anziché in condizioni igieniche senta professor Martin un'ultima domanda
Però ovviamente d'obbligo la questione di Forza Italia Forza Italia tuttora è un partito movimento poco strutturato che appare molto diverti esce senza un ampio dibattito interno innanzitutto è giusto questa impressione che sarà all'esterno e che cosa volete fare insomma per fare una congresso per legge gli organi già insomma per dargli una Forum non non di partito pesante ripartirà para ma insomma almeno di organizzazione politica con
Dunque questo è uno dei punti dei due punti fondamentali abbiamo già visto il primo che quello del recupero delle nostre identità così come presentata nel programma delle politiche l'anno scorso il ceco il problema è quello dell'organizzazione perché in realtà in un sistema maggioritario le due cose importanti sono il programma perché il programma serve a identificare il movimento e quindi la gente fa
Percorso a quota
E secondo l'organizzazione interna specie per ciò che riguarda la selezione dei candidati la gente deve sapere per chi votano soprattutto deve sapere perché è stato selezionato Quai dato candidato e non un altro questo comporta il problema che solleva Lecce quello di darci un'organizzazione anche se leggere anche se minimalisti via con l'organizzazione che sia degna di questo nome
Questo problema viene molto dibattuto all'interno non non è vero che non ci sia dibattito c'è moltissimo dibattito all'interno e le scadenze prossime sono per ciò che riguarda il primo punto un riunioni convegno a me non piace il termine convention di Forza Italia di tipo se vuole programmatico e ideale intellettuale in cui riproporremo una serie di mostre idee proprio per caratterizzare l'uomo mente in rosso e poi avremo un verso la fine di giugno un sembra una riunione di tutti i
Parlamentari che un paio di giorni in modo da potere discutere concretamente come strutturare questo movimento perché se l'anno scorso
Era comprensibile decimo venissimo in modo approssimativo dato che il documento era stato appena creato oramai è passato un anno dobbiamo strutturarci
Bene la ringraziamo ringraziamo il professor Antonio Martino la chiamo sempre professore precari rimane sempre in il professor Antonio Martino già ministro degli affari esteri della il governo Berlusconi esponente di punta delle movimento di Forza Italia buon ascolto come sempre da Radio radicale
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