Politiche economiche sull'occupazione in Europa: un commento ad un articolo di La Malfa e di Modigliani sul Corriere della Sera e ad altre proposte avanzate da vari economisti e politici

Radio radicale siamo in collegamento con il l'economista Renato Brunetta
Dell'articolo che è uscito ieri sul quotidiano il Corriere della Sera a firma di Modigliani e Giorgio
Due economisti il l'articolo riguarda il la politica dell'occupazione in in Europa si tratta di una di una ricetta importante per quanto riguarda il futuro dell'unione europea soprattutto per la nascita di un bilancio europeo ridurre nella disoccupazione secondo la Malfa e Modigliani è un imperativo d'obbligo per l'Unione Europea ma come si raggiunge questo obiettivo qual è il suo giudizio sulla proposta che è stata fatta da Modigliani e la Malfa che mette in guardia ai quindici dal procura una politica diversa da quella che si sta praticando per la moneta unica in Europa e positivo
La vasta Modigliani dicono delle cose ampiamente condivise peccato che non sia nuovo nel senso che le stesse cose le aveva dette Jacques Delors nel suo libro bianco alla fine degli anni Ottanta perché si rendeva conto che verso la costruzione
Dell'Europa non bastava e
Bisognava
Mettere in atto degli antidoti dei delle contromisure proprio per evitare quello che poi avvenendo e cioè una sorta di anoressia delle economie dei Paesi che fanno parte dell'Unione Europea anoressia dovuta alle risanamento della finanza pubblica arrivi almeno del del deficit tendenziale della del della Spei la in disavanzo estremo che il libro bianco di De Donno si è realizzato tecnico dentro di loro presupponeva alla formazione di disavanzi all'a livello comunitario incompatibili con il risanamento monetario e incompatibili con la fiducia dei mercati ma che successivamente un'altra proposta ancor più interessante di quella di modifica e la Malfa non me ne vogliano i due economisti ed era quella di Ruffolo e di Mandela che proponevano di considerare le stelle per investimenti fatte dai singoli Paesi ma con il delle tragitto di Beha e di non costerà alle spese per investimenti come deficit e quindi il potere al il famoso vincolo del tre per cento prima e poi in quel vincolo del patto di stabilita di sviluppo perché varrà dopo il novantotto glielo considerate spese per investimenti a all'interno di quei vincoli ma anche quella proposta non l'ha fatto alcun passo in avanti poiché sono degli elementi come dire colori tecnici di cui mi voglio per quanto riguarda l'articolo di Modigliani l'amata e che loro pensano di poter considerare il tasso di disoccupazione come una variabile obiettivo e questo è un eroe è bello e buono perché non è il tasso di disoccupazione non può essere mai tasso di disoccupazione perché il tasso di disoccupazione
è una variabile come dire che Eric che d'cariche ente dello sviluppo ci sono cioè di due famosi FPT aggiuntività e di scoraggiamento che rendono il tasso di disoccupazione una variabile troppo variabile laddove invece sarebbe più interessante più utile prendere a riferimento il tasso di occupazione però anche qui è un problema di Kalac il tecnico e il Locarno le monete e cioè che si blocca il mercato monetario e iscritti bloccano le politiche economiche non è possibile come dire Dario il anche come obiettivo uditivo occupazione perché altrimenti il sistema diventerebbe dirigista entrerebbe sovietico cosa che d'economie dei quindici non si possono permettere problema lei Complesso Modigliani fa danno in ritardo una soluzione come dire inapplicabile ci sono altre vie altre strade più praticabili anche queste già proposte ad esempio quella del professor Fitoussi quella degli shock fiscali che invece potrebbero maggiormente praticabili sciocca fiscali dal lato della domanda cioè far costare meno il costo del lavoro ad esempio non facendo pagare i contributi oggi i lavoratori pagano sulle loro buste paga questo mancherebbe la domanda via Ferrari di meno Grande il rapporto del lavoro e quindi aumenterebbe la competitività e quello che gli stati potrebbero vere in termini di disavanzo lo acquisterebbero in maggior gettito fiscale dei nuovi occupati e i minori ammortizzatori sociali idee che ne sono molte ho come dire i quindici quando si riuniscono sul lato occupazione vanno sempre molto cauti e le soluzioni che definiscono sono sempre soluzioni o al è vero nazionale ciascun paese fatti in casa propria quello che riesce a fare oppure di monitoraggio di moral suasion e cioè di orientamento riguardo a flessibilità trasparenza etichetta dei singoli mercati del lavoro grande
Però non ce ne sono a mio modo di vedere non ce ne saranno ancora per per parecchi anni senta lei proposte alternative che lei ha presentato nella sua disposta sono molto affascinanti
Però in altre parole
A rivoluzione liberista da un certo punto di vista per alcuni specifici settori della nostra economia come lo shock
Dare inflazione lei comprende però che comunque le resistenze sono sono molte per quanto riguarda questo questo che anche del come dire la proposta che io ho ripreso viene da un economista come me
Come dire neo keynesiano gli apporti Tosi e Jean Paul Fitoussi la l'aveva proposta al presidente Chirac quindi dire ormai i confini sono molto labili tra keynesiani poiché i miliziani liberisti e porta e porte di delitti sta di fatto che le cose così come vanno in Europa non vanno bene che la disoccupazione e riduttiva e che occorre far qualcosa non bastano le singole etichette nazionali bastano i monitoraggi non basta Pulse necessaria maggior flessibilità nel mercato del lavoro occorre fare qualcosa di più io sono d'accordo con Fitoussi cotta e cinque anni di riduzione del costo del lavoro aumento De redditi disponibili da per i lavoratori quindi aumento della domanda aumento della competitività potrebbero portare all'incremento dei tre e i cinque milioni di posti di lavoro in nero OPA e questo incremento di posti di lavoro dovuto a una maggiore del gruppo potrebbe poi riequilibrare lago punto di tre cinque anni il maggior disavanzo dovuto alla come dire compensazione da parte dello Stato dei minori contributi da parte dei lavoratori ecco questa è una proposta tecnicamente complessa tecnicamente sostenibile potrebbe tranquillamente valutare una volta fatta la moneta unica cioè questa è la proposta che e singoli quindici Paesi una fare tutti insieme perché nel non non sarebbe possibile che che da perché se l'Italia o la Francia e gli altri no quindi è un gioco di contropiede
Fatto alla perfezione tutti e altrimenti fuorigioco e non condivide la preoccupazione di Modigliani e la Malfa sul fatto che i gli stati membri dell'Unione europea verranno non avranno più le leve monetarie per il controllo della domanda aggregata e delle politiche fiscali che dovrebbero essere usate secondo i due economisti in senso espansivo questo questo è vero ma ampiamente conosciuto
A questo punto è giudicati potranno utilizzare
Leve che sono quelle micro cioè il funzionamento dei mercati che sono quelle del efficienza dei loro sistemi dei micro sistemi dai mercato del lavoro del pubblico impiego alla dalla concorrere dagli antitrust dai mercati mobiliari http mobiliari ecco non ci sarà più come dire la leva monetaria o la leva del cambio o la leva del tasso di interesse perché la
Sarà unica
Bello comunitario però che all'occhio alla amplissimo spazio per quanto riguarda
L'onorevole azioni e su questo tema purtroppo l'Italia è molto molto arretrato senta dalla vertice di Lussemburgo
Oro
Secondo il vertice del Lussemburgo sull'occupazione la crescita del occupazionale del nostro Paese è frenata dalla cattivo funzionamento del mercato del del del del lavoro è un'impostazione sbagliata questo da parte dei Quindici però corre
Ma non è solo tornata del cattivo funzionamento del mercato del lavoro è frenare
Eccesso di tassazione sulle imprese dalle terre tassazione sul lavoro troppe tasse sul lavoro troppe tasse sulle riprese malfunzionamento e rigidità del mercato del lavoro il tutto porta bassa crescita effetti elasticità dell'occupazione rispetto alla crescita quindi cresciamo poco perché ci sono troppe tasse e quel poco che cresciamo si traduce troppo poco inoccupazione qui abbiamo due penalizzazioni una doppia penalizzazione che ci porta
Solo un alto tasso di disoccupazione oltre il dodici per cento ma anche un bassissimo tasso di occupazione ha un tasso di occupazione che tra i più bassi dell'unione europea e ripeto vero funziona membro del mercato del lavoro si misura sulla occupazione sul numero degli occupati sulla capacità dei sistemi di produrre nuovi posti di lavoro piuttosto che sull'età
So di disoccupazione che come abbiamo detto prima una misura variabile e variabile senta la Malfa e Modigliani non sono d'accordo che una ripresa dell'occupazione
Rinforzo debole diciamo
Diciamo l'inflazione lei che cosa pensa su questo ma dipende da come è stata in questo momento
Io che ha capacità propulsiva in eccesso quindi un aumento della domanda
Un aumento dei consumi e quindi un aumento dell'occupazione anche con uno shock fiscale come dicevo prima può non provocare inflazione perché che è ancora ma
Per utilità Meglio gli impianti di depurazione FIAT quando gli impianti sono utilizzati al massimo quando che crea reddito solo per via monetaria senz'creare produzione a questo punto come dire la nuova domanda non trovando Offerta disponibile sul mercato si traduce in inflazione non è questo il caso su questo punto Modigliani e la Malfa hanno ragione quindi c'è uno spazio c'è un margine per poter
Pare
Quella degli investimenti anche sugli investimenti sono una condizione necessaria a mio modo di vedere è quella fiscale meno tasse sul lavoro meno tasse sull'impresa e per un periodo anche limitato tre cinque anni per poter
Portare il tasso di Lupo e per poter portare così anche i livelli di occupazione con naturalmente un mercato del lavoro più efficiente più trasparente più libero come quando modificare il Patto di stabilità
Una volta ormai per il momento non c'è nulla da fare al momento occorre vedere chi è dentro
E costruire la moneta unica vedere come reagiscono i mercati
Per come
Come dire il mercato mondiale rispetto all'euro una volta l'euro si è stabilizzato nel suo cambio con il dollaro e con lo yen beh allora quello sarà
Al momento dell'arresto senta lei è un economista reale quindi questa domanda che sto per fare non dovrai fargliela comunque io la faccio lo stesso eurostat diciamo ha criticato la Francia e la Germania per il modo con cui si sono allineati ai bilanci degli altri Paesi europei dicendo che non hanno rispettato
Diciamo le le richieste fatte in tema di di bilancio in pratica hanno detto tra le righe che insomma in cui un modo o nell'altro c'hanno marciato lei
Ritiene condivisibile questa questa tesi a naso pensa che sia vero maschile hanno fatto un po'tutti devo dire che è stato fatto però un enorme sforzo di omogeneizzazione in questi ultimi anni
Sarebbe prima di di della della convergenza ogni de costruiva i propri bilanci pubblici in maniera totalmente diversa è stato fatto un e no
Porto
Dentro questo sforzo c'è anche un margine di oscillazione chiamiamola così di opportunismo ma questo era già previsto l'opportunismo non ha riguardato chiuderlo Caro due zero tre zero quattro per cento come l'hanno utilizzato tutti il fondo è una sorta di spiazzamento generalizzato di tutti su tutti per cui alla fine diventa perfettamente compatibile non sarà più compatibile nel futuro puntando cioè chi sarà la moneta unica quando ci sarà la moneta unica di criteri dovranno essere esattamente gli stessi e
Non saranno chiuse dolorabilità occhi di bilancio perché a quel punto tutto quel
Lo che andrà a favore di un Paese con i trucchi andrà a scapito di un altro paese e quindi a quel punto il gioco che non saranno più ammessi però fino ad oggi come di un certo margine di flessibilità e di opportunismo francamente accettabile
Bene noi la ringraziamo grazie all'economista Renato Brunetta arrivederci